Istituto Comprensivo · Dirigente scolastico e componenti lo staff di direzione p.14 Funzioni...
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ADEGUAMENTO DEL PIANO TRIENNALE
DELL’OFFERTA FORMATIVA
EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015 2016/17 - 2017/18 - 2018/19
(elaborato dal Collegio dei Docenti in data 27/10/2016 e approvato dal Consiglio di Istituto 28/10/2016)
Istituto Comprensivo
“D.Compagni-G.Carducci”
2
Indice
Premessa al Piano Triennale dell'Offerta Formativa (PTOF) p.3
Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico per le attività della scuola per il triennio
2016/2019
p.3
PTOF e Rapporto di Autovalutazione (RAV): priorità, traguardi e obiettivi dell'Istituto p. 5
L'Istituto “Compagni-Carducci”si presenta! p. 8 Caratteristiche generali p. 8 Contesto territoriale economico, sociale e culturale p. 8 Indirizzi e sedi p. 9 Comunicazioni e informazioni p. 9 Orari di apertura segreteria p. 9 Il tempo scuola p.10 Presentazione dei plessi p.11 Dirigente scolastico e componenti lo staff di direzione p.14 Funzioni Strumentali p.15 Team Digitale p.16 Commissioni p.17 Personale Amministrativo p.18
Leadership, vision e mission dell'Istituto p.19 Indirizzi educativi e didattici p.20 Integrazione alunni con disabilità p.21 Alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) p.24 Alunni Bes p.27 Alunni Stranieri p.30 Organizzazione del curricolo p.34 Il curricolo p.35 Quadro di sintesi delle Aree riferite al RAV p.39 Progetti per macroaree p.39 Progettazione extracurricolare p.48 Partecipazione a progetti MIUR p.51
Impatto fabbisogno risorse progettazione extracurricolare p.52 Piano Nazionale Scuola Digitale p.54 Animatore digitale p.54 Media Educator p.56
Valutazione p.57 Valutazione degli apprendimenti p.58 Le nuove competenze p.65 Criteri per lo svolgimento degli scrutini p.65 Valutazione del comportamento p.67 Autovalutazione d’Istituto: Valutazione dei risultati-Comitato Valutazione Docenti-Invalsi p.72 La valutazione dei risultati conseguiti dall'Istituzione Scolastica p.72 Profilo in uscita p.74 Fabbisogno in organico 2016-19 p.78 Fabbisogno di infrastrutture e attrezzature materiali p.87 Piano per la formazione dei docenti p.92 Elenco dei documenti consultabili sul sito dell’Istituto p.96
3
PREMESSA AL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA (PTOF) Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto Comprensivo “Compagni-Carducci” di
Firenze, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema
nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;
Il piano è stato elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte
di gestione e di amministrazione definite dal Dirigente Scolastico con proprio atto di indirizzo prot. n. 4575/1320
del 30/09/2015;
Il piano ha ricevuto il parere favorevole dal Collegio dei Docenti il giorno 11/01/2016;
Il piano è stato approvato dal Consiglio d’Istituto del 13/01/2016;
Il piano, dopo l’approvazione, è stato inviato all’U.S.R. competente per le verifiche di legge ed in particolare per
accertarne la compatibilità con i limiti d’organico assegnato;
Il piano è pubblicato nel portale unico della scuola.
ATTO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LE ATTIVITÀ DELLA
SCUOLA PER IL TRIENNIO 2016/19
Lo strumento fondamentale per la realizzazione dell’Offerta Formativa Triennale (PTOF) dovrà essere strutturato
avendo come riferimento la realizzazione di priorità, traguardi e obiettivi formativi di lungo termine (RAV)
consistenti nella crescita e nella formazione culturale degli studenti ai fini di un’acquisizione dei prerequisiti
necessari all’adulto per un processo di apprendimento permanente (lifelong learning). In questo contesto, la
qualità degli apprendimenti ruota e si arresta intorno al livello delle conoscenze, abilità e competenze acquisite
dagli studenti, nell’ottica di un rinnovamento dell’insegnamento, per superare gli effetti negativi derivanti dalla
“compartimentazione dei saperi”. Sarà dunque necessario fare leva sulle competenze di cittadinanza attiva (L.107
c.5-7-lettera d-), che sono ancorate alle competenze chiave trasversali a tutte le discipline, da acquisire durante
gli anni di formazione, per favorire la maturazione della “persona” in modo armonico e globale, per un
signi ca vo sviluppo cogni vo-emo vo-sen mentale (dimensione interiore “nella costruzione del s ”), civico e
culturale (nella costruzione “di corrette e significative relazioni con gli altri”), in vista di un apprendimento
continuo che possa durare per l’intero arco della vita. Una adeguata crescita globale della persona necessita di un
buon inserimento degli studenti nella classe e nella scuola: il valore dello stare bene a scuola va inteso nell’ottica
di una complessità fisica, psichica e culturale, da leggere come buon rapporto con il proprio corpo, con la propria
personalità, con i saperi, le discipline. In quest’ottica è possibile assicurare la qualità degli apprendimenti.
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1) Le priorità, i traguardi e gli obiettivi individuati dal rapporto di autovalutazione (RAV) e il conseguente piano
di miglioramento di cui all’art.6, comma 1, del Decreto del Presidente della Repubblica 28.3.2013 n.80
dovranno costituire parte integrante del Piano;
2) Il Piano dovrà fare particolare riferimento ai seguenti commi dell’art.1 della Legge:
commi 1-4 per quanto attiene l’organizzazione scolastica e la flessibilità didattica ed organizzativa è
prevista una sperimentazione e progressiva generalizzazione dell’orario scolastico per classi parallele, al
fine di attuare il potenziamento, il recupero e il consolidamento per classi aperte, per favorire un
apprendimento collaborativo tra gli studenti e una progettazione condivisa tra i docenti
commi 5-7
si terrà conto in particolare delle seguenti priorità:
1. armonizzare e potenziare gli obiettivi da condividere nel miglioramento dei traguardi di
insegnamento-apprendimento per lo sviluppo delle competenze, nell’ottica della cittadinanza attiva.
I traguardi rappresentano dei riferimenti per gli insegnanti, in quanto indicano piste culturali e
didattiche da percorrere e aiutano a rivedere e finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale
dell’allievo, costituiscono criteri per la valutazione delle competenze trasversali attese, di supporto
anche alla sperimentazione del modello di certificazione delle competenze per le classi V primaria e
III secondaria primo grado (lettere a,b,c,d) ;
2. utilizzare per le attività di recupero, potenziamento e consolidamento, metodologie laboratoriali che
siano in grado di combinare il metodo tradizionale in aula, supportato da strumenti di
videoproiezione o da lavagne interattive per facilitare la condivisione dei contenuti e il lavoro
cooperativo, con attività multimediali attraverso l’uso del computer e/o di altri sistemi mobili (lettera
I);
3. potenziare nei percorsi curricolari l’apprendimento delle lingue straniere, l’inglese per tutti gli ordini
di scuola e anche le altre lingue straniere nella scuola secondaria di I grado, anche al fine di
aumentare il numero di alunni che conseguono, durante il periodo di permanenza nell'Istituto
comprensivo, almeno una certificazione linguistica (lettera a) ;
4. potenziare le competenze musicali nelle classi quarte e quinte della scuola primaria, a seguito
dell’adesione dell’Istituto al progetto sperimentale DM 8/11 (lettera c);
5. potenziamento dell’acquisizione di competenze legate all’uso delle tecnologie digitali (lettera h) ;
6. rafforzamento delle attività legate al piano di inclusione per ridurre gli effetti del disagio e delle
condizioni individuali e sociali che possono ostacolare il raggiungimento degli obiettivi di
apprendimento in modo da garantire la piena realizzazione di quanto stabilito nei PDP e nei PEI
(lettere l, p);
7. rafforzamento e condivisione della cultura dell'autovalutazione e della valutazione, intese come
“cultura dei risultati”, in relazione ai punti di forza e di criticità dell’Istituzione scolastica.
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• Dovrà essere definito il fabbisogno per il triennio di riferimento dei posti di organico, comuni
e di sostegno;
• dovrà essere definito, in relazione ai progetti ed alle attività contenuti nel Piano, il fabbisogno
di posti per il potenziamento dell’offerta formativa;
• dovrà essere definito il fabbisogno per ciò che concerne i posti del personale amministrativo,
tecnico e ausiliario.
commi 10 e 12: dovranno essere previste iniziative di formazione rivolte agli studenti per promuovere la
conoscenza delle tecniche di primo soccorso e dovranno essere programmate attività formative rivolte al
personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario.
commi 15-16 dovranno essere previste attività relative all’educazione alle pari opportunità e prevenzione
della violenza di genere.
commi 56-58: dovranno essere previste iniziative inerenti al Piano nazionale scuola digitale
comma 124: dovranno essere previste, in coerenza con gli obiettivi del Piano, attività obbligatorie di
formazione in servizio per i docenti relative ai traguardi stabiliti nel RAV: a) formazione per l’uso delle
tecnologie digitali da parte degli insegnanti collegate ai processi di innovazione curricolare e organizzativa; b)
formazione per l'acquisizione di strumenti finalizzati a potenziare la progettazione per competenze nel
segmento del curricolo 3-14 anni.
PTOF E RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE (RAV): PRIORITÀ TRAGUARDI E
OBIETTIVI DELL’ISTITUTO
Le Priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono:
Area competenze chiave e di cittadinanza: 1) Utilizzare il curricolo verticale per competenze disciplinari per la certificazione delle competenze di
cittadinanza in base al modello sperimentale ministeriale. 2) Potenziare i progetti previsti nel PTOF di cittadinanza attiva per sviluppare una diffusa cultura civica anche
attraverso la formazione dei docenti. Area risultati a distanza
3) Attivare un monitoraggio sistematico dei risultati degli studenti della scuola sec. I grado nel successivo grado di istruzione.
I Traguardi che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono:
1. Incremento del 10% certificazione LS1.
2. Ogni anno nella competenza n 2 la percentuale di alunni del livello C è maggiore dell’8% al livello D.
e nella competenza n.8 la percentuale di alunni del livello C è maggiore del 10% al livello D.
Ogni anno la differenza di percentuale di alunni del livello D e la media dei livelli C/B è dell’8%.
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3. Ogni anno la percentuale degli alunni della sec. I grado che non seguono il consiglio orientativo per le aree professionale e tecnica deve essere minore al 20% del totale.
Gli Obiettivi strategici e operativi:
- Attivare laboratori per una didattica innovativa/inclusiva anche attraverso l'uso di I.C.T., necessari a
migliorare la formazione e il processo di innovazione della scuola. Tale formazione dovrà favorire la
trasparenza e la condivisione di dati, nonché lo scambio di informazioni tra docenti/studenti/famiglie e
dirigenza.
- Potenziare nei percorsi curricolari l’apprendimento delle lingue straniere, l’inglese per tutti gli ordini di
scuola (anche con metodologia CLIL) e anche le altre lingue dell’Unione europea insegnate nella scuola
secondaria di I grado.
- Progettare attività laboratoriali per la valorizzazione di una didattica per competenze dalla scuola
dell’infanzia alla secondaria di primo grado per la musica, l’arte e le lingue straniere.
- Rivedere e integrare il curricolo verticale per competenze e attivare in modo sempre più sistematico e
costruttivo i dipartimenti disciplinari.
- Individuare elementi trasversali all’interno dei curricoli verticali funzionali allo sviluppo di competenze
civiche trasversali.
- Promuovere la formazione degli insegnanti con la finalità di sviluppare competenze operative e
metodologiche atte alla formazione di quelle competenze di sistema individuate dalle indicazioni
Nazionali.
- Creare repertori di indicatori, criteri di valutazione e griglie di osservazione comuni finalizzate alla
definizione di competenze chiave di cittadinanza.
- Creare una quadro di sintesi di competenze trasversali e disciplinari che rispondano agli obiettivi generali
che il sistema nazionale di valutazione ha promosso.
Le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:
L’Istituto Comprensivo Compagni-Carducci si inserisce nella realtà territoriale come polo culturale di riferimento;
si caratterizza e si propone di potenziare le competenze chiave e di cittadinanza attraverso le aree civiche,
linguistico-espressive, musicali, filosofiche e di tutte quelle arti che concorrono a formare l’individuo nella sua
interezza. Il personale esperto e qualificato è garanzia di serietà ed efficacia nella progettazione e la struttura
stessa degli spazi interni, quali un teatro ampio ed attrezzato, favoriscono la realizzazione di progetti artistico-
espressivi quali il teatro (anche in lingua straniera), il coro e l’orchestra che possono coinvolgere i tre ordini di
scuola. Educare i nostri giovani alla cittadinanza europea significa anche fornire loro quegli strumenti
indispensabili, quali la conoscenza delle lingue straniere, per favorire la comunicazione, le relazioni e gli scambi,
in un’ottica di apertura verso l’Europa. L’Istituto propone per i suoi studenti certificazioni linguistiche, soggiorni
studio all’estero e partecipazione ai progetti CLIL.
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In linea con i risultati ottenuti dalle prove INVALSI standardizzate sulle competenze di base, oltre al lavoro di
recupero e potenziamento delle stesse, l’Istituto può concentrarsi sull’ampliamento dell’offerta formativa e di
tutte le arti che concorrono a formare l’individuo nella sua interezza. Il personale esperto e qualificato è garanzia
di serietà ed efficacia nella progettazione e la struttura stessa degli spazi interni, quali un teatro ampio ed
attrezzato, favoriscono la realizzazione di progetti artistico-espressivi quali il teatro (anche in lingua straniera), il
coro e l’orchestra che possa coinvolgere i tre ordini di scuola.
In particolar modo la diffusione della musica tra le giovani generazioni concorre in modo decisivo alla crescita
individuale e sociale in quanto linguaggio privilegiato di sentimento e conoscenza che coinvolge allo stesso tempo
il corpo, il cuore e la mente. Parimenti, sul piano metodologico e didattico, l’esperienza del “fare musica tutti”
trasforma radicalmente gli spazi e i tempi del rapporto insegnamento/apprendimento, favorendo l’introduzione
della creatività, dell’immaginazione e dell’arte.
In questa direzione la comunità professionale investe nella sperimentazione di strategie efficaci per far
raggiungere a ciascuno il proprio successo formativo, con particolare attenzione agli alunni con bisogni educativi
speciali. Lo “star bene a scuola” significa prendersi cura dei bisogni formativa dell’utenza rapportati alle diverse
fasce di età che si riferiscono a bisogni cognitivi/metacognitivi, bisogni relazionali e bisogni didattici ed intende
favorire:
un ambiente accogliente e motivante per dare significato ai propri apprendimenti;
riconoscere la propria identità, sviluppare l’autonomia, la sicurezza emotiva e la fiducia nelle proprie capacità;
avviare e consolidare l’appartenenza al gruppo e socializzazione per vivere all’interno di una comunità nel rispetto delle differenze;
sviluppare il pensiero critico, affettivo, valoriale-etico;
attuare percorsi educativi individualizzati;
imparare a lavorare in gruppo;
sperimentare metodologie didattiche innovative/laboratoriali anche con l’uso delle tecnologie digitali.
Con lo “ star bene a scuola” l‘Istituto si propone di contribuire significativamente all’educazione e alla
formazione umana ed integrale della persona in modo che gli allievi diventino donne e uomini completi capaci
di vivere la complessità di questo mondo, attrezzati per le sfide che incontreranno.
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L’ISTITUTO COMPRENSIVO “COMPAGNI-CARDUCCI” SI PRESENTA!
Caratteristiche generali
Le scuole dell'Infanzia e Primaria “Carducci” e la secondaria “Compagni”, ancor prima di dare vita unendosi nell'
attuale I.C."Compagni-Carducci", hanno portato avanti, ormai da anni, vari progetti di continuità. I docenti dei tre
ordini di scuola si sono sempre impegnati a far sì che i bambini frequentanti gli "anni-ponte" fossero coinvolti in
attività progettate dalla Commissione Continuità, al fine di rendere meno problematico il passaggio degli alunni
da un ordine di scuola all'altro, partendo dall'ultimo anno dell'asilo nido.
Contesto territoriale, economico, sociale e culturale
L’Istituto Comprensivo Statale “Compagni-Carducci” agisce nel Quartiere 2 di Firenze, nelle zone di Campo di
Marte, San Gervasio e Coverciano. L’urbanizzazione è relativamente recente, degli anni 50/60 con carattere
semiresidenziale. Gli edifici abitativi sono di decorosa e spesso elegante struttura architettonica, intervallati da
ampi spazi verdi (Campo di Marte, Coverciano, Piazza Fardella, Villa “Il Ventaglio”).
Una buona viabilità supportata da diverse linee di autobus che collegano la zona al centro e agli altri servizi di
comunicazione.
Nella zona sono presenti numerose infrastrutture di diversa tipologia: amministrativa, assistenziale, formativa,
sportiva.
Quali:
Consiglio di Quartiere n.2 Consiglio di Distretto n.16
ASL10 Biblioteche di quartiere Impianti sportivi dislocati in vari punti del quartiere 2 Parrocchie di San Gervasio, dei Santi Fiorentini, dei Sette Santi con gli annessi Oratori; Spazi ricreativi, culturali e di sostegno nello studio individuale.
Il tessuto sociale del bacino di utenza è abbastanza omogeneo, ma si è registrato sempre più frequentemente
negli ultimi anni un incremento di iscrizioni di alunni provenienti da paesi stranieri, comunitari ed
extracomunitari, che vengono sostenuti da un progetto di accoglienza, che comprende oltre ad azioni di
supporto didattico curricolare anche l’inserimento in un programma di prima alfabetizzazione in collaborazione
con il centro Ulisse.
La popolazione scolastica dell’Istituto si aggira ogni anno sui 1400 alunni frequentanti, di cui circa il 20% sono
alunni stranieri.
Lo stile di vita della popolazione si impronta principalmente sulla partecipazione ad attività culturali e
formative di vario genere (letture, musica, viaggi, cinema, televisione, sport, ecc.), che vengono supportate
dagli specifici strumenti (biblioteche, audiovisivi, computer, ecc.), il cui possesso è largamente diffuso.
L’analisi delle caratteristiche socio-economiche del territorio, condotta anche attraverso la somministrazione di
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questionari, ha indirizzato il Collegio dei Docenti nella progettazione di un’offerta formativa articolata, ben
qualificata sotto il profilo socio-culturale e di una tipologia didattica finalizzata allo sviluppo globale della
persona e tesa al successo formativo.
INDIRIZZI E SEDI
Plesso/ordine di scuola Indirizzo Numero di classi
Numero di alunni
INFANZIA “Carducci” Firenze
Viale Ugo Bassi 26 9 237
PRIMARIA “Carducci” Firenze
Viale Ugo Bassi 24 22 518
SECONDARIA “Compagni” Firenze
Via Nicolodi 2 21 449
TOT 1.204
COMUNICAZIONI E INFORMAZIONI
Scuola dell’infanzia
telefono Fax e-mail
Carducci 055 579832 055 572912 [email protected]
Scuola Primaria
telefono Fax e-mail
Carducci 055 5050028 055 572912 [email protected]
Scuola sec. di 1° grado
telefono Fax e-mail
Dino Compagni
055 603270 055 572912 [email protected]
ORARI DI APERTURA SEGRETERIA VIALE UGO BASSI 24
Giorno Segreteria didattica Segreteria amministrativa
Lunedì ore 8.30-10.30 ore 11.00-13.00
Martedì ore 8.30-10.30 ore 11.00-13.00
Mercoledì ore 15.30-17.00 ore 15.30-17.00
Giovedì ore 08.30-10.30 ore 11.00-13.00
Venerdì ore 08.30-10.30 ore 11.00-13.00
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IL TEMPO SCUOLA
Entrata
Uscita Mensa
Infanzia “Carducci”
8.30 – 9.00 Con anticipo alle 8.00 fino alle 8.10
Prima uscita Ore 13.00-13.15 (se richiesta) Seconda uscita Ore 16.15-16.30
12.00-13.00
Primaria “Carducci”
8.30 Per tutte le classi 8.25 classi seconde Con anticipo alle 7.35 fino alle 8.30
·12:30 (mar, gio e ven) 1E, 2D,2E, 4D, 5D ·12:30 (mar e giov) 1E, 2D, 2E, 5D ·16:25 classi quarte e quinte ·16:30 (tutti i giorni) seconde, terze e prime
Intervallo 10.30-10.45 Mensa ( I turno) 12.20-13.00 Mensa (II turno) 13.20-14.00
Secondaria di Primo Grado “D. Compagni”
Ore 8.00
. Ore 14.00 classi a 5 giorni
. Ore 13.00 classi a 6 giorni
. Corso ad indirizzo Musicale (13.45-18.30)
Intervallo 10.53 -11.07
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PRESENTAZIONE DEI PLESSI
Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria “G. Carducci”
Il plesso “Carducci” comprende la Scuola dell'Infanzia statale e la Scuola Primaria.
Con le dieci sezioni della scuola dell’Infanzia, tutte omogenee per età, e le ventuno classi della scuola Primaria,
risulta una delle scuole più grandi di Firenze. La struttura possiede ampi spazi luminosi, quasi tutti con accesso
diretto al grande giardino interno, tali spazi accolgono le aule ed altre strutture di tipo accessorio: una piccola
biblioteca riservata ai bimbi più piccoli, una stanza completamente attrezzata per la psicomotricità, un’aula per le
attività relative all’insegnamento della religione cattolica e una stanza polivalente che permette attività
differenziate a piccoli gruppi. Ci sono inoltre spazi condivisi tra scuola primaria e dell'infanzia come la palestra, la
biblioteca, l’aula video, l’aula di musica e quella di informatica.
La condivisione della struttura permette l’attuarsi, ormai da anni, di progetti di continuità didattica ed educativa.
Inoltre la struttura contiene al suo interno il centro cottura del Comune, che fornisce pasti, oltre che alla nostra
scuola, anche a tutte quelle del quartiere ed al vicino asilo nido. Con quest’ultima istituzione educativa sono in
corso ormai da anni progetti di continuità che prevedono lo scambio di visite dei bambini con attività
programmate congiuntamente dalle insegnanti e dalle educatrici.
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Scuola Secondaria Di Primo Grado “D. Compagni”
Dal primo settembre 2015 l’istituto secondario di primo grado Dino Compagni ha sede in via Nicolodi n. 2 presso
l’Istituto “A. Nicolodi”, poich nella sua sede di via Sirtori n.58 sono in corso lavori di ristrutturazione.
La nuova sede di via Sirtori, 58 sarà realizzata nell’arco di 2 anni. All’indirizzo di seguito riportato le informazioni
del Comune di Firenze.
http://press.comune.fi.it/hcm/hcm5353-10_2_1-
Scuola%2C+cominciata+la+demolizione+della+vecchia+Di.htlm?cm_id_details=77425&id_padre=4471
L’Istituto ha sede in una struttura antica considerata patrimonio culturale dalla Soprintendenza alle belle arti
ovvero l’ex Convitto Nazionale dei Ciechi costruito nella prima metà del novecento. Tale edificio ospita molti altri
enti: Assessorato all’Istruzione del Comune di Firenze, Biblioteca Pieraccioni, Stamperia Braille della Regione
Toscana, Cred Ausilioteca, IPSIAR Saffi, IPSIA Morante. La scuola secondaria Dino Compagni occupa il primo piano
dell’ala dell’edificio compresa tra via Nicolodi e via Fibonacci; adattata a tale uso mediante lavori che hanno
consentito la realizzazione di venti aule curricolari e dodici aule speciali. L’istituto è completamente circondato da
un giardino compreso tra viale U. Bassi, viale A. Righi, via L. Fibonacci e via A. Nicolodi; all’interno di tale giardino
si trova l’edificio della palestra che è stato realizzato alcuni anni dopo la realizzazione del convitto.
Attualmente l’istituto accoglie venti classi; possiede un’aula di musica, due aule con pianoforte di cui una è
dedicata all’insegnamento della chitarra, un’aula dedicata all’insegnamento del flauto traverso ed una di violino,
un’aula multimediale con Lim ed un laboratorio d’informatica con Lim, un’aula di Sostegno, un’aula di Materia
Alternativa ed un’aula di Alfabetizzazione in Lingua Italiana. La palestra è in grado di ospitare due classi
contemporaneamente poiché le sue dimensioni sono notevoli.
Prima del trasferimento l’ala dell’edificio occupata è stata adeguata alle normative di sicurezza: cinque uscite di
sicurezza con porte antipanico, scale di sicurezza, servizi per disabili, scivoli e rampe a norma, due ascensori.
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Dal punto di vista dei collegamenti con le zone limitrofe la scuola appare ben servita grazie all’ efficiente rete di
numerose linee Ataf ed alla vicinanza della stazione ferroviaria del Campo di Marte.
È presente una SEZIONE AD INDIRIZZO MUSICALE, “trasversale” alle classi. Vi si accede tramite una prova attitudinale.
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DIRIGENTE SCOLASTICO E COMPONENTI LO STAFF DI DIREZIONE
DIRIGENTE SCOLASTICO
prof.ssa Lucia Bacci
e-mail: [email protected] e-mail: [email protected] Tel. 055 579832 - Fax 055 572912
Responsabile DS
Coordinamento Staff ins. Marisa Bruschi Tel. 055 579832
Collaboratore DS Plesso
Carducci dott.ssa Gloria Filippini Tel. 055 579832
Collaboratore DS Plesso
Compagni
prof.ssa M.Letizia Parenti
ins. Marisa Bruschi Tel. 055 608490
Collaboratore DS Tecnologia dott.ssa Letizia Piastra Tel. 055 579832
Collaboratore DS Media
Education dott.ssa Liboria Pantaleo Tel. 055 579832
Fiduciario plesso Carducci
Infanzia
ins. Sandra Casati collaboratore ins. Elisabetta Ceccherini Tel. 055 579832
Fiduciario plesso Carducci
Primaria dott.ssa Gloria Filippini Tel. 055 579832
Fiduciario plesso Compagni prof. Adamo Valerio
Tel. 055 608490
Responsabile Sostituzioni
Docenti prof.ssa Simonetta Tacchinardi Tel. 055 608490
Coordinatori di fascia plesso
Carducci Infanzia
ins. Rosa Siracusa (3 anni) ins. Anna Mannelli (4 anni) ins. Sandra Casati (5 anni)
Coordinatori di classe plesso
Compagni
classi 1A Pancani - 2A Grassini - 3A Giovannetti
classi 1B Checchi - 2B Bogani - 3B Parenti classi 1C Moscardi - 2C Porciani - 3C Morelli classi 1 D Martelli - 2D Radelli - 3D Santini classi 1E Sonego - 2E Perna - 3E Zardo classi 1F Bellucci - 2F Bandini - 3F Di Consiglio classi 1G Foti - 3G La Cauza
classe 1H Cavallaro
Referenti e Laboratori
Inglese e CLIL Sirignano - Pancani Informatica Pantaleo - Rostro RAV Infanzia Quarta Tirocini Gazzini Lab. scienze e video Mattagli
LSS Martelli Lab. arte-ceramica Bruschi Alunni stranieri Giovannetti - Ielusich Lab. musica Amulfi - Craighed Educatori Brusati
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FUNZIONI STRUMENTALI
nominativo incarico mansioni Prof.ssa Beatrice
Bellucci
Dott.ssa Alessandra Salvi
Prof.ssa Fiorenza Sonego
Orientamento,
continuità, curricoli verticali
Organizza e coordina i lavori sulle “Indicazione nazionali per il
curricolo nella scuola dell'infanzia e nel primo ciclo” Cura le attività di continuità tra i diversi settori e orientamento tra i diversi ordini di scuola Coordina eventuali progetti sull'orientamento Organizza percorsi di formazione e orientamento per genitori e alunni, anche in collaborazione con gli EE.LL., Associazioni del territorio, con la ASL ovvero con la collaborazione della Polizia
Municipale, Provinciale e Stradale, Vigili del Fuoco, Guardia di Finanza…. Coordina la stesura del POF e alla formazione delle classi
Prof.ssa Emilia Calì
Prof. Iacopo
Andreoni
Ins.te Annalisa Brusati
Alunni con
bisogni educativi
speciali
Coordina la programmazione educativo-didattica dei docenti di
sostegno e il GLH
Coordina i progetti sul sostegno, sui DSA e sul disagio (BES) Organizza PDP/PEP/PEI Cura lo screening per l'individuazione dei DSA Collabora alle attività di continuità e orientamento Collabora nella revisione del POF e alla formazione delle classi
Prof.ssa Anna Naldi
Pof.ssa Sara De Sanctis
Dott.ssa Benedetta Zucconi
Attività artistico-musicali e sportive
Coordina le attività extracurricolari relative alla pratica artistico-musicale e sportiva Coordina e controlla i locali in relazione alle attività curricolari
Mantiene i rapporti con gli enti locali, le società sportive e l'ufficio di coordinamento provinciale per l'educazione fisica Coordina i docenti di educazione fisica, educazione artistica, musicale e di strumento Collabora alla predisposizione dell’orario di utilizzo degli spazi preposti
Collabora nella revisione del POF
Prof. Adamo Valerio
Dott.ssa Letizia Piastra
Dott.ssa Liboria Pantaleo
Tecnologia e didattica laboratoriale
Organizzazione e ristrutturazione del laboratorio presso la scuola Compagni Organizzazione e cura del parco Lim della scuola Compagni Organizzazione del laboratorio mobile presso la scuola Compagni Allestimento atelier digitale per la scuola dell’infanzia
Allestimento atelier digitale per la scuola Carducci Organizzazione di due piccoli laboratori informatici presso la scuola Carducci (10 postazioni ciascuno) Organizzazione dei lavori del Team Digitale per il nuovo anno scolastico Strutturazione del percorso formativo per i docenti dell’Istituto Promozione dell’uso delle G4E nella didattica quotidiana
Organizzazione di eventi legati alla European Code Week e a quella internazionale Partecipazione a concorsi finalizzati all’acquisto di hardware Avvio contatti con Università e realtà tecnologiche del territorio In collaborazione con la segreteria:
Gestione sito
Gestione registro elettronico Verifica condizioni hardware Collabora nella revisione del POF
Prof. Elena Giovannetti
Dott.ssa Tiziana
Amulfi
Qualità, autovalutazione, Piano Di
Miglioramento, bilancio sociale
Organizza, coordina, e monitora il RAV, il PDM, il Bilancio Sociale. Cura le attività sulla qualità con l’organigramma, il nucleo di autovalutazione e il DS.
Coordina le relazioni con gli stakeholder Collabora alla stesura del POF , del PTOF in relazione ai traguardi e agli obiettivi del RAV.
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TEAM DIGITALE
Animatore Digitale dott.ssa Letizia Piastra
Iacopo Andreoni
Laura La Manna
Elena Giovannetti
Carmen Cecere
Gennaro Ierardi
Daniela Cilembrini
Francesca Carella
Nadia Bogani
Ilaria Pancani
Beatrice Bellucci
Carmine Rostro
Adamo Valerio
Laura Moscardi
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LEADERSHIP - VISION E MISSION DELL’ISTITUTO
Il è il documento con cui la Scuola esplicita :
la propria VISION, ovvero la propria finalità istituzionale,
la propria MISSION, ovvero cosa intende fare per adempiere alla propria finalità istituzionale, gli OBIETTIVI PRIORITARI strategici per realizzare la MISSION, obiettivi che devono tenere presenti:
i bisogni dell’ UTENZA, le esigenze del TERRITORIO,
le RISORSE disponibili
La nostra Vision consiste nel realizzare lo “stare bene a scuola” e la Mission nel costruire un ambiente che
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favorisca un percorso formativo unitario, attraverso la realizzazione del curricolo verticale dalla scuola
dell’infanzia a quella secondaria di primo grado, nella prospettiva di un processo di innovazione scolastica
che favorisca un processo di crescita e renda efficace l’azione formativa in un clima di rispetto e
collaborazione tra il personale della scuola, le famiglie e il territorio. La leadership, oltre al Dirigente
scolastico, sono tutte quelle persone che partecipano e coordinano i processi necessari per consentire la
realizzazione di una comunità scolastica che vuole migliorare: 1) le azioni educative improntate a obiettività
ed equità; 2) l’accoglienza e l’integrazione con azioni volte a riconoscere e valorizzare tutte le diversità; 3)
la solidarietà per formare all’aiuto reciproco e alla condivisione. La cultura dei risultati all’insegna della qualità
dei processi educativi e gestionali, unita alla promozione dello sviluppo umano attraverso il delicato processo
della conoscenza, per garantire a tutti gli allievi il successo formativo, caratterizza i valori di riferimento a cui si
ispira l’istituto Comprensivo “Compagni-Carducci”.
INDIRIZZI EDUCATIVI E DIDATTICI L’Istituto Comprensivo Compagni-Carducci, si colloca all’interno di un progetto educativo coerente con le Nuove
Indicazioni Nazionali per il Curricolo (DM. 254/2012) per:
la promozione della continuità con la scuola dell’infanzia, primaria e con la scuola secondaria di primo
grado, nel rispetto del principio di unitarietà del processo educativo (continuità educativa);
la valorizzazione della diversità e la promozione dell’accoglienza intesa sia come pluralità di individui, ognuno
dei quali portatore di personalità e cultura proprie, sia come pluralità di stili cognitivi, che come incontro con
altre culture, sempre più presenti nella società attuale (P.A.I, accoglienza-intercultura);
la promozione del successo formativo progettando attività laboratoriali anche con l’uso delle ICT,
utilizzando materiali specifici nel rispetto dei bisogni e dei ritmi individuali di apprendimento
(individuazione precoce dei disturbi di apprendimento);
la cooperazione tra scuola e famiglia; la promozione della formazione in servizio, la ricerca formativa e la sperimentazione per favorire
l’insegnamento nell’ottica di un’organizzazione del curricolo;
la promozione di una prassi di autovalutazione e di miglioramento dei principali servizi e percorsi scolastici,
potenziando le aree di forza ed intervenendo su quelle di debolezza, nel rispetto delle esigenze manifestate
dalle parti interessate a tutto il percorso educativo.
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INTEGRAZIONE ALUNNI CON DISABILITÀ
Le parole chiave dell’Integrazione possono essere sintetizzate in alcuni vocaboli:
TUTELA Salvaguardia dei diritti. La Scuola è impegnata a garantire ad ogni alunno frequentante, e quindi
anche agli alunni disabili, il rispetto dei diritti e, a tale proposito lavora in sinergia con le altre Istituzioni
che si occupano di questi alunni (ASL 10 di riferimento, rapporti con l’USP, con il Comune per la richiesta
di personale educativo e con il CRED).
RELAZIONE Coinvolgimento delle diverse figure, nel rispetto delle specifiche competenze professionali,
scambio comunicativo per favorire una conoscenza approfondita dell’alunno disabile e poter quindi
procedere ad una Progettazione mirata del Progetto di vita è necessario il contributo delle diverse
professionalità. Per Crescere è fondamentale vivere in un contesto di relazioni.
APPRENDIMENTO Sviluppo delle autonomie, delle conoscenze, delle abilità e delle potenzialità di ciascun
alunno.
Per promuovere un reale sviluppo delle potenzialità individuali è necessario poter offrire a ciascuno ciò di cui ha
bisogno per crescere. Prerequisito fondamentale allo sviluppo degli apprendimenti è “vivere serenamente la
scuola” sviluppando interesse verso gli altri (saper relazionare), migliorando la consapevolezza di s e l’autostima
(saper essere), sviluppando autonomie, abilità (saper fare), ampliando le conoscenze (sapere). La scelta delle
iniziative e dei percorsi didattici da proporre agli alunni è strettamente connessa alla specificità dei deficit,
all’opportunità di creare il contesto adatto all’interiorizzazione di vissuti positivi. La presenza nelle classi di alunni
speciali sollecita da parte dei docenti la ricerca di modalità di lavoro “fruibili” da tutti e sviluppa nei
bambini/ragazzi una maggiore sensibilità e consapevolezza della diversità.
Nell’ambito dell’Integrazione vi sono alcuni obiettivi che, a prescindere dalle caratteristiche e dai bisogni
individuali, possono essere considerati trasversali:
- Creare, predisporre spazi di lavoro accoglienti;
- Garantire la presenza di personale attento e disponibile con il quale instaurare rapporti di fiducia;
- Offrire il supporto educativo-didattico necessario al fine di sviluppare le potenzialità individuali (predisporre il
P. D. F e il P. E. I);
- Aiutare il bambino/ragazzo a migliorare la conoscenza di sé e delle proprie capacità;
- Creare contesti/percorsi di apprendimento finalizzati allo sviluppo delle potenzialità presenti nei diversi
ambiti (affettivo-relazionali, psicologico-cognitivo, linguistico comunicativo, dell'autonomia);
- Dotarsi dei sussidi ed ausili necessari agli alunni;
- Progettare attività varie, caratterizzate da ricchezza di stimoli e flessibilità;
- Realizzare la “documentazione” delle esperienze.
Il progetto Integrazione si realizza attraverso:
- Scambi di informazioni nel passaggio tra i diversi ordini di Scuola, per una migliore conoscenza degli alunni.
- Rapporti con le famiglie per creare una continuità di intervento “casa-scuola”.
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- Incontri con gli specialisti (neuropsichiatri, logopedisti e psicoterapeuti per una progettazione mirata ed efficace.
- Rapporti con il territorio per una ottimizzazione delle risorse: CRED (Centro di Consulenza e Documentazione di
Ausili e sussidi didattici specifici), Cooperativa per l’assistenza educativa “Di Vittorio” , Centro Educativo
pomeridiano Ferretti e operatori ASL 10 .
- Riunioni di Commissione e partecipazione a Corsi di aggiornamento per condividere e migliorare la qualità del
lavoro.
- GLH d’Istituto, Incontri di Team, Consigli di Classe per progettare, monitorare, proporre e verificare
– Incontri con gli esperti impegnati nella conduzione dei laboratori per attuare interventi calibrati in relazione agli
utenti.
- Proposta di laboratori specifici condotti da esperti rivolti al gruppo classe e/o a gruppi di alunni disabili secondo
percorsi individualizzati mirati
- Acquisto di sussidi o materiale specifico.
Quanto sopra mira al raggiungimento di ciò che è previsto nella Legge 104/92 art. 12: “L’integrazione scolastica ha
come obiettivo lo sviluppo delle potenzialità della persona diversamente abile nell’apprendimento, nella
comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione. L’esercizio del diritto all’educazione ed all’istruzione non può
essere impedito da difficoltà di apprendimento né da altre difficoltà derivanti dalle disabilità connesse
all’handicap”.
Il progetto Integrazione si configura come insieme di iniziative volte alla piena inclusione degli alunni disabili
all’interno dei rispettivi gruppi classe e plessi, attraverso un’offerta diversificata a livello didattico-educativo tesa a
garantire la tutela e l’offerta meglio rispondente ai bisogni individuali; come tappa del Progetto di vita di ciascuno,
nel rispetto delle specificità.
Crescere è un avvenimento individuale che affonda le radici nei rapporti con gli altri, non è possibile infatti
parlare di sviluppo del potenziale umano o di centralità della persona senza considerarla parte di un sistema di
relazioni, la cui qualità e ricchezza sono presupposto fondamentale della crescita. La Scuola diventa perciò
l’ambiente che accoglie ed ha il preciso compito di costruire condizioni relazionali e situazioni pedagogiche tali da
favorire il massimo sviluppo di ogni alunno. Per realizzare l’integrazione degli alunni sono necessarie alcune azioni
indirette caratterizzate dal contributo delle diverse figure professionali, coinvolte ciascuna secondo la propria
specifica competenza: medici e specialisti dell’Azienda Sanitaria Locale, insegnanti ed educatori, esperti impegnati
nella conduzione di laboratori specifici, collaboratori scolastici, famiglie. Sono altresì fondamentali anche le azioni
direttamente agite dai bambini coinvolti nelle diverse esperienze laboratoriali proposte.
Il progetto nel suo complesso, comprende un variegato insieme di iniziative e proposte tese al miglioramento del
benessere psicofisico degli alunni e allo sviluppo delle abilità relazionali, degli apprendimenti e delle autonomie.
Quello che la Scuola si propone di fare è quindi “attrezzarsi”, mettere a frutto la creatività personale, valorizzare e
sfruttare al meglio le risorse disponibili, per garantire ai bambini/ragazzi tutela, ma anche piacere di apprendere e
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confrontarsi positivamente.
Tali propositi si concretizzano in attività tese a:
o Conoscere meglio gli alunni per intervenire in modo efficace;
o Accompagnare i bambini/ragazzi nei primi segmenti scolastici riservando una particolare attenzione ai
momenti di passaggio;
o Proporre loro attività laboratoriali individuali, di gruppo o rivolte a tutta la classe, condotte da esperti;
o Sfruttare le competenze specifiche dei docenti di sostegno per attivare laboratori di tipo pratico che
possano favorire lo sviluppo di conoscenze ed abilità in contesti di lavoro non competitivi, motivanti e nei
quali la presenza di un ristretto gruppo di alunni possa favorire lo scambio relazionale, la valorizzazione di
tutti, l’aiuto reciproco;
o Guidare gli alunni nel percorso didattico previsto dai P.E.I e dai P.D.P con modalità di lavoro specifiche,
tempi e strategie personalizzate, contenuti semplificati.
Le finalità generali del progetto Integrazione d’Istituto riguardano i seguenti aspetti:
1. Garantire una positiva frequenza scolastica
2. Favorire il raggiungimento di una situazione di equità che consenta a ciascun alunno di ottenere ciò di cui
ha realmente bisogno
3. Promuovere lo sviluppo dell’autonomia, della relazione e degli apprendimenti individuali
Strumenti di lavoro
Il Piano Educativo Individualizzato (PEI)
Il Piano educativo individualizzato descrive annualmente gli interventi educativi e didattici destinati all’alunno,
definendo obiettivi, metodi e criteri di valutazione. E’ parte integrante della programmazione educativo-
didattica.
Il documento è redatto all’inizio di ciascun anno scolastico (ai sensi del comma 5 del predetto art. 12),
congiuntamente dagli operatori sanitari individuati dalla ASL, dal personale docente e di sostegno della scuola e
in collaborazione con i genitori o gli esercenti la potestà parentale dell'alunno, è soggetto a verifica.
Il PEI tiene presente i progetti didattico-educativi, riabilitativi e di socializzazione individualizzati, nonché le
forme di integrazione tra attività scolastiche ed extrascolastiche, di cui alla lettera a), comma 1, dell'art. 13 della
legge n. 104 del 1992.
Nella definizione del PEI, ciascuno in base alla propria esperienza pedagogica, medico-scientifica e di contatto e
sulla base dei dati derivanti dalla diagnosi funzionale e dal profilo dinamico funzionale, propongono gli
interventi finalizzati alla piena realizzazione del diritto all'educazione, all'istruzione ed integrazione scolastica
dell'alunno in situazione di handicap. Detti interventi propositivi vengono, successivamente, integrati tra di
loro in modo da giungere alla redazione conclusiva di un piano educativo che sia correlato alle disabilità
dell'alunno stesso, alle sue conseguenti difficoltà e alle sue potenzialità.
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Valutazione
L'art. 16, comma 1 della legge quadro dispone che la valutazione degli alunni in situazione di handicap debba
avvenire sulla base del Piano Educativo Individualizzato. L'espressione «sulla base» significa che l'oggetto di
valutazione non è il Piano Educativo Individualizzato, ma è la sintesi di tre progetti coordinati: didattico,
riabilitativo e di socializzazione.
La programmazione del PEI nel primo ciclo di istruzione, ossia scuola primaria e secondaria di primo grado, è
sempre valida per la promozione alla classe successiva anche quando è completamente differenziata, poiché la
valutazione degli alunni con disabilità avviene sempre in base al loro Piano Educativo Individualizzato. Questo
vale anche al momento dell’Esame di Stato conclusivo che il candidato con disabilità potrà affrontare
sostenendo anche prove totalmente differenziate, in base a quanto stabilito nel suo PEI. Superando queste
prove conseguirà un diploma valido a tutti gli effetti, senza nessuna menzione del particolare percorso seguito.
Come risulta chiaramente dall’Art. 11 Comma 11 dell’ O.M. n. 90/01, solo se l’alunno di scuola media non
raggiunge gli obiettivi del suo PEI, che è calibrato esclusivamente sulla base delle sue effettive capacità non
riceve il diploma. Per gli alunni che in base ai dati oggettivi ed alle osservazioni fatte si ritiene sia possibile il
raggiungimento degli obiettivi didattico-formativi previsti dai Programmi Ministeriali, il gruppo di lavoro può
formulare un PEI che preveda un percorso scolastico, uguale nei contenuti, a quello curricolare, cioè della
classe. Varieranno eventualmente a seconda delle necessità evidenziate, le modalità di presentazione dei
contenuti che saranno modulate in base al tipo di disabilità dell’alunno (sensoriale o psico-motoria), ed alle
possibilità di superamento delle stesse mediante strumenti diversi da quelli normalmente utilizzati dagli altri
alunni. Sarà compito del docente di sostegno mettere in atto tali modalità e supportare i docenti curriculari
nell’utilizzo delle stesse in sua assenza. Il docente curriculare modellerà poi i contenuti proposti in modo da
facilitare la loro comprensione anche all’alunno disabile. Nel PEI verranno specificati anche i tempi, la tipologia
ed il linguaggio per le prove di verifica scritta ed orale alle quali ogni docente curriculare dovrà
attenersi.
ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO ( DSA)
La legge 8 Ottobre 2010 n. 170 , riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia come Disturbi
Specifici di Apprendimento (DSA) assegnando al Sistema Nazionale di Istruzione il compito di individuare le
forme didattiche e le modalità di valutazione più adeguate affinchè alunni e studenti con DSA, possano
raggiungere il successo formativo.
Si usa questo termine per indicare " fragilità" nei processi neuropsicologici sottesi a competenze basilari per
l'apprendimento e per la vita quotidiana quali leggere, scrivere e far di conto.
Tali disturbi possono interferire anche su competenze di tipo superiore come l'organizzazione mentale e il
ragionamento astratto.
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Nella classificazione generale di DSA ci si riferisce a:
DISLESSIA ( disturbo specifico di lettura)
DISORTOGRAFIA - DISGRAFIA ( disturbo specifico della scrittura)
DISCALCULIA ( disturbo specifico del calcolo)
Le persone con DSA pur presentando normali capacità intellettive, hanno bisogno di essere supportate con
strumenti e modalità particolari per poter capire e poter restituire correttamente l'informazione acquisita.
Su queste basi vanno quindi postulate condizioni di partenza al progetto:
Si cercherà di promuovere un complesso di azioni integrate:
- screening,
- osservazioni,
- laboratori linguistici
- utilizzo di software didattici e compensativi
per identificare precocemente difficoltà e programmare interventi didattici efficaci.
Progetto Screening
"Con il termine screening si intende una metodologia di rilevazione che è in grado di predire un disturbo sulla base
della presenza di un segno critico selezionato in precedenza (test predittivo). Il test predittivo misura un fattore di
rischio per il disturbo ed è basato sull’assunzione che il risultato del test indica una condizione di rischio che causa
una condizione di disturbo. Lo screening non ha le pretese di evidenziare in modo inequivocabile un disturbo, ma
di individuare, con buon livello di attendibilità, i soggetti a rischio di un determinato disturbo. Non si tratta di
effettuare una diagnosi, ma piuttosto di indirizzare ad uno studio diagnostico una popolazione che presenta alcuni
indici caratterizzanti. Per essere efficace un test di screening deve essere semplice, rapido da somministrare e poco
costoso, sia in termini di strumentazione che di impiego di risorse specialistiche.'" (A.Paoletti, G.Stella, Indici
qualitativi di rischio negli screening sui disturbi specifici di apprendimento, "Dislessia ",vol. I,gennaio 2008).
Destinatari: alunni Classi prime e seconde Scuola Primaria
Modalità di somministrazione delle prove-screening
-correzione dei test -tabulazione dei dati -restituzione alle insegnanti di classe dei risultati relativi ai test con segnalazione di eventuali casi border-line o sospetti casi a rischio
Tempi della somministrazione
La somministrazione dello screening viene effettuata secondo il seguente calendario:
- per le classi prime:
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screening di entrata : gennaio, prova di scrittura di 16 parole. Intervallo di dettatura 15 secondi fra una parola e l’altra
screening di uscita : maggio, prova di scrittura di 16 parole, prova di lettura decifrata (TRPS a 10 item) - per le classi seconde
screening finale : novembre, prova di scrittura di 26 parole, prova di lettura di 26 non-parole. L'intervallo di dettatura tra una parola e l'altra : 5 secondi.
Le prove sono a somministrazione collettiva vengono eseguite da ciascun bambino su un foglio bianco, nel quale
è stata posta un' etichetta con un codice (sconosciuto a tutti per la tutela della privacy). Solo l'insegnante di
classe è a conoscenza del nome del bambino al quale corrisponde il codice numerico.
Lo screening presenta queste caratteristiche :
rapidità e facilità di applicazione; attendibilità dello strumento; applicabilità su larga scala.
Queste prove consistono in un dettato di parole a crescente difficoltà fonologica, a bassa frequenza di uso e con
un buon grado di immaginabilità. Nelle somministrazioni del primo anno di scuola primaria non sono quindi
presenti parole con i suoni complessi come digrammi e trigrammi, ma solo parole "trasparenti", in cui esiste una
corrispondenza univoca tra numeri di fonemi e numero di grafemi, dal momento che l'obiettivo che si intende
raggiungere è quello di indagare sull'acquisizione della fase alfabetica, prima fase di apprendimento della
scrittura.
Il test di riconoscimento di parole senza significato (TRPS)
È una prova che esula dalle quotidiane attività scolastiche, per cui , per poterne comprendere il senso è
necessario riportare l'attenzione sul modello evolutivo del processo di apprendimento della lettura e scrittura
Le non-parole sono stringhe di simboli ortografici, che non hanno un corrispondente valore semantico (non
hanno cioè alcun significato). Il bambino ha il compito di convertire la sequenza grafemica nel corrispondente
codice fonologico.
Una volta individuati in maniera concorde, tramite approccio integrato di screening e osservazione degli
insegnanti, i casi a rischio, la scuola ha il compito di segnalare alle rispettive famiglie, allo scopo di indirizzare al
servizio sanitario specialistico gli alunni per un accertamento più approfondito e per l’eventuale diagnosi.
Strumenti di lavoro
Il PDP ( Piano Didattico Personalizzato) è il documento con il quale la scuola definisce gli interventi che intende
mettere in atto nei confronti degli alunni con esigenze didattiche particolari, ma non riconducibili alla disabilità.
Tale documento è di fatto obbligatorio.
Contenuti minimi sono indicati nelle linee guida del 2011, come pure i tempi massimi di definizione (entro il
primo trimestre scolastico). Il consiglio di classe predispone il PDP nelle forme ritenute più idonee e articolato
per le discipline coinvolte nel disturbo come attestato dalla certificazione clinica. La documentazione clinica,
consegnata dalla famiglia alla scuola, dovrà pervenire esclusivamente dalle ASL o da centri convenzionati o
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accreditati con esse.
Il PDP dovrà contenere:
-dati anagrafici
-tipologia del disturbo
-attività didattiche individualizzate
-attività didattiche personalizzate
-strumenti compensativi
-misure dispensative
-forme di verifica e valutazione personalizzata
Gli strumenti compensativi sono strumenti didattici e tecnologici che sostituiscono o facilitano la prestazione
richiesta nell’abilità deficitaria ( sintesi vocale, registratore, programmi di videoscrittura con correttore
ortografico, calcolatrice). Tali strumenti sollevano l’alunno DSA da una prestazione resa difficoltosa dal disturbo
senza peraltro facilitargli il compito dal punto di vista cognitivo.
Le misure dispensative invece sono interventi che consentono all’alunno di non svolgere alcune prestazioni che,
a causa del disturbo, risultano particolarmente difficoltose e che non migliorano l’apprendimento. Rientrano
nelle misure dispensative altresì le interrogazioni programmate, l’uso del vocabolario, la lettura ad alta voce,
ecc.
Formazione/ aggiornamento docenti Progetto Dislessia Amica Alcuni docenti della scuola Primaria e Secondaria di primo grado del nostro Istituto, svolgeranno nel mese di gennaio con termine nel mese di marzo il corso “Dislessia Amica”. E’ un percorso formativo e-learning rivolto al personale docente organizzato dall’Associazione Italiana Dislessia(A.I.D). Il progetto Dislessia Amica ha l’obiettivo di ampliare le conoscenze metodologiche, didattiche, operative e organizzative necessarie a rendere la scuola realmente inclusiva per gli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento. Strategie operative, approfondimenti e supervisione a distanza con tutor specializzati di AID, avrà una durata di 30 ore e sarà suddiviso in 4 Moduli.
Attraverso Dislessia Amica, potenzieremo le risorse a disposizione della nostra scuola , in una prospettiva di sempre maggiore accoglienza ed inclusione degli studenti con DSA.
ALUNNI BES
La Direttiva Ministeriale del 27 Dicembre 2012, intitolata –Strumenti di Intervento per alunni con
Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica-, fornisce indicazioni
organizzative sull’inclusione di quegli alunni che non siano certificabili, n con disabilità n con DSA, ma che per
motivi fisici, biologici, fisiologici o anche psicologici e sociali ,con continuità o per determinati periodi, possono
manifestare bisogni educativi speciali.
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Nei BES rientrano anche gli alunni A.D.H.D. ( alunni con deficit da disturbo dell’attenzione e dell’iperattività) e
alunni con funzionamento cognitivo limite o borderline.
A tutte queste tipologie la Direttiva Ministeriale estende i benefici della citata legge 170/10, vale a dire le misure
compensative e dispensative. Anche per questi alunni viene resa obbligatoria la formulazione di un Piano
Didattico Personalizzato in forza della Legge 53/03.
I consigli di classe dovranno disporre di una documentazione clinica certa e formulare considerazioni di
carattere psicopedagogico e didattico” non discutibili, al fine di evitare contenziosi con altri alunni ai quali
tali benefici non vengano concessi. Nelle situazioni di BES si attiverà l’attenzione e lo sforzo congiunto della
scuola e della famiglia.
necessario che l’attivazione del percorso individualizzato e personalizzato per un alunno con Bisogni Educativi
Speciali sia deliberata in Consiglio di classe, dando luogo al PDP, firmato dal Dirigente scolastico, dai docenti e
dalla famiglia.
Ove non sia presente certificazione clinica o diagnosi, il Consiglio di classe o il team dei docenti motiveranno
opportunamente, verbalizzandole, le decisioni assunte sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche.
Strumenti di lavoro
Il PDP
Il GLI ( Gruppo di Lavoro per l’Inclusione ) con funzione di:
Rilevazione dei BES presenti nella scuola;
Raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere anche in funzione di
azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con azioni strategiche
dell’Amministrazione;
Focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle
classi;
Rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola;
Elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES.
A tale scopo, il Gruppo procederà ad un’analisi delle criticità e dei punti di forza degli interventi di inclusione
scolastica operati nell’anno appena trascorso e formulerà un’ipotesi globale di utilizzo funzionale delle risorse
specifiche, istituzionali e non, per incrementare il livello di inclusività generale della scuola nell’anno
successivo. Il PAI Piano Annuale per l’Inclusione , sarà quindi discusso e deliberato in Collegio dei Docenti e
inviato ai competenti Uffici , nonché ai GLIP e al GLIR, per la richiesta di organico di sostegno, e alle altre
istituzioni territoriali come proposta di assegnazione delle risorse di competenza, considerando anche gli Accordi
di Programma in vigore o altre specifiche intese sull'integrazione scolastica sottoscritte con gli Enti Locali
Formazione/ aggiornamento docenti
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Giornata formativa per tutto il corpo docente dell’Istituto : problematiche DSA E BES Curato da Dott.ssa Anna Linda Palladino Psicologa organizzato da: Concilia Qui s.r.l ente di formazione iscritto al MIUR. Conseguente rilascio di attestato di partecipazione.
Adozione e Scuola
In riferimento all’importante obiettivo presente nella Mission del PTOF di promuovere attività finalizzate alla
accoglienza e al benessere dei bambini / ragazzi a scuola, il nostro Istituto, adottando quanto esplicitato nelle
Linee di Indirizzo del Miur e nel Protocollo di Intesa tra Regione Toscana (Assessorato Welfare, politiche per la
casa, integrazione socio-sanitaria;Assessorato Scuola, Formazione, Ricerca e Università) e Ufficio Scolastico
regionale della Toscana (Delibera GR 996 del 10 Novembre 2014 ) si pone la finalità di favorire il benessere dei
bambini e ragazzi adottati e delle loro famiglie in ambito scolastico attraverso percorsi di inclusione e di contrasto
al disagio e valorizzando la storia e l’identità dei bambini e dei ragazzi adottati. Per questo nel nostro Istituto la
Funzione Strumentale BES sarà responsabile dell’ area Adozione.
La funzione per l’Adozione si esplica principalmente nel supporto dei colleghi che hanno alunni adottati nelle loro
classi, nella sensibilizzazione del Collegio dei Docenti sulle tematiche dell'adozione e nell’accoglienza delle
famiglie, qualora l’insegnante di classe e il Dirigente lo ritengano necessario.
Nello specifico, svolge le seguenti funzioni:
mette a disposizione degli insegnanti la normativa esistente e materiali di approfondimento sul tema
dell’adozione;
promuove e pubblicizza iniziative di formazione;
supporta i docenti nella realizzazione di eventuali percorsi didattici personalizzati;
attiva momenti di riflessione e progettazione su modalità di accoglienza, approccio alla
storia personale, su come parlare di adozione in classe e come affrontare le situazioni di
difficoltà.
collabora a curare il passaggio di informazioni tra i diversi gradi di scuola;
nei casi più complessi, collabora a mantenere attivi i contatti con gli operatori che seguono
il minore nel post-adozione.
Istruzione domiciliare
Il nostro Istituto ha aderito alla : Rete di scuole secondarie di I grado per le problematiche relative all’istruzione
domiciliare per alunni ricoverati in ospedale
L’istruzione domiciliare permette di garantire agli alunni, che si trovano nell’impossibilità di recarsi a Scuola per
gravi motivi di salute, il diritto all’Istruzione e all’Educazione.
Il servizio didattico offerto si presenta come parte integrante del processo terapeutico e non risponde solo ad un
diritto costituzionalmente garantito; esso contribuisce, infatti, al mantenimento e al recupero psicofisico degli
alunni, tenendo il più possibile vivo il tessuto di rapporti dell'alunno stesso con il suo mondo scolastico ed il
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sistema di relazioni sociali ed amicali da esso derivanti.
L’importanza dell’istruzione domiciliare, dunque, come leggiamo nella premessa della circolare MIUR n. 56 del 4
luglio 2003, non è relativa soltanto al diritto all’istruzione ma anche al recupero psicofisico dell’alunno grazie al
mantenimento dei rapporti con il mondo della scuola: insegnanti e compagni.
ALUNNI STRANIERI L'educazione interculturale non si esaurisce nella necessità di accogliere adeguatamente gli alunni stranieri a
scuola, ma si estende alla complessità del confronto tra culture, nella dimensione europea e mondiale
dell'insegnamento e costituisce la risposta più alta e globale alla discriminazione. indipendentemente dal ruolo
che ricopre, concorre a favorire l’integrazione degli alunni migranti, sulla base di una rinnovata professionalità.
L’educazione interculturale si sviluppa in un impegno progettuale e organizzativo fondato sulla collaborazione e
sulla partecipazione di tutti i soggetti coinvolti, compresi gli enti locali e le associazioni presenti sul territorio.
L’istituzione scolastica è chiamata così a cooperare con enti e servizi per i nuovi arrivati nell’ottica di una
perseguibile cittadinanza nel rispetto delle proprie e altrui competenze; ciò non vuol dire solo scambiare
informazioni, ma vivere e far vivere esperienze e attivare un continuo confronto tra gli operatori della scuola e i
soggetti impegnati nei servizi territoriali o investiti di responsabilità sociali.
La consapevolezza del patrimonio di civiltà europea, l'incontro aperto con altre culture e modelli di vita, la
garanzia per tutti i cittadini, italiani e non, di acquisire nelle nostre scuole una reale esperienza di
apprendimento e di inclusione sociale, sono obiettivi a cui le istituzioni scolastiche devono mirare con il concorso
e la collaborazione degli altri soggetti educativi: famiglie, enti locali, università, associazioni, istituzioni a vario
titolo interessate.
Il Protocollo d’Accoglienza, predisposto dalla Commissione Accoglienza designata dal Collegio Docenti, ha
competenze di carattere consultivo, progettuale e di proposta per quanto riguarda l’inserimento degli alunni
stranieri, facilita l’ingresso nella scuola di alunni di altre nazionalità, contiene indicazioni riguardanti l’iscrizione e
l’inserimento degli alunni immigrati, definisce compiti e ruoli degli operatori scolastici, traccia le diverse fasi
dell’accoglienza e delle attività di facilitazione per l’apprendimento della lingua italiana e individua le risorse per
tali interventi.
PROGETTO DEI CENTRI DI ALFABETIZZAZIONE IN L2
Il servizio svolto dal Comune di Firenze attraverso il Centro di alfabetizzazione in L2 Ulysse interviene a sostegno
delle scuole per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri non italofoni la cui presenza è un dato
strutturale della realtà scolastica con una forte connotazione relazionale e motivazionale rispetto
all’apprendimento dell’Italiano come seconda lingua (L2), rispetto alla valorizzazione della lingua e della cultura
d’origine (L1) ovvero rispetto al plurilinguismo.
Gli interventi seppur rivolti in via prioritaria agli alunni ed agli insegnanti possono prevedere anche azioni rivolte
alle famiglie oltre ad azioni trasversali di coordinamento, documentazione e diffusione di strumenti didattici,
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formazione e ricerca – azione in un’ottica di piena integrazione tra la Scuola e l’Ente locale.
L’intervento si esplica attraverso le seguenti attività.
1. ATTIVITA’ DIDATTICA
Si svolge nel periodo scolastico, indicativamente nelle fasce 8.30 – 13.30 e eventualmente 14.00 – 16.30, presso
le sedi scolastiche e presso i Centri.
La scelta delle sedi di svolgimento delle attività segue il criterio di ridurre al minimo gli spostamenti e lo
sradicamento dei ragazzi stranieri dalla scuola di appartenenza, garantendo al contempo soprattutto ai nuovi
arrivati spazi e materiali adeguati per un appropriato contesto d’accoglienza, pertanto almeno il 70% dell’attività
laboratoriale si svolge all’interno delle singole scuole.
L’attività si attua attraverso laboratori linguistici articolati in piccoli gruppi (indicativamente da sei a dodici ragazzi)
il più possibile omogenei per età e livello linguistico, valutato secondo il quadro comune europeo.
Gli interventi sono programmati in accordo con la scuola a partire dall’inserimento dell’alunno nella classe, sono
calibrati sulla base di un’attenta valutazione delle competenze e della biografia scolastica, si articolano in forma
modulare.
Questi sono i laboratori previsti per l’alfabetizzazione:
o laboratori di “prima alfabetizzazione” finalizzati all’apprendimento dell’italiano L2 per la comunicazione
(lingua per la comunicazione o di contatto), per la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado;
o laboratori di “seconda alfabetizzazione” finalizzati all’apprendimento dell’italiano L2 per lo studio (lingua
dello studio o delle discipline;
o laboratori intensivi da svolgere presso i centri prime e dopo la chiusura dell’anno scolastico per i nuovi
arrivati e/o per il potenziamento delle competenze prima del rientro a scuola e/o in vista del passaggio
dalla primari alla secondaria di primo grado e per la preparazione dell’esame di licenza della secondaria di
primo grado;
o laboratori interculturali anche per la conoscenza e la valorizzazione delle lingue e delle culture di origine e
per prevenire e contrastare fenomeni di intolleranza e bullismo, valorizzando il plurilinguismo come
fattore di crescita e di qualità per la scuola di tutti.
2. SUPPORTO ALL’ATTIVITA’ DIDATTICA DEGLI INSEGNANTI
Consiste nell’attività di supporto alle scuole per la valutazione delle competenze degli alunni stranieri in ingresso
e in itinere, per il sostegno e la cooperazione con gli insegnanti nell’attività di programmazione e progettazione
didattica e per lo svolgimento di percorsi interculturali in classe a fianco degli insegnanti e in particolare laddove
richiesto per l’elaborazione dei piani di studio personalizzati (P. S. P.). I docenti facilitatori partecipano alla vita
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della scuola e forniscono agli insegnanti delle schede di osservazione e valutazione a Febbraio e a Maggio, in vista
dei giudizi quadrimestrali.
3. MEDIAZIONE LINGUISTICO – CULTURALE E TRADIZIONE
E’ di supporto all’attività didattica della scuola sia per agevolare i rapporti scuola – famiglia soprattutto in
particolari momenti come quello delle iscrizioni o della consegna delle schede sia in occasione di incontri specifici
per gruppi di genitori stranieri e per facilitare la comunicazione riguardante la vita scolastica.
4. DOCUMENTAZIONE
Consiste nell’elaborazione e nella diffusione di strumenti, buone pratiche, percorsi e materiali didattici per
l’insegnamento dell’Italiano L2 e per la didattica e l’educazione interculturale, compatibilmente con le risorse
disponibili.
Il servizio inoltre può prevedere compatibilmente con le risorse disponibili dei percorsi di formazione e ricerca –
azione rivolti al personale insegnate delle scuole sui temi di ambito interculturale individuati dal Comune in
collaborazione con le scuole ed attuati secondo un piano di programmazione annuale.
LABORATORI LINGUISTICI
I laboratori linguistici costituiscono il perno dell’attività didattica svolta dai Centri di alfabetizzazione. Il servizio si
svolge indicativamente secondo il seguente iter.
All’inizio dell’anno scolastico le scuole segnalano gli alunni non italofoni nuovi arrivati che potenzialmente
necessitino di supporto linguistico.
A seguito di tale richiesta il docente facilitatore propone agli alunni una serie di prove per verificarne le
competenze linguistiche.
La valutazione del test d’ingresso insieme a tutte le informazioni raccolte permetterà al docente facilitatore in
accordo con il Coordinatore didattico di scegliere la tipologia di laboratorio adeguata al singolo alunno,
compatibilmente con le richieste presenti nella scuola.
La definizione del’orario in cui si potrà effettuare il laboratorio sarà concordata con la scuola, terrà conto delle
esigenze curricolari e relazionali dell’alunno e della disponibilità di spazi idonei all’accoglienza che la scuola
riserva.
La conferma del’iscrizione dell’alunno nel laboratorio sarà comunicata all’ufficio comunale competente e alla
scuola mediante apposito data base dove sono raccolti i dati riguardanti la composizione del gruppo di alunni, la
sede, l’orario di svolgimento e il docente facilitatore che se farà carico.
Nel caso in cui non sia possibile attivare un laboratorio presso la sede scolastica per esiguità numerica o eccessiva
disomogeneità fra le richieste della stessa scuola, sarà valutata la possibilità di inserire l’alunno in un laboratorio
33
presso la sede del Centro o presso una scuola vicina utilizzando in orario scolastico il trasporto fornito dal
Comune, garantendo spostamenti minimi nel tempo e nello spazio.
In funzione dell’evoluzione degli apprendimenti di ciascun alunno potrà essere concordato con la scuola il
passaggio del singolo alunno ad altro gruppo di livello o la dimissione in seguito al raggiungimento degli obbiettivi
prefissati.
Le linee metodologiche sono condivise e concordate con gli insegnanti di classe che formano insieme
all’operatore del Centro un team di lavoro.
Si mira a sviluppare tutte le abilità e le competenze necessarie per la vita e lo studio in Italia partendo da quello
già possedute dell’alunno, sostenendole e valorizzandole nel lavoro quotidiano.
Si riconosce e si valorizza la lingua di origine sostenendola e rinforzandola come strumento positivo per lo
sviluppo cognitivo, affettivo e sociale del bambino.
Le metodologia e le tecniche di facilitazione linguistica sono adattate in maniera flessibile rispetto al livello e
all’età degli alunni. Si utilizza pertanto una metodologia ludica che tende a proporre attività che siano
coinvolgenti, sfidanti, motivanti da un punto di vista affettivo ed intellettuale, così come sono usati supporti
multimediali che favoriscono l’apprendimento, motivando e stimolando l’attenzione e coinvolgendo tutti gli stili
cognitivi.
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ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO Esiste un legame molto stretto tra curricolo, valutazione e certificazione delle competenze. Quest'ultima, che
accompagna il documento di valutazione degli apprendimenti e del comportamento degli alunni in uscita da un
ordine e poi da un ciclo, rappresenta una valutazione complessiva in ordine alla capacità degli allievi di utilizzare i
saperi acquisiti per affrontare compiti e problemi, complessi e nuovi, reali o simulati.
Per questo, dalla costituzione del nostro Istituto Comprensivo, i docenti si sono confrontati per costruire un
curricolo di istituto dove gli apprendimenti acquisiti nell’ambito delle singole discipline siano all’interno di un più
globale processo di crescita individuale. I singoli contenuti di apprendimento rimangono i mattoni con cui si
costruisce la competenza personale. Quindi, si rende necessario progettare l’attività didattica anche in funzione
delle competenze e della loro certificazione; questo richiede una professionalità docente rinnovata e attenta alle
domande, anche e soprattutto implicite, che possono venire dagli alunni.
"La scuola finalizza il curricolo alla maturazione delle competenze previste nel profilo dello studente al
termine del primo ciclo, fondamentali per la crescita personale e per la partecipazione sociale, e che
saranno oggetto di certificazione.
Sulla base dei traguardi fissati a livello nazionale, spetta all’autonomia didattica delle comunità
professionali progettare percorsi per la promozione, la rilevazione e la valutazione delle competenze.
Particolare attenzione sarà posta a come ciascuno studente mobilita e orchestra le proprie risorse –
conoscenze, abilità, atteggiamenti, emozioni – per affrontare efficacemente le situazioni che la realtà
quotidianamente propone, in relazione alle proprie potenzialità e attitudini.
Solo a seguito di una regolare osservazione, documentazione e valutazione delle competenze è possibile
la loro certificazione, al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado,
attraverso i modelli che verranno adottati a livello nazionale. Le certificazioni nel primo ciclo descrivono
e attestano la padronanza delle competenze progressivamente acquisite, sostenendo e orientando gli
studenti verso la scuola del secondo ciclo" (Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia
e del primo ciclo d'istruzione 2012).
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IL CURRICOLO Dalla nascita dell'Istituto Comprensivo, il Collegio Docenti ha cominciato a lavorare, sia in plenario che in
commissioni, per redigere il curricolo. La prima tappa è stata quella di definire il curricolo orizzontale disciplinare
e successivamente, dopo un confronto sui raccordi delle competenze in uscita e in entrata tra i vari ordini, è stato
progettato il curricolo verticale in riferimento alle Indicazioni Nazionali del 2012 (DM 254 del 16 novembre 2012),
tenendo conto della verticalità del percorso, dai 3 ai 14 anni, della trasversalità del progetto educativo che si deve
evidenziare in tutte le discipline, dell’aggancio continuo all’esperienza pratica e personale, con particolare
attenzione agli anni-ponte.
L'articolazione del curricolo è stata strutturata per nodi fondanti, come dei "pilastri" che sostengono la complessa
struttura di una disciplina in cui vanno a inserirsi i "mattoncini" delle conoscenze e delle abilità. In base a questi
nodi fondanti sono stati individuati le competenze e gli obiettivi per il raggiungimento delle competenze in
abbinamento ai contenuti, partendo dall'Infanzia, di anno in anno, fino all'uscita dal primo ciclo. Il lavoro è stato
svolto per Commissioni collegiali confrontandosi sul percorso educativo e formativo, individuando i nodi fondanti
come nodo strutturale alla base di ogni disciplina.
Il curricolo orizzontale è stato utilizzato anche per la programmazione disciplinare di classe, in modo da garantire
una omogeineità di base per il raggiungimento delle competenze in uscita da ogni ordine di scuola, fermi
restando poi un arricchimento e un'articolazione personale di ogni docente in riferimento alla classe.
L'obiettivo triennale è un periodico confronto per aggiornare e rivedere il curricolo a livello collegiale, in tutti i
suoi aspetti dalle competenze ai contenuti.
Tra gli obiettivi triennali c’è anche quello di definire un curricolo musicale che tenga conto del progetto di
continuità che il nostro Istituto sta portando avanti da due anni grazie anche ai docenti dell’indirizzo musicale,
che lavorano nelle classi quarte e quinte della Primaria per potenziare le competenze musicali e avvicinare gli
alunni all’uso di alcuni strumenti, che poi caratterizzano l’indirizzo musicale della Secondaria. Nel nostro istituto
le competenze musicali vengono sviluppate e implementate grazie a vari progetti, già a partire dell'Infanzia fino
alla Primaria e alla Secondaria. Manca a questo punto la definizione di un curricolo unitario che definisca
competenze, obiettivi e contenuti, in itinere, in continuità e in contiguità tra tutti gli ordini di scuola.
Altro obiettivo è quello di definire un curricolo di Cittadinanza e Costituzione, non specificamente disciplinare ma
trasversale a tutte le discipline e collegato alle competenze di cittadinanza attiva definite dall’UE e poi dal MIUR.
Nell’ambito del progetto DeSeCo, avviato nel 1997 dall'UE per giungere alla Definizione e Selezione delle
Competenze, sono state individuate infatti le cosiddette “competenze chiave”, consistenti in "competenze
individuali che contribuiscono a una vita “realizzata” e al buon funzionamento della società, elementi essenziali in
diversi ambiti della vita e importanti per tutti gli individui. Coerentemente con il concetto ampio di competenze,
ogni competenza chiave è una combinazione di capacità cognitive, atteggiamenti, motivazione ed emozione e
altre componenti sociali correlate». Anche sulla base di queste ricerche, il Parlamento europeo ha affrontato a sua
volta l’argomento ed ha emanato nel 2006 una Raccomandazione in cui «le competenze chiave sono quelle di cui
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tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e
l’occupazione".
Il nostro Istituto porta avanti già da anni numerosi progetti finalizzati al potenziamento delle competenze di
cittadinanza attiva, come ad esempio quelli sulla legalità, sull'educazione al pensiero critico, sull’orientamento,
sull’accoglienza, di continuità, di teatro, di lingue e culture comunitarie, del Laboratorio del Sapere Scientifico, di
intercultura, di ambito sportivo... Si tratterebbe quindi di strutturare i vari progetti inserendoli in una
programmazione curricolare verticale, con competenze, obiettivi, attività e/o contenuti, che sia al contempo
trasversale per la formazione di un cittadino consapevole e realizzato. Il curricolo diventerebbe quindi un filo
conduttore che collega, attraverso una progettualità educativa, le numerose attività che da anni portiamo avanti,
sviluppando le competenze che entrano in gioco negli studenti e acquisiscono un valore di trasversalità nella
progettualità della valutazione.
CURRICOLO PER COMPETENZE La competenza è un costrutto sintetico, dove i diversi contenuti di apprendimento – formale, non formale ed
informale – insieme a una varietà di fattori individuali, danno alla competenza un carattere squisitamente
personale. Gli insegnanti devono quindi monitorare continuamente il grado di maturazione delle competenze di
ciascun alunno per favorirne lo sviluppo. Spostare l’attenzione sulle competenze non significa in alcun modo
trascurare il ruolo determinante che tutti i più tradizionali risultati di apprendimento, oggi identificati
principalmente nelle conoscenze e nelle abilità, svolgono in funzione di esse. Non è infatti pensabile che si
possano formare delle competenze in assenza di un solido bagaglio di contenuti e di saperi disciplinari. La
competenza costituisce il livello di uso consapevole e appropriato di tutti gli oggetti di apprendimento.
Solo da poco tempo le competenze sono divenute protagoniste dei sistemi formativi e scolastici. Il percorso è
iniziato nel 1997 con il lavoro dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) finalizzato
alla già citata Definizione e Selezione delle Competenze (DeSeCo). Il Parlamento europeo ha affrontato a sua
volta l’argomento ed ha emanato nel 2006 una Raccomandazione (2006/962/CE del 18 dicembre 2006) in cui le
competenze sono definite come «una combinazione di conoscenze, abilità e atteggiamenti appropriati al
contesto». Nel 2008 il medesimo Parlamento europeo ha formulato la successiva Raccomandazione per il Quadro
Europeo delle Qualifiche (EQF: European Qualification Framework). Il MIUR nel 2014 ha poi elaborato un modello
unico di certificazione delle competenze in uscita dalla scuola Primaria e dalla Secondaria di Primo Grado, che fa
riferimento proprio alle EQF europee e che dovrebbe garantire uno strumento "nazionale", cioè uguale per tutti.
La necessità di una valutazione delle competenze in uscita esisteva già, ma a questo punto la novità sta proprio
nell'uniformità a livello nazionale degli indicatori e dei livelli.
Il nostro Istituto ha aderito già dall’a.s. 2014/2015 alla sperimentazione della certificazione nazionale, iniziando un
percorso di studio insieme al MIUR.
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L'obiettivo prioritario per il triennio 2015-2018 quindi è quello di lavorare sulla programmazione e sulla verifica
per competenze, definendo un percorso verticale delle competenze, sia disciplinari che soprattutto trasversali, in
riferimento alle otto competenze europee di cittadinanza attiva (comunicazione nella madre lingua,
comunicazione nelle lingue straniere, competenza matematica e competenza di base in scienza e tecnologia,
competenza digitale, imparare ad imparare, competenze sociali e civiche, spirito di iniziativa e di
imprenditorialità, consapevolezza ed espressione culturale).
Il punto di partenza per questo progetto triennale è la formazione dei docenti che hanno partecipato e
partecipano a una serie di corsi di formazione sulle competenze:
o incontro propedeutico con il MIUR per l'adesione al progetto sperimetale di certificazione delle
competenze a partire dall'anno scolastico 2014/2015
o seminario "Valutare le competenze e promuovere l'innovazione digitale, l'apprendimento e la
progettazione EAS", del professore Pier Cesare Rivoltella dell'Università Cattolica di Milano. Il corso è
stato articolato in un incontro introduttivo, due incontri laboratoriali sulla progettazione e valutazione
delle competenze attraverso quelli che vengono definiti come "compiti di prestazione reale" e ulteriori
tre incontri per la progettazione di rubriche valutative disciplinari, come strumento di osservazione di
competenze all'interno di un EAS (esperienza di apprendimento situato).
o Giornata di studio "Didattica per competenze quali racconti fra Scuola Secondaria di Primo Grado e Licei"
presso il Liceo Classico Galileo di Firenze.
o partecipazione al seminario di Rete Scuole e città "Cooperare per costruire competenze" presso l'IIS
"Sassetti Peruzzi" strutturato in sei incontri, durante i quali saranno progettate attività laboratoriali.
o partecipazione al Seminario Regionale "Sperimentare la Certificazione delle competenze CM 3/2015"
presso l'IIS "Tullio Buzzi" di Prato.
Per quanto riguarda le competenze che interessano le varie discipline, è possibile fare riferimento alla
programmazione e alla valutazione disciplinare, mentre più complessa è invece la valutazione delle competenze
trasversali, che si basa sull'osservazione di indicatori trasversali, su base qualitativa e non quantitativa, che sia
formativa e non sommativa, con osservazioni sistematiche e in situazione.
L’apprezzamento di una competenza non è impresa facile. Preliminarmente occorre assumere la consapevolezza
che le prove utilizzate per la valutazione degli apprendimenti non sono affatto adatte per la valutazione delle
competenze. È ormai condiviso a livello teorico che la competenza si possa accertare prevalentemente facendo
ricorso a compiti di realtà o EAS (prove autentiche, prove esperte, ecc.), osservazioni sistematiche e autobiografie
cognitive.
I compiti di realtà si identificano nella richiesta rivolta allo studente di risolvere una situazione problematica,
complessa e nuova, quanto più possibile vicina al mondo reale, utilizzando conoscenze e abilità già acquisite e
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trasferendo procedure e condotte cognitive in contesti e ambiti di riferimento moderatamente diversi da quelli
resi familiari dalla pratica didattica. Pur non escludendo prove che chiamino in causa una sola disciplina, si ritiene
opportuno privilegiare prove per la cui risoluzione l’alunno debba richiamare in forma integrata, componendoli
autonomamente, più apprendimenti acquisiti. La risoluzione della situazione-problema viene a costituire il
prodotto finale degli alunni su cui si basa la valutazione dell’insegnante.
Tali tipologie di prove non risultano estranee alla pratica educativa degli insegnanti del nostro Istituto, in quanto
vengono in parte già utilizzate. Fino a questo momento storico, però, non venivano valutate le ricadute
educativo-didattiche con un'osservazione e una registrazione sistematiche. Ora, invece, entreranno dunque a
pieno titolo nel ventaglio delle prove autentiche anche le prestazioni e i comportamenti degli alunni, come
elementi su cui basare la valutazione del raggiungimento delle competenze.
L’Istituto in commissioni Collegiali dovrà individuare una serie di prove autentiche in itinere (definendone la
frequenza e la cadenza) ed elaborare delle tabelle: una per la loro somministrazione agli alunni, indicando il
prodotto finale richiesto e le tappe e le caratteristiche del progetto; un'altra per la valutazione delle competenze
necessarie per l'esecuzione, attraverso l'osservazione strutturata dei docenti. Gli alunni verranno osservati
durante tutta la durata del compito; verranno osservate le competenze che ciascuno di loro metterà in campo, sia
disciplinari che trasversali (di cittadinanza), registrando il livello raggiunto in tabelle precedentemente costruite.
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Quadro di sintesi delle Aree riferite al RAV in relazione alle priorità, agli obiettivi e all’Atto di Indirizzo del
Dirigente Scolastico in base alla L. 107
I PROGETTI PER MACROAREE
1 MACROAREA: INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE
Progetti correlati Scuola In sintesi
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CRED INFANZIA, PRIMARIA, SECONDARIA
Laboratori, attività, interventi, sportelli volti a favorire i processi di integrazione e apprendimento di alunni diversamente abili o in condizioni di svantaggio
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STO BENE IN ACQUA SECONDARIA, ALUNNI H
Attività ludico-terapeutica in acqua. X
LABORATORIO MOVIMENTO-CANTO
PRIMARIA Finalizzato all'utilizzo della musica come mezzo per il raggiungimento del benessere scolastico attraverso la partecipazione ad esperienze di inclusione sociale e di consapevolezza di sé.
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LABORATORIO MOVIMENTO- TEATRO
PRIMARIA Finalizzato a promuovere il benessere scolastico attraverso la drammatizzazione di esperienze personali e non, all'accrescimento dell'autostima stimolando l'arricchimento del linguaggio verbale e non, favorendo così l'integrazione
X
“VIVERE L'HANDICAP”
SECONDARIA Volte alla diffusione di una maggiore conoscenza dei problemi degli alunni diversamente abili ed alla sensibilizzazione degli studenti.
X
“ALLA SCOPERTA DEL MIO QUARTIERE”
PRIMARIA, SECONDARIA, ALUNNI H
Accompagna i bambini con difficoltà alla scoperta dello spazio urbano e sociale in cui vivono.
X
ISTRUZIONE DOMICILIARE
PRIMARIA, SECONDARIA, ALUNNI PER CUI E' PREVISTO UN LUNGO PERIODO DI DEGENZA DOMICILIARE PER GRAVI PATOLOGIE
Finalizzato ad assicurare il diritto allo studio ed alla salute limitando il disagio e l'isolamento sociale.
CRESCERE RESPONSABILMENTE
PRIMARIA, SECONDARIA, ALUNNI INCORSI IN GRAVI SANZIONI DISCIPLINARI
Programma di riabilitazione affettivo – relazionale attraverso un percorso d'aiuto a ragazzi diversamente abili o che necessitino di supporto.
x
ITALIANO L2 SECONDARIA, ALUNNI NON ITALOFONI
Finalizzato all'alfabetizzazione degli alunni non italofoni in collaborazione con il Centro Ulysse.
X
PROGETTI PONTE INTEGRAZIONE ALUNNI H
INFANZIA, PRIMARIA, SECONDARIA
I progetti ponte vengono realizzati nel passaggio tra un ordine di scuola e l'altro per facilitare l'inserimento di alunni diversamente abili attraverso una didattica laboratoriale\multimediale supportata dalle Kidsmart e dalle LIM. Gli insegnanti di sostegno degli ordini di scuola coinvolti nei singoli casi progettano percorsi in cui il bambino è seguito dall'insegnante del nuovo ordine di scuola in collaborazione
X
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con l'insegnante che ha avuto in carico l'alunno negli anni precedenti. Le attività vengono organizzate secondo quanto previsto nel PEI
PAROLIAMO
INFANZIA 5 ANNI NON ITALOFONI
Svolto da insegnanti della scuola, è finalizzato all’ampliamento del lessico e della capacità comunicativa
X
SCUOLA AMICA DELLA DISLESSIA
FORMAZIONE DOCENTI
Percorso formativo e-learning rivolto al personale docente organizzato dall’Associazione Italiana Dislessia(A.I.D). Il progetto Dislessia Amica ha l’obiettivo di ampliare le conoscenze metodologiche, didattiche, operative e organizzative necessarie a rendere la scuola realmente inclusiva per gli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento. Strategie operative, approfondimenti e supervisione a distanza con tutor specializzati di AID, avrà una durata di 30 ore e sarà suddiviso in 4 Moduli.
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ADOZIONE E SCUOLA
INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA
Favorire il benessere dei bambini e ragazzi adottati e delle loro famiglie in ambito scolastico attraverso percorsi di inclusione e di contrasto al disagio e valorizzando la storia e l’identità dei bambini e dei ragazzi adottati. La funzione per l’Adozione si esplica principalmente nel supporto dei colleghi che hanno alunni adottati nelle loro classi, nella sensibilizzazione del Collegio dei Docenti sulle tematiche dell'adozione e nell’accoglienza delle famiglie, qualora l’insegnante di classe e il Dirigente lo ritengano necessario.
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2 MACROAREA: AREA LINGUISTICA
Progetti correlati Scuola In sintesi
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AVVIO ALLA LINGUA INGLESE
INFANZIA 5 ANNI
Finalizzato ad avvicinare i bambini alla lingua inglese fornendo loro un primo bagaglio lessicale e una iniziale competenza comunicativa
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THEATRINO CLASSI QUINTE PRIMARIA
Spettacolo interattivo con attori madrelingua e laboratori X
ACCOGLIENZA STUDENTI UNIVERSITA’ AMERICANE
PRIMARIA Lettori americani collaborano con gli insegnanti e interagiscono con i ragazzi
X
CLIL PRIMARIA E SECONDARIA
Progetto in rete con IC Spinelli, IC Casini, IC Don Milani, IC Ghiberti, IC Puccini. Gli elementi chiave del progetto sono quelli indicati dalle cosiddette 4Cs (COYLE, The 4cs frame work): Content: la/le discipline di riferimento Communication: la lingua di apprendimento e di uso (inglese e francese) Cognition: i processi cognitivi Culture: sviluppare consapevolezza della cultura della lingua di riferimento Il progetto verrà realizzato in continuità tra scuola primaria e scuola secondaria di primo grado, nell’ottica dello sviluppo del curricolo verticale e costituirà l’occasione per promuovere modalità innovative di conduzione della classe e l’utilizzo dei mezzi tecnologici.
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CITY CAMPS SECONDARIA, ALUNNI INTERESSATI
Vacanza-studio a scuola con english full immersion svolta da tutors madrelingua
X
CERTIFICAZIONI LINGUISTICHE LINGUE COMUNITARIE
SECONDARIA, ALUNNI INTERESSATI
Corsi di potenziamento, in orario extracurricolare, delle lingue straniere, finalizzate al conseguimento delle certificazioni (Trinity, KET/PET, DELE, DELF, California Speaking Tutoring)
X
ERASMUS PLUS PRIMARIA SECONDARIA
Progetto in rete con l’Istituto Peano: “Europa, ti vedo e ti vivo” · Conoscere e comprendere i percorsi di formazione della cittadinanza del proprio Paese · Conoscere e confrontare, in analogia, i percorsi dei Paesi europei con particolare riguardo a quelli che partecipano al progetto. · Conoscere e comprendere i percorsi di cittadinanza recenti dell’Europa · Utilizzare le conoscenze per guidare altri studenti, o persone interessate, a scoprire i percorsi di cittadinanza locale ed europea nei luoghi che ne conservano memoria.
X
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SECONDARIA Coinvolgimento di tutti gli alunni della Secondaria con spettacoli teatrali e percorsi di laboratori teatrali
X TEATRO
CINEFORUM INFANZIA 5 ANNI E PRIMARIA
Visione di alcune pellicole d’epoca con dibattito finalizzato alla riflessione e alla comprensione di vari temi importanti
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BIBLIOTECA INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA
Finalizzato alla sensibilizzazione degli alunni per il gusto della lettura, della scrittura creativa. Letture individuali, collettive e incontri con gli autori.
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3 MACROAREA: AREA ESPRESSIVA. MUSICA-ARTE-ATTIVITA’ MOTORIA
Progetti correlati Scuola In sintesi
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MUSICA
INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA
Gestito da insegnanti di musica e’ finalizzato ad avvicinare i bambini/ragazzi alle potenzialità spesso inespresse della loro voce e del loro corpo. Attraverso la musica si impara a differenziare rumori e suoni e a riprodurli attraverso un primo approccio agli strumenti. Insegnamento pratico della musica: canto corale, teatro musicale, pratica musicale, approccio allo strumento Spettacoli teatrali/musicali anche aperti ai genitori
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RETE REGIONALE FLAUTI TOSCANA
CLASSI FLAUTO E SEZIONI MUSICALI SECONDARIA
Progetto musicale, culturale e didattico regionale rivolto a tutte le classi di flauto delle sezioni musicali per sviluppare la crescita collettiva attraverso l’attività artistica e viene svolto in orario extracurricolare
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CERAMICA INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA
Laboratorio di lavorazione della ceramica. I lavori, una volta preparati dagli alunni con la collaborazione degli insegnanti e /o alunni della scuola secondaria/primaria esperti nell’arte della ceramica, vengono cotti nel forno disponibile all'interno della scuola. I manufatti alla fine dell’anno scolastico saranno esposti e messi in vendita al mercatino della ceramica il cui ricavato è devoluto dai genitori per la realizzazione del progetto in questione. Con il supporto di un docente dell’organico potenziato diplomato maestro ceramista e con la docente Marisa Bruschi si intende
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potenziare questo laboratorio per i tre ordini di scuola: infanzia, primaria e secondaria.
BELLEZZA OLTRE LA FACCIATA
INFANZIA PRIMARIA
Tema: il Duomo di Firenze. Finalità: Promuovere la conoscenza di uno dei beni artistici di Firenze (simbolo della città); far acquisire sensibilità e consapevolezza nei confronti del patrimonio artistico culturale della propria città come bene inestimabile del passato che deve essere apprezzato, conservato e tutelato.
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IL VASO DI PANDORA
PRIMARIA SECONDARIA
Ha come tema il mito. Finalità: promuovere tutti quegli aspetti legati alla continuità: socializzazione e cooperazione; accostarsi al mondo della cultura classica, alla scoperta del mito e comprendere la continuità tra passato e presente.
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UN’ORA DI ARTE SU FIRENZE
SECONDARIA Percorso guidato alla scoperta dei monumenti artistici, simbolo della città di Firenze.
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ARTIGIANI A SCUOLA
CLASSI II E III SECONDARIA
Avvicinamento degli studenti alla tradizione artigianale fiorentina, attraverso la conoscenza di figure professionali quali l’orafo, il corniciaio artistico, l’incisore, il rilegatore atristico. Gli alunni osservano i materiali e gli strumenti e li sperimentano attraverso attività laboratoriali.
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ARCHEOLOGIA CLASSI III, IV, V PRIMARIA
Progetto finalizzato a far imparare la storia attraverso le testimonianze dei reperti archeologici in maniera divertente e giocosa
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TEATRO SECONDARIA Lezioni-teatro a scuola : Odissea, Decameron, Operette Morali
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ATTIVITA’ MOTORIA
INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA (togliere secondaria)
Progetto in collaborazione con società sportive del quartiere con insegnanti di attività motoria, finalizzato all’acquisizione delle competenze motorie di base.
COMPAGNI DI BANCO
PRIMARIA CLASSI I-II SECONDARIA
Progetto in collaborazione con il MIUR con intervento di esperti laureati in Scienze Motorie per le attività motorie
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COMPAGNI NELLO SPORT
SECONDARIA
Attività di partecipazione a progetti e iniziative di Istituto e con le società sportive del quartiere (orario curricolare) e corsi pomeridiani con pratica di alcune discipline sportive (orario extracurricolare). Partecipazione a varie manifestazioni sportive e trofei
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PROGETTO STRECHING
PRIMARIA CLASSI II - II
Il progetto Stretching in classe ha come obiettivo generale quello di promuovere la cultura del movimento e dell’attività fisica nei bambini, nei ragazzi e nelle loro famiglie (camminare, andare in bicicletta, fare attività fisica
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tutti i giorni ed avere una corretta alimentazione). Gli studenti eseguono 10 minuti di stretching al cambio dell’ora. Gli esercizi vengono presentati a turno da ogni ragazzo ai compagni e all'insegnante con l'aiuto di un poster appeso in aula. Il ruolo guida permette ai ragazzi di diventare protagonisti del messaggio educativo.
PROGETTO APRI GLI OCCHI!
INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA
La Sezione Italiana dell’Agenzia Internazionale per la prevenzione della Cecità-IAPB Italia onlus, unitamente al Ministero della Salute, ha reso di nuovo possibile la realizzazione di un’iniziativa ad alta valenza educativa e sociale. Il progetto si sviluppa sul piano nazionale e ha lo scopo di sensibilizzare i bambini e le famiglie nei confronti della prevenzione dei problemi visivi.
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4 MACROAREA: CITTADINANZA ATTIVA
Progetti
correlati
Scuola In sintesi
UNICEF INFANZIA
PRIMARIA
SECONDARIA
l'Istituto comprensivo Compagni- Carducci ha ricevuto,
nell'a.s. 2013-14, l'attestazione di “SCUOLA AMICA” che
viene rilasciata a testimonianza del percorso intrapreso di
conoscenza, valorizzazione e traduzione pratica dei diritti
contenuti nel programma “VERSO UNA SCUOLA
AMICA”, fortemente voluto dal MIUR e dall’UNICEF Italia
per promuovere la piena conoscenza e la valorizzazione della
convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza nel
mondo della scuola.
Nell' a.s. 2015/2016, il collegio dei docenti dell'I.C. Compagni-
Carducci ha deliberato di introdurre, quali contenuti dell'ora
alternativa alla Religione Cattolica, il tema dei Diritti per
tutti gli ordini di scuola. La presentazione di tale argomento
sarà adeguata all'età degli alunni di ciascuna classe.
x
“CAPPUCCETTO IN
CITTÁ”
(PROGETTO
CITTADINANZA
ATTIVA)
INFANZIA 5 ANNI
Spettacolo di educazione stradale tramite il quale i bambini
imparano in modo giocoso i principi base dell’educazione
stradale
x
CITTADINANZA
ATTIVA
INFANZIA
PRIMARIA
SECONDARIA
Questo progetto intende far entrare in contatto il mondo
della scuola con le istituzioni che si occupano di legalità e
sicurezza sul territorio. Dall' a.s. 2012/2013 l'I.C. Compagni-
Carducci ha deciso di adottare, e quindi proporre, una
modalità articolata e ad ampio raggio di interventi: per la
legalità si sono instaurati rapporti con la Polizia, la Guardia di
Finanza, Questura e Carabinieri proponendo e seguendo
una serie di progetti relativi alla conoscenza civica e alla
prevenzione (dal cyberbullismo alla pericolosità delle
sostanze stupefacenti, dalla conoscenza di comportamenti
che sfociano nel reato al modo in cui si può individuare e
smascherare una truffa). Per la sicurezza, le istituzioni
coinvolte sono la Polizia Municipale, la Polizia Stradale, i
Vigili del Fuoco, la Misericordia, l'A.S.L e l'Associazione
Lorenzo Guarnieri onlus che propongono agli alunni
incontri incentrati sulla prevenzione e sulla crescita civica
(dall'educazione stradale al pronto soccorso). Attraverso
questa moltitudine di progetti proponiamo un’opportunità
straordinaria per riflettere sui diritti del cittadino (sia
minorenne che maggiorenne) con l’ausilio di esperti che
appartengono ad aree professionali e operative diverse e che
quindi possono sollecitare l’attenzione nelle varie discipline
curriculari (dal campo scientifico a quello storico). Tale
riflessione vuole indurre gli allievi ad adottare
atteggiamenti responsabili, consapevoli, di maggiore
attenzione e rispetto verso se stessi e verso gli altri.
Nel percorso di educazione alla prevenzione delle
x
X
X
X
46
dipendenze (in ogni loro aspetto) verrà portato avanti il
progetto "Attiva-mente”.
Per favorire nei ragazzi una maggiore consapevolezza di sé e
del mondo che li circonda l'IC partecipa a un'indagine
nazionale promossa dal Ministero del Lavoro."
Celebrazione della Giornata della Memoria.
PHYLOSOPHY FOR
CHILDREN
(laboratorio
sperimentale
permanente
curricolare)
5 ANNI INFANZIA
CLASSI PRIMARIA
CLASSI 1-2
SECONDARIA
Laboratorio permanente di filosofia per la formazione delle
competenze di cittadinanza attiva. Diretto dalla D.S. prof.ssa
Lucia Bacci in collaborazione con il corso di perfezionamento
post laurea Philosophy for Children/for Community, diretto
dal Prof. A. Mariani presso la Scuola di Studi Umanistici e della
Formazione – Dipartimento di scienze della Formazione e
psicologia della Università degli Studi di Firenze
DINAMICA-MENTE CLASSI
SECONDARIA
Educazione al pensiero critico attraverso la filosofia,
finalizzata alla conoscenza del sé.
x
PROGETTO
MEMORIA, LE
RADICI DEL FUTURO
SECONDARIA
Il progetto è finalizzato alla comprensione dello stretto
legame che esiste tra Memoria e Futuro. Le testimonianze di
un ebreo sopravvissuto alla guerra e di una famiglia di
rifugiati siriani consentiranno agli alunni di calarsi in contesti
storici, culturali e geografici solo apparentemente lontani ma
accomunati dalla necessità di salvaguardare i valori civili e
sociali universalmente riconosciuti/su cui si dovrebbe basare
ogni esperienza umana. Ogni alunno, in un percorso
interdisciplinare di ampio respiro, affronterà i vari aspetti del
progetto mettendo a frutto le proprie competenze e
attitudini, sia in classe che in attività laboratoriali
organizzate a piccoli gruppi, guidate dai docenti e da esperti
esterni. Scrittura teatrale, illustrazione, musica,
drammatizzazione, ricerca storico geografica,
approfondimenti scientifici e di cultura religiosa,
competenze digitali e studio del territorio saranno i momenti
che scandiranno un percorso volto all'educazione degli
alunni come uomini responsabili e cittadini consapevoli.
x
CORSO FORMAZIONE DOCENTI DEI TRE
ORDINI
Il fenomeno del bullismo: prevenzione nella scuola
dell’Infanzia, Primaria, Secondaria di I Grado
x
X
X
47
5 MACROAREA: AMBIENTI DI APPRENDIMENTO (DIDATTICA INNOVATIVA E ICT)
Progetti correlati
Scuola In sintesi
Cu
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Extr
a cu
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ORA DEL CODICE INFANZIA 5 ANNI PRIMARIA SECONDARIA
Finalizzato all’avvio dei concetti base dell’informatica attraverso attività ludiche e divertenti di programmazione (CODING)
x
TIC INFANZIA 5 ANNI PRIMARIA SECONDARIA
Tecnologie e nuovi ambienti di apprendimento x
PON INFANZIA 5 ANNI PRIMARIA SECONDARIA
Partecipazione al Programma Operativo Nazionale PON/FESR 2014-2020 (fondi strutturali europei): creazione di un sistema di istruzione di qualità a beneficio di studenti, docenti, personale della scuola. Il PON è suddiviso in 4 assi: Asse 1- istruzione; Asse 2- infrastrutture per l’istruzione Asse 3- capacità istituzionale e amministrativa Asse 4- assistenza tecnica
X
ATELIER DIGITALE
INFANZIA 5 ANNI PRIMARIA SECONDARIA
Vedasi Progetto Allegato x
6 MACROAREA: MATEMATICA-SCIENZE
Progetti correlati Scuola In sintesi Cu
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cola
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e
Extr
a cu
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cola
r
e
KANGOUROU- RALLY MATEMATICO TRANSLPINO
CLASSI III-IV-V PRIMARIA SECONDARIA
Gara di matematica per classi, favorisce l’acquisizione di strategie di problem solving
X
LABORATORIO SAPERE SCIENTIFICO LSS
INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA
Il Progetto proseguirà quest’anno in rete con altre scuole. X
RECUPERO E POTENZIAMENTO
PRIMARIA SECONDARIA
L’attività di recupero/potenziamento offre risposte ai bisogni differenziati degli alunni. Finalizzato all’acquisizione di un metodo di studio, insieme al recupero e al rafforzamento delle abilità linguistiche e logico-matematiche, con un percorso didattico diversificato, individualizzato e attuato con apposite strategie.
X
ORTO DIDATTICO PRIMARIA L’obiettivo principale è far comprendere ai bambini la X
48
SECONDARIA correlazione tra il cambiamento climatico e la produzione del cibo mostrando come l'assunzione di stili di produzione e di consumo del cibo consapevoli (autoproduzione ,tecniche di coltivazione a basso impatto, costruzione di una compostiera ,stagionalità e prodotti locali) possa contribuire in modo sostanziale alla riduzione dell'impronta ecologica .
7 MACROAREA: CURRICOLO-PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE
Progetti correlati Scuola In sintesi
Cu
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a
curr
ico
lare
CONTINUITÁ
CURRICOLARE
3-5 anni
INFANZIA
I-IV-V PRIMARIA
SECONDARIA
Viene effettuato in entrata alla scuola dell’infanzia,
Primaria e Secondaria di I Grado. Sono previsti incontri fra
i bambini che già frequentano e quelli che dovranno
frequentare, con attività di tutoraggio da parte dei
bambini più grandi
x
ORIENTAMENTO IN
USCITA
CLASSI II-III SECONDARIA Attività in collaborazione con le scuole superiori del
territorio, e’ prevista la frequenza di lezioni presso le scuole superiori
x x
CERTIFICAZIONE DELLE
COMPETENZE
PRIMARIA SECONDARIA Attività di formazione dei docenti in rete con altre scuole x
AUTOVALUTAZIONE DI
ISTITUTO E PDM
TUTTE LE CLASSI Attività di analisi e monitoraggio dei risultati emersi dal RAV e sul piano di miglioramento
x x
49
PROGETTAZIONE EXTRACURRICOLARE
SCUOLA DELL’ INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
SCUOLA APERTA IL POMERIGGIO
Sportello di consulenza e supporto psicologico
Certificazioni Linguistiche Corsi di potenziamento delle lingue straniere finalizzati al conseguimento delle certificazioni TRINITY - lingua inglese Sportello di consulenza e supporto psicologico
Certificazioni Linguistiche Corsi di potenziamento delle lingue straniere finalizzati al conseguimento delle certificazioni TRINITY - KET/PET – CALIFORNIA SPEAKING TUTORING lingua inglese DELE lingua spagnolo DELF lingua francese Latino Corso pomeridiano finalizzato all’acquisizione dei primi elementi della lingua e all’orientamento per la scelta della scuola secondaria di secondo grado. Sportello di consulenza e supporto psicologico Attività di orientamento
SCUOLA APERTA AL TERRITORIO
Progetto “Rete Regionale Flauti’ (RRFT)
per sviluppare la crescita collettiva
attraverso l’attività artistico- musicale.
Composizione di un’orchestra di flauti
con esibizioni in luoghi di prestigio
regionali e nazionali. ??
Progetto “Compagni nello sport” per
far vivere ed interiorizzare agli alunni i
valori positivi della pratica del gioco e
dello sport.
Corsi sportivi pomeridiani in
convenzione con le società sportive del
quartiere con utilizzo degli impianti
presenti sul territorio.
Partecipazione alle manifestazioni
sportive a cui la scuola aderiscono
nell’ambito del progetto Compagni nello
Sport.
VALORIZZAZIONE DEL MERITO DEGLI ALUNNI
Certificazioni Linguistiche Classi quinte
Certificazioni Linguistiche Concorsi Concerti (rassegne di orchestra e musica da camera) delle sezioni musicali Certificazioni musicali di strumento Royal Music School (ABRSM) Partecipazione a concorsi vari
AZIONI DI ORIENTAMENTO
Latino Corso pomeridiano finalizzato all’acquisizione dei primi elementi della lingua e all’orientamento per la scelta della scuola secondaria di secondo grado Preparazione degli alunni delle sezioni musicali per gli esami di ammissione al
50
Conservatorio Orientamento per la scelta della scuola Secondaria di secondo Grado (lezioni con docenti di alcuni istituti superiori; lezioni presso alcuni istituti superiori; open day; attività laboratoriali presso botteghe artigiane; distribuzione di riviste e materiale; partecipazione a eventi vari.
MANIFESTAZIONI SPORTIVE
Partecipazione a gare e eventi sportive quali: Ginky Family Run Guarda Firenze
Partecipazione a Trofei e manifestazioni sportive promosse dalle società sportive e enti del territorio: Trofeo Assi Trofei Il più forte, più veloce e resistente di Firenze Guarda Firenze
MANIFESTAZIONI FINALI
Concerti musicali delle sezioni di strumento.
SUMMER SCHOOL
Centri estivi in lingua inglese CITY CAMP
Soggiorni Studio in Spagna in collaborazione con l’istituto San Fernando di Siviglia Soggiorni Studio nel Regno Unito (attraverso agenzia M.L.A.)
AIUTO ALLO STUDIO
Alfabetizzazione alunni stranieri in collaborazione con Centro Ulysse
Alfabetizzazione alunni stranieri in collaborazione con Centro ULYSSE supporto pomeridiano per lo svolgimento dei compiti assegnati a casa.
LABORATORI SPORTIVI
Corsi sportivi pomeridiani di alcune discipline in convenzione con le società sportive del quartiere con utilizzo degli impianti presenti sul territorio.
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PARTECIPAZIONE A PROGETTI MIUR IN CORSO
Bando PON “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020. Avviso pubblico
“Progetti di inclusione sociale e lotta al disagio nonch per garantire l’apertura delle scuole oltre l’orario
scolastico soprattutto nella aree a rischio e in quelle periferiche” - scad. 31/10/2016.
Avviso pubblico per la realizzazione da parte delle Istituzioni Scolastiche ed Educativi di Curricoli Digitali
del Piano Nazionale Scuola Digitale del 23/09/16 – scad. 10/11/2016 con la Rete di Scuole Digital@rt.
Avviso pubblico DD 634 del 20/10/2016 Azioni Innovative per interventi di miglioramento della scuola
attraverso RAV e PDM – scad. 19/11/2016.
Avviso pubblico DM 663 del 01/09/2016 ai sensi dell'art. 29 dello stesso in cui si definiscono: le finalità
attese, i requisiti e le specifiche richiesti per i progetti delle reti di istituzioni scolastiche statali del primo e
del secondo ciclo e per la produzione dei relativi materiali digitali ai fini dello sviluppo della metodologia
CLIL (Content and language integrated learning).
Bando D.D. 1055/ 2016 art. 11 Piano nazionale per la prevenzione dei fenomeni di bullismo e
cyberbullismo ai sensi dell'articolo 11 del D.D. 1055 del 18/10/2016.
Avviso relativo all'articolo 1 del D.M. 663/2016 finalizzato al potenziamento delle azioni di supporto al
processo di inclusione degli alunni e degli studenti con disabilità e/o con disturbi specifici
dell'apprendimento. (D.D.1078 del 21-10-2016).
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IMPATTO FABBISOGNO RISORSE PROGETTAZIONE EXTRACURRICOLARE
PROGETTO SCUOLA PRIMARIA (CLASSI/NUMERO ALUNNI)
FABBISOGNO RISORSE SCUOLA SECONDARIA I GRADO (CLASSI/NUMERO ALUNNI)
FABBISOGNO RISORSE
Compagni nello Sport
Per tutti gli alunni della Secondaria
2 docenti di educazione fisica in organico alla scuola media
Rete Regionale Flauti
Alunni studio strumento flauto traverso
Docente dello strumento Collaboratori scolastici
Certificazioni Linguistiche TRINITY KET/PET CALIFORNIA SPEAKING TUTORING DELE DELF
Alunni aderenti ai corsi di potenziamento
Alunni aderenti ai corsi di potenziamento
5 docenti di lingue straniere Collaboratori scolastici
Preparazione degli alunni delle sezioni musicali per gli esami di ammissione al Conservatorio
Alunni del corso musicale
Docenti di lettere in rapporto al numero degli alunni interessati Collaboratori scolastici
Concorsi Concerti (rassegne di orchestra e musica da camera) delle sezioni musicali
Alunni interessati di tutte le classi della Secondaria
Docenti di strumento Collaboratori scolastici
Latino
Alunni aderenti ai corsi di potenziamento
Docenti di lettere in rapporto al numero degli alunni interessati Collaboratori scolastici
Sportello psicologico per la promozione di strategie volte al miglioramento
Alunni-Genitori-Docenti interessati di tutte le classi dell’Infanzia Primaria e Secondaria
Esperto ambito area psicologica
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dell’apprendimento
Orientamento per la scelta della Scuola Secondaria di secondo Grado
n. 175 alunni delle classi terze
Docente FS orientamento Tutti i docenti dei CdC Collaboratori scolastici
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PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE
PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE
AZIONI
STRUMENTI ACCESSO Fibra e banda ultralarga
Cablaggio interno (LAN/W-Lan)
SPAZI E AMBIENTI PER L’APPRENDIMENTO
Ambienti digitali per la didattica
Challenge Prize per la scuola digitale
Piano per l’apprendimento pratico
Edilizia Scolastica Innovativa
IDENTITA’ DIGITALE Sistema di Autenticazione unica
Un profilo digitale per ogni docente
AMMINISTRAZIONE DIGITALE Digitalizzazione Amministrativa della scuola
Registro Elettronico
COMPETENZE E CONTENUTI
COMPETENZE DEGLI STUDENTI Portare il pensiero computazionale a tutta la scuola
Primaria, Secondaria e ai 5 anni della Scuola dell’Infanzia
Aggiornare il curricolo di tecnologia
CONTENUTI DIGITALI Biblioteche scolastiche come ambienti di
alfabetizzazione all’uso delle risorse informative digitali
FORMAZIONE E ACCOMPAGNAMENTO
FORMAZIONE DEL PERSONALE Formazione in servizio per l’innovazione didattica e
organizzativa
Rafforzare la formazione iniziale sull’innovazione didattica
Assistenza tecnica per le scuole del primo ciclo
La nuova formazione per i neoassunti
ACCOMPAGNAMENTO Animatore digitale
Stakeholders Club per la Scuola Digitale
Ascolto permanente alle reti innovative
Osservatorio per la Scuola Digitale
Monitoraggio dell’intero Piano
In linea con PTOF
ANIMATORE DIGITALE Ai sensi dell’articolo 2, del Decreto del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca 16 giugno 2015, n. 435, in attuazione del PNSD (Piano Nazionale Scuola Digitale), l’Istituto ha individuato la figura dell’animatore digitale. “L'animatore digitale è un docente a tempo indeterminato, individuato ai sensi della normativa vigente dall'istituzione scolastica, che ha il compito di favorire il processo di digitalizzazione nelle scuole, nonché quello di diffondere politiche legate all'innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno al Piano nazionale per la scuola digitale sul territorio, nonché attraverso la creazione di gruppi di lavoro e il coinvolgimento di tutto il personale della scuola”. “Al fine di garantire la continuità temporale utile per l'attuazione delle azioni del Piano nazionale per la scuola digitale programmate nell'ambito del Piano triennale dell'offerta formativa, l'animatore digitale è individuato per un periodo di durata triennale, salvo eventuali proroghe”. (Art. 2, commi 1 e 2).
55
PROFILO DELL'ANIMATORE - AZIONE #28 DEL PNSD
Formazione interna: stimola la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso l'organizzazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente un formatore), favorendo l'animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative, come ad esempio quelle organizzate attraverso gli snodi formativi. Coinvolgimento della comunità scolastica: favorisce la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell'organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa. Creazione di soluzioni innovative: individua soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all'interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l'analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure.
Aree tematiche oggetto delle proposte progettuali
Azioni promosse dall’Animatore digitale
Area Progettazione (Strumenti)
- ambienti di apprendimento per la didattica digitale integrata - realizzazione/ampliamento di rete, connettività, accessi - laboratori per la creatività e l'imprenditorialità - biblioteche scolastiche come ambienti mediali - coordinamento con le figure di sistema e con gli operatori tecnici - ammodernamento del sito internet della scuola, anche attraverso l'inserimento in evidenza delle priorità del PNSD; - registri elettronici e archivi cloud - acquisti e fundraising - sicurezza dei dati e privacy - sperimentazione di nuove soluzioni digitali hardware e software
Area Competenze e Contenuti
- orientamento per le carriere digitali - promozione di corsi su economia digitale - cittadinanza digitale - educazione ai media e ai social network - e-Safety - qualità dell'informazione, copyright e privacy - azioni per colmare il divario digitale femminile - costruzione di curricula digitali e per il digitale - sviluppo del pensiero computazionale: • introduzione al coding • coding unplugged • robotica educativa - aggiornare il curricolo di tecnologia: • coding • robotica educativa • making, creatività e manualità - risorse educative aperte (OER) e costruzione di contenuti digitali - collaborazione e comunicazione in rete: dalle piattaforme digitali scolastiche alle comunità virtuali di pratica e di ricerca - ricerca, selezione, organizzazione di informazioni - coordinamento delle iniziative digitali per l'inclusione - alternanza scuola lavoro per l'impresa digitale
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Area Formazione e Accompagnamento
- scenari e processi didattici per l'integrazione del mobile, gli ambienti digitali e l'uso di dispositivi individuali a scuola (BYOD) - sperimentazione e diffusione di metodologie e processi di didattica attiva e collaborativa - modelli di assistenza tecnica - modelli di lavoro in team e di coinvolgimento della comunità (famiglie, associazioni, ecc.) - creazione di reti e consorzi sul territorio, a livello nazionale e internazionale - partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali - documentazione e gallery del pnsd - realizzazione di programmi formativi sul digitale a favore di studenti, docenti, famiglie, comunità - utilizzo dati (anche invalsi, valutazione, costruzione di questionari) e rendicontazione sociale (monitoraggi)
MEDIA EDUCATOR Da quest’anno nell’Istituto è stata creata la figura del Media Educator che insieme all’AD promuoverà un percorso
di media education per tutte le classi della scuola primaria, secondaria e le sezioni dell’Infanzia dei 5 anni.
Il percorso media-educativo avrà le caratteristiche delineate nel progetto di Istituto in Allegato al PTOF.
ANIMATORE DIGITALE E MEDIA EDUCATOR cureranno lo sviluppo del progetto “Atelier
Digitali” con attività di tutoring e formazione in situ per tutte le classi della scuola primaria,
secondaria e per le sezioni di 5 anni della scuola dell’Infanzia: vedasi progetto Allegato.
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VALUTAZIONE
La valutazione è parte integrante della programmazione, non solo come momento di verifica degli
apprendimenti, ma come spunto per migliorare il progetto educativo-formativo. Il momento della valutazione
costituisce motivo di riflessione e di ricerca delle migliori strategie per promuovere in tutti gli alunni un
apprendimento che valorizzi le loro capacità e potenzialità.
La valutazione permette un adeguamento della programmazione educativa e didattica che consente di:
Predisporre possibilità di aiuto nei confronti dell'alunno per favorire il superamento delle difficoltà in
itinere;
Pianificare percorsi individualizzati per gli alunni in situazione di insuccesso;
Predisporre prove di verifiche degli apprendimenti: in ingresso, in itinere, finale.
Il Regolamento sulla valutazione degli studenti (D.P.R. 122 del 2009) fornisce indicazioni precise su come si deve
intendere la valutazione nella scuola.
La valutazione periodica e finale è effettuata nella scuola Primaria dai docenti contitolari sulla classe, nella
Secondaria dal consiglio di classe. La valutazione nelle singole discipline viene espressa in voti in decimi,
all’interno di parametri e criteri stabiliti dal Collegio dei docenti.
Per l'insegnamento della religione cattolica resta la valutazione attraverso un giudizio sintetico formulato dal
docente.
Per favorire un atteggiamento di collaborazione, gli insegnanti provvedono alla stesura di una programmazione
comune e preparano sistemi di verifica e di valutazione per tutte le classi, sia a tempo lungo sia a tempo corto.
La valutazione degli alunni, oltre che dalle osservazioni continue da parte del gruppo docente, è il risultato
delle verifiche organizzate, ambito per ambito, ogni quadrimestre a livello di classi parallele. Le prove sono
strettamente legate nella loro formulazione agli obiettivi fissati dal Collegio docente per ogni fascia.
Le procedure di verifica che i docenti concordano si articolano:
Individuazione dei livelli minimi da raggiungere per fascia
Confronto tra le situazioni di partenza e gli obiettivi prefigurati (prove di ingresso)
Osservazione sistematica del lavoro individuale degli alunni
Uso di questionari e griglie preparate dai docenti di classi parallele, prove scritte e orali
Discussioni nel Consiglio di interclasse, di plesso o di circolo sui risultati conseguiti.
Le scadenze delle verifiche sono le seguenti:
Fine gennaio
Fine anno scolastico
Per gli alunni il cui livello di partenza risulti non adeguato alla classe, a causa di una insufficiente
padronanza delle abilità o per oggettive difficoltà di apprendimento emerse dall’esame della situazione
iniziale o in itinere, saranno adottate strategie di intervento che, pur coinvolgendo tutta la classe, possano
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offrire opportunità di apprendimento anche agli alunni più in difficoltà (lavori a piccoli gruppi che tengano
conto della mappa ridotta di cognizioni ed esperienze dei ragazzi svantaggiati). Per quanto riguarda
situazioni di handicap o DSA si farà riferimento alla normativa relativa.
La valutazione è:
FORMATIVA centrata sulla rilevazione, quantitativa e qualitativa, delle conoscenze e delle competenze
ORIENTATIVA tende ad individuare la meta del percorso per incentivare a mettere a frutto le potenzialità
individuali
La valutazione deve essere più possibile equa, uniforme e trasparente nei confronti di tutti gli allievi.
I riferimenti normativi utili al fine di stabilire criteri comuni e condivisi da tutti i docenti per la valutazione degli
allievi sono i seguenti:
l’art. 4 del DPR 275/99 indica che nell’esercizio dell’autonomia didattica le istituzioni scolastiche “individuano le
modalità e i criteri di valutazione degli alunni nel rispetto della normativa nazionale”;
L’azione di valutazione si traduce in operazioni periodiche di verifica e valutazione quali:
controllo iniziale dei prerequisiti, prove strutturate, semi strutturate, prove grafiche, composizione di testi,
interrogazioni, colloqui, lavoro di gruppo, relazioni, lavoro di ricerca, prove laboratoriali, etc..
Il giudizio dell’insegnante sarà corrispondente alle prestazioni di ciascun alunno in base alle proprie capacità ed
in base a:
Livello di partenza
Impegno e interesse alle lezioni
Rendimento in relazione alle capacità individuali e agli obiettivi stabiliti
Progresso rispetto al livello di partenza
Interventi di recupero programmati
Atteggiamento nei confronti delle attività scolastiche.
Per gli alunni portatori di handicap o DSA certificati, sono previste, come da normativa vigente, una didattica
individualizzata e personalizzata con l’uso di strumenti compensativi (compresi i mezzi di apprendimento
alternativi e le tecnologie informatiche), nonché misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini
della qualità dei concetti da apprendere. Tali procedure sono inserite nel PEI/PEP/PDP redatto dai docenti e
concordato con la famiglia; di conseguenza sono garantite, durante il triennio, adeguate forme di verifica e di
valutazione in base al progetto didattico individuale formulato.
VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI Valutazione dell’esito formativo alla fine del I e del II quadrimestre
Il Regolamento ministeriale prevede che la Valutazione sia formulata nel modo seguente:
SCUOLA PRIMARIA
59
voti numerici per le singole discipline
giudizio sintetico per la Religione Cattolica giudizio dei docenti contitolari per la condotta giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto al termine della scuola primaria: certificazione delle competenze acquisite che viene trasmessa alla Scuola dell’ordine successivo.
V
OTO
aspetto cognitivo
impegno
cura del
materiale
autonomia
partecipazione
collaborazione
motivazione
interesse
10
Ha acquisito in modo completo e consolidato i concetti trattati; richiama con sicurezza e correttezza le informazioni ricevute, collega le conoscenze. Utilizza correttamente conoscenze e abilità acquisite, anche in contesti diversi. Ha raggiunto un sicuro grado di competenza. E’ corretto e sicuro nell’esposizione scritta, grafica e orale. Comunica con proprietà di linguaggio in modo logico, coerente e con riflessioni personali, un'esperienza fatta, un argomento studiato. Utilizza in maniera adeguata linguaggi specifici. Si pone, formula problemi e li risolve ricorrendo an- che a processi originali, utilizzando differenti metodi di rappresentazione. Sa usare vari strumenti e materiali in situazioni e contesti diversi finalizzandoli al raggiungimento di uno scopo.
Esegue i compiti con responsabilità e con regolarità ed ha cura del materiale proprio e altrui.
L’applicazione è costante.
Ha un ritmo di lavoro efficace.
Sa portare a termine un la- voro, organizzando autonomamente tempi e modalità.
Partecipa con interventi costruttivi, propositi- vi e creativi.
Interagisce con gli altri in maniera responsabile e collaborativa.
9
Ha acquisito in modo completo i concetti trattati; richiama con correttezza le informazioni ricevute, collega le conoscenze. Utilizza correttamente conoscenze e abilità acquisite. Ha raggiunto un sicuro grado di competenza. E’ corretto e sicuro nell’esposizione scritta, grafica e orale. Comunica con proprietà di linguaggio in modo logico e coerente un'esperienza fatta, un argomento studiato. Utilizza in maniera adeguata linguaggi specifici. Si pone, formula problemi e li risolve ricorrendo anche a processi originali, utilizzando differenti metodi di rappresentazione. Sa usare vari strumenti e materiali in situazioni e contesti diversi finalizzandoli al raggiungimento di uno scopo.
Esegue i compiti con regolarità ed ha cura del materiale proprio e altrui.
L’applicazione è costante.
Ha un ritmo di lavoro efficace.
Sa portare a termine un lavoro, organizzando autonomamente tempi e modalità.
Partecipa con interventi costruttivi, propositi- vi e creativi.
Interagisce con gli altri in maniera responsabile e collaborativa.
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8
Ha acquisito i concetti trattati e richiama corretta- mente le informazioni ricevute, collega alcune conoscenze. Utilizza conoscenze e applica correttamente le relati- ve procedure in contesti assegnati. E’ corretto nella comunicazione orale, grafica, scritta. Comunica con proprietà di linguaggio ed in modo logico un'esperienza fatta, un argomento studiato. Utilizza il linguaggio specifico. Formula problemi e li risolve ricorrendo ad approcci e procedure standard. Sa usare vari strumenti e materiali in situazioni e contesti diversi.
Esegue i compiti con regolarità.
Svolge le attività in modo produttivo e autonomo.
Partecipa in modo co- struttivo e pertinente.
Collabora attivamente.
7
Ha acquisito i concetti trattati, ma tale acquisizione non risulta del tutto consolidata; con la riflessione richiama le informazioni ricevute e le utilizza in contesti assegnati. L’utilizzo delle conoscenze è funzionale al compito. Applica quasi sempre correttamente semplici procedure logiche in contesti assegnati. E’ generalmente corretto nella comunicazione scritta, orale e grafica. Comunica con un linguaggio appropriato un'esperienza fatta, un argomento studiato. Utilizza in maniera essenziale il linguaggio specifico. Riconosce semplici problemi e li risolve ricorrendo ad approcci e procedure standard. Sa usare vari strumenti e materiali in situazioni
guidate.
Esegue i compiti con una certa regolarità.
Svolge le attività in modo adeguato.
Partecipa in maniera pertinente.
Generalmente collabora.
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Ha acquisito in modo essenziale e non sempre sicuro i concetti trattati. Richiama in parte le informazioni ricevute e le utilizza in semplici contesti assegnati. L’utilizzo delle conoscenze segue meccanismi standardizzati. Applica semplici procedure logiche meccanica- mente e limitatamente ad alcuni contesti. Comunica emozioni, esperienze, argomenti studiati in maniera semplice e comprensibile. Non sempre è corretto nella comunicazione scritta, orale e grafica Risolve semplici problemi seguendo procedure guida- te. Sa usare vari strumenti e materiali in situazioni guidate.
Esegue i compiti in maniera abbastanza regolare.
Svolge le attività in modo superficiale.
Partecipa se
sollecitato.
Generalmente
collabora.
5
Non ha acquisito i concetti fondamentali trattati, ha difficoltà nel richiamare anche semplici informazioni ricevute. Ha difficoltà ad osservare ed individuare relazioni. Non sempre corretto nelle forme di comunicazione. Ha difficoltà ad analizzare gli elementi di un problema o di una informazione in genere. Ha difficoltà a comprendere e ad applicare quanto appreso. Ha difficoltà a comprendere, e quindi ad usare correttamente simboli, grafici, schemi e rappresentazioni simboliche in genere.
Esegue i compiti saltuaria- mente.
Svolge le attività in maniera discontinua e non corretta.
Partecipa solo saltuariamente e con inter- venti non sempre pertinenti.
La collaborazione in classe è discontinua.
61
Per gli alunni portatori di handicap o DSA certificati, sono previste, come da normativa vigente, una didattica
individualizzata e personalizzata con l’uso di strumenti compensativi (compresi i mezzi di apprendimento
alternativi e le tecnologie informatiche), nonché misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai
fini della qualità dei concetti da apprendere. Tali procedure sono inserite nel PEI/PEP/PDP redatto dai docenti
e concordato con la famiglia, di conseguenza sono garantite,
durante il corso dei cinque anni, adeguate forme di verifica e di valutazione in base al progetto didattico
individuale formulato.
62
SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO
voti numerici per le singole discipline giudizio sintetico per la Religione Cattolica
voto numerico e nota illustrativa per il comportamento esame finale: media aritmetica tra i voti di ammissione, le quattro prove scritte, la prova
Invalsi, il colloquio d’esame (come previsto dalla normativa ministeriale) al termine del terzo anno: certificazione delle competenze acquisite
Griglia di valutazione disciplinare
voto
aspetto cognitivo
impegno cura del materiale autonomia
partecipazione collaborazione motivazione interesse
10
CONOSCENZE Ha acquisito in modo completo e consolidato i concetti; richiama con sicurezza e correttezza le informazioni, collega le conoscenze e le utilizza in contesti diversi. ABILITA’ LOGICHE E PROCEDURALI Utilizza con sicurezza abilità logiche e procedurali anche complesse, in contesti diversi. PROBLEM SOLVING Si pone, formula problemi e li risolve ricorrendo anche a processi originali, utilizzando differenti metodi di rappresentazione e di comunicazione e con una riflessione sulle strategie e sulle soluzioni. COMUNICAZIONE, ESPOSIZIONE, USO DI STRUMENTI È corretto e sicuro nell’esposizione scritta, grafica e orale. Comunica con proprietà di linguaggio in modo logico e coerente e con riflessioni personali utilizzando in maniera adeguata linguaggi specifici; usa vari strumenti e materiali in situazioni e contesti diversi finalizzandoli al raggiungimento di uno scopo.
Esegue i compiti con
responsabilità e con regolarità
ed ha cura del materiale
proprio e altrui.
L’applicazione è costante. Ha
un ritmo di lavoro
efficace.
Sa portare a termine un
lavoro, organizzando
autonomamente tempi e
modalità.
Partecipa con
interventi costruttivi,
propositivi e creativi.
Interagisce con gli altri
in maniera
responsabile e
collaborativa.
63
9
Ha acquisito in modo
completo i concetti; richiama con sicurezza e
correttezza le informazioni, collega le
conoscenze e le utilizza in contesti diversi .
Utilizza abilità logiche e procedurali anche
complesse, in contesti diversi.
Si pone, formula problemi e li risolve
ricorrendo anche a processi originali,
utilizzando differenti
metodi di rappresentazione e di
comunicazione.
E’ corretto e sicuro nell’esposizione scritta,
grafica e orale. Comunica con proprietà di
linguaggio
e in modo logico e coerente utilizzando in
maniera adeguata linguaggi
specifici; usa vari strumenti e materiali in
situazioni e contesti diversi finalizzandoli al
raggiungimento di uno scopo.
Esegue i compiti (con
responsabilità) e con
regolarità ed ha cura del
materiale proprio e altrui. L’applicazione è costante.
Ha un ritmo di lavoro
efficace. Sa portare a termine un lavoro, organizzando autonomamente tempi e modalità.
Partecipa con
interventi costruttivi,
propositivi e creativi.
Interagisce con gli altri in maniera responsabile e collaborativa.
8
Ha acquisito i concetti e
richiama correttamente le informazioni,
collega le conoscenze e le utilizza in contesti
assegnati.
Applica correttamente procedure
logiche in contesti assegnati. Formula
problemi e li risolve ricorrendo ad
approcci e procedure
standard o anche a processi originali.
E’ corretto nella comunicazione scritta,
grafica e orale. Comunica con proprietà di
linguaggio ed in modo logico utilizzando il
linguaggio specifico; usa vari strumenti e
materiali in
situazioni e contesti diversi.
Esegue i compiti con
regolarità ed ha cura del
materiale proprio e altrui.
Svolge le attività in modo
produttivo e autonomo
Partecipa in modo
costruttivo e
pertinente.
Collabora attivamente
7
Ha acquisito i concetti ma
tale acquisizione non risulta del tutto
consolidata; con la riflessione richiama le
informazioni ricevute e le utilizza in contesti
assegnati.
Applica correttamente semplici procedure
logiche in contesti assegnati. Formula
problemi e li risolve ricorrendo ad approcci e
procedure standard.
E’ generalmente corretto nella comunicazione
scritta, grafica e orale. Comunica con
appropriato linguaggio ed in modo logico
utilizzando in maniera essenziale il linguaggio
specifico; usa vari
strumenti e materiali in situazioni guidate.
Esegue i compiti con
regolarità e rispetta il
materiale proprio e altrui.
Svolge le attività in modo
adeguato
Partecipa in
maniera
pertinente.
Collabora con
regolarità
64
6
Ha acquisito in modo
accettabile ma non sicuro i concetti. Richiama
in parte le informazioni ricevute e le utilizza in
semplici contesti assegnati.
Applica meccanicamente e limitatamente ad
alcuni contesti semplici procedure logiche
Riconosce problemi standard e li risolve
ricorrendo a procedure conosciute.
Comunica emozioni, esperienze, argomenti
studiati in maniera semplice e
comprensibile. Non sempre è corretto
nella comunicazione scritta, grafica e orale,
usa strumenti in semplici
procedure standard.
Esegue i compiti in maniera
frettolosa, ma abbastanza
regolare.
Porta quasi sempre i
materiali necessari.
Svolge le attività in modo
superficiale.
Partecipa se
sollecitato.
Generalmente
collabora.
5
Non ha acquisito i concetti
fondamentali trattati in modo adeguato, ha
difficoltà nel richiamare le informazioni
ricevute.
Ha difficoltà ad osservare ed individuare
relazioni. Ha difficoltà ad analizzare
gli elementi di un problema o di una
informazione in genere. Ha difficoltà a
comprendere e ad
applicare quanto appreso. I procedimenti
logici, il più delle volte, non sono corretti.
Non sempre corretto nelle forme di
comunicazione, ha difficoltà a comprendere,
e quindi ad usare correttamente simboli,
grafici, schemi e rappresentazioni
simboliche in genere,
anche se aiutato a farlo.
Esegue i compiti
saltuariamente.
Non sempre porta i
materiali.
Svolge le attività in maniera
discontinua.
Partecipa solo
saltuariamente e
con interventi non
sempre pertinenti.
La collaborazione
in classe è
discontinua.
4
Non ha acquisito i concetti
fondamentali e ha significative difficoltà nel
richiamare le informazioni. Non sa ancora
osservare e individuare relazioni.
Non riesce a individuare e quindi analizzare
gli elementi di un problema o di una
informazione in genere. I procedimenti logici
sono scorretti.
La forma di comunicazione è spesso
scorretta. Non comprende e quindi non usa
correttamente rappresentazioni simboliche
in genere, anche se aiutato a farlo.
Non esegue i compiti
Non porta i materiali.
Partecipa in modo
inadeguato e con
interventi non pertinenti.
In classe non
collabora.
3 Impreparato o prove gravemente lacunose
65
Prove per alunni con bisogni speciali
Per gli alunni portatori di handicap o DSA certificati, sono previste, come da normativa vigente, una
didattica individualizzata e personalizzata con l’uso di strumenti compensativi (compresi i mezzi di
apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche), nonché misure dispensative da alcune
prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da apprendere. Tali procedure sono inserite nel
PEI/PEP/PDP redatto dai docenti e concordato con la famiglia; di conseguenza sono garantite, durante
il triennio, adeguate forme di verifica e di valutazione in base al progetto didattico individuale formulato.
LE NUOVE COMPETENZE A partire dall’A.S. 2016-2017 verrà adottato un nuovo sistema di valutazione delle competenze in
ottemperanza alla Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’UE del 18/12/2006.
Tale certificazione è volta a riconoscere e valutare le competenze, intese come “una combinazione di
conoscenze, abilità e atteggiamenti appropriati al contesto”, acquisite dagli alunni in ambiti scolastici ed
extrascolastici. E’ importante sottolineare che le competenze non corrispondono alle conoscenze o alle
capacità del ragazzo, ma a “un insieme strutturato di conoscenze e abilità acquisite[…]” (DLgs.13/13 art.2
c.1).
CRITERI PER LO SVOLGIMENTO DEGLI SCRUTINI Il profitto di ciascun alunno esprime il giudizio sul possesso di conoscenze, abilità e competenze al termine
dell'anno scolastico e viene misurato sugli obiettivi disciplinari, trasversali ed educativi, tenuto conto
degli obiettivi fissati dalla programmazione del Consiglio di Classe.
Nella valutazione finale dello studente si terrà conto del suo percorso didattico-educativo, ivi
compresi eventuali Piani Didattici Personalizzati (P.D.P.) per alunni con B.E.S.; verrà preso in esame il livello
iniziale di ciascuno, le potenzialità, i livelli raggiunti rispetto ai livelli di partenza, l'interesse e l'impegno, la
partecipazione alle attività della classe, le capacità di organizzazione, la quantità e qualità del lavoro.
Concorre alla valutazione complessiva dello studente, la votazione nel comportamento attribuita
collegialmente dal consiglio di classe.
Il Consiglio di classe esprime tale valutazione tenendo conto delle modalità di adempimento dei doveri
degli alunni, di esercizio dei propri diritti, sul rispetto delle regole di convivenza civile e di quelle fissate
dal regolamento d'Istituto. Per gli studenti che presentano carenze nella preparazione, in
relazione ad un'eventuale promozione, si terrà conto delle potenzialità di recupero e di eventuali
situazioni personali e di contesto dell'alunno che si ritiene abbiano inciso sul suo rendimento scolastico
La valutazione del comportamento è espressa, nella scuola Primaria, attraverso un giudizio, e nella scuola
Secondaria attraverso un voto in decimi, formulati secondo le modalità deliberate dal Collegio docenti.
66
Con riferimento alla validità dell’anno scolastico Si ricorda al Collegio il DPR 122 Art 2 comma 10
“ [….] ferma restando la frequenza richiesta dall'articolo 11, comma 1, del decreto legislativo n. 59
del 2004, e successive modificazioni, ai fini della validità dell'anno scolastico e per la valutazione degli
alunni, le motivate deroghe in casi eccezionali, previsti dal medesimo comma 1,sono deliberate dal collegio
dei docenti a condizione che le assenze complessive non pregiudichino la possibilità di procedere alla
valutazione stessa. L'impossibilita' di accedere alla valutazione comporta la non ammissione alla classe
successiva o all'esame finale del ciclo. Tali circostanze sono oggetto di preliminare accertamento da parte
del consiglio di classe e debitamente verbalizzate”. Con riferimento all’Art 11 comma 1 D.lgs. n.59/2004 si
ricorda che “ai fini della validità dell’anno scolastico, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario
annuale personalizzato”.
Il Collegio docenti ha deliberato che in casi eccezionali e debitamente documentati, nel caso in cui l'alunno
non abbia frequentato le lezioni per almeno ¾ dell'orario personalizzato il Consiglio di classe delibera se
ricorrano le condizioni di ammissione alla valutazione finale degli studenti che si trovino in una delle
seguenti condizioni:
Assenze dovute a gravi motivi di salute adeguatamente documentati e certificati;
Assenze dovute a terapie o cure programmate;
Assenze dovute a particolari situazioni familiari verificatesi nel corso dell’anno scolastico (es.
trasferimenti di residenza), compresi gli alunni stranieri arrivati in corso anno scolastico
Motivazioni di carattere sociale e culturale per alunni in situazione di valutare.
Il Consiglio di classe può valutare a sua discrezione di concedere la deroga anche in assenza della
domanda prodotta dal genitore, qualora sia a conoscenza di situazioni particolari personali o
familiari. Nei casi suddetti, il Consiglio di classe, considerate le verifiche effettuate e la presenza di un
numero congruo delle stesse, deciderà con deliberazione motivata e trascritta a verbale se ricorrano le
condizioni per ritenere che le assenze non pregiudichino la possibilità di procedere alla valutazione finale.
CRITERI DI GIUDIZIO DI IDONIETA’, ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE. In sede
di scrutinio finale la valutazione degli allievi compete al CdC – CFR.DPR n. 122/2009, art.2:
“la valutazione, periodica e finale, degli apprendimenti è effettuata nella scuola secondaria di primo
grado, dal consiglio di classe presieduto dal dirigente scolastico o da suo delegato, con deliberazione
assunta, ove necessario, a maggioranza”.
Precisiamo dunque che in sede di scrutinio, intermedio e finale, la valutazione non è del singolo docente e
che tutti i voti si ritengono decisi dal consiglio di classe.
67
In sede di scrutinio il consiglio di classe assegna il voto in decimi con il quale l’alunno viene ammesso
all’esame conclusivo del I° ciclo.
L’art. 3 comma 2 del DPR 122/2009 prescrive: “il giudizio di idoneità di cui all’articolo 11, comma 4- bis, del
decreto legislativo n.59 del 2004 e successive modificazioni è espresso dal consiglio di classe in decimi
considerando il percorso scolastico compiuto dall’allievo nella scuola secondaria di primo grado”.
In caso di valutazione negativa, viene espresso un giudizio di non ammissione all’esame medesimo, senza
attribuzione di voto.
Il criterio per il calcolo del voto di ammissione (giudizio di idoneità), deciso dalla scuola nella sua
autonomia, prevede che si consideri la media dei voti numerici compreso il comportamento,
arrotondato matematicamente.
Fanno eccezione i casi in cui il consiglio di classe ha ammesso l’alunno all’esame sebbene, in sede di
proposta di voto, fossero presenti una o più insufficienze. In tal caso l’approssimazione avverrà sempre per
difetto.
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO Il voto di condotta, per la scuola primaria e secondaria di I° grado, viene attribuito dall’intero Consiglio di
classe o team di insegnanti riunito per gli scrutini tenendo presente i seguenti descrittori:
Rispetto dei tempi: inteso come rispetto della puntualità e della frequenza alla lezioni, con
entrata/uscita fuori orario solo in caso di effettiva necessita;
Rispetto delle consegne: compiti e funzioni assegnate;
Rispetto delle regole: regolamenti di Istituto, dei laboratori ecc.;
Rispetto degli altri: sapersi porre nei confronti degli adulti, docenti e operatori scolastici, e dei
compagni;
Partecipazione attiva al dialogo educativo (a scuola, durante visite guidate, ecc.), svolgendo un ruolo
propositivo nell’ambito del gruppo-classe, contribuendo alla socializzazione e all’inserimento dei compagni
in difficoltà;
Comportamento responsabile in ogni momento dell’attività scolastica
68
GRIGLIE COMPORTAMENTO
SCUOLA PRIMARIA Modalità di partecipazione:
Partecipa in modo propositivo e creativo alle attività scolastiche
OTTIMO
Partecipa in modo pertinente e costruttivo alle attività scolastiche DISTINTO
Partecipa in modo pertinente e collaborativo alle attività scolastiche BUONO
Partecipa alle attività scolastiche solo se sollecitato ed in modo poco
collaborativo
SUFFICIENTE
Partecipa alle attività scolastiche saltuariamente e solo se sollecitato
NON SUFFICIENTE
Rispetto delle regole:
Ha interiorizzato pienamente la regola e la rispetta
OTTIMO
Conosce e rispetta le regole
DISTINTO
Conosce le regole ma non sempre le rispetta
BUONO
Rispettale regole solo saltuariamente
SUFFICIENTE
Ha difficoltà a rispettare le regole
NON SUFFICIENTE
69
Modalità di relazione:
È sempre disponibile e sa relazionarsi con gli adulti e con i compagni
OTTIMO
Sa relazionarsi con gli adulti e con i compagni
DISTINTO
Non incontra particolari difficoltà nel relazionarsi con compagni e adulti
BUONO
Si relaziona con gli adulti e solo con un gruppo ristretto di compagni
SUFFICIENTE
Ha difficoltà a relazionarsi con compagni e adulti
NON SUFFICIENTE
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
VOTO
DESCRITTORI
10
L’allievo è sempre puntuale e frequenta le lezioni con regolarità;
rispetta le consegne, i regolamenti e le cose comuni;
si relaziona correttamente con i docenti, gli operatori scolastici e i compagni;
partecipa attivamente e positivamente al dialogo educativo in ogni momento;
ha un comportamento responsabile in ogni momento dell’attività scolastica.
9
l’allievo generalmente rispetta i tempi e frequenta le lezioni con regolarità;
rispetta le consegne, i regolamenti e le cose comuni;
si relaziona in genere correttamente con i docenti, con gli operatori scolastici e con i compagni;
ha un comportamento responsabile in ogni momento dell’attività scolastica.
8
L’allievo rispetta generalmente i tempi e/o la frequenza è abbastanza regolare;
rispetta in genere le consegne, o i regolamenti, o le cose comuni;
generalmente ha un atteggiamento collaborativo nei confronti dei compagni e
adeguatamente rispettoso dei docenti e/o del personale d’Istituto;
partecipa alle attività proposte, dimostrando adeguata attenzione;
è interessato e motivato all’apprendimento;
ha un comportamento responsabile durante l’attività scolastica.
70
7
L’allievo rispetta poco i tempi ma la frequenza è abbastanza regolare;
spesso non rispetta le consegne, o i regolamenti, o le cose comuni;
mantiene un atteggiamento poco collaborativo nei confronti dei compagni e
tende ad assumere un comportamento non sempre rispettoso nei confronti dei
docenti e/o del personale d’Istituto;
dimostra scarsa attenzione in classe e sovente svolge azioni di disturbo, che compromettono l’attenzione
generale.
non sempre ha un comportamento responsabile durante l’attività scolastica,
sono presenti delle note disciplinari nel registro di classe (senza sospensione o con
sospensione fino a 2 giorni).
6
L’allievo generalmente non rispetta i tempi e/o la frequenza è discontinua;
raramente rispetta le consegne, o i regolamenti, o le cose comuni e le giustificazioni
delle assenze e delle entrate/uscite fuori orario sono sovente immotivate o
pretestuose;
mantiene un atteggiamento scarsamente collaborativo nei confronti dei compagni e tende ad assumere
un comportamento poco rispettoso nei confronti dei docenti e/o del personale d’Istituto;
dimostra scarsa attenzione in classe e spesso disturba le lezioni, ostacolando il dialogo educativo;
spesso ha un comportamento poco responsabile durante l’attività scolastica, sono presenti delle note disciplinari nel registro (>2) di classe e sono stati presi a suo carico provvedimenti disciplinari quali la sospensione da 3 a 15 giorni.
≤ 5
L’allievo non rispetta i tempi e/o la frequenza è irregolare;
non rispetta le consegne, o i regolamenti, o le cose comuni; compaiono reiterate
assenze non giustificate e frequenti entrate/uscite fuori orario immotivate e
pretestuose;
assume spesso un comportamento scorretto nei confronti dei compagni, dei docenti
e/o del personale d’Istituto;
l’impegno nello studio e nello svolgimento dei compiti è carente;
ha un comportamento poco responsabile durante l’attività scolastica, dimostrando verso essa un completo disinteresse disturbando sistematicamente le lezioni, svolgendo una funzione negativa per la socializzazione nell’ambito del gruppo-classe; sono presenti più note disciplinari nel registro di classe e sono stati presi a suo carico diversi e pesanti provvedimenti disciplinari quali la sospensione per più di 15 giorni o la esclusione dagli scrutini.
Il voto viene assegnato quando sussistono almeno tre degli indicatori, uno dei quali riguarda i
provvedimenti disciplinari.
71
Per i voti minori o uguali a 7, occorre riportare le motivazioni nel verbale del consiglio di classe, inserendo
le diciture sopra riportate.
72
AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO La scuola è luogo dove essenzialmente vengono prodotte azioni didattico - educative che devono essere
continuamente regolate verso i fini della formazione. L'attività regolativa delle azioni è possibile solamente
attraverso una loro valutazione attenta e sistematica. Per migliorare l'istituzione scolastica e il servizio
che essa eroga, aspetti da osservare e valutare sono soprattutto i seguenti:
progetti didattici di approfondimento presenti nel P.O.F.
aspetti organizzativi e gestionali dei progetti presenti nel P.O.F.
servizi erogati dalla scuola e dal territorio
aspetti organizzativi e relativi al funzionamento degli Organi Collegiali
Il Dirigente Scolastico riferisce periodicamente al Consiglio di Istituto sullo Stato di Attuazione del POF.
Dall’anno scolastico 2013-14 l’autovalutazione di istituto ha tenuto conto del Regolamento sul sistema di
valutazione scolastico proposto dal Governo il 23/01/2013.
LA VALUTAZIONE DEI RISULTATI CONSEGUITI DALL’ISTITUZIONE
SCOLASTICA
In data 8 marzo 2013 il Consiglio dei Ministri ha approvato il Regolamento che istituisce e disciplina il
Sistema Nazionale di Valutazione delle scuole pubbliche (DPR n. 80 del 28 marzo 2013). Il modello
procedurale e valutativo delinea un percorso ciclico che lega l’autovalutazione d’istituto alla valutazione
esterna, alla definizione e implementazione di un coerente piano di miglioramento, alla rendicontazione
dei risultati raggiunti presso tutti i portatori di interesse.
Con la Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014 è stata disposta – per il triennio costituito dagli anni scolastici
2014/15, 2015/16 e 1016/17- la progressiva introduzione nelle istituzioni scolastiche del procedimento di
valutazione secondo quanto previsto dall'art. 6 del DPR citato.
Con la nota 30 aprile 2015, prot. n. 3746, il Miur ha dato avvio alla compilazione, da parte delle scuole,
proprio Rapporto di Autovalutazione.
L'Istituto Comprensivo Compagni Carducci , mediante un proprio gruppo autovalutazione, ha predisposto
il proprio Rapporto terminato a luglio 2015 e revisionato a settembre 2015 e giugno 2016.
In data 12/10/2016 lo Staff Regionale di Supporto del Sistema Nazionale Valutazione, ha restituito gli
obiettivi/priorità individuati nel RAV:
- Utilizzare il curricolo verticale per la certificazione delle competenze: comunicare nelle lingue straniere,
motorie e artistiche, spirito di iniziativa, consapevolezza e cura di sé, rispetto delle regole.
73
- Potenziare i progetti previsti nel PTOF di cittadinanza attiva
- Attivare un monitoraggio sistematico dei risultati degli studenti della scuola sec. I grado nel successivo
grado di istruzione.
COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEI DOCENTI Il comma 129 dell’art.1 della Legge n.107 del 13 luglio 2015, stabilisce la composizione del comitato e le
norme che lo regolano. La legge novella l’art.11 del T.U., di cui al D. l.vo 297/94, prevedendo la costituzione
di un “Comitato di Valutazione” che si assume, oltre ai tradizionali ruoli, il compito di “individuare i criteri
per la valorizzazione del merito sulla base di indicazioni contenute nelle lettere a,b,c. L’Istituto “Compagni-
Carducci”, ha aderito alla Rete Interregionale (Lazio/EmiliaRomagna/Toscana) “VALUTAZIONE IN PROGRESS”.
VALUTAZIONE INVALSI Rilevazioni nazionali e internazionali sugli apprendimenti degli studenti L’INVALSI (cfr. d. lgs. n. 286/2004) ha il compito di “attuare verifiche periodiche e sistematiche sulle
conoscenze ed abilita degli studenti”.
I livelli scolastici coinvolti sono quelli individuati dalla direttiva 88/2011, per le classi II e V della scuola
primaria e la classe III della scuola secondaria di primo grado. Come previsto dalla legge 176/2007,
l’INVALSI ha predisposto e curato la somministrazione della Prova nazionale inserita all’interno
dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione, volta a verificare i livelli generali e specifici di
apprendimento conseguiti dagli studenti. I testi relativi alla suddetta prova sono scelti dal Ministro della
Pubblica Istruzione tra quelli predisposti annualmente dall'Istituto nazionale per la valutazione del sistema
educativo di istruzione e di formazione (INVALSI).
Si considerano prioritarie, ai fini delle rilevazioni nazionali degli apprendimenti, le aree disciplinari
dell’italiano e della matematica che verranno valutate in coerenza con gli obiettivi di apprendimento
definiti dalle Indicazioni nazionali.
Per ciascuna scuola le rilevazioni nazionali consentiranno di acquisire i risultati nazionali di riferimento e i
propri dati aggregati a livello di classe e disaggregati per ogni singolo item. Ciò con l’obiettivo di disporre
della necessaria base conoscitiva per:
Individuare elementi di criticità in relazione ai quali realizzare piani di miglioramento dell’efficacia
dell’azione educativa, e aspetti di qualità da mantenere e rafforzare;
Apprezzare il valore aggiunto realizzato in relazione al contesto socio- economico-culturale, al fine di
promuovere i processi di autovalutazione d’istituto.
L’analisi compiuta nella sezione 2.2 del RAV (Risultati di apprendimento nelle prove standardizzati nazionali
74
di Italiano e Matematica) ha messo in luce i seguenti punti di forza: l’Istituto ha raggiunto negli anni 2014 e
2015 risultati superiori alla media regionale e nazionale sia nelle prove di Italiano che di Matematica per le
classi seconde e quinte della Scuola Primaria e terze della Scuola Secondaria.
La Funzione Strumentale “Qualità, autovalutazione, piano di miglioramento, bilancio sociale” è
responsabile dell’analisi dei dati di restituzione dell’Invalsi.
PROFILO IN USCITA
1) D a lla scuola dell’infanzia alla scuola primaria Ogni campo di esperienza offre specifiche opportunità di apprendimento, ma contribuisce allo stesso tempo
a realizzare i compiti di sviluppo pensati unitariamente per i bambini dai tre ai sei anni, in termini di identità
(costruzione del sé, autostima, fiducia nei propri mezzi), di autonomia (rapporto sempre più consapevole
con gli altri), di competenza (come elaborazione di conoscenze, abilità, atteggiamenti), di cittadinanza (come
attenzione alle dimensioni etiche e sociali).
Al termine del percorso triennale della scuola dell’infanzia, è ragionevole attendersi che ogni
bambino abbia sviluppato alcune competenze di base che strutturano la sua crescita personale. - - Riconosce
ed esprime le proprie emozioni, è consapevole di desideri e paure, avverte gli stati d’animo propri e
altrui. Ha un positivo rapporto con la propria corporeità, ha maturato una sufficiente fiducia in sé, è
progressivamente consapevole delle proprie risorse e dei propri limiti, quando occorre sa chiedere aiuto.
Manifesta curiosità e voglia di sperimentare, interagisce con le cose, l’ambiente e le persone,
percependone le reazioni ed i cambiamenti.
Condivide esperienze e giochi, utilizza materiali e risorse comuni, affronta gradualmente i conflitti e ha
iniziato a riconoscere le regole del comportamento nei contesti privati e pubblici.
Ha sviluppato l’attitudine a porre e a porsi domande di senso su questioni etiche e morali.
Coglie diversi punti di vista, riflette e negozia significati, utilizza gli errori come fonte di conoscenza. Sa
raccontare, narrare, descrivere situazioni ed esperienze vissute, comunica e si esprime con una pluralità di
linguaggi, utilizza con sempre maggiore proprietà la lingua italiana.
Dimostra prime abilità di tipo logico, inizia ad interiorizzare le coordinate spazio-temporali e ad orientarsi nel
mondo dei simboli, delle rappresentazioni, dei media, delle tecnologie.
Rileva le caratteristiche principali di eventi, oggetti, situazioni, formula ipotesi, ricerca soluzioni a situazioni
problematiche di vita quotidiana. È attento alle consegne, si appassiona, porta a termine il lavoro, diventa
consapevole dei processi realizzati e li documenta. Si esprime in modo personale, con creatività e
partecipazione, è sensibile alla pluralità di culture, lingue, esperienze.
75
2) P rofilo delle competenze al termine della scuola primaria e secondaria di primo grado
L’Istituto Comprensivo Compagni-Carducci ha aderito ad una proposta del MIUR di sperimentare un
modello unico nazionale già nell’a.s. 2014-2015. Insieme alla documentazione d’esame, è stata quindi
consegnata alla famiglia dell’alunno una scheda di certificazione, redatta dal Consiglio di classe, nella quale
sono valutate le competenze trasversali a tutte le discipline e individuate dal Profilo finale dello studente
nelle Indicazioni Nazionali.
Molteplici sono le novità introdotte in questo nuova griglia di valutazione:
La valutazione numerica è stata sostituita da quattro livelli esplicitati da indicatori, con lo scopo di
distinguere in modo chiaro la valutazione delle competenze dalla valutazione delle singole discipline;
Il proposito di valutare le competenze in maniera costruttiva evidenziando i punti di forza più che le
criticità;
L’apertura alla valutazione di competenze maturate non esclusivamente in ambito scolastico;
L’offerta allo studente di un ulteriore strumento per orientarsi nelle scelte future.
76
Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio
personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad affrontare
in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo
la propria personalità in tutte le sue dimensioni.
Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per
comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e
religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della
società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri
per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Si impegna per
portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.
Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una
certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle
diverse situazioni. Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello
elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita
quotidiana, in una seconda lingua europea utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie
dell’informazione e della comunicazione.
77
Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della
realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un
pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere
consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a
spiegazioni univoche.
Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta
ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.
Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per
ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che
necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo.
Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di
procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo
autonomo. Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il
senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle
quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali,
esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di
solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc.
Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si
trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.
In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi, motori ed artistici
che gli sono congeniali. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.
78
FABBISOGNO DI ORGANICO 2016-2019 In questa sezione si indica il numero di posti di organico, anche in riferimento alle sezioni “L’organico
dell’autonomia” e “Reti di scuole e collaborazioni esterne” della nota MIUR prot. n. 2805 del 11.12.2015.
a. posti comuni e di sostegno
SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA (a.s. 2015-16)
Annualità Fabbisogno per il triennio Motivazione: indicare il piano delle sezioni previste e le loro caratteristiche (tempo pieno e normale, pluriclassi….)
Posto comune
Posto di sostegno
Scuola dell’Infanzia
a.s. 2016-17: n.1
21
3 docenti
10 sezioni a tempo 40 ore a settimana
La richiesta di 1 posto comune in più è legittimata dal fatto che ogni
settimana vengono fatte 2.30 ore di prescuola, per andare incontro alle esigenze dell’utenza, con personale dell’organico, togliendo 2,30 ore di
compresenza.
a.s. 2017-18: n.2
23
3 docenti e 13 ore
11 sezioni a tempo 40 ore a settimana
La richiesta di 1 posto comune in più è legittimata dal fatto che ogni
settimana vengono fatte 2.30 ore di prescuola, per andare incontro alle esigenze dell’utenza, con personale dell’organico, togliendo 2,30 ore di
compresenza.
a.s. 2018-19: n.3 23
3 docenti e 13 ore
11 sezioni a tempo 40 ore a settimana
La richiesta di 1 posto comune in più è legittimata dal fatto che ogni
settimana vengono fatte 2.30 ore di prescuola, per andare incontro alle esigenze dell’utenza, con personale dell’organico, togliendo 2,30 ore di
compresenza.
Scuola Primaria
a.s. 2016-17: n.1
40 6 Totale classi 22 di cui: 17 classi tempo a 40 ore
5 classi a 28 ore. Data la grande richiesta dell’utenza all’iscrizione al tempo scuola di 40
ore prevediamo di attivare la diciassettesima classe.
Le 5 classi a tempo corto avranno, per uniformare i tempi scuola
79
dell’uscita pomeridiana, un‘ora aggiuntiva rispetto al modulo orario
delle 27h.
a.s. 2017-18: n.2
41 7 Totale classi 23 di cui: 18 classi tempo a 40 ore
5 classi a 28 ore. Data la grande richiesta dell’utenza all’iscrizione al tempo scuola di 40
ore prevediamo di attivare la diciottesima classe.
Le 5 classi a tempo corto avranno, per uniformare i tempi scuola dell’uscita pomeridiana, un‘ora
aggiuntiva rispetto al modulo orario delle 27h
a.s. 2018-19: n.3 41 7 Totale classi 23 di cui: 18 classi tempo a 40 ore
5 classi a 28 ore. Data la grande richiesta dell’utenza all’iscrizione al tempo scuola di 40
ore prevediamo di lasciare la diciottesima classe senza
aumentare per mancanza di spazi. Le 5 classi a tempo corto avranno,
per uniformare i tempi scuola dell’uscita pomeridiana, un‘ora
aggiuntiva rispetto al modulo orario delle 27h
SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA (a.s. 2016-17)
Annualità Fabbisogno per il triennio Motivazione: indicare il piano delle sezioni previste e le loro caratteristiche (tempo pieno e normale, pluriclassi….)
Posto comune
Posto di sostegno
Scuola dell’Infanzia
a.s. 2016-17: n.1
18 3 docenti
9 sezioni a tempo 40 ore a settimana
a.s. 2017-18: n.2
21
3 docenti e 13 ore
10 sezioni a tempo 40 ore a settimana La richiesta di 1 posto comune in più è legittimata dal fatto che ogni settimana vengono fatte 2.30 ore di prescuola, per andare incontro alle esigenze dell’utenza, con personale dell’organico, togliendo 2,30 ore di compresenza.
a.s. 2018-19: n.3 21
3 docenti e 13 ore
10 sezioni a tempo 40 ore a settimana La richiesta di 1 posto comune in più è legittimata dal fatto che ogni settimana vengono fatte 2.30 ore di
80
prescuola, per andare incontro alle esigenze dell’utenza, con personale dell’organico, togliendo 2,30 ore di compresenza.
Scuola Primaria a.s. 2016-17: n.1
43 e 8h 7 Totale classi 22 di cui: 17 classi tempo a 40 ore 5 classi a 28 ore. Data la grande richiesta dell’utenza all’iscrizione al tempo scuola di 40 ore attiviamo la diciassettesima classe con le risorse interne aggiungendo 13 h. Le 5 classi a tempo corto avranno, per uniformare i tempi scuola dell’uscita pomeridiana, un‘ora aggiuntiva rispetto al modulo orario delle 27h.
a.s. 2017-18: n.2
43 e 8 h. 7 Totale classi 23 di cui: 17 classi tempo a 40 ore 6 classi a 28 ore. Le 6 classi a tempo corto avranno, per uniformare i tempi scuola dell’uscita pomeridiana, un‘ora aggiuntiva rispetto al modulo orario delle 27h
a.s. 2018-19: n.3 43 e 8h. 7 Totale classi 23 di cui: 17 classi tempo a 40 ore 6 classi a 28 ore. Le 6 classi a tempo corto avranno, per uniformare i tempi scuola dell’uscita pomeridiana, un‘ora aggiuntiva rispetto al modulo orario delle 27h
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO (a.s. 2015-16)
Classe di concorso/ sostegno
a.s. 2016-17 a.s. 2017-18 a.s. 2018-19 Motivazione: indicare il piano delle classi previste e le loro caratteristiche
A043 Lettere
11cattedre+2h 11cattedre+2h 11cattedre+12h Nell’a.s. 2016-2017 20 classi di cui 7 prime 6 seconde 7 terze Nell’a.s. 2017-2018 7 prime 7 seconde 6 terze Nell’a.s. 2018-2019 21 classi di cui: 7 prime 7 seconde
81
7 terze
A059 Matemati
ca e Scienze
6 cattedre+12h 6 cattedre+12h 7 cattedre Nell’a.s.2016-2017 20 classi di cui 7 prime 6 seconde 7 terze Nell’a.s. 2017-2018 7 prime 7 seconde 6 terze Nell’a.s. 2018-2019 21 classi di cui: 7 prime 7 seconde 7 terze
A033 Tecnologia
2 cattedre+4h 2 cattedre+4h 2 cattedre+6h Nell’a.s. 2016-2017 20 classi di cui 7 prime 6 seconde 7 terze Nell’a.s. 2017-2018 7 prime 7 seconde 6 terze Nell’a.s. 2018-2019 21 classi di cui: 7 prime 7 seconde 7 terze
A345 Inglese
3 cattedre+6h 3 cattedre+6h 3 cattedre+9h Nell’a.s. 2016-2017 20 classi di cui 7 prime 6 seconde 7 terze Nell’a.s. 2017-2018 7 prime 7 seconde 6 terze Nell’a.s. 2018-2019 21 classi di cui: 7 prime 7 seconde 7 terze
A245 Francese
16h 16h 16h Nel biennio 2016-2018 8 classi Nell’a.s. 2018-19 8 classi
82
A445 Spagnolo
1cattedra+6h 1cattedra+6h 1cattedra+10h Nel biennio 2016-2018 12 classi Nell’a.s. 2018-19 13 classi
A028 Ed.
Artistica
2 cattedre+4h 2 cattedre+4h 2 cattedre+6h Nell’a.s. 2016-2017 20 classi di cui 7 prime 6 seconde 7 terze Nell’a.s. 2017-2018 7 prime 7 seconde 6 terze Nell’a.s. 2018-2019 21 classi di cui: 7 prime 7 seconde 7 terze
A030 Scienze Motorie
2 cattedre+4h 2 cattedre+4h 2 cattedre+6h Nell’a.s. 2016-2017 20 classi di cui 7 prime 6 seconde 7 terze Nell’a.s. 2017-2018 7 prime 7 seconde 6 terze Nell’a.s. 2018-2019 21 classi di cui: 7 prime 7 seconde 7 terze
A032 Ed.
Musicale
2 cattedre+4h 2 cattedre+4h 2 cattedre+6h Nell’a.s. 2016-2017 20 classi di cui 7 prime 6 seconde 7 terze Nell’a.s. 2017-2018 7 prime 7 seconde 6 terze Nell’a.s. 2018-2019 21 classi di cui: 7 prime 7 seconde 7 terze
AJ77 Pianoforte
1catt. + 9 ore pianoforte
1catt. + 9 ore pianoforte
1catt. + 9 ore pianoforte
Non sempre negli ultimi anni l’Istituto ha potuto soddisfare la richiesta sempre maggiore di
83
accesso alle classi con lo strumento musicale, pertanto abbiamo l’esigenza di 9 ore in più di Pianoforte
AG77 Flauto
1catt. + 9 ore flauto
1catt. + 9 ore flauto
1catt. + 9 ore flauto
Non sempre negli ultimi anni l’Istituto ha potuto soddisfare la richiesta sempre maggiore di accesso alle classi con lo strumento musicale, pertanto abbiamo l’esigenza di 9 ore in più di Flauto
AM77 Violino
1catt. + 9 ore violino
1catt. + 9 ore violino
1catt. + 9 ore violino
Non sempre negli ultimi anni l’Istituto ha potuto soddisfare la richiesta sempre maggiore di accesso alle classi con lo strumento musicale, pertanto abbiamo l’esigenza di 9 ore in più di Violino
AB77 Chitarra
1catt. + 9 ore chitarra
1catt. + 9 ore chitarra
1catt. + 9 ore chitarra
Non sempre negli ultimi anni l’Istituto ha potuto soddisfare la richiesta sempre maggiore di accesso alle classi con lo strumento musicale, pertanto abbiamo l’esigenza di 9 ore in più di Chitarra
IRC 1 cattedre+2h 1 cattedre+2h 1 cattedre+3h Nell’a.s. 2016-2017 20 classi di cui 7 prime 6 seconde 7 terze Nell’a.s. 2017-2018 7 prime 7 seconde 6 terze Nell’a.s. 2018-2019 21 classi di cui: 7 prime 7 seconde 7 terze
AD00 Sostegno
6 cattedre+9h 6 cattedre+9h 7cattedre
84
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO (a.s. 2016-17)
Classe di concorso/ sostegno
a.s. 2016-17 a.s. 2017-18 a.s. 2018-19 Motivazione: indicare il piano delle classi previste e le loro caratteristiche
A043 Lettere
11cattedre+12h 11cattedre+12h 12cattedre+4h Nell’a.s. 2016-2017 21 classi di cui 8 prime 6 seconde 7 terze Nell’a.s. 2017-2018 7 prime 8 seconde 6 terze Nell’a.s. 2018-2019 22 classi di cui: 7 prime 7 seconde 8 terze
A059 Matematica e Scienze
7 cattedre 7 cattedre 7 cattedre + 6h Nell’a.s. 2016-2017 21 classi di cui 8 prime 6 seconde 7 terze Nell’a.s. 2017-2018 7 prime 8 seconde 6 terze Nell’a.s. 2018-2019 22 classi di cui: 7 prime 7 seconde 8 terze
A033 Tecnologia
2 cattedre+6h 2 cattedre+6h 2 cattedre+8h Nell’a.s. 2016-2017 21 classi di cui 8 prime 6 seconde 7 terze Nell’a.s. 2017-2018 7 prime 8 seconde 6 terze Nell’a.s. 2018-2019 22 classi di cui: 7 prime 7 seconde 8 terze
A345 Inglese
3 cattedre+9h 3 cattedre+9h 3 cattedre+12h Nell’a.s. 2016-2017 21 classi di cui 8 prime 6 seconde 7 terze Nell’a.s. 2017-2018 7 prime 8 seconde 6 terze
85
Nell’a.s. 2018-2019 22 classi di cui: 7 prime 7 seconde 8 terze
A245 Francese
16h 16h 18h Nel biennio 2016-2018 8 classi Nell’a.s. 2018-19 9 classi
A445 Spagnolo
1cattedra+8h 1cattedra+8h 1cattedra+10h Nel biennio 2016-2018 13 classi Nell’a.s. 2018-19 13 classi
A028 Ed. Artistica
2 cattedre+6h 2 cattedre+6h 2 cattedre+8h Nell’a.s. 2016-2017 21 classi di cui 8 prime 6 seconde 7 terze Nell’a.s. 2017-2018 7 prime 8 seconde 6 terze Nell’a.s. 2018-2019 22 classi di cui: 7 prime 7 seconde 8 terze
A030 Scienze Motorie
2 cattedre+6h 2 cattedre+6h 2 cattedre+8h Nell’a.s. 2016-2017 21 classi di cui 8 prime 6 seconde 7 terze Nell’a.s. 2017-2018 7 prime 8 seconde 6 terze Nell’a.s. 2018-2019 22 classi di cui: 7 prime 7 seconde 8 terze
A032 Ed.
Musicale
2 cattedre+6h 2 cattedre+6h 2 cattedre+8h Nell’a.s. 2016-2017 21 classi di cui 8 prime 6 seconde 7 terze Nell’a.s. 2017-2018 7 prime 8 seconde 6 terze Nell’a.s. 2018-2019 22 classi di cui: 7 prime 7 seconde 8 terze
86
AJ77 Pianoforte
1catt. + 9 ore pianoforte
1catt. + 9 ore pianoforte
1catt. + 9 ore pianoforte
Non sempre negli ultimi anni l’Istituto ha potuto soddisfare la richiesta sempre maggiore di accesso alle classi con lo strumento musicale, pertanto abbiamo l’esigenza di 9 ore in più di Pianoforte
AG77 Flauto
1catt. + 9 ore flauto
1catt. + 9 ore flauto
1catt. + 9 ore flauto
Non sempre negli ultimi anni l’Istituto ha potuto soddisfare la richiesta sempre maggiore di accesso alle classi con lo strumento musicale, pertanto abbiamo l’esigenza di 9 ore in più di Flauto
AM77 Violino
1catt. + 9 ore violino
1catt. + 9 ore violino
1catt. + 9 ore violino
Non sempre negli ultimi anni l’Istituto ha potuto soddisfare la richiesta sempre maggiore di accesso alle classi con lo strumento musicale, pertanto abbiamo l’esigenza di 9 ore in più di Violino
AB77 Chitarra
1catt. + 9 ore chitarra
1catt. + 9 ore chitarra
1catt. + 9 ore chitarra
Non sempre negli ultimi anni l’Istituto ha potuto soddisfare la richiesta sempre maggiore di accesso alle classi con lo strumento musicale, pertanto abbiamo l’esigenza di 9 ore in più di Chitarra
IRC 1 cattedre+3h 1 cattedre+3h 1 cattedre+4h Nell’a.s. 2016-2017 21 classi di cui 8 prime 6 seconde 7 terze Nell’a.s. 2017-2018 7 prime 8 seconde 6 terze Nell’a.s. 2018-2019 22 classi di cui: 7 prime 7 seconde 8 terze
AD00 Sostegno
6 cattedre+9h 6 cattedre+9h 6 cattedre+9h
87
b. Posti per il potenziamento
Tipologia n. docenti Motivazione
Lingua Straniera (Inglese) A345 1 Potenziamento della lingua straniera anche in vista del conseguimento delle certificazioni
Ed. Musicale A032 1 Potenziamento e miglioramento delle attività musicali dall'infanzia alla secondaria di primo grado
Ed. Artistica A028 1 Potenziamento e miglioramento delle attività artistiche/laboratoriali dall'infanzia alla secondaria di primo grado
Posto sostegno Primaria Posto Sostegno AD00
12 h 9 h
Progetti ponte fra i tre gradi di istruzione
V. Scheda di Organizzazione dell’Organico Potenziato in allegato
c. Posti per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario, nel rispetto di quanto stabilito dal comma 14 dell’art. 1, legge 107/2015.
Tipologia n.
Assistente amministrativo
7
Collaboratore scolastico
17 collaboratori
Assistente tecnico e relativo profilo (solo scuole superiori)
Altro
FABBISOGNO DI INFRASTRUTTURE E ATTREZZATURE MATERIALI
Si suggerisce di fare riferimento anche a quanto indicato alle sezioni “Le attrezzature e le infrastrutture
materiali” e “Reti di scuole e collaborazioni esterne” della nota Miur prot. n. 2805 del 11.12.2015. L’effettiva
realizzazione del piano nei termini indicati resta comunque condizionata alla concreta destinazione a questa
istituzione scolastica da parte delle autorità competenti delle risorse umane e strumentali con esso
individuate e richieste.
Infrastrutture
PLESSI LABORATORI
Carducci (Primaria-Infanzia)
Informatica/Atelier Digitale Teatro Biblioteca Laboratorio scientifico Laboratorio di ceramica Aula di musica Palestra e palestrina
88
Dino Compagni (Secondaria)
Laboratorio multimediale Laboratorio informatica Aule di strumento musicale Palestra
Fabbisogno mezzi e strumenti
PLESSI LABORATORI TIPOLOGIA Quantità
CARDUCCI
(INFANZIA-PRIMARIA)
Informatica e ateliér digitale
(Primaria)
Videocamera digitale Tavoletta grafica Fotocamera digitale Mixer Cuffie professionali Microfono professionale
Dispositivi elettronici per alunni con bisogni educativi specifici
Hardware per attività di robotica e coding
1 1 1 1 2 1 10 (di varia tipologia)
Laboratorio di ceramica (Infanzia e Primaria)
Rinnovo materiale (tavolette, pennelli, utensili mattarelli e altro)
Laboratorio scientifico (Infanzia e Primaria)
Materiale occorrente per esperimenti Lss
Aula cineforum (Infanzia e Primaria)
Messa in funzione del proiettore
Teatro (Infanzia e Primaria)
Rifacimento palco e quinte. Materiale di facile consumo per allestimenti scenici
Biblioteca (Infanzia e Primaria)
Acquisto nuovi libri di narrativa per ragazzi
Laboratorio musicale (Infanzia e Primaria)
Acquisto strumentario musicale
Palestra e palestrina (Infanzia e Primaria)
Rinnovo materiali sportivi e per le tecniche di rilassamento
DINO COMPAGNI
(SECONDARIA)
Laboratorio informatica
PC completi
LIM
dispositivi elettronici per
89
alunni con bisogni educativi specifici
Aule di strumento musicale
Acquisto strumentario musicale
Palestra Rinnovo materiali sportivi
91
Piano di formazione personale docente e non docente
Con la nota n.35 del 7/01/2016 il MIUR ha fornito indicazioni e orientamenti per la definizione del Piano triennale per la formazione del personale che delineano alcune coordinate utili a collocare le proposte delle scuole per la formazione, nel quadro evolutivo della formazione in servizio determinato dalla Legge 107 . Il Piano dovrà fare particolare riferimento ai seguenti commi dell’art.1, c.124 della L. 107: dovranno essere previste, in coerenza con gli obiettivi del Piano, attività obbligatorie di formazione in servizio per i docenti relative ai traguardi stabiliti nel RAV: a) formazione per l’uso delle tecnologie digitali da parte degli insegnanti collegate ai processi di innovazione curricolare e organizzativa; b) formazione per l'acquisizione di strumenti finalizzati a potenziare la progettazione per competenze nel segmento del curricolo 3-14 anni. Il piano di istituto prevede delle azioni formative a livello triennale da rivolgere a docenti neo-assunti (vedi allegato potenziato), gruppi di miglioramento, consigli di classe, team docenti impegnati in innovazioni introdotte dalla Legge 107/2015, figure sensibili della sicurezza (D.Igs.81/2008, personale amministrativo impegnato nella segreteria digitale.
92
ARGOMENTO FORMAZIONE/ AGGIORNAMENTO
A CHI E’ RIVOLTO
QUANTE ORE PREVISTE, DURATA COMPLESSIVA
DA CHI VIENE EROGATO
DOVE VIENE EROGATO
EFFETTI ATTESI
PERTINENZA CON LE 9 PRIORITA’ DI
FORMAZIONE MIUR 2016-2019
PERTINENZA CON LE
PRIORITA’ DEL RAV/PDM
D’ISTITUTO RIVISTI DALLO
STAFF REGIONALE DI SUPPORTO AL
SNV
Curricolo verticale, prove comuni , certificazione delle competenze: progettazione e valutazione per competenze (deliberato nel PTOF 2015-16)
C.d.D
1 Unità Formativa (modalità di erogazione integrata-blended learning)
- In presenza - Online - Ricerca-azione
(peer tutoring. Peer-to-peer, …)
- Restituzione
Scuola Polo Per bando formatori
A scuola
Progettazione disciplinare verticale,
valutazione trasversale ed interdisciplinare
1.2 1.3
AREA COMPETENZE CHIAVE E DI
CITTADINANZA. 1.1 Utilizzare il curricolo verticale per la certificazione delle competenze: comunicare nelle lingue straniere, motorie artistiche, spirito di iniziativa, consapevolezza e cura di sé, rispetto delle regole. 1.2 Potenziare i progetti previsti nel PTOF di cittadinanza attiva.
Sicurezza (deliberato nel PTOF 2015-16)
C.d.D
Ore previste dalla normativa
RSPP interno
A scuola
Porre l’istituto in posizione coerente con
la normativa sulla sicurezza e prevenzione
dei rischi
3.1
Antincendio (deliberato nel PTOF 2015-16)
Docenti disponibili 3.1
Primo soccorso (deliberato nel PTOF 2015-16)
Docenti disponibili
Personale specializzato
3.1
93
BLS-D (deliberato nel PTOF 2015-16)
C.d.D ATA
Meyer , 118
Firenze Sedi proprie
Gestire il primo soccorso e il defibrillatore
3.2
Dislessia Amica (nuovo)
Docenti interessati
Formatori da albo regionale
On line Mantenere alto il livello
di sensibilità professionale verso la
tematica della dislessia
3.2
DSA (nuovo) Docenti
interessati 3 ore
“Concilia Qui”s.r.l Dr.ssa A.L. Palaldino-
Psicologa
v. progetto 3.2
Formazione referenti H (nuovo)
F.S. H CTS Sesto F.no CTS Sesto
F.no Aggiornamento Professionale
3.2
Innovazione digitale nella didattica laboratoriale
(deliberato nel PTOF 2015-16)
C.d.D ATA
1 Unità Formativa (modalità di erogazione integrata-blended learning)
- In presenza - Online - Ricerca-azione
(peer tutoring. Peer-to-peer, …)
- Restituzione
Scuola Polo Per bando formatori
A scuola
Espansione di : cooperative learning, peer to peer, tutoring.
Aggiornamento ambienti digitali.
Uso strumenti digitali e non.
1.2 1.3 2.2 3.2
AREA COMPETENZE CHIAVE E DI
CITTADINANZA 1.2 Potenziare i progetti previsti nel PTOF di cittadinanza attiva.
Media Education e didattica laboratoriale
C.d.D
Tutoraggio in servizio
A.D. Media Educator di Istituto
A scuola Uso media digitali nella
didattica curricolare
1.2 1.3 2.2 3.2
AREA COMPETENZE CHIAVE E DI
CITTADINANZA 1.2 Potenziare i progetti previsti nel PTOF di cittadinanza attiva.
Formazione lim Esselunga (deliberato nel PTOF 2015-16 e riproposto)
C.d.D 2 h per ogni lim ottenuta Sauro Baci (ditta Lim)
A scuola Uso Lim nella didattica
1.1 1.3 2.2 3.2
Aggiornamento di lingua straniera per docenti (Inglese e altre lingue)
C.d.D
A.C.L.E. A scuola
Altra città Estero
Elevare il livello di competenza in lingua
straniera del corpo
2.1 2.2
AREA COMPETENZE CHIAVE E DI
94
(deliberato nel PTOF 2015-16 e riproposto)
docente; Estendere la possibilità di attuare didattica CLIL
nell’istituto
CITTADINANZA. 1.1 Utilizzare il curricolo verticale per la certificazione delle competenze: comunicare nelle lingue straniere, motorie artistiche, spirito di iniziativa, consapevolezza e cura di sé, rispetto delle regole.
C.L.I.L (deliberato nel PTOF 2015-16 e riproposto)
Docenti abilitati
1 Unità Formativa (modalità di erogazione integrata-blended learning)
- In presenza - Online - Ricerca-azione
(peer tutoring. Peer-to-peer, …)
- Restituzione
Scuola Polo Per bando formatori
Estendere la possibilità di attuare didattica CLIL nell’istituto
AREA COMPETENZE CHIAVE E DI
CITTADINANZA. 1.1 Utilizzare il curricolo verticale per la certificazione delle competenze: comunicare nelle lingue straniere, motorie artistiche, spirito di iniziativa, consapevolezza e cura di sé, rispetto delle regole. 1.2 Potenziare i progetti previsti nel PTOF di cittadinanza attiva
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ORGANIZZAZIONE DELLA SICUREZZA ENTRATA-USCITA DA SCUOLA Ogni anno viene ripresentato, con le opportune modifiche sia organizzative che inerenti la sicurezza, il piano della gestione delle entrate e uscite dei tre gradi di istruzione dell’Istituto Comprensivo “Compagni-Carducci”. Per permettere un ingresso ordinato e in sicurezza, un'uscita regolare e veloce, l’Istituto ha proposto una procedura comune a tutto il personale. INFANZIA: i bambini vengono accompagnati dai genitori dalle ore 8.00 alle 8.10 nella sezione dove viene effettuato il prescuola, qui saranno presenti i docenti che a turno effettuano questo servizio per venire incontro alle esigenze delle famiglie; il personale Ata sorveglia l’ingresso. Dalle ore 8:30 alle ore 9:00 i genitori accompagneranno gli alunni nelle proprie sezioni dove troveranno ad accoglierli i docenti che saranno presenti dalle 8:25; il personale Ata sorveglierà il regolare svolgimento dell'entrata. L'uscita si svolgerà dalle 16:15 alle 16:30 sotto il controllo del personale Ata all'ingresso e con la consegna ad personam dei bambini, da parte dei docenti, a genitori o persone delegate come da procedura stabilita all’inizio dell’anno scolastico ( documento con i nomi dei delegati firmato dai genitori e controfirmato dal Dirigente). PRIMARIA: Classi prime: alle ore 8:30, dall’ingresso secondario di viale U. Bassi, entrano i bambini delle cinque classi prime; i docenti li attendono sul pianerottolo davanti alla porta d’ingresso insieme ad un collaboratore, al formarsi della classe i docenti salgono e si dirigono verso la propria aula; i ritardatari si accodano alle ultime classi che entrano o, se il ritardo è più consistente, vengono condotti nelle loro aule dal collaboratore predisposto alla sorveglianza. I bambini saranno educati dai docenti per tutto l’anno in corso ad entrare nelle proprie aule tenendo un comportamento ordinato senza correre né spingere i compagni. Classi seconde e terze: dal portone centrale di viale U. Bassi entrano le classi seconde e terze alle ore 8:30, alla presenza di uno o due collaboratori che controllano sia la porta di ingresso che le rampe che portano al primo piano. Un docente aspetta sul pianerottolo in cima alla rampa per sorvegliare l’ultima parte delle scale e il pezzetto di corridoio che conduce alle aule, gli altri docenti aspettano gli alunni sulla porta della propria aula in modo da sorvegliare tutto il corridoio. Classi quarte e quinte: le quattro classi quarte e le quattro classi quinte entrano dall’ingresso secondario di viale U. Bassi alle ore 8:25 alla presenza di un collaboratore scolastico che controlla sia la porta di ingresso che le rampe che portano al primo piano e la parte di piano del pianoterra. I docenti aspettano gli alunni sulla porta della propria aula in modo da sorvegliare corridoi e rampa finale delle scale. I bambini ormai grandi ed educati dai docenti durante gli anni precedenti sono tenuti a un comportamento ordinato. Le uscite delle classi sono scaglionate secondo la seguente modalità:
PRIME alle ore 16:30 escono dal portone secondario e vanno alle postazioni indicate nel cortile
d’ingresso.
SECONDE e TERZE escono alle ore 16,30 dal portone centrale dell’Istituto.
QUARTE escono alle ore 16:25 dal portone che immette nella rampa laterale
QUINTE escono alle 16:25 dal portone secondario
con la consegna ad personam dei bambini, da parte dei docenti, a genitori o persone delegate come da procedura stabilita all’inizio dell’anno scolastico ( documento con i nomi dei delegati firmato dai genitori e controfirmato dal Dirigente).
SECONDARIA: gli studenti della 1, 2 , e 3 D; 1H, 1F, 1G entreranno alle 7:53; tutte le altre classi entreranno alle 7:55. Questa uscita differenziata permette di entrare tutti da via Nicolodi (ingresso monumentale) in modo ordinato e sicuro. L’ingresso è sorvegliato da un collaboratore scolastico che è posizionato al cancello e dai collaboratori del dirigente alla porta vetrata monumentale e nel pianerottolo in cima alle scale; i corridoi sono sorvegliati dagli altri collaboratori scolastici e dai docenti che alle 7:55 sono tutti nelle loro
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aule. L’uscita è alle ore 13:00 per le classi a 6 giorni e le ore 14:00 per le classi a 5 giorni. Tutti devono prepararsi 5 minuti prima del suono della campanella e rispettare l’ordine di uscita.
ELENCO DEI DOCUMENTI CONSULTABILI SUL SITO DELL’ISTITUTO
Piano dell’offerta formativa (POF) http://www.istitutocomprensivocompagnicarducci.it/?q=la-scuola/piano-dellofferta-formativa Patto di corresponsabilità http://www.istitutocomprensivocompagnicarducci.it/sites/default/files/articoli/2014-2015/patto_educativo_di_corresponsabilita.pdf Piano annuale dell’inclusività http://www.istitutocomprensivocompagnicarducci.it/sites/default/files/page/2015/piano-annuale-dellinclusivita-pai.pdf Protocollo di accoglienza alunni stranieri http://www.istitutocomprensivocompagnicarducci.it/sites/default/files/articoli/2014-2015/protocollo_accoglienza_alunni_stranieri.pdf Regolamento di disciplina degli alunni http://www.gazzettaamministrativa.it/opencms/export/sites/default/_gazzetta_amministrativa/amministrazione_trasparente/_toscana/_istituto_comprensivo_compagni_carducci_di_firenze/010_dis_gen/020_att_gen/2014/0003_Documenti_141797509669/1417975180257_regolamento_disciplina_aggiornato_al__feb_2014.pdf Regolamento di Istituto http://www.gazzettaamministrativa.it/opencms/export/sites/default/_gazzetta_amministrativa/amministrazione_trasparente/_toscana/_istituto_comprensivo_compagni_carducci_di_firenze/010_dis_gen/020_att_gen/2014/0003_Documenti_141797509669/1419071107559_regolamento_di_istituto_-_aggiornato_al_03_luglio_2014.pdf Regolamento uscite didattiche, visite guidate e viaggi d'istruzione http://www.gazzettaamministrativa.it/opencms/export/sites/default/_gazzetta_amministrativa/amministrazione_trasparente/_toscana/_istituto_comprensivo_compagni_carducci_di_firenze/010_dis_gen/020_att_gen/2014/0003_Documenti_141797509669/1417975098592_regolamento_uscitexvisitexviaggi_definitivo_cdd_e_cdi_-_aggiornato_al_10_febbraio_2014.pdf Regolamento del Collegio dei Docenti http://www.gazzettaamministrativa.it/opencms/export/sites/default/_gazzetta_amministrativa/amministrazione_trasparente/_toscana/_istituto_comprensivo_compagni_carducci_di_firenze/010_dis_gen/020_att_gen/2014/0003_Documenti_141797509669/1417975479912_regolamento_collegio_docenti_approvato_9_nov_2012.pdf Rapporto di Autovalutazione (RAV) http://www.istitutocomprensivocompagnicarducci.it/sites/default/files/page/2015/snv-pubblicazionerav-fiic853009.pdf
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Progetti Progetti Scuola dell’Infanzia http://www.istitutocomprensivocompagnicarducci.it/?q=offerta-formativa/attivita-e-progetti-la-scuola-dell-infanzia Progetti della Scuola Primaria http://www.istitutocomprensivocompagnicarducci.it/?q=scuola-primaria Progetti della Scuola Secondaria http://www.istitutocomprensivocompagnicarducci.it/?q=scuola-secondaria Attività e progetti trasversali http://www.istitutocomprensivocompagnicarducci.it/?q=attivita-e-progetti/attivita-e-progetti Modulistica INVALSI http://www.istitutocomprensivocompagnicarducci.it/?q=system/files/circolari/2015/2014-2015-dati-di-contesto-invalsi.pdf Criteri per graduatoria di accesso - scuola dell'infanzia Carducci http://www.istitutocomprensivocompagnicarducci.it/?q=system/files/circolari/2015/2014-2015-criteri-infanzia-carducci-come-approvati-dal-cdi-13012015.pdf Criteri per graduatoria di accesso - scuola primaria Carducci http://www.istitutocomprensivocompagnicarducci.it/?q=system/files/circolari/2015/2014-2015-criteri-primaria-carducci-come-approvati-dal-cdi-13012015.pdf Criteri per graduatoria di accesso - scuola secondaria Carducci http://www.istitutocomprensivocompagnicarducci.it/?q=system/files/circolari/2015/2014-2015-criteri-secondaria-compagni-come-approvati-dal-cdi-13012015.pdf Piano di miglioramento (PDM) http://www.istitutocomprensivocompagnicarducci.it/?q=la-scuola/mensa-e-altri-servizi-di-supporto-alla-scuola Qualità - Autovalutazione di Istituto (RAV) http://www.istitutocomprensivocompagnicarducci.it/?q=offerta-formativa/qualita-autovalutazione-di-istituto-rav