Italia Oggi Inserto - Finanziamenti (18.03.2013)

Finanziamenti

PMISCADENZARIO RAGIONATO DELLE

OPPORTUNITÀ CONTENUTE NEI BANDI COMUNITARI E REGIONALI

Aprile 2013a cura di CINZIA BOSCHIERO

LEGENDA

- Grado di anticipazione della notizia rispetto all’uscita in Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea espres-

so in numero di stelle HHHHH (5 stelle = massima anticipazione)

- Grado di difficoltà nella partecipazione: livello espresso da 1 a 5 (L. 1 ecc.). La valutazione del livello

fa riferimento alla tipologia della modulistica (complicata ecc.), ai tempi di attesa (tra l’inoltro e la comunicazio-

ne di avvenuto vaglio e approvazione), ai tempi per l’arrivo dei fondi ecc.

Per domande o segnalazioni contattare all’e-mail [email protected]

Aiuti per progetti innovativi e per reti d’imprese

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FINANZIAMENTI PMI

INNOVAZIONE : ICT ED ENERGIA In questo inserto moti bandi per innovazione, Ict e

progetti energetici. La commissione europea ha lan-ciato la Grand Coalition for Digital Jobs che sancisce l’avvio di un’ampia partnership di stakeholder per fa-vorire l’occupazione nel settore delle TIC(Tecnologie dell’informazione e della comunicazione) e sfruttare appieno il potenziale occupazionale di questo setto-re. Si prevede che entro il 2015 potrebbero crearsi in Europa circa 900 mila posti vacanti nel settore delle TIC. Sarà varata una nuova piattaforma di apprendi-mento online per i giovani e un modulo di formazione di nuova concezione per installatori di reti energeti-che intelligenti. La commissione sta inoltre avviando Startup Europe, una piattaforma unica che riunisce strumenti e programmi di sostegno per cittadini desi-derosi di creare e far crescere nuove start-up digitali in Europa. La vicepresidente della commissione eu-ropea Neelie Kroes ha annunciato lo stanziamento di 50 milioni di euro per la ricerca sulla tecnologia mo-bile «5G» (di quinta generazione) fino al 2020, con l’obiettivo di riportare l’Europa in testa nel settore mondiale delle comunicazioni mobili. Stando ai dati europei entro il 2020 il traffico di dati mobili si sarà moltiplicato di 33 volte rispetto al 2010. Tutti i setto-ri economici stanno ormai passando al digitale. Metis, 5Gnow, iJoin, Tropic, Mobile Cloud Networking, Com-bo, Moto e Phylaws sono alcuni dei nuovi progetti di

ricerca comunitari tesi a soddisfare le necessità di pro-gettazione e le funzionalità necessarie per lo sviluppo delle reti di quarta generazione e oltre. Nel complesso, dal 2007 al 2013 gli investimenti dell’Ue nella ricer-ca per realizzare le reti del futuro ammontano a oltre 700 milioni di euro.

FONDI E PROGETTI PER LA RIQUALIFI-CAZIONE

Nuovi aiuti dal Fondo europeo di adeguamento al-la globalizzazione. Il Feg ha ricevuto 105 domande di contributo finanziario sinora e sono stati richie-sti fondi per circa 454 milioni di euro per dare aiuto a circa 94.500 lavoratori. Attualmente sta aumentando il numero dei settori economici e degli stati membri che presentano domande Feg per aiutare i lavorato-ri licenziati. Il Feg, istituito alla fine del 2006, è stato creato per dimostrare la solidarietà dei molti che be-neficiano della maggiore apertura dei mercati verso i pochi che si trovano ad affrontare lo shock improvvi-so della perdita del lavoro. Sulla base dell’esperienza acquisita con il Feg dal 2007 e del suo valore aggiunto per i lavoratori assistiti e le regioni colpite, la commis-sione ha proposto di mantenerlo anche nell’ambito del quadro finanziario pluriennale 2014-2020, miglioran-done al contempo il funzionamento. In questo inserto bandi per aiuti ai lavoratori e alle aziende per proget-ti di riqualificazione.

BANDI E FONDI COMUNITARI

SETTORE

COOPERAZIONEANTICIPAZIONE GRADO DI DIFFICOLTÀ

HH L. 2TITOLO

AMBIENTEContenuto: sino a esaurimento delle risorse si

possono richiedere fondi per progetti di protezio-ne civile e di tutela contro l’ inquinamento marino; e vengono cofinanziati progetti di preparazione e prevenzione. Il bando è gestito dalla commissione di-rezione generale aiuto umanitario e protezione civile, che intende sostenere gli sforzi degli stati membri per la salvaguardia di persone, ambiente e immobi-li, nel caso si verifichi una catastrofe e allo stesso tempo incoraggiare una maggiore cooperazione tra gli stati membri in materia di protezione civile o in-quinamento marino. Il budget stanziato ammonta a 4.200.000 euro, equamente ripartiti fra progetti di prevenzione e di preparazione.

A chi rivolgersi: ec.europa.eu

SETTORE


HHH L. 3

TITOLO

CULTURAContenuto: sino a esaurimento delle risorse si può

partecipare a un bando della iniziativa di programma-zione congiunta «Patrimonio Culturale e Cambiamenti Globali: una nuova sfida per l’Europa» che cofinanzia pro-getti transnazionali di ricerca nel campo del patrimonio culturale. I progetti dovranno focalizzarsi su diverse te-matiche di ricerca tra cui metodologie, strumenti per la comprensione dei meccanismi di danno e di degrado , in-clusi gli effetti degli agenti atmosferici e dei cambiamenti climatici, del patrimonio culturale tangibile (es. edifici, siti e paesaggi); tecnologie e procedure per la conserva-zione del patrimonio culturale; utilizzo di edifici e siti a valenza culturale;maggiore comprensione dei valori cul-turali, della valutazione, dell’interpretazione, dell’etica e dell’identità inerenti tutte le forme di patrimonio cultu-rale (tangibile, intangibile e digitale). I progetti devono essere realizzati da consorzi costituiti da almeno tre gruppi di ricerca appartenenti a organizzazioni elegibili stabilite in tre diversi paesi partecipanti al bando (Bel-gio, Cipro, Danimarca, Francia, Irlanda, Italia, Lituania, Olanda, Norvegia, Polonia, Slovenia, Spagna, Regno Uni-to). I progetti devono avere una durata massima di 36 mesi. Sono stati stanziati tre milioni di euro e per l’Ita-lia 750 mila euro.

A chi rivolgersi: www.jpi-culturalheritage.eu

SETTORE


HHHH L. 4TITOLO







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FINANZIAMENTI PMI

ENERGIAContenuto: sino a esaurimento delle risorse si

può partecipare a un bando nel settore dell’energia all’interno del programma europeo Cip Eie –Ener-gia Intelligente che punta alla efficienza energetica, alle fonti di energia rinnovabili e alla diversificazio-ne energetica nell’Unione europea. Possono essere cofinanziati progetti per consumatori e prodotti ov-vero per esempio azioni che guidino i consumatori a risparmiare energia in casa, cambiando il loro com-portamento o facendo tesoro dei vantaggi offerti dai contatori intelligenti e/o azioni che promuovono l’ac-quisto e l’utilizzo di prodotti energetici efficienti; attività di progettazione ecocompatibile per prodotti connessi all’energia; innovazioni che integrino gli stu-di anche di ecodesign. Viene data priorità a progetti che aumentino l’efficienza energetica delle imprese, in particolare delle pmi, basate preferibilmente su gran-di moltiplicatori (per esempio, le reti, le associazioni professionali, sindacati). I progetti devono garantire un forte impegno dei dirigenti d’azienda a raggiun-gere una massa critica. I risparmi energetici previsti devono essere quantificati e significativi. Vengono cofinanziati progetti per promuovere servizi energe-tici certificati nella forma di contratti di prestazione energetica (EPC), come per esempio azioni per incre-mentare la trasparenza e la fiducia nel mercato EPC attraverso, per esempio, misure di capacity building, uso documenti tipo o facilitatori di mercato, azioni per ottimizzare e promuovere lo sviluppo di struttu-re di facilitazione che agevolino l’acquisto di EPC ; azioni per promuovere la partecipazione delle pmi al mercato dei servizi energetici, per esempio attraver-so cluster di pmi che combinino le loro competenze; progetti di sviluppo di modelli di assicurazione per il rendimento energetico certificato. Possono essere cofinanziati progetti che promuovano le migliori prati-che per aumentare la diffusione di impianti di piccola scala per la produzione di elettricità da fonti rinno-vabili collegate alla rete di distribuzione; progetti che permettano la diffusione su larga scala delle fonti rin-novabili di riscaldamento e raffreddamento da parte di cooperative edilizie e grandi proprietari di patri-monio edilizio; iniziative di ammodernamento degli edifici esistenti secondo criteri di efficienza energetica; progetti di sostegno allo sviluppo di strategie nel cam-po delle bioenergie oltre il 2020, tenendo conto delle interazioni tra le diverse filiere di offerta e mercati, tra cui gli alimenti, i mangimi e la produzione indu-striale e di energia; vengono cofinanziate anche azioni per aumentare la produzione sostenibili di biogas e di bio metano da residui e dagli scarti dell’agricoltura, in particolare industria alimentare e delle bevande, acque reflue, acque di scarico e rifiuti urbani, e il lo-ro utilizzo per la cogenerazione, l’iniezione in rete e/o come carburante per i trasporti garantendo al tem-po stesso che siano massimizzate le sinergie con gli usi alternativi dei materiali. Vengono dati cofinan-ziamenti anche a progetti e azioni che mettano in pratica iniziative innovative e ad alto impatto e che prevedano il coinvolgimento di consumatori/cittadini in progetti di energia rinnovabile di comunità qua-li, per esempio, cooperative di consumo. Fondi sono elargiti anche per azioni che aiutino a muoversi ver-so una logistica vicina alle emissioni zero nei centri urbani; progetti per un trasporto merci più efficiente

dal punto di vista energetico; l’adozione di strategie per migliorare l’efficienza della logistica urbana e / o dell’infrastrutture di distribuzione; l’introduzione di veicoli innovativi e modi di trasporto che comprenda-no l’applicazione di sistemi di trasporto intelligenti (ITS); la riorganizzazione del traffico merci. Finan-ziamenti sono previsti anche per l’iniziativa per la forza lavoro Edilizia Sostenibile che prevede attività di formazione e qualificazione nel campo dell’efficien-za energetica e delle energie rinnovabili. Viene dato supporto ad attività riguardanti i piani di qualifica-zione e formazione su larga scala nuovi o aggiornati ; lo sviluppo di materiali; la formazione dei formato-ri; attività di coordinamento e attività di promozione e comunicazione. Inoltre sono previsti fondi per pro-getti di integrazione dei Piani d’azione per le energie sostenibili (SEAP) e dei Sistemi di gestione dell’ener-gia (EMS) : questa priorità è rivolta soprattutto alle autorità pubbliche locali e regionali. Vengono anche cofinanziati studi strategici basati su analisi condi-vise e sul monitoraggio dell’evoluzione del mercato e delle tendenze in materia energetica. Questi studi possono essere anche svolti in cooperazione con i paesi terzi e le organizzazioni internazionali. Inoltre ci sono agevolazioni finanziarie per la creazione, estensio-ne o riorganizzazione di strutture e strumenti per lo sviluppo energetico sostenibile, compresa la gestione energetica locale e regionale e lo sviluppo di prodotti finanziari e di strumenti di mercato adeguati. Fondi sono destinati anche a iniziative promozionali volte ad accelerare la penetrazione sul mercato di siste-mi e attrezzature energetici sostenibili e a stimolare investimenti che facilitino la transizione dalla fase dimostrativa alla commercializzazione di tecnologie più efficienti; attività di informazione, istruzione e formazione; uso dei risultati, promozione e diffusione del know-how e delle migliori pratiche, anche presso i consumatori; divulgazione dei risultati delle azio-ni e dei progetti e cooperazione con gli stati membri attraverso reti operative; monitoraggio dell’attua-zione e dell’incidenza dei provvedimenti legislativi e di sostegno comunitari. Cofinanziati sono anche pro-getti di prima applicazione commerciale di tecniche, processi, prodotti o prassi innovativi. Possono benefi-ciare dei fondi persone giuridiche pubbliche o private stabilite nei paesi UE, EFTA/SEE, Croazia ed ex re-pubblica iugoslava di Macedonia; centro comune di ricerca (CCR) della commissione europea e organiz-zazioni internazionali.

A chi rivolgersi: ec.europa.eu

SETTORE


HHH L. 4TITOLO

ENERGIAContenuto: sino a esaurimento delle risorse si può

partecipare a un bando ACP-EU Energy Facility 2 del fondo europeo di sviluppo (rif. EuropeAid/133481/C/ACT/Multi del 04/03/2013). I progetti possono esse-re cofinanziati fino al 75% per un massimo di otto milioni di euro; non saranno presi in considerazio-ne progetti che richiedano un contributo inferiore a







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FINANZIAMENTI PMI

quattro milioni di euro. Si tratta del secondo bando relativo a ACP- UE Energy Facility II, strumen-to, previsto nel quadro della Strategia Intra-ACP del decimo Fondo europeo di sviluppo, che punta a contribuire al raggiungimento degli obiettivi di svi-luppo del millennio per la riduzione della povertà e di quelli del Summit mondiale sullo sviluppo soste-nibile in tema di energia e a contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico. Si vuole migliora-re l’accesso a servizi energetici moderni, sostenibili ed a prezzi convenienti da parte delle popolazioni povere rurali, con particolare attenzione a soluzio-ni relative alle energie rinnovabili e all’efficienza energetica. Il bando finanzia la costruzione e/o il ri-pristino di infrastrutture energetiche. Possono essere previste misure di capacity building e governance, così come di trasferimento tecnologico. Le attività cofinanziabili possono riguardare progetti di elettri-ficazione di aree isolate (es. sistemi decentralizzati, basati principalmente su piccoli impianti solari/eo-lici/bio-energetici/idrici combinati con una rete di distribuzione rurale - innovazioni tecniche per l’elet-trificazione rurale in aree quali la microidraulica, nuovi tipi di tecnologie per la distribuzione elet-trica, reti elettriche decentrate, ecc.) e progetti di elettrificazione di centri rurali in crescita attraverso soluzioni decentrate che successivamente potrebbero essere connessi alle reti elettriche nazionali. I proget-ti proposti devono portare su scala industriale azioni di provato successo che abbiano un alto impatto sulla riduzione della povertà attraverso attività di elettri-ficazione rurali sostenibili; legare la responsabilità di un progetto ai beneficiari e assicurare la coerenza e l’allineamento del progetto con i piani di svilup-po locali, nazionali o regionali e con altre politiche settoriali di riduzione della povertà che abbiano at-tinenza con l’energia. Possono presentare domanda imprese private, partner economici e sociali, compre-si i sindacati, e società civile in tutte le sue forme, comprese le persone giuridiche di natura privata in-caricate di funzioni pubbliche nel settore energetico, come , per esempio, le imprese di servizio pubblico, parastatali semipubbliche o private con concessio-ni o accordi legittimi, a livello locale o municipale; enti pubblici di livello nazionale, locale o regionale; organizzazioni regionali ACP. Il proponente del sin-golo progetto può avere sede negli stati UE, EFTA/SEE, ACP, o in uno dei paesi meno sviluppati, come definiti dall’ONU. Sono stati stanziati 55 milioni di euro, di cui circa quindici milioni saranno allocati a progetti rivolti alla regione dei grandi laghi (Burun-di, Repubblica democratica del Congo e Ruanda) in linea con la «Road Map of EU-Great Lake coopera-tion in the sector of Energy»

A chi rivolgersi: commissione europea Cooperazio-ne e sviluppo EuropeAid - ec.europa.eu

SETTORE


HH L. TITOLO

FORMAZIONEContenuto: sino a esaurimento delle risorse si può

partecipare a un bando ICI - Cooperazione in materia di istruzione superiore e formazione con Australia, Giappone, Nuova Zelanda e Corea (rif. EACEA/44/12). Vengono cofinanziati progetti di mobilità comune (JMP) e progetti di laurea comune (JDP). Si intende promuovere la comprensione reciproca fra i popoli dell’Unione europea e dei paesi partner (Australia, Giappone, Nuova Zelanda e Repubblica di Corea) anche attraverso una conoscenza più diffusa delle ri-spettive lingue, culture e istituzioni e migliorare la qualità dell’istruzione superiore e della formazione professionale nell’Unione europea e nei paesi partner. Per i progetti di mobilità comune ICI-JMP viene dato sostegno finanziario a consorzi di istituti di istruzio-ne superiore e di formazione di livello post-secondario dell’Unione europea e di uno dei paesi partner, per svolgere programmi di studio e di formazione comu-ni e per attuare la mobilità fra studenti e personale accademico. Il sostegno comprende un importo forfet-tario per finanziare l’amministrazione e i contributi per gli studenti e il personale del corpo accademi-co e amministrativo. Mentre per i progetti di laurea comune (ICI-JDP) il sostegno è finalizzato a svilup-pare e attuare programmi di laurea doppia o comune e vengono coperte forfettariamente i lavori di svilup-po e amministrazione ed elargiti contributi per gli studenti e il personale del corpo accademico e am-ministrativo. Si punta a sviluppare un legame tra il mondo accademico e il mondo del lavoro per puntare sulla preparazione di professionalità utili all’inseri-mento in azienda.

A chi rivolgersi: Agenzia esecutiva per l’istruzio-ne, gli audiovisivi e la cultura (AECEA) EU-ICI ECP - Call for proposals 2012 BOUR 02/17 Avenue du Bou-rget/Bourgetlaan 1 1140 Bruxelles u

SETTORE


HH L. 1TITOLO

INNOVAZIONEContenuto: sino a esaurimento delle risorse si può

partecipare al programma comunitario Artemis Joint Undertaking finalizzato all’innovazione tecnologica e maggiore efficienza nei sistemi produttivi europei. Si punta a rafforzare la competitività delle imprese europee e vengono promosse strategie di produzio-ne innovative all’interno del mercato unico. Artemis JU (Advanced Research and Technology for Embed-ded Intelligence and Systems Joint Undertaking) è una parternship pubblico-privata nata nel 2008 gra-zie alla collaborazione tra la commissione europea, gli stati Membri e Artemisia, un’Associazione Industria-le no-profit che coinvolge università e centri di ricerca. Questo partenariato vuole garantire l’implementazio-ne dell’Agenda Strategica prodotta dalla Piattaforma Tecnologica Artemis e il nuovo bando finanzia pro-getti inerenti i sistemi elettronici di elaborazione dati realizzati per una specifica applicazione industriale. I progetti dovranno migliorare il design, l’interoperabi-lità e l’efficienza. Una scadenza per la presentazione delle proposte è il 6 giugno 2013. Si punta a realizza-re una piattaforma comune efficiente in termini di







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FINANZIAMENTI PMI

consumi energetici, ad accrescere l’interoperabilità e connettività dei sistemi embedded, e si vuole defi-nire nuovi strumenti e strategie di design. Sono stati stanziati 72 292 000 euro. Possono partecipare realtà pubbliche o private aventi sede in uno stato membro o in un paese associato al Settimo Programma Qua-dro europeo di sviluppo tecnologico.

A chi rivolgersi: http://ec.europa.eu/research/parti-cipants/portal/page/calls - Invito a presentare proposte CE 26/02/2013, n. 2013/56/11, Guue 26/02/2013, n. C 56

SETTORE


HHH L. 2TITOLO

INNOVAZIONEContenuto: sino a esaurimento delle risorse si

può partecipare a EIBI, la seconda edizione del tor-neo europeo dell’innovazione sociale. Scopo di questa iniziativa, organizzata per la prima volta nel 2012 nel quadro del Programma sociale dell’EIBI, è fare emergere idee innovative e individuare/dare un rico-noscimento a quelle che possono comportare benefici considerevoli per la società o che dimostrano l’uso di best practices con risultati tangibili e che posso-no essere misurati. Possono partecipare al Torneo organismi con o senza scopo, in particolare giovani imprenditori e imprese sociali, uffici per la respon-sabilità sociale di impresa, ong, enti governativi o amministrazioni locali, comunità universitarie, team di studenti delle scuole superiori. I candidati singoli individui o gruppi devono essere stabiliti o residen-ti nei paesi dell’Ue, nei paesi candidati o potenziali candidati e nei paesi EFTA. Le candidature possono riguardare progetti innovativi da attuarsi, oppure soluzioni innovative già implementate e replicabili. Inoltre si ricorda che si può partecipare a un ban-do nell’ambito del programma di lavoro comunitario denominato Idee 2013. Il bando intende fornire fi-nanziamenti aggiuntivi a ricercatori che abbiano già ricevuto dei fondi dal Consiglio europeo della ricerca in modo che possano sviluppare le prove di concetto e portare a una fase predimostrativa i risultati dei propri progetti di ricerca. L’obiettivo è quello di avvici-nare e agevolare il passaggio dalla ricerca al mercato. Il bando è aperto a tutti i vincitori di un Erc, che ab-biano un progetto ancora in corso o terminato da non più di dodici mesi. Sono stati stanziati dieci milioni di euro. Una delle prossime scadenze è il 3 ottobre. È aperta anche l’edizione 2014 del premio Regio-Stars per progetti innovativi di sviluppo regionale. Il premio, organizzato annualmente dalla Direzione generale politica regionale della commissione euro-pea e giunto ormai alla settimana edizione, rientra nel quadro dell’iniziativa ‘Regioni per il cambiamen-to economico’ e individua buone pratiche derivanti da progetti innovativi e originali finanziati dai fondi della politica di coesione. Il premio rappresenta un ambito riconoscimento per le regioni comunitarie. I finalisti selezionati parteciperanno anche all’undice-sima edizione della Settimana europea delle regioni e delle città 2013, che si svolgerà a Bruxelles dal 7 al

10 ottobre 2013. A chi rivolgersi: http://ec.europa.eu/research/

participants/portal/page/ideas - Invito a presen-tare proposte CE 10/01/2013, n. 2013/5/02, Guue 10/01/2013, n. C 5 – ec.europa.eu

SETTORE


HHH L. 3TITOLO

INNOVAZIONEContenuto: sino a esaurimento delle risorse si può

partecipare a un bando denominato Ambient Assi-sted Living (AAL) all’interno del Joint Programme AAL-2013-6 ICT. Vengono cofinanziati progetti con soluzioni basate sulle TIC per sostenere l’occupazione nella vita delle persone anziane. Possono partecipare organismi indicati nel DM 593/2000, imprese del set-tore industriale, università ed organismi di ricerca. I progetti vengono cofinanziati dalla commissione euro-pea e da risorse nazionali dei paesi aderenti ad AAL. I partecipanti italiani sono finanziati dal MIUR e indi-cativamente il contributo potrà coprire il 50% dei costi ammissibili per le attività di ricerca e il 25% per le at-tività di sviluppo sperimentale. Nella selezione verrà data priorità a progetti in collaborazione mirati allo sviluppo di soluzioni innovative basate sulle TIC che consentano alle persone anziane di continuare a gesti-re la propria attività sul posto di lavoro in un ufficio, in una fabbrica o in qualsiasi altro ambiente di lavo-ro, sia che si tratti di attività retribuita o volontaria, comprese le attività sociali, preservando allo stesso tempo la buona salute e la motivazione a rimanere attivi. Il programma mira a favorire lo sviluppo, at-traverso attività di ricerca applicata e di sviluppo, di soluzioni innovative basate sulle TIC che siano finan-ziariamente sostenibili. Viene data priorità a progetti che sviluppino soluzioni basate sui reali bisogni degli utenti e il coinvolgimento di questi ultimi nel proget-to è ritenuto essenziale. La prospettiva di immissione sul mercato dovrà essere massimo di 2-3 anni dopo la fine del progetto. Si punta per esempio allo svilup-po di strumenti per la formazione e l’apprendimento della forza lavoro più anziana; a progetti che aiuti-no ad affrontare il trasferimento intergenerazionale delle conoscenze per utilizzare le abilità e le compe-tenze fondate sull’esperienza. I progetti devono essere realizzati da un consorzio costituito da almeno tre or-ganizzazioni indipendenti di tre diversi paesi aderenti al programma AAL. Tali paesi sono: Austria, Belgio, Cipro, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Israele, Italia, Norvegia, Olanda, Portogallo, Polonia, Romania, Regno Unito, Spagna, Svezia, Slovenia, Svizzera, Ungheria, Lussemburgo. Il consorzio deve comprendere almeno un partner industriale, almeno una pmi e almeno un’organiz-zazione rappresentativa degli utilizzatori finali. I consorzi potranno prevedere massimo dieci partner. I progetti proposti dovranno avere una durata com-presa fra dodici e trentasei mesi e un budget totale compreso fra uno e sette milioni di euro.

A chi rivolgersi: Ministero dell`Istruzione, dell`Università e della ricerca- AAL www.aal-eu-







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FINANZIAMENTI PMI

rope.eu

SETTORE


H L. 4TITOLO

NANOELETTRONICAContenuto: sino a esaurimento delle risorse si pos-

sono presentare proposte nell’ambito del programma di lavoro per l’ENIAC Joint Undertaking2013. L’ENIAC Joint Undertaking è una partnership pubblico-priva-ta tra la commissione europea e ventuno stati Membri della Unione europea da un lato e AENEAS dall’altro, un’associazione che rappresenta imprese, centri di ricer-ca e università nel campo della nanoelettronica. E’ stata costituita nel 2008 per sostenere la ricerca e lo sviluppo precompetitivo nel campo della nanoelettronica al fine di rafforzare l’integrazione, migliorare le funzionalità dei dispositivi nei loro diversi ambiti di applicazione (come per esempio la salute, i trasporti, la sicurezza, l’ener-gia, l’ambiente, la comunicazione, etc.) e di accrescere la competitività dell’Europa in tale settore. Si possono pre-sentare per la selezione prima un progetto preliminare e, a seguire una proposta di progetto completa entro il 12 settembre 2013.

A chi rivolgersi: http://www.eniac.eu/web/calls/ENIACJU_Call8_2013-1.php - Invito a presentare pro-poste CE 05/03/2013, n. 2013/64/08, Guue 05/03/2013, n. C 64)

BANDI E FONDI regionali

e strutturatiSETTORE

AGRICOLTURAREGIONE

ABRUZZOContenuto: sino a esaurimento dei fondi si posso-

no richiedere fondi per coprire le spese di servizi di consulenza da parte delle aziende agricole e forestali, esclusivamente per l’Associazione Regionale Allevato-ri D’Abruzzo (A.R.A.). La presentazione delle domande di adesione ai servizi di consulenza, da parte delle im-prese agricole e forestali che optano per l’Associazione Regionale Allevatori D’Abruzzo (A.R.A.), deve essere ef-fettuata con i medesimi tempi, modalità e modulistica prescritti nell’Avviso pubblico approvato con Delib.G.R. 30 luglio 2012, n. 493 e le domande vanno presentate utilizzando esclusivamente la procedura informatica messa a disposizione sul portale SIAN . Le domande di aiuto devono essere presentate obbligatoriamente pri-ma dell’avvio dei servizi di consulenza.

Riferimenti: www.sian.it - SIAN alla Regione Abruz-zo - Servizio Ispettorato Provinciale dell’agricoltura di Teramo, via Cerulli Irelli 17 - 64100 Teramo - De-liberazione Giunta regionale 28/01/2013, n. 53, BUR 20/02/2013, n. 7

SETTORE

AGRICOLTURAREGIONE

CAMPANIAContenuto: sino a esaurimento dei fondi si possono

richiedere finanziamenti a fondo perduto per nuove im-prese agricole ed investimenti nel turismo rurale. Il Gal Partenio, che raggruppa numerosi comuni della Provin-cia di Avellino per l’attuazione delle misure del P.S.R. Campania 2007-2013, ha aperto i termini di accesso a sei misure del programma di sviluppo rurale. Gli in-vestimenti programmati, di cui beneficeranno comuni dell’area interessata ed imprese di nuova costituzione ed esistenti, superano il milione e mezzo di euro. Particolare è l’attenzione per lo sviluppo della nuova imprenditoria-lità, adozione di nuovi processi produttivi e lavorazione di prodotti agricoli, incremento della qualità e promo-zione del prodotto turistico locale. Gli enti pubblici e le imprese interessate sono quelle dei comuni di Altavilla Irpina, Candida, Capriglia Irpina, Cervinara, Chianche, Grottolella, Manocalzati, Montefalcione, Montefreda-ne, Montefusco, Montemiletto, Ospedaletto d’Alpinolo, Pannarano, Petruro Irpino, Pietrastornina, Prata Prin-cipato Ultra, Pratola Serra Roccabascerana, Rotondi, San Martino V.C., San Potito, Sant’Angelo a Scala, San-ta Paolina, Summonte, Torre le Nocelle, Torrioni, Tufo. Per la misura 124 gli aiuti sono per partenariati tra im-prese agricole, aziende di lavorazione e trasformazione dei prodotti, Università ed enti di ricerca pubblici e pri-vati. Le spese ammissibili permettono di acquistare brevetti e registrazione di proprietà industriale, mac-chinari ed attrezzature, forniture e realizzare attività di promozione e divulgazione di ricerche e sperimenta-zioni compiute. Il contributo erogato è pari al 75% con un importo complessivo di investimento di 90mila eu-ro. Mentre la misura 127 è per migliorare le condizioni dei boschi esistenti ripristinando specie vegetali autoc-tone e puntando a una fruizione turistico - ricreativa delle aree boschive. In questo caso l’importo concedibi-le è pari al 100% di 58.717 euro. Inoltre per la misura 311beneficiano dei fondi le imprese agricole con un con-tributo che copre il 100% di investimenti fino a 45mila euro per l’incentivazione delle attività didattiche sulla conoscenza delle aree rurali e progetti di ospitalità in azienda per anziani, bambini e disabili. E per la misura 312 i fondi sono destinati invece alla nuova imprendito-rialità e il contributo è destinato alle imprese agricole di nuova costituzione o già costituite per l’erogazione di servizi per il turismo. E’ permessa la ristrutturazione di locali, interventi per il risparmio idrico ed energetico, acquisto e aggiornamento di macchinari, software, at-trezzature informatiche. L’erogazione regionale copre il 75per cento di un investimento programmato pari a 66 mila euro. Possono essere coperte per esempio le spese per servizi di trasporto con taxi e noleggio autovetture, trasporto marittimo e fluviale, realizzazione di portali web e servizi di informazione, agenzie di viaggio, tour operator, attività ricreative, artistiche, sportive. Inol-tre con la misura 313 i Comuni possono richiedere un contributo fino a 83mila euro per allestire percorsi turi-stici, sale multimediali, infopoint e svolgere campagne promozionali del prodotto turistico locale. Mentre con la misura 321imprese ed enti locali possono realizzare investimenti per creare centri di aggregazione sociale con un contributo massimo erogabile di 100mila euro, e per fattorie sociali con un contributo erogabile è pari all’80% di 90mila euro.







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FINANZIAMENTI PMI

Riferimenti: sito Internet http://www.galpartenio.it –2

SETTORE

AGRICOLTURAREGIONE

LOMBARDIAContenuto: sino a esaurimento dei fondi le azien-

de del settore agroalimentare possono partecipare a un bando della misura 1.3.3 per attività di informa-zione e promozione dei prodotti agroalimentari di qualità, riferita al P.S.R. in vigore sino al 2013 con il quale la Regione Lombardia stanzia 1,2 milioni di euro per promuovere le produzioni a marchio Dop e Igp, i vini a denominazione di origine protetta e i pro-dotti biologici. Possono fare domanda per esempio i consorzi di tutela, delle produzioni DOP/IGP e dei vi-ni a denominazione DOGC e DOC, e le associazioni di produttori biologici, Possono essere coperte le spese per iniziative promozionali e pubblicitarie. I prodotti interessati sono tutti i vini lombardi, che tra DOCG DOC e IGT contano 42 denominazioni, i 23 prodotti a marchio DOP/IGP e le produzioni agricole ottenute con metodi biologici. Con queste risorse gli agricoltori che operano all’interno di sistemi di qualità potranno ottenere un cofinanziamento per le loro iniziative di promozione, quali partecipazioni a fiere e manifesta-zioni agroalimentari, missioni commerciali e incontri con buyer e giornalisti, pubblicità e ricerche di mer-cato. Il contributo viene erogato in conto capitale ed è pari al 70% della spesa ammessa per attività di tipo informativo-promozionale e al 50% della spesa am-messa per attività a carattere pubblicitario. La spesa massima ammissibile per progetto e per beneficia-rio è di 100mila euro Iva esclusa. La spesa minima ammissibile per progetto non potrà essere inferiore a 30mila euro.

Riferimenti: www.siarl.regione.lombardia.it - Dire-zione Generale Agricoltura - Struttura Attrattività e promozione delle produzioni - Piazza Città di Lombar-dia 1, 20124 Milano - Decreto dirigenziale 22/02/2013, n. 1502 - www.agricoltura.regione.lombardia.it.

SETTORE

ENERGIAREGIONE

SARDEGNAContenuto: sino a esaurimento delle risorse e in

riferimento al P.O.R. 2007-2013 - F.E.S.R. si possono presentare proposte progettuali di efficientamento e risparmio energetico. Le risorse disponibili nel Fondo di Sviluppo Urbano EE/ER ammontano complessiva-mente a un massimo di 33,1 milioni di euro a valere sul P.O. F.E.S.R. 2007-13, Linea 3.1.2b. In aggiunta a tali risorse, il gestore del FSU EE/ER potrà apportare ulteriori risorse proprie, che si impegna a mettere a disposizione rispetto ai progetti che saranno valutati ammissibili all’iniziativa europea denominata Jessi-ca. Possono presentare domanda e progetti sia enti sia agenzie e società in house, e le agenzie energeti-che della Regione Autonoma della Sardegna:

Riferimenti: www.regione.sardegna.it –http://www.regione.sardegna.it/servizi/enti/bandi - Determinazio-ne 04/02/2013, n. 3025-40

SETTORE

FORMAZIONEREGIONE

CALABRIAContenuto: sino a esaurimento dei fondi si possono

richiedere agevolazioni per progetti di formazione con-tinua rivolti ai lavoratori di imprese. I progetti possono essere aziendali e/o interaziendali rivolti ai lavoratori di imprese nelle quali siano state effettuate quote di ri-duzione dell’orario di lavoro e/o siano stati sottoscritti contratti dì solidarietà. La formazione dei lavoratori deve tendere al rafforzamento delle competenze individua-li in un’ottica sia di sostegno ai processi di animazione aziendale, sia di incremento delle possibilità occupazio-nali dei soggetti coinvolti. Possono presentare i progetti, in qualità di soggetti proponenti e / o attuatori impre-se singole; consorzi di impresa;organismi di formazione accreditati o che abbiano effettuato richiesta di accredi-tamento per la macrotipologia di formazione continua nella Regione Calabria, e che intendano formare lavo-ratori occupati per conto di imprese come sopra definite e localizzate nella Regione Calabria (formazione indi-retta); associazioni temporanee d’impresa o di scopo (ATI/ATS). L’ impresa singola o associata e i Consorzi di impresa devono avere sede operativa nel territorio re-gionale e, per la realizzazione dell’intervento formativo, devono stipulare un accordo con un organismo di for-mazione accreditato. Sono destinatari della formazione i lavoratori di imprese nelle quali siano state effettua-te quote di riduzione dell’orario di lavoro e/o siano stati sottoscritti contratti dì solidarietà, e in particolare i la-voratori con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato (part-time o fulltime); i lavoratori con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato (part-time o fulltime); i soci lavoratori di società coope-rative, iscritti al libro paga; gli apprendisti; i lavoratori con contratto di inserimento. L’importo complessivo del finanziamento pubblico per tutti gli interventi formati-vi previsti è pari a 2.639.478,07 euro.

Riferimenti: www.regione.calabria.it - Regione Calabria Dipartimento n. 10 Settore Formazione Pro-fessionale e Servizi Ispettivi Viale Lucrezia della Valle - 88100 Catanzaro - Decreto dirigenziale 14/02/2013, n. 2085

SETTORE

INNOVAZIONEREGIONE

ABRUZZOContenuto: sino a esaurimento dei fondi possono

rispondere a un bando le piccole nuove imprese innovati-ve. Il bando denominato Start-Up, Start-Hope e relativo al fondo rotativo gestito dalla FIRA, la Finanziaria Re-gionale, che, attraverso una dotazione finanziaria di nove milioni di euro, parteciperà al capitale sociale del-le imprese. Il bando è in attuazione all’attività I.2.2. del P.O.R. F.E.S.R. Abruzzo 2007/2013 che incentiva investi-menti aziendali volti alla ricerca applicata, allo sviluppo precompetitivo e allo start up di attività e processi in-novativi, in particolare quelli ambientali e di efficienza energetica. Possono beneficiarne le piccole nuove impre-se innovative con sede operativa in Abruzzo, costituite e attive da non oltre 48 mesi o costituende sotto forma di società di capitali. Si vuole promuovere la nascita e le prime fasi dello sviluppo delle aziende che apporti-no un vantaggio competitivo sostenibile nel tempo, in







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FINANZIAMENTI PMI

settori sia innovativi sia tradizionali. I progetti devono essere funzionali all’ innovazione sia di prodotto/servizio sia di processo e favorire ricadute positive sull’occupa-zione delle imprese in termini di posti di lavoro durevoli e di qualità, anche nella considerazione del disagio le-gato ai fenomeni di uscita temporanea dal mondo del lavoro e disoccupazione. Viene dato sostegno anche a progetti di sviluppo sperimentale quali acquisizione, combinazione, strutturazione e utilizzo delle conoscen-ze e capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica, commerciale e altro, allo scopo di produrre piani, progetti o disegni per prodotti, processi o servizi nuovi, modifi-cati o migliorati. Fondi sono previsti anche per attività di trasferimento tecnologico tra il sistema della ricerca e il sistema produttivo. Viene elargito un investimen-to in capitale di rischio concesso prima della fase di start-up per studiare valutare e sviluppare un progetto iniziale; e un investimento in capitale di rischio conces-so a imprese che non hanno ancora venduto il proprio prodotto o servizio a livello commerciale e non stanno ancora generando profitto, per lo sviluppo del prodotto e la commercializzazione. Inoltre è previsto un l : inve-stimento in capitale di rischio concesso per la crescita e l’espansione di una società che può o meno andare in pari o produrre utile, allo scopo di aumentare la propria capacità produttiva, favorire lo sviluppo di un mercato o di un prodotto o fornire capitale circolante aggiunti-vo. La partecipazione di FIRA al capitale sociale delle piccole imprese, costituite/costituende sotto forma di so-cietà di capitali, sarà minoritaria , non inferiore al 15% e non superiore al 45%, per un importo massimo di 1,5 milioni di euro per impresa e per una durata massima di cinque anni. L’intervento del Fondo a favore delle im-prese non esclude, nei limiti consentiti dai Regolamenti comunitari, l’accesso delle stesse ad altre agevolazioni e ad altri strumenti di garanzia compresa la Misura 1.2.4 del P.O.R. F.E.S.R. Abruzzo 2007/2013. Le domande di partecipazione al bando possono essere presentate fino al 30 giugno 2015.

Riferimenti: www.starthope.it - Deliberazione Giun-ta regionale 18/01/2013, n. 32, BUR 15/02/2013, n. 21 – www.regione.abruzzo.it

SETTORE

INNOVAZIONEREGIONE

LAZIOContenuto: sino a esaurimento dei fondi si può parte-

cipare a un bando da 50 milioni di euro a sostegno delle reti di impresa. Il bando è intitolato Insieme per vincere ed elargisce contributi a fondo perduto a sostegno del-le aziende dei settori dell’industria, dell’artigianato e dei servizi alla produzione. Vengono cofinanziati Start Up Reti ovvero progetti imprenditoriali finalizzati alla costituzione di aggregazioni tra pmi nella forma del con-tratto di rete. Sono finanziabili le spese per l’acquisizione di servizi reali necessarie a elaborare il programma di rete e a pervenire alla stipula del contratto di rete. Gli investimenti devono avere una dimensione minima di euro 50mila euro e massima di 200mila euro. Inoltre vengono cofinanziati investimenti in Rete ovvero pro-getti imprenditoriali finalizzati alla realizzazione del Programma comune di rete da parte di pmi e dei lo-ro investimenti innovativi. Sono finanziabili le spese per investimenti materiali, immateriali e per l’acquisi-zione di servizi reali finalizzate a realizzare il progetto

imprenditoriale comune. Gli investimenti devono esse-re minimo di 250mila euro. Poi sono previsti aiuti per il Val - Valore Aggiunto Lazio -aggregazioni tra gran-de imprese e pmi riguardanti innovazione di prodotto. Possono partecipare a tale azione aggregazioni d’im-prese secondo una delle seguenti modalità: contratti di rete, consorzi o ATI/ATS. All’interno di tali aggregazio-ni potranno eventualmente essere presenti anche altri organismi di ricerca o altre entità pubbliche o private diverse dalle imprese. Il capofila deve essere una gran-de impresa o, in mancanza, una media impresa. In ogni caso il capofila deve occuparsi dello sbocco sul mercato del prodotto, avere idonei requisiti patrimoniali, fi-nanziari e organizzativi e assumere la leadership del progetto comune. Sono finanziabili le spese per attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale. Gli inve-stimenti devono avere una dimensione minima di due milioni di euro.

Riferimenti: www.sviluppo.lazio.it - Deliberazione Giunta regionale 05/12/2012, n. 580

SETTORE

INNOVAZIONEREGIONE

LIGURIAContenuto: sino a esaurimento dei fondi si possono

richiedere agevolazioni alle imprese a valere sul Fondo Prestiti Rimborsabili (rif. linea di attività 1.2.4-Inge-gneria Finanziaria-Asse 1 - P.O.R. F.E.S.R. Liguria 2007-2013). Il budget totale ammonta a 26milioni di euro. Possono fare domanda piccole e medie imprese singole e associate, in forma consortile o cooperativa anche di nuova costituzione con sede operativa nel ter-ritorio della Regione Liguria. Possono essere coperte le spese per esempio per l’introduzione di prodotti, processi o servizi nuovi , interventi tecnologici, produttivi, com-merciali, organizzativi e gestionali per il miglioramento dell’efficienza produttiva, dell’impatto ambientale, con particolare riferimento a iniziative per lo sviluppo di ecoinnovazioni. Sono considerati ammissibili ad age-volazione gli investimenti finalizzati anche all’avvio di nuove iniziative imprenditoriali. Possono essere cofinan-ziate attività quali acquisizione di impianti produttivi, macchinari e attrezzature, di nuova fabbricazione, cor-relati all’introduzione di innovazioni di prodotto e/o di processo e/o di servizio; acquisizione di brevetti, licenze, marchi, programmi informatici connessi al programma di innovazione; consulenze strettamente connesse all’in-troduzione di innovazione di prodotto e/o di processo e/o di servizio. Per progetti di innovazione organizzativa possono essere coperte per esempio le spese di consulen-za per check-up sulla struttura aziendale; l’elaborazione di nuovi modelli organizzativi (analisi della redditività, individuazione dei tempi morti di produzione, gestione passaggi, ottimizzazione scarti di produzione, ecc.); la realizzazione di progetti di ottimizzazione della logisti-ca; spese di consulenza per la predisposizione di piani per la realizzazione degli interventi diretti a migliora-re l’efficienza ambientale ed energetica e a garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro; opere edili e assimi-late necessarie per il raggiungimento degli obiettivi di innovazione organizzativa. Per progetti di innova-zione commerciale possono essere coperte le spese di progettazione e realizzazione del sito web o di altri ca-nali commerciali per via telematica e per l’acquisizione di strumenti e attrezzature connessi all’attuazione del







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FINANZIAMENTI PMI

piano di innovazione commerciale, nonché acquisizio-ne di marchi o di licenze per il loro sfruttamento; spese di consulenza: per supportare cambiamenti innova-tivi nell’area commerciale e per il presidio strategico del mercato; connesse all’innovazione della presenta-zione di prodotti e servizi aziendali quale innovazione di design e marketing. Il fondo opera mediante la con-cessione di prestiti rimborsabili, concedibile a fronte di idonee garanzie a copertura della totalità dell’importo. Si può richiedere un prestito rimborsabile interamen-te a FI.L.S.E. e concesso fino al 70% dell’investimento ammissibile, per un importo minimo di 150mila euro e massimo di due milioni di euro; oppure vi è la soluzione di ottenere un prestito rimborsabile richiesto a FI.L.S.E. con la compartecipazione della Banca Convenzionata e concesso fino al 100% dell’investimento ammissibile.

Riferimenti: Finanziaria Ligure per lo Sviluppo Economico - FI.L.S.E. S.p.A. - Via Peschiera, 16 - 16122 Genova - Deliberazione Giunta regionale 22/02/2013, n. 186 – www.regione.liguria.it

SETTORE

INNOVAZIONEREGIONE

LOMBARDIAContenuto: sino a esaurimento dei fondi si possono

richiedere fondi alla Regione Lombardia e partecipare al bando della linea di intervento 1.1.2.1 a sostegno alla cre-scita della capacità competitiva delle imprese lombarde, Azione F- sostegno alle reti di imprese - del P.O.R. F.E.S.R. in vigore sino al 2013. Possono partecipare al bando le micro, piccole e medie imprese. Si punta a incentivare il consolidamento e la creazione di aggregazioni in forma stabile tra imprese, tramite la realizzazione di progetti volti all’innovazione a livello di prodotto, servizio, processo e organizzazione. Sono stati stanziati sei milioni di euro. Possono quindi essere cofinanziate attività quali sviluppo e miglioramento di funzioni condivise dall’aggregazione (progettazione, logistica, servizi connessi, comunicazione, etc.) finalizzate all’aumento dell’efficienza e della produt-tività e/o all’ampliamento della capacità produttiva e al miglioramento della performance delle singole imprese; sviluppo di sistemi e strumenti integrati di gestione dei processi organizzativi e gestionali interni; realizzazione di attività di servizio comuni, per ideare nuovi prodotti/servizi o per mettere a punto nuovi processi produttivi, logistici o distributivi o per permettere un notevole mi-glioramento dei prodotti e/o servizi o processi esistenti; sviluppo di nuovi business centrati su nuovi prodotti o servizi con caratteristiche di novità rispetto al mercato e/o incentrati sull’utilizzo di nuove tecnologie. Possono fare domanda micro, piccole e medie imprese, in aggre-gazione di un minimo di tre soggetti giuridici con sede operativa attiva in Lombardia. Possono partecipare all’ag-gregazione anche soggetti quali grandi imprese, imprese con sede al di fuori del territorio di Regione Lombardia, centri di ricerca ma non riceveranno contributi regionali diretti. Le imprese partecipanti al bando devono esse-re aggregate con la forma giuridica del contratto di rete senza soggettività giuridica (rif. decreto legge 10 febbra-io 2009, n. 5, convertito in Legge 9 aprile 2009, n. 33 e s.m.i.). Non possono partecipare alle aggregazioni le so-cietà di proprietà e/o controllate da Regione Lombardia, dai Ministeri della Repubblica italiana e dalle Camere di Commercio lombarde. Le agevolazioni, corrisposte nella forma di contributo in conto capitale, sono concesse a tito-

lo de minimis, fino a una misura massima del 40% della spesa ritenuta ammissibile.

Riferimenti: https://gefo.servizirl.it/fesr - https://gefo.servizirl.it/contesti/default/doc/help.htm - Direzione Ge-nerale Industria, Artigianato, Edilizia e Cooperazione - www.industria.regione.lombardia.it - Decreto dirigen-ziale 19/02/2013, n. 1324, BUR 22/02/2013, n. 8

SETTORE

INNOVAZIONEREGIONE

PIEMONTEContenuto: sino a esaurimento dei fondi le pmi pie-

montesi possono richiedere crediti in attuazione del P.O. F.E.S.R. 2007-2013 - 1.4.1. La misura è finalizzata al mi-glioramento della capacità di accesso al credito delle pmi piemontesi, singole e associate, soc. consortili, consorzi e cooperative, attraverso lo smobilizzo dei crediti com-merciali vantati nei confronti di enti locali del Piemonte (Regione, Province, Comuni, Comunità montane e Unioni di Comuni), di aziende sanitarie ed enti gestori dei servizi socio-assistenziali piemontesi (ASL, aziende ospedaliere e aziende ospedaliero-universitarie), di Enti strumentali della Regione, per lo svolgimento di lavori/servizi a loro fa-vore e che registrano il ritardato pagamento del compenso per tali prestazioni. Ci sono delle novità inoltre perché sono state inserite tra i beneficiari ammissibili oltre alle pmi anche le organizzazioni del terzo settore; l’importo massimo dell’anticipazione sale a 800mila euro e quindi la garanzia potrà arrivare a 640mila euro. L’anticipazio-ne può arrivare fino al 100% dell’importo dei crediti da smobilizzare ed ha una durata di dodici mesi dalla data di erogazione dell’anticipazione, con possibilità di proro-ga di altri dodici mesi. Tale garanzia è gratuita.

Riferimenti: sito Internet www.finpiemonte.info -De-terminazione 28/01/2013, n. 32

SETTORE

INNOVAZIONEREGIONE

PROV. AUTONOMA BOLZANOContenuto: sino a esaurimento dei fondi si possono

richiedere aiuti per la capitalizzazione di nuove imprese innovative. Le imprese beneficiarie dovranno presenta-re un business plan dal quale si possa valutare il grado di innovazione delle tecnologie utilizzate, i mercati di ri-ferimento, l’adeguatezza della compagine organizzativa e altri elementi che formano oggetto della valutazione ai fini della graduatoria. La misura dell’aiuto è rappor-tata all’entità del capitale sociale della nuova impresa o dell’impresa innovativa da costituire, e viene erogato a ti-tolo de minimis ai sensi del Reg.Ce n. 1998/2006.

Riferimenti: Deliberazione Giunta provinciale 18/02/2013, n. 260 – www.provincia.bz.it/

SETTORE

INNOVAZIONEREGIONE

SARDEGNAContenuto: sino a esaurimento delle risorse si può ri-

spondere ad alcuni bandi avviati da Sardegna Ricerche, Agenzia per la Ricerca e l’Innovazione della Regione Au-tonoma della Sardegna, in qualità di soggetto attuatore







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FINANZIAMENTI PMI

del P.O.R. F.E.S.R. 2007/2013 Asse VI - Competitività -Li-nea di attività 6.1.1.A, I bando sono relativi ai programmi Reti per l’innovazione e Azioni cluster bottom-up, Azioni cluster top-down e Servizi per l’innovazione. Obiettivo dei bandi è promuovere iniziative comuni tra imprese ed en-ti di ricerca per valorizzare le potenzialità innovative delle imprese e le ricadute produttive della ricerca. Il ban-do Reti per l’innovazione favorisce la realizzazione di progetti proposti da raggruppamenti di imprese in colla-borazione con organismi di ricerca o fornitori di servizi, che prevedano il trasferimento, a beneficio delle impre-se, di conoscenze scientifiche e tecnologiche risultanti da attività di ricerca e sviluppo. I progetti si potranno arti-colare nelle fasi di ricerca e sviluppo, trasferimento di tecnologie, prove di laboratorio, prototipazione, ingegne-rizzazione e industrializzazione e dovranno avere a oggetto l’introduzione di innovazioni di processo, di pro-dotto oppure l’innovazione dei processi di organizzazione, produzione e distribuzione di prodotti o servizi già pre-senti sul mercato. L’innovazione dovrà rappresentare una novità o un sensibile miglioramento rispetto allo stato dell’arte del settore nell’ambito locale. I progetti di inno-vazione dovranno essere presentati da un raggruppamento di almeno tre piccole e medie imprese costituite nella forma di consorzio, società consortile, ATI o contratto di rete. Il raggruppamento di imprese deve essere costituito da pmi industriali, artigiane e di servi-zi operanti in vari settori da quello minerario alle attività manifatturiere compreso il settore agroalimen-tare; il trasporto e magazzinaggio, servizi logistici relativi alla distribuzione delle merci; attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (es. villaggi turistici, aree di campeggio e aree attrezzate per camper e roulotte; ser-vizi di Informazione e comunicazione, quali edizioni di software; attività di produzione cinematografica, di video e di programmi televisivi, di registrazioni musicali e so-nore; attività di post-produzione cinematografica, di video e di programmi televisivi; telecomunicazioni; produzione di software, consulenza informatica; attività professiona-li, scientifiche e tecniche; ricerca e sviluppo sperimentale nel campo delle scienze naturali e dell’ingegneria. I sog-getti beneficiari devono risultare regolarmente iscritti nel Registro delle Imprese, devono essere pmi con una stabile organizzazione e sede operativa attiva da alme-no un anno localizzata in Sardegna. Possono partecipare al progetto di innovazione, in quanto possibili portatori di know how e conoscenze per lo sviluppo del progetto, le pmi che non operano nei settori ammissibili e le grandi imprese, come partner di progetto, ma non saranno i be-neficiarie dell’aiuto finanziario. Le agevolazioni possono coprire sino al 75% il costo dei servizi di trasferimento di tecnologie forniti dall’organismo di ricerca o dal fornito-re del servizio. La copertura finanziaria delle ulteriori spese del progetto (per es. personale interno, acquisto di beni strumentali, altri costi direttamente imputabili al progetto) sarà a carico delle imprese partecipanti. In ogni caso l’aiuto non potrà superare l’importo di 200mila eu-ro per ciascun progetto. Non verranno ammessi a finanziamento progetti che prevedano costi inferiori a 50mila euro. In totale sono stati stanziati tre milioni di euro. La domanda di partecipazione dovrà pervenire en-tro il termine del 30 settembre 2013. La durata minima dei progetti è di 6 mesi, mentre la durata massima è di 18 mesi. La durata dei progetti decorrerà dal momento della firma del contratto e non oltre il 30 settembre 2015. Mentre per il Programma Azioni cluster bottom-up è ri-volto alle imprese di un determinato settore con

l’obiettivo di sviluppare attività di Ricerca, Sviluppo, In-novazione su problematiche comuni, i cui risultati vengono poi condivisi tra le imprese partecipanti e mes-si a disposizione di tutte le imprese del settore; eventuali diritti di proprietà intellettuale/industriale, sca-turenti dall’attività progettuale condotta, restano di pertinenza di Sardegna Ricerche che li mette a disposi-zione delle imprese a titolo gratuito).L’azione cluster ha l’obiettivo di stimolare la collaborazione tra gli organismi di ricerca e le imprese operanti nei settori indicati su te-matiche comuni, con particolare riferimento a quelle legate all’innovazione della produzione e alla realizzazio-ne di nuovi prodotti. L’azione Cluster prevede inoltre la possibilità di accesso e utilizzo delle Piattaforme Tecno-logiche (apparecchiature scientifiche, laboratori, attrezzature e know how di utilizzo collettivo) di Sarde-gna Ricerche e/o degli organismi di ricerca. Il costo dell’Azione Cluster è a totale carico della Regione Auto-noma della Sardegna e Sardegna Ricerche è beneficiario finale degli interventi. Le imprese aderen-ti dovranno tuttavia contribuire alla riuscita delle Azioni Cluster partecipando attivamente con persona-le e risorse proprie alle attività previste. Le imprese devono essere regolarmente costituite e iscritte nel Re-gistro delle imprese ed essere operative in Sardegna, nella sede oggetto dell’intervento, da almeno un anno. Le azioni cluster dovranno coinvolgere almeno cinque aziende. Tutte le azioni e gli interventi compresi nei Cluster dovranno concludersi entro il 30 giugno 2015. La dotazione finanziaria per la realizzazione delle Azio-ni Cluster Bottom Up sarà pari a tre milioni di euro. «Mentre per le azioni cluster top down», dice Emanue-la Palazzani, del network europeo WilEurope, «si tratta di iniziative della durata massima di diciotto mesi, proposte e realizzate da organismi di ricerca, con caratteristiche di soggetti pubblici, che si rivolgono al-le imprese di un determinato settore e dei suoi settori complementari con l’obiettivo di sviluppare un proget-to di sviluppo e innovazione su problematiche comuni al cluster di imprese. Le attività previste dalle Azioni cluster prevedono anche attività di animazione econo-mica (es. aumento delle competenze nelle imprese, scouting delle tecnologie avanzate, promozione del set-tore/comparto, ecc. ) , att ività di svi luppo, sperimentazione e di tipo dimostrativo dell’attività di ricerca già svolta dagli stessi organismi di ricerca, ol-tre all’attivazione di collaborazioni, scambi e partnership. I progetti Cluster Top Down possono es-sere presentati da un soggetto proponente, composto da uno o più organismi di ricerca; almeno cinque pmi; altri partner di progetto, fra cui grandi imprese, altri centri di ricerca non regionali ed enti pubblici». I pro-getti saranno ammessi alla concessione dei finanziamenti, secondo la graduatoria, fino all’esauri-mento dei fondi assegnati, pari a tre milioni di euro. Sono previsti anche Servizi per l’innovazione con ap-positi voucher. L’azione è orientata all’aumento della competitività delle imprese del sistema economico re-gionale, sostenendo la realizzazione di idee e progetti di innovazione e trasferimento tecnologico, attraverso un aiuto finanziario per il completamento di un piano di innovazione costituito da un sistema di servizi inte-grati. Le idee e i progetti di innovazione proposti dalle imprese devono prevedere la realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi oppure l’innovazione dei pro-cessi di organizzazione, produzione e distribuzione di prodotti o servizi già presenti sul mercato. I servizi che







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FINANZIAMENTI PMI

potranno beneficiare delle agevolazioni previste dal bando “Servizi per l’innovazione” potranno essere for-niti da Laboratori e Piattaforme tecnologiche del Parco Scientifico della Sardegna (Sardegna Ricerche, Porto Conte Ricerche); dall’Università o altri Organi-smi di ricerca; da società di consulenza o esperti in possesso dei requisiti professionali. L’azione è attuabi-le sino al 31 dicembre del 2015. Le risorse disponibili a valere sul bando “Servizi per l’innovazione” per gli anni 2012 e 2013 sono pari a due milioni e mezzo di euro. Possono fare domanda pmi singole o associate, industriali, artigiane e di servizi, con unità operativa ubicata nel territorio della Regione Sardegna, attiva da almeno un anno.

Riferimenti: www.regione.sardegna.it - Sardegna Ri-cerche www.sardegnaricerche.it-Località Piscina Manna, Edificio 2 - 09010 Pula (CA).

SETTORE

SVILUPPOREGIONE

ABRUZZOContenuto: sino a esaurimento dei fondi si può

partecipare a un bando per il sostegno alla creazione e allo sviluppo di microimprese relativo alla misura 3.1.2 del Programma di Sviluppo Rurale. Sono stati stanziati 5.067.329 euro. Vengono elargiti fondi alle microimprese le cui attività si svolgano in collegamen-to con le produzioni e le attività agricole e forestali, con i prodotti artigianali locali, con le attività di servi-zio rivolte alla tutela e alla promozione del territorio e dell’ambiente. Lo scopo è migliorare la qualità della vi-ta, l’imprenditorialità e l’occupazione. La misura 3.1.2 del PSR Abruzzo 2007/2013 punta al riequilibrio delle dinamiche economiche e sociali delle differenti aree del-la Regione Abruzzo. La misura è correlata all’obiettivo del mantenimento e creazione di nuove opportunità oc-cupazionali in aree rurali e punta alla diversificazione delle attività economiche extra-agricole. Inoltre, in ma-niera indiretta la misura favorisce il miglioramento dell’attrattività dei territori rurali per le imprese e le popolazioni. E’ previsto un contributo in conto capitale da calcolarsi in percentuale sul costo totale ammissibile dell’intervento, che non deve essere superiore a 200mi-la euro per ciascun beneficiario. Inoltre viene elargito un contributo a fondo perduto sino al massimo del 50% del costo totale ammissibile. Possono fare domanda le microimprese ovvero aziende, anche di nuova costitu-zione, che occupino meno di dieci persone e realizzino un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiore a due milioni di euro.

Riferimenti: sito Internet www.regione.abruzzo.it

SETTORE

TURISMOREGIONE

PUGLIAContenuto: sino a esaurimento delle risorse, le piccole

imprese del settore turistico possono richiedere agevo-lazioni. Gli aiuti vengono elargiti ad aziende di piccola dimensione e imprese di media dimensione, che realiz-zino investimenti, relativi alla fornitura di servizi nel campo del turismo e della fruizione/valorizzazione dei beni culturali e delle risorse ambientali; servizi connessi al trasporto marittimo e per vie d’acqua; gestione di ap-

prodi turistici; attività di alloggio connesse alle aziende agricole; altre attività quali il noleggio di autovetture e autoveicoli leggeri, il noleggio di altre attrezzature spor-tive e ricreative; il noleggio di strutture e attrezzature per manifestazioni e spettacoli: impianti luce e audio sen-za operatore, palchi, stand e addobbi luminosi; servizi di prenotazione e attività connesse purché finalizzate all’of-ferta di servizi turistici e alla organizzazione di convegni e fiere. Inoltre possono beneficiare dei fondi anche atti-vità creative, artistiche e di intrattenimento, attività di biblioteche, archivi, musei e altre attività culturali, par-chi di divertimento e parchi tematici, discoteche, sale da ballo; gestione di stabilimenti balneari marittimi, lacuali e fluviali. Tutte le domande di agevolazione devono esse-re presentate entro il 31 dicembre 2013.

Riferimenti: Determinazione 18/02/2013, n. 252, BUR 28/02/2013, n. 33 – www.regione.puglia.it

SETTORE

SVILUPPOREGIONE

ABRUZZOContenuto: sino a esaurimento dei fondi si può par-

tecipare a

EUROAPPUNTAMENTI

Ogni mese vengono evidenziati alcuni eventi, manifestazioni, iniziative, progetti a cui le aziende possono partecipare gratuitamente e che riguarda-no finanziamenti e settori di ricerca europei.

COOPERAZIONEArea tematica: INNOVAZIONEData: 8--9 maggio 2013Sede: Kielce, PoloniaContenuto: è previsto un evento di brokerage orga-

nizzato dall’Enterprise Europe Network con la Camera di commercio Staropolska a Kielce, denominato PlastPol all’interno della diciassettesima edizione della fiera in-ternazionale del settore della plastica e della gomma Plastpol. Alla fiera partecipano in media settecento aziende da oltre trenta stati. All’evento di brokerage saranno organizzati incontri B2B gratuiti e utili al-le aziende per trovare opportunità di cooperazione, di trasferimento di know how, partner commerciali o tecnologici per progetti innovativi nel settore della pla-stica, della gomma, del design industriale, del riciclo, del packaging.

Riferimenti: www.enterprise-europe-network-italia.eu - http://www.enterprise-europe-network.ec.europa.eu/

COOPERAZIONEArea tematica: INNOVAZIONEData: 2--4 maggio 2013Sede: Magdeburgo, GermaniaContenuto: si chiama Europa Markt 2013 ed è un

evento di matchmaking per aziende con incontri B2B per società di trading. E’ organizzato dalla rete EEN, il Sector Group Service & Retail in cooperazione con la Camera di commercio e il Ministero dell’economia Sa-xony-Anhalt.

Riferimenti: www.een-sachsen-anhalt.de







12

FINANZIAMENTI PMI

COOPERAZIONEArea tematica: TESSILEData: 8 maggio 2013Sede: Cernobbio, ItaliaContenuto: si tratta di un evento di brokerage Event

intitolato Furnishing Textiles @ proposte 2013 organiz-zato da Innovhub-SSI, Azienda Speciale della CCIAA di Milano membro EEN Italia. Possono partecipare fabbri-canti di tessuti; fabbricanti di mobili rivestiti, grossisti, gruppi di compravendita; operatori contrattuali, pmi. La finalità è dare al settore del tessuto d’arredamento e tendaggio la possibilità di fare incontri B2B per avviare eventuali collaborazioni internazionali; sviluppare nuove opportunità commerciali; presentare, discutere e svilup-pare nuove idee progettuali.

Riferimenti: www.b2match.eu/proposte2013/pages/home -www.enterprise-europe-network-italia.eu

COOPERAZIONEArea tematica: TECNOLOGIE ED ENER-

GIAData: 17 maggio 2013

Sede: Udine, ItaliaContenuto: si svolge un evento di brokerage intitola-

to Energy Efficiency in Building all’interno della Fiera EOS - Exhibition Of Sustainability , organizzato in col-laborazione con il progetto strategico del programma MED MARIE - Mediterranean Building Rethinking for Energy Efficiency Improvement. Il focus dell’evento ri-guarda le soluzioni per migliorare l’efficienza energetica negli edifici pubblici e privati e le tecnologie innovative per assicurare l’efficienza energetica nelle costruzioni nuove e ristrutturate. Organizzato da AreaScience Park di Trieste, membro EEN Italia, riguarda i settori dei componenti ed involucri edilizi, materiali intelligenti e verniciature; equipaggiamento energetico (cogenerazione e trigenerazione); management di servizi energetici (reti intelligenti); servizi relativi all’efficienza energetica nelle costruzioni. Possono partecipare pmi, industrie, centri di ricerca e sviluppo, professionisti del settore e amministra-zioni pubbliche interessate alle innovazioni tecnologiche per valutare opportunità di cooperazione internaziona-le commerciale, tecnologica e per trovare partner con cui partecipare a progetti di ricerca







La riproduzione, anche parziale, è riservata per l’intero fascicolo

AGEVOLAZIONI

1.1.9

36% e accertamento Vorrei sapere se il termine massimo entro il quale gli uffi ci fi scali possono ri-

chiedere le copie dei documenti e inviare eventuale avviso di accertamento deve essere calcolato con riferimento all’anno in cui le spese di recupero edilizio sono state sostenute oppure ai singoli anni in cui le quote della detrazione vengono indicate in dichiarazione.

A.L.

Risponde Stefano BaruzziDi recente, si è occupata della delicata questione la Ctp di Reggio Emilia (sent. n. 36/2013), che ha affermato, proprio con riferimento al «36%» che il controllo formale (art. 36-ter, dpr n. 600/73) può essere riferito al solo anno in cui la spesa è stata sostenuta, a prescindere dal fatto che poi, in base alle disposizioni di legge di tempo in tempo vigenti, la detrazione possa (o debba) essere frazionata in un certo numero di rate di uguale importo. In base a tale sentenza, pertanto, le Entrate potrebbero muovere contestazioni solo entro il 4° anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione nella quale, per la prima volta, la detrazione è stata esposta. Occorre dire che sull’argomento esiste ancora pochissima giurisprudenza e che la Cassazione, in una sentenza, anche essa recente (n. 15178/2010), aveva invece ri-tenuto che la rettifi ca degli ammortamenti potesse avvenire anche con riferimento alle quote successive alla prima, ferma restando l’intangibilità delle deduzioni già effettuate dall’impresa oltre il quarto anno precedente.Pertanto, occorre attendere che la giurisprudenza si consolidi e, in tale attesa, è assolutamente consigliabile conservare tutta la documentazione di supporto fi no

QUESITARIOA cura di Gilberto Gelosa

18 Marzo 2013

11Sommario

1 Agevolazioni

2 Avvocati

3 Diritto civile

4 Diritto societario

5 Iva

6 Previdenza

7 Redditi

d’impresa

7 Redditi da lavoro

dipendente

8 Redditi diversi

Gli indici annuali del

QUESITARIO

sul sito www.italiaog-

gi.it/quesitario







2 - XI - 18 Marzo 2013

a che sia decorso il termine di eventuale accertamento anche con riferimento all’ultima quota di detrazione.Segnaliamo anche che, secondo la citata sentenza della Ctp di Reggio Emilia: (1) la contestazione nel merito della spesa deve essere mossa dall’Agenzia delle entrate con avviso di accertamento che indichi i motivi giuridici della contestazione, e non con una semplice cartella, che può ritenersi semmai idonea nel caso in cui il contri-buente, richiesto di produrre ai sensi dell’art. 36-ter la documentazione a supporto dell’importo detratto, non la esibisca o esibisca documenti palesemente inconfe-renti; (2) l’avviso di accertamento (o la cartella, laddove essa sia ammissibile) deve essere notifi cato (a pena di decadenza) entro la fi ne del 4° anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione dei redditi in cui la spesa è stata portata per la prima volta in detra-zione. Quanto, invece, al termine temporale stabilito dall’art. 36-ter (fi ne del 2° anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione), entro cui le Entrate possono richiedere i documenti a supporto della detra-zione (o di oneri deducibili), si ritiene in dottrina che esso debba considerarsi non perentorio, ma meramente ordinatorio al pari di quello di cui all’art. 36-bis, per il quale ultimo in tal senso dispone l’art. 28 della legge n. 449/97.

AVVOCATI

14.4

Incompatibilità avvocato/5È stata introdotta qualche norma di incompatibili-

tà per l’avvocato iscritto all’albo che voglia iscriversi anche all’albo dei dottori commercialisti, essendo in possesso dei requisiti necessari?

M.B.

Risponde Matteo De DonatisNo, non sussiste alcuna incompatibilità per il profes-sionista iscritto all’Albo degli avvocati che sia abilitato all’iscrizione anche a quello dei commercialisti.La legge consente infatti agli iscritti all’albo degli av-vocati l’iscrizione nell’albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, come confermato anche all’art. 18, comma 1 lettera a) della recente riforma forense.

---------------------------14.4

Consiglio Ordine disciplinaSecondo le novità introdotte dalla riforma, gli ordini

degli avvocati non saranno più direttamente responsa-bili dei procedimenti disciplinari. Mi potreste spiegare con quali tempistiche e in che modo avverrà il passag-gio di consegne?

D.R.

Risponde Matteo De DonatisIn questo momento i Consigli degli ordini degli avvocati conservano le proprie competenze in ambito disciplina-re fi nché non saranno operativi i «Consigli distrettuali

di disciplina forense». Tali organismi potranno essere realizzati solo successivamente all’emanazione di appositi documenti da parte del Consiglio nazionale fo-rense, che regolamentino la costituzione di tali Consigli e la disciplina del procedimento (cfr. legge 247/2012, articolo 50, commi 2 e 5).

---------------------------14.4

Segreto professionaleIl dottore commercialista può rifi utarsi di rendere

testimonianza in sede di processo che coinvolga un suo cliente appellandosi al segreto professionale?

A.P.

Risponde Matteo De DonatisSì, la fattispecie indicata dal lettore è plausibile.L’art. 5 del dlgs 139 del 2005 chiarisce in modo inequivo-cabile che, come per tutte le professioni intellettuali, gli iscritti all’Albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili sono interessati dal segreto professionale. Nel-le vicende che implicano il coinvolgimento del commer-cialista nel processo penale o civile, infatti, si applicano «gli articoli 199 e 200 del codice di procedura penale e l’articolo 249 del codice di procedura civile, salvo per quanto concerne le attività di revisione e certifi cazione obbligatorie di contabilità e di bilanci, nonché quelle relative alle funzioni di sindaco o revisore di società o enti».

---------------------------14.4

Studio e riservatezzaOltre al commercialista titolare dello studio profes-

sionale, anche i tirocinanti e i collaboratori hanno l’ob-bligo di mantenere il segreto professionale?

S.B.

Risponde Matteo De DonatisSì, oltre al commercialista iscritto all’albo e titolare dello studio, anche tutti i collaboratori hanno il dovere di riservatezza e l’obbligo di tutelare il segreto profes-sionale.E, come chiarito all’articolo 10 del Codice deontologico della professione di dottore commercialista ed esperto contabile, è il professionista stesso che ha il compito di vigilare «affi nché il dovere di riservatezza sia rispettato anche dai suoi dipendenti e collaboratori».

---------------------------14.4

Compensi per costituzione AtiVorrei avere delucidazioni in merito ai compensi

spettanti al dottore commercialista per l’attività svolta in relazione alla costituzione di un’associazione tempo-ranea di imprese.

M.F.

Risponde Matteo De DonatisI compensi spettanti per la consulenza ed assistenza nello sviluppo e stipulazione di contratti di aggrega-







3 - XI - 18 Marzo 2013

zioni (anche temporanea) di imprese sono disciplinati dall’art. 45, comma 1 della tariffa professionale. In tale contesto si specifi ca che, in merito a tali prestazioni spettano onorari determinati, con riferimento al valore della pratica, secondo scaglioni così individuati:- fi no a € 77.468,53 dal 2 al 5%;- per il di più fi no a € 387.342,67 dall’1,25 al 3%;- per il di più fi no a € 1.549.370,70 dallo 0,75 al 2%;- per il di più fi no a € 3.873.426,75 dallo 0,4 all’1,25%;- per il di più oltre € 3.873.426,75 dallo 0,2 allo 0,75%.Come chiarito al successivo comma 3, inoltre, «il valore della pratica è, in generale, costituito dall’ammontare dei corrispettivi pattuiti, maggiorato dell’importo degli eventuali debiti e passività accollate dal cessionario».

---------------------------14.4

Quote rosa nei CdaQuali sono le novità previste dalla legge Golfo-Mosca

per le donne?C.B.

Risponde Matteo De DonatisLa legge sulle quote rosa, nota come legge Golfo-Mosca dai cognomi delle deputate che la hanno promossa, contiene una serie di step che mirano a far maturare, nell’arco del decennio 2012-2022, un contesto più favo-revole all’ingresso delle donne nei vertici aziendali.Per quanto riguarda le novità già effettive, i consigli di amministrazione e i collegi sindacali delle società quo-tate e partecipate hanno l’obbligo (entrato in vigore dal-lo scorso 12 agosto 2012, come previsto dalla suddetta legge) di avere una rappresentanza femminile del 20%.A testimoniare l’importanza di questa svolta ci sono gli oltre 1.300 curricula inviati al Consiglio Nazionale da parte delle commercialiste interessate a ricoprire tali incarichi oltre alle iniziative promosse ancor prima dalla Professional women’s association di Milano, dal-la Fondazione Bellisario nonché da molti Comitati pari opportunità di varie categorie professionali. E le novità previste dalle legge Golfo-Mosca non si fer-mano: dal 2015 al 2022 le quote rose presenti negli orga-ni di controllo societario dovranno essere pari a 1/3 del totale. L’auspicio insito nella legge è che, a partire dal 2023, anno in cui è previsto l’esaurimento della stessa, non vi sia più bisogno di alcun intervento normativo in un quadro di maggior equità e meritocrazia.

---------------------------14.4

Revisori enti localiIscritto all’Ordine dei dottori commercialisti e degli

esperti contabili da 5 anni. Non ho avuto precedenti esperienze nell’ambito degli enti locali né ho mai fatto formazione specifi ca; vorrei fare richiesta di iscrizione al registro per il 2013 presso il Ministero dell’interno: che cosa devo fare esattamente?

M.S.

Risponde Matteo De DonatisPer l’iscrizione nell’elenco dei revisori dei conti degli enti locali il neofi ta, che abbia tuttavia, come nel caso prospettato, maturato almeno due anni di iscrizione

nel registro dei revisori legali o all’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili deve maturare almeno 10 crediti formativi professionali «nel periodo 1° gennaio-30 novembre dell’anno precedente» con la partecipazione a «corsi e/o seminari formativi in materia di contabilità pubblica e gestione economica e fi nanziaria degli enti territoriali i cui programmi di approfondimento ed i relativi test di verifi ca siano stati preventivamente condivisi con il Ministero dell’inter-no». Nello specifi co, il lettore potrà fare riferimento al proprio Ordine territoriale o ad altri enti che si occu-pano di formazione per professionisti accertandosi che gli eventi da frequentare siano espressamente stati ac-creditati dal Consiglio nazionale dei commercialisti e condivisi dal Ministero dell’interno. Maturando entro il 30 novembre 2013 almeno 10 cfp nelle materie suddette il lettore potrà procedere all’inserimento della propria richiesta, presso il sito del Ministero dell’interno, vero-similmente tra dicembre 2013 e gennaio 2014, secondo prassi e scadenza che verranno confermate dallo stesso ministero.

DIRITTO CIVILE

4

Mediazione delegata dal giudiceLa mediazione delegata dal giudice è una forma di

mediazione obbligatoria?M.L.K.

Risponde Esmeralda SavinoLa mediazione delegata e la mediazione obbligatoria sono due strumenti profondamente diversi fra di loro. Nella mediazione obbligatoria si prevedeva che per alcune materie fosse necessario esperire il tentativo di mediazione prima di poter procedere con una domanda giudiziale. Era, pertanto, suffi ciente che l’oggetto della lite rientrasse tra le materie previste dall’art. 5 per dover necessariamente rivolgersi a un organismo di media-zione. La mediazione delegata, al contrario, trae la sua origine da un giudizio durante il quale il magistrato ritiene che ci siano i presupposti per conciliare e invita le parti a depositare una domanda di mediazione non obbligandole in tal senso e con nessuna conseguenza negativa in caso di rifi uto. Al giudice viene dato, quindi, uno strumento in più: quello di valutare, data la natura della lite e/o i rapporti tra le parti, la reale opportunità per i soggetti coinvolti di risolvere la loro controversia con l’aiuto di un mediatore esperto.

---------------------------4

Indipendenza, imparzialitàCosa si intende per indipendenza, imparzialità e

neutralità del mediatore? P.L.

Risponde Esmeralda SavinoIl mediatore, al momento della sua nomina, sottoscrive







4 - XI - 18 Marzo 2013

un documento di accettazione in cui oltre a dichiarare di rispettare il regolamento di mediazione dell’organismo presso la quale è iscritto e il Codice etico del mediatore, afferma di essere, rispetto al caso specifi co per cui viene nominato, indipendente neutrale ed imparziale. Per indipendenza si intende l’assenza di qualsiasi legame oggettivo (personale o professionale) tra il mediatore, le parti coinvolte nella controversia e i soggetti presenti all’incontro. La neutralità prevede che il mediatore non abbia alcun tipo di diretto interesse all’esito del procedimento. L’im-parzialità, infi ne, implica che il mediatore non debba in alcun modo favorire una parte a discapito di un’altra. Tale dichiarazione è a tal punto importante che il mediatore si impegna a comunicare all’organismo qualsiasi circostanza che possa infi ciare la sua indi-pendenza, neutralità e imparzialità, rifi utando la desi-gnazione o interrompendo l’espletamento delle proprie funzioni anche ad incontro già iniziato.

---------------------------4

Progetto mediazioneIn cosa consiste il «Progetto mediazione demandata

dal giudice»? G.Z.

Risponde Esmeralda SavinoSi tratta di un progetto elaborato dall’Osservatorio sulla giustizia civile di Milano al fine di monitorare la mediazione delegata dal giudice nell’arco tempo-rale di un anno a partire dal 1° gennaio 2013. Con la collaborazione della Camera di commercio di Mila-no per il supporto informatico, è stato realizzato un modulo di rilevazione dati che tenga traccia degli inviti in mediazione formulati dai giudici e dei loro esiti. In sostanza viene messo a disposizione del magi-strato un link all’interno del quale possano essere riportati il nome del giudice, la sezione del tribunale di appartenenza, numero e anno di Rg, natura della lite, data in cui è stato formulato l’invito, suo riscon-tro e successivi aggiornamenti (quali ad esempio fasi della mediazione, ripresa o abbandono del pro-cesso). Questo modello replicabile per qualunque tribunale (presso il Tribunale di Firenze è in corso la medesi-ma sperimentazione) consente, con la collaborazione dei magistrati, di monitorare come vengono accolti gli inviti, se la mediazione viene esperita e con quali risultati.

DIRITTO SOCIETARIO

2

Titoli e rischiSono un piccolo risparmiatore, già a suo tempo

colpito dal crollo delle obbligazioni C…., da cui non ho ricavato nulla, e ora preoccupato per le vicende pesanti riferite ad una banca italiana, riferite da tutti i media. Ho ancora azioni della P…… e obbligazioni M…….

In quanto ormai nutro scarsa fi ducia di chi mi ha pro-posto questi investimenti, chiedo se con semplicità mi si spiega la differenza fra i due titoli e se c’è qualche ga-ranzia con cui essere tutelato da improvvisi loro crolli.

P.E.

Risponde Giannino CascardoRiducendo la spiegazione in termini molto semplifi -cati, la teoria ci informa che le azioni rappresentano titoli di comproprietà in una società mentre le obbli-gazioni sono, per il sottoscrittore, titoli di credito per un prestito che la società promette di restituire a de-terminate scadenze, riconoscendo un interesse.Le azioni sono soggette alle fl uttuazioni del merca-to, ossia se ne determina il valore dal confronto fra domanda ed offerta ad un certo momento, le obbliga-zioni si basano sull’affi dabilità della società, anche bancaria, che li emette.Quindi su entrambe non esiste una garanzia assoluta di rientro dei propri investimenti.Salvo che, come per i conti correnti bancari, c’è un «paracadute», sia pure fi no a un certo ammontare, per le obbligazioni emesse dalle Banche di credito cooperativo aderenti a un Fondo di garanzia degli ob-bligazionisti del credito cooperativo, i cui titoli sono contrassegnati con un apposito marchio e rilevabili dalla codifi ca Isin.Questi istituti mutualistici già prevedono per legge, ai fini della loro solidità, forti accantonamenti a riserva degli utili di bilancio ma, oltretutto, diversa-mente da altre banche, a tutela del diritto di credito dei sottoscrittori delle obbligazioni Bcc, si distin-guono per questa garanzia applicata a loro varie tipologie obbligazionarie (zero coupon, a tasso fi sso, step up ecc.).

---------------------------2

Consorzio liquidato e CciaaIl nostro consorzio è stato liquidato agli inizi di di-

cembre 2011, giusto per non rifare un altro bilancio nel 2012.

Poi, per una svista o per incompetenza, nessuno si è premurato di chiedere la cancellazione dal Registro delle imprese.

E, ovviamente, nessuno si è preoccupato di versare il diritto annuale 2012 alla Camera di commercio.

Ci è ora sorto il dubbio che dovremmo provvedere al riguardo, ma nessuno ormai è disponibile, né tantome-no ci sarebbero fondi per occuparsene.

R.E.

Risponde Giannino CascardoI consorzi sono fra gli enti che avrebbero potuto essere esonerati dal versamento del diritto annuale 2012, alla duplice condizione di avere:

cessato l’attività, e quindi depositato il bilancio • fi nale di liquidazione, entro l’anno 2011;presentato domanda di cancellazione entro il 30 • gennaio 2012.

Nel caso specifi co quindi i termini sono, purtroppo, am-piamente scaduti e occorrerà interessarsi al riguardo, versando anche le sanzioni previste.Il fatto che nessuno ormai sia disponibile, circa l’obbligo







5 - XI - 18 Marzo 2013

ne risponde il liquidatore.---------------------------

2

Redistribuzione consorziatiLeggendo lo Studio n. 28-2006/T del Consiglio nazio-

nale del notariato, ho preso in esame l’argomento delle imposte e penso di avere capito che, in applicazione delle norme per la edifi cabilità dei suoli, art. 20, comma 1, della legge 28/1/1977, n. 10 «ai provvedimenti, alle convenzioni e agli atti d’obbligo previsti dalla presente legge si applica il trattamento tributario di cui all’art. 32 secondo comma del dpr 29 settembre 1973 n. 601» ossia l’imposta di registro in misura fi ssa e l’esenzione da imposte ipotecaria e catastale.

Credo di avere visto da qualche parte che vi sono sta-te modifi che sull’argomento. Potreste farmi memoria?

F.R.

Risponde Giannino CascardoL’argomento è stato esaminato con la ris. n. 1/E del 4 gennaio 2012 e penso sia questo il documento a cui si riferisce il lettore. L’Agenzia delle entrate, a seguito di un’istanza di inter-pello, in pratica ha riconsiderato il problema e conclude che, indipendentemente dal fatto che i proprietari coinvolti nelle convenzione di lottizzazione, gli «atti di ridistribuzione, se posti in essere dai soggetti che hanno assunto gli obblighi connessi con l’attuazione della convenzione di lottizzazione, possono benefi ciare» delle agevolazioni di cui all’art. 32 citato (della c.d. «Buca-lossi») nel quesito, e anche indipendentemente dal fatto che la convenzione citata e gli atti della ricomposizione fondiaria che la attuano, «siano frutto di una iniziativa privata dei colottizzanti». Il che sarebbe giustifi cato dal contenuto dell’art. 20 delle legge n.10/1977, che non discrimina circa la provenien-za dell’iniziativa alla lottizzazione.

IVA

1.2

Scheda carburanteGli acquirenti di carburante mediante carte di cre-

dito, carte di debito o carte prepagate non sono soggetti all’obbligo di tenuta della prevista scheda carburante. Vorrei sapere se rientrano in questo tipo di carta quelle rilasciate dalle banche per il servizio bancomat – Pos (terminali presso punti di vendita), cioè quelle carte emesse direttamente dalle banche con le quali si può prelevare, a valere direttamente sul proprio cc, presso tutti gli sportelli bancomat ed anche per il pagamento di merci acquistate presso i negozi che dispongono di terminali abilitati (Pos).

V.B.

Risponde Marco Nessi L’articolo 1, comma 3-bis, del dpr n. 444 del 1997, pre-vede testualmente che «In deroga a quanto stabilito al comma 1, i soggetti all’imposta sul valore aggiunto che effettuano gli acquisti di carburante esclusivamente

mediante carte di credito, carte di debito o carte prepa-gate emesse da….» Nella nozione di «carte di debito» si ritiene che rientrino i bancomat. L’Agenzia delle en-trate nella circolare 42/E del 9/11/2012 ha precisato quale debba essere il contenuto «minimo» necessario per individuare l’operazione di acquisto e che dovrà risultare dall’estratto conto rilasciato dall’emittente la carta ovvero «la data ed il soggetto presso il quale è effet-tuato il rifornimento, nonché l’ammontare del relativo corrispettivo», chiarendo ulteriormente che il mezzo di pagamento utilizzato deve essere intestato al soggetto che esercita l’attività economica ovvero l’arte o la pro-fessione. Laddove vengano rispettati i citati requisiti si ritiene dunque che si possa evitare la compilazione della scheda carburante.

---------------------------1.2

Fatture differite UeA fronte di cessioni comunitarie vengono emesse fat-

ture non imponibili, in quanto da assoggettare ad Iva nello Stato membro del cessionario. La fattura differita deve essere emessa entro il giorno 15 del mese successi-vo a quello d’effettuazione dell’operazione e registrata «con riferimento al mese della sua effettuazione». Ma se una fattura per operazioni non imponibili effettuate ad es. in gennaio viene emessa in febbraio, tale «rife-rimento al mese d’effettuazione» ha valore solo per gli Intrastat?

S.P.

Risponde Giovanni ZangrilliTrattandosi di cessioni non imponibili, in quanto afferenti a cessioni intracomunitarie, il riferimento al «mese d’effettuazione dell’operazione» non può avere rilevanza che per l’imputazione temporale dell’opera-zione stessa, non certo anche per la liquidazione dell’im-posta (che non c’è). Imputazione temporale che andrà, quindi, ad interessare il periodo di riferimento per l’inclusione dell’operazione nei modelli Intrastat (per es. quelle emesse il 15 febbraio interesseranno l’Intra del precedente gennaio) e, per quelle ad es. emesse il 15 gennaio di un dato anno, il volume d’affari conseguito l’anno precedente.1.2

L’immobile del comuneIl trasferimento (cessione) di un immobile strumen-

tale del comune a un’azienda speciale è da assoggettare a Iva o a imposta di registro?

D.S.

Risponde Giovanni ZangrilliLa cessione di un immobile avente natura strumentale da parte di un comune a un’azienda speciale, se si tratta di un bene relativo a un’attività da considerarsi com-merciale, pur rientrando nel campo impositivo dell’Iva, non è da assoggettare a tale imposta, giusto art. 118 del dlgs n. 267/2000, secondo cui: «I trasferimenti di beni mobili ed immobili effettuati dai comuni, dalle provin-ce e dai consorzi fra tali enti a favore di aziende speciali o di società di capitali di cui al comma 13 dell’articolo 113, sono esenti, senza limiti di valore, dalle imposte di







6 - XI - 18 Marzo 2013

bollo, di registro, di incremento di valore, ipotecarie, ca-tastali e da ogni altra imposta, spesa, tassa o diritto di qualsiasi specie o natura. Gli onorari previsti per i peri-ti designati dal tribunale per la redazione della stima di cui all’articolo 2343 del codice civile, nonché gli onorari previsti per i notai incaricati della redazione degli atti conseguenti ai trasferimenti, sono ridotti alla metà».

---------------------------1.2

Acquisti in dollariCome deve essere compilato l’Intrastat in caso di un

acquisto da un cedente inglese il cui corrispettivo è de-terminato in dollari?

A.M.

Risponde Giovanni ZangrilliNon avendo l’Inghilterra adottato l’euro, occorrerà nel modello Intra2-bis: 1) nella colonna 4, indicare il corrispettivo in euro secondo il cambio dollaro/euro re-lativo al giorno d’effettuazione dell’operazione; 2) nella colonna 5, trasformare il corrispettivo in sterline, giusto cambio dollaro/sterlina del giorno d’effettuazione dell’operazione. A tale doppio passaggio (dollaro/euro e dollaro sterlina) potrebbe conseguire che il corrispet-tivo espresso in sterline dal cortese lettore alla colonna 5 dell’Intrastat non corrisponda esattamente col cor-rispettivo indicato dal soggetto inglese cedente nel suo Intrastat. Tale discrepanza non comporterà comunque (è da ritenersi) alcun problema, limitandosi verosimil-mente a una differenza di poco conto.

PREVIDENZA

3.1

Assegno di accompagnamentoHo una zia di 79 anni che vive da sola in casa con l’aiu-

to quotidiano di una colf. Da qualche mese a causa di un incidente domestico non è più in condizioni di uscire senza l’assistenza di un parente o amico. Ha diritto all’accompagnamento?

M.R.

Risponde Sandra MauroLa Corte di cassazione con sentenza del 27 aprile 2004 n. 8060 si è espressa statuendo che l’impossibilità di «autonoma deambulazione», ai sensi della legge 18/1980, ben può identifi carsi con l’incapacità di uscire di casa senza accompagnamento. Nel caso specifi co era stato accertato con consulenza tecnica che l’impossibili-tà di deambulare era costituita dal fatto che la persona non poteva compiere da sola entro le mura domestiche che qualche passo e, in ogni caso, non poteva uscire di casa se non accompagnata, dipendendo totalmente da parenti e amici per le proprie necessità esterne. Detta si-tuazione si era concretizzata per la Corte in una impos-sibilità di deambulazione autonoma tutelabile dalla legge n. 18 del 1980 con la relativa concessione dell’in-dennità di accompagnamento. Pertanto la riconosciuta

impossibilità della persona di uscire dall’abitazione per provvedere alle proprie necessità (spesa, pagamenti ecc) rientra nella autoinsuffi cienza e quindi comporta il riconoscimento dell’indennità suddetta.

---------------------------3.1

Reversibilità alla nipoteHo perso da pochi mesi mio nonno con il quale vivevo

avendo perso i miei genitori quando ero piccolo. Come unico nipote e orfano vorrei sapere se ho diritto alla pensione di reversibilità.

F.A.

Risponde Sandra MauroLa pensione di reversibilità è prevista per legge quando sussiste uno speciale rapporto di parentela con il defun-to. Infatti non tutti i familiari possono ottenere la pen-sione. La rendita viene assegnata solo: 1) al coniuge; 2) ai fi gli; 3) ai genitori; 4) ai fratelli e alle sorelle. I genitori, i fratelli e le sorelle subentrano nelle ipotesi di assenza del coniuge e dei fi gli. Ciò premesso per i nipoti viventi a carico è stato riconosciuto il diritto alla pensione di reversibilità. Affi nché vi sia il diritto occorre dimostrare che trattasi di mantenimento abituale dei nipoti mino-renni da parte del nonno, di non autosuffi cienza econo-mica dei genitori e di impossibilità, da parte di uno o di entrambi i genitori, di provvedere al mantenimento dei fi gli. I genitori quindi non devono quindi svolgere alcuna attività lavorativa e non devono avere alcuna forma di reddito. In merito alla vivenza a carico, questa deve intendersi quale effettiva comunanza di tetto e di mensa, atteso che, una volta questa sia accertata, si con-sidera presunto il mantenimento abituale.

---------------------------3.1

Lavoratore parasubordinatoDal 2002 lavoro come parasubordinato. Ho maturato

anche sedici anni come lavoratore autonomo. Come posso far valere tutti i contributi ad oggi versati ai fi ni pensionistici?

G.G.

Risponde Sandra MauroIl lavoratore parasubordinato è colui che svolge una determinata attività senza vincolo di subordinazione, per un periodo di tempo determinato o indeterminato, per conto di una persona in cambio di una remunera-zione fi ssa o variabile. In linea di principio il lavoratore parasubordinato può chiedere che i contributi versati nella gestione autonoma Inps vengano conteggiati nella loro gestione ai fi ni del calcolo della pensione di vecchia-ia con il sistema di calcolo contributivo. L’interessato con l’opzione può sommare i contributi versati nelle varie gestioni a condizione che: 1) abbia un’anzianità contributiva pari o superiore a 15 anni; 2) abbia almeno cinque anni accreditati successivamente al 31 dicembre 1995. Per esercitare l’opzione occorre che l’interessato abbia meno di 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995. Fanno eccezione i lavoratori che, pur avendo al-meno o più di 18 anni di contributi a tale data, hanno presentato l’opzione entro il 1° ottobre 2001.







7 - XI - 18 Marzo 2013

REDDITI D’IMPRESA

1.1.5

Autoconsumo dell’immobileIn caso di cessazione di attività un’impresa indivi-

duale in contabilità semplifi cata può procedere all’au-toconsumo dell’immobile strumentale a valori cata-stali? Si tratta di immobile categoria C/1 acquistato da privato (fuori campo Iva).

F.G.

Risponde Marco Nessi Ai sensi dell’articolo 2, comma 2, n. 5 del dpr n. 633/1972 l’imprenditore individuale non deve assog-gettare ad Iva il passaggio dell’immobile alla sfera privata, trattandosi di un bene per il quale, all’atto dell’acquisto, non è stata operata alcuna detrazione per un qualsiasi motivo, quale ad esempio che l’acquisto dell’immobile sia avvenuto da un privato. Qualora sull’immobile siano stati effettuati lavori di ristruttu-razione e ampliamento, è opportuno fare riferimento al-le indicazioni contenute nella risoluzione 194/E del 17 giugno 2002. Ai fi ni Irpef questa operazione comporta l’emersione di plusvalenze per la differenza tra il valore normale dell’immobile al momento dell’autoconsumo e il valore fi scalmente rilevante, ai sensi del combinato disposto degli articoli 58, comma 3, e 86 del Tuir. A quest’ultimo articolo si fa riferimento per effetto del rin-vio alle disposizioni contenute nella sezione I del capo II del titolo II operato dall’articolo 56, comma 1, del Tuir. L’eventuale minusvalenza che emerge dall’operazione in esame non è deducibile ai sensi dell’articolo 101, com-ma 1 (modifi cato dall’articolo 36, comma 18, dl 4 luglio 2006, n. 223) a cui si fa riferimento sempre in forza del rinvio operato dal citato articolo 56 comma 1 del Tuir.

REDDITI DA LAVORO DIPENDENTE

1.1.4

Autorizzazione per l’esteroUn dipendente di una società italiana è solito effet-

tuare trasferte per motivi di lavoro, unicamente all’in-terno del territorio dello stato.

Qualora, in via eccezionale, si debba recare all’estero per una specifi ca trasferta (partecipazione a una fi era), è necessaria un’autorizzazione preventiva, in forma scritta, da parte del datore di lavoro?

G.T.

Risponde Andrea BoninoLa risposta è negativa. Come chiarito dall’Agenzia delle entrate, con le circolari 23 dicembre 1997, n. 326/E, e 16 luglio 1998, n. 188/E, non è necessario che il datore di lavoro provveda al rilascio di una espressa autoriz-zazione scritta, neanche qualora la trasferta avvenga in territorio estero; ai fi ni del rimborso delle spese sop-portate dal dipendente è, infatti, suffi ciente che le stesse

risultino sostenute nei luoghi e nel tempo di svolgimento della trasferta, e che siano attestate dal dipendente stes-so mediante nota riepilogativa.

---------------------------14.1

Autovettura per i minimiUn agente di commercio ha iniziato l’attività lo scor-

so 2 gennaio 2013 e, avendone i requisiti, ha optato per il nuovo regime dei minimi, previsto dall’art. 27 del dl 6 luglio 2011, n. 98.

Si desidera sapere se i costi relativi all’autovettura utilizzata per fi nalità lavorative siano deducibili nella misura dell’80%, ai sensi dell’art. 164, comma 1, lett. b) del Tuir.

S.L.

Risponde Andrea BoninoLa risposta è negativa. Con la circolare 28 gennaio 2008, n. 7/E, l’Agenzia delle entrate ha, infatti, precisa-to che, a prescindere dalle disposizioni del Tuir che pre-vedono uno specifi co limite di deducibilità per le spese di acquisto ed impiego delle autovetture, trattandosi di beni ad uso promiscuo, tali spese rilevano, per chi adotta il regime dei minimi, nella misura del 50% del relativo ammontare, indipendentemente dalle modalità di uti-lizzo del mezzo in esame.

---------------------------14.1

Subagente spagnoloUn agente di commercio italiano si avvale della

collaborazione di un subagente spagnolo, che esercita l’attività in forma individuale, per promuovere la ven-dita all’interno della Comunità economica europea dei prodotti dell’azienda preponente italiana.

Si desidera sapere se sulle provvigioni erogate al subagente:

- l’agente italiano debba operare le ordinarie ritenute d’acconto Irpef;

- sia dovuta l’Iva spagnola.M.S.

Risponde Andrea BoninoCon riferimento al primo quesito, la risposta è negativa.Ai sensi dell’art. 25-bis, ultimo comma, del dpr 600/73, la ritenuta d’acconto Irpef è, infatti, applicabile sulle provvigioni erogate a soggetti esteri, solo qualora questi ultimi operino in Italia attraverso una stabile orga-nizzazione, alla quale vengano corrisposte le predette provvigioni.Anche relativamente al secondo quesito la risposta è negativa.Ai sensi dei principi fi ssati dalla Direttiva del Con-siglio dell’Unione europea del 28 novembre 2006, n. 2006/112/Ce, recepiti dall’art. 7-ter, comma 1, lett. a) del dpr. 633/72, le prestazioni di servizi si considerano, infatti, effettuate nello stato in cui è stabilito il soggetto passivo committente.Con riferimento al quesito del lettore, considerato che il committente della prestazione di subagenzia è italiano, l’Iva sarà, pertanto, dovuta in Italia, e verrà assolta dall’agente italiano attraverso il meccanismo







8 - XI - 18 Marzo 2013

GLI ESPERTI DEL QUESITARIOGiuseppe Aliano: Riscossione contenzioso; Gianluca Alparone: Agevolazioni; Stefano

Baruzzi: Fiscalità degli immobili; Andrea

Bonino: Agenti e lavoro dipendente; Camera

Arbitrale Milano: Arbitrato e conciliazione; Mario Caprini: Sicurezza sul lavoro; Giannino

Cascardo: Cooperative; Antonio Ciccia:

Diritti del consumatore e tutela della privacy; Matteo De Donatis: Beni culturali; Claudio

Della Monica: Diritto e Previdenza; Luciano

De Angelis: Revisione e libere professioni; Simone Del Nevo: Dogane, commercio estero e trasporti; Stefano Farnè: Qualità, sicurez-za sul lavoro, energia, logistica; Christina

Feriozzi: Registrazioni contabili e imposte di-rette;Gianni Ferrari: Borsa e prodotti fi nanziari; Sebastiano Garufi : Fiscalità internazionale;Stefano Graidi: Diritto tributario internazio-

nale; Andrea Liparata: Enti non commerciali; Stefano Malatesta: Diritto del lavoro; Sandra

Mauro: Previdenza; Uberto Meraviglia

Mantegazza: Diritto tributario internazionale; Pierluigi Marchini: Azienda e bilancio; Sergio

Mogorovich: Diritto tributario; Marco Nessi:Diritto d’impresa e Iva; Lorena Pellissier:

Iva intracomunitaria e internazionale; Paola

Pizzighini: Diritto del lavoro; Giovanni Pizzo:

Tributi locali; Piergiorgio Pizzo: Ambiente; Fabrizio Poggiani: Agricoltura; Debora

Ravenna: Diritto di famiglia; Giuseppe

Rosignoli: Agenti; Alberto Traballi: Fiscalità dell’impresa; Riccardo Tofani: Diritto commer-ciale; Andrea Toscano: Dogane, commercio estero e trasporti; Tamara Vallini: Redditi da lavoro autonomo; Giovanni Zangrilli: Iva, Ddt, scontrini e ricevute

I lettori possono inviare i loro quesiti anche via E-mail, all’indirizzo [email protected]

Stefano Farné

Laureato in Ingegneria al Politecnico di Mila-no, ha conseguito il Dottorato di Ricerca presso il Politecnico di Torino. È docente presso il Poli-tecnico di Torino e l’Università di Pavia. Ha matu-rato esperienze, come manager e imprenditore, nell’industria e nei servizi. Svolge attività di con-sulenza, formazione, audit per la certifi cazione di sistemi di gestione per la qualità, l’ambiente, l’energia e la sicurezza. È autore dei libri “Qualità operativa” e “Sistemi di gestione dell’energia”. Commissario per gli Esami di Stato di abilitazione alla professione di Ingegnere, è membro di nu-merose commissioni dell’Ordine degli Ingegneri di Milano.

dell’inversione contabile, previsto dall’art. 17, comma 2 del dpr 633/72, ovvero integrando con l’Iva italiana la fattura spagnola.

REDDITI DIVERSI

1.1.6

Rivalutazione con compensazione Un privato possiede un terreno edificabile che

deve cedere a un’impresa. La vendita è in trattativa da alcuni anni, ma per varie ragioni non si è ancora concretizzata. Alcuni anni fa il privato ha rivalutato il terreno, pagando l’imposta del 4% su un valore che è di superiore all’attuale valore di mercato e al prezzo di vendita convenuto. Che cosa è consigliabile fare in vista del rogito per non avere problemi fi scali?

W.R.

Risponde Stefano BaruzziLa questione esposta dal lettore, in effetti, è di grande attualità e interessa parecchi contribuenti. Il problema nasce dal fatto che dal 2002 sono state previste una deci-na di fi nestre temporali per consentire a privati, società semplici ed enti non commerciali di rivalutare i terreni (agricoli e, soprattutto, edifi cabili) in vista di future ces-sioni e che in tale periodo, quasi sempre, le condizioni di mercato presentavano prezzi in crescita. Capita quindi spesso che chi ha effettuato la rivalutazione in anni pas-sati, senza poi vendere il terreno, si ritrovi ora con una perizia che attesta un valore ben superiore a quello oggi ritraibile sul mercato.Proprio in ragione delle predette considerazioni, la

circolare dell’Ag. entrate n. 1/2013 (par. 4.1) ha fi nal-mente affrontato la questione offrendo soluzioni di maggior favore rispetto al passato. In pratica, sono percorribili due strade: (1) rideterminare nuova-mente il valore del terreno alla data del 1° gennaio 2013 facendo elaborare, prima del rogito e comunque entro il 30/6/2013 (il termine cade però di domenica e slitta al giorno successivo 1/7/2013), una nuova perizia, con la relativa spesa. Non occorre provvedere nuovamente al versamento dell’imposta sostitutiva (4%) ma si può compensare quanto pagato in passato sul vecchio maggior valore con quanto ora dovuto, rinunciando alla differenza. I dati della nuova ride-terminazione devono essere indicati nel quadro Rm di Unico 2014, relativo all’anno 2013. (2) Se non si vuole commissionare una nuova perizia, o se fossero scaduti i termini (1/7/2013), è possibile tenere buono il vecchio valore di perizia, indicando espressamente nel rogito la circostanza che esso è più elevato del prezzo di vendita, e su di esso pagare le relative impo-ste di registro, ipotecaria e catastale (a carico dell’ac-quirente, sempre se d’accordo, o pattuendo uno sconto di prezzo che neutralizzi il maggior onere). Il valore di perizia mantiene valore anche ai fi ni Irpef cosicché non emergerà alcuna plusvalenza imponibile. Esi-ste anche una terza possibilità, ma è sconsigliabile: consiste nel disattendere di fatto la vecchia perizia, indicando in atto solo il prezzo di cessione (inferiore a quello rivalutato in base alla vecchia perizia) al fi ne di non dover pagare le imposte indirette sul maggior valore peritale. In tal caso ci si espone al rischio di un accertamento di valore ai fi ni delle imposte indirette, mentre ai fi ni Irpef la plusvalenza viene calcolata in base agli artt. 67 e 68 del Tuir senza tenere in alcun conto la precedente rivalutazione, il cui valore viene disatteso, circostanza dalla quale può quindi emerge-re anche una plusvalenza imponibile ai fi ni Irpef.







Italia Oggi Inserto - Finanziamenti (18.03.2013)

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