ISTITUTO TECNICO STATALE “J. SANSOVINO” · 2017-05-23 · Regia: Laura Scalco ed Eduardo...

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ISTITUTO TECNICO STATALE “J. SANSOVINO” IL TRIENNIO PRESENTA “DALLA PAROLA ALLA SCENA: PROSA E POESIA DIVENTANO TEATRO” Sabato 22 aprile 2017 alle ore 10.00 presso la palestra dell’ITS J. Sansovino

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Page 1: ISTITUTO TECNICO STATALE “J. SANSOVINO” · 2017-05-23 · Regia: Laura Scalco ed Eduardo PalominoNantón Sceneggiatura: Alunni della 3ªBTuristico Personaggi e interpreti: Bartolomeo:

ISTITUTO TECNICO STATALE

“J. SANSOVINO”

IL TRIENNIO PRESENTA

“DALLA PAROLA ALLA SCENA: PROSA

E POESIA DIVENTANO TEATRO”

Sabato 22 aprile 2017 alle ore 10.00

presso la palestra dell’ITS J. Sansovino

Page 2: ISTITUTO TECNICO STATALE “J. SANSOVINO” · 2017-05-23 · Regia: Laura Scalco ed Eduardo PalominoNantón Sceneggiatura: Alunni della 3ªBTuristico Personaggi e interpreti: Bartolomeo:

PROGRAMMA

“DONNA DE PARADISO” DI JACOPONE DA TODI

Presentato dalle classi 3^A CAT e 3^D RIM

“IL SESTO DELL’INFERNO” DI DANTE ALIGHIERI

Presentato dalla classe 3^A TUR

“ULTIMA CENA” DI LEONARDO DA VINCI: LA PARODIA

Presentato dalla classe 3^B TUR

“CALANDRINO E IL MAIALE RAPITO” DI GIOVANNI BOCCACCIO

Presentato dalle classi 3^A AFM e 3^C SIA

“FRATE CIPOLLA” DI GIOVANNI BOCCACCIO

Presentato dalla classe 3^B RIM

“LE SMANIE PER LA VILLEGGIATURA” DI CARLO GOLDONI

Presentato dalla classe 4^A AFM

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“DONNA DE PARADISO” DI JACOPONE DA TODI

Regia: Elisabetta Schiavon

Sceneggiatura: classe 3^ A CAT

Personaggi e interpreti:

Gesù Cristo: Denis Pinese

Maria: Grazia Zanette

Maria Maddalena: Elisa Agnolet

Ponzio Pilato: Filippo Roma

Giovanni: Mattia Gorgato

Veronica: Angelica Ricci

Narratrice: Veronica Vendrame

Legionari: Filippo Andretta e Lorenzo Polesel

Nunzio: Nicola Dal Ben

Nunzio: Thomas Amadio

Nunzio: Simone Battistel

Nunzio: Jacopo Villanova

Nunzio: Enrico Baccichetto

Nunzio: Francesco Pavan

Nunzio Sara Pascon

Nunzio: DenaldoKajas

Popolo: Edoardo Bidoggia, Sara Boscariol, Riccardo Feletto, Davide Feltrin, Gabriel Galai, Walid Habli,

Alessia Ndreu, Franco Salvador, Irene Sartor.

Partecipanti alla Via Crucis: Reda Aissat, Nicolò Biancotto, Edoardo Bucan, Alessandro Cattelan,

Rocco De Cinti, Alessandra Baro, Chiara Basso, Silvia Benedetti, Simona Cubi, Giorgia Gjondrekaj,

Arianna Lorenzon, Boutaina Nadir, Anna Cristina Quintano.

Presentatori: Chiara Basso e Mattia Gorgato

Suggeritrici: Jianing Chen, MaroiSakrani

Tecnici audio: Francesco De Luca e Marco Pezzutto

La lauda “Donna de Paradiso” – pervenutaci anche con il titolo “Pianto della Madonna” - è ritenuta

il capolavoro di Jacopone da Todi, esponente di spicco, insieme a San Francesco d’Assisi, della

poesia religiosa del Duecento. La composizione di straordinaria bellezza e intensità emotiva,

costruita in forma dialogica, narra, attraverso le voci dei vari messaggeri e del popolo, la Passione e

la morte di Gesù. Il tema centrale è il dolore di Maria. La Madonna è rappresentata come un

madre umanissima dialogante con il Figlio con parole toccanti e struggenti. E il Cristo risponde con

una parola altrettanto toccante e struggente come “Mamma”. Ricordiamo che la lauda era diffusa

soprattutto tra i Flagellanti e rientrava in quel clima penitenziale di queste arciconfraternite.

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“IL SESTO DELL’INFERNO”DI DANTE ALIGHIERI

Regista: Carla Damo

Dante: Elena Tadiotto

Ciacco: Alice De Michieli

Virgilio: Costantino Bertagna De Marchi

Cerbero: Marta Caberlotto

I golosi: Naima Bandiera, Chiara Vitale e Soraya Manfrè

Narratrici: Eleonora Bravi, Chiara Buosi, Sara Cal, Linda

Celeghin, Veronica Fantuzzi, Serena Lot, Elisa Moro,

Federica Pinese, Lisa Prizzon, Nicole Zanchettin.

Storici: Viola Bedini, Beatrice Buoro, Giada Caminotto

Scenografie: Giada Caminotto.

La sera del venerdì santo dell’8 aprile 1300 Dante, risvegliatosi dallo svenimento che l’ha colpito

dopo il drammatico incontro con Paolo e Francesca, si trova nel terzo cerchio dell’Inferno che

punisce quanti si sono macchiati della “dannosa colpa de la gola”.

I golosi giacciono prostrati nel fango sotto una pioggia eterna, mista di acqua fetida, maleodorante.

Guardiano è il demonio Cerbero, il cane tricipite, che introna gli spiriti con il suo latrare incessante e

con le mani unghiate li graffia, li scuoia e li squarta.

Fra le ombre il poeta riconosce il fiorentino Ciacco, noto per la sua golosità, che visse da parassita

frequentando le mense dei ricchi.

Tra i due inizia un dialogo e il tema dell’avidità permette al poeta di innestare una digressione

politica. Dante chiede a Ciacco quali siano le cause e le conseguenze dei contrasti che investono la

vita politica di Firenze. Il dannato risponde che la discordia e la faziosità dei fiorentini nascono dalle

tre più terribili passioni umane: la superbia, l’invidia e l’avarizia; profetizza, poi, la guerra civile che

sconvolgerà Firenze e la conseguente persecuzione dei Bianchi. All’ulteriore quesito su quale sorte

sia toccata ai leader politici guelfi e ghibellini, Ciacco risponde che si trovano nell’inferno più

profondo. Infine il dannato si congeda da Dante e gli chiede di ricordarlo tra i vivi. Poi ricade a terra

e tace per sempre.

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“ULTIMA CENA”

Regia: Laura Scalco ed Eduardo PalominoNantón

Sceneggiatura: Alunni della 3ªBTuristico

Personaggi e interpreti:

Bartolomeo: Alessandra Masserut

Giacomo: Chiara Basei

Andrea: Linda Saggese

Giuda: Daniele Barbato

Pietro: Martina Regazzo

Giovanni: Denise Dicandia

Tommaso: Jacopo De Nadai

Giacomo Maggiore: Lara Lorenzon

Filippo: Paola Zamuner

Matteo: Ilaria Del Pio Luogo

Giuda Taddeo: Giorgia Furlan

Simone: Manuela Cia

Gesù: Alessia Nespolo

Narratore: Daniele Barbato

L’Ultima Cena di Leonardo Da Vinci è un dipinto parietale a tempera grassa su intonaco, conservato

nell’ex refettorio rinascimentale del convento adiacente al santuario di Santa Maria delle Grazie a

Milano.

Pur essendo un soggetto ricorrente negli affreschi che ornano i refettori di monasteri e conventi di

questo periodo storico, il “Cenacolo” di Leonardo spicca tra tutti a causa dell’originale scelta del

momento rappresentato (la rivelazione del tradimento) che rende la composizio

carica di pathos.

Ispirandosi a questa sua particolarità, e dietro a uno studio sia dei personaggi che della complessità

psicologica, ricca di gesti, espressioni e sentimenti diversi, compiuta dal maestro fiorentino; gli

alunni hanno scritto un breve pezzo in tono parodico dove immaginano che ogni qualvolta che i

personaggi sono liberi dagli sguardi, essi prendono vita e ci si presentano da un punto di vista più

umano e quotidiano.

“ULTIMA CENA” DI LEONARDO DA VINCI:

LA PARODIA

Laura Scalco ed Eduardo PalominoNantón

Alunni della 3ªBTuristico

Alessandra Masserut

Lara Lorenzon

L’Ultima Cena di Leonardo Da Vinci è un dipinto parietale a tempera grassa su intonaco, conservato

nell’ex refettorio rinascimentale del convento adiacente al santuario di Santa Maria delle Grazie a

ricorrente negli affreschi che ornano i refettori di monasteri e conventi di

questo periodo storico, il “Cenacolo” di Leonardo spicca tra tutti a causa dell’originale scelta del

momento rappresentato (la rivelazione del tradimento) che rende la composizio

Ispirandosi a questa sua particolarità, e dietro a uno studio sia dei personaggi che della complessità

psicologica, ricca di gesti, espressioni e sentimenti diversi, compiuta dal maestro fiorentino; gli

critto un breve pezzo in tono parodico dove immaginano che ogni qualvolta che i

personaggi sono liberi dagli sguardi, essi prendono vita e ci si presentano da un punto di vista più

LEONARDO DA VINCI:

L’Ultima Cena di Leonardo Da Vinci è un dipinto parietale a tempera grassa su intonaco, conservato

nell’ex refettorio rinascimentale del convento adiacente al santuario di Santa Maria delle Grazie a

ricorrente negli affreschi che ornano i refettori di monasteri e conventi di

questo periodo storico, il “Cenacolo” di Leonardo spicca tra tutti a causa dell’originale scelta del

momento rappresentato (la rivelazione del tradimento) che rende la composizione naturalista e

Ispirandosi a questa sua particolarità, e dietro a uno studio sia dei personaggi che della complessità

psicologica, ricca di gesti, espressioni e sentimenti diversi, compiuta dal maestro fiorentino; gli

critto un breve pezzo in tono parodico dove immaginano che ogni qualvolta che i

personaggi sono liberi dagli sguardi, essi prendono vita e ci si presentano da un punto di vista più

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“CALANDRINO E IL MAIALE RAPITO” DI GIOVANNI BOCCACCIO

Regia: Augusta Piccin e Paola ToninatoSceneggiatura:

3^A AFM e 3^C SIA

Personaggi Interpreti:

Calandrino: Zanin Davide

Maiale: Casonato Giovanni

Bruno: Barriviera Lorenzo

Buffalmacco: De Nadai Riccardo

Prete: Barro Riccardo

Monna Tessa: Stefan Gloria

Neifile: Coral Irene

Lauretta: Carrer Serena

Fiammetta: Di Blasi Sara

Pampinea: Ciusleanu Georgiana

Eissa: Visotto Camilla

Emilia: Battistel Laura

Filomena: Polesel Irene

Dioneo: Carrer Enrico

Panfilo: Bardellotto Davide

Filostrato: Pavel Roberto

Vicini: Cadamuro Davide, HaitamAchek, Pasqual Davide, SinghBaljinder, Zago Manuel

Firenze,

Ci troviamo non lontano da Firenze in un paesino di campagna, dove Calandrino, un giovane uomo

sposato, possiede un piccolo podere. È lì che tutti gli anni alleva un maiale, che gli servirà come

scorta alimentare per i prossimi dodici mesi. Abitualmente a dicembre, accompagnato dalla

moglie, fa uccidere l’animale. Quell’anno, Calandrino decide di andare da solo, poiché la moglie

Monna Tessa è malata.

Lungo il cammino incontra due amici, Bruno e Buffalmacco, che lo convincono a vendere l’animale.

Il protagonista, astuto, non si fa convincere dai due e torna a casa in possesso del suo suino.

Bruno e Buffalmacco, però, non si arrendono facilmente…

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“FRATE CIPOLLA” DI GIOVANNI BOCCACCIO

Regia: Emanuela Furlan

Sceneggiatura: 3^B rim

Personaggi e interpreti:

Frate Cipolla: Manuel Tolotto

Giovanni Del Bragoniera: Filippo Dan

Biagio Pizzini: Leonardo Sansonetto

Guccio Porco: Alberto Tonello

Nuta: Mara Scranni

Comari: Barbara Camarin, Anna Migliorini,

Federica Verno, Carolina Vidali

Passanti: Arianna Fasan, Ellison Tardivo

Popolo: Matteo Bertagna De Marchi,

NafisehBiasotto, Elisa Bortot,

Dennis Cocarascu, Giada Costariol,

Manisha Devi, Marianna Facchin, Alessia Felet,

KlodjanaKadriu, Veronica Mion, Adelina Obrija,

Michelle Pasqual, Alex Toldo,

Caterina Vendrame, Ziru Yin, Sara Zanchetta

Tecnici audio:NafisehBiasotto, Ziru Yin

Certaldo,

Frate Cipolla si reca a raccogliere le offerte dei popolani e per sdebitarsi promette al popolo di

mostrare, durante la predica, la piuma dell’Arcangelo Gabriele. Due ragazzi increduli decidono di

fargli un scherzo. Mentre Guccio, il servo di Frate Cipolla, è distratto e sta facendo la corte a Nuta,

una cuoca, i due ragazzi scambiano la piuma con del carbone, pensando di smascherare Frate

Cipolla. Durante la predica, Frate Cipolla, si accorge dello scambio ma riesce, grazie alla sua astuzia,

ad ingannare nuovamente il popolo facendogli credere che fossero i carboni del martirio di San

Lorenzo.

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“LE SMANIE PER LA VILLEGGIATURA” DI CARLO GOLDONI

Regia: Giovanni Bassetto

Aiuto regia: Elena Pedron

Personaggi ed interpreti:

Lettrice: Serena Buso

Filippo (cittadino vecchio e gioviale): Pablo Parro

Giacinta (figliuola di Filippo): Elena Pedron

Brigida (cameriera di Giacinta): Serena Bontempi

Leonardo (pretendente di Giacinta): Marco Ostan

Paolo (cameriere di Leonardo): RendyBidoggia

Vittoria (sorella di Leonardo): Aurora Carniel

Collaboratori:

Suggeritrice: Eleonora Turchetto

Tecnicoaudio: Pan Dengyu

Scenografi, costumisti e trovarobe: Giovanni Bressan,

Giada Carniel, Cusin Nicole, Linda Novi, Chiara Sari,

Elisa Sari, Arianna Sutto, Beatrice Tolotto, Fiammetta Toneguzzo.

Tutte le famiglie più in vista di Livorno si apprestano a partire per la villeggiatura; il soggiorno in

campagna è infatti un’occasione irrinunciabile per mostrare agli altri il proprio prestigio sociale.

Mentre fervono i preparativi, Leonardo viene a sapere che la fanciulla da lui amata, Giacinta, andrà

in carrozza con un altro invitato, tra l’altro spasimante della ragazza. Furioso per la gelosia, annulla

la partenza e cerca di ostacolare anche quella dell’innamorata. La sorella di Leonardo, Vittoria, al

contrario non accetta di rinunciare allo svago estivo fuori città, perché smania di indossare un

abito che si è fatta confezionare secondo la moda. I servitori sono costretti più volte a fare e

disfare i bauli, a procurare vivande o a riportale indietro.

Pettegolezzi, gelosie, ripicche ed equivoci stanno per mandare a monte la villeggiatura, ma alla fine

tutte le difficoltà si appianano: Leonardo si riconcilia con Giacinta, viene trovata una soluzione per i

posti in carrozza tale da soddisfare tutti e si parte per la campagna.

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