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1 ISTITUTO COMPRENSIVO FABRIZIO DE ANDRE’ Via Fucini, 48 – 56026 S. Frediano a Settimo (Pisa) Tel050/740584./Fax 050-748970 Codice fiscale 81002920502 [email protected] www.istitutodeandre.gov.it PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA Approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 14 gennaio 2016 Aggiornato in sede di Collegio dei Docenti del 27 ottobre 2016 e approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 27 ottobre 2016 Aggiornato in sede di Collegio dei Docenti del 26 ottobre 2017 e approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 30 ottobre 2017 Aggiornato in sede di Collegio dei Docenti del 27 novembre 2018 e approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 4 dicembre 2018

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ISTITUTO COMPRENSIVO FABRIZIO DE ANDRE’ Via Fucini, 48 – 56026 S. Frediano a Settimo (Pisa)

Tel050/740584./Fax 050-748970 Codice fiscale 81002920502 [email protected] www.istitutodeandre.gov.it

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA

Approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 14 gennaio 2016

Aggiornato in sede di Collegio dei Docenti del 27 ottobre 2016 e approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 27 ottobre 2016 Aggiornato in sede di Collegio dei Docenti del 26 ottobre 2017 e

approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 30 ottobre 2017 Aggiornato in sede di Collegio dei Docenti del 27 novembre 2018 e approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 4 dicembre 2018

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PREMESSA Pag.4

1. IDENTITA’ STRATEGICA Pag.5

1.1 PRIORITA’, TRAGUARDI E OBIETTIVI Pag.5

1.2 OBIETTIVI STRATEGICI CHE LA SCUOLA HA SCELTO DI PERSEGUIRE

Pag.6

1.3 LE RISORSE Pag.7

2. AUTOVALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO Pag.9

2.1 GLI OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO E IL PIANO DI MIGLIORAMENTO

Pag.9

2.2 I PROGETTI RELATIVI AL MIGLIORAMENTO CHE NECESSITANO DELL’ORGANICO DI POTENZIAMENTO

Pag.10

3. FABBISOGNO DI RISORSE UMANE, DI INFRASTRUTTURE E DI RISORSE MATERIALI

Pag.16

3.1 FABBISOGNO DI RISORSE UMANE Pag.16

3.2 FABBISOGNO DI INFRASTRUTTURE E DI RISORSE MATERIALI

Pag.20

3.3 PARTECIPAZIONE A RETI Pag.20

4. ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA Pag.22

4.1 L’ISTITUTO Pag.22

4.2 ORGANIGRAMMA Pag.23

4.3 LE FUNZIONI STRUMENTALI Pag.24

INDICE

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4.4 SCELTE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI Pag.25

4.5 LA COMUNICAZIONE INTERNA ED ESTERNA Pag.30

4.6 PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE Pag.32

4.7 I RAPPORTI CON IL TERRITORIO Pag.35

5. ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Pag.39

5.1 LA METODOLOGIA Pag.39

5.2 IL CURRICOLO VERTICALE Pag.39

5.3 GLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E LA DIDATTICA INCLUSIVA: LOTTA AL DISAGIO SOCIALE

Pag.40

5.4 GLI Pag.48

5.5 PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE Pag.48

5.6 INCLUSIONE ALUNNI STRANIERI Pag.61

5.7 CONTINUITA’ Pag.65

5.8 ORIENTAMENTO Pag.68

5.9 LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI Pag.71

5.10 I PROGETTI DELL’OFFERTA FORMATIVA DERIVANTI DA PRIORITA’ E OBIETTIVI ASSUNTI NEGLI ANNI PRECEDENTI

Pag.116

5.11 IL PIANO TRIENNALE DI FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE

Pag.151

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PREMESSA

Il presente Piano triennale dell’Offerta Formativa, relativo all’Istituto Comprensivo “Fabrizio De Andrè “di San Frediano a Settimo-Cascina(Pisa) è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n.107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”; il piano è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo prot. N. 4386/C24 del 21/12/2015; il piano ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei docenti nella seduta del 12 Gennaio 2016; il piano è stato approvato dal Consiglio di istituto nella seduta del 14 gennaio 2016; il piano, dopo l’approvazione, e’ stato inviato all’USR Toscana per le verifiche di legge ed in particolare per accertarne la compatibilità con i limiti dell’organico assegnato; l’integrazione del piano ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei docenti nella seduta del 27 Ottobre 2016; l’integrazione del piano è stato approvata dal Consiglio di istituto nella seduta del 27 ottobre 2016. l’integrazione del piano ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei docenti nella seduta del 26 Ottobre 2017; l’integrazione del piano è stato approvata dal Consiglio di istituto nella seduta del 30 ottobre 2017. l’integrazione del piano ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei docenti nella seduta del 27 Novembre 2018; l’integrazione del piano è stato approvata dal Consiglio di istituto nella seduta del 4 Dicembre 2018.

Il presente Piano triennale dell’Offerta Formativa è costituito da diverse “parti”, strutturate secondo la seguente articolazione: Una prima parte che illustra il progetto formativo; Una seconda parte dedicata all’autovalutazione e al miglioramento; Una terza parte dedicata alle risorse umane e materiali, comprensiva delle richieste dell’organico potenziato; Una quarta parte che illustra l’organizzazione della scuola; Una quinta parte che illustra l’organizzazione della didattica.

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1.IDENTITA’ STRATEGICA

1.1 PRIORITA’, TRAGUARDI E OBIETTIVI

Il presente Piano prende avvio dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo sul sito web della scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’istituto, l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto. Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo. Le priorità che l’Istituto si è assegnata per il triennio di riferimento sono: -Ridurre la varianza tra le classi nelle prove standardizzate nazionali -Migliorare gli esiti al termine del primo anno della scuola secondaria di secondo grado. I traguardi che l’Istituto si è assegnato in relazione alla priorità sono: -Migliorare gli esiti delle prove nazionali standardizzate per le quinte della scuola primaria in matematica, riducendo la varianza tra le classi -Migliorare gli esiti alla fine del primo anno della scuola secondaria di secondo grado riducendo la percentuale di allievi non promossi che seguono il consiglio orientativo La motivazione della scelta effettuata è la seguente: Da un esame delle quattro aree degli Esiti risultano alcune criticità in quella inerente i “Risultati nelle prove standardizzate nazionali” e in quella relativa ai “Risultati a distanza”. Si decide, pertanto, di concentrare le azioni di miglioramento in queste due aree, con l’obiettivo di giungere ad una maggiore omogeneità tra le classi parallele e di migliorare gli esiti degli alunni al termine del primo anno della scuola secondaria di secondo grado. Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi sono:

1) Strutturare e somministrare prove di istituto in ingresso, intermedie e finali in matematica e in lingua italiana

2) Elaborare un curricolo di raccordo tra l’ultimo anno della scuola secondaria di primo grado ed il primo anno della scuola secondaria di secondo grado per la lingua italiana e la matematica

3) Costruire rubriche valutative per la certificazione delle competenze al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado

4) Realizzare un’attività di screening nella scuola dell’infanzia 5) Strutturare e realizzare percorsi di potenziamento/recupero in lingua italiana e in matematica 6) Realizzare incontri di formazione/informazione rivolti a genitori ed alunni della scuola

secondaria di primo grado con la presenza di un esperto 7) Monitorare gli esiti degli alunni al termine del primo anno della scuola secondaria di secondo

grado 8) Realizzare percorsi formativi sulla didattica della matematica

Le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:

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sono gli obiettivi più rilevanti e più utili per raggiungere il traguardo relativo alle priorità dichiarate, attuando metodologie e prassi didattiche più efficaci e innovative.

1.2 OBIETTIVI STRATEGICI CHE LA SCUOLA HA SCELTO DI PERSEGUIRE Dagli organi collegiali sono state identificate le scelte di fondo, e definita la finalità fondamentale della scuola. La mission è: “Stare bene a scuola: stare bene con se stessi e con gli altri in una scuola intesa come polo socio-culturale del territorio”.

La vision è: • scuola come strumento per garantire il successo formativo degli alunni • scuola come strumento di inclusione per tutti gli alunni • scuola come strumento di conoscenza delle caratteristiche sociali, economiche

e produttive del territorio: attività di orientamento finalizzate al raggiungimento delle conoscenze;

• scuola come strumento per favorire il processo di continuità nella formazione dell’alunno attraverso la predisposizione di curricoli trasversali, disciplinari e verticali e la realizzazione di progetti comuni a tutti gli ordini di scuola;

• scuola come strumento di conoscenza ed integrazione di realtà scolastiche e socio-culturali diverse: possibili gemellaggi con scuole straniere.

Gli obiettivi strategici che la scuola ha scelto di perseguire sono i seguenti: Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all’italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell’Unione Europea; Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche; Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali; Sviluppo delle competenze digitali degli studenti; Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con BES; Alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana;

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Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale,comprese le organizzazioni del terzo settore.

1.3 LE RISORSE Risorse interne Risorse professionali Punti di forza:

- Stabilità dell’organico - Esperienza didattica consolidata - Disponibilità ad un rapporto comunicativo attento alle situazioni

problematiche - Realizzazione di corsi di formazione

Punti di debolezza

- Non si rilevano significativi punti di debolezza Risorse strutturali Punti di forza: - Concentrazione dei plessi in uno spazio territoriale non troppo esteso Punti di debolezza

- Mancanza di spazi da destinare ad aule speciali o per poter disarticolare i gruppi classe in gruppi di apprendimento individualizzato

Risorse strumentali Punti di forza:

- Presenza di strumenti funzionali ad una didattica efficace ed essenziale - Presenza di aule speciali per l’informatica nelle scuole primarie e

presenza di aule speciali per la musica, le scienze ,la tecnologia e per l’arte e immagine per la Scuola Secondaria di primo grado.

- Polisportiva - Centro sportivo scolastico Duca D’Aosta - Biblioteca

Punti di debolezza:

- Carenza di aule speciali e di strumenti adeguati per i linguaggi non verbali ed informatici nelle scuole dell’Infanzia

Biblioteca scolastica La Biblioteca Scolastica dell’Istituto ha la sua sede all’interno della Scuola Media, è spaziosa e luminosa ma, per motivi logistici, è adibita anche ad aula magna. Progetti La biblioteca aderisce ai progetti della Rete Bibliotecaria Bibliolandia per la promozione alla lettura, per il concorso Jukebox del libro e per il progetto archivi storici (incontri in classe e visita agli archivi con un esperto – concorso abbinato)- http://www.bibliolandia.it/NUOVO/project.php?id=7; alle iniziative dell’Associazione per la lettura Giovanni Enriques per quanto riguarda il progetto “Giralibro” -

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http://www.giralibro.it/index.aspx; alla “fiera del libro” dell’I.S. “Pesenti” http://www.antoniopesenti.it/ La narrativa in biblioteca La funzione da affidare alla biblioteca è di rianimazione di un rapporto vivo fra testo e lettore. Il tecnicismo introdotto nel mondo della lettura, che si traduce spesso in una vera e propria vivisezione del testo, produce spesso dei guasti profondi nell’equilibrio interattivo tra lettore e testo. Il lettore cioè entra nel testo in modo asettico portando in esso il bagaglio delle proprie competenze testuali, lasciandone fuori le emozioni ed il proprio immaginario. La biblioteca, allora, deve tentare di ridare alla lettura il gusto di un piacere, di un’attività che non riduca il libro ad un oggetto da analizzare con freddo raziocinio, ma che lasci ampi spazi alle scorribande della fantasia e dell’immaginazione. Le finalità della Biblioteca Scolastica sono: - stimolare il gusto alla lettura - promuovere l’educazione alla lettura - diffondere tra gli studenti l’abitudine alla ricerca intesa come attività autonoma di

reperimento, selezione, utilizzo e valutazione delle informazioni

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2.AUTOVALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO

2.1 GLI OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO E IL PIANO DI MIGLIORAMENTO

Si riportano, come punto di partenza per la redazione del Piano di Miglioramento 2018-2019, gli elementi conclusivi del RAV 2017: PRIORITA’

1. RIDURRE LA PERCENTUALE DI VARIABILITÀ DEI PUNTEGGI TRA LE CLASSI (RISULTATI NELLE PROVE STANDARDIZZATE NAZIONALI)

2. MIGLIORARE GLI ESITI AL TERMINE DEL PRIMO ANNO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI 2° GRADO E AUMENTARE LA PERCENTUALE DI ALUNNI PROMOSSI

Aree di processo ed obiettivi di processo

AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE DELL’OBIETTIVO DI PROCESSO

Curricolo, progettazione e valutazione

Strutturare e somministrare prove d’istituto in ingresso, intermedie e finali in italiano e matematica

Consolidare l’utilizzo delle rubriche valutative per la valutazione delle competenze

Inclusione e differenziazione Realizzare un'attività di screening nella scuola dell'infanzia

Strutturare e realizzare percorsi di potenziamento/recupero in lingua italiana e matematica promuovendo la didattica per competenze

Continuità e orientamento Monitorare gli esiti degli alunni al termine del primo anno della scuola secondaria di 2°grado

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Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

Realizzare percorsi formativi sulla didattica per competenze in lingua italiana e matematica

Descrizione dell’area: In ottemperanza al D.P.R. n. 80/2013, che dava l’avvio alla valutazione del sistema educativo di istruzione, dall’anno scolastico 2013-2014, è stata individuata questa nuova area di intervento e la relativa funzione strumentale per adempiere alle direttive ministeriali ed individuare modalità operative in accordo con il DS. Come previsto dalla Direttiva Ministeriale n. 11 del 18 settembre 2014, la Funzione Strumentale affianca il Nucleo interno di valutazione e il DS nell’elaborazione e compilazione del RAV, nella realizzazione e attuazione del Piano di Miglioramento, provvedendo ad espletare le seguenti attività: • Analisi dei risultati dell’autovalutazione • Analisi delle aree di miglioramento selezionate • Coordinamento delle azioni funzionali al superamento delle criticità e delle fasi del miglioramento • Coinvolgimento di tutta la comunità scolastica sugli obiettivi e sulle modalità operative del processo di miglioramento • Monitoraggio, verifica e riesame delle azioni di miglioramento. E’possibile consultare il Piano di Miglioramento al seguente link: http://www.istitutodeandre.gov.it/autovalutazione-e-miglioramento/

2.2 I PROGETTI RELATIVI AL MIGLIORAMENTO CHE NECESSITANO DELL’ORGANICO DI POTENZIAMENTO

PROGETTO “A SCUOLA CON SUCCESSO”

Denominazione progetto “A scuola con successo”

Priorità cui si riferisce 1 Giungere ad una maggiore omogeneità dei risultati di apprendimento tra le classi parallele 2 Migliorare gli esiti degli alunni al termine del primo anno della scuola secondaria di 2 grado

Traguardo di risultato 1 Ridurre la percentuale di variabilità dei punteggi tra le classi 2 Aumentare la percentuale di alunni promossi al termine del primo anno della scuola secondaria di 2 grado

Obiettivi di processo • Strutturare e somministrare prove d’istituto in ingresso,

intermedie e finali in italiano e matematica • Consolidare l’utilizzo delle rubriche valutative per la

valutazione delle competenze • Realizzare un’attività di screening nella scuola

dell’infanzia

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• Strutturare e realizzare percorsi di potenziamento/recupero in lingua italiana e matematica promuovendo la didattica per competenze

• Monitorare gli esiti degli alunni al termine del primo anno della scuola secondaria di 2°grado

• Realizzare percorsi formativi sulla didattica per competenze in lingua italiana e matematica

Situazione su cui interviene

Il presente Progetto si muove nell’ottica di migliorare l’efficacia dell’attività didattica per incidere sul miglioramento e sull’omogeneità dei risultati di apprendimento degli alunni e sul miglioramento dei risultati a distanza. Nello specifico si intende avviare una serie di azioni didattiche, metodologiche e organizzative che siano coerenti e complementari, che coinvolgano tutto il corpo docente e che si traducano in prassi ordinaria dell’Istituto.

Attività previste • Elaborazione e somministrazione prove di verifica

d’ingresso, intermedie e finali in italiano e matematica, comuni per classi parallele (tutte le classi di scuola primaria e di scuola sec.1° grado). Tabulazione ed analisi dei risultati

• Elaborazione di ulteriori strumenti per l’osservazione e la valutazione delle competenze (griglie con descrittori per ciascun livello di valutazione)

• Realizzazione di uno screening rivolto agli alunni della scuola dell’infanzia

• Attivazione di percorsi di potenziamento/recupero delle competenze in orario curricolare ed extracurricolare

• Raccolta ed analisi degli esiti degli alunni al termine del primo anno della scuola secondaria di 2°grado

• Realizzazione di percorsi formativi sulla didattica per competenze in lingua italiana e matematica

• Sistematizzazione di tutto il materiale prodotto in un’apposita sezione del sito web

Risorse finanziarie necessarie

525,00 euro per i docenti che si occuperanno di revisionare e sistematizzare graficamente il curricolo verticale d’istituto; 875,00 euro per i docenti che si occuperanno di elaborare moduli didattici strutturati; 700,00 euro per i docenti che si occuperanno di tabulare le prove di verifica intermedie e finali; 385,00 euro per i docenti che si occuperanno di tabulare gli esiti del protocollo di screening somministrato nella scuola dell’infanzia; 1.500,00 euro per gli esperti del corso di formazione

Risorse umane (ore) / area

N. 6 docenti dell’organico di potenziamento

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N.4 su posto comune primaria- Impegno orario totale previsto 1.200 ore N.1 classe A059- Impegno orario previsto 217 ore N.1 classe A043 –Impegno orario previsto 217 ore) saranno utilizzati per l’attuazione dei moduli didattici strutturati da realizzare nelle classi/sezioni dove sono emerse significative difficoltà di apprendimento (Impegno orario totale previsto 1.634 ore)

Altre risorse necessarie 500,00 euro per materiale di facile consumo

Indicatori utilizzati • Testi delle prove, rispetto dei tempi e delle modalità di

somministrazione, completezza della tabulazione e dell’analisi dei risultati

• Numero griglie prodotte, condivise ed utilizzate dai docenti • Tempi di attuazione dello screening, modalità di

svolgimento, analisi risultati • Numero percorsi attivati, numero alunni coinvolti, analisi dei

risultati • Percentuale di alunni promossi primo anno di scuola

secondaria di 2°grado • Percentuale di docenti che partecipano alla formazione,

livello di soddisfazione dei docenti, ricaduta sulla didattica • Presenza della sezione sul sito web

Stati di avanzamento Si provvederà a verificare lo stato di avanzamento delle attività in itinere (fine gennaio per alcune, marzo per altre) e alla fine di ogni anno scolastico. Qualora se ne presentasse l’esigenza, si provvederà a modificarle.

Valori / situazione attesi Si attende, anche alla fine di questo anno scolastico, una riduzione della percentuale di variabilità dei punteggi delle classi e un miglioramento dei risultati a distanza

PROGETTO ”UN PASSO ALLA VOLTA...”

"Un passo alla volta mi basta" Ghandi

Denominazione progetto “Un passo alla volta”

Priorità cui si riferisce Giungere ad una maggiore omogeneità dei risultati di apprendimento tra le classi parallele

Traguardo di risultato Ridurre la percentuale di variabilità dei punteggi tra le classi

Obiettivo di processo Coinvolgere gli alunni delle classi ponte in progettazioni comuni Potenziare la didattica laboratoriale, incrementando l’utilizzo delle tecnologie informatiche

Situazione su cui interviene

L'Istituto Comprensivo cui è rivolto il processo si articola in sette plessi che vanno dalla scuola dell'infanzia alla scuola

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secondaria di primo grado; la programmazione curricolare verticale ha permesso di sviluppare attività didattiche condivise e raccordate sui tre ordini di scuola. In tale situazione diventa indispensabile ripensare la continuità come proposta di momenti di studio, elaborazione e verifica di modelli organizzativi didattici ed educativi condivisi e finalizzati al benessere e al successo formativo degli alunni nei momenti di passaggio da un ordine all'altro.

Attività previste • Riunioni di coordinamento e progettazione tra il

responsabile dell'area e i docenti referenti dei tre ordini

di scuola (commissione continuità)

• Attività laboratoriali condivise tra alunni delle classi-

ponte (tema: Il Viaggio), utilizzo dei sussidi informatici

(skype ad esempio) per la condivisione

• Visite guidate all'interno della nuova scuola per conoscere gli spazi e le persone che vi operano

• Incontri fra i docenti degli alunni delle classi ponte • Incontri dei futuri docenti della scuola primaria e

secondaria con i bambini nuovi iscritti per svolgere attività laboratoriali.

• Mattinata di frequenza nelle classi prime della secondaria per gli alunni di quinta delle scuole primarie (stage)

• Laboratori teatrali

Risorse finanziarie necessarie

1.000,00 euro per software informatici per attività di videoscrittura, fotocopie, materiale didattico, trasporto alunni nei vari plessi, personale esterno (esperti teatro)

Risorse umane (ore) / area

N. 6 docenti dell’organico di potenziamento N.4 su posto comune primaria- Impegno orario totale previsto 1.197 ore N.1 classe A059- Impegno orario previsto 216 ore

N.1 classe A043 –Impegno orario previsto 216 ore) saranno utilizzati per le attività laboratoriali condivise tra alunni delle classi-ponte, per le visite guidate all'interno della nuova scuola,per la realizzazione di Laboratori teatrali (Impegno orario totale previsto ore 1.629)

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Altre risorse necessarie LIM, proiettori, audiolibri, computer

Indicatori utilizzati Verranno utilizzati I seguenti indicatori : • migliore e più efficace passaggio di informazioni tra i tre

ordini di scuola • migliore inserimento degli alunni nelle classi prime • gradimento delle attività da parte degli alunni coinvolti

(questionario a cura della commissione continuità) • valutazione del progetto da parte dei docenti coinvolti • numero di incontri tra i docenti dei tre ordini di scuola

che operano nelle classi interessate • numero degli insegnanti coinvolti

Stati di avanzamento Si attende un miglioramento nel passaggio di informazioni tra i

tre ordini di scuola, un più sereno inserimento degli alunni nelle classi prime, un più efficace raccordo didattico- educativo tra i docenti dei tre ordini

Valori / situazione attesi Gradimento delle attività proposte nel progetto di almeno il 50 % degli alunni Valutazione positiva del progetto da parte dei docenti coinvolti Consolidare una comunità scolastica unitaria in cui il passaggio da un ordine all'altro avvenga in modo sereno

PROGETTO “SETTENOTE” Denominazione progetto SETTENOTE

Priorita’ cui si riferisce Giungere ad una maggiore omogeneità dei risultati di apprendimento tra classi parallele

Traguardo di risultato Ridurre la percentuale di variabilità dei punteggi tra le classi

Obiettivo di processo Coinvolgere gli alunni delle classi ponte in progettazioni comuni Potenziare la didattica laboratoriale, incrementando l’utilizzo delle tecnologie informatiche

Situazione su cui interviene

Al termine della scuola primaria solo pochi alunni sono in grado di decodificare in maniera autonoma uno spartito musicale, dato che viene privilegiata la riproduzione musicale per imitazione(vocale e/o strumentale con strumenti ritmici o flauto dolce),mentre alla scuola secondaria di primo grado si ritiene piu’ indicata la riproduzione musicale per lettura; in entrambi gli ordini di scuola,dato l’esiguo numero di ore curricolari, gli alunni sono in grado di suonare solamente il flauto dolce e qualche strumento ritmico.

Attività previste Attivita’ laboratoriali di propedeutica allo studio di uno strumento musicale e all’uso corretto della voce da svolgersi in orario curricolare per una parte dell’anno nelle classi quinte della scuole primarie;

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Attività laboratoriali da svolgersi in orario extracurricolare pomeridiano(da novembre fino a maggio) per l’insegnamento della chitarra,della tastiera e del canto corale,rivolte a piccoli gruppi di alunni della terza,quarta,quinta classe della scuola primaria e agli alunni della scuola secondaria,anche con l’inclusione di alunni con Bisogni Educativi Speciali(gli alunni delle classi quinte delle scuole primarie e gli alunni delle classi prime della scuola secondaria saranno inseriti negli stessi gruppi).

Risorse umane (ore) / area

Un docente dell’organico di potenziamento(classe di concorso A-30)come parte del proprio orario di servizio sarà utilizzato per effettuare le attività di propedeutica musicale nelle classi quinte delle tre scuole primarie L’altra parte dell’orario di servizio sarà utilizzata per il semiesonero del docente vicario.

Altre risorse necessarie Una Lim(già disponibile)-Strumentario Orff(da incrementare)-Una tastiera e una chitarra(da acquistare)

Indicatori utilizzati Decodifica del linguaggio musicale di uno spartito e riproduzione dello stesso in maniera autonoma con lo strumento musicale studiato e/o con la voce.

Stati di avanzamento Esecuzioni individuali e collettive di brani musicali sempre piu’ complessi per mezzo dello strumento musicale studiato e della voce da effettuarsi al saggio di fine anno scolastico.

Valori / situazione attesi Al termine del primo ciclo di istruzione tutti gli alunni iscritti al laboratorio musicale dovranno aver acquisito l’abilità tecnica specifica del canto e/o dello strumento musicale studiato.

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3.FABBISOGNO DI RISORSE UMANE, DI INFRASTRUTTURE E DI

RISORSE MATERIALI

3.1 FABBISOGNO DI RISORSE UMANE

A. Fabbisogno posti comuni e di sostegno

SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA

Annualità Fabbisogno per il triennio Motivazione: indicare il piano delle sezioni previste e le loro caratteristiche (tempo pieno e normale, pluriclassi….)

Posto comune

Posto di sostegno

Scuola dell’infanzia

a.s. 2016-17

20 6 Si prevede l’attivazione di n.10 sezioni (di cui n.1 statalizzata )

a.s. 2017-18

20 6 Si prevede l’attivazione di n.10 sezioni

a.s. 2018-19 20 6 Si prevede l’attivazione di n.10 sezioni

Scuola primaria

a.s. 2016-17

36 11 Si prevede l’attivazione di n.5 classi a tempo pieno e di n.21 classi a tempo normale

a.s. 2017-18

37 11 Si prevede l’attivazione di n.5 classi a tempo pieno e di n.22 classi a tempo normale

a.s. 2018-19 38

11 Si prevede l’attivazione di n.5 classi a tempo pieno e di n.23 classi a tempo normale

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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Classe di concorso/ sostegno

a.s. 2016-17 a.s. 2017-18 a.s. 2018-19 Motivazione: indicare il piano delle classi previste e le loro caratteristiche

A22 (ex A043)

8 posti + 16 ore

9 posti + 8 ore 10 cattedre Aumento di n.1 corso nel triennio

A28 (ex A059)

5 cattedre + 6 ore

6 cattedre (di cui n.1 deve completare con 6 ore in altra scuola)

6 cattedre Aumento di n.1 corso nel triennio

A25 inglese (ex A345)

2 cattedre (di cui n.1 deve completare con 4 ore in altra scuola)

2 cattedre (di cui n.1 deve completare con 2 ore in altra scuola)

2 cattedre Aumento di n.1 corso nel triennio

A25 francese (ex A245)

3 cattedre (di cui n.1 deve completare con 6 ore in altra scuola)

3 cattedre (di cui n.1 deve completare con 3 ore in altra scuola)

3 cattedre Aumento di n.1 corso nel triennio

A30 (ex A032)

1 cattedra (di cui n.8 ore per semiesonero vicaria) + 14 ore

1 cattedra (di cui n.8 ore per semiesonero vicaria) + 16 ore

1 cattedra (di cui n.8 ore per semiesonero vicaria) + 1 cattedra completa

Aumento di n.1 corso nel triennio

A60 (ex A033)

2 cattedre (di cui n.1 deve completare con 4 ore in altra scuola)

2 cattedre (di cui n.1 deve completare con 2 ore in altra scuola)

2 cattedre Aumento di n.1 corso nel triennio

A01 (ex A028)

2 cattedre (di cui n.1 deve completare con 4 ore in altra scuola)

2 cattedre (di cui n.1 deve completare con 2 ore in altra scuola)

2 cattedre Aumento di n.1 corso nel triennio

A49 (ex A030)

2 cattedre (di cui n.1 deve completare con 4 ore in altra scuola)

2 cattedre (di cui n.1 deve completare con 2 ore in altra scuola)

2 cattedre Aumento di n.1 corso nel triennio

IRC 16 ore 17 ore 18 ore Aumento di n.1 corso nel triennio

AD00 9 cattedre +9 ore

8 cattedre + 9 ore

9 cattedre + 9 ore

Numero alunni diversamente abili iscritti

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B.Fabbisogno copertura supplenze brevi Il fabbisogno di supplenze brevi della scuola è calcolato sulla base della serie storica degli ultimi tre anni:

Posto/Classe di concorso

v Serie storica Supplenze brevi v 2013/14 v 2014/15 v Al Dicembre

2015 Infanzia 1015 ore 1050 ore 170 ore Primaria 2003 ore 2032 ore 168 ore AD00 93 ore 0 0 A059 126 ore 135 ore 45 ore A043 30 ore 30 ore 84 ore A345 3 ore 308 ore 100 ore A028 24 ore 108 ore 46 ore A032 0 100 ore 88 ore A245 6 ore 0 0 A033 0 18 ore 0 A030 0 0 0

C. Fabbisogno di posti per il potenziamento dell’offerta formativa Tipologia (es. posto comune primaria, classe di concorso scuola secondaria, sostegno…)*

n. docenti

Motivazione (con riferimento alle priorità strategiche, agli obiettivi di processo e alla progettazione)

posti comuni primaria 4 Priorità: ”Giungere ad una maggiore omogeneità dei risultati di apprendimento tra classi parallele”. Obiettivi di processo: incrementare l’uso di strumenti comuni di verifica/valutazione elaborati dai dipartimenti disciplinari; realizzare un’attività di screening alla scuola dell’infanzia; attivare percorsi formativi mirati, per promuovere le competenze metodologico-didattiche dei docenti”. Realizzazione dei Progetti “Un passo alla volta” e “A scuola con successo” (2.397 ore) e supplenze brevi (800 ore)

A30 scuola secondaria 1° grado

1 Priorità: ”Giungere ad una maggiore omogeneità dei risultati di apprendimento tra classi parallele”. “Migliorare gli esiti al termine del primo anno della scuola secondaria di secondo grado” Obiettivi di processo: incrementare l’uso di strumenti comuni di verifica/valutazione elaborati dai dipartimenti disciplinari; elaborare un curricolo di raccordo tra l’ultimo anno della scuola secondaria di primo grado ed il primo anno della scuola secondaria di secondo grado per l’italiano e la matematica; modificare il modello utilizzato per elaborare il consiglio orientativo; attivare percorsi formativi mirati,per promuovere le competenze metodologico-didattiche dei docenti”. Semiesonero vicaria (n.267 ore) e realizzazione Progetto “Settenote” (333 ore)

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A28 scuola secondaria 1° grado

1 Priorità: ”Giungere ad una maggiore omogeneità dei risultati di apprendimento tra classi parallele”. “Migliorare gli esiti al termine del primo anno della scuola secondaria di secondo grado” Obiettivi di processo: incrementare l’uso di strumenti comuni di verifica/valutazione elaborati dai dipartimenti disciplinari; elaborare un curricolo di raccordo tra l’ultimo anno della scuola secondaria di primo grado ed il primo anno della scuola secondaria di secondo grado per l’italiano e la matematica;modificare il modello utilizzato per elaborare il consiglio orientativo;attivare percorsi formativi mirati,per promuovere le competenze metodologico-didattiche dei docenti”. Realizzazione Progetto “A scuola con successo” e Progetto “Un passo alla volta” (433 ore) e sostituzione colleghi assenti (167 ore)

A22 scuola secondaria 1° grado

1 Priorità: ”Giungere ad una maggiore omogeneità dei risultati di apprendimento tra classi parallele”. “Migliorare gli esiti al termine del primo anno della scuola secondaria di secondo grado” Obiettivi di processo: incrementare l’uso di strumenti comuni di verifica/valutazione elaborati dai dipartimenti disciplinari; elaborare un curricolo di raccordo tra l’ultimo anno della scuola secondaria di primo grado ed il primo anno della scuola secondaria di secondo grado per l’italiano e la matematica;modificare il modello utilizzato per elaborare il consiglio orientativo;attivare percorsi formativi mirati,per promuovere le competenze metodologico-didattiche dei docenti”. Realizzazione Progetto “A scuola con successo” e Progetto “Un passo alla volta” (433 ore) e supplenze brevi (167 ore)

D. Fabbisogno personale ATA Per ciò che concerne i posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario il fabbisogno è così definito:

n.1 DSGA n.6 assistenti amministrativi n.19 collaboratori scolastici

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3.2 FABBISOGNO DI INFRASTRUTTURE E RISORSE MATERIALI

Per ciò che concerne le infrastrutture e le risorse materiali occorrerà tenere presente i seguenti obiettivi:

Ø Garantire la connettività in tutti i plessi dell’istituto, per migliorare la comunicazione interna ed esterna e per realizzare la dematerializzazione amministrativa:

Ø completare la dotazione di LIM nelle scuole dell’Istituto, per garantire pari opportunità didattiche a tutti gli alunni;

Ø potenziare la dotazione informatica presente nei plessi; Ø realizzare ampliamenti nelle scuole primarie che presentano gravi carenze di spazi

(S.Lorenzo a P. e S.Frediano a 7°); Ø realizzare un ampliamento nella scuola secondaria di primo grado in modo tale da

poter collocare le nuove classi che dovrebbero essere attivate nel prossimo triennio.

3.3 PARTECIPAZIONE A RETI L’Istituto aderisce alle seguenti Reti: 1.RETE ALI E’ stata istituita nell’a.s. 2013/14, ne fanno parte gli Istituti Comprensivi del Comune di Cascina, l’Istituto Comprensivo “M.L. King” di Calcinaia, l’Istituto Superiore Pesenti e la Scuola Paritaria S.Teresa di Cascina. La Rete persegue i seguenti obiettivi: promuovere attività di formazione e aggiornamento relativamente all’insegnamento delle lingue straniere, favorire l’attività di ricerca, potenziare la collaborazione e la progettazione in dimensione europea, contrastare la dispersione scolastica, promuovere lo scambio di personale, favorire l’arricchimento di risorse strumentali. 2. RETE PIS@SCUOLA E’ stata istituita nell’a.s. 2016/17, ne fanno parte gli Istituti Comprensivi e le scuole secondarie superiori dell’area pisana. La Rete persegue i seguenti obiettivi: -Realizzare il miglioramento della qualità complessiva del servizio scolastico, lo sviluppo dell’innovazione, la qualificazione del personale mediante l’aggiornamento e la formazione in servizio; -Promuovere l’arricchimento delle risorse materiali e delle competenze professionali; -Sviluppare l’integrazione del servizio scolastico con gli altri servizi svolti da enti pubblici e privati; -Promuovere l’integrazione dei servizi amministrativi; -Incentivare la partecipazione dei genitori e degli alunni nella scuola al fine di realizzare un rapporto più collaborativo tra le diverse componenti; -Promuovere azioni di orientamento e continuità fra i diversi ordini e gradi di scuole; -Promuovere azioni volte a prevenire e a contrastare la dispersione scolastica e il disagio giovanile e favorire l’integrazione scolastica e sociale dei giovani.

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3.UNA RETE PER LA MUSICA Nel corrente anno scolastico viene istituita la Rete “Una rete per la musica”.Ne fanno parte gli Istituti Comprensivi e le scuole secondarie superiori dell’area pisana. La Rete persegue i seguenti obiettivi: -promuovere e favorire lo sviluppo di competenze nella didattica della musica, anche attraverso specifiche azioni di formazione per docenti, da attivare in continuità verticale e/o in collegamento con le istituzioni musicali del territorio; -promuovere la ricerca didattica in ambito musicale; -contribuire alla definizione e allo sviluppo di un curricolo verticale dal nido all’università; -promuovere collaborazioni e condivisioni di intenti e pratiche di formazione; -promuovere produzioni musicali degli Enti aderenti e la realizzazione di esibizioni e/o produzioni musicali di Rete; -sviluppare pianificazioni e progettualità integrate, anche al fine di recuperare finanziamenti su scala regionale, nazionale, europea e massimizzare l’impatto delle risorse; -promuovere l’alternanza scuola-lavoro in ambito musicale.

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4.ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA

4.1 L’ISTITUTO

L’Istituto Comprensivo Fabrizio De André, istituito il 1 settembre 2001, ricopre il seguente bacino di utenza:

- S. Frediano a Settimo - S. Casciano - S. Giorgio - S. Lorenzo a Pagnatico - S. Stefano a Macerata - S. Benedetto - Marciana - una parte del territorio della frazione di S. Prospero

Caratteristiche strutturali L’Istituto Comprensivo Fabrizio De André comprende:

• la Scuola dell’Infanzia di S.Frediano a Settimo in Via C.A.Dalla Chiesa • la Scuola dell’Infanzia “G.Rodari”di S.Casciano • la Scuola dell’Infanzia “M.Montessori” di S:Frediano • la Scuola primaria “G.Pascoli”di S. Frediano • la Scuola primaria “D.Alighieri”di S. Lorenzo a Pagnatico • la Scuola primaria “U.Cipolli”di S. Casciano • la Scuola secondaria di primo grado “Duca D’Aosta”di S.Frediano a Settimo

La sede centrale è stata collocata nell’edificio della Scuola secondaria di primo grado, dove sono ubicati anche l’ufficio di presidenza e gli uffici amministrativi. Contesto ambientale L’Istituto Comprensivo è caratterizzato da una forte eterogeneità sociale, economica e culturale dell’utenza, proveniente dalle frazioni del Comune di Cascina, nonché dalla frequenza di immigrati provenienti da diversi paesi. Il livello di scolarizzazione dei genitori degli alunni si attesta prevalentemente nella fascia della licenza media/diploma. Le attività professionali dei genitori si basano soprattutto sul lavoro dipendente.

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CONSIGLIO D’ISTITUTO

4.2 ORGANIGRAMMA

DIRIGENTE SCOLASTICA

Dott.ssa Beatrice Lambertucci

R.S.P.P Ing.Macchi

COLLEGIO DOCENTI

STAFF DI DIREZIONE

D S G A Elisabetta Antonelli

ASSISTENTI AMMINISTRATIVI

COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEI DOCENTI

FUNZIONI STRUMENTALI

AUTO VALUTAZIONE E

PIANO DI MIGLIORAMENTO

Maria Mosca

SITO WEB E NUOVE

TECNOLOGIE Catia Giordano

INCLUSIONE ALUNNI

BES Lucia Cai

INCLUSIONE ALUNNI

STRANIERI R.Maria Marconi

DISAGIO

Elisabetta Formaggi

RAPPORTI CON GLI ENTI LOCALI E

GESTIONE FORMAZIONE PERSONALE SCOLASTICO

Francesca Mondello

COORDINATORI DI PLESSO

COLLABORATORI DEL DIRIGENTE Barbara Farnesi (Vicaria)

Lucia Carosi

COLLABORATORI

SCOLASTICI

GESTIONE DEL PTOF E

DOCUMENTAZIONE DIDATTICA

Raffaella Mambrini

ORIENTAMENTO A.Maria Maurizio

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4.3 LE FUNZIONI STRUMENTALI

Area 1 GESTIONE DEL PTOF E DOCUMENTAZIONE DIDATTICA

RAFFAELLA MAMBRINI

Area 2 AUTOVALUTAZIONE E PIANO DI MIGLIORAMENTO

MARIA MOSCA

Area 3 SITO WEB E NUOVE TECNOLOGIE

CATIA GIORDANO

Area 4 ORIENTAMENTO

ANNAMARIA MAURIZIO

Area 5 INCLUSIONE ALUNNI STRANIERI

ROSA MARIA MARCONI

Area 6 DISAGIO

ELISABETTA FORMAGGI

Area 7 RAPPORTI EE.LL E GESTIONE FORMAZIONE

FRANCESCA MONDELLO

Area 8 INCLUSIONE ALUNNI BES

LUCIA CAI

I docenti incaricati sono responsabili di uno specifico processo o di un particolare settore che può essere organizzativo o didattico.

I docenti incaricati sono tenuti a:

• partecipare a tutte le riunioni dello Staff di dirigenza • collaborare con le altre Funzioni strumentali nonché con le varie componenti

dell'istituzione al fine di migliorare effettivamente la qualità del servizio scolastico • svolgere il proprio incarico in orario extrascolastico o in ore libere da impegni di servizio

non essendo prevista alcuna riduzione dell'orario per la funzione svolta.

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4.4 SCELTE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI

Al fine di garantire la piena attuazione di tutte le attività previste dal PTOF sono stati assegnati gli incarichi riportati nel seguente funzionigramma (aggiornato all’a.s. 2018-2019)

ATTIVITA’ REFERENTI D’ISTITUTO

SCUOLA SEC. 1° GRADO SCUOLA PRIMARIA SCUOLA DELL’INFANZIA

COLLABORATORI DS

FARNESI CAROSI

COORDINAMENTO SCUOLE DELL’INFANZIA

MONSAGRATI

COORDINATORI DI PLESSO E REFERENTI SERVIZIO PREV.E PROT.

MONDELLO S.Lorenzo BINDI S.Casciano FRESCHI S.Frediano BARILLA’ CRESCI GIORDANO

Montessori FELICIANI DI LUPO Rodari MONSAGRATI MUGNAI Via Dalla Chiesa GERBI CENNAMO

COORDINATORI DI CLASSE E SEGRETARI

1A FIORAVANTI PAGANI 2A TESTI E. FORMAGGI 3A FORMAGGI TESTI E. 1B GERARDI DALL’ANTONIA 2B DETTI FILIPPONI 3B CARACCIOLO LA PIETRA 1C DI BUGNO DETTI 2C FIORAVANTI DI BUGNO 3C MOSCA GRONCHI

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1D DALL’ANTONIA CARACCIOLO 2D MONDELLO PALA 3D MAURIZIO ROMANI 1E MANETTI MAURIZIO 2E BACCIARELLI MOSCA 3E CAVALLINI CECERA 1F CAVALLINI MONDELLO

REFERENTE VIAGGI D’ISTRUZIONE

FARNESI

ADDETTI PRIMO SOCCORSO

BACONCINI CARLA S.Lorenzo PICCININI S.Casciano FRESCHI S.Frediano CIACCHINI NATOLI

Montessori FELICIANI Rodari CEI Via Dalla Chiesa CAVALLINI C.

REFERENTI SERVIZIO MENSA

CRESCI VAGHETTI

REFERENTI ATTIVITA’ SPORTIVE

VIACAVA S.Lorenzo TILLI S.Casciano MANETTI S.Frediano MAZZOCCHETTI

REFERENTE PEDIBUS

CRESCI

REFERENTE DSA CAI REFERENTE MULTIMEDIALITA’

LA PIETRA

REFERENTE GIRALIBRO

FIORAVANTI

SEGRETARIO COLLEGIO DEI DOCENTI

CAROSI

REFERENTE PEZ CAROSI

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DOCENTE CURRICOLARE DEL GLI

DALL’ANTONIA

REFERENTI INVALSI E PROVE STRUTTURATE

LA PIETRA GIORDANO

NUCLEO INTERNO DI VALUTAZIONE

MOSCA FARNESI MONDELLO S.Lorenzo BOTTAI S.Casciano CAROSI S.Frediano BARILLA’

Rodari MONSAGRATI Via Dalla Chiesa CAVALLINI C.

COORDINATORE PROGETTO PEDAGOGIA DEI GENITORI

FARNESI

FORMULAZIONE ORARIO

FARNESI S.Lorenzo BINDI S.Casciano CANDOTTI S.Frediano GIORDANO NICCOLAI

REFERENTI CCR FARNESI S.Lorenzo TESTI S. S.Casciano SIANO S.Frediano CIACCHINI

RLS CAROSI REFERENTE TEATRO

DETTI

REFERENTE INNOVAZIONE DIDATTICA

POLI

REFERENTI RETE MUSICA E INIZIATIVE MUSICALI

FUNEL AMODIO

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REFERENTI PON MAMBRINI GIORDANO REFERENTE PIANO DELLA FORMAZIONE

MONDELLO

REFERENTI DIPARTIMENTI (italiano, matematica, lingue straniere)

italiano CARACCIOLO matematica TESTI E. inglese BACONCINI CARLA francese PAQUETEAU

italiano BOTTAI matematica BINDI inglese SIANO

italiano CEI matematica MUGNAI

ANIMATORE DIGITALE

MAMBRINI

REFERENTE PROGETTO SCREENING

MONSAGRATI

COORDINATORE PROGETTO SETTENOTE

FARNESI

S.Lorenzo BINDI S.Casciano FRESCHI S.Frediano BARILLA’

REFERENTE TELETHON

MENICHETTI

SUPPORTO CREAZIONE FASCICOLI ALUNNI H

PAGANI

REFERENTI TRINITY

S.Lorenzo PICCININI S.Casciano BARCELLI S.Frediano STILO

REFERENTE OLIMPIADI PROBLEM SOLVING

MAMBRINI

REFERENTE CYBERBULLISMO

FORMAGGI

REFERENTE YEAR TORDELLA

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BOOK REFERENTE SOSTITUZIONI SCUOLA SEC.1°

MAMBRINI

COMMISSIONE CURRICOLO COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA

MOSCA MONDELLO MAURIZIO MARCONI

SBRANA STANO BARCELLI

PASCUCCI USELLI

COMMISSIONE CONTINUITA’

CAVALLINI L. TESTI S. FELICIANI

COMMISSIONE FORMAZIONE CLASSI PRIME SCUOLA SECONDARIA

DOCENTI NON PRESENTI ESAMI DI STATO

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4.5 LA COMUNICAZIONE INTERNA ED ESTERNA

La comunicazione è uno degli strumenti essenziali di un Istituto Scolastico per la gestione

dei processi di sviluppo dell’autonomia, della qualità dei risultati e delle risorse umane nella

realizzazione di una partecipazione più ampia al progetto educativo dell’Istituto stesso.

Internet è oggi uno strumento di comunicazione e di interazione molto diffuso per cui le

nuove possibilità di interazione, i nuovi servizi, l'opportunità di disporre di un potente

strumento di comunicazione ormai sempre più accessibile rispetto ai canali tradizionali fanno

del sito web un elemento importante del mix di comunicazione della scuola. La sua struttura, i

suoi servizi, i suoi contenuti, il suo presidio devono far parte, quindi, di un piano integrato di

comunicazione e marketing della scuola ed essere alla base della sua organizzazione.

La mancanza di comunicazione, le informazioni distorte o non chiare, la difficoltà di

raggiungere le persone creano contenziosi più o meno latenti. Gli utenti chiedono più

trasparenza, più informazione, più condivisione.

E’ quindi necessario implementare l'organizzazione dei flussi informativi, i modi e tempi di

consegna dei documenti e dei comunicati.

Per migliorare la comunicazione interna ed esterna per diminuire il contenzioso, per

migliorare l'immagine dell'Istituto, è utile pianificare le attività di comunicazione e di

informazione.

Comunicazione Interna Comunicazione Esterna

Comprende tutte le comunicazioni rivolte o

provenienti da personale, studenti, genitori.

Comprende le comunicazioni rivolte a

soggetti istituzionali, al territorio e ai partner

di progetto.

Elementi chiave per una gestione efficace del Sito Web devono essere:

§ assicurare la corretta, sistematica e tempestiva circolazione delle informazioni, sia

quelle rivolte ai portatori di interesse interni (personale docente e non docente,

studenti, famiglie) che esterni (partner di progetto, partner di rete, fornitori,

istituzioni, territori);

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§ assicurare a tutti i portatori di interesse la reperibilità e la facilità di accesso alle

informazioni e alle comunicazioni provenienti dall’esterno;

§ far entrare la comunicazione come componente strategica di ogni processo attivato

nell’Istituto;

§ assicurare, attraverso una comunicazione efficace e sistematica, la diffusione e la

disseminazione sul territorio del progetto educativo in cui si concretizzano la

mission e la vision della scuola;

§ aprire canali di ascolto rivolti al territorio, facendo della comunicazione un fattore di

miglioramento.

ü Campo d’intervento:

Nella gestione ed uso del sito web sono coinvolti tutti i processi di comunicazione che

interessano l’Istituto nello svolgimento delle sue attività riguardo alle informazioni di tipo:

normativo, amministrativo, organizzativo e didattico, comprese nel campo della

progettazione, erogazione e controllo del servizio formativo.

ü Obiettivi:

§ Pubblicizzare eventi e servizi per valorizzare l’immagine della scuola e far

conoscere le proprie attività.

§ Migliorare l'immagine all'esterno e all'interno dell'Istituto.

§ Avviare un processo di comunicazione a due vie con tutte le componenti scolastiche

(genitori, lavoratori, studenti) che migliori l’accesso al servizio.

§ Avviare un processo di collaborazione con il territorio: imprese, enti, professionisti.

§ Motivare e coinvolgere le risorse umane interne per migliorare la comunicazione

interna.

§ Avviare processi di riorganizzazione interna anche attraverso la formazione.

ü Attività:

Sulla base della tipologia specifica degli interlocutori coinvolti e dello scopo della

comunicazione, vengono presi in esame diversi settori, progettando le specifiche modalità di

Comunicazione interna e Comunicazione esterna.

Nel caso di comunicazione interna, le informazioni vengono veicolate attraverso strumenti

tradizionali di comunicazione quali il registro degli avvisi, circolari, note informative e sezioni

debitamente predisposte del sito web della scuola.

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Ogni nota informativa viene predisposta e firmata dal DS o suo Vicario se attiene allo

specifico didattico, dal DSGA se attiene allo specifico amministrativo. La nota, tranne che non

si tratti di notifiche, viene inviata al destinatario (in modo esclusivo se è riservata) o per e-mail

ai Responsabili di plesso, che hanno il compito diffonderla e, se è il caso, di inserirla nel

registro del proprio plesso che raccoglie gli avvisi dei docenti e del personale ATA per la firma.

Questa modalità di comunicazione risulta molto efficace perché ne riduce i tempi. Nella

realtà quotidiana, atteso il numero delle informazioni, attesa l’imminenza di scadenze, si

utilizza il telefono in caso di comunicazione tempestiva (es: infortunio, …) o il fax in dotazione

nei plessi distaccati.

Nel caso della comunicazione esterna quotidianamente il DS, il DSGA, o chi per essi,

prendono visione delle comunicazioni esistenti in rete. Sistematicamente viene controllata la

posta inviata all’indirizzo e-mail istituzionale dell’Istituto. Quotidianamente, un collaboratore

scolastico, con specifico incarico, ritira all’ufficio postale la corrispondenza indirizzata

all’Istituto o invia quella in uscita. Tutte le informazioni in entrata passano al vaglio del DS o,

su sua indicazione, dei suoi collaboratori. Il passaggio delle informazioni e delle proposte

pubblicitarie di attività/esperienze educativo-formative vengono filtrate in relazione a due

criteri: 1) qualità di contenuto; 2) conformità della proposta a quanto indicato nel PTOF. Il

DS, in relazione alla informazione da veicolare, indica la modalità ed il tipo di comunicazione

più opportuno da attivare.

Nell’ottica di garantire efficacia ed efficienza nella comunicazione, il DS dispone di un

elenco mail contenente tutti gli indirizzi disponibili di posta elettronica del personale

docente/non docente.

4.6 PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE

Azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale Il Piano Nazionale Scuola Digitale è una delle linee di azione più ambiziose della legge 107, dotato con ben un miliardo di euro di risorse, secondo solo al piano di assunzioni per sforzo economico e strutturale. Si compone di 124 pagine vivacemente illustrate a colori e al di là delle tecniche comunicative e pubblicitarie, prevede tre grandi linee di attività:

• miglioramento dotazioni hardware • attività didattiche • formazione insegnanti

Ciascuna di queste mette in campo finanziamenti importanti, quasi tutti tramite bando di progetti che le scuole devono proporre.

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Inoltre, con nota 17791, è stato disposto che ogni scuola dovrà individuare un “animatore digitale”, incaricato di promuovere e coordinare le diverse azioni. Tutta la documentazione e la normativa relative al Piano si trovano al seguente indirizzo: http://www.istruzione.it/scuola_digitale/ Il nostro animatore digitale La persona della funzione specifica è la Prof.ssa Mambrini Raffaella, docente a tempo indeterminato di Tecnologia presso la Scuola Secondaria di I Grado “Duca d’Aosta” del nostro I.C. Le nostre attività didattiche Il nostro I.C. aderisce a diverse importanti iniziative: il movimento delle avanguardie innovative, il progetto “Programma il futuro”, il progetto [email protected] e partecipa alle Olimpiadi nazionali di Problem Solving. Queste partecipazioni, coerentemente con il PNSD, ci consentono in particolar modo di offrire ai nostri studenti dei percorsi didattici alternativi e innovativi nonché di diffondere ampiamente la cultura del digitale tra i nostri docenti e alunni. Gli obiettivi principali alla base delle nostre attività didattiche più innovative sono i seguenti:

• miglioramento delle competenze digitali ed educazione ai media degli studenti; • uso di spazi innovativi per l’apprendimento e ambienti per la didattica digitale integrata,

come le aule aumentate (grazie all’introduzione di un numero sempre crescente di LIM e di strumenti evoluti, con funzioni che vanno oltre quelle normalmente offerte dalle LIM, quali ad es. la BIG PAD della Sharp e la dotazione dell’Atelier creativo DADA) e i laboratori mobili (grazie all’introduzione di batterie di notebook a disposizione degli alunni);

• ampio uso di contenuti digitali che permetta di ottenere da un lato una comunicazione maggiormente efficace verso una popolazione di discenti nativi digitali e dall’altro una educazione di quest’ultimi nell’orientarsi e nel fruire correttamente dei dati e delle informazioni a loro disposizione.

Tra i metodi utilizzati nelle nostre attività didattiche, di particolare rilievo:

• la ‘flipped classroom’: capovolgiamo la classe facendo in modo che i ragazzi possano documentarsi su un particolare argomento, in modo autonomo, a casa, sfruttando in particolare le nuove tecnologie e i nuovi media (es. visione di filmati digitali o slides preparate dai docenti, ricerche in rete…); in questo modo durante le ore di lezione in classe è possibile dedicarsi maggiormente a esercitazioni e ad applicazioni di quanto appreso nonché ad approfondimenti, possibilmente in cooperative learning;

• il ‘digital storytelling’ e la creatività digitale al fine di promuovere la lettura e la scrittura in ambienti digitali e misti;

• il ‘making’ al fine di promuovere attività laboratoriali, pratiche, ‘di atelier’; • la ‘internet delle cose’: tutto è connesso, tutto è in rete, verso una scuola 3.0; è

importante per i ragazzi capire cosa significa veramente, quale è la società del ‘tutto connesso’, come questo permea le nostre vite, che tipo di ripercussione ha sul nostro quotidiano e in particolare come è possibile sfruttarne la potenzialità per apprendere;

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• il ‘coding’: attraverso la partecipazione al progetto ‘programma il futuro’, iniziativa avviata dal MIUR in collaborazione con il CINI (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica) è possibile formare gli studenti ai concetti base dell’informatica attraverso la programmazione (appunto ‘coding’); questo aspetto risulta particolarmente importante per far sì che gli studenti possano sviluppare le loro competenze logiche e la loro capacità di risolvere problemi in modo creativo ed efficiente, ovvero il loro ‘pensiero computazionale’ (aspetto scientifico-culturale dell’informatica).

• Il ‘problem solving’: attraverso gli allenamenti finalizzati alla partecipazione alle olimpiadi nazionali, i ragazzi possono sviluppare un’attitudine sempre maggiore al pensiero computazionale, già citato al punto precedente, e possono inoltre rafforzare le proprie competenze di coding e di programmazione informatica

Le dotazioni HW della nostra scuola La maggior parte dei plessi del nostro I.C. sono dotati attualmente delle seguenti infrastrutture HW:

• Rete internet con connessione wi-fi • LIM presenti in molte delle nostre classi • Strumenti di nuova generazione quali ad es. la BIG PAD della Sharp • Notebook per la compilazione del registro elettronico • Laboratorio mobile di informatica: carrello per mantenimento, ricarica e trasporto di

batterie di portatili messi a disposizione degli studenti al fine di svolgere attività laboratoriali informatiche

Sono inoltre stati recentemente attuati i seguenti ampliamenti:

• Maggiore connettività grazie all’aumento della banda (fibra) e all’estensione di nuove infrastrutture di rete wi-fi dove non presenti

• Nuove LIM e nuovi dispositivi di più recente generazione per estendere la copertura delle classi

• Costituzione dell’Atelier Creativo DADA (De Andrè Digital Art Atelier) presso la scuola secondaria di I grado, con a disposizione: macchina fotografica reflex Canon e set fotografico, iMAc con LIM, stampante multifunzione, 10 iPad

Al fine di permettere l’ampliamento della nostra dotazione HW, abbiamo aderito al Programma Operativo Nazionale “Per la Scuola - competenze e ambienti per l’apprendimento” programmazione 2014-2020. Nello specifico l’Istituto ha partecipato, conseguendo risultati positivi ai fini dell’ammissione al finanziamento, ai seguenti Bandi: • Bando relativo all’Azione 10.8.1 Dotazioni tecnologiche e laboratori, Sotto-azione

10.8.1.A1 Realizzazione rete LAN/WLAN con il progetto: “IN.TE.S.A. MULTIMEDIALE (INCLUSIONE,TECNOLOGIA INFORMATICA - SCOLASTICA, APPRENDIMENTO)”

• Bando relativo all’Azione 10.8.1 Dotazioni tecnologiche e laboratori, Sotto-azione 10.8.1.A3 Ambienti multimediali con il progetto: “AU.LA 3.0 (AUle aumentate e LAboratorio mobile per una scuola 3.0)”

• Avviso prot. n. 5403 del 16 marzo 2016 (Avviso pubblico per la realizzazione da parte delle istituzioni scolastiche ed educative statali di atelier creativi e per le competenze chiave nell'ambito del PNSD), D.M. n. 157 del 11 marzo 2016

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• Avviso prot. n. 10862 del 16 settembre 2016 (Avviso pubblico “Progetti di inclusione sociale e lotta al disagio nonché per garantire l’apertura delle scuole oltre l’orario scolastico soprattutto nelle aree a rischio e in quelle periferiche”), Asse I FSE (Fondi Strutturali europei)

• Avviso prot. n. 1953 del 21 febbraio 2017 (Avviso pubblico per il potenziamento delle competenze di base in chiave innovativa, a supporto dell’offerta formativa), Asse I FSE (Fondi Strutturali europei)

• Avviso prot. n. 2999 del 13 marzo 2017 (Avviso pubblico orientamento formativo e ri-orientamento), Asse I FSE (Fondi Strutturali europei)

L’attività prevista per la formazione del nostro corpo docenti Coerentemente con il PNSD, si prevede di aderire ad attività di formazione specifiche per il nostro corpo docente, sulle seguenti tematiche: • Formazione digitale specifica prevista dal PNSD per l’Animatore Digitale • Formazione digitale specifica prevista dal PNSD per il Team dell’Innovazione • Formazione digitale specifica prevista dal PNSD per il Personale Scolastico • Formazione digitale specifica prevista dal PNSD per DS e DSGA • Formazione digitale specifica prevista dal PNSD per il Personale Amministrativo e

tecnico

Inoltre l’Animatore Digitale attua annualmente dei corsi di formazione per gli insegnanti dei vari ordini scolastici su tematiche inerenti il digitale.

4.7 I RAPPORTI CON IL TERRITORIO

I rapporti tra istituzione scolastica e territorio contribuiscono ad arricchire l’offerta formativa e, allo stesso tempo, a favorire l’instaurarsi di un rapporto affettivo con le tradizioni ed i luoghi. A questo proposito, il nostro Istituto offre una serie di iniziative volte a favorire una cultura incentrata sull’accoglienza e la solidarietà, sul rispetto delle regole e dell’ambiente, sul senso di cittadinanza e di legalità consentendo di approfondire tematiche di grande attualità. Le sinergie e le collaborazioni con gli Enti Territoriali permettono di:

• promuovere un impiego efficace ed integrato delle risorse umane e finanziarie che gli enti mettono a disposizione delle scuole;

• promuovere un uso integrato delle strutture scolastiche anche al di fuori dell’orario di lezione per attività sportive e culturali;

• conoscere e analizzare la qualità dei Servizi territoriali al fine di elevare progressivamente gli standard delle prestazioni educative;

• proporre giornate studio proposte da Enti territoriali e Istituzionali; • essere vicini alla realtà del mondo circostante.

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Il nostro Istituto stabilisce rapporti con:

Enti amministrativi e istituzionali

Regione Toscana, Provincia di Pisa, Comune di Cascina, Assessorato politiche ambientali e Sviluppo sostenibile, Assessorato alla Pace e alla Legalità, Assessorato alla Pubblica Istruzione e Cultura, Assessorato alla sport e alle politiche giovanili, ASL. Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato, Polizia Postale, Polizia municipale.

Enti Istituzionali d’istruzione

Ministero della Pubblica Istruzione, Ufficio Scolastico Regionale, Ufficio Scolastico Provinciale. Università di Pisa, Università Bocconi di Milano, Università di Firenze.

Scuole del Territorio

Istituti Comprensivi Scuole Secondarie di 2° grado

Enti di Formazione

Società della Salute, Centro per l’impiego-Sportello Informa Giovani, Croce Rossa Italiana, Misericordia di Navacchio. Indire per l’e-learning degli insegnanti, Associazione educativo AMIC.

Servizi Culturali

Biblioteca Comunale di Cascina, Teatro Politeama di Cascina, Ludoteca Scientifica di Pisa, Palazzo Blu di Pisa , d’Arte e Cultura, Museo di Calci, Centro di ricerca e documentazione educativo-didattico Area Pisana, Centro interdisciplinare Scienze per la Pace Pisa, Associazione Culturale Manetti, Associazione La Pedagogia dei Genitori, Arci ragazzi Valdera, Cooperative Paim e Insieme, Cooperativa Arnera, Associazione SLAP 89 di San Lorenzo a

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Pagnatico, Proloco Tenuta di Coltano, ANPI Cascina, Associazione I Parchi della Val di Cornia, Acquario di Livorno, Museo Egizio di Torino, Museo del Risorgimento di Torino,Museo del Calcio e centro Tecnico FIGC di Coverciano, Fortezza “Le Verrucole”-San Romano in Garfagnana,Museo Museo Monumento al deportato Politico e razziale di Carpi-Ex campo di concentramento di Fossoli,Virgo di Cascina,Trenitalia,Dopolavoro Ferroviario di Pisa n

Associazioni per la Legalità e la difesa dei diritti umani

Amnesty International, Unicef, Emergency, Bhalobasa, Libera, Arci Pisa, Amici per l’Africa e per le Ande. Sezione Soci Coop di Cascina

Associazioni per la tutela ambientale

Legambiente Pisa, Legambiente Valdera, Italia Nostra, Associazione culturale Tethis, Associazione La Tartaruga, Associazione Ardea, Associazione Ivana Zaffora, Associazione Arte Progetto, Associazione H.A.R.T., Associazione Bambini e cavalli, Associazione Mani Attive, Centro di Educazione al Consumo Consapevole Unicoop Firenze.

Servizi d’informazione

Giornali locali, Televisioni locali

Servizi per lo sport Associazioni sportive del Territorio

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Consiglio comunale dei ragazzi (C.C.R.) attività in collaborazione con il comune di Cascina

Il Consiglio Comunale dei ragazzi è attivo da tempo nel Comune di Cascina e fin dal suo primo insediamento è stato inserito in un progetto formativo concordato e sostenuto dai tre Istituti Comprensivi del territorio; mediante un lavoro educativo ben strutturato che precede le elezioni il C.C.R. è in grado di garantire l’opportunità pedagogica di una vera partecipazione dei ragazzi, coinvolgente e innovativa, alla vita della società, valorizzandone l’originalità e la creatività individuale. Ogni Istituto Comprensivo del territorio è rappresentato da dieci consiglieri eletti tra gli alunni di quinta della Scuola primaria e primo/secondo anno della Scuola secondaria di Primo grado, i quali periodicamente si riuniscono in Consiglio lavorando anche per commissioni; il Consiglio rimane in carica un anno. Talora i due Consigli Comunali vengono eccezionalmente convocati in riunione plenaria nella Sala Comunale per discutere di problemi riguardanti le problematiche giovanili e manifestazioni di vario genere.

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5.ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA

5.1 LA METODOLOGIA

Tenendo presente le Indicazioni per il curricolo e il curricolo verticale d’Istituto, i docenti della Scuola Secondaria di 1° grado e della Scuola Primaria adottano metodologie didattiche, soluzioni organizzative e strategie educative che tengano conto della “singolarità e complessità” dell’alunno, quale protagonista del proprio percorso di apprendimento. Alla base delle metodologie scelte si colloca l’esperienza, così da sviluppare attitudini alla ricerca, all’osservazione, al ragionamento e allo spirito critico, facendo ricorso a opportune tecniche didattico-educative diversificate:

• lezione frontale • percorsi interdisciplinari • lavori di gruppo e a classi aperte • attività laboratoriali • interventi di esperti esterni

Le metodologie attuate sono finalizzate al raggiungimento di abilità, competenze (di tipo trasversale, metacognitive, relazionali) e apprendimenti significativi, attraverso un metodo pratico-operativo che consenta un maggior coinvolgimento degli alunni e lo sviluppo della capacità di pianificazione e realizzazione di elaborati.

5.2 IL CURRICOLO VERTICALE

Il curricolo verticale è organizzato, nei tre ordini di scuola, in moduli disciplinari. Ogni modulo è strutturato in parti tra loro collegate, ma nello stesso tempo indipendenti in quanto si articola come un piano di lavoro didattico: titolo – focus – traguardi di competenza – prerequisiti – obiettivi formativi per lo sviluppo di competenze trasversali – obiettivi specifici di apprendimento – mediazione didattica – verifiche – valutazione. Sostanzialmente è una costruzione innovativa, sistematica e coerente, in quanto:

• focalizza l’attenzione non sull’attività degli insegnanti, ma sui risultati degli alunni (centralità dell’alunno)

• armonizza competenze cognitive e metacognitive (competenze di cittadinanza) • offre la possibilità di realizzare un apprendimento attivo, costruttivo, cooperativo e

contestualizzato • supera la contrapposizione tra continuità e discontinuità (non c’è crescita regolare e

lineare, senza intoppi ed ostacoli) • annulla la divisione tra disciplinare e trasversale (individuazione degli assi metodologici

- culturali delle discipline: testualità e problematizzazione) • ridefinisce la distinzione tra valutazione dell’apprendimento e valutazione per

l’apprendimento (la valutazione dell’apprendimento registra il livello di competenze raggiunto, la valutazione per l’apprendimento mette in condizione gli alunni di comprendere lo stadio di sviluppo nel quale collocare il loro livello di padronanza, autovalutazione, e li aiuta a proseguire il cammino, a migliorare).

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Nella Scuola dell’Infanzia gli insegnanti, tenendo conto sia dei traguardi di competenza specificati dalle Indicazioni ministeriali, sia del curricolo verticale d’Istituto, elaborano la progettazione di plesso, differenziando le attività e gli obiettivi per i 3, 4 e 5 anni.

5.3 GLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E LA DIDATTICA INCLUSIVA: LOTTA AL DISAGIO SOCIALE

Descrizione dell’area La Scuola è luogo di educazione, socializzazione, convivenza dove s’incontrano soggetti con esigenze e richieste molteplici. Ogni individuo è infatti diverso dall’altro nel vissuto, nelle potenzialità, nelle motivazioni, nello stile cognitivo e nelle competenze acquisite. Per questo motivo ad ognuno si devono garantire quelle pari opportunità finalizzate a valorizzare la diversità, promuovere l’accoglienza e il successo formativo. La figura strumentale per l’integrazione nasce dal bisogno di rispondere ai bisogni formativi di tutti gli alunni, è una figura professionale di riferimento per la realizzazione operativa delle attività concernenti l'integrazione scolastica. Settore d’intervento Alunni con bisogni educativi speciali. Riferimenti Normativi Legge 170/2010 sui DSA Direttiva Ministeriale del 27/12/2012 “Strumenti d’intervento per gli alunni con BES” Circolare Ministeriale del 6/03/2013 Indicazioni operative per l’applicazione della Direttiva Circolare Ministeriale del 22/11/2013 – chiarimenti sulla Direttiva Il Paradigma Inclusivo Dal concetto di integrazione (consentire all’alunno in difficoltà la maggior partecipazione alla vita scolastica) al nuovo concetto di inclusione (strutturare i contesti educativi in modo tale che siano adeguati alla partecipazione di tutti), per non fare “parti uguali tra disuguali”. Chi sono i Bes Sono quegli alunni che presentano delle particolarità che impediscono il normale percorso di apprendimento e richiedono interventi mirati. Sono state individuate 3 grandi categorie: 1. DISABILITA’ 2. DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI (DSA, deficit del linguaggio, deficit di attenzione e iperattività, funzionamento cognitivo limite) 3. SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO, LINGUISTICO, CULTURALE

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AZIONI A LIVELLO DI SCUOLA Obiettivi: 1) Promuovere negli alunni il senso della propria identità e un’adeguata conoscenza di sé finalizzata allo sviluppo dell’autostima e del miglioramento della percezione di sé di fronte a situazioni problematiche. 2) Far vivere nella pratica scolastica concrete esperienze di collaborazione tese alla soluzione dei problemi educativi dei singoli, del piccolo gruppo e dell’intera classe con conseguente apertura ai valori di cooperazione e solidarietà. 3) Valorizzare i linguaggi non verbali (teatro, espressione vocale e corporea, musicoterapia) al fine di sviluppare la creatività degli alunni e diminuire lo svantaggio. 4) Fornire modalità e tecniche a docenti, genitori e figli per affrontare le problematiche connesse a collaborazione, conflitti, dinamiche di gruppo. Attivita’ -Organico di Sostegno (predisposizione e aggiornamento). -Riunioni di coordinamento e progettazione (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione – GLI ). -Rilevazione d’Istituto degli alunni BES e stesura del Piano Annuale di Inclusione (Tipologia e Interventi previsti). -Stesura e monitoraggio del Piano Didattico Personalizzato per gli alunni BES. -Consulenza per la stesura della documentazione specifica (PDP e PEI). -Raccordo tra le diverse realtà (Scuole, ASL, famiglie, Enti territoriali, cooperative, Enti di formazione). -Monitoraggio e aggiornamento del Protocollo Accoglienza e Integrazione degli alunni con bisogni educativi speciali. -Gestione materiale e sussidi per l’integrazione. -Laboratori artistico-creativi. -Laboratori di Musicoterapia.

Costituzione del GLI (Gruppo di lavoro per l’inclusione), formato da FS, insegnanti di sostegno, assistenti alla comunicazione, docenti disciplinari con competenze specifiche, genitori e esperti. Il GLI svolge le seguenti funzioni interne (rilevazione BES, confronto sui casi e sulle strategie, monitoraggio sul livello di inclusività della scuola) ed esterne (interfaccia con i servizi socio-sanitari territoriali)

Elaborazione del Piano Annuale per l’Inclusione

• rilevazione del grado di inclusività della scuola

• obiettivi di miglioramento • trasversalità delle prassi di inclusione

negli ambiti dell’insegnamento curricolare, della gestione delle classi, dell’organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici, delle relazioni tra docenti, alunni e famiglie

• impegno a partecipare ad azioni di formazione e/o di prevenzione

• criteri e procedure di utilizzo “funzionale” delle risorse professionali: da una logica meramente quantitativa di utilizzo degli organici a una logica “qualitativa”, sulla base di un progetto di inclusione condiviso con famiglie e servizi sociosanitari

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-Pedagogia dei Genitori. -Sportello di Ascolto. -Corsi di formazione per docenti e genitori. Progetti afferenti Progetto “Insieme per imparare a volare” Progetto “Scuola Aperta” Progetto “A scuola di diversità” Continuità e orientamento Modulistica - Modulistica rilevazione alunni BES (Scheda di rilevamento e Scheda individuale alunno) - Certificazione Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA) ai sensi della Legge 170/2010 - Relazione Clinica - Piano Didattico Personalizzato per alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) - Certificazione di Handicap ai sensi della Legge 104/1992 - Diagnosi funzionale per alunni certificati ai sensi della L.104/92 - Profilo Dinamico Funzionale per alunni certificati ai sensi della L.104/92 - Piano Educativo Individualizzato per alunni certificati ai sensi della L.104/92 - Scheda riepilogativa individuale per alunni certificati ai sensi della L.104/92 Cronogramma Piano per l’Inclusione

Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu

Adattamento Piano per l’Inclusione in relazione alle effettive risorse presenti.

Assegnazione delle risorse specifiche da parte del Dirigente.

Consigli di classe e GLHO per la redazione e l’implementazione del PEI e dei PDP (anche in assenza di relazione).

Rilevazione BES.

Incontri periodici STAFF e GLI (per confronto/focus sui casi, azioni di formazione e monitoraggio.

Verifica/valutazione del livello di inclusività della scuola.

Redazione proposta Piano Annuale Inclusione.

Delibera Piano Annuale Inclusione in Collegio Docenti.

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La “mappa” dell’inclusione scolastica

GLI (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione) E’ formato da FS, insegnanti di sostegno, assistenti alla comunicazione, docenti disciplinari con competenze specifiche, genitori e esperti. Svolge le seguenti funzioni: interne(rilevazione BES, confronto sui casi e sulle strategie, monitoraggio sul livello di inclusività della scuola); esterne (interfaccia con i servizi socio-sanitari territoriali).

Docenti Hanno la responsabilità pedagogica-didattica degli interventi di inclusione sulla base di un PEI o un PDP (anche in assenza di certificazione).

GLIR . Riceve e valuta il PAI ai fini dell’assegnazione dell’organico di sostegno, basandosi sulle certificazioni e sulle effettive criticità. . Tra giugno e settembre, comunica il numero dei posti assegnati.

Laboratori

Gestione della classe

Interventi individualizzati

GLHO In presenza di certificazione ai sensi della L:104/92, elabora e monitora il PEI.

FAMIGLIA Collaborano alla stesura del PEI o del PDP (anche in assenza di certificazione), assumendo la corresponsabilità del progetto individualizzato

ASL

EE.LL.

PRIVATO SOCIALE

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L’obiettivo della didattica inclusiva è far raggiungere a tutti gli alunni il massimo grado possibile di apprendimento e partecipazione sociale, valorizzando le differenze presenti nel gruppo classe: tutte le differenze, non solo quelle più visibili e marcate dell’alunno con un deficit o con un disturbo specifico. Attivare la risorsa compagni di classe e di gruppo attraverso Il cooperative learning, tutoring, la leadership distribuita, incentivare e lavorare su collaborazione, cooperazione e clima di classe. In particolare sono da valorizzare le strategie di lavoro collaborativo in coppia o in piccoli gruppi. Promuovere l’attività laboratoriale: fare laboratorio comporta «funzionare in gruppo» anche quando si opera singolarmente. Questo implica acquisire la capacità di porsi in relazione non solo con gli strumenti ma con i coetanei, di confrontarsi su ipotesi, modelli esplicativi, percorsi e strategie. Richiede la negoziazione di significati, il saper ascoltare e convincere attraverso l’argomentazione e la messa in pratica, puntando il più possibile alla validazione Adattamento come strategia inclusiva: Per valorizzare le differenze individuali è necessario essere consapevoli e adattare i propri stili di comunicazione, le forme di lezione e gli spazi di apprendimento. Inoltre, adattare significa variare i materiali rispetto ai diversi livelli di abilità e ai diversi stili cognitivi presenti in classe. L’adattamento più funzionale è basato su materiali in grado di attivare molteplici canali di elaborazione delle informazioni, dando aiuti aggiuntivi e attività a difficoltà graduale. L’adattamento di obiettivi e materiali è parte integrante del PEI e del PDP. Potenziare le strategie logico –visive grazie all’uso di mappe mentali e mappe concettuali: Per gli alunni con maggiori difficoltà sono di grande aiuto tutte le forme di schematizzazione e organizzazione anticipata della conoscenza e, in particolare, i diagrammi, le linee del tempo, le illustrazioni significative e le flashcard delle regole, così come la valorizzazione delle risorse iconografiche, degli indici testuali e dell’analisi delle fonti visive. Promuovere e potenziare l’uso delle tecnologie informatiche quali la LIM per favorire l’individualizzazione della didattica, creare un gruppo classe cooperativo, sviluppare strategie metacognitive valorizzare i diversi stili cognitivi presenti in classe e le diverse forme di intelligenza, sia per quanto riguarda gli alunni, sia per quanto riguarda le forme di insegnamento. Sviluppare consapevolezza in ogni alunno rispetto ai propri processi cognitivi: sviluppare strategie di autoregolazione e mediazione cognitiva e emotiva, per strutturare un metodo di studio personalizzato e efficace, spesso carente negli alunni con difficoltà. Sviluppare una positiva immagine di sé e quindi buoni livelli di autostima e autoefficacia e un positivo stile di attribuzione interno. La motivazione ad apprendere è fortemente influenzata da questi fattori, così come dalle emozioni relative all’appartenenza al gruppo di pari e al gruppo classe. In una prospettiva inclusiva la valutazione deve essere sempre formativa, finalizzata al miglioramento dei processi di apprendimento e insegnamento.È poi necessario personalizzare le forme di verifica nella formulazione delle richieste e nelle forme di elaborazione da parte dell’alunno. La valutazione deve sviluppare processi metacognitivi nell’alunno e, pertanto, il feedback deve essere continuo, formativo e motivante e non punitivo.L’educazione al riconoscimento e alle gestione delle proprie emozioni e della propria sfera affettiva è indispensabile per sviluppare consapevolezza del proprio sé. SCUOLA DELL’INFANZIA Il periodo dell’accoglienza nella scuola dell’infanzia è un momento di rilevante importanza anche per favorire l’inclusione di tutti i bambini nel nuovo gruppo classe.

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- Partire dalle competenze del bambino. - Favorire la condivisione di sentimenti ed emozioni. - Favorire l’organizzazione dell’attività in piccoli gruppi. - Stimolare il suo senso di fiducia. – Favorire la motivazione ad accettare le regole di gioco e quindi di vita. - Utilizzo di molteplici linguaggi (pittorico, teatrale, musicale…) per poter esprimere e valorizzare molteplici personalità - Approccio operativo esperienziale per l’acquisizione dei saperi. SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA - Attuare un processo di apprendimento-insegnamento secondo una logica costruttivista (alunno al centro del processo, protagonista attivo della costruzione della propria conoscenza). - Promuovere la metacognizione (riflettere su ciò che si apprende). La didattica mira a far sviluppare una maggiore consapevolezza da parte del bambino dei suoi processi di apprendimento e di memorizzazione per meglio utilizzarli. Ciò implica anche la conoscenza e l’uso dei diversi stili cognitivi e mnestici (uditivo, visivo, globale, analitico) e l’individualizzazione/ personalizzazione degli apprendimenti di tutti i bambini e non solo di quelli con bisogni speciali, coinvolgendo l’alunno stesso e anche le famiglie nell’ individuazione delle strategie. In quest’ottica l’utilizzo di mappe concettuali e delle tecnologie interattive risulta molto significativo. - Tenere conto dell’eterocronia (ognuno ha i propri tempi di sviluppo). - Ragionare in termini di potenzialità (non nel senso del sa fare/ non sa fare). - Promuovere l’apprendimento per scoperta, lavorare con una didattica laboratoriale-esperienziale. Proprio come in un laboratorio la scuola deve suggerire l’idea dell’attività, della ricerca, della produttività creativa attraverso cui apprendere attivamente e vantaggiosamente quelle abilità con cui costruire il proprio sapere in modo critico e autonomo. - Promuovere l’apprendimento cooperativo attraverso lavori di gruppo (piccolo o grande), tutoring. È indispensabile che ciascun alunno possa mettere a disposizione di tutti il proprio sapere e le proprie capacità e possa imparare a condividerle con gli altri in un’ottica tesa alla pro socialità. La funzione strumentale di quest’area si pone le seguenti finalità: rilevare e monitorare le situazioni di disagio e/ o le difficoltà di apprendimento; progettare moduli laboratoriali operativi e didattici; realizzare progetti d’ intesa con enti locali ed agenzie del territorio. LE PROPOSTE PROGETTUALI Screening per la rilevazione delle difficoltà di apprendimento Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria Rilevazione tramite questionari predisposti degli alunni con BES nella Scuola Primaria Attivazione dello Sportello di Ascolto Psicologico Attivazione di un Doposcuola Specialistico condotto da esperti esterni per alunni con Disturbo Specifico di Apprendimento della Scuola Secondaria Laboratori per il recupero delle difficoltà scolastiche destinati agli alunni della Scuola Secondaria. Laboratorio propedeutico alla conoscenza dei principali elementi costitutivi della lingua latina per gli alunni delle classi terze della Scuola Secondaria Laboratori di preparazione all’esame finale della Scuola Secondaria rivolto agli alunni con Disturbo Specifico di Apprendimento Attivazione di progetti di formazione rivolti ai genitori di bambini con Disturbo Specifico di Apprendimento Secondaria LOTTA AL BULLISMO E CYBERBULLISMO Il Bullismo è una delle grandi piaghe della nostra società, sempre più diffuso tra i giovanissimi. Questo fenomeno manifesta difficoltà socio-relazionali sia dei "bulli" che delle loro vittime. Le cause che contribuiscono a determinare questo fenomeno sono da ricercarsi non solo nella

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personalità dei giovani bulli, ma anche nei modelli familiari a cui si ispirano, negli stereotipi imposti dai mass media, nella società di oggi troppo disattenta alle relazioni sociali. Se gli atti di bullismo e di molestia vengono effettuati tramite mezzi elettronici come l'e-mail, la messaggistica istantanea, i blog, i telefoni cellulari, i cercapersone e/o i siti web, si parla di cyberbullismo (ossia "bullismo online”). Obiettivi Prevenzione del fenomeno del fenomeno del bullismo e più in generale di ogni forma di violenza fisica e psichica Promuovere l’educazione ai media, con riferimento alla comprensione critica dei mezzi di comunicazione, e promuovere progetti di prevenzione del cyberbullismo. Il mondo digitale e virtuale, infatti, rappresenta un’enorme opportunità di sviluppo e di crescita culturale e sociale, ma nasconde una serie di insidie e pericoli cui occorre far fronte promuovendo sinergie creative tra le istituzioni, con l’obiettivo di accrescere e rafforzare il senso della legalità. Le azioni Partecipazione per la Scuola Secondaria al Monitoraggio promosso dalla piattaforma di “GENERAZIONE CONNESSE” ( Safety Internet Center, progetto a cura del Miur in collaborazione con il Ministero dell’Interno e la Polizia di Stato, il Garante per la Privacy, Telefono Azzurro) per la rilevazione sul rapporto dei giovani con le tecnologie digitali. Il nostro Istituto fa parte delle scuole che hanno aderito al Progetto Generazioni Connesse. Elaborazione di linee guida per una eSafety Policy d’Istituto, cioè di un proprio codice di condotta per la prevenzione e gestione dei casi di (cyber)bullismo e di un regolamento di sicurezza informatica con riferimento ai principi proposti nelle Linee di Orientamento del Miur (Aprile 2015 ) e nel Piano Nazionale per la prevenzione del Bullismo e del Cyberbullismo a Scuola 2016/2017 (Miur – 17 ottobre 2016 ). Il Piano (Policy e-Safety) conterrà indicazioni operative sulle azioni da svolgere per il raggiungimento dell’obiettivo prefissato e la loro pianificazione temporale. Si cercherà di predisporlo adeguandolo alle esigenze della nostra comunità scolastica con regole prescrittive e procedure precise da seguire all’occorrenza, tenendo presente la fattibilità di questo progetto nel nostro contesto. Il Piano sarà revisionato con cadenza annuale, durante il triennio e diverrà parte integrante del Regolamento d’istituto e sarà ampiamente condiviso con i genitori, gli alunni e tutto il personale della Scuola per dare impulso allo sviluppo di una cultura d’uso corretto e consapevole di Internet. Sviluppo della cittadinanza digitale con la promozione nei confronti degli alunni della competenza digitale e della cultura del rispetto di regole comuni nell’uso dei servizi telematici e lo sviluppo di regole di buon comportamento riferite ai Social Network e della conoscenza delle condizioni di utilizzo Procedure condivise per la rilevazione e gestione di eventuali problematiche e un insieme di attività per la prevenzione articolate nelle classi da peer educator (allievi della Scuola Secondaria preventivamente formati). Formazione di un gruppo operativo di esperti (docenti, collaboratori scolastici) di riferimento attraverso un corso attivato dal nostro Istituto e condotto da esperti interni ed esterni con il compito di monitoraggio e elaborazione del Piano operativo in collaborazione con lo Sportello di Ascolto Psicologico e la referente d’Istituto per la lotta al Bullismo e cyberbullismo. Formazione rivolta alle famiglie e agli alunni per promuovere l’educazione all’uso consapevole del digitale condotta in collaborazione con la Polizia Postale ed esperti del settore. Coinvolgimento degli enti esterni quali Società della Salute, polizia di Stato, polizia Postale.

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La pedagogia dei genitori Dall’anno scolastico 2008/2009 è stata introdotta in tutti gli ordini dell’istituto comprensivo la pedagogia dei genitori come metodologia mirata a promuovere l’integrazione. Tale metodologia è basata sulle narrazioni dei genitori che vengono considerate non come sfoghi o semplici testimonianze, bensì come strumenti per individuare le modalità più efficaci per rapportarsi al proprio figlio/alunno. Attraverso le proprie narrazioni i genitori riescono a delineare le caratteristiche dei figli ed il loro evolversi lungo l’arco della crescita, ma soprattutto le conoscenze e le competenze che personalmente hanno maturato nel tempo. I genitori in qualità di portatori di specifica pedagogia, possono quindi entrare a scuola come formatori. Tali narrazioni, infatti, presentano ai docenti un percorso educativo reale che può essere analizzato, raccolto e diffuso diventando un vero e proprio strumento di studio e di formazione. Nelle classi terze della scuola secondaria la pedagogia dei genitori viene anche utilizzata per l’orientamento: i genitori si recano personalmente nelle classi dei figli a leggere delle narrazioni riguardanti le proprie scelte di vita al fine di collaborare insieme con i docenti nell’offerta agli alunni di una più vasta gamma di esperienze formative. Inoltre i genitori della scuola primaria hanno l’opportunità di presentare i propri figli ai docenti della scuola secondaria effettuando delle narrazioni che vengono lette durante gli incontri di accoglienza; infine i genitori degli alunni delle classi terze hanno l’opportunità di presentare i propri figli ai docenti delle scuole superiori attraverso la scrittura di narrazioni che vengono inoltrate agli istituti interessati insieme con il certificato delle competenze.

DECRETO LEGISLATIVO 13 aprile 2017, n. 66 Norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilita'

Decreto attuativo della legge 107 relativo all’inclusione scolastica, viene modificato definitivamente l’art.15 della legge 104/92 e vengono istituiti nuovi Gruppi per l’inclusione

scolastica. Nel nuovo art.15, così come riportato nell’art.9 del provvedimento approvato, si parla di GLIR (Gruppo di Lavoro Interistituzionale Regionale) e di GIT (Gruppo per l’Inclusione Territoriale) e si conferma il GLI (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione) già operante nelle diverse istituzioni scolastiche, istituito con la Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012.

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5.4 GLI

Gruppo di lavoro per l’inclusione a livello di istituzione scolastica Attivo dal 1 settembre 2017

• Gruppo di lavoro per l’Inclusione (GLI) Il GLI è nominato e presieduto dal Dirigente Scolastico. Il gruppo è composto da: • Docenti curricolari • Docenti di sostegno • Eventualmente: personale ATA e specialisti ASL Compiti - Supportare i docenti contitolari e i consigli di classe nell'attuazione dei PEI - Supportare il Collegio docenti nella definizione e realizzazione del Piano per l'inclusione

5.5 Piano Annuale per l’Inclusione Aggiornato all’a.s 2018-2019

Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità

A. Rilevazione dei BES presenti: n° 1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 52

Ø minorati vista 2 Ø minorati udito 1 Ø Psicofisici 49

2. disturbi evolutivi specifici(con diagnosi) 110 Ø DSA 28 Ø ADHD/DOP 7 Ø Borderline cognitivo 9 Ø Disturbo comportamentale/relazionale, linguaggio, difficoltà di apprendimento 66

3. svantaggio (su segnalazione servizi sociali e/o consiglio di classe) 29 Ø Socio-economico 5 Ø Linguistico-culturale 22 Ø Disagio comportamentale/relazionale 2 Ø Altro 0

Totali 191 16,50% su popolazione scolastica 1157

N° PEI redatti dai GLHO 52 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria (e non) 63 N° di PEP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria (piani personalizzati per alunni stranieri) 6

B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No

Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

Assistenti specialistici Attività individualizzate e di piccolo gruppo

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Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo gruppo

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

Funzioni strumentali / coordinamento • Funzione strumentale integrazione alunni diversamente abili e DSA,

• Funzione strumentale disagio

• Funzione strumentale intercultura

Psicologi esterni sì Psicopedagogisti e affini interni Sì

C. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No

Coordinatori di classe e simili

Partecipazione a GLI no Rapporti con famiglie sì Tutoraggio alunni sì Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva sì

Docenti con specifica formazione

Partecipazione a GLI sì Rapporti con famiglie sì Tutoraggio alunni sì Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva sì

Funzioni strumentali e/o referenti di progetto

Partecipazione a GLI sì Rapporti con famiglie sì Tutoraggio alunni sì Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva sì

D. Coinvolgimento personale

ATA Assistenza alunni disabili sì Progetti di inclusione / laboratori integrati sì

E. Coinvolgimento famiglie

Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva sì

Coinvolgimento in progetti di inclusione sì Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante sì

F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità sì

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili sì

Procedure condivise di intervento sulla disabilità sì

Procedure condivise di intervento su disagio e simili sì

Progetti territoriali integrati sì Progetti integrati a livello di singola scuola sì Rapporti con CTS / CTI sì

G. Rapporti con privato sociale e volontariato

Progetti territoriali integrati sì Progetti integrati a livello di singola scuola sì Progetti a livello di reti di scuole no

H. Formazione docenti Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della classe sì

Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente tematica inclusiva sì

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Didattica interculturale / italiano L2 sì Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) sì

Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…)

Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4 Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo x Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti x

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; x Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola x Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti; x

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative; x

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; x

Valorizzazione delle risorse esistenti x Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione x

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

x

* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici

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Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) L’Istituto prevede di realizzare la seguente organizzazione al fine di increnetare l’inclusività: - Funzioni strumentali per l’area del disagio, dell’integrazione alunni diversamente abili e con DSA, area

dell’intercultura (docenti con specifiche competenze e formazione con la funzione di coordinare la progettazione, monitorare e verificare gli interventi inerenti l’inclusione)

- Gruppo di lavoro per l’inclusione - GLI (da istituire con i seguenti componenti: Funzioni strumentali, Insegnanti di sostegno, Assistenti alla Comunicazione, Docenti curriculari con specifica formazione, genitori, esperti esterni, referenti dell’Ente locale). Il gruppo svolgerà le seguenti funzioni: ricognizione degli alunni BES presenti nella scuola, raccolta e documentazione degli interventi educativi realizzati, valutazione del livello di inclusività della scuola, raccolta delle proposte formulate dai singoli G.L.H., elaborazione del Piano Annuale dell’Inclusività)

- Consigli di Classe (individuare gli alunni BES, redigere PEI/PDP)

- GLH - Gruppo di Lavoro sull’Handicap Operativo (effettuare gli incontri periodici con gli operatori socio- sanitari per l’elaborazione e la verifica del PEI)

- Collegio Docenti (definire obiettivi e attività da inserire nel Piano Annuale dell‘ Inclusività; approvare il

Piano entro il mese di Giugno; inserire nel POF l’impegno concreto e programmatico per promuovere l’inclusione; deliberare l’utilizzo funzionale delle risorse esistenti, sulla base di criteri condivisi; deliberare un piano di formazione, finalizzato all’incremento del livello di inclusività)

- Docenti coordinatori (segnalare gli alunni con BES, gestire la documentazione riservata, tenere i rapporti

con le famiglie degli alunni, curare le relazioni con gli esperti e con le altre figure coinvolte nel processo di inclusione, effettuare la verifica periodica degli interventi realizzati)

- Insegnanti Referenti dei Progetti (individuare i bisogni e le necessità degli alunni e dei docenti, progettare gli interventi, effettuare il monitoraggio e la verifica finale per la restituzione dei risultati, curare la documentazione dei progetti realizzati)

Bisogni di formazione e aggiornamento degli insegnanti (per ogni ordine di scuola) - Formazione sui BES (adempimenti previsti dalla direttiva ministeriale 27 dicembre 2012 e dalla

successiva C. M. n. 8 del 6 marzo 2013)

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive Tutti gli alunni con BES hanno diritto ad uno specifico piano: - PEI per gli alunni diversamente abili (riferimento ex art. 12 comma 5 L.104 del ’92)

- PDP per alunni con DSA (riferimento ex art. 5 D.M. N. 5669 del 12 /07/2011 e art. 10 DPR 122 del 2009)

- PDP per alunni stranieri (riferimento linee guida........) e non

Nei suddetti piani devono essere esplicitati gli obiettivi da perseguire, sulla base dei quali gli alunni devono essere valutati.

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Tutti gli alunni BES hanno diritto alla personalizzazione e all’individualizzazione dell’insegnamento.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola Il nostro Istituto prevede l’utilizzo delle seguenti categorie di operatori scolastici: - Insegnante di sostegno per gli alunni certificati - Assistenti specialistici - Personale ATA con incarichi specifici - Assistenti AEC - Educatori/Facilitatori - Mediatori linguistici/culturali - Docenti curriculari - Volontari di Associazioni culturali - Tirocinanti provenienti dai Centri accreditati e/o dall’Università - Docenti incaricati di Funzione Strumentale - Esperti nella gestione di laboratori pomeridiani per alunni con DSA

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti Da alcuni anni l’Istituto si avvale della collaborazione di : - Operatori dell’Associazione Culturale Manetti (recupero e consolidamento nelle difficoltà

d’apprendimento e linguistiche per gli alunni stranieri) - Operatori del Centro “Il Girasole” ( recupero nelle difficoltà di apprendimento e relazionali per gli alunni

in situazione di svantaggio socio-culturale)

- Educatori del Progetto “Azimut” (attività di integrazione sociale/relazionale per alunni segnalati dal servizio sociale della ASL; recupero scolastico )

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative Il protagonismo della famiglia viene realizzato attraverso: - Un ruolo attivo negli Organi Collegiali (Consigli di Classe/Interclasse/Intersezione; Incontri dedicati al

rapporto scuola-famiglia e alla comunicazione degli esiti; Consiglio di Istituto)

- La partecipazione ai GLIC e al GLI - Il coinvolgimento attivo dei genitori al Progetto “La Pedagogia dei Genitori”

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi E’ già presente un curricolo facilitato relativamente alle aree logico-matematica e linguistica destinato agli alunni della Scuola Primaria. Per il prossimo anno i docenti dell’Istituto prevedono di proseguire l’elaborazione del curricolo verticale, alla luce delle nuove Indicazioni per il curricolo, con particolare attenzione alle diversità e all’inclusione.

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Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione Per potenziare le risorse dell’Istituto vengono elaborati i seguenti progetti: - Progetto Orientamento (con finanziamento della provincia di Pisa)

- Progetto Aree a forte processo immigratorio (art.9 finanziamento ministeriale)

- P.E.Z. (Progetto Educativo Zonale finanziato dalla regione e dall’ente locale)

- Progetti curriculari e di recupero individualizzato da incentivare con F.I.S. (Fondo d’Istituto)

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. - Protocollo per alunni con Bisogni Educativi Speciali

- Protocollo di Accoglienza alunni stranieri

- Progetto Continuità d’Istituto

- Progetto Orientamento

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SCUOLA DELL’INFANZIA TIPOLOGIA DI BES INTERVENTI PREVISTI A.S. 2018-

2019 DISABILITA’ CERTIFICATE(Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3):PSICOFISICI

Rapporto 1/1 con insegnante di sostegno. Attività in piccolo gruppo e/o individuali. Assistenza generica per l’autonomia personale.

DISABILITA’ CERTIFICATE(Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3):MINORATI VISTA

Attività mirate e individualizzate.

DISABILITA’ CERTIFICATE(Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3):MINORATI UDITO

DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI(CON DIAGNOSI):DSA

DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI(CON DIAGNOSI):ADHD/DOP

DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI(CON DIAGNOSI):BORDERLINE COGNITIVO

DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI(CON DIAGNOSI):ALTRO

SVANTAGGIO(SU SEGNALAZIONE SERVIZI SOCIALI E/O CONSIGLIO DI CLASSE):SOCIO ECONOMICO

SVANTAGGIO(SU SEGNALAZIONE SERVIZI SOCIALI E/O CONSIGLIO DI CLASSE):LINGUISTICO CULTURALE

Supporto di mediazione culturale. Percorso interculturale. Attività individuali e/o in piccolo gruppo. Insegnamento individualizzato.

SVANTAGGIO(SU SEGNALAZIONE SERVIZI SOCIALI E/O CONSIGLIO DI CLASSE):DISAGIO COMPORTAMENTALE/RELAZIONALE

Attività in piccolo gruppo. Insegnamento individualizzato. Percorsi sulle emozioni e sulle regole di civile convivenza. Attività motorie e musicali. Percorsi interculturali.

SVANTAGGIO(SU SEGNALAZIONE SERVIZI SOCIALI E/O CONSIGLIO DI CLASSE):ALTRO

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SCUOLA PRIMARIA TIPOLOGIA DI BES INTERVENTI PREVISTI A. S. 2018-2019

DISABILITÀ CERTIFICATE (legge 104/92 art. 3,commi 1 e 3 ):PSICOFISICI

• Utilizzodeidocentidisostegnoassegnati

inorganico.

• ElaborazionePEI

• Laboratoriartistico-creativi.

• Laboratoridimusicoterapia

• Laboratoridiscritturacreativa

• Laboratoriteatrali.

• Pedagogiadeigenitori

• Attivitàindividualizzatee/oinpiccoli

gruppiutilizzandolametodologia

dell’apprendimentocooperativo

DISABILITÀ CERTIFICATE (legge 104/92 art. 3,commi 1 e 3 ):MINORATI VISTA

• Utilizzodeidocentidisostegnoassegnati

inorganico.

• ElaborazionePEI

• Laboratoriartistico-creativi.

• LaboratoridimusicoterapiaLaboratori

teatrali.

• Pedagogiadeigenitori

• Attivitàindividualizzatee/oinpiccoli

gruppiutilizzandolametodologia

dell’apprendimentocooperativo

• Collaborazioneconl’associazioneciechi

DISABILITÀ CERTIFICATE (legge 104/92 art. 3,commi 1 e 3 )UDITO

• Utilizzodeidocentidisostegnoassegnati

inorganico.

• ElaborazionePEI

• Laboratoriartistico-creativi.

• Laboratoridimusicoterapia

• Laboratoridiscritturacreativa

• Laboratoriteatrali.

• Pedagogiadeigenitori

Attività individualizzate e/o in piccoli gruppi utilizzando la metodologia dell’apprendimento cooperativo

DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI( CON DIAGNOSI): DSA

• ElaborazionePDP(strategie

metodologicheedidattiche

individualizzateallalucedellanormativa

vigente).

• Laboratoriperl’acquisizionee/o

potenziamentometododelmetododi

studioattraversol’utilizzodeglistrumenti

compensativi.

• Attivitàlaboratorialiafferentiaiprogetti

inseritinelPOF,voltiallosviluppodi

competenzerelazionalieal

potenziamentodell’autostima.

• Attivitàinpiccoligruppiutilizzandola

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metodologiadell’apprendimento

cooperativo.

• Pedagogiadeigenitori

DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI(CON DIAGNOSI) ADHD/DOP

• EventualeelaborazionePDPconcordato

conlafamigliaperilconseguimentodegli

obiettivicurricolaridellivellobaseo

iniziale.

• Laboratoridimusicoterapia

• Attivitàmotoriemirateallosviluppodel

controllocorporeo

• Attivitàinpiccoligruppiutilizzandola

metodologiadell’apprendimento

cooperativo.

DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI(CON DIAGNOSI) :BORDELINE COGNITIVO

• EventualeelaborazionePDPconcordato

conlafamigliaperilconseguimentodegli

obiettivicurricolaridellivellobaseo

iniziale.

• Attivitàindividualizzatedirecuperonelle

areecarentiutilizzandoprevalentemente

unametodologiapratico-operativa.

• Attivitàlaboratorialiafferentiaiprogetti

inseritinelPOF,voltiallosviluppodi

competenzerelazionalieal

potenziamentodell’autostima.

• Attivitàinpiccoligruppiutilizzandola

metodologiadell’apprendimento

cooperativo.

DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI(CON DIAGNOSI) :DISAGIO COMPORTAMENTALE /RELAZIONALE

• EventualeelaborazionePDPconcordato

conlafamiglia.

• Attivitàlaboratorialiafferentiaiprogetti

inseritinelPOF,voltiallosviluppodi

competenzerelazionalieal

potenziamentodell’autostima.

• Attivitàinpiccoligruppiutilizzandola

metodologiadell’apprendimento

cooperativo.

SVANTAGGIO (SU SEGNALAZIONE SERVIZI SOCIALI E/O CONSIGLIO DI CLASSE):SOCIO ECONOMICO

• EventualeelaborazionePDPconcordato

conlafamiglia.

• Attivitàindividualizzateperil

potenziamentodell’autostima.

• Laboratorilinguagginonverbali.

• Attivitàinpiccoligruppiutilizzandola

metodologiadell’apprendimento

cooperativo.

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SVANTAGGIO (SU SEGNALAZIONE SERVIZI SOCIALI E/O CONSIGLIO DI CLASSE):LINGUISTICO CULTURALE

• EventualeelaborazionePEPconcordato

conlafamiglia.

• Attivitàindividualizzateper

l’apprendimentodellalinguaitaliana.

• Utilizzodimediatorilinguisticieculturali.

• Laboratorilinguagginonverbali.

• Attivitàlaboratorialimiratea

promuovereneglialunniilsensodella

propriaidentità.

SVANTAGGIO (SU SEGNALAZIONE SERVIZI SOCIALI E/O CONSIGLIO DI CLASSE):DISAGIO COMPORTAMENTALE/RELAZIONALE

• EventualeelaborazionePDPconcordato

conlafamiglia.

• Laboratorilinguagginonverbali.

• Attivitàinpiccoligruppiutilizzandola

metodologiadell’apprendimento

cooperativo.

SVANTAGGIO (SU SEGNALAZIONE SERVIZI SOCIALI E/O CONSIGLIO DI CLASSE): ALTRO

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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO TIPOLOGIA DI BES INTERVENTI PREVISTI A.S. 2018-2019

DISABILITA’ CERTIFICATE (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3): PSICOFISICI

• Utilizzo dei docenti di sostegno assegnati in organico. • Elaborazione PEI • Laboratori artistico-creativi. • Laboratori di Musicoterapia. • Laboratori di Scrittura Creativa. • Laboratorio Teatrale. • Pedagogia dei Genitori. • Pet therapy • Sportello di Ascolto. • Attività a classi aperte. • Attività individualizzate e/o in piccoli gruppi

utilizzando la metodologia dell’apprendimento cooperativo.

• Collaborazione con enti,associazioni del territorio.

DISABILITÀ CERTIFICATE (legge 104/92 art. 3,commi 1 e 3): MINORATI VISTA

• Utilizzodeidocentidisostegnoassegnatiinorganico.

• ElaborazionePEI

• Laboratoriartistico-creativi.

• LaboratoridimusicoterapiaLaboratoriteatrali.

• PetTherapy

• Pedagogiadeigenitori

• Attivitàindividualizzatee/oinpiccoligruppi

utilizzandolametodologiadell’apprendimento

cooperativo

• Collaborazione con l’associazione ciechi DISABILITÀ CERTIFICATE (legge 104/92 art. 3,commi 1 e 3): UDITO

• Utilizzodeidocentidisostegnoassegnatiinorganico.

• ElaborazionePEI

• Laboratoriartistico-creativi.

• Laboratoridimusicoterapia

• Laboratoridiscritturacreativa

• Laboratoriteatrali.

• Pedagogiadeigenitori

• Pettherapy

• Attivitàindividualizzatee/oinpiccoligruppi

utilizzandolametodologiadell’apprendimento

cooperativo

DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI (CON DIAGNOSI): DSA

• Elaborazione PDP(strategie metodologiche e didattiche individualizzate alla luce della normativa vigente).

• Laboratori per l’acquisizione e/o potenziamento del metodo di studio attraverso l’utilizzo degli strumenti compensativi.

• Attività laboratoriali afferenti ai progetti inseriti nel Pof. volti allo sviluppo di competenze relazionali e al potenziamento dell’autostima

• Attività in piccoli gruppi utilizzando la metodologia dell’apprendimento cooperativo.

• Utilizzo di un compagno tutor • Pedagogia dei genitori • Sportello di Ascolto.

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DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI(CON DIAGNOSI):ADHD/DOP

• Eventuale elaborazione PDP concordato con la famiglia per il conseguimento degli obiettivi curricolari del livello base o iniziale.

• Laboratori di musicoterapia • Attività sportive mirate allo sviluppo del

controllo corporeo • Laboratori teatrali • Attività in piccoli gruppi utilizzando la

metodologia dell’apprendimento cooperativo. • Utilizzo di un compagno tutor • Pedagogia dei genitori • Sportello di Ascolto.

DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI(CON DIAGNOSI):BORDERLINE COGNITIVO

• Eventuale elaborazione PDP concordato con la famiglia per il conseguimento degli obiettivi curricolari del livello base o iniziale.

• Attività individualizzate di recupero nelle aree carenti utilizzando prevalentemente una metodologia pratico-operativa.

• Attività laboratoriali afferenti ai progetti inseriti nel Pof. utilizzando strategie di rinforzo positivo volti al potenziamento dell’autostima e della motivazione.

• Attività in piccoli gruppi utilizzando la metodologia dell’apprendimento cooperativo.

• Utilizzo di un compagno tutor • Pedagogia dei genitori • Sportello di Ascolto.

DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI(CON DIAGNOSI): DISAGIO COMPORTAMENTALE/RELAZIONALE

• Eventuale elaborazione PDP concordato con la famiglia

• Attività laboratoriali afferenti ai progetti inseriti nel Pof. volti allo sviluppo di competenze relazionali e al potenziamento dell’autostima

• Attività in piccoli gruppi utilizzando la metodologia dell’apprendimento cooperativo.

• Pedagogia dei genitori • Sportello di Ascolto.

SVANTAGGIO(SU SEGNALAZIONE SERVIZI SOCIALI E/O CONSIGLIO DI CLASSE):SOCIO ECONOMICO

• Eventuale elaborazione PDP concordato con la famiglia

• Attività individualizzate tenendo conto degli interessi e delle potenzialità per il potenziamento dell’autostima.

• Laboratori linguaggi non verbali • Attività in piccoli gruppi utilizzando la

metodologia dell’apprendimento cooperativo. • Collaborazione con enti,associazioni del

territorio. • Utilizzo di un compagno tutor • Pedagogia dei genitori • Sportello di Ascolto.

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Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 4/06/2018 Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 14/0/2018

SVANTAGGIO(SU SEGNALAZIONE SERVIZI SOCIALI E/O CONSIGLIO DI CLASSE):LINGUISTICO CULTURALE

• Eventuale elaborazione PEP concordato con la famiglia

• Attività laboratoriali mirate a promuovere negli alunni il senso della propria identità e un’adeguata conoscenza di sé per lo sviluppo dell’autostima e del miglioramento della percezione di sé.

• Laboratori linguaggi non verbali • Attività individualizzate per l’apprendimento

della lingua italiana. • Utilizzo di mediatori linguistici e culturali. • Collaborazione con enti,associazioni e scuole

superiori del territorio. • Attività in piccoli gruppi utilizzando la

metodologia dell’apprendimento cooperativo. • Utilizzo di un compagno tutor • Pedagogia dei genitori • Sportello di Ascolto.

SVANTAGGIO(SU SEGNALAZIONE SERVIZI SOCIALI E/O CONSIGLIO DI CLASSE):DISAGIO COMPORTAMENTALE/RELAZIONALE

• Eventuale elaborazione PDP concordato con la famiglia

• Laboratori linguaggi non verbali • Attività in piccoli gruppi utilizzando la

metodologia dell’apprendimento cooperativo. • Utilizzo di un compagno tutor • Collaborazione con enti,associazioni del

territorio. • Pedagogia dei genitori • Sportello di Ascolto.

SVANTAGGIO(SU SEGNALAZIONE SERVIZI SOCIALI E/O CONSIGLIO DI CLASSE):ALTRO

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5.6 INCLUSIONE ALUNNI STRANIERI

“La diversità non è mai assoluta, è relativa. Siamo tutti diversi rispetto a qualche cosa”

(Commissione di studio per il rispetto delle

Diversità Dipartimento degli Affari Sociali, 1994)

Descrizione dell'area La presenza nell’Istituto di alunni appartenenti a culture ed etnie “altre” oggi va considerata elemento strutturale e costitutivo dell’intero sistema scolastico in quanto la nostra società è sempre più una società plurale e multiculturale con le difficoltà, ma anche con le potenzialità che la diversità razziale, religiosa, sociale ed economica porta con sé. Il processo formativo richiede che l'educazione interculturale, come educazione “alla e nella differenza”, divenga l'orizzonte e la prospettiva di tutto il percorso formativo e, nella sua dimensione trasversale, sia intesa come sfondo integratore di tutte le discipline e di tutti gli insegnanti. Pertanto, è da ritenersi prioritaria l’esigenza di sviluppare nella scuola una politica dell’accoglienza capace di offrire, ai vari soggetti, strumenti atti a creare una comunicazione efficace e rispettosa delle diversità di ognuno e, nel contempo, a sviluppare, in ambito didattico, un’educazione intesa a valorizzare le culture di origine dei ragazzi, a diffondere la cultura italiana e a motivare il dialogo e il confronto reciproci. Nella scuola è necessario coniugare locale e globale, identità e differenza, entro un percorso di formazione del cittadino come persona capace di relazione costruttiva con l'alterità, percepita come risorsa per la crescita sia individuale che sociale, come persona capace di gestione non violenta degli innegabili conflitti tra identità differenti, come persona portatrice di responsabilità nei confronti degli altri. La scuola è il luogo nel quale si apprende e si sperimenta la convivenza democratica e la nuova cittadinanza. Per questo il nostro Istituto promuove, ormai da anni, azioni che tendono a sviluppare un approccio di tipo interculturale, nei vari ambiti della scuola e tra tutti i soggetti che alla scuola fanno riferimento (alunni, famiglie, personale docente e non docente) e adotta strategie di intervento sul piano didattico e formativo di tipo inclusivo, che inducono ad una profonda riflessione sul piano della metodologia e della selezione dei contenuti. Settore d’intervento Alunni non italofoni presenti nell’Istituto. Riferimenti Normativi - INDICAZIONI STRANIERI 09/09/2015 -Diversi da chi?

- -L. 107/2015(art. 1, co. 7, lett. r)

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Potenziamento dell’offerta formativa: Alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda

- Linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati- dicembre 2014

- C.M. 4233 del 19/02/2014

Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri

- C.M. n. 8, 6 marzo 2013

Bisogni Educativi Speciali

- DIR. 12/12/2012

Direttiva Ministeriale sui BES - Bisogni Educativi Speciali

- C.M. n.2 dell’8 gennaio 2010

Indicazioni e raccomandazioni per l'integrazione di alunni con cittadinanza non italiana

- Documento di indirizzo

La via italiana per la scuola interculturale e l'integrazione degli alunni stranieri - Ottobre 2007

- C.M.n.24del1/3/2006

Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri Finalità Sviluppare un approccio interculturale all’educazione e alle conoscenze

- Conoscenza e/o rafforzamento della propria identità culturale e dell’identità dell’altro - Capacità di dialogo, di collaborazione e di mediazione tra culture diverse per

sconfiggere pregiudizi, diffidenze ed egocentrismi ed arrivare ad una convivenza costruttiva

- Consapevolezza di sé come soggetto attivo e responsabile dell’interazione

Promuovere l’integrazione linguistica e sociale

- Creazione di un clima relazionale favorevole alla comprensione e alla collaborazione attraverso l’utilizzo dei linguaggi extraverbali

- Valorizzazione della lingua d’origine degli alunni - Acquisizione dell’italiano L2

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Promuovere la comunicazione e la collaborazione tra le diverse componenti del progetto educativo (scuola, famiglia e enti territoriali)

- Coinvolgimento degli enti territoriali - Coinvolgimento delle famiglie

Sviluppare modalità/strumenti comunicativi

- Predisposizione di strumenti organizzativi e materiali specifici per migliorare l’accoglienza/comunicazione con le famiglie non italiane

- Definizione di iter/protocolli per la prima accoglienza e l’inserimento in ambito scolastico

Attivita'

- Formazione della Commissione Intercultura (Figura strumentale e referenti dei diversi ordini di scuola)

- Riunioni di coordinamento e progettazione (Commissione intercultura) - Rilevazione del livello di competenza linguistica ed inserimento degli alunni nelle classi. - Accoglienza degli alunni non italofoni (in accordo alle linee guida definite nel Protocollo

di Accoglienza dell’Istituto) - Stesura e monitoraggio del Piano Educativo Personalizzato per gli alunni stranieri che

necessitano di percorsi individualizzati. - Incontro e confronto tra le diverse figure partecipanti al processo di inserimento ed

integrazione degli alunni (Scuola, famiglie, Enti territoriali, cooperative per mediatori linguistici e culturali,).

- Monitoraggio e aggiornamento del Protocollo Accoglienza degli alunni non italofoni - Coordinamento dei progetti afferenti all’area.

Progetti afferenti all’Area Progetti Destinatari Obiettivi

DIVERSIDENTITA’ (Progetto aree a forte processo immigratorio)

Tre ordini di scuola Rispondere ai bisogni di integrazione linguistica e culturale degli alunni stranieri Prevenire il disagio, l’abbandono scolastico e l’impoverimento emozionale Valorizzare i diversi linguaggi verbali e non verbali.

INTERCULTURA (Alfabetizzazione e

Tre ordini di scuola Offrire un sostegno linguistico agli alunni stranieri, affinché essi

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integrazione alunni stranieri )

possano: sviluppare le capacità comunicative in italiano, per partecipare in modo sempre più produttivo alla vita della classe; imparare a usare l’italiano L2 in contesti socialmente utili; imparare a leggere e scrivere in italiano L 2 ; sviluppare la conoscenza della lingua italiana come lingua veicolare per l’acquisizione di conoscenze; acquisire le conoscenze e le competenze dei linguaggi logico-matematici di base per poter seguire le programmazioni di classe.

CORSO DI CINESE Studenti delle classi seconde e terze della Scuola Secondaria di Primo grado

Ampliare l’offerta formativa con percorsi di studio a carattere internazionale Avvicinarsi alla lingua cinese e stimolare l’interesse per la cultura orientale. Favorire il dialogo reciproco e la partecipazione attiva nell’affrontare la conoscenza di una nuova lingua

Modulistica

Protocollo di Accoglienza degli alunni non italofoni

Piano Educativo Personalizzato per alunni non italofoni

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Azioni programmate per il triennio

- Effettuare incontri tra la funzione strumentale dell’intercultura e i referenti dei tre ordini di scuola per individuare i bisogni degli alunni non italofoni

- Programmare attività di mediazione linguistico-culturale e di alfabetizzazione linguistica.

- Rilevare il livello di competenza linguistica degli alunni non italofoni in entrata

- Attivare le condizioni di accoglienza e di inclusione degli alunni stranieri secondo le

modalità del protocollo di Istituto.

- Collaborare con le diverse figure partecipanti al processo di inserimento ed inclusione

degli alunni in vista di nuovi progetti e percorsi.

- Continuare la realizzazione dei progetti in corso ed progettare nuovi percorsi inclusivi.

- Monitorare in itinere gli interventi predisposti

- Verificare l’efficacia degli stessi a conclusione del percorso attivato

5.7 CONTINUITA’

Nel 1938 Dewey scriveva: “……. ogni esperienza riceve qualcosa da quelle che l’hanno preceduta e modifica in qualche modo la qualità di quelle che seguiranno.”

“Se dovessi condensare in un unico principio l'intera psicologia dell'educazione direi che il fattore più importante che influenza l'apprendimento sono le conoscenze che lo studente già possiede. Accertatele e comportatevi in conformità nel vostro insegnamento” (David Ausubel)

Descrizione dell'area La Continuità, come recita la C.M.n. 339 del 18/11/1992, "nasce dall'esigenza primaria di garantire il diritto dell'alunno a un percorso formativo organico e completo che mira a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto il quale, pur nei cambiamenti evolutivi e nelle diverse istituzioni scolastiche, costruisce così la sua particolare identità. Una corretta azione educativa, infatti, richiede un progetto formativo continuo". La continuità, come prassi didattica, è nata nel nostro Istituto proprio per garantire un percorso scolastico unitario, organico e completo ad ogni alunno, dal primo anno della scuola dell’ infanzia all’ ultimo della scuola secondaria di primo grado. Il passaggio da una scuola all’altra rappresenta, per l’alunno, un momento delicato intorno al quale si concentrano interrogativi, timori, aspettative: entrare in un nuovo ordine di scuola significa uscire dalle sicurezze affettive costruite nella vecchia scuola e affrontare un nuovo sistema regolato da relazioni e norme diverse, in cui si devono costruire nuove certezze. Creare opportunità di confronto permette agli alunni di esplorare e conoscere un ambiente scolastico sconosciuto, vissuto

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spesso con un sentimento misto di curiosità e ansia. La continuità si prefigge di aiutare il bambino ad affrontare questo sentimento di confusione e a rassicurarlo, promuovendo in modo positivo il passaggio Continuità e Orientamento costituiscono le basi portanti di tutta la programmazione didattica, ciò a maggior ragione in quanto il nostro è da molti anni un Istituto Comprensivo che ospita le scuole dalla Primaria alla Media Inferiore, un modello organizzativo che ha portato all'elaborazione di un curricolo verticale condiviso tra vari ordini e alla necessità di rendere sempre più percepibile la continuità tra essi nell'azione didattica quotidiana. Settore d’intervento

• Alunni dell'ultimo anno della scuola dell'infanzia.

• Alunni delle classi prime della scuola primaria.

• Alunni delle classi quinte della scuola primaria dei tre plessi dell'Istituto.

Riferimenti Normativi

• C.M n° 339/1992 (continuità) • Legge Delega n: 53/2003 della Riforma della scuola (adozione del portfolio come

strumento significativo del percorso scolastico) • D.L. N° 59 /2004 • D: M. del 31/ 07/ 2007 e direttiva ministeriale n° 68 del 03/ 08/ 2007 • Legge 107/2015 di Riforma su “La Buona Scuola”

Finalità • Creare un clima costruttivo di collaborazione e confronto tra i docenti dei diversi ordini

di scuola dell’Istituto

• Affrontare i cambiamenti relativi al passaggio al segmento formativo superiore, favorendo un graduale e sereno inserimento nella nuova istituzione scolastica

• Instaurare relazioni amicali in situazioni di svantaggio – portatori di handicap e immigrati - (conoscenza dell’altro)

• Crescere in modo equilibrato, disponendo di strumenti a sostegno dello sviluppo individuale in termini affettivi, relazionali e sociali (conoscenza di sé)

• Attenuare l'ansia: esplicitare e condividere i timori e il disagio per far crescere il benessere individuale e rafforzare la coesione del gruppo.

Attivita'

• Riunioni di coordinamento e progettazione tra il responsabile dell'area e i docenti referenti dei tre ordini di scuola (commissione continuità)

• Attività laboratoriali condivise tra alunni delle classi-ponte, utilizzo dei sussidi informatici (skype ad esempio) per la condivisione (Progetto “Un passo alla volta”)

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• Visite guidate all'interno della nuova scuola per conoscere gli spazi e le persone che vi operano

• Incontri fra i docenti degli alunni delle classi ponte

• Incontri dei futuri docenti della classe prime della scuola primaria e secondaria con i bambini nuovi iscritti per svolgere attività laboratoriali.

• Mattinata di frequenza nelle classi prime della secondaria per gli alunni di quinta delle scuole primarie (stage)

• Incontro dei futuri docenti con i genitori degli alunni nuovi iscritti per illustrare il funzionamento delle attività e per far conoscere l’offerta formativa dell’Istituto e dei singoli plessi.

• Narrazione dei propri figli per presentarli ai docenti della scuola secondaria secondo la metodologia della Pedagogia dei genitori

Progetti afferenti all’Area

Progetti Destinatari Accoglienza - Integrazione Tre ordini di scuola

PROGETTO “ORIENTALFUTURO”

Le tre classi della scuola media

PROGETTO SETTENOTE Dalla classe terza primaria

PROGETTO TEATRO Tre ordini di scuola PROGETTI PON PER LA LOTTA AL DISAGIO E L'INCLUSIONE

Tre ordini di scuola

PROGETTO CONTINUITÀ “Un passo alla volta”

Tre ordini di scuola

Azioni programmate per il triennio 2016-19

• Effettuare incontri tra i referenti dei tre ordini di scuola • Progettare e mettere in opera percorsi per il raccordo scuola dell'infanzia/scuola

primaria/scuola secondaria di primo grado, incentrati sui traguardi di competenza stabiliti nei curricoli.

• Monitorare in itinere gli interventi predisposti • Verificare l’efficacia degli stessi a conclusione del percorso attivato • Predisporre uno spazio orientamento e continuità sul sito della scuola con test

interattivi, raccolta di materiale orientativo, raccolta e diffusione dei prodotti elaborati nelle attività di continuità tra i vari plessi.

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5.8 ORIENTAMENTO

"La centralità del ruolo strategico attribuito all’orientamento nella lotta alla dispersione e all’insuccesso formativo non è da mettere in discussione. Il ruolo strategico dell’orientamento viene collegato al fenomeno dell’insuccesso e della dispersione mettendone in risalto le due

facce del problema: da un lato, le ricadute patologiche sul funzionamento del sistema scolastico stesso e le conseguenze sul sistema economico-produttivo e, dall’altro, gli effetti

problematici sull’evoluzione delle storie individuali (formative, lavorative, sociali)”. Maria Luisa Pombeni - Intervento al Convegno: "Tavolo per l'orientamento", Tione (TN), 2007

“Se dovessi condensare in un unico principio l'intera psicologia dell'educazione direi che il fattore più importante che influenza l'apprendimento sono le conoscenze che lo studente già possiede. Accertatele e comportatevi in conformità nel vostro insegnamento” (David Ausubel)

Descrizione dell'area

L’Attività di orientamento riguarda tutta la comunità scolastica: docenti, genitori, studenti ed è rivolto all’intero triennio, nella consapevolezza che un vero orientamento non può ridursi al breve periodo della scelta delle superiori in terza media. Orientare non significa, infatti, solo guidare gli alunni alla scelta della scuola superiore, ma deve costituire un’azione in grado di potenziare la singola persona e la classe come “comunità di apprendimento”, rafforzando le capacità e l’autostima di ogni alunno.

Settore d’intervento

• Alunni della scuola secondaria di primo grado.

Riferimenti Normativi

• Carta Sociale europea Strasburgo, 3 maggio 1996) • Direttiva sull’orientamento delle studentesse e degli studenti n. 487 del 1997, • DM 323 del 9 agosto 1999 Regolamento per l’attuazione dell’articolo 1 della legge 20

gennaio 1999 n.9 contenente disposizioni urgenti per l’elevamento dell’obbligo di istruzione

• Memorandum sull’istruzione e la formazione permanente (2000) • Legge Regionale n. 32 del 2002 Testo unico della normativa della Regione Toscana in

materia di educazione, istruzione, orientamento, formazione professionale e lavoro

• Legge 107/2015 di Riforma su “La Buona Scuola”

Finalità

• Favorire il percorso di conoscenza di sé in ogni alunno

• Facilitare una scelta consapevole

• Stimolare interessi e attitudini

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• Guidare gli alunni nel percorso di conoscenza del contesto socio-economico in cui vivono in relazione alle caratteristiche occupazionali, ai servizi offerti, alle fonti informative attivabili

• Coordinare l'offerta di orientamento a livello locale attraverso iniziative di informazione e formazione fra il nostro istituto, gli istituti superiori e i Centri di Formazione Professionale

• Coinvolgere attivamente le famiglie nel percorso di orientamento dei propri figli

• Favorire l'integrazione degli alunni stranieri

• Supportare nella scelta gli alunni con Disturbi Specifici dell'Apprendimento

• Contrastare l’abbandono scolastico

Attività

• Attivazione di 4 moduli PON:

Pedagogia dei genitori

Informiamoci!

Quale scuola scelgo dopo le medie?

Relazioni ed emozioni

• Iniziativa “SCUOLA APERTA”: i docenti delle superiori saranno presenti a scuola per

illustrare i programmi dei propri istituti (in tre pomeriggi, nel mese di novembre)

• Lezioni-laboratorio per le classi terze tenute da docenti e alunni (alternanza scuola-

lavoro) dei due istituti superiori presenti nel comune di Cascina

• Frequenza autonoma per una mattina delle lezioni di un Istituto superiore (stage)

• Comunicazione delle date di apertura degli istituti superiori per le giornate di Scuola

Aperta

• Attivazione Sportello Informativo di Orientamento

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• Pedagogia dei Genitori: narrazione da parte dei genitori di una scelta di vita;

opportunità per i genitori di presentare i propri figli ai docenti delle scuole superiori

attraverso la scrittura di narrazioni che vengono inoltrate agli istituti interessati insieme

con il certificato delle competenze

• Consegna ai genitori del Consiglio Orientativo del Consiglio di Classe

• Proseguimento della partecipazione al gruppo di lavoro CRED, costituito da docenti

della scuola media inferiore e superiore, per la costruzione di un percorso di raccordo

tra i due ordini di scuola (elaborazione di prove condivise)

• Collaborazione con l'Unione degli Industriali della Provincia di Pisa per un intervento

orientativo finalizzato alla conoscenza delle opportunità offerte dalla frequenza di istituti

tecnici e professionali

• Monitoraggio degli esiti degli alunni iscritti al primo anno delle superiori, con particolare

riferimento al rispetto o meno del Consiglio Orientativo nel successo scolastico

Progetti afferenti all’Area

Progetti Destinatari

Accoglienza - Integrazione Tre ordini di scuola

PROGETTO “ORIENTALFUTURO”

Le tre classi della scuola media

PROGETTO SETTENOTE Dalla classe terza primaria

PROGETTO TEATRO Tre ordini di scuola PROGETTI PON PER LA LOTTA AL DISAGIO E L'INCLUSIONE

Tre ordini di scuola

PROGETTO CONTINUITÀ “Un passo alla volta”

Tre ordini di scuola

Azioni programmate per il triennio 2016-19

• Stabilire contatti con gli istituti superiori anche per costruire percorsi di orientamento adeguati ai ragazzi DSA

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• Partecipare a incontri con docenti degli istituti superiori per avviare un percorso di condivisione dei curriculi (prove comuni per uscita/ingresso) allo scopo di ridurre il tasso di dispersione scolastica

• Monitorare in itinere gli interventi predisposti • Verificare l’efficacia degli stessi a conclusione del percorso attivato

• Monitorare gli esiti degli alunni iscritti agli istituti superiori, verificare se il rispetto del Consiglio Orientativo ha favorito il successo formativo

• Predisporre uno spazio orientamento sul sito della scuola con test interattivi, raccolta di materiale orientativo, raccolta e diffusione dei prodotti elaborati nelle attività di orientamento.

5.9 LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI

AREA DELLA VALUTAZIONE E DELL’AUTOVALUTAZIONE

SISTEMA DI VALUTAZIONE

Premessa teorica

I docenti hanno impegni comuni sul fronte delle seguenti caratteristiche operative:

Finalità formativa ed educativa della valutazione che concorre al miglioramento degli apprendimenti e al successo formativo degli allievi.

Capacità di documentare lo sviluppo dell'identità personale e promuovere la autovalutazione di ciascuno in relazione alle acquisizioni di conoscenze, abilità e competenze.

Coerenza fra verifica periodica e controlli quotidiani.

Impegni sostenibili e credibilità della verifica.

Correzione, misurazione e valutazione delle verifiche in itinere: linea di sviluppo dell’esperienza svolta in classe, considerando la verifica in itinere come l’anima del dialogo educativo, ordinario momento di confronto con il percorso compiuto, con se stessi, con i livelli generali di attesa.

Correzione e valutazione coerente con le proporzioni stabilite dalla misurazione. Comprensibilità per l’alunno al confronto legittimo con i risultati ottenuti dai compagni. Coerenza fra risultati periodici e valutazione finale.

Normativa vigente Il Decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62 - Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181,

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lettera i), della legge 13 luglio 2015, n. 107, definisce i principi generali, oggetto e finalità della valutazione e della certificazione. La valutazione ha per oggetto il processo formativo e i risultati di apprendimento delle alunne e degli alunni, ha finalità formativa ed educativa e concorre al miglioramento degli apprendimenti ed al successo formativo degli stessi; documenta lo sviluppo dell’identità personale e promuove la autovalutazione di ciascuno, in relazione alle acquisizioni di conoscenze, abilità e competenze. Le verifiche e le valutazioni periodiche saranno coerenti con l’offerta formativa stabilita dalla scuola, con la personalizzazione dei percorsi e con le Indicazioni Nazionali per il curricolo; sono effettuate dai docenti nell’esercizio della propria autonomia professionale, in conformità con i criteri e le modalità definiti dal collegio dei docenti e inseriti nel PTOF. La valutazione del comportamento si riferisce allo sviluppo delle competenze di cittadinanza, tenendo conto di quanto previsto dallo Statuto delle studentesse e degli studenti, dal Patto educativo di corresponsabilità e dai regolamenti approvati dalla istituzione scolastica. La valutazione del comportamento degli alunni viene espressa collegialmente dai docenti attraverso un giudizio sintetico riportato nel documento di valutazione. Al termine dell’anno scolastico, la scuola dovrà certificare i livelli di competenza raggiunti da ciascun alunno per sostenerne i processi di crescita e per favorirne l’orientamento ai fini della prosecuzione degli studi. Per facilitare i rapporti scuola-famiglia, la scuola adotta modalità di comunicazioni efficaci e trasparenti in merito alla valutazione del percorso scolastico degli alunni e studenti. Le modalità valutative La valutazione è una dimensione costante e fondamentale del processo di insegnamento-apprendimento. Comporta l’attribuzione di voti e giudizi, finali e in itinere, per certificare dal punto di vista istituzionale la qualità del percorso didattico, sulla base dell’acquisizione di conoscenze, abilità e competenze e dei livelli di impegno e partecipazione mostrati da ogni alunno. Le modalità, presentate in modo sintetico a seguire, contribuiscono alla formazione permanente della persona e giocano un ruolo di primaria importanza nell’orientare ogni alunno. Valutazione sommativa e certificativa Di norma avviene al termine di fasi periodiche dell’attività didattica ed ha lo scopo di accertare il livello di padronanza di abilità e conoscenze. Permette di verificare e attribuire valore a ciò che l’alunno sa e definisce che cosa concretamente sa fare con ciò che sa. Valutazione formativa L’oggetto di questo tipo di valutazione non è costituito solo da prestazioni in momenti determinati, ma dal processo complessivo, dalla registrazione dei progressi fatti, dai fattori meta cognitivi che entrano in gioco, dai livelli motivazionali e socio-affettivi, dalla riflessione sui fattori che ostacolano la sicurezza nelle prestazioni. Ha lo scopo di raccogliere informazioni importanti che permettano ai docenti di rivedere la programmazione didattico-educativa e di apportare i necessari adeguamenti al fine di personalizzare il più possibile gli interventi didattici. Promuove atteggiamenti di fiducia e autostima degli alunni, stimolandoli ad un costante miglioramento attraverso l’attenzione alle personali strategie di apprendimento. Si avvale di molteplici strumenti rilevativi: oltre le prove strutturate o semi strutturate, si serve di prove tradizionali aperte (scritte e orali), di osservazioni sistematiche, di colloqui individuali o sviluppati in setting di gruppo. Il punto di vista è culturale o educativo in quanto:

- considera come influenti gli aspetti psicologici e sociali della valutazione;

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- investe la natura profonda del rapporto fra docente e discente; - implica forti ripercussioni sulla dimensione di personalità dell’allievo, sul suo rapporto

con il mondo, sulle riflessioni sull’autovalutazione e sulle scelte di orientamento.

Fasi della valutazione Il percorso di valutazione viene declinato in quattro fasi che coinvolgono i docenti delle singole discipline, il Consiglio di classe ed il Collegio dei docenti: 1° FASE: costituita dalla diagnosi iniziale e viene effettuata dal singolo docente di ciascuna disciplina attraverso prove di ingresso comuni e osservazione in classe. 2° FASE: costituita dalla valutazione del docente, attraverso un’analisi del percorso complessivo dell’allievo che terrà conto tra l’altro, di:

• livello di partenza

• atteggiamento nei confronti della disciplina

• metodo di studio

• costanza e produttività

• collaborazione e cooperazione

• consapevolezza ed autonomia di pensiero (scuola secondaria)

Relativamente al numero minimo di verifiche scritte per le discipline Italiano, Matematica e Lingue straniere proposte per ciascun quadrimestre, il Collegio ha stabilito:

I° QUADRIMESTRE Numero minimo verifiche

II° QUADRIMESTRE Numero minimo verifiche

VERIFICHE SCRITTE 3 3 Strumenti di verifica Gli insegnanti predispongono ed utilizzano i seguenti strumenti di verifica:

• testi • interrogazioni • colloqui • schede • questionari • tabelle • schemi • grafici • prove pratiche

Criteri e modalità di valutazione: Ogni insegnante verifica l'acquisizione degli obiettivi concordati nel Consiglio di classe attraverso prove disciplinari da cui emergeranno le seguenti abilità trasversali:

• PERCEPIRE • CATALOGARE • FORMULARE IPOTESI • RISOLVERE PROBLEMI

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3° FASE: costituita dalla valutazione complessiva del consiglio di classe, dove accanto al giudizio proposto dal docente curriculare, intervengono altri elementi utili a completare la valutazione complessiva e a stendere il giudizio finale, che sarà poi riportato sul documento di valutazione. La valutazione complessiva è espressa con notazione numerica, in decimi, di norma non inferiore al 4 alla scuola secondaria di primo grado e non inferiore al 5 alla scuola primaria. I docenti che svolgono insegnamenti curricolari per gruppi di alunne e di alunni, i docenti incaricati dell’insegnamento della religione cattolica e di attività alternative all’insegnamento della religione cattolica, partecipano alla valutazione degli alunni che si avvalgono dei suddetti insegnamenti. La valutazione è integrata dalla descrizione del processo e del livello globale di sviluppo degli apprendimenti raggiunto. Sono oggetto di valutazione le attività svolte nell’ambito di “Cittadinanza e Costituzione”; la loro valutazione trova espressione nel complessivo voto delle discipline dell'area storico-geografica. ai sensi dell'articolo 1 della legge n. 169/2008. La valutazione dell'insegnamento della religione cattolica o delle attività alternative, per gli alunni e le alunne che si avvalgono di tali insegnamenti, viene riportata su una nota separata dal documento di valutazione ed espressa mediante un giudizio sintetico riferito all’interesse manifestato e ai livelli di apprendimento conseguiti. Il consiglio di classe, quindi, esprimerà un giudizio sulla proposta valutativa di ogni singolo docente, tenendo fermi i criteri valutativi che possono essere sintetizzati nei seguenti punti: 1. proposta del docente

2. livello di partenza e percorso di sviluppo

3. impegno e produttività

4. capacità di orientarsi in ambito disciplinare ed acquisizione di un personale progetto curricolare

5. risultati di apprendimento.

4° FASE: costituita dalla certificazione delle competenze come atto conclusivo della valutazione e stabilisce quindi il livello di competenze raggiunte dall’alunno nei diversi ambiti previsti dalla vigente normativa al termine della scuola primaria ed alla fine del primo ciclo di istruzione. Modalità di comunicazione della valutazione alle famiglie:

colloqui individuali

registro elettronico

eventuali comunicazioni inviate ai genitori (e-mail, note, lettere)

La scuola si deve fare carico di assicurare alle famiglie una tempestiva informazione sul processo di apprendimento e la valutazione dei propri figli nel pieno rispetto delle norme vigenti sulla privacy. Organizzazione, procedure, criteri e modalità di valutazione La valutazione periodica e finale degli apprendimenti (scrutini) sarà effettuata nella scuola primaria dal docente, ovvero collegialmente dai docenti contitolari della classe e, nella scuola

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secondaria di I grado, dal Consiglio di classe. Le operazioni di scrutinio sono presiedute dal dirigente scolastico o da un suo delegato. I docenti di sostegno, contitolari della classe, partecipano alla valutazione di tutti gli alunni della classe; nel caso in cui su un alunno ci siano più insegnanti di sostegno, essi si esprimeranno con un unico voto. Il personale docente esterno e/o gli esperti di cui si può avvalere la scuola e i docenti che svolgono ampliamento o potenziamento dell’offerta formativa dovranno fornire ai docenti della classe preventivamente gli elementi conoscitivi in loro possesso sull’interesse manifestato e il profitto raggiunto da ciascun alunno.

Scuola primaria

Le alunne e gli alunni della scuola primaria sono ammessi alla classe successiva e alla prima classe di scuola secondaria di primo grado anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione. Pertanto l’alunno viene ammesso alla classe successiva anche se in sede di scrutinio viene attribuita una valutazione con voto inferiore a 6/10 in una o più discipline, da riportare nel documento di valutazione. A seguito della valutazione periodica e finale, la scuola provvede a segnalare tempestivamente ed opportunamente alle famiglie delle alunne e degli alunni eventuali livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione e, nell'ambito della propria autonomia didattica ed organizzativa, attiva specifiche strategie e azioni che consentano il miglioramento dei livelli di apprendimento I docenti della classe in sede di scrutinio, con decisione assunta all‘unanimità, possono non ammettere l'alunna o l'alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione. In tale caso saranno convocati personalmente i genitori. Rilevazioni nazionali Invalsi scuola primaria. L'Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione (INVALSI) effettua rilevazioni nazionali sugli apprendimenti delle alunne e degli alunni in italiano, matematica e inglese in coerenza con le Indicazioni Nazionali per il curricolo. Tali rilevazioni sono svolte nelle classi seconda e quinta di scuola primaria, come previsto dall'articolo 6, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80, ad eccezione della rilevazione di inglese effettuata esclusivamente nella classe quinta. Le rilevazioni degli apprendimenti contribuiscono al processo di autovalutazione delle istituzioni scolastiche e forniscono strumenti utili al progressivo miglioramento dell'efficacia della azione didattica. Per la rilevazione di inglese, l'INVALSI predispone prove di posizionamento sulle abilita' di comprensione e uso della lingua, coerenti con il Quadro comune di riferimento Europeo per le lingue.

Scuola secondaria di primo grado

Validità dell'anno scolastico nella scuola secondaria di primo grado Ai fini della validità dell'anno scolastico, per la valutazione finale delle alunne e degli alunni è richiesta la frequenza di almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, definito dall'ordinamento della scuola secondaria di primo grado, da comunicare alle famiglie all'inizio di ciascun anno. Rientrano nel monte ore personalizzato di ciascun alunno tutte le attività oggetto di valutazione periodica e finale da parte del consiglio di classe. La scuola stabilisce, con delibera del collegio dei docenti, motivate deroghe al suddetto limite per i casi eccezionali, congruamente documentati, purchè la frequenza effettuata fornisca al consiglio di classe sufficienti elementi per procedere alla valutazione. Nel caso in cui non

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sia possibile procedere alla valutazione, il consiglio di classe accerta e verbalizza, nel rispetto dei criteri definiti dal collegio dei docenti, la non validità dell'anno scolastico e delibera conseguentemente la non ammissione alla classe successiva o all'esame finale del primo ciclo di istruzione. Ammissione alla classe successiva nella scuola secondaria di primo grado ed all'esame conclusivo del primo ciclo L'ammissione alle classi seconda e terza di scuola secondaria di primo grado è disposta, in via generale, anche nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline. Pertanto l’alunno viene ammesso alla classe successiva anche se in sede di scrutinio finale viene attribuita una valutazione con voto inferiore a 6/10 in una o più discipline da riportare sul documento di valutazione. A seguito della valutazione periodica e finale, la scuola provvede a segnalare tempestivamente ed opportunamente alle famiglie delle alunne e degli alunni eventuali livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione e, nell'ambito della propria autonomia didattica ed organizzativa, attiva specifiche strategie e azioni che consentano il miglioramento dei livelli di apprendimento. Nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, il consiglio di classe può deliberare, a maggioranza, con adeguata motivazione, la non ammissione alla classe successiva o all'esame conclusivo del primo ciclo. Il Collegio dei docenti ha stabilito la non ammissione alla classe successiva per insufficienze,di cui tre gravi,riportate in almeno cinque discipline. Casi particolari saranno discussi nell’ambito del consiglio di classe, che possiede tutti gli elementi di valutazione. Nella deliberazione di non ammissione, il voto dell'insegnante di religione cattolica, per le alunne e gli alunni che si sono avvalsi dell'insegnamento della religione cattolica, è espresso secondo quanto previsto dal punto 2.7 del decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1985, n. 751; il voto espresso dal docente per le attività alternative, per le alunne e gli alunni che si sono avvalsi di detto insegnamento, se determinante, diviene un giudizio motivato iscritto a verbale. L’ammissione all’esame di Stato è disposta, in via generale, anche nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, e avviene in presenza dei seguenti requisiti:

• aver frequentato almeno tre quarti del monte ore personalizzato, fatte salve le eventuali motivate deroghe deliberate dal collegio docenti

• non essere incorsi nella sanzione disciplinare della non ammissione all’esame di Sato prevista dall’articolo 4, comma 6 e 9 bis, del DPR n.249/1998

• aver partecipato, entro il mese di aprile, alle prove nazionali di italiano, matematica e inglese predisposte dall’Invalsi.

CRITERI PER LA FORMULAZIONE DEL VOTO DI AMMISSIONE ALL’ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE

VOTO LIVELLO

4 Le conoscenze acquisite sono frammentarie e poco significative in molte discipline; l’applicazione negli usi e nelle procedure presenta frequenti errori e scarsa consapevolezza. L’abilità di svolgere compiti e risolvere problemi dipende dal costante aiuto e dal supporto dell’adulto.

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I progressi nell’apprendimento sono stati scarsi, lenti e discontinui. L’impegno si è mostrato assai limitato, non supportato da strategie efficaci di studio e di lavoro. L’autoregolazione nel lavoro e nel comportamento è limitata e si manifesta anche nella scarsa propensione all’organizzazione, alla pianificazione, all’agire in base a priorità. L’interazione sociale è stata caratterizzata in più occasioni da scarsa partecipazione e aderenza alle regole condivise.

5 Le conoscenze acquisite sono essenziali e non sempre collegate; l’applicazione negli usi e nelle procedure presenta errori e scarsa consapevolezza, e necessita di costante esercizio. L’abilità di svolgere compiti e risolvere problemi è limitata a contesti noti e richiede istruzioni e supporto dell’adulto o dei compagni. I progressi nell’apprendimento sono stati lenti e discontinui. L’impegno si è mostrato non sempre sufficiente, non continuo e non supportato da strategie efficaci di studio e di lavoro. L’autoregolazione nel lavoro e nel comportamento è limitata e condiziona talvolta anche la capacità di organizzazione, di pianificazione e di individuazione delle priorità. L’interazione sociale è stata caratterizzata talvolta da scarsa partecipazione e aderenza alle regole condivise.

6 Le conoscenze acquisite sono essenziali, anche se significative e stabili; la corretta applicazione negli usi e nelle procedure richiede assiduo esercizio e supporto dell’adulto o dei compagni. L’abilità di svolgere compiti e risolvere problemi in contesti noti, seppure con il supporto dell’adulto o dei compagni, si è evidenziata in frequenti occasioni. L’impegno si è mostrato sufficiente e generalmente assiduo, anche se va migliorata l’efficacia delle strategie di lavoro e di studio. L’autoregolazione va migliorata dal punto di vista dell’organizzazione dei tempi, dell’utilizzo degli strumenti, della individuazione delle priorità e nella pianificazione delle azioni. L’interazione sociale è stata caratterizzata da buone relazioni, da una partecipazione generalmente adeguata, pur non sempre attiva, e da una generale aderenza alle regole condivise.

7 Le conoscenze acquisite sono essenziali, ma significative, stabili e collegate; l’applicazione negli usi e nelle procedure è generalmente corretta, anche se non sempre del tutto consapevole e bisognevole di esercizio. L’abilità di risolvere problemi è sufficientemente autonoma. L’impegno si è mostrato buono e generalmente assiduo. L’autoregolazione ha visto una progressiva positiva evoluzione, anche se ci sono spazi di miglioramento nell’organizzazione dei tempi e delle priorità e nella pianificazione delle azioni. L’interazione sociale si è caratterizzata con buone relazioni, partecipazione generalmente attiva e aderenza alle regole condivise generalmente consapevole.

8 Le conoscenze acquisite sono di buon livello, stabili e con buoni collegamenti; l’applicazione negli usi e nelle procedure è generalmente autonoma, corretta e consapevole. L’abilità di risolvere problemi e assumere iniziative è buona e caratterizzata da autonomia e responsabilità. L’impegno si è mostrato costante e assiduo. L’autoregolazione è buona per quanto riguarda l’organizzazione dei tempi e

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degli strumenti. Si è vista una positiva e progressiva evoluzione nelle capacità di pianificare, progettare e di agire tenendo conto delle priorità. L’interazione sociale è stata sempre caratterizzata da buone relazioni, partecipazione attiva, aderenza consapevole alle regole condivise e buona capacità di collaborare.

9 Le conoscenze acquisite sono significative, stabili e ben collegate; l’applicazione negli usi e nelle procedure è corretta, autonoma e consapevole. L’abilità di risolvere problemi e assumere iniziative è molto buona, caratterizzata da autonomia e responsabilità. L’impegno è sempre stato assiduo e responsabile, supportato da buone strategie di autoregolazione, organizzazione di tempi, spazi e strumenti. L’interazione sociale è stata sempre caratterizzata da buone relazioni, partecipazione attiva, aderenza consapevole alle regole condivise e buona capacità di collaborare.

10 Le conoscenze acquisite sono significative, stabili, ben correlate e interrelate; l’applicazione negli usi e nelle procedure è corretta, autonoma, consapevole in tutte le discipline. L’abilità di risolvere problemi e assumere iniziative è ottima, caratterizzata da autonomia, responsabilità e spirito critico. L’impegno è sempre stato assiduo e responsabile, supportato da ottime strategie di autoregolazione, organizzazione di tempi, spazi, e strumenti. L’interazione sociale è sempre stata caratterizzata da buone relazioni, partecipazione attiva, aderenza consapevole alle regole condivise e buone capacità di collaborare e di offrire contributi al miglioramento del clima e del lavoro nella comunità.

Rilevazioni nazionali Invalsi scuola secondaria di primo grado. L'INVALSI, nell'ambito della promozione delle attività di cui all'articolo 17, comma 2, lettera b) del decreto legislativo 31 dicembre 2009 n. 213, effettua rilevazioni nazionali attraverso prove standardizzate, computer based, volte ad accertare i livelli generali e specifici di apprendimento conseguiti in italiano, matematica e inglese in coerenza con le indicazioni nazionali per il curricolo. Tali rilevazioni sono effettuate nella classe terza della scuola secondaria di primo grado, come previsto dall'articolo 6, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80, come modificato dall'articolo 26, comma 2, del Decreto legislativo n. 62/2017. Le prove si svolgono entro il mese di aprile e la relativa partecipazione rappresenta requisito di ammissione all'esame conclusivo del primo ciclo di istruzione. Per le alunne e gli alunni risultati assenti per gravi motivi documentati, valutati dal consiglio di classe, è prevista una sessione suppletiva per l'espletamento delle prove. Svolgimento ed esito dell'esame di Stato L'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione è finalizzato a verificare le conoscenze, le abilità e le competenze acquisite dall'alunna o dall'alunno anche in funzione orientativa. La commissione d'esame, articolata in sottocommissioni per ciascuna classe terza, è composta dai docenti del consiglio di classe. Per ogni istituzione scolastica svolge le funzioni di Presidente il dirigente scolastico, o un docente collaboratore del dirigente individuato ai sensi dell'articolo 25, comma 5, del decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165, in caso di assenza o impedimento o di reggenza di altra istituzione scolastica. Per ogni

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istituzione scolastica paritaria svolge le funzioni di Presidente il coordinatore delle attività educative e didattiche. L'esame di Stato è costituito da tre prove scritte ed un colloquio, valutati con votazioni in decimi. La commissione d'esame predispone le prove d'esame ed i criteri per la correzione e la valutazione. Le prove scritte, finalizzate a rilevare le competenze definite nel profilo finale dello studente secondo le Indicazioni nazionali per il curricolo, sono: a) prova scritta di italiano o della lingua nella quale si svolge l'insegnamento, intesa ad accertare la padronanza della stessa lingua; b) prova scritta relativa alle competenze logico matematiche; c) prova scritta, relativa alle competenze acquisite, articolata in una sezione per ciascuna delle lingue straniere studiate. Il colloquio è finalizzato a valutare le conoscenze descritte nel profilo finale dello studente secondo le Indicazioni nazionali, con particolare attenzione alla capacità di argomentazione, di risoluzione di problemi, di pensiero critico e riflessivo, nonché il livello di padronanza delle competenze di cittadinanza, delle competenze nelle lingue straniere. La commissione d'esame delibera, su proposta della sottocommissione, la valutazione finale complessiva espressa con votazione in decimi, derivante dalla media, arrotondata all’unità superiore per frazioni pari o superiori a 0,5, tra il voto di ammissione e la media dei voti delle prove e del colloquio di cui al comma 3. L'esame si intende superato se il candidato consegue una votazione complessiva di almeno sei decimi. La valutazione finale espressa con la votazione di dieci decimi può essere accompagnata dalla lode, con deliberazione all'unanimità della commissione su proposta delle sottocommissioni, in relazione alle valutazioni conseguite nel percorso scolastico del triennio e agli esiti delle prove d'esame Valutazione delle alunne e degli alunni con disabilità La valutazione delle alunne e degli alunni con disabilità certificata frequentanti il primo ciclo di istruzione è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base dei documenti previsti dall'articolo 12, comma 5, della legge 5 febbraio 1992 n. 104 Nella valutazione delle alunne e degli alunni con disabilità i docenti perseguono l'obiettivo di cui all'articolo 314, comma 2, del decreto legislativo 16 aprile 1994 n. 297. Le alunne e gli alunni con disabilità partecipano alle prove standardizzate Invalsi Il consiglio di classe o i docenti contitolari della classe possono prevedere adeguate misure compensative o dispensative per lo svolgimento delle prove e, ove non fossero sufficienti, predisporre specifici adattamenti della prova ovvero l'esonero della prova. Le alunne e gli alunni con disabilità sostengono le prove di esame al termine del primo ciclo di istruzione con l'uso di attrezzature tecniche e sussidi didattici, nonché ogni altra forma di ausilio tecnico loro necessario, utilizzato nel corso dell'anno scolastico per l'attuazione del piano educativo individualizzato. Per lo svolgimento dell'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione, la sottocommissione, sulla base del piano educativo individualizzato, relativo alle attività svolte, alle valutazioni effettuate e all'assistenza eventualmente prevista per l'autonomia e la comunicazione, predispone, se necessario, utilizzando le risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, prove differenziate idonee a valutare il progresso dell'alunna o dell'alunno in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali. Le prove differenziate hanno valore equivalente ai fini del superamento dell'esame e del conseguimento del diploma finale. L'esito finale dell'esame viene determinato sulla base dei criteri previsti dall'articolo 8 del decreto legislativo 62/2017

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Alle alunne e agli alunni con disabilità che non si presentano agli esami viene rilasciato un attestato di credito formativo. Tale attestato è comunque titolo per l'iscrizione e la frequenza della scuola secondaria di secondo grado ovvero dei corsi di istruzione e formazione professionale, ai soli fini del riconoscimento di ulteriori crediti formativi da valere anche per percorsi integrati di istruzione e formazione. Come espressamente indicato nel protocollo di accoglienza degli alunni con disabilità, i criteri che orienteranno la valutazione sono:

a) Considerare la situazione di partenza e la differenza con quella di arrivo.

b) Valutare positivamente i progressi, anche minimi, ottenuti in riferimento alla situazione di partenza e alle potenzialità.

c) Considerare gli ostacoli eventualmente frappostisi al processo di apprendimento (malattia, interruzione delle lezioni…)

d) Considerare gli elementi fondamentali della vita scolastica: partecipazione, socializzazione, senso di responsabilità, collaborazione alle iniziative, capacità organizzative, impegno, volontà.

La valutazione non mirerà pertanto solo ad accertare le competenze possedute, bensì l’evoluzione delle capacità logiche, delle capacità di comprensione e produzione, delle abilità espositive e creative al fine di promuovere attitudini ed interessi utili anche per future scelte scolastico-professionali. I docenti sono tenuti pertanto a valutare la crescita degli alunni e a premiare l’impegno a migliorare, pur nella considerazione dei dati oggettivi in relazione agli standard di riferimento. I docenti terranno conto del comportamento nello studio tenuto dagli alunni, mettendo in pratica criteri di coerenza valutativa. Si darà importanza alla meta cognizione intesa come consapevolezza e controllo che l’alunno ha dei propri processi cognitivi, al fine di utilizzare consapevolmente le strategie necessarie a completare i compiti assegnati con successo. Valutazione degli alunni con disturbi specifici di apprendimento (DSA) Per le alunne e gli alunni con disturbi specifici di apprendimento (DSA) certificati ai sensi della legge 8 ottobre 2010, n. 170, la valutazione degli apprendimenti, incluse l'ammissione e la partecipazione all'esame finale del primo ciclo di istruzione, sono coerenti con il piano didattico personalizzato predisposto nella scuola primaria dai docenti contitolari della classe e nella scuola secondaria di primo grado dal consiglio di classe. Per la valutazione delle alunne e degli alunni con DSA certificato le istituzioni scolastiche adottano modalità che consentono all'alunno di dimostrare effettivamente il livello di apprendimento conseguito, mediante l'applicazione delle misure dispensative e degli strumenti compensativi di cui alla legge 8 ottobre 2010, n. 170, indicati nel piano didattico personalizzato. Per l'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione la commissione può riservare alle alunne e agli alunni con DSA, tempi più lunghi di quelli ordinari. Per tali alunne e alunni può essere consentita la utilizzazione di apparecchiature e strumenti informatici solo nel caso in cui siano già stati impiegati per le verifiche in corso d'anno o comunque siano ritenuti funzionali allo svolgimento dell'esame, senza che venga pregiudicata la validità delle prove scritte. Per l'alunna o l'alunno la cui certificazione di disturbo specifico di apprendimento prevede la dispensa dalla prova scritta di lingua straniera, in sede di esame di Stato, la

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sottocommissione stabilisce modalità e contenuti della prova orale sostitutiva della prova scritta di lingua straniera. In casi di particolare gravità del disturbo di apprendimento, anche in comorbilità con altri disturbi o patologie, risultanti dal certificato diagnostico, l'alunna o l'alunno, su richiesta della famiglia e conseguente approvazione del consiglio di classe, è esonerato dall'insegnamento delle lingue straniere e segue un percorso didattico personalizzato. In sede di esame di Stato sostiene prove differenziate, coerenti con il percorso svolto, con valore equivalente ai fini del superamento dell'esame e del conseguimento del diploma. L'esito dell'esame viene determinato sulla base dei criteri previsti dall'articolo 8 del D.Lgs.62/2017 Le alunne e gli alunni con DSA partecipano alle prove standardizzate Invalsi. Per lo svolgimento delle suddette prove il consiglio di classe può disporre adeguati strumenti compensativi coerenti con il piano didattico personalizzato. Le alunne e gli alunni con DSA dispensati dalla prova scritta di lingua straniera o esonerati dall'insegnamento della lingua straniera non sostengono la prova nazionale di lingua inglese Invalsi. Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami del primo ciclo e nelle tabelle affisse all'albo di istituto non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove. Valutazione alunni stranieri La valutazione degli alunni stranieri pone diversi ordini di problemi, dalle modalità di valutazione a quelle di certificazione, alla necessità di tener conto del singolo percorso di apprendimento. La normativa esistente sugli alunni con cittadinanza non italiana non fornisce indicazioni specifiche a proposito della valutazione degli stessi. In questo contesto “Le linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri” del 2006 sottolineano la necessità di privilegiare la valutazione formativa rispetto a quella “certificativa”, prendendo in considerazione il percorso dell’alunno, i passi realizzati, gli obiettivi possibili, la motivazione e l’impegno. In particolare, nel momento in cui si decide il passaggio o meno da una classe all’altra o da un grado scolastico al successivo, occorre far riferimento a una pluralità di elementi fra cui non può mancare una previsione di sviluppo dell’alunno. Nella valutazione degli apprendimenti si deve pertanto: - considerare che le difficoltà incontrate possono essere per lo più linguistiche; occorre

dunque valutare le capacità prescindendo da tali difficoltà. - Tener conto di alcuni aspetti legati alla lingua di origine capaci di avere conseguenze

specifiche come gli errori ortografici che andranno gradualmente corretti, si deve quindi nella produzione scritta tener conto dei contenuti e non della forma.

Per gli alunni di lingua nativa non italiana che si trovino nel primo anno di scolarizzazione all’ interno del sistema di istruzione nazionale si precisa inoltre che: - la valutazione periodica e annuale deve verificare la preparazione soprattutto nella

conoscenza della lingua italiana e considerare il livello di partenza dell’alunno, il processo di conoscenza, la motivazione, l’impegno e le sue potenzialità.

- Il lavoro svolto nei corsi di alfabetizzazione o di sostegno linguistico diventa parte integrante della valutazione di italiano.

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OSSERVAZIONI SISTEMATICHE SCUOLA DELL’INFANZIA

La valutazione e la verifica delle attività svolte costituiscono un momento importante del percorso didattico, poiché permettono di capirne la validità e il profitto. Le verifiche saranno sistematiche e coerenti, adeguate a quanto proposto. Verranno attuate con modalità diverse (osservazione sistematica dei bambini in situazioni di gioco libero, guidato e nelle attività programmate; conversazioni individuali e di gruppo; uso di schede strutturate e non; attività grafico-pittoriche e manipolative), così da rilevare i livelli di competenza (valutazione iniziale) e abilità da sviluppare (valutazione finale). La valutazione sarà effettuata utilizzando griglie appositamente elaborate e inserite nel registro di sezione. Indicatori: acquisito, parzialmente acquisito, non acquisito. Sarà sempre e comunque una valutazione intesa come interpretazione di quanto osservato, per individuare i traguardi da sostenere e/o potenziare.

DESCRITTORI PER LA VALUTAZIONE DELLE DISCIPLINE ALLA SCUOLA PRIMARIA ITALIANO CLASSI 1^ - 2^

10 Ascolta e interagisce in modo pertinente e per tempi prolungati. Legge in modo sempre corretto e scorrevole. Comprende in modo completo e rapido. Scrive sotto dettatura e /o autonomamente in modo sempre corretto. Riconosce e denomina con sicurezza alcune parti del discorso.

9 Ascolta e interagisce in modo corretto e pronto. Legge in modo corretto e scorrevole. Comprende in modo completo e funzionale. Scrive sotto dettatura e/o autonomamente in modo corretto. Riconosce e denomina alcune parti del discorso.

8 Ascolta e interagisce in modo corretto. Legge in modo corretto e comprende le informazioni in modo funzionale. Scrive sotto dettatura e/o autonomamente in modo per lo più corretto. Riconosce e denomina solo alcune parti del discorso in modo autonomo.

7 Ascolta e interagisce in modo generalmente corretto. Legge in modo meccanico e comprende le informazioni essenziali. Scrive sotto dettatura e/o autonomamente in modo poco corretto, ma organizzato. Riconosce e denomina solo alcune parti del discorso con schemi guida di supporto.

6 Ascolta con discontinuità e interagisce in modo non sempre pertinente. Legge in modo sillabico e comprende alcune informazioni. Scrive sotto dettatura e/o autonomamente in modo poco corretto e organizzato. Riconosce, se guidato, alcune parti del discorso.

5 Ascolta, comprende e comunica con fatica e solo se sollecitato. Legge semplici e brevi parole in modo sillabico. Scrive solo copiando.

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ITALIANO CLASSI 3^- 4^-5^ 10 Si esprime in modo corretto, esauriente e approfondito.

Legge in modo scorrevole ed espressivo utilizzando strategie di lettura funzionali allo scopo. Comprende in maniera immediata esprimendo valutazioni critiche ed operando collegamenti. Produce testi personali usando un linguaggio ricco e originale. Riconosce le principali parti del discorso senza difficoltà. Individua gli elementi sintattici in frasi sempre più complesse.

9 Si esprime in modo corretto e coerente. Legge in modo scorrevole ed espressivo. Comprende e trae informazioni in maniera autonoma e completa. Opera collegamenti. Produce testi corretti e coerenti usando un linguaggio chiaro ed appropriato. Riconosce le principali parti del discorso senza particolari difficoltà.

8 Si esprime in modo corretto. Legge in modo scorrevole. Comprende e trae informazioni in maniera autonoma. Opera collegamenti. Produce testi coerenti e generalmente corretti. Riconosce discretamente le principali parti del discorso.

7 Si esprime in modo generalmente corretto e appropriato. Legge in modo per lo più corretto. Comprende in modo essenziale ma adeguato. Produce testi usando un linguaggio semplice in forma quasi corretta. Riconosce in modo soddisfacente le principali parti del discorso in frasi semplici.

6 Si esprime in modo abbastanza semplice. Legge in modo poco scorrevole. Comprende in modo essenziale. Produce brevi testi usando un linguaggio semplice, ma sufficientemente chiaro, in forma non sempre corretta. Riconosce le principali parti del discorso in frasi semplici, con qualche incertezza.

5 Si esprime in modo poco chiaro, non rispettando l’ argomento di conversazione. Legge con difficoltà, con scarsa scorrevolezza e non sempre comprende il contenuto del testo. Produce brevi e semplici testi usando un linguaggio poco chiaro e in forma scorretta. Non sempre riesce a riconoscere la struttura della frase negli elementi essenziali.

MATEMATICA CLASSI 1^ - 2^ 10 Conta, legge, scrive, rappresenta, ordina e opera con i numeri naturali in modo

completo e rapido. Esegue semplici operazioni e applica procedure di calcolo con assoluta padronanza. Riconosce, rappresenta graficamente e risolve semplici problemi con originalità e flessibilità. Si orienta nello spazio. Riconosce e utilizza i contenuti in maniera sicura e pienamente autonoma.

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Classifica e mette in relazione in modo sempre corretto ed efficace. Raccoglie dati e li rappresenta graficamente in modo sempre adeguato alle diverse situazioni ed in modo creativo.

9 Conta, legge, scrive, rappresenta, ordina e opera con i numeri naturali in modo autonomo e sicuro. Esegue semplici operazioni e applica procedure di calcolo con padronanza . Riconosce, rappresenta graficamente e risolve semplici problemi in modo efficace. Si orienta nello spazio. Riconosce e utilizza i contenuti in maniera sicura e autonoma. Classifica e mette in relazione in modo corretto ed efficace. Raccoglie dati e li rappresenta graficamente in modo adeguato alle diverse situazioni.

8 Conta, legge, scrive, rappresenta, ordina e opera con i numeri naturali in modo autonomo e corretto. Esegue semplici operazioni e applica procedure di calcolo con efficacia. Riconosce, rappresenta graficamente e risolve semplici problemi con correttezza. Si orienta nello spazio. Riconosce e utilizza i contenuti in maniera autonoma. Classifica e mette in relazione in modo generalmente corretto ed efficace. Raccoglie dati e li rappresenta graficamente in modo adeguato.

7 Conta, legge, scrive, rappresenta, ordina e opera con i numeri naturali in modo generalmente corretto. Esegue semplici operazioni e applica procedure di calcolo in modo abbastanza sicuro. Riconosce, rappresenta graficamente e risolve semplici problemi con qualche incertezza. Si orienta nello spazio. Riconosce e utilizza i contenuti in modo generalmente autonomo. Classifica e mette in relazione in modo abbastanza corretto. Raccoglie dati e li rappresenta graficamente in modo generalmente adeguato.

6 Conta, legge, scrive, rappresenta, ordina e opera con i numeri naturali in modo essenziale.

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Esegue semplici operazioni e applica procedure di calcolo in modo non ancora sicuro. Riconosce, rappresenta graficamente e risolve in modo incerto semplici problemi. Si orienta nello spazio. Riconosce i contenuti in modo parziale. Classifica e mette in relazione se guidato. Raccoglie dati e li rappresenta graficamente in modo sufficientemente adeguato.

5 Conta, legge e scrive i numeri naturali in modo non corretto. Esegue semplici operazioni e applica procedure di calcolo con difficoltà. Non riesce a risolvere semplici problemi. Non è autonomo nell’effettuare classificazioni. Si orienta nello spazio solo se guidato. Ha difficoltà a stabilire relazioni e rappresentare graficamente dei dati grafici.

MATEMATICA CLASSI 3^- 4^-5^ 10 Legge, scrive, rappresenta, ordina ed opera con i numeri naturali e decimali in modo

completo e rapido. Applica gli algoritmi di calcolo scritto e le strategie di calcolo orale con assoluta padronanza. Riconosce e risolve situazioni problematiche con originalità e flessibilità. Descrive, denomina, classifica e riproduce enti e figure geometriche in maniera sicura e pienamente autonoma. Conosce ed usa le diverse unità di misura in modo sempre corretto ed efficace. Rappresenta, legge, ed interpreta relazioni, dati, probabilità in modo creativo.

9 Legge, scrive, rappresenta, ordina ed opera con i numeri naturali e decimali in modo autonomo e sicuro. Applica gli algoritmi di calcolo scritto e le strategie di calcolo orale con padronanza. Riconosce e risolve situazioni problematiche in modo efficace. Descrive, denomina, classifica e riproduce enti e figure geometriche in maniera sicura ed autonoma. Conosce ed usa le diverse unità di misura in modo corretto ed efficace.

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Rappresenta, legge, ed interpreta relazioni, dati, probabilità in modo adeguato alle diverse situazioni.

8 Legge, scrive, rappresenta, ordina ed opera con i numeri naturali e decimali in modo autonomo e corretto. Applica gli algoritmi di calcolo scritto e le strategie di calcolo orale con efficacia. Riconosce e risolve situazioni problematiche con correttezza. Descrive, denomina, classifica e riproduce enti e figure geometriche in modo generalmente corretto ed efficace. Conosce ed usa le diverse unità di misura in modo corretto. Rappresenta, legge, ed interpreta relazioni, dati, probabilità in modo adeguato.

7 Legge, scrive, rappresenta, ordina ed opera con i numeri naturali e decimali in modo generalmente corretto. Applica gli algoritmi di calcolo scritto e le strategie di calcolo orale in modo abbastanza sicuro. Riconosce e risolve situazioni problematiche con qualche incertezza. Descrive, denomina, classifica e riproduce enti e figure geometriche in modo generalmente autonomo. Conosce ed usa le diverse unità di misura con qualche incertezza. Rappresenta, legge, ed interpreta relazioni, dati, probabilità in modo generalmente adeguato.

6 Legge, scrive, rappresenta, ordina ed opera con i numeri naturali e decimali in modo essenziale. Applica gli algoritmi di calcolo scritto e le strategie di calcolo orale in modo non ancora sicuro. Riconosce e risolve situazioni problematiche in modo parziale. Descrive, denomina, classifica e riproduce enti e figure geometriche se guidato. Conosce ed usa le diverse unità di misura con incertezza. Rappresenta, legge, ed interpreta relazioni, dati, probabilità in modo sufficientemente adeguato.

5 Legge, scrive ed opera con i numeri naturali e decimali in modo non corretto. Applica gli algoritmi di calcolo scritto e le strategie di calcolo orale con difficoltà.

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Non riesce a risolvere situazioni problematiche. Conosce enti e figure geometriche solo se guidato. Non è autonomo nell’effettuare misurazioni. Ha difficoltà a stabilire relazioni ed interpretare grafici.

SCIENZE CLASSI 1^ - 2^ 10 Osserva, individua e descrive elementi della realtà in modo accurato ed organico in

contesti diversi. Identifica e descrive esseri viventi e non viventi in modo completo ed accurato.

9 Osserva, individua e descrive elementi della realtà in modo accurato in contesti diversi. Identifica e descrive esseri viventi e non viventi in modo completo.

8 Osserva, individua e descrive elementi della realtà in modo completo. Identifica e descrive esseri viventi e non viventi in modo corretto.

7 Osserva, individua e descrive elementi della realtà in modo adeguato. Identifica e descrive esseri viventi e non viventi in modo generalmente corretto.

6 Osserva, individua e descrive elementi della realtà in modo parziale. Identifica e descrive esseri viventi e non viventi in modo essenziale.

5 Osserva, individua e descrive elementi della realtà solo se guidato. Identifica e descrive esseri viventi e non viventi in modo disorganico.

SCIENZE CLASSI 3^- 4^-5^ 10 Osserva, individua e descrive dati in modo accurato ed organico in contesti diversi.

Conosce ed organizza i contenuti in modo completo e sicuro; li espone con precisione e con il lessico specifico della disciplina.

9 Osserva, individua e descrive dati in modo accurato in contesti diversi. Conosce ed organizza i contenuti in modo completo; li espone con proprietà lessicale.

8 Osserva, individua e descrive dati in modo completo.

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Conosce ed organizza i contenuti in modo corretto; li espone in modo chiaro ed organico.

7 Osserva, individua e descrive dati in modo adeguato. Conosce ed organizza i contenuti in modo abbastanza corretto; li espone con una buona proprietà di linguaggio.

6 Osserva, individua e descrive semplici dati in modo essenziale. Conosce i contenuti in modo parziale; li espone con una sufficiente proprietà di linguaggio.

5 Osserva, individua e descrive semplici dati solo se guidato. Non organizza le informazioni; li espone con difficoltà.

INGLESE CLASSI 1^ - 2^

10

Ascolta e comprende in modo completo e corretto vocaboli, istruzioni, semplici domande e espressioni. Interagisce in maniera sempre pertinente nominando parole e producendo frasi semplici attinenti al contesto quotidiano. Riconosce con sicurezza parole e semplici espressioni scritte. Scrive correttamente semplici parole e completa frasi elementari in modo autonomo.

9

Ascolta e comprende in modo corretto vocaboli, istruzioni, semplici domande e espressioni. Interagisce in maniera pertinente nominando parole e producendo frasi semplici attinenti al contesto quotidiano. Riconosce vocaboli e semplici espressioni scritte. Scrive semplici parole e completa frasi elementari modo quasi sempre corretto.

8

Ascolta e comprende in modo corretto vocaboli, istruzioni, semplici domande e espressioni. Interagisce in maniera adeguata nominando parole e producendo frasi semplici attinenti al contesto quotidiano. Riconosce i vocaboli proposti in forma scritta. Scrive o completa parole in modo abbastanza corretto, abbinandole alle immagini corrispondenti.

7

Ascolta e comprende in modo generalmente corretto vocaboli, istruzioni, semplici domande e espressioni. Interagisce talvolta con alcune imprecisioni nominando parole e producendo frasi semplici attinenti al contesto quotidiano. Generalmente riconosce parole scritte, spesso associandole ad un’immagine. Copia e completa parole in modo abbastanza corretto.

Ascolta e comprende in parte vocaboli, istruzioni, semplici domande e espressioni.

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6

Interagisce con imprecisioni nominando parole e producendo frasi semplici attinenti al contesto quotidiano. Ripete per imitazione e solo in modo occasionale, con interesse discontinuo. Copia parole da un modello proposto.

5

Ascolta e comprende in modo parziale vocaboli, istruzioni, semplici domande e espressioni. Interagisce con evidenti imprecisioni nominando parole e producendo frasi semplici attinenti al contesto quotidiano. Ripete solo in modo occasionale, non memorizzando i vocaboli proposti. Copia parole in modo confuso.

INGLESE CLASSI 3^- 4^-5^

10 Comprende in modo completo e corretto vocaboli, istruzioni, espressioni e/o frasi di uso quotidiano e legge correttamente, con sicurezza e intonazione. Interagisce utilizzando le strutture apprese e produce parole e/o frasi scritte correttamente in modo sicuro e autonomo.

9 Comprende in modo corretto vocaboli, istruzioni, espressioni e/o frasi di uso quotidiano e legge correttamente e con sicurezza. Interagisce utilizzando le strutture apprese e produce parole e/o frasi scritte correttamente e in modo sicuro.

8 Comprende in modo corretto vocaboli, istruzioni, espressioni e/ o frasi di uso quotidiano e legge correttamente. Interagisce utilizzando le strutture apprese e produce parole e/o frasi scritte correttamente.

7 Comprende e legge in modo generalmente corretto vocaboli, istruzioni, espressioni e/ o frasi di uso quotidiano. Interagisce utilizzando le strutture apprese talvolta con alcune imprecisioni e incertezze e produce parole e/o frasi scritte in modo abbastanza corretto.

6 Comprende in parte vocaboli, istruzioni, espressioni e/o frasi di uso quotidiano e legge mostrando delle incertezze. Interagisce utilizzando le strutture apprese talvolta con alcune imprecisioni e produce parole e/o frasi scritte in modo per lo più corretto.

5 Comprende in modo parziale o con difficoltà vocaboli, istruzioni, espressioni e/o frasi di uso quotidiano e legge mostrando evidenti incertezze o in modo stentato. Interagisce utilizzando le strutture apprese con evidenti imprecisioni e incertezze e produce parole e/o frasi scritte in modo improprio.

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STORIA CLASSI 1^- 2^ 10 Ordina fatti ed eventi, li colloca nel tempo in modo accurato ed organico.

Individua elementi per la ricostruzione del vissuto personale in modo completo ed accurato.

9 Ordina fatti ed eventi e li sa collocare nel tempo in modo accurato. Individua elementi per la ricostruzione del vissuto personale in modo completo.

8 Ordina fatti ed eventi e li sa collocare nel tempo in modo completo. Individua elementi per la ricostruzione del vissuto personale in modo corretto.

7 Colloca fatti ed eventi sulla linea del tempo, secondo l’ordine di successione in modo adeguato Individua elementi per la ricostruzione del proprio vissuto in modo generalmente corretto.

6 Colloca eventi sulla linea del tempo, ma confonde l’ordine di successione. Individua elementi del proprio vissuto in modo essenziale.

5 Ha difficoltà a collocare i fatti sulla linea del tempo e ne confonde l’ordine. Individua elementi del proprio vissuto in modo disorganico.

STORIA CLASSI 3^- 4^-5^ 10 Individua e utilizza le diverse tipologie di fonti storiche in modo critico e

personale. Organizza in modo accurato ed organico le informazioni per individuare relazioni cronologiche. Conosce e organizza i contenuti in modo completo e sicuro; li espone con precisione e con il lessico specifico della disciplina.

9 Individua e utilizza le diverse tipologie di fonti storiche in modo critico e personale. Organizza in modo accurato le informazioni per individuare relazioni cronologiche. Conosce e organizza i contenuti in modo completo; li espone con proprietà lessicale.

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8 Individua e utilizza le diverse tipologie di fonti storiche in modo completo.

Organizza in modo corretto le informazioni per individuare relazioni cronologiche. Conosce e organizza i contenuti in modo completo; li espone in modo chiaro ed organico.

7 Individua e utilizza le diverse tipologie di fonti storiche in modo adeguato. Organizza in modo abbastanza corretto le informazioni per individuare relazioni cronologiche. Conosce e organizza i contenuti in modo abbastanza corretto; li espone con buona proprietà di linguaggio.

6 Individua e utilizza le diverse tipologie di fonti storiche in modo essenziale. Organizza le informazioni per individuare relazioni cronologiche. Conosce e organizza i contenuti in modo parziale; li espone con una sufficiente proprietà di linguaggio .

5 Individua e utilizza le diverse tipologie di fonti storiche solo se guidato. Ha molte difficoltà a mettere in relazione cronologica fatti ed eventi. Non organizza le informazioni. Memorizza i contenuti in modo lacunoso e li espone in modo confuso.

GEOGRAFIA CLASSI 1^ - 2^ 10 Individua e definisce con sicurezza la posizione degli oggetti in relazione al

proprio corpo secondo gli indicatori spaziali. Riconosce, nomina e rappresenta ambienti del proprio vissuto in modo completo e accurato. Compie percorsi seguendo indicazioni date in modo completo.

9 Individua e definisce in modo accurato la posizione degli oggetti in relazione al proprio corpo secondo gli indicatori spaziali. Riconosce, nomina e rappresenta ambienti del proprio vissuto in modo accurato. Compie percorsi seguendo indicazioni date in modo completo.

8 Utilizza gli indicatori spaziali.

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Riconosce, nomina e rappresenta ambienti del proprio vissuto in modo completo. Compie percorsi seguendo indicazioni date in modo corretto.

7 Utilizza in modo adeguato gli indicatori spaziali. Riconosce e nomina ambienti del proprio vissuto in modo generalmente corretto. Compie percorsi seguendo indicazioni date in modo generalmente corretto.

6 Utilizza gli indicatori spaziali in modo parziale. Riconosce e nomina ambienti del proprio vissuto in modo essenziale. Se guidato, utilizza alcuni indicatori spaziali.

5 Utilizza gli indicatori spaziali in modo parziale. Riconosce e nomina ambienti del proprio vissuto solo se guidato. Non sa orientarsi nello spazio vissuto.

GEOGRAFIA CLASSI 3^- 4^-5^ 10 Si orienta nello spazio utilizzando punti di riferimento in modo corretto e

consapevole. Legge ed interpreta dati e carte con rapidità e sicurezza. Conosce e organizza i contenuti in modo completo e sicuro ;li espone con precisione e con il lessico specifico della disciplina.

9 Si orienta nello spazio utilizzando punti di riferimento in modo corretto. Legge ed interpreta dati e carte in modo corretto e preciso. Organizza informazioni e le mette in relazione per riferirle utilizzando il lessico specifico. Conosce e organizza i contenuti in modo completo; li espone con proprietà lessicale.

8

Si orienta nello spazio utilizzando punti di riferimento in modo corretto. Legge ed interpreta dati e carte in modo completo. Organizza informazioni e le mette in relazione per riferirle utilizzando il lessico specifico. Conosce e organizza i contenuti in modo completo; li espone in modo chiaro ed organico.

7 Si orienta nello spazio utilizzando punti di riferimento in situazioni semplici.

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Legge ed interpreta dati e carte in modo adeguato. Conosce e organizza i contenuti in modo abbastanza corretto; li espone con buona proprietà di linguaggio.

6 Si orienta nello spazio utilizzando punti di riferimento in situazioni semplici. Legge ed interpreta dati e carte in modo essenziale. Conosce e organizza i contenuti in modo parziale; li espone con una sufficiente proprietà di linguaggio.

5 Ha difficoltà ad orientarsi. Legge ed interpreta dati e carte solo se guidato. Non organizza le informazioni. Memorizza i contenuti in modo lacunoso e li espone in modo confuso.

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE CLASSI 1^ - 2^ 3^ - 4^- 5^

10 Riconosce e denomina le varie parti del corpo in modo sicuro e completo. Padroneggia gli schemi motori di base in qualsiasi situazione. Partecipa attivamente ai giochi organizzati anche in forma di gara, interagendo positivamente con gli altri, accettando le diversità e rispettando le regole. Utilizza in modo corretto e sicuro gli spazi e le attrezzature.

9

Riconosce e denomina le varie parti del corpo in modo completo. Padroneggia con sicurezza gli schemi motori di base. Conosce le regole dei giochi e le rispetta. Partecipa ai giochi organizzati anche in forma di gara, interagendo positivamente con gli altri, accettando le diversità e rispettando le regole. Utilizza in modo corretto gli spazi e le attrezzature.

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8

Riconosce e denomina le varie parti del corpo. Padroneggia gli schemi motori di base. Partecipa ai giochi organizzati anche in forma di gara, interagendo con gli altri, accettando le diversità e rispettando le regole. Conosce e rispetta le regole del gioco e dello sport.

7

Riconosce e denomina parzialmente le varie parti del corpo. Padroneggia discretamente gli schemi motori di base. Si muove con destrezza controllando e cambiando più schemi motori tra loro ( correre, saltare, afferrare, lanciare,..) per adattarli parametri spazio-temporali. Conosce e rispetta le regole del gioco con discontinuità.

6

Riconosce e denomina parzialmente le varie parti del corpo. Ha una sufficiente padronanza degli schemi motori di base. Si muove, se guidato, controllando e cambiando più schemi motori tra loro ( correre, saltare, afferrare, lanciare,..) per adattarli a parametri spazio-temporali. Rispetta le regole del gioco con discontinuità.

5

Anche se guidato, riconosce e denomina con difficoltà le varie parti del corpo. Fatica a padroneggiare i schemi motori di base. Si muove in modo impacciato e non riesce a controllare e cambiare più schemi motori tra loro ( correre, saltare, afferrare, lanciare,..) per adattarli a parametri spazio-temporali. Non partecipa e non rispetta le regole del gioco.

MUSICA CLASSI 1^ - 2^ 10 Riproduce ritmi, esegue brani vocali in modo originale e creativo.

9 Riproduce ritmi, esegue brani vocali in modo originale .

8 Esegue canti, ritmi, rispettando il tempo e l’intonazione in modo completo.

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7 Esegue canti e ritmi in modo adeguato.

6 Esegue canti e ritmi in modo essenziale.

5 Non riproduce ritmi. Non partecipa a canti.

MUSICA CLASSI 3^- 4^-5^ 10

Ascolta e riconosce elementi basilari del linguaggio musicale in modo attivo e consapevole. Esegue brani vocali/strumentali in modo originale e creativo.

9

Ascolta e riconosce elementi basilari del linguaggio musicale in modo attivo. Esegue brani vocali/strumentali in modo originale.

8

Ascolta e riconosce elementi basilari del linguaggio musicale in modo attivo. Esegue canti, ritmi, brani strumentali rispettando il ritmo, l’intonazione.

7

Ascolta e riconosce elementi basilari del linguaggio musicale in modo adeguato. Esegue canti e ritmi in modo abbastanza corretto.

6 Ascolta e riconosce elementi basilari del linguaggio musicale in modo essenziale. Esegue canti e ritmi in modo poco attento

5

Riconosce elementi basilari del linguaggio musicale solo se guidato. Non partecipa a canti.

TECNOLOGIA CLASSI 1^ - 2^ 10 Osserva oggetti d’uso comune in modo corretto e preciso.

Esegue semplici istruzioni d’uso in modo completo ed accurato.

9

Osserva oggetti d’uso comune in modo corretto. Esegue semplici istruzioni d’uso in modo completo.

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8

Osserva oggetti d’uso comune in modo completo. Esegue correttamente semplici istruzioni d’uso.

7

Osserva oggetti d’uso comune in modo adeguato. Esegue semplici istruzioni d’uso in modo generalmente corretto.

6

Osserva oggetti d’uso comune in modo parziale. Esegue semplici istruzioni d’uso in modo essenziale.

5

Osserva oggetti d’uso comune solo se guidato. Esegue con difficoltà semplici istruzioni d’uso.

TECNOLOGIA CLASSI 3^- 4^-5^ 10 Osserva, rappresenta e descrive elementi del mondo artificiale in modo corretto,

accurato ed organico. Utilizza in modo appropriato e sicuro semplici strumenti anche digitali.

9

Osserva, rappresenta e descrive elementi del mondo artificiale in modo corretto e accurato. Utilizza in modo appropriato semplici strumenti anche digitali.

8

Osserva, rappresenta e descrive elementi del mondo artificiale in modo completo. Utilizza correttamente semplici strumenti anche digitali.

7

Osserva, rappresenta e descrive elementi del mondo artificiale in modo adeguato. Segue istruzioni e utilizza in modo abbastanza corretto semplici strumenti anche digitali.

6 Osserva, rappresenta e descrive elementi del mondo artificiale in modo essenziale. Segue istruzioni e utilizza in modo abbastanza corretto semplici strumenti anche digitali.

5

Procedere nel lavoro solo se guidato. Segue istruzioni e utilizza semplici strumenti anche digitali in modo confuso ed incerto.

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ARTE E IMMAGINE CLASSI 1^ - 2^ 10 Utilizza creativamente e con padronanza le tecniche grafico-pittoriche, attraverso

forme, colori e materiali.

9 Utilizza in modo ricco e dettagliato le tecniche grafico-pittoriche.

8 Utilizza in modo adeguato le tecniche grafico-pittoriche.

7 Utilizza in modo semplice le tecniche grafico-pittoriche.

6 Utilizza in modo molto semplice alcune tecniche grafico-pittoriche.

5 Utilizza con difficoltà le tecniche grafico-pittoriche.

ARTE E IMMAGINE CLASSI 3^- 4^-5^

10 Utilizza creativamente e con padronanza le tecniche grafico-pittoriche per rappresentare i contenuti della propria esperienza, i propri sentimenti e le proprie emozioni. Descrive ed analizza in modo originale messaggi visivi ed opere d’arte.

9

Utilizza in modo ricco e dettagliato le tecniche grafico-pittoriche per rappresentare i contenuti della propria esperienza, i propri sentimenti e le proprie emozioni. Descrive ed analizza in modo autonomo e completo messaggi visivi ed opere d’arte.

8

Utilizza in modo adeguato le tecniche grafico-pittoriche per rappresentare i contenuti della propria esperienza, i propri sentimenti e le proprie emozioni Descrive ed analizza in modo autonomo messaggi visivi ed opere d’arte.

7

Utilizza con sufficiente sicurezza le tecniche grafico-pittoriche per rappresentare i contenuti della propria esperienza, i propri sentimenti e le proprie emozioni. Descrive ed analizza in modo parziale messaggi visivi ed opere d’arte.

6

Utilizza le tecniche grafico-pittoriche esprimendo sensazioni, emozioni e pensieri Descrive in modo superficiale immagini e opere d’arte.

5 Utilizza in modo semplice le tecniche grafico-pittoriche cercando di esprimere sensazioni, emozioni e pensieri. Descrive in modo superficiale e non adeguato immagini e opere d’arte.

RELIGIONE E MATERIA ALTERNATIVA ALLA RELIGIONE

Ottimo: partecipazione molto attiva caratterizzata da spirito di iniziativa. L'allievo è in grado di organizzare le sue conoscenze in maniera autonoma, individuando collegamenti

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interdisciplinari. Utilizza un linguaggio specifico completo e corretto. Sa utilizzare le competenze apprese in situazioni nuove ed esprime valutazioni personali. Distinto: Partecipazione attiva. L'allievo presenta una conoscenza completa ed approfondita dei contenuti esplicitati. Utilizza le competenze acquisite in maniera personale ed autonoma. Sa effettuare sintesi significative e corrette utilizzando un linguaggio specifico adeguato. Buono: Partecipazione adeguata. L'allievo mostra una conoscenza abbastanza completa degli argomenti affrontati. Sa applicare le competenze apprese. Esprime in maniera chiara una personale rielaborazione. Sufficiente: Partecipazione accettabile. L'allievo conosce gli elementi essenziali degli argomenti affrontati. Utilizza le competenze di base in modo elementare. Il linguaggio utilizzato è sostanzialmente corretto. Non sufficiente: partecipazione discontinua. La conoscenza degli argomenti affrontati è superficiale e incompleta. Le competenze di base vengono utilizzate in modo parziale. Il linguaggio utilizzato non è sempre corretto.

DESCRITTORI PER LA VALUTAZIONE DELLE DISCIPLINE ALLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

ITALIANO

10 Individua il senso del testo, le informazioni esplicite ed implicite. Legge in modo espressivo, corretto e adeguato al testo. Riconosce e classifica vari tipi di testo, anche complessi. Riconosce gli elementi costitutivi, fonici, sintattici e metrici. Rielabora ed espone i contenuti con sicurezza ed in modo personale. Riconosce temi e messaggi. Produce elaborati, pertinenti e personali, partendo da elementi dati. Produce parafrasi, commenti, testi poetici e operare confronti. Classifica ed usa, con sicurezza, strutture morfologiche, sintattiche, logiche; conosce le funzioni, la storia e l’evoluzione della lingua. Si sa inserire opportunamente in una situazione comunicativa in modo chiaro e pertinente.

9 Individua il senso del testo, le informazioni esplicite ed implicite.

Legge in modo corretto, scorrevole e adeguato al testo. Riconosce e classifica vari tipi di testo in contesti diversificati. Riconosce gli elementi costitutivi, fonici, sintattici e metrici. Rielabora ed espone i contenuti con sicurezza. Riconosce temi e messaggi. Produce elaborati pertinenti partendo da elementi dati. Produce parafrasi, commenti, testi poetici. Classifica ed usa strutture morfologiche, sintattiche, logiche; conosce le funzioni, e la storia della lingua. Si sa inserire opportunamente in una situazione comunicativa in modo chiaro e

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pertinente.

8 Individua il senso del testo e le informazioni esplicite. Legge in modo corretto, scorrevole e generalmente adeguato al testo. Riconosce e classifica i tipi di testo in contesti conosciuti. Riconosce gli elementi costitutivi, fonici, sintattici e metrici. Rielabora ed espone i contenuti con una certa sicurezza. Riconosce temi e messaggi. Produce elaborati generalmente pertinenti e appropriati partendo da elementi dati. Produce parafrasi e commenti appropriati. Riconosce, classifica ed usa strutture morfologiche, sintattiche, logiche; conosce le funzioni e la storia della lingua. Si sa inserire opportunamente in una situazione comunicativa in modo chiaro.

7 Individua il senso del testo e le informazioni esplicite. Legge in modo corretto e generalmente adeguato al testo. Riconosce e classifica i tipi di testo in contesti semplici. Riconosce gli elementi costitutivi, fonici, sintattici e metrici. Rielabora ed espone i contenuti con una certa sicurezza. Riconosce generalmente temi e messaggi. Produce elaborati generalmente appropriati partendo da elementi dati. Produce parafrasi e commenti. Riconosce, classifica ed usa strutture morfologiche, sintattiche, logiche; conosce le funzioni e la storia della lingua. Si sa inserire in una situazione comunicativa.

6 Individua il senso del testo e quasi tutte le informazioni esplicite. Legge in modo corretto. Riconosce i tipi di testo in contesti conosciuti. Riconosce gli elementi costitutivi, sintattici e metrici. Espone i contenuti con una certa sicurezza. Riconosce generalmente i temi. Produce elaborati generalmente appropriati e corretti. Produce parafrasi e commenti generalmente appropriati. Riconosce ed usa strutture morfologiche e sintattiche; conosce la storia della lingua. Si sa inserire in una situazione comunicativa semplice.

5 Individua, soltanto in parte, il senso generale del testo. Legge in modo poco corretto. Riconosce solo alcuni tipi di testo e in contesti conosciuti. Espone i contenuti in modo semplice ma con difficoltà. Riconosce i temi. Produce elaborati generalmente in modo accettabile. Produce parafrasi. Riconosce e classifica le strutture morfologiche; conosce la storia della lingua.

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Si sa inserire in una situazione comunicativa opportunamente guidato.

4 Non sa individuare il senso generale del testo. Legge in modo non sufficientemente corretto. Non sa riconoscere i vari tipi di testo. Espone i contenuti con difficoltà. Non sa riconoscere i temi. Produce elaborati soltanto in parte, in modo accettabile . Non sa produrre parafrasi. Riconosce soltanto in parte le strutture morfologiche; non conosce la storia della lingua. Non sa inserirsi in una situazione comunicativa.

STORIA

10 Conosce in maniera completa ed approfondita i dati narrativi spaziali e temporali. Individua con sicurezza analogie e differenze tra fatti. Distingue con sicurezza le cause dalle conseguenze . Stabilisce, anche riflettendo sulle informazioni implicite, rapporti causa- effetto e spazio- temporali di fatti ed eventi. Distingue in dettaglio i diversi aspetti sociali, politici e culturali di un fatto. Riconosce, decodifica ed utilizza correttamente vari tipi di fonti. Costruisce schemi, carte, tabelle e grafici anche complessi. Argomenta con competenza su conoscenze e concetti appresi usando con precisione il linguaggio specifico.

9 Conosce in maniera completa i dati narrativi spaziali e temporali. Individua analogie e differenze tra fatti. Distingue le cause dalle conseguenze. Stabilisce rapporti causa- effetto e spazio- temporali di fatti ed eventi. Distingue i diversi aspetti sociali, politici e culturali di un fatto. Riconosce, decodifica e utilizza vari tipi di fonti. Costruisce schemi, carte, tabelle e grafici. Argomenta su conoscenze e concetti appresi usando con precisione il linguaggio specifico.

8 Conosce i dati narrativi spaziali e temporali. Individua generalmente analogie e differenze tra fatti. Distingue le cause dalle conseguenze. Stabilisce rapporti causa-effetto e spazio-temporali di fatti ed eventi. Distingue, nella quasi totalità dei casi, i diversi aspetti sociali, politici e culturali di un fatto. Riconosce vari tipi di fonti. Costruisce schemi, carte, tabelle e grafici. Espone in maniera completa conoscenze e concetti appresi usando in modo appropriato il linguaggio specifico.

7 Conosce i dati narrativi spaziali e temporali più significativi. Individua generalmente analogie e differenze tra fatti. Distingue generalmente le cause dalle conseguenze ed i rapporti spazio- temporali di

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fatti ed eventi. Distingue generalmente i diversi aspetti sociali, politici e culturali di un fatto. Riconosce la maggior parte dei tipi di fonti. Costruisce semplici schemi, carte e grafici. Espone conoscenze e concetti usando in modo appropriato il linguaggio specifico.

6 Conosce generalmente i dati narrativi spaziali e temporali più significativi. Distingue quasi sempre le cause dalle conseguenze. Distingue i più evidenti rapporti spazio-temporali di fatti ed eventi. Distingue alcuni aspetti sociali e politici di un fatto. Riconosce alcuni tipi di fonti. Costruisce semplici schemi, carte e grafici. Espone conoscenze essenziali e semplici concetti utilizzando genericamente il linguaggio specifico.

5 Conosce generalmente i dati narrativi temporali più significativi. Distingue in parte le cause e le conseguenze dei principali eventi storici. Distingue alcuni dei principali aspetti sociali di un fatto. Riconosce in parte alcuni tipi di fonti. Costruisce schemi semplici. Espone sommariamente e con lessico impreciso le conoscenze.

4 Non conosce i dati narrativi spaziali e temporali più significativi. Non sa distinguere le cause e le conseguenze dei principali eventi storici. Non sa distinguere i principali aspetti sociali di un fatto. Non sa riconoscere le fonti storiche. Costruisce schemi solo parzialmente. Non è in grado di esporre i contenuti.

GEOGRAFIA

10 Distingue gli elementi naturali da quelli antropici in modo analitico. Osserva e descrive le caratteristiche di un territorio anche diacronicamente. Conosce in modo approfondito i diversi ambiti della disciplina (morfologia, clima, demografia, economia, ecc.). Distingue le varie carte e la loro simbologia in modo sicuro. Legge, costruisce e interpreta carte, tabelle, schemi e grafici dettagliati. Distingue gli aspetti politici, culturali, sociali ed economici di un ambiente anche diacronicamente. Confronta ambienti diversi e processi evolutivi in modo sicuro. Comprende e stabilisce relazioni anche complesse tra situazioni ambientali diverse. Individua , comprende e utilizza il lessico specifico e adatta la terminologia al contesto. Individua in un paesaggio e classifica gli elementi di particolare valore ambientale e culturale da tutelare. Riconosce le trasformazioni operate dall’uomo nei vari ambienti geografici e formula ipotesi. Relaziona i contenuti appresi in modo dettagliato e articolato.

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9 Distingue gli elementi naturali da quelli antropici.

Osserva e descrive le caratteristiche di un territorio. Conosce i diversi ambiti della disciplina (morfologia, clima, demografia, economia, ecc.). Distingue le varie carte e la loro simbologia operando confronti. Legge e costruisce carte, tabelle, schemi e grafici dettagliati. Distingue gli aspetti politici, culturali, sociali ed economici di un ambiente. Confronta ambienti diversi e processi evolutivi. Comprende e stabilisce relazioni tra situazioni ambientali diverse. Individua, comprende e utilizza il lessico specifico. Individua in un paesaggio gli elementi di particolare valore ambientale e culturale da tutelare. Riconosce le trasformazioni operate dall’uomo nei vari ambienti geografici. Relaziona i contenuti appresi in modo articolato.

8 Distingue i principali elementi naturali da quelli antropici. Osserva e descrive generalmente le caratteristiche di un territorio. Conosce gli ambiti della disciplina con sicurezza. Distingue le varie carte e la loro simbologia operando alcuni confronti. Legge e costruisce carte, tabelle, schemi e grafici. Distingue gli aspetti politici ed economici di un ambiente. Sa confrontare ambienti diversi. Comprende generalmente relazioni tra situazioni ambientali diverse. Individua e utilizza il lessico specifico. Individua in un paesaggio gli elementi di particolare valore ambientale e culturale. Riconosce le principali trasformazioni operate dall’uomo nei vari ambienti geografici. Relaziona i contenuti appresi con una certa organizzazione.

7 Distingue generalmente i principali elementi naturali da quelli antropici. Osserva e descrive generalmente le principali caratteristiche di un territorio. Conosce alcuni ambiti della disciplina con sufficiente sicurezza. Distingue generalmente le varie carte e la loro simbologia. Legge carte, tabelle, schemi e grafici. Distingue i principali aspetti politici ed economici di un ambiente. Sa confrontare generalmente ambienti diversi. Comprende le principali relazioni tra situazioni ambientali diverse. Individua e utilizza il lessico specifico. Relaziona generalmente i contenuti appresi.

6 Distingue e descrive in modo accettabile le caratteristiche generali di un territorio. Conosce generalmente alcuni ambiti della disciplina. Distingue alcune delle varie carte. Legge le principali tipologie di carte, schemi e grafici. Distingue generalmente gli aspetti politici ed economici di un ambiente.

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Utilizza il lessico specifico e sa relazionare in modo accettabile i contenuti appresi.

5 Distingue e descrive le caratteristiche generali di un territorio. Conosce alcuni ambiti della disciplina. Distingue e legge le carte principali. Legge schemi. Distingue gli aspetti politici da quelli economici. Utilizza il lessico specifico e sa relazionare in modo quasi accettabile i contenuti appresi.

4 Non sa descrivere le caratteristiche generali di un territorio. Non conosce solo che alcuni ambiti della disciplina. Sa leggere poco le carte principali. Non sa leggere schemi. Non sa utilizzare il lessico specifico né relazionare in modo accettabile i contenuti appresi.

MATEMATICA

10 Conosce in modo molto sicuro gli elementi propri della disciplina. Individua ed applica con molta sicurezza relazioni, proprietà, procedimenti anche in contesti diversi. Comprende i problemi più complessi e li risolve nel modo più idoneo. Comprende ed usa in modo corretto e sicuro il linguaggio specifico.

9 Conosce in modo sicuro gli elementi propri della disciplina.

Individua ed applica con sicurezza relazioni, proprietà, procedimenti anche in contesti diversi. Comprende e risolve i problemi più complessi. Comprende ed usa in modo corretto e sicuro il linguaggio specifico.

8 Conosce in modo corretto gli elementi propri della disciplina. Individua ed applica con sicurezza relazioni, proprietà, procedimenti in situazioni più complesse. Identifica, comprende e risolve i problemi di media difficoltà. Comprende ed usa in modo corretto il linguaggio specifico.

7 Conosce gli elementi propri della disciplina in modo sostanzialmente corretto. Individua ed applica relazioni, proprietà, procedimenti in situazioni di media difficoltà. Identifica ,comprende e risolve i problemi di media difficoltà. Comprende ed usa il linguaggio specifico in modo generalmente appropriato.

6 Conosce gli elementi propri della disciplina in modo accettabile. Individua ed applica relazioni, proprietà, procedimenti in situazioni semplici. Identifica, comprende e risolve semplici problemi. Comprende ed usa il linguaggio specifico in modo accettabile.

5 Conosce gli elementi propri della disciplina in modo parziale. Individua ed applica con incertezza relazioni, proprietà, procedimenti. Identifica, comprende e risolve semplici problemi in situazioni note.

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Comprende ed usa il linguaggio specifico in modo parziale.

4 Conosce solo alcuni elementi della disciplina. Ha difficoltà ad applicare semplici relazioni e procedimenti e a comprendere semplici problemi, anche in contesti noti. Usa il linguaggio specifico in modo non appropriato.

SCIENZE

10 Conosce in modo sicuro e approfondito gli elementi propri della disciplina. Osserva fatti e fenomeni più complessi. Formula ipotesi anche in situazioni nuove. Comprende e usa in modo corretto e appropriato il linguaggio specifico.

9 Conosce in modo approfondito gli elementi propri della disciplina. Osserva fatti e fenomeni più complessi. Formula ipotesi. Comprende e usa in modo appropriato il linguaggio specifico.

8 Conosce in modo corretto gli elementi propri della disciplina. Osserva fatti e fenomeni complessi. Formula ipotesi. Comprende e usa correttamente il linguaggio specifico.

7 Conosce in modo sostanzialmente corretto gli elementi propri della disciplina. Osserva fatti e fenomeni. Formula semplici ipotesi. Comprende e usa il linguaggio specifico.

6 Conosce in modo accettabile gli elementi propri della disciplina. Osserva fatti e fenomeni in modo non del tutto completo. Formula solo semplici ipotesi. Nel complesso comprende e usa il linguaggio specifico.

5 Conosce in modo parziale gli elementi propri della disciplina. Osserva fatti e fenomeni in modo non completo. Incontra difficoltà nel formulare le ipotesi. Comprende e usa il linguaggio specifico in modo frammentario.

4 Conosce solo alcuni elementi propri della disciplina. Osserva fatti e fenomeni in modo superficiale. Ha difficoltà a formulare semplici ipotesi. Usa un linguaggio non appropriato.

LINGUE STRANIERE

10 Comprende in modo completo e sicuro le informazioni esplicite ed implicite in testi orali e scritti deducendo il significato di lessemi nuovi. Legge con sicurezza in modo fluente ed espressivo. Interagisce con uno o più interlocutori ed espone in modo autonomo e articolato vari tipi di testo corretti negli elementi lessicali, fonici, sintattici e adeguati alla situazione,

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aderenti all’argomento, al destinatario e allo scopo. Produce un testo scritto in forma personale e originale utilizzando con sicurezza strutture grammaticali anche complesse, con un’ortografia corretta e un lessico ampio e articolato. Conosce e riutilizza con correttezza e sicurezza le strutture grammaticali e le funzioni comunicative. Approfondisce e rielabora personalmente gli argomenti culturali trattati, stabilisce confronti in modo autonomo e sicuro e utilizza un lessico ricco e articolato.

9 Comprende in modo corretto le informazioni esplicite ed implicite in testi orali e scritti deducendo il significato di lessemi nuovi. Legge in modo espressivo e scorrevole. Interagisce con uno o più interlocutori ed espone in modo autonomo e sicuro vari tipi di testo corretti negli elementi lessicali, fonici, sintattici e adeguati alla situazione, aderenti all’argomento, al destinatario e allo scopo. Produce un testo scritto in modo esauriente utilizzando con precisione le strutture grammaticali anche complesse, con un’ortografia corretta e un lessico vario e articolato. Conosce e riutilizza in modo corretto le strutture grammaticali. Usa le funzioni comunicative in modo per lo più sicuro. Dimostra una conoscenza completa degli argomenti culturali trattati, sa stabilire confronti in modo articolato e utilizza un lessico vario e articolato.

8 Comprende in modo corretto le informazioni esplicite e alcune implicite in testi orali e scritti e riconosce il significato di qualche lessema nuovo. Legge in modo espressivo e corretto. Interagisce con uno o più interlocutori ed espone in modo per lo più autonomo vari tipi di testo con chiarezza e ordine logico, adeguati alla situazione, al destinatario e allo scopo ma con alcune imprecisioni negli elementi lessicali, fonici, sintattici. Produce un testo scritto in modo esauriente utilizzando con precisione le strutture grammaticali anche complesse, con un’ortografia generalmente corretta e un lessico vario . Conosce e riutilizza in modo quasi completo tutte le strutture e le funzioni di base. Dimostra una conoscenza quasi completa degli argomenti culturali trattati, stabilisce confronti in modo pertinente e utilizza un lessico vario.

7 Comprende in modo generalmente corretto gli elementi costitutivi e le informazioni esplicite di una situazione comunicativa in testi orali e scritti. Legge in modo corretto. Interagisce con uno o più interlocutori ed espone in modo ordinato e comprensibile vari tipi di testo adeguati alla situazione, al destinatario e allo scopo ma con alcune imprecisioni e incertezze negli elementi lessicali, fonici, sintattici. Produce un testo scritto in modo complessivamente corretto nell’uso delle strutture grammaticali , nell’ortografia e nel lessico . Conosce e riutilizza con soddisfacente correttezza le strutture grammaticali e le funzioni comunicative. Conosce in modo soddisfacente la maggior parte degli argomenti culturali trattati, stabilisce confronti in modo semplice e utilizza un lessico alquanto vario.

6 Comprende il significato globale, le informazioni essenziali e lo scopo direttamente

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deducibile in testi orali e scritti. Legge in modo generalmente corretto. Interagisce con uno o più interlocutori ed espone in modo abbastanza ordinato le informazioni essenziali utilizzando un lessico semplice e comprensibile ma con alcune scorrettezze negli elementi lessicali, fonici, sintattici. Produce un testo scritto in modo comprensibile utilizzando in modo generalmente accettabile semplici strutture grammaticali, con un’ortografia non sempre corretta e un lessico sostanzialmente appropriato. Conosce e riutilizza in modo sostanzialmente corretto le strutture grammaticali di base e le funzioni comunicative di uso quotidiano. Conosce i più evidenti e semplici argomenti culturali trattati

5 Comprende in modo parziale i dati più evidenti in testi orali e scritti. Legge in modo meccanico e con delle incertezze nella pronuncia. Interagisce con scarsa efficacia comunicativa a causa di frequenti scorrettezze negli elementi lessicali, fonici, sintattici. Produce parzialmente un testo scritto utilizzando in modo non sempre adeguato semplici strutture grammaticali, con un’ortografia generalmente poco corretta e un lessico scarso e inappropriato. Conosce in modo frammentario le strutture grammaticali e le funzioni comunicative di base e il loro riutilizzo è lacunoso e inadeguato. Conosce solo in parte gli argomenti culturali trattati, stabilisce frammentari confronti e utilizza un lessico scarso e inappropriato.

4 Pur guidato, non sempre riesce ad individuare i dati più evidenti di un testo. Legge in modo stentato. Anche su sollecitazione dell’insegnante, si esprime in modo impacciato e spesso poco comprensibile, non utilizzando in maniera corretta gli elementi lessicali, fonici e sintattici. Produce testi scritti non adeguati alle richieste utilizzando in modo scorretto e inappropriato le strutture grammaticali, l’ortografia e il lessico. Sebbene guidato, incontra difficoltà ad usare le strutture grammaticali più semplici e ricorrenti e le funzioni comunicative di base. Conosce in modo lacunoso gli argomenti culturali trattati e non sa stabilire confronti; utilizza un lessico improprio.

ARTE E IMMAGINE

10 Osserva in modo completo e consapevole gli elementi della realtà, comprende e utilizza in modo personale i linguaggi specifici. Conosce e applica con creatività strumenti e tecniche espressive. Produce e rielabora in modo personale e creativo. Legge con padronanza un messaggio visivo o un’opera d’arte in forma critica e sa fare collegamenti.

9 Osserva in modo analitico gli elementi della realtà, comprende e utilizza in modo sicuro i linguaggi specifici. Conosce e applica con padronanza strumenti e tecniche espressive. Produce e rielabora correttamente i messaggi visivi. Legge un messaggio visivo o un’opera d’arte in modo completo e dettagliato.

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8 Osserva in modo abbastanza dettagliato gli elementi della realtà, comprende e utilizza adeguatamente i linguaggi specifici. Conosce e applica correttamente strumenti e tecniche espressive. Produce e rielabora in modo abbastanza dettagliato i messaggi visivi. Legge in modo abbastanza dettagliato un messaggio visivo o un’opera d’arte.

7 Osserva correttamente gli elementi della realtà, comprende e utilizza abbastanza correttamente i linguaggi specifici. Conosce e applica in modo ancora approssimativo strumenti e tecniche espressive. Dimostra qualche incertezza nel produrre e rielaborare i messaggi visivi. Legge in modo globale un messaggio visivo o un’opera d’arte.

6 Osserva in modo parziale gli elementi della realtà e riconosce in modo sommario i linguaggi specifici. Presenta incertezze nell’utilizzo di strumenti e tecniche espressive. Incontra qualche difficoltà nel produrre e rielaborare i messaggi visivi. Legge solo parzialmente un messaggio visivo o un’opera d’arte.

5 Incontra difficoltà nell’osservazione, comprensione e utilizzo dei linguaggi specifici. Applica con difficoltà le tecniche espressive. Incontra difficoltà nel rappresentare la realtà. Incontra difficoltà di lettura di un messaggio visivo o un’opera d’arte.

4 Non ha acquisito la capacità di osservare la realtà, di comprendere e utilizzare i linguaggi specifici. Non sa usare gli strumenti e le tecniche espressive. Non sa rappresentare la realtà. Non ha acquisito la capacità di lettura di un messaggio visivo o un’opera d’arte.

MUSICA

10 Sa riconoscere con estrema sicurezza il rapporto segno-suono in una situazione musicale complessa. Sa analizzare e confrontare con estrema sicurezza tutti gli elementi del linguaggio musicale in una situazione musicale complessa. Sa rielaborare con precisione linee ritmiche e melodiche in una situazione musicale complessa formulando ipotesi sulle relazioni tra un brano e le sue funzioni comunicative. Sa decodificare ed eseguire con estrema sicurezza una partitura ritmica e melodica in una situazione musicale complessa.

9 Sa riconoscere con precisione il rapporto segno-suono in una situazione musicale complessa. Sa analizzare e confrontare con precisione tutti gli elementi del linguaggio musicale in una situazione musicale complessa. Sa rielaborare con precisione linee ritmiche e melodiche in una situazione musicale complessa. Sa decodificare ed eseguire correttamente una partitura ritmica e melodica in una situazione musicale complessa.

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8 Sa riconoscere con precisione il rapporto segno-suono. Sa analizzare e confrontare con precisione tutti gli elementi del linguaggio musicale. Sa rielaborare con precisione linee ritmiche e melodiche. Sa decodificare ed eseguire correttamente una partitura ritmica e melodica.

7 Sa riconoscere il rapporto segno-suono. Sa analizzare e confrontare i principali elementi del linguaggio musicale. Sa rielaborare correttamente linee ritmiche e melodiche. Sa decodificare ed eseguire correttamente una semplice partitura ritmica e melodica.

6 Sa riconoscere con qualche incertezza il rapporto segno-suono. Sa analizzare e confrontare solo alcuni elementi del linguaggio musicale. Sa rielaborare semplici linee ritmiche e melodiche. Sa decodificare ed eseguire abbastanza correttamente solo alcune parti di una partitura ritmica e melodica.

5 Sa riconoscere il rapporto segno-suono se opportunamente guidato. Sa analizzare e confrontare solo alcuni elementi del linguaggio musicale se opportunamente guidato. Sa rielaborare semplici linee ritmiche e melodiche se opportunamente guidato. Sa decodificare ed eseguire alcune parti di una partitura ritmica e melodica se opportunamente guidato.

4 Non è in grado di riconoscere il rapporto segno-suono. Non è in grado di analizzare e confrontare gli elementi del linguaggio musicale. Non è in grado di rielaborare linee ritmiche e melodiche. Non è in grado di decodificare ed eseguire una partitura ritmica e melodica.

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

10 Percepisce con grande sicurezza gli elementi più complessi di una situazione motoria e/o di dinamica di gruppo. Analizza con grande sicurezza complesse situazioni motorie e/o le dinamiche di gruppo. Rielabora con grande sicurezza complessi schemi motori e/o dinamiche di gruppo. Decodifica e risponde nella maniera più idonea alla situazione creatasi.

9 Percepisce gli elementi più complessi nelle situazioni motorie e/o di dinamica di gruppo. Analizza complesse situazioni motorie e/o le dinamiche di gruppo. Rielabora complessi schemi motori e/o dinamiche di gruppo. Decodifica e risponde nella maniera idonea alla situazione creatasi.

8 Percepisce con sicurezza gli elementi nelle situazioni motorie e/o di dinamica di gruppo. Analizza con sicurezza situazioni motorie e/o le dinamiche di gruppo. Rielabora con sicurezza gli schemi motori e/o dinamiche di gruppo. Decodifica e risponde con sicurezza alla situazione creatasi.

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7 Percepisce gli elementi principali di una situazione motoria e/o di dinamica di gruppo. Analizza messaggi motori e/o le dinamiche di gruppo. Rielabora schemi motori e/o dinamiche di gruppo. Decodifica e da una risposta alla situazione creatasi.

6 Percepisce gli elementi principali di una semplice situazione motoria e/o di dinamica di gruppo. Analizza semplici messaggi motori e/o le dinamiche di gruppo. Rielabora semplici schemi motori e/o dinamiche di gruppo. Decodifica e risponde con semplicità alla situazione creatasi.

5 Percepisce con difficoltà gli elementi principali di una situazione motoria e/o di dinamica di gruppo. Analizza con difficoltà anche semplici messaggi motori e/o le dinamiche di gruppo. Rielabora con difficoltà anche semplici schemi motori e/o dinamiche di gruppo. Decodifica e risponde con difficoltà alla situazione creatasi.

4 Non è in grado di percepire gli elementi principali di una situazione motoria e/o di dinamica di gruppo. Non è in grado di analizzare i messaggi motori e/o le dinamiche di gruppo. Non è in grado di rielaborare gli schemi motori e/o dinamiche di gruppo. Non è in grado di decodificare e rispondere alla situazione creatasi.

TECNOLOGIA

10 Percepisce con estrema sicurezza gli elementi più complessi del rapporto tra scienze –tecnologia- società. Analizza con estrema sicurezza messaggi tecnici complessi. Rielabora con estrema sicurezza schemi tecnici complessi. Decodifica ed esegue con estrema sicurezza disegni tecnici complessi.

9 Percepisce gli elementi più complessi del rapporto tra scienze – tecnologia – società. Analizza messaggi tecnici complessi. Rielabora schemi tecnici complessi. Decodifica ed esegue disegni tecnici complessi.

8 Percepisce con sicurezza gli elementi del rapporto tra scienza – tecnologia – società. Analizza con sicurezza i messaggi tecnici. Rielabora con sicurezza gli schemi tecnici. Decodifica ed esegue con sicurezza i disegni tecnici.

7 Percepisce gli elementi principali del rapporto tra scienze – tecnologia – società. Analizza messaggi tecnici. Rielabora schemi tecnici. Decodifica ed esegue disegni tecnici.

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6 Percepisce gli elementi principali del rapporto tra scienze – tecnologia – società. Analizza semplici messaggi tecnici. Rielabora semplici schemi tecnici. Decodifica ed esegue disegni tecnici.

5 Percepisce con difficoltà gli elementi principale del rapporto tra scienze – tecnologia – società. Analizza con difficoltà anche semplici messaggi tecnici. Rielabora con difficoltà anche semplici schemi tecnici. Decodifica ed esegue con difficoltà anche semplici disegni tecnici.

4 Non è in grado di percepire gli elementi principali del rapporto tra scienze – tecnologia – società. Non è in grado di analizzare i messaggi tecnici. Non è in grado di rielaborare gli schemi tecnici. Non è in grado di decodificare ed eseguire disegni tecnici.

RELIGIONE E MATERIA ALTERNATIVA ALLA RELIGIONE

Ottimo: partecipazione molto attiva caratterizzata da spirito di iniziativa. L'allievo è in grado di organizzare le sue conoscenze in maniera autonoma, individuando collegamenti interdisciplinari. Utilizza un linguaggio specifico completo e corretto. Sa utilizzare le competenze apprese in situazioni nuove ed esprime valutazioni personali. Distinto: Partecipazione attiva. L'allievo presenta una conoscenza completa ed approfondita dei contenuti esplicitati. Utilizza le competenze acquisite in maniera personale ed autonoma. Sa effettuare sintesi significative e corrette utilizzando un linguaggio specifico adeguato. Buono: Partecipazione adeguata. L'allievo mostra una conoscenza abbastanza completa degli argomenti affrontati. Sa applicare le competenze apprese. Esprime in maniera chiara una personale rielaborazione. Sufficiente: Partecipazione accettabile. L'allievo conosce gli elementi essenziali degli argomenti affrontati. Utilizza le competenze di base in modo elementare. Il linguaggio utilizzato è sostanzialmente corretto. Non sufficiente: partecipazione discontinua. La conoscenza degli argomenti affrontati è superficiale e incompleta. Le competenze di base vengono utilizzate in modo parziale. Il linguaggio utilizzato non è sempre corretto.

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VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO NELLA SCUOLA PRIMARIA

La valutazione del comportamento degli alunni di scuola primaria è espressa in forma di giudizio sintetico, si riferisce allo sviluppo delle competenze di cittadinanza; esso è articolato negli indicatori ottimo, distinto, buono, discreto, sufficiente, insufficiente in corrispondenza dei quali vi sono livelli di riferimento individuati dalla seguente tabella:

Valutazione del comportamento nella Scuola Primaria Giudizio Livello di riferimento

- Ottimo

COLLABORARE E PARTECIPARE (interazione nel gruppo, disponibilità al confronto e rispetto dei diritti altrui) Si rapporta correttamente con compagni e adulti aiutando in modo costruttivo i compagni in difficoltà. Gestisce in modo positivo la conflittualità ed è disponibile al confronto. Partecipa attivamente a tutte le attività di gruppo proposte apportando il proprio contributo. Conosce e rispetta sempre e consapevolmente i diversi punti di vista e i ruoli altrui. AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE (assolvere gli obblighi scolastici e rispettare le regole) Assolve in modo attivo e responsabile gli obblighi scolastici. Porta a termine i lavori assegnati in modo pertinente e preciso rispettando i tempi. Ha pienamente interiorizzato le regole della convivenza democratica. Partecipa con assiduità e impegno a tutte le attività didattiche. Ha ordine e cura del materiale proprio ed altrui; rispetta sempre l'ambiente scolastico.

- Distinto

COLLABORARE E PARTECIPARE (interazione nel gruppo, disponibilità al confronto e rispetto dei diritti altrui) Si rapporta correttamente con compagni e adulti aiutando i compagni in difficoltà. Gestisce in modo positivo la conflittualità ed è quasi sempre disponibile al confronto. Partecipa a tutte le attività di gruppo proposte apportando il proprio contributo. Conosce e rispetta sempre i diversi punti di vista e i ruoli altrui.

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AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE (assolvere gli obblighi scolastici e rispettare le regole) Assolve in modo regolare e responsabile gli obblighi scolastici. Porta a termine i lavori assegnati in modo pertinente, rispettando i tempi. L'alunno ha interiorizzato le regole della convivenza democratica. Partecipa con assiduità a tutte le attività didattiche. Ha ordine e cura del materiale proprio ed altrui; rispetta sempre l'ambiente scolastico.

- Buono

COLLABORARE E PARTECIPARE (interazione nel gruppo, disponibilità al confronto e rispetto dei diritti altrui) Si rapporta con compagni e adulti aiutando i compagni in difficoltà. Gestisce la conflittualità ed è quasi sempre disponibile al confronto. Partecipa con interesse alle attività di gruppo proposte. Conosce e rispetta i diversi punti di vista e i ruoli altrui. AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE (assolvere gli obblighi scolastici e rispettare le regole) Assolve in modo regolare e abbastanza responsabile gli obblighi scolastici. Porta a termine i lavori assegnati, rispettando i tempi. L'alunno ha interiorizzato le regole della convivenza democratica. Partecipa regolarmente a tutte le attività didattiche. Ha ordine e cura del materiale proprio; rispetta l'ambiente scolastico.

- Sufficiente

COLLABORARE E PARTECIPARE (interazione nel gruppo, disponibilità al confronto e rispetto dei diritti altrui) Si rapporta con qualche difficoltà con compagni e adulti. Opportunamente guidato, gestisce la conflittualità. Partecipa con interesse discontinuo alle attività di gruppo proposte. Non sempre rispetta i diversi punti di vista e i ruoli altrui. AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE (assolvere gli obblighi scolastici e rispettare le regole) Assolve in modo discontinuo gli obblighi scolastici. Opportunamente guidato, porta a termine i lavori assegnati. L'alunno ha parzialmente interiorizzato le regole della convivenza democratica. Partecipa in modo discontinuo alle attività didattiche. Non sempre ha cura del materiale proprio e dell’ambiente

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scolastico.

- Insufficiente

COLLABORARE E PARTECIPARE (interazione nel gruppo, disponibilità al confronto e rispetto dei diritti altrui) Si rapporta con difficoltà con compagni e adulti. Non sa gestire la conflittualità. Partecipa con scarso interesse alle attività di gruppo proposte. Non rispetta i diversi punti di vista e ruoli altrui. AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE (assolvere gli obblighi scolastici e rispettare le regole) Assolve in modo irregolare gli obblighi scolastici. Non porta a termine i lavori assegnati. L'alunno non ha interiorizzato le regole della convivenza democratica. Partecipa in modo estremamente discontinuo alle attività didattiche. Non ha cura del materiale proprio e dell’ambiente scolastico.

VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO NELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

La valutazione del comportamento degli alunni di scuola secondaria è espressa in forma di giudizio sintetico, si riferisce allo sviluppo delle competenze di cittadinanza, tenendo conto di quanto previsto dallo Statuto delle studentesse e degli studenti, dal Patto educativo di corresponsabilità e dai regolamenti approvati dalla istituzione scolastica; esso è articolato negli indicatori ottimo, distinto, buono, discreto, sufficiente, insufficiente in corrispondenza dei quali vi sono livelli di riferimento individuati dalla seguente tabella:

Valutazione del comportamento

Giudizio Livello di riferimento

- Ottimo

COLLABORARE E PARTECIPARE (interazione nel gruppo, disponibilità al confronto e rispetto dei diritti altrui) Si rapporta correttamente con compagni e adulti aiutando in modo costruttivo i compagni in difficoltà. Gestisce in modo positivo la conflittualità ed è disponibile al confronto. Partecipa attivamente a tutte le attività di gruppo proposte apportando il proprio contributo. Conosce e rispetta sempre e consapevolmente i diversi punti di vista e i ruoli altrui. Assume un atteggiamento propositivo e collabora con docenti e compagni in modo efficace.

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AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE (assolvere gli obblighi scolastici e rispettare le regole) Assolve in modo attivo e responsabile gli obblighi scolastici. Porta a termine i lavori assegnati in modo pertinente e preciso rispettando i tempi. Rispetta tutte le regole previste dal Regolamento d’Istituto. Ha pienamente interiorizzato le regole della convivenza democratica. Partecipa con assiduità a tutte le attività didattiche. Ha ordine e cura del materiale proprio ed altrui; rispetta sempre l'ambiente scolastico. Rispetta i tempi della vita scolastica (ricreazione, pause, consegna delle giustificazioni delle assenze).

- Distinto

COLLABORARE E PARTECIPARE (interazione nel gruppo, disponibilità al confronto e rispetto dei diritti altrui) Si rapporta correttamente con compagni e adulti aiutando i compagni in difficoltà. Gestisce in modo positivo la conflittualità ed è quasi sempre disponibile al confronto. Partecipa a tutte le attività di gruppo proposte apportando il proprio contributo. Conosce e rispetta sempre i diversi punti di vista e i ruoli altrui. Assume un atteggiamento collaborativo con docenti e compagni in modo efficace. AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE (assolvere gli obblighi scolastici e rispettare le regole) Assolve in modo regolare e responsabile gli obblighi scolastici. Porta a termine i lavori assegnati in modo pertinente rispettando i tempi. Rispetta le regole previste dal Regolamento d’Istituto. Ha pienamente interiorizzato le regole della convivenza democratica. Partecipa con assiduità a tutte le attività didattiche. Ha ordine e cura del materiale proprio ed altrui; rispetta l'ambiente scolastico. Rispetta i tempi della vita scolastica (ricreazione, pause, consegna delle giustificazioni delle assenze).

- Buono

COLLABORARE E PARTECIPARE (interazione nel gruppo, disponibilità al confronto e rispetto dei diritti altrui) Si rapporta correttamente con compagni e adulti. Gestisce la conflittualità ed è quasi sempre disponibile al confronto. Partecipa con interesse alle attività di gruppo proposte. Conosce e rispetta i diversi punti di vista e ruoli altrui. Assume un atteggiamento collaborativo con docenti e compagni. AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE (assolvere gli obblighi scolastici e rispettare le regole) Assolve in modo regolare e abbastanza responsabile gli obblighi scolastici. Porta a termine i lavori assegnati rispettando i tempi.

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Rispetta le regole previste dal Regolamento d’Istituto. Ha interiorizzato le regole della convivenza democratica. Partecipa regolarmente alle attività didattiche. Ha ordine e cura del materiale proprio; rispetta l'ambiente scolastico. Rispetta quasi sempre tempi della vita scolastica (ricreazione, pause, consegna delle giustificazioni delle assenze).

- Sufficiente

COLLABORARE E PARTECIPARE (interazione nel gruppo, disponibilità al confronto e rispetto dei diritti altrui) Si rapporta con qualche difficoltà con compagni e adulti. Opportunamente guidato gestisce la conflittualità . Partecipa con interesse discontinuo alle attività di gruppo proposte. Non sempre rispetta i diversi punti di vista e i ruoli altrui. AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE (assolvere gli obblighi scolastici e rispettare le regole) Assolve in modo non sempre regolare gli obblighi scolastici. Solo se seguito porta a termine i lavori assegnati. Non sempre rispetta le regole previste dal Regolamento d’Istituto. Ha solo in parte interiorizzato le regole della convivenza democratica. Partecipa in modo discontinuo alle attività didattiche. Non sempre ha cura del materiale proprio e dell'ambiente scolastico. Non sempre rispetta i tempi della vita scolastica (ricreazione, pause, consegna delle giustificazioni delle assenze).

- Insufficiente

COLLABORARE E PARTECIPARE (interazione nel gruppo, disponibilità al confronto e rispetto dei diritti altrui) Si rapporta con difficoltà con compagni e adulti. Non sa gestire la conflittualità. Partecipa con scarso interesse alle attività di gruppo proposte. Non rispetta i diversi punti di vista e ruoli altrui. AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE (assolvere gli obblighi scolastici e rispettare le regole) Assolve in modo irregolare gli obblighi scolastici. Non porta a termine i lavori assegnati. Non rispetta le regole previste dal Regolamento d’Istituto. Non ha interiorizzato le regole della convivenza democratica. Partecipa in modo estremamente discontinuo alle attività didattiche. Non ha cura del materiale proprio e dell'ambiente scolastico. Non rispetta i tempi della vita scolastica (ricreazione, pause, consegna delle giustificazioni delle assenze).

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5.10 I PROGETTI DELL’OFFERTA FORMATIVA DERIVANTI DA PRIORITA’ E OBIETTIVI

ASSUNTI NEGLI ANNI PRECEDENTI

SCUOLA DELL’INFANZIA

PROGETTO ACCOGLIENZA Scuole dell’Infanzia: “M.Montessori” S. Frediano, “G.Rodari” S. Casciano e Scuola dell’infanzia in Via A. Dalla Chiesa, S.Frediano. Destinatari: tutti gli alunni delle tre scuole

• Superare il distacco dalla famiglia • Esplorare e conoscere il nuovo ambiente • Sviluppare il senso di appartenenza al gruppo e alla

scuola • Prendersi cura di sé e delle cose personali • Utilizzare in maniera autonoma spazi e materiali • Scoprire e condividere le regole della convivenza

Festa all’interno della scuola

PROGETTO 0 - 6 Scuole dell’Infanzia: “M.Montessori” S. Frediano, “G.Rodari” S. Casciano e Scuola dell’infanzia in Via A. Dalla Chiesa, S.Frediano. Destinatari: tutti gli alunni di 5 anni delle tre scuole (da concordare)

• Favorire il passaggio sereno e graduale dei bambini

provenienti dai Nidi del territorio alla Scuola dell’Infanzia.

• Maturare il senso di accoglienza nei confronti degli altri e favorire lo scambio di esperienze tra bambini di età diverse.

• Attivare rapporti di collaborazione e scambio tra insegnanti dei due diversi ordini di scuola.

LINGUA INGLESE

Scuole dell’Infanzia: “M.Montessori” S. Frediano, “G.Rodari” S. Casciano e Scuola dell’infanzia in Via A. Dalla Chiesa, S.Frediano.

Destinatari: tutti i bambini di 5 anni delle tre scuole dell’Infanzia. Il progetto è finanziato dai genitori interessati.

• Familiarizzare con suoni nuovi • Memorizzare parole ed espressioni

appartenenti alla lingua

Festa finale

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PROGETTO “PIRATI EDUCATI…A SCUOLA DI BOLLE” Scuole dell’Infanzia: “M.Montessori” S. Frediano, “G.Rodari” S. Casciano e Scuola dell’infanzia in Via A. Dalla Chiesa, S.Frediano. Destinatari: tutti gli alunni delle tre scuole dell’Infanzia. Progetto interamente finanziato dai genitori.

• Approccio “giocoso” al mondo delle regole, all’importanza del

riconoscimento della loro esistenza e del loro rispetto attraverso uno spettacolo in cui saranno protagoniste…le bolle.

LABORATORIO “CON LE MANI IN PASTA SCOPRO L’ARGILLA”

Scuole dell’Infanzia: “M.Montessori” S. Frediano, “G.Rodari” S. Casciano e Scuola dell’infanzia in Via A. Dalla Chiesa, S.Frediano, in base alla Programmazione di sezione Destinatari: tutti gli alunni delle Scuole dell’Infanzia. Il laboratorio è interamente finanziato dai genitori.

• Favorire la conoscenza delle molteplici possibilità di

manipolare e modellare l’argilla. • Sviluppare le capacità tattili e la motricità fine. • Stimolare ed esprimere le proprie capacità creative • Imparare semplici regole per la lavorazione dell’argilla • Conoscere e utilizzare semplici strumenti di lavoro • Realizzazione e cottura di un piccolo oggetto da

portare a casa.

FESTA DI NATALE Scuole dell’Infanzia: “M.Montessori” S. Frediano, “G.Rodari” S. Casciano e Scuola dell’infanzia in Via A. Dalla Chiesa, S.Frediano.

Destinatari: tutti i bambini delle Scuole dell’Infanzia

• Scoprire e vivere la magia dell’attesa. • Accrescere l’entusiasmo per un momento magico

ponendo i bambini come attivi costruttori di ciò che stanno attendendo.

• Scoprire e vivere con gioia momenti di condivisione , convivialità.

• Conoscere e vivere le tradizioni della nostra cultura. Festa di Natale a scopo benefico con l’intervento di un “Babbo Natale” impersonato da un genitore/parente/nonno.

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PROGETTO “SCUOLA DI CIRCO” Scuole dell’Infanzia: “M.Montessori” S. Frediano, “G.Rodari” S. Casciano e Scuola dell’infanzia in Via A. Dalla Chiesa, S.Frediano, in base alla Programmazione di sezione. Destinatari: tutti gli alunni delle Scuole dell’Infanzia. Il Progetto sarà interamente finanziato dai genitori oppure risulterà ad integrazione delle ore previste nell’ambito dei progetti PEZ.

• Favorire un’armoniosa crescita e maturazione psico-

fisica dei bambini, sollecitandone la concentrazione, la creatività, la coordinazione, l’equilibrio, l’autostima attraverso giochi corporei, anche attraverso l’utilizzo di oggetti ed attrezzi specifici.

• Educare alla collaborazione e alla cooperazione. • Facilitare il rispetto reciproco e l’integrazione delle

diverse abilità e caratteristiche. .

Eventuale Festa finale (da concordare con l’esperto e in base alla Programmazione di sezione).

SCUOLA PRIMARIA

PARLIAMO CON LE NOTE

Scuole primarie “G. Pascoli”,” U. Cipolli “D. Alighieri”. Destinatari: tutti gli alunni delle 26 classi Nei plessi di San Frediano e San Lorenzo si svolgeranno lezioni con esperti finanziate dai genitori.

• Favorire l’integrazione dei diversi linguaggi motorio - gestuale, sonoro, grafico-iconico

• Stimolare la percezione del mondo sonoro attivando un processo di comunicazione tra ambiente ed individuo

• Saper esprimere la musica ascoltata con il corpo attraverso movimenti liberi e/o codificati

• Utilizzare la voce per espressioni parlate, recitate, cantate

• Saper utilizzare strumenti a percussione e il flauto dolce

Manifestazioni finali

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PARLIAMO CON LE NOTE ( PROGETTO CONTINUITÀ)

CLASSI QUINTE Scuole primarie “G. Pascoli”, “U. Cipolli”, “ D. Alighieri”. Destinatari: tutti gli alunni delle classi quinte Nei tre plessi si svolgeranno lezioni con le prof.sse Funel e Amodio docenti della scuola secondaria di primo grado.

• Favorire l’integrazione dei diversi linguaggi motorio - gestuale, sonoro, grafico-iconico

• Stimolare la percezione del mondo sonoro attivando un processo di comunicazione tra ambiente ed individuo

• Saper esprimere la musica ascoltata con il corpo attraverso movimenti liberi e/o codificati

• Utilizzare la voce per espressioni parlate, recitate, cantate

• Saper utilizzare strumenti a percussione e il flauto dolce

Manifestazioni finali

PROGETTO REGIONALE “SPORT E SCUOLA COMPAGNI DI BANCO” A.S. 2018/2019

Scuole primarie: “G.Pascoli”,” U.Cipolli”, “ D. Alighieri” Destinatari: Tutti gli alunni delle classi prime e seconde di scuola primaria a tempo normale e tempo pieno .

Finalità alunni prime e seconde • Favorire lo sviluppo delle capacità

percettive, l’acquisizione degli schemi motori di base e l’educazione delle capacità coordinative.

Eventuale manifestazione finale

STRECHING IN CLASSE Scuole primarie: “G.Pascoli”,” U.Cipolli”, “ D. Alighieri” Destinatari: Tutti gli alunni della scuola primaria .

• Favorire lo sviluppo delle capacità

percettive, l’acquisizione degli schemi motori di base e l’educazione delle capacità coordinative.

Eventuale manifestazione finale

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GIOCO SPORT A SCUOLA

Educazione fisica nella scuola primaria Scuole primarie: “G.Pascoli”,” U.Cipolli”, “ D. Alighieri” Destinatari: Tutti gli alunni delle classi terze ,quarte e quinte di scuola primaria a tempo normale e tempo pieno.

Finalità alunni terze ,quarte e quinte • Avviare l’alunno allo sport,inteso come

momento di incontro, di aggregazione. • Ricercare il rispetto per se stessi e

verso gli altri acquisendo una consapevolezza delle proprie capacità.

• Dare pari opportunità agli alunni in qualsiasi forma di gioco.

Eventuale manifestazione finale

VENGO ANCH’ IO Destinatari Alunni diversamente abili con potenzialita’ fisiche e motorie compatibili con le attivita’ svolte dalla sezione della polisportiva. (inseriti in un gruppo formato al massimo da 25 alunni di cui, al massimo 5 diversamente abili)

Acquisire la capacita di comunicare alcuni bisogni primari • Conoscere e individuare le principali parti del proprio corpo • Acquisire alcune capacita’ motorie di base, tenendo conto della disabilita’ di ogni singolo bambino • Riuscire a trovarsi a proprio agio in ambienti e situazioni diversi • Favorire situazioni di confronto e collaborazione con il gruppo dei pari e con l’ adulto di riferimento • Rispettare le principali regole di convivenza civile

SCUOLA APERTA

Scuole primarie: “G.Pascoli”, “U.Cipolli”,”D.Alighieri” Destinatari : tutti gli alunni e i genitori delle 26 classi dei tre

• Sviluppare il senso di collaborazione tra

bambini ,genitori e insegnanti e tra scuola e territorio

• Rendere la scuola una presenza viva e attiva nel contesto in cui è inserita

• Sviluppare valori come la condivisione, la pace, la solidarietà, l’accoglienza

Manifestazioni ed iniziative previste :

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plessi .

Nei locali delle tre scuole: realizzazione di varie mostre in orario scolastico e pomeridiano di oggetti creati dagli alunni durante i laboratori di manualità creativa. Nella scuola primaria di San Frediano realizzazione di una Tombola per raccogliere fondi per Telethon. Feste di Natale e feste di fine anno nelle tre scuole.

ATTIVIAMOCI Scuole primarie: “G.Pascoli”,” U.Cipolli”, “D.Alighieri" Destinatari : tutti gli alunni delle 26 classi

• Acquisire sicurezza e autostima. • Sentirsi a proprio agio nel rapporto con i

coetanei ed adulti. • Approfondire e recuperare

strumentalità, abilità , competenze e conoscenze in lingua e in matematica.

DOPOSCUOLA SAN CASCIANO Scuola Primaria “U.Cipolli” San Casciano Alunni che ne fanno richiesta Finanziato dai genitori interessati

• Prolungare il tempo di permanenza a scuola in modo produttivo, offrendo spazi educativi stimolanti per la socialità

• Consolidare e potenziare le competenze acquisite a scuola

• Acquisire autonomia nello studio

DOPOSCUOLA SAN LORENZO

Scuola Primaria “D.Alighieri” San Lorenzo Alunni che ne fanno richiesta Finanziato dai genitori interessati

• Prolungare il tempo di permanenza a scuola in modo produttivo, offrendo spazi educativi stimolanti per la socialità

• Consolidare e potenziare le competenze acquisite a scuola

• Acquisire autonomia nello studio

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DOPOSCUOLA SAN FREDIANO

Scuola Primaria” G.Pascoli” San Frediano Alunni che ne fanno richiesta Finanziato dai genitori interessati

• Prolungare il tempo di permanenza a scuola in modo produttivo, offrendo spazi educativi stimolanti per la socialità

• Consolidare e potenziare le competenze acquisite a scuola

• Acquisire autonomia nello studio

INTERCULTURA: ALFABETIZZAZIONE E INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI

Scuole primarie: “G.Pascoli”, “U.Cipolli”, “ D.Alighieri”. Destinatari : tutti gli alunni stranieri che frequentano le tre scuole primarie

Offrire un sostegno linguistico agli alunni stranieri, affinché essi possano:

• imparare a leggere e scrivere in italiano L 2

• imparare a usare l’italiano L2 in contesti socialmente utili

• imparare a usare l’italiano L2 per studiare

• Favorire l’accoglienza, l’inserimento e la socializzazione degli alunni stranieri all’interno della classe e della scuola, anche attraverso:

• la conoscenza e la valorizzazione della cultura di provenienza dei compagni stranieri

• il riconoscimento delle diversità come risorsa

PEDAGOGIA DEI GENITORI Destinatari Gli alunni e i genitori delle scuole primaria .

• Fornire modalità e tecniche, a genitori e ai bambini delle scuole primarie, per affrontare le problematiche connesse a collaborazione, conflitti, dinamiche di gruppo.

• avviare i bambini ad un’adeguata conoscenza di sé finalizzata allo sviluppo dell’autostima e del miglioramento della percezione di sé.

• far vivere nella pratica scolastica concrete esperienze di collaborazione tese alla soluzione dei problemi educativi dei singoli, del piccolo gruppo,

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dell’intera classe con conseguente apertura ai valori di cooperazione e solidarietà

CL@SSI 2.0 Verso una didattica innovativa per alunni e docenti

Destinatari Alunni classi 1°A- 1° B -2°A-2° B Scuola Primaria San Casciano

• Migliorare l’attenzione. • Far acquisire uno stile

comunicativo efficace. • Favorire la partecipazione attiva

degli alunni. • Favorire l’inclusione. • Sviluppare, potenziare

competenze informatiche. • Usare consapevolmente il

computer come strumento di apprendimento.

• Far scoprire le risorse presenti on-line per un apprendimento autonomo e consapevole.

• Apprendere e saper utilizzare nuovi codici comunicativi e nuovi linguaggi..

• Utilizzare le tecnologie per la costruzione personale delle conoscenze.

• Imparare ad apprendere secondo il proprio stile personale..

“OLIMPIADI” DI PROBLEM SOLVING Destinatari: Gli alunni della classi quinte A e B della Scuola Primaria “G. Pascoli” - San Frediano e classe quarta A “Dante Alighieri “ San Lorenzo

Opportunità di confronto con studenti di classi diverse

• Possibilità di socializzazione e di potenziamento con gli studenti dello stesso plesso

• Stimolare la curiosità e l'interesse per la matematica e la lingua italiana.

• Potenziare la capacità di affrontare situazioni nuove.

• Valorizzare le capacità logico, intuitive, deduttive.

• Relazionare direttamente con il problem-solving matematico per affinare le strategie risolutive di un problema concreto.

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PIRATI EDUCATI…. A SCUOLA CON LE BOLLE

Destinatari:

i bambini della scuola dell’infanzia e primaria

Il percorso si articola in 1 intervento della durata di due ore, da concordare con gli insegnanti. (Finanziato dai genitori)

• Insegnare ai bambini l’autocontrollo utilizzando le bolle di sapone.

• Animare un racconto utilizzando le bolle di sapone.

• Proporre approfondimenti sulla conoscenza ed il comportamento delle bolle di sapone.

Utilizzare le bolle di sapone per imparare elementi di educazione musicale

ACCOGLIENZA – UN PASSO ALLA VOLTA Destinatari: alunni del terzo anno della scuola dell’Infanzia. Alunni delle classi quinte delle scuole primarie.

• Creare un clima costruttivo di collaborazione e confronto tra i docenti dei diversi ordini di scuola dell’Istituto

• Affrontare i cambiamenti relativi al passaggio al segmento formativo superiore, favorendo un graduale e sereno inserimento nella nuova istituzione scolastica

• Instaurare relazioni amicali in situazioni di svantaggio – portatori di handicap e immigrati - (conoscenza dell’altro)

• Attenuare l'ansia: esplicitare e condividere i timori e il disagio per far crescere il benessere individuale e rafforzare la coesione del gruppo.

“PROGETTO TRINITY” Graded Examination in Spoken English

Scuole primarie “G. Pascoli”,” D.Alighieri”,”U.Cipolli” Classi prime Scuola secondaria

La nostra scuola offre, agli alunni delle classi quinte e prima della scuola secondaria, l’opportunità di sostenere rispettivamente il “ Trinity Examination in Spoken English-grade 1 / 2; si tratta di un esame orale sostenuto con un docente madrelingua e qualora superino l’esame costituisce un certificato valido come credito formativo per i successivi gradi scolastici.

A tale scopo per l’anno scolastico 2018/2019

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si propone l’attivazione di due laboratori di lingua inglese, della durata di n. 12 ore ciascuno da effettuare in orario pomeridiano, che coinvolga esclusivamente gli alunni che dovranno sostenere gli esami “Trinity” per un maggiore approfondimento degli argomenti oggetto di esame e per l’acquisizione della tecnica di esame. Obiettivi specifici Grade 1 -Usare i saluti in contesti formali e informali -Mostrare di capire istruzioni attraverso azioni appropriate -Rispondere a semplici domande e/o richiesta di informazioni Obiettivi specifici Grade 2 -Gli obiettivi del Grade 1 -Comprendere brevi e semplici domande e richieste -Rispondere con azioni appropriate o dare risposte brevi affermative o negative

CODING, PROGRAMMA IL FUTURO, ROBOTICA Destinatari: alunni dei tre plessi delle scuole primarie

Utilizzo di robot come strumento per:

• Migliorare l’insegnamento e

l’apprendimento delle materie curricolari,

nel rispetto degli obiettivi didattici e

pedagogici di ciascuna fascia d’età.

• 2) Favorire l’orientamento degli studenti

verso il mondo della ricerca .

• 3) Educare e preparare le nuove

generazioni agli sviluppi del progresso

scientifico e

tecnologico (alfabetizzazione

tecnologico-scientifica, educazione a un

uso responsabile della scienza e

tecnologia).

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ATTIVITÀ ALTERNATIVA

Destinatari: alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della Religione Cattolica dei tre plessi

• Acquisire i fondamentali principi della convivenza democratica (riconoscere diritti e doveri individuali e collettivi)

• Prendere coscienza delle varie forme di diversità, accettarle e valorizzarle come ricchezza;

• Acquisire atteggiamenti e comportamenti di rispetto verso l’ambiente naturale e cittadino

I NONNI RACCONTANO LA SCUOLA Destinatari: -i bambini della classe 2° A e 2° B della scuola primaria “U Cipolli” di San Casciano. - i bambini della classe 2° A di San Lorenzo a Pagnatico -i nonni dei bambini della classe seconda A, 2° B di San Casciano e della classe 2° A di San Lorenzo a Pagnatico

• Conoscere la vita scolastica dei nonni attraverso le fonti orali, scritte, iconografiche e materiali

• I bambini intervisteranno i nonni sul tema riguardante la loro vita scolastica al fine di conoscere le differenze dei modi e degli stili di vita legati al loro passato.

PROGETTO SAFE IMPARIAMO A DIFENDERCI DAI RISCHI INTERNI ED ESTERNI Destinatari: gli alunni di tutte le classi quinte delle tre scuole primarie.

Il progetto ha riguardato la sicurezza nei suoi vari aspetti: riconoscere le situazioni pericolose e adottare i comportamenti più idonei per migliorare il livello di sicurezza in tutti gli ambienti nei quali quotidianamente viviamo. Il progetto si è articolato su due livelli:

• 1°LIVELLO nell'anno scolastico 2016/2017: la sicurezza negli ambienti chiusi: a casa, a scuola ( con particolare riferimento alla pericolosità di certi comportamenti, all' utilizzo di attrezzi, al riconoscimento di sostanze tossiche e al comportamento da adottare per chiamare soccorso)

• 2° LIVELLO : nell'anno scolastico 2017/2018 : la sicurezza negli ambienti aperti: il giardino o cortile

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della scuola, la strada ( con riferimento ai comportamenti da tenere a piedi, in bicicletta o come passeggero di un'auto). Comportamenti da tenere in caso di calamità naturali.( terremoti. Inondazioni…)

• Anno scolastico 2018/2019 Realizzazione di un gioco dell’oca e di un video.

Sono stati coinvolti anche gli operatori del territorio per un ulteriore approfondimento e esperienze di gruppo significative e motivanti.

PROGETTO LSS (LABORATORI DEL SAPERE SCIENTIFICO)

Destinatari: alunni delle classi prima A e prima B, seconda A e seconda B della scuola primaria di San Casciano

• Migliorare la qualità della didattica • in relazione agli apprendimenti, • attraverso attività di formazione-

ricerca (riflessione epistemologica, • metodologico-didattica e stili relazionali); • sperimentazione verifica e valutazione

degli apprendimenti.

LABORATORIO “CON LE MANI IN PASTA SCOPRO L’ARGILLA” Destinatari: alunni delle classi seconda A e seconda B della scuola primaria di San Casciano. Laboratorio finanziato dai genitori.

• Favorire la conoscenza delle molteplici possibilità di manipolare e modellare l’argilla.

• Sviluppare le capacità tattili e la motricità fine.

• Stimolare ed esprimere le proprie capacità creative

• Imparare semplici regole per la lavorazione dell’argilla

• Conoscere e utilizzare semplici strumenti di lavoro

• Realizzazione e cottura di un piccolo oggetto da portare a casa.

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MusicArte

Destinatari: tutti gli alunni del plesso Dante Alighieri di San Lorenzo a Pagnatico

• Sviluppare il senso di collaborazione tra bambini, tra genitori, tra insegnanti e genitori, tra scuola e territorio.

• Rendere la scuola una presenza viva e attiva nel contesto in cui è inserita.

• Acquisire un primi livello di alfabetizzazione critica dei linguaggi.

• Incentivare la maturazione del gusto estetico, in modo da rendere sempre più ricca la comprensione del messaggio e delle emozioni veicolate dalle opere d’arte e dalla musica;

• Riconoscere e usare gli elementi del linguaggio visivo e non;

• Utilizzare le tecniche grafiche e pittoriche, manipolare materiali plastici e polimaterici a fini espressivi;

• Avvicinarsi alla pratica corale e strumentale individuale e di gruppo;

• Educare al bello, al gusto estetico, bambini ed insegnanti;

I bambini partecipano attivamente all’allestimento degli elaborati prodotti, e alla loro esposizione. Si prevede un incontro finale aperto alle famiglie, in cui i bambini saranno chiamati a fare da guida al percorso da loro completato.

LE FONTI STORICHE

Scuola primaria “D. Alighieri”San Lorenzo a Pagnatico

• Riconoscere e catalogare fonti di diverso tipo.

• -applicare in modo appropriato indicatori temporali

• riconoscere e catalogare fonti di diverso tipo .

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Destinatari: Gli alunni delle classi 3A – 3B

• elaborare ipotesi e spiegazioni sull’evoluzione della vita sulla terra.

• verbalizzare usando la terminologia appropriata.

• Intervento esperto paleontologo. • Attività in piccoli gruppi e individuale • Osservazione di materiali fossili • Ricostruzione del processo di fossilizzazione

• Giochi di ricostruzione della storia • Creazione di tavolette di creta come fossili

personali • Ricerca di microfossili in ghiaie fossilifere • Giochi di riconoscimento di impronte fossili di

rettili dei Monti Pisani

IN PRIMA… ALCIRCO!!!

Scuole primarie “G. Pascoli”,” Classi prime a tempo normale

• Il progetto è volto allo sviluppo delle capacità sociali e psicomotorie in un contesto nuovo: attraverso attività ludico-pratiche di tipo circense, mirate ed integrate nell’attività formativa della scuola.

• promuovere la formazione di una consapevolezza e di una coscienza di gruppo, sia come appartenenza ad un gruppo sociale, sia come identificazione collettiva in finalità ed interessi comuni;

• instaurare relazioni di amicizia e cooperazione in situazioni ludiche;

• aiutare i bambini nello sviluppo della loro sensibilità al gioco, in particolare verso forme ludiche più semplici e totalmente svincolate da supporti tecnologici o rigidamente strutturati;

• contribuire allo sviluppo della spazialità, dei riflessi e delle capacità motorie dei bambini

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attraverso le attività pratiche proposte.

#Aperta…mente

Scuole primarie “G. Pascoli”,” Classi prime a tempo normale

Il progetto, utilizzando una strategia

flessibile, nasce dall’esigenza di operare su

gruppi classe meno eterogenei rispetto alla

loro composizione primaria.

Rappresenta una valida opportunità da offrire agli alunni al fine di acquisire quelle competenze di base necessarie.

Attraverso la metodologia di insegnamento consente di tener conto di tutti gli stili cognitivi di apprendimento diversi per ciascuno, dei tempi individuali di ogni bambino.

Attraverso una modalità organizzativa e didattica flessibile verranno utilizzate attività di potenziamento, recupero e consolidamento.

Tale progetto offre altresì agli alunni la possibilità di socializzare e integrarsi con coetanei che attraverso lavori di cooperazione e tutoring, favoriscono l’acquisizione.

• Successo formativo di tutti gli alunni • Instaurare relazioni di amicizia in situazioni di

svantaggio–portatori di handicap e immigrati- (conoscenza dell’altro)

Far socializzare i bambini di entrambe le classi, rafforzare la coesione dei gruppi.

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SCUOLA SECONDARIA

CONOSCIAMO E PROTEGGIAMO IL NOSTRO TERRITORIO Scuola Secondaria di primo grado “Duca d’Aosta” Destinatari: tutti gli alunni delle classi prime,seconde e terze

• Essere in grado di comprendere e valutare

l’importanza di un corretto rapporto uomo-ambiente per effettuare scelte consapevoli

• Sentirsi parte integrante del proprio territorio. • Acquisire conoscenze nei diversi campi • Acquisire un metodo scientifico di lavoro • Applicare consapevolmente le conoscenze e le

tecniche acquisite

GLOBALIZZAZIONE SI, GLOBALIZZAZIONE NO Scuola Secondaria di primo grado “Duca d’Aosta” Destinatari:tutti gli alunni delle classi seconde e terze

• Acquisire conoscenze nei diversi campi • Saper scegliere gli alimenti in rapporto ad una

corretta alimentazione e alle analisi qualità prezzo e saper scegliere in maniera critica tra bisogni reali e bisogni indotti dalle suggestioni del mercato

• Comprendere il legame tra comportamento alimentare e fattori socio culturali e psicologici

• Conoscere l’impiego delle biotecnologie il loro impiego nei diversi campi vantaggi e possibili rischi

• Conoscere l’equilibrio nel rapporto tra consumo e risorse e loro distribuzione nel mondo (energetiche, naturali- acqua –alimentari)

• Essere in grado di riflettere sull’interdipendenza economico culturale tra nord e sud del mondo

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ORIENTAMENTO Scuola Secondaria di primo grado “Duca D’Aosta” Destinatari: alunni di tutte le classi

• Orientare nella conoscenza di sé • (conoscersi) • Orientare per la convivenza tra pari, nella famiglia e

nella società • (educazione alla cittadinanza) • Orientare per lo studio delle discipline (conoscere) • Orientare negli interessi e nelle attitudini in rapporto

al futuro (progettare) • Orientare nelle le scelte future (decidere)

SCUOLA APERTA Scuola Secondaria di primo grado “Duca d’Aosta” Destinatari: tutti gli alunni

• Educare alla legalità (elezioni rappresentanti di classe, assemblee di classe,di istituto, stesura di un verbale)

• Conoscere ed interagire con le associazioni e le attività socioculturali e di volontariato del territorio

• Interagire con le attività del Consiglio Comunale dei Ragazzi(Tornei sportivi tra gli istituti del territorio,iniziativa”Ciceroni per un giorno..”ecc.)

• Migliorare l’interazione tra le componenti della scuola docenti-genitori –alunni e l’amministrazione comunale per mezzo della partecipazione a manifestazioni varie.

Manifestazioni ed iniziative previste : Presso il Centro dei Borghi di Navacchio partecipazione all’iniziativa di solidarietà Il Cuore si scioglie(in collaborazione con la Sezione soci Coop di Cascina). Nei locali della scuola: realizzazione di varie mostre in orario scolastico e pomeridiano di oggetti ideati e/o creati dagli alunni durante i laboratori di manualità creativa,di arte e immagine e di tecnologia (calendari,magliette,gadget ecc..) Realizzazione del “Festival delle idee” al termine dell’anno scolastico con apertura della scuola alle famiglie e al territorio. Nei locali della palestra di San Frediano e delle palestre di Navacchio e Cascina: in orario scolastico gare di atletica con alunni delle altre scuole del territorio(organizzate dal CCR-Comune di Cascina) Nel territorio di S.Casciano e S.Frediano: in orario scolastico e pomeridiano illustrazione da parte degli alunni ai cittadini di alcuni monumenti o edifici storici del territorio(organizzato dal CCR-Comune di Cascina)

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INTERCULTURA (IN COLLABORAZIONE CON I DOCENTI DEL CENTRO CULTURALE MANETTI)

Scuola Secondaria di primo grado “Duca d’Aosta” Destinatari: alunni non italofoni

• Sviluppo delle capacità comunicative in italiano, per partecipare in modo sempre più produttivo alla vita della classe

• Sviluppo della conoscenza della lingua italiana come lingua veicolare per l’acquisizione di conoscenze

• Sviluppo delle conoscenze e competenze dei linguaggi logico-matematici di base per poter seguire le programmazioni di classe

CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO DUCA D’AOSTA Scuola Secondaria di primo grado “Duca d’Aosta” Destinatari: tutti gli alunni (il progetto è a carico dell’U.S.P.)

• Favorire la crescita umana, civile e sociale di ogni

alunno attraverso la conoscenza e la pratica di attività ludico sportive.

• Contribuire a prevenire, limitare o rimuovere il disagio

giovanile nei suoi vari aspetti.

• Creare una sana abitudine di vita per favorire

il mantenimento del benessere psicofisico.

Manifestazioni previste:adesione Giochi sportivi studenteschi.

DOPOSCUOLA SCUOLA SECONDARIA Scuola Secondaria Duca D’Aosta Destinatari: alunni che ne fanno richiesta Finanziato dai genitori interessati

• Prolungare il tempo di permanenza a scuola in modo produttivo, offrendo spazi educativi stimolanti per la socialità

• Consolidare e potenziare le competenze acquisite a scuola

• Acquisire autonomia nello studio

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BORSA DI STUDIO “ANTONIETTA NOIA”

Istituto Comprensivo “Fabrizio de André” Destinatari:alunni della scuola secondaria

• Valorizzare le eccellenze scolastiche e doti particolari degli alunni e tenere viva la memoria della Preside Antonietta Noia,dirigente della scuola media fino al 1993,per mezzo dell’assegnazione di una borsa di studio a lei intestata.

Manifestazioni ed iniziative previste: Nei locali della scuola o in Comune: cerimonia di assegnazione Borsa di studio

INSIEME PER IMPARARE A VOLARE

Scuola Secondaria di primo grado “ Duca d’Aosta” Destinatari: gruppi di alunni delle classi prime, seconde e terze

• Fornire modalità e tecniche a genitori e figli per

affrontare le problematiche connesse a collaborazione, conflitti, dinamiche di gruppo(Pedagogia dei genitori,sportello di ascolto)

• Promuovere negli alunni il senso della propria identità e un’adeguata conoscenza di sé finalizzata allo sviluppo dell’autostima e del miglioramento della percezione di sé di fronte a situazioni problematiche.

• Far vivere nella pratica scolastica concrete esperienze di collaborazione tese alla soluzione dei problemi educativi dei singoli,del piccolo gruppo e dell’intera classe con conseguente apertura ai valori di cooperazione e solidarietà.

• Valorizzare i linguaggi non verbali(teatro,espressione vocale e corporea,musicoterapia)al fine di sviluppare la creatività degli alunni e diminuire lo svantaggio.

• Valorizzare i linguaggi manuali-creativi(arte e immagine,tecnologia)al fine di potenziare l’autocontrollo e le relazioni interpersonali attraverso la manualità condivisa in lavori di piccoli gruppi

Manifestazioni previste nei locali della biblioteca: incontri pomeridiani con i genitori dedicati alla “Pedagogia dei genitori”. Spettacolo finale pomeridiano e/o serale dedicato all’attività di musicoterapia.

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TEATRO A SCUOLA

Scuola Secondaria di primo grado “ Duca d’Aosta” Destinatari: gruppi di alunni delle classi prime, seconde e terze

• Coinvolgere studenti,docenti e genitori • Stimolare la partecipazione attiva degli alunni • Favorire l’espressione di sentimenti e stati d’animo

attraverso l’eventuale rielaborazione di un testo di partenza e relativa rappresentazione

• Sviluppare gli aspetti socio-relazionali nel rapporto docente-alunno

• Ridurre il numero delle assenze negli alunni a rischio dispersione

• Migliorare il profitto e il raggiungimento delle competenze disciplinari e trasversali

• Manifestazioni previste nella biblioteca della scuola e presso la Città del Teatro di Cascina: Rappresentazione finale; l’esperienza sarà documentata con la produzione di testi, scenografie, foto e video che saranno lasciati presso l’archivio, a disposizione della scuola come materiale per la consultazione a fini didattici.

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CLASSI IN PODCAST Scuola Secondaria di primo grado

“Duca d’Aosta”

Destinatari: tutti gli alunni delle classi prime, seconde e terze

• Cooperare e collaborare; • Progettare • Sviluppare le competenze digitali • Promuovere la consapevolezza

interculturale • Acquisire conoscenze nei diversi campi • Acquisire un metodo scientifico di

lavoro • Applicare consapevolmente le

conoscenze in modo trasversale

Classi in Podcast si basa sull’esecuzione da parte del gruppo-classe di un compito autentico che preveda l’uso in aula di Device

IL CANE: NEL MUSEO,NELLA SCUOLA LABORATORIO DI PET THERAPY

Scuola Secondaria di primo grado “ Duca d’Aosta” Destinatari: alcune classi della scuola secondaria con la presenza di alunni in situazione di disabilità particolarmente grave

• Accrescere la conoscenza del cane tramite

l’osservazione; • Collaborare al miglioramento della socializzazione

degli alunni; • Consolidare e potenziare l’autocontrollo ed il

rispetto delle regole scolastiche, rinforzare l’autostima;

• Collaborare al miglioramento del singolo e del gruppo classe per una completa ed organica crescita formativa

Attività previste il gioco per compiere attività motoria e per conoscere il cane ed i suoi comportamenti; osservazione del cane per capirlo meglio usando il linguaggio non verbale per riuscire a condurlo in passeggiata. Modalità e manifestazioni: • 5 incontri di un’ora ciascuno per ogni classe coinvolta; la classe sarà divisa in due gruppi con massimo 15 alunni, ogni gruppo svolgerà attività di mezz’ora ciascuno nella stessa mattinata. Gli incontri si svolgeranno ogni 15 giorni. Ad ogni incontro saranno presenti due cani e un conduttore. • 1 uscita finale di due ore ad un museo o in altri luoghi da definire; l’uscita riguarderà tutto il gruppo classe utilizzando la presenza di numerosi binomi cane/conduttori tirocinanti.

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mobili come gli ipad. Agli alunni è richiesto di realizzare una serie di puntate radiofoniche con relative registrazioni audio su vari argomenti, selezionati dai docenti coinvolti e inerenti le diverse discipline. Le puntate confluiscono in un contenitore on line predisposto dalla app Spreaker Studio come materiale didattico a disposizione dell’Istituto, in un’ottica di peer education e di autoproduzione di materiale didattico in digitale.

ATTIVITÀ ALTERNATIVA ALLA RELIGIONE Destinatari: alunni di tutte le classi della scuola secondaria che non si avvalgono dell’insegnamento della Religione Cattolica

• Assimilare il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile e dei diritti fondamentali dell’uomo;

• Assumere un sano e corretto stile di vita;

• Educare alla consapevolezza di far parte di una comunità territoriale organizzata a garanzia delle persone;

• Riconoscere e interpretare i principali valori umani e civili che sono alla base delle costituzioni e della carta universale dei diritti dell’uomo.

MUSICA DI INSIEME LABORATORIO MUSICALE PER ALUNNI IN SITUAZIONI DI DISAGIO

Scuola Secondaria di primo grado “ Duca d’Aosta” Destinatari: gruppi di alunni delle classi prime, seconde e terze

• Stimolare la partecipazione attiva degli alunni • Affinare le capacità di ascolto • Accrescere l’autostima e l’educazione al lavoro

insieme • Promuovere la consapevolezza di sé e delle

proprie possibilità • Promuovere la relazione con i compagni • Sviluppare il gusto estetico e la sensibilità

musicale • Utilizzare la musica come canale comunicativo

per favorire l’aggregazione tra gli alunni Gli alunni in orario curricolare parteciperanno alle attività proposte in luoghi esterni alla classe di appartenenza.

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CORSO DI CINESE

in collaborazione con l’ISTITUTO CONFUCIO e la SCUOLA S.ANNA DI PISA Scuola Secondaria di primo grado “Duca d’Aosta” Destinatari: alunni delle classi seconde e terze

• Avvicinarsi alla cultura orientale attraverso la conoscenza e l’uso della lingua cinese

• Favorire l’interazione con l’altro, nel rispetto e nella condivisione delle conoscenze e competenze reciproche

• Favorire il successo formativo creando gruppi interdipendenti

• Potenziare le competenze acquisite nell’apprendimento dell’inglese, inteso come lingua veicolare per la comunicazione tra gli studenti e l’insegnante di madrelingua cinese.

I GIOVANI SENTINELLE DELLA LEGALITÀ Scuola Secondaria di primo grado

“Duca d’Aosta”

Destinatari: potenzialmente tutti gli alunni delle classi prime e seconde

I Giovani, sentinelle della legalità è un progetto nato con A. Caponnetto. Agli alunni è richiesto di scegliere un argomento, una problematica che gli piacerebbe indagare e cercare di cambiare e coordinati dagli insegnati e dagli operatori della fondazione si attiverà un dialogo con le istituzioni dal comune a quelle nazionali.

Il progetto si articola in n. 4 incontri Tempistica: Da ottobre a ottobre dell’A. S. successivo.

OBIETTIVI:

• dare spazio e credito ai ragazzi

• stimolare nei ragazzi la partecipazione attiva al vivere civile

• fare cittadinanza attiva

• riflettere, ragionare, responsabilizzare i ragazzi

• maturare una consapevolezza tale nelle tematiche scelta tanto da esporle pubblicamente

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Ti pORTO a scuola(Integrazione del progetto”Insieme per imparare a volare”)

Scuola Secondaria di primo grado “Duca D’Aosta” Destinatari: alunni disabili di tutte le classi

.Avvicinare gli alunni al mondo delle piante attraverso il contatto diretto ed un approccio di tipo operativo · Accrescere l’autostima . Capacità di saper osservare . Capacità di cooperare con gli altri · Partecipare e contribuire in prima persona al miglioramento estetico e ambientale di un’area verde · Educare alla cura e al rispetto di un bene pubblico · Saper comunicare, in diverse forme , le varie informazioni trasmesse dal progetto · Sviluppare capacità grosso e fino motorie attraverso l’utilizzo diretto di attrezzi per la coltura . Sviluppare i cinque sensi · Trasmettere agli alunni la possibilità di sviluppare una vita vegetale attraverso le nostre cure . Sviluppare maggiore autonomia grazie all’attività pratica . Risolvere semplici situazione problematiche L’attività sara’ realizzata all’interno del giardino scolastico della scuola secondaria di primo grado.

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SCUOLA-FERROVIA: IL TRENO QUESTO SCONOSCIUTO

Scuola Secondaria di 1° grado “Duca D’Aosta” Destinatari Alunni delle classi terze Attività

• Incontri in aula con personale di Trenitalia e RFI

• Laboratorio • Visita al Centro Controllo della

Circolazione di Pisa e alle Officine • Cerimonia conclusiva presso

Cinema-Teatro Nuovo di Pisa

• Comprendere il ruolo del treno nella

storia dello sviluppo economico e sociale;

• Conoscere la sua evoluzione tecnologica;

• Comprendere l’impatto ambientale del treno come mezzo di trasporto rivolto allo sviluppo sostenibile;

• Acquisire conoscenze in relazione al mondo del lavoro.

LA NATURA INVESTE Scuola Secondaria di primo grado “Duca d’Aosta”

Destinatari:

2C come classe pilota

a.s. 2018-2019

“La Natura InVeste” è un progetto interdisciplinare in verticale con il Liceo Artistico F. Russoli di Cascina nato per favorire la continuità scolastica creando una collaborazione tra ragazzi di diverso ordine e grado su un compito di realtà unitario secondo lo spirito della “Arts and Crafts”: Osservare, analizzare, stilizzare le diverse tipologie di piante e animali presenti sul territorio del monte pisano, al fine di creare stoffe con motivi decorativi per una collezione di abiti in tessuti naturali per teenagers.

OBIETTIVI:

Creare spirito d’iniziativa e imprenditorialità

Progettare e creare elaborate personali

Sviluppare competenze manuali e digitali

Osservare la realtà con spirito critico

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PROGETTI E ATTIVITA’ DI ISTITUTO

PEDAGOGIA DEI GENITORI

Istituto comprensivo “Fabrizio de André” Destinatari:alunni,genitori e docenti dei tre ordini di scuola

• Fornire modalità e tecniche a genitori e figli per affrontare le problematiche connesse a collaborazione,conflitti,dinamiche di gruppo.

Manifestazioni ed iniziative previste : Nei locali della scuola: incontri dei docenti con genitori ed alunni per la lettura delle narrazioni effettuate.

PROGETTO AREE A FORTE PROCESSO IMMIGRATORIO DIVERSIDENTITA’

Istituto comprensivo “Fabrizio de André” Destinatari:alunni italofoni e non italofoni dei tre ordini di scuola

• Rispondere ai bisogni di integrazione linguistica e

culturale degli alunni stranieri • Prevenire il disagio, l’abbandono scolastico e

l’impoverimento emozionale • Valorizzare i diversi linguaggi verbali e non verbali

Manifestazioni ed iniziative previste: saggi finali,realizzazione murales esterno alla scuola secondaria

GRUPPI DI NARRAZIONE PROGETTO FORMATIVO PER L’INCLUSIONE rivolto a docenti,genitori,tutto il territorio

(con la collaborazione di un esperto esterno)

Istituto comprensivo “Fabrizio de André” Destinatari:docenti e genitori dei tre ordini di scuola,persone interessate del territorio

Educare all’ascolto di sè e degli altri Raccontarsi Acquisire strumenti per facilitare la comunicazione

Contenere le situazioni di disagio

Assecondare modalità di buona relazione

Facilitare l’approccio empatico

Aiutare a comprendere lo “sconosciuto” migliorando la

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relazione con gli altri

Manifestazioni ed iniziative previste : Nei locali della Scuola secondaria: incontro finale per condividere le narrazioni prodotte durante le attivita’ del progetto

PROGETTO PON IN.TE.S.A. MULTIMEDIALE (INCLUSIONE,TECNOLOGIA INFORMATICA - SCOLASTICA,

APPRENDIMENTO)

Istituto comprensivo “Fabrizio de André” Destinatari: Allievi e personale della scuola dei tre plessi di scuola primaria: G.Pascoli-San Frediano; U.Cipolli-San Casciano; D.Alighieri-San Lorenzo a Pagnatico

Implementazione connettività di Istituto: si vuole ottenere il cablaggio wireless in tutte le aule dei tre plessi di scuola primaria dell’Istituto Scolastico che permetta a docenti e discenti di utilizzare strumenti didattici tecnologici e servizi come Registro Elettronico, ricerca informazioni su internet etc., in particolare:

ü Apprendere attraverso modalità didattiche mediate dalle ICT

ü Ottenere un controllo dello strumento Internet all’interno del contesto scolastico

ü Permettere lo sviluppo di una didattica collaborativa di classe

ü Facilitare la comunicazione, la ricerca, l'accesso alle informazioni e alle risorse, ai materiali didattici da parte degli allievi e dei docenti

ü Condividere i registri informaticiEDOLOGIE ü Accedere al portale della scuola ü Saper utilizzare il computer e altre tecnologie per

comunicare e instaurare rapporti collaborativi ü Utilizzare nella didattica la risorsa Internet ü Aprire un nuovo canale di comunicazione e formazione

verso i discenti ü Favorire l’inclusione degli alunni diversamente abili e con

BES

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PROGETTO PON

AU.LA 3.0 (AUle aumentate e LAboratorio mobile per una scuola 3.0) Istituto comprensivo “Fabrizio de André” Destinatari: Allievi e personale della scuola dei plessi di scuola primaria e secondaria di I grado: G.Pascoli-San Frediano; U.Cipolli-San Casciano; D.Alighieri-San Lorenzo a Pagnatico; Duca D’Aosta-San frediano

Ampliamento dotazione hardware delle scuole con l’acquisto di PC portatili destinati ai ragazzi al fine di creare un laboratorio mobile di informatica e con l’acquisto di nuove e più moderne LIM per arrivare a coprire una percentuale sempre maggiore di spazi e aule attrezzate.

Questo, insieme al progetto INTESA ci permetterà di:

ü Apprendere attraverso l’uso di tecnologie digitali

ü Partecipare a gare e olimpiadi nazionali, promosse dal MIUR, che necessitano di infrastruttura informatica

ü Permettere lo sviluppo di una didattica collaborativa, di gruppo e di classe

ü Facilitare lo sviluppo del pensiero computazionale

ü Includere il coding, l’informatica e la robotica nella didattica quotidiana

ü Favorire l’inclusione degli alunni diversamente abili, stranieri e con BES

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PROGETTO Atelier Creativi

DADA (De Andrè Digital Art Atelier) Istituto comprensivo “Fabrizio de André” Destinatari: Allievi e personale della scuola dei plessi di scuola primaria e secondaria di I grado: G.Pascoli-San Frediano; U.Cipolli-San Casciano; D.Alighieri-San Lorenzo a Pagnatico; Duca D’Aosta-San Frediano

Realizzazione di un atelier creativo, denominato DADA, presso i locali della scuola secondaria di I Grado Duca D’Aosta, ma comunque fruibile anche dagli studenti della scuola primaria e dagli attori del nostro territorio.

L’atelier nasce con l’obiettivo di promuovere attività tipiche dell’arte digitale quali ad esempio:

grafica digitale ed editoria digitale; produzione e montaggio di foto e video digitali; ingegneria del suono (creazione musica digitale); produzione elaborati artistici digitali a partire da prodotti creati manualmente; produzione di animazioni digitali e uso di software specifici per la riproduzione di realtà virtuale/immersiva e gaming.

Per questo l’atelier viene dotato di devices mobili/fissi con software specifici che permettano la realizzazione di quanto previsto dall’arte digitale e macchina fotografica reflex con set fotografico per realizzazione di elaborati digitali con immagini statiche e in movimento.

I metodi di apprendimento che saranno promossi grazie all’atelier sono i seguenti:

ü cooperative learning; ü learning by doing; ü problem solving; ü digital storytelling.

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PROGETTO PON FSE ‘Inclusione Sociale e Lotta al Disagio’

INSIEME (Inglese, Sport, ICT, Espressione Artistica, MEdiazione) Istituto comprensivo “Fabrizio de André” Destinatari: Allievi e personale della scuola dei plessi di scuola primaria e secondaria di I grado: G.Pascoli-San Frediano; U.Cipolli-San Casciano; D.Alighieri-San Lorenzo a Pagnatico; Duca D’Aosta-San Frediano

Attuazione di laboratori formativi in orario extracurricolare al fine di facilitare l’inclusione sociale e contrastare disagio e abbandono scolastico.

In particolare vengono organizzati i seguenti moduli:

Scuola Primaria

ü Corpo e Ritmo (attività di danza sportiva) ü Teatrando (attività di laboratorio teatrale) ü Learn English (laboratorio di inglese di

supporto al percorso di certificazione Trinity)

ü Primi passi verso la certificazione informatica (laboratorio di informatica di supporto al percorso di certificazione)

ü Diamoci una mano (attività di recupero nelle discipline di base Italiano e Matematica)

Scuola Secondaria

ü Arco e frecce / Calcetto (attività sportive) ü Teatrando (attività di laboratorio teatrale) ü Verso la certificazione (laboratorio di

inglese di supporto al percorso di certificazione PET)

ü Primi passi verso la certificazione informatica (laboratorio di informatica di supporto al percorso di certificazione)

ü Insieme per imparare (attività di recupero in Matematica)

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PROGETTO PON FSE ‘Competenze di Base’ Giocare a Scoprire (Infanzia)

Parliamone (Primaria e Secondaria) Istituto comprensivo “Fabrizio de André” Destinatari: Allievi di tutti i plessi dell’Istituto (4-5 anni per l’infanzia, quarte e quinte della primaria, tutte le classi della secondaria)

Attuazione di laboratori formativi in orario extracurricolare al fine di potenziare le competenze di base.

In particolare vengono organizzati i seguenti moduli:

Scuola dell’Infanzia:

ü 1,2,3… let’s play (corso di inglese con esperto madrelingua)

ü Emozioni in pentagramma (musicoterapia) ü Giocolando (laboratorio di circo)

Scuola Primaria

ü Il linguaggio di base dei new media (realizzazione di un eBook scolastico)

ü Basic coding e Problem Solving con DADA (allenamenti di problem solving e coding)

ü Basic English 4 STEM and Problem Solving (corso di inglese con esperto madrelingua, con particolare attenzione all’inglese tecnico-scientifico)

Scuola Secondaria

ü Comunichiamo efficacemente con i new media (realizzazione di un Blog scolastico)

ü Coding e Problem Solving con DADA (allenamenti di problem solving e coding)

ü Let’s talk English 4 STEM and Problem Solving (corso di inglese con esperto madrelingua, con particolare attenzione all’inglese tecnico-scientifico)

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PROGETTO PON FSE ‘ORIENTAMENTO’

Orientalfuturo Istituto comprensivo “Fabrizio de André” Destinatari: Allievi e genitori della scuola secondaria Duca D’Aosta-San Frediano Docenti di tutti i plessi dell’infanzia, primaria e secondaria

Attuazione di laboratori formativi in orario extracurricolare sull’Orientamento, al fine di fornire agli alunni gli strumenti più efficaci per conoscere se stessi e i propri talenti, e per compiere una scelta mirata del percorso di studi e, al contempo, offrire loro e ai genitori una chiara informazione sulle opportunità formative offerte dagli istituti superiori e sull'articolazione degli indirizzi di studio.

In particolare vengono organizzati i seguenti moduli:

ü Pedagogia dei genitori (rivolto ad alunni, genitori e docenti): raccolta di testimonianze scritte dai genitori e dai docenti su scelte di vita narrate agli alunni sulle quali i ragazzi saranno invitati ad esprimere le loro riflessioni

ü Quale scuola scelgo dopo le medie? (rivolto agli alunni): laboratori di sviluppo delle vocazioni, di educazione alla scelta e presa di coscienza del sé attraverso incontri motivazionali e informativi con un esperto orientatore che interverrà aiutando gli alunni a riflettere sulle proprie attitudini e progettualità al fine di compiere una scelta consapevole

ü Informiamoci! (rivolto agli alunni): modulo che prevede l'intervento di docenti referenti per l’orientamento di alcuni istituti superiori di Cascina e Pisa

ü Relazioni ed emozioni (rivolto agli alunni): laboratorio teatrale che sia veicolo creativo di temi quali le “emozioni” e “ relazioni affettive”

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PER UNA SCUOLA MIGLIORE (Fondi Progetti Educativi Zonali)

Prevenire e contrastare la dispersione scolastica promuovere l'inclusione scolastica degli alunni disabili Promuovere iniziative di contrasto al disagio scolastico di tipo sociale, economico, comportamentale

€ 5.689,13

Comprensivo di: attività + coord. + mater .+ scuola capofila

• Laboratori di musicoterapia tenuti da esperti nelle scuole dell’Infanzia,nelle scuole primarie e secondaria di primo grado

• Laboratori creativi nella scuola

secondaria di primo grado.

• Laboratori di circo nella scuola

dell’infanzia.

• Laboratori di inglese nelle classi terze quarte e quinte primarie.

• Laboratori per alunni DSA nella scuola secondaria.

• Servizio di mediazione culturale e L2.

• Sportello DSA • Screening alunni classi seconde scuola Primaria.

• Supportare e affiancare i docenti nella fase di identificazione dei bambini a rischio DSA.

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“OLIMPIADI” DI PROBLEM SOLVING Destinatari: Gli alunni della classi quinte delle Scuola Primarie “G. Pascoli” - San Frediano-“ U.Cipolli “San Casciano-“Dante Alighieri “ San Lorenzo Gli alunni della scuola secondaria

• Opportunità di confronto con studenti di classi diverse

• Stimolo del pensiero computazionale • Possibilità di socializzazione e di

potenziamento con gli studenti dello stesso plesso

• Stimolare la curiosità e l'interesse per la matematica, l’informatica e la lingua italiana.

• Potenziare la capacità di affrontare situazioni nuove.

• Valorizzare le capacità logico, intuitive, deduttive.

• Relazionare direttamente con il problem-solving logico-matematico per affinare le strategie risolutive di un problema concreto.

AL POSTO TUO… Progetto teatrale

Destinatari: alunni delle classi V delle scuole primarie e delle classi prime e seconde della scuola secondaria

• Sviluppare le capacità immaginative e creative degli alunni sollecitando l’uso di molteplici canali comunicativi

• Operare mediante il lavoro di gruppo e pratiche cooperative

• Conoscere le proprie capacità espressive • Potenziare i canali di comunicazione verbale e

non verbale

Manifestazioni previste nella biblioteca della scuola: incontri settimanali pomeridiani con gli alunni. Presso la Biblioteca della scuola e la Città del Teatro di Cascina: Rappresentazione finale

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POLISPORTIVA

La Polisportiva persegue, in coerenza con la spirito educativo della scuola e con gli obiettivi socio-educativi indicati dal POF, i seguenti obiettivi: a) promozionali e di propaganda sportiva; b) culturali; c) ricreativi; d) d'avviamento alla pratica agonistica anche per i disabili; e) agonistici FINALITA': a) Orientamento: b) Integrazione e lotta al disagio: c) Educare i ragazzi a: -diffondere la conoscenza di discipline sportive, di valido valore formativo ma, in genere, poco praticate. -coinvolgere i genitori nella costruzione formativa dei propri figli attraverso la collaborazione nell'attività della Società Sportiva. d)aggregazione: apertura della scuola a studenti e cittadini per realizzare esperienze di aggregazione responsabile. Aderisce al CONI e alle Federazioni Sportive da lui dipendenti o ad esso affiliate, accettandone e seguendone le direttive in campo sportivo, culturale e ricreativo e partecipando a gare e manifestazioni. Le singole sezioni sono amministrativamente autonome, con Consigli Direttivi eletti dagli associati. Attualmente sono attive le sezioni di: Attività ludico- motoria e scherma rivolte ai bambini degli ultimi due anni della Scuola dell'Infanzia e agli alunni della Scuola Primaria. Nell’ ambito dell’ Attività Ludico- motoria è stato attivato il Progetto, “ VENGO ANCH’ IO”in collaborazione tra la Polisportiva, il Circolo Scherma Navacchio per l’ inserimento di bambini diversamente abili.

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5.11 IL PIANO TRIENNALE DI FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE

FORMAZIONE AI SENSI DEL D.LGS. N.81/2008 (tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro)

Il R.S.P.P. annualmente cura l’informativa al personale scolastico attraverso incontri che si svolgono nei seguenti periodi: Ottobre: incontro del Servizio di Prevenzione e Protezione Gennaio: informativa a tutto il personale scolastico Valutate le competenze certificate del personale, si ritiene necessario attivare la specifica formazione ai sensi della normativa vigente in tema di sicurezza nei luoghi di lavoro: -formazione Dirigente scolastico -formazione generale e formazione specialistica per tutti i lavoratori -formazione per i preposti -formazione per gli addetti al primo soccorso -formazione per gli addetti antincendio -formazione del Rappresentante dei lavoratori per la Sicurezza -formazione su movimentazione manuale carichi -formazione per gli addetti all’uso dei videoterminali -formazione per gli addetti all’uso del defibrillatore -formazione somministrazione farmaci promossa dalla ASL -formazione sulla Privacy e nuovo Regolamento Europeo

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PIANO PER LA FORMAZIONE DEI DOCENTI

AREA UNITA’ FORMATIVA

PERIODO DI SVOLGIMENTO

DESTINATARI FINANZIAMENTO

Competenze

digitali e nuovi

ambienti per

l’apprendimento

Informatica

livello base

Novembre 2018 /

Dicembre 2018

Docenti scuola

infanzia

Fondi per Animatore Digitale

Didattica per

competenze ed

innovazione

metodologica

Didattica per

competenze

Competenze di

Cittadinanza

Gruppi di

narrazione

Metodologie

laboratoriali ed

innovative

Una rete per la

musica

Novembre

2018/Maggio2019

Novembre

2018/Maggio2019

Novembre2018/Maggio

2019

Febbraio

2019/Maggio2019

Febbraio 2019/Maggio

2019

Docenti

Docenti

Docenti

Docenti

Docenti

Finanziamento di Ambito o Fondi dell’Istituzione scolastica

Finanziamento di Ambito o Fondi dell’Istituzione scolastica

Progetti PON

Finanziamento di Ambito

Inclusione,

coesione

sociale e

prevenzione del

disagio

giovanile

Bullismo e

Cyberbullismo

Disturbi del

linguaggio

Didattica

inclusiva

anche con

l’uso di

Novembre 2018/Marzo

2019

Gennaio 2019/Marzo 2019

Febbraio 2019/Maggio

2019

Docenti, alunni

e genitori

Docenti scuola

dell’infanzia

Docenti

Società della Salute

Fondi dell’Istituzione

Scolastica

Finanziamento di Ambito

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tecnologie

digitali

Valutazione e

miglioramento

Autovalutazion

e

Valutazione

delle

competenze

anni ponte

(sec.1° e

sec.2°)

Febbraio2019/Maggio

2019

Gennaio 2019/Maggio

2019

Staff di

direzione

Docenti sec.1°

Finanziamento di Ambito

Finanziamento CRED

Competenze di

lingua straniera

Potenziamento

Competenze

linguistiche

(lingua inglese

livello

avanzato)

Gennaio 2019/Maggio

2019

Docenti di

lingua inglese

Finanziamento di Ambito