ISTRUZIONI BASE E NORME DI SICUREZZA PER...

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Questo documento è di proprietà della SEA S.r.l., può essere riprodotto e divulgato ma solo integralmente con loghi e intestazioni, ogni modifica deve essere autorizzata per iscritto dalla SEA S.r.l. © 2010 SEA S.r.l. Tutti i diritti riservati ISTRUZIONI BASE E NORME DI SICUREZZA PER TUTTI I TIPI DI CENTRALE OLEODINAMICA SEA

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Questo documento è di proprietà della SEA S.r.l. , può essere riprodotto e divulgato ma solo integralmente con loghi e intestazioni, ogni modifica deve essere autorizzata per iscritto dalla SEA S.r.l. © 2010 SEA S.r.l. Tutti i diritti riservati

ISTRUZIONI BASE E NORME

DI SICUREZZA PER TUTTI I

TIPI DI CENTRALE

OLEODINAMICA SEA

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SEA S.r.l. www.seatrevi.it [email protected] Sede: Via Pietrarossa, 1 06032 Trevi (Pg) Tel 0742-386900 Fax 381296

Filiale: Via Delle Industrie, 25 06083 Bastia Umbra (Pg) 075-8003251

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MANUALE PER L’USO E LA MANUTENZIONE

Gentile Cliente La ringraziamo per aver scelto una centrale oleodinamica della SEA S.r.l. . e siamo lieti di mettere a Sua disposizione il presente manuale che ha lo scopo di consentire di operare con l’impianto nella massima sicurezza e produttività. La invitiamo a leggere con molta attenzione questa pubblicazione tecnica e metterla a disposizione del personale che dovrà utilizzare l’impianto ed a quello che sarà preposto alla sua installazione e manutenzione. Siamo a Sua disposizione per fornirLe ulteriori eventuali informazioni che Lei dovesse richiedere nonché per considerare proposte di miglioramento al fine di rendere questo manuale sempre più rispondente alle esigenze per le quali è stato predisposto. Con i migliori auguri di buon lavoro SEA S.r.l.

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MANUALE PER L’USO E LA MANUTENZIONE

PREMESSA Questo manuale è stato redatto dalla Sea S.r.l. (di seguito “costruttore”) e costituisce parte integrante di tutte le centrali

oleodinamiche/impianti oleodinamici (di seguito “centrale”).

Per facilitare la divulgazione e la conoscenza delle norme di utilizzo e manutenzione delle nostre centrali, abbiamo fatto la scelta di creare

un manuale generale (di seguito “manuale”) in quanto tutti gli impianti oleodinamici funzionano con gli stessi principi, poi ogni centrale ha un

allegato specifico (di seguito “allegato”) nel quale vengono riportati:

1. dati di marcatura

2. distinta dei componenti e parti di ricambio

3. tavola fotografica

4. schema oleodinamico

5. specifiche di funzionamento (se diverse da quanto già presente sul manuale)

Il presente manuale è sempre disponibile sul nostro sito internet pertanto potrà essere consultato in qualsiasi momento alla pagina:

http://www.seatrevi.it/PDF/SEA_MANUALE_GENERALE_CENTRALI_Rev01.pdf ovviamente dovrete consultare anche l’allegato del vostro

impianto.

Le informazioni contenute sono dirette ai proprietari/utilizzatori (di seguito “utilizzatore”) non qualificati (inesperti) e qualificati. Tale manuale

definisce lo scopo per cui la centrale è stata costruita e contiene tutte le informazioni necessarie per garantirne un’installazione ed un uso

sicuro e corretto. Ulteriori informazioni tecniche non riportate nel presente sono facilmente disponibili facendone richiesta al nostro ufficio

tecnico.

Consultare attentamente sia il manuale sia l’allegato (di seguito “manuali”) prima di procedere all’installazione, all’uso e a qualsiasi

intervento sulla centrale. La costante osservanza delle norme in essi contenute garantiscono la sicurezza dell’utilizzatore e della centrale,

l’economia di esercizio ed una più lunga durata di funzionamento della centrale stessa.

Nella progettazione e nella costruzione della centrale sono stati adottati criteri e accorgimenti adatti a soddisfare i requisiti essenziali di

sicurezza previsti del D.P.R. 459/96.

L’accurata analisi dei rischi fatta dal costruttore ha permesso di eliminare i rischi relativi all’uso della centrale; si raccomanda comunque di

attenersi scrupolosamente alle istruzioni riportate nel presente manule e allegato.

Riferirsi sempre ai manuali prima di compiere qualsiasi operazione. È importante conservarli con cura, farne delle copie e renderne una

sempre disponibile vicino alla centrale o in prossimità di essa.

I manuali rispecchiano lo stato della tecnica al momento della commercializzazione della centrale, pertanto non potranno essere ritenuti

inadeguati o carenti per il solo fatto che siano state introdotte successivamente modifiche o integrazioni dettate da nuove disposizioni di

legge, aggiornamenti di norme armonizzate e/o acquisizione di nuove esperienze.

Schemi e disegni sono forniti a scopo esemplificativo; il costruttore, nel perseguire una politica di costante sviluppo ed aggiornamento del

prodotto, può apportare modifiche senza alcun preavviso.

Il costruttore si riserva il diritto di aggiornare la propria produzione e i relativi manuali d’istruzioni in seguito all’evolversi della tecnica,

all’acquisizione di nuove esperienze e/o al variare delle disposizioni di legge, senza per questo avere l’obbligo di intervenire sulle centrali

commercializzate in precedenza e sui relativi manuali.

Tuttavia il costruttore avrà facoltà di modificare o integrare i manuali d’istruzioni per l’uso e la manutenzione delle centrali commercializzate

in precedenza, quando, per giustificati motivi, lo riterrà opportuno.

I primi proprietari degli apparecchi, a loro discrezione, possono consultarci per verificare se ci sono stati aggiornamenti ed eventualmente

richiedere i dettagli delle modifiche. Questi dovranno essere considerati come parte dei manuali e conservati con cura unitamente al

presente ed eventualmente trasmessi ai nuovi proprietari in caso di cessione. Qualsiasi proposta dell’utilizzatore in merito a migliorie da

apportarsi alla centrale saranno di lieta accoglienza da parte del costruttore che ne valuterà la realizzazione.

Prima di intraprendere qualsiasi azione operativa è obbligatorio provvedere all’attenta lettura dei manuali. La garanzia di buon funzionamento è strettamente di pendente dalla corretta applicazione di tutte le istruzioni che sono contenute nei manuali.

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MANUALE PER L’USO E LA MANUTENZIONE

INDICE GENERALE PREMESSA..................................................................................................................................... 2 DATI DI MARCATURA DELLA CENTRALE ................... ............................................................... 5 NORMATIVE E DEFINIZIONI ......................................................................................................... 6 UTILIZZAZIONE E CONSERVAZIONE DEI MANUALI DI ISTRUZ IONI........................................ 7 � A CHI SONO INDIRIZZATI I MANUALI DI ISTRUZIONI .......................................................... 7 � FINALITÀ DELLE INFORMAZIONI CONTENUTE NEI MANUALI DI ISTRUZIONI ................. 7 � SCOPI E LIMITI DEI MANUALI DI ISTRUZIONI....................................................................... 7 � COLLABORAZIONE TRA COSTRUTTORE E UTLIZZATORE................................................ 7 � COME CONSERVARE I MANUALI DI ISTRUZIONI ................................................................ 7 MOVIMENTAZIONE ED INSTALLAZIONE DELLA CENTRALE..... .............................................. 8 � PREPARAZIONE PER IL TRASPORTO .................................................................................. 8 � IMBALLAGGIO.......................................................................................................................... 8 � TRASPORTO............................................................................................................................ 8 � STAZIONAMENTO IN MAGAZZINO ........................................................................................ 8 � CHIUSURA ERMETICA DELLE APERTURE ........................................................................... 8 � RICEVIMENTO DELLA CENTRALE......................................................................................... 8 � OPERAZIONI DI SCARICO ...................................................................................................... 8 � REQUISITI DEL PERSONALE ................................................................................................. 9 � MOVIMENTAZIONE DELLA CENTRALE ................................................................................. 9 � DIMENSIONI COMPLESSIVE .................................................................................................. 9 USO PREVISTO DELLA CENTRALE ........................ .................................................................... 10 � A CHE COSA SERVE LA CENTRALE ..................................................................................... 10 � DESTINAZIONE D’USO DELLA CENTRALE ........................................................................... 10 � OPERATORE............................................................................................................................ 10 � AMBIENTE DI LAVORO ........................................................................................................... 10 DESCRIZIONE TECNICA DELLA CENTRALE................. ............................................................. 11 � IMPIANTO OLEODINAMICO/CENTRALE: CONSIDERAZIONI GENERALI............................ 11 � DESCRIZIONI DELLE PARTI PRINCIPALI DELLA CENTRALE.............................................. 11 � SCHEMA OLEODINAMICO ...................................................................................................... 16 INSTALLAZIONE, AVVIAMENTO ED ESERCIZIO DELLA CENTRA LE ...................................... 17 � LAVAGGIO DELLA CENTRALE ............................................................................................... 17 � AVVIAMENTO DELL’IMPIANTO............................................................................................... 17 � ACCUMULATORI IDROPNEUMATICI ..................................................................................... 19 � TUBAZIONI E RACCORDI........................................................................................................ 19 SICUREZZA .................................................................................................................................... 20 � GENERALITÀ............................................................................................................................ 20 RESPONSABILITÀ ..................................... .................................................................................... 20 � ESCLUSIONE DI RESPONSABILITÀ....................................................................................... 20 � CONDIZIONI E LIMITI DI UTILIZZO......................................................................................... 21 PERICOLI CONNESSI ALL’USO .......................... ......................................................................... 22 � ANALISI DEI PERICOLI CONNESSI ALL’USO .......................................................................................22

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MANUALE PER L’USO E LA MANUTENZIONE

RISCHI RESIDUI ............................................................................................................................. 24 � ANALISI DEI RISCHI RESIDUI................................................................................................. 24 � PRECAUZIONI D’USO.............................................................................................................. 24 CRITERI E PRECAUZIONI ANTINFORTUNISTICHE ........... ......................................................... 24 MANUTENZIONE............................................................................................................................ 25 � PERSONALE AUTORIZZATO.................................................................................................. 25 � MANUTENZIONE SETTIMANALE............................................................................................ 27 � MANUTENZIONE PERIODICA................................................................................................. 27 ANOMALIE DI FUNZIONAMENTO: CAUSE E RIMEDI.......... ....................................................... 28 MESSA FUORI SERVIZIO .............................................................................................................. 30 � SMONTAGGIO DELLA CENTRALE PER TRASFERIMENTO................................................. 30 � SMONTAGGIO PER DEMOLIZIONE ....................................................................................... 30 VERIFICHE PERIODICHE .............................................................................................................. 31 � LIBRETTO DI INTERVENTI DI RIPARAZIONE E MANUTENZIONE....................................... 31 PARTI DI RICAMBIO .................................. .................................................................................... 32 � MODULO D’ORDINE PARTI DI RICAMBIO ............................................................................. 32 � TAVOLA FOTOGRAFICA ......................................................................................................... 33 � SCHEMA OLEOIDRAULICO .................................................................................................... 33 � CONDIZIONI GENERALI DI VENDITA..................................................................................... 34

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MANUALE PER L’USO E LA MANUTENZIONE

DATI DI MARCATURA DELLA CENTRALE

IL COSTRUTTORE

SEA S.r.l. Via Pietrarossa, 1

06032 – Trevi PG) – Italy Tel. +39-0742386900 Fax +39-0742381296 [email protected] www.seatrevi.it

Presupposto che la centrale non può funzionare da sola è chiaro che l’onere di gestire i dati spetta a colui che assembla o utilizza la

centrale sul proprio impianto. Ogni centrale prodotta dalla SEA S.r.l. ha una propria matricola (di seguito “matricola”) che corrisponde al

numero di commessa, questa matricola è univoca e viene riportata sul DDT, sulla fattura, e sulla targhetta (se presente), la descrizione

invece indica i dati generali. In questo modo non siamo legati a documenti generici o targhette che spesso si perdono o si danneggiano a tal

punto da diventare illeggibili, ma a documenti fiscali che sono sempre reperibili. Allegate una copia del DDT ai documenti della centrale, in

caso di necessità la matricola ci permetterà di rintracciare immediatamente la distinta base dei componenti e i dati di progetto, in caso di

cessione è obbligatorio portare a conoscenza del nuovo utilizzatore il numero di matricola .

I dati generali che bisogna conoscere sono i seguenti (sono specificati nell’allegato):

ANNO Identifica l’anno in cui è stata costruita la centrale MATRICOLA Identifica il numero di matricola della centrale TIPO (centrale oleodinamica) Identifica il tipo di attrezzatura MODELLO (per esempio SCS180) Identifica il modello della centrale VOLTAGGIO Identifica la tensione di alimentazione generale della centrale VOLTAGGIO BOBINE Identifica la tensione di alimentazione delle bobine delle elettrovalvole POTENZA Identifica la potenza elettrica in kW richiesta dalla centrale MASSA Identifica la massa (a serbatoio vuoto) della centrale

È assolutamente vietato manomettere, modificare i dati impressi su centrale e componenti

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MANUALE PER L’USO E LA MANUTENZIONE

NORMATIVE E DEFINIZIONI

In conformità alle dichiarazioni CE, ai sensi della “Direttiva Macchine 98/37”, si definisce macchina :

• un insieme di pezzi o di organi, di cui almeno uno mobile, collegati tra loro, ed eventualmente con azionatori, con circuiti di

comando e/o di potenza, ecc., connessi solidamente per un’applicazione ben determinata, segnatamente per la trasformazione, il

trattamento, lo spostamento e il condizionamento di un materiale;

• un insieme di macchine e di apparecchi che per raggiungere uno stesso risultato sono disposti e comandati in modo da avere un

funzionamento solidale;

• un’attrezzatura intercambiabile che modifica la funzione di una macchina, immessa sul mercato per essere montata su una

macchina o una serie di macchine diverse o su un trattore dall’operatore stesso, nei limiti in cui tale attrezzatura non sia un pezzo

di ricambio o un utensile.

In conformità alla EN 982:1996 e alla EN 292-1 con i requisiti di sicurezza ISO 4413 Ai fini della norma sopra citata si applicano le definizioni contenute nella ENV 1070 e le seguenti. Altre definizioni non riportate sono date nella ISO 5598

• Trasmissione di energia mediante fluido : Mezzi di trasmissione, comando e distribuzione di segnali ed energia mediante un

fluido in pressione.

• Sistema : (centrale) Insieme di componenti interconnessi che trasmettono e comandano l’energia oleoidraulica e pneumatica.

• Componente : Elemento singolo (per esempio cilindro, motore, valvola, filtro) costituito da una o più parti, progettato per essere

parte funzionante di un sistema di trasmissione di energia mediante fluido

• Oleoidraulica : (che chiameremo anche “Oleodinamica”) Scienza e tecnologia che trattano dell’impiego di un fluido come mezzo

di trasmissione .

• Pressione massima di esercizio : La pressione più alta alla quale il sistema, o parte del sistema, è progettato per operare in

condizioni di regime stazionario.

• Pressione nominale : La pressione più alta alla quale il componente è progettato per operare per un numero di cicli sufficiente ad

assicurare una durata adeguata in esercizio

• Dispositivo di comando : Dispositivo che invia un segnale di ingresso a un meccanismo di comando (per esempio camma,

interruttore).

• Meccanismo di comando : Dispositivo che invia un segnale di ingresso a un componente (per esempio leva, solenoide)

• Attuatore: Componente che trasforma l’energia del fluido in energia meccanica (per esempio motore, cilindro).

• Tubazione : Qualsiasi combinazione di raccordi o giunzioni con tubi rigidi e flessibili o tubi che consentono il passaggio dei fluidi

fra i componenti

• Manuali di uso e manutenzione : Raccolta di istruzioni, procedure, informazioni per un corretto uso del sistema oleoidraulico .

Gli impianti oleodinamici non sono macchine complete e quindi non devono essere contrassegnati dal marchio CE, sono però considerati:

“macchine destinate ad essere incorporate in una macchina o ad essere assemblate con altre macchine”.

In questo caso la Direttiva prescrive che, a richiesta, devono essere corredati di Dichiarazione del Fabbricante , con la dicitura:

“divieto di messa in esercizio prima che la macchina in cui sarà incorporata sia stata dichiarata conforme alla disposizione della Direttiva”.

I Manuali d’Uso e Manutenzione sono considerati parte dominante della centrale.

Un impianto senza libretto istruzioni è considerato per definizione insicuro.

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MANUALE PER L’USO E LA MANUTENZIONE

UTILIZZAZIONE E CONSERVAZIONE DEI MANUALI DI ISTRUZ IONI

In questo capitolo verranno date alcune indicazioni su come utilizzare il manuale di istruzioni e sulle sue limitazioni di utilizzo.

� A CHI SONO INDIRIZZATI I MANUALI DI ISTRUZIONI

I manuali di istruzioni sono indirizzati ai seguenti soggetti: 1) incaricati di trasporto, carico e scarico, installatori; 2) responsabile dello stabilimento; 3) responsabile della manutenzione; 4) operatori abilitati all’utilizzo della centrale (utilizzatori). I manuali devono essere custoditi da persona responsabile allo scopo preposta, in un luogo idoneo, affinché risultino sempre disponibili per la consultazione nel miglior stato di conservazione.

� FINALITÀ DELLE INFORMAZIONI CONTENUTE NEi MANUALi D I ISTRUZIONI

I manuali servono ad indicare l’utilizzo della centrale previsto dal progetto, le caratteristiche tecniche, fornire istruzioni per lo spostamento, l’installazione, le sue prestazioni, la regolazione, l’uso, indirizzare gli interventi di manutenzione e facilitare l’ordinazione dei ricambi (in fondo all’allegato possono essere inseriti degli allegati utili al cliente).

� SCOPI E LIMITI DEI MANUALI DI ISTRUZIONI I manuali di istruzioni hanno lo scopo di:

• descrivere l’uso della centrale previsto dalle ipotesi di progetto; • illustrare le principali caratteristiche tecniche; • fornire istruzioni per l’uso della centrale e dei suoi componenti; • descrivere i dispositivi di sicurezza; • fornire istruzioni per la manutenzione e le riparazioni ordinarie; • costruire un supporto per l’addestramento del personale; • fornire istruzioni per la compilazione del registro di controllo. Il manuali d’istruzioni sono rivolti in particolare ai proprietari della centrale ed in generale a tutti coloro che per qualsiasi motivo sono interessati all’utilizzo, alla sorveglianza ed alla manutenzione, fino allo smantellamento finale della medesima. Si ricorda che i manuali non possono mai sostituire un’adeguata esperienza che gli addetti dovranno aver conseguito in precedenza su centrali simili o che potranno conseguire su questa stessa, sotto la guida di personale già addestrato e che perciò può costituire solo un promemoria delle principali operazioni da svolgere. Si specifica, inoltre, che i manuali rispecchiano la tecnica al momento dell’acquisto della centrale e che il costruttore e ha il diritto di aggiornare manuali e apparecchiature senza adeguare manuali e produzioni precedenti, salvo casi eccezionali. Oltre all’osservanza delle prescrizioni contenute nei manuali, l’uso della centrale è subordinato al rispetto di tutte le norme di sicurezza previste dalla legislazione specifica vigente nello stato dove è installato.

� COLLABORAZIONE TRA COSTRUTTORE E UTILIZZATORE

Nei limiti del possibile la SEA S.r.l. fornirà informazioni aggiuntive o più dettagliate agli utilizzatori che, avvertendone la necessità, ne faranno richiesta. La SEA S.r.l. esaminerà inoltre ogni proposta di miglioramento formulata dagli utilizzatori per la stesura dei manuali. In caso di cessione della centrale, l’utilizzatore è invitato a segnalare al costruttore il nominativo del nuovo proprietario, per una facile reperibilità in caso di necessità d’integrazioni ai manuali d’istruzioni o di comunicazioni da parte del costruttore.

� COME CONSERVARE I MANUALI DI ISTRUZIONI

Come già detto i nostri manuali sono divisi in due parti: • Manuale di struzioni generale valido per tutte le centrali oleodinamiche SEA fornito sotto forma di file e messo in

rete sul nostro sito internet alla pagina: http://www.seatrevi.it/PDF/SEA_MANUALE_GENERALE_CENTRALI_Rev01.pdf in modo da poter essere facilmente reperito e divulgato a tutti coloro che per qualsiasi motivo siano interessati all’utilizzo, alla sorveglianza ed alla manutenzione, fino allo smantellamento finale delle medesime.

• Allegato specifico della vostra centrale che per ovvi motivi di privacy non possiamo divulgare, riporta i dati e le caratteristiche solo del vostro impianto.

Si ricorda all’utilizzatore che il manuale, essendo parte integrante dell’impianto, deve essere conservato con cura per assicurargli una durata pari a quella della centrale. In caso di smarrimento o distruzione del manuale della vostra centrale è possibile richiederne una copia indirizzandone specifica richiesta al rappresentante di zona o direttamente al costruttore specificando nella stessa la matricola che è riportata sia sul documento di trasporto sia sulla fattura oppure indicando tipo e l’anno di fabbricazione della centrale.

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MANUALE PER L’USO E LA MANUTENZIONE

MOVIMENTAZIONE ED INSTALLAZIONE DELLA CENTRALE In questo capitolo verranno date le istruzioni necessarie per compiere correttamente le operazioni di carico, scarico, movimentazione ed installazione della centrale. � PREPARAZIONE PER IL TRASPORTO

Ogni volta che si smontano degli impianti oleodinamici, per il loro trasporto o immagazzinamento, si devono identificare le varie tubazioni, le varie connessioni e i vari raccordi in modo preciso ed inequivocabile. Tali identificazione devono corrispondere con quelle riportate negli schemi. Tale procedura va estesa chiaramente ad eventuali connessioni elettriche, pneumatiche o di qualsiasi altra natura, presenti nell’impianto. L’impianto deve essere trasportato senza olio.

� IMBALLAGGIO

Durante il trasporto tutti i componenti devono essere imballati, per proteggerli da possibili danni, permettendo comunque la loro identificazione. Si devono evitare, tramite sistemi di fissaggio e protezione, spostamenti ed urti durante il trasporto. Nel caso di danni accidentali, sostituire il componente danneggiato esclusivamente con uno della stessa tipologia e con le stesse caratteristiche funzionali, solo dopo aver interpellato la ditta fornitrice dell’impianto.

� TRASPORTO

Per essere trasportata agevolmente e in sicurezza la centrale deve essere fissata adeguatamente, non possono essere sovrapposte, né vi può essere sovrapposto nulla. Deve viaggiare protetta come descritto al punto precedente. Deve essere sempre trasportata in verticale. La legge non consente il trasporto l’olio, quindi consegneremo tutte le centrali a secco, l’olio potrà essere trasportato solo nei contenitori forniti dal produttore e non è mai compreso nel prezzo della centrale.

� STAZIONAMENTO IN MAGAZZINO

La centrale che deve rimanere in magazzino fino al collocamento definitivo sulla macchina, deve essere adeguatamente protetta, evitare di collocarla in ambienti aperti o esposta agli agenti atmosferici anche indiretti, alla pioggia, possibili allagamenti, fonti di calore superiori a 40°C, polveri anche non corrosive, schizzi di metalli incandescenti, liquidi bollenti, getti di vapore, in prossimità del passaggio di mezzi di trasporto interno, a zone d’azione di macchine, in zone con nebbie saline e corrosive a tutto ciò che può essere dannoso per le sue componenti e a quanto altro di accidentale possa modificarne lo stato iniziale e il funzionamento.

� CHIUSURA ERMETICA DELLE APERTURE

Le varie aperture della centrale, e di ogni suo componente idraulico, devono essere chiuse ermeticamente. I filetti maschio devono essere protetti opportunamente. Queste chiusure e protezioni vanno rimosse solamente al momento del rimontaggio dell’impianto.

� RICEVIMENTO DELLA CENTRALE La centrale secondo i casi viene spedita come segue:

1) Senza imballo su autocarro adeguatamente bloccato e coperto. 2) In cassa normale con rivestimento interno in carta catramata e bloccaggio con viti sul pianale. 3) Come sopra ma con imballo protettivo (sacco barriera) sottovuoto per trasporti via mare. 4) In containers con bloccaggi interni antirollio La scelta tra le sopra elencate soluzioni dipende dalla distanza del trasporto, dalle prescrizioni del cliente e dai tempi di giacenza della centrale dentro l’imballo. Per imballi di tipo 2), 3), 4) vengono verniciati sui 4 lati della cassa i seguenti dati: - Destinazione - Nr. Contratto - Pesi: netto – lordo – tara - Dimensioni: lunghezza – larghezza – altezza - Baricentro sulla - larghezza e punti di attacco cinghie di sollevamento - Copia packing-list (se esiste all’interno della cassa).

� OPERAZIONI DI SCARICO

L’orientamento della centrale imballata deve essere mantenuto conforme alle indicazioni fornite dai pittogrammi e dalle scritte presenti sull’involucro esterno di imballaggio (se presenti). Eseguite l’operazione di scarico con mezzo di sollevamento idoneo avente portata adeguata al peso della centrale imballata.

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MANUALE PER L’USO E LA MANUTENZIONE � REQUISITI DEL PERSONALE

Le operazioni di movimentazione della centrale possono essere svolte solo da chi è chi abilitato/autorizzato ad utilizzare mezzi di sollevamento nel pieno rispetto delle vigenti normative riguardanti la sicurezza.

� MOVIMENTAZIONE DELLA CENTRALE

La centrale può essere sollevata con carrello elevatore o con carroponte, gru semovente (utilizzando delle cinte) o altro mezzo idoneo avente portata minima pari a 2 volte il peso della centrale. Chi manovra i mezzi di sollevamento dovrà stare ad adeguata distanza dalla parte sollevata e garantire l’assenza di persone o cose esposte ad una eventuale caduta dell’impianto. I movimenti devono essere lenti e continui per evitare strappi alle funi catene ecc. Nel caso in cui l’ingombro del carico non consenta una sufficiente visibilità al manovratore, un assistente al suolo dovrà fornirgli le giuste segnalazioni per una corretta movimentazione. Le centrali sono dotate di piedi che hanno anche la funzione di tenerle sollevate da terra permettendo di infilare delle forche di muletti o delle cinte per il sollevamento, quelle più grandi possono avere anche dei golfari.

� DIMENSIONI COMPLESSIVE

Sono specificate nell’allegato del manuale della vostra centrale

Al ricevimento della centrale controllate che non a bbia subito danneggiamenti durante il trasporto. In tal caso entro un giorno: � Contattate il rappresentante di zona o direttamente il costruttore. � Fate un rapporto scritto. � Spedite una copia del rapporto alla compagnia di as sicurazione del trasportatore, alla

compagnia di trasporti e al costruttore o al rappre sentante di zona.

Danni alla centrale causati da una errata movimenta zione non sono coperti da GARANZIA

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MANUALE PER L’USO E LA MANUTENZIONE

USO PREVISTO DELLA CENTRALE In questo capitolo verranno date alcune informazioni, di carattere generale, sulle finalità della centrale, descrivendone le principali funzioni e limitazioni d’uso. � A CHE COSA SERVE LA CENTRALE

La centrale in questione serve per movimentare attuatori oliodinamici. In considerazione della sua specificità non è possibile destinare la stessa ad altri scopi, né il costruttore può prevedere altri modi d’utilizzo, secondo quanto indicato al punto 1.1.2 lettera C della Direttiva macchine 98/37.

� DESTINAZIONE D’USO DELLA CENTRALE La centrale è destinata ad un uso Industriale e Artigianale. � OPERATORE

L’operatore/utilizzatore deve essere persona idonea al lavoro e psico-fisicamente in grado di attendere alle esigenze connesse con l’operatività dell’impianto. L’operatore/utilizzatore non deve permettere ad alcuno di avvicinarsi durante l’utilizzo della centrale e deve impedirne l’uso a personale estraneo. Deve seguire le indicazioni fornite per ottenere il massimo rendimento, il minimo consumo e la maggior sicurezza per sé e per gli altri. In particolare deve osservare scrupolosamente le indicazioni contenute nei manuali, ricordando però che l’esperienza e la conoscenza del prodotto da trattare costituiscono un fattore molto importante. L’operatore/utilizzatore potrà richiedere un periodo di formazione da parte del personale qualificato della SEA S.r.l. L’uso dell’impianto è consentito solo ad operatori/utilizzatori qualificati.

� AMBIENTE DI LAVORO

La centrale può operare in qualsiasi ambiente di lavoro idoneo alle apparecchiature elettriche ed elettroniche in essa contenute, (sensibile a variazione di temperatura ed umidità eccessive); gli agenti atmosferici (pioggia, neve, grandine) potrebbero danneggiare i delicatissimi sistemi di controllo, alterandone il funzionamento e mettendo a rischio gli operatori. Le indicazioni contenute nella parte relativa allo “stazionamento in magazzino” valgono anche per la collocazione in ambiente di lavoro. Le condizioni operative sono: • Temperatura di esercizio min. 10°C, max 40°C • Umidità <80%

Le apparecchiature oleoi drauliche sono capaci di sviluppare notevoli forze in proporzione alle loro dimensioni, quindi si raccomanda di prest are la massima attenzione durante la messa in opera e utilizzo.

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MANUALE PER L’USO E LA MANUTENZIONE

DESCRIZIONE TECNICA DELLA CENTRALE In questo capitolo verrà data una descrizione tecnica della centrale, verranno forniti tutti gli elementi considerati utili all’operatore ed agli addetti alla manutenzione per meglio comprendere il corretto funzionamento della stessa e per una più veloce individuazione di eventuali guasti o disfunzioni. Di seguito sono fornite inoltre delle indicazioni di carattere generale, che valgono per qualsiasi impianto oleodinamico e sono riferite ai componenti dell’impianto stesso, indipendentemente dalla marca costruttrice.

� IMPIANTO OLEODINAMICO/CENTRALE: CONSIDERAZIONI GENE RALI

Il serbatoio ha come scopo principale quello di contenere la carica d’olio necessaria a compensare le variazioni di volume dovute a cambiamenti di temperatura o a movimenti di cilindri a semplice stelo. Tuttavia, per assicurare un buon funzionamento dell’impianto ed una lunga durata dell’olio, occorre progettare e costruire il serbatoio (se non è fornito con l’impianto) rispettando alcune prescrizioni generali. Normalmente si prescrive una capacità utile pari ad almeno 2-3 volte il volume liquido erogato dalla pompa in un minuto primo. Tale capacità vale in genere per esercizio intermittente, mentre per servizio continuo si può anche raddoppiare. La dimensione effettiva del serbatoio dovrà in ogni modo essere tale da contenere, oltre alla capacità utile del fluido, un volume d’aria sufficiente per compensare le variazioni di livello e le dilatazioni termiche. In casi particolari è opportuno prevedere un appropriato sistema di raffreddamento del fluido, se ad esempio è necessario limitare le dimensioni del serbatoio, oppure nei circuiti in cui si ha un notevole sviluppo di calore e negli impianti a funzionamento continuo, con alte potenze installate. La temperatura dell’olio comunque non dovrebbe superare il limite potenziale di 50-60° C (al massi mo 60-70°), essendo l’optimum di funzionamento comp reso fra i 40°C e i 50°C. Si deve inoltre prevedere, sul fondo del serbatoio, uno scarico per lo spurgo dei depositi d’acqua e per lo svuotamento del serbatoio durante la manutenzione. Si richiede anche la possibilità di controllare il livello dell’olio attraverso l’indicazione dei livelli minimi e massimi prescritti. In particolare il livello massimo deve evitare possibili fuoriuscite d’olio e il livello minimo deve evitare l’ingresso di aria nel circuito attraverso la presa d’aspirazione della pompa. L’accoppiamento tra pompa e motore elettrico deve sempre avvenire attraverso un giunto elastico che compensa eventuali difetti d allineamento. L’errore di parallelismo tra gli assi dei due alberi non deve superare 0,2 mm, mentre l’errore di inclinazione deve essere inferiore a 1°. Superando tali valori sia il cuscinetto che la guarnizione d’albero della pompa subirebbero una eccessiva usura. Negli impianti oleoidraulici devono essere impiegati tubi in acciaio trafilati a freddo senza saldature, in conformità agli standard internazionali di unificazioni. La raccorderai va scelta in funzione delle caratteristiche dell’impianto e soprattutto della pressione d’esercizio e dei diametri dei tubi. Nella scelta delle tubazioni si deve tenere conto della gravosità del servizio (eventuali colpi d’ariete possono determinare contropressioni da 2 a 4 volte la pressione d’esercizio) e delle eventuali sollecitazioni di natura meccanica. In pratica è bene considerare una pressione nominale d’esercizio almeno 1,5-2 volte quella effettiva di funzionamento. La dimensione nominale di un tubo è l’indicazione approssimata del suo diametro interno in pollici o millimetri. Da notare che il diametro interno effettivo, per una data dimensione nominale, varia secondo lo spessore. Infatti, poiché si mantiene invariato il diametro esterno, che deve poter essere raccordato aumentando la pressione d’esercizio, aumenta lo spessore e diminuisce il diametro interno. Nello stabilire la sezione delle tubazioni si deve tenere conto delle seguenti considerazioni di carattere generale: un’eccessiva velocità del fluido può provocare forti colpi d’ariete, oltre a profonde cadute di pressione nel circuito; le perdite di carico, oltre a diminuire il rendimento dell’impianto, possono determinare irregolarità di funzionamento, come la cavitazione nelle varie apparecchiature e in particolare nelle pompe; una velocità del fluido troppo bassa comporta evidentemente tubazioni ingombranti e molto costose. Si devono pertanto valutate esigenze diverse e contrastanti, secondo il ramo di circuito a cui la tubazione appartiene. In particolare, per le tubazioni di mandata, la velocità del fluido non dovrebbe superare i 4-5 m/sec., per pressioni di esercizio superiori a 100 bar. Tale valore va proporzionalmente ridotto quando si lavora a pressioni inferiori. A parità di portata, il diametro delle tubazioni di ritorno deve essere maggiore di quello delle tubazioni di mandata. Normalmente vengono consigliate velocità dell’ordine di 2-2.5 m/sec. Occorre ridurre al minimo le perdite di carico nelle tubazioni di aspirazione, per evitare fenomeni di cavitazione. A tal fine bisogna mantenere la velocità del fluido fra 0.6 e 1.2 m/sec., ed assicurarsi che il moto abbia carattere laminare (Re 2500), in funzione del diametro e delle lunghezza della tubazione. I condotti di drenaggio delle valvole devono terminare sopra il pelo libero dell’olio, per non creare contropressione. Per lo stesso motivo si dovrebbe evitare di riunire più drenaggi. I tubi di drenaggio delle pompe e dei motori devono essere posizionati in modo da mantenere il corpo sempre pieno d’olio; è opportuno pertanto che terminino al di sotto del pelo libero nel serbatoio.

� DESCRIZIONE DELLE PARTI PRINCIPALI DELLA CENTRALE

In questa parte del manuale sono fornite delle indicazioni di massima sul funzionamento e l’applicazione dei singoli componenti di un impianto oleodinamico, sulla loro installazione e manutenzione. Queste indicazioni sono generali, valgono per qualsiasi impianto oleodinamico, sono inerenti ai componenti che costituiscono l’impianto, indipendentemente dalla marca. Qualsiasi sostituzione di componenti guasti e/o fuori uso deve seguire dette indicazioni e ogni modifica, strutturale o circuitale, deve essere preventivamente approvata ed autorizzata dal costruttore.

L’inosservanza delle indicazioni sulle modalità di intervento può causare danni alle persone e/o alle cose, non riconducibili al costruttore del la parte oleodinamica. SEA S.r.l. declina ogni responsabilità per qualsiasi danno o ferita, c onseguenti da l mancato rispetto delle precauzioni suggerite, dalla non osservanza delle n orme correnti e dalla non adeguata diligenza durante la manovra, il funzionamento, le operazioni di manutenzione o di riparazione, anche se non espressamente menzionate in questo Manuale. Inoltre se qualche prescrizione, riportata in questo Manuale e riguard ante in modo particolare la sicurezza, non è conforme alla legislazione locale, si deve applic are la più restrittiva.

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MANUALE PER L’USO E LA MANUTENZIONE

Serbatoio Per un buon funzionamento dell’impianto esso non deve essere a contatto diretto del pavimento né appoggiato a pareti e in una zona con buona circolazione d’aria. Inoltre non si deve trovare vicino a fonti di calore, con la valvola di svuotamento in posizione accessibile e perfettamente chiusa. Se provvisto di oblò d’ispezione, questo deve essere di facile rimozione. Tutto ciò per garantire che tutte le superfici contribuiscano a smaltire il calore prodotto durante il servizio, che si possa controllare agevolmente il livello dell’olio e che siano facilitate le periodiche operazioni di pulizia e manutenzione. Indicatore di livello L’indicatore di livello deve essere ben visibile e periodicamente pulito. Il livello dell’olio deve essere compreso tra i livelli minimo e massimo presenti sull’indicatore. Occorre controllare periodicamente il livello dell’olio nella centralina e, nel caso risulti sotto il minimo, provvedere al rabbocco dell’olio unicamente attraverso la bocca di carico. Essa deve essere provvista di filtro e deve risultare non manomessa e in buone condizioni. Termometro Se presente, generalmente è situato all’interno dell’indicatore di livello e deve essere mantenuto pulito e ben leggibile. Tappo sfiato aria-bocca di carico Il rabbocco dell’olio deve avvenire unicamente attraverso la bocca di carico, provvista di filtro e mantenuta in buone condizioni. Essa non deve mai essere occlusa da stracci o altro. Il filtro non deve mai essere tolto o forato. Valvola di svuotamento serbatoio Se presente deve essere sempre perfettamente chiusa. Se provvista di leva o volantino di apertura è consigliabile toglierlo dalla sede in fase di normale esercizio dell’impianto. Scambiatore di calore È preposto al raffreddamento dell’olio, in presenza di un eccessivo riscaldamento del fluido stesso, durante l’esercizio dell’impianto. Lo scambio termico può essere di tipo aria-olio oppure acqua-olio. Lo scambiatore aria-olio deve essere posizionato in modo da consentire la libera circolazione dell’aria attraverso il corpo dello scambiatore stesso. Valgono pertanto considerazione analoghe a quelle fatte per l’aria attorno al serbatoio:

• non appoggiato a pareti • posizionato in zona a buona circolazione d’aria • non prossimo a fonti di calore

Lo scambiatore acqua-olio non necessita di alcuna indicazione se montato dentro l’ingombro orizzontale del serbatoio. Se aggiunto a seguito di modifiche approvate dal costruttore della centrale, occorre montare anche un allarme elettrico di massimo livello (livellostato), per segnalare l’eventuale presenza di acqua nel serbatoio, dovuta a rotture interne allo scambiatore.

Filtro in aspirazione Se è segnalato nello schema della centrale e non è visibile, esso è posto internamente al serbatoio. Deve essere sostituito quando si effettua il cambio dell’olio. Se invece è montato all’esterno del serbatoio, bisogna cambiarlo con la stessa frequenza dell’olio e ogni volta che l’indicatore ottico o il manovuotometro ne segnalino l’intasamento. Filtro intasato:

• Manovuotometro che indica depressione maggiore di 0,2 bar (0,02 Mpa, 16 cm.Hg). • Indicatore di livello ottico sul rosso. Filtro sporco: • Indicatore ottico sul giallo (se a tre colori). • Indicatore ottico parzialmente rosso (se a due colori). Filtro pulito: • Indicatore ottico sul verde (se a tre colori). • Indicatore ottico sul bianco (se a due colori).

Il controllo del grado di intasamento del filtro deve essere fatto quando l’olio ha raggiunto la temperatura normale di esercizio. Con partenze a freddo, a causa della maggiore viscosità dell’olio, gli indicatori possono segnalare come intasato anche un filtro pulito pertanto il segnale di allarme deve essere rilevato solo dopo che insiste per un tempo di almeno trenta secondi di continuo. Il controllo periodico sul grado di intasamento, va effettuato con una frequenza che dipende dalla tipologia della centrale, dei componenti oleodinamici utilizzati e dalle condizioni di esercizio. Filtro sul ritorno Può essere posto a bordo centralina o parzialmente inserito nel serbatoio, con all’esterno l’eventuale indicatore di intasamento (ottico o elettrico). In generale valgono considerazioni analoghe a quelle fatte per il filtro di aspirazione, ma il dimensionamento del filtro sul ritorno, in fase di progetto, non dipende solo dalla portata della pompa, ma anche dal tipo di impianto su cui la centralina viene montata e dal tipo di attuatori presenti in circuito. Di norma questo tipo di filtri hanno un grado di filtrazione abbastanza spinto, di solito 10/20 µ per cui le loro caratteristiche possono decadere in fretta. La valvola di by-pass presente nel filtro consente, anche in caso di filtro intasato, la libera circolazione dell’olio al serbatoio, però la portata normalmente è la metà di quella del filtro, quindi la cartuccia deve essere cambiata prima del suo completo intasamento altrimenti potrebbe collassare facendo esplodere il filtro. Se si collega una centrale con olio nuovo su un impianto vecchio senza averlo adeguatamente pulito, il decadimento del filtro può avvenire anche in poche ore a causa della carica di additivo detergente presente nell’olio che “lava” l’impianto depositando gli inquinanti nel filtro stesso.

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MANUALE PER L’USO E LA MANUTENZIONE

Filtro in mandata È posto sulla linea di mandata e quindi soggetto ai colpi d’ariete generati dall’impianto, durante il suo normale funzionamento. Si raccomanda pertanto di usare cartucce originali aventi lo stesso grado di filtrazione di quella inizialmente montata. Nel caso di filtri montati a protezione di servovalvole o valvole a comando proporzionale, occorre che il filtro sia il più vicino possibile alle valvole da proteggere. Periodicità consigliata per il cambio delle cartucce:

• Dopo il primo avviamento e collaudo. • Dopo le prime 500 ore di servizio. • Contemporaneamente ad ogni cambio dell’olio, indicativamente dopo 500 ore (primo cambio) e

successivamente ogni 2000 ore di esercizio. • Quando da ispezione periodica risulta intasato.

Gruppo motopompa La lanterna ed il giunto di collegamento garantiscono un perfetto allineamento ed il buon funzionamento del gruppo motopompa. Nel caso di gruppi con elementi in rotazione a vista, non si devono mai togliere le protezioni, non si devono mai effettuare interventi col gruppo in moto e con l’alimentazione elettrica inserita. Manometro Se presenti sulla centrale, sono provvisti di valvola di esclusione. Tale valvola serve esclusivamente per disinserire i manometri dal circuito e permettere la sostituzione in caso di rottura. È buona norma posizionarli in zone protette e facilmente visibili. Nel caso di zone a rischio di urti, è bene prevedere prese di pressione. Si consiglia, in caso di sostituzione, di utilizzare manometri con fondo scala pari ad almeno 1,5 volte la pressione di esercizio. Nel caso di sostituzione di manometri su impianti funzionanti a pressioni superiori ai 300 bar è consigliabile evitare di montare manometri ammortizzati a glicerina. Pressostato Il pressostato ha la funzione di controllare il raggiungimento di un determinato valore di pressione in un circuito idraulico, trasformando un segnale di pressione in ingresso, in un segnale elettrico in uscita. Il tipo con due regolazioni, di minima e di massima pressione, abbinato ad un accumulatore consente di avviare ed arrestare la pompa, al raggiungimento dei due valori di pressione impostati. Anche il pressostato con una sola regolazione ha al suo interno la possibilità di regolare un differenziale di pressione, di valore meno ampio del tipo a due regolazioni, che consente comunque l’abbinamento ad un polmone accumulatore. È consigliabile, per la taratura dei valori di intervento, effettuare delle prove con l’aiuto di un manometro, poiché la scala graduata del pressostato fornisce un valore puramente indicativo.

Accumulatore e blocco di sicurezza L’accumulatore è un componente che può avere diverse funzioni nell’impianto: di emergenza, di supporto alla pompa, di ammortizzamento. L’accumulatore è costituito da un involucro esterno in acciaio e da una sacca interna in gomma sintetica. Il corpo esterno è soggetto alle normative relative ai contenitori di gas compressi. Se fornito di blocco di sicurezza, l’accumulatore è protetto da sovrapressioni da una valvola di massima piombata dal costruttore. Il blocco di sicurezza è provvisto anche di una valvola a sfera, per l’esclusione dell’accumulatore dal circuito, e di una valvola a spillo in comunicazione con il serbatoio, per l’eventuale scarico dell’olio. In assenza di tale blocco, è la stessa valvola di massima dell’impianto che impedisce all’accumulatore di essere sottoposto a pressioni critiche che variano da tipo a tipo, fino ad un valore massimo di 330 bar. Negli impianti con accumulatori, ove possibile, è consigliabile prevedere una elettrovalvola di messa a scarico automatica. Diversamente viene montata una targa vicino ad ogni accumulatore con la scritta “gruppo pressurizzato-scaricare la pressione prima di effettuare la manutenzione”. La parte superiore dell’accumulatore è provvista di una valvola per la carica ed il controllo della pressione del gas (azoto ), e di un disco sagomato a coperchio che riporta:

• Il costruttore dell’accumulatore • Il tipo di accumulatore • Il numero di fabbricazione • Il valore della pressione di precarica • I campi di utilizzo in funzione della precarica • Avvertimento a non sostituire mai l’azoto con altri gas.

Sistemi di scarico della pressione residua dalla ca mera olio degli accumulatori:

• Scarico automatico : L’impianto è dotato di una valvola pilota, ogni volta che si toglie l’energia elettrica la pressione si scarica automaticamente in pochi secondi (il tempo varia in proporzione al volume dell’accumulatore). Prima di ogni intervento bisogna sempre controllare che la linea si sia effettivamente scaricata e mai fidarsi a priori della valvola di messa a scarico.

• Scarico manuale: L’impianto è dotato di un rubinetto che una volta aperto mette in comunicazione diretta la camera olio dell’accumulatore con il serbatoio.

• Impianto senza predisposizione di scarico: Se non sono presenti dispositivi di messa a scarico, come nel caso di accumulatori molto piccoli che hanno prevalentemente la funzione di smorzatore di impulsi, si deve spegnere il motore elettrico e far fare agli attuatori alcuni cicli a vuoto fino alla totale scarica.

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MANUALE PER L’USO E LA MANUTENZIONE

Tubazioni rigide Occorre che, sia in fase di smontaggio che di montaggio, i tubi rigidi siano sempre protetti dell’intrusione di polvere e particelle solide in genere. Nel fissare le tubazioni oleodinamiche a travi o a parti di carpenteria metallica, è bene che le staffe di fissaggio siano distanti dai gomiti delle tubazioni stesse. Questo per consentire una più libera dilatazione elastica, sotto l’effetto della pressione. Per il collegamento di tubazioni rigide e raccordi, si rimanda all’appendice B. Tubazioni flessibili Occorre che, sia in fase di smontaggio che di montaggio, i tubi flessibili siano sempre protetti dall’intrusione di polvere e particelle solide in genere. Per quanto riguarda la lunghezza e le modalità di funzionamento, si rimanda all’appendice B.

Componenti elettrici ed elettronici La centrale, le sue componenti elettriche e/o elettroniche (quadro, schede, elettrovalvole), sono state costruite ed assemblate secondo le norme internazionali vigenti. Si rimanda pertanto a tali norme per la metodologia di intervento nell’uso e manutenzione. Si raccomanda, per la sostituzione dei componenti, di usare solo componenti originali con identiche caratteristiche.

Valvola di massima pressione - pilotaggio e drenaggio interno - Impedisce alla pressione di circuito di superare il valore di taratura impostato. È provvista di volantino di regolazione o, in assenza di esso, di una vite con testa a brugola, a taglio di cacciavite o quadra. La vite di regolazione è sempre provvista di un controdado che deve essere sbloccato prima di ogni operazione di taratura e successivamente riboccato. La taratura della valvola di massima avviene ruotando il volantino (o la vite), e osservando il manometro inserito sulla linea interessata. Per qualsiasi tipo di valvola di controllo della pressione, di qualunque casa costruttrice, ad una rotazione oraria del volantino corrisponde un aumento di pressione e ad una rotazione antioraria corrisponde una diminuzione della pressione controllata.

INDICAZIONI PER L’UTILIZZATORE Seguono delle indicazioni che devono sempre essere seguite dall’utilizzatore, se l’impianto è provvisto di polmone accumulatore.

• Fare molta attenzione anche ad un impianto fermo: la riserva d’olio in pressione nell’accumulatore potrebbe, azionando il distributore, causare movimenti indesiderati dagli attuatori.

• Prima di scollegare delle tubazioni, per interventi di manutenzione, provvedere sempre a scaricare l’accumulatore tramite la valvola a spillo, oppure tramite una “manovra a vuoto” degli attuatori. Successivamente escludere gli accumulatori dalla linea.

• Controllare la pressione di precarica, ed eventualmente ripristinarla, utilizzando solo apparecchi venduti dai costruttori di accumulatori e forniti di relativi adattatori. Il controllo va effettuato periodicamente (ogni tre mesi) a motopompa ferma e con la valvola di scarico aperta.

• Non toccare la valvola di carico gas e non tentare la regolazione o lo scarico con utensili o attrezzi impropri.

• Controllare che in fase normale di funzionamento la valvola di esclusione sia aperta e quella di scarico sia perfettamente chiusa.

• Controllare che siano verificare le seguenti relazioni tra le pressioni minime Pmin e massime Pmax sull’impianto, e la pressione di precarica P0 dell’accumulatore:

4 P0 > Pmax

P0 < 0,9 Pmin

• È consigliabile sostituire la sacca ogni tre volte che viene sostituita la pompa. • Se si modifica la posizione dell’accumulatore da verticale ad orizzontale, la

sua disponibilità di energia si riduce in modo considerevole rispetto a quella calcolata in fase di progetto. Bisogna tenere conto di ciò soprattutto quando l’accumulatore viene utilizzato come riserva di energia o per emergenza.

Occorre prestare molta attenzione nello smontaggio della molla di taratura perché, in alcuni casi, i bulloni di chiusura del corpo prevar icano la molla, anche con il volantino di regolazione tutto svitato. Se la vite di regolazione è protetta da un cappucci o di plastica con piombino di sigillatura, la valvola non deve mai essere ritirata; la rimozione del sigillo esonera il costruttore da o gni responsabilità per eventuali danni, causati da poss ibili errori tarature o manomissioni.

La valvola di massima pressione, detta anche “limit atrice” o da alcune case costruttrici “di sicurezza”, viene montata anche fra distributori di tipo “a centro ch iuso” (o soluzioni equivalenti) e gli attuatori. Questo per proteggere da sovrapressione quei rami d i circuito dove i cilindri si comportano come pompe, “pompando” olio in circuito, quando sol lecitati da forze esterne accidentali (colpi di vento, onde, urti, ritorni elastici, ecc… ).

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MANUALE PER L’USO E LA MANUTENZIONE Valvola riduttrice di pressione a due vie - pilotaggio interno o esterno, drenaggio esterno - Impedisce alla pressione, nelle tubazioni a valle della valvola, di superare il valore impostato, qualunque sia la pressione a monte della valvola stessa. Per la regolazione e tarature, valgono le stesse considerazioni fatte per la valvola di massima pressione.

Valvola riduttrice di pressione a tre vie - pilotaggio interno, drenaggio esterno - È anche detta regolatrice di pressione, perché è provvista di una terza via a scarico, che garantisce il mantenimento

della pressione ridotta a valle della valvola, anche nel caso che lo stelo sia forzato al rientro, da un carico eccessivo o accidentale. Per le regolazioni e tarature, valgono le stesse considerazioni fatte per la valvola di massima pressione.

Valvola di esclusione (o di messa a scarico) - pilotaggio esterno, drenaggio interno - Viene montata in circuiti con pompa doppia ed ha lo scopo di mettere in scarico la pompa di portata maggiore. Ciò quando occorre che tutta la potenza del motore venga utilizzata dalla pompa a portata inferiore, per ottenere il massimo valore di pressione, compatibilmente con la potenza assorbita dal motore. Devono sempre verificarsi le condizioni:

• Pilotaggio esterno • Taratura inferiore rispetto alla valvola di massima, in rapporto pari al rapporto fra le due portate erogate dalle

pompe. • Presenza, a valle della pompa a maggior portata, di una valvola di ritegno.

Valvola di sequenza - pilotaggio interno, drenaggio esterno - Apre una parte di circuito, solo al raggiungimento di un certo valore di pressione nelle tubazioni a monte della valvola stessa. Per le regolazioni e tarature, valgono le stesse considerazioni fatte per la valvola di massima pressione. Valvola di bilanciamento-controbilanciamento (overc enter) - pilotaggio interno o esterno, drenaggio interno - Valvola situata in linea, fra la valvola di controllo della direzione del flusso (distributore ), ed il cilindro con carico verticale. Ha un valore di taratura superiore al valore di pressione indotto del carico. Impedisce la discesa del carico:

• A macchina ferma • In mancanza di comando al distributore • In caso di mancanza di pressione, dovuta a rottura delle tubazioni

Tramite il pilotaggio interno, in condizioni normali di funzionamento, garantisce un arresto ammortizzato del carico. Per le regolazioni e tarature valgono le stesse considerazioni fatte per la valvola di massima pressione. È consigliabile montarla sull’attacco del cilindro da controllare, mai a valle di una tubazione flessibile.

Valvole di controllo direzione (distributori) In generale consentono, tramite un comando esterno, il movimento e/o l’arresto di un attuatore (cilindro o motore). Ne esistono di diversi tipi, in base all’azionamento, al numero di vie e posizioni:

• Ad azionamento elettrico on-off • A comando elettrico proporzionale • Ad azionamento elettroidraulico • Ad azionamento manuale • Ad azionamento meccanico • A due, tre o quattro vie • A due, tre posizioni • Con ritorno al centro del cursore • Con mantenimento meccanico della posizione impostata • Con posizione impostata (solo se a tre posizioni)

I distributori a comando elettrico on-off, sono provvisti lateralmente di fori che consentono lo spostamento del cursore, anche in assenza di corrente, mediante l’azione di un cacciavite. Ciò consente, in caso di anomalia, di valutarne l’origine elettrica o meccanica. I distributori a comando elettroidraulico possono avere, in casi particolari, dei limitatori meccanici della corsa del cursore. Questi hanno la funzione di regolare la velocità dell’attuatore e vanno tarati solo in fase di avviamento dell’impianto. Può anche essere inserito, fra l’elettrodistributore pilota ed il distributore idraulico di potenza, un doppio strozzatore unidirezionale. La sua funzione è quella di rendere più graduale ed ammortizzata la commutazione della valvola. Una eccessiva regolazione in chiusura può provocare il blocco del distributore, mentre una eccessiva apertura può determinare delle commutazioni troppo brusche, con effetti dannosi per la durata della valvola. Valvole di ritegno Sono anche dette “di non ritorno”, garantiscono l’unidirezionalità del flusso nelle tubazioni. In caso di smontaggio occorre fare attenzione a rimontarle come in origine, osservando che il simbolo stampigliato o la freccia coincidano con il verso della libera circolazione del fluido. Valvole di ritegno tarate Sono valvole di non ritorno che garantiscono il mantenimento “a monte” di un certo valore di pressione (qualche bar). Nel caso di sostituzione, occorre montare una valvola avente lo stesso valore di taratura della molla.

Valvole di ritegno pilotate Consentono, in presenza di un segnale di pilotaggio, il libero passaggio del fluido, anche nel senso di flusso normalmente impedito. Garantiscono il mantenimento della posizione raggiunta al cessare del segnale di comando al distributore. Assicurano quindi l’arresto in sicurezza, anche per guasti accidentali (mancanza di energia elettrica, mancanza di pressione, rottura di tubazioni, azionamenti su distributori a comando manuale con gruppo motopompa fermo).

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MANUALE PER L’USO E LA MANUTENZIONE

Valvole di controllo della portata Si possono classificare in: • Valvole di strozzamento bidirezionale • Valvole di strozzamento unidirezionale • Regolatori di flusso compensati alla pressione • Regolatori di flusso compensati in pressione e temperatura Tali valvole sono anche regolatrici di velocità o regolatrici di flusso. Sono posizionate in linea, fra distributore e relativo attuatore, e ne possono regolare la velocità nei due sensi di moto. I regolatori compensati alla pressione hanno la funzione di garantire il mantenimento della velocità impostata, anche nel caso di carichi resistenti non costanti. I regolatori compensati anche alla temperatura, hanno la funzione di garantire il mantenimento della velocità impostata anche in fase di partenza, a macchina fredda, con olio particolarmente denso. È importante segnalare il fatto che, nel caso di circuiti con il controllo della portata in entrata o in uscita dagli attuatori, il controllo della velocità si realizza con la valvola di massima pressione, che scarica la portata eccedente al valore di pressione massimo raggiungibile nel circuito. Onde evitare danneggiamenti dei regolatori compensati, si consiglia di raggiungere il grado di apertura della valvola partendo da una posizione di chiuso.

� SCHEMA OLEODINAMICO

Si trova nell’allegato del manuale della vostra centrale

Nel caso di carichi sospesi, con circuiti dove sono presenti valvole di bilanciamento e/o valvole di ritegno pilotate, onde evitare l’azi onamento involontario dei distributori che causerebbe movimenti pericolosi, se non previ sti, occorre sempre arrestare il gruppo motopompa.

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MANUALE PER L’USO E LA MANUTENZIONE

INSTALLAZIONE, AVVIAMENTO ED ESERCIZIO DELLA CENTRA LE Un montaggio razionale e una corretta installazione sono fattori essenziali per un buon funzionamento nel tempo di un impianto oleodinamico. Le seguenti note danno alcuni suggerimenti ed avvertenze di carattere generale. � SCHEMA OLEODINAMICO

Per il collegamento delle apparecchiature occorre riferirsi allo schema oleodinamico, concordato con il fornitore della centrale, in base alle particolari esigenze dell’applicazione. Detto schema, riportato anche nel presente manuale nella penultima pagina, deve essere lasciato in consegna al personale addetto alla manutenzione. È consigliabile applicarne una copia in posizione chiaramente visibile sull’impianto, come per i circuiti elettrici.

� LAVAGGIO DELL’IMPIANTO

Negli impianti nuovi, anche adottando le opportune precauzioni, non è possibile eliminare completamente le sostanze inquinanti. È pertanto necessario sottoporre un impianto nuovo ad un’operazione preventiva di lavaggio. L’affidabilità di qualsiasi impianto oleodinamico è rapportata alla qualità e allo stato del fluido di trasmissione e all’assenza d’impurità nel circuito. Per evitare che l’olio inquinato danneggi gli elementi dell’impianto, è necessario adottare alcuni accorgimenti: By-passare gli utilizzi, motori e cilindri, e i banchi valvole di comando. Aprire completamente rubinetti e strozzatori montati in linea. Isolare dal resto del circuito gli accumulatori Predisporre possibilmente nel condotto di ritorno in centrale due batterie di filtri in cascata, con potere rispettivamente 125µ e 10 + 25µ, per ottenere comunque una filtrazione inferiore a quella di esercizio. Generalmente il lavaggio dell’impianto può essere effettuato con la stessa centrale di potenza. Per impianti di notevoli dimensioni o comunque importanti, è opportuno utilizzare una apposita centralina di flussaggio, con gruppi motopompa e serbatoio autonomi. Il fluido di lavaggio deve essere di qualità, compatibile con quello di esercizio e con le guarnizioni, perché normalmente non tutto il fluido può venire tolto dall’impianto. Per il loro elevato potere solvente sono preferibili oli naftenici piuttosto che paraffinici. L’uso di speciali additivi solventi (nafta o paraffina), che facilitano il distacco della ruggine e delle pellicole di vernice, va fatto con discrezione, a causa delle loro scarse proprietà lubrificanti. Sia per la scelta del fluido, che degli eventuali solventi, è comunque necessario interpellare le case fornitrici. È consigliata una velocità di flussaggio nelle tubazioni di 5 + 6 m/s. e un temperatura dell’olio di circa 40°. Il flussaggio va eseguito per un tempo minimo di 40 + 50 ore consecutive. Il controllo del grado di intasamento delle cartucce dei filtri darà una indicazione dello stato di pulizia raggiunto dall’impianto. Per quanto riguarda gli impianti già in uso la procedura cambia in quanto bisogna inserire un additivo per il lavaggio prima di cambiare l’olio in modo da ottenere una pulizia profonda e preparare l’impianto alla carica di olio nuovo. La Sea S.r.l. produce macchine per la pulizia dei sistemi oleodinamici pertanto vi potrà fornire macchine e additivi con le relative procedure d’intervento che non riportiamo in quanto descritte dettagliatamente sul catalogo delle nostre macchine, basta chiamare il nostro ufficio tecnico per ricevere tutte le informazioni necessarie.

� AVVIAMENTO DELL’IMPIANTO

Riempimento serbatoio La centrale oleodinamica è consegnata senza olio, dopo averne accuratamente pulito le parti interne, riempire il serbatoio con fluido del tipo DIN 51524/parte 2-Giugno 1979-HLP 46 (ISO VG ref 46), consigliamo WYNN’S HYDRAULIC LIFTER 46 o equivalente. Nel caso di condizioni ambientali molto severe consigliamo:

• per temperature ambiente molto basse (< 0°C) ISO VG 32, • per temperature ambiente molto alte (> 45°C) ISO VG 68.

Bisogna tenere presente che con l’aumentare della viscosità calano le velocità degli attuati e viceversa. Nel caso le pressioni di lavoro siano superiori a 200 bar consigliamo un olio WYNN’S HYDRAULIC LIFTER ISO HV o equivalente. Effettuare il riempimento attraverso la bocca di carico, che deve essere provvista di una rete per il filtraggio delle impurità (almeno 100µ). È buona norma riportare sul coperchio della bocca di carico le caratteristiche ed il tipo di olio usato, deve essere riempita fino a coprire completamente il vetrino del livello visivo esterno. Nel caso si tratti di serbatoi molto piccoli si potrebbe trovare un livello ad asta sul tappo di carico e se non c’è livello bisogna effettuare il riempimento a vista. Dopo i primi movimenti controllare il livello che normalmente si abbassa a causa del riempimento degli attuatori e delle tubazioni ed eventualmente ripristinarlo anche in più riprese. Se ci sono state perdite di olio, bisogna pulirle accuratamente per evitare pericoli di caduta per scivolamento, questo vale anche durante il funzionamento. La nostra azienda sconsiglia l’uso di oli a base rigenerata.

Condizioni di montaggio Controllare le condizioni di montaggio del motore, della pompa, dei motori idraulici, cilindri, valvole etc… Verificare il serraggio delle viti e dei raccordi e verificare l’allineamento tra motore elettrico e pompa e tra cilindri e carico.

Collegamenti elettrici Controllare se la tensione e la frequenza di alimentazione corrispondono ai dati indicati sulle targhette dei motori elettrici e delle apparecchiature elettroidrauliche.

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MANUALE PER L’USO E LA MANUTENZIONE

Avviamento pompe Avviando i gruppi motopompa adottare le seguenti precauzioni, indispensabili per assicurare subito la necessaria lubrificazione agli organi interni: assicurarsi che rubinetti o saracinesche presenti sul lato aspirazione e mandata siano aperti; controllare che la pompa sia libera di girare a mano, senza incontrare eccessiva resistenza e che il senso di rotazione del motore coincida con quello della pompa; riempire il corpo della pompa con il fluido impiegato nel circuito, attraverso il foro di drenaggio o, se questo non è possibile, attraverso il condotto di mandata; mettere in venting la valvola di massima pressione posta sul condotto di mandata, in modo da avviare le pompe a vuoto; Verificare il senso di rotazione della pompa, di norma si può trovare una freccia sul motore o sulla lanterna, tenere presente che se la freccia non è presente la pompa è destra. Se la pompa è destra vuol dire che guardando il motore dalla parte della ventola deve girare in senso orario. Avviare il motore elettrico ad impulsi per favorire l’adescamento della pompa; esso viene indicato da un eventuale manometro in mandata e dal cambiamento di rumore della pompa che, adescata, diventa più silenziosa. Se possibile è buona norma far funzionare per un certo periodo la pompa a velocità ridotta, per consentire un certo rodaggio dell’impianto.

Spurgo dell’aria Durante la fase di riempimento dell’impianto, si deve provvedere allo spurgo dell’aria, la cui presenza è fonte di disturbi di funzionamento e maggiore usura. Per facilitare tale operazione, possono essere predisposte sulla mandata delle pompe apposite valvole di sfiato aria, oppure possono essere predisposti su centrali e pannelli speciali valvole ad innesto rapido. L’aria racchiusa nelle tubazioni può essere eliminata allentando i raccordi delle parti più alte dell’impianto o predisponendo rubinetti di spurgo. Per quanto riguarda i cilindri è necessario effettuare alcuni cicli completi. La fuoriuscita dell’aria è segnalata dalla presenza di schiuma ne fluido; quando dal raccordo o dallo sfiato la vena esce continua e limpida, l’aria è stata eliminata.

Livello dell’olio Eseguite le operazioni di riempimento e spurgo dell’aria, controllare il livello dell’olio nel serbatoio ed eventualmente rabboccare. Se è presente il livello visivo trasparente, il minimo è la parte più bassa del vetro e il massimo quella più alta. Se è presente il livello con astina, il minimo è a 1cm prima della fine dell’asta e il massimo 3 cm sotto al coperchio. Se il serbatoio è senza livello (minicentrali) il minimo è 2 cm sopra al filtro di aspirazione e il massimo 3 cm sotto al coperchio. Quindi mettere progressivamente in pressione l’impianto e procedere alla fase di taratura e di messa a punto delle valvole di regolazione. È opportuno che questa fase sia eseguita a temperatura costante.

Collaudo A questo punto eseguire il collaudo dell’impianto. Controllare che nel serbatoio non si formi schiuma, che rivelerebbe la presenza di infiltrazioni d’aria in aspirazione sulla pompa. Dopo qualche ora di esercizio pulire i filtri, verificare nuovamente i livelli dell’olio nel serbatoio e controllare accuratamente le tenute dei raccordi. Quando si usano oli con elevata viscosità e la temperatura ambiente è molto bassa può accadere che all’avviamento si riscontrino difficoltà di funzionamento e rumorosità della pompa. In tal caso sarebbe opportuno preriscaldare l’olio all’avviamento (ad esempio con una resistenza elettrica), oppure ridurre la velocità della pompa.

Cambio dell’olio Il cambio dell’olio deve essere effettuato di norma ogni 2.000 ore di esercizio. È consigliabile in ogni modo sottoporre campioni d’olio ad analisi chimiche, per controllare l’integrità delle proprietà chimico-fisiche. Infatti la durata indicata è del tutto indicativa e dipende non solo dalle caratteristiche dell’impianto e dal servizio, ma anche dalle condizioni climatiche della filtrazione e, della manutenzione. La nostra azienda è organizzata per fornire il servizio di analisi.

Siete obbligati a chiedere le schede tecniche e tos sicologiche al vostro fornitore di olio idraulico e a conservarle per permetterne la c onsultazione in caso di necessità. Siete obbligati a verificare preventivamente i risc hi connessi all’uso.

L’olio idraulico a contatto con fiamme, corpi incan descenti, radiazioni da sorgenti di calore, si rivela un eccellente combustibile quindi bisogna impedire che ciò possa accadere ed eventualmente si deve utilizzare un oli o incombustibile. L’uso di questi oli richiede componenti particolari, pertanto è obbligatorio chiedere al nostro ufficio tecnico se i componenti montati sono compatibili con questi prodotti.

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MANUALE PER L’USO E LA MANUTENZIONE � ACCUMULATORI IDROPNEUMATICI

L’accumulatore è un componente che può avere diverse funzioni nell’impianto: di emergenza – immagazzina una quantità di olio nelle fasi di non utilizzo (stand-by) della pompa ed insieme ad essa fornisce olio all’impianto, quando ne viene richiesto in grandi quantità; di ammortizzamento – il gas comprimibile contenuto nell’accumulatore, esercita un’azione di smorzamento alle brusche sollecitazioni dovute a chiusure rapide di distributori, alle pulsazioni dovute al normale funzionamento di pompe a pistoni, allo spostamento di steli di cilindri dovuti a variazioni di carico. - non abbiano subito danni durante il trasporto - corrispondano esattamente alle indicazioni riportate sulla conferma d’ordine - il tappo di protezione della valvola azoto sia ben chiuso o piombato (salvo specifiche richieste).

Il gonfiaggio della sacca può essere effettuato prima o dopo l’installazione dell’accumulatore sul circuito. Ha per scopo l’introduzione nella sacca del volume d’azoto che determinerà le caratteristiche di funzionamento dell’elemento. Il gonfiaggio si realizza mediante il gonfiatore verificatore. È indispensabile utilizzare azoto secco in bombole. L’uso di compressori d’aria e di ossigeno è rigorosamente vietato. La pressione di gonfiaggio dipende da diversi fattori: - caratteristiche del circuito - dilatazioni dovute alla temperatura di lavoro - limiti delle temperature d’esercizio - funzione prevista. Prima della messa in servizio della centrale, assicurarsi che la pressione di gonfiaggio sia corretta per il lavoro che l’accumulatore dovrà svolgere. Periodicamente verificare il mantenimento della stessa, mediante un appropriato verificatore gonfiatore e, se necessario, ristabilire la corretta pressione iniziale. Questa verifica va effettuata solo con l’accumulatore isolato o il circuito decompresso. I collari o i supporti di fissaggio non devono essere in alcun caso saldati sul corpo dell’accumulatore. Prima di mettere il circuito in pressione, spurgare l’aria eventualmente presente nelle tubazioni. A questo scopo allentare la vite di spurgo e quando inizia la fuoriuscita del fluido, riavvitarla accuratamente. Porre quindi il circuito alla pressione massima per verificare la tenuta dei giunti e dei raccordi. Il funzionamento dell’accumulatore è automatico e non necessita di alcun intervento manuale all’infuori delle verifiche periodiche. Quando si arresta la macchina è consigliabile, per assicurare una successiva messa in marcia rapida, isolare l’accumulatore caricato, prima di decomprimere il circuito.

Normative e collaudi Gli accumulatori idropneumatici sono sottoposti alle norme degli apparecchi in pressione. I termini di questo regolamento sono specificati nel decreto R.D. 12/5/1927 n. 824 e D.M. 21/5/1974 e regolamento in particolare le condizioni di prova degli apparecchi, in Italia, da parte della ISPEL. Il collaudo ISPEL non è richiesto per volumi inferiori a 25 litri. L’accumulatore nuovo è sottoposto aduna prima prova idraulica, secondo le condizioni definite dalle norme dell’Ente di collaudo. Il collaudo viene eseguito sotto la responsabilità del costruttore e dell’Ente di collaudo competente.

Collaudi esteri Per i collaudi esteri, i regolamenti differiscono a seconda dei Paesi dove gli accumulatori sono installati.

� TUBAZIONI E RACCORDI

I tubi flessibili per la distribuzione e l’utilizzazione del fluido compresso devono avere dimensioni adeguate alla pressione di esercizio. Non usare mai tubi flessibili logorati, danneggiati o deteriorati. Per quanto riguarda i raccordi e i giunti dei tubi flessibili, usare solo il tipo e la grandezza corretti. Prima di scollegare un tubo flessibile, assicurarsi che il tubo stesso sia stato completamente scaricato dal liquido dell’impianto.

Periodicamente controllare che tutte le tubazioni f lessibili e/o rigide

• Siano in buone condizioni • Diano la massima sicurezza • Non presentino abrasioni • Non ci siano perdite • Tutti i serraggi siano corretti

Sostituzione delle tubazioni flessibili e rigide

• Le tubazioni rigide in acciaio non saldato se in buone condizioni non vengono mai sostituite. • I tubi flessibili devono essere sostituiti ogni 5 anni o 10.000 ore di funzionamento • I tubi flessibili dei polmoni accumulatori devono essere sostituiti ogni 5 anni o 5.000 ore di funzionamento

Le tubazioni rigide e flessibili devono essere adeg uatamente fissate alla macchina. Durante il funzionamento non si devono usurare, tra nciare, impigliare e strappare. Per la sicurezza degli operatori, è necessario che le tubazioni siano tenute sotto controllo meccanico attraverso adeguati collari, ca tene e carenature alla carpe nteria. Bisogna fare in modo che in caso di scoppio o tranc iatura di una tubazione, sia limitato il colpo di frusta dovuto alla pressione. L’operatore non deve mai essere investito da getti d’olio in pressione o da colpi d i frusta della tubazione.

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MANUALE PER L’USO E LA MANUTENZIONE

Normativa da seguire

1. I tubi di diametro piccolo si possono serrare direttamente ai raccordi in montaggio sull’impianto. 2. Il serraggio può avvenire anche con raccordi serrati in morsa, ed è sempre consigliabile non cambiare raccordo al

montaggio definitivo. 3. Per facilitare il serraggio si può prolungare la lunghezza della chiave fino a circa 15 volte la larghezza delle fasce

esagonali. 4. Dopo l’avvenuto premontaggio, per il montaggio finale, i dadi possono essere stretti con una chiave normale. 5. Al montaggio dell’impianto le tubazioni molto lunghe, o particolarmente sollecitate, devono essere sostenute e

fissate mediante appositi collari, per evitare i colpi di frusta in caso di scoppio si devono utilizzare catene di contenimento.

SICUREZZA

� GENERALITÀ

Per aiutare l’utente nel suo lavoro giornaliero, è bene rispettare le seguenti direttive: • Mettere in vigore direttiva interna aziendale per l’osservazione dell’istruzione del funzionamento. • Fare eseguire un controllo regolare dall’incaricato per la manutenzione. • Lasciare operare sugli impianti, per manutenzione e regolazione, solo personale autorizzato ed istruito. • Su lavori di manutenzione, assistenza, preparazione, rispettare le indicazione riportate nel capitolo

Manutenzione. • Tutti i cambiamenti o le ristrutturazioni eseguite sull’impianto che potrebbero pregiudicare la sicurezza,

devono essere eseguite previo autorizzazione scritta del costruttore. Questo vale anche per il montaggio di dispositivi di sicurezza.

• Per costruzione, l’impianto è atto a funzionare, ad essere regolato e a subire manutenzione senza che tali operazioni, se effettuate nelle condizioni previste dal costruttore, espongano a rischi le persone. In ogni modo, la SEA S.r.l. non prevede che l’uso e la manutenzione dell’impianto sia affidata ad operatori non qualificati.

Eventuali modifiche in materia di SICUREZZA dell’ap parecchio saranno valutate dalla SEA S.r.l. e trasmesse al cliente.

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MANUALE PER L’USO E LA MANUTENZIONE

RESPONSABILITÀ

Le istruzioni riportate in questo manuale non sostituiscono ma compendiano gli obblighi per il rispetto della legislazione vigente sulle norme di sicurezza e antinfortunistica. La SEA S.r.l. declina ogni responsabilità in caso di:

- uso non conforme alle leggi nazionali sulla sicurezza e l’antinfortunistica; - errata predisposizione dell’impianto in cui andrà ad operare la centrale; - mancata o non corretta osservanza delle istruzioni fornite dal manuale; - difetti della tensione di rete; - modifiche dell’impianto non autorizzate; - uso da parte di personale non addestrato ed abilitato.

� ESCLUSIONE DI RESPONSABILITÀ

La SEA S.r.l. come fabbricante, rifiuta ogni responsabilità derivante da inconvenienti dovuti a:

• uso improprio della centrale oleodinamica; • uso da parte di personale non addestrato; • uso contrario alle norme di sicurezza previste dalle specifiche legislazioni comunitarie e/o nazionali

vigenti; • inosservanza totale o parziale delle prescrizioni contenute nel presente manuale; • inosservanza delle istruzioni per la manutenzione previste nel presente manuale; • modifiche o riparazioni non autorizzate dal fabbricante; • utilizzo di ricambi non originali diversi da quelli indicati nei capitoli “PARTI DI RICAMBIO”;

• eventi eccezionali. La conformità dei prodotti acquistati, all'uso che il Cliente intende farne, è di esclusiva pertinenza del Cliente che si assume la totale responsabilità dell a scelta e dell'uso dei prodotti acquistati. In ogn i caso la Società non potrà essere ritenuta responsabile p er danni incidentali o consequenziali. � CONDIZIONI E LIMITI DI UTILIZZO

Responsabilità dell’utente

L’utente è responsabile della propria incolumità e di quella delle persone che possono entrare nel raggio d’azione dell’impianto; vige inoltre l’obbligo di applicare le norme generiche di sicurezza e le istruzioni dettate da questo manuale. È fatto obbligo all’utilizzatore dell’impianto per il corretto funzionamento di effettuare i controlli indicati nel capitolo MANUTENZIONE.

Uso dei dispositivi di protezione individuale

L’utente è in generale obbligato all’uso di tutti quei dispositivi e accessori antinfortunistici che proteggono la sua incolumità o riducono il danno in caso d’incidenti quali l’elmetto di protezione, guanti, scarpe antinfortunistiche, occhiali contro le proiezioni di corpi e olio in pressione, cinture di sicurezza per lavori a quote elevate.

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MANUALE PER L’USO E LA MANUTENZIONE

PERICOLI CONNESSI ALL’USO La perfetta conoscenza dei pericoli connessi alla messa in opera e all’uso vi permetterà di prendere contromisure tali da scongiurare tali evenienze.

� PERICOLI MECCANICI

• Forma • Posizionamento • Massa e stabilità (energia potenziale degli elementi) • Massa e velocità (energia cinetica degli elementi) • Insufficiente resistenza meccanica • Modifiche o riparazioni non autorizzate dal fabbricante • Accumulo di energia potenziale in elementi elastici (molle, accumulatori ad azoto, liquidi e gas in pressione o

sottovuoto) • Perdite di fluido

� PERICOLI ELETTRICI

• Vedi EN 60204-1 � PERICOLI TERMICI

• Surriscaldamento dell’olio • Per effetto del contatto di olio idraulico con fiamme o corpi incandescenti o per radiazioni da sorgenti di calore

� PERICOLI ACUSTICI

• Vedi ISO/TR11688-1 � PERICOLI DOVUTI A CAMPI ELETTROMAGNETICI

• Azionamento imprevisto indotto di meccanismi di comando e attuatori

� PERICOLI DOVUTI A MATERIALI E SOSTANZE SOTTOPOSTI A LAVORAZIONE

• Perdite esterne o interne di materiali e sostanze utilizzate e smaltite dal macchinario � PERICOLI DOVUTI A SOSTANZE NOCIVE

• Contatto o inalazione fluidi, gas, nebbie, fumi e polveri nocivi � PERICOLI DOVUTI A FUOCO O ESPLOSIONE

� PERICOLI CAUSATI DA GUASTO DELLA FONTE DI ENERGIA, DALLA ROTTURA DI PARTI DEL MACCHINARIO E DA ALTRE

DISFUNZIONI

• Guasto della fonte di energia (dai circuiti di energia e/o di comando) • Variazione di energia • Avviamento inatteso • Mancato arresto se il comando è già stato dato • Caduta o proiezione di parti in movimento o pezzi trattenuti dal macchinario • Arresto manuale o automatico impedito • Dispositivi di protezione non totalmente efficaci

� PERICOLI CAUSATI DA EIEZIONE INATTESA DI PARTI DELL A MACCHINA O DI FLUIDI

� PERICOLI CAUSATI DA GUASTO O DISFUNZIONE DEL SISTEM A DI COMANDO

• Avviamento inatteso • Fuorigiri inatteso

� PERICOLI CAUSATI DA ERRORI DI MONTAGGIO

� PERICOLI CAUSATI DA TEMPORANEA MANCANZA E/O NON COR RETTO POSIZIONAMENTO DELLE MISURE E MEZZI DI

SICUREZZA

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MANUALE PER L’USO E LA MANUTENZIONE

� PERICOLI CAUSATI DA AZIONI O CIRCOSTANZE INATTESE O INTENZIONALI SU DISPOSITIVI DI AVVIAMENTO E DI

ARRESTO

• Inserire o interrompere l’alimentazione • Riduzione dell’alimentazione • Interruzione o riattivazione dell’alimentazione

� PERICOLI CAUSATI DA MANCANZA E/O NON CORRETTO POSIZ IONAMENTO DI SEGNALI E SEGNALETICA DI SICUREZZA � PERICOLI CAUSATI DA MANCANZA E/O NON CORRETTO POSIZ IONAMENTO DEI DISPOSITIVI DI INFORMAZIONE E DI

AVVERTIMENTO � PERICOLI CAUSATI DA MANCANZA DEI DISPOSITIVI DI INT ERRUZIONE DELL’ALIMENTAZIONE DI ENERGIA � PERICOLI CAUSATI DA MANCANZA DEI DISPOSITIVI DI EME RGENZA

� PERICOLI CAUSATI DA MANCANZA DI ACCESSORI ESSENZIAL I PER LA REGOLAZIONE E/O LA MANUTENZIONE IN

CONDIZIONI DI SICUREZZA

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MANUALE PER L’USO E LA MANUTENZIONE

RISCHI RESIDUI

� ANALISI DEI RISCHI RESIDUI

Seguendo i dettami di utilizzo di questo manuale e di quelli allegati (se presenti), l’impianto può certamente considerarsi sicuro e rispondente alle normative vigenti in materia di sicurezza. Si evidenziano, per maggiore sicurezza, i principali rischi cui si va incontro a causa di un utilizzo errato del medesimo.

� PRECAUZIONI D’USO

L’impianto può essere usato solamente nei modi previsti da questo manuale e da quelli allegati ed attenendosi scrupolosamente alle istruzioni per la sicurezza dei paragrafi precedenti. Effettuare una attenta valutazione dei pericoli connessi alla messa in opera e all’uso premetterà a tecnici e operatori di operare nella massima sicurezza.

CRITERI E PRECAUZIONI ANTINFORTUNISTICHE

Il corretto utilizzo della centrale oleodinamica consente di usufruire a pieno delle prestazioni che l’impianto è in grado di fornire in completa sicurezza. Tali potenzialità sono garantite soltanto attenendosi scrupolosamente alle indicazioni riportate di seguito:

• Verificare, anche visivamente, l’adeguatezza dello stato di conservazione e di manutenzione della centrale oleodinamica e dei suoi componenti

• Verificare la funzionalità della centrale oleodinamica controllandone il funzionamento • Verificare che gli attuatori abbiano capacita’ di spinta sufficiente, nel caso non lo sia non superare mai la

pressione massima indicata e per la quale la centrale è stata progettata ma, dopo avere interpellato l’ufficio tecnico della SEA S.r.l., aumentare l’alesaggio o cilindrata degli attuatori.

• Assicurarsi che la centrale oleodinamica sia protetta dagli agenti atmosferici • Non rimuovere le protezioni ove presenti • Non operare sulla centrale oleodinamica riparazioni, calibrazioni, lubrificazioni e pulizie etc., se non è

stata prima tolta la tensione elettrica di alimentazione; accertarsi quindi, prima d’ogni intervento di manutenzione, della non operatività accidentale delle valvole ed assicurasi che nessuno possa ripristinare il funzionamento

• Eseguire le operazioni di manutenzione programmata ed i relativi controlli • Al termine d’ogni operazione di manutenzione ripristinare sempre le protezioni, ove presenti • Indossare l’abbigliamento previsto, per le varie operazioni, dalle norme sulla sicurezza del lavoro • Segnalare tempestivamente qualsiasi anomalia di funzionamento al responsabile del reparto e mettere

immediatamente la macchina fuori servizio

Rischio di rottura di circuiti in pressione: i circ uiti oleodinamici sono stati progettati per sopportare pressioni molto più eleva te di quella d’esercizio ma è poss ibile che se tali circuiti subiscono delle lacerazi oni e non vengono manutenzionati in tempo, si possono rompere con con seguente fuoriuscita di liquido ad alta pressione. Ciò può provocare colpi di frusta e violenti getti di liquido. Evitare di sostare vicino a tali circuiti quando in funzione.

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MANUALE PER L’USO E LA MANUTENZIONE

MANUTENZIONE Il programma di manutenzione comprende interventi di tipo ordinario, che prevedono ispezioni, controlli e verifiche condotte direttamente dall’operatore e/o da personale specializzato addetto alla normale manutenzione aziendale e di tipo periodico che includono operazioni di sostituzione, registrazione, lubrificazione svolte da personale istruito allo scopo dal Costruttore attraverso specifici corsi o pubblicazioni. Per ottenere il massimo rendimento e la massima durata si raccomanda di eseguire nei tempi e nei modi indicati nel presente capitolo, le operazioni di manutenzione e, inoltre, si consiglia per la semplicità di lavoro di tenere un’aggiornata registrazione delle ore di funzionamento dell’impianto e degli interventi di manutenzione. Attenersi scrupolosamente alle indicazioni riportate in questo e nei manuali allegati relativi alle varie parti dell’impianto.

� PERSONALE AUTORIZZATO

Il personale autorizzato ad intervenire nella maggior parte dei casi, o dove non segnalati diversamente, è un manutentore esperto o abilitato con preparazione specifica su parti meccaniche ed elettriche. Dove evidenziato sarà invece necessario l’intervento di personale specializzato o appositamente istruito o di personale tecnico del Costruttore.

Per gli interventi di manutenzione possono essere u tilizzati i norm ali utensili ed attrezzi disponibili in qualsiasi offic ina, purchè gli stessi siano in perfetto stato di conservazione.

Non disperdere l’olio nell’ambiente. Per il suo sma ltimento attenersi alle leggi vigenti nel paese d’utilizzo dell’impian to.

Nella necessità di usare fiamma da taglio, assicura rsi contro i pericoli di gas residui infiammabili.

Salvaguardare l’ambiente in cui si è operato ed ass icurarsi di non lasciare disperse parti gr andi o piccole di residui che possano causare incidenti.

Garantire una buona ventilazione durante saldature o molature di parti verniciate. Si possono produrre gas e polvere tossi ca.

Nel caso non si disponga al proprio interno di pers onale qualificato professionalmente, rivolgersi ai centri autorizz ati o al nostro Servizio Assistenza e Ricambi per qualsiasi intervento di ma nutenzione

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MANUALE PER L’USO E LA MANUTENZIONE

Non modificare mai l’impianto e aggiungere accessor i non approvati dalla SEA S.r.l.

Non effettuare mai manutenzione o regolazione con l ’impianto in funzione. Stare lontano dagli organi che si possono avviare a distanza se non si sono prese le opportune precauzioni di di sattivazione.

Evitare contatti con perdite di fluido idraulico. P otrebbero penetrare negli occhi o nella pelle.

Stare lontani da parti in movimento, in particolare con vestiario, gioielli o simili. Non toccare parti calde dell’impianto.

Fare uso di ripari per gli occhi che siano approvat i in caso di saldatura.

Prima di mettere in funzione la centrale oleodinami ca assicurarsi che i collegamenti di massa siano allacciati e collegati alla presa di terra. È assolutame nte proibito usare la centrale oleodinamica senza u n appropriato collegamento di terra.

Non rimuovere le protezioni antinfortunistiche.

Controllare periodicamente il buon funzionamento de i dispositivi di sicurezza.

Disconnettere l’alimentazione elettrica prima di op erare all’interno sui dispositivi elettrici.

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MANUALE PER L’USO E LA MANUTENZIONE � MANUTENZIONE SETTIMANALE

- controllo visivo della quantità d’olio (livello ottico) e di eventuali perdite di lubrificante - controllo funzionale fine corsa (se previsti) - verificare il serraggio dei bulloni

� MANUTENZIONE PERIODICA

Controllare la fluidità dell’olio ed eventualmente sostituire considerando le caratteristiche di durata dell’olio usato (es.: durata 2000 ore lavorative).

Ad ogni operazione di manutenzione disconnettere l’ alimentazione elettrica e apporre sull’impianto un cartello con l ’indicazione “IMPIANTO IN MANUTENZIONE”.

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MANUALE PER L’USO E LA MANUTENZIONE

ANOMALIE DI FUNZIONAMENTO: CAUSE E RIMEDI

Al fine di permettere una rapida individuazione, diagnostica e riparazione della centrale oleodinamica fare riferimento ai consigli riportati di seguito.

TIPO DI GUASTO

CAUSA

RIMEDIO

1. PRESSIONE INSUFFICIENTE caduta di pressione rispetto al valore previsto nel circuito

• valvola di massima pressione semi-aperta

• pompa in difetto • eccessive fughe interne • eccessive perdite di carico

• pressione di taratura troppo bassa: usura delle sedi di tenuta impurità sotto le sedi rottura della molla. • Vedi punto 2. • tenute usurate nei cilindri o nei motori

idraulici: usura delle valvole e dei distributori viscosità dell’olio troppo bassa • viscosità dell’olio troppo alta insufficiente dimensionamento dei passaggi dell’olio; passaggi dell’olio parzialmente ostruiti.

2. POMPA IN DIFETTO portata nulla o scarsa rispetto ai valori normali

• aspirazione strozzata; • ingresso d’aria nel circuito

dall’aspirazione; • serbatoio ermeticamente sigillato; • azionamento difettoso; • viscosità dell’olio troppo alta; • guasti interni nella pompa; • pompa eccessivamente usurata.

• filtro di aspirazione piccolo o intasato: tubo di aspirazione ostruito; tubo di aspirazione troppo piccolo o con andamento tortuoso. • nella presa di aspirazione del serbatoio: nei raccordi di aspirazione; nella tenuta sull’albero della pompa per aspirazione di olio con schiuma. • sfiato d’aria del serbatoio ostruito • verificare l’accoppiamento: velocità troppo elevata o troppo bassa. • vedere le prescrizioni per la pompa • guarnizioni interne rotte: palette, piattelli o pistoni incollati; testa della pompa non serrata; rotture interne, parti da sostituire. • Pompa da sostituire

3. POMPA RUMOROSA pompa rumorosa in modi anormale (alcune pompe sono normalmente molto rumorose)

• Cavitazione • Entrate d’aria • Usure interne • Vibrazioni dell’impianto

• Aspirazione strozzata: vedi punto 2 Viscosità eccessiva: vedi punto 2 • Vedi punto 2 • Giochi eccessivi nei supporti e nei

piattelli • Installazione difettosa, risonanze, ecc…

4. SURRISCALDAMENTO la temperatura dell’olio supera il limite prudenziale di 50°-60°.

• Pressione massima troppo alta • Potenza impegnata inutilmente • Eccessive fughe interne • Eccessive perdite di carico • Insufficiente capacità dell’olio • Raffreddamento insufficiente • Attriti eccessivi

• Eccessiva taratura della valvola • Valvola di esclusione inefficiente Corto circuito a fine ciclo non Funzionante; circuito idraulico da modificare. • Vedi punto 1 C • Vedi punto 1 C • Maggiorare il serbatoio dell’olio • Prevedere un raffreddamento artificiale,

se non presente: eventuali refrigeranti inefficienti; eventuali sistemi di raffreddamento inefficienti.

• Non corretto montaggio interno della pompa:

mancanza di lubrificazione dove prescritta; impiego di olio poco lubrificante.

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MANUALE PER L’USO E LA MANUTENZIONE

5. MOVIMENTI ERRATI

• aria nel circuito • bloccaggio delle valvole • bloccaggio dei cilindri • eccessive perdite di carico • pressione variabile agli accumulatori

• sfiatare l’aria nei punti alti nell’impianto eliminare le entrate d’aria, vedi punto 2 • valvole bloccate in chiusura da gomme

o altro: valvole semi-aperte per interposizione di impurità. • montaggio interno del cilindro difettoso: carichi normali all’asse non ammissibili; ingranamento dei perni di collegamento. • vedi punto 1 • capacità degli accumulatori

insufficiente: maggiore richiesta del circuito per perdite interne.

6. USURA ECCESSIVA

• olio contenente abrasivi • insufficiente lubrificazione • pressione di esercizio elevata • accoppiamenti difettosi

• olio troppo vecchio: filtri inefficienti. • olio di qualità scadente: olio troppo fluido alla temperatura di esercizio. • superamento del massimo ammissibile

per la pompa e le valvole: sforzi anormali sugli alberi o sugli steli. • effettuare accoppiamenti corretti

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MANUALE PER L’USO E LA MANUTENZIONE

MESSA FUORI SERVIZIO � SMONTAGGIO DELL’IMPIANTO PER TRASFERIMENTO

1. Nella necessità di usare fiamma da taglio, assicurarsi contro i pericoli di gas residui infiammabili.

2. Nel manomettere serbatoi prestare attenzione alla presenza d’elementi tossici o corrosivi.

3. Salvare sempre e preservare le targhe e gli altri elementi identificativi.

4. Salvaguardare l’ambiente in cui si è operato ed assicurarsi di non lasciare disperse parti grandi o piccole di residui

che possono causare incidenti.

5. Se è necessario procedere alla rimozione dell’impianto per il suo successivo collocamento in altri siti o per

procedere alla rottamazione, operare come segue:

• Posizionare la centrale nella maniera più idonea per lo smontaggio. • Lo smontaggio deve essere fatto da personale qualificato o direttamente dal costruttore prestando

attenzione a separare e a identificare tutti i componenti. Una buona organizzazione nello smontaggio garantisce un rimontaggio perfetto ed in sicurezza.

• Recintare la zona di smontaggio con transenne munite di bande rosse e bianche segnalando con apposita cartellonistica ciò che si sta facendo.

• Disconnettere la centrale dalla linea d’alimentazione elettrica agendo sul sezionatore generale dell’impianto in cui è inserita.

• Predisporre l’idoneo mezzo di sollevamento per lo spostamento della centrale e procedere all’imbracatura utilizzando (se presenti) i punti d’aggancio predisposti dal Costruttore.

• Tutto il materiale deve essere sistemato in luoghi asciutti e al riparo dagli agenti atmosferici. • Se la centrale e i suoi componenti sono destinati ad essere montati in altro luogo provvedere ad un idoneo

imballo per proteggerli durante il trasporto. Prima di iniziare il nuovo montaggio controllare accuratamente che il materiale non abbia subito danni.

• Il cliente dovrà provvedere a preparare tutti gli impianti, le strutture e le autorizzazioni come se fosse una centrale oleodinamica completamente nuova.

� SMONTAGGIO PER DEMOLIZIONE

Se la centrale oleodinamica è alla rottamazione separare dagli altri i materiali esausti, tossici, non biodegradabili, avendo cura di rispettare le disposizioni di legge e le regole di sicurezza riguardo agli operatori e all’ambiente vigenti. Provvedere allo smaltimento delle varie parti incaricando possibilmente imprese specializzate abilitate allo scopo ed in ogni caso in osservanza con quanto prescritto dalla legge in materia di smaltimento di rifiuti solidi industriali. Se l’impianto deve essere demolito vengono ad istituirsi due problematiche ben distinte: 1) La prima di tipo amministrativo: occorre segnalare agli Uffici Pubblici competenti la demolizione dell’impianto

per annullare la documentazione relativa all’esistenza dell’impianto. L’impianto è dotato di un corredo di documenti legali quali il manuale, la marcatura e le varie autorizzazioni che devono essere esaminati una volta che si decide di demolire l’impianto.

2) La seconda inerente allo smaltimento fisico dell ’impianto: occorre rivolgersi assolutamente a ditte specializzate per lo smaltimento dei materiali o al costruttore.

È assolutamente vietato procedere alla demolizione dell’impianto se pri ma non si è rispettato quanto indicato.

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MANUALE PER L’USO E LA MANUTENZIONE

VERIFICHE PERIODICHE L’utente ha l’obbligo di rispettare il programma di manutenzione e controllo descritto sul presente manuale di istruzioni compilando ogni volta una fotocopia del seguente LIBRETTO DI INTERVENTI DI RIPARAZIONE E MANUTENZIONE. � LIBRETTO DI INTERVENTI DI RIPARAZIONE E MANUTENZION E

DATA

OPERAZIONE

ESITO

FIRMA ADDETTO

NOTA

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MANUALE PER L’USO E LA MANUTENZIONE

PARTI DI RICAMBIO

Nel manuale allegato alla vostra centrale è possibile individuare i pezzi da richiedere al costruttore mediante una semplice ricerca nella distinta base dei ricambi. Per richiedere i pezzi di ricambio si deve compilare il modulo sotto (“MODULO D’ORDINE PARTI DI RICAMBIO”), avendo cura di seguire le indicazioni in esso riportate. Si consiglia, onde evitare ogni sorta di errore, di comunicare sempre la matricola della centrale che si trova sulla fattura e sul documento di trasporto, Se presenti, fare riferimento a tavole tecniche o fotografiche indicando con la massima precisione i riferimenti dei pezzi di ricambio. È sconsigliato l’uso di ricambi non originali e nel caso questo avvenga, vengono a cadere le condizioni di GARANZIA (se ancora in essere) e di Responsabilità del Costruttore . Non è consigliato tenere parti di ricambio che il Cliente non può sostituire in proprio.

CLIENTE: MATRICOLA MACCHINA: LISTA RICAMBI DA ORDINARE:

TAV.

POS.

DESCRIZIONE

CODICE

INOLTRARE LA RICHIESTA A : SEA S.r.l. Via Pietrarossa, 1 06039 –Trevi (PG) – Italy Tel. +39-0742386900 Fax +39-0742381296 INDIRIZZARE LA MERCE A: Data Firma

MODULO D’ORDINE PARTI DI RICAMBIO

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MANUALE PER L’USO E LA MANUTENZIONE � TAVOLA FOTOGRAFICA

Si trova nell’allegato del manuale della vostra centrale

� SCHEMA OLEODINAMICO

Si trova nell’allegato del manuale della vostra centrale

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MANUALE PER L’USO E LA MANUTENZIONE

CONDIZIONI GENERALI DI VENDITA E GARANZIA 1. Premessa 1.1. Le presenti condizioni generali di vendita (di seguito le “Condizioni”) si applicano ai rapporti contrattuali tra SEA S.r.l. (di seguito”la Società”) ed i suoi clienti (di seguito “il Cliente”) a partire dal mese di gennaio 2010. La Società ha reso conoscibili le condizioni rendendole disponibili in visione o copia presso ogni sede o filiale od ogni rappresentante autorizzato e pubblicandole sul sito www.seatrevi.it alla pagina: http://www.seatrevi.it/index.php?option=com_content&view=article&id=249&Itemid=225 e in formato PDF alla pagina: http://www.seatrevi.it/PDF/SEA_CONDIZIONI_DI_VENDITA_REV00.pdf 1.2. Le Condizioni Generali di Vendita, insieme alla documentazione contrattuale (offerta, ordine e conferma d’ordine) ed alle eventuali condizioni integrative rappresentano la totalità delle pattuizioni intervenute tra la Società e il Cliente. 1.3. Il contratto si intende perfezionato con l’invio della conferma d’ordine da parte della Società al Cliente. 1.4. Se il contratto prevede l’obbligo a carico del cliente di versare alla Società una parte del prezzo quale acconto all’ordine, le obbligazioni contrattuali della Società rimarranno sospese sino ad avvenuto incasso dell’intero anticipo convenuto. 2. I prodotti 2.1. I prodotti sono forniti dalla Società per essere conservati e custoditi in modo conforme alle istruzioni della Società stessa. Il Cliente è tenuto a conoscere tali istruzioni e si assume la piena responsabilità della scelta dei Prodotti in relazione alle condizioni d’uso e di esercizio sui propri impianti, anche in presenza di schizzi, calcoli, disegni o altri elaborati tecnici, predisposti dalla Società per specifiche utilizzazioni dei Prodotti. 2.2. Modelli, disegni, illustrazioni ed istruzioni predisposti dalla Società sono di esclusiva proprietà della Società ed il Cliente non può cederli, a qualsiasi titolo a terzi. 2.3. A riguardo delle descrizioni dei prodotti venduti, delle caratteristiche, delle foto rilasciate a qualsiasi titolo e in qualsiasi forma, si specifica che non creano una esplicita garanzia di corrispondenza al prodotto fornito. La Società si riserva il diritto di cessare, modificare, rivedere i prodotti descritti e le loro caratteristiche in qualsiasi momento e senza alcun preavviso. I dati tecnici forniti sono teorici e possono cambiare in base alle diverse condizioni di utilizzo pertanto non sono impegnativi. 2.4. La società, salvo espressa pattuizione, non esegue l’installazione ed il collaudo dei Prodotti. 3. Prezzo e condizioni di pagamento 3.1. Il prezzo di vendita al netto delle imposte a carico del cliente si intende per consegna franco magazzino della Società. 3.2. I costi di imballo e di trasporto sono a carico del cliente. 3.2. Se tra la data di conferma d’ordine e quella di consegna del materiale dovessero intervenire variazioni nel costo dei materiali o del lavoro necessari per la realizzazione dei Prodotti, il prezzo netto di questi ultimi sarà soggetto a revisione in proporzione alla variazione dei costi intervenuti successivamente alla data della conferma d’ordine. 3.3. I termini e le modalità di pagamento indicati nella fattura si intendono tassativi e non si accettano condizioni difformi se non espressamente pattuiti con la Società. Nel caso di mancato o ritardato o inesatto pagamento la Società si riserva la possibilità di sospendere e/o annullare le forniture in corso di spedizione e ogni altro ordine già confermato. Nel caso di pagamento rateale, in presenza di mancato o ritardato o inesatto pagamento anche di una sola rata, il Cliente decadrà dal beneficio del termine e la Società potrà pretendere il pagamento integrale del saldo del prezzo ancora dovutole. 3.4. La Società ritiene validi solo i pagamenti effettuati presso la sede o filiale o presso un rappresentante autorizzato o tramite banca. In ogni caso possono ricevere pagamenti per nostro conto solo coloro che sono muniti di apposito ed esplicito mandato. 3.5. Resta espressamente esclusa la possibilità per il cliente di sospendere il pagamento di quanto dovuto alla Società in base ad asserite o effettive pretese ad alcun titolo vantante. Pertanto nel caso di controversie, anche giudiziarie, insorte tra le parti, il Cliente dovrà previamente adempire alle proprie obbligazioni. 3.6. In ogni caso di ritardo rispetto ai termini di pagamento pattuiti, decorreranno a favore della Società, senza necessità di messa in mora, interessi calcolati in base al decreto legislativo n. 231 del 9 ottobre 2002. Resta comunque fermo ogni ulteriore o diverso diritto della Società. 3.7. I prezzi di listino potranno essere variati senza alcun preavviso, automaticamente annullano e sostituiscono i precedenti.

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MANUALE PER L’USO E LA MANUTENZIONE 4. Consegna 4.1. I termini di consegna indicati nella conferma d’ordine non sono tassativi; non danno diritto al Cliente di annullare l’ordine né di reclamare danni di qualsiasi natura per ritardi di fabbricazione. 4.2. Salva espressa pattuizione contraria, la consegna al Cliente dei Prodotti, imballati secondo gli usi, s’intende franco magazzino della Società. Essa si intende effettuata nel momento in cui la merce lascia la sede o la filiale della Società per essere spedita (tramite corriere di fiducia della Società in nome e per conto del cliente). 4.3. I rischi passano al compratore nel momento della consegna delle merci al primo trasportatore, presso lo stabilimento del venditore, questo vale indipendentemente se la consegna viene effettuata in porto assegnato, franco o altro stabilito in fase di conferma d’ordine. 4.4. Nel caso in cui sia il Cliente ad organizzare il trasporto per il ritiro della merce, la Società provvederà all’avviso di merce pronta tramite telefax o posta elettronica. Trascorsi quindici giorni dalla data di avviso di merce pronta, la consegna si intende effettuata, indipendentemente dall’effettivo ritiro da parte del cliente e la Società, a sua insindacabile scelta, potrà procedere con la fatturazione della merce. Inoltre la Società si riserva la facoltà di subordinare il rilascio della merce al pagamento di un indennizzo, per le spese di custodia della merce, calcolato in ragione del 3% per ogni settimana, o frazione di settimana, sul valore della merce. La responsabilità della Società cessa con la comunicazione di avviso di merce pronta. 4.5. Il Cliente al ricevimento della merce sarà tenuto a verificarne lo stato e, in caso di avaria e/o vizi apparenti, ad inoltrare tempestivo reclamo direttamente al vettore e/o allo spedizioniere effettuando specifica riserva scritta sul documento di trasporto. La Società non accetta contestazioni relative a mancanza di prodotti all’interno degli imballi se non rilevate per iscritto sul documento di trasporto. I reclami sono accettati entro e non oltre 8 giorni dalla data di consegna, rilevabile dal documento di trasporto e devono riportare chiaro l’oggetto della contestazione. 4.6. La Società non accetta resi di materiale salvo nei seguenti casi: non conformità tecnica, malfunzionamenti, non conformità tra quanto ordinato e ricevuto. In ogni caso il reso deve essere previamente autorizzato dalla Società per iscritto. 5. Garanzie e responsabilità 5.1. La Società garantisce che al momento della consegna i prodotti sono privi di difetti di materiale o di lavorazione e conformi alle caratteristiche richieste. La Società garantisce i Prodotti per un periodo di mesi 12 (dodici) dalla loro consegna. Eventuali reclami del Cliente per vizi dei Prodotti o per difformità tra Prodotti ordinati e Prodotti spediti, dovranno essere trasmessi, a pena di decadenza, per iscritto a mezzo di lettera raccomandata con avviso di ricevimento entro e non oltre 8 (otto) giorni dalla scoperta e, in ogni caso, entro un anno dalla consegna degli stessi. La Società, quando riconosca la sussistenza del difetto tempestivamente denunciato, si obbliga, con espressa esclusione di ogni altro diritto del Cliente, a sostituire i Prodotti difettosi. In tal caso, la Società provvederà alla fatturazione dei Prodotti in sostituzione ed emetterà nota di credito a fronte dell’avvenuto reso del prodotto difettoso. 5.2. Sono comunque esclusi da qualsiasi garanzia i Prodotti installati o utilizzati o conservati in modo non conforme alle istruzioni della Società o che successivamente alla consegna abbiano subito incidenti o che siano stati modificati da tecnici non autorizzati dalla Società e/o comunque abbiano subito danni imputabili esclusivamente al Cliente. Sono inoltre espressamente escluse da qualsiasi garanzia tutte le apparecchiature elettriche per le quali è prevista una prova di funzionalità al momento dell’avvio. 5.3. La Società si riserva il diritto di ispezionare il prodotto presunto difettoso presso il proprio stabilimento. Il prodotto spedito per riparazione in garanzia viaggia sempre con spese di imballo e trasporto a carico del Cliente. La venditrice non ritirerà prodotti spediti per riparazione in garanzia che non siano stati preventivamente autorizzati. Nel caso il Cliente lo richieda, a discrezione insindacabile della Società, potranno essere effettuati sopralluoghi e riparazioni fuori sede, in tal caso tutte le spese a qualunque titolo sostenute dagli incaricati della Società, verranno addebitate al Cliente con la sola esclusione del prodotto di cui sia stato riconosciuto il difetto da parte della Società. 5.4. Non esistono altre forme di garanzia oltre quelle sopra citate, eventuali deroghe concordate avranno valore solo se confermate per iscritto dalla Società. 6. Collaudi 6.1. Al momento dell’ordine, qualora interessato, il Cliente dovrà comunicare alla Società la propria intenzione di assistere ai collaudi già previsti da quest’ultima. I collaudi, espressamente richiesti dal Cliente, dovranno invece essere concordati ed avranno luogo solo presso gli stabilimenti della Società. Il relativo costo verrà fatturato separatamente in base alle tariffe stabilite dalla Società di volta in volta vigenti. 7. Limitazione della responsabilità 7.1. La società non potrà essere ritenuta responsabile nei confronti del Cliente per mancato o ritardato adempimento delle obbligazioni previste derivanti da caso fortuito o da cause di forza maggiore ivi inclusi scioperi, incendi, terremoti, alluvioni, sabotaggi, epidemie, guerre, esplosioni o embarghi, sommosse, anche a carattere solo locale, serrate, riduzioni di orario di lavoro, limitazioni del consumo dell’energia elettrica, soste in dogana, mancanza sui mercati delle necessarie materie prime, o da qualsiasi altra causa non imputabile o al di fuori del controllo della Società. 7.2. La garanzia standard dei Prodotti della Società sostituisce ed esclude ogni altra garanzia legale, convenzionale o consuetudinaria, sia espressa che implicita. La Società, inoltre, non assume alcuna obbligazione oltre a quelle espressamente previste nel contratto intendendosi non applicabile ogni diversa e contraria disposizione di legge. 7.3. Salvo i casi di dolo o colpa grave e salvo quanto altrimenti disposto da norme imperative di legge, ovvero in modo espresso nella conferma d’ordine, la Società non assume alcuna responsabilità per danni indiretti di qualsiasi natura comunque sofferti dal cliente. 7.4. La conformità dei prodotti acquistati, all'uso che il Cliente intende farne, è di esclusiva pertinenza del Cliente che si assume la totale responsabilità della scelta e dell'uso dei prodotti acquistati. In ogni caso la Società non potrà essere ritenuta responsabile per danni incidentali o consequenziali.

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MANUALE PER L’USO E LA MANUTENZIONE 8. Clausola risolutiva espressa 8.1. Senza pregiudizio di ogni altro suo diritto, la Società potrà risolvere il contratto con effetto immediato, senza necessità di messa in mora, dandone avviso al Cliente mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento qualora, prima dell’integrale pagamento del prezzo pattuito, il Cliente sia posto in liquidazione, sia dichiarato fallito ovvero ammesso ad amministrazione controllata, a concordato preventivo o ad altre procedure concorsuali. 8.2. In ogni caso di risoluzione del contratto, la Società avrà, oltre al diritto di riprendere possesso dei prodotti a spese del Cliente, anche quello di trattenere, a titolo di risarcimento del danno e di compenso per l’uso dei Prodotti, le somme già corrisposte dal Cliente a fronte di quanto dovuto, fermo restando ogni suo eventuale maggiore o diverso diritto. 9. Legge regolatrice 9.1. Il contratto sarà interpretato ed eseguito in conformità alla legge italiana. 10. foro competente 10.1. Per qualsiasi controversia comunque relativa al contratto è esclusivamente competente il foro di Spoleto (Pg). 11. Disposizioni generali 11.1 Il contratto annulla e sostituisce ogni altro precedente accordo, verbale o scritto eventualmente intervenuto in merito allo stesso oggetto e costituisce la manifestazione integrale delle intese raggiunte fra le parti. Qualsiasi modificazione o integrazione del contratto dovrà risultare da atto scritto, firmato dalle parti. 11.2 Il Cliente non potrà cedere o comunque trasferire a terzi il contratto o i diritti e gli obblighi che da esso derivano senza il preventivo consenso scritto della Società. La Società potrà cedere a terzi i diritti che le derivano dal contratto ed il Cliente presta il suo preventivo ed incondizionato consenso a tale cessione. 11.3 Eventuali tolleranze di una delle parti di comportamenti dell’altra parte che siano in violazione di una di una o più disposizioni del contratto non costituiscono rinuncia tacita ai diritti derivanti dalle disposizioni rispetto alle quali l’inadempimento si è verificato. 11.4 Si rinvia alle norme del codice civile per quanto non espressamente regolato dalle presenti “Condizioni Generali di Vendita”