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Istituto Paritario “Paolo Segneri”
Liceo Scientifico Opzione Scienze Applicate Istituto Tecnico Economico Indirizzo A.F.M.
C.M. Afm: RMTD325008 - C.M. Liceo: RMPSV5500M
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
V SEZ. B
Amministrazione Finanza e Marketing
A.S. 2019/2020
indice
1.PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO
1.1 finalità dell’istituto
1.2 caratteristiche del territorio e dell’utenza
1.3 caratteristiche dell’indirizzo e del profilo professionale in uscita
1.4 quadro orario
2.PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
2.1 analisi della situazione iniziale
2.2 profilo della classe e provenienza degli studenti
2.3relazione scuola famiglia
2.4 Il consiglio di classe
2.5 PCTO
3. PERCORSO FORMATIVO
3.1obiettivi trasversali
3.2 temi e progetti pluridisciplinari
3.3metodi
3.4mezzi e spazi
3.5 criteri e strumenti di misurazione e valutazione
3.6tempi
3.7progetti significativi
3.8attività esterne
4. ALLEGATI
1. simulazioni di prima prova
1. griglie di valutazione prima prova
5.PROGETTAZIONE DISCIPLINARE
· Italiano
· storia
· economia aziendale
· diritto ed economia politica
· matematica
· lingua inglese
· lingua francese
· scienze motorie
1. Presentazione dell’istituto
L’Istituto fu fondato nel 1973 dal Prof. Umberto Leggieri e con il D.M. 5.6.73. ha ricevuto la qualifica di Istituto Legalmente Riconosciuto.
E’ intitolato a Paolo Segneri (Nettuno 1624 – 1694), un oratore gesuita che, attraverso le missioni in centro e nord Italia, per quasi trent’anni si occupò dell’educazione delle masse contadine, sia dal punto di vista religioso che sociale. Sorge nelle vicinanze di un parco e non lontano dalla stazione ferroviaria e quindi ben collegato con il centro della città.
Al momento della fondazione l’unico indirizzo era quello Tecnico per Geometri ma, volendo diversificare la propria offerta, negli anni successivi sono stati aggiunti i seguenti corsi: Tecnico Commerciale e Tecnico Industriale per l’Elettronica e le Telecomunicazioni.
Nell’anno scolastico 2001/2002, con i D.M. del 04/12/2001 e 17/12/2001, l’Istituto Tecnico Commerciale, per Geometri e per l’Elettronica e le Telecomunicazioni ottiene la qualifica di scuola paritaria. Nel 2011 ottiene la parità anche per il corso di Liceo Scientifico orientamento Scienze Applicate.
Negli ultimi anni, al fine di ampliare l’offerta ed offrire il miglior servizio possibile, il piano formativo dell’Istituto si è arricchito di tanti altri servizi, fra cui l’Università Online, i Corsi di Lingua e per i Patentini Informatici Europei, offrendo inoltre la possibilità ad alunni interni ed esterni di partecipare a ripetizioni, lezioni di potenziamento e doposcuola pomeridiani.
L’Istituto Paolo Segneri si presenta oggi sul territorio con una grande esperienza che mira a fornire agli studenti una formazione culturale e umana appropriata, in modo da poter conseguire un titolo di studio attraverso delle valide metodologie didattiche.
1.1 Finalità dell’Istituto
Tra gli obietivi dell’Istituto ci sono la valorizzazione delle competenze linguistiche con particolare riferimento alla lingua inglese ed altre lingue dell’U.E. anche mediante la metodologia Content language Integrated Learning.
Il potenziamento delle competenze matematico – logiche e scientifiche.
Lo sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la volorizzazione dell’educazione interculturale, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno all’assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e dellacura dei beni comuni e alla consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico – finanziaria. Quindi lo sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, del patrimonio e delle attività culturali.
Il potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati ad uno stil di vita sano, con particolare riferimento all’educazione alimentazione e allo sport tutelando il diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica.
Sviluppo delle competenze digitali degli studenti con particolare attenzione all’utilizzo critico econsapevole dei social network e dei media nonché al consolidamento di legami con il mondo del lavoro.
Aspetto e finalità prioritaria è dato alla prevenzione della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo anche informatico. Potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni edicativi speciali attraverso percorsi individuali.
Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese.
Apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per gruppi di classi valorizzando il tempo scolastico con la rimodulazione del monte ore rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 Marzo 2009, n. 89.
Obiettivo infine preposto è l’incremento del PCTO nel secondo ciclo di istruzione attraverso il coinvolgimento di enti ed aziende del territorio.
1.2 Caratteristiche del territorio e dell’utenza
L’Istituto si trova a Nettuno, in provincia di Roma, città che nasce sul mare basata su un’economia caratterizzata dalla presenza di attività commerciali, turistiche e aziende di servizi. Proprio in considerazione di tali careatteristiche del tessuto economico locale gli indirizzi dell’Istituto offrono ottime oppurtunità per la collocazione gli studenti sul mercato del lavoro.
1.3 Caratteristiche dell’indirizzo e del profilo professionale in uscita
Il corso fornisce allo studente competenze nel campo dei macro fenomeni economici, dei processi aziendali e degli strumenti di marketing, approndendo lo studiodelle lingue.
Il diplomato è in grado di gestire adempimenti di natura fiscale; collaborare alle trattative contrattuali delle diverse aree funzionali, gestire e controllare i processi aziendali utilizzando tecnologie e software applicativi per la gestione integrata di amministrazione, finanze e marketing.
1.4 Quadro orario
MATERIE DI INSEGNAMENTO
Quinto anno
ITALIANO
4
STORIA
2
ECONOMIA AZIENDALE
8
DIRITTO ED ECONOMIA POLITICA
6
MATEMATICA
3
LINGUA INGLESE
3
LINGUA FRANCESE
3
RELIGIONE
1
SCIENZE MOTORIE
2
Tot. Settimanale
32
2. presentazione della classe
2.1Analisi della situazione iniziale
La classe risulta composta da 22 studenti di cui 5 femmine e 17 maschi.
Nel gruppo classe sono inseriti alunni provenienti da percorsi scolastici differenti, considerando che si tratta quasi totalmente di studenti lavoratori adulti: alcuni hanno deciso di riprendere il loro percorso di studi per pura soddisfazione personale, altri per completare il proprio percorso professionale, altri per rivoluzionarlo completamente.
Nonostante caratteri e personalità molto diverse fra loro, gli studenti sono riusciti a costruire un gruppo coeso e affiatato.
L’anno scolastico è iniziato per alcuni con fatica, per altri invece l’impegno e l’interesse nell’attività scolastica sono risultati da subito elevati. La modalità di partecipazione alla vita scolastica di gran parte del gruppo classe è stata continua, produttiva e disponibile verso le proposte didattiche. Il metodo di studio è stato affinato da molti alunni, conseguendo risultati discreti, talvolta più che buoni.
Il comportamento degli alunni durante le lezioni frontali della prima parte dell'anno scolastico, sebbene talvolta vivace, è stato sempre corretto ed equilibrato.
2.2Provenienza degli studenti e profilo della classe
1. Provenienza degli studenti
Gli alunni provengono da tutte le zone servite dall’Istituto con una certa prevalenza delle aree di Aprilia e Ardea, oltre che naturalmente da Anzio e Nettuno. Nonostante le diverse origini da un punto di vista socio ambientale, si rileva una sostanziale omogeneità dei bisogni e delle necessità che evidenzia, per tutti i ragazzi, una ricerca di valori e di punti di riferimento.
1. Impegno, partecipazione e obiettivi cognitivi raggiunti
L’’insegnamento delle varie discipline è stato mirato non al solo completamento dei programmi, ma anche al potenziamento delle capacità comunicative e di ragionamento degli allievi: sono stati affrontati anche argomenti tesi ad una sensibilizzazione dell’alunno su tematiche attuali, per condurli ad una maggiore consapevolezza del loro ruolo all’interno della società nella veste di cittadini maturi e consci delle proprie potenzialità.
Durante l’anno gli argomenti sono stati ripresi più volte tramite ripassi e la valutazione è avvenuta a seguito di verifiche orali e scritte.
Nel mese di marzo, a seguito dell’emergenza COVID -19, è iniziato il percorso nuovo ed inesplorato della didattica a distanza tramite Google Classroom e le videolezioni con Zoom. Per gli studenti e per i docenti le lezioni dietro al monitor sono risultate notevolmente impegnative: con la didattica a distanza è stato importante cercare di mantenere vivo l’interesse negli alunni che, all’inizio, sembravano impauriti e spaesati, per poi prendere sempre maggior confidenza con questa nuova realtà.
Invitando i ragazzi alla collaborazione e al dialogo, cosa non semplice vista la lontananza fisica dai propri compagni e dai professori, la didattica a distanza si è dimostrata uno strumento interessante da utilizzare per continuare le lezioni con gli alunni (anche se non può ritenersi uno strumento del tutto sostitutivo della didattica in presenza) e la risposta degli studenti è stata a volte molto positiva, a volte meno.
L’ impegno profuso durante le due fasi che hanno caratterizzato la didattica ha consentito il raggiungimento di un livello di preparazione mediamente sufficiente per la maggior parte della classe; per una parte degli studenti invece, malgrado la didattica sia stata seguita e sostenuta individualmente e costantemente, il profitto raggiunto è risultato modesto.
In conclusione si può affermare che i risultati raggiunti dai discenti siano apprezzabili, seppur con livelli differenti. È importante sottolineare, infine, come tutte le attività in classe (anche virtuale) siano state realizzate sempre in un clima sereno, grazie a un rapporto tra discenti e docenti basato sul rispetto reciproco, sul dialogo costruttivo, sull’apertura fiduciosa al confronto e alla condivisione di problemi e difficoltà.
Nel corso dell’anno sono emersi tre livelli di preparazione:
· un ristretto gruppo di alunni ha acquisito un metodo di studio autonomo, capacità di orientamento e consapevolezza, raggiungendo un buon livello di preparazione;
· la gran parte della classe, invece, è riuscita a superare le iniziali incertezze e ha raggiunto gli obiettivi programmati con un livello di profitto mediamente sufficiente;
· un piccolo gruppo di studenti ha evidenziato incertezze, anche a causa di lacune pregresse; per questi ultimi la preparazione ha raggiunto risultati modesti
1. PCTO
Per quanto riguarda le competenze professionali, la maggior parte degli alunni ha evidenziato una discreta padronanza delle competenze e delle capacità di base, confermate dalle esperienze di PCTO che sono state positive e proficue per gli studenti che ne hanno preso parte. I più essendo studenti lavoratori, come riportato di seguito in tabella, non hanno partecipato alle attività di PCTO proposte dalla scuola riuscendo, tuttavia, ad integrare ottimamente la propria attività lavorativa nell’ambito didattico.
STUDENTE
DATORE DI LAVORO
Alfano Andrea
Socio lavoratore Società Cooperativa Lavorando
Bernaschi Claudia
Atleta semiprofessionista Tennis Anzio
Borrelli Antonio
325 h Operazioni di Impresa
Ciammarra Valerio
Gruppo Immagine
Ciaravolo Giuseppe
Dipendente Noleggio e Vendita Slot Machine
Fraqchi Hamza
Scuola – lavoro Caf di Nettuno
Frattarelli Federico
Gestore tabacchi
Laurenti Sara
Dipendente ditta Checchelani Gianluca
Lauri Fabrizio
Dipendente Cassambiente S.P.A.
Malagisi Manuel
Impiegato Metal Jobs S.R.L.S.
Maruzzella Christian
Dipendente Servizi logistici avanzati (Soc.Coop.)
Nocerino Andrea
Scuola – lavoro Liceo Artistico
Pasquetto Rebecca
Commessa presso “Shop Deluxe” Roma
Perrone Riccardo
Scuola - lavoro
Perica Richard
Atleta semiprofessionista (ciclista)
Rastelli Douglas Aurelio
Dipendente settore chimico
Salesi Andrea
Marina militare
Salesi Clemente
Dipendente Tekneko
Scardella Pierpaolo
Scuola - lavoro
Vittozzi Eleonora
Commessa forno Franceschini di Nettuno
2.3Relazioni scuola famiglia
L’Istituto sposa pienamente il concetto di corresponsabilità educativa.
Le innovazioni introdotte nella scuola hanno rafforzato sempre più il ruolo propositivo delle famiglie nella formulazione di proposte, nelle scelte di talune attività formative e in altri aspetti che riguardano i percorsi educativi. Oggi possiamo ben affermare che il protagonismo attivo delle famiglie è ormai un dato acquisito, essendo definitivamente riconosciuto dalle politiche scolastiche ed entrato nell’apparato concettuale della cultura delle scuole. Con il passaggio da una corresponsabilità educativa sancita ad una esercitata all’interno della scuola, sono realmente privilegiate occasioni di incontro e di lavoro in cui i genitori possano esprimersi e dare il loro contributo, a vari livelli, confrontarsi con i docenti e con il territorio sulle problematiche giovanili, proporre esperienze extracurricolari, ove consentito, far parte di gruppi di lavoro. Gli insegnanti e i genitori, nonostante la diversità dei ruoli e la separazione dei contesti di azione, condividono sia i destinatari del loro agire, i figli/studenti, sia le finalità dell’agire stesso, ovvero l’educazione e l’istruzione in cui scuola e famiglia operano insieme per un progetto educativo comune. Il focus della problematicità di questo rapporto cade sul rispetto dei ruoli, delle competenze, dei compiti e delle libertà di ciascuna di queste due figure. Nell’esercizio della corresponsabilità, infatti, ciò che fa accrescere l’efficacia di questo mezzo è lo scambio comunicativo e il lavoro cooperativo. Ma ciò che mantiene vivo tale scambio è quel senso di responsabilità sociale che dovrà determinare le scelte strategiche delle scuole, connotando il loro lavoro come contributo significativo alla costruzione del sociale
2.4 Composizione Consiglio di classe
DISCIPLINA
NOME DEL DOCENTE
ITALIANO
MICOL MANZO
STORIA
MICOL MANZO
ECONOMIA AZIENDALE
LORETTA RENZI
DIRITTO ED ECONOMIA POLITICA
FRANCESCA VALENZA
MATEMATICA
ADELAIDE SABINI
LINGUA INGLESE
FRANCESCA PERNAFELLI
LINGUA FRANCESE
CLAUDIA PERCI
SCIENZE MOTORIE
GIADA VARESI
2.5 PCTO
IL PCTO, così come prevista dall’articolo 1, comma 785, legge 30 dicembre 2018, n. 145, rappresenta una modalità di realizzazione della formazione del secondo ciclo di studi e un’esperienza didattico formativa significativa per il miglioramento dei risultati di apprendimento degli studenti.
L’Istituto Paolo Segneri prevede la selezione di strutture debitamente selezionate a partire dalla classe terza. Il PCTO mira a incrementare al massimo le potenzialità professionali degli studenti acquisite a scuola, integrandole e arricchendole in strutture attinenti all’indirizzo di studio. Il percorso persegue in modo ottimale il raccordo fra la formazione in aula e l’esperienza pratica attuando precisi processi d’insegnamento e di apprendimento flessibili; arricchisce la formazione con l’acquisizione di competenze spendibili nel mondo del lavoro; favorisce l’orientamento professionale. Infine con il PCTO si vuole contribuire facendo conoscere agli studenti il mondo del lavoro con un approccio diretto.
Il PCTO si articola con la permanenza degli studenti nelle strutture preposte per due settimane l’anno raggiungendo nel triennio 150 ore previste dalla normativa vigente.
Gli allievi possono completare il percorso anche partecipando ad attività e corsi di formazione interni, organizzati dall’Istituzione scolastica.
Le aziende vengono selezionate per tipologia e localizzazione per rispondere al meglio alle aspettative e alle esigenze di ogni singolo alunno.
PROSPETTO PRESENZE PCTO
Ore di presenza effettuate in Alternanza Scuola Lavoro nel Triennio
N.
ALUNNO
PCTO III ANNO
PCTO IV ANNO
PCTO V ANNO
TOTALE
%
su 150 ore
1
LUCIANA CHELI
Gugu srl
Corso sulla Sicurezza TSU Legge 81/2008
Comune di Nettuno Ufficio Sociale
150
100
2
FRAQCHI HAMZA
FAE Nettuno
Corso sulla Sicurezza TSU Legge 81/2008
Studio Perrini
150
100
3
SCARDELLA PIERPAOLO
Ristorante “Divina Gola“
Ristorante “Divina Gola“
Ristorante “Divina Gola“
150
100
4
PERRONE RICCARDO
Studio Perrini
50
33
3. percorso formativo
3.1Obiettivi trasversali
La definizione degli obiettivi educativi è stata coerente con la fisionomia dell’Istituto, della classe e con quelli didattici garantiti nel Piano dell'Offerta Formativa.
Obiettivi educativi trasversali
Area socio – relazionale
· riconoscere i valori umani e sociali insiti nell’esperienza della vita comunitaria
· sviluppare lo spirito di collaborazione nell’organizzazione delle varie attività
· sviluppare adeguate capacità organizzative
Obiettivi didattici comuni
· consolidare le competenze linguistiche
· acquisire padronanza degli strumenti concettuali e del linguaggio specifico di ogni disciplina
· acquisire la capacità di progettare lavori didattici significativi
· potenziare l’autonomia nello studio
3.2Temi e progetti pluridisciplinari
Ciascun docente si è concentrato, soprattutto, sullo svolgimento del proprio programma affrontando la trattazione dei moduli della propria disciplina. Si è cercato, tuttavia, di individuare delle tematiche comuni che, per quanto possibile, sono state trattate parallelamente nelle varie discipline. Pertanto, più che di modularità pluridisciplinare si può parlare di argomenti disciplinari ricondotti o di approfondimenti.
3.2.1Simulazioni di prove d'esame
Oltre alle simulazioni di prove d’esame svolte in classe dai singoli docenti, a livello d’Istituto sono state calendarizzate:
· due simulazioni di prima prova scritta (data 16/12 /2019 e 20/04/2020)
· due simulazioni di seconda prova scritta (data 23/04/2020 e 06/05/2020)
La simulazione della prima prova si è svolta in data 16/12/2019. A causa della diffusione del COVID-19, a seguito dell’O.M. del 16/12/2019 che sanciva la sospensione delle attività didattiche è stato impossibile procedere con le altre simulazioni previste per i mesi di aprile e maggio.
3.3Metodi
a)Metodi e strumenti didattici utilizzati dal consiglio di classe
Prima fase da settembre al 4 Marzo 2020
Lezioni frontali;
Prove strutturate e semi-strutturate;
Attività di ricerca e ricerche guidate;
Lavoro di gruppo e lavoro in coppia, flipped classroom;
Utilizzo della Lim, della piattaforma We School e di internet, come risorsa e approfondimento.
Seconda fase dal 5 Marzo 2020
A partire dal 5 marzo lo svolgimento delle attività didattiche è stato affrontato attraverso attività di Didattica a distanza (D.a.D.) con l’uso delle piattaforme di condivisione dati, del registro elettronico associato alla piattaforma Collabora, di software per le videoconferenze.
b)Attività di recupero/sostegno e approfondimento
Prima fase da settembre al 4 Marzo 2020
Nella prima parte dell’a.s. sono stati svolti interventi di recupero/sostegno e approfondimento attraverso: Interventi individualizzati; Prove di verifica in itinere del recupero delle insufficienze.
Recupero in itinere: le attività sono definite dal docente e sono calibrate in funzione del tipo di difficoltà riscontrato, secondo la logica della didattica su misura. Sono state svolte attività del tipo: esercitazioni, spiegazioni aggiuntive, attività di rinforzo specifiche e, eventualmente, lezioni individuali o in piccoli gruppi.
Il Consiglio di classe, nell’ambito delle verifiche periodiche ha individuato la natura delle carenze e gli obiettivi dell’azione di recupero, si definiscono ulteriori criteri per la sua attuazione in ogni singola disciplina e a seconda delle necessità.
Seconda fase dal 5 Marzo 2020
A partire della seconda fase le attività di recupero sono state svolte attraverso la proposta di attività sulla base di interventi individualizzati o a piccoli gruppi con apposite video lezioni, inoltre l’impiego di materiale multimediale (es. slide o link) ha consentito un facile utilizzo, come strumento integrativo, agli studenti per il recupero e/o l’approfondimento delle tematiche affrontate.
3.4Mezzi e spazi
Prima fase da settembre al 4 Marzo 2020
Uso prevalente del libro di testo e della Lim per le attività di ricerca, elaborazione di mappe concettuali e contenuti, materiale cartaceo.
Seconda fase dal 5 Marzo 2020
· Versione digitale del libro di testo;
· Video lezioni;
· Video conferenze;
· Slide
· Link su web di materiale preventivamente selezionato.
3.5 Criteri e strumenti di misurazione e valutazione
Strumenti di verifica utilizzati dal consiglio di classe:
Prima fase da settembre al 4 Marzo 2020
· Interrogazioni;
· Compiti scritti;
· Relazioni;
· Prove strutturate;
· Prove di comprensione;
· Analisi del testo;
· Test a risposta aperta e chiusa (V/F, risposta multipla);
Seconda fase dal 5 Marzo 2020
· Verifiche formative;
· Valutazione della partecipazione al nuovo ambiente di apprendimento;
· Interesse e coinvolgimento nelle attività proposte.
CRITERI PER LA VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE E ORALI
Prima fase da settembre al 4 Marzo 2020
Con riferimento alla situazione della classe, la valutazione sommativa ha tenuto in considerazione i seguenti elementi: la partecipazione all'attività didattica, l’impegno, il metodo di studio e il profitto in termini di conoscenze, comprensione, applicazione, analisi, sintesi e capacità valutativa (intesa come l’autonomia di giudizio da parte del discente). La valutazione globale ha tenuto conto anche della progressione rispetto ai livelli di partenza.
Il consiglio di classe, quindi, ha adottato sin dall’inizio dell’anno una griglia di orientamento valutativo suggerita dal Sistema di valutazione scolastico presente nel PTOF, adattandola di volta in volta alle diverse prove scritte e orali con l’individuazione di griglie comuni tenendo conto, nell’indicazione dei descrittori, dell’attuale normativa e del livello della classe.
Criteri per la valutazione del credito scolastico
Elementi che concorrono alla valutazione del credito formativo per la determinazione del credito scolastico, nell’ambito della banda di oscillazione delle singole fasce:
1. media aritmetica delle valutazioni;
1. assiduità della frequenza scolastica;
1. interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo;
1. partecipazione alle attività complementari ed integrative;
1. valutazione almeno “discreto” nelle attività di alternanza scuola lavoro;
1. lavoro di ricerca individuale
1. capacità di utilizzo di strumenti multimediali;
1. interesse e profitto nell’IRC/ materia alternativa, ai sensi dell’OM 128/99;
1. presenza di crediti formativi, per il corrente anno scolastico, accertati e documentati.
Seconda fase dal 5 Marzo 2020
1. attività di collaborazione e partecipazione alla vita scolastica;
1. partecipazione alla didattica a distanza;
1. interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo;
1. lavoro di ricerca individuale e di gruppo
1. capacità di utilizzo di strumenti multimediali.
3.6Tempi
Prima fase da settembre al 4 Marzo 2020
L’anno scolastico è suddiviso in due quadrimestri. Nel mese di febbraio tutti i docenti hanno messo in atto attività di recupero delle insufficienze riportate nel primo quadrimestre.
Seconda fase dal 5 Marzo 2020
In seguito alla sospensione delle attività didattiche i tempi di svolgimento delle attività sono state svolte attraverso l’impostazione della didattica a distanza favorendo, nella consegna di compiti o verifiche di apprendimento, il più possibile le esigenze degli studenti.
3.7Progetti significativi (rif. PCTO)
Nel corrente a.s. gli allievi hanno svolto le attività di stage dal25/11 al 29/11 e dal 02/12 al 06/12/2019 presso aziede/studi professionali/enti della zona. La frequenza alle attività di stage è stata assidua e continuativa e l’impegno profuso è stato adeguato.
COGNOME
NOME
AZIENDA/ST.PROFESSIONALI/ENTI
INDIRIZZO
CITTA'
GIUDIZIO
CHELI
LUCIANA
Comune Ufficio Sociale, Comando Vigili
Via Gramsci
Nettuno
POSITIVO
FRAQCHI
HAMZA
Studio Perrini
Via della Fonderia 122
Anzio
POSITIVO
3.8Attività esterne (corsi di formazione/cineforum/gare sportive di Istituto/eventi)
La classe, o parte di essa, ha partecipato ad alcune attività proposte e programmate dal nostro Istituto
DATA
ATTIVITA’ SVOLTA
Dal 25/11/2019 al 29/11/2019
Dal 02/12/2019 al 06/12/2019
Stage PCTO
28 gennaio 2020
Cineforum: “1917” di Sam Mendes, cinema Astoria, Anzio
19 e 20 dicembre 2019
Gare sportive d'Istituto
1. allegati
I SIMULAZIONE
I PROVA ESAMI DI STATO
11 DICEMBRE 2019
Classe V – Sez._____
Candidato:___________________________________________________
Durata della prova 6 ore
(Il candidato può lasciare l’aula solo dopo tre ore dall’inizio della prova)
LA COMMISSIONE
Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
P000 - ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PROVA DI ITALIANO
(per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali)
Svolgi la prova, scegliendo una delle tre tipologie qui proposte
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
SCEGLI UNA DELLE DUE ANALISI PROPOSTE:
ANALISI DEL TESTO LETTERARIO
Confluita nella raccolta Vita dei campi (1880), la novella narra, con efficacia realistica, una vicenda dall’epilogo tragico e ineluttabile.
Turiddu e Lola avranno una relazione adulterina; Santa la rivelerà ad Alfio che sfiderà a duello Turiddu e lo ucciderà. Il racconto suscitò subito grande interesse, tanto che Verga ne trasse successivamente un testo teatrale e il compositore Pietro Mascagni un melodramma di enorme successo.
Turiddu1 Macca, il figlio della gnà2 Nunzia, come tornò da fare il soldato, ogni domenica si pavoneggiava in piazza coll’uniforme da bersagliere e il berretto rosso, che sembrava quello della buona ventura3, quando mette su banco colla gabbia dei canarini. Le ragazze se lo rubavano cogli occhi, mentre andavano a messa col naso dentro la mantellina, e i monelli gli ronzavano attorno come le mosche. Egli aveva portato anche una pipa col re a cavallo che pareva vivo, e accendeva gli zolfanelli sul dietro dei calzoni, levando la gamba, come se desse una pedata.
Ma con tutto ciò Lola di massaro4 Angelo non si era fatta vedere né alla messa, né sul ballatoio, ché si era fatta sposa5 con uno di Licodia, il quale faceva il carrettiere e aveva quattro muli di Sortino in stalla. Dapprima Turiddu come lo seppe, santo diavolone! voleva trargli fuori le budella della pancia, voleva trargli, a quel di Licodia! Però non ne fece nulla, e si sfogò coll’andare a cantare tutte le canzoni di sdegno che sapeva sotto la finestra della bella.
— Che non ha nulla da fare Turiddu della gnà Nunzia, — dicevano i vicini, — che passa la notte a cantare come una passera solitaria?
Finalmente s’imbattè in Lola che tornava dal viaggio6 alla Madonna del Pericolo, e al vederlo, non si fece né bianca né rossa quasi non fosse stato fatto suo.
— Beato chi vi vede! — le disse.
— Oh, compare Turiddu, me l’avevano detto che siete tornato al primo del mese.
— A me mi hanno detto delle altre cose ancora! — rispose lui. — Che è vero che vi maritate con compare Alfio, il carrettiere?
— Se c’è la volontà di Dio! — rispose Lola tirandosi sul mento le due cocche del fazzoletto.
— La volontà di Dio la fate col tira e molla come vi torna conto! E la volontà di Dio fu che dovevo tornare da tanto lontano per trovare ste belle notizie, gnà Lola! —
Il poveraccio tentava di fare ancora il bravo, ma la voce gli si era fatta roca; ed egli andava dietro alla ragazza dondolandosi colla nappa del berretto che gli ballava di qua e di là sulle spalle. A lei, in coscienza, rincresceva di vederlo così col viso lungo, però non aveva cuore di lusingarlo con belle parole.
— Sentite, compare Turiddu, — gli disse alfine, — lasciatemi raggiungere le mie compagne. Che direbbero in paese se mi vedessero con voi?...
Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
— È giusto, — rispose Turiddu; — ora che sposate compare Alfio, che ci ha quattro muli in stalla, non bisogna farla chiacchierare la gente. Mia madre invece, poveretta, la dovette vendere la nostra mula baia, e quel pezzetto di vigna sullo stradone, nel tempo ch’ero soldato.
Passò quel tempo che Berta filava7, e voi non ci pensate più al tempo in cui ci parlavamo dalla finestra sul cortile, e mi regalaste quel fazzoletto, prima d’andarmene, che Dio sa quante lacrime ci ho pianto dentro nell’andar via lontano tanto che si perdeva persino il nome del nostro paese.
Ora addio, gnà Lola, facemu cuntu ca chioppi e scampau, e la nostra amicizia finiu8—.
La gnà Lola si maritò col carrettiere; e la domenica si metteva sul ballatoio, colle mani sul ventre per far vedere tutti i grossi anelli d’oro che le aveva regalati suo marito. Turiddu seguitava a passare e ripassare per la stradicciuola, colla pipa in bocca e le mani in tasca, in aria d’indifferenza, e occhieggiando le ragazze; ma dentro ci si rodeva che il marito di Lola avesse tutto quell’oro, e che ella fingesse di non accorgersi di lui quando passava.
— Voglio fargliela proprio sotto gli occhi a quella cagnaccia! — borbottava.
Di faccia a compare Alfio ci stava massaro Cola, il vignaiuolo, il quale era ricco come un maiale, dicevano, e aveva una figliuola in casa.
Turiddu tanto disse e tanto fece che entrò camparo9 da massaro Cola, e cominciò a bazzicare per la casa e a dire le paroline dolci alla ragazza.
— Perché non andate a dirle alla gnà Lola ste belle cose? — rispondeva Santa.
— La gnà Lola è una signorona! La gnà Lola ha sposato un re di corona, ora!
— Io non me li merito i re di corona.
— Voi ne valete cento delle Lole, e conosco uno che non guarderebbe la gnà Lola, né il suo santo, quando ci siete voi, ché la gnà Lola, non è degna di portarvi le scarpe, non è degna.
— La volpe quando all’uva non ci potè arrivare...
.
NOTE
1. Turiddu: diminutivo dialettale di Salvatore
2. gnà: dallo spagnolo “doña”, “donna”, “signora”, indica però una donna del popolo
3. quello della buona ventura è l’indovino che gira per le feste di paese predicendo il futuro in base ai bigliettini che fa estrarre a dei canarini
4. massaro: fattore
5. si era fatta sposa: si era fidanzata
6. viaggio: pellegrinaggio
7. quel tempo che Berta filava: modo di dire proverbiale col significato di “quei tempi felici”
8. facemu cuntu ca chioppi e scampau, e la nostra amicizia finiu: facciamo conto che sia piovuto e spiovuto e che la nostra amicizia sia finita. È un modo di dire siciliano che serve a porre fine a un discorso che si è fatto troppo lungo
9. camparo: custode di campi e bestiame
Comprensione e analisi
1. Riassumi il brano soffermandoti sui principali snodi narrativi.
2. Con quali atteggiamenti e per quali ragioni Turiddu, tornato dalla leva, attira l’attenzione dei paesani? Ritieni che siano rivelatori del suo carattere?
3. “Sentite, compare Turiddu, — gli disse alfine, — lasciatemi raggiungere le mie compagne. Che direbbero in paese se mi vedessero con voi?... È giusto, — rispose Turiddu; — ora che sposate compare Alfio, che ci ha quattro muli in stalla, non bisogna farla chiacchierare la gente.”
Qual è la preoccupazione di Lola? Tale preoccupazione si può ritenere giustificata? Di che cosa la accusa Turiddu?
Si tratta di un’accusa fondata?
4. Quale punto di vista assume la voce narrante? Da quali procedimenti, soluzioni narrative, immagini, modi di dire, lo si può dedurre?
Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda le risposte alle domande proposte.
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Interpretazione
Nella parte iniziale di Cavalleria rusticana agiscono e interagiscono tre personaggi: Turiddu, Lola e Santa. Il codice maschile e quello femminile si esprimono con modalità diverse e alla luce di schemi culturali e mentali che da sempre sono legati al genere.
Partendo dal brano proposto soffermati su altre figure maschili e femminili che hai incontrato nel corso dei tuoi studi e nelle tue letture, e analizzane il comportamento riferendoti ai contesti sociali in cui sono inseriti e ai modelli di comportamento che essi rispettano o trasgrediscono.
ANALISI DEL TESTO POETICO
Non uccidete il mare,
la libellula, il vento.
Non soffocate il lamento
(il canto!) del lamantino1.
Il galagone2, il pino:
anche di questo è fatto
l’uomo. E chi per profitto vile
fulmina3 un pesce, un fiume,
non fatelo cavaliere
del lavoro. L’amore
finisce dove finisce l’erba
e l’acqua muore. Dove
sparendo la foresta
e l’aria verde, chi resta
sospira nel sempre più vasto
paese guasto: «Come
potrebbe tornare a esser bella,
scomparso l’uomo, la terra».
Giorgio Caproni nacque a Livorno nel 1912. A dieci anni si trasferì con la famiglia a Genova, che considerò sempre la sua vera città e dove visse fino al 1938. Dopo studi musicali e due anni di università, a partire dal 1935 si dedicò alla professione di maestro elementare. Nel 1939 fu chiamato alle armi e combatté sul fronte occidentale. Dopo la guerra si stabilì definitivamente a Roma, dove proseguì l’attività di insegnante, dedicandosi contemporaneamente, oltre che alla poesia, anche alla traduzione, soprattutto di opere francesi. La raccolta di versi Res amissa, di cui fa parte la poesia proposta, fu pubblicata nel 1991, un anno dopo la morte dell’autore.
Giorgio Caproni, Versicoli quasi ecologici, in Res amissa.
1. Comprensione del testo
Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo della lirica.
2. Analisi del testo
2.1. Il componimento fa parte di una raccolta di versi dal titolo latino Res amissa (“Cosa perduta”). In che modo il contenuto della poesia proposta può essere collegato con il titolo della raccolta?
2.2. La poesia è composta da un’unica strofa, ma può essere idealmente divisa in due parti. Quali? Qual è la funzione di ciascuna delle due parti?
2.3. Individua nella lirica i verbi che rappresentano le azioni dell’uomo nei confronti della natura, che il poeta vuole contrastare. Quale atteggiamento e quale considerazione della natura da parte dell’uomo emergono da queste azioni?
2.4. Il poeta fa riferimento a una motivazione che spinge l’uomo ad agire contro la natura: quale?
2.5. Dalla lirica emerge un atteggiamento critico del poeta verso la società moderna, che spesso premia chi compie delle azioni irrispettose verso la natura. In quali versi, in particolare, è evidente questa critica?
2.6. L’uomo ha bisogno della natura per sopravvivere, ma la natura non ha bisogno dell’uomo: individua nella lirica i punti in cui emerge questa convinzione.
2.7. Nell’ultima parte della poesia, come viene definito il mondo deturpato dall’uomo? Qual è il sentimento di “chi resta”?
2.8. Soffermati sulle scelte stilistiche dell’autore. I versi sono tutti della stessa misura? Riconosci qualche enjambement? Segnala le vere e proprie rime e le assonanze o consonanze
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Interpretazione complessiva e approfondimenti
Al centro della lirica vi è il tema del rapporto fra uomo e natura. Sulla base dell’analisi condotta, proponi un’interpretazione complessiva della poesia, facendo riferimento anche ad altri testi letterari in cui è presente questo tema. Puoi arricchire l’interpretazione della poesia con tue considerazioni personali.
TIPOLOGIA B - TESTO ARGOMENTATIVO
(puoi scegliere uno degli argomenti proposti).
TESTO ARGOMENTATIVO 1
Potere o strapotere digitale?
La noia delle cavallette
Lunedì 29 ottobre 2018
di Alessandro D’Avenia
«Metti via quel telefono!». È ormai la stanca litania che ripetiamo ogni giorno ai nostri figli per tentare di recuperarne la presenza: a casa, a tavola, in mezzo agli altri. La risposta, come a giustificare i loro occhi ipnotizzati dallo schermo, è quasi sempre la stessa: «Mi annoio». E hanno ragione, oggi più che mai. La costante stimolazione di cui sono capaci telefoni e tablet, infatti, attiva continuamente i meccanismi di ricompensa del cervello. Spento lo schermo il bambino o l’adolescente precipita in un mondo le cui sollecitazioni appaiono pallide rispetto agli «effetti speciali» digitali, motivo per cui la soglia di percezione della noia è molto più bassa rispetto a chi è cresciuto senza dispositivi elettronici. È un tipo di noia nuovo, con cui chi educa deve fare i conti. Una noia «artificiale», molto diversa da quella «naturale» che da sempre conduce i bambini a trasformare le cose che cadono sotto i cinque sensi in un viaggio di esplorazione e scoperta del nuovo: scoprire significa letteralmente togliere il coperchio alle cose ed è spesso la noia la molla per farlo. Ricordo ancora i pomeriggi in cui, per combatterla, mescolavo pericolosi intrugli improvvisandomi piccolo chimico o sfogliavo le pagine di Conoscere a caccia di storie e invenzioni altrui. La ricerca di senso riusciva così a «illuminare» le cose, permettendo loro di uscire dal buio e dalla piattezza. Faceva saltare i coperchi.
Oggi però il nuovo non è più sotto il coperchio, ma in superficie: le superfici luminose che ci abbagliano con le loro immagini sfavillanti, rendendoci passivamente soddisfatti. I dispositivi digitali creano dipendenza perché ci gratificano subito e sempre, diversamente dalla gioia duratura di un’attività impegnativa, che si confronta «fisicamente» con la resistenza di quella che infatti chiamiamo «la dura realtà». La gratificazione profonda si imprime nella memoria e la possiamo rievocare in ogni momento, perché è diventata esperienza: parola che, non a caso, viene da una radice che indica l’attraversare, la stessa di «pericolo» e «porta». Per fare esperienza della realtà bisogna infatti mettersi in pericolo, aprire porte, attraversare soglie. Lo schermo non apre porte ma, appunto, ci scherma dal mondo, imita le porte ma come metafore («cliccare», «home», «portale»...). Lo schermo non è una soglia ma un corridoio con infinite porte che restano chiuse, come mostra il senso di vuoto che proviamo dopo ore a navigare senza meta tra video e notizie, molto diverso dall’appagante stanchezza di chi ha scoperto o vissuto qualcosa. La gratificazione superficiale è sì immediata ma volatile, viene cancellata da un’ulteriore sollecitazione, che però deve essere più forte, potremmo
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chiamarla «escalation di click»: si tratta, di fatto, del meccanismo delle dipendenze. Steve Jobs e Bill Gates hanno impedito l’uso degli oggetti che hanno prodotto ai propri figli piccoli o adolescenti. Sapevano bene su cosa erano basati per poter essere venduti. Perché non dovremmo provarci anche noi? Questi oggetti creano dipendenza, soprattutto a chi non ha ancora sviluppato la padronanza di sé. Non si tratta di triti moralismi, ma della difesa dell’intelligenza dei bambini: alle superiori noto una crescente difficoltà nell’attenzione, nella tenuta, nella perspicacia, nella comprensione. E questo, purtroppo, è l’effetto dell’eccessiva esposizione agli schermi sin da piccoli, cioè quando si è più soggetti a ciò che cattura il piacere immediato. Ho deciso di scrivere queste righe perché martedì scorso, nella mensa scolastica, ho osservato questa scena: molti ragazzini delle medie mangiavano da soli fissando il cellulare o, se erano in coppie e gruppetti, commentavano il contenuto di qualcosa su uno dei loro telefoni. Come ormai troppo spesso siamo abituati a vedere, anche fra adulti, lo schermo sostituisce il volto, la conversazione, il corpo. L’accurata ricerca americana «Monitoring the Future» del National Institute on Drug Abuse, che da 40 anni verifica la salute psico-fisica degli adolescenti, ne ha segnalato un netto peggioramento a partire dal 2007 (uscita del primo smartphone): alla forte diminuzione delle interazioni sociali reali e delle ore di sonno (meno di sette) corrisponde l’aumento del senso di solitudine, la tendenza all’ansia e alla depressione, in particolare nelle ragazze. Più i ragazzi «frequentano» gli schermi più sono infelici: il medium, se diviene fine, blocca la vita invece di liberarne e allenarne le potenzialità.
Inoltre gli studi evidenziano che il cervello abituato agli schermi è intossicato dal «multitasking». Spesso presentata come qualità dei nostri tempi, se «abusata» si traduce nella difficoltà a concentrarsi e ad aver presa (com-prensione) e tenuta (con-tenuti) su qualcosa: oltre il livello normale di gestione di più problemi contemporaneamente, il multitasking diventa infatti mera dispersione. Si perde profondità e quindi comprensione del mondo, e per i contenuti ci si affida a chi sminuzza la realtà in atomi di informazione allettante e indifferenziata. Alcuni dicono che i miei articoli sono «troppo lunghi». Per leggerne uno ci vogliono al massimo 10 minuti ed escono una volta a settimana. Quindi sono troppo lunghi rispetto a cosa? Alla presa della nostra attenzione, la cui tenuta (circa cinque minuti) si è dimezzata non a caso nell’ultimo decennio. Come mai? È la conseguenza della lettura da schermo, definita «a F» o «a zigzag»: leggiamo la prima riga per intero, le prime parole delle righe successive, poi di nuovo una intera, e poi corriamo dritti alla fine. Se qualcosa ci ha colpito torniamo indietro a consolidare ciò che abbiamo intuito aggiungendo qualche altra parola. Questo modo di leggere soddisfa il bisogno di consumare novità, a scapito di profondità e comprensione. Che cosa vogliamo per i nostri figli? Intelligenza (intesa come intus-legere: leggere dentro e quindi l’attraversare tipico dell’esperienza) o una mente «da cavalletta» come è stata definita quella di chi, navigando, dimentica il compito di partenza? La mente-cavalletta non trattiene perché non fa esperienza, ma ne riceve solo l’apparenza emotiva: rimane nell’interminabile corridoio digitale, osservando tutte le porte senza aprirne realmente nessuna. I dispositivi spesso ci rendono «in-disponibili» all’esperienza: la mano piena non può ricevere né afferrare altro.
Da dove cominciare per restituire ai ragazzi la gioia dell’esperienza? Non basta aprire a forza la loro mano e limitare l’uso degli schermi, bisogna integrarli. Partiamo dalle parole, da sempre fonte di luce per riattivare i sensi e illuminare le cose. Mi soffermo oggi solo sul tema della lettura, seguendo i suggerimenti di «Lettore, vieni a casa», il recente bellissimo libro di Maryanne Wolf, tra le più importanti studiose degli effetti del cervello che legge. Il 90% di chi legge su schermo fa contemporaneamente anche altro, di chi legge su carta ci riesce solo l’1%. La lettura del libro fisico resta quindi una risorsa insostituibile per educare all’intelligenza profonda e all’attenzione. Da zero a due anni è fondamentale la lettura «in braccio» di libri di carta o simili (mia nipote, 11 mesi, ne ha uno con pagine di gomma), perché il bambino ha bisogno di: fisicità e ripetizione. Deve poter toccare, stropicciare, odorare e persino assaggiare le pagine. Le parole «incarnate», ripetute e associate al timbro di voce della madre o del padre, amplificate dal grembo o dal petto, aprono i sensi e preparano alla lettura. Tra i due e i cinque anni occorre immergere i bambini in uno spazio da esplorare liberamente, e riempirlo di libri, oggetti musicali, colori, e tutto ciò che serve al linguaggio creativo, evitando, se possibile, i baby-sitter analogici o digitali. I racconti possono diventare il rito per addormentarsi, la ripetizione delle fiabe allena i bambini sia alla logica sia al caos del mondo. Se volete prepararli alla vita leggete o ascoltate insieme (oggi su youtube trovate di tutto, anche le «fiabe sonore» di un tempo) racconti, tutte le sere, perché - diceva Chesterton - le fiabe non insegnano che esistono i draghi ma come sconfiggerli. Da cinque a dieci anni i bambini devono imparare a leggere bene e mi stupisce trovare alle superiori ragazzi ancora incerti proprio nel leggere un testo ad alta voce, il che significa che non lo capiscono e quindi non ne fanno esperienza, finendo per odiare la lettura e abbandonarsi al potere dell’immagine. Sarebbe opportuno avere tante ore curricolari dedicate alla sola lettura per il percorso della primaria e della secondaria di primo grado. Sogno scuole di lettura, prima che di scrittura, creativa: gli insegnanti dovrebbero fare pratica drammaturgica per leggere con la giusta intonazione e intensità un testo. Con gli alunni di prima superiore leggiamo insieme ad alta voce tutta l’Odissea. Ci vogliono 12 ore: ne basta una per 12 settimane. Ci lamenteremmo meno del fatto che in Italia non si legge: non legge chi legge male e non ha sperimentato la gioia delle parole-porta. Oggi occorre educare quello che la Wolf chiama il cervello «bi-alfabetizzato», che sappia muoversi sui due supporti, schermo e carta, perché richiedono attenzione e abilità diverse. Così avremo ragazzi capaci di intus-legere, di fare esperienza profonda del mondo. Il letto da rifare oggi è quello di proteggere i bambini dalla dipendenza da schermo e
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provare, almeno una sera a settimana, ad «accendere» le pagine leggendo ad alta voce in famiglia. Noi vogliamo figli liberi e intelligenti, non cavallette.
Noia artificiale e noia naturale
Le nuove tecnologie sono per noi un faro o ci isolano e rendono irraggiungibile il nostro mondo interiore?
ELEMENTI A FAVORE DELL’UTILIZZO DELLE NUOVE TECNOLOGIE
ELEMENTI A SFAVORE DELL’UTILIZZO DELLE NUOVE TECNOLOGIE
1. Argomenta il tuo punto di vista in merito al potere o allo strapotere digitale, chiarendo se l’iperconnessione dominante stia determinando un irreversibile cambiamento antropologico oppure abbia anche in sé aspetti positivi.
2. Utilizza per la tua trattazione l’articolo “La noia delle cavallette” di A. D’Avenia pubblicato sul Corriere della Sera del giorno 29 ottobre 2018.
3. Prendi spunto anche dai commenti o dai suggerimenti presenti in questa pagina per approfondire il tuo pensiero al riguardo.
4. Scrivi un breve testo in cui racconti qual è il tuo rapporto con la noia e se anche tu ti senti vittima, a volte, della noia artificiale di cui parla lo scrittore D’Avenia.
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TESTO ARGOMENTATIVO 2
Accelerazione e alienazione
Leggi attentamente il testo qui proposto, poi lavora sul testo secondo le attività indicate in calce.
Attorno a cosa si concentra la modernità? Nella letteratura canonica che ha per tema modernità e modernizzazione i drammatici cambiamenti sperimentati nella modernità dai singoli individui vengono letti e largamente discussi secondo prospettive diverse. Eppure, se per un attimo mettiamo da parte la sociologia standard ed esaminiamo la vasta moltitudine di auto-osservazioni culturali della modernità, troviamo che in questa lista manca qualcosa: autori e pensatori da Shakespeare a Rousseau, da Marx a Marinetti, cosí come da Baudelaire a Goethe, Proust o Thomas Mann2 osservano con pochissime eccezioni (sempre con stupore e molto spesso con grande preoccupazione) la velocizzazione della vita sociale e, in concreto, la rapida trasformazione del mondo materiale, sociale e spirituale. Questo senso di velocità crescente del mondo che ci circonda, in effetti, non abbandona mai l’uomo moderno.[…] La domanda piú ovvia cui una simile teoria dovrebbe essere in grado di rispondere si mostra estremamente ardua; se esaminiamo scrupolosamente i testi di sociologia piú rilevanti, non possiamo evitare l’impressione di trovarci di fronte a un caos allo stato puro: che cosa sta concretamente accelerando nella società moderna? Infatti, troviamo riferimenti a un’accelerazione della velocità della vita, della storia, della cultura, della vita politica o della società o addirittura del tempo in sé. Alcuni osservatori asseriscono senza troppi giri di parole che nella modernità ogni cosa pare subire questo processo di accelerazione. Ma, come è abbastanza ovvio, non ha senso dire che il tempo sta accelerando, e d’altra parte non tutti i processi della vita sociale accelerano. Un’ora è un’ora e un giorno è un giorno, e poco importa se abbiamo o meno l’impressione che sia passato rapidamente[…] Ad accelerare non è dunque il tempo, ma il ritmo di vita, definibile come un aumento del numero di singole azioni o esperienze in un’unità di tempo, cioè la conseguenza del desiderio o del bisogno percepito di fare piú cose in meno tempo. Per questo l’aspetto piú sorprendente e inaspettato dell’accelerazione sociale è la spettacolare e contagiosa «carestia di tempo» delle società (occidentali) moderne. Nella modernità, infatti, gli attori sociali hanno sempre piú l’impressione che il tempo stia loro sfuggendo, che sia troppo breve. Sembra che il tempo sia percepito come una materia prima da consumare al pari del petrolio e che, come questo, sta diventando sempre piú raro e costoso. Questa percezione del tempo costituisce il nucleo di un tipo di accelerazione specifico delle società occidentali, che né logicamente né consequenzialmente è implicito nell’ accelerazione tecnologica, l’aspetto più vistoso del fenomeno nel nostro tempo. Anzi, è esattamente il contrario: a un primo sguardo questa fame di tempo sembra del tutto paradossale se pensata in rapporto all’accelerazione tecnologica. Questa categoria è l’accelerazione del ritmo della vita (sociale), che è stata ripetutamente postulata nel corso della modernità, per esempio da Georg Simmel (1984 [1900], 1995 [1903]) o, piú di recente, da Robert Levine (1998).[…] Ma se l’accelerazione sociale è una variabile indipendente dall’accelerazione tecnologica, allora quale può essere il motore dell’accelerazione sociale? Esso può essere individuato nel principio della competitività , che costituisce praticamente il criterio di allocazione dominante praticamente in tutti gli ambiti della vita sociale.
[Adattamento da Hartmut Rosa, “ Accelerazione e alienazione”, Einaudi 2015]
Parte prima
· Individua a quale parte della struttura del testo argomentativo (introduzione, tesi, argomentazione, antitesi, conclusione) corrisponde la parte sottolineata;
· Individua in quale parte del testo è contenuta la tesi e trascrivila;
· Evidenzia le argomentazioni sostenute dall’autore relative alla natura e alle cause dell’accelerazione sociale;
· Riassumi il testo in circa quindici righe, in cui siano chiaramente individuabili i termini del problema, la tesi dell’autore e le argomentazioni sostenute.
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Parte seconda
Elabora un testo argomentativo di non più di trenta righe (due colonne e mezzo di foglio protocollo) che comprenda la trattazione dei punti qui sotto indicati:
· Discuti l’analisi di Hartmut Rosa indicando le argomentazioni che ti appaiono più convincenti, anche sulla base di esempi tratti dalle tue esperienze personali;
· Qui sotto sono riportate due opere di Giacomo Balla ed Umberto Boccioni, che ritraggono rispettivamente La macchina della velocità ed il dinamismo umano. Indica quale di esse sarebbe più appropriata, secondo te, per rappresentare o sintetizzare l’opera di HArtmut Rosa, motivando la tua risposta.
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TESTO ARGOMENTATIVO 3
Discorso a una manifestazione studentesca per il disarmo (1930)
.
Fisico e filosofo tedesco naturalizzato svizzero e statunitense.
Ulma, 14 marzo 1879 – Princeton, 18 aprile 1955
Trasmettendoci una scienza e una tecnica altamente sviluppate, le passate generazioni ci hanno fatto dono di uno strumento prezioso, capace di migliorare e arricchire la nostra esistenza in una misura fin qui sconosciuta. Tuttavia, esso reca con sé anche dei pericoli che rappresentano una minaccia per il genere umano.
Oggi più che mai il destino del mondo civile dipende dalle energie morali che esso saprà sviluppare. Per questo la missione che incombe al nostro tempo non è certamente meno grave. di quella assolta dalle generazioni che ci hanno preceduto.
Senza dubbio le esigenze dell’umanità in alimenti e generi di consumo possono oggi essere soddisfatte con un tempo di lavoro assai più ridotto che in passato, ma per contro assai più arduo si presenta il problema della distribuzione del lavoro e dei beni prodotti. Tutti noi sentiamo che il libero gioco delle forze economiche, la sfrenata e caotica ricerca della ricchezza e del potere sono ben lungi dal costituire una soluzione ragionevole di quei problemi. Per scongiurare la perdita di preziose energie produttive, l’impoverimento e l’abbrutimento di larghi. strati della popolazione, è indispensabile organizzare la produzione, il lavoro e la distribuzione secondo un piano preciso.
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Ma se il sacro egoismo illimitato conduce a funeste conseguenze nella vita economica, effetti ancora peggiori esso produce quando lo si assuma a criterio regolatore nei rapporti tra le nazioni. Se in breve tempo non si scoprirà un mezzo per impedire le guerre, l’attuale impressionante sviluppo o dei mezzi bellici renderà la nostra vita intollerabile. L’importanza di questo fine è solo uguagliata dalla inadeguatezza degli sforzi che si sono finora messi in opera per raggiungerlo.
Si cerca di diminuire il pericolo ricorrendo a limitazioni negli armamenti e ad accordi particolari sulla condotta della guerra. Ma la guerra non è un gioco di società dove i partecipanti si attengono scrupolosamente alle regole. Dove la posta in gioco è rappresentata dalla vita o dalla morte, le regole e gl’impegni perdono ogni valore. Soltanto il ripudio totale della guerra può scongiurare il pericolo. La creazione di una corte arbitrale internazionale e insufficiente. Si rendono altresí necessari patti che garantiscano l’effettiva applicazione delle decisioni di quella corte, attraverso l’azione coordinata di tutte le nazioni. Senza una tale garanzia mai le nazioni avranno il coraggio di procedere a un serio disarmo.
[…]
Per questo ho cominciato il mio discorso affermando che oggi più che mai le sorti dell’umanità dipendono dalla forza morale. Ovunque la via che conduce a un’esistenza serena e felice passa per le rinunce e le limitazioni individuali.
Da dove possono venire le forze necessarie a una tale marcia in avanti? Soltanto da coloro ai quali è stata offerta la possibilità di fortificare il proprio spirito attraverso gli studi e di allargare il proprio orizzonte. Così noi delle vecchie generazioni guardiamo a voi e ci auguriamo che saprete lottare con tutte le vostre forze per raggiungere quelle mete che a noi sono state negate.
Dopo aver letto il testo cerca di rispondere alle seguenti domande:
1. Qual è l'argomento di fondo del discorso di Einstein?
2. Quali sono gli argomenti che porta a sostegno della propria posizione?
3. Quali ritiene siano le posizioni opposte e come cerca di smontarle?
4. Riassumi il testo in circa quindici righe, in cui siano chiaramente individuabili i termini del problema, la tesi dell’autore e le argomentazioni sostenute.
5. Esponi la tua posizione in merito all'argomento centrale del testo, servendoti delle tue conoscenze, attraverso un testo argomentativo di un massimo di 3 colonne.
TIPOLOGIA C - TEMA DI ORDINE GENERALE
SVOLGI UNA DELLE DUE TRACCE PROPOSTE
1. Numerosi bisogni della società trovano oggi una risposta adeguata grazie all'impegno civile e al volontariato di persone, in particolare di giovani, che, individualmente o in forma associata e cooperativa, realizzano interventi integrativi o compensativi di quelli adottati da Enti istituzionali.
Quali, secondo te, le origini e le motivazioni profonde di tali comportamenti?
Affronta la questione con considerazioni suggerite dal tuo percorso di studi e dalle tue personali esperienze.
2. Il principio dell’eguaglianza formale e sostanziale nella Costituzione.
La Costituzione è la legge fondamentale dello Stato italiano; è entrata in vigore il 1 gennaio 1948 e regola ancora oggi i rapporti tra lo Stato e i cittadini. Analizza e commenta i principi enunciati nell'articolo 3, anche in relazione alla storia recente.
«Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.»
· GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO
La Commissione assegna fino ad un massimo di quaranta punti (40), tenendo a riferimento indicatori, livelli, descrittori e punteggi di seguito indicati.
Indicatori
Livelli
Descrittori
Punti
Punteggio
Acquisizione dei contenuti e dei metodi delle diverse discipline del curricolo, con particolare riferimento a quelle d’indirizzo
I
Non ha acquisito i contenuti e i metodi delle diverse discipline, o li ha acquisiti in modo estremamente frammentario e lacunoso.
1-2
II
Ha acquisito i contenuti e i metodi delle diverse discipline in modo parziale e incompleto, utilizzandoli in modo non sempre appropriato.
3-5
III
Ha acquisito i contenuti e utilizza i metodi delle diverse discipline in modo corretto e appropriato.
6-7
IV
Ha acquisito i contenuti delle diverse discipline in maniera completa e utilizza in modo consapevole i loro metodi.
8-9
V
Ha acquisito i contenuti delle diverse discipline in maniera completa e approfondita e utilizza con piena padronanza i loro metodi.
10
Capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle tra loro
I
Non è in grado di utilizzare e collegare le conoscenze acquisite o lo fa in modo del tutto inadeguato
1-2
II
È in grado di utilizzare e collegare le conoscenze acquisite con difficoltà e in modo stentato
3-5
III
È in grado di utilizzare correttamente le conoscenze acquisite, istituendo adeguati collegamenti tra le discipline
6-7
IV
È in grado di utilizzare le conoscenze acquisite collegandole in una trattazione pluridisciplinare articolata
8-9
V
È in grado di utilizzare le conoscenze acquisite collegandole in una trattazione pluridisciplinare ampia e approfondita
10
Capacità di argomentare in maniera critica e personale, rielaborando i contenuti acquisiti
I
Non è in grado di argomentare in maniera critica e personale, o argomenta in modo superficiale e disorganico
1-2
II
È in grado di formulare argomentazioni critiche e personali solo a tratti e solo in relazione a specifici argomenti
3-5
III
È in grado di formulare semplici argomentazioni critiche e personali, con una corretta rielaborazione dei contenuti acquisiti
6-7
IV
È in grado di formulare articolate argomentazioni critiche e personali, rielaborando efficacemente i contenuti acquisiti
8-9
V
È in grado di formulare ampie e articolate argomentazioni critiche e personali , rielaborando con originalità i contenuti acquisiti
10
Ricchezza e padronanza lessicale e semantica, con specifico riferimento al linguaggio tecnico e/o di settore, anche in lingua
straniera
I
Si esprime in modo scorretto o stentato, utilizzando un lessico inadeguato
1
II
Si esprime in modo non sempre corretto, utilizzando un lessico, anche di settore, parzialmente adeguato
2
III
Si esprime in modo corretto utilizzando un lessico adeguato, anche in riferimento al linguaggio tecnico e/o di settore
3
IV
Si esprime in modo preciso e accurato utilizzando un lessico, anche tecnico e settoriale, vario e articolato
4
V
Si esprime con ricchezza e piena padronanza lessicale e semantica, anche in riferimento al linguaggio tecnico e/o di settore
5
Capacità di analisi e comprensione della realtà in chiave di cittadinanza attiva a partire dalla riflessione sulle esperienze
personali
I
Non è in grado di analizzare e comprendere la realtà a partire dalla riflessione sulle proprie esperienze, o lo fa in modo inadeguato
1
II
È in grado di analizzare e comprendere la realtà a partire dalla riflessione sulle proprie esperienze con difficoltà e solo se guidato
2
III
È in grado di compiere un’analisi adeguata della realtà sulla base di una corretta riflessione sulle proprie esperienze personali
3
IV
È in grado di compiere un’analisi precisa della realtà sulla base di una attenta riflessione sulle proprie esperienze personali
4
V
È in grado di compiere un’analisi approfondita della realtà sulla base di una riflessione critica e consapevole sulle proprie esperienze personali
5
Punteggio totale della prova
Pag. 37 a 39
5.progettazione disciplinare
· ITALIANO
· STORIA
· DIRITTO ED ECONOMIA POLITICA
· MATEMATICA
· LINGUA INGLESE
· LINGUA FRANCESE
· EDUCAZIONE FISICA
· ECONOMIA AZIENDALE
PROGETTAZIONE DISCIPLINARE ECONOMIA POLITICA A.S. 2019/2020
DOCENTE FRANCESCA VALENZA
1) PRINCIPI FONDAMENTALI
I bisogni e i servizi pubblici
I bisogni pubblici
I servizi pubblici generali e speciali
L’attività finanziaria pubblica
Nozione di scienza delle finanze
2) FINANZA PUBBLICA E SISTEMA ECONOMICO NAZIONALE
Evoluzione storica: finanza neutrale e funzionale
Le condizioni di equilibrio del sistema
Gli obiettivi della finanza funzionale
3) IL BILANCIO DELLO STATO
Il bilancio dello Stato in generale e la sua origine
Funzione del bilancio statale
Il bilancio dal punto di vista tecnico finanziario: classificazioni
I principi del bilancio
Il problema del pareggio in bilancio
Classificazione delle entrate e delle spese nel bilancio italiano
I risultati differenziali
Formazione e approvazione del bilancio
La manovra di bilancio e la riforma dell’art. 81 della Costituzione italiana
L’esercizio provvisorio
Esecuzione e controllo del bilancio della Corte dei Conti
4) LE SPESE PUBBLICHE
Nozione e classificazione delle spese pubbliche
Effetti economici e sociali delle spese pubbliche
Il moltiplicatore e acceleratore della spesa pubblica
Legge storica di aumento delle spese pubbliche
L’analisi costi-benefici della spesa pubblica
5) LE ENTRATE PUBBLICHE IN GENERALE
Nozione e classificazione delle entrate pubbliche
I prezzi
I tributi: tasse imposte e contributi
Pressione tributaria e pressione fiscale globale
6) I BENI DELLO STATO E DEGLI ALTRI ENTI PUBBLICI
I beni demaniali (demanio pubblico)
I beni patrimoniali (demanio privato o fiscale)
La cartolarizzazione
7) LA TASSA
Con quale criterio è determinata la misura delle tasse?
Classificazione delle tasse
8) L’IMPOSTA
Concetti generali
Presupposti ed elementi dell’imposta
Imposte dirette e indirette Imposte personali e reali
Imposte generali e imposte speciali, proporzionali, progressive, regressive
9) PRINCIPI GIURIDICI DELLE IMPOST
Uniformità e generalità dell’imposta
10) PRINCIPI ECONOMICI DELLE IMPOSTE
Evasione fiscale, rimozione dell’imposta, elusione dell’imposta, traslazione dell’imposta
11) LE IMPOSTE DIRETTE: IRPEF E IHRES
12) IMPOSTE INDIRETTE
Imposta sul valore lordo e aggiunto: difetti e vantaggi
IVA presupposti ed elementi
PROGETTAZIONE DISCIPLINARE DIRITTO A.S. 2019/2020
DOCENTE FRANCESCA VALENZA
1) LO STATO
Lo Stato e i suoi elementi costitutivi
Le forme di Stato
Le forme di governo
2) LA COSTITUZIONE ITALIANA
Dallo Statuto Albertino alla Costituzione Repubblicana
I caratteri della Costituzione repubblicana
La struttura della Costituzione repubblicana
3) GLI ORGANI DELLO STATO: IL PARLAMENTO
La struttura bicamerale del Parlamento
Commissioni, Giunte e Gruppi parlamentari
Le prerogative delle Camere e lo Status di parlamentare
Le funzioni del Parlamento e lo svolgimento dei lavori
Lo scioglimento delle Camere e la prorogatio dei poteri
La funzione legislativa
Il procedimento legislativo di revisione costituzionale
4) IL GOVERNO
Il Governo nell’ordinamento costituzionale italiano
La composizione del Governo
La formazione del Governo
Le funzioni del Governo
5) IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Caratteri e funzioni
Responsabilità
Gli atti del Presidente della Repubblica
Poteri e attribuzioni
6) LA CORTE COSTITUZIONALE
Le origini della Corte Costituzionale
La composizione
Le prerogative
Lo status di giudice costituzionale
Il sindacato di costituzionalità delle leggi
Il procedimento per il giudizio di costituzionalità delle leggi in via principale e in via incidentale - Le altre funzioni della Corte Costituzionale
7) GLI ORGANI DI RILIEVO COSTITUZIONALE
Il Consiglio Superiore della Magistratura
8) LA MAGISTRATURA
La funzione giurisdizionale - Giudici ordinari e speciali - La giurisdizione civile e penale - Indipendenza e responsabilità dei magistrati
9) GLI ISTITUTI DI DEMOCRAZIA DIRETTA
Il diritto di iniziativa popolare, il diritto di petizione popolare, il referendum
10) REGIONI, PROVINCE E COMUNI
11) L’UNIONE EUROPEA E LA COMUNITA’ INTERNAZIONALE
Gli organi dell’ Unione Europea
PROGETTAZIONE DISCIPLINARE EC. AZIENDALE A.S. 2019/2020
DOCENTE LORETTA RENZI
MODULO 1 (INTRODUTTIVO): Argomenti di ripassoIl calcolo percentuale
Il contratto di compravendita
L'IVA, La fattura
I mezzi di regolamento degli scambi Classificazione dei conti e loro funzionamento
Il metodo della Partita Doppia
MODULO 2
Redazione e Analisi dei bilanci dell'impresa
Gli strumenti della contabilità generale: libro giornale libro mastro, piano dei conti
L'acquisizione e l'utilizzazione dei fattori produttivi
Operazioni di gestione relative ai beni strumentali
L'acquisizione costruzione in economia e apporto delle immobilizzazioni materiali
Leasing di macchinari
La contabilità degli acquisti
Obiettivi, regole e strumenti della contabilità generale
Finalità del sistema comunicativo integrato
Il sistema informativo di bilancio
La normativa civilistica sul bilancio
I principi contabili nazionali
La revisione legale, la relazione di revisione e il giudizio sul bilancio
La rielaborazione dello Stato patrimoniale e del Conto economico
L'analisi della redditività e della produttività
L'analisi della struttura patrimoniale
L'analisi finanziaria (indici e flussi finanziari)
MODULO 3
Il controllo e la gestione dei costi dell'impresa
Il sistema informativo direzionale
Gli scopi della contabilità gestionale
La classificazione dei costi aziendali
L'utilizzo dei costi nelle decisioni aziendali
La break even analisys
Diagramma di redditività
Calcolo del punto di equilibrio
L'efficacia e l'efficienza aziendale
MODULO 4
La pianificazione e la programmazione dell'attività dell'impresa
Le strategie aziendali
Le strategie di business
Le strategie funzionali
La pianificazione: Il budget e il reporting
PROGETTAZIONE DISCIPLINARE MATEMATICA A.S. 2019/2020
DOCENTE ADELAIDE SABINI
1) STATISTICA
Concetti statistici di base e rappresentazione dei dati
Indici di variabilità e rapporti statistici
Concetto di evento e di probabilità
Concetto di probabilità condizionata
2) L’ECONOMIA E LE FUNZIONI DI UNA VARIABILE
Funzione di domanda e di offerta
Elasticità della domanda, prezzo di equilibrio
Funzione del costo e del costo marginale
3) PROBLEMI DI SCELTA IN CONDIZIONI DI CERTEZZA
Ricerca operativa, studio di problemi di scelta nel caso continuo
Diagramma di redditività e ricerca del massimo profitto
Studio di problemi di scelta nel caso discreto, problema delle scorte
PROGETTAZIONE DISCIPLINARE ITALIANO A.S. 2019/2020
DOCENTE MICOL MANZO
1) REALISMO
Positivismo Naturalismo
Verismo Verga: Biografia - Strategie narrative - L’ideologia – Le novelle: Vita dei campi – La lupa - Novelle rusticane I romanzi: I Malavoglia - Mastro Don Gesualdo
2) LE AVANGUARDIE
Nozione di avanguardie
Crepuscolarismo Futurismo: Il Manifesto del futurismo
3) DECADENTISMO: Caratteristiche, temi e figure
Pascoli: Biografia - La poetica del fanciullino - I temi della poesia pascoliana Le raccolte: Mirycae Poesia: X agosto - Canti di Castelvecchio Poesia: Il Gelsomino notturno D’Annunzio: Biografia - La poetica I romanzi: Il Piacere - Le figure femminili ne “Il Piacere” Le Laudi: Alcyone Poesia: La pioggia nel pineto – Notturno
4) IL ROMANZO NOVECENTESCO:
Caratteristiche Italo Svevo: Biografia - Formazione e idee I romanzi: Una vita – Senilità - La coscienza di Zeno
Luigi Pirandello: Biografia - Aspetti del pensiero pirandelliano: la maschera o forma, contrasto tra forma e vita, la concezione dell’arte - Lo stile Le novelle: Il treno ha fischiato - La patente I Romanzi: Il fu Mattia Pascal - Uno, Nessuno, e Centomila
Giuseppe Ungaretti: Biografia - La poetica Le raccolte: Il porto sepolto - L’allegria di naufragi - Il dolore Poesie: Veglia - San Martino del Carso – Soldati - Non gridate più
PROGETTAZIONE DISCIPLINARE STORIA A.S. 2019/2020
DOCENTE MICOL MANZO
1) LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE:
Scoperte - Industrializzazione - Urbanizzazione - Taylorismo
2) L’ETA’ GIOLITTIANA
3) LA PRIMA GUERRA MONDIALE:
Cause dello scoppio
Entrata in guerra dell’Italia
Guerra di logoramento
Fine della guerra
La rivoluzione russa
I trattati di pace
La delusione dell’Italia
4) L’ITALIA DEL PRIMO DOPOGUERRA
Biennio rosso - Questione di fiume
5) IL FASCISMO: origini Nascita dei Fasci di combattimento
La marcia su Roma
La costruzione del regime
Delitto Matteotti
Leggi fascistissime
Patti Lateranensi
Politica estera e leggi razziali
6) LA GERMANIA NEL PRIMO DOPOGUERRA:
Situazione economica
Situazione politica
Situazione sociale
7) LA CRISI DEL “29:
Cause – Conseguenze
Roosevelt e il New Deal
8) NAZISMO: origini Cause
Hitler al potere
Realizzazione dello Stato totalitario
Leggi di Norimberga
Politica estera
9) LO STANILISMO: Cause
Conseguenze
10) LA SECONDA GUERRA MONDIALE: Cause del conflitto
Le alleanze
L’Italia e la guerra
Entrata in guerra degli Usa
Sbarco in Normandia
Resa del Giappone
Fine del conflitto
I trattati di pace
11) DAL CROLLO DEL REGIME FASCISTA IN ITALIA ALLA PRIMA REPUBBLICA: Armistizio
L’occupazione nazista
La Resistenza
Lo sbarco di Anzio
La liberazione
La Repubblica
PROGETTAZIONE DISCIPLINARE INGLESE A.S. 2019/2020
DOCENTE FRANCESCA PERNAFELLI
MODULO 1: BUSINESS THEORY
Commerce and E-commerce
Commerce and trade
Channels of distribution
The four factors of production
The chain of production
Types of economy
The Internet revolution
E-commerce
Types of online business activities
MODULO 2: BUSINESS ORGANIZATION:
Franchising
MODULO 3: BANKING
Banking services to businesses
Accessible banking
Methods of payment
MODULO 4 FINANCE
The Stock Exchange
Who operates on the Stock Exchange
The London Stock Exchange
The New York Stock Exchange
MODULO 5 MARKETING AND ADVERTISING:
Marketing
Market research
The marketing mix
Online marketing
Advertising
The power of advertising
Trade fairs
MODULO 6 CULTURAL PROFILES: United Kingdom (Land and climate)
The UK government
PROGETTAZIONE DISCIPLINARE SCIENZE MOTORIE A.S. 2019/2020
DOCENTE GIADA VARESI
1) POTENZIAMENTO FISIOLOGICO DELLE CAPACITA’ CONDIZIONALI
Esercizi specifici di forza per gli arti inferiori/superiori
Esercizi specifici di forza parete addominale/dorsale/lombare
Esercizi specifici per la resistenza: corsa lenta e prolungata/ corsa intervallata
Esercizi specifici per la velocità e rapidità: scatto/corsa a navetta/corsa a spola/staffette
2) CONSOLIDAMENTO DEGLI SCHEMI MOTORI DI BASE Lanciare/afferrare/camminare/correre/saltare/arrampicare Abilità motorie specifiche degli sport individuali e di squadra a lavoro di coppie e gruppo
3) CONOSCENZA E PRATICA
DEI GIOCHI SPORTIVI INDIVIDUALI E DI SQUADRA
Pallavolo: tecniche individuali e di squadra Battuta/palleggio/bagher/attacco/ricezione/difesa Calcetto, calciotto: tecniche di gioco di squadra: passaggio, controllo, tiro, parata, partite di consolidamento Atletica leggera: corsa di fondo/velocità/staffetta
4) SVILUPPARE INTELLIGENZA MOTORIA E INTELLIGNZA EMOTIVA
Tecniche di rilassamento: stretching globale, ginnastica dolce Training autogeno
5) TEORIA
Il lavoro muscolare e il dispendio energetico, la dieta dello sportivo L'educazione alimentare, piramide alimentare, esercizio fisico ed alimentazione Prevenzione e soccorso degli infortuni sportivi Le dipendenze: tabacco, alcool, droghe Il doping Tecniche di primo soccorso: rianimazione cardio - polmonare Recupero dopo l'esercizio fisico i rischi del sovra allenamento Lo sport tra le due guerre
PROGETTAZIONE DISCIPLINARE FRANCESE A.S. 2019/2020
DOCENTE CLAUDIA PERCI
MODULO 1
Révision générale de la langue: Lessicali: le parti della giornata, i mesi dell’anno, i giorni della settimana, le stagioni, i numeri, i membri della famiglia, saper dire i propri gusti Grammaticali: il presente dell’indicativo dei verbi regolari e irregolari, l’imperfetto, il passato prossimo, il futuro, il condizionale Fonetica: regole di pronuncia
MODULO 2 Le commerce Lessicali: il commercio e le operazioni commerciali (la vente, l’achat, la commande, la livraison, l’appel d’offre). Grammaticali: la coniugazione dei verbi, il congiuntivo e i pronomi COD, COI, en e y.
MODULO 3 La lettre commerciale La lettre de vente Le Cv MODULO 4 LE PARLEMENT EUROPÈENNE Le principali istituzioni dell’Unione Europea
DISCIPLINA
NOME DEL DOCENTE
FIRMA
ITALIANO
MICOL MANZO
STORIA
MICOL MANZO
DIRITTO ED ECONOMIA POLITICA
FRANCESCA VALENZA
MATEMATICA
ADELAIDE SABINI
LINGUA INGLESE
FRANCESCA PERNAFELLI
LINGUA FRANCESE
CLAUDIA PERCI
EDUCAZIONE FISICA
GIADA VARESI
ECONOMIA AZIENDALE
LORETTA RENZI
Nettuno, 30 Maggio 2020
Istituto Paritario “Paolo Segneri”
Liceo Scientifico Opzione Scienze Applicate
Istituto Tecnico Economico Indirizzo A.F.M.
C.M. Afm: RMTD325008
-
C.M. Liceo: RMPSV5500M
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
V SEZ. B
Amministrazione Finanza e M
arketing
A.S. 2019/2020
Istituto Paritario “Paolo Segneri”
Liceo Scientifico Opzione Scienze Applicate
Istituto Tecnico Economico Indirizzo A.F.M.
C.M. Afm: RMTD325008 - C.M. Liceo: RMPSV5500M
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
V SEZ. B
Amministrazione Finanza e Marketing
A.S. 2019/2020