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ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE "AI!ESSANDRO ROSSI " - VICENZA - tl ----- l- SIMULAZIONF, PROVA SCRITTA DI ITALIANO - 23.04.2018 TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Quando vide che tutti si erano bene accomodati e aspettavano attenti, il Vecchio Maggiore si riscbiarò la gola e cominciò: "Compagni, già sapete dello strano sogno che ho fatto la notte scorsa, ma di ciò parlerò più tardi. Ho avuto una vita lunga, ho avuto molto tempo per pensare mentre me ne stavo solo, sdraiato nel mio stallo,e crcdo di poter dire d'aver compreso, meglio di ogni aninìale vivente, la natura della vita su questa terra. Di questo desidero parlarvi. Ora, compagni, di qual natura è la nostra vita? Guardiamola: la nostra vita è misera, faticosa e breve. Si nasce e ci vien dato quel cibo appena sufficiente per tenerci in piedi, e quelli di noi che ne sono capaci sono forzati a lavorare fino all'estremo delle loro forze; e, nello stesso istante in cui ciò che si può trarre da noi ha un termine, siamo scannati con orrenda crudeltà. Non vi è aìùìale in Inghilterra che sia libero. La vita di un animale è iiseria e schiavitù: questa è la cruda verità. Fa forse ciò parte dell'ordine della natura? Forse questa nostra terra è tanto povera da non poter dare una vita passabile a chi l'abita? No compagni, mille volte no! Il suolo dell'Inghilteî'ra è feîtile, il suo clima è buono, e può dare cibo in abbondaìua a un numero di animali enomemente superiore a quello che ora l'abita. (...) Perché allora dobbiamo contuìuare in questa misera condizione? Perché quasi tutto il prodotto del nostro lavoro ci viene sottratto dall'uomo. Questa, compagni, è la risposta a tutti i nostri problemi. L'uomo è il solo vero iìemico che abbiaino. (...) Dunque, compagni, non è chiaro coîne il cristallo che tutti i mali della nostra vita nascono dalla tirannia dell'uomo? Elinniniamo l'uomo e il prodotto del nostro lavoro sarà nostro. Priîna di sera potremmo divenire ricchi e liberi. Che fare dunque? Lavorge giorno e notte per la distuzione della razza umanal Questo è il mio messaggio a voi, compagni: Rivoluzione! [...] Il Vecchio Maggiore si rischiarò la gola e coinciò a cantare, e cantò abbastanza bene, e l'aria era eccitante, qualcosa tra Cleìnentine e La Cucaracha. Le pgole dicevano: Animali d'Inghilterra/ d'ogni clima e d'ogni terra, ascoltate il lieto coro: tomerà 'età dell'oro!// Tosto o tardi toî'nerà:/ l'uom tiranno a terra andrà; per le bestie sol cortese/ sarà l'ahna terra inglese// Non più anelli alle narici,/ non più gioghi alle cenici/ e per sempre in perdizione/ andran frusta, morso e sprone// Sarem ricchi, sazi appieno:/ orzo, grano, avena, fieno,/ barbabietole e foraggio/ saran solo nostro retaggio// Più splendenti i campi e i divi/ e più puri i fonti e i rìvU e più dolce l'aer sarà/ quando avrem la libertà// Per quel dì noi lotteremo/ per quel dì lieti morremo/ vacche, paperi, galline/ mille bestie un solo fine I comandamenti furono scritti su un muro incatraìnato, a grandi lettere bianche che si potevano leggere alla distanza di trenta metri. Eccone il testo: 1) Tutto ciò che va su due gambe è nemico 2) Tutto ciò che va su quattro gambe o ha ali 5) Nessun animale berrà alcolici 6) Nessun animale ucciderà un altro animale 7) Tutti gli animali sono uguali. è EuniCO 3) Nessun animale vestirà abiti 4) Nessun animale donnirà in un letto "Non pensate compagni che la direzione sia un piacere! Al contrario, essa è una grande e pesante responsabilità. Nessuno più del compagno Napoleon crede che tutti gli anùnali siano uguali. Troppe felice sarebbe egli di lasciarvi prendere da voi stessi le decisioni. Ma potrebbe accadere che prendeste delle decisioni errate, e che avverrebbe allora? Supponete che voi aveste deciso di seguire Palla di Neve col suo înulino campato nella luna, Palla di Neve clìe, come ora sappiamo, altro non era che un criminale!" "Ha combattuto valorosarnente alla Battaglia del Chiuso delle Vacche!" osservò qualcuno. "Il valore non basta" disse Clarinetto. "La lealtà e l'obbedienza sono assai più impoîtanti". [...] Per una volta Benjain consentì a rompere la sua regola e lesse ciò che era scritto sul muro. Non vi era scritto più nulla, fuorché un unico comandamento: TUTTI GLI ANIMALI SON UGUALI MAALC{JNI I SONO PIÙ UGUALI DEGLI ALTRI Dodici voci si alzarono fiîriose, e tutte erano siî'nili. Non c'era da chiedersi ora che cosa fosse successo al viso dei maiali. Le creature di fuori guardavano dal înaiale all'uomo, dall'uomo al maiale, ma già era loro impossibile distinguere tra i due. (George Orwell, La Fattorìa degli animali, Mondadori, Milano 1984 [ed. or. 1945], passim) GEORGE ORWELL, pseudonimo dì Eric Arthur Blair, nato nel Bengala nel 1903 da genitori scozzesi, e morto a Londra nel 1950, è stato un attivista polìtico, saggista e scrittore. Ha parkecipato alla guerra civile spagnola, cuì ha dedìcato Omaggio alla catalogna. I suoi romanzi di maggior successo, dedicati alla denuncìa del totalitarìsmo sovietico, sono La fattoria deli animali (1945) e 1984 (1948). 1. Comprensione del testo Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo delle sei sequenze in non più di dieci righe. 2. Analisi del testo 2.1. A quale teoria politica è ispirato il discorso iniziale del Vecchio Maggiore? Fai degli esempi 2.2. Individuanei brani proposti ipersonaggi e le situazioni in cui il collegamento con la storia sovietica è esplicito 2.3. Oltre che alla Bibbia, a quali tipo di docìu'nento rimandaîìo I "sette comandamenti"? 2.4. Individua i punti in cui vengono utilizzati registri linguistici differenti (solenne, satirico, tragico) 2.5. In un particolare passaggio la contraddizione tra proclamazioni e realtà dei fatti è evidente nella stessa coíuzione della frase. Individualo e spiega perché. 2.6. Che significato ha la metamoffosi finale dei maiali? 3.Jnterpretazione complessiva e approfondiinenti Sviluppa un commento complessivo del brano, utilizzando le tue conoscenze personali e facendo riferimento ad altre opere dello stesso autore, oppure ad opere letterarie, cineînatografiche o artistiche che affrontino lo stesso argomento o ambientate nello stesso periodo storico.

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ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE

"AI!ESSANDRO ROSSI "

- VICENZA -

tl ----- l-

SIMULAZIONF, PROVA SCRITTA DI ITALIANO - 23.04.2018

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

Quando vide che tutti si erano bene accomodati e aspettavano attenti, il Vecchio Maggiore si riscbiarò la gola e cominciò:

"Compagni, già sapete dello strano sogno che ho fatto la notte scorsa, ma di ciò parlerò più tardi. Ho avuto una vita lunga, ho avuto

molto tempo per pensare mentre me ne stavo solo, sdraiato nel mio stallo,e crcdo di poter dire d'aver compreso, meglio di ogni

aninìale vivente, la natura della vita su questa terra. Di questo desidero parlarvi. Ora, compagni, di qual natura è la nostra vita?

Guardiamola: la nostra vita è misera, faticosa e breve. Si nasce e ci vien dato quel cibo appena sufficiente per tenerci in piedi, e quelli

di noi che ne sono capaci sono forzati a lavorare fino all'estremo delle loro forze; e, nello stesso istante in cui ciò che si può trarre da

noi ha un termine, siamo scannati con orrenda crudeltà. Non vi è aìùìale in Inghilterra che sia libero. La vita di un animale è iiseria

e schiavitù: questa è la cruda verità. Fa forse ciò parte dell'ordine della natura? Forse questa nostra terra è tanto povera da non poter

dare una vita passabile a chi l'abita? No compagni, mille volte no! Il suolo dell'Inghilteî'ra è feîtile, il suo clima è buono, e può dare

cibo in abbondaìua a un numero di animali enomemente superiore a quello che ora l'abita. (...) Perché allora dobbiamo contuìuare

in questa misera condizione? Perché quasi tutto il prodotto del nostro lavoro ci viene sottratto dall'uomo. Questa, compagni, è la

risposta a tutti i nostri problemi. L'uomo è il solo vero iìemico che abbiaino. (...) Dunque, compagni, non è chiaro coîne il cristallo

che tutti i mali della nostra vita nascono dalla tirannia dell'uomo? Elinniniamo l'uomo e il prodotto del nostro lavoro sarà nostro.

Priîna di sera potremmo divenire ricchi e liberi. Che fare dunque? Lavorge giorno e notte per la distuzione della razza umanal

Questo è il mio messaggio a voi, compagni: Rivoluzione! [...]

Il Vecchio Maggiore si rischiarò la gola e coinciò a cantare, e cantò abbastanza bene, e l'aria era eccitante, qualcosa tra Cleìnentine

e La Cucaracha. Le pgole dicevano:

Animali d'Inghilterra/ d'ogni clima e d'ogni terra, ascoltate il lieto coro: tomerà 'età dell'oro!// Tosto o tardi toî'nerà:/ l'uom tiranno a

terra andrà; per le bestie sol cortese/ sarà l'ahna terra inglese// Non più anelli alle narici,/ non più gioghi alle cenici/ e per sempre in

perdizione/ andran frusta, morso e sprone// Sarem ricchi, sazi appieno:/ orzo, grano, avena, fieno,/ barbabietole e foraggio/ saran solo

nostro retaggio// Più splendenti i campi e i divi/ e più puri i fonti e i rìvU e più dolce l'aer sarà/ quando avrem la libertà// Per quel dì

noi lotteremo/ per quel dì lieti morremo/ vacche, paperi, galline/ mille bestie un solo fine

I comandamenti furono scritti su un muro incatraìnato, a grandi lettere bianche che si potevano leggere alla distanza di trenta metri.

Eccone il testo:

1) Tutto ciò che va su due gambe è nemico

2) Tutto ciò che va su quattro gambe o ha ali

5) Nessun animale berrà alcolici

6) Nessun animale ucciderà un altro animale

7) Tutti gli animali sono uguali.è EuniCO

3) Nessun animale vestirà abiti

4) Nessun animale donnirà in un letto

"Non pensate compagni che la direzione sia un piacere! Al contrario, essa è una grande e pesante responsabilità. Nessuno più del

compagno Napoleon crede che tutti gli anùnali siano uguali. Troppe felice sarebbe egli di lasciarvi prendere da voi stessi le decisioni.

Ma potrebbe accadere che prendeste delle decisioni errate, e che avverrebbe allora? Supponete che voi aveste deciso di seguire Palla

di Neve col suo înulino campato nella luna, Palla di Neve clìe, come ora sappiamo, altro non era che un criminale!"

"Ha combattuto valorosarnente alla Battaglia del Chiuso delle Vacche!" osservò qualcuno.

"Il valore non basta" disse Clarinetto. "La lealtà e l'obbedienza sono assai più impoîtanti". [...]

Per una volta Benjain consentì a rompere la sua regola e lesse ciò che era scritto sul muro. Non vi era scritto più nulla, fuorché un

unico comandamento:

TUTTI GLI ANIMALI SON UGUALI

MAALC{JNI I SONO PIÙ UGUALI DEGLI ALTRI

Dodici voci si alzarono fiîriose, e tutte erano siî'nili. Non c'era da chiedersi ora che cosa fosse successo al viso dei maiali. Le creature

di fuori guardavano dal înaiale all'uomo, dall'uomo al maiale, ma già era loro impossibile distinguere tra i due.

(George Orwell, La Fattorìa degli animali, Mondadori, Milano 1984 [ed. or. 1945], passim)

GEORGE ORWELL, pseudonimo dì Eric Arthur Blair, nato nel Bengala nel 1903 da genitori scozzesi, e morto a Londra

nel 1950, è stato un attivista polìtico, saggista e scrittore. Ha parkecipato alla guerra civile spagnola, cuì ha dedìcato

Omaggio alla catalogna. I suoi romanzi di maggior successo, dedicati alla denuncìa del totalitarìsmo sovietico, sono La

fattoria deli animali (1945) e 1984 (1948).

1. Comprensione del testo

Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo delle sei sequenze in non più di dieci righe.

2. Analisi del testo

2.1. A quale teoria politica è ispirato il discorso iniziale del Vecchio Maggiore? Fai degli esempi

2.2. Individuanei brani proposti ipersonaggi e le situazioni in cui il collegamento con la storia sovietica è esplicito

2.3. Oltre che alla Bibbia, a quali tipo di docìu'nento rimandaîìo I "sette comandamenti"?

2.4. Individua i punti in cui vengono utilizzati registri linguistici differenti (solenne, satirico, tragico)

2.5. In un particolare passaggio la contraddizione tra proclamazioni e realtà dei fatti è evidente nella stessa coíuzione della frase.

Individualo e spiega perché.

2.6. Che significato ha la metamoffosi finale dei maiali?

3.Jnterpretazione complessiva e approfondiinenti

Sviluppa un commento complessivo del brano, utilizzando le tue conoscenze personali e facendo riferimento ad altre opere dello

stesso autore, oppure ad opere letterarie, cineînatografiche o artistiche che affrontino lo stesso argomento o ambientate nello stesso

periodo storico.

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE ST AT ALE

"ALESSAN[IRO ROSSI "

- VICENZA -ONV-GL

180 9ȓ

TIPOLOGIA B- REDAZIONE DI UN SAGGIO BREVE O DI UN ARTICOLO DI GIORNALE

Sviluppa l'argonìento scelto o in forma di «saggio breve» o di «aîticolo di giornale», utilizzaîìdo, in tutko o in parte, e nei modi cheritieni oppoîtuni, i docuînentì e i dati foî'niti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni

riferimenti al le tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se

scegli la forma dell'«articolo di gioînale», indica il titolo dell'aiticolo e il tipo di gioînale sul quale pensi clìe l'articolo debba essere

pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1. AMBITO ARTISTICO-LETTERARIO

Argomento: AWe e letteratura nella rivoluzione: tra sperimentazione e conformismo, tra speranza e disÌllusìoneDocumenti

La Rivoluzione d'ottobre segnò una profonda svolta per l'arte russa. Secondo il nuovo ordine, l'arte doveva essere del e per il

proletariato, l'immagine doveva basarsi su una vena eroica ed emozionale, non fuorviata da pregiudizi borghesi, e non configurare

altre realtà o invenzioni al di fuori del materialismo dialettico. Il seînplice linguaggio pittorico accessibile alle masse assicurò un

ampio successo agli artisti che vi aderirono, i quali elaborarono nuove rappresentazioni tematiche del proprio tempo. I soggetti

divennero la narrazione epica della realtà: i contadini, gli studenti, le donne, gli eroi del lavoro, i soldati dell'annata rossa.

Il dileùna tra l'ane intesa come esperienza rivoluzionaria e l'arte al servizio propagaîìdistico della rivoluzione politica si manifestò

prepotentemente nei primi anni venti. Zdanov coniò il tee di "Realismo socialista" come "metodo di creazione aîtistica basato

sulla rappresentazione corretta e concreta, da un punto di vista storico, della realtà nel suo sviluppo rivoluzionario". Ma questo

termne assunse tutt'altro significato dopo la morte di Lenin allorché il regime, ffiponendo agli artisti la retorica dell'assolutismo

realista, finì per chiudere all'avanguardia ogni via di sbocco.

(L'arte nella Russia rivoluzionaria, )

Battete in piazza il calpestio delle rivoltei / In alto, catena di teste superbe! / Con la piena d'un nuovo diluvio / laveremo le città dei

înondi. / Il toro dei giorni è pezzato. / Il carro degli anni è lento. /Il nostro dio è la corsa. / Il cuore è il nostro tamburo.

(Vladiir Majakovskij, La nostra marcia, 1917)

Natalia chinò la testa, le sue trecce pesanti ricaddero, e si mise a leggere i giornali. I giornali provinciali su carta marrone e i giomali

di Mosca su carta blu di segahìra eraiìo colmi d'amarezza e di smarrimento. Non v'era paîìe. Non v'era ferro. V'erano la fame, la

moite, l'orrore e il terrore; correva l'anno 1919.

(Boris Pilniak, L'anno nudo, 1922)

Dappertutto contuìue rivolte contadine. "Contro clí?", domanderete voi. Come fate a pensarlo? Contro i biaììchi e contro i rossi, a

seconda del potere che è stato instaurato. Voi direte: oh, naturale, il contadino è nemico di ogni ordine, non sa nemmeno lui cosa

vuole, solo che non è quello che vogliamo noi. Quando la rivoluzione lo ha svegliato, 'ha creduto che si realizzasse il suo sogno

secolare di una vita autonoma, di un'esistenza anarchica nel suo podere lavorato con le sue braccia, senza dipendere da estranei esenza obblighi verso chicchessia. E invece, dalla morsa della vecchia statalità, è caduto sotto il potere incomparabilmente più aspro

del superstato rivoluzionario. Ed ecco che la campagna si agita, non trgva pace da nessuna parte.

(Boris Pasternak, Il dottor Zivago, 1957)

Vivianno senza più fiutare sotto di noi il paese, / a dieci passi le nostre voci son già bell'e sperse, / e dovunque ci sia spazio per una

conversazioncina / eccoli ad evocarti il montanaro del Cremlino. / Le sue tozze dita come vemìi sono grasse/ e sono esatte le sue

parole come i pesi d'un ginnasta. /Se la ridono i suoi occìffacci da blatta/e i suoi gambali scoccano neri lanìpi. / Ha intomo una

marmaglia di gerarchi dal collo sottile: /i senigi di mezzi uomini lo mandano in visibilio.

(Osip Mandelàtam, Novembre, 1933)

Dov'è mai la speranza della Russia, se perfino i suoi grandi profeti non distinguono la libeîtà dalla schiavitù? Dov'è mai la speranza,

se il genio della Russia vede la dolce e luminosa bellezza della sua aììima nella reînissiva schiavitù? Dov'è mai la speranza della

Russia, se il più grande dei suoi riformatori, Lenin, non ha distrutto, ma rafforzato l'unione tra lo sviluppo î'usso e la non-libertà, il

servaggio? Dov'è il tempo dell'aninìa russa libera e umaììa? Quando mai verrà quel giorno? Clffssà, forse non verrà mai, mai

spunterà.

(Vasilij Grossman, Tutto scorre..., 1970)

Isaak Brodsky, Lenin e la ma4stazione, 1919 El -LitsÎ.;-ky, Spezza n bianco con il cuneo ro'sso, 1920

(Is

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE

"ALESSANDFIO ROSSI "

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2. AMBITO SOCIO-ECONOMICO

Argomento: Facebooîc fra democrazia universale e società del controlloDocumenti

Noaî'n Chomsky sostiene che i sistemi democratici devono, non essendo intenzionati a maîìtenere l'obbedienza COlì la forza,

non solo controllare ciò che il popolo fa, ma anche quello che pensa. Per questo, il filosofo e linguista statunitense haelaborato la lista delle dieci regole per il controllo sociale. La prima, e la più importante di esse, riguarda la.strategia della

distrazione: sviare rattenzìone del pubblico dai veri probìeìnisociaìi, tenerla imprìgionata da temi senza vera importanza.

Tenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza dargli il tempo di pensare, seìnpre di ritorno verso la fattoriacome gìi altri aniìnali". Tra le altre, si trovano la strategia del differire, ovvero il riuscire a far passare delle decisioni

iînpopolari come dolorose ma necessarie, o ancora, la capacità di creare problemi per poi offrire

soluzioni. .

(Lorenzo Pennacchi, www.lintellettualedissidente.it, 29 aprile 2014)

Le autorità inglesi e ainericaiìe vogliono ora perquisire la sede della Cambridge Analytica, la società di consulenza a cui Facebook

awebbe dato dietro compenso i dati social di 50 milioni di persone. Attraverso quei dati Analyitca, fondata nel 2013 da Robert

Mercer, un miliardario ii'nprenditore stahnfftense con idee molto conservatrici, finaimiatore del sito d'infoîmazione di estrema des'h'a

Breitbart News, awebbe utilizzato quei dati - quanti "Mi piace" mettiamo e su quali post, dove lasciamo il maggior numero di

coinmenti, il luogo da cui condividiaîno i contenuti - per campagne mediatiche e comunicative ad hoc. Un marléeting sociale e

politico che ha aiutato Donald Trump durante le elezioni del 2016 e favorito la caînpagna pro-Brexit a Londra.

(www.radiondad'urto.it, marzo 2018)

La previsione era lì, in bella vista, a pagina 13 del documento annuale presentato poche seúnane fa alla Sec, la Consob statunitense.

«Non possiamo garantire, nonostante i nostri sforzi, la sicurezza assoluta e l'uso corretto dei dati dei nostri utenti»; se qualcosa

andasse storto, «il nostro business, la nostra reputazione e i nosti risultati fìnanziari ne sarebbero gravemente danneggiati». Finnato:

Mark Zuckerberg. Il caso Cambridge Analytica, rivelato da Observer e New York Times, ha mostrato al mondo i danni cbe a

Facebook può provocare una scarsa trasparenza su eventuali usi scorretti dei dati raccolti attraverso il social network. Ma quali

conseguenze hanno, sui' cittadini, i meccanismi portati sotto i riflettori da questa vicenda? Per capirlo non serve andare lontano. Un

numero enorme di azioni che compiamo quotidianamente, infatti, genera dati. La tessera fedeltà del supermercato, la

geolocalizzazione del cellulare, un servizio di chat: e sono solo alcuni esempi. Quei dati - preferenze di acquisto, posizione, contatti

- possono essere venduti a società in grado di usarli per fini diversi: dalla ricerca alla creazione di campagne pubblicitarie

«chirurgiche». Facebook - che deriva il 98% dei suoi ricavi dagli spot: cioè dalla vendita ad aziende dell'attenzione dei suoi utenti

- ha un'enoîme capacità di raccolta di dati (forniti dagli iscritti) e di segmentazione dell'audience (cioè di creazione di gruppi

omogenei per caratteristiche e preferenze). Tutto questo può avere lati positivi: una pubblicità che intercetti i gusti degli utenti fa

felici aziende e consumatori. Ma c'è anche un lato meno scintillante. Per scoprirlo bisogna partire dalle parole di uno psicologo

e data scientist, Michal Kosinski: «Il nostro cellulare è un enorme questionario psicologico che, consciamente o no,- compiliaîno di

continuo». Nel 2013, Kosinski mostrò la possibilità di predire caratteristiche sensibili di un utente basandosi su un piccolo numero di

like su Facebook. Ne bastano 170, scrisse, per capire ad esempio etnia, tendenze sessuali e preferenze politiche di una persona. I

social si trasformarono, iînînediatamente, in database in grado di fomire profilazioni perfette su elementi di incalcolabile delicatezza.

Lo stesso Nix mostrava, in una presentazione del 2016, come le tecniche di profilazione psicografica avessero resp possibile

trasformare Fb (e le tv via cavo) in campi di propaganda di inedita perfezione.

(Davide Casati, Facebook, dai «like» ai vostri profili: perché il caso riguarda tutti,"Il Corriere della Sera", 22.03 2018)

ITIrISTITUTO TECNICO INDU STRIALE ST AT ALE

"AtESSANDRO ROSSI "

- VICENZA -

3. AMBITO STORICO-POLITICO

Argomento: La rivoluzione sovietica e il XX secolo

DOCUMENTI

Oggi si ricorre al tennine "rivoluzione" così spesso e con riferimeîìto a un così gran nuinero di situazioni cbe al lettore potrebbe

riuscire difficile coglíere subito la poîtata di ciò di cui sí parla iîì questo libro. La rivo]uzione russa è stata, almeno per i suoi effetti,

una delle vicende più sconvolgenti della storia mondiale. In una sola generazione dall'instaurazione del potere sovietico, un terzo

dell'umanità aveva già cominciato a vivere sotto regimi che l'avevano preso a modelIo. La rivoIuzione del 1917 ha defuìito i

contoìni del mondo contemporaîìeo. Del resto non si può parlare di un'unica rivoluzione, cioè di quell'insieme di fatti esplosivi

accaduti nel 1917 di cui parlano i libri di storia, bensì di un insieme complesso di rivoluzioni diverse che scoppiarono a metà della

prùna guem mondiale e innescarono una sorta di reazioni a catena di altre rivoluzioni e di guerre civili, etniche e nazionali. E, prinna

che il fenomeno si esaurisse, era stato infranto e si era ricomposto un impero che copriva un sesto della superficie del globo. Ariscbio

di apparire cinici, iI modo più semplice per 'h'asínettere l'intera portata di quella rivoluzione sta nel segnalarne il costo in vite umane:

decine di migliaia di morti per le bombe e le pallottole dei rivoluzionari e ahneno altrettanti pér la repressione attuata dal reginìe

zaristaprima del 1917; migliaia di caduti negli scontri di piazza di quell'aimo; centínaia di migliaía di víttime del tei'rore rosso e, se si

contano quel]e dei pogrom antiebraici, un numero pari di vittime del terrore bianco negli anni che seguirono; oltre un milione di

donne e uon*i periti nelle battaglie della guerra civile tra combattenti e non combattenti; e in numero superiore alla somma di tutti i

moìi di cui si è deffo furono le vite spente dalla fame, dal freMo, dalle malattie.

(Orlando Figes, La tragedia di un popolo. La rivoluzione russa 1891-1924, Corbaccio, Milano 1997, p. 7)

Quella sovietica è insomma una storia tragica, inscritta tuttavia in una parabola straordinaria che, iniziando con una guerra civile

quasi genocida, tocca il genocidio con le carestie del 1931-33, passa attraverso la guerra - quando l'Urss avrebbe sopportato quasí da

sola i] peso della lotta contro il nazismo - per poi trasforìnarsi in un'aîìsiosa ricerca di tranquillità e terininare con un segretario del

Paìito comunista che aîmuncia in televisione, in una notte di Natale, il pacifico scioglimento di uno stato già cosl potente e violento,

esaltando la conquista della libeîtà politíca e spirituale e lo smantellamento del "sistema totalitario" e presentando la difesa delle

"conquiste democratiche" come proprio "dovere nìorale".

(Andrea Graziosi, L'Urss di Lenin q di Sta[in. Storia de[['Unioìie Sovietica I91 7-1945, II MuIino, Bologna 2007, p. 10)

La dissoluzione dell'Unione sovietica ha messo in luce il carattere regressive e il potenziale dishuttívo del sístema sovietico,

elementi, questi, pemiciosi non solo al difuori dei suoi confini, ma anche e soprattutto per i sovietici stessi. La disintegrazione

dell'impero sovietico e la fine della Guerra Fredda haìuìo avuto e continuano ad avere sul piano inteî'nazionale enoîmi conseguenze,

la cui portata non è ancora píenanìente valutabile. Questa nuova situazione sta avendo profonde ì'ipercussioni anche nello studio del

sisterBa sovietico, proprio perché l'irnpatto della Guerra R'edda ha sempre condizionato qììesto tipo di studi, in cui l'analisi

scientifica si è spesso confusa con la partigianeria poIitica. Nelle scienze sociau si è discusso per decermi sulla natura delle società di

tipo sovietico. Il capitalismo e il socialismo, la democrazia e io totalitarismo, l'arretratezza e lo sviluppo, il modernismo e il

postmodernismo - tutti i concetti fondamentali delle scienze sociali del XX secolo - sono stati applicati alla società sovietica nel

tentativo di spiegarne le caratteristìche e prevederne l'ììlteriore evoluzione. Ora che ha avuto luogo uno degli eve,nti politici più

rimarclìevoli del nostro secolo, 'Testinzione in massa dei regimi leninisti", lo studioso si trova in.una posizione privilegiata, poiché, a

differenza dei suoi predecessori, sa bene come sí è concluso l'esperimento sovietico. Tuttavia, le dispute non si sono m'ìcora placate,

poiché l'analisi della natura della società sovietica è strettamente legata all'interpretazione e al giudizio su tutta la storia del XX

secolo, interpretazione e giudizio che sono estremaînente variabili a seconda delIe opinioni politíche e degli interessí dei díversi

studiosi.

(Viktor Zaslavski, Storia del sistema sovìetico. L'ascesa, la stabilità, il crollo, LaNuova Italia Scientifica, Roma 1995, pp. 14-15)

La rivoluzione fu figlia della guerra: specificatamente lo fiì la Rivoluzione russa del 1917, clìe portò alla creazione dell'Unione

Sovietica, trasformatasi in una superpotenza duraììte la seconda fase dell'epoca di guerra che contrasseg-íìò i] nostro seco]o. Ma, più

in generale, la rivoluzione è stata una costante mondiale nella storia del Novecento. Da sola la guerra non porta necessarianìente le

nazioni belligeranti a un punto di crisi, al crollo e alla rivoluzione. (...). La rivoluzione d'otkobre ebbe ripercussioni assai píù

profonde e universali di que]]a francese. Infatti, se le idee della rivoluzione francese, come ora appare ben chiaro, hanno

sopravanzato il bolscevismo, le conseguenze pratiche del 1917 furono più grandi e durature di quelle del 1789. La Rivoluzione

d'ottobre produsse il più formidabile movimento rivoluzionario orgmúzzato de]la storia moderna. La sua espansione mondiale non ha

paragoni e per trovare nel passato un evento simile sotto questo aspetto bisogna risalire alle conquiste effethìate dall'Islam nel primo

secolo della sua storia. Appena trenta o quaraììt'anni dopo l'arrivo di Lenin alla stazione Finlandia di Pictrogrado, un terzo

dell'umaîìità di trovò a vivere sotto regimi paîtiti direttamente dai "dieci gioî'ni che sconvolsero il mondo" e costruiti secondo il

modello organizzativo del partito comuîísta creato da Lenin. Molti di questi regimi adottarono il modeIIo dell'Urss in una seconda

ondata di rivoluzioni che esplosero al termine della seconda fase della lunga epoca di guerra mondiale che va dal 1914 e il 1945. In

breve la storia del Secolo breve non può essere compresa senza la rivoluzione russa e suoi effetti diretti o indiretti. Non da ultimo la

rivoluzíone russa e i suoi effetti diretti o indiretti. Noîì da ultimo perché l'Unione Sovìetica ha dimostrato di essere la salvatrice del

capitalismo liberale, sia permettendo all'Occidente di vincere la seconda guerra mondiale contro la Germania hitleriaîìa, sia fornendo

al capitalismo l'incentivo per rifoîmarsi. Paradossalmente, l'apparente immunità dell'Urss alla grande crisi economica del 1929 fornì

al capitalismo occidentale l'incentivo per abbandonare la fede assoluta nei princìpi del liberismo ortodosso.

(Eric J. Hobsbawm, Ilsecolo breve. 1914-1991.' l'era dei grandi cataclismi, Rizzoli, MÌlano 1995, passim)

"' 1"8!8

ISTITUTOTECNICO IN[IUSTRIALESTATALE

"ALESSANDFIO ROSSI "

- VICENZA -ISO [mì

4 - AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO

Argomento: La conquisía dello spazio íra sviluppo scientifico e strategia miìitare. Documenti

Per quasi 20 anni le inìprese spaziali furono un nuovo teatro della Guerra Fredda, una gara tecnologica senza rispannio di colpi

cominciata ufficiahnente il 4 ottobre 1957 con il primo satellite artificia]e, lo Sputnik 1. Il suo segnale, dallo spazio, segnò il prinìo

punto a favore dell'Urss. Quel 'bip' emesso dal satellite per 20 giomi consecutivi prese alla sprovvista gli Stati Uniti. Per l'Urss fu un

orgoglio nazionale e per il mondo segnò l'inizio dell'era spaziale. Neppure un mese più tardi, il 3 novembre 1957, l'Urss lanciò lo

Sputnik 2: íu un altro primato perché a bordo c'era un essere vivente, Ia cagnetta Laika. Due anní priina il presidente Dwight

Eisenhower aveva annunciato il progetto Vanguard, che prevedeva il lancio di un satellite fra il 1957 e il 1958: battuti sul tempo, gli

Stati Uniti cercarono di mantenere comunque la promessa lanciando il po razzo Vanguard, il 6 dicembre 1957, ma fu un

fallimento. Era il momento di concentrare gli sforzi per recuperare il teî'reno e così il 29 IugIio 1958 gIí Usa fondarono la loro agenzía

spaziale, la Nasa, diretta da Von Braun. La gara continuò serrata, un primato dopo l'altro, fino al 12 aprile 1961, quando Yuri

Gagarin venne lanciato con la navetta Vostolc I: il prinìo uomo nello spazio era russo. Qualche settimana dopo, il 5 maggio, Alan

Shepard fu il primo americaîìo nello spazio, a bordo di una Mercury 3, in un volo suborbitale. Il primo a raggiungere l'orbita fu

invece John Glenn il 20 febbraio 1962, a bordo di una Mercury 6. Appena 40 giorni più tardi, il 25 maggio 1961, il presidente Usa

John Kennedy annunciò a] Congresso l'inizio del Progì'arruna Apo]lo, destinato a portare l'uomo sulla Luna entro dieci anni. Il 18

marzo dello stesso anno il sovietico Alexej Leonov fece invece la prima passeggiata spaziale. La corsa allo spazio restò col fiato

sospeso il 27 gennaio 1967, quando l'Apollo l esplose sulla rampa di lancio, ma il programîna andò avaîìti. Nel Natale 1968 l'Apollo

8 entrò in orbita lunare e in quello stesso anno i sovietici lanciarono in orbita lunare i prwni animali, due tartaru(zhe, su]]a capsula

Zond 5. Gli Usa raggiunsero alla fine il loro obiettivo il 20 luglio 19691, quando Neil Armstrong poté muovere il prin'io passo sul

suolo lunare. Solo qualche anno dopo ci fiu'ono le prime aperture alla collaborazione: il simbolo della fine della guerra fredda

spaziale fu, nel luglio 1975, l'aggancio fra Apollo I8 e Soyuz 19 nella prima mssione spaziale congíunta Usa-Urss.

(Repubblica.it, 25 agosto 20Ì2)

La corsa allo spazio diventa una competizione tra Stati Uniti e Unione Sovietica, giocata in un contesto poIitico internazíonaIe

caratterizzato della corsa agli amamenti e della guerra fredda. Il programma'di esplorazione spaziale statunitense riparte quiffdi nel

gennaìo de] 1946 con i razzi V-2 sottratti ai tedeschi. Nel luglio dello stesso anno, gli Stati Uniti lanciano un razzo V-2 con a bordo

semi di granturco e moscerini della frutta. Anche l'Unione Sovietica rifonda' sotto la guida di Sergei Korolev la propria tecnologia

missilistica, utilizzando ingegneri tedeschi e i missili V-2. Korolev, imprigionato negli anni 1938 e 1939 da Stalin è poi reintegrato,

concepisce il priìno missile balistico intercontinentale, che nel 1957 porterà in orbita lo Sputnik. I voli spaziali sono stati oggetto di

varie critiche innanzitutto per i loro elevati costi, a fronte dei quali - come sosteneva il premio Nobel per la fisica Richard Feyninan -

non sarebbe stato realizzato alcun importante avanzamento scientifico. In realtà diverse tecnologie, dai laser ai connputer, ne hanno

beneficiato indireffamente. Inoltre, i voIi spaziali con equipaggio umano, oltne a costare di più di quelli che utilizzano robot,

sottopongono gli astronauti a enormi rischi, che taluni considerano ingiustificati considerando la vita umana come valore assoluto.

Ulteriori contrapposizioni sulla portata e il significato dei viag4i spaziali chiamano in causa la possibiliM o meno che l'uomo riesca o

a visitare altri pianeti o a uscire dal sistema solare. Nel senso che vi è chi pensa che non si riuscirà ad andare oltre quaIche visita a

qualche pianeta molto vicino, mentre altri immaginano la colonizzazione dei pianeti se non addirittura in un prossimo futuro la

costruzione diªastronavi autosufficienti e abitate da un consistente gnuppo di uomini in grado di viaggiare nel cosîno. Di fatto,

l'esplorazione dello spazio continua ad affascinare l'uomo e rappresenta aîìcor4 una delle sfide tecnologicbe che meritano di essere

perseguite per la stragrande maggioranza dei cittadini occidentali intervistati.

(www.oìlproject.org/lezione/la-conquìsta-dello-spazio)

TIPOLOGIA C - TEMA DIARGOMENTO STORICO

La rivoluzione russa nel 1917, esito della lunga crisi dell'autocrazia zarista e della grande guerra, ha portato alla nascita di un regime

che si proponeva come reaíizzazíone deIl'ideale socialista, ma che fu poi una delle manifestazíoni del totalitai'ismo degli anni trenta,

sfociando nella nascita dell'Urss. Dopo aver ricostruito le principali tappe della rivoluzione, indica il ruolo che il comunismo

sovietico ha avuto nella storia del XX secolo. '

TIPOLOGIA D - TEMADI ORDINE GENERALE

Chi controlla il passato controlla il futuro. Chi controlla ìl presente controlla il passato".(George Orwell, 1984)

"Sono pochi i librt che, come "1984" di George Orwell, sono stati in grado di predire ciò che sarebbe accaduto in juturo.

Dal 1948, data della pubblicazione del libro, sono passati più di sessant'anni e la dìstopia è divenuta realíà. Certo, non

nella manìera eclatante descritta dall'autore inglese, ma in un modo moìto più oscuro, ma pur sempre toíale. Totalizzante

è, infatti, la maniera in cui il sistema odierno riesce a tenere a bada ì propri membri, trattandoli al pari di ingranaggi di

una grande ìnacchina.' ognuno può conservare la propria libertà, nella misura in cui si limiti a compiere ªle proprie

mansioni, imìnorali e sottopagate che siarìo. Di fatto, libero signiftca essere schtavo. ScMavo del lavoro, del consumo e deì

mercato. Un circolo vizioso, architettato a tavolìno, dove rindivìduo è inserito fin dalla nascita e dal quale non vede vie di

fuga" (Lorenzo Pennacclìi, www.lintellettualedissidente.it, 29 aprile 2014)

Proponi un commento sulla frase di Orwell e sul giudizio di Lorenzo Pennacchi, e spiega se a tuo giudizio nelle società di oggi ci

siano rischi di cadere in situazioni di corùollo totalitario, e comc sia possibile evitare tali rischi.

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALESTATALE

"ALESSAN[)RO ROSSI "

-VICENZA-

GRIGLTA DN VALUTAJONB : píova scritbi dà Iho

Tipologja A :. Ai del tegto

CJasse studenh,

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"ALESSANDFIO ROSSI "

- VICENZA -

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ISTITUTO TECNICO INDU STRIALE STATALE

"ALESSANDRO ROSSí "

- VICENZA -ONV-(:iL

Note del docente:

Classe: Datx:

Nome: Cognome:

Anno scolastico 2017-18 - Sunulazione di seconda prova

Indio meccatronica

Isti:

* Leggs'eattenbtmentelaeonseguapadHniziar*ìosro4mento

* F.' aesso solo l'aso dellì cdcolatriee e del Manuale di Meecauicî

* In easo lo stndeute taîgn m eampoffamento seotto, la prova verrè iediatate ritirata

* Il tempo tetale a di@offizioue è di 2gO m'nuti

I seguaíi schizzi la ìita in seziorw àì m &o di un tore a C1 a quattm tempi e i

acceio» comandí, ehe eìideai il ematismo del sistema di distn"buzioa ad aste e b ed un

dettaHlio del b e della v;ah'ia a fungo con lepèipali dimensioaí quotate-

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%rileìiì

Ipistorìì I

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("Ì!"ISTITUTOTECNICO INDUSTFIIALESTATALE

"ALESSANDRO ROSSI "

- VICENZA -

La mía é ha 'ìe càe geom ipodJe ìxì bbena:

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ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE ST AT ALE

"ALESSAN[)FIO ROSSI "

- VICENZA -D N V- G L.

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ISTlTUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE

"ALESSANDRO ROSSI "

- VICENZA -

PRIMA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA - TIPOLOGIA B

28/02/2018

MATERIE:

e MATEMATICA

* STORTA

@ INGLESE

@ TMPP

1878

ISTITUTO TECNICO INDU STRIALE STATALE

" ALESSANDRO ROSSI "

- VICENZA -

") ªª r.

ISO 9«1

SIM'[JLAZIONE DI TERZA PROVA - tipologia B

QUESITI DI MATEMATICA

Vicenza, 28/02/'18

Classe 5ÀAMM

1. Dopo avere ricordato l'enunciato del teorema di Lagrange, si stabilisca se è applicabile alle

seguenti funzioni nell'intervallo indicato e, in caso affermativo, si determiiìino i punti c dei

quali il teorema garantisce l'esistenza.

X+1fOC) = -

x+2[o; 2.]

7(x)=, , [o;ì] (15 p.)

2. Data la :tunzione )) º e' + b, si determinino a e b in modo che abbia un punto di flesso di

ascissa x= -l e passi per il punto di coordinate (0;4). Si calcoli, poi, l'equazione della2

tangente inflessionale per i valori di a e b individuati. (15 p.)

1nx+7c-3 se x>l

3. Consideralafunzione: 7(x)= 2x2kx+k28 se. xa

a. Deterina per quali valori di k è continua in R

b. In corrispondenza di ciascuno dei valori di k trovati, stabilisci se la funzione è anche

derivabileinAe,incasocontrario,studialanaturadeipuntidinonderivabilità. (15p.)

ISTITUTO TECNICO INDU STRIALE STATALE

"ALESSANDRO ROSSI "

- VìCENZA -

3.t CM %7

180 9»1

Griglia di valutazioné per classe quinta a.s. 2017-18 TF,RZA PROVA - MATEMATICA

INDICATORI DESCRITTORI PUNTEGGIO

1º QUESITO

PUNTEGGIO

2º QUESITO

PUNTEGGIO

3º QtJESITO

Conoscenza '

degli argomenti

Non valutabile

Scarsa e gravemente lacunosa

hnprecisa,superficia1e

Essenziale con quaIche imprecisione

Completa

Coîì'ìpIeta e approfondita

. 0.5

1

2

3

4

5

0.5 '

1

2

3

4

5

0.5 '

1

2

3

4

5

ÍpArpOpc1eidc,azeiodn1e dirìsoluzione

I

Non valutabile

Scorretta nell'impostazione

Corretta nell'impostazione, con gravi

errori nella risoluzione

Corretta nell'impostazione ma

inconìpleta '

Completa con errori non gravi

Completa e corretta

Completa e corretta e sintetica

0.5

1

2

3

4

5

6

0.5

I

2

3

4

5

6

0.5

I

2

3

4

5

6

Uso di

teìminologia,

sffiboli, grafici,

capacità di

sintesi/analisi

Non valutabile

Carente ed impropîio

Sostanzialmente corretto con qualche

iînperfezione

Corretto

Molto preciso e appropriato

o

1

ºl3

4

o

1

2

3

4

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1

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/15 /15 /15

MEDIA punteggio quesiti

EVOTO I

I /15

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ISTITUTOTECNICO INDUSTRIALESTATALE

"ALESSAN[)RO ROSSI "

- VICENZA -

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.SONE D'[[ TERZA PROVA: STOR[!i

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ì7 !ìA.:m

Noae e Co;me:

Concenìra n.ene ;gpìamo mìassjimo dí aet'í iígbe aíòqguìta rjsposta a eía.îc'uìa òelle seguentjaígomentazÍoi,.

l) :[l fast4»o e la sua ìmfflc'a d; îªqìri'mpaío: a,ì mìovímieuto a paytjto a regjimhe.

2.) I PatO lateraneusí: Trittaío, Cen.ìoue hana (' 4:oncoiadato.

ISTITUTO TECNICO INDU STRIALE STATALE

"ALESSAN[)RO ROSSI "

- VICENZA -

'; ISO ó1

íras&ii &ìJ seltore :anìnzímio dlell'economa a: quelo rea]e.

(I--!-'ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALESTATALE

"ALESSANDRO ROSSI "

- VICENZA -D N V- G L

ISO ò1

STORI,4: SNA"I['JL.AZJlONE D[ TERj!À P'ROVA

î'i,rio!ogig B

GRNIGuA DN VALUTAZ[ONE

Agnteggjocomp.1esíomax.àJlbpmªacactipo1a$ B:(ì54'a:l5+1))/3 =15

ììnigtrom n:zscom 'PTJ!ffi Quemn Jl Qaesito

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SnJficieam: îafl6

(TI!-'ISTITUTO TECNICO INDU STRIALE STATALE

"ALESSAN[)RO ROSSI "

- VICENZA -

SIMULAZIONE DI TERZA PROVA

Materia: Inglese

Name: Class: 5AMM Date:

1. One of the most important ìnechanical properties is strength: give a general definition of strength

and specific examples and definitions of it and talk about other two mechanical,properties you

prefer.

2. . What are the main propeìties and applications of plastic materials. XVhat is the main

difference between theìmoplastics and thermosettings?

3. Consider Worla War 1 and write a few lines about R. Brooke's and W. Owen's different

attitudes to the war as they are expressed in the poems you have read.

i"8

ISTITUTO TECNICO INDU STRIALE STATALE

"ALESSANDRO ROSSI "

- VICENZA -

DESCRffiTTORI E. GRIGLjlA [)l VALUTu[aNE-'lJIN(3UASTRANI:ERA ESAM[ [kl .STATO

mNRJTD

'oescnrmuc I, RfflEGGIC) iíVElîC) QIU ES_ î QUEi_ 2 i(p.E5.3-

l:neeststeorùinOTh i4pomamo dlla órnanda/Testo iî Nu-l'lh -'-" -

I ---

aN.a;ò,ri:ns;tIaprseìOJp.dcniIfuseoiiincoenentì«.ìgIì I I Qrav-l-

Naam- nisupea'fìcòl'ìoínogqIete. 3 mufkmrìte

Noaìnìieríememe gsauientffl iiIl

J! 5eiriteI

'c:'oiunna=a:«'aret"anne'aaì""ab"anpÌ:'o'nme appmd&e Il5 BUO

INaóníampm, approfnn e mn íel'atx;irate 6 0tlirTìl

luNt Bt5L I t3 ILal t 'Lu Il NtL)!!ílN I RI I IC«

iDESCRITT(:lRE PLNTEGGIO LU/EuO QUES. î QUES. 2 QljES. :I

'lente organzmrhe struturaik: 0 Nuíllc

Conffiusa arg1ízazmne stnítuìde, 'brma

disaìícolata e nurnermi eírorì

1 Gra.v.lnsí-

Scgí» a1nzme stunjedelk'eìa!xìrata, Q teq,«mi ermi cha

ínteíeis<ow con re compensioe'e

2 5ar» ª

odestao trq'ppo ernoía oípmzzaione

stíurtturameteqeríoíì d»talom

ínteíeiscow aon rg mrnp»usiow

3. Insufficjeríe

lEjabamoi soami'ha.ntee

,ita alla OCíffie@lal, PJF con cane edermri che tamamtanon Nriteíeíscano omli

cC1n1pa'en5iOa'1e +sa

4 Sufficjame

ellaíbara.ta Iben. stúrat-nÌe cnererm6 (:aTheìoíma ia'mlli i*aaiiaaaa

5. EiiO

-Ellabo-n-.to-be--ì-í- uttura-ta_ldeeiric-h-ian '-"'-'

sequenza Togica, es,ppsse ffi)iaentee ed ii

«do caîttop

67 'OttifflTIO --

LESSI

[iESCRríTC:lFlE i P[INTEGG«() ' Lì'!EllO QUEt I CQE5. I QUES. 3.

Nessundizzodel Ihsmco pertineite 0 Niiillo ' -

:Frquenti eìroìrè neli'Fuso e wlila sceíta dei

lbali / sceíte lessòlii èncnererm cm

Th"aìgprm trìtí.

î Inóente

Usoatoesuffiicmríemnteapp«opíab '

_!u!ÌC"?_!E!5_'______ ___ ,,,,,_ _,_,,,_,

2

IStííìcìeríe

-uso-lanìpìo; 'a(eepertTÍ-é-1-lffiÍo " Ispeop

3 El=uono/Ottìria

QUES. î QUES- 2 QUE,-3

PtlWTEGGIO FUNi

/Li.

ISTITUTO TECNICO INDU STRIALE STATALE

"ALESSAtN[)RO FIOSSI "

- VICENZA -

SiMULAZIONE 3 PROVA 5AMM

TECNOLOGIA MECCANICA 28/02/2018

COGNOME NOME DAT A 28/02/20"18

1 ) Descrizione della sequenza delle fasi per eseguire la prova con LiqÌ.iidi Penetranti (15 righe max.).

2 ) Disegna e argomenta il tema delle dislocazioni a spigolo (20 righe max.).

%'a ÌsÍs

NOME

INDICATORI DESCRln'ORl PUNTIPUNTEGGIO

ASSEGNATO

ADERENZA ALLA

TRACCIA

Risponde a tutte le richieste in modo esauriente

coordìnato ed approfondìto4

Risponde a tutte le richìeste in modo approfondito 3

Rìsponde alle richieste fondamentali in modo generico

ma corretto2

Rìsponde solo ad alcune richieste in modo parziale e

genericoi

Non risponde a quanto richìesto o

CONOSCENZA DI

ARGOMENTI

REGÒLE E

PROCEDIMENTI

Completa corretta e approfondita 4

Essenziale ma con incertezze 3

Superficiale con qualche lacuna 2

Frammentaria 1

Non conosce l'argomento richìesìa ª o

APPLICAZIONE DI

REGOLE E

PROCEDIMENTI

AL CASO

SPECIFICO

Corrette In tutti Ì passaggi e sempre giustificatì 4

Corrette in quasi tutti i passaggi, rare ìmprecisioni 3

Utìlizzati in forma limitata. Procedimenti sommari 2

Procedimenti ìmprecisi e non sempre collegati alla

traccia1

Non sa applicare regole e procedimenti o

CORRETTEZZA

DELLA

TERMINOLOGIA E

ORDINE GRAFICO

Esposìzione corretÌa e consapevole, grafico molìo

preclso e ben disegnato3

Termini appropriaíi ma esposizìone limitata e/o grafici

completi2

Terminologia imprecisa, esposìzìone incerta con grafìcl

grossolanì1

Termini esposizìone lessicale e grafici del tutto

inadeguatio

/15

Vicenza, lì

ISTITUTO TECNICO INDUSTÍIALE STATALE

"ALESSAN[)RO ROSSI "

- VICENZA -D N V- G L

" ISO 'ai 7'

ISTITtJTO I'ECNlCO INDUSTRIALE ST AT ALE

",ALESSANDRO ROSSI "

vìa Legionc Gallieno, 52 - 36100 Vicenza

Distrctto Scolastíco n. 33 Vicenza Est

tel. 0444-500566 - fax 0444-501808

e-mail: irí'o(2í'itisrossi.vi.il - C.F. 80016030241

A.S. 2017/2018

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DI TMPP

COGNOME CLASSE 5CM

I Commlssarì

('8'

ISTITUTO TECNICO INDU STRIALE ST AT ALE

"ALESSANDRO ROSSI "

- VICENZA -

SECONDA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA - TIPOLOGIA B

10/04/2018

MATERIE:

* MATEMATICA

* SISTEMI

* INGLESE

0 DPOI

(TI!ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE

"ALESSANDRO ROSSI "

- VICENZA -ISO ól

SIM[JLAZIONE DI TERZA PROVA - tipologia B

QUESITI DI MATEMATICA '

Vicenza, 10/04/'18

Classe 5AAMM

1. Si schematizzino ivari casi che si possono incontrare nel calcolo dell'integrale indefinito di una

funzione razionale fratta con denominatore di secondo grado e si calcoli, poi, il seguente

integrale:

x+l dxÍx2 -8X+16

(15 p.)

2. Data la funzione )/' : -ªx , con a '4- 0 , si deteìminino a e b in modo che il grafico che la(bx -1)2

rappresenta abbia un estremo relativo nel punto (-1; - 4). Si tratta di un punto ai massimo o diìninimo? (15P-)

3. Dopo aver disegnato a grandi linee il grafico della funzione:

1

' ª º:X"+4 '1

determina l'area della regione finita delimitata dallo stesso grafico e dalla retta di equazione y = -5

(15 p.)

' (I!ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE

"ALESSANDRO ROSSI "

- VICENZA -

Griglia di valutazione per classe quinta a.s. 2017-18 TERZA PROVA - MATEMATICA

INDICATORI DESCRITTORI PUNTEGÒIO

lº QUESITO

PUNTEGGIO

2º QUESITO

PUNTEGGIO

3º QUESITO

ConÓscenza

degli argomenti

Non valutabile

Scarsa e gravemente lacunosa

Imprecísa,superficiale

Essenziale con qualche imprecisione

Completa

Coînpleta e approfondita

0.5

l

2

3

4

5

0.5

l

2

3

4

5

0.5

l

2

3

4

5

Applicazione di

proccdure di

risoluzione

Non valutabile

Scorretta nell'impostazione

Corretta nell'iìnpostazione, con gravi

errori nella risoluzione

Corretta nell'impostazione ma

incompleta

Completa con errori non gravi

Completa e corretta

Completa e corretta e sintetica

0.5

I

2

3

4

5

6

0.5

1

2

3

4

'5

6

0.5

1

2

3

4

5

6

Uso dí

terminologia,

simboli, grafici,

capacità di

sintesi/analisi

Non valutabile

Carente ed improprìo

Sostanzialînente corretto con qualche

imperfezione

Corretto

Molto preciso e appropriato

o

1

2

3

4

o

1

2

3

4

o

1

2

3

4

TOTALE

/15 /15 /15

MEDIA punteggío quesití

EVOTO

/15

(I!;ISTITUTOTECNICO IN[]USTRlALESTATALE

"ALESSANDRO ROSSI "

- VICENZA -

»,,xE fl} SJS 7

:ìTIS A. ROSSN'VìCENZA[O apile 201E1 ª

Sazìone dà krza prava - Smtai ed automazione fflustiale

COGNOME: NDME CLASSE. 5,'kMM

I Si abbia la one ffi trasfeenìo F(s.':l=s +5 Tíacóare Í diaBramm di Bode

esaito ií kaaiitotaio

2) Rappresenhì e spíega íl aiaúto ampìificatore in confi@uazjone na:in inte-

Le sJoìeípaste de'io essere Uuàte alle ridie isp'bii pag 1 dì 2

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE ST AT ALE

"ALESSAN[IRO ROSSI "

- VICENZA -

ISO òì

3) Ra@@íesenta e spiep cauìe è passìhile opeîw una corîversione dì una gíandezza dìgde' inaailngica

Le sJoìe mposte d«yo essere te al!le rJe dìspani. @ag. 2 dì 2

(Ia'

ISTITUTO TECNICO INDUSTRtALE ST AT ALE

"ALESSANDRO ROSSI "

-VICENZA-

'ISTNIL €TO îECNaCO INDLI:STRIALE A. ROSSI - VICEN2AA.S.2017/201ì - CLASSE a'ìMM - COMMISSIONE

TERZA PROVA

GRfiGLjA Dì VALUT!%ZIONE [)I SJSTEMI ED AU TOM,AZ[ONE íNDtJ'STRlALE - Tipolqgia B (eBuesiti a osta síngda)

INDICATORI [lESCRrmlRf PtJNnl QUíESffO :)l QUESffO 2 QUESffO 3.

CONOSCENZA

Nul]a î

Lacuio» E!í íarnm» 2

SupeicEare 3

Parzme 4

lEssenzialle 5

Cp(eta 6

Appmìondita 7

CHIlAREZ;!A E

PROPRIIETA" DI

LI NG LIAGG[0

Inadeguato 0

Sempnice e basíme 1Pertirùe e puntualízzatn 2

PERTINEH3! DELLA,

RISPOSTA

Nul'Ja O

Scarsa 1

Aíyuata . 2

Sp 3

CAPACITA' [;II S[í=JTESl

Nul:la 0

Pov»:ra I

I[riJivdua I!=sseeua 2

Ind"vid'ua ìessenza rielalborando î concett: 3

mîíì

PUNTEGGIOSommadei TOTALjì3

..............,,JJ5

LACOMMIISS.IONE:

(I!ISTITUTOTECNICO INDUSTRIALE STATALE

"ALESSAN[IRO ROSSI "

- VICENZA -

ISO Thì

SIMULAZIONE DI TERZA PROVA (Inglese)

Name: Class: 5AMM Date:

1. What are the advantages brought about by CAD technology?

2. What are coìnposites generally made of and what are the advantages and disadvantages of using

them?

3. Write a short summary of the plot of O. Wilde's novel "The Picture of Dorian Gray." Make sure

you also explain what the pìcture stands for.

ISTITUTO TECNICO INDUSTFIIALE ST AT ALE

",ALESSANDRO ROSSI "

- VICENZA - V N V- G L}ì/ISO ó1 2

DES € RíiTT'CìRl E GRI'GLIlA 'DI V.AlUTAZ[KJNE - UlN € UA STR;ANI'ER)% ESAME DI !ATD

TElFtZA PPIOnJA: TlliKllO € U% B-1R190STE ARRTE

mNIJm

p.4CQr@RE PtHîEGGIC) tíVELLC) (JJ4,3- QuE5- 2 i QlJES. 3

Le- oiìnoníìqpondanoaTIadk;i-rn'-aìff$estnÌine5m

% gbllb I

flozmni S€aír"!3r cnse-o înmeìnt'i mn glìa:prrientiipropasti '

2 G:rav-lnsi«fí_

nozmnísuperfícilH oìna;ímplete. 3 Irìsu&iente

aì : * º è # *ai* : Ú r0*m&xìlrìa!NlinlLlll'rllIklllIeHU:' l!líl:'l'llA )l!llí@Lllellll)l!

Nozjoníabhaíanza mrnpleteed appmí'oíndíte

con ìlna à;cma rìd1iboraìne I'5 BlGCI

nozjoriì;ampm, appaaotimdtb e ben íellaborate 6 0tjnìD

uaNlalC Utt I C5 l(! C 'aGE Il t(JJ% NRjtlHJ)arN I.QI I IL4

[ThE!iCRrnì)RE PtlNTE)fflO .LIVEíLLO QUES. jl QUES. 2 QUE5. 3.

la'ente organzm.ne struturaíle 0 sulìlo

confusa argBínzmrie stnutturaaeJ krmadisaíLdata e numerosmrnì: erroìì

i Grayjnsuff-

5caí.g or'gnìzzazmms strutturaik

óellí'dlaborato, Cí teq emrì ch+e

înteíeisaono cmì b cormpwísi

2 5car»

lModesta OI trgppo.mnernoía aígaThzzaiane

stíraleeteq»rmerìoi d»talaa"a

ìmteierìiscoa'» coì Ib a;ìrnpm»ione

:l Imm

1E51ahorato miffim.íanmamee

aita.afflla mmsepa5 puìeonca'ìnaeedegmichetma'ínoninteìrmomom la

comp«msioÓe ___

4 5dìje

Thaboraío benstrtiurataiecoe»me,con -"'-'

ermí margimlli a ..._ ...

5 Eaan

Ellaborata ben stîutturato- Idee-Ín chm-ra-i-

sequenza IJ:ca, e4resse niientemeote ed indo arnettoí-

6 Ottifflì1-O

fl .

DESCRfT'TORE ' PUf4TEGCi10 uLlO QUE5, î QuE5. 2 QljES. 3.

Nessun utm- izzo del lessicn pertinente O. N:íllo

Fíequeitieímí neIFusoenellIasce[tadei.

vToolè / scel)te lessralli incnererm conR' gverì-ai +ii

î 1:nsuffi6ente

U «i Pj I Ilt:l } IllIJ Ill «l l IlD ll%l.

Uso-ade@gato ehsuFìicmntemnte qppmpiat 'del The«ìcospimficap -

2 Suffìóeríe '-'-

Usn ampio; effiaa= e peatigbenb de! lessìa '

qpecifxo-

3 Buono/(armoi

QUES. î : QÚES- 2 QUES-3

PUffl"GGIO FUNAfE

/L5.

bIISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE ST AT ALE

"ALESSANDRO ROSSI "

- VICENZA -

líl :-l

D N V- G L

SLmulazione terza prova l)P(')I

NìXne: 1)ata:

Scriveìc inhssiino 5 riglìc per aìzomeîìto

[ndícz'ìp qualt rugosìtò di I,:ivorazione si [)OSSí:nìí,i cìtteneíe (n:

Toriìin - bpossatura, fíiìittira

rìªc.sù - l'iniuira

Rcaílªitªs

Qual'è il comritì.i:i> í1el ciclo dî lavui'rixîcine nel contcmíì ìi'i«lii;';ìriale e da quali dcicuinpnti si

compone. '

Disegno, Progettazione cd Organizzazionc industria]e

Nome: C]assc: Daìa:

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Ou«itci I

LIIL' U ríúrl adOl!ll!lflTh (."ii

Apprap:ixn Il:da.í'::i

LnllC':acumo IJ"!;i

I-otale quesiti /i5

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Ouùitn 2