ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE - iismursia.gov.it 2015-16.pdf · 3.4 Tabella Relazione Obiettivi...

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Prot. n. 577/A19 del 19/01/2016 POF 2015/16 Approvazione delibera del Collegio 15/12/2015 Delibera del C.d.I del 15/01/2016

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Prot. n. 577/A19 del 19/01/2016

POF 2015/16

Approvazione delibera del Collegio 15/12/2015

Delibera del C.d.I del 15/01/2016

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PIANO dell’OFFERTA FORMATIVA Dell’Istituto d’Istruzione Superiore

Ugo Mursia

DATI GENERALI DELL’ISTITUTO

Sedi:

Sede centrale:

Via Trattati di Roma 90044 CARINI

Tel. 091 8660786 - Fax: 091 8688992

Succursali:

Via Pascoli, 90044 CARINI

Tel. 091 8660786 - Fax 091 8688992

Piazza Matrice, 90040 CAPACI

Tel. e Fax 091 8696951

Sito Web:www.iismursia.gov.it

Codice Fiscale:97039720822

e-mail:[email protected]

pec:[email protected] - [email protected]

Ente accreditato per la Formazione Professionale con D. A. n.

1037/2006

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INDICE ARGOMENTI Capitolo 1. Dati generali dell’Istituto pag. 2

1.1 Funzionigramma

1.2 Ambito operativo Funzioni Strumentali 2015/16

1.3 Prospetto Alunni 2015/16

1.4 Strutture e Fabbisogno immateriale

1.5 Ambito operativo del POF

Capitolo 2. Area del contesto pag. 13

2.1 Caratteristiche del territorio

2.2 Contesto scolastico

2.3 Analisi dei bisogni formativi: punti di forza e punti di debolezza

2.4 Atti conferenza dei servizi

2.5 Atto di indirizzo

2.6 Mission

Capitolo 3. Dal RAV al PdM pag. 19

3.1 Esiti RAv

3.2 Tabella sintetica Dati Rav

3.3 Quick wins

3.4 Tabella Relazione Obiettivi di processo e priorità strategiche

3.5 Tabella Obiettivi di processo fattibilità e impatto

3.6 Tabella risultati attesi e monitoraggio

3.7 Ambiti di potenziamento

Capitolo 4. Offerta Formativa (quadro normativo) pag. 28

4.1 Profilo culturale e educativo del Liceo Scientifico

4.2 Profilo culturale e educativo Liceo delle Scienze Umane

4.3 Profilo Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera

4.4 Quadro orario in attuazione in istituto

4.5 Quadro orario nuovo ordinamento Tabelle ministeriali

4.6 Formazione degli adulti CPIA ex corso serale

Capitolo 5. Offerta formativa di istituto pag. 34

5.1 Finalità e orientamenti generali

5.2 Scelte metodologiche e didattiche

5.3 Modello organizzativo

5.4 Verifica e valutazione didattica

5.5 Criteri di certificazione delle competenze

5.6 Criteri attribuzione credito scolastico e formativo

5.7 Criteri per la valutazione degli apprendimenti

5.8 Criteri per l’attribuzione voto di condotta

5.9 Criteri di valutazione delle Competenze chiave e trasversali

Capitolo 6. Pianificazione Attività pag. 47

6.1 Descrizione delle iniziative e delle azioni in atto per il miglioramento

6.2 Criteri e Aree di intervento Progetti FIS

6.3 Progetti FIS

6.4 Alternanza scuola-lavoro

Allegato Fabbisogno attrezzature e materiale

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1.1 Funzionigramma

Dirigente Scolastico Prof.ssa Di Blasi Giuseppa

Primo Collaboratore Vicario Prof. Vassallo Vincenzo

Secondo Collaboratore Prof. Restivo Gianfranco

Responsabili Succursale Ipseoa Via Pascoli Prof. Bilello Melchiorre, Prof.ssa Virzì Girolama,

Prof. Aiello Nicola

Responsabile Succursale Liceo delle Scienze

Umane Capaci Prof.sse Biondo Francesca e Di Vita Cecilia

Responsabili Centrale Sede Prof. Sgroi Pietro, Prof. Raveduto

Funzione strumentale POF Prof.ssa Bevacqua Anna Maria

Commissioni di Supporto alla FS Commissione POF Di Vita, Guercio, Ferraro

Referenti Territorio Restivo, Vassallo

Nucleo Autovalutazione Bevacqua, Buffa Rosalia, Di Vita, Ferraro, Guercio,

Restivo, Taddeo, Vassallo

Commissione orario Virzì, Raveduto, Mortellaro, Lombardo, Di Grazio

Funzione strumentale Alunni Prof. Foresta Salvatore

Commissioni di Supporto alla FS

Commissione Accoglienza Cipolla, Foresta, Portobello, Valenza, Amato, Sofia

Commissione Orientamento Baiamonte, Portobello, Raia, Virzí

Commissione Formazione Classi Biondo,Cicero,La Fata A, Manzo, Monteleone

Marisa, Randazzo

Referente Legalità Foresta

Referente educazione motoria GSS Orlando, Valenti

Referente Olimpiadi Matematica e lauree

scientifiche La Fata Marina, Manzo

Ref. salute, affettività, aliment. Tulumello, Ribaudo, Guagenti

Commissione Patto Formativo Scuderi, Musacchia

Progetti Erasmus Guercio, Scurria

Funzione strumentale docenti Prof.ssa Taddeo Anna

Commissioni di Supporto alla FS

Tutor Neo Immessi in Ruolo Amato, Buffa, Davì, Sofia, Tulumello, Guagenti,

Monteleone Marisa, Randazzo,

Ricerca didattica e Innovazione tecnologica Ferraro, Richichi C, Amodeo G

Progetti Erasmus Guercio, Scurria

Comitato di Valutazione

Randazzo Salvatore, Raia Gabriella, Vassallo

Vincenzo, Russo Rossella (genitore),Menditto

Michele(alunno)

5

Funzione strumentale alunni H Prof. Sofia Maurizio

Commissioni di Supporto alla FS

BES – DSA – PAI Randazzo, Davì, Zammito, Giannettino

Funzione strumentale dispersione Prof.ssa Dell’Aria Alessandra

Commissioni di Supporto alla FS

GOSP Baiamonte, Buffa Rosalia, Tulumello

Commissione Orientamento Baiamonte, Portobello, Raia, Virzí

Funzione strumentale area professionalizzante Prof. Musmeci Vito

Commissioni di Supporto alla FS Commissione Collaudo E Acquisti Benfante, Sabella, Vassallo, Viola

Responsabili Laboratori

Cucina: Viola

Sala: Barbera

Ricevimento: Fata A. Curseri Lab.Scienze:

Giubilato

Referenti Territorio Restivo – Vassallo

Organico: personale docente e non docente

21 Collaboratori scolastici

12 Assistenti Amministrativi

16 Tecnici

98 Posti comuni

47 Posti di sostegno

13 Organico di potenziamento

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1.2 Ambito operativo Funzioni Strumentali 2015/16

FUNZIONI COMPITI

FUNZIONE A

POF-PROGETTI FIS

Prof.ssa Anna Maria Bevacqua

Programmazione incontri plenari funzioni strumentali.

Autodiagnosi, identificazione punti di forza e di criticità, linee programmatiche

e obiettivi d’Istituto. Stesura del POF 2015/16. Presentazione del Pof agli

organi collegiali. Estratto divulgativo del POF. Aggiornamento Pof in itinere.

Coordinamento e monitoraggio Offerta Formativa e Progetti FIS.

Collaborazione all’autoanalisi finale.

Partecipazione agli incontri periodici con le altre FF.SS. per scambio

informazioni. Cura della documentazione e verbalizzazione.

FUNZIONE B

DOCENTI – INVALSI –

FORMAZIONE INNOVAZIONE

DIDATTICA E TECNOLOGICA

Prof.ssa Anna Maria Taddeo

Analisi bisogni docenti e programmazione interventi. Accoglienza nuovi

docenti. Comunicazioni ed informazioni normative. Organizzazione

formazione docenti. Organizzazione dei lavori dei dipartimenti e cura della

programmazione d’Istituto. Partecipazione agli incontri periodici con le altre

FF.SS. per scambio informazioni. Collaborazione all’autoanalisi finale. Cura

della documentazione e verbalizzazione.

Innovazione didattica e tecnologica ed assistenza ai docenti. FUNZIONE C

ALUNNI – VIAGGI E PROGETTI

EUROPEI

Prof. Foresta Salvatore

Analisi bisogni alunni, prevenzione, organizzazione modalità recupero,

rapporti con famiglie, monitoraggio esiti corsi recupero, identificazione aree di

criticità e forza delle modalità di recupero; accoglienza e orientamento entrata

ed uscita; promozione eccellenze. Partecipazione agli incontri periodici con le

altre FF.SS. per scambio informazioni. Supportare gli alunni nel corso dello

svolgimento delle attività progettuali. Predisposizione e compilazione dei

formulari e ricerca bandi e avvisi per progetti. Collaborazione all’autoanalisi

finale. Organizzazione e pianificazione dei viaggi di istruzione Cura della

documentazione e verbalizzazione.

FUNZIONE D

INTEGRAZIONI ALUNNI

DIVERSABILI

BES – DSA

Prof.ssa Maurizo Sòfia

Rapporti con ASL ed enti Istituzionali. Rapporti famiglie. Attività didattica e

extracurriculare di sostegno. Raccordo con i CdC. Raccordo F.S.

Coordinamento riunioni GLIS. Coordinamento PEA (personale educativo

assistenziale). Collabora alla cura del PAI e degli alunni con BES.

Partecipazione agli incontri periodici con le altre FF.SS. per scambio

informazioni. Collaborazione all’autoanalisi finale.

Cura documentazione e verbalizzazione.

FUNZIONE E

DISPERSIONE E PROGETTI AREA

A RISCHIO

Prof.ssa Alessandra Dell’Aria

Monitoraggio assenze, rapporti con l’osservatorio, rapporti con famiglie,

organizzazione attività di prevenzione e recupero fenomeni di dispersione.

Periodiche condivisione dei dati al Collegio per l’individuazione di strategie

integrazione. Stesura progetti area a rischio. Ricerca bandi di pertinenza.

Collaborazione all’autoanalisi finale. Partecipazione agli incontri periodici con

le altre FF.SS. per scambio informazioni. Cura della documentazione e

verbalizzazione.

FUNZIONE F

AREA PROFESIONALIZZANTE –

RAPPORTI SCUOLA LAVORO –

ATTIVITA’ DI BANQUETING

Prof. Vito Musmeci

Assicurare il rapporto di coerenza tra le priorità educative e didattiche e le

attività professionalizzanti; monitorare i bisogni formativi degli alunni in

relazione al mondo del lavoro/formazione. Stesura progetti di alternanza scuola

lavoro di concerto con la presidenza. Organizzare e pianificare le attività di

banqueting e coordinare le attività di laboratorio. Collaborazione

all’autoanalisi finale. Partecipazione agli incontri periodici con le altre FF.SS.

per scambio di informazioni. Cura della documentazione e verbalizzazione

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1.3 PROSPETTO ALUNNI 2015/16

LICEO SCIENTIFICO

CLASSE ALUNNI

I A 28

I B 28

2 A 20

2 B 20

2 C 19

3 A 17

3 B 17

3 C 13

4 A 21

4 B 24

4 C 19

5 A 20

5 B 15

5 C 18

TOTALE CLASSI 14 TOTALE ALUNNI 281

IPSEOA SERALE

CLASSE ALUNNI

III A 21

IV A Cucina/ Sala e

vendita

12+7

V A 23

Totale classi Totale alunni

3 63

LICEO DELLE SCIENZE UMANE

CLASSE ALUNNI

I A 27

II A 28

III A 25

IV A 18

IV B 16

V A 21

V B 20

Totale classi Totale alunni

7 155

8

PROSPETTO ALUNNI IPSEOA 2015/16

CLASSI ALUNNI

I B 23

I C 25

I D 24

I E 27

I F 23

I G 24

I H 23

I I 23

IL 26

II A 24

II B 23

II C 22

II D 23

II E 21

II F 23

II G 24

III A Enogastronomia 25

III B Accog.Turistica 28

III C Sala e vendita 26

III D Enogastronomia 23

III E Enogastronomia 25

III F Enogastronomia 26

III G Sala e vendita/

Accoglienza tur.

19+ 11

IV A Enogastronomia 19

IV B Accog.Turistica 25

IV C Sala e vendita 24

IV D Enogastronomia 19

IV E Enogastronomia 18

IV F Enogastronomia 17

V A Enogastronomia 23

V B Accog. Turistica 20

V C Sala e vendita 15

V D Enogastronomia 22

V E Enogastronomia 19

V F Accog. Turistica 18

Totale classi 36 Totale Alunni 800

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1.4 Strutture

L’Istituto “Ugo Mursia” comprende differenti indirizzi scolastici:

Liceo Scientifico, sito a Carini

Liceo delle Scienze Umane, ex Liceo Socio-Psico-Pedagogico, sito a Capaci

Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” ex IPSSAR, sita a Carini

L’istituto dispone delle seguenti strutture, nelle sue diverse ubicazioni:

Sede di Carini

1 Laboratorio di Scienze con Planetarium, stazione meteorologica e di rilevamento

sismografico

1 Laboratorio Linguistico-Informatico

1 Laboratorio Sala-Bar

1 Laboratorio di Cucina

1 Cucina Dimostrativa in Via Pascoli

1 Reception

Laboratorio di Pasticceria

Laboratorio Gelateria Artigianale

Laboratorio Lavanderia

Aula di lettura e studio

Sala video e Cinematografica

Aula Magna

Palestra

Sede di Capaci:

Aule LIM

Fabbisogno immateriale

Spazi scolastici: 10 aule

Lavori di manutenzione

10

STRUTTURE

Figura 1: Laboratorio di informatica Figura 2: Aula di Scienze

Figura 3: Planetarium Figura 4: Cucina

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1.5 AMBITO OPERATIVO DEL P.O.F. La stesura del POF 2015/16 viene aggiornata alle indicazioni della legge 107 del 13/07/2015 ed esplicita la

progettazione curricolare, educativa ed organizzativa della scuola. L'attuale documento si pone in continuità

tra il POF già approvato nel corso dell'a.s. precedente, le indicazioni del D.P.R. 107/2015 e il PTOF. Il piano

anticipa attraverso una modalità “Quick wins” le iniziative di miglioramento organizzativo e gestionale, rese

necessarie dal Rapporto di Autovalutazione e sarà integrato secondo le esigenze contestuali.

Il Piano presenta gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi ed indirizzi di studi, disciplinati a livello

nazionale a norma del D.P.R. 275/99 e novellati dalle indicazioni del D.P.R. 107/15. Esso esplicita la

programmazione dell’O.F per il potenziamento dei saperi e delle competenze delle studentesse e degli studenti

e per l’apertura della comunità scolastica al territorio con pieno coinvolgimento delle istituzioni e della realtà

locale, pertanto tiene conto delle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale

tenendo conto della programmazione territoriale dell’offerta formativa. Il piano esplicita le scelte in merito

agli insegnamenti e alle attività curricolari, extracurricolari educative ed organizzative e il fabbisogno di posti

dell’organico dell’autonomia, in relazione all’offerta formativa. (Nota MIUR prot. n. 0030549 del 21/09/2015).

L’Offerta Formativa sarà integrata da iniziative di potenziamento e da attività progettuali, per il raggiungimento

degli obiettivi formativi, tenendo conto di quelli forniti nelle lettere a), b), l), d), ed e) del comma 7. Alla base

degli indirizzi ed orientamenti si pongono le risultanze della conferenza dei servizi svoltasi in data 23/09/2015

che ha coinvolto gli enti locali e le diverse realtà territoriali e delle proposte e i pareri formulati dagli organismi

e dalle associazioni dei genitori e degli studenti. Il Piano esplicita gli indirizzi per le attività della scuola e le

scelte di gestione e di amministrazione, formulati dal Dirigente nell'atto d'indirizzo pubblicato nel sito d'istituto

in data 26/09/2015 e si avvale delle deliberazioni degli organi collegiali: collegio dei docenti e consiglio

d’istituto, assicurando così la partecipazione condivisa delle decisioni e degli orientamenti.(comma 2) Il piano

è elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di

gestione e di amministrazione definiti da Dirigente scolastico ed è approvato dal Consiglio di istituto.

Il piano include le azioni e gli interventi di miglioramento in attuazione coerentemente alle criticità emerse dal

RAV. Le modalità di autoanalisi e gli strumenti di valutazione dell’offerta formativa saranno definite nel piano

di miglioramento. Il POF anticipa gli obiettivi di miglioramento che saranno esplicitati in maniera organica

nel PTOF.

La pianificazione dell’offerta formativa è improntata ai seguenti criteri:

1. Realizzabilità del piano e flessibilità. Il piano è un’organica sintesi di ciò che la nostra istituzione

scolastica può concretamente realizzare, prevedendo possibili modifiche e correttivi.

2. Verificabilità. Il piano prevede gli elementi di verifica dei risultati e le modalità di monitoraggio.

3. Condivisione. Il piano prevede una piena condivisione delle varie componenti della scuola.

4. Comunicabilità e chiarezza. Il piano è comunicato a tutti i soggetti interessati. A tal fine esso deve

essere semplice e facilmente comprensibile da tutti anche dai “non addetti ai lavori”. A tal proposito

si stilerà una sintesi tecnica del documento.

5. Coerenza. Il piano individuare una linea di coerenza nella pianificazione dell’azione formativa.

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2. Area del contesto 2.1 Caratteristiche del Territorio Il paese di Carini sorge su una collina, a 181 metri sul livello del mare, all’interno dei monti Ericini. La cittadina

fu identificata con la misteriosa Hyccara, che il mito vuole fondata da Dedalo.

Distante circa 26 KM da Palermo e circa 10 dall’aeroporto di Punta Raisi, il suo territorio si estende fino al

mare. Il paese possiede un ricco patrimonio artistico, culturale e storico e sono presenti siti di notevole interesse

archeologico, retaggio di antichissimi insediamenti.

Negli ultimi decenni il paese ha subito considerevoli cambiamenti, in quanto l’insediamento industriale e

l’espansione edilizia interna hanno profondamente mutato la morfologia territoriale di Carini, che da paese

tradizionalmente agricolo è divenuto sempre più periferia urbana, con un numero in crescita di abitanti

provenienti da Palermo, per lo più appartenenti a classi sociali di estrazione medio-basse. A tutt'oggi si registra

la presenza di oltre 30.000 abitanti con le forti problematiche, sociali ed occupazionali, che influenzano

considerabilmente il processo di insegnamento-apprendimento.

Il tessuto socio-culturale, alquanto eterogeneo, presenta un tasso di disoccupazione elevato ed uno scarso grado

di alfabetizzazione. Per quanto riguarda l’aspetto socio-economico in generale, il tenore di vita della

popolazione scolastica è medio-basso, il reddito pro-capite delle famiglie residenti e i livelli di scolarizzazione

degli abitanti sono abbastanza modesti. Inoltre, il territorio non offre sufficienti servizi e attrezzature per le

attività di aggregazione dei giovani, mostrandosi deficitario per quanto riguarda le risorse culturali esterne.

Dai riscontri effettuati sul campo emerge che il tasso di abusivismo edilizio e i problemi ad esso connessi,

quali la criminalità giovanile, la tossicodipendenza e l’alcolismo, hanno raggiunto un livello preoccupante e

sono in continua crescita e fa riflettere anche l’elevato tasso di disoccupazione, l’abbandono scolastico e la

profusa povertà culturale, che si riscontrano nel contesto ambientale.

È in questa realtà che la scuola deve assolvere la sua funzione educativa, cercando di consolidare il senso

civico ed il rispetto della legalità nei giovani e scontrandosi spesso con le dinamiche controverse di un territorio

a sfondo fortemente mafioso. Essa deve far fronte alle attese, ai bisogni e alle esigenze non solo di carattere

formativo ma anche occupazionali e di crescita morale e civile. Va tenuto in considerazione che dal punto di

vista dello sviluppo economico, il contesto locale si caratterizza per il progressivo affermarsi di attività

turistiche e aziendali e per una dinamica occupazionale, che richiede un livello di qualificazione professionale

nel settore sempre più elevata e specialistica. Pertanto, la nostra scuola deve adattarsi ai cambiamenti

tecnologici ed economici, fornire qualifiche adeguate alle necessità di mercato, realizzando sistemi di

alternanza e tirocinio e attivando strette intese con Enti, associazioni, agenzie che operano nel territorio.

Sono presenti nel territorio: Scuole di primo grado in numero < a 10, alcuni istituti parificati <5, nessun altro

istituto superiore di istruzione di secondo grado statale, una biblioteca comunale a Carini, una biblioteca

comunale a Capaci, alcune associazioni culturali, alcune associazioni di volontariato, l’associazione Lions

Carini, un ricco patrimonio naturalistico e monumentale, un alto numero di strutture ricettive, alcune palestre

e centri sportivi, associazione Scout, Oratori e parrocchie, il Centro Kolbe, il Teatro T. Aiello.

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Nell’esercizio dell’autonomia organizzativa e didattica, la scuola promuove accordi di rete con istituzioni ed

Enti pubblici e privati.

Sono in crescita le strutture commerciali e le attività industriali ed è’ in previsione l’attuazione di un centro di

ricerca RIMED specializzato in ricerca medica.

2.2 Contesto scolastico L’Istituzione Scolastica Ugo Mursia include una sede centrale in Via Trattati di Roma e una succursale in Via

Pascoli. Sono presenti tre indirizzi scolastici e precisamente: un corso di studio IPSEOA, un corso di liceo

scientifico, un corso di liceo delle scienze umane che ha sede a Capaci, un paese poco distante da Carini, affine

per gli aspetti socio-economico e culturali, l’offerta formativa include anche un corso serale CPIA (centro

territoriale permanente per l’istruzione degli adulti) nella sede centrale di Carini. I tre plessi diversamente

collocati sul territorio, rendono difficoltosa la comunicazione e l’organizzazione delle attività a supporto del

servizio scolastico. A tal fine, la Scuola sta cercando di implementare l’aspetto comunicativo, sensibilizzando

gli operatori e le famiglie all’utilizzo degli strumenti informatici, in particolare in Istituto è attivo il sito online

e l’utilizzo del registro elettronico, accessibile alle famiglie.

E’ pressante, inoltre, la carenza di aule che consentono l’allocazione stabile di tutte le classi e la possibilità di

accogliere tutte le richieste di iscrizione degli alunni del bacino territoriale.

Per quanto riguarda gli ambienti per l’apprendimento è necessario migliorare le attrezzature dei laboratori e i

materiali necessari all’attuazione e all’implementazione di una didattica laboratoriale, che consenta ai docenti

di utilizzare il supporto continuo degli strumenti multimediali. Solo alcune aule sono fornite di LIM, assenti

nel plesso di via Pascoli, con grande limitazione delle opportunità formative per gli alunni. Anche i laboratori

specifici di indirizzo andrebbero potenziati e necessiterebbe rimettere in funzione il laboratorio di disegno per

gli alunni del liceo Scientifico.

L’offerta dell’Istituto è rivolta ad un bacino d’utenza abbastanza vasto, che comprende i comuni limitrofi. Si

registra, infatti, soprattutto all’IPSEOA, un consistente fenomeno di pendolarismo di alunni provenienti dai

paesi vicini: Capaci, Isola delle Femmine, Torretta, Cinisi, Villagrazia e Terrasini, ai quali i plessi sono

collegati attraverso un servizio di pullman di linea e privati. Sono presenti nel bacino di utenza diverse scuole

di istruzione di primo grado con le quali il nostro istituto svolge un lavoro di orientamento che facilita la

conoscenza e lo scambio in vista di una possibile linea di continuità verticale.

Gli alunni che frequentano i licei appartengono ad un livello socio-economico medio contrariamente agli

alunni che frequentano l’IPSEOA che provengono prevalentemente da un contesto familiare basso e spesso

disagiato. A fronte di un’utenza così variegata, è necessaria, da parte degli operatori, una attenta analisi dei

bisogni e delle aspettative nonché la promozione di un maggiore coinvolgimento delle famiglie. La

partecipazione, infatti, dei genitori ai processi educativi è alquanto differenziata per indirizzi di studio e fasce

socio-culturali ed è maggiormente incrementata fra gli alunni che frequentano le classi dei licei, risentendo

delle condizioni socio-economiche e culturali svantaggiate in cui versa la maggior parte dell’utenza.

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Sono presenti un elevato numero di alunni portatori di handicap e per la loro integrazione si agisce sull’azione

del gruppo dei pari, sul gioco, sull’integrazione dei linguaggi (verbale, motorio, musicale, mimico-gestuale,

grafico-pittorico).

La Scuola, si è sempre mostrata accogliente nei confronti delle categorie svantaggiate degli alunni, ed oggi ha

bisogno di nuovi input, per rimuovere alcune sacche di frequenza irregolare e di disagio, soprattutto nelle classi

del biennio dell’IPSEOA.

Tale complessità della scuola e la variegata tipologia di utenza e di conseguenza la difficoltà di mettere in atto

un’offerta formativa che sia differenziata e allo stesso tempo inclusiva e motivante, è emersa tra le criticità del

RAV.

La nuova sfida è quella di offrire una offerta formativa che consenta di innalzare gli esiti scolastici di molti

alunni, diminuire il numero dei debiti formativi e prevenire l’abbandono e la dispersione principalmente da

parte degli allievi che appartengono all’area del disagio, incrementando le competenze chiave e di cittadinanza

e la valorizzazione della legalità e del patrimonio culturale, monumentale, artistico e naturalistico locale negli

allievi di tutti e tre gli indirizzi in atto.

2.3 Analisi dei bisogni formativi: punti di forza e punti di debolezza

Criticità individuate Punti di forza della scuola/risorse

risultati scolastici non soddisfacenti

fascia media di apprendimento non potenziata

abbandono scolastico elevato

parziale utilizzo degli strumenti informatici nella didattica

partecipazione contenuta dei docenti ai corsi di formazione

livelli emersi dalle prove invalsi inferiori alla media rispetto a scuole con background socio-economico e culturale simile in tutte le classi dell’IPSEOA, mentre nelle classi dei Licei sono episodicamente negativi, soprattutto nelle classi in cui si riscontra la mancanza di esercitazioni programmate sulla modalità Invalsi

gestione strategica delle risorse

interazione, intese e reti con il territorio

comunicazione fra i diversi plessi

partecipazione degli alunni alle attivita’ di ampliamento dell’offerta formativa

sviluppo di competenze trasversali e comportamentali

Monitoraggio degli esiti a distanza

La scuola accoglie gli alunni, facendosi carico di molti casi di disagio familiare, di disabilità.

La scuola non opera in alcun modo selezione, offrendo pari opportunità a tutti gli alunni, facendo riferimento a criteri chiari e trasparenti.

Le attivita’ di ampliamento dell’offerta formativa tendono ad integrarsi con l’attivita’ didattica e a promuovere lo sviluppo di competenze trasversali e comportamentali.

Esiste un modello unico di progettazione, condiviso a livello dei Dipartimenti, sul quale si basano le programmazioni disciplinari delle classi.

Le competenze vengono certificate secondo una griglia condivisa dal collegio docenti.

La missione della scuola e’ ben definita e condivisa a livello collegiale.

Le priorita’ scolastiche e i risultati del RAV sono state condivise a livello di organo collegiali.

E’ presente un processo di innovazione didattica e i docenti sono impegnati a realizzare metodologie didattiche labo- ratoriali con utilizzo di mezzi multimediali, secondo le indicazioni del Piano nazionale scuola digitale.

La scuola ha dato avvio alla collaborazione e alla cooperazione tra le risorse umane presenti nel contesto, per favorire un sistema integrato delle relazioni interne ed esterne, intensificando la partecipazione a reti e l’interazione con il territorio.

E’ in atto in istituto la consapevolezza di migliorare i sistemi di controllo e di monitoraggio dei processi

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2.4 ATTI DELLA CONFERENZA DEI SERVIZI L'istituto ha promosso una conferenza di servizi atta a realizzare un coordinamento territoriale per porre le basi

a intese, reti e collaborazioni con agenzie e associazioni territoriali per sostenere e potenziare l'offerta

formativa. In tal senso, facendo tesoro di tutte le esperienze pregresse e già in atto nella scuola, l'Istituto si

propone di arricchire ulteriormente l'ambito delle relazioni territoriali, costruendo e formalizzando anche

accordi di programma e protocolli d'intesa.

Tale incontro risponde all'esigenza di raccogliere le necessità del territorio nell'ottica del confronto tra le parti

e in piena applicazione della legge 107/2015, nel rispetto degli specifici ambiti di competenza e autonomia.

Gli esiti della conferenza hanno dimostrato una partecipazione attiva e feconda da parte delle autorità,

istituzioni, rappresentanti università e del mondo delle attività produttive presenti nella scuola.

Le Autorità hanno dichiarato la propria disponibilità:

a creare una rete per sensibilizzare sul tema della Cittadinanza attiva e costruire una coscienza civile

e una percezione del territorio che abbia la scuola quale principale ente formatore.

a reperire nuovi locali e risorse anche per le manutenzione ordinaria.

I responsabili dipartimentali delle Università hanno offerto collaborazione

per promuovere attività di formazione per i docenti, attivare laboratori per gli alunni, fornire esperti

per collaborare a progetti scolastici .

I rappresentanti delle Associazioni hanno manifestato disponibilità nei seguenti ambiti:

progetti su tematiche rilevanti per la didattica e la formazione degli alunni, continuando o attivando

nuovi percorsi.

Il Comitato dei genitori, auspicando una pronta risposta da parte delle amministrazioni di competenza alla

richiesta del Territorio, vista la pressante crescita d’iscrizioni di alunni del Comprensorio, ha manifestano la

disponibilità a:

intervenire nei confronti delle forze politiche per il reperimento di locali auspicando una pronta

risposta da parte delle amministrazioni di competenza alla richiesta del Territorio.

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2.5 Atto di indirizzo del Dirigente

Per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione il DS ha emanato un atto di indirizzo

pubblicato sul sito web all’indirizzo www.iismursia.gov.it

2.6 Mission

ll nostro Istituto svolge un ruolo attivo nel contesto locale, proponendosi come centro di formazione culturale,

civile e professionale aperto ai giovani e agli adulti, per formare al principio di “cittadinanza attiva” garantendo

il rispetto dei principi di uguaglianza e legalità, nell’ottica dell’integrazione scuola-territorio e scuola-famiglia.

A tal fine l’istituto ha intrapreso in questi ultimi anni un percorso formativo-educativo, finalizzato ad accogliere

le istanze del territorio, attraverso azioni che mirano ad incoraggiare l’integrazione scolastica e l’inclusione,

nel rispetto della centralità degli allievi e del loro contesto di vita.

L’educazione alla salute si inserisce in pieno nel progetto di Istituto ed ha come obbiettivo fondamentale

quello di favorire la crescita sana ed equilibrata della personalità dei giovani e la costruzione di un’identità

attraverso l’espressione delle loro potenzialità.

L’educazione alla Legalità rappresenta uno degli aspetti fondamentali della formazione integrale della

persona. La progettualità legata alla legalità ha, di conseguenza, un’importanza rilevante nella realtà nella

quale la nostra scuola si trova ad operare, come emerge in fase di analisi del contesto socio-ambientale. Per la

realizzazione di tale progettualità l’istituto stabilisce intese e reti non solo con gli Enti Locali territoriali, ma

anche con tutte le altre Associazioni ed Agenzie formative presenti sul territorio e tali da contribuire alla

pianificazione di adeguati interventi didattici ed operativi. Innovativa è l’apertura all’Europa, attraverso la

partecipazione dei discenti e dei docenti alle iniziative promosse dall’Unione Europea, per vivere esperienze

culturali e didattiche con gli altri paesi comunitari; nell’ottica della cooperazione nel campo

dell’apprendimento, dell’istruzione e dalla formazione, per valorizzare le competenze dei nostri alunni,

sostenendoli nell’ingresso nel mondo produttivo in una dimensione più ampia ed europea. Dal punto di vista

strettamente operativo, l’istituto sta attivando azioni di contrasto alla dispersione scolastica e al disagio;

promuovendo pratiche didattiche innovative e dinamiche che impegnino i docenti, il GLI (gruppo di lavoro

per l’inclusione), equipe mediche, esperti esterni, famiglie ed enti dell’Istituzione scolastica, al fine di favorire

l’inclusione degli alunni in difficoltà, secondo le indicazioni del PAI di istituto. Sono inoltre potenziate le

attività di laboratorio e le metodologie laboratoriali.

Da alcuni anni abbiamo avviato e via via accresciuto l’offerta formativa informatica parallelamente al

potenziamento delle infrastrutture tecnologiche. Pertanto, è già in atto l’utilizzo della didattica digitale nelle

ore curricolari e sono attive, a livello di singoli Consigli di classe, delle progettazioni didattiche che si

avvalgono di strategie metodologiche fondate sull’uso degli strumenti multimediali. A tal fine si promuovono

azioni di sviluppo e miglioramento delle competenze digitali degli studenti attraverso la formazione del

personale docente, tecnico e amministrativo.

La scuola è dotata di un Portale interattivo che consente l’utilizzazione delle nuove tecnologie per la

comunicazione scuola-territorio, per la costruzione di ipertesti e come banca dati.

17

Il piano contiene la definizione delle risorse occorrenti e assicura l’attuazione dei principi di pari opportunità

promuovendo all’interno dell’istituto l’educazione alla parità dei sessi, la prevenzione della violenza di

genere e di tutte le discriminazioni, al fine di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori sulle tematiche

nell’ art 5, comma 2 del decreto legge 14 agosto 3013, n. 93. (comma 16 legge 107).

Il nostro piano individua, inoltre percorsi formativi diretti all’orientamento sia in entrata che in uscita con

attenzione al monitoraggio degli esiti a distanza e azioni atte alla valorizzazione del merito scolastico. Vengono

incentivati rapporti di continuità con la scuola media inferiore, con lo scopo di attivare percorsi guida

in entrata e in uscita e stabiliti rapporti col COT e con i Dipartimenti Universitari. Sono presenti nel

piano percorsi di alternanza scuola-lavoro e azioni rivolte alla formazione dei docenti sia per quel che attiene

le competenze metodologico-didattiche che in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di

lavoro.

Il piano è reso coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi, determinati a

livello nazionale e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo

conto della programmazione territoriale dell’offerta formativa. A tal proposito essenziale alla base delle scelte

è la concertazione fra le linee programmatiche e il contesto locale, al fine di ottimizzare le risorse territoriali,

per sostenere un progetto educativo globale finalizzato alla crescita e allo sviluppo della personalità degli

alunni, nell’ottica di una scuola nuova, aperta alle richieste della comunità locale.

18

3 Dal RAV al PDM

Monitoraggio

finale e

resoconto

dei

risultati

Correttivi

Monitoraggio

in itinere

Individuazione

fabbisogno

personale e

strumentale

Aree di

potenziamento

dei

saperi

Scelte

metodologico

- didattiche

Strategie

operative di

miglioramento

Priorità

traguardi e

obiettivi di

processo

Criticità e

punti di

debolezza

della scuola

Analisi dei

bisogni

educativi

Analisi del

contesto

scolastico

Coordinamento

con Enti,

Agenzie,

Associazioni

Analisi del

contesto

territoriale

locale

Piano di

Attuazione

Del

POF

19

3.1 Esiti del RAV

ESITI SCOLASTICI: si registrano livelli di competenza medio-bassi relativamente alle discipline di base, con

elevata presenza di debiti formativi a fine anno scolastico per tutti e tre gli indirizzi. Inoltre, la fascia di alunni,

con livelli di valutazione intermedia è piuttosto ristretta. Percentuale degli alunni promossi con sospensione

del giudizio per indirizzo o non ammessi alla classe successiva è la seguente:

Liceo scientifico: Alunni con sospensione del giudizio 28% Alunni non ammessi 14%

Liceo delle scienze Umane: Alunni con sospensione del giudizio 30% Alunni non ammessi 13%

Ipseoa: Alunni con sospensione del giudizio 30% Alunni non ammessi 26%

La distribuzione degli studenti per fasce di voto evidenzia una concentrazione eccessiva nelle fasce più basse.

Le motivazioni sono da ricercare nella mancanza di momenti di revisione intermedia delle programmazioni,

mancanza di somministrazione di prove di valutazione di istituto iniziale, intermedia e finale. Ridotto numero

di ore di recupero e inefficace ricaduta didattica dei progetti fis.

RISULTATI PROVE STANDARDIZZATE: Il punteggio di italiano e/o matematica della scuola alle prove

Invalsi è inferiore rispetto a quello di scuole con background socio-economico e culturale simile in tutte le

classi dell’IPSEOA, mentre nelle classi dei Licei sono episodicamente negativi soprattutto nelle classi in cui

si riscontra la mancanza di esercitazioni programmate sulla modalità Invalsi.

La maggior parte degli alunni si attesta su livelli medio-bassi con forte eterogeneità all’interno delle classi e

fra le classi.

DISPERSIONE: La scuola non riesce a garantire il successo formativo soprattutto per gli studenti dell’Istituto

Professionale, infatti si registra un elevato numero di abbandoni in obbligo nelle classi del primo biennio

dell’IPSEOA, in particolare gli abbandoni in obbligo si attestano sull’11,5% nell’IPSEOA, minore del 1% nei

licei. Le motivazioni sono sostanzialmente da ricercare nella difficoltà della scuola ad organizzare attività

differenziate per gli alunni provenienti da un contesto sociale svantaggiato, ridotto numero di ore spese nei

laboratori professionali, insufficiente numero di spazi didattici per le attività pluridisciplinari, orario scolastico

non funzionale per via della turnazione dovuta alla carenza del numero delle aule. (Si precisa che il dato di

dispersione dell’IPSEOA si attesta su livelli più alti come comunicato in atto di compilazione del RAV)

COMPETENZE DI CITTADINANZA: Il livello delle competenze chiave e di cittadinanza non è

soddisfacente, soprattutto nelle classi del biennio dell’IPSEOA le competenze sociali e civiche sono ancora

scarsamente sviluppate come si evince dalla ricorrente convocazione di consigli di classe e dagli interventi

disciplinari da parte degli insegnanti, ciò è dovuto soprattutto al contesto socio-culturale di provenienza degli

alunni frequentanti il corso professionale. Il rispetto delle regole, il senso di responsabilità, l’autonomia e

l’autoregolazione, anche nell’assolvimento del lavoro domestico, non sono adeguati complessivamente

nell’Istituto. La maggior parte degli alunni non raggiunge un’adeguata autonomia nell’organizzazione dello

studio, nel progettare il proprio percorso formativo in modo autonomo e responsabile. Inoltre la scuola

s’impegna a favorire il pieno sviluppo della persona nella costruzione del sé, di corretta e significativa relazione

con gli altri, col territorio e col contesto, promuovendo azioni per la conoscenza e la valorizzazione del

patrimonio locale artistico e naturalistico.

RISULTATI A DISTANZA: La scuola non raccoglie in modo sistematico informazione sui risultati degli

studenti nei successivi percorsi di studio e di avviamento al lavoro. La maggior parte degli alunni nei licei

prosegue gli studi universitari, anche se non sempre con risultati positivi. Il numero di immatricolati

all’università è inferiore a quello medio provinciale e regionale. Tra gli iscritti, una percentuale minima è in

regola con i CFU, la mediana si attesta al di sotto di 20 su 60 con tendenza stabile. Gli alunni dell’IPSEOA

preferiscono l’inserimento nel mondo lavorativo, coerentemente con il titolo di studi, con tempi di attesa

mediamente di due anni per il primo contratto, con percentuale alta a tempo determinato.

Nella distribuzione degli alunni provenienti dalla licenza media, gli alunni con votazioni 9 e 10 richiedono di

essere inseriti nelle classi del liceo, di contro nelle classi dell’IPSEOA si riscontra un numero elevato di alunni

con 6.

20

CRITICITÀ

ESITI

SCOLASTICI

DISPERSIONE

COMPETENZE

DI CITTADINANZA

RISULTATI

A DISTANZA

RISULTATI PROVE

STANDARDIZZATE

21

3.2 Tabella Dati RAV 2014/15

CRITICITÀ PRIORITÀ OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO

Traguardi finali

Priorità1

Esiti degli studenti e

risultati scolastici

Diminuire i debiti formativi Nell’arco del triennio, diminuire i debiti formativi del 2%.

Elevare il livello intermedio di

competenze

Elevare del 3% la fascia intermedia

Diminuire l’abbandono

scolastico degli alunni in

obbligo

Ridurre il tasso dell’abbandono del 3%

Priorità1

Competenze chiave e di

cittadinanza

Potenziare il rispetto delle

regole e l’autoregolazione nella

gestione dei compiti svolti e

dello studio

Ridurre: note disciplinari, C. d. C straordinari, sanzioni

che prevedono l’allontanamento dalla scuola (episodi di

bullismo e di esclusione)

Incentivare la partecipazione

responsabile e autonoma

Ridurre l'assenteismo del 2% e incrementare del 2% la

partecipazione ad attività extracurriculari

Priorità 2

Risultati a distanza

Riduzione tasso di abbandono

del percorso universitario

Ridurre dell'1% l'abbandono del percorso universitario

Aumento numero iscritti

all'università

Aumentare dell'1% il numero degli studenti che

proseguono negli studi universitari

Priorità 3

Risultati prove

standardizzate

Migliorare i risultati nelle prove

invalsi

Diminuire lo scarto rispetto alle percentuali delle scuole

con simile background del 2%.

3.3 Quick wins La scuola mette in atto iniziative di miglioramento che danno visibilità subitanea ai processi di

autovalutazione, rafforzando la percezione della sua utilità nei portatori di interesse.

Le iniziative previste sono le sottoelencate:

Lavoro in team e cooperazione sinergica tra i Docenti a livello dei C.d.C e dei Dipartimenti;

Utilizzo delle TIC nella pratica didattica e interventi che promuovano l’innovazione didattica;

Standardizzazione dei criteri di verifica e valutazione comuni per classi parallele;

Funzionalità nella distribuzione dei compiti per il raggiungimento degli obiettivi;

Coinvolgimento dei docenti in gruppi di lavoro (Funzionigramma);

Predisposizione moduli pluri-disciplinari

Attuazione delle azioni relative al Piano di miglioramento di funzionamento immediato

22

3.4 Relazione obiettivi di processo/priorità strategiche

AREA DI PROCESSO OBIETTIVI DI PROCESSO E’ CONNESSO ALLE PRIORITA’

1 2

Curricolo, progettazione e

valutazione

Strutturare il curricolo per competenze

Risultati

scolastici

Somministrare prove di verifica omogenee

iniziali in itinere finali strutturate per classi

parallele, per aree disciplinari

Attuare percorsi inter- e pluridisciplinari

Adottare criteri di valutazione omogenea

Attivare interventi e iniziative di recupero

Ambiente di apprendimento Organizzare spazi e tempi di apprendimento

rispondenti alle esigenze degli alunni

Risultati scolastici

Competenze chiave

di cittadinanza

Incentivare l’uso di didattica innovativa

Gestire i conflitti e attivare strategie per

combattere la demotivazione

Sviluppare competenze sociali e trasversali

Orientamento strategico

e organizzazione della

scuola

Perfezionare i sistemi di controllo e

monitoraggio

Concentrare le risorse sulle azioni prioritarie Risultati

scolastici

Promuovere una funzionale distribuzione dei

compiti.

*Continuità e orientamento Favorire la continuità in entrata

Monitorare i risultati a distanza

Risultati a distanza

*Si ritiene significativa l’area di processo: Favorire la continuità in entrata e monitorare i

risultati a distanza, in quanto risponde alla criticità del RAV, Risultati a distanza

23

3.5 Tabella obiettivi di processo: fattibilità/impatto

OBIETTIVI DI PROCESSO Fattibilità Impatto Prodotto: valore

che identifica la

rilevanza

dell’intervento 1 Concentrare le risorse sulle azioni prioritarie 5 4 20

2 Gestire i conflitti e attivare strategie per

combattere la demotivazione

3 5 15

3 Attivare interventi di recupero e

potenziamento

3 5 15

4 Sviluppare competenze sociali e trasversali 3 5 15

5 Incentivare l’uso di didattica innovativa 3 4 12

6 Attuare percorsi inter-pluridisciplinari 3 4 12

7 Somministrare prove di verifica omogenee e

individuare rubriche di valutazioni comuni

3 4 12

8 Organizzare spazi e tempi di apprendimento

funzionali alle esigenze degli alunni

0 5 0

9 Perfezionare sistemi di controllo dei risultati e

monitoraggio dei processi

2 4 8

10 Favorire la continuità in entrata e monitorare i

risultati a distanza

2 4 8

Note

Nell’ambito degli obiettivi di processo individuati nel piano di miglioramento che la scuola

intende perseguire complessivamente, a partire dall’anno corrente, si porrà maggiore

attenzione soprattutto alle azione previste dai primi sei obiettivi di processo indicati nella

tabella 3.5, secondo un criterio di rilevanza dell’intervento.

24

3.6 Tabella risultati attesi e monitoraggio

OBIETTIVI DI

PROCESSO

in via di attuazione

RISULTATI ATTESI

INDICATORI DI

MONITORAGGIO

MODALITA’ DI

RILEVAZIONE

1 Concentrare le risorse sulle

azioni prioritarie

Allocazione risorse

personali e finanziarie

sulle azioni prioritarie

Ricaduta didattica sugli

esiti

Variazione annuale in

percentuale degli

investimenti rispetto alle

azioni prioritarie

Rilevazione dati relativi

agli investimenti Piano

delle attività (Delibere

Collegio, Consiglio di

Istituto Contrattazione)

2 Gestire i conflitti e attivare

strategie per combattere la

demotivazione

Ridurre C.d.C straordinari

e numero di sanzioni che

prevedono

l’allontanamento;

incrementare la

conversione in attività

socialmente utili

Ricaduta didattica sugli

esiti

Riduzione di 1% del

numero di provvedimenti

e sanzioni.

Riduzione delle assenze

di almeno 1%

Circolari, verbali C.d.C,

schede di monitoraggio

frequenza a cura della FS

dispersione

3 Attivare interventi di

recupero e potenziamento

Ampliamento dei corsi e

della attività di recupero e

potenziamento e numero di

partecipanti

Aumentare di un 10% il

monte ore delle attività

messe in atto

E l’adesione degli alunni

dell’1%

Schede di rilevazione e

monitoraggio progetti FIS

finalizzati al recupero a

cura della FS alunni

4 Sviluppare competenze

sociali e trasversali

Incrementare il numero di

ore extra-curriculari,

finalizzate all’acquisizione

di competenze sociali e

trasversali

Ricaduta didattica sugli

esiti

Partecipazione e

frequenza ad attività

extra-curricolari del 5%

Il numero delle attività

offerte 2%

Monitoraggio progetti FIS

Tabella di valutazione

competenze trasversali

5 Incentivare l’uso di

didattica innovativa

Incrementare l’utilizzo

delle tic e dei laboratori.

Incremento delle attività

di auto-aggiornamento e

ricerca-azione sulla

didattica innovativa

Ricaduta didattica sugli

esiti

Incrementare del 2% la

partecipazione ad

iniziative di

autoaggiornamento

Prodotti, programmazioni,

verbali C.d.C , relazioni

finali a carico della FS

docenti

6 Attuare percorsi inter-

pluridisciplinari

Progettazione di percorsi

pluridisciplinari,

Ricaduta didattica sugli

esiti

Implementare del 10%

la programmazione e la

realizzazione dei moduli

pluridisciplinari

Prodotti finali dei moduli

Verbali C.d.C

7 Somministrare prove di

verifica omogenee e

individuare rubriche di

valutazioni comuni

Strutturazione e

somministrazione di una

verifica omogenea per

classi parallele e

quadrimestre. Griglie

comune di valutazione

Ricaduta didattica sugli

esiti

Incremento delle griglie

di valutazioni comuni

Verbali di Dipartimento

8 Organizzare spazi e tempi

di apprendimento

funzionali alle esigenze

degli alunni

Ottimizzazione spazi e

tempi,

agevolazione alunni

pendolari

Ricaduta didattica sugli

esiti

Ottimizzazione Numero

di classi Quadro orario

delle lezioni

Flessibilità

Ricognizione delibere

Orario mezzi di trasporto

25

9 Perfezionare sistemi di

controllo dei risultati e

monitoraggio dei processi

Miglioramento dei

processi

Ricaduta didattica sugli

esiti

Coinvolgimento FFSS e

commissioni

Schede di rilevazione e

monitoraggio.

10 Favorire la continuità in

entrata e monitorare i

risultati a distanza

Aumento del numero di

iscrizioni a percorsi

universitari. Aumento delle

iscrizioni

Risultati a distanza

Aumentare il numero

degli studenti che

proseguono negli studi

universitari e ridurre

l’abbandono.

Schede di monitoraggio

ex-alunni e dati delle

università.

26

3.7 Ambiti di potenziamento

Ai fini dell’acquisizione del fabbisogno dell'organico di potenziamento per la fase “C” del piano di

assunzione, l’ordine di preferenza per le aree deliberate in seno al collegio docenti sono le seguenti:

1. Potenziamento linguistico

2. Potenziamento scientifico

3. Potenziamento umanistico

4. Potenziamento socio-economico e per la legalità

articolate nei seguenti obiettivi formativi ai sensi della legge 107/2015 :

a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento

all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante

l'utilizzo della metodologia Content language integrated learning;

b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;

l) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del

bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio

degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati

anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio

e delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo

studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della

ricerca il 18 dicembre 2014;

d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la

valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo

tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura

dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle

conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione

all'autoimprenditorialità;

e) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità,

della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali;

27

4.Offerta formativa (quadro normativo )

L’Istituto “Ugo Mursia”:

nel rispetto del perseguimento degli obiettivi del Sistema Nazionale di Istruzione per

quel che concerne gli obiettivi generali del processo formativo, gli obiettivi specifici di

apprendimento, la quota nazionale dei curricoli, l’orario obbligatorio annuale, il monte ore per

ciascuna disciplina;

tenendo conto del nuovo assetto ordinamentale, organizzativo e didattico disposto dal D. P.

R. 15 marzo 2010, n.°87 Regolamento per il riordino degli Istituti professionali e n.°89

Regolamento per il riordino dei licei, ai sensi dell’Art.64, comma 4 del decreto legge 25

giugno 2008, n.° 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n.° 133, registrato alla Corte dei

Conti 1 giugno 2010;

in ottemperanza del D.M. 22 agosto 2007, n°139 in materia di adempimento dell’obbligo

scolastico fino a 16 anni, del DPR 22 giugno 2009, n. 122, Regolamento recante

coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e del D.M.. 9/2010 circa

la certificazione delle competenze;

facendo riferimento alle esperienze educative e didattiche pregresse e all’esigenza di

adeguare i percorsi formativi alla crescita culturale e professionale e all’integrazione degli

alunni con il mondo produttivo e col territorio;

ritenendo indispensabile promuovere una coscienza critica, civica ed europea che apra le

menti alla partecipazione solidale e permetta un consapevole orientamento sulle scelte future

dei giovani;

Attuando nel primo e secondo biennio e nel quinto annoi nuovi Regolamenti dettati dalla

Riforma della Scuola Secondaria Superiore relativamente ai Licei e agli Istituti professionali,

operativi a partire dall'anno scolastico 2010/2011;

osservando la quota oraria nazionale obbligatoria dei curricula e tenendo conto della

possibilità di utilizzare una quota autonoma secondo quanto dettato dai DPR 87/2010 e

89/2010 relativamente al riordino degli istituti professionali e dei licei, in materia di

flessibilità, in coerenza con i profili educativi e culturali in atto;

tenendo conto della necessità di adattare scelte metodologico-didattiche coerenti coi nuovi

profili degli indirizzi in atto nell’istituto, in rispetto della normativa vigente;

assumendo le indicazioni della legge 107 del 13 luglio 2015;

attiva per l’anno scolastico 2015/16 i seguenti curricula:

Liceo Scientifico

28

Liceo delle Scienze Umane

Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera

CPIA (Centri provinciali per l’istruzione per adulti) Servizi per l’enogastronomia e

l’ospitalità alberghiera

4.1 Profilo culturale e educativo del Liceo Scientifico Il percorso del Liceo scientifico, secondo l’assetto ordinamentale dei licei D.P.R. 15 marzo 2010, n.°89, è

indirizzato a fornire agli allievi una preparazione culturale di base completa, affiancando alle discipline

scientifiche caratterizzanti il corso di studio, la conoscenza delle materie dell’area letteraria-storico-filosofica-

artistica ed espressiva. In particolare, il percorso liceale intende favorire lo sviluppo delle capacità e delle scelte

personali, fornendo allo studente gli strumenti culturali e metodologici necessari per una comprensione

approfondita e critica della realtà, per il proseguimento degli studi di ordine superiore, garantendogli

l’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro. Il percorso di studi mira ad approfondire e sviluppare

specifiche conoscenze, abilità e competenze nei seguenti ambiti ed aree: metodologica; logico argomentativa;

linguistica e comunicativa; storico-umanistica; scientifica, matematica e tecnologica. Per quanto riguarda il

quadro orario delle lezioni si fa riferimento al quadro normativo vigente.

4.2 Profilo culturale ed educativo del Liceo delle Scienze Umane

I nuovi ordinamenti dei licei, definiti dal Regolamento emanato con Decreto del Presidente della Repubblica

15 Marzo 2010 n.°89, contraddistinguono il percorso di studi del Liceo delle Scienze umane, per quel che

concerne il profilo culturale, educativo e professionale.

Il Liceo delle Scienze Umane, mira ad una formazione culturale completa sia nell’ambito delle materie

umanistiche che in ambito matematico-scientifico, pur mantenendo una specificità nel settore socio-psico-

pedagogico. Infatti il Liceo delle Scienze Umane permette di studiare in modo approfondito la psicologia e

le scienze dell’educazione e fornisce una buona conoscenza di base nel settore della sociologia,

dell’antropologia, del diritto e dell’economia. Infine questo indirizzo propone lo studio delle scienze

naturali nell’intero quinquennio e della fisica nel triennio, per facilitare l’accesso anche ai corsi

universitari dell’area medico-sanitaria.

Gli sbocchi universitari più diretti sono quindi: le facoltà umanistiche (lettere, storia, filosofia, etc.), quelle

legate alle scienze umane (psicologia, sociologia, scienze della formazione, scienze dell’educazione,

giurisprudenza, etc.), quelle dell’area medica e sanitaria (medicina e chirurgia, scienze infermieristiche,

logopedia, fisioterapia, etc.) e scienze motorie.

Le Unità Sanitarie, gli Enti Sociali ed il Ministero della Giustizia saranno i principali interlocutori degli allievi

che conseguono questo diploma. Per quanto riguarda il quadro orario delle lezioni si fa riferimento al quadro

normativo vigente.

29

4.3 Profilo Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera (IPSEOA)

Il riordino degli istituti professionali è regolamentato dal DPR 15 marzo 2010, n.°87. Tale riordino risponde

alle nuove esigenze sociali e formative della società moderna, che richiede un ordinamento aperto e flessibile

in grado di favorire i passaggi tra i sistemi formativi e offrire più opportunità ai giovani di accedere ai livelli

culturali più alti. Gli Istituti professionali, pertanto, svolgeranno nel quadro di intese con le Regioni, in regime

di sussidiarietà, un ruolo integrativo e complementare, fondamentale ai fini del conseguimento, anche

nell’esercizio dell’apprendistato, di una qualifica almeno triennale, diritto-dovere di tutti i giovani, entro il 18°

anno di età. In particolare, si precisa che le classi terze IPSEOA seguiranno il percorso triennale per il

conseguimento della qualifica Regionale,Tipologia A come previsto dalla normativa di riferimento per ciò che

concerne le intese stato-regione n.° 231 del 13/09/2011.

Secondo la C.M. prot. N. 7572 del 4 agosto 2011, gli Istituti di Scuola secondaria di secondo grado sono

autorizzati ope legis all’attività di intermediazione per l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro mediante

la pubblicazione dei curricula degli alunni (d.lgs. n. 276/03). L’identità degli Istituti professionali è connotata

dall’integrazione tra una cultura di base comune e la cultura professionale, che consenta agli studenti di

sviluppare i “saperi” e le competenze necessarie ad assumere ruoli operativi nei settori produttivi e di servizi

di riferimento, permettendogli di assumere autonoma responsabilità nei processi produttivi e di servizio. L’

area di indirizzo è presente sin dal primo biennio con l’obiettivo di far acquisire competenze spendibili in vari

contesti di vita e di lavoro, in vista anche delle scelte future. Il secondo biennio e il quinto anno sono articolati

nei tre differenti settori: “Enogastronomia”, “Servizi di sala e di vendita”, e “Accoglienza turistica”.

Il percorso professionale si sviluppa soprattutto attraverso metodologie didattiche di tipo laboratoriale,

valorizzando uno stile di apprendimento induttivo, l’orientamento progressivo, l’analisi e la soluzione dei

problemi relativi al settore produttivo, il lavoro cooperativo per progetti, la gestione dei processi in contesti

organizzati e l’alternanza scuola-lavoro.

Quest’ultima assume particolare importanza nella progettazione formativa degli istituti professionali poiché

consente pluralità di soluzioni didattiche e favorisce il collegamento con il territorio.

In ottemperanza a quanto prevede il D.P. R. 15 marzo 2010, DPR 87/2010 Regolamento per il riordino degli

istituti professionali, il nostro Istituto attua con delibera del Collegio dei docenti a curvatura in quota del 20%

in relazione all’organico per l’anno scolastico 2014/15 al fine di potenziare l’offerta formativa con corso di

studi che potenziando le materie professionalizzanti risponda maggiormente alle esigenze del territorio. A tal

fine si è previsto per le classi prime di effettuare un’ora in meno delle materie italiano e matematica in favore

di un’ora in più rispettivamente per le materie sala-bar e cucina. Per le classi seconde è prevista un’ora in più

di ricevimento a discapito di un’ora di matematica. Nelle classi terze la curvatura prevede la conversione di

un’ora di Alimentazione ed elementi di gestione aziendale e un‘ora di matematica a favore rispettivamente

delle tre articolazioni (enogastronomia, sala e vendita e accoglienza turistica).

30

4.4 Quadro orario Ordinamento in attuazione in Istituto Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera

1°Biennio Classe 3^ Classe 4^ Classe

5^

MATERIA I II III IV V

Lingua e lettere italiane 31 4 4 4 4

Iª lingua e letteratura straniera 3 3 3 3 3

IIª Lingua e letteratura straniera 2 2 3 3 3

Storia 2 2 2 2 2

Matematica e informatica 31 31 3 3 3

Scienze integrate (Fisica) 2 /

Diritto/economia 2 2

Scienze integrate (Chimica) / 2

Scienze della terra e biologia 2 2

Scienza degli Alimenti 2 2 3

Scienza e cultura dell’alimentazione

Enogastronomia

31 3* 3

Scienza e cultura dell’alimentazione

Sala vendita

31 3* 3

Scienza e cultura dell’alimentazione

Accoglienza turistica

31 2* 2

Religione 1 1 1 1 1

Scienze motorie 2 2 2 2 2

Laboratorio di servizi di accoglienza

Turistica

2 31 8+1 Compresenza scienze e cult.

Tur.

4+1 Compresenza scienze e

cult. Tur.

4

Laboratorio di servizi enogastronomici

Settore cucina

32 22 8+1 Compresenza scienze e cult.

Eno.

4+1 Compresenza scienze e

cult. Tur

+2 ore di Sala e vendita.

4

Laboratorio di servizi enogastronomici

Settore sala e vendita

32 22 8

+1Compresenza scienze e cult.

sala

4+1 Compresenza scienze e

cult. Tur

+2 ore di cucina

4

Diritto e tecniche amministrative

della struttura ricettiva

(enogastronomia)

- - 31 5 5

Diritto e tecniche amministrative

della struttura ricettiva (sala vendita)

31 5 5

Diritto e tecniche amministrative

della struttura ricettiva (accoglienza

turistica)

- - 31 6 6

TOTALI 32 32 32 32 32

1Curvatura 2 Curvatura e squadra *Compresenza con docente tecnico pratico

31

4.5 Tabella Ministeriale di riferimento

-

* L’attività didattica in laboratorio caratterizza l’area di indirizzo dei percorsi degli istituti professionali; le ore indicate con asterisco

sono riferite solo alle

attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici.

Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, programmano le ore di compresenza

nell’ambito del primo biennio e

del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore.

** Insegnamento affidato al docente tecnico-pratico. (°) con il decreto ministeriale di cui all’art. 8, comma 3, è determinata l’articolazione delle cattedre in relazione all’organizzazione

delle classi in squadre.

32

4.6 Formazione degli adulti CPIA ex Corso Serale

L’organizzazione del corso CPIA segue le indicazioni del DPR del 29/10/2012 n°263 recante norme generali

per la ridefinizione dell’assetto organizzativo e didattico dei Centri provinciali per l’istruzione degli adulti, ivi

compresi i corsi serali. Il percorso viene realizzato in ossequio alla nota 42/41 del 31/07/2013 e al Decreto

interministeriale del 12/3/2015. Pertanto a partire dall’ 1/09/2015, i percorsi di istruzione degli adulti sono

stati riorganizzati secondo le disposizioni di cui al DPR 263/12, come specificate dalle Linee guida adottate

con il DI 12/04/2015. In ottemperanza a tali direttive, il nostro Istituto si allinea ai Centri di Istruzione per

Adulti (CPIA), aderendo alla rete di scuole che fa a capo a CPIA Palermo 1, in coincidenza con i criteri fissati

dall’Assessorato Regionale per l’attivazione del secondo livello della rete territoriale del CPIA (unità

didattica).

La scuola, a tal fine, ha costituito una Commissione per la definizione del Patto Formativo Individuale e per

la predisposizione delle misure di sistema. La Commissione ha attivato la procedura di “riconoscimento dei

crediti”, al fine di procedere alla progettazione dei percorsi per Unità di Apprendimento (U.d.A.) che ( art.5

comma 1, lett. C del dPR 263/12) “rappresentano il necessario riferimento per il riconoscimento dei crediti”.

Il percorso educativo favorisce l’integrazione individuale e la ri-contestualizzazione della persona nell’ambito

scolastico e lavorativo. La Commissione Patto Formativo, attraverso un’intervista, stabilisce il livello delle

competenze raggiunte nel percorso pregresso e il coerente inserimento nel percorso studi da intraprendere. I

percorsi di secondo livello sono incardinati in Unità Didattiche, stabilite dalla Commissione all’interno dei

percorsi didattici individuali, fruibili anche per classi aperte.

Il corso prevede una riduzione del monte orario settimanale di alcune discipline caratterizzanti il corso di studi.

Il metodo di insegnamento privilegiato è basato sul principio di “imparare ad imparare” per rendere autonomo

l’individuo, capace di adattarsi alle diverse prospettive lavorative e alle trasformazioni del mondo del lavoro.

33

5.Offerta formativa di istituto

5.1 Finalità e orientamenti generali Il nostro Istituto, proponendosi l’obiettivo di una formazione quanto più possibile multiforme, ha mostrato, sin

dall’inizio, attenzione al sociale, ai valori della libertà e legalità, all’educazione, alla democrazia e alla pacifica

convivenza civile. Esso ha cercato di promuovere negli alunni l’assunzione consapevole di responsabilità,

attraverso una costruttiva partecipazione di tutte le componenti alla vita scolastica, nel rispetto degli altri e

dell’ambiente circostante e nella condivisione di diritti e doveri nel rapporto tra Istituzione scolastica, studenti

e famiglie. (Regolamento recante modifiche ed integrazioni al DPR 249 24/06/1998 concernente lo Statuto

degli studenti e delle studentesse).

Il progetto formativo del nostro istituto mira alla formazione di persone consapevoli di se stesse ed integrate

armonicamente nella pluralità della dimensione corporea-mentale ed affettiva. Gli alunni saranno resi parte

attiva nel processo di apprendimento-insegnamento e gli insegnanti avranno cura di esplicitare gli obiettivi

didattico-educativi e le modalità di verifica dei risultati ottenuti, promuovendo l’auto-valutazione, la co-

partecipazione alle attività didattiche e un sano confronto basato anche sulla competizione costruttiva.

Le scelte educative proposte sono finalizzate a potenziare e consolidare conoscenze, competenze e capacità,

anche professionalizzanti, che offrano agli allievi una valida opportunità di inserimento nella realtà circostante,

esse mirano a realizzare un progetto culturale che risponda concretamente alle esigenze formative individuali

e alle richieste del territorio.

In sintesi, l’azione formativa del nostro istituto ha come finalità il miglioramento dei processi individuati

attraverso azioni coerenti e condivise.

Il curriculo tiene conto delle Indicazioni Nazionali e delle risorse ed esigenze del territorio. Fissa i traguardi di

competenza e gli obiettivi di apprendimento, partendo da un'attenta analisi del macro e microsistema, cercando

di mettere in primo piano i bisogni formativi degli alunni. La Progettazione educativo-didattica è stilata dai

docenti curriculari per aree disciplinari. Per rispondere alle esigenze degli alunni BES e con DSA, la scuola

cerca di promuovere percorsi individualizzati e personalizzati.

Inoltre, per rispondere alle esigenze formative nell’ambito della professionalizzazione è in atto in istituto una

curvatura che permette una maggiore attenzione per le materie di indirizzo nelle classi dell’IPSEOA.

5.2 Scelte metodologiche e didattiche

La scuola utilizza ed attiva tutti gli strumenti che rendono più efficace l’apprendimento, tra questi giocano un

ruolo primario le scelte metodologiche, la valutazione e l’organizzazione della didattica (tempi, strategie di

apprendimento) le attività progettuali ed extra-curriculari ed ancora le attività di recupero e sostegno che la

scuola mette in atto.

Per rendere efficace la dinamica insegnamento-apprendimento, occorre utilizzare di volta in volta metodologie

efficaci e flessibili, che mirino a favorire il successo scolastico e la motivazione, rendendo gli alunni i veri

protagonisti del percorso formativo.

34

Pertanto, fermo restando il principio della libertà di insegnamento, intesa come autonoma ricerca di propri

itinerari didattico-educativi, vengono indicate le seguenti scelte metodologiche a cui i docenti possono riferirsi

in relazione alla specificità della classe:

Cooperative-learning: valorizzazione del lavoro di gruppo in funzione di un apprendimento “ learning

by doing”;

Team-teaching: attitudine al confronto e al cambiamento per operare in modo dinamico e sinergico a

livello di C.d.C e Dipartimenti Disciplinari;

Didattica inclusiva con utilizzo di strategie diversificate che offra possibilità di personalizzazione dei

percorsi e stimoli all’apprendimento cooperativo per alunni con disturbi specifici di apprendimento e

con bisogni educativi speciali;

Didattica meta cognitiva: coinvolgimento dei discenti al processo di insegnamento-apprendimento e

consapevolezza del proprio percorso educativo;

Didattica modulare e per competenze: attuazioni di moduli e/o percorsi di apprendimento, anche

pluridisciplinari e promossi a livello di C.d.C. e Dipartimenti, che prevedano l’individuazione di

competenze, abilità e conoscenze specifiche, da conseguire alla fine del percorso;

Didattica digitale e multimediale: utilizzo nel processo di insegnamento-apprendimento di moderne

tecnologie, per una didattica innovativa e sperimentale, ad esempio attuazione di percorsi on-line e

approccio alla tecnica della “teledidattica”;

Didattica degli ambienti formativi: utilizzo dei laboratori, aule speciali, impianti sportivi,ecc come

spazi di esperienza che interagiscono con l’apprendimento;

Struttura Maieutica reciproca(SMR): approccio metodologico che passa dalla trasmissione alla

comunicazione e che contrappone alla unilateralità tradizionale l’ascolto in uno spazio di

apprendimento reciproco circolare;

Modello formativo destinato agli adulti strutturato in percorsi aperti e strategie didattiche flessibili,

che rispondano alle esperienze e esigenze specifiche e favoriscano il rientro in formazione.

35

5.3 Modello Organizzativo

L’azione didattica è stata avviata attraverso le attività iniziali dei Dipartimenti Disciplinari, per

individuare le linee di progettazione e programmazione disciplinare comuni e definire le modalità di

valutazione degli alunni, tenendo conto delle direttive ministeriali, ed in particolare, curando la

certificazione delle competenze in uscita per il biennio in ottemperanza del D.M. 9/2010 e del D.M. 22

agosto 2007 n.139 in materia di assolvimento dell’obbligo scolastico.

I Consigli di Classe individueranno le finalità educative trasversali, trasformandole in obiettivi graduati e

verificabili e predisporranno moduli pluridisciplinari a seconda del percorso didattico e delle esigenze di

apprendimento specifiche dei discenti. In funzione di ciò saranno poi determinate le strategie educative, il

metodo di lavoro e gli interventi più opportuni.

Nell’ambito del C.D.C. sarà favorito, inoltre, il collegamento tra le attività dell’O.F. e la programmazione

del percorso didattico.

Per quanto concerne la programmazione delle Classi Quinte, in funzione degli esami di Stato, ci si

richiama al documento che i Consigli Classe interessati redigono entro il 15 Maggio.

I Consigli di Classe attueranno simulazioni della terza prova degli Esami di Stato secondo le indicazioni

Ministeriali. Inoltre, è previsto per le classi quinte l’insegnamento in lingua straniera di una disciplina non

linguistica, secondo le indicazioni per l’introduzione delle CLIL nel curricolo dei licei.

L’Istituto ha adottato la divisione dell’anno scolastico in quadrimestri. Si prevede l’articolazione della

scansione oraria per l’istituto professionale in non meno di cinque giorni secondo la normativa vigente.

Le attività curriculari, collegate all’Offerta Formativa e quelle extra-curriculari per l’ampliamento della

stessa, si svolgeranno in orario antimeridiano e/o pomeridiano nella sede di Carini e coinvolgeranno gli

alunni di tutto l’Istituto. Nella scelta dei libri di testo e delle strumentazione didattiche la scuola assume

come criterio di riferimento la validità, la funzionalità educativa ed i costi contenuti. Le attività di

recupero, si svolgeranno con le modalità che il Collegio individuerà anche alla luce delle direttive

ministeriali in ragione delle disposizioni del Decreto 80 e della disponibilità economiche del fondo

d’Istituto. Per le comunicazioni scuola- famiglia si prevede l’intervento dei coordinatori di classe, che

attraverso i servizi di segreteria, fungeranno da coordinamento con i genitori.

Per quanto riguarda le modalità dei ricevimenti con i genitori, si svolgeranno periodici incontri collettivi,

durante i mesi di dicembre, ulteriori incontri sono previsti a febbraio ed aprile.

Nella formulazione dell’orario priorità è data ai criteri di efficacia didattica, assicurando agli alunni

un’adeguata alternanza delle discipline.

Per gli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica saranno previsti

insegnamenti alternativi sostitutivi dell’IRC, secondo la C.M. 23 luglio 2010 n°59 e nel rispetto della

normativa vigente e della delibera del C.d.D. del 22/09/2014. Tali ore potranno includere approfondimenti

su tematiche relative ai diritti umani, alla convivenza civile, alla cittadinanza e alla legalità attraverso

attività didattiche integrative, finalizzate al potenziamento delle competenze trasversali.

36

Scelte formative docenti:

AMBITI FORMAZIONE

Diritti e doveri del lavoratore

Metodologie didattiche pluridisciplinari

Normativa relativa alla sicurezza

Insegnamento delle CLIL

Competenze tecnologiche e strategie a Sostegno dell’utilizzo delle tic

Scelte formative personale amministrativo, tecnico e ausiliario

AMBITI DI FORMAZIONE

Prevenzione antincendio

Primo soccorso

Assistenza alunni portatori di handicap

Informatica di base

Procedimenti di dematerializzazione e digitalizzazione documenti

Procedure on line riscatti TFS/TFR/INPS ex INPDAP

Procedure on line cessazione personale

Corsi HACCP

Gestioni reti

Lingue straniere

Corsi ricostruzione carriera, contabilità personale

37

5.4 Verifica e Valutazione didattica A partire da una concreta analisi dei bisogni e della situazione di partenza delle singole classi, ogni Consiglio

di classe predispone una programmazione che, attraverso frequenti valutazioni “in itinere”, interventi mirati

ed eventuali ri-programmazioni, consenta agli allievi di raggiungere le mete educative, anche attraverso

percorsi didattici differenziati e coerenti con le esigenze contestuali, fermo restando il conseguimento degli

obiettivi formativi di apprendimento disciplinari declinati dalla normativa vigente. Con riferimento alla

normativa in materia di valutazione D.P.R. 122/2009 e tenendo conto della Circ.94 prot.6828 del 18/10/2011

del MIUR, si intercettano criteri, tipologie, tempi e modalità di valutazione in merito ai risultati raggiunti dagli

allievi in itinere e finali. Nell’ambito della valutazione esterna sui livelli di apprendimento mediante le

rilevazioni nazionali sulle conoscenze e abilità degli studenti condotta a livello nazionale, il nostro Istituto

negli anni passati ha partecipato alla rilevazione dell’INVALSI, tuttavia i dati relativi allo scorso anno

scolastico sono irrilevanti per la scarsa adesione delle classi alla rilevazione in oggetto.

Come previsto dall’art.14 comma 7 del D.P.R. 22/06/2009 n.122, e dalle indicazioni fornite dalla circolare

ministeriale n.20 del 4/03/2011, ai fini della validità dell’anno scolastico, compreso quello relativo all’ultimo

anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente è richiesta la frequenza di almeno ¾

dell’orario annuale personalizzato ossia il monte ore annuale previsto per ogni indirizzo di studi, tenendo conto

delle deroghe valide secondo le indicazioni ministeriali e le delibere collegiali relative alla validità dell’anno

scolastico. Pertanto, si individuano le seguenti deroghe:

Gravi motivi di salute adeguatamente documentati per assenze continuative superiori a dieci giorni

Terapie e/o cure programmate e documentate

Ricoveri certificati in ospedale e/o case di cura

Degenze post - operatorie documentate

Partecipazioni ad attività esterne, viaggi di istruzione, stage, gemellaggio,

Cause inerenti all’handicap per gli alunni diversamente abili

Tutte le assenze continuative, per i motivi sopra elencati, dovranno essere documentate tramite dichiarazione

rilasciata dal medico curante, da ASL e Presidi Ospedalieri. Le richieste da parte degli alunni o delle famiglie

di ingressi posticipati e di uscite anticipate avranno incidenza nel calcolo delle presenze effettivamente

accertate.

Il processo valutativo sarà distribuito nelle seguenti fasi:

Valutazione d’ingresso: attraverso la somministrazione di test, e/o per le classi intermedie attraverso

verifiche collettive ed valorizzazione degli interventi spontanei, è finalizzata ad acquisire informazioni

sul livello di partenza;

Valutazione “ in Itinere”: servirà a controllare ed orientare l’attività didattica, scaturirà da una

osservazione costante degli alunni e sarà effettuata ed integrata mediante verifiche;

Valutazione Sommativa (quadrimestrale e finale): sarà espressa mediante un voto. Essa può

considerarsi un accertamento conclusivo, finalizzato alla misurazione del conseguimento degli

obiettivi finali o intermedi e terrà conto di indicatori individuati dai C.d.C e dal Collegio.

38

Tempi e tipologie di Verifiche

Le verifiche potranno avere: forma orale (interrogazioni, dialogo, discussione di gruppo, interventi spontanei

e altro);forma scritta (prove strutturate: T/F, scelta multipla, Cloze test, corrispondenza; prove semi-strutturate:

saggio, tema, articolo di giornale, analisi del testo, tema argomentativo,descrizione, relazione, traduzione,

parafrasi, sintesi, completamento di schede.);forma grafica (griglie, mappa concettuale, disegno, istogramma,

tabella …)

Per quanto riguarda la valutazione scritta e orale quadrimestrale e finale, essa scaturirà da un congruo numero

di accertamenti che attestino le competenze, le conoscenze e le abilità conseguite dai discenti. Contribuiranno

alla valutazione finale, secondo le indicazioni del Collegio, alcuni indicatori quali: impegno, frequenza,

partecipazione alle attività didattiche curriculari ed extra-curricolari e un’analisi del percorso formativo

complessivo dei singoli alunni.

Nel nostro Istituto è già attivo lo scrutinio elettronico.

Criteri valutativi per lo scrutinio finale

Per quanto riguarda gli scrutini finali, nel rispetto della normativa vigente e le scelte collegiali, vengono

adottati i seguenti criteri di valutazione:

Verranno dichiarati promossi gli alunni il cui profitto venga valutato, per ogni Disciplina, in modo

sufficiente in relazione ai parametri indicati nelle programmazioni personali per materia e coordinate

nell’ambito dei C.d.C.,

Nel caso si registri una valutazione di insufficienza nella preparazione complessiva dell’alunno in 3

discipline, di cui una non grave, si procederà al riconoscimento di ammissione con sospensione di

giudizio.

Nel caso di valutazione di grave insufficienze, tali da comportare il mancato raggiungimento degli

obiettivi minimi, nonché gravi lacune formative che precludano l’apprendimento in ambiti ulteriori, il

C.d.C. potrà deliberare la non ammissione dell’alunno alla classe successiva. Sarà deliberata la non

ammissione alla classe successiva anche nel caso in cui il voto in condotta sia inferiore a 6/10.

Disposizioni relative allo Scrutinio finale

L’Ufficio Didattico, su indicazione dei Consigli di Classe, per gli alunni ammessi con sospensione di giudizio

si impegna a:

Avvisare le famiglie degli studenti, evidenziando per ciascuna disciplina le lacune emerse.

Organizzare corsi di recupero durante il periodo estivo.

Attuare, in ogni caso, prima dell’avvio del nuovo anno scolastico successivo, le prove di esame e gli

scrutini finali

L’integrazione dello scrutinio finale espresso sulla base di una valutazione complessiva dell’alunno,

comporta in caso di esito positivo, l’ammissione dello stesso alla frequenza della classe successiva, in tal caso

verranno riportati all’albo dell’istituto i voti in tutte le discipline con l’indicazione “Ammesso”. Per gli alunni

della terzultima o penultima classe si procederà all’integrazione del punteggio del credito. In caso di esito

39

negativo del giudizio finale, sulla base sempre di una valutazione complessiva dello studente, il relativo

risultato viene pubblicato all’albo dell’istituto con la sola indicazione “Non Ammesso”.

Criteri di valutazione

I Docenti avranno cura di comunicare agli alunni la valutazione, attraverso la compilazione del registro

elettronico, onde favorire l’auto-valutazione da parte degli stessi. In ottemperanza del DM 80 e dell’OM 92 i

genitori dovranno essere messi a conoscenza dalla scuola degli esiti delle valutazione anche dei corsi di

recupero intermedi e finali.

Assumono carattere prioritario fra i criteri adottati la trasparenza e l’esplicitazione degli obiettivi oggetto di

verifica e dei criteri di correzione adottati. I docenti avranno cura di scegliere tipologie e livelli di prove

coerenti con gli obiettivi da testare, attingendo volta per volta alle diverse tipologie indicate e scegliendo via

via quelle più idonee a misurare il grado di apprendimento da parte degli allievi degli obbiettivi specifici

disciplinari. E’ opportuno precedere a scelte valutative omogenee ed uniformi, pertanto, a livello di

Dipartimento, saranno indicati gli standard di apprendimento essenziali per la certificazione delle competenze

di uscita per il primo biennio e i livelli di apprendimento degli obiettivi specifici per il secondo biennio e per

le classi quinte, secondo le linee ministeriali indicate del DPR 15 marzo 2010, nn. 87 e 89.Nell’ambito delle

scelte dei criteri di valutazione sono incluse le seguenti disposizioni: saranno effettuate, compatibilmente ai

tempi didattici, almeno due prove scritte a quadrimestre. Per quanto riguarda le verifiche orali, il docente

commenterà sinteticamente quanto esposto dall’allievo, con particolare riferimento al progresso o al regresso

rispetto al rendimento precedente, dando indicazioni sulle lacune e modalità di recupero. Per quanto riguarda

le griglie di valutazione si rimanda alle scelte dei Dipartimenti e dei Consigli di classe. Sono programmate

verifiche comuni per classe parallele e predisposte griglie di valutazione comuni per dipartimento.

Il voto di condotta è attribuito collegialmente dal C.d.C, nel caso in cui esso è inferiore a 6 decimi si delibera

la non ammissione dell’alunno alla classe successiva, Art.2 legge 169/2008 conversione in legge, con

modificazioni del Decreto legge 1 settembre 2008 n. 137, recante disposizioni urgenti in materia di istruzione.

Il Consiglio di Istituto ha il compito di adottare eventuali sanzioni che comportano l’allontanamento dello

studente per più di 15 giorni, l’esclusione dallo scrutinio o la non ammissione agli Esami di stato.

Nel corso del presente anno scolastico i docenti di religione attribuiranno le valutazione relative alla disciplina

adeguandosi alla tabella prevista dal POF.

Per quanto riguarda le griglie di valutazione delle prove scritte si rimanda alle griglie elaborate nell’ambito dei

Dipartimenti disciplinari

5.5 Criteri di Certificazione delle competenze

In merito alla Certificazione delle Competenze, in applicazione del DM 9/2010, si provvedera alla

compilazione del modello di Certificazione dei saperi e delle competenze acquisite dagli alunni al termine

dell’obbligo di istruzione, in linea con le indicazioni dell’UE, con riferimento normativo DPR 22 giugno 2009,

n.122 circa la valutazione delle competenze di base da certificare in esito all’obbligo di istruzione e Decreto

Ministro Pubblica Istruzione n. 139 del 22 agosto 2007.

40

Il modello di certificato unico nel territorio nazionale contiene la scheda riguardante le competenze di base e i

relativi livelli raggiunti dallo studente in relazione agli assi culturali, con riferimento alle competenze chiave

di cittadinanza. La definizione dei livelli si articola in tre livelli: base, intermedio e avanzato. Il livello delle

competenze va riferito a più discipline e ambiti disciplinari. Nel caso in cui il livello non sia raggiunto è

riportata per ciascun asse culturale la dicitura “livello base non raggiunto”. La relativa motivazione è riportata

nel verbale del C.d.C. nel quale sono indicate le misure proposte per sostenere lo studente nel successivo

percorso di apprendimento. Ai fini dell’adempimento dell’obbligo di istruzione da parte degli alunni

diversamente abili si fa riferimento a quanto previsto dal Decreto 22 agosto 2007 n. 139 Art. 3 comma 1 e le

indicazioni contenute nelle linee guida sull’integrazione scolastica alunni con disabilità di cui alla nota Prot.

N. 4274 del 4 agosto 2009.

Per dare univocità ai criteri di certificazione dei livelli di competenza, il Collegio ha individuato per livello

base una valutazione per ambiti disciplinari pari a 6, livello intermedio una valutazione pari a 7 e 8, livello

avanzata una valutazione pari a 9 e 10. Per livello base non raggiunto si intende una valutazione al di sotto

della sufficienza.

5.6 Criteri per l’attribuzione del credito scolastico e formativo

(artt. 11 e 12 DPR 323/98, modificato dal DM 42/07 e dal DM 99/09)

Credito scolastico

Il credito scolastico attribuito nell’ambito dello scrutinio esprime la valutazione del grado di preparazione

complessiva raggiunta da ciascun alunno, con riguardo al profitto e tenendo in considerazione anche l’assiduità

della frequenza scolastica, l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo, alle attività

complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Al fine della valutazione del credito scolastico si

fa riferimento alla seguente tabella ministeriale:

TABELLA A

(tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio

1998, n. 323, così come modificata dal D.M. n. 42/2007 e dal D.M. 99/09)

Media dei voti Credito scolastico (Punti)

I anno II anno III anno

M = 6 3-4 3-4 4-5

6 < M ≤ 7 4-5 4-5 5-6

7 < M ≤ 8 5-6 5-6 6-7

8 < M ≤ 9 6-7 6-7 7-8

9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9

Criteri per l’attribuzione del credito scolastico

Si attribuisce, a giudizio del Consiglio di classe, tenuto conto delle indicazioni ministeriali e le disposizioni

del Collegio, il punteggio massimo della fascia in presenza di almeno tre voci positive tra gli indicatori

sottoelencati:

Assiduità nella frequenza. Indicatore: non più del 10% di assenze sul monte ore annuo;

Media superiore o pari a 0,5 (ad es. 6,5; 7,5….);

Interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo. Indicatori: interventi pertinenti durante le

attività didattiche, attività di ricerca e approfondimento individuali o di gruppo, atteggiamento propositivo

41

nei confronti dei compagni, partecipazione attiva alle attività dell’istituto;

Interesse e impegno nella partecipazione alle attività complementari e integrative (con esclusione dei corsi

di recupero) promosse dall’istituto in fascia pomeridiana, (per i Progetti FIS è necessaria la partecipazione

al 70% del monte orario);

Partecipazione a stage, gare e concorsi cui la scuola ha aderito (Olimpiadi di informatica, della matematica,

manifestazioni e gare enogastronomiche e di accoglienza ecc.);

Per gli alunni delle classi del triennio di ciascun indirizzo, sarà considerata la frequenza e la partecipazione

alle attività di alternanza scuola-lavoro (numero di assenze max30% del monte ore);

Impegno e partecipazione nelle ore di religione cattolica o nella materia alternativa secondo le indicazione

ministeriali.

Indicazioni aggiuntive INTEGRAZIONE CREDITO FORMATIVO: per gli alunni promossi con sospensione del giudizio, il credito

attribuito corrisponderà al valore minimo della banda corrispondente alla media dei voti, fermo restando l’autonomia dei

C.d.C .

PENALITÀ: Si attribuirà il valore minimo relativo alla fascia in caso di voto in condotta ≤ 7

RIFERIMENTO ORDINANZA 42/2011: Attribuzione credito scolastico scrutinio finale ultimo anno di corso. In

coerenza con quanto previsto dal DPR 323/ 1998 comma 4 art.11, l’attribuzione del credito scolastico va deliberata,

motivata e verbalizzata. Il Consiglio di classe, nello scrutinio finale dell’ultimo anno, può motivatamente integrare di un

punto, fermo restando il massimo di 25 punti, il punteggio complessivo conseguito dall’alunno, quale risulta dalla somma

dei punteggi attribuiti negli scrutini finali degli anni precedenti. Le deliberazioni a tale integrazione, opportunamente

motivate e verbalizzate con riferimento alle situazioni oggettivamente rilevanti ed idoneamente documentate. In modo

specifico il Collegio delibera i seguenti criteri: l’alunno abbia mostrato particolare impegno e merito scolastico nel

recupero di situazioni di svantaggio presentatesi negli anni precedenti o in relazione a specifiche situazioni familiari o

personali che ne abbiano determinato un minore rendimento.

Per gli alunni in possesso di credito formativo il credito scolastico potrà attestarsi sul valore massimo della fascia di

pertinenza, a discrezione del C.d. Classe

Giudizi di valutazione insegnamento della religione cattolica e degli insegnamenti alternativi:

Votazione < 6 insufficiente

Votazione 6 sufficiente

Votazione 7 buono

Votazione 8 distinto

Votazione 9-10 ottimo

42

Tabella attribuzione crediti

formativi Descrizione

Ambito Attività Note

Didattico

ECDL Aver superato almeno 3 esami

Corsi di lingue Superamento dell’esame finale (o di ameno un “livello” per la

certificazione europea)

Corsi di arricchimento

extracurricolo (IAL, ENAIP, etc.)

Superamento dell’esame finale (se l’esame finale verrà effettuato dopo il

15 maggio, il credito formativo sarà attribuito nel prossimo anno

scolastico)

Lavorativo Esperienzelavorative Devono essere coerenti con il corso di studi ed avere una durata di

almeno 100 ore. È richiesta la documentazionedegliadempimentifiscali.

Volontariato

Esperienze di volontariato e di

solidarietà

Devono essere svolte in ambiti della società civile legati alla formazione

della persona e alla crescita umana, civile e culturale e prevedere una

durata di almeno 30 ore.

Donazione del sangue Almeno due donazioni o una donazione ed iscrizione ad una

associazione di Donatori di sangue.

Donazione del midolloosseo Iscrizione all’ADMO ed essere stato sottoposto alle visite di idoneità

Corso di Primo Soccorso Superamento del test finale del corso di Primo Soccorso

Attività a tuteladell’ambiente Partecipazione a corsi, seminari o attività volte alla tutela dell’ambiente

per una durata complessiva di almeno 20 ore.

Artistico

Partecipazione ad attività culturali,

artistiche e ricreative

Superamento di esami al conservatorio

Esperienze condotte in bande musicali per più di 20 ore/anno

Attività teatrali con impegno di almeno 20 ore/anno

Concorsi di poesia o narrativa a livello regionale o superiore

Sportivo Attività sportive

Devono essere svolte all’interno di Enti o Associazioni riconosciute a

livello nazionale o Federazioni affiliate al CONI. Devono prevedere un

impegno settimanale minimo di tre ore. E' richiesta certificazione

43

5.7 Criteri di valutazione degli apprendimenti

Indicatore

Giudizio

MOTIVAZIONE

IMPEGNO

PARTECIPAZIONE

ORGANIZZAZIONE

ED AUTONOMIA

APPORTI O

CONTRIBUTI

PERSONALI,

CAPACITÀ DI

OPERARE

COLLEGAMENT

I

CAPACITÀ

LINGUISTIC

O

ESPRESSIVE

CAPACITA’

LOGICHE

CONOSCENZA

DEI

CONTENUTI

SCARSO

1-3

Non è motivato, si

distrae durante le

lezioni, non risponde

ad alcuna

sollecitazione

Ha gravi difficoltà

organizzative e

mostra completo

disinteresse per i

percorsi formativi

proposti

Non è in grado di

esprimere giudizi

autonomi né di

cogliere gli

elementi essenziali

di interconnessione

fra le materie

Non sa

esporre

contenuti

anche

semplici,

manca di

elementi di

coesione e

coerenza

Non sa

riconoscere

gli elementi

costituitivi di

un insieme né

effettuare

operazioni

logiche

Mostra una

inesistente e/o

scarsa

conoscenza

dei contenuti

delle materie

INSUFFICIENTE

4-5

Poco motivato allo

studio partecipa solo

se stimolato e con

discontinuità

Presenta difficoltà

nell’organizzazione

dello studio e

utilizza un metodo

disorganizzato e non

sistematico

Effettua valutazioni

generiche o parziali

e non sempre riesce

a cogliere i

collegamenti

suggeriti

dall’insegnante

L’espression

e è poco

corretta non

sempre

controlla le

forme

linguistiche

Riconoscere,

con difficoltà,

gli elementi di

un insieme ma

non sa

sintetizzali.

Confusi i nodi

concettuali

disciplinari.

Mostra una

conoscenza

parziale

incompleta e/o

mnemonica e

superficiale

delle materie

SUFFICIENTE

6

Motivato allo studio,

partecipa anche se

spesso in maniera

ricettiva

Sa mediamente

organizzare la sua

attività di studio

Non ha ancora

acquisito la capacità

di riflessione

critica, riesce a

stabilire

collegamenti, ma

solo se guidato

dall’insegnante

Si esprime

con un

linguaggio

semplice e

poco

articolato,

generalmente

abbastanza

corretto

Sa riconoscere

gli elementi di

un insieme e

sintetizzarne

gli aspetti

significativi e

fondamentali

Mostra una

conoscenza

essenziale dei

contenuti di

base, talvolta

legata al

manuale

DISCRETO

7

Motivato allo studio,

partecipa

adeguatamente e in

modo opportuno

Sa organizzare la sua

attività di studio

E’ abbastanza

autonomo nel

giudizio e riesce a

stabilire alcuni

collegamenti

interdisciplinari

Si esprime in

modo

corretto ed

organico

Sa operare

valide sintesi

appropriandos

i dei concetti

chiave delle

materie

Mostra una

adeguata

conoscenza

delle

materie

BUONO

8

Motivato allo studio,

partecipa

assiduamente con

interventi funzionali

Pianifica e svolge le

attività di studio in

modo organico

E’ autonomo nel

giudizio e riesce a

stabilire

collegamenti

adeguati

Acquisito un

adeguato uso

dei linguaggi

specifici

Sa operare

valide sintesi

e sa

riformulare i

concetti

chiave di un

insieme

Mostra una

organica

conoscenza

delle

materie

OTTIMO

9-10

Molto motivato allo

studio, si orienta

autonomamente e

partecipa offrendo

contributi personali

significativi

Sa organizzarsi in

modo autonomo e

partecipa ad attività

alternative di

ampliamento delle

discipline

Sa effettuare

valutazioni critiche

in modo pertinente

e riesce a stabilire

validi collegamenti

disciplinari e

pluridisciplinari in

modo autonomo

Possiede

proprietà di

linguaggio e

fluidità

espressiva

Sa operare

sintesi

originali ed

efficaci

e mostra

abilità nel

correlare gli

elementi in

modo

trasversale

Mostra una

conoscenza

ampia ed

approfondita e

critica delle

materie

44

5.8 Criteri per l’attribuzione del voto di condotta VOTO

DECIMALE INDICATORI DESCRITTORI

10

COMPORTAMENTO L’alunno/a è sempre diligente e propositivo nei confronti dei docenti,collaborativocon i compagni e

con il personale della scuola

NOTE DISCIPLINARI Assume un comportamento esemplare in ambito disciplinare

USO DEI MATERIALI E DELLE

STRUTTURE SCOLASTICHE

Utilizza in maniera RISPETTOSA il materiale e le strutture della scuola

FREQUENZA, ASSENZE, RITARDI,

GIUSTIFICAZIONE DELLE ASSENZE

Frequenta con ASSIDUITA’ le lezioni, rispetta gli orari e giustifica prontamente le assenze

RISPETTO DELLE CONSEGNE E

PARTECIPAZIONE ALL’ATTIVITA’

DIDATTICA

È sempre PUNTUALE e COSTANTE nell’eseguire le consegne e le indicazioni dei docenti. La

partecipazione all’attività didattica è sempre costruttiva e propositiva ed è punto di riferimento per i

compagni

9

COMPORTAMENTO L’alunno/a è sempre corretto/a e propositivo nei confronti dei docenti, collaborativo con i compagni e

con tutto il personale della scuola

NOTE DISCIPLINARI Non è registrato a suo carico NESSUN provvedimento disciplinare

USO DEI MATERIALI E DELLE

STRUTTURE SCOLASTICHE

Utilizza in maniera CORRETTAil materiale e le strutture della scuola

FREQUENZA, ASSENZE, RITARDI,

GIUSTIFICAZIONE DELLE ASSENZE

Frequenta con COSTANZA le lezioni, rispetta gli orari e giustifica prontamente le assenze

RISPETTO DELLE CONSEGNE E

PARTECIPAZIONE ALL’ATTIVITA’

DIDATTICA

È sempre PUNTUALE e COSTANTE nell’eseguire le consegne e le indicazioni dei docenti. La

partecipazione all’attività didattica è sempre costruttiva e propositiva

8

COMPORTAMENTO L’alunno/a è sempre corretto/a nei confronti dei docenti, dei compagni e di tutto il personale della

scuola

NOTE DISCIPLINARI Non è registrato a suo carico NESSUN provvedimento disciplinare

USO DEI MATERIALI E DELLE

STRUTTURE SCOLASTICHE

Utilizza il materiale e le strutture della scuola generalmente in modo RISPETTOSO

FREQUENZA, ASSENZE, RITARDI,

GIUSTIFICAZIONE DELLE ASSENZE

Frequenta con REGOLARITA’ le lezioni, ha registrato lievi ritardi rispetto all’inizio delle lezioni;

giustifica correttamente le assenze

RISPETTO DELLE CONSEGNE E

PARTECIPAZIONE ALL’ATTIVITA’

DIDATTICA

È PUNTUALE e COSTANTE nell’eseguire le consegne e le indicazioni dei docenti. La partecipazione

all’attività didattica è attenta e consapevole

7

COMPORTAMENTO L’alunno/a ha manifestato comportamenti non sempre corretti nei confronti dei docenti, dei compagni e

di tutto il personale della scuola

NOTE DISCIPLINARI Sono state registrate ALCUNE ammonizioni verbali e/o scritte non tali tuttavia da determinare un

allontanamento dalle lezioni

USO DEI MATERIALI E DELLE

STRUTTURE SCOLASTICHE

NON SEMPRE utilizza in modo il materiale e le strutture della scuola

FREQUENZA, ASSENZE, RITARDI,

GIUSTIFICAZIONE DELLE ASSENZE

Frequenta con REGOLARITA’ le lezioni; non sempre rispetta gli orari; non sempre giustifica

prontamente le assenze. Partecipa ad assenze di massa

RISPETTO DELLE CONSEGNE E

PARTECIPAZIONE ALL’ATTIVITA’

DIDATTICA

NON È SEMPRE COSTANTE nell’eseguire le consegne e le indicazioni dei docenti. La partecipazione

all’attività didattica è sollecitata

6

COMPORTAMENTO Il comportamento dell’alunno/a nei confronti dei docenti, dei compagni e di tutto il personale della

scuola è connotato da atteggiamenti scorretti e sconvenienti

NOTE DISCIPLINARI Sono state registrate FREQUENTI ammonizioni verbali e/o scritte

USO DEI MATERIALI E DELLE

STRUTTURE SCOLASTICHE

Utilizza in modo POCO RISPETTOSO il materiale e le strutture della scuola

FREQUENZA, ASSENZE, RITARDI,

GIUSTIFICAZIONE DELLE ASSENZE

Frequenta le lezioni in modo SALTUARIO (ha effettuato oltre il 25% di assenze); è sempre in ritardo;

partecipa ad assenze di massa; giustifica le assenze dopo ripetute sollecitazioni

RISPETTO DELLE CONSEGNE E

PARTECIPAZIONE ALL’ATTIVITA’

DIDATTICA

Solo saltuariamente assolve le consegne. La partecipazione all’attività didattica è distratta e superficiale

5

COMPORTAMENTO L’alunno/a assume ripetutamente atteggiamenti arroganti, prepotenti, sconvenienti e irresponsabili nei

confronti dei docenti, dei compagni e di tutto il personale della scuola

NOTE DISCIPLINARI Sono state registrate RIPETUTE e GRAVI ammonizioni verbali e/o scritte con allontanamenti

(superiori a 15 giorni) dalla comunità scolastica per violazioni gravi

USO DEI MATERIALI E DELLE

STRUTTURE SCOLASTICHE

Ha danneggiato materiale e strutture scolastiche

FREQUENZA, ASSENZE, RITARDI,

GIUSTIFICAZIONE DELLE ASSENZE

Frequenta con DISCONTINUITA’ (oltre 40 assenze) le lezioni; non rispetta gli orari; promuove e

partecipa ad assenze di massa; ha molte assenze ingiustificate

RISPETTO DELLE CONSEGNE E

PARTECIPAZIONE ALL’ATTIVITA’

DIDATTICA

INESISTENTE è il rispetto delle consegne. La partecipazione all’attività didattica è del tutto assente

45

5.9 - Criteri di valutazione delle competenze chiave trasversali

COMPETENZE CHIAVE TRASVERSALI AMBITO

FORMATIVO COMPETENZE

CHIAVE

CAPACITA’ LIVELLO

RAGGIUNTO (VEDI NOTA)*

Costruzione

del sè Imparare a

imparare

Progettare

Essere capace di:

1. partecipare attivamente alle attività portando

contributi personali, esito di ricerche e

approfondimenti;

2. organizzare il proprio apprendimento in ordine

a tempi, fonti, risorse e tecnologie;

3. elaborare progetti individuando obiettivi,

ipotesi, diverse fasi di attività e verificando i

risultati raggiunti.

Relazione

con gli altri Comunicare

Collaborare/partec

ipare

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Essere capace di :

1. comprendere messaggi verbali orali e scritti in

situazioni interattive di diverso genere ed

intervenire con pertinenza e coerenza;

2. produrre messaggi verbali di diversa tipologia e

complessità su argomenti e contesti diversi;

3. partecipare attivamente a lavori di gruppo,

collaborando per la realizzazione di progetti e

lavori;

4. comprendere e adottare tutte le misure e le

norme di sicurezza adeguate alle attività che si

compiono;

5. motivare le proprie opinioni e le sue scelte e

gestire situazioni d’incomprensione e

conflittualità;

6. comprendere e condividere il sistema di

principi e di valori di una società democratica.

Rapporto

con la realtà

naturale e

sociale

Risolvere

problemi

Individuare

collegamenti e

relazioni

Acquisire/interpre

tare

l’informazione

ricevuta

Essere capace di :

1. ricorrere a quanto appreso in contesti

pluridisciplinari per affrontare situazioni

nuove;

2. affrontare le situazioni problematiche che

incontra ricercando e valutando le diverse

ipotesi risolutive;

3. cogliere analogie e differenze tra fenomeni,

eventi, fatti e anche tra insiemi di dati e

informazioni;

4. acquisire e interpretare criticamente

l’informazione ricevuta nei diversi ambiti

valutandone attendibilità e utilità, distinguendo

fatti e opinioni.

Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio "Relativa a competenze chiave per l'apprendimento permanente" (2006/962/CE). Decreto

n.139 del 22 Agosto 2007 "Regolamento recante norme in materia di adempimento dell'obbligo di istruzione, ai sensi dell'articolo 1, comma 622, della

legge 27 dicembre 2006, n. 296"

I livelli raggiunti saranno valutati con le lettere : B (base); I (Intermedio); A (Avanzato).

46

6 PIANIFICAZIONE ATTIVITÀ Per rispondere alle criticità emerse in fase di autodiagnosi (RAV), sono state programmate per l’anno scolastico

in corso una serie di interventi calibrati, un portfolio di progetti e attività extra-curriculari che possano fungere

da supporto alle attività didattiche curriculari e garantire il miglioramento dell’Offerta Formativa.

Tutte le attività e i progetti scolastici si inseriscono in un quadro operativo che rimanda al Piano di

miglioramento dell’Istituto e rispondono ad un criterio di coerenza con gli obiettivi educativo-formativi e le

priorità individuate in fase di autovalutazione.

In particolare, sono elencati di seguito gli Interventi operativi messi in atto per il corrente anno scolastico da

integrarsi in itinere, funzionali al miglioramento.

6.1 Descrizione delle iniziative e delle azioni di miglioramento in atto

In vista della stesura e approvazione del Piano di miglioramento, si individuano alcune azioni funzionali alla

realizzazione degli obiettivi di processo individuati nel RAV per la risoluzione della criticità.

Obiettivi di

processo

Intervento Descrizione

Risultati scolastici Piano annuale inclusività (rivolto agli alunni con difficoltà di apprendimento, disagio comportamentale, disturbi specifici di apprendimento (DSA) bisogni educativi speciali (BES), disturbo oppositivo provocatorio.

Il Piano coinvolge a vari livelli il GLI (gruppo di lavoro per l’inclusione) i Consigli di classe, i referenti per l’educazione alla salute e all’affettività, le FFSS di Istituto, le Commissione previste dal funzionigramma, l’equipe medica, le famiglie e gli Enti locali preposti all’inclusività. Direttiva ministeriale 27/12/2012 e il CM 6/03/

2013

Interventi:

Individuare gli alunni e predisporre PDP

Utilizzare i docenti dell’organico di potenziamento

Integrazione alunni disabili Interventi: Redigere il PEI

attivare team di docenti specializzati nelle attività di sostegno rivolte non solo ai ragazzi diversamente abili, ma anche a tutti quegli alunni che mostrano difficoltà di apprendimento e integrazione

utilizzare laboratori di sviluppo della diversabilitàe utilizzare mezzi multimediali

inserire gli alunni diversabili nelle realtà lavorative locali, fruendo di tutte le agevolazioni prevista dalla normativa vigente

ottimizzare le risorse e quindi coinvolgere il personale educativo-assistenziale

ottimizzare il servizio di trasporto gratuito per i ragazzi diversabili

promuovere accordi con la ASL e con gli altri Enti istituzionali competenti per la corretta

47

produzione della documentazione e percorsi misti di orientamento dalla scuola di provenienza

Utilizzare i docenti dell’organico di potenziamento disabili

Azioni per combattere la alla dispersione

Monitorare la dispersione e l’abbandono

individuare la funzione strumentale referente della dispersione e istituire il gruppo GOSP

promuovere percorsi di formazione su strategie per la prevenzione del disagio per i docenti

collaborare con gli operatori e gli esperti del settore: sociologi, pedagogisti e psicologi

Utilizzare i docenti dell’organico di potenziamento

Promuovere interventi in rete e accordi con il territorio

Progetti fis per la prevenzione e contrasto della dispersione, integrazione e inclusione

Sportello di ascolto GOSP

Il gruppo GOSP opera in accordo con i servizi pubblici presenti nel territorio e prevede un’azione coordinata in rete con la S.M.S Biagio Siciliano di Capaci. Le modalità operative, oltre allo sportello di ascolto, messe in atto prevedono alcuni interventi significativi:

ciclo di incontri tenuti da esperti su tematiche rilevanti;

gruppi di incontri con lo psicologo e tra studenti;

sostegno ed intervento da parte dell’Operatore socio-pedagogico nei casi di difficoltà;

conferenze con la partecipazione dei genitori, dei docenti e degli studenti su tematiche inerenti il disagio giovanile e l’educazione alla salute.

Gruppo sportivo elaborazione di un programma didattico-sportivo e di un regolamento interno di concerto con il Dirigente ed il coordinatore del G.S.S., in collaborazione con i colleghi di Educazione fisica

Attività sportive ed extra sportive per un efficace intervento sul disagio sociale e la dispersione scolastica

interazioni con gli enti territoriali e gli organismi sportivi operanti localmente

Strategie di recupero Corsi di recupero, sostegno e potenziamento

Progetti FIS per il potenziamento e recupero delle competenze e delle abilità di base degli alunni nell’ambito linguistico, scientifico e umanistico

Utilizzo docenti dell’organico di potenziamento

48

Competenze chiave

e di cittadinanza

Azioni per promuovere Ed.legalità e cittadinanza

incontri, seminari, conferenze e video-conferenze sui temi della libertà e della democrazia per la formazione nei giovani di una coscienza antimafia e dei valori della legalità e del vivere civile

attivazione moduli pluridisciplinari sulle tematiche relative alla cittadinanza attiva attraverso il coinvolgimento al Progetto Act City nell’ambito dell’ Erasmus Plus KA2

attivazione progetti etwinning

Utilizzare i docenti dell’organico di potenziamento

Progetti Fis per lo sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva, educazione alla convivenza civile, alla legalità, all’educazione interculturale e alla cura dei beni comuni e sostenibilità ambientale

Azioni per promuovere Ed. Salute e ambiente

promuovere il rispetto e la conservazione del patrimonio ambientale attraverso la progettualità

migliorare la conoscenza del territorio e rilevare le emergenze ambientali, quali: inquinamento acustico, atmosferico, del suolo e delle acque attraverso contatti con le associazioni ed Enti operanti nel territorio

sensibilizzare gli allievi sulle tematiche relative alla salute e alla prevenzione di malattie genetiche e a trasmissione sessuale etc attraverso forme diversificate di informazione

promuovere protocolli ed intese con associazioni ed Enti preposti

Viaggi di istruzione e visite guidate

individuare percorsi interculturali disciplinari valorizzando una didattica fuori dalla classe

Progetti Europei adesione a partenariati e ad attività di cooperazione educative e didattica con i paesi comunitari

attivazione di scambi di esperienze didattiche tra docenti di differenti paesi europei

partecipazione al progetto Erasmus Plus KA2 “Act City”

Progetti e-twinning

Risultati a distanza

(continuità in entrata e risultati

a distanza)

Accoglienza

Stesura “Patto di Corresponsabilità” con gli studenti e le famiglie per un maggiore coinvolgimento delle parti interessate al processo educativo

Orientamento e tutoraggio L’orientamento degli studenti prevede tre fasi: 1.Orientamento in entrata 2.Orientamento e ri-orientamento in itinere 3.Orientamento in uscita sia per l’inserimento nel

mondo del lavoro che per il proseguo del

49

percorso scolastico in ambito universitario da attuarsi sin dalla classe quarte (DM 12 settembre 2013)

Elaborazione Progetti FIS per l’integrazione con il mondo del lavoro/stage e per favorire l’accesso all’università

Progetti di alternanza scuola-lavoro

6.2 Criteri e aree di intervento progetti FIS

I progetti si inseriscono in un quadro operativo complessivo di istituto e permettono di realizzare percorsi

formativi alternativi caratterizzati dall’utilizzo di strategie didattiche innovative, lavoro di equipe,

coinvolgimento di classi e gruppi di classi paralleli, flessibilità nei tempi di svolgimento, integrazione dei

saperi e trasversalità. I progetti mirano a realizzare il piano di miglioramento dell’offerta formativa attraverso:

nesso con le criticità e i traguardi identificati nel RAV, pianificazione delle azioni, risorse necessarie, stima dei

tempi di realizzazione, valutazione periodica dello stato di avanzamento, impatto sui portatori di interesse in

termini di efficace ricaduta didattica sul percorso formativo degli alunni e fruibilità dei prodotti. I finanziamenti

saranno orientati alla realizzazione del piano di miglioramento e alla risoluzione degli ambiti di criticità.

Aree di intervento Potenziamento e recupero delle competenze e delle abilità di base degli alunni nell’ambito

linguistico, scientifico e umanistico Area A

Integrazione con il mondo del lavoro/stage Area B

Prevenzione e contrasto della dispersione, integrazione e inclusione Area C

Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva, educazione alla convivenza

civile, alla legalità, all’educazione interculturale e alla cura dei beni comuni e sostenibilità

ambientale Area D

Progetti specifici per il potenziamento delle eccellenze Area E

50

6.3 Sintesi Progetti FIS

Denominazione

progetto

Responsabile

Progetto

Docenti e

discipline

coinvolti

Obiettivi

specifici

Destinatari Ore

complessive

AREA

La scrittura

documentata

Biondo F. Lingua e Lett.

italiana

Saper scrivere I, II, III del LSU

LS 30 A

Laboratorio

Galileo di

Astronomia

Raia G. Scienze della

terra

Linguaggio

specifico delle

scienze della

terra

Classi I LS 25 A

Il Linguaggio

del gusto e

dell’arte

Barbaria Cicero

Grifò

Francese

Inglese

Ed. all.

-ascolto

-parlato

-lettura

-scrittura

Alunni classi III

e IV

dell’IPSEOA

60 A

Matematica su

misura

La Fata M. Manzo

Portobello

Russo

Matematica calcolo Tutte le classi

del LS e LSU

dalla I alla IV

80 A

Matematica di

base

Monteleone Virzì

Matematica Competenze

chiave - base

II, III, e IV

IPSEOA 60 A

CAD 2D Benfante F. Disegno e

storia dell’arte

Uso tecnologie

informatiche

II, III, IV, V del

LS 24 B

Il moderno

operatore

alberghiero

La Fata A. Sabella

Somellini

Barbera

Sala

Cucina

Bar

Ricevimento

Conoscenza del

mondo

alberghiero

II IPSEOA 120 B

Parole in musica Barbaria Cicero

Cipolla

Grifò

Italiano

Fancese

Inglese

Ed. all.

-ascolto

-parlato

-lettura

-scrittura

Biennio dei tre

indirizzi 100 A/C

Teatrando Cipolla Asse di

linguaggi

Ed. all.

-ascolto

-parlato

-lettura

Alunni del

biennio

dell’IPSEO, del

LSU, del LS

37 C/A

Faccio la

differenza:

riuso- riutilizzo

–riciclo

Amodeo G. Buffa R.

Castiglia R.

Cusumano G

Giambrone

Valenza

trasversale:

ed. amb., conv.

civile, cittad. e

leg., sal., affet.

Integrazione e

inclusione

alunni H, BES,

DSA

Alunni di tutte e

tre gli indirizzi 150 C/D

Cibo, ambiente e

legalità

Colonna P. Sacco T.

Tulumello C.

Ed. conv civ.,

cittad., legal.,

amb., salu,

alim.,affet.à

II, III, IV tutte e

tre gli indirizzi 30 D

Una storia al

femminile

Ferraro Cusumano

Foresta

Restivo

Competenze

chiave di

cittadinanza

Acquisizione

competenze

comunicative,

storiche,

letterarie

Incrementare i

saperi della

legalità

Alunni del LS e

dell’IPSEOA 82 D

Come fare bene

la seconda prova

d’esame

La Fata M. Manzo

Raveduto

Russo

Matematica Unità di

calcolo

n. 15 per

ciascuna classe

V del LS

45 E

51

*Olimpiadi di

Matematica

La Fata M. Manzo V.

Portobello G.

Russo R.

Matematica Valorizzazione

delle

eccellenze

Liceo

Scientifico 39 E

Piano Nazionale

Lauree

Scientifiche

La Fata M. Manzo

Portobello

Russo

Matematica

Statistica

Chimica

Fisica

Migliorare la

conoscenza e la

percezione

delle discipline

scientifiche

Allineare i

percorsi

formativi

Scuola-

Università

III, IV, V LS 40 E

*“Formal(a)men

te”

Raia La Fata M.

Manzo

Portobello

Russo

Di Giovanni

Matematica

Chimica

Biologia

Fisica

Statistica

Logica

Preparazione

test universitari

IV e V del LS,

LSU e alunni

esterni

150 E

TOTALE ORE: 1072

*Il Progetto “Olimpiadi di Matematica” sarà svolto durante le ore curriculari

* Il Progetto formal(a)mente sarà finanziato con fondi contributo volontario alunni

Area:

A: esiti scolastici

B: Risultati a distanza

C: Lotta contro dispersione

D: competenze chiave e di cittadinanza

E: potenziamento eccellenze

52

6.4 Progetti di alternanza scuola-lavoro a.s. 2015/2016

IPSEOA

V A Esperto in pasticceria e gelato artigianale

V B Addetto al booking

V C Catering Manager

V D Esperto nella valorizzazione e produzione cucina

tipica regionale

V E Tecnico responsabile della cucina collettiva

V F Operatore congressuale

LICEO SCIENTIFICO

V A B C Esperto nel trattamento dei rifiuti

LICEO SCIENZE UMANE

V A B Operatore dei servizi sociali

53

Allegato

Fabbisogno attrezzature laboratori e materiale Materiale e attrezzature

Attrezzature GENERI

50 Banchi e sedie

20 LIM complete di videoproiettore e software

20 software didattici

dizionari latino, italiano, inglese e francese

20 postazioni mobili e PC

5 postazioni mobili di cucina

Attrezzature

sportive

30 palloni in pelle da pallavolo, 20 palloni da basket, 10

palloni da calcetto a rimbalzo, 20 racchette da Badminton, 5

pacchi di volani, 6 reti da Badminton, 20 racchette da ping

pong, 200 palline da ping pong.

Attrezzature e

materiale

laboratorio di

fisica

scheda a componenti per la realizzazione di circuiti elettrici,

apparecchio ad induzione, apparecchio per forza di Lorenz,

torcia ad induzione, apparecchio per la legge di Lenz,

generatore di Van De Graaf elettrico, bacchette per

elettrostatica, gabbia di Faraday, serie di magneti, ago

magnetico, set di bussole.

54

Attrezzature e

materiale

laboratorio di

scienze

reattivi chimici di vario genere, piaccametro, pila zinco-

rame, distillatore, planetario in aula, carta da piccolo frigo

con freezer, carta da cromatografia, cilindro graduato vetro

250 ml, cilindro graduato Duran 250ml, vetrini ad orologio,

Becher da 600ml, Becher da 800ml, provette in vetro, vetrini

porta oggetto, termometri ad asta, termometri ad asta

mercurio

Fabbisogno materiale laboratorio Cucina

Materiale QUANTITA’ GENERI

10 Spelucchini Lama curva

10 Spelucchini Lama dritta

10 Pelapatate ad archetto

8 Taglieri

2 Set di coltelli Completi

4 Spatole a Gomito

4 Spatole dritte

2 Set Coppa pasta tondi lisci

2 Set Coppa paste tondi rigati

4 Stampi per crostata diametro 28

4 Stampi per crostata diametro 30

4 Stampi per crostata diametro 34

4 Sac a poche

10 Beccucci misti

10 Stampi plum cake

10 Stampi bordura

10 Stampi Rondo’ diversi diametro

1 Macchina Pasta Fresca

5 Pennelli varie misure

1 Bilancia elettronica

15 Stampi flexinpan forma cupoletta

4 Cucchiaioni

1 Mixer ad immersione piccolo

1 Battiuova da banco kitchen aid

20 Contenitori di plastica varie misure con coperchi

4 Setacci

10 Cuoiami di plastica

5 Leccapentole

2 Termometri a Sonda

3 Coltelli a Sega

15 Contenitori di policarbonato bianchi

15 Contenitori Gastronom con coperchio

55

8 Contenitori Box con coperchio

1 Macchina sottovuoto + sacchetti

3 Soute grandi

10 Piatti di portata Ovali

10 Piatti da portata rotondi

10 Pirofile di porcellana da Forno

56

Fabbisogno materiale laboratorio di Ricevimento

Materiale

QUANTITA’ GENERI

4 Calcolatrici

20 Mouse

20 Tappetini

2 Piante ornamentali

4 Portapenne

1 LIM

1 Monitor da 40 o superiore

1 P.O.S. uso didattico

1 Targa Desk „ RECEPTION“

----- Tendaggi per finestre

4 Ciabatte elettriche

2 Porta Depliant

1 Software per la Gestione Alberghiera

----- Creazione punti luce su Front Desk

1 Fotocopiatrice laser a colori

57

Fabbisogno materiale laboratorio Sala/Bar

Materiale

QUANTITA’ GENERI

Tovagliato

25 Tovaglie 160x160

15 Tovaglie rotonde diam. 3,00

20 Coprimacchia grandi

20 Coprimacchia piccoli

10 Tovaglie rotonde diam. 2,50

30 Coprimacchia 120x120

5 Gonna plisseè per tavolo buffet

50 Tovaglioli di servizio

30 Tovaglioli 40x30

30 Tovaglioli 30x30

30 Torcioni

15 Mollettoni tavoli

50 Coprisedie

Cristalleria

30 Bicchiere degustazione vino bianco

30 Bicchiere degustazione vino rosso

30 Coppetta cocktail classica (cl 12 )

30 Doppia coppetta da cocktail

12 Coppetta cocktail serie bravura

30 Bicchieri da cocktail serie summer o coupe

30 Bicchiere da cocktail serie elite

30 Bicchiere da brandy o cocnac

30 Tumbler basso

30 Old Fashion ( tondo )

30 Bicchieri graniti medi

30 Tumbler medio

30 Tumbler alto

3 Decanter

3 Mixing glass

20 Grappa

20 Bicchieri vini liquorosi

10 Caraffa vetro lt 1

10 Caraffa vetro ¼

10 Caraffa vetro lt 0,5

30 Bicchieri Flute

Altro materiale

10 Pirofila Grande ( porcellana )

10 Pirofila Media ( porcellana )

5 Pirofila Piccola ( porcellana )

5 Vassoio piccolo (nmetallo)

5 Vassoio grande ( metallo)

4 Vassoio Servizio bar

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40 Piatto fondo

40 Piatto dessert

40 Piatto pane

3 Teiera piccola acciaio inox

3 Teiera media acciaio inox

3 Teiera grande acciaio inox

5 Brick latte piccolo acciaio inox

3 Brick latte medio acciaio inox

3 Brick latte grande acciaio inox

5 Brick caffè piccolo acciaio inox

10 Serie coltelli bar lama dritta

2 Coltello pane

5 Tagliere bar

5 Mixing spoon acciaio

5 Cucchiaio forato per ghiaccio

5 Stiller acciaio inox

5 Strainer

4 Shaker boston

4 Shaker professionale acciaio inox

6 Portatovaglioli da bar in acciaio inox

3 Raccogli briciole

3 Zuppiera con coperchio

3 Mestolo per zuppiera

3 Salsiera media acciaio inox

40 Rondin o Gilet personalizzato con marchio scuola ( varie misure )

40 Papillons nero

1 Macchina da Caffè

------ Tendaggi per Finestre

------ Piante ornamentali

Fabbisogno materiale laboratorio di inclusione alunni diversabili Materiale

QUANTITA’ GENERI 2 pc portatili

2 stampanti laser a colori

2 mouse - trackball

1 software didattico per l’autismo

1 software didattico per alunni diversamente abili

1 libro didattica speciale grammatica semplificata

1 libro didattica speciale matematica semplificata

1 libro didattica speciale per immagini

1 libro didattica speciale lingua inglese semplificata

1 libro didattica speciale lingua francese semplificata

6 puzzle con livelli differenti

4 giochi didattici

2 set euro plastificati

2 plastificatrici

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