ITALIANO AD 2012 Internet - vatican.va · città del vaticano 2012 L’ANNO PASSATO...

83
ordo equestris sancti sepulcri hiEro- solymitani città del vaticano 2012 L’ANNO PASSATO L’insediamento del nuovo Gran Maestro

Transcript of ITALIANO AD 2012 Internet - vatican.va · città del vaticano 2012 L’ANNO PASSATO...

ordoequestris

sanctisepulcrihiEro-

solymitani

città delvaticano

2012L’ANNO PASSATO

L’insediamentodel nuovo Gran Maestro

2011Ivan Rebernik

Direttore

Graziano MottaCondirettore e Redattore

con la collaborazione degli autori citati in ciascun articolo,del Patriarcato Latino di Gerusalemme,

dei Luogotenenti delle Luogotenenze corrispondenti

Traduttrici e traduttori:Nancy Celaschi, Isabelle Cousturié, Arturo Gutiérrez Gómez,

Claudia Kock, Irene Ranzato, Tomás Scusceria Muffatti

Layout:Fortunato Romani - Italiani nel Mondo srl

Vicolo dei Granari, 10a - 00186 [email protected]

Documentazione fotografica:Archivio del Gran Magistero, Archivio de L’Osservatore Romano,

Archivio del Patriarcato Latino di Gerusalemme, Archivi della Luogotenenze corrispondenti,Claudio Cesaretti, Michel Cormier, Sergio Figueiredo, Carla Morselli,

Adolfo Rinaldi, Christa von Siemens

In copertina:L’Assessore dell’Ordine, arcivescovo Giuseppe De Andrea, appunta le insegne

di Gran Collare al Pro-Gran Maestro arcivescovo Edwin F. O’Brien,assistito dal Governatore Generale Agostino Borromeo

Edito da:Gran Magistero dell’Ordine Equestredel Santo Sepolcro di Gerusalemme

00120 Città del VaticanoTel. +39 06 69892901Fax +39 06 69892930

www.vatican.va/roman_curia/institutions_connected/oessh/orwww.vatican.va/roman_curia/institutions_connected/oessh/index_en.htm

E-mail: [email protected]

Copyright © OESSH

Ordo Equestris Sancti Sepulchri Hierosolymitani

00120 Città del vaticano

indiceUn anno singolare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2

«Una grande sfida e un privilegio» collaborare con il Papa per mantenereviva la fede nella Terra Santa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4

Nella Cattedrale di New York il primo atto da Gran Maestro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7

Lo stemma araldico del Gran Maestro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10

Testimoniare la fede servendo con amore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12

Benemerito dell’Ordine da Protettore e Gran Maestro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16

Grandi lavori per la chiesa di Aqaba e per la Scuola superiore di Rameh . . . . . . . . 19

La carità cristiana nell’Ordine a sostegno della Terra Santa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24

L’eredità lasciata dal viaggio di papa Benedetto XVI alla Luogotenenza diGermania . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29

«Segno di unità e vincolo di carità» . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31

Nuove icone di Maria Regina della Palestina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 33

Lo Stato italiano onora con un francobollo l’Ordine del Santo Sepolcro . . . . . . . . 38

Anche in Olanda francobolli pro Terra Santa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39

Un computer per ogni ragazzo guardando alla Terra Santa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40

Dalle Luogotenenze . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42

Recensioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 77

Le Luogotenenze nel mondo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 79

UN ANNO singolare

Ripercorrendo l’anno 2011, e facendone memoria, dobbiamoriconoscere che è stato singolare nella storia dell’Ordine alla lucedegli eventi tristi e lieti che lo hanno segnato: l’imprevista

presentazione il 10 febbraio al Santo Padre Benedetto XVI delle dimissionida Gran Maestro del cardinale John Patrick Foley per gravi motivi di salute,fatto senza precedenti. Furono accettate alla fine di agosto, accompagnateperò in contemporanea dall’annuncio della nomina a Pro-Gran Maestrodell’arcivescovo di Baltimore Edwin F. O’Brien. Poi la sua presa di possessoin settembre nella sede del Gran Magistero, gioiosa anticipazione della suapromozione, nel 2012, a Cardinale di Santa Romana Chiesa. Ma ecco indicembre la dolorosa dipartita del cardinale Foley nella città natale diPhiladelphia. L’evocazione di così importanti accadimenti è affidata aquesto numero di AD – in quello precedente si era fatto in tempo arappresentare ed esprimere lo sgomento per la dolorosa rinuncia delcardinale Foley – che testimonia l’amorevole attenzione della SedeApostolica alla vita della nostra Istituzione, a riconoscimento delle suespeciali finalità e attività.

Attenzione e predilezione che emergono anche da un’altra rievocazione,a 50 anni dalla morte, del cardinale Nicola Canali che fu Protettoredell’Ordine negli anni del secondo conflitto mondiale e, con iltrasferimento della sua sede da Gerusalemme a Roma e il nuovo Statuto,suo primo Gran Maestro. Egli ottenne infatti da papa Pio XII importanti eprestigiosi benefici che hanno consolidato e arricchito il patrimoniodell’Ordine: le indulgenze per i suoi membri, la emblematica chiesa diSant’Onofrio al Gianicolo come loro centro spirituale e lo storico Palazzodella Rovere, in via della Conciliazione, come sede del Gran Magistero.

Siamo stati vicinissimi a Benedetto XVI nella città di Ancona, inoccasione del Congresso Eucaristico nazionale italiano, al quale, per laprima volta, l’Ordine è stato pienamente coinvolto animando una giornatadi riflessione e di preghiera; e così pure durante la visita pontificia inGermania, alla quale ha collaborato quella Luogotenenza. All’Eucaristiasorgente di vita per cavalieri e dame è dedicata la preziosa riflessione delvescovo Luciano Giovannetti, Gran Priore della Luogotenenza per l’ItaliaCentrale Appennica.

2

3

Naturalmente questo numero riserva doverosa attenzione all’impegnoistituzionale dell’Ordine per la Terra Santa, con la sintetica illustrazione deiprogetti del Patriarcato Latino, e di altre istituzioni a cui è stato chiamatodalla Santa Sede, e con le testimonianze racchiuse nelle corrispondenzesulle attività delle Luogotenenze e Delegazioni Magistrali. L’amore e ladevozione per la Beata Vergine Maria, Regina di Palestina e celeste Patronadell’Ordine, emerge da un articolo sulla realizzazione di nuove icone inInghilterra e in Italia, committenti membri dell’Ordine che hanno volutosia evocare vicende storiche, sia fissare peculiari riferimenti simbolici eartistici, oppure ribadire il legame con l’immagine tradizionale venerata nelSantuario di Deir Rafat. Con il nobile intento di stimolare quella“comunione dei Santi” che, professata nel Credo, assume uno specialevalore mariano per tutti i membri del nostro Ordine.

Da questo numero, la redazione di AD è curata e coordinata a Roma,nella sede del Gran Magistero – sotto la direzione del nuovo Cancelliere,professor Ivan Rebernik – dall’ex condirettore di Annales, il giornalistaGraziano Motta, profondo conoscitore della realtà di Terra Santa per avervivissuto tre decenni, tanto da essere stato chiamato, da papa Benedetto XVI,come esperto al Sinodo speciale dei Vescovi per il Medio Oriente. E ADtorna ad ispirarsi ad Annales per alcune caratteristiche, mantenendocomunque l’impostazione datale dal dottor Otto Kaspar, che ne ha curatola realizzazione in Austria e che ha lasciato l’incarico in concomitanza conla scadenza del suo mandato come membro del Gran Magistero.L’apprezzamento e la gratitudine per questa sua opera sono statemanifestate dal Gran Maestro anche con il conferimento della Palma d’Orodi Gerusalemme. A tali riconoscimenti sento di associarmi in questo salutoche è pure di augurio al professore Rebernik e al dottor Motta, affinché larivista possa esprimere al meglio la vita, finalità e traguardi, del nostroOrdine.

Agostino BorromeoGovernatore Generale

«Collaborare da vicino con il San-to Padre nel mantenere viva lafede nella Terra Santa, come

mi è chiesto di fare, è una grande sfida e unprivilegio. La terra in cui Cristo ha cammi-nato, predicato, sofferto, e nella quale èmorto e risorto, sarà sempre sacra ai Cri-stiani e noi dobbiamo fare tutto il possibileper preservarne la santità»: questa è stata laprima reazione dell’arcivescovo di Baltimo-ra Edwin F. O’Brien alla nomina, appenaresa pubblica il 29 agosto 2011, a Pro-Gran Maestro dell’Ordine Equestre delSanto Sepolcro di Gerusalemme nelcorso di un incontro con i suoi colla-boratori convocati nel Catholic Cen-ter annesso alla sua chiesa cattedrale.Nel frattempo gli giungevano le pri-me felicitazioni dalla Città del Vati-cano dall’Assessore dell’Ordine, arci-vescovo Giuseppe De Andrea, e dalGovernatore Generale Agostino Bor-romeo, a nome dei cavalieri e damedi ogni parte del mondo; e da Phila-delphia quelle del suo predecessore, ilGran Maestro emerito cardinale JohnPatrick Foley.

Monsignor O’Brien rivelava inquesto incontro che aveva ricevutoundici giorni prima, assolutamente inatte-sa, la comunicazione di Benedetto XVI chegli chiedeva di porsi al servizio della Chiesacome Gran Maestro dell’Ordine e che ave-va risposto accettando con “viva gratitudi-

4

Le prime dichiarazioni programmatiche del Pro-Gran Maestro

«UNA GRANDE SFIDAE UN PRIVILEGIO»

COLLABORARE CON IL PAPAPER MANTENERE VIVA LA FEDE

NELLA TERRA SANTAE offrire alla minoranzacristiana, costantemente inpericolo, un segno di speranzaper il suo futuro –Il ricordo dell’investitura acavaliere a New York nel1984 e del servizio comePriore della luogotenenza peril Middle-Atlantic

ne” la nomina, e in preghiera per “attuarela volontà del Signore e della Santità Vo-stra”. Ricordava di aver avuto il “singolareprivilegio” di servire come arcivescovo diBaltimora, prima Chiesa particolare degli

5

Stati Uniti (istituita il 6 novembre 1789,ndr), che adesso “a malincuore” avrebbe la-sciato. Ma aggiungeva: “Lo faccio in com-pleta obbedienza alla Santità Vostra che as-sicuro delle mie preghiere e della mia lealtàal Successore di Pietro”.

Ai suoi vicini collaboratori – in prima fi-la i due vescovi ausiliari Mitchell Rozanskie Denis Madden e il vicario generale RickWoy – ricordava che l’Ordine Equestre delSanto Sepolcro “è un’antica istituzione lai-ca” incaricata di “provvedere alle necessitàdel Patriarcato Latino di Gerusalemme,Chiesa della Terra Santa, e a tutte le attivitàe iniziative necessarie a sostenervi la presen-za cristiana”. Ricordava pure di farne parte(aveva ricevuto l’investitura a Cavaliere aNew York il 25 settembre 1984, ndr) e cheda oltre un anno (dal 15 luglio 2010,quando era stato promosso Commendatorecon placca, ndr) era il Gran Priore dellaluogotenenza per il Middle Atlantic, consede a Washington. Rivelava che aveva “tra-scorso qualche tempo” con il cardinaleJohn Patrick Foley, suo antico amico,quando aveva appresa la decisione del San-to Padre di nominarlo suo successore alla

guida dell’Ordine; ed affermava: “Voglioringraziarlo per il suo servizio eccellente diGran Maestro, svolto con gioia ed entusia-smo. Ha realizzato molto nella sua efficaceleadership dell’Ordine. Mi rivolgerò soven-te a lui per un buon consiglio”.

Nel messaggio al nuovo Pro-Gran Mae-stro, inviato anche a nome del Gran Magi-stero, dei dignitari, luogotenenti e membridel “venerabile Ordine del Santo Sepolcrodi Gerusalemme”, l’Assessore arcivescovoGiuseppe De Andrea e il Governatore Ge-

Le insegne di Cavaliere di Collare dell’Ordinestanno per essere rimesse al Pro-Gran Maestro (alcentro nella foto) nella sala del trono di Palazzodella Rovere, sede del Gran Magistero. Gli sonoaccanto (da sinistra) il Luogotenente GeneraleGiuseppe Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto; ilGran Priore della Luogotenenza Italia Centrale,vescovo Franco Croci; l’Assessore d’onore,cardinale Andrea Cordero Lanza di Montezemolo;l’Assessore, arcivescovo Giuseppe De Andrea e ilGovernatore Generale Agostino Borromeo.NELLA PAGINA PRECEDENTE: l’arcivescovo Edwin F.O’Brien nel primo incontro con collaboratori egiornalisti a Baltimora appena resa nota la suanomina a capo dell’Ordine Equestre del SantoSepolcro di Gerusalemme.

nerale Agostino Borromeo gli esprimevano“le più vive e sentite congratulazioni perl’ulteriore, lusinghiera attestazione della sti-ma e della fiducia che il Sommo PonteficeBenedetto XVI ha voluto pubblicamentemanifestare nei suoi confronti”. “Siamocerti che, con la sua vasta esperienza e lasua comprovata saggezza saprà promuoverela crescita spirituale dell’Ordine e fomenta-re il suo fervore nell’esercizio della carità afavore della Chiesa che è in Terra Santa”.Insieme a tutti gli altri membri del GranMagistero, essi si ponevano a sua completadisposizione.

Il cardinale Foley affidava ad una dichia-razione ufficiale le reazioni alla nomina del-l’arcivescovo O’Brien a Pro-Gran Maestro.Se ne diceva lieto e lo definiva subito “pre-lato colto, devoto, zelante e impegnato”, dalui conosciuto fin dai primi anni della suaordinazione sacerdotale e seguito in tutte letappe della sua missione; ne ricordavaquindi i principali incarichi, a cominciareda quello di vice parroco della “singolareparrocchia nel territorio dell’Accademiamilitare di West Point” (della quale il semi-narista Foley, studente alla Scuola di Gior-nalismo nella Columbia University, era sta-to incaricato di scriverne la storia), e poi didirettore della comunicazione dell’arcidio-cesi di New York, direttore del Collegionord-americano di Roma, di vescovo ausi-liare del cardinale John O’Connor, quindidi Ordinario Militare degli Stati Uniti e in-fine di arcivescovo di Baltimora. “Non po-trei essere più felice che egli, per la sua va-sta esperienza e la splendida dedizione di-mostrata come sacerdote e vescovo, sia ilmio successore alla guida spirituale di uneccezionale gruppo di uomini e donne im-pegnati al servizio della Chiesa in TerraSanta, la terra resa sacra della presenza dinostro Signore e Salvatore Gesù Cristo”.

Il primo contatto di monsignor O’Briencon la presidenza del Gran Magistero avve-niva il 16 settembre a Roma nella sede diPalazzo della Rovere in occasione di unacerimonia che, caratterizzata dall’imposi-zione del Collare, massima onorificenzadell’Ordine, segnava il suo insediamento

come Pro-Gran Maestro. Ad accoglierloerano l’Assessore, arcivescovo Giuseppe DeAndrea, l’Assessore di onore cardinale An-drea Cordero Lanza di Montezemolo, ilLuogotenente Generale Giuseppe DallaTorre del Tempio di Sanguinetto, il Gover-natore Generale Agostino Borromeo, altridignitari. “È una giornata felice quellaodierna” – diceva monsignor De Andrearinnovando il saluto del Governatore –“perché il Signore ha esaudito la nostra pre-ghiera di un nuovo Gran Maestro”. Sottoli-neava come il Collare che stava per impor-gli “è in effetti una catena che lo lega spiri-tualmente alla Terra Santa, comporta certoobblighi e tanto lavoro,ma è anche l’unicoemblema onorifico dell’istituzione in cui èraffigurato Cristo Risorto”. Il decreto diconferimento era stato l’ultimo atto del suopredecessore cardinale Foley, un motu pro-prio del 29 agosto. Ricevendo il Collaremonsignor O’Brien rinnovava la sua grati-tudine al Santo Padre per averlo chiamato aquesto nuovo servizio della Chiesa, e dellaTerra Santa in particolare dove, ha rilevato,i cristiani 60 anni fa erano il 30 per centodella popolazione ed oggi il 2 per cento.Riflessione che stimolava il suo impegno dasubito, anche se, affermava, sarebbe dovutorestare a Baltimora fino alla nomina delsuo successore, alternando la sua presenzain Italia, e promettendo che conterà di par-lare meglio con tutti la lingua italiana.

La prima riunione del Gran Magistero,da lui presieduta, è stata quella dell’8 no-vembre a Roma quando, aprendone i lavo-ri, affermava: “Il mio impegno è di teneresalda, di rinnovare e rafforzare la fede diogni cavaliere e di ogni dama, di promuo-verne la santità, e di assicurare pieno soste-gno alla Chiesa di Terra Santa”. Ricordavacon ammirazione il suo predecessore, cardi-nale Foley, assicurava piena cooperazione alGran Priore, il Patriarca Latino di Gerusa-lemme Fuad Twal, ed esprimeva gratitudi-ne ai vertici istituzionali. In serata avrebbeaccolto a Palazzo della Rovere gli invitati altradizionale ricevimento per la festività diNostra Signora di Palestina, patrona del-l’Ordine.

6

7

«È una coincidenza provvidenzialeil fatto che il mio primo atto daPro-Gran Maestro abbia luogo

proprio qui a New York. Nella sua catte-drale 46 anni fa ho ricevuto l’ordinazionesacerdotale e 15 anni fa vi sono stato ordi-nato vescovo. La settimana scorsa eranotrascorsi 27 anni da quando, sempre in es-sa, ho ricevuto l’investitura di cavaliere delSanto Sepolcro»: così monsignor O’Brien il1° ottobre si è rivolto ai cavalieri e damedella luogotenenza Eastern poco dopo averpresieduto la cerimonia della loro investitu-ra, alla quale era presente il GovernatoreGenerale.

“A parte la mia nomina a Gran Prioredella Luogotenenza per il Medio Atlanticoavvenuta un anno fa, non ho mai ricevuto

NELLA CATTEDRALE DI NEW YORKIL PRIMO ATTO

DA GRAN MAESTROAi nuovi cavalieri e dame haricordato l’impegno per laTerra Santa e quello dirafforzare la pratica della vitacristiana – A tutti i membridell’Ordine ha chiesto ilsostegno delle loro preghiere

Un momento della Messa solenne nella cattedrale di New York. Vicino al Pro-Gran Maestro celebrante,assistito da altri religiosi, sono (a destra) il Governatore Generale Agostino Borromeo e l’arcivescovo diHartford Henry J. Mansell.

alcuna promozione in tutti questi 27 anni,fino ad un mese fa a seguito dell’annunciofattomi dal Segretario di Stato cardinalBertone. E che promozione! Nientemenola mia nomina da parte del Santo Padre avostro Gran Maestro! La notizia è giunta

8

del tutto inattesa a me e a tanti altri. Men-tre mi accingo a malincuore a lasciare Bal-timora, accetto completamente e senza ri-serve questa responsabilità come segno del-la volontà del Signore, e in quanto vostraguida in Cristo mi impegno a fare tuttoquanto sia in mio potere per favorire gliscopi dell’Ordine. Tra i miei impegni vi èanzitutto promuovere la Nuova Evangeliz-zazione alla quale il Santo Padre protendela Chiesa universale”.

Nell’omelia della messa solenne, ricorda-to che l’Ordine gode della speciale prote-zione della Santa Sede aveva detto che “èimpegnato nella preservazione e crescitadella nostra fede in Terra Santa e dell’ine-stimabile patrimonio di cui fanno parte imonumenti sacri che segnano la collina do-ve è avvenuta la morte di Gesù e dove sitrova la tomba della Sua Resurrezione. Taleineguagliabile patrimonio include anche ilCenacolo dove il Signore Gesù ha istituitol’Eucarestia e il ministero del sacerdozio,

permettendoci oggi di partecipare su que-sto altare alla sua morte e Resurrezione co-me se anche noi fossimo lì due mila annifa.

“Senza dubbio il nostro Ordine risaltanell’offrire ad una minoranza cristiana co-stantemente in pericolo un segno di spe-ranza unico per il suo futuro. E Voi, che trapoco diventerete cavalieri e dame del SantoSepolcro, offrite loro ulteriori motivi disperanza nel momento in cui giurate solen-nemente di rispondere alle iniziative e ne-cessità dell’Ordine assistendo i progetti ca-ritatevoli in Terra Santa: scuole, ospedali,seminari e università, strutture aperte nonsoltanto alla minoranza cristiana, ma anchealle persone di tutte e tre le fedi che discen-dono dal patriarca Abramo. Queste istitu-zioni cattoliche sono sostenute da quasi 30mila cavalieri e dame del Santo Sepolcrodislocati in tutto il mondo, e in maggiornumero proprio nell’America del Nord. Ementre possiamo essere fieri di queste isti-

Una veduta della maestosa sala che ha ospitato il pranzo di gala per l’investitura.

9

tuzioni e delle vivaci luogotenenze negliStati Uniti, possiamo anche evocare quantopapa Benedetto una settimana fa ha dettoalla Chiesa cattolica di Germania. Ne halodato le organizzazioni ecclesiali così beneorganizzate, ma ha anche accennato al fattoche non sono altrettanto sufficienti le viedello Spirito. Queste le parole del SantoPadre: “Se non troviamo un modo per rinno-vare la nostra fede, qualsiasi riforma struttu-rale sarà inefficace”.

“Voi Cavalieri e Dame che state per rice-vere l’Investitura richiamate alla memoria,specialmente ai vostri confratelli qui pre-senti, che la priorità di questo Ordine laicoè sostenere la crescita spirituale dei suoimembri e rafforzare nei suoi membri lapratica di vita cristiana. Siate convinti chela forza e l’efficacia di questo Ordine delSanto Sepolcro nella realizzazione della suamissione in Terra Santadeve radicarsi nelle vitevirtuose di ogni giornodi ognuno di voi, che nesiete membri. Oggi rice-vete la sfida della Chiesaa vivere una vita spiritua-le più profonda”. Ed evo-cando la figura di SantaTeresa del Bambin Gesù,celebrata nella liturgia diquel giorno ha spronatocavalieri e dame alla pra-tica della virtù, a impe-

gnarsi per raggiungere la perfezione “nonrelegando il Signore in qualche angolo del-le nostre vite, piuttosto cercandolo e ono-randolo nei nostri cuori e nelle nostre ani-me, famiglie e parrocchie, nelle professionie nei luoghi di lavoro, nei poveri e in chi èabbandonato. E come compete agli occhidelle nostre anime scorgere e accogliereCristo per mezzo dell’Eucaristia, così gliocchi dei nostri cuori Lo troveranno inogni angolo delle nostre vite, assumendoimpegni di carità nello stesso spirito pro-fondo di Cristo stesso”.

Ed ha concluso: “Chiedo a tutti voi, ca-valieri e dame dell’Ordine Equestre delSanto Sepolcro di Gerusalemme, di soste-nermi con le vostre preghiere, e mi affidoall’intercessione di Nostra Signora della Pa-lestina per il successo della nostra missionenella Terra da lei ancora chiamata “Casa”.

L’arcivescovo Edwin F. O’Brien,durante la cerimonia di

investitura, segna la fronte diun neo-cavaliere; vive poi (in

basso) un momento della festaconviviale con il cavaliere di

Gran Croce Raymond C.Teatum, luogotenente per gli

USA Eastern.

10

lo stemma araldicodel gran maestro

Ad illustrare per AD lo stemma araldico del nuovoGran Maestro dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcrodi Gerusalemme è il cardinale Andrea Cordero Lanzadi Montezemolo, Assessore d’Onore dell’Ordine, noto espertodi araldica, che lo ha elaborato e blasonato, descritto cioècon i termini araldici. Fra i suoi precedenti impegni: lostemma di Sua Santità Benedetto XVI.

11

Lo stemma araldico del cardinale Edwin F. O’Brien è “inquartato” econtiene nel primo e nel quarto dei suoi quattro “quarti” la Croce diGerusalemme, che è “potenziata” (cioè che porta un piccolo traverso

sulla cima di ciascuno dei quattro bracci) e con quattro crocette nei singoliangoli, il tutto di colore rosso in campo d’argento (che spesso è invecerappresentato di “bianco” su bandiere o disegni stampati). Tale Croce è segnoevocativo delle cinque piaghe della Passione di Gesù, ed è il simbolodell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme.

Gli altri due “quarti”, il secondo ed il terzo, sono “partiti di due” (ovverodivisi verticalmente in due parti). Queste mantengono i simboli checaratterizzavano il suo stemma di arcivescovo di Baltimore: la parte destra diciascuna di queste partizioni (ovvero alla sinistra guardando) è a sua volta“inquartata” di azzurro e di argento, e copre i bordi delle campiture con unaCroce detta dei Calvert, membri della nobile famiglia inglese che, vittime dellapersecuzione religiosa, emigrarono nel 1634 nel Maryland e vi fondarono unacolonia. Questa Croce è di forma trilobata ed è di rosso e argento dell’uno edell’altro (ovvero dei due colori incrociati con il campo). I tre smalti (colori emetalli) di questa campitura ricordano i colori della bandiera degli Stati Unitid’America e sottolineano l’appartenenza della loro più antica arcidiocesi(questa di Baltimore fu infatti eretta il 6 novembre 1789) alla Chiesa cattolicanazionale. La stella d’argento a cinque punte nella prima parte di questacampitura vuole essere un simbolo mariano: fa memoria della Beata VergineAssunta, proclamata patrona dell’arcidiocesi di Baltimore, nel 1791, dal suoprimo pastore, monsignor John Carroll.

Nell’altra partizione di sinistra di ciascuno di questi quarti sono riportatialcuni simboli che il titolare aveva assunto nel suo stemma quando era VescovoOrdinario Militare degli Stati Uniti e poi quale arcivescovo di Baltimore. Incampo azzurro, sono ricordati i due arcivescovi di New York dei quali era statosegretario, rispettivamente, in alto, il cardinale Terrence Cooke (con il ricciodel suo pastorale, caratterizzato dalla lettera T); e, nel mezzo, il cardinale JohnO’Connor (con le lettere cristologiche XR del suo stemma). Quest’ultimoinoltre lo consacrò vescovo, essendo pontefice Giovanni Paolo II del quale, inbasso, è il simbolo mariano M del suo stemma. In campo d’argento è infineuna rappresentazione dell’universo attraversato dalla Croce.

All’intorno dello scudo sono raffigurati i simboli araldici che indicano:- il Cardinalato, con il cappello (galero) ecclesiastico, di rosso, con pendente

in ciascun lato un gruppo di quindici fiocchi su tre linee (1.2.3.4.5);- l’Ordine sacro, con una Croce in palo, di oro, posta dietro allo scudo, che

lo sovrasta con due traversi (per il grado arcivescovile);- ed un cartiglio con il motto “Pastores dabo vobis” (“Vi darò pastori”

secondo il mio cuore) tratto dal Libro di Geremia 3,5.

Andrea Cordero Lanza di Montezemolo

12

L’11 dicembre 2011 spirava, dopolunga malattia sopportata con cri-stiana forza d’animo, il cardinale

John Patrick Foley, sesto Cardinale GranMaestro dell’Ordine Equestre del Santo Se-polcro di Gerusalemme. Aveva 76 anni ap-pena compiuti: il suo fiducioso abbandonoalla volontà del Signore, il suo indomitocoraggio, la sua serenità interiore, financheil suo proverbiale senso dell’umorismo loaccompagnarono sino all’estremo passo.

Quest’ultimo tratto caratteriale – che gliattirava l’immediata simpatia di quanti loincontravano – gli dava anche la forza discherzare sulla sua morte imminente. In

una delle ultime conversazioni che ebbicon lui, nel confidarmi la sua crescente de-bolezza fisica, aggiunse ilarmente: “L’interalista dei mali che mi affliggono farebbe lagioia di un qualsiasi impresario di pompefunebri”.

Era nato l’11 novembre 1935 a Darby,in Pennsylvania, da John Foley e Regina,nata Vogt. La sua prima formazione religio-sa avvenne, oltre che, com’è naturale, in se-no alla sua famiglia, anche presso la parroc-chia dello Spirito Santo (Holy Spirit Pa-rish) in Sharon Hill, nelle vicinanze di Phi-ladelphia. Completati gli studi secondarisuperiori nel 1953, conseguì il titolo di

“Concepì il suo ruolocome quello di unvescovo e impresse

nuovo slancio erinnovato entusiasmo

all’Ordine che conlui ha conosciuto unarilevante espansione”,

ricorda ilGovernatore

Generale, suo piùstretto collaboratore

Il lascito a cavalieri e dame del sesto CardinaleGran Maestro John Patrick Foley (1935-2011)

TESTIMONIARE LA FEDESERVENDO CON AMORE

13

baccelliere (Bachelor Degree) presso ilSaint Joseph’s College nel 1957 con il mas-simo dei voti. Inizialmente incline ad ab-bracciare la vita religiosa in seno alla Com-pagnia di Gesù (il cui motto sceglierà piùtardi come motto del suo stemma episco-pale), in quello stesso anno 1957 entrò nelseminario arcidiocesano intitolato a SanCarlo Borromeo.

Il 19 maggio 1962 fu ordinato sacerdotee incardinato nella sua arcidiocesi natìa. Isuccessivi quattro anni furono dedicati aperfezionare la sua preparazione culturale. Isuperiori, che avevano notato le sue spicca-te doti intellettuali e morali, nonché il suotalento come comunicatore, lo spinsero aproseguire i propri studi.

Fu inviato a Roma per frequentare i cor-si di filosofia presso la Pontificia UniversitàSan Tommaso (Angelicum), ove conseguì,dapprima la licenza, nel 1964, e, poi, ildottorato, nel 1965. Rimane negli annalidi quella università la sua impresa eccezio-nale di avere completato l’intero ciclo distudi per questo secondo titolo e la stesuradella tesi di laurea in un solo anno. Rien-trato in patria nel 1966, ottenne il MasterDegree in giornalismo presso la ColumbiaUniversity. Più tardi, amava ricordarescherzosamente che per ottenere l’iscrizioneal Master dovette sottacere la circostanzache era già insignito di un dottorato.

Comunque sia, gli anni del suo soggior-no romano – che coincisero con quelli del-

lo svolgimento del Concilio Vaticano II –segnarono pure il suo esordio nel mondodel giornalismo. Ricoprì infatti l’incarico divice direttore e corrispondente dal Vaticanodella rivista arcidiocesana The CatholicStandard and Time.

Il suo impegno nel settore della comuni-cazione proseguì anche dopo il suo ritornonella sua città natale, sia come redattore ca-po della rivista arcidiocesana, dal 1970 al1984, sia come co-produttore e conduttoredella trasmissione radiofonica The Phila-delphia Catholic Hour, tra il 1966 e il1974. Si trattava, però, di attività comple-mentari rispetto ai suoi ben più impegnati-vi incarichi pastorali di viceparroco dellaparrocchia di Saint John Evangelist in Phi-ladelphia, di professore di filosofia presso ilseminario e di direttore spirituale per gliaspiranti al sacerdozio. Tra il 1979 e il1984, occupò inoltre la carica di Vice Pre-sidente della Commissione per le Questio-ni Etiche dello Stato della Pennsylvania.Sin dal 1969 era stato membro, prima(1977-1981), e Vice Presidente, poi (1981-1984), della Catholic Press Association de-gli Stati Uniti e del Canada. Tra il 1969 e il1984 ricoprì l’incarico di segretario perl’informazione della Conferenza Episcopaledegli Stati Uniti

Promosso sin dal 1976 al rango di Prela-to d’Onore da Paolo VI, nel 1984 Giovan-ni Paolo II lo nominava Presidente delPontificio Consiglio per le Comunicazioni

Il Cardinale Gran Maestro conil Governatore Generale nel

giardino di Palazzo dellaRovere il 15 aprile 2009 dopo

la cerimonia di conferimentodel Gran Collare dell’Ordine alSegretario di Stato cardinale

Tarcisio Bertone.

14

Sociali e, contemporaneamente, lo eleggevaalla sede titolare di Neapoli di Proconsola-re, con il titolo personale di arcivescovo.Nel disimpegno del suo nuovo incaricodiede prova di quel dinamismo e di quellaapertura al mondo moderno che eranoconsentanei alla sua personalità e alla suaformazione. Fu tra i primi, nel mondo ec-clesiastico, a capire quali enormi potenzialiapriva alla Chiesa l’uso delle moderne tec-nologie: lo attestano documenti da lui pro-mulgati, quali La Chiesa e internet, Princìpietici su internet, Princìpi etici nelle comuni-cazioni, Princìpi etici nella pubblicità. Gran-de impegno profuse nel viaggiare per stabi-lire contatti nel mondo della comunicazio-ne e per incontrare coloro che in esso eranoimpegnati. Con passione si dedicò al com-pito di fare conoscere il messaggio evange-lico, la Chiesa e la sua missione al mondoesterno. La sua innata cordialità, l’istintivasimpatia che ispirava, la sua capacitàd’ascolto, i suoi sforzi per rispondere conassoluta sincerità ai quesiti a lui rivolti, lofecero divenire, suo malgrado, il punto diriferimento di tutti coloro i quali, dal didentro o dal di fuori, cercavano di fare co-noscere la realtà del mondo cattolico. Il suosuccessore, l’arcivescovo Claudio MariaCelli, ha detto di lui che fu ”un grande av-vocato del significato della comunicazionenella costruzione di un mondo più giusto”.

L’arcivescovo Foley, nonostante i gravosiimpegni, si volle mantenere fedele alla suaoriginaria vocazione giornalistica: in occa-sione delle celebrazioni pontificie del Nata-le e della Settimana Santa, svolse regolar-mente il ruolo di commentatore televisivo.Durante 25 anni, egli rappresentò per i te-lespettatori di lingua inglese “la voce diNatale”, definizione perfettamente calzan-te, dal momento che commentava la tra-smissione televisiva di carattere religioso inlingua inglese con il più alto indice diascolto nel mondo.

Dopo 23 anni al servizio della Santa Se-de nel settore della comunicazione, il 17giugno 2007 Benedetto XVI lo nominavaPro Gran Maestro dell’Ordine Equestre delSanto Sepolcro di Gerusalemme: fu, così, ilprimo presule non europeo a ricoprire l’al-

to incarico. Acquisì il titolo di Gran Mae-stro il 22 dicembre di quello stesso anno,dopo che, nel concistoro del 24 novembreprecedente, il pontefice lo aveva elevato alcardinalato, conferendogli il titolo diacona-le di San Sebastiano al Palatino. Il 12 giu-gno 2008 fu anche nominato membro del-la congregazione romana per il Culto Divi-no e la Disciplina dei Sacramenti, e dellacongregazione per l’Evangelizzazione deiPopoli.

Nel disimpegno della nuova carica diGran Maestro profuse quel dinamismo equell’entusiasmo, ma anche quell’impegnospirituale con i quali aveva assolto tutti gliincarichi affidatigli nel corso della sua nonbreve vita sacerdotale. Egli visse quello che,visto dall’esterno, poteva apparire soprat-tutto un ufficio onorifico, come un vero eproprio ministero pastorale. Vi si applicò,fin dai giorni immediatamente successivialla sua nomina, con metodo ed assiduità.Giungeva tutti i giorni in ufficio alle otto emezzo e vi rimaneva fino a oltre l’una; nondi rado, tornava il pomeriggio e, se necessa-rio, anche il sabato mattina. Voleva essereinformato di tutto, studiare personalmentele pratiche più delicate, presenziare alle riu-nioni nelle quali si dibattevano i problemipiù rilevanti, anche quelli di carattere ari-damente amministrativo e finanziario.

Concepiva l’Ordine come una specie digrande diocesi, il suo ruolo come quello diun vescovo, i suoi viaggi per presiedere allevarie cerimonie di investitura come dellevisite pastorali. Nei suoi discorsi e nelle sueomelie, non mancava mai di stimolare imembri a intensificare la pratica della vitacristiana, a dare una coerente testimonian-za di fede nelle attività quotidiane, sottoli-nenando come l’impegno assunto da cava-lieri e dame era in primo luogo di caratterespirituale e in secondo luogo, quale natura-le sviluppo del primo, l’aiuto caritativo allaChiesa di Terra Santa e ai suoi fedeli. Sottoquesto profilo, il cardinale Foley considera-va priorità assoluta dell’Ordine finanziareprogetti – come la costruzione di scuole,ospedali ed altre strutture assistenziali –idonei a incoraggiare i cristiani a non ab-bandonare la terra d’origine per emigrare

15

in cerca di un futuro migliore per sé stessi ele loro famiglie. Era consapevole che di taliiniziative, in taluni casi, beneficiavano pre-valentemente le popolazioni non cristiane.“Ma siamo convinti” – ebbe a dichiarare inuna intervista rilasciata agli inizi del 2009– “che mettere un servizio a disposizionedell’intera comunità (islamica, ebrea e cri-stiana) sia un modo per promuovere unamaggiore comprensione ed anche una piùimmediata intelligibilità del messaggio del-la Chiesa, che è un messaggio d’amore e diservizio”. Difficilmente, l’alta missione ca-ritativa dell’Ordine avrebbe potuto esserecompendiata in così poche parole.

Si era proposto di visitare tutte le Luo-gotenenze e le Delegazioni Magistrali –che, al momento della sua nomina eranouna cinquantina – e per questo motivo, sal-vo casi eccezionali, non tornava due voltenella stessa nella stessa circoscrizione peri-ferica. Si recò in paesi ove nessuno dei suoipredecessori era andato. Accompagnato dalcancelliere dell’Ordine e suo assistente per-sonale, monsignor Hans Brouwers, nell’au-tunno del 2009, nel corso di un viaggiodurato oltre tre settimane presiedette allecerimonie di investitura di tutte e cinque leLuogotenenze per l’Australia. Quando, perragioni di salute, fu costretto a rassegnare leproprie dimissioni, aveva visitato, in menodi quattro anni, più della metà delle artico-lazioni locali.

Ovunque riusciva a infondere nuovoslancio e rinnovato entusiasmo. Non perniente, durante il suo mandato, l’Ordine

conobbe una rilevante espansione sia sottoil profilo numerico (quasi 30.000 membri),sia sotto il profilo geografico (con la crea-zione di nuove Delegazioni Magistrali,quali quella dell’Africa Meridionale e quel-la della Federazione Russa), sia, ancora,sotto il profilo economico (nel 2010, per laprima volta nella storia dell’istituzione, ledonazioni superarono largamente il limite,fino ad allora mai raggiunto, dei 10 milionidi euro).

Nonostante il suo prorompente attivi-smo, già al momento della sua nomina nongodeva di perfetta salute. Le sue condizioniandarono progressivamente peggiorando fi-no a quando, stremato nel fisico, ma nonnel morale, dalla leucemia, decise di dimet-tersi dall’incarico. Il 12 febbraio 2011, do-po essere stato ricevuto in udienza da Be-nedetto XVI, lasciava Roma per trascorreregli ultimi giorni in un ricovero per pretianziani nella sua natìa Darby, con l’inten-zione – sono parole sue – di raccogliersi in“una sorta di ultimo ritiro spirituale”.

Morì l’11 dicembre 2011. Le sue solenniesequie furono celebrate, nella cattedrale diPhiladelphia gremita di fedeli e di membridell’Ordine, dal suo successore, l’arcivesco-vo Edwin O’Brien, attuale Cardinale GranMaestro dell’Ordine, mentre l’omelia fu te-nuta dal Presidente della Conferenza Epi-scopale degli Stati Uniti e Gran Priore dellaLuogotenenza USA Eastern, l’arcivescovodi New York Timothy M. Dolan, che saràanch’egli cardinale.

Agostino Borromeo

Da sinistra, in primo piano:il membro del Gran

Magistero Thomas E.McKiernan e i vice

Governatori GeneraliPatrick D. Powers e AdolfoRinaldi accanto al feretro

del cardinale Foley durantele esequie solenni il 15

dicembre 2011 nellaBasilica cattedrale di

Philadelphia.

16

all’attenzione dei superiori che gli attribui-scono incarichi di sempre maggiore respon-sabilità. Il 24 settembre 1914 è nominatoSegretario della congregazione del Cerimo-niale e il 27 giugno 1926 Assessore dellacongregazione del Sant’Ufficio, ed il 15settembre dello stesso anno ProtonotarioApostolico.

Pio XI, nel concistoro del 16 dicembre1935, lo crea cardinale, assegnandogli ladiaconia di San Nicola in Carcere e, comecardinale appartenente all’ordine dei diaco-ni, nel 1939 partecipa al conclave che haportato all’elezione di Papa Pio XII, suogrande estimatore.

Nominato primo Presidente della Com-

Facciamo dunque l’elogio degli uominiillustri… (Sir. 44, 1)

Nel fare memoria dei cinquanta an-ni trascorsi dalla pia morte del car-dinale Nicola Canali, Gran Mae-

stro dell’Ordine Equestre del Santo Sepol-cro di Gerusalemme, avvenuta in Vaticanoil 3 agosto 1961, vogliamo ricordare alcunitratti salienti della sua vita e, in particolare,l’impegno profuso al servizio della Chiesa edel nostro Ordine.

Nato a Rieti il 6 giugno 1874 dal mar-chese Filippo e della contessa LeonettaVincentini, dopo gli studi compiuti a Ro-ma, presso le Pontificie Università Grego-riana e di San Tommaso di Aquino (Ange-licum), il 31 marzo 1900 è ordinato sacer-dote nella basilica di San Giovanni in Late-rano. Il 1° settembre 1903, divenuto segre-tario particolare del cardinale Raffaele Mer-ry del Val, Nicola Canali inizia il suo servi-zio presso la Curia Romana, come officialedella Segreteria di Stato.

La preparazione, la competenza e dedi-zione dimostrate, unite ad una non comu-ne maturità, gli valgono di essere segnalato

Ricordando il cardinale Nicola Canali nel 50.mo anniversario della morte

Lo dotò di un nuovoStatuto, lo arricchì di

indulgenze e della chiesadi Sant’Onofrio al

Gianicolo, lo sistemònella prestigiosa sede di

Palazzo della Rovere

BENEMERITO DELL’ORDINEDA PROTETTORE

E GRAN MAESTRO

17

missione Pontificia per lo Stato della Cittàdel Vaticano il 20 marzo 1939, il cardinaleNicola Canali – che, secondo la normativacanonica del tempo, non ha ricevuto l’ordi-nazione episcopale – nell’anno successivo,viene nominato, sempre da Pio XII, Protet-tore dell’Ordine del Santo Sepolcro.

Per capire il significato di tale nominabisogna fare un passo indietro nel tempoed inquadrarla nel contesto. Con la letteraapostolica Decessores Nostri del 6 gennaio1928, Papa Pio XI, Gran Maestro dell’Or-dine Equestre del Santo Sepolcro, nel-l’esprimere lodi all’Ordine intero per l’atti-vità prestata in favore dell’Opera per la Pre-servazione della Fede in Palestina, ne decre-tava la fusione in essa. Nello stesso docu-mento disponeva l’abolizione della riservaal Romano Pontefice della suprema caricadi Gran Maestro, come disposto da Pio Xnel 1907, decretando e stabilendo che l’Or-dine Equestre del Santo Sepolcro, che re-stava sempre sotto la benigna protezionedella Sede Apostolica, da quel momentodipendesse esclusivamente dall’autorità delPatriarca Latino di Gerusalemme pro tem-pore. Con il trasferimento della sua sedenella Città Santa, l’Ordine riprendeva così

la caratteristica di essere gerosolimitano.Dette disposizioni entrarono nello Sta-

tuto del 1932.L’allora patriarca latino, monsignor Bar-

lassina, paventando l’inizio di un conflittobellico, chiese al Santo Padre di assegnaread un cardinale l’incarico di Gran Maestrodell’Ordine perché, in caso di guerra, uncardinale Patrono avrebbe potuto megliovigilare sulle sorti dell’Ordine. E Pio XII,accondiscendendo a tale richiesta, nominòil cardinale Canali con lettera del 16 luglio1940. Dal suo tenore si evince che il termi-ne Patrono doveva intendersi nel senso diProtettore dell’Ordine e dei suoi interessipresso il Romano Pontefice e la Curia Ro-mana.

Intanto il cardinale Canali veniva nomi-nato Penitenziere Maggiore il 15 ottobre1941, incarico mantenuto sino alla morte,che per la facoltà attribuitagli dal Santo Pa-dre gli consentì, il 22 febbraio 1949, di do-tare l’Ordine di speciali “favori spirituali”:ovvero l’indulgenza plenaria a cavalieri edame nel giorno dell’investitura, nella festadi Nostra Signora Regina di Palestina e inarticulo mortis; e l’indulto nelle messe disuffragio.

Sant’Onofrio alGianicolo, sedelegale e centro

della vitaspirituale

dell’Ordine.NELLA PAGINA

PRECEDENTE: ilritratto del

cardinale NicolaCanali.

NELLA PAGINA

SEGUENTE: svettail vessillo

dell’Ordine sullatorre di Palazzodella Rovere, su

via dellaConciliazione, a

pochi passi dallaBasilica

Vaticana.

18

Il 15 agosto 1945, Pio XII con il motuproprio Cum Ordo assegnava all’Ordineuna sede in Roma, nella chiesa dedicata aSant’Onofrio sul colle Gianicolo perchécustodiva il sepolcro e la memoria di Tor-quato Tasso, il poeta della Gerusalemme Li-berata: la chiesa sarebbe servita per le fun-zioni religiose dell’Ordine, mentre qualchestanza dell’annesso convento per alcuni uf-fici. Questi necessitavano di ben altro spa-zio; così egli, ottenuto dalla Santa Sedel’utilizzo del monumentale e artistico Pa-lazzo Della Rovere, su via della Concilia-zione, ne promuoveva il totale restauro e lacompleta attuale configurazione, secondo ilprogetto degli architetti Piacentini e Spac-carelli (gli stessi che, anni prima, avevanorealizzato la sistemazione di tutta l’area),grazie anche all’acquisizione e all’abbatti-mento di fatiscenti edifici sulle vie laterali.I lavori, incominciati a metà degli anniQuaranta, si conclusero alla vigilia del Giu-bileo del 1950. Il prestigioso edificio, il 19febbraio 1999, dalla Santa Sede è stato do-nato in proprietà all’Ordine.

Con lettera apostolica Quam RomaniPontifices del 14 settembre 1949 Pio XII

approvava il nuovo Statuto dell’Ordine,che stabiliva di affidare il Gran Magisteroad un Cardinale di Santa Romana Chiesa.Fu del tutto naturale che lo stesso cardinaleCanali, che era Patrono a vita dell’Ordine,divenisse, sempre per nomina pontificia, il21 novembre 1949 Gran Maestro.

Nel 1951 il cardinale Canali era nomi-nato Pro-Presidente dell’Amministrazionedel Patrimonio della Sede Apostolica e nel1958 partecipava al conclave che portavaall’elezione di Giovanni XXIII. Come car-dinale protodiacono, ne annunciò allaChiesa e al mondo l’avvenuta elezione.

Potremmo dilungarci nel descrivere letante iniziative ideate e programmate dalcardinale Canali in favore dell’Ordine e deiLuoghi Santi, delle quali in molti hannobeneficiato nel corso del suo ministero real-mente sacerdotale per il suo illuminatoesempio di dedizione e di fedeltà al Vange-lo di Cristo. Per noi è sufficiente vedere ap-plicate alla sua fulgida testimonianza di vitale parole del Salmista: Il giusto sarà semprericordato (Ps. 112, 6).

P. Sebastiano Paciolla O. Cist.

19

I progetti del Patriarcato Latino attuati nel 2011 e previsti per il 2012

GRANDI LAVORIPER LA CHIESA DI AQABA

E PER LA SCUOLASUPERIORE DI RAMEH

Un nuovo impianto realizzato nel Seminariodi Beit Jala – Ristrutturato il monastero delle

Suore del Rosario di Aboud – Importanticontributi a tre progetti proposti dallaROACO (Congregazione per le Chiese

Orientali) e per opere edilizie e attività dioltre venti istituzioni

L’Ordine Equestre del Santo Sepolcrodi Gerusalemme è stato impegnatonel 2011 nella realizzazione di due

grandi progetti del Patriarcato Latino: lecostruzioni ad Aqaba, in Giordania, dellachiesa parrocchiale Stella Maris, e dell’an-nesso vasto salone multifunzionale; e a Ra-meh, in Galilea, della Scuola superiore.

Il primo progetto (a fine dicembre erastato completato per circa il 60% lo “sche-letro” in cemento armato della chiesa e delsalone) è un’opera di grande importanzaper la comunità cattolica e per la presenzacristiana ad Aqaba, città che da alcuni anni,per la sua privilegiata posizione geograficasul Mar Rosso, grazie al suo porto com-merciale e turistico e soprattutto alla vici-nanza alla famosa località di Petra, ha regi-strato un imponente sviluppo turistico-al-berghiero, richiamando investimenti permiliardi di dollari e una grande presenza dimano d’opera straniera, nonché un incre-mento della popolazione residente, che oraè di 150 mila abitanti. Sono quasi tuttimusulmani; i cristiani sono circa tremila,750 dei quali cattolici di diverse nazionalità

(giordani, palestinesi, filippini, srilankesi,europei). Ad essi si uniscono, nelle celebra-zioni delle messe festive (oggi in un salonedella città), gruppi di turisti e membri diequipaggi di navi mercantili in sosta.

A Rameh a fine anno era in fase avanza-ta la costruzione del nuovo edificio destina-to ad accogliere la scuola superiore del Pa-triarcato Latino, che consentirà agli allievidelle scuole primaria e secondaria – ospita-te in un edificio adiacente – di proseguiree completare i loro studi nel medesimo am-bito educativo cristiano e non altrove.Un’esigenza, questa, molto avvertita dalle800 famiglie cristiane della città, i cuimembri costituiscono il 55% della popola-zione. L’ampliamento è ben visto anche damolti drusi e musulmani (rispettivamenteil 30 e il 15%), perché la scuola, che gode

20

Lo stato di avanzamento della costruzionedella chiesa parrocchiale “Stella Maris” diAqaba (Giordania).NELLA PAGINA PRECEDENTE: il modello dell’edificioe della sistemazione architettonica dell’areaadiacente di cui è prevista l’inaugurazione allafine dell’anno prossimo.

21

igienico-sanitari ed elettrici). L’Ordine Equestre del Santo Sepolcro,

che fa parte della Riunione Opere AiutoChiese Orientali (ROACO), organismooperativo della Congregazione per le Chie-se Orientali, ha finanziato nel 2011 tre

Il cantiere a Rameh (Galilea) della scuola superiore del Patriarcato Latino. IN BASSO: l’ingresso delmonastero delle Suore del Rosario di Aboud (Territori Palestinesi) adiacente alla parrocchia.

di una eccellente reputazione, è aperta eviene frequentata dai loro giovani. Il nuovoedificio si sviluppa su quattro piani, inclusoquello interrato, per un’area di 2500 metriquadrati.

Nel corso del 2011 per la realizzazionedi questi progetti il Gran Magistero ha in-viato al Patriarcato Latino circa 830.000euro (al finanziamento hanno concorso nu-merose Luogotenenze), continuando sem-pre a prestare attenzione ai piani di aggior-namento per i docenti delle scuole del Pa-triarcato, volti a mantenere il livello di ec-cellenza raggiunto. Inoltre, tramite il GranMagistero, la luogotenenza di Germania haassicurato il finanziamento dei lavori dirinnovo, al piano terreno del Seminario pa-triarcale di Beit Jala, degli impianti igieni-co-sanitari fruiti dai suoi allievi nel corso diattività sportive e ricreative; e la luogote-nenza del Portogallo ha fatto altrettantoper i lavori di ristrutturazione del monaste-ro delle Suore del Rosario di Aboud, citta-dina dei territori Palestinesi poco distante,ma divisa dal muro di separazione, dall’ae-roporto israeliano di Lod (sono state elimi-nate crepe nell’edificio e rifatti gli impianti

suoi progetti, per complessivi 198 mila eu-ro, che hanno riguardato tre istituzioni cat-toliche di Terra Santa. Precisamente hacontribuito alla realizzazione di un Centrodi diagnosi per disabili presso la scuola del-le Suore del Rosario di Beit Hanina, pressoGerusalemme; all’acquisto di un minibusper l’istituto “Effeta” di Betlemme che, af-fidato alle Suore Maestre Dorotee di SantaDorotea, Figlie dei Sacri Cuori, accoglie ecura dei sordomuti; e alla costruzione di unnuovo salone della scuola parrocchiale gre-co-melchita di Aqaba.

Ma nel 2011 il Gran Magistero e varieLuogotenenze di ogni parte del mondo,tramite il Gran Magistero, hanno conti-nuato a dare cospicui contributi, per unammontare che supera il milione di euro, apiù di altre venti istituzioni cattoliche; i piùimportanti alle Figlie di Nostra Signora deiDolori che ricoverano e curano degli anzia-ni negli ospizi di Betania e di Taybeh; alleSuore di San Vincenzo de Paoli (Figlie dellaCarità), prevalentemente per la Crèche diBetlemme e di 100 mila euro per l’Ospeda-le San Luigi di Gerusalemme. Fra i contri-buti diretti del Gran Magistero spicca unaprima donazione alle “Serve del Signore edella Vergine di Matarà”, ramo femminiledell’Istituto del Verbo Incarnato, per l’am-

pliamento del “Focolare del Bambin Gesù”di Betlemme, un asilo per bambini disabili,rifiutati o abbandonati.

Fra le decisioni prese dal Gran Magiste-ro nel corso della riunione dell’8 novembre

22

L’edificio di Sweifieh–Amman (Giordania) chesarà ristrutturato per ospitare degli ufficipastorali multifunzionali e (in basso) lavori incorso nel Vicariato patriarcale di Amman.

23

– la prima presieduta dal nuovo Pro-GranMaestro Edwin F. O’Brien – figura il com-pletamento della chiesa parrocchiale diAqaba e della Scuola superiore di Reneh.Gli altri progetti del Patriarcato per il2012, approvati dal Gran Magistero, ri-guardano il Vicariato di Amman per il con-solidamento delle mura esterne, la modifi-ca di alcuni ambienti e la ristrutturazionedell’adiacente monastero delle Suore (spesaprevista 385.000 Euro). Nel centro storicodella città è prevista la ristrutturazione dellacanonica della parrocchia di Misdar, un ve-tusto edificio che necessita del rifacimento

delle scale, dei servizi igienico-sanitari edell’impianto elettrico (spesa prevista165.000 Euro). Nel distretto di Amman, aSweifieh, è in programma, in un grandeedificio adiacente alla chiesa parrocchiale,la trasformazione in uffici multifunzionalidelle aule di una scuola professionale chiu-sa (spesa prevista 296.000 Euro); mentrenella Giordania settentrionale è previstol’avvio degli attesi lavori di rifacimento(spesa prevista 110.000 Euro) della canoni-ca di Al Wahadneh, cittadina in cui era sta-ta di recente ricostruita la scuola del Pa-triarcato Latino.

Un aiuto per i bambini abbandonatiportatori di handicap a Betlemme

Numerosi sono gli aiuti che ogni anno l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalem-me elargisce a istituzioni cattoliche operanti in Terra Santa per la realizzazione di loro pro-

getti, prevalentemente di carattere sociale. Uno di questi, nel 2011, ha consentito a Betlemmel’ampliamento del “Hogar Niño Jesus” (Focolare Gesù Bambino) per bambini abbandonati por-tatori di handicap o in stato di necessità, fondato dalle Suore “Serve del Signore e della Vergi-ne di Matará”, famiglia religiosa dell’Istituto del Verbo Incarnato. Alle donazioni inoltrate dalGran Magistero si è aggiunta, quest’anno, una cospicua elargizione della luogotenenza per gliStati Uniti Eastern che è stata inoltrata tramite il Gran Magistero dell’Ordine. A cavalieri e da-me è pervenuto il ringraziamento della superiora provinciale madre Maria Pia Carbajal, accom-pagnato da alcune foto che illustrano e documentano come sia stato possibile, nella città na-tale di Gesù, “dare una più degna accoglienza ai più rifiutati e reietti dalla società”.

24

L’Ordine Equestre del Santo Sepolcrodi Gerusalemme è stato pienamentecoinvolto in un grande evento di

grazia della Chiesa italiana, il 25.mo Con-gresso nazionale eucaristico, svoltosi dal 3all’11 settembre nell’antica città di Ancona,sulle rive del mare Adriatico: per la primavolta nella sua storia gli è stato affidatol’approfondimento spirituale della penulti-ma giornata, la mattina di sabato 10; e l’in-domani, per la partecipazione alla Santa

Illustrata dal Governatore Generale al Congresso eucaristico di Ancona

LA CARITà CRISTIANANELL’ORDINEA SOSTEGNO

DELLA TERRA SANTACentinaia di cavalieri e dame

di ogni parte d’Italia,protagonisti

dell’approfondimentospirituale in una giornata

dell’evento, hanno assistito allaMessa di Benedetto XVI dalle

prime file antistanti l’altare

L’immensa spianata del molo del porto di Ancona dove è stata celebrata da Benedetto XVI la Messaconclusiva del Congresso Eucaristico presenti, fra le decine di migliaia di pellegrini, centinaia di cavalierie dame di luogotenenze italiane dell’Ordine.

25

Messa conclusiva di papa Benedetto XVI,gli è stato riservato un settore privilegiato,di ampia visibilità: infatti centinaia di cava-lieri e dame, guidati dal Governatore Ge-nerale Agostino Borromeo, da dignitari delGran Magistero e dai capi delle Luogote-nenze, hanno assistito alla celebrazione eu-caristica dalle prime file antistanti l’altare,che era stato allestito, fra le banchine delporto, in un vasto piazzale che accoglievacirca centomila fedeli. Fra i concelebrantil’Assessore dell’Ordine, arcivescovo Giu-seppe De Andrea, e cardinali, arcivescovi,vescovi e sacerdoti membri.

L’approfondimento spirituale, svoltosipresso il Teatro delle Muse, nel cuore dellavita culturale di Ancona, ha avuto per temila pace, la comunione e la solidarietà sulloscenario della Terra Santa con al centro, na-turalmente, l’Eucaristia. È cominciato conil saluto di benvenuto ai confratelli giuntida ogni parte d’Italia, del cavaliere di GranCroce Giovanni Ricasoli Firidolfi, luogote-nente per l’Italia Centrale Appenninica, econ la recita delle Lodi del mattino e la lec-tio divina di padre Innnocenzo Gargano,dotto monaco camaldolese, priore del mo-nastero romano di San Gregorio al Celio.Quindi un primo intervento, del Custode

francescano di Terra Santa, padre Pierbatti-sta Pizzaballa: “L’Eucaristia non è solo unacelebrazione, ha detto, ma uno stile di vita,che ci chiama a testimoniare il perdono, lariconciliazione, la solidarietà”. E riferendo-si alle persistenti divisioni fra le Chiese làdove Gesù istituì l’Eucaristia, sacramentodell’unità, ha riconosciuto: “Noi cristianisiamo una realtà ferita, la divisione è unaferita molto aperta, in qualche modo unacontro-testimonianza: è molto difficile te-stimoniare l’Eucaristia, lavarsi i piedi l’unocon l’altro quando si è separati” e cionono-stante, ha rilevato, “tutte le comunità vivo-no insieme”. Ha infine indicato come “uni-ca strada possibile quella della comunione,anche perché non è scontata, anzi è una te-stimonianza attesa … che cerchiamo di da-re con i nostri limiti ma con un surplus dicarità che è concreto”.

Sul tema “Eucaristia: dono di Cristo allaChiesa, dono di sé ai fratelli”, il commen-datore con placca monsignor Luciano Gio-vannetti, vescovo emerito di Fiesole e GranPriore della luogotenenza per l’Italia Cen-trale Appenninica, ha sviluppato una rifles-sione di ampio respiro e di stimolanti pro-spettive; ad essa, per il suo valore, sono sta-te dedicate alcune pagine di questa rivista,

26

come contributo alla vita spirituale di cava-lieri e dame di ogni latitudine.

Il tema della “carità cristiana nell’Ordinedel Santo Sepolcro a sostegno della TerraSanta” è stato infine dominante, e non po-teva essere altrimenti, nell’intervento con-clusivo del convegno, svolto dal Governa-tore Generale Agostino Borromeo. Egli l’hafatto precedere – per significare la strettarelazione che intercorre tra i membri del-l’Ordine con il sacramento dell’Eucaristia –da una evocazione inedita del più antico ri-tuale della cerimonia di investitura dei ca-valieri (risale al 1626) che esigeva la “prepa-razione devota” del candidato e prima delrito, la sua “confessione, l’ascolto dellaMessa e il ricevimento dell’Eucaristia”.Non solo, ma la prima delle promesse pro-nunciata dal candidato comportava l’impe-gno, quando le circostanze glielo consentis-sero, di assistere ogni giorno al Santo Sacri-ficio della Messa. Da secoli, quindi, la spi-ritualità dei Cavalieri del Santo Sepolcro èincentrata sulla devozione eucaristica; taleconnotazione prioritaria si è mantenuta fi-no agli Statuti odierni. Da essa discendel’azione caritativa dell’Ordine, illuminatadagli insegnamenti di san Paolo e di sanGiovanni Evangelista ma anche dal magi-stero della Chiesa. Pertinente è stata la cita-zione di un passo dell’omelia del Santo Pa-dre Benedetto XVI in occasione della so-lennità del Corpus Domini di quest’anno:“L’Eucaristia mentre ci unisce a Cristo, ciapre anche agli altri … anche ai fratelli lon-tani, in ogni parte del mondo”.

“Nel nostro caso, ha sottolineato il pro-

fessore Borromeo, i fratelli lontani sono icristiani di Terra Santa” e il nostro Statutoal riguardo è esplicito: uno dei principalicompiti affidati all’Ordine è “quello di so-stenere ed aiutare le opere e le istituzionicultuali, caritative, culturali e sociali dellaChiesa cattolica, particolarmente quelle dele nel Patriarcato Latino di Gerusalemmecon il quale l’Ordine mantiene legami tra-dizionali”.

Legami che egli, da storico, ha evocatoper soffermarsi però sulla configurazionedell’Ordine quale è emersa dalla riorganiz-zazione avvenuta nel 1847, agli inizi delpontificato di Pio IX, e tuttora in vigore.Così, ha detto, il Gran Magistero, organodi governo dell’istituzione, “in armoniacon la tradizione storica” oggi convoglia lamaggior parte dei propri finanziamenti di-rettamente verso il Patriarcato Latino permantenere le scuole (in Israele, TerritoriPalestinesi e in Giordania, in tutto 42 fre-quentate da 18.600 giovani, 64% dei qualicristiani, ai quali accudiscono tra insegnan-ti e impiegati ben 1600 persone); coprire lespese correnti del seminario che forma i fu-turi sacerdoti; provvedere al sostentamentodel clero (stipendi ai sacerdoti e agli impie-gati, assicurazione sanitaria per religiosi ereligiose che operano nelle singole parroc-chie, acquisti di materiale di cancelleria edi apparati elettronici, ecc.) e sostenere le“attività pastorali”, definite dal Governato-re di “importanza strategica” perché con-sentono alle parrocchie di conservare ilruolo di centri di riferimento per le comu-nità cristiane, tenuto conto anche dal fatto

In prima fila (anchenella foto dellapagina precedente) ilGovernatore Generalee i dignitaridell’Ordine.NELLE PAGINE SEGUENTI:il Santo Padre si avviaa piedi all’altare dellacelebrazioneeucaristica e, aconclusione, salutadalla “papa mobile”.

27

che, nelle difficili circostanze attuali, moltigenitori non sono in grado di offrire svaghidomenicali ai loro figli o di mandarli in va-canza durante l’estate”.

Oltre a questi aiuti al Patriarcato nel suoinsieme, il Governatore ha ricordato quelliche ogni anno il Gran Magistero, attraver-so l’apposita Commissione per la TerraSanta, programma e finanzia per realizza-zioni specifiche, come la costruzione o laristrutturazione di chiese e di scuole, talvol-ta anche su base pluriennale (come ultimiesempi ha ricordato la costruzione dellagrande chiese di Aqaba, la città giordanache si affaccia sul Mar Rosso e la scuolaparrocchiale di Ra-meh, in Israele). Altriaiuti sono propostidalla Santa Sede, attra-verso un organismospeciale del dicasterovaticano della Congre-gazione per le Chieseorientali, la Riunionedelle Opere di Aiutoalle Chiese Orientali,noto con l’acronimoROACO. Quest’annol’Ordine finanzia la ri-strutturazione dellascuola greco-melchitadi Aqaba e la costru-zione di un Centro perdisabili presso la scuo-la delle Suore del Ro-sario di Beit Hanina e contribuisce alle at-tività dell’istituto Effeta per sordomuti diBetlemme.

E non va dimenticato il sostegno regola-re a diverse istituzioni cattoliche, comel’Università di Betlemme, dinamico centroaccademico, frequentato per due terzi dastudenti musulmani, che nel rispetto deiprincipi di pace, giustizia e fratellanza nellaregione, contribuisce a formarne la futuraclasse dirigente palestinese e a promuovereil ruolo della donna nella società araba. IlGovernatore Generale ha inoltre ricordatol’attenzione dedicata negli ultimi anni agliaiuti umanitari e alle cure mediche a favore

Benedetto XVI:«Solo con Dio l’uomo ha senso»

Chiudendo ad Ancona il XXV Congressoeucaristico italiano, il Santo Padre ha

riproposto con forza, nell’omelia dellaMessa da lui presieduta, il senso spiritualee il valore sociale dell’Eucaristia. Ha dettofra l’altro: Dio è la questione centrale per lanostra epoca ed “è anzitutto il primato diDio che dobbiamo recuperare nel nostromondo e nella nostra vita, perché è questo

primato a permetterci diritrovare la verità di ciò chesiamo; e nel conoscere eseguire la volontà di Diotroviamo il nostro vero bene”.Per vivere, ha affermato,l’uomo ha bisogno del “panevero”; quando si cerca diinterrompere questarelazione, la storia hadrammaticamentedimostrato che l’umanità vasull’orlo dell’autodistruzione.“L’obiettivo di assicurare atutti sviluppo, benesseremateriale e pace,prescindendo da Dio e dallasua rivelazione, si è risolto inun dare agli uomini pietre alposto del pane”. “Lacomunione eucaristica cistrappa dal nostroindividualismo, ci comunica

lo spirito del Cristo morto e risorto, ciconforma a Lui”, si riversa nel nostroconcreto agire: da qui l’invito di BenedettoXVI a rifare sempre con amore il tessutodella comunità ecclesiale, superando“divisioni e contrapposizioni”, valorizzando“le diversità di carismi e ministeri,ponendoli a servizio dell’unità della Chiesa,della sua vitalità e della sua missione”. Daqui il suo appello ad una “intensaassunzione di responsabilità a tutti i livellidella vita comunitaria per uno svilupposociale positivo che abbia al centro lapersona, specie quella povera, malata odisagiata” e per “restituire dignità ai giornidell’uomo”.

28

delle famiglie più povere (tra il 2001 e il2008 l’Ordine ha inviato circa 4 milioni didollari; altri 500 mila dollari sono statistanziati nel 2009, dopo il conflitto di Ga-za). Tra il 2001 e il 2010 sono stati inviatiin Terra Santa quasi 80 milioni di dollari.

Soffermandosi infine sulle sfide con lequali si confronta quotidianamente la pic-cola comunità cattolica di Terra Santa(un’esigua minoranza, 3 per cento, circon-data da una maggioranza di ebrei in Israelee di musulmani in Giordania e nei TerritoriPalestinesi), il professore Borromeo ha af-fermato che per consentirle di emergere edi essere rispettata – condizioni da cui di-pende la sua sopravvivenza – i suoi membridevono possedere una elevata formazioneprofessionale e una preparazione culturaledi eccellenza, ragion per cui l’Ordine dedi-ca particolare attenzione agli istituti di in-segnamento scolastico ed universitario. Perquanto “il vero problema consiste nell’of-frire ai cristiani dignitose condizioni di vi-ta”: da qui, ha detto, la proiezione dell’Or-dine verso nuovi settori, strumenti e strate-gie di intervento. “Chi si trova a Roma, adover gestire gli aiuti a favore della TerraSanta, è costretto a prendere atto, giornoper giorno, che il nostro comune impegnonon è sufficiente a coprire le pressanti ne-cessità dei nostri fratelli che colà risiedononelle difficili condizioni di vita a tutti note.Talvolta abbiamo l’impressione di versaresoltanto poche gocce d’acqua nel mare deiproblemi politici, finanziari e umani che

affliggono quella particolarissima area delMedio Oriente. Tuttavia, per quanto limi-tati in termini quantitativi, i nostri aiutimateriali attestano la nostra volontà di aiu-tare la Chiesa che è in Terra Santa, di alle-viare le sofferenze dei nostri fratelli cristia-ni. A loro cerchiamo di offrire la testimo-nianza della nostra vicinanza spirituale,della nostra solidarietà umana, del senso dicomunione nell’unità della Chiesa univer-sale”.

A conclusione del convegno, cavalieri edame hanno raggiunto in corteo la vicinacattedrale metropolitana di San Ciriaco“sospesa fra cielo e mare” per una solennecelebrazione eucaristica presieduta dall’arci-vescovo di Torino Cesare Nosiglia. “In unasocietà piena di parole, ha detto fra l’altro,la Parola di Dio apparentemente piccola ècapace di scaldare il nostro cuore. E il paneeucaristico dà forza ai discepoli che diven-tano testimoni efficaci e convinti della Ri-surrezione”.

Gli incontri conviviali sono avvenutinell’area della Mole Vanvitelliana e nella vi-cina città di Senigallia (scelta come “baseoperativa dell’Ordine) i cui alberghi hannodato ottima ospitalità ai partecipanti venutida ogni parte d’Italia. L’organizzazione, ec-cellente in ogni particolare, è stata curatadalla luogotenenza per l’Italia Centrale Ap-penninica, e in particolare della sezione diAncona, con la mobilitazione di molti suoimembri, sotto la guida del luogotenenteGiovanni Ricasoli-Firidolfi.

29

La vita spirituale ha illuminato, ancorpiù nel 2011, le attività della Luogo-tenenza di Germania, anche quelle

delle sue sezioni e delegazioni, in attuazio-ne del principio che tutte debbano svolger-si sotto l’egida di un “motto annuale” checonsenta di approfondire spiritualità edeventi religiosi.

Le due investiture, svoltesi in maggio aBamberg e in ottobre a Osnabrück, hannovisto l’ammissione di numerosi membrinuovi. Ma il momento più alto dell’anno èstato certamente il viaggio apostolico inGermania di Benedetto XVI. Il fattivo con-tributo di membri dell’Ordine si è rivelatodeterminante nella stesura del programmae nell’organizzazione complessiva della suavisita (la terza: era venuto nel 2005 per laGiornata della Gioventù a Colonia e unanno dopo nella “sua” Baviera) che è durataquattro giorni ed è stata segnata da 32 in-contri e 19 discorsi nelle città di Berlino,Erfurt, Etzelsbach im Eichsfeld e Friburgo.I membri della Luogotenenza hanno parte-cipato numerosi a tutti gli eventi. Sono sta-ti giorni indimenticabili, illuminati dalmotto “Dove c’è Dio, là c’è futuro”, sceltodalla Conferenza episcopale tedesca, matratto dal discorso tenuto nel 2007 dalSanto Padre nel santuario mariano Maria-zell in Austria: così nei luoghi e attraversoil programma di questo suo viaggio ci si èinterrogati sulla ricerca di Dio come ricercadel futuro per l’umanità, per legare stretta-

mente – e questo Benedetto XVI lo consi-dera importante – la parola di Dio con lasocietà, e naturalmente con la Chiesa vi-vente.

Il viaggio ha visto realizzarsi tale intento,specialmente durante il discorso, sapiente ebrillante, al Parlamento federale tedesco,che giustamente può essere annoverato co-me evento storico: i suoi membri, che nonsi sono più sentiti distanti dal clamore me-diatico suscitato dalla visita, hanno infattipotuto recepire dal Papa una dichiarazionedi principi, sentir parlare di Dio, dell’impe-gno della Chiesa nella società e di coloroche sono alla ricerca di Dio; e sentirsi riba-dire, in questa occasione, le responsabilitàdella politica. Numerosi deputati sono ri-masti colpiti. Essenzialmente con questo ealtri due discorsi, Benedetto XVI ha defini-to gli orientamenti della Chiesa in Germa-nia ma anche della Chiesa universale. Unoè stato pronunciato durante la visita al con-

“Dove c’è Dio, là c’è futuro”

L’EREDITà LASCIATADAL VIAGGIO

DI PAPA BENEDETTO XVI ALLA LUOGOTENENZA

DI GERMANIA

Che ha contribuito alla stesuradel programma eall’organizzazione delmemorabile evento –Larghissima e visibile lapresenza di cavalieri e dame atutti gli eventi

vento degli Agostiniani di Erfurt, nel luogoin cui visse Martin Lutero quando era an-cora un religioso cattolico. Poiché questoincontro era stato esageratamente caricatodi aspettative, soprattutto dall’esterno e daimass media, i ragionamenti, di grandespessore, del Santo Padre per qualcuno so-no apparsi deludenti. Ma il fatto che il Pa-pa sia andato proprio a Erfurt e vi abbiaelogiato diffusamente Martin Lutero harappresentato, nel pensiero cattolico, qual-cosa di importante oltre che una grandenovità.

Se infine consideriamo il discorso allaKonzerthaus di Friburgo, è apparso eviden-te che il Papa ha voluto parlare non dei to-ni conflittuali, intenzionali e affrettati, ver-so una Chiesa che dovrebbe essere radical-mente diversa da com’è oggi; piuttosto di

una Chiesa universale nel mondo e nondel mondo. “De-mondanizzare” signifi-ca, nel senso del Papa, proprio unaChiesa che si comporta con umiltà, chenon dimentica le persone e che, al con-tempo, è responsabile nella società.

Nel nuovo anno la Luogotenenzaleggerà e mediterà i discorsi del SantoPadre nell’ambito delle varie sezioni edelegazioni. È un’eredità che ci ha la-sciato. E va pure ricordata la toccantesua celebrazione eucaristica nello stadioolimpico di Berlino, normalmenteriempito di tifosi di calcio ma diventatoun mare ondeggiante di fedeli e di per-sone in festa. I vespri mariani in Etzel-sbach hanno voluto testimoniare, attra-verso la figura del Papa, come tutti icristiani – cattolici e protestanti – sottodue dittature abbiano sofferto molto,senza però mai rinunciare al loro credo.

A Erfurt, sotto un cielo azzurro e inun clima fresco, il Papa è stato salutatodai rintocchi della “Gloriosa”, la famo-sa campana della cattedrale; e l’Eucare-stia, celebrata nella piazza antistante, hacoronato la sua visita nella Germaniaorientale; mentre c’era una temperaturatardo-estiva alla Veglia serale di Fribur-go che ha visto il suo incontro con unafolla entusiastica di ragazzi testimoni

del loro credo e del legame con la Chiesa.Quasi centomila persone sono giunte l’ulti-mo giorno in un campo di volo presso Fri-burgo per partecipare alla messa domenica-le di Benedetto XVI.

Questi eventi spirituali hanno rivelatouna Germania sconfinata a coloro cheguardano criticamente a questo paese: lasua Chiesa è a fianco del Santo Padre. I ca-valieri e le dame del Santo Sepolcro hannoprestato giuramento su questa professionedi fedeltà. La loro presenza durante il viag-gio del Papa è stata larghissima, e ben visi-bile anche dalla stampa. L’Ordine, grazie aun’immagine rafforzatasi con il viaggio pa-pale, si è assunta la responsabilità di conti-nuare a mantenere sempre vivo il motto:“Dove c’è Dio, là c’è futuro”.

Matthias Kopp

30

Papa Benedetto XVI accolto all’arrivo nella cattedraledi Erfurt.

31

La Santissima Eucarestia rinnovaquanto avvenne nell’Ultima Cenaquando “il Signore Gesù, nella notte

in cui veniva tradito, prese del pane e, do-po aver reso grazie, lo spezzò e disse: Que-sto è il mio corpo che è per voi. Allo stessomodo, dopo aver cenato, prese anche il ca-lice e disse: Questo calice è la Nuova Alle-anza nel mio sangue; fate questo ogni voltache ne bevete in memoria di me” (1 Cor.11, 23-25). Così ogni volta che obbediamoal comando del Signore celebriamo la Pa-squa di Cristo e della Chiesa, in quanto nelcorpo offerto e nel sangue sparso è real-mente presente il vero Agnello pasqualeche con la sua morte e resurrezione ci donala vita.

Dinanzi a questo ammirabile misteronoi proclamiamo l’Amore della nostra fede,della nostra adorazione, del nostro amore edel nostro rendimento di grazie.

Dominus est!: è il Signore vivo in mezzoa noi che, come i discepoli di Emmaus, ri-conosciamo nello spezzare il pane.

Ma ci ricorda sant’Agostino: “Se vuoicomprendere il mistero del Corpo di Cristoascolta l’Apostolo che dice ai fedeli: Voi sie-te il Corpo di Cristo e sue membra. A ciòche siete rispondete: Amen. Ti si dice: ilCorpo di Cristo e tu rispondi: Amen. Siimembro del Corpo di Cristo perché sia ve-ritiero il tuo Amen”. Allora con commozio-ne ciascuno di noi comprende che nella ce-lebrazione eucaristica è riconosciuto comeil Corpo di Cristo.

Qui gustiamo la nostra grande dignità:io sono un altro Cristo! E nello stesso tem-po sentiamo la responsabilità di avere i me-desimi sentimenti, atteggiamenti, stile divita di Cristo. La partecipazione piena al-l’Eucarestia è veramente una realtà dinami-

ca che ci chiede ogni giorno di conformarcia Cristo.

Tutto questo però non ci interpella soloa livello personale, ma diviene un fatto co-munitario perché riguarda tutta la vita del-la Chiesa la quale non può fare a meno del-l’Eucarestia, perché è lì che riceve il ricono-scimento da parte del suo Signore. Essa è ilcorpo di Cristo: “Pur essendo molti for-miamo un solo corpo” (1 Cor. 10,17).L’unità, la fraternità, la carità, l’attenzionereciproca non sono quindi qualcosa di fa-coltativo, ma scaturiscono dalla compren-sione dell’Eucarestia.

Altrimenti, come ricorda san Paolo, fa-remmo un rito vuoto senza riconoscere ilcorpo del Signore e quindi mangiando lapropria condanna (cfr. 1 Cor. 11, 27-34).Da questa consapevolezza siamo spinti a la-vorare con grande passione per la comu-nione fraterna e a compiere opere di caritàall’interno della comunità ecclesiale e nelmondo.

È quanto aveva ben compreso Pascal ilquale in fin di vita desiderava ardentemen-te ricevere l’Eucarestia come viatico. Maciò non gli era possibile perché non potevadeglutire. Allora chiese che accanto al suoletto fosse portato un povero infermo e chefosse curato con ogni attenzione, afferman-do: “Poiché non posso comunicare con ilcorpo sacramentale di Cristo, potrò comu-nicare con il Cristo presente nel povero”.

E sempre facendo riferimento a san-t’Agostino, sono i Santi Segni che ci esorta-no ad approfondire e a vivere questa realtà.Un solo pane, ma chi è questo pane? Sonotanti i chicchi di grano che al tempo dellasemina gettati nella terra sono morti e cihanno donato le spighe dorate. Quindi do-po la mietitura sono stati macinati e impa-

La riflessione sul Congresso Eucaristico di Anconadel vescovo Luciano Giovannetti*

«SEGNO DI UNITÀe VINCOLO DI CARITÀ»

32

stati fino a formare una sola cosa. E ciòdobbiamo intendere del calice: anche il vi-no è formato da tanti acini di uva attaccatial grappolo che sono stati pigiati e torchiatifondendosi in tutt’uno (cfr. S. Agostino,Serm 272). Da ciò appare evidente chequesto disegno di Dio può essere realizzatocon esigente impegno frutto e sacrificio,non dimenticando mai che la gioia a facileprezzo è un nemico mortale. Arricchiti daquesta esperienza possiamo esclamare:“Tutti mangiamo del medesimo pane per-ché siamo una cosa sola. Oh segno di uni-tà, oh vincolo di carità!”.

Queste parole hanno una particolare ri-sonanza nell’Ordine Equestre del Santo Se-polcro di Gerusalemme perché costituisco-no un programma di vita al nostro internonell’impegno ad essere un cuor solo ed

un’anima sola e nello stesso tempo ci impe-gnano affettivamente ed effettivamente acontinuare con generosità ed entusiasmonell’umile e prezioso servizio nei confrontidella Terra Santa perché in essa risplenda ilsegno dell’unità, della pace e dell’amore.

Ci aiuti e ci conforti Maria Santissimache il beato Giovanni Paolo II chiamava“Donna eucaristica”.

Donna eucaristica non solo perché dallaPentecoste alla sua Assunzione partecipò al-l’Eucarestia celebrata dagli Apostoli, maperché visse le esigenze della celebrazioneeucaristica nell’offerta totale, nel servizio diDio e dei fratelli.

* Gran Priore della luogotenenza per l’ItaliaCentrale Appenninica.

Nell’Anno della FedeInvitati a pregare il Beato Bartolo Longo

Acquista particolare significato nell’Anno della Fede, indetta da papa Benedetto XVI, lapreghiera che ogni giorno gli innumerevoli devoti della Madonna del Rosario nel Santuario di

Pompei e in tutto il mondo, rivolgono al beato Bartolo Longo, che, come noto, è l’unico membrolaico dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme elevato all’onore degli altari.Infatti la preghiera per la concessione di speciali grazie e per la sua canonizzazione, cheriportiamo di seguito, lo ricorda come grande uomo di fede:

Dio, Padre di misericordia, noi ti lodiamoper aver donato alla storia degli uomini ilbeato Bartolo Longo, ardente apostolo delRosario e luminoso esempio di laicoimpegnato nella testimonianza evangelicadella fede e della carità.Noi ti ringraziamo per il suo straordinariocammino spirituale, le sue intuizioniprofetiche, il suo instancabile prodigarsiper gli ultimi e gli emarginati, la dedizionecon cui servì filialmente la tua Chiesa ecostruì la nuova città dell’amore aPompei.Noi ti preghiamo, fa che il beato BartoloLongo sia presto annoverato tra i santidella Chiesa universale, perché tuttipossono seguirlo come modello di vita egodere della sua intercessione.Amen.

A questa preghiera, alla quale sono invitati a unirsi cavalieri e dame del nostro Ordine, seguonotre Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo.

Il Beato Bartolo Longo con il mantello dicavaliere dell’Ordine nell’urna esposta allavenerazione dei fedeli nella cappella delSantuario mariano di Pompei da lui costruito.

33

Due icone moderne della beata Ver-gine Maria, regina di Palestina,una dipinta in Inghilterra, l’altra

nell’Italia meridionale adriatica, testimo-niano la crescente e profonda venerazioneper la celeste patrona dell’Ordine Equestre

del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Icommittenti sono membri delle rispettiveLuogotenenze; e se differente ne è la storia,sono unite da un’identica ispirazione: il de-siderio di una raffigurazione della Patronarispondente al suo titolo ed espressa in

La devozione di membri dell’Ordine per la loro Patrona

NUOVE ICONE DI MARIAREGINA DELLA PALESTINA

Quella realizzata inInghilterra

commemora il950.mo

anniversario delsantuario diWalsingham,

“replica” della casadell’Annunciazione

a Nazaret –L’altra conferma il

rinnovamentodell’immagine

manifestatosi nellePuglie per il GranGiubileo del 2000

La grande icona esposta nelSantuario dell’Annunciazione

di Walsingham è ricca diriferimenti simbolici.

34

un’immagine che resista al tempo, perchési rifà alla tradizionale iconografia marianadalle caratteristiche comuni a Occidente ea Oriente.

La storia della prima icona va subitoevocata perché affonda nella tradizione re-ligiosa della nazione inglese, che attraversoil nostro Ordine è stata quest’anno parti-colarmente vissuta ed esaltata nella coinci-denza di un significativo anniversario: si ri-collega infatti al santuario dell’Annuncia-

zione di Walsingham, nella contea di Nor-folk, edificato nel 1061, cioè 950 anni fa,come “replica” della casa di Maria a Naza-ret.

Promotrice della chiesa fu la nobildonnasassone Richeldis de Faverches. Si raccontache ispirata da un’apparizione in sognodella Vergine, di cui era molto devota, im-pegnò per la realizzazione della sua pro-messa il marito, il Lord of the Manor ofWalsingham Parva. Il santuario richiamòsubito, e poi per secoli, moltissimi fedeli –tra i pellegrini anche numerosi regnanti –fin quando Enrico VIII, nel pieno del con-flitto con la Chiesa di Roma, nel 1538 neordinò la distruzione; e caddero presto nel-l’abbandono le cappelle che segnavano letappe del pellegrinaggio. Sennonché l’ulti-ma cappella, distante un miglio da Walsin-gham, quella di Houghton Saint Giles(nota come The Slipper Chapel e dedicata asanta Caterina d’Alessandria) che agricol-tori del posto avevano trasformato in gra-naio e persino adibita a stalla, fu nel 1863“riscoperta” e acquistata da un’altra devotadella Vergine, miss Charlotte Pearson Boy-de, un’anglicana da poco convertitasi alcattolicesimo, che ne curò il restauro e ladonò al vescovo della diocesi di Northam-pton. Questi ripristinò il culto e ottennenel 1897 da papa Leone XIII la ricostitu-zione del santuario mariano, nel quale ve-niva festosamente collocata una statua del-la Vergine di Nazaret, scolpita in Bavierada Marcel Barbeau. Mèta da allora di pel-legrinaggi e centro di celebrazioni nel cor-so dell’anno, la “Nazaret inglese” è dal1934 santuario nazionale ed è comprensi-bile che, per il richiamo alla Terra Santa,sia molto cara a cavalieri e dame dell’Ordi-ne del Santo Sepolcro.

E ad uno di essi, memore che l’icona diMaria del santuario medievale di Walsin-gham era stata bruciata per ordine di Enri-co VIII, è venuta l’idea di farne realizzareuna nuova, che stabilisse un legame fra lavisione della nobildonna Richeldis di edifi-care un santuario ad onore dell’Annuncia-zione a Nazaret e la Nazaret di oggi, inconsiderazione che Patrona dell’Ordine è

Il patriarca di Gerusalemme Fouad Twal haapprovato per la Regina di Palestina raffi-

gurata nell’icona di Walsingham, la seguen-te preghiera (in una nostra traduzione):

“Nostra Madre Celeste, Figlia e Reginadella Terra Santa*, preghiamo per ottenerela Tua potente intercessione.

Possa una pioggia abbondante di graziacadere sul tuo popolo, alleviare tutti i cuoriinduriti e portare giustizia e pace in TerraSanta.

Possa Gerusalemme splendere come unfaro di unità tra i cristiani che hanno ilprivilegio di vivere accanto ai Luoghi Sacri,santificati dalla vita, passione, morte eresurrezione di Gesù.

Possa questa Città Santa essere un’oasidi amicizia e intesa tra ebrei, cristiani emusulmani. Possano intolleranza esospetto essere dissipati, possa l’amoredebellare la paura.

Nostra Madre Celeste, guarda con pietàgli abitanti di questa Tua terra, afflitta dacontrasti e conflitti da molte generazioni.

Possano tutti coloro che non credononell’unico Dio essere toccati dalla Tuagrazia e giungere alla pienezza della Fede,Speranza e Amore. Innalziamo questapreghiera tramite Cristo, Nostro Signore.Amen.

Nostra Signora, Figlia e Regina dellaTerra Santa*, prega per noi.

* Per distinguere questa preghiera da quelladel patriarca Barlassina in cui Maria è chiamataRegina della Palestina.

La nuova preghieradel patriarca Twal

35

L’immagine più conosciuta e venerata del-la Regina della Palestina è quella fatta

realizzare negli anni Venti del secolo scorsodal patriarca latino di Gerusalemme LuigiBarlassina per il santuario di Terra Santa alei dedicato che fece costruire a Deir Rafat,da allora mèta di pellegrinaggi ed oggi affi-dato alle cure dell’Ordine dei Servi di Maria.Il quadro, ora collocato sopra l’altare di sini-stra, fu dipinto con lo stile pittorico dell’epo-ca da una religiosa di origine italiana, suorMaria Giovannina, della Congregazione delleFrancescane Missionarie di Maria, e rappre-senta la Vergine Immacolata che stende lamano destra sulla Palestina sua patria. Te-ma voluto dal Patriarca perche il dogmadell’Immacolata Concezione era stato pro-clamato da Pio IX, il papa che aveva ricosti-tuito il Patriarcato Latino di Gerusalemme.Monsignor Barlassina scrisse anche la notapreghiera a “Maria Immacolata, regina delCielo e della Terra” perché volgesse “losguardo pietoso sulla Palestina, che più diogni altra regione ti appartiene” e vegliasse“con ispeciale protezione sulla tua patriaterrena”. Il soggetto di questo quadro haispirato una pregevole copia, compiuta que-st’anno a Firenze dalla pittrice Angela No-centini, insegnante in quella Accademia diBelle Arti; committente anche in questo ca-so un membro dell’Ordine, il cavaliere Gio-vanni Gianfrate, che ne ha fatto dono allasua luogotenenza, quella per l’Italia Centra-le Appennica, ed è esposta nella sede dellaDelegazione di Firenze della quale è segre-tario. La benedizione è avvenuta in occasio-ne della festa della Patrona, celebrata conla Messa propria, nella traduzione in lingua

L’immagine della Patrona, venerata da quasi un secolo nel Santuario di Deir Rafat

la Beata Vergine Maria, Regina della Pale-stina. L’opera, dipinta nel 2009 da LeonLiddament della “Fraternità di San Serafi-no di Sarov” (il suo carisma affonda nellaspiritualità cristiana ortodossa russa) fupresentata dall’allora luogotenente per l’In-ghilterra e il Galles Michael Whelan alGran Priore dell’Ordine Fouad Twal, Pa-triarca Latino di Gerusalemme. Una copia,

dipinta l’anno scorso da Bechy Nelson, al-lievo di Leon, fu benedetta da BenedettoXVI in occasione della sua storica visita aLondra e donata dall’attuale luogotenenteDavid Smith all’allora Gran Maestro cardi-nale John Patrick Foley.

L’icona comunica una serie di impor-tanti messaggi. Il più appariscente vienedalla raffigurazione della Gerusalemme

L’immagine della Regina di Palestina venerataa Deir Rafat, nella copia di Angela Nocentini,esposta nella sede della Delegazione di Firenze.

italiana inviata da monsignor William Sho-mali, vescovo ausiliare del patriarca di Ge-rusalemme Fouad Twal.

odierna ispirata dal mosaico della Mappadi Madaba e posta fra le braccia della Ver-gine, come se fosse il corpo di Gesù depo-sto dalla croce. La prospettiva della città èquella che si presenta dal Monte degli Uli-vi, spiccano le cupole della basilica delSanto Sepolcro, di una sinagoga prossimaal Muro delle Lamentazioni e della mo-schea della Roccia per simbolizzare comeDio vi sia adorato dalle tre religioni mono-teiste. Attorno alla mappa ovale sono di-pinti degli ulivi, per significare che essa ècittà della pace, ma è triste il volto dellaVergine, regina incoronata, seduta in tro-no, ed una vistosa lagrima sgorga dal suoocchio destro, per affermare la presentedolorosa situazione. In alto a sinistra la raf-figurazione dello Spirito Santo intendeevocare la connessione tra Walsingham eNazaret.

Rientra appieno nella tradizione bizanti-na, per le connotazioni figurative e la tec-nica realizzativa, l’icona di Maria reginadella Palestina dipinta da un’artista italia-na, Maria Lucia Alemanno, allieva di mae-stri greci: la Vergine è rappresentata a mez-zo busto e porta il Bambino sul braccio si-nistro mentre con la destra regge lo scettrocon la croce potenziata o quintuplice del-l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro diGerusalemme, di cui è Patrona. In alto,due angeli protendono le mani sul suo ca-po, come nell’atto di incoronarla regina.Sebbene la Theotokos occupi il posto cen-trale, la sua presenza è tutta per il Figlio,che è bambino solo nella statura ma appa-re adulto nei lineamenti del volto, nei gestie negli abiti intessuti di fili d’oro. L’icona èstata divulgata, anche al di fuori dell’ambi-to della Luogotenenza, grazie ad una per-

36

Il Santuario mariano di Walsingham, méta di pellegrinaggi dei cattolici inglesi.NELLA PAGINA SEGUENTE: le icone della Regina della Palestina entrambe dipinte nel territorio dellaluogotenenza per l’Italia Meridionale Adriatica.

37

fetta riproduzione litografica. È significativo che l’icona (committente

il commendatore Massimo Perrone dellaSezione Salento) sia stata realizzata nellePuglie, la regione italiana che ha i legamistorici più stretti con la Terra Santa; e cheMaria regga nella mano lo stesso scettroche appare nella prima icona moderna del-la Regina di Palestina realizzata nel 2000,in occasione del Gran Giubileo, semprenella stessa regione, a iniziativa e su indica-zioni di monsignor Luigi Michele de Pal-ma, docente di Storia della Chiesa all’Uni-versità Lateranense, anch’egli membro del-l’Ordine. Questa icona, custodita a Mol-fetta nella chiesa di san Pietro, sede spiri-tuale di quella delegazione appartenentealla luogotenza per l’Italia meridionaleadriatica, ed ha avuto una larga diffusione,è stata realizzata secondo la tradizione bi-zantina-pugliese dall’iconografo MatteoMangano nella scuola annessa all’anticaabbazia di S. Maria di Pulsano, sul Garga-no. Il modello (“tipo”) è quello del Tronodella Sapienza (Sedes Sapientiae). La figuraprincipale è Cristo rivestito dagli abiti divi-ni, benedicente (alla greca) e con in manoil rotolo della Legge. Egli siede frontal-mente sulle ginocchia della Madre di Dio

che, con il capo cinto dalla corona regale,indossa gli abiti imperiali. La sua mano si-nistra regge lo scettro ornato dalla crocepotenziata di Gerusalemme, che è l’emble-ma dell’Ordine del Santo Sepolcro, e que-sto riappare in uno scudo apposto sul brac-cio del trono; sull’altro braccio è lo scudocon le insegne onorifiche del committente(oltre ad essere commendatore dell’Ordinedel Santo Sepolcro, è anche cappellano delSovrano Militare Ordine di Malta).

Graziano Motta

38

Papa San Pio X, che volle essere GranMaestro dell’Ordine Equestre del Santo

Sepolcro di Gerusalemme, consegna unadistinzione al cavaliere Mario Albertella,noto pittore del Novecento, e questi perpe-tua il momento in un dipinto che è pure ilsuo autoritratto. L’evento deve collocarsitra il 1909 e il 1917 quando Patriarca Lati-no della Città Santa era Sua Beatitudine Fi-lippo Camassei, ritratto infatti accanto alPontefice. Il dipinto originale è stato di-strutto nel bombardamento dello studio diAlbertella a Milano durante la secondaGuerra Mondiale, ma la sua riproduzioneera già apparsa sulla rivista dell’Ordine,“Crociata”, nel 1935; ed ora essa compa-re in un francobollo emesso dalle Poste Ita-liane.

Nella sua presentazione a Roma, il 3 no-vembre, è stato sottolineato l’autorevole ri-conoscimento dello Stato italiano al nostroOrdine: infatti la proposta di emissione delministero dello Sviluppo Economico, è sta-ta approvata con decreto del presidentedella Repubblica Giorgio Napolitano. E al-la cerimonia svoltasi nel palazzo della Ro-

vere, sede del Gran Magistero dell’Ordine,introdotta dal Governatore Generale Ago-stino Borromeo e conclusa dall’Assessorearcivescovo Giuseppe De Andrea, in rap-presentanza del Pro-Gran Maestro EdwinF. O’Brien, sono intervenuti due nostriconfratelli, il commendatore ingegnereMassimo Sarmi, amministratore delegatodi Poste Italiane e il cavaliere di Gran Cro-ce professore Angelo Di Stasi, presidentedella Commissione filatelica del Ministerodello Sviluppo Economico. Significativa lapresenza tra gli invitati di Emanuela, Tizia-na e Alberto Albertella, venuti anche inrappresentanza degli altri nipoti del pittore.

Già una volta, nel 1933, lo stemma del-l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro diGerusalemme, era apparso in francobollidello Stato italiano, precisamente nella se-rie celebrativa di quell’Anno Santo; tre diessi avevano un sovrapprezzo che fu desti-nato alle finalità dell’istituzione in TerraSanta. Mai finora però, nonostante la suaimportanza nella storia nazionale, era statoemesso un francobollo italiano con la figu-ra di San Pio X.

LO STATO ITALIANO ONORACON UN FRANCOBOLLOL’ORDINE DEL Santo SEPOLCRO

Le Poste Italiane hannoaccompagnatol’emissione delfrancobollo celebrativo,del valore di euro 0,60,con una pubblicazionecurata dal servizioFilatelia, nella quale èstato citato unpassaggio del discorsodi Benedetto XVI, il 5dicembre 2008, allaConsulta dell’Ordine; ein cui vi è unarievocazione della storiae delle finalitàdell’Ordine (nelle lingueitaliana e inglese) delPro-Gran Maestro EdwinF. O’Brien.

39

Una emissione di francobolli per contri-buire alla raccolta di fondi per la Terra

Santa è avvenuta quest’anno ad iniziativadell’intraprendente luogotenenza dell’Ordi-ne per l’Olanda. Resa possibile dalla intro-duzione, in questo paese dell’Unione Euro-pea, di un regime di liberalizzazione delservizio postale, ha connotazioni moltoparticolari, altrove forse al momento irripe-tibili; e tuttavia merita di essere segnalataper i suoi meriti.

Ad una delle società private a cuilo stato olandese ha trasferito il servi-zio nazionale delle poste, precisa-mente a quella denominata PostNL,la Luogotenenza – profittando del-l’offerta rivolta a istituzioni, società epersino a privati – ha fornito il boz-zetto per la stampa di un francobollo“personalizzato”, che non ha un va-lore facciale in euro (la valuta in cor-so nel paese) ma esprime l’indicazio-ne di una cifra, in questo caso il nu-mero 1 corrispondente ad euro 0,50,cioè all’equivalente dell’affrancaturaper l’inoltro nel territorio olandese dicartoline e di lettere, del peso fino a20 grammi. La spedizione e il recapi-to sono effettuati soltanto dallaPostNL, emittente dei francobolli; lacui vendita non avviene però neisuoi sportelli, poiché compete esclu-sivamente al committente, in questo

caso alla Luogotenenza, che l’effettua tra-mite i suoi membri. Essa ha acquistato dal-la PostNL 500 fogli dell’emissione al prez-zo di 5 euro ciascuno (ogni foglio riunisceinfatti 10 francobolli) e li rivende a 7 euro:questi due euro vanno ad alimentare la rac-colta di aiuti per i cristiani di Terra Santa,ai quali per finalità statutarie si rivolgel’impegno di cavalieri e dame dell’Ordinedel Santo Sepolcro di Gerusalemme.

ANCHE IN OLANDAFRANCOBOLLIPRO TERRA SANTA

Il francobollo raffigura in alto unparticolare della parte superioredella facciata della Basilica delGetsemani di Gerusalemme; in

basso riporta, in olandese, ilnome dell’Ordine Equestre delSanto Sepolcro; al centro è la

croce potenziata che ne èemblema.

Un’associazione internazionale, be-nemerita per l’introduzione dellenuove tecnologie informatiche nel-

le scuole, per illustrarle in Roma a persona-lità e istituzioni vaticane e italiane impe-gnate nel mondo dell’istruzione cattolica,ha scelto il nostro Or-dine per la sua ricono-sciuta esperienza nellaformazione maturatain Terra Santa, anchein vista di una possibi-le accoglienza del suoprogramma, denomi-nato One laptop perChild. È questo il no-me stesso dell’associa-zione, più conosciutacon l’acronimoOLPC. Il programmaè stato presentato nel-la sede del Gran Ma-gistero venerdì 27maggio nel corso diuna manifestazioneche, presieduta dal-l’Assessore dell’Ordi-ne, arcivescovo Giu-seppe De Andrea, haavuto come protago-nisti il presidente del-l’OLPC professoreRodrigo Arboleda e il

capo del suo Dipartimento Educazione,professore Antonio M. Battro. Sono inter-venuti i cardinali Georges Marie MartinCottier, Pro-Teologo emerito della CasaPontificia, e Peter Kodwo Appiah Turkson,presidente del Pontificio Consiglio dellaGiustizia e della Pace; i rappresentanti dellaCongregazione per l’Educazione Cattolicae del Pontificio Consiglio per le Comuni-cazioni Sociali; esponenti di congregazionireligiose maschili e femminili; autorità ita-liane responsabili della pubblica istruzione;presidi di istituti scolastici; e, fra gli esperti,Suor Caterina Cangià FMA, conosciuta nelmondo come Sisternet per gli studi sui nuo-vi mezzi di comunicazione, di cui è docen-

te universitaria.Introducendo il con-

vegno, il GovernatoreGenerale Agostino Bor-romeo ha evidenziatoun “singolare contra-sto”: si sarebbe parlatodi tecnologia avanzata edi computers “nella sto-rica cornice della sededi un’antica istituzione(l’Ordine Equestre delSanto Sepolcro di Ge-rusalemme) attorniatidagli affreschi dipinti,oltre cinque secoli fa,dal grande Pinturic-chio”, circostanza che“ci riporta alla mente ilsempre valido principioche occorre conoscere ilpassato, per compren-dere il presente e pro-gettare il futuro”. Edinfatti, ha chiarito, lapresentazione del pro-gramma One Laptop

40

L’Ordine dinanzi alla tecnologia come strumento di pace

UN COMPUTER PER OGNI RAGAZZOGUARDANDO ALLA TERRA SANTA

Nella sede del Gran Magisteroè stato presentato a personalità

della Chiesa e dell’istruzionecattolica il programma

educativo dell’associazioneOLPC fondato su valori etici

41

per Child concerne “il presente e il futurodei bambini di tutto il mondo … un futu-ro che per il tempo che ci rimane ancora dapercorrere con loro, sarà anche il futuro dinoi adulti”.

Un programma educativo, ha prosegui-to, “fondato su valori etici”, che offre adogni bambino, ovunque nel mondo, “lemedesime opportunità di apprendimento,indipendentemente da sesso, nazionalità,etnia, religione o condizione sociale. Sitratta quindi di una questione di giustiziadistributiva” non solo, ma “nella misura incui il computer è pure uno strumento dicomunicazione, favorisce il dialogo tra lepersone, la reciproca conoscenza, l’accetta-zione delle differenze, il rispetto dell’altruidignità. La tecnologia diventa così stru-mento di pace: di pace tra gli individui e,chissà, in futuro, anche di pace tra i popoli.È da bambini, infatti che si apprende a di-venire operatori di pace. E quanti sono og-gi bambini, possono formare domani laclasse dirigente dei loro rispettivi paesi”.Riflessione dalla quale scaturisce quella sul-la missione dell’Ordine “incentrata, performale mandato della Santa Sede, nel-l’azione caritatevole sulla Chiesa che è inTerra Santa e sui cristiani che ad essa ap-partengono”.

Il professore Arboleda ha affermato chel’Associazione OLPC considera “i bambinila nostra missione, non un mercato”; peressa, dotare di un computer ogni ragazzosignifica operare perché un miliardo di ra-gazzi ne vengano in possesso, come stru-mento di istruzione, di cultura, di apertura

consapevole al mondo di oggi, come ap-portatore di valori etici e di giustizia socia-le; come seme di una trasformazione epo-cale, intuita dai “padri ispiratori” Jean Pia-get e Seymour Papert, e studiata in partico-lare nelle sue implicazioni educative dalprofessore Antonio Battro. Ha sottolineatoche fin dalla sua costituzione, l’Associazio-ne, che non ha scopo di lucro, è stata pro-motrice e protagonista della diffusione nel-le scuole di numerosi paesi, non solo cosid-detti emergenti, ma anche avanzati, di piùdi due milioni di laptop: apparentementeun giocattolo dai colori bianco e verde te-nero, in realtà un computer a tutti gli effet-ti, concepito da Nicholas Negroponte nelLaboratorio di ricerca dei Media del presti-gioso MIT di Boston.

Il professore Battro, medico e psicologodi fama, membro dell’Accademia Pontificiadelle Scienze, ha illustrato i cinque principiche presiedono al programma educativodell’OLPC: assicurare la proprietà del lap-top al ragazzo, come suo strumento perso-nale; assicurare pure un software libero egratuito; promuovere un apprendimentoprecoce dell’uso del laptop e del “digitalese”alla stessa stregua di una lingua materna;stabilire fra ragazzi e docenti interessati unaconnettività nella prossimità, garantendoun collegamento sicuro alla rete internetattraverso il “server” della scuola; operareperché tutto il programma OLPC, inclu-dendo anche i disabili, coinvolga tutta larealtà sociale del ragazzo, quella della suacomunità, e nella visione di una “aula am-pliata” con il computer in casa.

(Da sinistra) il presidente dell’OLPC professore Rodrigo Arboleda, il professore Antonio M. Battro,l’Assessore arcivescovo Giuseppe De Andrea, il Governatore Generale Agostino Borromeo e il membro delGran Magistero Thomas E. McKiernan.

dalleluogotenenze

43

dalle luogotenenze

Nell’annuale riunione conviviale dei mem-bri della Luogotenenza, svoltasi a giugno,

il confratello cavaliere Mark Ellis ha parlatodella sua opera di volontariato come medico-chirurgo oculista, a Maliana (Timor Est) e nel-le isole Sumba (Indonesia), prestata a favoredi poveri e di emarginati affetti da cataratta eda altre malattie della vista. Le sue parolesono state coinvolgen-ti, e impressionanti leimmagini dei suoi in-terventi che hanno tra-sformato completa-mente la vita dei bene-ficiati. Il dottor Ellis èsostenuto da un teamdel Victoria e da suamoglie Janet nelle visi-te che effettua due vol-te l’anno in Indonesia.In questo paese, comea Timor Est, gli inter-venti chirurgici agli oc-chi incontrano non po-che difficoltà; per su-perarne alcune, e spe-cialmente per affronta-re delle emergenze cheriguardano intere co-munità, il dott. Ellisistruisce le popolazionilocali a svolgere pratiche basate sulla presta-zione dell’aiuto reciproco. In ogni visita eglicompie un centinaio di interventi; mentre ilsuo team prescrive centinaia di occhiali eopera per la realizzazione di progetti idrici econtro la malnutrizione. La luogotenenza peril Victoria è fiera dell’impegno volontaristicodei suoi cavalieri e dame.

In settembre il ritiro spirituale che precedela cerimonia di investitura di nuovi membridella Luogotenenza è stato animato nel mo-nastero carmelitano di Kew da padre Bren-dan Hayes. Alla Veglia d’Armi ha sviluppatouna riflessione sulla “chiamata alle armi” di

Cavalieri e Dame in attesa dell’arrivo di Gesùal Sepolcro e della nostra chiamata alla po-vertà, castità e ubbidienza e, in particolare,alla carità verso i poveri. Ha quindi evocato illegame tra le Stimmate di San Francesco diAssisi e l’ordine impartitogli da Gesù crocifis-so di riparare la sua Chiesa in rovina. ComeSan Francesco i membri dell’Ordine del San-

to Sepolcro sono chiamati a convertirsi a Cri-sto portando la sua Croce.

Nell’omelia della Messa della Vigilia, cheha fatto memoria di sant’Alberto di Gerusa-lemme, padre Hayes ha ricordato l’opera deiCarmelitani a sostegno dei cristiani di TerraSanta. Una tematica che è stata affrontatanella riunione della Vigilia, evocando il docu-mento conclusivo del recente Sinodo dei Ve-scovi del Medio Oriente. La nostra Luogote-nenza, sostenendo la scuola cattolica di Ra-mallah, contribuisce all’educazione e alle op-portunità di lavoro che frenano l’emigrazionedei cristiani.

AUSTRALIA - VICTORIA

Opere di volontariato che inorgogliscono

Il confratello Mark Ellis, medico chirurgo oculista, e i suoi assistenti durante unintervento operatorio.

La visita alla Basilica del Santo Sepolcro,nel pomeriggio di mercoledì 5 ottobre, è

stata certamente uno dei momenti più emo-zionanti del pellegrinaggio in Terra Santa del-la Luogotenenza. Il gruppo – guidato dal luo-gotenente Robert E. Peters e composto dallasua consorte dott. Molly Peters, dalla damaRona Landquist (al suo terzo pellegrinaggio),

da altri otto membri della Luogotenenza e da13 pellegrini – è stato accolto all’ingresso, ebenedetto con l’aspersione dell’acqua, dalCustode francescano di Terra Santa padrePierbattista Pizzaballa. Quindi in processione,al canto del Te Deum accompagnato dall’or-gano, ha raggiunto la cappella dell’Anastasidove ha ricevuto il saluto del Padre Custode

44

dalle luogotenenze

Il gruppo dicavalieri e damedinanzi allacappelladell’Anastasinella Basilica delSanto Sepolcro e(a fianco, nellafoto ricordo delpellegrinaggio)nel salone delPatriarcatoLatino dove sonostati accolti dalvescovo ausiliareWilliamShomali.

AUSTRALIA - WESTERN

Emozionante pellegrinaggio alla Basilica del S. Sepolcro

45

dalle luogotenenze

che poi, seguendo il cerimoniale per gli ospitidi riguardo, lo ha introdotto alla venerazionepersonale del sepolcro vuoto di Nostro Si-gnore.

Il pellegrinaggio, organizzato dalla Luogo-tenenza in collaborazione con l’agenzia LailaTours and Travel di Betlemme, e che ha avutoper tema Sui passi di Gesù Cristo, ha toccatole rive del fiume Giordano, ove sono stati rin-novati i voti battesimali; la chiesa di Canadove le coppie di sposi hanno rinnovato i votimatrimoniali; e la Via Dolorosa di Gerusa-lemme percorsa dietro una croce e meditan-do in ogni stazione la Passione del Signore.

Importanti le visite all’Università di Betlem-me e al collegio Al Aliyah di Ramallah, istitutidi istruzione che godono del sostegno dell’Or-dine e il College, in particolare, quello di ca-valieri e dame di Australia ai quali il presideha chiesto dei fondi per un laboratorio dicomputers destinato agli alunni della scuolaprimaria; qui è stato incoraggiante veder gio-care insieme dei bambini cristiani e musul-mani. All’Università di Betlemme gli studentipalestinesi hanno raccontato quante e qualidifficoltà, specie ai posti di controllo, incon-trano ogni giorno per raggiungere l’Ateneo. Ipellegrini si sono intrattenuti a pranzo con glistudenti della facoltà del turismo; quindi so-no stati ricevuti da Dimitry Awward, incaricato

Guidata dal Gran Priore, l’arcivescovo AloisKothgasser, e dal luogotenente, Karl Len-

gheimer, una delegazione della Luogotenenzaha visitato, nell’agosto del 2011, la TerraSanta per un pellegrinaggio che è stato so-prattutto di preghiera nei luoghi della Reden-zione ma anche di visita alle istituzioni aiuta-te dai contributi della Luogotenenza (fra l’al-tro all’istituto delle Suore di San Vincenzo ovesono ricoverati bambini gravemente disabili);e che è stato pure segnato da un incontro

delle relazioni con gli ospiti. Ai due istituti illuogotenente Peters ha offerto una donazionee una targa commemorativa. Il 1° ottobreegli e la sua sposa hanno partecipato ad ungrande ricevimento all’Intercontinental Hoteldi Betlemme salutati dal vescovo WilliamShomali, ausiliare del Patriarca Latino, dalsindaco della città Victor Batarseh e dal viceSindaco nonché dal membro del Gran Magi-stero Michael Whelan alla guida di un gruppodi pellegrini inglesi.

Ventidue nostri pellegrini hanno continuatoil pellegrinaggio in Giordania e al santuariodel Monte Nebo sono stati accolti dal Supe-riore francescano, un connazionale australia-no che ha dedicato 35 anni della sua vita al-la Terra Santa.

Ogni giorno la celebrazione della SantaMessa nelle varie tappe del pellegrinaggio –e particolarmente a Nazareth, nella Grottadell’Annunciazione – è stata presieduta daldirettore spirituale, il confratello don RichardSmith, con il quale ha collaborato per la se-lezione delle letture il cavaliere Derek Peters.

Farà memoria di questo pellegrinaggio la“Conchiglia del Pellegrino”, consegnata a Ge-rusalemme, nella sede del Patriarcato Latino,dal vescovo ausiliare William Shomali, aimembri dell’Ordine che lo hanno compiutoper la prima volta.

con il Patriarca Latino di Gerusalemme FouadTwal, Gran Priore dell’Ordine. È stata questal’occasione per inaugurare nel Patriarcatouna targa commemorativa del contributo del-la Luogotenenza al restauro del campaniledella chiesa concattedrale.

Membri della Luogotenenza hanno chiestoche l’attenzione della popolazione austria-ca sia attirata sul loro impegno caritativoper la Terra Santa, volto, come noto, ad alle-viare i bisogni e a migliorare la convivenza

AUSTRIA

Una comunità in espansione e pellegrinain Terra Santa

delle persone. A questo scopo molto utili sirivelano eventi destinati al pubblico, qualiconferenze stampa, articoli giornalistici e pre-sentazioni di prodotti di Terra Santa (lavori inlegno intagliato, olio d’oliva) in occasione deimercatini di Natale e di Pasqua organizzatida parrocchie e conventi; come presso l’anti-co e venerabile monastero cistercense del-la Santa Croce, il cui abate è membro del-l’Ordine.

Da sottolineare che la Luogotenenza ha

anche fondato un’associazione indipendente,che quest’anno ha potuto ottenere, in basealla legislazione vigente, l’esenzione fiscaleper i progetti umanitari in Terra Santa.

Nonostante talune correnti di pensiero,che non risparmiano nemmeno la Chiesa,l’Ordine può registrare in Austria una crescitasignificativa: soltanto negli ultimi tre anni ilnumero dei suoi membri è aumentato com-plessivamente di circa un quarto. Determi-nante è stata l’intensa attività di dame e ca-

46

dalle luogotenenze

L’arcivescovo AloisKothgasser e ilpatriarca Fouad Twaldopo lo scoprimentodella lapide che famemoria del restaurodella torre campanariadella concattedrale delPatriarcato Latino diGerusalemme.IN BASSO: in Austria, lostand di un mercatinodi Natale pro-TerraSanta.

47

dalle luogotenenze

Il Gran Maestro dell’Ordine ha dato alla Luo-gotenenza come nuovo Gran Priore monsi-

gnor Jean Kockerols ausiliare per Bruxellesdell’arcivescovo metropolita cardinale God-fried Danneels. Ordinato vescovo il 3 aprile, il26 agosto è stato ammesso nell’Ordine conl’investitura celebrata da un suo predecesso-re, monsignor Paul Lanneau, Gran Priore per27 anni. Quando questi per ragioni di età siera dimesso, gli era succeduto monsignor An-dré-Mutien Léonard, vescovo di Namur, cheperò è stato in funzione per un anno.

Con la cerimonie annuali di investiturasvoltesi il 10 e 11 giugno a Bruxelles nel-la chiesa capitolare di Notre-Dame au Sa-blon (nella foto), sono stati accolti nell’Ordine14 membri, undici dei quali cavalieri e tre da-me.

La progressiva decentralizzazione delle at-tività della Luogotenenza è adesso entratanella fase attuativa: si fonda sulle sette dio-cesi del Belgio, in ciascuna delle quali un re-sponsabile, designato dal luogotenente e as-sistito da un ristretto gruppo di collaboratori,riunisce almeno due volte l’anno i confratelliivi residenti, e così pure dei simpatizzanti, at-torno all’Eucaristia per ricevere un insegna-mento spirituale e condividere il significatodella collazione. Queste riunioni si svolgonocon il sostegno dell’Ordinario diocesano, chesia o no membro dell’Ordine. Fra i suoi obiet-tivi quello di far sbocciare possibili nuovecandidature.

Queste attività si sono aggiunte alla ceri-monie tradizionali dell’Ordine che si svolgononella chiesa capitolare: messe per i defunti,riti della Settimana Santa, la festa della Bea-ta Vergine Maria Regina di Palestina e ognimese colloqui conviviali, animati da reputateguide spirituali.

Anche quest’anno hanno avuto successo ilritiro d’autunno nell’abbazia cistercense Sain-te-Marie-du Mont des Cats e la giornata diraccolta delle offerte nell’abbazia trappista diWestmalle. Una giornata culturale organizzatain ottobre nell’abbazia benedettina di Mared-sous, ed estesa ad invitati, ha consentitoun’importante raccolta di fondi (17 mila euronetti) per l’Università di Betlemme; è stata

BELGIO

Un motto: Spiritualità, Generosità e Convivialità

valieri che si riuniscono regolarmente, per lopiù mensilmente, nell’ambito delle undici se-zioni. Sono chiamati inoltre a partecipare aun fine settimana di meditazione nel periododi Quaresima e a un pellegrinaggio estivopresso il noto santuario Maria Plain pressoSalisburgo. Infine le Sezioni si incontrano tradi esse o con confratelli di paesi confinanti(Germania, Italia, Svizzera e Ungheria) in oc-

casione di eventi comuni.Momento culminante è l’investitura annua-

le che quest’anno, in ottobre, si è svolta aVienna. Alle cerimonie, durante le quali 29nuovi cavalieri e dame sono stati ammessinell’Ordine, hanno preso parte numerosiospiti della vita pubblica, in particolare ilconfratello Vicecancelliere della Repubblicad’Austria.

São Salvador da Bahia, che con il suo no-me onora Gesù Cristo Salvatore, si è spi-

ritualmente unita a Gerusalemme sabato 12novembre per la prima storica investitura nel-

la città di cavalieri e dame dell’Ordine Eque-stre del Santo Sepolcro, ora riuniti nella suagiovane Delegazione Magistrale. São Salva-dor, prima sede vescovile (25 febbraio

48

Il gruppo dicavalieri nella fotoricordo dellacerimonia diinvestitura.NELLA PAGINASEGUENTE: unaveduta dall’alto delmonastero di SanBenedetto diBahia.

BRASILE

Prima storica investitura a São Salvador de Bahia

caratterizzata da un concerto di musica sacrae profana e da una conferenza del domenica-no padre van Cangh, grande conoscitore del-la Terra Santa e dai forti legami con l’ÉcoleBiblique di Gerusalemme.

Il nostro pellegrinaggio annuale in TerraSanta (che si svolge alternativamente in pri-mavera e in autunno e quest’anno a marzo),ha riunito una trentina di membri dell’Ordinee di simpatizzanti: in Giordania essi hanno vi-sitato le scuole di Ader e di Salt, costruitedalla nostra Luogotenenza; poi a Betlemmel’Università cattolica e la Crèche, quindi a Ge-rusalemme l’ospedale San Giuseppe, la Casaper ragazzi di Betania e il Notre- Dame desDouleurs di Abou Dis.

Per rispondere ad una specifica richiestadi confratelli, l’anno venturo sarà sperimenta-ta una nuova formula per il pellegrinaggioche, con una durata massima di una settima-na (da domenica a domenica) e la sua con-centrazione in Galilea e a Gerusalemme, con-sentirà di contenerne i costi. Ma soprattuttoridurrà i tempi di assenza a coloro che hannoimpegni professionali. Se questa formula sirivelerà valida, sarà organizzato in alternanzaun pellegrinaggio più lungo, che includerà laGiordania.

Tre parole d’ordine affidate ai membri del-la Luogotenenza – Spiritualità, Generosità,Convivialità – hanno guidato la nostra azionelungo tutto il 2011.

49

dalle luogotenenze

I pellegrinaggi in Terra Santa stimolano l’im-pegno dei partecipanti, appena ritornati in

patria, verso i cristiani della regione. Della lo-ro lotta quotidiana per la sopravvivenza si so-no ben resi conto due dei tre nuovi membridella Luogotenenza, che avevano ricevuto l’in-vestitura ad Halifax il 1° ottobre e poi hannopreso parte a un pellegrinaggio, guidato dalconfratello padre James Mallon, che ha con-sentito a tutti i partecipanti di camminare inpreghiera sui passi di Gesù e di incontrare davicino la popolazione locale.

Il Gran Priore, arcivescovo Anthony Manci-ni, ha presieduto la cerimonia di investitura dinuovi cavalieri e di promozione di altri nelcorso della quale hanno ricevuto la Palmad’argento di Gerusalemme, in riconoscimen-to del loro impegno e dedizione all’Ordine,il cavaliere di Gran Croce Vincent MacLeane il commendatore con placca Fed MacGilli-vray.

Il pranzo che ne è seguito ha avuto comeospite speciale ed oratore il presidente delSenato del Canada Noel Kinsella che, anche

CANADA - ATLANTIC

Il presidente del Senato ospite speciale ed oratore

1551) e metropolitana (16 novembre 1676)della Chiesa cattolica in Brasile, è capitaledello stato di Bahia.

Hanno presieduto la cerimonia di investi-tura il Gran Priore dom Emmanuel d’Amaral,arciabate del monastero di San Benedetto,che ha ospitato l’evento, e il Delegato Magi-strale Luis Roberto di San Martino-Lorenzato.La sua consorte, la contessa Michelle Tosca-no di San Martino-Lorenzato, è stata l’unicadama a ricevere l’investitura. Fra i 15 neo-ca-valieri: il rev. Padre Manoel Correa Viana Ne-to, il vice ammiraglio Lamartine de AndradaLima e altre illustri personalità. La secondainvestitura è stata annunciata per il 17 no-vembre 2012.

Foto ricordo dellacerimonia di

investitura alla qualeha partecipato (ultimo

a destra) il cavalieredel Sovrano Militare

Ordine di Malta epresidente del Senato

Noel Kinsella. Questi(nella foto della pagina

seguente) ha appenaricevuto la Croce al

Merito del nostroOrdine dal

luogotenente StewartLeForte.

come cavaliere del-l’Ordine di Malta, haacquisito nei viaggi inMedio Oriente una va-sta conoscenza delledifficoltà e delle ten-sioni di quell’area. Illuogotenente StewartLeForte gli ha conse-gnato la Croce al Me-rito dell’Ordine confe-ritagli dal Gran Mae-stro. Una nuova distin-zione della Luogote-nenza, la Lieutenant’sAward of Merit, è stata concessa ai commen-datori con placca Thomas Gaskell e KennethGraham (i primi da sinistra nella foto) in rico-noscimento della loro attività come presidenti

di sezione. Tale distinzione premierà ogni an-no quei membri che si sono prodigati nei ser-vizi della Luogotenenza, in particolare nell’as-sistenza dei suoi membri ammalati o anziani.

50

dalle luogotenenze

Una veduta delgruppo di cavalieri edame nella chiesa diNostra Signora delSantissimo Rosario aBelleville.

Una cerimonia eccezionale si è svolta il 14agosto nella chiesa di Nostra Signora del

Santissimo Rosario a Belleville per la promo-zione di rango di ben 35 cavalieri e dame del-la Luogotenenza. Alla funzione religiosa è se-guito un banchetto, ospite il direttore della

CANADA - TORONTO

Eccezionale cerimonia:promossi di rango 35 cavalieri e dame

CNEWA (Catholic Near East Welfare Associa-tion) per il Canada Carl Hetu che ha illustratocon franchezza la difficile situazione dei cri-stiani in Terra Santa. Un’altra personalità, sirMichael Coren, molto conosciuto per la suapresenza in televisione, nonché scrittore ed

51

dalle luogotenenze

editorialista, è stato invitato come oratore alpranzo di gala in onore dell’arcivescovo di To-ronto Thomas Collins, Gran Priore della Luo-gotenenza. Ed un membro del Gran Magisterodell’Ordine, sir Thomas McKiernan, è statoospite, ed oratore, di uno splendido ricevi-mento e pranzo in occasione della Parish Visi-tation (visita speciale) alla chiesa parrocchia-le di San Filippo Neri, nella quale cavalieri edame, in mantello, hanno fatto un ingressosolenne per partecipare alla celebrazione del-la Messa domenicale. È stato questo uno de-gli otto eventi organizzati dalla Luogotenenzaper coltivare la spiritualità dei suoi membri. Il

Il Gran Priore, arcivescovo J. Michael Miller, sicongratula, dopo la cerimonia di insediamento, con ilnuovo luogotenente Georg Adam.

Legacy Program, che la Luogotenenza ha av-viato nel 2007, continua a ricevere altre do-nazioni e lasciti testamentari per l’Ordine. Nel2011 sono aumentati i contributi dei membridella luogotenenza per la Terra Santa; specialidoni sono stati fatti pervenire a Betlemme persuor Sophie, la direttrice della Crèche ove so-no accolti e curati bambini abbandonati, eper l’Università cattolica.

La Luogotenenza e stata colpita dalla mor-te del Gran Priore fondatore, monsignor ColinCampbell, vescovo emerito di Antigonish (av-venuta agli inizi del 2012), e del neo cavalie-re Richard Hubbard.

CANADA - VANCOUVER

Un intenso anno liturgico e un nuovo Luogotenente

Il nostro anno nuovo è cominciato con latradizionale riunione di Quaresima nella

chiesa di Nostra Signora dell’Assunzione aPort Coquitlam, alla periferia di Vancouver. Lariflessione è stata svolta dal confratello padredon Ron Thompson che ha anche celebratola Messa. Essendo egli impegnato nella co-struzione di una nuova chiesa, ha quindi svol-to una conferenza sul tema: “Espressioni li-turgiche e significati nell’architettura moder-na”. La giornata si è conclusa con l’adorazio-ne eucaristica.

Cavalieri e dame hanno partecipato attiva-mente alle celebrazioni liturgiche della Setti-mana Santa presiedute dal Gran Priore arci-vescovo J. Michael Miller nella Holy RosaryCathedral. E proprio in essa, il 1° otto-bre, egli ha celebrato la Messa solenne perl’investitura di sette nuovi cavalieri e dame,preceduta il 30 settembre dal ritiro spiritualee dalla Veglia d’Armi nella chiesa parrocchia-le dei santi Pietro e Paolo, eventi guida-ti dal vescovo Kenneth Nowakowski capodell’Eparchia cattolica ucraina di New We-stminster. Tra i nuovi cavalieri il vescovo diKamloops David Monroe, monsignor StephenJensen e padre Jack Pereira, vicari generali ri-spettivamente dell’arcidiocesi di Vancouver e

della diocesi di Calgary.La cerimonia di investitura ha segnato pu-

re l’insediamento del nuovo luogotenenteGeorg Adam, quarto dalla fondazione dellaLuogotenenza; presenti il suo predecessore

William McCarthy, che per quattro anni l’haguidata, e il vice Governatore Generale Pa-trick Powers.

L’anno si è concluso con il ritiro di Avvento

nel quale il Cerimoniere ecclesiastico padreJohn Horgan ha svolto una riflessione sultema “Betlemme, la culla dell’Amore che re-dime”.

52

dalle luogotenenze

COLOMBIA

I cavalieri venezuelani da Bogotà a Caracas

L’eccezionale visita in Colombia del Governatore Generale Agostino Borromeo ha segnato lanascita della Luogotenenza per il Venezuela, formata da cavalieri e dame finora appartenen-

ti alla sezione di Bogotà, città nella quale avevano ricevuto l’investitura e dove sono stati sem-pre circondati da simpatia e affetto. L’annuncio di questo lieto evento, insieme con quello dellanomina del nuovo luogotenente del Venezuela Ramon Eduardo Tello, è stato dato il 20 e 21 ot-tobre dal professore Borromeo presente alla cerimonia di investitura a Bogotà di nuovi membridell’Ordine che è stata presieduta dal Gran Priore cardinale Pedro Rubiano Sáenz. Nella stessaoccasione il Governatore Generale ha conferito la Gran Croce dell’Ordine al nuovo luogotenentedella Colombia Francisco Tovar Calderon e al suo predecessore Manuel Urbina Gaviria, a com-pimento del suo periodo statutario, svolto con lodevole impegno.

Un grave lutto per l’Ordine è stata la scomparsa del confratello Ricardo León Rodriguez Arce,cavaliere di Gran Croce, illustre magistrato, autore di opere giuridiche,storiche e filosofiche, cheper circa venti anni è stato preside della sua sezione di Popoyán.

La Fondazione Juventud, patrocinata dalla Luogotenenza fin dalla fondazione nell’anno2000, ha ricevuto quest’anno sostegno per il programma delle Lideres Juveniles a favore distudenti meritevoli di disagiate condizioni economiche.

Cavalieri e dame sulla scalinata della cattedrale del Santo Rosario dopo la cerimonia di investitura.

53

dalle luogotenenze

Come venire incontro a quei membri del-l’Ordine che per i loro impegni professio-

nali e familiari non riescono a compiere unpellegrinaggio in Terra Santa? Aiutarli cioè arealizzare questo loro desiderio, avvertito an-che come dovere statutario; e ad esprimerenella Luogotenenza il loro entusiasmo, le loroenergie e idee creative come poi, anni dopo,non potrebbero ?

Da questi interrogativi, afferma il luogote-nente David Smith, è scaturita nella Commis-sione pellegrinaggi l’audace idea di progetta-re per loro un pellegrinaggio corto durante unlungo week-end, con partenza il venerdì e ri-torno il lunedì, ovvero con la perdita di solidue giorni di lavoro. Una chance che è statacolta favorevolmente, un’esperienza coronatada successo che egli ha vissuto e che rac-conta così:

“Alle prime ore di sabato, svegli che eraancora buio, in lenta processione attraversola Città Vecchia di Gerusalemme, ci siamotrovati riuniti dinanzi al Santo Sepolcro per lacelebrazione della Messa. Siamo stati tuttiemotivamente colpiti dalla solennità del-l’evento. Poi durante il giorno, tra una visitaall’altra a numerosi luoghi impregnati di spiri-tualità e capaci di risvegliare gli animi, abbia-mo vissuto un prezioso intervallo, una bellis-sima sosta tra gli alberi di ulivo, pregando emeditando nel Giardino del Getsemani.

Se fossimo stati dei normali pellegrini,avremmo visitato numerosi altri luoghi sacri;ma non era proprio il caso nostro, avendo an-che da adempiere alla nostra missione di ca-valieri e di dame a sostegno dei cristiani inTerra Santa. È stata questa la seconda, manon secondaria, finalità del nostro pellegri-naggio.

La domenica ha avuto inizio con la messanella parrocchia di Beit Sahour, presso Be-tlemme. È stato poi vivissimo ed anche pia-cevole l’incontro con i parrocchiani, che cihanno offerto una tazzina di caffè arabo. Nelpomeriggio siamo stati invitati a condividerela preghiera dei Vespri e la cena al seminariodi Beit Jala.

Il nostro ultimo giorno, lunedì, è comincia-to presto con la Messa al Calvario; da Geru-salemme abbiamo quindi raggiunto il villag-gio di Aboud e visitato la scuola parrocchialefinanziata dall’Ordine. Per caso siamo giuntial momento giusto, durante l’intervallo dellelezioni, che ci ha dato il piacere di incontraregli alunni e di intrattenerci con loro. L’allegria,la voglia di vivere, la curiosità e il buon carat-tere ce li ha resi subito cari. Abbiamo appre-so, di prima mano, delle loro condizioni di vi-ta nella scuola e nel villaggio. Siamo rimastiimpressionati dalla loro abilità nel comunica-re, nel conoscere e nell’essere consapevolidelle difficoltà che potrebbero incontrare vi-vendo nei Territori Occupati. Le frustrazioni e

ENGLAND AND WALES

Pellegrini in Terra Santa per un lungo week-endIl luogotenente David Smith racconta un’esperienza coronata da successo

L’altare e l’abside della chiesa di Beit Sahour.

le limitazioni alla loro libertà di movimentonon hanno smorzato il loro entusiasmo nel-l’apprendere e l’aspirazione di un’istruzioneuniversitaria.

Ci siamo resi conto che la mancanza diopportunità di lavoro continua ad essere cau-sa della persistente emigrazione della comu-nità cristiana. Ci ha molto impressionato latestimonianza di quanti non sono in grado diaffrontare, per le difficoltà e i posti di blocco,un viaggio a Gerusalemme per visitare i Luo-ghi Santi, dai quali noi, pellegrini, proveniva-mo. Un pavimento bizantino della parrocchiaci ha ricordato che Aboud è stato un centrodi fedeli fin dai primi tempi della Cristianità.La nostra visita è stata completata da un belpranzo tradizionale preparatoci dai parroc-chiani. Abbiamo raggiunto quindi il vicino ae-roporto di Tel Aviv per il viaggio di ritorno (cin-

A meno di un anno dalla istituzione (18novembre 2010) della Delegazione Magi-

strale per la Federazione Russa, si è svoltaa Mosca, il 2 e 3 luglio 2011, nella storicachiesa cattolica di San Luigi (l’unica aper-ta nella città durante il regime comunista), la

54

dalle luogotenenze

que ore) a Londra.Alla fine della visita, ero convinto che do-

vevamo proprio spendere la maggior partedel sabato e del lunedì a contatto con i cri-stiani palestinesi. Penso umilmente e com-prendo che questo amabile popolo discendedirettamente dai primi cristiani, che hannoconosciuto gli Apostoli e nostro Signore Ge-sù. La mia conclusione è che questo pellegri-naggio provi come una sia pur breve, ma benpianificata e accuratamente mirata, visita allaTerra Santa possa avere un sicuro successo;forse è ineguagliabile per coloro che a causadel lavoro hanno poco tempo a disposizione.

Porterò fiero sul mantello la mia Conchi-glia del Pellegrino. Anche se resto deciso a ri-tornare in Terra Santa per un pellegrinaggiopiù completo”.

(David Smith)

prima investitura di membri russi dell’Ordi-ne Equestre del Santo Sepolcro di Gerusa-lemme. Un evento significativo, confermatodalla presenza dell’Assessore arcivescovoGiuseppe De Andrea e del Governatore Gene-rale Agostino Borromeo, anche perché ha

FEDERAZIONE RUSSA

A Mosca prima investitura di cavalieri e dame russi

Il gruppo di pellegrini dopo la visita alla Basilica della Natività di Betlemme (il primo da sinistra è il luogotenenteDavid Smith) e l’incontro con gli allievi della scuola parrocchiale di Aboud riuniti nel cortile.

55

dalle luogotenenze

presentato l’opportunità di far conosceree introdurre l’Ordine nella vita religiosa e so-ciale della nazione.

Alla vigilia delle cerimonie di investitura imembri dell’Ordine si sono recati nella sededella Camera Pubblica della Federazione perun incontro con rappresentanti delle Chiesecristiane, cattoliche e ortodosse, e dell’Islam,componenti la Commissione per le libertà re-ligiose. Ad essi il delegato magistrale YaroslavTernovskiy ha parlato della nascita della De-legazione e delle attività intraprese, il profes-sore Borromeo della storia, delle finalità spiri-tuali e caritative, nonché della struttura orga-nizzativa dell’Ordine; mentre monsignor DeAndrea, ne ha evocato la missione ed i prin-cipi ispiratori, nel solco della Seconda lettera

Alcune fasidell’investitura:(dall’alto) ilGovernatore GeneraleAgostino Borromeo eil Delegato MagistraleYaroslav Ternovskiy;il gruppo al terminedella cerimonia;l’ingresso processionalepresiedutodall’arcivescovo PaoloPezzi; il saluto delDelegato Magistraleall’ambasciatored’Italia a Mosca, ilconfratello AntonioZanardi Landi (adestra).

56

di San Paolo ai Corinzi. In essa, si trova la pri-ma sollecitazione nella storia della Chiesa adaiutare i fratelli; la strada è stata segnata neisecoli da grandi opere di beneficenza ed èpercorsa anche dall’Ordine del Santo Sepol-cro per il sostegno della vita cristiana in TerraSanta. Il rappresentante della Chiesa Orto-dossa russa, padre Dimitry Sizonenko, hasottolineato il valore della missione svolta daordini religiosi e associazioni cattoliche perpreservare e mantenere la fede dei credentiche sono vicini e cari agli ortodossi.

Cinque i cavalieri e due le dame protago-nisti della Veglia delle Armi il 2 luglio e l’indo-mani dell’Investitura; il più illustre certamente

l’arcivescovo metropolita della Madre di Dio aMosca monsignor Paolo Pezzi, Gran Prioredella Delegazione. Il Governatore Generale haconsegnato il mantello e l’Assessore la spa-da, gli speroni e le decorazioni, seguendo ilcerimoniale (i testi erano stati tradotti nellalingua russa) diretto per l’occasione dal cava-liere di Gran Croce Luigi Giulianelli, segretarioe cerimoniere della Luogotenenza per l’Italiacentrale. Tra le personalità diplomatiche pre-senti, il confratello Antonio Zanardi Landi,ambasciatore d’Italia a Mosca. È seguito, nel-la sede della Nunziatura Apostolica, un rinfre-sco offerto dal Nunzio, arcivescovo Ivan Jur-kovic, anche a personalità civili e religiose.

Il primo pellegrinaggio in Terra Santa orga-nizzato dalla nostra giovane Luogotenenza

si è svolto dal 24 ottobre al 1° novembre,presieduto dal luogotenente Jesus P. Tambun-ting; ne hanno fatto parte alcuni aspirantimembri dell’Ordine ed ha avuto come leader

spirituale monsignor Luis Antonio Tagle vesco-vo di Imus, che pochi giorni prima, il 13, erastato promosso dal Santo Padre arcivescovodi Manila.

Cominciato in Giordania, dal monte Neboche fa memoria di Mosè, il pellegrinaggio è

FILIPPINE

Primo pellegrinaggio in Terra SantaA Gerusalemme incontro sui 40 mila emigrati

In visita alla Galleria Tretyakov di Mosca, sostano dinanzi alla celeberrima icona della Santa Trinità di AndreyRublev: (da sinistra) il confratello Luigi Giulianelli, segretario e cerimoniere laico della Luogotenenza per l’ItaliaCentrale, il Governatore Generale Agostino Borromeo, l’Assessore arcivescovo Giuseppe De Andrea, il confratello donYevgen Yurchenko e il Delegato Magistrale della Federazione Russa Yaroslav Aleksandrovich Ternovskiy.

57

dalle luogotenenze

proseguito nella Galilea, con tappe a Tiberia-de, Nazareth, il monte Tabor, Cana (dove settecoppie di sposi hanno rinnovato le loro pro-messe matrimoniali), il monte Carmelo, Ca-farnao, il lago di Galilea, il monte delle Beati-

Cavalieri e dame che hanno ricevuto l’investitura anovembre dello scorso anno nella chiesa di Sant’Antonio.

A DESTRA: il luogotenente Jesus P. Tambunting.SOTTO: l’arcivescovo di Manila Luis Antonio Tagle,

nuovo Gran Priore.

tudini e Tabga. Un pomeriggio è stato trascor-so sulla riva del fiume Giordano, ove ognunoha rinnovato i voti battesimali. Sulla via diGerusalemme, il gruppo ha fatto sosta almonte delle Tentazioni e sulla riva del MarMorto. Poi nell’area di Gerusalemme sonostate visitate ad Ain Karen le chiese del Batti-sta e della Visitazione e a Betlemme la basili-ca della Natività. Nella Città Santa il pellegri-naggio ha toccato tutti i luoghi legati allapassione, alla morte e resurrezione del Si-gnore e naturalmente la basilica del SantoSepolcro. Nella concattedrale del PatriarcatoLatino, dopo la Santa Messa celebrata damonsignor Tagle, l’incontro con Sua Beatitudi-

La Luogotenenza di Francia si concentrasulle tre essenziali missioni dell’Ordine: il

perfezionamento spirituale dei suoi membri,la sensibilizzazione ai problemi dei cristianidi Terra Santa e del Vicino Oriente, e la soli-darietà attiva con le opere del Patriarcato La-tino di Gerusalemme.

PERFEZIONAMENTO SPIRITUALE – Circa idue terzi dei novecento confratelli si riunisco-no ogni mese in piccoli gruppi, di 15-20 per-sone, attorno a un tema definito annualmen-te dal Gran Priore Jacques Perrier, vescovo di

Tarbes e Lourdes. Nel 2011 egli ha chiesto diconcentrarsi sullo studio della Costituzionedogmatica Dei Verbum e dell’esortazione Ver-bum Domini di papa Benedetto XVI. Ogni an-no cavalieri e dame partecipano a due ritiri,uno nell’ambito delle loro sezioni, l’altro na-zionale: nel 2011, a Rocamandour, è statoguidato da padre De Bruchard, quello del2012 è programmato a Lisieux. Si alternanocosì i luoghi di pellegrinaggio del sud e delnord della Francia.

I candidati membri dell’Ordine compionoanch’essi un ritiro speciale di tre giorni, pri-

58

dalle luogotenenze

Venerazione dellaSanta Corona di spinenella cattedrale Notre-Dame di Parigi. Lareliquia è sotto laprotezione deiCavalieri del SantoSepolcro.

FRANCIA

Il cammino di un anno sulle tre direttrici

ne Fouad Twal che ha consegnato le Conchi-glie del Pellegrino. Il Patriarca ha avuto quindiospiti a pranzo i membri della Luogotenenzae le loro spose; in seguito li ha anche intrat-tenuti per un colloquio particolare al qualeha partecipato il suo vicario padre David Ne-haus SJ. Questi, incaricato della pastorale peri cattolici di lingua ebraica e che pure segue icirca 40 mila filippini cattolici emigrati inIsraele, lavoratori in famiglie ebraiche, ha illu-strato le loro difficoltà: molti a causa della di-stanza dalle principali città non possono rag-

giungerle per la celebrazione domenicale del-l’Eucaristia; e in generale hanno difficoltà autilizzare i libri del Catechismo in linguaebraica, non avendone sufficiente conoscen-za. Ha suggerito quindi alcune interessantisoluzioni, prese in considerazione da monsi-gnor Tagle e dal luogotenente.

La ricorrenza del Natale ha visto riuniti il18 dicembre cavalieri e dame per i quali ilneo-arcivescovo di Manila ha celebrato laSanta Messa, che è stata seguita da un pran-zo.

59

dalle luogotenenze

ma della loro ammissione, al Foyer de Chari-té di Poissy. Quest’anno erano trentatré cava-lieri, cinque dame e cinque ecclesiastici chehanno poi vissuto a Lione le tradizionali ceri-monie – veglia, investitura e Messa di ringra-ziamento – presiedute dal cardinale PhilippeBarbarin, Primate delle Gallie, ammesso nel-l’Ordine nel 2010.

CRISTIANI DI TERRA SANTA – Le pietre vi-venti che sono i fratelli di tutto il VicinoOriente e della Terra Santa hanno più chemai bisogno di noi. È per questo che la Luo-gotenenza svolge numerose azioni di sensibi-lizzazione. Nel mese di marzo ha promossoun colloquio all’Assemblea Nazionale sul te-ma “Geopolitica e religioni nel Vicino Orien-te”, i cui atti sono stati pubblicati.

Sei i pellegrinaggi che la Luogotenenza haorganizzato nel corso dell’anno in Terra San-ta, ognuno dei quali ha riunito una quaranti-na di partecipanti, membri o amici dell’Ordi-ne. Allo scopo poi di incrementare il numeroe la qualità dei pellegrinaggi francesi, ha av-viato e facilitato, in seno al comitato di TerraSanta dell’Associazione nazionale dei diret-tori di pellegrinaggi, l’annuale congresso aGerusalemme che ha riunito, dal 14 al 20novembre, più di duecento persone. Il con-gresso è stato completato da una settimana

di formazione per i direttori, a tre livelli diesperienza.

SOLIDARIETÀ ATTIVA – Tutti gli sforzi, con-tributi e azioni della Luogotenenza hanno co-me obiettivo il sostegno del Patriarcato Lati-no di Gerusalemme: giornate di solidarietà,collette, concerti ecc. hanno consentito diaumentare ancora il suo aiuto. Le scuole so-no una priorità perché, raggruppando allievidi differenti confessioni e religioni, costitui-scono un tirocinio, davvero unico, della tolle-ranza e del “vivere insieme” in questa terralacerata. Impossibile citare qui tutte le attivi-tà, ma la Luogotenenza è particolarmentefiera della mediateca di Beit Sahour, nellaparrocchia del Campo dei Pastori di Betlem-me, delle sistemazioni nella piccola parroc-chia di San Giustino di Nablus, delle chiesedi Aqaba e di Rameh, del sostegno al parro-co di Gaza, all’Ospizio di Nostra Signora deiDolori di Gerusalemme, ecc.

Tutte queste azioni non fanno dimenticarel’impegno di cavalieri e dame per la NuovaEvangellizzazione al servizio delle loro parroc-chie e diocesi. La Luogotenenza ha adessouna struttura legata alle province e ad una opiù diocesi, esiste quindi dappertutto un re-sponsabile locale dell’Ordine al quale ognivescovo può rivolgersi.

IRLANDA

Celebrati 25 anni con un pellegrinaggio in bicifino alla Terra Santa

Il 2011 ha segnato il 25.mo anniversario dicostituzione della Luogotenenza, avvenuta

nel 1986; ma essa per sottolineare la suatradizione di servizio alla Terra Santa ha volu-to evitare nelle celebrazioni ogni forma diostentazione. In questo spirito cavalieri edame e le loro famiglie hanno goduto deibenefici spirituali di un triduo di Messe, cele-brate secondo le loro intenzioni da vari sacer-doti nelle parrocchie di Israele, Palestinae Giordania; e hanno ricevuto uno speciale

attestato a ricordo.Il 1° giugno il vescovo William Shomali,

ausiliare del Patriarca di Gerusalemme, primocelebrante di una della “nostre” Messe, hasviluppato l’omelia sul tema “Pregando nelnome di Gesù”, affermando fra l’altro: “La li-turgia della Chiesa cattolica rivolge tutte lesue preghiere al Padre e le conclude con lafrase: “Per Gesù Cristo Nostro Signore”. Cosìogni preghiera ha la valenza di una letterache dalla Chiesa viene affrancata per conferi-

re ad essa piena validità”.Ed ha aggiunto: “Il valore diuna lettera non è data dal-l’importanza della personache la firma?”.

In quest’arco di tempo,la Luogotenenza ha datopiù di due milioni di euroalla Terra Santa, destinati ascuole, al seminario, ad at-tività umanitarie ed anche auna borsa di studio per unseminarista maronita chestudia a Roma. E mentre ri-fletteva sul possibile modomigliore di commemorare il giubileo, la Prov-videnza si è manifestata nella persona delconfratello Frank Hearns (ufficiale in pensio-ne, di recente ha festeggiato 70 anni) che haideato una singolare iniziativa benefica per ibambini, futuro della Terra Santa. Per realiz-zarla, è stato alla guida di un gruppo di gio-vani ciclisti che in 30 giorni, dal 5 giugno al 4luglio, hanno percorso 3.200 km attraversan-do sei paesi. Sponsor della manifestazione,che è costata in tutto 1.500 euro, sono statimembri e amici della Luogotenenza, ma i ci-clisti ne hanno raccolto ben 100 mila! Le fer-rovie irlandesi hanno offerto il viaggio maritti-mo notturno da Rosslare a Cherbourg. Unavolta in Francia, membri di quella Luogote-nenza si sono attivati perché fossero ospitati

in varie località. Attraversate poi le straded’Italia, hanno raggiunto Bari dove si sonoimbarcati per Patrasso. Giunti due giorni pri-ma del previsto in Grecia, dove hanno godutodi sistemazioni gratuite, hanno viaggiato inaereo da Atene a Tel Aviv; e da qui hanno ri-preso il viaggio in bici per Betlemme. Il loro èstato comunque un vero pellegrinaggio, se-gnato dalla preghiera quotidiana e dallaMessa domenicale.

Frank Hearns, arrivato a Betlemme la mat-tina del 4 luglio, ha pranzato con suor SophieBouen, direttrice della Crèche della Santa Fa-miglia. Molto emozionata, ha espresso il suograzie a tutti i membri dell’Ordine per le pre-ghiere e l’eccezionale generosità verso i bam-bini ospitati.

60

dalle luogotenenze

Due ciclisti pellegrinisulla strada per laTerra Santa.IN BASSO: ilconfratello FrankHearns accanto allalapide che nelgiardino della Crèchedella Santa Famigliadi Betlemme famemoria delpellegrinaggio.

61

dalle luogotenenze

Anche quest’anno l’Ordine è stato inseritodal Priore della sezione di Catania, l’arci-

vescovo metropolita Salvatore Gristina, nelprogramma ufficiale dei grandi festeggiamen-ti della Chiesa siciliana e catanese in onoredi sant’Agata, che richiamano sempre centi-naia di migliaia di fedeli. Il 20 gennaio cava-lieri e dame si sono radunati nella chiesa ca-pitolare di San Giuliano, assieme ad un foltouditorio di invitati, per ascoltare una confe-renza del confratello monsignor Leone Ca-lambrogio sul tema “Educazione al Vangelonel messaggio di S. Agata”. Il 5 febbraio poi,anniversario del martirio della Santa, guidatidal luogotenente Giovanni Russo, hanno par-tecipato nella Cattedrale alla solenne Messapontificale presieduta dal Gran Priore, il car-dinale Paolo Romeo,metropolita di Palermo,e concelebrata dagli arcivescovi e vescovi diSicilia.

Dal 27 al 31 maggio, mese mariano, laLuogotenenza ha voluto ricordare la figura delbeato Giovanni Paolo II, particolarmente de-voto alla Madonna, con un pellegrinaggio aCracovia, sua sede arcivescovile prima dellaelezione al pontificato. Dopo aver pregato da-vanti alla Madonna Nera di Czêstochowa e vi-sitato la città di Cracovia, già splendida capi-tale del regno di Polonia e ancor oggi centroculturale, artistico e universitario della nazio-ne, i cavalieri e le dame guidati dal luogote-nente sono stati cordialmente ricevuti dalcardinale Stanislaw Dziwisz, per oltre quaran-t’anni segretario particolare del beato KarolWojtyla e suo successore come arcivescovo,che ha fatto loro rivivere momenti di vita quo-tidiana del grande Papa.

“Dall’associazionismo alla società civile”,dal confronto alle proposte”: questo il temadi un convegno organizzato il 18 giugno a Ca-tania da note associazioni – Rotary, Fidapa,Lions, Kiwanis, Soroptimist, Innerwheel – alquale, su loro invito, il nostro luogotenenteprofessore Russo ha parlato sull’apporto chepuò dare l’Ordine Equestre del Santo Sepol-

cro di Gerusalemme alla concreta possibilitàdi far convergere in modo sistematico le forzedell’associazionismo sugli interessi delle co-munità, per rappresentare il comune senti-mento della società civile; e per una miglioreconoscenza e lotta alle nuove povertà, unadelle quali, non certamente ultima, è costitui-ta dalle povertà morali ed etiche.

Quest’anno, per la prima volta nella storiadella Luogotenenza, la celebrazione della fe-sta di Nostra Signora della Palestina, patronadell’Ordine, si è svolta il 16 ottobre a Noto,città proclamata “patrimonio dell’umanità”per gli splendidi monumenti dell’arte baroc-

ITALIA - SICILIA

La festa di Sant’Agata, poi a Cracovia e a Noto

Una delle “candelore” che caratterizzano la festa diSant’Agata, patrona della città di Catania.

ca. L’evento, organizzato dalla sezione di Sira-cusa, è stato preceduto, da una visita a que-sta città, in particolare all’importante cata-comba di san Giovanni, e al santuario dellaMadonna delle Lacrime, meta di continui pel-legrinaggi, a cui ha fatto seguito un incontrosul tema “Famiglia: le radici del suo malesse-re” sviluppato da monsignor Giuseppe Greco,canonico del Capitolo della cattedrale di Si-racusa. Durante l’incontro abbiamo ricevutola visita dell’arcivescovo metropolita Salva-tore Pappalardo, che in tal modo ha volu-

62

dalle luogotenenze

to testimoniare la vicinanza all’Ordine dellasua Chiesa, la prima in Italia fondata da sanPaolo.

L’indomani i cavalieri e le dame sono en-trati in processione nella splendida cattedra-le di Noto, da poco restaurata per i danni delterremoto, per partecipare ad una Messa so-lenne presieduta dal suo vescovo AntonioStaglianò. Prima della fraterna agape, vi èstato un cordiale incontro con il sindaco del-la città nell’incantevole palazzo municipale.

(Sergio Sportelli)

A Gerusalemmei pellegrini,guidati dal GranPriore FernandFrank, hannoripercorso inpreghiera la ViaDolorosa,sostando (nellafoto) alla quintastazione. Ehanno conclusoil pellegrinaggio(pagina seguente)nella Basilica delSanto Sepolcro.

LUSSEMBURGO

Superata la soglia di trenta membri

Un anno molto ricco per la Luogotenenza:è stata superata la soglia di trenta mem-

bri, organizzata la prima cerimonia di inve-stitura e si è svolto un emozionante pelle-grinaggio in Terra Santa. E adesso si guar-da al futuro con molta fiducia, in particola-re allo sviluppo della Luogotenenza con l’am-missione di dame. Ma intanto sono statiaccolti due candidati ai quali, come è di con-

suetudine in Austria, è stato consegnatoun mantello grigio.

Le investiture di membri lussemburghesi fi-nora avvenivano nel contesto di quelle dellaLuogotenenza del vicino Belgio; questa del2011 si è svolta invece il 7 e 8 ottobre nelGranducato, nella chiesa di Echternach pres-so la tomba di san Willibrord, evangelizzatoredella regione Benelux (Belgio, Olanda e Lus-

63

dalle luogotenenze

La Delegazione Magistrale di Norvegia, dinanzi al perdurante impatto con la società secolariz-zata, ha promosso un programma di attività spirituali per un’adeguata formazione e prepara-

zione dei suoi membri. Così ogni primo venerdì del mese essi si riuniscono a Oslo, nella chiesadi san Giuseppe dove alla celebrazione della Santa Messa e alla recita delle Lodi seguono mo-menti di ascolto e di riflessione ed infine, per mezz’ora, l’adorazione del Santissimo Sacramen-to. L’incontro prosegue con una lettura, la riflessione del Gran Priore, e una discussione, su temiche spaziano dal rafforzamento della spiritualità dei membri dell’Ordine all’approfondimentodella sua missione, dalle Sacre Scritture al Magistero della Chiesa. Questo programma di for-mazione comprende dei ritiri. La riunione di maggio si è svolta nel convento delle suore dome-nicane di santa Caterina a Majorstua.

Il primo maggio a Oslo, in occasione della Messa solenne per la beatificazione di GiovanniPaolo II, l’Ordine, per la prima volta in Norvegia, ha avuto piena visibilità: tutti i cavalieri e le da-me della Delegazione, in mantello, vi hanno assistito e partecipato quindi, con il clero e con imembri dell’Ordine di Malta, alla processione guidata dal vescovo Markus Bernt Eidsvig. Anniorsono, alla messa di requiem di papa Wojtyla, era stato presente soltanto un confratello ed ipresenti lo avevano scambiato per un Templare! Stavolta i tredici partecipanti sono stati ricono-sciuti come membri dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, inseriti piena-mente nella Chiesa locale. Consapevoli, d’altra parte, di doversi impegnare con tutta la comuni-tà di credenti nella testimonianza di fede dinanzi ad una società fortemente secolarizzata.

semburgo), è stata presieduta dalGran Priore Fernand Franck, arcive-scovo emerito di Luxembourg, eonorata dalla presenza del vice Go-vernatore Generale Adolfo Rinaldi,della dama Christa von Siemens,membro del Gran Magistero, e delCerimoniere dell’Ordine monsignorFrancis D. Kelly, nonché di numero-si rappresentanti delle vicine luogo-tenenze. Molto apprezzato il conte-sto musicale, con l’esecuzione del-la Messa di André Raison, compo-sitore francese del XVII secolo.

All’inizio di dicembre si è svoltoil pellegrinaggio in Terra Santa, gui-dato dal Gran Priore. Si sono vissu-ti momenti di forte emozione a Ge-rusalemme, specie percorrendo laVia Crucis e partecipando allaMessa nella basilica del Santo Se-polcro.

NORVEGIA

Per la prima volta l’Ordine ha avuto a Oslo piena visibilità

64

dalle luogotenenze

OLANDA

In Terra Santa sostegno agli imprenditori cristianiPer incentivare l’occupazione. I giovani che hanno completato il ciclo scolasticohanno infatti pochissime prospettive di un lavoro appropriato

Dinanzi alle incerte prospettive sul futurodei cristiani di Terra Santa, a causa so-

prattutto della riduzione in percentuale dellaloro presenza, uno dei punti focali della poli-tica perseguita dal Patriarcato Latino e dalGran Magistero dell’Ordine è di assicurare aigiovani adeguate possibilità educative; equesto è davvero molto importante. Ma poi-ché a conclusione del ciclo scolastico sonominime le prospettive di un lavoro appropria-to, si assottigliano le motivazioni per comin-ciare a studiare. E, d’altra parte, c’è il rischioche coloro hanno ricevuto una buona forma-zione lascino per primi il paese.

Proprio per questo la Luogotenenza diOlanda ha pensato che occorre dare unospeciale sostegno agli imprenditori cristianidi Terra Santa e che ciò sia fattibile attraversocompagnie di consulenza e di assistenza ma-nageriale già esistenti, oltre che assistendo igiovani nell’avvio delle loro imprese. L’obietti-vo è di incentivare l’occupazione nelle regionipiù penalizzate.

In Olanda esiste un’organizzazione specia-lizzata nell’offerta di dirigenti di impresa, ma-

nager e altri professionisti; molti dei quali so-no pronti, su base volontaria, a partecipare leloro conoscenze ed esperienze ad imprese dipaesi in via di sviluppo, assistendo in parti-colare alla nascita e allo sviluppo di aziende.Un nostro confratello, che fa parte di questaorganizzazione, ha così esaminato come lanostra Luogotenenza potesse dare, in aggiun-ta a quel che dà, un contributo del genere al-la Terra Santa.

Ottenuto l’appoggio della Pontifical Mis-sion e del Patriarcato Latino, quest’anno ilconsiglio di Luogotenenza ha voluto dare cor-so a un esperimento. Alle cinque impresescelte in Cisgiordania, (ma in futuro si speradi coinvolgerne altre di diverse aree), è statodato un sostegno, su base volontaristica, dialtrettanti esperti/specialisti, dal costo limita-to alle sole spese di viaggio, vitto e alloggio.

Ed ecco un resoconto delle esperienze. ABetlemme la Sons of the Earth Association,fondata per dare lavoro ai cristiani palestine-si, devolve alle famiglie più povere i profittiche le provengono dall’attività di due azien-de, una produttrice di candele, l’altra di piatti

Un laboratorio artigianale femminile e (a destra) la fondatrice della “Bethlehem Fair Trade Artisans”.

65

dalle luogotenenze

e vasellame. Dapprima un esperto managerolandese ha accertato l’operatività di ciascu-na impresa e spiegato quali conseguenzeavrebbe potuto avere la costituzione di unasocietà; poi il presidente dell’associazione,Ramzi A. Hodali, è stato invitato in Olanda perun maggiore orientamento e la visita ad alcu-ne aziende. Infine gli ex direttori olandesi diuna società di ceramiche e di candele sonostati scelti per preparare ed assistere l’avvio,nel 2012, di analoghe società in Terra Santa.

Nell’area di Gerusalemme molte donne in-traprendenti producono oggetti per la casa inlegno di ulivo e con vetro riciclato, nonchéricami e altri oggetti desti-nati all’industria turistica.Per venderli, alcune centi-naia si sono associate allaBethlehem Fair Trade Arti-sans, fondata da SuzanSapori. Un’analoga asso-ciazione, l’Arab OrthodoxSociety, guidata dalla si-gnora Nora Kort, opera aGerusalemme. Entrambenecessitavano di un aiuto,presto dato da una impren-ditrice olandese che hadapprima valutato il mana-gement delle due organiz-zazioni, quindi lo ha assisti-to nell’esportazione versol’Europa occidentale; perun’ulteriore sostegno è sta-

to scelto un esperto di marketing.La Bethlehem Company for

Chemical Products, impresa fami-liare che fornisce detersivi ad al-berghi e ad altre aziende, potreb-be trasferirsi in un’area industrialedove i due imprenditori, molto at-tivi, svilupperebbero la produzio-ne. Un esperto olandese del com-parto chimico ha svolto un’indagi-ne sull’impresa e l’ha preparata altrasferimento. Ed infine un altroesperto – un confratello della Luo-gotenenza olandese – ha visitatoe assistito alcuni importanti pro-duttori di miele della Cisgiordania,

alle prese con non pochi problemi tecnici.A prescindere da altri istruttori per assiste-

re delle aziende ed organizzazioni, la Luogote-nenza varerà nuovi progetti nel 2012. Attual-mente aiuta degli studenti di Gaza che, finitigli studi, devono confrontarsi con la mancan-za di lavoro, in un contesto caratterizzato daaltissima disoccupazione. Cerchiamo diistruirli in gruppo, nel corso dei loro studi, perintraprendere un lavoro autonomo. Vi sono al-cune possibilità nel campo dell’ICT (Tecnolo-gia dell’Informazione e della Comunicazione).Esperti olandesi saranno selezionati per ulte-riori consulenze.

Produttori di miele. IN ALTO: il presidente della “Sons of Earth Association”.

Parecchie le attività di carattere spirituale,sociale, culturale ed organizzativo nel pro-

gramma della Luogotenenza per il 2011. Lacelebrazione di Messe ha segnato le festivitàdell’Esaltazione della Croce e della patronadell’Ordine, Maria Regina di Palestina; edinoltre, con la recita dei Vespri, quella del Na-tale, in occasione dell’annuale ritiro. Due ipellegrinaggi compiuti al Santuario di Fatima,in maggio e in ottobre. Sono stati vissuti inol-tre tempi e festività dell’anno liturgico, qualila Quaresima, la Settimana Santa, il CorpusDomini. E ancora il primo giovedì di ogni me-se, precedute dalla celebrazione eucaristica,si sono svolte riunioni caratterizzate da rifles-sioni tematiche, alle quali hanno partecipato,oltre a decine di cavalieri e dame, anche pa-recchi loro familiari ed amici.

Quattro incontri conviviali hanno conclusoaltrettante conferenze su temi di grande at-tualità e interesse che hanno avuto per tema“La situazione politica e religiosa in TerraSanta e nella Chiesa” (canonico Bernt

Bresh), “Sulla via di Damasco – Riflessionisulla geopolitica della Terra Promessa” (si-gnor Nuno Rogeiro), “Le Crociate nellenotizie” (professore Soares Martinez, nostroconfratello) e “A sostegno dei cristiani perse-guitati nel Medio Oriente” (signora CatarinaMartins de Bettencourt, presidente dell’AIS).Organizzato con la diocesi di Beja, si è svoltoil concerto “Ad limina” nella chiesa di Santia-go de Cacém, occasione per promuovere ilpellegrinaggio in Terra Santa e una vendita dioggetti natalizi.

La delegazione del Sud è stata riattivatacon un nuovo presidente e un nuovo priore,l’arcivescovo di Évora José Alves che in otto-bre in questa città ha presieduto, con l’arcive-scovo emerito Maurilio Gouveia e con il Nun-zio Apostolico in Portogallo Rino Passigato, lacerimonia di investitura di nuovi cavalieri edame. È stato uno degli eventi più importantidell’anno al quale hanno presenziato il Ducadi Braganza, il vice Governatore Generale del-l’Ordine Adolfo Rinaldi e il membro del Gran

66

dalle luogotenenze

PORTOGALLO

Intenso anno di attività due pellegrinaggi a Fatima

La suggestiva processione a Évora, dove, con l’investitura di nuovi membri, è stata riattivata la Delegazione del Sud.

67

dalle luogotenenze

Magistero Conde De Rezende. Rappresentantidella luogotenenza di Francia, del SovranoMilitare Ordine di Malta e degli ordini dinasti-ci reali portoghesi di Vila Vicosa e della Regi-na Santa Isabella. Tra i venti nuovi membridell’Ordine che hanno ricevuto l’investitura aÉvora erano il citato Arcivescovo, il gen. VascoRocha Vieira, ultimo governatore di Macao ecancelliere degli Ordini Militari Portoghesi, el’Infanta del Portogallo donna Maria Adelaide

di Braganza, ammessa con ilgrado di Dama di Gran Croce.Durante la Seconda GuerraMondiale, per la sua intrepidatestimonianza della Fede, fuarrestata dai nazisti e condan-nata a morte; ma poi subì daisovietici una seconda condan-na, l’esilio in Siberia.

Un altro momento specialedell’anno è stato vissuto con

la partecipazione di una trentina di cavalieri edame alla Vigilia di preghiera per la beatifica-zione di Giovanni Paolo II, nella cappella del-le Apparizioni del Santuario di Fatima, eventoorganizzato dal Vicariato di Roma e diffuso inmondovisione. Oltre a Fatima, sono stati coin-volti, con la recita di un Mistero del Rosario,altri quattro santuari mariani: Guadalupe inMessico, Kawekamo in Tanzania, Czêstochowain Polonia e Harissa in Libano.

SPAGNA OCCIDENTALE

Nonostante la grave crisi raggiuntigli obiettivi di aiuto alla Terra Santa

Anche durante il 2011 le attività della Luo-gotenenza hanno perseguito le finalità

più importanti dell’Ordine, l’arricchimentodella vita spirituale dei suoi membri e l’aiutoalla Terra Santa. Così ogni mese sono statecelebrate delle Messe nella sede centrale,nelle sezioni e delegazioni; è stata rinnovatanella Real Collegiata di Sant’Isidoro di Leónl’ormai tradizionale “celebrazione della convi-venza”, in preparazione della Quaresima edella Settimana Santa; e l’abate della Colle-giata di Santillana del Mar in Cantabria, donLuis López Ormazábal, ha tenuto delle confe-

renze quaresimali nella sede della Luogote-nenza, che poi si sono svolte anche nelle se-zioni e delegazioni. Infine nella sede spiritua-le della Luogotenenza, la Real Basilica diSan Francesco il Grande, cavalieri e damehanno partecipato alle celebrazioni liturgichedel Giovedì Santo, del Venerdì Santo e aquelle del Sabato Santo o di Gloria; essihanno inoltre animato le varie processionidella Settimana Santa nel territorio dellaLuogotenenza.

Presieduto dal luogotenente, dal 9 al 16maggio si è svolto un pellegrinaggio in Terra

La spianata del santuario dellaMadonna di Fatima.

Santa, riuscito per il suo programma, per isentimenti di devozione dei partecipanti e perla preziosa guida del frate Carlos Palacios,Padre Guardiano della basilica di San Fran-cesco il Grande.

Un ritiro ha preparato i nuovi cavalieri edame alle cerimonie di investitura nella regio-ne di Cantabria, coinvolgendo quindi la sezio-ne del Nord. La sera del 21 ottobre, la Vegliadelle Armi e la consegna delle promozioni so-no avvenuti nella Reale Collegiata di Santilla-na del Mar; l’indomani il cruzamiento e l’in-vestitura nella cattedrale di Nostra Signora

dell’Assunzione a Santander, capitale dellaregione di Cantabria; infine la mattina del 23una Messa di ringraziamento è stata celebra-ta nella chiesa parrocchiale del Santo Cristodella Cattedrale. Va peraltro ricordato che, suinvito di Luogotenenze europee, rappresen-tanti della nostra Luogotenenza hanno pre-senziato a loro cerimonie di investitura.

La scomparsa del Gran Maestro cardinaleJohn Patrick Foley è stata commemorata conMesse di suffragio nella sede della Luogote-nenza e in tutte le sue sezioni e delegazioni.È stata assicurata la presenza di cavalieri e

68

dalle luogotenenze

Due momenti dellecerimonie diinvestitura nellaregione diCantabria.

69

dalle luogotenenze

dame ai funerali di confratelli chiamati allaCasa del Padre in quest’anno. Le attività spi-rituali dell’anno si sono concluse con unaMessa in onore della Patrona, Maria Reginadi Palestina, e con diverse attività e celebra-zioni proprie del Natale.

Nonostante la grave crisi economica (Indi-ce di disoccupazione del 23%) che ha colpitotutti gli strati sociali della nazione, la Luogote-nenza ha raggiunto gli obiettivi fissati per ilsostegno di istituzioni ed opere del Patriarca-to Latino e dei cristiani di Terra Santa, grazieai contributi annuali dei suoi membri e alledonazioni dei promossi di grado nonché deinuovi ammessi nell’Ordine. Un importante

Nel 2011 cavalieri, dame e amici dellaLuogotenenza hanno svolto numerose at-

tività e sono stati coinvolti in diversi eventi frai quali l’annuale ritiro, ai primi di febbraio aTallin, capitale della vicina Estonia, nel con-vento delle Suore Brigidine; e in settembre un

SUOMI - FINLANDIA

L’Assessore e il Governatore Generalealla cerimonia di investituraE un pellegrinaggio in Italia

contributo è venuto il 17 giugno dal pranzobenefico di gala al quale hanno partecipatopiù di 330 commensali (sarebbero stati moltidi più se lo spazio ne avesse consentito l’ac-coglienza). Il ricavato di una lotteria, svoltasiper l’occasione, è stato importante. Inoltre, laLuogotenenza ha partecipato ai vari mercatinipromossi dall’Organizzazione “Nuevo Futuro”.Organizzati in varie città, in particolare a Ma-drid, con bancarelle curate da un gruppo didame dell’Ordine o parenti di Cavalieri, cosìcome da persone vicine, simpatizzanti, cheappoggiano il lavoro che si realizza nella TerraSanta, hanno fatto conseguire un buon risul-tato.

pranzo di gala nella sede dell’ambasciatad’Italia a Helsinki. Gli “incontri in casa” (ho-me seminars), organizzati a turno da ciascuncavaliere e dama, hanno offerto l’opportunitàdi discutere e di approfondire le ragioni diappartenenza all’Ordine e gli adempimenti ri-

Foto ricordo dellacerimonia di

investitura,celebrata

dall’Assessoredell’Ordine,arcivescovo

Giuseppe DeAndrea, e alla

quale hapresenziato (in

alto, il primo dasinistra) il

GovernatoreGenerale Agostino

Borromeo.

chiesti ai suoi membri.La cerimonia di investitura è avvenuta dal

3 al 5 giugno, in piena estate finlandese, conun sole radioso e gli alberi splendenti di ver-de. Sono stati presenti l’Assessore dell’Ordi-ne, arcivescovo Giuseppe De Andrea, e il Go-vernatore Generale Agostino Borromeo. Inapertura, all’Università di Helsinki, si è svoltoun incontro interreligioso sul tema “L’ereditàvivente dei cristiani in Israele e in Palestina:un inciampo o una missione di pace?”. Allarelazione dell’arcivescovo De Andrea sono se-guiti gli interventi dell’imam Walid Hammoude del signor Rony Smolar, esponenti rispetti-vamente delle comunità musulmana edebraica, e dell’ambasciatore Ilari Rantakariche ha esposto le vedute della Chiesa lutera-na. L’evento ha avuto un grande successo peraver riunito rappresentanti di diverse confes-sioni e aver consentito di approfondire gliaspetti della situazione in Terra Santa. L’inve-stitura nella cattedrale di San Enrico di seinuovi membri dell’Ordine – due cavalieri, duedame e due ecclesiastici – è stata presiedutadall’arcivescovo De Andrea e dal concele-

brante Gran Priore della Luogotenenza, il ve-scovo di Helsinki Teemu Sippo SCJ. Il pranzodi gala nella National Hall, alla periferia dellacittà, ha avuto come principale oratore il Go-vernatore Generale.

In novembre un gruppo di tredici cavalieri,dame e loro amici hanno compiuto un pelle-grinaggio a Roma, e da qui ad Assisi, Cascia,Subiaco – legate alla vita di grandi santi – e aCastelgandolfo, residenza estiva dei Pontefici.A Roma il gruppo è stato ospitato a Villa Au-relia, nella casa madre della Congregazionedei Sacerdoti del Sacro Cuore (dall’ultimopiano dell’edificio ha goduto della memorabi-le veduta dei tetti e della cupole della città) enegli ultimi giorni si è recato a Palazzo dellaRovere, sede del Gran Magistero dell’Ordine,ove è stato accolto dall’arcivescovo De An-drea. Interessante la visita agli artistici salonie la conversazione sul pellegrinaggio, la situa-zione in Medio Oriente e il sostegno dell’Ordi-ne alle attività della Chiesa di Terra Santa. In-fine il gruppo ha avuto l’opportunità di visita-re i Musei Vaticani e di ammirarvi i tesorid’arte che custodiscono.

70

dalle luogotenenze

I pellegrini accolti a Roma dall’Assessore dell’Ordine, l’arcivescovo Giuseppe De Andrea, sostano in un salone delpalazzo della Rovere, sede del Gran Magistero, dinanzi alla statua di San Pio X

71

dalle luogotenenze

La decisione del Gran Maestro cardinaleJohn P. Foley di nominare Vice Governatore

Generale dell’Ordine il nostro confratello eluogotenente d’Onore Giorgio Moroni Stam-

pa, a far data dal 1° gennaio 2011, ha ralle-grato tutti i membri della Luogotenenza: maiun così prestigioso incarico era stato confida-to ad uno svizzero. In passato monsignor Al-bert Oesch era stato membro della Consultae responsabile per le nazioni di lingua tede-sca. Al confratello è stato espresso il più vivoe fraterno augurio, accompagnato dalla pre-ghiera, perché, con la benedizione di Dio,possa impegnarsi in questo nuovo servizio.

L’investitura organizzata dalla sezione Solo-thurn dal 27 al 29 maggio ha richiamato imembri della Luogotenenza in questa prezio-sa città barocca sul fiume Aare. Il luogote-nente Jean-Pierre de Glutz-Ruchti vi ha accol-to più di 200 partecipanti, non solo cavalierie dame svizzeri ma anche numerosi invitatidella città, della nazione e dall’estero, e traquesti membri dell’Ordine venuti da Italia,Olanda, Spagna, Francia, Austria e Germania,e delegazioni dell’Ordine di Malta. La Veglia

SVIZZERA

Auguri speciali al Vice Governatore GeneraleMai un così prestigioso incarico era stato confidato a un membro della Luogotenenza.Folto e significativo pellegrinaggio di dieci giorni in Terra Santa

Il Vice GovernatoreGenerale avvocato

Giorgio MoroniStampa.

A DESTRA: l’ingressocon le guardie svizzere

alla cerimonia diinvestitura nella chiesa

di Santa Maria.

nella chiesa dei Gesuiti, al centro della cittàvecchia, ha introdotto il giorno successivo alcapitolo e alla solenne investitura nella chie-sa di Santa Maria. La sera i membri dell’Ordi-ne, le personalità e gli ospiti si sono riunitiper la cena in una villa campestre; qui il sin-daco di Solothurn ha presentato, tra gli altri,Ans Rednerpult che ha evocato l’interessantestoria della città. Le cerimonie hanno avutodomenica mattina una degna conclusionenel santuario di Oberdorf, grazie anche adun’altra splendida giornata estiva.

Dal 15 al 18 settembre 2011 il vescovoWilliam Shomali, ausiliare del Patriarca Lati-no di Gerusalemme ha compiuto una visitaufficiale a Lugano (Canton Ticino). Organizza-ta dalla sezione Svizzera Italiana, è stata se-gnata da una conferenza, da un ricevimentoufficiale con i membri dell’Ordine e da unpranzo di gala in suo onore.

Il pellegrinaggio al Sepolcro di Nostro Si-gnore e agli altri luoghi santi, organizzato dal-la Luogotenenza e svoltosi per dieci giorni nel

mese di ottobre, ha costituito anche un attodi solidarietà verso i nostri fratelli e sorelle diTerra Santa. I partecipanti, quasi 70, hannoviaggiato su due pullman nei quali le spiega-zioni sono state date rispettivamente in tede-sco e in francese – la scelta era facoltativa –ma di tanto in tanto è stato possibile ascol-tarle in ladino o in italiano.

Nel primo giorno cavalieri e dame sonostati a Betlemme, ove hanno pregato nellaBasilica della Natività e visitato le istituzioniche hanno ottenuto per vari progetti i finan-ziamenti della Luogotenenza; in particolare alCaritas Baby Hospital dove, mentre era inpiena attività, hanno potuto rendersi contodei preziosi servizi alla comunità locale. Re-candosi poi a Beit Sahur, a Jifna, e a Taybeh-Ramallah oltre che rendersi conto delle rea-lizzazioni di altri progetti finanziati dalla Luo-gotenenza, hanno potuto intrattenersi con pa-recchi cristiani e avere una diretta conoscen-za delle difficoltà e dei problemi quotidianiche affrontano. Dopo le visite ai luoghi santi

72

dalle luogotenenze

I pellegrini a Gerusalemme sulla scalinata d’ingresso al Patriarcato Latino. I due “kawwas”, ai lati, nel costumedell’epoca ottomana.

73

dalle luogotenenze

della Galilea e del lago di Tiberiade, attraver-sata la valle del Giordano sono giunti a Geru-salemme per restarvi tre giorni. Uno dei mo-menti salienti è stato il solenne ingresso pro-cessionale nella Basilica del Santo Sepolcro:cavalieri e dame, in mantello, dalla sede delPatriarcato Latino sono stati scortati da dueguardie nella caratteristica divisa orientaleche, battendo sul selciato i loro bastoni, han-no aperto la strada attraverso i vicoli stretti eaffollati del bazar. Dopo l’adorazione sul Gol-gota della Crocifissione di Gesù, sono passatinell’Anastasi per accostarsi al Santo Sepol-cro che hanno potuto toccare e baciare. So-no poi tornati al Patriarcato, con gli animicolmi di emozioni, scortati ancora dalle dueguardie.

E l’indomani cavalieri e dame vi si sono re-cati di nuovo per un incontro ufficiale. Nellachiesa concattedrale, dopo l’ingresso solen-ne, il vescovo ausiliare Shomali ha dato loroil benvenuto a nome del Patriarca Fouad Twale il luogotenente Jean-Pierre de Glutzi haespresso il ringraziamento dei presenti e re-cato il saluto di tutta Luogotenenza. Conclusala preghiera con il canto del Laudate omnesgentes, il vescovo ha appuntato la Conchigliadel pellegrino sul mantello dei membri del-l’Ordine venuti per la prima volta a Gerusa-lemme. Nell’ultimo giorno hanno assistito congioia, nella chiesa di Santo Stefano presso laScuola Biblica, al concerto organizzato dal-

l’Istituto francescano Magnificat, offerto dalluogotenente con il contributo della dama Vé-ronique Nebel. Tutti i valenti esecutori, giovanisolisti e membri del coro della Custodia diTerra Santa, sono stati molto e a lungo ap-plauditi. Con grande sorpresa e compiaci-mento è stato eseguita, in prima assoluta, laversione musicale della Preghiera del Cava-liere dell’Ordine, opera di un compositore illu-stre, padre Armando Pierucci OFM, organistadel Santo Sepolcro e fondatore e direttoredel Magnificat.

Il pellegrinaggio si è concluso con la cele-brazione della Messa nella basilica del Get-semani e, nel vicino cimitero, con la solennedeposizione di fiori sulla tomba del fondatoree primo Gran Priore della Luogotenenza sviz-zera, monsignor Albert Oesch di San Gallo.

Numerosi sono stati gli eventi che hannocostellato un’intensa vita sociale e spiritualenelle tre sezioni della Luogotenenza. Fra l’al-tro l’annuale riflessione, organizzata dalla se-zione di lingua tedesca, è stata animata dalpriore della delegazione di Waldstätte, HaraldEichhorn; la sezione della Svizzera Romandaha effettuato il suo ritiro spirituale nell’abba-zia di Hauterive; quella della Svizzera Italianaha organizzato i suoi giorni di riflessione ecelebrazioni di Avvento a Breganzona. Lacommemorazione di confratelli e consorelledefunti si è svolta nel convento di Beromün-ster.

Il vescovo Gran PriorePier Giacomo Grampa, il

luogotenente Jean-Pierrede Glutz-Ruchti, e padre

Jean-Michel Poffet OP.

Fra le diverse attività svolte nel corso del-l’anno, oltre alle “Giornate dell’Ordine”, ri-

cordiamo il ritiro spirituale che ha riunito perdue giorni, dal 15 al 17 aprile, al TrainingCenter Marielund, i membri della Luogote-nenza sotto la guida di padre Fredrik Ema-nuelson OMI, coadiutore del Gran Priore. Unaparte del ritiro è stata organizzata in collabo-razione con la Scandinavian Association delSovrano Militare Ordine di Malta, il cui presi-dente, il principe Andreas von und zu Lie-chtenstein, ha tenuto una conferenza sullequalità morali di cavalieri e dame.

Parecchi membri della Luogotenenza han-no compiuto il pellegrinaggio in Terra Santa:va sottolineato che finora, dato il loro esiguonumero, erano soliti associarsi ai pellegrinag-gi di altre luogotenenze.

E quest’anno è stato edito il quarto nume-ro della rivista Acta Locumtenentiae Sveciae.

Ha riunito articoli sulla città palestinese diAboud e sulla situazione dei cristiani in diffe-renti paesi del Medio Oriente, scritti dal luo-gotenente Carl Falck; il testo della conferenzadel cardinale Gianfranco Ravasi in occasionedella riunione a Roma della Consulta dell’Or-dine; le riflessioni del confratello StefanAhrenstedt sull’ultimo ritiro spirituale dellaLuogotenenza, un resoconto sulla investitura2010, ed infine due studi: del confratello Da-vor Zovko sulla storia e sull’opera umanitariadegli Ordini cavallereschi in Svezia; e del pro-fessore Douglas Brommesson, docente al-l’Università di Lund sulla storia delle relazionidiplomatiche tra il regno di Svezia e la SantaSede.

Evento principale dell’anno è stata la fe-sta, il 29 ottobre, di Nostra Signora Regina diPalestina. La celebrazione ha avuto inizio conla Santa Messa nella cattedrale di San Enrico

di Stoccolma ed è continuata con dueconferenze: dei confratelli Tord For-nberg, illustre docente di esegesi delNuovo Testamento all’università di Upp-sala ed Edwuard Blom, presentatore diuna famosa trasmissione della Televisio-ne svedese. Tra gli ospiti, il Nunzio Apo-stolico in Scandinavia, arcivescovo EmilPaul Tscherring, rappresentanti dell’Or-dine di Malta e numerosi amici del no-stro Ordine, persone che in vari modi losostengono. A conclusione, un pranzo inuna dipendenza della Cattedrale.

Nel corso della celebrazione sonostate consegnate, per la prima volta inSvezia, onorificenze del nostro Ordine adue personalità che hanno dato un si-gnificativo apporto alla Luogotenenzafin dai suoi primi passi, nel 2003: il rev.Johnny Hagberg, decano della Chiesaluterana svedese, uno dei più prolificieditori del paese, e Jonas Arnell, il piùnoto esperto sugli Ordini cavallereschiin Svezia e consigliere politico per i De-mocratici cristiani nel Parlamento sve-dese.

74

dalle luogotenenze

Da sinistra: il rev. Johnny Hagberg, decano della Chiesaluterana, il luogotenente Carl Falk e il prof. Jonas Arnell.

SVEZIA

A due illustri personalità onorificenze dell’Ordine

75

dalle luogotenenze

Un anno straordinario per la Luogotenenza,segnato da due eventi, il primo dei quali

memorabile: in agosto il nostro Gran Priore,in carica da appena dieci mesi, è stato nomi-nato dal Santo Padre Pro-Gran Maestro del-l’Ordine e preconizzato quindi cardinale. Si-gnificativo poi il trasferimento della sede del-la Luogotenenza presso il Monastero france-scano della Terra Santa a Washington DC.

L’arcivescovo Edwin F. O’Brien, pur per unbreve periodo, è stato un entusiastico GranPriore, stimolando in cavalieri e dame la con-sapevolezza di essere membri dell’Ordine e illoro appassionato interesse per le attivitàdella Luogotenenza a sostegno di persone eluoghi di Terra Santa. Fin dall’inizio ha insisti-to sulla necessità di un loro totale impegnonella Nuova Evangelizzazione, in tutti i suoiaspetti. Per questo la Luogotenenza ha pro-mosso un programma di formazione direttodal suo primo consigliere, monsignor Jere-miah F. Kenney. E, anche nel nuovo incarico diPro Gran Maestro, si è dedicato a promuove-re nell’Ordine, su scala internazionale, l’impe-gno per la Nuova Evangelizzazione.

Il trasferimento della sede della Luogote-

ni, precisamente 12 ad Atlanta, sette a Char-leston e sei a Savannah.

Atlanta ospiterà la nostra prossima riunio-ne e la cerimonia di investitura, a cura delladirezione della locale sezione e del parrocodella chiesa dello Spirito Santo, nostro fer-vente confratello. L’ultima cerimonia di inve-stitura si è svolta a New Orleans e così pure,in grande albergo, l’annuale riunione dellaLuogotenenza alla quale hanno partecipa-to circa cinquecento cavalieri e dame. Con-

USA - MIDDLE ATLANTIC

Memorabile evento: il Gran Priore Edwin F. O’Briennominato Gran Maestro

nenza a Washington DC consente di collabo-rare strettamente con i Frati Minori francesca-ni per un arricchimento spirituale dei membridell’Ordine e di condividere l’interesse reci-proco per la presenza cristiana in Terra Santa.Durante l’anno la Luogotenenza ha organizza-to la Messa solenne per il conferimento deidiplomi nella bellissima chiesa del Monaste-ro e si è associata alla celebrazione dellaMessa di suffragio per il Nunzio Apostoliconegli Stati Uniti, arcivescovo Pietro Sambi,deceduto a Washington. Nella stessa chiesacavalieri e dame si sono riuniti nell’Avventoper il Recollection Day.

L’incontro annuale e le cerimonie di inve-stitura – Veglia d’armi e Messa solenne – sisono svolte a Washington nella cattedrale diSan Matteo Apostolo e hanno avuto il privile-gio di essere presiedute dal Pro-Gran Mae-stro: i nuovi ammessi nell’Ordine sono stativentisei tra cavalieri e dame, venticinque lepromozioni. La generosità dei membri dellaLuogotenenza ha consentito una consistenteofferta di fine anno al progetto del PatriarcatoLatino di Gerusalemme per la nuova scuoladi Rameh.

Con gioia la Luogotenenza constata il cre-scente numero di nuovi membri dell’Ordi-

ne che risiedono in zone tradizionalmenteprotestanti, molti dei quali si sono convertitial cattolicesimo. Due riunioni della Luogote-nenza si sono svolte ad Atlanta (Georgia),una a Savannah, (sempre in Georgia), eduna a Charleston (Carolina del Sud) e si ènotato con soddisfazione che non solo pa-recchi dei nuovi membri sono di queste cittàma che in esse sono maturate nuove adesio-

USA - SOUTH EASTERN

Nuovi membri da zone tradizionalmente protestanti

cordi testimonianze attestano un grande suc-cesso.

Nel corso dell’anno anche le altre sezionidella Luogotenenza hanno continuato a svol-gere varie attività nell’ambito delle rispettivediocesi; in particolare, per consuetudine, i lo-ro Ordinari celebrano due Messe ogni anno,

Università di Madaba, con un’offerta di circa60 mila dollari.

È sempre intensa la partecipazione di Ca-valieri e Dame ai pellegrinaggi in Terra Santa:quello di ottobre, che ha toccato anche Ro-ma, è stato guidato dal confratello monsignor

John R. Gaydos, vescovodi Jefferson City, Missouri;un altro folto pellegrinag-gio è stato diretto dalconfratello monsignor Sa-muel J. Aquila vescovo diFargo, North Dakota.

Ed è in continua cre-scita il numero di membridella Luogotenenza ade-renti alla sua Legal So-ciety, ovvero al gruppoche riunisce quanti han-no disposto dei lasciti odei legati testamentari afavore dell ’Ordine per

l’attuazione delle sue finalità. Inoltre cavalierie dame hanno partecipato con fervore aSante Messe e ad altre iniziative di crescitaspirituale, sia programmate nelle loro aree,sia di carattere diocesano in festività e spe-ciali ricorrenze, come l’ordinazione di nuovisacerdoti.

76

dalle luogotenenze

in occasione di festività dell’Ordine, e ad es-se segue una riunione conviviale. Inoltrele Sezioni sono diligenti nel partecipare al-le onoranze funebri dei confratelli chiamatialla Casa del Padre e nell’adempiere, conpiena disponibilità, ai compiti richiesti dagliOrdinari.

Il Gran Priore dell’Ordine Fouad Twal, Patriar-ca Latino di Gerusalemme, ha onorato con

la sua presenza l’annuale riunione di cavalierie dame della Luogotenenza svoltasi in set-tembre a Sioux Falls, South Dakota, con lapartecipazione di circa 600 confratelli. Egliha peraltro presieduto,insieme con il Gran Prio-re della Luogotenenza,l’arcivescovo Joseph F.Naumann, la cerimoniadi investitura di sei nuovimembri nel corso dellaquale è stata annuncia-ta la promozione di ran-go di altri ottantuno.

Degli impegni di vitaspirituale, della situazio-ne dei cristiani in TerraSanta e dei programmidi attività a loro soste-gno hanno par lato inquesta occasione il patriarca Twal e quattroaltri confratelli: il vescovo di Sioux Falls PaulJ. Swain, il Gran Priore Naumann, l’arcivesco-vo di St. Louis Robert J. Carlson e padre Da-vid Carroll. Pronta la rispondenza all’appellodel luogotenente Donald Drake per sostenerele iniziative del Patriarca a favore della nuova

USA - NORTHERN

Da Sioux Falls un impegno rinnovatoper la Terra Santa

Il Patriarca Fouad Twal

77

Heinrich DICKMANN / Paul Theodor OLDENKOTT

(Hg.), Erbe und Aufgabe – Der Ritterorden vom HeiligenGrab zu Jerusalem, Bonifatius, Paderborn 2009, 386pp., Euro 39,00

Questo libro è più di una raccolta di documenti: attra-verso undici diversi articoli l’Ordine Equestre del San-

to Sepolcro di Gerusalemme viene descritto nelle sue finali-tà, nella sua storia, nelle sue responsabilità verso i cristianiin Terra Santa e nel suo impegno sociale. Ma pure vi si puòravvisare il desiderio degli autori di rafforzare nei membridell’Ordine l’entusiasmo per i compiti liberamente assunti,e di sensibilizzare tutti gli altri lettori verso tali compiti cheper i membri dell’Ordine costituiscono un impegno.

Il volume è stato editato in occasione del 75° anniversa-rio della fondazione della Luogotenenza della Germania. Iltitolo è volutamente identico a quello del lavoro di Johan-nes Binkowski, pubblicato nel 1981, allo scopo sia di riscri-vere gli sviluppi all’interno dell’Ordine che di metterne in evidenza l’espansione, finalizzata pe-raltro alla salvaguardia dell’eredità del passato. Il Gran Priore, cardinale Reinhard Marx, arcive-scovo di Monaco e Freising, descrive, dal punto di vista ecclesiale, l’impegno sociale dei mem-bri dell’Ordine e il loro apporto alla spiritualità, mentre Wendelin Knoch tratta della spirituali-tà specifica dell’Ordine, elemento costitutivo e irrinunciabile dell’istituzione. I “mass media co-me opportunità” è il tema affrontato da Martin Lohmann, nel momento in cui l’Ordine si pre-senta al pubblico illustrando la sua spiritualità e le sue finalità. Matthias Kopp offre una testi-monianza degli uomini e delle donne di Terra Santa e specialmente della città di Gerusalemme,descrivendo i vari tentativi intrapresi a favore della pace, tema strettamente legato alla storiadella Chiesa cattolica in Terra Santa e nei Territori autonomi palestinesi. Del Santo Sepolcro edegli edifici annessi si occupa Manfred Günther Plachetka. Le sue riflessioni sulla loro storiacentenaria spazia nell’ambito storico-artistico, sociale e religioso. Detlef Brümmer riflette inve-ce sull’eredità, ricca di tradizioni, che l’Ordine ha il compito di preservare in Terra Santa. Egliracconta cosa è stato realizzato dall’Ordine nel suo insieme e quale parte è stata intrapresa dallaLuogotenenza di Germania. Il bene comune rappresentato dalle attività sociali nell’ambito pro-prio dell’Ordine è il tema del contributo sviluppato da Heinrich Kürpick. Egli espone anche lelinee di massima per il rinnovamento dell’Ordine in vista del Terzo Millennio riprendendo isuoi principi fondamentali, ampliandoli e approfondendoli.

Heinz Malangré, raccontando la sua lunga esperienza di membro dell’Ordine, spiega comequesta appartenenza si colloca nella società, cosa ci si aspetta da essa ed infine com’è organizza-ta la vita delle delegazioni, sezioni e della Luogotenenza. Alla storia della Luogotenenza dellaGermania, alla sua evoluzione e alle personalità che ne hanno determinato lo sviluppo, sonodedicati i contributi di Hermann Josef Scheidigen (“la Luogotenenza come Ordine equestre ec-clesiale”), di Gottfried Wolff (“lo sviluppo impresso dai Luogotenenti alla Luogotenenza”) e diVolker de Vry (“i Gran Priori della Luogotenenza”).

Il libro è quindi una combinazione riuscita degli elementi fondamentali dell’Ordine, che il-lustrano e chiariscono meglio i compiti di ogni suo membro. e della sua eredità da salvaguarda-re. Non lo si deve affrontare per intero, seguendo cioè un’unica lettura interpretativa; piuttostova cercata una modalità per apprenderne sinteticamente, e da un punto di vista attuale, le sin-gole tematiche.

recensioni

78

Umberto LORENZETTI e Cristina BELLI

MONTANARI, L’Ordine Equestre del SantoSepolcro di Gerusalemme – Tradizione erinnovamento all’alba del Terzo Millennio,Edizione a tiratura limitata per iniziativadegli Autori, Fano 2011, 185 pp.

È uno studio approfondito sull’Ordine con-dotto con grande impegno nella ricerca

delle fonti (testimoniato fra l’altro da un appa-rato di oltre 400 note e citazioni bibliografi-che) e nell’equilibrata e sempre chiara esposi-zione. Ma anche uno studio che, vivificatodall’amore per l’istituzione, della quale gli Au-tori sono membri, ne fa comprendere la “realeportata” in un tempo, come l’attuale in cui –scrivono nella prefazione – la “cosiddetta civil-tà dell’immagine tende talvolta a far percepiregli aspetti esteriori e superficiali, senza coglier-ne il significato profondo”. In effetti l’operaesalta “la profonda dignità morale” dell’Ordi-ne e ne illustra compiutamente la missioneche persegue e i valori che vi sono sottesi”.

Il primo capitolo sulle origini (“tra mito e storia”) dell’Ordine merita uno specialericonoscimento per l’obiettiva presentazione delle fonti e l’accreditamento degli stu-di più recenti, specie degli atti del convegno Militia Sancti Sepulcri. Idea e istituzioniche si svolse nel 1996, a iniziativa del Gran Magistero presso la Pontificia Universitàdel Laterano. Nel secondo capitolo, sulla “realtà odierna” (finalità, struttura, sedistoriche, ecc.), spiccano le riflessioni sul “essere cavalieri alle soglie del terzo Millen-nio” e sulla “scelta di vita” segnata dall’investitura a membri dell’Ordine. Illustran-do, quindi, la spiritualità dell’istituzione, sono ben evidenziate la raccolta di preghie-re, la presentazione dei luoghi di pellegrinaggio, dei Santi e Beati delle indulgenze edei privilegi. Al quarto capitolo, di esauriente esposizione e chiara spiegazione delcerimoniale (e di insegne, decorazioni, vessilli, abbigliamento, gerarchie, preceden-ze) fa seguito un’appendice con una raccolta ricchissima di fonti storiche (soprattut-to di documenti pontifici) e lo Statuto dell’Ordine in vigore.

Gli Autori hanno dedicato la loro opera in primo luogo ai membri dell’Ordine“quale sintetico compendio di ciò che costituisce la coscienza identitaria”; quindiagli aspiranti membri, in preparazione al loro ingresso nel sodalizio; infine a tutticoloro che desiderano meglio conoscerlo. E in effetti da essa emerge, come nell’au-spicio – e nelle presentazioni ufficiali patrocinate dalla luogotenenza per l’Italia Cen-trale Appennica e dalla sezione Marche – quel “significato profondo della Croce chedistingue cavalieri e dame e della loro fede viva in Cristo, testimoniata dalla disponi-bilità personale al sacrificio per i fratelli cristiani di Terra Santa”. E all’“insostituibileruolo caritativo” a sostegno loro e del Patriarcato Latino di Gerusalemme è devolutol’intero ricavato della diffusione del volume. (g.m.)

recensioni

79

ARGENTINALUGARTENENCIAAv. 25 de Mayo 267 - 8º1385 BUENOS AIRES - Argentina

AUSTRALIA NEW SOUTH WALESLIEUTENANCY8 Yale CloseNORTH ROCKS - NSW 2151 -Australia

AUSTRALIA QUEENSLANDLIEUTENANCY90 Henderson St. BULIMBA /BRISBANE –Queensland - Australia 4171

AUSTRALIA - SOUTHAUSTRALIALIEUTENANCY21 Gertrude StreetMAGILL - SA - 5072 - Australia

AUSTRALIA VICTORIALIEUTENANCY2 Blanche CourtDONCASTER EAST Vic 3109 -Australia

AUSTRALIA - WESTERNAUSTRALIALIEUTENANCYP.O. BOX 733NEDLANDS - WA 6909 - Australia

BELGIQUELIEUTENANCEDamhertenlaan, 5B - 1950 KRAAINEM - Belgique

BRASIL - RIO DE JANEIROLUGAR-TENENCIAAv. Rui Barbosa, 664/ apt. 502,Bloco B - Flamengo CEP 22.250-022 RIO DEJANEIRO - RJ - Brasil

BRASIL - SÃO PAULOLUGAR-TENENCIABanco Luso Brasileiro S/ASA Av. Cidade Jardim, 400 - 22°Andar - SÃO PAULO - Brasil

BRASIL - SÃO SALVADOR DABAHIADELEGAÇÃO MAGISTRALMosteiro de São Bento da BahiaC.P. 113840001-970 SALVADOR, BA - Brasile

CANADA-ATLANTICLIEUTENANCYVilla Madonna Retreat House12 Villa Dr.LITTLE BRAS D’OR, NS- CanadaB1Y 2X1

CANADA-MONTRÉALLIEUTENANCE4399 King Edward AvenueMONTREAL - QC - H4B2H4 -Canada

CANADA-QUÉBECLIEUTENANCE69B rue Saint-Louis, suite 306LÉVIS, QC G6V 4G2 - Canada

CANADA - TORONTOLIEUTENANCY505 Oxbow RoadWATERLOO, ON - N2K 1Y5 -Canada

CANADA - VANCOUVERLIEUTENANCY3952 Westridge Ave.WEST VANCOUVER, BC V7V3H7 - Canada

COLOMBIALUGARTENENCIACalle 125 n° 70D – 4111001 BOGOTÁ D.C. - Colombia

DEUTSCHLANDSTATTHALTEREISteinfelder Gasse 17D - 50679 KÖLN - Deutschland

ENGLAND AND WALESLIEUTENANCY68 Goldington AvenueGB - BEDFORD MK40 3DA -United Kingdom

ESPAÑA OCCIDENTALLUGARTENENCIAC/ Alonso Heredia, 5- 1° A E - 28028 MADRID -España

ESPAÑA ORIENTALLUGARTENENCIARivadeneyra, 3E - 08002 BARCELONA -España

FEDERAZIONE RUSSAMAGISTRAL DELEGATIONShosse Entuziastov 21 post box 39 111024 MOSCOW -Russia

FRANCELIEUTENANCE112 ter, avenue de SuffrenF - 75015 - PARIS - France

GIBRALTARMAGISTRAL DELEGATIONCloister Building, 6/8 Market LaneP.O. Box 554 - Gibraltar

GUAMMAGISTRAL DELEGATIONDulce Nombre de Maria Cathedral-Basilica (Chapel of St. Therese)207 Archbishop Flores StreetHAGATNA, Guam USA 96910

IRELANDLIEUTENANCY“Bye Ways”, 27 Old Galgorm RoadBALLYMENA - Co. Aantrim BT411Al - Northern Ireland

ITALIA CENTRALE LUOGOTENENZAPiazza S. Onofrio al Gianicolo, 2I - 00165 ROMA - Italia

ITALIA CENTRALEAPPENNINICALUOGOTENENZAVia dei Servi, 34I - 50122 FIRENZE -Italia

LE LUOGOTENENZE NEL MONDO

GRAN MAGISTERO00120 CITTÀ DEL VATICANO

[email protected]

80

ITALIA MERIDIONALEADRIATICALUOGOTENENZAVia Argiro, 8I - 70122 BARI - Italia

ITALIA MERIDIONALETIRRENICALUOGOTENENZAVia Capodimonte, 13I - 80136 NAPOLI - Italia

ITALIA SARDEGNALUOGOTENENZAVia Roma, 69I - 09124 CAGLIARI - Italia

ITALIA SETTENTRIONALELUOGOTENENZAVia San Barnaba, 46I - 20122 MILANO - Italia

ITALIA SICILIALUOGOTENENZAVia Gabriele D’Annunzio, 38I - 90144 PALERMO - Italia

LUXEMBOURG (GRANDDUCHÉ DE)LIEUTENANCE21, rue CentsL - 1319 Luxembourg

MAGYARORSZAG - HUNGARIAHELYTARTÓSÁGSzent Istvan TarsulatVeress Pálné u. 24.H - 1053 BUDAPEST -Magyarország

MALTALIEUTENANCY“La Dorada”Triq il-MigbedSwiegi, St. Andrew’sSWO – 3240 - Malta

MEXICOLUGARTENENCIAMontanas Rocallosas Ote. Num. 416LOMAS DE CHAPULTEPEC -Mexico D.F. 11000

NEDERLANDLANDSCOMMANDERIJENEDERLANDHouthemerweg, 33 NL - 6231 KS MEERSSEN -Nederland

NORGEMAGISTRAL DELEGATIONVon der Lippes gt 17N - 0454 OSLO - Norge

ÖSTERREICHSTATTHALTEREIDr. Oscar-Schmid-Gasse 1A - 2763 - PERNITZ - Österreich

PHILIPPINESLIEUTENANCYPlanters Development Bank3/F, Plantersbank Building314 Sen. Gil Puyat AvenueMAKATI CITY 1200 -Philippines

POLSKAZWIERZCHNICTWOUl. Kretonowa 18 m 2PL - 02-835 - WARSZAWA 31 -Polska

PORTUGALLUGAR-TENENCIARua do Alecrim, 72, R/C DT.°P - 1200-018 LISBOA - Portugal

PRINCIPAUTÉ DE MONACOLIEUTENANCE10, rue de BosioMC - 98000 – MONACO -Principauté de Monaco

PUERTO RICOLUGARTENENCIA1320 Costa Caribe Resort VillasPONCE, PR 00716 - Puerto Rico

SUISSELIEUTENANCELe Ménestrel – Avenue des Alpes,10/ACH - 1006 LAUSANNE - Suisse

SCOTLANDLIEUTENANCY4 South Deanpark AvenueBothwellGLASGOW G71 8HG - Scotland

SLOVENIJANAMESTNI·TVOc/o Îupnijski urad sv. NikolajaDolniãarjeva 1SI - 1000 LJUBLJANA - Slovenija

SOUTHERN AFRICAMAGISTRAL DELEGATION105, Chamonix Marmion Road ORANJEZICHT - CAPE TOWN8005 - South Africa

SUOMI FINLANDKÄSKYNHALTIJAKUNTASiltatie 3 A 1400140 HELSINKI - SUOMI -Finland

SVERIGE - SWEDENSTÅTHÅLLERIETAstrakangatan 4, 12 trSE - 165 52 HÄSSELBY - Sweden

TAIWANLIEUTENANCYSuite 1710, No. 333 Keeling Road,Sec. 1TAIPEI 110 - Taiwan

USA EASTERNLIEUTENANCY1011 First Avenue - 7th FloorNEW YORK, NY 10022 - USA

USA MIDDLE ATLANTICLIEUTENANCY4123 North Richmond StreetARLINGTON, VA, 22207- 4814 -USA

USA NORTH CENTRALLIEUTENANCY939 Longmeadow CourtLAKE BARRINGTON, IL 60010 -USA

USA NORTHEASTERNLIEUTENANCY340 Main Street, Suite 906WORCESTER, MA 01608 - USA

USA NORTHWESTERNLIEUTENANCYOne Peter Yorke WaySAN FRANCISCO, CA. 94109 -USA

USA NORTHERNLIEUTENANCY848 Drakes Dream DriveGRAVOIS MILLS, MO 65037 -USAKANSAS CITY, KS 66109 - USA

USA SOUTHEASTERN LIEUTENANCY2955 Ridgelake Drive, Suite 205METAIRIE, LA 70002 - USA

USA SOUTHWESTERNLIEUTENANCY2001 Kirby Drive, Suite 902HOUSTON, TX 77019 - USA

USA WESTERNLIEUTENANCY5194 Edgeworth Rd.SAN DIEGO, CA 92109 - USA

VENEZUELALUGARTENENCIAAvenida Los Pinos Quinta n° 45Urbanización la Florida (abitacion)CARACAS – República Bolivarianade Venezuela