Istituto Comprensivo · Dirigente scolastico e componenti lo staff di direzione p.14 Funzioni...

97
1 ADEGUAMENTO DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015 2016/17 - 2017/18 - 2018/19 (elaborato dal Collegio dei Docenti in data 27/10/2016 e approvato dal Consiglio di Istituto 28/10/2016) Istituto Comprensivo “D.Compagni-G.Carducci”

Transcript of Istituto Comprensivo · Dirigente scolastico e componenti lo staff di direzione p.14 Funzioni...

1

ADEGUAMENTO DEL PIANO TRIENNALE

DELL’OFFERTA FORMATIVA

EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015 2016/17 - 2017/18 - 2018/19

(elaborato dal Collegio dei Docenti in data 27/10/2016 e approvato dal Consiglio di Istituto 28/10/2016)

Istituto Comprensivo

“D.Compagni-G.Carducci”

2

Indice

Premessa al Piano Triennale dell'Offerta Formativa (PTOF) p.3

Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico per le attività della scuola per il triennio

2016/2019

p.3

PTOF e Rapporto di Autovalutazione (RAV): priorità, traguardi e obiettivi dell'Istituto p. 5

L'Istituto “Compagni-Carducci”si presenta! p. 8 Caratteristiche generali p. 8 Contesto territoriale economico, sociale e culturale p. 8 Indirizzi e sedi p. 9 Comunicazioni e informazioni p. 9 Orari di apertura segreteria p. 9 Il tempo scuola p.10 Presentazione dei plessi p.11 Dirigente scolastico e componenti lo staff di direzione p.14 Funzioni Strumentali p.15 Team Digitale p.16 Commissioni p.17 Personale Amministrativo p.18

Leadership, vision e mission dell'Istituto p.19 Indirizzi educativi e didattici p.20 Integrazione alunni con disabilità p.21 Alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) p.24 Alunni Bes p.27 Alunni Stranieri p.30 Organizzazione del curricolo p.34 Il curricolo p.35 Quadro di sintesi delle Aree riferite al RAV p.39 Progetti per macroaree p.39 Progettazione extracurricolare p.48 Partecipazione a progetti MIUR p.51

Impatto fabbisogno risorse progettazione extracurricolare p.52 Piano Nazionale Scuola Digitale p.54 Animatore digitale p.54 Media Educator p.56

Valutazione p.57 Valutazione degli apprendimenti p.58 Le nuove competenze p.65 Criteri per lo svolgimento degli scrutini p.65 Valutazione del comportamento p.67 Autovalutazione d’Istituto: Valutazione dei risultati-Comitato Valutazione Docenti-Invalsi p.72 La valutazione dei risultati conseguiti dall'Istituzione Scolastica p.72 Profilo in uscita p.74 Fabbisogno in organico 2016-19 p.78 Fabbisogno di infrastrutture e attrezzature materiali p.87 Piano per la formazione dei docenti p.92 Elenco dei documenti consultabili sul sito dell’Istituto p.96

3

PREMESSA AL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA (PTOF) Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto Comprensivo “Compagni-Carducci” di

Firenze, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema

nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;

Il piano è stato elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte

di gestione e di amministrazione definite dal Dirigente Scolastico con proprio atto di indirizzo prot. n. 4575/1320

del 30/09/2015;

Il piano ha ricevuto il parere favorevole dal Collegio dei Docenti il giorno 11/01/2016;

Il piano è stato approvato dal Consiglio d’Istituto del 13/01/2016;

Il piano, dopo l’approvazione, è stato inviato all’U.S.R. competente per le verifiche di legge ed in particolare per

accertarne la compatibilità con i limiti d’organico assegnato;

Il piano è pubblicato nel portale unico della scuola.

ATTO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LE ATTIVITÀ DELLA

SCUOLA PER IL TRIENNIO 2016/19

Lo strumento fondamentale per la realizzazione dell’Offerta Formativa Triennale (PTOF) dovrà essere strutturato

avendo come riferimento la realizzazione di priorità, traguardi e obiettivi formativi di lungo termine (RAV)

consistenti nella crescita e nella formazione culturale degli studenti ai fini di un’acquisizione dei prerequisiti

necessari all’adulto per un processo di apprendimento permanente (lifelong learning). In questo contesto, la

qualità degli apprendimenti ruota e si arresta intorno al livello delle conoscenze, abilità e competenze acquisite

dagli studenti, nell’ottica di un rinnovamento dell’insegnamento, per superare gli effetti negativi derivanti dalla

“compartimentazione dei saperi”. Sarà dunque necessario fare leva sulle competenze di cittadinanza attiva (L.107

c.5-7-lettera d-), che sono ancorate alle competenze chiave trasversali a tutte le discipline, da acquisire durante

gli anni di formazione, per favorire la maturazione della “persona” in modo armonico e globale, per un

signi ca vo sviluppo cogni vo-emo vo-sen mentale (dimensione interiore “nella costruzione del s ”), civico e

culturale (nella costruzione “di corrette e significative relazioni con gli altri”), in vista di un apprendimento

continuo che possa durare per l’intero arco della vita. Una adeguata crescita globale della persona necessita di un

buon inserimento degli studenti nella classe e nella scuola: il valore dello stare bene a scuola va inteso nell’ottica

di una complessità fisica, psichica e culturale, da leggere come buon rapporto con il proprio corpo, con la propria

personalità, con i saperi, le discipline. In quest’ottica è possibile assicurare la qualità degli apprendimenti.

4

1) Le priorità, i traguardi e gli obiettivi individuati dal rapporto di autovalutazione (RAV) e il conseguente piano

di miglioramento di cui all’art.6, comma 1, del Decreto del Presidente della Repubblica 28.3.2013 n.80

dovranno costituire parte integrante del Piano;

2) Il Piano dovrà fare particolare riferimento ai seguenti commi dell’art.1 della Legge:

commi 1-4 per quanto attiene l’organizzazione scolastica e la flessibilità didattica ed organizzativa è

prevista una sperimentazione e progressiva generalizzazione dell’orario scolastico per classi parallele, al

fine di attuare il potenziamento, il recupero e il consolidamento per classi aperte, per favorire un

apprendimento collaborativo tra gli studenti e una progettazione condivisa tra i docenti

commi 5-7

si terrà conto in particolare delle seguenti priorità:

1. armonizzare e potenziare gli obiettivi da condividere nel miglioramento dei traguardi di

insegnamento-apprendimento per lo sviluppo delle competenze, nell’ottica della cittadinanza attiva.

I traguardi rappresentano dei riferimenti per gli insegnanti, in quanto indicano piste culturali e

didattiche da percorrere e aiutano a rivedere e finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale

dell’allievo, costituiscono criteri per la valutazione delle competenze trasversali attese, di supporto

anche alla sperimentazione del modello di certificazione delle competenze per le classi V primaria e

III secondaria primo grado (lettere a,b,c,d) ;

2. utilizzare per le attività di recupero, potenziamento e consolidamento, metodologie laboratoriali che

siano in grado di combinare il metodo tradizionale in aula, supportato da strumenti di

videoproiezione o da lavagne interattive per facilitare la condivisione dei contenuti e il lavoro

cooperativo, con attività multimediali attraverso l’uso del computer e/o di altri sistemi mobili (lettera

I);

3. potenziare nei percorsi curricolari l’apprendimento delle lingue straniere, l’inglese per tutti gli ordini

di scuola e anche le altre lingue straniere nella scuola secondaria di I grado, anche al fine di

aumentare il numero di alunni che conseguono, durante il periodo di permanenza nell'Istituto

comprensivo, almeno una certificazione linguistica (lettera a) ;

4. potenziare le competenze musicali nelle classi quarte e quinte della scuola primaria, a seguito

dell’adesione dell’Istituto al progetto sperimentale DM 8/11 (lettera c);

5. potenziamento dell’acquisizione di competenze legate all’uso delle tecnologie digitali (lettera h) ;

6. rafforzamento delle attività legate al piano di inclusione per ridurre gli effetti del disagio e delle

condizioni individuali e sociali che possono ostacolare il raggiungimento degli obiettivi di

apprendimento in modo da garantire la piena realizzazione di quanto stabilito nei PDP e nei PEI

(lettere l, p);

7. rafforzamento e condivisione della cultura dell'autovalutazione e della valutazione, intese come

“cultura dei risultati”, in relazione ai punti di forza e di criticità dell’Istituzione scolastica.

5

• Dovrà essere definito il fabbisogno per il triennio di riferimento dei posti di organico, comuni

e di sostegno;

• dovrà essere definito, in relazione ai progetti ed alle attività contenuti nel Piano, il fabbisogno

di posti per il potenziamento dell’offerta formativa;

• dovrà essere definito il fabbisogno per ciò che concerne i posti del personale amministrativo,

tecnico e ausiliario.

commi 10 e 12: dovranno essere previste iniziative di formazione rivolte agli studenti per promuovere la

conoscenza delle tecniche di primo soccorso e dovranno essere programmate attività formative rivolte al

personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario.

commi 15-16 dovranno essere previste attività relative all’educazione alle pari opportunità e prevenzione

della violenza di genere.

commi 56-58: dovranno essere previste iniziative inerenti al Piano nazionale scuola digitale

comma 124: dovranno essere previste, in coerenza con gli obiettivi del Piano, attività obbligatorie di

formazione in servizio per i docenti relative ai traguardi stabiliti nel RAV: a) formazione per l’uso delle

tecnologie digitali da parte degli insegnanti collegate ai processi di innovazione curricolare e organizzativa; b)

formazione per l'acquisizione di strumenti finalizzati a potenziare la progettazione per competenze nel

segmento del curricolo 3-14 anni.

PTOF E RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE (RAV): PRIORITÀ TRAGUARDI E

OBIETTIVI DELL’ISTITUTO

Le Priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono:

Area competenze chiave e di cittadinanza: 1) Utilizzare il curricolo verticale per competenze disciplinari per la certificazione delle competenze di

cittadinanza in base al modello sperimentale ministeriale. 2) Potenziare i progetti previsti nel PTOF di cittadinanza attiva per sviluppare una diffusa cultura civica anche

attraverso la formazione dei docenti. Area risultati a distanza

3) Attivare un monitoraggio sistematico dei risultati degli studenti della scuola sec. I grado nel successivo grado di istruzione.

I Traguardi che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono:

1. Incremento del 10% certificazione LS1.

2. Ogni anno nella competenza n 2 la percentuale di alunni del livello C è maggiore dell’8% al livello D.

e nella competenza n.8 la percentuale di alunni del livello C è maggiore del 10% al livello D.

Ogni anno la differenza di percentuale di alunni del livello D e la media dei livelli C/B è dell’8%.

6

3. Ogni anno la percentuale degli alunni della sec. I grado che non seguono il consiglio orientativo per le aree professionale e tecnica deve essere minore al 20% del totale.

Gli Obiettivi strategici e operativi:

- Attivare laboratori per una didattica innovativa/inclusiva anche attraverso l'uso di I.C.T., necessari a

migliorare la formazione e il processo di innovazione della scuola. Tale formazione dovrà favorire la

trasparenza e la condivisione di dati, nonché lo scambio di informazioni tra docenti/studenti/famiglie e

dirigenza.

- Potenziare nei percorsi curricolari l’apprendimento delle lingue straniere, l’inglese per tutti gli ordini di

scuola (anche con metodologia CLIL) e anche le altre lingue dell’Unione europea insegnate nella scuola

secondaria di I grado.

- Progettare attività laboratoriali per la valorizzazione di una didattica per competenze dalla scuola

dell’infanzia alla secondaria di primo grado per la musica, l’arte e le lingue straniere.

- Rivedere e integrare il curricolo verticale per competenze e attivare in modo sempre più sistematico e

costruttivo i dipartimenti disciplinari.

- Individuare elementi trasversali all’interno dei curricoli verticali funzionali allo sviluppo di competenze

civiche trasversali.

- Promuovere la formazione degli insegnanti con la finalità di sviluppare competenze operative e

metodologiche atte alla formazione di quelle competenze di sistema individuate dalle indicazioni

Nazionali.

- Creare repertori di indicatori, criteri di valutazione e griglie di osservazione comuni finalizzate alla

definizione di competenze chiave di cittadinanza.

- Creare una quadro di sintesi di competenze trasversali e disciplinari che rispondano agli obiettivi generali

che il sistema nazionale di valutazione ha promosso.

Le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:

L’Istituto Comprensivo Compagni-Carducci si inserisce nella realtà territoriale come polo culturale di riferimento;

si caratterizza e si propone di potenziare le competenze chiave e di cittadinanza attraverso le aree civiche,

linguistico-espressive, musicali, filosofiche e di tutte quelle arti che concorrono a formare l’individuo nella sua

interezza. Il personale esperto e qualificato è garanzia di serietà ed efficacia nella progettazione e la struttura

stessa degli spazi interni, quali un teatro ampio ed attrezzato, favoriscono la realizzazione di progetti artistico-

espressivi quali il teatro (anche in lingua straniera), il coro e l’orchestra che possono coinvolgere i tre ordini di

scuola. Educare i nostri giovani alla cittadinanza europea significa anche fornire loro quegli strumenti

indispensabili, quali la conoscenza delle lingue straniere, per favorire la comunicazione, le relazioni e gli scambi,

in un’ottica di apertura verso l’Europa. L’Istituto propone per i suoi studenti certificazioni linguistiche, soggiorni

studio all’estero e partecipazione ai progetti CLIL.

7

In linea con i risultati ottenuti dalle prove INVALSI standardizzate sulle competenze di base, oltre al lavoro di

recupero e potenziamento delle stesse, l’Istituto può concentrarsi sull’ampliamento dell’offerta formativa e di

tutte le arti che concorrono a formare l’individuo nella sua interezza. Il personale esperto e qualificato è garanzia

di serietà ed efficacia nella progettazione e la struttura stessa degli spazi interni, quali un teatro ampio ed

attrezzato, favoriscono la realizzazione di progetti artistico-espressivi quali il teatro (anche in lingua straniera), il

coro e l’orchestra che possa coinvolgere i tre ordini di scuola.

In particolar modo la diffusione della musica tra le giovani generazioni concorre in modo decisivo alla crescita

individuale e sociale in quanto linguaggio privilegiato di sentimento e conoscenza che coinvolge allo stesso tempo

il corpo, il cuore e la mente. Parimenti, sul piano metodologico e didattico, l’esperienza del “fare musica tutti”

trasforma radicalmente gli spazi e i tempi del rapporto insegnamento/apprendimento, favorendo l’introduzione

della creatività, dell’immaginazione e dell’arte.

In questa direzione la comunità professionale investe nella sperimentazione di strategie efficaci per far

raggiungere a ciascuno il proprio successo formativo, con particolare attenzione agli alunni con bisogni educativi

speciali. Lo “star bene a scuola” significa prendersi cura dei bisogni formativa dell’utenza rapportati alle diverse

fasce di età che si riferiscono a bisogni cognitivi/metacognitivi, bisogni relazionali e bisogni didattici ed intende

favorire:

un ambiente accogliente e motivante per dare significato ai propri apprendimenti;

riconoscere la propria identità, sviluppare l’autonomia, la sicurezza emotiva e la fiducia nelle proprie capacità;

avviare e consolidare l’appartenenza al gruppo e socializzazione per vivere all’interno di una comunità nel rispetto delle differenze;

sviluppare il pensiero critico, affettivo, valoriale-etico;

attuare percorsi educativi individualizzati;

imparare a lavorare in gruppo;

sperimentare metodologie didattiche innovative/laboratoriali anche con l’uso delle tecnologie digitali.

Con lo “ star bene a scuola” l‘Istituto si propone di contribuire significativamente all’educazione e alla

formazione umana ed integrale della persona in modo che gli allievi diventino donne e uomini completi capaci

di vivere la complessità di questo mondo, attrezzati per le sfide che incontreranno.

8

L’ISTITUTO COMPRENSIVO “COMPAGNI-CARDUCCI” SI PRESENTA!

Caratteristiche generali

Le scuole dell'Infanzia e Primaria “Carducci” e la secondaria “Compagni”, ancor prima di dare vita unendosi nell'

attuale I.C."Compagni-Carducci", hanno portato avanti, ormai da anni, vari progetti di continuità. I docenti dei tre

ordini di scuola si sono sempre impegnati a far sì che i bambini frequentanti gli "anni-ponte" fossero coinvolti in

attività progettate dalla Commissione Continuità, al fine di rendere meno problematico il passaggio degli alunni

da un ordine di scuola all'altro, partendo dall'ultimo anno dell'asilo nido.

Contesto territoriale, economico, sociale e culturale

L’Istituto Comprensivo Statale “Compagni-Carducci” agisce nel Quartiere 2 di Firenze, nelle zone di Campo di

Marte, San Gervasio e Coverciano. L’urbanizzazione è relativamente recente, degli anni 50/60 con carattere

semiresidenziale. Gli edifici abitativi sono di decorosa e spesso elegante struttura architettonica, intervallati da

ampi spazi verdi (Campo di Marte, Coverciano, Piazza Fardella, Villa “Il Ventaglio”).

Una buona viabilità supportata da diverse linee di autobus che collegano la zona al centro e agli altri servizi di

comunicazione.

Nella zona sono presenti numerose infrastrutture di diversa tipologia: amministrativa, assistenziale, formativa,

sportiva.

Quali:

Consiglio di Quartiere n.2 Consiglio di Distretto n.16

ASL10 Biblioteche di quartiere Impianti sportivi dislocati in vari punti del quartiere 2 Parrocchie di San Gervasio, dei Santi Fiorentini, dei Sette Santi con gli annessi Oratori; Spazi ricreativi, culturali e di sostegno nello studio individuale.

Il tessuto sociale del bacino di utenza è abbastanza omogeneo, ma si è registrato sempre più frequentemente

negli ultimi anni un incremento di iscrizioni di alunni provenienti da paesi stranieri, comunitari ed

extracomunitari, che vengono sostenuti da un progetto di accoglienza, che comprende oltre ad azioni di

supporto didattico curricolare anche l’inserimento in un programma di prima alfabetizzazione in collaborazione

con il centro Ulisse.

La popolazione scolastica dell’Istituto si aggira ogni anno sui 1400 alunni frequentanti, di cui circa il 20% sono

alunni stranieri.

Lo stile di vita della popolazione si impronta principalmente sulla partecipazione ad attività culturali e

formative di vario genere (letture, musica, viaggi, cinema, televisione, sport, ecc.), che vengono supportate

dagli specifici strumenti (biblioteche, audiovisivi, computer, ecc.), il cui possesso è largamente diffuso.

L’analisi delle caratteristiche socio-economiche del territorio, condotta anche attraverso la somministrazione di

9

questionari, ha indirizzato il Collegio dei Docenti nella progettazione di un’offerta formativa articolata, ben

qualificata sotto il profilo socio-culturale e di una tipologia didattica finalizzata allo sviluppo globale della

persona e tesa al successo formativo.

INDIRIZZI E SEDI

Plesso/ordine di scuola Indirizzo Numero di classi

Numero di alunni

INFANZIA “Carducci” Firenze

Viale Ugo Bassi 26 9 237

PRIMARIA “Carducci” Firenze

Viale Ugo Bassi 24 22 518

SECONDARIA “Compagni” Firenze

Via Nicolodi 2 21 449

TOT 1.204

COMUNICAZIONI E INFORMAZIONI

Scuola dell’infanzia

telefono Fax e-mail

Carducci 055 579832 055 572912 [email protected]

Scuola Primaria

telefono Fax e-mail

Carducci 055 5050028 055 572912 [email protected]

Scuola sec. di 1° grado

telefono Fax e-mail

Dino Compagni

055 603270 055 572912 [email protected]

ORARI DI APERTURA SEGRETERIA VIALE UGO BASSI 24

Giorno Segreteria didattica Segreteria amministrativa

Lunedì ore 8.30-10.30 ore 11.00-13.00

Martedì ore 8.30-10.30 ore 11.00-13.00

Mercoledì ore 15.30-17.00 ore 15.30-17.00

Giovedì ore 08.30-10.30 ore 11.00-13.00

Venerdì ore 08.30-10.30 ore 11.00-13.00

10

IL TEMPO SCUOLA

Entrata

Uscita Mensa

Infanzia “Carducci”

8.30 – 9.00 Con anticipo alle 8.00 fino alle 8.10

Prima uscita Ore 13.00-13.15 (se richiesta) Seconda uscita Ore 16.15-16.30

12.00-13.00

Primaria “Carducci”

8.30 Per tutte le classi 8.25 classi seconde Con anticipo alle 7.35 fino alle 8.30

·12:30 (mar, gio e ven) 1E, 2D,2E, 4D, 5D ·12:30 (mar e giov) 1E, 2D, 2E, 5D ·16:25 classi quarte e quinte ·16:30 (tutti i giorni) seconde, terze e prime

Intervallo 10.30-10.45 Mensa ( I turno) 12.20-13.00 Mensa (II turno) 13.20-14.00

Secondaria di Primo Grado “D. Compagni”

Ore 8.00

. Ore 14.00 classi a 5 giorni

. Ore 13.00 classi a 6 giorni

. Corso ad indirizzo Musicale (13.45-18.30)

Intervallo 10.53 -11.07

11

PRESENTAZIONE DEI PLESSI

Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria “G. Carducci”

Il plesso “Carducci” comprende la Scuola dell'Infanzia statale e la Scuola Primaria.

Con le dieci sezioni della scuola dell’Infanzia, tutte omogenee per età, e le ventuno classi della scuola Primaria,

risulta una delle scuole più grandi di Firenze. La struttura possiede ampi spazi luminosi, quasi tutti con accesso

diretto al grande giardino interno, tali spazi accolgono le aule ed altre strutture di tipo accessorio: una piccola

biblioteca riservata ai bimbi più piccoli, una stanza completamente attrezzata per la psicomotricità, un’aula per le

attività relative all’insegnamento della religione cattolica e una stanza polivalente che permette attività

differenziate a piccoli gruppi. Ci sono inoltre spazi condivisi tra scuola primaria e dell'infanzia come la palestra, la

biblioteca, l’aula video, l’aula di musica e quella di informatica.

La condivisione della struttura permette l’attuarsi, ormai da anni, di progetti di continuità didattica ed educativa.

Inoltre la struttura contiene al suo interno il centro cottura del Comune, che fornisce pasti, oltre che alla nostra

scuola, anche a tutte quelle del quartiere ed al vicino asilo nido. Con quest’ultima istituzione educativa sono in

corso ormai da anni progetti di continuità che prevedono lo scambio di visite dei bambini con attività

programmate congiuntamente dalle insegnanti e dalle educatrici.

12

Scuola Secondaria Di Primo Grado “D. Compagni”

Dal primo settembre 2015 l’istituto secondario di primo grado Dino Compagni ha sede in via Nicolodi n. 2 presso

l’Istituto “A. Nicolodi”, poich nella sua sede di via Sirtori n.58 sono in corso lavori di ristrutturazione.

La nuova sede di via Sirtori, 58 sarà realizzata nell’arco di 2 anni. All’indirizzo di seguito riportato le informazioni

del Comune di Firenze.

http://press.comune.fi.it/hcm/hcm5353-10_2_1-

Scuola%2C+cominciata+la+demolizione+della+vecchia+Di.htlm?cm_id_details=77425&id_padre=4471

L’Istituto ha sede in una struttura antica considerata patrimonio culturale dalla Soprintendenza alle belle arti

ovvero l’ex Convitto Nazionale dei Ciechi costruito nella prima metà del novecento. Tale edificio ospita molti altri

enti: Assessorato all’Istruzione del Comune di Firenze, Biblioteca Pieraccioni, Stamperia Braille della Regione

Toscana, Cred Ausilioteca, IPSIAR Saffi, IPSIA Morante. La scuola secondaria Dino Compagni occupa il primo piano

dell’ala dell’edificio compresa tra via Nicolodi e via Fibonacci; adattata a tale uso mediante lavori che hanno

consentito la realizzazione di venti aule curricolari e dodici aule speciali. L’istituto è completamente circondato da

un giardino compreso tra viale U. Bassi, viale A. Righi, via L. Fibonacci e via A. Nicolodi; all’interno di tale giardino

si trova l’edificio della palestra che è stato realizzato alcuni anni dopo la realizzazione del convitto.

Attualmente l’istituto accoglie venti classi; possiede un’aula di musica, due aule con pianoforte di cui una è

dedicata all’insegnamento della chitarra, un’aula dedicata all’insegnamento del flauto traverso ed una di violino,

un’aula multimediale con Lim ed un laboratorio d’informatica con Lim, un’aula di Sostegno, un’aula di Materia

Alternativa ed un’aula di Alfabetizzazione in Lingua Italiana. La palestra è in grado di ospitare due classi

contemporaneamente poiché le sue dimensioni sono notevoli.

Prima del trasferimento l’ala dell’edificio occupata è stata adeguata alle normative di sicurezza: cinque uscite di

sicurezza con porte antipanico, scale di sicurezza, servizi per disabili, scivoli e rampe a norma, due ascensori.

13

Dal punto di vista dei collegamenti con le zone limitrofe la scuola appare ben servita grazie all’ efficiente rete di

numerose linee Ataf ed alla vicinanza della stazione ferroviaria del Campo di Marte.

È presente una SEZIONE AD INDIRIZZO MUSICALE, “trasversale” alle classi. Vi si accede tramite una prova attitudinale.

14

DIRIGENTE SCOLASTICO E COMPONENTI LO STAFF DI DIREZIONE

DIRIGENTE SCOLASTICO

prof.ssa Lucia Bacci

e-mail: [email protected] e-mail: [email protected] Tel. 055 579832 - Fax 055 572912

Responsabile DS

Coordinamento Staff ins. Marisa Bruschi Tel. 055 579832

Collaboratore DS Plesso

Carducci dott.ssa Gloria Filippini Tel. 055 579832

Collaboratore DS Plesso

Compagni

prof.ssa M.Letizia Parenti

ins. Marisa Bruschi Tel. 055 608490

Collaboratore DS Tecnologia dott.ssa Letizia Piastra Tel. 055 579832

Collaboratore DS Media

Education dott.ssa Liboria Pantaleo Tel. 055 579832

Fiduciario plesso Carducci

Infanzia

ins. Sandra Casati collaboratore ins. Elisabetta Ceccherini Tel. 055 579832

Fiduciario plesso Carducci

Primaria dott.ssa Gloria Filippini Tel. 055 579832

Fiduciario plesso Compagni prof. Adamo Valerio

Tel. 055 608490

Responsabile Sostituzioni

Docenti prof.ssa Simonetta Tacchinardi Tel. 055 608490

Coordinatori di fascia plesso

Carducci Infanzia

ins. Rosa Siracusa (3 anni) ins. Anna Mannelli (4 anni) ins. Sandra Casati (5 anni)

Coordinatori di classe plesso

Compagni

classi 1A Pancani - 2A Grassini - 3A Giovannetti

classi 1B Checchi - 2B Bogani - 3B Parenti classi 1C Moscardi - 2C Porciani - 3C Morelli classi 1 D Martelli - 2D Radelli - 3D Santini classi 1E Sonego - 2E Perna - 3E Zardo classi 1F Bellucci - 2F Bandini - 3F Di Consiglio classi 1G Foti - 3G La Cauza

classe 1H Cavallaro

Referenti e Laboratori

Inglese e CLIL Sirignano - Pancani Informatica Pantaleo - Rostro RAV Infanzia Quarta Tirocini Gazzini Lab. scienze e video Mattagli

LSS Martelli Lab. arte-ceramica Bruschi Alunni stranieri Giovannetti - Ielusich Lab. musica Amulfi - Craighed Educatori Brusati

15

FUNZIONI STRUMENTALI

nominativo incarico mansioni Prof.ssa Beatrice

Bellucci

Dott.ssa Alessandra Salvi

Prof.ssa Fiorenza Sonego

Orientamento,

continuità, curricoli verticali

Organizza e coordina i lavori sulle “Indicazione nazionali per il

curricolo nella scuola dell'infanzia e nel primo ciclo” Cura le attività di continuità tra i diversi settori e orientamento tra i diversi ordini di scuola Coordina eventuali progetti sull'orientamento Organizza percorsi di formazione e orientamento per genitori e alunni, anche in collaborazione con gli EE.LL., Associazioni del territorio, con la ASL ovvero con la collaborazione della Polizia

Municipale, Provinciale e Stradale, Vigili del Fuoco, Guardia di Finanza…. Coordina la stesura del POF e alla formazione delle classi

Prof.ssa Emilia Calì

Prof. Iacopo

Andreoni

Ins.te Annalisa Brusati

Alunni con

bisogni educativi

speciali

Coordina la programmazione educativo-didattica dei docenti di

sostegno e il GLH

Coordina i progetti sul sostegno, sui DSA e sul disagio (BES) Organizza PDP/PEP/PEI Cura lo screening per l'individuazione dei DSA Collabora alle attività di continuità e orientamento Collabora nella revisione del POF e alla formazione delle classi

Prof.ssa Anna Naldi

Pof.ssa Sara De Sanctis

Dott.ssa Benedetta Zucconi

Attività artistico-musicali e sportive

Coordina le attività extracurricolari relative alla pratica artistico-musicale e sportiva Coordina e controlla i locali in relazione alle attività curricolari

Mantiene i rapporti con gli enti locali, le società sportive e l'ufficio di coordinamento provinciale per l'educazione fisica Coordina i docenti di educazione fisica, educazione artistica, musicale e di strumento Collabora alla predisposizione dell’orario di utilizzo degli spazi preposti

Collabora nella revisione del POF

Prof. Adamo Valerio

Dott.ssa Letizia Piastra

Dott.ssa Liboria Pantaleo

Tecnologia e didattica laboratoriale

Organizzazione e ristrutturazione del laboratorio presso la scuola Compagni Organizzazione e cura del parco Lim della scuola Compagni Organizzazione del laboratorio mobile presso la scuola Compagni Allestimento atelier digitale per la scuola dell’infanzia

Allestimento atelier digitale per la scuola Carducci Organizzazione di due piccoli laboratori informatici presso la scuola Carducci (10 postazioni ciascuno) Organizzazione dei lavori del Team Digitale per il nuovo anno scolastico Strutturazione del percorso formativo per i docenti dell’Istituto Promozione dell’uso delle G4E nella didattica quotidiana

Organizzazione di eventi legati alla European Code Week e a quella internazionale Partecipazione a concorsi finalizzati all’acquisto di hardware Avvio contatti con Università e realtà tecnologiche del territorio In collaborazione con la segreteria:

Gestione sito

Gestione registro elettronico Verifica condizioni hardware Collabora nella revisione del POF

Prof. Elena Giovannetti

Dott.ssa Tiziana

Amulfi

Qualità, autovalutazione, Piano Di

Miglioramento, bilancio sociale

Organizza, coordina, e monitora il RAV, il PDM, il Bilancio Sociale. Cura le attività sulla qualità con l’organigramma, il nucleo di autovalutazione e il DS.

Coordina le relazioni con gli stakeholder Collabora alla stesura del POF , del PTOF in relazione ai traguardi e agli obiettivi del RAV.

16

TEAM DIGITALE

Animatore Digitale dott.ssa Letizia Piastra

Iacopo Andreoni

Laura La Manna

Elena Giovannetti

Carmen Cecere

Gennaro Ierardi

Daniela Cilembrini

Francesca Carella

Nadia Bogani

Ilaria Pancani

Beatrice Bellucci

Carmine Rostro

Adamo Valerio

Laura Moscardi

17

COMMISSIONI

18

PERSONALE AMMINISTRATIVO

19

LEADERSHIP - VISION E MISSION DELL’ISTITUTO

Il è il documento con cui la Scuola esplicita :

la propria VISION, ovvero la propria finalità istituzionale,

la propria MISSION, ovvero cosa intende fare per adempiere alla propria finalità istituzionale, gli OBIETTIVI PRIORITARI strategici per realizzare la MISSION, obiettivi che devono tenere presenti:

i bisogni dell’ UTENZA, le esigenze del TERRITORIO,

le RISORSE disponibili

La nostra Vision consiste nel realizzare lo “stare bene a scuola” e la Mission nel costruire un ambiente che

20

favorisca un percorso formativo unitario, attraverso la realizzazione del curricolo verticale dalla scuola

dell’infanzia a quella secondaria di primo grado, nella prospettiva di un processo di innovazione scolastica

che favorisca un processo di crescita e renda efficace l’azione formativa in un clima di rispetto e

collaborazione tra il personale della scuola, le famiglie e il territorio. La leadership, oltre al Dirigente

scolastico, sono tutte quelle persone che partecipano e coordinano i processi necessari per consentire la

realizzazione di una comunità scolastica che vuole migliorare: 1) le azioni educative improntate a obiettività

ed equità; 2) l’accoglienza e l’integrazione con azioni volte a riconoscere e valorizzare tutte le diversità; 3)

la solidarietà per formare all’aiuto reciproco e alla condivisione. La cultura dei risultati all’insegna della qualità

dei processi educativi e gestionali, unita alla promozione dello sviluppo umano attraverso il delicato processo

della conoscenza, per garantire a tutti gli allievi il successo formativo, caratterizza i valori di riferimento a cui si

ispira l’istituto Comprensivo “Compagni-Carducci”.

INDIRIZZI EDUCATIVI E DIDATTICI L’Istituto Comprensivo Compagni-Carducci, si colloca all’interno di un progetto educativo coerente con le Nuove

Indicazioni Nazionali per il Curricolo (DM. 254/2012) per:

la promozione della continuità con la scuola dell’infanzia, primaria e con la scuola secondaria di primo

grado, nel rispetto del principio di unitarietà del processo educativo (continuità educativa);

la valorizzazione della diversità e la promozione dell’accoglienza intesa sia come pluralità di individui, ognuno

dei quali portatore di personalità e cultura proprie, sia come pluralità di stili cognitivi, che come incontro con

altre culture, sempre più presenti nella società attuale (P.A.I, accoglienza-intercultura);

la promozione del successo formativo progettando attività laboratoriali anche con l’uso delle ICT,

utilizzando materiali specifici nel rispetto dei bisogni e dei ritmi individuali di apprendimento

(individuazione precoce dei disturbi di apprendimento);

la cooperazione tra scuola e famiglia; la promozione della formazione in servizio, la ricerca formativa e la sperimentazione per favorire

l’insegnamento nell’ottica di un’organizzazione del curricolo;

la promozione di una prassi di autovalutazione e di miglioramento dei principali servizi e percorsi scolastici,

potenziando le aree di forza ed intervenendo su quelle di debolezza, nel rispetto delle esigenze manifestate

dalle parti interessate a tutto il percorso educativo.

21

INTEGRAZIONE ALUNNI CON DISABILITÀ

Le parole chiave dell’Integrazione possono essere sintetizzate in alcuni vocaboli:

TUTELA Salvaguardia dei diritti. La Scuola è impegnata a garantire ad ogni alunno frequentante, e quindi

anche agli alunni disabili, il rispetto dei diritti e, a tale proposito lavora in sinergia con le altre Istituzioni

che si occupano di questi alunni (ASL 10 di riferimento, rapporti con l’USP, con il Comune per la richiesta

di personale educativo e con il CRED).

RELAZIONE Coinvolgimento delle diverse figure, nel rispetto delle specifiche competenze professionali,

scambio comunicativo per favorire una conoscenza approfondita dell’alunno disabile e poter quindi

procedere ad una Progettazione mirata del Progetto di vita è necessario il contributo delle diverse

professionalità. Per Crescere è fondamentale vivere in un contesto di relazioni.

APPRENDIMENTO Sviluppo delle autonomie, delle conoscenze, delle abilità e delle potenzialità di ciascun

alunno.

Per promuovere un reale sviluppo delle potenzialità individuali è necessario poter offrire a ciascuno ciò di cui ha

bisogno per crescere. Prerequisito fondamentale allo sviluppo degli apprendimenti è “vivere serenamente la

scuola” sviluppando interesse verso gli altri (saper relazionare), migliorando la consapevolezza di s e l’autostima

(saper essere), sviluppando autonomie, abilità (saper fare), ampliando le conoscenze (sapere). La scelta delle

iniziative e dei percorsi didattici da proporre agli alunni è strettamente connessa alla specificità dei deficit,

all’opportunità di creare il contesto adatto all’interiorizzazione di vissuti positivi. La presenza nelle classi di alunni

speciali sollecita da parte dei docenti la ricerca di modalità di lavoro “fruibili” da tutti e sviluppa nei

bambini/ragazzi una maggiore sensibilità e consapevolezza della diversità.

Nell’ambito dell’Integrazione vi sono alcuni obiettivi che, a prescindere dalle caratteristiche e dai bisogni

individuali, possono essere considerati trasversali:

- Creare, predisporre spazi di lavoro accoglienti;

- Garantire la presenza di personale attento e disponibile con il quale instaurare rapporti di fiducia;

- Offrire il supporto educativo-didattico necessario al fine di sviluppare le potenzialità individuali (predisporre il

P. D. F e il P. E. I);

- Aiutare il bambino/ragazzo a migliorare la conoscenza di sé e delle proprie capacità;

- Creare contesti/percorsi di apprendimento finalizzati allo sviluppo delle potenzialità presenti nei diversi

ambiti (affettivo-relazionali, psicologico-cognitivo, linguistico comunicativo, dell'autonomia);

- Dotarsi dei sussidi ed ausili necessari agli alunni;

- Progettare attività varie, caratterizzate da ricchezza di stimoli e flessibilità;

- Realizzare la “documentazione” delle esperienze.

Il progetto Integrazione si realizza attraverso:

- Scambi di informazioni nel passaggio tra i diversi ordini di Scuola, per una migliore conoscenza degli alunni.

- Rapporti con le famiglie per creare una continuità di intervento “casa-scuola”.

22

- Incontri con gli specialisti (neuropsichiatri, logopedisti e psicoterapeuti per una progettazione mirata ed efficace.

- Rapporti con il territorio per una ottimizzazione delle risorse: CRED (Centro di Consulenza e Documentazione di

Ausili e sussidi didattici specifici), Cooperativa per l’assistenza educativa “Di Vittorio” , Centro Educativo

pomeridiano Ferretti e operatori ASL 10 .

- Riunioni di Commissione e partecipazione a Corsi di aggiornamento per condividere e migliorare la qualità del

lavoro.

- GLH d’Istituto, Incontri di Team, Consigli di Classe per progettare, monitorare, proporre e verificare

– Incontri con gli esperti impegnati nella conduzione dei laboratori per attuare interventi calibrati in relazione agli

utenti.

- Proposta di laboratori specifici condotti da esperti rivolti al gruppo classe e/o a gruppi di alunni disabili secondo

percorsi individualizzati mirati

- Acquisto di sussidi o materiale specifico.

Quanto sopra mira al raggiungimento di ciò che è previsto nella Legge 104/92 art. 12: “L’integrazione scolastica ha

come obiettivo lo sviluppo delle potenzialità della persona diversamente abile nell’apprendimento, nella

comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione. L’esercizio del diritto all’educazione ed all’istruzione non può

essere impedito da difficoltà di apprendimento né da altre difficoltà derivanti dalle disabilità connesse

all’handicap”.

Il progetto Integrazione si configura come insieme di iniziative volte alla piena inclusione degli alunni disabili

all’interno dei rispettivi gruppi classe e plessi, attraverso un’offerta diversificata a livello didattico-educativo tesa a

garantire la tutela e l’offerta meglio rispondente ai bisogni individuali; come tappa del Progetto di vita di ciascuno,

nel rispetto delle specificità.

Crescere è un avvenimento individuale che affonda le radici nei rapporti con gli altri, non è possibile infatti

parlare di sviluppo del potenziale umano o di centralità della persona senza considerarla parte di un sistema di

relazioni, la cui qualità e ricchezza sono presupposto fondamentale della crescita. La Scuola diventa perciò

l’ambiente che accoglie ed ha il preciso compito di costruire condizioni relazionali e situazioni pedagogiche tali da

favorire il massimo sviluppo di ogni alunno. Per realizzare l’integrazione degli alunni sono necessarie alcune azioni

indirette caratterizzate dal contributo delle diverse figure professionali, coinvolte ciascuna secondo la propria

specifica competenza: medici e specialisti dell’Azienda Sanitaria Locale, insegnanti ed educatori, esperti impegnati

nella conduzione di laboratori specifici, collaboratori scolastici, famiglie. Sono altresì fondamentali anche le azioni

direttamente agite dai bambini coinvolti nelle diverse esperienze laboratoriali proposte.

Il progetto nel suo complesso, comprende un variegato insieme di iniziative e proposte tese al miglioramento del

benessere psicofisico degli alunni e allo sviluppo delle abilità relazionali, degli apprendimenti e delle autonomie.

Quello che la Scuola si propone di fare è quindi “attrezzarsi”, mettere a frutto la creatività personale, valorizzare e

sfruttare al meglio le risorse disponibili, per garantire ai bambini/ragazzi tutela, ma anche piacere di apprendere e

23

confrontarsi positivamente.

Tali propositi si concretizzano in attività tese a:

o Conoscere meglio gli alunni per intervenire in modo efficace;

o Accompagnare i bambini/ragazzi nei primi segmenti scolastici riservando una particolare attenzione ai

momenti di passaggio;

o Proporre loro attività laboratoriali individuali, di gruppo o rivolte a tutta la classe, condotte da esperti;

o Sfruttare le competenze specifiche dei docenti di sostegno per attivare laboratori di tipo pratico che

possano favorire lo sviluppo di conoscenze ed abilità in contesti di lavoro non competitivi, motivanti e nei

quali la presenza di un ristretto gruppo di alunni possa favorire lo scambio relazionale, la valorizzazione di

tutti, l’aiuto reciproco;

o Guidare gli alunni nel percorso didattico previsto dai P.E.I e dai P.D.P con modalità di lavoro specifiche,

tempi e strategie personalizzate, contenuti semplificati.

Le finalità generali del progetto Integrazione d’Istituto riguardano i seguenti aspetti:

1. Garantire una positiva frequenza scolastica

2. Favorire il raggiungimento di una situazione di equità che consenta a ciascun alunno di ottenere ciò di cui

ha realmente bisogno

3. Promuovere lo sviluppo dell’autonomia, della relazione e degli apprendimenti individuali

Strumenti di lavoro

Il Piano Educativo Individualizzato (PEI)

Il Piano educativo individualizzato descrive annualmente gli interventi educativi e didattici destinati all’alunno,

definendo obiettivi, metodi e criteri di valutazione. E’ parte integrante della programmazione educativo-

didattica.

Il documento è redatto all’inizio di ciascun anno scolastico (ai sensi del comma 5 del predetto art. 12),

congiuntamente dagli operatori sanitari individuati dalla ASL, dal personale docente e di sostegno della scuola e

in collaborazione con i genitori o gli esercenti la potestà parentale dell'alunno, è soggetto a verifica.

Il PEI tiene presente i progetti didattico-educativi, riabilitativi e di socializzazione individualizzati, nonché le

forme di integrazione tra attività scolastiche ed extrascolastiche, di cui alla lettera a), comma 1, dell'art. 13 della

legge n. 104 del 1992.

Nella definizione del PEI, ciascuno in base alla propria esperienza pedagogica, medico-scientifica e di contatto e

sulla base dei dati derivanti dalla diagnosi funzionale e dal profilo dinamico funzionale, propongono gli

interventi finalizzati alla piena realizzazione del diritto all'educazione, all'istruzione ed integrazione scolastica

dell'alunno in situazione di handicap. Detti interventi propositivi vengono, successivamente, integrati tra di

loro in modo da giungere alla redazione conclusiva di un piano educativo che sia correlato alle disabilità

dell'alunno stesso, alle sue conseguenti difficoltà e alle sue potenzialità.

24

Valutazione

L'art. 16, comma 1 della legge quadro dispone che la valutazione degli alunni in situazione di handicap debba

avvenire sulla base del Piano Educativo Individualizzato. L'espressione «sulla base» significa che l'oggetto di

valutazione non è il Piano Educativo Individualizzato, ma è la sintesi di tre progetti coordinati: didattico,

riabilitativo e di socializzazione.

La programmazione del PEI nel primo ciclo di istruzione, ossia scuola primaria e secondaria di primo grado, è

sempre valida per la promozione alla classe successiva anche quando è completamente differenziata, poiché la

valutazione degli alunni con disabilità avviene sempre in base al loro Piano Educativo Individualizzato. Questo

vale anche al momento dell’Esame di Stato conclusivo che il candidato con disabilità potrà affrontare

sostenendo anche prove totalmente differenziate, in base a quanto stabilito nel suo PEI. Superando queste

prove conseguirà un diploma valido a tutti gli effetti, senza nessuna menzione del particolare percorso seguito.

Come risulta chiaramente dall’Art. 11 Comma 11 dell’ O.M. n. 90/01, solo se l’alunno di scuola media non

raggiunge gli obiettivi del suo PEI, che è calibrato esclusivamente sulla base delle sue effettive capacità non

riceve il diploma. Per gli alunni che in base ai dati oggettivi ed alle osservazioni fatte si ritiene sia possibile il

raggiungimento degli obiettivi didattico-formativi previsti dai Programmi Ministeriali, il gruppo di lavoro può

formulare un PEI che preveda un percorso scolastico, uguale nei contenuti, a quello curricolare, cioè della

classe. Varieranno eventualmente a seconda delle necessità evidenziate, le modalità di presentazione dei

contenuti che saranno modulate in base al tipo di disabilità dell’alunno (sensoriale o psico-motoria), ed alle

possibilità di superamento delle stesse mediante strumenti diversi da quelli normalmente utilizzati dagli altri

alunni. Sarà compito del docente di sostegno mettere in atto tali modalità e supportare i docenti curriculari

nell’utilizzo delle stesse in sua assenza. Il docente curriculare modellerà poi i contenuti proposti in modo da

facilitare la loro comprensione anche all’alunno disabile. Nel PEI verranno specificati anche i tempi, la tipologia

ed il linguaggio per le prove di verifica scritta ed orale alle quali ogni docente curriculare dovrà

attenersi.

ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO ( DSA)

La legge 8 Ottobre 2010 n. 170 , riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia come Disturbi

Specifici di Apprendimento (DSA) assegnando al Sistema Nazionale di Istruzione il compito di individuare le

forme didattiche e le modalità di valutazione più adeguate affinchè alunni e studenti con DSA, possano

raggiungere il successo formativo.

Si usa questo termine per indicare " fragilità" nei processi neuropsicologici sottesi a competenze basilari per

l'apprendimento e per la vita quotidiana quali leggere, scrivere e far di conto.

Tali disturbi possono interferire anche su competenze di tipo superiore come l'organizzazione mentale e il

ragionamento astratto.

25

Nella classificazione generale di DSA ci si riferisce a:

DISLESSIA ( disturbo specifico di lettura)

DISORTOGRAFIA - DISGRAFIA ( disturbo specifico della scrittura)

DISCALCULIA ( disturbo specifico del calcolo)

Le persone con DSA pur presentando normali capacità intellettive, hanno bisogno di essere supportate con

strumenti e modalità particolari per poter capire e poter restituire correttamente l'informazione acquisita.

Su queste basi vanno quindi postulate condizioni di partenza al progetto:

Si cercherà di promuovere un complesso di azioni integrate:

- screening,

- osservazioni,

- laboratori linguistici

- utilizzo di software didattici e compensativi

per identificare precocemente difficoltà e programmare interventi didattici efficaci.

Progetto Screening

"Con il termine screening si intende una metodologia di rilevazione che è in grado di predire un disturbo sulla base

della presenza di un segno critico selezionato in precedenza (test predittivo). Il test predittivo misura un fattore di

rischio per il disturbo ed è basato sull’assunzione che il risultato del test indica una condizione di rischio che causa

una condizione di disturbo. Lo screening non ha le pretese di evidenziare in modo inequivocabile un disturbo, ma

di individuare, con buon livello di attendibilità, i soggetti a rischio di un determinato disturbo. Non si tratta di

effettuare una diagnosi, ma piuttosto di indirizzare ad uno studio diagnostico una popolazione che presenta alcuni

indici caratterizzanti. Per essere efficace un test di screening deve essere semplice, rapido da somministrare e poco

costoso, sia in termini di strumentazione che di impiego di risorse specialistiche.'" (A.Paoletti, G.Stella, Indici

qualitativi di rischio negli screening sui disturbi specifici di apprendimento, "Dislessia ",vol. I,gennaio 2008).

Destinatari: alunni Classi prime e seconde Scuola Primaria

Modalità di somministrazione delle prove-screening

-correzione dei test -tabulazione dei dati -restituzione alle insegnanti di classe dei risultati relativi ai test con segnalazione di eventuali casi border-line o sospetti casi a rischio

Tempi della somministrazione

La somministrazione dello screening viene effettuata secondo il seguente calendario:

- per le classi prime:

26

screening di entrata : gennaio, prova di scrittura di 16 parole. Intervallo di dettatura 15 secondi fra una parola e l’altra

screening di uscita : maggio, prova di scrittura di 16 parole, prova di lettura decifrata (TRPS a 10 item) - per le classi seconde

screening finale : novembre, prova di scrittura di 26 parole, prova di lettura di 26 non-parole. L'intervallo di dettatura tra una parola e l'altra : 5 secondi.

Le prove sono a somministrazione collettiva vengono eseguite da ciascun bambino su un foglio bianco, nel quale

è stata posta un' etichetta con un codice (sconosciuto a tutti per la tutela della privacy). Solo l'insegnante di

classe è a conoscenza del nome del bambino al quale corrisponde il codice numerico.

Lo screening presenta queste caratteristiche :

rapidità e facilità di applicazione; attendibilità dello strumento; applicabilità su larga scala.

Queste prove consistono in un dettato di parole a crescente difficoltà fonologica, a bassa frequenza di uso e con

un buon grado di immaginabilità. Nelle somministrazioni del primo anno di scuola primaria non sono quindi

presenti parole con i suoni complessi come digrammi e trigrammi, ma solo parole "trasparenti", in cui esiste una

corrispondenza univoca tra numeri di fonemi e numero di grafemi, dal momento che l'obiettivo che si intende

raggiungere è quello di indagare sull'acquisizione della fase alfabetica, prima fase di apprendimento della

scrittura.

Il test di riconoscimento di parole senza significato (TRPS)

È una prova che esula dalle quotidiane attività scolastiche, per cui , per poterne comprendere il senso è

necessario riportare l'attenzione sul modello evolutivo del processo di apprendimento della lettura e scrittura

Le non-parole sono stringhe di simboli ortografici, che non hanno un corrispondente valore semantico (non

hanno cioè alcun significato). Il bambino ha il compito di convertire la sequenza grafemica nel corrispondente

codice fonologico.

Una volta individuati in maniera concorde, tramite approccio integrato di screening e osservazione degli

insegnanti, i casi a rischio, la scuola ha il compito di segnalare alle rispettive famiglie, allo scopo di indirizzare al

servizio sanitario specialistico gli alunni per un accertamento più approfondito e per l’eventuale diagnosi.

Strumenti di lavoro

Il PDP ( Piano Didattico Personalizzato) è il documento con il quale la scuola definisce gli interventi che intende

mettere in atto nei confronti degli alunni con esigenze didattiche particolari, ma non riconducibili alla disabilità.

Tale documento è di fatto obbligatorio.

Contenuti minimi sono indicati nelle linee guida del 2011, come pure i tempi massimi di definizione (entro il

primo trimestre scolastico). Il consiglio di classe predispone il PDP nelle forme ritenute più idonee e articolato

per le discipline coinvolte nel disturbo come attestato dalla certificazione clinica. La documentazione clinica,

consegnata dalla famiglia alla scuola, dovrà pervenire esclusivamente dalle ASL o da centri convenzionati o

27

accreditati con esse.

Il PDP dovrà contenere:

-dati anagrafici

-tipologia del disturbo

-attività didattiche individualizzate

-attività didattiche personalizzate

-strumenti compensativi

-misure dispensative

-forme di verifica e valutazione personalizzata

Gli strumenti compensativi sono strumenti didattici e tecnologici che sostituiscono o facilitano la prestazione

richiesta nell’abilità deficitaria ( sintesi vocale, registratore, programmi di videoscrittura con correttore

ortografico, calcolatrice). Tali strumenti sollevano l’alunno DSA da una prestazione resa difficoltosa dal disturbo

senza peraltro facilitargli il compito dal punto di vista cognitivo.

Le misure dispensative invece sono interventi che consentono all’alunno di non svolgere alcune prestazioni che,

a causa del disturbo, risultano particolarmente difficoltose e che non migliorano l’apprendimento. Rientrano

nelle misure dispensative altresì le interrogazioni programmate, l’uso del vocabolario, la lettura ad alta voce,

ecc.

Formazione/ aggiornamento docenti Progetto Dislessia Amica Alcuni docenti della scuola Primaria e Secondaria di primo grado del nostro Istituto, svolgeranno nel mese di gennaio con termine nel mese di marzo il corso “Dislessia Amica”. E’ un percorso formativo e-learning rivolto al personale docente organizzato dall’Associazione Italiana Dislessia(A.I.D). Il progetto Dislessia Amica ha l’obiettivo di ampliare le conoscenze metodologiche, didattiche, operative e organizzative necessarie a rendere la scuola realmente inclusiva per gli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento. Strategie operative, approfondimenti e supervisione a distanza con tutor specializzati di AID, avrà una durata di 30 ore e sarà suddiviso in 4 Moduli.

Attraverso Dislessia Amica, potenzieremo le risorse a disposizione della nostra scuola , in una prospettiva di sempre maggiore accoglienza ed inclusione degli studenti con DSA.

ALUNNI BES

La Direttiva Ministeriale del 27 Dicembre 2012, intitolata –Strumenti di Intervento per alunni con

Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica-, fornisce indicazioni

organizzative sull’inclusione di quegli alunni che non siano certificabili, n con disabilità n con DSA, ma che per

motivi fisici, biologici, fisiologici o anche psicologici e sociali ,con continuità o per determinati periodi, possono

manifestare bisogni educativi speciali.

28

Nei BES rientrano anche gli alunni A.D.H.D. ( alunni con deficit da disturbo dell’attenzione e dell’iperattività) e

alunni con funzionamento cognitivo limite o borderline.

A tutte queste tipologie la Direttiva Ministeriale estende i benefici della citata legge 170/10, vale a dire le misure

compensative e dispensative. Anche per questi alunni viene resa obbligatoria la formulazione di un Piano

Didattico Personalizzato in forza della Legge 53/03.

I consigli di classe dovranno disporre di una documentazione clinica certa e formulare considerazioni di

carattere psicopedagogico e didattico” non discutibili, al fine di evitare contenziosi con altri alunni ai quali

tali benefici non vengano concessi. Nelle situazioni di BES si attiverà l’attenzione e lo sforzo congiunto della

scuola e della famiglia.

necessario che l’attivazione del percorso individualizzato e personalizzato per un alunno con Bisogni Educativi

Speciali sia deliberata in Consiglio di classe, dando luogo al PDP, firmato dal Dirigente scolastico, dai docenti e

dalla famiglia.

Ove non sia presente certificazione clinica o diagnosi, il Consiglio di classe o il team dei docenti motiveranno

opportunamente, verbalizzandole, le decisioni assunte sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche.

Strumenti di lavoro

Il PDP

Il GLI ( Gruppo di Lavoro per l’Inclusione ) con funzione di:

Rilevazione dei BES presenti nella scuola;

Raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere anche in funzione di

azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con azioni strategiche

dell’Amministrazione;

Focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle

classi;

Rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola;

Elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES.

A tale scopo, il Gruppo procederà ad un’analisi delle criticità e dei punti di forza degli interventi di inclusione

scolastica operati nell’anno appena trascorso e formulerà un’ipotesi globale di utilizzo funzionale delle risorse

specifiche, istituzionali e non, per incrementare il livello di inclusività generale della scuola nell’anno

successivo. Il PAI Piano Annuale per l’Inclusione , sarà quindi discusso e deliberato in Collegio dei Docenti e

inviato ai competenti Uffici , nonché ai GLIP e al GLIR, per la richiesta di organico di sostegno, e alle altre

istituzioni territoriali come proposta di assegnazione delle risorse di competenza, considerando anche gli Accordi

di Programma in vigore o altre specifiche intese sull'integrazione scolastica sottoscritte con gli Enti Locali

Formazione/ aggiornamento docenti

29

Giornata formativa per tutto il corpo docente dell’Istituto : problematiche DSA E BES Curato da Dott.ssa Anna Linda Palladino Psicologa organizzato da: Concilia Qui s.r.l ente di formazione iscritto al MIUR. Conseguente rilascio di attestato di partecipazione.

Adozione e Scuola

In riferimento all’importante obiettivo presente nella Mission del PTOF di promuovere attività finalizzate alla

accoglienza e al benessere dei bambini / ragazzi a scuola, il nostro Istituto, adottando quanto esplicitato nelle

Linee di Indirizzo del Miur e nel Protocollo di Intesa tra Regione Toscana (Assessorato Welfare, politiche per la

casa, integrazione socio-sanitaria;Assessorato Scuola, Formazione, Ricerca e Università) e Ufficio Scolastico

regionale della Toscana (Delibera GR 996 del 10 Novembre 2014 ) si pone la finalità di favorire il benessere dei

bambini e ragazzi adottati e delle loro famiglie in ambito scolastico attraverso percorsi di inclusione e di contrasto

al disagio e valorizzando la storia e l’identità dei bambini e dei ragazzi adottati. Per questo nel nostro Istituto la

Funzione Strumentale BES sarà responsabile dell’ area Adozione.

La funzione per l’Adozione si esplica principalmente nel supporto dei colleghi che hanno alunni adottati nelle loro

classi, nella sensibilizzazione del Collegio dei Docenti sulle tematiche dell'adozione e nell’accoglienza delle

famiglie, qualora l’insegnante di classe e il Dirigente lo ritengano necessario.

Nello specifico, svolge le seguenti funzioni:

mette a disposizione degli insegnanti la normativa esistente e materiali di approfondimento sul tema

dell’adozione;

promuove e pubblicizza iniziative di formazione;

supporta i docenti nella realizzazione di eventuali percorsi didattici personalizzati;

attiva momenti di riflessione e progettazione su modalità di accoglienza, approccio alla

storia personale, su come parlare di adozione in classe e come affrontare le situazioni di

difficoltà.

collabora a curare il passaggio di informazioni tra i diversi gradi di scuola;

nei casi più complessi, collabora a mantenere attivi i contatti con gli operatori che seguono

il minore nel post-adozione.

Istruzione domiciliare

Il nostro Istituto ha aderito alla : Rete di scuole secondarie di I grado per le problematiche relative all’istruzione

domiciliare per alunni ricoverati in ospedale

L’istruzione domiciliare permette di garantire agli alunni, che si trovano nell’impossibilità di recarsi a Scuola per

gravi motivi di salute, il diritto all’Istruzione e all’Educazione.

Il servizio didattico offerto si presenta come parte integrante del processo terapeutico e non risponde solo ad un

diritto costituzionalmente garantito; esso contribuisce, infatti, al mantenimento e al recupero psicofisico degli

alunni, tenendo il più possibile vivo il tessuto di rapporti dell'alunno stesso con il suo mondo scolastico ed il

30

sistema di relazioni sociali ed amicali da esso derivanti.

L’importanza dell’istruzione domiciliare, dunque, come leggiamo nella premessa della circolare MIUR n. 56 del 4

luglio 2003, non è relativa soltanto al diritto all’istruzione ma anche al recupero psicofisico dell’alunno grazie al

mantenimento dei rapporti con il mondo della scuola: insegnanti e compagni.

ALUNNI STRANIERI L'educazione interculturale non si esaurisce nella necessità di accogliere adeguatamente gli alunni stranieri a

scuola, ma si estende alla complessità del confronto tra culture, nella dimensione europea e mondiale

dell'insegnamento e costituisce la risposta più alta e globale alla discriminazione. indipendentemente dal ruolo

che ricopre, concorre a favorire l’integrazione degli alunni migranti, sulla base di una rinnovata professionalità.

L’educazione interculturale si sviluppa in un impegno progettuale e organizzativo fondato sulla collaborazione e

sulla partecipazione di tutti i soggetti coinvolti, compresi gli enti locali e le associazioni presenti sul territorio.

L’istituzione scolastica è chiamata così a cooperare con enti e servizi per i nuovi arrivati nell’ottica di una

perseguibile cittadinanza nel rispetto delle proprie e altrui competenze; ciò non vuol dire solo scambiare

informazioni, ma vivere e far vivere esperienze e attivare un continuo confronto tra gli operatori della scuola e i

soggetti impegnati nei servizi territoriali o investiti di responsabilità sociali.

La consapevolezza del patrimonio di civiltà europea, l'incontro aperto con altre culture e modelli di vita, la

garanzia per tutti i cittadini, italiani e non, di acquisire nelle nostre scuole una reale esperienza di

apprendimento e di inclusione sociale, sono obiettivi a cui le istituzioni scolastiche devono mirare con il concorso

e la collaborazione degli altri soggetti educativi: famiglie, enti locali, università, associazioni, istituzioni a vario

titolo interessate.

Il Protocollo d’Accoglienza, predisposto dalla Commissione Accoglienza designata dal Collegio Docenti, ha

competenze di carattere consultivo, progettuale e di proposta per quanto riguarda l’inserimento degli alunni

stranieri, facilita l’ingresso nella scuola di alunni di altre nazionalità, contiene indicazioni riguardanti l’iscrizione e

l’inserimento degli alunni immigrati, definisce compiti e ruoli degli operatori scolastici, traccia le diverse fasi

dell’accoglienza e delle attività di facilitazione per l’apprendimento della lingua italiana e individua le risorse per

tali interventi.

PROGETTO DEI CENTRI DI ALFABETIZZAZIONE IN L2

Il servizio svolto dal Comune di Firenze attraverso il Centro di alfabetizzazione in L2 Ulysse interviene a sostegno

delle scuole per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri non italofoni la cui presenza è un dato

strutturale della realtà scolastica con una forte connotazione relazionale e motivazionale rispetto

all’apprendimento dell’Italiano come seconda lingua (L2), rispetto alla valorizzazione della lingua e della cultura

d’origine (L1) ovvero rispetto al plurilinguismo.

Gli interventi seppur rivolti in via prioritaria agli alunni ed agli insegnanti possono prevedere anche azioni rivolte

alle famiglie oltre ad azioni trasversali di coordinamento, documentazione e diffusione di strumenti didattici,

31

formazione e ricerca – azione in un’ottica di piena integrazione tra la Scuola e l’Ente locale.

L’intervento si esplica attraverso le seguenti attività.

1. ATTIVITA’ DIDATTICA

Si svolge nel periodo scolastico, indicativamente nelle fasce 8.30 – 13.30 e eventualmente 14.00 – 16.30, presso

le sedi scolastiche e presso i Centri.

La scelta delle sedi di svolgimento delle attività segue il criterio di ridurre al minimo gli spostamenti e lo

sradicamento dei ragazzi stranieri dalla scuola di appartenenza, garantendo al contempo soprattutto ai nuovi

arrivati spazi e materiali adeguati per un appropriato contesto d’accoglienza, pertanto almeno il 70% dell’attività

laboratoriale si svolge all’interno delle singole scuole.

L’attività si attua attraverso laboratori linguistici articolati in piccoli gruppi (indicativamente da sei a dodici ragazzi)

il più possibile omogenei per età e livello linguistico, valutato secondo il quadro comune europeo.

Gli interventi sono programmati in accordo con la scuola a partire dall’inserimento dell’alunno nella classe, sono

calibrati sulla base di un’attenta valutazione delle competenze e della biografia scolastica, si articolano in forma

modulare.

Questi sono i laboratori previsti per l’alfabetizzazione:

o laboratori di “prima alfabetizzazione” finalizzati all’apprendimento dell’italiano L2 per la comunicazione

(lingua per la comunicazione o di contatto), per la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado;

o laboratori di “seconda alfabetizzazione” finalizzati all’apprendimento dell’italiano L2 per lo studio (lingua

dello studio o delle discipline;

o laboratori intensivi da svolgere presso i centri prime e dopo la chiusura dell’anno scolastico per i nuovi

arrivati e/o per il potenziamento delle competenze prima del rientro a scuola e/o in vista del passaggio

dalla primari alla secondaria di primo grado e per la preparazione dell’esame di licenza della secondaria di

primo grado;

o laboratori interculturali anche per la conoscenza e la valorizzazione delle lingue e delle culture di origine e

per prevenire e contrastare fenomeni di intolleranza e bullismo, valorizzando il plurilinguismo come

fattore di crescita e di qualità per la scuola di tutti.

2. SUPPORTO ALL’ATTIVITA’ DIDATTICA DEGLI INSEGNANTI

Consiste nell’attività di supporto alle scuole per la valutazione delle competenze degli alunni stranieri in ingresso

e in itinere, per il sostegno e la cooperazione con gli insegnanti nell’attività di programmazione e progettazione

didattica e per lo svolgimento di percorsi interculturali in classe a fianco degli insegnanti e in particolare laddove

richiesto per l’elaborazione dei piani di studio personalizzati (P. S. P.). I docenti facilitatori partecipano alla vita

32

della scuola e forniscono agli insegnanti delle schede di osservazione e valutazione a Febbraio e a Maggio, in vista

dei giudizi quadrimestrali.

3. MEDIAZIONE LINGUISTICO – CULTURALE E TRADIZIONE

E’ di supporto all’attività didattica della scuola sia per agevolare i rapporti scuola – famiglia soprattutto in

particolari momenti come quello delle iscrizioni o della consegna delle schede sia in occasione di incontri specifici

per gruppi di genitori stranieri e per facilitare la comunicazione riguardante la vita scolastica.

4. DOCUMENTAZIONE

Consiste nell’elaborazione e nella diffusione di strumenti, buone pratiche, percorsi e materiali didattici per

l’insegnamento dell’Italiano L2 e per la didattica e l’educazione interculturale, compatibilmente con le risorse

disponibili.

Il servizio inoltre può prevedere compatibilmente con le risorse disponibili dei percorsi di formazione e ricerca –

azione rivolti al personale insegnate delle scuole sui temi di ambito interculturale individuati dal Comune in

collaborazione con le scuole ed attuati secondo un piano di programmazione annuale.

LABORATORI LINGUISTICI

I laboratori linguistici costituiscono il perno dell’attività didattica svolta dai Centri di alfabetizzazione. Il servizio si

svolge indicativamente secondo il seguente iter.

All’inizio dell’anno scolastico le scuole segnalano gli alunni non italofoni nuovi arrivati che potenzialmente

necessitino di supporto linguistico.

A seguito di tale richiesta il docente facilitatore propone agli alunni una serie di prove per verificarne le

competenze linguistiche.

La valutazione del test d’ingresso insieme a tutte le informazioni raccolte permetterà al docente facilitatore in

accordo con il Coordinatore didattico di scegliere la tipologia di laboratorio adeguata al singolo alunno,

compatibilmente con le richieste presenti nella scuola.

La definizione del’orario in cui si potrà effettuare il laboratorio sarà concordata con la scuola, terrà conto delle

esigenze curricolari e relazionali dell’alunno e della disponibilità di spazi idonei all’accoglienza che la scuola

riserva.

La conferma del’iscrizione dell’alunno nel laboratorio sarà comunicata all’ufficio comunale competente e alla

scuola mediante apposito data base dove sono raccolti i dati riguardanti la composizione del gruppo di alunni, la

sede, l’orario di svolgimento e il docente facilitatore che se farà carico.

Nel caso in cui non sia possibile attivare un laboratorio presso la sede scolastica per esiguità numerica o eccessiva

disomogeneità fra le richieste della stessa scuola, sarà valutata la possibilità di inserire l’alunno in un laboratorio

33

presso la sede del Centro o presso una scuola vicina utilizzando in orario scolastico il trasporto fornito dal

Comune, garantendo spostamenti minimi nel tempo e nello spazio.

In funzione dell’evoluzione degli apprendimenti di ciascun alunno potrà essere concordato con la scuola il

passaggio del singolo alunno ad altro gruppo di livello o la dimissione in seguito al raggiungimento degli obbiettivi

prefissati.

Le linee metodologiche sono condivise e concordate con gli insegnanti di classe che formano insieme

all’operatore del Centro un team di lavoro.

Si mira a sviluppare tutte le abilità e le competenze necessarie per la vita e lo studio in Italia partendo da quello

già possedute dell’alunno, sostenendole e valorizzandole nel lavoro quotidiano.

Si riconosce e si valorizza la lingua di origine sostenendola e rinforzandola come strumento positivo per lo

sviluppo cognitivo, affettivo e sociale del bambino.

Le metodologia e le tecniche di facilitazione linguistica sono adattate in maniera flessibile rispetto al livello e

all’età degli alunni. Si utilizza pertanto una metodologia ludica che tende a proporre attività che siano

coinvolgenti, sfidanti, motivanti da un punto di vista affettivo ed intellettuale, così come sono usati supporti

multimediali che favoriscono l’apprendimento, motivando e stimolando l’attenzione e coinvolgendo tutti gli stili

cognitivi.

34

ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO Esiste un legame molto stretto tra curricolo, valutazione e certificazione delle competenze. Quest'ultima, che

accompagna il documento di valutazione degli apprendimenti e del comportamento degli alunni in uscita da un

ordine e poi da un ciclo, rappresenta una valutazione complessiva in ordine alla capacità degli allievi di utilizzare i

saperi acquisiti per affrontare compiti e problemi, complessi e nuovi, reali o simulati.

Per questo, dalla costituzione del nostro Istituto Comprensivo, i docenti si sono confrontati per costruire un

curricolo di istituto dove gli apprendimenti acquisiti nell’ambito delle singole discipline siano all’interno di un più

globale processo di crescita individuale. I singoli contenuti di apprendimento rimangono i mattoni con cui si

costruisce la competenza personale. Quindi, si rende necessario progettare l’attività didattica anche in funzione

delle competenze e della loro certificazione; questo richiede una professionalità docente rinnovata e attenta alle

domande, anche e soprattutto implicite, che possono venire dagli alunni.

"La scuola finalizza il curricolo alla maturazione delle competenze previste nel profilo dello studente al

termine del primo ciclo, fondamentali per la crescita personale e per la partecipazione sociale, e che

saranno oggetto di certificazione.

Sulla base dei traguardi fissati a livello nazionale, spetta all’autonomia didattica delle comunità

professionali progettare percorsi per la promozione, la rilevazione e la valutazione delle competenze.

Particolare attenzione sarà posta a come ciascuno studente mobilita e orchestra le proprie risorse –

conoscenze, abilità, atteggiamenti, emozioni – per affrontare efficacemente le situazioni che la realtà

quotidianamente propone, in relazione alle proprie potenzialità e attitudini.

Solo a seguito di una regolare osservazione, documentazione e valutazione delle competenze è possibile

la loro certificazione, al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado,

attraverso i modelli che verranno adottati a livello nazionale. Le certificazioni nel primo ciclo descrivono

e attestano la padronanza delle competenze progressivamente acquisite, sostenendo e orientando gli

studenti verso la scuola del secondo ciclo" (Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia

e del primo ciclo d'istruzione 2012).

35

IL CURRICOLO Dalla nascita dell'Istituto Comprensivo, il Collegio Docenti ha cominciato a lavorare, sia in plenario che in

commissioni, per redigere il curricolo. La prima tappa è stata quella di definire il curricolo orizzontale disciplinare

e successivamente, dopo un confronto sui raccordi delle competenze in uscita e in entrata tra i vari ordini, è stato

progettato il curricolo verticale in riferimento alle Indicazioni Nazionali del 2012 (DM 254 del 16 novembre 2012),

tenendo conto della verticalità del percorso, dai 3 ai 14 anni, della trasversalità del progetto educativo che si deve

evidenziare in tutte le discipline, dell’aggancio continuo all’esperienza pratica e personale, con particolare

attenzione agli anni-ponte.

L'articolazione del curricolo è stata strutturata per nodi fondanti, come dei "pilastri" che sostengono la complessa

struttura di una disciplina in cui vanno a inserirsi i "mattoncini" delle conoscenze e delle abilità. In base a questi

nodi fondanti sono stati individuati le competenze e gli obiettivi per il raggiungimento delle competenze in

abbinamento ai contenuti, partendo dall'Infanzia, di anno in anno, fino all'uscita dal primo ciclo. Il lavoro è stato

svolto per Commissioni collegiali confrontandosi sul percorso educativo e formativo, individuando i nodi fondanti

come nodo strutturale alla base di ogni disciplina.

Il curricolo orizzontale è stato utilizzato anche per la programmazione disciplinare di classe, in modo da garantire

una omogeineità di base per il raggiungimento delle competenze in uscita da ogni ordine di scuola, fermi

restando poi un arricchimento e un'articolazione personale di ogni docente in riferimento alla classe.

L'obiettivo triennale è un periodico confronto per aggiornare e rivedere il curricolo a livello collegiale, in tutti i

suoi aspetti dalle competenze ai contenuti.

Tra gli obiettivi triennali c’è anche quello di definire un curricolo musicale che tenga conto del progetto di

continuità che il nostro Istituto sta portando avanti da due anni grazie anche ai docenti dell’indirizzo musicale,

che lavorano nelle classi quarte e quinte della Primaria per potenziare le competenze musicali e avvicinare gli

alunni all’uso di alcuni strumenti, che poi caratterizzano l’indirizzo musicale della Secondaria. Nel nostro istituto

le competenze musicali vengono sviluppate e implementate grazie a vari progetti, già a partire dell'Infanzia fino

alla Primaria e alla Secondaria. Manca a questo punto la definizione di un curricolo unitario che definisca

competenze, obiettivi e contenuti, in itinere, in continuità e in contiguità tra tutti gli ordini di scuola.

Altro obiettivo è quello di definire un curricolo di Cittadinanza e Costituzione, non specificamente disciplinare ma

trasversale a tutte le discipline e collegato alle competenze di cittadinanza attiva definite dall’UE e poi dal MIUR.

Nell’ambito del progetto DeSeCo, avviato nel 1997 dall'UE per giungere alla Definizione e Selezione delle

Competenze, sono state individuate infatti le cosiddette “competenze chiave”, consistenti in "competenze

individuali che contribuiscono a una vita “realizzata” e al buon funzionamento della società, elementi essenziali in

diversi ambiti della vita e importanti per tutti gli individui. Coerentemente con il concetto ampio di competenze,

ogni competenza chiave è una combinazione di capacità cognitive, atteggiamenti, motivazione ed emozione e

altre componenti sociali correlate». Anche sulla base di queste ricerche, il Parlamento europeo ha affrontato a sua

volta l’argomento ed ha emanato nel 2006 una Raccomandazione in cui «le competenze chiave sono quelle di cui

36

tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e

l’occupazione".

Il nostro Istituto porta avanti già da anni numerosi progetti finalizzati al potenziamento delle competenze di

cittadinanza attiva, come ad esempio quelli sulla legalità, sull'educazione al pensiero critico, sull’orientamento,

sull’accoglienza, di continuità, di teatro, di lingue e culture comunitarie, del Laboratorio del Sapere Scientifico, di

intercultura, di ambito sportivo... Si tratterebbe quindi di strutturare i vari progetti inserendoli in una

programmazione curricolare verticale, con competenze, obiettivi, attività e/o contenuti, che sia al contempo

trasversale per la formazione di un cittadino consapevole e realizzato. Il curricolo diventerebbe quindi un filo

conduttore che collega, attraverso una progettualità educativa, le numerose attività che da anni portiamo avanti,

sviluppando le competenze che entrano in gioco negli studenti e acquisiscono un valore di trasversalità nella

progettualità della valutazione.

CURRICOLO PER COMPETENZE La competenza è un costrutto sintetico, dove i diversi contenuti di apprendimento – formale, non formale ed

informale – insieme a una varietà di fattori individuali, danno alla competenza un carattere squisitamente

personale. Gli insegnanti devono quindi monitorare continuamente il grado di maturazione delle competenze di

ciascun alunno per favorirne lo sviluppo. Spostare l’attenzione sulle competenze non significa in alcun modo

trascurare il ruolo determinante che tutti i più tradizionali risultati di apprendimento, oggi identificati

principalmente nelle conoscenze e nelle abilità, svolgono in funzione di esse. Non è infatti pensabile che si

possano formare delle competenze in assenza di un solido bagaglio di contenuti e di saperi disciplinari. La

competenza costituisce il livello di uso consapevole e appropriato di tutti gli oggetti di apprendimento.

Solo da poco tempo le competenze sono divenute protagoniste dei sistemi formativi e scolastici. Il percorso è

iniziato nel 1997 con il lavoro dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) finalizzato

alla già citata Definizione e Selezione delle Competenze (DeSeCo). Il Parlamento europeo ha affrontato a sua

volta l’argomento ed ha emanato nel 2006 una Raccomandazione (2006/962/CE del 18 dicembre 2006) in cui le

competenze sono definite come «una combinazione di conoscenze, abilità e atteggiamenti appropriati al

contesto». Nel 2008 il medesimo Parlamento europeo ha formulato la successiva Raccomandazione per il Quadro

Europeo delle Qualifiche (EQF: European Qualification Framework). Il MIUR nel 2014 ha poi elaborato un modello

unico di certificazione delle competenze in uscita dalla scuola Primaria e dalla Secondaria di Primo Grado, che fa

riferimento proprio alle EQF europee e che dovrebbe garantire uno strumento "nazionale", cioè uguale per tutti.

La necessità di una valutazione delle competenze in uscita esisteva già, ma a questo punto la novità sta proprio

nell'uniformità a livello nazionale degli indicatori e dei livelli.

Il nostro Istituto ha aderito già dall’a.s. 2014/2015 alla sperimentazione della certificazione nazionale, iniziando un

percorso di studio insieme al MIUR.

37

L'obiettivo prioritario per il triennio 2015-2018 quindi è quello di lavorare sulla programmazione e sulla verifica

per competenze, definendo un percorso verticale delle competenze, sia disciplinari che soprattutto trasversali, in

riferimento alle otto competenze europee di cittadinanza attiva (comunicazione nella madre lingua,

comunicazione nelle lingue straniere, competenza matematica e competenza di base in scienza e tecnologia,

competenza digitale, imparare ad imparare, competenze sociali e civiche, spirito di iniziativa e di

imprenditorialità, consapevolezza ed espressione culturale).

Il punto di partenza per questo progetto triennale è la formazione dei docenti che hanno partecipato e

partecipano a una serie di corsi di formazione sulle competenze:

o incontro propedeutico con il MIUR per l'adesione al progetto sperimetale di certificazione delle

competenze a partire dall'anno scolastico 2014/2015

o seminario "Valutare le competenze e promuovere l'innovazione digitale, l'apprendimento e la

progettazione EAS", del professore Pier Cesare Rivoltella dell'Università Cattolica di Milano. Il corso è

stato articolato in un incontro introduttivo, due incontri laboratoriali sulla progettazione e valutazione

delle competenze attraverso quelli che vengono definiti come "compiti di prestazione reale" e ulteriori

tre incontri per la progettazione di rubriche valutative disciplinari, come strumento di osservazione di

competenze all'interno di un EAS (esperienza di apprendimento situato).

o Giornata di studio "Didattica per competenze quali racconti fra Scuola Secondaria di Primo Grado e Licei"

presso il Liceo Classico Galileo di Firenze.

o partecipazione al seminario di Rete Scuole e città "Cooperare per costruire competenze" presso l'IIS

"Sassetti Peruzzi" strutturato in sei incontri, durante i quali saranno progettate attività laboratoriali.

o partecipazione al Seminario Regionale "Sperimentare la Certificazione delle competenze CM 3/2015"

presso l'IIS "Tullio Buzzi" di Prato.

Per quanto riguarda le competenze che interessano le varie discipline, è possibile fare riferimento alla

programmazione e alla valutazione disciplinare, mentre più complessa è invece la valutazione delle competenze

trasversali, che si basa sull'osservazione di indicatori trasversali, su base qualitativa e non quantitativa, che sia

formativa e non sommativa, con osservazioni sistematiche e in situazione.

L’apprezzamento di una competenza non è impresa facile. Preliminarmente occorre assumere la consapevolezza

che le prove utilizzate per la valutazione degli apprendimenti non sono affatto adatte per la valutazione delle

competenze. È ormai condiviso a livello teorico che la competenza si possa accertare prevalentemente facendo

ricorso a compiti di realtà o EAS (prove autentiche, prove esperte, ecc.), osservazioni sistematiche e autobiografie

cognitive.

I compiti di realtà si identificano nella richiesta rivolta allo studente di risolvere una situazione problematica,

complessa e nuova, quanto più possibile vicina al mondo reale, utilizzando conoscenze e abilità già acquisite e

38

trasferendo procedure e condotte cognitive in contesti e ambiti di riferimento moderatamente diversi da quelli

resi familiari dalla pratica didattica. Pur non escludendo prove che chiamino in causa una sola disciplina, si ritiene

opportuno privilegiare prove per la cui risoluzione l’alunno debba richiamare in forma integrata, componendoli

autonomamente, più apprendimenti acquisiti. La risoluzione della situazione-problema viene a costituire il

prodotto finale degli alunni su cui si basa la valutazione dell’insegnante.

Tali tipologie di prove non risultano estranee alla pratica educativa degli insegnanti del nostro Istituto, in quanto

vengono in parte già utilizzate. Fino a questo momento storico, però, non venivano valutate le ricadute

educativo-didattiche con un'osservazione e una registrazione sistematiche. Ora, invece, entreranno dunque a

pieno titolo nel ventaglio delle prove autentiche anche le prestazioni e i comportamenti degli alunni, come

elementi su cui basare la valutazione del raggiungimento delle competenze.

L’Istituto in commissioni Collegiali dovrà individuare una serie di prove autentiche in itinere (definendone la

frequenza e la cadenza) ed elaborare delle tabelle: una per la loro somministrazione agli alunni, indicando il

prodotto finale richiesto e le tappe e le caratteristiche del progetto; un'altra per la valutazione delle competenze

necessarie per l'esecuzione, attraverso l'osservazione strutturata dei docenti. Gli alunni verranno osservati

durante tutta la durata del compito; verranno osservate le competenze che ciascuno di loro metterà in campo, sia

disciplinari che trasversali (di cittadinanza), registrando il livello raggiunto in tabelle precedentemente costruite.

39

Quadro di sintesi delle Aree riferite al RAV in relazione alle priorità, agli obiettivi e all’Atto di Indirizzo del

Dirigente Scolastico in base alla L. 107

I PROGETTI PER MACROAREE

1 MACROAREA: INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE

Progetti correlati Scuola In sintesi

Cu

rric

ola

re

Extr

a

curr

ico

la

re

CRED INFANZIA, PRIMARIA, SECONDARIA

Laboratori, attività, interventi, sportelli volti a favorire i processi di integrazione e apprendimento di alunni diversamente abili o in condizioni di svantaggio

X

STO BENE IN ACQUA SECONDARIA, ALUNNI H

Attività ludico-terapeutica in acqua. X

LABORATORIO MOVIMENTO-CANTO

PRIMARIA Finalizzato all'utilizzo della musica come mezzo per il raggiungimento del benessere scolastico attraverso la partecipazione ad esperienze di inclusione sociale e di consapevolezza di sé.

X

LABORATORIO MOVIMENTO- TEATRO

PRIMARIA Finalizzato a promuovere il benessere scolastico attraverso la drammatizzazione di esperienze personali e non, all'accrescimento dell'autostima stimolando l'arricchimento del linguaggio verbale e non, favorendo così l'integrazione

X

“VIVERE L'HANDICAP”

SECONDARIA Volte alla diffusione di una maggiore conoscenza dei problemi degli alunni diversamente abili ed alla sensibilizzazione degli studenti.

X

“ALLA SCOPERTA DEL MIO QUARTIERE”

PRIMARIA, SECONDARIA, ALUNNI H

Accompagna i bambini con difficoltà alla scoperta dello spazio urbano e sociale in cui vivono.

X

ISTRUZIONE DOMICILIARE

PRIMARIA, SECONDARIA, ALUNNI PER CUI E' PREVISTO UN LUNGO PERIODO DI DEGENZA DOMICILIARE PER GRAVI PATOLOGIE

Finalizzato ad assicurare il diritto allo studio ed alla salute limitando il disagio e l'isolamento sociale.

CRESCERE RESPONSABILMENTE

PRIMARIA, SECONDARIA, ALUNNI INCORSI IN GRAVI SANZIONI DISCIPLINARI

Programma di riabilitazione affettivo – relazionale attraverso un percorso d'aiuto a ragazzi diversamente abili o che necessitino di supporto.

x

ITALIANO L2 SECONDARIA, ALUNNI NON ITALOFONI

Finalizzato all'alfabetizzazione degli alunni non italofoni in collaborazione con il Centro Ulysse.

X

PROGETTI PONTE INTEGRAZIONE ALUNNI H

INFANZIA, PRIMARIA, SECONDARIA

I progetti ponte vengono realizzati nel passaggio tra un ordine di scuola e l'altro per facilitare l'inserimento di alunni diversamente abili attraverso una didattica laboratoriale\multimediale supportata dalle Kidsmart e dalle LIM. Gli insegnanti di sostegno degli ordini di scuola coinvolti nei singoli casi progettano percorsi in cui il bambino è seguito dall'insegnante del nuovo ordine di scuola in collaborazione

X

40

con l'insegnante che ha avuto in carico l'alunno negli anni precedenti. Le attività vengono organizzate secondo quanto previsto nel PEI

PAROLIAMO

INFANZIA 5 ANNI NON ITALOFONI

Svolto da insegnanti della scuola, è finalizzato all’ampliamento del lessico e della capacità comunicativa

X

SCUOLA AMICA DELLA DISLESSIA

FORMAZIONE DOCENTI

Percorso formativo e-learning rivolto al personale docente organizzato dall’Associazione Italiana Dislessia(A.I.D). Il progetto Dislessia Amica ha l’obiettivo di ampliare le conoscenze metodologiche, didattiche, operative e organizzative necessarie a rendere la scuola realmente inclusiva per gli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento. Strategie operative, approfondimenti e supervisione a distanza con tutor specializzati di AID, avrà una durata di 30 ore e sarà suddiviso in 4 Moduli.

X

ADOZIONE E SCUOLA

INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA

Favorire il benessere dei bambini e ragazzi adottati e delle loro famiglie in ambito scolastico attraverso percorsi di inclusione e di contrasto al disagio e valorizzando la storia e l’identità dei bambini e dei ragazzi adottati. La funzione per l’Adozione si esplica principalmente nel supporto dei colleghi che hanno alunni adottati nelle loro classi, nella sensibilizzazione del Collegio dei Docenti sulle tematiche dell'adozione e nell’accoglienza delle famiglie, qualora l’insegnante di classe e il Dirigente lo ritengano necessario.

x

41

2 MACROAREA: AREA LINGUISTICA

Progetti correlati Scuola In sintesi

Cu

rric

ola

r

e

Extr

a

curr

ico

lare

AVVIO ALLA LINGUA INGLESE

INFANZIA 5 ANNI

Finalizzato ad avvicinare i bambini alla lingua inglese fornendo loro un primo bagaglio lessicale e una iniziale competenza comunicativa

X

THEATRINO CLASSI QUINTE PRIMARIA

Spettacolo interattivo con attori madrelingua e laboratori X

ACCOGLIENZA STUDENTI UNIVERSITA’ AMERICANE

PRIMARIA Lettori americani collaborano con gli insegnanti e interagiscono con i ragazzi

X

CLIL PRIMARIA E SECONDARIA

Progetto in rete con IC Spinelli, IC Casini, IC Don Milani, IC Ghiberti, IC Puccini. Gli elementi chiave del progetto sono quelli indicati dalle cosiddette 4Cs (COYLE, The 4cs frame work): Content: la/le discipline di riferimento Communication: la lingua di apprendimento e di uso (inglese e francese) Cognition: i processi cognitivi Culture: sviluppare consapevolezza della cultura della lingua di riferimento Il progetto verrà realizzato in continuità tra scuola primaria e scuola secondaria di primo grado, nell’ottica dello sviluppo del curricolo verticale e costituirà l’occasione per promuovere modalità innovative di conduzione della classe e l’utilizzo dei mezzi tecnologici.

X

CITY CAMPS SECONDARIA, ALUNNI INTERESSATI

Vacanza-studio a scuola con english full immersion svolta da tutors madrelingua

X

CERTIFICAZIONI LINGUISTICHE LINGUE COMUNITARIE

SECONDARIA, ALUNNI INTERESSATI

Corsi di potenziamento, in orario extracurricolare, delle lingue straniere, finalizzate al conseguimento delle certificazioni (Trinity, KET/PET, DELE, DELF, California Speaking Tutoring)

X

ERASMUS PLUS PRIMARIA SECONDARIA

Progetto in rete con l’Istituto Peano: “Europa, ti vedo e ti vivo” · Conoscere e comprendere i percorsi di formazione della cittadinanza del proprio Paese · Conoscere e confrontare, in analogia, i percorsi dei Paesi europei con particolare riguardo a quelli che partecipano al progetto. · Conoscere e comprendere i percorsi di cittadinanza recenti dell’Europa · Utilizzare le conoscenze per guidare altri studenti, o persone interessate, a scoprire i percorsi di cittadinanza locale ed europea nei luoghi che ne conservano memoria.

X

42

SECONDARIA Coinvolgimento di tutti gli alunni della Secondaria con spettacoli teatrali e percorsi di laboratori teatrali

X TEATRO

CINEFORUM INFANZIA 5 ANNI E PRIMARIA

Visione di alcune pellicole d’epoca con dibattito finalizzato alla riflessione e alla comprensione di vari temi importanti

X

BIBLIOTECA INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA

Finalizzato alla sensibilizzazione degli alunni per il gusto della lettura, della scrittura creativa. Letture individuali, collettive e incontri con gli autori.

X

3 MACROAREA: AREA ESPRESSIVA. MUSICA-ARTE-ATTIVITA’ MOTORIA

Progetti correlati Scuola In sintesi

Cu

rric

ola

re

Extr

a

curr

ico

lare

MUSICA

INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA

Gestito da insegnanti di musica e’ finalizzato ad avvicinare i bambini/ragazzi alle potenzialità spesso inespresse della loro voce e del loro corpo. Attraverso la musica si impara a differenziare rumori e suoni e a riprodurli attraverso un primo approccio agli strumenti. Insegnamento pratico della musica: canto corale, teatro musicale, pratica musicale, approccio allo strumento Spettacoli teatrali/musicali anche aperti ai genitori

X

RETE REGIONALE FLAUTI TOSCANA

CLASSI FLAUTO E SEZIONI MUSICALI SECONDARIA

Progetto musicale, culturale e didattico regionale rivolto a tutte le classi di flauto delle sezioni musicali per sviluppare la crescita collettiva attraverso l’attività artistica e viene svolto in orario extracurricolare

X

CERAMICA INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA

Laboratorio di lavorazione della ceramica. I lavori, una volta preparati dagli alunni con la collaborazione degli insegnanti e /o alunni della scuola secondaria/primaria esperti nell’arte della ceramica, vengono cotti nel forno disponibile all'interno della scuola. I manufatti alla fine dell’anno scolastico saranno esposti e messi in vendita al mercatino della ceramica il cui ricavato è devoluto dai genitori per la realizzazione del progetto in questione. Con il supporto di un docente dell’organico potenziato diplomato maestro ceramista e con la docente Marisa Bruschi si intende

x

43

potenziare questo laboratorio per i tre ordini di scuola: infanzia, primaria e secondaria.

BELLEZZA OLTRE LA FACCIATA

INFANZIA PRIMARIA

Tema: il Duomo di Firenze. Finalità: Promuovere la conoscenza di uno dei beni artistici di Firenze (simbolo della città); far acquisire sensibilità e consapevolezza nei confronti del patrimonio artistico culturale della propria città come bene inestimabile del passato che deve essere apprezzato, conservato e tutelato.

x

IL VASO DI PANDORA

PRIMARIA SECONDARIA

Ha come tema il mito. Finalità: promuovere tutti quegli aspetti legati alla continuità: socializzazione e cooperazione; accostarsi al mondo della cultura classica, alla scoperta del mito e comprendere la continuità tra passato e presente.

x

UN’ORA DI ARTE SU FIRENZE

SECONDARIA Percorso guidato alla scoperta dei monumenti artistici, simbolo della città di Firenze.

x

ARTIGIANI A SCUOLA

CLASSI II E III SECONDARIA

Avvicinamento degli studenti alla tradizione artigianale fiorentina, attraverso la conoscenza di figure professionali quali l’orafo, il corniciaio artistico, l’incisore, il rilegatore atristico. Gli alunni osservano i materiali e gli strumenti e li sperimentano attraverso attività laboratoriali.

X

ARCHEOLOGIA CLASSI III, IV, V PRIMARIA

Progetto finalizzato a far imparare la storia attraverso le testimonianze dei reperti archeologici in maniera divertente e giocosa

x

TEATRO SECONDARIA Lezioni-teatro a scuola : Odissea, Decameron, Operette Morali

x

ATTIVITA’ MOTORIA

INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA (togliere secondaria)

Progetto in collaborazione con società sportive del quartiere con insegnanti di attività motoria, finalizzato all’acquisizione delle competenze motorie di base.

COMPAGNI DI BANCO

PRIMARIA CLASSI I-II SECONDARIA

Progetto in collaborazione con il MIUR con intervento di esperti laureati in Scienze Motorie per le attività motorie

X

COMPAGNI NELLO SPORT

SECONDARIA

Attività di partecipazione a progetti e iniziative di Istituto e con le società sportive del quartiere (orario curricolare) e corsi pomeridiani con pratica di alcune discipline sportive (orario extracurricolare). Partecipazione a varie manifestazioni sportive e trofei

X X

PROGETTO STRECHING

PRIMARIA CLASSI II - II

Il progetto Stretching in classe ha come obiettivo generale quello di promuovere la cultura del movimento e dell’attività fisica nei bambini, nei ragazzi e nelle loro famiglie (camminare, andare in bicicletta, fare attività fisica

X

44

tutti i giorni ed avere una corretta alimentazione). Gli studenti eseguono 10 minuti di stretching al cambio dell’ora. Gli esercizi vengono presentati a turno da ogni ragazzo ai compagni e all'insegnante con l'aiuto di un poster appeso in aula. Il ruolo guida permette ai ragazzi di diventare protagonisti del messaggio educativo.

PROGETTO APRI GLI OCCHI!

INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA

La Sezione Italiana dell’Agenzia Internazionale per la prevenzione della Cecità-IAPB Italia onlus, unitamente al Ministero della Salute, ha reso di nuovo possibile la realizzazione di un’iniziativa ad alta valenza educativa e sociale. Il progetto si sviluppa sul piano nazionale e ha lo scopo di sensibilizzare i bambini e le famiglie nei confronti della prevenzione dei problemi visivi.

X

45

4 MACROAREA: CITTADINANZA ATTIVA

Progetti

correlati

Scuola In sintesi

UNICEF INFANZIA

PRIMARIA

SECONDARIA

l'Istituto comprensivo Compagni- Carducci ha ricevuto,

nell'a.s. 2013-14, l'attestazione di “SCUOLA AMICA” che

viene rilasciata a testimonianza del percorso intrapreso di

conoscenza, valorizzazione e traduzione pratica dei diritti

contenuti nel programma “VERSO UNA SCUOLA

AMICA”, fortemente voluto dal MIUR e dall’UNICEF Italia

per promuovere la piena conoscenza e la valorizzazione della

convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza nel

mondo della scuola.

Nell' a.s. 2015/2016, il collegio dei docenti dell'I.C. Compagni-

Carducci ha deliberato di introdurre, quali contenuti dell'ora

alternativa alla Religione Cattolica, il tema dei Diritti per

tutti gli ordini di scuola. La presentazione di tale argomento

sarà adeguata all'età degli alunni di ciascuna classe.

x

“CAPPUCCETTO IN

CITTÁ”

(PROGETTO

CITTADINANZA

ATTIVA)

INFANZIA 5 ANNI

Spettacolo di educazione stradale tramite il quale i bambini

imparano in modo giocoso i principi base dell’educazione

stradale

x

CITTADINANZA

ATTIVA

INFANZIA

PRIMARIA

SECONDARIA

Questo progetto intende far entrare in contatto il mondo

della scuola con le istituzioni che si occupano di legalità e

sicurezza sul territorio. Dall' a.s. 2012/2013 l'I.C. Compagni-

Carducci ha deciso di adottare, e quindi proporre, una

modalità articolata e ad ampio raggio di interventi: per la

legalità si sono instaurati rapporti con la Polizia, la Guardia di

Finanza, Questura e Carabinieri proponendo e seguendo

una serie di progetti relativi alla conoscenza civica e alla

prevenzione (dal cyberbullismo alla pericolosità delle

sostanze stupefacenti, dalla conoscenza di comportamenti

che sfociano nel reato al modo in cui si può individuare e

smascherare una truffa). Per la sicurezza, le istituzioni

coinvolte sono la Polizia Municipale, la Polizia Stradale, i

Vigili del Fuoco, la Misericordia, l'A.S.L e l'Associazione

Lorenzo Guarnieri onlus che propongono agli alunni

incontri incentrati sulla prevenzione e sulla crescita civica

(dall'educazione stradale al pronto soccorso). Attraverso

questa moltitudine di progetti proponiamo un’opportunità

straordinaria per riflettere sui diritti del cittadino (sia

minorenne che maggiorenne) con l’ausilio di esperti che

appartengono ad aree professionali e operative diverse e che

quindi possono sollecitare l’attenzione nelle varie discipline

curriculari (dal campo scientifico a quello storico). Tale

riflessione vuole indurre gli allievi ad adottare

atteggiamenti responsabili, consapevoli, di maggiore

attenzione e rispetto verso se stessi e verso gli altri.

Nel percorso di educazione alla prevenzione delle

x

X

X

X

46

dipendenze (in ogni loro aspetto) verrà portato avanti il

progetto "Attiva-mente”.

Per favorire nei ragazzi una maggiore consapevolezza di sé e

del mondo che li circonda l'IC partecipa a un'indagine

nazionale promossa dal Ministero del Lavoro."

Celebrazione della Giornata della Memoria.

PHYLOSOPHY FOR

CHILDREN

(laboratorio

sperimentale

permanente

curricolare)

5 ANNI INFANZIA

CLASSI PRIMARIA

CLASSI 1-2

SECONDARIA

Laboratorio permanente di filosofia per la formazione delle

competenze di cittadinanza attiva. Diretto dalla D.S. prof.ssa

Lucia Bacci in collaborazione con il corso di perfezionamento

post laurea Philosophy for Children/for Community, diretto

dal Prof. A. Mariani presso la Scuola di Studi Umanistici e della

Formazione – Dipartimento di scienze della Formazione e

psicologia della Università degli Studi di Firenze

DINAMICA-MENTE CLASSI

SECONDARIA

Educazione al pensiero critico attraverso la filosofia,

finalizzata alla conoscenza del sé.

x

PROGETTO

MEMORIA, LE

RADICI DEL FUTURO

SECONDARIA

Il progetto è finalizzato alla comprensione dello stretto

legame che esiste tra Memoria e Futuro. Le testimonianze di

un ebreo sopravvissuto alla guerra e di una famiglia di

rifugiati siriani consentiranno agli alunni di calarsi in contesti

storici, culturali e geografici solo apparentemente lontani ma

accomunati dalla necessità di salvaguardare i valori civili e

sociali universalmente riconosciuti/su cui si dovrebbe basare

ogni esperienza umana. Ogni alunno, in un percorso

interdisciplinare di ampio respiro, affronterà i vari aspetti del

progetto mettendo a frutto le proprie competenze e

attitudini, sia in classe che in attività laboratoriali

organizzate a piccoli gruppi, guidate dai docenti e da esperti

esterni. Scrittura teatrale, illustrazione, musica,

drammatizzazione, ricerca storico geografica,

approfondimenti scientifici e di cultura religiosa,

competenze digitali e studio del territorio saranno i momenti

che scandiranno un percorso volto all'educazione degli

alunni come uomini responsabili e cittadini consapevoli.

x

CORSO FORMAZIONE DOCENTI DEI TRE

ORDINI

Il fenomeno del bullismo: prevenzione nella scuola

dell’Infanzia, Primaria, Secondaria di I Grado

x

X

X

47

5 MACROAREA: AMBIENTI DI APPRENDIMENTO (DIDATTICA INNOVATIVA E ICT)

Progetti correlati

Scuola In sintesi

Cu

rric

ol

are

Extr

a cu

rric

ol

are

ORA DEL CODICE INFANZIA 5 ANNI PRIMARIA SECONDARIA

Finalizzato all’avvio dei concetti base dell’informatica attraverso attività ludiche e divertenti di programmazione (CODING)

x

TIC INFANZIA 5 ANNI PRIMARIA SECONDARIA

Tecnologie e nuovi ambienti di apprendimento x

PON INFANZIA 5 ANNI PRIMARIA SECONDARIA

Partecipazione al Programma Operativo Nazionale PON/FESR 2014-2020 (fondi strutturali europei): creazione di un sistema di istruzione di qualità a beneficio di studenti, docenti, personale della scuola. Il PON è suddiviso in 4 assi: Asse 1- istruzione; Asse 2- infrastrutture per l’istruzione Asse 3- capacità istituzionale e amministrativa Asse 4- assistenza tecnica

X

ATELIER DIGITALE

INFANZIA 5 ANNI PRIMARIA SECONDARIA

Vedasi Progetto Allegato x

6 MACROAREA: MATEMATICA-SCIENZE

Progetti correlati Scuola In sintesi Cu

rri

cola

r

e

Extr

a cu

rri

cola

r

e

KANGOUROU- RALLY MATEMATICO TRANSLPINO

CLASSI III-IV-V PRIMARIA SECONDARIA

Gara di matematica per classi, favorisce l’acquisizione di strategie di problem solving

X

LABORATORIO SAPERE SCIENTIFICO LSS

INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA

Il Progetto proseguirà quest’anno in rete con altre scuole. X

RECUPERO E POTENZIAMENTO

PRIMARIA SECONDARIA

L’attività di recupero/potenziamento offre risposte ai bisogni differenziati degli alunni. Finalizzato all’acquisizione di un metodo di studio, insieme al recupero e al rafforzamento delle abilità linguistiche e logico-matematiche, con un percorso didattico diversificato, individualizzato e attuato con apposite strategie.

X

ORTO DIDATTICO PRIMARIA L’obiettivo principale è far comprendere ai bambini la X

48

SECONDARIA correlazione tra il cambiamento climatico e la produzione del cibo mostrando come l'assunzione di stili di produzione e di consumo del cibo consapevoli (autoproduzione ,tecniche di coltivazione a basso impatto, costruzione di una compostiera ,stagionalità e prodotti locali) possa contribuire in modo sostanziale alla riduzione dell'impronta ecologica .

7 MACROAREA: CURRICOLO-PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE

Progetti correlati Scuola In sintesi

Cu

rric

ola

re

Extr

a

curr

ico

lare

CONTINUITÁ

CURRICOLARE

3-5 anni

INFANZIA

I-IV-V PRIMARIA

SECONDARIA

Viene effettuato in entrata alla scuola dell’infanzia,

Primaria e Secondaria di I Grado. Sono previsti incontri fra

i bambini che già frequentano e quelli che dovranno

frequentare, con attività di tutoraggio da parte dei

bambini più grandi

x

ORIENTAMENTO IN

USCITA

CLASSI II-III SECONDARIA Attività in collaborazione con le scuole superiori del

territorio, e’ prevista la frequenza di lezioni presso le scuole superiori

x x

CERTIFICAZIONE DELLE

COMPETENZE

PRIMARIA SECONDARIA Attività di formazione dei docenti in rete con altre scuole x

AUTOVALUTAZIONE DI

ISTITUTO E PDM

TUTTE LE CLASSI Attività di analisi e monitoraggio dei risultati emersi dal RAV e sul piano di miglioramento

x x

49

PROGETTAZIONE EXTRACURRICOLARE

SCUOLA DELL’ INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

SCUOLA APERTA IL POMERIGGIO

Sportello di consulenza e supporto psicologico

Certificazioni Linguistiche Corsi di potenziamento delle lingue straniere finalizzati al conseguimento delle certificazioni TRINITY - lingua inglese Sportello di consulenza e supporto psicologico

Certificazioni Linguistiche Corsi di potenziamento delle lingue straniere finalizzati al conseguimento delle certificazioni TRINITY - KET/PET – CALIFORNIA SPEAKING TUTORING lingua inglese DELE lingua spagnolo DELF lingua francese Latino Corso pomeridiano finalizzato all’acquisizione dei primi elementi della lingua e all’orientamento per la scelta della scuola secondaria di secondo grado. Sportello di consulenza e supporto psicologico Attività di orientamento

SCUOLA APERTA AL TERRITORIO

Progetto “Rete Regionale Flauti’ (RRFT)

per sviluppare la crescita collettiva

attraverso l’attività artistico- musicale.

Composizione di un’orchestra di flauti

con esibizioni in luoghi di prestigio

regionali e nazionali. ??

Progetto “Compagni nello sport” per

far vivere ed interiorizzare agli alunni i

valori positivi della pratica del gioco e

dello sport.

Corsi sportivi pomeridiani in

convenzione con le società sportive del

quartiere con utilizzo degli impianti

presenti sul territorio.

Partecipazione alle manifestazioni

sportive a cui la scuola aderiscono

nell’ambito del progetto Compagni nello

Sport.

VALORIZZAZIONE DEL MERITO DEGLI ALUNNI

Certificazioni Linguistiche Classi quinte

Certificazioni Linguistiche Concorsi Concerti (rassegne di orchestra e musica da camera) delle sezioni musicali Certificazioni musicali di strumento Royal Music School (ABRSM) Partecipazione a concorsi vari

AZIONI DI ORIENTAMENTO

Latino Corso pomeridiano finalizzato all’acquisizione dei primi elementi della lingua e all’orientamento per la scelta della scuola secondaria di secondo grado Preparazione degli alunni delle sezioni musicali per gli esami di ammissione al

50

Conservatorio Orientamento per la scelta della scuola Secondaria di secondo Grado (lezioni con docenti di alcuni istituti superiori; lezioni presso alcuni istituti superiori; open day; attività laboratoriali presso botteghe artigiane; distribuzione di riviste e materiale; partecipazione a eventi vari.

MANIFESTAZIONI SPORTIVE

Partecipazione a gare e eventi sportive quali: Ginky Family Run Guarda Firenze

Partecipazione a Trofei e manifestazioni sportive promosse dalle società sportive e enti del territorio: Trofeo Assi Trofei Il più forte, più veloce e resistente di Firenze Guarda Firenze

MANIFESTAZIONI FINALI

Concerti musicali delle sezioni di strumento.

SUMMER SCHOOL

Centri estivi in lingua inglese CITY CAMP

Soggiorni Studio in Spagna in collaborazione con l’istituto San Fernando di Siviglia Soggiorni Studio nel Regno Unito (attraverso agenzia M.L.A.)

AIUTO ALLO STUDIO

Alfabetizzazione alunni stranieri in collaborazione con Centro Ulysse

Alfabetizzazione alunni stranieri in collaborazione con Centro ULYSSE supporto pomeridiano per lo svolgimento dei compiti assegnati a casa.

LABORATORI SPORTIVI

Corsi sportivi pomeridiani di alcune discipline in convenzione con le società sportive del quartiere con utilizzo degli impianti presenti sul territorio.

51

PARTECIPAZIONE A PROGETTI MIUR IN CORSO

Bando PON “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020. Avviso pubblico

“Progetti di inclusione sociale e lotta al disagio nonch per garantire l’apertura delle scuole oltre l’orario

scolastico soprattutto nella aree a rischio e in quelle periferiche” - scad. 31/10/2016.

Avviso pubblico per la realizzazione da parte delle Istituzioni Scolastiche ed Educativi di Curricoli Digitali

del Piano Nazionale Scuola Digitale del 23/09/16 – scad. 10/11/2016 con la Rete di Scuole Digital@rt.

Avviso pubblico DD 634 del 20/10/2016 Azioni Innovative per interventi di miglioramento della scuola

attraverso RAV e PDM – scad. 19/11/2016.

Avviso pubblico DM 663 del 01/09/2016 ai sensi dell'art. 29 dello stesso in cui si definiscono: le finalità

attese, i requisiti e le specifiche richiesti per i progetti delle reti di istituzioni scolastiche statali del primo e

del secondo ciclo e per la produzione dei relativi materiali digitali ai fini dello sviluppo della metodologia

CLIL (Content and language integrated learning).

Bando D.D. 1055/ 2016 art. 11 Piano nazionale per la prevenzione dei fenomeni di bullismo e

cyberbullismo ai sensi dell'articolo 11 del D.D. 1055 del 18/10/2016.

Avviso relativo all'articolo 1 del D.M. 663/2016 finalizzato al potenziamento delle azioni di supporto al

processo di inclusione degli alunni e degli studenti con disabilità e/o con disturbi specifici

dell'apprendimento. (D.D.1078 del 21-10-2016).

52

IMPATTO FABBISOGNO RISORSE PROGETTAZIONE EXTRACURRICOLARE

PROGETTO SCUOLA PRIMARIA (CLASSI/NUMERO ALUNNI)

FABBISOGNO RISORSE SCUOLA SECONDARIA I GRADO (CLASSI/NUMERO ALUNNI)

FABBISOGNO RISORSE

Compagni nello Sport

Per tutti gli alunni della Secondaria

2 docenti di educazione fisica in organico alla scuola media

Rete Regionale Flauti

Alunni studio strumento flauto traverso

Docente dello strumento Collaboratori scolastici

Certificazioni Linguistiche TRINITY KET/PET CALIFORNIA SPEAKING TUTORING DELE DELF

Alunni aderenti ai corsi di potenziamento

Alunni aderenti ai corsi di potenziamento

5 docenti di lingue straniere Collaboratori scolastici

Preparazione degli alunni delle sezioni musicali per gli esami di ammissione al Conservatorio

Alunni del corso musicale

Docenti di lettere in rapporto al numero degli alunni interessati Collaboratori scolastici

Concorsi Concerti (rassegne di orchestra e musica da camera) delle sezioni musicali

Alunni interessati di tutte le classi della Secondaria

Docenti di strumento Collaboratori scolastici

Latino

Alunni aderenti ai corsi di potenziamento

Docenti di lettere in rapporto al numero degli alunni interessati Collaboratori scolastici

Sportello psicologico per la promozione di strategie volte al miglioramento

Alunni-Genitori-Docenti interessati di tutte le classi dell’Infanzia Primaria e Secondaria

Esperto ambito area psicologica

53

dell’apprendimento

Orientamento per la scelta della Scuola Secondaria di secondo Grado

n. 175 alunni delle classi terze

Docente FS orientamento Tutti i docenti dei CdC Collaboratori scolastici

54

PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE

PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE

AZIONI

STRUMENTI ACCESSO Fibra e banda ultralarga

Cablaggio interno (LAN/W-Lan)

SPAZI E AMBIENTI PER L’APPRENDIMENTO

Ambienti digitali per la didattica

Challenge Prize per la scuola digitale

Piano per l’apprendimento pratico

Edilizia Scolastica Innovativa

IDENTITA’ DIGITALE Sistema di Autenticazione unica

Un profilo digitale per ogni docente

AMMINISTRAZIONE DIGITALE Digitalizzazione Amministrativa della scuola

Registro Elettronico

COMPETENZE E CONTENUTI

COMPETENZE DEGLI STUDENTI Portare il pensiero computazionale a tutta la scuola

Primaria, Secondaria e ai 5 anni della Scuola dell’Infanzia

Aggiornare il curricolo di tecnologia

CONTENUTI DIGITALI Biblioteche scolastiche come ambienti di

alfabetizzazione all’uso delle risorse informative digitali

FORMAZIONE E ACCOMPAGNAMENTO

FORMAZIONE DEL PERSONALE Formazione in servizio per l’innovazione didattica e

organizzativa

Rafforzare la formazione iniziale sull’innovazione didattica

Assistenza tecnica per le scuole del primo ciclo

La nuova formazione per i neoassunti

ACCOMPAGNAMENTO Animatore digitale

Stakeholders Club per la Scuola Digitale

Ascolto permanente alle reti innovative

Osservatorio per la Scuola Digitale

Monitoraggio dell’intero Piano

In linea con PTOF

ANIMATORE DIGITALE Ai sensi dell’articolo 2, del Decreto del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca 16 giugno 2015, n. 435, in attuazione del PNSD (Piano Nazionale Scuola Digitale), l’Istituto ha individuato la figura dell’animatore digitale. “L'animatore digitale è un docente a tempo indeterminato, individuato ai sensi della normativa vigente dall'istituzione scolastica, che ha il compito di favorire il processo di digitalizzazione nelle scuole, nonché quello di diffondere politiche legate all'innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno al Piano nazionale per la scuola digitale sul territorio, nonché attraverso la creazione di gruppi di lavoro e il coinvolgimento di tutto il personale della scuola”. “Al fine di garantire la continuità temporale utile per l'attuazione delle azioni del Piano nazionale per la scuola digitale programmate nell'ambito del Piano triennale dell'offerta formativa, l'animatore digitale è individuato per un periodo di durata triennale, salvo eventuali proroghe”. (Art. 2, commi 1 e 2).

55

PROFILO DELL'ANIMATORE - AZIONE #28 DEL PNSD

Formazione interna: stimola la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso l'organizzazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente un formatore), favorendo l'animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative, come ad esempio quelle organizzate attraverso gli snodi formativi. Coinvolgimento della comunità scolastica: favorisce la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell'organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa. Creazione di soluzioni innovative: individua soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all'interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l'analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure.

Aree tematiche oggetto delle proposte progettuali

Azioni promosse dall’Animatore digitale

Area Progettazione (Strumenti)

- ambienti di apprendimento per la didattica digitale integrata - realizzazione/ampliamento di rete, connettività, accessi - laboratori per la creatività e l'imprenditorialità - biblioteche scolastiche come ambienti mediali - coordinamento con le figure di sistema e con gli operatori tecnici - ammodernamento del sito internet della scuola, anche attraverso l'inserimento in evidenza delle priorità del PNSD; - registri elettronici e archivi cloud - acquisti e fundraising - sicurezza dei dati e privacy - sperimentazione di nuove soluzioni digitali hardware e software

Area Competenze e Contenuti

- orientamento per le carriere digitali - promozione di corsi su economia digitale - cittadinanza digitale - educazione ai media e ai social network - e-Safety - qualità dell'informazione, copyright e privacy - azioni per colmare il divario digitale femminile - costruzione di curricula digitali e per il digitale - sviluppo del pensiero computazionale: • introduzione al coding • coding unplugged • robotica educativa - aggiornare il curricolo di tecnologia: • coding • robotica educativa • making, creatività e manualità - risorse educative aperte (OER) e costruzione di contenuti digitali - collaborazione e comunicazione in rete: dalle piattaforme digitali scolastiche alle comunità virtuali di pratica e di ricerca - ricerca, selezione, organizzazione di informazioni - coordinamento delle iniziative digitali per l'inclusione - alternanza scuola lavoro per l'impresa digitale

56

Area Formazione e Accompagnamento

- scenari e processi didattici per l'integrazione del mobile, gli ambienti digitali e l'uso di dispositivi individuali a scuola (BYOD) - sperimentazione e diffusione di metodologie e processi di didattica attiva e collaborativa - modelli di assistenza tecnica - modelli di lavoro in team e di coinvolgimento della comunità (famiglie, associazioni, ecc.) - creazione di reti e consorzi sul territorio, a livello nazionale e internazionale - partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali - documentazione e gallery del pnsd - realizzazione di programmi formativi sul digitale a favore di studenti, docenti, famiglie, comunità - utilizzo dati (anche invalsi, valutazione, costruzione di questionari) e rendicontazione sociale (monitoraggi)

MEDIA EDUCATOR Da quest’anno nell’Istituto è stata creata la figura del Media Educator che insieme all’AD promuoverà un percorso

di media education per tutte le classi della scuola primaria, secondaria e le sezioni dell’Infanzia dei 5 anni.

Il percorso media-educativo avrà le caratteristiche delineate nel progetto di Istituto in Allegato al PTOF.

ANIMATORE DIGITALE E MEDIA EDUCATOR cureranno lo sviluppo del progetto “Atelier

Digitali” con attività di tutoring e formazione in situ per tutte le classi della scuola primaria,

secondaria e per le sezioni di 5 anni della scuola dell’Infanzia: vedasi progetto Allegato.

57

VALUTAZIONE

La valutazione è parte integrante della programmazione, non solo come momento di verifica degli

apprendimenti, ma come spunto per migliorare il progetto educativo-formativo. Il momento della valutazione

costituisce motivo di riflessione e di ricerca delle migliori strategie per promuovere in tutti gli alunni un

apprendimento che valorizzi le loro capacità e potenzialità.

La valutazione permette un adeguamento della programmazione educativa e didattica che consente di:

Predisporre possibilità di aiuto nei confronti dell'alunno per favorire il superamento delle difficoltà in

itinere;

Pianificare percorsi individualizzati per gli alunni in situazione di insuccesso;

Predisporre prove di verifiche degli apprendimenti: in ingresso, in itinere, finale.

Il Regolamento sulla valutazione degli studenti (D.P.R. 122 del 2009) fornisce indicazioni precise su come si deve

intendere la valutazione nella scuola.

La valutazione periodica e finale è effettuata nella scuola Primaria dai docenti contitolari sulla classe, nella

Secondaria dal consiglio di classe. La valutazione nelle singole discipline viene espressa in voti in decimi,

all’interno di parametri e criteri stabiliti dal Collegio dei docenti.

Per l'insegnamento della religione cattolica resta la valutazione attraverso un giudizio sintetico formulato dal

docente.

Per favorire un atteggiamento di collaborazione, gli insegnanti provvedono alla stesura di una programmazione

comune e preparano sistemi di verifica e di valutazione per tutte le classi, sia a tempo lungo sia a tempo corto.

La valutazione degli alunni, oltre che dalle osservazioni continue da parte del gruppo docente, è il risultato

delle verifiche organizzate, ambito per ambito, ogni quadrimestre a livello di classi parallele. Le prove sono

strettamente legate nella loro formulazione agli obiettivi fissati dal Collegio docente per ogni fascia.

Le procedure di verifica che i docenti concordano si articolano:

Individuazione dei livelli minimi da raggiungere per fascia

Confronto tra le situazioni di partenza e gli obiettivi prefigurati (prove di ingresso)

Osservazione sistematica del lavoro individuale degli alunni

Uso di questionari e griglie preparate dai docenti di classi parallele, prove scritte e orali

Discussioni nel Consiglio di interclasse, di plesso o di circolo sui risultati conseguiti.

Le scadenze delle verifiche sono le seguenti:

Fine gennaio

Fine anno scolastico

Per gli alunni il cui livello di partenza risulti non adeguato alla classe, a causa di una insufficiente

padronanza delle abilità o per oggettive difficoltà di apprendimento emerse dall’esame della situazione

iniziale o in itinere, saranno adottate strategie di intervento che, pur coinvolgendo tutta la classe, possano

58

offrire opportunità di apprendimento anche agli alunni più in difficoltà (lavori a piccoli gruppi che tengano

conto della mappa ridotta di cognizioni ed esperienze dei ragazzi svantaggiati). Per quanto riguarda

situazioni di handicap o DSA si farà riferimento alla normativa relativa.

La valutazione è:

FORMATIVA centrata sulla rilevazione, quantitativa e qualitativa, delle conoscenze e delle competenze

ORIENTATIVA tende ad individuare la meta del percorso per incentivare a mettere a frutto le potenzialità

individuali

La valutazione deve essere più possibile equa, uniforme e trasparente nei confronti di tutti gli allievi.

I riferimenti normativi utili al fine di stabilire criteri comuni e condivisi da tutti i docenti per la valutazione degli

allievi sono i seguenti:

l’art. 4 del DPR 275/99 indica che nell’esercizio dell’autonomia didattica le istituzioni scolastiche “individuano le

modalità e i criteri di valutazione degli alunni nel rispetto della normativa nazionale”;

L’azione di valutazione si traduce in operazioni periodiche di verifica e valutazione quali:

controllo iniziale dei prerequisiti, prove strutturate, semi strutturate, prove grafiche, composizione di testi,

interrogazioni, colloqui, lavoro di gruppo, relazioni, lavoro di ricerca, prove laboratoriali, etc..

Il giudizio dell’insegnante sarà corrispondente alle prestazioni di ciascun alunno in base alle proprie capacità ed

in base a:

Livello di partenza

Impegno e interesse alle lezioni

Rendimento in relazione alle capacità individuali e agli obiettivi stabiliti

Progresso rispetto al livello di partenza

Interventi di recupero programmati

Atteggiamento nei confronti delle attività scolastiche.

Per gli alunni portatori di handicap o DSA certificati, sono previste, come da normativa vigente, una didattica

individualizzata e personalizzata con l’uso di strumenti compensativi (compresi i mezzi di apprendimento

alternativi e le tecnologie informatiche), nonché misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini

della qualità dei concetti da apprendere. Tali procedure sono inserite nel PEI/PEP/PDP redatto dai docenti e

concordato con la famiglia; di conseguenza sono garantite, durante il triennio, adeguate forme di verifica e di

valutazione in base al progetto didattico individuale formulato.

VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI Valutazione dell’esito formativo alla fine del I e del II quadrimestre

Il Regolamento ministeriale prevede che la Valutazione sia formulata nel modo seguente:

SCUOLA PRIMARIA

59

voti numerici per le singole discipline

giudizio sintetico per la Religione Cattolica giudizio dei docenti contitolari per la condotta giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto al termine della scuola primaria: certificazione delle competenze acquisite che viene trasmessa alla Scuola dell’ordine successivo.

V

OTO

aspetto cognitivo

impegno

cura del

materiale

autonomia

partecipazione

collaborazione

motivazione

interesse

10

Ha acquisito in modo completo e consolidato i concetti trattati; richiama con sicurezza e correttezza le informazioni ricevute, collega le conoscenze. Utilizza correttamente conoscenze e abilità acquisite, anche in contesti diversi. Ha raggiunto un sicuro grado di competenza. E’ corretto e sicuro nell’esposizione scritta, grafica e orale. Comunica con proprietà di linguaggio in modo logico, coerente e con riflessioni personali, un'esperienza fatta, un argomento studiato. Utilizza in maniera adeguata linguaggi specifici. Si pone, formula problemi e li risolve ricorrendo an- che a processi originali, utilizzando differenti metodi di rappresentazione. Sa usare vari strumenti e materiali in situazioni e contesti diversi finalizzandoli al raggiungimento di uno scopo.

Esegue i compiti con responsabilità e con regolarità ed ha cura del materiale proprio e altrui.

L’applicazione è costante.

Ha un ritmo di lavoro efficace.

Sa portare a termine un la- voro, organizzando autonomamente tempi e modalità.

Partecipa con interventi costruttivi, propositi- vi e creativi.

Interagisce con gli altri in maniera responsabile e collaborativa.

9

Ha acquisito in modo completo i concetti trattati; richiama con correttezza le informazioni ricevute, collega le conoscenze. Utilizza correttamente conoscenze e abilità acquisite. Ha raggiunto un sicuro grado di competenza. E’ corretto e sicuro nell’esposizione scritta, grafica e orale. Comunica con proprietà di linguaggio in modo logico e coerente un'esperienza fatta, un argomento studiato. Utilizza in maniera adeguata linguaggi specifici. Si pone, formula problemi e li risolve ricorrendo anche a processi originali, utilizzando differenti metodi di rappresentazione. Sa usare vari strumenti e materiali in situazioni e contesti diversi finalizzandoli al raggiungimento di uno scopo.

Esegue i compiti con regolarità ed ha cura del materiale proprio e altrui.

L’applicazione è costante.

Ha un ritmo di lavoro efficace.

Sa portare a termine un lavoro, organizzando autonomamente tempi e modalità.

Partecipa con interventi costruttivi, propositi- vi e creativi.

Interagisce con gli altri in maniera responsabile e collaborativa.

60

8

Ha acquisito i concetti trattati e richiama corretta- mente le informazioni ricevute, collega alcune conoscenze. Utilizza conoscenze e applica correttamente le relati- ve procedure in contesti assegnati. E’ corretto nella comunicazione orale, grafica, scritta. Comunica con proprietà di linguaggio ed in modo logico un'esperienza fatta, un argomento studiato. Utilizza il linguaggio specifico. Formula problemi e li risolve ricorrendo ad approcci e procedure standard. Sa usare vari strumenti e materiali in situazioni e contesti diversi.

Esegue i compiti con regolarità.

Svolge le attività in modo produttivo e autonomo.

Partecipa in modo co- struttivo e pertinente.

Collabora attivamente.

7

Ha acquisito i concetti trattati, ma tale acquisizione non risulta del tutto consolidata; con la riflessione richiama le informazioni ricevute e le utilizza in contesti assegnati. L’utilizzo delle conoscenze è funzionale al compito. Applica quasi sempre correttamente semplici procedure logiche in contesti assegnati. E’ generalmente corretto nella comunicazione scritta, orale e grafica. Comunica con un linguaggio appropriato un'esperienza fatta, un argomento studiato. Utilizza in maniera essenziale il linguaggio specifico. Riconosce semplici problemi e li risolve ricorrendo ad approcci e procedure standard. Sa usare vari strumenti e materiali in situazioni

guidate.

Esegue i compiti con una certa regolarità.

Svolge le attività in modo adeguato.

Partecipa in maniera pertinente.

Generalmente collabora.

6

Ha acquisito in modo essenziale e non sempre sicuro i concetti trattati. Richiama in parte le informazioni ricevute e le utilizza in semplici contesti assegnati. L’utilizzo delle conoscenze segue meccanismi standardizzati. Applica semplici procedure logiche meccanica- mente e limitatamente ad alcuni contesti. Comunica emozioni, esperienze, argomenti studiati in maniera semplice e comprensibile. Non sempre è corretto nella comunicazione scritta, orale e grafica Risolve semplici problemi seguendo procedure guida- te. Sa usare vari strumenti e materiali in situazioni guidate.

Esegue i compiti in maniera abbastanza regolare.

Svolge le attività in modo superficiale.

Partecipa se

sollecitato.

Generalmente

collabora.

5

Non ha acquisito i concetti fondamentali trattati, ha difficoltà nel richiamare anche semplici informazioni ricevute. Ha difficoltà ad osservare ed individuare relazioni. Non sempre corretto nelle forme di comunicazione. Ha difficoltà ad analizzare gli elementi di un problema o di una informazione in genere. Ha difficoltà a comprendere e ad applicare quanto appreso. Ha difficoltà a comprendere, e quindi ad usare correttamente simboli, grafici, schemi e rappresentazioni simboliche in genere.

Esegue i compiti saltuaria- mente.

Svolge le attività in maniera discontinua e non corretta.

Partecipa solo saltuariamente e con inter- venti non sempre pertinenti.

La collaborazione in classe è discontinua.

61

Per gli alunni portatori di handicap o DSA certificati, sono previste, come da normativa vigente, una didattica

individualizzata e personalizzata con l’uso di strumenti compensativi (compresi i mezzi di apprendimento

alternativi e le tecnologie informatiche), nonché misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai

fini della qualità dei concetti da apprendere. Tali procedure sono inserite nel PEI/PEP/PDP redatto dai docenti

e concordato con la famiglia, di conseguenza sono garantite,

durante il corso dei cinque anni, adeguate forme di verifica e di valutazione in base al progetto didattico

individuale formulato.

62

SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO

voti numerici per le singole discipline giudizio sintetico per la Religione Cattolica

voto numerico e nota illustrativa per il comportamento esame finale: media aritmetica tra i voti di ammissione, le quattro prove scritte, la prova

Invalsi, il colloquio d’esame (come previsto dalla normativa ministeriale) al termine del terzo anno: certificazione delle competenze acquisite

Griglia di valutazione disciplinare

voto

aspetto cognitivo

impegno cura del materiale autonomia

partecipazione collaborazione motivazione interesse

10

CONOSCENZE Ha acquisito in modo completo e consolidato i concetti; richiama con sicurezza e correttezza le informazioni, collega le conoscenze e le utilizza in contesti diversi. ABILITA’ LOGICHE E PROCEDURALI Utilizza con sicurezza abilità logiche e procedurali anche complesse, in contesti diversi. PROBLEM SOLVING Si pone, formula problemi e li risolve ricorrendo anche a processi originali, utilizzando differenti metodi di rappresentazione e di comunicazione e con una riflessione sulle strategie e sulle soluzioni. COMUNICAZIONE, ESPOSIZIONE, USO DI STRUMENTI È corretto e sicuro nell’esposizione scritta, grafica e orale. Comunica con proprietà di linguaggio in modo logico e coerente e con riflessioni personali utilizzando in maniera adeguata linguaggi specifici; usa vari strumenti e materiali in situazioni e contesti diversi finalizzandoli al raggiungimento di uno scopo.

Esegue i compiti con

responsabilità e con regolarità

ed ha cura del materiale

proprio e altrui.

L’applicazione è costante. Ha

un ritmo di lavoro

efficace.

Sa portare a termine un

lavoro, organizzando

autonomamente tempi e

modalità.

Partecipa con

interventi costruttivi,

propositivi e creativi.

Interagisce con gli altri

in maniera

responsabile e

collaborativa.

63

9

Ha acquisito in modo

completo i concetti; richiama con sicurezza e

correttezza le informazioni, collega le

conoscenze e le utilizza in contesti diversi .

Utilizza abilità logiche e procedurali anche

complesse, in contesti diversi.

Si pone, formula problemi e li risolve

ricorrendo anche a processi originali,

utilizzando differenti

metodi di rappresentazione e di

comunicazione.

E’ corretto e sicuro nell’esposizione scritta,

grafica e orale. Comunica con proprietà di

linguaggio

e in modo logico e coerente utilizzando in

maniera adeguata linguaggi

specifici; usa vari strumenti e materiali in

situazioni e contesti diversi finalizzandoli al

raggiungimento di uno scopo.

Esegue i compiti (con

responsabilità) e con

regolarità ed ha cura del

materiale proprio e altrui. L’applicazione è costante.

Ha un ritmo di lavoro

efficace. Sa portare a termine un lavoro, organizzando autonomamente tempi e modalità.

Partecipa con

interventi costruttivi,

propositivi e creativi.

Interagisce con gli altri in maniera responsabile e collaborativa.

8

Ha acquisito i concetti e

richiama correttamente le informazioni,

collega le conoscenze e le utilizza in contesti

assegnati.

Applica correttamente procedure

logiche in contesti assegnati. Formula

problemi e li risolve ricorrendo ad

approcci e procedure

standard o anche a processi originali.

E’ corretto nella comunicazione scritta,

grafica e orale. Comunica con proprietà di

linguaggio ed in modo logico utilizzando il

linguaggio specifico; usa vari strumenti e

materiali in

situazioni e contesti diversi.

Esegue i compiti con

regolarità ed ha cura del

materiale proprio e altrui.

Svolge le attività in modo

produttivo e autonomo

Partecipa in modo

costruttivo e

pertinente.

Collabora attivamente

7

Ha acquisito i concetti ma

tale acquisizione non risulta del tutto

consolidata; con la riflessione richiama le

informazioni ricevute e le utilizza in contesti

assegnati.

Applica correttamente semplici procedure

logiche in contesti assegnati. Formula

problemi e li risolve ricorrendo ad approcci e

procedure standard.

E’ generalmente corretto nella comunicazione

scritta, grafica e orale. Comunica con

appropriato linguaggio ed in modo logico

utilizzando in maniera essenziale il linguaggio

specifico; usa vari

strumenti e materiali in situazioni guidate.

Esegue i compiti con

regolarità e rispetta il

materiale proprio e altrui.

Svolge le attività in modo

adeguato

Partecipa in

maniera

pertinente.

Collabora con

regolarità

64

6

Ha acquisito in modo

accettabile ma non sicuro i concetti. Richiama

in parte le informazioni ricevute e le utilizza in

semplici contesti assegnati.

Applica meccanicamente e limitatamente ad

alcuni contesti semplici procedure logiche

Riconosce problemi standard e li risolve

ricorrendo a procedure conosciute.

Comunica emozioni, esperienze, argomenti

studiati in maniera semplice e

comprensibile. Non sempre è corretto

nella comunicazione scritta, grafica e orale,

usa strumenti in semplici

procedure standard.

Esegue i compiti in maniera

frettolosa, ma abbastanza

regolare.

Porta quasi sempre i

materiali necessari.

Svolge le attività in modo

superficiale.

Partecipa se

sollecitato.

Generalmente

collabora.

5

Non ha acquisito i concetti

fondamentali trattati in modo adeguato, ha

difficoltà nel richiamare le informazioni

ricevute.

Ha difficoltà ad osservare ed individuare

relazioni. Ha difficoltà ad analizzare

gli elementi di un problema o di una

informazione in genere. Ha difficoltà a

comprendere e ad

applicare quanto appreso. I procedimenti

logici, il più delle volte, non sono corretti.

Non sempre corretto nelle forme di

comunicazione, ha difficoltà a comprendere,

e quindi ad usare correttamente simboli,

grafici, schemi e rappresentazioni

simboliche in genere,

anche se aiutato a farlo.

Esegue i compiti

saltuariamente.

Non sempre porta i

materiali.

Svolge le attività in maniera

discontinua.

Partecipa solo

saltuariamente e

con interventi non

sempre pertinenti.

La collaborazione

in classe è

discontinua.

4

Non ha acquisito i concetti

fondamentali e ha significative difficoltà nel

richiamare le informazioni. Non sa ancora

osservare e individuare relazioni.

Non riesce a individuare e quindi analizzare

gli elementi di un problema o di una

informazione in genere. I procedimenti logici

sono scorretti.

La forma di comunicazione è spesso

scorretta. Non comprende e quindi non usa

correttamente rappresentazioni simboliche

in genere, anche se aiutato a farlo.

Non esegue i compiti

Non porta i materiali.

Partecipa in modo

inadeguato e con

interventi non pertinenti.

In classe non

collabora.

3 Impreparato o prove gravemente lacunose

65

Prove per alunni con bisogni speciali

Per gli alunni portatori di handicap o DSA certificati, sono previste, come da normativa vigente, una

didattica individualizzata e personalizzata con l’uso di strumenti compensativi (compresi i mezzi di

apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche), nonché misure dispensative da alcune

prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da apprendere. Tali procedure sono inserite nel

PEI/PEP/PDP redatto dai docenti e concordato con la famiglia; di conseguenza sono garantite, durante

il triennio, adeguate forme di verifica e di valutazione in base al progetto didattico individuale formulato.

LE NUOVE COMPETENZE A partire dall’A.S. 2016-2017 verrà adottato un nuovo sistema di valutazione delle competenze in

ottemperanza alla Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’UE del 18/12/2006.

Tale certificazione è volta a riconoscere e valutare le competenze, intese come “una combinazione di

conoscenze, abilità e atteggiamenti appropriati al contesto”, acquisite dagli alunni in ambiti scolastici ed

extrascolastici. E’ importante sottolineare che le competenze non corrispondono alle conoscenze o alle

capacità del ragazzo, ma a “un insieme strutturato di conoscenze e abilità acquisite[…]” (DLgs.13/13 art.2

c.1).

CRITERI PER LO SVOLGIMENTO DEGLI SCRUTINI Il profitto di ciascun alunno esprime il giudizio sul possesso di conoscenze, abilità e competenze al termine

dell'anno scolastico e viene misurato sugli obiettivi disciplinari, trasversali ed educativi, tenuto conto

degli obiettivi fissati dalla programmazione del Consiglio di Classe.

Nella valutazione finale dello studente si terrà conto del suo percorso didattico-educativo, ivi

compresi eventuali Piani Didattici Personalizzati (P.D.P.) per alunni con B.E.S.; verrà preso in esame il livello

iniziale di ciascuno, le potenzialità, i livelli raggiunti rispetto ai livelli di partenza, l'interesse e l'impegno, la

partecipazione alle attività della classe, le capacità di organizzazione, la quantità e qualità del lavoro.

Concorre alla valutazione complessiva dello studente, la votazione nel comportamento attribuita

collegialmente dal consiglio di classe.

Il Consiglio di classe esprime tale valutazione tenendo conto delle modalità di adempimento dei doveri

degli alunni, di esercizio dei propri diritti, sul rispetto delle regole di convivenza civile e di quelle fissate

dal regolamento d'Istituto. Per gli studenti che presentano carenze nella preparazione, in

relazione ad un'eventuale promozione, si terrà conto delle potenzialità di recupero e di eventuali

situazioni personali e di contesto dell'alunno che si ritiene abbiano inciso sul suo rendimento scolastico

La valutazione del comportamento è espressa, nella scuola Primaria, attraverso un giudizio, e nella scuola

Secondaria attraverso un voto in decimi, formulati secondo le modalità deliberate dal Collegio docenti.

66

Con riferimento alla validità dell’anno scolastico Si ricorda al Collegio il DPR 122 Art 2 comma 10

“ [….] ferma restando la frequenza richiesta dall'articolo 11, comma 1, del decreto legislativo n. 59

del 2004, e successive modificazioni, ai fini della validità dell'anno scolastico e per la valutazione degli

alunni, le motivate deroghe in casi eccezionali, previsti dal medesimo comma 1,sono deliberate dal collegio

dei docenti a condizione che le assenze complessive non pregiudichino la possibilità di procedere alla

valutazione stessa. L'impossibilita' di accedere alla valutazione comporta la non ammissione alla classe

successiva o all'esame finale del ciclo. Tali circostanze sono oggetto di preliminare accertamento da parte

del consiglio di classe e debitamente verbalizzate”. Con riferimento all’Art 11 comma 1 D.lgs. n.59/2004 si

ricorda che “ai fini della validità dell’anno scolastico, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario

annuale personalizzato”.

Il Collegio docenti ha deliberato che in casi eccezionali e debitamente documentati, nel caso in cui l'alunno

non abbia frequentato le lezioni per almeno ¾ dell'orario personalizzato il Consiglio di classe delibera se

ricorrano le condizioni di ammissione alla valutazione finale degli studenti che si trovino in una delle

seguenti condizioni:

Assenze dovute a gravi motivi di salute adeguatamente documentati e certificati;

Assenze dovute a terapie o cure programmate;

Assenze dovute a particolari situazioni familiari verificatesi nel corso dell’anno scolastico (es.

trasferimenti di residenza), compresi gli alunni stranieri arrivati in corso anno scolastico

Motivazioni di carattere sociale e culturale per alunni in situazione di valutare.

Il Consiglio di classe può valutare a sua discrezione di concedere la deroga anche in assenza della

domanda prodotta dal genitore, qualora sia a conoscenza di situazioni particolari personali o

familiari. Nei casi suddetti, il Consiglio di classe, considerate le verifiche effettuate e la presenza di un

numero congruo delle stesse, deciderà con deliberazione motivata e trascritta a verbale se ricorrano le

condizioni per ritenere che le assenze non pregiudichino la possibilità di procedere alla valutazione finale.

CRITERI DI GIUDIZIO DI IDONIETA’, ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE. In sede

di scrutinio finale la valutazione degli allievi compete al CdC – CFR.DPR n. 122/2009, art.2:

“la valutazione, periodica e finale, degli apprendimenti è effettuata nella scuola secondaria di primo

grado, dal consiglio di classe presieduto dal dirigente scolastico o da suo delegato, con deliberazione

assunta, ove necessario, a maggioranza”.

Precisiamo dunque che in sede di scrutinio, intermedio e finale, la valutazione non è del singolo docente e

che tutti i voti si ritengono decisi dal consiglio di classe.

67

In sede di scrutinio il consiglio di classe assegna il voto in decimi con il quale l’alunno viene ammesso

all’esame conclusivo del I° ciclo.

L’art. 3 comma 2 del DPR 122/2009 prescrive: “il giudizio di idoneità di cui all’articolo 11, comma 4- bis, del

decreto legislativo n.59 del 2004 e successive modificazioni è espresso dal consiglio di classe in decimi

considerando il percorso scolastico compiuto dall’allievo nella scuola secondaria di primo grado”.

In caso di valutazione negativa, viene espresso un giudizio di non ammissione all’esame medesimo, senza

attribuzione di voto.

Il criterio per il calcolo del voto di ammissione (giudizio di idoneità), deciso dalla scuola nella sua

autonomia, prevede che si consideri la media dei voti numerici compreso il comportamento,

arrotondato matematicamente.

Fanno eccezione i casi in cui il consiglio di classe ha ammesso l’alunno all’esame sebbene, in sede di

proposta di voto, fossero presenti una o più insufficienze. In tal caso l’approssimazione avverrà sempre per

difetto.

VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO Il voto di condotta, per la scuola primaria e secondaria di I° grado, viene attribuito dall’intero Consiglio di

classe o team di insegnanti riunito per gli scrutini tenendo presente i seguenti descrittori:

Rispetto dei tempi: inteso come rispetto della puntualità e della frequenza alla lezioni, con

entrata/uscita fuori orario solo in caso di effettiva necessita;

Rispetto delle consegne: compiti e funzioni assegnate;

Rispetto delle regole: regolamenti di Istituto, dei laboratori ecc.;

Rispetto degli altri: sapersi porre nei confronti degli adulti, docenti e operatori scolastici, e dei

compagni;

Partecipazione attiva al dialogo educativo (a scuola, durante visite guidate, ecc.), svolgendo un ruolo

propositivo nell’ambito del gruppo-classe, contribuendo alla socializzazione e all’inserimento dei compagni

in difficoltà;

Comportamento responsabile in ogni momento dell’attività scolastica

68

GRIGLIE COMPORTAMENTO

SCUOLA PRIMARIA Modalità di partecipazione:

Partecipa in modo propositivo e creativo alle attività scolastiche

OTTIMO

Partecipa in modo pertinente e costruttivo alle attività scolastiche DISTINTO

Partecipa in modo pertinente e collaborativo alle attività scolastiche BUONO

Partecipa alle attività scolastiche solo se sollecitato ed in modo poco

collaborativo

SUFFICIENTE

Partecipa alle attività scolastiche saltuariamente e solo se sollecitato

NON SUFFICIENTE

Rispetto delle regole:

Ha interiorizzato pienamente la regola e la rispetta

OTTIMO

Conosce e rispetta le regole

DISTINTO

Conosce le regole ma non sempre le rispetta

BUONO

Rispettale regole solo saltuariamente

SUFFICIENTE

Ha difficoltà a rispettare le regole

NON SUFFICIENTE

69

Modalità di relazione:

È sempre disponibile e sa relazionarsi con gli adulti e con i compagni

OTTIMO

Sa relazionarsi con gli adulti e con i compagni

DISTINTO

Non incontra particolari difficoltà nel relazionarsi con compagni e adulti

BUONO

Si relaziona con gli adulti e solo con un gruppo ristretto di compagni

SUFFICIENTE

Ha difficoltà a relazionarsi con compagni e adulti

NON SUFFICIENTE

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

VOTO

DESCRITTORI

10

L’allievo è sempre puntuale e frequenta le lezioni con regolarità;

rispetta le consegne, i regolamenti e le cose comuni;

si relaziona correttamente con i docenti, gli operatori scolastici e i compagni;

partecipa attivamente e positivamente al dialogo educativo in ogni momento;

ha un comportamento responsabile in ogni momento dell’attività scolastica.

9

l’allievo generalmente rispetta i tempi e frequenta le lezioni con regolarità;

rispetta le consegne, i regolamenti e le cose comuni;

si relaziona in genere correttamente con i docenti, con gli operatori scolastici e con i compagni;

ha un comportamento responsabile in ogni momento dell’attività scolastica.

8

L’allievo rispetta generalmente i tempi e/o la frequenza è abbastanza regolare;

rispetta in genere le consegne, o i regolamenti, o le cose comuni;

generalmente ha un atteggiamento collaborativo nei confronti dei compagni e

adeguatamente rispettoso dei docenti e/o del personale d’Istituto;

partecipa alle attività proposte, dimostrando adeguata attenzione;

è interessato e motivato all’apprendimento;

ha un comportamento responsabile durante l’attività scolastica.

70

7

L’allievo rispetta poco i tempi ma la frequenza è abbastanza regolare;

spesso non rispetta le consegne, o i regolamenti, o le cose comuni;

mantiene un atteggiamento poco collaborativo nei confronti dei compagni e

tende ad assumere un comportamento non sempre rispettoso nei confronti dei

docenti e/o del personale d’Istituto;

dimostra scarsa attenzione in classe e sovente svolge azioni di disturbo, che compromettono l’attenzione

generale.

non sempre ha un comportamento responsabile durante l’attività scolastica,

sono presenti delle note disciplinari nel registro di classe (senza sospensione o con

sospensione fino a 2 giorni).

6

L’allievo generalmente non rispetta i tempi e/o la frequenza è discontinua;

raramente rispetta le consegne, o i regolamenti, o le cose comuni e le giustificazioni

delle assenze e delle entrate/uscite fuori orario sono sovente immotivate o

pretestuose;

mantiene un atteggiamento scarsamente collaborativo nei confronti dei compagni e tende ad assumere

un comportamento poco rispettoso nei confronti dei docenti e/o del personale d’Istituto;

dimostra scarsa attenzione in classe e spesso disturba le lezioni, ostacolando il dialogo educativo;

spesso ha un comportamento poco responsabile durante l’attività scolastica, sono presenti delle note disciplinari nel registro (>2) di classe e sono stati presi a suo carico provvedimenti disciplinari quali la sospensione da 3 a 15 giorni.

≤ 5

L’allievo non rispetta i tempi e/o la frequenza è irregolare;

non rispetta le consegne, o i regolamenti, o le cose comuni; compaiono reiterate

assenze non giustificate e frequenti entrate/uscite fuori orario immotivate e

pretestuose;

assume spesso un comportamento scorretto nei confronti dei compagni, dei docenti

e/o del personale d’Istituto;

l’impegno nello studio e nello svolgimento dei compiti è carente;

ha un comportamento poco responsabile durante l’attività scolastica, dimostrando verso essa un completo disinteresse disturbando sistematicamente le lezioni, svolgendo una funzione negativa per la socializzazione nell’ambito del gruppo-classe; sono presenti più note disciplinari nel registro di classe e sono stati presi a suo carico diversi e pesanti provvedimenti disciplinari quali la sospensione per più di 15 giorni o la esclusione dagli scrutini.

Il voto viene assegnato quando sussistono almeno tre degli indicatori, uno dei quali riguarda i

provvedimenti disciplinari.

71

Per i voti minori o uguali a 7, occorre riportare le motivazioni nel verbale del consiglio di classe, inserendo

le diciture sopra riportate.

72

AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO La scuola è luogo dove essenzialmente vengono prodotte azioni didattico - educative che devono essere

continuamente regolate verso i fini della formazione. L'attività regolativa delle azioni è possibile solamente

attraverso una loro valutazione attenta e sistematica. Per migliorare l'istituzione scolastica e il servizio

che essa eroga, aspetti da osservare e valutare sono soprattutto i seguenti:

progetti didattici di approfondimento presenti nel P.O.F.

aspetti organizzativi e gestionali dei progetti presenti nel P.O.F.

servizi erogati dalla scuola e dal territorio

aspetti organizzativi e relativi al funzionamento degli Organi Collegiali

Il Dirigente Scolastico riferisce periodicamente al Consiglio di Istituto sullo Stato di Attuazione del POF.

Dall’anno scolastico 2013-14 l’autovalutazione di istituto ha tenuto conto del Regolamento sul sistema di

valutazione scolastico proposto dal Governo il 23/01/2013.

LA VALUTAZIONE DEI RISULTATI CONSEGUITI DALL’ISTITUZIONE

SCOLASTICA

In data 8 marzo 2013 il Consiglio dei Ministri ha approvato il Regolamento che istituisce e disciplina il

Sistema Nazionale di Valutazione delle scuole pubbliche (DPR n. 80 del 28 marzo 2013). Il modello

procedurale e valutativo delinea un percorso ciclico che lega l’autovalutazione d’istituto alla valutazione

esterna, alla definizione e implementazione di un coerente piano di miglioramento, alla rendicontazione

dei risultati raggiunti presso tutti i portatori di interesse.

Con la Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014 è stata disposta – per il triennio costituito dagli anni scolastici

2014/15, 2015/16 e 1016/17- la progressiva introduzione nelle istituzioni scolastiche del procedimento di

valutazione secondo quanto previsto dall'art. 6 del DPR citato.

Con la nota 30 aprile 2015, prot. n. 3746, il Miur ha dato avvio alla compilazione, da parte delle scuole,

proprio Rapporto di Autovalutazione.

L'Istituto Comprensivo Compagni Carducci , mediante un proprio gruppo autovalutazione, ha predisposto

il proprio Rapporto terminato a luglio 2015 e revisionato a settembre 2015 e giugno 2016.

In data 12/10/2016 lo Staff Regionale di Supporto del Sistema Nazionale Valutazione, ha restituito gli

obiettivi/priorità individuati nel RAV:

- Utilizzare il curricolo verticale per la certificazione delle competenze: comunicare nelle lingue straniere,

motorie e artistiche, spirito di iniziativa, consapevolezza e cura di sé, rispetto delle regole.

73

- Potenziare i progetti previsti nel PTOF di cittadinanza attiva

- Attivare un monitoraggio sistematico dei risultati degli studenti della scuola sec. I grado nel successivo

grado di istruzione.

COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEI DOCENTI Il comma 129 dell’art.1 della Legge n.107 del 13 luglio 2015, stabilisce la composizione del comitato e le

norme che lo regolano. La legge novella l’art.11 del T.U., di cui al D. l.vo 297/94, prevedendo la costituzione

di un “Comitato di Valutazione” che si assume, oltre ai tradizionali ruoli, il compito di “individuare i criteri

per la valorizzazione del merito sulla base di indicazioni contenute nelle lettere a,b,c. L’Istituto “Compagni-

Carducci”, ha aderito alla Rete Interregionale (Lazio/EmiliaRomagna/Toscana) “VALUTAZIONE IN PROGRESS”.

VALUTAZIONE INVALSI Rilevazioni nazionali e internazionali sugli apprendimenti degli studenti L’INVALSI (cfr. d. lgs. n. 286/2004) ha il compito di “attuare verifiche periodiche e sistematiche sulle

conoscenze ed abilita degli studenti”.

I livelli scolastici coinvolti sono quelli individuati dalla direttiva 88/2011, per le classi II e V della scuola

primaria e la classe III della scuola secondaria di primo grado. Come previsto dalla legge 176/2007,

l’INVALSI ha predisposto e curato la somministrazione della Prova nazionale inserita all’interno

dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione, volta a verificare i livelli generali e specifici di

apprendimento conseguiti dagli studenti. I testi relativi alla suddetta prova sono scelti dal Ministro della

Pubblica Istruzione tra quelli predisposti annualmente dall'Istituto nazionale per la valutazione del sistema

educativo di istruzione e di formazione (INVALSI).

Si considerano prioritarie, ai fini delle rilevazioni nazionali degli apprendimenti, le aree disciplinari

dell’italiano e della matematica che verranno valutate in coerenza con gli obiettivi di apprendimento

definiti dalle Indicazioni nazionali.

Per ciascuna scuola le rilevazioni nazionali consentiranno di acquisire i risultati nazionali di riferimento e i

propri dati aggregati a livello di classe e disaggregati per ogni singolo item. Ciò con l’obiettivo di disporre

della necessaria base conoscitiva per:

Individuare elementi di criticità in relazione ai quali realizzare piani di miglioramento dell’efficacia

dell’azione educativa, e aspetti di qualità da mantenere e rafforzare;

Apprezzare il valore aggiunto realizzato in relazione al contesto socio- economico-culturale, al fine di

promuovere i processi di autovalutazione d’istituto.

L’analisi compiuta nella sezione 2.2 del RAV (Risultati di apprendimento nelle prove standardizzati nazionali

74

di Italiano e Matematica) ha messo in luce i seguenti punti di forza: l’Istituto ha raggiunto negli anni 2014 e

2015 risultati superiori alla media regionale e nazionale sia nelle prove di Italiano che di Matematica per le

classi seconde e quinte della Scuola Primaria e terze della Scuola Secondaria.

La Funzione Strumentale “Qualità, autovalutazione, piano di miglioramento, bilancio sociale” è

responsabile dell’analisi dei dati di restituzione dell’Invalsi.

PROFILO IN USCITA

1) D a lla scuola dell’infanzia alla scuola primaria Ogni campo di esperienza offre specifiche opportunità di apprendimento, ma contribuisce allo stesso tempo

a realizzare i compiti di sviluppo pensati unitariamente per i bambini dai tre ai sei anni, in termini di identità

(costruzione del sé, autostima, fiducia nei propri mezzi), di autonomia (rapporto sempre più consapevole

con gli altri), di competenza (come elaborazione di conoscenze, abilità, atteggiamenti), di cittadinanza (come

attenzione alle dimensioni etiche e sociali).

Al termine del percorso triennale della scuola dell’infanzia, è ragionevole attendersi che ogni

bambino abbia sviluppato alcune competenze di base che strutturano la sua crescita personale. - - Riconosce

ed esprime le proprie emozioni, è consapevole di desideri e paure, avverte gli stati d’animo propri e

altrui. Ha un positivo rapporto con la propria corporeità, ha maturato una sufficiente fiducia in sé, è

progressivamente consapevole delle proprie risorse e dei propri limiti, quando occorre sa chiedere aiuto.

Manifesta curiosità e voglia di sperimentare, interagisce con le cose, l’ambiente e le persone,

percependone le reazioni ed i cambiamenti.

Condivide esperienze e giochi, utilizza materiali e risorse comuni, affronta gradualmente i conflitti e ha

iniziato a riconoscere le regole del comportamento nei contesti privati e pubblici.

Ha sviluppato l’attitudine a porre e a porsi domande di senso su questioni etiche e morali.

Coglie diversi punti di vista, riflette e negozia significati, utilizza gli errori come fonte di conoscenza. Sa

raccontare, narrare, descrivere situazioni ed esperienze vissute, comunica e si esprime con una pluralità di

linguaggi, utilizza con sempre maggiore proprietà la lingua italiana.

Dimostra prime abilità di tipo logico, inizia ad interiorizzare le coordinate spazio-temporali e ad orientarsi nel

mondo dei simboli, delle rappresentazioni, dei media, delle tecnologie.

Rileva le caratteristiche principali di eventi, oggetti, situazioni, formula ipotesi, ricerca soluzioni a situazioni

problematiche di vita quotidiana. È attento alle consegne, si appassiona, porta a termine il lavoro, diventa

consapevole dei processi realizzati e li documenta. Si esprime in modo personale, con creatività e

partecipazione, è sensibile alla pluralità di culture, lingue, esperienze.

75

2) P rofilo delle competenze al termine della scuola primaria e secondaria di primo grado

L’Istituto Comprensivo Compagni-Carducci ha aderito ad una proposta del MIUR di sperimentare un

modello unico nazionale già nell’a.s. 2014-2015. Insieme alla documentazione d’esame, è stata quindi

consegnata alla famiglia dell’alunno una scheda di certificazione, redatta dal Consiglio di classe, nella quale

sono valutate le competenze trasversali a tutte le discipline e individuate dal Profilo finale dello studente

nelle Indicazioni Nazionali.

Molteplici sono le novità introdotte in questo nuova griglia di valutazione:

La valutazione numerica è stata sostituita da quattro livelli esplicitati da indicatori, con lo scopo di

distinguere in modo chiaro la valutazione delle competenze dalla valutazione delle singole discipline;

Il proposito di valutare le competenze in maniera costruttiva evidenziando i punti di forza più che le

criticità;

L’apertura alla valutazione di competenze maturate non esclusivamente in ambito scolastico;

L’offerta allo studente di un ulteriore strumento per orientarsi nelle scelte future.

76

Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio

personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad affrontare

in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo

la propria personalità in tutte le sue dimensioni.

Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per

comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e

religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della

società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri

per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Si impegna per

portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.

Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una

certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle

diverse situazioni. Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello

elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita

quotidiana, in una seconda lingua europea utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie

dell’informazione e della comunicazione.

77

Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della

realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un

pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere

consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a

spiegazioni univoche.

Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta

ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.

Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per

ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che

necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo.

Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di

procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo

autonomo. Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il

senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle

quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali,

esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di

solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc.

Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si

trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.

In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi, motori ed artistici

che gli sono congeniali. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.

78

FABBISOGNO DI ORGANICO 2016-2019 In questa sezione si indica il numero di posti di organico, anche in riferimento alle sezioni “L’organico

dell’autonomia” e “Reti di scuole e collaborazioni esterne” della nota MIUR prot. n. 2805 del 11.12.2015.

a. posti comuni e di sostegno

SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA (a.s. 2015-16)

Annualità Fabbisogno per il triennio Motivazione: indicare il piano delle sezioni previste e le loro caratteristiche (tempo pieno e normale, pluriclassi….)

Posto comune

Posto di sostegno

Scuola dell’Infanzia

a.s. 2016-17: n.1

21

3 docenti

10 sezioni a tempo 40 ore a settimana

La richiesta di 1 posto comune in più è legittimata dal fatto che ogni

settimana vengono fatte 2.30 ore di prescuola, per andare incontro alle esigenze dell’utenza, con personale dell’organico, togliendo 2,30 ore di

compresenza.

a.s. 2017-18: n.2

23

3 docenti e 13 ore

11 sezioni a tempo 40 ore a settimana

La richiesta di 1 posto comune in più è legittimata dal fatto che ogni

settimana vengono fatte 2.30 ore di prescuola, per andare incontro alle esigenze dell’utenza, con personale dell’organico, togliendo 2,30 ore di

compresenza.

a.s. 2018-19: n.3 23

3 docenti e 13 ore

11 sezioni a tempo 40 ore a settimana

La richiesta di 1 posto comune in più è legittimata dal fatto che ogni

settimana vengono fatte 2.30 ore di prescuola, per andare incontro alle esigenze dell’utenza, con personale dell’organico, togliendo 2,30 ore di

compresenza.

Scuola Primaria

a.s. 2016-17: n.1

40 6 Totale classi 22 di cui: 17 classi tempo a 40 ore

5 classi a 28 ore. Data la grande richiesta dell’utenza all’iscrizione al tempo scuola di 40

ore prevediamo di attivare la diciassettesima classe.

Le 5 classi a tempo corto avranno, per uniformare i tempi scuola

79

dell’uscita pomeridiana, un‘ora aggiuntiva rispetto al modulo orario

delle 27h.

a.s. 2017-18: n.2

41 7 Totale classi 23 di cui: 18 classi tempo a 40 ore

5 classi a 28 ore. Data la grande richiesta dell’utenza all’iscrizione al tempo scuola di 40

ore prevediamo di attivare la diciottesima classe.

Le 5 classi a tempo corto avranno, per uniformare i tempi scuola dell’uscita pomeridiana, un‘ora

aggiuntiva rispetto al modulo orario delle 27h

a.s. 2018-19: n.3 41 7 Totale classi 23 di cui: 18 classi tempo a 40 ore

5 classi a 28 ore. Data la grande richiesta dell’utenza all’iscrizione al tempo scuola di 40

ore prevediamo di lasciare la diciottesima classe senza

aumentare per mancanza di spazi. Le 5 classi a tempo corto avranno,

per uniformare i tempi scuola dell’uscita pomeridiana, un‘ora

aggiuntiva rispetto al modulo orario delle 27h

SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA (a.s. 2016-17)

Annualità Fabbisogno per il triennio Motivazione: indicare il piano delle sezioni previste e le loro caratteristiche (tempo pieno e normale, pluriclassi….)

Posto comune

Posto di sostegno

Scuola dell’Infanzia

a.s. 2016-17: n.1

18 3 docenti

9 sezioni a tempo 40 ore a settimana

a.s. 2017-18: n.2

21

3 docenti e 13 ore

10 sezioni a tempo 40 ore a settimana La richiesta di 1 posto comune in più è legittimata dal fatto che ogni settimana vengono fatte 2.30 ore di prescuola, per andare incontro alle esigenze dell’utenza, con personale dell’organico, togliendo 2,30 ore di compresenza.

a.s. 2018-19: n.3 21

3 docenti e 13 ore

10 sezioni a tempo 40 ore a settimana La richiesta di 1 posto comune in più è legittimata dal fatto che ogni settimana vengono fatte 2.30 ore di

80

prescuola, per andare incontro alle esigenze dell’utenza, con personale dell’organico, togliendo 2,30 ore di compresenza.

Scuola Primaria a.s. 2016-17: n.1

43 e 8h 7 Totale classi 22 di cui: 17 classi tempo a 40 ore 5 classi a 28 ore. Data la grande richiesta dell’utenza all’iscrizione al tempo scuola di 40 ore attiviamo la diciassettesima classe con le risorse interne aggiungendo 13 h. Le 5 classi a tempo corto avranno, per uniformare i tempi scuola dell’uscita pomeridiana, un‘ora aggiuntiva rispetto al modulo orario delle 27h.

a.s. 2017-18: n.2

43 e 8 h. 7 Totale classi 23 di cui: 17 classi tempo a 40 ore 6 classi a 28 ore. Le 6 classi a tempo corto avranno, per uniformare i tempi scuola dell’uscita pomeridiana, un‘ora aggiuntiva rispetto al modulo orario delle 27h

a.s. 2018-19: n.3 43 e 8h. 7 Totale classi 23 di cui: 17 classi tempo a 40 ore 6 classi a 28 ore. Le 6 classi a tempo corto avranno, per uniformare i tempi scuola dell’uscita pomeridiana, un‘ora aggiuntiva rispetto al modulo orario delle 27h

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO (a.s. 2015-16)

Classe di concorso/ sostegno

a.s. 2016-17 a.s. 2017-18 a.s. 2018-19 Motivazione: indicare il piano delle classi previste e le loro caratteristiche

A043 Lettere

11cattedre+2h 11cattedre+2h 11cattedre+12h Nell’a.s. 2016-2017 20 classi di cui 7 prime 6 seconde 7 terze Nell’a.s. 2017-2018 7 prime 7 seconde 6 terze Nell’a.s. 2018-2019 21 classi di cui: 7 prime 7 seconde

81

7 terze

A059 Matemati

ca e Scienze

6 cattedre+12h 6 cattedre+12h 7 cattedre Nell’a.s.2016-2017 20 classi di cui 7 prime 6 seconde 7 terze Nell’a.s. 2017-2018 7 prime 7 seconde 6 terze Nell’a.s. 2018-2019 21 classi di cui: 7 prime 7 seconde 7 terze

A033 Tecnologia

2 cattedre+4h 2 cattedre+4h 2 cattedre+6h Nell’a.s. 2016-2017 20 classi di cui 7 prime 6 seconde 7 terze Nell’a.s. 2017-2018 7 prime 7 seconde 6 terze Nell’a.s. 2018-2019 21 classi di cui: 7 prime 7 seconde 7 terze

A345 Inglese

3 cattedre+6h 3 cattedre+6h 3 cattedre+9h Nell’a.s. 2016-2017 20 classi di cui 7 prime 6 seconde 7 terze Nell’a.s. 2017-2018 7 prime 7 seconde 6 terze Nell’a.s. 2018-2019 21 classi di cui: 7 prime 7 seconde 7 terze

A245 Francese

16h 16h 16h Nel biennio 2016-2018 8 classi Nell’a.s. 2018-19 8 classi

82

A445 Spagnolo

1cattedra+6h 1cattedra+6h 1cattedra+10h Nel biennio 2016-2018 12 classi Nell’a.s. 2018-19 13 classi

A028 Ed.

Artistica

2 cattedre+4h 2 cattedre+4h 2 cattedre+6h Nell’a.s. 2016-2017 20 classi di cui 7 prime 6 seconde 7 terze Nell’a.s. 2017-2018 7 prime 7 seconde 6 terze Nell’a.s. 2018-2019 21 classi di cui: 7 prime 7 seconde 7 terze

A030 Scienze Motorie

2 cattedre+4h 2 cattedre+4h 2 cattedre+6h Nell’a.s. 2016-2017 20 classi di cui 7 prime 6 seconde 7 terze Nell’a.s. 2017-2018 7 prime 7 seconde 6 terze Nell’a.s. 2018-2019 21 classi di cui: 7 prime 7 seconde 7 terze

A032 Ed.

Musicale

2 cattedre+4h 2 cattedre+4h 2 cattedre+6h Nell’a.s. 2016-2017 20 classi di cui 7 prime 6 seconde 7 terze Nell’a.s. 2017-2018 7 prime 7 seconde 6 terze Nell’a.s. 2018-2019 21 classi di cui: 7 prime 7 seconde 7 terze

AJ77 Pianoforte

1catt. + 9 ore pianoforte

1catt. + 9 ore pianoforte

1catt. + 9 ore pianoforte

Non sempre negli ultimi anni l’Istituto ha potuto soddisfare la richiesta sempre maggiore di

83

accesso alle classi con lo strumento musicale, pertanto abbiamo l’esigenza di 9 ore in più di Pianoforte

AG77 Flauto

1catt. + 9 ore flauto

1catt. + 9 ore flauto

1catt. + 9 ore flauto

Non sempre negli ultimi anni l’Istituto ha potuto soddisfare la richiesta sempre maggiore di accesso alle classi con lo strumento musicale, pertanto abbiamo l’esigenza di 9 ore in più di Flauto

AM77 Violino

1catt. + 9 ore violino

1catt. + 9 ore violino

1catt. + 9 ore violino

Non sempre negli ultimi anni l’Istituto ha potuto soddisfare la richiesta sempre maggiore di accesso alle classi con lo strumento musicale, pertanto abbiamo l’esigenza di 9 ore in più di Violino

AB77 Chitarra

1catt. + 9 ore chitarra

1catt. + 9 ore chitarra

1catt. + 9 ore chitarra

Non sempre negli ultimi anni l’Istituto ha potuto soddisfare la richiesta sempre maggiore di accesso alle classi con lo strumento musicale, pertanto abbiamo l’esigenza di 9 ore in più di Chitarra

IRC 1 cattedre+2h 1 cattedre+2h 1 cattedre+3h Nell’a.s. 2016-2017 20 classi di cui 7 prime 6 seconde 7 terze Nell’a.s. 2017-2018 7 prime 7 seconde 6 terze Nell’a.s. 2018-2019 21 classi di cui: 7 prime 7 seconde 7 terze

AD00 Sostegno

6 cattedre+9h 6 cattedre+9h 7cattedre

84

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO (a.s. 2016-17)

Classe di concorso/ sostegno

a.s. 2016-17 a.s. 2017-18 a.s. 2018-19 Motivazione: indicare il piano delle classi previste e le loro caratteristiche

A043 Lettere

11cattedre+12h 11cattedre+12h 12cattedre+4h Nell’a.s. 2016-2017 21 classi di cui 8 prime 6 seconde 7 terze Nell’a.s. 2017-2018 7 prime 8 seconde 6 terze Nell’a.s. 2018-2019 22 classi di cui: 7 prime 7 seconde 8 terze

A059 Matematica e Scienze

7 cattedre 7 cattedre 7 cattedre + 6h Nell’a.s. 2016-2017 21 classi di cui 8 prime 6 seconde 7 terze Nell’a.s. 2017-2018 7 prime 8 seconde 6 terze Nell’a.s. 2018-2019 22 classi di cui: 7 prime 7 seconde 8 terze

A033 Tecnologia

2 cattedre+6h 2 cattedre+6h 2 cattedre+8h Nell’a.s. 2016-2017 21 classi di cui 8 prime 6 seconde 7 terze Nell’a.s. 2017-2018 7 prime 8 seconde 6 terze Nell’a.s. 2018-2019 22 classi di cui: 7 prime 7 seconde 8 terze

A345 Inglese

3 cattedre+9h 3 cattedre+9h 3 cattedre+12h Nell’a.s. 2016-2017 21 classi di cui 8 prime 6 seconde 7 terze Nell’a.s. 2017-2018 7 prime 8 seconde 6 terze

85

Nell’a.s. 2018-2019 22 classi di cui: 7 prime 7 seconde 8 terze

A245 Francese

16h 16h 18h Nel biennio 2016-2018 8 classi Nell’a.s. 2018-19 9 classi

A445 Spagnolo

1cattedra+8h 1cattedra+8h 1cattedra+10h Nel biennio 2016-2018 13 classi Nell’a.s. 2018-19 13 classi

A028 Ed. Artistica

2 cattedre+6h 2 cattedre+6h 2 cattedre+8h Nell’a.s. 2016-2017 21 classi di cui 8 prime 6 seconde 7 terze Nell’a.s. 2017-2018 7 prime 8 seconde 6 terze Nell’a.s. 2018-2019 22 classi di cui: 7 prime 7 seconde 8 terze

A030 Scienze Motorie

2 cattedre+6h 2 cattedre+6h 2 cattedre+8h Nell’a.s. 2016-2017 21 classi di cui 8 prime 6 seconde 7 terze Nell’a.s. 2017-2018 7 prime 8 seconde 6 terze Nell’a.s. 2018-2019 22 classi di cui: 7 prime 7 seconde 8 terze

A032 Ed.

Musicale

2 cattedre+6h 2 cattedre+6h 2 cattedre+8h Nell’a.s. 2016-2017 21 classi di cui 8 prime 6 seconde 7 terze Nell’a.s. 2017-2018 7 prime 8 seconde 6 terze Nell’a.s. 2018-2019 22 classi di cui: 7 prime 7 seconde 8 terze

86

AJ77 Pianoforte

1catt. + 9 ore pianoforte

1catt. + 9 ore pianoforte

1catt. + 9 ore pianoforte

Non sempre negli ultimi anni l’Istituto ha potuto soddisfare la richiesta sempre maggiore di accesso alle classi con lo strumento musicale, pertanto abbiamo l’esigenza di 9 ore in più di Pianoforte

AG77 Flauto

1catt. + 9 ore flauto

1catt. + 9 ore flauto

1catt. + 9 ore flauto

Non sempre negli ultimi anni l’Istituto ha potuto soddisfare la richiesta sempre maggiore di accesso alle classi con lo strumento musicale, pertanto abbiamo l’esigenza di 9 ore in più di Flauto

AM77 Violino

1catt. + 9 ore violino

1catt. + 9 ore violino

1catt. + 9 ore violino

Non sempre negli ultimi anni l’Istituto ha potuto soddisfare la richiesta sempre maggiore di accesso alle classi con lo strumento musicale, pertanto abbiamo l’esigenza di 9 ore in più di Violino

AB77 Chitarra

1catt. + 9 ore chitarra

1catt. + 9 ore chitarra

1catt. + 9 ore chitarra

Non sempre negli ultimi anni l’Istituto ha potuto soddisfare la richiesta sempre maggiore di accesso alle classi con lo strumento musicale, pertanto abbiamo l’esigenza di 9 ore in più di Chitarra

IRC 1 cattedre+3h 1 cattedre+3h 1 cattedre+4h Nell’a.s. 2016-2017 21 classi di cui 8 prime 6 seconde 7 terze Nell’a.s. 2017-2018 7 prime 8 seconde 6 terze Nell’a.s. 2018-2019 22 classi di cui: 7 prime 7 seconde 8 terze

AD00 Sostegno

6 cattedre+9h 6 cattedre+9h 6 cattedre+9h

87

b. Posti per il potenziamento

Tipologia n. docenti Motivazione

Lingua Straniera (Inglese) A345 1 Potenziamento della lingua straniera anche in vista del conseguimento delle certificazioni

Ed. Musicale A032 1 Potenziamento e miglioramento delle attività musicali dall'infanzia alla secondaria di primo grado

Ed. Artistica A028 1 Potenziamento e miglioramento delle attività artistiche/laboratoriali dall'infanzia alla secondaria di primo grado

Posto sostegno Primaria Posto Sostegno AD00

12 h 9 h

Progetti ponte fra i tre gradi di istruzione

V. Scheda di Organizzazione dell’Organico Potenziato in allegato

c. Posti per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario, nel rispetto di quanto stabilito dal comma 14 dell’art. 1, legge 107/2015.

Tipologia n.

Assistente amministrativo

7

Collaboratore scolastico

17 collaboratori

Assistente tecnico e relativo profilo (solo scuole superiori)

Altro

FABBISOGNO DI INFRASTRUTTURE E ATTREZZATURE MATERIALI

Si suggerisce di fare riferimento anche a quanto indicato alle sezioni “Le attrezzature e le infrastrutture

materiali” e “Reti di scuole e collaborazioni esterne” della nota Miur prot. n. 2805 del 11.12.2015. L’effettiva

realizzazione del piano nei termini indicati resta comunque condizionata alla concreta destinazione a questa

istituzione scolastica da parte delle autorità competenti delle risorse umane e strumentali con esso

individuate e richieste.

Infrastrutture

PLESSI LABORATORI

Carducci (Primaria-Infanzia)

Informatica/Atelier Digitale Teatro Biblioteca Laboratorio scientifico Laboratorio di ceramica Aula di musica Palestra e palestrina

88

Dino Compagni (Secondaria)

Laboratorio multimediale Laboratorio informatica Aule di strumento musicale Palestra

Fabbisogno mezzi e strumenti

PLESSI LABORATORI TIPOLOGIA Quantità

CARDUCCI

(INFANZIA-PRIMARIA)

Informatica e ateliér digitale

(Primaria)

Videocamera digitale Tavoletta grafica Fotocamera digitale Mixer Cuffie professionali Microfono professionale

Dispositivi elettronici per alunni con bisogni educativi specifici

Hardware per attività di robotica e coding

1 1 1 1 2 1 10 (di varia tipologia)

Laboratorio di ceramica (Infanzia e Primaria)

Rinnovo materiale (tavolette, pennelli, utensili mattarelli e altro)

Laboratorio scientifico (Infanzia e Primaria)

Materiale occorrente per esperimenti Lss

Aula cineforum (Infanzia e Primaria)

Messa in funzione del proiettore

Teatro (Infanzia e Primaria)

Rifacimento palco e quinte. Materiale di facile consumo per allestimenti scenici

Biblioteca (Infanzia e Primaria)

Acquisto nuovi libri di narrativa per ragazzi

Laboratorio musicale (Infanzia e Primaria)

Acquisto strumentario musicale

Palestra e palestrina (Infanzia e Primaria)

Rinnovo materiali sportivi e per le tecniche di rilassamento

DINO COMPAGNI

(SECONDARIA)

Laboratorio informatica

PC completi

LIM

dispositivi elettronici per

89

alunni con bisogni educativi specifici

Aule di strumento musicale

Acquisto strumentario musicale

Palestra Rinnovo materiali sportivi

90

PIANO PER LA FORMAZIONE DEI DOCENTI 2016-19

I.C. “COMPAGNI-CARDUCCI” (3 OTTOBRE 2016)

91

Piano di formazione personale docente e non docente

Con la nota n.35 del 7/01/2016 il MIUR ha fornito indicazioni e orientamenti per la definizione del Piano triennale per la formazione del personale che delineano alcune coordinate utili a collocare le proposte delle scuole per la formazione, nel quadro evolutivo della formazione in servizio determinato dalla Legge 107 . Il Piano dovrà fare particolare riferimento ai seguenti commi dell’art.1, c.124 della L. 107: dovranno essere previste, in coerenza con gli obiettivi del Piano, attività obbligatorie di formazione in servizio per i docenti relative ai traguardi stabiliti nel RAV: a) formazione per l’uso delle tecnologie digitali da parte degli insegnanti collegate ai processi di innovazione curricolare e organizzativa; b) formazione per l'acquisizione di strumenti finalizzati a potenziare la progettazione per competenze nel segmento del curricolo 3-14 anni. Il piano di istituto prevede delle azioni formative a livello triennale da rivolgere a docenti neo-assunti (vedi allegato potenziato), gruppi di miglioramento, consigli di classe, team docenti impegnati in innovazioni introdotte dalla Legge 107/2015, figure sensibili della sicurezza (D.Igs.81/2008, personale amministrativo impegnato nella segreteria digitale.

92

ARGOMENTO FORMAZIONE/ AGGIORNAMENTO

A CHI E’ RIVOLTO

QUANTE ORE PREVISTE, DURATA COMPLESSIVA

DA CHI VIENE EROGATO

DOVE VIENE EROGATO

EFFETTI ATTESI

PERTINENZA CON LE 9 PRIORITA’ DI

FORMAZIONE MIUR 2016-2019

PERTINENZA CON LE

PRIORITA’ DEL RAV/PDM

D’ISTITUTO RIVISTI DALLO

STAFF REGIONALE DI SUPPORTO AL

SNV

Curricolo verticale, prove comuni , certificazione delle competenze: progettazione e valutazione per competenze (deliberato nel PTOF 2015-16)

C.d.D

1 Unità Formativa (modalità di erogazione integrata-blended learning)

- In presenza - Online - Ricerca-azione

(peer tutoring. Peer-to-peer, …)

- Restituzione

Scuola Polo Per bando formatori

A scuola

Progettazione disciplinare verticale,

valutazione trasversale ed interdisciplinare

1.2 1.3

AREA COMPETENZE CHIAVE E DI

CITTADINANZA. 1.1 Utilizzare il curricolo verticale per la certificazione delle competenze: comunicare nelle lingue straniere, motorie artistiche, spirito di iniziativa, consapevolezza e cura di sé, rispetto delle regole. 1.2 Potenziare i progetti previsti nel PTOF di cittadinanza attiva.

Sicurezza (deliberato nel PTOF 2015-16)

C.d.D

Ore previste dalla normativa

RSPP interno

A scuola

Porre l’istituto in posizione coerente con

la normativa sulla sicurezza e prevenzione

dei rischi

3.1

Antincendio (deliberato nel PTOF 2015-16)

Docenti disponibili 3.1

Primo soccorso (deliberato nel PTOF 2015-16)

Docenti disponibili

Personale specializzato

3.1

93

BLS-D (deliberato nel PTOF 2015-16)

C.d.D ATA

Meyer , 118

Firenze Sedi proprie

Gestire il primo soccorso e il defibrillatore

3.2

Dislessia Amica (nuovo)

Docenti interessati

Formatori da albo regionale

On line Mantenere alto il livello

di sensibilità professionale verso la

tematica della dislessia

3.2

DSA (nuovo) Docenti

interessati 3 ore

“Concilia Qui”s.r.l Dr.ssa A.L. Palaldino-

Psicologa

v. progetto 3.2

Formazione referenti H (nuovo)

F.S. H CTS Sesto F.no CTS Sesto

F.no Aggiornamento Professionale

3.2

Innovazione digitale nella didattica laboratoriale

(deliberato nel PTOF 2015-16)

C.d.D ATA

1 Unità Formativa (modalità di erogazione integrata-blended learning)

- In presenza - Online - Ricerca-azione

(peer tutoring. Peer-to-peer, …)

- Restituzione

Scuola Polo Per bando formatori

A scuola

Espansione di : cooperative learning, peer to peer, tutoring.

Aggiornamento ambienti digitali.

Uso strumenti digitali e non.

1.2 1.3 2.2 3.2

AREA COMPETENZE CHIAVE E DI

CITTADINANZA 1.2 Potenziare i progetti previsti nel PTOF di cittadinanza attiva.

Media Education e didattica laboratoriale

C.d.D

Tutoraggio in servizio

A.D. Media Educator di Istituto

A scuola Uso media digitali nella

didattica curricolare

1.2 1.3 2.2 3.2

AREA COMPETENZE CHIAVE E DI

CITTADINANZA 1.2 Potenziare i progetti previsti nel PTOF di cittadinanza attiva.

Formazione lim Esselunga (deliberato nel PTOF 2015-16 e riproposto)

C.d.D 2 h per ogni lim ottenuta Sauro Baci (ditta Lim)

A scuola Uso Lim nella didattica

1.1 1.3 2.2 3.2

Aggiornamento di lingua straniera per docenti (Inglese e altre lingue)

C.d.D

A.C.L.E. A scuola

Altra città Estero

Elevare il livello di competenza in lingua

straniera del corpo

2.1 2.2

AREA COMPETENZE CHIAVE E DI

94

(deliberato nel PTOF 2015-16 e riproposto)

docente; Estendere la possibilità di attuare didattica CLIL

nell’istituto

CITTADINANZA. 1.1 Utilizzare il curricolo verticale per la certificazione delle competenze: comunicare nelle lingue straniere, motorie artistiche, spirito di iniziativa, consapevolezza e cura di sé, rispetto delle regole.

C.L.I.L (deliberato nel PTOF 2015-16 e riproposto)

Docenti abilitati

1 Unità Formativa (modalità di erogazione integrata-blended learning)

- In presenza - Online - Ricerca-azione

(peer tutoring. Peer-to-peer, …)

- Restituzione

Scuola Polo Per bando formatori

Estendere la possibilità di attuare didattica CLIL nell’istituto

AREA COMPETENZE CHIAVE E DI

CITTADINANZA. 1.1 Utilizzare il curricolo verticale per la certificazione delle competenze: comunicare nelle lingue straniere, motorie artistiche, spirito di iniziativa, consapevolezza e cura di sé, rispetto delle regole. 1.2 Potenziare i progetti previsti nel PTOF di cittadinanza attiva

95

ORGANIZZAZIONE DELLA SICUREZZA ENTRATA-USCITA DA SCUOLA Ogni anno viene ripresentato, con le opportune modifiche sia organizzative che inerenti la sicurezza, il piano della gestione delle entrate e uscite dei tre gradi di istruzione dell’Istituto Comprensivo “Compagni-Carducci”. Per permettere un ingresso ordinato e in sicurezza, un'uscita regolare e veloce, l’Istituto ha proposto una procedura comune a tutto il personale. INFANZIA: i bambini vengono accompagnati dai genitori dalle ore 8.00 alle 8.10 nella sezione dove viene effettuato il prescuola, qui saranno presenti i docenti che a turno effettuano questo servizio per venire incontro alle esigenze delle famiglie; il personale Ata sorveglia l’ingresso. Dalle ore 8:30 alle ore 9:00 i genitori accompagneranno gli alunni nelle proprie sezioni dove troveranno ad accoglierli i docenti che saranno presenti dalle 8:25; il personale Ata sorveglierà il regolare svolgimento dell'entrata. L'uscita si svolgerà dalle 16:15 alle 16:30 sotto il controllo del personale Ata all'ingresso e con la consegna ad personam dei bambini, da parte dei docenti, a genitori o persone delegate come da procedura stabilita all’inizio dell’anno scolastico ( documento con i nomi dei delegati firmato dai genitori e controfirmato dal Dirigente). PRIMARIA: Classi prime: alle ore 8:30, dall’ingresso secondario di viale U. Bassi, entrano i bambini delle cinque classi prime; i docenti li attendono sul pianerottolo davanti alla porta d’ingresso insieme ad un collaboratore, al formarsi della classe i docenti salgono e si dirigono verso la propria aula; i ritardatari si accodano alle ultime classi che entrano o, se il ritardo è più consistente, vengono condotti nelle loro aule dal collaboratore predisposto alla sorveglianza. I bambini saranno educati dai docenti per tutto l’anno in corso ad entrare nelle proprie aule tenendo un comportamento ordinato senza correre né spingere i compagni. Classi seconde e terze: dal portone centrale di viale U. Bassi entrano le classi seconde e terze alle ore 8:30, alla presenza di uno o due collaboratori che controllano sia la porta di ingresso che le rampe che portano al primo piano. Un docente aspetta sul pianerottolo in cima alla rampa per sorvegliare l’ultima parte delle scale e il pezzetto di corridoio che conduce alle aule, gli altri docenti aspettano gli alunni sulla porta della propria aula in modo da sorvegliare tutto il corridoio. Classi quarte e quinte: le quattro classi quarte e le quattro classi quinte entrano dall’ingresso secondario di viale U. Bassi alle ore 8:25 alla presenza di un collaboratore scolastico che controlla sia la porta di ingresso che le rampe che portano al primo piano e la parte di piano del pianoterra. I docenti aspettano gli alunni sulla porta della propria aula in modo da sorvegliare corridoi e rampa finale delle scale. I bambini ormai grandi ed educati dai docenti durante gli anni precedenti sono tenuti a un comportamento ordinato. Le uscite delle classi sono scaglionate secondo la seguente modalità:

PRIME alle ore 16:30 escono dal portone secondario e vanno alle postazioni indicate nel cortile

d’ingresso.

SECONDE e TERZE escono alle ore 16,30 dal portone centrale dell’Istituto.

QUARTE escono alle ore 16:25 dal portone che immette nella rampa laterale

QUINTE escono alle 16:25 dal portone secondario

con la consegna ad personam dei bambini, da parte dei docenti, a genitori o persone delegate come da procedura stabilita all’inizio dell’anno scolastico ( documento con i nomi dei delegati firmato dai genitori e controfirmato dal Dirigente).

SECONDARIA: gli studenti della 1, 2 , e 3 D; 1H, 1F, 1G entreranno alle 7:53; tutte le altre classi entreranno alle 7:55. Questa uscita differenziata permette di entrare tutti da via Nicolodi (ingresso monumentale) in modo ordinato e sicuro. L’ingresso è sorvegliato da un collaboratore scolastico che è posizionato al cancello e dai collaboratori del dirigente alla porta vetrata monumentale e nel pianerottolo in cima alle scale; i corridoi sono sorvegliati dagli altri collaboratori scolastici e dai docenti che alle 7:55 sono tutti nelle loro

96

aule. L’uscita è alle ore 13:00 per le classi a 6 giorni e le ore 14:00 per le classi a 5 giorni. Tutti devono prepararsi 5 minuti prima del suono della campanella e rispettare l’ordine di uscita.

ELENCO DEI DOCUMENTI CONSULTABILI SUL SITO DELL’ISTITUTO

Piano dell’offerta formativa (POF) http://www.istitutocomprensivocompagnicarducci.it/?q=la-scuola/piano-dellofferta-formativa Patto di corresponsabilità http://www.istitutocomprensivocompagnicarducci.it/sites/default/files/articoli/2014-2015/patto_educativo_di_corresponsabilita.pdf Piano annuale dell’inclusività http://www.istitutocomprensivocompagnicarducci.it/sites/default/files/page/2015/piano-annuale-dellinclusivita-pai.pdf Protocollo di accoglienza alunni stranieri http://www.istitutocomprensivocompagnicarducci.it/sites/default/files/articoli/2014-2015/protocollo_accoglienza_alunni_stranieri.pdf Regolamento di disciplina degli alunni http://www.gazzettaamministrativa.it/opencms/export/sites/default/_gazzetta_amministrativa/amministrazione_trasparente/_toscana/_istituto_comprensivo_compagni_carducci_di_firenze/010_dis_gen/020_att_gen/2014/0003_Documenti_141797509669/1417975180257_regolamento_disciplina_aggiornato_al__feb_2014.pdf Regolamento di Istituto http://www.gazzettaamministrativa.it/opencms/export/sites/default/_gazzetta_amministrativa/amministrazione_trasparente/_toscana/_istituto_comprensivo_compagni_carducci_di_firenze/010_dis_gen/020_att_gen/2014/0003_Documenti_141797509669/1419071107559_regolamento_di_istituto_-_aggiornato_al_03_luglio_2014.pdf Regolamento uscite didattiche, visite guidate e viaggi d'istruzione http://www.gazzettaamministrativa.it/opencms/export/sites/default/_gazzetta_amministrativa/amministrazione_trasparente/_toscana/_istituto_comprensivo_compagni_carducci_di_firenze/010_dis_gen/020_att_gen/2014/0003_Documenti_141797509669/1417975098592_regolamento_uscitexvisitexviaggi_definitivo_cdd_e_cdi_-_aggiornato_al_10_febbraio_2014.pdf Regolamento del Collegio dei Docenti http://www.gazzettaamministrativa.it/opencms/export/sites/default/_gazzetta_amministrativa/amministrazione_trasparente/_toscana/_istituto_comprensivo_compagni_carducci_di_firenze/010_dis_gen/020_att_gen/2014/0003_Documenti_141797509669/1417975479912_regolamento_collegio_docenti_approvato_9_nov_2012.pdf Rapporto di Autovalutazione (RAV) http://www.istitutocomprensivocompagnicarducci.it/sites/default/files/page/2015/snv-pubblicazionerav-fiic853009.pdf

97

Progetti Progetti Scuola dell’Infanzia http://www.istitutocomprensivocompagnicarducci.it/?q=offerta-formativa/attivita-e-progetti-la-scuola-dell-infanzia Progetti della Scuola Primaria http://www.istitutocomprensivocompagnicarducci.it/?q=scuola-primaria Progetti della Scuola Secondaria http://www.istitutocomprensivocompagnicarducci.it/?q=scuola-secondaria Attività e progetti trasversali http://www.istitutocomprensivocompagnicarducci.it/?q=attivita-e-progetti/attivita-e-progetti Modulistica INVALSI http://www.istitutocomprensivocompagnicarducci.it/?q=system/files/circolari/2015/2014-2015-dati-di-contesto-invalsi.pdf Criteri per graduatoria di accesso - scuola dell'infanzia Carducci http://www.istitutocomprensivocompagnicarducci.it/?q=system/files/circolari/2015/2014-2015-criteri-infanzia-carducci-come-approvati-dal-cdi-13012015.pdf Criteri per graduatoria di accesso - scuola primaria Carducci http://www.istitutocomprensivocompagnicarducci.it/?q=system/files/circolari/2015/2014-2015-criteri-primaria-carducci-come-approvati-dal-cdi-13012015.pdf Criteri per graduatoria di accesso - scuola secondaria Carducci http://www.istitutocomprensivocompagnicarducci.it/?q=system/files/circolari/2015/2014-2015-criteri-secondaria-compagni-come-approvati-dal-cdi-13012015.pdf Piano di miglioramento (PDM) http://www.istitutocomprensivocompagnicarducci.it/?q=la-scuola/mensa-e-altri-servizi-di-supporto-alla-scuola Qualità - Autovalutazione di Istituto (RAV) http://www.istitutocomprensivocompagnicarducci.it/?q=offerta-formativa/qualita-autovalutazione-di-istituto-rav