ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “G DI CLASSE 5BM... · Lingua inglese 3 3 3 Voto unico...

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DOC5 Ed3 -Aprile 2017 ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “G. CARDANO” 27100 PAVIA -. Via Verdi, 19 - 0382/302801-2-3 Fax 303160 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE SULL’AZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA Classe V B nell’a.s.2016/2017 MECCANICA Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “G. CARDANO” - PAVIA Via Verdi n°19 - tel. 0382.302801-2-3 fax 0382.303160 e-mail: [email protected] pec: [email protected] sito web: www.cardano.pv.it C.F. 80003980184 - P.I. 01958500181 - Cod. Min. PVTF01000B

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DOC5 Ed3 -Aprile 2017

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “G. CARDANO”

27100 PAVIA -. Via Verdi, 19 - 0382/302801-2-3 Fax 303160

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE SULL’AZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA

Classe V B

nell’a.s.2016/2017

MECCANICA

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “G. CARDANO” - PAVIA

Via Verdi n°19 - tel. 0382.302801-2-3 fax 0382.303160

e-mail: [email protected]

pec: [email protected]

sito web: www.cardano.pv.it

C.F. 80003980184 - P.I. 01958500181 - Cod. Min. PVTF01000B

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INDICE

1. PROFILO PROFESSIONALE ................................................................................................................................ 3 2. PROFILO DELLA CLASSE................................................................................................................................... 5 2.1 Situazione di partenza del triennio .......................................................................................................................... 5

2.2. Stabilità del corpo dei docenti ................................................................................................................................. 6 2.3. Variabili che hanno inciso sul lavoro della classe in positivo o in negativo (partecipazione, impegno,…) ............ 6 2.4. Debiti formativi e loro superamento ........................................................................................................................ 6 2.5 Tempi programmati/effettivi per singola disciplina (fino al 15 maggio) ................................................................. 7 3 OBIETTIVI RAGGIUNTI ...................................................................................................................................... 8 3.1 Trasversali ............................................................................................................................................................... 8 3.2.1 Obiettivi realizzati (in termini di conoscenze competenze). ...................................................................................... 4. ATTIVITA’DIDATTICHE E FORMATIVE ......................................................................................................... 9 4.1. Contenuti disciplinari, obiettivi e programmi ......................................................................................................... 9 4.2. Tematiche pluridisciplinari .................................................................................................................................... 43 4.3. Attività integrative ................................................................................................................................................. 43 4.3.1. Conferenze............................................................................................................................................................. 43 4.3.2. Visite gudate .......................................................................................................................................................... 43 4.4 Attività di recupero/potenziamento ....................................................................................................................... 44 4.5 Attività extracurricolari ......................................................................................................................................... 44 4.5.1 Esperienza di alternanza scuola-lavoro (Stages) ................................................................................................... 44 4.5.2 Corsi di approfondimento ...................................................................................................................................... 44 4.5.3 Altre attività ........................................................................................................................................................... 45 5. METODOLOGIE DIDATTICHE E STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE .................................................. 46 5.1 Metodologie didattiche .......................................................................................................................................... 46 5.2 Strumenti didattici ................................................................................................................................................. 47 5.3 Misurazione del grado di apprendimento: proposta corrispondenza fra voti e livelli di conoscenza .................... 48 5.4 Modalità di verifica ............................................................................................................................................... 49 5.5 Simulazioni di terza prova effettuate ..................................................................................................................... 50 5.5.1 Testi ....................................................................................................................................................................... 50 5.5.2 Valutazione ............................................................................................................................................................ 50 5.6 Criteri per l’attribuzione del credito scolastico...................................................................................................... 50

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1. PROFILO PROFESSIONALE

Il Diplomato in MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA ha competenze polivalenti che

lo rendono la figura tecnica intermedia più richiesta nel mercato del lavoro. Nello specifico ha

competenze nel campo dei materiali, nella loro scelta, nei loro trattamenti e lavorazioni; inoltre, ha

competenze sulle macchine e sui dispositivi utilizzati nelle industrie manifatturiere, agrarie, dei

trasporti, degli impianti termici ed idraulici, dei motori endotermici e dei servizi nei diversi contesti

economici. Nelle attività produttive d’interesse, egli collabora nella progettazione, costruzione e

collaudo dei dispositivi e dei prodotti, nella realizzazione dei relativi processi produttivi; interviene

nella manutenzione ordinaria e nell’esercizio di sistemi meccanici ed elettromeccanici complessi; è

in grado di dimensionare, installare e gestire semplici impianti industriali. È in grado di integrare le

conoscenze di meccanica, di elettrotecnica, elettronica e dei sistemi informatici dedicati con le

nozioni di economia e organizzazione. Interviene nell’automazione industriale e nel controllo e

conduzione dei processi, rispetto ai quali è in grado di contribuire all’innovazione, all’adeguamento

tecnologico e organizzativo delle imprese, per il miglioramento della qualità ed economicità dei

prodotti; elabora cicli di lavorazione, analizzandone e valutandone i costi. È una figura che agisce

autonomamente, nell’ambito delle normative vigenti, ai fini della sicurezza sul lavoro e della tutela

ambientale ed è in grado di pianificare la produzione e la certificazione degli apparati progettati,

documentando il lavoro svolto, valutando i risultati conseguiti, redigendo istruzioni tecniche e

manuali d’uso. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo

“MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA” consegue i seguenti risultati di

apprendimento in termini di competenze: - individuare le proprietà dei materiali in relazione

all’impiego, ai processi produttivi e ai trattamenti - misurare, elaborare e valutare grandezze

caratteristiche tecniche con opportuna strumentazione - organizzare il processo produttivo

contribuendo a definire le modalità di realizzazione, di controllo e collaudo del prodotto -

documentare e seguire i processi di industrializzazione - progettare strutture, apparati e sistemi,

applicando anche dei modelli matematici e analizzarne le risposte alle sollecitazioni meccaniche,

termiche, elettriche e di altra natura - definire, classificare e programmare sistemi di automazione

integrata e robotica applicate ai processi produttivi - gestire ed innovare processi correlati a funzioni

aziendali - gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali della

qualità e della sicurezza.

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Qui di seguito è riportato il quadro orario del secondo biennio e del quinto anno:

DISCIPLINE

1° biennio 2° biennio

Classe 5A

Modalità di

valutazione

Classe 1A Classe 2

A Classe 3

A Classe 4

A

Lingua e letteratura

Italiana

4 4 4 Voto unico

Storia 2 2 2 Voto unico

Lingua inglese 3 3 3 Voto unico

Matematica e Complem.

di matematica

4 4 3 Voto unico

Meccanica, macchine ed

energia

4 (2) 4 (2) 4 Voto unico

Sistemi ed automazione 4 (2) 3 (3) 3 (3) Voto unico

Tecnologie meccaniche

di processo e prodotto

5 (4) 5 (4) 5 (5) Voto unico

Disegno, progettazione e

organizzazione

industriale

3 4 5 (2) Voto unico

Scienze motorie e

sportive

2 2 2 Voto unico

Religione cattolica o

attività alternative

1 1 1 Voto unico

Ore totali 32 32 32

Legenda: (- -) ore di laboratorio con la compresenza dell’insegnante tecnico-pratico

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2. PROFILO DELLA CLASSE

2.1 Situazione di partenza del triennio

Nel corso del triennio la classe ha avuto una composizione abbastanza stabile.

N.ro

alunni

Maschi Femmine Alunni da

precedente

a.s.

Alunni da

altre classi

dell’Istituto

Alunni

da altri

Istituti

Alunni

ritirati

nel

corso

dell’a.s.

Alunni

bocciati

a fine

a.s.

2014/15 31 30 1 26 4 1 0 6

2015/16 27 26 1 25 2 0 0 4

2016/17 25 24 1 23 1 1 2 n.d.

Per quanto riguarda la composizione della classe nell’ultimo anno (a.s. 2016/17), due alunni si sono

iscritti a inizio anno e si sono ritirati prima della conclusione del primo quadrimestre. Di questi,

uno, proveniente da altro Istituto, si è ritirato per motivi didattici, mentre l’altro, proveniente da

altre classi dell’Istituto “G. Cardano”, si è ritirato avendo ampiamente superato il limite di assenze

annue già nel corso del primo quadrimestre.

Da un punto di vista didattico, la classe ha evidenziato nel corso del triennio buone capacità di

apprendimento e una buona autonomia, anche se, purtroppo, queste qualità positive non sono

sempre state supportate da costanza e metodicità nello studio domestico, soprattutto in vista

dell’Esame di Stato, e da un’adeguata partecipazione durante le ore in presenza dei docenti.

La mancata continuità di alcune materie di indirizzo, inoltre, ha reso necessario il recupero di ampie

sezioni della programmazione didattica, rallentando così, in molti momenti, l’attività prevista.

Da un punto di vista disciplinare, la classe ha da sempre evidenziato un comportamento molto

vivace, con alcuni casi di infrazioni del corretto comportamento scolastico.

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2.2 Stabilità del corpo dei docenti

Docente Materia continuità

PEDRAZZINI Carlo

Raffaele

Italiano e Storia 4 anni

PISANO Maria Concetta Inglese 2 anni

CAFFETTI Cesare Maria Matematica ed elementi di Matematica 3 anni

COLOMBO Carlo Andrea Meccanica, macchine ed energia 2 anni

GERACE Claudio Sistemi ed automazione 3 anni

GAMBINI Marcello ITP di Sistemi ed automazione 3 anni

VIPERINO Annarita Tecnologie meccaniche di processo e prodotto 4 anni

LANFRANCHI Giovanni ITP di Tecnologie meccaniche di processo e prodotto 1 anno

VETRI Gianluca Disegno, progettazione e organizzazione industriale 1 anno

PIEMONTESE Giovanni ITP di Disegno, progett. e org. Industriale 1 anno

NEGRI Antonio Luigi Scienze motorie e sportive 2 anni

VAILATI Sabrina Religione cattolica o attività alternative 1 anno

2.1. Variabili che hanno inciso sul lavoro della classe in positivo o in negativo

(partecipazione, impegno..)

Nel corso del triennio la classe ha evidenziato una partecipazione discontinua alle attività didattiche

proposte, ma la maggior parte degli alunni ha sempre evidenziato buone capacità di studio

autonomo. Grazie a tale capacità l’andamento medio della classe è sempre stato positivo e ha

consentito alla maggior parte degli studenti di raggiungere gli obiettivi previsti per ogni singola

disciplina.

2.2. Debiti formativi

Materia N° alunni con debito

Dalla terza alla quarta Dalla quarta alla quinta

Italiano 1 0

Storia 0 0

Inglese 3 2

Matematica e compl. di matematica 3 1

Meccanica, macchine ed energia 0 2

Sistemi ed automazione 1 0

Tecnologie mecc. di processo e prodotto 1 6

Disegno, progett. e org. Industriale 1 0

Scienze motorie e sportive 0 0

Religione cattolica o att. Alternative 0 0

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2.1. Tempi programmati/effettivi per singola disciplina (fino al 15 maggio)

Disciplina Ore di lezione Percentuale di ore

svolte rispetto alla

programmazione Programmate

(monte ore) Effettuate al 15/5

Italiano 132 113 85,60%

Storia 66 61 92,42%

Inglese 99 86 86,86%

Matematica e compl. di

matematica

99 84 83,16%

Meccanica, macchine ed

energia

132 119 90%

Sistemi ed automazione 99 (99) 88 89%

Tecnologie mecc. di processo

e prodotto

165 (165) 136 83%

Disegno, progett. e org.

industriale

165 (66) 145 88%

Scienze motorie e sportive 66 46 69,70%

Religione cattolica o att.

alternative

33 30 90,90%

Area di progetto*

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3. OBIETTIVI RAGGIUNTI

3.1 Trasversali

Obiettivo

(comportamentali e cognitivi)

a) ACQUISIZIONE DI UN METODO DI STUDIO

Da tutti

gli

Studenti

Dalla

maggior

parte degli

Studenti

Utilizzare autonomamente i libri di testo, i materiali didattici e gli

strumenti di laboratorio

X

Raccogliere, valutare e ordinare i dati in relazione ad uno specifico

obiettivo e trarre opportune deduzioni

X

Saper analizzare correttamente un problema e generalizzare la

relativa strategia risolutiva

X

B) SVILUPPO DELLE CAPACITÀ DI COMUNICAZIONE

Saper esporre in modo ordinato e coerente un argomento X

Saper comprendere ed usare in modo appropriato il linguaggio

specifico delle discipline studiate

X

Saper comunicare le proprie idee sostenendo le proprie

argomentazioni in modo adeguato sia a livello espressivo che a

livello logico

X

C) SVILUPPO DEL SENSO DI RESPONSABILITÀ

Partecipare alla vita scolastica (individualmente e a gruppi) in

modo ordinato, pertinente e costruttivo.

X

Rispettare le persone con cui si collabora (insegnanti, compagni,

personale non docente)

X

Conoscere e rispettare il regolamento d’Istituto X

Rispettare le scadenze e le modalità del lavoro scolastico a

cominciare dall’orario scolastico, dalla tempestiva e regolare

esecuzione dei compiti assegnati e del lavoro domestico, dalla

disponibilità e dal corretto utilizzo del materiale didattico

X

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4. ATTIVITÀ DIDATTICHE E FORMATIVE

.

4.1 Contenuti disciplinari e programmi

Contenuti del corso di ITALIANO

Docente: PEDRAZZINI CARLO RAFFAELE

Libro di testo adottato: libro previsto BALDI – GIUSSO – RAZETTI – ZACARIA. Il manuale

previsto non è stato in realtà utilizzato nel corso del triennio, salvo per alcuni testi in esso contenuti.

La preparazione della materia è stata svolta tramite schede di sintesi e appunti forniti dal docente.

OBIETTIVI DIDATTICI REALIZZATI (in termini di conoscenze e competenze)

OBIETTIVI DI CONOSCENZA

Raggiunti

Da tutti

gli Studenti

Dalla

maggior

parte degli

Studenti

Conoscere i principali elementi e movimenti della tradizioni letteraria

italiana e di altri Paesi tra Ottocento e Novecento

X

Conoscere autori (elementi biografici, di poetica, tematiche principali

e struttura dei principali componimenti), generi, temi significativi dei

vari periodi letterari

X

Riconoscere i caratteri specifici dei testi letterari X

Conoscere le tecniche compositive per differenti tipologie di scrittura X

Conoscere fonti e metodi di documentazione per approfondimenti

letterari e tecnici

X

OBIETTIVI DI COMPETENZA

Raggiunti

Da tutti

gli

Studenti

Dalla

maggior

parte degli

Studenti

Contestualizzare l'evoluzione della civiltà letteraria italiana d'Italia in

rapporto ai principali processi sociali, culturali, politici, scientifici

dell’epoca di riferimento

X

Identificare e analizzare temi, argomenti e idee sviluppate dai

principali autori della letteratura italiana e di altre letterature

X

Cogliere gli elementi di identità o diversità tra la cultura italiana e

quella di altri paesi

X

Interpreta i testi letterari con metodi di analisi al fine di formulare un

motivato giudizio critico

X

Sostenere colloqui su tematiche definite utilizzando lessico specifico X

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OBIETTIVI DI CONOSCENZA

Raggiunti

Da tutti

gli Studenti

Dalla

maggior

parte degli

Studenti

Produrre testi scritti di diversa tipologia e complessità (analisi del

testo, tema di ordine generale, saggio breve guidato; tema storico)

previsti per la Prova d'esame

X

PROGRAMMA SVOLTO

MODULO 1 – Il Romanticismo

Principali caratteristiche storico – letterarie

MANZONI: biografia e caratteristiche della produzione manzoniana; lettura del Cinque

Maggio

LEOPARDI: biografia e caratteristiche della produzione leopardiana; lettura di L’infinito e A

se stesso

MODULO 2 – Il tardo – romanticismo

POESIA TARDO ROMANTICA (Caratteristiche generali)

CARDUCCI (principali aspetti del classicismo carducciano e lettura di

LA SCAPIGLIATURA (principali aspetti storico – letterari ed artistici; lettura di Lezione di

anatomia (Boito); Dualismo (Boito); Preludio (Praga).

MODULO 3 – Il Naturalismo e il Verismo

Caratteristiche generali del Naturalismo con riferimenti al Positivismo

Il Verismo italiano: principali caratteristiche letterarie

Verga: principali aspetti biografici e ideologia letteraria

Lettura di Libertà;

MODULO 4 – IL DECADENTISMO

Principali caratteristiche storico – letterarie ed artistiche

Lettura di Corrispondenze (Baudelaire); L’albatro (Baudelaire)

MODULO 5 – SVEVO

Principali aspetti biografici

Ideologia letteraria

Lettura di Prefazione e preambolo (Coscienza di Zeno, capp. I, II); Il fumo (Coscienza di

Zeno, cap. III)

MODULO 6 – PIRANDELLO

Principali aspetti biografici

Ideologia letteraria

Lettura di L’umorismo; La patente; Il treno ha fischiato; Mia moglie e il mio naso (da Uno,

nessuno e centomila)

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MODULO 7 – IL FUTURISMO

Principali caratteristiche poetiche, letterarie e artistiche

Lettura di Manifesto tecnico della letteratura futurista (Marinetti); La spirale (Buzzi)

MODULO 8 - D’ANNUNZIO

Principali aspetti biografici

Ideologia letteraria

Lettura di Inno alla vita (Maia, canto I, vv.1-42); L’incontro di Ulisse (Maia, canto IV,

vv.22 – 123); La sera fiesolana (Alcyone); La pioggia nel pineto (Alcyone); I pastori

(Alcyone)

MODULO 9 – PASCOLI

Principali aspetti biografici

Ideologia letteraria

Lettura di Arano (Myricae); Lavandare (Myricae); X Agosto (Myricae); L’assiuolo

(Myricae); Italy (vv.94 – 125); Nebbia (Canti di Castelvecchio); E’ dentro di noi un

fanciullino (da Fanciullino, in Pensieri e discorsi).

MODULO 10 – I CREPUSCOLARI

Principali caratteristiche poetiche e letterarie

Lettura di La Signorina Felicita (Gozzano); Desolazione del povero poeta sentimentale

(Corazzini)

MODULO 11 – UNGARETTI

Principali aspetti biografici

Ideologia poetica

Lettura di In memoria (Allegria); Veglia (Allegria); Fratelli (Allegria); Sono una creatura

(Allegria); I fiumi (Allegria); San Martino del Carso (Allegria); Mattina (Allegria); Soldati

(Allegria); Non gridate più (Dolore)

MODULO 12 – MONTALE

Principali aspetti biografici

Ideologia poetica

Lettura di Non chiederci la parola (Ossi di Seppia); Meriggiare pallido e assorto (Ossi di

Seppia); Spesso il male di vivere ho incontrato (Ossi di Seppia); Cigola la carrucola del

pozzo (Ossi di Seppia); Non recidere, forbice, quel volto (Occasioni); Primavera hitleriana

(Bufera e altro); Ho sceso dandoti il braccio… (Satura)

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Contenuti del corso di STORIA

Docente: PEDRAZZINI CARLO RAFFAELE

Libro di testo adottato: libro previsto FELTRI – BERTAZZONI – NERI, Chiaroscuro. Il manuale

non è stato utilizzato nel corso del triennio. La preparazione della materia è stata svolta tramite

schede di sintesi e appunti forniti dal docente stesso.

OBIETTIVI DIDATTICI REALIZZATI (in termini di conoscenze e competenze)

OBIETTIVI DI CONOSCENZA

Raggiunti

Da tutti

gli Studenti

Dalla

maggior

parte degli

Studenti

Conoscere l'evoluzione dei sistemi politico- istituzionali , economico-

sociali e ideologici a partire da Napoleone fino alla Seconda Guerra

Mondiale con riferimento anche agli aspetti demografici e culturali

X

Conoscere fattori e strumenti che hanno favorito le innovazioni

scientifiche e tecnologiche

X

Conoscere il lessico delle scienze storicosociali e le categorie

dell'indagine storica (politiche, economiche, sociologiche)

X

OBIETTIVI DI COMPETENZA

Raggiunti

Da tutti

gli

Studenti

Dalla

maggior

parte degli

Studenti

Padroneggiare il lessico specifico della disciplima X

Collocare nello spazio e nel tempo i principali eventi esaminati X

Individuare e porre in relazione cause e conseguenze di eventi e

fenomeni storici esaminati

X

Individuare i fattori costitutivi (economici, politici, sociali) di

fenomeni storici e porli in relazione

X

Utilizzare strumenti e fonti storiche di diverse tipologie X

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PROGRAMMA SVOLTO

MODULO 1 – Napoleone

Principali vicende biografiche

Le prime campagne: Italia ed Egitto

La creazione dell’Impero

Le grandi sconfitte e gli esili

MODULO 2 – Il congresso di Vienna e i nuovi equilibri europei

MODULO 3 – I moti liberali

I moti del 1820

I moti del 1830

La riflessione teorica (Mazzini, Gioberti, Cattaneo, Cavour)

MODULO 4 – Il 1848 “Primavera dei Popoli”

I moti del 1848 in Italia

I moti del 1848 in Europa

MODULO 5 – Le tappe dell’unificazione italiana

La prima guerra di indipendenza (1848-49)

Il decennio di preparazione piemontese (1849 – 1859)

La seconda guerra di indipendenza (1859)

La terza guerra di indipendenza (1866)

La presa di Roma (1870)

MODULO 6 – Destra e Sinistra storica

MODULO 7 – Gli imperi europei del secondo Ottocento

Il secondo impero francese con Napoleone III

Il Secondo Reich di Bismark

MODULO 8 – La seconda rivoluzione industriale

MODULO 9 – La crisi di fine secolo

Cause socio – economiche e politiche della crisi italiana di fine Ottocento

L’età giolittiana

MODULO 10 – Cenni sulla formazione degli USA

La guerra di secessione

La creazione dello stato federale

La conquista del Far West

MODULO 11 – Le cause della prima guerra mondiale

Situazione europea e mondiale nel primo Novecento

Imperialismo (con lettura di Hobson e Lenin)

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La crisi dell’Impero Ottomano e la nascita di panslavismo e pangermanesimo

Il sistema di alleanze

MODULO 12 – La prima guerra mondiale

Il casus belli

Il primo anno di guerra e la guerra di trincea

L’entrata in guerra dell’Italia

La guerra sottomarina totale e l’ingresso in guerra degli Stati Uniti

La conclusione del conflitto e i trattati di pace

I “14 punti” di W. Wilson

MODULO 13 – La rivoluzione russa

MODULO 14 – Gli anni Venti

La situazione europea

La situazione americana

MODULO 15 – Il Fascismo

Origine del fascismo

La marcia su Roma e la presa di potere

La svolta autarchica e la politica economica del fascismo

L’alleanza con Hitler

MODULO 16 – La crisi del Ventinove e il New Deal

MODULO 17 – Gli anni Trenta e il Nazismo

La formazione della Repubblica di Weimar

Le conseguenze della crisi del Ventinove

La formazione del Nazismo e l’ascesa di Hitler

L’espansione territoriale e gli accordi internazionali di Hitler

MODULO 20 – La seconda guerra mondiale

Le cause della guerra

Le grandi operazioni di Hitler e la conquista dell’Europa

L’operazione Barbarossa e l’invasione della Russia

L’apertura del fronte pacifico: l’entrata in guerra degli USA

Gli sbarchi alleati in Italia e Francia

La caduta di Berlino e la conclusione della guerra

Gli accordi di pace

Le principali conseguenze della guerra

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Contenuti del corso di INGLESE

Docente CONCETTA PISANO

Libri di testo:

PICCIOLI, High Tech English for Mechanical, Technology, Electricity, Electronics and

Telecommunication, ed. San Marco

BELLINI – MILLER, Culture and Society + The green Deal, ed. EUROPASS

OBIETTIVI DIDATTICI REALIZZATI (in termini di conoscenze e competenze)

OBIETTIVI DI CONOSCENZA

Raggiunti

Da tutti

gli Studenti

Dalla

maggior

parte degli

Studenti

Letture tecniche specifiche di indirizzo e/o di civiltà, e/o di attualità x

Sufficiente conoscenza dei contenuti e competenza comunicativa x

OBIETTIVI DI COMPETENZA

Raggiunti

Da tutti

gli

Studenti

Dalla

maggior

parte degli

Studenti

Saper comprendere un testo generico nelle sue linee essenziali x

Saper comprendere un testo semplice di carattere tecnico in modo

dettagliato

x

Saper esporre oralmente i testi letti e dialogare x

Saper prendere appunti in lingua x

Saper comprendere enunciati orali da brevi filmati x

Saper selezionare materiale on line su consegna, rielaborarlo e

sintetizzarlo in ottica CLIL in eventuale collaborazione con

l’insegnante di materia

x

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PROGRAMMA SVOLTO

MECHANICS: dal libro di testo “HIGH TECH” di I. Piccioli

MODULE 3: ENGINES AND VEHICLES

1. The invention of the automobile

2. The Diesel engine

3. The Hydrogen engine

MATERIALE FOTOCOPIATO:

1. The four stroke internal combustion engine

2. Heat transfer, Colling systems, Coolants

3. Lubrication Theory

4. How to change the oil in your car

How to write a curriculum vitae

The successful job interview

CIVILIZATION: dal libro di testo “CULTURE AND SOCIETY” di A. Bellini e K. Miller

THE UNITED STATES OF AMERICA

1. American regions

2. An overview of american culture

3. A survey of american history

MATERIALE FOTOCOPIATO:

World history of the 20th

century:

→ A new world

→ World War I

→ The Russian Revolution

→ The Great Depression

→ World War II

→ The United Nations

→ Decolonization

→ The Cold War

→ The Sixties

→ The end of the Soviet Union

→ Contemporary trends

LITERATRUE

Oscar Wilde: life and works – “The Picture of Dorian Gray” and the Aesthetic movement

James Joyce: life and works

Ernest Hemingway: life and works – “A Farewell to Arms”

George Orwell: life and works – “Animal Farm”

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Contenuti del corso di MATEMATICA

Docente CESARE MARIA CAFFETTI

Libro di testo adottato: Bergamini, Trifone, Barozzi, “Matematica.verde”vol. 4 e 5, ed.

Zanichelli

OBIETTIVI DIDATTICI REALIZZATI (in termini di conoscenze e competenze)

OBIETTIVI DI CONOSCENZA

Raggiunti

Da tutti

gli

studenti

Dalla

maggior

parte

degli

studenti

Da pochi

studenti

Proprietà globali delle funzioni derivabili: teoremi di Rolle (dim),

Lagrange (dim) e sue conseguenze sulla monotonia (dim).

X

Definizioni di primitiva e di integrale indefinito X

Teorema di struttura di un integrale indefinito (dim) X

Linearità dell’integrale indefinito. Metodi di integrazione indefinita e

formule su cui si basano, ottenute come conseguenze delle regole di

derivazione: introduzione sotto il segno di differenziale (dim), parti

(dim), sostituzione.

X

Definizione di integrale definito di funzioni continue, sue proprietà

(linearità, monotonia, additività) e suo significato geometrico, teorema

della media (dim), definizione di funzione integrale, primo e secondo

teoremi fondamentali del calcolo integrale (dim). Metodo di

integrazione definita per sostituzione.

X

Definizioni di integrale improprio (tutti i casi) X

Formule del volume di un solido di rotazione, dell’area di una

superficie di rotazione, della lunghezza di una curva.

X

Documento consiglio di classe V BM a.s. 2016/17

ITIS “G. Cardano”- Pavia. Pagina 18 di 78

OBIETTIVI DI CONOSCENZA

Raggiunti

Da tutti

gli

studenti

Dalla

maggior

parte

degli

studenti

Da pochi

studenti

Funzioni reali di due variabili reali: definizione di insieme di livello,

definizioni di limiti e continuità, definizioni di derivabilità e di

derivate parziali, definizione di differenziabilità, condizioni necessarie

per la differenziabilità (dim), definizione di piano tangente,

definizione di punto di estremo relativo e teorema di Fermat (dim),

definizione di punto di sella, derivate parziali seconde e

classificazione dei punti stazionari.

X

OBIETTIVI DI COMPETENZA

Raggiunti

Da tutti

gli

studenti

Dalla

maggio

r parte

degli

studenti

Da

pochi

studenti

Calcolare integrali indefiniti con la linearità e con i metodi di cui

sopra.

X

Calcolare l’integrale definito di una funzione razionale fratta con

denominatore di grado al più 2.

X

Trovare, mediante l’integrale indefinito, l’integrale definito di una

funzione continua su un intervallo. Calcolare aree mediante l’integrale

definito.

X

Stabilire con la definizione se un integrale improprio è convergente o

divergente. Calcolare il valore di un integrale improprio convergente.

X

Calcolare il volume di un solido ottenuto ruotando attorno all’asse x la

porzione di piano compresa tra l’asse x e il grafico di una funzione

continua su un intervallo chiuso e limitato, calcolare l’area della

superficie ottenuta ruotando attorno all’asse x il grafico di una

funzione continua su un intervallo chiuso e limitato, calcolare la

lunghezza del grafico di una funzione continua su un intervallo chiuso

e limitato.

X

Trovare e disegnare dominio e linee di livello (con livello assegnato)

di una funzione reale di due variabili reali.

X

Calcolare le derivate parziali prime e seconde di una funzione reale di

due variabili reali.

X

Scrivere l’equazione del piano tangente al grafico di una funzione

reale di due variabili reali.

X

Trovare e classificare i punti stazionari di una funzione polinomiale di

due variabili reali.

X

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ITIS “G. Cardano”- Pavia. Pagina 19 di 78

Contenuti del corso di MECCANICA

Docente COLOMBO CARLO ANDREA

Libro di testo adottato:

AA. VV., Manuale di Meccanica, HOEPLI

ANZALONE – BASSIGNANA – BRAFA MUSICORO, Meccanica, macchine ed energia,

Ed. BLU – Articolazione meccanica e meccatronica, HOEPLI

OBIETTIVI DIDATTICI REALIZZATI (in termini di conoscenze e competenze)

OBIETTIVI DI CONOSCENZA

Raggiunti

Da tutti

gli

studenti

Dalla

maggior

parte

degli

studenti

Da pochi

studenti

Dinamica delle macchine X

Ruote di frizione X

Ruote dentate cilindriche a denti dritti/elicoidali X

Ruote dentate cilindriche coniche a denti dritti X

Cuscinetti volventi X

Perni e supporti a strisciamento X

Rotismi X

Trasmissioni con organi flessibili X

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ITIS “G. Cardano”- Pavia. Pagina 20 di 78

OBIETTIVI DI CONOSCENZA

Raggiunti

Da tutti

gli

studenti

Dalla

maggior

parte

degli

studenti

Da pochi

studenti

Giunti ed innesti X

Meccanismo biella manovella X

Organi uniformatori del moto

X

OBIETTIVI DI COMPETENZA

Raggiunti

Da tutti

gli

studenti

Dalla

maggio

r parte

degli

studenti

Da

pochi

studenti

Strutturare la catena di trasmissione di potenza dal motore

all’utilizzatore

X

Saper valutare i rapporti di trasmissione in termini di velocità e coppia X

Saper progettare una ruota dentata secondo il proporzionamento

modulare a fatica e/o a usura decidendo quale fenomeno è

preponderante nel caso di studio

X

Saper valutare le spinte generate dagli ingranaggi sugli alberi su cui

sono calettati

X

Saper descrivere il funzionamento del differenziale di un autoveicolo X

Saper scegliere da cataloghi tecnici i cuscinetti volventi appropriati al

caso di studio

X

Saper progettare una trasmissione con organi flessibili (cinghie piatte,

trapezoidali, sincrone)

X

Saper scegliere secondo il caso tra una trasmissione ad organo

flessibile o a ruote dentate

X

Saper descrivere la cinematica del meccanismo biella manovella e

terminologia tecnica delle sue parti

X

Saper impostare la progettazione di una biella veloce o lenta X

Saper impostare la progettazione di un volano a disco X

Conoscere le differenze tra il motore a ciclo diesel e otto X

Documento consiglio di classe V BM a.s. 2016/17

ITIS “G. Cardano”- Pavia. Pagina 21 di 78

PROGRAMMA SVOLTO

PRIMO QUADRIMESTRE

RIPASSO PROGRAMMA SVOLTO NEL PRECEDENTE ANNO:

Dimensionamento/verifica a fatica di alberi a sollecitazioni semplici.

Dimensionamento/verifica a fatica di alberi a flessotorsione.

DINAMICA DELLE MACCHINE:

Sequenza motore-riduttore-utilizzatore.

Sistemi meccanici di riduzione di velocità: definizione di rapporto di trasmissione e rendimento di un riduttore.

Curva caratterisitca del motore elettrico asincrono trifase. Velocità di sincronismo, coppia di

spunto, coppia massima in avviamento, coppia di esercizio (punto di lavoro), zona di stabilità ed

instabilità.

RUOTE DI FRIZIONE:

Trasmissione con ruote di frizione tra alberi paralleli. Cenni sul calcolo della potenza massima

trasmissibile.

RUOTE DENTATE CILINDRICHE A DENTI DRITTI/ELICOIDALI:

Schema di flusso progettuale di una trasmissione a ruote dentate. Il proporzionamento modulare.

Definizione di rapporto di trasmissione, profili coniugati, circonferenza primitiva.

Cenni sul profilo ad evolvente (rotolamento senza strisciamento tra i denti), geometria del dente e

terminologia delle varie parti, definizione geometrica del modulo. Trasmissione a cremagliera.

Angolo di pressione e retta d'azione nel contatto tra i profili coniugati dei denti. Numero minimo di

denti in ingranaggi a denti diritti (pignone).

Ruote dentate a denti elicoidali: angolo dell'elica, vantaggi e svantaggi delle ruote a denti elicoidali

rispetto a quelle a denti dritti.

Potenze e forze scambiate tra denti in presa per il calcolo delle spinte radiali ed assiali sull’albero di

calettamento.

Formula di Lewis per il dimensionamento/verifica del modulo a fatica flessionale

Fenomeni alla base dell'usura del dente. Pressione massima di contatto tra denti. Verifica/calcolo

del modulo ad usura. Criteri di scelta dell’uno o altro metodo di progettazione.

Casi di studio svolti in classe dal docente:

- Tema esame di stato di Disegno 2009: parte relativa alle ruote dentate

- Progettazione ingranaggio per riduttore di gru di cantiere con formula di Lewis.

- Dimensionamento ad usura d'ingranaggio elicoidale con verifica a fatica flessionale

- Progettazione albero di trasmissione con ruota dentata cilindrica a denti elicoidali.

RUOTE DENTATE CILINDRICHE CONICHE A DENTI DRITTI:

Cenni su Ruote coniche a denti diritti, parametri geometrici: primitive, sfera fondamentale, coni

complementari, rapporto di trasmissione, cenni sul proporzionamento modulare. Applicazione

ingranaggi conici: trattamento qualitativo del differenziale di autoveicolo.

Documento consiglio di classe V BM a.s. 2016/17

ITIS “G. Cardano”- Pavia. Pagina 22 di 78

CUSCINETTI VOLVENTI:

Nomenclatura, tipologie (sfere rulli) ed applicazioni (portanti spingenti, misti). Criteri di

rappresentazione e di scelta (manuale I-90 I-93). Scelta di un cuscinetto volvente: valutazione

carico radiale globale, stima ore di lavoro, milioni di cicli, impostazione calcolo carico dinamico,

uso tabelle tecniche di progettazione.

Casi di studio svolti in classe dal docente: - Tema esame di stato di Disegno 2009: parte relativa alla scelta dei cuscinetti volventi.

- Progetto e scelta cuscinetti albero intermedio di un riduttore ad ingranaggi cilindrici a denti diritti.

- Progetto e schizzo di un albero lento di macchina utensile. Scelta dei cuscinetti di detto albero.

PERNI E SUPPORTI A STRISCIAMENTO:

Problematiche progettuali (pressione di contatto, attrito, surriscaldamento). Principali tipologie di

lubrificanti, supporti autolubrificanti. Calcolo della pressione di contatto con metodo di calcolo

semplificato: pressione media di contatto con area proiettata.

Progettazione di una boccola radente (utilizzo tabella I.63 manuale). Cenni sulla lubrificazione:

viscosità, profilo di velocità in flusso laminare in un meato, autosostentamento idrodinamico

dell'albero sul cuscinetto.

Perni portanti di estremità ed intermedi: dimensionamento. Iter progettuale cuscinetto a

strisciamento: verifica pressione, verifica stabilità del perno e a surriscaldamento con fattore W.

Perni a strisciamento spingenti d'estremità ed intermedi: tipologie e parametri di progetto e verifica

alla pressione ed al surriscaldamento

ROTISMI

Rotismi ordinari: treni d'ingranaggi, riduttori con albero intermedio, con albero d'ingresso ed uscita

coassiali, calcolo rapporti di trasmissione, condizioni di coassialità.

Casi di studio svolti in classe dal docente:

- Svolgimento in classe del tema di maturità di disegno e progettazione assegnato all'esame di Stato

2011 in copresenza col docente di Disegno riguardante un riduttore di un argano

TRASMISSIONI CON ORGANI FLESSIBILI

Generalità sulle trasmissioni flessibili (cinghie, funi, catene); vantaggi e svantaggi rispetto alle

trasmissioni ad ingranaggi. Accoppiamenti di forza e di forma. Principali applicazioni tecniche delle

trasmissioni flessibili e nomenclatura componenti. Tipi di cinghie e di pulegge, nomenclatura,

grandezze meccaniche caratteristiche.

Cinghie piatte: Definizione rapporto di trasmissione, forza periferica utile, potenza trasmessa,

rapporto delle tensioni al limite dello slittamento, forza massima trasmissibile al limite dello

slittamento. tensione statica minima e corrente (per calcolo spinta su albero di calettamento).

Schema di flusso di progetto di cinghia piatta con ausilio del Manuale

Casi di studio svolti in classe dal docente:

- Progettazione trasmissione a cinghia piatta per piallatrice industriale con ausilio manuale

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ITIS “G. Cardano”- Pavia. Pagina 23 di 78

- Calcolo della potenza trasmissibile da una cinghia piatta data la sezione della cinghia, diametro

puleggia e velocità di rotazione

Cinghie trapezoidali:

Lezione : Trasmissioni a cinghie trapezoidali: principali vantaggi, calcolo coefficiente di attrito

fittizio, parametri caratteristici (larghezza primitiva, lunghezza primitiva, diametri primitivi pulegge

etc.) tipologie di cinghie (serie normale, stretta etc).

Casi di studio svolti in classe dal docente:

- Progettazione di una trasmissione a cinghie trapezoidale assegnata potenza ed interasse. Scelta

tipo cinghia, diametro primitivo pulegge, diametro equivalente, calcolo potenza unitaria

trasmissibile.

- Svolgimento in classe del tema di maturità di disegno e progettazione assegnato all'esame di Stato

2013

Cenni su cinghie sincrone: parametri caratteristici, impieghi e vantaggi.

- Progettazione di trasmissione a cinghia sincrona cogli stessi dati della trasmissione a cinghie

trapezoidali appena svolta per confronto diretto tra i due sistemi in termini d'ingombri etc.

GIUNTI ED INNESTI

Giunti ed innesti: definizione, scopo ed utilizzo. Tipologie di collegamenti filettati. Classi di

resistenza bulloneria. Progetto e verifica di bullone a taglio in foro calibrato

Calcolo della coppia di serraggio di un bullone tradizionale. Verifica strutturale di un bullone alla

forza serraggio e alla torsione d'attrito tra i filetti per generare quest'ultima.

Giunti articolati: cenni sul meccanismo del giunto di Cardano (non omocinetico). Giunti rigidi:

giunto a manicotto, giunto a gusci, a dischi con e senza elemento intermedio: criteri di scelta,

progettazione e formule di calcolo (dal Manuale). Cenni sui coefficienti d'attrito tra metalli a

seconda della lavorazione superficiale.

Cenni sui criteri di dimensionamento dei profili scanalati e cenni sugli Innesti a frizione piana e

conica, funzionamento, parametri geometrici caratteristici, formula di calcolo del momento torcente

trasmissibile. Utilizzo del Manuale a proposito

MECCANISMO BIELLA MANOVELLA

Meccanismo biella-manovella: introduzione storica, elementi geometrici caratteristici e loro

denominazione tecnica.

Analisi cinematica del manovellismo ordinario. Cenni sul centro d'istantanea rotazione della biella

nel suo moto piano (rototraslatorio).

Bilanciamento del manovellismo alle forze d'inerzia centrifughe. Massa ridotta al bottone di

manovella. Formula calcolo forza inerzia centrifuga. Bilanciamento del motore monocilindrico alle

forze d'inerzia centrifughe.

Classificazione delle bielle per motori alternativi. Calcolo forza di compressione applicata alla

biella al PMS.

Definizione di cilindrata di un motore alternativo.

Problematiche relative al bilanciamento statico e dinamico di un motore 4 cilindri alle forze

d'inerzia rotanti. Cenni sulle vibrodine per il bilanciamento del 4 cilindri alle forze d'inerzia delle

masse in moto alterno.

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ITIS “G. Cardano”- Pavia. Pagina 24 di 78

Metodologia di calcolo forze d'inerzia delle masse in moto alterno nel manovellismo ordinario:

Forze d'inerzia alterne del primo e del secondo ordine.

Cenni sul funzionamento dei motori ad accensione comandata e spontanea. Sollecitazioni di

flessione su una biella veloce in posizione di quadratura (colpo di frusta).

Casi di studio svolti in classe dal docente:

- Dimensionamento e verifica di una biella lenta a sezione circolare piena col metodo euleriano.

- Verifica di una biella lenta di pompa per oleodotto coi metodi Rankine e Omega.

- Verifica strutturale dinamica della biella veloce mediante caso di studio su biella motore camion

IVECO. Calcoli svolti in classe con foglio di calcolo MS Excel

ORGANI UNIFORMATORI DEL MOTO

Cenni

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Contenuti del corso di SISTEMI E AUTOMAZIONE

Docenti: CLAUDIO GERACE / MARCELLO GAMBINI

Libro di testo adottato: Sistemi e automazione/3 Edizione Mista – Graziano Natali, Nadia Aguzzi –

Edizioni Calderini

OBIETTIVI DIDATTICI REALIZZATI (in termini di conoscenze e competenze)

OBIETTIVI DI CONOSCENZA

Raggiunti

Da tutti

gli Studenti

Dalla

maggior

parte degli

Studenti

PLC: caratteristiche costruttive, struttura e campi di applicazione X

Automazione di processi continui e servosistemi mediante PLC X

PLC: programmazione booleana e ladder. Realizzazione con PLC di

sistemi a tecnologia mista

X

Architettura dei sistemi di controllo automatico; funzione di

trasferimento; analisi dei sistemi continui

X

Regolatori industriali X

Tipologia e funzionamento di trasduttori, sensori, attuatori;

regolazione e stabilità

X

Robotica industriale: architettura funzionale di un robot;

classificazione dei robot; impiego industriale e caratteristiche

funzionali

X

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ITIS “G. Cardano”- Pavia. Pagina 26 di 78

OBIETTIVI DI CONOSCENZA

Raggiunti

Da tutti

gli Studenti

Dalla

maggior

parte degli

Studenti

Tipologie costruttive dei robot: parte meccanica (gradi di libertà,

bracci di mobilità, organi di presa); parte elettrica (interfacciamento,

sistemi di azionamento, sistemi di controllo, sistema di comando,

visione artificiale)

X

OBIETTIVI DI COMPETENZA

Raggiunti

Da tutti

gli

Studenti

Dalla

maggior

parte degli

Studenti

Saper valutare la convenienza del ricorso alla logica programmabile

nel contesto dello studio di fattibilità di un sistema di automazione;

saper scegliere e valutare le caratteristiche possedute dal PLC

X

Saper analizzare e risolvere semplici problemi di automazione

mediante programmazione del PLC

X

Saper programmare il PLC per la gestione di semplici sistemi di

automazione

X

Saper rappresentare un sistema di controllo mediante schema a

blocchi e definirne il comportamento mediante modello matematico

X

Saper applicare i principi su cui si basano i sistemi di regolazione e

controllo

X

Saper individuare nei cataloghi i componenti reali per agire nel

controllo di grandezze fisiche diverse

X

Saper riconoscere, descrivere e rappresentare schematicamente le

diverse tipologie dei robot

X

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PROGRAMMA SVOLTO

1. P.L.C.: GENERALITA’ ED HARDWARE

Logica cablata e programmabile. Classificazione dei P.L.C.. Struttura del PLC: unità

centrale, unità ingressi/uscite, unità di programmazione. Funzionamento del PLC: elementi

funzionali e loro individuazione, contatti e bobine, criteri di scelta del P.L.C..

2. P.L.C.: SOFTWARE

Linguaggi di programmazione del P.L.C.. Programmazione grafica a contatti (Ladder

Diagram): conversione diagramma a relè – schema a contatti. Programmazione testuale a

basso livello (AWL per PLC Omron): conversione schema a contatti in programma testuale

a basso livello. Programmazione testuale evoluta Basic per PLC Festo (Structured Text),

interfacciato da computer: diagramma di flusso, listato di programma.

Realizzazione progettuale ed applicativa di laboratorio di sistemi di automazione

elettromeccanici ed elettropneumatici con P.L.C. SIEMENS S7-1200 e FESTO.

3. SISTEMI DI REGOLAZIONE E DI CONTROLLO

Concetti di base del controllo automatico: comando, regolazione e controllo. Principio di

funzionamento e struttura. Classificazione fondamentale. Tipi di segnali. Parametri

caratteristici. Schemi a blocchi funzionali. Algebra degli schemi a blocchi funzionali. Sintesi

di uno schema a blocchi. Introduzione all’analisi dei sistemi continui. Regolatori industriali.

Tipologie di regolazione: ON-OFF, Proporzionale (P), Integrale (I), Derivativa (D), mista

(PI, PD, PID).

4. TRASDUTTORI

Definizioni e classificazioni dei trasduttori. Parametri caratteristici. Funzionamento dei

trasduttori: di posizione (potenziometri, riga ottica, LVDT, inductosyn, revolver, encoder),

di velocità (dinamo tachimetrica, alternatore tachimetrico), di forza (estensimetri a resistenza

e piezoelettrici), di pressione, di livello, di temperatura (termoresistenze, termistori,

termocoppie), di prossimità (induttivi, capacitivi, a ultrasuoni, a effetto Hall, fotocellule).

5. AUTOMAZIONE FLESSIBILE E ROBOTICA

Definizione di robot industriale. Architettura dei robot industriali. Struttura meccanica, gradi

di libertà e tipologie di giunti. Prestazioni. Classificazione cinematica dei robot industriali.

Classificazione in funzione dell’applicazione, criteri di scelta in riferimento all’impiego e

alla produzione.

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SCHEDA DIDATTICA CLIL

Docente: Claudio Gerace

Disciplina/e coinvolta/e: Sistemi e automazione

Lingua/e: Inglese

MATERIALE: autoprodotto

Contenuti

disciplinari

Control Systems and flexibility. PLC (hardware), PLC operation, programming

PLC (Ladder diagram and Instruction List).

Modello operativo Insegnamento gestito dal docente teorico della disciplina per un totale di 18 ore

Metodologia /

modalità di lavoro

Lezione frontale

Risorse

(materiali, sussidi)

Materiali prodotti dall’insegnante di disciplina, materiali prodotti dagli studenti

e dal docente durante lo svolgimento del progetto M.E.S.A. nell’a.s. 2012/13

Modalità e

strumenti di

verifica

In itinere: richiesta di produzione testi a casa, esercizi scritti (crossword)

durante la lezione

Finale: due verifiche scritte in lingua inglese della durata di una ora ciascuna

riguardanti la struttura ed il funzionamento del PLC e due tipologie di linguaggi

di programmazione (Ladder Diagram e Instruction List per PLC Omron).

Nella prima verifica erano presenti domande teoriche a risposta aperta.

Nella seconda la risoluzione di un breve problema di programmazione

presentato in lingua inglese e da risolvere tramite la stesura di un programma sia

nel linguaggio grafico Ladder Diagram che in quello testuale Instruction List

per PLC Omron.

Nelle simulazioni di terza prova si è scelto di inserire una sola domanda o

esercizio in lingua inglese.

Modalità e

strumenti di

valutazione

Valutazione formativa (interventi durante la lezione, utilizzo della lingua

inglese)

Valutazione sommativa (verifiche scritte)

Modalità di

recupero

Verifica scritta

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Contenuti del corso di Disegno progettazione e organizzazione industriale

Docenti: VETRI GIANLUCA - PIEMONTESE GIOVANNI

Libro di testo adottato:

Autori: Calligaris/Fava,Tomasiello (Vol.3)

Titolo: Dal progetto al prodotto

Casa editrice: Paravia (Edizione mista)

OBIETTIVI DIDATTICI REALIZZATI (in termini di conoscenze e competenze)

OBIETTIVI DI COMPETENZA

Raggiunti

Da tutti

gli

Studenti

Dalla

maggior

parte

degli

Studenti

Da alcuni

studenti

Trasmissioni meccaniche e sistemi di calettamento e relativa

rappresentazione grafica

X

Tempi e metodi, macchine operatrici, utensili X

Trasformazione del disegno di progettazione in disegno di

fabbricazione

X

Criteri di impostazione di un ciclo di fabbricazione e di montaggio X

Sviluppo di cicli di lavorazione X

Stesura del cartellino di lavorazione X

Analisi critica dei cicli di lavorazione e montaggio X

Ciclo di vita di un prodotto X

Tipologie di produzione e di processi X

Lotto economico di produzione X

Logistica e gestione dei magazzini X

Lay-out degli impianti X

OBIETTIVI DI COMPETENZA

Raggiunti

Da tutti

gli

Studenti

Dalla

maggior

parte

degli

Studenti

Da alcuni

studenti

Essere in grado, a partire dal dimensionamento, di rappresentare

graficamente i più comuni sistemi di trasmissione meccanica

X

Saper scegliere con criteri di economicità, efficacia ed efficienza, le

macchine operatrici e i relativi utensili

X

Saper scegliere i parametri di taglio nelle lavorazioni meccaniche X

Saper trasformare un disegno di progettazione in disegno di

fabbricazione

X

Documento consiglio di classe V BM a.s. 2016/17

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OBIETTIVI DI COMPETENZA

Raggiunti

Da tutti

gli

Studenti

Dalla

maggior

parte

degli

Studenti

Da alcuni

studenti

Trasmissioni meccaniche e sistemi di calettamento e relativa

rappresentazione grafica

X

Tempi e metodi, macchine operatrici, utensili X

Saper impostare un ciclo di lavorazione e/o montaggio X

Saper utilizzare le attrezzature di officinal X

Saper scegliere le tipologie di produzione X

Sapere definire il carico delle macchine e la loro saturazione X

Saper determinare un lotto economico X

Saper elaborare una programmazione operativa con il PERT e

costruire il diagramma di GANTT

X

PROGRAMMA SVOLTO

Tempi e metodi

Velocità di taglio: considerazioni di carattere economico e scelta della velocità di minimo

costo e di massima produzione, cenni alla velocità di massimo profitto

Rilevamento diretto del tempo nelle lavorazioni: cronotecnica, efficienza dell'operatore,

fattore di fatica

Rilevamento indiretto: tabelle dei tempi standard

Abbinamento di più macchine

Cicli di lavorazione

Dal disegno di progettazione al disegno di fabbricazione: applicazione dei simboli di quote,

tolleranze e rugosità

Criteri per l'impostazione di un ciclo di lavorazione

Cartellino del ciclo di lavorazione

Foglio analisi operazione: tempi accessori, tempi macchina, tempi di controllo e

osservazione

Potenza impegnata nelle lavorazioni

Documento consiglio di classe V BM a.s. 2016/17

ITIS “G. Cardano”- Pavia. Pagina 31 di 78

Attrezzature di bloccaggio

Contabilità e costi aziendali

Analisi delle principali voci di costo: ammortamenti di macchinari e impianti, costo della

materia prima, costo di manodopera, spese generali

Punto di equilibrio (BEP) e cenno ai centri di costo

Prodotto, progettazione e fabbricazione

Innovazione e ciclo di vita di un prodotto

Scelta del sistema produttivo e piani di produzione

Tipologie di produzione e di processi: produzione in serie, produzione a lotti, produzione

continua e intermittente, produzione per reparti e in linea, produzione per magazzino e per

commessa

Lotto economico di produzione

Lay-out degli impianti

generalità sulla gestione dei magazzini

Tecniche di programmazione reticolare

Tecnica di programmazione PERT: diagramma e calcolo dei tempi al più presto e al più

tardi, percorso critico e suo significato

Diagramma di GANTT

Programmazione di officina

Trasmissioni meccaniche di potenza

Dimensionamento e rappresentazione delle trasmissioni con ruote dentate a denti diritti ed

elicoidali; cenni alle ruote dentate coniche

Dimensionamento e rappresentazione delle trasmissioni con cinghie trapezoidali e piatte;

cenni alle cinghie sincrone

Dimensionamento e rappresentazione di alberi di trasmissione soggetti a sollecitazioni

composte (fatica rotante e flesso-torsione) e dei relativi sistemi di calettamento

Attività di lavoratorio

Rappresentazione grafica e relativo ciclo di fabbricazione di ruote dentate, pulegge per

cinghie trapezoidali, manovelle, alberi di trasmissione, cuscinetti a rotolamento e relativi sistemi di

Documento consiglio di classe V BM a.s. 2016/17

ITIS “G. Cardano”- Pavia. Pagina 32 di 78

fissaggio

Redazione del cartellino di lavorazione

Redazione del foglio analisi completo dei tempi macchina e di quelli relativi all'operatore;

cenni alla valutazione dei tempi nelle macchine CNC

Documento consiglio di classe V BM a.s. 2016/17

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Contenuti del corso di TECNOLOGIE MECCANICHE DI PROCESSO E DI PRODOTTO

Docenti: ANNARITA VIPERINO / GIOVANNI LANFRANCHI

Libro di testo adottato: Pandolfo/G. Degli esposti

TECNOLOGIE MECCANICHE DI PROCESSO E DI PRODOTTO VOL: 2° e VOL. 3°

Edizioni Mista, area tecnica CALDERINII

OBIETTIVI DIDATTICI REALIZZATI (in termini di conoscenze/competenze/capacità)

OBIETTIVI DI CONOSCENZA

Raggiunti

Da tutti

gli Studenti

Dalla

maggior

parte degli

Studenti

Conoscenza delle caratteristiche tecnologiche e meccaniche dei

principali materiali metallici (leghe e metalli puri) e dei processi di

lavorazione fondamentali utilizzati nella loro produzione industriale;

X

Conoscenza della produzione di metalli e leghe; capacità di lettura ed

interpretazione dei diagrammi di equilibrio di leghe binarie;

X

Conoscenza, lettura ed interpretazione del diagramma Fe-C e delle

strutture metalliche ottenute per lento raffreddamento;

X

Conoscenza delle curve di Bain e dei trattamenti termici di acciai e

ghise; scelta dei trattamenti termici superficiali per ottenere

determinate caratteristiche meccaniche e relative strutture cristalline;

Capacità di consultazione ed uso degli strumenti tecnici (Manuali,

Tabelle UNI);

X

Capacità di impostare le prove per determinare i parametri

significativi del comportamento di un materiale metallico;

X

Capacità di operare scelte di convenienza economica nel tradurre cicli

di lavorazione con utilizzo delle macchine e degli impianti (esempi

riferiti alle dotazioni in uso presso l’Istituto);

X

Capacità di riconoscere le varie tipologie di Corrosione presenti su

materiali metallici e non;

X

Capacità di scegliere un corretto mezzo di indagine, tra le tante

tipologie di PnD, necessarie per riscontrare la presenza di difetti

superficiali e sub-superficiali;

X

Capacità di riconoscere le varie tipologie di lavorazioni non

convenzionali a seconda del prodotto finito da realizzare;

X

Conoscere le linee fondamentali dei sistemi di gestione per la qualità

delle aziende metalmeccaniche;

X

Documento consiglio di classe V BM a.s. 2016/17

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OBIETTIVI DI CONOSCENZA

Raggiunti

Da tutti

gli Studenti

Dalla

maggior

parte degli

Studenti

Saper descrivere, nei suoi aspetti fondamentali, il controllo statistico

della qualità (CSQ); Essere capaci di impostare un piano di

campionamento;

X

Saper riconoscere i concetti fondamentali del controllo numerico

computerizzato, applicare le funzioni principali con l’obiettivo di

stilare un part program.

X

PROGRAMMA SVOLTO

Leghe metalliche e diagrammi di equilibrio

1. Modello atomico di Bohr – Rutherford; protoni, neutroni, elettroni; legame covalente,

ionico, metallico; reticoli cristallini, vibrazione termica molecolare; energia, calore,

temperatura e cambiamenti di stato dei materiali metallici (solido, liquido, gassoso)

2. Diagramma di stato di leghe binarie, determinazione dei punti critici e costruzione per punti

mediante prove sperimentali su diversi provini delle curve di raffreddamento.

3. Sistemi omogenei e eterogenei, fasi, legge di Gibbs, regola della leva.

4. Punti eutettici, eutettoidi, peritettici e relativi diagrammi di equilibrio per leghe binarie.

Diagrammi strutturali con definizione della composizione percentuale (applicazione della

regola della leva e calcoli elementari sui diagrammi di leghe metalliche).

Diagramma Fe-C: acciai, ghise e trattamenti termici

1. Reticoli cristallini – stati allotropici del ferro e le sue strutture, stati allotropici del carbonio e

le sue strutture.

2. Diagramma Fe-C e strutture di solidificazione per raffreddamenti lenti.

3. Diagramma strutturale degli acciai e classificazione generale delle leghe Fe-C; temperature

critiche di trasformazione.

4. Proprietà meccaniche e tecnologiche di acciai ipoeutettici.

5. Velocità di raffreddamento degli acciai e differenti strutture finali non previste dal

diagramma Fe-C, con relative caratteristiche tecnologiche.

6. Fragilità al rinvenimento.

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7. Curve di Bain TTT e CCT; costruzione sperimentale delle curve con diversi provini di un

acciaio sottoposti a raffreddamento differenziato.

8. Trattamenti termici degli acciai: Ricottura (Completa; di globulizzazione; isotermica; di

normalizzazione, di ricristallizzazione)

9. Tempra, prova Jominy, (tempra diretta, martensitica, scalare bainitica, superficiale),

Rinvenimento alto e basso, Bonifica.

10. Drasticità dei mezzi di raffreddamento e loro proprietà.

11. Trattamenti termici superficiali: carbocementazione e nitrurazione. Diagrammi di

rappresentazione della profondità di penetrazione in funzione di Tempo e Temperatura

(Spessore efficace);

Prove non distruttive sui materiali metallici

1. Difettologia: la normativa di riferimento, differenza tra difetto e discontinuità in un

materiale, differenza tra un difetto di produzione (per getti di fonderia, per deformazione

plastica, trattamenti termici e saldature) ed uno di esercizio; analisi difettologica (gli

elementi che la compongono), le cause della frattura: fattori esterni e caratteristiche interne

del materiale.

2. Prove tecnologiche non distruttive: Esame Visivo (modalità esecutive, limiti, vantaggi e

campi applicativi, confronto tra il metodo diretto e remoto), Liquidi Penetranti (principio di

funzionamento, modalità esecutive, limiti, vantaggi e campi applicati), Magnetoscopia

(principio del metodo, generazione del campo magnetico longitudinale e trasversale, fasi

esecutive della prova, aspetti positivi e negativi, magnatoscopi fissi o portatili, fenomeno

della magnetizzazione residua), Raggi X (principio del metodo, tubo di Coulidge,

interpretazione dei risultati, vari tipi di supporti, limiti e vantaggi della prova), Ultrasuoni

(definizione dell'ultrasuono, generazione degli ultrasuoni con varie tipologie di sonde, piane

, angolari . Loro struttura e campi di impiego. La tecnica per trasparenza e per riflessione,

analisi dei risultati, vantaggi e svantaggi. Il metodo per contatto e per immersione. Campi di

impiego degli ultrasuoni.

Lavorazioni e tecnologie speciali

1. Definizione e principi fisici: paragone con le lavorazioni tradizionali.

2. La metallurgia delle polveri: generalità, le proprietà delle polveri e la loro produzione. La

fisica della sinterizzazione, differenza tra un compatto ed un sinterizzato. La resistenza al

verde del compatto, le caratteristiche meccaniche e tecnologiche dei sinterizzati. Campi

applicativi.

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3. Elettroerosione: definizioni generali su elettroerosione a tuffo e a filo, grandezze

caratteristiche per il controllo della lavorazione, principio di funzionamento, caratteristiche

del dielettrico. Vantaggi e svantaggi della lavorazione. Campi applicativi.

4. L.a.s.e.r. la fisica del fascio, caratteristiche qualitative del laser, generazione e cavità ottica

risonante, varie tipologie di laser solido liquido e gassoso, campi di applicazione dal taglio

alla saldatura. Vantaggi e svantaggi della lavorazione.

5. Plasma: la fisica del fascio plasmogeno, caratteristiche qualitative del plasma, generazione e

principio di funzionamento della torcia ad arco trasferito, non trasferito ed ad alta

definizione, campi di applicazione dal taglio alla saldatura. Vantaggi e svantaggi della

lavorazione.

6. Taglio con getto d’acqua (water jet): Caratteristiche dell'impianto, parametri tecnologici e

idrodinamici, utilizzo dell'abrasivo naturale o sintetico, campi di applicazione. Vantaggi e

svantaggi della lavorazione. .

Elementi di Corrosione e protezione dei materiali metallici

1. Generalità sulla corrosione: ambienti corrosivi (classificazione e caratteristiche

fondamentali).

2. Fattori che influenzano la corrosione: pH, diagrammi di Pourbaix, temperatura.

3. Morfologie: corrosione generalizzata, localizzata e selettiva.

4. I meccanismi corrosivi: corrosione chimica, corrosione elettrochimica (pila galvanica),

corrosione per contatto galvanico, corrosione per aerazione differenziale, corrosione

interstiziale, corrosione intergranulare, corrosione per vaiolatura, corrosione sotto sforzo,

corrosione per fatica, corrosione nel terreno (metalli diversamente interrati, correnti

vaganti).

5. Metodi cinetici di protezione dalla corrosione: inibitori, rivestimenti, preparazione delle

superfici, zincatura (elettrolitica, a caldo, a spruzzo, sherardizzazione), passivazione

anodica.

6. Metodi termodinamici di protezione dalla corrosione: protezione catodica (a corrente

impressa), con anodi sacrificali.

Sistema qualità e controllo statistico della qualità (cenni)

1. Evoluzione del concetto di qualità;

2. Integrazione tra produzione e qualità;

3. Organizzazione del sistema qualità: organizzazione aziendale, documenti di registrazione

della qualità, qualità della progettazione, controllo dei processi, addestramento e qualifica

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del personale, controlli delle apparecchiature, controlli e collaudi del prodotto, azioni

correttive, documentazioni, visite ispettive, sicurezza del prodotto.

4. Normativa: certificazione dei sistemi qualità aziendali, documentazione del sistema qualità.

5. Introduzione al controllo statistico;

6. Variabilità di un processo produttivo: collaudo per campionamento statistico;

7. Controllo per attributi: campionamento per l’accettazione, il controllo di un processo,

esercizi risolutivi;

8. Controllo per variabili: concetti statistici introduttivi, distribuzione di frequenza degli eventi;

distribuzione normale o di Gauss; particolarità della curva di Gauss; rappresentazione

tabellare, numerica e grafica di dati aventi carattere di variabili, esercizi risolutivi;

9. Controllo di un processo produttivo;

10. Conclusioni.

Controllo numerico (svolto dall’ITP)

1. Macchine utensili CNC (architettura generale)

2. Definizione e nomenclatura assi lineari (esercizi sulle coordinate di profili)

3. Principi fondamentali di funzionamento per la programmazione (zero macchina, zero

lavorazione).

4. Tabella utensili (indicazione geometrica e tecnologica degli utensili impiegati).

5. Presetting utensili (azzeramento e tabella correttori).

6. Concetto di velocità di taglio costante in tornitura (funzione G96).

7. Funzioni principali di programmazione ISO preparatorie e miscellanee (interpolazione

lineare in rapido e in lavoro, interpolazione circolare oraria e antioraria, senso di rotazione

mandrino, attivazione pompa refrigerante……………………).

8. Macro istruzione di filettatura (Olivetti Osai).

9. Macro istruzione per cave (Olivetti Osai).

10. Cenni sulle possibilità di programmazione mediante l’utilizzo di macroistruzioni

(definizione profilo, sgrossatura parallasse o lungo il profilo stesso) implementate dai

costruttori di U.G.

11. Esempio guidato di programmazione per la tornitura di alberino.

12. Stesura di ciclo di lavorazione CNC (sgrossatura e finitura) per la realizzazione di albero

dotato di conicità, raccordi, cave e tratti filettati. Utilizzo di programma CAD per la stesura

di elaborati grafici e calcolo di coordinate per la programmazione delle lavorazioni. Scrittura

con elaboratore di testi per l’ottenimento del file ISO trasmissibile alla macchina utensile.

13. Centro di lavoro a 3 assi (descrizione generale)

14. Zero pezzo e concetto di correttore lunghezza utensili

15. Esempio lavorazione di spianatura e contornitura con interpolazione circolare

16. Vantaggi nell’utilizzo dei correttori raggio fresa

17. Cicli fissi di foratura, foratura profonda, maschiatura

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Attività di Laboratorio

Prove meccaniche e tecnologiche:

1. Prova di durezza Brinell su diversi materiali metallici (modalità di esecuzione, analisi della

validità della prova, calcolo risultati con la valutazione del diametro dell’impronta).

2. Prova di durezza Vickers su diversi materiali metallici e pezzi campione (modalità di

esecuzione, calcolo risultati con la valutazione della diagonale dell’impronta).

3. Prova di durezza Rockwell HRB-HRC su diversi materiali metallici e pezzi campione

(modalità di esecuzione, analisi risultati).

4. Prova di trazione statica su diversi materiali metallici: acciaio dolce, acciaio a medio tenore

di carbonio, ottone, lega leggera d’alluminio, ghisa grigia (macchina universale, norme UNI,

provette, diagramma sforzi deformazioni, analisi critica dei risultati, confronti).

5. Prova di flessione in campo elastico su barra di acciaio a sezione rettangolare semplicemente

appoggiata (determinazione indiretta del modulo di elasticità E attraverso la valutazione

della freccia di deformazione).

6. Prova di taglio su diversi acciai (provette cilindriche).

7. Prova di resilienza con pendolo di Charpy su diversi materiali metallici anche trattati

termicamente (provette KV).

8. Prova di fatica a flessione rotante (casistica sollecitazioni periodiche, analisi delle

problematiche, cause e fattori migliorativi e peggiorativi, aspetto fratture, curva di Wohler,

dimostrazione con macchina Amsler di rottura a fatica).

9. Prova di temprabilità Jominy (esecuzione pratica su provette di acciai diversi; al carbonio,

debolmente legato, fortemente legato. Misurazione durezze HRC sulle provette esaminate,

tracciamento delle curve di temprabilità, analisi e confronto dei risultati.

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Corso di SCIENZE MOTORIE

Docente: Antonio Luigi Negri

Libro di testo adottato: nessuno

OBIETTIVI DIDATTICI REALIZZATI (in termini di conoscenze e competenze)

OBIETTIVI DI CONOSCENZA

Raggiunti da:

Tutti Almen

o metà Alcuni

Conoscenza degli sport individuali (regole, fondamentali) praticati durante

l’anno scolastico

x

Conoscenza di regole, ruolo dei giocatori e schemi dei principali giochi di

squadra praticati a scuola

x

elementare descrizione delle qualità fisiche e dei metodi di allenamento per

svilupparle

x

OBIETTIVI DI COMPETENZA

Raggiunti da:

Tutti Almen

o metà Alcuni

acquisire una cultura sportiva come stile di vita

x

Sapere eseguire i fondamentali di squadra e attuare gli schemi di

gioco appresi

x

Raggiungere i minimi prefissati nelle attività individuali quali atletica

leggera, attrezzistica e nei vari test riguardanti le capacità condizionali

(forza,resistenza,velocità)

x

Svolgere il ruolo di arbitro nel rispetto delle regole e con imparzialità x

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PROGRAMMA SVOLTO

Test fisici :(valutazione dei progressi da inizio a fine anno)

Giochi di squadra: pallavolo, pallamano, basket (affinamento fondamentali di squadra)

Tiro con l’arco. (teoria ,prove)

Arrampicata sportiva:(teoria: nodi, attrezzatura, tecnica di salita)

Atletica: getto del peso, lancio del giavellotto, corse di velocità, resistenza(1500 m)

Badminton: regole e torneo con valutazione

Circuiti in sala pesi con utilizzo delle macchine

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Contenuti del corso di Religione Cattolica

Docente: VAILATI SABRINA

Libro di testo adottato: “TUTTI I COLORI DELLA VITA”, Solinas Luigi, SEI, vol. unico.

OBIETTIVI DIDATTICI REALIZZATI (in termini di conoscenze e competenze)

OBIETTIVI DI CONOSCENZA

Raggiunti

Da tutti

gli Studenti

Dalla

maggior

parte degli

Studenti

CONOSCERE LA PROPOSTA DI VITA CRISTIANA E

INDIVIDUARE IL RAPPORTO TRA COSCIENZA, LIBERTA’ E

VERITA’ NELLE SCELTE MORALI.

X

CONOSCERE GLI ORIENTAMENTI DELLA CHIESA

SULL’ETICA PERSONALE E SOCIALE, SULLA BIOETICA,

SULL’ETICA SESSUALE, SULLA QUESTIONE ECOLOGICA.

X

STUDIARE IL RAPPORTO DELLA CHIESA CON IL MONDO

CONTEMPORANEO.

X

APPROFONDIRE LA CONCEZIONE CRISTIANO-CATTOLICA

DELLA FAMIGLIA E DEL MATRIMONIO.

X

OBIETTIVI DI COMPETENZA

Raggiunti

Da tutti

gli

Studenti

Dalla

maggior

parte degli

Studenti

CONFRONTARSI CON LA VISIONE CRISTIANA DEL MONDO

PER ELABORARE UNA POSIZIONE PERSONALE, LIBERA E

RESPONSABILE, APERTA ALLA RICERCA DELLA VERITA’ E

ALLA PRATICA DELLA GIUSTIZIA E DELLA SOLIDARIETA’.

X

RICONOSCERE LA PRESENZA E L’INCIDENZA DEL

CRISTIANESIMO NELLA VALUTAZIONE E

TRASFORMAZIONE DELLA REALTA’, IN DIALOGO CON

TUTTI GLI UOMINI.

X

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OBIETTIVI DI CONOSCENZA

Raggiunti

Da tutti

gli Studenti

Dalla

maggior

parte degli

Studenti

CONFRONTARSI CON LA VISIONE CRISTIANA DEL MONDO,

UTILIZZANDO LE FONTI DELLA RIVELAZIONE E

INTERPRETANDONE CORRETTAMENTE I CONTENUTI, PER

ELABORARE UNA POSIZIONE PERSONALE LIBERA E

RESPONSABILE, APERTA ALLA RICERCA DELLA VERITA’.

X

PROGRAMMA SVOLTO

1. Approfondimento della concezione cristiano-cattolica della famiglia e del matrimonio.

2. Conoscenza degli orientamenti della Chiesa cristiana e delle principali religioni

monoteiste e politeiste sull’etica personale, sociale e sulla bioetica: aborto, clonazione,

fecondazione assistita, trapianto, eutanasia.

3. La Bibbia tra Antico e Nuovo Testamento.

4. Alcune tematiche socio-politiche: razzismo e pena di morte.

5. Significato e storia delle festività religiose che intercorrono durante l’anno scolastico.

6. Riflessioni etiche e tematiche d’attualità religiosa e laica.

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4.2.Tematiche pluridisciplinari

Programmazione didattica pluridisciplinare (Area di Progetto …………)

Argomento Materie

coinvolte Contenuti

Strumenti

utilizzati Obiettivi Alunni partecipanti

Dimensionamento

e realizzazione di

un riduttore

Meccanica

e Disegno

Trasmissioni

meccaniche

di potenza

Ruote

dentate

Disegno di

fabbricazione

Cicli di

lavoro

Appunti

Manuale

tecnico

Strumenti da

disegno

LIM

Slide

Saper

dimensionare e

rappresentare

un albero di

trasmissione;

saper

dimensionare e

rappresentare

una coppia di

ruote dentate;

saper

individuare le

fasi del ciclo di

lavoro;

saper integrare i

dati tecnici

mancanti.

Tutta la classe

4.3 .Attività integrative

4.3.1. Conferenze

Anno

scolastico Argomento/destinazione N° partecipanti Ricaduta

2014/15 Incontro con agenti Digos sulle droghe Gruppo Classe Positiva

2015/16 Malattie Sessualmente trasmissibili Gruppo Classe Positiva

2015/16 Conferenza sulla prima guerra mondiale 7 Positiva

2016/17 Incontro con i donatori Avis Gruppo Classe Positiva

2016/17 Conferenza sul Referendum Gruppo Classe Positiva

2016/17 Maestri del lavoro – Incontro con ingegneri della

Agusta

Gruppo Classe Positiva

4.3.2 Visite guidate

Anno scolastico Titolo/meta Studenti interessati

2014/15 Valparma Gruppo classe

2014/15 History walk Gruppo classe

2015/16 Gita a Praga e Vienna Gruppo classe

2016 CM Cerliani Gruppo classe

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4.4. Attività di recupero/potenziamento ( riferite all’ultimo anno)

Corso N. ore Periodo Docenti

Disegno 6 Ottobre – febbraio Vetri

Disegno 4 Maggio Vetri

4.5 Attività extracurricolari

4.5.1 Esperienza di alternanza scuola-lavoro (Stages)

Azienda Periodo N° Studenti

DB Progetti 2014/15 1

OMA Vermezzo 2014/15 1

OML San Martino 2015/16 1

I.M.S. Spa 2015/16 1

Coven Egidio 2015/16 2

Cofano Giovanni 2015/16 2

Delama 2015/16 1

CM Cerliani 2015/16 4

OMA Vermezzo 2015/16 1

Impianti Civili di Moretti

Giuseppe

2015/16 1

Officine Ruboni 2015/16 1

Repossi Srl 2015/16 1

Officina Beretta 2015/16 1

Colmegna 2015/16 1

INFN 2015/16 1

Garage Edelweiss 2015/16 1

Progetto ADECCO 2016/17 4

4.5.2 Corsi di approfondimento

Anno scolastico Titolo N° Studenti interessati

2016/17 Approfondimento di matematica:

algebra lineare 6

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4.5.3 Altre attività

Anno scolastico Attività N° Studenti interessati

2014/15 Patentino ECDL 2

2014/15 AUTOCAD 12

2014/15 Olimpiadi di Italiano 2

2014/15 Corso sulla Sicurezza - Base 8

2014/15 Corso PET 3

2015/16 Corso PET 1

2015/16 Corso/concorso “Il tempo della

Storia”

13

2015/16 Corso di Inventor 13

2015/16 Corso sulla sicurezza – Base e

Medio

19

2015/16 Workshadow 2

2016/17 Workshadow 3

2016/17 Certificazione FIRST 3

2016/17 Certificazione ECDL Full

Standard

1

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5. METODOLOGIE DIDATTICHE E STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE

5.1 Metodologie didattiche ( indicando 0=mai, 1=talvolta, 2=spesso, 3=sistematicamente)

Italia

no

Sto

ria

Matem

atica

Inglese

Diseg

no

Mec

can

ica

Sistem

i

Tecn

olo

gie

Scien

ze moto

rie

Relig

ion

e

Lezioni frontali 3 3 3 3 1 3 2 2 1 1

Lezioni interattive 2 2 2 2 2 3 0 0 0 0

Problem solving 0 1 2 0 3 3 1 1 0 0

Lavoro di gruppo 0 0 0 1 2 1 1 1 3 0

Discussioni 3 3 0 1 2 0 0 1 0 2

Attività laboratorio/grafiche 0 0 0 0 3 0 2 2 0 0

Traduzioni/componimenti 0 0 0 3 1 0 0 0 0 0

Ricerche/relazioni 1 1 0 0 1 0 1 3 0 0

Attività di progetto 0 0 0 0 2 0 0 1 0 0

Conferenze 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0

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5.2 Strumenti didattici ( indicando 0=mai, 1=talvolta, 2=spesso, 3=sistematicamente)

Risorse/materie

Italia

no

Sto

ria

Matem

atica

Inglese

Diseg

no

Mec

can

ica

Sistem

i

Tecn

olo

gie

Scien

ze moto

rie

Relig

ion

e

Libro di testo 0 0 2 3 2 2 2 2 0 1

Dispense, appunti 3 3 3 3 1 0 2 2 1 1

Lucidi/slides 0 0 0 0 2 2 2 2 0 0

Audiocassette 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Giornali/riviste 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0

Documenti 2 2 0 1 2 0 0 1 0 0

Atlanti/Dizionari 1 1 0 0 1 0 0 1 0 0

Videocassette/DVD 2 2 0 1 0 0 0 0 0 1

Lab. Linguistici 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Laboratori

Inform./Elettronici 0 0 0 0 3 0 2 1 0 0

Manuali tecnici 0 0 0 3 3 3 1 2 0 0

Ricerche in Internet 1 1 0 0 1 0 0 1 1 0

Attrezzature sportive 0 0 0 0 0 0 0 0 3 0

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5.3 Misurazione del grado di apprendimento: proposta corrispondenza fra voti e livelli di

conoscenza

VOTI in

decimi

(da

PTOF)

VOTI in

quindicesimi

(da

normativa)

LIVELLO

2 1 Lo studente fornisce prestazioni nulle o pressoché nulle.

3 4

Lo studente fornisce prestazioni valutabili, ma molto lontane dagli obiettivi

minimi. La preparazione può considerarsi assente o da reimpostare

completamente.

4 6 Per raggiungere gli obiettivi minimi lo studente deve colmare gravi lacune

nelle conoscenze e/o correggere gravi errori nell’applicazione.

5 8

Solo superficialità nelle conoscenze e/o incertezze nell’applicazione e/o

imprecisioni espressive separano lo studente dal raggiungimento degli

obiettivi minimi.

6 10 Lo studente ha raggiunto gli obiettivi minimi, ma non si discosta da essi.

7 11-12 Lo studente ha raggiunto e consolidato gli obiettivi minimi, pur non

discostandosi sostanzialmente da essi.

8 13 Lo studente si discosta nettamente, nella prestazione, dagli obiettivi minimi ma

non raggiunge gli obiettivi massimi.

9 14 Lo studente ha di fatto raggiunto gli obiettivi massimi fissati, anche se qualche

imperfezione non consente di esprimere la valutazione massima.

10 15 Lo studente ha pienamente raggiunto gli obiettivi massimi fissati.

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5.4 Modalità di verifica (indicare il numero di prove effettuate nell’anno)

Modalità\materia

Italiano

Sto

ria

Matem

atica

Inglese

Diseg

no

Meccan

ica

Sistem

i

Tecn

olo

gie

Scien

ze moto

rie

Relig

ione

Interrogazione 4 3 0 4 2 0 2 3 0 4

Interrogazione breve 0 0 5 0 2 0 0 1 0 0

Produzione testi 0 0 0 1 2 0 0 0 0 0

Prove strutturate 4 4 0 3 3 3 3 4 0 0

Prove semistrutturate 0 0 0 0 3 0 0 0 0 0

Risoluzione problemi 0 0 0 0 4 3 0 0 0 0

Prove scritte 6 3 8 3 6 2 1 1 0 0

Costruzione modelli 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Lavoro di gruppo 0 0 0 1 2 1 0 0 0 0

Prove laboratorio 0 0 0 0 4 0 4 5 0 0

Prove pratiche 0

0 0 0 0 0 0 0 0 0

Test sportivi 0 0

0 0 0 0 0 0 3 0

Giochi sportivi di squadra 0 0

0 0 0 0 0 0 3 0

Quesiti a risposta aperta

4 4 3 2 3 2 1 4 0 0

Prove grafiche 0 0 0 0 4 0 0 0 0 0

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5.5 Simulazioni di terza prova effettuate

Data Tipologia Tempo

assegnato Numero quesiti Materie coinvolte

16/12/2016 B 2 ore 3 per materia Storia, Inglese,

Matematica, Sistemi

6/3/2017 B 2 ore 3 per materia Tecnologia, Inglese,

Sistemi, Meccanica

27/4/2017 B 2 ore 3 per materia Meccanica, Inglese,

Sistemi, Matematica

5.5.1 Testi (allegare testi delle diverse prove indicando Allegato n°…..)

5.5.2 Griglie di valutazione (allegare le griglie di valutazione delle diverse prove indicando

Allegato n°…)

5.6 Criteri per l’attribuzione del credito scolastico

Il credito scolastico viene assegnato, nella misura prevista dalle apposite tabelle contenute nel

Decreto Ministeriale n. 99 del 16 dicembre 2009 , dal competente Consiglio di Classe, nella seduta

di scrutinio finale, su proposta del Coordinatore di classe, una volta esaminate le apposite schede

nelle quali ogni allievo del triennio avrà indicato e certificato le attività integrative extracurricolari

e/o formative, seguite nell’anno scolastico corrente entro la fine delle lezioni, dalle quali ha tratto

significative competenze. Il Consiglio di Classe esprime un giudizio insindacabile, che terrà conto

degli elementi che seguono.

1. Media dei voti conseguiti nello scrutinio finale.

2. Comportamento complessivamente positivo dell’allievo (frequenza – disciplina –

impegno – partecipazione).

3. Partecipazione ad attività formative, integrative ed extracurricolari, previste da Progetti

compresi nel PTOF dell’Istituto, certificate e valutate dai competenti Coordinatori di

Progetto, per le quali viene indicato un monte ore non inferiore a venti.

4. Partecipazione con profitto alle lezioni di religione cattolica o, equivalentemente,

all’attività alternativa.

5. Partecipazione, attestata da certificazione valutativa dalla quale si possano desumere le

competenze acquisite, ad attività formative presso Enti esterni, per le quali viene indicato un

monte ore non inferiore a trenta.

6. Acquisizione di certificazioni specifiche.

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ITIS “G. Cardano”- Pavia. Pagina 51 di 78

7. Selezione per la partecipazione alle gare esterne riconosciute dal MIUR.

8. Significativo scostamento della media dei voti dal minimo della fascia. Per omogeneità di

comportamento tra diversi Consigli di Classe, si conviene che il punteggio si discosti dal

minimo di fascia nella misura di un solo punto (come da normativa) se si verifica almeno

una delle seguenti condizioni

media dei voti ≥ 0,5

voto di religione o attività alternativa = ottimo

partecipazione ad attività formative, integrative ed extracurricolari, previste da

progetti compresi nel PTOF dell’Istituto, certificate e valutate dai competenti

Coordinatori di Progetto, per un numero complessivo di ore non inferiore a venti;

partecipazione, attestata da certificazione valutativa dalla quale si possano

desumere le competenze acquisite, ad attività formative presso Enti esterni, per

un numero complessivo di ore non inferiore a trenta;

acquisizione delle certificazioni specifiche;

selezione per la partecipazione a gare esterne riconosciute dal MIUR. Il

punteggio variabile, nelle singole fasce, non verrà assegnato se l’ammissione alla

classe successiva viene attribuita in presenza di voti di consiglio, a meno che

questo riguardi una insufficienza non grave (>= 5) in un’unica disciplina nello

scrutinio di giugno.

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I DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE DELLA V BM

PEDRAZZINI CARLO RAFFAELE ………………………………………………………..

CAFFETTI CESARE MARIA ………………………………………………………..

PISANO MARIA CONCETTA ………………………………………………………..

COLOMBO CARLO ANDREA ………………………………………………………..

GERACE CLAUDIO .………………………………………………………..

GAMBINI MARCELLO ………………………………………………………...

VIPERINO ANNARITA …..……………………………………………………..

LANFRANCHI GIOVANNI …………………………………………………………

VETRI GIANLUCA ..………………………………………………………..

PIEMONTESE GIOVANNI …………………………………………………………

NEGRI ANTONIO LUIGI …………………………………………………………

VAILATI SABRINA …………………………………………………………

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ALLEGATI

AL

DOCUMENTO

DEL CONSIGLIO DI CLASSE 5BM

TESTI DELLE SIMULAZIONI

GRIGLIE DI VALUTAZIONE

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ALLEGATO 1

PRIMA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA

16 Dicembre 2016

Materie coinvolte:

Storia

Inglese

Matematica

Sistemi

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SIMULZIONE DI TERZA PROVA

16/12/16

CLASSE V BM

MATERIA: STORIA

1 – Delinea i principali aspetti del congresso di Vienna.

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

2 – Delinea gli aspetti principali dell’impresa di Garibaldi

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

3 – Delinea gli aspetti principali della terza guerra di indipendenza

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

Documento consiglio di classe V BM a.s. 2016/17

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Classe quinta BM – A.S. 2016/2017

Simulazione della terza prova dell’Esame di Stato 2017

Materia: MATEMATICA

ALUNNO ……………………………………

1. Enunciare e dimostrare il teorema di struttura dell’integrale indefinito.

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………

2. Scrivere e dimostrare la formula su cui si basa il metodo di integrazione indefinita per

introduzione sotto il segno di differenziale. Applicare il metodo detto per trovare l’integrale

dx

x

arctgx2

5 2

1

23

.………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

3. Trovare l’integrale indefinito

dxx3

2 ponendo xt 3 e applicando il metodo di

integrazione indefinita per sostituzione.

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

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…………………………………………………………………………………………………………

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I.T.I.S. “G. CARDANO” PAVIA INDIRIZZO "MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA"

SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA

MATERIA: SISTEMI E AUTOMAZIONE

CANDIDATO: ________________________________ CLASSE: ________ DATA: ___/___/______ 1. Why automation is different from flexibility?

_______________________________________________________________________________________ . _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________

2. Tradurre il seguente programma da Ladder Diagram in linguaggio Instruction List:

_______________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________

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3. Descrivere brevemente il funzionamento del seguente programma per PLC realizzato per gestire un impianto di confezionamento automatico di cassette di mele realizzato con due nastri trasportatori ortogonali tra loro.

N.B.: L’impianto è anche dotato di:

un pulsante (P_START) una fotocellula che rileva il passaggio delle mele sul primo nastro trasportatore (FOTOCELL)

due motori che gestiscono il movimento dei nastri trasportatori (MOTOR_1 e MOTOR_2)

un sensore presenza scatola (SENS_1).

_______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________

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ALLEGATO 2

SECONDA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA

6 Marzo 2017

Materie coinvolte:

Tecnologia

Inglese

Sistemi

Meccanica

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SIMULAZIONE DI TERZA PROVA SCRITTA DELL’ESAME DI STATO a.s. 2016 -

2017

TECNOLOGIE MECCANICHE DI PROCESSO E DI PRODOTTO

COGNOME……………………………………………………………..NOME………………

………………………………………..…..

CLASSE 5 BM DATA 06-03-2017

VOTO……..…………………………

………

1. Dopo aver rappresentato graficamente la curva di raffreddamento di una lega parzialmente

miscibile allo stato solido e con formazione di eutettico, applicate la Legge di Gibbs e disegnate le metallografie.

____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ 2. Ricottura di ricristallizzazione: definizione, ciclo termico ed obiettivi raggiungibili.

____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________

3. Dopo aver definito la “resilienza” di un acciaio, spiegate il principio fisico su cui si basa la

misura della prova. ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________

____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________

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ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “G. CARDANO”

VIA VERDI, 19 - 27100 PAVIA

1.

SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA del 6/03/2017

SISTEMI E AUTOMAZIONE

Cognome ______________________ Nome _____________________ Classe V BM

1) Describe how the analog input cards are made.

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

2) Definire i parametri caratteristici che permettono di valutare le prestazioni di un sistema di

controllo automatico.

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

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3) Determinare la funzione caratteristica complessiva del sistema descritto dallo schema in figura:

I U

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CANDIDATO___________________________________________________

PROVA DI MECCANICA MACCHINE ED ENERGIA – CLASSE 5 B

Quesito 1: Per una ruota dentata a denti diritti di modulo (m) 6 e numero di denti (z) 68 il Candidato calcoli le seguenti grandezze caratteristiche fondamentali del proporzionamento modulare: 1. Diametro primitivo (d), 2. Addendum (ha), 3. Dedendum (hf), 4. Altezza dente (h),

5. Larghezza (b), (considerando = 12) ed ipotizzi, fornendo esaustive argomentazioni tecniche, se tale organo meccanico è stato dimensionato a fatica o ad usura sapendo che è parte del riduttore di un locomotore (E645 FS) che viaggia per circa otto ore giornaliere dal 1958 ad oggi. Quesito 2: Il Candidato illustri i criteri di scelta tra una trasmissione a cinghie piatte ed una a ruote dentate. Quesito 3: Assegnato un rapporto di trasmissione i = 9 tra motore ed utilizzatore il Candidato schematizzi come progetterebbe il riduttore ad ingranaggi ed attribuisca il numero dei denti corretto alle varie ruote dentate al fine di garantirne un funzionamento duraturo e silenzioso.

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ALLEGATO 3

TERZA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA

27 Aprile 2017

Materie coinvolte:

Meccanica

Inglese

Sistemi

Matematica

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CANDIDATO___________________________________________________

PROVA DI MECCANICA MACCHINE ED ENERGIA – CLASSE 5 B

Quesito 1: Il Candidato aiutandosi con opportuni schemi e disegni definisca che cosa si intende con diametro primitivo di una ruota dentata, e, in un ingranaggio moderno ad altissimo rendimento e proporzionamento modulare, come si definiscono tra di loro i profili dei denti e che tipo di moto relativo si verifica tra loro durante il funzionamento per garantire un perfetto ingranamento silenzioso e duraturo. Quesito 2: Di un gruppo elettrogeno a servizio di un ospedale, dotato di un motore Diesel sono noti il numero dei cilindri z=6, la potenza nominale P=500 KW, l’alesaggio A= 137 mm, il raggio di manovella r= 84,5 mm. Il numero di poli dell’alternatore è 4. Il Candidato calcoli a) la cilindrata totale del motore b) la coppia sviluppata dal motore. Quesito 3: Il Candidato illustri i concetti di base del dimensionamento di una biella veloce per motore.

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ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “G. CARDANO”

VIA VERDI, 19 - 27100 PAVIA

SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA del 27/04/2017

SISTEMI E AUTOMAZIONE

Cognome ______________________ Nome _____________________ Classe V BM

1) What is the difference between a transducer and a sensor? Give an example.

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

2) Spiegare il fenomeno dell’isteresi della caratteristica di trasferimento di un trasduttore

indicandone i motivi.

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

3) Rappresentare lo schema di un Resolver e spiegarne il funzionamento.

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

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Classe quinta BM – A.S. 2016/2017

Simulazione della terza prova dell’Esame di Stato 2017

Materia: MATEMATICA

ALUNNO ……………………………………

1. Dare la definizione di insieme di livello di una funzione di due variabili. Dopo aver trovato e

disegnato il C.E. della funzione xxyyxf 2lnln, 2 , trovare e tracciare il suo

insieme di livello 0.

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………

2. Dimostrare, dopo aver scritto l’enunciato corretto, che la continuità è condizione necessaria

per la differenziabilità.

.………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

3. Dare la definizione di piano tangente al grafico di una funzione due variabili e trovare il

piano tangente al grafico della funzione xyxyyxf 2, 2 nel suo punto 1,0,1,0 f .

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

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…………………………………………………………………………………………………………

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ALLEGATO 4

GRIGLIE DI VALUTAZIONE

Materie:

Prima prova

Seconda prova

Terza prova

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GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA

“Italiano”

Candidato: ____________________________________________ Classe ___ Sezione: _______

PROVA DI TIPOLOGIA A – Analisi del testo

INDICATORI DESCRITTORI VOTO/15 VOTO/10

Padronanza e

uso della lingua

Correttezza ortografica

a) buona 2 1,5

b) sufficiente (errori di ortografia non gravi) 1,5 1

c) insufficiente (errori ripetuti di ortografia) 1 0,5

Correttezza sintattica

a) buona 2 1,5

b) sufficiente (errori di sintassi non gravi) 1,5 1

c) insufficiente (errori di sintassi ripetuti) 1 0,5

Correttezza lessicale

a) buona proprietà di linguaggio e lessico ampio 3 1,5

b) sufficiente proprietà di linguaggio e corretto uso del lessico 2 1

c) improprietà di linguaggio e lessico ristretto 1 0,5

Conoscenza

dell’argomento e

del contesto di

riferimento

Conoscenza delle caratteristiche formali del testo

a) completa conoscenza delle strutture retoriche del testo e

consapevolezza della loro funzione comunicativa 2,5

2

b) padroneggia con sicurezza le conoscenze degli elementi

formali 2

1,5

c) descrive sufficientemente gli espedienti retorico-formali del

testo 1,5

1

d) dimostra una conoscenza lacunosa degli espedienti retorico-

formali 1

0,5

Capacità logico-

critiche

espressive

Comprensione del testo

a) comprende il messaggio nella sua complessità e nelle varie

sfumature espressive 2,5

1,5

b) sufficiente comprensione del brano 2-1,5 1

c) comprende superficialmente il significato del testo 1 0,5

Capacità di riflessione e contestualizzazione

a) dimostra capacità di riflessione critica e contestualizza il

brano con ricchezza di riferimenti culturali e approfondimenti

personali 3

2

b) offre diversi spunti critici e contestualizza in modo efficace 2,5-2

1,5

c) sufficienti spunti di riflessione e contestualizzazione 1,5

1

d) scarsi spunti critici 1 0,5

Punteggio proposto: ________________

Punteggio attribuito: _______________

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GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA

“Italiano”

Candidato: _____________________________________________ Classe V Sezione: _______

PROVA DI TIPOLOGIA B – Articolo di giornale

INDICATORI DESCRITTORI VOTO/15

Padronanza e uso

della lingua

Correttezza ortografica

a) buona 2

b) sufficiente (errori di ortografia non gravi) 1,5

c) insufficiente (errori ripetuti di ortografia) 1

Correttezza sintattica

a) buona 2

b) sufficiente (errori di sintassi non gravi) 1,5

c) insufficiente (errori di sintassi ripetuti) 1

Correttezza lessicale

a) buona proprietà di linguaggio e lessico ampio 3

b) sufficiente proprietà di linguaggio e corretto uso del lessico 2

c) improprietà di linguaggio e lessico ristretto 1

Conoscenza

dell’argomento e

del contesto di

riferimento

Coerente con il linguaggio e le modalità della comunicazione giornalistica

a) sviluppa l’argomento gestendo in modo consapevole le convenzioni e gli

usi giornalistici (uso dei dati, titolo, sottotitolo, riferimento al pubblico, etc.) 2,5

b) padroneggia con sicurezza gli usi giornalistici 2

c) si attiene correttamente agli usi giornalistici 1,5

d) non si attiene alle modalità di scrittura dell’articolo giornalistico 1

Capacità logico-

critiche espressive

Presentazione e analisi dei dati

a) presenta i dati in modo coerente e fornisce un’analisi sensata 2,5

b) dispone i dati in modo sufficientemente organico 2-1,5

c) enumera i dati senza ordinarli e senza fornire l’analisi 1

Capacità di riflessione e sintesi

a) dimostra capacità di riflessione critica e di sintesi personale nella

trattazione dei dati 3

b) offre diversi spunti critici e sintetizza in modo efficace 2,5-2

c) sufficienti spunti di riflessione e approfondimento critico 1,5

d) scarsi spunti critici 1

Punteggio proposto: ________________

Punteggio attribuito: _______________

Documento consiglio di classe V BM a.s. 2016/17

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GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA

“Italiano”

Candidato: _____________________________________________ Classe V Sezione: _______

PROVA DI TIPOLOGIA B – Saggio breve

INDICATORI DESCRITTORI VOTO/15

Padronanza e uso

della lingua

Correttezza ortografica

a) buona 2

b) sufficiente (errori di ortografia non gravi) 1,5

c) insufficiente (errori ripetuti di ortografia) 1

Correttezza sintattica

a) buona 2

b) sufficiente (errori di sintassi non gravi) 1,5

c) insufficiente (errori di sintassi ripetuti) 1

Correttezza lessicale

a) buona proprietà di linguaggio e lessico ampio 3

b) sufficiente proprietà di linguaggio e corretto uso del lessico 2

c) improprietà di linguaggio e lessico ristretto 1

Conoscenza

dell’argomento e

del contesto di

riferimento

Struttura e coerenza dell’argomentazione

a) imposta l’argomentazione gestendo con sicurezza gli elementi per la

redazione di un saggio breve 2,5

b) si serve consapevolmente degli elementi per la redazione di un saggio

breve 2

c) padroneggia sufficientemente gli elementi per la redazione di un saggio

breve 1,5

d) non si attiene alle modalità di scrittura del saggio breve 1

Capacità logico-

critiche espressive

Presentazione e analisi dei dati

a) presenta i dati in modo coerente e fornisce un’analisi sensata 2,5

b) dispone i dati in modo sufficientemente organico 2-1,5

c) enumera i dati senza ordinarli e senza fornire l’analisi 1

Capacità di riflessione e sintesi

a) dimostra capacità di riflessione critica e di sintesi personale nella

trattazione dei dati 3

b) offre diversi spunti critici e sintetizza in modo efficace 2,5-2

c) sufficienti spunti di riflessione e approfondimento critico 1,5

d) scarsi spunti critici 1

Punteggio proposto: ________________

Punteggio attribuito: _______________

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GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA

“Italiano”

Candidato: _____________________________________________ Classe V Sezione: _______

PROVA DI TIPOLOGIA C – Tema storico

INDICATORI DESCRITTORI VOTO/15

Padronanza e uso

della lingua

Correttezza ortografica

a) buona 2

b) sufficiente (errori di ortografia non gravi) 1,5

c) insufficiente (errori ripetuti di ortografia) 1

Correttezza sintattica

a) buona 2

b) sufficiente (errori di sintassi non gravi) 1,5

c) insufficiente (errori di sintassi ripetuti) 1

Correttezza lessicale

a) buona proprietà di linguaggio e lessico ampio 3

b) sufficiente proprietà di linguaggio e corretto uso del lessico 2

c) improprietà di linguaggio e lessico ristretto 1

Conoscenza

dell’argomento e

del contesto di

riferimento

Conoscenza degli eventi storici

a) piena (sviluppa esaurientemente tutti i punti con ricchezza di notizie) 2,5

b) sufficiente (sviluppa tutti i punti, sufficienti conoscenze) 2

c) appena sufficiente/mediocre (troppo breve, sommarie conoscenze) 1,5

d) alcune parti del tema sono fuori traccia/non sono state sviluppate 1

Capacità logico-

critiche espressive

Organizzazione della struttura del tema

a) il tema è organicamente strutturato 2,5

b) il tema è sufficientemente organizzato 2-1,5

c) il tema è solo parzialmente organizzato 1

Capacità di riflessione, analisi e sintesi

a) presenta i dati storici fornendo fondate sintesi e giudizi personali 3

b) sa analizzare la situazione storica e fornisce sintesi pertinenti 2,5-2

c) sufficiente (ripropone correttamente la spiegazione dell’insegnante o

l’interpretazione del libro di testo) 1,5

d) non dimostra sufficienti capacità di analisi e sintesi 1

Punteggio proposto: ________________

Punteggio attribuito: _______________

Documento consiglio di classe V BM a.s. 2016/17

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GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA

“Italiano”

Candidato: _____________________________________________ Classe V Sezione: _______

PROVA DI TIPOLOGIA D – Tema di attualità

INDICATORI DESCRITTORI VOTO/15

Padronanza e uso

della lingua

Correttezza ortografica

a) buona 2

b) sufficiente (errori di ortografia non gravi) 1,5

c) insufficiente (errori ripetuti di ortografia) 1

Correttezza sintattica

a) buona 2

b) sufficiente (errori di sintassi non gravi) 1,5

c) insufficiente (errori di sintassi ripetuti) 1

Correttezza lessicale

a) buona proprietà di linguaggio e lessico ampio 3

b) sufficiente proprietà di linguaggio e corretto uso del lessico 2

c) improprietà di linguaggio e lessico ristretto 1

Conoscenza

dell’argomento e

del contesto di

riferimento

Sviluppo delle richieste della traccia

a) pieno (sviluppa esaurientemente tutti i punti) 2,5

b) sufficiente (sviluppa tutti i punti) 2

c) appena sufficiente/mediocre (troppo breve) 1,5

d) alcune parti del tema sono fuori traccia/non sono state sviluppate 1

Capacità logico-

critiche espressive

Organizzazione della struttura del tema

a) il tema è organicamente strutturato 2,5

b) il tema è sufficientemente strutturato 2-1,5

c) il tema è disorganico (argomenti casualmente disposti) 1

Capacità di approfondimento e di riflessione

a) presenta diversi spunti di approfondimento critico personale e riflessioni

fondate 3

b) dimostra una buona capacità di riflessione/critica 2,5-2

c) sufficiente capacità di riflessione/critica 1,5

d) non dimostra sufficienti capacità di riflessione/critica 1

Punteggio proposto: ________________

Punteggio attribuito: _______________

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ESAME DI STATO 2017

SECONDA PROVA SCRITTA – GRIGLIA DI VALUTAZIONE

CLASSE ____________________________

ALUNNO ____________________________

QUESITO INDICATORI INTERVALLO

PUNTI

PUNTEGGIO

ASSEGNATO

I – II PARTE

RISOLUZIONE DEI QUESITI

COMPLETEZZA DELLA TRATTAZIONE

USO DELLE FORMULE E DEGLI STRUMENTI

MATEMATICI E GRAFICI

USO DELLE UNITA’ DI MISURA, TOLLERANZE E

RUGOSITA’

ORGANICITA’ DEL LAVORO

COLLEGAMENTI

1 – 4

0 – 3

0 – 2

0 – 2

0 – 2

0 – 2

TOTALE

Voto __________/15

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ESAME DI STATO 2017

TERZA PROVA SCRITTA – GRIGLIA DI VALUTAZIONE

CANDIDATO: ________________________________________________ CLASSE 5^BM

DESCRITTORI LIVELLI PUNTEGGI

A Conoscenza specifica degli argomenti

max 7 punti

Nulla 1

Insufficiente 2

Mediocre 3-4

Sufficiente 5

Buona 6

Ottima 7

B Padronanza della lingua e proprietà di linguaggio disciplinare

max 5 punti

Insufficiente 1

Mediocre 2

Sufficiente 3

Buona 4

Ottima 5

C Capacità di argomentazione, collegamenti pluridisciplinari,

sintesi

max 3 punti

Limitata 1

Sufficiente 2

Ottima 3

Pavia, ____________________ PUNTEGGIO TOTALE: _______ / 15