Istituto Superiore Statale PITAGORA · 2018. 6. 8. · elementi di controllo di processo elementi...
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Istituto Superiore Statale “PITAGORA”
Liceo Classico/Scientifico e Scienze Applicate /Scienze Umane ITI Informatica e Telecomunicazioni/Elettronica ed Elettrotecnica
Professionale Manutenzione ed Assistenza Tecnica via Tiberio, 1 - 80078 Pozzuoli (NA) - cod. mecc. NAIS00400C
Prot. n. 3177/04-11
ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL CORSO DI STUDI ANNO SCOLASTICO 2017/2018
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE V sez. C - I.T.I. Art. Informatica
Coordinatore: prof. Angelo Barone 5 C Inf
Pozzuoli, 15/05/2018 Il Dirigente Scolastico Dr Antonio Vitagliano
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Sommario
PRESENTAZIONE DELL’IMPIANTO FORMATIVO DELL’ISTITUTO ............................................................................ 3 PROFILO PROFESSIONALE IN USCITA Indirizzo ITI - INFORMATICA ........................................................................ 3 CARATTERISTICHE DEL TERRITORIO E DELL’UTENZA .............................................................................................. 5
ELENCO ALUNNI – V C ITI Informatica e Telecomunicazioni – Art. Informatica e CREDITI ANNI PREC. ..................... 6
CONSIGLIO DI CLASSE ......................................................................................................................................................... 6 COMMISSARI INTERNI ......................................................................................................................................................... 6
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE ..................................................................................................................................... 7
OBIETTIVI GENERALI, SPECIFICI E TRASVERSALI CONSEGUITI .............................................................................. 7 CONTENUTI DISCIPLINARI, PLURIDISCIPLINARI E VERIFICHE ................................................................................. 8 METODOLOGIE DIDATTICHE: SUOI ASPETTI ESSENZIALI E SUE REALIZZAZIONI IN MERITO AI METODI,
MEZZI, SPAZI, TEMPI, ATTIVITA' INTEGRATIVE ........................................................................................................... 9 VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE ........................................................................................................................ 9
GRIGLIE DI VALUTAZIONE ............................................................................................................................................... 14 GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA ................................................................................................... 15 GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA .............................................................................................. 16 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA ...................................................................................... 17
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO ............................................................................................................. 19
SIMULAZIONI DELLA TERZA PROVA ............................................................................................................................. 20
PIANO DI LAVORO EFFETTIVAMENTE SVOLTO IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE E RELAZIONI
SINGOLE DISCIPLINE ......................................................................................................................................................... 37 Disciplina: ITALIANO ............................................................................................................................................. 38 Disciplina: STORIA .................................................................................................................................................. 44 Disciplina: INGLESE ................................................................................................................................................ 48 Disciplina: MATEMATICA ..................................................................................................................................... 51 Disciplina: SISTEMI e RETI .................................................................................................................................... 53 Disciplina: INFORMATICA ..................................................................................................................................... 55 Disciplina: TECNOLOGIE e PROGETTAZIONE di SISTEMI INFORM. e di TELECOM. (TPSI) ...................... 58 Disciplina: GESTIONE PROGETTO e ORGANIZZAZIONE D’IMPRESA (GPOI) ............................................. 60 Disciplina: INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA ................................................................................... 62 Disciplina: SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE ...................................................................................................... 63
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO .................................................................................................................................... 68
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PRESENTAZIONE DELL’IMPIANTO FORMATIVO DELL’ISTITUTO L'impianto formativo dell' ISS “Pitagora” si articola in differenti percorsi tutti di durata quinquennale e con libero accesso ad ogni tipo di facoltà universitaria:
Liceo Classico
Liceo Scientifico
Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate
Istituto Tecnico Industriale Indirizzo Informatico
Istituto Tecnico Industriale Indirizzo E.E.
Istituto Professionale per i Servizi Industria ed Artigianato – Indirizzo M.A.T.
La V ITI C è una classe articolata, cioè formata da un gruppo di studenti che segue il corso Informatico (5C Inf), ed un altro gruppo che segue il corso Elettrico-Elettronico (5C Ele); le materie di area comune vengono seguite dall’intera classe, mentre per seguire le materie specifiche dell’indirizzo la classe si suddivide nella 5C Inf e nella 5C Ele. Questo è il documento relativo alla V C ITI – INFORMATICA. Nel seguito viene presentato il profilo professionale dell’articolazione INFORMATICA.
PROFILO PROFESSIONALE IN USCITA Indirizzo ITI - INFORMATICA
L'Informatica, che ha le sue radici in diverse discipline quali la Matematica, la Fisica, la Logica, l'Elettronica, la Psicologia, la Linguistica, si propone come una disciplina trasversale che, oltre ad avere un proprio preciso e autonomo sviluppo, interessa i settori più disparati, contribuendo alla loro evoluzione e da questi trae nuovi stimoli e occasioni al proprio progredire. Il mondo informatico, data la sua dinamicità, richiede a chi vuole inserirsi in modo professionale e non solo amatoriale, una solida cultura specifica di base, la capacità e il desiderio di una continua crescita tecnico-culturale e una flessibilità probabilmente superiore a quella richiesta in altri settori.
Scopo quindi del corso di studi di Informatica è di fornire agli studenti sia una preparazione tecnico scientifica che consenta loro di inserirsi direttamente nel mondo del lavoro con le capacità e le conoscenze che questo richiede, sia di formarli culturalmente perché siano in grado di continuare ad aggiornarsi in un mondo in costante e veloce evoluzione tecnologica, sia di prepararli ad affrontare un proseguimento di studi in ambito universitario.
Specificamente, dal punto di vista professionale, il corso di Informatica ha come obiettivo la formazione di un Perito Informatico che sia in grado di partecipare alla progettazione e alla realizzazione di:
sistemi di automazione e di acquisizione dati in ambito industriale
banche dati
applicazioni a carattere tecnico-scientifico
applicazioni in ambito gestionale
piccoli sistemi di elaborazione dati di tipo distribuito
reti di calcolatori
che sappia:
pianificare lo sviluppo delle risorse informatiche
dimensionare piccoli sistemi di elaborazione
assistere gli utenti dei sistemi informatici fornendo consulenza e formazione di base hardware e software
curare l'esercizio di sistemi informatici
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Per raggiungere queste competenze il Perito Informatico deve pertanto conoscere:
metodologie di analisi
linguaggi di programmazione
database
sistemi operativi
informatica di base
elementi di ingegneria del software
trasmissione dati
reti
architettura sistemi di elaborazione
microprocessori
principi fondamentali di elettronica analogica e digitale
automi
elementi di controllo di processo
elementi di statistica
e deve acquisire capacità:
di analisi e di sintesi
linguistico espressive
logiche
matematiche
di scelta di metodologie e strumenti informatici per la soluzione dei problemi
di dimensionamento
Obiettivi generali dell’indirizzo di studi
Acquisizione di una sicura padronanza di strumenti e linguaggi da parte dello studente
Acquisizione delle capacità di affrontare problemi nuovi ed imprevisti e di confrontarsi con le novità concettuali.
Capacità di analisi e di progetto.
Capacità di autonomia nell‘assolvere compiti.
Capacità di rapportarsi in modo adeguato a situazioni organizzate
Padronanza dei mezzi informatici
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CARATTERISTICHE DEL TERRITORIO E DELL’UTENZA
Il territorio, caratterizzato da una forte terziarizzazione per la sua marcata vocazione turistica, si sostanzia in una capillare rete di servizi commerciali, alberghieri e ristorativi, mentre l’apparato industriale che un tempo contraddistingueva l’economia dell’area, attualmente è in fase di smantellamento. I tassi di disoccupazione sono elevati, come dimostrano i dati statistici (22%-23%). Particolarmente colpiti dal fenomeno sono i giovani e le donne. Significativa è la percentuale di abitanti provvisti di titolo di studio che risulta essere il 75% (contro l’80% del capoluogo), scarto che diventa ancor più preoccupante se si confronta la percentuale di diplomati (11% contro il 18% del capoluogo) a quella dei laureati che non raggiungono nemmeno l’1% della popolazione. Ugualmente indicativo è anche il numero dei residenti privi di titolo di studio (14% contro l’11% di Napoli). Il tasso di scolarità nella scuola dell’obbligo è, per giunta, inferiore ai valori medi nazionali e del Mezzogiorno. Se a questi elementi si aggiunge che il territorio di riferimento dell’Istituto, da Castel Volturno ai Comuni dei Campi Flegrei, vive tensioni contraddittorie in termini di trasformazione, con punti di forza e di debolezza per lo sviluppo locale, dal degrado ambientale a ipotesi di rilancio turistico, commerciale e culturale, ci si renderà conto dell’importanza che può svolgere l’Istituto come riferimento educativo e formativo per questi giovani che appaiono sovente disorientati tra minacce e opportunità e, se non adeguatamente motivati e formati, rischiano di diventare l’anello debole del cambiamento.
Questo scenario di riferimento induce l’Istituto a progettare interventi mirati ad offrire agli alunni strumenti conoscitivi ed operativi, non solo idonei a governare in generale il mondo reale circostante, ma ad affrontare gli studi come agenti dell’impegno e del cambiamento del proprio territorio. Tutti gli indirizzi dell’Istituto rispondono a tale compito e devono contaminarsi tra loro in una visione sistemica in grado di assicurare agli allievi le specifiche competenze istituzionali previste da ciascuno, in un’ ottica multi-disciplinare integrata in risposta ai fabbisogni territoriali, come chiave di accesso al mondo del lavoro, network attivo di pratiche di placement. I Campi Flegrei e il litorale domitio-flegreo per le loro caratteristiche oro-morfologiche, storico-culturali, paesaggistiche e produttive rappresentano per gli allievi una miniera di opportunità e di saperi: dall’agricoltura all’ambiente, dai beni culturali alla storia e filosofia, al turismo e all’interpretariato linguistico, alle attività commerciali, alle esigenze di competenze scientifiche, quali la biologia marina, la geologia, le scienze della terra. Solo in questa ottica l’Istituto può concorrere alla promozione della sua "utenza", indipendentemente dalla "diversità" o "disuguaglianza" delle condizioni di partenza, sul piano della formazione personale e nella prospettiva del suo inserimento nella più ampia realtà socio-politica ed economico-culturale. Rendere occupabili gli allievi significa interpretare il fabbisogno del territorio e strutturare una offerta formativa, a partire dai compiti istituzionali di ciascun istituto, in grado di dare continue risposte, nell’ottica del miglioramento dei percorsi e dell’adeguamento alle esigenze dello sviluppo locale e di come esso si collochi nelle dinamiche europee e mediterranee.
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ELENCO ALUNNI – V C ITI Informatica e Telecomunicazioni – Art. Informatica e CREDITI ANNI PREC.
N. COGNOME NOME CLASSE CREDITO III ANNO CREDITO IV ANNO
1 BABO VINCENZO 5C Inf 4 4
2 BRUNO MANUEL 5C Inf 4 4
3 CASTALDI CARMELA 5C Inf 4 4
4 CONTE CHIARA 5C Inf 4 4
5 DELL’ERBA NICOLA 5C Inf 5 5
6 LOFFREDO GIUSEPPE 5C Inf 5 4
7 LUCIGNANO RAFFAELE 5C Inf 5 5
8 MIGLIACCIO FABIO 5C Inf 4 4
9 REA GIOVANNI LUCA 5C Inf 4 4
10 SACCO ALESSANDRO 5C Inf 4 4
11 STARACE FRANCESCO 5C Inf 4 4
12 TONELLI ANGELO 5C Inf 4 3
13 VOLPE ANGELA 5C Inf 4 4
CONSIGLIO DI CLASSE
DOCENTE DISCIPLINA FIRMA
BARONE Angelo INFORMATICA
BRESCIA Francesco TECN. PROGETTAZIONE SISTEMI. INFORMATICI e di TELECOM. (TPSI)
CIRILLO Vincenzo SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
COPPOLA Antonella STORIA, LINGUE E LETTERATURA ITALIANA
DELL’AQUILA Sergio RELIGIONE
MELITO Brigida MATEMATICA
PISANIELLO Maria GESTIONE PROGETTO E ORGANIZZAZIONE DI IMPRESA(GPOI)
PROCOPE Rosanna INGLESE
RAJA Gennaro SISTEMI e RETI
RICCI Flavio Lab. INFORM., Lab. SISTEMI E RETI, Lab. TPSI, Lab. GPOI
COMMISSARI INTERNI
DOCENTE DISCIPLINA
RAJA Gennaro Sistemi e Reti
COPPOLA Antonella Storia
PISANIELLO Marina Gestione Progetto e Organizzazione di Impresa
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PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe V sez. C ITI è composta da 13 alunni, di cui 3 femmine e 10 maschi. Non sono presenti alunni “diversamente abili”. Gli allievi, che hanno seguito il regolare percorso di studi, provengono tutti dall’ ISS “Pitagora”.
La classe presenta un curriculum di studio abbastanza irregolare, alcuni provengono da un quarto anno non andato a buon fine e la maggior parte degli allievi ha conseguito la promozione con debiti che hanno colmato dopo la sospensione del giudizio.
A livello disciplinare la scolaresca non ha sollevato particolari problemi, ma è importante sottolineare che gli alunni non hanno evidenziato un adeguato impegno nello studio domestico, per cui la maggior parte delle attività si sono svolte per lo più in classe ed in laboratorio. Alcuni docenti sottolineano consegne saltuarie e incomplete, con ritmi di apprendimento lenti e necessità di ripetere più volte gli argomenti esposti a lezione. Ciò ha portato, in quasi tutte le discipline, ad un ridimensionamento delle programmazioni disciplinari preventivate. Dal punto di vista didattico, quindi, la classe si attesta su un livello di preparazione essenziale, con metodo di studio poco efficace. Infatti, sin dall’inizio dell’anno scolastico la maggior parte di loro ha avuto un ritmo di studio lento, con risultati non sempre sufficienti. Tutti avrebbero potuto raggiungere risultati di crescita adeguati a coronamento del lavoro svolto durante tutto il ciclo di studi, ma soltanto alcuni hanno soddisfatto le aspettative dei docenti. Dal mese di gennaio 2018 la disciplina Matematica è stata affidata alla prof.ssa Melito a causa di problemi di salute del docente titolare della materia.
OBIETTIVI GENERALI, SPECIFICI E TRASVERSALI CONSEGUITI
L'azione didattica del corpo docente ha preso avvio dalla reale situazione della classe ed in questa direzione ha sempre proseguito, tenendo logicamente conto delle necessità di unificare obiettivi formativi con quelli cognitivi e più propriamente con quelli specifici dell'indirizzo di studi.
Dal punto di vista formativo, gli studenti non hanno, sempre, maturato un approccio costruttivo con la realtà scolastica mostrando scarsa consapevolezza del proprio ruolo e non sempre hanno concretizzato una positiva capacità di impegno.
L'impegno si è espresso nell'acquisizione dei contenuti minimi delle discipline e solo in alcuni ha consentito il raggiungimento di un livello accettabile in termini di competenze operativo-applicative.
In tal senso gli obiettivi generali proposti e realizzati, nel rispetto di quanto fissato nel PTOF, pur se a diversi livelli esplicativi, sono stati:
esprimere adeguatamente il proprio pensiero utilizzando anche lessici specifici identificare i collegamenti tra diverse discipline partecipare al lavoro organizzato e individuale, accettando ed esercitando il coordinamento utilizzare le moderne tecnologie applicare regole e principi dare soluzioni ai problemi mediante l’individuazione e la scelta delle vie da seguire tenere una documentazione ordinata del lavoro svolto e del percorso didattico seguito.
Per quanto concerne gli obiettivi specifici sono stati perseguiti i seguenti:
essere in grado di operare scelte, prendere decisioni, intraprendere iniziative individuare, esporre e verificare le funzioni dei singoli elementi componenti una struttura o un sistema e
le loro relazioni
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elaborare, rappresentare, leggere e interpretare dati e documenti. acquisire abilità in ordine: alla comprensione e all’uso appropriato della specifica terminologia
disciplinare, al saper fare previsioni ed effettuare controlli e al saper analizzare, classificare, costruire modelli
In relazione agli obiettivi trasversali sono stati proposti e realizzati i seguenti:
acquisire un metodo di studio e capacità di organizzare il proprio lavoro: potenziare le capacità di elaborare le conoscenze e di applicarle con collegamenti di discipline diverse
per analizzare, confrontare, risolvere fatti e situazioni note, cercare e reperire procedure per risolvere problematiche insolite.
consolidare l’approccio critico e scientifico allo studio delle diverse discipline. coordinare il proprio lavoro con quello degli altri partecipando alle attività organizzate e di gruppo condurre una lettura autonoma dei testi e di interpretarne correttamente il significato acquisire conoscenze fondamentali delle singole discipline
I livelli a cui tali prestazioni sono giunte possono ritenersi sufficienti.
CONTENUTI DISCIPLINARI, PLURIDISCIPLINARI E VERIFICHE
Tenuto conto dell'indirizzo della classe, il corpo docente ha selezionato, strutturato e organizzato i contenuti culturali specifici e pluridisciplinari secondo i seguenti criteri:
significatività validità didattica possibilità di apprendimento interesse degli allievi.
I contenuti disciplinari trattati sono dettagliati nelle schede che si allegheranno al presente documento all’atto dello scrutinio finale.
Il Consiglio di classe fin dall'inizio dell'anno ha provato a sollecitare l'interesse degli allievi su argomenti a carattere pluridisciplinare affinché ciascuno potesse trovare il percorso culturale più adatto alla propria preparazione e ai propri interessi, ma non sempre i risultati sono stati quelli attesi.
Per quanto concerne le modalità di svolgimento della terza prova, si precisa che nel corso dell’anno scolastico, sono state regolarmente svolte due simulazioni. La tipologia scelta è stata la tipologia C (10 quesiti a risposta multipla per materia) ai sensi del D.M. 20-Nov-2000 – art. 2 comma 1.c., per le materie oggetto della terza prova ad eccezione della lingua Inglese; la modalità B (breve risposta in lingua Inglese) per l’accertamento della lingua straniera, ai sensi del D.M. 20-Nov-2000 – art. 4 comma 1.b.
Le prove simulate con indicazione delle discipline coinvolte, dei tempi assegnati e dei criteri di valutazione adottati, sono allegate al presente documento.
In relazione al colloquio e alle difficoltà inerenti alla sua impostazione, il Consiglio di Classe fa presente che i singoli allievi, già dal mese di aprile hanno focalizzato e messo a punto, con l'ausilio dei docenti l'argomento pluridisciplinare da cui iniziare il colloquio; su tale argomento presenteranno una mappa concettuale atta ad illustrare il percorso logico da essi seguito. Particolare importanza verrà assegnata anche alla giustificazione della loro scelta.
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METODOLOGIE DIDATTICHE: SUOI ASPETTI ESSENZIALI E SUE REALIZZAZIONI IN MERITO AI METODI, MEZZI, SPAZI, TEMPI, ATTIVITA' INTEGRATIVE
Gli obiettivi formativi e cognitivi, cui si è fatto riferimento, sono stati supportati da una metodologia didattica incentrata su un tipo di lezione partecipata e partecipativa. In tale ottica, le lezioni frontali introduttive e/o di raccordo sono state affiancate da lezioni interattive, da dibattiti e discussioni, da lavori di gruppo, da attività di laboratorio al fine di migliorare e potenziare le competenze dei singoli allievi valorizzandone le potenzialità educative.
Per il raggiungimento degli obiettivi prefissati i docenti hanno fatto uso di tutti gli strumenti e i mezzi possibili.
Ai testi in adozione si sono affiancati, spesso, materiali forniti dai docenti.
Gli interventi educativi, inoltre, sono stati supportati anche da attività integrative, cui ha partecipato quasi tutta la classe.
VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE
Si precisa che le verifiche non hanno costituito un momento distinto e a se stante dell'attività didattica, ma ne sono state parte integrante, correlandosi direttamente alle metodologie messe in atto.
In primo luogo gli studenti già partecipando alla lezione, hanno fornito elementi di verifica e di valutazione. Tali elementi, tuttavia, sono stati affiancati anche da:
interrogazioni brevi e di ampio respiro discussioni collettive e guidate dibattiti produzioni scritte prove strutturate e semi strutturate processi feed-back e recupero.
La valutazione del profitto è stata effettuata tenendo conto che ai sensi di legge essa è espressione dell'autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell'autonomia didattica delle istituzioni scolastiche. Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva. Essa ha avuto per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. La valutazione ha concorso, con la sua finalità anche formativa e attraverso l'individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo.
Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico sono state coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal Piano Triennale dell'offerta formativa secondo le modalità e i criteri definiti dal collegio dei docenti per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione.
L’istituzione scolastica ha assicurato alle famiglie una informazione tempestiva circa il processo di apprendimento e la valutazione degli alunni effettuata nei diversi momenti del percorso scolastico, avvalendosi, nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia di riservatezza, degli strumenti offerti dalle moderne tecnologie (registro on-line).
La valutazione periodica degli apprendimenti è stata effettuata dal consiglio di classe, preso atto delle proposte dei docenti delle singole discipline.
Per una corretta e quanto più oggettiva valutazione degli apprendimenti è stato effettuato un monitoraggio sistematico sia della situazione iniziale dell’alunno, sia dell’intero percorso formativo attraverso attività di valutazione. Nella valutazione sono stati considerati:
il prodotto (la singola prova, un compito eseguito, l’esito di un testo o di una interrogazione);
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la prestazione (la modalità dell’esecuzione);
il processo (l’insieme dei diversi elementi del percorso che hanno portato a quella prestazione o a quel prodotto).
La valutazione del prodotto (strumenti) ha utilizzato prove strutturate, semi strutturate e non. Essa ha assunto caratteri diagnostici, formativi e sommativi a seconda delle finalità. Per la valutazione diagnostica i docenti hanno predisposto test di ingresso per il rilevamento della situazione iniziale, funzionale alla progettazione curricolare. Durante lo svolgimento dei percorsi formativi sono state somministrate prove intermedie per il rilevamento dell’apprendimento in itinere. Per la valutazione sommativa si è ricorso alla comparazione tra risultati finali e obiettivi fissati in sede progettuale. Nella valutazione della prestazione sono stati fondamentalmente accertati i progressi rispetto alla situazione di partenza.
La valutazione del processo ha tenuto conto, invece, principalmente della motivazione, della gratificazione e dei momenti di rinforzo, e le procedure si sono basate su metodi di tipo sia quantitativo sia qualitativo.
La valutazione quantitativa si è articolata nelle seguenti fasi:
definizione dell’oggetto da accertare;
scelta delle prove docimologiche da utilizzare;
registrazione dei dati;
criteri di misurazione.
La valutazione qualitativa si è basata sull’osservazione e sui colloqui. Dalla sintesi di entrambe è stato possibile:
verificare il raggiungimento degli obiettivi formativi;
rendere consapevoli gli studenti dell’andamento degli studi in termini di risultati raggiunti e/o ancora da raggiungere;
sostenere i casi difficili con interventi individualizzati;
attestare i risultati didattici.
Per l’attribuzione dei voti, si è adottata la tabella di seguito riportata.
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Valutazione del comportamento
La valutazione del comportamento degli studenti è stata effettuata tenendo conto dei seguenti indicatori oggettivi:
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Riconoscimento dei crediti scolastici e formativi
Il concetto di credito è stato introdotto dai nuovi Esami di Stato che nel loro impianto risultano più obiettivi ed efficaci rispetto a quelli di maturità per la valutazione complessiva di ciascun studente.
Per l’attribuzione del credito scolastico si tiene conto dei seguenti criteri:
grado di preparazione complessivo raggiunto da ciascun alunno nell’anno scolastico in corso e /o nel precedente e/o negli ultimi due precedenti;
assiduità della frequenza scolastica;
interesse ed impegno nella partecipazione attiva al dialogo educativo;
partecipazioni alle attività complementari integrative;
eventuali crediti formativi.
Verranno valutati i crediti formativi comprovanti l’acquisizione di competenze coerenti al corso di studi, relativi ad ambiti quali le lingue straniere, l’informatica, la formazione, il volontariato, lo sport ed altro.
Il credito scolastico è un patrimonio di punti che ogni studente accumula durante gli ultimi 3 anni di corso e che contribuisce per un quarto a determinare il punteggio dell’Esame di Stato.
Si allegano:
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA tipologia C (10 quesiti a risposta multipla per materia) ad eccezione della lingua Inglese in cui è stata prevista la modalità B (breve risposta in lingua Inglese)
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO
SIMULAZIONI TERZA PROVA
PIANO DI LAVORO EFFETTIVAMENTE SVOLTO IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE E RELAZIONI SINGOLE DISCIPLINE
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
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GRIGLIE DI VALUTAZIONE
PROVE DI ESAME
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ISTITUTO SUPERIORE STATALE « PITAGORA »
ESAME DI STATO 2017/2018
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA ITALIANO: TUTTE LE TIPOLOGIE
INDICATORI
DESCRITTORI LIVELLO
Basso Suff alto
1.ADEGUATEZZA
Aderenza alla consegna; rispetto dei vincoli formali
richiesti nella prova
Pertinenza all’argomento proposto
Efficacia complessiva del testo
Tipologia A e B:
Aderenza alle convenzioni della tipologia scelta
( tipo testuale,
scopo, destinatario, destinazione editoriale,ecc.)
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2.ORGANIZZAZIONE
DEL TESTO
Articolazione chiara e ordinata del testo
Equilibrio fra le parti
Coerenza (assenza di contraddizioni e ripetizioni)
Continuità tra frasi, paragrafi e sezioni.
3.CARATTERISTICHE
DEL CONTENUTO
Ampiezza della trattazione
Padronanza dell’argomento
4.RIELABORAZIONE
CRITICA DEI
CONTENUTI
(IN FUNZIONE ANCHE
DELLE DIVERSE
TIPOLOGIE E DEI
MATERIALI FORNITI)
Tipologia A: comprensione ed interpretazione del
testo proposto.
Tipologia B : comprensione dei materiali forniti e loro
utilizzo coerente ed efficace; esattezza e
appropriatezza delle citazioni e dei riferimenti ai testi;
capacità di argomentazione
Tipologia C e D: coerente esposizione delle
conoscenze in proprio possesso; capacità di
contestualizzazione e di argomentazione.
Per tutte le tipologie: pertinenza, compiutezza e
originalità delle informazioni, delle idee e delle
interpretazioni.
5.CORRETTEZZA
ORTOGRAFICA,
MORFOSINTATTICA
LESSICO E STILE
Correttezza ortografica
Coesione testuale
Proprietà e ricchezza lessicale
Uso di un registro adeguato alla tipologia testuale, al
destinatario, ecc
TOTALE
……………/15
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GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA Esami di Stato 2017/2018
Obiettivi Punteggio
1 Analisi ed individuazione dei dati iniziali
Non riesce a comprendere la tematica e/o non
individua i dati iniziali 1
Individua solo parzialmente i dati iniziali 2
Individua tutti i dati essenziali 3
2
Individuazione di regole e principi
necessari ed efficaci alla soluzione
Non individua regole e principi 1
Coglie solo in parte l’attinenza di regole 2
E’ in grado di individuare le regole più efficaci alla
soluzione 3
3 Uso appropriato del linguaggio tecnico
Non possiede linguaggio specifico 1
Possiede una conoscenza generica 2
Padroneggia il linguaggio e lo adegua alle situazioni 3
4 Correttezza e competenza della esecuzione
Esegue in modo errato le richieste 1
Svolge in modo sostanzialmente corretto 2
Esegue con padronanza dei mezzi tecnici 3
5 Originalità e capacità di valutazione Modeste capacità critiche 1
Si orienta mostrando sufficienti capacità critiche 2
Possiede spiccate doti di originalità e di proposta di
soluzione 3
Totale max 15
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COMMISSIONE ……………… - ESAME 2017/2018
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA
Candidato/a ………….………………………………. Classe: 5C - INF
DISCIPLINA INDICATORI
PUNTEGGIO DOMANDE ( relativo ai descrittori )
Punteggio
totale (per disciplina) I II III IV V VI VII VIII IX X
Storia
/10
GPO /10
Informatica /10
Inglese
I. Competenze linguistico-sintattiche e lessicali
/10 II. Conoscenza dell’argomento
III. Capacità logico-critiche e di sintesi
I
DOMANDA
II
DOMANDA
PUNTEGGIO TOTALE……..…../40
DESCRITTORI PROVE ALTRE DI SCIPLINE Punti 0 : risposta non data o sbagliata
Punti 1 : risposta Corretta
DESCRITTORI PROVA DI INGLESE
I.
Competenze linguistico-sintattiche e lessicali Punti 0.0: elaborato con gravi scorrettezze orto-sintattiche
Punti 0.5: elaborato con qualche errore e/o improprietà orto-sintattica , lessicale
Punti 1,0: esposizione generalmente corretta , ma elementare.
Punti 1,5: forma e linguaggio disciplinari corretti ed appropriati.
Punti 2: esposizione chiara e corretta, sicura padronanza del linguaggio disciplinare.
II.
Conoscenza dell’argomento
Punti 0.0: scarsa conoscenza dell’argomento.
Punti 0.5: conoscenza frammentaria e parziale dell’argomento.
Punti 1.0: conoscenza generica ed alquanto superficiale dell’argomento.
Punti 1.5: conoscenza dei concetti fondamentali dell’argomento.
Punti 2.0: conoscenza approfondita e critica dell’argomento.
III. Capacità logico-critiche e di sintesi
Punti 0.0: elaborato non organico, che non rivela capacità logico-critiche e di sintesi.
Punti 0.25: l’elaborato rivela insufficiente capacità di organizzazione dei contenuti .
Punti 0.5: l’elaborato fornisce una sufficiente organizzazione e sintesi dei contenuti.
Punti 1.0: l’elaborato è organico e coerente, rivela un’ottima capacità logico-critica e di sintesi.
Commissione Nr. Presidente firma
Commissario 1 firma Commissario 4 firma
Commissario 2 firma Commissario 5 firma
Commissario 3 firma Commissario 6 firma
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GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA – 5C Inf
Tabella di conversione in quindicesimi
Punteggio proposto: /15
Commissione nr. Firma
Presidente
Commissario 1
Commissario 2
Commissario 3
Commissario 4
Commissario 5
Commissario 6
Range Voto Giudizio
Da 39 – 40 15 ottimo
Da 36 – 38 14 buono
Da 34 – 35 13 discreto
Da 31 – 33 12 quasi discreto
Da 28 – 30 11 soddisfacente
Da 26 – 27 10 positivo
Da 23 – 25 9 più che mediocre
Da 20 – 22 8 mediocre
Da 18 – 19 7 insufficiente
Da 15 – 17 6 largamente insufficiente
Da 12 – 14 5 gravemente carente
Da 10 – 11 4 scarso
Da 7 – 9 3 molto scarso
Da 4 – 6 2 quasi nullo
Da 0 – 3 1 nullo
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19
Istituto Superiore Statale Pitagora Pozzuoli
ESAMI DI STATO 2017/18 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO
Candidato/a ………………………………………………………………………………. Classe: 5C INF
Indicatori punteggi descrittori
co
no
sc
en
za
d
ei
co
nte
nu
ti
1 Inesistente 2 Quasi inesistente
3 Molto lacunosa e confusa 4 Lacunosa 5 Frammentaria, parziale 6 Limitata ad alcuni concetti elementari 7 Generica ed alquanto superficiale 8 Essenziale, ma sicura 9 Ampia, seppur non approfondita 10 Ampia ed approfondita
co
mp
ete
nz
e
lin
gu
isti
ch
e
1
Il c
an
did
ato
Non espone alcun dato 2 Espone pochissimi dati e si esprime in modo confuso e contorto 3 Espone pochi dati disorganizzati e si esprime in modo confuso 4 Espone qualche dato in modo poco coerente e si esprime con una certa
difficoltà 5 Articola i contenuti con incertezza e si esprime in modo non sempre
chiaro e corretto 6 Articola i contenuti in modo non sempre lineare e si esprime in modo
chiaro, ma non sempre corretto 7 Articola i contenuti in modo semplice, lineare e si esprime in modo
generalmente corretto 8 Organizza i contenuti in modo coerente e si esprime in modo corretto 9 Organizza i contenuti in modo coerente e sicuro, si esprime con
proprietà di linguaggio 10 Organizza i contenuti in modo efficace e si esprime con buona proprietà
di linguaggio
ca
pa
cit
à d
i a
na
lis
i e
di
sin
tes
i
1
Il c
an
did
ato
Non espone alcun dato
2 Enumera pochissimi dati, senza alcun ordine
3 Enumera qualche dato, senza molto ordine
4 Enumera diversi dati, senza fornire alcuna analisi
5 Guidato, individua parzialmente i concetti-chiave
6 Guidato, individua i concetti-chiave 7 Individua i concetti-chiave e, guidato, stabilisce semplici relazioni
8 Evidenzia capacità di organizzare i contenuti in modo semplice
9 Evidenzia capacità di analisi e sintetizza in modo efficace
10 Rielabora con sicurezza, individuando relazioni disciplinari e pluridisciplinari
Proposta di voto (all’unanimità/a maggioranza):……………./30 (……………………………………/30)
RATIFICA (all’unanimità/a maggioranza):…………………/30 (……………………………………/30)
Il Presidente La Commissione
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SIMULAZIONI DELLA TERZA PROVA
Tipologia:
C per le discipline d’indirizzo B per l’accertamento della Lingua inglese
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Simulazione Terza Prova
Esame di Stato a.s. 2017/2018
Classe VC ITI-Inf - Tipologia C + Inglese (mod. B)
Durata della prova: 90 minuti - Non sono consentite cancellature e correzioni
ALUNNO/A______________________________________ Firma ______________________________
Pozzuoli, 26/03/2018
Discipline Punteggio
1. STORIA /10
2. GESTIONE PROGETTO e ORGANIZZAZIONE D’IMPRESA (GPO) /10
3. INFORMATICA /10
4. INGLESE /10
Totale /40
VOTO /15
Commissione nr. Firma
Presidente
Commissario 1
Commissario 2
Commissario 3
Commissario 4
Commissario 5
Commissario 6
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STORIA Alunno: _____________________________
1. Perché fu ucciso Giacomo Matteotti? A Poiché aveva denunciato alla camera le malefatte fasciste nella campagna elettorale del 1924 B Poiché era colluso con la mafia C Poiché si era opposto assieme ad altri parlamentari alle leggi fascistissime D Poiché aveva preparato un dossier contro il regime
2. Chi era il leader della rivoluzione bolscevica del 1917 che enunciò il suo programma rivoluzionario nelle “tesi d’aprile”?
A Stalin B Trockij C Stakanov D Lenin
3. Quando l’Italia entra in guerra durante la seconda guerra mondiale? A 1939 B 1941 C 1940 D 1943
4. Come cominciò la prima guerra mondiale?
A In seguito alla dichiarazione di guerra della Francia all’ Austria? B In seguito alla dichiarazione di guerra della Francia alla Serbia? C In seguito alla dichiarazione di guerra dell’Austria alla Serbia? D In seguito alla dichiarazione di guerra della Russia alla Germania?
5. Quando inizia la guerra civile spagnola?
A 1934 B 1936 C 1937 D 1938
6. La “rosa bianca” è stato un gruppo di studenti oppositori A Al regime franchista B Al regime fascista C Al regime della Germania nazista D Al regime stalinista
7. Quale azione provocò all’Italia le sanzioni da parte della Società delle nazioni? A L’attacco all’Etiopia B Il sostegno alla Spagna franchista C L’alleanza con la Germania D La negazione delle libertà politiche
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STORIA Alunno: _____________________________
8. Cosa vuol dire Mein Kampf? A La mia azione B La mia vita C La mia visione D La mia battaglia
9. Cosa avvenne a Livorno nel 1921? A La nascita del partito popolare B La nascita del partito comunista C La nascita dei Fasci di combattimento D La nascita del partito socialista
10. L’11 febbraio del 1929 furono firmati A Patti lateranensi da Mussolini e cardinale Pietro Gasparri per la conciliazione Stato- Chiesa B Patto d’acciaio dai ministri dell’estero Ciano e Von Ribbentrop per un accordo tra i governi del Regno D’
Italia e della Germania nazista C Patto di Londra tra governo italiano ed i rappresentanti della triplice intesa contro imperi centrali D Patto atlantico da Usa, Canada ed alcuni paesi dell’Europa occidentale
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GPO Alunno: ________________________
1. Le fasi di gestione ciclico del progetto sono: A Inizio, Definizione e pianificazione, Esecuzione, Chiusura, Monitoraggio e controllo B Inizio, Esecuzione, Definizione e pianificazione, Monitoraggio e controllo ,Chiusura C Inizio, Definizione e pianificazione, Monitoraggio e controllo, Esecuzione, Chiusura D Inizio,Definizione e pianificazione, Esecuzione, Monitoraggio e controllo, Chiusura
2. Chi sono dei potenziali Stakeholder di un progetto? A Gli sviluppatori, Il Project Manager, il Committente, Enti pubblici, finanziatori B Gli sviluppatori, Il Project Manager, Enti pubblici, finanziatori C Il Project Manager, il Committente, Enti pubblici, finanziatori D Il Project Manager, il Committente, Enti pubblici, finanziatori,fornitori
3. Cosa è il GANNT? A E' un diagramma sul quale vengono descritte temporalmente le attività del progetto B E' una rappresentazione a blocchi delle attività del progetto;
C E' un diagramma nel tempo sul quale vengono descritte le attività del progetto con vincoli temporali e di durata
D E’ la rappresentazione grafica del costo del progetto nel tempo
4. Cosa è il Business Plan?
A E' un documento sintetizza l’idea di base del progetto, il piano di investimento, il mercato di pertinenza ed il piano di progetto
B E' un documento sintetizza l’idea di base del progetto, gli stakeholder del progetto e il team di progetto C E' un documento tecnico che include il GANNT e la WBS del progetto D E'il documento di fattibilità del progetto
5. Cosa sono le milestone?
A Sono l’inizio e la fine di progetto
B Sono attività cardini, in corrispondenza delle quali viene verificato il raggiungimento di obiettivi stabiliti in fase di definizione del progetto stesso
C Sono attività cardini, in corrispondenza delle quali viene verificato il costo degliobiettivi stabiliti in fase di definizione del progetto stesso
D Sono attività cardini, in corrispondenza delle quali viene verificatala durata delle attività definite in fase di progettazione.
6. Cosa è il kickoff di un progetto? A E' la data di fine ufficiale di un progetto B E' la data di messa in esercizio di un prodotto C E' la data di inizio di un progetto D E' il termine con cui ci si riferisce alle riunioni in un progetto
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GPO Alunno: ________________________
7. Un committente pagherà all’azienda produttrice di un software di suo interesse 800 euro per una modifica di una funzionalità che vuole disponibile dopo 5 gg. Sapendo che una giornata
lavorativa di un impiegato costa all’azienda di software 80 euro, quanti impiegati dovrà
impegnare l ‘azienda per fornire il sw nei tempi richiesti? A 10 B 8 C 5 D 2
8. Qual è la differenza tra test di carico e test di performance? A Il test di carico misura il massimo carico sopportabile dal sistema, prima di non garantire più il servizio per il
quale è stato creato; il test di performance misura le prestazioni del software in termini di reattività e stabilità in corrispondenza diun determinato livello di carico
B Il test di performance misura il massimo carico sopportabile dal sistema, prima di non garantire più il servizio per il quale è stato creato; il test di carico misura le prestazioni del software in termini di reattività e stabilità in corrispondenza di un determinato livello di performance
C Il test di performance misura il massimo carico di velocità del sistema, oltre il quale il servizio per il quale è stato creato non è più garantito; il test di carico misura il numero di utenti contemporanei che determinano il livello di performance del software in termini di reattività e stabilità
D Il test di carico misura il massimo intervallo di tempo del sistema, oltre il quale il servizio per il quale è stato creato non è più garantito; il test di performance misura il numero di utenti contemporanei che determinano il livello di carico del software in termini di reattività e stabilità
9. Qual è la differenza tra test statici e dinamici?
A I test statici prevedono un approccio black box e sono condotti sul programma in esecuzione, i test dinamici, prevedono un approccio black box e sono condotti sul codice sorgente
B I test statici prevedono un approccio white box e sono condotti sul programma in esecuzione, i test dinamici, prevedono un approccio black box e sono condotti sul codice sorgente
C I test statici prevedono un approccio white box e sono condotti sul codice sorgente, i test dinamici, prevedono un approccio black box e sono condotti sul programma in esecuzione
D I test statici prevedono un approccio white box e sono condotti sul codice sorgente, i test dinamici, sono condotti sul programma in esecuzione
10. Qual è la differenza tra collaudo e test di sistema (system test)?
A I test di collaudo vengono eseguiti su sistemi simulati, il test di sistema negli ambienti di esecuzione effettiva B I test di collaudo vengono eseguiti in modalità black box, il test di sistema in modalità white box C I test di collaudo vengono eseguiti in modalità white box, il test di sistema in modalità black box D I test di sistema vengono eseguiti su sistemi simulati, il collaudo negli ambienti di esecuzione effettiva
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INFORMATICA Alunno: _____________________________
1. Quali delle seguenti definizioni esprime meglio la definizione di chiave primaria?
A Un attributo o un insieme di attributi che permette di distinguere tra le istanze di una entità
B Un attributo che permette di distinguere tra le t-uple di una relazione C Un attributo o un insieme di attributi che permette di distinguere tra le t-uple di un’entità
D Un attributo qualsiasi scelto dal progettista
2. Un diagramma E/R è:
A Un modello dell’integrità di un’organizzazione complessa
B Un modello della funzionalità di un’organizzazione complessa C Un modello della realtà di un’organizzazione complessa
D Un modello della complessità di un’organizzazione complessa
3. Un’associazione (1:N) tra due entità E1ed E2, dalle quali derivano rispettivamente le tabelle T1(K1, A, B, C) e T2(K2, D), ha attributi A1 e A2. Come viene tradotta nel modello
relazionale?
A T1(K1, A,B,C) T2(K2, D) T3(K1, K2, A1, A2) B T1(K1, A,B,C, K2) T2(K2, D, K1, A1, A2) C T1(K1, A,B,C, A1, A2) T2(K2, D, K1) D T1(K1, A,B,C) T2(K2, D, K1, A1, A2)
4. Le relazioni R e S hanno schema: R(A,B,C) e S(C,D, E). Qual è lo schema di join naturale tra R ed S?
A T( S.C, D, E) B T( A, B, R.C, S.C, D, E) C T( A, B, C, D, E) D T( A, B, R.C)
5. L’acronimo ACID indica le quattro proprietà fondamentali che devono soddisfare i DBMS che implementano le transazioni perché queste operino in modo corretto sui dati. Queste
proprietà sono:
A Associazione, Concorrenza, Indipendenza, Disponibilità B Algebra, Congiunzione, Intersezione, Differenza C Atomicità, Consistenza, Isolamento, Persistenza D Atomicità, Consistenza, Isolamento, Durezza
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INFORMATICA Alunno: _______________________________ Date le seguenti relazioni : A(Codice, Cognome, Città) e B(Numero, Importo, Causale, Data, Codice) che rappresentano in forma semplificata un’anagrafica di soggetti e movimenti contabili ad essi collegati.
6. Per ottenere numero ed importo dei movimenti di “Rossi” si deve impostare la seguente operazione relazionale:
A Proiezione di A su Cognome. Selezione del risultato per Cognome = ”Rossi”. Congiunzione del risultato con B su Codice
B Selezione di A per Cognome = “Rossi”. Congiunzione del risultato con B su Codice. Proiezione del risultato per Numero, Importo.
C Congiunzione di A e B su Codice. Proiezione del risultato su Numero, Importo. di A su Cognome. Selezione del risultato per Cognome = ”Rossi”.
D Selezione di A per Cognome = “Rossi”. Proiezione del risultato su Numero, Importo. Congiunzione del risultato con B su Codice.
7. Per ottenere causale ed importo dei movimenti di importo> 15000 si deve eseguire l’operazione relazionale:
A Selezione di B per Importo > 15000. Proiezione del risultato su Causale, Importo. B Selezione di A per Importo > 15000. Congiunzione del risultato con B su Codice. Proiezione del risultato su
Causale, Importo C Congiunzione di A e B su Codice. Proiezione del risultato su Causale, Importo. D Selezione di B per Importo > 15000. Congiunzione del risultato con B su Codice. Proiezione del risultato su
Numero, Importo.
8. L’operatore relazionale: Selezione di A per Cognome = ”Bianchi”. Congiunzione del risultato con B su Codice. Proiezione del risultato su Importo, Casuale. Permette di ottenere:
A L’elenco dei movimenti di Bianchi. B L’elenco dei movimenti di Bianchi con Codice, Importo e Causale. C L’elenco dei movimenti di Bianchi con Importo e Causale. D L’elenco dei movimenti di Bianchi con tutti i campi.
9. Quale tra le seguenti frasi esprime meglio il significato di terza forma normale di una relazione?
A La forma normale che elimina la dipendenza transitiva degli attributi dalla chiave B Una relazione in 2FN che elimina la dipendenza transitiva degli attributi dalla chiave C Una relazione che rispetta i requisiti fondamentali del modello relazionale D La forma normale che elimina la dipendenza parziale degli attributi dalla chiave
10. Una chiave esterna è A la chiave primaria che mappata sulla seconda di due relazioni implementa un’associazione 1:N in un modello
logico B la chiave secondaria che mappata sulla seconda di due relazioni implementa un’associazione 1:N in un
modello logico C la chiave alterna che mappata sulla seconda di due relazioni implementa un’associazione 1:N in un modello
logico D la chiave primaria che mappata sulla prima di due relazioni implementa un’associazione 1:N in un modello
logico
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INGLESE Alunno: ________________________
Prima domanda: Can you give a definition of “Robotics”? ___________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________
Seconda domanda: What are the advantages and disadvantages of using robots? ___________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________
ROBOTS
An area of computer science that has found wide practical use is robotics, the design and development of computer
controller mechanical devices that are programmed to move, manipulate objects and interact with environments.
Most robots in the world are designed for heavy, repetitive, difficult work, and generally handle tasks that are
dangerous or boring to human beings, they are also employed where speed and precision are required. Robots are
now widely used in a variety of fields including industry, science and medicine, space transportation and military
applications, as well as for domestic uses. Robots have the potential to change economy, health conditions and life
standards. As the technology progresses, we are finding new ways to use robots. Each new use brings new hopes and
possibilities, but also potential dangers and risks.
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Simulazione Terza Prova
Esame di Stato a.s. 2017/2018
Classe VC ITI-Inf - Tipologia C + Inglese (mod. B)
Durata della prova: 90 minuti - Non sono consentite cancellature e correzioni
ALUNNO/A______________________________________ Firma ______________________________
Pozzuoli, 03/05/2018
Discipline Punteggio
1. STORIA /10
2. GESTIONE PROGETTO e ORGANIZZAZIONE D’IMPRESA (GPO) /10
3. INFORMATICA /10
4. INGLESE /10
Totale /40
VOTO /15
Commissione nr. Firma
Presidente
Commissario 1
Commissario 2
Commissario 3
Commissario 4
Commissario 5
Commissario 6
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STORIA Alunno: _____________________________
1. Dove sbarcarono gli alleati il 22 gennaio del 1944? A Ad Anzio B A Marsala C A Trieste D A Quarto
2. Di quale giornale fu Direttore Mussolini? A La Repubblica B l fatto quotidiano C L'Avanti D Non è mai stato Direttore di alcun giornale
3. In seguito a cosa iniziò la seconda guerra mondiale? A Invasione della Polonia B Invasione dell'Inghilterra C Invasione della Francia D Nessuna delle risposte precedenti
4. Il sindacato dei lavoratori italiani fondato nel 1906 si chiamava
A Confederazione italiana sindacati lavoratori
B Confederazione generale del lavoro
C Confederazione italiana Dirigenti d'azienda
D Unione lavoratori
5. In che anno fu firmato l'armistizio che portò alla conclusione della prima guerra mondiale?
A Novembre 1918
B Marzo 1918
C Novembre 1919
D Aprile 1919
6. In che anno Mussolini dichiarò guerra alla Gran Bretagna e alla Francia?
A 1939
B 1940
C 1941
D 1938
7. Che tassa venne introdotta durante il periodo fascista? A Sul grano
B Sugli allevamenti
C Sul celibato
D Sui terreni
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STORIA Alunno: _____________________________
8. Dove venne firmato il trattato che pose fine alla prima guerra mondiale? A Bruxelles
B Parigi
C Roma
D Versailles
9. Quando ci fu lo sbarco degli alleati in Sicilia durante la seconda guerra mondiale? A Nel dicembre del 1943
B Ai primi di Agosto del1943
C Ai primi di luglio del 1943
D Ai primi di giugno del 1943
10. Chi fu ministro della propaganda nella Germania di Hitler? A Goebbels
B Von Ribbentrop
C Goring
D Speer
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GPO Alunno: ________________________
1. Quali tra i seguenti, sono i vantaggi nell’adozione di un sistema ERP?
A Le decisioni aziendali sono più precise e sono eseguite con maggiore velocità
B Si hanno costi elevati per l’implementazione di una soluzione ERP
C I dati sono logicamente centralizzati e sono disponibili a tutti in tempo reale
D Eliminazione dei fornitori di software
2. Cosa significa ERP?
A Enterprise Resource Planning
B Enterprise Relationship Planning
C Estimate Resource Planning
D Entire Resource Program
3. Cosa significa Outsourcing?
A L’affidamento di informazioni esterne all’azienda a rami aziendali
B L’acquisto di software per il sistema informatico
C L’affidamento di attività aziendali all’esterno dell’azienda
D Un unico grande programma che gestisce l’azienda
4. Cosa si intende per gestione locale di una rete informatica?
A L’azienda demanda ai suoi dipendenti l’uso e la gestione della rete informatica
B L’azienda demanda a terzi la manutenzione e la gestione della rete informatica
C L’azienda demanda a terzi l’uso della rete informatica
D Nessuna delle risposte è corretta
5. Quali caratteristiche devono avere le soluzioni informatiche di tipo ERP?
A La sicurezza e l’interoperabilità
B L’interoperabilità e la robustezza
C L’interoperabilità e la portabilità
D L’integrità e la portabilità
6. Quali sono le principali funzioni aziendali?
A Pianificazione strategica, Logistica, Amministrazione, Produzione, Risorse Umane
B Pianificazione operativa, Direzione Generale, Risorse umane, R&D, Marketing
C Pianificazione strategica, Risorse umane, R&D, Marketing, Logistica
D Logistica, Produzione(R&D), Amministrazione, Marketing, Risorse Umane
7. Una impresa è caratterizzata da: A Persone, Attività Produttive, Attività accessorie
B Persone, Operatività primaria, Operatività secondaria
C Coordinamento operativo, Operatività primaria, persone
D Attività Primarie, Persone, Attività Secondarie
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GPO Alunno: ________________________
8. Segna la risposta sbagliata relativamente alla “ piramide di Anthony”: A Divide l’organizzazione aziendale in livelli organizzativi e livelli operativi
B Divide il livello organizzativo in pianificazione strategica e supervisione tattica
C Divide il livello operativo in Operatività primaria e Operatività
D Divide l’organizzazione aziendale in macrolivelli
9. Quali caratteristiche definiscono un programma Open Source? A E’ un software gratuito con diritti d’autore
B E’ un software distribuito con codice sorgente
C E’ un software distribuito gratuitamente tramite eseguibili
D E’ un software distribuito tramite licenza d’uso
10. Che soluzione si può adottare per aziende che sono estese sull’intero territorio nazionale?
A Utilizzare una grande LAN
B Utilizzare Internet per collegare i computer dislocati molto distanti
C Utilizzare soluzioni in Cloud
D Utilizzare delle Extranet con gateway
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INFORMATICA Alunno: _____________________________
1. La clausola FROM di un comando SELECT serve a specificare:
A Una lista di campi da restituire
B Una lista di tabelle su cui operare C Una condizione di selezione delle righe appartenenti alle tabelle su cui operare
D Un criterio di aggregazione
2. La clausola WHERE di un comando SELECT serve a specificare:
A Una lista di campi da restituire
B Una lista di tabelle su cui operare C Una condizione di selezione delle righe appartenenti alle tabelle su cui operare
D Un criterio di aggregazione
3. La parola chiave DISTINCT di un comando SELECT serve a specificare:
A Che si desiderano eliminare eventuali duplicate tra le righe restituite B Che nella clausola FROM possono essere specificate solo tabelle distinte C Che i campi specificati devono essere tutti distinti tra loro D Che è consentito di effettuare query distinte sulle tabelle
4. Quale delle seguenti affermazioni riferite a MySQL è vera?
A MySQL è un sistema per la gestione di basi di dati non relazionali B Non è possibile interagire con MySQL utilizzando il linguaggio SQL C Si può interagire con MySQL solo dalla linea di comandi D La connessione al server è fatta specificando username e password
5. Quale è l’ordine corretto dei comandi per creare un database Db1 e inserire in esso una nuova tabella Tab1 di cui poi si vuole visualizzare la struttura?
A DESCRIBE Tab1, CREATE DATABASE Db1, USE DB1, CREATE TABLE Tab1 B CREATE DATABASE Db1, USE Db1, CREATE TABLE Tab1, DESCRIBE Tab1 C USE Db1, CREATE DATABASE Db1, CREATE TABLE Tab1, DESCRIBE Tab1 D DESCRIBE Tab1, USE Db1, CREATE DATABASE Db1, CREATE TABLE Tab1
6. Quando in un DB viene creata una vista logica a partire dal risultato di una query:
A Viene creata una vera e propria tabella che ha i campi elencati nella query e come record i record estratti
B Non viene creata alcuna tabella, ma una tabella virtuale che viene calcolata solo quando richiesta
C Viene creato un indice sulla tabella su cui si effettua la query avente i campi elencati in essa
D Viene creato un indice sulle Foreign key eventualmente presenti nella tabelle indicate nella query
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INFORMATICA Alunno: _____________________________
7. Quali delle seguente affermazioni esprime meglio il concetto di DBMS Server: A Un programma che riceve le richieste da un DBMS client ed accede ai contenuti del DB per fornire ai client
che ne abbiano l’autorizzazione le informazioni che essi richiedono B Un programma che riceve le richieste dal DBA e le invia ai vari client collegati C Un programma che consente l’accesso al database solo agli utenti autorizzati D Un programma che può interrogare un database attraverso le richieste dei client autorizzati
8. La sigla CUI significa: A Character User Interface B Client User Interface C Command User Interface D Non esiste questa sigla in quanto quella corretta è GUI – Graphics User Interface
9. HEIDISQL è: A Una applicazione client visuale B Una applicazione client a riga di comando C Una applicazione server visuale D Una applicazione server a riga di comando
10. Il comando SQL “DELETE FROM Dipendenti” applicato alla tabella Dipendenti di un DB provoca:
A L’eliminazione della riga appena inserita nella tabella Dipendenti, solo prima della COMMIT B L’eliminazione della riga appena inserita nella tabella Dipendenti, solo dopo la COMMIT C La cancellazione della tabella Dipendenti dal DB D Lo svuotamento della tabella Dipendenti
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INGLESE Alunno: ____________________________
Prima domanda: What is the difference between Intranet Web servers and public Web servers? _________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________
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Seconda domanda: Explain the main difference between Intranets and Extranets. ___________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________
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___________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________
Intranets and Extranets
One common configuration of a LAN is an Intranet. Intranet Web servers differ from public Web servers in that the
public must have the proper permissions and password to access the Intranet of an organization. Intranets are
designed to permit access by users who have access privileges to the internal LAN of the organization. Within an
Intranet, Web servers are installed in the network. Browser technology is used as the common front-end to access
information such as financial data or graphical, text-based data stored on those servers.
Extranets refer to applications and services that are Intranet based, and use extended, secure access to external users.
This access is usually obtained through passwords, user IDs and other application-level security. Therefore, an
Extranet is the extension of two or more Intranet strategies with a secure interaction between participant enterprises
and their respective Intranets.
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PIANO DI LAVORO EFFETTIVAMENTE SVOLTO IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE E RELAZIONI SINGOLE DISCIPLINE
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AREA LINGUISTICO-STORICO-LETTERARIA
ANNO SCOLASTICO 2017/2018
Disciplina: ITALIANO DOCENTE: prof. A. COPPOLA CLASSE: V ITI SEZ. C
PROFILO DELLA CLASSE
La maggior parte degli studenti ha affrontato lo svolgimento del programma con impegno adeguato
.Qualche alunno,sia per capacità personali,sia per interesse ed impegno, ha dimostrato di saper
rielaborare con disinvoltura e sicurezza i contenuti appresi,operando gli opportuni collegamenti e
utilizzando la terminologia specifica delle varie discipline. Solo per alcuni l’impegno profuso nella
materia si è rivelato al di sotto delle richieste espresse dalla docente che ha sempre dovuto sollecitarli e
spronarli a uno studio costruttivo. Altri studenti invece non sono riusciti a potenziare adeguatamente il
proprio senso critico e hanno condotto lo studio con metodo fondamentalmente mnemonico.
Il lavoro domestico, che doveva essere di completamento al programma spiegato in classe, è stato
svolto da alcuni in modo occasionale e con superficialità tale da non consentire il raggiungimento di
una preparazione armonica e completa.
La didattica ha alternato lezioni frontali con dibattiti, approfondimenti e discussioni su tematiche
cruciali del ‘900 .Gli strumenti utilizzati sono stati: visioni di film, consultazioni di internet, letture di
documenti e analisi di testi di varia natura, oltre all’uso della LIM.
Ampio spazio è stato dato alla stesura di mappe concettuali, per facilitare la memorizzazione degli
argomenti. Alcune lezioni sono state finalizzate alle tecniche di scrittura con il supporto di schede per
l’analisi dei testi letterari e per la stesura del saggio breve.
La verifica degli apprendimenti è avvenuta ,per entrambe le discipline, mediante prove scritte, test
strutturati, prove comuni e interrogazioni tradizionali intermedie e sommative.
La valutazione finale ha tenuto conto delle potenzialità di ciascun allievo e della progressione rispetto
ai livelli iniziali. Prove di recupero e rinforzo hanno consentito di accertare il grado di assimilazione
degli argomenti.
Le attività si sono svolte in un clima sereno grazie a un buon rapporto relazionale con la totalità degli
studenti.
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CONTENUTI TRATTATI1
IL SECONDO OTTOCENTO
L’età Postunitaria
PROFILO STORICO
Ancora il problema della lingua
Il ruolo del poeta( il poeta” maledetto”, il poeta vate, il poeta esteta)
Problemi irrisolti dell’Italia post-unitaria
La contestazione ideologica e stilistica degli scapigliati
L’importanza della Scapigliatura
Modulo 1: Il naturalismo francese e il verismo italiano
La corrente filosofica del Positivismo: metodo di indagine e realtà socio- economica
Dal realismo al Naturalismo in Francia
Rapporto tra Naturalismo e Verismo : gli aspetti in comune, gli elementi originali del Verismo
Modulo 2: GIOVANNI VERGA (Catania 1840 – 1922)
Biografia essenziale alla comprensione del pensiero e delle opere
poetica e tecnica narrativa di Verga verista :i temi, le tecniche narrative( regressione, ironia, straniamento, discorso indiretto libero, linguaggio popolare
“ I Malavoglia“
Il ciclo dei vinti
Il tempo e lo spazio
Le tecniche di narrazione
L’ideologia del romanzo
La lingua
Modulo 3: SIMBOLISMO francese e DECADENTISMO
Le poetiche del simbolismo e del decadentismo
La figura dell’artista
La Lirica Il Simbolismo francese
I poeti “maledetti” e la poetica del simbolismo: la parola allusiva e la tensione verso l’Assoluto
Il linguaggio analogico
Il fonosimbolismo
Charles Baudelaire: La poesia come forma di conoscenza da "I fiori del male"
Corrispondenze
1 In corsivo sono riportati i contenuti che verranno affrontati dopo il 15 Maggio 2018.
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La Narrativa:
Il romanzo decadente:
L’evasione dalla realtà e la scelta di vita raffinata I principi teorici dell’Estetismo
Modulo 4: GIOVANNI PASCOLI (S. Mauro di Romagna 1855 – Bologna 1912)
Biografia essenziale alla comprensione del pensiero e delle opere: tra il “nido”
l'insegnamento universitario e la poesia
Un rivoluzionario nella tradizione: la cultura classica e la sensibilità decadente
La poetica del “Fanciullino”
Da poeta veggente a poeta vate
Le soluzioni formali : la sintassi- il lessico- gli aspetti fonici- le figure retoriche
MYRICAE:
Struttura e significato del titolo
La percezione irrazionale della realtà La tecnica impressionistica
I temi: la presenza incombente della morte, la natura, il tema del nido o Il tuono o X Agosto
Modulo 5: GABRIELE D’ANNUNZIO (Pescara 1863 – Gardone 1938)
Biografia essenziale alla comprensione del pensiero e delle opere
Arte come vita e vita come arte
Esteta e superuomo
Panismo
La narrativa:
Estetismo ed edonismo: Il Piacere
Lo sviluppo lirico
Il superuomo e l'esteta La pioggia nel pineto
Modulo 6. Il Primo Novecento: la situazione storica e sociale dell'Italia (L'Italia in guerra)
Crisi del Positivismo : la relatività e la psicoanalisi
L'intellettuale protagonista – il panorama delle riviste
La stagione delle AVANGUARDIE
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Modulo 7: LUIGI PIRANDELLO (Girgenti 1867 – Roma 1936)
Biografia essenziale alla comprensione del pensiero e delle opere
Gli studi- il dissesto economico-la follia della moglie – l’attività teatrale- i rapporti con il fascismo
La "visione del mondo": il rifiuto della socialità- il relativismo conoscitivo
La poetica: l'umorismo e il sentimento del contrario
La scissione dell’io : persona e personaggio, la filosofia del lontano, l’incomunicabilità
“ Il fu Mattia Pascal”
“ Uno, nessuno e centomila”
“Sei personaggi in cerca d’autore”
MODULO 8: ITALO SVEVO (Aronne Ettore Schmitz )– (Trieste 1861 – 1928)
Biografia essenziale alla comprensione del pensiero e delle opere
Lo pseudonimo “Italo Svevo”
La declassazione ed il lavoro impiegatizio
Il salto di classe sociale e l’abbandono della letteratura, ma il permanere degli interessi culturali
I rapporti con la psicoanalisi
Il rapporto letteratura vita
“ La coscienza di Zeno
La poesia delle Avanguardie
MODULO 9: I FUTURISTI
azione- velocità- antiromanticismo
Il manifesto tecnico della letteratura futurista
I protagonisti
FILIPPO TOMMASO MARINETTI (Alessandria D'Egitto 1876- Bellagio- Repubblica di
Salò 1944 )
Paroliberismo, fonosimbolismo ,onomatopea
Parole in libertà
Lettura ed individuazione delle tematiche e degli aspetti espressivi in : Il Manifesto del Futurismo
I CREPUSCOLARI
Tematiche
Origine della definizione
Contenuti
La demitizzazione del ruolo del poeta
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Modulo 10: L'ERMETISMO
Caratteri generali
Origine del termine “ ermetismo”
La chiusura nei confronti della storia
La “letteratura come vita”
Le tematiche dell’attesa e dell’assenza
Il linguaggio poetico e le soluzioni tecniche
Gli esponenti principali
Modulo 11: SALVATORE QUASIMODO – (Modica di Ragusa 1901-Napoli 1968 )
Biografia essenziale alla comprensione del pensiero e delle opere
Da "Acque e terre" - Ed è subito sera
Modulo 12: UMBERTO SABA- (Trieste 1883 – 1957)
Biografia essenziale alla comprensione del pensiero e delle opere
le origini triestine- l’assenza del padre – la formazione letteraria - l'incontro con la psicanalisi- la persecuzione razziale-
La poetica: la poesia del dolore, l’estraneità alle poetiche contemporanee, una poesia onesta, vita e poesia, le scelte stilistico -formali
L’antinovecentismo di Saba e la cultura del tempo
I temi: amore e dolore, Trieste, dolore individuale e universale, la moglie, Linuccia.
Il Canzoniere
Modulo 13: GIUSEPPE UNGARETTI (Alessandria d’Egitto 1888 – Milano 1970)
Biografia essenziale alla comprensione del pensiero e delle opere: dall'Egitto all'esperienza parigina- la guerra- l’adesione al Fascismo e poi in Brasile – le produzioni
la funzione della poesia : la componente autobiografica;
verso una poesia essenziale
l’analogia
la poesia come illuminazione
la poesia come “ porto sepolto”
gli aspetti formali- la struttura e i temi o Veglia o Soldati
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MODULO14: EUGENIO MONTALE (Genova 1896 – Milano 1981)
Biografia essenziale alla comprensione del pensiero e delle opere –
gli esordi letterari – l’antifascismo- gli anni del dopoguerra - il Nobel 1975
Ossi di seppia –
La struttura
il titolo ed il motivo dell'aridità
crisi dell'identità, il male di vivere, la memoria e l'indifferenza
la poetica: una poesia “degli oggetti” o il “ correlativo oggettivo”
le soluzioni stilistiche, i ritmi antimusicali- lessico aulico e prosastico-
i motivi ispiratori / il male del vivere
MODULO 15: EDUARDO DE FILIPPO (Napoli 1900- Roma 1984)
Biografia essenziale alla comprensione del pensiero e della produzione o “ Napoli milionaria” o “ Filumena Marturano “ o “ Le voci di dentro”
METODOLOGIE DIDATTICHE
Lezione frontale, dibattito. Ricettivo: Lezione frontale introduttiva. Lettura ed analisi di testi.
Inquadramento dei contesti attraverso l’elaborazione di schemi e mappe concettuali. Analisi in classe dei
testi attinenti. Dibattiti. Lavoro di gruppo. Ricerche al PC.
LA DOCENTE
PROF. COPPOLA ANTONELLA
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ANNO SCOLASTICO 2017/2018
Disciplina: STORIA DOCENTE: COPPOLA ANTONELLA CONTENUTI TRATTATI2
APOGEO E DECLINO DELL’EUROPA 1875-1919
1. Le trasformazioni tra Ottocento e Novecento
Il tramonto del progetto di Bismark
La crisi dell’Europa centro – orientale
L’epoca post vittoriana in Gran Bretagna
Gli Stati Uniti e il Giappone
L’industrializzazione tra IX e XX secolo
2. Le trasformazioni sociali e culturali
La Belle epoque
La società europea agli inizi del XX secolo
Progresso economico
La nascita dei movimenti nazionalisti
3. L’Italia Giolittiana
Giolitti alla guida del paese
Il decollo industriale
Il fenomeno migratorio e la “questione meridionale”
La conclusione dell’Italia giolittiana
La società italiana d’inizio secolo
4. La Prima Guerra mondiale
Genesi del conflitto
Il primo anno di guerra
Il dibattito italiano tra interventisti e neutralisti
La guerra di trincea
L’anno cruciale(1917)
La fine del conflitto(1918)
La nuova Europa dei trattati di pace ( Versailles, Saint – Germain, Sevres)
Bilancio politico – sociale della guerra
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TRA LE DUE GUERRE 1919-1945
5. La rivoluzione sovietica
La Russia di Lenin
La rivoluzione di febbraio e del regime zarista
Lenin e le tesi di Aprile
La rivoluzione di ottobre
La guerra civile
6. Europa e stati Uniti fra le due guerre mondiali
Il dopoguerra nelle democrazie europee
Gli Stati Uniti: crescita economica e fenomeni speculativi
La crisi del ’29 e il crollo di Wall Street
7. L’Italia sotto il fascismo
La crisi del dopoguerra
Il ritorno di Giolitti
I fasci italiani di combattimento
La marcia su Roma e la conquista del potere
Il delitto Matteotti e l’instaurazione del regime
Lo stato fascista e l’organizzazione del consenso
La scuola: un potente mezzo di controllo
I rapporti con la Chiesa: i Patti lateranensi
L’opposizione al fascismo
La costruzione dello stato fascista:le scelte economiche
La politica estera
Le leggi razziali
L’ETA’ DEI TOTALITARISMI
8. Il nazismo
La repubblica di Weimar
La Germania nella seconda metà degli anni Venti
La fine della repubblica di Weimar
Il nazismo al potere
La Germania nazista
La politica economica ed estera della Germania nazista
La politica razziale di Hitler
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9. Il nazismo Il totalitarismo sovietico
Lo stalinismo in Unione Sovietica
Il nuovo assetto istituzionale dell’URSS
LA GUERRA MONDIALE E LA GUERRA FREDDA
10. La seconda guerra mondiale
Verso il conflitto
La guerra lampo
La guerra parallela in Italia
1941: l’intervento americano
La crisi dell’Asse e la riscossa degli Alleati (1942-1943)
Gli Alleati in Italia e la caduta del fascismo
La Resistenza in Europa (1943-1944)
La sconfitta del nazismo e la fine della guerra ( 1944-1945)
La conclusione del conflitto nel Pacifico
La tragedia della Shoah
La conferenza di Potsdam e l’assetto postbellico
Le due guerre mondiali: un confronto e un bilancio
11. L’Italia dalla caduta del fascismo alla liberazione
L’Italia divisa : il Regno del Sud fra 1943 e il 1944
Il Centro- Nord : l’occupazione nazifascista e la Resistenza
L’Italia liberata
12. La Guerra Fredda
Muro di Berlino :la divisione della Germania
Dalla Dottrina Truman al piano Marshall
L’unione sovietica negli anni Cinquanta
L’Europa centro-orientale
I satelliti dell’URSS
La svolta di Kruscev e l’evoluzione del blocco orientale
Gli Stati Uniti durante la guerra fredda
L’Europa occidentale durante la Guerra fredda
DA CENTRISMO A CENTROSINISTRA
13. Dalla riforma agraria al boom economico
L’Italia del centrismo
Una crescita differenziata: il boom economico
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14. Il continente americano negli anni Sessanta
15. La guerra del Vietnam
16. La fine del comunismo sovietico
La svolta di Gorbaciov
La caduta del muro di Berlino
La Dissoluzione dell’Est comunista
METODOLOGIE DIDATTICHE
Lezione frontale, dibattito. Ricettivo: Lezione frontale introduttiva. Lettura ed analisi di testi.
Inquadramento dei contesti attraverso l’elaborazione di schemi e mappe concettuali. Analisi in classe
dei testi attinenti. Dibattiti. Lavoro di gruppo. Ricerche al PC.
LA DOCENTE
PROF. COPPOLA ANTONELLA
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ANNO SCOLASTICO 2017/2018
Disciplina: INGLESE DOCENTE: PROCOPE ROSANNA
CLASSE: V ITI SEZ. C
PROFILO DELLA CLASSE
La V ITI C è una classe articolata, cioè formata da un gruppo di studenti che segue il corso
Informatico, ed un altro gruppo che segue il corso Elettrico-Elettronico; le materie di area comune, tra
cui Lingua Inglese, vengono seguite da entrambi i gruppi formando quindi un’unica classe. Dal punto
di vista comportamentale la classe è apparsa alquanto rispettosa delle regole del vivere civile. Gli
alunni presentano, sotto il profilo socioculturale, una certa omogeneità; infatti la maggior parte
proviene da un ambiente povero di stimoli e ciò si manifesta prevalentemente nelle difficoltà
linguistico-espressive anche nella lingua madre. Nella maggior parte dei casi la scelta operata a favore
di questi indirizzi di studio, evidenzia un preponderante interesse per gli aspetti pratici dell’offerta
formativa. E’ importante sottolineare che gli alunni hanno sempre dimostrato, fin dai primi anni di
scuola superiore, scarso impegno nello studio a casa, e la maggior parte delle attività didattiche, sono
state svolte per lo più in classe. Sono state rilevate gravi lacune nella preparazione di base che,
nonostante l’attivazione di corsi di recupero, recuperi in itinere e di potenziamento, non sono riusciti a
colmare del tutto. Ciò ha pertanto compromesso il loro profitto, soprattutto per ciò che riguarda la
produzione orale della lingua straniera. In generale è mancata la consapevolezza di uno studio costante
nel tempo e di un impegno personale nel lavoro domestico che è stato molto superficiale. Il metodo di
studio, non sempre funzionale e responsabile, per lo più mnemonico, è stato affinato solo da alcuni
alunni che hanno ottenuto risultati positivi. A causa della carente preparazione di base, dello scarso
impegno profuso da una buona parte degli alunni e della conseguente necessità di ripetere più volte gli
argomenti, il programma previsto ha subito un lieve ridimensionamento.
RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
In relazione alla programmazione curricolare, sono stati raggiunti gli obiettivi generali riportati nella
seguente tabella.
OBIETTIVI GENERALI
Mettere in atto comportamenti di autonomia, autocontrollo e fiducia in se stessi. Dimostrare apertura e interesse verso la cultura di altri popoli. Rispetto verso il diverso da sé.
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CONTENUTI TRATTATI3
PRIMO TRIMESTRE
Unit 9: What is Automation
What is Automation
How Automation works
A heating system
A burglar alarm system
Varieties and use of robots
Artificial Intelligence
Unit 3: Electromagnetism and motors
The electric motor
Types of electric motor
Electric cars. Advantages and disadvantages
PENTAMESTRE
Unit 7: How an electric system works
Analogue and Digital
Amplifiers
Oscillators
Data sheet :operational amplifiers
DISPENSE FORNITE DAL DOCENTE
Database
Optical fibres
Unit 13: What is a telephone system
What is a telephone system
Unit 15: How the Internet developed
How the Internet works
How a network functions
LAN
Web address
Connecting the Internet
The telephone networks
Cellulattelephone
3 In corsivo sono riportati i contenuti che saranno affrontati dopo il 15 Maggio 2018
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Unit :16 The internet and its services
Web Apps
Web software Web 2.0
E-Commerce
METODOLOGIE DIDATTICHE Approccio comunicativo funzionale, lezione frontale, lezione dialogata, problem solving, role-play, brain storming, ricerca individuale, ricerca di gruppo.
MATERIALI DIDATTICI UTILIZZATI
Libro di testo: Kiaran O’ Malley “English for New Technology”
o Appunti e mappe concettuali. o Postazioni multimediali. o Lavagna Interattiva Multimediale.
TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE E CRITERI DI VALUTAZIONE
Sono state effettuate al momento quattro prove scritte, ma ne è prevista una quinta, oltre alle
simulazioni di terza prova , così come deciso in sede dipartimentale.
E’ stata verificata la capacità di comprensione in modo globale di testi scritti moderatamente complessi
in micro lingua, la capacità di produzione di testi scritti moderatamente complessi su argomenti inerenti
l’indirizzo specifico. E’ stata verificata la conoscenza del lessico relativo ad argomenti inerenti la micro
lingua, le strutture grammaticali e le relative funzioni linguistiche, capacità di sintesi e di rielaborazione
personale degli argomenti e contenuti suggeriti. Sono stati somministrate anche prove semistrutturate.
Sono state effettuate quattro verifiche orali per constatare la capacità di comunicazione in attività che
richiedono uno scambio di informazioni su argomenti inerenti l’indirizzo specifico e non.
Pozzuoli, 7/05/2018
LA DOCENT