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ISTITUTO SUPERIORE PER LA PREVENZIONE E LA SICUREZZA DEL LAVORO DIPARTIMENTO DI ROMA Via Bargoni, 8 – 00153 ROMA Tel 06/5839271 Fax 06/58330680 e-mail [email protected] Direttore del Dipartimento Dott. Ing Paolo Giacobbo Scavo Secondo rapporto relativo alla campionatura effettuata dal Dipartimento di Roma nell’ambito dell’art.3 D.P.R. 22.10.2001 n. 462 Redatto: gennaio 2005 Dipartimento ISPESL di Roma dr. ing. Stefano Baldassarini dr. ing. Massimiliano Faiella dr. ing. Angelo Fortuni Con la collaborazione dei tecnici verificatori del Dipartimento di Roma: Dr. ingg. Antonio De Chiara, Pietro Di Maggio, Antonio Palombaro e Ugo Romano. P.I. Ennio Buti, Luigi Cardoni, Bruno D’Ottavi, Dante De Falco, Luciano Cruciani, Claudio Patricolo, Giancarlo Sestili. Collaborazione amministrativa: Rag. Massimo Pantellini

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ISTITUTO SUPERIORE PER LA PREVENZIONE E LA SICUREZZA DEL LAVORO

DIPARTIMENTO DI ROMA Via Bargoni, 8 – 00153 ROMA Tel 06/5839271 Fax 06/58330680

e-mail [email protected] Direttore del Dipartimento Dott. Ing Paolo Giacobbo Scavo

Secondo rapporto relativo alla campionatura effettuata dal Dipartimento di Roma nell’ambito dell’art.3 D.P.R. 22.10.2001 n. 462

Redatto: gennaio 2005

Dipartimento ISPESL di Roma

dr. ing. Stefano Baldassarini

dr. ing. Massimiliano Faiella

dr. ing. Angelo Fortuni

Con la collaborazione dei tecnici verificatori del Dipartimento di Roma:

Dr. ingg. Antonio De Chiara, Pietro Di Maggio, Antonio Palombaro e Ugo Romano. P.I. Ennio Buti, Luigi Cardoni, Bruno D’Ottavi, Dante De Falco, Luciano Cruciani, Claudio Patricolo, Giancarlo Sestili.

Collaborazione amministrativa: Rag. Massimo Pantellini

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1. INTRODUZIONE

Il Dipartimento di Roma dell’ ISPESL ha effettuato per il secondo anno consecutivo la campionatura, ai sensi del DPR 462/01 (art. 3), degli impianti di messa a terra i cui risultati sono riportati nel seguente rapporto.

Per una migliore comprensione dei dati ricavati dallo studio-campionatura effettuato dal Dipartimento è necessario ricordare che il suddetto DPR ha introdotto notevoli semplificazioni ed innovazioni del procedimento per la denuncia di installazioni e dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche e degli impianti di messa a terra.

Difatti, come riportato all’art 2 , la messa in esercizio e l’omologazione degli impianti elettrici di messa a terra e dei dispositivi contro le scariche atmosferiche sono affidate all’installatore attraverso la dichiarazione di conformità, equivalente a tutti gli effetti ad una omologazione dell’impianto. Entro trenta giorni dalla messa in esercizio dell’impianto il datore di lavoro dovrà inviare la dichiarazione di conformità/omologazione all’ISPESL ed all’ ASL/ARPA.

Pertanto l’omologazione degli impianti, che precedentemente era affidata all’ISPESL, viene, con il nuovo D.P.R., demandata all’installatore degli impianti stessi; è questa in sintesi la rivoluzione apportata dal DPR 462/01.

Secondo questa nuova procedura, l’ISPESL effettuerà verifiche a campione (art.3) degli impianti e trasmetterà i risultati della campionatura all’ASL o all’ARPA territorialmente competente.

Anche per questa seconda campionatura il Dipartimento di Roma dell’ ISPESL, in accordo con le Regioni, ha stabilito i principi base per la scelta del campione che di seguito vengono riportati:

• locazione dell’impianto in relazione alle caratteristiche urbanistiche ed ambientali del luogo in cui è situato l’impianto;

• tipo d’impianto soggetto a verifica; • dimensioni dell’impianto.

2. PROCEDURE ADOTTATE PER LA CAMPIONATURA

La definizione dei criteri di campionatura è stata effettuata sia in accordo con quanto stabilito dal DPR 462/01 sia con quanto già definito per la prima campionatura, in modo tale da poter avere dei risultati omogenei, e quindi paragonabili, con la precedente analisi.

Pertanto per la definizione dei criteri di campionatura si sono presi in considerazione i seguenti parametri:

• attività che possono costituire maggior rischio per i lavoratori; in particolare la periodicità differenziata delle verifiche (due o cinque anni a seconda dell’ambiente di lavoro) costituisce senza alcun dubbio un elemento primario di valutazione;

• potenza installata; • periodo della campionatura (vedi tabella A).

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Stabiliti i suddetti parametri per l’identificazione del campione da esaminare si è operata una scelta dell’impianto da verificare completamente casuale.

3. SCELTA DEL CAMPIONE

Per effetto dei criteri di campionatura esposti nel precedente paragrafo si è giunti alla definizione delle suddette cinque attività, come riportato nella allegata tabella A.

1 ) Edilizia

2) Sanità

3) Ambienti a maggior rischio in caso di incendio

4) Artigianato

5) Agricoltura

Rispetto alle attività esaminate nella precedente campionatura è stato aggiunto il comparto agricoltura perchè si è ritenuto che con l’ introduzione di questa ulteriore attività si sia data completezza a quei settori lavorativi aventi maggiori rischi elettrici.

Per ciascuna delle suddette attività è stata indicata la percentuale campionata riferita al numero di pratiche presentate nell’intervallo di tempo riportato nella terza colonna della tabella A; nell’ultima colonna è stato indicato il numero delle pratiche sorteggiate per ciascuna attività, tale numero corrisponde alle verifiche effettuate dal Dipartimento ISPESL di Roma.

Sono state pertanto effettuate 678 verifiche (nel precedente rapporto ne erano state esaminate 801 ) che costituiscono la base del campione esaminato.

Nel grafico numero 1 è riportato, diviso per attività, il rapporto tra il numero delle pratiche presentate presso gli uffici ISPESL del Dipartimento di Roma ed il numero delle verifiche effettuate. Ad eccezione del comparto edilizia ed ambienti a maggior rischio (rispettivamente 33% e 64%) il campione prescelto è costituito dalla quasi totalità delle pratiche pervenute al Dipartimento.

Nel grafico numero 2 è riportata la percentuale delle pratiche campionate distinte per attività, rispetto alla totalità del campione stesso (678 pratiche), dall’esame del grafico si evidenzia che oltre la metà delle pratiche (51%) afferiscono al comparto edilizia.

4. ESAME DEL CAMPIONE

Nella tabella B è riportata l’analisi dei risultati della campionatura, classificando le verifiche in positive, negative ed attività cessate intendendo come tali quelle non più attive (cfr. grafici 3 e 4).

Dall’analisi dei dati emerge che, tralasciando le 190 attività cessate, delle 488 verifiche effettuate 395 sono risultate positive ( circa 4/5 ) e 93 negative (circa 1/5).

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Dato quest’ultimo simile a quello ricavato dal precedente rapporto che vedeva le verifiche positive ammontare a circa 4/5 delle totali e quelle negative a circa 1/5 delle verifiche totali

Dall’analisi dei dati della tabella C si evidenzia che la quasi totalità delle attività cessate riguarda il settore edile (44%), ciò è riconducibile alla temporaneità delle attività cantieristiche a cui afferisce il settore edile. Per ciò che concerne i cinque settori di attività esaminati si riscontra che circa l’80% delle verifiche effettuate sono risultate essere positive. Gli esiti negativi della totalità dei settori prescelti vanno da un massimo del 45% della sanità ad un minimo del 5% dell’edilizia.

Pertanto, comparando tale risultato con quello ottenuto nella prima campionatura, si evidenzia che gli esiti negativi nel comparto sanità si sono incrementati ( dal 39% al 45%) mentre si è avuto un lieve decremento dei verbali negativi nel comparto edilizia ( dal 7% al 5%).

Nei grafici 5a, 5b, 5c, 5d, 5e sono riportati i risultati della tabella B divisi per le cinque attività prescelte a base del campione.

Dai successivi grafici numero 6 e 7 si ricavano le quantità delle verifiche effettuate e la comparazione dei risultati delle verifiche per le cinque attività esaminate.

5. ANALISI DELLE PRESCRIZIONI RISCONTRATE

Dallo studio di tutti gli impianti risultati non conformi (circa un quinto del totale) si sono elaborate, divise per attività le tabelle D, E, F, G, H nelle quali sono state riportate le prescrizioni che i tecnici del Dipartimento hanno segnalato durante la loro attività di verifica.

Inoltre sempre nelle suddette tabelle sono stati riportati sia i riferimenti normativi ai quali si riferiscono le prescrizioni che il numero delle difformità per ciascuna di esse.

Tali dati sono stati inseriti nei grafici annessi alle tabelle.

La tabella I è riassuntiva di tutte le prescrizioni contenute nelle precedenti tabelle, D,E,F,G,H in essa sono individuate cromaticamente, per meglio evidenziarle, le prescrizioni appartenenti ai vari settori di attività.

Le prescrizioni comuni a più settori di attività sono state evidenziate con il colore marrone, i valori di queste ultime sono stati riportati nei grafici 8 e 9. Specificamente nel grafico 8 si leggono comparativamente i valori delle prescrizioni per ciascuna delle cinque attività, mentre nel grafico 9 si legge la somma numerica dei valori delle prescrizioni delle quattro attività.

Sono state segnalate sui 678 impianti campionati 374 prescrizioni (cfr tabella I) corrispondenti ad una media di circa quattro prescrizioni per campione analizzato e risultato non conforme; dato questo che risulta essere incrementato rispetto a quello riscontrato nella precedente campionature ( tre prescrizioni per campione analizzato risultato non conforme).

Nel grafico n° 11 sono state riportate soltanto le prescrizioni che sono state segnalate almeno tre volte durante i sopralluoghi di verifica da parte dei tecnici incaricati.

In tal modo si sono volute evidenziare tutte quelle non conformità più ricorrenti e quindi più significative da un punto di vista statistico.

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Per una migliore lettura dei dati rilevati si sono raggruppate tutte le prescrizioni in quattro gruppi (cfr grafico n° 10):

• Installazione • Documentazione • Componenti • Dichiarazione di conformità e requisiti professionali

Nella voce installazione sono confluite tutte le prescrizioni relative alla non congruenza dell’impianto rispetto alla norma di riferimento citata nella dichiarazione di conformità.

Nel gruppo delle prescrizioni facenti capo alla voce documentazione, invece, sono state considerate tutte le non corrispondenze relative alla assenza/difformità tra quanto riportato negli elaborati grafici ed analitici e quanto effettivamente installato.

Nel gruppo, componenti, si sono considerate tutte le non conformità relative ai materiali non idonei ai luoghi di installazione.

Nell’ultima voce sono state prese in considerazione tutte le prescrizioni relative alla mancata produzione da parte dell’utente della dichiarazione di conformità e dei requisiti tecnico-professionali della ditta installatrice.

6. CONCLUSIONI

Dall’analisi dei dati dei quattro gruppi di cui sopra (cfr grafico n°10) si evince che la maggior parte delle prescrizioni segnalate sono riconducibile a difformità che trovano la loro origine o in una non conformità dei materiali adottati ( 29%) o in una non idonea installazione degli stessi (41%).

Il 24% delle prescrizioni è riconducibile all’assenza o carenza del progetto, degli schemi elettrici e del registro delle verifiche nei casi previsti dalla norma.

Una piccola percentuale di non conformità (6%) riguarda, invece, l’esecuzione di impianti o non provvisti di certificazione ai sensi della art. 9 della 46/90 (assenza di dichiarazione di conformità) o realizzati da installatori, che non hanno prodotto la documentazione attestante il possesso dei requisiti tecnico professionali.

Dal confronto dei suddetti valori con quelli riscontrati nel precedente rapporto si nota una costanza delle non conformità relative alle categorie Documentazione e Dichiarazione di Conformità mentre si è avuto un decremento nelle prescrizione afferenti i Componenti ( decremento di sei punti percentuali) ed un incremento delle non conformità relative alla Installazione ( incremento di quattro punti percentuali ).

Come già si è evidenziato nel primo rapporto il settore che presenta la più alta percentuale di non conformità è quello della sanità pertanto, per avere dati sempre più attendibili ed aderenti alla realtà del mercato si sono esaminate, in questa seconda campionatura, la totalità delle pratiche pervenute al Dipartimento. Questo dato, tra l’altro, è in linea con quanto emerso dal primo rapporto ove il dato percentuale relativo alle non conformità del settore sanità era stato del 37% (inferiore rispetto al 45% riscontrato nel presente rapporto). Per una migliore lettura dei dati statistici occorre evidenziare che nel comparto della sanità rientrano anche gli impianti siti nei centri estetici. Per ciò che concerne i comparti edilizia e ambiente a maggior rischio in caso di incendio i valori percentuali delle non conformità sono paragonabili a quelli della precedente campionatura. Una

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significativa diminuzione, viceversa, le hanno avute le non conformità afferenti al settore artigianato ( si è passati dal 18% al 6%). Per il comparto agricoltura non è stato possibile effettuare alcun raffronto in quanto tale settore non era presente nella prima campionatura.

Infine è necessaria una considerazione riguardo le attività cessate nel settore edile che risultano di notevole numero, pertanto per la campionatura del prossimo anno si cercherà di adottare un nuovo criterio che limiterà l’incidenza delle suddette attività lavorative non più operative.

Il Dipartimento di Roma intende proseguire tale la campionatura anche nei prossimi anni indirizzando lo studio sia verso quelle attività lavorative ove già si sono riscontrate il maggior numero di non conformità sia verso nuove attività considerate a rischio elettrico.

TABELLA A

Num. Attività Periodo Kw N° pratiche denunciate

Percentuale campionata

N° pratiche campionate

1 Edilizia 23.01.02 - 28.01.03 >= 3 1055 33% 350

2 Sanità 04.01.01 - 21.12.01

>= 25 <=100 69 100% 69

3

Ambienti a maggior rischio in caso di incendio

04.01.01 - 21.12.01 > = 25 203 66% 135

4 Artigianato 03.01.98 - 31.12.98 > = 25 115 80% 92

5 Agricoltura 02.01.98 - 02.01.01 > = 25 32 100% 32

TOTALI 1474 46% 678

Rapporto pratiche denunciate - campionate

Grafico n.1

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Percentuale pratiche campionate

Grafico n.2

TABELLA B

Num. Attività N° Pratiche PositiveNegative Attività Cessate

1 Edilizia 350 179 17 154 2 Sanità 69 33 31 5

3 Ambienti a maggior rischio in caso di incendio 135 92 33 10

4 Artigianato 92 61 10 21 5 Agricoltura 32 30 2 0

TOTALI 678 395 93 190

Grafico n.3

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Grafico n.4

TABELLA C

Num. Attività N° PratichePercentuale

Positive Percentuale Negative

Percentuale Attività Cessate

1 Edilizia 350 51% 5% 44% 2 Sanità 69 48% 45% 7%

3 Ambienti a maggior rischio in caso di incendio 135 68% 25% 7%

4 Artigianato 92 66% 11% 23% 5 Agricoltura 32 94% 6% 0%

TOTALI 678

TABELLA C1

Num. Attività

Percentuale Positive Prima Campionatura

Percentuale Positive Seconda

Campionatura Percentuale Negative Prima Campionatura

Percentuale Negative Seconda Campionatura

1 Edilizia 45% 51% 7% 5% 2 Sanità 51% 48% 39% 45%

3

Ambienti a maggior rischio in caso di incendio 74% 68% 23% 25%

4 Artigianato 64% 66% 18% 11% 5 Agricoltura 94% 6%

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Edilizia Sanità

Grafico n.5a Grafico n.5b

Ambienti a maggior rischio in caso di incendio Artigianato

Grafico n.5c Grafico n.5d

Agricoltura

Grafico n.5e

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Pratiche esaminate per settori di attività

Grafico n.6

Risultanze per attività

Grafico n.7

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TABELLA D

numero prescrizione leggi e norme di

riferimento edilizia1 Quadro non conforme alla norma Europea EN 60439/4 CEI 64/8 704.511.1 10

2 Per i cavi flessibili non è stato utilizzatoil tipo H07RN-F

CEI 64/8 704.521.1.7.3 15

3 Documentazione carente e/o difforme in riferimento all'impianto sottoposto a verifica

CEI 64/8 610.2-514.5 13

4 Manca la protezione delle condutture installate contro le sovracorrenti CEI 64/8 43 5

5 Manca la dichiarazione di conformità Legge 46/90 art.9 1

6 Manca il certificato di riconoscimento dei requisiti tecnico professionali D.P.R 447 art. 3 2

7 Scelta e messa in opera non adeguata delle condutture, giunzioni e involucri CEI 64/8 5.2 3

8 Non risulta soddisfatto il coordinamento tra l'impianto di terra ed i dispositivi di protezione installati CEI 64/8 413.1.4.2 3

9 Documentazione carente ai sensi della norma CEI 81-1 CEI 81/1 1

10 Componenti non idonei in relazione all'ambiente in cui sono installati CEI 64/8 133.2.5 2

11 La sorgente non è realizzata con trasformatore di sicurezza CEI 64/8 411.2.1 1

12 Le masse simultaneamente accessibili devono essere collegate allo stesso impianto di terra CEI 64/8 413 2

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TABELLA E

numero prescrizione leggi e norme di

riferimento sanità

1 Non sono identificati per funzione e provenienzai conduttori che convergono al nodo equipotenziale CEI 64/4 3.3.03 8

2 Documentazione carente e/o difforme in riferimento all'impianto sottoposto a verifica

CEI 64/8 610.2-514.5 28

3 Mancanza del registro delle verifiche CEI 64/4 5.2.02 5 4 Manca la targa di identificazione del quadro elettrico CEI 17/13-1 5.1 22 5 Manca la planimetria con destinazione d'uso dei locali CEI 64/13 3

6 Manca la protezione delle condutture installate contro le sovracorrenti CEI 64/8 43 13

7 Interruttore differenziale non protetto contro le sovracorrenti CEI 64/8 536.2.2 1

9

I conduttori di PE e neutro non sono identificati rispettivamente con il colore giallo verde e il colore blu chiaro CEI 64/8 514.3.1 2

11

Le connessioni non presentano un adeguato isolamento elettrico, e non sono situate in involucri che forniscono una protezione meccanica adeguata

CEI 64/8 526.2-526.3 2

12 Manca una sorgente di alimentazione di sicurezza CEI 64/4 4.1.1 3

13 La caratteristica degli interruttori differenziali non è del tipo "A"

CEI 64/8 710.413.1.3 4

14 Manca il certificato di riconoscimento dei requisiti tecnico professionali

D.P.R 447 art. 3 3

15 Non risulta soddisfatto il coordinamento tra l'impianto di terra ed i dispositivi di protezione installati

CEI 64/8 413.1.4.2 5

16 Scelta e messa in opera non adeguata delle condutture, giunzioni e involucri

CEI 64/8 5.2 4

17 La protezione contro i contatti indiretti è realizzata con interruttore differenziale superiore a 30 Ma

CEI 64/4 3.2.02 3

18 Non risulta realizzata l'equalizzazione del potenziale CEI 64/4 3.3.03 20

19 Manca la dichiarazione di conformità Legge 46/90 art.9 2

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TABELLA F

numero prescrizione leggi e norme di riferimento Ambienti a maggior rischio

incendio

1

Documentazione carente e/o difforme in riferimento all'impianto sottoposto a

verifica CEI 64/8 610.2-514.5 30

2

Non risulta soddisfatto il coordinamento tra l'impianto di terra ed i dispositivi di

protezione installati CEI 64/8 413.1.4.2 17

3 Manca la targa di identificazione del

quadro elettrico CEI 17/13-1 5.1 16

4 Manca la protezione delle condutture

installate contro le sovracorrenti CEI 64/8 43 7

5 Le masse estranee non sono connesse al collegamento equipotenziale principale CEI 64/8 413.1.2.1 3

6

I componenti non sono idonei in relazione all'ambiente in cui sono installati bagni,

docce ,piscine 701.512.2, pubblico spettacolo 752.5 CEI 64/8 133.2..5 3

7 Scelta e messa in opera non adeguata delle

condutture, giunzioni e involucri CEI 64/8 5.2 26

8

Le masse simultaneamente accessibili non sono collegate allo stesso impianto di

terra. CEI 64/8 413.1.1.2 2

9

I conduttori di PE e neutro non sono identificati rispettivamente con il colore

giallo verde e il colore blu chiaro CEI 64/8 514.3.1 9

10 Documentazione carente ai sensi della

norma CEI 81-1 CEI 81/1 2

11

Impianto IT non è installato un dispositivo di segnalazione di primo guasto tra una

parte attiva e masse o terra CEI 64/8 413.5.4 1

12

Impianto TN: non sono state effettuate le misure delle impedenze lato BT al fine di

verificare l'idoneità dei dispositivi di protezione installati CEI 64/8 413.1.3.3 5

13

Docce: è usato un interruttore differenziale avente corrente differenziale nominale

superiore a 30mA CEI 64/8 701.5.3 1 14 Manca la dichiarazione di conformità Legge 46/90 art.9 7

15 Manca il certificato di riconoscimento dei

requisiti tecnico professionali D.P.R 447 art. 3 8

16 Le parti metalliche dell'impianto non sono

collegate all'impianto di terra D.P.R. 547/55 2

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TABELLA G

numero prescrizione leggi e norme di riferimento artigianato

1 Documentazione carente e/o difforme in riferimento all'impianto sottoposto a verifica

CEI 64/8 610.2-514.5 10

2 Manca la protezione delle condutture installate contro le sovracorrenti CEI 64/8 43 6

3 Manca la targa di identificazione del quadro elettrico CEI 17/13-1 5.1 8

4

I conduttori di PE e neutro non sono identificati rispettivamente con il colore giallo verde e il colore blu chiaro

CEI 64/8 514.3.1 3

5 Scelta e messa in opera non adeguata delle condutture, CEI 64/8 7

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giunzioni e involucri 5.2

6 Componenti non idonei in relazione all'ambiente in cui sono installati

CEI 64/8 133.2.5 1

7 Manca il certificato di riconoscimento dei requisiti tecnico professionali

D.P.R 447 art. 3 2

8 Non risulta soddisfatto il coordinamento tra l'impianto di terra ed i dispositivi di protezione installati

CEI 64/8 413.1.4.2 4

9 Le masse simultaneamente accessibili non sono collegate allo stesso impianto di terra.

CEI 64/8 413.1.1.2 2

10 Contatti diretti D.P.R 547 art. 281 3

11 Masse non collegate elettricamente a terra D.P.R 547 art. 271 5

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TABELLA H

numero prescrizione leggi e norme di

riferimento agricoltura

1 Scelta e messa in opera non adeguata delle condutture, giunzioni e involucri

CEI 64/8 5.2 2

2 Manca la protezione delle condutture installate contro le sovracorrenti CEI 64/8 43 6

3

I componenti non sono idonei in relazione all'ambiente in cui sono installati bagni, docce ,piscine 701.512.2, pubblico spettacolo 752.5

CEI 64/8 133.2..5 1

4 Manca il collegamento equipotenziale supplementare (bagni docce e piscine)

CEI 64/8 701.413.6 1

5 Manca la targa di identificazione del quadro elettrico CEI 17/13-1 5.1 1

6

I conduttori di PE e neutro non sono identificati rispettivamente con il colore giallo verde e il colore blu chiaro CEI 64/8 514.3.1 1

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TABELLA I :RIEPILOGATIVA DELLE PRESCRIZIONI

numero prescrizione

leggi e norme di

riferimento Edilizia Sanità

Ambienti a maggior rischio

in caso di incendio Artigianato Agrico

1 Quadro non conforme alla norma Europea EN 60439/4

CEI 64/8 704.511.1 10

2 Per i cavi flessibili non è stato utilizzatoil tipo H07RN-F

CEI 64/8 704.521.1.7.3 15

3 Documentazione carente e/o difforme in riferimento all'impianto sottoposto a verifica

CEI 64/8 610.2-514.5 13 28 30 10

4 Manca la protezione delle condutture installate contro l sovracorrenti CEI 64/8 43 5 6

5 Manca la dichiarazione di conformità Legge 46/90 art.9 1 2 7

6 Manca il certificato di riconoscimento dei requisiti tecnico professionali

D.P.R 447 art. 3 2 3 8 2

7

I conduttori di PE e neutro non sono identificati rispettivamente con il colore giallo verde e il colore blu chiaro

CEI 64/8 514.3.1 2 9 3

8 Scelta e messa in opera non adeguata delle condutture, giunzioni e involucri

CEI 64/8 5.2 3 4 26 7

9

Non risulta soddisfatto il coordinamento tra l'impianto di terra ed i dispositivi di protezione installati

CEI 64/8 413.1.4.2 3 5 17 4

10 Documentazione carente ai sensi della norma CEI 81-1 CEI 81/1 1 2

11 Componenti non idonei in relazione all'ambiente in cui sono installati

CEI 64/8 133.2.5 2 3 1

12 La sorgente non è realizzata con trasformatore di sicurezza

CEI 64/8 411.2.1 1

13

Le masse simultaneamente accessibili devono essere collegate allo stesso impianto di terra CEI 64/8 413 2

14

Non sono identificati per funzione e provenienzai conduttori che convergono al nodo equipotenziale

CEI 64/4 3.3.03 8

15 Mancanza del registro delle verifiche CEI 64/4 5.2.02 5

16 Manca la targa di identificazione del quadro elettrico

CEI 17/13-1 5.1 22 16 8

17 Manca la planimetrie con destinazione d'uso dei locali CEI 64/13 3

18 Manca la protezione delle condutture installate contro la sovracorrenti

CEI 64/8 4.3 13 7

19 Interruttore differenziale non protetto contro le sovracorrenti

CEI 64/8 710.413.1.3 1

20

Le connessioni non presentano un adeguato isolamento elettrico, e non sono situate in involucri che forniscono una protezione meccanica adeguata

CEI 64/8 526.2-526.3 2

21 Manca una sorgente di alimentazione di sicurezza

CEI 64/4 4.1.1 3

22 La caratteristica degli interruttori differenziali non è di tipo "A"

CEI 64/2 app. b3 4

23

La protezione contro i contatti indiretti è realizzata con interruttore differenziale superiore a 30 Ma

CEI 64/4 3.2.02 3

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Grafico n. 8

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Grafico n. 9

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Grafico n.10

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Grafico n.11