ISTITUTO COMPRENSIVO “G. PASCOLI” -...
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ISTITUTO COMPRENSIVO “G. PASCOLI” – VALLATA
PIANO DELL' OFFERTA FORMATIVA a.s. 2014/2015
Codice meccanografico dell'istituto AVIC87400Q
Ordine di scuola Istituto Comprensivo
Via San Giorgio di Sopra,149
Cap e Città 83059 Vallata
Provincia Avellino
Telefono 082790038
Fax 082790038
Indirizzo di posta elettronica del Sistema Informativo
MPI
Sito Web
PEC
www.icpascolivallata.it/
DATI GENERALI L'Istituto Comprensivo di Vallata assume l'attuale configurazione di scuola verticalizzata a
seguito del piano nazionale di razionalizzazione. Comprende le sezioni associate di Infanzia,
Primaria e Secondaria di 1° grado dei comuni di Vallata, Trevico, Vallesaccarda e Scampitella.
La sede dell'Istituto è situata in Vallata, Via San Giorgio di Sopra 149; la Dirigenza dell'Istituto è
affidata al prof. Sabato Centrella (Dirigente Scolastico Reggente); il docente che ricopre
l'incarico di collaboratore della Presidenza, per l'anno scolastico 2014/2015, è la prof.ssa
Pascale Cristina; l’incarico di secondo collaboratore è affidato alla docente Salzarulo Clara.
Gli uffici amministrativi dell'Istituto sono costituiti da 3 unità di personale amministrativo e dal
Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi, sig. Gerardo Todisco.
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PREMESSA
L’autonomia delle scuole, decretata dalla legge n. 59/1997, trova la sua naturale connotazione nel
POF che ogni istituto mette a disposizione della propria utenza.
Il Piano dell’ Offerta Formativa viene annualmente proposto per realizzare il dettato della legge
che prevede, tra l’altro, una migliore efficacia e credibilità dell’azione di insegnamento-
apprendimento, al fine di:
sviluppare gradualmente capacità di organizzazione per il potenziamento del tasso di
successo scolastico e del livello di scolarità;
valorizzare il già avviato processo di introduzione alle nuove tecnologie didattiche;
realizzare interventi per la valutazione dell’efficacia e dell’efficienza del sistema
scolastico secondo parametri ben definiti di Qualità.
Risulta impellente la necessità di organizzare e pianificare interventi didattici ed educativi che
siano efficienti ed efficaci; che siano facilmente fruibili e leggibili da parte dell’utenza, e, quindi,
in una parola, trasparenti; che riqualificano il ruolo svolto dai singoli docenti in tale
pianificazione didattico- educativa.
Il nostro P.O.F. intende superare la logica di una progettazione che si definisce in ambiti separati
e attuare un disegno complessivo attraverso processi che, a partire da esperienze già realizzate e
interventi sulla dimensione didattico- organizzativa e gestionale che si realizza grazie ai percorsi
predisposti dall’istituzione per formarlo con i peculiari e professionalizzanti profili in uscita, fatti
non solo di contenuti, ma anche di principi, di regole etiche, civili e morali proprie di ogni libero
cittadino.
Raccogliendo in un unico documento le:
attività curricolari: azioni didattiche, di continuità, di orientamento, di sostegno e di
recupero corrispondenti alle esigenze degli alunni, concretamente rilevate;
attività extra-curricolari, integrative e complementari: i progetti che si intendono
realizzare in vista della ricaduta didattica e sociale sulla personalità dell’alunno;
l’articolazione del monte-ore annuale di ciascuna disciplina e attività;
le modalità e i criteri per la valutazione degli alunni;
l’organizzazione delle risorse interne dell’istituto utilizzate per il raggiungimento degli
obiettivi generali e specifici dell’azione educativa e didattica;
le attività di formazione e aggiornamento.
il Piano dell’offerta Formativa per l’Anno Scolastico 2014/2015 viene predisposto, e
continuamente monitorato nell’ambito dell’autonomia scolastica, risultando flessibile e adattabile
alle sollecitazioni e alle proposte che possano, in qualsiasi momento dell’anno scolastico,
giungere all’istituzione.
L’idea ispiratrice del P.O.F. La scuola , attraverso gli strumenti e le nuove opportunità dell’autonomia, persegue l’obiettivo
dello “stare bene “ a scuola, garantendo un clima sereno e ritmi di apprendimento adeguati ai
tempi della crescita degli alunni, in linea con i principi fondamentali enunciati.
Politica scolastica La Dirigenza di questo Istituto definisce la propria politica scolastica della Qualità nel modo
seguente:
- la scuola è un’ istituzione che eroga una varietà di servizi agli utenti e alle parti interessate
( allievi, famiglie, docenti, personale ATA , contesto socio-economico e Stato) in rapporto alle
diverse esigenze e questo comporta la definizione e il miglioramento di tutti i processi scolastici,
dell’organizzazione, della gestione, della comunicazione con particolare riferimento ai processi di
insegnamento-apprendimento.
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L’obiettivo generale, pertanto, è quello di finalizzare gli sforzi di tutto il personale ad una attenta
gestione delle problematiche legate alla Qualità attraverso:
1. il soddisfacimento delle esigenze dei utenti e delle parti interessate nel rispetto dei fini
istituzionali e delle norme vigenti;
2. il controllo dei processi e dei risultati;
3. il miglioramento continuo.
Per la realizzazione della presente politica saranno perseguiti i seguenti obiettivi a lungo termine:
a) Realizzare strategie educative e didattiche che tengano conto della singolarità di ogni persona,
della sua articolata identità, delle sue capacità e delle sue fragilità nelle varie fasi di sviluppo e di
formazione, ponendo l’alunno al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti cognitivi,
affettivi, relazionali, corporei, etici e spirituali.
b) Stimolare la partecipazione degli alunni alla vita della scuola sia nelle forme istituzionali, sia in
quelle associative.
c) Educare alla convivenza e alla cultura dell’accoglienza attraverso la valorizzazione delle
diverse identità e radici culturali di ogni alunno.
d) Promuovere e sostenere le diverse iniziative di educazione: valori del dialogo, della
comprensione e della solidarietà, integrazione delle diverse abilità, potenziamento della
formazione nell’area scientifica e diffusione delle tecnologie informatiche nell’ambito delle
attività didattiche, educazione stradale, accoglienza degli alunni stranieri, sostegno alla creatività,
educazione motoria, ambiente e strumenti atti a educare alla sana competizione e al rispetto degli
altri e delle regole.
e) Sostenere l’attuazione del Piano Nazionale per il benessere dello studente, per promuovere stili
di vita positivi.
f) Promuovere lo sviluppo e la diffusione di azioni e politiche volte all’affermazione della cultura
della legalità ed alla diffusione della cittadinanza attiva.
g) Prevenire e contrastare il bullismo e la violenza dentro e fuori la scuola.
h) Integrare i saperi di scienza, storia, discipline umanistiche, arti e tecnologia, ricomponendo i
grandi oggetti della conoscenza, per cogliere gli aspetti essenziali dei problemi; comprendere le
implicazioni degli sviluppi delle scienze e delle tecnologie per la condizione umana e la capacità
di vivere e di agire in un mondo in continuo cambiamento; acquisire le capacità di valutare i limiti
e le possibilità delle conoscenze; premesse indispensabili per l’esercizio di una coscienza
nazionale ed europea.
Valorizzazione dell’Autonomia Scolastica Questa Istituzione Scolastica tende ad incrementare l’offerta formativa attraverso l’ampliamento
degli spazi e degli orari di fruizione del servizio scolastico; si apre alle famiglie e al territorio
circostante facendo perno sugli strumenti forniti dall’autonomia scolastica.
Le funzioni di progettazione, organizzazione, gestione delle attività didattiche, valutazione,
orientamento, rapporti con i genitori sono di pertinenza di tutti i docenti che operano
collegialmente all’interno della comunità professionale in un quadro di pari responsabilità fra i
contitolari. La scuola assicura una funzione di accompagnamento e di orientamento nei confronti
di ciascun alunno e istaura un rapporto costante e non burocratizzato con le famiglie,
riconoscendo i genitori come “risorsa per la comunità scolastica” e condividendo con gli stessi il
ruolo di partner nell’educazione.
Le indicazioni nazionali hanno piena forza prescrittiva, quindi le scelte curricolari dell’ istituzione
sono coerenti con tali riferimenti; le impostazioni metodologiche e didattiche che attengono al
campo della libertà didattica e della ricerca sono orientate a rispondere ai bisogni fondamentali di
apprendimento e a garantire il raggiungimento degli standard stabiliti.
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PRINCIPI FONDAMENTALI I servizi offerti dall’Istituto e il Piano dell’ Offerta Formativa si fondano sui principi
fondamentali, ispirati alla Costituzione e, più in particolare, agli artt. 3, 33, 34:
1. Nessuna discriminazione può essere compiuta nell’ attuazione del servizio scolastico per
motivi riguardanti sesso, etnia, religione, opinioni politiche, condizioni psico-fisiche e socio-
economiche.
2. Tutto il personale della scuola deve agire secondo criteri di obiettività ed equità, garantendo
con interventi adeguati, l’inserimento e l’integrazione di ogni alunno, con particolare riguardo
alla fase d’ingresso, alle situazioni di necessità e di disagio.
3. Istituzioni, personale, alunni e genitori, sono protagonisti responsabili del corretto
funzionamento dell’istituzione scolastica attraverso una gestione collegiale della scuola
nell’ambito degli organi esistenti e delle procedure in vigore.
4. L’istituzione scolastica, nell’ambito delle sue competenze, s’impegna a favorire le attività
extrascolastiche che realizzino la funzione della scuola come centro di promozione culturale,
sociale e civile.
4. La scuola, con l’apporto delle competenze professionali del personale e con la collaborazione
ed il concorso delle famiglie, delle istituzioni e della società civile, nel rispetto della libertà
d’insegnamento dei docenti, intende rispondere alle esigenze culturali e formative degli alunni,
per favorirne le potenzialità evolutive e lo sviluppo armonico della personalità.
5. Tutte le componenti della scuola colloquiano fra loro in un clima di rispetto, stima e
collaborazione reciproci.
IDENTITA’
Utenti
La realtà nella quale si inserisce l’ Istituto Comprensivo “G. Pascoli” di Vallata, comprendente le
sezioni associate di Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado dei comuni di Vallata, Trevico,
Vallesaccarda e Scampitella, con sede dell'Istituto situata in Vallata, Via San Giorgio di Sopra
149, è quella che caratterizza la vita quotidiana dei paesi dell’ Alta Irpinia, ovvero condizionata
da una marcata povertà di occasioni culturali extrascolastiche e da una limitata possibilità di
usufruire di situazioni e strutture in grado di favorire la crescita personale e sociale degli alunni.
Le scuole in questione ed i rispettivi bacini di utenza sono situati in zone collinari e medio
montane, poco popolose e poco distanti tra di loro ma molto dal capoluogo di provincia.
Non trascurabili, inoltre, sono i disagi derivanti dalle caratteristiche climatiche della zona
soprattutto in coincidenza con il periodo invernale.
Quanto al servizio sanitario, invece, la situazione si presenta più favorevole per la presenza di
un presidio di Pronto Soccorso a Vallata e un Ospedale a Bisaccia.
ESIGENZE E RISORSE DEL TERRITORIO La nostra scuola è costituita dalle realtà territoriali dei Comuni di Vallata, Trevico,
Vallesaccarda e Scampitella, tra loro confinanti. L’area è una “zona interna” della Campania
situata all’estremità orientale della provincia di Avellino. Costituisce, per un breve tratto, lo
spartiacque della penisola e si eleva fino a 1094 metri sul livello del mare con la montagna di
Trevico.
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Sotto il profilo morfologico, il territorio è caratterizzato da una parte centrale più elevata, con
punte intorno ai 1.000 metri, che degrada a nord verso il torrente Fiumarella e a sud verso il
fiume Ufita.
Il supporto infrastrutturale principale è costituito dall’asse statale 91 e dalla sua
diramazione 91 bis. In prossimità di tali assi è localizzato il paese di Vallata, mentre Trevico ,
paese più interno, è collegato al primo con strade provinciali. Vallata, collegata alla Autostrada
A16, si espande anche verso il territorio di Vallesaccarda e Scampitella, collegate con la SS91bis.
La sua posizione, a guardia del passo più agevole tra la Campania e la Puglia, gli ha
consentito, fin dall’antichità, di assumere grande importanza strategica, militare e commerciale.
Una parte dell’area si protende, con un esteso e spoglio altopiano, verso il confine pugliese, quasi
annunciando la struttura uniforme e arida della vicina provincia foggiana.
CONDIZIONE SOCIO-ECONOMICA DELLE FAMIGLIE
Quasi tutte le famiglie sono in buone condizioni socio-economiche in considerazione del fatto
che:
- sono alloggiate in idonee abitazioni accessoriate e con sufficienti locali e spazi per le
pertinenze;
- hanno redditi sufficienti per soddisfare tutte le primarie esigenze;
- è in fase di completamento l’urbanizzazione delle frazioni e delle case sparse, per cui
l’agibilità e la fruibilità delle zone extraurbane si è uniformata al centro urbano, grazie
alle opere idriche, viarie e illuminazione pubblica.
Bisogna, però, rilevare che l’andamento demografico continua ad essere negativo sia per le
nascite, sia per l’emigrazione delle forze giovani verso le regioni del centro-nord d’Italia.
Negli ultimi anni, nel territorio sta crescendo ed affermandosi una nuova figura lavorativa:
collaboratore familiare, che gli immigrati extracomunitari offrono alla popolazione anziana.
La realtà territoriale è ricca di vegetazione, di sorgenti e di fertili terreni: dall’alto si può
ammirare un panorama ameno che consente di praticare una discreta agricoltura, fortemente
migliorata negli ultimi venti anni.
La realtà economica fruisce di un ambiente naturale che richiama un turismo interessato
all’aspetto paesaggistico ed enogastronomico. Pub, ristoranti, agriturismo, pizzerie, gelaterie,
pasticcerie e bar offrono ottimi servizi ricettivi, specie nel periodo estivo. Gli insediamenti
industriali nel PIP di Vallata e nell’area del Calaggio offrono qualche fonte di reddito in qualche
nucleo familiare.
Il territorio, ricco di vegetazione, di sorgenti e fertili terreni, nelle zone con altitudini non
superiori ai 870 metri, consente di praticare una discreta agricoltura, che, unita all’allevamento,
costituisce ancora il settore con il maggiore numero di addetti. Discreto è il patrimonio zootecnico
costituito principalmente da bovini e ovini. I prodotti agricoli, quali l’olivo, la vite e tutti i
prodotti caseari vengono trasformati prevalentemente in aziende a conduzione familiare.
Rinomata è la produzione del “caciocavallo”, che ha avuto prestigiosi riconoscimenti a livello
nazionale e della mozzarella.
Nel settore artigianale meritano menzione la lavorazione della pasta fresca, la lavorazione del
pane e della carne, la lavorazione e il commercio di infissi metallici o in legno e del ferro battuto.
Nonostante la crisi, reggono bene la “LAMES” e gli altri opifici industriali ubicati nell’area
PIP.
Nel settore dell’energia alternativa si sta imponendo, sempre più, la cultura dell’eolico e del
fotovoltaico. I cambiamenti, sia a livello paesaggistico che economico sono già molti; si pensa
di trarne in breve tempo notevoli benefici sia con l’installazione diretta che indiretta. Per l’utenza
scolastica tutto ciò rappresenta una particolare motivazione alla conoscenza diretta non solo di
questa nuova realtà ma anche della cultura del risparmio energetico, delle energie alternative e
del rispetto dell’eco compatibilità ambientale.
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Nel settore socio-culturale delle quattro comunità è predominante l’uso del dialetto. La lettura
di quotidiani, di periodici e di libri è abbastanza limitata, mentre l’unico mezzo prevalente
d’informazione e trasmissione di cultura è la Televisione e Internet. I ragazzi dispongono di
poche strutture ricreative e molti preferiscono trascorrere il tempo libero nei locali pubblici,
soprattutto bar e sale giochi, con conseguenze negative sia per la loro crescita morale e civile che
per l’armonica formazione della personalità.
La maggioranza degli alunni proviene da famiglie di piccoli agricoltori, di operai e di impiegati,
sensibili all’azione educativa della scuola ed alle necessità di miglioramento dei loro figli.
Purtroppo le difficoltà economiche e gli impegni quotidiani di lavoro costringono, spesso, le
famiglie a delegare alla scuola l’azione educativa e didattica dei propri figli. Tuttavia non esistono
fenomeni di abbandono o di evasione scolastica, anzi negli ultimi anni si annovera la frequenza di
alunni appartenenti a famiglie extracomunitarie.
Qui subentra la capacità di incidere dell’Istituzione Scolastica, che deve veicolare una
“speranza” di vivibilità per l’avvenire delle nuove generazioni. Infatti, se le istituzioni devono
operare un’inversione di tendenza nella direzione di una ripresa delle attività produttive, la Scuola
ha il compito di valorizzare il passato di questa Terra, la sua storia, le sue tradizioni che da
sempre richiamano i turisti interessati alle numerose manifestazioni socio religiose locali
(Commemorazione della Battaglia di Chianchione, Processione alla “Mattinella”, Processione del
Venerdì Santo, Processione delle” Panelle” di San Vito, Festività della Madonna della Libera e di
Sant’ Euplio, Manifestazioni Enogastronomiche e varie).
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Premesso che l’Offerta Formativa di questi anni ha permesso di portare al conseguimento di risultati
scolastici e formativi positivi per quasi la totalità degli allievi, in risposta agli indirizzi generali dettati dal
Consiglio di Istituto per la stesura del P. O .F., si declinano i cardini dell’Offerta Formativa come segue:
INCREMENTARE
L’AUTONOMIA E L’UNITA’
DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO
LA NOSTRA SCUOLA
COSTRUIRE L’IDENTITA’ E
L’UNITARIETA’ DEL NUOVO
ISTITUTO COMPRENSIVO
Sviluppare l’identità e l’appartenenza negli operatori ,
negli allievi e nei genitori
Favorire la crescita della solidarietà organizzativa tra gli
operatori scolastici
Favorire la connessione e l’integrazione delle competenze
anche attraverso l’uso della delega
Valorizzare le funzioni strumentali al POF e il ruolo dello
staff di direzione
LA SCUOLA DEL
TERRITORIO
SVILUPPARE LA CULTURA
DEL SERVIZIO E LA
VISIBILITA ESTERNA
DELL’ISTITUTO E DELLE
SUE SCUOLE
Ampliare la conoscenza, i rapporti, le integrazioni e le
sinergie con le istituzioni e le agenzie educative del
territorio
Migliorare la cultura del servizio attraverso una risposta
qualificata alle richieste degli alunni e dei genitori
LA QUALITA’ DELLE
ESPERIENZE COME
MOTORE
DELL’APPRENDIMENTO
LE SCUOLE DEL NOSTRO
ISTITUTO COME AMBIENTI
SERI, SERENI E IDONEI
ALL’APPRENDIMENTO
Favorire negli apprendimenti il coinvolgimento attivo degli
allievi e l’operatività
Utilizzare i laboratori e gli strumenti tecnici e multimediali
in dotazione alla scuola
Promuovere l’esplorazione , la conoscenza e
l’approfondimento degli aspetti paesaggistici, culturali e
scientifici del territorio
Sviluppare negli allievi la curiosità e l’interesse verso
realtà culturali ed esperienze diverse dalle proprie
Presentare le discipline di studio come campi di significato
per sé oltre che come orizzonte intersoggettivo
L’AUTONOMIA PER IL
MIGLIORAMENTO DEL
CURRICOLO
RIFOCALIZZARE
L’ATTENZIONE SULLA
QUALITA’ DEGLI
APPRENDIMENTI
ESSENZIALI
Motivare gli alunni all’apprendimento curriculare curando
la scelta dei contenuti e delle metodologie nella attuazione
delle Unità di Apprendimento
Garantire un’attenzione privilegiata alla personalizzazione
degli apprendimenti
Introdurre elementi di verifica e valutazione comuni
concordati con i colleghi
Ripensare il modo di fare scuola alla luce delle
disposizioni contenute nei decreti applicativi della legge di
riforma.
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OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO
Promuovere la maturazione dell’ identità personale
Acquisire la capacità di vivere la corporeità come valore ;
Acquisire fiducia nelle proprie capacità;
Acquisire sicurezza e stima di sé;
Avere consapevolezza dei propri limiti;
Saper riconoscere e sviluppare le proprie attitudini anche in vista delle scelte future.
Promuovere la maturazione delle capacità di essere autonomi e responsabili
Riconoscere e gestire correttamente i propri bisogni ;
Riconoscere situazioni di pericolo ed attivare comportamenti adeguati ;
Sviluppare capacità di autocontrollo;
Acquisire la capacità di confrontarsi ed interagire con gli altri ;
Acquisire la capacità di confrontarsi con gli adulti;
Raggiungere autonomia di giudizio, di scelta e di assunzione dell’impegno;
Saper valutare e giudicare se stessi e le conseguenze del proprio comportamento e del
proprio lavoro.
Maturare la capacità di socializzare
Saper accettare l’altro come diverso da noi ;
Saper essere disponibili al rapporto con gli altri;
Sapersi mettere nei panni degli altri;
Saper argomentare e collaborare in modo costruttivo con l’altro;
Imparare a ricercare soluzioni possibili e condivise per i problemi concreti che la
convivenza presenta ;
Accettare regole comuni ;
Maturare un atteggiamento di fiducia nella sensibilità morale dell’altro ;
Imparare ad essere solidali con gli altri vicini e lontani.
OBIETTIVI DELL’ATTIVITA’ DIDATTICA • Consolidare, ampliare, approfondire conoscenze, intese come il sapere;
• Consolidare, promuovere delle abilità, intese come il “saper fare”, cioè il sapere le ragioni e le
procedure di questo fare;
• Acquisire delle competenze, intese come “l’insieme delle buone capacità che rendono una
persona capace di utilizzare conoscenze e abilità, che apprende e che possiede, per arricchire il
personale modo di essere nel mondo e di affrontare le situazioni e risolvere i problemi”.
L'attività didattica, nei tre ordini di scuola, si espliciterà in percorsi personalizzati (per l'alunno,
per gruppi di alunni, per classe), partendo dall'esperienza del bambino - fanciullo - ragazzo, nel
rispetto delle finalità, dei "traguardi per lo sviluppo delle competenze" e degli "obiettivi di
apprendimento" posti dalle "Indicazioni per il curricolo" .L' alunno entra nella scuola con un
bagaglio di conoscenza ed abilità, punto di partenza dell'attività didattica, che si organizzerà in
traguardi formativi o compiti di apprendimento ritenuti realmente accessibili, in un tempo e ad un
livello stabilito, ad uno o più allievi.
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CONTRATTO FORMATIVO All’offerta formativa di un Istituto scolastico alla propria utenza contribuiscono tutte le figure
professionali e l’utenza medesima dell’istituto: Dirigente scolastico, docenti, alunni, personale di
segreteria, collaboratori scolastici, genitori e comunità locale. Ciò, per quanto riguarda il
personale della scuola e secondo lo spirito e la lettera del relativo Contratto Nazionale, fa
riferimento alla qualità dei servizi scolastici ed ai diritti e doveri del personale medesimo.
Pertanto l’Istituto Comprensivo prevede un impegno specifico tra le componenti sopra
indicate interne ed esterne alla scuola, basato sulla condivisione degli obiettivi generali della scuola
di base e delle linee progettuali e dei valori espressi dal P.O.F., che ciascuna componente è tenuta a
rispettare.
Tale impegno, o Contratto Formativo, è a disposizione di tutti i membri della comunità scolastica e
locale. Se ne riporta di seguito il testo integrale.
Nel rapporto tra personale della scuola, alunni e genitori, l’Istituto prevede un impegno
reciproco basato sulla condivisione delle linee progettuali e dei valori espressi nel P.O.F., in un
confronto di diritti-doveri che ciascun componente è tenuto a rispettare.
Pertanto i docenti si impegnano a:
conoscere il Regolamento d’Istituto;
svolgere le lezioni secondo i curricoli previsti dalla programmazione,
motivando eventuali variazioni;
comunicare lo scopo dell’insegnamento in termini di abilità e di capacità da
conseguire;
adeguare il metodo alle esigenze dell’alunno;
presentare attività, strumenti, materiali adatti alle situazioni formative;
organizzare la classe;
definire i tempi di lavoro;
chiarire i ruoli e le regole di vita scolastica;
annunciare su quali competenze il lavoro sarà verificato e da quali condizioni
sarà valutato positivamente;
segnare sul registro di classe il calendario delle verifiche;
predisporre interventi di recupero ove necessario;
incontrare i genitori negli incontri previsti o previo appuntamento;
rispettare la vita culturale e religiosa degli alunni;
censurare ogni forma di pregiudizio e di emarginazione.
Gli studenti si impegnano a rispettare i seguenti doveri "di ruolo" e "di comportamento":
doveri di ruolo
conoscere il Regolamento d’Istituto;
frequentare regolarmente e puntualmente le lezioni;
assolvere costantemente agli impegni di studio;
rispettare, anche formalmente, il Dirigente Scolastico, i Docenti, il
personale A.T.A. (con particolare riferimento ai Collaboratori scolastici) e
i compagni;
rispettare in ogni sua parte il Regolamento d’Istituto;
tenere in ordine il diario, esibendo le firme dei genitori per presa visione
quando richiesto dai Docenti;
esibire puntualmente le giustificazioni di ritardi e assenze;
portare a scuola solo l’occorrente richiesto e nessun altro oggetto o
prodotto (es.: cellulare, videogiochi, i-pod…);
accettare le correzioni ed anche eventuali rimproveri.
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doveri di comportamento
essere corretti, responsabili, rispettosi delle regole del vivere civile e del
Regolamento dell'Istituto in ogni momento della giornata scolastica;
rispettare i beni materiali ed i locali;
collaborare nel riordino della classe, condividendo la responsabilità di
rendere gradevole l'ambiente scolastico;
intervenire in modo ordinato per esprimere opinioni o chiedere
spiegazioni;
usare un linguaggio consono all’ambiente educativo in cui si vive e si
opera;
presentarsi a scuola con un abbigliamento decoroso e adeguato
all’ambiente;
non sottrarsi alle verifiche scritte previste dai docenti e svolgerle con
lealtà;
evitare di provocare danni a cose, persone, suppellettili e al patrimonio
della scuola.
Le famiglie, da parte loro, si impegnano a:
conoscere il Regolamento d’Istituto;
sostenere l’impegno dei propri figli, necessario per il buon esito dello
studio;
rispettare il regolamento di Istituto e il regolamento della mensa;
partecipare alle assemblee ed agli incontri programmati dalla scuola;
dialogare con gli insegnanti per ricercare una linea educativa coerente e
condivisa, nel rispetto degli orari destinati agli incontri o previo
appuntamento;
partecipare alle iniziative della scuola, dando valore alle attività culturali
e formative;
collaborare alle richieste e alle consegne degli insegnanti, controllando e
firmando circolari, comunicazioni sul diario, prove di verifica;
fornire puntualmente giustificazioni di assenze, ritardi, uscite anticipate
sull’apposito libretto;
vigilare affinché i figli portino a scuola solo il materiale occorrente;
dialogare con i docenti in caso di convocazione, evitando di difendere ad
oltranza eventuali comportamenti poco consoni dei figli;
rimborsare alla scuola eventuali danni riferibili ad accertata
responsabilità dei propri figli.
Il personale non docente si impegna a:
conoscere il Regolamento d’Istituto;
conoscere l’Offerta formativa della scuola e a collaborare per realizzarla;
garantire con puntualità e diligenza il supporto alle attività didattiche;
segnalare al Dirigente Scolastico e ai docenti eventuali problemi
rilevanti;
favorire un clima di collaborazione e rispetto fra tutte le componenti della
scuola.
Il Dirigente Scolastico si impegna a:
conoscere il Regolamento d’Istituto;
garantire e favorire l’attuazione dell’Offerta formativa, ponendo tutti i
soggetti nella condizione di espletare al meglio il proprio ruolo;
garantire e favorire un sereno dialogo, la collaborazione e il rispetto
all’interno della comunità scolastica;
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cogliere le esigenze formative degli studenti e del territorio, per ricercare
risposte adeguate.
E’ essenziale che il contratto non sia considerato come ambito di reclami, ma di interesse
condiviso, in quanto l’educazione è azione complessa ed integrata; la conoscenza e l’ascolto
reciproci rappresentano le condizioni per un confronto utile e costruttivo.
Per quanto riguarda l’applicazione normativa sulla Scuola ed i rapporti tra personale ed utenza, si fa
altresì riferimento alla Carta dei Servizi dell’Istituto, allegata al presente documento.
Per quanto riguarda le regole della vita scolastica dell’Istituto G. Pascoli, si fa riferimento al
Regolamento d’Istituto.
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Nell'anno scolastico 2014/2015 nell'Istituto funzionano complessivamente 11 classi
Scuola Infanzia di VALLATA
Numero sezioni
Alunni n°66
3
Orario scuola N° 8 ore giornaliere (40 h
settimanali) 5 giorni escluso sabato
Entrata ore 8:30
Uscita ore 16:30
Scuola Infanzia di TREVICO
Numero sezioni
Alunni n°26
2
Orario scuola N° 8 ore giornaliere (40 h
settimanali) 5 giorni escluso sabato
Entrata ore 8:20
Uscita ore 16:20
Scuola Infanzia di Vallesaccarda
Numero sezioni
Alunni 36
2
Orario scuola N° 8 ore giornaliere (40 h settimanali)
5 giorni escluso sabato
(25 ore settimanali con flessibilità
organizzativa interna)
Entrata ore 8:30
Uscita ore 16:30
Scuola Infanzia di Scampitella
Numero sezioni
Alunni 14
1
Orario scuola N° 8 ore giornaliere (40 h sett.li ) 5
giorni escluso sabato
Entrata ore 8:20
Uscita ore 16:20
14
Scuola Primaria di VALLATA
Numero classi
Alunni 100
7
Orario ordinario
(Classi:1^A-1^B-2^A-3^A-4^A-
5^A-5^B)
N° ore giornaliere 4,30 (27 h
settimanali con flessibilità
organizzativa interna)
Entrata ore 8.30
Uscita ore 13:00
Scuola Primaria di TREVICO
Numero classi
Alunni 20
2 Pluriclassi (2^- 3^) e (1^- 4^
5^) Settimana Corta
(dal lunedì al venerdì)
Orario ordinario
Orario prolungato
N° ore giornaliere 4
N° ore giornaliere 4h+3h+1h
mensa
Entrata ore 8.20
Uscita ore12:20 (Merc.)
Entrata ore 8.20
Uscita ore12:50 (Giov.)
N° 2 rientri settimanali
con mensa: entrata ore
8:20, uscita ore 16:20
(Lun., Mart.,Ven.)
Scuola Primaria di VALLESACCARDA
Numero classi
Alunni 60
5
Orario ordinario (Classi 2^-3^-4^
5^)
Orario Tempo pieno (Classe 1^)
N° ore giornaliere 4 h e 40
min. (27 ore settimanali con
flessibilità organizzativa
interna)
N° 40 ore settimanali
Entrata ore 8:30
Uscita ore 13:00
Entrata ore 8.30
Uscita ore 13:00
(Mercoledì e Sabato)
N° 4 rientri settimanali
con mensa: entrata ore
8:30, uscita ore 16:15
(Lun.,mart.,giov.,ven.)
Scuola Primaria di SCAMPITELLA
Numero classi
Alunni 49
3 Classi
1pluriclasse (2^ - 3^)
*=Prescuola (h 8.05-8.25)
Orario scuola (1^-4^-5^)
Orario Tempo pieno (2^/3^)
N° ore giornaliere 4,30 (27 h
settimanali con flessibilità
organizzativa interna)
N° 40 ore settimanali
Entrata ore 8:30
Uscita ore 13:00
15
Entrata ore 8.30 Uscita
ore 13:00 (Mercoledì e
Sabato)
N° 4 rientri settimanali
con mensa: entrata ore
8:30, uscita ore 16:15
(Lun./mart./giov./ven.)
Scuola Secondaria di Primo Grado di VALLATA
Numero classi
(classi 1^A- 1^B - 2^A - 2^B -
3^A)
Alunni 81
5
Orario 30 ore
Orario con rientro
N° 30 ore settimanali
Classi 1^ A e 2^ A (per
Strumento Musicale)
Entrata ore 8:20 uscita
ore13,20
Entrata ore 8:20 uscita
ore13,20 con rientro.
Scuola Secondaria di Primo Grado di VALLESACCARDA
Numero classi (1^A - 2^A -3^A)
Alunni 48
3
Orario ordinario
Orario prolungato
N° ore giornaliere 5
N° ore giornaliere 5h+2h+1h
mensa
Totale 36 ore settimanali
Orario ore 8:20 Uscita
ore 13:20(Lun. – Merc.-,
Giov.-Sabato)
Orario8:20-16:20
(Martedì., Venerdì.)
Scuola Secondaria di Primo Grado di SCAMPITELLA
Numero classi (1^A - 2^A -3^A)
Alunni 30
3
Orario con rientri pomeridiani
Orario prolungato
N° ore giornaliere 5
N° ore giornaliere 5h+2h+1h
mensa
Totale 36 ore settimanali
Orario ore 8:10 Uscita
ore 13:10(Lun., merc.,
giov., sabato)
Orario 8:10–16:10
(Mart.-Ven.)
16
L’Istituto Comprensivo, costituito da 11 scuole, è una realtà complessa che necessita di
un’organizzazione chiara e di figure di riferimento con competenze e deleghe definite.
Assemblea A.T.A.
Giunta
esecutiva
Consiglio
d’Istituto
CONSIGLI INTERSEZIONE,
INTERCLASSE, CLASSE
DIRIGENTE
Prof. Centrella Sabato
Documentazione Continuità Laboratori Integrazione
Gruppo della Dirigenza
Collab.Presidenza: Prof.ssa C. Pascale
Secondo Collab.: Ins. C. Salzarulo
Collegio dei Docenti
Area di competenza
Prevenzione
disagio
DIRETTORE
SERVIZI AMMINISTRATIVI
Sign. Gerardo Todisco
Referenti del
Collegio
Segreteria
Orientamento Autoanalisi
d’Istituto
VALUTAZIONE
Solo Docenti
COMPLETO
Con Genitori
COORDINATORI
DI CLASSE
Rappresentanti
di classe
Coordinatori di plesso
e Sezioni staccate
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PARTE ORGANIZZATIVA Il documento delinea l'aspetto organizzativo delle scuole dell’Istituto comprensivo di Vallata per
l'a.s. 2014/2015, al fine di rendere il Piano Offerta Formativa chiaro, graduale e soprattutto
verificabile. La premessa per lo sviluppo del Piano Offerta Formativa sarà costituita da una serie di
dati sulla qualità percepita e sulle aspettative di qualità di genitori e corpo insegnante. L'esame
dell'andamento delle attività proposte dal Piano Offerta Formativa verrà effettuato dalle Intersezioni,
dalle Interclassi, dai Consigli di classe e dal Collegio dei Docenti.
Sotto il profilo organizzativo i rapporti interni all’Istituto (orizzontali e verticali) e quelli esterni
(famiglia, extrascuola, istituzioni del territorio ...) sono improntati dalla volontà di dialogare, ossia di
progettare le azioni didattico-educative tramite il confronto, la ricerca costante di obiettivi praticabili
e la definizione di metodologie di lavoro comuni, affinché ognuno possa trovare la propria identità e
collocazione, sentendosi al contempo adeguato ai compiti condivisi dalla collegialità. Seguendo
questa procedura la collaborazione di ciascuno al Piano per l'Offerta Formativa, rendendo flessibile
l'organizzazione stessa, contribuisce alla sua attuazione e promozione come patto sociale, favorendo
al contempo le occasioni di confronto e valutazione del lavoro in una prospettiva di rete, sempre
aperta al cambiamento e al servizio della collettività.
Prospettiva organizzativa interna L'organizzazione per gruppi di progetto contraddistingue da sempre la prassi di coloro che
operano nella scuola. Il nostro istituto cercherà di iniziare questa procedura, sia nelle attività di
insegnamento/apprendimento con gli alunni, sia nei rapporti tra il personale interno (Dirigente
Scolastico, Staff di Presidenza, Consiglio di Istituto, Collegio Docenti, Interclassi, Intersezioni, ,
Personale ATA, Commissioni), creando le strutture e stimolando i momenti di discussione,
progettazione, negoziazione e verifica del lavoro svolto.
I nostri obiettivi fanno perno sulle seguenti modalità organizzative: Valorizzare il concetto di
collegialità e collaborazione, senza per questo limitare la libertà professionale di ogni docente,
che, pur prendendo decisioni autonome o concordate da un piccolo team di lavoro, individua in
un "fare contestuale e sociale" (la rete collegiale) anche la propria ragione di affermare diversità o
consonanze.
A questo livello opera il Collegio Docenti, sede per eccellenza della comunicazione formale e
generale, che, attivando la partecipazione dei singoli e dei gruppi, integra le diversità e rende
attiva la collaborazione di ognuno al Progetto Educativo. In questa fase la funzione attribuita al
Dirigente Scolastico e ai suoi collaboratori (comprese le Funzioni Strumentali) è quella di gestire
l'organizzazione del Piano nella sua articolazione interna e nei suoi rapporti con l'esterno,
rimuovendo gli ostacoli di tipo tecnico -organizzativo, al fine di rendere l'organizzazione stessa
più flessibile, funzionale agli obiettivi, aderente al contesto e pronta al rinnovamento.
Nella prospettiva organizzativa rientra anche lo Staff di Presidenza, costituito dal Dirigente
Scolastico, dai suoi collaboratori, dai Coordinatori di Plesso e dalle Funzioni Strumentali, il cui
compito consiste proprio nel favorire la gestione del Piano per l'offerta Formativa, sia nella sua
articolazione interna, che nei rapporti con l'esterno. Il nostro Staff si occupa anche
dell'organizzazione dell'aggiornamento professionale dei docenti e del personale ATA,
raccogliendo e stimolando i bisogni formativi emersi nei diversi contesti di lavoro, allo scopo di
progettare percorsi formativi "in itinere", contribuendo alla loro attuazione.
Lavorare in Commissioni: è stata individuata nel tentativo di dar vita a gruppi di lavoro,
che,occupandosi in maniera specifica di alcune tematiche di interesse comune, non solo crescono
in professionalità, acquisendo competenza in un determinato settore, ma svolgono al contempo un
servizio scolastico, il cui esito diventa oggetto di scelte collettive.
18
RISORSE UMANE Gli insegnanti, nella maggioranza, sono con contratto a tempo indeterminato, stabili , con
discreta anzianità di servizio e tutti con seria preparazione culturale e professionale. La motivazione
degli insegnanti all’impegno ed alla partecipazione anche ad attività integrative e/o progetti viene
incentivata attraverso la valorizzazione della professionalità e della competenza specifica di
ciascuno.
I Docenti svolgono prioritariamente i compiti educativi e didattici, come indicato dalla normativa
vigente e definito annualmente dalle scelte dell’Istituto. Essi svolgono, inoltre, funzioni particolari:
collaboratore del Dirigente Scolastico, Funzioni Strumentali, fiduciari, referenti, coordinatore delle
attività di sostegno per l’handicap, coordinatori e segretari dei Consigli di Classe e, nell’ambito dei
progetti e dei laboratori, coordinatore o responsabile per la classe.
Ogni docente incaricato per l’anno scolastico in corso, svolgerà le funzioni indicate nella specifica
nomina del Dirigente Scolastico.
INCARICHI E COMMISSIONI VARIE A.S. 2014-2015
SUPPORTO ORGANIZZATIVO AL CAPO D'ISTITUTO
Collaboratori di Plesso
Prof.ssa Pascale Carmela
Cristina
(Scuola Sec.1°grado di Vallata)- Collaboratore
Vicario D.S.
Ins. Salzarulo Clara (Scuola Prim. di Vallata)-Secondo collaboratore D.S.
Ins. Fusco Anna Responsabile dei plessi della Scuola Primaria di
Trevico
Ins. Cicchetti Maria Responsabile della Scuola dell’Infanzia di Vallata e
coordinatrice dell’Infanzia.
Ins. Frisiello Maria Libera
Responsabile del plesso della Scuola dell’Infanzia di
Scampitella
Ins. Pagliarulo Angelina
Responsabile del plesso della Scuola dell’Infanzia di
Vallesaccarda
Ins.Napolitano Pasqualina Responsabile del plesso della Scuola dell’Infanzia di
Trevico
Ins. Salzarulo Clara Responsabile del plesso della Scuola Primaria di
Vallata
Ins. Arminio Giovanna Rosaria Responsabile del plesso della Scuola Primaria di
Vallesaccarda
Ins. Cela Maria Antonietta
Responsabile del plesso della Scuola Primaria di
Scampitella
Prof.ssa Aurilia Laura Responsabile del plesso della Scuola Secondaria di 1°
grado di Vallata
Prof.ssa La Ferrara Simona Responsabile del plesso della Scuola Secondaria di 1°
grado di Vallesaccarda
Prof.ssa Cassese Vincenza Responsabile del plesso della Scuola Secondaria di 1°
grado di Scampitella
19
DOCENTI COORDINATORI DI PLESSO DELL’ I. C.
Prof.ssa Aurilia Laura docente coordinatore della Scuola Secondaria di 1°
grado dell’I. C.
Ins. Salzarulo Clara docente coordinatore della Scuola Primaria dell’I. C.
Ins. Cicchetti Maria docente coordinatore della Scuola dell’Infanzia dell’I. C.
Ins. Fusco Anna Responsabile dei plessi delle Scuole dell’Infanzia,
Primaria e Secondaria di 1° grado di Trevico
COORDINATORI DI INTERSEZIONE SCUOLA DELL’INFANZIA
Vallata Ins. Cicchetti Maria
Trevico Ins. Napolitano Pasqualina
Vallesaccarda Ins. Pagliarulo Angelina
Scampitella Ins. Frisiello Maria Libera
COORDINATORI DI INTERCLASSE SCUOLA PRIMARIA
Vallata Ins. Salzarulo Clara
Trevico Ins. Fusco Anna
Vallesaccarda Ins. Arminio Giovanna Rosaria
Scampitella Ins. Cela Maria Antonietta
COORDINATORI DI CLASSE SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
DI VALLATA
1^ A Prof. Roccia Lucia
2^ A Prof.Oliva Palmerino
3^ A Prof. Ragazzo Gerardo
1^ B Docente di lettere
2^ B Prof.ssa Aurilia Laura
COORDINATORI DI CLASSE SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO DI
SCAMPITELLA
1^ A Prof.ssa Rauseo Filomena
2^ A Prof.ssa Cassese Vincenza
3^ A Prof.ssa Di Marco Concordia
COORDINATORI DI CLASSE SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO DI
VALLESACCARDA
1^ A Prof. Marano Michela
2^ A Prof.ssa Curcio Rosa Rita
3^ A Prof.ssa La Ferrara Simona
20
FUNZIONI STRUMENTALI DELL’OFFERTA FORMATIVA
AREA 1Gestione del P.O.F
Ins. Cautillo Filomena Gerarda
Ins.Capriglione Michelina
AREA 2 Supporto al lavoro dei docenti (senza la cura del sito Web)
Prof.ssa La Ferrara Simona
AREA 3 : Interventi e servizi per gli studenti
Prof. ssa Cassese Vincenza
Prof. ssa Roccia Lucia
AREA 4: Progettazione integrata (Scuola – Territorio)
Prof. ssa Curcio Rosa Rita (Scuola secondaria di primo grado)
Ins. D’Agostino Giuseppina (Scuola primaria)
COMMISSIONE PIANO OFFERTA FORMATIVA
Scuola dell’Infanzia Ins. Cicchetti Maria
Ins. Toto Carmela
Ins. Pagliarulo Angelina
Ins. Frisiello Maria Libera
Scuola Primaria Ins. Iula Teresa : Referente
Ins. Arminio Giovanna Rosaria
Ins. Pirchio Fortunata
Scuola Secondaria Prof . ssa Bozza Michelina
Prof . ssa Cassese Vincenza
Prof . ssa La Ferrara Simona
COMMISSIONE ELETTORALE
Sc. Infanzia Ins. Nuzzo Euplio
Sc. Primaria Ins. Cautillo Filomena Gerarda
Personale A.T.A. Arminio Maria Costanza
Rappresentanti genitori Bozza Michelina
Speranza Monica
ORGANO INTERNO DI GARANZIA
Presidente Dirigente Scolastico
Componente genitori designati dal Consiglio di
Istituto
Cerullo Sonia
D’Alessandro Luciano
Bisogno Tiziana (supplente)
Componente docente designati dal Collegio dei
Docenti
Prof.ssa Pascale Carmela Cristina,
Prof.ssa Rauseo Filomena
Prof.ssa Bozza Michelina (supplente)
21
SITO WEB
Ins. Salzarulo Clara
COMMISSIONE INVALSI
Scuola Primaria F.S. D’Agostino Giuseppina e i docenti delle
classi interessate (seconde e quinte Primaria):
Pizzulo Lucia, Cipriano Giuseppina,
Pagliarulo Wanda, Pirchio Fortunata,
Lavanga Antonia, Guiducci Teresa, Speranza
Monica, Salzarulo Clara, Rigillo Maria
Libera, Fusco Anna, Aulisio Pasquale.
Scuola Secondaria F.S. Prof. ssa Curcio Rosa Rita e i docenti
delle classi interessate (terze): Aurilia Laura,
Bozza Michelina, La Ferrara Simona, Mari
Nicoletta, Fusco Giuseppina, Di Marco
Concordia.
COMMISSIONE CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO
Scuola dell’ Infanzia Ins.ti: Frisiello Maria Libera, Carsillo Elena,
Picari Gioconda, De Salvatore Lina,
Napolitano Pasqualina.
Scuola Primaria Ins.ti: Capriglione Michelina. Iula Teresa.
Speranza Monica, Salzarulo Clara, Pagliarulo
Olga, Pizzulo Lucia, Lavanga Antonia, Rauseo
Giovanna, Fusco Anna.
Sc. Secondaria Prof ssa Rauseo Filomena
COMMISSIONE VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE
Funzione Strumentale: Prof. sse: Roccia Lucia, - Cassese Vincenza
Scuola Primaria Ins.ti: Arminio Giovanna Rosaria, Aulisio
Pasquale, Fusco Anna, Pagliarulo Annamaria.
Scuola Secondaria Prof.ssa Rauseo Filomena
.
COMITATO DI VALUTAZIONE INSEGNANTI
Prof. ssa Cassese Vincenza
Ins. D’Agostino Giuseppina
Ins. Aurilia Laura
Ins. Pirchio Fortunata
Membri effettivi
Ins. Piccolo Eugenia
Ins. Lavanga Antonia
Membri supplenti
22
RESPONSABILI BIBLIOTECA
Plesso Vallata Scuola Primaria Ins. Speranza Monica
Plesso Vallata Scuola Secondaria Prof. Piccolo Eugenia
Plesso Scampitella Scuola Primaria Ins. Lavanga Antonia
Plesso Scampitella Scuola
Secondaria
Prof.ssa Di Marco Concordia
Plesso Vallesaccarda Scuola
Primaria
Ins. Arminio Maria Giovanna
Plesso Vallata Scuola Secondaria Prof. Rauseo Filomena
Plesso Trevico Scuola Primaria e
Infanzia
Ins. Rigillo Maria
COMMISSIONE GRUPPO “H”
Scuola dell’Infanzia Tutti i docenti delle classi interessate
Scuola Primaria Tutti i docenti delle classi interessate
Scuola Secondaria di1° Tutti i docenti delle classi interessate
Scuola Primaria Scampitella Tutti i docenti delle classi interessate
Scuola Secondaria di primo grado Scampitella Tutti i docenti delle classi interessate
REFERENTI Ins. Cela Maria Antonietta
Ins. De Gruttola Antonio.
Funzioni strumentali H
PROGETTI “Frutta nella scuola”
“Le arance della salute”
“Progetto Bisogni educativi speciali
RESPONSABILE DEL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE (RSPP)
Ing. OLIVA Palmerino Agostino
RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS)
Vallata/Trevico Prof.ssa Pascale C.Cristina
Scampitella/ Vallesaccarda Prof.ssa Cassese Vincenza
23
FIGURE SENSIBILI: ADDETTI AL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE
Scuola dell’Infanzia Vallata (Squadra prevenzione incendi ed evacuazione/ gestione
emergenze): Cicchetti Maria (ASPP), Sciaraffa Adele, De Salvatore Lina,
(ATA) Cipriano Rosetta
(Squadra di 1° intervento sanitario): Pagliarulo Clelia, Picari Gioconda,Sciaraffa Adele,
(ATA) Capobianco Felicia
Scuola Primaria Vallata (Squadra prevenzione incendi ed evacuazione/ gestione
emergenze: Capriglione Michelina (ASPP); Di Donato Maria Rosaria,
Speranza Monica, (ATA) Toto Giovanna
(Squadra di 1° intervento sanitario): Salzarulo Clara, Iula Teresa, (ATA) Capuano Carmela
Scuola Secondaria Vallata (Squadra prevenzione incendi ed evacuazione/ gestione
emergenze: Curcio Rosa Rita (ASPP), Ragazzo Gerardo, Roccia Lucia,
(ATA) Rosata Antonietta
(Squadra di 1° intervento sanitario): Bozza Michelina, Gargano Salvatore, Aurilia Laura,
(ATA) Intoccia Carmela
Scuola dell’ Infanzia – Primaria
– Secondaria di Trevico
(Squadra prevenzione incendi ed evacuazione/ gestione
emergenze: Napolitano Pasqualina (ASPP), Pizzulo Marisa,
(ATA) Fonzo Gerardo
(Squadra di 1° intervento sanitario):
Toto Carmela, Fusco Anna, Rigillo M, Aulisio Pasquale,
(ATA) Fonzo Gerardo
Scuola dell’ Infanzia -
Vallesaccarda
(Squadra prevenzione incendi ed evacuazione/ gestione
emergenze: Pagliarulo Angelina (ASPP), Del Vecchio Maria Grazia,
(ATA) Moccia Santa
(Squadra di 1° intervento sanitario):
Carsillo Elena Pasqualina, Puopolo Filomena,
(ATA) Basci Grazia
Scuola Primaria- Vallesaccarda
(Squadra prevenzione incendi ed evacuazione/ gestione
emergenze: De Gruttola (ASPP), Pagliarulo Olga, Cipriano Giuseppina,
(ATA) Lavanga Euplio
(Squadra di 1° intervento sanitario): Pizzulo Lucia, Cipriano Amalia., Rauseo Maria,
(ATA) Lavanga Euplio
Scuola Secondaria-
Vallesaccarda
(Squadra prevenzione incendi ed evacuazione/ gestione
emergenze: Curcio Rosa Rita (ASPP), Cozzi Maria, La Ferrara Simona,
(ATA) Mariello Michela
(Squadra di 1° intervento sanitario):
Gargano Salvatore, Rauseo Filomena,
(ATA) Mariello Michela
24
Scuola dell’infanzia – Scampitella (Squadra prevenzione incendi ed evacuazione/ gestione
emergenze:
Frisiello Maria Libera (ASPP),Nuzzo Euplio,
(ATA)ColicchioRosetta
(Squadra di 1° intervento sanitario): Nuzzo Euplio
(ATA)Colocchio Rosetta
Scuola Primaria - Scampitella
(Squadra prevenzione incendi ed evacuazione/ gestione
emergenze: Cela Maria Antonietta (ASPP), Lavanga Antonia, Pagliarulo
Wanda
(ATA)Archidiacono Giuseppe
(Squadra di 1° intervento sanitario):
Rauseo Giovanna, Pirchio Fortunata
(ATA)Archidiacono Giuseppe
Scuola Secondaria –
Scampitella
(Squadra prevenzione incendi ed Evacuazione/gestione
emergenze):
Rauseo Filomena (ASPP), Di Marco Concordia,
Salandra Carmela, (ATA) Cipriano Antonio
(Squadra di 1° intervento sanitario):
Cassese Vincenza, Fusco Giuseppina,Cozzi Maria,
(ATA) Cipriano Antonio
RESPONSABILI RISPETTO DIVIETODI FUMO
Sc. Infanzia Vallata Ins. De Salvatore Lina
Sc. Primaria Vallata Ins. Speranza Monica
Sc. Secondaria Vallata Prof.ssa Pascale Carmela Cristina
Sc. Infanzia-Primaria-Secondaria di
Trevico
Ins. Toto Carmela
Sc. Infanzia Vallesaccarda Ins. Del Vecchio Maria Grazia
Sc. Primaria Vallesaccarda Ins. Rauseo Maria
Sc. Secondaria Vallesaccarda Prof.ssa Cerrone Rosa Maria
Sc. Infanzia Scampitella Ins. Frisiello Maria Libera
Sc. Primaria Scampitella Ins. Cela Maria Antonietta
Sc. Secondaria Scampitella Prof.ssa Di Marco Concordia
25
PRE-SCUOLA PER GLI ALUNNI CHE USUFRUISCONO DEL
TRASPORTO SCUOLABUS La Scuola cerca di eliminare le difficoltà organizzative per poter garantire all’utenza il trasporto
scolastico in modo ottimale. In alcuni plessi dell’I. C. ci sono alunni che arrivano a scuola in
anticipo perciò
nella scuola Primaria di Scampitella le docenti Curatolo Orsola e Rauseo Giovanna
effettueranno l’accoglienza agli alunni trasportati fino alle ore 8:20 (orario di inizio delle
lezioni).
nei giorni di tempo prolungato gli alunni, dei plessi di Vallesaccarda, Scampitalla e
Trevico, in coincidenza della pausa pranzo del collaboratore restano da soli per circa
un’ora e trenta.
SERVIZI AMMINISTRATIVI L'ufficio di Segreteria ha compiti amministrativi, contabili, organizzativi ; è costituito dal
Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi, cui compete l’organizzazione dell’Ufficio stesso
e da tre Assistenti Amministrativi; è organizzato in uno schema unitario che, sostanzialmente, non
prevede differenziazioni tra Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria e Scuola Secondaria di 1°
grado. L'attività della Segreteria è svolta secondo criteri di efficienza, prontezza, semplicità,
trasparenza ed economicità.
A capo dell'ufficio di segreteria è preposto il Dirigente Servizi Generali Amministrativi
(D.S.G.A.) che si avvale della collaborazione di uno o più assistenti amministrativi.
Il ricevimento dell’utenza, durante i periodi di attività didattica, si effettua secondo il seguente
orario: dalle ore 9:00 alle ore11:00, dal Lunedì al Sabato.
E' possibile pertanto organizzare i seguenti settori operativi:
Area Affari Generali
L'area affari generali si occupa della gestione del protocollo,della corrispondenza,dell'invio dei
fascicoli, richieste di visite medico-fiscali, etc.
Area Alunni
L'area alunni si occupa delle iscrizioni,dei nulla osta,degli organici,delle borse di studio,dei
certificati, etc.
Area Personale
L'area del personale si occupa dei contratti, delle convocazioni di supplenti temporanei,delle
assenze, degli organici etc.
SETTORE AMMINISTRATIVO CONTABILE
L'area contabilità e patrimonio si occupa dell'elaborazione stipendi con relativi adempimenti
contributivi e fiscali mensili e annuali quali EMENS, DMA, DM10,770 IRAP e IRPEF;
elaborazione dei TFR, arretrati stipendiali, dichiarazione PRE96; programma annuale, variazioni
del bilancio, consuntivo, progetti, rapporti enti pubblici e privati, contratti prestazioni d'opera,
inventario beni dell'istituto.
26
LA PROGETTAZIONE DEL PIANO DELLE ATTIVITÀ
NELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO
La programmazione educativa tende ad armonizzare l’attività degli insegnanti e garantire che per
ogni alunno siano raggiunte le finalità e gli obiettivi stabiliti dalle Indicazioni per il curricolo per
la Scuola del 1° ciclo
Fondamentalmente ha lo scopo di organizzare il piano delle attività: definizione degli obiettivi,
contenuti e attività, metodologie, modalità e strumenti di verifica, secondo quanto previsto dalle
suddette Indicazioni.
Tutti gli insegnanti si impegnano a predisporre per gli alunni le esperienze che riterranno più
adatte per far loro acquisire quelle conoscenze e quelle abilità che di comune accordo hanno
ritenuto irrinunciabili; conservando un’ampia autonomia e discrezionalità nell’individuare altri
obiettivi, esperienze, attività, ecc., oltre a quelle concordate con i colleghi.
Per organizzare al meglio il piano delle attività è necessario predisporre collegialmente gli
strumenti e le procedure che ogni docente poi utilizzerà con la classe e/o col gruppo di alunni,
dopo aver proceduto alla rilevazione della situazione iniziale degli alunni e in funzione della
rilevazione della situazione finale.
Si terrà conto, oltre alle esigenze, alle caratteristiche e alle competenze già acquisite dagli alunni,
anche delle condizioni familiari e socio- ambientali e degli stimoli offerti dall’ambiente nei suoi
vari aspetti.
La costruzione del profilo educativo, culturale e professionale dello studente e la strutturazione
dei progetti ad esso relativi utilizzano obiettivi formativi, e obiettivi specifici di apprendimento
che si diramano nelle diverse discipline (saperi) e nelle diverse educazioni (valori).
In una scuola formativa l’aspetto del sapere e quello dei valori si uniscono per garantire il
conseguimento di obiettivi irrinunciabili alla crescita consapevole dell’individuo e al
raggiungimento delle competenze personali.
OBIETTIVI FORMATIVI hanno lo scopo di: Promuovere:
lo sviluppo della personalità in tutte le direzioni (etiche, sociali, religiose, intellettive,
creative, operative...)
Favorire: 1. la progressiva maturazione della coscienza di sé e del proprio rapporto col mondo esterno;
2. la progressiva acquisizione di un’immagine sempre più chiara e approfondita della realtà
sociale;
3. lo sviluppo della socialità intesa come partecipazione alla vita di gruppo;
4. la conquista di capacità logiche, scientifiche, artistiche, operative;
5. la conquista della propria identità di fronte al contesto sociale al fine di operare scelte
realistiche nell’immediato e nel futuro;
6. la convivenza democratica, intesa come interiorizzazione dei principi e dei valori morali in
grado di ispirare atteggiamenti di apertura, accettazione, interazione costruttiva con gli
altri;
7. l’acquisizione di un livello culturale adeguato alle potenzialità di ognuno.
Perseguire:
il raggiungimento di una preparazione di base e porre le premesse per il
proseguimento del percorso formativo.
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO hanno lo scopo di: Fornire un’alfabetizzazione di base, intesa come:
1. competenza espressiva e comunicativa.
2. conseguimento di autonomia d’azione.
3. capacità di orientarsi nella realtà sociale e nel proseguimento degli studi.
4. formazione del pensiero critico.
Dare continuità ai contenuti, attraverso:
27
coerenza tra i diversi approcci disciplinari all’interno dello stesso corso di studio
coerenza e congruenza degli approcci disciplinari all’interno dei tre ordini di
scuola
L’attenzione della scuola verso questi aspetti permette ai singoli allievi il raggiungimento di una
piena consapevolezza di sé e del mondo che li circonda perché capaci di scoprire interessi e
motivazioni, di sviluppare e potenziare abilità, di ampliare le conoscenze, di acquisire un metodo
di lavoro autonomo e produttivo, di affrontare situazioni nuove e di esprimere giudizi.
L’insieme della progettazione di un uno o più obiettivi formativi, nonché delle attività, dei
metodi, delle soluzioni organizzative e delle modalità di verifica necessarie per trasformarle in
reali competenze degli allievi, va a costituire le Unità di Apprendimento, individuali o di classe,
disciplinari o interdisciplinari.
L’insieme delle Unità di Apprendimento dà origine al Piano di Studio Personalizzato.
Gli strumenti che permettono di tradurre la programmazione in attività ed esperienze sono
di vario tipo, quali: materiale didattico- disciplinare, strumentazione audiovisiva,
apparecchiature informatiche, attrezzature sportive, attrezzature scientifiche, attività
laboratoriali, strumenti e materiale per attività artistiche, espressive, musicali. L’insegnamento partirà sempre dalle conoscenze e dalle motivazioni degli alunni, avendo cura di
utilizzare metodi particolari come il passaggio graduale dal concreto all’astratto, la
personalizzazione della problematica, il lavoro per gruppi, le attività laboratoriali, la
compartecipazione dell’esperienza, l’inter, la multi e la transdisciplinarità, il metodo scientifico.
L’unitarietà dell’insegnamento sarà perseguita attraverso la definizione degli obiettivi trasversali
riguardanti la formazione della personalità negli aspetti sopra evidenziati: cognitivi, affettivi,
relazionali, conoscenza degli alunni, gradualità, concretezza e significatività delle proposte
didattiche, valorizzazione continua delle competenze di cui l’alunno è destinatario.
Per quanto possibile, si progetteranno argomenti comuni da sviluppare sotto molteplici punti di
vista. L’impostazione metodologica sarà concordata in modo da risultare coerente con gli
obiettivi di apprendimento.
Con la progettazione dei piani delle attività saranno definiti i percorsi operativi specifici delle
discipline per il raggiungimento delle mete fissate dalle Indicazioni, sulla base della
programmazione educativa e della situazione di partenza della classe.
Nelle Unità di Apprendimento si delineeranno le conoscenze e le abilità che formano gli obiettivi
specifici di apprendimento, gli obiettivi formativi, i contenuti e le attività. Verranno delineate le
indicazioni metodologiche, segnalati i mezzi e gli strumenti d’uso, le prove e gli strumenti di
verifica.
28
La Scuola dell’Infanzia si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai tre ai sei anni di età ed è la
risposta al loro diritto all’educazione e alla cura, incoerenza con i principi di pluralismo culturale
ed istituzionale presenti nella Costituzione della Repubblica, nella Convenzione sui diritti
dell’infanzia e dell’adolescenza e nei documenti dell’Unione Europea.
Essa si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della
competenza e li avvia alla cittadinanza.
Tali finalità sono perseguite attraverso l’organizzazione di un ambiente di vita, di relazioni e di
apprendimento di qualità, garantita dalla professionalità degli operatori e dal dialogo sociale ed
educativo con le famiglie e con la comunità.
Tra le priorità della scuola dell’infanzia vanno, quindi, considerate le necessità di:
dialogare e collaborare con le famiglie e le altre istituzione per attuare in modo
concreto una autentica centralità educativa;
proporre un ambiente educativo capace di offrire possibili risposte al bisogno di
cura e di apprendimento;
realizzare un progetto educativo che renda concreta l’irrinunciabilità delle diverse
dimensioni della formazione sensoriale, corporea, artistico - espressiva, intellettuale
psicologica,etica,sociale;
fare della scuola un luogo significativo per interventi compensativi finalizzati alla
piena attuazione delle pari opportunità .
L’organizzazione del curricolo per Campi di esperienza consente di mettere al centro del
progetto educativo le azioni, la corporeità, la percezione, gli occhi, le mani dei bambini.
Ogni Campo di esperienza delinea una prima mappa di linguaggi, alfabeti, saperi, in forma di
traguardi di sviluppo che, poi, troveranno una loro evoluzione nel passaggio alla scuola primaria.
Il sé e l’altro ( l’ambiente sociale, il vivere insieme, le domande dei bambini)
Questo campo rappresenta “l’ambito elettivo in cui i temi della cittadinanza attiva, dei diritti e dei
doveri, del funzionamento della vita sociale e delle istituzioni trovano una prima opportunità per
essere affrontati, rielaborati e praticati concretamente”.
Il corpo e il movimento (Identità, autonomia, salute)
Il campo che “mira a sviluppare gradualmente nel bambino la capacità di leggere, capire ed inter-
pretare i messaggi provenienti dal corpo proprio ed altrui, rispettandolo e avendone cura; a
sviluppare la capacità di esprimersi e di comunicare attraverso il corpo per giungere ad affinarne
le capacità percettive e di conoscenza degli oggetti, la capacità di orientarsi nello spazio, di
muoversi e di comunicare secondo immaginazione, fantasia e creatività.
Immagini, suoni e colori (linguaggi, creatività, espressione, arte, musica e i media)
“I bambini esprimono pensieri ed emozioni con immaginazione e creatività: l’arte orienta questa
propensione, educando al piacere del bello e al sentire estetico. L’ esplorazione dei materiali a
disposizione consente di vivere le prime esperienze acquisite, che sono in grado di stimolare la
creatività e contagiare altri apprendimenti. I linguaggi a disposizione dei bambini, come la voce,
il gesto, la drammatizzazione, i suoni, la musica, la manipolazione dei materiali, le esperienze
grafico-pittoriche, i mass- media, vanno scoperti ed educati perché sviluppino nei piccoli il senso
del bello, la conoscenza di sé stessi, degli altri e della realtà.
I discorsi e le parole (Comunicazione, lingua, cultura)
La lingua, in tutte le sue funzioni e forme, è uno strumento essenziale per comunicare e
conoscere, per rendere via via più complesso, meglio definito e chiaro il proprio pensiero, per
esprimersi in modo personale, creativo e sempre più articolato. La scuola dell’infanzia ha la
responsabilità di “ promuovere in tutti i bambini la padronanza della lingua italiana, rispettando
l’uso della lingua di origine. La lingua materna è parte dell’identità di ogni bambino, ma la
conoscenza di altre lingue apre all’incontro con i nuovi mondi e culture”. L’incontro e la lettura di
libri illustrati, l’analisi e i messaggi presenti nell’ambiente incoraggiano il progressivo avvicinarsi
29
dei bambini alla lingua scritta e motivano un rapporto positivo con la lettura e la scrittura, il cui
apprendimento avverrà compiutamente nella scuola Primaria.
La conoscenza del mondo (oggetti, fenomeni, viventi, numero e spazio)
I bambini “esplorano continuamente la realtà, ma hanno bisogno di imparare a riflettere sulle
proprie esperienze descrivendole, rappresentandole, riorganizzandole con diversi criteri.
Attraverso le prime attività di ricerca, esplorazione di oggetti, materiali e simboli, osservando, la
vita di piante ed animali, i bambini elaborano idee personali da confrontare con quelle dei
compagni e degli insegnanti”. Pongono, così, le basi per la successiva elaborazione di concetti
scientifici e matematici che verranno proposti nella scuola Primaria
Obiettivi formativi
prendere coscienza della propria identità
scoprire le diversità
apprendere le prime regole della vita sociale
controllare il corpo, le sue funzioni, la sua immagine e le sue possibilità sensoriali
rispettare il corpo
padroneggiare l’interazione motoria
esprimere con immaginazione e creatività le proprie emozioni e i propri pensieri
esprimersi con linguaggi differenti (voce, gesto, suono, manipolazione)
coltivare il senso del bello
avvicinarsi alla cultura e al patrimonio artistico
familiarizzare con l’esperienza della multimedialità
esprimersi verbalmente in modo personale, creativo e sempre più articolato ,utilizzando
la lingua in tutte le sue funzioni e forme necessarie per addestrarsi nei diversi campi di
esperienza
avvicinarsi alla lingua scritta
esplorare la realtà imparando ad organizzare le proprie esperienze
confrontare le proprie idee con quelle altrui
osservare , organizzare , ordinare gli oggetti e le esperienze
organizzarsi gradualmente nel tempo e nello spazio
acquisire consapevolezza del proprio corpo attraverso una consapevolezza del mondo.
Fondamentale è la valenza del curricolo implicito che affida grande importanza alle attività
ricorrenti di vita quotidiana, le quali sono legittimamente assunte nella progettazione didattica
come occasione per sviluppare identità autonomia e competenze.
INGRESSO - USCITA
Acquisire norme di vita sociale
Superare e controllare la propria emotività
Acquisire norme di vita pratica
USO DEL BAGNO
Curare autonomamente la pulizia e l’ordine personali
Rispettare le regole
Attuare la consequenzialità degli atti richiesti
PRANZO
Accettare la varietà dei cibi
Assumere le regole di appartenenza alla cultura
Essere autonomo
RIORDINO DEL
MATERIALE
Rafforzare la capacità di collaborare in vista di una meta comune
Saper collocare il materiale negli appositi spazi
Avere rispetto del materiale durante l’uso e il riordino
PICCOLO INCARICO
Riconoscere e leggere la simbologia (cartelloni)
Cogliere la successione degli eventi
Rispettare il proprio turno
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Lo sviluppo dei percorsi didattici per la formazione del bambino e della bambina avviene
attraverso:
* Programmazione Didattico Annuale
* Attività d’intersezione
* Feste, Uscite, Visite, Escursioni ambientali nel territorio e fuori Comune, Spettacoli teatrali in
sede ( dicembre/aprile), visite presso laboratori artigianali (marzo, aprile, maggio),
* Progetti Integrativi
Allo scopo di favorire l’acquisizione delle competenze, si riportano di seguito:
a) le Unità di lavoro, le attività didattiche scolastiche ed extrascolastiche, da organizzare
per Campi di Esperienza trasversali:
1. “COME E’ BELLO RITROVARSI TUTTI INSIEME”- “ I COLORI
DELL’AUTUNNO”
2. “IO NEL NATALE”- “CHE FREDDO! ! ! E’ ARRIVATO L’ INVERNO”
3. “M I TRAVESTO” –“ LA FAMIGLIA”-“ I COLORI DELLA NATURA”- “
PASQUA”
4. “ESPLORO L’AMBIENTE DELLA NATURA”- “E’ PRIMAVERA”- “FORME
E PERCORSI”-
“LA FAMIGLIA”- “ESTATE”
Le .U.A. sopra elencate, proposte con cadenza bimestrale, offrono una vasta gamma di
proposte operative flessibili ed adattabili ai bisogni del momento, alle diverse esigenze dei
bambini ed ai vari contesti operativi.
Il metodo che si intende seguire ha lo scopo di promuovere la partecipazione delle istituzioni
educative e formative autonome, nella loro progettualità e nel rapporto con le comunità locali,
in un’ampia fase di attuazione nella quale l’innovazione si può affermare e consolidare
attraverso la metodologia della ricerca/azione;
- Gli insegnanti predispongono occasioni di apprendimento orientate e strutturanti per favorire
nei bambini l’organizzazione di ciò che vanno scoprendo. L’esperienza diretta, il gioco, il
procedere per tentativi ed errori permettono al bambino, opportunamente guidato di approfondire
e sistematizzare gli apprendimenti e di avviare, processi di simbolizzazione e formalizzazione.
Gli insegnanti individuano, pur nell’approccio globale che caratterizza la scuola dell’infanzia,
dietro ai vari campi di esperienza il delinearsi dei saperi disciplinari e dei loro alfabeti.
- Verifiche Bimestrali (registrazione su griglie predisposte dai docenti).
- Valutazioni Quadrimestrali - intermedie e finali (registrazione su griglia - di sezione,
sommativa di plesso, di Istituto.
- Rapporti con le Famiglie (Colloqui individuali con Incontri Bimestrali).
- Incontri con gli alunni e docenti delle Scuole Primarie Plessi dipendenti.
Osservazione, verifica e valutazione
Un primo periodo dell’anno scolastico (il primo mese di scuola) è dedicato all’accoglienza: i
bambini vengono inseriti in un ambiente strutturato in modo da consentire alle insegnanti di
iniziare una fase di attenta osservazione dei comportamenti dei bambini nei momenti di:
1. gioco libero e guidato;
2. attività didattiche e igienico/sanitarie;
3. relazione con i coetanei e gli adulti.
Contemporaneamente all’osservazione, vengono somministrate “prove” motorie, grafico-
pittoriche, linguistiche e logiche... Dopo aver valutato i dati ricavati da questa serie di
osservazioni e di prove, le insegnanti elaborano la programmazione didattica di plesso/sezione.
Successivamente vengono avviate le nuove attività inerenti i contenuti e gli obiettivi previsti dalla
programmazione.
Il percorso di realizzazione delle diverse attività svolte viene documentato, per consentire sia ai
soggetti direttamente interessati, che al resto della comunità educativa, di avere un riscontro
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concreto del lavoro eseguito. La documentazione consiste in raccolte strutturate di foto, di
diapositive, di video, di materiale cartaceo (disegni, schede)...
Sono previste inoltre prove di verifica in itinere o al termine dell’unità didattica o delle varie
attività. Questa fase si ripete nell’arco di tutto l’anno scolastico.
Una volta somministrata la prova di verifica, qualora se ne ravvisasse la necessità, le insegnanti
predispongono un itinerario di recupero individualizzato (o di piccolo gruppo).
La verifica delle attività serve anche come momento per valutare la pertinenza e validità degli
interventi didattici svolti.
Alla fine dell’anno scolastico:
Per i bambini di cinque anni è prevista la compilazione della scheda di passaggio alla scuola
Primaria. Anche questa scheda viene presentata ai genitori con le modalità sopra descritte.
Successivamente la scheda di passaggio viene illustrata agli insegnanti di scuola elementare e a
loro trasmessa.
Formazione delle sezioni
Le sezioni sono formate in base ai criteri stabiliti del Consiglio di Istituto
I tempi delle attività
Le insegnanti definiscono per ciascuna sezione l’organizzazione giornaliera delle attività allo
scopo di:
garantire ampio spazio al gioco libero e organizzato, in quanto momento di crescita;
favorire negli alunni lo sviluppo dell’autonomia nelle pratiche quotidiane (sapersi
disimpegnare” nell’utilizzo dei materiali didattici/ludici/igienici, nell’esecuzione di
consegne e nella gestione della quotidianità);
rispettare le singole individualità dei bambini.
I rapporti scuola-famiglia
I rapporti tra la scuola e la famiglia si attuano a partire da ottobre con una prima riunione di
carattere informativo. Successivamente con i genitori dei nuovi iscritti vengono fissati dei
colloqui individuali per una prima conoscenza allo scopo di formulare un’anamnesi delle
caratteristiche del bambino.
Nel corso dell’anno scolastico, qualora se ne ravvisasse la necessità da parte dei docenti o dei
genitori, sono previsti ulteriori incontri individuali.
A novembre viene illustrata la programmazione didattica di plesso/sezione in un’assemblea aperta
a tutti i genitori.
A gennaio si tiene un incontro con i genitori dei bambini che frequenteranno la scuola
dell’infanzia nell’anno scolastico successivo, allo scopo di presentare l’organizzazione delle
diverse scuole dell’infanzia dell’Istituto.
Questa riunione ha lo scopo anche di raccogliere le iscrizioni. Un’ultima assemblea, nel mese di
maggio consente di valutare l’intero lavoro svolto durante l’anno scolastico. Come già detto,
l’ultimo momento di incontro tra i docenti e i genitori, è quello dell’illustrazione delle schede.
ATTIVITA’ INTERSEZIONALI
E’ opportuno che alcune attività, i cui argomenti sono comuni alle sezioni, vengano svolte con
gruppi omogenei per U. d. A. e in tempi prestabiliti.
Saranno previste, inoltre, nel corso dell’anno scolastico visite guidate nel nostro territorio per
consentire ai bambini di osservare dal vivo alcune attività del mondo agricolo e artigianale
esistenti nei nostri paesi.
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La realizzazione di quanto previsto è subordinata all’assenso scritto dei genitori ed
all’approvazione del Dirigente Scolastico a seguito di apposita relazione progettuale, da parte dei
docenti, in cui verranno indicati obiettivi, tempi di attuazione e finalità.
LABORATORI VERTICALI
1 ACCOGLIENZA
Vallata–Trevico-Vallesaccarda-
Scampitella
2 CONTINUITA’
Vallata–Trevico-Vallesaccarda-
Scampitella
3 INTEGRAZIONE
Vallata-Trevico-Vallesaccarda
Con tali laboratori si intende migliorare:
L’ integrazione dei bambini svantaggiati.
L’apprendimento individualizzato.
L’espressione della propria individualità.
La socializzazione con i compagni.
Individuare e risolvere eventuali disagi del bambino.
RISORSE UMANE UTILIZZATE
Personale docente in organico.
SEZIONI COINVOLTE
Sono coinvolte 8 sezioni .
MODALITA' DI REALIZZAZIONE
I laboratori si pongono in collegamento con il P. O. F. per finalità educative, contenuti di
percorsi operativi, metodologia di lavoro ed infine risponde alle diverse richieste delle famiglie.
Saranno coinvolti tutti i bambini di tutte le fasce di età della scuola dell'infanzia.
La realizzazione di tali attività laboratoriali , impostate su criteri e standard di qualità, necessita di
una diversa e maggiore flessibilità organizzativa e didattica che riguardi in modo speciale
l'impiego dei docenti. I bambini delle varie sezioni si divideranno in gruppi per fasce d’età,
lavorando in intersezione, per agevolare la realizzazione dei laboratori flessibili e sistemi di
rotazione dei diversi docenti
“CITTADINANZA E COSTITUZIONE”:
L’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione è stato istituito dalla legge 169 del 30/10/2008 ed
integrata, poi, dal decreto del Presidente della Repubblica n°89 del 20 marzo 2009. E’ una
disciplina di studio introdotta nei programmi di tutte le scuole di ogni ordine e grado che, oltre ai
temi classici dell’educazione civica, comprende l’educazione ambientale, l’educazione alla
legalità, i principi di una corretta competizione sportiva e i valori del volontariato, le basi
dell’educazione stradale e dell’educazione alla salute, il valore del rispetto delle regole
Per “Cittadinanza e Costituzione” si prevedono, per ogni ordine e grado di scuola, percorsi
specifici:
o Nella Scuola dell’infanzia: si dovranno trasmettere conoscenze specifiche sul concetto di
famiglia, di scuola e di gruppo, i corretti modi di agire con i compagni, con i genitori, con
gli insegnanti e con gli altri adulti.
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FINALITA’ GENERALI
( dalle Indicazioni per il Curricolo - settembre 2007)
SCUOLA DEL PRIMO CICLO
Il primo ciclo dell’istruzione comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado,
già elementare e media. Esso ricopre un arco di tempo fondamentale per l’apprendimento e per la
costruzione dell’identità degli alunni, nel quale si pongono le basi e si sviluppano le competenze
indispensabili per continuare ad apprendere a scuola e lungo l’intero arco della vita.
“La finalità del primo ciclo è la promozione del pieno sviluppo della persona .Per realizzarla la
scuola concorre con altre istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza; cura
l’accesso facilitato per gli alunni con disabilità, previene l’evasione dell’obbligo scolastico e
contrasta la dispersione; persegue con ogni mezzo il miglioramento della qualità del sistema di
istruzione. In questa prospettiva la scuola accompagna gli alunni nell’elaborare il senso della
propria esperienza; promuove la pratica consapevole della cittadinanza attiva e l’acquisizione
degli alfabeti di base della cultura.”
Pertanto la scuola del primo ciclo deve porre una particolare attenzione a quelle aree e discipline
in cui le indagini internazionali e gli stessi esiti della prova nazionale INVALSI denunciano le
sofferenze più marcate e che soprattutto sono aree decisive per lo sviluppo successivo degli
apprendimenti.
Nel perseguire questa finalità si evidenzia la necessità di :
favorire un clima scolastico relazionale rispondente ai reali bisogni dei singoli alunni
favorire lo sviluppo delle capacità necessarie per imparare a leggere le proprie emozioni
fornire i riferimenti culturali essenziali alla conoscenza e alla interpretazione della realtà
proporre contenuti culturali articolati e calibrati in funzione dell’età e delle capacità
stabilire con i genitori rapporti personali non episodici o dettati dall’emergenza ma
costruiti dentro un progetto educativo condiviso e continuo.
LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO
Promuove
il pieno sviluppo della personalità degli alunni
l’elaborazione del senso della propria esperienza
la pratica consapevole della cittadinanza attiva
l’acquisizione degli alfabeti di base della cultura
mirando a
valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni
attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità
favorire l’esplorazione e la scoperta, realizzando percorsi in forma di laboratorio
incoraggiare l’apprendimento collaborativo e a promuovere la consapevolezza del proprio
modo di apprendere.
Secondo quanto previsto dalle Indicazioni Nazionali per il Curricolo della Scuola dell’Infanzia e
del primo ciclo d’Istruzione le discipline non sono aggregate in aree precostituite per non
favorire un’affinità più intensa tra alcune rispetto ad altre, volendo rafforzare così trasversalità e
interconnessioni più ampie e assicurare l’unitarietà del loro insegnamento. Sul piano
organizzativo e didattico la definizione di aree o di assi funzionali all’ottimale utilizzazione delle
risorse è, comunque, rimessa all’autonoma valutazione di ogni scuola. Le discipline si
raggruppano in tre grandi “Aree Disciplinari”
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PROFILO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI
ISTRUZIONE Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio
personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad
affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della propria età,
riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni.
Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di
conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità,
le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi
simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole
condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie
personali opinioni e sensibilità.
Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.
Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi
di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico
appropriato alle diverse situazioni.
Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in
lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita
quotidiana,in una seconda lingua europea.
Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti
della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il
possesso di un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di
elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni
complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.
Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed
interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.
Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per
ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che
necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel
mondo.
Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare
e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in
modo autonomo.
Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la
necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali
partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non
formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta,
azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc.
Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto
quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.
In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi, motori ed
artistici che gli sono congeniali. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli
imprevisti.
ITALIANO
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
L’allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo)
con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in
un registro il più possibile adeguato alla situazione.
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Ascolta e comprende testi orali «diretti» o «trasmessi» dai media cogliendone il senso, le
informazioni principali e lo scopo.
Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e
le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi.
Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per
l’apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche
dell’esposizione orale;acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica.
Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l’infanzia, sia a voce alta sia in
lettura silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali.
Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse
occasioni di scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli,
trasformandoli.
Capisce e utilizza nell’uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso; capisce e
utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio.
Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del
lessico; riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni
comunicative.
È consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue differenti
(plurilinguismo).
Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative
all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie
lessicali) e ai principali connettivi.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo
grado
L’allievo interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, attraverso modalità
dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri; con ciò matura la consapevolezza che il
dialogo, oltre a essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo
utilizza per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti
culturali e sociali.
Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri, ad esempio nella realizzazione di
giochi o prodotti, nell’elaborazione di progetti e nella formulazione di giudizi su problemi
riguardanti vari ambiti culturali e sociali.
Ascolta e comprende testi di vario tipo “diretti” e “trasmessi” , dai media, riconoscendone la
fonte, il tema, le informazioni e la loro gerarchia, l’intenzione di emittente.
Espone oralmente all’insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca, anche
avvalendosi di supporti specifici (schemi, mappe, presentazioni al computer,ecc.).
Usa manuali delle discipline o testi divulgativi (continui, non continui e misti) nelle attività di
studio personali e collaborative,per ricercare, raccogliere e rielaborare dati,informazioni e
concetti; costruisce sulla base di quanto letto, testi o presentazioni con l’utilizzo di strumenti
tradizionali e informatici.
Legge testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) e comincia a costruire
un’interpretazione, collaborando con compagni ed insegnanti.
Scrive correttamente testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo,
argomentativo) adeguati a situazioni, argomento, scopo, destinatario.
Produce testi multimediale utilizzando, in modo efficace, l’accostamento dei linguaggi verbali
con quelli iconici e sonori.
Comprende e usa, in modo appropriato, le parole del vocabolario di base (fondamentale; di
alto uso; di alta disponibilità).
Riconosce ed usa termini specialistici di base ai campi di discorso.
36
Adatta, opportunamente, i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e
agli interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate.
Riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse (plurilinguismo) e il loro uso nello
spazio geografico, sociale e comunicativo.
Padroneggia e applica, in situazioni diverse,le conoscenze fondamentali relative al lessico,
alla morfologia, all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa, ai
connettivi testuali, utilizza le conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggior
precisione i significati dei testi e per correggere i propri scritti.
.
INGLESE
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria (I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le
lingue del Consiglio d’Europa)
L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari.
Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio
ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.
Interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi
memorizzate, in scambi di informazioni semplici e di routine.
Svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, chiedendo
eventualmente spiegazioni.
Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua
straniera.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo
grado
L’alunno comprende oralmente e per iscritto i punti essenziali di testi in lingua standard su
argomenti familiari o di studio che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero.
Descrive, oralmente, situazioni, racconta avvenimenti ed esperienze personali, espone
argomenti di studio.
Interagisce con uno o più interlocutori in contesti familiari e su argomenti noti.
Legge semplici testi con diverse strategie adeguate allo scopo.
Legge testi informativi e ascolta spiegazioni attinenti a contenuti di studio di altre discipline.
Scrive semplici resoconti e compone brevi lettere o messaggi rivolti a coetanei e familiari.
Individua elementi culturali veicolati dalla lingua materna o di scolarizzazione e li confronta
con quelli veicolati dalla lingua straniera, senza atteggiamenti di rifiuto.
Affronta situazioni nuove attingendo al suo repertorio linguistico; usa la lingua per
apprendere argomenti anche di ambiti disciplinari diversi e collabora fattivamente con i
compagni nella realizzazione di attività e progetti.
Autovaluta le competenze acquisite ed è consapevole del proprio modo di apprendere.
SECONDA LINGUA COMUNITARIA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo
grado
(I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le
lingue del Consiglio d’Europa)
L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari.
Comunica oralmente in attività che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e
diretto su argomenti familiari e abituali.
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Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio
ambiente.
Legge brevi e semplici testi con tecniche adeguate allo scopo.
Chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera
dall’insegnante.
Stabilisce relazioni tra semplici elementi linguistico-comunicativi e culturali propri delle
lingue di studio.
Confronta i risultati conseguiti in lingue diverse e le strategie utilizzate per imparare.
STORIA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
L’alunno riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita.
Riconosce e esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio
e comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale.
Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare
successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni.
Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali.
Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni
pertinenti.
Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche.
Usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici.
Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali.
Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la
storia dell’umanità dal paleolitico alla fine del mondo antico con possibilità di apertura e di
confronto con la contemporaneità.
Comprende aspetti fondamentali del passato dell’Italia dal paleolitico alla fine dell’Impero
romano d’Occidente, con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo
grado
L’alunno si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche mediante l’uso di
risorse digitali.
Produce informazioni storiche con fonti di vario genere – anche digitali – e le sa organizzare
in testi.
Comprende testi storici e li sa rielaborare con un personale metodo di studio.
Espone oralmente e con scritture – anche digitali – le conoscenze storiche acquisite operando
collegamenti e argomentando le proprie riflessioni.
Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprende
opinioni e culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo.
Comprende aspetti, processi e avvenimenti fondamentali della storia italiana dalle forme di
insediamento e di potere medioevali alla formazione dello stato unitario fino alla nascita della
Repubblica, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico.
Conosce aspetti e processi fondamentali della storia europea medioevale, moderna e
contemporanea, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico.
Conosce aspetti e processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica
alla rivoluzione industriale , alla globalizzazione.
Conosce aspetti e processi fondamentali della storia del suo ambiente.
Conosce aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell’umanità e li sa mettere in relazione
con i fenomeni storici studiati.
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GEOGRAFIA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
L’alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti
topologici e punti cardinali.
Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre,
realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di
viaggio.
Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari,
tecnologie digitali, fotografiche, artistico-letterarie).
Riconosce e denomina i principali «oggetti» geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste,
colline, laghi, mari, oceani, ecc.).
Individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici, ecc.)
con particolare attenzione a quelli italiani, e individua analogie e differenze con i principali
paesaggi europei e di altri continenti.
Coglie nei paesaggi mondiali della storia le progressive trasformazioni operate dall’uomo sul
paesaggio naturale.
Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e
antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo
grado
Lo studente si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti cardinali e alle
coordinate geografiche; sa orientare una carta geografica a grande scala facendo ricorso a
punti di riferimento fissi.
Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie attuali e d’epoca, immagini da
telerilevamento, elaborazioni digitali, grafici, dati statici, sistemi informativi geografici per
comunicare efficacemente informazioni spaziali.
Riconosce nei paesaggi europei e mondiali, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli
elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come
patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare.
Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo e valuta
gli effetti di azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche.
MATEMATICA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa
valutare l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice.
Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in
natura o che sono state create dall’uomo.
Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni
strumenti di misura (metro, goniometro…).
Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne determina
misure, progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo.
Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici). Ricava
informazioni anche da dati rappresentati in tabelle e grafici.
Riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di incertezza.
Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici.
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Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia
sul processo risolutivo, sia sui risultati. Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie
di soluzione diverse dalla propria.
Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con
il punto di vista di altri.
Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri decimali, frazioni,
percentuali, scale di riduzione…).
Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze
significative, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato ad
utilizzare siano utili per operare nella realtà.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo
grado
L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne padroneggia le
diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni.
Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie
le relazioni tra gli elementi.
Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prendere
decisioni.
Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza.
Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta, mantenendo il controllo sia sul
processo risolutivo, sia sui risultati.
Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un
problema specifico a una classe di problemi.
Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite (ad es. sa utilizzare i
concetti di proprietà caratterizzante e di definizioni).
Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e controesempi adeguati e utilizzando
concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze
logiche di una argomentazione corretta.
Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule, equazioni…) e ne
coglie il rapporto col linguaggio naturale.
Nelle situazioni di incertezza (vita quotidiana, giochi …) si orienta con valutazioni di
probabilità.
Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze
significative e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni
per operare nella realtà.
SCIENZE
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a
cercare spiegazioni di quello che vede succedere.
Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in
modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base
di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti.
Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi,
identifica relazioni spazio/temporali.
Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e
schemi di livello adeguato, elabora semplici modelli.
Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali.
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Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e
apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed ha cura
della sua salute.
Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e
apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale.
Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato.
Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui
problemi che lo interessano.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo
grado
L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più comuni
fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le
conoscenze acquisite.
Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo, quando
è il caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni.
Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e
microscopici, è consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti.
Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della loro evoluzione nel tempo;
riconosce nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i modi di soddisfarli
negli specifici contesti ambientali.
E’ consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse,
nonché dell’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta modi di vita ecologicamente
responsabili.
Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia dell’uomo.
Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello
sviluppo scientifico e tecnologico.
MUSICA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
L’alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e
in riferimento alla loro fonte.
Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali,
imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o
codificate.
Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le
esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica.
Improvvisa liberamente e in modo creativo, imparando gradualmente a dominare tecniche e
materiali, suoni e silenzi.
Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali, appartenenti a generi e
culture differenti, utilizzando anche strumenti didattici e auto-costruiti.
Riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale, utilizzandoli nella pratica.
Ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo
grado
L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso
l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture
differenti.
Usa diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all’analisi e alla produzione di brani
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musicali.
E’ in grado di ideare e realizzare, anche attraverso l’improvvisazione o partecipando a
processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali, nel confronto critico
con modelli appartenenti al patrimonio musicale, utilizzando anche sistemi informatici.
Comprende e valuta eventi, materiali, opere musicali riconoscendone i significati, anche in
relazione alla propria esperienza musicale e ai diversi contesti storico-culturali.
Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali, servendosi
anche di appropriati codici e sistemi di codifica.
ARTE E IMMAGINE
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
L’alunno utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie
tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in
modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti (grafico-espressivi,
pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali).
È in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (opere d’arte, fotografie,
manifesti, fumetti, ecc.) e messaggi multimediali (spot, brevi filmati, videoclip, ecc.).
Individua i principali aspetti formali dell’opera d’arte; apprezza le opere artistiche e
artigianali provenienti da culture diverse dalla propria.
Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e manifesta
sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo
grado
L’alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di un’ideazione e progettazione
originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo
funzionale tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici
espressivi.
Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e comprende i significati di
immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali.
Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e
contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali;
riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi
diversi dal proprio.
Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio
territorio ed è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione.
Analizza e descrive beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio
appropriato.
EDUCAZIONE FISICA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la
padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali e
temporali contingenti.
Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo,
anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali e coreutiche.
Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di gioco sport
anche come orientamento alla futura pratica sportiva.
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Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse
gestualità tecniche.
Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento sia
nell’uso degli attrezzi e trasferisce tale competenza nell’ambiente scolastico ed
extrascolastico.
Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura
del proprio corpo, a un corretto regime alimentare e alla prevenzione dell’uso di sostanze che
inducono dipendenza.
Comprende, all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e
l’importanza di rispettarle.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo
grado
L’alunno è consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza sia nei limiti.
Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazione.
Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio motorio per entrare in relazione
con gli altri, praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi (fair play) come da modalità di
relazione quotidiana e di rispetto delle regole.
Riconosce, ricerca e applica a se stesso comportamenti di promozione dello “star bene” in
ordine a un sano stile di vita e alla prevenzione.
Rispetta criteri base di sicurezza per sé e per gli altri.
E? capace di integrarsi nel gruppo, di assumersi responsabilità e di impegnarsi per il bene
comune.
TECNOLOGIA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
L’alunno riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo
artificiale.
È a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia, e del
relativo impatto ambientale.
Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di descriverne
la funzione principale e la struttura e di spiegarne il funzionamento.
Sa ricavare informazioni utili su proprietà e caratteristiche di beni o servizi leggendo etichette,
volantini o altra documentazione tecnica e commerciale.
Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato a
seconda delle diverse situazioni.
Produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando elementi
del disegno tecnico o strumenti multimediali.
Inizia a riconoscere in modo critico le caratteristiche, le funzioni e i limiti della tecnologia
attuale.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo
grado
L’alunno riconosce nell’ambiente che lo circonda i principali sistemi tecnologici e le
molteplici relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali.
Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o di produzione di beni e riconosce
le diverse forme di energia coinvolte.
E’ in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo
tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi.
Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed è in grado di classificarli e
di descriverne la funzione in relazione alla forma, alla struttura e ai materiali.
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Utilizza adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione e la
realizzazione di semplici prodotti, anche di tipo digitale.
Ricava dalla lettura e dall’analisi di testi o tabelle informazioni sui beni e sui servizi
disponibili sul mercato, in modo da esprimere valutazioni rispetto a criteri di tipo diverso.
Conosce le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di
farne un uso efficace e responsabile rispetto alle proprie necessità di studio e socializzazione.
Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire, in maniera
metodica e razionale, compiti operativi complessi, anche collaborando e cooperando con i
compagni.
Progetta e realizza rappresentazioni grafiche o infografiche, relative alla struttura e al
funzionamento di sistemi materiali o immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o
altri linguaggi multimediali e di programmazione.
RELIGIONE
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
L’alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di Gesù e sa
collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui vive;
riconosce il significato cristiano del Natale e della Pasqua, traendone motivo per interrogarsi
sul valore di tali festività nell’esperienza personale, familiare e sociale.
Riconosce che la Bibbia è il libro sacro per cristiani ed ebrei e documento fondamentale della
nostra cultura, sapendola distinguere da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre; identifica
le caratteristiche essenziali di un brano biblico, sa farsi accompagnare nell’analisi delle pagine
a lui più accessibili, per collegarle alla propria esperienza.
Si confronta con l’esperienza religiosa e distingue la specificità della proposta di salvezza del
cristianesimo; identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e si
impegnano per mettere in pratica il suo insegnamento; coglie il significato dei Sacramenti e si
interroga sul valore che essi hanno nella vita dei cristiani.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo
grado
L’alunno è aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sul trascendente e porsi
domande di senso, cogliendo l’intreccio tra dimensione religiosa e culturale. A partire dal
contesto in cui vive, sa interagire con persone di religione differente, sviluppando un’identità
capace di accoglienza, confronto e dialogo.
Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali e i dati oggettivi della storia della
salvezza, della vita e dell’insegnamento di Gesù, del cristianesimo delle origini.
Ricostruisce gli elementi fondamentali della storia della Chiesa e li confronta con le vicende
della storia civile passata e recente elaborando criteri per avviarne una interpretazione
consapevole.
Riconosce i linguaggi espressivi della fede (simboli, preghiere, riti, ecc.), ne individua le
tracce presenti in ambito locale, italiano, europeo e nel mondo imparando ad apprezzarli dal
punto di vista artistico, culturale e spirituale.
Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e le rende oggetto di riflessione in vista di
scelte di vita progettuali e responsabili. Inizia a confrontarsi con la complessità dell’esistenza
e impara a dare valore ai propri comportamenti, per relazionarsi in maniera armoniosa con se
stesso, con gli altri, con il mondo che lo circonda.
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“CITTADINANZA E COSTITUZIONE”:
L’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione è assicurato nei modi previsti dal D. L. 137 del 1°
settembre 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge 169 del 30/10/2008 e dal decreto del
Presidente della Repubblica n°89 del 20 marzo 2009.
Obiettivi irrinunciabili della “Cittadinanza e Costituzione” sono la costruzione del senso di
legalità , lo sviluppo di un’etica della responsabilità e la prima conoscenza della Costituzione
della Repubblica italiana : vengono introdotti nei programmi di tutte le scuole di ogni ordine e
grado seppur adattati alle capacità e alle modalità proprie delle diverse tipologie di scuole
Si tratta di un insegnamento che comprende l’educazione ambientale, l’educazione alla legalità, i
principi di una corretta competizione sportiva e i valori del volontariato, le basi dell’educazione
stradale e dell’educazione alla salute, il valore del rispetto delle regole.
Il documento di indirizzo per la sperimentazione dell’ insegnamento di “Cittadinanza e
Costituzione” prevede, per ogni ordine e grado di scuola, percorsi specifici:
o Nella scuola primaria: si dovranno insegnare le prime nozioni sulla Costituzione e sulla
convivenza, in particolare i diritti fondamentali dell’uomo, il significato delle formazioni
sociali, l’importanza della tutela del paesaggio, alcune basilari nozioni di educazione
stradale, la salvaguardia della salute, il valore del rispetto delle regole.
o Nella scuola secondaria di primo grado : si studierà la Costituzione, con una particolare
attenzione ai diritti e ai doveri del cittadino a il diritto internazionale in materia di diritti
umani.
Conclusione Un ponte verso…..
Il primo ciclo di istruzione - che generalmente affonda le proprie radici già nella significativa
esperienza triennale della scuola dell’infanzia - impegna un arco temporale di otto anni: anni
davvero fondamentali per la crescita umana, sociale, culturale e civile degli alunni .
In questo senso il primo ciclo di istruzione - come per altro ci insegna la storia della scuola
(primaria prima e secondaria dopo) – contribuisce a rispondere al dettato Costituzionale di
“Rimuovere gli ostacoli che,limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono
il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione all’organizzazione politica,
economica e sociale del Paese.
45
.
alla fine della Scuola dell’Infanzia
alla fine della classe quinta della Scuola Primaria
alla fine del terzo anno della Scuola Secondaria di I Grado
Competenze comuni alle tre aree dell’apprendimento
COMUNICARE
Bisogni, vissuti, emozioni
attraverso linguaggi verbali
e non, compresi quelli
multimediali , il linguaggio
del corpo e la scrittura, con
attenzione al corretto uso
della lingua
Attraverso messaggi
semplici chiari e pertinenti
acquisendo un primo nucleo
di terminologia specifica e
utilizzando i vari tipi di
linguaggi .
In modo efficace in diverse
situazioni ed utilizzando
linguaggi verbali e non,
compresi quelli delle lingue
comunitarie, in modo
appropriato.
COLLABORARE E
PARTECIPARE
Controllando la forza del
corpo, seguendo regole di
comportamento ed
assumendosi responsabilità
al fine di raggiungere una
buona autonomia personale
In modo costruttivo
intervenendo in modo
pertinente in scambi
comunicativi di diversa
natura nel rispetto delle
regole della vita associata,
esponendo le proprie tesi e
ragionamenti e rispettando
punti di vista diversi dal
proprio
In modo attivo alla
realizzazione di esperienze
sapendo dare ad esse un
significato, analizzandone gli
aspetti formali e strutturali e
collocandole nei rispettivi
contesti.
AGIRE IN MODO
AUTONOMO E
RESPONSABILE
Porre domande, discutere,
confrontare ipotesi,
spiegazioni, soluzioni e
azioni.
Sapendo gestire i
movimenti del proprio
corpo e la voce , evitando
l’utilizzo improprio di
mezzi e strumenti,
controllando i propri stati
d’animo.
Evitando l’uso improprio
della comunicazione verbale
e non, mirando a costruire
un’identità personale e la
consapevolezza dei propri
limiti e dei propri successi
nel rispetto del vantaggio o
svantaggio altrui.
RISOLVERE I
PROBLEMI
Raggruppare ed ordinare
secondo criteri diversi,
confrontare e valutare
quantità.
Riuscire a risolvere facili
problemi legati alla realtà
costruendo ragionamenti e
avvicinandosi
scientificamente ai
fenomeni.
Riuscire ad analizzare un
problema, elaborare una
valida ed efficace strategia di
soluzione, formulare ipotesi
attendibili e trarre
conclusioni.
INDIVIDUARE
COLLEGAMENTI E
RELAZIONI
Ascoltare e comprendere le
narrazioni e la lettura di
storie, chiedere spiegazioni e
spiegare.
Percepire e rappresentare
forme, relazioni e strutture
che si trovano in natura o
che sono state create
dall’uomo.
Ricercare analogie e
differenze, saper distinguere
causa-effetto di un fenomeno
o di un evento.
ACQUISIRE ED
INTERPRETARE
L’INFORMAZIONE
Sviluppare abilità
funzionali allo studio
gradualmente, evincendo
dai testi scritti informazioni
su un dato argomento,
raccogliendo personali
impressioni e/o collettive,
registrando opinioni
proprie/altrui.
Usare i manuali delle
discipline o altri testi di
studio al fine di ricercare,
raccogliere e rielaborare i
dati, le informazioni, i
concetti e le esperienze
necessarie, anche con
l’utilizzo di strumenti
informatici.
COMPETENZE
Scuola dell’infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria I
grado
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PROGETTO CONTINUITA’ (SCUOLA DELL’INFANZIA– PRIMARIA-
SECONDARIA- VALLATA, TREVICO, VALLESACCARDA E SCAMPITELLA)
Da tempo ormai tutti gli operatori scolastici concordano sulla necessità di coinvolgere e mettere a
proprio agio gli studenti, attenuando le preoccupazioni che inevitabilmente si accompagnano ad
ogni situazione nuova; i ragazzi, per crescere, devono abituarsi a gestire le proprie emozioni;
all’insegnante spetta il compito di creare un clima favorevole al processo di socializzazione e di
crescita di tutti i ragazzi.
La scuola attiva percorsi di accoglienza che prevedono incontri con insegnanti e alunni
dell’ultima classe di scuola primaria per svolgere insieme le attività che il progetto Continuità
propone ogni anno.
All’inizio dell’anno scolastico ogni consiglio di classe predispone attività finalizzate alla
conoscenza reciproca degli alunni e alla possibilità di esprimere emozioni, paure,
curiosità,all’orientamento nel nuovo spazio-scuola nonché alla conoscenza motivata del
regolamento da rispettare spiegato in modo chiaro per favorirne una serena e adeguata
condivisione.
L’ “Accoglienza” non rappresenta un’attività limitata ai primi giorni dell’anno scolastico,ma un
processo continuo in grado di dare centralità ai ragazzi e di favorire anche l’inserimento in corso
d’anno di nuovi alunni.
PROGETTO “SICUREZZA” (SCUOLA DELL’INFANZIA – PRIMARIA-
SECONDARIA)
a) informare e formare gli utenti ad eventuali forme di calamità naturali che possono
verificarsi nei luoghi di lavoro.
b) fare conoscere le norme di sicurezza nei posti di lavoro responsabile per la sicurezza dei
lavoratori DM n 81/08
Deve essere predisposto un piano di evacuazione che è uno strumento operativo, attraverso il
quale devono essere studiate e pianificate le operazioni da compiere in caso di emergenza, al fine
di consentire un esodo ordinato e sicuro di tutti gli occupanti di un edificio.
Devono essere nominate delle figure sensibili che operano nell’ambiente di lavoro e deve essere
predisposto un organigramma della sicurezza dove vengono individuati i compiti che ciascun
operatore scolastico deve compiere sia in caso di emergenza che in condizioni di normalità.
Il presente documento tenta di sintetizzare funzioni e ruoli, compiti e adempimenti da parte dei
soggetti che a vario titolo si trovano nella scuola (alunni, collaboratori scolastici, docenti,
personale di segreteria, e più occasionalmente i genitori).
E’ esperienza di ognuno che non si può controllare l’imprevisto e l’imprevedibile, né si può avere
la presunzione di stabilire regole capaci di rispondere perfettamente e adeguatamente alla
complessità del reale; è anche vero però che la prevenzione passa attraverso:
la conoscenza dei rischi;
il rispetto di comportamenti corretti;
l’obbedienza a regole valide per tutti;
la consapevolezza delle responsabilità individuali e sociali.
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PROGETTO INSERIMENTO/ACCOGLIENZA PER ALUNNI ANTICIPATARI
(SCUOLA DELL’INFANZIA DI VALLATA/TREVICO/VALLESACCARDA)
Premessa
Lo spunto è offerto dalla circolare inerente le iscrizioni che prevede per l’anno scolastico
2014/2015 la possibilità di iscrizioni anticipate per bambini/e che compiono tre anni entro il 30
aprile 2015 in base all’ Art 2 del DM n 89.
Da una attenta analisi della situazione nell’Istituto Comprensivo:
la legge consente alle famiglie un’opportunità che spetta poi agli operatori scolastici tradurre
in un’occasione di crescita e sviluppo “sostenibili” per i bambini;
nella scuola dell’infanzia di Vallata (n°12),Trevico (n°2), di Vallesaccarda (n°7) e di
Scampitella
( N° 2).
L’idea del progetto è supportata dai seguenti concetti:
-nella vita dei piccoli comuni un punto di forza particolare è rappresentato dalla qualità del
servizio scolastico che coinvolge la vita quotidiana delle famiglie e dell’intera comunità;
-emerge il ruolo strategico delle scuole che rappresentano , sul territorio, una ricchezza
umana e una risorsa culturale;
-occorre valorizzare la funzione di “edificio sociale”, favorire forme associative tra
comuni e scuole , sviluppare una progettazione territoriale più mirata, sperimentare nuovi
modelli organizzativi della scuola.
ATTIVITA’ DIDATTICHE curricolare di L2 ”Inglese”
PLESSIVallata/Trevico/Vallesaccarda/Scampitella
Le attività di L2 sono destinate ai bambini che frequentano l’ultimo anno della Scuola
dell’Infanzia.
PROGETTO ALLA LEGALITA’
Incontro sulla legalità per le classi quinte della Scuola Primaria di Vallata dell’I. C. e tutte le
classi della Secondaria di 1° grado in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri di Ariano Irpino,
presso l’Auditorium della Scuola Secondaria di Vallata.
PROGETTO “COMENIUS”: TUTTI I PLESSI DELL’I. C.
VIAGGI D’ISTRUZIONE
Facendo riferimento al regolamento approvato dal Consiglio di Istituto e in base a quanto
deliberato dai vari Consigli di Classe, la Scuola organizza solitamente visite guidate , viaggi di
istruzione per approfondire la conoscenza storico-geografica, artistica e naturalistica di varie
località.
48
Natale nell’arte
(Arminio Giovanna)
Primaria Vallesaccarda
Ore e numero docenti da
definire
Forfettario oltre le 10 ore
a testa.
Novembre
Dicembre 2014
Natale nell’arte
(Cela M. Antonietta)
Primaria Scampitella Forfettario oltre le 10 ore
a testa Ore e numero
docenti da definire
Novembre
Dicembre 2014
Francese
(Curcio Rosa R.)
5^A/ 5^B di Vallata/ 5^A
di Vallesaccarda/ 5^A di
Scampitella
40 ore - 10 per plesso Secondo quadr.
partendo da
gennaio
Progetto
cinematografico –
teatrale “ATTORI
SI DIVENTA”
(Speranza Monica)
Primaria Vallata 2 docenti per 30 ore
ciascuno/ 30 ore per 1 ATA
5 ore per 1 esperto esterno
Da Febbraio
A Maggio
Muoversi, giocare,
crescere e
conoscersi
(Fusco Anna e
Rigillo Maria )
Plesso di Trevico
Docente esperto di
educazione fisica CONI
10 ore ciascuno
Gennaio
Maggio 2014
Natale è
(Fusco A./Rigillo M.
Plessi di Trevico Curricolare/extracurricolare
20 ore per 2 ciascun docente
Per Natale
Frutta nella scuola
(Cela M.A.)
Primarie dell’Istituto curricolare Tutto l’anno
Il teatro dei ragazzi
(Cassese Vincenza)
Secondaria di Scampitella 6 docenti – 80 ore
30 ore per ATA
2° quadrimestre
Io canto - suono
e….
(Salandra Carmela)
Secondaria Vallesaccarda e
Scampitella
30 ore –Scampitella
30 ore - Vallesaccarda
Novembre/Mag
gio
Accompagniamo
con la chitarra i
nostri canti
(Ragazzo Gerardo)
Secondaria di Vallata 40 ore Novembre/Mag
gio
Le arance della
salute - AIRC
Vallesaccarda Trevico
Scampitella
Volontariato Gennaio
Telethon Tutti i plessi Volontariato Dicembre
Sport per conoscere
crescere integrarsi
Primaria di Vallesaccarda,
Scampitella
docente esperto di
educazione fisica CONI
10 ore per ogni docente
della primaria coinvolto
Secondo
quadrimestre
Comenius Tutti i plessi – Scuola
Primaria e Secondaria
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ORARIO AD ATTIVAZIONE STRUMENTO MUSICALE PER LE CLASSI PRIME, SECONDE
E TERZE SEZ. A DELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO DI VALLATA
Orario lezioni
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì 13,30/14,30 Lezione
individuale
Lezione
individuale
Lezione individuale Lezione
individuale
Lezione Musica d’
Insieme
14,30/15,30 Lezione
individuale
Lezione
individuale
Lezione individuale Lezione
individuale
Lezione Musica d’
Insieme
15,30/16,30 Lezione
individuale
Lezione
individuale
Lezione individuale
Lezione
individuale
!6,30/17,30
Lezione
individuale
Lezione
individuale
Lezione individuale
Lezione
Individuale
Laboratori A.S. 2014-2015
Nella scuola Primaria la quota di orario superiore alle 27 ore settimanali è collocata in maniera
integrata e coerente con l’orario obbligatorio. Gli insegnanti sostengono l’importanza di un
orario disteso, salva disponibilità di organico, poiché una maggiore distensione del tempo
scuola e l’attivazione di laboratori favoriscono:
un approccio metodologico diversificato di tipo collaborativo;
un miglior utilizzo delle risorse umane;
una maggiore personalizzazione degli interventi per valorizzare le capacità degli alunni;
l’articolazione flessibile della classe in alcuni momenti della giornata scolastica.
Finalità
La personalizzazione del piano di studi, le attitudini dell'allievo e, soprattutto, le attività
laboratoriali diventano, quindi, un potenziamento diversificato del curricolo, cui sono
strettamente connesse, anche perché:
Sono inserite nel POF,
Sono obbligatorie per chi le sceglie.
Sono deliberate dal collegio docenti ed inserite nel POF,
Sono organizzate "tenendo conto delle prevalenti richieste delle famiglie"
Sono gratuite
E' obbligatoria la frequenza di quelle scelte "al momento dell'iscrizione"
I LABORATORI dell’Istituto Comprensivo sono:
Plessi ore Attività
TREVICO 30 (27 curric. + 3 laboratorio) Laboratorio linguistico-espressivo,
Laboratorio logico-matematico
Laboratorio eco-ambientale
50
INTEGRAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
L’integrazione dei soggetti diversamente abili all’interno dell’Istituzione educativa è un processo
attivo e graduale che passa da una visione centrata sul recupero come condizione dell’inserimento
ad una visione che parte dall’inserimento per attuare il recupero.
Obiettivi (Piano educativo personalizzato)
L’azione educativa e rieducativa promossa dalla nostra scuola, nei confronti degli alunni
diversamente abili, ha il fine di:
far raggiungere la massima autonomia;
potenziare le abilità possedute;
sviluppare e/o potenziare le capacità di attenzione e di memoria;
promuovere e sviluppare il processo di socializzazione;
far acquisire competenze ed abilità espressive e comunicative;
far acquisire basilari strumenti linguistici e matematici.
Strategie
La personalizzazione educativa e l’individualizzazione dell’insegnamento, trova la sua massima
espressione nella didattica dell’handicap, rendendo necessaria la predisposizione di un Piano
educativo personalizzato.
Il P. E. P. delineerà percorsi formativi adeguati al singolo alunno partendo dall’analisi delle sue
potenzialità.
Esso sarà strutturato fissando gli obiettivi formativi e didattici ritenuti possibili nel Piano
dinamico funzionale.
Metodo
Gli interventi didattici privilegeranno la concretezza e l’operatività, il “ saper essere ” ed il “ saper
fare ”degli alunni. Le attività didattiche saranno semplificate e selezionate in riferimento alle loro
potenzialità. Gli alunni lavoreranno in classe e al di fuori di essa con attività atte a:
• promuovere lo sviluppo delle possibili competenze attentive, motorie, strumentali, espositive,
logico-operative.
Si farà ricorso, come supporto didattico, ai sussidi didattici disponibili, agli audiovisivi e all’uso
del computer.
Formazione e Aggiornamento La scuola dell’Autonomia passa attraverso la qualità dei soggetti che vi operano, pertanto, in
conformità alle scelte orientative del Piano dell’Offerta Formativa, si ritiene indispensabile
promuovere attività di formazione e aggiornamento che possano concorrere:
al miglioramento scolastico
ad essere di supporto per il percorso formativo degli insegnanti
alla diffusione di positive innovazioni sia di carattere metodologico - didattico, sia di
carattere organizzativo
Lo scopo fondamentale dei percorsi formativi scelti è quello di creare un ambiente che valorizzi
le professionalità esistenti e che non sviluppi soltanto le conoscenze e le competenze dei singoli
insegnanti e la qualità dell’offerta formativa, ma apra interessanti prospettive sulla ricerca
educativa attraverso la riflessione sul proprio lavoro, la verifica e il confronto sistematico. Senza
una pratica costante di ricerca-azione, infatti, non potrà mai esserci vera innovazione.
Tutto il personale docente e non docente partecipa ogni anno ad attività di formazione e
aggiornamento organizzate dall’Istituto e da enti esterni.
51
NORME PER LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI
DPR n.122 del 22/06/2009 e Legge n. 169 del 30/10/2008
Assunto “ex Lege” che la Valutazione degli Alunni è “espressione dell’autonomia professionale,
propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché
dell’autonomia didattica delle Istituzioni Scolastiche” (Art. 1, comma 2 del DPR n. 122) –
Sotteso che la detta Valutazione “ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento
ed il rendimento scolastico complessivo degli Alunni”, e che la stessa concorre, con le sue
finalità, anche formativa e tramite l’individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascuno,
ai processi di “autovalutazione” dei medesimi Alunni ed al miglioramento dei livelli di
conoscenza e di successo formativo
Ritenuto che ogni Alunno ha diritto ad una Valutazione obiettiva, trasparente, tempestiva degli
“esiti apprenditivi” e delle competenze maturate, (SAPERE;SAPER FARE;SAPER ESSERE)
che discenda da rigorose e sistematiche osservazioni-riflessioni, connesse ai processi cognitivi e
formativi, e che le Verifiche intermedie e finali, in ordine alla “misura” del rendimento
scolastico, devono essere coerenti con gli Obiettivi previsti nel POF dell’Unità Scolastica -
Inteso che la pratica della Valutazione non è e non può essere soltanto l’espressione terminale di
un giudizio, che evidenzi, in termini sommativi e comparativi, il Comportamento, i livelli di
apprendimento degli Alunni. il grado di maturazione delle Abilità-Competenze raggiunto dagli
stessi, al termine di scadenze prefissate, ma la “messa in questione” di tutti i fattori, che hanno
sostanziato il processo formativo–educativo: insegnanti, alunni, obiettivi, contenuti, metodologie,
finalità, “sostegni”, prove di verifica, retroazioni, interventi compensativi.
Il collegio dei docenti ritiene:
La valutazione uno degli elementi fondamentali della programmazione didattica-educativa
e può essere definita come il confronto tra gli obiettivi prefissi (ciò che si vuole ottenere
dagli alunni ) ed i risultati conseguiti (ciò che si è ottenuto dagli stessi alunni )
Il processo valutativo,pertanto, consta di tre momenti:
valutazione diagnostica o iniziale. Serve a individuare, attraverso la somministrazione di prove
d’ingresso, il livello di partenza degli alunni, ad accertare il possesso dei pre-requisiti e a
predisporre eventuali attività di recupero.
valutazione formativa o in itinere. È finalizzata a cogliere, informazioni analitiche e continue
sul processo di apprendimento. Favorisce l’autovalutazione da parte degli alunni e fornisce ai
docenti indicazioni per attivare eventuali correttivi all’azione didattica o predisporre interventi di
rinforzo/recupero.
valutazione sommativa o complessiva o finale. Consente un giudizio sulle conoscenze e abilità
acquisite dall’alunno in un determinato periodo di tempo o al termine dell’anno scolastico.
- L’attribuzione del “voto”, nelle singole discipline e nel comportamento, deve
rappresentare, dunque, “la sintesi ponderata e convergente” delle distinte “performance”,
cognitive, relazionali, emozionali, nella considerazione che le stesse, non di rado, intersecano
taluni “impalpabili” aspetti della condizione umana dell’alunno.
52
SCUOLA PRIMARIA
La delicatezza del momento valutativo degli alunni di Scuola Primaria delle classi prime e seconde, in età evolutiva e ai primi passi dell’approccio con il sapere, induce a non attribuire voti inferiori al sei, mirando a promuovere maggiormente l’autostima e la fiducia in sé, mentre per gli alunni delle classi superiori viene introdotto il voto quattro
Griglia di corrispondenza tra voti e conoscenze, abilita’ e competenze disciplinari
OBIETTIVI
COGNITIVI
ABILITA’-COMPETENZE GIUDIZIO SINTETICO VOTO
DECIMALE
Assimilazione difettosa.
Formalizazioni incerte e
poco evidenziabili, tramite canali
convenzionali e la relazione
educativa
Capacità strumentali di base non
categorizzate.
INSUFFICIENTE
o
SCARSO
4
Espressione –comunicazione poco
significativa
Apprendimenti lacunosi
Utilizzo non pertinente dei
“linguaggi specifici”
Conoscenze parziali dei concetti
disciplinari
Abilità –competenze da rinforzare
MEDIOCRE
o
NON SUFFICIENTE
5
Conoscenza sostanziale degli
argomenti, nella dimensione
dell’essenzialità
Idonee capacità di comprensione-
interpretazione-comunicazione
Uso adeguato di strumenti e tecniche
elaborative.
SUFFICIENTE
6
Apprendimenti strutturati e congrui,
che soddisfano la “giusta misura”
Articolate e coerenti abilità –
capacità di interazione linguistica
Individua e riflette su situazioni
problematiche
DISCRETO
o
BUONO
7
Concettualizzazione lodevole degli
obiettivi disciplinari e transdisciplinari
Pregevole uso dei “linguaggi”
Attitudine- capacità di strutturare gli
argomenti, con rigore logico e
sequenziale
DISTINTO
8
Alta qualità e massimo risultato nella
simbolizzazione dei Saperi
Chiare ed evidenti Abilità trasversali
e metacognitive
Competenze interdisciplinari
all’interno dei distinti
contesti
OTTIMO
o
ECCELLENTE
9/10
53
Griglia di corrispondenza tra voti e conoscenze,abilità e competenze disciplinari SCUOLA SECONDARIA 1 grado
GIUDIZIO DI PROFITTO In riferimento a: conoscenze, abilità, competenze disciplinari
LIVELLO DI PROFITTO
VOTO
Conoscenze complete, organiche, particolarmente approfondite, senza errori,
ottima capacità di comprensione e di analisi, corretta ed efficace applicazione
di concetti, regole e procedure, orientamento sicuro nell’analisi e nella
soluzione di un problema con risultati esaurienti, esposizione fluida, rigorosa,
ricca e ben articolata con uso di terminologia corretta e varia e linguaggio
specifico appropriato, sicurezza e competenza nell’utilizzare le strutture
morfosintattiche, autonomia di sintesi, di organizzazione e di rielaborazione
delle conoscenze acquisite con apporti critici originali e creativi, capacità di
operare collegamenti tra discipline e di stabilire relazioni
ECCELLENTE
con possibilità di
lode agli esami di
Stato di fine 1°
ciclo
10
Conoscenze ampie, complete e approfondite, apprezzabile capacità di
comprensione e di analisi, efficace applicazione di concetti, regole e procedure
anche in situazioni nuove, orientamento sicuro nell’analisi e nella soluzione di
un problema con risultati soddisfacenti, esposizione chiara, precisa, ricca e ben
articolata con uso di terminologia corretta e varia e linguaggio specifico
appropriato, competenza nell’utilizzare le strutture morfosintattiche, autonomia
di sintesi e di rielaborazione delle conoscenze acquisite con apporti critici
originali, capacità di operare collegamenti tra discipline
OTTIMO 9
Conoscenze sicure, complete e integrate con qualche apporto personale, buona
capacità di comprensione e di analisi, idonea applicazione di concetti, regole e
procedure, orientamento sicuro nell’analisi e nella soluzione di un problema
con risultati apprezzabili, esposizione chiara e articolata con uso di
terminologia corretta e varia e linguaggio specifico appropriato, buona
correttezza ortografica e grammaticale, autonomia di sintesi e di rielaborazione
delle conoscenze acquisite con apporti critici talvolta originali
DISTINTO 8
Conoscenze generalmente complete e sicure, adeguata capacità di
comprensione e di analisi, discreta applicazione di concetti, regole e procedure,
orientamento sicuro nell’analisi e nella soluzione di un problema con risultati
largamente sufficienti, esposizione chiara e sostanzialmente corretta con uso di
terminologia appropriata e discretamente varia, ma con qualche carenza nel
linguaggio specifico, sufficiente correttezza ortografica e grammaticale,
parziale autonomia di sintesi e di rielaborazione delle conoscenze acquisite
BUONO 7
Conoscenze semplici e sostanzialmente corrette dei contenuti disciplinari più
significativi, elementare ma pertinente capacità di comprensione e di analisi,
accettabile e generalmente corretta applicazione di concetti, regole e procedure,
orientamento sicuro se guidato nell’analisi e nella soluzione di un problema,
esposizione semplificata sostanzialmente corretta con qualche errore a livello
linguistico e grammaticale, lessico povero ma appropriato, imprecisione
nell’effettuare sintesi con qualche spunto di autonomia di rielaborazione delle
conoscenze acquisite
SUFFICIENTE 6
Conoscenze generiche e parziali, limitata capacità di comprensione e di analisi,
modesta applicazione di concetti, regole e procedure, orientamento difficoltoso
e incerto nell’analisi e nella soluzione di un problema, esposizione non sempre
lineare e coerente, errori a livello grammaticale, bagaglio minimo di
conoscenze lessicali con uso della lingua appena accettabile, scarsa autonomia
di rielaborazione delle conoscenze acquisite.
MEDIOCRE 5
Conoscenze frammentarie e incomplete, stentata capacità di comprensione e di
analisi, difficoltosa applicazione di concetti, regole e procedure, esposizione
superficiale e carente, gravi errori a livello grammaticale, povertà lessicale con
utilizzo di termini ripetitivi e generici non appropriati ai linguaggi delle singole
discipline
INSUFFICIENTE 4
54
Valutazione delle prove scritte
Al fine di ottenere omogeneità nelle valutazioni disciplinari, di rendere trasparente l’azione
valutativa della Scuola e di avviare gli alunni alla consapevolezza del significato attribuito al voto
espresso in decimi, i docenti della stessa disciplina concordano ad inizio di anno scolastico ed
esplicitano in forma scritta, attraverso griglie di misurazione predisposte per i diversi tipi di
verifiche e per le singole discipline, i criteri di valutazione delle prove scritte sulla base di
indicatori e descrittori condivisi, informando gli alunni.
Criteri generali per l’attribuzione del voto di comportamento
La Scuola oltre che all’istruzione e all’educazione degli alunni è impegnata in un costante
processo di formazione che aiuti l’alunno a diventare un cittadino rispettoso delle regole che
disciplinano i rapporti di convivenza civile in una comunità.
Il voto di comportamento, o voto di condotta, ha la funzione di registrare e di valutare
l’atteggiamento e il comportamento dell’allievo durante la vita scolastica e di suggerirgli un
ripensamento di eventuali comportamenti negativi.
La valutazione del comportamento degli alunni, ai sensi degli articoli 8, comma 1, e 11, comma 2,
del decreto legislativo n. 59 del 2004 e successive modificazioni e integrazioni ;articolo 2 del
DPR 122/09, è espressa: nella scuola primaria dal docente, ovvero collegialmente dai docenti
contitolari della classe, attraverso un giudizio, formulato secondo le modalità deliberate dal
collegio dei docenti, riportato nel documento di valutazione;
nella scuola secondaria di primo grado, con voto numerico espresso collegialmente in decimi; il
voto numerico è illustrato con specifica nota e riportato anche in lettere nel documento di
valutazione.
Il “Voto di Comportamento”, o Voto di Condotta viene attribuito, “collegialmente”, dai Docenti
della classe, o dai Consigli di classe, a seconda degli Ordini di Scuola, sulla base dei seguenti
parametri:
- Puntualità nell’orario di entrata in classe
- Assiduità nella frequenza alle lezioni
- Decoro nell’abbigliamento e cura dell’aspetto
- Autocontrollo nell’uso della Gestualità e della Parola
- Dimensione del “silenzio e dell’ascolto”
- Motivazione–impegno nelle attività d’aula e nello studio a casa
- Rispetto delle persone, degli arredi, del Regolamento d’Istituto
- Modalità della relazione con i compagni e con i docenti
Penalizzazioni che inducono “flessione” vesso il basso del “voto”
- Vivacità eccessiva e “disturbo” delle pratiche scolastiche
- Ritardo/i nell’orario di entrata e assenza/e non giustificati
- Ammonizioni ripetute da parte degli insegnanti
- Rimprovero formale del Dirigente Scolastico
- Nota/e- diffida/e riportate sul Registro di Classe
- Provvedimento/i di “sospensione temporanea” dalle lezioni
- Atti illeciti compiuti all’Esterno, con “ridondanza” in ambito scolastico.
55
Per la Scuola Primaria la valutazione del comportamento viene espresso con articolato giudizio.
Nella Scuola Secondaria, per norma di legge (art. 2, comma 3, legge 30 ottobre 2008, n. 169), “la
valutazione del comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal Consiglio di Classe,
concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non
ammissione al successivo anno di corso e all’esame conclusivo del ciclo”.
Griglia di corrispondenza tra voti e comportamento
GIUDIZIO DI COMPORTAMENTO LIVELLO DI
COMPORTAMENTO
VOTO
Assenze irrilevanti, interesse costante e curioso e partecipazione
assidua alle lezioni, responsabilità e autodisciplina nel lavoro
scolastico e domestico, regolare e serio svolgimento dei compiti
scolastici, comportamento corretto e non violento, eccellente
socializzazione e interazione attiva e costruttiva nel gruppo classe da
leader maturo e responsabile, pieno rispetto di sé, degli altri e
dell’ambiente, consapevole accettazione della diversità, scrupoloso
rispetto delle regole di classe, del regolamento d’Istituto, delle norme
di sicurezza
ESEMPLARE 10
Assenze minime, vivo interesse e attiva partecipazione alle lezioni,
costante adempimento dei lavori scolastici, comportamento corretto ed
educato, ottima socializzazione e ruolo positivo e collaborazione nel
gruppo classe, pieno rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente,
consapevole accettazione della diversità, scrupoloso rispetto delle
regole di classe, del regolamento d’Istituto, delle norme di sicurezza
OTTIMO 9
Assenze saltuarie non frequenti ma sempre giustificate, essenziale
attenzione e partecipazione alle attività scolastiche, non sempre
regolare svolgimento dei compiti assegnati, comportamento per lo più
corretto ed educato, buona socializzazione e normale partecipazione al
funzionamento del gruppo classe, discreto rispetto di sé, degli altri e
dell’ambiente e adeguata accettazione della diversità, osservanza
regolare delle norme relative alla vita scolastica
DISTINTO 8
Episodi di inosservanza del regolamento interno (assenze ingiustificate
e frequenti uscite dall’aula, nei corridoi e fuori dal proprio banco,
mancanza ai doveri scolastici, negligenza abituale, ecc.), disinteresse e
non entusiasta partecipazione alle attività scolastiche, frequente
disturbo delle lezioni, comportamento non sempre corretto nel
rapporto con compagni e personale scolastico, inadeguata
socializzazione e funzione poco collaborativa all’interno della classe
BUONO 7
Episodi frequenti di inosservanza del regolamento interno come per il
7/10, disinteresse e poca partecipazione alle attività scolastiche,
assiduo disturbo delle lezioni, rapporti problematici e comportamento
poco corretto verso compagni e personale scolastico, scarsa
socializzazione e funzione non collaborativa nel gruppo classe
SUFFICIENTE 6
Episodi persistenti di inosservanza del regolamento interno come per il
7/10 che indicano la volontà di non modificare l’atteggiamento, atti di
bullismo, completo disinteresse e scarsa partecipazione alle attività
scolastiche, rapporti problematici e comportamento scorretto verso
compagni e personale scolastico, bassissima socializzazione e funzione
negativa nel gruppo classe.
INSUFFICIENTE < 6
N.B. Il voto di comportamento è attribuito anche per mancanze commesse fuori dall’Istituto, purché i fatti siano
connessi alla vita scolastica
56
Calendario e organizzazione oraria
Scuola Primaria e Secondaria Le lezioni dell'anno scolastico 2014/2015 iniziano il 15 settembre 2014 e termineranno il 10
giugno 2015 Scuola dell’Infanzia iniziano il 15 settembre 2014 e termineranno il 30 giugno 2015
Calendario Scolastico Regione Campania
15 settembre 2014, Inizio delle lezioni
10 giugno 2015, Termine delle lezioni
1° novembre, festa di Ognissanti
dal 22 dicembre 2014 al 5 gennaio 2015, festività natalizie
17 febbraio 2015, Carnevale
dal 2 aprile al 7 aprile 2015, festività pasquali
Feste Nazionali:
Tutte le domeniche;
8 dicembre, Immacolata Concezione;
25 dicembre, Natale;
26 dicembre, Santo Stefano;
1° gennaio, Capodanno;
6 gennaio, Epifania;
5 aprile, Pasqua
6 aprile Lunedì dell’Angelo;
25 aprile, Anniversario della Liberazione;
1°maggio, Festa del Lavoro;
2 giugno, festa nazionale della Repubblica
Festa del Santo Patrono
Adattamento del calendario scolastico deliberato dal C.d.I. dell’ 11 settembre 2014: 16 febbraio 2015: penultimo giorno di Carnevale
2 maggio 2015: sabato infrafestivo
9 maggio 2015: sabato Santo Patrono Scampitella
1 giugno 2015: lunedì infrafestivo.
57
INDICE
Presentazione Istituto Comprensivo……………… ………...........................................pag.2
Premessa.............................................................................................................................pag.3
Principi fondamentali - Identità……………………………………..………………..….pag.5
Mission …………………………….............………………………….………………..….pag.8
Obiettivi generali del processo formativo e dell’attività didattica ............................... pag.9
Contratto formativo......................................................................................................... pag.10
Analisi della popolazione scolastica................................................................................ pag.13
Organizzazione dell’Istituto............................................................................................ pag.16
Parte organizzativa ………………………………………………….………..…..….… pag.17
Risorse umane.................................................................................................................. pag.18
Servizi amministrativi...................................................................................................... pag.25
Progettazione piano delle attività nella Scuola del 1° ciclo .......................................... pag.26
Finalità della Scuola dell’Infanzia................................................................................... pag.28
Finalità della Scuola del 1° ciclo...................................................................................... pag.33
Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione................................ pag.34
Profilo dell’alunno competente........................................................................................ pag.45
Area progettuale – progetti curriculari trasversali……………..………...………...… pag.46
Progetti extracurriculari……………………………..…………………………...…..… pag.48
Attività facoltative/laboratoriali………………………………………………….…..… pag.49
Integrazione alunni diversamente abili……………………..………………….……… pag.50
Norme per la valutazione degli alunni............................................................................ pag.51
Calendario e organizzazione oraria................................................................................ pag.56
58
Indice ……………………………………………………………………………..……… pag.57
Approvato dal C.d.I. in data 5.12.2014
Le docenti F.S. del P.O.F.
Ins. Michelina CAPRIGLIONE
Ins. Filomena G. CAUTILLO
Il Dirigente Scolastico Reggente
Prof. Sabato CENTRELLA
59
SI ALLEGA DOCUMENTO COME PARTE INTEGRANTE DEL POF
COMMISSIONE “VALUTAZIONE DEL SISTEMA EDUCATIVO”
Scuola Primaria Ins.ti: D’Agostino Giuseppina, Salzarulo
Clara, Pirchio Fortrunata,
Sc. Secondaria Prof sse: Cassese Vincenza, Curcio Rosa Rita,
La Ferrara Simona.
“GRUPPO DI PROGETTO PER LE COMPETENZE”
Scuola Primaria Ins.ti: Aulisio Pasquale, D’Agostino
Giuseppina, Lavanga Antonia, Pizzulo Lucia,
Salzarulo Clara, Speranza Monica
Sc. Secondaria Prof sse: Cappuccio Maria R., Cassese
Vincenza, La Ferrara Simona.