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Istituto Comprensivo Massimo Troisi” San Giorgio a Cremano (Na) scuola delle bambine e dei bambini che sorridono nella pace P Piano dell' O Offerta F Formativa della scuola secondaria di 1° grado Anno scolastico 2013-14

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Istituto Comprensivo

“Massimo Troisi” San Giorgio a Cremano (Na)

scuola delle bambine e dei bambini che sorridono nella pace

PPiano dell'OOfferta FFormativa

della scuola secondaria di 1° grado

Anno scolastico 2013-14

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Indice

Premessa …………………………………………………………………………………………………….. pag 3

La Nostra Scuola…………………………………………………………………………………….…..pag 5

Il nostro progetto ………………………………………………………………………………………..... pag 6

Centralità della persona………………………………………………………………………......… pag 8

Cittadinanza attiva……………………………………………………………………………….………..pag 9

La scuola ambiente di apprendimento …………………………………………………….…………pag 11

Alleanza Scuola famiglia………………………………………………………………..…………..……pag 13

Orientamento……………………………………………………………………………………………..….pag 16

Valutazione………………………………………………………………………………………………….-pag 17

Offerta formativa………………………………………………………………………………….……….pag 26

Miglioramento dell’offerta formativa……………………………………………..………………. pag 27

Supporto alla qualità dell’offerta formativa……………………………………..……………….pag 30

Collaboratore del D.S.

Funzioni strumentali

Attività di formazione ed aggiornamento

La nostra organizzazione didattica:…………………………………………………………………pag 33

Collegio dei Docenti

Dipartimenti

Consigli di classe

Allegati……………………………………………………………………………………………………....pag 37

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Premessa

La società di oggi presenta molteplici stimoli culturali e la possibilità di vivere diverse

esperienze per acquisire competenze specifiche.

Rispetto al passato (un passato prossimo, non remoto), i ragazzi sanno più cose, sono immersi

nelle nuove tecnologie, possono, anche grazie ad esse, accedere senza limiti ad ogni tipo di

informazione. La nuova società costituisce una nuova condizione per la conoscenza: gli stimoli

aumentano, le immagini e i suoni si moltiplicano, la realtà virtuale spesso prende il

sopravvento su quella fisica, creando un mondo carico di simboli in cui, per i ragazzi, è

difficile destreggiarsi ed orientarsi .

Tra i vari contesti in cui può realizzarsi l’apprendimento, quello scolastico è l’unico in cui il

processo di insegnamento-apprendimento non è occasionale e casuale, ma sistematico,

intenzionale e formativo; ma, soprattutto, la scuola è l’unica agenzia educativa che ha

l’obiettivo di formare e sviluppare, nel rispetto delle differenze di tutti e di ciascuno, ogni

persona sul piano cognitivo e culturale.

La nostra scuola prende in carico ogni singolo ragazzo perché possa acquisire gli strumenti

necessari per orientarsi e dare senso alla varietà delle sue esperienze formative presenti e

future e perché abbia le competenze per continuare ad apprendere, sempre.

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La Nostra Scuola

L’Istituto Comprensivo Massimo Troisi nasce il 1° settembre 2013 dalla fusione della Scuola

Secondaria di primo grado statale Guglielmo Marconi con il Primo Circolo Didattico Massimo

Troisi .

La scuola Marconi è attiva sin dai primi anni ’70, ed è ubicata in una zona residenziale di San

Giorgio a Cremano. Il territorio è densamente abitato ed offre una serie di servizi facilmente

raggiungibili: esercizi commerciali,centri sportivi ( privati), cinema, teatro, biblioteca

comunale.Il commercio è una delle attività maggiormente praticate nella cittadina, accanto ad

esso è rilevante il settore dei servizi alle persone e quello delle libere professioni. I beni

culturali sono rappresentati dalle Ville Vesuviane che, grazie al recupero attuato negli ultimi

anni, sono divenute sede di varie iniziative culturali, alcune delle quali rivolte, anche se in

modo non continuativo, al pubblico dei più giovani. Gli allievi della scuola provengono per lo

più dal territorio comunale e dai limitrofi quartieri della città di Napoli.

Nel corrente anno scolastico la scuola è frequentata da 575 allievi, suddivisi in 8 prime classi

(179 allievi) , 9 seconde classi ( 204 allievi) ,9 terze classi (192 allievi)

Laboratori

Laboratorio di informatica Il laboratorio di informatica multimediale è stato completamente

rinnovato nell’anno scolastico 2011-12 grazie a Fondi Europei; è dotato di stampante,

scanner, e videoproiettore, ha 18 postazioni con collegamento ad internet ai quali sono stati

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posti dei filtri per la navigazione sul web per evitare che gli alunni abbiano accesso a siti

indesiderati.

Recentemente sono stati acquistati softwares specifici da utilizzare come sussidio per gli alunni

con DSA.

Laboratorio linguistico : Il laboratorio linguistico è stato realizzato nell’anno scolastico 2008-09

grazie a Fondi Europei; è dotato di stampante e videoproiettore, dispone di 13 postazioni con

collegamento ad internet ai quali sono stati posti dei filtri per la navigazione sul web per

evitare che gli alunni abbiano accesso a siti indesiderati, per cui spesso viene utilizzato anche

come secondo laboratorio di informatica: Le postazioni sono dotate di cuffie e microfono, e

di softwares didattici di lingua inglese, francese e spagnola.

Laboratorio scientifico Il laboratorio scientifico è stato realizzato nell’anno scolastico 2011-12

grazie a Fondi Europei ; dispone di videoproiettore e di 18 postazioni per esperimenti di

biologia, chimica e fisica.

Laboratorio musicale Il laboratorio musicale è stato realizzato nell’anno scolastico 2010-11

grazie a Fondi Europei; è dotato di 14 tastiere per gli studenti e di una per il docente, vari

strumentini a percussione, lettore dvd e computer dotato di specifici software di elaborazione

sonora. Inoltre è fornito di casse amplificate e microfoni per le esibizioni del coro

Laboratorio artistico Il Laboratorio artistico è un luogo attrezzato per varie attività di

manipolazione e per utilizzare le tecniche di tempere ed acquerelli

LIM La scuola dispone di cinque lavagne interattive multimediali con notebook,

videoproiettore e casse di amplificazione.

Biblioteca La biblioteca dell’istituto dispone di circa 1000 testi (dizionari, enciclopedie, libri

di approfondimento e di narrativa) recentemente catalogati in formato digitale.

Palestra La scuola dispone di una palestra con attrezzi vari, palloni, campo di pallacanestro e

di pallavolo , tavolo da ping-pong. All’esterno è presente un campo di pallavolo/calcetto

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Il Nostro Progetto

Ogni ragazzo ha diritto allo sviluppo

armonico e integrale della

persona

Centralità della persona

Ambiente di apprendimento

Orientamento

Valutazione

Cittadinanza attiva

Alleanza tra scuola e famiglia

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Centralità della persona La definizione e la realizzazione delle strategie educative e didattiche devono sempre tener conto della singolarità

e complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità e delle sue fragilità , nelle varie fasi di sviluppo e di formazione.

(Indicazioni Nazionali pag. 9)

Centralità della persona significa porre al centro della nostra azione educativo-

didattica ogni singolo ragazzo, le sue caratteristiche, i suoi talenti, il suo particolare stile

cognitivo, i suoi bisogni educativi speciali .

Il nostro progetto didattico non è, quindi, calato dall’alto, per un’ astratta tipologia di

alunno ma tiene conto della singolarità di ognuno, perché ognuno deve poter

sviluppare la propria persona in modo completo ad armonico.

Una scuola che ‘include’ è una scuola che pensa e che progetta tenendo a mente

proprio tutti: la nostra scuola si muove perché nessun alunno sia sentito come non

appartenente, non pensato e quindi non accolto.

Pensiamo che la scuola non debba sempre muoversi nella condizione di emergenza, per

cui siamo attenti all’identificazione precoce di possibili difficoltà, siano esse strumentali

o relazionali, che se ignorate possono trasformarsi in veri e propri handicap.

Verranno stimolate, incitate, se necessario “inseguite” tutte le risorse professionali

operanti sul territorio (ASL, servizi sociali, servizi socio sanitari) per istaurare un reale

rapporto di collaborazione per sostenere gli alunni in difficoltà.

Non si tratterà solo di utilizzare gli strumenti compensativi e dispensativi che la

normativa consente e prevede in alcuni casi , ma di elaborare ed adottare un preciso ed

attento intervento didattico che da una parte miri al conseguimento di quelle

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competenze funzionali ad un progetto di vita; dall’altra favorisca, ad esempio

attraverso l’ apprendimento cooperativo, lavori a coppie o a piccoli gruppi ,il rapporto

con i compagni, che devono essere preparati a rapportarsi con qualsiasi persona in

qualunque condizione.

A partire dal corrente anno scolastico la scuola redige il Piano annuale per l’Inclusività,

nel quale sono rilevate le tipologie dei diversi bisogni educativi speciali e le risorse

impiegabili, l’insieme delle difficoltà e dei disturbi riscontrati, dando consapevolezza

alla comunità scolastica dei punti di forza e di debolezza degli interventi di inclusione

scolastica operati nell’anno. Il Piano annuale per l’Inclusività, sarà un momento di

riflessione comune per realizzare la cultura dell’inclusione ed incrementare gli

interventi per migliorare il livello di inclusività generale della scuola nell’anno

successivo.

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Cittadinanza attiva

La nostra scuola deve formare cittadini italiani che siano al tempo stesso cittadini d’Europa e del mondo.

(Indicazioni Nazionali pag. 9)

Educare alla cittadinanza significa dotare i ragazzi della capacità di contribuire allo

sviluppo del benessere della società nella quale vivono come cittadini responsabili e

attivi.

Significa formare individui autonomi e responsabili, in grado di cooperare, sostenere

chi è in difficoltà, riconoscere ed accettare le differenze (essere); in grado di conoscere,

di informarsi e di capire (sapere); in grado di prendere decisioni, fare scelte, risolvere

problemi ( fare) , attraverso lo sviluppo e verso lo sviluppo delle competenze chiave per

l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio

dell’Unione europea ( Raccomandazione del 18 dicembre 2006).

Le otto competenze europee (comunicazione nella madrelingua, comunicazione

nelle lingue straniere, competenza matematica e competenze di base in scienza e

tecnologia, competenza digitale, imparare ad imparare, competenze sociali e

civiche, spirito di iniziativa e imprenditorialità, consapevolezza ed espressione

culturale) sono contemporaneamente il principio ispiratore e il punto di arrivo della

nostra azione educativa e didattica.

Tutte le discipline, attraverso gli obiettivi specifici e attraverso tutte le azioni e le

procedure di apprendimento concorrono al loro conseguimento.

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Tutte le discipline, pur nella specificità dei propri linguaggi collaborano e si

intersecano per favorire lo sviluppo completo del ragazzo ed una visione unitaria del

sapere.

Educhiamo alla cittadinanza attraverso un curricolo esplicito, serie di contenuti e

conoscenze, abilità, ma anche attraverso un curricolo implicito che diventa ambiente

di vita, di relazione, di convivenza nella quotidianità del fare scuola. La cittadinanza si

studia, ma viene assimilata per ″immersione″ in ambienti che ne diano diretta e

convincente testimonianza.

Promuoviamo una nuova cultura della legalità, intesa non come semplice “non

trasgressione” delle norme, ma come rispetto,cura e partecipazione: rispetto e cura di

se stessi, degli altri, del bene comune, dell’ambiente; partecipazione alla vita comune,

nel rispetto di regole condivise ed interiorizzate.

cittadino consapevole responsabile competente

competenze disciplinari

competenze sociali e civiche

competenze metodologiche

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La scuola ambiente di apprendimento Una buona scuola primaria e secondaria di primo grado si costituisce come un contesto idoneo a promuovere

apprendimenti significativi e a garantire il successo formativo per tutti gli alunni

(Indicazioni Nazionali pag. 34)

L’utilizzo dell’espressione “ambiente di apprendimento” sposta la prospettiva della

scuola dal docente, che insegna, al ragazzo, che apprende.

Il ragazzo che vive in un contesto attento, in cui si sente rispettato, sostenuto,

valorizzato, in un sereno clima collaborativo e non competitivo, apprende molto più

facilmente e velocemente.

La costruzione di un sereno e nel contempo stimolante ambiente di apprendimento

partirà, ancora una volta, dal ragazzo, portatore di esperienze e conoscenze proprie da

accogliere e valorizzare come potenziale per intraprendere nuovi percorsi ; ogni ragazzo

sarà il protagonista del proprio processo di apprendimento, perché sarà costantemente

invitato a riflettere su come e quanto impara e a comunicare agli altri (docenti e

compagni) i traguardi raggiunti.

La nostra scuola favorirà la costituzione di gruppi di lavoro sia per attività curricolari

che extracurricolari, per incoraggiare l’apprendimento collaborativo e lo scambio di

interessi ed esperienze. I gruppi non si costituiranno solo nell’ambito della classe, ma

si lavorerà anche a classi aperte, su un compito specifico o per un particolare

impegno. Le esperienze già vissute della costituzione di vari gruppi di scrittura creativa,

la partecipazione in squadra a esperienze didattiche diverse o a campionati sportivi, la

costituzione del coro della scuola e la partecipazione ad attività teatrali ci confermano

la positività di tale percorso e l’importanza della dimensione sociale

dell’apprendimento.

Anche l’ambiente fisico ha la sua importanza: la nostra scuola può contare sulla

presenza di attrezzati laboratori didattici ( informatico, linguistico, scientifico, artistico,

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musicale), una palestra interna ed una esterna, diverse aule hanno la LIM ( lavagna

interattiva multimediale), è in fase di aggiornamento la biblioteca di istituto. L’utilizzo

dei laboratori non è occasionale, ma rientra nella normale attività di tutte le classi, nel

nostro modo di fare scuola, che approda all’astrazione della regola dalla operatività e

dalla concretezza.

Ma la didattica laboratoriale non ha bisogno del “luogo laboratorio”: la ricerca e la

progettualità la facciamo anche attraverso un uso flessibile dello spazio dell’aula,

attraverso lo smisurato spazio che offre il web, e anche attraverso un utilizzo

consapevole ed attento di tutte le occasioni che ci offre il nostro ricchissimo territorio.

Forse la didattica esterna meriterebbe un paragrafo a parte, ma ci piace inserirla

nell’ambiente di apprendimento perché la consideriamo un prezioso strumento per

promuovere apprendimenti significativi. La didattica esterna non è la vecchia “ gita

scolastica”: è inserita nel progetto educativo delle singole classi come supporto alla

didattica delle varie discipline, come momento altro in cui realizzare o potenziare

apprendimenti già realizzati a scuola. Noi siamo attenti alla scelta delle mete,

all’individuazione degli spettacoli teatrali- musicali ai quali partecipare, alla fase di

preparazione didattica e alla realizzazione del prodotto finale, all’organizzazione

dell’uscita didattica, perché crediamo nel suo valore formativo( cognitivo ed educativo)

ed inoltre crediamo che la salvaguardia artistica ed ambientale del proprio territorio

nasca dalla conoscenza e dalla valorizzazione delle sue enormi risorse.

( in allegato il regolamento didattica esterna)

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Alleanza tra Scuola e Famiglia La scuola perseguirà costantemente l’obiettivo di costruire un’alleanza educativa con i genitori. Non si tratta di

rapporti da stringere solo in momenti critici, ma di relazioni costanti che riconoscano i reciproci ruoli e che si supportino vicendevolmente nelle comuni finalità educative.

(Indicazioni Nazionali pag. 10)

La collaborazione educativa tra scuola e famiglia è un punto di forza necessario per

offrire ai ragazzi la più alta opportunità di sviluppo armonico e sereno.

Si fonda sulla condivisione dei valori e su una fattiva collaborazione nel reciproco

rispetto delle competenze in un rapporto di fiducia e di continuità che va costruito,

riconosciuto, sostenuto e valorizzato.

I genitori, pertanto, al di là delle semplici comunicazioni di tipo didattico, saranno

sollecitati a partecipare attivamente alla vita della scuola, dando il loro contributo nel

rispetto del Patto Educativo di Corresponsabilità.

Nel corso dell’anno scolastico saranno programmati incontri periodici sia mattutini

che pomeridiani, individuali e collettivi per informare e condividere con i genitori il

percorso formativo del ragazzo.

(in allegato il Patto Educativo di Corresponsabilità)

Orario di ricevimento mattutino

Italiano- Storia- Geografia- Cittadinanza e Costituzione

CAPOCELLI LUISA It+geostoria2D geostoria 1D-3D Martedì ore 10-11 DE ROSA OLIMPIA italiano2A-3A-3C Venerdì ore 11-12 DI DATO ANNA CONCETTA italiano1B-2B-1D Lunedì ore 10-11 DI IORIO ROSSANA italiano1G-2E-3E Giovedì ore 10-11 DI NATALE ANGELO It+geostoria2I geostoria 1C-3I Martedì ore 9-10 ESPOSITO VINCENZO It+geostoria1E geostoria 2E-3E Mercoledì ore 11-12 FORNARO CARMELA It+geostoria1H geostoria 2C-3C Lunedì ore 10-11 LAPENNA GIULIA It+geostoria1A geostoria 2A-3A Lunedì ore 11-12

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MARINO GIOVANNA italiano 3G-3H (2G) Lunedì ore 10-11 MARTINI PAOLO It. 3I geostoria corso G Martedì ore 12-13 OTTAIANO MARIACONCETTA italiano 1F-3F-2H Giovedì ore 9-10 PALUMBO Conception Francisca Geostoria 2H-3H Giovedì ore 9-10 RICCIO FLORINDA italiano1C-2D-3D Lunedì ore 11-12 ROMANO MARIA It+geostoria3B geostoria 1B-2B Mercoledì ore 10-11 VENOSA IDA It+geostoria2F geostoria 1F-3F Mercoledì ore 11-12

Matematica e scienze CALO' BRUNELLA 3E Mercoledì dalle 11 alle 12 CANNARILE MARIAROSARIA corso F Mercoledì ore 10-11 CIANO BIANCA corso G Mercoled' ore 11-12 DI NAPOLI ROSARIA 2H-2I-3I Mercoledì ore 12-13 MADONNA CARLA 1E-2E-3D Martedì ore 10-11 MAZZARINO SARA corso B Lunedì ore 11-12 NISITA 1D-3D Mercoledì ore 12- 13 PANICO MARIA TERESA 1H-3H Giovedì ore 12-13 RIZZO MARIAROSARIA corso C Lunedì ore 11-12 TREMANTE CATERINA corso A Mercoledì ore 9-10

Inglese ANDOLFI DANIELA corso B-H Martedì ore 11-12 ANDOLFO ASSUNTA corso A-D Martedì ore 11-12 MASCIULLI ROSALIA corso C-E Lunedì ore10-11 PALOMBA MARIA 2I-3I Venerdì ore 12-13 PIRODDI MARIA GRAZIA corso F-G Venerdì ore10-11

Francese LIPARDI ANNA corso A-B-D Martedì ore 11-12 MEOMARTINI IVANA corso C-H-2I-3I Lunedì ore 9-10

Spagnolo NERI BARBARA corso E-F-G Martedì ore 10-11

Tecnologia

CASADIO FILOMENA corso A-F-D Giovedì ore 9-10

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SASSO CARMELA corso C-G-H Lunedì ore 9-10 PERNICE RITA corso B- E 2I 3I Lunedì ore 10-11

Arte CARINO ROSA corso A-G-H Lunedì ore 11-12 LANDI MARIA ADDOLORATA corso C-D-F Venerdì ore 9- 10 NACAR DAVIDE corso B-E-2I-3I Venerdì ore 12-13

Musica CANDREVA DANIELA corso A-C-F Martedì ore 9-10 LA ROSA ALFREDO corso B-D-E Martedì ore 10-11 PATIERNO VINCENZO corsoG-H-2I-3I Venerdì ore 9-10

Scienze Motorie e Sportive

GASSO CLAUDIO corso A-B-C Giovedì ore 11-12 LONGHI ROMOLO corso G-H- 2I-3I Giovedì ore 11-12 STASIO ADRIANA corso D-E-F lunedì ore9-10

Religione COLAPS PAOLA corso A-B-D-E-F-H Lunedì ore 10-11 ILLEANO SALVATORE corso G -1C- 2I-3I Martedì ore 11-12 PUNZO ANNAMARIA 2C 3C Venerdì ore 10-10,30

Sostegno CIRILLO DOMENICO 1C-3G Mercoledì ore 12-13 IACONE DANIELA 3E Mercoledì ore 10-11 BUONANNO MARIA ROSARIA 2C Mercoledì ore 9-10 VITIELLO ANTONIETTA3B-3G Lunedì ore 11-12

I genitori potranno incontrare i docenti nelle ore di ricevimento nelle mattinate per un totale di 3 ore mensili collocate nelle prime tre settimane di ogni mese. Di norma nella settimana successiva all’incontro generale scuola-famiglia sono sospese le ore di ricevimento dei genitori nella mattinata

Incontri Scuola -Famiglia pomeridiani

• 20 novembre -mercoledì (Italiano - Storia/Geografia-Lingue straniere-Religione)

• 21 novembre -giovedì (Matematica/Scienze – Tecnologia – Arte - Musica-Scienze Motorie)

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31 gennaio- venerdì consegna scheda valutazione 1° quadrimestre

• 31 Marzo -lunedì (Italiano - Storia/Geografia-Lingue straniere-Religione)

• 1 Aprile- martedì (Matematica/Scienze- Tecnologia – Arte - Musica-Scienze Motorie)

13 giugno -venerdì consegna scheda valutazione 2° quadrimestre

Orientamento

Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le

sue dimensioni. Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti

(Indicazioni Nazionali pag. 16)

L’orientamento è un lungo processo formativo che parte dalla scuola dell’infanzia e si

estende all’intero ciclo scolastico e professionale.

Ha come obiettivo principale quello di fornire agli alunni gli strumenti per sviluppare

un’immagine positiva, ma realistica di se stessi e delle proprie capacità e una serie di

competenze generali e specifiche (cognitive,emotive,relazionali) che potranno utilizzare

in diversi momenti e in diversi ambiti della propria vita.

L’orientamento si configura,quindi,come un processo formativo trasversale,intrinseco a

tutto l’insegnamento, in quanto tutte le discipline (ciascuna nella propria specificità)

sono orientative.

Esse, infatti, forniscono agli alunni non solo saperi concettualmente organizzati,ma

anche gli strumenti per conoscere e fronteggiare la realtà esterna e per conoscere se

stessi,le proprie risorse e le proprie difficoltà.

L’orientamento costituisce, pertanto, un compito irrinunciabile della scuola che vede

impegnati docenti, studenti, genitori e le istituzioni del territorio e si realizza attraverso

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momenti formativi specifici e interventi informativi che faciliteranno tra l’altro,la

transizione da un ciclo di studi all’altro.

Come momento conclusivo dell’attività di orientamento, nelle classi terze, in vista

della scelta della scuola secondaria di II grado organizziamo attività specifiche di

orientamento per rendere gli alunni sempre più consapevoli del loro processo di

maturazione e di apprendimento,delle loro inclinazioni ed interessi.

Promuoviamo, inoltre, vari momenti di incontro , sia con i docenti delle scuole

superiori per scambiarsi informazioni sulle finalità e metodologie delle scuole di

appartenenza , sia con incontri con i genitori per fornire loro informazioni, consigli e

guida nella scelta della scuola secondaria di II grado.

Valutazione La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola

quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo.

(Indicazioni Nazionali pag 19).

La valutazione, intermedia o finale, è il momento più importante per ogni alunno e per ogni docente.

Il docente regola i successivi interventi didattici, attiva nuove azioni o modifica in modo più idoneo e proficuo quelle già intraprese.

Il ragazzo prende consapevolezza dei traguardi raggiunti o ancora da raggiungere, migliora o rinforza l’impegno, orienta meglio la propria attività.

La famiglia, che sarà sempre informata in modo tempestivo e trasparente, è chiamata a collaborare per il pieno conseguimento del successo formativo del ragazzo.

La valutazione rappresenta la controprova della pertinenza ed efficacia dell’azione didattica, è strettamente correlata ai traguardi e agli obiettivi di apprendimento.

I docenti condivideranno con chiarezza con le famiglie e soprattutto con i ragazzi i traguardi da raggiungere, non solo quelli finali, ma anche quelli intermedi, in modo da

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favorire in ogni singolo ragazzo la riflessione sui propri risultati, la valutazione dei progressi compiuti, per trarne considerazioni per migliorare e per fare anche di questo momento un significativo elemento di crescita e maturazione.

Il raggiungimento degli obiettivi educativi sarà rilevato sostanzialmente attraverso la sistematica osservazione dei comportamenti degli alunni, della loro partecipazione alla vita di classe e nelle varie attività curricolari ed extracurricolari.

Il raggiungimento degli obiettivi cognitivi sarà rilevato attraverso strumenti diversi: osservazioni sistematiche, conversazioni, interrogazioni, vari tipi di esercitazioni scritte o pratiche.

Tutti gli alunni di terza, inoltre, devono sostenere le prove di rilevazione INVALSI. Le prove INVALSI hanno un carattere conoscitivo di rilevazione della qualità dell’insegnamento dell’intero sistema scolastico nazionale; per gli alunni di terza, però, esse assumono un significato diverso, perché sono inserite all’interno delle prove dell’esame conclusivo del primo ciclo di istruzione, contribuendo a determinare il voto finale. Per preparare adeguatamente i ragazzi non solo promuoveremo lo sviluppo di quegli apprendimenti e di quelle competenze che sottendono alle prove INVALSI, ma proporremo, in modo sistematico, test strutturati dello stesso tipo, per abituarli alla tipologia della prova, ed organizzeremo a livello di Istituto delle vere e proprie simulazione della prova d’esame (modalità e tempi di somministrazione), in modo da abituarli a controllare l’ansia che da sempre accompagna lo svolgimento di questa prova e talvolta ne compromette il risultato.

Dal punto di vista normativo la valutazione nella scuola secondaria di primo grado fa

riferimento al DPR 22/6/2009 n.122 che stabilisce che la valutazione periodica ed

annuale degli apprendimenti, del comportamento, la valutazione delle competenze,

nonché la valutazione dell’esame finale del primo ciclo deve essere effettuata mediante

l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi.

Lo stesso DPR stabilisce inoltre che il collegio dei docenti definisca modalità e criteri

per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, nel rispetto del

principio della libertà di insegnamento.

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Valutazione disciplinare

Per la valutazione delle discipline si terrà conto dei seguenti indicatori

ITALIANO Ascoltare e comprendere. Comunicare oralmente in modo significativo e corretto. Leggere e comprendere diversi tipi di testo. Produrre e rielaborare testi scritti di vario genere. Riconoscere nel linguaggio orale e scritto strutture morfosintattiche e lessicali.

LINGUA 1-Inglese

LINGUA2 -Francese/Spagnolo

Ascoltare e comprendere messaggi. Leggere e comprendere testi brevi. Saper sostenere una facile conversazione utilizzando un lessico gradualmente più ampio.

STORIA Ordinare e collocare nel tempo fatti ed eventi. Comprendere eventi e trasformazioni essenziali del proprio ambiente, della storia del nostro Paese e dell’umanità. Uso delle fonti

CITTADINANZA E COSTITUZIONE Comprensione dei fondamenti e delle istituzioni

della vita sociale, civile e politica.

GEOGRAFIA Orientarsi nello spazio e collocare in esso

fenomeni ed eventi. Osservare, descrivere e confrontare paesaggi geografici, individuandone gli elementi caratterizzanti. Leggere carte e rappresentazioni geografiche.

MATEMATICA Risolvere problemi matematici,utilizzando

opportuni concetti, rappresentazioni e tecniche. Padroneggiare abilità di calcolo orale e scritto. Riconoscere,analizzare,rappresentare e trasformare figure piane e solide. Confrontare, misurare e operare con grandezze ed unità di misura

SCIENZE Osservazione di fatti e fenomeni, formulazione

di ipotesi e loro verifica. Maturare atteggiamenti di rispetto verso l’ambiente naturale.

TECNOLOGIA Progettare,realizzare e verificare esperienze operative . Acquisire conoscenze tecniche e tecnologiche.

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ARTE E IMMAGINE Saper osservare leggere e descrivere immagini

statiche e in movimento. Produrre e rielaborare in maniera creativa le immagini attraverso tecniche diverse. Conoscere i principali beni artistico-culturali presenti sul nostro territorio.

MUSICA Ascoltare, analizzare e rappresentare fenomeni

sonori e messaggi musicali. Esprimersi con il canto e semplici strumenti musicali.

SCIENZE MOTORIE Padroneggiare abilità motorie di base in

situazioni diverse. Partecipare alle attività di gioco e di sport, rispettandone le regole

RELIGIONE CATTOLICA Riconoscere ed apprezzare i valori religiosi.

Essere in grado di fare un corretto riferimento alle fonti Bibliche e ai documenti.

Criteri per l’attribuzione del voto disciplinare

Valutazione Decimale Descrittori

10 L’alunno possiede conoscenze ampie, articolate e approfondite e si esprime con chiarezza e correttamente usando un vocabolario ricco, diversificato e appropriato.

Possiede, inoltre, precisa e acuta capacità di comprensione , analisi, sintesi e rielaborazione personale.

Sa applicare, infine, i contenuti e le procedure, anche in situazioni molto complesse, in modo autonomo e utilizzando gli strumenti opportuni.

9 L’alunno possiede conoscenze complete e corrette e si esprime con chiarezza usando un vocabolario ricco e appropriato.

Possiede, inoltre, precisa e sicura capacità di comprensione, analisi, sintesi e rielaborazione personale.

Sa applicare, infine, i contenuti e le procedure, anche in situazioni

La scuola

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complesse, in modo autonomo e utilizzando gli strumenti opportuni.

8 L’alunno possiede conoscenze complete e corrette e si esprime con chiarezza, usando un vocabolario preciso.

Possiede, inoltre, appropriata capacità di comprensione, analisi, sintesi e rielaborazione personale.

Sa applicare, infine, i contenuti e le procedure, in situazioni non troppo complesse, in modo abbastanza autonomo, utilizzando gli strumenti opportuni.

7 L’alunno possiede conoscenze complete ma non approfondite, usando un vocabolario per lo più corretto, anche se non molto ricco.

Possiede, inoltre, discreta capacità di comprensione, analisi, sintesi e rielaborazione personale.

Sa applicare, infine, i contenuti e le procedure in semplici situazioni in modo abbastanza corretto

6 L'alunno possiede soltanto le conoscenze essenziali usando un vocabolario assai semplice e non sempre corretto.

Possiede, inoltre, se guidato, qualche capacità di comprensione, analisi , sintesi e rielaborazione personale.

Sa applicare, infine, i contenuti e le procedure in semplici situazioni già precedentemente note.

5 L’alunno possiede conoscenze parziali e superficiali dei contenuti minimi, usando un vocabolario povero e spesso impreciso.

Possiede, inoltre, anche se guidato, limitata capacità di comprensione, analisi e sintesi, assai scarsa rielaborazione personale.

Applica i contenuti e le procedure in modo scorretto anche in semplici situazioni.

4 L’alunno possiede conoscenze assai parziali e superficiali dei contenuti minimi, usando un vocabolario povero e spesso scorretto.

Possiede, inoltre, una capacità di comprensione e di analisi molto

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limitata, senza aver minimamente acquisito capacita di sintesi e di rielaborazione personale.

Non sa applicare, nemmeno in semplici situazioni, le conoscenze acquisite.

1-2-3 L’alunno possiede conoscenze lacunose e frammentarie dei contenuti minimi, usando un vocabolario povero, impreciso e scorretto.

Non ha, neppure in minima parte, acquisito una capacità di comprensione e di analisi , né di sintesi e di rielaborazione personale.

Non sa applicare, neppure se guidato, anche in semplicissime situazioni, le conoscenze acquisite.

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Valutazione del comportamento

Con l’espressione comportamento si intende non solo il comportamento di correttezza,

rispetto di sé, dell’ istituzione, dei pari, delle strutture e delle regole, ma anche la

partecipazione al dialogo educativo, intesa come momento formativo e come contributo

alla crescita della comunità scolastica sul piano umano e professionale. L’ attribuzione

del voto, concordato dal Consiglio di Classe in sede di scrutinio, scaturirà dall’attenta

valutazione delle situazioni di ogni singolo alunno, in tutte le attività educative,

curricolari ed extracurricolari, svolte a scuola o anche al di fuori di essa. Il C.d.C.,

in considerazione del primario e profondo significato formativo di tale valutazione, terrà

conto, in ogni caso, di eventuali disagi o specifici malesseri transitori dello studente.

La valutazione del Comportamento concorre alla valutazione complessiva dell’allievo/a

e, con voto inferiore a sei decimi, determina la non ammissione alla classe successiva o

all’esame conclusivo del ciclo.

L’attribuzione del 5 è decisa dal Consiglio di Classe, in sede di scrutinio intermedio e

finale, e scaturisce da attento e meditato giudizio, del Consiglio stesso, nei confronti

dell’alunno/a per il/la quale siano state individuate condotte caratterizzate da

un’oggettiva gravità (art. 2, c. 3, Legge n. 169/08) sanzionate con provvedimento di

allontanamento temporaneo dalle lezioni

Per l’attribuzione del voto di condotta si terrà conto dei seguenti criteri

Voto Comportamento Partecipazione al dialogo educativo

Frequenza*

10 -Pieno rispetto del regolamento

d’Istituto Attenzione e

disponibilità verso gli altri

Ruolo propositivo all’interno della

classe e funzione di leader positivo

Partecipazione propositiva e originale al dialogo

educativo. Assolvimento completo e puntuale dei propri impegni scolastici

Disponibilità alla collaborazione con

docenti e/o compagni durante le lezioni e le

attività didattiche.

Frequenza puntuale, assidua e

costante alle lezioni.

9 Ruolo positivo e collaborativo nel gruppo classe

Pieno rispetto del

Partecipazione attiva al dialogo educativo. Disponibilità alla

collaborazione con

Frequenza assidua e

costante alle lezioni

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regolamento d’istituto - Equilibrio nei

rapporti interpersonali.

docenti e/o compagni durante le lezioni e le

attività didattiche. - Regolare assolvimento

nelle consegne scolastiche

Rari ritardi

8 Rispetto delle norme fondamentali del

regolamento d’Istituto

- Ruolo collaborativo al funzionamento del

gruppo classe - Correttezza nei

rapporti interpersonali.

Partecipazione attenta al dialogo educativo e alle

attività didattiche. - Assolvimento abbastanza regolare nelle consegne

scolastiche

Frequenza assidua alle

lezioni Qualche ritardo

7 Episodi non gravi di mancato rispetto del regolamento scolastico ( non comportanti sospensione dalle attività didattiche) - Rapporti sufficientemente collaborativi - Rapporti interpersonali non sempre corretti.

Partecipazione discontinua alle attività didattiche. - Interesse selettivo - Scarsa puntualità nelle consegne scolastiche

Frequenza poco costante alle lezioni Frequenti ritardi

6 Episodi ripetuti di mancato rispetto del regolamento scolastico - Comportamenti soggetti a sanzioni disciplinari con ammonizione del Dirigente Scolastico o sospensione da 1 a 15 giorni.

Partecipazione dispersiva alle attività didattiche. Interesse selettivo - Scarsa puntualità nelle consegne scolastiche

Frequenza poco costante alle lezioni Numerosi ritardi

* ad esclusione delle ore in deroga previste dalle delibere degli Organi Collegiali.

Attribuzione del voto di comportamento in presenza di sanzione disciplinare, comportante sospensione dalle attività didattiche oltre i 15 giorni complessivi

5 Infrazioni reiterate o di particolare gravità, per le quali è stata irrogata sospensione dalle attività didattiche oltre i 15 giorni complessivi.

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POF 2013-14

Ai fini della validità dell'anno, per la valutazione è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato di ciascun alunno. Per casi eccezionali, le istituzioni scolastiche possono autonomamente stabilire motivate deroghe al suddetto limite (cfr DPR del 22/06/2009 n. 122); Il Collegio dei docenti , pertanto, ha approvato le seguenti deroghe concernenti la validazione dell’anno scolastico:

1. Assenze giustificate per gravi patologie 2. Assenze giustificate per ricoveri ospedalieri prolungati e/o frequenti 3. Assenze per malattie contagiose, con allontanamento dalla comunità scolastica

sancito dai servizi di medicina di comunità 4. Assenze giustificate per gravi motivi di famiglia, opportunamente certificati 5. Assenze per malattia, su motivata certificazione del medico curante e/o di un

medico specialista 6. Assenze per motivi “sociali”, su certificazione analitica dei servizi che hanno in

carico gli alunni interessati

Si precisa che, in ogni caso, le assenze complessive (non superiori a ¼ dell’orario annuale personalizzato, vale a dire non superiori a 247 su 990 ore) non devono, comunque, pregiudicare la possibilità di procedere alla valutazione stessa.

.

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Offerta formativa

TEMPO SCUOLA

Orario scolastico settimanale

Le lezioni si svolgono i dalle ore 8.00 alle ore 14.00 dal lunedì al venerdì

Orario delle lezioni giornaliere 8,00-9,00 PRIMA ORA

9,00-10,00 SECONDA ORA

10,00-11,00 TERZA ORA

11,00-12,00 QUARTA ORA

12,00-13,00 QUINTA ORA

13.00-14.00 SESTA ORA

Ore di insegnamento per ciascuna disciplina Discipline I Classe II Classe III Classe

Italiano, Storia, Cittadinanza e Costituzione, Geografia, 9 9 9

Approfondimento linguistico 1 1 1

Matematica 4 4 4

Scienze 2 2 2

Lingua Inglese 3 3 3

Lingua Francese 2 2 2

Tecnologia 2 2 2

Arte e Immagine 2 2 2

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Scuola Secondaria di Primo Grado

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Ed. musicale 2 2 2

Ed. motoria 2 2 2

Religione 1 1 1

Tot. 30 30 30

Miglioramento dell’offerta formativa

Il miglioramento dell’offerta formativa si attua attraverso una serie di attività, iniziative, progetti svolti in orario curricolare o extracurricolare, volti a potenziare, consolidare o recuperare apprendimenti disciplinari e competenze trasversali. Le varie attività, per lo più, vedono la costituzione di gruppi di interesse, per cui ragazzi di diverse classi sono portati a lavorare insieme, sempre in un clima collaborativo. Per il corrente anno scolastico verranno svolte le seguenti attività

• Nati per scrivere Il Progetto “Nati per Scrivere”, partirà con la Staffetta di Scrittura

Creativa, in collaborazione con la BIMED, e continuerà con un percorso di

scrittura che si propone di recuperare, consolidare o potenziare le abilità e le

competenze della lingua italiana, sotto l'aspetto grammaticale-lessicale, della

lettura e della scrittura, per una migliore e più efficace comunicazione. Gli

allievi, infatti, scriveranno per la BIMED il primo dei dieci capitoli di un libro

che sarà poi continuato da altre nove scuole d’Italia e dallo stesso capitolo poi

partiranno per proseguire il racconto a scuola, facendolo terminare come sarà

dettato dalla loro fantasia.

• Repubblica@scuola Il Progetto Repubblica@scuola, interamente on line, vedrà i

nostri allievi cimentarsi nella scrittura di articoli di giornale, recensioni,

didascalie e riflessioni varie, che verranno pubblicate sul giornale di Repubblica

del nostro Istituto e su quello nazionale, avendo così la possibilità di prendere

confidenza con i diversi strumenti dell’arte del giornalismo.

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• Campionati di Cultura Generale Il Campionato italiano di Cultura Generale si

svolgerà interamente on line e prevederà test a risposta multipla riguardanti

svariate materie, quali: Lingua e letteratura italiana, Storia ed Educazione Civica,

Geografia, Religione, Attualità, Sport e Costume, Scienze e Matematica, Inglese,

Arte, Musica e Spettacolo. Parteciperanno gli studenti della Primaria e della

Secondaria di Primo grado del nostro Istituto, che miglioreranno la propria

autostima mettendosi in gioco con i propri compagni prima, e con ragazzi di

tutt’Italia successivamente.

• Concorso di Poesia Il Concorso di poesia, sollecitando potentemente

l’immaginazione e la capacità di sentire il meraviglioso e l’inedito, consentirà a

tutti gli allievi della scuola di dare libera espressione ai propri sentimenti,

pensieri, stati d’animo per promuovere il loro approccio al mondo della

espressione poetica, soddisfacendo il bisogno dello stupore e della scoperta.

• Progetto lettura ( in via di definizione) il progetto si propone, attraverso l’ attività

della biblioteca scolastica di avvicinare i ragazzi ai libri per condurli ad una

lettura spontanea e divertente, e alla consapevolezza della sua funzione

formativa, volta all’arricchimento del pensiero e allo sviluppo delle potenzialità

espressive

Corsi PON :

• Marconi news la comunicazione linguistica tra carta stampata e televisione

• Eureka Giochi matematici e scientifici per il recupero delle competenze di base

• Going on La lingua INGLESE per capire, parlare, interagire ( con conseguimento certificazione esterna)

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POF 2013-14

• Voli@mo con un clic Maturazione di competenze di maggior livello nell'ECDL (conseguimento certificazione esterna EIPASS)

• Teatrando Creatività linguistica

Avviamento alla pratica sportiva corsi pomeridiani di calcetto ,pallavolo maschile e femminile; l’attività si conclude con l’ormai tradizionale torneo di pallavolo delle classi terze

Vivi il Nuovo il progetto prevede la compresenza di un tutor madrelingua inglese con

il docente curricolare, per un’ora alla settimana da gennaio a maggio (con il contributo

economico delle famiglie)

Coro Colorincoro ( in via di definizione) il coro della scuola è composto da ragazzi di

tutte le classi, unito dalla gioia e dalla voglia di esprimersi con il canto. Cantare in coro

è uno strumento di conoscenza, di crescita personale e di competenze sociali e civiche

Gioco della sicurezza ( in via di definizione) il progetto , attraverso attività laboratoriali

artistico-musicali, si propone di far realizzare ai ragazzi stessi giochi didattici per

imparare- insegnare le principali norme di sicurezza ai bambini e ai ragazzi di tutto

l’istituto comprensivo .

La scuola adotta un Monumento (in via di definizione) Il progetto muove dal

riconoscimento della centralità della scuola nella formazione della cultura e dei

comportamenti dei cittadini per il rispetto e la tutela del patrimonio storico-artistico e

più in generale dell'ambiente. Durante l’attività i ragazzi saranno portati a conoscere ed

apprezzare l’enorme patrimonio artistico cittadino costituito dalle Ville Vesuviane

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POF 2013-14

Supporto alla qualità dell’offerta formativa

Collaboratore del D.S. Prof.ssa Brunella Calò

• Sostituzione del D.S. in caso di assenza per impegni istituzionali, malattia, ferie, permessi

• Sostituzione dei docenti assenti su apposito registro con criteri di efficienza ed equità;

• Controllo del rispetto del regolamento d’Istituto e del PEC da parte degli alunni (disciplina, ritardi, uscite anticipate, giustificazioni, ecc…).

• Contatti con le famiglie;

• Programmazione dell’orario di servizio del personale docente (piano annuale e orario giornaliero)

• Gestione dei contatti con il MIUR, gli Enti esterni e le altre scuole

• Supervisione e controllo degli impegni collegiali dell’istituto (Consigli di classe, scrutini, esami), d’intesa con gli altri collaboratori;

• Riporto al dirigente di eventuali problematiche relative a sicurezza e privacy

• Partecipazione alle riunioni di staff;

• Supporto al lavoro del D.S.

Le funzioni strumentali al POF

1. Area POF _ Redazione, curricolo, continuità prof.ssa Daniela Candreva- prof.ssa Maria Grazia Piroddi- Settore scuola secondaria di primo grado

• POF: sintesi della discussione avvenuta e redazione finale del POF dell’Istituto • Redazione finale POF sc. sec. 1° grado • Costruzione di un curricolo verticale (Curricolo di scuola in continuità dalla scuola dell’infanzia

alla scuola sec. di 1° grado) sulla base di quello esistente e degli indirizzi e dei traguardi di sviluppo individuati dalle Indicazioni Nazionali 2012

• Orientamento scolastico _ rapporto tra scuola secondaria di 1° e di 2° grado • Linee generali e specifiche del contratto formativo: tempi e modi dell’azione dinamica di

insegnamento-apprendimento e perseguimento dell’obiettivo principale “Imparare ad imparare ” .

2. Area POF – Successo scolastico per tutti e per ciascuno prof.ssa Olimpia De Rosa -Settore scuola secondaria di primo grado

• : riflessione sulle modalità di apprendimento.

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POF 2013-14

• Rilevazione attenta e costante delle situazioni di DISAGIO SCOLASTICO forme di monitoraggio • DSA e BES Coordinamento degli interventi di individualizzazione e personalizzazione • Coordinamento interventi di sostegno ed integrazione • Coordinamento gruppo H e dei gruppi GLH DSA e BEs • Rapporti istituzionali e funzionali con ASL, neuropsichiatri e centri riabilitativi • Sportello di ascolto psicopedagogico - riflessione sulle possibilità di realizzazione

3. Area Rapporti Scuola – Famiglia – Trasparenza prof.ssa Daniela Candreva- Paola Colaps- prof.ssa Olimpia De Rosa - prof.ssa Maria Grazia Piroddi- Settore scuola secondaria di primo grado

• Analisi e Monitoraggio sulla qualità del rapporto tra docenti e genitori • Regolamento di Istituto – revisione, condivisione, pubblicazione sul sito e pubblicità • Patto di corresponsabilità – revisione e redazione finale (anche in collaborazione con le figure di cui all’area 1) • Carta dei Servizi [servizio all’utenza e servizio ai dipendenti ] – revisione, pubblicazione sul sito e pubblicità • Sviluppo del SITO dell’Istituto – piano di formazione ed autoformazione per la gestione diretta da parte di un gruppo di docenti o docenti più personale ATA • Sportello di ascolto psicopedagogico - riflessione sulle possibilità di realizzazione • Valutazione finale dei servizi e del lavoro svolto

4. Area Miglioramento Offerta Formativa prof.ssa Paola Colaps- prof.ssa Olimpia De Rosa -Settore scuola secondaria di primo grado

• Coordinamento con il G.O.P. per i PIANI FSE rivolte agli studenti • Laboratori didattici e percorsi formativi – per la prevenzione dell’insuccesso formativo (in collaborazione con le figure di cui all’area 1) • Laboratori didattici e percorsi formativi – per la valorizzazione delle eccellenze (in collaborazione con le figure di cui all’area 1) • Sviluppo e coordinamento della DIDATTICA ESTERNA – individuazione di percorsi didattici (in continuità dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di 1° grado) funzionali al miglioramento dell’offerta formativa; al potenziamento delle prestazioni degli alunni in termini di sapere, fare ed saper essere e relativi ai tre ordini di scuola (in collaborazione con le figure dell’area 1) • Sviluppo e collaborazione di rapporti funzionali al miglioramento delle relazioni e della rete con altre scuole, ente locale, enti di formazione, Istituti Universitari, Enti di promozione sociale e culturale, Associazioni del territorio. • Valutazione finale dei servizi e del lavoro svolto

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5. Area Formazione docenti e sviluppo delle Tecnologie prof. Vincenzo Patierno -Settore scuola secondaria di primo grado

• Sviluppo dei PIANI FSE per il potenziamento delle possibilità formative per i docenti Sviluppo dei PIANI FESR per il potenziamento delle tecnologie a disposizione della scuola, dei docenti, degli studenti

• Monitoraggio delle attrezzature – coordinamento (col DSGA) delle forme di assistenza tecnica anche in collaborazione con l’Ente Locale;

• Coordinamento della circolarità delle informazioni sui modi di utilizzo di aule specifiche, laboratori didattici, tecnologici e scientifici,

• Programmazione dell’utilizzo delle aule e dei materiali • Formazione del personale ATA per il supporto ai docenti con eventuale richiesta di un

assistente tecnico al MIUR ed al MIUR Campania. •

6. Area SICUREZZA prof.ssa Maria Addolorata Landi • Coordinamento di tutte le iniziative sulla sicurezza • Aggiornamento dei dati anche in collaborazione con l’Ente Locale • Formazione del personale ed individuazione del personale da assegnare alle varie

specifiche funzione (prevenzione, primo soccorso, ecc.) • Coordinamento con il Responsabile della sicurezza (RSPP) • Azioni per la Tutela dei Lavoratori (in collaborazione con la RLS) • Piani di evacuazione e prove di evacuazione • Certificazione emessa dagli enti preposti • Scadenze ed adempimenti • Informazione all’utenza ed ai ragazzi _ anche tramite sito della scuola

Attività di formazione e aggiornamento

Il C.C.N. prevede come fondamentale strumento professionale l’aggiornamento in

servizio (art 63) e lo ritiene un diritto “funzionale alle piena realizzazione e allo

sviluppo della propria professionalità” (art 64 comma 1). Le attività di aggiornamento

predisposte dall’istituzione scolastica devono essere “funzionali alla realizzazione degli

obiettivi individuati dal POF ” (art 65).

Nel corrente anno scolastico sono programmate le seguenti attività di formazione:

• La Lim nella didattica ( corso PON)

• Metodologia e Valutazione_per il Miglioramento dei risultati scolastici ( corso

PON)

• Corso di formazione sulla cultura della sicurezza e pronto soccorso

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POF 2013-14

La nostra organizzazione didattica

Il Collegio dei Docenti

Il Collegio dei docenti, con le sue articolazioni, è l'organo tecnico e professionale delle

istituzioni scolastiche con competenze generali in materia didattica e di valutazione. Il

collegio dei docenti del comparto della scuola secondaria di primo grado è composto

da 52 insegnanti e si articola in Dipartimenti e Consigli di Classe.

I Dipartimenti I dipartimenti sono articolazioni funzionali del Collegio dei docenti per

concordare scelte comuni circa il valore formativo e le scelte didattico metodologiche

di una preciso sapere disciplinare. I dipartimenti stabiliscono gli standard minimi

richiesti a livello di conoscenze e competenze, i nuclei fondanti da scandire all’interno

del curriculum, eventuali prove comuni, progettano interventi di recupero,

Dirigente Scolastico

Collegio dei Docenti

Consigli di Classe Dipartimenti

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POF 2013-14

propongono attività didattiche non curricolari attinenti l’area disciplinare e l’adozione

di libri di testo. I dipartimenti hanno solo una valenza organizzativa, in quanto le vaste

aree di connessione tra le varie discipline rendono improponibili rigide separazioni.

Nella nostra scuola sono operanti tre dipartimenti.

• Dipartimento linguistico

• Dipartimento tecnico-scientifico

• Dipartimento linguaggi non verbali

Il punto di riferimento del Dipartimento è il Coordinatore di Dipartimento che ha il

compito di presiedere le riunioni, coordina le attività di programmazione disciplinare,

fa circolare materiali didattici prodotti all’interno dell’istituto e comunica iniziative di

aggiornamento, costituisce un punto di riferimento per i nuovi docenti (nuove nomine

e/o supplenti) della disciplina.

Dipartimento Docente Coordinatore

Dipartimento linguistico Coordinatore prof.ssa Giovanna Marino Dipartimento tecnico-scientifico Coordinatore prof.ssa Carmela Sasso Dipartimento linguaggi non verbali Coordinatore Prof.ssa Daniela Candreva

Consigli di Classe Il Consiglio di classe è formato da tutti i docenti della classe e

quattro rappresentanti dei genitori. Lo presiede il dirigente scolastico o un docente,

facente parte del Consiglio, da lui delegato. Si occupa dell'andamento generale della

classe, formula proposte al dirigente scolastico per il miglioramento dell'attività, si

esprime su eventuali progetti di sperimentazione, presenta proposte per un efficace

rapporto scuola-famiglia, ha competenza per i provvedimenti disciplinari. In sede del

Consiglio di Classe vengono discusse anche le proposte per le uscite didattiche e le

proposte per l'adozione dei libri di testo. Il punto di riferimento del consiglio e della

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Scuola Secondaria di Primo Grado

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POF 2013-14

classe è il coordinatore di classe che ha il compito di coordinare l’attività dei colleghi

in ordine allo svolgimento dell’attività didattica ed al comportamento degli alunni;

raccoglie documenti vari di interesse didattico; in assenza del Dirigente Scolastico presiede il Consiglio di Classe; relaziona ai genitori sull’andamento didattico e disciplinare della classe;si fa portavoce delle esigenze dei colleghi e degli alunni relativamente alle attività curricolari ed extracurriculari; vigila sulle assenze degli allievi.

Docente Coordinatore Classe

Lapenna Giulia 1^ A

MAZZARINO Sara 1^ B

RIZZO Mariarosaria 1^ C

ANDOLFO Assunta 1^ D

MADONNA Carla 1^ E

CANNARILE Mariarosaria 1^ F

CIANO Bianca 1^ G

FORNARO Carmela 1^ H

LIPARDI Anna 2^ A

DI DATO Annaconcetta 2^ B

CANDREVA Daniela 2^ C

CAPOCELLI Luisa 2^ D

ESPOSITO Vincenzo 2^ E

VENOSA Ida 2^ F

NERI Barbara 2^ G

DI NAPOLI Maria Rosaria 2^ H

DI NATALE Angelo 2^ I

TREMANTE Caterina 3^ A

ROMANO Maria 3^ B

DE ROSA Olimpia 3^ C

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RICCIO Florinda 3^ D

DI IORIO Rossana 3^ E

OTTAIANO Maria Concetta 3^ F

MARINO Giovanna 3^ G

ANDOLFI Daniela 3^ H

MARTINI Paolo 3^ I

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ALLEGATI

• Regolamento di Istituto ( in corso di revisione)

• Didattica Esterna

• Patto Educativo di Corresponsabilità

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REGOLAMENTO D’ISTITUTO ( in corso di revisione)

CAPITOLO PRIMO

PRINCIPI GENERALI

ART. 1 - FINALITÀ EDUCATIVE DELL’ISTITUTO

1) La scuola favorisce e promuove la formazione della persona e assicura il diritto allo studio garantito a tutti

dalla Costituzione. L'indirizzo culturale della scuola si fonda sui principi della Costituzione repubblicana, al fine di realizzare una scuola democratica, dinamica, aperta al rinnovamento didattico - metodologico e ad iniziative di sperimentazione che tengano conto delle esigenze degli studenti nel pieno rispetto della libertà d’insegnamento e nell'ambito della legislazione vigente.

2) La scuola è aperta ai contributi creativi responsabilmente espressi dalle sue componenti: gli studenti, i genitori, il personale ATA e i docenti. Gli organi collegiali competenti potranno, inoltre, prendere in considerazione altri apporti che dovessero pervenire dalle componenti sociali e culturali esterne alla scuola.

3) Sono considerati assolutamente incompatibili con i criteri sopra enunciati, e quindi in ogni modo vietati, atti d’intimidazione della libera e democratica espressione o partecipazione delle varie componenti alla vita della scuola, manifestazioni d’intolleranza, qualsiasi forma di violenza e discriminazione.

4) La scuola si propone come luogo d’educazione in senso ampio, dove il processo d’apprendimento, l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica degli studenti sono favoriti e garantiti dal "contratto formativo", attraverso il quale si realizzano gli obiettivi del miglioramento della qualità, della trasparenza, della flessibilità, della collegialità e della partecipazione attiva, secondo le modalità definite dal Piano dell'Offerta Formativa dell'Istituto.

5) Nello spirito del "contratto formativo" ogni componente s’impegna ad osservare e a far osservare il presente regolamento, che, secondo la prassi istituzionale, è adottato dal Consiglio d’Istituto ai sensi dell'art.10.3, comma a del D.Lgs. 297/1994 ed ha pertanto carattere vincolante. È uno strumento a carattere formativo, che definisce le corrette norme relazionali e procedurali alle quali far riferimento, il cui rispetto diviene indice di consapevole e responsabile partecipazione alla vita scolastica

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ART. 2 - DIRITTO D’APPRENDIMENTO DEGLI STUDENTI

Gli studenti hanno diritto ad una formazione culturale qualificata, attenta ai bisogni formativi, che rispetti e valorizzi, anche attraverso attività d’orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee.

La scuola garantisce la libertà d'apprendimento di tutti e di ciascuno nel rispetto della professionalità del corpo docente e della libertà d'insegnamento. Il diritto all'apprendimento è garantito a ciascun studente anche attraverso percorsi individualizzati, tesi a promuoverne il successo formativo. Sin dall'inizio del curriculum lo studente è inserito in un percorso d’orientamento, finalizzato a consolidare attitudini e sicurezze personali, senso di responsabilità, capacità di scelta tra le proposte di formazione presenti sul territorio.

Ciascun studente ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca ad individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento.

I singoli docenti, i consigli di classe e gli organi scolastici individuano le forme opportune di comunicazione della valutazione per garantire la riservatezza di ciascuno studente e la correttezza dell'informazione data. La scuola garantisce l'attivazione d’iniziative finalizzate al recupero delle situazioni di ritardo e di svantaggio.

ART. 3 - ATTIVITÀ INTEGRATIVE E COMPLEMENTARI

La scuola organizza attività integrative alle quali lo studente può partecipare liberamente; la non partecipazione a tali attività non influisce negativamente sul profitto.

Le iniziative complementari s’inseriscono negli obiettivi formativi della scuola. La partecipazione alle relative attività può essere tenuta presente dal Consiglio di classe ai fini della valutazione formativa dello studente.

La scuola s'impegna, compatibilmente con le risorse disponibili, ad acquisire una strumentazione tecnologica adeguata e ne promuove l'utilizzo consapevole e l'accesso da parte degli studenti (conformemente con le norme che regolano l'utilizzo degli spazi attrezzati).

ART. 4 - RISPETTO DELLA PRIVACY

Tutte le persone appartenenti a tutte le componenti della comunità scolastica hanno diritto a vedere rispettata in ogni situazione la loro dignità personale. I rapporti interni alla comunità scolastica s’informano al principio di solidarietà.

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Lo studente ha diritto alla riservatezza della propria vita personale e scolastica, fatto salvo l'obbligo di mantenere costante e proficuo il rapporto con le famiglie. Ogni dato psicofisico e personale, riferito allo studente, rilevante nell'attività formativa, è registrato in ambiente scolastico con garanzia di massima riservatezza e professionalità. Il trattamento dei dati sensibili avverrà nel rispetto della normativa vigente.

ART. 5 - SCUOLA E MULTICULTURALITÀ

Tutti gli studenti hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono. La Scuola promuove iniziative atte a favorire il superamento di eventuali svantaggi linguistici, ricorrendo anche, ove necessario a servizi offerti dagli enti territoriali. La scuola promuove nell'ambito degli scambi culturali iniziative d’accoglienza e attività varie finalizzate allo scambio fra le diverse culture.

La scuola garantisce ambienti e strutture adeguate agli studenti diversamente abili.

ART. 6 – AUTODISCIPLINA COME FONDAMENTO DELLA VITA SCOLASTICA

Ogni alunno deve essere accolto come persona con un proprio patrimonio culturale già acquisito nella famiglia, nella società, nelle scuole precedenti e come portatore di un diritto-dovere: il diritto (art. 2 D.p.r. 24/6/98 n. 249) di ricevere quanto la scuola deve dare per la sua crescita personale, culturale e sociale e il dovere (art. 2 d.p.r. 24/6/98 n. 249) personalmente a collaborare per il raggiungimento di questi scopi.

Ogni alunno, pertanto, dovrà impegnarsi ad osservare comportamenti corretti e improntati alle regole di una civile convivenza.

Affinché la scuola assolva il suo compito è indispensabile la responsabile collaborazione della famiglia, che nel rispetto dei principi costituzionali (art.30 della Costituzione) è tenuta all’educazione e alla formazione dei figli.

CAPITOLO SECONDO

GESTIONE DEI LOCALI E DELLE ATTREZZATURE DIDATTICHE

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ART. 7 – USO DEGLI SPAZI: BIBLIOTECA – LABORATORI – PALESTRA.

Il funzionamento dei locali e delle attrezzature didattiche è disciplinato da specifici Regolamenti deliberati dal Consiglio d'Istituto, sentito il Collegio dei docenti, in modo da assicurare un agevole accesso ai locali ed un uso appropriato del materiale didattico da parte dell’utenza scolastica. Il controllo dei materiali presenti nei vari locali sarà affidato a responsabili nominati dal Dirigente scolastico (art. 27 D.L. 441/01). I predetti responsabili rispondono del materiale loro affidato dal D.S.G.A. Tutti gli utilizzatori risponderanno del loro corretto uso.

ART. 8 – BIBLIOTECA

L’uso della Biblioteca è normato dal seguente Regolamento:

REGOLAMENTO BIBLIOTECA

Finalità e compiti

1. La Biblioteca costituisce un servizio offerto agli studenti e agli operatori scolastici dell’Istituto stesso, volto a favorire lo sviluppo culturale e civile attraverso le attività di pubblica lettura , di informazione, di documentazione.

2. Per l’adempimento di tale finalità la Biblioteca si propone i seguenti compiti: a) provvedere alla raccolta e alla tutela di libri, dei documenti e degli altri materiali a stampa o

dattiloscritti, nonché di forme di informazione e comunicazione su supporti diversi da quelli cartacei (videocassette, DVD, CD rom, etc.) tenendo presenti le istanze dell’utenza, anche potenziale, nonché assecondando e favorendo i processi di autoapprendimento e di informazione degli utenti.

b) diffondere la conoscenza e l’uso delle suddette raccolte mediante i servizi di lettura e consultazione o il prestito;

c) accrescere la conoscenza della realtà del territorio locale, sia storica che economico-sociale, attraverso la valorizzazione della sezione di storia locale, per la quale si perseguono rapporti di collaborazione con la Biblioteca Comunale di San Giorgio a Cremano, al fine di valorizzare e pubblicizzare le rispettive raccolte.

Gestione, amministrazione, sede e personale

3. La Biblioteca è una struttura operativa dell’ I.C. Troisi a tutti gli effetti di legge e il Dirigente Scolastico ne ha la legale rappresentanza:

4. La sede, le raccolte bibliografiche e documentarie, i sussidi culturali e didattici, le attrezzature e gli strumenti tecnici in dotazione della Biblioteca, appartengono al patrimonio dell’ I.C. Troisi

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5. L’organico della Biblioteca consta di un responsabile bibliotecario che provvede: a) alle operazioni di prestito e di catalogazione; b) ad offrire consulenza e guida all’utenza; c) alla redazione di una statistica annua consuntiva circa l’attività di Biblioteca, il suo

funzionamento e il trend dell’utenza; d) a proporre gli acquisti necessari al rinnovamento e all’accrescimento del patrimonio

bibliografico e documentario. Ordinamento interno

6. Tutto il patrimonio bibliografico-documentario e scientifico esistente in Biblioteca, nonché le attrezzature, i mobili e gli arredi sono affidati, per la custodia e la conservazione, al DSGA.

7. Di tutte le chiavi devono esistere due copie per la Biblioteca di cui una conservata in Segreteria a disposizione del responsabile di Biblioteca.

8. Le procedure relative all’acquisto di libri etc. sono riservate al Consiglio d’Istituto, sulla base delle istanze promosse dai docenti, dal responsabile di Biblioteca e dagli allievi.

Uso pubblico della Biblioteca

9. La Biblioteca è aperta secondo l’orario stabilito dal responsabile e affisso nelle classi. 10. Ogni eventuale interruzione del servizio di Biblioteca, su richiesta del responsabile o per altri motivi,

deve essere autorizzata dal Dirigente Scolastico. 11. Tutti gli allievi e gli operatori scolastici possono accedere alla Biblioteca per utilizzarne i servizi, senza

alcuna restrizione od obbligo, se non quello di rispettare gli orari e il presente regolamento. 12. I frequentatori della Biblioteca debbono serbare un contegno raccolto e discreto, per non arrecarsi

vicendevolmente disturbo. 13. L’utente che prende in prestito un libro viene registrato e deve compilare l’apposita scheda che viene

annullata all’atto della riconsegna. 14. L’utente che, per negligenza o volontariamente, danneggia gli arredi o lede il funzionamento delle

attrezzature, è tenuto risarcire il danno sostituendo le cose danneggiate oppure versando l’equivalente valore nella misura determinata dal Consiglio d’Istituto. Per i libri e il materiale audiovisivo il valore da considerare è, quando ciò sia possibile, quello del loro corrente prezzo d’acquisto. Per i minorenni risponde chi esercita la patria potestà.

15. Terminata la consultazione i libri vanno riconsegnati al responsabile che provvederà a riporli nei loro scaffali, secondo l’ordine prestabilito.

16. I docenti che accompagnano le classi per la consultazione dei testi o per la visione di filmati sono tenuti a prenotarsi per tempo e a vigilare sugli alunni.

17. Non possono essere dati in consultazione libri o materiali non ancora registrati.

Servizio di prestito

18. Sono automaticamente iscritti al prestito presso la Biblioteca il Dirigente Scolastico, gli allievi e il personale, docente e non docente. Il prestito a domicilio è concesso esclusivamente a titolo personale ed è vietato il trasferimento del libro a terzi.

19. La durata massima del prestito a domicilio è di trenta giorni, rinnovabile per non più di quindici giorni: 20. La richiesta del prestito viene registrata e convalidata dalla firma dell’utente sul registro. 21. Non possono essere prestati più di due tomi alla volta. 22. In caso di danneggiamento o smarrimento del libro in prestito, l’utente è tenuto al risarcimento nella

misura del corrente prezzo di copertina. Per i minorenni risponde chi esercita la patria potestà. 23. Non sono ammessi al prestito dizionari ed enciclopedie.

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ART. 9 – LABORATORIO INFORMATICO

L’uso del Laboratorio è normato dal seguente Regolamento:

REGOLAMENTO LABORATORIO INFORMATICO

Il laboratorio dell’Istituto è patrimonio esclusivo dell’I.C. Troisi di San Giorgio a Cremano ed il suo utilizzo è consentito soltanto agli studenti e al personale docente e tecnico del detto Istituto. Si ricorda che il rispetto e la tutela delle attrezzature sono condizioni indispensabili per il suo utilizzo e per mantenere l’efficienza del laboratorio stesso. Atti di vandalismo o di sabotaggio verranno perseguiti nelle forme previste, compreso il risarcimento degli eventuali danni arrecati. Al laboratorio si accede solo per ragioni inerenti l'attività scolastica, sia di tipo strettamente didattico (ore curriculari di laboratorio, attività didattiche integrative e di recupero, progetti approvati dal POF, preparazione di tesine e ricerche didattiche) che di organizzazione del lavoro individuale del docente (piani di lavoro, progetti, autoaggiornamento, altre attività accessorie all'insegnamento della propria materia) In particolare va ricordato che l'accesso agli alunni è consentito solo in presenza di un docente. Si invitano gli utenti a rispettare le seguenti indicazioni:

1. Tutti i docenti che, a qualsiasi titolo, utilizzano il laboratorio sono pregati di: 1. Leggere questo regolamento agli studenti, all’inizio di ogni anno scolastico, spiegando le

motivazioni che stanno alla base delle regole in esso contenute; 2. rispettare rigorosamente l'orario di accesso, affisso sulla porta ; qualora si desiderasse

utilizzare il laboratorio in un orario in cui è libero si devono prendere accordi con il responsabile.

3. vigilare affinché non venga modificata in alcun modo la configurazione dei computer e dei programmi, fatto salvo quanto disposto all'art 2 comma 6 del presente regolamento

4. controllare che non venga memorizzato software senza autorizzazione; 5. sorvegliare scrupolosamente che non vengano utilizzati supporti di memoria rimovibili

personali non testati contro i virus; 6. vigilare affinché non vengano maltrattati o danneggiati i dispositivi presenti in laboratorio; 7. assegnare ad ogni alunno (o ad ogni gruppo) una postazione di lavoro stabile per tutto

l'anno scolastico, del quale risponde durante le sue ore di permanenza nell'aula e registrare le assegnazioni. Tale disposizione si applica anche nel caso di utilizzo estemporaneo del laboratorio. Ogni variazione nell'assegnazione deve essere riportata correggendo la scheda e segnando la data di variazione. Per attestare la presenza o l'assenza dello studente in un determinato giorno farà fede il registro di classe.

8. ricordare agli allievi che, se venisse rilevato un danno o comunque un malfunzionamento, si riterranno responsabili coloro che hanno utilizzato il laboratorio in orario precedente alla rilevazione del problema; costoro saranno tenuti al risarcimento relativo;

9. fare in modo che le classi non siano lasciate a lavorare senza sorveglianza; 10. accertarsi che le macchine o le altre apparecchiature presenti nel laboratorio siano spente

se non utilizzate e in ogni caso al termine del loro utilizzo, ad eccezione di disposizioni differenti impartite per iscritto dal responsabile di laboratorio.

2. Gli studenti che accedono al laboratorio:

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1. non devono utilizzare nessuna macchina, apparecchiatura, dispositivo o attrezzatura senza l'autorizzazione esplicita dell'insegnante;

2. sono tenuti ad indicare anche gli eventuali malfunzionamenti riscontrati nelle attrezzature utilizzate;

3. prima di iniziare un'operazione mai svolta, specie se delicata o pericolosa, devono richiedere la presenza di un docente nelle immediate vicinanze;

4. devono tenere un comportamento corretto e rispettoso delle persone e delle cose, non dissimile da quello richiesto in qualsiasi altro ambiente scolastico e non;

5. devono aver cura dell’attrezzatura che viene loro eventualmente fornita e riconsegnarla all'insegnante o all'aiutante tecnico al termine della lezione;

6. non devono assolutamente modificare in alcun modo la configurazione dei computer e dei programmi; tuttavia nei laboratori in cui gli studenti accedono con credenziali riservate e personali, al limite condivise solo all'interno di un ristretto gruppo di lavoro, è consentita la personalizzazione dell'ambiente operativo al fine di adattarlo ad un più personale modo di lavorare e/o alle esigenze didattiche;

7. non devono utilizzare supporti di memoria rimovibili personali se non dopo che l'insegnante li avrà testati contro i virus;

8. devono salvare i file personali in cartelle specifiche che indicherà il docente; 9. sono responsabili del computer a loro assegnato: all'inizio della lezione devono comunicare

tempestivamente al loro insegnante eventuali manomissioni o danni arrecati all'aula o alle attrezzature in essa contenute;

10. nei laboratori è vietato consumare spuntini o bibite, salva la deroga da parte del docente, che se ne assume la responsabilità;

11. prima di entrare in aula, devono attendere in atrio l'arrivo dell'insegnante, senza creare intralcio o confusione;

12. al momento di lasciare l'aula devono chiudere correttamente la sessione di lavoro sui P.C. (a meno di indicazioni diverse da parte dei docenti);

3. Il laboratorio deve essere tenuto in ordine e in efficienza con il contributo di tutti; si prega quindi di fare attenzione affinché:

1. le postazioni non vengano rovinate con oggetti appuntiti o taglienti; 2. i rivestimenti in gomma non vengano tagliati o comunque danneggiati; 3. le apparecchiature e i PC vengano spenti prima di uscire; 4. le tastiere e i mouse dei computer vengano lasciati in ordine; 5. non ci siano cartacce o lattine vuote sulle postazioni o per terra.

ART. 10 – LABORATORIO LINGUISTICO

REGOLAMENTO LABORATORIO LINGUISTICO

Il laboratorio dell'Istituto è patrimonio esclusivo dell’I.C. Troisi di San Giorgio a Cremano ed il suo utilizzo è consentito soltanto agli studenti e al personale docente e tecnico del detto Istituto. Si ricorda che il rispetto e la tutela delle attrezzature sono condizioni indispensabili per il suo utilizzo e per mantenere l'efficienza del laboratorio stesso. Atti di vandalismo o di sabotaggio verranno perseguiti nelle forme previste, compreso il risarcimento degli eventuali danni arrecati.

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UTILIZZO DEL LABORATORIO :

1. Al laboratorio linguistico si accede in orario scolastico per le lezioni di lingua straniera ove i docenti ritengano utile e opportuno l’uso dei mezzi tecnici in dotazione e nell’ambito dell’attuazione dei piani di lavoro disciplinari elaborati per le singole classi, per attività didattiche in LS integrative e di recupero, per progetti in LS approvati dal POF ove sia richiesto l’uso di mezzi multimediali.

2. In particolare va ricordato che l'accesso agli alunni è consentito solo in presenza di un docente.

3. All’inizio di ogni anno scolastico viene stilato un orario di utilizzo di massima del laboratorio linguistico in base all’orario scolastico definitivo , alle richieste avanzate dai docenti di lingue interessati e che ne abbiano fatto richiesta, tenendo conto di eventuali esigenze di rotazione tra le classi.

Nel caso in cui un docente ritenesse di aver bisogno di usufruire del laboratorio in un’ora in cui questo sia già impegnato in base all’orario, si accorderà direttamente con il docente della classe assegnataria per quell’ora. Tale variazione andrà registrata accuratamente sul registro di laboratorio (posto nell’armadietto dietro il server).

4. Il quadro orario settimanale è affisso alla porta d’ingresso.

5. L’accesso è consentito unicamente alle classi previste in orario o a quelle che, come da accordi, prendono il loro posto.

6. La consegna delle chiavi di accesso viene effettuata dal personale non docente incaricato e ad esso andranno restituite al termine di ogni ora di attività.

7. le chiavi sono depositate in segreteria ad un incaricato individuato annualmente.

8. le attività di organizzazione e coordinamento del laboratorio sono attribuite ad un Referente di laboratorio designato annualmente.

REGISTRAZIONE DELL’UTILIZZO:

Nel Laboratorio è presente un registro in cui deve essere apposta la firma del docente che lo utilizza, egli avrà cura di compilare le parti riguardanti la sessione in corso e di segnalare, nelle apposite note, eventuali danni o malfunzionamenti riscontrati; ciò al fine di migliorare l’efficienza delle attrezzature ed evitare erronee attribuzioni di responsabilità per gli eventuali danni arrecati.

NORME PER L’USO DEL LOCALE E DELLE ATTREZZATURE :

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POF 2013-14

Si invitano gli utenti a rispettare con scrupolo le seguenti indicazioni:

a) Tutti i docenti che, a qualsiasi titolo, utilizzano il laboratorio sono pregati di:

1. Leggere questo regolamento agli studenti, all'inizio di ogni anno scolastico, spiegando le motivazioni che stanno alla base delle regole in esso contenute;

2. rispettare rigorosamente l'orario di accesso affisso sulla porta ; qualora si desiderasse utilizzare il laboratorio in un orario in cui è libero si devono prendere accordi con il responsabile e registrare la variazione sul Registro di Laboratorio.

3. vigilare affinché non venga modificata in alcun modo la configurazione dei computer e dei programmi e controllare che non vengano memorizzati software senza autorizzazione;

4. sorvegliare affinchè gli alunni usino in modo adeguato e solo per scopi didattici la postazione a cui sono stati assegnati

5. sorvegliare scrupolosamente che non vengano utilizzati supporti di memoria rimovibili personali non testati contro i virus (solo se necessario il docente provvederà a sottoporre il dispositivo rimovibile all’antivirus in dotazione sul server prima di consentirne l’utilizzo);

6. vigilare affinché non vengano maltrattati o danneggiati i dispositivi presenti in laboratorio;

7. il docente dovrà assegnare ad ogni alunno (o ad ogni gruppo), fin dal primo accesso in aula, una postazione di lavoro stabile per tutto l'anno scolastico del quale l’alunno/gruppo risponde durante le sue ore di permanenza nell'aula; tale assegnazione dovrà essere registrata su un’apposita scheda da consegnare in copia al Referente di Laboratorio, ogni alunno dovrà rispettare tale assegnazione e in nessun caso potrà occupare altre postazioni se non autorizzato dall’insegnante . Ogni variazione nell'assegnazione deve essere riportata correggendo la scheda e segnando la data di variazione. Per attestare la presenza o l'assenza dello studente in un determinato giorno farà fede il registro di classe. Tale disposizione si applica anche nel caso di utilizzo estemporaneo del laboratorio.

8. ricordare agli allievi che, se venisse rilevato un danno o comunque un malfunzionamento, si riterranno responsabili coloro che hanno utilizzato il laboratorio in orario precedente alla rilevazione del problema; costoro saranno tenuti al risarcimento relativo;

9. fare in modo che le classi non siano lasciate a lavorare senza sorveglianza;

10. accertarsi che le macchine o le altre apparecchiature presenti nel laboratorio siano spente se non utilizzate e in ogni caso al termine del loro utilizzo, ad eccezione di disposizioni differenti impartite per iscritto dal responsabile di laboratorio.

b) Gli studenti che accedono al laboratorio:

1. non devono utilizzare nessuna macchina, apparecchiatura, dispositivo o attrezzatura senza l'autorizzazione esplicita dell'insegnante;

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2. sono responsabili del computer a loro assegnato: all'inizio della lezione devono comunicare tempestivamente al loro insegnante eventuali manomissioni o danni arrecati all'aula o alle attrezzature in essa contenute al fine di non essere ritenuti responsabili di danni provocati da altri;

3. prima di iniziare un'operazione mai svolta, specie se delicata o pericolosa, devono richiedere la presenza di un docente nelle immediate vicinanze;

4. devono tenere un comportamento corretto e rispettoso delle persone e delle cose, non dissimile da quello richiesto in qualsiasi altro ambiente scolastico ;

5. devono aver cura dell'attrezzatura che viene loro eventualmente fornita e riconsegnarla all'insegnante;

6. non devono assolutamente modificare in alcun modo la configurazione dei computer e dei programmi; tuttavia nei laboratori in cui gli studenti accedono con credenziali riservate e personali, al limite condivise solo all'interno di un ristretto gruppo di lavoro, è consentita la personalizzazione dell'ambiente operativo al fine di adattarlo ad un più personale modo di lavorare e/o alle esigenze didattiche;

7. non devono utilizzare supporti di memoria rimovibili personali se non dopo che l'insegnante li avrà testati contro i virus;

8. devono salvare i file personali in cartelle specifiche che indicherà il docente;

9. nei laboratori è vietato consumare spuntini o bibite, salva la deroga da parte del docente, che se ne assume la responsabilità;

10. prima di entrare in aula, devono attendere in atrio l'arrivo dell'insegnante, senza creare intralcio o confusione;

11. al momento di lasciare l'aula devono chiudere correttamente la sessione di lavoro sui P.C. (a meno di indicazioni diverse da parte dei docenti);

c) Il laboratorio deve essere tenuto in ordine e in efficienza con il contributo di tutti; si prega quindi di fare attenzione affinché:

1. le postazioni non vengano rovinate con oggetti appuntiti o taglienti;

2. i rivestimenti in gomma non vengano tagliati o comunque danneggiati;

3. le apparecchiature e i PC vengano spenti prima di uscire;

4. le cuffie vengano riposte con il microfono rivolto verso l’alto in modo da non danneggiare i collegamenti, le tastiere e i mouse dei computer vengano lasciati in ordine;

5. non ci siano cartacce o lattine vuote sulle postazioni o per terra.

6.Al termine della lezione il docente è tenuto a staccare la corrente, a controllare che i locali vengano lasciati in ordine, a chiudere il laboratorio, a restituire le chiavi al personale ausiliario.

d) Segnalazioni di malfunzionamento o mancanza materiali :

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1. I docenti che utilizzano il laboratorio devono riportare nel registro (alla voce note) la segnalazione di guasto o malfunzionamento e comunicarle tempestivamente al referente di laboratorio per consentire gli interventi specifici.

ART. 11 – LABORATORIO DI SCIENZE

L’uso del Laboratorio è normato dal seguente Regolamento:

REGOLAMENTO LABORATORIO DI SCIENZE

1.Responsabilità di gestione

I compiti del responsabile di laboratorio sono:

Custodia dei beni mobili presenti nel laboratorio

Programmazione e gestione delle attività del laboratorio

Controllo periodico degli strumenti e delle attrezzature

Verifica della corretta applicazione di quanto indicato nel presente regolamento riferendo le eventuali anomalie riscontrate al dirigente scolastico.

Nel dettaglio:

1. Il responsabile predisporrà, sulla base delle attività previste nel P.O.F., un quadro di utilizzo del laboratorio

2. La responsabilità sulla custodia ed il corretto uso delle attrezzature viene trasferito automaticamente dal Responsabile di Laboratorio all’ Insegnante momentaneamente presente nel laboratorio con o senza la propria classe o gruppo di alunni.

2. Modalità di accesso ai laboratori

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I Docenti utilizzano il laboratorio con le classi secondo gli orari annuali stabiliti Gli alunni possono accedere al laboratorio solo se accompagnati da docenti.

Gli accessi sono consentiti e controllati attraverso la compilazione di un registro, sul quale annotare anche eventuali mancanze di materiali, o danni verificatisi nel corso della lezione.

E consentito l utilizzo dei laboratori per l espletamento di progetti curricolari ed extracurriculari, previo accordo con il responsabile. Nel caso di richiesta contestuale da parte di più docenti si concorderà una variazione dei tempi di utilizzo degli spazi.

Per attività di formazione dei docenti, di iniziativa della scuola, il laboratorio verrà utilizzato in via prioritaria rispetto ad altre attività e secondo gli accordi stabiliti con il Dirigente scolastico e con il Responsabile di laboratorio.

Il personale esterno può accedere al laboratorio scientifico in occasione di corsi organizzati oppure ospitati dall’Istituto, preventivamente autorizzati dal Dirigente Scolastico, e sotto sorveglianza di un insegnante o del Responsabile di laboratorio

L utilizzo del PC del laboratorio è consentito esclusivamente per fini didattici.

Nel laboratorio è assolutamente vietato consumare alimenti o bevande.

Gli zainetti ed altri eventuali materiali ingombranti devono essere lasciati di preferenza all’ esterno; se riposti all’ interno non devono comunque ostacolare l accesso alle postazioni di lavoro.

La sistemazione dei materiali presenti nel laboratorio e delle dotazioni personali deve essere tale da non ostacolare l uscita veloce in caso di emergenza.

La manutenzione ordinaria, la pulizia del locale e i relativi servizi saranno garantiti nell’ambito del normale tempo scuola dal personale ausiliario preposto; durante il tempo extrascolastico gli utilizzatori del laboratorio dovranno garantire ed assicurare la pulizia dei locali.

Quando l’ aula non è occupata deve essere chiusa a chiave (il D.S.G.A. è il consegnatario della chiave).

Non è consentito il prestito di alcun tipo di attrezzatura didattica o scientifica.

E preferibile usare i materiali in laboratorio. Qualora i materiali fossero utilizzati all’interno della classe, questi devono poi essere riposti con cura e tempestivamente. Per necessità diverse da quelle elencate deve essere contattato il responsabile di laboratorio.

Ogni eventuale danno e/o ogni eventuale mancanza deve essere comunicata al Responsabile.

3. Disposizioni per gli insegnanti

L insegnante che inserisce nella propria programmazione l utilizzo del laboratorio è responsabile di quanto avviene nelle proprie ore e di tutti i materiali presenti nel laboratorio.

Il docente perciò deve:

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illustrare agli alunni il presente Regolamento e gli eventuali problemi che possono verificarsi nella non corretta applicazione delle regole

registrare l accesso al laboratorio sull’ apposito registro indicando l’orario, la classe o il gruppo-classe, eventuali mancanze di materiali, o danni verificatisi nel corso della lezione:

sorvegliare attivamente le attività degli allievi

dare agli allievi indicazioni chiare sull’ utilizzo dei materiali

segnalare eventuali anomalie riscontrate sugli arredi e sugli strumenti evitando interventi personali

accertarsi al termine dell’attività del corretto stato del laboratorio e della funzionalità degli strumenti.

accertarsi che l’aula sia lasciata in condizione adeguata per ricevere un altra classe e che l’uscita degli alunni dal laboratorio avvenga ordinatamente

4. Disposizioni per gli alunni

I docenti, gli alunni e tutto il personale scolastico devono avere la massima cura delle attrezzature e delle dotazioni utilizzate.

Gli alunni in particolare:

possono accedere al laboratorio solo in presenza di un insegnante

devono conoscere il presente Regolamento e gli eventuali problemi che possono verificarsi nella non corretta applicazione delle regole

sono responsabili degli strumenti/attrezzature usati durante l’ora di lezione e sono tenuti a segnalare immediatamente al docente accompagnatore qualsiasi anomalia riscontrata

possono portare nel laboratorio solo il materiale necessario per lo svolgimento delle attività

possono utilizzare solo quanto viene loro assegnato

devono lasciare in ordine il laboratorio al termine dell’attività

devono uscire in maniera ordinata dal laboratorio

5. Norme di sicurezza

E vietato spostare apparecchiature e strumenti dalla posizione originale.

E severamente proibito staccare cavi di alimentazione o di connessione di rete.

Gli eventuali cavi elettrici non devono formare intralci o grovigli

Tutti gli strumenti e le sostanze utilizzati per le attività devono, al termine della lezione, essere riposti negli armadi appositi.

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Ogni liquido o sostanza usata per gli esperimenti deve essere conservata nel contenitore originale e riportare chiaramente istruzioni e precauzioni d uso.

Norme finali

Il presente Regolamento deve essere portato a conoscenza del personale Scolastico docente e A.T.A , che dovrà attenersi alle disposizioni contenute.

Il presente Regolamento deve essere illustrato agli allievi dai docenti.

Le regole fondamentali del Regolamento saranno esposte in laboratorio

Disattendere al Regolamento di cui sopra, potrà comportare l’interdizione della Classe o di uno o più alunni dall’uso del Laboratorio stesso, con determinazione del Dirigente scolastico sentito il parere del Responsabile.

I danni causati da chiunque disattenda al presente regolamento saranno a carico dei responsabili

ART. 12 – LABORATORIO DI MUSICA

L’uso del Laboratorio è normato dal seguente Regolamento:

REGOLAMENTO LABORATORIO DI MUSICA

L’aula "Laboratorio musicale" e il materiale in essa presente possono essere utilizzati esclusivamente per attività connesse all’Educazione musicale.

Gli alunni possono accedere al laboratorio solo se accompagnati da un insegnante. E’ vietato lasciare la classe, o anche un gruppo limitato di alunni, in laboratorio senza la necessaria sorveglianza. Se l’insegnante deve allontanarsi, informa un custode che eserciti la sorveglianza in sua assenza.

È doveroso un uso consono degli strumenti musicali e delle attrezzature: infatti gli arredi e gli strumenti del laboratorio sono patrimonio di tutti e devono essere trattati con attenzione e con cura. Eventuali danni, causati da un comportamento poco responsabile, dovranno essere risarciti.

Tenere presente che la garanzia e il contratto di assistenza, di cui sono fornite alcune apparecchiature, escludono i guasti conseguenti ad uso improprio; bisogna quindi fare molta attenzione ad evitare comportamenti che possano causare danni, in quanto le riparazioni sono solitamente lunghe e costose.

La classe, al termine della lezione, deve lasciare in ordine i banchi, le sedie e il materiale utilizzato e segnalare al proprio insegnante eventuali problemi, mancanze, guasti, ecc.; l’insegnante informerà tempestivamente il responsabile del laboratorio.

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Se non si conosce il funzionamento di apparecchiature, prima di usarle chiedere delucidazioni al responsabile del laboratorio. Al termine dell’uso spegnere sempre tutte le attrezzature e staccare la presa della corrente.

Al computer presente nel laboratorio è vietato

• apportare modifiche alla configurazione del sistema; • introdurre nel sistema ed utilizzare dischi o programmi scaricati da Internet o portati mediante

supporti esterni. L'installazione dei programmi è compito esclusivo del responsabile del Laboratorio.

Tenere presente che l’introduzione di programmi esterni comporta non solo il pericolo dei virus informatici, ma anche problemi di natura legale, in quanto i programmi utilizzati sui computer della Scuola devono essere forniti di regolare licenza. Non è possibile asportare dal laboratorio di musica alcuna attrezzatura; se eccezionalmente ciò si rendesse necessario (ad esempio per la partecipazione degli alunni all’accademia), è indispensabile avere l'autorizzazione esclusiva della Presidenza. Del materiale prelevato sarà individuata la persona che risponderà personalmente per eventuali mancanze o danni riportati dall'attrezzatura.

Coloro che si rendessero responsabili di danni ad attrezzature, ai beni e alla stessa aula di musica,anche nell'interesse di chi responsabilmente utilizza quanto messo a disposizione dall'Istituto, saranno tenuti al completo risarcimento di quanto danneggiato oltre ad essere eventualmente sospesi dall'uso dell'aula.

L'utilizzo del laboratorio implica tacitamente il rispetto delle norme che ne regolamentano l'uso.

ART. 13 – PALESTRA

L’uso della Palestra è normato dal seguente Regolamento:

REGOLAMENTO PALESTRA

1. La Palestra dell’istituto è a servizio dell’I.C. Troisi che la utilizza secondo le proprie esigenze didattiche, regolando annualmente i rapporti e le modalità di impiego degli spazi e delle attrezzature.

2. In tutto il complesso della Palestra, ivi compreso il corridoio d'accesso, è assolutamente vietato fumare.

3. In Palestra si entra solo con scarpe da ginnastica, espressamente adibite ad uso sportivo.

4. Gli insegnanti sono responsabili del comportamento degli alunni nella palestra ai quali va comunicato di trattare con cura gli spazi utilizzati e gli attrezzi sia fissi sia mobili.

5. Gli insegnanti hanno a disposizione un mazzo di chiavi ciascuno che permetta loro di usufruire dei locali e le attrezzature indipendentemente dall’ assenza del collaboratore.

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6. Gli insegnanti, coadiuvati dal collaboratore scolastico, curano con attenzione che gli alunni non si trattengano negli spazi oltre l'orario curriculare.

7. È vietato mangiare in palestra e negli spogliatoi.

8. Ogni insegnante controlla che gli attrezzi utilizzati vengano tutti restituiti al collaboratore scolastico.

9. I docenti e il personale non docente curano che il complesso sia conservato il più possibile pulito, controllando che gli alunni non imbrattino muri con scritte e non rovinino suppellettili e porte.

10. La stanza del materiale didattico e gli spogliatoi non possono essere adibiti ad altro uso se non a quello inerente alle loro funzioni, in modo da non creare pericolo per l'incolumità degli alunni.

11. La Palestra è sempre fornita di presìdi atti al primo soccorso.

12. All’interno del Dipartimento di Educazione Fisica è nominato un responsabile delle attrezzature e del materiale sportivo dell’Istituto che provvederà a controllare lo stato delle attrezzature, segnalandone eventuali rotture e suggerendo nuovi acquisti.

13. Durante l’ora di Ed. Fisica gli alunni non possono lasciare la palestra o entrare negli spogliatoi senza l’autorizzazione dell’insegnante.

14. E’ sconsigliabile lasciare incustoditi negli spogliatoi oggetti personali di valore.

15. L’Istituto, pertanto, non è responsabile degli oggetti depositati.

16. Gli alunni che, per motivi di salute, non possono partecipare attivamente alle lezioni sono ugualmente tenuti a seguire le lezioni e potranno essere impiegati in compiti di giuria ed arbitraggio.

17. La Palestra, gli spogliatoi ed i servizi igienici dovranno essere sempre tenuti puliti e in ordine. Il personale addetto alle pulizie è tenuto a consegnare il complesso pulito all'inizio dell'orario diurno e all'inizio dell'orario pomeridiano.

18. Per rispetto delle norme igieniche , al termine della lezione, gli alunni si recheranno negli spogliatoi dove provvederanno a lavarsi e cambiarsi.

19. Il contegno durante la permanenza in Palestra deve essere improntato alla massima correttezza.

20. Partite di calcetto o anche dei semplici tiri che possano danneggiare le pareti o rappresentare un pericolo per gli studenti si possono effettuare solo con adeguati palloni soffici da interno.

21. E’ vietato l’accesso ai non addetti ed agli studenti fuori della loro ora di Ed. Fisica.

22. E’ obbligatorio avvisare l’insegnante in caso di incidente o di malore, anche se lievi.

23. Durante la pratica dell’Ed. Fisica è obbligatorio indossare indumenti atti alla pratica sportiva ed è vietato, invece, indossare oggetti che potrebbero essere pericolosi per sè e per gli altri .

24. E’ vietato svolgere attività pericolose per l‘integrità fisica dei partecipanti, dell‘edificio e delle attrezzature o svolgere attività non pertinenti con la destinazione del locale.

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25. Il presente Regolamento è affisso nei locali della Palestra e tutti coloro che li utilizzano sono tenuti al rispetto delle norme in esso contenute.

26. La palestra è impegnata per le attività curriculari ed extra-curriculari tutti i giorni secondo l’orario scolastico e può essere data in concessione solo dopo quest’orario attraverso un atto formale sottoscritto dal Dirigente scolastico.

27. Gli insegnanti, gli allievi, i responsabili delle società sportive nonché i relativi tecnici ed atleti che hanno in uso il materiale e le attrezzature rispondono della loro integrità, della loro restituzione e dell’ordinata sistemazione al termine delle lezioni, allenamenti o gare sportive.

28.L’uso delle attrezzature è ammesso solo con il permesso dell’insegnante o con la supervisione di un responsabile di Società; esse devono essere utilizzate per lo scopo per cui sono state concepite.

29. E vietato organizzare nella Palestra manifestazioni agonistiche con la presenza di pubblico, tranne che queste non siano organizzate dalla Scuola od esplicitamente richieste dal Comune che si assumerà, in tal caso, la responsabilità di attenersi alle normative vigenti in materia di ordine pubblico e di sicurezza.

30. E’ vietato trasportare o installare qualsiasi attrezzo sportivo o di altro genere o eseguire opere sia di carattere provvisorio che permanente.

31. Ai frequentatori della Palestra è fatto assoluto divieto di accedere agli altri locali della Scuola, all’infuori di quelli assegnati. Sia durante l’accesso che all’uscita, dovranno essere evitati rumori molesti di qualsiasi genere.

32. Tutti i danni eventualmente provocati o che venissero notati, all’immobile o alle attrezzature dovranno essere tempestivamente segnalati al Dirigente Scolastico che informerà il Comune per quanto di Sua competenza. L’Amministrazione Comunale dovrà provvedere immediatamente alle riparazioni e costituzioni del caso essendo l’unico Ente responsabile nel garantire la continua agibilità e funzionalità della Palestra per l’Istituzione Scolastica.

33. Ogni Società esterna, se autorizzata all’uso della Palestra, oltre alle responsabilità patrimoniali, si assume la responsabilità civile per eventuali danni arrecati da terzi, esonerando il Dirigente Scolastico da qualunque responsabilità.

34. L’Amministrazione Comunale è l’unica ad assumersi l’impegno nei confronti della Scuola per quanto riguarda le pulizie della Palestra e locali annessi, quando questa viene concessa in uso alle Società Sportive.

35. Le domande di concessione saranno presentate direttamente al Comune che, di volta in volta, provvederà a richiedere l’assenso del Consiglio di Istituto. Nelle richieste di assenso si dovrà indicare, oltre al gruppo e Società richiedente, i nominativi del o dei responsabili, l’attività che sarà svolta, il periodo per cui viene richiesta la concessione, l’orario, il recapito dei responsabili e una dichiarazione da questi sottoscritta in cui si accetta il presente Regolamento.

36. L’assenso dovrà essere richiesto normalmente con anticipo di almeno trenta giorni rispetto all’inizio della concessione. L’assenso, quando non sia possibile la convocazione del Consiglio di Istituto, sarà accordato dal Dirigente Scolastico che chiederà la ratifica del provvedimento alla prima seduta successiva del Consiglio stesso.

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37. L’assenso già accordato può essere revocato in qualsiasi momento e senza preavviso, quando dovessero sopravvenire improrogabili esigenze scolastiche o quando non fosse rispettata una sola delle clausole sopra indicate.

38. Il cancello di accesso ai locali della Palestra, deve rimanere aperto esclusivamente durante lo svolgimento dell’attività sportiva.

39. La Società sportiva si impegna a rendere liberi i locali per l’Istituzione scolastica in occasione di manifestazioni che ne richiedano l’utilizzo. Di ciò la Società Sportiva sarà informata con un anticipo di almeno dieci giorni.

ART. 14 – ACCESSO E UTILIZZO DEI DISTRIBUTORI AUTOMATICI E DEI SERVIZI IGIENICI

L’accesso e l’utilizzo dei distributori automatici di alimenti e bevande per gli alunni, nonché l’accesso e l’utilizzo dei servizi igienici sempre da parte degli alunni è regolato con apposita comunicazione scritta del Capo di Istituto ad inizio di ogni anno scolastico.

ART. 15 – USO DEI LOCALI SCOLASTICI

I rappresentanti dei genitori eletti negli Organi Collegiali possono richiedere l'uso dei locali per assemblee scolastiche, previa richiesta scritta al Capo d'Istituto, con indicazione dettagliata degli argomenti posti all'ordine del giorno.

Sono autorizzate dal Dirigente Scolastico le richieste d'uso dei locali provenienti direttamente dall'Amministrazione Scolastica e dall'Ente Locale.

La pulizia dei locali per le attività che si svolgono fuori dell’orario di servizio del personale ausiliario è a carico del richiedente.

La responsabilità per il corretto uso dei locali, degli arredi e delle attrezzature è a carico dei richiedenti.

ART. 16 - ACCESSO ALL'EDIFICIO SCOLASTICO

Le modalità di accesso per il pubblico, l'apertura e la chiusura degli edifici scolastici sono disciplinate da appositi orari.

Le porte di accesso dell'edificio ricadono sotto la responsabilità dei collaboratori scolastici.

I collaboratori scolastici sono tenuti a verificare giornalmente l'efficienza delle uscite di sicurezza;

L’apertura e la chiusura dell'edificio sono a carico dei collaboratori scolastici; fuori dell’orario di servizio di detto personale ricadono sul responsabile autorizzato all'uso dei locali scolastici.

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Nel cortile della scuola è consentito l'accesso con l'auto solo al personale interno e agli ospiti autorizzati dal D.S., che curerà la diffusione di un'apposita direttiva all'inizio di ogni anno scolastico.

Durante le ore di lezione i portoni di accesso devono rimanere chiusi. I genitori non possono accedere alle aule se non per straordinarie esigenze e preventivamente autorizzati dal Dirigente scolastico, che ne valuterà la fattibilità.

ART. 17 – USO DELLA FOTOCOPIATRICE

L'uso della fotocopiatrice è consentito al personale d'ufficio per motivi amministrativi, e ai docenti, esclusivamente per esigenze di carattere didattico e nel rispetto del Decreto Legislativo 9 aprile 2003 n. 68 emanato in attuazione della Direttiva 2001/29/CE sull'armonizzazione di taluni aspetti del diritto di autore e dei diritti connessi nella società dell'informazione, in particolare degli artt. 68, 68 bis, 69 e 70.

L'effettivo uso della macchina è affidato ai collaboratori scolastici a ciò preposti. L'uso didattico sarà di volta in volta stabilito da un avviso interno all'inizio dell'anno scolastico.

ART. 18 – USO DEL TELEFONO

L'uso del telefono di segreteria è consentito, di norma, per esigenze di carattere didattico –organizzativo e per necessità urgenti e particolari.

Gli alunni possono telefonare dall'apparecchio pubblico sito al primo piano, solo a seguito di autorizzazione del docente dell'ora di lezione, e in casi particolari e a discrezione del personale amministrativo è consentito l'uso del telefono di segreteria. I collaboratori scolastici del primo piano avranno cura di controllare che il telefono pubblico non sia danneggiato, ed in ogni caso, sono tenuti ad informare la Direzione Amministrativa di eventuali danni.

ART. 19 – TUTELA E CONSERVAZIONE DELLE STRUTTURE E DEI SUSSIDI

Gli alunni sono tenuti a collaborare con gli insegnanti e con i collaboratori scolastici affinché i locali, l’arredamento ed il materiale didattico dell’Istituto non subiscano danneggiamenti e siano usati con le dovute precauzioni. Quando tale principio non sia osservato e ove chiare responsabilità siano da attribuire agli alunni, i loro genitori ne risponderanno in solido, individualmente o collettivamente, del danneggiamento causato e ciò a prescindere dagli eventuali provvedimenti disciplinari nei confronti degli alunni responsabili;

Nell’impossibilità di un’identificazione di responsabili di atti vandalici o danneggiamento ai locali e agli arredi, saranno chiamati a rispondere e a risarcire i danni tutti gli alunni della classe coinvolta.

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CAPITOLO TERZO

DIRITTI E DOVERI DEGLI STUDENTI

ART. 20 - DIRITTO DI TRASPARENZA NELLA DIDATTICA

Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. Dopo la programmazione dell’attività didattico-educativa sono adottati idonei strumenti per comunicare alle classi gli

aspetti fondanti del percorso didattico, al fine di recepire, proposte e adattamenti ritenuti funzionali a facilitare e valorizzare i risultati dell’azione didattico-educativa.

Il coordinatore del Consiglio di Classe si fa carico di illustrare la programmazione annuale;

I docenti rendono noto alla classe la loro offerta formativa, illustrando il percorso che intendono seguire in relazione alle finalità della disciplina, al suo valore formativo, ai raccordi con le altre discipline.

ART. 21 – FESTE SCOLASTICHE

A fine anno scolastico gli alunni possono chiedere di organizzare feste di saluti. La richiesta deve essere sostenuta dal Consiglio di Classe ed autorizzata dal Dirigente Scolastico. In ogni caso, gli alunni sono tenuti ad avere un comportamento corretto e a lasciare il locale in ordine affinché il momento ricreativo sia anche educativo.

ART. 22 - MODALITÀ DELLA COMUNICAZIONE CON STUDENTI E GENITORI

I docenti si rendono disponibili ad incontri, in orario di servizio, con i genitori degli alunni settimanalmente come da orario prestabilito e di pomeriggio come da piano delle attività scolastiche.

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Qualora se ne ravvisi la necessità, verranno inviate alle famiglie tempestive informazioni scritte relative, secondo i casi, alla frequenza, al profitto, al comportamento dell'alunno.

Gli orari e le modalità di ricevimento da parte della Segreteria e della Dirigenza saranno fissati e resi noti all’inizio di ogni anno scolastico. Le comunicazioni con i genitori avvengono tramite circolari inviate loro per mezzo dei propri figli, oppure, nel caso di comunicazioni aventi carattere privato, direttamente con lettere o per telefono. Se la scuola, per causa di forza maggiore, non potesse assicurare lo svolgimento completo delle ore di lezione in una o più classi, la dirigenza ne dovrà avvertire la famiglia con almeno un giorno di anticipo.

I genitori, nel caso decidano di trattenere a casa l'alunno nel giorno della riduzione d’orario, certo o ipotizzato (es. sciopero), dovranno giustificarne l'assenza. Non è concessa alcuna autorizzazione telefonica e nel caso di dimenticanza dell’autorizzazione, l’alunno rimarrà nella scuola secondo il suo orario di lezione.

Emergenze – Uscita anticipata degli alunni

Per consentire l'uscita anticipata degli alunni, per motivi familiari o di salute, è necessaria la presenza di un genitore o di chi esercita la patria potestà sull'alunno, al fine di garantire il rispetto della normativa vigente e sollevare la scuola da ogni responsabilità.

Nel caso in cui il genitore o l’esercente la patria potestà fosse impossibilitato a prelevare personalmente il figlio, può delegare con apposito modulo da ritirare in Segreteria, corredandolo della documentazione ivi richiesta, una o più persone di fiducia. L’alunno sarà consegnato al delegato, preventivamente designato dal genitore, dietro presentazione da parte di quest’ultimo della richiesta di prelevamento debitamente firmata ed esibizione da parte del delegato di un valido documento di riconoscimento, conforme alla fotocopia agli atti della Segreteria.

ART. 23 - DIRITTO DI INFORMAZIONE SUL "PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA"

Il Piano dell'Offerta Formativa è recepito nei contenuti e nello spirito dell'art.3 del DPR 275/99 Regolamento in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche.

All’inizio dell’anno scolastico, dopo l’approvazione del piano dell’offerta formativa, comprensivo di tutte le attività e iniziative didattiche e formative facoltative, il coordinatore del consiglio di classe illustra ai genitori le opportunità offerte dalla scuola, comprese le attività pomeridiane.

Eventuali attività didattiche aggiuntive facoltative saranno organizzate secondo i tempi e modalità che tengano conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti.

ART. 24 - DIRITTI E DOVERI DEGLI STUDENTI IN ORDINE ALL’AMBIENTE SCOLASTICO

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Gli studenti hanno diritto a fruire dei locali adeguati alle diverse esigenze e delle attrezzature della scuola, ad operare per la crescita integrale della persona in un ambiente favorevole. Gli studenti, al pari delle altre componenti della scuola, sono responsabili della tutela dell’ambiente e partecipano alla gestione del sistema organizzativo della scuola. Gli studenti sono tenuti a rispettare le regole stabilite a tutela della salvaguardia dell’ambiente, del patrimonio e della sicurezza della scuola. Gli studenti sono tenuti a rispettare gli orari di ingresso e di uscita previsti dall’orario scolastico. Durante le ore di lezione gli studenti non possono uscire dalla classe più di uno per volta, fatta eccezione per i casi seriamente motivati. Gli studenti sono tenuti a rispettare le norme del presente regolamento di istituto, a mantenere un comportamento corretto, ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza, a rispettare ed utilizzare correttamente le strutture. L’eventuale danneggiamento volontario di strutture della scuola, di sussidi didattici o di macchinari presenti nell’ambiente scolastico comporta sempre l’obbligo del completo risarcimento del danno, oltre alle sanzioni proporzionate alla infrazione disciplinare.

ART. 25 - DOVERI DI RISPETTO PERSONALE.

Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente Scolastico, dei docenti, di tutto il personale e dei compagni, il rispetto, anche formale, consono ad una convivenza civile.

ART. 26 - OBBLIGO DI FREQUENZA.

Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni, a favorirne lo svolgimento e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio.

La presenza a scuola è obbligatoria anche per tutte le attività organizzate, programmate e finanziate dall’Istituzione Scolastica

ART. 27 - ASSENZE, RITARDI E PERMESSI.

Ogni studente é munito di libretto personale che, firmato dal genitore o da un delegato, deve essere portato sempre a scuola e tenuto in ordine.

II genitore che affida il proprio figlio alle cure di terzi dovrà sottoscrivere, alla presenza del personale della segreteria, una dichiarazione con cui delega, sotto la propria responsabilità, le persone, che dovranno giustificare l'alunno stesso durante l'anno scolastico. E’ fatto obbligo al genitore di ritirare personalmente il libretto nell’ufficio di Segreteria e di depositare la firma. In casi eccezionali la comunità scolastica potrà agevolare il ritiro consentendo al genitore orari e modalità facilitate, rivolgendosi a uno dei due collaboratori o ad un suo delegato. Eventuali assenze in mancanza di libretto saranno considerate

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ingiustificate e sanzionate come tali, ai sensi dei commi successivi. Tutte le assenze ed i ritardi degli alunni devono essere puntualmente e tempestivamente annotati sul registro di classe. Le assenze ed i ritardi devono essere giustificati sul libretto da uno dei genitori o dal loro delegato.

L’ingresso dopo l’inizio della prima ora viene regolato secondo il seguente quadro:

Per ritardi occasionali fino a dieci minuti oltre l'inizio della prima ora: E' consentito l'ingresso in ritardo con la sola autorizzazione del collaboratore del Dirigente Scolastico

Oltre dieci minuti e sino all'inizio della seconda ora: L'autorizzazione è rilasciata da uno dei due collaboratori, con obbligo di successiva presentazione scritta della giustificazione del ritardo.

a) Ritardi

I ritardi inferiori a dieci minuti sono tollerati solo se occasionali.

Il docente che rileva ritardi reiterati o abituali riferisce il fatto al coordinatore della classe; questi comunica formalmente, anche telefonicamente, la situazione dell’alunno alla famiglia, annotando la comunicazione sul registro di classe. La eventuale successiva persistenza di ritardi abituali sarà considerata infrazione disciplinare;

b) Assenze

L’assenza dalle lezioni deve essere giustificata di norma il giorno del rientro.

Le giustificazioni devono essere effettuate sull’apposito libretto.

E’ tollerata la presentazione della giustifica entro il terzo giorno.

Ove l’alunno dovesse ancora risultare inadempiente, sarà obbligatorio il quarto giorno l’accompagnamento a scuola da parte di uno dei genitori per la dovuta giustificazione dell’assenza.

In caso di ripetute assenze, su segnalazione dei docenti della classe, il coordinatore, a proprio giudizio e tramite la presidenza, invia tempestive comunicazioni (anche telefoniche) alle famiglie e, in caso di recidiva, convoca i genitori degli alunni, in giorno ed ora concordati, per informarli sulle assenze del figlio. Se i motivi dell’assenza sono dovuti a malattia, quando essa si protrae oltre i 5 giorni (considerando nel computo anche i giorni festivi compresi tra la data d’inizio malattia e la data del rientro), è obbligatorio presentare il certificato medico attestante la buona salute o lo stato di guarigione. Per assenze di oltre cinque giorni per cause diverse da quelle di salute è necessaria la presenza del genitore o di chi esercita la patria potestà, che ne dichiarerà le motivazioni.

ART. 28 - USO DEL TELEFONINO

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La disciplina del telefonino cellulare e degli altri apparecchi elettronici non può prescindere dalla revisione del regolamento di disciplina degli alunni di cui al comma 2 dell'art. 14 del D.P.R. 275/99 in ossequio alla direttiva ministeriale 15 marzo 2007, prot. n. 30.

Obiettivo della nuova regolamentazione è quello di assicurare il rispetto dell'istituzione scolastica attraverso il divieto dell'uso del telefonino durante l’intera permanenza a scuola, ed in particolare durante le ore di lezione in quanto fonte di distrazione per i compagni di classe oltre che una grave mancanza di rispetto per il docente il quale – evidentemente – è tenuto ad osservare il divieto al pari degli alunni essendo lui stesso un modello di riferimento per questi ultimi (circolare n. 362 del 25 agosto 1998).

La violazione del divieto è dunque fonte – sulla base di un criterio di proporzionalità – di responsabilità disciplinare per lo studente al quale, nel caso in cui ne abbia fatto un uso non autorizzato, sarà temporaneamente ritirato da parte del personale scolastico il telefonino, osservando le norme appreso specificate. Nei casi di urgenza e gravità lo studente può essere autorizzato dal docente ad utilizzare il cellulare per comunicare con la famiglia.

Gli studenti durante la permanenza all’interno dell’edificio scolastico (comprese le pertinenze) in orario curriculare ed extracurriculare hanno l’obbligo di mantenere l’eventuale telefonino in loro possesso spento e riposto all’interno dello zainetto.

E’consentito portare con sè il telefonino, comunque spento, nell’ipotesi in cui lo studente, dovendosi per motivi didattici trasferire in un altro ambiente ( palestra, laboratorio, etc.) lasciasse lo zainetto in aula.

Lo studente che per motivi di salute ha bisogno di comunicare con i genitori deve segnalare tale urgenza al docente della classe, il quale utilizzerà la telefonia fissa dell’Istituto. In alternativa, il docente valuterà la situazione ed autorizzerà, come sopra precisato, l’uso del telefono cellulare.

E’ fatto comunque divieto assoluto di riprodurre, fotografare immagini o registrare voci in quanto sipuò incorrere in sanzioni penali.

Nell’ipotesi in cui i docenti si dovessero accorgere di un uso improprio del telefonino da parte degli studenti sono tenuti a :

a) ritirare lo stesso;

b) consegnarlo al Dirigente Scolastico o ai docenti addetti alla vigilanza dopo avere spento il cellulare e consegnato all’alunno la SIM card per rispetto della privacy;

c) annotare il tutto sul registro di classe.

I telefonini prelevati saranno consegnati esclusivamente ad uno dei genitori preventivamente convocato.

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CAPITOLO QUARTO

SICUREZZA SCOLASTICA

ART.29 – CULTURA DELLA SICUREZZA

Gli aspetti organizzativi della sicurezza scolastica sono stabiliti dal D.L.vo n. 81 del 9 aprile 2008 e dalle norme previste dal CCNL.

La sicurezza scolastica rappresenta un fattore di crescita civile individuale e collettiva alla cui realizzazione sono tenuti, in maniera consapevole, a partecipare tutte le componenti della comunità educante, ciascuna nell’ambito dei propri compiti.

La formazione deve tendere alla diffusione di una cultura della sicurezza, fondata sui principi della prevenzione che presuppone scienza e coscienza del rischio.

I genitori sono chiamati a collaborare alle iniziative messe in atto dalla scuola e a contribuire fattivamente alla realizzazione delle stesse, anche mediante la responsabile accettazione del Patto Educativo di Corresponsabilità (PEC).

ART. 30 – DOVERI DEGLI ALUNNI

Ogni alunno dovrà trovarsi all'ingresso della scuola almeno 5 minuti prima dell'inizio delle lezioni e farà ingresso nell'edificio al primo suono della campanella. In caso di avverse condizioni meteorologiche, si consentirà l'attesa del suono della campanella nell'atrio della scuola. Al momento dell'entrata o dell'uscita, sia

durante la permanenza nell'edificio scolastico, gli alunni sono tenuti a comportarsi in modo responsabile, educato e dignitoso, evitando ogni atto che possa porre in pericolo la propria od altrui incolumità o creare disturbo od offesa. Essi devono usare verso i docenti e tutto il personale scolastico il rispetto dovuto a chi lavora per la loro formazione. E' proibito portare a scuola oggetti che possono distrarre o distogliere l'attenzione dalle lezioni, o costituire pericolo per gli altri. Si consiglia di non portare a scuola valori o somme di denaro che non siano strettamente necessarie e del cui smarrimento la scuola non può essere tenuta a rispondere.

Gli alunni sono tenuti, altresì, a rispettare eventuali altre disposizioni che verranno comunicate nel corso dell’anno scolastico e a partecipare con senso di responsabilità alle iniziative inerenti alla sicurezza.

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ART. 31 – RESPONSABILITÀ DEGLI OPERATORI SCOLASTICI

La vigilanza degli alunni, come stabilito dal Contratto della Scuola, è garantita dai docenti in servizio e dai collaboratori scolastici dal momento dell’ingresso degli alunni nei locali scolastici sino all’uscita Non rientra tra i doveri dell'insegnante la vigilanza degli alunni al di fuori dell'edificio scolastico.

La vigilanza è estesa anche alle attività scolastiche che si svolgono in aree, spazi o locali esterni alla scuola o in orario aggiuntivo I docenti attenderanno l'ingresso delle proprie classi, muniti del Registro di classe, vicino alla porta dell'aula 5 minuti prima dell’'inizio delle lezioni.

Al termine della propria ora di lezione il docente libero da impegni nell'ora successiva, dovrà attendere in classe l'arrivo del docente che dovrà sostituirlo come previsto in orario. In caso di impegno in altra classe, il cambio dovrà essere effettuato con celerità, dando la priorità alla classe di ordine inferiore in modo da non lasciarla senza vigilanza. Coloro che iniziano alla seconda ora o nelle ore successive oppure hanno fatto un'ora di sosta (spacco), si porteranno presso la propria aula qualche minuto prima del suono della campana.

I docenti dell'ultima ora, muniti del Registro di classe, accompagneranno personalmente e ordinatamente i ragazzi a conclusione delle lezioni fino all'uscita e riporranno personalmente il Registro di classe nel posto da cui è stato prelevato.

Non è consentito affidare agli alunni registratori e materiale didattico; in caso di necessità i docenti Si rivolgeranno al personale ausiliario.

Durante le ore di lezione non è permesso ai docenti di allontanarsi dalla propria aula se non per gravi motivi. In tal caso la sorveglianza deve essere assicurata dal supplente o dal personale ausiliario.

I docenti, durante le ore a disposizione, sono tenuti a rimanere a scuola per tutta la durata delle stesse rientrando queste nell'orario di servizio.

Il personale ATA, durante le ore di servizio, non può allontanarsi dal proprio posto di lavoro se non per gravi motivi e dietro autorizzazione del Direttore S.G.A. e del Dirigente Scolastico.

Gli operatori scolastici intervengono, indipendentemente dalla classe di appartenenza, nelle situazioni di rischio o di conflitto fra alunni.

Il personale scolastico è tenuto a prendere visione del documento di valutazione dei rischi, del piano di evacuazione, della cartellonistica, di ogni altro documento contenente istruzioni in ordine alla sicurezza scolastica e a partecipare alle iniziative di formazione/informazione.

CAPITOLO QUINTO

PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI

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ART. 32 – PRINCIPI GENERALI IN MATERIA DI RESPONSABILITA’ DISCIPLINARE

.

I comportamenti che si configurano come mancanze disciplinari sono infrazioni dei doveri degli studenti e del corretto funzionamento dei rapporti all’interno della comunità scolastica. Per tali comportamenti sono previsti appositi provvedimenti, che tendono a far riconoscere ai responsabili la violazione delle norme causate dai loro gesti, ad impedirne la ripetizione, a favorire la correzione di atteggiamenti scorretti ed infine

ad ottenere la riparazione del danno, quando esistente.

La presente sezione del regolamento definisce quanto disposto dal richiamato Statuto delle Studentesse e degli Studenti di cui al D.P.R. 249/1998, il D.P.R. 235/2007 e successive modifiche ed integrazioni. Nell’irrogazione della sanzione bisogna tenere conto della qualità e dei motivi che caratterizzano la mancanza, della pregressa condotta dell’allievo, della sua eventuale ammissione di colpa, nonché dei suoi comportamenti in funzione riparatrice. L’alunno può richiedere la conversione della sanzione in attività a favore della comunità scolastica.

L’attività a favore della comunità scolastica è svolta all’interno dell’istituto, a vantaggio di interessi collettivi, dei compagni di scuola, dei laboratori, sotto il controllo effettivo del personale dell’istituto allo scopo indicato dal Dirigente Scolastico. La conversione è di norma quantificata in cinque ore di attività a favore della comunità scolastica per ogni giorno di allontanamento. La responsabilità disciplinare è personale.

Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato previamente invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulle valutazioni, intermedie e finali, del profitto dello studente.

Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate all’infrazione disciplinare ed ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente.

ART. 33 – COMPORTAMENTI SANZIONATI, MISURA DELLE SANZIONI, ORGANO SANZIONATORIO

Comportamento sanzionato Sanzione Organo competente

a disporre la sanzione

1 Ritardo alla prima ora di lezione Annotazione sul registro di classe. Docente che rileva l'infrazione

2 Reiterazione del comportamento di cui Ammonizione scritta e convocazione Docente che rileva

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al punto 1 dei genitori l'infrazione

3 Incuria nella conservazione dei libretti personali, degli arredi e degli ambienti scolastici

Ammonizione in classe con annotazione della violazione sul registro di classe

Docente che rileva l'infrazione

4 Inosservanza del Regolamento di utilizzo dei distributori automatici

Non utilizzo del distributore per una settimana. In caso di reiterazione: per due settimane.

Collaboratori della Dirigenza, dietro segnalazione dei collaboratori scolastici

5 Comportamento irrispettoso che disturba il normale svolgimento delle attività scolastiche

Annotazione sul registro di classe. Docente che rileva l'infrazione

6 Reiterazione del comportamento di cui al punto 5

Sospensione di 1 giorno Dirigente scolastico

7 Assenza ingiustificata all'insaputa dei genitori

Ammonizione scritta e avviso ai genitori

Coordinatore di classe

8 Reiterazione del comportamento di cui al punto 7

Sospensione di 1 giorno Dirigente scolastico

9 Falsificazione del libretto personale Richiamo scritto e avviso ai genitori Coordinatore di classe

10 Reiterazione del comportamento di cui al punto 9

Sospensione di 3 giorni Consiglio di classe

11 Infrazione al divieto di fumare in qualsiasi locale della scuola

Multa di € 27,50 ai sensi della legge n.3 del 1/1/2003; se recidivo, ammonizione scritta e conseguenti provvedimenti di legge

Delegato del Dirigente; Dirigente scolastico

12 Uso non autorizzato del cellulare durante tutte le attività didattiche, sia curriculari che extracurriculari

Ritiro dell'apparecchio e annotazione sul registro di classe; riconsegna dell’apparecchio ai genitori da parte del Dirigente scolastico o di un suo collaboratore

Docente che rileva l'infrazione ; Dirigente scolastico

13 Reiterazione del comportamento di cui al punto 12

Ritiro dell'apparecchio e annotazione sul registro di classe; riconsegna dell’apparecchio ai genitori da parte del Dirigente scolastico o di un suo

Docente che rileva l'infrazione ; Dirigente scolastico

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collaboratore; sospensione di 1 giorno

14

Uso non autorizzato del cellulare o di apparecchi di registrazione ambientale per riprendere e/o registrare componenti della classe durante le attività didattiche in ambito scolastico.

Ritiro dell'apparecchio e annotazione sul registro di classe;convocazione dei genitori; sospensione fino a 3 giorni, per la prima infrazione e fino a 5 giorni per la seconda.

Docente che rileva l'infrazione ; Dirigente scolastico; Consiglio di classe

15

Pubblicazione di registrazioni audio e/o video fatte in classe, lesive della privacy personale e/o dell'immagine dell'Istituto

Dai 6 ai 10 giorni di sospensione Consiglio di classe

16 Abbandono dell'edificio scolastico senza autorizzazione

1 - 5 giorni di sospensione a seconda della gravità delle conseguenze

Consiglio di classe

17

Danneggiamenti non gravi delle strutture , dei laboratori, dei sussidi didattici e, in genere, del patrimonio della scuola, tali da procurare uno scadimento della qualità dell'ambiente e della vita della scuola.

Annotazione sul registro di classe; Risarcimento del danno; obbligo di restare a scuola dopo l’orario scolastico per operazioni di pulizia e restauro

Docente coordinatore; Dirigente scolastico

18

Danneggiamenti gravi delle strutture , dei laboratori, dei sussidi didattici e, in genere, del patrimonio della scuola, tali da configurarsi come veri e propri atti teppistici

Annotazione sul registro di classe; Risarcimento del danno; sospensione dalle lezioni fino a 15 giorni

Docente coordinatore; Consiglio di classe

19

Mancanza di rispetto, anche formale, nei confronti del Dirigente scolastico, dei docenti, del personale A.T.A. e degli stessi compagni

Scuse formali pubbliche per le mancanze meno gravi; ammonizione scritta per le mancanze più gravi con sospensione dalle lezioni di 1-3 giorni

Docente; Dirigente scolastico; Consiglio di classe

20

Violenze fisiche procurate individualmente senza gravi conseguenze, dentro o nelle immediate vicinanze della scuola

Fino a 5 giorni di sospensione Consiglio di classe

21

Violenze fisiche procurate individualmente con gravi conseguenze, dentro o nelle immediate vicinanze della scuola

Fino a 15 giorni di sospensione Consiglio di classe

22 Violenze fisiche procurate in associazione con gravi conseguenze,

30 giorni di sospensione Consiglio di Istituto

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dentro o nelle immediate vicinanze della scuola

Tutte le infrazioni, a seconda della loro gravità e reiterazione, concorrono alla determinazione del voto di comportamento.

Si prevede anche la sospensione dalle visite e dai viaggi d'istruzione, dal gruppo sportivo o dalle lezioni curriculari con eventuale obbligo di presenza a scuola in altre mansioni concordate, per mancato rispetto delle regole scolastiche previste dal vigente Regolamento che hanno comportato un voto di comportamento inferiore ai 7/10. Le sanzioni sono decise dal Consiglio di Classe.

ART. 34 - ORGANO DI GARANZIA

Contro le sanzioni è ammesso ricorso da parte delle famiglie all’organo di garanzia. Questo è composto da due docenti di ruolo, due genitori, membri del Consiglio d'Istituto, nominati nella prima riunione del Consiglio all'inizio di ogni anno scolastico. Detto Organo, in carica per la durata di un intero anno scolastico, è presieduto dal Dirigente Scolastico ed esprime il proprio parere all'unanimità o a maggioranza. In caso di parità prevale il voto del Dirigente Scolastico. Esso viene convocato (anche tramite fonogramma) almeno tre giorni prima della riunione.

L'organo di garanzia decide su richiesta dei genitori o di chiunque vi abbia interesse anche su conflitti che sorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione del presente Regolamento.

ART. 35 - OBBLIGHI DEI GENITORI

La sottoscrizione per accettazione del presente regolamento, resa dal genitore, o da chi ne fa le veci,è intesa come liberatoria in ordine alla responsabilità della scuola. Le comunicazioni con i genitori avvengono tramite circolari inviate loro per mezzo dei propri figli, oppure, nel caso di comunicazione aventi carattere privato, direttamente con lettere o per telefono. I genitori sono tenuti a prendere visione e a vidimare il Patto Educativo di Corresponsabilità ( P.E.C. ), finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie.

CAPITOLO SESTO

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ATTIVITA' ATTINENTI AL CURRICULO ED EXTRACURRICULO

ART. 36 - VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE

1. Premessa

Le visite guidate e i viaggi di istruzione, ivi compresi quelli connessi ad attività sportive, presuppongono, in considerazione delle motivazioni culturali didattiche e professionali che ne costituiscono il fondamento e lo scopo preminente, una precisa, adeguata programmazione didattica e culturale che va predisposta fin dall'inizio dell'anno scolastico e si configurano come esperienze di apprendimento e di crescita della personalità, rientranti tra le attività integrative della scuola.

Tale fase programmatoria rappresenta un momento di particolare impegno dei docenti e degli organi collegiali ad essa preposti e si basa su progetti articolati e coerenti che consentono, per ciò stesso, di qualificare dette iniziative come vere e proprie attività complementari della scuola e non come semplici occasioni di evasione.

Non è prevista una specifica, preliminare programmazione per visite occasionali di un solo giorno ad aziende, musei, unità produttive.

2. Finalità

Ai fini del conseguimento degli obiettivi formativi che i viaggi devono prefiggersi - obiettivi consistenti, per l'appunto, nell'arricchimento culturale e professionale degli studenti che vi partecipano- è necessario che gli alunni medesimi siano preventivamente forniti di tutti gli elementi conoscitivi e didattici idonei a documentarli sul contenuto delle iniziative stesse. E’ opportuna, quindi, la predisposizione di materiale didattico articolato che consente una adeguata preparazione preliminare del viaggio nelle classi interessate, fornisca le appropriate informazioni durante la visita, stimoli la rielaborazione a scuola delle esperienze vissute e suggerisca iniziative di sostegno e di estensione.

Considerata la valenza didattica dei viaggi di istruzione, in nessun caso deve essere consentito agli studenti che partecipano al viaggio di essere esonerati, anche parzialmente, dalle attività ed iniziative programmate, a meno di non vederne vanificati gli scopi didattici, cognitivo-culturali e relazionali.

Si rammenta che i viaggi devono essere funzionali agli obiettivi cognitivi, culturali e didattici peculiari del nostro tipo di scuola e di indirizzo di studi. A questo punto, non si può fare a meno di evidenziare come occorra favorire, nella realizzazione delle iniziative in oggetto, quel complesso rapporto tra scuola e ambiente extrascolastico, manifestatosi sempre più tangibile in questi ultimi tempi, assegnando così un

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ruolo sempre più attivo e dinamico alla scuola, che viene pertanto rivitalizzata qualitativamente da nuovi motivi di riflessione, in relazione al nuovo assetto comunitario europeo.

Il contatto sempre più immediato dell'uomo con l'ambiente consente infatti di acquisire una maturità più ampia e, segnatamente, una educazione ecologica che stimola ad una considerazione più profonda dei valori della vita nei suoi aspetti culturali, naturali e storici.

3. Tipologia dei viaggi

I viaggi d'istruzione, così genericamente denominati, comprendono una vasta gamma di iniziative, che si possono così sintetizzare.

a) Viaggi di integrazione culturale

Per quelli effettuati in località italiane, si sottolinea l'esigenza di promuovere negli alunni una migliore conoscenza del loro paese nei suoi aspetti paesaggistici, monumentali, culturali e folcloristici.

Detti viaggi possono altresì prefiggersi la partecipazione a manifestazioni culturali varie, ovvero a concorsi che comportino lo spostamento in sede diversa da quella dove è ubicata la nostra scuola.

Al fine di facilitare il processo di unificazione e di integrazione culturale, si incoraggeranno le iniziative di gemellaggio tra scuole di regioni più avanzate economicamente e culturalmente e scuole meno favorite, anche per particolari situazioni geografiche e ambientali. Per i viaggi effettuati all'estero, l'esigenza è rappresentata dalla constatazione della realtà sociale, economica, tecnologica, artistica di un altro paese, specie dei paesi aderenti alla UE;

b) Visite guidate

Si effettuano, nell'arco di una sola giornata, presso complessi aziendali, mostre, monumenti, musei, gallerie, località d'interesse storico-artistico, parchi naturali, etc.

Per le visite presso i musei si raccomanda di limitare il numero dei partecipanti per rendere possibile a tutti di ascoltare colui che illustra e per evitare danni agli oggetti esposti. Per quanto attiene alla organizzazione di dette visite, appare opportuno che i vari centri di cultura siano debitamente contattati ed informati in tempo.

Tale adempimento consente, peraltro, per le visite in istituti di antichità e d'arte statali o, in genere, in località di interesse storico-artistico, di meglio gestire il libero ingresso dei gruppi di studenti accompagnati.

Tale beneficio è fruibile dietro presentazione di una certificazione rilasciata dal capo d'istituto attestante la qualifica di docente o di alunno e, ove occorra, di un documento di riconoscimento.

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Gli organizzatori del viaggio potranno comunque rivolgersi alle Soprintendenze regionali dipendenti dal Ministero dei Beni Culturali e Ambientali per ogni eventuale chiarimento sulla disciplina relativa all'ingresso gratuito nei musei, applicativa della legge n. 332 del 27 giugno 1985. Per quanto attiene alle modalità di effettuazione delle visite guidate, si richiama l'attenzione sul fatto che le stesse possono essere effettuate anche in comune diverso da quello dove ha sede la nostra istituzione scolastica, fermi restando il rientro nella stessa giornata e il divieto di viaggiare in orario notturno;

c) Viaggi connessi ad attività sportiva

Non va sottovalutata l'intrinseca valenza formativa che debbono assumere anche i viaggi finalizzati a garantire agli allievi esperienze differenziate di vita ed attività sportive.

Tale tipo di iniziativa è di rilevante importanza anche sotto il profilo dell'educazione alla salute.

Vi rientrano sia le specialità sportive tipicizzate, sia le attività genericamente intese come "sport alternativi", quali le escursioni, i campeggi, le settimane bianche, i campi scuola. Ovviamente, rientra in tale categoria di iniziative anche la partecipazione a manifestazioni sportive. Si ricorda che anche questi tipi di viaggi hanno come scopo preminente, oltre alla socializzazione, l'acquisizione di cognizioni culturali integrative a quelle normalmente acquisite in classe.

E' pertanto indispensabile che queste iniziative siano programmate in modo da lasciare sufficiente spazio alla parte didattico-culturale.

4. Destinatari

Tutti i partecipanti a viaggi o visite debbono essere in possesso di un documento di identificazione nonché, per i viaggi all'estero, di un documento valido per l'espatrio. Tale ultimo documento può avere anche contenuto collettivo, purché ogni partecipante sia fornito di valido documento personale di identificazione.

E' opportuno che ad ogni viaggio partecipino studenti compresi nella medesima fascia di età, sussistendo tra coetanei esigenze ed interessi per lo più comuni. Per gli alunni minorenni è tassativamente obbligatorio acquisire il consenso scritto di chi esercita la potestà familiare. L'autorizzazione non è richiesta nel caso di alunni maggiorenni, ma le famiglie dovranno comunque essere avvertite a mezzo di comunicazione scritta.

Nessun viaggio di norma può essere effettuato ove non sia assicurata la partecipazione di almeno due terzi degli alunni componenti le singole classi coinvolte, anche se è auspicabile la presenza pressoché totale degli alunni delle classi. Al divieto fanno eccezione i viaggi la cui programmazione contempli la partecipazione di studenti, appartenenti a classi diverse, ad attività teatrali, cinematografiche, musicali etc., nonché i viaggi connessi ad attività sportive agonistiche.

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5. Destinazione

I viaggi di istruzione per gli alunni d'istruzione secondaria di primo grado sono organizzati in Italia e all'estero.

In via generale, è consigliabile seguire il criterio della maggior vicinanza della meta prescelta, in modo da contemperare gli inderogabili obiettivi formativi del viaggio con le esigenze non trascurabili, di contenimento della spesa. In proposito, si reputa utile rammentare che la progettazione di ogni spostamento, specialmente se organizzato per l'estero, deve essere sempre preceduta da un'attenta analisi delle risorse disponibili (compresi gli eventuali contributi di enti vari) e dei costi preventivabili.

6. Organi competenti

I viaggi d'istruzione sono rimessi all'autonomia decisionale degli organi collegiali della scuola. In particolare, spetta al consiglio di istituto, ai sensi dell'art. 6 del D.P.R. 416/74, determinare, sulla base delle accertate disponibilità finanziarie, i criteri generali per la programmazione e l'attuazione delle iniziative, utilizzando gli orientamenti programmatici dei consigli di classe (art. 3 del succitato D.P.R. n. 416/74), dei quali si rende promotore il collegio dei docenti (art. 4). La deliberazione del consiglio di istituto, la cui esecuzione spetta in prima istanza alla giunta esecutiva, ai sensi dell'ultimo comma dell'art. 6 del più volte menzionato D.P.R. 416/74 e, quindi, al dirigente scolastico, a norma dell'art. 3 del D.P.R. n. 417/74, rappresenta, in sostanza, nella procedura relativa alla programmazione, progettazione ed attuazione del viaggio, l'atto finale che conclude varie fasi costituenti un vero e proprio procedimento amministrativo.

7. Durata dei viaggi e periodi di effettuazione

Considerata l'opportunità che per il completo svolgimento dei programmi di insegnamento non vengano sottratti tempi eccessivi alle normali lezioni in classe, appare adeguato indicare in sei giorni il periodo massimo utilizzabile per le visite guidate, i viaggi di istruzione e per attività sportive, per ciascuna classe, da utilizzare in unica o più occasioni. E' fatto divieto di effettuare visite e viaggi nell'ultimo mese delle lezioni, durante il quale l'attività didattica è, in modo più accentuato, indirizzata al completamento dei programmi di studio, in vista della conclusione delle lezioni.

Al divieto di effettuare viaggi nell'ultimo mese di lezione si può derogare solo per l'effettuazione di viaggi connessi ad attività sportive scolastiche nazionali ed internazionali o di attività collegate con l'educazione ambientale, considerato che tali attività all'aperto non possono, nella maggior parte dei casi, essere svolte prima della tarda primavera.

8. Docenti accompagnatori

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E' opportuno che vengano individuati tra i docenti appartenenti alle classi frequentate degli alunni partecipanti al viaggio e siano preferibilmente di materie attinenti alle sue finalità. Nei viaggi finalizzati allo svolgimento di attività sportive, la scelta degli accompagnatori cadrà sui docenti di educazione fisica, con l'eventuale integrazione di docenti di altre materie cultori dello sport interessato o in grado per interessi e prestigio di aggiungere all'iniziativa una connotazione socializzante e di promuovere un contatto interdisciplinare che verifichi il binomio cultura-sport. Per i viaggi all'estero, si deve curare che almeno uno degli accompagnatori possieda un'ottima conoscenza della lingua del Paese da visitare.

L'incarico di accompagnatore costituisce modalità di particolare prestazione di servizio per cui sembra superfluo rammentare che detto incarico comporta l'obbligo di una attenta ed assidua vigilanza degli alunni, con l'assunzione delle responsabilità di cui all'art. 2047 del codice civile integrato dalla norma di cui all'art. 61 della legge 11 luglio 1980, n. 312, che limita la responsabilità patrimoniale del personale della scuola ai soli casi di dolo e colpa grave.

Una vigilanza così qualificata deve essere esercitata non solo a tutela dell'incolumità degli alunni, ma anche a tutela del patrimonio artistico nei cui confronti troppo spesso, purtroppo, vengono da più parti lamentati danni, anche gravi, a causa dell'irrazionale e riprovevole comportamento dei singoli alunni o di gruppi di essi.

Quanto al numero (gli accompagnatori debbono essere menzionati nella deliberazione del consiglio di istituto), mentre da un lato si ritiene che la più ampia partecipazione serva a soddisfare al meglio le necessità della sorveglianza e dell'apporto didattico, non si può d'altro canto non tener conto delle inderogabili esigenze di contenimento di spesa.

Al fine di evitare un rallentamento della sorveglianza, il programma del viaggio non deve prevedere tempi morti (ore cosiddette "a disposizione"). Nel caso di partecipazione di uno o più alunni in situazione di handicap, si demanda alla ponderata valutazione dei competenti organi collegiali di provvedere, in via prioritaria, alla designazione di un qualificato accompagnatore, nonché di predisporre ogni altra misura di sostegno commisurata alla gravità della menomazione.

Ai fini del conferimento dell'incarico, il dirigente scolastico, nell'ambito delle indicazioni fornite dal consiglio di istituto e secondo le modalità e i criteri stabiliti, individua i docenti, tenendo conto della loro effettiva disponibilità, prima di procedere alle relative designazioni. La medesima linea procedurale sarà seguita ai fini delle eventuali integrazioni o sostituzioni, ove non sia stato raggiunto il numero degli accompagnatori richiesto.

Deve essere assicurato, di norma, l'avvicendamento dei docenti accompagnatori, in modo da escludere che lo stesso docente partecipi a più di un viaggio di istruzione nel medesimo anno scolastico. Tale limitazione non si applica alle visite guidate, pure essendo comunque sempre auspicabile una rotazione dei docenti accompagnatori, al fine di evitare frequenti assenze dello stesso insegnante.

I docenti accompagnatori, a viaggio di istruzione concluso, sono tenuti ad informare gli organi collegiali ed il capo di istituto, per gli interventi del caso, degli inconvenienti verificatisi nel corso del viaggio o della visita guidata, con riferimento anche al servizio fornito dall'agenzia o ditta di trasporto. La relazione degli accompagnatori consente al capo di istituto di riferire a sua volta all'ufficio scolastico provinciale il quale, ove noti che in più occasioni una medesima agenzia o ditta di trasporto abbia dato luogo a gravi

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inconvenienti o rilievi, provvede a segnalarla alle istituzioni scolastiche dipendenti perché ne tengano conto nell'organizzazione delle iniziative future.

Fermo restando il dovere preminente del personale della scuola nella vigilanza degli alunni, in relazione alle modalità del viaggio e al numero dei partecipanti, il consiglio di istituto può deliberare che alla vigilanza stessa concorra contrattualmente anche personale qualificato delle agenzie di viaggio.

In tal caso, è necessario:

a) che le famiglie ne siano informate;

b) che la persona esercente la potestà familiare o l'alunno maggiorenne rilascino un dichiarazione scritta di esonero di responsabilità della scuola per gli infortuni derivanti da inosservanza di ordini o prescrizioni del personale dell'agenzia di viaggio;

c) che il contratto con l'agenzia contempli espressamente e in modo appropriato l'assunzione dell'onere della vigilanza.

Posto che l'incarico di accompagnatore spetta istituzionalmente al docente - il viaggio di istruzione, infatti, rappresentando un momento dell'attività didattica, va inserito nella progettazione educativa propria dei docenti- non si escludono particolari ipotesi di partecipazione ai viaggi d'istruzione dei capi di istituto, nel rispetto delle disposizioni relative ai docenti accompagnatori, dianzi enunciate. Infatti, tenuto conto degli aspetti positivi che la sua persona rappresenta per gli alunni ai fini, anche, di una maggiore correttezza di comportamento nei vari momenti del viaggio, è fuor di dubbio che la presenza del capo di istituto può rivelarsi di particolare utilità in tutte quelle circostanze in cui fossero previsti contatti con autorità, diversamente rappresentative, sia all'interno che all'estero, nonché in viaggi in cui egli possa mettere a disposizione degli allievi proprie conoscenze particolari (ad esempio, viaggi connessi con particolari qualificati progetti didattici).

9. Scelta del mezzo di trasporto dell'agenzia, della ditta di trasporti

Considerato che le iniziative in parola perseguono finalità culturali ed educative, è in facoltà delle istituzioni scolastiche organizzarle in proprio.

Tuttavia, è consigliabile, per renderne più agevole e sicura la realizzazione, che il consiglio d'istituto deliberi di avvalersi delle strutture di agenzie di viaggio in possesso di licenza di categoria A, A illimitata e B ed in grado, pertanto, di fornire un servizio completo dal viaggio, comprensivo della sistemazione in albergo, all'assistenza nella visita della località meta del viaggio (agevolazioni di orario o di ingresso nelle visite a musei, edifici pubblici, stabilimenti industriali, etc.).

Nella scelta dell'agenzia di viaggio cui affidare la fase pratica di attuazione dell'iniziativa, gli incaricati devono accertare con la massima diligenza, eventualmente consultando anche l'Ente provinciale turismo e le Aziende di promozione turistica (APT), l'assoluta affidabilità e serietà dell'agenzia di viaggio o della ditta di autotrasporti.

Si precisa, in proposito, che ai sensi dell'art. 10 della legge 17 maggio 1983, n. 217, le associazioni senza scopo di lucro che operano a livello nazionale per finalità ricreative, culturali, religiose e sociali sono

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autorizzate ad esercitare attività turistiche e ricettive esclusivamente per i propri associati. Pertanto, il consiglio di istituto potrà rivolgersi, fatto salvo quanto sopra, per l'organizzazione delle attività in questione, anche alle citate associazioni, a condizione che esse forniscano tutte le garanzie in ordine ai mezzi di trasporto, all'alloggio, alle assicurazioni richieste nella presente circolare.

All'agenzia prescelta dovrà essere richiesta una dichiarazione da acquisire agli atti della scuola e da allegare alla deliberazione del consiglio di istituto ( da inviare all'ufficio scolastico provinciale, nei casi previsti) con la quale l'agenzia stessa garantisca:

a) di essere in possesso dell'autorizzazione regionale all'esercizio delle attività professionali delle agenzie di viaggio e turismo, precisandone gli estremi e fornendo gli eventuali riferimenti (secondo le varie leggi regionali) in ordine all'iscrizione, nell'apposito registro-elenco, del titolare e del direttore tecnico;

b) di rendersi responsabile in toto dell'osservanza delle norme di legge nell'organizzazione del viaggio, assumendosi la piena responsabilità in ordine ad eventuali omissioni o inadempienze; c) di essere in possesso, in caso di viaggio effettuato con automezzo, di tutti i requisiti di sicurezza contemplati dalle disposizioni vigenti in materia di circolazione di autoveicoli.

Qualora la scuola organizzi in proprio il viaggio, devono essere acquisiti agli atti della stessa e legati alla deliberazione del consiglio di istituto (da inviare, nei casi previsti, all'ufficio scolastico provinciale) i seguenti atti:

a) fotocopia della carta di circolazione dell'automezzo da cui poter desumere il proprietario, l'effettuazione della revisione annuale, la categoria del veicolo (da noleggio con conducente, oppure di linea);

b) fotocopia della licenza comunale da cui risulti il numero di targa per i veicoli da noleggio;

c) fotocopia dell'autorizzazione, da esibire all'accompagnatore responsabile del viaggio, rilasciata dall'ufficio provinciale della Motorizzazione civile (Mod. M.C. 904) per gli autobus in servizio di linea;

d) fotocopia della patente "D" e del certificato di abilitazione professionale "KD" del o dei conducenti;

e) dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà rilasciata dal proprietario del veicolo, attestante che il personale impiegato è dipendente della ditta e che ha rispettato le norme in vigore per quanto concerne i periodi di guida e i periodi di riposo nella settimana precedente il giorno di partenza;

f) attestazione o fotocopie dei certificati di assicurazione, da cui risulti che il mezzo è coperto da una polizza assicurativa che preveda un massimale di almeno 5 miliardi di lire per la copertura dei rischi a favore delle persone trasportate, quando sul mezzo viaggiano almeno trenta persone;

g) dichiarazione che il mezzo è regolarmente fornito di cronotachigrafo, che è lo strumento, previsto dalla legislazione vigente, atto a controllare se il personale addetto abbia osservato le norme in materia di orario di guida;

h) fotocopia dell'attestazione dell'avvenuto controllo dell'efficienza del cronotachigrafo da parte di un'officina autorizzata;

i) attestazione dell'impegno di presentare, alla fine del viaggio, fotocopie dei dischi del cronotachigrafo (dalla partenza all'arrivo);

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l) dichiarazione che il mezzo presenta una perfetta efficienza dal punto di vista della ricettività, in proporzione al numero dei partecipanti e dal punto di vista meccanico.

L'efficienza del veicolo deve essere comprovata dal visto di revisione tecnica annuale presso gli uffici M.C.T.C. In occasione di visite guidate e di brevi gite effettuate con automezzi di proprietà del Comune, condotti da autisti dipendenti comunali, nessuna dichiarazione o documentazione dovrà essere richiesta all'ente locale circa il possesso dei requisiti di sicurezza contemplati dalle disposizioni vigenti in materia di circolazione di autoveicoli.

Sull'argomento sono fatte salve, ovviamente, anche le disposizioni aggiornate impartite dal Ministero dei Trasporti nell'ambito della propria competenza. Per tutti i viaggi, comunque organizzati, l'agenzia di viaggio o la ditta di autotrasporti deve garantire per iscritto: a) che nel viaggio di istruzione, allorché, per motivi del tutto eccezionali, sia organizzato in modo tale da tenere in movimento l'automezzo per un periodo superiore alle 9 (nove) ore giornaliere, siano presenti due autisti. L'alternarsi alla guida dei due autisti consente l'osservanza del regolamento CEE n. 3820 del 20 dicembre 1985, il quale prescrive che il periodo di guida continuata di un medesimo autista non può superare le quattro ore e mezza;

b) che, in tutti i casi il viaggio preveda un percorso di durata inferiore alle ore 9 giornaliere, l'autista effettuerà un riposo non inferiore a 45 minuti ogni quattro ore e mezza di servizio;

c) spetta, inoltre, alle agenzie di viaggio assicurare che la sistemazione alberghiera offerta presenti, sia per l'alloggio che per il vitto, i necessari livelli di igienicità e di benessere per i partecipanti.

A questo riguardo è, comunque, opportuno che gli organizzatori si assicurino che l'alloggio non sia ubicato in località moralmente poco sicure o eccessivamente lontane dai luoghi da visitare.

Da quanto sopra emerge, onde evitare di incorrere in spiacevoli contrattempi, particolarmente in occasione di viaggi all'estero, l'obbligo di esaminare con la massima cura ed in ogni sua parte, il contratto proposto dall'agenzia, prima di assumere qualsiasi impegno.

10. Assicurazione contro gli infortuni

Tutti i partecipanti a viaggi, visite o gite di istruzione debbono essere garantiti da polizza assicurativa contro gli infortuni.

Per quanto concerne gli alunni, la quota di partecipazione versata dagli stessi concorre a sostenere la spesa globale, che è comprensiva anche degli oneri dovuti per spese di assicurazione. Per quanto concerne i docenti designati come accompagnatori (nonché i capi di istituto) dovrà essere di volta in volta stipulato apposito contratto di assicurazione in loro favore ed il premio assicurativo graverà sul capitolo delle attività integrative e parascolastiche.

In proposito, giova rammentare che quella degli accompagnatori deve essere considerata prestazione di servizio a tutti gli effetti. In materia di assicurazioni, si ritiene utile segnalare quanto segue: a) docenti ed alunni, ove l'abbiano sottoscritta, potranno beneficiare della polizza assicurativa prevista, sul piano nazionale, per i rischi connessi all'attività di educazione fisica, secondo l'intesa con questo Ministero. Tale forma assicurativa, fatte salve le dovute integrazioni del premio a copertura della responsabilità civile

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per eventuali danni a terzi, copre, infatti anche l'area delle gite, delle visite guidate e dei viaggi di istruzione svolti sia in Italia che all'estero, nonché l'area delle attività sportive scolastiche ex lettera f) dell'art. 6 del D.P.R. 416/74 anch'esse svolte sia in territorio nazionale che all'estero;

b) nell'ambito della loro autonomia, talune regioni forniscono alla generalità degli alunni una assicurazione che, normalmente, copre anche le attività in argomento. E' consigliabile, tuttavia, effettuare un preventivo accertamento;

c) per i viaggi all'estero, qualora non si ricorra all'intervento di una agenzia di viaggio che garantisca la copertura assicurativa, sarà necessario provvedere alla stipula di una assicurazione che preveda un massimale di almeno tre miliardi, comprensiva di responsabilità civile per eventuali danni a terzi causati dagli alunni o dai loro accompagnatori.

11. Altri aspetti finanziari

Le spese per la realizzazione di visite guidate e viaggi di istruzione o connessi ad attività sportive, dovranno essere imputate sugli appositi capitoli del bilancio, che dovranno essere opportunamente dotati. Eventuali contributi elargiti da regioni, enti locali o istituzioni diverse, nonché le quote poste a carico dei partecipanti, devono essere sempre versate nel bilancio dell'istituto. I pagamenti disposti a qualsiasi titolo per lo svolgimento delle iniziative in argomento, in Italia o all'estero, devono avvenire esclusivamente attraverso i normali documenti contabili.

In quest'ambito è consentito l'accreditamento al dirigente scolastico o ad uno dei docenti accompagnatori di una somma in denaro per piccole spese impreviste o da regolarsi in contanti durante il viaggio.

Il dirigente scolastico o il docente renderanno conto di dette spese con la documentazione.

12. Cenni riepilogativi sulla documentazione

Si rammenta che la documentazione da acquisire agli atti della scuola, per essere esibita prontamente ad ogni richiesta dell'organo superiore, è la seguente:

a) l'elenco nominativo degli alunni partecipanti, distinti per classi di appartenenza;

b) le dichiarazioni di consenso delle famiglie, se trattisi di alunni minorenni;

c) l'elenco nominativo degli accompagnatori e le dichiarazioni sottoscritte circa l'assunzione dell'obbligo della vigilanza;

d) il preventivo di spesa e delle disponibilità finanziarie a copertura, con l'indicazione delle eventuali quote poste a carico degli alunni;

e) il programma analitico del viaggio;

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f) la dettagliata relazione illustrativa degli obiettivi culturali e didattici dell'iniziativa;

g) ogni certificazione, attestazione o dichiarazione utili ad accertare la sicurezza dell'automezzo utilizzato ;

h) prospetto comparativo di almeno tre agenzie interpellate;

i) specifiche polizze di assicurazione contro gli infortuni. Ai suddetti atti deve sempre fare riferimento la delibera del consiglio di istituto, la quale dovrà, inoltre, contenere:

l) la precisazione che è stato sentito il parere del consiglio di classe e del collegio dei docenti;

m) la precisazione, per i viaggi organizzati per l'estero, che tutti i partecipanti sono in possesso di documenti di identità validi per l'espatrio.

13. Programmazione dei Viaggi di istruzione e delle visite guidate

• Classi prime: visite guidate in orario scolastico.

• Classi seconde : visite guidate in orario scolastico o per l’intera giornata e/o viaggio d'istruzione di due giorni, secondo il parere del Consiglio di Classe.

• Classi terze: visite guidate in orario scolastico, di un'intera giornata e viaggio d'istruzione di tre/ quattro giorni in Italia o in un Paese dell'Unione Europea, su proposta del Consiglio di Classe.

CAPITOLO SETTE

ORGANI COLLEGIALI

ART. 37 – ORGANI COLLEGIALI.

Gli Organi Collegiali svolgono le loro funzioni secondo le norme previste dal D.P.R. n. 416 e n. 417 del 31.5.1974 e dai rispettivi regolamenti. Al fine di realizzare una partecipazione effettiva nella gestione della scuola, dando ad essa il carattere di una comunità, ciascun Organo Collegiale, nel rispetto dell'autonomia definita dalla Legge, programma la propria attività e opera in forma coordinata con gli altri Organi Collegiali.

IL COLLEGIO DEI DOCENTI E LE SUE COMPETENZE

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Il collegio dei docenti, tra gli organi collegiali della scuola, è quello che ha la responsabilità dell’impostazione didattico-educativa, in rapporto alle particolari esigenze dell’istituzione scolastica e in armonia con le decisioni del consiglio di istituto. Esso mantiene competenza esclusiva per quanto attiene agli aspetti pedagogico-formativi e all’organizzazione didattica e concorre, comunque, con autonome deliberazione alle attività di progettazione a livello d’istituto e di programmazione educativa e didattica, mentre il consiglio di istituto ha prevalenti competenze economico-gestionali (vedi ad es. l’approvazione del bilancio preventivo e del conto consuntivo e l’elaborazione dei criteri per l’impiego dei mezzi finanziari e per l’organizzazione generale del servizio scolastico).

Le competenze del collegio dei docenti risultano da una combinata lettura dell’art. 7 del T.U. 297/’74, di successivi provvedimenti normativi e delle disposizioni del CCNL. Nel rispetto della libertà d’insegnamento costituzionalmente garantita a ciascun docente, il collegio ha potere deliberante in ordine alla didattica e particolarmente su:

a) l’elaborazione del Piano dell’offerta formativa (art. 3 del D.P.R. 08.03.1999, n. 275); b) l’adeguamento dei programmi d’insegnamento alle particolari esigenze del territorio e del

coordinamento disciplinare (art. 7 comma 2 lett. a) T.U.); c) l’adozione delle iniziative per il sostegno di alunni handicappati e di figli di lavoratori

stranieri(art. 7 comma 2 lett. m e n T.U.) e delle innovazioni sperimentali di autonomia relative agli aspetti didattici dell’organizzazione scolastica(art. 2, comma 1 DM 29.05.1999 n. 251, come modificato dal DM. 19.07.1999 n. 178);

d) la redazione del piano annuale delle attività di aggiornamento e formazione (art. 13 del CCNI 31.08.1999);

e) la suddivisione dell’anno scolastico in trimestri o quadrimestri, ai fini della valutazione degli alunni (art. 7 comma 2 lett. c T.U., art. 2 OM 134/2000);

f) l’adozione dei libri di testo, su proposta dei consigli di interclasse o di classe, e la scelta dei sussidi didattici (art. 7 comma 2 lett. e T.U.);

g) l’approvazione, quanto agli aspetti didattici, degli accordi con reti di scuole (art. 7 comma 2 D.P.R. 08.03.1999 n. 275);

h) la valutazione periodica dell’andamento complessivo dell’azione didattica (art. 7 comma 2 lett. d T.U.);

i) lo studio delle soluzioni dei casi di scarso profitto o di irregolare comportamento degli alunni, su iniziativa dei docenti della rispettiva classe e sentiti, eventualmente, gli esperti (art. 7 comma 2 lett. o T.U.);

j) la valutazione dello stato di attuazione dei progetti per le scuole situate nelle zone a rischio (art. 4 comma 12 CCNI 31.08.1999);

k) l’identificazione e attribuzione di funzioni strumentali al P.O.F. (art. 28 del CCNL 26.05.1999 e art. 37 del CCNI 31.08.1999), con la definizione dei criteri d’accesso, della durata, delle competenze richieste, dei parametri e delle cadenze temporali per la valutazione dei risultati attesi;

l) la delibera, nel quadro delle compatibilità con il P.O.F. e delle disponibilità finanziarie, sulle attività aggiuntive di insegnamento e sulle attività funzionali all’insegnamento (art. 25 CCNL).

Formula inoltre proposte e/o pareri:

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a) sui criteri per la formazione delle classi, l’assegnazione dei docenti e sull’orario delle lezioni (art. 7 comma 2 lett. b T.U.);

b) su iniziative per l’educazione alla salute e contro le tossicodipendenze (art. 7 comma 2 lett. q T.U.);

c) sulla sospensione dal servizio di docenti quando ricorrano particolari motivi di urgenza (art. 7 comma 2 lett. p T.U.).

Il collegio elegge infine nel suo seno i docenti che fanno parte del comitato di valutazione del servizio del personale docente e, come corpo elettorale, i suoi rappresentanti nel consiglio di istituto.

Essendo state sottratte al collegio dei docenti le competenze "gestionali" in senso stretto, non compete più ad esso la scelta dei collaboratori intesi come staff della dirigenza scolastica per specifici compiti di gestione e di organizzazione (cm 30.8.2000 n. 205). La nomina di collaboratori è quindi una prerogativa del dirigente scolastico, mentre al collegio compete la nomina dei responsabili delle funzioni strumentali e, eventualmente, di altre figure che operino solo sul versante educativo e didattico e non su quello della gestione.

Il collegio dei docenti è composto da tutti i docenti in servizio nel circolo o nell’istituto ed è presieduto dal dirigente scolastico; ne fanno parte anche i supplenti temporanei, limitatamente alla durata della supplenza, nonché i docenti di sostegno che assumono la contitolarità delle sezioni o delle classi in cui operano.

Il nuovo CCNL all’art. 29 comma 3 precisa che le attività di carattere collegiale dei docenti sono di due tipi, una di pertinenza propria del collegio dei docenti (riunioni del collegio, ivi compresa l’attività di programmazione e verifica di inizio e fine anno e l’informazione alle famiglie sui risultati degli scrutini trimestrali, quadrimestrali e finali e sull’andamento alle attività educative nelle scuole dell’infanzia e nelle istituzioni educative), l’altra attinenti ai lavori dei consigli di classe. Per entrambe le tipologie è previsto un impegno fino ad un massimo di 40 ore annue

Il collegio si riunisce ogni volta che il dirigente scolastico lo ritenga necessario o quando un terzo dei componenti ne faccia richiesta, e comunque, almeno una volta per ogni trimestre o quadrimestre. Le riunioni del Collegio hanno luogo in ore non coincidenti con l’orario di lezione. Le funzioni di segretario del collegio sono attribuite dal capo d’istituto ad uno dei collaboratori. Riguardo le deliberazioni le disposizioni da prendere a riferimento sono rinvenibili nell’art.37 del T.U. che prevede al comma 2 un quorum costitutivo (o strutturale) : per la valida costituzione in adunanza è richiesta la presenza di almeno la metà più uno dei componenti in carica e comma 3 un quorum deliberativo (o funzionale): affinché il collegio, validamente costituitosi in adunanza, possa poi positivamente adottare una deliberazione, è necessario che quest’ultima ottenga la maggioranza assoluta dei voti validamente espressi. In caso di parità, prevale il voto del presidente.

LA VERBALIZZAZIONE

La manifestazione di volontà dell’organo collegiale deve essere documentata mediante la redazione del processo verbale della seduta. La redazione del processo verbale può essere legittimamente fatta sulla scorta di appunti che siano stati trascritti durante lo svolgimento della seduta e, perciò, successivamente alla seduta stessa. La lettura e l’approvazione del verbale della seduta, infatti, costituiscono adempimenti che possono essere assolti non necessariamente nel corso della stessa adunanza, ma anche nell’adunanza successiva Pertanto, le correzioni del verbale portato all’approvazione dei componenti nella seduta successiva, vanno inserite nel verbale della seduta di approvazione del verbale medesimo, che, conseguentemente, andrà corretto secondo le indicazioni di coloro che non hanno riconosciuto corretta la verbalizzazione. Il verbale è l’unico mezzo attraverso il quale la deliberazione collegiale può essere conosciuta all’esterno e attraverso il quale ne può essere provata l’esistenza. Esso, in particolare, non può

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essere sostituito da dichiarazioni postume rese dai componenti del collegio. Nel procedere alla verbalizzazione della seduta di un organo collegiale non è necessario che siano indicate e trascritte minuziosamente le opinioni espresse dai singoli soggetti intervenuti nella discussione, ma è sufficiente che siano riportate, anche in maniera stringata e sintetica, tutte le attività ed operazioni compiute. Ogni singolo membro dell’organo collegiale può tuttavia richiedere che sue dichiarazioni siano riportate a verbale. Tale facoltà serve non solo a far sì che la verbalizzazione sia completa, ma altresì a tutelare il membro dissenziente da rischi di responsabilità civile e penale derivanti da delibere illegittime.

.IL CONSIGLIO DI ISTITUTO E LE SUE COMPETENZE

Il Consiglio di Istituto, in qualità di organo di governo, esercita le funzioni di indirizzo politico-amministrativo, definisce gli obiettivi e i programmi e verifica la rispondenza dei risultati, mentre ai dirigenti spetta l’adozione di atti e provvedimenti, nonché la gestione finanziaria e tecnica e amministrativa ( art. 4 D.Lgs 165/01).

I POTERI IN MATERIA DI POF

Il Piano dell’Offerta Formativa è il documento più importante della scuola ed è espressamente previsto dall’art. 3, DPR 275/99 ( Regolamento sull’autonomia).

Il Consiglio definisce gli indirizzi generali per le attività della scuola e per le scelte generali di gestione e di amministrazione e POI , dopo l’elaborazione del Collegio dei Docenti, li ADOTTA.

I POTERI IN MATERIA DI PROGRAMMA ANNUALE

Il Consiglio di Istituto APPROVA il programma annuale PROPOSTO dalla Giunta esecutiva, tenendo conto del PARERE di regolarità contabile del Collegio dei Revisori.

Per omissione del Collegio, il parere potrebbe anche non esserci. Il parere, comunque, non è VINCOLANTE.

In sede di approvazione, il Consiglio VERIFICA la COERENZA del documento contabile con il POF; può apportare tutte le modifiche che ritiene necessarie e stabilisce il limite del fondo per minute spese del Dsga.

I POTERI DI VERIFICA E MODIFICA

Il Consiglio di Istituto VERIFICA, entro il 30 giugno (termine ordinatorio), le disponibilità finanziarie e lo stato di attuazione del programma annuale, per eventuali MODIFICHE sulla base di apposito documento del Dirigente Scolastico.

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Il Consiglio può apportare MODIFICHE al programma annuale, anche al di fuori del momento di verifica, su proposta della Giunta Esecutiva o del Dirigente Scolastico.

Salvo casi eccezionali da motivare, non sono ammesse VARIAZIONI al programma annuale nell’ultimo mese dell’esercizio finanziario ( Dicembre ) - art. 6, D.I. 44/2001.

I POTERI IN MATERIA DI CONTO CONSUNTIVO

Il Consiglio APPROVA il conto consuntivo PREDISPOSTO dal Dsga , SOTTOPOSTO con dettagliata relazione illustrativa dal Dirigente Scolastico ed ESAMINATO dal Collegio dei Revisori.

Senza l’esame obbligatorio, sempre non vincolante, del Collegio dei Revisori non si può procedere all’approvazione.

La mancata approvazione entro 45 giorni dal termine ultimo di presentazione determina l’obbligo di comunicazione all’USR e la nomina di un Commissario ad acta, che procede all’approvazione al posto del Consiglio.

ESAME RELAZIONE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

Il Consiglio esamina e discute una motivata relazione sulla direzione ed il coordinamento dell’attività formativa, organizzativa e amministrativa che il Dirigente deve presentare periodicamente, per garantire la più ampia informazione ed un efficace raccordo delle competenze degli organi dell’istituzione scolastica. Art. 25 comma 6, D.Lgs 165/01.

ALTRE COMPETENZE IN MATERIA FINANZIARIA

- Ratifica dei provvedimenti del DS che dispongono i prelievi dal fondo di riserva, entro i 30 giorni successivi ( art.4 comma 4, D.I. 44/2001). Il termine è ordinatorio.

- Decide in ordine all’affidamento del servizio di cassa (artt. 16 comma 2 e 33 comma 1 lettera c, D.I. 44/01), poiché il contratto che riguarda la gestione del servizio è di durata pluriennale.

POTERI IN MATERIA DI ATTIVITA’ NEGOZIALE

Art.33 comma 1, D.I. 44/01 deliberazione diretta su:

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a) accettazione e rinuncia di legati, eredità e donazioni ; b) costituzione o compartecipazione a FONDAZIONI, costituzione o compartecipazione a BORSE DI STUDIO c) accensione mutui e contratti pluriennali d) contratti di alienazione, trasferimento, costituzione,modificazione di diritti reali su beni immobili ecc. e) adesione a reti di scuole e consorzi f) utilizzazione economica di opere dell’ingegno g) partecipazione ad iniziative con il coinvolgimento di agenzie, enti, università h) ndividuazione del superiore limite di spesa di euro 2000 per acquisti senza comparazione di offerte i) acquisto di immobili.

Art.33 comma 2, D.I. 44/01 determinazione di criteri e limiti :

a) contratti di sponsorizzazione b) contratti di locazione di immobili c) utilizzazioni di locali, beni o siti informatici d) convenzioni per prestazioni di personale ed alunni per conto terzi e) alienazione beni e servizi prodotti nell’ esercizio di attività didattiche o programmate a favore di terzi f) acquisto ed alienazione titoli di Stato g) contratti di prestazione d’opera con esperti per particolari attività ed insegnamenti h) partecipazione a progetti internazionali Inoltre, criteri di assegnazione e preferenza per concessione beni in uso gratuito ( art.39 Reg.).

LE COMPETENZE ASSEGNATE DAL CCNL 29/11/2007

Definisce le modalità ed i criteri per lo svolgimento dei rapporti con le famiglie e gli studenti , su proposta del Collegio dei Docenti ( art. 29 comma 4).

Regolamenta lo svolgimento delle attività didattiche dei docenti, costituenti ampliamento dell’offerta formativa, su proposta del Collegio dei Docenti ( art. 32).

Decide le attività da retribuire con il fondo d’istituto e la ripartizione del medesimo, su proposta del Collegio dei Docenti ( art. 88 comma 1 ).

NOTE SUL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO

Il Consiglio è presieduto da uno dei membri eletto tra i rappresentanti dei genitori. Può essere eletto un Vice Presidente.

Il Presidente convoca il Consiglio e ne fissa l’ o.d.g., lo presiede, sceglie il segretario del Consiglio tra i membri e firma, unitamente al segretario, i verbali delle riunioni

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Il Consiglio assume le decisioni di competenza mediante DELIBERAZIONI, che sono provvedimenti definitivi, ai sensi e per gli effetti dell’art. 14 DPR 275/99.

Le decisioni del Consiglio, contenute in apposito verbale , sono pubblicate all’albo della scuola e per le stesse valgono le regole generali sul diritto di accesso

L’esecuzione delle deliberazioni del Consiglio di Istituto appartiene agli atti gestionali, quindi spetta al Dirigente Scolastico.

Il Dirigente Scolastico ha l’obbligo di eseguire le deliberazioni consiliari. Se le ritiene illegittime deve avviare la procedura di reclamo prevista dall’art. 14 comma 7, DPR 275/99.

IL CONSIGLIO DI CLASSE E LE SUE COMPETENZE

Consiglio di classe è composto da tutti i docenti della classe e da quattro genitori eletti tra tutti gli aventi diritto; è presieduto dal Dirigente scolastico o da un suo delegato e ha le seguenti competenze:

1. elabora il piano delle attività per la singola classe; 2. procede all’aggregazione delle materie per ambiti disciplinari; 3. procede alla valutazione di fine quadrimestre e di fine anno degli alunni; 4. verifica periodicamente l’andamento complessivo dell’attività didattica; 5. esprime pareri relativamente alle iniziative di sperimentazioni sul piano metodologico-

didattico; 6. organizza il lavoro in modo che possano trovare applicazione le direttive del Collegio dei

docenti; 7. individua obiettivi comuni e trasversali sui quali progettare eventuali interventi di carattere

interdisciplinare; 8. definisce un comportamento comune nei confronti degli alunni della classe nei vari

momenti della vita scolastica; 9. realizza la partecipazione dei genitori e degli studenti alla vita della scuola con scambi di

informazioni, esperienze e opinioni.

STAFF DI DIREZIONE - All'inizio dell'anno scolastico è istituito uno staff dirigenziale, composto dal Dirigente scolastico, dai Collaboratori dalle Funzioni Strumentali al P.O.F. e dai responsabili dei dipartimenti. Tale staff provvede all'espletamento dei principali compiti logistico-organizzativi riguardanti sia le attività Collegiali che le iniziative didattiche.

CONTRATTO FORMATIVO - Il Contratto Formativo è la dichiarazione esplicita e partecipata dell'operato della scuola. Esso si stabilisce tra il docente e gli allievi mediante la loro conoscenza del contenuto dei punti costituenti il piano di lavoro annuale, in particolare:

• obiettivi didattico-educativi (obiettivi generali);

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• contenuti da affrontare (obiettivi specifici);

• metodologie didattico-educative;

• strumenti di verifica e criteri di valutazione.

Il contratto coinvolge l'intero Consiglio di classe, la classe stessa, i genitori; ogni componente dovrà essere a conoscenza dei punti affrontati nei vari piani di lavoro, esprimendo eventuali pareri e proposte su temi di carattere educativo. Si istituiranno nell'arco dell'anno scolastico momenti di verifica del contratto formativo attraverso gli organi Collegiali competenti e lo scambio di proposte con tutte le componenti coinvolte nel processo didattico-educativo.

Il presente Regolamento di Istituto è rispettoso della normativa vigente e potrà essere adeguato sia in relazione a nuove disposizioni ministeriali e/o legislative che dovessero subentrare in itinere, sia a necessità contingenti, che ne rendessero necessaria l’integrazione o la modifica.

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IIstituto CComprensivo “Massimo Troisi”

San Giorgio a Cremano (Na) scuola delle bambine e dei bambini che sorridono nella pace

REGOLAMENTO DIDATTICA ESTERNA

Il’I.C. “M.Troisi” di San Giorgio a Cremano (NA) considera la didattica esterna, vale a dire le visite guidate a musei, mostre, manifestazioni culturali, i viaggi d’istruzione, la partecipazione ad attività teatrali e sportive, i soggiorni presso laboratori ambientali, la partecipazione a manifestazioni culturali o didattiche come parte integrante e qualificante del piano dell’offerta formativa e come momento privilegiato di conoscenza,comunicazione e socializzazione .

VISITE GUIDATE (1/2 O INTERA GIORNATA)

1. Il Piano dell’Offerta Formativa dell’I.C. “M.Troisi” si realizza anche con il decisivo intervento della positiva interazione tra alunno ed ambiente culturale esterno alla

Scuola.

2. Tutti gli allievi hanno diritto ad un percorso formativo che consenta loro un numero . ragionevole di visite guidate volte a far conoscere più da vicino il territorio della città di

San Giorgio a Cremano, di Napoli, della sua provincia e di tutta la regione Campania.

3. I genitori degli alunni sono una risorsa fondamentale di questa dimensione educativa per le seguenti motivazioni:

a. il supporto educativo e formativo in famiglia che aiuta il proprio figlio a maturare una crescente dimensione di curiosità verso la propria città, provincia, regione con tutti gli aspetti culturali, artistici, letterari, scientifici, storici e sociali;

b. il supporto educativo nell’espletare azioni di rinforzo e di ricerca in collaborazione con tutti i docenti.

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4. Le uscite e le visite guidate devono essere preventivamente deliberate dai consigli di classe (con il voto favorevole della componente genitore), tenendo conto degli impegni di spesa delle famiglie in modo da distribuirle opportunamente nel corso dell’anno scolastico.

5. Il piano delle uscite e delle visite guidate va presentato dai docenti al Dirigente Scolastico per l’opportuna programmazione ed organizzazione entro il mese di ottobre di ogni anno scolastico con riferimento a tutte le iniziative da svolgersi non oltre gli inizi del mese di maggio.

Fanno eccezione le visite d ‘istruzione a carattere ambientale e quelle che prevedono

autorizzazioni specifiche (Palazzi istituzionali).

6. Possono esserci integrazioni nel corso dell’anno scolastico che vadano ad inserirsi con l’assetto fondamentale del progetto generale del POF di istituto.

7. E’ compito dei docenti essere promotori delle varie iniziative e garantire la più alta percentuale di alunni partecipanti.

8. Il docente che accompagna gli alunni deve: a. presentare al docente coordinatore della didattica esterna l’itinerario dell’uscita

didattica; b. raccogliere le autorizzazioni scritte dei genitori; c. redigere l’elenco completo di nome e cognome dei partecipanti con l’indicazione dei

docenti acompagnatori, nonché quello dei non partecipanti.

9. Il docente coordinatore della didattica esterna deve: a. prenotare le visite guidate, come deliberato nei consigli di classe, dopo consenso

scritto del dirigente scolastico; b. produrre materiale informativo sulle visite da realizzare; c. curare i contatti con l’assistente amministrativo in servizio presso l’ufficio alunni

consegnando la richiesta scritta dei docenti interessati all’uscita, l’elenco degli alunni partecipanti e non, le autorizzazioni delle famiglie e gli attestati degli avvenuti versamenti sul conto corrente postale della scuola. Quindi il Dirigente scolastico formalizzerà le comunicazioni con la presa d’atto siglando la comunicazione stessa.

10. I genitori rappresentanti di classe devono versare le quote previste per la visita sul conto corrente della scuola facendo pervenire al docente coordinatore della didattica esterna attestato del versamento almeno 15 giorni prima dell’uscita programmata. Le somme raccolte e i versamenti effettuati faranno parte dei documenti contabili della scuola.

11. La scuola per il tramite della segreteria prenota eventuali bus ed avvisa il comando dei vigili urbani per il dovuto controllo dei mezzi di trasporto al momento della partenza.

12. Il consiglio d’Istituto delibera annualmente le ditte di trasporto di cui servirsi per le

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uscite didattiche.

13. Gli alunni che, per motivi diversi, non fossero autorizzati all’uscita didattica o al viaggio d’istruzione, hanno il diritto alla frequenza scolastica nei giorni stabiliti.

14. Il Consiglio d’istituto delibera ed autorizza tutte le uscite da scuola degli alunni connesse a visita o partecipazione attiva a momenti didattici organizzati dall’Amministrazione comunale di san Giorgio a Cremano, anche qualora non fossero pianificate ad inizio anno scolastico.

15. Le norme del Regolamento di disciplina degli alunni valgono anche durante lo svolgimento di qualsiasi visita guidata.

16. Per ogni uscita didattica occorre, al momento dell’approvazione, la disponibilità per ogni 15 allievi di un docente accompagnatore della classe supportato da altro docente, qualora il Consiglio di classe ne rilevi la necessità.

VIAGGIO D’ISTRUZIONE

1. Le proposte dei viaggi d’istruzione per le terze classi della scuola secondaria su territorio nazionale, accompagnate da un itinerario di massima, vengono sottoposte dal docente coordinatore della didattica esterna all’attenzione dei singoli consigli di classe nel mese di ottobre. Vengono poi presentate al Collegio dei docenti per l’approvazione e al Consiglio d’istituto per la delibera.

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2. Il Dirigente Scolastico ne autorizza l’attuazione e designa i docenti accompagnatori, accertandosi della loro disponibilità,già verbalizzata nei consigli di classe.

3. Gli Uffici Amministrativi della scuola devono occuparsi di chiedere i preventivi di spesa riguardanti trasporto, vitto ed alloggio di alunni e docenti accompagnatori ad almeno tre agenzie e verrà scelta quella migliore sotto l’aspetto assicurativo ed organizzativo.

4. Il docente coordinatore della didattica esterna deve curare i rapporti con l’agenzia per tutte le fasi dell’organizzazione del viaggio, controllare che le autorizzazioni siano state debitamente compilate e firmate dai genitori ed accertarsi dell’avvenuto pagamento degli alunni.

5. I genitori dell’alunno provvederanno a versare l’acconto dell’importo totale sul conto corrente della scuola (pari al 50% della quota complessiva) entro 5 giorni dalla notifica del preventivo, in modo da determinare con sicurezza il numero dei partecipanti. Il saldo deve essere versato entro 25 gg. prima della partenza.

In caso di successiva rinuncia documentata al viaggio, dietro richiesta di rimborso da parte della famiglia, verranno applicate le penali stabilite dalle norme vigenti.

6. Il docente responsabile del viaggio d’istruzione compilerà con il contributo degli altri docenti accompagnatori la relazione per consentire la verifica dell’attività svolta.

7. Le norme del Regolamento di disciplina degli alunni valgono anche durante lo svolgimento del viaggio d’istruzione e una copia viene consegnata ad alunni e genitori prima del viaggio.

8. La meta del viaggio d’istruzione riguarderà il territorio nazionale e si articolerà in tre giorni con due pernottamenti.

9. Saranno effettuati abbinamenti di classi per favorire la riduzione dei costi dei mezzi di trasporto, degli alberghi e del numero dei docenti accompagnatori. Gli abbinamenti devono interessare classi di alunni con pari fascia d’età.

10. Per il viaggio d’istruzione occorre ,al momento dell’approvazione, la disponibilità per ogni 15 allievi di un docente accompagnatore della classe supportato da altro docente, qualora il Consiglio di classe ne rilevi la necessità.