Istituto Superiore Statale PITAGORA · 2018. 6. 8. · elementi di controllo di processo elementi...

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Istituto Superiore Statale PITAGORALiceo Classico/Scientifico e Scienze Applicate /Scienze Umane ITI Informatica e Telecomunicazioni/Elettronica ed Elettrotecnica Professionale Manutenzione ed Assistenza Tecnica via Tiberio, 1 - 80078 Pozzuoli (NA) - cod. mecc. NAIS00400C Prot. n. 3177/04-11 ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL CORSO DI STUDI ANNO SCOLASTICO 2017/2018 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE V sez. C - I.T.I. Art. Informatica Coordinatore: prof. Angelo Barone 5 C Inf Pozzuoli, 15/05/2018 Il Dirigente Scolastico Dr Antonio Vitagliano

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  • Istituto Superiore Statale “PITAGORA”

    Liceo Classico/Scientifico e Scienze Applicate /Scienze Umane ITI Informatica e Telecomunicazioni/Elettronica ed Elettrotecnica

    Professionale Manutenzione ed Assistenza Tecnica via Tiberio, 1 - 80078 Pozzuoli (NA) - cod. mecc. NAIS00400C

    Prot. n. 3177/04-11

    ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL CORSO DI STUDI ANNO SCOLASTICO 2017/2018

    DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE V sez. C - I.T.I. Art. Informatica

    Coordinatore: prof. Angelo Barone 5 C Inf

    Pozzuoli, 15/05/2018 Il Dirigente Scolastico Dr Antonio Vitagliano

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    Sommario

    PRESENTAZIONE DELL’IMPIANTO FORMATIVO DELL’ISTITUTO ............................................................................ 3 PROFILO PROFESSIONALE IN USCITA Indirizzo ITI - INFORMATICA ........................................................................ 3 CARATTERISTICHE DEL TERRITORIO E DELL’UTENZA .............................................................................................. 5

    ELENCO ALUNNI – V C ITI Informatica e Telecomunicazioni – Art. Informatica e CREDITI ANNI PREC. ..................... 6

    CONSIGLIO DI CLASSE ......................................................................................................................................................... 6 COMMISSARI INTERNI ......................................................................................................................................................... 6

    PRESENTAZIONE DELLA CLASSE ..................................................................................................................................... 7

    OBIETTIVI GENERALI, SPECIFICI E TRASVERSALI CONSEGUITI .............................................................................. 7 CONTENUTI DISCIPLINARI, PLURIDISCIPLINARI E VERIFICHE ................................................................................. 8 METODOLOGIE DIDATTICHE: SUOI ASPETTI ESSENZIALI E SUE REALIZZAZIONI IN MERITO AI METODI,

    MEZZI, SPAZI, TEMPI, ATTIVITA' INTEGRATIVE ........................................................................................................... 9 VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE ........................................................................................................................ 9

    GRIGLIE DI VALUTAZIONE ............................................................................................................................................... 14 GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA ................................................................................................... 15 GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA .............................................................................................. 16 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA ...................................................................................... 17

    GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO ............................................................................................................. 19

    SIMULAZIONI DELLA TERZA PROVA ............................................................................................................................. 20

    PIANO DI LAVORO EFFETTIVAMENTE SVOLTO IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE E RELAZIONI

    SINGOLE DISCIPLINE ......................................................................................................................................................... 37 Disciplina: ITALIANO ............................................................................................................................................. 38 Disciplina: STORIA .................................................................................................................................................. 44 Disciplina: INGLESE ................................................................................................................................................ 48 Disciplina: MATEMATICA ..................................................................................................................................... 51 Disciplina: SISTEMI e RETI .................................................................................................................................... 53 Disciplina: INFORMATICA ..................................................................................................................................... 55 Disciplina: TECNOLOGIE e PROGETTAZIONE di SISTEMI INFORM. e di TELECOM. (TPSI) ...................... 58 Disciplina: GESTIONE PROGETTO e ORGANIZZAZIONE D’IMPRESA (GPOI) ............................................. 60 Disciplina: INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA ................................................................................... 62 Disciplina: SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE ...................................................................................................... 63

    ALTERNANZA SCUOLA LAVORO .................................................................................................................................... 68

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    PRESENTAZIONE DELL’IMPIANTO FORMATIVO DELL’ISTITUTO L'impianto formativo dell' ISS “Pitagora” si articola in differenti percorsi tutti di durata quinquennale e con libero accesso ad ogni tipo di facoltà universitaria:

    Liceo Classico

    Liceo Scientifico

    Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate

    Istituto Tecnico Industriale Indirizzo Informatico

    Istituto Tecnico Industriale Indirizzo E.E.

    Istituto Professionale per i Servizi Industria ed Artigianato – Indirizzo M.A.T.

    La V ITI C è una classe articolata, cioè formata da un gruppo di studenti che segue il corso Informatico (5C Inf), ed un altro gruppo che segue il corso Elettrico-Elettronico (5C Ele); le materie di area comune vengono seguite dall’intera classe, mentre per seguire le materie specifiche dell’indirizzo la classe si suddivide nella 5C Inf e nella 5C Ele. Questo è il documento relativo alla V C ITI – INFORMATICA. Nel seguito viene presentato il profilo professionale dell’articolazione INFORMATICA.

    PROFILO PROFESSIONALE IN USCITA Indirizzo ITI - INFORMATICA

    L'Informatica, che ha le sue radici in diverse discipline quali la Matematica, la Fisica, la Logica, l'Elettronica, la Psicologia, la Linguistica, si propone come una disciplina trasversale che, oltre ad avere un proprio preciso e autonomo sviluppo, interessa i settori più disparati, contribuendo alla loro evoluzione e da questi trae nuovi stimoli e occasioni al proprio progredire. Il mondo informatico, data la sua dinamicità, richiede a chi vuole inserirsi in modo professionale e non solo amatoriale, una solida cultura specifica di base, la capacità e il desiderio di una continua crescita tecnico-culturale e una flessibilità probabilmente superiore a quella richiesta in altri settori.

    Scopo quindi del corso di studi di Informatica è di fornire agli studenti sia una preparazione tecnico scientifica che consenta loro di inserirsi direttamente nel mondo del lavoro con le capacità e le conoscenze che questo richiede, sia di formarli culturalmente perché siano in grado di continuare ad aggiornarsi in un mondo in costante e veloce evoluzione tecnologica, sia di prepararli ad affrontare un proseguimento di studi in ambito universitario.

    Specificamente, dal punto di vista professionale, il corso di Informatica ha come obiettivo la formazione di un Perito Informatico che sia in grado di partecipare alla progettazione e alla realizzazione di:

    sistemi di automazione e di acquisizione dati in ambito industriale

    banche dati

    applicazioni a carattere tecnico-scientifico

    applicazioni in ambito gestionale

    piccoli sistemi di elaborazione dati di tipo distribuito

    reti di calcolatori

    che sappia:

    pianificare lo sviluppo delle risorse informatiche

    dimensionare piccoli sistemi di elaborazione

    assistere gli utenti dei sistemi informatici fornendo consulenza e formazione di base hardware e software

    curare l'esercizio di sistemi informatici

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    Per raggiungere queste competenze il Perito Informatico deve pertanto conoscere:

    metodologie di analisi

    linguaggi di programmazione

    database

    sistemi operativi

    informatica di base

    elementi di ingegneria del software

    trasmissione dati

    reti

    architettura sistemi di elaborazione

    microprocessori

    principi fondamentali di elettronica analogica e digitale

    automi

    elementi di controllo di processo

    elementi di statistica

    e deve acquisire capacità:

    di analisi e di sintesi

    linguistico espressive

    logiche

    matematiche

    di scelta di metodologie e strumenti informatici per la soluzione dei problemi

    di dimensionamento

    Obiettivi generali dell’indirizzo di studi

    Acquisizione di una sicura padronanza di strumenti e linguaggi da parte dello studente

    Acquisizione delle capacità di affrontare problemi nuovi ed imprevisti e di confrontarsi con le novità concettuali.

    Capacità di analisi e di progetto.

    Capacità di autonomia nell‘assolvere compiti.

    Capacità di rapportarsi in modo adeguato a situazioni organizzate

    Padronanza dei mezzi informatici

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    CARATTERISTICHE DEL TERRITORIO E DELL’UTENZA

    Il territorio, caratterizzato da una forte terziarizzazione per la sua marcata vocazione turistica, si sostanzia in una capillare rete di servizi commerciali, alberghieri e ristorativi, mentre l’apparato industriale che un tempo contraddistingueva l’economia dell’area, attualmente è in fase di smantellamento. I tassi di disoccupazione sono elevati, come dimostrano i dati statistici (22%-23%). Particolarmente colpiti dal fenomeno sono i giovani e le donne. Significativa è la percentuale di abitanti provvisti di titolo di studio che risulta essere il 75% (contro l’80% del capoluogo), scarto che diventa ancor più preoccupante se si confronta la percentuale di diplomati (11% contro il 18% del capoluogo) a quella dei laureati che non raggiungono nemmeno l’1% della popolazione. Ugualmente indicativo è anche il numero dei residenti privi di titolo di studio (14% contro l’11% di Napoli). Il tasso di scolarità nella scuola dell’obbligo è, per giunta, inferiore ai valori medi nazionali e del Mezzogiorno. Se a questi elementi si aggiunge che il territorio di riferimento dell’Istituto, da Castel Volturno ai Comuni dei Campi Flegrei, vive tensioni contraddittorie in termini di trasformazione, con punti di forza e di debolezza per lo sviluppo locale, dal degrado ambientale a ipotesi di rilancio turistico, commerciale e culturale, ci si renderà conto dell’importanza che può svolgere l’Istituto come riferimento educativo e formativo per questi giovani che appaiono sovente disorientati tra minacce e opportunità e, se non adeguatamente motivati e formati, rischiano di diventare l’anello debole del cambiamento.

    Questo scenario di riferimento induce l’Istituto a progettare interventi mirati ad offrire agli alunni strumenti conoscitivi ed operativi, non solo idonei a governare in generale il mondo reale circostante, ma ad affrontare gli studi come agenti dell’impegno e del cambiamento del proprio territorio. Tutti gli indirizzi dell’Istituto rispondono a tale compito e devono contaminarsi tra loro in una visione sistemica in grado di assicurare agli allievi le specifiche competenze istituzionali previste da ciascuno, in un’ ottica multi-disciplinare integrata in risposta ai fabbisogni territoriali, come chiave di accesso al mondo del lavoro, network attivo di pratiche di placement. I Campi Flegrei e il litorale domitio-flegreo per le loro caratteristiche oro-morfologiche, storico-culturali, paesaggistiche e produttive rappresentano per gli allievi una miniera di opportunità e di saperi: dall’agricoltura all’ambiente, dai beni culturali alla storia e filosofia, al turismo e all’interpretariato linguistico, alle attività commerciali, alle esigenze di competenze scientifiche, quali la biologia marina, la geologia, le scienze della terra. Solo in questa ottica l’Istituto può concorrere alla promozione della sua "utenza", indipendentemente dalla "diversità" o "disuguaglianza" delle condizioni di partenza, sul piano della formazione personale e nella prospettiva del suo inserimento nella più ampia realtà socio-politica ed economico-culturale. Rendere occupabili gli allievi significa interpretare il fabbisogno del territorio e strutturare una offerta formativa, a partire dai compiti istituzionali di ciascun istituto, in grado di dare continue risposte, nell’ottica del miglioramento dei percorsi e dell’adeguamento alle esigenze dello sviluppo locale e di come esso si collochi nelle dinamiche europee e mediterranee.

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    ELENCO ALUNNI – V C ITI Informatica e Telecomunicazioni – Art. Informatica e CREDITI ANNI PREC.

    N. COGNOME NOME CLASSE CREDITO III ANNO CREDITO IV ANNO

    1 BABO VINCENZO 5C Inf 4 4

    2 BRUNO MANUEL 5C Inf 4 4

    3 CASTALDI CARMELA 5C Inf 4 4

    4 CONTE CHIARA 5C Inf 4 4

    5 DELL’ERBA NICOLA 5C Inf 5 5

    6 LOFFREDO GIUSEPPE 5C Inf 5 4

    7 LUCIGNANO RAFFAELE 5C Inf 5 5

    8 MIGLIACCIO FABIO 5C Inf 4 4

    9 REA GIOVANNI LUCA 5C Inf 4 4

    10 SACCO ALESSANDRO 5C Inf 4 4

    11 STARACE FRANCESCO 5C Inf 4 4

    12 TONELLI ANGELO 5C Inf 4 3

    13 VOLPE ANGELA 5C Inf 4 4

    CONSIGLIO DI CLASSE

    DOCENTE DISCIPLINA FIRMA

    BARONE Angelo INFORMATICA

    BRESCIA Francesco TECN. PROGETTAZIONE SISTEMI. INFORMATICI e di TELECOM. (TPSI)

    CIRILLO Vincenzo SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

    COPPOLA Antonella STORIA, LINGUE E LETTERATURA ITALIANA

    DELL’AQUILA Sergio RELIGIONE

    MELITO Brigida MATEMATICA

    PISANIELLO Maria GESTIONE PROGETTO E ORGANIZZAZIONE DI IMPRESA(GPOI)

    PROCOPE Rosanna INGLESE

    RAJA Gennaro SISTEMI e RETI

    RICCI Flavio Lab. INFORM., Lab. SISTEMI E RETI, Lab. TPSI, Lab. GPOI

    COMMISSARI INTERNI

    DOCENTE DISCIPLINA

    RAJA Gennaro Sistemi e Reti

    COPPOLA Antonella Storia

    PISANIELLO Marina Gestione Progetto e Organizzazione di Impresa

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    PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

    La classe V sez. C ITI è composta da 13 alunni, di cui 3 femmine e 10 maschi. Non sono presenti alunni “diversamente abili”. Gli allievi, che hanno seguito il regolare percorso di studi, provengono tutti dall’ ISS “Pitagora”.

    La classe presenta un curriculum di studio abbastanza irregolare, alcuni provengono da un quarto anno non andato a buon fine e la maggior parte degli allievi ha conseguito la promozione con debiti che hanno colmato dopo la sospensione del giudizio.

    A livello disciplinare la scolaresca non ha sollevato particolari problemi, ma è importante sottolineare che gli alunni non hanno evidenziato un adeguato impegno nello studio domestico, per cui la maggior parte delle attività si sono svolte per lo più in classe ed in laboratorio. Alcuni docenti sottolineano consegne saltuarie e incomplete, con ritmi di apprendimento lenti e necessità di ripetere più volte gli argomenti esposti a lezione. Ciò ha portato, in quasi tutte le discipline, ad un ridimensionamento delle programmazioni disciplinari preventivate. Dal punto di vista didattico, quindi, la classe si attesta su un livello di preparazione essenziale, con metodo di studio poco efficace. Infatti, sin dall’inizio dell’anno scolastico la maggior parte di loro ha avuto un ritmo di studio lento, con risultati non sempre sufficienti. Tutti avrebbero potuto raggiungere risultati di crescita adeguati a coronamento del lavoro svolto durante tutto il ciclo di studi, ma soltanto alcuni hanno soddisfatto le aspettative dei docenti. Dal mese di gennaio 2018 la disciplina Matematica è stata affidata alla prof.ssa Melito a causa di problemi di salute del docente titolare della materia.

    OBIETTIVI GENERALI, SPECIFICI E TRASVERSALI CONSEGUITI

    L'azione didattica del corpo docente ha preso avvio dalla reale situazione della classe ed in questa direzione ha sempre proseguito, tenendo logicamente conto delle necessità di unificare obiettivi formativi con quelli cognitivi e più propriamente con quelli specifici dell'indirizzo di studi.

    Dal punto di vista formativo, gli studenti non hanno, sempre, maturato un approccio costruttivo con la realtà scolastica mostrando scarsa consapevolezza del proprio ruolo e non sempre hanno concretizzato una positiva capacità di impegno.

    L'impegno si è espresso nell'acquisizione dei contenuti minimi delle discipline e solo in alcuni ha consentito il raggiungimento di un livello accettabile in termini di competenze operativo-applicative.

    In tal senso gli obiettivi generali proposti e realizzati, nel rispetto di quanto fissato nel PTOF, pur se a diversi livelli esplicativi, sono stati:

    esprimere adeguatamente il proprio pensiero utilizzando anche lessici specifici identificare i collegamenti tra diverse discipline partecipare al lavoro organizzato e individuale, accettando ed esercitando il coordinamento utilizzare le moderne tecnologie applicare regole e principi dare soluzioni ai problemi mediante l’individuazione e la scelta delle vie da seguire tenere una documentazione ordinata del lavoro svolto e del percorso didattico seguito.

    Per quanto concerne gli obiettivi specifici sono stati perseguiti i seguenti:

    essere in grado di operare scelte, prendere decisioni, intraprendere iniziative individuare, esporre e verificare le funzioni dei singoli elementi componenti una struttura o un sistema e

    le loro relazioni

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    elaborare, rappresentare, leggere e interpretare dati e documenti. acquisire abilità in ordine: alla comprensione e all’uso appropriato della specifica terminologia

    disciplinare, al saper fare previsioni ed effettuare controlli e al saper analizzare, classificare, costruire modelli

    In relazione agli obiettivi trasversali sono stati proposti e realizzati i seguenti:

    acquisire un metodo di studio e capacità di organizzare il proprio lavoro: potenziare le capacità di elaborare le conoscenze e di applicarle con collegamenti di discipline diverse

    per analizzare, confrontare, risolvere fatti e situazioni note, cercare e reperire procedure per risolvere problematiche insolite.

    consolidare l’approccio critico e scientifico allo studio delle diverse discipline. coordinare il proprio lavoro con quello degli altri partecipando alle attività organizzate e di gruppo condurre una lettura autonoma dei testi e di interpretarne correttamente il significato acquisire conoscenze fondamentali delle singole discipline

    I livelli a cui tali prestazioni sono giunte possono ritenersi sufficienti.

    CONTENUTI DISCIPLINARI, PLURIDISCIPLINARI E VERIFICHE

    Tenuto conto dell'indirizzo della classe, il corpo docente ha selezionato, strutturato e organizzato i contenuti culturali specifici e pluridisciplinari secondo i seguenti criteri:

    significatività validità didattica possibilità di apprendimento interesse degli allievi.

    I contenuti disciplinari trattati sono dettagliati nelle schede che si allegheranno al presente documento all’atto dello scrutinio finale.

    Il Consiglio di classe fin dall'inizio dell'anno ha provato a sollecitare l'interesse degli allievi su argomenti a carattere pluridisciplinare affinché ciascuno potesse trovare il percorso culturale più adatto alla propria preparazione e ai propri interessi, ma non sempre i risultati sono stati quelli attesi.

    Per quanto concerne le modalità di svolgimento della terza prova, si precisa che nel corso dell’anno scolastico, sono state regolarmente svolte due simulazioni. La tipologia scelta è stata la tipologia C (10 quesiti a risposta multipla per materia) ai sensi del D.M. 20-Nov-2000 – art. 2 comma 1.c., per le materie oggetto della terza prova ad eccezione della lingua Inglese; la modalità B (breve risposta in lingua Inglese) per l’accertamento della lingua straniera, ai sensi del D.M. 20-Nov-2000 – art. 4 comma 1.b.

    Le prove simulate con indicazione delle discipline coinvolte, dei tempi assegnati e dei criteri di valutazione adottati, sono allegate al presente documento.

    In relazione al colloquio e alle difficoltà inerenti alla sua impostazione, il Consiglio di Classe fa presente che i singoli allievi, già dal mese di aprile hanno focalizzato e messo a punto, con l'ausilio dei docenti l'argomento pluridisciplinare da cui iniziare il colloquio; su tale argomento presenteranno una mappa concettuale atta ad illustrare il percorso logico da essi seguito. Particolare importanza verrà assegnata anche alla giustificazione della loro scelta.

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    METODOLOGIE DIDATTICHE: SUOI ASPETTI ESSENZIALI E SUE REALIZZAZIONI IN MERITO AI METODI, MEZZI, SPAZI, TEMPI, ATTIVITA' INTEGRATIVE

    Gli obiettivi formativi e cognitivi, cui si è fatto riferimento, sono stati supportati da una metodologia didattica incentrata su un tipo di lezione partecipata e partecipativa. In tale ottica, le lezioni frontali introduttive e/o di raccordo sono state affiancate da lezioni interattive, da dibattiti e discussioni, da lavori di gruppo, da attività di laboratorio al fine di migliorare e potenziare le competenze dei singoli allievi valorizzandone le potenzialità educative.

    Per il raggiungimento degli obiettivi prefissati i docenti hanno fatto uso di tutti gli strumenti e i mezzi possibili.

    Ai testi in adozione si sono affiancati, spesso, materiali forniti dai docenti.

    Gli interventi educativi, inoltre, sono stati supportati anche da attività integrative, cui ha partecipato quasi tutta la classe.

    VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE

    Si precisa che le verifiche non hanno costituito un momento distinto e a se stante dell'attività didattica, ma ne sono state parte integrante, correlandosi direttamente alle metodologie messe in atto.

    In primo luogo gli studenti già partecipando alla lezione, hanno fornito elementi di verifica e di valutazione. Tali elementi, tuttavia, sono stati affiancati anche da:

    interrogazioni brevi e di ampio respiro discussioni collettive e guidate dibattiti produzioni scritte prove strutturate e semi strutturate processi feed-back e recupero.

    La valutazione del profitto è stata effettuata tenendo conto che ai sensi di legge essa è espressione dell'autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell'autonomia didattica delle istituzioni scolastiche. Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva. Essa ha avuto per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. La valutazione ha concorso, con la sua finalità anche formativa e attraverso l'individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo.

    Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico sono state coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal Piano Triennale dell'offerta formativa secondo le modalità e i criteri definiti dal collegio dei docenti per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione.

    L’istituzione scolastica ha assicurato alle famiglie una informazione tempestiva circa il processo di apprendimento e la valutazione degli alunni effettuata nei diversi momenti del percorso scolastico, avvalendosi, nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia di riservatezza, degli strumenti offerti dalle moderne tecnologie (registro on-line).

    La valutazione periodica degli apprendimenti è stata effettuata dal consiglio di classe, preso atto delle proposte dei docenti delle singole discipline.

    Per una corretta e quanto più oggettiva valutazione degli apprendimenti è stato effettuato un monitoraggio sistematico sia della situazione iniziale dell’alunno, sia dell’intero percorso formativo attraverso attività di valutazione. Nella valutazione sono stati considerati:

    il prodotto (la singola prova, un compito eseguito, l’esito di un testo o di una interrogazione);

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    la prestazione (la modalità dell’esecuzione);

    il processo (l’insieme dei diversi elementi del percorso che hanno portato a quella prestazione o a quel prodotto).

    La valutazione del prodotto (strumenti) ha utilizzato prove strutturate, semi strutturate e non. Essa ha assunto caratteri diagnostici, formativi e sommativi a seconda delle finalità. Per la valutazione diagnostica i docenti hanno predisposto test di ingresso per il rilevamento della situazione iniziale, funzionale alla progettazione curricolare. Durante lo svolgimento dei percorsi formativi sono state somministrate prove intermedie per il rilevamento dell’apprendimento in itinere. Per la valutazione sommativa si è ricorso alla comparazione tra risultati finali e obiettivi fissati in sede progettuale. Nella valutazione della prestazione sono stati fondamentalmente accertati i progressi rispetto alla situazione di partenza.

    La valutazione del processo ha tenuto conto, invece, principalmente della motivazione, della gratificazione e dei momenti di rinforzo, e le procedure si sono basate su metodi di tipo sia quantitativo sia qualitativo.

    La valutazione quantitativa si è articolata nelle seguenti fasi:

    definizione dell’oggetto da accertare;

    scelta delle prove docimologiche da utilizzare;

    registrazione dei dati;

    criteri di misurazione.

    La valutazione qualitativa si è basata sull’osservazione e sui colloqui. Dalla sintesi di entrambe è stato possibile:

    verificare il raggiungimento degli obiettivi formativi;

    rendere consapevoli gli studenti dell’andamento degli studi in termini di risultati raggiunti e/o ancora da raggiungere;

    sostenere i casi difficili con interventi individualizzati;

    attestare i risultati didattici.

    Per l’attribuzione dei voti, si è adottata la tabella di seguito riportata.

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    Valutazione del comportamento

    La valutazione del comportamento degli studenti è stata effettuata tenendo conto dei seguenti indicatori oggettivi:

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    Riconoscimento dei crediti scolastici e formativi

    Il concetto di credito è stato introdotto dai nuovi Esami di Stato che nel loro impianto risultano più obiettivi ed efficaci rispetto a quelli di maturità per la valutazione complessiva di ciascun studente.

    Per l’attribuzione del credito scolastico si tiene conto dei seguenti criteri:

    grado di preparazione complessivo raggiunto da ciascun alunno nell’anno scolastico in corso e /o nel precedente e/o negli ultimi due precedenti;

    assiduità della frequenza scolastica;

    interesse ed impegno nella partecipazione attiva al dialogo educativo;

    partecipazioni alle attività complementari integrative;

    eventuali crediti formativi.

    Verranno valutati i crediti formativi comprovanti l’acquisizione di competenze coerenti al corso di studi, relativi ad ambiti quali le lingue straniere, l’informatica, la formazione, il volontariato, lo sport ed altro.

    Il credito scolastico è un patrimonio di punti che ogni studente accumula durante gli ultimi 3 anni di corso e che contribuisce per un quarto a determinare il punteggio dell’Esame di Stato.

    Si allegano:

    GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA

    GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA

    GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA tipologia C (10 quesiti a risposta multipla per materia) ad eccezione della lingua Inglese in cui è stata prevista la modalità B (breve risposta in lingua Inglese)

    GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO

    SIMULAZIONI TERZA PROVA

    PIANO DI LAVORO EFFETTIVAMENTE SVOLTO IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE E RELAZIONI SINGOLE DISCIPLINE

    ALTERNANZA SCUOLA LAVORO

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    GRIGLIE DI VALUTAZIONE

    PROVE DI ESAME

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    ISTITUTO SUPERIORE STATALE « PITAGORA »

    ESAME DI STATO 2017/2018

    GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA ITALIANO: TUTTE LE TIPOLOGIE

    INDICATORI

    DESCRITTORI LIVELLO

    Basso Suff alto

    1.ADEGUATEZZA

    Aderenza alla consegna; rispetto dei vincoli formali

    richiesti nella prova

    Pertinenza all’argomento proposto

    Efficacia complessiva del testo

    Tipologia A e B:

    Aderenza alle convenzioni della tipologia scelta

    ( tipo testuale,

    scopo, destinatario, destinazione editoriale,ecc.)

    1 2

    3

    2.ORGANIZZAZIONE

    DEL TESTO

    Articolazione chiara e ordinata del testo

    Equilibrio fra le parti

    Coerenza (assenza di contraddizioni e ripetizioni)

    Continuità tra frasi, paragrafi e sezioni.

    3.CARATTERISTICHE

    DEL CONTENUTO

    Ampiezza della trattazione

    Padronanza dell’argomento

    4.RIELABORAZIONE

    CRITICA DEI

    CONTENUTI

    (IN FUNZIONE ANCHE

    DELLE DIVERSE

    TIPOLOGIE E DEI

    MATERIALI FORNITI)

    Tipologia A: comprensione ed interpretazione del

    testo proposto.

    Tipologia B : comprensione dei materiali forniti e loro

    utilizzo coerente ed efficace; esattezza e

    appropriatezza delle citazioni e dei riferimenti ai testi;

    capacità di argomentazione

    Tipologia C e D: coerente esposizione delle

    conoscenze in proprio possesso; capacità di

    contestualizzazione e di argomentazione.

    Per tutte le tipologie: pertinenza, compiutezza e

    originalità delle informazioni, delle idee e delle

    interpretazioni.

    5.CORRETTEZZA

    ORTOGRAFICA,

    MORFOSINTATTICA

    LESSICO E STILE

    Correttezza ortografica

    Coesione testuale

    Proprietà e ricchezza lessicale

    Uso di un registro adeguato alla tipologia testuale, al

    destinatario, ecc

    TOTALE

    ……………/15

  • 16

    GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA Esami di Stato 2017/2018

    Obiettivi Punteggio

    1 Analisi ed individuazione dei dati iniziali

    Non riesce a comprendere la tematica e/o non

    individua i dati iniziali 1

    Individua solo parzialmente i dati iniziali 2

    Individua tutti i dati essenziali 3

    2

    Individuazione di regole e principi

    necessari ed efficaci alla soluzione

    Non individua regole e principi 1

    Coglie solo in parte l’attinenza di regole 2

    E’ in grado di individuare le regole più efficaci alla

    soluzione 3

    3 Uso appropriato del linguaggio tecnico

    Non possiede linguaggio specifico 1

    Possiede una conoscenza generica 2

    Padroneggia il linguaggio e lo adegua alle situazioni 3

    4 Correttezza e competenza della esecuzione

    Esegue in modo errato le richieste 1

    Svolge in modo sostanzialmente corretto 2

    Esegue con padronanza dei mezzi tecnici 3

    5 Originalità e capacità di valutazione Modeste capacità critiche 1

    Si orienta mostrando sufficienti capacità critiche 2

    Possiede spiccate doti di originalità e di proposta di

    soluzione 3

    Totale max 15

  • 17

    COMMISSIONE ……………… - ESAME 2017/2018

    GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA

    Candidato/a ………….………………………………. Classe: 5C - INF

    DISCIPLINA INDICATORI

    PUNTEGGIO DOMANDE ( relativo ai descrittori )

    Punteggio

    totale (per disciplina) I II III IV V VI VII VIII IX X

    Storia

    /10

    GPO /10

    Informatica /10

    Inglese

    I. Competenze linguistico-sintattiche e lessicali

    /10 II. Conoscenza dell’argomento

    III. Capacità logico-critiche e di sintesi

    I

    DOMANDA

    II

    DOMANDA

    PUNTEGGIO TOTALE……..…../40

    DESCRITTORI PROVE ALTRE DI SCIPLINE Punti 0 : risposta non data o sbagliata

    Punti 1 : risposta Corretta

    DESCRITTORI PROVA DI INGLESE

    I.

    Competenze linguistico-sintattiche e lessicali Punti 0.0: elaborato con gravi scorrettezze orto-sintattiche

    Punti 0.5: elaborato con qualche errore e/o improprietà orto-sintattica , lessicale

    Punti 1,0: esposizione generalmente corretta , ma elementare.

    Punti 1,5: forma e linguaggio disciplinari corretti ed appropriati.

    Punti 2: esposizione chiara e corretta, sicura padronanza del linguaggio disciplinare.

    II.

    Conoscenza dell’argomento

    Punti 0.0: scarsa conoscenza dell’argomento.

    Punti 0.5: conoscenza frammentaria e parziale dell’argomento.

    Punti 1.0: conoscenza generica ed alquanto superficiale dell’argomento.

    Punti 1.5: conoscenza dei concetti fondamentali dell’argomento.

    Punti 2.0: conoscenza approfondita e critica dell’argomento.

    III. Capacità logico-critiche e di sintesi

    Punti 0.0: elaborato non organico, che non rivela capacità logico-critiche e di sintesi.

    Punti 0.25: l’elaborato rivela insufficiente capacità di organizzazione dei contenuti .

    Punti 0.5: l’elaborato fornisce una sufficiente organizzazione e sintesi dei contenuti.

    Punti 1.0: l’elaborato è organico e coerente, rivela un’ottima capacità logico-critica e di sintesi.

    Commissione Nr. Presidente firma

    Commissario 1 firma Commissario 4 firma

    Commissario 2 firma Commissario 5 firma

    Commissario 3 firma Commissario 6 firma

  • 18

    GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA – 5C Inf

    Tabella di conversione in quindicesimi

    Punteggio proposto: /15

    Commissione nr. Firma

    Presidente

    Commissario 1

    Commissario 2

    Commissario 3

    Commissario 4

    Commissario 5

    Commissario 6

    Range Voto Giudizio

    Da 39 – 40 15 ottimo

    Da 36 – 38 14 buono

    Da 34 – 35 13 discreto

    Da 31 – 33 12 quasi discreto

    Da 28 – 30 11 soddisfacente

    Da 26 – 27 10 positivo

    Da 23 – 25 9 più che mediocre

    Da 20 – 22 8 mediocre

    Da 18 – 19 7 insufficiente

    Da 15 – 17 6 largamente insufficiente

    Da 12 – 14 5 gravemente carente

    Da 10 – 11 4 scarso

    Da 7 – 9 3 molto scarso

    Da 4 – 6 2 quasi nullo

    Da 0 – 3 1 nullo

  • 19

    Istituto Superiore Statale Pitagora Pozzuoli

    ESAMI DI STATO 2017/18 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO

    Candidato/a ………………………………………………………………………………. Classe: 5C INF

    Indicatori punteggi descrittori

    co

    no

    sc

    en

    za

    d

    ei

    co

    nte

    nu

    ti

    1 Inesistente 2 Quasi inesistente

    3 Molto lacunosa e confusa 4 Lacunosa 5 Frammentaria, parziale 6 Limitata ad alcuni concetti elementari 7 Generica ed alquanto superficiale 8 Essenziale, ma sicura 9 Ampia, seppur non approfondita 10 Ampia ed approfondita

    co

    mp

    ete

    nz

    e

    lin

    gu

    isti

    ch

    e

    1

    Il c

    an

    did

    ato

    Non espone alcun dato 2 Espone pochissimi dati e si esprime in modo confuso e contorto 3 Espone pochi dati disorganizzati e si esprime in modo confuso 4 Espone qualche dato in modo poco coerente e si esprime con una certa

    difficoltà 5 Articola i contenuti con incertezza e si esprime in modo non sempre

    chiaro e corretto 6 Articola i contenuti in modo non sempre lineare e si esprime in modo

    chiaro, ma non sempre corretto 7 Articola i contenuti in modo semplice, lineare e si esprime in modo

    generalmente corretto 8 Organizza i contenuti in modo coerente e si esprime in modo corretto 9 Organizza i contenuti in modo coerente e sicuro, si esprime con

    proprietà di linguaggio 10 Organizza i contenuti in modo efficace e si esprime con buona proprietà

    di linguaggio

    ca

    pa

    cit

    à d

    i a

    na

    lis

    i e

    di

    sin

    tes

    i

    1

    Il c

    an

    did

    ato

    Non espone alcun dato

    2 Enumera pochissimi dati, senza alcun ordine

    3 Enumera qualche dato, senza molto ordine

    4 Enumera diversi dati, senza fornire alcuna analisi

    5 Guidato, individua parzialmente i concetti-chiave

    6 Guidato, individua i concetti-chiave 7 Individua i concetti-chiave e, guidato, stabilisce semplici relazioni

    8 Evidenzia capacità di organizzare i contenuti in modo semplice

    9 Evidenzia capacità di analisi e sintetizza in modo efficace

    10 Rielabora con sicurezza, individuando relazioni disciplinari e pluridisciplinari

    Proposta di voto (all’unanimità/a maggioranza):……………./30 (……………………………………/30)

    RATIFICA (all’unanimità/a maggioranza):…………………/30 (……………………………………/30)

    Il Presidente La Commissione

  • 20

    SIMULAZIONI DELLA TERZA PROVA

    Tipologia:

    C per le discipline d’indirizzo B per l’accertamento della Lingua inglese

  • 21

    Simulazione Terza Prova

    Esame di Stato a.s. 2017/2018

    Classe VC ITI-Inf - Tipologia C + Inglese (mod. B)

    Durata della prova: 90 minuti - Non sono consentite cancellature e correzioni

    ALUNNO/A______________________________________ Firma ______________________________

    Pozzuoli, 26/03/2018

    Discipline Punteggio

    1. STORIA /10

    2. GESTIONE PROGETTO e ORGANIZZAZIONE D’IMPRESA (GPO) /10

    3. INFORMATICA /10

    4. INGLESE /10

    Totale /40

    VOTO /15

    Commissione nr. Firma

    Presidente

    Commissario 1

    Commissario 2

    Commissario 3

    Commissario 4

    Commissario 5

    Commissario 6

  • 22

    STORIA Alunno: _____________________________

    1. Perché fu ucciso Giacomo Matteotti? A Poiché aveva denunciato alla camera le malefatte fasciste nella campagna elettorale del 1924 B Poiché era colluso con la mafia C Poiché si era opposto assieme ad altri parlamentari alle leggi fascistissime D Poiché aveva preparato un dossier contro il regime

    2. Chi era il leader della rivoluzione bolscevica del 1917 che enunciò il suo programma rivoluzionario nelle “tesi d’aprile”?

    A Stalin B Trockij C Stakanov D Lenin

    3. Quando l’Italia entra in guerra durante la seconda guerra mondiale? A 1939 B 1941 C 1940 D 1943

    4. Come cominciò la prima guerra mondiale?

    A In seguito alla dichiarazione di guerra della Francia all’ Austria? B In seguito alla dichiarazione di guerra della Francia alla Serbia? C In seguito alla dichiarazione di guerra dell’Austria alla Serbia? D In seguito alla dichiarazione di guerra della Russia alla Germania?

    5. Quando inizia la guerra civile spagnola?

    A 1934 B 1936 C 1937 D 1938

    6. La “rosa bianca” è stato un gruppo di studenti oppositori A Al regime franchista B Al regime fascista C Al regime della Germania nazista D Al regime stalinista

    7. Quale azione provocò all’Italia le sanzioni da parte della Società delle nazioni? A L’attacco all’Etiopia B Il sostegno alla Spagna franchista C L’alleanza con la Germania D La negazione delle libertà politiche

  • 23

    STORIA Alunno: _____________________________

    8. Cosa vuol dire Mein Kampf? A La mia azione B La mia vita C La mia visione D La mia battaglia

    9. Cosa avvenne a Livorno nel 1921? A La nascita del partito popolare B La nascita del partito comunista C La nascita dei Fasci di combattimento D La nascita del partito socialista

    10. L’11 febbraio del 1929 furono firmati A Patti lateranensi da Mussolini e cardinale Pietro Gasparri per la conciliazione Stato- Chiesa B Patto d’acciaio dai ministri dell’estero Ciano e Von Ribbentrop per un accordo tra i governi del Regno D’

    Italia e della Germania nazista C Patto di Londra tra governo italiano ed i rappresentanti della triplice intesa contro imperi centrali D Patto atlantico da Usa, Canada ed alcuni paesi dell’Europa occidentale

  • 24

    GPO Alunno: ________________________

    1. Le fasi di gestione ciclico del progetto sono: A Inizio, Definizione e pianificazione, Esecuzione, Chiusura, Monitoraggio e controllo B Inizio, Esecuzione, Definizione e pianificazione, Monitoraggio e controllo ,Chiusura C Inizio, Definizione e pianificazione, Monitoraggio e controllo, Esecuzione, Chiusura D Inizio,Definizione e pianificazione, Esecuzione, Monitoraggio e controllo, Chiusura

    2. Chi sono dei potenziali Stakeholder di un progetto? A Gli sviluppatori, Il Project Manager, il Committente, Enti pubblici, finanziatori B Gli sviluppatori, Il Project Manager, Enti pubblici, finanziatori C Il Project Manager, il Committente, Enti pubblici, finanziatori D Il Project Manager, il Committente, Enti pubblici, finanziatori,fornitori

    3. Cosa è il GANNT? A E' un diagramma sul quale vengono descritte temporalmente le attività del progetto B E' una rappresentazione a blocchi delle attività del progetto;

    C E' un diagramma nel tempo sul quale vengono descritte le attività del progetto con vincoli temporali e di durata

    D E’ la rappresentazione grafica del costo del progetto nel tempo

    4. Cosa è il Business Plan?

    A E' un documento sintetizza l’idea di base del progetto, il piano di investimento, il mercato di pertinenza ed il piano di progetto

    B E' un documento sintetizza l’idea di base del progetto, gli stakeholder del progetto e il team di progetto C E' un documento tecnico che include il GANNT e la WBS del progetto D E'il documento di fattibilità del progetto

    5. Cosa sono le milestone?

    A Sono l’inizio e la fine di progetto

    B Sono attività cardini, in corrispondenza delle quali viene verificato il raggiungimento di obiettivi stabiliti in fase di definizione del progetto stesso

    C Sono attività cardini, in corrispondenza delle quali viene verificato il costo degliobiettivi stabiliti in fase di definizione del progetto stesso

    D Sono attività cardini, in corrispondenza delle quali viene verificatala durata delle attività definite in fase di progettazione.

    6. Cosa è il kickoff di un progetto? A E' la data di fine ufficiale di un progetto B E' la data di messa in esercizio di un prodotto C E' la data di inizio di un progetto D E' il termine con cui ci si riferisce alle riunioni in un progetto

  • 25

    GPO Alunno: ________________________

    7. Un committente pagherà all’azienda produttrice di un software di suo interesse 800 euro per una modifica di una funzionalità che vuole disponibile dopo 5 gg. Sapendo che una giornata

    lavorativa di un impiegato costa all’azienda di software 80 euro, quanti impiegati dovrà

    impegnare l ‘azienda per fornire il sw nei tempi richiesti? A 10 B 8 C 5 D 2

    8. Qual è la differenza tra test di carico e test di performance? A Il test di carico misura il massimo carico sopportabile dal sistema, prima di non garantire più il servizio per il

    quale è stato creato; il test di performance misura le prestazioni del software in termini di reattività e stabilità in corrispondenza diun determinato livello di carico

    B Il test di performance misura il massimo carico sopportabile dal sistema, prima di non garantire più il servizio per il quale è stato creato; il test di carico misura le prestazioni del software in termini di reattività e stabilità in corrispondenza di un determinato livello di performance

    C Il test di performance misura il massimo carico di velocità del sistema, oltre il quale il servizio per il quale è stato creato non è più garantito; il test di carico misura il numero di utenti contemporanei che determinano il livello di performance del software in termini di reattività e stabilità

    D Il test di carico misura il massimo intervallo di tempo del sistema, oltre il quale il servizio per il quale è stato creato non è più garantito; il test di performance misura il numero di utenti contemporanei che determinano il livello di carico del software in termini di reattività e stabilità

    9. Qual è la differenza tra test statici e dinamici?

    A I test statici prevedono un approccio black box e sono condotti sul programma in esecuzione, i test dinamici, prevedono un approccio black box e sono condotti sul codice sorgente

    B I test statici prevedono un approccio white box e sono condotti sul programma in esecuzione, i test dinamici, prevedono un approccio black box e sono condotti sul codice sorgente

    C I test statici prevedono un approccio white box e sono condotti sul codice sorgente, i test dinamici, prevedono un approccio black box e sono condotti sul programma in esecuzione

    D I test statici prevedono un approccio white box e sono condotti sul codice sorgente, i test dinamici, sono condotti sul programma in esecuzione

    10. Qual è la differenza tra collaudo e test di sistema (system test)?

    A I test di collaudo vengono eseguiti su sistemi simulati, il test di sistema negli ambienti di esecuzione effettiva B I test di collaudo vengono eseguiti in modalità black box, il test di sistema in modalità white box C I test di collaudo vengono eseguiti in modalità white box, il test di sistema in modalità black box D I test di sistema vengono eseguiti su sistemi simulati, il collaudo negli ambienti di esecuzione effettiva

  • 26

    INFORMATICA Alunno: _____________________________

    1. Quali delle seguenti definizioni esprime meglio la definizione di chiave primaria?

    A Un attributo o un insieme di attributi che permette di distinguere tra le istanze di una entità

    B Un attributo che permette di distinguere tra le t-uple di una relazione C Un attributo o un insieme di attributi che permette di distinguere tra le t-uple di un’entità

    D Un attributo qualsiasi scelto dal progettista

    2. Un diagramma E/R è:

    A Un modello dell’integrità di un’organizzazione complessa

    B Un modello della funzionalità di un’organizzazione complessa C Un modello della realtà di un’organizzazione complessa

    D Un modello della complessità di un’organizzazione complessa

    3. Un’associazione (1:N) tra due entità E1ed E2, dalle quali derivano rispettivamente le tabelle T1(K1, A, B, C) e T2(K2, D), ha attributi A1 e A2. Come viene tradotta nel modello

    relazionale?

    A T1(K1, A,B,C) T2(K2, D) T3(K1, K2, A1, A2) B T1(K1, A,B,C, K2) T2(K2, D, K1, A1, A2) C T1(K1, A,B,C, A1, A2) T2(K2, D, K1) D T1(K1, A,B,C) T2(K2, D, K1, A1, A2)

    4. Le relazioni R e S hanno schema: R(A,B,C) e S(C,D, E). Qual è lo schema di join naturale tra R ed S?

    A T( S.C, D, E) B T( A, B, R.C, S.C, D, E) C T( A, B, C, D, E) D T( A, B, R.C)

    5. L’acronimo ACID indica le quattro proprietà fondamentali che devono soddisfare i DBMS che implementano le transazioni perché queste operino in modo corretto sui dati. Queste

    proprietà sono:

    A Associazione, Concorrenza, Indipendenza, Disponibilità B Algebra, Congiunzione, Intersezione, Differenza C Atomicità, Consistenza, Isolamento, Persistenza D Atomicità, Consistenza, Isolamento, Durezza

  • 27

    INFORMATICA Alunno: _______________________________ Date le seguenti relazioni : A(Codice, Cognome, Città) e B(Numero, Importo, Causale, Data, Codice) che rappresentano in forma semplificata un’anagrafica di soggetti e movimenti contabili ad essi collegati.

    6. Per ottenere numero ed importo dei movimenti di “Rossi” si deve impostare la seguente operazione relazionale:

    A Proiezione di A su Cognome. Selezione del risultato per Cognome = ”Rossi”. Congiunzione del risultato con B su Codice

    B Selezione di A per Cognome = “Rossi”. Congiunzione del risultato con B su Codice. Proiezione del risultato per Numero, Importo.

    C Congiunzione di A e B su Codice. Proiezione del risultato su Numero, Importo. di A su Cognome. Selezione del risultato per Cognome = ”Rossi”.

    D Selezione di A per Cognome = “Rossi”. Proiezione del risultato su Numero, Importo. Congiunzione del risultato con B su Codice.

    7. Per ottenere causale ed importo dei movimenti di importo> 15000 si deve eseguire l’operazione relazionale:

    A Selezione di B per Importo > 15000. Proiezione del risultato su Causale, Importo. B Selezione di A per Importo > 15000. Congiunzione del risultato con B su Codice. Proiezione del risultato su

    Causale, Importo C Congiunzione di A e B su Codice. Proiezione del risultato su Causale, Importo. D Selezione di B per Importo > 15000. Congiunzione del risultato con B su Codice. Proiezione del risultato su

    Numero, Importo.

    8. L’operatore relazionale: Selezione di A per Cognome = ”Bianchi”. Congiunzione del risultato con B su Codice. Proiezione del risultato su Importo, Casuale. Permette di ottenere:

    A L’elenco dei movimenti di Bianchi. B L’elenco dei movimenti di Bianchi con Codice, Importo e Causale. C L’elenco dei movimenti di Bianchi con Importo e Causale. D L’elenco dei movimenti di Bianchi con tutti i campi.

    9. Quale tra le seguenti frasi esprime meglio il significato di terza forma normale di una relazione?

    A La forma normale che elimina la dipendenza transitiva degli attributi dalla chiave B Una relazione in 2FN che elimina la dipendenza transitiva degli attributi dalla chiave C Una relazione che rispetta i requisiti fondamentali del modello relazionale D La forma normale che elimina la dipendenza parziale degli attributi dalla chiave

    10. Una chiave esterna è A la chiave primaria che mappata sulla seconda di due relazioni implementa un’associazione 1:N in un modello

    logico B la chiave secondaria che mappata sulla seconda di due relazioni implementa un’associazione 1:N in un

    modello logico C la chiave alterna che mappata sulla seconda di due relazioni implementa un’associazione 1:N in un modello

    logico D la chiave primaria che mappata sulla prima di due relazioni implementa un’associazione 1:N in un modello

    logico

  • 28

    INGLESE Alunno: ________________________

    Prima domanda: Can you give a definition of “Robotics”? ___________________________________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________________________________

    Seconda domanda: What are the advantages and disadvantages of using robots? ___________________________________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________________________________

    ROBOTS

    An area of computer science that has found wide practical use is robotics, the design and development of computer

    controller mechanical devices that are programmed to move, manipulate objects and interact with environments.

    Most robots in the world are designed for heavy, repetitive, difficult work, and generally handle tasks that are

    dangerous or boring to human beings, they are also employed where speed and precision are required. Robots are

    now widely used in a variety of fields including industry, science and medicine, space transportation and military

    applications, as well as for domestic uses. Robots have the potential to change economy, health conditions and life

    standards. As the technology progresses, we are finding new ways to use robots. Each new use brings new hopes and

    possibilities, but also potential dangers and risks.

  • 29

    Simulazione Terza Prova

    Esame di Stato a.s. 2017/2018

    Classe VC ITI-Inf - Tipologia C + Inglese (mod. B)

    Durata della prova: 90 minuti - Non sono consentite cancellature e correzioni

    ALUNNO/A______________________________________ Firma ______________________________

    Pozzuoli, 03/05/2018

    Discipline Punteggio

    1. STORIA /10

    2. GESTIONE PROGETTO e ORGANIZZAZIONE D’IMPRESA (GPO) /10

    3. INFORMATICA /10

    4. INGLESE /10

    Totale /40

    VOTO /15

    Commissione nr. Firma

    Presidente

    Commissario 1

    Commissario 2

    Commissario 3

    Commissario 4

    Commissario 5

    Commissario 6

  • 30

    STORIA Alunno: _____________________________

    1. Dove sbarcarono gli alleati il 22 gennaio del 1944? A Ad Anzio B A Marsala C A Trieste D A Quarto

    2. Di quale giornale fu Direttore Mussolini? A La Repubblica B l fatto quotidiano C L'Avanti D Non è mai stato Direttore di alcun giornale

    3. In seguito a cosa iniziò la seconda guerra mondiale? A Invasione della Polonia B Invasione dell'Inghilterra C Invasione della Francia D Nessuna delle risposte precedenti

    4. Il sindacato dei lavoratori italiani fondato nel 1906 si chiamava

    A Confederazione italiana sindacati lavoratori

    B Confederazione generale del lavoro

    C Confederazione italiana Dirigenti d'azienda

    D Unione lavoratori

    5. In che anno fu firmato l'armistizio che portò alla conclusione della prima guerra mondiale?

    A Novembre 1918

    B Marzo 1918

    C Novembre 1919

    D Aprile 1919

    6. In che anno Mussolini dichiarò guerra alla Gran Bretagna e alla Francia?

    A 1939

    B 1940

    C 1941

    D 1938

    7. Che tassa venne introdotta durante il periodo fascista? A Sul grano

    B Sugli allevamenti

    C Sul celibato

    D Sui terreni

  • 31

    STORIA Alunno: _____________________________

    8. Dove venne firmato il trattato che pose fine alla prima guerra mondiale? A Bruxelles

    B Parigi

    C Roma

    D Versailles

    9. Quando ci fu lo sbarco degli alleati in Sicilia durante la seconda guerra mondiale? A Nel dicembre del 1943

    B Ai primi di Agosto del1943

    C Ai primi di luglio del 1943

    D Ai primi di giugno del 1943

    10. Chi fu ministro della propaganda nella Germania di Hitler? A Goebbels

    B Von Ribbentrop

    C Goring

    D Speer

  • 32

    GPO Alunno: ________________________

    1. Quali tra i seguenti, sono i vantaggi nell’adozione di un sistema ERP?

    A Le decisioni aziendali sono più precise e sono eseguite con maggiore velocità

    B Si hanno costi elevati per l’implementazione di una soluzione ERP

    C I dati sono logicamente centralizzati e sono disponibili a tutti in tempo reale

    D Eliminazione dei fornitori di software

    2. Cosa significa ERP?

    A Enterprise Resource Planning

    B Enterprise Relationship Planning

    C Estimate Resource Planning

    D Entire Resource Program

    3. Cosa significa Outsourcing?

    A L’affidamento di informazioni esterne all’azienda a rami aziendali

    B L’acquisto di software per il sistema informatico

    C L’affidamento di attività aziendali all’esterno dell’azienda

    D Un unico grande programma che gestisce l’azienda

    4. Cosa si intende per gestione locale di una rete informatica?

    A L’azienda demanda ai suoi dipendenti l’uso e la gestione della rete informatica

    B L’azienda demanda a terzi la manutenzione e la gestione della rete informatica

    C L’azienda demanda a terzi l’uso della rete informatica

    D Nessuna delle risposte è corretta

    5. Quali caratteristiche devono avere le soluzioni informatiche di tipo ERP?

    A La sicurezza e l’interoperabilità

    B L’interoperabilità e la robustezza

    C L’interoperabilità e la portabilità

    D L’integrità e la portabilità

    6. Quali sono le principali funzioni aziendali?

    A Pianificazione strategica, Logistica, Amministrazione, Produzione, Risorse Umane

    B Pianificazione operativa, Direzione Generale, Risorse umane, R&D, Marketing

    C Pianificazione strategica, Risorse umane, R&D, Marketing, Logistica

    D Logistica, Produzione(R&D), Amministrazione, Marketing, Risorse Umane

    7. Una impresa è caratterizzata da: A Persone, Attività Produttive, Attività accessorie

    B Persone, Operatività primaria, Operatività secondaria

    C Coordinamento operativo, Operatività primaria, persone

    D Attività Primarie, Persone, Attività Secondarie

  • 33

    GPO Alunno: ________________________

    8. Segna la risposta sbagliata relativamente alla “ piramide di Anthony”: A Divide l’organizzazione aziendale in livelli organizzativi e livelli operativi

    B Divide il livello organizzativo in pianificazione strategica e supervisione tattica

    C Divide il livello operativo in Operatività primaria e Operatività

    D Divide l’organizzazione aziendale in macrolivelli

    9. Quali caratteristiche definiscono un programma Open Source? A E’ un software gratuito con diritti d’autore

    B E’ un software distribuito con codice sorgente

    C E’ un software distribuito gratuitamente tramite eseguibili

    D E’ un software distribuito tramite licenza d’uso

    10. Che soluzione si può adottare per aziende che sono estese sull’intero territorio nazionale?

    A Utilizzare una grande LAN

    B Utilizzare Internet per collegare i computer dislocati molto distanti

    C Utilizzare soluzioni in Cloud

    D Utilizzare delle Extranet con gateway

  • 34

    INFORMATICA Alunno: _____________________________

    1. La clausola FROM di un comando SELECT serve a specificare:

    A Una lista di campi da restituire

    B Una lista di tabelle su cui operare C Una condizione di selezione delle righe appartenenti alle tabelle su cui operare

    D Un criterio di aggregazione

    2. La clausola WHERE di un comando SELECT serve a specificare:

    A Una lista di campi da restituire

    B Una lista di tabelle su cui operare C Una condizione di selezione delle righe appartenenti alle tabelle su cui operare

    D Un criterio di aggregazione

    3. La parola chiave DISTINCT di un comando SELECT serve a specificare:

    A Che si desiderano eliminare eventuali duplicate tra le righe restituite B Che nella clausola FROM possono essere specificate solo tabelle distinte C Che i campi specificati devono essere tutti distinti tra loro D Che è consentito di effettuare query distinte sulle tabelle

    4. Quale delle seguenti affermazioni riferite a MySQL è vera?

    A MySQL è un sistema per la gestione di basi di dati non relazionali B Non è possibile interagire con MySQL utilizzando il linguaggio SQL C Si può interagire con MySQL solo dalla linea di comandi D La connessione al server è fatta specificando username e password

    5. Quale è l’ordine corretto dei comandi per creare un database Db1 e inserire in esso una nuova tabella Tab1 di cui poi si vuole visualizzare la struttura?

    A DESCRIBE Tab1, CREATE DATABASE Db1, USE DB1, CREATE TABLE Tab1 B CREATE DATABASE Db1, USE Db1, CREATE TABLE Tab1, DESCRIBE Tab1 C USE Db1, CREATE DATABASE Db1, CREATE TABLE Tab1, DESCRIBE Tab1 D DESCRIBE Tab1, USE Db1, CREATE DATABASE Db1, CREATE TABLE Tab1

    6. Quando in un DB viene creata una vista logica a partire dal risultato di una query:

    A Viene creata una vera e propria tabella che ha i campi elencati nella query e come record i record estratti

    B Non viene creata alcuna tabella, ma una tabella virtuale che viene calcolata solo quando richiesta

    C Viene creato un indice sulla tabella su cui si effettua la query avente i campi elencati in essa

    D Viene creato un indice sulle Foreign key eventualmente presenti nella tabelle indicate nella query

  • 35

    INFORMATICA Alunno: _____________________________

    7. Quali delle seguente affermazioni esprime meglio il concetto di DBMS Server: A Un programma che riceve le richieste da un DBMS client ed accede ai contenuti del DB per fornire ai client

    che ne abbiano l’autorizzazione le informazioni che essi richiedono B Un programma che riceve le richieste dal DBA e le invia ai vari client collegati C Un programma che consente l’accesso al database solo agli utenti autorizzati D Un programma che può interrogare un database attraverso le richieste dei client autorizzati

    8. La sigla CUI significa: A Character User Interface B Client User Interface C Command User Interface D Non esiste questa sigla in quanto quella corretta è GUI – Graphics User Interface

    9. HEIDISQL è: A Una applicazione client visuale B Una applicazione client a riga di comando C Una applicazione server visuale D Una applicazione server a riga di comando

    10. Il comando SQL “DELETE FROM Dipendenti” applicato alla tabella Dipendenti di un DB provoca:

    A L’eliminazione della riga appena inserita nella tabella Dipendenti, solo prima della COMMIT B L’eliminazione della riga appena inserita nella tabella Dipendenti, solo dopo la COMMIT C La cancellazione della tabella Dipendenti dal DB D Lo svuotamento della tabella Dipendenti

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    INGLESE Alunno: ____________________________

    Prima domanda: What is the difference between Intranet Web servers and public Web servers? _________________________________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________________________________

    Seconda domanda: Explain the main difference between Intranets and Extranets. ___________________________________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________________________________

    Intranets and Extranets

    One common configuration of a LAN is an Intranet. Intranet Web servers differ from public Web servers in that the

    public must have the proper permissions and password to access the Intranet of an organization. Intranets are

    designed to permit access by users who have access privileges to the internal LAN of the organization. Within an

    Intranet, Web servers are installed in the network. Browser technology is used as the common front-end to access

    information such as financial data or graphical, text-based data stored on those servers.

    Extranets refer to applications and services that are Intranet based, and use extended, secure access to external users.

    This access is usually obtained through passwords, user IDs and other application-level security. Therefore, an

    Extranet is the extension of two or more Intranet strategies with a secure interaction between participant enterprises

    and their respective Intranets.

  • 37

    PIANO DI LAVORO EFFETTIVAMENTE SVOLTO IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE E RELAZIONI SINGOLE DISCIPLINE

  • 38

    AREA LINGUISTICO-STORICO-LETTERARIA

    ANNO SCOLASTICO 2017/2018

    Disciplina: ITALIANO DOCENTE: prof. A. COPPOLA CLASSE: V ITI SEZ. C

    PROFILO DELLA CLASSE

    La maggior parte degli studenti ha affrontato lo svolgimento del programma con impegno adeguato

    .Qualche alunno,sia per capacità personali,sia per interesse ed impegno, ha dimostrato di saper

    rielaborare con disinvoltura e sicurezza i contenuti appresi,operando gli opportuni collegamenti e

    utilizzando la terminologia specifica delle varie discipline. Solo per alcuni l’impegno profuso nella

    materia si è rivelato al di sotto delle richieste espresse dalla docente che ha sempre dovuto sollecitarli e

    spronarli a uno studio costruttivo. Altri studenti invece non sono riusciti a potenziare adeguatamente il

    proprio senso critico e hanno condotto lo studio con metodo fondamentalmente mnemonico.

    Il lavoro domestico, che doveva essere di completamento al programma spiegato in classe, è stato

    svolto da alcuni in modo occasionale e con superficialità tale da non consentire il raggiungimento di

    una preparazione armonica e completa.

    La didattica ha alternato lezioni frontali con dibattiti, approfondimenti e discussioni su tematiche

    cruciali del ‘900 .Gli strumenti utilizzati sono stati: visioni di film, consultazioni di internet, letture di

    documenti e analisi di testi di varia natura, oltre all’uso della LIM.

    Ampio spazio è stato dato alla stesura di mappe concettuali, per facilitare la memorizzazione degli

    argomenti. Alcune lezioni sono state finalizzate alle tecniche di scrittura con il supporto di schede per

    l’analisi dei testi letterari e per la stesura del saggio breve.

    La verifica degli apprendimenti è avvenuta ,per entrambe le discipline, mediante prove scritte, test

    strutturati, prove comuni e interrogazioni tradizionali intermedie e sommative.

    La valutazione finale ha tenuto conto delle potenzialità di ciascun allievo e della progressione rispetto

    ai livelli iniziali. Prove di recupero e rinforzo hanno consentito di accertare il grado di assimilazione

    degli argomenti.

    Le attività si sono svolte in un clima sereno grazie a un buon rapporto relazionale con la totalità degli

    studenti.

  • 39

    CONTENUTI TRATTATI1

    IL SECONDO OTTOCENTO

    L’età Postunitaria

    PROFILO STORICO

    Ancora il problema della lingua

    Il ruolo del poeta( il poeta” maledetto”, il poeta vate, il poeta esteta)

    Problemi irrisolti dell’Italia post-unitaria

    La contestazione ideologica e stilistica degli scapigliati

    L’importanza della Scapigliatura

    Modulo 1: Il naturalismo francese e il verismo italiano

    La corrente filosofica del Positivismo: metodo di indagine e realtà socio- economica

    Dal realismo al Naturalismo in Francia

    Rapporto tra Naturalismo e Verismo : gli aspetti in comune, gli elementi originali del Verismo

    Modulo 2: GIOVANNI VERGA (Catania 1840 – 1922)

    Biografia essenziale alla comprensione del pensiero e delle opere

    poetica e tecnica narrativa di Verga verista :i temi, le tecniche narrative( regressione, ironia, straniamento, discorso indiretto libero, linguaggio popolare

    “ I Malavoglia“

    Il ciclo dei vinti

    Il tempo e lo spazio

    Le tecniche di narrazione

    L’ideologia del romanzo

    La lingua

    Modulo 3: SIMBOLISMO francese e DECADENTISMO

    Le poetiche del simbolismo e del decadentismo

    La figura dell’artista

    La Lirica Il Simbolismo francese

    I poeti “maledetti” e la poetica del simbolismo: la parola allusiva e la tensione verso l’Assoluto

    Il linguaggio analogico

    Il fonosimbolismo

    Charles Baudelaire: La poesia come forma di conoscenza da "I fiori del male"

    Corrispondenze

    1 In corsivo sono riportati i contenuti che verranno affrontati dopo il 15 Maggio 2018.

  • 40

    La Narrativa:

    Il romanzo decadente:

    L’evasione dalla realtà e la scelta di vita raffinata I principi teorici dell’Estetismo

    Modulo 4: GIOVANNI PASCOLI (S. Mauro di Romagna 1855 – Bologna 1912)

    Biografia essenziale alla comprensione del pensiero e delle opere: tra il “nido”

    l'insegnamento universitario e la poesia

    Un rivoluzionario nella tradizione: la cultura classica e la sensibilità decadente

    La poetica del “Fanciullino”

    Da poeta veggente a poeta vate

    Le soluzioni formali : la sintassi- il lessico- gli aspetti fonici- le figure retoriche

    MYRICAE:

    Struttura e significato del titolo

    La percezione irrazionale della realtà La tecnica impressionistica

    I temi: la presenza incombente della morte, la natura, il tema del nido o Il tuono o X Agosto

    Modulo 5: GABRIELE D’ANNUNZIO (Pescara 1863 – Gardone 1938)

    Biografia essenziale alla comprensione del pensiero e delle opere

    Arte come vita e vita come arte

    Esteta e superuomo

    Panismo

    La narrativa:

    Estetismo ed edonismo: Il Piacere

    Lo sviluppo lirico

    Il superuomo e l'esteta La pioggia nel pineto

    Modulo 6. Il Primo Novecento: la situazione storica e sociale dell'Italia (L'Italia in guerra)

    Crisi del Positivismo : la relatività e la psicoanalisi

    L'intellettuale protagonista – il panorama delle riviste

    La stagione delle AVANGUARDIE

  • 41

    Modulo 7: LUIGI PIRANDELLO (Girgenti 1867 – Roma 1936)

    Biografia essenziale alla comprensione del pensiero e delle opere

    Gli studi- il dissesto economico-la follia della moglie – l’attività teatrale- i rapporti con il fascismo

    La "visione del mondo": il rifiuto della socialità- il relativismo conoscitivo

    La poetica: l'umorismo e il sentimento del contrario

    La scissione dell’io : persona e personaggio, la filosofia del lontano, l’incomunicabilità

    “ Il fu Mattia Pascal”

    “ Uno, nessuno e centomila”

    “Sei personaggi in cerca d’autore”

    MODULO 8: ITALO SVEVO (Aronne Ettore Schmitz )– (Trieste 1861 – 1928)

    Biografia essenziale alla comprensione del pensiero e delle opere

    Lo pseudonimo “Italo Svevo”

    La declassazione ed il lavoro impiegatizio

    Il salto di classe sociale e l’abbandono della letteratura, ma il permanere degli interessi culturali

    I rapporti con la psicoanalisi

    Il rapporto letteratura vita

    “ La coscienza di Zeno

    La poesia delle Avanguardie

    MODULO 9: I FUTURISTI

    azione- velocità- antiromanticismo

    Il manifesto tecnico della letteratura futurista

    I protagonisti

    FILIPPO TOMMASO MARINETTI (Alessandria D'Egitto 1876- Bellagio- Repubblica di

    Salò 1944 )

    Paroliberismo, fonosimbolismo ,onomatopea

    Parole in libertà

    Lettura ed individuazione delle tematiche e degli aspetti espressivi in : Il Manifesto del Futurismo

    I CREPUSCOLARI

    Tematiche

    Origine della definizione

    Contenuti

    La demitizzazione del ruolo del poeta

  • 42

    Modulo 10: L'ERMETISMO

    Caratteri generali

    Origine del termine “ ermetismo”

    La chiusura nei confronti della storia

    La “letteratura come vita”

    Le tematiche dell’attesa e dell’assenza

    Il linguaggio poetico e le soluzioni tecniche

    Gli esponenti principali

    Modulo 11: SALVATORE QUASIMODO – (Modica di Ragusa 1901-Napoli 1968 )

    Biografia essenziale alla comprensione del pensiero e delle opere

    Da "Acque e terre" - Ed è subito sera

    Modulo 12: UMBERTO SABA- (Trieste 1883 – 1957)

    Biografia essenziale alla comprensione del pensiero e delle opere

    le origini triestine- l’assenza del padre – la formazione letteraria - l'incontro con la psicanalisi- la persecuzione razziale-

    La poetica: la poesia del dolore, l’estraneità alle poetiche contemporanee, una poesia onesta, vita e poesia, le scelte stilistico -formali

    L’antinovecentismo di Saba e la cultura del tempo

    I temi: amore e dolore, Trieste, dolore individuale e universale, la moglie, Linuccia.

    Il Canzoniere

    Modulo 13: GIUSEPPE UNGARETTI (Alessandria d’Egitto 1888 – Milano 1970)

    Biografia essenziale alla comprensione del pensiero e delle opere: dall'Egitto all'esperienza parigina- la guerra- l’adesione al Fascismo e poi in Brasile – le produzioni

    la funzione della poesia : la componente autobiografica;

    verso una poesia essenziale

    l’analogia

    la poesia come illuminazione

    la poesia come “ porto sepolto”

    gli aspetti formali- la struttura e i temi o Veglia o Soldati

  • 43

    MODULO14: EUGENIO MONTALE (Genova 1896 – Milano 1981)

    Biografia essenziale alla comprensione del pensiero e delle opere –

    gli esordi letterari – l’antifascismo- gli anni del dopoguerra - il Nobel 1975

    Ossi di seppia –

    La struttura

    il titolo ed il motivo dell'aridità

    crisi dell'identità, il male di vivere, la memoria e l'indifferenza

    la poetica: una poesia “degli oggetti” o il “ correlativo oggettivo”

    le soluzioni stilistiche, i ritmi antimusicali- lessico aulico e prosastico-

    i motivi ispiratori / il male del vivere

    MODULO 15: EDUARDO DE FILIPPO (Napoli 1900- Roma 1984)

    Biografia essenziale alla comprensione del pensiero e della produzione o “ Napoli milionaria” o “ Filumena Marturano “ o “ Le voci di dentro”

    METODOLOGIE DIDATTICHE

    Lezione frontale, dibattito. Ricettivo: Lezione frontale introduttiva. Lettura ed analisi di testi.

    Inquadramento dei contesti attraverso l’elaborazione di schemi e mappe concettuali. Analisi in classe dei

    testi attinenti. Dibattiti. Lavoro di gruppo. Ricerche al PC.

    LA DOCENTE

    PROF. COPPOLA ANTONELLA

  • 44

    ANNO SCOLASTICO 2017/2018

    Disciplina: STORIA DOCENTE: COPPOLA ANTONELLA CONTENUTI TRATTATI2

    APOGEO E DECLINO DELL’EUROPA 1875-1919

    1. Le trasformazioni tra Ottocento e Novecento

    Il tramonto del progetto di Bismark

    La crisi dell’Europa centro – orientale

    L’epoca post vittoriana in Gran Bretagna

    Gli Stati Uniti e il Giappone

    L’industrializzazione tra IX e XX secolo

    2. Le trasformazioni sociali e culturali

    La Belle epoque

    La società europea agli inizi del XX secolo

    Progresso economico

    La nascita dei movimenti nazionalisti

    3. L’Italia Giolittiana

    Giolitti alla guida del paese

    Il decollo industriale

    Il fenomeno migratorio e la “questione meridionale”

    La conclusione dell’Italia giolittiana

    La società italiana d’inizio secolo

    4. La Prima Guerra mondiale

    Genesi del conflitto

    Il primo anno di guerra

    Il dibattito italiano tra interventisti e neutralisti

    La guerra di trincea

    L’anno cruciale(1917)

    La fine del conflitto(1918)

    La nuova Europa dei trattati di pace ( Versailles, Saint – Germain, Sevres)

    Bilancio politico – sociale della guerra

    2 In corsivo sono riportati i contenuti che verranno affrontati dopo il 15 Maggio 2018.

  • 45

    TRA LE DUE GUERRE 1919-1945

    5. La rivoluzione sovietica

    La Russia di Lenin

    La rivoluzione di febbraio e del regime zarista

    Lenin e le tesi di Aprile

    La rivoluzione di ottobre

    La guerra civile

    6. Europa e stati Uniti fra le due guerre mondiali

    Il dopoguerra nelle democrazie europee

    Gli Stati Uniti: crescita economica e fenomeni speculativi

    La crisi del ’29 e il crollo di Wall Street

    7. L’Italia sotto il fascismo

    La crisi del dopoguerra

    Il ritorno di Giolitti

    I fasci italiani di combattimento

    La marcia su Roma e la conquista del potere

    Il delitto Matteotti e l’instaurazione del regime

    Lo stato fascista e l’organizzazione del consenso

    La scuola: un potente mezzo di controllo

    I rapporti con la Chiesa: i Patti lateranensi

    L’opposizione al fascismo

    La costruzione dello stato fascista:le scelte economiche

    La politica estera

    Le leggi razziali

    L’ETA’ DEI TOTALITARISMI

    8. Il nazismo

    La repubblica di Weimar

    La Germania nella seconda metà degli anni Venti

    La fine della repubblica di Weimar

    Il nazismo al potere

    La Germania nazista

    La politica economica ed estera della Germania nazista

    La politica razziale di Hitler

  • 46

    9. Il nazismo Il totalitarismo sovietico

    Lo stalinismo in Unione Sovietica

    Il nuovo assetto istituzionale dell’URSS

    LA GUERRA MONDIALE E LA GUERRA FREDDA

    10. La seconda guerra mondiale

    Verso il conflitto

    La guerra lampo

    La guerra parallela in Italia

    1941: l’intervento americano

    La crisi dell’Asse e la riscossa degli Alleati (1942-1943)

    Gli Alleati in Italia e la caduta del fascismo

    La Resistenza in Europa (1943-1944)

    La sconfitta del nazismo e la fine della guerra ( 1944-1945)

    La conclusione del conflitto nel Pacifico

    La tragedia della Shoah

    La conferenza di Potsdam e l’assetto postbellico

    Le due guerre mondiali: un confronto e un bilancio

    11. L’Italia dalla caduta del fascismo alla liberazione

    L’Italia divisa : il Regno del Sud fra 1943 e il 1944

    Il Centro- Nord : l’occupazione nazifascista e la Resistenza

    L’Italia liberata

    12. La Guerra Fredda

    Muro di Berlino :la divisione della Germania

    Dalla Dottrina Truman al piano Marshall

    L’unione sovietica negli anni Cinquanta

    L’Europa centro-orientale

    I satelliti dell’URSS

    La svolta di Kruscev e l’evoluzione del blocco orientale

    Gli Stati Uniti durante la guerra fredda

    L’Europa occidentale durante la Guerra fredda

    DA CENTRISMO A CENTROSINISTRA

    13. Dalla riforma agraria al boom economico

    L’Italia del centrismo

    Una crescita differenziata: il boom economico

  • 47

    14. Il continente americano negli anni Sessanta

    15. La guerra del Vietnam

    16. La fine del comunismo sovietico

    La svolta di Gorbaciov

    La caduta del muro di Berlino

    La Dissoluzione dell’Est comunista

    METODOLOGIE DIDATTICHE

    Lezione frontale, dibattito. Ricettivo: Lezione frontale introduttiva. Lettura ed analisi di testi.

    Inquadramento dei contesti attraverso l’elaborazione di schemi e mappe concettuali. Analisi in classe

    dei testi attinenti. Dibattiti. Lavoro di gruppo. Ricerche al PC.

    LA DOCENTE

    PROF. COPPOLA ANTONELLA

  • 48

    ANNO SCOLASTICO 2017/2018

    Disciplina: INGLESE DOCENTE: PROCOPE ROSANNA

    CLASSE: V ITI SEZ. C

    PROFILO DELLA CLASSE

    La V ITI C è una classe articolata, cioè formata da un gruppo di studenti che segue il corso

    Informatico, ed un altro gruppo che segue il corso Elettrico-Elettronico; le materie di area comune, tra

    cui Lingua Inglese, vengono seguite da entrambi i gruppi formando quindi un’unica classe. Dal punto

    di vista comportamentale la classe è apparsa alquanto rispettosa delle regole del vivere civile. Gli

    alunni presentano, sotto il profilo socioculturale, una certa omogeneità; infatti la maggior parte

    proviene da un ambiente povero di stimoli e ciò si manifesta prevalentemente nelle difficoltà

    linguistico-espressive anche nella lingua madre. Nella maggior parte dei casi la scelta operata a favore

    di questi indirizzi di studio, evidenzia un preponderante interesse per gli aspetti pratici dell’offerta

    formativa. E’ importante sottolineare che gli alunni hanno sempre dimostrato, fin dai primi anni di

    scuola superiore, scarso impegno nello studio a casa, e la maggior parte delle attività didattiche, sono

    state svolte per lo più in classe. Sono state rilevate gravi lacune nella preparazione di base che,

    nonostante l’attivazione di corsi di recupero, recuperi in itinere e di potenziamento, non sono riusciti a

    colmare del tutto. Ciò ha pertanto compromesso il loro profitto, soprattutto per ciò che riguarda la

    produzione orale della lingua straniera. In generale è mancata la consapevolezza di uno studio costante

    nel tempo e di un impegno personale nel lavoro domestico che è stato molto superficiale. Il metodo di

    studio, non sempre funzionale e responsabile, per lo più mnemonico, è stato affinato solo da alcuni

    alunni che hanno ottenuto risultati positivi. A causa della carente preparazione di base, dello scarso

    impegno profuso da una buona parte degli alunni e della conseguente necessità di ripetere più volte gli

    argomenti, il programma previsto ha subito un lieve ridimensionamento.

    RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI

    In relazione alla programmazione curricolare, sono stati raggiunti gli obiettivi generali riportati nella

    seguente tabella.

    OBIETTIVI GENERALI

    Mettere in atto comportamenti di autonomia, autocontrollo e fiducia in se stessi. Dimostrare apertura e interesse verso la cultura di altri popoli. Rispetto verso il diverso da sé.

  • 49

    CONTENUTI TRATTATI3

    PRIMO TRIMESTRE

    Unit 9: What is Automation

    What is Automation

    How Automation works

    A heating system

    A burglar alarm system

    Varieties and use of robots

    Artificial Intelligence

    Unit 3: Electromagnetism and motors

    The electric motor

    Types of electric motor

    Electric cars. Advantages and disadvantages

    PENTAMESTRE

    Unit 7: How an electric system works

    Analogue and Digital

    Amplifiers

    Oscillators

    Data sheet :operational amplifiers

    DISPENSE FORNITE DAL DOCENTE

    Database

    Optical fibres

    Unit 13: What is a telephone system

    What is a telephone system

    Unit 15: How the Internet developed

    How the Internet works

    How a network functions

    LAN

    Web address

    Connecting the Internet

    The telephone networks

    Cellulattelephone

    3 In corsivo sono riportati i contenuti che saranno affrontati dopo il 15 Maggio 2018

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    Unit :16 The internet and its services

    Web Apps

    Web software Web 2.0

    E-Commerce

    METODOLOGIE DIDATTICHE Approccio comunicativo funzionale, lezione frontale, lezione dialogata, problem solving, role-play, brain storming, ricerca individuale, ricerca di gruppo.

    MATERIALI DIDATTICI UTILIZZATI

    Libro di testo: Kiaran O’ Malley “English for New Technology”

    o Appunti e mappe concettuali. o Postazioni multimediali. o Lavagna Interattiva Multimediale.

    TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE E CRITERI DI VALUTAZIONE

    Sono state effettuate al momento quattro prove scritte, ma ne è prevista una quinta, oltre alle

    simulazioni di terza prova , così come deciso in sede dipartimentale.

    E’ stata verificata la capacità di comprensione in modo globale di testi scritti moderatamente complessi

    in micro lingua, la capacità di produzione di testi scritti moderatamente complessi su argomenti inerenti

    l’indirizzo specifico. E’ stata verificata la conoscenza del lessico relativo ad argomenti inerenti la micro

    lingua, le strutture grammaticali e le relative funzioni linguistiche, capacità di sintesi e di rielaborazione

    personale degli argomenti e contenuti suggeriti. Sono stati somministrate anche prove semistrutturate.

    Sono state effettuate quattro verifiche orali per constatare la capacità di comunicazione in attività che

    richiedono uno scambio di informazioni su argomenti inerenti l’indirizzo specifico e non.

    Pozzuoli, 7/05/2018

    LA DOCENT