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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “V. EMANUELE II” LICEO ARTISTICO “G. Palizzi” LANCIANO via G. Ferraris, n° 13 66043 LANCIANO Tel. Presidenza 0872 712752 - Centralino 0872 49374 - Fax 0872 712219 e-mail: [email protected] POF Piano dell’ Offerta Formativa Anno Scolastico 2015- 2016

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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “V. EMANUELE II”

LICEO ARTISTICO “G. Palizzi” LANCIANO

via G. Ferraris, n° 13 66043 LANCIANO

Tel. Presidenza 0872 712752 - Centralino 0872 49374 - Fax 0872 712219

e-mail: [email protected]

POF

Piano dell’ Offerta Formativa

Anno Scolastico 2015- 2016

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INDICE

1. PRESENTAZIONE GENERALE p. 4

2. STORIA DELL’ISTITUTO p. 5

a) CRONOLOGIA EVENTI SIGNIFICATIVI p. 6

3. ARTICOLAZIONE DELL’ANNO SCOLASTICO p. 8

a) SCANSIONE QUADRIMESTRALE DELL’ANNO SCOLASTICO p. 8

b) PERIODI DI SOSPENSIONE DELL’ATTIVITÀ DIDATTICA p. 8

c) CONSIGLI DI CLASSE p. 9

d) COLLOQUI CON LE FAMIGLIE p. 9

4. LE RISORSE UMANE p. 9

a) POPOLAZIONE SCOLASTICA p. 9

b) ORGANIGRAMMA p. 9

c) FUNZIONI STRUMENTALI p. 10

d) COMMISSIONI p. 10

e) DIPARTIMENTI p. 11

f) RESPONASABILI LABORATORI p. 12

g) COORDINATORI DI CLASSE E VERBALIZZATORI p. 12

h) CONSIGLIO D’ISTITUTO p. 14

i) ORGANO DI GARANZIA p. 14

j) GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE (G.L.I.) p. 14

k) DOCENTI p. 15

l) PERSONALE A.T.A. p. 16

5. LE RISORSE MATERIALI p. 18

6. ORGANIZZAZIONE DIDATTICA p. 22

a) IL CURRICOLO DI STUDIO E LE AREE DISCIPLINARI p. 22

b) PIANI DI STUDIO DEL NOSTRO LICEO p. 24

c) PROGETTI APPROVATI PER L’ANNO SCOLASTICO 2014-2015 p. 26

d) FINALITÀ EDUCATIVE p. 31

e) OBIETTIVI FORMATIVI p. 31

f) PROGRAMMAZIONI DISCIPLINARI IN ORDINE ALLE CONOSCENZE,

COMPETENZE CAPACITÀ p. 33

g) ACCOGLIENZA p. 98

h) ORIENTAMENTO p. 99

7. VALUTAZIONE p. 100

8. INTERVENTI DIDATTICI EDUCATIVI (IDEI) p. 114

9. CREDITO SCOLASTICO E FORMATIVO p. 115

10. AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO p. 116

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ALLEGATI

PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE p. 117

CARTA DEI SERVIZI SCOLASTICI p. 128

REGOLAMENTO D’ISTITUTO p. 135

STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI p. 148

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1.PRESENTAZIONE GENERALE

Collocandosi nell'ambito dell'Istruzione secondaria di 2° grado ad indirizzo artistico, in particolare

delle Arti Applicate, l'Istituto Statale d'Arte di Lanciano è un'istituzione storica del territorio Lancianese, che

ha già celebrato il centenario della sua fondazione come “Règia Scuola di Arti e Mestieri”, trasformata in

“Istituto d’Arte” nel 1972 e trasformata in “Liceo Artistico” nel 2010. Da almeno un decennio l’Istituto è

impegnato in un processo di attualizzazione e di apertura al Territorio, come previsto dalla scuola

dell'Autonomia.

Nell'Istituto sono attivati al presente:

1. A partire dalle classi prime, fino alle classi quinte , il Corso di Studi del Liceo Artistico, con i due

indirizzi di:

ARCHITETTURA E AMBIENTE

DESIGN del GIOIELLO e di MODA e COSTUME

STRUTTURA DEI CORSI del LICEO ARTISTICO

Sia il corso di Architettura e Ambiente che di Design è articolato in due bienni più un quinto anno

(monoennio) al termine del quale, dopo gli Esami di Stato, si consegue il diploma corrispondente a ciascuno

dei corsi attivati.

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2. IL LICEO SI RACCONTA

Trasferitosi, nel 1972, presso l’attuale sede in via G. Ferraris, l’Istituto Statale d’Arte era

caratterizzato da cinque sezioni: Arte dei Metalli e dell'Oreficeria, Arte del Tessuto, Arte del Legno, Arte

della Moda e del Costume, Architettura e Arredo.

Le tre sezioni ordinamentali Arte dei Metalli e dell’Oreficeria, Arte del Tessuto e Arte del Legno

sono il risultato di ampliamenti succedutisi negli anni, in seguito sia alla crescita della popolazione scolastica

che al prestigio dell’Istituto. Queste raccolgono l’eredità storica di alcune delle più antiche forme di

artigianato presenti in città: dall’ebanisteria, che fu la prima “officina” sorta nella scuola poco dopo la

fondazione avvenuta nel 1880, all’ “officina del ferro battuto”, aggiunta alla prima nel 1904, fino alla sezione

di Tessitura già prefigurata nel 1920 come sezione femminile di Economia Domestica. Un vero e proprio

ponte di collegamento tra la tradizione ed il presente.

La sezione di Arte del Legno faceva riferimento all’Arte del Mobile, che vantava un grande sviluppo

a Lanciano nel Seicento e nei due secoli successivi, tanto da far parlare di una “Scuola” Lancianese di

carattere eclettico, che non era dunque caratterizzata in senso locale, ma recettiva degli indirizzi stilistici

delle altre scuole italiane. I prodotti della scuola lancianese, inoltre, erano particolarmente raffinati nella

fattura, soprattutto negli intagli e negli intarsi, così da far tradizionalmente parlare di una produzione d’arte

vera e propria.

Anche la sezione di Arte dei Metalli nacque con l’intento di garantire la continuità con l’antica

tradizione lancianese (che risaliva all’istituzione in città in epoca romane del “Collegio dei fabbriferrai”),

particolarmente quella del ferro battuto e dell’oreficeria.

Infine, per la sezione di Arte del Tessuto, va ricordato che già in epoca romana (a.775 d.C.) a

Lanciano veniva costituito quel “Collegio dei Restiari”, o tessitori di funi, ai quali la tradizione ha poi

assegnato il ruolo di Padri della sezione d’Arte del Tessuto, sebbene essi fossero impegnati in una

produzione definibile più propriamente industriale che artigianale o artistica; inoltre ad una data più tarda,

l’897 d.C., risale la prima menzione di un “Genecio” già esistente a Lanciano quale “luogo di radunanze

delle donne addette a filare e a tessere la lana” da cui più tardi sarebbe derivato allo stesso la denominazione

di “Ospizio di Sant’Antonio dei lanai”.

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CRONOLOGIA DEGLI EVENTI PIÙ SIGNIFICATIVI PER LA VITA DELLA SCUOLA

DALLA FONDAZIONE AI GIORNI NOSTRI

25 aprile 1880: con D. M. (Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio) viene istituita la SCUOLA

SERALE E DOMENICALE DI ARTI APPLICATE ALL’INDUSTRIA, accogliendo la richiesta della

Società Operaia di Mutuo Soccorso ed Istruzione di Lanciano che, nella nuova scuola, viene a fondere

di solo disegno da essa stessa già fondata. La scuola si stabilisce nel medesimo edificio delle Scuole

Tecniche dette “ai funai” dal nome degli artigiani che nel Medioevo lavoravano le funi in quella zona

della città, e la sua finalità è l’insegnamento del Disegno nelle sue varie manifestazioni (ornamentale,

lineare, dal vero, di architettura) e della Plastica; solo dopo qualche anno si provvede ad impiantare un

piccolo laboratorio per la lavorazione del legno.

23 agosto 1904: la scuola si sposta definitivamente ( e vi resterà fino al 1920) in via Cavour n.11, dopo

essere stata per brevi periodi ospitata prima in una casa d’abitazione in Vico Roma 8 e poi in un’altra

casa di abitazione in via Valsecchi n.1; viene nominato suo direttore, il prof. Annio Lora, architetto

veneto, al quale si deve l’istituzione dell’officina per il ferro battuto.

13 gennaio 1907: alla scuola viene accordata la legificazione con il Decreto Reale n. 126 grazie alla quale

essa è denominata REGIA SCUOLA PER LE ARTI DECORATIVE ED INDUSTRIALI.

14 ottobre 1919: sulla Gazzetta Ufficiale è pubblicato il Decreto Luogotenenziale del 27 ottobre 1918,

con cui la scuola da SERALE diventa DIURNA e viene riordinata con tre classi ad orario completo ed

una serie di nuovi insegnamenti a carattere letterario e scientifico oltre quelli grafici e le esercitazioni

di laboratorio. Tale nuovo assetto muta le finalità esclusivamente professionali della scuola serale,

adeguandola agli orientamenti didattici delle altre scuole dello stesso tipo, che tenevano in buon conto

la formazione culturale generale degli alunni.

Nel 1920: la scuola si trasferisce nel Palazzo degli Studi lungo il Corso Trento e Trieste (dove la scuola

rimarrà fino alla costruzione della nuova attuale sede).

21 maggio 1924: con Regio Decreto n. 1200 la scuola passa (dal M.ro della Economia) alle dipendenze

del Ministero della Pubblica Istruzione (Direzione generale delle Antichità e Belle Arti), assumendo la

denominazione di REGIA SCUOLA ARTISTICA-INDUSTRIALE “G. Palizzi”, nella quale si decise di

rivedere ancora i programmi dando ad essi un più deciso ordinamento culturale ed artistico. Questo

tardò molto ad essere definito a causa di una permanente indeterminatezza di indirizzo che

caratterizzò la vita della scuola fino agli anni della Seconda Guerra Mondiale, pur non impedendole di

svilupparsi con un notevole incremento e di alunni e di spazio.

Nel 1930: si procede all’ampliamento della sede con i mezzi propri della scuola, reperiti tra fondi di

bilancio accantonati e contributi ministeriali, su di un’area fabbricabile retrostante il Palazzo degli

Studi ceduta gratuitamente dal comune: vengono effettuati il prolungamento dell’ala orientale, la

costruzione di un nuovo braccio sul fronte meridionale e l’ulteriore ampliamento del padiglione

riservato ai laboratori.

A.s. 1939/40: decisivo mutamento dei programmi dietro disposizione Ministeriale, con l’adozione di un

orario più aderente alle finalità artistiche della scuola nel quale, soppresso l’insegnamento del francese

e dell’igiene e ridotto il numero delle ore di materie di cultura generale a favore del disegno, della

plastica e delle esercitazioni di laboratorio, viene introdotto l’insegnamento della Storia dell’Arte. Con

tale nuovo orientamento, la scuola va avanti fino alla trasformazione in “Istituto d’Arte” e le date

considerabili ancora memorabili per la sua storia sono due: il 1958, anno dell’istituzione della sezione

di Arte del Tessuto; il 1972, anno dello spostamento nell’attuale sede e della nuova denominazione di

ISTITUTO STATALE D’ARTE “G. PALIZZI” a cui corrisponde anche l’ istituzione del biennio

sperimentale (IV e V anno) successivo al triennio (abilitante all’esercizio della professione di “Maestro

d’Arte”. Quest’ultimo importante cambiamento porta la scuola ad essere omologata a tutte le altre

scuole superiori, in particolare rendendola propedeutica alla frequenza di un corso universitario.

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Nel 1994 si istituiscono, oltre ai corsi Ordinamentali, due Corsi "Sperimentali" (Sperimentazione

assistita "Michelangelo") afferenti alle seguenti sezioni : “ARCHITETTURA E ARREDO” e “MODA E

COSTUME”.

Nel 2010 l’Istituto Statale d’Arte “G. Palizzi” diventa LICEO ARTISTICO “G. PALIZZI” nel quale

saranno attivati i due indirizzi di: “ARCHITETTURA E AMBIENTE” e “ DESIGN”.

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3. ARTICOLAZIONE DELL’ANNO SCOLASTICO

a) SCANSIONE DELL’ANNO SCOLASTICO

Primo Quadrimestre 11 Settembre 2015 – 30 Gennaio 2016

Secondo Quadrimestre 1° Febbraio 2016 – 7 Giugno 2016

b) PERIODI DI SOSPENSIONE DELL’ATTIVITÀ DIDATTICA

o 14 Settembre 2015 Festività del Santo Patrono

o 7-8 Dicembre 2015 Ponte e Festa dell’Immacolata Concezione

o 24 Dicembre 2015 – 6 Gennaio 2016 Vacanze di Natale

o Da lun. 8 a merc. 10 febbraio 2016 Sospensioni lezioni

o Da giov. 24 marzo a merc. 30 marzo

2016 Vacanze di Pasqua

o 25 Aprile 2016 Festa della Liberazione

o 2 Giugno 2016 Festa della Repubblica

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CONSIGLI DI CLASSE

03 – 12 Ottobre 2015 Consigli di classe di inizio anno scolastico

16 – 24 Novembre 2015 Consigli intermedi 1° Quadrimestre

29 Gennaio al 5 Febbraio 2016 Scrutini di fine 1° Quadrimestre

31 Marzo– 8 Aprile 2016 Valutazione intermedia 2° Pentamestre

13 Maggio 2016 Consigli di Classe terminali con elaborazione ed

approvazione del “Documento del 15 Maggio”

7 – 11 Giugno 2016 Scrutini di fine anno scolastico

24 - 31 Agosto 2016 Esami di recupero debiti formativi e scrutini finali

c) COLLOQUI CON LE FAMIGLIE

Un’ora di colloquio per ciascun docente tenuto a dichiarare il giorno e l’ora in cui è disponibile ogni

settimana. La calendarizzazione delle disponibilità degli insegnanti è resa nota agli studenti e alle

famiglie, che vi accederanno tramite prenotazione su registro elettronico..

Due colloqui collegiali, secondo il seguente calendario:

DATA E ORA CLASSI

Giovedì 17/12/2015, dalle 15.30 alle 18.30 Classi del biennio A-B-C-D;

Venerdì 18/12/2015, dalle 15.30 alle 18.30 Classi del triennio A-B-C;

Lunedì 11/04/2016, dalle 15.30 alle 18.30 Classi del biennio A-B-C-D;

Martedì 12/04/2016, dalle 15.30 alle 18.30 Classi del triennio A-B-C;

4. LE RISORSE UMANE

a) POPOLAZIONE SCOLASTICA

Nell’anno scolastico 2015/16 il Liceo Artistico “G. Palizzi” registra una popolazione di 342 alunni.

b) ORGANIGRAMMA

Dirigente Scolastico Dott.ssa Maria Patrizia Costantini

Primo collaboratore Prof. Marco De Marinis

Altri collaboratori Prof.ssa Monica Francescucci (Liceo Classico)

Prof. Evandro Sigismondi (Liceo Artistico)

Prof. Anna Colacioppo(Liceo Artistico)

Direttore Servizi Amministrativi e personale

A.T.A. Silvana Ferrari

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c) FUNZIONI STRUMENTALI

AREA 1 - Gestione del

Piano dell’Offerta Formativa

e Orientamento in entrata e

in uscita

(per il P.O.F.: proff.:

Bucciarelli, Coletta,

Colacioppo, La Morgia E.,

Longhi, Sigismondi)

(per l’Orientamento,Proff.

Bucciarelli, Colangelo

Obletter, La Morgia E.,

Mastrocola, Partipilo, Stefàno)

Aggiornamento

P.O.F.

(in collaborazione con la F.S. omologa del Liceo Classico);

2.coordinamento dei DIPARTIMENTI

e dei coordinatori dei dipartimenti; raccolta e

archiviazione dei verbali dei Dipartimenti e di quant’altro prodotto dai

Dipartimenti; verbalizzazione riunioni plenarie dei Dipartimenti;

3.partecipazione alla commissione P.O.F.

ORIENTAMENTO IN ENTRATA e IN USCITA:

contatto con le scuole medie del territorio;

contatto con enti che promuovono l’orientamento in entrata;

organizzazione di laboratori artistici per le scuole medie;

attività di divulgazione nelle scuole medie;

contatto con enti , università e accademie che promuovono l’orientamento

in uscita.

Orientamento al lavoro, alla scelta universitaria o post-diploma per gli

studenti delle classi quarte e quinte;

Orientamento delle giornate di orientamento (open days)

AREA 2 – Assistenza

alla didattica, ai docenti, agli

alunni

(Prof.ssa Anna Colacioppo)

1) Organizzazione PROVE INVALSI

(compresa simulazione); raccolta e archiviazione delle

prove invalsi e delle simulazioni delle prove Invalsi;

2)organizzazione SIMULAZIONE delle PROVE D’ESAME

(1, 2 e 3); raccolta e archiviazione delle

simulazioni delle prove d’esame;

3)coordinamento dei C.d.C., dei coordinatori e dei segretari dei C.d.C.

(verbali C.d.C.,

comunicazione genitori, ecc...);

4)gestione REGISTRO ELETTRONICO

a) COMMISSIONI

Le commissioni vengono costituite annualmente allo scopo di curare particolari ambiti dell’attività

scolastica o settori della struttura organizzativa, di controllarne il funzionamento e di avanzare proposte tese

a migliorarne la qualità.

Commissione POF

(in collaborazione con la

funzione omologa del Liceo

Classico)

Proff.: Bucciarelli, Colacioppo, Coletta, La Morgia E., Longhi,

Sigismondi

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Commissione Orientamento

Proff.: Bucciarelli, Colangelo, Obletter, La Morgia E.,

Mastrocola, Partipilo, Stefàno

Commissione Bisogni Educativi

Specifici (B.E.S.)

Liceo Artistico: Partipilo Crescenza, Costantini Paolo.

Liceo Classico: M. De Marinis, Taraborrelli Teresa.

b) DIPARTIMENTI

I Dipartimenti sono organi composti da docenti della medesima disciplina ed hanno i seguenti

compiti:

programmare gli obiettivi disciplinari ed i contenuti minimi comuni;

individuare le competenze e le conoscenze in linea con gli assi culturali dell’obbligo

scolastico;

progettare attività di accoglienza e di acquisizione del metodo di studio;

elaborare la programmazione didattica annuale;

concordare le tipologie delle prove di verifica e gli eventuali criteri specifici di valutazione;

progettare itinerari per visite didattiche, lezioni differite, viaggi di istruzione, scambi con

classi di altri Paesi e partecipazione a concorsi;

proporre le attività di aggiornamento;

formulare progetti curriculari;

coordinare le proposte di acquisto dei sussidi didattici;

provvedere al monitoraggio in itinere dell’attività didattica e dei progetti curriculari

programmati;

predisporre specifiche modalità e materiali di recupero e di sostegno;

collaborare con le FF.SS. nel lavoro di revisione del P.O.F.

DIPARTIMENTO RESPONSABILE

DISCIPLINE UMANISTICHE (Lingua e Letteratura Italiana, Storia, Storia e Geografia, Lingua e

Cultura Straniera, Storia dell’Arte, Filosofia, Religione Cattolica)

Prof.ssa Mara Bucciarelli

DISCIPINE SCIENTIFICO-MATEMATICHE (Matematica e Informatica, Matematica, Fisica, Scienze Naturali,

Chimica e Geografia, Chimica e Lab. Tecnologico, Tecnologia, Scienze

Naturali, Chimica)

DISCIPLINE MOTORIE

Scienze motorie e sportive

Prof.ssa Maria Cecilia

Longhi (Fisica, Matematica e

Informatica)

DISCIPLINE PITTORICO-PLASTICHE (Educazione Visiva, Discipline plastiche e scultoree)

Prof. Giuseppe Colangelo

DISCIPLINE PROGETTUALI/RAPPRESENTATIVE Prof. Giuseppe Stefano

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(Discipline Geometriche, Geometria Descrittiva, Disegno

Professionale, Progettazione, Laboratorio di Arti Applicate,

Esercitazioni Di Laboratorio, Laboratorio artistico, Laboratorio di

architettura, Architettura e ambiente, Laboratorio della progettazione)

Gli insegnanti di Sostegno si inseriscono nei Dipartimenti in

funzione della loro Area:

AD01-AD04 Dipartimento di discipline scientifico-matematiche

AD02 Dipartimento di discipline umanistiche

AD03 Dipartimento di discipline progettuali/rappresentative

Prof.ssa Crescenza Partipilo

RESPONASABILI LABORATORI

Responsabili dei Laboratori Laboratorio informatica -Mariano Giangiordano

Laboratorio Moda -Margherita Bruno

Laboratorio Oreficeria –Innocenzo Di Toro

Laboratorio Architettura-Claudio Di Giosaffatte

Responsabile della

Sicurezza

Prof.ssa Rosalba D’Ottavio

d) COORDINATORI DI CLASSE E VERBALIZZATORI

CORSO COORDINATORE SEGRETARIO

1ª A Prof.ssa Sabia Di Virgilio Prof. ssa Nicoletta Tano

2ª A Prof.ssa Grazia Luongo Prof. Valerio Di Ruscio

3ª A Prof. Innocenzo Di Toro Prof.ssa Maria Pasetti

4ª A Prof.ssa Biagio Cofini Prof. ssa Dora Costantini

5ª A Prof.ssa Mara Bucciarelli Prof. Paolo Costantini

1ª B Prof. ssa Loredana Pocetti Prof.ssa R. Simona

2ª B Prof.ssa Maria Cecilia Longhi Prof.ssa Isabella Mastrocola

3ª B Prof.ssa Alessandra Moschetta Prof.ssa Valeria D’Angelo

4ª B Prof.ssa Concetta Di Campli Prof. Claudio Di Giosaffatte

5ª B Prof.ssa Giuseppe Stefano Prof. Felice Masucci

1ª C Prof.ssa Paola Ciarelli Prof. G. Micolucci

2ª C Prof. Elena La Morgia Prof.ssa Benito D’Alessandro

3ª C Prof.ssa Clarissa Obletter Prof.ssa Cinzia D’Amico

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4ª C Prof. Margherita Bruno Prof.ssa Vanda Blandini

5ª C Prof. Sandro De Nobile Prof.ssa Giovanna Di Battista

2ª D Prof.ssa Giuseppe Colangelo Prof. S. Di Stefano

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e) CONSIGLIO D’ISTITUTO

Il C.d.I. è composto dalle rappresentanze di tutte le componenti della scuola e presieduto da un

rappresentante della componente genitori. Esamina tutte le proposte relative al miglioramento delle attività

e delle strutture scolastiche e ne valuta la congruità con il Piano dell’Offerta Formativa e con le disponibilità

finanziarie. Delibera, attraverso la Giunta Esecutiva, la realizzabilità di ciascuna proposta.

DIRIGENTE Dott.ssa Maria Patrizia Costantini

DOCENTI Bruno Margherita, Bucciarelli Mara, Di Ruscio Valerio, Stefàno

Giuseppe, Sigismondi Evandro, Pacella Amedea Sonia, Pelleriti M.

Carmela, Ranieri Francesca, Tiberio Angela

COMPONENTE A.T.A. D’Ettorre Vincenzo, Marinucci Mara

COMPONENTE

GENITORI

COMPONENTE

STUDENTI

(Liceo Classico);

f) ORGANO DI GARANZIA

L’O.d.G. è un organo di seconda istanza, cui è possibile far ricorso da parte di chiunque ne abbia

interesse avverso la sanzione disciplinare irrogata dal competente Consiglio di Classe nei confronti di uno

studente, entro 15 gg. dalla comunicazione della sanzione stessa. Esso decide, altresì, su richiesta degli

studenti e\o di altri co-interessati in merito a conflitti concernenti l’applicazione del Regolamento contenuto

nello Statuto delle studentesse e degli studenti (DPR 24-06-1998, n. 249 e DPR 21-11-2007, n. 235). È sempre

possibile, avverso la violazione dello Statuto delle studentesse e degli studenti o del Regolamento d’Istituto,

sporgere reclamo all’apposito Organo di garanzia regionale, che decide in via definitiva.

Presidente Dott.ssa Maria Patrizia Costantini (Dirigente Scolastico)

Componente Docenti (Liceo Classico), Tupone A. (Liceo Artistico)

Componente Genitori

Componente Studenti

g) GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE (G.L.I.)

La Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 (“Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi

speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”) ridefinisce e completa il tradizionale

approccio all’integrazione scolastica, basato sulla certificazione della disabilità, estendendo il campo di

intervento e di responsabilità di tutta la comunità educante all’intera area dei Bisogni Educativi Speciali

(BES), comprendente: “svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi

evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché

appartenenti a culture diverse”. Si estende pertanto a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla

personalizzazione dell’apprendimento, richiamandosi espressamente ai principi enunciati dalla Legge

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53/2003. Fermo restando l'obbligo di presentazione delle certificazioni per l'esercizio dei diritti conseguenti

alle situazioni di disabilità e di DSA, è compito doveroso dei Consigli di classe indicare in quali altri casi sia

opportuna e necessaria l'adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure

compensative o dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni.

Al fine di coordinare tali attività dei consigli di classe è stato istituito il Gruppo di lavoro per

l’inclusione (in sigla GLI), che, tra le altre funzioni svolge quella di elaborare una proposta di Piano

Annuale per l’Inclusività (sigla P.A.I.) riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno

scolastico. Di tale Piano Annuale per l’Inclusività si dà conto in calce alla presente sezione del P.O.F.

Del gruppo di lavoro per l’inclusione fanno parte i docenti di sostegno e i coordinatori di classe.

h) DOCENTI

DOCENTI MATERIE

BLANDINI Vanda Progettazione Moda

BRUNO Margherita Laboratorio Design

BUCCIARELLI Mara Lingua e Cultura Inglese

CIARELLI Paola Lettere

COFINI Biagio Matematica e Fisica

COLACIOPPO Anna Concetta Sostegno

COLANGELO Giuseppe Discipline plastiche

COLETTA Tiziana Storia dell'Arte

COSTANTINI Dora Progettazione Design del Gioiello

COSTANTINI Paolo Sostegno

D'ALESSANDRO Benito Discipline Pittoriche

D'AMICO Cinzia Laboratorio Design

D'ANGELO Valeria Scienze Motorie

D'AULERIO Marianna Progettazione Architettura e Ambiente

DE NOBILE Sandro Lettere

DI BATTISTA Maria Giovanna Matematica e Fisica

DI CAMPLI Concetta Chimica

DI GIOSAFFATTE Claudio Laboratorio Architettura e Ambiente

DI RUSCIO Valerio Laboratorio Design, Disegno Geometrico

DI STEFANO Simona Lettere

DI TORO Innocenzo Laboratorio Design

DI VIRGILIO Sabia Lettere

LA MORGIA Elena Maria Storia dell'Arte

LA MORGIA Rosa Maria Religione

LONGHI Maria Cecilia Matematica e Fisica

LUONGO Grazia Scienze Motorie

MARTINO Giuseppe Storia dell'Arte

MASTROCOLA Isabella Sostegno

MASUCCI Felice Sostegno

MICOLUCCI Gianpaolo Sostegno

MOSCHETTA Alessandra Filosofia

OBLETTER Clarissa Lingua e Cultura Inglese

PACELLA Amedea Sonia Matematica e Fisica

PAOLINI Paola Lingua e Cultura inglese

PARTIPILO Crescenza Sostegno

PASETTI Maria Lettere

POCETTI Loredana Lettere

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ROMAGNOLI Luigia Lingua e Cultura Inglese

SANTANGELO Giovanna Storia

SIGISMONDI Evandro Sostegno

SIMONE Raffaella Discipline Pittoriche

STEFANO Giuseppe Progettazione Architettura e Ambiente

TANO Nicoletta Disegno Geometrico

TUPONE Alfonso Scienze

ZUCCARINI Nadia Progettazione Design

ZULLI Maria Concetta Sostegno

ZULLI Pietro Scienze Motorie i)

j) PERSONALE A.T.A.

ASSISTENTI AMMINISTRATIVI

UFFICIO GESTIONE ALUNNI Pasquini Pasqualino

(sede Liceo Artistico)

UFFICIO GESTIONE CONTABILE e GESTIONE PATRIMONIALE Memmo Francesca

UFFICIO GESTIONE DEL PERSONALE Cotellessa Filomena

UFFICIO GESTIONE ACQUISTI Bomba Gianluca

COLLABORATORI SCOLASTICI

D’Ettorre Vincenzo, Dell’Arciprete Romeo, La Fratta Gabriella, Turchi Antonella, Romagnoli Stefania.

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Prot.n.° _____ / ____ Lanciano, 07/09/2015

AI DOCENTI, AGLI ALUNNI E AI GENITORI

DEL LICEO ARTISTICO

SITO WEB

Oggetto: ORARIO DELLE LEZIONI.

Si comunica l’orario delle lezioni del Liceo Artistico, in vigore per l’anno scolastico 2015/16, deliberato dal

Consiglio d’Istituto e dal Collegio Docenti:

LUNEDI’ – MARTEDI’ – GIOVEDI’ – VENERDI’ – SABATO:

8.20 – 9.20 1 ora

9.20 – 10.25 2 ora

Intervallo: 10.20 – 10.30

10.25 – 11.30 3 ora

11.30 – 12.30 4 ora

12.30 – 13.30 5 ora

Solo MERCOLEDI’:

8.20 – 9.10 1 ora

9.10 – 10.00 2 ora

10.00 – 10.50 3 ora; intervallo: 10.45 – 10.55

10.50 – 11.40 4 ora

11.40 – 12.30 5 ora

12.30 – 13.20 6 ora; pausa pranzo: 13.20 – 13.45

13.45 – 14.35 7 ora

14.35 – 15.25 8 ora

15.25 – 16.15 9 ora

16.15 – 17.05 10 ora

F.to il collaboratore del Dirigente Scolastico – prof. Evandro Sigismondi

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5. LE RISORSE MATERIALI

La sede dell'Istituto è stata realizzata circa trenta anni fa in una zona amena della città di Lanciano

ed oltre ad ampi spazi verdi in parte attrezzati per lo sport, possiede anche una connotazione architettonica

che ne fa uno degli Istituti funzionalmente, oltre che esteticamente, più rispondenti alle esigenze del fare

scuola in spazi salubri per il corpo, la mente e lo spirito.

Di recente sono stati effettuati lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza su tutti i corpi

dell'edifico, che ne garantiscono l'efficienza sotto ogni punto di vista, anche quello dell'abbattimento di ogni

barriera architettonica; inoltre è stata ultimata l’operazione di cablaggio di tutte le aule al fine di promuovere

l'utilizzo della multimedialità. E' stato anche messo a punto il piano della sicurezza con relative

informazione agli alunni, la collocazione di materiale illustrativo in ogni spazio di vita e transito dell'edificio,

la distribuzione di altro materiale informativo e le previste prove di evacuazione.

a) Biblioteca

La biblioteca è sul piano d’ingresso della scuola, quindi facilmente accessibile. Oltre al prestito dei

volumi, l’aula viene utilizzata durante le ore di studio individuale o assistito in alternativa all’ora di

Religione.

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b) Attrezzature, spazi specifici

L’Istituto è dotato di laboratori specifici attrezzati. Ogni laboratorio, con le relative attrezzature, è

funzionante grazie alla disponibilità del personale tecnico ed ausiliario, nonché di docenti abilitati a tale

scopo.

Laboratorio di Architettura e Ambiente

Laboratorio Design del Gioiello

Laboratorio Design Moda e Costume

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Laboratorio di Discipline Plastiche e Scultoree

Laboratorio di Chimica

Inoltre l’Istituto possiede due aule multimediali con molteplici postazioni in rete predisposte per il

collegamento Internet

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Diverse sono le aule specificamente destinate alle attività grafico-progettuali; un’aula di Storia dell’Arte,

un’aula di Lingua Inglese.

La Palestra

La scuola è dotata di una buona attrezzatura sportiva, che è fruita dagli alunni anche in orario

pomeridiano nel corso delle preparazioni alle competizioni di carattere provinciale e regionale.

L’Aula Magna.

Un’ampia sala in grado di ospitare conferenze, dibattiti e mostre allestite dai nostri studenti.

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6. ORGANIZZAZIONE DIDATTICA

a) IL CURRICOLO DI STUDIO E LE AREE DISCIPLINARI

L’Offerta formativa del Liceo Artistico “G.Palizzi” fa riferimento alla CENTRALITÀ DELLO

STUDENTE, in funzione di una FORMAZIONE SPENDIBILE E RICONVERTIBILE degli alunni, quale

l’obiettivo finale di tutto il lavoro scolastico.

A tale scopo, la formazione scolastica tiene conto dei seguenti criteri:

1. GLI OBIETTIVI PRIORITARI SONO QUELLI DERIVANTI , SOPRATTUTTO NEL BIENNIO INIZIALE,

DAGLI INSEGNANTI DELL’AREA DI BASE

2. LA FORMAZIONE SCOLASTICA, ATTRAVERSO I CURRICOLI DISCIPLINARI SI SFORZA DI

ESSERE: ORIENTATIVA E RADICATA NELLA REALTÀ

3. SI DÀ MOLTO RISALTO AGLI OBIETTIVI DEGLI INSEGNAMENTI DELL’AREA

CARATTERIZZANTE/SPECIFICA

SUDDIVISIONE DELLE DISCIPLINE DEL CURRICOLO

LICEO ARTISTICO: AREA DI BASE PRIMO BIENNIO

LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

STORIA E GEOGRAFIA

LINGUA E CULTURA STRANIERA

MATEMATICA E INFORMATICA

SCIENZE NATURALI

STORIA DELL’ARTE

DISCIPLINE GRAFICHE E PITTORICHE

DISCIPLINE GEOMETRICHE

DISCIPLINE PLASTICHE E SCULTOREE

LABORATORIO ARTISTICO

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

RELIGIONE cattolica o attività alternative

LICEO ARTISTICO: AREA DI BASE SECONDO BIENNIO

LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

LINGUA E CULTURA STRANIERA

STORIA

FILOSOFIA

MATEMATICA

FISICA

CHIMICA

STORIA DELL’ARTE

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

RELIGIONE CATTOLICA O ATTIVITÀ ALTERNATIVE

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INSEGNAMENTI DI INDIRIZZO: ARCHITETTURA E AMBIENTE

DISCIPLINE PROGETTUALI Architettura e Ambiente

LABORATORIO DI ARCHITETTURA E AMBIENTE

INSEGNAMENTI DI INDIRIZZO: DESIGN

DISCIPLINE PROGETTUALI Design

LABORATORIO DEL DESIGN

LICEO ARTISTICO: AREA DI BASE QUINTO ANNO (MONOENNIO)

LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

LINGUA E CULTURA STRANIERA

STORIA

FILOSOFIA

MATEMATICA

FISICA

STORIA DELL’ARTE

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

RELIGIONE CATTOLICA O ATTIVITÀ ALTERNATIVE

INSEGNAMENTI DI INDIRIZZO: ARCHITETTURA E AMBIENTE

LABORATORIO DI ARCHITETTURA

DISCIPLINE PROGETTUALI Architettura e Ambiente

INSEGNAMENTI DI INDIRIZZO: DESIGN

LABORATORIO DELLA PROGETTAZIONE

DISCIPLINE PROGETTUALI Design

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b) PIANO DEGLI STUDI

LICEO ARTISTICO indirizzo ARCHITETTURA E AMBIENTE

1° biennio 2° biennio

5° anno prove 1°

anno

anno

anno

anno

Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti – Orario annuale

Lingua e letteratura italiana 132 132 132 132 132 s o

Lingua e cultura straniera 99 99 99 99 99 s o

Storia e geografia 99 99 o

Storia 66 66 66 o

Filosofia 66 66 66 o

Matematica* 99 99 66 66 66 s o

Fisica 66 66 66 o

Scienze naturali** 66 66 o

Chimica*** 66 66 o

Storia dell’arte 99 99 99 99 99 s o

Discipline grafiche e pittoriche 132 132 p g

Discipline geometriche 99 99 g

Discipline plastiche e scultoree 99 99 p

Laboratorio artistico**** 99 99 p g

Scienze motorie e sportive 66 66 66 66 66 o p

Religione cattolica o Attività alternative 33 33 33 33 33 o

Totale ore 1122 1122 759 759 693

Attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo – Orario medio settimanale

Laboratorio di architettura 198 198 264

Discipline progettuali

Architettura e ambiente

198 198 198

Totale ore 396 396 462

Totale complessivo ore 1122 1122 1155 1155 1155

s= scritto o= orale p= pratico g= grafico

con informatica al primo biennio

** Biologia, Chimica e Scienze della Terra

*** Chimica dei materiali

**** Il laboratorio ha prevalentemente una funzione orientativa verso gli indirizzi attivi dal terzo anno e

consiste nella pratica delle tecniche operative specifiche, svolte con criterio modulare quadrimestrale o

annuale nell’arco del biennio, fra cui le tecniche audiovisive e multimediali.

N.B. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL)

compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area

degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad

esse annualmente assegnato.

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LICEO ARTISTICO indirizzo DESIGN

1° biennio 2° biennio

5° anno prove 1°

anno

anno

anno

anno

Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti – Orario annuale

Lingua e letteratura italiana 132 132 132 132 132 s o

Lingua e cultura straniera 99 99 99 99 99 s o

Storia e geografia 99 99 o

Storia 66 66 66 o

Filosofia 66 66 66 o

Matematica* 99 99 66 66 66 s o

Fisica 66 66 66 o

Scienze naturali** 66 66 o

Chimica*** 66 66 o

Storia dell’arte 99 99 99 99 99 s o

Discipline grafiche e pittoriche 132 132 p g

Discipline geometriche 99 99 g

Discipline plastiche e scultoree 99 99 p

Laboratorio artistico**** 99 99 p g

Scienze motorie e sportive 66 66 66 66 66 o p

Religione cattolica o Attività alternative 33 33 33 33 33 o

Totale ore 1122 1122 759 759 693

Attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo – Orario medio settimanale

Laboratorio Della progettazione 198 198 264

Discipline progettuali Design 198 198 198

Totale ore 396 396 462

Totale complessivo ore 1122 1122 1155 1155 1155

s= scritto o= orale p= pratico g= grafico

con informatica al primo biennio

** Biologia, Chimica e Scienze della Terra

*** Chimica dei materiali

**** Il laboratorio ha prevalentemente una funzione orientativa verso gli indirizzi attivi dal terzo anno e

consiste nella pratica delle tecniche operative specifiche, svolte con criterio modulare quadrimestrale o

annuale nell’arco del biennio, fra cui le tecniche audioivisive e multimediali.

N.B. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa

nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli

insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse

annualmente assegnato.

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c) PROGETTI APPROVATI PER L’ANNO SCOLASTICO 2014-2015

NOME PROGETTO EDUCAZIONE ALLA SALUTE: C.I.C. – Psicologo

DESTINATARI Tutti gli alunni

OBIETTIVO

1. Costruzione di un positivo clima scolastico;

2. Ricerca di un equilibrio psicoaffettivo e relazionale, nella piena

accettazione del sé;

3. Integrazione di ogni alunno nei vari contesti di riferimento;

4. Promozione della conoscenza e valorizzazione del sé.

TEMPI Tutto l’anno

PRODOTTO FINALE Servizio di consulenza psicologica per gli alunni

NOME PROGETTO TEATRO IN LINGUA INGLESE

OBIETTIVO Lavorare sul contesto storico-culturale dell’opera proposta;

Saper ascoltare e comprendere

DESTINATARI Alunni classi, 5°

RISULTATO Visione di Pride and Prejudice, di Jane Austen.

NOME PROGETTO FLY IS LIFE

DESTINATARI Alunni del primo biennio

DOCENTE TUTOR Giuseppe Colangelo

OBIETTIVO Realizzazione di opere scultoree che andranno a decorare l’ingresso del

padiglione del reparto di oncologia dell’Ospedale “F. Renzetti” di Lanciano.

PRODOTTO FINALE Creazione di un laboratorio sperimentale delle Arti Visive e Plastiche-

scultoree.

RISULTATO

Mercoledì, 11 giugno 2014 è avvenuta la mostra conclusiva del Progetto

presso il Padiglione del Reparto di Oncologia dell’Ospedale “F. Renzetti” di

Lanciano, con la partecipazione del prof. Giuseppe Colangelo, responsabile

del progetto, il D.S., dott.ssa Maria Patrizia Costantini, il Dott. Francesco

Zavattaro, Direttore Generale A.S.L. lanciano- Vasto- Chieti, il Dott. Antonio

Nuzzo, primario di Oncologia di Lanciano, la Dott.ssa Manuela Zannelli,

psicologa dell’associazione Bianco Airone.

NOME PROGETTO Progetto pluridisciplinare per l'Educazione al Patrimonio, con il FAI ed

ITALIA NOSTRA ( una coll.ne tra St. Arte, Ital. e Storia).

DESTINATARI Classi seconde

REFERENTE Prof.ssa La Morgia Elena

NOME PROGETTO Progetto pluridisciplinare "Incontro con l'autore: Francesco Fioretti e Il

quadro segreto di Caravaggio" (in coll.ne con Chimica)

DESTINATARI Classi 3°A, 3° C, 4°A

REFERENTE Prof.ssa La Morgia Elena

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NOME PROGETTO FLY IS LIFE

DESTINATARI Alunni del primo biennio

DOCENTE TUTOR Giuseppe Colangelo

OBIETTIVO Realizzazione di opere scultoree che andranno a decorare l’ingresso del

padiglione del reparto di oncologia dell’Ospedale “F. Renzetti” di Lanciano.

PRODOTTO FINALE Creazione di un laboratorio sperimentale delle Arti Visive e Plastiche-

scultoree.

RISULTATO

Mercoledì, 11 giugno 2014 è avvenuta la mostra conclusiva del Progetto

presso il Padiglione del Reparto di Oncologia dell’Ospedale “F. Renzetti” di

Lanciano, con la partecipazione del prof. Giuseppe Colangelo, responsabile

del progetto, il D.S., dott.ssa Maria Patrizia Costantini, il Dott. Francesco

Zavattaro, Direttore Generale A.S.L. lanciano- Vasto- Chieti, il Dott. Antonio

Nuzzo, primario di Oncologia di Lanciano, la Dott.ssa Manuela Zannelli,

psicologa dell’associazione Bianco Airone.

NOME PROGETTO VALORIZZAZIONE DEGLI AMBIENTI DELLA SCUOLA

DESTINATARI Alunni di tutte classi del liceo artistico, interessati al progetto

OBIETTIVO

L’obiettivo si prefigge di valorizzare gli spazi fruiti dagli alunni quali

aule, corridoi, spazi espositivi… attraverso l’esposizione di lavori grafico-

pittorici e plastico-scultorei.

PRODOTTO FINALE

Spazio scolastico riqualificato per la sua funzione

NOME PROGETTO CREATTIVITA’

DESTINATARI Alunni di tutte classi del liceo artistico, interessati al progetto

OBIETTIVO Mostra, performance, installazione, video ecc… nel Polo Museale di Santo

Spirito a Lanciano

PRODOTTO FINALE

Mostra finalizzata all’orientamento per le scuole medie. Nella prima

settimana di maggio saranno ospitate le scuole medie del territorio per

attività musicali (terza edizione).

NOME PROGETTO 1. CodingART in progress

DESTINATARI 2. alunni delle classi 2° sez. A-B-C-D

DOCENTI

REFERENTI 3. Prof.ssa La Morgia Elena(referente)

4. Proff. Longhi Maria Cecilia, Cofini Biagio, Di Battista, Stefano, Coletta

DISCIPLINE

COINVOLTE 5. Matematica informatica, Storia dell’Arte, Progettazione Architettura

TEMPI 6. settembre 2015 giugno 2016

RISORSE 7. Associazione RATI

8. Daniele De Palma di “Studio Azzurro”

NOME PROGETTO Certificazione Cambridge di Lingua Inglese, livelli PET e FIRST

DESTINATARI Alunni del triennio

DOCENTI

REFERENTI Prof.ssa Clarissa Obletter (DICEMBRE 2015-APRILE 2016)

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NOME PROGETTO Stage Linguistico (Dublino, Irlanda)

DESTINATARI Alunni classi 2°

DOCENTI

REFERENTI Prof.sse Bucciarelli, Obletter, Paolini

TEMPI Prima settimana di marzo 2016

NOME PROGETTO Metamorfosi fra colore, dimensione e forma

DESTINATARI Alunni classi 3° e 4° sez. A-B-C

DOCENTI

REFERENTI

Prof.ssa Bruno Margherita(referente)

Proff. Colangelo, D’Alessandro, Di Ruscio, D’Amico, Stefano, Blandini, Di

Giosaffatte, Di Toro, Costantini Dora

DISCIPLINE

COINVOLTE Discipline plastiche e pittoriche, progettazione e laboratori dei tre indirizzi

TEMPI Ottobre 2015 maggio 2016

NOME PROGETTO Officina Lab_Art

DESTINATARI Alunni di tutte le classi

DOCENTE TUTOR Prof. Giuseppe Colangelo

NOME PROGETTO Pace, Fraternità e Dialogo

DESTINATARI Alunni di tutte le classi

DOCENTE TUTOR Prof. Giuseppe Colangelo

MATERIE

COINVOLTE Religione, Storia, Storia dell’Arte, Italiano, Filosofia

NOME PROGETTO La Città e Noi

(partecipazione al concorso nazionale di Italia Nostra “Le pietre e i cittadini”)

DESTINATARI 2°C, un gruppo della 4°B che fa da tutor

DOCENTE TUTOR Prof.ssa La Morgia Elena (referente)

Proff. De Nobile, Ciarelli, Obletter, Colacioppo

DISCIPLINE

COINVOLTE Italiano, Inglese, Storia, Storia dell’Arte, Sostegno alla classe

NOME PROGETTO P.O.F.S.E.: Fashion e Design di Magie Profumi e Alchimie orientali in un

tripudio di forme e colori

NOME PROGETTO CATALOGAZIONE COSTUMI PALAZZO D’AVALOS - VASTO

OBIETTIVI Rilevamenti dell’ambiente museale e degli arredi attuali.

Studio dell’allestimento e delle teche esistenti, studio percorso museale

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NOME PROGETTO La Lingua Italiana dei Segni nel contesto scolastico

DESTINATARI Alunni della classe 1°B e Corpo docente(obbligatorio per gli insegnanti della

1°B)

DOCENTE TUTOR Prof. Masucci Felice

DURATA 10 h

NOME PROGETTO “Il Giovane Favoloso”

DESTINATARI Alunni classi 5° sez. A-B-C

DOCENTE TUTOR Prof.ssa Pasetti Maria

RISORSE Dott.ssa Mariangela Cannone

NOME PROGETTO Alternanza Scuola- Lavoro

DESTINATARI Alunni classi 3° sez. A-B-C

DOCENTE TUTOR Prof.sse Coletta Tiziana (referente) e Bruno Margherita

NOME PROGETTO ORIENTAMENTO IN USCITA

DESTINATARI Alunni delle classi 5°

OBIETTIVO

1. 1. Sostenere il giovane nelle decisioni, attraverso una migliore conoscenza

di sé e degli elementi che concorrono alle sue scelte.

2. 2. Trasmettere informazioni riguardanti l’ offerte formativa, i servizi e le

opportunità forniti dagli Atenei e dalle Accademie.

3. 3. Informare/orientare sui corsi e scuole di specializzazione e sui

parauniversitari.

4. 4. Favorire e facilitare l’ingresso al mondo del lavoro.

PRODOTTO FINALE Servizio di indirizzo post-diploma

NOME PROGETTO VALORIZZAZIONE DEGLI AMBIENTI DELLA SCUOLA

DESTINATARI Alunni di tutte classi del liceo artistico, interessati al progetto

OBIETTIVO

L’obiettivo si prefigge di valorizzare gli spazi fruiti dagli alunni quali

aule, corridoi, spazi espositivi… attraverso l’esposizione di lavori grafico-

pittorici e plastico-scultorei.

PRODOTTO FINALE Spazio scolastico riqualificato per la sua funzione

NOME PROGETTO CREATTIVITA’

DESTINATARI Alunni di tutte classi del liceo artistico, interessati al progetto

OBIETTIVO Mostra, performance, installazione, video ecc… nel Polo Museale di Santo

Spirito a Lanciano

PRODOTTO FINALE

Mostra finalizzata all’orientamento per le scuole medie. Nella prima

settimana di maggio saranno ospitate le scuole medie del territorio per

attività musicali (terza edizione).

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NOME PROGETTO P.O.F.S.E.: Fashion e Design di Magie Profumi e Alchimie orientali in un

tripudio di forme e colori

NOME PROGETTO CATALOGAZIONE COSTUMI PALAZZO D’AVALOS - VASTO

OBIETTIVI Rilevamenti dell’ambiente museale e degli arredi attuali.

Studio dell’allestimento e delle teche esistenti, studio percorso museale

NOME PROGETTO PROGETTO LINGUA con certificazione

DESTINATARI Alunni di tutte le classi

OBIETTIVO Approfondire la lingua Inglese

PRODOTTO FINALE Certificazione P.E.T. e F.C.E.

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d) FINALITÀ EDUCATIVE

PROFILO SOCIALE Educare al vivere insieme;

Educare alla tolleranza;

Educare al rispetto reciproco; Educare allo scambio di idee

PROFILO ETICO Educare al rispetto dei principi; Educare a scelte autonome

PROFILO AFFETTIVO Educare all’autocontrollo Educare alla partecipazione

PROFILO COGNITIVO Educare al conoscere

Educare al ragionare

Educare al comunicare

Educare all’esprimersi

e) OBIETTIVI FORMATIVI

AREA DELLE CONOSCENZE Conoscenza delle strutture in cui si articolano le singole discipline

Conoscenza dei nuclei concettuali fondanti di ciascuna disciplina

Apprendimento dei linguaggi settoriali specifici di ciascuna disciplina

Conoscenza generale degli aspetti storico-culturali che caratterizzano la realtà del territorio

AREA DELLE COMPETENZE

CO

MP

ET

EN

ZE

CO

MU

NI

Riconoscere gli aspetti caratterizzanti dei testi proposti in ciascun ambito disciplinare

Analizzare e ricomporre in sintesi ragionata i dati di un qualsiasi problema

Istituire collegamenti e relazioni logiche tra gli argomenti di diversi ambiti disciplinari

Collocare conoscenze di vario genere nel loro giusto contesto

Sviluppare capacità di riflessione autonoma e critica

Sviluppare capacità in ordine al problem solving

Sviluppare attitudini ad una corretta iniziativa autonoma Leggere, analizzare e decodificare testi scritti e orali

Utilizzare in maniera appropriata e corretta gli strumenti linguistico-espressivi

Acquisire consapevolezza e abilità nell’uso delle varie tecniche di comunicazione

CO

MP

ET

EN

ZE

RE

LA

ZIO

NA

LI

Sviluppare una relazione di interesse motivato rispetto agli argomenti oggetto di studio

Vivere le varie fasi del processo educativo non come imposizione esterna, ma come

momento necessario e determinante per la crescita e il corretto sviluppo della personalità

Abituarsi a gestire in maniera corretta sentimenti ed impulsi

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32

CO

MP

ET

EN

ZE

SO

CIA

LI

Elaborare e rafforzare a livello di possesso personale i concetti di democrazia e libertà

Sviluppare un corretto sentimento di appartenenza alla comunità o al gruppo

Imparare ad apprezzare la diversità e a viverla come elemento di crescita e di

arricchimento

Stabilire e conservare rapporti e relazioni interpersonali

Rispettare le norme che regolano la vita in comune

Osservare le norme che tutelano l’integrità e la sicurezza dell’ambiente in cui si vive

AREA DELLE CAPACITÀ Acquisire un saldo sistema di valori etici e sociali

Cercare di riflettere in maniera autonoma e ragionata sulle scelte da operare

Raggiungere un saldo equilibrio psico-affettivo

Elaborare capacità di valutazione della realtà improntate a criteri di obiettività e onestà intellettuale

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33

f) PROGRAMMAZIONI DISCIPLINARI IN ORDINE ALLE CONOSCENZE,

COMPETENZE CAPACITÀ

PRIMO BIENNIO

AREA LINGUISTICA Competenze Abilità/capacità

Conoscenze

Padroneggiare gli

strumenti espressivi e

argomentativi

indispensabili per gestire

l’interazione

comunicativa verbale in

vari contesti.

Leggere, comprendere ed

interpretare testi scritti di

vario tipo.

Produrre testi di vario

tipo in relazione ai

differenti scopi

comunicativi.

Utilizzare una lingua

straniera per i principali

scopi comunicativi ed

operativi.

Utilizzare gli strumenti

fondamentali per una

fruizione consapevole del

patrimonio artistico.

Utilizzare e produrre testi

multimediali.

Comprendere il messaggio

contenuto in un testo orale.

Cogliere le relazioni logiche tra le

varie componenti di un testo

orale. Esporre in modo chiaro

logico e coerente esperienze

vissute o testi ascoltati.

Riconoscere differenti registri

comunicativi di un testo orale.

Affrontare molteplici situazioni

comunicative scambiando

informazioni, idee per esprimere

anche il proprio punto di vista.

Individuare il punto di vista

dell’altro in contesti formali ed

informali.

Padroneggiare le strutture della

lingua presenti nei testi.

Applicare strategie diverse di

lettura.

Individuare natura, funzione e

principali scopi comunicativi ed

espressivi di un testo.

Cogliere i caratteri specifici di un

testo letterario.

Ricercare , acquisire e selezionare

informazioni generali e specifiche

in funzione della produzione di

testi scritti di vario tipo.

Prendere appunti e redigere

sintesi e relazioni.

Rielaborare in forma chiara le

informazioni.

Produrre testi corretti e coerenti

adeguati alle diverse situazioni

comunicative.

Comprendere i punti principali di

messaggi e annunci semplici e

chiari su argomenti di interesse

personale, quotidiano, sociale o

professionale.

Ricercare informazioni all’interno

di testi di breve estensione di

Principali strutture grammaticali della

lingua italiana.

Elementi di base della funzioni della lingua.

Lessico fondamentale per la gestione di

semplici comunicazioni orali in contesti

formali e informali.

Contesto, scopo e destinatario della

comunicazione.

Codici fondamentali della comunicazione

orale, verbale e non verbale.

Principi di organizzazione del discorso

descrittivo, narrativo, espositivo,

argomentativo.

Strutture essenziali dei testi narrativi,

espositivi, argomentativi.

Principali connettivi logici.

Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e

contesti diversi.

Tecniche di lettura analitica e sintetica.

Tecniche di lettura espressiva.

Denotazione e connotazione.

Principali generi letterari, con particolare

riferimento alla tradizione italiana.

Contesto storico di riferimento di alcuni

autori e opere.

Elementi strutturali di un testo scritto

coerente e coeso.

Uso dei dizionari.

Modalità e tecniche delle diverse forme di

produzione scritta: riassunto, lettera,

relazioni, ecc.

Fasi della produzione scritta:

pianificazione,stesura e revisione.

Lessico di base su argomenti di vita

quotidiana , sociale e professionale.

Uso del dizionario bilingue.

Regole grammaticali fondamentali.

Corretta pronuncia di un repertorio di

parole e frasi memorizzate di uso comune.

Semplici modalità di scrittura: messaggi

brevi, lettera informale.

Riflettere sui propri atteggiamenti in

rapporto all’altro in contesti multiculturali

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34

interesse personale, quotidiano,

sociale o professionale.

Descrivere in maniera semplice

esperienze ed eventi, relativi

all’ambito personale e sociale.

Utilizzare in modo adeguato le

strutture grammaticali.

Interagire in conversazioni brevi

e semplici su temi di interesse

personale, quotidiano, sociale o

professionale.

Scrivere brevi testi di interesse

personale, quotidiano, sociale o

professionale.

Scrivere correttamente semplici

testi su tematiche coerenti con i

percorsi di studio.

Riconoscere e apprezzare le opere

d’arte. Conoscere e rispettare i

beni culturali e ambientali a

partire dal proprio territorio.

Comprendere i prodotti della

comunicazione audiovisiva.

Elaborare prodotti multimediali

(testi, immagini, suoni , ecc.),

anche con tecnologie digitali.

Cultura e civiltà dei paesi di cui si studia la

lingua.

Elementi fondamentali per la lettura/ascolto

di un’opera d’arte (pittura, architettura,

plastica, fotografia, film, musica…..).

Principali forme di espressione artistica.

Principali componenti strutturali ed

espressive di un prodotto audiovisivo.

Semplici applicazioni per la elaborazione

audio e video.

Uso essenziale della comunicazione

telematica.

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35

PRIMO BIENNIO – 1° LICEO

LINGUA E LETTERATURA ITALIANA Competenze Abilità/capacità

Conoscenze

Comprendere il

messaggio e le relazioni

logiche contenuti in un

testo orale. Affrontare

molteplici situazioni

comunicative in modo

chiaro e logico,

riconoscendo i differenti

registri comunicativi.

Padroneggiare la lingua

dei differenti testi

cogliendone i caratteri

specifici. Ricercare e

selezionare informazioni

generali e specifiche in

funzione della

produzione di testi di

vario tipo. Prendere

appunti e redigere sintesi

e relazioni. Produrre testi

corretti e coerenti nelle

diverse situazioni

comunicative.

Principali strutture grammaticali

della lingua italiana.

Contesto, scopo e destinatario

della comunicazione.

Codici fondamentali della

comunicazione orale e scritta.

Organizzazione dei discorsi

descrittivo, narrativo, espositivo e

argomentativo.

Strutture essenziali dei testi in

prosa e in poesia.

Tecniche di lettura.

Principali generi letterari.

Contesto storico di riferimento di

alcuni autori e opere.

Modalità e tecniche delle diverse

forme di produzione scritta, con

particolare attenzione alla

pianificazione ed alla stesura.

Per blocchi tematici:

fonologia

ortografia

interpunzione

morfologia

lessico

sintassi della frase semplice.

Abilità linguistiche: ascoltare, leggere,

parlare e scrivere.

Tipologie testuali:

testi descrittivi, espressivi, narrativi ed

espositivi.

Antologia di testi narrativi.

Il genere epico

PRIMO BIENNIO – 2° LICEO

LINGUA E LETTERATURA ITALIANA Competenze Abilità/capacità Conoscenze

Comprendere il

messaggio e le

relazioni logiche

contenuti in un testo

orale.

Affrontare

molteplici situazioni

comunicative in modo

chiaro e logico,

riconoscendo i

differenti registri

comunicativi.

Le principali strutture

grammaticali della lingua italiana.

Contesto, scopo e destinatario

della comunicazione.

Codici fondamentali della

comunicazione orale e scritta.

Organizzazione dei discorsi

descrittivo, narrativo, espositivo e

argomentativo.

Strutture essenziali dei testi in

prosa e in poesia.

Tecniche di lettura.

Per blocchi tematici:

sintassi del periodo.

Tipologie testuali:

testi argomentativi e interpretativo-

valutativi.

Linguaggio poetico e teatrale.

A. Manzoni, I Promessi sposi.

Le origini della letteratura italiana.

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36

Padroneggiare la

lingua dei differenti

testi cogliendone i

caratteri specifici.

Ricercare e

selezionare

informazioni generali

e specifiche in

funzione della

produzione di testi di

vario tipo.

Prendere appunti

e redigere sintesi e

relazioni.

Produrre testi

corretti e coerenti

nelle diverse

situazioni

comunicative.

Principali generi letterari.

Contesto storico di riferimento di

alcuni autori e opere.

Modalità e tecniche delle diverse

forme di produzione scritta, con

particolare attenzione alla

pianificazione ed alla stesura.

SECONDO BIENNIO – 3° LICEO

LINGUA E LETTERATURA ITALIANA COMPETENZE COMUNI ALLE DISCIPLINE DELL’AREA:

Padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire l’interazione

comunicativa verbale in vari contesti.

Produrre testi nelle varie tipologie in relazione ai differenti scopi comunicativi.

Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario,

in collaborazione con le altre discipline che utilizzano testi di varia natura.

Acquisire una conoscenza e competenza letteraria che passi attraverso l’analisi linguistica, stilistica e

intertestuale.

Conoscere ed esporre con coerenza i principali eventi storici collocandoli nel tempo e nello spazio facendo

opportuni collegamenti, confronti, approfondimenti, critiche. Competenze Abilità/capacità Conoscenze

Padroneggiare la

lingua italiana

(esprimersi, in forma

scritta e orale, con

chiarezza e proprietà,

variando l’uso della

lingua a seconda dei

diversi contesti e

scopi; riassumere e

parafrasare un testo

dato; organizzare e

motivare un

ragionamento;

Affinare le competenze di

comprensione e produzione.

Possedere i lessici disciplinari.

Analizzare i testi letterari, ma

anche testi di altro tipo (es. prosa

saggistica), evidenziandone i tratti

peculiari.

Conoscere le linee generali della

storia della lingua italiana fino alle

tendenze evolutive più recenti.

Conoscere il disegno storico della

letteratura italiana dallo Stilnovo al

Rinascimento.

Dal Dolce Stil Novo all’epoca della

Controriforma

Dante:Divina Commedia: Inferno (lettura

integrale o parziale di alcuni canti)

Conoscere gli scrittori e le opere più

significativi.

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37

illustrare e

interpretare in modo

essenziale un

fenomeno storico,

culturale, scientifico;

affrontare testi anche

complessi in

situazioni di studio o

di lavoro; avere

coscienza della

storicità della lingua

italiana, della

presenza dei dialetti,

delle varietà d’uso

dell’italiano).

Comprendere il valore

della lettura come

ampliamento della

coscienza del mondo.

Possedere familiarità

con la letteratura, con

i suoi strumenti e i

suoi metodi.

Conoscere il percorso

storico della

letteratura italiana

dalle Origini ai nostri

giorni. Approfondire

la relazione fra

letteratura ed altre

espressioni culturali.

Avere una adeguata

idea dei rapporti con

le letterature di altri

Paesi.

Conoscere la Commedia di Dante

attraverso la lettura, nel corso degli

ultimi tre anni, di almeno 25 canti.

Conoscere il contesto culturale

dentro cui si situa la letteratura,

sapendo giovarsi dell’apporto di

diversi domini disciplinari.

SECONDO BIENNIO 4° LICEO

LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

Competenze Abilità/capacità Conoscenze

Padroneggiare la

lingua italiana

(esprimersi, in forma

scritta e orale, con

chiarezza e proprietà,

Affinare le competenze di

comprensione e produzione.

Possedere i lessici disciplinari.

Analizzare i testi letterari, ma

anche testi di altro tipo (es. prosa

Dal Barocco al Romanticismo

Dante:Divina Commedia: Purgatorio

(lettura integrale o parziale di alcuni canti)

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38

variando l’uso della

lingua a seconda dei

diversi contesti e

scopi; riassumere e

parafrasare un testo

dato; organizzare e

motivare un

ragionamento;

illustrare e

interpretare in modo

essenziale un

fenomeno storico,

culturale, scientifico;

affrontare testi anche

complessi in

situazioni di studio o

di lavoro; avere

coscienza della

storicità della lingua

italiana, della

presenza dei dialetti,

delle varietà d’uso

dell’italiano).

Comprendere il valore

della lettura come

ampliamento della

coscienza del mondo.

Possedere familiarità

con la letteratura, con

i suoi strumenti e i

suoi metodi.

Conoscere il percorso

storico della

letteratura italiana

dalle Origini ai nostri

giorni.

Approfondire la

relazione fra

letteratura ed altre

espressioni culturali.

Avere una adeguata

idea dei rapporti con

le letterature di altri

Paesi.

saggistica), evidenziandone i tratti

peculiari.

Comprendere le linee generali

della storia della lingua italiana fino

alle tendenze evolutive più recenti.

Comprendere il disegno storico

della letteratura italiana dallo

Stilnovo al Rinascimento.

Comprendere gli scrittori e le

opere più significativi.

Comprendere la Commedia di

Dante attraverso la lettura, nel corso

degli ultimi tre anni, di almeno 25

canti.

Comprendere il contesto

culturale dentro cui si situa la

letteratura, sapendo giovarsi

dell’apporto di diversi domini

disciplinari.

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39

MONOENNIO 5° LICEO

LINGUA E LETTERATURA ITALIANA Competenze Abilità/capacità Conoscenze

Essere in grado di

produrre testi di ogni

tipologia, con piena

padronanza

dell'ortografia, della

grammatica, della

sintassi e del lessico;

Distinguere

correttamente la

tipologia testuale di

scritti poetici,

narrativi, teatrali o di

saggistica, saperne

dare una

interpretazione

linguisticamente

corretta e coerente con

le coordinate storico-

geografiche

dell’autore.

Saper motivare e

difendere una tesi, sia

oralmente sia per

iscritto, ricorrendo alle

opportune

argomentazioni e

contestando le

opinioni contrarie in

maniera corretta e

rigorosa.

Sapere intuire e

motivare collegamenti

fra eventi, testi,

documenti e momenti

storici, con opportuni

collegamenti

interdisciplinari alle

altre materie, specie a

quelle di indirizzo.

Affinare le competenze di

comprensione e produzione.

Possedere i lessici disciplinari.

Analizzare i testi letterari, ma

anche testi di altro tipo (es. prosa

saggistica), evidenziandone i tratti

peculiari.

Conoscere le linee generali della

storia della lingua italiana fino alle

tendenze evolutive più recenti.

Conoscere il disegno storico della

letteratura italiana dallo Stilnovo al

Rinascimento.

Conoscere gli scrittori e le opere

più significativi.

Conoscere la Commedia di Dante

attraverso la lettura, nel corso degli

ultimi tre anni, di almeno 25 canti.

Conoscere il contesto culturale

dentro cui si situa la letteratura,

sapendo giovarsi dell’apporto di

diversi domini disciplinari.

Conoscere gli aspetti fondamentali della

cultura e della tradizione letteraria,

artistica, filosofica, religiosa italiana ed

europea attraverso lo studio delle opere,

degli autori e delle correnti di pensiero più

significativi e acquisire gli strumenti

necessari per confrontarli con altre

tradizioni e culture.

Conoscere, in una generale tipologia dei

testi, i caratteri specifici del testo letterario e

la sua fondamentale polisemia.

Conoscere per utilizzare i metodi e gli

strumenti fondamentali per

l’interpretazione delle opere letterarie.

Da Leopardi all’età contemporanea

Dante:Divina Commedia: Paradiso (lettura

integrale o parziale di alcuni canti)

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40

PRIMO BIENNIO – 1° LICEO

STORIA E GEOGRAFIA

Competenze comuni alle discipline dell’asse:

Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica e sincronica

attraverso il confronto tra aree geografiche e culturali

Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti

garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente

Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio-economico per orientarsi nel tessuto produttivo

e nel patrimonio artistico del proprio territorio

Competenze Abilità/capacità

Conoscenze

Percepire la dimensione

temporale del divenire

storico al fine di

realizzare una lettura

consapevole e critica

della realtà.

Esporre con un

linguaggio appropriato e

in forma chiara e coerente

fatti e problemi relativi

alle tematiche storiche e

geografiche

Cogliere le relazioni di

fatti storici con le

conoscenze dei contesti

sociali, istituzionali,

ambientali. Saper cogliere

le diversità storico-

culturali dei diversi paesi

come “ricchezza umana”

e saper operare confronti,

partendo dai dati

caratteristici.

Collocare nello spazio

europeo ed extraeuropeo

ambienti, realtà e

problemi socio-economici

e politici

Sapersi “muovere” nello

spazio e nel tempo

Leggere e comprendere

diverse tipologie di fonti.

Saper esporre i contenuti

appresi in modo adeguato, con

chiarezza e coerenza,

utilizzando il lessico specifico.

Riconoscere i principali

fenomeni storici e le coordinate

spazio-temporali che li

determinano.

Comprendere il concetto di

cambiamento e di divenire

storico anche in relazione alla

propria esperienza personale.

Leggere differenti fonti

(letterarie, iconografiche,

documentarie, cartografiche)

ricavandone informazioni per

confrontare diverse epoche e le

differenti aree geografiche .

Conoscenza de i concetti e dei termini

fondamentali della storia antica di Oriente e

Grecia, romana dalle origini alle grandi

conquiste , della geografia

Conoscenza qualitativa e quantitativa degli

strumenti di analisi delle discipline in

oggetto

Conoscenza delle coordinate fondamentali

dei periodi storici di riferimento

Conoscenza del linguaggio e degli strumenti

specifici delle discipline

Conoscenza dei principali eventi

caratterizzanti la storia antica e medievale

sotto il profilo politico militare, socio-

economico, religioso

e artistico

Conoscenza e comprensione dei principali

fenomeni geografici e geoantropici

Conoscenza delle principali

Problematiche ambientali, economiche,

politico-sociali culturali del pianeta

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41

PRIMO BIENNIO – 2° LICEO

STORIA E GEOGRAFIA Competenze Abilità/capacità

Conoscenze

Percepire la dimensione

temporale del divenire

storico al fine di

realizzare una lettura

consapevole e critica

della realtà.

Esporre con un

linguaggio appropriato e

in forma chiara e coerente

fatti e problemi relativi

alle tematiche storiche e

geografiche

Cogliere le relazioni di

fatti storici con le

conoscenze dei contesti

sociali, istituzionali,

ambientali. Saper cogliere

le diversità storico-

culturali dei diversi paesi

come “ricchezza umana”

e saper operare confronti,

partendo dai dati

caratteristici.

Collocare nello spazio

europeo ed extraeuropeo

ambienti, realtà e

problemi socio-economici

e politici

Sapersi “muovere” nello

spazio e nel tempo

Leggere e comprendere

diverse tipologie di fonti.

Saper esporre i contenuti

appresi in modo adeguato, con

chiarezza e coerenza,

utilizzando il lessico specifico.

Riconoscere i principali

fenomeni storici e le coordinate

spazio-temporali che li

determinano.

Comprendere il concetto di

cambiamento e di divenire

storico anche in relazione alla

propria esperienza personale.

Leggere differenti fonti

(letterarie, iconografiche,

documentarie, cartografiche)

ricavandone informazioni per

confrontare diverse epoche e le

differenti aree geografiche .

Saper esporre i contenuti appresi in modo

adeguato, con chiarezza e coerenza,

utilizzando il lessico specifico

Riconoscere i principali fenomeni storici e le

coordinate spazio-temporali che li

determinano

Comprendere il concetto di cambiamento e

di divenire storico anche in relazione alla

propria esperienza personale.

Leggere differenti fonti (letterarie,

iconografiche, documentarie, cartografiche)

ricavandone informazioni per confrontare

diverse epoche e le differenti aree geografie .

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42

SECONDO BIENNIO – 3° LICEO

STORIA Competenze Abilità/capacità

Conoscenze

Conoscere ed esporre con

coerenza i principali

eventi storici collocandoli

nel tempo e nello spazio

facendo opportuni

collegamenti, confronti,

approfondimenti,

critiche.

Capacità di rielaborare in

maniera critica i

contenuti appresi.

Saper esporre i contenuti

appresi in modo adeguato, con

chiarezza e coerenza,

utilizzando il lessico specifico.

Riconoscere i principali

fenomeni storici e le coordinate

spazio-temporali che li

determinano.

Comprendere il concetto di

cambiamento e di divenire

storico anche in relazione alla

propria esperienza personale.

Conoscere metodi (prospettiva spaziale,

relazioni uomo-ambiente, sintesi regionale),

concetti (territorio, regione, localizzazione,

scala, diffusione spaziale, mobilità, relazione,

senso del luogo...) e strumenti (carte

geografiche, sistemi informativi geografici,

immagini, dati statistici, fonti soggettive)

della geografia per la lettura dei processi

storici e per l’analisi della società

contemporanea.

Conoscere i presupposti culturali e la natura

delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali

ed economiche, con riferimento particolare

all’Italia e all’Europa, e comprendere i diritti

e i doveri che caratterizzano l’essere cittadini.

Contenuti: dal basso Medioevo alle

monarchie nazionali.

SECONDO BIENNIO – 4° LICEO

STORIA Competenze Abilità/capacità

Conoscenze

Conoscere ed esporre con

coerenza i principali

eventi storici collocandoli

nel tempo e nello spazio

facendo opportuni

collegamenti, confronti,

approfondimenti,

critiche.

Capacità di rielaborare in

maniera critica i

contenuti appresi.

Saper esporre i contenuti

appresi in modo adeguato, con

chiarezza e coerenza,

utilizzando il lessico specifico.

Riconoscere i principali

fenomeni storici e le coordinate

spazio-temporali che li

determinano.

Comprendere il concetto di

cambiamento e di divenire

storico anche in relazione alla

propria esperienza personale.

Conoscere metodi (prospettiva spaziale,

relazioni uomo-ambiente, sintesi regionale),

concetti (territorio, regione, localizzazione,

scala, diffusione spaziale, mobilità, relazione,

senso del luogo...) e strumenti (carte

geografiche, sistemi informativi geografici,

immagini, dati statistici, fonti soggettive)

della geografia per la lettura dei processi

storici e per l’analisi della società

contemporanea. Conoscere i presupposti

culturali e la natura delle istituzioni politiche,

giuridiche, sociali ed economiche, con

riferimento particolare all’Italia e all’Europa,

e comprendere i diritti e i doveri che

caratterizzano l’essere cittadini. Contenuti:

dalla rivoluzione industriale all’Italia

liberale.

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43

MONOENNIO – 5° LICEO

STORIA Competenze Abilità/capacità

Conoscenze

Conoscere ed esporre con

coerenza i principali

eventi storici collocandoli

nel tempo e nello spazio

facendo opportuni

collegamenti, confronti,

approfondimenti,

critiche.

Capacità di rielaborare in

maniera critica i

contenuti appresi.

Saper esporre i contenuti

appresi in modo adeguato, con

chiarezza e coerenza,

utilizzando il lessico specifico.

Riconoscere i principali

fenomeni storici e le coordinate

spazio-temporali che li

determinano.

Comprendere il concetto di

cambiamento e di divenire

storico anche in relazione alla

propria esperienza personale.

Conoscere metodi (prospettiva spaziale,

relazioni uomo-ambiente, sintesi regionale),

concetti (territorio, regione, localizzazione,

scala, diffusione spaziale, mobilità, relazione,

senso del luogo...) e strumenti (carte

geografiche, sistemi informativi geografici,

immagini, dati statistici, fonti soggettive)

della geografia per la lettura dei processi

storici e per l’analisi della società

contemporanea. Conoscere i presupposti

culturali e la natura delle istituzioni politiche,

giuridiche, sociali ed economiche, con

riferimento particolare all’Italia e all’Europa,

e comprendere i diritti e i doveri che

caratterizzano l’essere cittadini. Contenuti:

dall’età giolittiana ai giorni nostri.

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44

PRIMO BIENNIO –1° LICEO

LINGUA E CULTURA STRANIERA (INGLESE)

Competenze comuni alle discipline dell’asse:

Padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire l’interazione

comunicativa verbale in vari contesti

Produrre testi nelle varie tipologie in relazione ai differenti scopi comunicativi

Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario

Utilizzare e produrre testi multimediali

Competenze Abilità/capacità Conoscenze

Comprendere il senso

globale di informazioni e

messaggi orali e scritti in

L2, basati su una varietà di

funzioni comunicative.

Essere in grado di usare le

conoscenze del sistema

fonetico nella

comunicazione.

Usare un lessico

adeguato alle situazioni

proposte.

Usare le strutture

grammaticali con

correttezza.

Saper cogliere le

informazioni di base sia

nei messaggi orali che

scritti.

Saper utilizzare queste

informazioni nella

comunicazione orale.

Produrre semplici testi

scritti di tipo funzionale e

a carattere personale.

Utilizzare testi

multimediali.

Comprendere il senso e lo scopo

essenziale di testi orali e scritti.

Cogliere informazioni essenziali e le

parole-chiave all’interno di testi di breve

estensione d’interesse personale,

quotidiano, sociale o professionale.

Selezionare e rielaborare in forma chiara

e lineare le informazioni acquisite.

Riutilizzare il lessico e strutture note in

semplici descrizioni o brevi riassunti.

Cogliere analogie e differenze tra

lingua e cultura Inglese e lingua e

cultura Italiana.

Comporre semplici testi descrittivi:

utilizzare gli strumenti di lavoro;

riconoscere le caratteristiche dei vari

tipi di messaggio sia orali che scritti;

comprendere e fissare, attraverso

l’applicazione, le tecniche di base atte a

sviluppare abilità linguistiche di base.

Partecipare attivamente; saper

partecipare con spirito critico.

Saper cooperare a progetti.

Saper rispettare le opinioni altrui.

Acquisire autostima; prendere decisioni

consapevoli; comprendere i prodotti

della comunicazione audiovisiva.

Acquisizione riflessa di strutture e

funzioni della lingua Inglese;

morfosintassi: connettori e

riferimenti testuali;

morfemi, suffissi e prefissi;

riflessione sul sistema fonetico,

lessicale.

Le principali forme verbali;

acquisizione di un lessico semplice

appropriato ai contesti

comunicativi proposti.

Strutture grammaticali di base;

tradizioni, convenzioni sociali e

aspetti della cultura Anglosassone;

componenti strutturali principali ed

espressive di un prodotto

audiovisivo.

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45

PRIMO BIENNIO –2° LICEO

LINGUA E CULTURA STRANIERA (INGLESE) Competenze Abilità/capacità Conoscenze

Comprendere il senso

globale di informazioni e

messaggi orali e scritti in

L2, basati su una varietà di

funzioni comunicative.

Essere in grado di usare le

conoscenze del sistema

fonetico nella

comunicazione.

Usare un lessico

adeguato alle situazioni

proposte.

Usare le strutture

grammaticali con

correttezza.

Saper cogliere le

informazioni di base sia

nei messaggi orali che

scritti.

Saper utilizzare queste

informazioni nella

comunicazione orale.

Produrre semplici testi

scritti di tipo funzionale e

a carattere personale.

Utilizzare testi

multimediali.

Comprendere il senso e lo scopo

essenziale di testi orali e scritti;

cogliere informazioni essenziali e le

parole-chiave all’interno di testi di breve

estensione d’interesse personale,

quotidiano, sociale o professionale;

selezionare e rielaborare in forma

chiara e lineare le informazioni acquisite;

riutilizzare il lessico e strutture note

in semplici descrizioni o brevi riassunti;

cogliere analogie e differenze tra

lingua e cultura Inglese e lingua e

cultura Italiana;

comporre semplici testi descrittivi:

utilizzare gli strumenti di lavoro;

riconoscere le caratteristiche dei vari

tipi di messaggio sia orali che scritti;

comprendere e fissare, attraverso

l’applicazione, le tecniche di base atte a

sviluppare abilità linguistiche di base;

partecipare attivamente;

saper partecipare con spirito critico;

saper cooperare a progetti;

saper rispettare le opinioni altrui;

acquisire autostima;

prendere decisioni consapevoli;

comprendere i prodotti della

comunicazione audiovisiva.

Acquisizione riflessa di strutture e

funzioni della lingua Inglese;

morfosintassi: connettori e

riferimenti testuali;

morfemi, suffissi e prefissi;

riflessione sul sistema fonetico,

lessicale.

Le principali forme verbali;

acquisizione di un lessico semplice

appropriato ai contesti

comunicativi proposti.

Strutture grammaticali di base;

tradizioni, convenzioni sociali e

aspetti della cultura Anglosassone;

componenti strutturali principali ed

espressive di un prodotto

audiovisivo.

SECONDO BIENNIO -3° LICEO

LINGUA E CULTURA STRANIERA (INGLESE)

Competenze comuni alle discipline dell’asse:

Favorire la formazione umana, sociale e culturale degli studenti attraverso il contatto con civiltà e costumi

diversi dai propri, in modo che la consapevolezza della propria identità porti all’accettazione dell’altro ed

educhi al cambiamento.

Favorire la comprensione interculturale, non solo nelle sue manifestazioni quotidiane, ma estesa ad

espressioni più complesse della civiltà straniera e agli aspetti più significativi della sua cultura attraverso

lo studio di prodotti culturali e letterari intesi come veicolo di idee, valori etici e civili.

Sviluppare una competenza linguistico-comunicativa che consenta un’adeguata interazione in contesti

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46

diversificati ed una scelta di comportamenti espressivi che si avvalga di un sempre più ricco patrimonio

linguistico.

Sviluppare le abilità cognitive e metacognitive (logiche, intuitive, creative, critiche, …), operative

(utilizzare metodi e strumenti), interpersonali (relazionarsi e comunicare), emozionali (gestione del

proprio vissuto, riconoscimento di sé).

Padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire l’interazione

comunicativa verbale in vari contesti.

Produrre testi nelle varie tipologie in relazione ai differenti scopi comunicativi

Riferire fatti, descrivere situazioni, consolidare il metodo di studio.

Trattare tematiche specifiche che si prestino a confrontare e mettere in relazione lingua, culture, sistemi

semiotici (arte, cinema, musica, ecc.) diversi nello spazio e nel tempo.

Competenze Abilità/capacità Conoscenze

avorire la

formazione umana,

sociale e culturale degli

giovani attraverso il

contatto con civiltà e

costumi diversi dai

propri, in modo che la

consapevolezza della

propria identità porti

all’accettazione dell’altro

ed educhi al

cambiamento. Favorire

la comprensione

interculturale, non solo

nelle sue manifestazioni

quotidiane, ma estesa ad

espressioni più

complesse della civiltà

straniera e agli aspetti

più significativi della sua

cultura attraverso lo

studio di prodotti

culturali e letterari intesi

come veicolo di idee,

valori etici e civili.

Sviluppare una

competenza linguistico-

comunicativa che

consenta un’adeguata

interazione in contesti

diversificati ed una

scelta di comportamenti

espressivi che si avvalga

di un sempre più ricco

patrimonio linguistico.

Sviluppare le abilità

cognitive e

metacognitive (logiche,

Listening (comprensione orale:

ascolto di dialoghi, annunci, interviste,

discussioni, conversazioni).

Comprendere senza difficoltà

argomenti familiari e non familiari

riconoscendo sia il significato generale

sia le informazioni specifiche.

Reading(comprensione di una più

ampia tipologia di testi e documenti

scritti, compresi i testi letterari).

Leggere in modo autonomo usando

le diverse strategie di lettura e di

comprensione e adattandole ai diversi

testi e scopi.

Speaking (produzione e interazione

orale: esposizioni relative ad argomenti

noti; astrazione e sintesi e

verbalizzazione di mappe concettuali;

simulazione di situazioni/funzioni

comunicative; interazione nell’attività

di classe).

Produrre descrizioni ed esposizioni

chiare e ben strutturate su argomenti di

ordine familiare, generale con

un’adeguata padronanza grammaticale.

Interagire con spontaneità e

scioltezza, usando l’appropriato livello

di formalità, esponendo con chiarezza i

punti di vista e sostenendoli con

opportune spiegazioni ed

argomentazioni.

Produrre una sintesi coerente di

testi diversificati, restituendone le

informazioni significative.

Produrre analisi testuali e

rispondere a domande su un

documento scritto o un testo letterario e

al relativo contesto socio-culturale.

Lingua

Le funzioni e aree lessicali saranno

calibrate in relazione alle competenze

linguistico-comunicative da

raggiungere alla fine del quinto anno

(corrispondenti al livello B2 del

Quadro Comune Europeo di

Riferimento), e saranno quindi

funzionali:

a) alle comunicazioni

interpersonali

b) ai vari ambiti culturali relativi

alla lingua di studio (ambiti storico-

sociale, letterario e artistico).

Per quanto riguarda le strutture, si

procederà alla revisione ed al

consolidamento degli ambiti già noti e

all’ampliamento degli stessi con nuovi

elementi, sempre riferibili al livello di

raggiungimento B2: conditionals (type

3, mixedtypes), future tenses

(continuous, perfect,

perfectcontinuous), passive structures

(advanced), modals (for deduction and

speculation; will/would for habits),

reportedspeech (advanced),

verbpatterns, phrasalverbs, word

formation (prefixes and suffixes).

Cultura

Nell’ambito dello sviluppo di

conoscenze relative all’universo

culturale della lingua straniera,

particolare rilevanza verrà posta:

all’approfondimento e analisi

critica di argomenti di civiltà e di

aspetti relativi alla cultura dei diversi

periodi storici nelle loro dinamiche

sociali e culturali, con percorsi anche

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47

intuitive, creative,

critiche, …), operative

(utilizzare metodi e

strumenti),

interpersonali

(relazionarsi e

comunicare), emozionali

(gestione del proprio

vissuto, riconoscimento

di sé), riuscendo a

comunicare con

interlocutori stranieri.

Essere in grado di

usare le conoscenze del

sistema fonetico nella

comunicazione; usare un

lessico adeguato alle

situazioni proposte;

usare le strutture

grammaticali con

correttezza; saper

cogliere le informazioni

di base sia nei messaggi

orali che scritti;saper

utilizzare queste

informazioni nella

comunicazione orale;

produrre testi scritti di

tipo funzionale e a

carattere personale;

utilizzare testi

multimediali.

Writing (produzione e interazione

scritta: descrizioni, esposizioni,

riassunti, brevi saggi, relazioni,

commenti critici, mail).

Scrivere testi coesi, coerenti e

abbastanza articolati su diversi

argomenti, sia astratti che concreti,

relativi al proprio campo di interesse ed

alle peculiarità del proprio indirizzo di

studio, sintetizzando informazioni e

argomentazioni.

Produrre analisi testuali ed

elaborati scritti relativi a testi anche

letterari ed ai corrispondenti periodi

socio-culturali.

Analizzare e interpretare testi

letterari di epoche

diverse,confrontandoli con testi italiani

o relativi ad atre culture.

trasversali; alla comprensione ed

interpretazione dei più significativi

testi letterari di epoche diverse, di

varie tipologie e generi, anche in

un’ottica comparativa

all’analisi di altri prodotti culturali

non esclusivamente letterari;

alla conoscenza dei nuclei più

rilevanti della storia letteraria di area

linguistica inglese secondo una

scansione per lo più temporale.

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48

SECONDO BIENNIO – 4° LICEO

LINGUA E CULTURA STRANIERA (INGLESE) Competenze Abilità/capacità Conoscenze

Favorire la

formazione umana,

sociale e culturale degli

giovani attraverso il

contatto con civiltà e

costumi diversi dai

propri, in modo che la

consapevolezza della

propria identità porti

all’accettazione dell’altro

ed educhi al

cambiamento.

Favorire la

comprensione

interculturale, non solo

nelle sue manifestazioni

quotidiane, ma estesa ad

espressioni più

complesse della civiltà

straniera e agli aspetti

più significativi della sua

cultura attraverso lo

studio di prodotti

culturali e letterari intesi

come veicolo di idee,

valori etici e civili.

Sviluppare una

competenza linguistico-

comunicativa che

consenta un’adeguata

interazione in contesti

diversificati ed una

scelta di comportamenti

espressivi che si avvalga

di un sempre più ricco

patrimonio linguistico.

Sviluppare le abilità

cognitive e

metacognitive (logiche,

intuitive, creative,

critiche, …), operative

(utilizzare metodi e

strumenti),

interpersonali

Listening (comprensione orale:

ascolto di dialoghi, brani antologici,

interviste, discussioni, conversazioni).

Comprendere senza difficoltà

argomenti familiari e non familiari

riconoscendo sia il significato generale

sia le informazioni specifiche.

Reading(comprensione di una più

ampia tipologia di testi e documenti

scritti, compresi i testi letterari).

Leggere in modo autonomo usando

le diverse strategie di lettura e di

comprensione e adattandole ai diversi

testi e scopi.

Speaking (produzione e interazione

orale: esposizioni relative ad argomenti

noti; astrazione e sintesi e

verbalizzazione di mappe concettuali;

interazione nell’attività di classe).

Produrre descrizioni ed esposizioni

chiare e ben strutturate su argomenti di

ordine specifico e generale con

un’adeguata padronanza grammaticale.

Interagire con spontaneità e

scioltezza, usando l’appropriato livello

di formalità, esponendo con chiarezza i

punti di vista e sostenendoli con

opportune spiegazioni ed

argomentazioni.

Produrre una sintesi coerente di

testi diversificati, restituendone le

informazioni significative.

Produrre analisi testuali e

rispondere a domande su un

documento scritto o un testo letterario

ed al relativo contesto socio-culturale.

Writing (produzione e interazione

scritta: descrizioni, esposizioni,

riassunti, brevi saggi, relazioni,

commenti critici, mail, blog).

Scrivere testi coesi, coerenti ed

articolati su diversi argomenti, sia

astratti che concreti, relativi al proprio

campo di interesse ed alle peculiarità

Lingua

Le funzioni e aree lessicali saranno

calibrate in relazione alle competenze

linguistico-comunicative da

raggiungere alla fine del quinto anno

(corrispondenti al livello B2 del

Quadro Comune Europeo di

Riferimento), e saranno quindi

funzionali:

a) alle comunicazioni

interpersonali

b) ai vari ambiti culturali relativi

alla lingua di studio (ambiti storico-

sociale, letterario e artistico).CLIL

Cultura

Nell’ambito dello sviluppo di

conoscenze relative all’universo

culturale della lingua straniera,

particolare rilevanza verrà posta:

all’approfondimento e analisi

critica di argomenti di civiltà e di

aspetti relativi alla cultura dei diversi

periodi storici nelle loro dinamiche

sociali e culturali, con percorsi anche

trasversali; alla comprensione ed

interpretazione dei più significativi

testi letterari di epoche diverse, di

varie tipologie e generi, anche in

un’ottica comparativa

all’analisi di altri prodotti culturali

non esclusivamente letterari;

alla conoscenza dei nuclei più

rilevanti della storia letteraria di area

linguistica inglese secondo una

scansione per lo più temporale.

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49

(relazionarsi e

comunicare), emozionali

(gestione del proprio

vissuto, riconoscimento

di sé), riuscendo a

comunicare con

interlocutori stranieri.

Essere in grado di

usare le conoscenze del

sistema fonetico nella

comunicazione;

usare un lessico

adeguato alle situazioni

proposte;usare le

strutture grammaticali

con maggiore

correttezza;

saper cogliere le

informazioni di base sia

nei messaggi orali che

scritti;saper utilizzare

queste informazioni

nella comunicazione

orale;

produrre testi scritti

di tipo funzionale e a

carattere personale;

utilizzare testi

multimediali.

del proprio indirizzo di studio,

sintetizzando informazioni e

argomentazioni.

Produrre analisi testuali ed

elaborati scritti relativi a testi anche

letterari ed ai corrispondenti periodi

socio-culturali.

Analizzare e interpretare testi

letterari di epoche diverse,

confrontandoli con testi italiani o

relativi ad atre culture.

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50

MONOENNIO – 5° LICEO

LINGUA E CULTURA STRANIERA (INGLESE) Competenze Abilità/capacità Conoscenze

Favorire la

formazione umana,

sociale e culturale degli

giovani attraverso il

contatto con civiltà e

costumi diversi dai

propri, in modo che la

consapevolezza della

propria identità porti

all’accettazione dell’altro

ed educhi al

cambiamento.

Favorire la

comprensione

interculturale, non solo

nelle sue manifestazioni

quotidiane, ma estesa ad

espressioni più

complesse della civiltà

straniera e agli aspetti

più significativi della sua

cultura attraverso lo

studio di prodotti

culturali e letterari intesi

come veicolo di idee,

valori etici e civili.

Sviluppare una

competenza linguistico-

comunicativa che

consenta un’adeguata

interazione in contesti

diversificati ed una

scelta di comportamenti

espressivi che si avvalga

di un sempre più ricco

patrimonio linguistico.

Sviluppare le abilità

cognitive e

metacognitive (logiche,

intuitive, creative,

critiche, …), operative

(utilizzare metodi e

Listening (comprensione orale:

ascolto di dialoghi, brani antologici,

interviste, discussioni, conversazioni).

Comprendere senza difficoltà

argomenti familiari e non familiari

riconoscendo sia il significato generale

sia le informazioni specifiche.

Reading(comprensione di una più

ampia tipologia di testi e documenti

scritti, compresi i testi letterari).

Leggere in modo autonomo usando

le diverse strategie di lettura e di

comprensione e adattandole ai diversi

testi e scopi.

Speaking (produzione e interazione

orale: esposizioni relative ad argomenti

noti; astrazione e sintesi e

verbalizzazione di mappe concettuali;

interazione nell’attività di classe).

Produrre descrizioni ed esposizioni

chiare e ben strutturate su argomenti di

ordine specifico e generale con

un’adeguata padronanza grammaticale.

Interagire con spontaneità e

scioltezza, usando l’appropriato livello

di formalità, esponendo con chiarezza i

punti di vista e sostenendoli con

opportune spiegazioni ed

argomentazioni.

Produrre una sintesi coerente di

testi diversificati, restituendone le

informazioni significative.

Produrre analisi testuali e

rispondere a domande su un

documento scritto o un testo letterario

ed al relativo contesto socio-culturale.

Writing (produzione e interazione

scritta: descrizioni, esposizioni,

riassunti, brevi saggi, relazioni,

commenti critici, mail, blog).

Scrivere testi coesi, coerenti ed

articolati su diversi argomenti, sia

Lingua

Le funzioni e aree lessicali saranno

calibrate in relazione alle competenze

linguistico-comunicative da

raggiungere alla fine del quinto anno

(corrispondenti al livello B2 del

Quadro Comune Europeo di

Riferimento), e saranno quindi

funzionali:

a) alle comunicazioni

interpersonali

b) ai vari ambiti culturali relativi

alla lingua di studio (ambiti storico-

sociale, letterario e artistico).CLIL

Cultura

Nell’ambito dello sviluppo di

conoscenze relative all’universo

culturale della lingua straniera,

particolare rilevanza verrà posta:

all’approfondimento e analisi

critica di argomenti di civiltà e di

aspetti relativi alla cultura dei diversi

periodi storici nelle loro dinamiche

sociali e culturali, con percorsi anche

trasversali; alla comprensione ed

interpretazione dei più significativi

testi letterari di epoche diverse, di

varie tipologie e generi, anche in

un’ottica comparativa, all’analisi di

altri prodotti culturali non

esclusivamente letterari; alla

conoscenza dei nuclei più rilevanti

della storia letteraria di area linguistica

inglese secondo una scansione per lo

più temporale.

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51

strumenti),

interpersonali

(relazionarsi e

comunicare), emozionali

(gestione del proprio

vissuto, riconoscimento

di sé), riuscendo a

comunicare con

interlocutori stranieri.

Essere in grado di

usare le conoscenze del

sistema fonetico nella

comunicazione;

usare un lessico

adeguato alle situazioni

proposte;usare le

strutture grammaticali

con maggiore

correttezza;

saper cogliere le

informazioni di base sia

nei messaggi orali che

scritti;saper utilizzare

queste informazioni

nella comunicazione

orale;

produrre testi scritti

di tipo funzionale e a

carattere personale;

utilizzare testi

multimediali.

astratti che concreti, relativi al proprio

campo di interesse ed alle peculiarità

del proprio indirizzo di studio,

sintetizzando informazioni e

argomentazioni.

Produrre analisi testuali ed

elaborati scritti relativi a testi anche

letterari ed ai corrispondenti periodi

socio-culturali.

Analizzare e interpretare testi

letterari di epoche diverse,

confrontandoli con testi italiani o

relativi ad atre culture.

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52

PRIMO BIENNIO – 1° LICEO

ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO

DISCIPLINE GEOMETRICHE

Competenze comuni alle discipline dell’asse:

Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere

nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità.

Essere consapevoli delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui

vengono applicate.

Comprendere e analizzare situazioni e argomenti.

Individuare relazioni e idonee strategie per risolvere problemi.

Saper utilizzare i simboli.

Acquisire un linguaggio rigoroso e specifico.

Saper utilizzare procedure di calcolo.

Competenze Abilità/capacità Conoscenze

Graduale acquisizione della capacità

nell’uso degli strumenti tecnici;

conoscenza ed applicazione delle regole

delle costruzioni geometriche;

Acquisizione dei concetti della

rappresentazione sul piano di figure nello

spazio tridimensionale.

Capacità di rappresentare sul piano di

figure nello spazio tridimensionale.

Capacità di rappresentare figure nello

spazio riferiti ai cambiamenti di posizione.

Graduale acquisizione della capacità

nell’uso degli strumenti tecnici;

conoscenza ed applicazione delle regole

delle costruzioni geometriche.

Competenze minime:

riconoscere e costruire gli elementi

geometrici principali:perpendicolari,

parallele, divisione di angoli.

Riconoscere e costruire le principali

figure geometriche: quadrato, i vari

triangoli, rettangolo, rombo, trapezio,

cerchio.

Acquisire una maturità

progettuale ed espressiva

attraverso un’ autonoma

elaborazione del processo

compositivo.

Nel Biennio vengono forniti agli

allievi i contenuti teorici e applicativi

delle discipline della

rappresentazione, le conoscenze e le

competenze tecniche necessarie alla

costruzione di forme, volumi e

spazi architettonici.

Inoltre si propone di sviluppare

quelle capacità di vedere nello spazio

e di controllare le immagini mentali

che sono frutto di un processo

creativo in continuo divenire.

Graduale acquisizione della

capacità di operare con metodo,

ordine e precisione;

acquisizione critica e consapevole

delle regole di base della geometria.

Costruzioni

geometriche piane.

Fondamenti delle

proiezioni ortogonali

ed applicazione.

Proiezioni ortogonali

di figure piane e di

solidi in posizione

oblique. Proiezioni

ortogonali di figure e

solidi geometrici in

evoluzione.

Assonometrie

oblique ed

ortogonali.

U.D. 1:costruzioni di

enti geometriche

piane:perpendicolari,

tangenti, bisettrici,

parallele.

U.D. 2:costruzione di

figure geometriche

piane: triangoli

(rettangolo, scaleno,

isoscele), rombo,

rettangolo, trapezi

(rettangolo, isoscele).

U.D. 3:costruzioni

geometriche

particolari:, tangenti,

raccordi, ellisse,

ovale, spirale.

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53

PRIMO BIENNIO – 2° LICEO

ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO

DISCIPLINE GEOMETRICHE Competenze Abilità/capacità Conoscenze

Acquisizione dei concetti della

rappresentazione sul piano di singoli solidi,

di gruppo e compenetranti tra loro nello

spazio tridimensionale.

Capacità di rappresentare figure nello

spazio riferiti ai cambiamenti di posizione.

Capacità di rappresentare con il metodo

delle proiezioni centrali, figure piane, solidi

e gruppi di solidi.

Padronanza dei procedimenti

geometrici finalizzati alla lettura e alla

produzione di immagini, saper applicare le

regole prospettiche fondamentali.

Conoscere la teoria delle ombre.

Proiezioni assonometriche:

capacità di rappresentare figure nello

spazio riferiti ai cambiamenti di posizione

Competenze minime:

capacità di rappresentare, anche in

modo intuitivo, solidi in assonometria

obliqua militare o ortogonale isometrica.

Elementi fondamentali della

prospettiva:

capacità di rappresentare con il metodo

delle proiezioni centrali, figure piane, solidi

e gruppi di solidi

Competenze minime:

rappresentazione, anche intuitiva, di

figure piane e solidi geometrici semplici.

Proiezioni prospettiche:

padronanza dei procedimenti

geometrici finalizzati alla lettura e alla

produzione di immagini, saper applicare le

regole prospettiche fondamentali.

Competenze minime:

capacità di saper leggere, anche in

modo intuitivo, le regole della prospettiva

centrale.

Teoria delle ombre:

padronanza dei procedimenti

geometrici finalizzati alla lettura e alla

produzione di immagini, saper

Acquisire una maturità

progettuale ed espressiva

attraverso un’ autonoma

elaborazione del processo

compositivo.

Nel Biennio vengono forniti

agli allievi i contenuti teorici e

applicativi delle discipline della

rappresentazione, le conoscenze

e le competenze tecniche

necessarie alla costruzione di

forme, volumi e

spazi architettonici.

Inoltre si propone di

sviluppare quelle capacità di

vedere nello spazio e di

controllare le immagini mentali

che sono frutto di un

processo creativo in continuo

divenire.

Graduale acquisizione della

capacità di operare con metodo,

ordine e precisione;

acquisizione critica e

consapevole dei metodi delle

rappresentazioni grafiche.

Elementi fondamentali

del metodo di monge.

Proiezioni

assonometriche.

Elementi fondamentali

della prospettiva.

Proiezioni prospettiche.

Rappresentazione

mediante la teoria delle

ombre. Proiezioni

assonometriche:

U.D. 1:concetti

fondamentali

dell’assonometria: il

quadro assonometrico, i

raggi proiettanti,

l’assonometria obliqua e

ortogonale.

U.D. 2:l’assonometria

ortogonale, triangolo

fondamentale o delle

tracce, assi assonometrici,

unità assonometriche e

rapporti di riduzione.

Assonometria isometrica,

dimetrica e trimetrica;

Assonometria obliqua

cavaliera (a quadro

verticale), assonometria

monometrica

convenzionale.

U.D. 3 proiezioni in

assonometria di gruppi di

solidi. Elementi

fondamentali della

prospettiva:

U.D. 1:

concetti fondamentali

della prospettiva:

geometrale, punti di

vista,quadro

prospettico,linea di terra,

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54

rappresentare mediante la teoria delle

ombre.

Competenze minime:

capacità di saper leggere, anche in

modo intuitivo, le regole della teoria delle

ombre.

piano e linea di

orizzonte,punto

principale e distanza,

campo visivo sul piano

orizzontale e verticale,

soggetto interno e esterno

al cono ottico; prospettiva

di rette e piani, punti di

fuga e cerchio di distanza,

costruzioni di altezze,

prospettiva di figure

piane.

U.D. 2:

proiezioni prospettiche di

solidi geometrici.

Proiezioni prospettiche:

U.D. 1:prospettiva

centrale di un

parallelepipedo a 45°

rispetto al quadro;

prospettiva di cilindri

appoggiati con la base sul

P.O.;

U.D. 2:prospettiva con il

metodo dei punti di fuga

e del prolungamento dei

lati di un prisma a base

esagonale; prospettiva di

una semplice struttura

architettonica.

Teoria delle ombre:

U.D. 1:

Proiezioni ortogonali:

ombra di un

parallelepipedo

appoggiato sul P.O.,

ombra portata sul piano

orizzontale ed ombra in

parte sul P.O e in parte

sul P.V.

U.D. 2:

Assonometria: le diverse

posizioni della sorgente

luminosa rispetto

all’osservatore;

inclinazione dei raggi

luminosi.

Ombra di una piramide

tronca a base esagonale;

ombra di un cilidro,

ombra di solidi su solidi,

ombra propria e portata.

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55

U.D. 3 Prospettiva: ombra

di un solido con sorgente

luminosa di fronte

all’osservatore; ombra di

solidi con sorgente

luminosa alle spalle

dell’osservatore.

PRIMO BIENNIO –1° LICEO

LAB. ARTISTICO ARCHITETTURA E AMBIENTE

Competenze comuni alle discipline dell’asse:

Conoscere gli elementi costitutivi dei codici dei linguaggi grafici, progettuali e della forma;

Avere consapevolezza delle radici storiche, delle linee di sviluppo e delle diverse strategie espressive

proprie dei vari ambiti del design e delle arti applicate tradizionali;

Saper individuare le corrette procedure di approccio nel rapporto progetto-funzionalità-contesto,

nelle diverse finalità relative a beni servizi e produzione;

Saper identificare e usare tecniche e tecnologie adeguate alla definizione del progetto grafico, del

prototipo e del modello bidimensionale-tridimensionale;

Conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva e della composizione della forma.

Competenze Abilità/capacità Conoscenze

Conoscere gli elementi

costitutivi dei codici dei

linguaggi grafici,

progettuali e della forma;

Avere consapevolezza

delle radici storiche, delle

linee di sviluppo e delle

diverse strategie

espressive proprie dei vari

ambiti del design e delle

arti applicate tradizionali;

Saper individuare le

corrette procedure di

approccio nel rapporto

progetto-funzionalità-

contesto, nelle diverse

finalità relative a beni

servizi e produzione;

Saper identificare e usare

tecniche e tecnologie

adeguate alla definizione

del progetto grafico, del

Conoscenza dei principali strumenti e

mezzi peculiari del laboratorio di

architettura e ambiente.

Capacità di riconoscere le attrezzature,

nel conoscere il funzionamento,

nell’usare terminologie corrette e

materiali usati.

Conoscenza di alcune tecniche

applicative laboratoriali essenziali

relative e propedeutiche per l’ indirizzo

specifico.

Conoscenza dei materiali in uso.

Studi cromatici.

Studi grafici di elementi modulari.

Conoscenza dei principali

strumenti e mezzi peculiari del

laboratorio di architettura e

ambiente;

Capacità di riconoscere le

attrezzature, nel conoscere il

funzionamento, nell’usare

terminologie corrette e materiali

usati;

Conoscenza di alcune tecniche

applicative laboratoriali essenziali

relative e propedeutiche per l’

indirizzo specifico.

Conoscenza dei materiali in uso.

Studi cromatici.

Studi grafici di elementi modulari.

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56

prototipo e del modello

bidimensionale-

tridimensionale;

Conoscere e saper

applicare i principi della

percezione visiva e della

composizione della forma.

PRIMO BIENNIO –2° LICEO

LAB. ARTISTICO ARCHITETTURA E AMBIENTE Competenze Abilità/capacità Conoscenze

Acquisizione dei concetti

della rappresentazione sul

piano di singoli solidi, di

gruppo e compenetranti

tra loro nello spazio

tridimensionale

capacità di rappresentare

figure nello spazio riferiti

ai cambiamenti di

posizione

capacità di rappresentare

con il metodo delle

proiezioni centrali, figure

piane, solidi e gruppi di

solidi

padronanza dei

procedimenti geometrici

finalizzati alla lettura e alla

produzione di immagini,

saper applicare le regole

prospettiche fondamentali.

Conoscenza dei principali strumenti e

mezzi peculiari del laboratorio di

architettura e ambiente.

Capacità di riconoscere le attrezzature,

nel conoscere il funzionamento,

nell’usare terminologie corrette e

materiali usati.

Conoscenza di alcune tecniche

applicative laboratoriali essenziali

relative e propedeutiche per l’ indirizzo

specifico.

Conoscenza dei materiali in uso.

Studi cromatici.

Studi grafici di elementi modulari.

Proiezioni cilindriche.

Proiezioni coniche.

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57

PRIMO BIENNIO –1° LICEO

LAB. ARTISTICO DESIGN MODA e DESIGN DEL GIOIELLO

Competenze comuni alle discipline dell’asse:

Conoscere gli elementi costitutivi dei codici dei linguaggi grafici, progettuali e della forma;

Avere consapevolezza delle radici storiche, delle linee di sviluppo e delle diverse strategie espressive

proprie dei vari ambiti del design e delle arti applicate tradizionali;

Saper individuare le corrette procedure di approccio nel rapporto progetto-funzionalità-contesto,

nelle diverse finalità relative a beni servizi e produzione;

Saper identificare e usare tecniche e tecnologie adeguate alla definizione del progetto grafico, del

prototipo e del modello bidimensionale-tridimensionale;

Conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva e della composizione della forma.

Competenze Abilità/capacità Conoscenze

Conoscere gli elementi

costitutivi dei codici dei

linguaggi grafici,

progettuali e della forma;

Avere consapevolezza

delle radici storiche, delle

linee di sviluppo e delle

diverse strategie

espressive proprie dei vari

ambiti del design e delle

arti applicate tradizionali;

Saper individuare le

corrette procedure di

approccio nel rapporto

progetto-funzionalità-

contesto, nelle diverse

finalità relative a beni

servizi e produzione;

Saper identificare e usare

tecniche e tecnologie

adeguate alla definizione

del progetto grafico, del

prototipo e del modello

bidimensionale-

tridimensionale. Saper

applicare i principi della

percezione visiva e della

composizione della forma.

Fare acquisire una maturità nelle

tecniche espressive (segno-forma-colore-

spazio) e l’acquisizione dei codici

grafico-plastici.

Nel Biennio vengono forniti agli allievi i

contenuti teorici e applicativi delle

discipline della

rappresentazione, le conoscenze e le

competenze tecniche necessarie per

l’utilizzo degli strumenti e delle tecniche

per la realizzazione di manufatti e

prototipi.

Tali fini conducono i discenti ad una

maggiore padronanza del disegno quale

strumento comunicativo per

eccellenza dell’iter progettuale.

Conoscenza dei principali

strumenti e mezzi peculiari del

laboratorio design Moda e design

del gioiello;

Capacità di riconoscere le

attrezzature, nel conoscere il

funzionamento, nell’usare

terminologie corrette e materiali

usati;

Conoscenza di alcune tecniche

applicative laboratoriali essenziali

relative e propedeutiche per l’

indirizzo specifico.

Conoscenza dei materiali in uso.

Ricerca e variazione della forma

derivante dalla scomposizione e

ricomposizione delle figure

geometriche.

Studi cromatici. Studi grafici di

elementi modulari.

Studi grafici di pattern attraverso

moduli e griglie.

Stilizzazione di elementi.

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58

PRIMO BIENNIO –2° LICEO

LAB. ARTISTICO DESIGN MODA e DESIGN DEL GIOIELLO Competenze Abilità/capacità Conoscenze

Acquisizione dei concetti

della rappresentazione sul

piano di singoli solidi, di

gruppo e compenetranti

tra loro nello spazio

tridimensionale.

Capacità di

rappresentare figure nello

spazio riferiti ai

cambiamenti di posizione.

Capacità di

rappresentare con il

metodo delle proiezioni

centrali, figure piane,

solidi e gruppi di solidi.

Padronanza dei

procedimenti geometrici

finalizzati alla lettura e alla

produzione di immagini,

saper applicare le regole

prospettiche fondamentali.

Conoscere la teoria delle

ombre.

Fare acquisire una maturità nelle

tecniche espressive (segno-forma-colore-

spazio) e l’acquisizione dei codici

grafico-plastici.

Nel Biennio vengono forniti agli allievi i

contenuti teorici e applicativi delle

discipline della

rappresentazione, le conoscenze e le

competenze tecniche necessarie per

l’utilizzo degli strumenti e delle tecniche

per la realizzazione di manufatti e

prototipi.

Tali fini conducono i discenti ad una

maggiore padronanza del disegno quale

strumento comunicativo per

eccellenza dell’iter progettuale.

Elementi fondamentali del metodo

di monge.

Proiezioni assonometriche.

Elementi fondamentali della

prospettiva.

Proiezioni prospettiche.

Rappresentazione mediante la

teoria delle ombre.

SECONDO BIENNIO E MONOENNIO– 3° -4° E 5° LICEO (INDIRIZZO DESIGN)

LABORATORIO DESIGN DELLA MODA

Competenze Abilità/capacità Conoscenze

Lo studente, a

conclusione del percorso

liceale di studio, dovrà in

maniera autonoma:

- conoscere e saper

gestire i processi

progettuali e operativi

inerenti al design -

secondo lo specifico settore

Le discipline progettuali design

hanno la funzione di contribuire, in

sinergia con il laboratorio di design,

all’acquisizione e all’approfondimento

delle procedure progettuali e delle

tecniche specifiche secondo il settore di

produzione.

In particolare nei due anni del

secondo biennio lo studente dovrà:

Al laboratorio del design

dell’indirizzo Design del settore

della produzione artistica “Moda”,

concorrono i seguenti

insegnamenti:

- “Arte della lavorazione e

decorazione dei tessuti”;

- “Laboratorio di

prototipazione di Taglio e

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59

di produzione -

individuando, sia

nell’analisi, sia nella

propria produzione, gli

aspetti estetici, funzionali,

comunicativi, espressivi,

economici e concettuali

che interagiscono e

caratterizzano la

produzione di design.

- conoscere ed essere

in grado di impiegare in

modo appropriato le

diverse tecniche e

tecnologie, gli strumenti e i

materiali, le

strumentazioni

industriali, artigianali e

informatiche più diffusi;

comprenderà e applicherà

i principi e le regole della

composizione e le teorie

essenziali della percezione

visiva.

- possedere le

competenze necessarie per

individuare e gestire gli

elementi che costituiscono

la forma e la funzione,

tenendo conto della

struttura del prodotto, in

base ai materiali utilizzati,

avendo la consapevolezza

dei relativi fondamenti

culturali, sociali,

commerciali e storico-

stilistici che interagiscono

con il proprio processo

creativo.

- saper analizzare la

principale produzione

delle arti applicate del

passato e del design

contemporaneo, e di

cogliere le interconnessioni

tra il design e i linguaggi

artistici e le interazioni tra

gli stessi settori di

produzione.

- possedere, in

funzione delle esigenze

progettuali e comunicative

- conoscere la storia del design e

delle avanguardie artistiche.

- conoscere la storia della Moda

come manifestazione di creatività.

- approfondire le procedure

riguardanti l’elaborazione progettuale

del prodotto di design - individuando la

funzione, gli elementi estetici,

comunicativi e commerciali - attraverso

l’analisi e la gestione della forma, della

materia, del colore, delle strutture

geometriche e meccaniche e

comprendendo la necessità di coniugare

le esigenze estetiche con la componente

strutturale.

- analizzare a applicare procedure

necessarie alla progettazione di prodotti

di design o di arte applicata, ideati su

tema assegnato, utilizzando supporti

cartacei, digitali (2D e 3D) e plastici.

- approfondire lo studio delle

tecniche grafiche e informatiche, in

particolare quelle geometriche e

descrittive finalizzate all’elaborazione

progettuale individuando le modalità di

presentazione del progetto più adeguati.

- acquisire la capacità di analizzare e

rielaborare prodotti di design o di arte

applicata antichi, moderni e

contemporanei.

- saper applicare le procedure

necessarie al rilievo di oggetti esistenti

- saper utilizzare il supporto

informatico, internet, per ricerche e

approfondimenti su i temi trattati.

- elaborare soluzioni formali nuove

applicando in maniera adeguata le teorie

della percezione visiva e le tecnologie

informatiche e industriali.

- conoscere le procedure per la

stesura di una scheda tecnica

comprendente tipologia, dimensioni,

materiali, tecniche di lavorazione,

tecniche di finitura dell’oggetto rilevato

o progettato.

- conoscere le procedure per la

stesura di una relazione tecnica

esplicativa comprendente l’intero iter

progettuale dell’oggetto progettato.

- sviluppare la conoscenza e l’uso

delle tecniche, delle tecnologie, degli

strumenti, dei materiali, secondo il

Confezione”;

Il laboratorio di design ha la

funzione di contribuire, in sinergia

con le discipline progettuali design,

all’acquisizione e

all’approfondimento delle tecniche

e delle procedure specifiche

secondo il settore di produzione.

Inteso come fase di riflessione

sollecitata da una operatività più

diretta, il laboratorio rappresenta il

momento di confronto, verifica o

sperimentazione, in itinere e finale,

del processo in atto sulle ipotesi e le

sequenze di realizzazione del

proprio lavoro. Attraverso questa

disciplina lo studente applicherà i

metodi, le tecnologie e i processi di

lavorazione di prodotti di design o

di arte applicata, utilizzando mezzi

manuali e digitali, strumentazioni

industriali e artigianali.

Approfondirà lo studio dei

materiali in sinergia con la Chimica

dei materiali.

Le campionature, i bozzetti, i

modelli, i prototipi o la

riproduzione seriale saranno

effettuate durante la fase operativa

che contraddistingue il laboratorio

di design. Gli elaborati realizzati in

laboratorio si distingueranno

secondo i settori di produzione

attivati (ceramico, ligneo, metallico,

tessile, vitreo, librario, etc.) ma,

considerata l’interazione dei diversi

materiali e delle tecniche varie sia

nella passata sia nella recente

produzione di design, e auspicabile

che il laboratorio venga articolato in

maniera tale da agevolare

l’elaborazione di prodotti

polimaterici, nel rispetto della

specificità del settore di

produzione. È opportuno inoltre

prestare particolare attenzione alle

tecniche antiche e alle nuove

tecnologie funzionali all’attività di

restauro di opere d’arte applicata.

Nel laboratorio del quinto anno

lo studente approfondirà o

completerà quanto effettuato

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60

del proprio operato, le

competenze adeguate

nello sviluppo del

progetto, nell’uso del

disegno a mano libera e

tecnico, dei mezzi

informatici, delle nuove

tecnologie, della

modellazione 3D, e sarà in

grado di individuare e

utilizzare le relazioni tra la

forma estetica e le esigenze

strutturali e commerciali.

- possedere la

concentrazione

sull’esercizio continuo

delle attività tecniche ed

intellettuali e della loro

interazione intesa come

progettualità e verifica

laboratoriale,

fondamentale per il

raggiungimento di una

piena autonomia creativa.

- saper cogliere il ruolo

ed il valore culturale e

sociale del design

attraverso la progettualità

e l’attività laboratoriale,

ricercando le necessità

della società e analizzando

la realtà in tutti gli aspetti

in cui si manifesta.

- essere in grado di

padroneggiare le tecniche

grafiche, geometriche e

descrittive e le

applicazioni informatiche

di settore; di gestire l’iter

progettuale di un prodotto

di design, dalle esigenze

del mercato alla

realizzazione del

prototipo, passando dagli

schizzi preliminari, dai

disegni definitivi, dal

bozzetto,

dall’individuazione, la

gestione e la campionatura

dei materiali, dalla

elaborazione digitale e

materiale, dal modello,

settore di produzione.

- conoscere le procedure per

l’interscambio di files tra il sistema di

disegno al C.A.D.

durante il biennio precedente

rafforzando la propria autonomia

operativa.

È tuttavia opportuno

sperimentare in maniera autonoma

nuove soluzioni tecniche ed

estetiche, facendo oltretutto

interagire altro tipo di medium

artistico.

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61

coordinando i periodi di

produzione scanditi dal

rapporto sinergico tra la

progettazione ed il

laboratorio.

SECONDO BIENNIO E MONOENNIO–3° -4° E 5° LICEO

LABORATORIO ARCHITETTURA E AMBIENTE

Competenze Abilità/capacità Conoscenze

Al laboratorio di

architettura, concorrono i

seguenti insegnamenti:

“Prototipi e modelli”;

“Laboratorio di

modellazione solida e di

prototipazione, con

macchinari CAD e CAM”.

Il laboratorio di

architettura ha la funzione

di contribuire, in sinergia

con le discipline

progettuali architettura e

ambiente, all’acquisizione

e all’approfondimento

delle tecniche e delle

procedure specifiche.

Inteso come fase di

riflessione sollecitata da

una operatività più diretta,

il laboratorio rappresenta

il momento di confronto,

verifica o sperimentazione,

in itinere e finale, del

processo in atto sulle

ipotesi e le sequenze di

realizzazione del proprio

lavoro/progetto.

Tramite l’esperienza

laboratoriale, oltre a

mettere in pratica il

disegno per l’architettura,

lo studente, secondo le

necessita creative e

Ampliare la conoscenza e l’uso dei

metodi proiettivi del disegno tecnico

orientandolo verso lo studio e la

rappresentazione dell’architettura e del

contesto ambientale, nonché

all’elaborazione progettuale della forma

architettonica.

- Saper coniugare le esigenze

estetiche e concettuali con quelle

strutturali, i principi funzionali della

distribuzione, con quelli basilari della

statica.

- Saper applicare le procedure

necessarie alla progettazione di opere

architettoniche, esistenti o ideate su tema

assegnato, attraverso elaborati grafici, e

rappresentazioni con ausilio del disegno

bidimensionale e tridimensionale CAD.

- Ampliare lo studio dei principi

proiettivi, acquisire la conoscenza delle

proiezioni prospettiche e della teoria

delle ombre, delle tecniche grafiche

finalizzate all’elaborazione progettuale.

- Acquisire la capacità di analizzare e

rielaborare opere architettoniche antiche,

moderne e contemporanee, osservando

le interazioni tra gli aspetti stilistici,

tecnologici, d’uso e le relazioni con il

contesto architettonico, urbano e

paesaggistico.

- Saper utilizzare supporti di

riproduzione fotografica, cartografica e

grafica, multimediale, modelli

tridimensionali.

“Prototipi e modelli”

- Conoscenza ed uso

approfondito delle lavorazioni

manuali e con l’uso degli utensili

elettromeccanici e dei macchinari

per la realizzazione di prototipi e

modelli in legno e derivati,

cartoncino, polistirolo cartonato,

balsa, gesso, cera e resina e altri

materiali;

“Laboratorio di modellazione

solida e di prototipazione, con

macchinari CAD e CAM”;

- Conoscenza ed uso

approfondito dei software

applicativi per modelli 3D e della

modellazione solida e della

prototipazione. Uso corrente del

CAD e delle stampanti materiche e

prime.

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62

funzionali, acquisirà

l’esperienza dei materiali,

dei metodi, delle

tecnologie e i processi di

rappresentazione e

costruzione di prototipi e

modelli tridimensionali in

scala di manufatti per

l’architettura e

l’urbanistica, utilizzando

mezzi manuali, meccanici

e digitali. L’applicazione

pratica dei metodi del

disegno dal vero, del

rilievo e della restituzione

di elementi, parti e insiemi

del patrimonio

architettonico urbano e del

territorio, può consentire

allo studente, lungo il

percorso, di riconoscere la

citta come un laboratorio

in cui convivono linguaggi

artistici differenti.

Nel laboratorio del

quinto anno lo studente

approfondirà o completerà

quanto effettuato durante

il biennio precedente

rafforzando la propria

autonomia operativa.

È tuttavia opportuno

sperimentare in maniera

autonoma nuove soluzioni

tecniche ed estetiche,

facendo oltretutto

interagire altro tipo di

medium artistico.

- Conoscere, applicare e verificare,

nell’esercizio di analisi di un’opera o nel

processo ideativo su tema assegnato, i

significati di modularità, simmetria,

asimmetria, proporzione, riconoscendo

procedure operabili sui volumi, i

significati di schema distributivo e di

tipologia.

- Imparare a scegliere i materiali, gli

elementi costruttivi e differenti schemi

strutturali.

- Saper individuare soluzioni formali

applicando adeguatamente le teorie

della percezione visiva.

- Conoscere e saper utilizzare mezzi

audiovisivi e multimediali finalizzati alla

descrizione degli aspetti formali,

all’archiviazione dei propri elaborati,

alla ricerca di fonti, all’elaborazione di

disegni di base e alla documentazione di

passaggi tecnici e di opere rilevate.

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63

SECONDO BIENNIO E MONOENNIO–3° -4° E 5° LICEO (INDIRIZZO DESIGN Gioiello)

PROGETTAZIONE E LABORATORI ARTISTICI

Competenze Abilità/capacità Conoscenze

Lo studente, a

conclusione del percorso

liceale di studio, dovrà in

maniera autonoma:

- conoscere e saper

gestire i processi

progettuali e operativi

inerenti al design -

secondo lo specifico settore

di produzione -

individuando, sia

nell’analisi, sia nella

propria produzione, gli

aspetti estetici, funzionali,

comunicativi, espressivi,

economici e concettuali

che interagiscono e

caratterizzano la

produzione di design.

- conoscere ed essere

in grado di impiegare in

modo appropriato le

diverse tecniche e

tecnologie, gli strumenti e i

materiali, le

strumentazioni industriali,

artigianali e informatiche

più diffusi; comprenderà e

applicherà i principi e le

regole della composizione

e le teorie essenziali della

percezione visiva.

- possedere le

competenze necessarie per

individuare e gestire gli

elementi che costituiscono

la forma e la funzione,

tenendo conto della

struttura del prodotto, in

base ai materiali utilizzati,

avendo la consapevolezza

dei relativi fondamenti

culturali, sociali,

commerciali e storico-

Le discipline progettuali design

hanno la funzione di contribuire, in

sinergia con il laboratorio di design,

all’acquisizione e all’approfondimento

delle procedure progettuali e delle

tecniche specifiche secondo il settore di

produzione.

In particolare nei due anni del

secondo biennio lo studente dovrà:

- conoscere la storia del design e

delle avanguardie artistiche.

- conoscere la storia dell’oreficeria e

della gioielleria come manifestazione di

creatività.

- approfondire le procedure

riguardanti l’elaborazione progettuale

del prodotto di design - individuando la

funzione, gli elementi estetici,

comunicativi e commerciali - attraverso

l’analisi e la gestione della forma, della

materia, del colore, delle strutture

geometriche e meccaniche e

comprendendo la necessità di coniugare

le esigenze estetiche con la componente

strutturale.

- analizzare a applicare procedure

necessarie alla progettazione di prodotti

di design o di arte applicata, ideati su

tema assegnato, utilizzando supporti

cartacei, digitali (2D e 3D) e plastici.

- approfondire lo studio delle

tecniche grafiche e informatiche, in

particolare quelle geometriche e

descrittive finalizzate all’elaborazione

progettuale individuando le modalità di

presentazione del progetto più adeguati.

- acquisire la capacità di analizzare e

rielaborare prodotti di design o di arte

applicata antichi, moderni e

contemporanei.

- saper applicare le procedure

necessarie al rilievo di oggetti esistenti

- saper utilizzare il supporto

informatico, internet, per ricerche e

Al laboratorio del design

dell’indirizzo Design del settore

della produzione artistica “Design

dei metalli e del gioiello”,

concorrono i seguenti

insegnamenti:

- “Arte della lavorazione dei

metalli”;

- “Laboratorio di modellazione

solida e di prototipazione, con

macchinari CAD e CAM”;

Il laboratorio di design ha la

funzione di contribuire, in sinergia

con le discipline progettuali design,

all’acquisizione e

all’approfondimento delle tecniche

e delle procedure specifiche

secondo il settore di produzione.

Inteso come fase di riflessione

sollecitata da una operatività più

diretta, il laboratorio rappresenta il

momento di confronto, verifica o

sperimentazione, in itinere e finale,

del processo in atto sulle ipotesi e le

sequenze di realizzazione del

proprio lavoro. Attraverso questa

disciplina lo studente applicherà i

metodi, le tecnologie e i processi di

lavorazione di prodotti di design o

di arte applicata, utilizzando mezzi

manuali e digitali, strumentazioni

industriali e artigianali.

Approfondirà lo studio dei

materiali in sinergia con la Chimica

dei materiali.

Le campionature, i bozzetti, i

modelli, i prototipi o la

riproduzione seriale saranno

effettuate durante la fase operativa

che contraddistingue il laboratorio

di design. Gli elaborati realizzati in

laboratorio si distingueranno

secondo i settori di produzione

attivati (ceramico, ligneo, metallico,

Page 64: ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “V. EMANUELE II” LICEO ......LICEO ARTISTICO G. Palizzi LANCIANO via G. Ferraris, n° 13 66043 LANCIANO Tel. Presidenza 0872 712752 - Centralino

64

stilistici che interagiscono

con il proprio processo

creativo.

- saper analizzare la

principale produzione

delle arti applicate del

passato e del design

contemporaneo, e di

cogliere le interconnessioni

tra il design e i linguaggi

artistici e le interazioni tra

gli stessi settori di

produzione.

- possedere, in

funzione delle esigenze

progettuali e comunicative

del proprio operato, le

competenze adeguate

nello sviluppo del

progetto, nell’uso del

disegno a mano libera e

tecnico, dei mezzi

informatici, delle nuove

tecnologie, della

modellazione 3D, e sarà in

grado di individuare e

utilizzare le relazioni tra la

forma estetica e le esigenze

strutturali e commerciali.

- possedere la

concentrazione

sull’esercizio continuo

delle attività tecniche ed

intellettuali e della loro

interazione intesa come

progettualità e verifica

laboratoriale,

fondamentale per il

raggiungimento di una

piena autonomia creativa.

- saper cogliere il ruolo

ed il valore culturale e

sociale del design

attraverso la progettualità

e l’attività laboratoriale,

ricercando le necessità

della società e analizzando

la realtà in tutti gli aspetti

in cui si manifesta.

- essere in grado di

padroneggiare le tecniche

grafiche, geometriche e

approfondimenti su i temi trattati.

- elaborare soluzioni formali nuove

applicando in maniera adeguata le teorie

della percezione visiva e le tecnologie

informatiche e industriali.

- conoscere le procedure per la

stesura di una scheda tecnica

comprendente tipologia, dimensioni,

materiali, tecniche di lavorazione,

tecniche di finitura dell’oggetto rilevato

o progettato.

- conoscere le procedure per la

stesura di una relazione tecnica

esplicativa comprendente l’intero iter

progettuale dell’oggetto progettato.

- sviluppare la conoscenza e l’uso

delle tecniche, delle tecnologie, degli

strumenti, dei materiali, secondo il

settore di produzione.

- conoscere le procedure per

l’interscambio di files tra il sistema di

disegno al C.A.D. e il sistema di lettura

C.A.M. della fresa a controllo numerico e

delle macchine per la prototipazione

rapida.

tessile, vitreo, librario, etc.) ma,

considerata l’interazione dei diversi

materiali e delle tecniche varie sia

nella passata sia nella recente

produzione di design, e auspicabile

che il laboratorio venga articolato in

maniera tale da agevolare

l’elaborazione di prodotti

polimaterici, nel rispetto della

specificità del settore di

produzione. È opportuno inoltre

prestare particolare attenzione alle

tecniche antiche e alle nuove

tecnologie funzionali all’attività di

restauro di opere d’arte applicata.

Nel laboratorio del quinto anno

lo studente approfondirà o

completerà quanto effettuato

durante il biennio precedente

rafforzando la propria autonomia

operativa.

È tuttavia opportuno

sperimentare in maniera autonoma

nuove soluzioni tecniche ed

estetiche, facendo oltretutto

interagire altro tipo di medium

artistico.

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65

descrittive e le

applicazioni informatiche

di settore; di gestire l’iter

progettuale di un prodotto

di design, dalle esigenze

del mercato alla

realizzazione del

prototipo, passando dagli

schizzi preliminari, dai

disegni definitivi, dal

bozzetto,

dall’individuazione, la

gestione e la campionatura

dei materiali, dalla

elaborazione digitale e

materiale, dal modello,

coordinando i periodi di

produzione scanditi dal

rapporto sinergico tra la

progettazione ed il

laboratorio.

SECONDO BIENNIO E MONOENNIO–3° -4° E 5° LICEO (INDIRIZZO ARCHITETTURA E

AMBIENTE)

PROGETTAZIONE ARCHITETTURA E AMBIENTE

Competenze Abilità/capacità Conoscenze

Lo studente, a

conclusione del percorso

liceale di studio, dovrà in

maniera autonoma:

- Conoscere e saper

gestire i processi

progettuali e operativi

inerenti all’architettura e al

contesto ambientale,

individuando, gli aspetti

estetici, concettuali,

espressivi, comunicativi,

funzionali e conservativi

che caratterizzano la

ricerca architettonica, sia

nell’analisi sia nella

propria produzione.

- Conoscere e saper

impiegare in modo

Ampliare la conoscenza e l’uso dei

metodi proiettivi del disegno tecnico

orientandolo verso lo studio e la

rappresentazione dell’architettura e del

contesto ambientale, nonché

all’elaborazione progettuale della forma

architettonica.

- Saper coniugare le esigenze

estetiche e concettuali con quelle

strutturali, i principi funzionali della

distribuzione, con quelli basilari della

statica.

- Saper applicare le procedure

necessarie alla progettazione di opere

architettoniche, esistenti o ideate su tema

assegnato, attraverso elaborati grafici, e

rappresentazioni con ausilio del disegno

bidimensionale e tridimensionale CAD.

- Ampliare lo studio dei principi

Caratteri generali: settori e

soggetti, il progetto, lo spazio, la

forma, la tecnologia, il contesto.

- Il programma progettuale, il

sito, la destinazione, l’utenza, i

requisiti (funzionali, psicologici,

economici), la documentazione; la

progettazione come ricerca.

- caratteri distributivi: gli spazi-

attività; i percorsi, gli schemi

distributivi orizzontali e verticali; il

rapporto con il terreno; relazioni.

- Le tipologie abitative: case in

linea, a schiera, a torre, a ballatoio,

a corte e a galleria; aspetti

distributivi della residenza.

- Le tipologie dei servizi della

città: scuole, teatri, musei, edifici

polifunzionali, sportivi, ecc.

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66

appropriato le diverse

tecniche e tecnologie, gli

strumenti e i metodi della

rappresentazione.

- Comprendere e saper

applicare i principi e le

regole della composizione

e le teorie essenziali della

percezione visiva.

- Avere la

consapevolezza dei

fondamenti culturali,

teorici, tecnici e storico-

stilistici che interagiscono

con il proprio processo

creativo.

- Saper analizzare la

principale produzione

architettonica e

urbanistica, sia del passato

che della contemporaneità,

cogliendo inoltre le

interazioni tra

l’architettura e le altre

forme di linguaggio

artistico.

- Possedere

competenze adeguate

nell’uso del disegno

geometrico-proiettivo, dei

mezzi multimediali e delle

nuove tecnologie in

funzione delle esigenze

progettuali, espositive e di

comunicazione del proprio

operato, individuando le

relazioni tra il linguaggio

grafico tradizionale e

quello mediato dalla

grafica digitale del disegno

assistito (CAD).

- Acquisire piena

autonomia creativa

mediante l’esercizio

continuo delle attività

tecniche ed intellettuali e

della loro interazione

intesa come “pratica

artistica”.

- Saper cogliere il

ruolo e il valore culturale,

sociale e ambientale

proiettivi, acquisire la conoscenza delle

proiezioni prospettiche e della teoria

delle ombre, delle tecniche grafiche

finalizzate all’elaborazione progettuale.

- Acquisire la capacità di analizzare e

rielaborare opere architettoniche antiche,

moderne e contemporanee, osservando

le interazioni tra gli aspetti stilistici,

tecnologici, d’uso e le relazioni con il

contesto architettonico, urbano e

paesaggistico.

- Saper utilizzare supporti di

riproduzione fotografica, cartografica e

grafica, multimediale, modelli

tridimensionali.

- Conoscere, applicare e verificare,

nell’esercizio di analisi di un’opera o nel

processo ideativo su tema assegnato, i

significati di modularità, simmetria,

asimmetria, proporzione, riconoscendo

procedure operabili sui volumi, i

significati di schema distributivo e di

tipologia.

- Imparare a scegliere i materiali, gli

elementi costruttivi e differenti schemi

strutturali.

- Saper individuare soluzioni formali

applicando adeguatamente le teorie

della percezione visiva.

- Conoscere e saper utilizzare mezzi

audiovisivi e multimediali finalizzati alla

descrizione degli aspetti formali,

all’archiviazione dei propri elaborati,

alla ricerca di fonti, all’elaborazione di

disegni di base e alla documentazione di

passaggi tecnici e di opere rilevate.

- aspetti tecnologici: le

tecnologie edilizie, la funzione

strutturale, le strutture verticali e

orizzontali, i solai, le fondazioni, le

strutture metalliche a scheletro,

strutture reticolari, le coperture

(grandi luci, archi e volte), le scale,

l’allestimento, gli impianti,

l’architettura della

prefabbricazione.

- La forma architettonica: genesi

della forma, le basi della

composizione geometrica

(regolarità e modulo, simmetria,

armonia delle proporzioni); fattori

plastici degli edifici (volumetria);

fattori grafici degli edifici; il

funzionalismo, il simbolismo e il

rapporto con la pittura e la scultura.

- Lo spazio architettonico:

l’architettura come involucro e

come spazio; la scomposizione

dello spazio; la percezione dello

spazio (continuità interno-esterno,

discontinuità, dinamismo

geometrico e di relazione, tra

l’edificio e la strada).

- Architettura e ambiente:

rapporti con l’intorno (aspetti

storico-urbanistici, ambientali e

culturali);

- L’architettura climatica,

tecniche e tecnologie per il

risparmio energetico e l’architettura

ecologica.

L’iter progettuale

- Analisi del tema: definizione

del problema e sue componenti.

- Ricerca e raccolta dati,

immagini e riferimenti culturali, di

informazioni storiche, e tecniche

relative al tema di progetto (da

libri, riviste specializzate e siti

internet)

- Analisi del luogo di progetto,

delle sue qualità geometriche,

spaziali, formali, funzionali,

ambientali e paesaggistiche.

- Primo approccio al tema

progettuale con la rielaborazione

delle immagini e dei dati trovati

nella prima fase.

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67

dell’architettura attraverso

la “pratica artistico-

progettuale”, ricercando e

interpretando il valore

intrinseco alla realtà

circostante in tutti gli

aspetti in cui si manifesta.

- Saper gestire l’iter

progettuale dallo studio

del tema, alla realizzazione

dell’opera in scala,

passando dagli schizzi

preliminari, ai disegni

tecnici, al modello

tridimensionale fino alle

tecniche espositive,

coordinando i periodi di

elaborazione e produzione,

scanditi dal rapporto

sinergico tra la disciplina e

il laboratorio.

- Conoscere ed essere

in grado di impiegare in

modo appropriato le

diverse tecniche e

tecnologie, i materiali e gli

strumenti informatici,

industriali e artigianali più

diffusi e idonei per

riprodurre modelli di

architettura di interni e di

esterni.

- Adattamento e motivata scelta

di forma, geometria, dimensioni e

proporzioni alla funzione,

all’ambiente, allo spazio e

all’oggetto di destinazione

- Rappresentazione di massima

del progetto con i metodi della

geometria descrittiva (piante,

prospetti, sezioni significative, viste

3d assonometriche e/o

prospettiche);

- Definizione del progetto

esecutivo con lo studio dei dettagli,

dei materiali e delle caratteristiche

tecniche costruttive e dimensionali

in considerazione anche degli

aspetti economici (disponibilità di

mercato dei materiali e loro

standards dimensionali, costi di

realizzazione e

commercializzazione, tipologia

dell’architettura progettata e dei

suoi componenti industriali o

semindustriali .

- Rappresentazione esecutiva

del progetto (piante, sezioni,

prospetti, viste 3d generali ed

eventuali spaccati ed esplosi

assonometrici, corredati di quote e

didascalie con didascalie e

rendering grafico e cromatico dei

materiali); - Relazione tecnica

illustrativa del progetto e dell’iter

seguito. Rappresentazione del

progetto

- Norme UNI/ISO per il disegno

tecnico e progettuale: scale,

simbologie e convenzioni grafiche,

linguaggio integrato, quotatura,

strumenti tradizionali e strumenti

digitali.

- Approfondimento e

potenziamento dei principi

proiettivi e dei sistemi di

rappresentazione finalizzati alla

rappresentazione dell’elemento

architettonico e/o dell’oggetto:

- le proiezioni ortogonali

(pianta, alzato, sezione)

- le proiezioni assonometriche

ortogonali e oblique, spaccato,

esploso, trasparente.

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68

- le proiezioni prospettiche:

prospettiva d’interno e d’esterno.

- Tecniche del rilievo

architettonico: strumenti,

metodologie, restituzione grafica.

- Il disegno esecutivo,

simbologie, quotature, abaco dei

componenti, particolari costruttivi,

normativi, cinematismi.

- La presentazione del progetto,

illustrazione sequenze fasi

progettuali, rendering tradizionale

e digitale, modelli e prototipi,

elaborazioni multimediali.

- Studio di elementi del

patrimonio storico-architettonico-

urbanistico.

PRIMO BIENNIO –1° e 2° LICEO

DISCIPLINE PITTORICHE E PLASTICHE

Competenze comuni alle discipline dell’asse:

Osservazione e studio dei parametri visivi e plastico spaziali

Analisi dei rapporti spazio forma

Conoscenza dei materiali, delle tecniche e degli strumenti tradizionali

Uso appropriato della terminologia specifica della materia

Principi di costruzione della forma attraverso il volume

Riproduzione tramite formatura

Conoscenza di interazione tra forma e spazio

Acquisizione delle metodologie appropriate

Organizzazione dei tempi di lavoro e autonomia operativa

Esercitazione di manufatti Competenze Abilità/capacità Conoscenze

Durante questo periodo

scolastico, attraverso

l’elaborazione di manufatti

eseguiti con tecniche

grafiche (grafite, sanguigna,

carboncino, pastelli,

inchiostri, etc.) e pittoriche

(acquerello, tempera, etc.), si

affronterà la genesi della

forma grafica e pittorica

tramite l’esercizio

dell’osservazione, lo studio

L’insegnamento della disciplina

persegue traguardi di formazione

mirate all’acquisizione dei principi

fondanti del disegno inteso sia come

linguaggio a sé, sia come strumento

progettuale propedeutico per gli

indirizzi del Liceo.

Gli alunni acquisiranno le metodologie

appropriate nell’analisi e nella

elaborazione, saranno consapevoli che il

disegno e la pittura non sono solo

riconducibili ad un atto tecnico, ma

Strumenti e materiali per il

disegno, grafite, carboncino

sanguigna, supporti.

Mezzi grafici per l’espressione a

mano libera

Elementi fondamentali della

grammatica visiva: il punto, la

linea e il segno, la forma, il colore.

Teoria e percezione del colore,

colori pittorici primari e secondari,

i contrasti cromatici, armonie ed

equilibri cromatici, analisi e

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69

dei parametri visivi e

plastico-spaziali e l’analisi

dei rapporti linea/forma,

chiaro/scuro, figura/fondo,

tinta/luminosità/saturazione,

di contrasti, texture, etc,

secondo i principi della

composizione.

Una volta acquisite le

conoscenze essenziali

relative ai sistemi di

rappresentazione (a mano

libera o guidato, dal

vero o da immagine,

ingrandimento/riduzione,

etc.), occorrerà condurre lo

studente al possesso delle

tecniche principali di

restituzione grafica e

pittorica e all’acquisizione

dell’autonomia operativa,

analizzando ed elaborando

figure geometriche,

fitomorfiche, umane ed

animali; sarà pertanto

necessario concentrarsi sulle

principali teorie della

proporzione, del colore,

quelle essenziali della

percezione visiva, e sui

contenuti principali

dell’anatomia umana.

sono soprattutto forme di conoscenza

della realtà, percezione delle cose che

costituiscono il mondo e comprensione

delle loro reciproche relazioni.

valutazione dell’uso del colore da

parte degli artisti nei diversi

periodi storici.

Disegno dal vero di composizioni

di volumi ed oggetti, elaborazione

di figure geometriche,

fitomorfiche, umane ed animali.

Analisi dei rapporti

Ripresa e disegno di immagini e

dettagli da foto

Il chiaroscuro, la luce e l’ombra,

ombre proprie e portate

Accenni ai sistemi di

rappresentazione dello spazio.

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70

PRIMO BIENNIO – 1° e 2° LICEO

STORIA DELL’ARTE

Competenze comuni alle discipline dell’asse:

Padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire l’interazione

comunicativa verbale in vari contesti

Produrre testi nelle varie tipologie in relazione ai differenti scopi comunicativi

Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario

Utilizzare e produrre testi multimediali

Competenze Abilità/capacità Conoscenze

Ambienti di apprendimento

(con gruppi di lavoro

cooperativo):

incontro con l’opera d’arte –

in ogni anno di corso, a diversi

livelli di complessità ed a

cominciare con le opere

presenti sul territorio

Compito di realtà: schedatura

opere con la compilazione di

modelli analitici e/o

interpretativi; rilievi grafico-

pittorici etc.; da svolgersi in

preparazione e/o durante

visite di mostre e musei

Competenza a) LINGUAGGI:

utilizzare gli strumenti

fondamentali per una fruizione

consapevole del patrimonio

artistico

Incontro con il museo, come

luogo deputato alla

conservazione delle opere

d’arte e dunque anche alla loro

tutela come BBCC. In tal

senso, si prevedono anche

visite a Musei non

espressamente d’arte, come i

Musei Diocesani, comunque

ricchi di opere d’arte.

Compito di realtà:

compilazione schede per visite

a musei locali e non, anche

virtuali; ricerche via web sulla

storia delle collezioni e dei

musei

Sapere come vengono

denominati i diversi tipi di

codici visivi nella storia

dell’arte.

Comprendere i

collegamenti tra le Civiltà

Pre-Elleniche ed il Mondo

Classico.

Riconoscere le forme

dell’arcaismo, classicismo ed

ellenismo nei vari settori

della produzione artistica.

Conoscere le varie

tecniche costruttive dei

Romani, le principali

tipologie architettoniche.

Saper individuare i

principali aspetti

dell’iconografia cristiana.

Comprendere le esigenze

della diffusione della

religione cristiana.

Conoscere i principi

basilari delle varie tecniche

costruttive del Romanico e

Gotico e saper individuare le

principali tipologie

architettoniche collegandole

al territorio geografico.

Saper individuare generi

e iconografie delle varie

espressioni figurative

medievali.

Esporre in modo chiaro,

logico e coerente le varie

Nozioni fondamentali su segno,

punto, linea, colore, composizione, volume

e spazio.

I Cretesi e le città-palazzo

I Micenei e la città-fortezza

La Grecia:

l’Arcaismo:struttura e forma del

tempio.

La figura umana nella scultura

dall’arcaismo alle soglie del classicismo.

Fidia e il Partenone.

Prassitele , Lisippo e Skopas.

Il teatro greco.

L’età dell’Ellenismo.

Roma:

Le tecniche costruttive dei Romani.

Principali monumenti di Roma antica.

La scultura del realismo.

Le abitazioni dell’antica Roma.

Le tecniche costruttive dei Romani.

Le principali tecniche pittoriche che

caratterizzano la pittura del duecento.

L’evoluzione delle immagini nella

pittura e nei mosaici paleocristiani.

Dalla basilica romana alla basilica

cristiana.

Influenza dell’arte bizantina a

Ravenna.

L’architettura romanica: strutture,

decorazioni e materiali.

I principali centri italiani di diffusione del Romanico.

La scultura romanica, le sue forme

espressive e le sue necessità ideologiche.

La pittura italiana del duecento, lo

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71

Competenza a) LINGUAGGI e

competenza chiave UE

“consapevolezza ed espressione

culturale”

Incontro con i BBCC: Al

percorso teorico di conoscenza

dei contenuti specifici relativi

ai BBCC, fa seguito il compito

di realtà.

Compito di realtà: ricerca e

studio sul proprio territorio di

una categoria particolare di

beni culturali, con

documentazione il più

possibile diretta competenza a)

LINGUAGGI e competenza

chiave UE “consapevolezza ed

espressione culturale”

Approccio all’archeologia

Compito di realtà: Visita di

musei locali, in particolare

quelli di Chieti (la Civitella e

Villa Frigerij); visita di siti

archeologici, in particolare

preromani e romani antichi, in

regione e fuori di essa (es.:

Juvanum, Saepinum, Ostia

antica, Pompei, Roma);

eventuali laboratori didattici

di scavo, catalogazione etc.

presso siti e musei

archeologici, ricerche e

approfondimenti a scuola, etc.

Competenza a) LINGUAGGI e

competenza chiave UE

“consapevolezza ed espressione

culturale”

Approccio alla città come

fenomeno complesso, in

particolare la città storica (il

centro storico), la città d’arte,

le diversità fra la città storica e

quella moderna, confronti tra

diverse città e civiltà attraverso

elaborazione tabelle e mappe,

quadri sinottici e schede

tipologiche dell’architettura

(visite/viaggi con

preparazione, elaborazione di

schede, costruzione di semplici

abachi relativi a tecniche

costruttive e altri aspetti

opere d’arte cogliendo

analogie e differenze.

stile e le finalità.

L’architettura gotica d’oltralpe:

strutture, decorazioni e significato mistico

e simbolico.

L’architettura gotica in Italia e i

principali centri di diffusione.

Il Gotico degli ordini monastici.

I modelli dell’architettura civile.

Il superamento della tradizione

bizantina nella pittura.

Il percorso artistico di Giotto da Assisi

a Padova.

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72

specifici dell’architettura

Competenza a) LINGUAGGI e

competenza chiave UE

“consapevolezza ed espressione

culturale”

Incontro con esperti

(partecipazione a conferenze e

seminari; interazione con gli

esperti-guide in visite a

mostre, musei, etc.) –

competenza c) ASSE dei

LINGUAGGI e competenza

chiave “comunicare”

(comprendere)

Approfondimento della

dimensione simbolica di

forme e segni nell’arte, anche

con percorsi esperienziali –

competenze chiave

“comunicare”(comprendere e

rappresentare) e “individuare

collegamenti e relazioni”

conoscenza e interazione con

Associazioni per la tutela del

Patrimonio - competenze a)

LINGUAGGI + comp. Chiave

“collaborare e partecipare”

la ricerca attraverso il libro e

attraverso il web: costruzione,

applicazione e confronto di

metodologie di ricerca;

eventuale visita alla biblioteca

comunale con laboratorio;

competenze chiave: “imparare ad

imparare”, “individuare

collegamenti e relazioni” e

“acquisire e interpretare le

informazioni”.

SECONDO BIENNIO – 3° e 4° LICEO

STORIA DELL’ARTE Competenze Abilità/capacità Conoscenze

Ai fini del raggiungimento

dei risultati di apprendimento

in esito al percorso

quinquennale, nel secondo

Descrivere il soggetto

rappresentato o l’oggetto

artistico e individuare gli

aspetti caratteristici delle

L’articolazione dell’insegnamento di

Storia dell’arte in conoscenze e abilità

fornisce un orientamento per la

progettazione didattica dei docenti in

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73

biennio il/la docente di Storia

dell’arte persegue, nella

propria azione didattica ed

educativa, l’obiettivo di far

acquisire allo/a studente, oltre

a quelle già acquisite nel primo

biennio, LE SEGUENTI

COMPETENZE:

leggere un’opera d’arte

attraverso l’analisi formale e

iconografica e

l’interpretazione;

leggere un’opera

architettonica in tutti gli

aspetti che la caratterizzano;

contestualizzare l’opera

dal punto di vista storico,

sociale, culturale, per una

fruizione consapevole del

patrimonio artistico, culturale

e ambientale;

riconoscere e spiegare

nelle opere d’arte le funzioni, i

materiali e le tecniche

utilizzate;

leggere criticamente le

opere d’arte (analisi

iconologica)

usare il linguaggio specifico

disciplinare.

tecniche e dei linguaggi

utilizzati.

Individuare le coordinate

storico-culturali entro cui si

forma e si esprime l’opera

d’arte e cogliere gli aspetti

specifici relativi allo stato di

conservazione,

all’iconografia, allo stile e alle

tipologie.

Riconoscere nelle diverse

epoche le permanenze e le

innovazioni nei modi di

rappresentare e di

organizzare gli spazi;

riconoscere i cambiamenti nei

linguaggi espressivi.

Cogliere le relazioni esistenti

tra espressioni artistiche di

diverse civiltà e aree culturali,

enucleando analogie,

differenze, interdipendenze.

Individuare nell’opera d’arte

aspetti e componenti dei

diversi campi del sapere

(umanistico, filosofico,

scientifico e tecnologico),

propri del periodo in cui è

stata prodotta.

PER IL SECONDO BIENNIO

E L’ULTIMO ANNO DI

CORSO, SI RITIENE CHE A

COMPLETAMENTO DEL

CURRICOLO, SI DEBBANO

CONSIDERARE COME

STRUTTURALI, TRA LE

ATTIVITA’ DIDATTICHE DI

MAGGIORE EFFICACIA, LE

VISITE GUIDATE ED I

VIAGGI D’ISTRUZIONE

CHE HANNO COME METE

ALCUNI LUOGHI ED

EVENTI DI PARTICOLARE

SIGNIFICATIVITÀ PER LA

FORMAZIONE DEGLI

relazione alle scelte compiute nell’ambito

della programmazione collegiale del

Consiglio di classe.

Conoscenze :

La storia dell’arte (arte intesa come

arte bidimensionale, tridimensionale,

architettura e urbanistica) dal

Rinascimento all’Ottocento.

In particolare si affronterà la seguente

produzione:

l’arte rinascimentale e manierista

l’arte barocca e il rococò

l’arte neoclassica e il Vedutismo

l’arte romantica e l’arte realistica

l’Impressionismo e il Post-

Impressionismo.

Principale importanza ha la

conoscenza de:

Le principali modalità espressive,

connotate geograficamente e

culturalmente, relative ai periodi artistici

analizzati;

i caratteri stilistici che connotano le

espressioni artistiche del periodo

considerato, dall’arte rinascimentale al

Post-Impressionismo.

In parallelo, si arricchisce il bagaglio

delle conoscenze generali di storia

dell’arte, con quelle più significative della

storia dell’arte locale, dal Rinascimento al

XIX secolo.

Alcuni temi trasversali che collegano

la Storia dell’arte alle altre discipline.

Livelli di lettura di un’opera

architettonica: tipologia, struttura,

funzione, distribuzione interna e

composizione delle facciate.

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74

STUDENTI:

VISITE AI MUSEI DI ARTE

MODERNA E

CONTEMPORANEA, COME

LA GNAM DI ROMA, IL

MACRO E IL MAXXI

SEMPRE A ROMA;

VISITA DELLA BIENNALE

DI ARTI VISIVE O DELLA

BIENNALE DI

ARCHITETTURA ,

ENTRAMBE A VENEZIA;

VIAGGIO D’ISTRUZIONE A

FIRENZE, PER ITINERARI

RINASCIMENTALI E

MODERNI.

VISITE A MOSTRE

TEMPORANEE CHE

RIGUARDINO I

CONTENUTI

CONSIDERATI.

MONOENNIO – 5° LICEO

STORIA DELL’ARTE Nell’ultimo anno si persegue la piena realizzazione del Profilo educativo, culturale e professionale dello

studente, il completo raggiungimento degli obiettivi specifici di apprendimento, inoltre si consolida il

percorso di orientamento agli studi successivi o all’inserimento nel mondo del lavoro.

Lo studio di Storia dell’arte prosegue in sinergia con quello delle altre discipline, per giungere a una

chiara comprensione del rapporto tra le opere d’arte e il contesto in cui sono state prodotte.

L’articolazione dell’insegnamento di Storia dell’arte in conoscenze e abilità fornisce un orientamento per

la progettazione didattica dei docenti in relazione alle scelte compiute nell’ambito della programmazione

collegiale del Consiglio di classe ed alle competenze finali da raggiungere.

Competenze Abilità/capacità Conoscenze

Ai fini del raggiungimento dei

risultati di apprendimento in

esito al percorso quinquennale,

anche nell’ultimo anno, il/la

docente di Storia dell’arte

persegue, nella propria azione

didattica ed educativa,

Si considerino le medesime

abilità del secondo biennio,

applicate alle conoscenze

relative alla storia dell’arte

nel XX secolo.

PER IL SECONDO BIENNIO

E L’ULTIMO ANNO DI

Il linguaggio specifico disciplinare, anche

in relazione alle più recenti innovazioni

tecniche ed espressive; elementi del

linguaggio della critica.

Le tipologie testuali relative alla

descrizione e alla interpretazione degli

aspetti simbolici ed espressivi

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75

l’obiettivo di far acquisire

allo/a studente, oltre a quelle

già acquisite precedentemente,

le seguenti competenze:

leggere un’opera d’arte

attraverso l’analisi formale e

iconografica e l’interpretazione

critica degli aspetti espressivi;

leggere un’opera architettonica

in tutti gli aspetti che la

caratterizzano;

contestualizzare l’opera dal

punto di vista storico, sociale,

culturale, per una fruizione

consapevole del patrimonio

artistico, culturale e

ambientale;

riconoscere e spiegare nelle

opere d’arte le funzioni, i

materiali e le tecniche

utilizzate;

leggere criticamente le opere

d’arte (analisi iconologica)

usare il linguaggio specifico

disciplinare.

CORSO, SI RITIENE CHE A

COMPLETAMENTO DEL

CURRICOLO, SI DEBBANO

CONSIDERARE COME

STRUTTURALI, TRA LE

ATTIVITA’ DIDATTICHE DI

MAGGIORE EFFICACIA, LE

VISITE GUIDATE ED I

VIAGGI D’ISTRUZIONE

CHE HANNO COME METE

ALCUNI LUOGHI ED

EVENTI DI PARTICOLARE

SIGNIFICATIVITÀ PER LA

FORMAZIONE DEGLI

STUDENTI:

VISITE AI MUSEI DI ARTE

MODERNA E

CONTEMPORANEA, COME

LA GNAM DI ROMA, IL

MACRO E IL MAXXI

SEMPRE A ROMA;

VISITA DELLA BIENNALE

DI ARTI VISIVE O DELLA

BIENNALE DI

ARCHITETTURA ,

ENTRAMBE A VENEZIA;

VIAGGIO D’ISTRUZIONE A

FIRENZE, PER ITINERARI

RINASCIMENTALI E

MODERNI.

VISITE A MOSTRE

TEMPORANEE CHE

RIGUARDINO I

CONTENUTI

CONSIDERATI.

(descrizione, testo sintetico, saggio breve,

ecc.)

La storia dell’arte, intesa come arte

bidimensionale, tridimensionale,

architettura, urbanistica del XX secolo:

dalle Avanguardie Storiche dei primi

decenni del Novecento, alle espressioni del

periodo tra le due guerre, il Movimento

moderno in architettura, quindi la ripresa

della ricerca artistica dopo la seconda

Guerra mondiale, con la considerazione

degli artisti più rappresentativi della

Nuova figurazione, dell’Action painting,

del Noveau Realisme e della Pop Art.

Infine, cenni alle tante forme del

contemporaneo.

Le nuove tecniche e i materiali utilizzati

nelle opere d’arte contemporanee.

Elementi principali dell’arte locale del XX

secolo: da Michetti alla famiglia dei

Cascella (Basilio, Michele); le espressioni

più recenti, da M. Ceroli ai gruppi di

avanguardia degli anni ’80 e ’90, ad alcune

personalità di fama consolidata.

Elementi di storia del cinema, della

fotografia, della grafica e del design.

Contenuti: gli argomenti che si affrontano

nel corso dell’anno riguardano tematiche

fondamentali della Storia dell’arte relativa

al secolo XX, quali:la dimensione europea

e comunque internazionale di molti

movimenti e ricerche caratterizzanti il

panorama dell’arte nel XX secolo;

il superamento dell’idea di bellezza sia

classica che romantica, fino al

superamento del concetto stesso di

bellezza, in funzione di rinnovati scopi e

valenze espressive dell’opera d’arte;

il confronto dell’arte con il rinnovato

contesto storico-culturale del secolo XX, in

particolare con il progredire della scienza

e della tecnologia, ma anche con gli eventi

bellici d’interesse sovranazionale ed oggi

globale, con il mutare dei tradizionali

meccanismi economici e soprattutto con la

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76

centralità della comunicazione e

dell’informazione;

la centralità dei mutamenti tecnici ed

espressivi nelle ricerche degli artisti, a

partire dalla sperimentazione tecnica dei

primi decenni del Novecento, che decreta

l’avvenuto abbandono di ogni scopo

mimetico nei confronti della realtà ed apre

così la strada verso l’astrazione come

verso la dimensione concettuale dell’arte e

riconosce potenzialità espressive agli

oggetti e alla materia per se stessi, in un

completo superamento anche dell’idea

stessa di forma;

Il muoversi parallelo delle ricerche

artistiche nei diversi paesi europei, a

partire delle radicali innovazioni tecniche

e linguistiche delle Avanguardie storiche,

fino alle proposte ed alle provocazioni dei

movimenti nel secondo dopoguerra, fino

agli anni Sessanta;

il passaggio da “modernità” a

“contemporaneità”.

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77

SECONDO BIENNIO – 3° LICEO

FILOSOFIA

Competenze comuni alle discipline dell’asse:

Padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire l’interazione

comunicativa verbale

Proporre riflessioni personali attraverso testi di varia natura argomentativa

Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio culturale:artistico,

letterario e filosofico

Utilizzare e produrre testi multimediali Competenze Abilità/capacità Conoscenze

Utilizzare lessico e categorie

specifiche della disciplina.

Individuare nessi con il

contesto storico culturale e tra

le discipline.

Ricostruire le domande

filosofiche.

Riconoscere i punti nodali delle

diverse riflessioni filosofiche.

Argomentare una tesi

Principali categorie e ambiti della

filosofia.

Lessico specifico della filosofia.

Principali correnti filosofico-culturali

dall’antichità all’Ottocento.

Contesto storico di riferimento di dei

filosofi e delle correnti filosofiche.

Le diverse forme della comunicazione

filosofica.

Tecniche di lettura del testo filosofico.

Dal mito alla filosofia: l’origine

della filosofia

Le prime indagini filosofiche

I maestri della parola: i sofisti e

Socrate

I pensatori sistematici: Platone

e Aristotele

Le filosofie dell’età ellenistica

La filosofia greca e il

cristianesimo

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78

SECONDO BIENNIO – 4° LICEO

FILOSOFIA Competenze Abilità/capacità Conoscenze

Utilizzare lessico e categorie

specifiche della disciplina.

Individuare nessi con il

contesto storico culturale e tra

le discipline.

Ricostruire le domande

filosofiche.

Riconoscere i punti nodali delle

diverse riflessioni filosofiche.

Argomentare una tesi

Principali categorie e ambiti della

filosofia.

Lessico specifico della filosofia.

Principali correnti filosofico-culturali

dall’antichità all’Ottocento.

Contesto storico di riferimento di dei

filosofi e delle correnti filosofiche.

Le diverse forme della comunicazione

filosofica.

Tecniche di lettura del testo filosofico.

La nuova visione della natura

nel Rinascimento

Il problema del metodo:

Cartesio Bacone

Gli sviluppi della scienza nel

XVII sec

Filosofia e politica tra il XVI e il

XVII sec.

Razionalismo ed empirismo

nell’età moderna

Dall’illuminismo a Kant

L’idealismo: Hegel

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79

MONOENNIO – 5° LICEO

FILOSOFIA

Competenze Abilità/capacità Conoscenze

Sviluppare, attraverso la

riflessione filosofica, una

riflessione personale e critica

che possa consentire allo

studente di elaborare chiavi di

lettura del presente storico e del

proprio sé.

Sviluppare un’attitudine

all’approfondimento e alla

discussione razionale, portando

avanti in modo coerente una

tesi nel contesto di un

democratico confronto

dialogico.

Argomentare una tesi, anche in

forma scritta, riconoscendo la diversità

dei metodi con cui la ragione giunge a

conoscere il reale

Utilizzare il lessico e le categorie

logiche specifiche della filosofia

Contestualizzare le questioni

filosofiche, comprendendo le radici

concettuali e filosofiche delle principali

correnti e dei principali problemi della

cultura contemporanea

Individuare i nessi tra filosofia e le

altre discipline

Analizzare in modo pertinente

brani filosofici, la cui lettura ed analisi

costituisce il veicolo didattico

privilegiato di apprendimento.

Conoscere in modo

organico i punti nodali dello

sviluppo storico del pensiero

occidentale, cogliendo di ogni

tema e autore trattato sia il

legame con il contesto storico-

culturale, sia la portata

universalistica contenuta in

ogni filosofia;

Orientarsi sui seguenti

problemi : l’ontologia, l’etica e

la questione della felicità, il

rapporto tra filosofia e religioni,

la gnoseologia, la logica, la

relazione tra filosofia e altri

saperi, in particolar modo la

scienza, l’estetica, la libertà e il

potere nel pensiero politico, in

connessione con le competenze

relative a Cittadinanza e

Costituzione.

Schopenhauer

Kierkegaard

Marx

Nietzsche

Il positivismo e lo sviluppo

delle scienze e della conoscenza

Almeno quattro autori o temi

del 900 a scelta tra:

- Freud e la psicanalisi

- Heidegger e l’esistenzialismo

- Il neoidealismo italiano

- Wittgenstein e la filosofia

analitica

- Vitalismo e pragmatismo

- La filosofia cristiana e la

nuova teologia

- Interpretazioni e sviluppi del

marxismo

- Temi e problemi di filosofia

politica

- Gli sviluppi della riflessione

epistemologica

- La filosofia del linguaggio

- L’ermeneutica filosofica

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PRIMO BIENNIO – 1° LICEO

SCIENZE DELLA TERRA E BIOLOGIA

Competenze comuni alle discipline dell’asse:

Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere

nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità.

Essere consapevoli delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui

vengono applicate.

Comprendere e analizzare situazioni e argomenti.

Individuare relazioni e idonee strategie per risolvere problemi.

Saper utilizzare le procedure tipiche del pensiero matematico/scientifico e conoscere i contenui

fondamentali delle teorie che sono alla base della descrizione della realtà.

Saper utilizzare i simboli.

Acquisire un linguaggio rigoroso e specifico.

Saper utilizzare procedure di calcolo aritmetico ed algebrico

Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di

rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da

applicazioni specifiche di tipo informatico

Competenze Abilità/capacità Conoscenze

Osservare, descrivere ed

analizzare fenomeni

appartenenti alla realtà

naturale ed artificiale e

riconoscere nelle sue varie

forme i concetti di sistema e di

complessità;

- Analizzare

qualitativamente e

quantitativamente fenomeni

legati alle trasformazioni di

energia a partire

dall’esperienza;

- Essere consapevole delle

potenzialità e dei limiti delle

tecnologie nel contesto

culturale e sociale in cui

vengono applicate.

Rendere gli alunni

consapevoli dei legami tra

scienza e tecnologie, della

loro correlazione con il

contesto culturale e sociale,

con i modelli di sviluppo e

con la salvaguardia

dell’ambiente, nonché della

corrispondenza della

tecnologia a problemi

concreti con soluzioni

appropriate.

Il nostro Pianeta

- La dinamica endogena

- La dinamica esogena

- Idrosfera

- Atmosfera

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81

PRIMO BIENNIO – 2° LICEO

SCIENZE DELLA TERRA E BIOLOGIA

Competenze Abilità/capacità Conoscenze

Osservare, descrivere ed

analizzare fenomeni

appartenenti alla realtà

naturale ed artificiale e

riconoscere nelle sue varie

forme i concetti di sistema e di

complessità;

Analizzare qualitativamente e

quantitativamente fenomeni

legati alle trasformazioni di

energia a partire

dall’esperienza;

Essere consapevole delle

potenzialità e dei limiti delle

tecnologie nel contesto

culturale e sociale in cui

vengono applicate.

Rendere gli alunni

consapevoli dei legami tra

scienza e tecnologie, della

loro correlazione con il

contesto culturale e sociale,

con i modelli di sviluppo e

con la salvaguardia

dell’ambiente, nonché della

corrispondenza della

tecnologia a problemi

concreti con soluzioni

appropriate.

La cellula come unità fondamentale.

- Le basi dell’ereditarietà

- La classificazione dei viventi

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82

SECONDO BIENNIO – 3° LICEO (COMUNE A TUTTI GLI INDIRIZZI)

CHIMICA DEI MATERIALI

Competenze comuni alle discipline dell’asse:

Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere

nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità.

Essere consapevoli delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui

vengono applicate.

Comprendere e analizzare situazioni e argomenti.

Individuare relazioni e idonee strategie per risolvere problemi.

Saper utilizzare le procedure tipiche del pensiero matematico/scientifico e conoscere i contenui

fondamentali delle teorie che sono alla base della descrizione della realtà.

Saper utilizzare i simboli.

Acquisire un linguaggio rigoroso e specifico.

Saper utilizzare procedure di calcolo aritmetico ed algebrico

Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di

rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da

applicazioni specifiche di tipo informatico

Competenze Abilità/capacità Conoscenze

Riflettere su fatti e processi

chimici partendo da

esperienze,conoscenze e fonti

di informazioni e discutere e

valutare in un linguaggio

tecnico adeguato.

Combinare tra loro regolarità,

relazioni, interazioni,sviluppi e

processi nonché sistemi, trarne

conclusioni di analogia e

ricorrere a concetti già

conosciuti per integrarli in

contesti e modelli nuovi.

Valutare,documentare e

presentare dati, dati di fatto,

risultati e argomenti riguardo

al loro messaggio e relative

conseguenze.

Osservare e descrivere

fenomeni e semplici reazioni

chimiche .

Descrivere e riconoscere

la relazione tra struttura e

proprietà dei materiali.

Sfruttare le conoscenze

acquisite per la comprensione

della struttura di materiali i e

collegarle con le tecniche

dell’arte.

I passaggi di stato

I miscugli

Struttura dell’atomo e relativa

configurazione elettronica

Tavola Periodica

Legami chimici:

cenni sul restauro

Reazioni chimiche e loro

bilanciamento

Concetto di mole

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SECONDO BIENNIO – 4° LICEO (INDIRIZZO ARCHITETTURA E AMBIENTE)

CHIMICA DEI MATERIALI

Competenze Abilità/capacità Conoscenze

Osservare ed esplorare

fenomeni e processi della

chimica, confrontarsi con

problematiche della scienza

dei materiali di lavoro,

esaminarli con metodi vari e

specifici della disciplina,

raccogliere, ordinare,

confrontare e interpretare in

modo finalizzato dati e

informazioni.

Riflettere su fatti e processi

chimici partendo da

esperienze,conoscenze e fonti

di informazioni e discutere e

valutare in un linguaggio

tecnico adeguato

Combinare tra loro regolarità,

relazioni, interazioni,sviluppi e

processi nonché sistemi, trarne

conclusioni di analogia e

ricorrere a concetti già

conosciuti per integrarli in

contesti e modelli nuovi

Valutare,documentare e

presentare dati, dati di fatto,

risultati e argomenti riguardo

al loro messaggio e relative

conseguenze.

Saper riconoscere le varie

categorie di composti dando

il giusto nome.

Conoscere i vari tipi di

reazioni e saperle bilanciare.

Conoscere i meccanismi con

cui avviene una reazione.

Sapere la differenza tra acido

e base e saper calcolare il pH.

Saper individuare e bilanciare

una reazione di

ossidoriduzione.

Saper collegare i principi

teorici studiati a problemi

legati all’esperienza

laboratoriale.

Composti chimici inorganici e loro

nomenclatura.

I pigmenti.

Acidi - basi e pH di una soluzione

Reazioni di ossidoriduzione

I materiali da costruzione: pietre, cementi,

calci, prodotti ceramici, i metalli.

La chimica degli idrocarburi: i

combustibili.

Cenni sul restauro.

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SECONDO BIENNIO – 4° LICEO (INDIRIZZO DESIGN DEL GIOIELLO)

CHIMICA DEI MATERIALI

Competenze Abilità/capacità Conoscenze

Osservare ed esplorare

fenomeni e processi della

chimica, confrontarsi con

problematiche della scienza

dei materiali di lavoro,

esaminarli con metodi vari e

specifici della disciplina,

raccogliere, ordinare,

confrontare e interpretare in

modo finalizzato dati e

informazioni.

Riflettere su fatti e processi

chimici partendo da

esperienze,conoscenze e fonti

di informazioni e discutere e

valutare in un linguaggio

tecnico adeguato.

Combinare tra loro

regolarità,relazioni,

interazioni,sviluppi e processi

nonché sistemi, trarne

conclusioni di analogia e

ricorrere a concetti già

conosciuti per integrarli in

contesti e modelli nuovi.

Valutare,documentare e

presentare dati, dati di fatto,

risultati e argomenti riguardo

al loro messaggio e relative

conseguenze.

Saper riconoscere le varie

categorie di composti dando

il giusto nome.

Conoscere i vari tipi di

reazioni e saperle bilanciare.

Conoscere i meccanismi con

cui avviene una reazione.

Spere la differenza tra acido

e base e saper calcolare il Ph.

Saper individuare e bilanciare

una reazione di

ossidoriduzione.

Saper collegare i principi

teorici studiati a problemi

legati all’esperienza

laboratoriale.

Composti chimici inorganici e loro

nomenclatura.

I pigmenti.

Reazioni chimiche e loro

bilanciamento.

Acidi - basi e pH di una soluzione.

Reazioni di ossidoriduzione.

Lo stato solido, i metalli , le leghe.

La chimica degli idrocarburi: i

combustibili .

La saldatura e la fusione.

Cenni sul restauro.

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SECONDO BIENNIO – 4° LICEO (INDIRIZZO DESIGN DELLA MODA)

CHIMICA DEI MATERIALI

Competenze Abilità/capacità Conoscenze

Osservare ed esplorare

fenomeni e processi della

chimica, confrontarsi con

problematiche della scienza

dei materiali di lavoro,

esaminarli con metodi vari e

specifici della disciplina,

raccogliere, ordinare,

confrontare e interpretare in

modo finalizzato dati e

informazioni.

Riflettere su fatti e processi

chimici partendo da

esperienze,conoscenze e fonti

di informazioni e discutere e

valutare in un linguaggio

tecnico adeguato

Combinare tra loro regolarità,

relazioni, interazioni,sviluppi e

processi nonché sistemi, trarne

conclusioni di analogia e

ricorrere a concetti già

conosciuti per integrarli in

contesti e modelli nuovi.

Valutare,documentare e

presentare dati, dati di fatto,

risultati e argomenti riguardo

al loro messaggio e relative

conseguenze.

Riconoscere i differenti

modi in cui il carbonio può

formare i suoi legami.

Conoscere le regole della

nomenclatura degli

idrocarburi e la loro

reattività.

Saper correlare le

proprietà fisiche e chimiche

delle principali classi di

composti organici con i

gruppi funzionali che le

caratterizzano.

Saper distinguere un

polimero di addizione da uno

di condensazione

Saper descrivere le

composizioni delle fibre

tessili.

I vari tipi di ibridizzazione dell’atomo di C

I principali tipi di isomeria

La nomenclatura IUPAC.

Gli idrocarburi

I principali gruppi funzionali: reattività e

nomenclatura

I polimeri naturali ed artificiali

Le fibre tessili

I coloranti

I leganti utilizzati nella pittura

Cenni sul restauro

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PRIMO BIENNIO – 1° LICEO

MATEMATICA

Competenze comuni alle discipline dell’asse:

Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere

nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità.

Essere consapevoli delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui

vengono applicate.

Comprendere e analizzare situazioni e argomenti.

Individuare relazioni e idonee strategie per risolvere problemi.

Saper utilizzare le procedure tipiche del pensiero matematico/scientifico e conoscere i contenui

fondamentali delle teorie che sono alla base della descrizione della realtà.

Saper utilizzare i simboli.

Acquisire un linguaggio rigoroso e specifico.

Saper utilizzare procedure di calcolo aritmetico ed algebrico

Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di

rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da

applicazioni specifiche di tipo informatico

Competenze Abilità/capacità Conoscenze

Utilizzare le tecniche e le

procedure del calcolo

aritmetico ed algebrico,

rappresentandole anche sotto

forma grafica

Confrontare ed analizzare

figure geometriche,

individuando invarianti e

relazioni.

Individuare le strategie

appropriate per la soluzione di

problemi.

Sviluppare capacità intuitive

e logiche.

Avere la capacità di utilizzare

procedimenti euristici.

Promuovere la maturazione

dei processi di astrazione e di

formazione dei concetti.

Promuovere la capacità di

ragionare induttivamente e

deduttivamente.

Sviluppare delle attitudini

analitiche e sintetiche.

Promuovere l’abitudine alla

precisione di linguaggio.

Avere la capacità di

ragionamento coerente ed

argomentato.

Avere la consapevolezza

degli aspetti culturali e

tecnologici emergenti dei

nuovi mezzi informatici.

Insiemi e Logica

Insiemi numerici

Calcolo letterale

Le basi della Geometria, Figure piane

notevoli, Isometrie

Informatica

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PRIMO BIENNIO – 2° LICEO

MATEMATICA

Competenze Abilità/capacità Conoscenze

Utilizzare le tecniche e le

procedure del calcolo

aritmetico ed algebrico,

rappresentandole anche sotto

forma grafica

Confrontare ed analizzare

figure geometriche,

individuando invarianti e

relazioni.

Individuare le strategie

appropriate per la soluzione di

problemi.

Sviluppare capacità intuitive

e logiche. Avere la capacità di

utilizzare procedimenti

euristici. Promuovere la

maturazione dei processi di

astrazione e di formazione

dei concetti. Promuovere la

capacità di ragionare

induttivamente e

deduttivamente. Sviluppare

delle attitudini analitiche e

sintetiche. Promuovere

l’abitudine alla precisione di

linguaggio. Avere la capacità

di ragionamento coerente ed

argomentato. Avere la

consapevolezza degli aspetti

culturali e tecnologici

emergenti dei nuovi mezzi

informatici.

Equazioni, Disequazioni e Sistemi di

primo grado

Relazioni e Funzioni

Le basi della Geometria, Figure piane

notevoli, Isometrie

Statistica e Probabilità

Radicali

SECONDO BIENNIO - 3° LICEO

MATEMATICA Competenze Abilità/capacità Conoscenze

Utilizzare tecniche e procedure

di calcolo.

Utilizzare linguaggi specifici.

Interpretare formule

Utilizzare in modo

consapevole tecniche e

procedure di calcolo.

Utilizzare linguaggi specifici.

Sviluppare capacità di

induzione.

Generalizzare procedure.

Formalizzare situazioni

problematiche.

Sviluppare capacità intuitive

e logiche. Avere la capacità di

utilizzare procedimenti

euristici. Promuovere la

maturazione dei processi di

astrazione e di formazione

dei concetti. Promuovere la

capacità di ragionare

induttivamente e

deduttivamente. Sviluppare

delle attitudini analitiche e

sintetiche. Promuovere

l’abitudine alla precisione di

linguaggio.Avere la capacità

di ragionamento coerente ed

argomentato. Avere la

consapevolezza degli aspetti

culturali e tecnologici dei

nuovi mezzi informatici.

Calcolo In R

Trigonometria

Equivalenza e Similitudine,Trasformazioni

Geometriche

Geometria Analitica

Statistica e Probabilita'

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SECONDO BIENNIO - 4° LICEO

MATEMATICA Competenze Abilità/capacità Conoscenze

Utilizzare tecniche e procedure

di calcolo.

Utilizzare linguaggi specifici.

Interpretare formule

Utilizzare in modo

consapevole tecniche e

procedure di calcolo.

Utilizzare linguaggi specifici.

Sviluppare capacità di

induzione.

Generalizzare procedure.

Formalizzare situazioni

problematiche.

Sviluppare capacità intuitive

e logiche.

Avere la capacità di utilizzare

procedimenti euristici.

Promuovere la maturazione

dei processi di astrazione e di

formazione dei concetti.

Promuovere la capacità di

ragionare induttivamente e

deduttivamente.

Sviluppare delle attitudini

analitiche e sintetiche.

Promuovere l’abitudine alla

precisione di linguaggio.

Avere la capacità di

ragionamento coerente ed

argomentato.

Avere la consapevolezza

degli aspetti culturali e

tecnologici emergenti dei

nuovi mezzi informatici.

Lo Spazio

Funzioni Esponenziale e Logaritmica

Analisi Matematica

Spazi Vettoriali

Progressioni

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89

MONOENNIO - 5° LICEO

MATEMATICA Competenze Abilità/capacità Conoscenze

Utilizzare tecniche e procedure

di calcolo.

Utilizzare linguaggi specifici.

Interpretare formule

Utilizzare in modo

consapevole tecniche e

procedure di calcolo.

Utilizzare linguaggi specifici.

Sviluppare capacità di

induzione.

Generalizzare procedure.

Formalizzare situazioni

problematiche.

Sviluppare capacità intuitive

e logiche.

Avere la capacità di utilizzare

procedimenti euristici.

Promuovere la maturazione

dei processi di astrazione e di

formazione dei concetti.

Promuovere la capacità di

ragionare induttivamente e

deduttivamente.

Sviluppare delle attitudini

analitiche e sintetiche.

Promuovere l’abitudine alla

precisione di linguaggio.

Avere la capacità di

ragionamento coerente ed

argomentato.

Avere la consapevolezza

degli aspetti culturali e

tecnologici emergenti dei

nuovi mezzi informatici.

Studio di funzioni

Limiti

Derivate

Integrali di funzioni elementari

Geometria nello spazio

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90

SECONDO BIENNIO - 3° LICEO

FISICA Competenze Abilità/capacità Conoscenze

Comprensione dei

procedimenti e delle

metodiche dell'indagine fisica.

Comprensione delle

potenzialità e dei limiti delle

conoscenze fisiche.

Produzione e usufruizione

delle informazioni.

Schematizzazioni di situazioni

reali e sistematizzazione di

conoscenze acquisite sulla base

dei dati raccolti.

Formazione culturale

dell'allievo, arricchendone la

preparazione complessiva

con strumenti idonei a una

comprensione critica del

presente.

Acquisizione di una mentalità

flessibile, fondata su una

preparazione che consenta il

conseguimento di una

professionalità di base

polivalente.

Acquisizione della

consapevolezza che la

possibilità di indagare

l'universo è legata al

progresso scientifico e

tecnologico.

Comprensione

dell'universalità delle leggi

fisiche che, partendo dalla

scala umana, si estenda dal

macrocosmo al microcosmo

per fornire una visione

scientifica della realtà fisica.

Le grandezze fisiche e misure

La statica dei solidi

La statica dei fluidi

La cinematica

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91

SECONDO BIENNIO - 4° LICEO

FISICA Competenze Abilità/capacità Conoscenze

Comprensione dei

procedimenti e delle

metodiche dell'indagine fisica.

Comprensione delle

potenzialità e dei limiti delle

conoscenze fisiche.

Produzione e usufruizione

delle informazioni.

Schematizzazioni di situazioni

reali e sistematizzazione di

conoscenze acquisite sulla base

dei dati raccolti.

Formazione culturale

dell'allievo, arricchendone la

preparazione complessiva

con strumenti idonei a una

comprensione critica del

presente.

Acquisizione di una mentalità

flessibile, fondata su una

preparazione che consenta il

conseguimento di una

professionalità di base

polivalente.

Acquisizione della

consapevolezza che la

possibilità di indagare

l'universo è legata al

progresso scientifico e

tecnologico.

Comprensione

dell'universalità delle leggi

fisiche che, partendo dalla

scala umana, si estenda dal

macrocosmo al microcosmo

per fornire una visione

scientifica della realtà fisica.

La dinamica

L’energia e i principi di conservazione

dell’energia

La termologia

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92

MONOENNIO - 5° LICEO

FISICA Competenze Abilità/capacità Conoscenze

Comprensione dei

procedimenti e delle

metodiche dell'indagine fisica.

Comprensione delle

potenzialità e dei limiti delle

conoscenze fisiche.

Produzione e usufruizione

delle informazioni.

Schematizzazioni di situazioni

reali e sistematizzazione di

conoscenze acquisite sulla base

dei dati raccolti.

Formazione culturale

dell'allievo, arricchendone la

preparazione complessiva

con strumenti idonei a una

comprensione critica del

presente.

Acquisizione di una mentalità

flessibile, fondata su una

preparazione che consenta il

conseguimento di una

professionalità di base

polivalente.

Acquisizione della

consapevolezza che la

possibilità di indagare

l'universo è legata al

progresso scientifico e

tecnologico.

Comprensione

dell'universalità delle leggi

fisiche che, partendo dalla

scala umana, si estenda dal

macrocosmo al microcosmo

per fornire una visione

scientifica della realtà fisica.

L’elettromagnetismo

L’ottica

L’acustica

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93

INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA (IRC)

PRIMO BIENNIO Competenze Abilità/capacità

Al termine del primo biennio lo studente sarà in

grado di:

costruire un’identità libera e responsabile, ponendosi

domande di senso nel confronto con i contenuti del

messaggio evangelico secondo la tradizione della

Chiesa;

valutare il contributo sempre attuale della tradizione

cristiana allo sviluppo della civiltà umana, anche in

dialogo con altre tradizioni culturali e religiose;

valutare la dimensione religiosa della vita umana.

Lo studente:

- riflette sulle proprie esperienze personali e di

relazione con gli altri: sentimenti, dubbi, speranze,

relazioni, solitudine, incontro, condivisione, ponendo

domande di senso nel confronto con le risposte offerte

dalla tradizione cristiana;

- dialoga con posizioni religiose e culturali diverse

dalla propria in un clima di rispetto, confronto e

arricchimento reciproco;

- individua criteri per accostare correttamente la

Bibbia;

- riconosce l’origine e la natura della Chiesa e le

forme del suo agire nel mondo;

- coglie la valenza delle scelte morali, valutandole

alla luce della proposta cristiana

INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA (IRC)

SECONDO BIENNIO Competenze Abilità/capacità

Al termine dell’intero percorso di studio, l’Irc

metterà lo studente in condizione di:

- sviluppare un maturo senso critico e un

personale progetto di vita, aperto all’esercizio della

giustizia e della solidarietà in un contesto

multiculturale;

- cogliere la presenza e l’incidenza del

cristianesimo nella storia e nella cultura;

- utilizzare consapevolmente le fonti autentiche

della fede cristiana, interpretandone correttamente i

contenuti, secondo la tradizione della Chiesa, nel

confronto aperto ai contributi di altre discipline e

tradizioni storico-culturali.

Lo studente:

confronta orientamenti e risposte cristiane alle

più profonde questioni della condizione umana;

collega, alla luce del cristianesimo, la storia

umana e la storia della salvezza, cogliendo il

senso dell’azione di Dio nella storia dell’uomo;

opera criticamente scelte etico-religiose in

riferimento ai valori proposti dal cristianesimo.

INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA (IRC)

QUINTO ANNO Competenze Abilità/capacità Conoscenze

Cfr.

competenze secondo

biennio

Lo studente:

- motiva le proprie scelte di vita,

confrontandole con la visione cristiana, e

dialoga in modo aperto, libero e

costruttivo;

- si confronta con gli aspetti più

significativi delle grandi verità della fede

cristiano-cattolica;

Nella fase conclusiva del percorso

di studi, lo studente:

- riconosce il ruolo della religione

nella società e ne comprende la natura

in prospettiva di un dialogo

costruttivo fondato sul principio della

libertà religiosa;

- conosce l’identità della religione

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94

- individua, sul piano etico-religioso,

le potenzialità e i rischi legati allo

sviluppo economico, sociale e ambientale,

alla globalizzazione e alla

multiculturalità, alle nuove tecnologie e

modalità di accesso al sapere;

- distingue la concezione cristiano-

cattolica del matrimonio e della famiglia:

istituzione, sacramento, indissolubilità,

fedeltà, fecondità, relazioni familiari ed

educative, soggettività sociale.

cattolica in riferimento all’evento

centrale “Gesù Cristo”;

- studia il rapporto della Chiesa

con il mondo contemporaneo;

- conosce le principali novità del

Concilio ecumenico Vaticano II, la

concezione cristiano-cattolica del

matrimonio e della famiglia, le linee di

fondo della dottrina sociale della

Chiesa.

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95

ORA ALTERNATIVA ALL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE

L’Uomo per le Scienze Naturali Competenze comuni alle discipline dell’asse:

Padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa

verbale in vari contesti

Produrre brevi testi nelle varie tipologie in relazione ai differenti scopi comunicativi

Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo.

Competenze e Capacità Conoscenze

PRIMO BIENNIO - 1° LICEO

Padroneggiare gli strumenti espressivi ed

argomentativi indispensabili per gestire l’interazione

comunicativa verbale in vari contesti.

Saper utilizzare le diverse informazioni nella

comunicazione orale; produrre semplici testi scritti di

tipo funzionale e a carattere personale.

Osservare e analizzare fenomeni appartenenti alla

realtà naturale.

Comprendere il messaggio contenuto in un testo

orale.

Cogliere le relazioni logiche tra le varie

componenti di un testo orale.

Saper leggere e rappresentare i dati scientifici

direttamente dal testo non scolastico.

Educazione ambientale: effetto serra, riciclaggio,

gestione delle risorse…

Il metodo scientifico-sperimentale e la

rappresentazione dei dati.

Microlingua scientifica fondamentale per la

gestione di semplici comunicazioni specifiche.

Principi di organizzazione del discorso descrittivo,

espositivo, argomentativo. Breve studio delle dottrine

evoluzionistiche.

ORA ALTERNATIVA ALL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE

L’Uomo per le Scienze Sociali Competenze comuni alle discipline dell’asse:

Padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa

verbale in vari contesti

Produrre brevi testi nelle varie tipologie in relazione ai differenti scopi comunicativi

Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo.

Competenze e Capacità Conoscenze

PRIMO BIENNIO - 2° LICEO

Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti

di vario tipo.

Comprendere il cambiamento e la diversità dei

tempi storici in una dimensione diacronica e

sincronica.

Collocare l’esperienza personale in un sistema di

regole fondato sul riconoscimento dei diritti garantiti

dalla Costituzione, a tutela della persona e della

collettività.

Padroneggiare le strutture della lingua presenti

nei testi.

Applicare strategie diverse di lettura.

Individuare natura, funzioni e principali scopi

comunicativi ed espressivi di un testo.

Elementi fondamentali del Diritto Costituzionale e

della Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo.

Conoscenza di base sul concetto di norma giuridica

e di gerarchia delle fonti.

Relativizzazione dei concetti delle istituzioni:

famiglia, società, Stato nei diversi contesti storico-

sociali.

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96

Comprendere le caratteristiche fondamentali dei

principi e delle regole della Costituzione Italiana.

Individuare le caratteristiche essenziali della

norma giuridica e comprenderle a partire dalle

proprie esperienze e dal contesto scolastico.

Identificare i diversi modelli istituzionali e di

organizzazione sociale e le principali relazioni tra

persona-famiglia-società-Stato.

ORA ALTERNATIVA ALL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE

Il dibattito Natura-Cultura Competenze comuni alle discipline dell’asse:

Padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa

verbale in vari contesti

Produrre brevi testi nelle varie tipologie in relazione ai differenti scopi comunicativi

Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo.

Competenze e Capacità Conoscenze

SECONDO BIENNIO - 3° LICEO

Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti

di vario tipo.

Sviluppare senso critico e saper gestire

l’interazione comunicativa per asserire il proprio

punto di vista, nel rispetto delle posizioni altrui.

Esporre in modo chiaro i contenuti fondamentali,

con un linguaggio formalmente corretto.

Usare il lessico specifico della disciplina.

Ricercare, acquisire e selezionare informazioni

generali e specifiche in funzione della produzione di

testi scritti di vario tipo.

Prendere appunti e redigere sintesi e relazioni.

Rielaborare in forma chiara le informazioni.

Produrre testi corretti e coerenti adeguati alle diverse

situazioni comunicative.

Dottrine fondamentali in relazione al dibattito sulla

struttura naturale o culturale dell’Anthropos.

Riferimenti al Comportamentismo ed al

Funzionalismo.

ORA ALTERNATIVA ALL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE

L’Uomo e la deriva tecnologica Competenze comuni alle discipline dell’asse:

Padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa

verbale in vari contesti

Produrre brevi testi nelle varie tipologie in relazione ai differenti scopi comunicativi

Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo.

Competenze e Capacità Conoscenze

SECONDO BIENNIO - 4° LICEO

Produrre testi di vario tipo in relazione ai

differenti scopi comunicativi.

Strutture concettuali di base del sapere tecnologico.

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97

Essere consapevole delle potenzialità delle

tecnologie rispetto al contesto culturale e sociale in

cui vengono applicate.

Osservare, descrivere e analizzare fenomeni

appartenenti alla realtà naturale ed artificiale e

riconoscere, nelle sue varie forme, i concetti di

sistema e di complessità della tecnica.

Riconoscere il ruolo della tecnologia nella vita

quotidiana e nell’economia della società.

Saper cogliere le interazioni tra esigenze di vita e

processi tecnologici.

Saper spiegare il principio di funzionamento e la

struttura dei principali dispositivi hardware e

software.

Fasi di un processo tecnologico (sequenza delle

operazioni: “dall’idea” al “prodotto”).

Il passaggio dall’Homo Sapiens Sapiens all’Homo

Technologicus: potenzialità e rischi.

Meccanicizzazione e robotizzazione degli aspetti

naturali e sociali della vita quotidiana.

SCIENZE MOTORIE

Competenze Obiettivi di apprendimento

Lo studente acquisisce consapevolezza della

propria corporeità, una buona preparazione motoria;

riconosce i valori sociali dello sport; acquisisce;

matura un atteggiamento positivo verso uno stile di

vita sano e attivo; coglie le implicazioni e i benefici

derivanti dalla pratica di varie attività fisiche svolte

nei diversi ambienti; agisce in maniera responsabile,

ragionando su quanto sta ponendo in atto,

riconoscendo le cause dei propri errori e mettendo a

punto adeguate procedure di correzione: analizza la

propria e l’altrui prestazione, identificandone aspetti

positivi e negativi; padroneggia ed interpreta i

messaggi, volontari ed involontari, che il corpo

trasmette; valorizza attitudini, capacità e preferenze

personali acquisendo e padroneggiando dapprima le

abilità motorie e successivamente le tecniche

sportive specifiche, da utilizzare in forma

appropriata e controllata; si confronta e collabora

con i compagni seguendo regole condivise per il

raggiungimento di un obiettivo comune;

matura un atteggiamento positivo verso uno stile di

vita attivo; conquista maggior fiducia in se stesso;

organizza autonomamente un proprio piano di

sviluppo/mantenimento fisico e tiene sotto controllo

la propria postura; matura l’esigenza di raggiungere

e mantenere un adeguato livello di forma psicofisica

per poter affrontare in maniera appropriata le

esigenze quotidiane rispetto allo studio e al lavoro,

allo sport ed al tempo libero; conosce e rispetta i

principi fondamentali di prevenzione delle

situazioni a rischio o di pronta reazione all’imprevisto,

sia a casa che a scuola o all’aria aperta; usa

tecnologie e strumenti anche innovativi, applicabili

alle attività svolte ed alle altre discipline.

Primo biennio

Avere la percezione di sé e conseguire il

completamento dello sviluppo funzionale delle

capacità motorie ed espressive

Conoscere lo sport, le regole e il fair play

Conseguire salute, benessere, sicurezza e

prevenzione

Relazionarsi con l’ambiente naturale e

tecnologico

Secondo biennio

Nel secondo biennio l’azione di consolidamento e di

sviluppo delle conoscenze e delle abilità degli studenti

proseguirà al fine di migliorare la loro formazione

motoria e sportiva.

Quinto anno

La personalità dello studente potrà essere

pienamente valorizzata attraverso l’ulteriore

diversificazione delle attività, utili a scoprire ed

orientare le attitudini personali nell’ottica del pieno

sviluppo del potenziale di ciascun individuo. In tal

modo le scienze motorie potranno far acquisire allo

studente abilità molteplici, trasferibili in qualunque altro

contesto di vita. Ciò porterà all’acquisizione di corretti

stili comportamentali che abbiano radice nelle attività

motorie sviluppate nell’arco del quinquennio in sinergia

con l’educazione alla salute, all’affettività, all’ambiente e

alla legalità.

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98

g) ACCOGLIENZA

L’accoglienza si realizza solitamente attraverso l’ambiente, la relazionalità, il benessere. Essa è

particolarmente importante nel passaggio dalla scuola dell’obbligo, incentrata sulla pedagogia della tutela,

alla scuola secondaria di secondo grado, incentrata sulla pedagogia dello sviluppo e dell’autonomia della

persona. Le finalità dell’accoglienza sono:

Favorire la conoscenza dell’ambiente scolastico nelle sue principali componenti: spazi, organismi e

relazioni funzionali tra essi, regole di comportamento.

Favorire la conoscenza dell’offerta formativa, con riguardo alle materie di studio, all’ampliamento

dell’offerta formativa, alle attività sportive.

Favorire la conoscenza tra gli alunni, tra gli alunni e i docenti, tra gli alunni e gli altri operatori

scolastici.

Favorire la condizione di benessere degli alunni nel corso delle attività scolastiche.

L’attività di accoglienza è articolata in interventi diversificati e diluiti nel tempo e si rivolge sia agli

alunni sia ai loro genitori.

ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI

In

entr

ata

Presentazione del Liceo: edificio, Regolamento d’Istituto, Disciplina degli studenti del

Liceo, Statuto delle studentesse e degli studenti, figure istituzionali e loro ruoli;

Presentazione dell’indirizzo scelto: del piano di lavoro della classe; del metodo di studio;

delle attività varie proposte/offerte; degli insegnanti; degli allievi.

Nel

co

rso

d

egli

stu

di

Per favorire, all’interno della scuola, l’accoglienza e il corretto inserimento degli alunni, il

coordinatore di classe collabora con i docenti della classe per favorire un clima positivo di

lavoro; propone all’analisi del Consiglio i casi di disagio riscontrati, nella consapevolezza

che tale attenzione è un elemento essenziale del controllo dell’efficacia e del gradimento

dell’azione didattica;

i docenti referenti dei diversi progetti: d’intesa con i docenti titolari di Funzione

Strumentale e con il Dirigente Scolastico, coordinano le attività connesse con i progetti di

cui sono responsabili.

ACCOGLIENZA DEI GENITORI

In e

ntr

ata

Presentazione del Liceo ed esplicitazione del patto educativo di corresponsabilità da parte

del Consiglio di classe;

ricezione delle attese dei genitori e degli alunni;

presentazione del tipo di impegno richiesto: metodo, quantità e qualità del lavoro,

tensione verso il raggiungimento degli obiettivi educativi fissati e reciprocamente

riconosciuti;

modalità di comunicazione con le famiglie: calendario riunioni, ricevimento individuale,

eventualmente su appuntamento, comunicazione dei voti;

modalità di organizzazione dell’orientamento, per assecondare le attitudini, prevenire e

risolvere concordemente eventuali problemi e limitare la dispersione scolastica;

modalità del rapporto di cooperazione con le famiglie per il raggiungimento degli obiettivi

formativi concordati.

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99

Nel

co

rso

deg

li s

tud

i Cadenza trimestrale e pentamestrale delle operazioni di scrutinio;

comunicazione scritta alla famiglia dell’andamento dei figli con riguardo alle discipline in

cui il profitto non risulta sufficiente; in tal caso si esprime la motivazione di massima

accompagnando la medesima con eventuale convocazione al colloquio individuale con il

docente, per la predisposizione delle iniziative atte a migliorare il profitto;

colloqui individuali, convocati dai Coordinatori di classe secondo necessità, per tenere le

famiglie sempre informate sul grado di inserimento, l’opportunità della scelta, la

situazione didattica, gli interventi da attivare, le scelte da compiere al fine del

riorientamento.

h) ORIENTAMENTO

L’attività di orientamento prevede due grandi ambiti di applicazione:

quello svolto durante il biennio (in entrata), con funzione di maturazione della scelta e di eventuale

mutamento di indirizzo, nel caso si constati, di intesa con le famiglie, l’emergere di attitudini differenti o si

maturi una scelta più consona alle attese e alle inclinazioni personali dell’allievo;

quello svolto in prevalenza nel corso del triennio (in uscita), con funzioni di maturazione di un

progetto consapevole nel proseguimento degli studi, per la scelta della facoltà universitaria o per un

migliore inserimento nel mondo del lavoro.

OR

IEN

TA

ME

NT

O I

N E

NT

RA

TA

Test di ingresso per la descrizione delle conoscenze acquisite precedentemente, in

termini di conoscenze e competenze; per la descrizione delle attitudini, in funzione

di un migliore orientamento scolastico.

Attività didattica in comune con i docenti e gli studenti degli anni conclusivi delle

Scuole Medie del bacino d’utenza, in funzione di orientamento.

Moduli, test, prove di verifica finalizzati alla conferma della scelta per gli allievi

realmente motivati o al ripensamento, nel caso di allievi non adatti al corso di studi

intrapreso.

Lavoro di orientamento attraverso le discipline, al fine di chiarire agli studenti quali

conoscenze, abilità, competenze sviluppa lo studio all’interno del percorso di studi

previsto per il Liceo.

Lavoro di orientamento attraverso il riferimento al coordinatore di classe

(orientamento metodologico e didattico) al fine di discutere insieme - docenti,

genitori e alunni – i sintomi del disagio, le aspirazioni alla realizzazione di sé, le

motivazioni della scelta.

OR

IE

NT

AM

EN

TO

IN

US

CIT

A Attività connesse con la conoscenza delle lingue e civiltà straniere.

Attività di orientamento alla scelta universitaria (in particolare per il quarto e quinto

anno di corso), attraverso incontri con l’Università e l’addestramento alle tecniche

necessarie per affrontare i test di ingresso universitari.

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100

7. VALUTAZIONE

Il momento valutativo rappresenta: per tutti i soggetti coinvolti nel servizio scolastico, la possibilità di conoscere il "prodotto" complessivo

della formazione che si persegue, sia nella sua dimensione qualitativa – abilità e competenze acquisite dagli

alunni al termine del ciclo formativo – che quantitativa – numero degli allievi che porta a conclusione l’iter

d’istruzione raggiungendo definiti standard formativi;

per i docenti, la necessità di conoscere continuamente la qualità dei processi

d’insegnamento/apprendimento attivati, per accertare e misurare il raggiungimento degli obiettivi definiti in

fase di programmazione, per aggiornare e regolare la didattica ed individuare più opportuni interventi

strategici nell’azione rivolta alla formazione;

per gli alunni, la necessità di conoscere, strada facendo, il proprio rendimento scolastico e la

rispondenza più o meno adeguata all'impegno profuso, anche al fine di poter correggere il proprio approccio

alle attività didattiche ed in particolare il metodo di studio qualora se ne evidenziasse la parziale efficacia;

inoltre, gli alunni devono poter verificare le proprie scelte lungo il corso di studi, sviluppando insieme la

capacità di autovalutarsi e di stimare le proprie risorse, costruendo progressivamente il proprio

orientamento in vista degli sbocchi dopo il conseguimento del diploma.

Sulla scorta di quanto affermato, si verificano e valutano tutte le fasi del processo di insegnamento-

apprendimento utilizzando:

1. una valutazione iniziale, relativa alla definizione dei livelli di partenza;

2. una valutazione in itinere, di tipo formativo;.

3. una valutazione conclusiva di tipo sommativo, in cui confluiscono la misurazione delle abilità e delle

conoscenze disciplinari conseguite nonché la considerazione dell'iter formativo di ciascun alunno nel

periodo considerato (modulo per modulo, u.d. per u.d., quadrimestre, intero a.s.).

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101

VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI Il voto di condotta è assegnato discrezionalmente dal C.d.C. sulla base delle seguenti criteri:

Puntualità e regolarità della frequenza, fatte salve le documentate assenze per malattia;

rispetto delle regole e delle strutture scolastiche (ambiente di studio, materiale didattico, arredi);

rispetto delle norme comportamentali sia nella sede scolastica che nelle attività didattiche da essa

proposte, quali: visite guidate, viaggi d’istruzione etc...;

partecipazione alle attività scolastiche ed extrascolastiche;

partecipazione alla vita della classe;

sanzioni disciplinari puntualmente e rigorosamente motivate.

VO

TO

DESCRITTORI

10

Ha un comportamento partecipe e costruttivo all’interno della classe, non limitato alla sola

correttezza formale verso i compagni, i docenti e il personale non docente;

ha un comportamento corretto, responsabile, rispettoso delle norme che regolano la

comunità scolastica;

è consapevole pienamente del proprio dovere; rispetta attentamente le consegne e il suo

impegno è lodevolmente continuo;

partecipa attivamente e responsabilmente alle attività educative e formative realizzate

dall’istituzione scolastica anche fuori dalla propria sede;

esprime al massimo le sue potenzialità.

9

Ha un comportamento corretto, responsabile e rispettoso delle norme che regolano la vita

dell’Istituto verso i compagni, i docenti e il personale non docente;

è consapevole del proprio dovere; rispetta le consegne e si applica con continuità;

frequenta con assiduità e con puntualità;

partecipa attivamente e responsabilmente alle attività educative e formative promosse dalla

scuola anche fuori della propria sede.

8

Frequenta regolarmente, ma fa registrare ritardi ricorrenti e/o uscite anticipate;

non sempre rispetta in modo consono le Regole d’Istituto;

manifesta un comportamento sostanzialmente corretto anche se talvolta incorre in episodi

poco rispettosi;

partecipa alle lezioni anche se in modo poco attivo;

conosce le regole della convivenza;

adempie abbastanza regolarmente le consegne scolastiche.

7

Fa registrare assenze e ritardi anche strategici;

non rispetta adeguatamente le regole della vita scolastica;

dimostra attenzione incostante e partecipazione passiva alle varie attività;

partecipa marginalmente alla vita di classe;

non esegue puntualmente i compiti assegnati;

è incorso in segnalazioni disciplinari episodiche.

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102

6 Fa registrare assenze frequenti e strategiche;

spesso non rispetta il Regolamento d’Istituto;

è elemento di disturbo nella vita della classe e manifesta atteggiamenti scorretti nei rapporti

con i compagni, i docenti, il personale;

dimostra attenzione e partecipazione del tutto saltuarie;

è poco interessato alla vita di classe;

disattende spesso le consegne ricevute;

è incorso in una sospensione inferiore ai 15 giorni per aver avuto un comportamento come

descritto nel terzo punto. Tali atteggiamenti sono stati annotati da più docenti sul Registro

di classe, comunicati ai genitori e discussi dal C.d.C.

5 e

infe

rio

re d

i 5

Fa annotare frequentissime assenze e/o ritardi anche strategici;

non rispetta il Regolamento d’Istituto;

vive i rapporti interpersonali in maniera fortemente scorretta;

dimostra disinteresse per la vita scolastica e le sue attività;

non si cura di partecipare alla vita della classe;

disattende le consegne ricevute; ha avuto ricorrenti segnalazioni disciplinari con sospensioni superiori ai quindici giorni e/o

provvedimenti comunicati alle famiglie e discusse nel C.d.C., sanzionati dagli Organi

Collegiali e da quello di Garanzia.

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103

TABELLA RIEPILOGATIVA DI VALUTAZIONE SCOLASTICA

CON VOTI ESPRESSI IN DECIMI

LIVELLI

I II III IV V

Conoscenza Nessuna Frammentaria

e superficiale

Essenziale e

nozionistica

Completa e

consapevole

Approfondita,

coordinata ed

ampliata

Co

mp

eten

ze

Comprensione Gravi

errori

Errori anche in

compiti

semplici

Nessun errore

in compiti

semplici

Nessun errore

in compiti

complessi

Risolve compiti

complessi

Applicazione Nessuna

Con errori

anche in

compiti

semplici

Corretta solo

in compiti

semplici

Corretta anche

in compiti

complessi

Corretta anche in

situazioni nuove

Cap

acit

à

Analisi Nessuna Solo qualche

analisi parziale

Analisi non

approfondite

Con aiuto,

analisi

complete ed

approfondite

Padronanza nel

cogliere e mettere in

relazione gli elementi

di un insieme

Sintesi Nessuna Solo sintesi parziali ed imprecise

Sintesi di conoscenze ma con guida del docente

Sintesi autonoma ma incerta

Sintesi autonoma e completa di conoscenze e procedure

Valutazione

Nessuna

autonomi

a di

giudizio

Elementari valutazioni con guida del docente

Semplici valutazioni con guida del docente

Semplici ed autonome valutazioni

Valutazioni autonome complete ed originali

Interesse e

partecipazione Nulli

Discontinui e parziali

Presenti solo dietro sollecitazioni

Interesse continuo e spontaneo, part. Attiva

Int. spiccato e vivace; part. attiva, critica e stimolante

Impegno e metodo

Assenti

Imp. Dispersivo ed incostante, met. disordinato

Imp. Superf. ma continuo; met. ordinato, mnemonico ma produttivo

Imp. costante; metodo organizzato ed efficace

Imp. assiduo ed efficace; metodo ben organizzato, critico e costruttivo

Descrittori SCARSO INSUFFICIENTE SUFFICIENTE BUONO ECCELLENTE

Voto in decimi 2 4 6 8 10

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104

Per quanto riguarda i livelli intermedi, si procederà come segue:

- Livello intermedio I-II Descrittore: SCARSO voto in decimi: 3

- Livello intermedio II-III Descrittore: MEDIOCRE voto in decimi: 5

- Livello intermedio III-IV Descrittore: DISCRETO voto in decimi: 7

- Livello intermedio IV Descrittore: OTTIMO voto in decimi: 9

- Livello intermedio-V Descrittore: ECCELLENTE voto in decimi: 10

CRITERI DI VALUTAZIONE:

essi devono essere esplicitati alla classe unitamente agli obiettivi, in modo che l’allievo partecipi più

consapevolmente ed attivamente al processo didattico;

gli esiti conseguiti dagli alunni nelle prove d’ingresso non devono essere mediati con la valutazione

formulata sul livello di preparazione raggiunto;

tutti gli elaborati scritti dovranno essere corretti nel tempo massimo di dieci giorni dal loro svolgimento.

le valutazioni devono essere adeguatamente motivate con esplicitazione degli aspetti positivi e negativi.

LE VERIFICHE

Le verifiche sono attuate dai docenti in modo esplicito e trasparente per accertare il raggiungimento di

quanto previsto negli obiettivi programmati.

Le verifiche hanno la triplice funzione di controllare:

1) le acquisizioni dei singoli allievi ed i loro progressi in rapporto al raggiungimento degli obiettivi;

2) la risposta della classe agli stimoli forniti;

3) l'adeguatezza delle scelte didattiche effettuate e del metodo adottato, in modo da poter eventualmente

aggiornare e/o modificare tempestivamente obiettivi, contenuti, metodi (intendendo la programmazione

come qualcosa di dinamico) o mettere in atto opportune strategie.

Tipologia delle verifiche

Le verifiche possono essere scritte, orali, grafiche, pittoriche/plastiche e pratiche.

Le verifiche scritte prevedono:

- temi, saggi, analisi e commento di un testo, articoli, relazioni, ricerche, cronache, interviste, lettere;

- quesiti (mono o pluridisciplinari) vero-falso, corrispondenze (o item di confronto), completamenti,

quesiti a risposte multiple, quesiti a risposte aperte, esecuzione di progetti.

Le verifiche orali prevedono:

- colloqui, domande, interventi liberi o su richiesta dell'insegnante, relazioni, partecipazione a

discussioni o dibattiti;

Le verifiche grafiche e scritto-grafiche prevedono:

- elaborati grafico-tecnici di vario tipo e carattere (progettuali, di rilievo, esecutivi), relazioni scritto-

grafiche;

Le verifiche pittoriche e plastiche prevedono:

- elaborati di vario tipo a carattere espressivo-creativo, con valenze anche compositive e tecniche;

Le verifiche pratiche prevedono:

l'opportuna realizzazione dei manufatti progettati, secondo la consegna data.

PER L’ATTUAZIONE DELLE VERIFICHE SI TERRÀ CONTO DEI SEGUENTI CRITERI:

a) coerenza della tipologia e del livello delle prove con quanto effettivamente svolto in classe

(si ritiene importante che gli allievi siano messi a conoscenza, nel quadro degli obiettivi

prefissati, di quanto le verifiche intendano accertare, in termini di conoscenze, competenze e

capacità);

b) adeguata distribuzione delle prove nel corso dell’anno scolastico

(sono previste tre prove scritte per quadrimestre per le materie di indirizzo che prevedono la

valutazione dello scritto e due prove scritte per le altre materie - per le materie orali sono previste

due prove orali, una delle quali può essere sostituita da un test o verifica scritta. Le verifiche orali

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105

saranno possibilmente frequenti e tali da garantire l'attenzione e la partecipazione degli allievi e

stimolare la continuità dell'impegno).

c) adeguata distribuzione delle prove nel corso della giornata e della settimana

per quanto riguarda le verifiche scritte da fare, è preferibile non fare più di una prova scritta in

una giornata e non più di due nella settimana

d) diversificazione delle tipologie di prove in relazione all’obiettivo da verificare ed alla

opportunità di sollecitare l'alunno a misurarsi con le proprie capacità, anche se le richieste

saranno il più possibile vicine alle sue modalità di apprendimento.

VALUTAZIONE COMPLESSIVA DI FINE QUADRIMESTRE E CRITERI PER GLI SCRUTINI FINALI

Si terrà conto:

del livello di partenza riscontrato all’inizio dell’anno scolastico e del percorso compiuto dai singoli

alunni e dalla classe;

- dell’impegno, della partecipazione, della volontà, dei progressi compiuti, etc;

- del livello di acquisizione dei contenuti e delle competenze previste.

- dei seguenti criteri generali per lo svolgimento degli scrutini finali:

- ottengono la promozione alla classe successiva gli alunni che hanno riportato almeno 6/10 in

ciascuna disciplina;

- nei confronti degli alunni che presentano insufficienze in una o più discipline, il Consiglio di classe,

tenuto conto del voto dell’insegnante o degli insegnanti delle materie nelle quali il profitto risulta

non sufficiente, per promuovere alla classe successiva deve:

- esaminare il giudizio, ampiamente motivato, che accompagna tale proposta di voto;

- valutare i risultati di eventuali corsi integrativi frequentati;

- valutare l'assiduità della frequenza;

- valutare il grado della partecipazione alla vita della scuola;

- valutare il comportamento.

Il C.C. deve altresì considerare:

(a) la capacità che l’alunno ha mostrato nell’organizzazione del proprio tempo-studio;

(b) le possibilità dell’alunno a seguire proficuamente nel successivo anno scolastico i corsi delle discipline in

cui ha manifestato difficoltà.

(c) Inoltre, a fronte di qualche grave insufficienza, il Consiglio di classe valuterà i risultati conseguiti nel

gruppo di discipline della stessa area, nonché la preparazione complessiva dell'alunno, così da

prevedere opportuni interventi integrativi di recupero che potranno consentire all'alunno di affrontare

con profitto gli studi successivi. In questi casi di insufficienza, il Preside è tenuto a comunicare alla

famiglia, in forma scritta, le decisioni del Consiglio di classe.

CRITERI PER LA NON PROMOZIONE

Risultano non promossi gli alunni per i quali il Consiglio di classe, tenuto conto di quanto in precedenza

specificato, fa propria la proposta di voto del docente o dei docenti nelle cui discipline l’alunno non ha

conseguito la sufficienza e condivide l’opportunità di non consentire all’alunno la frequenza alla classe

successiva per il mancato raggiungimento degli obiettivi programmatici delle materie oggetto di studio, in

considerazione che solo la ripetenza dell’anno scolastico potrà offrire all'alunno l’opportunità di recuperare

le deficienze riscontrate. Le motivazioni di tale decisione devono essere riportate a verbale.

CRITERI PER L'ATTRIBUZIONE DEI VOTI

Al fine di contribuire ad acquisire anche una mentalità rispondente alla scala valutativa degli esami

di stato, si esplicita la seguente convenzione terminologica indicando sia i voti espressi in decimi che quelli

espressi in quindicesimi ed in trentesimi da utilizzare nelle prove d'esame:

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106

preparazione nulla 1-2/10, 1-2/15, 1-7/30:

l'alunno mostra disinteresse, assoluta mancanza d'impegno, gravissime lacune, anche pregresse, un

comportamento passivo e refrattario ad ogni sollecitazione;

scarso 3/10, 3-4/15, 8-11/30:

l'alunno palesa un impegno ed una partecipazione molto superficiale, lacune gravi nell'informazione e

nelle conoscenze specifiche, notevoli difficoltà ad organizzare logicamente il lavoro disciplinare;

insufficiente 4/10, 5-6/15, 12-15/30:

l'alunno s'impegna poco nello studio, presenta lacune nell'informazione e nelle conoscenze disciplinari,

ha difficoltà nell'organizzazione logica, manca di autonomia nell'utilizzo dei contenuti e degli strumenti;

mediocre 5/10, 7-9/15, 16-19/30:

l'alunno partecipa con impegno superficiale, si applica in modo discontinuo, ha conoscenze

frammentarie ed imprecise, ricorda mnemonicamente quanto appreso, utilizza un linguaggio poco

appropriato e non sempre corretto, mostra incertezze nell'uso degli strumenti;

sufficiente 6/10, 10/15, 20/30:

l'alunno mostra un sufficiente impegno e volontà, conosce i concetti ed i contenuti essenziali, applica le

conoscenze generalmente in modo corretto, si esprime con una terminologia accettabile, usa correttamente

gli strumenti;

discreto 7/10, 11-12/15, 21-23/30:

l'alunno mostra un impegno ed una partecipazione soddisfacenti, un'adeguata padronanza delle

problematiche della disciplina, sa utilizzare ed applicare le conoscenze acquisite, mette in luce capacità di

analisi e di sintesi, si esprime con un linguaggio chiaro ed appropriato;

buono 8/10, 12-13/15, 24-26/30:

l'alunno evidenzia un impegno costante ed un'attiva e costruttiva partecipazione al dialogo educativo,

dimostra di possedere conoscenze ampie ed articolate dei contenuti disciplinari che sa rielaborare ed esporre

con chiarezza e proprietà di linguaggio, è fortemente motivato allo studio;

ottimo 9/10, 13-14/15, 27-29/30:

l'alunno è capace di utilizzare in modo personale ed originale le proprie conoscenze, sa esporre con

sicurezza, disinvoltura e rigore logico tutte le tematiche trattate; ha considerevoli capacità di analisi, di

riflessione, di rielaborazione critica, ha interesse ad ampliare i propri orizzonti culturali;

eccellente 10/10, 14-15/15, 30/30:

l'alunno mostra una rigorosa e diligente applicazione nello studio, uno spiccato interesse e propensione

per la disciplina, un amore per il sapere, collega e coordina con viva acutezza e spiccato senso critico i

contenuti culturali, ha propensione ad approfondimenti extra-curriculari.

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107

GRIGLIE DI VALUTAZIONE

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVA SCRITTA ITALIANO

TIPOLOGIA A: Analisi e commento di un testo

INDICATORI DESCRITTORI

LIVELLO

BASSO MEDIO ALTO

CONOSCENZA

Conoscenza dell’argomento proposto 1 2 3

Morfosintassi 1 2 3

COMPETENZE

Analisi del testo a livello stilistico-espressivo 1 2 3

Sviluppo e coerenza dei contenuti 1 2 3

CAPACITA’ Originalità, analisi critica e apporti personali 1 2 3

TOTALE

TIPOLOGIA B: Saggio breve o Articolo di giornale

INDICATORI DESCRITTORI

LIVELLO

BASSO MEDIO ALTO

CONOSCENZA

Conoscenza dell’argomento proposto

1 2 3

Morfosintassi

1 2 3

COMPETENZE

Corretta e pertinente utilizzazione delle citazioni,

dei documenti, dei riferimenti e delle testimonianze

che accompagnano le indicazioni dei lavori

1 2 3

Conformità e congruenza dello stile e del registro

linguistico con la tipologia del destinatario dichiarata

dal candidato

1 2 3

CAPACITA’ Originalità, analisi critica e apporti personali

1 2 3

TOTALE

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108

TIPOLOGIE C e D: Sviluppo di un argomento di carattere storico e tema argomentativo

INDICATORI DESCRITTORI

LIVELLO

BASSO MEDIO ALTO

CONOSCENZA

Contenuti 1 2 3

Morfosintassi 1 2 3

COMPETENZE

Sviluppo e coerenza dei contenuti 1 2 3

Coerenza logica e consequenzialità delle

argomentazioni

1 2 3

CAPACITA’ Originalità, analisi critica e apporti personali 1 2 3

TOTALE

CONOSCENZE DESCRITTORI PUNTI

Pertinenza dell’idea al tema

assegnato

(max 5 punti)

Ampia, approfondita e bene articolata 5 Completa e omogenea 4

Completa anche se non del tutto risolta 3

Carente ed inadeguata rispetto agli obiettivi

prefissati 2

Assai limitata o del tutto assente 1

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVA DI PROGETTAZIONE

CAPACITÀ DI ELABORAZIONE

DESCRITTORI PUNTI

Iter progettuale seguito; schizzi,

relazione, idoneità e correttezza dei

metodi rappresentativi impiegati

(max 5 punti)

Capacità di analizzare i contenuti in modo adeguato,

oltre che collegare ed elaborare in modo originale e

personale

5

Analizzare e sintetizzare con padronanza 4

Adeguata articolazione dei contenuti con minor

sicurezza nei collegamenti e nella sintesi 3

Evidenzia difficoltà nell'analisi, nella sintesi e

nella rielaborazione 2

Priva di alcun nesso logico e significativo 1

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109

COMPETENZA, OPERATIVITÀ DESCRITTORI PUNTI

Originalità della proposta;

efficacia estetica delle

rappresentazioni proposte

(max 5 punti)

Competenza personale ed originale, applicazione

della metodologia corretta 5

Applicazione ordinata, efficace e sicura 4

Applicazione determinata ma non del tutto

autonoma, metodo abbastanza pratico ed

efficiente

3

Applicazione disordinata ed inefficace 2

Capacità operativa totalmente assente 1

TOTALE

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA

OBIETTIVI DESCRITTORI GIUDIZI PUNTI 1 2 3 4

CONOSCENZE

Risposta completa, esauriente, approfondita Ottimo 6

Risposta completa, esauriente Discreto 5

Risposta esauriente Sufficiente 4

Risposta essenziale Mediocre 3

Risposta lacunosa, generica e superficiale Insufficiente 2

Risposta gravemente lacunosa, non organizzata Gravemente

insufficiente

insufficiente

1

COMPETENZE

Esposizione corretta, sicura e ben articolata.

Lessico ricco e appropriato Ottimo 6

Esposizione semplice, ma corretta.

Lessico appropriato Discreto 5

Esposizione con alcuni errori che non

compromettono la comprensione del contenuto.

Lessico abbastanza appropriato

Sufficiente 4

Esposizione con alcuni errori che compromettono

in parte la comprensione del contenuto. Lessico

povero e non sempre appropriato

Mediocre 3

Esposizione scorretta con errori anche gravi, che

rendono difficile la comprensione. Lessico

scadente e improprio

Insufficiente 2

CAPACITÀ

Sa rielaborare sinteticamente le conoscenze

apprese Buono 3

Sa individuare la tematica richiesta e sa cogliere

relazioni semplici Sufficiente 2

Non sa focalizzare ciò che è richiesto dalla

domanda Insufficiente 1

(Totale punteggio della sufficienza 10/15) TOTALE Punteggio assegnato ________/15

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110

GRIGLIA DI VALUTAZIONE COLLOQUIO

OBIETTIVI DESCRITTORI GIUDIZI PUNTI

CONOSCENZE

DISCIPLINARI

Conoscenza lacunosa e frammentaria Insufficiente 1-5

Conoscenza essenziale e sostanzialmente

corretta Sufficiente 6

Conoscenza degli aspetti fondamentali,

non completi Discreto 7

Conoscenza degli aspetti fondamentali Buono 8

Conoscenza completa degli argomenti

trattati Ottimo 9

Conoscenza completa, approfondita e

coordinata Eccellente 10

COMPETENZE

LINGUISTICO

ESPRESSIVE:

Correttezza, proprietà,

efficacia argomentativa

Linguaggio elementare con limitata

capacità argomentativa Insufficiente 1-5

Linguaggio semplice, ma corretto, con

capacità argomentative accettabili Sufficiente 6

Linguaggio corretto ed appropriato, con

capacità argomentative accettabili Discreto 7

Linguaggio corretto ed appropriato, con

discreta capacità argomentativa Buono 8

Linguaggio corretto ed appropriato, con

buone capacità argomentative Ottimo 9

Linguaggio corretto, appropriato con

ottime capacità argomentative Eccellente 10

CAPACITÀ DI ANALISI,

SINTESI E

COLLEGAMENTO

Analisi parziali, sintesi e collegamenti

parziali, limitati ed imprecisi Insufficiente 1-5

Applicazioni conoscenze senza errori;

analisi guidata corretta, sintesi e

collegamenti corretti se guidato

Sufficiente 6

Applicazioni conoscenze senza errori;

analisi corretta, sintesi e collegamenti

corretti

Discreto 7

Analisi con discreta autonomia, sintesi e

collegamenti in modo relativamente

autonomo.

Buono 8

Analisi, sintesi e collegamenti completi

e corretti autonomamente Ottimo 9

Analisi, sintesi e collegamenti completi

e corretti in piena autonomia, con

appropriate valutazioni critiche

Eccellente 10

(Totale punteggio della sufficienza 20/30) TOTALE Punteggio assegnato ............ ./30

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111

A) CRITERI PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE ACQUISITE ALLA

FINE DEL PRIMO BIENNIO

Vo

to

CONOSCENZE

ABILITÀ

COMPETENZE

LIVELLO DELLE COMPETENZE

DI BASE (D.M. n. 9 del

27/01/2010)

1-3

Possiede labili o nulle

conoscenze degli argomenti

disciplinari e disarticolate

nozioni dei loro ambiti

contestuali.

Disattende le consegne, alle quali risponde con assoluta incongruenza di linguaggio e

di argomentazione.

Non sa orientarsi nell'analisi di

problemi semplici e non è in grado di applicare regole o elementari operazioni risolutive.

Non ha raggiunto il

livello base delle competenze.

4

Conosce in modo vago e confuso gli argomenti

disciplinari. Ne distingue

con difficoltà i nuclei

essenziali e le interrelazioni.

Evidenzia imprecisioni e carenze anche

gravi nell'elaborazione delle consegne, che svolge con un linguaggio disordinato e

scorretto.

Si orienta a fatica nell'analisi dei problemi pur semplici, che affronta con confuse e non fondate procedure di

risoluzione.

5

E' in possesso di un esiguo repertorio di conoscenze,

delle quali coglie parzialmente

implicazioni e rimandi essenziali.

Sviluppa le consegne in modo sommario o incompleto, con non certa padronanza delle

soluzioni espressive.

Sa analizzare problemi semplici in un numero limitato di contesti. Applica,

non sempre adeguatamente, solo semplici procedure risolutive.

6

Conosce gli ambiti delle

diverse discipline e ne

coglie in linea globale

contenuti e sviluppi.

Comprende le consegne e risponde in modo semplice ma appropriato, secondo i

diversi linguaggi disciplinari.

Sa analizzare problemi semplici ed orientarsi nella scelta e nella

applicazione delle strategie di

risoluzione.

Livello base: lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali.

7

Conosce gli argomenti e li colloca correttamente nei diversi ambiti disciplinari.

Comprende e contestualizza le consegne e le sviluppa attraverso percorsi di

rielaborazione complessivamente coerenti.

Sa impostare problemi di media

complessità e formularne in modo appropriato le relative ipotesi di risoluzione.

Livello intermedio: lo studente svolge compiti

e risolve problemi complessi in situazioni note,

compie scelte consapevoli, mostrando di saper

utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.

8

Conosce gli ambiti disciplinari, anche

grazie ad approfondimenti personali negli aspetti per i quali ha maggiore interesse.

Sviluppa le consegne con rigore logicoconcettuale,

operando collegamenti con

appropriata scelta di argomentazioni.

E’ capace di enucleare in modo

articolato strategie di risoluzione dei problemi per elaborare le quali sa

operare scelte coerenti ed efficaci.

Livello avanzato: lo studente svolge compiti e

problemi complessi in

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112

9-1

0

Mostra piena padronanza

degli ambiti disciplinari

grazie a una ricca e articolata rete di informazioni.

E’ in grado di sviluppare analisi autonome

a partire dalle consegne e di esporne i risultati con pertinenza ed efficacia.

Effettua con sicurezza e originalità collegamenti e confronti tra i diversi ambiti

di studio.

Sa impostare percorsi di studio

autonomi che sviluppa con ricca

pertinenza di riferimenti; sa risolvere problemi anche complessi mostrando

sicura capacità di orientarsi.

situazioni anche non note, mostrando

padronanza nell’uso delle conoscenze e delle

abilità. Sa proporre e sostenere le proprie

opinioni e assumere autonomamente

decisioni consapevoli

CRITERI PER LA VALUTAZIONE FINALE Il Collegio dei docenti indica i criteri cui ogni singolo Consiglio di classe si deve attenere per lo

svolgimento degli scrutini finali, al fine di ottenere omogeneità dei comportamenti nel rispetto della

normativa vigente. Di norma, i parametri di riferimento sono:

conseguimento degli obiettivi minimi nelle singole materie secondo quanto previsto nelle

programmazioni condivise;

frequenza delle lezioni e partecipazione al dialogo educativo impegno manifestato nello svolgimento

dei compiti assegnati in classe e a casa progressi registrati nel corso dell’anno scolastico.

CRITERI

PR

OM

OZ

ION

E

Sono promossi gli studenti che:

siano stati giudicati almeno sufficienti in tutte le materie pur rivelando qualche

incertezza nel profitto;

siano ritenuti in grado di affrontare autonomamente e senza disagio la classe

successiva.

MA

NC

AT

A

PR

OM

OZ

ION

E

Risultano non-promossi alla classe successiva gli studenti che:

siano stati giudicati negativamente nel complesso delle materie;

presentino insufficienze gravi; nel corso dell’anno non abbiano mostrato

disponibilità o volontà di recupero per rimuovere le lacune emerse nella

preparazione; abbiano frequentato con scarso impegno anche i corsi di recupero;

presentino insufficienze gravi e non abbiano rivelato particolari interessi e

attitudini per il corso di studi liceale;

presentano, in generale e/o in particolari discipline, lacune tali da essere ritenute

non colmabili nel successivo anno scolastico.

SO

SP

EN

SIO

NE

DI

GIU

DIZ

IO

Nei confronti degli studenti per i quali, nello scrutinio finale, sarà stato constatato

il mancato conseguimento della sufficienza in una o più discipline, tale, da non

comportare un immediato giudizio di non promozione, i Consigli di Classe

procederanno al rinvio della formulazione del giudizio finale. La scuola garantirà

interventi didattici formativi finalizzati al recupero dei debiti formativi per gli alunni

del biennio iniziale; per gli alunni delle ultime tre classi, i corsi di recupero saranno

attivati solo in caso di disponibilità di risorse economiche; agli alunni del triennio

verranno comunque garantiti uno o più incontri di orientamento metodologico. Gli

interventi educativi didattici avranno una durata di 15- 20 ore; a conclusione del corso,

che sarà tenuto dagli insegnanti del Liceo o da personale qualificato e gli studenti

potranno assimilare e consolidare le conoscenze raggiunte in un tempo

ragionevolmente adeguato, prima di procedere alle verifiche, che avranno luogo

nell’ultima settimana di agosto. L’esito positivo delle verifiche consentirà ai Consigli di

Classe di deliberare la promozione all’anno scolastico successivo; la comunicazione

verrà inviata alle famiglie tempestivamente. Si precisa che la frequenza ai corsi di

recupero è obbligatoria, salvo dichiarazione scritta dei genitori degli alunni interessati

in cui ci si impegna a provvedere autonomamente al recupero.

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113

SCHEMA DEI CRITERI DI VALUTAZIONE FINALE

La promozione alla classe successiva dovrà rispettare i seguenti criteri:

Valutazione della frequenza alle lezioni (con assenze comunque non superiori al 30%), come criterio

fondamentale per il conseguimento degli obiettivi minimi;

INSUFFICIENZE

VALUTAZIONI

LIEVI GRAVI

1

PROMOZIONE

2 SOSPENSIONE DI GIUDIZIO

PER UNA MATERIA

3 SOSPENSIONE DI GIUDIZIO

PER DUE MATERIE

4 SOSPENSIONE DI GIUDIZIO

PER TRE MATERIE

1 1 SOSPENSIONE DI GIUDIZIO

PER UNA MATERIA GRAVE

2 1 SOSPENSIONE DI GIUDIZIO

PER UNA MATERIA GRAVE E UNA LIEVE

3 1 SOSPENSIONE DI GIUDIZIO

PER UNA MATERIA GRAVE E DUE LIEVI

1 2 SOSPENSIONE DI GIUDIZIO

PER DUE MATERIE GRAVI

2 2 SOSPENSIONE DI GIUDIZIO

PER DUE MATERIE GRAVI E UNA LIEVE

3 SOSPENSIONE DI GIUDIZIO

PER TRE MATERIE GRAVI

3 o più 2 NON PROMOSSO

4 NON PROMOSSO

NOTA:

Il 5 è da considerarsi insufficienza lieve

Il 4 è da considerarsi insufficienza grave

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8. INTERVENTI DIDATTICI EDUCATIVI

INTEGRATIVI (IDEI) Gli interventi didattici educativi integrativi, da intendersi finalizzati sia al Recupero che al

Potenziamento di conoscenze e competenze da parte degli alunni di tutte le classi, saranno differenziati in

una serie di attività la cui tipologia sarà corrispondente ai bisogni degli alunni:

Recupero in itinere (il docente attua una pausa didattica nello svolgimento del programma ed

opera in funzione del recupero delle conoscenze per l'intera classe)

Gruppi di livello (insegnanti della stessa disciplina si suddividono gli allievi di una stessa classe

o di classi parallele in base al livello di preparazione operando in funzione di un recupero

specifico)

Sportello mattutino (il docente si rende disponibile in orario curricolare per gruppi di studenti)

Corsi di recupero pomeridiani (per alunni di una stessa classe o di classi parallele)

Altre modalità di intervento, su progetto

I suddetti interventi potranno essere attuati sia in orario scolastico che pomeridiano.

a) Caratteristiche degli I.D.E.I

Le aree di recupero Ritenendo che le attività programmabili per il recupero debbano privilegiare nel biennio iniziale gli

aspetti metodologici e nel triennio successivo gli aspetti più strettamente disciplinari e funzionali alla

preparazione dell'Esame di stato, si specificano di seguito le aree d'interesse degli interventi:

Per il biennio iniziale:

Area linguistico-espressiva

Area storico-artistica

Area grafico-rappresentativa

Area scientifica

b) Tempi e criteri generali per l’attivazione degli interventi didattici integrativi

(I.D.E.I.) 1. Gli interventi verranno predisposti, a seconda delle necessità:

- Dopo le valutazioni intermedie (secondo le indicazioni raccolte dai coordinatori dei C.C. e

comunicate alle famiglie)

- Dopo la valutazione del primo quadrimestre

- Dopo la valutazione degli scrutini finali

2. Il monte-ore necessario per il recupero verrà stabilito dal Consiglio di classe su proposta del docente

della disciplina interessata;

3. La partecipazione all'intervento di recupero è fissata per ogni allievo in non più di due giorni alla

settimana e per non più di tre ore al giorno. Saranno attivati corsi di recupero antimeridiani.

4. La partecipazione ai corsi sarà consentita anche agli alunni con votazione vicina alla sufficienza, quando

il numero complessivo degli alunni del corso di recupero sia inferiore a dieci.

c) Accertamento del recupero Il superamento del debito relativo all'a.s. in corso verrà accertato con prove ed elaborati mirati nel

corso dello stesso anno, dopo un congruo tempo dall'attivazione degli interventi di recupero.

Ogni C.C. iniziale di ciascun a.s. provvederà a verificare con prove scritte o pratiche dei livelli di

conoscenze, abilità e competenze raggiunte. La verifica è tale da consentire un giudizio di completo

recupero, oppure di stretta sufficienza o di mancato conseguimento dell’obiettivo.

Il Consiglio di classe, riunito in collegio perfetto, decide la revoca della sospensione in senso positivo

e ammette alla classe successiva lo studente che ha conseguito, nel complesso delle discipline

coinvolte nella sospensione, risultati senz’altro significativi per assiduità di frequenza, attenzione e

concentrazione nel compito, applicazione corretta, insieme a conoscenze, abilità e competenze

indispensabili per affrontare l’anno scolastico successivo in condizioni positive.

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9. CREDITO SCOLASTICO E FORMATIVO

a) CREDITO SCOLASTICO (derivante da attività svolte a scuola in orario

extracurricolare) Il credito scolastico è un punteggio che, a partire dal terzo anno, il Consiglio di classe assegna al termine

di ogni anno allo studente per un massimo di 25 punti nell’arco del triennio.

All’atto dello scrutinio finale si procede a :

sommare i voti riportati dall’alunno e determinare la media;

individuare la fascia di collocazione secondo la tabella vigente;

attribuire il punteggio del credito, senza superare la rispettiva fascia.

Si specifica che il punteggio massimo attribuibile in sede di esame, 100/100, è così composto:

25/100 di credito scolastico,

45/100 per le prove scritte ( 15/100 per ognuna delle tre prove scritte),

30/100 per il colloquio,

e che il punteggio complessivo minimo per superare l’esame è di 60/100).

Il Consiglio di Classe attribuisce ad ogni alunno un punteggio per ciascun anno del triennio conclusivo

del corso di studi frequentato, in base all’impegno profuso ed alla media dei voti conseguiti negli scrutini

finali.

Il punteggio massimo conseguibile come credito scolastico per gli ultimi tre anni di corso è di 25 punti.

Il punteggio esprime:

la valutazione del grado di preparazione complessiva riferita al profitto, nonché l’assiduità della

frequenza scolastica;

l’interesse e l’impegno nella partecipazione attiva al dialogo educativo;

la partecipazione alle attività complementari ed integrative;

eventuali crediti formativi.

L’assegnazione del credito avviene utilizzando le tabelle fornite dal Ministero e di seguito riportate. Il

credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla tabella, deve tenere in

considerazione, oltre la media dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno

nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative svoltesi all’interno

della comunità scolastica e da essa organizzate ogni anno nell’ambito del POF, a cui gli studenti abbiano

aderito in modo tale da consentire ai docenti di

stabilire la regolarità della presenza;

valutare l’interesse, la partecipazione, l’impegno;

verificare una effettiva ricaduta sul piano cognitivo e/o di maturazione personale

Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il superamento della

banda di oscillazione corrispondente alla media dei voti.

In caso di promozione successiva alla sospensione del giudizio, verrà attribuito all’alunno il punteggio

corrispondente alla nuova media ottenuta, considerando anche i crediti formativi momentaneamente

sospesi nello scrutinio di giugno. L'attribuzione del credito va verbalizzata e motivata all'atto dello scrutinio

finale.

Nella tabella seguente sono riportate le bande di oscillazione del credito scolastico da attribuire ai sensi

dell’art. 1, comma 2, del DM. 99/2009:

MEDIA DEI VOTI CREDITO SCOLASTICO

I anno II anno III anno

M= 6 3 - 4 3 – 4 4 - 5

6 < M ≤ 7 4 – 5 4 - 5 5 - 6

7 < M ≤ 8 5 – 6 5 - 6 6 - 7

8 < M ≤ 9 6 – 7 6 – 7 7 - 8

9 < M ≤ 10 7 – 8 7 – 8 8 - 9

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b) CREDITO FORMATIVO (derivante da attività svolte al di fuori della scuola)

Il credito formativo consiste in ogni qualificata esperienza derivante da attività svolta al di fuori della

scuola, debitamente documentata, dalla quale derivino competenze coerenti con il tipo di corso di studi.

Le esperienze che danno luogo all’attribuzione dei crediti formativi devono risultare acquisite in ambiti

e settori della vita civile legati alla formazione della persona ed alla crescita umana, civile e culturale, quali

quelle relative ad attività culturali, artistiche, alla tutela dell’ambiente, al volontariato, alla cooperazione

(O.M. 35 del 4/4/2003 sugli esami di Stato e D.M. 49/2000). In particolare, il Collegio dei Docenti considera

qualificanti le seguenti esperienze:

frequenza di corsi di lingue; essa sarà valutata dietro presentazione di attestati con l’indicazione di

livelli raggiunti, rilasciati da enti riconosciuti e legittimati;

attività sportiva a livello agonistico e/o di tesserato, certificata dalle Federazioni competenti;

partecipazione a gare sportive di livello almeno provinciale;

partecipazione a corsi di formazione al volontariato o attività di volontariato a carattere assistenziale

e/o ambientalistico;

partecipazione con merito certificato (premio o attestato di merito) a Concorsi locali o nazionali di

poesia o narrativa;

interessi artistici o culturali attestabili con certificati;

pubblicazioni personali;

attività di studio e/o stage entro progetti integrati con le agenzie culturali del territorio.

10. AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO

Il Liceo ha avviato da tempo il processo di autovalutazione per verificare la coerenza delle sue proposte

con le richieste del territorio, delle famiglie, dei docenti e degli alunni. Questo monitoraggio, peraltro

richiesto espressamente dalla normativa vigente, è importante per conoscere le opinioni e le esigenze delle

varie componenti la comunità scolastica, per garantire la qualità del servizio. Gli strumenti per procedere

alla rilevazione dei dati si basano su questionari e forme di indagine (test, interviste) studiati per raccogliere,

attraverso una serie di indicatori, le risposte delle diverse categorie cui sono rivolti.

SOGGETTI

DELL’INDAGINE

INDICATORI MISURATI

Studenti Assenze.

Numero di ingressi in ritardo - uscite anticipate.

Scrutinio finale: promossi e non promossi, promossi con debito e senza.

Raffronto con i risultai delle precedenti indagini e con i dati nazionali.

Studenti che hanno colmato il debito (efficacia IDEI).

Presenza pomeridiana ai progetti del POF.

Docenti Qualità nei rapporti all’interno della vita scolastica (con studenti, genitori,

colleghi, dirigenza, personale non docente).

Bisogni formativi.

Partecipazione alle attività di formazione (aggiornamento).

Personale

A.T.A.

Qualità nei rapporti all’interno della vita scolastica (con studenti, genitori,

colleghi, dirigenza, personale docente).

Razionalizzazione dei compiti assegnati e calendarizzazione degli stessi.

Genitori Effettiva realizzazione dei progetti proposti dal POF.

Conseguimento degli obiettivi prefissati.

Aspetti organizzativi del servizio offerto.

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ALLEGATO 1

PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE A.S. 2015-2016

(LICEO CLASSICO – LICEO ARTISTICO)

Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità

A. Rilevazione dei BES presenti: n°

1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)

minorati vista

minorati udito

2

Psicofisici

12

2. disturbi evolutivi specifici

DSA

2

ADHD/DOP

Borderline cognitivo

5

Altro

3. svantaggio (indicare il disagio prevalente)

Socio-economico

7

Linguistico-culturale

3

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Disagio comportamentale/relazionale

4

FAMILIARE

1

Totali 35

% su popolazione scolastica 10%

N° PEI redatti dai GLHO 14

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 2

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria /

B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No

Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di

piccolo gruppo

SI

Attività laboratoriali

integrate (classi aperte, laboratori

protetti, ecc.)

AEC Attività individualizzate e di

piccolo gruppo

SI

Attività laboratoriali

integrate (classi aperte, laboratori

protetti, ecc.)

NO

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Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di

piccolo gruppo

NO

Attività laboratoriali

integrate (classi aperte, laboratori

protetti, ecc.)

NO

Funzioni strumentali / coordinamento SI

Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) SI

Psicopedagogisti e affini esterni/interni NO

Docenti tutor/mentor NO

Altro:

Altro:

C. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No

Coordinatori di classe e simili

Partecipazione a GLI SI

Rapporti con famiglie SI

Tutoraggio alunni SI

Progetti didattico-

educativi a prevalente

tematica inclusiva

SI

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Altro:

Docenti con specifica formazione

Partecipazione a GLI SI

Rapporti con famiglie NO

Tutoraggio alunni NO

Progetti didattico-

educativi a prevalente

tematica inclusiva

NO

Altro: NO

Altri docenti

Partecipazione a GLI SI

Rapporti con famiglie NO

Tutoraggio alunni NO

Progetti didattico-

educativi a prevalente

tematica inclusiva

SI

Altro: NO

D. Coinvolgimento personale

ATA

Assistenza alunni disabili SI

Progetti di inclusione / laboratori

integrati

NO

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Altro:

E. Coinvolgimento famiglie

Informazione /formazione su

genitorialità e psicopedagogia dell’età

evolutiva

NO

Coinvolgimento in progetti di

inclusione

SI

Coinvolgimento in attività di

promozione della comunità educante

NO

Altro: NO

F. Rapporti con servizi

sociosanitari territoriali e

istituzioni deputate alla

sicurezza. Rapporti con CTS /

CTI

Accordi di programma / protocolli di

intesa formalizzati sulla disabilità

NO

Accordi di programma / protocolli di

intesa formalizzati su disagio e simili

Procedure condivise di intervento sulla

disabilità

SI

Procedure condivise di intervento su

disagio e simili

SI

Progetti territoriali integrati NO

Progetti integrati a livello di singola

scuola

NO

Rapporti con CTS / CTI NO

Altro:

G. Rapporti con privato sociale e

volontariato

Progetti territoriali integrati NO

Progetti integrati a livello di singola

scuola NO

Progetti a livello di reti di scuole NO

H. Formazione docenti

Strategie e metodologie educativo-

didattiche / gestione della classe

SI

Didattica speciale e progetti educativo-

didattici a prevalente tematica inclusiva

SI

Didattica interculturale / italiano L2 SI

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Psicologia e psicopatologia dell’età

evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)

NO

Progetti di formazione su specifiche

disabilità (autismo, ADHD, Dis.

Intellettive, sensoriali…)

NO

Altro:

Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo X

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e

aggiornamento degli insegnanti

X

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; X

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della

scuola

X

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della

scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti;

X

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel

partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività

educative;

X

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di

percorsi formativi inclusivi;

X

Valorizzazione delle risorse esistenti X

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la

realizzazione dei progetti di inclusione X

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso

nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il

successivo inserimento lavorativo.

X

Altro:

Altro:

* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo

Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici

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PIANO ANNUALE D’INCLUSIONE A.S. 2015/2016

Premessa

Il percorso normativo della scuola Italiana, a partire da quanto disposto per la disabilità, appare teso a

realizzare e concretizzare quanto suggerisce la didattica individualizzata.

Il nostro Istituto, forte della sua esperienza, si pone in linea con quanto disposto e si sta attivando per

realizzare in maniera condivisa il successo di ogni alunno.

Per attuare un’azione formativa individualizzata è necessario porsi obiettivi comuni per ogni

componente del gruppo-classe adattando le metodologie in funzione delle caratteristiche individuali dei

discenti, con l’obiettivo di assicurare a tutti il conseguimento delle competenze fondamentali del curricolo.

L’obiettivo è di dare a ciascun alunno l’opportunità di sviluppare al meglio le proprie potenzialità e, quindi,

porsi mete diverse per ciascun discente, essendo strettamente legata a quella specifica e unica persona dello

studente a cui ci rivolgiamo.

Si tratta di predisporre il lavoro dei consigli di classe in modo da prevedere attività di recupero

individuale che può svolgere l’alunno per potenziare determinate abilità o per acquisire specifiche

competenze. Tali attività individualizzate possono essere realizzate nelle fasi di lavoro individuale in classe

o in momenti ad esse dedicati, secondo tutte le forme di flessibilità del lavoro scolastico consentite dalla

normativa vigente.

La didattica personalizzata calibra l’offerta formativa e le modalità relazionali, sulla specificità ed unicità

a livello personale dei bisogni educativi che caratterizzano gli alunni della classe, considerando le differenze

individuali, soprattutto sotto il profilo qualitativo. Si può favorire, così , per lo studente: l’integrazione, la

partecipazione e la comunicazione, l’accrescimento dei punti di forza di ciascun alunno, lo sviluppo

consapevole delle sue “preferenze” e del suo talento.

Nel rispetto degli obiettivi generali e specifici di apprendimento, la didattica personalizzata si sostanzia

attraverso l’impiego di una varietà di metodologie e strategie didattiche tali da promuovere le potenzialità e

il successo formativo in ogni alunno: l’uso dei mediatori didattici (schemi, mappe concettuali ecc.),

l’attenzione agli stili di apprendimento, la calibrazione degli interventi sulla base dei livelli raggiunti,

nell’ottica di promuovere un apprendimento significativo.

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Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività a.s. 2015-2016

1. ASPETTI POLITICI, DECISIONALI E ORGANIZZATIVI

1.1 COMPOSIZIONE DEL G.L.I.

Fermo restando quanto previsto dall’art.15 comma 2 della l.104/92, i compiti del G.L.H.I. si estendono alle

problematiche relative a tutti B.E.S., dando luogo al G.L.I.

Fanno parte del G.L.I.:

Il Dirigente Scolastico o un suo delegato

Funzioni strumentali

Coordinatori delle classi interessate

Insegnanti di sostegno

Un rappresentante degli studenti

Un rappresentante dei genitori

Uno o più rappresentanti degli operatori sociali e sanitari

1.2 CONVOCAZIONI E RIUNIONI

Le riunioni sono convocate dal D.S. e presiedute dallo stesso o da un suo delegato. Il G.L.I. si può riunire in seduta

plenaria, ristretta (con la sola presenza degli insegnanti) o dedicata, con la partecipazione delle componenti che si

occupano in particolare di un alunno (G.L.I.O.)

1.3 FUNZIONI DEL G.L.I:

rilevazione dei B.E.S. presenti nella scuola;

focus /confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi;

rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusivita’ della scuola;

raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli G.L.H.O. sulla base delle effettive esigenze;

elaborazione, di piano annuale per l’inclusività riferito a tutti gli alunni con B.E.S., da redigere al termine di

ogni anno scolastico entro il mese di giugno.

proposte di formazione e aggiornamento ai docenti.

compartecipazione ai progetti di prevenzione e riduzione del disagio in rete con altri enti.

collaborazione con i consulenti esterni, attraverso l’attività di mediazione scuola-famiglia, per un’adeguata

presa in carico delle situazioni di difficoltà.

programmazione, verifica intermedia e verifica finale del piano annuale inclusione

proposte di stipula di convenzioni, accordi di programma e reti con scuole, enti pubblici e/o privati

(CTS,CTI, ASL ecc.)

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2. FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEGLI INSEGNANTI

Aggiornamento docenti sulla tematica dell’ inclusione:. strategie insegnamento, apprendimento, valutazione per

alunni H, D.S.A. e B.E.S. anche allo scopo di costituire un gruppo di docenti tutor.

Progetto “Conosci te stesso” (attuato in parte nell’a.s.2012/13 solo nelle classi terze liceo artistico)

3. ORGANIZZAZIONE DEI DIVERSI TIPI DI SOSTEGNO PRESENTI ALL’INTERNO DELLA SCUOLA 3.1. alunni certificati in base alla Legge 104/1992

programmazione paritaria

programmazione differenziata

o alunni certificati in base alla legge 170/2010 (DSA)

programmazione personalizzata

o alunni con particolari bisogni formativi (BES):

in particolari condizioni di salute

alunni stranieri con alfabetizzazione insufficiente rispetto alle necessità di studio

alunni in situazioni di svantaggio socio-economico

alunni con problematiche familiari

alunni con difficoltà di apprendimento (iperattività- deficit attentivo ecc.).

4. ADOZIONE DI STRATEGIE DIDATTICHE INCLUSIVE

I docenti devono far fronte a una molteplice tipologia di disagio, che va dal disturbo specifico di

apprendimento(D.S.A.) al disagio ambientale o sociale. Di fronte a questo tipo di difficoltà, in armonia con il

“Regolamento per favorire l’integrazione e l’inclusione degli studenti con bisogni educativi speciali”, gli insegnanti

del Consiglio di Classe, dopo un primo periodo di osservazione dell’alunno, e attraverso uno sforzo congiunto con la

famiglia, predispongono:

un Piano Educativo Personalizzato, nel quale ogni docente illustra come intende raggiungere gli obiettivi e

contenuti* , utilizzando strategie metodologiche, spazi, tempi anche diversi da quelli del resto della classe.

*si intendono quelli essenziali riferibili alle indicazioni nazionali per il curricolo

Per non disattendere mai gli obiettivi dell’apprendimento e della condivisione e dell’inclusione, è indispensabile che

la programmazione delle attività sia realizzata da tutti i docenti curricolari, i quali, insieme all’insegnante per le attività di

sostegno definiscono gli obiettivi di apprendimento sia per gli alunni con disabilità, sia per gli alunni BES in correlazione

con quelli previsti per l’intera classe.

STRATEGIE METODOLOGICHE DIDATTICHE :

1. apprendimento cooperativo

2. lavoro di gruppo e/o a coppie, il tutoring

3. apprendimento per scoperta

4. suddivisione del tempo in tempi

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5. attrezzature e ausili informatici

6. didattica laboratoriale e multimediale

7. predisposizione di materiali di studio in formato elettronico

8. strumenti compensativi e dispensativi

9. libro di testo in formato elettronico

10. rinforzo linguistico peri alunni stranieri e alunni italiani in svantaggio socio-culturale

5. VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE ESISTENTI

La valorizzazione delle risorse passa innanzitutto attraverso la continuità e il consolidamento delle buone

prassi. Sul piano operativo si segnalano gli interventi che a nostro avviso vanno presi in considerazione in quanto

hanno contribuito all’inclusione degli alunni e alla crescita di una cultura inclusiva. Per rafforzare le risorse

esistenti indispensabile è la formazione continua dei docenti.

ESPERIENZE PREGRESSE (DIDATTICA INCLUSIVA)

progetto“I CARE”.(didattica laboratoriale)

progetto“A Scuola col MUSEO” (DIDATTICA LABOTORIALE)

PROGETTO “CENTO SCUOLE” PLURIDISCIPLINARE

Laboratorio teatrale

RISORSE UMANE:

DOCENTI SPECIALIZZATI

DOCENTI DI SOSTEGNO

DOCENTI PREPARATI E SENSIBILI ALLE PROBLEMATICHE DELL’INCLUSIONE

PSICOLOGA D’ISTITUTO

PERSONALE ATA (FORMATO)

Risorse strumentali esistenti:

aula multimediale

aula teatro

aula del pensiero

Risorse strumentali da acquisire:

i-pad

6. LA CONTINUITÀ TRA I DIVERSI ORDINI DI SCUOLA E IL SUCCESSIVO INSERIMENTO

LAVORATIVO.

Notevole importanza nella nostra scuola, viene data all'accoglienza: così per i futuri nostri alunni vengono

realizzati progetti di continuità, cosicché già dal secondo quadrimestre della classe terza della secondaria di

primo grado, in accordo con le famiglie e gli insegnanti, essi possano vivere alcuni momenti di Scuola Secondaria

di secondo Grado. Per meglio favorire la continuità e la presa in carico dello studente si ritiene opportuno:

- rafforzare la relazione tra i docenti impegnati nell’orientamento tra i diversi ordini di scuola

- studio e condivisione della eventuale documentazione relativa agli studenti B.E.S.

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- predisposizione nella fase di accoglienza di questionari mirati alla acquisizione di informazioni utili

- coinvolgimento della famiglia per la predisposizione e condivisione del P.D.P.

In questo modo i ragazzi hanno la possibilità di conoscere il nuovo ambiente e potranno vivere con minore

ansia il passaggio fra i due ordini di scuola. D’altro canto è opportuno che sin dai primi giorni di scuola i docenti

siano orientati ad individuare i bisogni educativi di ogni singolo alunno B.E.S.: da questo punto di vista i test di

ingresso e le informazioni raccolte presso le scuole e le famiglie di provenienza saranno strumenti utili all’uopo.

REDATTO E APPROVATO dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 25/05/2014

Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 19/06/14

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128

ALLEGATO 2

CARTA DEI SERVIZI SCOLASTICI

PRINCIPI E FINALITA'

Art.1 - UGUAGLIANZA E PARITA' DI TRATTAMENTO DEGLI ALUNNI

Il Liceo classico, nell'attuare la propria proposta educativa e culturale e nell'erogazione dei servizi

s'impegna ad operare evitando ogni discriminazione di razza, di etnia, di lingua, di religione, di opinione

politica e condizione psico-fisica e socio-economica.

Art. 2 – OBIETTIVITÀ – EQUITÀ – TOLLERANZA – PLURALISMO

La scuola ed i soggetti dell’attività educativa che operano nel Liceo (Dirigente, docenti, personale

A.T.A.) s'impegnano ad impostare l’azione educativa e ad agire concretamente secondo criteri di obiettività e

di equità, apertura, spirito di tolleranza e rispetto del pluralismo culturale e di opinione.

Art. 3 – REGOLARITÀ E CONTINUITÀ DELL’ATTIVITÀ DIDATTICA E DEI SERVIZI

SCOLASTICI

Il Liceo, attraverso tutte le sue componenti, e con l’auspicabile collaborazione delle istituzioni che

operano sul territorio, si impegna a garantire la regolarità e la continuità delle attività didattiche e dei

servizi. In occasione di scioperi del personale e di vertenza sindacale, la scuola – nello spirito di

collaborazione scuola-famiglia – si impegna a darne tempestiva comunicazione alle famiglie e a garantire –

nei limiti della disponibilità del personale – il servizio di vigilanza degli alunni, nel rispetto delle

disposizioni di legge e in applicazione degli accordi contrattuali in materia.

Art. 4 – ACCOGLIENZA – INTEGRAZIONE – COLLABORAZIONE

Il Liceo si impegna, mediante opportuni ed adeguati atteggiamenti ed iniziative (partecipando anche aa

quelle di Enti e Istituzioni presenti sul territorio) a favorire l’accoglienza degli alunni ed il loro inserimento

ed integrazione nella realtà delle classi e nella vita dell’istituto. Un particolare riguardo va riservato agli

alunni delle classi iniziali (che provengono dalla Scuola Media inferiore), ai casi di disagio e alle situazioni di

rilevante necessità relative ai diritti e agli interessi degli studenti (studenti lavoratori, stranieri, degenti in

ospedale e in situazione di handicap). Allo stesso modo il Liceo classico si impegna (nello spirito più volte

ricordato di collaborazione scuola – famiglia) ad accogliere i genitori e promuoverne la partecipazione

attraverso colloqui, riunioni, richiesta di pareri e in tutte le forme e i modi previsti dalle disposizioni di legge

e dal Regolamento d’istituto.

Art. 5 – REGOLARITÀ – ASSIDUITÀ - PREVENZIONE E CONTROLLI

Il Liceo si adopererà per assicurare la regolare ed assidua frequenza degli alunni a scuola e il

proseguimento degli studi; da un lato, mediante un rapporto di puntuale informazione e di collaborazione

attiva con le famiglie; dall’altro, attraverso interventi di prevenzione e controllo e attraverso la

partecipazione agli interventi di prevenzione della dispersione scolastica in collaborazione con le istituzioni

pubbliche operanti sul territorio in modo funzionale ed organico: famiglia, Enti Locali, Ufficio Scolastico

Provinciale, Distretto, ASL, ecc.

Art. 6 – PARTECIPAZIONE RESPONSABILE ALLA VITA DELLA SCUOLA

Il Dirigente, i docenti, il personale A.T.A., gli alunni e i genitori, ognuno secondo il proprio ruolo e la

propria competenza, sono i protagonisti, diretti e indiretti della complessa realtà della Scuola e del processo

educativo e formativo. In questo senso, tutti i soggetti summenzionati sono responsabili dell’attuazione della

presente “carta dei servizi scolastici” attraverso una “gestione partecipata” e una partecipazione

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responsabile alla vita, alle attività e alle scelte della scuola, nell’ambito delle disposizioni di legge, degli

organismi e delle procedure vigenti.

Art. 7 – STANDARD GENERALI DEL SERVIZIO SCOLASTICO

La partecipazione responsabile e fattiva di tutte le componenti scolastiche sopra elencate si prefigge di

favorire un’ampia e puntuale realizzazione degli standard generali di formazione e di servizio scolastico

(standard desunti dai Programmi Ministeriali, dalle finalità della scuola e, specificatamente, dal P.O.F.).

Art. 8 – IL POLO SCOLASTICO (liceo classico ed artistico) COME CENTRO DI PROMOZIONE

CULTURALE ED ARTISTICA

Il Liceo Artistico mediante un’auspicabile e fattiva collaborazione con gli enti locali – il comune di

Lanciano in particolare – si propone di favorire ogni forma di attività extrascolastica finalizzata alla funzione

della scuola come centro di promozione culturale e di crescita sociale e civile. A tale scopo consente alla

comunità scolastica l’uso dell’edificio, degli spazi e attrezzature (biblioteca, ecc.) fuori dell’orario scolastico

nel rispetto della normativa vigente e del C.C.N.L. (Contratto Collettivo Nazionale Lavoratori Scuola).

Art. 9 – INFORMAZIONE E TRASPARENZA

Il Liceo, al fine di favorire una partecipazione responsabile e fattiva di tutte le componenti scolastiche si

impegna a garantire la massima semplificazione delle procedure ed un’informazione completa e trasparente

mediante pubblicazione all’albo dell’istituto degli atti e decisioni di pubblico interesse o mediante rilascio

documenti nei termini di legge.

Art. 10 – EFFICIENZA – FLESSIBILITÀ DELL’ORARIO DI SERVIZIO

Il Liceo si propone di informare l’attività scolastica a criteri di efficienza, efficacia educativa e culturale,

di flessibilità nell’organizzazione dei servizi amministrativi e dell’orario di servizio del personale secondo la

normativa generale e del C.C.N.L. della Scuola, dell’Offerta Formativa e delle attività integrative, in una

autonoma e responsabile organizzazione del servizio, che nel rispetto delle leggi, risponda alle esigenze

dell'utenza.

Art. 11 – AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE

Finalizzato agli stessi scopi di efficienza, efficacia e flessibilità e a quello di adeguare l’offerta formativa e

culturale del Liceo ai crescenti bisogni dell’utenza e alle nuove istanze pedagogiche e sociali, il Liceo si

impegna ad attuare (secondo le linee di indirizzo didattiche fissate nel P.O.F.) modalità di aggiornamento

del personale docente attraverso forme di autoaggiornamento, autonomamente gestite, anche in

collaborazione con altri istituti, e mediante la partecipazione a corsi di aggiornamento organizzati da enti

culturali, I.R.R.E., nell’ambito generale degli indirizzi e strategie definite dall’Amministrazione. I docenti ed

il personale A.T.A. , infatti, concordano nel ritenere che l’aggiornamento didattico e culturale e la formazione

continua in servizio, costituiscano un impegno per tutto il personale della scuola.

Art. 12 – LIBERTÀ D’INSEGNAMENTO FORMAZIONE DELL’ALUNNO

Il Liceo attraverso il presente documento continuerà ad assicurare ed a garantire, nei modi e nelle forme

di legge vigenti, il rispetto della libertà d’insegnamento dei docenti e la formazione integrale dell’alunno,

contribuendo allo sviluppo armonico della personalità, nel rispetto degli obiettivi formativi nazionali

(Standard nazionali) e comunitari.

AREA DIDATTICA

Art. 13 - QUALITA' DEL SERVIZIO

Il Liceo, nell’avvalersi delle competenze professionali del personale docente e non docente, della

collaborazione e del contributo delle famiglie, delle risorse istituzionali e della Società civile (Enti locali,

istituzioni culturali, Università, Accademie, ecc.), si impegna responsabilmente a garantire una qualità

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elevata delle attività educative, formative e culturali erogate e ad assicurare la corrispondenza della sua

azione educativa con i bisogni culturali e formativi generali degli alunni.

Nello stesso tempo si impegna a garantire il rispetto degli obiettivi programmati e l’armonia del suo

operato con gli obiettivi educativi, culturali ed artistici e le linee programmatiche generali per il

conseguimento delle finalità istituzionali.

Art. 14 – COLLABORAZIONE TRA DOCENTI, RAPPORTI CON LE FAMIGLIE

Il Liceo si propone di promuovere all’inizio e nel corso di ogni anno scolastico incontri e riunioni tra

docenti e tra questi e le famiglie lungo due direttive:

1) riunioni tra docenti dell’Istituto della stessa disciplina e di discipline diverse, volte a promuovere

continuità didattica e intesa metodologica soprattutto allo scopo di agevolare il passaggio degli alunni

da una classe (inferiore) all’altra (superiore) e dal triennio al biennio o dal biennio al triennio;

2) riunioni e contatti con alunni, famiglie e scuole medie inferiori presenti sul territorio, ciò allo scopo di:

assicurare alle famiglie una corretta ed ampia informazione ai fini di una scelta consapevole degli studi

superiori, garantire continuità educativa e formativa tra diversi ordini e gradi di scuola, promuovere

uno sviluppo armonico della personalità degli alunni;

3) comunicazioni bimestrali alle famiglie circa l'andamento didattico-disciplinare dei propri figli, anche in

vista dell'attivazione dei corsi di recupero da parte della scuola stessa.

Art. 15 – LIBRI DI TESTO

Gli Organi Collegiali, ciascuno per la parte di loro competenza, nella scelta di libri di testo e

nell’acquisto e nella scelta dei materiali didattici adotteranno, come criterio di riferimento, la validità

culturale e la funzionalità educativa , prestando attenzione alla rispondenza dei sussidi didattici agli

obiettivi culturali e formativi.

Art. 16 – ATTIVITA' DIDATTICA DI CONSOLIDAMENTO

Per quanto attiene ai compiti da svolgere a casa, i docenti si propongono di svolgere la loro azione

educativa e didattica in coerenza con la Programmazione di classe, che dovrà prevedere la necessità di

razionali tempi di studio per gli alunni.

Di conseguenza, nell’assegnare esercitazioni e compiti domestici, i docenti avranno cura di tenere in

debito conto, da un lato, gli obiettivi formativi stabiliti dagli ordinamenti scolastici e, dall’altro, l’esigenza di

assicurare agli alunni, nelle ore extra scolastiche, un tempo per attività ricreative (gioco, sport, musica, ecc.).

Art. 17 – RAPPORTO DOCENTI – DISCENTI

I docenti del Liceo, nel rispetto dei principi civili ed etico-sociali della Costituzione della Repubblica

Italiana e delle Carte internazionali dei diritti del Fanciullo, della Donna e dell’Uomo, opereranno per

promuovere rapporti fra docenti e discenti scevri da intimidazioni, da minacce e da punizioni mortificanti e,

allo stesso tempo, volti al dialogo pacato e sereno e alla razionalizzazione e composizione di eventuali

situazioni di tensione e di conflitto che dovessero insorgere nel corso delle attività didattiche.

Art. 18 – PATTO FORMATIVO

Il Liceo provvede, ogni anno, alla stesura e redazione del Patto formativo per assicurare all’utenza

scolastica la migliore offerta formativa.

Il Patto formativo è la dichiarazione esplicita e concordata dell’operato della scuola. Esso si stabilisce tra

il docente e gli alunni della (o delle) propria classe e riguarda le finalità formative che si intendono

conseguire, gli strumenti e i metodi e i tempi mediante i quali il docente si propone di raggiungere gli

obiettivi prefissati. Detto patto, pur risolvendosi tra il docente e allievo, si avvarrà, nei limiti delle

disponibilità, della collaborazione e di apporti significativi e qualificanti del Consiglio di classe, degli Organi

d’Istituto, delle famiglie.

Il Patto formativo, inoltre, è caratterizzato dalla centralità dell’allievo, protagonista delle attività

educative e didattiche ed è volto:

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1) ad attuare i principi della pedagogia democratica;

2) a creare nella scuola condizioni di apprendimento favorevoli al conseguimento, da parte dell’allievo, di

una formazione umana e culturale in armonia con le istanze sociali;

3) a realizzare una scuola che sia vivaio naturale e sano della società.

Conseguentemente il Patto formativo, elaborato nell’ambito e in coerenza degli obiettivi educativi

programmati ai diversi livelli istituzionali comporta che:

a) l’allievo ha il diritto di conoscere:

gli obiettivi didattici ed educativi del suo curricolo;

il percorso per raggiungerli;

le fasi del suo curricolo;

b) il docente, in armonia con la normativa scolastica vigente, provvede alla stesura e redazione del piano di

lavoro (annuale, biennale o triennale) raccordandolo alle esperienze scolastiche precedenti degli

studenti;

c) il genitore ha il diritto di conoscere l’offerta formativa e di esprimere parere e formulare proposte, così

come, d’altra parte, ha il dovere di collaborare alla attività formativa.

Art. 19 – ATTIVITÀ DEL C.I.C. (Centro di Informazione e Consulenza)

Costituito ai sensi dell’art. 206 del D.P.R. n. 309/90 e delle CC.MN. n. 270/90 e n. 47 e 362 del 1992,

come spazio polifunzionale atto a consentire a studenti, docenti e genitori, di avere un colloquio costante

e proficuo, il C.I.C. (Centro di informazione e consulenza) opera nell’Istituto come struttura che si occupa

– in modo mirato – della prevenzione del disagio giovanile e, più in generale, del benessere dello

studente. Il C.I.C. si configura, pertanto, come spazio di interazione tra le varie componenti della

comunità scolastica avente la funzione:

a) di ascolto e di individuazione dei bisogni degli alunni;

b) di elaborazione e progettazione di percorsi esperienziali;

c) di collegamento interattivo tra scuola e realtà extrascolastica.

Il C.I.C. mira, insomma, al miglioramento, delle relazioni e della qualità della vita scolastica.

SERVIZI AMMINISTRATIVI Art. 20 – QUALITA' DEI SERVIZI AMMINISTRATIVI

Il Liceo individua e rende pubblici (impegnandosi a garantirne l’osservanza) i seguenti fattori di

qualità dei servizi amministrativi:

1. la celerità delle procedure;

2. la trasparenza;

3. l’informatizzazione dei servizi di segreteria;

4. la sollecitudine nei confronti dell’utenza;

5. la flessibilità degli orari degli uffici a contatto con il pubblico.

Il Liceo fissa i seguenti standard di procedura dei servizi amministrativi:

distribuzione moduli: la distribuzione dei moduli di iscrizione è effettuata con modalità on line; è

disponibile, presso la segreteria della scuola, in orario di servizio, un servizio di consulenza alle

famiglie per facilitare l’iscrizione.

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rilascio certificati: il rilascio dei certificati è effettuato nel normale orario di apertura della segreteria

al pubblico, entro il tempo massimo di tre giorni lavorativi per quelli di iscrizione e frequenza e di

cinque per quelli con votazioni e/o giudizi.

valutazione alunni: i documenti di valutazione degli alunni sono consegnati direttamente dal capo

d’istituto o dai docenti incaricati entro cinque giorni dal termine delle operazioni generali di

scrutinio.

apertura al pubblico: gli uffici di segreteria, compatibilmente con la dotazione organica del

personale, garantiscono un orario di apertura al pubblico rispondente alle esigenze degli utenti.

trasparenza amministrativa: il capo d’istituto ed il responsabile amministrativo sono sensibili al

problema della trasparenza degli atti amministrativi in ossequio alla legge n. 241/90, che recepiscono

nella prassi amministrativa di rispettiva competenza, secondo le indicazioni ministeriali, riguardo

l’accesso agli atti da parte degli interessati.

informatizzazione uffici: l’Istituto, al fine di offrire all’utenza un servizio rapido ed efficiente e

fornire un ottimo supporto organizzativo alla didattica, continuerà a curare l’informatizzazione dei

servizi di segreteria ed il loro aggiornamento tecnologico.

ricevimento pubblico: la Presidenza e gli Uffici di Segreteria, compatibilmente con le esigenze di

servizio, ricevono il pubblico in giorni ed orari stabiliti, anche in ore pomeridiane, con avvisi esposti

e resi noti anche sul sito web della scuola.

Art. 21 – INFORMAZIONE ALL'UTENZA

Il liceo allo scopo di fornire una puntuale e corretta informazione all’utenza si impegna:

1) ad assicurare spazi ben visibili all’interno dell’edificio scolastico per:

le comunicazioni sindacali;

le comunicazioni dei o ai genitori;

le comunicazioni degli o agli studenti;

2) a pubblicizzare – mediante affissione all’albo e pubblicazione sul sito web – i seguenti documenti:

l’organigramma degli OO.CC, del personale docente e non docente in servizio nell’istituto;

l’orario settimanale delle lezioni, i docenti a disposizione, le nomine dei supplenti, l’orario di

ricevimento dei genitori;

gli atti degli OO.CC. di pubblico interesse;

l’orario di servizio del personale A.T.A.e degli uffici di segreteria;

il P.O.F.

Gli operatori scolastici hanno l’obbligo di indossare un cartellino di riconoscimento per la durata

dell’orario di servizio. All’interno dell’istituto un bidello con cartellino di riconoscimento riceve il

pubblico e fornisce le indicazioni dell’ufficio o della persona a cui rivolgersi.

CONDIZIONI AMBIENTALI DELLA SCUOLA

Art. 22 – AMBIENTE SCOLASTICO

Il Liceo si impegna a garantire agli utenti un ambiente scolastico pulito, sereno ed accogliente.

L’istituto si impegna altresì a sensibilizzare le istituzioni presenti sul territorio, le associazioni dei

genitori, gli organi preposti alla vigilanza, al fine di garantire agli alunni la sicurezza interna ed esterna.

Art. 23 – QUALITA' AMBIENTALI E STRUTTURALI

Per quanto attiene ai fattori di qualità riferibili alle condizioni ambientali e strutturali dell’Istituto si fa

presente che il Liceo è ubicato in una costruzione seminuova, che è circondato da ampi spazi verdi.

L’edificio, che si presenta con una bella prospettiva architettonica, è completamente recintato da un muretto

in mattoni ed inferriata con cancelli ad apertura a mano, con ampio parcheggio lper auto ed altro terreno

circostante per attività sportive.

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RECLAMI E VALUTAZIONI DEL SERVIZIO

Art. 24 – RAPPORTO DIALOGICO

Il Liceo si impegna a creare occasioni di incontro e a tenere alto il livello del dialogo tra le varie

componenti scolastiche, al fine di instaurare un proficuo rapporto tra i soggetti, gli organi e gli uffici

dell’istituto.

In questo senso l’istituto – in tutte le sue componenti – si impegna a garantire e mettere a disposizione

degli utenti spazi, competenze, risorse tecniche ed umane, dotazioni librarie, ecc., allo scopo di

corrispondere alle aspettative degli alunni e famiglie e per una civile e pacifica composizione di interessi e/o

di eventuali conflitti.

Art. 25 – RECLAMI

Nel caso tuttavia che le normali richieste avanzate dagli alunni e dalle famiglie non fossero soddisfatte o

i problemi eventualmente insorti non fossero risolti in tempi e modi ragionevoli, gli interessati possono

presentare reclamo, al capo d’istituto, in forma scritta, orale o per via telefonica ovviamente indicando le

proprie generalità, il rapporto di parentela con l’alunno e l’indirizzo.

Art. 26 – RECLAMI ORALI TELEFONICI E ANONIMI

I reclami orali e telefonici debbono essere successivamente sottoscritti dal ricorrente. I reclami anonimi o

avanzati da soggetti non direttamente interessati che contengono motivi chiaramente pretestuosi, in ogni

caso, non saranno presi in considerazione. Gli autori del reclamo si assumono direttamente la responsabilità

di quanto in esso contenuto. Il reclamo scritto e motivato – a giudizio del Capo d’istituto – verrà

protocollato e quindi avviato alla procedura prevista per la sua soluzione. Il capo d’istituto, infatti, dopo

aver esperito ogni possibile indagine in merito, risponde in forma scritta con celerità e comunque non oltre

30 giorni, attivando le opportune procedure per rimuovere le cause che hanno provocato il reclamo.

Art. 27 – RELAZIONE ANNUA

Annualmente il Dirigente Scolastico redige una breve relazione sui reclami ricevuti e sui relativi

provvedimenti presi; relazione che verrà inserita in quella generale del Consiglio d’istituto sulle attività

complessive della scuola.

VALUTAZIONE DEL SERVIZIO

Art. 28 – RILEVAZIONE STANDARD SERVIZI

Allo scopo di verificare l’efficacia e gli standard di qualità dell’azione educativa svolta dal Liceo e di

raccogliere elementi utili alla valutazione del Servizio scolastico erogato, alla fine di ogni anno scolastico, il

Liceo effettua una rilevazione mediante un monitoraggio rivolto ai genitori, al personale docente e non

docente e agli studenti. I questionari vertono su aspetti organizzativi del lavoro scolastico, didattico-

culturali ed amministrativi e prevedono una graduazione delle valutazioni e uno spazio per la formulazione

di proposte operative. Essi sono predisposti dalla Commissione POF e i risultati vengono illustrati ai docenti

per le conseguenti valutazioni dalla Funzione Strumentale n.1.

ATTUAZIONE

Art. 29 – VALIDITÀ

La carta dei servizi scolastici ha validità immediata dopo gli espletamenti formali di cui all’art.

successivo. Le indicazioni in essa contenute si applicano fino a quando non intervengano in materia

disposizioni modificative contenute nei contratti collettivi o in norme di legge.

Art. 30 – APPROVAZIONE

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La presente carta dei servizi scolastici verrà sottoposta per la sua approvazione:

- alla delibera del consiglio d’istituto;

- alla acquisizione del parere favorevole del collegio dei docenti, per la parte didattico – culturale;

- alla acquisizione del parere favorevole del Direttore dei servizi amministrativi, per gli aspetti

concernenti i servizi amministrativi.

Quindi verrà diffusa e divulgata tra gli studenti e i genitori.

Art. 31 – MODIFICHE

Il Dirigente Scolastico autonomamente, e gli OO.CC. dell’istituto nelle forme previste dalle disposizioni

di legge, possono annualmente, sulla base di fondate e sperimentate ragioni, avanzare proposte di modifica

di articoli (o parti di essi) della carta dei servizi. Le proposte verranno vagliate dal Consiglio di istituto,

confortate dal parere del collegio dei docenti e del direttore amministrativo e, quindi, approvate o meno,

secondo le norme che regolano le attività degli OO.CC.

La carta dovrà comunque essere rivista nel caso intervengano cambiamenti di rilievo nelle caratteristiche

e negli standard di qualità del servizio scolastico.

Art. 32 – INVIO DELLA CARTA

La presente Carta dei Servizi Scolastici, firmata dal Dirigente Scolastico, dal Direttore dei Servizi

Amministrativi, dal Presidente del Consiglio d’Istituto, sarà pubblicata sul sito Web ed inviata alla

Presidenza del Consiglio dei ministri, dipartimento per la funzione pubblica.

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ALLEGATO 3

REGOLAMENTO D’ISTITUTO

Il Liceo s’impegna a promuovere nei giovani la formazione di una coscienza che li renda consapevoli dei

compiti che li attendono per consentire loro di muoversi con destrezza intellettiva, dominio critico e capacità

operativa, in altre parole devono:

- imparare a sapere;

- imparare a fare;

- imparare a vivere con gli altri;

- imparare ad essere.

TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI

Art. 1 – PRESIDENTI E SEGRETARI DEGLI OO.CC.

Il Dirigente scolastico presiede i Consigli di classe, il Collegio dei docenti, il Comitato di valutazione del

servizio degli insegnanti, la Giunta esecutiva, scegliendo tra i componenti di ciascuno di essi il segretario,

fatto salvo per la Giunta esecutiva, dove le funzioni di segretario sono svolte dal Direttore dei Servizi

Generali e Amministrativi. Per assenza o impedimento del Capo d’Istituto la presidenza dei medesimi viene

assunta dal Collaboratore Vicario del Dirigente o da un docente delegato.

Il Consiglio d’Istituto, invece, è presieduto da un genitore eletto tra i componenti di esso. In caso

d’impedimento, dal vice-presidente o dal consigliere più anziano. Il Presidente sceglie tra i componenti del

Consiglio d’Istituto un segretario.

Art. 2 – DURATA DI ESERCIZIO DEGLI ORGANI COLLEGIALI E DEI LORO COMPONENTI

Gli Organi Collegiali sono annuali e triennali. Sono di durata annuale il Consiglio di classe, il Collegio

dei docenti, il Comitato di valutazione. Sono di durata triennale il Consiglio d’Istituto la Giunta esecutiva. La

componente studentesca, negli organi dove è prevista, viene rinnovata annualmente.

I componenti dei vari Organi Collegiali scadono dalla carica quando hanno perso il diritto alla

eleggibilità.

Art. 3 – ELEZIONI ORGANI COLLEGIALI

Con ordinanza del Ministro Pubblica Istruzione sono stabilite le modalità per lo svolgimento delle

elezioni. Le votazioni si svolgono di norma in un giorno non lavorativo.

Art. 4 - CONVOCAZIONE DEGLI ORGANI COLLEGIALI

La convocazione degli organi collegiali (consiglio d’istituto, giunta esecutiva, collegio dei docenti,

consiglio di classe, comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti) è disposta dal Presidente di essi.

La convocazione può anche essere richiesta da 1/3 dei componenti degli OO.CC.

La convocazione deve essere disposta con preavviso di almeno cinque giorni. La lettera o l’avviso

devono indicare gli argomenti da trattare. In caso di urgenza, è possibile convocare con un preavviso di tre

giorni o meno. Il verbale di ogni seduta è steso su apposito registro a pagine numerate ed è firmato dal

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Presidente e dal segretario. Per il Consiglio d’istituto e la Giunta esecutiva il registro dei verbali è costituito

da fogli numerati progressivamente, siglati dal Dirigente.

Art. 5 – FORMULAZIONE DELL’ORDINE DEL GIORNO

L’Ordine del Giorno è di norma formulato dal presidente dell’Organo collegiale. Per discutere e votare

su argomenti che non siano inseriti all’ Ordine del Giorno è necessaria una deliberazione dell’Organo

Collegiale a maggioranza dei 2/3 dei presenti all’inizio della seduta.

Art. 6 – PUBBLICITA’ DELLE SEDUTE

Alle sedute del Consiglio d’Istituto possono assistere gli elettori delle componenti rappresentate nel

Consiglio medesimo. Il pubblico non è ammesso alle sedute quando sono in discussione argomenti

concernenti persone e quando esse sono riservate con obbligo di segreto d’ufficio. Al pubblico, che

eventualmente assista alle sedute, non è consentito intervento di qualsiasi sorta; esso è tenuto al silenzio ed

al rispetto della libertà di discussione e di deliberazione del Consiglio. Per il mantenimento dell’ordine fra il

pubblico, il presidente esercita tutti i poteri conferiti dalla legge al Sindaco quando questi presiede il

Consiglio comunale. Gli atti del Consiglio d’Istituto rimangono a disposizione di tutti coloro che ne facciano

richiesta scritta al Dirigente. Gli atti del Consiglio d’istituto sono pubblicati per dieci giorni mediante

affissione all’albo del Liceo di copia integrale delle deliberazioni, entro il termine di otto giorni dalla loro

adozione. Sulla copia, sottoscritta ed autenticata dal segretario, sono annotati gli estremi dell’avvenuta

pubblicazione.

Art. 7 – VALIDITA’ DELLE SEDUTE DEGLI ORGANI COLLEGIALI

Per la validità delle sedute degli Organi Collegiali è richiesta la metà più uno dei componenti in carica.

Le deliberazioni sono prese a maggioranza o all’unanimità; in caso di parità prevale il voto del Presidente.

Le votazioni sono segrete quando riguardano persone.

Art. 8 – DECADENZA DEI COMPONENTI DEGLI ORGANI COLLEGIALI

La partecipazione alle sedute degli Organi Collegiali è obbligatoria per i membri di diritto e per quelli

elettivi. Nel caso d’impedimento dei componenti a partecipare, questi sono tenuti ad informare

tempestivamente il Presidente dell’Organo Collegiale e produrre regolare giustificazione.

I membri elettivi decadono ope legis dopo tre assenze consecutive ingiustificate; decadono altresì quando

i componenti perdono i requisiti di eleggibilità; gli stessi vengono surrogati secondo le modalità previste

dalla normativa.

Si comunica che dal corrente a.s. 2015/2016, tutte le famiglie possono avere accesso ai dati del registro

elettronico della scuola per informazioni riguardanti i propri figli. Questa operazione potrà essere effettuata

direttamente dagli stessi applicando le seguenti fasi:

1. Collegarsi al sito istituzionale della scuola: http://iislanciano.it

2. Cliccare sul riquadro “Registro elettronico riservato alle famiglie”

3. Scrivere il proprio indirizzo mail (precedentemente comunicata in segreteria) su “codice

utente/indirizzo mail;

4. Infine cliccare su “Password dimenticata” e le credenziali per l’accesso saranno inviate al Vs

indirizzo mail .

Si comunica, altresì, che i docenti hanno di tempo 72 ore per l’inserimento dei dati (voti e verifiche).

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TITOLO II ALUNNI

PARTE I – DISPOSIZIONI GENERALI

Art. 9 – INGRESSO

Gli alunni possono entrare nella scuola dalle ore 8.00 e in ogni caso almeno nei 5 minuti prima dell’inizio

delle lezioni e ne escono all’ora segnata nell’orario scolastico. Sull’entrata e sull’uscita vigilano,

rispettivamente, i docenti della lezione iniziale e finale nella classe.

Art. 10 – COMPORTAMENTO

Gli alunni sono destinatari dell’attività scolastica e vi partecipano nei modi previsti dalla legge e dal

presente regolamento. Sono tenuti ad un comportamento dignitoso e rispettoso verso se stessi, i propri

compagni, gli insegnanti, il personale non docente e verso chiunque si trovi nella scuola. Eventuali

mancanze sono annotate sul registro di classe e valutate a norma delle disposizioni vigenti.

Art. 11 – OBBLIGHI SCOLASTICI

La presenza degli alunni è obbligatoria alle lezioni e a tutte le altre attività (ricerche culturali, lavori di

gruppo, esercitazioni, ecc.) che vengono svolte nel contesto del lavoro scolastico. Se iscritti a gruppi sportivi

interni, gli alunni possono usufruire della palestra in orario diverso da quello di lezione, purché assistiti da

un’insegnante di educazione fisica.

Art. 12 – COMUNICAZIONI

Per richieste o comunicazioni di vario genere durante le lezioni è necessaria apposita autorizzazione

rilasciata all’alunno o a gruppi di alunni dal Dirigente ed esibita agli insegnanti delle varie classi.

Art. 13 – ESONERI

L’alunno minorenne qualora sia esonerato dalla frequenza di talune lezioni può uscire da scuola solo se

autorizzato con dichiarazione scritta consegnata personalmente al Dirigente dal genitore. In ogni caso non

può sostare nei corridoi o nell’atrio.

Art. 14 - RITARDI, ENTRATE POSTICIPATE, USCITE ANTICIPATE

Uscite anticipate (chiarimenti)

Si comunica alle SSLL che non è più consentito agli alunni uscire anticipatamente dall’Istituto, prima del

termine delle lezioni, utilizzando la modalità:

richiesta dei genitori (o di che ne fa le veci) scritta inviata VIA FAX (in base alla legge n.° 135 del 7

agosto 2012).

Questa modalità è sostituita dalla seguente:

richiesta dei genitori (o di che ne fa le veci) scritta inviata VIA E-MAIL.

La richiesta dei genitori deve riportare nome e cognome del richiedente e dell’alunno, classe frequentata,

data e ora dell’uscita anticipata, data della richiesta; deve (ovviamente) essere firmata; alla richiesta deve

essere allegata una scannerizzazione di un documento di riconoscimento valido, con la firma del richiedente

La scannerizzazione deve riportare la seguente dicitura: “Il sottoscritto nome e cognome dichiara che la

presente copia è identica all’originale in proprio possesso”.

La richiesta e la copia devono presentare la firma del genitore.

La richiesta deve pervenire al seguente indirizzo di posta elettronica: [email protected],

entro e non oltre le ore 9.20.

Si ricorda che è ancora consentito agli alunni uscire anticipatamente dall’Istituto, prima del termine delle

lezioni, con le due seguenti modalità:

prelievo diretto dell’alunno da parte di uno dei genitori (o di che ne fa le veci); si escludono zii,

fratelli, parenti, amici, ecc… (se non preventivamente autorizzati PER ISCRITTO direttamente e

personalmente da uno dei genitori);

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richiesta dei genitori (o di che ne fa le veci) scritta, portata a mano e protocollata (anticipatamente) in

segreteria entro le ore 9.20.

Non è permesso uscire anticipatamente dall’Istituto, prima del termine delle lezioni, con una richiesta

dei genitori sul libretto delle giustificazioni.

Non è possibile a nessun alunno, neanche ai maggiorenni, uscire anticipatamente

dall’Istituto, prima del termine delle lezioni, in altri modi.

Alunni minorenni: La richiesta dei genitori deve riportare nome e cognome del richiedente e dell’alunno, classe frequentata,

data e ora dell’uscita anticipata, data della richiesta; deve (ovviamente) essere firmata; alla richiesta deve

essere allegata la fotocopia di un documento di riconoscimento valido, con la firma del richiedente (vedi

allegato di seguito).

Sulla fotocopia deve essere riportata la seguente dicitura: “Il sottoscritto nome e cognome dichiara che la

presente fotocopia è identica all’originale in proprio possesso”. La fotocopia deve essere firmata dal genitore.

Non è permesso uscire anticipatamente dall’Istituto, prima del termine delle lezioni, con una richiesta dei

genitori sul libretto delle giustificazioni. Si allega modulo di richiesta:

Si ricorda che sulle fotocopie dei documenti di riconoscimento (allegati al modulo di delega o al modulo

di richiesta uscita anticipata) deve essere scritta la seguente dichiarazione: “Il sottoscritto cognome e nome

DICHIARA che la presente fotocopia è identica al documento originale in proprio possesso” FIRMA del

titolare del documento. Si allega modulo di richiesta:

Si ricorda che sulle fotocopie dei documenti di riconoscimento (allegati al modulo di delega o al modulo

di richiesta uscita anticipata) deve essere scritta la seguente dichiarazione: “Il sottoscritto cognome e nome

DICHIARA che la presente fotocopia è identica al documento originale in proprio possesso” FIRMA del

titolare del documento.

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Allegato

Spett. DIRIGENTE SCOLASTICO

dell’ISTITUTO d’ISTRUZIONE SUPERIORE

“V. EMANUELE II” – LANCIANO (CH)

Liceo Artistico “G. Palizzi” – Lanciano (CH)

Oggetto: uscita anticipata.

Il /La Sottoscritt __ ____________________________________________, padre / madre

dell’alunn __/__ _________________________________________della classe _____________

CHIEDE

che il / la propri __/__ figli __ / __ possa uscire dall’Istituto anticipatamente, prima della fine

delle lezioni, il giorno _____________________, alle ore ____________.

Il /La Sottoscritt __ solleva la Dirigenza dell’Istituto d’Istruzione Superiore “V. Emanuele II” di

Lanciano da qualsiasi responsabilità in proposito.

Si allega fotocopia di un documento di riconoscimento valido, con la propria firma.

Lanciano, ___________________

Firma del genitore

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Alunni maggiorenni

E' possibile delegare il proprio figlio maggiorenne o la propria figlia maggiorenne a richiedere,

autonomamente, uscite anticipate, nei limiti del regolamento scolastico (Art. 15; due permessi al mese di

uscita anticipata e/o ingresso ritardato).

Si allega modulo di delega (allegato 1).

L’alunno maggiorenne delegato o l’alunna maggiorenne delegata da uno dei genitori potrà richiedere

permessi di uscita anticipata, nei limiti del regolamento scolastico, utilizzando il modulo di richiesta allegato

(allegato 2).

Si ricorda che sulle fotocopie dei documenti di riconoscimento (allegati al modulo di delega o al modulo

di richiesta uscita anticipata) deve essere scritta la seguente dichiarazione: “Il sottoscritto cognome e nome

DICHIARA che la presente fotocopia è identica al documento originale in proprio possesso” FIRMA del

titolare del documento.

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Allegato 1

Spett. DIRIGENTE SCOLASTICO

dell’ISTITUTO d’ISTRUZIONE SUPERIORE

“V. EMANUELE II” – LANCIANO (CH)

Liceo Artistico “G. Palizzi” – Lanciano (CH)

Oggetto: uscita anticipata.

Il /La Sottoscritt __ ____________________________________________, padre / madre

dell’alunn __/__ maggiorenne _________________________________________della classe

_____________

DELEGA

il / la propri __/__ figli __ / __ MAGGIORENNE A RICHIEDERE AUTONOMAMENTE

PERMESSI DI USCITA ANTICIPATA dall’Istituto, nei limiti del regolamento scolastico

(Art. 15), per l’anno scolastico 2015/16.

Il /La Sottoscritt __ solleva la Dirigenza dell’Istituto d’Istruzione Superiore “V.

Emanuele II” di Lanciano da qualsiasi responsabilità in proposito.

Si allega:

- fotocopia di un proprio documento di riconoscimento valido;

- fotocopia di un documento di riconoscimento valido del propri___ / ___ figli ___ /

___

Lanciano, ___________________

Firma del genitore

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Allegato 2

Spett. DIRIGENTE SCOLASTICO

dell’ISTITUTO d’ISTRUZIONE SUPERIORE

“V. EMANUELE II” – LANCIANO (CH)

Liceo Artistico “G. Palizzi” – Lanciano (CH)

Oggetto: uscita anticipata.

Il /La Sottoscritt __ ____________________________________________, maggiorenne,

della classe _______, nat ___ / ___ a ________________________ prov. _________, il __ / __ /

_______, delegat __ / ___ dal padre / dalla madre a richiedere permessi di uscita anticipata

nei limiti del regolamento scolastico,

CHIEDE

di poter uscire anticipatamente dall’Istituto, il giorno _________, alle ore _________.

Si allega fotocopia di un proprio documento di riconoscimento valido.

Lanciano, ___________________

Firma dell’alunno richiedente

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Disposizioni generali circa i ritardi, entrate posticipate, uscite anticipate. Oggetto: ritardi ingiustificati, allontanamenti, mancate giustificazioni.

Si ricorda alle SS.LL. che le lezioni iniziano sempre, tutti i giorni, alle ore 8.20.

Oltre le 8.20 sarà possibile entrare all’interno dell’Istituto, ma non in classe. Gli studenti ritardatari

dovranno rimanere nell’atrio dell’Istituto (e in nessun altro luogo) sorvegliati dai collaboratori scolastici, fino

all’inizio della seconda ora. L’insegnante della seconda ora annoterà sul registro l’ingresso dell’alunno.

L’ingresso alla seconda ora dovrà essere giustificato.

Stessa procedura per la settima ora del mercoledì.

Eventuali ingressi successivi alla seconda ora potranno avvenire solo nei cambi di ora.

I ritardi vanno giustificati entro 3 giorni dalla data del ritardo stesso.

Dopo tre ingressi ritardati non giustificati, i C.d.C. saranno riuniti per irrogare la sanzione disciplinare

dell’AMMONIZIONE.

In caso di un ulteriore ritardo non giustificato, i C.d.C. saranno riuniti per irrogare la sanzione

disciplinare della SOSPENSIONE da 1 a 5 giorni.

Le assenze vanno giustificate entro 3 giorni dalla data del rientro a scuola.

In caso contrario, dopo tre mancate giustificazioni, i C.d.C. saranno riuniti per irrogare la sanzione

disciplinare dell’AMMONIZIONE.

In caso di un’ulteriore mancata giustificazione, i C.d.C. saranno riuniti per irrogare la sanzione

disciplinare della SOSPENSIONE da 1 a 5 giorni.

In caso di un eventuale allontanamento dall’Istituto il mercoledì pomeriggio o prima della fine delle

lezioni negli altri giorni, senza permesso dei genitori, i C.d.C. saranno riuniti per irrogare la sanzione

disciplinare della SOSPENSIONE da 1 a 5 giorni.

Si ricorda, infine, alle SSLL che anche una sola ammonizione può determinare un voto insufficiente nel

comportamento; inoltre, un voto insufficiente in comportamento non permette (in automatico) l’ammissione

alla classe successiva.

Art. 15 - PERMESSI DI ENTRATA POSTICIPATA E USCITA ANTICIPATA

Un alunno può usufruire, in un mese, di non più di due permessi. Ulteriori permessi potranno

eventualmente essere concessi solo per motivi particolarmente gravi, debitamente motivati al Dirigente

Scolastico o ai suoi collaboratori. Tranne casi eccezionali, debitamente motivati, il differimento dell’entrata e

l’anticipo dell’uscita non possono superare le due unità orarie.

È consentito l’ingresso durante la terza ora solo se si produce certificazione medica attestante

l’impossibilità dell’alunno ad essere a scuola prima a causa di visita medica oppure per motivi di salute. Gli

alunni minorenni possono uscire anticipatamente solo se prelevati da un genitore o da un parente o da una

persona di fiducia della famiglia con delega e fotocopia del documento di riconoscimento del genitore. Al

delegato verrà richiesto un documento di riconoscimento che verrà fotocopiato e conservato in segreteria.

Nel caso in cui un genitore sia impossibilitato a prelevare personalmente il proprio figlio, né abbia una

persona fidata da delegare, può fare richiesta di permesso di uscita anticipata allegando fotocopia del

documento di riconoscimento, via fax (ai numeri 0872 728567 per il Liceo Classico e 0872 712219 per il Liceo

Artistico). In ogni caso la scuola può effettuare ulteriori controlli telefonici, se lo ritiene opportuno. I

permessi di entrata posticipata ed uscita anticipata vengono concessi e firmati direttamente dal docente della

classe. Il docente della classe se lo ritiene opportuno, in casi specifici, che egli ritenga necessitino di una

considerazione particolare, può mandare l’alunno dal Collaboratore del Dirigente Scolastico.

La scuola si riserva la facoltà di consentire ai maggiorenni delle classi quinte un numero di uscite

anticipate anche superiore a quello previsto.

Art. 16 - NORME PER I COORDINATORI DI CLASSE E PER I DOCENTI IN GENERE

Se l’alunno entra in classe con un ritardo inferiore ai dieci minuti oppure con giustificazione del

genitore, il docente della prima ora apporrà, nel registro di classe elettronico giornaliero, un segno di spunta

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nella sezione ”Ritardo” sulla colonna Sì/No e sulla colonna “Gius”, indicando l’ora di entrata nella colonna

“Ora”. Se il ritardo supera i 10 minuti e l’alunno è privo di giustificazione , il docente della prima ora

apporrà, nel registro di classe elettronico giornaliero, un segno di spunta nella sezione ”Ritardo” sulla

colonna Sì/No, indicando l’ora di entrata nella colonna “Ora”. L’alunno se privo di giustificazione in ogni

caso sarà ammesso in classe, ma in caso di entrata posticipata il giorno successivo è tenuto a produrla al

docente della prima ora. In caso di inadempienza il coordinatore si metterà in contatto con i genitori.

Il docente a cui viene richiesto il permesso di uscita anticipata, con l’aiuto dei collaboratori scolastici, è

tenuto a controllare che l’alunno sia prelevato da un genitore o da un soggetto con delega o che vi sia stata

una richiesta fatta dal genitore via fax corredata da copia del documento di riconoscimento. Una volta

effettuato tale controllo, egli apporrà, nel registro di classe elettronico giornaliero, un segno di spunta nella

sezione ”Uscita” sulla colonna Sì/No e sulla colonna “Gius”, indicando l’ora di uscita nella colonna “Ora”.

Tutte le informazioni relative ai permessi utilizzati dagli studenti vengono, così, registrate sul registro di

classe e sono facilmente visionabili da tutti i docenti ed in particolare dal coordinatore di classe che dovrà

tenere sotto controllo la situazione di ciascun alunno e potrà, nei casi ritenuti opportuni, contattare le

famiglie degli studenti minorenni, e se lo ritiene necessario anche quelle dei maggiorenni, per le opportune

comunicazioni.

Art. 17 – INTERVALLO

L’intervallo ha la durata di dieci minuti, dei quali cinque al termine della seconda ora e cinque all’inizio

della terza nel Liceo Classico; nel Liceo Artistico, l’intervallo si terrà tra la terza e quarta ora. Durante

l’intervallo, è fatto divieto agli alunni di allontanarsi dalla scuola. La vigilanza è assicurata dai docenti della

terza e della quarta ora di lezione (Liceo Artistico), docenti della seconda e terza ora (Liceo Classico) e dai

collaboratori scolastici.

Art. 18 - PERMESSI DI USCITA DALLA CLASSE

L’uscita dell’alunno dalla classe è consentita:

a) durante l’intervallo;

b) eccezionalmente durante le lezioni, salvaguardandone il regolare svolgimento;

c) nei casi di oggettiva necessità e quando sia necessario comunicare tra gli alunni dell’Istituto. Nei casi

previsti dalle lett. b) e c) è necessaria l’autorizzazione del docente responsabile. Nell’intervallo tra una

lezione e l’altra (cambio dell’ora) gli alunni sono tenuti a restare in classe.

Art. 19 – APERTURA DELLA SCUOLA

La scuola è aperta anche al pomeriggio almeno due volte sia per ospitare attività di formazione rivolte

al territorio sia per attività d'incontro delle commissioni, attività integrative, recuperi, attività sportive. Su

richiesta, potrà essere aperta anche negli altri giorni.

Art. 20 – SVOLGIMENTO DI ATTIVITA’ VARIE

Nello spirito dell’art. 18, gli alunni possono riunirsi a scuola in orario pomeridiano per lo svolgimento di

attività varie (Comitato studentesco, attività del C.I.C., teatro, musica, ecc.) compatibili con i fini educativi

propri dell’attività scolastica, purché ne chiedano l’autorizzazione al Dirigente, almeno due giorni prima

della data fissata per la riunione.

Art. 21 – GIUSTIFICAZIONI

In caso di assenza, l’alunno è riammesso a scuola e giustificato dall’insegnante della prima ora, dietro

presentazione di giustificazione scritta sull’apposito libretto firmato dal genitore (o da chi ne fa le veci) ove si

tratti di un alunno minorenne; oppure dal genitore e dall’alunno stesso, qualora si tratti di maggiorenne.

Qualora l’alunno si presenti senza giustificazione, è ugualmente riammesso, ma è tenuto a giustificare il

giorno successivo. Se la dimenticanza si ripete, viene segnalata al Dirigente.

Nell’eventualità di astensioni collettive dalle lezioni, gli alunni sono riammessi a scuola solo se

esibiscono la relativa comunicazione firmata dal genitore o da chi ne fa le veci o se producono con la

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giustificazione un documento comprovante le particolari ragioni dell’assenza, che in tal caso va ritenuta

giustificata.

Quando l’assenza si protragga per oltre cinque giorni , oltre alla giustificazione, l’alunno deve esibire un

certificato medico in caso di malattia o presentarsi a scuola accompagnato da un genitore, in caso di assenza

per motivi di famiglia.

All’alunno che smarrisca il libretto delle giustificazioni, ne viene consegnato un altro solo su richiesta del

genitore o di chi ne fa le veci, e previo versamento sul c/c della scuola del relativo costo.

Gli alunni maggiorenni potranno giustificare autonomamente le proprie assenze, anche se è auspicabile

che i genitori, per una più concreta collaborazione con la scuola, all’inizio dell’anno scolastico diano il loro

preventivo assenso.

Art. 22 – USO DELLA BIBLIOTECA

L’alunno può frequentare la biblioteca secondo i propri bisogni di studio o le indicazioni dei docenti e

può ottenere in prestito i testi registrati in biblioteca (non più di due volumi) per un periodo massimo di gg.

20, previa registrazione ed apposizione di firma del consegnatario. L’alunno è responsabile della buona

conservazione e della restituzione del libro, che gli verrà addebitato qualora lo stesso risultasse danneggiato

o non restituito nei termini.

È consentito l’uso dei mezzi informatici in dotazione alla biblioteca per fare ricerca, anche fuori

dall’orario delle lezioni, dietro preventiva autorizzazione del Dirigente o di un suo delegato.

Il personale incaricato risponde della registrazione dei volumi in entrata ed in uscita. Gli studenti hanno

diritto a partecipare, in via consultiva, alla scelta delle dotazioni librarie da acquistare. L’uso della biblioteca

è altresì concessa agli alunni che, non avvalendosi dell’insegnamento della religione cattolica, facciano

esplicita richiesta al momento dell’iscrizione di poter effettuare libera attività di studio e/o ricerca.

Art. 23 – ACCESSO AGLI UFFICI DI SEGRETERIA

Gli alunni possono accedere agli uffici amministrativi, normalmente, nel corso dell’intervallo ed al

termine delle lezioni. Nei casi di urgenza in qualsiasi momento della giornata.

Art. 24 – INCONTRI CON IL DIRIGENTE SCOLASTICO E CON I DOCENTI

Gli alunni possono conferire con il Dirigente in qualsiasi momento della giornata, dietro preventiva

autorizzazione del docente della classe; con i docenti nel corso dell’intervallo.

Art. 25 – CONSEGNA DELLA PAGELLA

La pagella o un altro documento informativo sull’andamento didattico e/o disciplinare deve essere

restituita al docente coordinatore di classe entro i 5 gg. successivi alla consegna munita del visto del genitore

o di chi ne fa le veci.

La mancata riconsegna della pagella entro i termini fissati determinerà l’addebito di una nuova pagella e

provvedimenti disciplinari.

Art. 26 – DOCUMENTI DEGLI ALUNNI

I documenti degli alunni, finché questi rimangono iscritti ai Licei e per cinque anni successivi, sono

custoditi nell’archivio di esso. Nei casi di trasferimento ad altro Istituto, essi vengono trasmessi d’ufficio.

Art. 27 – PERDITA DELLA QUALIFICA DI ALUNNO

Perdono la qualifica di alunno coloro che cessano di frequentare il Liceo entro il 15 marzo e coloro che si

vengono a trovare in particolari stati di illegittimità.

La cessazione della frequenza deve essere comunicata per iscritto al Dirigente dal genitore o da chi ne fa

le veci.

Art. 28 - USO DEI CELLULARI, I POD ED ALTRI STRUMENTI ELETTRONICI PER RIPRESE

FILMATE A SCUOLA E SANZIONI DISCIPLINARI

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1. Agli alunni è fatto divieto, durante il periodo di svolgimento dell’ attività didattica, in aula o nei

corridoi, dell’utilizzo di telefoni cellulari, ed altri strumenti elettronici atti a scattare immagini,

riprendere filmati o comunque il cui uso non sia di carattere esclusivamente didattico. Tali strumenti, se

in possesso degli alunni, devono essere tenuti spenti ed allocati nelle cartelle o nelle giacche e,

comunque, mai tenuti in vista.

2. La violazione del divieto contenuto in tale regolamento configura un’infrazione di tipo disciplinare,

rispetto alla quale sono previste le seguenti sanzioni:

a. ogni apparecchio manifestamente tenuto in vista o che squilli o che emetta altri suoni verrà

sequestrato dal Docente e consegnato al Dirigente Scolastico, il quale lo riconsegnerà solo ed

esclusivamente ai genitori dell’alunno;

b. la violazione reiterata del divieto comporta la sospensione dalla frequenza delle lezioni

commisurata, nei termini, alla gravità della violazione rilevata. L’allontanamento dalla Scuola può essere

trasformato, su richiesta dei genitori degli alunni, nello svolgimento di attività socialmente utili a favore

dell’Istituto.

La scuola mette a disposizione di alunni e genitori, che abbiano urgenza di comunicare, gli apparecchi

telefonici della Segreteria didattica.

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Art. 29 - APPLICAZIONE DELLA NORMATIVA SUL DIVIETO DI FUMARE

In applicazione della legge n. 3 del 16-1-2003, al fine di evitare i rischi dovuti al fumo attivo e passivo, è

fatto divieto di fumare in tutti i locali scolastici da parte di tutti coloro che accedono ad essi sia in quanto

utenti, sia in quanto lavoratori, sia in quanto occasionali frequentatori (genitori, fornitori, collaboratori a

vario titolo, ecc.).

1. I locali in cui vige il divieto di fumo sono tutti, nessuno escluso.

2. I trasgressori sono soggetti alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 25 a 250;

la misura della sanzione è raddoppiata qualora la violazione sia commessa in presenza di una donna in

evidente stato di gravidanza o in presenza di lattanti o bambini fino a dodici anni.

3. La vigilanza sul rispetto delle norme antifumo è esercitata per ogni sede scolastica da uno o più incaricati

nominati dal Dirigente Scolastico; ad essi spetta:

- vigilare sull’osservanza del divieto di fumare nell’ambito della scuola di servizio da parte di chiunque

- accertare eventuali infrazioni;

- compilare il verbale di contestazione;

- verificare l’avvenuto pagamento entro 60 giorni dalla contestazione immediata ovvero dalla notifica

della stessa al trasgressore.

4. Gli alunni debbono essere adeguatamente informati dai rispettivi insegnanti sui rischi derivanti sia dal

fumo attivo che da quello passivo.

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ALLEGATO 4

STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI

STUDENTI

DIRITTI DEGLI STUDENTI

Art. 30 – DIRITTO AD UNA FORMAZIONE QUALIFICATA

Lo studente ha diritto ad una formazione culturale qualificata che rispetti e valorizzi, anche attraverso

l’orientamento, l’identità di ciascuno e sia aperta alle pluralità delle idee.

Il Liceo persegue la continuità dell’apprendimento e valorizza le inclinazioni personali degli studenti, anche

attraverso un’adeguata informazione.

Art. 31 – DIRITTO ALLA RISERVATEZZA

Il Liceo promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello studente alla riservatezza.

Art. 32 – DIRITTO ALL’INFORMAZIONE

Lo studente ha diritto di essere informato:

- sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola;

- sugli obiettivi didattici delle discipline;

- sulle strategie, sugli strumenti di verifica e sui criteri di valutazione di ogni singolo docente.

Art. 33 – DIRITTO ALLA PARTECIPAZIONE

Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola.

A tal proposito il Dirigente scolastico ed i docenti si impegnano ad attivare con gli studenti, nel corso dell’intero

anno scolastico, un dialogo inteso a favorire la partecipazione sui seguenti temi:

a) definizione del Piano dell’Offerta Formativa;

b) criteri di valutazione;

c) scelta dei libri di testo e del materiale didattico.

Art. 34 – DIRITTO DI SCELTA

Gli alunni hanno il diritto di scegliere tra le attività curriculari integrative e tra le attività aggiuntive che l’Istituto

s’impegna a programmare.

La scuola terrà conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti per organizzare le proprie

attività didattiche curriculari e le attività aggiuntive facoltative.

Art. 35 – DIRITTO AL RISPETTO

Tutti gli alunni hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono. Il

Liceo, a tal proposito, s’impegna a promuovere attività interculturali a tutela della loro lingua e cultura.

Art. 36 – DIRITTO DI STIMA

Il massimo rispetto e stima sono dovute agli alunni ai quali non vanno misconosciuti eventuali errori intuitivi ed

un saper pensare ed argomentare non sempre in sintonia con i dettami curricolari delle singole discipline (errando

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discitur , “sbagliando s’impara”).

Art. 37 – DIRITTO DI ASSEMBLEA

Gli alunni hanno diritto di riunirsi nei locali dell’Istituto per tenere delle assemblee.

Le assemblee rappresentano un’importante occasione di partecipazione democratica e di preparazione alla vita

sociale, pertanto è importante che tutti gli studenti vi partecipino.

Le assemblee possono essere a livello di classe e d’Istituto. L’assemblea d’Istituto può anche articolarsi in

assemblee di classi parallele.

I rappresentanti degli studenti eletti nei Consigli di classe possono nominare un Comitato studentesco, il quale

può esprimere pareri e formulare proposte agli Organi Collegiali dell’Istituto.

È consentito lo svolgimento di un’assemblea d’Istituto ed una di classe al mese, la prima, della durata massima

pari alle ore di lezione di una giornata e, la seconda, della durata massima di due ore.

L’assemblea d’Istituto e quella di classe devono tenersi mensilmente in giorni ed ore diverse.

All’assemblea d’Istituto, previa autorizzazione del Consiglio d’Istituto, può essere consentita la partecipazione di

esperti di problemi culturali, sociali, ecc.

A richiesta degli studenti, le ore destinate all’assemblea possono essere utilizzate per lo svolgimento di attività

parascolastiche.

Non possono aver luogo assemblee nel mese conclusivo delle lezioni.

Alle assemblee di classe e d’Istituto possono assistere il Dirigente o i suoi delegati. L’assemblea d’Istituto deve

darsi un regolamento per il proprio funzionamento che deve essere vagliato dal Consiglio d’Istituto. L’assemblea

d’Istituto è convocata su richiesta del Comitato studentesco, dalla maggioranza dei rappresentanti dei Consigli di

classe, o dal 25 % degli studenti.

La data di convocazione dell'assemblea d’Istituto o di classe, comprensiva dell’ordine del giorno, deve essere

comunicata, con almeno cinque giorni di anticipo, al Dirigente.

Il Comitato studentesco è responsabile del buon andamento dell’assemblea oltre a garantire l’esercizio

democratico dei diritti dei partecipanti.

Il Dirigente o i suoi delegati hanno potere di sospendere le assemblee, nei casi di violazione del regolamento o di

mancanza dell’ordinato svolgimento delle stesse, facendo riprendere le normali attività didattiche.

Il Comitato studentesco ed i rappresentanti di classe, entro cinque giorni dallo svolgimento delle assemblee,

faranno pervenire al Dirigente i verbali delle riunioni.

Art. 38 – DIRITTO DI ASSOCIAZIONE

Il Liceo garantisce agli studenti il diritto di associarsi per favorire il processo di autoeducazione.

I docenti collaboreranno, con compiti di regia educativa, con gli studenti singoli o associati che intendono

svolgere iniziative all’interno della scuola al di fuori dell’orario scolastico.

La scuola mette a disposizione locali ed attrezzature.

I progetti e/o le richieste, proposte da studenti associati o singoli, dovranno essere proposti al Dirigente che ne

autorizzerà la realizzazione dopo aver acquisito il parere degli Organi Collegiali della scuola.

DOVERI DEGLI STUDENTI

Art. 39 – DOVERE DI FREQUENZA

Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni e ad assolvere assiduamente a tutti gli impegni di

studio.

Art. 40 – DOVERE AL RISPETTO

Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente scolastico, dei Docenti, del personale tutto della

scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi.

Art. 41 – DOVERE ALLA MORALITÀ

Nell’esercizio dei loro diritti e nell’adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un

comportamento corretto secondo i principi ed i valori dettati dalla morale e dalle norme giuridiche.

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Art. 42 – DOVERE DI OSSERVARE LE DISPOSIZIONI

Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dal regolamento

d’Istituto.

Art. 43 - DOVERE DI SEGUIRE UN COMPORTAMENTO CIVILE

Gli studenti sono tenuti a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della

scuola e ad utilizzare correttamente le strutture, gli strumenti scientifici ed i sussidi didattici.

Art. 44 – DOVERE AL SENSO DI RESPONSABILITÀ

Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico, curandolo come

importante fattore di qualità della vita della scuola.

Art. 45 – DOVERE DI COLLABORAZIONE

Gli studenti hanno il dovere di collaborare tra loro e con tutti gli altri operatori scolastici per migliorare

l’organizzazione e la realizzazione delle diverse attività para-scolastiche, extra-scolastiche ed inter-scolastiche.

D I S C I P L I N A

Art. 46 – PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI

I provvedimenti disciplinari si prefiggono la finalità educativa di rafforzare il senso di responsabilità, il rispetto

verso i doveri ed il ripristino, all'interno dell'Istituto, dei rapporti di correttezza e lealtà.

Art. 47 – RESPONSABILITÀ DISCIPLINARE

Ognuno è responsabile personalmente del proprio comportamento/atteggiamento disciplinare.

Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie

ragioni e/o a produrre prove o testimonianze a discarico.

Nessuna sanzione disciplinare connessa al comportamento potrà influire sulla valutazione del profitto.

Art. 48 – MANCANZA DI RISPETTO

Agli alunni che ostentino, verso tutti quelli che operano a vario titolo nella scuola (Dirigente, personale Docente,

personale non docente, alunni, genitori, altri), un atteggiamento:

a) irrispettoso e/o offensivo della personalità altrui;

b) scostante e/o indisponente;

c) arrogante e/o minaccioso;

d) insolente e/o impudente;

e) ostentato e/o istrionesco;

potranno essere inflitte le seguenti sanzioni:

1) richiamo verbale;

2) avvertimento scritto;

3) sospensione da 1 a 5 giorni;

4) sospensione fino a 15 giorni.

Art 49 – INOSSERVANZA AI DOVERI DI MORALITÀ

Gli studenti che con la loro condotta rechino offesa, oltraggio, spregio, umiliazione, scherno, ingiuria, vilipendio

al buon nome della scuola, al dovere d’istruzione da parte degli altri allievi ed a tutti gli operatori scolastici, potranno

essere inflitte le seguenti punizioni:

a) sospensione dalle lezioni fino a 3 giorni;

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b) sospensione dalle lezioni fino a 5 giorni;

c) sospensione dalle lezioni fino a 15 giorni.

Art. 50 – VIOLAZIONE AI DOVERI DI CIVILTÀ

Gli studenti che con deliberata intenzione o con la loro incuria, negligenza, trascuratezza, sbadataggine arrechino

danni alle strutture scolastiche, agli arredi o ai materiali/sussidi didattici, tecnici e scientifici, potranno essere inflitte

le seguenti sanzioni:

a) avvertimento scritto alle famiglie e risarcimento e/o riparazione del danno fatto;

b) risarcimento del danno e sospensione da 3 a 5 giorni;

c) risarcimento del danno, denuncia e sospensione fino a 15 giorni.

Art . 51 – CONTRAVVENZIONI ALLE DISPOSIZIONI

Gli alunni sono tenuti al rispetto delle norme regolamentanti l’organizzazione e la sicurezza scolastica. La

trasgressione alle suddette disposizioni comporterà:

a) richiamo scritto;

b) sospensione da 1 a 5 giorni.

Art. 52 – MANCANZA DEL SENSO DI RESPONSABILITÀ E COLLABORAZIONE

Gli studenti che non si adoperano a rendere accogliente l’istituto e mostrano apatia e negligenza verso le

iniziative organizzate dalla scuola, potranno essere sanzionati con :

a) ammonizione con biasimo;

b) ammonizione con diffida.

Art. 53 – DIVIETO DI SANZIONARE LE OPINIONI ALTRUI

In nessun caso può essere sanzionato l’alunno che, senza ledere la personalità altrui, correttamente manifesta le

proprie opinioni.

Art. 54 – TEMPORALITÀ’ DELLE SANZIONI

Le sanzioni sono sempre temporanee ed ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno.

Esse terranno in giusta considerazione la situazione personale dello studente.

Allo studente deve essere offerta la possibilità di tramutare la sospensione dalle lezioni in attività in favore della

comunità scolastica.

Lo studente che accetta di svolgere attività sostitutiva della sospensione può avere una riduzione di pena fino ad

un terzo del periodo di sospensione.

Art. 55 – DEROGHE

Qualora concorrano circostanze attenuanti, potrà essere inflitta la punizione di grado inferiore.

In caso di recidività deve essere inflitta la punizione massima prevista dal corrispondente articolo.

Qualsiasi punizione disciplinare, ad eccezione del richiamo verbale, deve essere comunicata alle famiglie, anche

per gli alunni maggiorenni/conviventi.

Art. 56 – ORGANI PREPOSTI AI PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI

A seconda della gravità della violazione disciplinare, gli Organi preposti alla irrogazione delle sanzioni sono:

a) DOCENTE: richiamo verbale, avvertimento scritto;

b) DIRIGENTE: richiamo verbale, avvertimento scritto, comunicazione alla famiglia;

c) CONSIGLIO DI CLASSE: sospensione dalle lezioni.

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Art. 57 – PROVVEDIMENTI DURANTE SESSIONE D’ESAME

Le mancanze disciplinari commesse durante la sessione d’esame sono inflitte dalla Commissione d’esame e sono

applicabili anche ai candidati esterni.

I M P U G N A Z I O N I

Art. 58 – RICORSI

Contro le sanzioni disciplinari, diverse da quelle emesse dal Consiglio di classe, è ammesso ricorso all’Organo di

Garanzia Interno dell’Istituto, il quale decide anche su eventuali conflitti che possono sorgere all’interno dell’Istituto

in merito all’applicazione del presente statuto.

Contro le decisioni del Consiglio di classe decide, in via definitiva sui reclami prodotti dagli studenti, il Dirigente

dell'Amministrazione Scolastica Periferica .

D I S P O S I Z I O N I F I N A L I

Art. 59 – CONCLUSIONI

Il presente Regolamento può essere modificato dagli Organi competenti previa consultazione degli studenti.

TITOLO III I GENITORI

Art. 60 – PARTECIPAZIONE E COLLABORAZIONE

I genitori partecipano alla vita dell’Istituto, votando i propri rappresentanti negli Organi Collegiali dell’Istituto,

partecipando all’assemblea dei genitori ed agli incontri docenti-genitori, docenti-genitori-alunni, collaborando al

successo dell’opera educativa dell’Istituto.

Art. 61 – PATTO EDUCATIVO di CORRESPONSABILITÀ

Tra la scuola e la famiglia dell’alunno si stipula il seguente patto educativo di corresponsabilità, valido per tutto

il periodo di frequenza dell’alunno.

La scuola s’impegna a:

• creare un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona;

• favorire lo sviluppo delle conoscenze e competenze, la maturazione dei comportamenti e dei valori, il sostegno

nelle diverse abilità, la lotta ad ogni forma di pregiudizio e di emarginazione, nel rispetto dei ritmi e tempi di

apprendimento di ciascun studente;

• garantire un servizio didattico di qualità;

• predisporre iniziative per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio, al fine di favorire il successo

formativo e avversare la dispersione scolastica, senza trascurare la promozione del merito e le situazioni di

eccellenza;

• favorire la piena integrazione degli studenti diversamente abili;

• promuovere iniziative di accoglienza ed integrazione degli studenti stranieri;

• stimolare riflessioni ed attivare percorsi curricolari e/o extracurricolari volti al benessere ed alla tutela della

salute degli studenti;

• garantire la massima trasparenza nelle valutazioni e nelle comunicazioni, mantenendo un costante rapporto con

le famiglie;

• garantire i diritti degli studenti.

La famiglia s’impegna a:

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• essere garante del rispetto, da parte dei propri figli, dei doveri stabiliti nello Statuto delle studentesse e degli

studenti, oltre che nel Regolamento d’Istituto;

• instaurare un dialogo costruttivo con i docenti, rispettando la loro libertà d’insegnamento e la loro competenza

valutativa;

• tenersi aggiornata su impegni, scadenze, iniziative scolastiche, partecipando con regolarità alle eventuali

riunioni;

• ad osservare le disposizioni contenute nel presente patto di corresponsabilità ed a sollecitarne l’osservanza da

parte dello studente;

• verificare, attraverso un contatto frequente con i docenti e/o con la scuola che lo studente segue gli impegni di

studio e le regole della scuola;

• risarcire gli eventuali danni provocati dallo studente a carico di persone, arredi, materiale didattico, ecc.

Lo studente s’impegna a:

• rispettare le persone, l’ambiente ed i doveri indicati nello statuto delle studentesse e degli studenti;

• attuare le proposte educative e didattiche dei docenti con partecipazione e collaborazione.

Il patto di corresponsabilità di cui al presente articolo, qualora dovesse subire modifiche e/o integrazioni per

norma e/o per aggiornamento d’impegni da parte degli Organi Collegiali dovrà essere di nuovo controfirmato dai

genitori.

Art. 62 – RAPPORTI SCUOLA – FAMIGLIA

Il rapporto scuola-famiglia si realizzerà mediante incontri periodici fra docenti e genitori e mediante

corrispondenza scritta o telefonica.

L’Istituto, tramite gli alunni, darà tempestiva comunicazione delle date degli incontri.

La scuola si farà carico di avvertire i genitori quando si verificheranno le seguenti condizioni:

a) numero eccessivo di assenze;

b) frequenti ritardi;

c) gravi carenze di profitto.

Art. 63 – FREQUENZA DEGLI ALUNNI

Il genitore è tenuto a giustificare per iscritto, al Dirigente o ad un suo delegato, l’assenza o il ritardo del/la figlio/a

alle lezioni ed a chiedere la riammissione dello/a stesso/a all’Istituto. Il genitore è tenuto, altresì, a chiedere

personalmente o per iscritto (solo per gli alunni maggiorenni) l’autorizzazione di uscita anticipata del/la figlio/a

dall’Istituto.

Art. 64 – ASSENZA INSEGNANTI

Nei casi di assenza degli insegnanti la scuola avvisa le famiglie mediante comunicazione agli alunni e relativa

modifica dell’orario delle lezioni.

Nel corso di assenze improvvise di docenti e/o di impossibilità di assicurare l’attività didattica con gli insegnanti

a disposizione, gli alunni, in particolare i minorenni resteranno a scuola nei limiti dell’orario previsto e saranno

affidati alla sorveglianza del personale non docente. Solo in casi eccezionali (scioperi,blocco dei trasporti, nevicate,

eventi catastrofici) il Dirigente può disporre l’uscita anticipata di tutti gli alunni o parte di essi.

TITOLO IV – VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE

Art. 65 – VIAGGI D’ISTRUZIONE

I Consigli di classe su iniziativa di uno o più componenti, tenendo conto di quanto deliberato in merito dal

Collegio dei docenti, propongono ogni anno visite viaggi d’istruzione. I proponitori del viaggio relazionano sugli

obiettivi didattici e sull’itinerario.

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Sarà compito della Commissione viaggi attendere alla organizzazione degli stessi con cura e diligenza,

contattando le agenzie per richiedere i preventivi, acquisendo l’assenso degli alunni nella misura dei 2/3.

La durata dei viaggi viene stabilita dal Collegio dei docenti al momento della programmazione educativa e

didattica.

La spesa dei viaggi viene deliberata dal Consiglio d’istituto dopo aver analizzato i preventivi.

Art. 66 – VISITE GUIDATE

Il Dirigente, su preventiva deliberazione del Consiglio d’Istituto, può autorizzare visite di un giorno per

consentire la fruizione di mostre, spettacoli, contatti con il mondo economico, etc.

TITOLO V – FORMAZIONE DELLE CLASSI

Art. 67 – ASSEGNAZIONE ALUNNI CLASSI PRIME

L’ufficio di segreteria, dopo aver vagliato le domande d’iscrizione alla prima classe, e determinatone il

numero, procede alla suddivisione dei fascicoli degli alunni in base ai seguenti criteri:

a) lingua straniera studiata nella scuola media di provenienza. Eventuali deroghe alla lingua studiata

possono essere concesse nei casi in cui vengono presentate idonei attestati di frequenza di corsi di lingua

rilasciati dalla Scuola Media di provenienza;

b) attribuzione della stessa sezione del/la fratello/sorella frequentante;

c) eventuali altri criteri stabiliti dal Collegio dei docenti all’inizio dell’anno scolastico;

d) in tutti gli altri casi si procederà al sorteggio.

TITOLO VI – DISPOSIZIONI VARIE

Art. 68 – DIVIETI

Non è permesso all’interno della scuola e durante qualsiasi attività scolastica la distribuzione di volantini di

qualsiasi genere, fatta eccezione per quelli attinenti la propaganda per il rinnovo degli Organi Collegiali nei periodi

stabiliti dalla norma per siffatta attività.

Art. 69 – PERMESSI

È permessa l’affissione di cartelli e manifesti riguardanti attività rivolte agli alunni ed al personale della

scuola negli appositi spazi, solo se autorizzati dal Dirigente scolastico e recanti la data e la firma del o dei richiedenti.

È permesso l'uso della fotocopiatrice in dotazione alla scuola su richiesta di un insegnante e per un congruo

numero di fotocopie strettamente utili ai bisogni didattici.