Istituto di Istruzione superiore Terralba-Mogoro-Ales di Oristano

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Focuscuola N°1-MAGGIO 2013 Immaginando Gramsc Le nuove fonti ener- getiche: il nostro pro- totipo di serra con alimentazione CSP Dal micro al macro Piccoli grandi fo- tografi: Selezione di im- magini dalla mo- stra “A modo mio”— Maggio dei libri Storia e arte : opere artisti- che che con immediatezza esprimono pensieri ed episodi sa- lienti della nostra storia IMMAGINANDO GRAMSCI ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE TERRALBA-MOGORO-ALES

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Focuscuola N°1-MAGGIO 2013

Immaginando

Gramsc Le nuove fonti ener-

getiche: il nostro pro-

totipo di serra con

alimentazione CSP

Dal micro al macro

Piccoli grandi fo-tografi: Selezione di im-magini dalla mo-stra “A modo mio”—Maggio dei libri

Storia e arte : opere artisti-

che che con immediatezza

esprimono

pensieri ed

episodi sa-

lienti della

nostra storia

IMMAGINANDO GRAMSCI

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE TERRALBA-MOGORO-ALES

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IMMAGINANDO GRAMSCI

Abbiamo fatto un percorso di

studio sulla vita e le opere del politico sar-

do scoprendo il grande messaggio educati-

vo che egli ci ha lasciato attraverso le sue

lettere.

MAGGIO 2012 : IN QUESTO NUMERO

Pagina 2 Focuscuola

FocusFocusFocusFocuscuolacuolacuolacuola

ScienzeScienzeScienzeScienze————ImmaginiImmaginiImmaginiImmagini

Arte /StoriaArte /StoriaArte /StoriaArte /Storia SapereSapereSapereSapere AAAA FareFareFareFare AmbienteAmbienteAmbienteAmbiente BBBB

SapereSapereSapereSapere StoriaStoriaStoriaStoria SapereSapereSapereSapere CCCC DDDD

4

20 10

14

DAL MICRO AL MACRO Alla coperta dell’incredibile mondo micro-scopico osservabile nei comuni vegetali e a-nimali

IL FASCINO DELLE CARTINE STO-

RICHE

Abbiamo ripercorso l’evoluzione della car-

tografia nel corso dei secoli

LE NUOVE FONTI ENERGETICHE

Nel nostro laboratorio abbiamo costruito un

prototipo di serra con alimentazione STP

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Analizzando le lettere che Gramsci inviò dal carcere nel corso della sua lunga prigionia, ci siamo resi conto dell’attualità del suo pensiero e, in particolare, abbiamo ammirato la sua grande capacità di sentirsi mental-mente e psicologicamente “libero” nonostante rinchiuso fra le quattro mura della cella.

Interessantissimo, inoltre, il connubio fra le lettere gramsciane e le opere d’arte che diversi artisti dell’oristanese hanno creato ispirandosi ad esse.

Abbiamo studiato, poi, l’evoluzione che la cartografia ha subito nel corso dei secoli rispecchiando il susseguirsi delle grandi scoperte geografiche di cui l’uomo è stato protagonista fino a giungere alla precisione delle mo-derne carte compilate con l’ausilio delle più moderne tecnologie.

Chissà se fra qualche anno l’uomo riuscirà a rendersi completamente au-tonomo dall’uso dei combustibili fossili utilizzando solo le più moderne tecnologie di produzione energetica basate sull’ utilizzo di sistemi di con-versione della fonte primaria di energia ossia quella solare.

Noi abbiamo creato un prototipo di serra ad alimentazione CSP (solare termico a concentrazione) perché riteniamo che, per garantire l’integrità dei diversi ecosistemi, sia necessario adottare misure ur-genti per ridurre l’emissione di CO2 nell’atmosfera.

Nonostante le mutazioni siano dei fenomeni che si verificano, con una certa probabilità, anche naturalmente, non si può fare a meno di espri-mere perplessità e stupore davanti alla manifestazione di una variazione fenotipica di un determinato individuo.

E poi ancora immagini microscopiche e il mondo degli animali attraverso l’obiettivo dei nostri giovani fotografi che già mostrano di saper cogliere l’attimo in maniera eccezionale.

Rosangela Melis

IL

PROGETTO E-

LEONORA

Un progetto, chia-

mato "Eleonora 01

-Dir" che prevede

la costruzione di

un pozzo di pro-

fondità pari a 2850 metri, per la ricerca di gas

naturale

IL BOSCO CHE VORREI

Dopo l’incendio del 2009 che ha de-vastato un’area molto estesa del Monte Arci è nata un’importante iniziativa per sensibilizzare le perso-ne, dai bambini agli anziani, al ri-spetto del nostro patrimonio boschi-vo e della natura in generale.

Pagina 3 N°1-MAGGIO 2013 FOCUSCUOLA

Sapere scienze

ArteArteArteArte NaturaNaturaNaturaNatura

FFFF

Dalla mostra “A modo mio” ab-biamo selezionato le foto più bel-le scattate dagli studenti della no-stra scuola che già mostrano di saper cogliere l’attimo in maniera eccezionale.

MUTAZIONI

Le mutazioni genetiche possono essere indotte da

fattori di tipo ambientale, spesso però si verifica-

no in modo del tutto casuale e naturale.

animalianimalianimalianimali immaginiimmaginiimmaginiimmagini GGGG

HHHH

28

24

32

31 Fare territorioterritorioterritorioterritorio

Gramsci, cartine storiche, nuove fonti energetiche e…tanto stupore davanti alle variazioni fenotipiche cau-sate dalle mutazioni.

EEEE

Page 4: Istituto di Istruzione superiore Terralba-Mogoro-Ales di Oristano

esami e perdette la borsa di studio. Egli abbandonò la car-

riera universitaria e si dedicò all'attività giornalistica. Nel

1919 fondò con Tasca e Terracini un settimanale e poi dal

1921 quotidiano, "ORDINE NUOVO". In questo periodo di

forti agitazioni sociali maturò la sua ideologia socialista. A

Torino frequentò anche gli ambienti degli immigrati sardi;

l'interesse per la sua terra, infatti, rimase sempre vivo in

lui, sia nelle riflessioni di carattere generale sul problema

meridionale che per ciò che riguarda gli usi e i costumi.Egli

fu un instancabile organizzatore di numerose iniziative,

tanto che addirittura di lì a qualche anno si trasferì in Rus-

sia. Si sposò a Mosca con una violinista di talento ed ebbe

due figli per i quali, dal carcere italiano, scriverà una serie

di commoventi favole pubblicate con il titolo "L'albero del

riccio".

Nel frattempo, avendo in precedenza aderito al Psi, si con-

vinse che bisognava dar vita a un partito nuovo, secondo le

direttive di scissione già indicate dall'Internazionale comu-

nista. Nel gennaio del 1921 si aprì a Livorno il 17° congres-

so nazionale del Psi; le divergenze tra i vari gruppi: massi-

malisti, riformisti ecc., indussero l'intellettuale italiano e la

minoranza dei comunisti a staccarsi definitivamente dai

socialisti.

Antonio Gramsci nacque ad Ales, in Sardegna, il 22

gennaio 1891, quarto dei sette figli avuti da Francesco

Gramsci e Giuseppina Marcias. Nel periodo in cui la

famiglia si trasferì a Sorgono, Gramsci fu colpito, dopo

una caduta, da una malattia che gli lasciò una sgradevo-

le malformazione fisica alla schiena.

Nella famiglia del giovane Antonio si respirava

un’atmosfera difficile, a causa soprattutto dell'irrequie-

to padre. Nel 1905 si iscrisse al liceo-ginnasio di Santu

Lussurgiu, mentre nel 1908 cambiò e approdò al liceo

Dettori di Cagliari, città dove cominciò a condurre una

vita autonoma. Iniziò a leggere la stampa socialista che

il fratello Gennaro gli inviò da Torino.

Cagliari, in quel tempo, era una cittadina culturalmente

vivace, dove si diffondevano i primi fermenti sociali che

influirono notevolmente sulla sua formazione comples-

siva, sia sul piano culturale che caratteriale.

Conseguita la licenza liceale, nel 1911 vinse una borsa di

studio per l'università di Torino. Si trasferì così in quel-

la città e si iscrisse alla facoltà di Lettere. Strinse amici-

zia con Angelo Tasca, già socialista, ma a causa di pro-

blemi di salute non riuscì a rimanere al passo con gli

IMMAGINANDO GRAMSCI

CONOSCIAMO GRAMSCI

Pagina 4 Focuscuola

STORIASTORIASTORIASTORIA

SapereSapereSapereSapere

NOSTRO REPORTAGE

Uomo politico del nostro territorio, ricorre quest’anno il 76° anniversario della

morte di Antonio Gramsci.

Politico, filosofo, educatore per i profondi messaggi di vita che egli è riuscito a

dare dal carcere attraverso le lettere che noi abbiamo letto e commentato ren-

dendoci conto dell’attualità e grande significatività del suo pensiero.

Siamo andati nella sua casa natale di Ales e abbiamo parlato e lavorato con i mem-

bri dell’Associazione “casa natale Gramsci” e della “Biblioteca Gramsciana” che

per l’occasione hanno organizzato eventi e manifestazioni.

Particolarmente importante l’associazione che si è scelto di fare fra le lettere dal

carcere di Gramsci e l’arte. Noi, come redazione abbiamo lavorato all’evento

“immaginando Gramsci” mediante la produzione di immagini e testi . Diversi arti-

sti del territorio hanno visualizzato il contenuto delle lettere gramsciane attraverso

la produzione di opere scultoree o dipinti nell’ambito della manifestazione una

“cella per Gramsci” alla quale noi abbiamo partecipato.

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Nello stesso mese di quell'anno, nella storica riunione di San Marco, nacque il Partito co-

munista d'Italia: Gramsci fu un membro del Comitato centrale.

Nel 1926 venne arrestato dalla polizia fascista. Il re e Mussolini intanto, sciolsero la Camera

dei deputati, mettendo fuori legge i comunisti. Gramsci e tutti i deputati comunisti furono

processati e confinati.

Morì nel 1937 di tubercolosi, dopo undici anni di pri-

gionia, senza aver mai rivisto i figlioletti. Negli anni

della reclusione scrisse 32 quaderni di studi filosofici e

politici, definiti una delle opere più alte e acute del

secolo; pubblicati da Einaudi nel dopoguerra, sono

noti universalmente come i "Quaderni dal carcere", e godono tuttora di innume-

revoli traduzioni e di altissima considerazione presso gli intellettuali di tutti i

Paesi.

Pagina 5 N°1-MAGGIO 2013 FOCUSCUOLA

CONOSCIAMO GRAMSCI

SIAMO ANDATI NELLA SUA CASA….LE NOSTRE RIFLESSIONI SUL SUO MESSAGGIO

Le nostre riflessioni sul pensiero gramsciano

attraverso la produzione di testi e immagini

Ti vedo

Ti vedo ancora là seduto,

nelle spalle tutto quel sapere

in un corpo che regge il peso di una vita,

di due,

di tre vite insieme.

Il tuo sguardo nudo,

privo di pensieri

mentre fisso rivivi ogni momento.

Tanti mondi, tante sconfitte

hai vissuto.

Tanti porti, tante rive

hai toccato.

Fin quando gettata l’ancora,

sei diventato uomo come noi.

Un grande uomo dal corpo snello e malaticcio,

ma pur sempre un uomo.

Un uomo che contro tutti e dopo tutto,

si è fermato.

Ti vedo ancora là seduto,

con la medesima espressione

di chi con gli anni si sente ancora perduto.

M’han chiesto come t’immaginassi,

perché questi miei occhi giovani

e ciechi,

ma vedere solo quello che è,

non quello che è stato.

Una cosa è certa,

sei stato forte contro la debolezza

e le giustizie.

Tenace in un epoca

In cui di tenacia ce n’era ben poca.

Ed è per questo

che tra tutti i grandi uomini sei stato ricordato,

perché nel mondo d’oggi,

come in quello di ieri,

contano i fatti, i pensieri e le azioni

di chi è puri nell’anima.

Puro come te.

Giulia Casu, Martina Frau, Luana Cancedda

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Pagina 6 Focuscuola

Lo Stato italiano è stato una dittatura feroce che ha messo a ferro e fuoco l'Italia meridionale e le iso-le, squartando, fucilando, seppellendo vivi i contadini poveri che scrittori salariati tentarono d'infa-mare col marchio di briganti. Antonio Gramsci -

Occorre persuadere molta gente che anche lo studio è un mestiere, e molto faticoso, con un suo speciale tirocinio, oltre che intellettuale, anche muscolare-nervoso: è un pro-cesso di adattamento, è un abito acquisito con lo sforzo, la noia e anche la sofferenza. - Antonio Gramsci -

Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.

Antonio Gramsci -

Occorre spesso ai giovani, nella discussione, di dover rispondere a delle obbiezioni che si riferiscono ai problemi ultimi dell'esistenza. Gli avversari sanno che questi problemi sono di quelli che fanno tremare le vene e i polsi anche al logico più consumato. Ap-punto perciò li propongono, per tentare di confondere e di far tacere anche laddove nella polemica essi rimarrebbero immancabilmente schiacciati. - Antonio Gramsci -

Quando discuti con un avversario, prova a metterti nei suoi panni. Lo comprenderai meglio e forse finirai con l'accorgerti che ha un po', o molto, di ragione. Ho seguito per qualche tempo questo consiglio dei saggi. Ma i panni dei miei avversari erano così su-dici che ho concluso: è meglio essere ingiusto qualche volta che provare di nuovo questo schifo che fa svenire.

- Antonio Gramsci -

Il tempo è la cosa più importante: esso è un semplice pseudonimo della vita stessa.

- Antonio Gramsci -

Ogni domanda può avere la sua risposta. Basta perciò riflettere. Nella discussione ci si deve trincerare in questi casi dietro la difficoltà che a rispondere a certe

domande hanno sentito anche i grandi pensatori. Se si volesse far supporre di poter rispondere vittoriosamente a ogni obbiezione, si sarebbe semplicemente dei vanitosi vuoti e insulsi. - Antonio Gramsci -

L'indifferenza è il peso morto della storia. È la palla di piombo per il novatore, è la materia inerte in cui affogano spesso gli entusiasmi più splendenti, è la palude che re-cinge la vecchia città e la difende meglio delle mura più salde, meglio dei petti dei suoi guerrieri, perché inghiottisce nei suoi gorghi limosi gli assalitori, e li decima e li scora e qualche volta li fa desistere dall'impresa eroica. Antonio Gramsci -

Il suo messaggio per noi

Abbiamo

scoperto la

grande

’attualità e

la

significativi

tà del suo

pensiero.

SapereSapereSapereSapere StoriaStoriaStoriaStoria————ArteArteArteArte

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Pagina 7 N°1-MAGGIO 2013 FOCUSCUOLA

Il suo messaggio per noi

Carta del Centro di documentazione ambientale

Quante volte mi sono domandato se legarsi ad una massa era possibile quando non si era mai voluto bene a nessuno.

Antonio Gramsci -

L'illusione è la gramigna più tenace della coscienza collettiva: la storia insegna, ma non ha scolari.

- Antonio Gramsci -

Il mio stato d'animo è tale che se anche fossi condannato a morte, continuerei a essere tranquillo e anche la sera prima dell'esecuzione magari studierei una lezione di lingua cinese per non cadere più in quegli stati d'animo volgari e banali che si chiamano pessimismo e ottimismo. Il mio stato d'animo sintetizza questi due sentimenti e li supera: sono pessimista con l'intelligenza, ma ottimista con la volontà. - Antonio Gramsci -

Ogni movimento rivoluzionario è romantico per definizione. - Antonio Gramsci -

23 maggio 1927 23 maggio 1927 23 maggio 1927 23 maggio 1927 –––– Carissima mammaCarissima mammaCarissima mammaCarissima mamma

da qualche tempo non ricevo tue lettere e notizie di casa. Ho scritto a Teresina, ma essa non mi ha risposto. Cosí in tutto questo tempo non mi avete mai scritto nulla su Grazietta e sulle sue condizioni di salute. I o s t o a b b a -s t anza b en e ; l a mia v i t a s c o r r e s empr e u gua l e . Leg go ,mangio, dormo e cosí ogni giorno. Attendo sempre della corrispondenza, ma ne r i c e v o b en po ca . P er ch é n on m i f a i s c r i v e r e a lm eno da Ca r l o? Possibile che i suoi affari lo assorbano tanto da impedirgli di scrivermi di tanto in tanto? Vorrei inoltre avere l'indirizzo preciso di Mario; dal 1921 non ho piú avuto rapporti con lui, ma ora ho saputo che si è occupato di me e perciò vorrei scrivergli per ringraziarlo. Scrivimi tutto ciò che lo riguarda, in modo che dalle mie lettere non appaia che io proprio non mi s o n o o c c u p a t o d i l u i i n t u t t i q u e s t i a n n i : q u a n t i f i g l i h a e c o m e s i chiamano? ecc. ecc. A b b ra c c ia tu t t i d i c a s a e t i ra d e l i c a t ament e l e o r e c ch i e a Car l o e a Teresina.

Un abbraccio affettuoso a te Nino

Roma, 20 novembre 1926Roma, 20 novembre 1926Roma, 20 novembre 1926Roma, 20 novembre 1926 Mia carissima Julca, ricordi una della tue ultime lettere? (era almeno l'ultima lette-ra che io ho ricevuto e letto). Mi scrivevi che noi due siamo ancora abbastanza giovani per poter sperare di vedere insieme crescere i nostri bambini. Occorre che tu ora ricordi fortemente questo, che tu ci pensi fortemente ogni volta che pensi a me e mi associ ai bambini. Io sono sicuro che tu sarai forte e coraggiosa, come sempre sei stata. Dovrai esserlo ancora di più che nel passato, perché i bambini crescano bene e siano in tutto degni di te. Ho pensato molto, molto, in questi giorni. Ho cercato di immaginare come si svolgerà tutta la vostra vita avvenire, perché rimarrò certamente a lungo senza vostre noti-zie; e ho ripensato al passato, traendone ragione di forza e di fiducia infinita. Io sono e sarò forte; ti voglio tanto bene e voglio rivedere e vedere i nostri piccoli bambini. Mi preoccupa un po' la questione materiale: potrà il tuo lavoro bastare a tutto? Penso che non sarebbe né meno degno di noi né troppo, domandare un po' di aiuti. Vorrei convincerti di ciò, per-ché tu mi dia retta e ti rivolga ai miei amici. Sarei più tranquillo e più forte, sapendoti al riparo da ogni brutta eve-nienza. Le mie responsabilità di genitore serio mi tormentano ancora, come vedi. Carissima mia, non vorrei in modo alcuno turbarti: sono un po' stanco, perché dormo pochissimo, e non riesco perciò a scrivere tutto ciò che vorrei e come vorrei. Voglio farti sentire forte forte tutto il mio amore e la mia fiducia. Abbraccia tutti di casa tua; ti stringo con la più grande tenerezza insieme coi bambini. Antonio Gramsci -

SapereSapereSapereSapere StoriaStoriaStoriaStoria————ArteArteArteArte

Page 8: Istituto di Istruzione superiore Terralba-Mogoro-Ales di Oristano

Pagina 8 Focuscuola

STORIASTORIASTORIASTORIA

ARTEARTEARTEARTE

Undici artisti , ispirandosi ad una lettera dal carcere di Antonio Gramsci, ne hanno visualizzato il messaggio umano e filosofico attraverso la creazione di un’opera di alto significato artistico.

UNA CELLA PER GRAMSCI

Federico Coni: Albero del riccio—Lettera a Delio del 22.02.1932;

Ha creato l’albero del riccio utilizzando solo materiali di riciclo

L’evento si è svolto dal 26 al 28 Aprile 2013 presso Villanovatruschedu (Or). Nelle celle

del suggestivo Novenario di San Gemiliano, immersi nella natura, gli artisti si sono

dedicati alla creazione delle opere.

Marie-Claire Taroni: I passerotti Massimo Spiga: Lettera su Nansen del 18.04.1927

L ’ ARTE RENDE IMMEDIATAMENTE PERCEBILE IL PENSIERO ESPRESSO DALLE LETTERE GRAMSCIANEL ’ ARTE RENDE IMMEDIATAMENTE PERCEBILE IL PENSIERO ESPRESSO DALLE LETTERE GRAMSCIANEL ’ ARTE RENDE IMMEDIATAMENTE PERCEBILE IL PENSIERO ESPRESSO DALLE LETTERE GRAMSCIANEL ’ ARTE RENDE IMMEDIATAMENTE PERCEBILE IL PENSIERO ESPRESSO DALLE LETTERE GRAMSCIANE

Michele Marrocu: A Julca Roma 20 Novembre 1926

Page 9: Istituto di Istruzione superiore Terralba-Mogoro-Ales di Oristano

Particolarmente importante l’associazione fra le lettere dal carcere di Gramsci e l’arte.

Essa, infatti, ha la peculiarità di rendere immediatamente percepibili dai sensi i

messaggi di tipo storico , filosofico e umanistico

Pagina 9 N°1-MAGGIO 2013 FOCUSCUOLA

UNA CELLA PER GRAMSCI

Ilaria Marongiu: Lettera alla Madre del 25.04.1927 ;

Mauro Podda: Lettera a Tatiana del 9.12.1926

Francesco Casale:Lettera alla madre del 10 Maggio 1928,

Tonino Mattu: Lettera a Delio sull’Elefante(s.d. n. 153 nell'e-dizione breve edita Einaudi)

Marco Lorenzetti: Il topo e la montagna

Marco Pili: Lettera al figlio sul mare del 10.10.1932

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DAL MICRO AL MACRO

Pagina 10 Focuscuola

SapereSapereSapereSapere SCIENZASCIENZASCIENZASCIENZA----IMMAGINIIMMAGINIIMMAGINIIMMAGINI

Ci siamo dedicati alla scoperta del mondo microscopico attraverso l’osservazione di organismi appartenenti ai cinque regni della natura!

Utilizzando il mi-

croscopio digita-

le abbiamo mes-

so a fuoco la

morfologia di

organismi unicel-

lulari e pluricel-

lulari del regno

animale e vegeta-

le e li abbiamo

ingranditi per

renderli più facil-

mente osservabi-

li da tutti.

I LICHENI : UN’ASSOCIAZIONE SIMBIOTICA FRA UN ALGA UNICELLULARE E UN ASCOMICETE

Page 11: Istituto di Istruzione superiore Terralba-Mogoro-Ales di Oristano

Pagina 11 N°1-MAGGIO 2013 FOCUSCUOLA

DAL MICRO AL MACRO

Meristemi, stomi, stami, sori...gli organi delle piante che ne permettono crescita e riproduzione

Foto Redazione Foto Redazione Foto Redazione Foto Redazione

I tessuti vegetali

osservati a diversi

ingrandimenti

mostrano la

morfologia delle

cellule implicate

nei processi foto

sintetici o nella

riproduzione

Sezione di parenchima fogliareSezione di parenchima fogliareSezione di parenchima fogliareSezione di parenchima fogliare Stomi nella pagina inferiore della fogliaStomi nella pagina inferiore della fogliaStomi nella pagina inferiore della fogliaStomi nella pagina inferiore della foglia

I sori nelle fronde di una PteridofitaI sori nelle fronde di una PteridofitaI sori nelle fronde di una PteridofitaI sori nelle fronde di una Pteridofita

Saccaromices caerevisiaeSaccaromices caerevisiaeSaccaromices caerevisiaeSaccaromices caerevisiae

Page 12: Istituto di Istruzione superiore Terralba-Mogoro-Ales di Oristano

REGNO ANIMALE : ANATOMIA DEGLI ORGANI DELLA CLASSE DEGLI INSETTI

Pagina 12 Focuscuola

DAL MICRO AL MACRO

SapereSapereSapereSapere

ScienzaScienzaScienzaScienza----immaginiimmaginiimmaginiimmagini

Immagini 40 x classe 3°B Liceo

Page 13: Istituto di Istruzione superiore Terralba-Mogoro-Ales di Oristano

DAL MICRO AL MACRO

Pagina 13 N°1-MAGGIO 2013 FOCUSCUOLA

I PARTICOLARI ANATOMICI DEGLI ARTROPODI ATTRAVERSO IL NOSTRO OBBIETTIVOI PARTICOLARI ANATOMICI DEGLI ARTROPODI ATTRAVERSO IL NOSTRO OBBIETTIVOI PARTICOLARI ANATOMICI DEGLI ARTROPODI ATTRAVERSO IL NOSTRO OBBIETTIVOI PARTICOLARI ANATOMICI DEGLI ARTROPODI ATTRAVERSO IL NOSTRO OBBIETTIVO

Immagini 40 x classe 3°A Liceo

Immagini 40 x classe 3°A Liceo

Page 14: Istituto di Istruzione superiore Terralba-Mogoro-Ales di Oristano

Abbiamo studiato le conversioni energeti-

che che avvengono in natura e abbiamo va-

lutato quali siano le fonti energetiche otti-

mali per essere utilizzate per

l’alimentazione delle aziende e delle utenze

domestiche.

Abbiamo proceduto per gradi e prendendo

spunto dalla realtà socio-economica del ter-

ralbese, basata in prevalenza sull’attività

ortofrutticola praticata all’aperto ma sopra-

tutto in serra, abbiamo pensato, nel prossi-

mo futuro, di dare un volto nuovo alla no-

stra economia e al nostro ambiente intensi-

ficando la produzione ortofrutticola e so-

prattutto riducendo l’emissione di CO2 at-

traverso l’utilizzo di fonti di energia secon-

darie come quella solare e, in particolare, il

solare termodinamico a concentrazione.

In particolare, per analizzare le conversio-

ni energetiche che avvengono in natura ab-

biamo costruito un microecosistema serra

contenente sia un angolo di crescita sponta-

nea di flora endemica sarda con le tipiche

piante della nostra Sardegna, sia le tipiche

colture che da anni l’uomo utilizza a scopo

nutrizionale e ornamentale. Ciò con

l’intento di preservare la variabilità genetica

e quindi la biodiversità anche all’interno del

micro ambiente che noi abbiamo simulato.

LE FONTI

ENERGETICHE DEL FUTURO

Come è noto l’energia presente sulla terra esiste in diverse forme, convertibili l’una nell’altra, pertanto, noi ci siamo chiesti da dove derivasse l’energia chimica immagazzinata nei legami chimici delle molecole contenute negli alimenti e direttamente utilizzata (ATP) nei processi metabolici cellulari.

Attraverso le nostre osservazioni e sperimentazioni abbiamo constatato che il motore principale della vita sulla terra risulta essere sua maestà IL SOLE.

Pagina 14 Focuscuola

FareFareFareFare TecnologiaTecnologiaTecnologiaTecnologia

Foto F.AtzoriFoto F.AtzoriFoto F.AtzoriFoto F.Atzori

Le fasi di realizzazione Le fasi di realizzazione Le fasi di realizzazione Le fasi di realizzazione

della serradella serradella serradella serra

Foto classe 2^A LiceoFoto classe 2^A LiceoFoto classe 2^A LiceoFoto classe 2^A Liceo

Page 15: Istituto di Istruzione superiore Terralba-Mogoro-Ales di Oristano

LA NOSTRA MICRO – SERRA (DIMENSIONI: CM49XCM49XCM43H)

PROGETTO SARDECOHOUSEPROGETTO SARDECOHOUSEPROGETTO SARDECOHOUSEPROGETTO SARDECOHOUSE

Abbiamo progettato e realizzato una casa

utilizzando solo materiali ecologici come

il legno e l’abbiamo corredata di un im-

pianto di approvvigionamento energetico

costituito da un sistema di pannelli foto-

voltaici di seconda generazione che ab-

biamo sistemato nella tettoia.

La Sardegna nelle nostre maniLa Sardegna nelle nostre maniLa Sardegna nelle nostre maniLa Sardegna nelle nostre mani

Pagina 15 N°1-MAGGIO 2013 FOCUSCUOLA

Foto classe 3^A Foto classe 3^A Foto classe 3^A Foto classe 3^A

Page 16: Istituto di Istruzione superiore Terralba-Mogoro-Ales di Oristano

Pagina 16 Focuscuola

Abbiamo sottoposto il nostro microecosi-

stema a costante illuminazione solare. Ab-

biamo però coperto alcune foglie con della

plastica nera in modo da impedire ai raggi

solari di illuminarle.

Dopo alcuni giorni abbiamo prelevato alcu-

ne foglie (sia da quelle coperte sia da quelle

illuminate), le abbiamo sottoposte

all’azione dell’acqua calda e poi le abbiamo

immerse in alcool allo scopo di estrarre la

clorofilla. Le abbiamo poi sottoposte a colo-

razione con Lugol notando un’intensa colo-

razione marrone scurissimo nelle foglie co-

stantemente esposte alla luce testimonianza

di un’alta concentrazione di amido nel pa-

renchima fogliare e una scarsissima colora-

zione nelle foglie tenute al buio.

Quindi la luce è fondamentale per la sintesi

della sostanza organica. A livello del paren-

chima fogliare nei cloroplasti delle cellule,

perciò, avviene una trasformazione energe-

tica fondamentale per la vita degli eterotrofi

che può essere schematizzata mediante

l’equazione:

LA CONVERSIONE ENERGETICA 1

ENERGIA LUMINOSA ENERGIA CHIMICA

Noi abbiamo dimostrato che at-traverso la fotosintesi è possibi-le convertire l’energia luminosa in energia chimica contenuta nei legami chimici della sostan-za organica.

Per constatare l’effettiva trasformazione di energia da

solare a chimica abbiamo effettuato un piccolo esperimento

utilizzando la nostra serra.

Le fasi

di estra-

z i o n e

d e l l a

clorofil-

la ed e-

videnzia

z i o n e

dell’ami

do

Page 17: Istituto di Istruzione superiore Terralba-Mogoro-Ales di Oristano

LA TECNOLOGIA CSP

Considerato che in molte applicazioni tecnologiche è richiesta una notevole potenza che l’energia che arriva direttamente dal sole non è in grado di fornire se non viene opportuna-mente concentrata, oggi si sta diffondendo la CSP, Concentrating Solar PowerCSP, Concentrating Solar Power, ossia la tecno-

logia solare termodinamica mediante la quale è possibile convertire l’energia solare in energia termica a temperatura media ed elevata (da 150-200 °C ad oltre 1000 °C). L’energia termica prodotta viene poi utilizzata in un ciclo termodinamico per produrre energia elettri-ca che secondo il no-stro progetto potreb-be alimentare ener-geticamente la no-stra serra.

Sono disponibili varie tecnologie caratterizzate da differenti livelli di concentrazione e, di conseguenza, differenti livelli di temperatura ed efficienza in base ai quali si differenziano le loro applicazioni.

Tutte le tecnologie hanno però in comune:

-una struttura dotata di superfici riflettenti (specchi o superfici in alluminio) che si orienta per inseguire costantemente la posizione del sole;

-la caratteristica di concentrare i raggi solari (solo radiazione solare diretta – DNI) in un punto o una linea focale;

- un sistema ricevitore sul quale viene concentrata la radiazione solare e che viene utilizzato per trasferire l’energia raccolta.

Pagina 17 Focuscuola

Pannelli fotovoltaici di terza generazionePannelli fotovoltaici di terza generazionePannelli fotovoltaici di terza generazionePannelli fotovoltaici di terza generazione

CONVERSIONE ENERGETICA 2

ENERGIA SOLARE ENERGIA TERMICA ENERGIA ELETTRICA

FareFareFareFare TecnologiaTecnologiaTecnologiaTecnologia

Page 18: Istituto di Istruzione superiore Terralba-Mogoro-Ales di Oristano

CONVERSIONE ENERGETICA 2

ENERGIA SOLARE ENERGIA TERMICA ENERGIA ELETTRICA

Considerato che la richiesta alimentare si fa sempre più crescente, soprattutto in alcune parti della Terra, e

che l’alimentazione umana è sempre più sbilanciata verso il consumo di alimenti di tipo animale, abbiamo

pensato di intensificare la produzione ortofrutticola in serra, sfruttando in maniera continuativa l’energia

luminosa del sole riducendo a zero l’emissione di gas nocivi nella biosfera. Abbiamo, quindi, associato al

nostro micro ecosistema (prototipo di serra presente nel terralbese) un sistema di produzione energetica

in grado di assorbire l’energia luminosa durante il dì e di convertirla, prima in energia termica e

successivamente in energia elettrica necessaria per illuminare la nostra serra durante la notte e favorire

quindi il processo fotosintetico 24 ore su 24.

Pagina 18 Focuscuola

L’applicazione più diffusa e rilevante per il CSP è la produzione di energia elettrica attraverso cicli termodinamici a vapore, analoghi alle tradizionali centrali termoelettriche, dove il calore richiesto dal ciclo è prodotto concentrando l’energia solare anzi che bruciando un combustibile fossile.

FareFareFareFare TecnologiaTecnologiaTecnologiaTecnologia

Foto Cluster Sardegna RicercheFoto Cluster Sardegna RicercheFoto Cluster Sardegna RicercheFoto Cluster Sardegna Ricerche

Page 19: Istituto di Istruzione superiore Terralba-Mogoro-Ales di Oristano

Ci siamo documentati sulle modalità di funzionamento della tecnologia solare termodinamica e pensiamo che nel terralbese, grazie anche alle favorevoli condizioni di illuminazione di cui gode la Sardegna, dovreb-be essere presente un unico grande impianto in grado di alimentare ogni abitazione, ogni scuola, ogni a-zienda in modo da garantire l’indipendenza dal punto di vista energetico e soprattutto riuscire a raggiun-gere il grande traguardo di

emissione CO2 nell’atmosfera = 0 Ecco, la Sardegna che noi abbiamo in te-s t a è u n a t e r r a i n c u i l’approvvigionamento energetico, derivi essenzialmente dall’energia luminosa del sole. Una terra nella quale si dovrebbe riuscire a giungere alla risoluzione del famoso “conflitto” fra necessità umane e tutela della biodiversità mediante l’attuazione di una politica di SVILUPPO SOSTENIBI-LE ossia uno sviluppo che possa durare indefinitamente perché basato sullo sfruttamento di risorse rinnovabili, la minimizzazione del danno ambientale e il mantenimento dell’integrità e quindi del-la biodiversità nell’ambito di tutte le co-munità animali e vegetali.

CONVERSIONE ENERGETICA 2

ENERGIA SOLARE ENERGIA TERMICA ENERGIA

ELETTRICA

Pagina 19 Focuscuola

LA SARDEGNA CHE NOI ABBIAMO IN TESTA

Uno dei vantaggi principali che presenta la tecnologia CSP è rappresentato dalla possibilità di accumula-possibilità di accumula-re l’energia termica raccolta dal campo solarere l’energia termica raccolta dal campo solare e di produrre energia elettrica anche in assenza di radia-zione solare.

La possibilità di accumulare l’energia termica raccolta dal campo solare con-sente di programmare la produzione di energia elettrica anche in assenza del sole (analogamente ai tradizionali im-pianti termoelettrici)

Classe 2^A Classe 2^A Classe 2^A Classe 2^A ---- 3 ^A Liceo Scientifico 3 ^A Liceo Scientifico 3 ^A Liceo Scientifico 3 ^A Liceo Scientifico

Page 20: Istituto di Istruzione superiore Terralba-Mogoro-Ales di Oristano

Modelli principali per la rappresentazione della carta

furono i manoscritti dei topografi piemontesi: infatti

la carta è una rielaborazione della carta degli ingegneri

piemontesi pubblicata nell' Atlas général del Le Rouge

nel 1753. La carta è graduata ai margini, e in essa il

titolo è inserito in un cartiglio decorato con motivi flo-

reali situato in alto a destra. La semiologia è la stessa

già adottata in quella degli ingegneri piemontesi; in

alto a sinistra è presente una legenda con le relative

notizie storiche, come l’avvicendarsi dei vari domina-

tori, e brevi didascalie appaiono all’interno del dise-

gno, mentre con una piccola spada sono segnalati tre

campi di battaglia, insieme alla relativa data degli

scontri.

La storia della nostra Isola è segnata dal susseguirsi di invasioni e occupazioni di popoli stranieri attirati dalla

sua posizione strategica nel Mediterraneo, e ciò è docu-

mentato dalla storia stessa della cartografia che la ri-

guarda. Abbiamo testimonianza di rappresentazioni

grafiche del territorio sardo sin dal XV sec. e ciò ci dà

indicazione dell’interesse strategico che essa rappre-

sentava, oltre che della necessità, tra quelle popolazio-

ni, di possedere un territorio prima di tutto concettual-

mente oltre che fisicamente.

La Carta del Santini, pubblicata nel 1779, risulta

essere una delle più significative carte geografiche rap-

presentanti la Sardegna del periodo. Da essa infatti

possiamo dedurre numerose informazioni riguardanti

l’isola, indice degli studi che su di essa la casa Savoia

aveva commissionato. Ad esempio vengono indicate

nella legenda a lato della carta, i tipi di minerali che

venivano estratti dalle miniere, rettangoli suddivisi in

quadretti più piccoli indicano invece le saline. Sono poi

indicati i vari feudi con i nomi delle relative regioni, le

città sono indicate in modi diversi in base alla loro im-

portanza e sono accompagnate da una croce nel caso

sia una sede vescovile o arcivescovile. L’orografia è se-

gnata con mucchi di talpa ombreggiati, i fiumi sono

rappresentati con un trattocoste e sono tratteggiati sul

lato esterno; è utilizzata una doppia linea per le strade.

Una delicata acquerellata rosa e verde traccia i confini

amministrativi delle isole e dei principali centri abitati.

IL FASCINO DELLE CARTINE

STORICHE

Pagina 20 Focuscuola

I quattro Giudicati:

1) GALLURAGALLURAGALLURAGALLURA C.Doria (Castel Doria), C.Lungo Sardo

(Castel Sardo), C. Cavallo, Torres, Galtelle (Galtellì), Tortolì,

Terranuova (Olbia), Luras e Posata (Posada);

2) LOGUDORI LOGUDORI LOGUDORI LOGUDORI Sassari, C.Sardo, Sedini, Alghero, Noras,

Ocier (Ozieri), Bonorba (Bonorva), Bosa, Ploague, Ottana,

Oscuri (Oschiri);

3) ARBOREA ARBOREA ARBOREA ARBOREA Solarance (Solarussa), Oristano, Ales,

Uras, Sardara, Milis, Teralba (Terralba), Pabilonis

(Pabillonis);

4) CAPO CAGLIARI CAPO CAGLIARI CAPO CAGLIARI CAPO CAGLIARI Villa Puzzo (Villaputzu), S. Pilame

(San Priamo), Cagliari, S. Michele, Malfatta e Capoterrato.

SapereSapereSapereSapere StoriaStoriaStoriaStoria

Sguardo alla cartina...

Dalle carte antiche della Sardegna conservate nelle Biblioteche Corsiniana e nazionale centrale di Roma abbiamo attinto la documentazione necessaria per realizzare il nostro lavoro

Page 21: Istituto di Istruzione superiore Terralba-Mogoro-Ales di Oristano

Pagina 21 Focuscuola

SARDEGNA 1838

ISOLA E REGNO DI SARDEGNA 1752

La carta (Livorno 1752), misura cm 24,5 x 17,5 si trova nel volume 1° del Magazzino Italiano, un periodico stampato a cura di Antonio Santini e com-pagni in piazza grande a Livorno nel luglio del 1752. Il disegno dell'isola, inserito tra bordi gradua-ti, è di chiara impostazio-ne maginiana, con le cin-que grandi insenature

orientali ed il Golfo di Cagliari aperto a Est. Il titolo è inserito in un cartiglio posto in alto a destra e ornato da tralci di vite; in basso a sinistra è, invece, presente lo stemma del Regno di Sar-degna di Sardegna con i quattro mori e, al di sotto, la scala gra-fica in miglia d'Italia. Il Nord è indicato da un giglio posto sopra un cerchio

La carta, che misura cm 35 x 27, riporta le due iscri-zioni in italiano ed in francese e l'indicazione che è la medesima lastra dell'edizione del 1838.

La carta misura nel disegno cm 22,5 x 38 e complessivamente cm 27,5 x 44, si trova a pagina 280 della quarta edizione dell' "Atlas sive cosmographicae meditationes de fabrica mundi et fabricati figura", stampato ad Amsterdam nel 1611.

ISOLA DI SARDEGNA 1611

Page 22: Istituto di Istruzione superiore Terralba-Mogoro-Ales di Oristano

IL FASCINO DELLE CARTINE STORICHE

FABIO LICINIO 1550

Pagina 22 Focuscuola

SapereSapereSapereSapere StoriaStoriaStoriaStoria

Fabio

Licinio

La carta, che è in formato libero, misura cm 29,8 x 19, è stata realizzata da Fabio Licinio, con il sistema della incisione in rame ed è stata stampata nel 1550, quasi certamente nel Veneto, regione nella quale l'autore operava. Questa carta è interessante per l'arricchimento del contenuto grafico che all'epoca ebbe un discreto successo, tanto che fu abbondantemente copiata e inserita, con poche variazioni, in altri lavori cartografici del XVI secolo.

Biblioteca Angelica di Roma L’isola è rappresentata in posizione orizzontale con il Nord a sinistra, l’Est in alto, l’Ovest a destra e il Sud in basso. Sul mare sono riportate alcune indicazioni come Mare Tirreno (inferiore a EST), Mare di Sardegna (a Ovest) e Parte Verso Africa e Mare Africo (a Sud). Magini per realizzare questa carta si avvalse dei dati presenti in una delle carte della Sar-degna redatte dall’ingegnere cremonese Cappellino che, nel XVI secolo, aveva curato la costruzione e il ripristino di mol-te fortezze dell’isola, in particolare nella città di Cagliari.

Tabula sete

Page 23: Istituto di Istruzione superiore Terralba-Mogoro-Ales di Oristano

CARTA DEL MONDO

Biblioteca Angelica di Roma Si tratta di una carta che raffigura l’ecumene, sintetizza le conoscenze geo-grafiche degli antichi ed è di notevole interesse sotto l’aspetto della rappresen-tazione grafica. Questo documento rap-presenta il mondo conosciuto all’epoca di Tolomeo dalla Cina all’Oceano Atlan-tico e dal Mare Congelatum, al Nord del CirculusArticus, ai Lune Mons (Monti della Luna) dove si riteneva nascesse il Nilo.

Pagina 23 Focuscuola

Biblioteca Angelica di Roma La carta deriva da una rielaborazione delle carte di Tolomeo effet-tuata dal Mercatore che ha utilizzato per la redazione la proiezione cilindrica equidistante; al centro, in un grande cartiglio molto ben ornato si trova l’indicazione “Meridiani distant pro ratione paralle-li .37. ½ ad circulum maximum”. La Sardegna viene proposta con un disegno costiero leggermente differente rispetto alle tavole di Tolomeo, proposte nel XV secolo.

Sardonia et Corsica—MERCATORE

Biblioteca Angelica di Roma La raffigurazione della Sardegna porta molte novi-tà e l’isola assume una fisionomia più vicina a quella reale. Inoltre, riuscì anche a raccogliere molti dati nuovi e, per l’epoca molto precisi, di cui non si conosce la fonte. Mercatore è considerato il padre della moderna cartografia, perché per primo utilizzò nella produ-zione cartografica l’elaborazione matematica ed astronomica. Il suo metodo fu di grande aiuto spe-cialmente nella navigazione oceanica, perché con-sentiva di mantenere la giusta rota anche senza punti di riferimento.

Europaen VII tabula - MERCATORE

Classe 3^A Liceo S cientifico Classe 3^A Liceo S cientifico Classe 3^A Liceo S cientifico Classe 3^A Liceo S cientifico Documenti di Crisyina cocco Documenti di Crisyina cocco Documenti di Crisyina cocco Documenti di Crisyina cocco

e Antonio Franco Faddae Antonio Franco Faddae Antonio Franco Faddae Antonio Franco Fadda

Page 24: Istituto di Istruzione superiore Terralba-Mogoro-Ales di Oristano

PICCOLI GRANDI

FOTOGRAFI

Pagina 24 Focuscuola

immaginiimmaginiimmaginiimmagini animalianimalianimalianimali

DALLA MOSTRA

FOTOGRAFICA “A

MODO MIO” -TERRA

NOSTRA , ALLESTITA

NELLA NOSTRA SCUOLA

ABBIAMO

SELEZIONATO ALCUNE

DELLE FOTO PIU’

BELLE

Giovanissimi, ma già con una capacità impressionante di “cogliere l’attimo” immorta-Giovanissimi, ma già con una capacità impressionante di “cogliere l’attimo” immorta-Giovanissimi, ma già con una capacità impressionante di “cogliere l’attimo” immorta-Giovanissimi, ma già con una capacità impressionante di “cogliere l’attimo” immorta-

lando momenti di vita e aspetti della natura di straordinaria bellezza della nostra terralando momenti di vita e aspetti della natura di straordinaria bellezza della nostra terralando momenti di vita e aspetti della natura di straordinaria bellezza della nostra terralando momenti di vita e aspetti della natura di straordinaria bellezza della nostra terra

Page 25: Istituto di Istruzione superiore Terralba-Mogoro-Ales di Oristano

PICCOLI GRANDI FOTOGRAFI

Pagina 25 Focuscuola

immaginiimmaginiimmaginiimmagini animalianimalianimalianimali

IL MONDO VISTO ATTRAVERSO GLI OCCHI DEL MIGLIOR AMICO DELL’UOMO !!!IL MONDO VISTO ATTRAVERSO GLI OCCHI DEL MIGLIOR AMICO DELL’UOMO !!!IL MONDO VISTO ATTRAVERSO GLI OCCHI DEL MIGLIOR AMICO DELL’UOMO !!!IL MONDO VISTO ATTRAVERSO GLI OCCHI DEL MIGLIOR AMICO DELL’UOMO !!!

Page 26: Istituto di Istruzione superiore Terralba-Mogoro-Ales di Oristano

PICCOLI GRANDI FOTOGRAFI

Pagina 26 Focuscuola

immaginiimmaginiimmaginiimmagini Terra nostraTerra nostraTerra nostraTerra nostra

PANORAMI, ESPRESSIONI STUPITE DI ANIMALI DI OGNI SPECIE ….

Page 27: Istituto di Istruzione superiore Terralba-Mogoro-Ales di Oristano

Immagini

incantevoli

della

natura

attraverso

l’obiettivo

dei

fotografi

della

nostra

redazione

IL FASCINO DEL BIANCO E NERO...IL FASCINO DEL BIANCO E NERO...IL FASCINO DEL BIANCO E NERO...IL FASCINO DEL BIANCO E NERO...

Pagina 27 Focuscuola

Terra nostraTerra nostraTerra nostraTerra nostra immaginiimmaginiimmaginiimmagini

Page 28: Istituto di Istruzione superiore Terralba-Mogoro-Ales di Oristano

Le mutazioni, dal punto di vista molecolare, possono essere di tipo genico-cromosomico o di tipo ge-nomico.

Nel primo caso consistono in un’alterazione della sequenza di nucleotidi del DNA di un determi-nato cromosoma. Essendo tale sequenza rigorosamente specifica per ogni individuo, una sua altera-z i o n e s i r i p e r c u o t e i n un’alterazione del tipo di proteine che può essere specificato dalle diverse triplette di basi azotate del

DNA. Tali mutazioni possono con-sistere in :

Duplicazioni ( ripetizione di una sequenza genica)

Inversioni (un segmento lineare di DNA subisce una rotazione di 180°. Non vengono persi nucleoti-di ma la normale sequenza ne vie-ne alterata)

Traslocazioni (distacco di un frammento di DNA che si inserisce in un altro non omologo. Spesso le traslocazioni sono reciproche)

Delezioni (perdita di un fram-mento di DNA dal cromosoma).

Le mutazioni sono spesso degli eventi del tutto casuali e naturali ma, ormai è stato dimostrato, la loro frequenza viene notevol-mente aumentata da alcuni fat-t o r i amb i e n t a l i c om e l’esposizione a determinate so-stanze chimiche o a radiazioni ionizzanti.

LE MUTAZIONI

GENETICHE

Nel corso dell’evoluzione , la selezione na-turale ha mostrato la tendenza ad elimina-re le mutazioni che interessano la struttu-ra dei cromosomi. Tuttavia, bisogna sotto-lineare che alcune duplicazioni se non hanno conseguenze negative sul fenotipo possono essere ereditate e conferire un vantaggio adattativo al portatore. Sembra, ad esempio, che un fenomeno del genere sia avvenuto, nel corso dell’evoluzione, nelle regioni cromosomiche che codificano per le catene polipeptidi che costituiscono l’emoglobina dei primati.

Alcune duplicazioni, inversioni, trasloca-

zioni si ritiene che abbiano determinato la

divergenza adattativa tra alcuni primati e

l’uomo. Delle 23 coppie di cromosomi di

cui è costituito il nostro corredo, 18 sono

pressoché identiche a quelle corrispon-

denti di scimpanzé e gorilla, le altre cinque

differiscono per la presenza di traslocazio-

ni e duplicazioni.

Le mutazioni sono eventi abbastanza frequenti in natura e sono importanti perché alla base Le mutazioni sono eventi abbastanza frequenti in natura e sono importanti perché alla base Le mutazioni sono eventi abbastanza frequenti in natura e sono importanti perché alla base Le mutazioni sono eventi abbastanza frequenti in natura e sono importanti perché alla base

della variabilità degli individui.della variabilità degli individui.della variabilità degli individui.della variabilità degli individui.

Quando, tuttavia, la mutazione consiste in una deviazione negativa dalla condizione media Quando, tuttavia, la mutazione consiste in una deviazione negativa dalla condizione media Quando, tuttavia, la mutazione consiste in una deviazione negativa dalla condizione media Quando, tuttavia, la mutazione consiste in una deviazione negativa dalla condizione media dell’individuo si manifesta come un’anomalia e può pesare in modo più o meno marcato sulla vita dell’individuo si manifesta come un’anomalia e può pesare in modo più o meno marcato sulla vita dell’individuo si manifesta come un’anomalia e può pesare in modo più o meno marcato sulla vita dell’individuo si manifesta come un’anomalia e può pesare in modo più o meno marcato sulla vita dell’individuo mentre, se la deviazione è positiva, si avranno degli effetti benefici sul fenotipo che potranno dell’individuo mentre, se la deviazione è positiva, si avranno degli effetti benefici sul fenotipo che potranno dell’individuo mentre, se la deviazione è positiva, si avranno degli effetti benefici sul fenotipo che potranno dell’individuo mentre, se la deviazione è positiva, si avranno degli effetti benefici sul fenotipo che potranno

essere selezionati.essere selezionati.essere selezionati.essere selezionati.

Pagina 28 Focuscuola

Sapere Sapere Sapere Sapere scienzascienzascienzascienza

MUTAZIONI GENICHEMUTAZIONI GENICHEMUTAZIONI GENICHEMUTAZIONI GENICHE

Disegno Massimiliano Pili

INVERSIONE INVERSIONE INVERSIONE INVERSIONE

DELEZIONEDELEZIONEDELEZIONEDELEZIONE

Page 29: Istituto di Istruzione superiore Terralba-Mogoro-Ales di Oristano

Comporta come conseguenza un’alterazione del numero cromosomico tipico della specie.

Tale numero può subire una variazione in eccesso o in difetto (aneuploidia).

Mentre la presenza di un cromosoma in più, nel caso dell’uomo, comporta gravi problemi fenoti-pici ma è una condizione vitale soprattutto se riguarda gli eterosomi e non gli autosomi , la mancanza di un cromosoma spesso è letale so-prattutto quando riguarda gli autosomi.

Quando, tutta una serie cromosomica del corredo genetico è stata duplicata, triplicata ecc. si ha una poliploidia.

Essa nell’uomo non è una condizione vitale.

Sono causate da un’anomala migrazione dei cromati-di fratelli verso i poli opposti della cellula nel corso dell’anafase della meiosi che consiste nel processo di divisione cellulare che porta alla formazione dei game-ti.

MUTAZIONI GENOMICHE

Le mutazioni genomiche comportano un’alterazione del numero cromosomico tipico della specie

Pagina 29 Focuscuola

Spesso quando si parla di mutazioni si pensa a un evento molecolare, microscopico, lontano dalla perce-zione dei nostri sensi. E questo in parte è vero perché diverse mutazioni geniche se favorevoli sono imper-cettibili o, se riguardano ad es. alterazioni dei processi metabolici dell’organismo possono avere ripercus-sioni fenotipici di lieve entità.

A volte però la natura ci mette davanti a degli eventi mutazionali genici o genomici davanti ai quali ci si chiede “come è possibile ?”

E’ l’espressione che abbia-mo usato noi della reda-zione quando una signora del territorio della Mar-milla ( zona dell’oristanese così denominata per la presenza di caratteristiche colline) ci ha chiamati per osservare un pulcino della sua covata nato il 25 aprile 2013.

UNA MUTAZIONE PARTICOLARE

Cariotipo umano

Page 30: Istituto di Istruzione superiore Terralba-Mogoro-Ales di Oristano

Il pulcino presentava come varianza fenotipica quattro zampe anziché due.

Due normali erano localizzate nella zona sa-crale mentre i due arti aggiuntivi si presenta-vano come una duplicazione dell’arto anterio-re. Quindi erano presenti due normali omero-ala e due aggiuntivi arti adatti alla deambula-zione.

Ovviamente l’accavallamento di informazioni genetiche a livello genomico ha comportato gravi alterazioni dal punto della funzionalità e del coordinamento dei quattro arti che non permettevano al pulcino di muoversi agevol-mente ma solo di spingersi, strisciando con tutto il corpo, nelle diverse direzioni. E, osser-

vando per alcuni giorni il comportamen-to del nostro pulcino mutato nel suo nu-cleo familiare, abbiamo potuto constata-re, in pratica, anche l’effetto della selezio-ne naturale. Infatti mentre la mamma chioccia mostrava cure e attenzioni per tutti i pulcini “normali” non ne mostrava affatto per il mutato che spesso ha ri-schiato di essere schiacciato dalle zampe materne.

Ovviamente il nostro pulcino non è stato in grado di nutrirsi autonomamente per-ché quando lasciato con i fratelli e la mamma non ha mai avuto la possibilità di reperire il cibo perché veniva allonta-nato.

Noi abbiamo cercato di nutrirlo, imboccando-lo, per alcuni giorni ma la mancanza di auto-nomia, l’incapacità di coordinare i movimenti, la mancanza del calore materno non gli hanno permesso di superare l’ostacolo “selezione na-turale” (29/04).

LE MUTAZIONI

GENETICHE

Il pulcino presentava come varianza fenotipica quattro zampe anziché due.

Pagina 30 Focuscuola

saperesaperesaperesapere scienzescienzescienzescienze

GLI EFFETTI DELLA SELEZIONE NATURALE

IL NOSTRO PULCINO MUTATOIL NOSTRO PULCINO MUTATOIL NOSTRO PULCINO MUTATOIL NOSTRO PULCINO MUTATO

Immagini e testo Classe 3°A Immagini e testo Classe 3°A Immagini e testo Classe 3°A Immagini e testo Classe 3°A

Page 31: Istituto di Istruzione superiore Terralba-Mogoro-Ales di Oristano

E' un progetto, chiamato anche "Eleonora 01-Dir" che prevede la

costruzione di un pozzo di profondità pari a 2850 metri, per la ricer-

ca di gas naturale nel sottosuolo di Arborea, dove, sondaggi di natu-

ra sismica risalenti al 2009, indicano una possibile presenza di me-

tano. La società che si occuperà dell'estrazione dei materiali sarà la

Sargas srl.

IL PROGETTO ELEONORAIL PROGETTO ELEONORAIL PROGETTO ELEONORAIL PROGETTO ELEONORA

Pagina 31 Focuscuola

saperesaperesaperesapere territorioterritorioterritorioterritorio

La trivellazione di un territorio in cui è presente una fittissima rete di

falde acquifere e immerso in una zona umida tutelata dalla Convenzione

di Ramsar”S’Ena Arrubia” potrebbe risultare devastante per l’equilibrio

degli ecosistemi nonché per l’economia basata sull’agricoltura e la zoo-

tecnia .

Perché gli abitanti dell'Arborese sono preoccupati?

I primi pensieri riguardano ovviamente la tutela del patrimonio

ambientale che potrebbe essere seriamente danneggiato

dall’emissione di sostanze nocive nel corso del processo di estrazio-

ne come ad esempio l'idrogeno solforato, letale a bassissime con-

centrazioni. Inoltre si aggiungerebbero gas quali: idrocarburi in-

combusti, monossido di carbonio, ossidi di azoto, biossido di zolfo,

particolato. Quindi, anche l'economia del posto ne risentirebbe,

poiché basata principalmente su agricoltura e allevamento.

Rischi evidenti riguardano inoltre le falde acquifere, che potrebbero

essere inquinate.

Il 18 Aprile scorso, la Giunta regionale ha deliberato

la VIA, acronimo di Valutazione Impatto Ambienta-

le, dove viene chiesto alla Sargas di fare chiarezza

riguardo gli scavi, poiché le informazioni che la so-

cietà ha fornito non risultano sufficienti per auto-

rizzare la costruzione del pozzo.

Carta GloriaCarta GloriaCarta GloriaCarta Gloria

Page 32: Istituto di Istruzione superiore Terralba-Mogoro-Ales di Oristano

IL BOSCO CHE VORREI

Domenica 21 aprile 2013, si è tenuta la premiazione del concorso "Il bosco che vorrei" nella sede del co-mune di Villa Verde (OR). Questo progetto - arrivato alla terza edizione - è nato da un' idea di alcuni amici come reazione all' incendio che nel luglio 2009 ha distrutto circa 2300 ettari di bosco nel Monte Arci, interessando quattro comuni (tra cui quello di Villa Verde) con ingenti danni ambientali ed economici. Si decise, pertanto, di intraprendere un’azione di sensi-bilizzazione delle persone, dai bambini agli anziani, al rispetto del nostro patrimonio boschivo e della natu-ra in generale. Quello avvenuto nel 2009, infatti, è solo uno dei tanti incendi che ogni estate devastano il nostro paese.

Nel 2010 questo progetto è diventato operativo, gra-zie anche alla collaborazione del comune di Villa Ver-de, attraverso un concorso annuale di disegno aper-to a tutti, con temi inerenti la natura. Nell'ambito di questo progetto, nell' ottobre 2010 è stato inaugu-rato il nuovo bosco di Roja Menta distrutto dall' in-cendio del 2009 e ora composto da 250 nuovi alberi che circondano l' antica fontana monumentale di su Putzu e una chiesa campestre del XVIII secolo.

Questo concorso si tiene ogni primavera e quest' an-no aveva come tema la favola del filosofo e politico, Antonio Gramsci, Il topo e la montagna, che illustra gli effetti del degrado e lo sfruttamento eccessivo della natura da parte degli uomini e in particolar mo-do il disboscamento.

Pagina 32 Focuscuola

artearteartearte naturanaturanaturanatura

Nel cuore del Monte Arci, spesso devastato dagli incendi, è stata intrapresa

un’importante opera di sensibilizzazione al rispetto della natura

L’area del Parco Regionale del Monte Arci L’area del Parco Regionale del Monte Arci L’area del Parco Regionale del Monte Arci L’area del Parco Regionale del Monte Arci

Disegno di Yossef Disegno di Yossef Disegno di Yossef Disegno di Yossef

ChouquirChouquirChouquirChouquir

Ispirandosi alla favola “IL TOPO E LA MONTAGNA” gli Ispirandosi alla favola “IL TOPO E LA MONTAGNA” gli Ispirandosi alla favola “IL TOPO E LA MONTAGNA” gli Ispirandosi alla favola “IL TOPO E LA MONTAGNA” gli

studenti nati dal ‘94 al ‘98 hanno prodotto immagini studenti nati dal ‘94 al ‘98 hanno prodotto immagini studenti nati dal ‘94 al ‘98 hanno prodotto immagini studenti nati dal ‘94 al ‘98 hanno prodotto immagini

che mostrano il degrado prodotto dagli incendiche mostrano il degrado prodotto dagli incendiche mostrano il degrado prodotto dagli incendiche mostrano il degrado prodotto dagli incendi

Page 33: Istituto di Istruzione superiore Terralba-Mogoro-Ales di Oristano

I 1639 parte-cipanti, prove-nienti da tutta la Sardegna e non solo, han-no presentato un disegno ispirato a questa favola, usando la tecnica che ritenevano più opportuna per la loro rappresentazione; successivamente i disegni sono stati spediti ed esaminati da una giuria che ha decretato i vincitori di cia-scuna delle 11 categorie, che sono stati premiati con il libro illustrato della favola Il topo e la montagna di Marco Lorenzrtti, un pacco di matite colorate e un attestato di adozione di un albero del bosco di Roja

Menta con le relative co-ordinate. I disegni poi so-no stati esposti nella sala conferenze del comune di Villa Verde grazie al lavo-ro dei volontari de Il bo-sco che vorrei che hanno provveduto alla cataloga-zione delle tavole e alla loro scannerizzazione. I disegni sono rimasti espo-sti dal 15 al 21 Aprile. Per la decima categoria (nati dal 1994 al 1998) si sono aggiudicati i primi posti tre ragazzi della classe terza B del liceo scientifico di Terralba (OR).

IL BOSCO CHE VORREI

Pagina 33 Focuscuola

Nell'ambito

di questo

progetto,

nell' ottobre

2010 è stato

inaugurato il

nuovo bosco

di Roja

Menta

distrutto

dall'

incendio del

2009

IL DISASTRO ECOLOGICO PRODOTTO DAGLI INCEDI NEI DISEGNI DELLA MOSTRA

artearteartearte naturanaturanaturanatura

Disegno di Gloria CartaDisegno di Gloria CartaDisegno di Gloria CartaDisegno di Gloria Carta

Disegno di Marco FaisDisegno di Marco FaisDisegno di Marco FaisDisegno di Marco Fais

Page 34: Istituto di Istruzione superiore Terralba-Mogoro-Ales di Oristano

IL RISVEGLIO DELLA NATURA

ROSA, AZZURRO, GIALLO ………..

Pagina 34 Focuscuola

Arriva la primavera…... la natura utilizza tutte le variazioni

cromatiche della sua tavolozza per mandare in scena immagini dagli

incantevoli colori. . . .

ImmaginiImmaginiImmaginiImmagini NaturaNaturaNaturaNatura

Foto R. Melis

Foto R. Melis

Foto R. MelisFoto R. MelisFoto R. MelisFoto R. Melis

Page 35: Istituto di Istruzione superiore Terralba-Mogoro-Ales di Oristano

ACQUERELLI DI PRIMAVERA

Pagina 35 Focuscuola

NaturaNaturaNaturaNatura ImmaginiImmaginiImmaginiImmagini

EFETTI CROMATICI

PRIMAVERILI

Foto R. Melis

Foto R. MelisFoto R. MelisFoto R. MelisFoto R. Melis

Foto R. MelisFoto R. MelisFoto R. MelisFoto R. Melis

Page 36: Istituto di Istruzione superiore Terralba-Mogoro-Ales di Oristano

Via Rio Mogoro n. 55- 09098 Terralba

CF: 90027810952 - Tel. 0783-851032 - Fax 0783-850484

e-mail: [email protected] – www.iisterralba.it

Www.iisterralba.itWww.iisterralba.itWww.iisterralba.itWww.iisterralba.it

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE

TERRALBA– MOGORO-ALES

Classe 2A Liceo ScientificoClasse 2A Liceo ScientificoClasse 2A Liceo ScientificoClasse 2A Liceo Scientifico

Altea Arianna, Ariu Andrea, Basile Alessia, Casu Francesca, Dessì Enrico, Lilliu Valentina, Mannai Luca, Mascia Altea Arianna, Ariu Andrea, Basile Alessia, Casu Francesca, Dessì Enrico, Lilliu Valentina, Mannai Luca, Mascia Altea Arianna, Ariu Andrea, Basile Alessia, Casu Francesca, Dessì Enrico, Lilliu Valentina, Mannai Luca, Mascia Altea Arianna, Ariu Andrea, Basile Alessia, Casu Francesca, Dessì Enrico, Lilliu Valentina, Mannai Luca, Mascia

Federica, Meloni Elena, Montisci Andrea, Mura Elisa, Pibi Eleonora, Pinna Matteo, Tuveri Alice, Zedda Elena.Federica, Meloni Elena, Montisci Andrea, Mura Elisa, Pibi Eleonora, Pinna Matteo, Tuveri Alice, Zedda Elena.Federica, Meloni Elena, Montisci Andrea, Mura Elisa, Pibi Eleonora, Pinna Matteo, Tuveri Alice, Zedda Elena.Federica, Meloni Elena, Montisci Andrea, Mura Elisa, Pibi Eleonora, Pinna Matteo, Tuveri Alice, Zedda Elena.

Classe 3A Liceo ScientificoClasse 3A Liceo ScientificoClasse 3A Liceo ScientificoClasse 3A Liceo Scientifico

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