ISTITUTO COMPRENSIVO DI CASTELLUCCIO INFERIORE Scuola … 2011-2012.pdf · Scuola dell’Infanzia,...

61
1 ISTITUTO COMPRENSIVO DI CASTELLUCCIO INFERIORE Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado Castelluccio Inferiore (PZ) ANNO SCOLASTICO 2011/2012

Transcript of ISTITUTO COMPRENSIVO DI CASTELLUCCIO INFERIORE Scuola … 2011-2012.pdf · Scuola dell’Infanzia,...

1

ISTITUTO COMPRENSIVO DI CASTELLUCCIO INFERIORE Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado

Castelluccio Inferiore (PZ)

ANNO SCOLASTICO 2011/2012

2

PRINCIPI FONDAMENTALI

AREA PEDAGOGICO

DIDATTICA

AREA ORGANIZZATIVA

REGOLAMENTO

INDICAZIONI PER IL

CURRICOLO

3

INDICE

Premessa Analisi del contesto Analisi socio-culturale Rapporti scuola – enti locali - territorio AREA PEDAGOGICO-DIDATTICA 1) Principi fondamentali 2) Indicatori di qualità del servizio 3) Le scelte formative 4) Inclusione di alunni diversamente abili o in situazione di svantaggio 5) Continuità dei processi educativi 6) Partecipazione delle famiglie 7) Il nuovo curricolo: campi di esperienza e aree disciplinari, traguardi,obiettivi di apprendimento, valutazione 8) Area della didattica 9) Schema guida per la progettazione del curricolo 10) Modelli organizzativi dell’autonomia scolastica 11) Calendario scolastico 12) Offerta formativa 13) Le scelte curricolari e l’arricchimento dell’offerta formativa 14) Attività “integrative” – Progetti – Laboratori – Accordi di Partenariato 15) Formazione e aggiornamento AREA ORGANIZZATIVA 1) Risorse interne ed esterne 1.1 Risorse interne alla scuola 1.2 Risorse esterne alla scuola 2) Struttura e organizzazione dell’Istituto Comprensivo

Pag. 5 Pag. 6 Pag. 7 Pag. 9 Pag. 11 Pag. 13 Pag. 14 Pag. 16 Pag. 16 Pag. 17 Pag. 18 Pag. 19 Pag. 21 Pag. 22 Pag. 28 Pag. 29 Pag. 31 Pag. 32 Pag. 35 Pag. 37 Pag. 37 Pag. 39 Pag. 40

4

2.1 Formazione delle classi 2.2 Assegnazione dei docenti alle classi 2.3 Commissioni, gruppi di lavoro 2.4 Staff d’Istituto 2.5 Organi Collegiali 3) Risorse finanziarie REGOLAMENTO D’ISTITUTO

Pag. 41 Pag. 41 Pag. 42 Pag. 42 Pag. 47 Pag. 49 Pag. 50

5

PREMESSA Il P.O.F. (Piano dell’Offerta Formativa) è il progetto elaborato dalla scuola al fine di risultare espressione democratica della professionalità degli operatori e dell’interazione dell’utenza. Esso è collegiale, non solo nella sua elaborazione, ma soprattutto nella sua attuazione. Il P.O.F. della nostra scuola è nato come piano dell’offerta formativa dell’I.C. nella anno scolastico 1996/1997, anno di costituzione dell’Istituto Comprensivo. Esso si rivolge a tutti coloro che, all’interno o all’esterno della comunità scolastica, sono interessati al buon funzionamento delle istituzioni educative operanti sul territorio e fornisce una puntuale e doverosa informazione sulle attività svolte e/o programmate. Riflettendo l’evolversi dei rapporti scuola-società, si configura non come un documento “statico”, ma come un piano flessibile, aperto ad accogliere ogni possibile contributo attinto dalla situazione ambientale, ed è pertanto suscettibile di periodiche modifiche, integrazioni e miglioramenti. Il Piano comprende il CURRICOLO – le DISCIPLINE – le ATTIVITÀ LABORATORIALI – la DIMENSIONE ORGANIZZATIVA – la DIMENSIONE EXTRACURRICULARE – gi eventuali ACCORDI DI RETE (accordi che stipulano le istituzioni scolastiche per collegarsi tra loro). Il CURRICOLO centrato sull’imparare ad apprendere e sulle competenze degli alunni è un processo complesso attraverso il quale si declina il contratto formativo tra scuola, famiglia e territorio. La costruzione e l’organizzazione del curricolo parte dalle Nuove Indicazioni che sostituiscono i Piani di Studio Personalizzati allegati al D.Lgs. n. 59/2004. Il senso dell’esperienza, la cittadinanza, l’alfabetizzazione culturale di base, l’ambiente per l’apprendimento sono le parole chiave delle Nuove Indicazioni. Nel programmare il curricolo, quindi, si terrà conto dei seguenti elementi:

− gli alunni: i loro problemi, le motivazioni, le abilità e le conoscenze che hanno già acquisito nelle precedenti esperienze scolastiche ed extrascolastiche;

− gli obiettivi esplicitati nelle Indicazioni dei singoli organi di scuola; − le modalità con cui i docenti realizzano i percorsi di istruzione, tenendo conto della

situazione di partenza degli alunni e dell’acquisizione delle competenze conclusive; − i contenuti di insegnamento; − gli strumenti di verifica e di valutazione sia nelle fasi intermedie che

nell’accertamento degli esiti conclusivi.

6

ANALISI DEL CONTESTO Quadro identificativo generale dell’Istituto Le scuole dell’Istituto Scuola dell’Infanzia Statale - Piazza Gramsci, Castelluccio Inf. Tel. 0973/663873 Scuola Primaria Statale – Via Caricchio, Castelluccio Inf. Tel. 0973/663145 Scuola Sec. di I grado – Via Caricchio, Castelluccio Inf. Tel. 0973/663145 Scuola Primaria Statale – Via Provinciale, Castelluccio Sup. Tel. 0973/662205 Scuola Sec. di I grado – Via Provinciale, Castelluccio Sup. Tel. 0973/662205

Ordine di scuola Alunni Sezioni/ Classi Docenti

Scuola dell’Infanzia 47 3 12 Scuola Primaria 114 8 15 Scuola Sec. Di I grado 79 6 17 TOTALE 240 17 44

7

ANALISI SOCIO-CULTURALE

L’Istituto Comprensivo di Castelluccio Inferiore è compreso nel Distretto n°4 della Provincia di Potenza ed opera su due Comuni distanti tra loro poco più di 5 Km: Castelluccio Inferiore e Castelluccio Superiore. Il bacino di utenza, dislocato su due Comuni diversi, presenta una certa omogeneità territoriale rappresentata prevalentemente da una zona collinare e da una zona montana. I due Paesi sono caratterizzati dalla presenza di numerose contrade, alcune delle quali dislocate a diversi chilometri di distanza dall’abitato, e hanno una struttura economica similare basata su attività produttive legate all’agricoltura, al commercio, alla piccola impresa, all’artigianato. Nell’ultimo decennio è cominciata una lenta e graduale evoluzione nella struttura economica, legata al decollo del Parco Nazionale del Pollino, che ha inciso positivamente sull’attività imprenditoriale privata nel settore turistico-ricettivo. Nei due Comuni, pur non mancando casi di disoccupazione e di emigrazione, anche se temporanea di uno dei genitori degli alunni, dal punto di vista economico si registra un accettabile benessere e non si evidenziano casi particolarmente indigenti. Molto più carente,invece, è l’aspetto socio-culturale soprattutto per mancanza dei giovani che sono costretti ad emigrare per studio o per lavoro adeguato. Anche in questa zona si sta intensificando il fenomeno della multietnicità che sta investendo direttamente anche la scuola, e se da un lato costituisce un arricchimento culturale, dall’altro pone il problema dell’integrazione. Si avvertono, inoltre, nel territorio sintomi ed elementi che tendono a rendere la nostra società similare alla “società standard”, ovvero alla globalizzazione ed alla massificazione, con la relativa perdita dell’identità culturale. Si evidenzia, soprattutto nelle nuove generazioni, una sempre più accentuata perdita dei valori, che in assenza di contesti stimolanti e motivanti, rappresenta la causa principale di devianza per i giovani. Nell’ambito socio-culturale, limitate e poco incisive sono le iniziative promosse dai vari enti e associazioni presenti sul territorio:

• Amministrazioni Comunali di Castelluccio Inf. e di Castelluccio Sup.; • A.S.P. (Azienda Sanitaria Locale di Potenza) con sede a Lagonegro; • Ente Parco Nazionale del Pollino con sede a Rotonda; • Parrocchie dei due Comuni; • Associazioni culturali e ricreative; • Scuola private e paritarie; • Cooperative sociali e Patronati di assistenza legati ai vari sindacati nazionali.

In tale contesto sociale, la Scuola deve offrire le giuste opportunità, in grado di garantire a tutti il successo formativo, lo sviluppo completo ed armonico della persona, l’arricchimento di quei valori umani che oggi sembrano affievoliti.

8

L’Istituto Comprensivo, per raggiungere le suddette finalità, pone al centro della sua attività educativa la promozione di un sano stile di vita, attraverso il recupero della propria cultura e tradizioni, nell’ottica del rispetto dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile, e precisamente presenta come Progetto d’Istituto “GUSTIAMO, IMPARIAMO, CONDIVIDIAMO. Un percorso di educazione alimentare e ai corretti stili di vita.” Tale progetto costituirà il nucleo principale, verso il quale confluiranno tutti gli interventi curriculari ed extracurriculari. Le FINALITÀ specifiche di questo tema portante sono:

Perseguire il benessere psicofisico degli alunni. Promuovere corretti stili di vita. Promuovere un atteggiamento positivo nei confronti del cibo. OBIETTIVI GENERALI Conoscere gli alimenti e i loro valori nutritivi. Conoscere i cibi che favoriscono una crescita equilibrata. Attivare forme di prevenzione riguardo alla salute. Comprendere i vari passaggi del sistema alimentare (dal campo al piatto). Conoscere la composizione di una sana, varia e corretta alimentazione che valorizzi la stagionalità, la produzione locale, i piatti tipici e il biologico. Promuovere l’acquisizione di sane abitudini alimentari, incrementando il consumo di frutta e verdura. Educare gli alunni alla diversità del gusto. Stimolare negli alunni un approccio critico verso i cibi e i relativi messaggi mediatici. Favorire un’azione educativa per una modifica comportamentale volta a rimuovere gli atteggiamenti sbagliati più radicati. Conoscere le abitudini alimentari di altri popoli. Stimolare gli alunni a ideare comportamenti e percorsi per ridurre sprechi e rifiuti alimentari. Coinvolgere le famiglie per dare continuità al progetto anche all’esterno della scuola.

9

RAPPORTI SCUOLA-ENTI LOCALI-TERRITORIO L’Istituto, nell’ambito del processo di integrazione con la comunità locale, ha avviato significative relazioni con le agenzie esterne per un supporto valido a tutte le iniziative previste nel POF ed ha chiesto, o chiederà la collaborazione dei sotto indicati Enti e/o Associazioni presenti sul territorio: Amministrazioni Comunali di Castelluccio Inf. e di Castelluccio Sup.; A.S.P.; APOF-il di Lauria; Ente Parco Nazionale del Pollino; Università della Basilicata; AATO di Potenza;AIAS di Lauria; AVIS; UNICEF; Provincia; Regione Basilicata; Acquedotto Lucano; Associazioni culturali e Cooperative.

− I Comuni di Castelluccio Inferiore e di Castelluccio Superiore sono di supporto al “diritto allo studio” con i seguenti interventi: effettuano il trasporto degli alunni,appaltano il servizio mensa, assicurano il riscaldamento, e quanto altro è necessario allo svolgimento delle attività scolastiche.

− La A.S.P. interviene su richiesta dell’autorità scolastica per esaminare casi di alunni in grave difficoltà; collabora alla realizzazione dei seguenti progetti: A) Educazione Alimentare; Educazione alla sicurezza e alla salute.

− L’APOF-il ha stipulato un protocollo di collaborazione sull’Orientamento. − UNIVERSITÀ DELLA BASILICATA – Questo Istituto ha aderito alla convenzione

con le Università per il tirocinio degli studenti del corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria al fine di offrire loro l’opportunità di assolvere tale adempimento.

L’Istituto Comprensivo si riserva, inoltre, di partecipare a Progetti, Corsi di Formazione, Manifestazioni, Bandi di Concorso, promossi dai Comuni, dall’Ente Parco, dalla Provincia, dalla Regione, dall’UNICEF, dall’AVIS e da altri Enti/Associazioni con rilevanza Regionale e/o Nazionale.

10

11

La concreta organizzazione del servizio sarà improntata su alcuni

principi generali quali: UGUAGLIANZA, IMPARZIALITÁ,

REGOLARITÁ, ACCOGLIENZA ED INCLUSIONE, DIRITTO DI SCELTA,OBBLIGO

SCOLASTICO E FREQUENZA,PARTECIPAZIONE E

TRASPARENZA.

1) I PRINCIPI FONDAMENTALI 1.1 UGUAGLIANZA L’Istituto Comprensivo deve garantire e promuovere la dignità e l’uguaglianza di tutti gli studenti “..senza distinzioni di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”, impegnandosi a rimuovere gli ostacoli di qualsiasi natura che possano impedire “il pieno sviluppo della persona umana”. 1.2 IMPARZIALITÀ E REGOLARITÀ Il servizio scolastico viene erogato dall’Istituto Comprensivo secondo criteri di obiettività ed equità, tendenti al conseguimento da parte della totalità degli alunni degli obiettivi di formazione umana e culturale previsti dai progetti educativi e didattici d’istituto. Attraverso tutte le sue componenti, l’I.C. garantisce la regolarità e continuità del servizio e delle attività educative, nel rispetto dei principi e delle norme sanciti dalla legge e dei diritti dei lavoratori della scuola in applicazione del C.C.N.L.

1.3 ACCOGLIENZA ED INCLUSIONE Tutto il personale dell’I.C. si impegna a favorire l’accoglienza degli alunni e dei genitori; l’inserimento e l’inclusione degli scolari, con particolare riguardo alla fase di ingresso alle classi iniziali e alle situazioni di rilevante necessità (studenti trasferiti da altre scuola – provenienti da paesi stranieri – diversamente abili – ecc.), migliorare il clima educativo attivando iniziative di carattere relazionale. L’inclusione è intesa non solo sull’alunno, ma su tutto il contesto. La scuola, pertanto, cercherà e promuoverà assunzioni di comportamenti unitari da parte di tutti gli operatori a cominciare dai genitori, dagli insegnanti di classe e di sezione, dagli altri alunni fino ad arrivare a tutto il personale docente e non dell’I.C. e quello della A.S.P. Tutto ciò per limitare il più possibile i disagi, sia sul piano operativo che su quello delle competenze. In questo modo la scuola realizza a pieno la propria funzione: l’apprendimento di tutti gli studenti e il pieno sviluppo delle proprie potenzialità.

12

1.4 DIRITTO DI SCELTA, OBBLIGO SCOLASTICO E FREQUENZA Tutti gli allievi che fanno domanda di iscrizione vengono accolti dall’Istituto. Questo diritto di scelta ha la finalità della promozione del pieno sviluppo della persona. Per realizzarla la scuola concorre con altre istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza; cura l’accesso facilitato per gli alunni diversamente abili, previene l’evasione dell’obbligo scolastico e contrasta la dispersione; persegue con ogni mezzo il miglioramento della qualità del sistema d’istruzione. Il controllo della regolarità della frequenza si esplica attraverso interventi preventivi nei confronti della disaffezione per la scuola che abitualmente precede l’abbandono e la dispersione.

1.5 PARTECIPAZIONE E TRASPARENZA L’Istituto Comprensivo sollecita e promuove la gestione partecipata della comunità scolastica, nell’ambito degli organi collegiali e delle procedure vigenti. Alcune attività vengono poste in essere per rafforzare l’immagine dell’Istituto, anche attraverso il coinvolgimento dell’ambiente esterno in iniziative di carattere promozionale e culturale. Sarà cura dell’I.C. stimolare il coinvolgimento degli enti locali e delle associazioni presenti sul territorio, alle iniziative interne ed esterne alla scuola che vengono giudicate idonee ad una promozione culturale ed umana della collettività scolastica. Nel rispetto delle vigenti disposizioni saranno favorite, purché inserite nella programmazione educativa e didattica, le iniziative di partecipazione ad attività di valore formativo (spettacoli cinematografici, teatrali, circensi; conferenze; concerti; concorsi, manifestazioni sportive, ecc.). L’edificio, l’attrezzatura scolastica e sportiva dell’Istituto potranno essere messe a disposizione di Enti e associazioni operanti sul territorio, previa autorizzazione del Consiglio d’Istituto, alle condizioni che saranno di volta in volta concordate e al di fuori dell’orario scolastico.

13

Gli indicatori di qualità del servizio sono legati ai principi di:

EFFICIENZA, EFFICACIA,

COMPETENZA, ORGANIZZAZIONE FINALIZZATA, COLLABORAZIONE E CONDIVISIONE, VALORIZZAZIONE

DELLE RISORSE.

2) INDICATORI DI QUALITÀ DEL SERVIZIO 2.1 EFFICIENZA Le risorse umane e strutturali interen sono state utilizzate in maniera ottimale, valorizzando al meglio le competenze di ciascuno e l’uso delle strutture in forma organizzata. 2.2 EFFICACIA Nel rispetto delle potenzialità di ciascuno, si adegueranno modalità, tempi e contenuti, al fine di ottenere risultati positivi nel rapporto insegnamento- apprendimento. In sinergia la scuola e il territorio attuano forme di scambio: l’una con l’utilizzo delle competenze esterne, l’altro con la partecipazione all’organizzazione delle attività proposte. 2.3 COMPETENZA I metodi saranno adeguati a ogni disciplina attraverso l’uso di strategie e forme organizzate mirate. 2.4 ORGANIZZAZIONE FINALIZZATA I percorsi educativi e didattici sono delineati attraverso sistemi di progettazione e di verifica iniziale, intermedia e finale. 2.5 COLLABORAZIONE E CONDIVISIONE La collaborazione e la condivisione saranno garantite dal lavoro collegiale degli insegnanti, dal raccordo fra i docenti, dal rapporto costante fra insegnanti e famiglie, dal confronto per la verifica e la valutazione. 2.6 VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE I nostri alunni, sottoposti a una grossa quantità di messaggi (non sempre l’utilizzo di esperti provenienti da enti e associazioni e di genitori.

14

3. LE SCELTE FORMATIVE

Nello svolgimento dell’attività educativa per il perseguimento degli obiettivi stabiliti dalle indicazioni ministeriali vigenti, sarà dato particolare rilievo al potenziamento della comunicazione. Si favorirà quindi lo sviluppo del linguaggio espressivo (verbale e non verbale). Per il raggiungimento degli obiettivi concordati si farà uso di adeguati metodi, mezzi, strumenti, progetti attuati nei tempi scolastici ed extra scolastici, usufruendo di tutte le componenti presenti sul territorio. Saranno utilizzati per l’attuazione delle attività comprese nel P.O.F. tutti i finanziamenti erogati per l’autonomia scolastica e la formazione ed eventuali contributi di Enti pubblici e privati. FINALITÀ EDUCATIVE “Le finalità della scuola devono essere definite a partire dalla persona che apprende, con l’originalità del suo percorso individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni che la legano alla famiglia e agli ambiti sociali.” (Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo d’istruzione, 2007) Tali finalità si propongono di:

1. favorire il raggiungimento degli obiettivi formativi – pedagogici – didattici prescritti dalle Indicazioni per il Curricolo, in sintonia con le esigenze territoriali locali;

2. promuovere il successo formativo prevenendo fenomeni di dispersione scolastica e di bullismo, garantendo pari opportunità educativo-formative;

3. agevolare l’inserimento di eventuali alunni stranieri extracomunitari con iniziative di pronta accoglienza, di recupero, di sviluppo, di interazione tra diverse culture;

4. promuovere, con riferimento a quanto previsto dalla legge 104, un inserimento proficuo ed efficace di alunni diversamente abili;

5. favorire un processo formativo unitario attraverso percorsi collegati tra i tre ordini di scuola: Infanzia, Primaria, Secondaria di Primo Grado;

6. garantire la qualità del servizio scolastico con progetti organici e strutturati, nel rispetto delle tappe evolutive degli alunni;

7. sensibilizzare a una visione europea della scuola stabilendo rapporti con altri Paesi, anche attraverso l’uso delle nuove tecnologie.

OBIETTIVI EDUCATIVI Nelle scuole dell’Istituto la pratica educativa farà sempre riferimento ai seguenti indicatori:

o rispetto dell’unità psicofisica del bambino per favorire uno sviluppo integrale della persona, mirando sia agli aspetti cognitivi, sia a quelli affettivi e relazionali;

15

o atteggiamento di ricerca per favorire l’acquisizione di strumenti idonei a costruire un’interpretazione personale e critica del mondo e della realtà;

o educazione alla tolleranza e alla convivenza democratica per favorire la formazione di personalità aperte al confronto, sensibili ai problemi dell’integrazione, al rispetto della diversità, alla solidarietà;

o educazione all’impegno e alla responsabilità per favorire la formazione di persone libere, ma capaci di rispettare se stessi e gli altri e di portare a termine gli impegni assunti;

o promozione della cooperazione per favorire la maturazione di atteggiamenti collaborativi all’interno della classe/sezione e in senso più lato a sviluppare la consapevolezza che la collaborazione è uno strumento essenziale per consolidare e potenziare conoscenze ed esperienze.

Le finalità e gli obiettivi sopra elencati saranno perseguiti attraverso la pratica quotidiana della vita di classe/sezione, in particolare i docenti promuoveranno un clima di lavoro idoneo a sviluppare: il rispetto di sé, degli altri, dell’ambiente; a tal fine educheranno gli alunni a: � rispettare e curare il materiale proprio, altrui e della scuola; � tenere puliti gli ambienti scolastici; � curare la pulizia della propria persona; � rispettare gli orari; � non deridere i compagni in difficoltà; � evitare ogni forma di aggressività sia verbale sia fisica;

l’accettazione degli altri; a tal fine educheranno gli alunni a: � accettare la diversità degli altri e la propria; � accettare di far parte di gruppi diversi; � aiutare qualsiasi compagno ne abbia bisogno; � essere disponibili al dialogo; � accettare opinioni diverse dalla propria e rilievi sia dagli insegnanti che dagli amici; � essere disposti a rivedere le proprie opinioni;

la presa di coscienza delle norme che regolano la vita comunitaria; a tal fine educheranno gli alunni a; � mantenere un comportamento corretto all’entrata e all’uscita dalla scuole; � mantenere un atteggiamento rispettoso ed educato nei confronti di tutto il

personale della scuole, insegnante e non insegnante; � comportarsi civilmente ed educatamente anche al di fuori della scuola; � rispettare l’ambiente, non danneggiando la natura e l’opera dell’uomo;

un atteggiamento positivo nei confronti dell’esperienza scolastica; a tal fine educheranno gli alunni a: � avere il materiale necessario; � prendere regolarmente nota dei compiti assegnati; � eseguire il proprio lavoro con continuità e precisione; � non assumere atteggiamenti che disturbano il lavoro in classe; � intervenire rispettando il proprio turno; � collaborare attivamente con compagni e insegnanti;

l’autonomia personale; a tal fine educheranno gli alunni a:

16

� essere in grado di utilizzare il materiale scolastico con autonomia e prontezza; � conoscere e utilizzare l’orario delle lezioni; � essere in grado di risolvere piccoli problemi concreti individuali; � pianificare i propri impegni scolastici; � essere autonomi nell’esecuzione dei compiti.

4) INCLUSIONE DI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI O IN SITUAZIONE DI SVANTAGGIO

La scuola mette a disposizione degli alunni diversamente abili risorse umane e tecniche per favorire l’integrazione e condurre ciascuno al pieno sviluppo delle proprie potenzialità, nell’intento di garantire anche ai meno fortunati il rispetto dei diritti sanciti dalla nostra Carta Costituzionale ed esplicitati dai diversi organismi mondiali quali l’UNICEF e l’ONU. Per ogni alunno diversamente abile la scuola, in collaborazione con le famiglie, con gli insegnanti di sostegno e con gli specialisti del servizio territoriale dell’unità multidisciplinare, predispone un apposito piano educativo individualizzato. Le attività scolastiche saranno articolate in modo da valorizzare le diversità, per assicurare a tutti gli alunni il conseguimento dei livelli minimi di apprendimento, nel rispetto dei personali tempi di accrescimento e di sviluppo. Per affrontare e superare lo svantaggio, la scuola si impegna a ricorrere a metodologie pluralistiche, favorendo l’acquisizione e l’uso di più linguaggi e promuovendo la partecipazione dei bambini ai laboratori, alle attività teatrali, alle attività sportive, alle gite, alle visite guidate.

5) CONTINUITÁ DEI PROCESSI EDUCATIVI

La continuità dei processi educativi rappresenta una condizione essenziale per assicurare agli alunni un positivo conseguimento delle finalità dell’istruzione obbligatoria. La legge 148 del 1990 e i relativi decreti applicativi sanciscono e definiscono le forme e le modalità atte a realizzare momenti di raccordo pedagogico, curricolare ed organizzativo tra i tre ordini della Scuola dell’obbligo. Nel concreto per garantire la continuità dei processi educativi, l’Istituto Comprensivo realizza le seguenti iniziative: � incontri tra gli alunni delle classi-ponte per una prima conoscenza dell’ambiente,

dell’organizzazione, delle strutture; � organizzazione di “giornate di accoglienza”; � compilazione di una griglia di osservazione riguardante gli alunni in uscita.

17

6) PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE La famiglia entra nella scuola in quanto istituzione fondamentale nella vita dei bambini e come tale partecipa al processo educativo condividendo con la scuola responsabilità ed impegni, nel rispetto reciproco di competenze e ruoli. La scuola fornisce alle famiglie l’informazione relativa a: � i principali cambiamenti posti in atto nella scuola offrendo strumenti di lettura e

comprensione ; � le proposte educative e didattiche; � le iniziative d’arricchimento dell’offerta formativa; � piani di lavoro annuali redatti dai docenti; � la partecipazione degli alunni alle iniziative poste in atto; � la maturazione cognitiva, affettiva e sociale; � l’acquisizione di abilità, conoscenze e competenze; � le eventuali manifestazioni di disagio e di difficoltà.

La famiglia partecipa al processo educativo impegnandosi a: � intervenire alle riunioni ed alle assemblee indette in qualsiasi momento e per

qualsiasi motivo; � entrare nel dialogo e nel confronto per trovare ipotesi di lavoro condivise; � valutare insieme ai docenti le esigenze educative e d’apprendimento dei figli; � collaborare per l’ottimale realizzazione delle iniziative educative, contribuendo sia

sul piano ideativo sia su quello operativo; � sostenere i bambini nel mantenimento degli impegni assunti; � cooperare affinché a casa e a scuola l’alunno trovi atteggiamenti educativi analoghi. Il rapporto scuola-famiglia si realizza attraverso una serie di incontri definiti dal Collegio dei Docenti: 1) settembre: un primo incontro insegnanti-genitori degli alunni per raccogliere dati e informazioni utili per la conoscenza degli aspetti dello sviluppo motorio, cognitivo e affettivo-emotivo di ciascun alunno, necessari per il profilo iniziale; 2) ottobre: assemblea dei genitori in occasione delle elezioni dei rappresentanti di classe; 3) novembre: incontro docenti-genitori per illustrare la programmazione educativa e

didattica e i criteri di valutazione adottati; 4) colloqui mensili con il team, nel corso dei quali: - sulla base degli obiettivi e dei contenuti definiti nella programmazione didattica delle diverse discipline, i genitori verranno informati sul processo formativo dei loro figli; - alle scadenze quadrimestrali verrà illustrato il documento di valutazione; - alla fine dell’anno scolastico verrà illustrato e consegnato il documento di valutazione. Inoltre, i docenti delle Scuole di ogni ordine e grado incontreranno i genitori ogni bimestre e le date saranno stabilite di volta in volta dal Dirigente Scolastico che terrò conto delle esigenze dei docenti impegnati in altri istituti. Il rapporto scuola-famiglia si esplica anche attraverso la partecipazione dei genitori agli organi

collegiali: a) Consiglio di Classe, d’Interclasse, d’Intersezione ; b) Consiglio d’Istituto Gli Insegnanti sono comunque disponibili, in caso di problemi e difficoltà particolari evidenziati dagli alunni, ad avere ulteriori contatti con le famiglie.

18

7) IL NUOVO CURRICOLO: CAMPI DI ESPERIENZA E AREE DISCIPLINARI, TRAGUARDI, OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO, VALUTAZIONE. Le Indicazioni ripropongono per la scuola dell’infanzia i campi di esperienza, richiamando in parte l’impostazione degli Orientamenti del 1991 ma riducendoli a cinque, mentre il curricolo si articola in tre aree disciplinari nella scuola del primo ciclo. Relativamente al curricolo della scuola dell’ infanzia vengono indicati cinque campi di esperienza:

� il sé e l’altro; � il corpo e il movimento; � linguaggi,creatività,espressione; � i discorsi e le parole; � la conoscenza del mondo.

Relativamente al curricolo del primo ciclo, le nuove Indicazioni tracciano un quadro curricolare che si articola in una progressione verticale lungo tre aree di studio:

� linguistico-artistico-espressiva; � storico-geografica; � matematico-scientifico-tecnologica;

La prima area comprende: italiano, lingue comunitarie, musica, arte e immagine, corpo movimento sport. La seconda area prevede lo studio della storia e della geografia. Infine, la terza area riguarda: matematica, scienze naturali e sperimentali ed, infine, tecnologia. Al termine dell’intero obbligo decennale si individua un insieme di competenze chiave per la cittadinanza attiva che gli studenti italiani sono tenuti a raggiungere. Gli elementi fondativi delle attuali Indicazioni sono essenzialmente due: - la verticalità del curricolo dai tre ai quattordici anni, con una compattezza particolarmente significativa nella fascia 6-14. Si addolciscono in tal modo quei gradini che da sempre hanno caratterizzato i passaggi da un grado all’altro dell’ istruzione; - l’orizzontalità delle conoscenze che vengono aggregate nell’intero ciclo obbligatorio su alcune prospettive fondamentali con una caratterizzazione delle conoscenze in chiave fortemente multidisciplinare.

L’organizzazione generale del curricolo è così rappresentabile:

SCUOLA DELL’INFANZIA

PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE

BIENNIO UNITARIO OBBLIGATORIO

3-6 ANNI

6-14 ANNI

14-16 ANNI

I campi di esperienze e le discipline costituiscono la cornice entro cui nelle attuali Indicazioni vengono definiti:

a) i traguardi di sviluppo della competenza; b) gli obiettivi di apprendimento;

19

c) la valutazione degli alunni, delle istituzioni scolastiche e del sistema di istruzione nel suo complesso.

I traguardi per lo sviluppo della competenza vengono posti al termine della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado per ogni campo di esperienza (scuola dell’infanzia) e per ogni disciplina (scuola primaria e secondaria di primo grado). Nelle singole discipline che compongono le tre macro-aree (linguistica, matematica, storico-geografica) si prevedono poi, al termine del terzo anno della scuola primaria, della classe quinta e della classe terza della scuola secondaria di primo grado, obiettivi di apprendimento che rappresentano per i docenti i riferimenti di base entro i quali promuovere le specifiche esperienze di studio. Per quanto concerne infine la valutazione, si conferma:

� la dimensione didattica che compete ai docenti e che accompagna i percorsi di apprendimento degli allievi;

� l’autovalutazione d’istituto finalizzata ad evidenziare aspetti positivi e critici dell’offerta formativa della singola istituzione scolastica;

� la valutazione del sistema di istruzione di competenza dell’Istituto nazionale.

8) AREA DELLA DIDATTICA Al termine della Scuola dell’Infanzia, della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di I Grado, per i campi di esperienza e per le discipline vengono individuati Traguardi per lo sviluppo delle competenze che si raggiungono tramite gli obiettivi di apprendimento stabiliti dalle Nuove Indicazioni per il Curricolo del M.P.I. OBIETTIVI FORMATIVI IDENTITA’ ED AUTONOMIA - Saper autogovernarsi in situazioni diverse e assumersi le proprie responsabilità. - Saper affrontare problemi in situazioni note o impreviste. - Saper gestire consapevolmente le risorse personali nella prospettiva dell’apprendimento durante l’arco scolastico. ORIENTAMENTO - Sviluppare il pensiero e l’identità personale anche nella prospettiva della progettazione consapevole della propria vita. - Saper fare scelte consapevoli per il proprio futuro, adeguate alle proprie capacità e potenzialità. CONVIVENZA CIVILE - Saper collaborare e stabilire relazioni con gli altri. - Saper rispettare gli altri, le risorse ambientali, se stessi e le diversità culturali e sociali. STRUMENTI CULTURALI - Saper leggere, comprendere e produrre testi orali e scritti di varia natura e provenienza.

20

- Saper usare i vari linguaggi nei processi di costruzione delle conoscenze e nei diversi contesti disciplinari. - Padroneggiare le conoscenze e le abilità necessarie allo svolgimento delle varie attività. - Conoscere e praticare funzionalmente le lingue straniere nei limiti delle acquisizione promosse. - Sapersi orientare nello spazio e nel tempo operando confronti tra varie realtà. - Saper calcolare, eseguire operazioni aritmetiche e risolvere problemi. - Saper esplorare e comprendere gli ambienti naturali e umani. - Saper utilizzare gli strumenti informatici. - Saper applicare strategie adeguate a diversi scopi e in diversi contesti. - Padroneggiare abilità manuali e laboratoriali. OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO

SCUOLA DELL’INFANZIA - Maturare l’identità personale. - Conquistare l’autonomia. - Sviluppare le competenze sensoriali, percettive, motorie, sociali, linguistiche e intellettive. SCUOLA PRIMARIA - Valorizzare l’esperienza e la corporeità. - Passare dal mondo delle categorie empiriche a quelle formali. - Favorire il confronto interpersonale. - Valorizzare la diversità della persona e delle culture come ricchezza. - Educare alla convivenza civile. - Promuovere la formazione integrale della persona. SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - Conoscere la realtà sociale. - Favorire l’orientamento. - Rafforzare l’identità personale. - Motivare all’apprendimento. - Prevenire i disagi e recupero di eventuali svantaggi. - Sapersi relazionare con se stessi e con gli altri.

21

9) SCHEMA GUIDA PER LA PROGETTAZIONE DEL CURRICOLO All’inizio dell’anno i Consigli di Classe e Interclasse procederanno a un’accurata ricognizione della situazione di partenza del gruppo classe per quanto riguarda le conoscenze acquisite e le competenze maturate, le capacità relazionali, gli stili e i ritmi di apprendimento, le motivazioni, le attitudini e gli eventuali interessi. I docenti, sulla base dei prerequisiti accertati, indicheranno i traguardi per lo sviluppo delle competenze per ogni singola disciplina in relazione alla propria classe. DATI IDENTIFICATIVI

� DOCENTI COINVOLTI; � DESTINATARI (gruppo classe, gruppi della stessa classe e/o di varie classi); � DISCIPLINE COINVOLTE; � ATTIVITÀ LABORATORIALI; � TEMPO. OBIETTIVI FORMATIVI O TRAGUARDI DI APPRENDIMENTO – Proposti dai docenti, devono

seguire i criteri di: essenzialità, raggiungibilità, unitarietà. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO – Costituiscono le abilità delle nuove indicazioni nazionali. CONTENUTI E ATTIVITÀ – Costituiscono le conoscenze delle varie discipline e attività. METODI E SOLUZIONI ORGANIZZATIVE – Lavori in piccoli gruppi, ricerche, lezioni frontali, ecc. VERIFICA E VALUTAZIONE – Di conoscenze, di abilità e di competenze. PROGRAMMAZIONE All’inizio dell’anno scolastico, dal primo settembre fino all’avvio delle lezioni, si dà ampio spazio alla programmazione dell’I.C. in modo da definire gli ambiti e le linee d’intervento, anche precisando i contenuti dei progetti che caratterizzano l’offerta formativa dell’I.C. stesso. Nella Scuola Primaria i docenti sono impegnati a programmare l’attività didattica delle singole classi per due ore settimanali, il martedì. SOSTEGNO Nello specifico delle proprie funzioni, in rapporto agli otto allievi diversamente abili loro affidati, gli insegnanti di sostegno sviluppano e curano programmi teorici e pratici di classe e di interclasse, collaborano alla formulazione dei progetti, curano l’inclusione scolastica d’intesa con i Consigli di Classe e i gruppi di lavoro. Operano anche in funzione della valorizzazione delle capacità di integrazione sociale e delle autonomie essenziali, in parallelo alle attività curricolari ridotte e/o integrate, e conducono anche le verifiche sulle possibilità e capacità per l’inserimento lavorativo.

22

10) MODELLI ORGANIZZATIVI NELL’AUTONOMIA DIDATTICA FLESSIBILITÀ Al fine di raggiungere gli obiettivi nazionali in percorsi formativi funzionali alla realizzazione del diritto ad apprendere ed alla crescita educativa di tutti gli alunni e di regolare i tempi dell’insegnamento e dello svolgimento delle singole discipline ed attività, l’I.C. di Castelluccio Inferiore adotta, nel rispetto della libertà di insegnamento, le seguenti forme di flessibilità:

− articolazione, soprattutto nei rientri pomeridiani, di gruppi di alunni provenienti dalla stessa classe o da classi diverse;

− attivazione di percorsi didattici individualizzati sia per gli alunni in difficoltà sia per l’approfondimento;

− iniziative di recupero e sostegno. METODOLOGIA Pur ritenendo validi tutti i metodi, il Collegio dei Docenti individua nel metodo non direttivo, quello più rispondente alle esigenze ed ai bisogni degli alunni. Esso infatti ha come scopo lo sviluppo della tendenza all’autorealizzazione del soggetto.

CRITERI PER LE ATTIVITÀ DIDATTICHE E VARIABILI ORGANIZZATIVE Nell’osservanza degli obiettivi formativi, l’organizzazione delle attività curricolari (obbligatorie e facoltative/opzionali) assicura agli studenti dell’I.C. di fruire di un congruo spazio temporale da dedicare ad attività extracurricolari, parascolastiche, sportive, ecc. Nella scelta di libri di testo e delle strumentazioni didattiche e laboratoriali, l’I.C. assume come criteri di riferimento la validità culturale e la funzione educativa, con particolare riguardo agli obiettivi formativi e alle esigenze dell’utenza. L’utilizzo sistematico dei testi in dotazione alle classi e le opportune intese fra i docenti consente all’I.C. di evitare a tutti gli allievi un sovraccarico fisico nel trasporto di libri e strumentazioni didattiche. VALUTAZIONE L’I.C. prevede tre forme di valutazione: una di tipo diagnostica, l’altra formativa, la terza consuntiva o sommatoria. La prima avviene durante la fase d’inserimento-di accoglienza, la seconda durante l’apprendimento, la terza al termine dell’apprendimento. La valutazione educativa non è, pertanto, selettiva in senso negativo, ma in senso positivo e compensativo, in quanto diventa il controllo della programmazione educativa e didattica. La valutazione consuntiva (o sommatoria) avviene quando si deve accertare e certificare il raggiungimento di un obiettivo nel corso delle attività didattiche. La valutazione

23

intermedia e finale degli apprendimenti degli alunni viene effettuata in base ai provvedimenti ministeriali contenuti nel Decreto Legge n.137 del 01/09/2008. Viene espressa in decimi, con voto, per tutte le discipline e i laboratori.

INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI (Tabella suscettibile di variazioni in itinere)

VOTO GIUDIZIO INDICATORI 10 ECCELLENTE CONOSCENZE: conosce i contenuti in modo completo,

approfondito e organico. APPLICAZIONE: elabora autonomamente tecniche operative e le applica anche in situazioni nuove e complesse. STRATEGIE RISOLUTIVE: ricava informazioni, le rielabora e le organizza in modo personale critico e creativo. COMPRENSIONE: eccellente comprensione degli argomenti proposti. LINGUAGGIO: uso appropriato e critico dei linguaggi specifici ed esposizione chiara e ricca. PARTECIPAZIONE E IMPEGNO: partecipa in modo costruttivo, con apporti significativi e con impegno serio e responsabile.

9

OTTIMO

CONOSCENZE: conosce i contenuti in modo approfondito e organico. APPLICAZIONE: utilizza e applica correttamente tutte le tecniche operative. STRATEGIE RISOLUTIVE: organizza autonomamente tempi e modalità di lavoro e definisce strategie risolutive in situazioni anche complesse. COMPRENSIONE: coglie gli elementi di un messaggio e opera i collegamenti richiesti. LINGUAGGIO: ha padronanza dei termini specifici e si esprime nei diversi linguaggi in modo appropriato. PARTECIPAZIONE E IMPEGNO: partecipa in modo attivo e con impegno assiduo e responsabile.

8

DISTINTO

CONOSCENZE: conosce i contenuti in modo approfondito e organico. APPLICAZIONE: utilizza e applica correttamente tutte le tecniche operative. STRATEGIE RISOLUTIVE: organizza autonomamente tempi e modalità di lavoro e definisce strategie risolutive in situazioni anche complesse. COMPRENSIONE: coglie gli elementi di un messaggio e opera i collegamenti richiesti. LINGUAGGIO: usa un linguaggio lessicalmente ricco e appropriato. PARTECIPAZIONE E IMPEGNO: partecipa in modo attivo e con impegno assiduo.

7

BUONO

CONOSCENZE: conosce gran parte dei contenuti. APPLICAZIONE: applica in modo corretto le tecniche operative. STRATEGIE RISOLUTIVE: riesce a organizzarsi in modo autonomo nel lavoro, a impostare e a usare strategie.

24

COMPRENSIONE: coglie il significato di un testo. LINGUAGGIO: si esprime in modo semplice. PARTECIPAZIONE E IMPEGNO: partecipa e si impegna in modo attivo.

6

SUFFICIENTE

CONOSCENZE: conosce i contenuti principali in modo essenziale. APPLICAZIONE: ha una parziale conoscenza delle tecniche operative. STRATEGIE RISOLUTIVE: riesce a organizzarsi nel lavoro e a impostare strategie risolutive in semplici situazioni. COMPRENSIONE: coglie il significato essenziale di un testo. LINGUAGGIO: si esprime in modo molto semplice. PARTECIPAZIONE E IMPEGNO: partecipa e si impegna evidenziando qualche discontinuità.

5

MEDIOCRE

CONOSCENZE: conosce i contenuti in modo frammentario. APPLICAZIONE: applica con difficoltà le tecniche operative. STRATEGIE RISOLUTIVE: richiede la guida dell’insegnante per organizzarsi nel lavoro. COMPRENSIONE: ha difficoltà a cogliere il significato essenziale di un testo. PARTECIPAZIONE E IMPEGNO: partecipa con impegno discontinuo.

4

INSUFFICIENTE

CONOSCENZE: conosce i contenuti in modo frammentario e lacunoso. APPLICAZIONE: applica a stento le tecniche operative. STRATEGIE RISOLUTIVE: richiede sempre l’aiuto dell’insegnante per organizzarsi nel lavoro. COMPRENSIONE: non coglie il significato di un testo. PARTECIPAZIONE E IMPEGNO: partecipa con impegno insufficiente.

Il voto per il Comportamento è espresso in decimi sia nella Scuola Primaria che nella Scuola Secondaria di I grado. Per la Religione Cattolica si utilizza il seguente giudizio sintetico: non sufficiente, sufficiente, buono, distinto, ottimo. Rimane il giudizio globale intermedio e finale sull’apprendimento e sullo sviluppo personale e sociale dell’alunno per la Scuola Primaria. VERIFICA E VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO 1) Tempi: - per le attività curricolari si ipotizza una verifica bimestrale e quadrimestrale. 2) Modalità: - analisi della situazione di partenza - definizione degli obiettivi - osservazioni sistematiche ed elaborazione delle prove di verifica - interpretazione dei risultati

25

- comunicazioni alle famiglie - valutazione intermedia e finale (quadrimestrale) 3) Criteri: le attività di verifica e valutazione sono integrate con la programmazione educativa e didattica. Gli artt. 8 e 11 del D.L. n. 59 stabiliscono che la valutazione periodica e annuale degli apprendimenti e del comportamento degli alunni e la certificazione delle competenze dagli stessi acquisite, sono affidate al team docente. Sono oggetto di valutazione tutti gli apprendimenti, sia quelli connessi agli orari obbligatori. Ai sensi del citato art. 8, commi 1 e 2, gli insegnanti procedono alla valutazione conclusiva dei singoli alunni ai fini del passaggio al periodo successivo (con le nuove INDICAZIONI del curricolo la certificazione delle competenze avverrà, per la Scuola Primaria, alla fine della terza e della quinta classe; per la Scuola Secondaria di I grado alla fine della terza classe). Gli stessi, con decisione assunta all’unanimità, possono non ammettere gli alunni alla classe intermedia (in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione). Il comma 1 dell’art. 11 del D.L. dispone che, ai fini della validità dell’anno scolastico, ciascun alunno deve maturare una frequenza minima di ¾ dell’orario annuale obbligatorio e facoltativo prescelto. Le istituzioni scolastiche, qualora ricorrano situazioni eccezionali, possono autonomamente stabilire deroghe ai limiti massimi di assenza. Il terzo anno della Scuola Secondaria di I grado si conclude con l’esame di Stato, previa ammissione. SCUOLA DELL’INFANZIA Per verifica s’intende l’osservazione di come l’alunno si costruisce il sapere (in gruppo, individualmente, se ha bisogno del supporto docente,….). Nelle sezioni si svolgono osservazioni sistematiche, nei laboratori si compilano schede relative alle U.D., dove si annotano: a) gli obiettivi; b) il percorso metodologico; c) la partecipazione dell’alunno; d) le osservazioni. Inoltre, una volta al mese nel team docente, si effettua una trasmissione di informazioni relative alle U.D. svolte. I tempi della verifica prevedono una scansione quadrimestrale.

26

SINTESI DELLA VALUTAZIONE

VALUTAZIONE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

VALUTAZIONE NELLA SCUOLA PRIMARIA

VALUTAZIONE ESTERNA

VALUTAZIONE INTERNA

All’inizio del primo triennio

All’inizio del biennio successivo

Autovalutazione d’istituto

Valutazione diagnostica, formativa e sommativa

Fine del triennio

Ingresso

In itinere Osservazione del bambino

27

VALUTAZIONE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

VALUTAZIONE ESTERNA

VALUTAZIONE INTERNA

All’inizio del primo biennio

Esami di Stato

Autovalutazione d’istituto

Valutazione diagnostica,

28

11) CALENDARIO SCOLASTICO

Inizio:

15 settembre 2009 (tutti gli ordini di scuola )

Termine:

12 giugno 2010 per la Scuola Primaria e Secondaria di I grado - 30 giugno 2010 per la Scuola dell’Infanzia -

Periodizzazione:

I quadrimestre dal 15 settembre 2009 al 31 gennaio 2010 - II quadrimestre dal 1° febbraio 2010 al 12 giugno 2010-

Orario settimanale:

Diversificato per ordine di scuola

Esame di Stato:

L’ esame di stato, al termine del primo ciclo, avrà inizio secondo il calendario che l’Istituto stabilirà, con la seguente scansione: 1) riunione preliminare; 2) prove scritte di: Italiano , 2 di Lingua straniera (inglese e

francese), Matematica; Prova Nazionale 3) prove orali.

Calendario delle festività:

• Tutte le domeniche • 31 ottobre 2011 (concesso dalla Regione) • 1 novembre 2011 (Festa di Ognissanti) • 2 novembre 2011 (Commem. dei Defunti) • 8 dicembre 2011 (Immacolata Concezione) • 24 dicembre 2011 / 8 gennaio 2012 (Festività natalizie) • 21 febbraio 2012 (recupero giorno) • 19 marzo 2012 (recupero giorno) - Solo a Castelluccio

Inf. • 5 aprile / 10 aprile 2012 (Festività pasquali) • 25 aprile 2012 (Festa della Liberazione) • 30 aprile 2012 (concesso dalla Regione) • 1 maggio 2010 (Festa del Lavoro) • 25 maggio 2012 (recupero giorno) - Solo a Castelluccio

Sup. • 1 giugno 2012 (recupero giorno) • 2 giugno 2010 (Festa Nazionale della Repubblica)

29

12) OFFERTA FORMATIVA SCUOLA DELL’INFANZIA A) CURRICOLO OBBLIGATORIO - CAMPI DI ESPERIENZA B) ATTIVITÀ FACOLTATIVE/OPZIONALI - LABORATORIO DI INFORMATICA

- LABORATORIO DI INGLESE SCUOLA PRIMARIA A) CURRICOLO OBBLIGATORIO PER LE CLASSI CON ORGANIZZAZIONE MODULARE DI

30 ORE SETTIMANALI PIÙ 2 ORE DI MENSA - RELIGIONE: ore 2 settimanali per classe - AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA ITALIANO: ore 8/9 settimanali per classe LINGUA STRANIERA/INGLESE: ore 1 in prima classe, ore 2 in seconda, ore 3 in terza, quarta e quinta classe MUSICA: ore 1 settimanali per classe ARTE E IMMAGINE: ore 2 settimanali per classe CORPO-MOVIMENTO-SPORT: ore 1 settimanali per classe

- AREA STORICO-GEOGRAFICA: GEOGRAFIA: ore 2 settimanali per classe STORIA: ore 2 settimanali per classe

- AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICO MATEMATICA: ore 6 settimanali per classe SCIENZE: ore 2 settimanali per classe TECNOLOGIA: ore 1 settimanali per classe B) SCUOLA PRIMARIA A TEMPO PIENO (CL.1^A, 2^A, 3^A e 4^A di Castelluccio Inf.) - RELIGIONE: ore 2 settimanali per classe

- AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA ITALIANO: ore 10/11 in classe prima, ore 8/9 in seconda , terza e quarta LINGUA STRANIERA/INGLESE: ore 1/2 in prima classe, ore 2 in seconda,ore 3 in terza e quarta MUSICA: ore 2 settimanali per classe ARTE E IMMAGINE: ore 2 settimanali per classe CORPO-MOVIMENTO-SPORT: ore 2 settimanali per classe - AREA STORICO-GEOGRAFICA: GEOGRAFIA: ore 2 settimanali per classe STORIA: ore 2 settimanali per classe - AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICO MATEMATICA: ore 8 settimanali per classe SCIENZE: ore 2/3 settimanali per classe TECNOLOGIA: ore 1 settimanali per classe

30

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO A) CURRICOLO OBBLIGATORIO PER LE CLASSI CON ORGANIZZAZIONE A TEMPO NORMALE DI 30 ORE SETTIMANALI - RELIGIONE: ore 1 settimanali per classe - AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA

ITALIANO: ore 6 settimanali per classe (1 ora di recupero/approfondimento) LINGUA STRANIERA/INGLESE: ore 3 settimanali per classe LINGUA STRANIERA/FRANCESE: ore 2 settimanali per classe MUSICA: ore 2 settimanali per classe ARTE E IMMAGINE: ore 2 settimanali per classe CORPO-MOVIMENTO-SPORT: ore 2 settimanali per classe

- AREA STORICO-GEOGRAFICA GEOGRAFIA: ore 1 settimanali per classe STORIA-CITTADINANZA E COSTITUZIONE: ore 2 settimanali per classe

- AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICO MATEMATICA: ore 4 settimanali per classe SCIENZE: ore 2 settimanali per classe TECNOLOGIA: ore 2 settimanali per classe

B) CURRICOLO PER LECLASSI A TEMPO PROLUNGATO (CL. 1 ̂ E 2 ̂SCUOLA SEC. CASTELLUCCIO

INF.) DI 33 ORE SETTIMANALI PIÙ 2 ORE DI MENSA PIÙ 1 ORA DI DOPOMENSA

- RELIGIONE: ore 1 settimanali per classe - AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA

ITALIANO: ore 8 settimanali per classe (1 ora di recupero/approfondimento) LINGUA STRANIERA/INGLESE: ore 3 settimanali per classe LINGUA STRANIERA/FRANCESE: ore 2 settimanali per classe MUSICA: ore 2 settimanali per classe ARTE E IMMAGINE: ore 2 settimanali per classe CORPO-MOVIMENTO-SPORT: ore 2 settimanali per classe

- AREA STORICO-GEOGRAFICA GEOGRAFIA: ore 1 settimanali per classe STORIA-CITTADINANZA E COSTITUZIONE: ore 2 settimanali per classe

- AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICO MATEMATICA: ore 6 settimanali per classe SCIENZE: ore 2 settimanali per classe TECNOLOGIA: ore 2 settimanali per classe

PRESTITI PROFESSIONALI PER OFFRIRE A TUTTI GLI ALUNNI LE STESSE OPPORTUNITÀ EDUCATIVE E DIDATTICHE, COMPATIBILMENTE CON L’ORARIO DI SERVIZIO, ALCUNI DOCENTI POTRANNO SVOLGERE ATTIVITÀ DI SUPPORTO NEI TRE ORDINI DI SCUOLA. NELLO SPECIFICO SARANNO SVOLTE ATTIVITÀ DI LABORATORIO

DI INFORMATICA, DI INGLESE, DI MUSICA E DI ARTISTICA.

31

13) LE SCELTE CURRICOLARI E L’ARRICCHIMENTO

DELL’OFFERTA FORMATIVA

Le indicazioni ministeriali per la Scuola Primaria,per la Scuola Secondaria di I Grado e per la Scuola dell’Infanzia sottolineano con forza che uno dei principali compiti dell’istituzione primaria è quello di fornire a tutti gli alunni una prima alfabetizzazione culturale. In altre parole, la scuola ha il compito di favorire, nell’ambito della formazione integrale della persona, l’acquisizione di conoscenze, abilità e competenze . Al fine di garantire l’obiettivo istituzionale della prima alfabetizzazione culturale, nell’ottica del diritto allo studio di tutti gli alunni, della valorizzazione delle attitudini individuali, del riconoscimento e del rispetto dei diversi stili e ritmi d’apprendimento, l’Istituto Comprensivo di Castelluccio Inferiore opera scelte pedagogiche e didattiche inquadrate all’interno di un progetto unitario di formazione dell’individuo. All’inizio dell’anno scolastico gli insegnanti redigono la programmazione degli interventi didattici stilando un piano di lavoro annuale suddiviso per bimestri. La programmazione si configura come progetto operativo, suscettibile di modifiche e di aggiustamenti in fase esecutiva. Essa viene stilata collegialmente dai docenti, attraverso l’individuazione dei contenuti e delle attività che verranno poste in esecuzione, nonché delle competenze relative alle varie discipline o campi d’esperienza che saranno oggetto di verifica al termine di ogni bimestre. I contenuti e le attività vengono stabiliti adeguando alla realtà didattico - educativa delle classi e delle sezioni le indicazioni ministeriali per la costruzione dei curricoli. Inoltre l’Istituto Comprensivo di Castelluccio Inferiore amplia la propria offerta educativa attuando le seguenti iniziative:

• insegnamento della lingua inglese (PROGETTO TRINITY per la Scuola Secondaria di I grado e per le classi quinte della Scuola Primaria); tale insegnamento si configura in linea con la politica del Consiglio d’Europa che è appunto quella di promuovere il pluralismo e la valorizzazione delle diverse culture tramite il potenziamento della comunicazione e comprensione tra i diversi individui;

• attività di laboratorio, progetto di musica e di attività ludico-sportive per gli allievi delle classi a tempo pieno della Scuola Primaria e progetti extrascolastici (Giochi Sportivi Studenteschi) per gli alunni della Scuola Secondaria di I Grado, finalizzati a favorire la maturazione degli alunni anche attraverso iniziative particolari progettate sulla base delle esigenze formative degli stessi alunni e tese a migliorare lo sviluppo della personalità negli aspetti emotivi, affettivi, sociali e cognitivi.

32

14) ATTIVITÀ «INTEGRATIVE»

ATTIVITA’ TRASVERSALI – PROGETTI ISTITUZIONALI

TITOLO PROGETTO

OBIETTIVI E FINALITÀ

ACCOGLIENZA

Ha come obiettivo primario la reciproca conoscenza, in tutte le proprie caratteristiche, e la conoscenza del nuovo ambiente scolastico. E’ attuato soprattutto nelle classi prime. E’ articolato nelle varie attività fisiche e nell’analisi delle diverse componenti affettive (ansia, autostima, socialità) che interagiscono con l’apprendimento.

“CUORE AMICO”

Questo progetto, rivolto alle classi terze scuola sec. di Castelluccio Inf., si propone di educare gli alunni al diritto-dovere del mantenimento dello stato di benessere psico-fisico.

“ BULLISMO ”

Questo progetto, rivolto a tutti gli alunni, è finalizzato alla lotta e prevenzione del Bullismo, creando uno sportello di ascolto.

EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA EUROPEA, ALLA SOLIDARIETÀ, ALLA CONVIVENZA CIVILE E ALLA INTERCULTURA

Il progetto intende promuovere la cultura della cittadinanza europea in modo attivo, la cultura della solidarietà, in tutti gli ambiti della vita associata. Essa non è una disciplina specifica, ma è da svolgere trasversalmente alle altre discipline da parte di tutti i docenti dei vari Consigli di classe e interclasse. OBIETTIVI: 1) Rispettare le norme per non ledere i diritti degli altri; 2) Prendere coscienza dei propri diritti e dei propri doveri in ogni contesto sociale; 3) Essere disponibili all’accoglienza; 4) Essere in grado di controllare gli impulsi aggressivi; 5) Favorire un progetto educativo condiviso per evitare fenomeni di bullismo. Tutte queste educazioni sono il risultato dell’apprendimento delle conoscenze e delle abilità che caratterizzano le differenti discipline di studio. Nella società multiculturale è indispensabile convivere civilmente: il concetto di convivenza civile supera il valore del buon comportamento nello spazio pubblico, comprende invece la pratica del buon comportamento anche nel privato sotto tutti gli aspetti. Far bene a se stessi contribuisce al bene della collettività e viceversa: questa consapevolezza è alla base della convivenza civile. Fine e condizione delle varie educazioni è proprio questa unità morale personale, la quale a sua volta è fine e condizione di tutta l’esperienza scolastica, compresa la padronanza delle discipline più specifiche. La scuola si deve costruire come un luogo accogliente, coinvolgendo in questo compito gli stessi alunni. Deve favorire, pertanto, l’inserimento degli alunni provenienti da Paesi con culture diverse.

INCLUSIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

Non solo i Docenti di sostegno ma soprattutto tutta la classe in cui l’alunno diversamente abile è inserito, l’equipe degli specialisti e la commissione nominata in seno all’I.C., si adopereranno per venire incontro agli alunni diversamente abili per cercare di migliorare le loro capacità nel migliore dei modi.

33

ASSESSORATO DEI RAGAZZI

Promuovere la cultura della cittadinanza in modo attivo. Rendere più consapevoli e partecipi gli alunni alla vita delle comunità locali. Prendere coscienza dei propri diritti e dei propri doveri in ogni contesto sociale.

PROGRAMMA FRUTTA A SCUOLA

Promuove il consumo della frutta e della verdura tra gli alunni delle scuole primarie e favorisce la conoscenza dei prodotti ortofrutticoli: varietà e stagionalità, caratteristiche nutrizionali e, soprattutto, la loro importanza per una dieta equilibrata e sana.

EDUCAZIONE AMBIENTALE NELLE AREE PROTETTE

Il progetto intende far acquisire comportamenti, conoscenze, capacità creative, valori che conducano a una coerente e dinamica capacità ecologica.

BIODIVERSITÀ VEGETALE DEL POLLINO

Promuove la valorizzazione dei prodotti tipici lucani e del mondo rurale in un contesto di ecocompatibilità.

PROGETTO “PETER PAN”

Attività ludico-sportive dirette agli alunni della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria.

PROGETTI ED ATTIVITÀ CON ONERI FINANZIARI

TITOLO PROGETTO

OBIETTIVI E FINALITÀ

Progetto d’Istituto: “GUSTIAMO, IMPARIAMO,

CONDIVIDIAMO”

Il progetto propone un percorso di educazione alimentare e intende perseguire il benessere psicofisico degli alunni, promuovere corretti stili di vita e incentivare un atteggiamento positivo nei confronti del cibo.

“UNA MACEDONIA DI FILASTROCCHE,

STORIE E… TANTA FRUTTA”

Il progetto, diretto agli alunni della Scuola dell’Infanzia, intende: - far acquisire corrette abitudini alimentare per una crescita sana in tutti gli aspetti fisici e psichici; - attivare forme di prevenzione riguardo alla salute.

TRINITY -

INSEGNAMENTO della LINGUA

INGLESE

In linea con la politica del Consiglio d’Europa intende promuovere il pluralismo e la valorizzazione delle diverse culture tramite il potenziamento della comunicazione e comprensione tra i diversi individui. Coinvolge gli alunni della Scuola Secondaria di I grado e della Scuola Primaria.

ORIENTAMENTO

Attività svolta in particolare nelle ultime classi della Scuola Secondaria di I Grado. E’ finalizzato alla conoscenza di se stessi e dell’ambiente, per una scelta consapevole del proprio futuro. Questo progetto si realizzerà anche con il supporto dell’APOF-IL.

34

GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI

Questo progetto, diretto agli alunni della Scuola Secondaria di I Grado, intende avviare gli alunni allo sport e alla pratica sportiva.

“MOVIMENTO IN

MUSICA”

Questo progetto, rivolto alle classi a tempo pieno della Scuola Primaria di Castelluccio Inferiore intende preparare gli alunni a una fruizione sempre più cosciente e consapevole della musica nelle sue più svariate forme, attraverso un’esperienza creativa che comprenda il gioco, il movimento, la danza .

ALFABETIZZAZIONE ALUNNI STRANIERI

Attività di alfabetizzazione rivolte agli alunni stranieri iscritti nelle scuole dell’Istituto Comprensivo o attività di sostegno ai casi di disagio non riconosciuti.

VISITE

GUIDATE / VIAGGI D’ISTRUZIONE

Mirano a integrare le conoscenze teoriche con l’osservazione diretta di ambienti naturali, umani, storici, artistici e a creare una coscienza culturale nel senso più ampio del termine. Sono previste escursioni ecologiche sul territorio, visite guidate e viaggi di istruzione da uno a quattro giorni.

PROGETTI E ACCORDI DI PARTENARIATO TRA L’ISTITUTO COMPRENSIVO DI CASTELLUCCIO INFERIORE ED ALTRI ENTI

TITOLO PROGETTO

ENTE - ASSOCIAZIONE

ASSESSORATO DEI RAGAZZI

Comuni di Castelluccio Inf. e Sup.

ORIENTAMENTO

APOF-IL di Lauria

EDUCAZIONE ALIMENTARE, SICUREZZA E SALUTE

ASP Azienda Sanitaria Locale di Potenza

TIROCINIO DEGLI STUDENTI DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA

Università di Basilicata

GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI C.O.N.I. Comitato Provinciale Potenza

PROGRAMMA FRUTTA NELLE SCUOLE

Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali

35

15) FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO

FORMAZIONE E AGGIORNA-MENTO

Nell’I.C. si attuano, per i Docenti e personale ATA, iniziative di aggiornamento in quanto si ritiene la formazione in servizio un’attività fondamentale per promuovere l’efficacia, la qualità dell’insegnamento-apprendimento. Sono rivolte: -alla crescita professionale dei docenti in relazione al rinnovamento organizzativo previsto dall’autonomia; -allo sviluppo di competenze metodologiche e didattiche in relazione alle discipline istituzionali (obbligatorie e facoltative/opzionali)e ai curricoli trasversali; -all’integrazione delle nuove tecnologie nella didattica,nella comunicazione e nella documentazione; -alla gestione delle dinamiche relazionali; -alla conoscenza delle problematiche sulla sicurezza; -alla valorizzazione del lavoro collegiale per garantire l’efficacia dell’azione educativa e l’unitarietà dell’insegnamento; -alla valorizzazione dell’autoformazione; -alla valutazione degli esiti formativi; -alla promozione di una cultura che favorisca la ricerca, la sperimentazione e l’innovazione. Per l’anno scolastico 2009/2010 l’I.C. programma le seguenti attività di formazione e aggiornamento: PERSONALE DOCENTE - Didattica laboratoriale , strategie dell’apprendimento e utilizzo della lavagna interattiva multimediale - PERSONALE ATA - Corso di aggiornamento del sistema ARGO I docenti parteciperanno inoltre ad iniziative promosse da associazioni/enti con rilevanza regionale e/o nazionale

DOCUMENTAZIONE, INFORMAZIONE, COMUNICAZIONE

L’I.C. è impegnato a: -.garantire la massima diffusione delle informazioni agli utenti; - favorire la circolazione dell’informazione all’interno della scuola. - documentare le esperienze e le attività più significative, curando archivi a livello di plesso.

ORGANIZZAZIONE DEL PERSONALE ATA

Il personale ATA svolge un servizio efficace e utile per il POF. E’ disponibile a svolgere prestazioni aggiuntive oltre l’orario d’obbligo per fronteggiare esigenze straordinarie,per la realizzazione dei progetti del corrente anno scolastico e per la sostituzione del personale assente (supplenze brevi)

VERIFICA E VALUTAZIONE DEL P.O.F.

Il presente POF verrà sottoposto a verifiche bimestrali e quadrimestrali in riferimento al rapporto tra risultati attesi e raggiunti, all’efficacia e all’efficienza del servizio.

36

37

1) RISORSE INTERNE ED ESTERNE ALLA SCUOLA 1.1 RISORSE INTERNE ALLA SCUOLA

A) RISORSE UMANE E PROFESSIONALI

DOCENTI

Docenti Scuola dell’Infanzia (di cui: 6 su posto comune, 1 insegnante di Religione Cattolica, 5 insegnanti di sostegno)

12

Docenti Scuola Primaria (di cui: 12 su posto comune, 2 insegnanti di Religione Cattolica, 1 insegnante di Inglese)

15

Docenti Scuola Secondaria di I grado (di cui: 14 su posto comune, 1 insegnante di Religione Cattolica, 2 insegnante di sostegno)

17

PERSONALE A.T.A.

Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi

1

Assistenti Amministrativi

1

Collaboratori Scolastici

7

B) RISORSE MATERIALI Strumentazione audio- visiva Strumentazione informatica Attrezzature sportive Strumentazione scientifica Strumentazione musicale Strumentazione laboratorio ceramica

38

C) RISORSE FINANZIARIE La scuola dispone di fondi concessi dal Ministero della Pubblica Istruzione e destinati al normale funzionamento dell’Istituto (acquisto cancelleria, acquisto sussidi didattici, aggiornamento insegnanti, progetti integrativi). A questi fondi si aggiungono i contributi ministeriali per “Progetti Speciali”e il contributo del Comune per il Diritto allo Studio. Criteri e Modalità di Utilizzazione delle Risorse, degli Spazi e dei Laboratori All'interno dell'Istituzione scolastica sono funzionanti: - laboratori di informatica - laboratori di immagine-pittura - laboratori di musica - biblioteche per gli alunni - biblioteche per gli insegnanti - laboratori di ceramica - laboratori di scienze motorie - laboratori a sostegno dell’handicap - laboratori di attività espressivo- manipolative - sportelli di accoglienza Criteri: massima fruibilità, assistenza, guida. Modalità: designazione di insegnanti responsabili, programmazione oraria per le classi, stesura di regole per l'uso corretto. Regole:

− i laboratori sono utilizzati da ciascuna classe o sezione della scuola almeno un'ora alla settimana secondo l'orario previsto dai responsabili;

− gli alunni possono usufruire dei laboratori solo se accompagnati da un insegnante; − è consigliabile lavorare con piccoli gruppi o con la presenza di due insegnanti; − il materiale utilizzato deve essere lasciato in ordine; − ogni eventuale danno deve essere tempestivamente segnalato all'insegnante

responsabile senza cercare di manomettere le apparecchiature; − in nessun caso gli alunni devono essere lasciati soli nei laboratori; − al termine della lezione l'insegnante deve chiudere il laboratorio e assicurarsi che le

finestre siano chiuse e la corrente staccata; − i laboratori non possono, per nessun motivo, essere utilizzati per scopi diversi da

quelli a cui sono destinati.

39

1.2 RISORSE ESTERNE ALLA SCUOLA Disponibilità di operatori e di esperti sulla base di accordi di programma Unità multidisciplinare dell’ASP Azienda sanitaria di Potenza Apof-il di Lauria Opportunità formative offerte dal territorio Biblioteche Comunali Vigili Urbani Protezione Civile Consultorio Guardia Medica ASL Associazioni culturali (Pro Loco, ecc..) Ente Parco Nazionale del Pollino Sistemi di comunicazione del territorio a disposizione della Scuola Collegamento Internet Sistemi di comunicazione della scuola a disposizione del territorio � Giornalini scolastici � Sito INTERNET con pagina Web; CD Rom � Locandine – avvisi relativi ai prodotti finali delle varie attività, spettacoli, saggi, manifestazioni, mercatino, assemblee, corsi di formazione alle famiglie.

40

2) STRUTTURA E ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO L’Istituto Comprensivo di Castelluccio Inferiore è costituito da cinque scuole: 1 Scuole dell’Infanzia , 2 Scuole Primarie e 2 Scuole Secondarie di I Grado. Nelle scuole sono adottati i seguenti orari: Tempo scuola:

Scuola dell’Infanzia Ingresso alunni Inizio lezioni Fine lezioni

8,25 8,30

16,30 da lunedì a venerdì

40 ore settimanali su cinque giorni (di cui 5 ore di mensa)

Scuola Primaria –organizzazione modulare

Ingresso alunni Inizio lezioni Fine lezioni

Scuola Primaria –

Tempo Pieno a Castelluccio Inf. ( cl. 1^- 2^-3^-4^ )

Ingresso alunni Inizio lezioni Fine lezioni

Ingresso alunni Inizio lezioni Fine lezioni

8,25 8,30

12,30-16,30 con rientro il martedì e il giovedì

8,25 8,30 16,30 da lunedì a giovedì

8,25 8,30

12,30 venerdì e sabato

32 ore settimanali su sei giorni (di cui 2 ore di mensa ) 40 ore settimanali su sei giorni (di cui 4 di mensa )

Scuola Sec.di Castelluccio Inf.

( Cl. 1^A-2^ A ) Ingresso alunni Inizio lezioni Fine lezioni

Scuole Sec. Castelluccio Sup. cl. 3^A-3^B Castelluccio Inf.

Ingresso alunni Inizio lezioni Fine lezioni

8.25 8.30

13.30-16.30 con rientro il martedì e il giovedì

8.25 8.30 13.30

36 ore settimanali su sei giorni (di cui 2 ore di mensa e 1 ora di dopo-mensa) 30 ore settimanali su sei giorni

41

L’Ufficio di Presidenza e gli Uffici di Segreteria sono ubicati presso la sede centrale di Castelluccio Inferiore, via Caricchio. La segreteria, composta da 1 DSGA : Sig.ra Sola Maria e da un assistente amministrativo: Sig.ra Di Giano Francesca, è aperta al pubblico tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 12.00. IL Dirigente Scolastico Prof.ssa Angela CORTAZZI riceve tutti i giorni presso il suo ufficio secondo il seguente organigramma: - docenti di scuola primaria dopo il termine delle lezioni antimeridiane - docenti di scuola dell’infanzia del primo turno dopo la fine del servizio - docenti di scuola dell’infanzia del secondo turno prima dell’inizio del servizio - docenti di scuola sec. di I grado dopo il termine delle lezioni antimeridiane - famiglie dal lunedì al venerdì dalle ore 11.30 alle ore 12.30.

RICEVIMENTO GENITORI DA PARTE DEI DOCENTI Per le scuole di ogni ordine e grado di Castelluccio Inf. e di Castelluccio Sup. gli incontri Scuola-Famiglia si terranno ogni bimestre e saranno stabiliti di volta in volta dal D.S. tenendo conto delle esigenze dei docenti impegnati in altri Istituti. 2.1 FORMAZIONE DELLE CLASSI Per la formazione delle sezioni della scuola dell’infanzia, non si rispetta il criterio della data di nascita e le sezioni saranno eterogenee. La classe prima della scuola primaria accoglie i bambini della sezione di anni 5 della scuola dell’infanzia . Per la formazione delle classi prime di scuola Primaria e Sec. di I grado si segue il criterio stabilito dal Consiglio di Istituto:

“Formare gruppi eterogenei per sesso e provenienza socio-ambientale,ma equilibrati sia dal punto di vista della vivacità e/o irrequietezza di comportamento, sia dal punto di vista del profitto scolastico e, con il consenso dei genitori, separare i fratelli gemelli”.

2.2 ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI ALLE CLASSI Nel rispetto della competenza e responsabilità del Dirigente Scolastico, si individuano i seguenti criteri per l’assegnazione dei docenti alle sezioni e alle classi: - continuità possibile; - disponibilità; - integrazione dei nuovi insegnanti; - competenze ed esperienze professionali; - mantenimento di almeno un docente nel modulo (team) attuale. L’orario di servizio di tutti i docenti di scuola primaria è di 24 ore settimanali. 22 ore sono dedicate all’insegnamento.

42

Due ore sono destinate alla programmazione settimanale dell’attività didattica. Essa verrà effettuata nel pomeriggio del Martedì dalle ore 16,35 alle ore 18.35. L’orario di servizio di tutti i docenti della scuola dell’infanzia è di 25 ore settimanali. L’orario di servizio di tutti i docenti della scuola sec. di I grado è di 18 ore settimanali. Nel corso dell’anno scolastico 40 ore verranno utilizzate per espletare attività funzionali all’insegnamento: progettazione, collegio docenti, consigli di interclasse-classe-intersezione, incontri scuola-famiglia, accoglienza alunni. 2.3 COMMISSIONI,GRUPPI DI LAVORO Per poter realizzare in modo adeguato la propria proposta formativa,l’Istituto si è dato negli ultimi anni una forma organizzativa basata su commissioni e gruppi di lavoro. I gruppi hanno il compito di formulare proposte, elaborare progetti didattici e verificarne l’efficacia, realizzare momenti di coordinamento anche con il territorio. In questo contesto,vengono maggiormente valorizzate le risorse umane presenti nella scuola e favorenti processi decisionali che coinvolgono tutti i docenti. Ogni commissione e gruppo di lavoro é coordinato dal docente con l’incarico di Funzione Strumentale. 2.4 STAFF D’ISTITUTO La complessa struttura dell’autonomia esige una rete organizzativa e relazionale che favorisca la decisionalità diffusa e partecipata. E’ pertanto importante garantire un elevato livello di conduzione sinergica sulle linee educative, sui traguardi formativi, sui progetti unitari, sulle fondamentali scelte organizzative. Lo staff di istituto si caratterizza come microorganizzazione che gestisce “spazi decisionali” ben definiti e, attraverso la sinergia degli interventi, contribuisce a determinare la proposta complessiva della scuola. Esso è composto da: Dirigente Scolastico : Prof.ssa Angela CORTAZZI Ha la rappresentanza legale dell’istituto. Convoca e presiede: il Collegio dei Docenti, i Consigli di classe interclasse/intersezione, il Comitato di Valutazione, della Giunta Esecutiva del Consiglio d’Istituto ed è membro di diritto del Consiglio d’Istituto. Assolve a tutte le funzioni previste dalla legge e dai Contratti Collettivi in ordine alla direzione, alla promozione e alla valorizzazione delle risorse umane e professionali. Assume le decisioni ed attua le scelte di sua competenza volte a promuovere e realizzare il progetto di istituto sia per il profilo didattico-pedagogico sia per quello organizzativo e finanziario. Assicura la gestione unitaria della scuola nel perseguimento dell’obiettivo della qualità e dell’efficienza del servizio scolastico.

43

Collaboratori del Dirigente Scolastico : 1° Collaboratore Ins. Francesco CHITARELLI

Svolge, su delega del Dirigente, particolari compiti organizzativi e gestionali e cura i rapporti con l’esterno. Responsabili di plesso Scuola dell’Infanzia di Castelluccio Inf.: Ins. Rosa Pansardi Scuola Primaria di Castelluccio Inf.: Ins. Paola Giovanelli Scuola Primaria di Castelluccio Sup.: Ins. Rosella Riccio Scuola Sec.di I Grado Castelluccio Inf.: Prof. Francesco Chitarelli Scuola Sec.di I Grado Castelluccio Sup.: Prof.ssa Giuliana Prince Curano i rapporti del plesso con la sede centrale ed in particolare : - Sicurezza dei locali; - Igiene e pulizia dei locali; - Sostituzione per brevi periodi dei colleghi assenti; - Rapporti con i docenti, i genitori, il Comune e gli altri Enti e/o Associazioni; - Acquisto di materiale di pulizia, di facile consumo e di sussidi didattici; - E di quant’altro necessario per il plesso. Funzioni Strumentali al piano dell’offerta formativa L’Istituto si avvale degli interventi particolari di alcuni docenti che hanno l’incarico di Funzioni Strumentali al piano dell’offerta formativa; le funzioni strumentali sono riferite alle seguenti aree:

1. gestione del piano dell’offerta formativa; 2. sostegno al lavoro dei docenti e rapporti con Enti esterni 3. sostegno agli alunni; 4. coordinamento, funzionamento delle nuove tecnologie.

44

LE FUNZIONI STRUMENTALI

(Da aggiornare)

AREA 4: COORDINAMENTO, FUNZIONAMENTO DELLE NUOVE

TECNOLOGIE

Responsabili: Giovanelli P.

Compiti:

1) Problematiche connesse all’utilizzo delle nuove tecnologie;

2) Supporto ai docenti sulle nuove tecnologie; 3) Indagini in merito alle esigenze formative dei

docenti; 4) Gestione dei laboratori di informatica; 5) Sito internet, progetti di rete; 6) Creazione e gestione “Banca dati”; 7) Rapporti con le figure sensibili; 8) Rapporti scuola-famiglia.

COMPITI DELLE FUNZIONI STRUMENTALI - Coordinamento e controllo della propria area - Rapporto con capigruppo e responsabili delle Commissioni - Garante del P.O.F., con funzione propositiva e di controllo - Interazione con la realtà dell’I.C. a livello complessivo, di Docenti di sezione e classe - Relazione sullo svolgimento della propria funzione - Seguire l’aggiornamento specifico previsto per la propria area

AREA 1: GESTIONE DEL P.O.F Responsabili: Altieri M.L.

Compiti: 1) Stesura ufficiale del P.O.F.; 2) Stesura della sintesi da distribuire alle famiglie; 3) Pubblicazione del P.O.F.; 4) Conoscenza del P.O.F. e dei problemi

dell’autonomia tra tutto il personale dell’I.C.; 5) Iniziative di solidarietà; 6) Verifica e manifestazioni fine anno

scolastico; 7) Organizzare attività di incontro tra docenti, alunni

e famiglie; 8) Rapporti con le figure sensibili; 9) Rapporti scuola-famiglia.

AREA 2: SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI E RAPPORTI CON ENTI ESTERNI

Responsabili:Prince G.

Compiti: 1) Formazione e aggiornamento dei docenti; 2) Formazione a distanza; 3) Essere di raccordo tra i docenti dei vari ordini di

scuola e far presente le loro esigenze per le attività da svolgere:progetti…

4) Organizzare attività di incontro tra docenti, alunni, famiglie;

5) Rapporti con enti pubblici e privati; 6) Coinvolgere nei progetti gli enti istituzionali; 7) Attività scolastiche ed extrascolastiche che

coinvolgano enti esterni; 8) Rapporti con le figure sensibili;

10) Rapporti scuola-famiglia.

AREA 3: SOSTEGNO AGLI ALUNNI Responsabili: Adinolfi R.

Compiti: 1) Disagio, compensazione, integrazione e

recupero/Successo scolastico; 2) Individuare gli alunni bisognosi e studiare strategie di

apprendimento e socializzazione; 3) Orientamento in ingresso e uscita; 4) Organizzazione della biblioteca degli alunni; 5) Studiare proposte per migliorare l’apprendimento

scolastico; 6) Cercare strategie per rendere più sicuri ambiente e

scuola; 7) Organizzazione visite guidate e viaggi

d’istruzione; 8) Rapporti con le figure sensibili; 9) Rapporti scuola-famiglia.

45

Direttore dei servizi generali ed amministrativi : Rag. Maria SOLA Cura gli aspetti organizzativi dello staff di direzione, con particolare riguardo all’impiego di risorse umane e finanziarie. Predispone e cura tutti gli atti amministrativi, contabili e finanziari necessari alla realizzazione delle iniziative assunte e/o coordinate dallo staff di istituto. Indicatori di riferimento Lo staff di istituto, nell’assoluzione dei propri compiti fa riferimento ai seguenti obiettivi: - razionalizzazione delle risorse strumentali e finanziarie; - orientamento e promozione di iniziative finalizzate all’innovazione metodologico-

didattica; - promozione della cultura dell’autonomia; - valutazione dell’efficacia dell’offerta formativa; - valorizzazione delle risorse umane; - creazione di un sistema di diffusione dell’informazione e delle conoscenze che possa

diventare patrimonio comune. Figure sensibili Nell’ambito della Sicurezza e Prevenzione (D.l.vo 626/94) il D.S. si avvale delle seguenti FIGURE SENSIBILI :

ADDETTI PRIMO SOCCORSO (APS) PLESSO COGNOME e NOME Sc. Primaria e Sec. Castelluccio Inf.

Chitarrelli Francesco e coll. scol. di turno Sc.Sec. Castelluccio Sup. Conte Giuseppe e coll. scol. di turno Sc. Primaria Cast. Sup. Riccio Rosella e coll. scol. di turno Sc. Infanzia Cast. Inf. Pansardi Rosa e coll. scol. di turno

ADDETTI SERVIZIO PREVENZIONE e PROTEZIONE ( ASPP )

PLESSO COGNOME e NOME Sc. Sec. Castelluccio Inf. Maio Rosa Sc.Sec. Castelluccio Sup. Conte Giuseppe Sc. Primaria Cast. Sup. Conte Giuseppe Sc. Infanzia Cast. Inf. Pansardi Rosa Sc. Primaria Cast. Inf. Maio Rosa

46

ADDETTI AL SERVIZIO ANTINCENDIO (ASA) PLESSO COGNOME e NOME Sc. Sec. Castelluccio Inf. Chitarrelli Francesco e collab. scol. di turno Sc.Sec. Castelluccio Sup. Conte Giuseppe e collab. scol. di turno Sc. Primaria Cast. Sup. Conte Giuseppe e collab. scol. di turno Sc. Infanzia Cast. Inf. Ielpo Angelina e collab. scol. di turno Sc. Primaria Cast. Inf. Cioffi Maria R. e collab. scol. di turno

ADDETTI EVACUAZIONE

PLESSO COGNOME e NOME Castelluccio Inf. Sc. Sec. di I Grado

Responsabile di plesso (Chitarelli) e collab. scol. di turno Castelluccio Inf. Sc. Primaria

Responsabile di plesso (Giovanelli) e collab. scol. di turno Castelluccio Inf. Sc. Infanzia

Responsabile plesso (Pansardi) e collab. scol. di turno Castelluccio Sup. Sc. Sec. di I Grado

Responsabile plesso ( Prince ) e collab. scol. di turno Castelluccio Sup. Sc. Primaria

Responsabile di plesso ( Riccio ) e collab. scol. di turno RESPONSABILE SERVIZIO ANTIFUMO PLESSO COGNOME e NOME Castelluccio Inf. Sc. Sec. di I Grado

Responsabile di plesso (Chitarelli) Castelluccio Inf. Sc. Primaria

Responsabile di plesso (Giovanelli) Castelluccio Inf. Sc. Infanzia

Responsabile plesso (Pansardi) Castelluccio Sup. Sc. Sec. di I Grado

Responsabile plesso ( Prince ) Castelluccio Sup. Sc. Primaria

Responsabile di plesso ( Riccio ) RESPONSABILE SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE (RSPP ) : Conte Giuseppe RESPONSABILE SERVIZIO PRIVACY : Dirigente Scolastico: prof.ssa Angela Cortazzi RESPONSABILI PER LA SICUREZZA DEI LAVORATORI (R.L.S. ): Chitarelli Francesco

47

2.5 ORGANI COLLEGIALI

Premessa Gli incontri collegiali costituiscono lo strumento privilegiato per promuovere una condivisione critica e corresponsabile delle scelte programmatiche e valutative a livello d’istituto. 1) IL COLLEGIO DEI DOCENTI

1) Individua i criteri in base ai quali scegliere le attività formative coerenti coni bisogni del contesto sociale e delle finalità istituzionali; 2) Progetta e programma a vari livelli; 3) Si articola in gruppi di lavoro e commissioni al fine di: 4) Raccogliere e interpretare i bisogni degli alunni 5) Individuare tempi scuola flessibili in risposta a bisogni diversificati 6) Garantire l’efficace svolgimento delle attività del Piano 7) Formula proposte per la formazione e la composizione delle classi; 8) Formula proposte per la formulazione dell’orario scolastico 9) Propone l’utilizzo del fondo d’Istituto e/o di altre risorse come strumenti di sostegno all’attuazione del Piano; 10) Esplicita i bisogni di aggiornamento; 11) Fissa i criteri generali per l’assegnazione delle discipline; 12) Promuove iniziative di sperimentazione; 13) Provvede all’adozione dei libri di testo; 14) Individua le modalità di verifica e valutazione; 15) Individua al suo interno i Docenti a cui attribuire le quattro Funzioni Strumentali; 16) Indica le modalità per la documentazione anche ai fini della trasparenza.

2) I CONSIGLI DI CLASSE, D’INTERCLASSE E D’INTERSEZIONE

1) Determinano i prerequisiti per avviare il processo formativo; 2) Predispongono test e prove strutturate per la rilevazione dei livelli di partenza; 3) Organizzano i contenuti fondamentali e obbligatori del curricolo; 4) Individuano la soglia essenziale (saperi “minimi”) di ciascuna disciplina, 5) Articolano i criteri comuni per l’individuazione delle fasce di livello. 6) Assumono il percorso formativo, operando scelte organizzative ed adattando alla realtà delle varie classi le indicazioni programmatiche del piano; 7) Fissano i gruppi di livello in base ai risultati delle prove d’ingresso; 8) Formulano gli obiettivi immediati, intermedi e finali; 9) Formulano proposte di iniziative di sperimentazione; 10) Formulano proposte sull’adozione dei libri di testo; 11) Mettono in uso strumenti per l’osservazione sistematica dei processi di apprendimento e forniscono le informazioni ai genitori;

48

12) Individuano i materiali e i sussidi; 13) Scelgono le visite guidate e i viaggi d’istruzione di concerto con i genitori; 14) Per quanto riguarda l’attività di sostegno, si avvalgono della collaborazione del Docente specializzato nella didattica differenziata e definiscono il piano educativo individuale per ciascun alunno; 15) Provvedono all’inserimento di alunni in situazione di svantaggio nelle attività e nei laboratori adeguati alle loro esigenze.

3) IL CONSIGLIO D’ISTITUTO

1) Esplicita criteri generali per scelte educative, didattiche, organizzative e di gestione della scuola, 2) Adotta il piano dell’Offerta Formativa e delibera l’impiego delle risorse economiche necessarie per attuare il P.O.F., nonché le attività che si che si rendessero ulteriormente necessarie; 3) Assume le decisioni operate dai Docenti sul piano pedagogico-organizzativo; 4) Suggerisce forme di coinvolgimento delle famiglie del territorio; 5) Fissa criteri generali per la formazione e la composizione delle classi e per la formulazione dell’orario delle lezioni, 6) Fissa criteri generali per l’assegnazione delle classi; 7) Adatta il calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali; 8) Adotta il regolamento interno dell’Istituto; 9) Provvede all’acquisto, rinnovo e conservazione delle attrezzature tecnico-scientifiche e dei sussidi didattici.

49

3) LE RISORSE FINANZIARIE – M.O.F. A.s. 2011/2012

Per il normale funzionamento la Scuola dispone dei seguenti fondi: 1) FONDO D’ISTITUTO A.S. 20011/2012 Docenti e ATA in organico di diritto N. 39 x € 802,00 = € 31.278,00 Punti di erogazioni N. 5 x € 4.056,00 = € 20.280,00

TOTALE = € 51.558,00 2) FUNZIONI STRUMENTALI € 8.426,42 3) COMPITI ATA € 2.307,28 4) PRATICA SPORTIVA € 1.906,62 CRITERI PER L’UTILIZZAZIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE

I fondi che il Ministero dell’Istruzione assegna all’Istituto Comprensivo vengono distribuiti tra docenti e personale amministrativo e ausiliario con criteri proporzionali (il 75% al personale docente ed il 25% al personale amministrativo ed ausiliario). Le famiglie possono contribuire alla copertura finanziaria delle spese connesse alle gite scolastiche e all’utilizzo di esperti esterni. Le quote poste a carico delle famiglie devono essere di importo modesto e non devono costituire motivo di esclusione dalle attività programmate. UTILIZZO DEL FONDO D’ISTITUTO Il fondo di istituto erogato dal ministero dell’Istruzione è destinato: � alla realizzazione dei progetti d’arricchimento dell’offerta formativa; � allo sviluppo delle attività delle commissioni e dei gruppi di lavoro; � alla valorizzazione delle risorse umane presenti nell’I.C.; � al riconoscimento dei maggiori impegni individuali dei docenti; � all’ottimizzazione dei servizi amministrativi; � all’ottimizzazione dell’organizzazione generale delle scuole dell’I.C.; � alla realizzazione dell’aggiornamento professionale di tutto il personale.

ADEGUAMENTO DEL PIANO dell’OFFERTA FORMATIVA

Il piano dell’offerta formativa viene annualmente controllato da una commissione che lo aggiorna sulla base delle indicazioni fornite dal Collegio dei Docenti, dal Consiglio di Istituto, dai Consigli di Interclasse,di Classe e di Intersezione.

50

51

REGOLAMENTO DI ISTITUTO

IL CONSIGLIO DI ISTITUTO Visto il D.M. n. 5843/A3 del 16/10/2007; Visti i D.P.R. n. 249 del 24/06/1998 e D.P.R. n. 235 del 21/11/2007; Visto il D.M. n. 16 del 05/02/2007; Visto il D.M. n. 30 del 15/03/2007; Visto il D.M. n. 5 del 16/01/2009;

EMANA IL SEGUENTE REGOLAMENTO:

PREMESSA

Il regolamento d’istituto non è di natura amministrativa,ma consiste nella creazione di vere e propri norme giuridiche e di comportamento obbligatorie per tutti coloro che operano nella scuola. Il regolamento interno andrà osservato da tutti nella scuola e il Dirigente Scolastico ne dovrà curare l’esecuzione e sorveglierà l’osservanza delle norme giuridiche riguardanti gli alunni e le famiglie. 1- Procedure per eventuali modifiche Potranno essere apportate tempestivamente, al presente Regolamento, aggiunte o modifiche ritenute necessarie ed opportune. 2- Informazione Alla prima assunzione di servizio in questo Istituto, ogni docente è tenuto a prendere visione delle disposizioni contenute nel presente documento, alle quali dovrà attenersi nello svolgimento delle proprie funzioni. 3- Le regole: elaborazione condivisa e rispetto Per poter funzionare efficacemente e raggiungere le proprie finalità, la scuola ha bisogno di regole che devono essere il più possibile condivise e fatte rispettare. Ogni componente deve responsabilmente rispettare le regole stabilite. In caso di trasgressione delle stesse, sono previste delle sanzioni o delle procedure riparatrici.

ORGANI COLLEGIALI 4- Convocazione L’iniziativa della convocazione di un Organo Collegiale à esercitata dal Presidente dell’Organo Collegiale stesso o da un terzo dei suoi componenti, nonché dalla Giunta Esecutiva. L’atto di convocazione, emanato dal Presidente, è disposto con almeno cinque giorni di anticipo rispetto alla data prevista per la seduta e con anticipo di almeno 24 ore nel caso di riunioni d’urgenza. In tale ultimo caso la convocazione potrà essere fatta anche telefonicamente. La convocazione deve indicare gli argomenti da trattare, il giorno, l’ora, il luogo della riunione e deve essere affissa all’albo. Le riunioni devono avvenire in ore non coincidenti con l’orario delle lezioni.

52

5- Norme di funzionamento del Consiglio dell’Istituzione Scolastica 1. La prima convocazione del C.I.S., immediatamente successiva alla nomina dei relativi membri risultati eletti, è disposta dal Dirigente Scolastico. 2. Nella prima seduta, il C.I.S. è presieduto dal Dirigente Scolastico ed elegge, tra i rappresentanti dei genitori membri del Consiglio stesso, il proprio Presidente. L’elezione ha luogo a scrutinio segreto. Sono candidati tutti i genitori membri del C.I.S. E’ considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti rapportata al numero dei componenti del C.I.S. 3. Il C.I.S. può deliberare di eleggere anche un vice presidente, da votarsi fra i genitori del consiglio stesso con le stesse modalità previste per l’elezione del Presidente. In caso di impedimento o di assenza del Presidente, ne assume le funzioni il vice presidente o, in mancanza anche di questi, il consigliere più anziano di età. 4. Il C.I.S. è convocato dal Presidente con le modalità stabilite al precedente art. 1. 5. Il Presidente del C.I.S. è tenuto a disporre la convocazione del Consiglio su richiesta del Presidente della Giunta Esecutiva. 6. L’ordine del giorno è formulato dal Presidente del C.I.S. su proposta del Presidente della Giunta Esecutiva. 6- Norme di funzionamento della Giunta Esecutiva 1. Il C.I.S., nella prima seduta, dopo l’elezione del Presidente che assume immediatamente le sue funzioni, elegge nel suo seno una Giunta esecutiva composta da un docente, un componente degli ATA, due genitori, secondo modalità stabilite dal Consiglio stesso e con voto segreto. 2. Della Giunta fanno parte di diritto il Dirigente Scolastico, che la presiede e ha la rappresentanza dell’istituto e il DSGA, che svolge anche la funzione di segretario della Giunta stessa. 3. La Giunta esecutiva prepara i lavori del C.I.S., predisponendo tutto il materiale necessario a un corretta informazione dei consiglieri almeno due giorni prima della seduta del Consiglio. 7- Norme di funzionamento del Collegio dei Docenti 1. Il C.D. si insedia all’inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce di norma secondo il Piano Annuale delle Riunioni concordato e approvato prima dell’inizio delle lezioni. 2. Le riunioni sono convocate dal Dirigente Scolastico in seduta ordinaria secondo calendario, in seduta straordinaria ogni qualvolta il Dirigente Scolastico ne ravvisi la necessità o quando almeno un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta. 3. Il C.D., al fine di rendere più agevole e proficua la sua attività, può deliberare le nomine di speciali commissioni di lavoro e/o studio. 4. Delle commissioni nominate dal C.D. possono far parte i membri del Collegio stesso, altri rappresentanti delle varie componenti scolastiche ed eventuali esperti qualificati esterni alla scuola. Le commissioni eleggono un coordinatore. Le commissioni possono avanzare proposte relativamente all’oggetto per il quale sono state nominate. 8- Norme di funzionamento del Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti Il Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti è convocato dal Dirigente scolastico alla conclusione dell’anno di formazione o di prova e ogni qualvolta se ne presenti la necessità. 9- Norme di funzionamento dei Consigli di Classe, Interclasse, Intersezione Il Consiglio di Intersezione, riguardante le scuole dell’infanzia con più di una sezione, è costituito, oltre che dalle docenti, da un rappresentante dei genitori per ciascuna sezione del plesso. Il Consiglio di Interclasse, riguardante tutte le scuole primarie è costituito, oltre che da tutti i docenti, da un rappresentante dei genitori per ciascuna classe del plesso. Il Consiglio di Classe, riguardante le scuole secondarie di primo grado, è costituito, oltre che da tutti i docenti, da quattro rappresentanti dei genitori per ciascuna classe del plesso.

53

10- Assemblee di classe o di plesso In via normale, le assemblee dei genitori vengono convocate dai team dei docenti. I genitori hanno diritto di esprimere liberamente il proprio pensiero all’interno della scuola nel rispetto delle seguenti norme:

1. non può essere vietata la diffusione o l’affissione del materiale propagandistico purché gli stessi riportino i dati significativi di chi li ha prodotti e di chi li diffonde;

2. il materiale diffuso non può offendere la morale pubblica in nessun modo; 3. è consentita la sola propaganda per le elezioni degli OO.CC., mentre è vietata quella

elettorale; 4. ogni forma di diffusione è consentita solo al di fuori dell’orario delle lezioni.

NORME COMPORTAMENTALI 11- IL DIRIGENTE Il Dirigente Scolastico rappresenta legalmente l’istituto, dirige gli Organi Collegiali di cui è Presidente (Collegio Docenti,Consigli di Intersezione,Interclasse,Classe,Giunta Esecutiva,Comitato di Valutazione del Servizio docenti ) e le riunioni che promuove; stipula contratti, convenzioni e accordi, nel rispetto della normativa nazionale e in attuazione delle deliberazioni adottate dal Consiglio d’Istituto. Viene coadiuvato e sostituito, in caso di sua assenza, dal docente collaboratore vicario. 12- Organizzazione servizi Il Dirigente Scolastico ha il dovere di provvedere all’organizzazione complessiva e al buon funzionamento dei servizi scolastici, avvalendosi anche del contributo dello staff di coordinamento e dei collaboratori prescelti. Cura il rispetto della normativa scolastica nazionale e delle disposizioni contenute in questo Regolamento da parte di tutti i soggetti che operano nelle scuole dell’Istituto.

13- I DOCENTI Il Contratto nazionale specifica i doveri di ogni singolo profilo professionale. I docenti orientano il proprio modo di essere nella scuola in modo da costituire per gli alunni positivi modelli di riferimento. Oltre agli altri doveri e responsabilità connessi alla funzione docente e allo statuto dei dipendenti pubblici essi sono tenuti al rispetto delle seguenti disposizioni:

1. Tutti i docenti sono tenuti a leggere attentamente gli avvisi che vengono trasmessi dalla dirigenza e ad apporvi in calce la propria firma, per presa visione. I docenti fiduciari, avvalendosi anche dell’aiuto di un collaboratore scolastico, cureranno l’applicazione di tale disposizione.

2. Il docente ha l’obbligo di essere presente a scuola 5 minuti prima dell’inizio delle attività/lezioni.

3. In caso di necessità, dovute ad iniziative d’Istituto o di altre istituzioni scolastiche (aggiornamento, incontri di gruppi, progetti…), col consenso del Dirigente Scolastico, è possibile effettuare il cambiamento d’orario.

i. Nel caso in cui il cambiamento sia dovuto a ragioni di tipo personale, è necessario chiedere l’autorizzazione al dirigente scolastico.

ii. In entrambi i casi va redatta, comunque in forma scritta, una richiesta del cambiamento che si vuole effettuare, precisando la motivazione, la soluzione organizzativa adottata;

54

essa va firmata anche dal docente o dai docenti che prendono in carica la classe o le classi e deve essere consegnata in segreteria.

4. Le ore di compresenza vanno utilizzate, in via normale, per la attività di recupero e /o

approfondimento; possono inoltre, essere utilizzate per articolare la classe in gruppi di lavoro o per attuare attività relative a progetti di ampliamento dell’offerta formativa.

5. In caso di necessità, esse vengono utilizzate per sostituire colleghi assenti. 14- Vigilanza sugli alunni Il docente ha l’obbligo di vigilare costantemente sugli alunni che gli sono affidati (gruppo classe, interclasse, piccolo gruppo ), a partire da 5 minuti prima dell’inizio delle attività fino al termine, compreso il momento di uscita da scuola. Pertanto, oltre che per ragioni di deontologia professionale, anche per motivi di responsabilità civile e penale, è un dovere dell’insegnante rispettare scrupolosamente gli orari. Il docente responsabile della sezione/classe non può uscire dall’aula se non per motivi indilazionabili ed eccezionali, nel qual caso deve affidare la sorveglianza degli alunni ad un collaboratore scolastico o ad un eventuale collega disponibile. In caso di assenza di un docente, in attesa che arrivi il supplente, la classe va ricoperta da un collega disponibile o, se la previsione della mancata copertura non supera i 10 minuti, da un collaboratore scolastico; diversamente, gli alunni vanno distribuiti nelle altre classi. Durante le lezioni nessun alunno può essere allontanato dall’aula. 15- Cambi d’ora Al cambio d’ora i singoli docenti, al fine di prevenire atteggiamenti incontrollati, confusione e caos nei corridoi e lungo le scale che disturberebbero le classi che stanno seguendo le lezioni, devono raggiungere con sollecitudine la propria scolaresca oppure accompagnare gli alunni loro affidati nelle rispettive aule o locali (laboratori, aule attrezzate e palestre), in cui è previsto lo svolgimento delle attività. 16- Sostituzione colleghi assenti Scuole dell’infanzia In caso di assenza di docenti fino a 5 giorni, si provvede alla sostituzione secondo le seguenti modalità: - ricorrendo a docenti che hanno dato la disponibilità a sostituire i colleghi con ore in eccedenza

- cambio del turno, compatibilmente con le esigenze di servizio. Scuola Primaria In caso di assenze fino ai 5 giorni, si provvede alla sostituzione secondo le seguenti modalità: - abbinamento delle classi fino a 30 alunni

- ricorrendo a docenti che hanno dato la disponibilità a sostituire i colleghi con ore in eccedenza

- ricorrendo al docente di posto comune nella classe in cui è presente l’alunno diversamente abile e il docente H resta nella classe di servizio

- cambio del giorno libero, compatibilmente con le esigenze di servizio. Scuola Secondaria di I grado In caso di assenze fino ai 13 giorni, si provvede alla sostituzione secondo le seguenti modalità : - abbinamento delle classi fino a 30 alunni

- ricorrendo a docenti che hanno dato la disponibilità a sostituire i colleghi con ore in eccedenza

55

- ricorrendo al docente di posto comune nella classe in cui è presente l’alunno diversamente abile e il docente H resta nella classe di servizio

- cambio del giorno libero, compatibilmente con le esigenze di servizio. Al fine di consentire un’organizzazione efficiente del servizio ed equa quanto ai carichi di lavoro, il docente fiduciario di ciascun plesso viene incaricato dal dirigente scolastico di provvedere alla predisposizione di un piano di sostituzione dei colleghi per i primi due giorni ed in particolare nelle giornate con i rientri pomeridiani. In mancanza di tale piano gli alunni saranno ripartiti fra il personale in servizio. I docenti comunicheranno all’ufficio di segreteria le ore in eccedenza da compensare per la sostituzione dei colleghi assenti utilizzando l’apposito modulo. 17- Assenze dalle lezioni Il docente che ha bisogno di assentarsi deve comunicare telefonicamente in segreteria all’assistente amministrativo appositamente incaricato l’assenza o anche l’eventuale continuazione dell’assenza, con tempestività e comunque non oltre l’inizio delle lezioni scolastiche e, successivamente, non appena disponibile, il referto medico e il numero dei giorni. 18- Divieto di fumo E’ vietato fumare in tutti i locali scolastici, sia durante le lezioni che durante le riunioni. In ogni scuola sono affissi appositi cartelli con l’indicazione del divieto. In caso di trasgressione è prevista, ai termini di legge, un’ammenda. 19- Divieto uso cellulari/telefoni Durante le lezioni è vietato l’uso dei telefonini, sia per ricevere che per trasmettere massaggi, salvo situazioni veramente eccezionali. I docenti non possono utilizzare i telefoni di scuola per motivi personali salvo situazioni veramente eccezionali. 20- Responsabilità Sul docente incombe la responsabilità di tipo civile, penale e disciplinare dalla normativa vigente. 21- Sanzioni Le norme disciplinari sono contenute nel D.lgs n. 297/1994.

22- IL PERSONALE ATA Il personale amministrativo e ausiliario assolve alle funzioni amministrative, contabili, gestionali, strumentali, operative e di sorveglianza connesse alle attività delle scuole, in rapporto di collaborazione con il dirigente scolastico e il personale docente. Il Contratto nazionale specifica i doveri di ogni singolo profilo professionale. 23- Orari L’orario di servizio della segreteria è definito all’inizio di ogni anno scolastico in relazione alle esigenze di funzionamento della scuola, di norma si prevede il seguente orario: dal lunedì al sabato: dalle ore 8.00 alle ore 14.00, con rientro il martedì e il giovedì: dalle 14.30 alle 17.30 Il Direttore dei servizi generali ed amministrativi, in accordo con il Dirigente scolastico, tenendo conto del piano dell’Offerta formativa dell’Istituto, organizza gli orari e distribuisce le funzioni del personale.

56

24- Responsabilità Sul personale non docente incombono responsabilità di tipo civile, penale, disciplinare, amministrativa previste dalla normativa vigente. 25- Sanzioni e procedure disciplinari Le sanzioni e procedure disciplinari sono contenute nel contratto nazionale.

26- GLI ALUNNI 27- Definizione e rispetto delle regole Il contratto formativo prevede che gli insegnanti discutano e definiscano con gli alunni e i genitori le regole di governo della classe e della scuola. Il docente responsabile nel momento in cui avviene la trasgressione ha il dovere di intervenire ricorrendo alla strategia del problem solving, rendendo protagonista l’alunno o gli alunni coinvolti nell’espletazione dei seguenti processi: ricostruzione oggettiva/descrittiva del fatto, rilevazione degli effetti prodotti sugli altri e su di sé, ricerca di possibili soluzioni per regolarizzare la situazione, scelta della soluzione ritenuta migliore con relativo piano attuativo, valutazione degli effetti conseguenti all’applicazione della soluzione prescelta. 28- Norme di comportamento generali I seguenti comportamenti vengono configurati come mancanze disciplinari da correggere con interventi educativi:

1. assentarsi dalle lezioni o presentarsi in ritardo a scuola senza validi motivi; 2. spostarsi senza motivo o senza autorizzazione nell’aula e nell’edificio; 3. chiacchierare, disturbando, o rendersi protagonisti di interventi inopportuni durante le

attività scolastiche; 4. non eseguire i compiti assegnati e non portare il materiale didattico o le prove di verifica; 5. falsificare le firme; 6. dimenticare di far sottoscrivere alle famiglie i documenti scolastici in uso nell’istituto; 7. portare a scuola oggetti non pertinenti alle attività e/o pericolosi; 8. usare il cellulare senza specifica autorizzazione del docente (le comunicazioni con la

famiglia possono essere effettuate utilizzando il telefono della segreteria solo in casi di necessità e non per dimenticanze o motivi futili);

9. non osservare le disposizioni organizzative e i sicurezza contenute nel regolamento d’istituto;

10. danneggiare i locali,gli arredi o gli oggetti personali; 11. offendere con parole,gesti o azioni nei confronti dei collaboratori scolastici e dei compagni o

per comportamenti irriguardosi e lesivi della dignità e personalità del Dirigente scolastico e dei docenti;

12. reati che violino la dignità e il rispetto della persona umana o causino pericolo per l’incolumità della stessa;

13. ogni altro comportamento che,nella situazione specifica,sia ritenuto scorretto dall’insegnante.

29- Provvedimenti disciplinari I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica. La responsabilità disciplinare è personale.

57

Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sul profitto. Le sanzioni sono sempre temporanee,proporzionate alla infrazione disciplinare, ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente. Con l’applicazione della riforma scolastica tutte le mancanze disciplinari incideranno sulla valutazione del comportamento nella scheda. 30- Interventi educativi e sanzioni disciplinari

Interventi educativi e sanzioni Procedure relative al singolo intervento

A

Richiamo orale (1-2-3-4)

Da parte del docente anche di classe diversa e del D.S.

B

Comunicazione scritta alla famiglia e Annotata sul registro (5-6-7)

Da parte del docente anche di classe diversa e del D.S.

C

Sospensione dell’intervallo con permanenza in classe e comunicazione alla famiglia (8-9)

Da parte del docente interessato con informazione al coordinatore di classe e comunicazione alla famiglia. L’intervento deve essere riportato sul registro di classe.

D

Convocazione della famiglia per un colloquio (intervento previsto anche dopo la 3^ comunicazione scritta) (10)

Nei casi valutati dal docente come meno gravi,la convocazione è fatta direttamente dal docente o dal coordinatore,mentre nei casi più gravi dal Dirigente Scolastico.

E Sospensione da uno a tre giorni o da attività specifica o da uno o più viaggi di istruzione (11)

La sanzione viene decisa dal Dirigente scolastico su proposta del docente che,a sua volta,avrà acquisito una dichiarazione scritta con il parere dei colleghi del Consiglio di Classe. La famiglia ha diritto di essere ascoltata prima che venga decisa la sanzione.

F Sospensione da tre a quindici giorni con allontanamento dalla comunità scolastica (11)

La decisione viene assunta con delibera del Consiglio di Classe con la presenza Di tutti i docenti e previa audizione dell’alunno e dei genitori.

G Sospensione superiore a 15 giorni,ivi compresi l’allontanamento fino al termine delle lezioni o con esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di stato conclusivo del corso di studi (12)

La decisione viene assunta dal Consiglio d’Istituto previa audizione dell’alunno e dei genitori.

H In caso di furto o di danneggiamento,oltre alle sanzioni già elencate,è prevista la restituzione e/o il risarcimento

Il risarcimento è stabilito dal Dirigente scolastico.

31- Impugnazioni Contro le decisioni dell’organo che ha inflitto le sanzioni di cui alle lettere E-F-G-H ammesso ricorso da parte dei genitori dell’alunno coinvolto,entro 15 giorni dalla notifica del provvedimento disciplinare,ad un Organismo composto da: - Dirigente scolastico o collaboratori del D.S.;

58

- Presidente del Consiglio d’Istituto; - Due genitori componenti del Consiglio d’Istituto; - Coordinatore di classe; -Un membro del personale ATA. 32- Norme di comportamento e di sicurezza durante le visite d’istruzione Le visite e i viaggi di istruzione non hanno finalità meramente ricreative, ma costituiscono iniziative complementari delle attività della scuola al fine della formazione generale e culturale; pertanto i partecipanti sono tenuti ad osservare le seguenti norme di comportamento per la salvaguardia della propria ed altrui sicurezza. In autobus - si sta seduti al proprio posto; è vietato assolutamente consumare vivande e bevande varie; è consentito conversare ma senza far confusione. Nel trasferirsi da un luogo all’altro - si resta con il proprio gruppo e si seguono le direttive del docente guida;evitare di toccare e fotografare oggetti e/o dipinti esposti in mostra senza averne il permesso. Se la visita dura più di un giorno, è opportuno ritirarsi nelle proprie camere per le ore 23,00. Qualora non vengano rispettate una o più norme, dopo un primo richiamo verbale, si procederà ad informare tempestivamente la famiglia e ad applicare le disposizioni del presente regolamento di disciplina.

33- Uscite anticipate e assenze alunni Durante l’orario scolastico non è consentito agli alunni uscire dalla scuola. Nel caso in cui i genitori vogliano un’uscita anticipata del proprio figlio, devono ritirarlo personalmente o farlo ritirare da un Adulto da loro autorizzato precedentemente e in forma scritta. Non è consentita, in via normale, l’uscita solo su richiesta telefonica. Inoltre, è necessario che un genitore (o l’adulto delegato ) rilasci una dichiarazione scritta su un apposito modello predisposto dalla scuola, in modo che risulti chiara la cessazione di responsabilità da parte degli insegnanti a partire dal momento del ritiro. In caso di grave indisposizione, sarà avvertita per telefono la famiglia perché provveda a riportare il proprio figlio a casa. 34- Assenze La frequenza scolastica è obbligatoria e, pertanto, al fine di poter compiere un percorso formativo regolare e proficuo, ogni alunno è tenuto ad evitare assenze che non siano strettamente necessarie. I genitori devono giustificare sempre le assenze dei propri figli. Se le assenze raggiungono i 5 giorni consecutivi, è indispensabile, in caso di malattia, il certificato medico. Qualora l’insegnante rilevasse che un alunno si assenta frequentemente per motivi non sempre ben giustificati, deve segnalare ai genitori l’irregolarità e, in caso di persistenza della medesima situazione, deve avvisare il dirigente scolastico. 35- I GENITORI I genitori sono i responsabili più diretti dell’educazione e dell’istruzione dei propri figli e pertanto hanno il dovere di condividere con la scuola tale importante compito. Sarebbe opportuno che i genitori cerchino di:

1. trasmettere ai ragazzi che la scuola è di fondamentale importanza per costruire il loro futuro e la loro formazione culturale;

2. stabilire rapporti corretti con gli Insegnanti, collaborando a costruire un clima di reciproca fiducia e di fattivo sostegno;

3. controllare, leggere e firmare tempestivamente le comunicazioni sul libretto personale e sul diario;

59

4. partecipare con regolarità alle riunioni previste; 5. favorire la partecipazione dei figli a tutte le attività programmate dalla scuola; 6. osservare le modalità di giustificazione delle assenze, dei ritardi e delle uscite anticipate; 7. sostenere gli Insegnanti controllando l’esecuzione dei compiti a casa; 8. educare ad un comportamento corretto e responsabile.

Gli insegnanti sono disponibili ad incontri individuali, tute le volte che la situazione lo richieda o quando venga fatta esplicita richiesta in tal senso dalla famiglia. In questi casi si concorda, tramite il diario degli alunni, l’orario di ricevimento. La scuola, in casi urgenti o per segnalare situazioni particolari, invierà alle famiglie degli alunni una cartolina di convocazione. Allo scopo di mantenere vivo e proficuo l’affiatamento tra le famiglie e la scuola i genitori sono invitati ad utilizzare al massimo le occasioni offerte partecipando alle assemblee di classe ed ai colloqui individuali con i docenti nelle occasioni di ricevimento. 36- Accesso dei genitori nei locali scolastici Non è consentita per nessun motivo la permanenza dei genitori nelle aule o nei corridoi all’inizio delle attività didattiche, fatte salve le esigenze di accoglienza della scuola dell’infanzia. L’ingresso dei genitori nella scuola, durante le attività didattiche, è consentito esclusivamente in caso di uscita anticipata del figlio. Gli insegnanti, pertanto, si asterranno dall’intrattenersi con i genitori durante l’attività didattica anche per colloqui individuali riguardanti l’alunno. I genitori degli alunni possono accedere agli edifici scolastici nelle ore di ricevimento dei docenti e o per particolari esigenze motivate. 37- Sussidi e strutture La scuola mette a disposizione dei docenti e alunni una serie di sussidi e di strutture a supporto della didattica e ne auspica l’utilizzazione naturalmente in modo consono e corretto. Le strutture della scuola, le suppellettili e i sussidi di cui dispone sono un bene di tutti, la loro conservazione è dovere primario di tutti: alunni e personale scolastico.

ORGANIZZAZIONE SERVIZI E ATTIVITA’

38 - Orari scuole L’orario di ogni plesso varia a seconda del grado di scuola, dell’organizzazione progettata e delle esigenze di trasporto. La sua definizione e le eventuali variazioni competono al Consiglio d’Istituto. 39 - Apertura e chiusura edifici L’apertura (e la chiusura) dell’edificio scolastico è compito dei collaboratori scolastici. Dopo l’inizio delle attività scolastiche, il portone d’entrata della scuola va chiuso in modo da impedire l’accesso dall’esterno. Ogni scuola è dotata di un campanello, tramite cui può essere effettuata la chiamata da parte di chi vuole entrare, purché autorizzato. 40 - Servizi amministrativi La segreteria è organizzata in settori, con incarichi specifici (assenze, supplenze, acquisti, visite e viaggi…) assegnati ai vari responsabili. 41 - Responsabile dei servizi generali e amministrativi Il direttore dei servizi generali e amministrativi è responsabile dell’organizzazione dei servizi amministrativi in cui si articola l’ufficio di segreteria e risponde direttamente del funzionamento degli stessi. Sul personale amministrativo e ausiliario svolge la funzione di vigilanza che si realizza attraverso il controllo sull’osservanza dell’orario di servizio e sulle attività svolte in relazione ai compiti assegnati. Coordina l’attività che viene regolamentata attraverso un piano di ripartizione dei

60

servizi e l’adozione di standard concernenti la qualità e la quantità dei servizi erogati, al fine di ottimizzare e semplificare le procedure per un risultato di efficienza e di efficacia del servizio scolastico.

ENTRATA

42 - Scuole dell’Infanzia Nella scuola dell’infanzia l’entrata avviene secondo quanto previsto dagli orari dei singoli plessi. I bambini devono essere consegnati alle insegnanti di sezione che hanno il compito con i collaboratori scolastici di accoglierli ed accompagnarli nel locale in cui si svolgono le attività programmate; i genitori sono tenuti a fermarsi negli spogliatoi lo stretto necessario per aiutare i propri figli. I bambini che utilizzano lo scuolabus devono essere accompagnati all’interno della scuola dal personale preposto a tale incarico. Al termine dell’orario previsto per l’entrata degli alunni, i collaboratori scolastici sono tenuti a chiudere la porta d’ingresso. I bambini possono entrare dopo tale orario solo per validi motivi e previa richiesta all’insegnante di sezione da parte dei genitori. Qualora vi siano ripetuti ritardi, le insegnanti richiamano i genitori al rispetto dell’orario e, se necessario, l’insegnante fiduciaria segnala l’irregolarità al dirigente scolastico.

43 - Scuola Primaria e Secondaria Tutti gli alunni devono raggiungere la scuola pochi minuti prima (massimo 5) dell’inizio delle lezioni; coloro che arrivano prima dell’orario stabilito rimangono al di fuori della scuola senza sorveglianza da parte del personale scolastico. Fanno eccezione coloro che pervengono a scuola anticipatamente per esigenze di trasporto organizzato dalle Amministrazioni Comunali. L’ingresso nell’edificio avviene, al suono della campanella, 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni; gli alunni devono entrare in modo ordinato, senza spingersi e senza schiamazzi, disponendosi in fila e distinti per classe, vengono accompagnati dai rispettivi docenti nell’aula in cui hanno subito inizio le attività. Gli alunni che giungono a scuola in ritardo sono ammessi in classe solo se accompagnati da un genitore o da chi ne fa le veci. Se un alunno giunge frequentemente in ritardo, il docente che lo rileva deve provvedere a segnalare il fatto alle famiglie, mediante una comunicazione scritta; qualora i ritardi continuassero a verificarsi, i docenti devono segnalare il caso al dirigente scolastico. 44 – Intervallo L’intervallo ha la durata di 10 minuti; il personale ausiliario provvede al suono della campanella per annunciarne sia l’inizio che la fine. Durante tale periodo gli alunni possono consumare la merenda, usare i servizi e giocare, secondo le norme della convivenza civile specifiche. Spetta al docente (o ai docenti, in caso di compresenza) in servizio nell’unità oraria in cui ricade l’intervallo il compito di vigilanza fino all’arrivo, in caso di alternanza, del collega che gli subentra, in modo da evitare che gli alunni rimangano, anche per un tempo limitato, da soli. Il responsabile non può assentarsi dal luogo in cui i propri alunni svolgono l’intervallo se non per esigenze improrogabili, nel qual caso deve trovare come sostituto un collega o un collaboratore scolastico, senza che vi sia soluzione di continuità per la vigilanza. I collaboratori scolastici in servizio coadiuvano i docenti a compiere l’assistenza e il controllo con scrupolo e vigile attenzione, specialmente nelle vicinanze dei servizi. A nessun alunno è consentito, sia all’aperto che negli spazi interni, compiere gesti aggressivi e di disturbo nei confronti degli altri, esprimersi sguaiatamente, sporcare con avanzi, gettare per terra sacchettini vari o carte.

61

USCITA

45 - Scuola Infanzia L’uscita dalla scuola si svolge nell’ultimo quarto d’ora prima del termine dell’attività didattica. In caso di impossibilità a ritirare i propri figli, i genitori devono informare le insegnanti sulle persone che verranno a ritirarli (regolarmente o saltuariamente). In caso di ritardo dei genitori o degli adulti delegati, l’insegnante di sezione è tenuto a fermarsi fino al loro arrivo. Può cercare di rintracciare telefonicamente i genitori o le persone da loro segnalate e, in caso di ritardo grave, anche i Carabinieri. In caso di ritardo abituale, l’insegnante fiduciaria è tenuto a segnalare il caso al dirigente scolastico. 46 - Scuola Primaria Al termine delle lezioni, docenti coadiuvati dai collaboratori scolastici, accompagnano gli allievi fino all’uscita. E’ necessario che i genitori, che prelevano i propri figli personalmente (o tramite una persona adulta) siano presenti al termine delle attività scolastiche, in modo da evitare che il personale docente o non docente debba essere impegnato oltre l’orario stabilito. In caso di ritardo abituale il responsabile di plesso è tenuto a segnalare al D.S. l’inadempienza. 47 – Scuola Secondaria di I grado Al suono dell’ultimo campanello i docenti devono accompagnare in fila i ragazzi fino all’uscita, evitando l’ammassarsi confuso per le scale e lungo i corridoi. 48 -Trasporto alunni Gli alunni che usufruiscono del servizio di trasporto messo a disposizione dal Comune debbono mantenere, durante il tragitto, un contegno dignitoso e corretto, evitando ogni gesto e azione che possano compromettere l’incolumità e la sicurezza propria e altrui.