ISTITUTO COMPRENSIVO TOLFA · principali software di condivisione e scambio dati e social network...

20
ISTITUTO COMPRENSIVO TOLFA Allumiere-S.severa Nord- Tolfa via Lizzera,19 00059 • 076692036 - email:[email protected] Policy di e-Safety Rev 01 - settembre 2018

Transcript of ISTITUTO COMPRENSIVO TOLFA · principali software di condivisione e scambio dati e social network...

Page 1: ISTITUTO COMPRENSIVO TOLFA · principali software di condivisione e scambio dati e social network che non prevedono la creazione di account a minori di 13 anni. Ogni plesso dovrà

ISTITUTO COMPRENSIVO TOLFAAllumiere-S.severa Nord- Tolfa

via Lizzera,19 00059 • 076692036 - email:[email protected]

Policy di e-Safety

Rev 01 - settembre 2018

Page 2: ISTITUTO COMPRENSIVO TOLFA · principali software di condivisione e scambio dati e social network che non prevedono la creazione di account a minori di 13 anni. Ogni plesso dovrà

INDICE

E-Safety Policy

1. Introduzione pag. 2

2. Infrastrutture pag. 3

3. Ruoli e responsabilità pag. 3

4. Uso della rete pag. 4

5. Strumentazione personale pag. 5

5.1 Smartphone pag. 5

5.2 Uso di tablet e pc (BYOD) pag.

6

6. Prevenzione, rilevazione e gestione casi pag. 7

6.1 Azioni pag. 7

ALLEGATO 1: pag. 8

Procedure operative per la rilevazione, il monitoraggio e la gestione del cyberbullismo

ALLEGATO 2: pag. 11

Procedure operative per la rilevazione, il monitoraggio e la gestione del sexting

ALLEGATO 3: pag. 13

Procedure operative per la rilevazione, il monitoraggio e la gestione del cyberbullismo

ALLEGATO 4: pag. 15

Schema riepilogativo delle situazioni gestite legate a rischi on line

ALLEGATO 5: pag. 16

Numeri utili

Page 3: ISTITUTO COMPRENSIVO TOLFA · principali software di condivisione e scambio dati e social network che non prevedono la creazione di account a minori di 13 anni. Ogni plesso dovrà

1. Introduzione

Gli scopi del presente documento sulla politica di sicurezza informatica della scuola -

Policy di e-safety - sono molteplici:

raccogliere l'insieme di regolamenti, le linee di azione per le attività atte a gestire

l'accesso e l'utilizzo delle tecnologie informatiche e di comunicazione nella scuola

da parte di tutti i soggetti che la vivono e la frequentano;

promuovere misure atte a facilitare l'uso delle TIC – tecnologie informatiche e di

comunicazione nella didattica;

promuovere la cultura dell'uso sicuro delle TIC a scuola e casa al fine di prevenire

e arginare il cyberbullismo:

presentare i regolamenti di gestione dei casi di uso improprio di internet con la

definizione di:

◦ misure di segnalazione dei casi;

◦ misure di gestione: cioè i percorsi di presa in carico degli aggressori,

il supporto alle vittime, il supporto alle famiglie coinvolte e agli

spettatori attivi e passivi dei casi individuati. In questo quadro

vengono anche individuate le figure extrascolastiche di riferimento e

le modalità del loro coinvolgimento.

Per sua stessa natura il documento di Politica di gestione della sicurezza informatica è

un documento aperto, soggetto a revisione annuale sia per tenere il passo dei nuovi

scenari di comunicazione interpersonale che si aprono di volta in volta, sia per adeguarsi

alle modificazioni strutturali (plessi, dotazioni, spazi) e demografiche che, di anno in

anno, interessano l'Istituto.

I contributi alla revisione derivano dalle modifiche e dagli aggiornamenti del quadro

normativo e delle best practice suggerite dal MIUR ma anche dal coinvogimento del

personale scolastico, degli alunni e dei genitori.

Il documento viene proposto ad un team di docenti, alla DS, al DSGA e al Consiglio

d'Istituto per l'implementazione; nella sua prima stesura è stato presentato in Collegio

Docenti ed è stato integrato nel regolamento scolastico esistente.

Il documento è pubblicato sul sito; si comunica a famiglie e studenti la necessità di

prenderne visione.

L'IC Tolfa ha un animatore digitale e un team di supporto composto da docenti e

personale scolastico non docente, il cui compito è quello di promozione, formazione e

gestione dell'uso delle TIC a scuola.

Il documento di Politica di sicurezza informatica, per le tematiche che tocca, coinvolge

le competenze e i compiti dell'animatore digitale e del team di supporto ai quali è

delegata la gestione nel tempo del presente documento e della sua implementazione.

Page 4: ISTITUTO COMPRENSIVO TOLFA · principali software di condivisione e scambio dati e social network che non prevedono la creazione di account a minori di 13 anni. Ogni plesso dovrà

2. Infrastrutture

Le dotazione dell'IC Tolfa che per la sua storia e distribuzione sul territorio è un istituto

molto eterogeneo, sono variabili: alcuni plessi sono dotati di LIM in quasi tutte le classi,

altri ne hanno soltanto un paio poste in aule dedicate e la cui fruizione viene quindi

sottoposta a turnazione.

La partecipazione ai bandi per i fondi strutturali europei (PON); a bandi promossi da

enti statali, regionali o locali stanno portando grandi benefici in termini di

ammodernamento continuo: la scuola si è dotata di un Atelier Digitale con spazi per il

tinkering e l'avvio al fab-lab; la dotazione dei computer in dotazione alla scuola

secondaria di primo grado è stata aumentata e permette la gestione di prove computer

based; tutte le classi della secondaria di primo grado sono stati dotati di proiettori e

computer.

Tutti i plessi dispongono di collegamento alla rete con uno o, su alcuni plessi, più

router WiFi e access point distribuiti. La connessione avviene su cavo in rame.

3. Ruoli e Responsabilità

Il presente piano viene redatto nell'ambito del mutato quadro normativo legato alla

legge 107 del 13 luglio 2015 e ai piani attuativi, in particolare il Piano Nazionale Scuola

Digitale che focalizza l'attenzione sulle nuove tecnologie della comunicazione e il loro

utilizzo nella didattica.

Recepisce inoltre la Legge 29 maggio 2017 n. 71 recante "Disposizioni a tutela dei

minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo"

Per quanto riguarda tutti gli attori coinvolti nella comunità scolastica e i ruoli che

ciascuno è chiamato a svolgere, si individuano le seguenti priorità di base:

Dirigente Scolastico

In base a L. 71 del 29 maggio 2017:In ogni istituto tra i professori sarà individuato un referente per le iniziative contro il bullismo e il cyberbullismo. Al preside spetterà informare subito le famiglie dei minori coinvolti in atti di bullismo e, se necessario, convocare tutti gli interessati per adottare misure di assistenza alla vittima e sanzioni e percorsi rieducativi per l'autore. Più in generale, il Miur ha il compito di predisporre linee di orientamento di prevenzione e contrasto puntando, tra l'altro, sulla formazione del personale scolastico e la promozione di un ruolo attivo degli studenti, mentre ai singoli istituti è demandata l'educazione alla legalità e all'uso consapevole di internet. Alle iniziative in ambito scolastico collaboreranno anche polizia postale e associazioni territoriali.Il dirigente scolastico che venga a conoscenza di atti di cyberbullismo (salvo che il fatto costituisca reato) deve informare tempestivamente i soggetti che esercitano la responsabilità genitoriale o i tutori dei minori coinvolti e attivare adeguate azioni di carattere educativo.

Page 5: ISTITUTO COMPRENSIVO TOLFA · principali software di condivisione e scambio dati e social network che non prevedono la creazione di account a minori di 13 anni. Ogni plesso dovrà

Il Dirigente Scolastico è il referente per qualsiasi problematica di

cyberbullismo in senso lato che possa interessate gli alunni e / o il personale

delle scuola; ad esso spetta il compito di valutare le eventuali misure da

adottare e l’eventuale coinvolgimento di soggetti terzi preposti alla gestione

dei casi di cyberbullismo (Telefono Azzurro, Polizia Postale, Carabinieri….).

Coordinatore di Classe e di Plesso

I Coordinatori di Classe e di Plesso sono le prime figure che devono essere

allertate nel caso si venga a conoscenza di attività di cyberbullismo in senso

lato e a loro spetta il compito di relazionarsi con il Dirigente e stabilire le

misure da attuare.

Animatore Digitale e Team Digitale

All’animatore Digitale e al Team Digitale sono delegati anche i compiti di

formazione e aggiornamento in materia di cyberbullismo. (Referente:

ins. Pala Tomasa)

Docenti

I docenti, per il ruolo che svolgono e per la vicinanza con i ragazzi devono

vigliare su qualsiasi comportamento possa essere ritenuto inappropriato o

possa indicare disagio.

Il compito principale dei docenti sin dai primi anni di scuola è quello di

favorire l’uso consapevole delle TIC della rete e coinvolgere ragazzi e famiglie

in attività che educhino alla cittadinanza digitale e all’importanza dell’identità

digitale.

I docenti devono integrare le TIC nella loro didattica, curando la scelta di

attività e piattaforme adeguate all’età dei soggetti coinvolti.

Personale Scolastico non docente

Al personale scolastico non docente viene richiesto di integrare i loro normali

compiti di vigilanza con l'attenzione all'eventuale uso improprio di dispositivi

informatici nelle pertinenze scolastiche.

4. Uso della rete

L'implementazione dell'uso del digitale e della condivisione di prodotti digitali tra

studenti e tra studenti e docenti, impone la definizione di procedure di sicurezza per la

tutela dei dati di tutti i soggetti coinvolti.

Page 6: ISTITUTO COMPRENSIVO TOLFA · principali software di condivisione e scambio dati e social network che non prevedono la creazione di account a minori di 13 anni. Ogni plesso dovrà

L'IC Tolfa è una scuola nella quale si completa il primo ciclo d'istruzione quindi non può

prescindere da un coinvolgimento diretto delle famiglie che dovranno essere

coprotagonisti delle attività digitali dei figli anche in accordo con le EULA di tutti i

principali software di condivisione e scambio dati e social network che non prevedono la

creazione di account a minori di 13 anni.

Ogni plesso dovrà nominare un responsabile delle dotazioni e della gestione dei permessi e

delle password di accesso alla rete.

L'accesso alla rete dei computer è garantito ai pc di classe.

La password del WiFi non dovrà essere fornita agli studenti.

Le attività che richiedono l’uso della rete possono essere effettuate usando i pc

scolastici.

La connettività non finalizzata ai suddetti utilizzi dovrà essere gestita da ciascuno con i

propri mezzi e i docenti dovranno progettare le loro attività in modo da tenere conto di

tutte le esigenze.

Gli alunni avranno accesso ad internet mediante i computer della scuola o la rete dati

del loro fornitore di servizi mobili. In caso di uso di dispositivi personali privi di Sim-card,

i docenti si occuperanno di connettere il dispositivo e rimuovere la connessione al termine

delle attività.

Le famiglie dovranno essere incoraggiate e guidate nel monitoraggio delle attività

digitali dei propri figli sia con una vigilanza attiva, sia con la segnalazione di specifici

software di parental controll.

5. Strumentazione personale

5.1 Smartphone

Il MIUR ha emanato una direttiva con un decalogo che rivaluta il ruolo dello

Le attività svolte in classe e/o su piattaforme e spazi di condivisione che richiedano una registrazione degli studenti basata su un account e-mail, andranno sempre communicate alle famiglie. Per I minori di 13 anni è obblico utilizzare un account email del genitore.

I docenti sono sempre invitati a visionare in modo accurato le EULA degli strumenti che intendono utilizzare.

Page 7: ISTITUTO COMPRENSIVO TOLFA · principali software di condivisione e scambio dati e social network che non prevedono la creazione di account a minori di 13 anni. Ogni plesso dovrà

smartphone a scuola stabilendo delle regole. Rimane comunque vigente la direttiva

Fioroni (DPR 249/1998, DPR 235/2007, Direttiva Ministeriale 15.03.2007), pertanto l'uso

del cellulare non è consentito per ricevere/effettuare chiamate, SMS o altro tipo di

messaggistica.

Il divieto non si applica soltanto all’orario delle lezioni ma è vigente anche negli

intervalli e nelle altre pause dell’attività didattica

Lo smartphone può essere usato solo quando il docente ne faccia esplicita richiesta. Le

notifiche dovranno essere disattivate.

Finché l’ICTolfa non sarà dotato di reti potenziate in grado di supportare un elevato

numero di utenti, non potrà essere fornita la pw del WiFi scolastico e la vigilanza

sull’attività dei ragazzi con lo smartphone rimane in capo ai docenti.

Per quanto riguarda uscite, visite guidate e viaggi di istruzione, l’uso è consentito al di

fuori dei momenti dedicati a visite guidate e attività legate all’aspetto didattico

dell’uscita.

La comunicazione con le famiglie, per qualsiasi urgenza, è sempre garantita attraverso

il telefono della scuola.

I docenti possono derogare a tale disposizioni, consentendo l'uso del cellulare, in caso

di particolari situazioni non risolvibili in altro modo.

Le famiglie sono invitate a collaborare strettamente con l’Istituto, nello spirito della

corresponsabilità educativa, evitando ad esempio di inviare messaggi o effettuare

chiamate ai telefoni dei propri figli, durante l’orario scolastico.

5.2 Uso di tablet e pc personali (BYOD)

L'uso dei tablet privi di Sim-card e dei pc di proprietà delle famiglie è consentito

quando il docente sceglie di voler fare attività digitale e richiede, a supporto delle

attrezzature scolastiche, che gli alunni portino i loro dispositivi privati (modalità BYOD –

bring your own device)

Per poter operare in questo modo è necessario comunicare alle famiglie il tipo di

attività che si intende svolgere. I docenti si faranno carico di connettere i dispositivi alla

rete e di rimuovere la connessione al termine delle attività.

La connettività dei plessi di secondaria consente l'accesso ad internet solo ad un

limitato numero di pc quindi dovranno essere privilegiate attività offline le quali hanno

anche il privilegio di evitare che gli alunni vengano distratti da attività di navigazione o

interazione virtuale.

La procedura da adottare sarà la seguente:

- Progettazione: definire il tipo di attività da fare, definire il tipo di

applicativi di cui si ha bisogno e il tipo di prodotti per la restituzione da parte

dei ragazzi, definire con chiarezza I tempi;

Page 8: ISTITUTO COMPRENSIVO TOLFA · principali software di condivisione e scambio dati e social network che non prevedono la creazione di account a minori di 13 anni. Ogni plesso dovrà

- Comunicazione: comunicare in forma scritta alle famiglie cosa si intende

fare, come si intende farla e quando; richiedere la disponibilità all'utilizzo del

dispositivo privato. Indicare quali programmi si devono installare e come

- Supporto: fornire alle famiglie e agli studenti che lo richiedano il supporto

necessario alla gestione e preparazione del dispositivo, anche mediante lezioni

dimostrative alla LIM.

- Fase esecutiva: avviare l'attività nei tempi e nelle modalità previste.

Page 9: ISTITUTO COMPRENSIVO TOLFA · principali software di condivisione e scambio dati e social network che non prevedono la creazione di account a minori di 13 anni. Ogni plesso dovrà

6. Prevenzione, rilevazione e gestione dei casi.

In un istituto comprensivo la maggior parte dei rischi connessi ad un uso errato delle

tecnologie informatiche e di comunicazione si concentra in prevalenza nella scuola

secondaria di primo grado e, in modo molto limitato, negli ultimi due anni di scuola

primaria: gli alunni posseggono spesso un cellulare di proprietà e lo possono portare a

scuola; nella maggior parte dei casi hanno contratti che prevedono l'uso libero della rete

dati.

L'uso di social network e whatsapp è molto diffuso e molti genitori ignorano del tutto

che i minori di 13 anni non possono possedere account oppure scelgono di

ignorare/minimizzare i rischi in nome di presunti benefici.

Nell'attuale quadro territoriale e sociale in cui è inserito l'IC Tolfa si può ritenere che la

maggior parte dei problemi possa derivare da un uso inconsapevole e ingenuo dei mezzi

virtuali di comunicazione e scambio e che alcuni casi possano derivare dall'ignoranza o

dal travisamento delle norme in materia di privacy.

Il rischio di atti deliberati di uso a danno di terzi delle tecnologie informatiche e di

comunicazione può essere ritenuto basso ma, in ogni caso, non trascurabile.

Le tre problematiche sulle quali occorre focalizzare l'attenzione sono:

1. Cyberbullismo

2. Sexting

3. Adescamento on line

6.1 Azioni

L'insegnante che raccoglie la segnalazione dovrà attenersi alle procedure indicate negli

allegati al presente documento. Il primo passo da fare, in ogni caso, è sempre informare i

Coordinatori di Classe e di Plesso e il Dirigente Scolastico.

L'insegnante che raccoglie la segnalazione o il coordinatore di classe nel caso in cui

venga coinvolto, dovranno compilare un sintetico diario di bordo il cui facsimile è allegato

al presente documento di Politica di sicurezza informatica. (Allegato 4)

Nel caso in cui si tratti di casi misti, ad esempio sexting e cyberbullismo, andranno

gestiti in parallelo scegliendo la procedura più opportuna.

1. Cyberbullismo Allegato 1→

2. Sexting Allegato 2→

3. Grooming: Adescamento on line Allegato 3→

Page 10: ISTITUTO COMPRENSIVO TOLFA · principali software di condivisione e scambio dati e social network che non prevedono la creazione di account a minori di 13 anni. Ogni plesso dovrà

ALLEGATO 1:

Procedure operative per la rilevazione, il monitoraggio e la gestione del

Cyberbullismo.

Definizione

Si definiscono bullismo tutte quelle situazioni caratterizzate da volontarie e ripetute

aggressioni mirate a insultare, minacciare, diffamare e/o ferire una persona (o a volte un

piccolo gruppo). Non si fa quindi riferimento ad un singolo atto, ma a una serie di

comportamenti portati avanti ripetutamente nel tempo, all’interno di un gruppo, da parte

di qualcuno che compie azioni o dice cose per avere potere su un’altra persona.

Nella sua forma on line assume le seguenti caratteristiche:

1. è pervasivo: la diffusione delle offese/illazioni può raggiungere qualsiasi dispositivo

e qualsiasi social network sotto varie forme (testi, immagini, video, registrazioni audio)

2. è persistente: il materiale può permanere per lunghissimo tempo sulla rete

3. può essere contagioso: possono scegliere di aderire agli atti di bullismo un numero

crescente di spettatori attivi o passivi. Anche la platea delle vittime può essere allargata a

piacimento dei cyberbulli.

Azioni di prevenzione

1. Aumentare negli alunni la conoscenza e la consapevolezza delle potenzialità

positive e negative della rete tramite una seria e diffusa integrazione delle tecnologie

informatiche nella didattica;

2. Aumentare nei genitori la conoscenza e consapevolezza delle potenzialità positive e

negative della rete tramite iniziative di alfabetizzazione informatica, seminari e convegni.

Coinvolgere i genitori in ricerche sulle procedure di sicurezza e sulle norme in materia di

privacy.

3. Favorire i progetti di continuità tra primaria e secondaria di primo grado; favorire il

mentoring tra alunni più grandi e più piccoli; creare spazi e progetti nei quali si possa

lavorare in gruppo

4. informare alunni e genitori dei rischi legali in cui si incorre nel caso si venga

sorpresi ad offendere/infamare un minore o un adulto.

5. Svolgere attività e giochi di ruolo in classe atti a sensibilizzare gli alunni

sull’argomento.

Dal punto di vista legale

Il reato di cyberbullismo non esiste ma viene inquadrato di volta in volta tra i reati di

diffamazione, ingiuria, calunnia, furto di identità.

Page 11: ISTITUTO COMPRENSIVO TOLFA · principali software di condivisione e scambio dati e social network che non prevedono la creazione di account a minori di 13 anni. Ogni plesso dovrà

Sanzioni

le sanzioni verranno valutate caso per caso, in relazione alla gravità delle fattispecie

riscontrate e in accordo con il Regolamento Scolastico.

Coinvolgimento di attori terzi

La famiglia o le famiglie degli alunni fatti oggetto di cyberbullismo possono scegliere di

procedere con denunce in autonomia. La scuola, nei confini del regolamento scolastico e

in considerazione delle sue prerogative educative valuterà, di fronte a casi

particolarmente gravi e convocato il Consiglio di Classe presieduto dal Dirigente

Scolastico, il coinvolgimento degli Uffici per i Servizi Sociali Comunali; dei Carabinieri e

della Polizia Postale.

Page 12: ISTITUTO COMPRENSIVO TOLFA · principali software di condivisione e scambio dati e social network che non prevedono la creazione di account a minori di 13 anni. Ogni plesso dovrà

Sanzioni

Le sanzioni verranno valutate caso per caso, in relazione alla gravità delle fattispecie

riscontrate e in accordo con il Regolamento Scolastico.

Coinvolgimento di attori terzi

ovviamente la persona dileggiata può decidere di sporgere denuncia autonomamente.

La scuola, agendo nei confini del regolamento scolastico e delle sue prerogative

educative, può decidere, convocato il Consiglio di Classe presieduto dal Dirigente

Scolastico, il coinvolgimento degli Uffici per i Servizi Sociali Comunali; dei Carabinieri e

della Polizia Postale.

Page 13: ISTITUTO COMPRENSIVO TOLFA · principali software di condivisione e scambio dati e social network che non prevedono la creazione di account a minori di 13 anni. Ogni plesso dovrà

ALLEGATO 2

Procedure operative per la rilevazione, il monitoraggio e la gestione del

Sexting.

Definizione

Il sexting è un fenomeno sempre più diffuso tra gli adolescenti. Il termine deriva

dall’unione di “sex” (sesso) e “texting” (pubblicare testo) e indica l’invio e/o la ricezione

e/o la condivisione di testi, video o immagini sessualmente espliciti (via cellulare o

tramite Internet), spesso di se stessi, ad esempio foto di nudo o semi-nudo.

Si tratta quindi dell'invio di foto o filmati sessualmente espliciti a persone conosciute di

cui l'adolescente si fida, o a persone sconosciute per provocare, divertire o mettere alla

prova la propria capacità di piacere.

E' un fenomeno pericoloso e in forte aumento legato anche alla erronea percezione che

ciò che si fa in rete non è del tutto reale.

Il sexting può dare origine a fenomeni di cyberbullismo.

Azioni di prevenzione

1. Aumentare negli alunni la conoscenza e la consapevolezza delle potenzialità

positive e negative della rete tramite una seria e diffusa integrazione delle tecnologie

informatiche nella didattica;

2. Aumentare nei genitori la conoscenza e consapevolezza delle potenzialità positive e

negative della rete tramite iniziative di alfabetizzazione informatica, seminari e convegni.

Coinvolgere i genitori in ricerche sulle procedure di sicurezza e sulle norme in materia di

privacy.

3. Attivare progetti sull'affettività che coinvolgano psicologi ed esperti delle

problematiche dell'adolescenza;

4. insegnare, attraverso attività mirate in classe, come potersi fidare degli altri. Chi

fa sexting si fida delle persone a cui invia proprie foto o video. La fiducia si costruisce con

il tempo e non bastano poche domande o il proprio “istinto” per essere certi che la

persona con cui ci si sta relazionando online è proprio chi dice di essere; nei casi in cui

invece la persona sia conosciuta, non si ha mai la certezza che le proprie foto o video di

nudo condivisi non saranno mai utilizzati per minacciare, intimidire, costringere a fare

qualcosa o ricattare.

Dal punto di vista legale

Il limite di età per poter esprimere validamente un consenso sessuale è di anni 14. Tra

i 14 e i 18 anni i ragazzi possono intrattenere relazioni sessuali consensuali non

penalmente perseguibili a patto che la differenza di età tra i due non superi nel massimo i

tre anni.Tutte le norme di legge a questo proposito fanno riferimento anche ai

comportamenti online [art. 609 c.p.p., legge n°66/96, 269/98, 38/06, 172/2012 di

Page 14: ISTITUTO COMPRENSIVO TOLFA · principali software di condivisione e scambio dati e social network che non prevedono la creazione di account a minori di 13 anni. Ogni plesso dovrà

ratifica della convenzione di Lanzarote, D.Lgs. 39/2014].

Si ricordi che la diffusione di foto o video a contenuto o sfondo sessuale di minori

rientra nel reato di diffusione di materiale pedopornografico.

Coinvolgimento di attori terzi

Nel caso del sexting qualsiasi azione da intraprendere che non sia un coinvolgimento di

figure a sostegno della vittima (psicologi, medici…) va valutato in accordo con i genitori.

Alunno/a invia o riceve immagini a contenuto o sfondo sessuale

Informare il Dirigente Scolastico che valuterà il coinvolgimento del coordinatore di classe e del

Consiglio di classe

Informare i genitori dell'alunno/a coinvolto

Attivare percorsi di tutela dell'alunno/a coinvolto/a nell'ambito scolastico

valutando il coinvolgimento di figure esterne (Psicologi)

Page 15: ISTITUTO COMPRENSIVO TOLFA · principali software di condivisione e scambio dati e social network che non prevedono la creazione di account a minori di 13 anni. Ogni plesso dovrà

ALLEGATO 3

Procedure operative per la rilevazione, il monitoraggio e la gestione di casi di

adescamento on line (grooming)

Definizione

L'adescamento online (o anche grooming) consiste nel tentativo, da parte di un adulto,

di avvicinare un/a bambino/a o adolescente per scopi sessuali, conquistandone la fiducia

attraverso l’utilizzo della rete Internet (tramite chat, blog, forum e social networks, per

esempio).Ha inizio nel momento in cui l ’adulto mostra particolare interesse nei confronti

del/la bambino/a o dell’adolescente con l’intenzione di instaurare con lui/lei un solido

legame di fiducia . La formazione di tale legame è il presupposto per arrivare ad ottenere

materiale sessualmente esplicito o realizzare incontri di natura sessuale anche al di fuori

della rete. L'adescamento online è quindi un processo, che può essere composto da

diverse fasi.

Fase 1 . Inizialmente l’adulto, spesso mentendo sulla propria età, propone

all’adescato/a conversazioni su temi di loro interesse (es. sport, musica, etc).

Fase 2 . Arriva a ricercare solo in un secondo momento, una volta conquistata la

fiducia, un contatto sempre più isolato con il/la bambino/a o l’adolescente (passando

ad esempio dalla conversazioni o post “pubblici” a conversazioni private in chat).

Solo in questo secondo momento, infatti, cerca di ottenere informazioni personali

(come il numero di cellulare o l’indirizzo della scuola frequentata), fino ad introdurre

argomenti intimi e legati alla sfera sessuale.

Fase 3 . In questa fase conclusiva l’abusante introduce conversazioni

sessualmente esplicite, prova ad incoraggiare il/la bambino/ a o l’adolescente a

commettere atti sessuali su di sé (autoerotismo) e descrivergli cosa sta facendo o

davanti ad una webcam perché possa guardarlo/a, invia proprie immagini

sessualmente esplicite e chiede al/alla minore di inviarne a sua volta.

Fase 4. Una volta raggiunto il proprio obiettivo (ad esempio ottenere foto

sessualmente esplicite) spesso l’adescatore può interrompere definitivamente i

contatti o richiedere un contatto di persona.

Azioni di prevenzione

1. Aumentare negli alunni la conoscenza e la consapevolezza delle potenzialità

positive e negative della rete tramite una seria e diffusa integrazione delle tecnologie

informatiche nella didattica;

2. Aumentare nei genitori la conoscenza e consapevolezza delle potenzialità positive e

negative della rete tramite iniziative di alfabetizzazione informatica, seminari e convegni.

Page 16: ISTITUTO COMPRENSIVO TOLFA · principali software di condivisione e scambio dati e social network che non prevedono la creazione di account a minori di 13 anni. Ogni plesso dovrà

Coinvolgere i genitori in ricerche sulle procedure di sicurezza e sulle norme in materia di

privacy.

3. Attivare progetti sull'affettività che coinvolgano psicologi ed esperti delle

problematiche dell'adolescenza;

4. Parlare esplicitamente della problematica dell'identità digitale; della gestione delle

amicizie sui gruppi digitali; ricordare che gli amici sono solo quelli che si conoscono e si

frequentano veramente.

5. Insegnare agli alunni a non fornire mai dati personali (nome, cognome, età,

indirizzo, numero di telefono, nome della scuola, nome degli amici, ma anche indirizzo e-

mail, orari di entrata/uscita dalla scuola o dalle attività extrascolastiche) a sconosciuti

Dal punto di vista legale: Il reato di adescamento di minorenni, introdotto nel nostro

codice penale nel 2012 (L. 172/2012) si riferisce al compimento di qualsiasi atto volto a

carpire la fiducia di un minore di età inferiore a 16 anni per scopi sessuali, attraverso

artifici, lusinghe o minacce posti in essere anche mediante Internet o altre reti o mezzi di

comunicazione. Il reato si configura anche se l’incontro con il minore non avviene. La

Sentenza della Cassazione, n. 19033/2013 ha sancito il principio espresso in forza

dell'art. 609-undecies c.p., introdotto dalla Legge n. 172/2012: la condotta incriminata è

di “adescamento di minore” ed è punito ogni comportamento finalizzato ad ottenere la

fiducia del soggetto d'età inferiore ai sedici anni , realizzando condotte che configurano i

reati di pedofilia, pedo-pornografia e riduzione in schiavitù.

Coinvolgimento di attori terzi

Nel caso di adescamento on line il coinvolgimento della Poliza Postale è un atto dovuto

e inevitabile.

Alunno/a adescato/a on line

Informare il Dirigente Scolastico che valuterà il coinvolgimento del coordinatore di classe e

del Consiglio di classe

Informare i genitori dell'alunno/a coinvolto

Attivare percorsi di tutela dell'alunno/a coinvolto/a nell'ambito scolastico

anche con il supporto di figure esterne (Psicologi)

Informare la Polizia Postale che darà avvio alle procedure di individuazione

dell'adescatore

Page 17: ISTITUTO COMPRENSIVO TOLFA · principali software di condivisione e scambio dati e social network che non prevedono la creazione di account a minori di 13 anni. Ogni plesso dovrà
Page 18: ISTITUTO COMPRENSIVO TOLFA · principali software di condivisione e scambio dati e social network che non prevedono la creazione di account a minori di 13 anni. Ogni plesso dovrà

ALLEGATO 4 Schema riepilogativo delle situazioni gestite legate a rischi on

line

IC TOLFA Plesso Anno Scolastico________

Numero Segnalazione____ Data_______________ Ora______________

Insegnante con cui l'alunno

si è confidato Firma______________________________

Sintetica descrizione

dell'episodio

Azioni intraprese

Cosa Da chi

Numero Segnalazione____ Data_______________ Ora______________

Insegnante con cui l'alunno

si è confidato Firma______________________________

Sintetica descrizione

dell'episodio

Azioni intraprese Cosa Da chi

Page 19: ISTITUTO COMPRENSIVO TOLFA · principali software di condivisione e scambio dati e social network che non prevedono la creazione di account a minori di 13 anni. Ogni plesso dovrà

ALLEGATO 5 Numeri Utili

CARABINIERI COMANDO STAZIONE DI TOLFA: 076692004

CARABINIERI COMANDO STAZIONE DI ALLUMIERE: 076696012 / 076696360

ASSISTENTE SOCIALE COMUNE DI TOLFA: 0766.93901 / 0766.9390258

ASSISTENTE SOCIALE COMUNE DI ALLUMIERE: 076696010

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE Via Luigi Pianciani, 32 00187 - Roma 06.77391 [email protected] www.usrlazio.it

Competenze/Servizi Tra le varie funzioni, supporta la scuola in attività di prevenzione. Può affiancare le scuole nei casi di segnalazione di comportamenti a rischio correlati all’uso di internet.Tipologie di comportamenti al quale risponde l’istituzione/ente/servizio |

tipologie di comportamenti a rischio: cyberbullismoTipologie di comportamenti al quale risponde l’istituzione/ente/servizio |

tipologie di comportamenti che configurano un reato: cyberbullismo

TRIBUNALE PER I MINORENNI Via dei Bresciani, 32 00186 - Roma 06.688931 [email protected] www.giustizia.it - TM di Roma

Competenze/Servizi Tra le varie attività si occupa di tutti i procedimenti che riguardano reati, misure rieducative, tutela e assistenza.

Tipologie di comportamenti al quale risponde l’istituzione/ente/servizio tipologie di comportamenti che configurano un reato: tutte

POLIZIA POSTALE E DELLE COMUNICAZIONI Viale Trastevere, 191 00153 - Roma 06.588831 - 06.5813429 - 06.5813608 [email protected] www.commissariatodips.it/

Competenze/Servizi Si occupa di accogliere tutte le segnalazioni o denunce relative a comportamenti a rischio nell’utilizzo di internet e che si configurano come reati.

Page 20: ISTITUTO COMPRENSIVO TOLFA · principali software di condivisione e scambio dati e social network che non prevedono la creazione di account a minori di 13 anni. Ogni plesso dovrà

Tipologie di comportamenti al quale risponde l’istituzione/ente/servizio tipologie di comportamenti che configurano un reato: furto di identità, cyberbullismo (nel caso di cyberstalking), pedopornografia on-line, grooming (adescamento on-line), gioco d’azzardo on-line, sexting.

POLICLINICO AGOSTINO GEMELLI - ambulatorio dipendenze da internet Largo Agostino Gemelli, 8 00168 - Roma 06.30154332 - 121 [email protected] www.policlinicogemelli.it/Ambulatorio_scheda.aspx?a=12B0F1BC-82D6-

4252-A6A9-EFE7CC970AC5

Competenze/ServiziPresso il Day Hospital di Psichiatria Clinica e Tossicodipendenze del Policlinico Gemelli è attivo un trattamento integrato per l’internet addiction disorder e per i casi di cyberbullismo.