Italo Rossi

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Nato a Casale Monferrato nel 1914, era operaio meccanico. Nel 1937 prese parte alla guerra civile spagnola come volontario del corpo di intervento italiano. All’indomani dell’8 settembre 1943 aderì alle prime formazioni partigiane Italo Rossi Nato a Casale Monferrato (Alessandria) nel 1914, caduto a Cuorgné (Torino) il 29 giugno 1944, operaio meccanico, Medaglia d'oro al Valor militare alla memoria. Nel 1937 aveva partecipato, per breve tempo, alla guerra di Spagna come volontario nelle truppe fasciste. Questo precedente non gli impedì, all'indomani dell'8 settembre 1943, di prendere parte alla guerra di Liberazione nelle file della Resistenza piemontese. Italo Rossi, figlio di Oreste, sposato con Maria Daniele e padre di Oreste (nato nel 1938), partecipò alla guerra di Liberazione come partigiano nella Resistenza piemontese. Fu comandante di un battaglione delle Brigate "Matteotti" e successivamente della Divisione che dopo la sua morte prese il suo nome. Cadde vittima di una imboscata di truppe nazi-fasciste a Cuorgnè il 29 giugno 1944. Onorificenze Ricevette la Medaglia d'oro - alla memoria - al valor militare con Decreto n° d'ordine 614 in data 1º agosto 1947, pubblicata sul Bollettino Ufficiale 15-8-1949 disp. 15 pag. 2310. Registrato alla Corte dei Conti addì 8-9-1947 Registro Presidenza 9 foglio 383

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Notizie sul partigiano Italo Rossi

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Italo Rossi

Nato a Casale Monferrato nel 1914, era operaio meccanico. Nel 1937 prese parte alla guerra civile spagnola come volontario del corpo di intervento italiano.

Allindomani dell8 settembre 1943 ader alle prime formazioni partigianeItalo Rossi

Nato a Casale Monferrato (Alessandria) nel 1914, caduto a Cuorgn (Torino) il 29 giugno 1944, operaio meccanico, Medaglia d'oro al Valor militare alla memoria.

Nel 1937 aveva partecipato, per breve tempo, alla guerra di Spagna come volontario nelle truppe fasciste. Questo precedente non gli imped, all'indomani dell'8 settembre 1943, di prendere parte alla guerra di Liberazione nelle file della Resistenza piemontese. Italo Rossi, figlio di Oreste, sposato con Maria Daniele e padre di Oreste (nato nel 1938), partecip alla guerra di Liberazione come partigiano nella Resistenza piemontese.

Fu comandante di un battaglione delle Brigate "Matteotti" e successivamente della Divisione che dopo la sua morte prese il suo nome.

Cadde vittima di una imboscata di truppe nazi-fasciste a Cuorgn il 29 giugno 1944.

OnorificenzeRicevette la Medaglia d'oro - alla memoria - al valor militare con Decreto n d'ordine 614 in data 1 agosto 1947, pubblicata sul Bollettino Ufficiale 15-8-1949 disp. 15 pag. 2310.Registrato alla Corte dei Conti add 8-9-1947 Registro Presidenza 9 foglio 383

Medaglia d'oro al valor militare

Assertore e propagandista dellidea della libert, animato da viva fede e da puri ideali, organizzava squadre di volontari in fondendo in essi senso del dovere e spirito di sacrificio. Combattente di tempra adamantina condusse i suoi uomini in numerosissime azioni di guerriglia contro gli oppressori nazi-fascisti infliggendo ai nemico gravi perdite in uomini e materiali. Comandante di Brigata partigiana, alla testa di una forte pattuglia attaccava una munita posizione nemica e dopo quattro ore di aspri combattimenti otteneva di poter trattare la resa. Mentre assieme a due ufficiali fascisti incaricati delle trattative si recava al proprio comando di Divisione, veniva attaccato da una forte formazione avversaria. Sopraffatto dal nemico e dalla potenza di fuoco si difendeva strenuamente fino allultima cartuccia ed eroicamente cadeva con tutti gli uomini della sua scorta. Prima di esalare lestremo anelito lanciava contro il nemico il grido appassionato della sua indefettibile fede. - Cuorgn, 29 giugno 1944[1].

Nato a Casale Monferrato (Alessandria) nel 1888, fucilato a Cocconato (Asti) il 27 febbraio 1945, Medaglia d'argento al Valor militare alla memoria.

Aveva tre figli e, cos come i suoi ragazzi, Oreste Rossi, dopo l'armistizio, si era subito impegnato, malgrado la non pi giovane et, nella Resistenza piemontese. Il figlio Bruno, giovanissimo (era nato nel 1926), comandava, infatti, una brigata della I Divisione "Matteotti" e, pi volte ferito in combattimento, sarebbe stato decorato di Medaglia di bronzo dopo la Liberazione. Francesco, il pi vecchio (classe 1912), era alla testa di formazioni partigiane nel Torinese, in Valle d'Aosta e nel Monferrato; anch'egli, pi volte ferito, sarebbe stato suo volta insignito, a guerra finita, di Medaglia d'argento. Italo, caduto a Cuorgn a trent'anni, avrebbe ricevuto la massima ricompensa militare alla memoria. La morte di Italo non distolse il padre dalla lotta contro i nazifascisti. Fu cos che, quando ormai si profilava la vittoria contro gli occupanti, l'anziano partigiano fu ferito durante un combattimento a Castagneto Po, in provincia di Torino. Caduto in mano al nemico, Oreste Rossi fu portato a Cocconato. Per giorni resse a pesanti interrogatori e, nonostante le sevizie, nulla rivel che potesse compromettere i compagni. Infine, fu condannato a morte e fucilato.

Nel vasto panorama del partigianato piemontese, un posto di particolare rilievo occupano i Rossi, unintera famiglia padre e tre figli che prese le armi contro linvasore tedesco e il suo alleato fascista, pagando un significativo tributo di sangue.

Oreste Rossi era nato a Casale Mo0nferrato nel 1888. Dopo larmistizio, nonostante la non pi verde et, .assieme ai suoi tre figli: Italo, Francesco e Bruno si trasferirono in Valle dAosta, in localit Arcesaz. Qui i Rossi costituirono una banda composta di partigiani anchessi casalesi: ne facevano parte, tra gli altri, Giuseppe Carrera e Arduino Bizzarro. Italo Rossi (classe 1914) aveva gi preso parte, per breve tempo, alla guerra civile spagnola tra le file dei volontari italiani filofranchisti. Passato alla Resistenza, comand dapprima un distaccamento e poi, tornato in Monferrato reduce dallesperienza in Vall una brigata Matteotti

erante nel Monferrato, il 1 giugno del 1944 Italo Rossi assunse il comando della Divisione che, dopo la sua morte, avrebbe preso il suo nome.Il 29 giugno, Rossi, alla testa di un gruppo di partigiani, attacc una forte posizione nemica nei pressi di Cuorgn e dopo quattro ore di combattimento convinse i fascisti ad arrendersi. Con due ufficiali nemici si stava recando al proprio Comando per definire le condizioni di resa, quando cadde in un'imboscata. Tent di difendersi sparando sino all'ultima cartuccia; poi fu sopraffatto insieme ai pochi partigiani che lo accompagnavano.