Italia Reale Ottobre 2012

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A cura dell’Alleanza Monarchica - Casella Postale n. 1 - 10121 Torino Centro - C.C.P. n. 30180103 (Codice IBAN: IT 74 V 07601 01000 000030180103 - Codice BIC: BPPIITRRXXX) - Poste Italiane Spedizione in a.p. - 70% - D.C. - D.C.I. - Torino - N. 9/2012- In caso di mancato recapito rinviare all’Uff. C.M.P. Torino Nord per la restituzione al mittente, che si impegna a corrispondere il diritto fisso dovuto. Mensile di politica, cultura e informazione TAXE PERÇUE Tassa riscossa TORINO - C.M.P. ANNO XLVI - n. 9 Ottobre 2012 ROMA: SABATO 13 OTTOBRE a pag. 2 RE UMBERTO II a pag. 3 POZZUOLO DEL FRIULI a pag. 10 EL ALAMEIN a pag. 11 C ontrariamente al so- lito il periodo feriale è stato contrassegnato da una serie di novità impre- viste. In particolare il pre- teso “scandalo” delle intercettazioni delle tele- fonate intercorse tra il presidente della repub- blica Giorgio Napolitano e l’ex ministro Nicola Mancino, effettuate dalla procura della repubblica di Palermo sulla linea telefonica di quest’ultimo che era controllato in quanto sospettato di non aver detto al P.M. tutta la verità sulle trattative Sta- to-mafia intercorse negli anni ’90. Il capo dello Stato, non- ché a suo tempo capo della corrente cosiddet- ta migliorista del P.C.I., ha usato toni drammati- ci accusando i P.M. di Palermo di indebita ingerenza e addirittura di violazione delle pre- rogative e dei diritti del capo dello Stato, e si è rivolto all’uopo alla Cor- te Costituzionale chie- dendole un giudizio sol- lecito su questa vicenda. A questo punto è oppor- tuno ricordare le inter- cettazioni delle telefona- te tra l’allora presidente del consiglio Silvio Ber- lusconi e le ragazzuole che lo frequentavano nella villa di Arcore ed altrove. Allora il presi- dente della repubblica non soltanto evitò accu- ratamente di manifesta- re la propria contrarietà ma tenne un contegno del tutto passivo e silen- zioso, quasi che le inter- cettazioni dei colloqui del capo del governo di questa repubblica fosse- ro cosa normalissima ed usuale, ed anche l’accu- rata e fedele riproduzio- ne del loro contenuto sulla stampa e sui canali televisivi lo lasciò del tut- to indifferente. E allora sorge spontanea la domanda: perché le intercettazioni delle tele- fonate del presidente della repubblica rappre- sentano una grave inqua- lificabile violazione del- la Costituzione, mentre quelle del presidente del consiglio rientrano nel- la più assoluta e com- pleta normalità? La risposta è ovvia.Tutto quello che riguarda la sini- stra è cosa buona e giusta e pertanto i suoi pretesi diritti vanno tutelati e difesi a spada tratta, men- tre tutto quello che riguar- da il centro-destra va pub- blicato a suo detrimento tra lazzi e sghignazzi, e anzi va diffuso e propa- gandato anche all’estero, per affossare ancora di più questa povera Italia. Abbiamo qui l’ennesima dimostrazione della diffe- renza di valori tra Monar- chia e repubblica, tra il Re e il presidente di uno sta- to repubblicano. Il primo è veramente al di sopra delle parti ed ha il preci- so dovere di essere giusto ed imparziale, il secondo essendo uomo di parte (e che parte nella fattispecie, addirittura il vecchio PCI filosovietivo!) rimane quello che è, si atteggia a uomo “super partes” ma non lo è, e lascia che i mas- smedia oltraggino impu- nemente il capo del gover- no (che certamente è col- pevole quanto meno di leggerezza ed impruden- za) in quanto apparte- nente ad uno schiera- mento politico avverso. E non va dimenticato che proprio a causa del- la campagna scandalisti- ca scatenata contro di lui dalla macchina del fan- go creata dalla sinistra (della quale fanno parte anche i maggiori quoti- diani sedicenti indipen- denti) l’on. Berlusconi fu costretto a cedere la pre- sidenza del Consiglio al Prof. Mario Monti. Ma a parte la questione fondamentale circa la legittimità o meno delle intercettazioni nelle qua- li uno degli interlocutori al telefono sia un’alta cari- ca istituzionale (dal capo dello Stato, al capo del governo, al presidente di uno dei due rami del par- lamento, ecc.), nel caso in oggetto resta il problema relativo al contenuto del- le telefonate. Corrisponde a verità quanto sostenuto da taluni organi di stampa secondo i quali il sena- tore Mancino avrebbe chiesto al presidente del- la repubblica di interve- nire per bloccare o quan- to meno per influire sul- le indagini dei P.M. di Palermo e quale soprat- tutto sarebbe stata la risposta di Napolitano, oppure si sarebbe trat- tato (cosa difficile da cre- dere) di semplici chiac- chiere dal contenuto irri- levante? Nel primo caso si sarebbe trattato di un’inammissibile inter- ferenza nei confronti di un organo inquirente, tanto più grave perché compiuta da chi è al con- tempo presidente del Consiglio Superiore del- la Magistratura, nel secondo caso di innocue chiacchiere tra vecchi conoscenti. Vi è poi da aggiungere che le suddette indagini dei P.M. di Palermo avevano lo scopo di accertare se e quando vi furono trattati- ve tra lo Stato repubbli- cano e la mafia. Pare che inizialmente gli inquiren- ti avessero pensato che tali contatti fossero stati tenuti dall’on. Berlusco- ni, nella sua qualità di capo del governo per il tramite del senatore Del- l’Utri, poi però sarebbe stato accertato che ciò si sarebbe verificato con un governo di centrosinistra negli anni 1992-93. All’epoca erano rispetti- vamente presidente del consiglio l’on. Prodi e pre- sidente della repubblica il sen. Ciampi, mentre Ber- lusconi faceva soltanto l’industriale e Forza Italia era di là da venire. Ed ora parliamo del se- natore a vita Monti, l’uo- mo della grande finanza e dei risultati disastrosi del suo governo. Nonostante l’imposizione dell’IMU anche sulla pri- ma casa e l’aumento gene- ralizzato delle tasse la nostra situazione rispetto all’anno scorso è peggio- rata. Il Pil italiano che era 0,3 punti sotto la media europea, ora è distante 2,1 punti, aumentando la distanza dagli altri Stati di ben sette volte, il debito pubblico che era sotto il 120% è ora al 123%; l’in- flazione che era al 2,1% è salita al 3,6%; la disoccu- pazione che era all’8,1% è salita al 10,6% e quella giovanile al 35,3% (quoti- diano Libero dell’1/9/2012 - pag. 3). Inoltre l’attuale tassa- zione non si limita a col- pire il reddito ma incide spesso sul capitale pro- vocando di fatto l’impo- verimento degli Italiani costretti a ricorrere ai risparmi o addirittura ad alienare parte dei propri beni per fare fronte all’esosità del fisco. Purtroppo la speculazio- ne continua ad imperver- sare. La grande finanza arrischia somme enormi e può contare in caso di necessità sull’aiuto degli Stati che la soccorrono facendo ricorso ai soldi dei contribuenti. I singoli Stati si preoccupano del- lo “spread” cioè del con- fronto tra valori “nazio- nali” , ma in effetti stan- no perdendo le proprie specifiche caratteristiche di nazione a favore di enti e organismi supernazio- nali incontrollati ed incon- trollabili. Per quanto riguarda l’at- tività dei partiti, si appros- simano le elezioni per il rinnovo dell’amministra- Giancarlo Vittucci Righini PANORAMA POLITICO (segue a pag. 2)

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ITALIA REALE - mensile di politica, cultura e informazione

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A cura dell’Alleanza Monarchica - Casella Postale n. 1 - 10121Torino Centro - C.C.P. n. 30180103 (Codice IBAN: IT 74V 07601 01000 000030180103- Codice BIC: BPPIITRRXXX) - Poste Italiane Spedizione in a.p. - 70% - D.C. - D.C.I. - Torino - N. 9/2012- In caso di mancato recapitorinviare all’Uff. C.M.P. Torino Nord per la resti tuzione al mittente, che si impegna a corrispondere il dirit to fisso dovuto.

Mensile di politica, cultura e informazione

TAXE PERÇUETassa riscossaTORINO - C.M.P.

ANNO XLVI - n. 9Ottobre 2012

ROMA:SABATO13 OTTOBRE

a pag. 2

REUMBERTO II

a pag. 3

POZZUOLODEL FRIULI

a pag. 10

EL ALAMEIN

a pag. 11

Contrariamente al so-lito il periodo feriale

è stato contrassegnato dauna serie di novità impre-viste. In particolare il pre-teso “scandalo” delleintercettazioni delle tele-fonate intercorse tra ilpresidente della repub-blica Giorgio Napolitanoe l’ex ministro NicolaMancino, effettuate dallaprocura della repubblicadi Palermo sulla lineatelefonica di quest’ultimoche era controllato inquanto sospettato di nonaver detto al P.M. tutta laverità sulle trattative Sta-to-mafia intercorse neglianni ’90.

Il capo dello Stato, non-ché a suo tempo capodella corrente cosiddet-ta migliorista del P.C.I.,ha usato toni drammati-ci accusando i P.M. diPalermo di indebitaingerenza e addiritturadi violazione delle pre-rogative e dei diritti delcapo dello Stato, e si èrivolto all’uopo alla Cor-te Costituzionale chie-dendole un giudizio sol-lecito su questa vicenda.

A questo punto è oppor-tuno ricordare le inter-cettazioni delle telefona-te tra l’allora presidentedel consiglio Silvio Ber-lusconi e le ragazzuoleche lo frequentavanonella villa di Arcore edaltrove. Allora il presi-dente della repubblicanon soltanto evitò accu-ratamente di manifesta-re la propria contrarietàma tenne un contegnodel tutto passivo e silen-zioso, quasi che le inter-cettazioni dei colloquidel capo del governo diquesta repubblica fosse-ro cosa normalissima edusuale, ed anche l’accu-rata e fedele riproduzio-ne del loro contenutosulla stampa e sui canalitelevisivi lo lasciò del tut-to indifferente.

Eallora sorge spontaneala domanda: perché le

intercettazioni delle tele-fonate del presidentedella repubblica rappre-sentano una grave inqua-lificabile violazione del-la Costituzione, mentrequelle del presidente delconsiglio rientrano nel-la più assoluta e com-pleta normalità?

La risposta è ovvia.Tuttoquello che riguarda la sini-stra è cosa buona e giustae pertanto i suoi pretesidiritti vanno tutelati edifesi a spada tratta,men-tre tutto quello che riguar-da il centro-destra va pub-blicato a suo detrimentotra lazzi e sghignazzi, eanzi va diffuso e propa-gandato anche all’estero,per affossare ancora di piùquesta povera Italia.Abbiamo qui l’ennesimadimostrazione della diffe-renza di valori traMonar-chia e repubblica, tra il Ree il presidente di uno sta-to repubblicano. Il primoè veramente al di sopradelle parti ed ha il preci-so dovere di essere giustoed imparziale, il secondoessendo uomo di parte (eche parte nella fattispecie,addirittura il vecchio PCIfilosovietivo!) rimanequello che è, si atteggia auomo “super partes” manon lo è,e lascia che imas-smedia oltraggino impu-nemente il capo del gover-no (che certamente è col-pevole quanto meno dileggerezza ed impruden-za) in quanto apparte-nente ad uno schiera-mento politico avverso.

E non va dimenticatoche proprio a causa del-la campagna scandalisti-ca scatenata contro di luidalla macchina del fan-go creata dalla sinistra(della quale fanno parteanche i maggiori quoti-diani sedicenti indipen-denti) l’on.Berlusconi fucostretto a cedere la pre-sidenza del Consiglio alProf. Mario Monti.

Ma a parte la questionefondamentale circa la

legittimità o meno delleintercettazioni nelle qua-li uno degli interlocutorial telefono sia un’alta cari-ca istituzionale (dal capodello Stato, al capo delgoverno, al presidente diuno dei due rami del par-lamento, ecc.), nel caso inoggetto resta il problemarelativo al contenuto del-le telefonate.

Corrisponde a veritàquanto sostenuto dataluni organi di stampasecondo i quali il sena-tore Mancino avrebbechiesto al presidente del-la repubblica di interve-nire per bloccare o quan-to meno per influire sul-le indagini dei P.M. diPalermo e quale soprat-tutto sarebbe stata larisposta di Napolitano,oppure si sarebbe trat-tato (cosa difficile da cre-dere) di semplici chiac-chiere dal contenuto irri-levante? Nel primo casosi sarebbe trattato diun’inammissibile inter-ferenza nei confronti diun organo inquirente,tanto più grave perchécompiuta da chi è al con-tempo presidente delConsiglio Superiore del-la Magistratura, nelsecondo caso di innocuechiacchiere tra vecchiconoscenti.

Vi è poi da aggiungere chele suddette indagini deiP.M. di Palermo avevanolo scopo di accertare se equando vi furono trattati-ve tra lo Stato repubbli-cano e la mafia. Pare cheinizialmente gli inquiren-ti avessero pensato chetali contatti fossero statitenuti dall’on. Berlusco-ni, nella sua qualità dicapo del governo per iltramite del senatore Del-l’Utri, poi però sarebbestato accertato che ciò sisarebbe verificato con ungoverno di centrosinistranegli anni 1992-93.All’epoca erano rispetti-vamente presidente delconsiglio l’on.Prodi e pre-sidente della repubblica ilsen. Ciampi, mentre Ber-

lusconi faceva soltantol’industriale e Forza Italiaera di là da venire.

Ed ora parliamo del se-natore a vitaMonti, l’uo-mo della grande finanzae dei risultati disastrosidel suo governo.

Nonostante l’imposizionedell’IMU anche sulla pri-ma casa e l’aumento gene-ralizzato delle tasse lanostra situazione rispettoall’anno scorso è peggio-rata. Il Pil italiano che era0,3 punti sotto la mediaeuropea,ora è distante 2,1punti, aumentando ladistanza dagli altri Stati diben sette volte, il debitopubblico che era sotto il120% è ora al 123%; l’in-flazione che era al 2,1% èsalita al 3,6%; la disoccu-pazione che era all’8,1%è salita al 10,6% e quellagiovanile al 35,3% (quoti-dianoLibero dell’1/9/2012- pag. 3).

Inoltre l’attuale tassa-zione non si limita a col-pire il reddito ma incidespesso sul capitale pro-vocando di fatto l’impo-verimento degli Italianicostretti a ricorrere airisparmi o addirittura adalienare parte dei propribeni per fare fronteall’esosità del fisco.

Purtroppo la speculazio-ne continua ad imperver-sare. La grande finanzaarrischia somme enormi epuò contare in caso dinecessità sull’aiuto degliStati che la soccorronofacendo ricorso ai soldidei contribuenti. I singoliStati si preoccupano del-lo “spread” cioè del con-fronto tra valori “nazio-nali” , ma in effetti stan-no perdendo le propriespecifiche caratteristichedi nazione a favore di entie organismi supernazio-nali incontrollati ed incon-trollabili.Per quanto riguarda l’at-tività dei partiti, si appros-simano le elezioni per ilrinnovo dell’amministra-

Giancarlo Vittucci Righini

PANORAMA POLITICO

(segue a pag. 2)

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zione regionale in Siciliadove due candidati didestra Musumeci (LaDestra e PDL),Miccicchè(Grande Sud) e due can-didati di sinistra Crocetta(PD) e Fava (Sel e Idv) sicontendono la vittoria.

A sinistra il segretariodel PD Pierluigi Bersa-ni si prepara ad affron-tare le primarie avendocome principali concor-renti NichiVendola (Sel)ed il sindaco di FirenzeMatteo Renzi (PD).Il primo conta sull’ap-poggio massiccio del-l’apparato del suo vec-chio partito (PCI), ilsecondo sull’estremasinistra, il terzo suimode-rati ed extra partito.

A destra regna ancoral’incertezza circa l’even-tuale candidatura di Ber-lusconi a presidente delconsiglio; se dovesserinunciare, per favorireun’alleanza con l’UDC di

Casini, con ogni probabi-lità dovrebbe subentrar-gli l’on.Alfano.

Infine nella LegaNord ilnuovo segretarioRober-to Maroni che sta com-pletando la messa fuorigioco di Umberto Bossie dei suoi ormai scarsiseguaci, pare che abbiarinunciato alla impossi-bile ed inammissibilesecessione e che oraauspichi la costituzionedi una macroregione.

I leghisti vorrebberodiventare il primo partitodel Nord prosciugando ilPDL ed alla presidenza diPiemonte e Veneto vor-rebbero aggiungere quel-la della Lombardia antici-pando l’uscita dalla scenadi Formigoni,ma costui daquell’orecchio giustamen-te non ci sente e intendemantenere l’incarico finoalla naturale scadenza.Riteniamo però che leambizioni della Lega sia-no eccessive soprattuttodopo l’uscita di scena diBossi già padre-padronedel movimento. �

ROMA, Sabato 13 Otto-bre 2012 - SalaOlimpo delGrandHotel de laMiner-ve (Piazza della Minerva69 - Pantheon )

I lavori dell’AssembleaCostituente si svolgeran-no in base al seguenteprogramma:ore 9,30:Accreditamentodei partecipanti.ore 10,00: Apertura deilavori e dibattito.Tema: Il ruolo deiMonar-chici nella vita politica ita-liana.ore 13,30:Sospensione deilavori per “buffet”ore 15,00: Ripresa deilavori:- Tema: Il Partito deiMonarchici: l’impegno sulterritorio. Quale denomi-nazione ?- Elezione del Comitatooperativo per la defini-zione degli aspetti orga-nizzativi sulla base delle

proposte dell’Assemblea.ore 19,30: Chiusura deilavori.

Il Comitato promotore:RobertoVittucci Righini,Gian Piero Covelli,Andrea di Gropello,Ugod’Atri, Massimo Malluc-ci, Alberto Claut,AngeloNovellino, Antonio Buc-cioni, Franco Ceccarelli,Lorenzo Beato

Per informazioni:- [email protected] (A. Novellinocell. 335/393661 - G.P.Covelli)- [email protected] (M. Mallucci -cell. 339/6897350)- [email protected] [email protected] (cell. 338/2161831)- Avv. Massimo Mallucci:ViaRavaschieri 19 - 16043Chiavari (Ge) �

UN PROGETTO PER L’ITALIALA COSTITUENTE MONARCHICA PER UN NUOVO SOGGETTO POLITICO UNITARIO,

CON IL SIMBOLO STELLA E CORONA – PARTECIPAZIONE APERTA A TUTTI I MONARCHICI

G.V.R.

PANORAMA INTERNAZIONALE

La Cancelliera Ange-la Merkel continua

ad ostacolare l’adozioneda parte delle compe-tenti Autorità di misureche contrastino in modoefficace le manovre del-la speculazione nei con-fronti degli Stati del-l ’U.E. maggiormenteesposti (Grecia, Spagnae Italia).Fortunatamente nelloscorso mese di agosto leoscillazioni dello spreadsono state inferiori aquanto si temeva.

Negli Stati Uniti si av-vicinano le elezionipresidenziali che si ter-ranno nei primi giornidel prossimo mese dinovembre.

Il Presidente Obamacandidato dei democra-tici ha il problema dellasituazione economica,attualmente negativa,nonché quello ormaiprossimo dal ritiro delletruppe americane dal-l’Afghanistan, semprepiù minacciato dai ribel-li talebani che pensanodi tornare al potere; c’èda temere una ripetizio-ne di quanto avvenne asuo tempo nel Vietnamdel Sud, che ha rappre-sentato finora l’unicasconfitta degli USA incampo aperto.

Il candidato dei repub-blicani Romney, accu-sato di evasione fiscale,a sua volta accusa Oba-ma di incapacità.

Dai sondaggi per orarisulta un lieve vantaggioa favore dell’attuale Pre-sidente ma la decisionefinale dipenderà del votodegli incerti, ancora mol-to numerosi.Il Presidente degli StatiUniti, insignito a suo tem-po del Nobel per la pace,prosegue nella realizza-zione di imponenti siste-mi di difesa antimissili inEuropa situati in Poloniae Slovacchia, e nel Pacifi-co in Corea del Sud,Giap-pone, Cina Nazionalista-Taiwan edAustralia.Ufficialmente si tratta dimisure contro il pericolorappresentato dagli Sta-ti canaglia (l’Iran perl’Europa e la Corea delNord per l’Asia e l’Ocea-nia) ma l’opposizionerappresentata rispettiva-mente da Russia e Cinacomunista la dicono lun-ga circa i reali intendi-menti della politica ame-ricana.D’altra parte è certo cheil governo iraniano èormai prossimo ad averela capacità di produrrebombe nucleari che met-terebbero in pericolo non

soltanto Israele, di cuiauspica l’annientamento,ma anche tutti gli Statiarabi di tendenza waha-bita e sunnita.Mentre per quantoriguarda la Corea delNord è ben vero che giàdispone di armamentonucleare con il qualericatta l’Occidente perottenere aiuti per il suopopolo ridotto alla fame,ma è altrettanto vero chefinora i lanci dei suoi mis-sili a lungo raggio sonosempre falliti.

In Medio Oriente pro-segue la rivolta contro ilgoverno siriano, fomen-tata da Turchia, ArabiaSaudita e Qatar, conl’appoggio più moraleche sostanziale deigoverni occidentali.

Il PresidenteAssad nono-stante le minacce che glipervengono dall’estero èpassato all’offensiva e lesue truppe, nonostantequalche defezione, sonoovunque all’attacco; nel-le zone occupate dagliinsorti è iniziata la per-secuzione delle minoran-ze cristiane.

Attualmente solo laSiria e la Libia hannogoverni laici,mentre tut-ti gli altri Stati arabi

sono governati da parti-ti e movimenti islamiciche tendono a coaliz-zarsi per imporre ovun-que la sharia e restau-rare se possibile un calif-fato islamico.

Anche in Iraq dopo il riti-ro dei reparti occidenta-li, sono in aumento le atti-vità di terrorismo e guer-riglia dei sunniti controgli sciiti.Nel Caucaso russo èscoppiata una feroceguerra civile tra due set-te islamiche.

In numerosi Paesi afri-cani ed asiatici proseguela persecuzione dei cri-stiani, dalla Nigeria alSudan, dall’Egitto alPakistan, dall’Afghani-stan all’Indostan, ovun-que i cristiani sono vit-time di omicidi, stupri,conversioni forzate, ecc.,mentre i governi occi-dentali, che in teoriadovrebbero ispirarsi aivalori cristiani e che difatto dispongono diun’enorme superioritàmilitare si comportanovergognosamente daspettatori indifferenti,limitandosi al massimoa qualche debole prote-sta a livello diplomaticoche lascia il tempo chetrova.

DALRISORGIMENTOAL FASCISMO1861-1922di Domenico Fisichella,Carocci Editore - Sfere,pagine 336, Euro 22,00.

nascita e lungo un sessan-tennio che, pur tra crisisignificative, conducono ilgiovane Stato nazionale adivenire una potenza con-tinentale. In tale quadro,demografia, economia,partecipazione popolare,cultura, politica coloniale,alleanze internazionali,partiti e movimenti, finoalla prova decisiva dellaGrande Guerra, sonoaltrettanti tasselli di unprocesso storico rico-struito in una prospettivasempre attenta alla com-parazione con la realtàeuropea. I primi passi, ledifficoltà, infine, il succes-so del fascismo, il suo con-fronto con socialisti, libe-rali, popolari, nazionalisti,comunisti, Monarchiacostituiscono i momentidi un percorso il cui svol-gimento fa emergere lecondizioni, le circostanzee le responsabilità checonsentono aBenitoMus-solini di conquistare ilgoverno. �

Inoltre nei loro territoriconsentono, con graveerrore, agli immigratimusulmani di erigere luo-ghi di culto e fare prose-litismo, cose assoluta-mente proibite nei Paesiislamici dove le mino-ranze cristiane sono sot-toposte spesso ad omici-di, stupri, conversioni for-zate e violenze di ognigenere.

Da sempre sosteniamoinutilmente la necessitàdi pretendere un tratta-mento di assoluta reci-procità.È assurdo che a Roma visia una moschea di oltre10.000 metri quadratidove i musulmani siincontrano liberamente,mentre alla Mecca ai cri-stiani è vietato l’accesso,pena la morte. �

SOSTA IN LIBRERIA

PANORAMAPOLITICO

(da pag. 1)

Dopo il grande successodelMiracolo del Risorgi-mento, in questo suo nuo-vo libro l’amico SenatoreProf. Domenico Fisichel-la ripercorre le vicendedell’Italia unita dalla

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1918 (24 ottobre) -Allie-vo nel Collegio Militaredi Roma, ammesso al 1°anno di Corso liceale1919 (29 giugno) Pro-mosso al 2° anno di Cor-so liceale nel CollegioMilitare di Roma1920 (22 giugno) Pro-mosso al 3° anno di Cor-so liceale nel CollegioMilitare di Roma1920 (23 novembre)Allievo scelto nel Colle-gio Militare di Roma1921 (25 giugno) Licen-ziato dagli studi presso ilCollegioMilitare di Roma1921 (15 settembre) - Sol-dato volontario, al com-pimento dei 17 anni nelCollegio Militare diRoma1921 (1 dicembre) - Iscrit-to al Corso Allievi Uffi-ciali di Complemento diModena ed assegnatocome soldato effettivoalla 9^ Compagnia del 1°ReggimentoGranatieri diSardegna (Col. Dina) distanza a Roma1922 (1 marzo) - ConOrdine permanente n.234promosso CaporaleAllie-vo Ufficiale nella stessaCompagnia, 1° Plotone1922 (12 giugno) - Ser-gente Allievo Ufficia-le sempre nel 1° Reggi-mento1922 (1 agosto) - Sergen-te Allievo Ufficiale nellaScuolaAllievi Ufficiali diComplemento e Sottuffi-ciali di Modena1922 (1 ottobre) - Sotto-tenente di complemento-Arma di Fanteria - effet-tivo per mobilitazione alDeposito di Roma - 1°Reggimento Granatieri1923 (30 ottobre) - Pas-sato al 2° ReggimentoGranatieri (Col.Giacchi)e assegnato alla 12^ Com-pagnia armi pesanti (Cap.Banci)1924-1925 - Frequental’Accademia di Modenache ha ripreso i corsi1925 (giugno) - Superatigli esami finali all’Acca-demia di Modena, pro-mossoTenente in serviziopermanente effettivo epassato al 91° Reggimen-to Fanteria (Col. Pino) distanza a Torino1926 (marzo) - Capitanoal 92° Reggimento Fante-ria (Col.Viscontini)1927 (marzo) - Maggiorenel 90° Reggimento Fan-teria (Col.Trezzani)

1928 (marzo) - TenenteColonnello sempre nel90° Rgm. Fanteria1929 (20 marzo) - Colon-nello Comandante il 92°Rgm. Fanteria1930 - Comandante inte-rinale 1^ Brigata Ftr. (91°,92° - 90° Ftr. + 5° Art.) aTorino1931 (4 dicembre) -Generale di Brigata,Comandante la 25^ Bri-gata di Fanteria a Napoli1934 - Generale di Divi-sione, Comandante laDivisione di FanteriaVolturno con sede aNapoli1935 - Membro del Con-siglio dell’Esercito1936 (16 marzo) - Gene-rale di Corpo d’Armata.Comandante il X Corpod’Armata di Napoli1938 - Generale designa-to d’Armata e Ispettoredella Fanteria1940 (10 giugno) - Gene-rale d’Armata, Coman-dante Gruppo ArmateOvest1940 (10 luglio - 31 otto-bre) - Comando GruppoArmate a disposizione1942 (8 marzo) - Coman-do Gruppo Armate Sud(Anagni) per esigenzeC2 (Malta) e poi 3C(Tunisia)1942 (28 ottobre) - Mare-sciallo d’Italia1943 - Comandante del-le Forze Armate del SudItalia �

1) Eugenio Emanuele diSavoia, Principe di Cari-gnano, figlio di GiuseppeMaria di Savoia, conte diVillafranca, e di PaolaBenedetta dei duchi de laVanguyon. “Per essersidistinto quale luogotenen-te generale di Sua Maestànelle province meridiona-li, Gaeta 1861” (Assediodi Gaeta - Repressionedel brigantaggio nelle pro-vince meridionali).2) Vittorio Emanuele,Duca di Savoia, figlio diCarloAlberto e di MariaTeresa di Toscana. “Peressersi distinto alla batta-glia di Goito - 30 maggio1848”. (Ferito).3) Ferdinando Maria diSavoia, Duca di Geno-va, figlio di Carlo Alber-to e di Maria Teresa diToscana.“Per essersi som-mamente distinto nei fattid’armi alle gole di Staffa-lo e circostanti colli, sullealture di Sommacampa-

gna, Beretta, Custoza eValeggio il 24 e 25 luglio,ed alle porte di Milano il4 agosto 1848”.4) Umberto di Savoia,Principe di Piemonte,figlio di Vittorio Ema-nuele II e di Maria Ade-laide di Lorena.“Pel bril-lantissimo coraggio dimo-strato nel condurre la suadivisione al fuoco e per levarie disposizioni date pelsuo piazzamento nel fattod’armi di Villafranca il 25giugno 1866”.5) Amedeo FerdinandoMaria di Savoia, Ducad’Aosta, figlio di VittorioEmanuele II e di MariaAdelaide di Lorena. “Pelbrillante valore dimostra-to muovendo arditamentealla testa della sua brigataall’attacco dei cascinalioccupati dal nemico aMonte Croce, dove tra iprimi rimase ferito da pal-la di fucile - 24 giugno1866” (Ferito al petto).

6) Emanuele Filiberto diSavoia-Aosta,Duca d’Ao-sta, figlio di Amedo Fer-dinando di Savoia, Ducad’Aosta, e diMariaVitto-ria, Principessa del Pozzodella Cisterna. “Espres-sione guerriera della mil-lenaria stirpe sabauda,gui-dò con sicura fede ed inco-ercibile tenacia la ‘InvittaArmata’ in undici battagliesu l’Isonzo, in quelle glo-riose sul fiume sacro e neltravolgente inseguimentoche portò il tricolore ove ilsuoRe aveva fissato.Subli-me esempio di costantevalore fra i suoi valorosisoldati - 24 maggio 1915 -4 novembre 1918”.7) Amedeo Umberto diSavoia-Aosta,Duca d’Ao-sta, figlio di EmanueleFiliberto di Savoia, Ducad’Aosta e di Elena diFrancia,Principessa d’Or-léans.“Comandante Supe-riore delle FF.AA. dell’A.O.I.durante undici mesi di

asperrima lotta, isolatodalla Madre Patria, cir-condato da nemico sover-chiante per mezzi e perforze, confermava la giàsperimentata capacità dicondottiero sagace ed eroi-co. Aviatore arditissimo,instancabile animatore del-le proprie truppe le guida-va ovunque, per terra, sulmare e nel cielo, in vitto-riose offensive, in tenacidifese, impegnando rile-vanti forze avversarie.Assediato nel ristrettoridotto diAmbaAlàgi, allatesta di una schiera di pro-di, resisteva oltre i limitidelle umane possibilità, inun titanico sforzo che siimponeva all’ammirazio-ne dello stesso nemico.Fedele continuatore delletradizioni guerriere dellastirpe sabauda e puro sim-bolo delle romane virtùdell’Italia imperiale e fasci-sta.A.O.I. 10 giugno 1940- 18 maggio 1941”. �

LA VITA MILITAREDI UMBERTO DI SAVOIAPRINCIPE DI PIEMONTEE POI RE D’ITALIA

LE MEDAGLIE D’ORODI CASA SAVOIA

F.C.

ROMA:OMAGGIO AI SOVRANI

Il Comune di Romaintitolerà due stradealle LL. MM. il ReUmberto II e la ReginaMaria Josè.Considerando il periodointercorso dalla doman-da avanzata alle autoritàcomunali competenti daun gruppo di monarchiciromani, tra cui il giovane,attivissimo, Francesco diBartolomei, consiglieredel 2° Municipio diRoma, all’autorizzazione,si può dire che l’iter buro-cratico sia stato, abba-stanza breve. Un grazieanche al consiglierecomunale On. GiovanniQuarzo che, a sua volta,ha perorato efficacemen-te la proposta.Le due vie saranno indi-viduate all’interno delgrande complesso di Vil-la Savoia (oggiVillaAda),residenza giovanile del-l’allora Principe di Pie-monte e, fino all’estate del1943, residenza privata diReVittorio Emanuele IIIe della Regina Elena.Indubbiamente un luogostoricamente compatibi-le con il Re e la Reginache si onorano con taledecisionema anche, inne-gabilmente, sufficiente-mente “defilato” per noncreare troppi “imbarazzi”

alle autorità comunali. Èauspicabile che la sceltavenga modificata e che idue nuovi toponimisabaudi, siano assegnati arealtà urbane “vissute” enon nascoste in un pursplendido Parco.Anche a Sabaudia, in pro-vincia di Latina, ed a

Tuscania, in provincia diViterbo, sono Parchi i luo-ghi intitolati al nostro ulti-mo Re; nella città delviterbese, l’AlleanzaMonarchica - che avevapromosso l’iniziativa - riu-scì anche a collocareun’erma bronzea rappre-sentante il Sovrano. �

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10 ITALIA REALE - 9/2012

Viene ogni annocommemorato a

Pozzuolo del Friuli, l’epi-co combattimento ivisvoltosi i l 30 ottobre1917, nel corso del qua-le i Reggimenti GenovaCavalleria e Lancieri diNovara bloccarono laspinta offensiva dinumerosi reparti austro-tedeschi, i quali appro-fittando della rotta diCaporetto tentarono dicircondare la III Arma-

ta comandata dal Ducad’Aosta e la retroguar-dia della II Armata chestavano riepiegando indirezione del f iumeTagliamento.

Se il piano del nemicofosse riuscito, le piùagguerrite truppe delRegio Esercito sareb-bero state messe fuoricombattimento, ren-dendo impossibile ladifesa sul Piave e pro-

vocando la nostra scon-fitta definitiva.

L’audace offensiva del-la 14^ Armata austro-tedesca iniz iata i l 24ottobre 1917 aveva aper-to una gigantesca brec-cia in corrispondenza diCaporetto e Tolmino: lasera del 29 ottobre ilnemico aveva raggiuntoi l medio corso delTagliamento e conqui-stato Udine.Fu a questo punto che ilnostro Comando Supre-mo confidando nello spi-rito di sacrificio e nelleelevatissime capacità dicombattimento dell’Ar-ma di Cavalleria impar-tì al Generale GiorgioEmo Capodilista, Co-mandante della 2^ Bri-gata di Cavalleria l’or-dine di tenere a qual-siasi costo la cittadinadi Pozzuolo del Friulifino alle ore 18 del 30ottobre.I Dragoni di Genovaed i Lancieri di Novaraverso le ore 17.30 del29 ottobre occupavanola cittadina e nel corsodella notte, nonostantele condizioni atmosfe-riche avverse, ne com-pletavano i l s is temadifensivo.Alle 11.30 del giornosuccessivo si univanoalla Cavalleria due Bat-taglioni della Brigata diFanteria “Bergamo”.

Alle 14 aveva iniziol’attacco austro-tede-sco condotto con forzesoverchianti, che veni-va respinto dal 2°Squadrone di Genovacomandato dal Tenen-te Castelnuovo delleLanze che moriva incombattimento.

Un secondo violentissi-mo attacco era stronca-to dal 4° Squadrone deiLancier i di Novaracomandato dal Capita-no Sezanne.Si combatteva dovun-que, strada per strada,casa per casa, facendoanche ricorso alle armibianche, a cavallo con lesciabole e le lance, ed apiedi con le baionette;anche gli abitanti di Poz-zuolo contribuivano alladifesa a fianco dei nostrivalorosi Soldati.Dopo tre ore di assaltiincessanti i l nemicosfondava le difese peri-feriche e penetrava nelcentro cittadino.

Le perdite subite dainostri reparti supera-vano il 50%: 34 Ufficia-li su 65; 451 Soldati su903; 528 cavalli su 908.

G.V.R.

POZZUOLO DEL FRIULI

Motivazione della Me-daglia d’Oro al ValorMilitare al Tenente diGenova Cavalleria Car-lo Castelnuovo delleLanze

“Appiedato colla suasezionemitragliatrici perla difesa ad oltranza diuno sbarramento impor-tantissimo a protezionedi nostre colonne di fan-teria e carreggi in ritira-ta, dirigeva con calma ecoraggio ammirevoli iltiro delle sue armi e colpreciso fuoco di esse,opportunamente spo-

standole, resisteva pernove ore agli assalti delnemico in forze, fattosibaldanzoso per prece-denti successi ottenuti.Ferito all’inguine da pal-lottola esplosiva, mentrecurvo su di un’arma necontrollava il tiro, con-scio perfettamente dellamissione di sacrificio affi-data al suo reparto, conaltissimo sentimento del-l’onore militare e congrande amor di patriachiedeva di restare finoalla morte che sentivaprossima, fra i suoimitra-glieri di cui esaltava convibrate e nobili parolel’eroismo.Allontanato aforza dal combattimen-to, raccomandava anco-ra ai suoi uomini di noncedere a qualunque costoe superando il dolorespasmodico dellamorta-le ferita li salutava persempre al grido di VivaGenova.Viva il Re!”.Pozzuolo del Friuli, 30ottobre 1917.

Il Gen. Emo Capodilistaavendo assolto brillan-temente il compito affi-datogl i , ordinava aisuperst i t i di r i t i rars icaricando le linee nemi-che. L’operazione riu-sciva; nel frattempo laIII Armata e la retro-

guardia della II Armatasi erano poste in salvo.

Agli Stendardi dei Reg-gimenti Genova e Nova-ra veniva conferita laMedaglia d’Argento alV.M. con identica moti-vazione. Venivano inol-

tre conferite numero-sissime decorazioni indi-viduali al V.M.: 2 Meda-glie d’Oro, 45 d’Argen-to e 46 di Bronzo.

Innumerevoli gli attid’eroismo tra i quali ricor-diamo quelli del Ten.Bianchini di Genova che,gravemente ferito, si face-va legare al cavallo percaricare ancora il nemico,del Capitano Laiolo diGenova caduto alla testadei suoi uomini mentrecaricava al grido“Savoia”,dell’Aspirante UfficialeRossi Passavanti che face-va scudo con il propriocorpo al ColonnelloComandante ferito gra-vemente.

Sono trascorsi da allo-ra 95 anni, ma il ricordodi quanti versarono ilproprio sangue per laPatria merita costante eimperituro ricordo. �

Motivazione della Me-daglia d’Oro al ValorMilitare al Capitano diGenova Cavalleria Et-tore Laiolo

“Preposto col suoSquadrone alla difesadi due sbarrament i ,contro i quali il nemi-co esercitava il mag-giore sforzo, vi resiste-va tenacemente, dandomirabile prova di fer-mezza e di coraggio.Ricevuto l’ordine diripiegare, faceva ri-montare a caval lo isuperstiti dello Squa-

drone, e sebbene amalincuore, dava inizioal r ipiegamento, mapercorso breve tratto distrada ed accortosi chel’avversario, liberatodalla resistenza, avan-zava baldanzoso, sen-za esitare un istante,pur sapendo di andareincontro a sicura mor-te, r ivolgeva i l suocavallo verso il nemicoe con splendido entu-siasmo gridava ai suoisoldati: ‘Giovanotti,parla Genova; i l 4°Squadrone non scappa,ma si calca l’elmetto egaloppa!’ e in ciò dire,si slanciava alla carica,segui to dal l ’ interoreparto. Crivellato diferite, cadeva esanimefra i nemici, rivivendoperò nella storia delsuo glorioso Reggi-mento, fra le figure piùfulgide dei numerosisuoi eroi”.Pozzuolo del Friuli, 30ottobre 1917.

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11ITALIA REALE - 9/2012

Alle ore 21.40 del 23ottobre 1942 inizia-

va la terza ed ultima bat-taglia di El Alamein.Una luce immensa illu-minò la linea inglese,un’unica terrificanteesplosione, una sola vam-pata di fuoco arroventòla nostra linea, agli scop-pi dell’artiglieria avver-saria si aggiunsero anchele esplosioni dei campiminati dove erano sepol-te circa 6 milioni e mez-zo di mine, poi formazio-

Per fermare quella valan-ga di mezzi si sacrifica-rono sul posto intere divi-sioni, l’Ariete, la Trentoe la Folgore, e tutte lealtre nostre unità.

Della Folgore in 13giorni di battaglia di5.000 uomini ne so-pravvissero 304; esauri-te tutte le munizionicessarono di contrat-taccare solo la mattinadel 6 novembre 1942.

del nostro Esercito perun solo fatto d’arme.

Laggiù nel deserto alkm 42 della pista del-l’acqua sorge un cimi-tero, nel mezzo unasemplice scritta:Folgo-re! che vale più di un’in-tera epigrafe. A chi lacapisce dice:Fra le sab-bie non più deserte sonoqui a presidio per l’eter-nità i ragazzi della Fol-gore, fior fiore di unpopolo e di un esercito

Oggi il Sacrario di ElAlamein è soprattutto unsimbolo.Così come Redipugliaricorda i nostri cadutinella prima guerra mon-diale. El Alamein più diogni altro, è il luogo nelquale antichi nemici siincontrano per rivederei posti dove hanno com-battuto, e per rendereomaggio ai commilitonirimasti per sempre nellasabbia.Questo scritto è dedica-to ai giovani di ieri per-ché non dimentichino,ed ai giovani di oggi per-ché sappiano, e soprat-tutto perché ciascuno dinoi ricordi che gli Ita-liani, anche se costrettia combattere una guer-ra male impostata sep-pero compiere il loroDovere oltre ogni possi-bilità umana. �

Roberto Stocchi

LA BATTAGLIA DI EL ALAMEIN

Ingresso del Sacrario Militare Italiano a El Alamein

A mani nude contro i carri armati inglesi

Paracadutisti della Folgore a El Qattara

Carri armati italiani schierati a El Qattara

I fratelli Costantino e Carlo Ruspoli, rispettivamente Capitano di complemento diCavalleria poi passato al 187° Reggimento Paracadutisti Folgore e Tenente Colon-nello in Spe di Cavalleria poi passato al 186° Reggimento Paracadutisti Folgore.Entrambi Medaglie d’Oro al Valor Militare caduti valorosamente, rispettivamente aDeir El Munassib (El Alamein) il 26/10/1942 ed a Passo del Cammello (Depressio-ne di El Kattara) il 24/10/1942.I fratelli Ruspoli, Principi di Poggio Suasa, impegnati nei combattimenti di El Ala-mein erano tre e dopo la morte dei primi due, il terzo venne d’imperio e contro lasua volontà fatto rientrare in Italia.

Carri armati della Divisione “Ariete” nel deserto, diretti ad El Alamein

ni della R.A.F. scaricaro-no migliaia e migliaia dibombe, fu un’Apocalisse.Era il preludio dell’at-tacco delle divisionicorazzate alleate.Il nostro schieramento,composto dalle divisioniTrieste, Littorio, Trento,Bologna, Brescia,Ariete,Pavia, Folgore, e da para-cadutisti e carristi tede-schi, restò sbigottito sul-le proprie posizioni nel-l’attesa di poter contrat-taccare.

Tutti, dico tutti, i soldatidi tutte le nostre Divi-sioni, si batterono neldeserto libico e marma-rico egiziano con deci-sione e disperato corag-gio, tutti quegli atti dieccezionale valore sicompendiano nel mitodella divisione Folgore,che in quella disperatabattaglia guadagnòMedaglie d’Oro, d’Ar-gento e di Bronzo, tantequante mai ne furonoassegnate ad una Unità

in armi, caduti per unideale senza rimpianto.Onorati nel ricordodallo stesso nemico,essi additano agli ita-liani nella buona eavversa sorte il cammi-no dell’onore e dellagloria. Viandante, fer-mati e riverisci, Diodegli eserciti accogli glispiriti di questi ragaz-zi in quell’angolo dicielo che tu riserbi aiMartiri ed agli Eroi.