Istituto Professionale Statale Montagna Vicenza Corso di formazione: Cosa farò da grande? "...
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Istituto Professionale Statale“Montagna” Vicenza
”
Corso di formazione:
”Cosa farò da grande?"
Vicenza, 25 marzo 2010
Dott.ssa Paola Rigoni
Responsabile Servizio Integrazione Lavorativa Azienda ULSS 6 Vicenza
1
Il ruolo e le opportunità del SIL
Dott.ssa Paola RigoniServizio Integrazione Lavorativa Azienda ULSS n. 6 “Vicenza”
Vicenza, 25 marzo 2010
● La convenzione sui diritti umani delle persone con disabilità è il primo accorso sui diritti umani del XXI secolo
● Ha richiesto 5 anni di lavoro● Sono stati coinvolti i rappresentanti di 192 nazioni (800
persone) esperti di organismi internazionali e ONG per raggiungere l’accordo sulla bozza finale
● 45 i Paesi che attualmente hanno una specifica legislazione a tutela delle persone con disabilità, il cui numero è stimato in 650 milioni di persone nel mondo (anno 2006). L’O.M.S. prevede l’incremento di tale cifra come risultato dei progressi medici e dell’invecchiamento demografico
Convenzione Internazionale “I diritti delle persone con disabilità”
approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni UniteNew York 13.12. 2006
● “La convenzione riconosce che le persone con disabilità sono discriminate e hanno mancanza di pari opportunità a causa dei pregiudizi, degli ostacoli, delle barriere che la società frappone loro”
● “Sottolinea che la disabilità è un concetto in evoluzione e la descrive come una relazione sociale tra le caratteristiche delle persone e la maniera in cui la società ne tiene conto”
● “Per superare questa situazione la Convenzione interviene per garantire la progressiva inclusione sociale delle persone”
Gianpiero Griffo - Disability People Italy
Convenzione Internazionale “I diritti delle persone con disabilità”
approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni UniteNew York 13.12. 2006
Principi generali
● Il rispetto della dignità intrinseca, l’autonomia individuale compresa la libertà di compiere le proprie scelte
● La non – discriminazione● La piena ed effettiva partecipazione e
inclusione all’interno della società● Il rispetto per la differenza e l’accettazione
delle persone con disabilità come parte della diversità e dell’umanità stessa
● La parità di opportunità● L’accessibilità● La parità tra uomini e donne● Il rispetto per lo sviluppo delle capacità dei
bambini con disabilità e il rispetto per il diritto dei bambini con disabilità a preservare la propria identità
L’istruzione
● Gli Stati Parti riconoscono il diritto delle PcD all’istruzione mediante
● Un sistema educativo che preveda la loro integrazione scolastica a tutti i livelli con possibilità di: Pieno sviluppo del potenziale umano (dignità,
autostima, rafforzamento del rispetto dei diritti umani,della diversità)
Sviluppo della propria personalità, dei talenti, della creatività, delle abilità fisiche e mentali, fino al loro massimo potenziale
● Gli Stati Parti dovranno assicurare: L’accesso alle PcD all’istruzione primaria gratuita o
all’istruzione secondaria sulla base della disabilità sulla base di uguaglianza con gli altri, all’interno della comunità in cui vivono
Un accomodamento ragionevole per andare incontro alle esigenze individuali
Il sostegno necessario al fine di agevolare un’effettiva istruzione
Misure di supporto individualizzato fornito in ambienti che ottimizzino il programma scolastico e la socializzazione, confoermemente all’obiettivo della piena integrazione
art. 27 – Lavoro e Occupazione
"Gli Stati parti riconoscono il diritto delle persone con disabilità al lavoro, su base di parità con gli altri; ciò include il diritto all’opportunità di mantenersi attraverso il lavoro che esse scelgono o accettano liberamente in un mercato del lavoro e in un ambiente lavorativo aperto, che favorisca l’inclusione e l’accessibilità alle persone con disabilità.”
Il Servizio Integrazione Lavorativa
o L.R. 3 agosto 2001, n. 16 Norme per il diritto al lavoro delle persone disabili in attuazione della legge n. 68/99 e istituzione Servizio Integrazione Lavorativa presso le Aziende ULSS
o D.G.R. n. 3350/2001 Norme di organizzazione del Servizio Integrazione Lavorativa presso le Aziende ULSS – art. 12 Legge reg.le 16/2001
o D.G.R. n. 3787/2002 Progetti d’integraizone sociale in contesto lavorativo
o D.G.R. n. 1138/2008 Linee guida per il funzionamento dei Servizi Integrazione Lavoratva delle Aziende ULSS del Veneto
Il Servizio Integrazione Lavorativa
....ha lo scopo di promuovere e sostenere l'integrazione lavorativa delle persone in situazione di svantaggio sociale e/o con disabilità realizzando interventi di orientamento e ricerca attiva al mondo del lavoro di formazione lavorativa di mediazione per favorire il positivo incontro tra
la persona e il contesto lavorativo
Il Servizio Integrazione Lavorativa
L’utente “tipo”● giovane con disabilità psichica – intellettiva in
fuoriuscita dalle scuole superiori● Persona con disabilità psichica-intellettiva ● Persone segnalate al SIL dal Comitato
Tecnico Legge 68/99 a prescindere dalla natura della disabilità (Accordo ULSS/Provincia di Vicenza)
● persona seguita dal DSM ● persona seguita dal Ser.t.
● persona inserita ex lege n. 482/1968 che ha difficoltà legate al mantenimento del posto di lavoro o l’ha perso
● Persona ultra 50enne che ha perso il posto di lavoro, che causa insorgenza di patologie, chiede l’accertamento dell’Invalidità civile e legge 68/1999 perché crede di potervi rientrare grazie alle “categorie protette”
Il S.I.L. di Vicenza
● Attuale organizzazione: Ufficio di Coordinamento SIL (S. Felice-Vicenza) 1 équipe SIL presso ciascuno dei 4 distretti
socio-sanitario 1 équipe SIL presso il DSM 1 èquipe SIL presso il Ser.t.
● A breve…futura ri-organizzazione: Un servizio unico per migliorare l’efficacia e la
qualità degli interventi
Il Servizio Integrazione Lavorativa
Strategie d'intervento: Definire risposte adeguate ai diversi bisogni dei cittadini
svantaggiati mediante l'elaborazione e la realizzazione di progetti individualizzati e mirati di integrazione lavorativa
La promozione di un sistema d'interventi fondato sul raccordo tra le diverse componenti istituzionali, socio economche territoriali e sul ruolo attivo da parte di tutti gli attori coinvolti
Il Servizio Integrazione Lavorativa
Le azioni effettuate sono volte alla maturazione complessiva della persona stessa al fine di renderla protagonista del proprio progetto di vita.
Il Servizio Integrazione Lavorativa
Gli obiettivi del SIL sono relativi: - al miglioramento della qualitàI della vita
della persona destinataria degli interventi; - al farle acquisire una specifica identità
sociale attraverso l’assegnazione di un ruolo lavorativo;
- al mantenimento della persona nel proprio contesto di vita, sono prioritari.
Il Servizio Integrazione Lavorativa
Compiti del S.I.L. :● Conoscenza e valutazione delle potenzialità e dei
bisogni individuali delle persone e delle aziende● Programmazione e gestione di percorsi
individualizzati d'integrazione lavorativa● Monitoraggio delle esperienze● Promozione e collaborazione con il sistema della
formazione professionale, con il mondo imprenditoriale e della cooperazione sociale
Il Servizio Integrazione Lavorativa
La conoscenza e presa in carico della persona si articola attraverso Analisi della richiesta Raccolta delle esperienze formative e lavorative
svolte e rilevazione degli eventuali motivi che hanno determinato esperienze fallimentari
Osservazione Valutazione delle competenze Valutazione delle potenzialità
Il Servizio Integrazione Lavorativa
● La valutazione dell’operatore SIL. Alcuni concetti….
Strumento principale : la relazione nel senso di “relazione empatica di condivisione e sostegno attivata dall’E.P. con la persona e la sua famiglia”
L’aspetto valoriale della valutazione
La valutazione educativa assume un aspetto valoriale nel senso che valorizza gli aspetti positivi della persona, le sue competenze, le sue capacità e potenzialità nelle diverse aree in modo da avere un quadro il più completo possibile, delle abilità e delle carenze, così da poter elaborare e proporre un progetto “possibile” , integrato dall’apporto di altre professionalità
La valutazione
● La valutazione delle competenze delle persone con disabilità Competenze di base e capacità cognitive Competenze relazionali Capacità motorie e psicomotorie Autonomie
Personali Sociali Negli ambienti interni ed esterni Attività domestiche Tempo libero
Competenze tecniche Motivazione al lavoro
L’operatore SIL e la persona
Durante la valutazione l’operatore si pone in atteggiamento di accoglienza favorendo il “raccontarsi” della persona, pur mantenendo l’attenzione sull’aspetto valutativo.
Gli obiettivi
• Fissare obiettivi “iniziali”…iniziali perchè durante il percorso di formazione potranno verificarsi delle variabili che ci faranno modificare o mettere a punto il progetto stesso
• Gli obiettivi saranno temporizzati, concreti e raggiungibili, cioè all’effettiva “portata” della persona
La mediazione….
…per l’operatore che si occupa di affiancamento e accompagnamento della persone al mondo del lavoro è “lo spazio intermedio” tra i bisogni di inclusione sociale, lavorativa e di autorealizzazione della persona e la domanda di lavoro delle aziende.
I progetti del S.I.L.
1. Progetto di orientamento per valutare in situazione di lavoro le potenzialità ed attitudini della persona sul piano dell'autonomia, dell'apprendimento nonché per agevolare l'apprendimento di regole di base per l'inserimento lavorativo
2. Progetto di formazione in situazione finalizzata alla maturazione complessiva della personalità, alla riabilitazione di funzioni e competenze psicologiche, relazionali, sociali e all'apprendimento di abilità lavorative
I progetti del S.I.L. - 2
3. Mediazione al collocamento per favorire l'apprendimento di abilità lavorative specifiche, il raggiungimento e il mantenimento di un rapporto di lavoro;
4. Mantenimento del posto di lavoro per favorire la conservazione nel tempo del posto di lavoro acquisito
I progetti del S.I.L. - 3
5. Supporto alla ricerca attiva del posto di lavoro per favorire la conservazione nel tempo del posto di lavoro acquisito
6. Progetti d’integrazione lavorativa di persone in situazione di svantaggio sociale su delega dei Comuni
7. Progetti di alternanza centro diurno- mondo del lavoro
I Progetti del S.I.L. - 4
8. Progetti d'integrazione sociale in ambiente lavorativo: offrono a persone disabili, che non presentano alcuna abilità lavorativa, ma con sufficienti autonomie personali e relazionali, opportunità d'integrazione in ambienti lavorativi senza l'obiettivo dell'occupazione.
I Progetti del S.I.L. - 5
5. Continuità scuola lavoro, finalizzato a valutare e a promuovere le autonomie e le potenzialità durante la fase scolastica formativa, in coerenza con il piano educativo individualizzato in vista di un futuro inserimento lavorativo
● Le giovani persone con disabilità al termine del percorso scolastico - formativo necessitano di un servizio di orientamento e accompagnamento al mondo del lavoro.
● Questo accompagnamento è svolto in collaborazione tra scuole superiori e il SIL, in accordo con gli allievi e le loro famiglie.
● Per il SIL si tratta di iniziare a conoscere il giovane prima del termine della frequenza scolastica (almeno al penultimo anno di frequenza) per garantire continuità nell’intervento dei servizi.
La presa in carico “in prossimità di.…” consente un tempo utile e proficuo per una conoscenza e valutazione delle potenzialità e dei limiti del giovane, per individuare le aree da sviluppare e su cui poter far leva.
Se la famiglia non vi ha ancora provveduto, in taluni casi è necessario fornire informazioni utili alla richiesta di accertamento dell’invalidità civile e della disabilità indispensabili per poter- Definire il successivo percorso di formazione
verso il mondo del lavoro- Ottenere l’iscrizione alle liste delle persone con
disabilità aspiranti ad un lavoro ai sensi della legge 68/1999 “Diritto al lavoro dei disabili”
Legge 5 febbraio 1992, n. 104Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione
scolastica e i diritti delle persone handicappate
E’ persona handicappata colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale,
stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare
un processo di svantaggio sociale o di emarginazione.
Art. 10 Interventi a favore di persone con handicap
in situazione di gravità
Interventi a favore dell’integrazione scolastica, comunità alloggio e centri socio-riabilitativi per persone con handicap in situazione di gravità
Art. 12 e art. 13 Diritto all’educazione, all’istruzione e
all’integrazione scolastica
Con questi articoli è garantito il diritto allo studio e all’integrazione scolastica delle persone handicappate in ogni ordine e grado delle scuole e nelle università (Progetto Educativo Personalizzato – profilo dinamico funzionale – insegnante di sostegno)
Art. 33 Agevolazioni
• Permessi lavorativi e prolungamento astensione facoltativa per genitori di minori con handicap inf. 3 anni
• 3 giorni di permessi lavorativi per assistenza minori > 3 anni d’età
• 3 giorni di permessi lavorativi per assistenza a persona handicappata adulta in situazione di gravità
• possibilità di scegliere la sede di lavoro più vicina a casa laddove possibile
I rapporti SIL/Centro per l’Impiego
● Accordo ULSS/Provincia Anno 2009 e l’avvio al mondo del lavoro delle persone con disabilità e/o in situazione di svantaggio sociale
● Il Comitato Tecnico Legge 68/1999
La progettazione
Il lavoro dell’èquipe SIL e la formulazione di un’ipotesi di progetto lavorativo rispettoso del progetto di vita della persona e coerente con i suoi interessi lavorativi
La condivisione del progetto con la persona
L’adesione esplicita al progetto da parte della persona
La progettazione
Definizione obiettivo generale
Definizione obiettivi specifici
Temporizzazione (durata progetto dal….al….)
Mansione individuata e concordata con l’azienda e la persona
Breve descrizione della mansione
Indicazione nominativi tutor SIL
Indicazione nominativo tutor aziendale
Eventuali benefit alla persona
Le verifiche periodiche
● Verifiche in contesto con il tutor aziendale● Verifiche individuali presso il S.I.L.● Colloqui di sostegno individuali● Colloqui di sostegno di gruppo● Colloqui con la famiglia (per condivisione
del progetto e supporto educativo nella gestione dll’esperienza)
● Relazione finale (utile per attestare i risultati raggiunti e per un eventuale nuovo ulteriore progetto)
La Formazione in contesto lavorativo
Decreto Interministeriale 25 marzo 1998, n. 142
" Regolamento recante norme di attuazione dei principi e criteri di cui all'art. 18 della legge 24 giugno 1997, n. 196 sui tirocini formativi e di orientamento "
Al fine di realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro nell'ambito dei processi formativi e di agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro, sono promossi tirocini formativi e di orientamento a favore di soggetti che abbiano già assolto l'obbligo scolastico
La mediazione al collocamento
● Art. 11 legge 68/1999: convenzione tra Centro per l’Impiego presso cui la persona ha il domicilio lavorativo, l’Azienda tenuta ad ottemperare all’obbligo,il SIL (se la persona è in carico anche a questo Servizio) e la persona stessa.
La convenzione, coerente con quanto previsto dall’accertamento disabilità, può prevedere:
- assunzione diretta
- un periodo di tirocinio (Progetti d’integrazione lavorativa) per mediare e favorire l’integrazione lavorativa per quelle persone che hanno necessità di completare la formazione in specifiche mansioni.
Progetto “Sicuri al lavoro” ai sensi D.I. 81/2008
● Presso l’Azienda ULSS è stata avviata la formazione la formazione di competenza del “datore di lavoro” delle persone inserite in progetti SIL di integrazione lavorativa e integrazione sociale in contesto lavorativo.
Il progetto “Sicuri al lavoro”
● Il percorso formativo, che nei mesi novembre-dicembre 2009-gennaio 2010 ha coinvolto finora 100 persone, è stato progettato dal SIL in collaborazione con lo SPISAL, il SPPA Servizio di Prevenzione e Protezione Aziendale e l’Ufficio Formazione. Proseguirà ora periodicamente, sulla base del numero dei nuovi progetti che saranno avviati in futuro (si prevede una sessione ogni 2-3 mesi).
Progetto “Sicuri al lavoro”
● Il metodo: I partecipanti (circa 6-8 per ciascun gruppo)
sono stati suddivisi in base alle capacità di comprensione (buona - media - bassa);
Sono risultati 14 gruppi. Per 2 gruppi si è reso necessario prevedere 2 momenti formativi di 2 ore ciascuno in ragione del bassa capacità d’apprendimento (persone inserite in progetti d’integrazione sociale in contesto lavorativo).
Progetto “Sicuri al lavoro”
● I risultati: I partecipanti si sono sentiti “lavoratori” ad
un corso di aggiornamento….. A tutti i partecipanti è stato consegnato un
attestato di partecipazione Alcuni partecipanti hanno chiesto ulteriori
occasioni di aggiornamento-formazione
Convenzione Internazionale sui diritti umani delle
persone con disabilitàNew York 13 dicembre 2006
● Grazie alla convenzione la qualità della vita di 650 milioni di persone con disabilità nel mondo cambierà nei prossimi decenni
● Per una integrazione responsabile sono importanti: risorse, cultura, formazione, progetti
Servizio Integrazione LavorativaCorso S.S. Felice Fortunato, 229 - Vicenza
tel. 0444-753005/753037
Arrivederci...........
e buona strada a tutti
Dott.ssa Paola Rigoni
Vicenza, 25 marzo 2010