Istituto Professionale Alberghiero Turistico · Piano triennale dell’Offerta Formativa – A n n...
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1 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
Istituto Professionale Alberghiero Turistico Servizi dell’Enogastronomia e dell’Ospitalità Alberghiera
V i l l a S a n G i o v a n n i
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PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anni Scolastici
2015/2018 ________________
IPALB-TUR. – VIA DEGASPERI – LOC BOTTARO – 89018 – VILLA SAN GIOVANNI
COD MEC. RCRH100001 TEL. 0965 499470– /FAX 0965 499469
e.mail: [email protected] - [email protected] sito: www.ipalbturvillasg.gov.it
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2 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
“la missione dell’insegnamento educativoè di trasmettere non delpuro
sapere, ma una cultura chepermetta di comprendere lanostra
condizione e di aiutarci avivere: essa è nello stesso tempouna maniera
di pensare in modoaperto e libero”
(Edgar Morin)
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3 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
SOMMARIO
1 Il piano dell’offerta formativa
pag 4
2 Presentazione della scuola pag 5
2.1 Contesto ambientale dell’IPALB-TUR di Villa San Giovanni pag 6
2.2 Come raggiungerci pag 8
2.3 La struttura fondamentale del curricolo obbligatorio pag 9
2.4 Mission pag 10
2.5 Priorità strategiche pag 10
2.6 Il piano di miglioramento
pag 11
3 Progetti curriculari pag 12
3.1 La struttura fondamentale pag 14
3.2 Competenze chiave di cittadinanza pag 44
3.3 Griglia di valutazione competenze di cittadinanza pag 47
3.4 Gli obiettivi generali trasversali e disciplinari pag 49
3.5 Offerta formativa allievi diversamente abili pag 50
3.6 Offerta formativa allievi bes “bisogni educativi speciali” pag 52
3.7 Strategie didattiche pag 52
3.8 Criteri di valutazione pag 54
3.9 Obbligatorietà della frequenza pag 56
3.10 Valutazione degli alunni con disabilità pag 57
3.11 Valutazione degli alunni con difficoltà specifica di apprendimento (dsa)
pag 58
3.12 Criteri per l’attribuzione del voto di condotta pag 59
3.13 Pianificazione interventi sostegno e recupero
pag 60
4 Progettazione extracurriculare pag 62
4.1 Attività d’istituto specifiche pag 66
4.2 Progetti affidati alle risorse dell’organico potenziato pag 68
4.2.1 Cittadinanza attiva e costituzione pag 70
4.2.2. Progetto di conversazione in lingua tedesca pag 72
4.2.3. Progettazione didattica ambito disciplinare scientifico
pag 74
5 Progettazione educativa pag 77
5.1 Profilo in uscita
pag 78
6 Progettazione organizzativa pag 81
6.1 Indirizzi pag 81
6.2 Alunni iscritti pag 81
6.3 Quadro orario comune (ore annue/settimanali) pag 82
6.4 Quadro orario di indirizzo (ore annue/settimanali) pag 83
6.5 Organizzazione dei servizi di segreteria pag 84
6.6 Figure di sistema pag 85
6.7 Docenti referenti pag 85
6.8 Dipartimenti pag 86
6.9 Coordinatori di classe pag 87
6.10 Reti pag 88
6.11 Fabbisogno di organico pag 88
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4 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
6.12 Programmazione delle attività formative rivolte al personale pag 90
6.13 Fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali pag 91
Appendice Sintesi del Rapporto di Autovalutazione
1 - PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE
Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, è elaborato in conformità con le seguenti
disposizioni normative:
a) commi 2, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 57, 124 della legge dalla legge 13 luglio 2015, n. 107,
recante la Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il
riordino delle disposizioni legislative vigenti.
b) art. 3 del DPR 275/99 Regolamento recante norme in materia di autonomia delle
istituzioni scolastiche, ai sensi dell'art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59.
c) art. 6 DPR 28 marzo n. 80/2013 Regolamento sul sistema nazionale di valutazione
in materia di istruzione e formazione
d) Testo unico delle disposizionilegislative in materia di istruzione D.L.vo 297/1994
per le parti in vigore;
e) CCNL comparto scuola vigente.
Il Piano tiene, anzitutto, conto dell’Atto di Indirizzo del Dirigente scolastico e
assorbeintegralmente il POF esistente in quanto frutto di un lavoro collegiale già impostato
negli anni in un’ ottica pluriennale; è stato elaborato dalla Commissione costituita dai
docenti Funzione strumentale e quindi fatto proprio dal Collegio dei docenti sulla base
degli indirizzi per le attività della scuola e delle di gestione e di amministrazione definiti dal
dirigente scolastico con il proprio atto di indirizzo;
- Il Piano dell'Offerta Formativa rappresenta le scelte del documento fondamentale
costitutivo dell'identità culturale e progettuale della Scuola; ne illustra la strategia
complessiva e individua le attività formative e le iniziative di supporto idonee al
soddisfacimento delle esigenze della specifica utenza coerenti con le esigenze del
contesto culturale, sociale ed economico delle realtà locali, nazionali ed europee.
Esso esplicita la progettazione curriculare, extracurricolare, educativa e organizzativa
adottata nell'ambito dell'autonomia e ribadisce, quindi, il principio dell’omogeneità di intenti
nell’evidenziare le finalità educative, didattiche e culturali in armonia con il sistema
scolastico nazionale.
- Il Piano ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei docenti nella seduta del 12
gennaio 2016; è stato approvato dal Consiglio d’istituto nella seduta del 12 gennaio
2016; entro i termini prescritti, sarà stato inviato all’USR competente per le verifiche di
legge ed in particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico
assegnato;
- Il Piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola.
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2 - PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA
L’Istituto Professionale Alberghiero-Turistico per i Servizi dell’Enogastronomia e
dell’Ospitalità Alberghiera (I.P.Alb.-Tur.), ex IPSSAR di Villa San Giovanni, nasce nell’a.s.
1988-1989, prima come sede coordinata dell’IPSSAR di Locri e poi dall’a.s. 1995/1996
come sede aggregata dell’Istituto di Istruzione Superiore “G.Mottareale” di Reggio
Calabria.
Nell’anno scolastico 2009-2010, per effetto del processo di razionalizzazione della rete
scolastica, diviene Istituto autonomo di Istruzione Superiore con aggregate le sedi
dell’I.P.S.A.A. “G.Mottareale” di Reggio Calabria e l’I.P.S.A.A. di Melito Porto Salvo, ed
infine dall’anno scolastico 2011-2012 diventa completamente autonomo con 35 classi
senza le sezioni del Mottareale di Reggio Calabria e di Melito P.S.
Con l’anno scolastico 2010/2011 ha preso avvio il riordino degli Istituti professionali a
partire dalle classi prime.
La nuova istruzione professionale prevede un curricolo quinquennale, così suddiviso:
un primo biennio comune a tutti che consente al discente di familiarizzare con tutti i
profili professionali offerti da questa istituzione scolastica
un secondo biennio e un quinto anno che termina con l’Esame di Stato e il rilascio
del Diploma di Maturità professionale relativo alle seguenti articolazioni:
Addetto ai servizi per l’enogastronomia: Settore Cucina
Addetto ai servizi per l’enogastronomia: Opzione “prodotti dolciari
artigianali e industriali” (introdotto nell’a.s. 2015-16)
Addetto ai servizi per l’enogastronomia: Settore Sala e Vendita
Addetto ai servizi per l’Ospitalità Alberghiera
Alcune recenti esperienze internazionali (Inghilterra, Francia, Irlanda, Grecia, Malta),
hanno contribuito ad affinare l’offerta formativa della Scuola, le sue capacità organizzative
e gestionali, nonché gli stili dell’insegnamento e della comunicazione.
La Scuola si è radicata in modo consistente nei Comuni di Villa San Giovanni, Reggio
Calabria e in un ampio territorio limitrofo, con progetti per la valorizzazione del territorio,
delle antiche tradizioni e dell’ambiente, sempre pronta a confrontarsi con nuovi progetti e
competizioni professionali.
Nell’anno scolastico in corso sono iscritti oltre 940 alunni/e, provenienti da un bacino di
utenza che va dal mare all’entroterra Reggino, dalla Piana di Gioia Tauro e Basso
Aspromonte alle Coste Ioniche.
La scuola ha avuto la propria sede centrale nella parte alta di Villa San Giovanni che
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domina sullo Stretto di Messina, in Via De Gasperi, Località Bottaro, ex sede dell’Istituto
Tecnico Commerciale “Repaci” e, dove sono stati installati alcuni dei laboratori di cucina e
bar già presenti nella precedente sede di Via II Novembre, 62 non più agibile da 2013. Si
è ancora in attesa del trasferimento del laboratorio modulare di cucina, un laboratorio di
chimica e scienza degli alimenti, e di altre attrezzature e dell’archivio.
Dall’anno scolastico 2015-2016, c’è stata l’attivazione dell’opzione: “Prodotti dolciari
artigianali e industriali” (codice IPPD) che si inserisce nell’articolazione “Enogastonomia”.
Oggi, la Scuola, con le esperienze acquisite, è in grado di offrire percorsi formativi mirati e
spendibili sul mercato del lavoro, anche in settori meno tradizionali e con competenze “di
frontiera” (Auditor Ambientali – Esperto P.C.O. – Barista Gastronomo – Esperto in
Ecoturismo – Esperto in Marketing Ristorativo – Esperto in distilleria – ecc) e si avvia a
diventare sede per la preparazione di figure manageriali nel settore del turismo.
L’Istituto serve un’utenza con un elevato numero di studenti pendolari: infatti, sebbene la
percentuale maggiore di studenti provenga da Reggio Calabria e Villa San Giovanni e dal
suo hinterland, numerosi allievi provengono da località anche piuttosto distanti.
Nel complesso la popolazione scolastica presenta alcune caratteristiche sostanzialmente
comuni all'utenza degli Istituti Professionali del Mezzogiorno:
a) alunni in ritardo rispetto alla classe frequentata. (Questo fenomeno è in forte
regressione, ma è sempre preoccupante e necessita di ulteriori e mirati interventi);
b) elevata incidenza del pendolarismo degli studenti (oltre il 70%) che in qualche caso
comporta percorrenze quotidiane di oltre 2 ore;
Tutte queste valutazioni costituiscono forti motivazioni per una razionale azione
d’intervento da parte dell'Istituzione e la realizzazione di interventi personalizzati nel
rispetto dei bisogni formativi individuali.
2.1 - CONTESTO AMBIENTALE DELL' I.P.ALB.-TUR. DI VILLA SAN GIOVANNI
Villa San Giovanni rientra in un contesto ambientale strettamente legato al Comune di
Reggio Calabria e agli altri comuni limitrofi e collinari, con una struttura socio-culturale-
economica complessa e talvolta contraddittoria. Si riscontrano, infatti, in alcuni contesti
territoriali e sociali attività di punta che richiedono competenze, capacità specifiche,
atteggiamenti di apertura, e ad un tempo convivono condizioni di marginalità, mentalità
poco innovative, legate a stili di vita tradizionali ed atteggiamenti di fuga.
L’avvento della “Città Metropolitana” di Reggio Calabria può prevedere sicuramente una
visione di sviluppo di alcuni settori economici quali il turismo, la ricettività alberghiera e
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l’industria ristorativa, l’ambiente e i servizi alla persona.
Risultano ancora diffusi i bisogni educativi legati alla prospettiva del posto fisso, con il
possesso di un qualsiasi diploma superiore o della laurea.
In massima parte, l’utenza che si rivolge all’I.P.ALB.-TUR., è costituita prevalentemente da
alunni geograficamente “periferici” rispetto a Villa San Giovanni Centro, provenienti da
ambienti familiari laboriosi ma di livello di istruzione elementare e un numero elevato si
presenta a rischio di insuccesso scolastico.In tempi recenti si registra, tuttavia un costante
e sensibile incremento di allievi/e provenienti da contesti culturali più stimolanti che,
vivendo in un contesto a forte vocazione turistica, colgono il valore di una formazione
specifica.
Infatti, se alcuni manifestano il bisogno di una istruzione professionale, facilmente
spendibile sul mercato del lavoro nel breve periodo, molti evidenziano il desiderio di
proseguire in un percorso formativo universitario per costruirsi un solido profilo culturale e
professionale.
Sempre più pressante da parte degli studenti e delle famiglie la richiesta di servizi
scolastici più efficienti e flessibili (come ad esempio mezzi di trasporto più efficienti e con
flessibilità orarie più consone alle esigenze scolastiche, eventuale mensa per la
prosecuzione di attività pomeridiane, ecc.).
La proposta educativa dell’I.P.ALB.-TUR. nasce dalla consapevolezza della necessità di
interagire con le finalità e gli obiettivi istituzionali del sistema formativo nazionale per
rispondere adeguatamente alle esigenze elevate di istruzione/formazione provenienti dal
mondo della produzione e dell’organizzazione sociale; di rispondere alle attese del
territorio in cui si incardina e di cui si fa promotrice; di favorire l’elevamento umano
culturale e sociale dei propri allievi, anche attraverso azioni di accoglienza, di
orientamento, di integrazione.
La Scuola intende finalizzare l’autonomia al miglioramento della qualità dell’ambiente
formativo e all’integrazione dei servizi, per migliorare il successo formativo, anche
attraverso l’eventuale riorganizzazione degli insegnamenti curriculari e le opportune
integrazioni formative.
La riforma degli Istituti professionali, in vigore dall’anno scolastico 2010-2011a partire dalle
classi prime, mira ad offrire agli studenti l’opportunità di sviluppare i saperi e le
competenze, in una dimensione operativa, per rispondere alle esigenze formative del
settore enogastronomico e dell’accoglienza turistica.
L’I.P.ALB.-TUR. di Villa San Giovanni, consapevole della propria funzione e finalità, in
conformità col nuovo orientamento pedagogico ed ordinamentale e con l’elevamento
dell’obbligo scolastico, si propone di divenire fattivo centro di progettualità, organizzando al
meglio tutti gli «spazi» e le «risorse» professionali di cui dispone.
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Questo Istituto si pone come finalità rilevante, lo“star bene a scuola” e lo“star bene con se
stessi”, a tal fine progetta e realizza un’offerta formativa ampia e diversificata capace di
valorizzare attitudini e vocazioni individuali: nel corso dell’anno sono attivati progetti di
recupero e approfondimento tesi a sviluppare e potenziare le abilità di studio, ma al tempo
stesso, a rimuovere gli ostacoli ed i ritardi che condizionano il conseguimento ed il
potenziamento delle abilità di base.
2.2 - COME RAGGIUNGERCI
La sede dell’I.P.ALB.-TUR. è facilmente raggiungibile dai vari paesi e comuni vicini sia con
il treno e sia con pullman di linea. Dalla Stazione ferroviaria dista circa 1500 metri, 10/15
minuti a piedi, molti pullman fermano alla stazione. Si potrà usufruire di un servizio navetta
da e per la stazione con fermata direttamente davanti all’Istituto.
La via Nazionale è a circa 150 metri di distanza dalla sede. Alcuni allievi con problemi di
trasporto usufruiscono anche di qualche permesso di entrata o uscita differenziata.
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2.3 - LA STRUTTURA FONDAMENTALE DEL CURRICULO OBBLIGATORIO
Ispirandosi alla Costituzione Italiana, art. 3. 33, e 34, l’Istituzione scolastica si impegna a mettere
in atto tutte quelle azioni che concorrono a garantire una migliore qualità della vita scolastica,
realizzando quegli interventi di sostegno, di informazione e di monitoraggio che consentono il
successo formativo di ognuno. Nell’erogazione del servizio saranno rispettati i principi di
uguaglianza, imparzialità, partecipazione, efficienza e trasparenza, accoglienza ed integrazione,
libertà d’insegnamento.
La Scuola si impegna con opportuni ed adeguati atteggiamenti ed azioni di tutti gli operatori
del servizio, a favorire l’accoglienza dei genitori e degli alunni, l’inserimento e l’integrazione
di questi ultimi, con particolare riguardo alla fase di ingresso nelle classi iniziali ed alle
situazioni di rilevante necessità.
Particolare impegno è prestato per la soluzione delle problematiche relative agli studenti
stranieri, il cui numero è in continua crescita e agli alunni in situazioni di difficoltà o
svantaggio.
La libertà di scelta è condizionata dai limiti della capienza obiettiva del nostro Istituto. Il
proseguimento degli studi e la regolarità della frequenza sono assicurati con interventi di
prevenzione e controllo della dispersione scolastica, anche per mezzo di una proficua
interazione tra famiglia e scuola;
Istituzioni, personale, genitori, alunni sono protagonisti e responsabili della gestione
partecipata della Scuola nell’ambito degli organi e delle procedure vigenti. I loro
comportamenti devono favorire la più ampia realizzazione degli standard generali del
servizio.
L’Istituzione scolastica e gli Enti Locali si impegnano a favorire le attività extrascolastiche
che realizzano la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile,
consentendo l’uso degli edifici e delle attrezzature fuori dell’orario del servizio scolastico.
L’Istituzione scolastica, per promuovere ogni forma di partecipazione, garantisce la
massima semplificazione delle procedure ed un’informazione completa e trasparente.
L’attività scolastica e l’orario di servizio di tutte le componenti sono informate a criteri di
efficienza, efficacia, flessibilità nell’organizzazione dei servizi amministrativi, dell’attività
didattica e dell’offerta formativa integrata.
La programmazione assicura il rispetto della libertà d’insegnamento dei docenti e garantisce
la formazione dell’alunno, facilitandone le potenzialità evolutive e contribuendo allo sviluppo
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armonico della sua personalità, nel rispetto degli obiettivi formativi nazionali e comunitari,
generali e specifici, recepiti nei piani di studio di ciascun indirizzo.
L’aggiornamento e la formazione costituiscono un impegno per tutto il personale scolastico
ed un compito per l’Amministrazione che assicura interventi organici e regolari.
2.4 - MISSION DELL’ ISTITUTO
L’ambiziosa mission dell'Istituto Alberghiero di Villa San Giovanni è quella di formare seri
professionisti nell'ambito dei servizi turistico-alberghieri in possesso di una solida cultura e
onesti cittadini in grado di qualificare sempre più il proprio territorio di competenza.
Compito prioritario della nostra istituzione scolastica è quello di garantire una moderna
formazione dell’alunno, spendibile sul mercato del lavoro e/o negli studi universitari, di educare
ai valori della responsabilità, del rispetto di sé, della legalità, della tolleranza e della
solidarietàma anche al “valore aggiunto” di un comportamento garbato e misurato, cortese e
gentile.
2.5 - PRIORITÀ STRATEGICHE:
Il rapporto di autovalutazione ha permesso alla scuola
di esaminare il contesto di riferimento, evidenziare i vincoli e le leve positive presenti nel
territorio per agire efficacemente sugli esiti degli studenti;
analizzare esiti degli studenti;
valutare i processi messi in atto dalla scuola;
riflettere sul processo di autovalutazione in corso e sull'eventuale integrazione con pratiche
autovalutative pregresse nella scuola.
Dall’analisi dei dati emersi, che si allegano, la scuola ha individuato le priorità su cui si intende
agire al fine di migliorare gli esiti, in vista dell’attuazione del piano di miglioramento:
valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento
all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea;
potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
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sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e di comportamenti
responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità;
sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero
computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla
produzione e ai legami con il mondo del lavoro;
potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;
prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, attraverso percorsi individualizzati e
personalizzati;
incremento dell'alternanza scuola-lavoro;
valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli
studenti.
2.6 - IL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Il PdM viene allegato in edizione integrale al presente piano. Si indicano i punti essenziali,
come le priorità, gli obiettivi di processo fissati, coerenti con il POF triennale ed il rapporto di
autovalutazione.
Priorità
ESITI DEGLI STUDENTI DESCRIZIONEDELLA
PRIORITÀ
DESCRIZIONEDEL
TRAGUARDO
a) Risultati scolastici 1) RISULTATI CLASSI PRIME
1) RIDUZIONE DEL NUMERO
DEI NON AMMESSI ALLA
CLASSE SUCCESSIVA
b) Risultati nelle prove
standardizzate
1) MIGLIORAMENTO DELLE
PRESTAZIONE
1) RIDURRE LA QUOTA DI
STUDENTI ALLOCATA NEI
LIVELLI 1 E 2
c) Competenze chiave e di
cittadinanza
1) RIDURRE GLI
ATTEGGIAMENTI DI
DISCRIMINAZIONE
1) ASSUMERE
COMPORTAMENTI DI
ACCETTAZIONE OME
PRESUPPOSTO ALLA CIVILE
CONVIVENZA ...
d) Risultati a distanza
1) MONITORAGGIO
ISCRIZIONE PERCORSI
UNIVERSITARI
1) AUMMENTO DEL NUMERO
DI ISCRIZIONE NEI PERCORSI
UNIVERSITARI
Obiettivi di processo
AREA DI
PROCESSO DESCRIZIONE DELL'OBIETTIVO DI PROCESSO
a) Curricolo,
progettazione
e valutazione
1) POTENZIARE LE COMPETENZE CHIAVE E DI
CITTADINANZA ATTRAVERSO LA PIANIFICAZIONE DI
AZIONI CONDIVISE
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b)Continuità e
orientamento
1) REALIZZARE RAPPORTI DI CONTINUITÀ CON LE SCUOLE SEC
DI 1 GRADO PER RIDURRE L’INSUCCESSO SCOLASTICO
3 PROGETTAZIONE CURRICULARE
3.1 LA STRUTTURA FONDAMENTALE DEL CURRICOLO OBBLIGATORIO
Il percorso formativo dell’ I.P.ALB.-TUR. è articolato nelle tre tappe fondamentali: un BIENNIO
COMUNE, un BIENNIO di indirizzo e di un MONOENNIO che da accesso all’Esame di Stato.
II primo biennio è finalizzato al raggiungimento dei saperi e delle competenze relativi agli assi
culturali dell’obbligo di istruzione. Le discipline dell'area di indirizzo, presenti in misura
consistente fin dal primo biennio, si fondano su metodologie laboratoriali per favorire
l'acquisizione di strumenti concettuali e di procedure applicative funzionali a reali situazioni di
lavoro. In questa prospettiva, assume un ruolo fondamentale l'acquisizione delle competenze
chiave di cittadinanza che consentono di arricchire la cultura dello studente e di accrescere il
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suo valore in termini di occupabilità.
Il secondo biennio è articolato in due distinte annualità al fine di consentire un raccordo con i
percorsi di istruzione e formazione professionale. Le discipline dell'area di indirizzo assumono
connotazioni specifiche, con l'obiettivo di far raggiungere agli studenti, nel quinto anno,
un'adeguata competenza professionale di settore, funzionale all'inserimento nel mondo del
lavoro e nei percorsi universitari.
La metodologia dell'alternanza scuola lavoro è funzionale a questo raccordo sistematico.
A tale scopo , nei diversi indirizzi si assicurano spazi di flessibilità per rispondere alle esigenze
indotte dall'innovazione tecnologica e sociale oltre ed ai fabbisogni espressi dal mondo del
lavoro e delle professioni.
Gli studenti alla fine del biennio dovranno scegliere uno dei seguenti indirizzi
professionalizzanti:
Addetto ai servizi per l’enogastronomia: Settore Cucina
Addetto ai servizi per l’enogastronomia: Opzione “prodotti dolciari artigianali e
industriali”
Addetto ai servizi per l’enogastronomia: Settore Sala e Vendita
Addetto ai servizi per l’Ospitalità Alberghiera
L’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” ha lo scopo di far acquisire
allo studente, a conclusione del percorso quinquennale, le competenze tecniche, economiche e
normative nelle filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera.
L’identità dell’indirizzo punta a sviluppare la massima sinergia tra i servizi di ospitalità e di
accoglienza e i servizi enogastronomici attraverso la progettazione e l’organizzazione di eventi
per valorizzare il patrimonio delle risorse ambientali, artistiche, culturali, artigianali del territorio e
la tipicità dei prodotti enogastronomici. La qualità del servizio è strettamente congiunta all’utilizzo
e all’ottimizzazione delle nuove tecnologie nell’ambito della produzione, dell’erogazione, della
gestione del servizio, della comunicazione, della vendita e del marketing di settore.
A garanzia della coerenza della formazione rispetto alla filiera di riferimento e di una stretta
correlazione tra le articolazioni, alcune discipline sono presenti - come filo conduttore - in tutte
le aree di indirizzo delle articolazioni, seppure con un monte ore annuale di lezioni differenziato
rispetto alla professionalità specifica sviluppata.
Nell’articolazione “Enogastronomia” gli studenti acquisiscono competenze che consentono
loro di intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e
presentazione dei prodotti enogastronomici; di operare nel sistema produttivo promuovendo la
tipicità delle tradizioni locali, nazionali e internazionali applicando le normative su sicurezza,
trasparenza e tracciabilità; di individuare le nuove tendenze enogastronomiche.
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L’opzione “Prodotti dolciari artigianali e industriali” afferisce all’articolazione
“Enogastronomia”. Il Diplomato è in grado di intervenire nella valorizzazione, produzione,
trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici dolciari e da forno;
ha competenze specifiche sugli impianti, sui processi industriali di produzione, e sul controllo di
qualità del prodotto alimentare.
Nell’articolazione “Servizi di sala e di vendita” gli studenti acquisiscono competenze che li
mettono in grado di svolgere attività operative e gestionali in relazione all’amministrazione,
produzione, organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici; di
interpretare lo sviluppo delle filiere enogastronomiche per adeguare la produzione e la vendita in
relazione alla richiesta dei mercati e della clientela; di valorizzare i prodotti tipici locali,
interagendo con il cliente per trasformare il momento della ristorazione e della degustazione in
un evento culturale.
Nell’articolazione “Accoglienza turistica” vengono acquisite le competenze per intervenire
nell’organizzazione e nella gestione delle attività di ricevimento delle strutture turistico-
alberghiere, in relazione alla domanda stagionale e alle diverse esigenze della clientela.
Particolare attenzione è riservata alle strategie di commercializzazione dei servizi e di
promozione di prodotti enogastronomici che valorizzino le risorse e la cultura del territorio nel
mercato internazionale, attraverso l’uso delle nuove tecnologie dell’informazione e della
comunicazione.
In coerenza con i documenti di riforma, la progettazione didattica dei vari insegnamenti viene
realizzata nella scuola in sistematica collaborazione tra i docenti delle varie discipline coinvolte
e favorendo una costante verifica della capacità di collegamento da parte degli studenti tra
quanto appreso nell’area comune e quanto affrontato nell’area di indirizzo e viceversa
3.1 - La struttura fondamentale
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA
Obiettivi generali
Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici;
Riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura, delle arti e orientarsi agevolmente fra testi e autori fondamentali, con riferimento soprattutto a tematiche di tipo scientifico, tecnologico ed economico;
Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete.
Competenze di base attese a conclusione dell’obbligo di istruzione
Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti;
Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo;
Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi;
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Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario.
Competenze attese al termine del percorso quinquennale
Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento;
Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali;
Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete.
Primo biennio
Conoscenze Il sistema e le strutture fondamentali della lingua italiana ai diversi livelli. Le strutture della comunicazione e le forme linguistiche di espressione orale. Modalità di produzione del testo in relazione ai contesti comunicativi. Strutture essenziali dei testi descrittivi, espositivi, narrativi, espressivi, valutativo- interpretativo, argomentativi, regolativi. Modalità e tecniche relative alla competenza testuale. Aspetti essenziali dell’evoluzione della lingua italiana nel tempo e nello spazio e della dimensione socio-linguistica. Letteratura Metodologie essenziali di analisi del testo letterario (generi letterari, metrica, figure retoriche, ecc.). Opere e autori significativi della tradizione letteraria e culturale italiana, europea e di altri paesi, inclusa quella scientifica e tecnica.
Abilità Ascoltare e comprendere, globalmente e nelle parti costitutive, testi di vario genere, articolati e complessi; utilizzare metodi e strumenti per fissare i concetti fondamentali ad esempio appunti, scalette, mappe. Applicare tecniche, strategie e modi di lettura a scopi e in contesti diversi. Applicare la conoscenza ordinata delle strutture della lingua italiana ai diversi livelli del sistema. Far fronte a situazioni comunicative di tenendo conto dello scopo, del contesto, dei destinatari. Esprimere e sostenere il proprio punto di vista e riconoscere quello altrui. Nell’ambito della produzione scritta, ideare e strutturare testi di varia tipologia, utilizzando correttamente il lessico, le regole sintattiche e grammaticali, ad esempio, per riassumere, titolare, parafrasare, relazionare, argomentare, strutturare ipertesti, ecc. Riflettere sulla lingua dal punto di vista lessicale, morfologico, sintattico. Letteratura Leggere e commentare testi significativi in prosa e in versi tratti dalle letteratura italiana e straniera. Riconoscere la specificità del fenomeno letterario, utilizzando in modo essenziale anche i metodi di analisi del testo.
Secondo biennio
Lingua Evoluzione della lingua italiana dal Medioevo all’Unità nazionale. Affinità e differenze tra lingua italiana ed altre lingue studiate. Strumenti e codici della comunicazione e loro connessioni in contesti formali, organizzativi e professionali. Criteri di accesso e consultazione strutturata delle fonti di informazione e di documentazione. Caratteristiche, struttura di testi scritti e repertori di testi specialistici. Testi d’uso, dal linguaggio comune ai linguaggi specifici, in relazione ai contesti. Criteri per la redazione di un rapporto e di una relazione. Tipologie e caratteri comunicativi dei testi multimediali. Strumenti e strutture della comunicazione in rete.
Lingua Identificare le tappe essenziali dello sviluppo storico-culturale della lingua italiana dal Medioevo all’Unità nazionale. Istituire confronti a livello storico e semantico tra lingua italiana e lingue straniere. Utilizzare i diversi registri linguistici con riferimento alle diverse tipologie dei destinatari dei servizi. Consultare dizionari e altre fonti informative come risorse per l’approfondimento e la produzione linguistica. Redigere testi informativi e argomentativi funzionali all’ambito di studio. Raccogliere, selezionare e utilizzare informazioni utili nella attività di studio e di ricerca. Produrre testi scritti continui e non continui. Ideare e realizzare testi multimediali su tematiche culturali, di studio e professionali. Argomentare su tematiche predefinite in conversazioni e colloqui secondo regole strutturate.
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Letteratura Linee di evoluzione della cultura e del sistema letterario italiano dalle origini all’unificazione nazionale. Testi ed autori fondamentali che caratterizzano l’identità culturale nazionale nelle varie epoche. Significative produzioni letterarie, artistiche, scientifiche anche di autori internazionali. Elementi di identità e di diversità tra la cultura italiana e le culture di altri Paesi. Tradizioni culturali e fonti letterarie e artistiche del territorio. Altre espressioni artistiche Caratteri fondamentali delle arti in Italia e in Europa dal Medioevo all’Unità d’Italia. Rapporti tra letteratura ed altre espressioni culturali ed artistiche
Letteratura Identificare le tappe fondamentali che hanno caratterizzato il processo di sviluppo della cultura letteraria italiana dal Medioevo all’Unità d’Italia. Identificare gli autori e le opere fondamentali del patrimonio culturale italiano ed internazionale nel periodo considerato. Individuare, in prospettiva interculturale, gli elementi di identità e di diversità tra la cultura italiana e le culture di altri Paesi Contestualizzare testi letterari, artistici, scientifici della tradizione italiana tenendo conto anche dello scenario europeo. Individuare immagini, persone, luoghi e istituzioni delle tradizioni culturali e letterarie del territorio. Altre espressioni artistiche Contestualizzare e identificare le relazioni tra diverse espressioni culturali, letterarie e artistiche del patrimonio italiano. Individuare e descrivere il significato culturale dei beni ambientali e monumentali, dei siti archeologici e dei musei, a partire da quelli presenti nel territorio d’appartenenza.
Quinto anno
Lingua Tecniche compositive per diverse tipologie di produzione scritta anche professionale. Strumenti per l’analisi e l’interpretazione di testi letterari e per l’approfondimento di tematiche coerenti con l’indirizzo di studio. Repertori dei termini tecnici e scientifici in differenti lingue. Strumenti e metodi di documentazione per l’ informazione tecnica. Struttura di un curriculum vitæ e modalità di compilazione del CV europeo. Tecniche di ricerca e catalogazione di produzioni multimediali e siti web, anche “dedicati” Software “dedicati” per la comunicazione professionale. Letteratura Processo storico e tendenze evolutive della letteratura italiana dall’Unità d’Italia ad oggi, a partire da una selezione di autori e testi emblematici. Testi ed autori fondamentali che caratterizzano l’identità culturale nazionale nelle varie epoche. Significative produzioni letterarie, artistiche e scientifiche anche di autori internazionali. Elementi di identità e di diversità tra la cultura italiana e le culture di altri Paesi con riferimento al periodo studiato. Altre espressioni artistiche Evoluzione delle arti visive nella cultura del Novecento. Rapporto tra opere letterarie ed altre espressioni artistiche. Beni artistici ed istituzioni culturali del territorio.
Lingua Utilizzare i linguaggi settoriali nella comunicazione in contesti Professionali. Redigere testi a carattere professionale utilizzando un linguaggio tecnico specifico. Comparare e utilizzare termini tecnici e scientifici nelle diverse lingue. Interloquire e argomentare anche con i destinatari del servizio in situazioni professionali del settore di riferimento. Scegliere e utilizzare le forme di comunicazione multimediale maggiormente adatte all’ambito professionale di riferimento. Elaborare il curriculum vitæ in formato europeo. Letteratura Contestualizzare l’evoluzione della civiltà artistica e letteraria italiana dall’Unità d’Italia ad oggi in rapporto ai principali processi sociali, culturali, politici e scientifici di riferimento. Identificare relazioni tra i principali autori della tradizione italiana e altre tradizioni culturali anche in prospettiva interculturale. Utilizzare le tecnologie digitali in funzione della presentazione di un progetto o di un prodotto.
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LINGUA INGLESE E LINGUA FRANCESE
Obiettivi generali
Padroneggiare la lingua per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi
di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali.
Competenze di base attese a conclusione dell’obbligo
Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi;
Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi;
Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità;
Valorizzare e promuovere le tradizioni locali,nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze di filiera;
Competenze attese al termine del percorso quinquennale
Padroneggiare le lingue comunitarie per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi
ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro
comune europeo di riferimento per le lingue (QCER);
Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le
tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento
con i colleghi;
Valorizzare e promuovere le tradizioni locali,nazionali e internazionali individuando le nuove
tendenze di filiera;
Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione più appropriati per intervenire nei contesti
organizzativi e professionali di riferimento;
Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni
professionali.
Primo biennio
Conoscenze Aspetti comunicativi, socio-linguistici e paralinguistici della interazione e della produzione orale (descrivere, narrare) in relazione al contesto e agli interlocutori. Strutture grammaticali di base della lingua, sistema fonologico, ritmo e intonazione della frase, ortografia e punteggiatura. Strategie per la comprensione globale e selettiva di testi e messaggi semplici e chiari, scritti, orali e multimediali, su argomenti noti inerenti la sfera personale, sociale o l’attualità. Lessico e fraseologia idiomatica frequenti relativi ad argomenti di vita quotidiana, sociale o d’attualità e tecniche d’uso dei dizionari, anche multimediali; varietà di registro. Nell’ambito della produzione scritta, riferita a testi brevi, semplici e coerenti, caratteristiche delle diverse tipologie (lettere informali. descrizioni, narrazioni, ecc.) strutture sintattiche e lessico appropriato ai contesti. Aspetti socio-culturali dei Paesi di cui si studia la lingua
Abilità Interagire in conversazioni brevi e chiare su argomenti di interesse personale, quotidiano, sociale o d’attualità. Utilizzare appropriate strategie ai fini della ricerca di informazioni e della comprensione dei punti essenziali in messaggi chiari, di breve estensione, scritti e orali, su argomenti noti e di interesse personale, quotidiano, sociale o d’attualità. Utilizzare un repertorio lessicale ed espressioni di base, per esprimere bisogni concreti della vita quotidiana, descrivere esperienze e narrare avvenimenti di tipo personale o familiare. Utilizzare i dizionari monolingue e bilingue, compresi quelli multimediali. Descrivere in maniera semplice esperienze, impressioni ed eventi, relativi all’ambito personale, sociale o all’attualità. Produrre testi brevi, semplici e coerenti su tematiche note di interesse personale, quotidiano, sociale, appropriati nelle scelte lessicali e sintattiche. Riconoscere gli aspetti strutturali della lingua utilizzata in
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18 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
testi comunicativi nella forma scritta, orale e multimediale. Cogliere il carattere interculturale della lingua inglese, anche in relazione alla sua dimensione globale e alle varietà geografiche
Secondo biennio
Aspetti comunicativi, socio-linguistici e paralinguistici della interazione e della produzione orale in relazione al contesto e agli interlocutori. Strategie compensative nell’interazione orale. Strutture morfosintattiche, ritmo e intonazione della frase, adeguate ai contesti comunicativi, in particolare professionali. Strategie per la comprensione globale e selettiva di testi relativamente complessi, riferiti in particolare al proprio settore di indirizzo. Caratteristiche delle principali tipologie testuali, comprese quelle tecnico-professionali di settore; fattori di coerenza e coesione del discorso. Lessico e fraseologia idiomatica frequenti relativi ad argomenti di interesse generale, di studio, di lavoro. Tecniche d’uso di dizionari, anche settoriali, multimediali e in rete. Aspetti socio-culturali della lingua inglese e dei Paesi anglofoni.
Interagire in brevi conversazioni su argomenti familiari di interesse personale, d’attualità o di lavoro con strategie compensative. Distinguere e utilizzare le principali tipologie testuali, comprese quelle tecnico-professionali, in base alle costanti che le caratterizzano. Produrre testi per esprimere in modo chiaro e semplice opinioni, intenzioni, ipotesi e descrivere esperienze e processi. Comprendere idee principali e specifici dettagli di testi relativamente complessi, inerenti la sfera personale, l’attualità, il lavoro o il settore d’indirizzo. Comprendere globalmente, utilizzando appropriate strategie, brevi messaggi radiotelevisivi e filmati divulgativi su tematiche note. Produrre brevi relazioni, sintesi e commenti anche con l’ ausilio di strumenti multimediali, utilizzando il lessico appropriato. Utilizzare autonomamente i dizionari ai fini di una scelta lessicale adeguata al contesto.
Quinto anno
Strategie di esposizione orale e d’interazione in contesti di studio e di lavoro tipici del settore. Organizzazione del discorso nelle tipologie testuali di tipo tecnico-professionale. Strutture morfosintattiche adeguate alle tipologie testuali e ai contesti d’uso. Modalità di produzione di testi comunicativi relativamente complessi, scritti e orali, anche con l’ausilio di strumenti multimediali e per la fruizione in rete. Strategie di comprensione globale e selettiva di testi relativamente complessi, in particolare riguardanti il settore d’indirizzo. Lessico e fraseologia convenzionale per affrontare situazioni sociali e di lavoro. Lessico di settore codificato da organismi internazionali. Aspetti socio-culturali della lingua inglese e del linguaggio specifico di settore. Aspetti socio-culturali dei Paesi anglofoni, riferiti in particolare al settore d’indirizzo. Modalità e problemi basilari della traduzione di testi tecnici.
Esprimere e argomentare le proprie opinioni con relativa spontaneità nell’interazione orale, su argomenti generali, di studio e di lavoro Utilizzare strategie nell’ interazione e nell’esposizione orale in relazione agli elementi di contesto. Comprendere idee principali, elementi di dettaglio e punto di vista in testi orali in lingua standard, riguardanti argomenti noti d’attualità, di studio e di lavoro. Comprendere globalmente, utilizzando appropriate strategie, messaggi radio-televisivi e filmati divulgativi riguardanti argomenti relativi al settore d’indirizzo. Comprendere idee principali riguardanti argomenti di attualità, di studio e di lavoro. Utilizzare le tipologie testuali tecnico-professionali di settore, rispettando le costanti che le caratterizzano. Produrre nella forma scritta e orale, brevi relazioni, sintesi e commenti coerenti e coesi, su esperienze, processi e situazioni relativi al proprio settore di indirizzo. Utilizzare lessico e fraseologia di settore. Trasporre in lingua italiana brevi testi scritti in inglese relativi all’ambito di studio e di lavoro e viceversa. Riconoscere la dimensione culturale della lingua ai fini della mediazione linguistica e della comunicazione interculturale.
STORIA Obiettivi generali
P i a n o t r i e n n a l e d e l l ’ O f f e r t a F o r m a t i v a – A n n i S c o l a s t i c i 2 0 1 5 - 2 0 1 8
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Valutare fatti ed orientare i propri comportamenti in base ad un sistema di valori coerenti con i principi della Costituzione e con le carte internazionali dei diritti umani;
Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento;
Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi anche ai fini dell’apprendimento permanente;
Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo;
Partecipare attivamente alla vita sociale e culturale a livello locale, nazionale e comunitario. Competenze di base attese a conclusione dell’obbligo di istruzione:
Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica
attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree
geografiche e culturali.
Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei
diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente.
Competenze attese al termine del percorso quinquennale
Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento.
Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali,e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo.
Primo biennio
Conoscenze La diffusione della specie umana sul pianeta, le diverse tipologie di civiltà e le periodizzazioni fondamentali della storia mondiale. Le civiltà antiche e alto-medievali. Le civiltà dell’Antico vicino Oriente; la civiltà giudaica; la civiltà greca; la civiltà romana; l’avvento del Cristianesimo; l’Europa romano barbarica; società ed economia nell’Europa alto-medievale; la nascita e la diffusione dell’Islam; Imperi e regni nell’alto medioevo; il particolarismo signorile e feudale. Elementi di storia economica e sociale, delle tecniche e del lavoro, con riferimento al periodo studiato nel primo biennio e che hanno coinvolto il territorio di appartenenza. Lessico di base della storiografia. Origine ed evoluzione storica dei principi e dei valori fondativi della Costituzione Italiana.
Abilità Collocare gli eventi storici affrontati nella giusta successione cronologica e nelle aree geografiche di riferimento. Discutere e confrontare diverse interpretazioni di fatti o fenomeni storici, sociali ed economici anche in riferimento alla realtà contemporanea. Utilizzare semplici strumenti della ricerca storica a partire dalle fonti e dai documenti accessibili agli studenti con riferimento al periodo e alle tematiche studiate nel primo biennio. Sintetizzare e schematizzare un testo espositivo di natura storica. Analizzare situazioni ambientali e geografiche da un punto di vista storico. Riconoscere le origini storiche delle principali istituzioni politiche, economiche e religiose nel mondo attuale e le loro interconnessioni. Analizzare il ruolo dei diversi soggetti pubblici e privati nel promuovere e orientare lo sviluppo economico e sociale, anche alla luce della Costituzione italiana.
Secondo biennio
Principali persistenze e processi di trasformazione tra il secolo XI e il secolo XIX in Italia, in Europa nel mondo. Evoluzione dei sistemi politico-istituzionali ed economico-produttivi, con riferimenti agli aspetti demografici, sociali e culturali. Innovazioni scientifiche e tecnologiche contesti di riferimento. Territorio come fonte storica: tessuto socio produttivo e
Ricostruire processi di trasformazione individuando elementi di persistenza e discontinuità. Riconoscere la varietà e lo sviluppo storico dei sistemi economici e politici e individuarne i nessi con i contesti internazionali e gli intrecci con alcune variabili ambientali, demografiche, sociali e culturali.
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patrimonio ambientale, culturale ed artistico. Aspetti della storia locale. Lessico delle scienze storico-sociali. Categorie , metodi e strumenti della ricerca storica.
Analizzare contesti e fattori che hanno favorito le innovazioni scientifiche e tecnologiche. Individuare l’evoluzione sociale, culturale ed ambientale del territorio con riferimenti ai contesti nazionali e internazionali. Interpretare gli aspetti della storia locale in relazione alla storia generale. Utilizzare il lessico di base delle scienze storico.-sociali. Cogliere diversi punti di vista presenti in fonti e semplici testi storiografici. Utilizzare ed applicare categorie, strumenti e metodi della ricerca storica in contesti laboratoriali e operativi e per produrre ricerche su tematiche storiche.
Quinto anno
Principali persistenze e processi di trasformazione tra la fine del secolo XIX e il secolo XXI, in Italia, in Europa e nel mondo. Aspetti caratterizzanti la storia del Novecento ed il mondo attuale (industrializzazione e società post-industriale; limiti dello sviluppo; violazioni e conquiste dei diritti fondamentali; nuovi soggetti e movimenti; Stato sociale e sua crisi; globalizzazione) Modelli culturali a confronto: conflitti, scambi e dialogo interculturale. Innovazioni scientifiche e tecnologiche e relativo impatto sui settori produttivi, sui servizi e sulle condizioni socio-economiche. Problematiche economiche, sociali ed etiche connesse con l’evoluzione dei settori produttivi e dei servizi, new economy e nuove opportunità di lavoro, evoluzione della struttura demografica e dell’organizzazione giuridica ed economica del mondo del lavoro) Territorio come fonte storica. Categorie, lessico, strumenti e metodi della ricerca storica. Strumenti della divulgazione storica. Radici storiche della Costituzione italiana e dibattito sulla Costituzione europea. Carte internazionali dei diritti. Principali istituzioni internazionali, europee e nazionali.
Riconoscere nella storia del Novecento e nel mondo attuale le radici storiche del passato, cogliendo gli elementi di /persistenza e discontinuità. Analizzare problematiche significative del periodo considerato. Individuare relazioni tra evoluzione scientifica e tecnologica, modelli e mezzi di comunicazione, contesto socio-economico, assetti politico-istituzionali. Effettuare confronti fra diversi modelli/tradizioni culturali in un’ottica interculturale. Istituire relazioni tra l’evoluzione dei settori produttivi e dei servizi, il contesto socio–politico economico e le condizioni di vita e di lavoro. Analizzare l’evoluzione di campi e profili professionali, anche in funzione dell’orientamento. Riconoscere le relazioni fra dimensione territoriale dello sviluppo e persistenze/mutamenti nei fabbisogni formativi e professionali. Utilizzare ed applicare categorie, metodi e strumenti della ricerca storica in contesti laboratoriali per affrontare, in un’ottica storico-interdisciplinare, situazioni e problemi, anche in relazione agli indirizzi di studio ed ai campi professionali di riferimento . Analizzare criticamente le radici storiche e l’evoluzione delle principali carte costituzionali e delle istituzioni internazionali, europee e nazionali.
MATEMATICA
Obiettivi generali
Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative;
Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni.
Competenze di base attese a conclusione dell’obbligo di istruzione:
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Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico rappresentandole anche sotto forma grafica;
Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni;
Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi;
Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico.
Competenze attese al termine del percorso quinquennale
Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative;
Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche,elaborando opportune soluzioni;
Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati;
Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare;
Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento.
Primo biennio
Conoscenze Aritmetica e algebra I numeri: naturali, interi, razionali, sotto forma frazionaria e decimale, irrazionali e, in forma intuitiva, reali; ordinamento e loro rappresentazione su una retta. Le operazioni con i numeri interi e razionali e le loro proprietà. Potenze e radici. Rapporti e percentuali. Approssimazioni. Le espressioni letterali e i polinomi. Operazioni con i polinomi. Geometria Gli enti fondamentali della geometria e il significato dei termini postulato, assioma, definizione, teorema, dimostrazione. Nozioni fondamentali di geometria del piano e dello spazio. Le principali figure del piano e dello spazio. Il piano euclideo: relazioni tra rette, congruenza di figure, poligoni e loro proprietà. Circonferenza e cerchio. Misura di grandezze; grandezze incommensurabili; perimetro e area dei poligoni. Teoremi di Euclide e di Pitagora. Teorema di Talete e sue conseguenze. Le principali trasformazioni geometriche e loro invarianti (isometrie e similitudini). Esempi di loro utilizzazione nella dimostrazione di proprietà geometriche. Relazioni e funzioni Le funzioni e la loro rappresentazione (numerica, funzionale, grafica). Linguaggio degli insiemi e delle funzioni (dominio, composizione, inversa, ecc.). Collegamento con il concetto di equazione. Funzioni di vario tipo (lineari, quadratiche, circolari, di proporzionalità diretta e inversa). Equazioni e disequazioni di primo e secondo grado. Sistemi di equazioni e di disequazioni.
Abilità Aritmetica e algebra Utilizzare le procedure del calcolo aritmetico per calcolare espressioni aritmetiche e risolvere problemi; operare con i numeri interi e razionali e valutare l’ordine di grandezza dei risultati. Calcolare semplici espressioni con potenze e radicali. Utilizzare correttamente il concetto di approssimazione. Padroneggiare l’uso della lettera come mero simbolo e come variabile; eseguire le operazioni con i polinomi; fattorizzare un polinomio. Geometria Eseguire costruzioni geometriche elementari utilizzando la riga e il compasso e/o strumenti informatici. Conoscere e usare misure di grandezze geometriche: perimetro, area e volume delle principali figure geometriche del piano e dello spazio. Porre, analizzare e risolvere problemi del piano e dello spazio utilizzando le proprietà delle figure geometriche oppure le proprietà di opportune isometrie. Comprendere dimostrazioni e sviluppare semplici catene deduttive. Relazioni e funzioni. Risolvere equazioni e disequazioni di primo e secondo grado; risolvere sistemi di equazioni e disequazioni. Rappresentare sul piano cartesiano le principali funzioni incontrate. Studiare le funzioni f(x) = ax + b e f(x) = ax2 + bx + c. Risolvere problemi che implicano l’uso di funzioni, di equazioni e di sistemi di equazioni anche per via grafica, collegati con altre discipline e situazioni di vita ordinaria, come primo passo verso la modellizzazione matematica. Dati e previsioni Raccogliere, organizzare e rappresentare un insieme di dati. Calcolare i valori medi e alcune misure di variabilità di una distribuzione. Calcolare la probabilità di eventi elementari.
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22 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
Il metodo delle coordinate: il piano cartesiano. Rappresentazione grafica delle funzioni. Dati e previsioni Distribuzioni delle frequenze a seconda del tipo di carattere e principali rappresentazioni grafiche. Valori medi e misure di variabilità. Significato della probabilità e sue valutazioni. Semplici spazi (discreti) di probabilità: eventi disgiunti, probabilità composta, eventi indipendenti. Probabilità e frequenza.
Secondo biennio
Connettivi e calcolo degli enunciati. Variabili e quantificatori. Ipotesi e tesi. Il principio d’induzione. Insieme dei numeri reali. Unità immaginaria e numeri complessi. Strutture degli insiemi numerici. Il numero π. Teoremi dei seni e del coseno. Formule di addizione e duplicazione degli archi. Potenza n-esima di un binomio. Funzioni polinomiali; funzioni razionali e irrazionali; funzione modulo; funzioni esponenziali e logaritmiche; funzioni periodiche. Le coniche: definizioni come luoghi geometrici e loro rappresentazione nel piano cartesiano. Funzioni di due variabili. Continuità e limite di una funzione. Limiti notevoli di successioni e di funzioni. Il numero e. Concetto di derivata di una funzione. Proprietà locali e globali delle funzioni. Formula di Taylor. Integrale indefinito e integrale definito. Teoremi del calcolo integrale. Algoritmi per l’approssimazione degli zeri di una funzione. Distribuzioni doppie di frequenze. Indicatori statistici mediante rapporti e differenze. Concetti di dipendenza, correlazione, regressione. Distribuzioni di probabilità: distribuzione binomiale. Distribuzione di Gauss. Applicazioni negli specifici campi professionali di riferimento e per il controllo di qualità. Ragionamento induttivo e basi concettuali dell’inferenza.
Dimostrare una proposizione a partire da altre. Ricavare e applicare le formule per la somma dei primi n termini di una progressione aritmetica o geometrica. Applicare la trigonometria alla risoluzione di problemi riguardanti i triangoli. Calcolare limiti di successioni e funzioni. Calcolare derivate di funzioni. Analizzare esempi di funzioni discontinue o non derivabili in qualche punto. Rappresentare in un piano cartesiano e studiare le funzioni f(x) = a/x, f(x) = ax, f(x) = log x. Descrivere le proprietà qualitative di una funzione e costruirne il grafico. Calcolare derivate di funzioni composte. Costruire modelli, sia discreti che continui, di crescita lineare ed esponenziale e di andamenti periodici. Approssimare funzioni derivabili con polinomi. Calcolare l'integrale di funzioni elementari. Risolvere equazioni, disequazioni e sistemi relativi a funzioni goniometriche, esponenziali, logaritmiche e alla funzione modulo, con metodi grafici o numerici e anche con l’aiuto di strumenti elettronici. Calcolare il numero di permutazioni, disposizioni, combinazioni in un insieme. Analizzare distribuzioni doppie di frequenze. Classificare dati secondo due caratteri, rappresentarli graficamente e riconoscere le diverse componenti delle distribuzioni doppie. Utilizzare, anche per formulare previsioni, informazioni statistiche da diverse fonti negli specifici campi professionali di riferimento per costruire indicatori di efficacia, di efficienza e di qualità di prodotti o servizi. Calcolare, anche con l’uso del computer, e interpretare misure di correlazione e parametri di regressione.
Quinto anno
Il calcolo integrale nella determinazione delle aree e dei volumi. Sezioni di un solido. Principio di Cavalieri. Concetti di algoritmo iterativo e di algoritmo ricorsivo. Cardinalità di un insieme. Insiemi infiniti. Insiemi numerabili e insiemi non numerabili. Probabilità totale, condizionata, formula di Bayes. Piano di rilevazione e analisi dei dati.
Calcolare aree e volumi di solidi e risolvere problemi di massimo e di minimo. Calcolare l’integrale di funzioni elementari, per parti e per sostituzione. Calcolare integrali definiti in maniera approssimata con metodi numerici. Utilizzare la formula di Bayes nei problemi di probabilità condizionata. Costruire un campione casuale semplice data una popolazione. Costruire stime puntuali ed intervallari per la
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Campionamento casuale semplice e inferenza induttiva
media e la proporzione. Utilizzare e valutare criticamente informazioni statistiche di diversa origine con particolare riferimento agli esperimenti e ai sondaggi. Individuare e riassumere momenti significativi nella storia del pensiero matematico.
DIRITTO ED ECONOMIA
Obiettivi formativi
Utilizzare i principali concetti relativi all’economia e all’organizzazione dei processi produttivi e dei servizi; applicare le normative che disciplinano i processi dei servizi, con riferimento alla riservatezza, alla sicurezza e salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla valorizzazione dell'ambiente e del territorio;
Riconoscere nell'evoluzione dei processi produttivi, le componenti scientifiche, economiche, tecnologiche e artistiche che li hanno determinati nel corso della storia, con riferimento sia ai diversi contesti locali e globali sia ai mutamenti delle condizioni di vita;
Cogliere criticamente i mutamenti culturali, sociali, economici e tecnologici che influiscono sull'evoluzione dei bisogni e sull'innovazione dei processi di servizio.
Competenze di base attese a conclusione dell’obbligo di istruzione,
Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei
diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente
Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto
produttivo del proprio territorio.
Primo biennio
Conoscenze Fondamenti dell’attività economica e soggetti economici. Fonti normative e loro gerarchia. Costituzione e cittadinanza: principi, libertà, diritti e doveri. Soggetti giuridici, con particolare riferimento alle imprese. Fattori della produzione, forme di mercato e elementi che le connotano. Mercato della moneta e andamenti che lo caratterizzano. Strutture dei sistemi economici e loro dinamiche. Forme di stato e forme di governo. Lo Stato e la sua struttura secondo la Costituzione italiana. Istituzioni locali, nazionali e internazionali. Conoscenze essenziali per l’accesso al lavoro e alle professioni. Il curriculum vitae secondo il modello europeo e le tipologie di colloquio di lavoro .
Abilità Individuare le esigenze fondamentali che ispirano scelte e comportamenti economici, nonché i vincoli a cui essi sono subordinati. Distinguere le differenti fonti normative e la loro gerarchia con particolare riferimento alla Costituzione italiana e alla sua struttura. Reperire le fonti normative con particolare riferimento al settore di studio. Riconoscere gli aspetti giuridici ed economici che connotano l'attività imprenditoriale. Individuare i fattori produttivi e differenziarli per natura e tipo di remunerazione. Individuare varietà, specificità e dinamiche elementari dei sistemi economici e dei mercati locali, nazionali e internazionali. Riconoscere i modelli, i processi e i flussi informativi tipici del sistema azienda con particolare riferimento alle tipologie aziendali oggetto di studio. Riconoscere le caratteristiche principali del mercato del lavoro e le opportunità lavorative offerte dal territorio e dalla rete. Redigere il curriculum vitae secondo il modello europeo.
SCIENZE INTEGRATE (SCIENZE DELLA TERRA e BIOLOGIA)
Obiettivi formativi
Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati;
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Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale, critico, creativo e responsabile nei confronti della realtà, dei suoi fenomeni e dei suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente;
Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali, dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture, demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo;
Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento
disciplinare; padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza
nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio.
Competenze di base attese a conclusione dell’obbligo di istruzione:
Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità,
Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza,
Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate.
Primo biennio
Conoscenze Il Sistema solare e la Terra. Dinamicità della litosfera; fenomeni sismici e vulcanici. I minerali e loro proprietà fisiche; le rocce magmatiche, le rocce sedimentarie e le rocce metamorfiche; il ciclo delle rocce. L'idrosfera, fondali marini; caratteristiche fisiche e chimiche dell'acqua; i movimenti dell'acqua, le onde, le correnti. L’atmosfera; il clima; le conseguenze delle modificazioni climatiche: disponibilità di acqua potabile, desertificazione, grandi migrazioni umane. Coordinate geografiche: latitudine e longitudine, paralleli e meridiani. Origine della vita: livelli di organizzazione della materia vivente. Teorie interpretative dell’evoluzione della specie. Processi riproduttivi, la variabilità ambientale e gli habitat. Ecosistemi (circuiti energetici, cicli alimentari, cicli bio-geo-chimici). Processi metabolici: organismi autotrofi ed eterotrofi; respirazione cellulare e fotosintesi. Nascita e sviluppo della genetica. Genetica e biotecnologie: implicazioni pratiche e conseguenti questioni etiche. Il corpo umano come un sistema complesso: omeostasi e stato di salute. Le malattie: prevenzione e stili di vita (disturbi alimentari, fumo, alcool, droghe e sostanze stupefacenti, infezioni sessualmente trasmissibili). La crescita della popolazione umana e le relative conseguenze. Ecologia: la protezione dell’ambiente.
Abilità Identificare le conseguenze sul nostro pianeta dei moti di rotazione e di rivoluzione della Terra. Analizzare lo stato attuale e le modificazione del pianeta anche in riferimento allo sfruttamento delle risorse della Terra. Riconoscere nella cellula l’unità funzionale di base della costruzione di ogni essere vivente. Comparare le strutture comuni a tutte le cellule eucariote, distinguendo tra cellule animali e cellule vegetali. Indicare le caratteristiche comuni degli organismi e i parametri più frequentemente utilizzati per classificare gli organismi. Ricostruire la storia evolutiva degli esseri umani mettendo in rilievo la complessità dell’albero filogenetico degli ominidi. Descrivere il corpo umano, analizzando le interconnessioni tra i sistemi e gli apparati. Descrivere il meccanismo di duplicazione del DNA e di sintesi delle proteine. Descrivere il ruolo degli organismi, fondamentale per l’equilibrio degli ambienti naturali e per il riequilibrio di quelli degradati dall’inquinamento. .
SCIENZE INTEGRATE (FISICA)
Obiettivi formativi
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Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati; utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale, critico, creativo e responsabile nei confronti della realtà, dei suoi fenomeni e dei suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente; utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare;
Padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio;
Utilizzare i concetti e i fondamentali strumenti delle diverse discipline per comprendere la realtà ed operare in campi applicativi; padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio;
Comprendere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche, ambientali dell’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali, artigianali e artistiche.
Competenze di base attese a conclusione dell’obbligo di istruzione,:
Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità
Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza
Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate
Primo biennio
Conoscenze Grandezze fisiche e loro dimensioni; unità di misura del sistema internazionale; notazione scientifica e cifre significative. Equilibrio in meccanica; forza; momento; pressione. Campo gravitazionale; accelerazione di gravità; forza peso Moti del punto materiale; leggi della dinamica; impulso; quantità di moto. Energia, lavoro, potenza; attrito e resistenza del mezzo. Conservazione dell’energia meccanica e della quantità di moto in un sistema isolato. Oscillazioni; onde trasversali e longitudinali; intensità, altezza e timbro del suono. Temperatura; energia interna; calore. Primo e secondo principio della termodinamica. Carica elettrica; campo elettrico; fenomeni elettrostatici. Corrente elettrica; elementi attivi e passivi in un circuito elettrico; effetto Joule. Campo magnetico; interazioni magnetiche; induzione elettromagnetica. Onde elettromagnetiche e loro classificazione in base alla frequenza o alla lunghezza d’onda. Ottica geometrica: riflessione e rifrazione.
Abilità Effettuare misure e calcolarne gli errori. Operare con grandezze fisiche vettoriali. Analizzare situazioni di equilibrio statico individuando le forze e i momenti applicati. Applicare la grandezza fisica pressione a esempi riguardanti solidi, liquidi e gas. Distinguere tra massa inerziale e massa gravitazionale. Descrivere situazioni di moti in sistemi inerziali e non inerziali, distinguendo le forze apparenti da quelle attribuibili a interazioni. Descrivere situazioni in cui l’energia meccanica si presenta come cinetica e come potenziale e diversi modi di trasferire, trasformare e immagazzinare energia. Descrivere le modalità di trasmissione dell’energia termica. Confrontare le caratteristiche dei campi gravitazionale, elettrico e magnetico, individuando analogie e differenze. Utilizzare le grandezze fisiche resistenza e capacità elettrica, descrivendone le applicazioni nei circuiti elettrici. Analizzare semplici circuiti elettrici in corrente continua, con collegamenti in serie e in parallelo. Disegnare l’immagine di una sorgente luminosa applicando le regole dell’ottica geometrica.
SCIENZE INTEGRATE (CHIMICA) Obiettivi formativi
Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati;
Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale, critico, creativo e responsabile nei confronti della realtà, dei suoi fenomeni e dei suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente;
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Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare; padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio;
Utilizzare i concetti e i fondamentali strumenti delle diverse discipline per comprendere la realtà ed operare in campi applicativi;
Padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio;
Comprendere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche, ambientali dell’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali, artigianali e artistiche.
Competenze di base attese a conclusione dell’obbligo di istruzione:
Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità
Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza
Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate
Primo biennio
Conoscenze La chimica in cucina: la temperatura e la cottura dei cibi. Sistemi omogenei ed eterogenei in ambito alimentare: filtrazione, distillazione, cristallizzazione, estrazione con solventi, cromatografia. Il modello particellare (nozioni di atomo, molecola, ioni) e le spiegazioni delle trasformazioni fisiche (passaggi di stato) e delle trasformazioni chimiche. Le evidenze sperimentali di una sostanza pura (mediante la misura della densità, del punto di fusione e/o del punto di ebollizione) e nozioni sulla lettura delle etichette e dei simboli di pericolosità di elementi e composti. La quantità chimica: massa atomica, massa molecolare, mole, costante di Avogadro La struttura dell’atomo e il modello atomico a livelli di energia. Il sistema periodico e le proprietà periodiche: metalli, non metalli, semimetalli, elementi della vita. Nozioni sui legami chimici e i legami intermolecolari di zuccheri, lipidi e proteine. Elementi di nomenclatura chimica e bilanciamento delle equazioni di reazione. Le concentrazioni delle soluzioni con sostanze e solventi innocui: percento in peso, molarità, molalità, proprietà colligative delle soluzioni. Cenni sulle teorie acido-base e il pH dei principali materiali alimentari. Cenni sulle reazioni di ossido riduzione in ambito enogastronomico. La composizione, la conservazione degli alimenti e la loro trasformazione.
Abilità Utilizzare il modello cinetico–molecolare per interpretare le trasformazioni fisiche e chimiche. Usare la mole come ponte fra il mondo macroscopico delle sostanze e il mondo microscopico di atomi, molecole e ioni. Descrivere la struttura elettronica a livelli di energia dell’atomo. Riconoscere un elemento chimico mediante il saggio alla fiamma. Descrivere le principali proprietà periodiche, che confermano la struttura a strati dell’atomo. Utilizzare le regole di nomenclatura IUPAC e bilanciare semplici reazioni. Preparare soluzioni di data concentrazione con acqua, solventi e materiali in uso in ambito alimentare Riconoscere i materiali enogastronomici acidi e basici tramite indicatori. Descrivere le reazioni di ossido riduzione negli alimenti Descrivere le proprietà, la conservazione e le trasformazioni dei materiali alimentari.
SCIENZA DEGLI ALIMENTI Obiettivi formativi
Controllare ed utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico;
Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze di filiera; applicare le normative
Vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti; agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva d’interesse.
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Competenze di base attese a conclusione dell’obbligo di istruzione
Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e
riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità
Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a
partire dall’esperienza
Primo biennio
Conoscenze Ruolo dell’educazione alimentare: alimentazione, nutrizione, abitudini alimentari, alimentazione equilibrata e malnutrizioni. Macro e micronutrienti: classificazioni, proprietà, funzioni, fabbisogno e classificazione degli alimenti. Digestione, assorbimento ed utilizzazione dei nutrienti. Igiene degli alimenti, nozioni di microbiologia ed igiene professionale. Conservazione, cottura. Confezioni alimentari ed etichette.
Abilità Classificare gli alimenti in base alla funzione prevalente. Interpretare dati e documenti utilizzati in campo alimentare (grafici,istogrammi, dati s tatistici, etichette, ecc…). Descrivere differenze ed analogie tra i diversi principi nutritivi ed indicarne la funzione nutrizionale. Individuare i rischi di contaminazione alimentare e le regole per prevenirli. Individuare analogia e differenze tra i diversi alimenti e classificarli. Indicare i criteri per un’alimentazione equilibrata e metterla in relazione con la salute. Valutare le principali modificazione degli alimenti in cottura. Scegliere i metodi di conservazione più adatti ai diversi tipi di alimenti. Interpretare le etichette alimentari e riconoscere la tracciabilità dell’alimento. Individuare confezione ed imballaggi a norma.
GEOGRAFIA GENERALE ED ECONOMICA
Obiettivi Formativi::
riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo;
stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali e internazionali sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro.
Competenze di base attese a conclusione dell’obbligo di istruzione
comprendere il cambiamento e le diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali
osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità
Primo biennio
Conoscenze
Metodi e strumenti di rappresentazione degli aspetti spaziali: reticolato geografico, vari tipi di carte, sistemi informativi geografici.
Formazione, evoluzione e percezione dei paesaggi naturali e antropici.
Processi e fattori di cambiamento del mondo contemporaneo (globalizzazione economica, aspetti demografici, energetici, geopolitici, risorse e sviluppo sostenibile...) esemplificazioni e comparazioni significative tra alcuni Stati e
Abilità
Interpretare il linguaggio cartografico, rappresentare i modelli organizzativi dello spazio in carte tematiche, grafici, tabelle anche attraverso strumenti informatici.
Descrivere e analizzare un territorio utilizzando metodi, strumenti e concetti della geografia.
Analizzare il rapporto uomo-ambiente attraverso le categorie spaziali e temporali.
Analizzare i processi di cambiamento del mondo contemporaneo.
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contesti regionali.
Organizzazione del territorio, sviluppo locale, patrimonio territoriale.
LABORATORIO DI SERVIZI ENOGASTRONOMICI - SETTORE CUCINA Obiettivi formativi
Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse; utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti enogastonomici, ristorativi e di accoglienza turistico- alberghiere;
Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze di filiera; controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico; predisporre e realizzare menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche.
Competenze di base attese a conclusione dell’obbligo di istruzione
Comprendere il cambiamento e le diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica
attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree
geografiche e culturali
Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto
produttivo del proprio territorio
Competenze attese al termine del percorso quinquennale • utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti enogastonomici, ristorativi e di accoglienza turistico-alberghiera. • valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze di filiera. • applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti. • controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico. • predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche. • adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i prodotti tipici. • Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento con i colleghi. • correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento.
Primo biennio
Conoscenze Figure professionali che operano nel settore enogastronomico e caratteristiche delle professioni. Ruoli e gerarchia della brigata di cucina. Elementi di deontologia professionale. Il laboratorio di cucina: le aree di lavoro, le attrezzature e gli utensili. Igiene personale, dei prodotti, dei processi di lavoro e pulizia dell’ambiente. Norme di prevenzione e sicurezza sul lavoro e rudimenti sul primo soccorso. Cenni sulla corretta utilizzazione igienica e gastronomica delle principali materie prime. Elementi di gastronomia tipica del territorio in cui
Abilità Riconoscere le principali figure professionali correlate al settore enogastronomici e le regole fondamentali di comportamento professionale. Identificare attrezzature e utensili di uso comune. Provvedere alle corrette operazioni di funzionamento ordinario delle attrezzature. Rispettare le “buone pratiche” di lavorazione inerenti l’igiene personale, la preparazione, la cottura e la conservazione dei prodotti e la pulizia del laboratorio. Identificare le materie prime e i principali elementi di qualità e conservarle correttamente. Distinguere i prodotti tipici e i piatti tradizionali del territorio in cui si opera. Distinguere il menu dalla carta.
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si opera. Principali tipi di menu e successione dei piatti. Tecniche di base di cucina e principali tecniche di cottura. Principali tecniche di produzione di salse, contorni, uova, primi e secondi piatti. Tecniche di base di pasticceria, principali impasti e creme.
Utilizzare le principali tecniche di base nella produzione gastronomica di cucina e di pasticceria. Presentare i piatti nel rispetto delle regole tecniche.
Secondo biennio
Conoscenze Valore culturale del cibo e rapporto tra gastronomia e società Caratteristiche della cucina regionale, nazionale ed internazionale. Prodotti enogastronomici e tutela del marchio di qualità. Criteri di elaborazione di menu e ‘carte’. Stili alimentari e dieta equilibrata nella ristorazione commerciale e collettiva. Software di settore
Abilità Individuare le componenti culturali della gastronomia. Individuare gli alimenti in base alle caratteristiche e alla provenienza territoriale. Individuare il contributo degli alimenti nelle diverse cucine territoriali. Classificare gli alimenti in base alle qualità organolettiche e alle relative certificazioni di qualità. Organizzare degustazioni di prodotti. Riconoscere il ruolo del menu. Rispettare le regole per l’elaborazione dei menu. Elaborare menu e carte, in funzione della tipicità, stagionalità e target dei clienti. Costruire menu in relazione alle necessità dietologiche e nutrizionali della clientela.
Quinto anno
Conoscenze Tecniche di cottura e presentazione del piatto. Ristorazione tradizionale, commerciale e industriale. Programmazione e organizzazione della produzione. Sicurezza e tutela della salute e dell’ambiente nel luogo di lavoro. Software di settore. Lessico e fraseologia di settore anche in lingua straniera
Abilità Riconoscere, spiegare e “ raccontare” un piatto, dalla materia prima alla realizzazione tecnica. Definire menu adeguati alle tipologie di ristorazione. Simulare nuove forme di ristorazione con l’offerta di prodotti food and drink e fingerfood. Progettare menu compatibili con le risorse a disposizione, elaborati nel rispetto delle regole enogastronomiche, in relazione a tipicità e stagionalità degli alimenti e tipologia di clienti. Applicare i criteri e gli strumenti per la sicurezza e la tutela della salute. Utilizzare il lessico e la fraseologia di settore anche in lingua straniera.
LABORATORIO DI SERVIZI ENOGASTRONOMICI - SETTORE SALA E VENDITA Obiettivi formativi
Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse;
Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti enogastronomici, ristorativi e di accoglienza turistico-alberghiera;
Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze di filiera;
Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento con i colleghi;
Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico;
Predisporre e realizzare menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche.
Competenze di base attese a conclusione dell’obbligo di istruzione
Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto
produttivo del proprio territorio
P i a n o t r i e n n a l e d e l l ’ O f f e r t a F o r m a t i v a – A n n i S c o l a s t i c i 2 0 1 5 - 2 0 1 8
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Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti.
Competenze attese al termine del percorso quinquennale • integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento con i colleghi. • valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze di filiera. • controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico. • predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche. • adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i prodotti tipici. • utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici. • utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare.
Primo biennio
Conoscenze Figure professionali che operano nel settore enogastronomico e caratteristiche delle professioni. Ruoli e gerarchia della brigata di sala e di bar. Elementi di deontologia professionale. Il laboratorio di sala e di bar: le aree di lavoro, le attrezzature e gli utensili. Igiene personale, dei prodotti, dei processi di lavoro e pulizia dell’ambiente. Norme di prevenzione e sicurezza sul lavoro e rudimenti sul primo soccorso. Nozioni di base sul vino e sugli abbinamenti. Elementi di enologia tipica del territorio in cui si opera. Principali tipi di menu e successione dei piatti. Tecniche di comunicazione professionale applicata alla vendita dei servizi. Tecniche di base di sala: mise en place e stili di servizio. Tecniche di base di bar: caffetteria e principali bevande analcoliche.
Abilità Riconoscere le principali figure professionali correlate al settore enogastronomici e le regole fondamentali di comportamento professionale. Identificare attrezzature e utensili di uso comune. Provvedere alle corrette operazioni di funzionamento ordinario delle attrezzature. Rispettare le “buone pratiche” inerenti l’igiene personale, la preparazione, la conservazione dei prodotti e la pulizia del laboratorio. Distinguere i vini e i piatti tradizionali del territorio in cui si opera. Proporre alcuni abbinamenti di vini locali ai piatti ed effettuare il servizio del vino. Utilizzare le forme di comunicazione per accogliere il cliente, interagire e presentare i prodotti/servizi offerti. Distinguere il menu dalla carta. Utilizzare le principali tecniche di base nel servizio di prodotti enogastronomici e nelle preparazioni di bar.
Secondo biennio
Conoscenze Caratteristiche delle aziende enogastronomiche. Classificazione di alimenti e bevande analcoliche, alcoliche, distillati. Caratteristiche dell’ enografia nazionale. Modalità di produzione e utilizzo di vini e birre. Metodi di analisi organolettica di cibi, vini ed altre bevande. Principi di enologia. Criteri di abbinamento cibo-vino e cibo-bevande Tecniche di miscelazione e preparazione di cocktail. Tecniche avanzate di bar. Tecniche avanzate di sala. Software di settore. Lessico e fraseologia di settore, anche in lingua straniera.
Abilità Riconoscere le aziende enogastronomiche in base alle caratteristiche specifiche e al mercato di riferimento. Classificare alimenti e bevande in base alle loro caratteristiche organolettiche, merceologiche, chimico-fisiche e nutrizionali. Individuare la produzione enoica italiana. Classificare vini e birre in base al loro utilizzo e alle modalità di produzione. Riconoscere le caratteristiche organolettiche e qualitative di cibi, vini e altre bevande attraverso l’esame gustativo e descriverle usando la terminologia corretta. Individuare i principi di abbinamento cibo-vino e cibo-bevande. Classificare, proporre e produrre cocktail, applicando le corrette tecniche di miscelazione.
P i a n o t r i e n n a l e d e l l ’ O f f e r t a F o r m a t i v a – A n n i S c o l a s t i c i 2 0 1 5 - 2 0 1 8
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Normative nazionali e comunitarie di settore relative alla sicurezza e alla tutela ambientale
Utilizzare le attrezzature del bar per la produzione di caffetteria, di bevande a base di latte e/o di frutta e infusi. Simulare la realizzazione di buffet e banchetti. Realizzare porzionature in sala. Simulare l’uso di tecniche per la presa della comanda. Elaborare e realizzare proposte di cucina alla lampada. Utilizzare il lessico e la fraseologia di settore, anche in lingua straniera. Operare nel rispetto delle norme relative alla sicurezza ambientale e della tutela della salute
Quinto anno
Conoscenze Criteri di abbinamento cibo-vino e cibo-bevande in relazione al tipo di menu Caratteristiche dell’ enografia estera. Preparazioni tipiche della cucina regionale italiana e della cucina internazionale. Tecniche di valorizzazione dei prodotti tipici e di nicchia . Organizzazione e programmazione della produzione Software di settore.
Abilità Proporre abbinamenti di vini e altre bevande ai cibi. Individuare la produzione enoica internazionale. Individuare e classificare le preparazioni tipiche delle regioni italiane ed estere. Individuare l’importanza delle produzioni locali come veicolo per la promozione e la valorizzazione del territorio. Valorizzare i prodotti tipici simulando proposte innovative. Simulare la definizione di menu e carte che soddisfino le esigenze di una specifica clientela e rispondano a criteri di economicità della gestione. Utilizzare tecniche di approvvigionamento per abbattere i costi (Food and beverage cost). Simulare la gestione degli approvvigionamenti, degli stock e della cantina. Elaborare nuove bevande e simularne la commercializzazione .
LABORATORIO DI SERVIZI DI ACCOGLIENZA TURISTICA
Obiettivi formativi
Utilizzare le tecniche di promozione, vendita, commercializzazione, assistenza, informazione e intermediazione turistico-alberghiera;
Adeguare la produzione e la vendita dei servizi di accoglienza e ospitalità in relazione alle richieste dei mercati e della clientela;
Promuovere e gestire i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche attraverso la progettazione dei servizi turistici per valorizzare le risorse ambientali, storico-artistiche, culturali ed enogastronomiche del territorio;
Sovrintendere all’organizzazione dei servizi di accoglienza e di ospitalità, applicando le tecniche di gestione economica e finanziaria alle aziende turistico- alberghiere; attuare strategie di pianificazione,compensazione, monitoraggio per ottimizzare la produzione di beni e servizi in relazione al contesto.
Competenze di base attese a conclusione dell’obbligo di istruzione
Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e
letterario
Utilizzare e produrre testi multimediali
Competenze attese al termine del percorso quinquennale
utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti enogastonomici, ristorativi e di accoglienza turistico-alberghiera;
integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento con i colleghi;
P i a n o t r i e n n a l e d e l l ’ O f f e r t a F o r m a t i v a – A n n i S c o l a s t i c i 2 0 1 5 - 2 0 1 8
32 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la produzione di beni e servizi in relazione al contesto.
utilizzare le tecniche di promozione, vendita, commercializzazione, assistenza, informazione e intermediazione turistico - alberghiera;
adeguare la produzione e la vendita dei servizi di accoglienza e ospitalità in relazione alle richieste dei mercati e della clientela;
promuovere e gestire i servizi di accoglienza turistico -alberghiera anche attraverso la progettazione dei servizi turistici per valorizzare le risorse ambientali, storico-artistiche, culturali ed enogastronomiche del territorio;
sovrintendere all’organizzazione dei servizi di accoglienza e di ospitalità, applicando le tecniche di gestione economica e finanziaria alle aziende turistico-alberghiere.
utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete.
redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali
Primo biennio
Conoscenze Concetti di base della comunicazione verbale e non verbale nelle diverse situazioni. Modulistica elementare alberghiera, elementi base di corrispondenza alberghiera. Elementi base di menu. Il linguaggio tecnico alberghiero e le tecniche di accoglienza. Elementi di comunicazione professionale applicata alla vendita e all’assistenza clienti. Le operazioni del ciclo cliente. Il front e back office: struttura del reparto, organigramma e mansioni. Tecniche elementari di prenotazione e strutture ricettive nel comparto italiano. Elementi di base di vendita e assistenza clienti. Caratteristiche e articolazioni del sistema turistico- ristorativi. Strutture ricettive, tipologie di aziende ristorative e le figure professionali. Risorse naturalistiche e i parchi del proprio territorio. Località d’arte e d’interesse turistico significative della zona. Tecniche di comunicazione professionale. Il conto cliente. Gli arrangiamenti alberghieri. La differenziazione dei prezzi in base alla tipologia di camere. La differenziazione dei prezzi in base alla stagionalità
Abilità Accogliere il cliente mettendolo a proprio agio. Presentare i prodotti/servizi offerti. Rispettare le regole di corretto approccio professionale con il cliente. Applicare le tecniche di base di accoglienza e assistenza al cliente. Eseguire le operazioni relative alle fasi di ante e check-in del ciclo clienti. Identificare le strutture ricettive e di ospitalità. Individuare le interazioni tra ospitalità, enogastronomia ed economia. Riconoscere le differenze tra i vari tipi di strutture ricettive, aziende ristorative e figure professionali coinvolte. Riconoscere le risorse ambientali storiche, artistiche e culturali del proprio territorio nella prospettiva del loro sfruttamento anche a fini turistici. Utilizzare le forme di comunicazione professionale di base per accogliere ed interagire con il cliente. Impostare il conto di un cliente individuale. Redigere un listino prezzi di tipo alberghiero.
Secondo biennio
Conoscenze Tecniche di gestione del cliente individuale e dei gruppi. Organizzazione dell’impresa individuale e delle catene alberghiere. Canali di distribuzione del prodotto turistico e iniziative promozionali delle strutture turistico-alberghiere. Sistema di gestione del servizio alberghiero. Ecoturismo. Software di settore. Normative nazionali e comunitarie di settore relative alla sicurezza e alla tutela ambientale.
Abilità Simulare le procedure connesse alle fasi del ciclo clienti, utilizzando strumenti digitali e applicativi specifici. Simulare la costituzione e l’organizzazione di imprese individuali e societarie. Simulare il funzionamento in rete di imprese turistico-alberghiere. Elaborare progetti per la distribuzione del prodotto turistico attraverso canali diversi. Simulare la gestione dei servizi al cliente e i ruoli in relazione ai livelli di responsabilità operativa. Realizzare un pacchetto turistico valorizzando l’ambiente e le risorse culturali del territorio.
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33 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
Gestire i rischi connessi al lavoro e applicare misure di prevenzione
Quinto anno
Conoscenze Piano di marketing. Vendita del prodotto turistico. Fasi operative dell’impresa turistico-ricettiva.. Software di settore. Lessico e fraseologia di settore anche in lingua straniera.
Abilità Progettare piani di marketing ipotizzando casi significativi riferiti ad imprese turistico-ricettive. Progettare pacchetti turistici utilizzando coerenti strategie di vendita. Progettare laboratori d’impresa con riferimento alle fasi di costituzione, organizzazione e funzionamento di significative realtà aziendali. Utilizzare il lessico e fraseologia di settore, anche in lingua straniera.
SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE
Obiettivi formativi
Cogliere criticamente i mutamenti culturali, sociali, economici e tecnologici che influiscono sull'evoluzione dei bisogni e sull'innovazione dei processi di servizio;
Svolgere la propria attività operando in équipe e integrando le proprie competenze con le altre figure professionali, al fine di erogare un servizio di qualità;
Contribuire a soddisfare le esigenze del destinatario, nell’osservanza degli aspetti deontologici del servizio;
Applicare le normative che disciplinano i processi dei servizi, con riferimento alla riservatezza, alla sicurezza e salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla valorizzazione dell'ambiente e del territorio;
Utilizzare i linguaggi settoriali delle lingue straniere previste dai percorsi di studio per interagire in diversi ambiti e contesti di studio e di lavoro.
Competenze di base attese a conclusione del percorso quinquennale
Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse,
Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze di filiera,
Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti,
Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico,
Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche,
Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel tempo,
Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento.
Secondo biennio
Conoscenze Concetto di alimentazione come espressione della cultura, delle tradizioni e della storia locale e nazionale. Funzione nutrizionale dei principi nutritivi. Caratteristiche merceologiche, chimico-fisiche e nutrizionali di alimenti e bevande. Risorse enogastronomiche del territorio. Principi di alimentazione equilibrata. Criteri di qualità degli alimenti,
Abilità Porre in relazione epoche e fenomeni storici con le tradizioni e le culture alimentari. Distinguere la funzione nutrizionale dei principi nutritivi. Individuare le caratteristiche merceologiche, chimico-fisiche e nutrizionali di bevande e alimenti. Individuare i prodotti tipici di un territorio. Utilizzare l’alimentazione come strumento per il benessere della persona. Riconoscere la qualità di una bevanda o un alimento dal punto di vista nutrizionale, merceologico e organolettico. Distinguere i criteri di certificazione di qualità delle bevande e degli alimenti. Applicare tecniche di cottura e di conservazione degli alimenti
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34 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
tracciabilità di un prodotto e sicurezza alimentare. Tecniche di conservazione degli alimenti. Tecniche di cottura e modificazioni chimiche e fisiche degli alimenti
idonee alla prevenzione di tossinfezioni alimentari..
Quinto anno
Nuove tendenze di filiera dei prodotti alimentari. Allergie, intolleranze alimentari e malattie correlate all’alimentazione. Classificazione sistematica e valutazione dei fattori di rischio di tossinfezioni. Dieta razionale ed equilibrata nelle varie condizioni fisiologiche e nelle principali patologie. Certificazioni di qualità e Sistema HACCP. Consuetudini alimentari nelle grandi religioni.
Individuare le nuove tendenze del settore di riferimento. Individuare le caratteristiche organolettiche, merceologiche e nutrizionali dei nuovi prodotti alimentari. Formulare menu funzionali alle esigenze fisiologiche o patologiche della clientela. Redigere un piano di HACCP. Prevenire e gestire i rischi di tossinfezione connessi alla manipolazione degli alimenti. Individuare gli alimenti in relazione alle consuetudini alimentari nelle grandi religioni.
TECNICHE DI COMUNICAZIONE Obiettivi formativi
Riconoscere nell'evoluzione dei processi dei servizi, le componenti culturali, sociali, economiche e tecnologiche che li caratterizzano, in riferimento ai diversi contesti, locali e globali;
Cogliere criticamente i mutamenti culturali, sociali, economici e tecnologici che influiscono sull'evoluzione dei bisogni e sull'innovazione dei processi di servizio;
Svolgere la propria attività operando in équipe e integrando le proprie competenze con le altre figure professionali, al fine di erogare un servizio di qualità; applicare le normative che disciplinano i processi dei servizi, con riferimento alla riservatezza, alla sicurezza e salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla valorizzazione dell'ambiente e del territorio;
Intervenire, per la parte di propria competenza e con l’utilizzo di strumenti tecnologici, nelle diverse fasi e livelli del processo per la produzione della documentazione richiesta e per l’esercizio del controllo di qualità.
Competenze di base attese a conclusione del percorso quinquennale
Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti enogastonomici, ristorativi e di accoglienza turistico-alberghiera.
Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento con i colleghi.
Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti.
Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i prodotti tipici.
Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare.
Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali.
Secondo biennio
Conoscenze Caratteristiche del mercato turistico. Costituzione dell’impresa turistico/ristorativa. Organizzazione delle risorse umane
Abilità Distinguere le caratteristiche del mercato turistico con particolare attenzione al settore ristorativo. Individuare gli elementi fondamentali e procedurali delle
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35 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
dell’impresa turistico/ristorativa. Normativa di settore con particolare attenzione agli aspetti connessi alla sicurezza Contratti di lavoro di settore. Forme di finanziamento dell’impresa turistico/ristorativa. Gestione amministrativa ed economica dell’impresa turistico/ristorativa. Bilancio d’esercizio dell’azienda turistico/ ristorativa
strutture turistico/ristorative. Riconoscere la struttura organizzativa dell’impresa ristorativa e individuare il ruolo del personale nei diversi settori. Comprendere il linguaggio giuridico e applicare la normativa vigente nei contesti di riferimento, con particolare attenzione alle norme di sicurezza, alle certificazioni obbligatorie e volontarie. Riconoscere diritti e doveri relativi al rapporto di lavoro e utilizzare i principali contratti di lavoro del settore turistico/ristorativo. Individuare le forme di finanziamento in funzione dell’attività di gestione. Interpretare i dati contabili e amministrativi dell’impresa turistico/ristorativa. Redigere la contabilità di settore. Classificare e configurare i costi di un’azienda, analizzare il loro rapporto con i ricavi, calcolare il costo del servizio e individuare il prezzo di vendita. Utilizzare tecniche di approvvigionamento per abbattere i costi (Food and beverage cost). Interpretare i dati del bilancio d’esercizio. Interpretare il risultato economico d’esercizio.
Quinto anno
Caratteristiche dinamiche del mercato turistico nazionale e internazionale. Tecniche di marketing turistico e web-marketing. Fasi e procedure di redazione di un Business plan. Prodotti a chilometro zero. Abitudini alimentari ed economia del territorio. Normativa di settore. Norme e procedure per la tracciabilità dei prodotti. Lessico e fraseologia di settore anche in lingua straniera
Analizzare il mercato turistico e interpretarne le dinamiche. Individuare le risorse per promuovere e potenziare il turismo integrato. Utilizzare le tecniche di marketing con particolare attenzione agli strumenti digitali Individuare fasi e procedure per redigere un Business plan. Individuare i prodotti a chilometro zero come strumento di marketing. Analizzare i fattori economici territoriali che incidono sulle abitudini alimentari. Individuare norme e procedure relative a provenienza, produzione e conservazione del prodotto. Individuare norme e procedure per la tracciabilità dei prodotti. Utilizzare il lessico e la fraseologia di settore anche in lingua straniera.
DIRITTO E TECNICHE AMMINISTRATIVE DELLA STRUTTURA RICETTIVA
Obiettivi formativi
Riconoscere nell'evoluzione dei processi dei servizi, le componenti culturali, sociali, economiche e tecnologiche che li caratterizzano, in riferimento ai diversi contesti, locali e globali; cogliere criticamente i mutamenti culturali, sociali, economici e tecnologici che influiscono sull'evoluzione dei bisogni e sull'innovazione dei processi di servizio;
Essere sensibili alle differenze di cultura e di atteggiamento dei destinatari, al fine di fornire un servizio il più possibile personalizzato;
Sviluppare ed esprimere le proprie qualità di relazione, comunicazione, ascolto, cooperazione e senso di responsabilità nell'esercizio del proprio ruolo;
Svolgere la propria attività operando in équipe e integrando le proprie competenze con le altre figure professionali, al fine di erogare un servizio di qualità;
Contribuire a soddisfare le esigenze del destinatario, nell’osservanza degli aspetti deontologici del servizio.
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36 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
Competenze di base attese a conclusione del percorso quinquennale
Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti enogastonomici, ristorativi e di accoglienza turistico-alberghiera,
Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento con i colleghi,
Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti,
Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i prodotti tipici,
Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare,
Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali.
Secondo biennio
Conoscenze Tecniche di comunicazione per la promozione e pubblicizzazione del prodotto turistico. Strumenti e stili comunicativi. Principi e tecniche di marketing. Procedure e modalità di vendita di pacchetti turistici personalizzati in relazione alle caratteristiche della clientela. Software di settore.
Abilità Riconoscere procedure di comunicazione efficaci per la promozione di prodotti turistici in relazione al contesto e ai destinatari. Utilizzare tecniche di comunicazione, con particolare attenzione agli strumenti digitali. Promuovere la vendita di pacchetti turistici per valorizzare il territorio e i suoi prodotti enogastronomici. Promuovere la vendita di pacchetti turistici in relazione alle caratteristiche della clientela. Utilizzare le tecniche di marketing nella comunicazione dei servizi/prodotti turistici Interpretare i dati del bilancio d’esercizio. Interpretare il risultato economico d’esercizio.
Quinto anno
Tecniche di marketing turistico- alberghiero. Strategie di comunicazione e pubblicizzazione orientate al cliente. Lessico e fraseologia specifica di settore, anche in lingua straniera.
Utilizzare tecniche di comunicazione verbale e non verbale per promuovere servizi e prodotti turistici. Individuare strategie per la vendita di servizi e prodotti turistico/alberghieri funzionali alla tipologia di clienti. Elaborare strategie di comunicazione funzionali alle tipologie di eventi turistici da valorizzare. Utilizzare lessico e fraseologia di settore, anche in lingua straniera alimentari.
OPZIONE “PRODOTTI DOLCIARI ARTIGIANALI E INDUSTRIALI”
SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE, ANALISI E CONTROLLI MICROBIOLOGICI DEI
PRODOTTI ALIMENTARI Obiettivi formativi agire nel sistema della qualità relativo alla filiera produttiva delle produzioni industriali e artigianali dolciarie e da forno • valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali delle produzioni industriali e artigianali dolciarie e da forno individuando le nuove tendenze di filiera • applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza alimentare, trasparenza e tracciabilità dei prodotti • controllare i prodotti sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, igienico, nutrizionale e gastronomico • analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio
P i a n o t r i e n n a l e d e l l ’ O f f e r t a F o r m a t i v a – A n n i S c o l a s t i c i 2 0 1 5 - 2 0 1 8
37 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
• redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali
Competenze di base attese a conclusione del percorso quinquennale
cogliere criticamente i mutamenti culturali, sociali, economici e tecnologici che influiscono sull'evoluzione dei bisogni e sull'innovazione dei processi di servizio;
svolgere la propria attività operando in equipe e integrando le proprie competenze con le altre figure professionali, al fine di erogare un servizio di qualità;
contribuire a soddisfare le esigenze del destinatario, nell’osservanza degli aspetti deontologici del servizio;
applicare le normative che disciplinano i processi dei servizi, con riferimento alla riservatezza, alla sicurezza e salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla valorizzazione dell'ambiente e del territorio;
intervenire, per la parte di propria competenza e con l’utilizzo di strumenti tecnologici, nelle diverse fasi e livelli del processo per la produzione della documentazione richiesta e per l’esercizio del controllo di qualità;
utilizzare i linguaggi settoriali delle lingue straniere previste dai percorsi di studio per interagire in diversi ambiti e contesti di studio e di lavoro.
Secondo biennio
Conoscenze Concetto di alimentazione come espressione della cultura, delle tradizioni e della storia locale e nazionale. Tendenze innovative e di recupero della tradizione nella filiera dei prodotti dolciari e da forno. Norme di igiene professionale. Caratteristiche merceologiche, chimico-fisiche e nutrizionali. Classificazione dei microrganismi e fattori ambientali che ne influenzano la crescita. Modificazioni chimico-fisiche e tecniche di conservazione delle materie prime e dei prodotti finiti del settore dolciario. Stili alimentari e dieta equilibrata nella ristorazione commerciale e collettiva.
Abilità Porre in relazione epoche e fenomeni storici con le tradizioni e le culture alimentari. Riconoscere le nuove tendenze del settore. Riconoscere e prevenire i rischi delle contaminazioni microbiologiche per ottenere la sicurezza igienica. Individuare le caratteristiche merceologiche, chimico-fisiche e nutrizionali delle materie prime e dei prodotti finiti del settore dolciario. Individuare gli agenti responsabili delle principali contaminazioni microbiche dei prodotti del settore dolciario e i fattori che ne influenzano la crescita. Applicare tecniche di conservazione idonee alla prevenzione di tossinfezioni alimentari. Riconoscere la funzione dell’alimentazione come strumento per il benessere della persona. Individuare le sostanze presenti nelle materie prime che possono causare fenomeni di ipersensibilità.
Quinto anno
Conoscenze Allergie, intolleranze alimentari e malattie correlate al consumo dei prodotti dolciari e da forno. Criteri di qualità degli alimenti, tracciabilità di un prodotto e sicurezza alimentare. Certificazioni di qualità e sistema HACCP. Classificazione sistematica e valutazione dei fattori di rischio di tossinfezioni. Tecniche analitiche di controllo microbiologico delle materie prime e dei prodotti finiti del settore dolciario.
Abilità Individuare le caratteristiche organolettiche, merceologiche e nutrizionali dei prodotti alimentari. Distinguere i criteri di certificazione di qualità delle materie prime del settore. Interpretare e applicare in modo critico un piano di HACCP Prevenire e gestire i rischi di malattie a trasmissione alimentare. Applicare tecniche di base per l’analisi microbiologica delle materie prime e dei prodotti finiti e valutarne criticamente i risultati.
ANALISI E CONTROLLI CHIMICI DEI PRODOTTI ALIMENTARI
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Obiettivi formativi • controllare i prodotti sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, igienico, nutrizionale e gastronomico • agire nel sistema della qualità relativo alla filiera produttiva delle produzioni industriali e artigianali dolciarie e da forno • applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza alimentare, trasparenza e tracciabilità dei prodotti • analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio • redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali Competenze di base attese a conclusione del percorso quinquennale
padroneggiare l'uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell'ambiente e del territorio;
individuare i problemi attinenti al proprio ambito di competenza e impegnarsi nella loro soluzione collaborando efficacemente con gli altri;
utilizzare strategie orientate al risultato, al lavoro per obiettivi e alla necessità di assumere responsabilità nel rispetto dell'etica e della deontologia professionale;
riconoscere nell'evoluzione dei processi dei servizi, le componenti culturali, sociali, economiche e tecnologiche che li caratterizzano, in riferimento ai diversi contesti, locali e globali;
cogliere criticamente i mutamenti culturali, sociali, economici e tecnologici che influiscono sull'evoluzione dei bisogni e sull'innovazione dei processi di servizio;
svolgere la propria attività operando in équipe e integrando le proprie competenze con le altre figure professionali, al fine di erogare un servizio di qualità;
applicare le normative che disciplinano i processi dei servizi, con riferimento alla riservatezza, alla sicurezza e salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla valorizzazione dell'ambiente e del territorio;
intervenire, per la parte di propria competenza e con l’utilizzo di strumenti tecnologici, nelle diverse fasi e livelli del processo per la produzione della documentazione richiesta e per l’esercizio del controllo di qualità.
Secondo biennio
Conoscenze Proprietà di acidi e basi, equilibrio chimico in soluzione acquosa. Principali gruppi funzionali della chimica organica e caratteristiche dei relativi composti. Principi teorici e strumentazione per colorimetria, spettrofotometria nell’UV – VIS e nell’IR; assorbimento atomico. Principi teorici e strumentazione per analisi in emissione, fotometria di fiamma, rifrattometria e polarimetria. Principi teorici e metodiche cromatografiche.
Abilità Individuare e selezionare le informazioni relative a sistemi, tecniche e processi chimici. Applicare la teoria dell’equilibrio chimico per prevedere la reattività del sistema e l’influenza delle variabili operative. Correlare la struttura chimica con le caratteristiche strutturali delle molecole. Documentare le attività individuali e presentare risultati di un’analisi.
Quinto anno
Conoscenze Metodi di campionamento e trattamento dei dati Metodi di analisi chimico – fisica dei grassi negli alimenti del settore delle produzioni dolciarie e da forno. Metodi chimici e fisici di analisi dei glucidi e
Abilità Applicare i metodi più idonei per la preparazione all’analisi di un campione alimentare. Individuare strumenti e metodi per organizzare e gestire le attività di laboratorio. Elaborare i dati ottenuti da una analisi e esaminarne criticamente i risultati.
P i a n o t r i e n n a l e d e l l ’ O f f e r t a F o r m a t i v a – A n n i S c o l a s t i c i 2 0 1 5 - 2 0 1 8
39 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
LABORATORIO DI SERVIZI ENOGASTRONOMICI - SETTORE PASTICCERIA Obiettivi formativi • valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali delle produzioni industriali e artigianali dolciarie e da forno individuando le nuove tendenze di filiera • applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza alimentare, trasparenza e tracciabilità dei prodotti • controllare i prodotti sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, igienico, nutrizionale e gastronomico • adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando e innovando i prodotti dolciari e da forno • condurre e gestire macchinari e impianti di produzione del settore dolciario e da forno • applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti Competenze di base attese a conclusione del percorso quinquennale
riconoscere nell'evoluzione dei processi dei servizi, le componenti culturali, sociali, economiche e tecnologiche che li caratterizzano, in riferimento ai diversi contesti, locali e globali;
cogliere criticamente i mutamenti culturali, sociali, economici e tecnologici che influiscono sull'evoluzione dei bisogni e sull'innovazione dei processi di servizio;
essere sensibili alle differenze di cultura e di atteggiamento dei destinatari, al fine di fornire un servizio il più possibile personalizzato;
svolgere la propria attività operando in équipe e integrando le proprie competenze con le altre figure professionali, al fine di erogare un servizio di qualità;
contribuire a soddisfare le esigenze del destinatario, nell’osservanza degli aspetti deontologici del servizio;
applicare le normative che disciplinano i processi dei servizi, con riferimento alla riservatezza, alla sicurezza e salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla valorizzazione dell'ambiente e del territorio;
intervenire, per la parte di propria competenza e con l’utilizzo di strumenti tecnologici, nelle diverse fasi e livelli del processo per la produzione della documentazione richiesta e per l’esercizio del controllo di qualità.
delle proteine. Caratterizzazione analitica delle farine alimentari. Metodi di analisi chimico - fisica delle acque nel contesto delle produzioni dolciarie e da forno.
Applicare le opportune metodiche analitiche per valutare le caratteristiche chimico – fisiche delle materie prime e dei prodotti finiti del settore delle produzioni dolciarie e da forno. Definire e applicare la sequenza operativa del metodo analitico previsto. Identificare gli elementi di tracciabilità e sicurezza alimentare del prodotto. Utilizzare i dati analitici per individuare i rischi connessi alla conservazione delle materie prime e al processo produttivo ed applicare le relative misure di prevenzione.
Secondo biennio
Conoscenze Valore culturale del cibo e rapporto tra gastronomia e società. Caratteristiche della pasticceria regionale, nazionale ed internazionale. Metodo di calcolo dei costi di produzione del settore pasticceria. Tecniche di cottura e conservazione degli alimenti. Programmazione e organizzazione della produzione. Tecniche di pasticceria.
Abilità Riconoscere le componenti culturali della gastronomia anche in relazione al territorio. Calcolare i costi di produzione specifici del settore. Scegliere le materie prime in base alle qualità organolettiche e al loro valore nutrizionale e bilanciarle in funzione del prodotto finito. Utilizzare tecniche di approvvigionamento per ottimizzare il rapporto qualità-prezzo delle materie prime. Pianificare l’organizzazione e la gestione di un laboratorio di pasticceria.
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TECNICHE DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI PRODUTTIVI Obiettivi formativi
adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando e innovando i prodotti dolciari e da forno
agire nel sistema della qualità relativo alla filiera produttiva delle produzioni industriali e artigianali dolciarie e da forno
applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza alimentare, trasparenza e tracciabilità dei prodotti
attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la produzione di beni e servizi in relazione al contesto
condurre e gestire macchinari ed impianti di produzione del settore dolciario e da forno
analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio
utilizzare i principali concetti relativi all'economia e all'organizzazione dei processi produttivi e dei servizi
Competenze di base attese a conclusione del percorso quinquennale
comprendere e utilizzare i principali concetti relativi all'economia, all'organizzazione, allo svolgimento dei processi produttivi e dei servizi; padroneggiare l'uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell'ambiente e del territorio;
individuare i problemi attinenti al proprio ambito di competenza e impegnarsi nella loro soluzione collaborando efficacemente con gli altri;
utilizzare strategie orientate al risultato, al lavoro per obiettivi e alla necessità di assumere responsabilità nel rispetto dell'etica e della deontologia professionale;
riconoscere nell'evoluzione dei processi dei servizi, le componenti culturali, sociali, economiche e tecnologiche che li caratterizzano, in riferimento ai diversi contesti, locali e globali;
cogliere criticamente i mutamenti culturali, sociali, economici e tecnologici che influiscono sull'evoluzione dei bisogni e sull'innovazione dei processi di servizio; s
volgere la propria attività operando in équipe e integrando le proprie competenze con le altre figure professionali, al fine di erogare un servizio di qualità;
Tecniche di presentazione e decorazione del prodotto.
Applicare tecniche di cottura e conservazione ai prodotti dolciari. Eseguire preparazioni dolciarie complesse integrando le diverse tecniche di base. Valorizzare il prodotto finito dal punto di vista estetico.
Quinto anno
Conoscenze Ricette delle tradizioni locali e loro innovazioni. Organizzazione del personale di settore. Tecniche di banqueting. Tipologia delle intolleranze alimentari. Sistema HACCP. Criteri e strumenti per la sicurezza e la tutela della salute nel luogo di lavoro. Lessico e fraseologia di settore anche in lingua straniera.
Abilità Apportare alla ricetta originale di un prodotto variazioni personali, con attenzione all’evoluzione del gusto e della pasticceria. Fornire spiegazioni tecniche e motivazioni culturali relative al prodotto finito. Realizzare prodotti con materie prime tipiche del territorio. Organizzare il servizio banqueting attraverso la programmazione e il coordinamento di strumenti, mezzi e spazi. Realizzare prodotti funzionali alle esigenze della clientela con problemi e intolleranze alimentari. Operare nel rispetto del piano di HACCP. Applicare i criteri e gli strumenti per la sicurezza e la tutela della salute. Utilizzare lessico e fraseologia di settore anche in lingua straniera.
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applicare le normative che disciplinano i processi dei servizi, con riferimento alla riservatezza, alla sicurezza e salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla valorizzazione dell'ambiente e del territorio;
intervenire, per la parte di propria competenza e con l’utilizzo di strumenti tecnologici, nelle diverse fasi e livelli del processo per la produzione della documentazione richiesta e per l’esercizio del controllo di qualità.
DIRITTO E TECNICHE AMMINISTRATIVE Obiettivi formativi
Secondo biennio
Conoscenze Norme e tecniche di rappresentazione grafica. Sistemi e organi per la trasmissione del moto. Funzionamento dei circuiti pneumatici. Principi di elettrotecnica, funzionamento e caratteristiche dei circuiti e dei componenti elettrici. Principi di funzionamento e struttura dei motori elettrici, in cc e ca. Tipologie, struttura e caratteristiche di funzionamento delle macchine per la produzione artigianale di prodotti dolciari e da forno. Tipologie di organigrammi. Gestione dei magazzini e delle scorte.
Abilità Interpretare schemi e disegni riportati sui manuali d’istruzione e sulla documentazione tecnica a corredo di macchine del settore. Individuare e descrivere gli elementi della trasmissione del moto di macchine del settore. Applicare leggi della cinematica e della dinamica all’analisi della trasmissione del moto in macchine del settore al fine di calcolare le condizioni di esercizio dei loro organi mobili di lavoro. Individuare e descrivere i principali componenti di circuiti pneumatici e elettrici delle macchine del settore. Illustrare, utilizzando gli opportuni schemi e disegni, le caratteristiche tecniche e operative delle principali macchine per la produzione artigianale di prodotti dolciari e da forno. Gestire la manutenzione ordinaria dei macchinari ricavando le relative procedure dalla documentazione tecnica a corredo degli stessi. Individuare le responsabilità e le relazioni organizzative in aziende di dimensioni sia artigianali che industriali. Applicare metodi per ottimizzare volumi di acquisto e costi di gestione delle materie prime.
Quinto anno
Conoscenze Tipologie e caratteristiche di funzionamento dei trasportatori industriali. Tipologie, struttura e caratteristiche di funzionamento delle macchine per l’industria del cioccolato e dei prodotti lievitati da forno. Funzionamento dei circuiti elettropneumatici . Principi di logica di comando ed elementi di un sistema di controllo automatico. Tipologie di processi produttivi e metodi per l’ottimizzazione delle risorse tecniche e umane. Metodologia di definizione di un lay-out in funzione del ciclo di produzione. Certificazioni aziendali relative al sistema qualità, ambiente e sicurezza. Norme di settore relative alla sicurezza sul luogo di lavoro.
Abilità Illustrare, utilizzando schemi e disegni, le caratteristiche tecniche e operative delle macchine utilizzate nell’industria del cioccolato e dei prodotti lievitati da forno. Individuare e descrivere i principali componenti di circuiti elettropneumatici di macchine del settore. Individuare e rappresentare mediante schema a blocchi gli elementi del sistema di controllo di macchine e impianti del settore. Applicare metodi per organizzare in modo efficace le risorse tecniche e umane. Definire piani di produzione con riferimento alle specifiche delle macchine da utilizzare e al loro lay-out. Condurre e controllare macchine ed impianti del settore. Riconoscere, valutare e prevenire situazioni di rischio. Operare nel rispetto delle norme relative alla sicurezza ambientale e della tutela della salute.
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Competenze di base attese a conclusione del percorso quinquennale
riconoscere nell'evoluzione dei processi dei servizi, le componenti culturali, sociali, economiche e tecnologiche che li caratterizzano, in riferimento ai diversi contesti, locali e globali;
cogliere criticamente i mutamenti culturali, sociali, economici e tecnologici che influiscono sull'evoluzione dei bisogni e sull'innovazione dei processi di servizio;
svolgere la propria attività operando in équipe e integrando le proprie competenze con le altre figure professionali, al fine di erogare un servizio di qualità;
applicare le normative che disciplinano i processi dei servizi, con riferimento alla riservatezza, alla sicurezza e salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla valorizzazione dell'ambiente e del territorio;
intervenire, per la parte di propria competenza e con l’utilizzo di strumenti tecnologici, nelle diverse fasi e livelli del processo per la produzione della documentazione richiesta e per l’esercizio del controllo di qualità.
applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza alimentare, trasparenza e tracciabilità dei prodotti
adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando e innovando i prodotti dolciari e da forno
valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali delle produzioni industriali e artigianali dolciarie e da forno individuando le nuove tendenze di filiera
attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la produzione di beni e servizi in relazione al contesto
utilizzare i principali concetti relativi all'economia e all'organizzazione dei processi produttivi e dei servizi
redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali
Secondo biennio
Conoscenze Principi e caratteristiche delle forme contrattuali con particolare riferimento alla compravendita. Tipologia e caratteristiche dei contratti di lavoro del settore. Forme giuridiche di impresa con particolare riferimento all’impresa artigiana di settore. Tipi di conduzione e caratteristiche dell’imprenditore del settore dolciario. Gestione delle risorse umane e contratti di lavoro tipici del settore. Lessico giuridico di base. Normativa di settore relative alla sicurezza igienico-sanitaria, alla sicurezza, alla privacy.
Abilità Utilizzare il linguaggio giuridico appropriato. Individuare gli elementi che connotano la struttura giuridica dell’impresa artigiana. Riconoscere i diversi tipi di contratto di compravendita. Individuare figure e funzioni del personale nei diversi settori dell’organizzazione aziendale. Riconoscere i contratti di lavoro del settore e individuare i connessi diritti e doveri delle parti. Individuare la normativa igienico-sanitaria, di sicurezza e della privacy di interesse.
Quinto anno
Conoscenze Mercato del credito e forme di finanziamento all’impresa. Caratteristiche della gestione economica, amministrativa, fiscale e previdenziale dell’impresa di settore. Criteri di determinazione dei costi di servizi e prodotti. Caratteristiche del mercato e tecniche di marketing dei prodotti dolciari e da forno. Normativa di settore con particolare attenzione agli aspetti connessi alla tracciabilità e alla sicurezza alimentare. Lessico e fraseologia di settore anche in lingua straniera.
Abilità Individuare le forme di finanziamento in funzione dell’attività di gestione. Classificare e configurare i costi di un’azienda, analizzare il loro rapporto con i ricavi. Calcolare i costi dei servizi e dei prodotti. Riconoscere il significato economico delle principali scritture contabili. Identificare le voci del bilancio d’esercizio dell’impresa di settore e riconoscere i risultati economico-finanziari e patrimoniali della gestione. Utilizzare tecniche di marketing per la promozione e la commercializzazione dei prodotti di settore. Utilizzare il lessico e la fraseologia di settore anche in lingua straniera
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RELIGIONE Secondo le Nuove Indicazioni Nazionali per il II Ciclo di Istruzione
L'insegnamento della religione cattolica (Irc) risponde all'esigenza di riconoscere nei percorsi scolastici il valore della cultura religiosa e il contributo che i principi del cattolicesimo offrono alla formazione globale della persona e al patrimonio storico, culturale e civile del popolo italiano. Nel rispetto della legislazione concordataria, l'Irc:
si colloca nel quadro delle finalità della scuola con una proposta formativa specifica, offerta a tutti coloro che intendano avvalersene, ;
assume il profilo culturale, educativo e professionale della nostra istituzione scolastica nelle sue diverse varianti;
contribuisce alla formazione degli allievi con particolare riferimento agli aspetti spirituali ed etici dell'esistenza, in vista di un loro inserimento responsabile nella vita civile e sociale, nel mondo universitario e del lavoro;
promuove, attraverso un'adeguata mediazione educativo-didattica, la conoscenza della concezione cristiano-cattolica del mondo e della storia, come risorsa di senso per la comprensione di sé, degli altri e della vita;
offre contenuti e strumenti per una riflessione sistematica sulla complessità dell'esistenza umana nel confronto aperto fra cristianesimo e altre religioni, fra cristianesimo e altri sistemi di significati;
promuove tra gli studenti, nell'attuale contesto multiculturale, mediante la propria proposta, la partecipazione ad un dialogo autentico e costruttivo, educando all'esercizio della libertà in una prospettiva di giustizia e di pace.
COMPETENZE
Al termine del primo biennio lo studente dovrà essere in grado di:
Porsi domande di senso in ordine alla ricerca di un’identità libera e consapevole, confrontandosi con i valori affermati dal vangelo e testimoniati dalla comunità cristiana;
Valutare il contributo sempre attuale della tradizione ebraico-cristiana allo sviluppo della civiltà umana, anche in dialogo con le altre tradizioni culturali e religiose;
Impostare una riflessione sulla dimensione religiosa della vita a partire dalla conoscenza della Bibbia e della persona di Gesù Cristo;
Cogliere la natura del linguaggio religioso e specificamente del linguaggio cristiano.
Al termine del percorso quinquennale lo studente dovrà essere in grado di:
Sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita, aperto all’esercizio della giustizia e della solidarietà, nel confronto con il messaggio cristiano in un contesto multiculturale.
Riconoscere l’incidenza del Cristianesimo nel storia e nella cultura per una lettura critica del mondo contemporaneo. Utilizzare e interpretare le fonti della fede cristiana secondo la tradizione della Chiesa, nel confronto aperto ai contributi delle altre discipline e tradizioni storico-culturali.
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3.2 - COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA Allegato 2 DM 139/2007
Competenze chiave di cittadinanza da acquisire al termine dell’istruzioneobbligatoria
L’elevamento dell’obbligo di istruzione a dieci anni intende favorire il pieno sviluppo della
personanella costruzione del sé, di corrette e significative relazioni con gli altri e di una positiva
interazionecon la realtà naturale e sociale.
• Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo
edutilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, nonformale
ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e delproprio metodo
di studio e di lavoro.
• Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività distudio
e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi erealistici e le
relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendostrategie di azione e
verificando i risultati raggiunti.
• Comunicareo comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico,
scientifico)e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale,matematico,
scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei,informatici e multimediali)o
rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti,stati d’animo,
emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico,scientifico, simbolico, ecc.) e
diverse conoscenze disciplinari, mediante diversisupporti (cartacei, informatici e multimediali).
• Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di
vista,valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità,
contribuendoall’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel
riconoscimentodei diritti fondamentali degli altri.
• Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e consapevolenella
vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo alcontempo quelli
altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità.
• Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando
ipotesi,individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati,
proponendosoluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle
diversediscipline.
• Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando
argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi,
anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo,
cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze,
cause ed effetti e la loro natura probabilistica.
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• Acquisire ed interpretare l’informazione: acquisire ed interpretare criticamentel'informazione
ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi,valutandone l’attendibilità
e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.
AMBITO DI
RIFERIMENTO COMPETENZE CHIAVE
da conseguire a fine obbligo scolastico
CAPACITA’
( si indichino le capacità che si intendono sviluppare in modo particolare nel 1° biennio)
COSTRUZIONE DEL SE’
Imparare a imparare progettare
Essere capace di:
leggere, comprendere e analizzare obiettivamente il contenuto di testi di vario tipo identificando le informazioni principali e le parole chiavi
pianificare e organizzare il proprio apprendimento in funzione delle richieste della scuola, del tempo disponibile, degli impegni assunti e delle proprie strategie di studi individuando obiettivi e tempi di realizzazione
RELAZIONE CON GLI ALTRI
Comunicare Collaborare/partecipare
Agire in modo autonomo
e responsabile
Essere capace di :
Comprendere le dinamiche psicologiche del gruppo
acquisire la capacità di interagire in modo proficuo nel gruppo, affermando coerentemente il proprio punto di vista e rispettando nel contempo l’opinione altrui; contenere la conflittualità
integrarsi spontaneamente nel contesto sociale e nel sistema di diritti, doveri e regole
RAPPORTO CON LA REALTA’ NATURALE E SOCIALE
Risolvere problemi
Individuare collegamenti e relazioni
Acquisire /interpretare l’informazione ricevuta
Essere capace di :
Trovare ipotesi risolutive alle situazioni problematiche, raccogliendo dati e utilizzando le proprie conoscenze curriculari.
Intuire la natura sistemica dei fenomeni da analizzare attraverso l’individuazione tra gli stessi di analogie e contrasti, causa ed effetti e coefficienti comuni
Recepire in maniera critica l’informazione proveniente da vari canali ed espressa in diverse modalità, interrogandosi sulla sua attendibilità, utilità e oggettività
AMBITO DI
RIFERIMENTO COMPETENZE CHIAVE
da conseguire a fine obbligo scolastico
CAPACITA’
( si indichino le capacità che si intendono sviluppare in modo particolare nel 2° biennio)
COSTRUZIONE DEL SE’
Imparare a imparare
progettare
Essere capace di:
sviluppare un metodo di apprendimento autonomo in relazione a varie modalità e fonti informative utilizzando un linguaggio tecnico-professionale
analizzare obiettivamente le situazioni individuandone i limiti e le opportunità, pianificare progetti formativi e di lavoro, stabilendo obiettivi concreti in base alle premesse e definendo i tempi di realizzazione
RELAZIONE CON GLI ALTRI
Comunicare
Collaborare/partecipare
Essere capace di :
Acquisire ed utilizzare più codici linguistici per esprimersi in diversi contesti e situazioni avvalendosi anche di supporti alternativi e innovativi
Interagire nel gruppo ascoltando e comprendendo i diversi punti di vista e contribuendo in maniera
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Agire in modo autonomo
e responsabile
fattiva all’apprendimento comune e alla realizzazione delle attività collettive
Inserirsi nella società in modo consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti
RAPPORTO CON LA REALTA’ NATURALE E SOCIALE
Risolvere problemi Individuare collegamenti
e relazioni Acquisire /interpretare
l’informazione ricevuta
Essere capace di :
Dialogare e collaborare con gli altri al problem solving
Indagare ed approfondire le relazioni esistenti tra i vari elementi di un fenomeno complesso
Individuare e scegliere i canali più appropriati per acquisire le informazioni
AMBITO DI
RIFERIMENTO COMPETENZE CHIAVE
da conseguire a fine obbligo scolastico
CAPACITA’
( si indichino le capacità che si intendono sviluppare in modo particolare nel 5° anno )
COSTRUZIONE DEL SE’
Imparare a imparare progettare
Essere capace di:
consolidare il proprio metodo di studio
prevedere sulla base di dati reali, esiti di situazioni, soluzioni di problemi, effetti probabili di azioni, scenari possibili, per elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro
RELAZIONE CON GLI ALTRI
Comunicare Collaborare/partecipare
Agire in modo autonomo e responsabile
Essere capace di :
comprendere messaggi di vario genere espressi con linguaggi e mezzi differenziati
partecipare ad attività comuni valorizzando e supportando le potenzialità individuali nel rispetto dei ruoli, compiti e regole di convivenza
perseguire la realizzazione delle proprie aspirazioni riuscendo a valutare e ad approfittare delle opportunità individuali e collettive
RAPPORTO CON LA REALTA’ NATURALE E SOCIALE
Risolvere problemi Individuare collegamenti
e relazioni Acquisire /interpretare
l’informazione ricevuta
Essere capace di :
affrontare situazioni problematiche costruendo e
verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline
individuare e rappresentare, elaborando
argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo
gestire le informazioni nella consapevolezza dei propri bisogni e delle opportunità lavorative disponibili in una società che muta incessantemente.
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3.3 - GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA
La valutazione scolastica delle competenze è necessariamente dinamica. Per valutare il
possesso di una competenza è necessario rilevare le conoscenze e le abilità effettivamente
attivate dalla persona competente nella realizzazione del processo che ha prodotto l’erogazione
di una prestazione, di un servizio o di un prodotto. Il problema della valutazione delle
competenze si amplia, pertanto, alla necessità di identificare quali conoscenze e abilità siano
sviluppate e messe in gioco nell’erogazione concreta di una prestazione competente da parte
dello studente. In questa prospettiva, il Consiglio di classe dovrà rilevare le competenze chiave
di cittadinanza, ma anche promuoverle, incrementarle, consolidarle. Tali competenze non vanno
viste come qualcosa di separato e di aggiuntivo rispetto alla dimensione disciplinare/conoscitiva,
ma come un risultato perseguito consapevolmente attraverso e all'interno delle attività
disciplinari: la quotidianità didattica, il contenuto e le modalità di trasmissioni disciplinari
sostengono, infatti, il riconoscimento, l'attivazione e lo sviluppo delle competenze di cittadinanza.
Nuovo Obbligo d’istruzione (DM 139/2007)
Biennio
DESCRITTORI
LIVELLI
Competenze chiave
Competenze di cittadinanza (trasversali)
Costruzione del sé
1. Imparare ad imparare
Saper distinguere e organizzare, nei vari ambiti disciplinari, dati (fatti oggettivi relativi ad un evento) informazioni (dati cui si attribuisce un significato, un valore)conoscenze (elaborazione delle informazioni attraverso un processo)
Saper utilizzare pluralità di fonti.
Saper definire tempi, strategie, modalità di lavoro, strumenti.
Non raggiunto Base Intermedio
Avanzato
Costruzione del sé
2. Progettare
Utilizza le proprie conoscenze per fissare obiettivi realmente raggiungibili e di complessità crescente.
Formula strategie di azione e verifica i risultati raggiunti, distinguendo tra le più e le meno efficaci.
Non raggiunto Base Intermedio Avanzato
Relazione con gli altri
3. Comunicare
Saper comunicare (comprendere e rappresentare) in modo efficace, coerente e corretto, usando vari tipi di linguaggi, in relazione al contesto e allo scopo.
Saper gestire momenti di comunicazione complessi, in situazione, tenendo conto di emotività, modo di porsi e della interiorizzazione delle conoscenze.
Non raggiunto Base Intermedio Avanzato
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Relazione con gli altri
4. Collaborare e partecipare
.
Saper ascoltare, negoziare, condividere, nel rispetto dei ruoli e compiti e regole di convivenza, valorizzando e supportando le potenzialità individuali
Saper tracciare un percorso di lavoro (conoscenze e competenze necessarie), individuando obiettivi condivisi e prodotti comuni
Non raggiunto Base Intermedio Avanzato
Relazione con gli altri
5. Agire in modo autonomo e responsabile
.
Riconoscere la propria identità relativa al tempo, al luogo, al contenuto sociale in cui si vive.
Perseguire la realizzazione delle proprie aspirazioni rispettando quelle altrui.
Saper valutare e approfittare delle opportunità individuali e collettive
Riconoscere e rispettare i limiti, le regole, le responsabilità personali e altrui.
Non raggiunto Base Intermedio Avanzato
Rapporto con la realtà naturale e sociale
6. Risolvere problemi Affronta situazioni problematiche, formulando ipotesi di soluzione.
Stabilisce le risorse necessarie da utilizzare, i dati da organizzare e le soluzioni da proporre.
Propone soluzioni creative ed alternative
Non raggiunto Base Intermedio Avanzato
Rapporto con la realtà naturale e sociale
7. Individuare collegamenti e relazioni
Individua collegamenti e relazioni tra fenomeni – eventi – concetti.
Esprime in modo coerente le relazioni individuate.
Coglie la natura sistemica dei vari saperi
Non raggiunto Base Intermedio Avanzato
Rapporto con la realtà naturale e sociale
8. Acquisire ed interpretare l’informazione
E’ consapevole circa la diversità di ambiti e strumenti comunicativi tramite cui l’informazione viene acquisita.
Distingue nell’informazione i fatti e le opinioni (livello oggetti/soggettivo dell’informazione).
Interpreta in modo autonomo l’informazione.
Interpreta in modo autonomo l’informazione valutandone attendibilità ed utilità.
Non raggiunto Base Intermedio Avanzato
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3.4 - GLI OBIETTIVI GENERALI TRASVERSALI E DISCIPLINARI
Per ogni livello curriculare la Scuola si propone i seguenti
OBIETTIVI FORMATIVI:
Favorire la crescita culturale e formativa degli alunni;
Accrescere la qualità dell’ambientazione didattica;
Favorire l’acquisizione dei saperi ritenuti “irrinunciabili”;
Favorire il successo scolastico degli alunni;
Realizzare curricoli efficaci;
Realizzare percorsi sostenibili e praticabili con i ragazzi in classe;
Comprensione e produzione di linguaggi diversi;
Problematizzazione dei contenuti;
Formalizzazione dei contenuti culturali appresi;
Consolidare i saperi e la capacità di espanderli, anche in un tempo successivo all’età
dell’obbligo formativo;
Favorire la transitabilità all’interno del sistema formativo;
Realizzare il valore formativo dei saperi al fine di costituire “il tessuto” per la costruzione di
apprendimenti orientati all’acquisizione delle competenze chiave che preparino i giovani alla
vita adulta e che costituiscano la base per consolidare saperi e competenze in un processo
di apprendimento permanente.
Promuovere competenze quali integrazione dei saperi e capacità di padroneggiare i
saperi “in situazione”;
Favorire l’ingresso nel mondo del lavoro e il successivo reinserimento nel sistema formativo.
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3.5 - OFFERTA FORMATIVA ALLIEVI DIVERSAMENTE ABILI
Si qualifica nei settori di indirizzo favorendo in primo luogo l’integrazione ed il conseguimento di
un più alto grado di socialità nel gruppo dei pari, nella prospettiva di un futuro inserimento nel
mercato del lavoro attraverso l’utilizzo di strategie diversificate all’interno di ogni attività
programmata.
Tutto ciò è reso possibile dalla specificità degli indirizzi di formazione professionale presenti
nella Scuola e dalla pianificazione e realizzazione di progetti tendenti a fornire opportunità ed
esperienze scolastiche differenziate e tese a valorizzare le qualità e le abilità degli allievi
diversamente abili.
Il consolidamento delle conoscenze e l’affinamento delle capacità degli allievi, i mezzi, gli
strumenti e la metodologia didattica sono affidati tanto agli insegnanti curricolari che a quelli
specializzati, che operano come esperti per facilitare i rapporti fra gli alunni, la classe e i
docenti. A tutti gli alunni è assicurata la possibilità di compiere esperienze formative nei vari
settori, scegliendo poi l’indirizzo di specializzazione al terzo anno di corso, in base agli interessi
e alle potenzialità manifestate. La scuola offre inoltre l’opportunità di prendere parte alle varie
attività integrative (visite guidate, viaggi d’istruzione, attività di progetto).
La Scuola opera attraverso il gruppo di lavoro H. che ha individuato
le seguenti finalità:
Promuovere l’integrazione, in coerenza con la normativa vigente e nel rispetto dei
fondamentali diritti costituzionali di tutti i cittadini.
Promuovere lo sviluppo delle potenzialità della persona handicappata
nell'apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione.
Soddisfare le esigenze degli alunni diversamente abili per favorirne la crescita con i loro
pari e l’espressione delle proprie potenzialità.
Promuovere, in ogni allievo, la realizzazione del Progetto di vita.
i seguenti obiettivi:
Favorire l’autonomia personale.
Aiutare a consolidare la coscienza di sé.
Potenziare l’autostima e la percezione positiva di sé.
Favorire l’acquisizione di conoscenze e competenze comunicative ed espressive.
Favorire l’acquisizione di conoscenze e abilità tecnico-pratiche.
Aiutare a definire i propri settori d’interesse formativi e professionali.
Aiutare a definire i propri settori d’interesse formativi e professionale
Il gruppo di lavoro Hha, altresì , definito le seguenti fasi dell’attività di integrazione
P i a n o t r i e n n a l e d e l l ’ O f f e r t a F o r m a t i v a – A n n i S c o l a s t i c i 2 0 1 5 - 2 0 1 8
51 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
1) Accoglienza: contatti con la scuola media o con la scuola di provenienza e Servizi
Sanitari.
2) Passaggio di informazioni dal docente di sostegno al Consiglio di Classe.
3) Osservazione iniziale da parte degli insegnanti di: modalità comportamentali e relazionali
dell’alunno in classe; abilità curricolari.
4) Individuazione degli obiettivi specifici curricolari da parte di ogni docente con l’insegnante
di sostegno.
5) Programmazione di incontri periodici del G.L. operativo con il fine di verificare
l’andamento del processo di integrazione.
6) Ricerca sul territorio di aziende o di strutture idonee all’accoglienza degli allievi per
progetti, stage e alternanza scuola-lavoro.
7) Monitoraggio delle attività progettuali e di stage.
Possibili percorsi educativo-didattici
Tipo di curricolo Obiettivi
della programmazione
Attività/orario Titolo di studio
conseguito
Comune
alla classe
1) Senza modifiche
2) Riduzione/sostituzione
parziale
3) Gli obiettivi minimi di
ciascuna disciplina
Come la classe con
metodologie
specifiche
Diploma legalmente
riconosciuto
Differenziato, non
riconducibile ai
programmi
ministeriali
Diversificati Modalità
organizzative
differenziate per
attività e/o orario.
Metodologie
specifiche
Attestato di credito
formativo
Art. 15 O.M. n. 90/2001
Per rendere più efficace l’intervento didattico-educativo vengono attivati dei progetti di
diverso tipo:
Laboratori a classi aperte: inserimento dell’alunno disabile in altri gruppi-classe durantelo
svolgimento delle attività di laboratorio (cucina, sala, ricevimento).
Alternanza scuola-lavoro: collocamento dell’alunno con difficoltà presso strutture ricettive
adeguate con lo scopo di affinare le abilità professionali.
Progetti sportivi.
P i a n o t r i e n n a l e d e l l ’ O f f e r t a F o r m a t i v a – A n n i S c o l a s t i c i 2 0 1 5 - 2 0 1 8
52 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
3.6 - OFFERTA FORMATIVA ALLIEVI BES “BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI”
Dopo l’emanazione della Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 “Strumenti di intervento per
alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica“
anche l’I.P.Alb.-Tur. di Villa San Giovanni ha fatto proprio i principi della personalizzazione
dell’insegnamento per quegli alunni svantaggiati individuati dai Consigli di Classe. L’area dello
svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di deficit.
In ogni classe ci possono essere alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per
una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o
disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua
italiana perché appartenenti a culture diverse. Ogni Consiglio di classe dopo aver individuato gli
allievi BES “Bisogni Educativi Speciali” attua interventi didattici mirati ed efficaci.
3.7 - STRATEGIE DIDATTICHE
I docenti, nel progettare il percorso dello studente, in modo coerente con l’indirizzo di studio
tengono conto dell’apporto di altre discipline, con i loro linguaggi specifici - in particolare
quelli scientifici, tecnici e professionali ,
utilizzano gli strumenti della comunicazione multimediale;
realizzano attività idonee a consentire allo studente di consolidare e approfondire le
capacità linguistiche, orali e scritte, affiancate da una riflessione sulle strutture
linguistiche, con l’obiettivo di metterlo in grado di usare efficacemente e correttamente
più linguaggi;
realizzano esperienze in contesti reali e gli esercizi di ricerca al fine di valorizzare la
centralità e i diversi stili cognitivi degli studenti e motivarli a riconoscere e risolvere
problemi ;
Individuano e selezionano i nuclei tematici tenendo conto della loro effettiva essenzialità
e significatività, secondo un approccio sistemico ;
curano l’acquisizione progressiva dei linguaggi settoriali attraverso opportuni raccordi
con le altre discipline;
privilegiano la didattica laboratoriale che favorisce lo sviluppo delle competenze
nell’intero percorso formativo;
curano la risoluzione di casi e l’organizzazione di progetti in collaborazione con il
territorio e con le imprese del settore, che contribuisce all’orientamento degli studenti
P i a n o t r i e n n a l e d e l l ’ O f f e r t a F o r m a t i v a – A n n i S c o l a s t i c i 2 0 1 5 - 2 0 1 8
53 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
nella prospettiva della transizione al mondo del lavoro o dell’acquisizione di ulteriori
specializzazioni o titoli di studio a livello post secondario.
Le attività didattiche si svolgono:
In aula - con lezioni frontali ed esercitazioni individuali o per gruppi
In laboratorio peresercitazione professionale (Sala – Bar – Cucina – Pasticceria –
Segreteria – Ricevimento – Scienze degli alimenti) per classi intere o per squadre.
In compresenza in alcune discipline:
Alimentazione nelle classi terze di Sala-Bar e Cucina;
Enogastronomia e Sala e vendita nel primo biennio;
Scienza e cultura dell’alimentazione e Laboratorio di servizi enogastronomici – settore
cucina nelle classi Terze e Quarte Indirizzo Enogastronomia settore Cucina;
Scienza e cultura dell’alimentazione e Laboratorio di servizi enogastronomici – settore
Sala e Vendita nelle classi Terze e Quarte Indirizzo Enogastronomia settore Sala e
Vendita;
Scienza e cultura dell’alimentazione e Laboratorio di Accoglienza Turistica nelle classi
Terze e Quarte Indirizzo Ospitalità Alberghiera;
Scienza e cultura dell’alimentazione, analisi e controllo microbiologici dei prodotti
alimentari e Insegnante Tecnico pratico di Laboratorio di chimica e chimica industriale
nelle classi quarte e quinte dell’articolazione enogastronomia opzione “Prodotti dolciari
artigianali e industriali”
Analisi e controlli chimici dei prodotti alimentarie Insegnante Tecnico pratico di
Laboratorio di chimica e chimica industriale nelle classi quarte e quinte dell’articolazione
enogastronomia opzione “Prodotti dolciari artigianali e industriali”
In laboratorio per attività connesse a strumentazioni multimediali o informatiche;
In laboratorio di chimica per le attività di scienze della terra e biologia, scienze
dell’alimentazione o altre discipline che ne faranno opportuna richiesta motivata.
Il rispetto della gradualità e della reciprocità del processo di insegnamento-apprendimento è
teso a costituire garanzia per il profitto degli allievi e per una flessibilità efficace del processo
medesimo.
I processi di insegnamento sono organizzati mediante una programmazione delle attività
curriculari per moduli disciplinari e/o interdisciplinari da parte dei Docenti di tutte le classi
dei diversi indirizzi sulla base anche delle indicazioni metodologico-didattiche elaborate
dai Dipartimenti e dai gruppi di docenti della stessa disciplina.
I Consigli di Classe ratificano i piani di lavoro annuali dei Docenti predisposti all’inizio
dell’anno scolastico sulla base anche dei requisiti d’ingresso degli allievi e sviluppano
Progetti di Istituto che contribuiscono a delineare l’identità della scuola ed a perseguire le
finalità dell’offerta formativa.
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54 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
Le attività di recupero, deliberate dal Collegio dei Docenti e dai Consigli di Classe,
sono organizzate dall’Istituto con la finalità di offrire agli studenti, oltre al normale
percorso didattico, opportunità di studio e approfondimento al fine di evitare l’insuccesso
scolastico.
Gli obiettivi minimi disciplinari vengono individuati in sede di programmazione
didattica per materie ed adattati nei curricoli stilati dai singoli Docenti in base anche alle
finalità e alla struttura della disciplina, alle informazioni in ingresso per ogni singola
classe e agli obiettivi trasversali o multidisciplinari individuati dai singoli Consigli di
Classe.
3.8 - CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione ha lo scopo di:
Assumere informazioni sul processo di insegnamento/apprendimento in corso per
orientarlo, modificarlo secondo le esigenze;(verifica formativa).
Controllare l'adeguatezza dei metodi, delle tecniche e degli strumenti impiegati;(verifica
formativa).
Accertare il raggiungimento degli obiettivi didattici e formativi prefissati;(verifica
sommativa).
Pervenire, attraverso la verifica, all’autovalutazione degli alunni.
E un momento di grande importanza formativa, essa serve:
agli studenti perché chiarisce loro il livello di preparazione raggiunto;
alla famiglia perche permette di seguire i progressi del percorso formativo dell’alunno;
alla scuola per verificare l’adeguatezza delle risposte ai bisogni degli studenti e quindi
mettere in atto le strategie per migliorare le proposte.
La valutazione ha per oggetto:
Il processo di apprendimento
Il rendimento complessivo
Il comportamento (la valutazione del comportamento è disgiunta dalla valutazione
del profitto art. 4 c.3 D.p.R 249/98 e concorre, collegialmente, all’attribuzione del
voto di condotta)
La valutazione e quindi il momento in cui viene valorizzato il patto formativo alunni- genitori-
insegnanti.
La scuola à garante della trasparenza dei criteri di valutazione e della riservatezza rispetto
alla valutazione dei singoli.
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55 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
LA VERIFICA
La verifica è lo strumento di fine modulo che si utilizza per attribuire un giudizio di valore al
percorso didattico e formativo effettuato.
La verifica formativa è utilizzata al termine di ciascuna tappa del percorso formativo. Questo
strumento consente di procedere verso l'individualizzazione dell'insegnamento ed
eventualmente procedere in tempo reale all'azione di recupero. Per sua natura, quindi, la verifica
formativa non si conclude con alcuna annotazione rivolta a classificare gli alunni.
La verifica sommativa, viene effettuata a posteriori (fine modulo) una volta che si sia verificato
l'apprendimento o si presume che si sia verificato alunni ed è funzionale alla valutazione finale.
L’esito di qualsiasi verifica deve essere tempestivamente annotato sul registro.
I compiti assegnati a casa, controllati e corretti, sono oggetto di valutazione sommativa,
Le prove scritte corrette e valutate devono essere restituite entro 10 giorni
dall’effettuazione della prova;
La valutazione, periodica e finale, degli apprendimenti è effettuata dal Consiglio di
Classe con la sola componente docenti e presieduto dal dirigente scolastico e suo
delegato, con deliberazione assunta, ove necessario, a maggioranza.
I docenti di sostegno, contitolari della classe, partecipano alla valutazione di tutti gli
alunni. Qualora un alunno con disabilità sia affidato a più docenti del sostegno, essi si
esprimono con un unico voto.
Il personale docente esterno e gli esperti di cui si avvale la scuola, che svolgono attività o
insegnamenti per l’ampliamento e il potenziamento dell’offerta formativa, forniscono
preventivamente ai docenti della classe elementi conoscitivi sull’interesse manifestato e il
profitto raggiunto da ciascun alunno.
La valutazione periodica e finale del comportamento degli alunni è espressa in decimi.
La valutazione del comportamento concorre alla determinazione dei crediti scolastici e
dei punteggi utili per beneficiare delle provvidenze in materia di diritto allo studio.
I periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro fanno parte integrante dei
percorsi formativi personalizzati e come tali vengono valutati.
Sono ammessi alla classe successiva gli alunni che in sede di scrutinio finale
conseguono un voto di comportamento non inferiore a sei decimi e una votazione non
inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con
l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente. La valutazione finale degli
apprendimenti e del comportamento dell’alunno è riferita a ciascun anno scolastico.
Nello scrutinio finale il consiglio di classe sospende il giudizio degli alunni che non hanno
conseguito la sufficienza in una o più discipline, senza riportare immediatamente un
giudizio di non promozione. A conclusione dello scrutinio, l’esito relativo a tutte le
discipline è comunicato alle famiglie. A conclusione degli interventi didattici programmati
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56 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
per il recupero delle carenze rilevate, il consiglio di classe, in sede di integrazione dello
scrutinio finale, previo accertamento del recupero delle carenze formative da effettuarsi
entro la fine del medesimo anno scolastico e comunque non oltre la data di inizio delle
lezioni dell’anno scolastico successivo, procede alla verifica dei risultati conseguiti
dall’alunno e alla formulazione del giudizio finale che, in caso di esito positivo, comporta
l’ammissione alla frequenza della classe successiva e l’attribuzione del credito
scolastico.
Gli alunni delle classi quinte che, nello scrutinio finale, conseguono una votazione non
inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con
l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente e un voto di comportamento
non inferiore a sei decimi sono ammessi all’esame di Stato.
Sono ammessi, a domanda, direttamente agli esami di Stato conclusivi del ciclo gli alunni
che hanno riportato, nello scrutinio finale della penultima classe, non meno di otto decimi
in ciascuna disciplina o gruppo di discipline e non meno di otto decimi nel
comportamento, che hanno seguito un regolare corso di studi di istruzione secondaria di
secondo grado e che hanno riportato una votazione non inferiore a sette decimi in
ciascuna disciplina o gruppo di discipline e non inferiore a otto decimi nel comportamento
negli scrutini finali dei due anni antecedenti il penultimo, senza essere incorsi in
ripetenze nei due anni predetti. Le votazioni suddette non si riferiscono all’insegnamento
della religione cattolica.
In sede di scrutinio finale il consiglio di classe, cui partecipano tutti i docenti della classe,
compresi gli insegnanti di educazione fisica, gli insegnanti tecnico-pratici nelle modalità
previste dall’articolo 5, commi 1-bis e 4, del testo unico di cui al decreto legislativo 16
aprile 1994, n. 297, e successive modificazioni, i docenti di sostegno, nonché gli
insegnanti di religione cattolica limitatamente agli alunni che si avvalgono di quest’ultimo
insegnamento, attribuisce il punteggio per il credito scolastico di cui all’articolo 11 del
decreto del Presidente della Repubblica 23 luglio 1998, n. 323, e successive
modificazioni.
Gli esiti finali degli esami sono resi pubblici mediante affissione all’albo della scuola, ai
sensi dell’articolo 96, comma 2, del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196
3.9 - OBBLIGATORIETÀ DELLA FREQUENZA
Il DPR 122/09 ha previsto che gli studenti che alla fine dell’anno scolastico abbiano fatto
registrare assenze superiori ad un quarto delle lezioni svolte non siano valutati in sede di
scrutinio finale e quindi non ammessi alla classe successiva o all’esame finale di ciclo.
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57 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
La C.M. n. 20 del 4 marzo 2011, recante indicazioni per il computo delle assenze ai fini della
validità dell’anno scolastico, invita i Collegi Dei Docenti a prevedere possibili deroghe, fermo
restando che le medesime saranno applicabili "a condizione, comunque, che tali assenze
non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla
valutazione degli alunni interessati".
Ciò premesso il Collegio dei Docenti ha deliberato il seguente criterio per l’attribuzione delle
deroghe:
“La deroga al limite fissato dal DPR 122/09 per la validità dell’anno scolastico può essere
concessa per IMPORTANTI MOTIVI PERSONALI E/O FAMILIARI, a titolo di esempio motivi
di salute e terapie e/o cure programmate, donazioni di sangue, partecipazione ad attività
sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal Coni, adesione a
confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il sabato
come giorno di riposo, trasporti, a condizione che tali assenze non pregiudichino, a
giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni
interessati.
I motivi delle assenze dovranno essere PREVENTIVAMENTE O COMUNQUE
TEMPESTIVAMENTE comunicati al Dirigente Scolastico.
Il Dirigente Scolastico acquisisce la documentazione giustificativa e se la medesima
risulta fondata e congrua la porta a conoscenza del Consiglio di Classe interessato per
l’eventuale deliberazione della deroga al limite di assenze stabilite dal DPR 122/09.”
3.10 - Valutazione degli alunni con disabilità
La valutazione degli alunni con disabilità certificata nelle forme e con le modalità previste dalle
disposizioni in vigore è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base
del piano educativo individualizzato previsto dall’articolo 314, comma 4, del testo unico di cui al
decreto legislativo n. 297 del 1994, ed è espressa con voto in decimi.
Agli alunni con disabilità che non conseguono la licenza è rilasciato un attestato di credito
formativo. Tale attestato è titolo per l’iscrizione e per la frequenza delle classi successive, ai soli
fini del riconoscimento di crediti formativi validi anche per l’accesso ai percorsi integrati di
istruzione e formazione.
Gli alunni con disabilità sostengono le prove dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo
dell’istruzione secondo le modalità previste dall’articolo 318 del testo unico di cui al decreto
legislativo n. 297 del 1994. (Equipollenza)
All’alunno con disabilità che ha svolto un percorso didattico differenziato e non ha conseguito il
diploma attestante il superamento dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo, è rilasciato
un attestato recante gli elementi informativi relativi all’indirizzo e alla durata del corso di studi
seguito, alle materie di insegnamento comprese nel piano di studi, con l’indicazione della durata
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58 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
oraria complessiva destinata a ciascuna, alle competenze, conoscenze e capacità anche
professionali, acquisite e dei crediti formativi documentati in sede di esame.
3.11 - Valutazione degli alunni con difficoltà specifica di apprendimento (dsa)
Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, la
valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame
conclusivo dei cicli, tengono conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini,
nello svolgimento dell’attività didattica e delle prove di esame, sono adottati gli strumenti
metodologico-didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei.
Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta menzione delle modalità di
svolgimento e della differenziazione delle prove.
La seguente griglia indica, schematicamente, i criteri di valutazione in base alle conoscenze,
competenze e capacità:
Conoscenze Comprensione Abilità 1° LIVELLO:
GRAVEMENTE INSUFFICIENTE VOTO: 1 - 2 - 3
conoscenza dei contenuti nulla;
comprensione con gravi errori di concetto e di contenuto;
elaborazione inesistente, difficoltà nell’impostazione, nessuna capacità di valutazione
2° LIVELLO: INSUFFICIENTE VOTO: 4
conoscenza frammentaria e disorganizzata;
comprensione con errori frequenti anche su temi semplici, carenze pregresse;
elaborazione solo in campi semplici, con errori; tematiche trattate in termini molto generali e superficiali
3° LIVELLO: MEDIOCRE VOTO: 5
conoscenza imprecisa, frammentaria e superficiale;
comprensione con alcuni errori su temi semplici, applicazione parziale e imprecisa
elaborazione talvolta con errori e temi trattati per linee generali con qualche imprecisione concettuale
4° LIVELLO: SUFFICIENTE VOTO: 6
conoscenza corretta e per linee essenziali
comprensione senza errori in compiti semplici
elaborazione su temi semplici senza errori significativi, trattazione poco articolata
5° LIVELLO: DISCRETO VOTO: 7
conoscenza corretta e completa
comprensione adeguata con imprecisioni su temi più complessi; applicazione consapevole, non sempre precisa
elaborazione corretta con capacità di analisi
6° LIVELLO: BUONO VOTO: 8
conoscenza completa e ordinata, anche autonoma
comprensione corretta anche su temi complessi
elaborazione corretta e precisa; capacità di rielaborazione e correttezza applicativa
7° LIVELLO: OTTIMO VOTO: 9
conoscenza completa e approfondita, in forma personale
comprensione corretta ed esauriente, capacità logiche di livello
elaborazione corretta, personale, creativa
8° LIVELLO: LODEVOLE VOTO: 10
Gli elementi sopra descritti sono migliorativi per autonomia e interiorizzazione personale dei contenuti.
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59 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
3.12 - CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA
Visto il Decreto Legge n. 137 del 1/09/08, convertito in legge n. 169 del 30/10/08, recante
“Disposizioni urgenti in materia di istruzione e di università”, il comportamento valutato in sede di
scrutinio intermedio e finale è quello tenuto dallo studente “durante tutto il periodo di
permanenza nella sede scolastica anche in relazione alla partecipazione delle attività e agli
interventi educativi realizzati dalle istituzioni scolastiche anche fuori dalla loro sede”;
- la valutazione di tale comportamento è espressa in decimi;
- il voto di condotta attribuito dal Consiglio di Classe concorre alla valutazione formativa e
intende valorizzare gli studenti che hanno dimostrato di partecipare in maniera consapevole alla
vita scolastica;
- il voto di condotta insufficiente (inferiore a sei decimi) determina la non ammissione alla classe
successiva o all’esame conclusivo del ciclo di studi.
Tenendo conto dei fattori sopra elencati, il voto di condotta viene attribuito dall’intero Consiglio di
Classe riunito per gli scrutini in base ai seguenti criteri:
frequenza e puntualità
rispetto del Regolamento d’Istituto e delle sue norme disciplinari
partecipazione attiva alle lezioni
collaborazione con insegnanti e compagni
rispetto degli impegni scolastici
Per l’attribuzione del voto dovranno essere soddisfatti almeno 4 descrittori.
La sospensione dalle lezioni per fatti gravi comporterà automaticamente l’attribuzione
voto 6 anche in presenza di descrittori positivi.
La sospensione dalle lezioni per fatti gravissimi comporterà automaticamente l’attribuzione
voto 5 anche in presenza di descrittori positivi.
Il voto attributo a ciascun allievo scaturirà dalla media dei voti proposti da ogni docente
del consiglio di Classe.
10
Interesse e partecipazione attiva alle lezioni Regolare e serio svolgimento delle consegne scolastiche Rispetto degli altri e delle istituzioni scolastiche Ruolo propositivo all’interno della classe Scrupoloso rispetto del Regolamento d’Istituto e delle sue norme disciplinari Ottima socializzazione
9
Costante partecipazione alle lezionie nell’ adempimento dei doveri scolastici Equilibrio nei rapporti interpersonali Rispetto delle norme disciplinari d’Istituto Ruolo positivo e collaborazione nel gruppo classe
8
Regolarità nell’attenzione e partecipazione alle attività scolastiche Svolgimento puntuale dei compiti assegnati Osservazione delle norme relative alla vita scolastica Adeguata partecipazione al funzionamento del gruppo classe
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60 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
7
Interesse alterno per alcune discipline Rapporti non sempre sereni con gli altri Sporadici episodi di disturbo dell'attività didattica e di mancata applicazione del Regolamento d’Istituto, quali adesempio ritardi, non puntuali giustificazioni delle assenze N. 2 note disciplinari o ammonimento scritto – senza sospensione dalle lezioni – per comportamenti reiterati e non gravi
6
Disinteresse per le attività didattiche Funzione negativa nel gruppo classe Inosservanza delle norme del Regolamento d’Istituto che hanno determinato N. 1 sospensione dalle lezioni (non dovuta ad episodi di bullismo) varie note disciplinari (4)
Assenze non giustificate.
5
Completo disinteresse per le attività didattiche Comportamento gravemente scorretto nel rapporto con insegnanti e compagni Assiduo disturbo delle lezioni Funzione totalmente negativa nel gruppo classe Inosservanza delle norme del regolamento d’istituto. N. 1 sospensione dalle lezioni (dovuta ad episodi di bullismo e/o agravissime scorrettezze nei confronti del personale della scuola )
3.13 - PIANIFICAZIONE INTERVENTI SOSTEGNO E RECUPERO
La scuola organizza, subito dopo gli scrutini intermedi, interventi didattico – educativi di
sostegno per gli studenti che in quella sede abbiano presentato insufficienze in una o più
discipline, al fine di un tempestivo recupero delle carenze rilevate (art.1 D.M. 80 del 3/10/2007).
Il Collegio dei Docenti ha recepito le finalità delle norme e ritiene che le attività di sostegno e di
recupero costituiscano parte integrante e permanente dell’offerta formativa, che abbiano lo
scopo fondamentale di prevenire l’insuccesso formativo, e che si debbano, pertanto, realizzare
in ogni periodo dell’anno scolastico secondo modalità organizzative e di realizzazione coerenti
con la diversa natura dei fabbisogni prevalenti e nel limite della disponibilità delle risorse
assegnate.
Il Collegio dei Docenti, chiamato ad elaborare interventi di sostegno per prevenire l’insuccesso
scolastico, ha individuato le seguenti tipologie di interventi:
durante tutto l’anno saranno previsti interventi di recupero in itinere, nell’ambito della
flessibilità del 20%;
pause didattiche o interventi individuali durante le attività curriculari,
attività di recupero in orario extracurriculare.
Il Collegio dei Docenti ha, altresì, stabilito il criterio di scelta delle discipline oggetto delle attività
extracurriculari , procedendo nel seguente modo:
Le discipline stabilite dai Consigli di Classe, privilegiando quelle con il numero più elevato di
insufficienze;
Accorpamenti per classi parallele fino a formare gruppi di massimo 15 alunni, salvo deroghe
per conciliare risorse economiche e fabbisogni.
Per gli studenti che presentano la “Sospensione del Giudizio” a seguito degli scrutini finali
P i a n o t r i e n n a l e d e l l ’ O f f e r t a F o r m a t i v a – A n n i S c o l a s t i c i 2 0 1 5 - 2 0 1 8
61 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
sarà rinviata l’ammissione, ovvero la non ammissione al corso successivo.
La scuola informerà allievi e famiglie dei corsi di recupero ai quali gli allievi sono tenuti a
partecipare; informerà allievi e famiglie degli esiti finali.
Il calendario di tali interventi è puntualmente comunicato alle famiglie che potranno anche
decidere, previa richiesta scritta, di non volersene avvalere.
Ulteriori momenti di recupero sono attivati anche con modalità diverse (sportello) nei
limiti delle risorse finanziarie disponibili ed attraverso percorsi personalizzati durante l’ordinaria
attività curriculare.
A conclusione di ogni intervento sono programmati momenti di verifica per accertare il
superamento delle lacune.
Al termine delle lezioni (mese di giugno), il consiglio di classe propone il rinvio della
formulazione del giudizio finale per quegli alunni che presentino non più di tre insufficienze non
gravi ed abbiano dimostrato durante l’anno scolastico capacita di apprendimento tali da far
ritenere possibile un proficuo recupero attraverso gli interventi didattici che la scuola realizza
entro la fine dell’anno scolastico.
Le verifiche finali e l’integrazione dello scrutinio, con ammissione o non ammissione, saranno
effettuate non,oltre la prima settimana di settembre.
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4 - PROGETTAZIONE EXTRACURRICULARE
L’arricchimento dell’offerta formativa sarà promossa con progetti finanziati dai Fondi Strutturali
Europei (PON FSE), con eventuali POR regionali o finanziati dal MIUR, con collaborazione con
Enti o Istituzioni esterni e con le risorse dell’Istituto.
I progetti finanziati con il FIS saranno esaminati da un’apposita Commissione presieduta dal
Dirigente Scolastico e saranno approvate previa disponibilità finanziaria e nel rispetto delle
indicazioni del Collegio Docenti.
Le risorse dell’organico potenziato consentono , oltre al potenziamento dell’ordinaria attività
curriculare, con l’attivazione di modalità di lavoro per piccoli gruppi, la realizzazione delle
seguenti attività progettuali finalizzati al conseguimento degli obiettivi prioritari:
Visite di istruzione
Le visite di istruzione sono organizzate con obiettivi professionali specifici, individuati dai docenti
promotori proposti dai vari Enti stakeholders.
Nel promuovere e organizzare tali visite di istruzione si terranno nel dovuto conto le esigenze di
carattere formativo degli alunni, avendo particolare riguardo a quelle culturali ed alla necessità di
offrire adeguati stimoli all’educazione del gusto estetico, sia in ordine agli aspetti artistici che a
quelli naturali e paesaggistici.
Orientativamente si prevede l’organizzazione delle seguenti attività:
Per le classi del biennio si possono prevedere uscite (una o più) d un solo giorno scaturite al
Consiglio di Classe e debitamente motivate, salvo deroghe debitamente motivate;
Per le classi Terze, Quarte e Quinte sono possibili viaggi di più giorni, individuati nelle riunioni
per materie e deliberati in Consiglio di classe.
La progettazione delle uscite sarà curata dal Consiglio di Classe o dai Docenti proponenti e
coordinati dalla Commissione Viaggi e dall’Ufficio del Dirigente Scolastico.
L’accompagnatore (o gli accompagnatori) sarà individuato direttamente dal Dirigente Scolastico
che stabilirà anche la percentuale minima dm partecipanti per classe.
Iniziative culturali
Annualmente si presentano diverse occasioni di partecipazione a manifestazioni culturali
destinate specificamente alle scuole, come spettacoli teatrali o proiezioni di film, documentari e
conferenze. Qualora nell’invito non sia specificata la tipologia di classe o indirizzo, sarà il
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63 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
Dirigente Scolastico a stabilire i criteri da adottare per selezionare le classi da coinvolgere
possibilmente con una regolare rotazione di partecipazione.
Sono già in programma alcuni seminari, fra i quali:
- Incontro con un Magistrato sulla tematica: Il voto e la legalità
- Seminario su: Prevenire è meglio che curare attraverso i prodotti identitari e il prezioso
Territorio della provincia reggina.
- Corsi di approfondimento sull’olio d’oliva extravergine in Italia e il suo uso in cucina
- La panificazione
Partecipazione a concorsi
Nell’ottica dell’integrazione specialistica della preparazione degli studenti, l’Istituto propone la
partecipazione a Concorsi di valore locale e/o nazionale, che sono qualificanti per la verifica
della professionalità acquisita dagli allievi.
Saranno inoltre organizzati incontri periodici con rappresentanti delle associazioni di categoria
operanti nel settore della ristorazione e del turismo, con la Camera di Commercio, con Enti per il
Turismo, Università e con le organizzazioni a carattere economico e culturale del settore.
Partecipazione ad attività di catering
Spesso il nostro Istituto viene coinvolto nella realizzazione di servizi esterni di catering o servizi
interni, che offrono agli allievi la possibilità di confrontarsi con il reale mondo del lavoro, pertanto
come criterio generale l’adesione verrà data prioritariamente ad Istituzioni e comunque di volta
in volta si valuterà la fattibilità, la disponibilità dell’Istituto, dei docenti coinvolti, degli Assistenti
Tecnici, dei Collaboratori Scolastici e degli allievi.
Il Dirigente Scolastico provvederà a coordinare le attività e se necessario con il supporto di uno
o più docente al fine di programmare nel dettaglio l’evento.
Progetto “Accoglienza” e “Orientamento”
IN ENTRATA Realizzazione di momenti collettivi di orientamento-
illustrazione dell’offerta formativa, del nostro Istituto, dei percorsi didattici e formativi
open day nel periodo di gennaio e febbraio che verrà meglio specificato attraverso i mezzi di
stampa, e, comunque un’equipe sarà sempre disponibile a ricevere chiunque manifesti
interesse a visitare i locali dell’Ipab-Tur o ad aver approfondimenti sull’Istituto e sugli
sbocchi professionali.
IN ITINERE
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64 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
Orientamento e riorientamento rivolto alle classi prime anche in collaborazione con formatori
esterni.
Orientamento alla scelta dell’indirizzo nelle classi seconde anche in collaborazione con
esperti esterni.
IN USCITA
Attività di tutoraggio rivolta agli studenti di quinta per l’inserimento nel mondo del lavoro o
per il proseguimento degli studi.
Aggiornamento del data base degli studenti diplomati presenti in rete.
Attività di orientamento alle professioni turistico-alberghiere in collaborazione con esperti del
settore.
Progetto “salute ”
Realizzazione del progetto Prevenzione tossicodipendenze rivolto a classi seconde in
collaborazione con enti esterni.
Realizzazione del progetto Educazione all’affettività e alla sessualità rivolto a classi prime e
seconde .
Sportello psicologico .
Progetto “il quotidiano in classe ” destinato agli allievi del primo biennio.
Il progetto “Il Quotidiano in Classe” porta nell’Istituto diverse copie di più quotidiani come
strumento per realizzare una moderna lezione di educazione civica.
All’interno dello stesso progetto è stato creato uno spazio web www.ilquotidianoinclasse.it dove
gli studenti possono confrontarsi tra loro su temi di attualità. Un’occasione per avvicinare docenti
e studenti all’attualità quotidiana e al confronto continuo.
Front Office e Congressi
Realizzazione di servizi di accoglienza a meeting, convention, congressi, seminari per diversi
enti territoriali e per l’Istituto.
Progetto Integrazione Allieve/I Extracomunitari
Supporto alle/agli allievi neo-arrivato in fase di accoglienza;
Corsi di Italiano L2
Attività di ricerca in classe per ridurre il gap di conoscenza tra le diverse culture;
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65 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
Organizzazione di eventi conviviali etnici;
Progetto d’educazione interculturale e d’inclusione degli stranieri
Accoglienza di studenti provenienti da scuole estere.
Progetti : Tour Enogastronomico – Stage
Progetto di alternanza scuola-lavoro che coinvolge tutte le specialità professionali
dell’Istituto.
Studio dell’opportunità lavorative dopo il corso scolastico.
Potenziamento delle capacità lavorative in gruppo e di confronto
Sviluppo di capacità progettuali e valutazione degli esiti.
Progetto “Giornalino d’Istituto”
Il progetto è finalizzato a stimolare l’espressione degli studenti, la loro autonomia organizzativa,
l’esperienza diretta della scrittura giornalistica, centrale nella comunicazione contemporanea.
Sarà gestito autonomamente dagli studenti per quanto concerne costruzione dell’assetto
editoriale, struttura, contenuto, impostazione grafica dei numeri (seppur con il sostegno di alcuni
docenti).
Progetto: “Hosting”
Il progetto tende a rafforzare le competenze di assistenza ed accoglienza di utenti e clienti di
eventi vari, assistenza a bambini, anziani e disabili. Gli allievi del settore Accoglienza Turistica e
Sala e Vendita saranno avviati ad una preparazione di tecniche di comunicazioni e di
organizzazioni logistiche tali da risultare il più professionale possibile.
Progetto: “teatro”
Il progetto avvicina gli allievi alla comunicazione e alle rappresentazioni davanti ad un pubblico,
mettendo in gioco la propria personalità e a vincere le varie forme di timidezza.
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4.1 - ATTIVITÀ D’ISTITUTO SPECIFICHE
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
Per assicurare agli studenti, oltre alle conoscenze di base, l'acquisizione di competenze
spendibili nel mercato del lavoro, il nostro istituto propone percorsi in alternanza scuola-lavoro
con le seguenti finalità:
a) attuare modalità di apprendimento flessibili e equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo,
rispetto agli esiti dei percorsi del secondo ciclo, che colleghino sistematicamente la formazione
inaula con l'esperienza pratica;
b) arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l'acquisizione di
competenze spendibili anche nel mercato del lavoro;
c) favorire l'orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi e gli stili
di apprendimento individuali;
d) realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche e formative con il mondo del
lavoro e la società civile, che consenta la partecipazione attiva degli allievi ai processi formativi;
e) correlare l'offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio.
Al fine di realizzare le finalità sopra elencate è costituita apposita commissione di lavoro
coordinata da una specifica Funzione Strumentale .
Il periodo di alternanza Scuola-Lavoro trova realizzazione attraverso convenzioni di durata
annuale con le aziende selezionate che condividono con l’istituto le finalità , la progettualità, le
modalità di realizzazione e di certificazione dei percorsi .
La L. 107/2015 art.1 c. 33 prevede che i percorsi di ASL (Alternanza Scuola Lavoro) siano
attuati, negli istituti tecnici e professionali, per una durata complessiva, nel secondo biennio e
nell'ultimo anno del percorso di studi, di almeno 400 ore .
Le disposizioni si applicano a partire dalle classi terze attivate nell'anno scolastico successivo a
quello in corso alla data di entrata in vigore della presente legge.
Il Collegio dei Docenti dell’I.P.Alb.-Tur di Villa San Giovanni, nel rispetto della normativa e
dell’applicazione a regime, ha deliberato i seguenti tempi di realizzazione:
2015/16 Terze classi - 150 ore
2016/17 Quarte classi - 150 ore
2017/ 18 Quinte classi - 100 ore
Le attività nella struttura ospitante si realizzeranno anche in periodi di sospensione della
didattica (vacanze natalizie, pasquali, periodo estivo, etc).
La validità del percorso necessita della frequenza di almeno tre quarti del monte ore previsto
dal progetto.
LE ATTIVITA’ PREVISTE IN ASL SI SUDDIVIDONO IN:
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67 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
• Visite guidate in aziende del settore
• Incontri con esperti
• Partecipazione a conferenze, fiere, concorsi, gare professionali
• Attività laboratoriali:
◦ Servizi di accoglienza e ristorazione
◦ Partecipazione ad eventi e manifestazioni interne ed esterne con ruoli operativi
• Percorsi didattici formativi e motivazionali
◦ Progetti elaborati con i docenti d’indirizzo nei laboratori
• Esperienza in azienda (stage)
IL CONSIGLIO DI CLASSE SARÀ IMPEGNATO NELLE DIVERSE FASI DELL’ASL
Fase di Progettazione
• Delibera del C.d.C. in merito alle attività e ai soggetti coinvolti
• Comunicazione alle famiglie degli allievi interessati
• Progettazione di moduli – Tutor scolastico e Tutor Aziendale
Fase di Realizzazione • Verifica in itinere e finale delle attività svolte in aula e in azienda
(monitoraggio, questionari, relazioni)
Fase di Valutazione
• Somministrazione di test agli allievi per la verifica dell’efficacia e
dell’efficienza del percorso realizzato.
• Verifica degli obiettivi e delle competenze trasversali comuni
stabiliti
• Attribuzione voto di profitto nelle discipline coinvolte
• Attribuzione voto di condotta
• Attribuzione del Credito Scolastico
STAGE
Lo stage è da considerarsi un’attività formativa che completa il curriculum degli allievi. Si
realizza mediante l’inserimento degli stessi in attività lavorative presso strutture ristorative e
alberghiere qualificate o in esercizi adeguati al tipo di specializzazione professionale previste
dal profilo formativo del nostro Istituto.
Ciò consente, oltre ad un proficuo contatto con il mondo del lavoro, di affinare le abilità
professionali acquisite durante il corso di studi e di conoscere le problematiche e le realtà
aziendali anche per quanto riguarda la sicurezza igienica e l’antinfortunistica.
La scuola, dopo aver censito le strutture disponibili ed averne verificata l’adeguatezza,
sottoscrive un protocollo d’intesa nel rispetto delle norme in sicurezza sul lavoro ed ai contratti
lavorativi per stagisti ed affida gli alunni ad un responsabile della struttura che si impegna a
svolgere le funzioni di tutor d’azienda.
Al termine del periodo di stage il responsabile designato redigerà un articolato giudizio di
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68 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
ciascun alunno utilizzando un modello predisposto dalla scuola, di cui si terrà conto in sede di
valutazione finale.
Finalità
Produrre forme di comunicazione reali tra ambiente formativo e contesti aziendali, cosi da
ridurre la distanza formazione-mondo del lavoro.
Scuola e impresa, definendo strategie progettuali comuni, sono in grado di fornire allo studente
conoscenze e esperienze del contesto produttivo che consolidano abilità e atteggiamenti
professionali con positive ricadute per entrambe.
Procedure
Preliminarmente, sulla base della mailing list, si individuano aziende alberghiere, turistiche e
ristorative disponibili ad accogliere gli allievi secondo il calendario proposto dall’Istituto.
Con le stesse si definisce un percorso che preveda criteri comuni di valutazione e di conduzione
del periodo di stage; contestualmente si individuano le figure che fungono da tutor aziendale e
scolastico.
Gli studenti vengono, quindi, inviati nell’azienda di destinazione, seconde le modalità previste
dalla procedura del servizio stage.
Al termine dell’esperienza il tutor aziendale compila una griglia di valutazione e una relazione
finale sullo stagista.
Il responsabile del servizio stage le raccoglie e le mette a disposizione dei Consigli di Classe,
della
Commissione Stage e relaziona alla fine dell’anno al Collegio Docenti.
Risultati attesi
Questa esperienza vuole sollecitare attenzione ai mutamenti in atto nel mercato del lavoro e
nelle realtà aziendali, promuovere la cultura della formazione permanente, atteggiamenti
vincenti in un contesto produttivo dinamico, come quello turistico-alberghiero.
4.2 - PROGETTI AFFIDATI ALLE RISORSE DELL’ORGANICO POTENZIATO Le risorse dell’organico potenziato saranno utilizzate durante l’ Ordinaria attività curriculare per
la realizzazione di interventi innovativi ( classi aperte- apprendimenti per piccoli gruppi ecc ) al
fine di
Ridurre la quota di studenti allocata nei livelli 1 e 2- prove INVALSI
Ridurre il numero dei non ammessi alla classe successiva.
ed in orario aggiuntivo d’insegnamento per la realizzazione dei seguenti interventi
- 1 alfabetizzazione dell'italiano come lingua seconda attraverso percorsi e laboratori per
studenti di cittadinanza o di lingua non italiana
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69 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
- culture a confronto
Alfabetizzazione linguistica
Organizzare esperienze per l'apprendimento intensivo della lingua italiana a vari livelli, con
attenzione al linguaggio orale, al fine di:
migliorare l'uso della lingua parlata per le esigenze della comunicazione quotidiana
arricchire il vocabolario di base dei singoli alunni
superare le difficoltà linguistiche, spesso legate alle differenze fonetiche fra la lingua
d'origine e la lingua italiana
favorire il consolidamento del nuovo lessico via via acquisito
intervenire nel recupero delle difficoltà scolastiche
Educazione interculturale
Elaborare percorsi didattici interculturali per educare
alla conoscenza di sé
alla solidarietà
alla cooperazione
all'accettazione delle "diversità"
ad una convivenza interculturale
al rispetto delle regole del vivere civile
Tematiche e attività
attività finalizzate all'accoglienza e all'inserimento (rilevazione delle competenze linguistiche
e disciplinari, definizione di interventi, contatti con le famiglie straniere)
elaborazione di percorsi individualizzati di apprendimento sulla base delle condizioni di
partenza e della scuola frequentata
attività volte a sviluppare le competenze comunicative
elaborazione di percorsi didattici interculturali che possano favorire in classe un clima di
apertura e curiosità verso l'altro
rilettura di punti della programmazione delle singole discipline per offrire spunti di
intercultura all'interno del normale lavoro in classe
rapporti con enti locali e altre scuole del territorio
Storia e cultura dell’alimentazione
Ambiente, cibo e nutrizione
Alimentazione e comportamenti alimentari
Il cibo come cultura
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La civiltà alimentare del Mediterraneo
L’alimentazione nell’Italia contemporanea
L’alimentazione ai tempi della globalizzazione
Storia della gastronomia, della ristorazione e dell’ospitalità alberghiera, turismo sostenibile e
turismo enogastronomico
Evoluzione dell’alimentazione e la cultura del territorio
Prodotti tipici e loro legame con il territorio
4.2.1 - CITTADINANZA ATTIVA E COSTITUZIONE
Obiettivi e finalità:
Il progetto si propone di avvicinare i giovani ai valori ed ai principi della Costituzione riguardo alla
tutela dei diritti inviolabili e al rispetto della persona umana senza alcuna forma di
discriminazione. Particolare attenzione verrà rivolta all’esaltazione del concetto di senso civico,
ai valori di libertà e giustizia, all’importanza del bene comune e del lavoro.
Primo Biennio
L’anzidetta attività tenderà a trasmettere non solo contenuti e competenze, ma soprattutto
atteggiamenti, comportamenti, pratiche e azioni. Il progetto sarà finalizzato, pertanto, a fare
acquisire ai giovani la piena consapevolezza dell’essere cittadini attivi e partecipativi,
considerando i valori della Costituzione come elementi portanti del nostro vivere.
Attraverso una lettura dei principi fondamentali della Costituzione si toccheranno argomenti e
aspetti del vivere quotidiano tra cui quelli maggiormente avvertiti dalla comunità.
Partendo dall’analisi del principio di uguaglianza formale e sostanziale e dai diritti inviolabili -
intesi come quei diritti connessi alla natura stessa dell’uomo - si porrà l’attenzione sulla
educazione all’interculturalismo e alle differenze, alle pari opportunità, alla tutela della salute e
dell’ambiente. Ci si occuperà, poi,di uno dei fondamentali pilastri della società in cui viviamo e
più volte richiamato dalla Carta Costituzionale: il lavoro nei suoi vari aspetti.
Secondo biennio – quinte
Senza tralasciare gli aspetti deontologici e collegati a quei valori di cittadinanza consapevole
innanzi illustrati, il progetto dell’area legalità e socio economica mirerà anche a fornire un
supporto nel percorso di avvicinamento dei giovani al mondo del lavoro. Verranno, quindi, fornite
quelle informazioni normative e deontologiche di base necessarie per avviare proficuamente
un’attività professionale con riguardo al settore della somministrazione degli alimenti e bevande
e del turismo.
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71 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
Dopo aver illustrato brevemente il concetto giuridico di impresa, l’attenzione verrà rivolta verso
tutte quegli adempimenti necessari alla costituzione e avvio di un’attività di somministrazione
alimenti e bevande, nonché di una attività turistica.
Con specifico riferimento all’aspetto contenutistico, le lezioni si occuperanno del registro delle
imprese, degli uffici preposti a ricevere le richieste e istanze per l’avvio delle dette attività (lo
Sportello Unico per le Attività Produttive, la Camera di Commercio).
Il progetto, con taglio prettamente pratico, fornirà le informazioni relative alla Scia (segnalazione
certificata di inizio attività), la comunicazione unica da trasmettere a fini fiscali alla Camera di
Commercio. Verranno altresì trattati gli aspetti relativi alla sicurezza ed all’igiene. A tale
proposito, verranno fornite quelle informazioni necessarie per la redazione di un manuale di
autocontrollo HACCP.
Verrà curato, infine, anche l’aspetto riguardante la possibilità dei giovani di accedere ai
finanziamenti in ambito europeo, finalizzati all’imprenditoria giovanile.
CONTENUTI:
I° MODULO (20 ore)
- I diritti inviolabili intesi come diritti connessi all’essere umano.
- Il principio di uguaglianza formale e sostanziale.
- Le pari opportunità nei vari aspetti.
- La cittadinanza: i nuovi italiani, lo ius soli temperato e lo iusculturae.
II° MODULO (10 ore)
- La tutela della salute e dell’ambiente – il concetto di smart city.
- La collaborazione e la partecipazione delle persone finalizzate alla costruzione della
“città intelligente.
III° MODULO (30 ore)
- La tutela del lavoro nella Costituzione.
- I diritti dei lavoratori.
- La tutela della persona nel lavoro.
- L’accesso al mondo del lavoro (il curriculum vitae, il colloquio di lavoro).
- La costituzione di un’attività di impresa con particolare riferimento alle imprese di
somministrazione di bevande ed alimenti e turistiche.
- L’imprenditore commerciale.
- L’iscrizione nel registro delle imprese.
- Le scritture contabili.
- L’analisi di tutti gli aspetti dell’idea imprenditoriale.
- Lo Sportello Unico Attività produttive (SUAP).
- La segnalazione Certificata inizio attività.
- La Comunicazione Unica.
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- Le norme igienico sanitarie e il sistema HACCP.
- La sicurezza sul lavoro, il documento valutazione dei rischi.
- Forme di finanziamento finalizzate all’avviamento di attività imprenditoriali.
4.2.2. - PROGETTO DI CONVERSAZIONE IN LINGUA TEDESCA
Progetto:START 1
(livello A1, Breakthrough, del “Common European Framework of Reference” del Consiglio d’Europa)
Destinatari:
Per il raggiungimento del Livello A1 è prevista, secondo le norme fissate dall’ente certificatore (il
Goethe-Institut), la frequenza di circa 80 ore di lezione.
Il progetto Start 1 (A1) è destinato a studenti del triennio del I.P.Alb.-Tur. Villa San Giovanni.
Motivazione del progetto:La certificazione delle competenze linguistiche dà la possibilità agli
alunni più motivati di sviluppare un apprendimento della lingua tedesco al di fuori dei classici
schemi scolastici.
Finalità:Le finalità generali che il progetto intende conseguire sono:
- Il conseguimento della certificazione Start 1, corrispondente al livello A1 (Breakthrough) del
“Common European Framework of Reference” del Consiglio d’Europa.
- Sul piano linguistico l’alunno riesce a comprendere e usare espressioni e frasi
indispensabile per soddisfare bisogni di tipo concreto. Sa presentare sestesso e gli altri ed è
in grado di fare domande e rispondere su informazionipersonali (dove abita, come si chiama
ecc.).Interagisce in modo semplice purché l’altra persona parli lentamente e chiaramente e
sia disposta a collaborare.
- Sul piano psichico-sociale è fondamentale l’acquisizione, da parte degli alunni, del concetto
che la lingua straniera non sia soltanto uno strumento di comunicazione, bensì espressione
di una civiltà e di una cultura diversa dalla nostra, ma di pari dignità. In tal senso lo studio
della lingua straniera concorrerà al conseguimento di obiettivi trasversali, come stimolare
negli alunni un processo di maturazione critica e responsabile nei confronti di se stessi,
degli altri, dell’ambiente che circonda e dei contenuti didattici e culturali proposti. Inoltre gli
studente sviluppano abilità comunicative ed espressive, acquisiscono consapevolezza di sé
ed autostima e potenziano un valido metodo di studio.
Obiettivi linguistici:
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Coerentemente con le motivazioni e le finalità sopra descritte, si configurano i seguenti obiettivi
formativi:
Comprensione orale:
- Comprende un intervento orale se è accuratamente articolato e contiene pause che gli/le
permettono di coglierne il senso.
- Capisce interventi orali finalizzati al soddisfacimento di elementari bisogni concreti, se rivolti
direttamente a lui/lei.
Comprensione scritta:
Comprende testi molto brevi e semplici, leggendo una singola frase per volta, cogliendo nomi,
frasi basilari. Sa seguire delle indicazioni scritte brevi e semplici.
Produzione orale:
È in grado di interagire in modo semplice. Sa formulare frasi semplici su persone e luoghi. Sa
fornire informazioni su se stesso e fare domande ad altre persone. Sa chiedere per avere e sa
dare cose alle persone.
Produzione scritta:
Sa scrivere semplici frasi isolate. Sa descrivere se stesso, cosa fa e dove abita.
Il percorso progettuale:
Il progetto si svolge nelle ore curriculari e non curriculari, pomeridiane, a partire dal mese di
gennaio 2016 e, presumibilmente, fino al mese di giugno 2016.
Sono previsti, complessivamente, n. 6 moduli.
Gli argomenti dei singoli moduli sono:
Incontri
Famiglia e Amici, a Casa
Tempo libero, Hobby e Viaggi
Scuola e Quotidianità
Mangiare e Bere
Ambiente e Salute
Linee metodologiche – Utilizzazione di materiali didattici e risorse tecnologiche:
Nella descrizione sintetica dell’esame “Start 1” (A1) e delle relative competenze linguistiche
pubblicate nel sito del Goethe-Institut di Roma (responsabile per la certificazione in Calabria)
viene precisato che il candidato, oltre a possedere le conoscenze di sopravvivenza di lingua
tedesca, dovrebbe essere preparato al tipo di esame a cui sarà sottoposto. Quindi, le condizioni
stesse dell’esame costituiscono parte integrante degli obiettivi e dei metodi da seguire durante il
corso.
L’esame scritto prevede, nel candidato, competenze relative a:
P i a n o t r i e n n a l e d e l l ’ O f f e r t a F o r m a t i v a – A n n i S c o l a s t i c i 2 0 1 5 - 2 0 1 8
74 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
L’esame orale invece si svolge in tre parti:
1) Presentarsi;
2) Porre delle domande su un argomento indicato e rispondere alle domande di un/a
compagno;
3) Formulare una richiesta, ovvero una domanda su un oggetto precedentemente indicato;
soddisfare la richiesta di un/una compagno/a.
Gli obiettivi, quindi, vanno oltre la “semplice” padronanza della lingua straniera, infatti, il
“Prüfungsordnung” (regolamento per l’esame) del Goethe-Institut prevede un’impostazione
dell’insegnamento che sia “schüleraktivierend” (che rende attivo l’allievo), che riesca cioè a
“stimolare” l’allievo e che lo metta al centro dell’insegnamento. Il metodo dovrà tenere conto,
inoltre, della realtà degli allievi e delle loro attese per il futuro. Ciò si riversa sulla didattica:
l’insegnamento frontale viene sostituito da altre forme diverse di apprendimento, quali:
- lavori col partner
- lavori di gruppo / team-working
- progettazione.
Sarà compito dell’insegnante spostare il gruppo da una forma di insegnamento/apprendimento
tradizionale ad una più nuova e motivante, in maniera tale che alla fine del corso l’attività
didattica venga supportata ugualmente da entrambi le parti, insegnati ed allievi.
L’apprendimento della grammatica e del lessico sarà continuo e mai finalizzato a se stesso. I
nuovi costrutti che si incontreranno nei vari testi verranno spiegati e messi in pratica in ogni fase
del modulo. Laddove necessario, saranno introdotte anche situazioni grammaticali più
complesse, sempre però vincolate all’utilizzo nella situazione e nel contesto concreto e
realistico.
Modalità di valutazione dell’apprendimento:
La metodologia formativa include la verifica e la valutazione dei risultati raggiunti da ciascun
utente sulla base della distanza dai livelli di partenza misurati all’ingresso e rispetto ai criteri di
successo previsti.
Questo comporterà, per ogni singolo modulo, il controllo in itinere dei progressi raggiunti, con
certificazione delle competenze per singola abilità (comprensione orale, scritta,produzione orale,
produzione scritta).
4.2.3. - Progetto Ambito disciplinare scientifico
OBIETTIVI DIDATTICO-DISCIPLINARI
Condurre gli studenti delle 2 e 3 classi a comprendere le strategie della ricerca attraverso
l'esperienza diretta del metodo di indagine scientifico. In particolare,si svilupperanno degli
P i a n o t r i e n n a l e d e l l ’ O f f e r t a F o r m a t i v a – A n n i S c o l a s t i c i 2 0 1 5 - 2 0 1 8
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approfondimenti sugli aspetti teorici delle discipline scientifiche in forma multidisciplinare, con
particolare attenzione al collegamento della biologia con le scienze degli alimenti.
L’attività sarà caratterizzata da una didattica laboratoriale fondata sulla risoluzione di problemi e
sull’utilizzo di semplici esperienze di laboratorio per comprendere ed imparare concetti
attraverso l'esperienza diretta.
METODO E TECNICHE D’INSEGNAMENTO
- Approccio didattico di tipo modulare;
- Lettura e comprensione lessicale di fenomeni;
- Formulazione di ipotesi;
- Trattazionedell’argomento dalle nozioni più semplici a quelle più complesse facendo
riferimento, ove possibile, a fatti ed esperienze osservabili quotidianamente.
Tipologia
- Lezione frontale;
- Esperienze di laboratorio;
- Lavoro di gruppo;
- Ricerche;
- Lavoro individuale.
Contenuti principali
- Biomolecole (carboidrati –proteine –lipidi- acidi nucleici –enzimi e ormoni)
- Metabolismo cellulare
- Anatomia e fisiologia dell’apparato digerente
Competenze, abilità e contenuti:
Nello specifico si tratterà di nozioni fondamentali di Chimica e biologia, considerate
propedeutiche per lo studio merceologico degli alimenti, dei loro processi produttivi e delle loro
caratteristiche nutritive. Infatti,non è possibile ignorare la composizione chimica dei prodotti
alimentari ed è necessario fornire agli allievi nozioni fondamentali sui principali gruppi di
sostanze inorganiche ed organiche. Inoltre, si procederà alla trattazione dei principi nutritivi,
della digestione e dei fabbisogni energetici e nutrizionali.
COMPETENZE DISCIPLINARI ABILITA’ CONTENUTI
Relazionare il mondo microscopico
conquello macroscopico.
Identificare modelli applicativi.
Individuare nella molecola d’acqua le
particolari caratteristiche che la
rendonoindispensabile alla vita.
Distinguere le principali modalità di
organizzazione delle macromolecole;
- identificare le principali funzioni delle
macromolecole;
- correlare la localizzazione cellulare
delle macromolecole con la loro
funzione;
- riconoscere l’unitarietà dei
La chimica dei viventi:
- caratteristiche della materia;
- l`acqua e i sali inorganici;
- energia di attivazione e catalisi (gli
enzimi);
- le biomolecole (struttura
efunzioni);
Gli acidi nucleici;
P i a n o t r i e n n a l e d e l l ’ O f f e r t a F o r m a t i v a – A n n i S c o l a s t i c i 2 0 1 5 - 2 0 1 8
76 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
Processi metabolici dei viventi;
- identificare nella catalisienzimatica il
cardine delletrasformazioni
biochimicheintracellulari.
l’ATP.
Applicare le conoscenze acquisite
alle necessità di vita degli esseri
viventi
- Spiegare le correlazioni energetiche
tra catabolismo e anabolismo;
- schematizzare le principali vie
metaboliche intracellulari.
Metabolismo cellulare
- reazioni anaboliche e cataboliche
- Organismi autotrofi ed eterotrofi
- Fosforilazione e processi redox;
- trasferimenti di energia;
- Respirazione;
- Fermentazione;
- Fotosintesi.
Saper descrivere il percorso di
trasformazione di un nutriente nel
corso della digestione e
dell’assorbimento.
Analizzare qualitativamente e
quantitativamente fenomeni legati
alle trasformazioni di energia a
partire dall’esperienza.
Saper riconoscere gli organi
dell’apparato digerente
- Saper riconoscere le principali
ghiandole dell’apparato digerente
- Saper descrivere le funzioni principali
di organi e ghiandole dell’apparato
digerente
Il significato di digestione,
assorbimento ed assimilazione
- La funzione dei vari organi
dell’apparato digerente;
- La funzione delle ghiandole
dell’apparato digerente;
- I meccanismi più importanti della
digestione e dell’assorbimento dei
principinutritivi.
LABORATORIO CHIMICO BIOLOGICO
IL LABORATORIO: la strumentazione del laboratorio di biologia
Riconoscimento Etichetta dell’acqua e analisi della Durezza dell’acqua;
Riconoscimento degli zuccheri, dell’amido, delle proteine e degli enzimi;
Riconoscimento della vitamina C;
Estrazione del DNA dalla frutta;
Uso del Microscopio ottico;
Esercitazione di microbiologia degli alimenti(conta microbica);
Estrazione dei pigmenti fotosintetici;
VERIFICA E VALUTAZIONE
Strumenti di verifica:
- Colloqui.
- Prove scritte semi strutturate (quesiti a risposta singola, quesiti a risposta multipla)
Criteri di verifica:
Per la valutazione si terrà conto dei seguenti indicatori:
- Conoscenza dei contenuti;
- Conoscenza e corretto utilizzo del lessico;
- Capacità di interpretare criticamente i contenuti;
- Capacità di applicare le conoscenze acquisite
P i a n o t r i e n n a l e d e l l ’ O f f e r t a F o r m a t i v a – A n n i S c o l a s t i c i 2 0 1 5 - 2 0 1 8
77 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
5 - PROGETTAZIONE EDUCATIVA
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato consegue i risultati di apprendimento
descritti di seguito, specificati in termini di competenze.
Valutare fatti ed orientare i propri comportamenti in base ad un sistema di valori coerenti con i
principi della Costituzione e con le carte internazionali dei diritti umani.
Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze
comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici.
Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in una
prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro.
Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e
responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi anche ai fini
dell’apprendimento permanente.
Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le
connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni
intervenute nel corso del tempo.
Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta
fruizione e valorizzazione.
Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento
alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete.
Padroneggiare la lingua inglese e un’altra lingua comunitaria per scopi comunicativi e
utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e
contesti professionali, al livello B2 quadro comune europeo di riferimento per le lingue.
Riconoscere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea e
l’importanza che riveste la pratica dell’attività motorio-sportiva per il benessere individuale e
collettivo.
Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare
adeguatamente informazioni qualitative e quantitative.
Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare
situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni.
Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e
naturali e per interpretare dati.
Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento
disciplinare.
P i a n o t r i e n n a l e d e l l ’ O f f e r t a F o r m a t i v a – A n n i S c o l a s t i c i 2 0 1 5 - 2 0 1 8
78 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale
con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della
persona, dell’ambiente e del territorio.
Utilizzare i principali concetti relativi all'economia e all'organizzazione dei processi produttivi e
dei servizi.
Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle
tecniche negli specifici campi professionali di riferimento.
Applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti.
Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a
situazioni professionali.
Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per
intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento.
5.1 - PROFILO IN USCITA
In generale i Diplomati nell’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità
alberghiera” hanno specifiche competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere
dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera, nei cui ambiti intervengono in tutto il ciclo di
organizzazione e gestione dei servizi.
Sono in grado di:
Utilizzarele tecniche per la gestione dei servizi enogastronomici e l’organizzazione della
commercializzazione, dei servizi di accoglienza, di ristorazione e di ospitalità;
Intervenirenella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione
dei prodotti enogastronomici; operare nel sistema produttivo promuovendo le tradizioni locali,
nazionali e internazionali, e individuando le nuove tendenze enogastronomiche;
Organizzareattività di pertinenza, in riferimento agli impianti, alle attrezzature e alle risorse
umane;
Applicarele norme attinenti la conduzione dell’esercizio, le certificazioni di qualità, la
sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro;
Utilizzarele tecniche di comunicazione e relazione in ambito professionale orientate al cliente
e finalizzate all’ottimizzazione della qualità del servizio;
Comunicarein almeno due lingue straniere;
Reperireed elaborare dati relativi alla vendita, produzione ed erogazione dei servizi con il
ricorso a strumenti informatici e a programmi applicativi;
Attivaresinergie tra servizi di ospitalità-accoglienza e servizi enogastronomici;
P i a n o t r i e n n a l e d e l l ’ O f f e r t a F o r m a t i v a – A n n i S c o l a s t i c i 2 0 1 5 - 2 0 1 8
79 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
Curarela progettazione e programmazione di eventi per valorizzare il patrimonio delle risorse
ambientali, artistiche, culturali, artigianali del territorio e la tipicità dei suoi prodotti.
SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA:
SETTORE CUCINA
Il Diplomato deve saper agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse.
Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti
enogastonomici, ristorativi e di accoglienza turistico-alberghiera. Valorizzare e promuovere le
tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze di filiera; controllare e
utilizzare gli alimenti sotto il profilo organolettico e gastronomico; proporre abbinamenti tra cibi e
bevande per una reciproca valorizzazione; predisporre e realizzare menu coerenti con il
contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche.
SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA:
OPZIONE PRODOTTI DOLCIARI ARTIGIANALE E INDUSTRIALI
Il Diplomato deve saper agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse.
Deve intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e
presentazione dei prodotti enogastronomici dolciari e da forno; ha competenze specifiche sugli
impianti, sui processi industriali di produzione, e sul controllo di qualità del prodotto alimentare.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato, deve conseguire le seguenti
competenze :
Controllare i prodotti sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e
gastronomico.
Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati,
valorizzando i prodotti tipici.
Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva delle produzioni industriali e
artigianali dolciarie e da forno.
Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali delle produzioni
industriali e artigianali dolciarie e da forno individuando le nuove tendenze di filiera.
Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e
tracciabilità dei prodotti.
Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la
produzione di beni e servizi in relazione al contesto
P i a n o t r i e n n a l e d e l l ’ O f f e r t a F o r m a t i v a – A n n i S c o l a s t i c i 2 0 1 5 - 2 0 1 8
80 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA:
SETTORE SALA E VENDITA
Il Diplomato è in grado di svolgere attività operative e gestionali in relazione all’amministrazione,
produzione, organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici;
interpretare lo sviluppo delle filiere enogastronomiche per adeguare la produzione e la vendita in
relazione alla richiesta dei mercati e della clientela, valorizzando i prodotti tipici.
Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico,
chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico.
Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a
specifiche necessità dietologiche.
Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati,
valorizzando i prodotti tipici.
SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA:
SETTORE ACCOGLIENZA TURISTICA
Il Diplomato è in grado di intervenire nei diversi ambiti delle attività di ricevimento, di gestire e
organizzare i servizi in relazione alla domanda stagionale e alle esigenze della clientela; di
promuovere i servizi di accoglienza turistico-alberghiere anche attraverso la progettazione di
prodotti turistici che valorizzino le risorse del territorio.
Utilizzare le tecniche di promozione, vendita, commercializzazione, assistenza, informazione
e intermediazione turistico-alberghiere.
Adeguare la produzione e la vendita dei servizi di accoglienza e ospitalità in relazione alle
richieste dei mercati e della clientela.
Promuovere e gestire i servizi di accoglienza turistico-alberghiere anche attraverso la
progettazione dei servizi turistici per valorizzare le risorse ambientali, storico-artistiche,
culturali ed enogastronomiche del territorio.
Sovrintendere all’organizzazione dei servizi di accoglienza e di ospitalità, applicando le
tecniche di gestione economica e finanziaria alle aziende turistico-alberghiere
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81 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
6 - PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA
6.1 - INDIRIZZI
Servizi per l’enogastronomia: settore cucina
Servizi per l’enogastronomia: opzione prodotti dolciari artigianale e industriali
Servizi per l’enogastronomia: settore sala e vendita
Servizi per l’enogastronomia: settore accoglienza turistica
6.2 ALUNNI ISCRITTI
Plesso/indirizzo
I) ISTITUTO PROFESSIONALE ALBERGHIERO TURISTICO
SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA
Sede: Via De Gasperi Villa San Giovanni 89018 (RC) Tel.0965499470 – Fax 0965499469
www.ipalbturvillasg.gov.it
Codice Ministeriale: RCRH100001 – Codice Fiscale: 80001750803
n° totale alunni/studenti
ANNO SCOLASTICO
2015-2016
Classi Alunni iscritti
Pendolari in situazione di disabilità
BES di natura clinica
BES di natura linguistica o socio-
culturale 42 971 689 54
(8 art 3 c 3) 10 48
(di cui 5 non alfabetizzati)
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6.3 - QUADRO ORARIO COMUNE (ORE ANNUE/SETTIMANALI)
P i a n o t r i e n n a l e d e l l ’ O f f e r t a F o r m a t i v a – A n n i S c o l a s t i c i 2 0 1 5 - 2 0 1 8
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6.4 - QUADRO ORARIO DI INDIRIZZO (ORE ANNUE/SETTIMANALI)
P i a n o t r i e n n a l e d e l l ’ O f f e r t a F o r m a t i v a – A n n i S c o l a s t i c i 2 0 1 5 - 2 0 1 8
84 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
* L’attività didattica di laboratorio caratterizza l’area di indirizzo dei percorsi degli istituti professionali; le ore indicate con asterisco sono riferite solo alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici. Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, programmano le ore di compresenza nell’ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte -ore. ** Insegnamento affidato al docente tecnico-pratico.
(°) con il decreto ministeriale n. 32 del 29 aprile 2011 ai sensi dell’art. 8, comma 4, lettera a) è stata determinata l’articolazione delle cattedre in relazione all’organizzazione delle classi in squadre
6.5 – ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI DI SEGRETERIA
L’ufficio di segreteria dell’istituto, nel triennio di riferimento, è articolato secondo i seguenti ambiti
funzionali:
Direttore dei Servizi Gestionali ed Amministrativi, con funzioni compiti relativi a:
gestione, coordinamento e ottimizzazione dei servizi amministrativi e generali;
valorizzazione delle risorse umane afferenti al personale ATA;
cura, manutenzione e sviluppo delle infrastrutture e dei beni scolastici;
rinnovo delle scorte del facile consumo;
istruzione e formalizzazione dei documenti contabili-finanziari d’istituto;
incassi, acquisti e pagamenti;
monitoraggio dei flussi finanziari d’istituto e della regolarità contabile;
gestione, coordinamento, manutenzione e aggiornamento della dotazione hard-ware e soft-
ware digitale, dei sistemi di protezione e salvataggio e delle relative licenze e della
progressiva digitalizzazione dei flussi documentali in entrata, in uscita e circolanti all’interno
dell’istituto;
applicazione delle norme in materia di pubblicità, accessibilità, trasparenza e archiviazione
degli atti d’istituto e della pubblicità legale;
rapporti con gli uffici amministrativi dell’USR, dell’AT, delle altre scuole e periferici della
amministrazione statale e regionale e degli EE.LL.;
cura delle relazioni di carattere amministrativo e logistico interne ed esterne, definizione degli
orari e delle modalità di ricevimento del personale di segreteria e della relativa pubblicità;
istruzioni al personale ATA in ordine alla sicurezza, accoglienza, cortesia, vigilanza, pulizia e
decoro. Protocollo, comunicazioni in entrata e in uscita, archivio corrente e storico: N°1 unità
AA. Gestione amministrativa del personale: N°2 unità AA.
Gestione amministrativa degli alunni/studenti, degli organi collegiali e supporto alla didattica:
N°3 unità AA.
V) Gestione contabile-finanziaria, dei beni dell’istituto, inventari e rapporti con gli uffici
amministrativo-finanziari territoriali: N°1 unità AA.
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85 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
6.6 - FIGURE DI SISTEMA
Nella gestione dell’istituto il DS, nel triennio di riferimento, si avvale delle seguenti collaborazioni:
I) DIRETTI COLLABORATORI DEL DS
Primo docente collaboratore con delega alla funzione vicaria: Prof.ssa Antonietta BARBARO
Secondo docente collaboratore: Prof. Carmelo GATTO
II) DOCENTI TITOLARI DI FUNZIONE STRUMENTALE EX ART. 33 CCNL
1° Area -Prof. Carmelo GATTO – Gestione del POF
2° Area – Prof.ssa Maria TARSIA - Sostegno al lavoro dei docenti
3° Area – Prof.ssa Grazia PATAFI - Interventi e servizi agli studenti e orientamento
4° Area – Proff. Giovanni CONDORELLI – Antonia TUTTOLOMONDO – Attività di stage
e alternanza Scuola-Lavoro
5° Area – Proff. Giovanni PITASI – Giuseppe SACCÀ Laboratori e manifestazioni esterne
III) COMITATO DI VALUTAZIONE
Componente Docenti eletti dal Collegio Docenti
- Prof. Cimino Aldo
- Prof.ssa Fava Vincenzina
Eletti dal Consiglio d’Istituto
- Prof. Saccà Giuseppe (Componente Docenti)
- Sig.ra Scalòi Caterina (Componente Genitori)
- Manti Antonino (Componente Alunni)
6.7 - DOCENTI REFERENTI
1. - Educazione alla salute Proff. - Geraci Maria
2. - Referente INVALSI Prof.ssa Antonietta Barbaro
3. - Referente Commissione Viaggi Proff- Condorelli Giovanni (referente) –
4. - Gruppo integrazione/sostegno Proff. Zito Rosa (referente) – Pizzimenti
Tiziana – Tropea Francesco – Putortì
Carolina – Colico Luigi
5. - Commissione accoglienza e orientamento Proff. Geraci Maria (referente) - Floccari
Daniele – Gatto Antonino – Patafi Grazia –
Rafano Carnà Carmela - Saccà Giuseppe –
Carere Elsa -
6. - Commissione eventi enogastronomici Proff. Pitasi Giovanni – Floccari Daniele -
Saccà Giuseppe – Figliomeni Francesco –
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86 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
Pasqualino Carlo – Francomano Pietro
7. - Commissione eventi culturali
Proff. Barbaro Antonietta (referente) -
Scaramuzzino Bruna – Laganà Loredana
8. - Commissione antifumo Proff. Tarsia Maria (referente) – Patafi Grazia
9. - Responsabile legalità democrazia Prof. Cimino Aldo – Saccà Giuseppe
10. - Integrazione Stranieri
Proff. Bonforte Vincenza – Petrolino
Pasqualina - Votano MariaCaterina - Calabrò
Maria –
11. - Commissione Formazione Classi
Proff. Foti Rosa – Fava Vincenza – Colico
Luigi – Putortì Carolina – Rafano Carnà
Carmela – Gatto Carmelo – Crocè Enrico
6.8 - DIPARTIMENTI
Disciplina o gruppo di discipline Docente referente
Italiano e Storia Religione Tecniche di Comunicazione
Prof.ssa Angelina BIAMONTE
Scienze della terra/biologia(scienze naturali) Chimica Scienze dell’alimentazione Educazione Fisica
Prof.ssa Maria TARSIA
Tecnica dei servizi di: Cucina Sala e Vendite Accoglienza Tur.
Prof.Carlo PASQUALINO
Matematica ed Informatica Scienze integrate: Fisica
Prof.ssa Paola LAGANA’
Lingua: Inglese - Francese - Spagnolo Prof.ssa Elsa CARERE
Diritto ed Economia - Tecniche di Organizzazione e Gestione dei Processi Produttivi - Diritto e Tecniche Amministrative - Diritto e Tecniche Amministrative della Struttura Ricettiva (Opzione:Prodotti Dolciari Artigianali e Industriali)
Prof.ssa Rosangela MANZO
Sostegno Prof.ssa Rosa ZITO
Il Collegio dei Docenti ha individuato i Coordinatori dei C.d.C. che svolgeranno anche le funzioni di Segretario.
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6.9 Coordinatori di classe
Classe Coordinatore
I A Chirico I B Tarsia I C Scavone I D DeStefano I E Calabrò I F Verteramo I G Durante I H Montenero 1 I Gatto C. II A Barbaro II B Crocè II C Cimino II D D’Agostino II E Bonforte II F Votano II G Sgarlata II H Placanica II I Borrello
III CU A Biamonte III CU B Carere III CU C Costantino V.M. III CU D Furfari III CU E Malavenda III Art AT Laganà P. III Art Sa Laganà P.
III SALA A Fava III Past Pitasi IV A Cu Manzo IV B Cu Geraci IV C Cu Condorelli
IV Sala A Francomano IV Sala B Arcadi IV Art CU Vitetta IV Art AT Vitetta V A Cu Petrolino V B Cu Tommasini V C Cu Patafi V D Cu Tuttolomondo V E Cu Donato V F Cu Scaramuzzino
V Sala A Rafano Carnà V Art Sa D’Amico V Art AT D’Amico
P i a n o t r i e n n a l e d e l l ’ O f f e r t a F o r m a t i v a – A n n i S c o l a s t i c i 2 0 1 5 - 2 0 1 8
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6.10 - RETI
“La mia scuola accogliente” rete con Centro studi Ricerca e documentazione “Urbis et
Orbis” ed UCI Tecnici
“Giovani all’Opera” rete con ITI Panella/Vallauri
“Shake your mind “scuola capofilaIstituzioni Scolastiche di 1 GRADO , Enti Locali, Forze dell’Ordine, Agenzie Educative e Associazioni del territorio,
MySpecialSelfie elaborato e proposto dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Caminiti - Trimarchi” di Santa Teresa di Riva (Me)
“Cameriere…..Comanda 2.0” in rete con gli istituti istr. Di 1 grado per l’integrazione degli
allievi BES
6.11 FABBISOGNO DI ORGANICO
a. posti di sostegno
Classe di concorso/ sostegno
a.s. 2016-17 a.s. 2017-18 a.s. 2018-19 Motivazione: indicare il piano delle classi previste e le loro caratteristiche
AREA AD01
5 in atto 4 in servizio
6 6 Gli allievi certificati con L. 104 Art. 3 comma 1 fruiscono di un numero di ore inadeguato ai bisogni rilevat, inoltre le classi accolgono più allievi diversamente abili e allievi BES
AREA AD02
12 in atto 11 in servizio
13 13 Gli allievi certificati con L. 104 Art. 3 comma 1 fruiscono di un numero di ore inadeguato ai bisogni rilevati, inoltre le classi accolgono più allievi diversamente abili e allievi BES
AREA AD03
8 8 8 Gli allievi certificati con L. 104 Art. 3 comma 1 fruiscono di un numero di ore inadeguato ai bisogni rilevati, inoltre le classi accolgono più allievi diversamente abili e allievi BES
P i a n o t r i e n n a l e d e l l ’ O f f e r t a F o r m a t i v a – A n n i S c o l a s t i c i 2 0 1 5 - 2 0 1 8
89 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
b. Posti per il potenziamento
Tipologia n. docenti Motivazione Potenziamento Umanistico 2 alfabetizzazione dell'italiano come lingua
seconda attraverso percorsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana
Potenziamento Linguistico 1 riduzione la quota di studenti allocata nei livelli 1 e 2- prove INVALSI riduzione del numero dei non ammessi alla classe successiva
Potenziamento artistico e musicale
1 integrazione delle competenze degli allievi frequentanti i corsi accoglienza turistica
Potenziamento Laboratoriale 1 sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale,all'utilizzo critico e consapevole dei socialnetwork e dei media
Potenziamento Scientifico 1 riduzione la quota di studenti allocata nei livelli 1 e 2 prove INVALSI riduzione del numero dei non ammessi alla classe successiva
Potenziamento Socio Economico e per la Legalità
1 potenziamento le competenze chiave e di cittadinanza
c. Posti per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei parametri
come riportati nel comma 14 art. 1 legge 107/2015.
Considerato che l’edificio scolastico consta di 2 piani, dotati ciascuno di uscite d’emergenza.
Considerate, altresì, le esigenze specifiche dell’istituto connesse alla realizzazione delle attività
laboratoriali.
Valutato che questo Istituto ospita per la peculiarità dei suoi indirizzi, laboratori complessi di
enogastronomia, pasticceria, sala e vendita, bar, e accoglienza turistica; e comprende (oltre alle
aule per attività teoriche) due laboratori di informatica, un laboratorio di chimica e un vasto
auditorium con laboratorio teatrale, un ampio salone per esercitazioni di enogastronomia e sala,
una grande palestra, cortile interno e vasti spazi esterni di pertinenza.
Considerata la frequenza di un consistente numero di allievi con disabilità.
Vista l’ubicazione di numerose aule e di laboratorio in un’ala di questo edificio, non comunicante
dall’interno con il corpo centrale, comporta per l’utenza e per il personale tutto disagi analoghi a
quelli riscontrabili in presenza di sezioni staccate.
Considerata la presenza di 3 unità di personale ATA con mansioni ridotte, come da certificati
medici agli atti della scuola.
Il fabbisogno di CS da impegnare nelle attività di vigilanza, pulizia e servizi generali nel
predetto plesso è di N°16 unità.
P i a n o t r i e n n a l e d e l l ’ O f f e r t a F o r m a t i v a – A n n i S c o l a s t i c i 2 0 1 5 - 2 0 1 8
90 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
Valutato che 1 AA dal 4 agosto 2015 ha richiesto congedo biennale per assistere la moglie
con handicap in condizione di gravità, e che 1 AA dal mese di ottobre fruisce di congedo di
paternità e di congedo parentale,
considerata la complessa attività amministrativa di questa istituzione scolastica
emerge la necessità di incrementare l’organico esistente degli assistenti amministrativi per
come appresso indicato
Tipologia n. Assistente amministrativo
8
Collaboratore scolastico
16
Assistente tecnico e relativo profilo AR20 Unità 10 AR02 Unità 1 AR21 Unità 1 AR23 Unità 1
6.12 - PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE RIVOLTE AL PERSONALE
Nel corso del triennio di riferimento l’Istituto scolastico si propone l’organizzazione delle seguenti
attività formative, che saranno specificate nei tempi e modalità nella programmazione dettagliata
per anno scolastico:
Attività formativa Personale coinvolto Ambito di Riferimento informazione e formazione di base in materia di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro.
DOCENTI ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
D.L.vo 81/200812 h; maggio 2016 marzo-aprile 2017
metodologie di insegnamento efficaci
DOCENTI
PTOF- RAV settembre 2016 h 20
Utilizzo degli strumenti informatici nella didattica
DOCENTI
RAV area 5.2 obiettivi di processo 12 h; Marzo-Aprile 2016
La competenza chiave “imparare a imparare”.
DOCENTI
RAV area 5.2 obiettivi di processo Novembre – gennaio 2016-2017 h 20
P i a n o t r i e n n a l e d e l l ’ O f f e r t a F o r m a t i v a – A n n i S c o l a s t i c i 2 0 1 5 - 2 0 1 8
91 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
La digitalizzazione dei flussi documentali (DSGA e AA)
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
Partecipazione a “protocolli in rete” marzo-aprile 2017
La pubblicazione degli atti sull’area “pubblicità legale” del sito scolastico (DSGA e AA)
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
Amministrazione trasparente
Assistenza di base e ausilio materiale agli alunni/studenti disabili
COLLABORATORI SCOLASTICI
Inclusione scolastica Settembre 2016
6.13 FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI
La scuola ha avuto la propria sede centrale nella parte alta di Villa San Giovanniche domina
sullo Stretto di Messina, in Via II Novembre, 62, in una struttura iniziata nel 1963 e completata
solo nel 2004, con ampi locali e laboratori funzionali ed efficienti.
Dal 1 agosto 2013, in seguito al sequestro dell´immobile per problemi strutturali, disposto dal
Tribunale di Reggio Calabria , la scuola ha sede presso la struttura dell’Istituto Tecnico
Commerciale “Repaci” e, dove sono stati installati alcuni dei laboratori di cucina e bar della
vecchia sede. Si è ancora in attesa del trasferimento del laboratorio modulare di cucina, del
laboratorio di chimica, di 2 laboratori di informatica, ancora giacenti nell’immobile sequestrato,
anche per mancanza di locali nell’attuale plesso. Nel frattempo si è realizzato un nuovo
laboratorio di pasticceria e una saletta per 40 allievi circa con un finanziamento FESR. Con lo
stesso finanziamento sono stati acquistate e installate altre 6 cucine mobili “pret a porter”,
utilissimi per attività di banqueting o catering e esercitazioni in locali diversi dai laboratori
standard.
L’Istituto di Villa San Giovanni è dotato di:
Ufficio Dirigente Scolastico
Ufficio Collaboratori del Dirigente scolastico
Ufficio del Direttore Servizi Gestione e Amministrazione
N° 3 Uffici di segreteria (Contabilità, Didattica, Personale e protocollo)
Magazzino alimenti
Magazzino attrezzature
Magazzino Archivio
Aule adeguate al numero delle classi
P i a n o t r i e n n a l e d e l l ’ O f f e r t a F o r m a t i v a – A n n i S c o l a s t i c i 2 0 1 5 - 2 0 1 8
92 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
1 auditorium capienza oltre 600 persone
1 palestra coperta
1 campetto pallacanestro/pallavolo esterno
1 pista corsa 150 mt
3laboratori di cucina
1 laboratorio di pasticceria
1laboratorio di sala suddivisibile con pannelli mobili, capace di ospitare 3 classi
contemporaneamente
1 laboratorio di sala capace di ospitare 40 allievi circa
1 laboratorio bar con ampia sala
1laboratorio informatica per le esercitazioni di Lingue,
1 laboratorio informatica ad uso vario,
1postazione di Ricevimento (Front-Office/Bureau de reception)capace di accogliere 2 classi
contemporaneamente
Impianto informatico per la gestione Alberghiera con collegamenti in:
- Reception
- Back Office
- Cucina
- Sala
- Bar
- Magazzino
Aula Docenti dotata di computer e collegamento internet
Collegamento a Internet quasi in tutti gli ambienti dell’Istituto
Mancano in atto laboratori ed attrezzature ancora giacenti nella struttura oggetto di sequestro
Infrastruttura/
attrezzatura
Motivazione, in riferimento alle
priorità strategiche del capo I e alla
progettazione del capo III
Costi Fonti di
finanziamento
Trasferimento e
potenziamento dei
laboratori informatici
supporto alle attività didattiche €5.000,00 EELL
Trasferimento e
potenziamento del
laboratorio scientifico
spazi essenziali alla realizzazione di
attività curriculari
€12.000,00 EELL
Acquisto e
installazione di N° 5
supporto alle attività didattiche €5.000.00 MIUR
P i a n o t r i e n n a l e d e l l ’ O f f e r t a F o r m a t i v a – A n n i S c o l a s t i c i 2 0 1 5 - 2 0 1 8
93 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
LIM
Potenziamento delle
palestre dell’istituto
supporto alle attività didattiche €3.000.00 MIUR
Creazione sala spazi essenziali alla realizzazione di
attività curriculari
€60.000,00 EELL
Creazione bar spazi essenziali alla realizzazione di
attività curriculari
€47.000.00 POR
L’effettiva realizzazione del piano nei termini indicati resta comunque condizionata alla concreta
destinazione a questa istituzione scolastica da parte delle autorità competenti delle risorse
umane e strumentali con esso individuate e richieste.
Sono parte integrante del presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa:
a. Piano di Miglioramento
b. Schede progetti
c. Carta dei servizi
d. Regolamento d’Istituto
e. Regolamento Organo di Garanzia
f. Patto educativo di Corresponsabilità
g. Piano Annuale per l’Inclusione
h. Regolamento Viaggi d’istruzione
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa può essere modificato in qualsiasi momento del
triennio in corso con lo stesso procedimento adottato per la sua prima approvazione.
P i a n o t r i e n n a l e d e l l ’ O f f e r t a F o r m a t i v a – A n n i S c o l a s t i c i 2 0 1 5 - 2 0 1 8
94 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
Appendice al PTOF 2015-2018
SINTESI DEL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE
Il rapporto di autovalutazione ha permesso alla scuola
di esaminare il contesto di riferimento, evidenziare i vincoli e le leve positive presenti nel
territorio per agire efficacemente sugli esiti degli studenti;
analizzare esiti degli studenti ;
valutare i processi messi in atto dalla scuola;
riflettere sul processo di autovalutazione in corso e sull'eventuale integrazione con
pratiche autovalutative pregresse nella scuola;
dall’analisi dei dati emersi, che si riportano, la scuola individua le priorità su cui si intende agire
al fine di migliorare gli esiti, in vista della predisposizione di un piano di miglioramento.
Contesto e risorse
Popolazione scolastica
Opportunità - Sebbene negli ultimi anni si possa registrare un lieve incremento degli alunni
appartenenti al ceto medio-borghese, è diffusa la provenienza da ambiente socio-familiare
modesto, carente di stimoli culturali. Sono presenti, inoltre, alunni con disabilità ed immigrati di
prima e seconda generazione, per i quali la scuola è la principale agenzia formativa di
riferimento per un’efficace integrazione socio-culturale. In relazione al contesto socio-economico
decisamente eterogeneo, risultano quindi diversificate le esigenze socio-culturali dell’utenza.
Vincoli Il tasso di disoccupazione crescente, nella già difficile realtà socio economica della
nostra regione e della nostra provincia in particolare, impone alle famiglie più svantaggiate,
soprattutto se di recente migrazione, enormi sacrifici per garantire il proseguimento degli studi ai
propri figli ed il conseguimento di un diploma facilmente spendibile nel mondo del lavoro.
Territorio e capitale sociale
Opportunità- Villa San Giovanni rientra in un contesto ambientale strettamente legato al
Comune di Reggio Calabria e agli altri comuni limitrofi e collinari, con una struttura socio-
culturale-economica complessa e talvolta contraddittoria. Si riscontrano, infatti, in alcuni contesti
territoriali e sociali attività di punta che richiedono competenze, capacità specifiche,
atteggiamenti di apertura, e ad un tempo convivono condizioni di marginalità, disoccupazione al
di sopra della medi nazionale, mentalità poco innovative, legate a stili di vita tradizionali ed
atteggiamenti di fuga. La Scuola è radicata nei Comuni di Villa San Giovanni, Reggio Calabria
ma il bacino d’utenza va dal mare all’entroterra Reggino, dalla Piana di Gioia Tauro e Basso
Aspromonte alle Coste Ioniche; un ampio territorio limitrofo, che progetta interventi per la
valorizzazione del territorio, delle antiche tradizioni e dell’ambiente, ma appare poco sensibile
P i a n o t r i e n n a l e d e l l ’ O f f e r t a F o r m a t i v a – A n n i S c o l a s t i c i 2 0 1 5 - 2 0 1 8
95 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
alle esigenze della scuola ed alle richieste della popolazione scolastica, nonostante l’istituto
formi professionalità capaci di sostenere la vocazione turistica del territorio. Mancano nel
territorio Istituzioni che supportano la scuola nelle attività di inclusione, lotta alla dispersione
scolastica, orientamento, programmazione dell’offerta formativa
Oggi, la Scuola, con le esperienze acquisite, è in grado di offrire percorsi formativi mirati e
spendibili sul mercato del lavoro, anche in settori meno tradizionali e con competenze “di
frontiera” (Auditor Ambientali – Esperto P.C.O. – Barista Gastronomo – Esperto in Ecoturismo –
Esperto in Marketing Ristorativo – Esperto in distilleria – ecc) e si avvia a diventare sede per la
preparazione di figure manageriali nel settore del turismo. Le strutture alberghiere e turistiche
del territorio sono disponibili ad accogliere gli allievi per attività di stage e di alternanza ma solo
pochi dei nostri diplomati- nonostante richiesti ovunque – trovano lavoro nel territorio - Il
Comune di Villa San Giovanni contribuisce con buoni libro per le famiglie più bisognose.
Fra le aziende private è da mettere in risalto l’impegno dell’azienda di navigazione Caronte e
Tourist SpA che talvolta sovvenziona qualche evento speciale a favore della professionalità
degli allievi ed eroga borse di studio agli allievi che hanno concluso il percorso degli studi con
esiti brillanti
Vincoli - L’Istituto serve un’utenza con un elevato numero di studenti pendolari: infatti, sebbene
la percentuale maggiore di studenti provenga da Reggio Calabria e Villa San Giovanni e dal suo
hinterland, numerosi allievi provengono da località anche piuttosto distanti. Gli allievi
raggiungono la stazione o la Via Principale di Villa S.G. con treni o autopullman, e poi dovranno
raggiungere la ns sede a piedi che è in salita e dista circa 1000 metri, pertanto sono costretti,
specie durante l’inverno ad acquistare un secondo biglietto per un altro pullman. Per questa
ulteriore spesa purtroppo né il Comune di Villa S.G. né la Provincia di Reggio Calabria versano
alcun contributo alle famiglie. Gli elevati costi talvolta dirottano gli allievi e le famiglie ad altre
istituzioni scolastiche del centro città.
Risorse economiche e materiali
Opportunità - Recenti e gravi problemi strutturali hanno determinato il sequestro dell’immobile
che aveva ospitato, fino al 1 agosto 2013 l’istituto alberghiero. Il conseguente trasferimento
presso l’I.T.C. “L. Repaci” (che ancora utilizza un’ala dell’edificio) avrebbe dovuto comportare
l’avvio di una generale ristrutturazione edilizia, per l’adeguamento dell’immobile alle esigenze
delle attività didattiche laboratoriali che caratterizzano l’indirizzo, procedendo ad una nuova
razionale suddivisione degli spazi esistenti. Gli EE.LL. competenti hanno contribuito solo in parte
alle più urgenti opere di adeguamento. Encomiabile è stato il supporto volontario del personale
scolastico che ha messo a disposizione della scuola competenze acquisite in altri ambiti per
accelerare l’avanzamento dei lavori di ristrutturazione. I locali risultano, in atto, insufficienti in
P i a n o t r i e n n a l e d e l l ’ O f f e r t a F o r m a t i v a – A n n i S c o l a s t i c i 2 0 1 5 - 2 0 1 8
96 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
rapporto alla numerosa utenza. I circa 950 studenti frequentanti, provenienti in gran parte dal
capoluogo di provincia, da comuni limitrofi e dalla fascia pedemontana non possono ancora
fruire pienamente degli strumenti in dotazione della scuola (per es. alcuni laboratori di
informatica e per le esercitazioni di indirizzo ) perché questi rimangono giacenti nell’edificio
sequestrato, anche a causa della mancanza di spazi nell’attuale sede.
Vincoli - L’Istituto al momento e per tutto l’a.s. 2014-2015 ha dovuto utilizzare i laboratori di
informatica come aule didattiche e talvolta utilizzare le aule lasciate libere dalle classi impegnate
nei laboratori di cucina-sala- bar o in attività di educazione fisica realizzate negli spazi antistanti
l’edificio. L’aumento del numero delle classi crea enormi problemi se la Provincia di Reggio
Calabria non ci assegna un’ala dell’edificio, al momento occupata da pochissime classi
dell’Istituto Tecnico per Programmatori “Repaci”. La palestra dell’istituto è inagibile, ma di fatto
utilizzata su autorizzazione dell’ente locale da aziende sportive del territorio.
Nonostante la scuola sia in possesso di strumenti pregevoli, (un laboratorio modulare di cucina
con 16 postazioni, laboratori di informatica, celle frigorifere indispensabili alle attività di
indirizzo, laboratorio di chimica, molte LIM) la mancanza di spazi e l’inerzia degli EELL ha
impedito il trasferimento dalla vecchia sede, che dovrà essere a breve demolita, a distanza di
due anni dal sequestro dell’immobile. L’ubicazione della scuola ad oltre 1000 metri dalla
stazione crea problemi di raggiungibilità agli allievi pendolari ( circa 80%)
Risorse professionali
Opportunità - L’Istituto ha in organico un centinaio di docenti: oltre il 90 % a tempo
indeterminato ed in servizio nell’Istituto da più di 10 anni consecutivi. Ciò garantisce una
continuità che concorre al successo formativo degli allievi. Molti sono in possesso di
certificazioni linguistiche e competenze informatiche. Disponibili all’aggiornamento ed aperti alla
partecipazione di gare , concorsi eventi che sollecitano e stimolano gli allievi più volte gratificati
con il riconoscimento di premi regionali e nazionali.
Il D.S. è stato trasferito presso l’ IPALBTUR dal’ 1/9/2012. Non ricopre contestuali incarichi
reggenza, per cui il suo impegno è finalizzata esclusivamente alla crescita della scuola che
dirige. Ha al suo attivo pregresse esperienze di dirigenza in istituti complessi non solo della
provincia reggina ma anche della regione. Ha affrontato e continua a gestire con professionalità
e spirito di iniziativa la difficile situazione derivante dal sequestro dell’immobile di Via 2
Novembre incoraggiando anche nei momenti critici il dialogo tra le varie componenti della scuola
e tra la scuola e territorio.
Vincoli - Il corpo docente è composto da personale che spesso ha un età anagrafica che
raggiunge o supera i 50 anni. Il personale non di ruolo è soprattutto tra i docenti di sostegno.
L’avvicendamento conseguente determina ulteriori difficoltà nel delicato processo di integrazione
P i a n o t r i e n n a l e d e l l ’ O f f e r t a F o r m a t i v a – A n n i S c o l a s t i c i 2 0 1 5 - 2 0 1 8
97 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
degli alunni con disabilità. Alcuni docenti hanno cattedra suddivisa su più scuole e pertanto si
impone un orario che consenta loro, nel rispetto della didattica, un agevole spostamento da un
Istituto all’altro. Meno stabile il personale preposto agli uffici amministrativi e più incline ad
assenze saltuarie. Su 13 collaboratori scolastici 5, per condizioni di salute certificate, non
possono essere adibiti ai lavori tipici del profilo
Esiti
Risultati scolastici
Punti di forza - Ammessi all’anno successivo 453 – allievi con giudizio sospeso 213 – non
ammessi 104 - non scrutinabili 47.Allievi diplomati 79 su 79 e 165 allievi in entrata. I debiti
formativi, per il primo biennio, si concentrano soprattutto in italiano, matematica e lingue
straniere; nel secondo biennio, in matematica, inglese ed D.T.A. Il tasso di ripetenza, che risulta
più elevato nel primo biennio, dimostra che la selettività della scuola avviene soprattutto nella
fase in cui gli studenti possono ancora riorientare la scelta, per intraprendere altri indirizzi di
studio. Gli allievi con giudizio sospeso fruiscono di interventi aggiuntivi realizzati dal docente
curriculare che personalizza- con esiti positivi- gli interventi all’interno di un piccolo gruppo. Nel
corso del secondo biennio scende sensibilmente il numero degli allievi non ammessi alla classe
successiva o con debiti formativi il che consente di ritenere che le metodologie ed i criteri di
valutazione adottati dalla scuola sono adeguati a garantire il successo formativo degli studenti.
Analizzando la distribuzione degli studenti per fascia di voto conseguito all’Esame di Stato, si
rilevano alcune eccellenze, che confermano il trend positivo, per quanto riguarda,da una parte,
la motivazione allo studio degli studenti e dall’altra, la crescente attenzione della scuola nel
garantire il successo formativo. I trasferimenti in uscita, causati spesso da problemi familiari,
sono generalmente compensati dai trasferimenti in entrata. Gli abbandoni sono monitorati
attentamente per cercare di comprenderne le motivazioni prevenirli e se è impossibile evitarli,
favorire il proseguimento degli studi, in altre scuole, nell’interesse dell’allievo.
Punti di debolezza - Nonostante l’attività di orientamento in entrata sia condotta in modo
esaustivo e chiaro, molti allievi si iscrivono all’Alberghiero, molto spesso orientati dai docenti
scuola secondaria di I grado che indirizzano verso gli istituti professionali gli allievi più
svantaggiati o coloro che solitamente hanno concluso il percorso di base senza il possesso di
quelle competenze che costituiscono presupposto imprescindibile ad ulteriori e significativi
processi di apprendimento. Molti allievi ritengono che soltanto le discipline tecnico-pratiche siano
fondamentali, sottovalutando così le discipline teoriche, soprattutto dell’area comune. Ne
consegue una elevata concentrazione di non ammissioni nel primo anno. Gli studenti stranieri
sono più esposti a trasferimenti in entrata o in uscita nel corso dell’anno scolastico, con
immaginabili ripercussioni sui processi di apprendimento e di integrazione socioculturale.
P i a n o t r i e n n a l e d e l l ’ O f f e r t a F o r m a t i v a – A n n i S c o l a s t i c i 2 0 1 5 - 2 0 1 8
98 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
Le ingenti spese di viaggio che i numerosi alunni pendolari debbono affrontare inducono,
inoltre, le famiglie meno abbienti a trasferire i propri figli in scuole più vicine al proprio domicilio.
La scuola non perde studenti nel passaggio da un anno all’altro, tranne singoli casi giustificati.
La distribuzione degli studenti per fasce di voto evidenzia una situazione di equilibrio.
Risultati nelle prove standardizzate
Punti di forza - I risultati delle prove standardizzate nazionali, pur variando leggermente da
classe a classe, complessivamente sono in linea con altri istituti professionali. In ITALIANO il
punteggio medio risulta di poco superiore a quello attribuito in MATEMATICA. Le differenze tra
le classi sono da ricercare nell’eterogeneità degli allievi che le compongono. Le disparità tra gli
alunni più dotati e quelli meno dotati è in regressione nel corso della loro permanenza a scuola,
grazie alle attività di recupero svolte ,anche in orario curriculare, con pause didattiche
programmate. Anche gli alunni stranieri che risentono maggiormente delle incertezze in italiano
ed hanno risultati inferiori agli studenti di nazionalità italiana, riducono il gap via via con la
permanenza a scuola, nel corso degli anni. Il fenomeno del cheating è generalmente minimo,
anche per il rigore dei somministratori.
Punti di debolezza - Si è registrato, nel corrente anno scolastico, un significativo calo della
partecipazione degli alunni alle prove standardizzate nazionali(Delle due classi campione, la IIA
con cinque presenze su venti frequentanti e la IIG con la totalità degli alunni assente). Le
disparità tra le varie classi vedono risultati inferiori in corrispondenza dei livelli di partenza degli
studenti. Il ceto di appartenenza costituisce un condizionamento, positivo o negativo, soprattutto
nella prova di italiano.
Il punteggio di italiano e matematica della scuola alle prove INVALSI è superiore a quello di
scuole con background socio-economico e culturale simile.
La varianza tra classi in italiano e matematica è in linea o di poco inferiore a quella media, i
punteggi delle classi non si discostano dalla media della scuola oppure in alcune classi si
discostano in positivo. La quota di studenti collocata nei livelli 1 e 2 in italiano e in matematica è
inferiore alla media nazionale.
Competenze chiave e di cittadinanza
Punti di forza - La scuola valuta le competenze di cittadinanza degli studenti l’autonomia di
iniziativa e la capacità individuale di orientarsi attraverso l’osservazione sistematica del
comportamento e l’utilizzo di una scheda che prevede l’attribuzione di un punteggio per ognuno
degli indicatori relativi a ciascuna delle competenze richiamate nell'ambito del Decreto n.139 del
22 Agosto 2007 che il percorso didattico si propone di sviluppare. La scuola adotta criteri di
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99 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
valutazione comuni per l'assegnazione del voto di comportamento. Il livello delle competenze
chiave e di cittadinanza raggiunto dagli studenti nel loro percorso scolastico è alto come
desumibile dalle relazioni dei tutor aziendali coinvolti nei percorsi di alternanza scuola- lavoro, e
non si rilevano differenze sensibili tra classi del secondo biennio e dell’ultimo anno. Per
promuovere il protagonismo dei ragazzi,favorire le relazioni e consentire la contestualizzazione
e il potenziamento degli apprendimenti curriculari, la scuola attiva percorsi trasversali alle
discipline e percorsi condivisi con enti extrascolastici e collaborazioni con altre agenzie formative
(camera di commercio, prefettura, strutture turistico-alberghiere ecc) nel corso dei quali gli
allievi delle terze delle quarte e delle quinte classi hanno evidenziatocapacità di collaborazione
tra pari, senso di responsabilità, rispetto delle regole nonchécapacità di orientarsi e di agire
efficacemente nelle diverse situazioni.
Punti di debolezza - Problematica la situazione nelle classi iniziali che accolgono
prevalentemente allievi scarsamente scolarizzati e insofferenti alle regole. Provenienti, in
massima parte , da ambienti socio-culturali poco stimolanti, molto spesso hanno concluso la
scuola secondaria di I grado senza il possesso di quelle competenze di base che costituiscono
presupposto imprescindibile ad ulteriori e significativi processi di apprendimento: il patrimonio
lessicale è modesto, l’espressione strutturata per frasi minime, incontrano difficoltà nei processi
di astrazione e di concettualizzazione. Sono irrispettosi delle Regolamento di istituto, rifiutano la
collaborazione tra pari e la guida del docente.
Nei corso del quinquennio – come desumibile dalle valutazioni periodali - acquisiscono modalità
relazionali adeguate e in molti casi ottime ma permane in alcuni casi una inadeguata
autonomia nell'organizzazione dello studio e nell'autoregolazione dell'apprendimento.
Alcuni studenti a conclusione del percorso formativo – nonostante l’impegno profuso e le
iniziative promosse dalla scuola- affrontano l’esame di Stato evidenziando una inadeguata
autonomia ad utilizzare varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione ed ad
organizzare il proprio metodo di studio e di lavoro. I punti di arrivo vanno compresi solo se
analizzati con i livelli di partenza: la scuola è frequentata da 51 allievi diversamente abili seguiti
da docente di sostegno per un numero di ore spesso inadeguato alla gravità dell’handicap; 60
allievi evidenziano bisogni educativi speciali; 61 allievi non italofoni eterogenei sia per
nazionalità che per livello di conoscenza della lingua italiana presentano problematiche
differenti (conoscenza della L2 frammentaria e legata alle necessità della vita quotidiana ,
difficoltà nello studio delle varie discipline, difficoltà nell’inserimento e nell’integrazione…),
spesso chiedono l’iscrizione ad anno inoltrato o improvvisamente lasciano la scuola per
trasferimento del nucleo familiare. La scuola assolve in questo contesto una alta funzione
sociale e pianifica interventi personalizzati rispettosi dei ritmi cognitivi individuali. I percorsi
trasversali alle discipline, le attività extrascolastiche progettate e realizzate con enti e agenzie
formative( camera di commercio, prefettura, strutture turistico-alberghiere ecc), l’ordinaria
P i a n o t r i e n n a l e d e l l ’ O f f e r t a F o r m a t i v a – A n n i S c o l a s t i c i 2 0 1 5 - 2 0 1 8
100 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
attività didattica consentono di registrare sensibile progressione sul piano degli apprendimenti
disciplinari delle competenze sociali e civiche, delle competenze personali legate alla capacità
di orientarsi e di agire efficacemente nelle diverse situazioni.. Pertanto a conclusione del
percorso di studi Il livello delle competenze chiave e di cittadinanza raggiunto dagli studenti è
buono, in alcuni casi eccellente. I livelli di apprendimento risultano equivalenti nelle diverse
sezioni.
Risultati a distanza
Punti di forza - Il turismo e tutto ciò che è complementare ad esso è ancora nel nostro Paese
una risorsa importante per la nostra bilancia economica. L’Istituto Professionale Alberghiero-
turistico riesce ad avvicinarsi sempre di più alle professioni legate al turismo agli esercizi pubblici
per la somministrazione di cibi e bevande e ad altre aziende collaterali (Trasformazione
alimentare sia industriale che artigianale, vinificazione, settore dei trasporti, l’agriturismo, parchi
giochi, catering, ecc). Oggi le competenze professionali acquisite nel percorso turistico-
alberghiero consentono opportunità di lavoro sia stagionale che a tempo indeterminato a molti
giovani. I nostri allievi entro i 5 anni dal diploma riescono a trovare, coerentemente con il titolo
di studio conseguito, un impiego a lungo termine con discreti guadagni . Solo il 15% resta nella
regione di appartenenza. Molti motivati dal desiderio di approfondire il livello di conoscenza nelle
lingue si indirizzano verso paesi di lingua inglese e tedesca. Le strutture ricettivo alberghiere
che hanno, nel corso degli anni ospitato i nostri allievi per le attività di alternanza scuola-lavoro,
stage- Rimini, Misano Adriatico, Riva Del Garda- offrono opportunità lavorative. La nostra scuola
è, quindi, parte attiva nel processo di inserimento dei diplomati nei settori produttivi in quanto
molte aziende chiedono alla scuola risorse umane. Il 5% dei diplomati degli ultimi 3 anni svolge
attività lavorativa in strutture ricettivo- alberghiere della famiglia o ha avviato un attività
coerente con le competenze acquisite (bar, ristorante, trattoria). Anche gli allievi più fragili
cognitivamente che sono ancora in attesa di un lavoro definitivo, lavorano in strutture locali
durante i mesi estivi, in occasioni di eventi e nelle giornate di sabato e domenica.
Punti di debolezza - Solo il 5% dei nostri diplomati si inserisce nei percorsi universitari
condizionati da un livello economico che li sollecita all’immediato inserimento nel mondo del
lavoro. I risultati raggiunti in termini di crediti acquisiti dagli studenti immatricolati all'università
sono buoni. È in sensibile aumento il numero dei diplomati che evidenziano il desiderio di
proseguire in un percorso formativo universitario per costruirsi un solido profilo culturale e
professionale. Gli allievi frequentanti il nostro Istituto lamentano l’impossibilità di lavorare
durante la stagione estiva o nei periodi di sospensione delle attività didattiche perché i contratti
di lavoro per minorenni sono condizionati da norme che non aiutano questa categoria di
P i a n o t r i e n n a l e d e l l ’ O f f e r t a F o r m a t i v a – A n n i S c o l a s t i c i 2 0 1 5 - 2 0 1 8
101 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
lavoratori ad operare in giovane età, mentre ciò non accade per i professionali aziendali o
meccanici o altre tipologie che operano in orari diurni o comunque entro le ore 22.
La scuola monitora in maniera sistematica i risultati degli studenti nei successivi percorsi di
studio e di avviamento al mondo del lavoro (stage, formazione non universitaria, ecc.) e il loro
inserimento nel mercato del lavoro. La scuola, molto spesso, mette in contatto le aziende che
richiedono figure professionali nel settore turistico alberghiero con i diplomati, per cui risulta
relativamente agevole monitorare in maniera sistematica il loro inserimento nel mercato del
lavoro, solitamente coerente con il titolo di studio conseguito. Nonostante sia in aumento il
numero degli allievi che evidenziano il desiderio di proseguire in un percorso formativo
universitario per costruirsi un solido profilo culturale, in massima parte l’utenza che si rivolge all’
IPALB-TUR, è spinta dal bisogno di una istruzione professionale facilmente spendibile nel
mercato del lavoro nel breve periodo . Il numero di immatricolati all’università è inferiore alla
media provinciale e regionale ma I risultati raggiunti dagli studenti immatricolati all'università
sono molto positivi . La scuola con il supporto della società di navigazione “Caronte & Tourist
S.P.A.” incoraggia la prosecuzione degli studi attraverso borse di studio per merito destinate ai
giovani che vivono un condizione di disagio economico ed hanno concluso il percorso degli
studi con ottimi risultati.
Processi o Pratiche educative e didattiche
Curricolo, progettazione, valutazione
Curricolo e offerta formativa – definizione e articolazione del curricolo di istituto e delle attività
di ampliamento dell’offerta formativa.
Punti di forza - Attraverso il POF la scuola ha proceduto a coniugare, mediare,
contestualizzare le indicazioni programmatiche in una precisa realtà socio-culturale ed ha
esplicitato le scelte educative ed organizzative, gli strumenti e le modalità di
verifica/valutazione. Ciò ha implicato, in via prioritaria, l’assunzione di comportamenti e stili di
lavoro omogenei secondo parametri di riferimento condivisi e accettati come criteri nonché la
sinergica azione e l’impegno collaborativo degli organi collegiali. La Scuola ha individuato,
attraverso le FF.SS. e la costituzioni di Commissioni funzionali al POF, figure professionali di
riferimento per facilitare la condivisione delle proposte didattico-educative scaturite dai
dipartimenti per l’elaborazione di alcuni aspetti del proprio curricolo. L’offerta formativa, ricca e
variegata, è attenta ai bisogni dell’utenza. Le attività extracurriculari, progettate in raccordo con il
curricolo di istituto, individuano in modo chiaro gli obiettivi e le abilità/competenze da
raggiungere, favoriscono le relazioni interpersonali e l’acquisizione e/o il potenziamento di
competenze disciplinari o trasversali. Ampio spazio è destinato a progetti afferenti l’area
dell’accoglienza, dell’integrazione, dell’alternanza scuola/lavoro e dello studio delle lingue
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comunitarie. I docenti utilizzano, in genere, i criteri di valutazione definiti per classi parallele. È
prevista l’opportunità di stipulare accordi, convenzioni, intese con altre scuole del territorio
finalizzati a: integrare le risorse finanziarie e strumentali di cui le scuole dispongono; favorire il
raccordo pedagogico, didattico, organizzativo tra diversi ordini di scuola.
Per contemperare nel documento le esigenze degli studenti, delle famiglie e della comunità di
riferimento, il POF è sostenuto da un puntuale esame dei bisogni formativi espressi dalla
comunità in cui sorge la scuola.
Punti di debolezza - Nonostante il curricolo d’Istituto scaturisca da una attenta analisi collegiale
delle esigenze e delle caratteristiche degli allievi, in vista delle competenze da raggiungere nei
vari anni di corso, (in conformità con quanto indicato nei documenti ministeriali), i risultati
mettono in evidenza la necessità di un monitoraggio sistematico delle attività realizzate
soprattutto per il recupero delle abilità di base e per la valorizzazione delle eccellenze.
Progettazione didattica – modalità di progettazione
Punti di forza - Dal POF la programmazione didattica, realizzata nell’ambito dei dipartimenti,
ha ricavato dati, principi, regole da seguire, strumenti di verifica e di controllo e ad un tempo
ha consentito di rendere operative le finalità educative previste dal POF, declinandoli in
percorsi di educazione-istruzione-formazione concreti, in relazione alle esigenze e alle
potenzialità individuali. Sulla base dei livelli emersi nelle prove d’ingresso sono stati definiti i
traguardi di competenza degli studenti nei diversi anni e le competenze trasversali . Per ogni
singola disciplina è stato rispettato il criterio della omogeneità nella programmazione curriculare
per classi parallele, soprattutto con riferimento ai profili delle competenze. Le attività
extracurriculari, per classi parallele, progettate in raccordo con il curricolo di istituto, individuano
gli obiettivi e le abilità/competenze da raggiungere. I progetti sono realizzati con il FIS, con
finanziamenti destinati al diritto allo studio o con Fondi Europei. I docenti utilizzano, in genere, i
criteri di valutazione definiti per classi parallele.La somministrazione periodica di prove
strutturate e le simulazioni comuni per le classi d’esame consentono di verificare la validità
delle scelte adottate onde apportare tempestivamente eventuali modifiche alla progettazione. È
in uso l’utilizzo di modelli comuni per la .progettazione didattica.
Punti di debolezza - Le assenze degli allievi, spesso connesse a problemi di pendolarismo, i
livelli emersi nelle classi iniziali, impongono la sospensione delle attività programmate e la
riproposizione con metodologie diversificate dei contenuti trattati. Ciò rallenta li conseguimento
degli obiettivi cognitivi e comportamentali da raggiungere. Il numero considerevole di allievi per
classe, dove solitamente sono inseriti 1 o 2 soggetti diversamente abili , condiziona la
possibilità di percorsi personalizzati. I livelli fortemente diversificati nelle classi del biennio
richiedono la gestione contemporanea di più itinerari di insegnamento/apprendimento. La
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progettazione di moduli comuni per il recupero o per il potenziamento delle competenze è
pratica diffusa, ma c’è difficoltà a progettare itinerari comuni per gruppi di livello di studenti
appartenenti a classi diverse .
I referenti di area dipartimentale verificano la realizzazione della progettazione didattica e la
valutazione degli studenti, tuttavia il coinvolgimento dei docenti e la condivisione dei moduli
selezionati non avvengono in modo sistematico.
Valutazione degli studenti –
modalità di valutazione e utilizzo dei risultati della valutazione
Punti di forza - Gli insegnanti utilizzano criteri comuni di valutazione per tutte le discipline e per
verificare le competenze trasversali. Le prove strutturate per classi parallele costruite dagli
insegnanti vengono somministrate a cadenza periodica al fine di verificare l’adeguatezza delle
strategie metodologiche adottate e programmare eventuali attività di recupero/ rinforzo. Le
griglie di correzione delle prove, costruite in sede dipartimentale, costituiscono strumenti comuni
.Verificato esito delle prove, la scuola progetta e realizza interventi didattici specifici durante
l’ordinaria attività curriculare con attività per gruppi di livello o in orario aggiuntivo d’
insegnamento. L’attività di coordinamento è affidata a referenti o gruppi di lavoro sulla
valutazione degli studenti. Alle attività dipartimentali partecipa attivamente i docenti in servizio.
La scuola utilizza forme di certificazione delle competenze.
Punti di debolezza - La relazione tra attività programmate e valutazione degli studenti merita
riflessioni più approfondite. La progettazione di interventi specifici per il recupero ed il
potenziamento, in orario pomeridiano, è condizionata dai pochi mezzi pubblici di trasporto,
considerato il diffuso fenomeno del pendolarismo.
La scuola ha elaborato un proprio curricolo, ha definito i profili di competenze per le varie
discipline e anni di corso, ha progettato e realizzato attività di ampliamento dell'offerta formativa
in raccordo con il curricolo di istituto con la chiara esplicitazione degli obiettivi e delle
abilità/competenze da raggiungere, ha previsto modalità di verifica della progettazione didattica
periodica effettuata in modo condiviso per ambiti disciplinari e coinvolge tutti docenti di varie
discipline che utilizzano regolarmente strumenti comuni per la valutazione. I risultati della
valutazione degli studenti sono usati in modo sistematico per rimodulare la programmazione e
progettare interventi didattici mirati. Tuttavia quando il superamento delle carenze emerse
necessita di interventi mirati e specifici da realizzare in orario aggiuntivo d’insegnamento, si
registra limitata partecipazione degli allievi frequentanti il biennio alle attività pomeridiane , in
parte dovuta a problemi di pendolarismo ed alla mancanza di mezzi pubblici, in parte alla
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difficoltà individuale di prestare attenzione per tempi lunghi. Ciò condiziona il conseguimento di
livelli adeguati per alcuni allievi frequentanti la prima e la seconda classe, permane un alto tasso
di non ammissione alla classe successiva, nonostante la scuola abbia realizzato modalità
innovative per il recupero/ consolidamento delle competenze di base (attività teatrale, lavori di
gruppo,visite guidate, apprendimento tra pari ecc).
La scuola utilizza forme di certificazione delle competenze. I docenti utilizzano regolarmente
alcuni strumenti comuni per la valutazione e hanno momenti di incontro per condividere i risultati
della valutazione. La progettazione di interventi specifici a seguito della valutazione degli
studenti è una pratica frequente ma andrebbe migliorata.
Ambiente di apprendimento
Dimensione organizzativa
Punti di forza - Considerata la peculiarità del corso di studi, la scuola dedica grande attenzione
agli spazi destinati ad attività laboratoriali di indirizzo. Il materiale utile alle esercitazioni pratiche
viene aggiornato e sottoposto a regolare manutenzione dal personale competente. I fruitori dei
laboratori di indirizzo sono soprattutto gli allievi del secondo biennio e del quinto anno, per i quali
è previsto un maggior numero di attività pratiche. Vengono individuate figure di coordinamento
per una proficua interazione tra docenti, personale ATA di riferimento e studenti. E’ inoltre
sollecitato l’approccio alle varie discipline(dell’aria comune e di indirizzo), attraverso attività
laboratoriali che consentano modalità di insegnamento-apprendimento più efficaci. La scuola si
adopera per incrementare qualità’ e quantità dei supporti didattici nelle classi, (tablet, test e testi
di vario genere, materiali per le attività espressive, visto che viene realizzato un laboratorio
teatrale che coinvolge molti alunni. La durata delle lezioni risponde alle prescrizioni ministeriali.
L’organizzazione oraria tende ad una razionale distribuzione del carico di lavoro per docenti e
studenti cercando di rispondere adeguatamente alle esigenze di apprendimento degli allievi. Gli
studenti hanno pari opportunità di fruizione delle nuove tecnologie, in dotazione della scuola e di
ogni materiale informativo utile.
Punti di debolezza Il diffuso fenomeno del pendolarismo penalizza gli allievi che chiedono di
fruire di permessi occasionali per entrate in ritardo o uscite anticipate. Gli stessi allievi non
frequentano le attività di ampliamento dell’offerta formativa e gli interventi didattico-integrativi ed
il alcuni casi il tempo scuola non è adeguato al superamento delle carenze emerse .
L’uso efficace delle nuove tecnologie non è sempre diffuso tra i docenti.
Dimensione metodologica
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Punti di forza - I docenti in servizio sono consapevoli che un’attività educativo-didattica
realmente efficace necessiti della continua sperimentazione di «nuovi modi di fare scuola», una
forte flessibilità e la disponibilità a «rimettersi in gioco», adattando continuamente il proprio
modo di insegnare per stare al passo con i tempi e con le crescenti e sempre più diversificate
esigenze degli alunni. La scuola sollecita l’utilizzo di modalità didattiche innovative valide ed
efficaci nel promuovere da una parte l’apprendimento degli alunni e, dall’altra, il loro benessere
emotivo-motivazionale. Apprendimento cooperativo e Tutoring, adattamento e semplificazione
dei libri di testo, uso di mappe concettuali nella didattica, attività laboratoriali potenziate
attraverso l’utilizzo delle TIC accrescono il coinvolgimento degli studenti e migliorano i risultati.
In tutte le classi sono progettati e realizzati interventi personalizzati e individualizzati, grazie al
quale gli insegnanti consentono agli studenti di lavorare al proprio ritmo oppure adattano
l’insegnamento al livello di abilità e alle esigenze di apprendimento di ogni singolo studente. La
scuola promuove, attraverso incontri programmati, la collaborazione tra docenti, ma molti si
confrontano autonomamente.
Punti di debolezza - La propensione all’utilizzo di modalità didattiche innovative è in relazione
all’età anagrafica e al livello culturale dei docenti in servizio. Alcuni docenti ancora stentano a
scardinare una didattica di tipo trasmissiva. Tuttavia, tale metodologia assume la forma di una
lezione partecipata in quanto l’insegnante stabilisce un’interazione con gli studenti ponendo
domande e richiedendo interventi che concorrono a chiarire l’argomento proposto. Il metodo
espositivo pur efficace con allievi motivati, e per la trattazione di alcuni segmenti curriculari,
rischia di demotivare gli alunni cognitivamente più deboli.
Dimensione relazionale
Punti di forza La scuola ha adottato un regolamento attuativo dello “Statuto delle studentesse
e degli studenti della scuola secondaria”e diffondendo nella quotidianità (attraverso circolari
interne ed il dialogo con i docenti di riferimento), la cultura della convivenza civile e della
solidarietà. Il personale scolastico ed i docenti, in particolare, sono sollecitati a porsi come
modello positivo. Sono numerose le attività progettuali destinate alla sensibilizzazione verso
problemi sociali e adolescenziali, con attività di educazione alla salute ed alla legalità, nonché
l’istituzione di uno sportello di ascolto. I servizi citati sono erogati gratuitamente, con il supporto
di professionalità esterne e la collaborazione di docenti referenti. I comportamenti problematici
da parte degli studenti sollecitano la scuola ad attivare strategie di recupero. in casi di
reiterazione il Regolamento d’istituto prevede adeguate sanzioni rese note agli allievi
Punti di debolezzaLe azioni promosse dalla scuola nei confronti di studenti problematici , si
rivelano efficaci nella misura in cui sono supportate da una adeguata collaborazione della
famiglia. La diffusione della cultura della legalità per alcune fasce sociali di studenti è
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condizionata da radicati atteggiamenti omertosi.L’organizzazione di spazi risponde solo
parzialmente alle esigenze di apprendimento degli studenti. Gli spazi laboratoriali sono usati
con frequenza elevata in tutte le classi, ma sovente, per mancanza di locali, diventano luoghi
destinati alle attività curriculari. Molti strumenti didattici sono ancora giacenti nella vecchia
struttura e, nonostante sia stata disposta la demolizione dall’autorità giudiziaria, gli Enti
competenti non hanno ancora reperito i locali adeguati ad accogliere la popolazione scolastica.
Pur nella problematica condizione di stallo che rischia di ledere il diritto allo studio di 950 allievi,
la disponibilità degli operatori scolastici ha consentito di rendere fruibili alcuni ambienti che
versavano in condizioni di assoluto degrado e realizzare “Il Giardino delle Erbe Aromatiche e
Officinali”: uno spazio teatro di atti di vandalismo è diventato luogo destinatoall'apprendimento e
alla socialità, uno spazio laboratoriale concreto, che amplia il contesto educativo dall’aula,
permette l’espressione delleabilità degli allievi, offre opportunità per sviluppare il senso
diappartenenza al territorio. Gli studenti sono stati guidati nel mondo culturale storico,
gastronomico e salutistico delle erbe aromatiche e officinali ed hanno realizzato un opuscolo
didattico che illustra le proprietà di tali erbe. La scuola realizza modalità didattiche innovative (
lavori per gruppi di livello, elettivi e di compito, attività teatrale, stage ecc).Le regole di
comportamento sono definite e condivise nelle classi: l’elaborazione del nostro Regolamento è
frutto di un impegno sinergico. I conflitti con gli studenti sono gestiti in modo efficace. L’impegno
contro ogni forma di discriminazione e la consapevolezza del valore del rispetto per l’altro,
emerge dal cortometraggio “La parte migliore” realizzato dagli allievi della nostra scuola
che è risultato vincitore al concorso nazionale “i giovani ricordano la Shoah”.
Inclusione e differenziazione
Inclusione
Punti di forza - L’ Istituto, considerato l’elevato numero di alunni BES iscritti, promuove attività
integrative finalizzate a favorire l’inclusione e atteggiamenti di accettazione delle diversità. Sono
messe in atto modalità condivise di stesura dei Piani Educativi Individualizzati degli alunni
disabili, dei Piani Didattici Personalizzati degli alunni con DSA, dei percorsi personalizzati per
gli alunni che ne hanno necessità, al fine di realizzare curricoli attenti alle diversità. Alla
formulazione dei Piani partecipano tutti gli insegnanti curricolari che hanno cura di monitorare il
raggiungimento degli obiettivi conseguiti. I Piani sono aggiornati con regolarità. Al fine di
strutturare in maniera efficace i diversi tipi di sostegno sono messein atto azioni di natura
organizzativa, di coordinamento, di collaborazione e di mediazione: raccolta e organizzazione
della documentazione relativa ai percorsi di alunni con bisogni educativi speciali,realizzazione di
corsi specifici di formazione degli insegnanti, partecipazione ai progetti di prevenzione e
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107 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
riduzione del disagio in rete con altri enti o istituti, collaborazione con i consulenti esterni,
definizione di pratiche comuni ed individuazione di strategie di intervento correlate alle esigenze
educative speciali,adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive. La scuola
realizza attività di accoglienza per gli studenti stranieri da poco in Italia nel rispetto delle Linee
guida ministeriali ed una programmazione mirata sui bisogni reali e sul monitoraggio dei
progressi di apprendimento nella lingua italiana. Anche utilizzando le risorse previste per le aree
a forte processo immigratorio sono strutturati percorsi di apprendimento aggiuntivi all’ordinaria
attività curriculare con l’obiettivo prioritario di promuovere l’acquisizione di una buona
competenza nell’italiano, nelle forme ricettive e produttive, per assicurare uno dei principali
fattori di successo scolastico e di inclusione sociale.
Punti di debolezza - L’Istituto, considerato l’elevato numero di alunni BES iscritti, promuove
attività integrative finalizzate a favorire l’inclusione e atteggiamenti di accettazione delle
diversità. Sono messe in atto modalità condivise di stesura dei Piani Educativi Individualizzati
degli alunni disabili, dei Piani Didattici Personalizzati degli alunni con DSA, dei percorsi
personalizzati per gli alunni che ne hanno necessità, al fine di realizzare curricoli attenti alle
diversità. Alla formulazione dei Piani partecipano tutti gli insegnanti curricolari che hanno cura di
monitorare il raggiungimento degli obiettivi conseguiti. I Piani sono aggiornati con regolarità. Al
fine di strutturare in maniera efficace i diversi tipi di sostegno sono messein atto azioni di natura
organizzativa, di coordinamento, di collaborazione e di mediazione: raccolta e organizzazione
della documentazione relativa ai percorsi di alunni con bisogni educativi speciali,realizzazione di
corsi specifici di formazione degli insegnanti, partecipazione ai progetti di prevenzione e
riduzione del disagio in rete con altri enti o istituti, collaborazione con i consulenti esterni,
definizione di pratiche comuni ed individuazione di strategie di intervento correlate alle
esigenze educative speciali, adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive.
La scuola realizza attività di accoglienza per gli studenti stranieri da poco in Italia nel rispetto
delle Linee guida ministeriali ed una programmazione mirata sui bisogni reali e sul monitoraggio
dei progressi di apprendimento nella lingua italiana. Anche utilizzando le risorse previste per le
aree a forte processo immigratorio sono strutturati percorsi di apprendimento aggiuntivi
all’ordinaria attività curriculare con l’obiettivo prioritario di promuovere l’acquisizione di una
buona competenza nell’italiano, nelle forme ricettive e produttive, per assicurare uno dei
principali fattori di successo scolastico e di inclusione sociale.
Recupero e potenziamento
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108 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
Punti di forza - Gli allievi che incontrano maggiori difficoltà di apprendimento sono quelli che
hanno concluso il percorso d’istruzione secondaria di 1° grado senza il possesso della
strumentalità di base, appaiono demotivati e poco disponibili al dialogo e quelli che solitamente
scelgono i percorsi professionali convinti di poter seguire solo le discipline tecnico-pratiche. Per
rispondere alle difficoltà di apprendimento degli studenti la scuola realizza interventi
personalizzati durante l’ordinaria attività curriculare o in orario aggiuntivo di insegnamento. C’è
una sistematica relazione tra le attività di programmazione e quelle di valutazione degli studenti.
I risultati della valutazione degli studenti sono usati per rimodulare la programmazione e
progettare interventi didattici mirati. Quando le carenze emerse sono colmabili attraverso attività
integrative realizzabili durante l’ ordinaria attività curriculare- attraverso metodologie
coinvolgenti- è possibile registrare sensibile progressione nei livelli di apprendimento. La scuola
favorisce il potenziamento degli studenti con particolari attitudini disciplinari tramite la
realizzazione di interventi personalizzati- corsi intensivi per il conseguimento di certificazione
prevista dal quadro comune di riferimento per le lingue, partecipazione a gare e manifestazioni
culturali ed enogastronomici, ricerche guidate, partecipazione a corsi e progetti in orario
extracurriculare ecc .
Punti di debolezza - Quando le carenze emerse attengono ai nuclei portanti delle discipline e
necessitano di interventi mirati e specifici da realizzare in orario aggiuntivo d’insegnamento, si
registra limitata partecipazione degli allievi frequentanti il biennio alle attività pomeridiane, in
parte dovuta a problemi di pendolarismo ed alla mancanza di mezzi pubblici, in parte alla
difficoltà individuale di prestare attenzione per tempi lunghi. Ciò condiziona il conseguimento di
livelli adeguati per alcuni allievi frequentanti la prima e la seconda classe; permane un alto
tasso di non ammissione alla classe successiva, nonostante la scuola abbia realizzato modalità
innovative per il recupero/consolidamento delle competenze di base (lavori di gruppo,visite
guidate, apprendimento tra pari ecc).
Le attività realizzate dalla scuola per gli studenti che necessitano di inclusione sono efficaci: gli
allievi si iscrivono al nostro istituto, in parte sollecitati dalla convinzione , radicata
nell’immaginario collettivo, che gli istituti professionali siano più facili, ma anche ed ancor più
perché la scuola sviluppa un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi
formativi inclusivi. La differenziazione dei percorsi didattici in funzione dei bisogni educativi degli
studenti è piuttosto strutturata a livello di scuola Il raggiungimento degli obiettivi previsti per gli
studenti che necessitano di inclusione sono costantemente monitorati. La scuola promuove il
rispetto delle differenze e della diversità culturale. La progettazione di moduli per il recupero
durante l’ordinaria attività didattica è pratica diffusa. Il raggiungimento degli obiettivi previsti per
gli studenti che necessitano di inclusione sono costantemente monitorati, ma vanno
incoraggiate e praticate maggiori azioni di ricerca, sviluppo, revisione, confronto e controllo
rispetto alle scelte operate e alle attività previste.
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109 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
Continuità e orientamento o Pratiche gestionali e organizzative
Continuità
Punti di forza - Questa istituzione scolastica è da tempo impegnata a garantire la continuità
educativa con le scuole secondarie di primo grado del territorio : i nostri docenti partecipano a
percorsi di formazione organizzati dalle scuole, contattano i docenti curriculari – conosciuti in
fase di orientamento – per informazioni relative agli alunni che si iscrivono nella nostra scuola,
leggono i fascicoli degli allievi sollecitano le scuole del territorio ad funzionale ed efficace
raccordo , tuttavia i docenti delle annualità “ponte” non hanno partecipato agli incontri
programmati e alle attività promosse dalla scuola. Più proficua la collaborazione con l’istituto
comprensivo del territorio con il quale abbiamo promosso e realizzato corsi di formazione
docenti sui temi dell’inclusione e progettato interventi per orientare gli studenti alla conoscenza
del sé e alla scelta degli indirizzi di studio successivi.
Punti di debolezza - I rischi di interventi parcellizzati, dovuti a discontinuità organizzativa,
didattica, metodologica tra i diversi segmenti scolastici sono chiaramente evidenziati in un
sistema scolastico frazionato in compartimenti stagni, con gap vistosi tra i percorsi cognitivi nei
diversi ordini di scuola , alimentato da una perenne conflittualità che si esprime “con lo stadio
superiore sempre pronto a rimproverare all’inferiore superficialità e poca severità nei processi di
apprendimento”. Incomprensione e contrasti tipici di itinerari formativi privi di un quadro culturale
e di una visione globale. Per evitare fenomeni di disorientamento e di dispersione e per
riaffermare il valore della continuità verticale, la scuola ha sollecitato le istituzioni del territorio
ad funzionale ed efficace raccordo che, al di là di qualsiasi intervento legislativo, si pone come
esigenza prettamente pedagogica ed a costituire nelle annualità “ponte” un gruppo misto di
docenti dei due ordini per lavorare su progetti operativi di continuità. In ogni caso , considerato
il bacino di utenza dei nostri studenti, risulta problematico realizzare un proficuo e significativo
rapporto di continuità con tutte le scuole sec. di 1° grado di provenienza dei nostri studenti
Orientamento
Punti di forza - Gli alunni vengono informati sulle materie studiate nel nostro Istituto e sulla
strutturazione del percorso di studi. Ma l’orientamento, non è unicamente inteso come mero
strumento informativo, bensì come un percorso di sensibilizzazione e sostegno, di analisi del sé
e delle proprie attitudini, per effettuare scelte consapevoli, nella certezza che una adeguata
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scelta del percorso di studi è correlata a risultati positivi sia in ambito scolastico sia in ambito
professionale e lavorativoe costituisce un limite al fenomeno della dispersione. La scuola
sostiene tutti gli studenti ad effettuare una scelta consapevole del proprio percorso formativo, o
a scelta avvenuta, a modificare eventualmente il percorso didattico scelto, confluendo su un
altro più consono alle proprie specificità, senza perdere il contatto con le discipline già iniziate e
riducendo al minimo i corsi da recuperare. Le attività curriculari ed extracurriculari le attività di
orientamento al territorio e alle realtà produttive e professionali, i percorsi di stage e di
alternanza consentono di analizzare al meglio le attitudini individuali e di avere, al contempo,
tutte le informazioni che ci servono per valutare, insieme allo studente i corsi universitari più
adatti alle caratteristiche e alle motivazioni di ognuno. La scuola organizza incontri rivolti agli
alunni frequentanti l’ultimo anno di scuola ed alle rispettive famiglie sulla scelta del percorso
universitario successivo.
Punti di debolezza - Nonostante gli studenti e le famiglie abbiano fiducia nelle competenze
valutative dei docenti, solo pochi seguono i consigli orientativi della scuola. Motivi economici
spingono la maggior parte dei diplomati a un immediato inserimento nei contesti produttivi, in
coerenza col titolo posseduto, e la prospettiva di un impiego duraturo costringe altri a
proseguire nel percorso senza palesare specifiche attitudini. Alcuni si iscrivono ad un percorso
professionale orientati dai docenti scuola secondaria di 1° grado che indirizzano verso gli istituti
professionali gli allievi cognitivamente fragili.
Conseguenza di un diffuso disorientamento nella scelta del percorso, la richiesta, ad anno
inoltrato, di ingressi a scuola di molti allievi che impongono alla scuola l’attivazione di interventi
mirati.
Questa istituzione scolastica, impegnata a garantire la continuità educativa con le scuole
secondarie di primo grado del territorio, ha sollecitato, con risultati deludenti le istituzioni del
territorio ad funzionale ed efficace raccordo. Inoltre, considerato che nostri studenti provengono
da un bacino di utenza che va dal mare all’entroterra Reggino, dalla Piana di Gioia Tauro e
Basso Aspromonte alle Coste Ioniche, risulta problematico realizzare un proficuo e significativo
rapporto di continuità con tutte le scuole sec. di 1° grado frequentate dai nostri studenti. Le
attività di orientamento sono ben strutturate e coinvolgono anche le famiglie.La scuola realizza
azioni finalizzate a far emergere le inclinazioni individuali ed attività di orientamento alle realtà
produttive e professionali del territorio che coinvolgono più classi, non solo quelle dell’ultimo
anno. Gli studenti dell’ultimo anno e le famiglie, partecipano alle presentazioni dei diverse
indirizzi di studio universitario. Nonostante gli studenti e le famiglie abbiano fiducia nelle
competenze valutative dei docenti, solo pochi seguono i consigli orientativi della scuola in
quanto esigenze economici spingono la maggior parte dei diplomati a un immediato
inserimento nei contesti produttivi.
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Orientamento strategico e organizzazione della scuola
Missione e obiettivi prioritari
Punti di forza - Le finalità rilevanti che questo Istituto si pone sono frutto di scelte condivise e
pertanto note a tutte le componenti della comunità scolastica e chiaramente esplicitate nei
documenti di scuola pubblicati all’albo pretorio e sul sito dell’istituzione scolastica. Sia in fase di
orientamento in ingresso che durante il percorso formativo i docenti curano di far conoscere la
nostra missione alle famiglie ed al territorio. Inoltre le manifestazioni che la scuola realizza con
le forze dell’ordine e con le associazioni del territorio denotano la sua apertura rispetto alla realtà
culturale ed economica in cui opera ed alle problematiche sociali.
Punti di debolezza - Molti insegnanti avvertono che la relazione con i colleghi è rilevante per le
finalità che la scuola intende perseguire e sanno anche che un buon clima lavorativo è alla base
del proprio benessere; tuttavia sono spesso scoraggiati dalla difficoltà di relazionarsi
costruttivamente, di comprendersi, con i disfattisti e i polemici presenti nel contesto lavorativo.
Un punto di debolezza è costituito dalla presenza di stereotipi ,con alto grado di rigidità, presenti
nel contesto di appartenenza degli allievi e alimentati dalla relazione tra pari, che ostacolano
l’accettazione delle differenze.
Controllo dei processi
Punti di forza - Scuola pianificale azioni per il raggiungimento dei propri obiettivi attraverso
l’elaborazione dei documenti previsti dalla norma POF e relativi allegati (regolamenti, carta dei
servizi, patto di corresponsabilità, piano d’inclusione) il piano annuale delle attività ed il piano
annuale ATA, nonché il Programma annuale, quale interfaccia del POF, connesso alla
complessa progettualità che la scuola offre. Il monitoraggio avviene tramite riunioni degli organi
collegiali competenti, per come previsto nel piano delle attività predisposto nel mese di
settembre. Il monitoraggio del PA, nel rispetto delle indicazioni normative avviene nei tempi
previsti tramite le relazioni del DS e del DSGA e il parere degli organi di controllo. Il
raggiungimento degli obiettivi necessita di una programmazione didattica che consenta di
rendere operative le finalità educative previste dal POF, declinandoli in percorsi di educazione-
istruzione-formazione concreti in relazione alle esigenze e alle potenzialità individuali. Il modello
proposto va specificato, controllato, verificato e/o falsificato attraverso il concreto fare scuola,
attraverso un impegno educativo che chiama il docente ad esprimere il meglio di sé nella
mediazione educativa con gli alunni in rapporto alle discipline insegnate, nella ricerca/attuazione
di modelli di intervento diversificati, nella pianificazione delle procedure di
insegnamento/apprendimento che sono oggetto di monitoraggio in sede di CdC.
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112 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
Punti di debolezza - La scuola utilizza la quota del 20% del curricolo rimessa all'autonomia
delle scuole solo per realizzare percorsi di alternanza scuola- lavoro e si muove ancora in una
struttura piuttosto rigida e tradizionale in relazione ad aspetti organizzativi Sul piano della
didattica per competenze e dei curricoli personalizzati (disciplinare emultidisciplinari) vanno
incoraggiate e praticate maggiori azioni cicliche di ricerca, sviluppo,revisione, confronto e
controllo rispetto alle scelte operate e alle attività previste.
Organizzazione delle risorse umane
Punti di forza - Le risorse assegnate alla scuola per le funzioni strumentali (6) ammontano a
euro € 3533,90; la quota FIS destinata ai docenti costituita dal 69% del fondo è pari Ai €
52934.45; la quota FIS destinata al personale ATA costituita 31% del fondo è pari a €
23782,23. Il fondo è stato integrato con la quota destinata alla retribuzione degli incarichi
specifici, con il contributo previsto per le aree a rischio ed a forte processo immigratorio e con i
fondi della PON – FSE -azione C1. Il 59% dei docenti e l’ 88 % del personale ATA ha fruito
del FIS e circa il 65% di tutto il personale in servizio ha percepito più di 500 € lordi.
C'è una chiara divisione dei compiti tra i docenti con incarichi di responsabilità e tra il personale
ATA anche se le assenze effettuate dai collaboratori scolastici e dagli assistenti
amministrativi hanno imposto, comunque , la ridefinizione dei carichi di lavoro. Tutti sono
coinvolti nelle attività aggiuntive retribuibili con il FIS in quanto, per espressa previsione della
contrattazione d’istituto, gli incarichi sono cumulabili in assenza di personale disponibile.
Punti di debolezza - Impatto delle assenze del personale ATA e dei collaboratori scolastici
sull’organizzazione. La specificità dell’indirizzo, la presenza di un numero considerevole di
laboratori funzionanti giornalmente per 6 ore per le attività tecnico-pratiche di cucina, sala-bar,
accoglienza turistica, la strutturazione dell’edificio con parti non comunicanti a cui si accede
solo dalle scale di emergenza, richiede la presenza giornaliera di tutti i collaboratori in servizio,
anche in considerazione del fatto che su 13 c.s. in organico, 4 non possono essere adibiti a molti
compiti previsti dal profilo , come da certificazione medica agli atti della scuola. Meno
problematiche le assenze del personale docente per la disponibilità al recupero delle frazioni
orarie nelle classi di appartenenza (Numero ore completamento circa 750)
Gestione delle risorse economiche
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113 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
Punti di forza - Il programma annuale di gestione finanziaria della nostra istituzione scolastica è
il documento di programmazione finanziaria su cui poggia l’attività che la scuola progetta ed
esplicita nel POF. L’allocazione delle risorse economiche è coerente con gli obiettivi prioritari e
rispecchia fedelmente le reali esigenze della scuola stessa. In ciascuna scheda descrittiva delle
Attività e Progetti inseriti nel Programma sono stati esplicitati gli obiettivi che si prevede di
raggiungere nei tempi e attraverso l'impiego di risorse umane, beni e servizi necessari. L’attenta
pianificazione e definizione delle attività del P.O.F. ha reso necessario il coinvolgimento di
organi collegiali, la costituzione di apposite commissioni e gruppi di lavoro e la nomina di tutor e
referenti di progetto. È perseguita e portata avanti una politica di valorizzazione delle risorse
umane e professionali utilizzando la delega di responsabilità e avendo come riferimento i principi
e la logica della cultura e della qualità. Come esplicitato nel nostro POF, è stata privilegiata
l’alternanza- scuola lavoro che consente attività di apprendimento diversificate e la
contestualizzazione degli apprendimenti curriculari in situazioni operative . I percorsi di
orientamento per la comprensione di sé e delle proprie inclinazioni, lo sportello di ascolto , la
formazione dei docenti sui temi dell’integrazione sono stati realizzati con esperti che hanno
posto la loro competenza al servizio della scuola, a titolo gratuito.
Punti di debolezza - Non si rilevano criticità particolari. L’oculata gestione delle risorse
economiche, non disgiunta dalla possibilità di finanziamenti aggiuntivi, consente alla scuola di
realizzare le attività programmate.
La scuola ha definito in maniera condivisa la missione e le priorità per il cui raggiungimento ha
individuato una serie di strategie e azioni, forme di controllo che permettono di riorientare le
strategie e riprogettare le azioni. C'è una chiara divisione dei compiti tra i docenti con incarichi
di responsabilità nell’ ottica di una adeguata valorizzazione delle risorse umane . Un numero
considerevole di operatori scolastici è stato coinvolto nelle realizzazione di attività aggiuntive
programmate, come desumibile dal prospetto di liquidazione del FIS . Gli incarichi conferiti
sono funzionali alle attività e alle priorità cosi come le risorse economiche sono convogliate
nella realizzazione delle priorità. La scuola è impegnata a raccogliere finanziamenti aggiuntivi
oltre quelli provenienti dal MIUR e li investe per il perseguimento della propria missione.
Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
Formazione
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114 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
Azioni intraprese, finanziate dalla scuola o da altri soggetti, per
l’aggiornamento professionale del personale.
Punti di forza - La scuola investe sulla formazione e l’aggiornamento degli insegnanti e del
personale ATA che costituisce una leva strategica fondamentale per lo sviluppo professionale
dei docenti, per il necessario sostegno agli obiettivi di cambiamento e per un'efficace politica
delle risorse umane. Nel mese di settembre, il personale tutto è sollecitato a proporre iniziative
per superare criticità emerse nel precedente anno scolastico . Nell’anno in corso, in rete con
l’Istituto Comprensivo di Villa San Giovanni è stato realizzato il corso di formazionestrumenti
d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali ed all’interno della scuola il corso
educazione interculturale ed integrazione degli allievi non italofoni che ha coinvolto l’intero
collegio dei docenti. La qualità degli interventi è chiaramente desumibile dai materiali prodotti
che vanno dalla predisposizione dei documenti previsti dalla normativa vigente alla ricerca di
modelli valutativi per accertare le competenze degli allievi di recente immigrazione che non
conoscono la lingua italiana
Punti di debolezza - La partecipazione ai corsi di formazione/aggiornamento presenta qualche
criticità a causa della resistenza di alcuni ad aprirsi al nuovo e a “ripensare” la scuola come
centro in cui si sviluppano potenzialità, si presta attenzione alla dimensione sociale, morale,
religiosa e relazionale degli alunni e soprattutto fanno fatica a misurarsi con una realtà politico-
istituzionale radicalmente modificata, che deve necessariamente ridefinirsi e tenere conto anche
dei cospicui gruppi etnici, provenienti da tutte le parti del mondo e propensi a radicarsi nelle
società europee.
Valorizzazione delle competenze
raccolta delle competenze del personale e loro utilizzo
(l'assegnazione di incarichi, formazione tra pari, ecc.)
Punti di forza - Il contratto integrativo di Istituto - come chiaramente esplicitato - ha l’obiettivo di
contemperare il miglioramento della qualità dell’offerta formativa della scuola con il
miglioramento delle condizioni di lavoro e la crescita professionale del personale. Gli obiettivi di
efficienza e di efficacia nello svolgimento del lavoro sono realizzati attraverso la valorizzazione
delle competenze professionali e l’utilizzo qualificato delle risorse economiche e del personale.
Coerentemente con le previsioni di legge, le risorse del FIS sono finalizzate a retribuire funzioni
ed attività che incrementino la produttività e l’efficienza dell’istituzione scolastica, riconoscendo
l’impegno individuale e i risultati conseguiti. Nel rispetto delle competenze e dell’autonomia del
D.S e del Collegio dei Docenti, gli incarichi e le funzioni per le attività didattiche e progettuali
inserite nel POF, nel caso di più richieste , sono assegnate sulla base dei seguenti criteri:
competenze possedute coerenti con l’incarico , esperienze pregresse e certificate nello stesso
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115 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
ambito, precedenza per aver promosso, implementato e progettato l’attività stessa. Per una
migliore gestione delle risorse umane la scuola raccoglie le competenze del personale e utilizza
il curriculum o le esperienze formative fatte.
Punti di debolezza - Non si rilevano criticità particolari. Alcuni conflitti sono dovuti alla
difficoltà/non abitudine a lavorare in squadra ,all’individualismo spiccato; alla insufficiente stima
nei colleghi, alla voglia di difendere ad ogni costo il proprio punto di vista. alla presenza di
obiettivi personali che si sovrappongono a quelli della scuola, generando occasioni di
incomprensione e di contrasto. Si tratta, comunque, di dinamiche presenti in ogni contesto
lavorativo e relativamente gestibili .
Collaborazione tra insegnanti
Attività in gruppi di lavoro e condivisione di strumenti e materiali didattici.
Punti di forza - La scuola incentiva la partecipazione dei docenti a gruppi di lavoro sulle
seguenti tematiche : educazione alla salute, organizzazione percorsi di alternanza scuola-
lavoro,stage e viaggi d’istruzione, partecipazione eventi culturali ed enogastronomici ,
orientamento- accoglienza- continuità, autovalutazione, integrazione allievi con bisogni
educativi speciali, prove Invalsi, attività sportive. I gruppi di lavoro, formalizzati in sede di collegio
docenti in relazione alle priorità , individuano autonomamente modalità organizzative e
strumenti per il conseguimento degli obiettivi . Gli incontri programmati sono puntualmente
verbalizzati e pubblicati. I gruppi di lavoro composti da insegnanti producono materiali utili alla
scuola e condividono strumenti e materiali didattici
Punti di debolezza - Alcuni gruppi vanno rimodulati nella composizione. Inadeguata in alcuni
docenti la capacità di lavorare in gruppo, che integra al suo interno gli elementi del
coordinamento, della collaborazione e della co-decisione.
Se in alcuni casi il lavoro di gruppo, indipendentemente dalle modalità di interazione,
influisce positivamente sul comportamento individuale, laddove il lavoro di gruppo impone
che le capacità e le attività di ogni componente si fondano e si integrino per raggiungere un
obiettivo in modo più rapido ed efficace. Si rileva una certa lentezza nel conseguimento degli
impegni assegnati.
La scuola:
rileva i bisogni formativi del personale, ne tiene conto per la definizione di iniziative
formative e cura che le proposte siano di buona qualità e rispondenti ai bisogni
formativi rilevati;
valorizza il personale: gli incarichi e le funzioni per le attività didattiche e progettuali
inserite nel POF, sono assegnate sulla base delle competenze possedute coerenti con
l’incarico, desumibili dal curriculum individuale , puntualmente aggiornato;
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promuove lo scambio e il confronto tra docenti.
Per il conseguimento delle priorità individuate, nella scuola sono presenti gruppi di lavoro
composti da insegnanti, che producono materiali o esiti di buona qualità. Sono presenti spazi per
il confronto professionale tra colleghi, e i materiali didattici a disposizione sono vari e di buona
qualità. La scuola promuove lo scambio e il confronto tra docenti.
Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie
Collaborazione con il territorio
Punti di forza - La scuola partecipa a reti di scuole per la formazione dei docenti o per la
realizzazione di specifiche attività (Polo nel settore Turismo in complementarietà all’Agribusiness
di non essere coinvolti nella realizzazione di più di un Polo TecnicoProfessionale Piano
Triennalela Costituzione dei PoliTecnico Professionalidella Regione Calabria (2013-2015) D.D.
n. 4271 del 20.03.2013, per la realizzazione di progetti inerenti le aree a rischio ed a processo
immigratorio e il diritto allo studio. È capofila nel Progetto Indire Sicurezza Lavoro Scuola in
rete con l’Istituto Comprensivo Falcomatà-Archi, l’Istituto Istruzione Superiore Fermi Bagnara,
l’associazione Culturale “Vocational”.
Ci sono accordi formalizzati (protocolli d'intesa, convenzioni, consorzi, ecc.)con soggettiesterni:
Comune di Villa San Giovanni;
Provincia di Reggio Calabria;
Camera di Commercio di Reggio Calabria;
Scuola Allievi Carabinieri di Reggio Calabria;
Aziende ristorative per la realizzazione di percorsi di alternanza scuola- lavoro, di stage,
di inserimenti nel mondo del lavoro, con positive ricadute sul piano dell’offerta formativa.
La scuola promuove o aderisce ad accordi per integrare le risorse finanziarie e strumentali di cui
le scuole dispongono; favorire il raccordo pedagogico, didattico, organizzativo tra diversi ordini di
scuola; realizzare scambi culturali e progettare iniziative didattiche in relazione a bisogni
formativi comuni.
Nell'anno in corso, come negli anni precedenti, la scuola ha investito in percorsi di alternanza
scuola-lavoro e ha sempre realizzato significative esperienze di tirocini e stage in prestigiose
aziende del turismo e della ristorazione.
Punti di debolezza - L’elevato numero di pendolari e la frantumazione del tessuto produttivo in
micro imprese individuali rende problematico il rapporto di collaborazione in fase di
realizzazione di percorsi di alternanza scuola- lavoro e di progettazione di interventi coerenti
con l’indirizzo di studi. Vanno potenziate le relazioni progettuali con gli Enti Locali. In qualche
caso la rete, finalizzata a rendere le scuole parte attiva nel promuovere la collaborazione
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reciproca dei soggetti coinvolti in modo istituzionale nell’erogazione del servizio di istruzione,
nel rispetto dei diversi ruoli, dà spazio a nuove forme di autoreferenzialità.
Coinvolgimento delle famiglie
Punti di forza - La scuola coinvolge le famiglie nelle riunioni istituzionali per contribuire
all’elaborazione del piano dell’offerta formativa , nella predisposizione dei piani individualizzati o
personalizzati, nell’aggiornamento del regolamento d’istituto, del patto di corresponsabilità e
nell’elaborazione dei documenti di significato rilevante per la vita della scuola. Comunicazioni
mensili aggiornano le famiglie del comportamento didattico/disciplinare dei figli.
Punti di debolezza - La partecipazione delle famiglie alla vita della scuola è circoscritta alla
partecipazione agli incontri scuola famiglia, un numero consistente di genitori manca degli
strumenti culturali per collaborare attivamente alla realizzazione di attività a scuola.
Il rapporto tra il numero dei genitori aventi diritto e i votanti effettivi alle ultime elezioni del
Consiglio di Istituto riflette il livello di partecipazione delle famiglie alla vita della scuola.
La scuola promuove o aderisce ad accordi di rete consapevole della loro funzione
importante per costruire un servizio formativo di qualità, far fronte ai bisogni professionali, ma
anche personali, dei singoli insegnanti e delle singole scuole nonché per integrare le risorse
finanziarie e strumentali di cui le scuole dispongono. La scuola è un punto di riferimento nel
territorio per la promozione delle politiche formative e si pone come esempio per la realizzazione
di esperienze di alternanza scuola- lavoro , di stage, di inserimenti nel mondo del lavoro, anche
all’estero, che costituiscono parte integrante della propria offerta formativa , con ricadute nella
valutazione del percorso formativo degli studenti.
La scuola coinvolge i genitori a partecipare alle sue iniziative ed accoglie i loro suggerimenti .
Il processo di autovalutazione
In questa fase la difficoltà principale si è rilevata nella ricerca di dati di interventi auto-
valutativi agiti dall’istituzione scolastica negli anni precedenti e prendere atto che poco è stato
fatto in termini di valutazione d’istituto: una presenza consistente di dati avrebbe favorito una
analisi esauriente, sistematica e periodica delle attività e dei risultati dell’organizzazione
scolastica avrebbe consentito di individuare aree e modalità di miglioramento, attraverso azioni
pianificate di verifica della conformità dei risultati rispetto agli obiettivi. Tuttavia la fase di lettura
degli indicatori, di raccolta e analisi dei dati della scuola ha indotto l’istituzione scolastica ad una
riflessione su di sé ed alla presa di coscienza che l’attività autodiagnostica impone una scelta
partecipativa e condivisa collegialmente perché il compito non può essere demandato
all’autoreferenzialità di pochi.
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Nella fase di interpretazione dei dati e espressione dei giudizi non sono emersi particolari
difficoltà, il confronto dei risultati della propria scuola con le medie nazionali e con le scuole con
background socio-economico e culturale simile si conforta circa la validità di alcune prassi
consolidate ma ad un tempo induce a formulare ipotesi sul persistere di alcune aree di
inefficienza, che impongono la ricerca di modalità di miglioramento che necessitano di azioni di
pianificazione e monitoraggio sistematiche. La riflessione e l'analisi delle azioni messe in atto
dalla scuola nel suo complesso, sono una risorsa essenziale per lo sviluppo dell'offerta formativa
al fine rispondere al reale bisogno di qualità del sistema scuola.
Sulla base dei risultati dell'autovalutazione sono state individuate le priorità relative agli esiti
degli studenti che la scuola si prefigge di realizzare nel lungo periodo attraverso l’azione di
miglioramento e i traguardi di lungo periodo, ossia le mete verso cui la scuola tende nella sua
azione di miglioramento, riguardanti i risultati attesi in relazione alle priorità strategiche sono
stati, altresì, individuati gli obiettivi di processo intesi come obiettivi operativi da raggiungere nel
breve periodo.
Individuazione delle priorità
L’elevato numero di non ammessi alla classe successiva nelle prime classi impone alla scuola di
interrogarsi al fine di verificare se l’insuccesso scolastico non dipenda dalla qualità dei processi
messi in atto. Occorre certamente incoraggiare e potenziare l’assunzione di comportamenti
rispettosi alle norme quale presupposto all’apprendimento ed all’instaurarsi di un clima sereno ,
ma occorre, altresì, ridefinire strategie e percorsi per garantire a tutti il successo formativo.
Priorità
ESITI DEGLI STUDENTI
DESCRIZIONE DELLA PRIORITÀ
DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO
? a) Risultati
scolastici
1) RISULTATI CLASSI PRIME
1) RIDUZIONE DEL NUMERO DEI
NON AMMESSI ALLA CLASSE
SUCCESSIVA
?
b)
Risultati nelle
prove
standardizzate
1) MIGLIORAMENTO DELLE
PRESTAZIONE
1) RIDURRE LA QUOTA DI STUDENTI
ALLOCATA NEI LIVELLI 1 E 2
?
c)
Competenze
chiave e di
cittadinanza
1) RIDURRE GLI
ATTEGGIAMENTIDI
DISCRIMINAZIONE
1) ASSUMERE COMPORTAMENTI DI
ACCETTAZIONE OME
PRESUPPOSTO ALLA CIVILE
CONVIVENZA ...
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119 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 12 del mese di gennaio 2016 - Delibera n. 1
? d) Risultati a
distanza
1) MONITORAGGIO ISCRIZIONE
PERCORSI UNIVERSITARI
1) AUMMENTO DEL NUMERO DI
ISCRIZIONE NEI PERCORSI
UNIVERSITARI
Obiettivi di processo
AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE DELL'OBIETTIVO DI PROCESSO
?
a) Curricolo,
progettazione e
valutazione
1) POTENZIARE LE COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA
ATTRAVERSO LA PIANIFICAZIONE DI AZIONI CONDIVISE
? b) Continuità e
orientamento
1) REALIZZARE RAPPORTI DI CONTINUITÀ CON LE SCUOLE SEC DI
1 GRADO PER RIDURRE L’INSUCCESSO SCOLASTICO
Nel rispetto dei dati emersi dal RAV e delle disposizioni di cui alla nota ministeriale Prot. n.
0030549 - 21109/2015- avente ad oggetto: acquisizione del fabbisogno dell'organico del
potenziamento propedeutica all'attuazione della fase C del piano assunzionale, l’istituzione
scolastica ha individuato le priorità d'intervento coerentemente con la programmazione
dell'offerta formativa e con l’azione di coinvolgimento degli organi collegiali, chiamati
all'elaborazione e all'approvazione delle proposte. È stata individuata, all’interno dei sette
campi di potenziamento dell'offerta formativa previsti per le scuole di secondo ciclo dotazione
aggiuntiva.
Potenziamento Umanistico - Alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua
seconda attraverso percorsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da
organizzare anche in collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l'apporto delle
comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali;
Potenziamento Linguistico - Valorizzazione potenziamento delle competenze linguistiche, con
particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione
europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content language integrated learning
Potenziamento Artistico e musicale -Potenziamento delle competenze nella pratica e nella
cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte, nel cinema,nelle tecniche e nei media di
produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei
musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori;
Potenziamento Laboratoriale - Sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con
particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social
network e dei media nonché alla produzione;
Potenziamento Scientifico - Potenziamento delle competenze matematico-logiche e
scientifiche;
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Potenziamento Socio Economico e per la Legalità - Sviluppo delle competenze in materia di
cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla
pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di
responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei
diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria
e di educazione all'autoimprenditorialità.
È stata inoltre inserita la classe di concorso – A050 - corrispondente al docente titolare di
semiesonero, specificando il numero di ore in corrispondenza dell’ orario di servizio previsto per
l’ordine di scuola.