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Istituto comprensivo di Massa Marittima Anno scolastico 2010-2011 Classe 2^A Camminiamo,Osserviamo, Impariamo” ….ovvero una classe a spasso per i boschi…..

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Istituto comprensivo

di Massa Marittima Anno scolastico 2010-2011 Classe 2^A

Camminiamo,Osserviamo,Impariamo”

….ovvero una classe a spasso per i boschi…..

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Il nostro territorioVisitare un luogo naturale vuol dire prima di tutto usare i sensi:

si vede il paesaggio, si ammirano i panorami, si cammina in un bosco, se ne respira l’aria, ci si riappropria della sottile e intensa capacità di ascolto di sé, in rapporto a ciò che ci circonda.

Se poi cerchiamo di individuare e comprendere gli eventi che lo hanno portato a diventare quello che oggi è, vediamo che quel luogo diviene la superficie visibile in cui affiorano le tracce, più o meno visibili e discontinue, della storia e della cultura,inestricabilmente intrecciate agli originari dati naturali.

Accogliendo questo punto di vista, ecco che il territorio si anima;mille segni si differenziano nella immediata percezione dell’inizio, e comincia a prendere corpo un rapporto diverso, più ampio,più completo, con l’idea stessa del viaggio, di visita ad un luogo con il fine di gustarne, capirne, leggerne l’identità.

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• Il territorio che con il nostro progetto scolastico intendiamo visitare, è quello dei comuni di Massa Marittima, Monterotondo Marittimo, Montieri, fatto di centri minori, castelli, di monumenti, strade, di boschi, di macchia, di rocce e minerali, di miniere, di case rurali, di campi che incorniciano panorami di rara bellezza; è fatto soprattutto di persone che in esso vivono, delle loro storie personali e collettiva, del loro patrimonio culturale, che affiorano nel paesaggio, nelle tradizioni e nelle leggende.

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LA FAUNA

La fauna è rappresentata da una gran varietà di specie che abitano i diversi strati dell’ ambiente.

Noi ci siamo preoccupati principalmente di mammiferi e uccelli che rappresentano degnamente la fauna dei nostri boschi.

Per ogni animale abbiamo realizzato una scheda informativa:

Schede animali

1-Il cinghiale 8- Gatto selvatico 2-Lepre 9- Puzzola 3-Faina 10-Daino 4-Volpe 11-Istrice 5-Tasso 12-Donnola 6-Lupo 13-Scoiattolo 7- Capriolo 14- Fagiano

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CINGHIALE 

ORDINE: artiodattili

FAMIGLIA: suidi

SPECIE: sus scrofa

 

In Italia è presente con 3 sottospecie sus scrofa diffusa sull’arco alpino sus scrofa sardous presente nel sistema sardo-corso e sus scrofa mayori presente nella maremma, nell’Italia centrale e nella Calabria.

Nelle zone adatte, è assai diffuso al punto da potersi considerare invadente; si trova in quasi tutti i territori montani e collinari dell’Italia peninsulare è assente in Sicilia.

Lunghezza testa-corpo 100-150cm ,coda 12-20cm,altezza al garrese 60-90cm,peso maschio 45-180kg,peso femmina 30-150kg.Presentano un corpo massiccio,una testa grande a cuneo terminante con il grugno o grifo.Il grifo appare perforato e coperto da una mucosa mobile e senza peli. Al di sotto di quest’ultimo si apre la bocca con i canini sup. e inf. Sporgenti, occhi piccoli e le orecchie sono grandi e diritte. Molto sviluppati sono i muscoli della nuca che consentono di usare il grifo come un vero e proprio aratro per la ricerca del cibo. Il terzo e il quarto dito terminano con unghioli allungati, il quinto dito e il secondo sono rivestiti anch’essi da unghioli , più piccoli (guardie) la coda è corta e diritta e gracile e termina con un ciuffo di peli.

La pelliccia presenta borra folta corta e lanosa; nel maschio appare di colore nero-bruno scuro con brinature argentee sul muso e sulle spalle, sui soggetti adulti od anziani.

La femmina possiede dodici mammelle addominali, nel maschio i canini fuoriescono dalla rima labiale e la coda viene portata bassa; nella femmina i canini non sporgono e la coda viene mantenuta tesa orizzontalmente.

HABITAT:

il cinghiale è selvatico prettamente forestale, si adatta a tutti gli ambienti purché questi soddisfino le sue necessità di cibo.

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BIOLOGIALa vita sociale si presenta assai complessa. L’unità fondamentale è la scrofa

accompagnata dai suoi cuccioli a cui si possono aggiungere altri porcastri, cuccioli rimasti orfani o sperduti. I maschi a circa 18 mesi di età, lasciano la famiglia per costituire piccole bande che si spostano in continuazione. Il maschio adulto conduce vita ritirata e si avvicina alle femmina solo nel periodo dell’accoppiamenti due volte all’anno: novembre-dicembre e di rado anche in giugno. La gestazione si protrae per 16-18 settimane, la femmina da alla luce da 4-12 cinghialotti di colore fulvo longitudinalmente da strisce bianco giallastre. La maturità sessuale viene raggiunta in ambo i sessi a 9-10 mesi pertanto le femmine possono partorire 13-14 mesi di età, i maschi invece solo a 4-5 anni. La durata della vita varia dai 15-20 anni.

• L’alimentazione del cinghiale si basa su: frutti selvatici, tuberi, rizomi, ghiande, noci, castagne, lombrichi, insetti, rettili.

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LEPRE    FAMIGLIA : leporidi• ORDINE : lagomorfi• NOME SCIENTIFICO:Lepus europaeus• In Italia è presente ovunque e in Sicilia , sene distinguono quattro sottospecie .

CARATTERISTICHE: è di piccole dimensioni misura 48-70 centimetri dalla testa alla coda ha orecchie erette più lunghe della testa con estremità nere,pesa dai 2,5 ai 6,5 kg gli arti posteriori sono più lunghi di quelli anteriori , il naso nudo.La specie è plantigrada , presenta 5 dita anteriori e 4 posteriori.

• La pelliccia è di colore fulvo, grigio i piedi posteriori sono ricoperti di pelo anche sulle suole, la coda è bianca con la punta nera , e la livrea è la sua pelliccia.

• Anche se si adatta a tutti gli ambienti predilige habitat steppici .• BILOGIA• Può raggiungere i 2000 m .Ha abitudini notturne e crepuscolari , è sedentario e solitario ,

possiede molto sviluppati udito e olfatto ; trova rifugio nelle depressioni del terreno che variano a seconda delle condizioni metereologiche.Quando fugge segue un percorso alternato fra il rettilineo e lo zigo- zag e può raggiungere i 60-70km orari.

• Raggiunge la maturità sessuale a 1 anno, gli accoppiamenti avvengono tra gennaio e ottobre e dipendono dalle condizioni climatiche.

• È monogamo, e in genere la gestazione dura 45 giorni e partorisce da 2 a 5 cuccioli, i leprotti sono ricoperti di pelo, dopo pochi giorni aprono gli occhi.

• Si nutrono di erba fresca o secca, frutti verdura e corteccia e animali morti.

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FAINA • ORDINE: carnivori• FAMIGLIA : mustelidi• SPECIE: martes faina • È presente in tutta la penisola lunghezza 47 cm ,coda 26cm ; altezza al garrese

12cm peso massimo 2-3 kg colore grigiastro, corpo allungato arti corti. Habitat: vive al margine dei boschi ha abitudini prevalentemente notturne,

ottima arrampicatrice si accoppia a luglio, la gestazione dura 280 giorni partorisce dai tre ai sei piccoli cechi alla nascita ; li allatta per otto settimane .

• Conduce una vita solitaria e si può anche trovare in piccole famiglie . si presenta come uno dei mustelidi più sanguinarie.

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VOLPE 

• FAMIGLIA: Canidi• ORDINE:Carnivori• SPECIE:Vulpes vulpes

 

• CARATTERI DISTINTIVI: Lunghezza testa-corpo 58-70cm; coda 32-48cm; altezza alla spalla 35-45cm;

peso 6-10kg. La volpe è un Canide di medie dimensioni con forme snelle, di colore fulvo tendente al rosso sul dorso.

 

• HABITAT: La volpe è il carnivoro più adattabile dell’ Italia. Frequenta superfici boscose,

dove può trovare rifugio vicino alle abitazioni.

• BIOLOGIA: Di abitudine notturne in zone frequentate dall’ uomo… anche di giorno, dove,

non risulta troppo disturbata. Buona nuotatrice. La sua tana è una buca che si scava da sola nel terreno; ha diverse uscite, sfiatatoi ed entrate secondarie.la maturità sessuale viene raggiunta intorno i 10 mesi. Il periodo degli accoppiamenti va da Gennaio a Marzo. La gestazione dura 60 giorni. I piccoli sono da 3 a 9; l’ emancipazione si ha a 3-4 mesi. La durata della vita è di 10-12 anni.

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TASSO  

FAMIGLIA: Mustelidi ORDINE: Carnivori SPECIE: Meles meles 

  BIOLOGIA In Italia non è presente nelle isole. Lunghezza: 65cm, coda: 2cm, altezza:30cm.

Ha forma tozza, pelliccia folta grigia. Tipica bandatura sulla testa. Vive in boschi di latifoglie, lontano da zone antropizzate, può vivere fino a 1700m di altitudine. Ha abitudini notturne, di giorno vive nella tana tappezzata di foglie, fieno e muschio, dove passa un falso letargo. La maturità sessuale a 2 anni accoppiamento da aprile a agosto,5 piccoli.vive fino a 15 anni.il tasso è un animale molto pulito, la femmina controlla ed educa i piccoli. Durante li spostamenti, la mamma apre la fila ed ognuno tiene la coda dell’ altro in bocca. Si nutre di: uova, uccelli, rettili e molluschi, frutta, radici. I tassi sono in aumento.

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LUPO ORDINE: CarnivoriFAMIGLIA: CanidiSPECIE: Canis lupus  

 BIOLOGIAIn Italia è presente solo in alcune zone appenniniche. Lunghezza: 100-140cm, coda:

40cm, altezza: 80cm, peso: da 25 a 50 kg, dentatura di tipo trinciante. Ha forma slanciata, muso allungato, orecchie erette, il mantello è bruno giallastro, la coda ha la punta nera. È difficile distinguere la sua impronta da quella di un cane.

 

Vive in zone boschive. È un predatore notturno, buon nuotatore, ha un fiuto che percepisce prede fino a 3 km e l’ udito fino a 8 km. La stagione degli amori è febbraio- aprile. Raggiunge la maturità a 24 mesi, nascono 4-5 cuccioli, costruisce tane in luoghi riparati. Allo stato naturale vive 7-8 anni, in cattività fino a 15. adotta una caccia di inseguimento e agguato; il capo è un grosso maschio, ma nel gruppo ci sono vari ruoli.

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ORDINE: CarnivoriFAMIGLIA: FelidiSPECIE: Felis silvestris 

Si trova nell’ Italia centro- meridionale. Lunghezza: 55cm, coda: 25cm, peso: 7-8 kg, possiede 30 denti. Assomiglia a quello domestico, il mantello è a strisce, grigio-giallastro, la pancia più chiara. Ha unghie retrattili, le impronte anteriori sono 5, quelle posteriori 4. vive nei boschi ma non in invasi dalla vegetazione. Ha abitudini notturne, olfatto e udito molto sviluppato, agile arrampicatore, conduce vita solitaria, raggiunge la maturità sessuale a 9 mesi. Periodo amori: febbraio- marzo. Nascono da 2 a 4 piccoli e vive fino a 15 anni. Animale da caccia, da agguato a terra.

È alle soglie dell’ estinsione a causa di caccia di sterminio con veleni e riduzione del territorio di vita.

GATTO SELVATICO

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PUZZOLA 

FAMIGLIA:MustelidiORDINE:CarnivoriSPECIE: Mustela Putorius DISTRIBUZIONE: In Italia è diffusa in tutta la penisola. CARATTERI DISTINTIVI:Lunghezza testa-corpo 55-59cm; coda 13-19cm; peso 500g-1.2kg; 34 denti di tipo trinciante e

frantumante. Ha una forma slanciata con arti brevi e coda folta, colore dominante bruno. Il muso è contraddistinto da una caratteristica “maschera” fulvo-biancastra.

 HABITAT:Si trova in boschi, terreni coltivati, scarsamente ricoperti di vegetazione, vicino a centri abitati. La dimora

della puzzola è sotto cataste di legna, tane di coniglio, cavità di alberi, anfratti di vario tipo. BIOLOGIA:La puzzola caccia sia di giorno sia di notte; la maturità sessuale si manifesta a 9 mesi di età. Il periodo degli

accoppiamenti va da Marzo a Giugno. La gestazione dura 40-43 giorni e vengono alla luce 4-6 cuccioli. I piccoli rimangono cechi per 30-36 giorni e l’allattamento si protrae per 4-5 settimane; l’indipendenza giunge a 3 mesi. La vita dura 8-10 anni. La puzzola è un cacciatore solitario, geloso del proprio territorio. Agile saltatrice, sorprende la preda, non solo a terra, ma anche sugli alberi. Se la preda ha una certa mole, viene decapitata e nascosta tra le foglie. Il predatore torna la notte seguente a terminare il pasto. La puzzola frequenta anche le sponde di piccoli corsi d’ acqua per cacciare Anfibi, Topi, Gamberi e Granchi; è un’ abilissima nuotatrice. È dI carattere molto aggressivo. Ha pochi nemici; in caso di attacco reagisce mordendo ed emettendo, con le ghiandole anali, un liquido fetido da cui ne deriva il nome. Si nutre di Anfibi, Roditori, Conigli selvatici, selvaggina alata, gamberi di fiume, uova. Tra gli animali domestici: polli e conigli.

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DAINO• FAMIGLIA: Cervidi• ORDINE: Artiodattili• SPECIE: Dama dama• Si trova in diversi ambienti forestali appenninici e di pianura. In Toscana si trova in alcune

riserve, Foreste Demaniali, Naturale della Maremma, San Rossore, Capalbio, Pratomagno , foreste Casentinesi. Il Daino può essere considerato una specie cosmopolita essendo ormai diffuso in quasi tutto il mondo.

• CARATTERISTICHE:• Lunghezza testa-corpo 130-155 cm, coda 16-19 cm; altezza alla spalla 80-110 cm; peso del

maschio 70-110 kg, della femmina 50kg, della femmina 50kg. Il maschio si differenzia dalla femmina per la testa ornata di palchi, in cui le punte appaiono riunite da una “palmatura”. La lunghezza totale dei palchi è 50-80cm. Il trofeo viene deposto in Primavera. In estate si riforma, mentre la pulitura del velluto si ha in Settembre. Grazie ai palchi, è facile determinare l’ età di un daino. Il colore del manto è bruno-fulvo, con macchie biancastre, in estate, mentre in Inverno il pelo è più lungo e i colori tendono al grigio.

• HABITAT:• il daino è abitatore di spazi aperti, di praterie a clima mite ed anche di steppe.• Questo cervide si adatta molto bene anche in ambienti forestali, in collina e in media

montagna. Infatti è capace di colonizzare qualsiasi ambiente nell’intervallo tra i 600m e i 1000 m di altitudine

• BIOLOGIA: buon corridore, saltatore e nuotatore. Ha abitudini crepuscolari e notturne. Per quanto riguarda il comportamento sociale, il daino vive in gruppi molto numerosi costituiti da femmine e giovani. La guida viene assunta da una femmina anziana con il suo cucciolo. La stagione degli amori va da ottobre a novembre; i maschi combattono per la conquista delle femmine ,ma gli scontri non sono mai cruenti. La gestazione dura otto mesi e nascono da 1 a 3 piccoli che vengono allattati per ¾ mesi. La maturità sessuale si raggiunge a un anno , mentre quella sociale a due per le femmine e 4/5 per i maschi. La durata della vita è di circa 25 anni. Si ciba di foraggi , frutti dell’ippocastano e di germogli di tutte le specie arboree. Ha scarsa necessità di acqua sia di bevanda sia per insolio

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ISTRICEORDINE: roditoriFAMIGLIA: istricidi SPECIE: Histrix cristataÈ presente in Italia: nelle regioni

centro-meridionali e in Sicilia.CARATTERISTICHE: lunghezza 50-70 cm, coda 4-6 cm,

peso 10-15 kg. Forma del corpo globosa, più sviluppata posteriormente. Le parti superiori della testa, collo e spalla, appaiono di colore bruno scuro, con setole biancastre sparse sulla criniera; i mustacchi sono nerastri, le parti inferiori e i lati delle zampe bruno-nerastre. Gli aculei sul dorso, i lati del corpo e la coda, si colorano di nerastro corneo, con striature biancastre. La testa è tozza con occhi piccoli e orecchie invisibili; zampe corte composte da quattro dita minute di robuste unghie e di pollice rudimentale. La coda termina con un ciuffo di aculei più spessi alla base e cavi all’ estremità.

HABITAT:frequenta pianure e colline in

prossimità di terreni coltivati, caverne, cave; dove sia possibile scavare tane.

BIOLOGIA:dotato di vista e udito poco acuti, ma olfatto svilupatissimo, vive solitario, ha abitudini crepuscolari e notturne; è un animale tranquillo, reagisce solo se molestato. Tipico atteggiamento difensivo consiste nell’ erigere la criniera, gli aculei del dorso e facendo vibrare rapidamente la coda per produrre un caratteristico rumore. Se il nemico non fugge davanti a tale intimidazione, passa all’ attacco. La maturità sessuale viene raggiunta a circa 1 anno di età; il periodo degli amori va da Aprile a Maggio. La femmina dopo una gestazione di circa 70 giorni, da alla luce da 2 a 4 piccoli. I cuccioli al momento della nascita hanno gli occhi aperti e sono ricoperti di pelo, setole ed aculei molli, diventano autonomi a 2-3 mesi di età. La durata della vita varia da 10 a 15 anni. Con l’ arrivo del freddo, l’ istrice si ritira nella sua tana fino a primavera e cade in letargo. L’ alimentazione è vegetariana: frutta, radici, corteccia di giovani alberi, cereali, tuberi. Gli scortecciamenti si riconoscono in quanto il morso viene portato in senso trasversale ed inoltre l’ incisivi lasciano l’ impronta larga e profonda.

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DONNOLA

FAMIGLIA: Mustelidi

ORDINE: Carnivori

NOME SCIENTIFICO: Mustela nivalis

Comunissima in tutta l’Europa, dal livello del mare ai crinali appenninici.

CARATTERISTICHE: lunghezza testa-corpo 15-27 cm, la coda è lunga 3-9 cm, peso va dai 40-130 g. Le femmine sono sempre più piccole dei maschi. Mustelide di colore bruno con il ventre giallastro. Il regioni montuose o fredde assume un mantello invernale completamente bianco.

BIOLOGIA: caccia prevalentemente di notte ed è solitaria. È capace di nuotare e di arrampicarsi.la maturità sessuale è raggiunta a 9 mesi, il periodo degli amori è aprile-maggio. La gravidanza dura circa 5 settimane e i nascono dai 4-7 ed aprono gli occhi a 25 giorni dalla nascita. La durata in media della loro vita è 7-8 anni. Nonostante le dimensioni si nutre di volatili e delle volte piccoli mammiferi.

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SCOIATTOLO 

 

 

FAMIGLIA:sciuridiORDINE:roditori NOME SCIENTIFICO: Sciurus vulgarisDiffuso in Europa ed Asia settentrionale,dal Caucaso al Giappone ed alla cinaCARATTERISTICHE:lunghezza testa-corpo 19-29 cm;coda 14-34 cm Peso 230-480 g.Corpo slanciato, testa rotonda.BIOLOGIA:HA abitudini diurne. Passa la notte in un nido ricavato da cavità naturali di alberi o da

nidi di uccelli abbandonati.

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CAPRIOLO ORDINE: Artiodattili FAMIGLIA: CervidiSPECIE: Capreolus capreolusÈ presente in Italia: in Toscana e sugli Appennini.CARATTERISTICHE:Lunghezza testa-corpo 90-135 cm, coda 2-3 cm, altezza al garrese 65-75 cm, peso

14-26 Kg.È un animale slanciato, tipico saltatore, ha occhi e orecchie grandi e i sensi molto

sviluppati.Ha un mantello rossiccio in estate, con le parti inferiori più chiare e la zona peri-

anale bianca; in inverno il colore tende al grigio-bruno, mantenendo la macchia bianca peri-anale. Dalla forma della macchia peri-anale è possibile riconoscere il maschio dalla femmina.

I palchi (le corna) sono solo presenti nei maschi e sono formate da una stanga con tre punte; essi ricrescono lentamente dalla primavera fino a Gennaio dopo cadono per formarsi nuovamente.

Il capriolo maschio ad un anno ha due semplici corna (puntuto); a due anni ci sono due punte (forcuto); dal terzo anno le punte diventano tre (palcuto).

HABITAT:la foresta di latifoglie sulle Alpi e sugli Appennini oppure nella macchia

mediterranea sono alcuni Habitat da lui preferiti. È un animale esigente dal punto di vista alimentare, quindi si sposta spesso alla ricerca del cibo adatto (deve mangiare ogni due ore).

BIOLOGIA:

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Il maschio adulto delimita il territorio con l’odore di un liquido prodotto da ghiandole sebacee poste sui palchi: l’operazione

viene eseguita sfregando la testa sui tronchi più piccoli danneggiandoli. Il periodo dell’accoppiamento è Luglio-Agosto, la

gestazione dura dieci mesi e nascono uno o due caprioletti.

CURIOSITA’: Per valutare l’età di un capriolo in modo sicuro bisogna guardare

la dentatura soprattutto i molari e i premolari.

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FAGIANO• Il fagiano ha forme piuttosto possenti e massicce, ha il becco robusto , ali

abbastanza brevi e arrotondate con la coda lunga. Il piumaggio del maschio è riccamente colorato,,con la testa verde scuro e intorno agli occhi ha uno spazio nudo di colore rosso e un collare bianco intorno al collo . La femmina invece ha il piumaggio di colore fulvo nerastro con la coda più corta del maschio. Vive in quasi tutta Europa quindi anche in Italia . Ama stare nelle zone coltivate,

• BIOLOGIA• nelle pianure umide e nelle zone boscose.• Il fagiano in genere vive nel folto del bosco dove trova più facilmente

rifugio; si posa sugli alberi solo per difesa e per il riposo notturno. Non è un grande volatore e preferisce sfuggire il pericolo correndo sul terreno.

• Si nutre di frutta selvatica, erbe, germogli, foglie, legumi, insetti, lombrichi, ragni, topi e uova, si può quindi considerare onnivoro.

• La stagione degli amori è marzo-aprile, il maschio raduna alcune femmine (da 3 a 6) che corteggia e poi feconda. La femmina prepara il nido, di solito sotto la bassa vegetazione, depone da 8 a 15 uova che cova per 24-25 giorni. I pulcini lasciano il nido poco dopo la nascita

• ma sono in grado di volare solo dopo 14-16 giorni. La femmina depone le uova solo una volta l'anno a meno che il nido venga distrutto.

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FLORA

1. Leccio 2. Sughera 3. Corbezzolo4. Erica5. Orniello

6.Lentisco

7.Acero

8.Ginepro

9.Asparago

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LECCIO

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SUGHERA• NOME SCIENTIFICO: Quercus suber•  •  • La sughera ha un portamento arboreo, con altezza che può raggiungere i 20 metri e

chioma lassa ed espansa. La vita media è 250-300 anni, diminuisce negli esemplari sfruttati per il sughero. La caratteristica più evidente di questa specie è il notevole sviluppo in spessore del ritidoma, che non si stacca mai dalla corteccia, formando un rivestimento suberoso detto in termine commerciale sughero. Il sughero si presenta di colore grigio-rossastro nei rami di alcuni anni di età, dapprima con screpolature grigio-chiare, poi sempre più larghe e irregolari a causa della trazione tangenziale provocata dall’ accrescimento in diametro del fusto. Dopo diversi anni il sughero forma una copertura irregolare e spugnosa di colore grigio, detta comunemente sugherone o sughero maschio. Dopo la rimozione del sughero maschio, il fellogeno produce ogni anno nuovi strati di tessuto suberoso che formano un rivestimento più compatto e più regolare, detto sughero femmina o gentile, con una fitta screpolatura prevalentemente longitudinale e meno profonda. L’ anno in cui viene rimosso il sughero, il fusto ha un marcato colore

• rosso-mattone che nel tempo vira al rosso bruno fino al bruno scuro quando il sughero femmina ha già raggiunto uno spessore significativo.

 

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• Le foglie sono verdi e coriacee, tormentose sulla pagina inferiore, generalmente piccole negli ambienti secchi, più grandi in quelli più freschi. Sono brevemente picciolate e hanno una lamina di forma variabile da ovata a oblunga. Il margine è generalmente dentato e spinoso, ma può presentarsi anche intero nella pianta adulta, più o meno revoluto. Possono confondersi facilmente con le foglie del leccio, da cui si distinguono per lo più per il minore numero di nervature. L’ inserzione sui rami è alterna.

• I fiori sono unisessuali portati separatamente sulla pianta. I fiori maschili sono riuniti in infiorescenze ad amento lassi, di colore giallo-verdastro, portati all’ estremità dei rami dell’ anno precedente. I fiori femminili sono generalmente riuniti in piccoli gruppi (2-5 fiori), eretti, di colore verdastro sui rami dell’ anno. La fioritura è in maggio-giugno.

• Il frutto è una ghianda ovale di colore verde quando è immatura, bruna a maturità, lunga fino 3cm con apice molto breve. La cupola è più conica rispetto a quella del leccio, ricopre la ghianda per una lunghezza variabile da un terzo a metà, con squame grigio-verdastre, patenti, a volte retroflesse. Esistono 2 sottospecie ( sottospecie tipo e sottospecie occidentali) del tutto simile morfologicamente tra loro tranne che per le squame della cupola della ghianda: libere e divergenti nella tipica, schiacciate nella occidentalis. Fra le due sottospecie esiste una differenza fisiologica sostanziale: la sottospecie occidentalis ha maturazione delle ghiande biennale e non annuale. Nella varietà botanica serotina, presente insieme alle sottospecie tipiche in Toscana, Sardegna e Sicilia, la ghianda matura in due anni. La produzione di frutti avviene in media dopo 15-20 anni dall’ impianto.

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Si presenta come arbusto sempreverde molto ramificato, con rami giovani di colore rossastro. Può raggiungere un’altezza compresa tra 1 e 8 metri. Le foglie hanno le caratteristiche tipiche delle piante sclerofille . hanno forma ovale lanceolata., sono larghe 2-4 cm e lunghe 10-12 cm , hanno margine dentellato Si trovano addensate all’apice dei rami e dotate di un picciolo corto, la lamina è coriacea e si presenta lucida e di colore verde scuro superiormente , mentre inferiormente è più chiara. I fiori sono riuniti in pannocchie pendule che ne contengono tra 15 e 20, la corolla è di colore bianco giallastro o rosea, urceolata e con 5 piccoli denti ripiegati verso l’esterno larghi 5-8 mm e lunghi 6-10 mm ; le antere sono di colore rosso scuro intenso con due cornetti gialli; la fioritura avviene in Ottobre – Novembre ; sono ricchi di nettare, per questo motivo intensamente visitati dalle api , Dai fiori di corbezzolo si ricavo l’ultimo miele della stagione, pregiato per il suo particolare sapore amarognolo e aromatico ( questo miele è prezioso anche perché non sempre le api sono ancora attive al momento della fioritura , dunque non in tutti gli anni è possibile produrlo). I frutti sono delle bacche sferiche di circa 2 cm , carnose e rosse a maturità, ricoperte di tubercoli abbastanza rigidi spessi qualche millimetro; hanno buon sapore a maturità

CORBEZZOLO

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ERICA

Arbusto con molti rami con portamento quasi sempre eretto. Le foglie sono aghiformi, persistenti e coriacee, verde scuro, normalmente in verticilli di quattro con margine dentellato. I fiori sono piccoli, penduli, molto numerosi , riuniti in ricche infiorescenze terminali, dal colore bianco-crema e profumati. Fiorisce da Marzo a Maggio. I frutti sono piccole capsule con molti piccoli semi. In Maremma i rami di questa pianta venivano utilizzate per costruire scope per camini.

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ORNIELLO

Ha tronco eretto leggermente tortuoso con rami opposti ascendenti con corteccia liscia grigiastra, opaca, gemme rossicce tomentose, la chioma ampia è formata da foglie caduche opposte, imparipennate, con 5-9 segmenti (più spesso 7), di cui i laterali misurano 5-10 cm, si presentano ellittici o lanceolati brevemente picciolate larghi un terzo della loro lunghezza. Il segmento centrale, invece, si presenta largo circa la metà della sua lunghezza ed è obovato; la faccia superiore è di un bel colore verde, mentre quella inferiore è più chiara e pelosa lungo le nervature. Le infiorescenze sono a forma di pannocchie, generalmente apicali e ascellari; i fiori generalmente ermafroditi e profumati, con un breve pedicello possiedono un calice campanulato con quattro lacinie lanceolate e diseguali di colore verde-giallognolo, la corolla con petali bianchi leggermente sfumati di rosa lineari di 5-6 mm di lunghezza. Il frutto è una 'samara' oblunga cuneata alla base ampiamente alata all'apice lunga 2-3 cm con un unico seme compresso di circa un centimetro.

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LENTISCO

Pistacia lentiscus Specie tipica della macchia mediterranea, in Italia è diffuso lungo tutte le coste, tranne in quelle più fredde dell’alto Adriatico. E’ un piccolo albero sempre verde, alto fino a 5-6 metri, dal caratteristico odore resinoso. Le foglie, alterne, sono composte da 2-5 coppie di foglioline di colore verde chiaro e lucide. I fiori nascono dall’ ascella fogliare in grappoli durante il periodo primaverile; quelli maschili hanno un colore fortemente rossastro. I frutti sono piccole drupe rosso scuro al cui interno vi è un seme di colore verde brillante a forma di lenticchia (da qui il nome lentisco).

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ACERO

Appartiene alla famiglia delle acerace comprende oltre duecento specie spontanee o originarie dell’ Europa cina Giappone e nord america . Il nome acer , in latino “ appuntito” è usato , in riferimento all’ estremità appuntita delle foglie tipiche del genere.

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GINEPRO

Ginepro I frutti, chiamati coccole, sono bacche globoso-ovali, pendule, nerastro-violacee a maturità, contenenti piccoli semi ovali. È una pianta velenosa diffusa in luoghi soleggiati e scoscesi delle zone montane dove viene coltivata spesso per il consolidamento del terreno e come pianta ornamentale.

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ASPARAGO

Il termine asparago (dal greco asparsagos e dal persiano asparag, cioè germoglio ) può designare sia l’interna pianta che i germogli della pianta Asparagus officinalis L. una specie di angiosperma monocotiledone. L’asparago possedei particolari erbe diuretiche, viene apprezzato dai buon gustai. È una specie dioica che porta cioè fiori maschili e femminili su piante diverse: i frutti sono piccole bacche rosse contenenti semi neri. La pianta è dotata di rizomi fusti modificati che crescono sotto terra formando un reticolo; da essi partono ovvero la parte epigea l’unica parte commestibile. Diversamente da molte verdure, gli steli più grossi dell’asparago hanno una maggiore polpa rispetto allo spessore della pelle.

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ORIENTARSI

Atto, effetto dell’orientare o dell’orientarsi.

Definizione della posizione di un oggetto rispetto ai punti cardinali o ad altri punti di riferimento.

Orientamento di una carta geografica.

Capacità di orientarsi.

Cercare l’orientamento, disporsi opportunamente rispetto ai punti cardinali.

Orientarsi, capire in che punto ci si trovi.

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LA BUSSOLA

LA BUSSOLA

È lo strumento fondamentale per orientarsi in qualsiasi condizione di tempo e di visibilità.

È costituita essenzialmente da un ago magnetico, libero di ruotare su un piano orizzontale che, per effetto del campo magnetico terrestre, si dispone sempre lungo il meridiano del luogo, indicando quindi la direzione Nord-Sud.

Delle due estremità dell’ago calamitato una generalmente è annerita, o colorata, o a forma di freccia; è quella che indica la direzione Nord mentre l’altra indica naturalmente il Sud.

Esistono sul mercato diversi tipi di bussola:

Per praticità e per l’orientamento è utile avere un modello a fondo trasparente ( leggera ed abbastanza economica).

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La placca

- La ghiera girevole con riportati gli angoli relativi ad

- un punto fisso sulla placca(Nord del quadrante)

- Le linee parallele con la freccia dei meridiani

- L’ago magnetico

- Freccia, punto o tacca solidale

con

la placca detta “direzione di marcia”

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USCITA DIDATTICA

Il progetto comprende :

• laboratorio ambiente svolto settimanalmente in classe

• due uscite sul territorio presso la “capanna Troscione” sede della sottosezione di massa marittima CAI

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LA CLASSE 2^ A RACCONTA

• La nostra classe ha partecipato a questo progetto di durata biennale , affrontando lo studio teorico della fauna e della flora del nostro ambiente ; imparando , anche attraverso il gioco dell’orientiring, ad orientarci sul territorio .

• Abbiamo realizzato un modellino di bosco mediterraneo visitando in due periodi diversi dell’ anno , inverno e tarda primavera , la zona boschiva delle colline metallifere nei pressi di Montieri .

• L’ esperienza è stata positiva ed entusiasmante per tutti : riportiamo alcuni commenti “a caldo” ………

• “Al troscione” mi sono divertito molto , anche se è stato un po’ faticoso spero proprio che il prossimo anno ci si ritorni……” G.M

• “…. È servito soprattutto per allenarci……e conoscere meglio il bosco in tutte le sue piccolezze che , a volte ,sono le più importanti! Credo che ci sia stato un grande aiuto tra noi “ S.C.

• “la cosa che mi è piaciuta di più è stata la grotta anche se dovevo stare attenta che non mi cadesse il casco ….” C.M.

• “ al troscione mi sono divertito molto , il gioco che mi è piaciuto di più è stato l’ orientining.” G.V.

• “…… abbiamo visitato quella grotta costruita migliaia di anni fa , era profonda …. “ R.R.

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CON LA COLLABORAZIONE DI :

• CAROLINA C.

• GIANMARCO V.

• ALICE K.

• CHIARA M.

• SOFIA G.

• BARBARA G.

• GIANLUCA N.