Rapporto Autovalutazione · L’incidenza della disoccupazione è inferiore di 5,5 p. alla media...

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Rapporto Autovalutazione Periodo di Riferimento - 2016/17 RAV Scuola - CBEE12000B TERMOLI "PRIMO CIRCOLO" SNV - Scuola: CBEE12000B prodotto il :10/07/2017 11:00:05 pagina 1

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Rapporto Autovalutazione

Periodo di Riferimento - 2016/17

RAV Scuola - CBEE12000B

TERMOLI "PRIMO CIRCOLO"

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1 Contesto e risorse 1.1 Popolazione scolastica

1.1.a Status socio economico e culturale delle famiglie degli studenti

1.1.a.1 Livello mediano dell'indice ESCS

1.1.a.1 Livello mediano dell'indice ESCS - Anno Scolastico 2015-2016

Istituto/Classe Background familiare mediano

CBEE12000B Medio Alto

CBEE12001C

5 A Alto

5 B Medio Alto

CBEE12002D

5 A Medio - Basso

5 B Medio - Basso

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1.1.b Composizione della popolazione studentesca

1.1.b.1 Quota di studenti con famiglie svantaggiate

1.1.b.1 Quota di studenti con famiglie svantaggiate Anno scolastico 2015-2016

II Classe - Primaria

Istituto Studenti svantaggiati(%) MOLISE (%) Sud (%) ITALIA (%)

CBEE12000B 1.2 0.7 1.6 0.9

1.1.b.1 Quota di studenti con famiglie svantaggiate Anno scolastico 2015-2016

V Classe - Primaria

Istituto Studenti svantaggiati(%) MOLISE (%) Sud (%) ITALIA (%)

CBEE12000B 2.6 1.0 1.3 0.8

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1.1.b.4 Quota di studenti con cittadinanza non italiana

Quota di studenti con cittadinanza non italiana PRIMARIE - I grado Ordinario

Frequentanti totali Totale alunni frequentanti

414,00 21,00

- Benchmark*

CAMPOBASSO 8.971,00 356,00

MOLISE 12.121,00 463,00

ITALIA 2.769.995,00 289.860,00

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Sezione di valutazione

1.1.d Rapporto studenti - insegnante

1.1.d.1 Numero medio di studenti per insegnante

Numero medio di studenti per insegnante

Totale Posti Numero Medio Studenti

CBEE12000B 91,00 17,33

- Benchmark*

CAMPOBASSO 3.675,67 19,76

MOLISE 4.930,88 19,43

ITALIA 834.244,22 20,53

Domande GuidaQual e' il contesto socio-economico di provenienza degli studenti?

Qual è l'incidenza degli studenti provenienti da famiglie svantaggiate?

Quali caratteristiche presenta la popolazione studentesca (situazioni di disabilita', disturbi evolutivi, ecc.)?

Ci sono studenti con cittadinanza non italiana?

Ci sono gruppi di studenti che presentano caratteristiche particolari dal punto di vista della provenienza socio economica eculturale (es. studenti nomadi, studenti provenienti da zone particolarmente svantaggiate, ecc.)?

Il rapporto studenti - insegnante è adeguato per supportare la popolazione studentesca frequentante la scuola? Tale rapporto e' inlinea con il riferimento regionale?

Opportunità (Digitare al max 1500 caratteri) Vincoli (Digitare al max 1500 caratteri)Il livello medio dell’indice ESCS delinea un contestosocioeconomico medio-alto, con qualche differenza fra i seiplessi che la scuola annovera: la Scuola Primaria e la Scuoladell'Infanzia del plesso centrale presentano un backgruoundtendenzialmente medio-alto (se pur con alcune eccezioni),mentre i plessi di Scuola Primaria e Scuola dell'Infanzia diDifesa Grande presentano una composizione più variegata. Glialtri due plessi di Scuola dell'Infanzia (Via Tremiti e ViaCatania) si trovano in zone residenziali abitate da famigliegiovani.L’incidenza della disoccupazione è inferiore di 5,5 p. alla mediadel Sud, ma superiore di 2,5 p. alla media nazionale.Singolarmente il fenomeno interessa le famiglie degli alunni inuscita, essendo del tutto assente nelle altre classi del gruppo diriferimento.Gli studenti di cittadinanza non italiana rappresentano circa il5% della popolazione scolastica; molti di loro sono di recenteimmigrazione e sono concentrati nella scuola primaria diPrincipe di Piemonte. La loro presenza sollecita ad aperturemulticulturali e multireligiose.

L’articolazione in diversi plessi, uno dei quali (Scuoladell'Infanzia di Via Catania) acquisito da pochi anni, potrebbefavorire la tendenza alla frammentazione e allainterpretazione/attuazione dei deliberati secondo logiche nonsempre omogenee.Pertanto il riferimento all’unitarietà, fondata sulla condivisionedel POF e di regole che sono il frutto di un’unica volontàcollegiale, deve costituire un punto di attenzione costante.

La presenza di alunni stranieri configura la necessità di attivareinterventi di prima accoglienza e percorsi per l’acquisizionedella lingua italiana per la comunicazione, prima che per lostudio.I contatti con le famiglie straniere di recente immigrazione,spesso complicati dalla loro scarsa conoscenza della linguaitaliana, restano in alcuni casi episodici e non semprecollaborativi.

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1.2 Territorio e capitale sociale

1.2.a Disoccupazione

1.2.a.1 Tasso di disoccupazione

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1.2.a.1 Tasso di disoccupazione Anno 2016 - Fonte ISTAT

Territorio Tasso didisoccupazione %

ITALIA 11.6

Nord ovest 8.6

Liguria 9.1

GENOVA 9.9

IMPERIA 12.9

LA SPEZIA 10.1

SAVONA 6.3

Lombardia 7.8

BERGAMO 5.3

BRESCIA 8.5

COMO 7.4

CREMONA 7.4

LECCO 5.8

LODI 7.4

MILANO 7.5

MANTOVA 8.7

PAVIA 6.8

SONDRIO 7.2

VARESE 8.1

Piemonte 10.2

ALESSANDRIA 10.7

ASTI 7.2

BIELLA 7.9

CUNEO 6.3

NOVARA 9.4

TORINO 10.4

VERBANO-CUSIO-OSSOLA 6.3

VERCELLI 9

Valle D'Aosta 8.8

AOSTA 8.6

Nord est 7.2

Emilia-Romagna 7.7

BOLOGNA 5.4

FERRARA 10.6

FORLI' 7.4

MODENA 6.6

PIACENZA 7.5

PARMA 6.5

RAVENNA 9

REGGIO EMILIA 4.7

RIMINI 9.1

Friuli-Venezia Giulia 8

GORIZIA 9.2

PORDENONE 7.3

TRIESTE 8.1

UDINE 6.9

Trentino Alto Adige 5.3

BOLZANO 3.7

TRENTO 6.8

Veneto 7

BELLUNO 6.1

PADOVA 8

ROVIGO 8.6

TREVISO 6.9

VENEZIA 6.9

VICENZA 6.1

VERONA 5.3

Centro 10.6

Lazio 11.8

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1.2.a.1 Tasso di disoccupazione Anno 2016 - Fonte ISTAT

Lazio 11.8

FROSINONE 16.7

LATINA 15.4

RIETI 12

ROMA 9.7

VITERBO 14.9

Marche 9.9

ANCONA 9.4

ASCOLI PICENO 14.8

FERMO 7.3

MACERATA 9.2

PESARO 12.4

Toscana 9.1

AREZZO 9.2

FIRENZE 8

GROSSETO 7

LIVORNO 10.1

LUCCA 9.7

MASSA-CARRARA 16.5

PISA 7.2

PRATO 7.8

PISTOIA 15.9

SIENA 9.1

Umbria 10.4

PERUGIA 9.5

TERNI 9.7

Sud e Isole 19.3

Abruzzo 12.6

L'AQUILA 11.7

CHIETI 11.8

PESCARA 13.8

TERAMO 11

Basilicata 13.6

MATERA 12.7

POTENZA 13.5

Campania 19.7

AVELLINO 14.6

BENEVENTO 13.6

CASERTA 21

NAPOLI 22.8

SALERNO 17.4

Calabria 22.9

COSENZA 23.7

CATANZARO 19

CROTONE 28.3

REGGIOCALABRIA 23.9

VIBO VALENTIA 21.6

Molise 14.3

CAMPOBASSO 13.4

ISERNIA 11.1

Puglia 19.6

BARI 20.2

BRINDISI 17.1

BARLETTA 18.5

FOGGIA 17

LECCE 23

TARANTO 16.5

Sardegna 17.3

CAGLIARI 14.3

CARBONIA-IGLESIAS 20.5

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1.2.a.1 Tasso di disoccupazione Anno 2016 - Fonte ISTAT

CARBONIA-IGLESIAS 20.5

NUORO 12.7

OGLIASTRA 12.1

ORISTANO 19.8

OLBIA-TEMPIO 13.1

SASSARI 21.9

Sicilia 21.3

AGRIGENTO 24.2

CALTANISSETTA 21

CATANIA 18.5

ENNA 19.7

MESSINA 22.4

PALERMO 25.1

RAGUSA 19.3

SIRACUSA 24

TRAPANI 21.2

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1.2.b Immigrazione

1.2.b.1 Tasso di immigrazione

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1.2.b.1 Tasso di immigrazione Anno 2016 - Fonte ISTAT

Territorio Tasso diimmigrazione %

ITALIA 8.2

Nord ovest 10.6

Liguria 8.6

GENOVA 8.2

IMPERIA 10.6

LA SPEZIA 8.5

SAVONA 8.4

Lombardia 11.4

BERGAMO 11.3

BRESCIA 12.9

COMO 8.1

CREMONA 11.4

LECCO 8

LODI 11.5

MILANO 13.9

MANTOVA 12.7

PAVIA 10.7

SONDRIO 5

VARESE 8.4

Piemonte 9.5

ALESSANDRIA 10.4

ASTI 11.1

BIELLA 5.5

CUNEO 10.1

NOVARA 10

TORINO 9.7

VERBANO-CUSIO-OSSOLA 6

VERCELLI 7.9

Valle D'Aosta 6.6

AOSTA 6.6

Nord est 10.5

Emilia-Romagna 11.9

BOLOGNA 11.6

FERRARA 8.5

FORLI' 10.7

MODENA 13

PIACENZA 14.1

PARMA 13.5

RAVENNA 11.9

REGGIO EMILIA 12.7

RIMINI 10.8

Friuli-Venezia Giulia 8.6

GORIZIA 9

PORDENONE 10.3

TRIESTE 8.6

UDINE 7.4

Trentino Alto Adige 8.9

BOLZANO 8.9

TRENTO 9

Veneto 10.1

BELLUNO 6

PADOVA 10.1

ROVIGO 7.7

TREVISO 10.6

VENEZIA 9.5

VICENZA 10.2

VERONA 11.6

Centro 10.6

Lazio 10.9

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1.2.b.1 Tasso di immigrazione Anno 2016 - Fonte ISTAT

Lazio 10.9

FROSINONE 4.8

LATINA 8.3

RIETI 8.3

ROMA 12.1

VITERBO 9.3

Marche 9

ANCONA 9.4

ASCOLI PICENO 6.7

FERMO 10.2

MACERATA 10.1

PESARO 8.5

Toscana 10.5

AREZZO 10.7

FIRENZE 12.6

GROSSETO 9.8

LIVORNO 7.9

LUCCA 7.6

MASSA-CARRARA 6.9

PISA 9.6

PRATO 16

PISTOIA 9.3

SIENA 11.1

Umbria 10.8

PERUGIA 11.1

TERNI 9.9

Sud e Isole 3.8

Abruzzo 6.5

L'AQUILA 7.9

CHIETI 5.2

PESCARA 5.4

TERAMO 7.7

Basilicata 3.3

MATERA 4.5

POTENZA 2.7

Campania 3.9

AVELLINO 2.9

BENEVENTO 2.6

CASERTA 4.6

NAPOLI 3.7

SALERNO 4.6

Calabria 4.9

COSENZA 4.4

CATANZARO 4.7

CROTONE 5.9

REGGIOCALABRIA 5.4

VIBO VALENTIA 4.5

Molise 3.8

CAMPOBASSO 3.9

ISERNIA 3.7

Puglia 3

BARI 3.2

BRINDISI 2.4

BARLETTA 2.6

FOGGIA 4.2

LECCE 2.7

TARANTO 2

Sardegna 2.8

CAGLIARI 2.7

CARBONIA-IGLESIAS 1.4

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Sezione di valutazione

1.2.b.1 Tasso di immigrazione Anno 2016 - Fonte ISTAT

CARBONIA-IGLESIAS 1.4

NUORO 2.4

OGLIASTRA 1.6

ORISTANO 1.7

OLBIA-TEMPIO 7.3

SASSARI 2.6

Sicilia 3.6

AGRIGENTO 3.2

CALTANISSETTA 3.1

CATANIA 3

ENNA 2

MESSINA 4.3

PALERMO 2.9

RAGUSA 8

SIRACUSA 3.5

TRAPANI 4.1

Domande GuidaPer quali peculiarita' si caratterizza il territorio in cui e' collocata la scuola?

Qual è il contributo degli Enti Locali per l'istruzione e per le scuole del territorio?

Quali risorse e competenze presenti nel territorio rappresentano un'opportunita' per l'istituzione scolastica?

Opportunità (Digitare al max 1500 caratteri) Vincoli (Digitare al max 1500 caratteri)La città di Termoli associa alla vocazione turistica, strettamentelegata alla presenza del mare, la vocazione produttiva, connessaalla presenza di un nucleo industriale in cui un posto di rilievospetta alla FIAT. La città è un nodo ferroviario di una certaimportanza e, per il Molise, è l’unico punto di snodo da e versol’autostrada A14. In città sono presenti una sede dell’Universitàdel Molise, scuole secondarie superiori di ogni tipologia, altridue circoli didattici, un’unica scuola secondaria di primo grado,scuole dell’infanzia e una scuola primaria paritarie, una scuoladell’infanzia comunale. Sono presenti CRI, AVIS, LILT,associazioni musicali, culturali e sportive, che operano neisettori più disparati e che sovente incrociano l’azione dellescuole con proposte formative di spessore. Sono presenti conproposte progettuali rivolte alle scuole anche i Carabinieri e iVigili del Fuoco; la Diocesi di Termoli-Larino e le parrocchie.Il Comune è attento alle esigenze della scuola sul piano delleproposte e del supporto culturale; annualmente eroga una cifravariabile che confluisce nel risorse per il funzionamento.Sono attivi anche contatti con Provincia e Regione.

Sia nel plesso di Principe di Piemonte che in quello di DifesaGrande, si registra l'anomala peculiarità di un unico edificio incui sono allocate scuola dell’infanzia-scuola primaria e scuolasecondaria facenti capo a due dirigenze diverse. Nonostante lasituazione di fatto, non è semplice attuare significativeiniziative di continuità.La presenza in città di tre circoli didattici e di un’unica scuolasecondaria di primo grado, frutto di una recente operazione didimensionamento, non incoraggia infatti la pratica dellacontinuità educativa e didattica, per via di comprensibilidifficoltà organizzative, pur se si lavora in rete sulla formazionedei docenti e su altre iniziative.Il Comune, per quanto attiene alla sicurezza degli edificiscolastici, mostra lentezza e carenza organizzativa .

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1.3 Risorse economiche e materiali

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1.3.c Sedi della scuola

1.3.c.1 Numero di sedi

Numero di sedi

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

Una sede 3,7 2,9 4,9

Due sedi 0 0 3,4

Tre o quattro sedi 25,9 25,7 24,4

Cinque o più sedi 70,4 71,4 67,3

Situazione della scuola:CBEE12000B Cinque o piu' sedi

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1.3.d Palestra

1.3.d.1 Numero medio di palestre per sede

Numero medio di palestre per sede

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

Nessuna palestra 0 2,9 3,3

Palestra non presente in tuttele sedi 96,3 91,4 80,5

Una palestra per sede 3,7 5,7 9,8

Più di una palestra per sede 0 0 6,5

Situazione della scuola:CBEE12000B Palestra non presente in tutte le sedi

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1.3.e Laboratori

1.3.e.1 Numero medio di laboratori per sede

Istituto:CBEE12000B - Numero medio di laboratori per sede

opzione Situazione della scuola:CBEE12000B Riferimento Provinciale Riferimento Regionale Riferimento Nazionale

Numero medio di laboratoriper sede 1 0,95 0,85 1,72

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1.3.e.2 Presenza di laboratori mobili

Istituto:CBEE12000B - Presenza di laboratori mobili

opzione Situazione della scuola:CBEE12000B Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Presenza di laboratori mobili Dato mancante 55,6 60 52

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1.3.e.3 Presenza di spazi alternativi per l'apprendimento

Istituto:CBEE12000B - Presenza di spazi alternativi per l'apprendimento

opzione Situazione della scuola:CBEE12000B Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Presenza di spazi alternativiper l'apprendimento Dato mancante 70,4 71,4 67,7

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1.3.e.5 Numero di computer, tablet e LIM ogni 100 studenti

Istituto:CBEE12000B - Numero di computer, tablet e LIM ogni 100 studenti

opzione Situazione della scuola:CBEE12000B Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Numero di Computer 9,01 9,87 9,97 9,09

Numero di Tablet 0 0,55 0,7 1,74

Numero di Lim 4,5 4,02 3,87 3,61

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1.3.f Biblioteca

1.3.f.1 Presenza della biblioteca

Istituto:CBEE12000B - Presenza della biblioteca

opzione Situazione della scuola:CBEE12000B Riferimento Provinciale Riferimento Regionale Riferimento Nazionale

Numero di Biblioteche 2 2,26 2,11 2,95

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Sezione di valutazione

1.3.f.2 Ampiezza del patrimonio librario

Ampiezza del patrimonio librario

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

Meno di 500 Volumi 16,7 16,1 20,5

Da 500 a 1499 volumi 25 32,3 19,9

Da 1550 a 3499 volumi 50 45,2 25,8

Da 3500 a 5499 volumi 0 0 14,6

5500 volumi e oltre 8,3 6,5 19,3

Situazione della scuola:CBEE12000B Da 500 a 1499 volumi

Domande GuidaQuali sono le risorse economiche disponibili? Quali fonti di finanziamento riceve la scuola oltre a quelle statali? La scuolaricerca fonti di finanziamento aggiuntive?

Quali sono le caratteristiche delle strutture della scuola (es. struttura e sicurezza degli edifici, raggiungibilita' delle sedi, ecc.)?

Quali sono le caratteristiche degli spazi e delle dotazioni presenti (es. laboratori, biblioteca, palestre, LIM, pc, connessione ainternet, ecc.)?

Opportunità (Digitare al max 1500 caratteri) Vincoli (Digitare al max 1500 caratteri)Il Circolo comprende più plessi, di cui quello centrale sorge nelcuore della città, in un imponente edificio degli anni Trenta, checondivide con un plesso di scuola dell’infanzia di recenteistituzione e con una sede della scuola secondaria Brigida-Bernacchia. Analoga situazione si ripete nel plesso di DifesaGrande (sc.prim.-sc.dell'inf.+ sc.sec. afferenti a due differentidirigenze), laddove l’edificio, degli anni Settanta, presenta auleottagonali. I plessi di Via Tremiti e Via Catania comprendonosolo sezioni di sc.dell’infanzia; sono di più recente costruzionee si caratterizzano per gli spazi ampi, luminosi e funzionali alleesigenze della particolare fascia d’età cui sono destinati.La struttura del plesso centrale, pur datata, essendo stata oggettodi continui interventi manutentivi, risulta nel complesso idonea,dotata com’è di aule ampie e ben tenute. In ciascuno dei dueplessi di scuola primaria sono presenti una biblioteca e unlaboratorio multimediale. Il plesso centrale possiede anche unlaboratorio musicale con una apprezzabile dotazione distrumenti; un laboratorio teatrale, un laboratorio per le attivitàartistiche e una piccola aula con attrezzature per sempliciesperimenti scientifici.Le sedi sono servite da un sistema di trasporti urbani.

Le due Scuole Primarie dividono la palestra con le ScuoleSecondarie di 1°Grado, il che ne limita la disponibilità.La struttura di Difesa Grande, benché più recente, necessita diinterventi di manutenzione dovuti a infiltrazioni, inadeguataconfigurazione degli spazi interni, vetustà di alcuni impianti earredi. Mancano aule da destinare a sala docenti, a ufficio in cuiil DS possa incontrare utenti e docenti.La strumentazione tecnologica è modesta per la qualità dei pcdei due plessi di Scuola Primaria. In quasi tutte le aule sonopresenti LIM, la maggior parte fornite in comodato d'uso.I plessi sono distanti tra loro; i trasporti urbani non consentonoun rapido trasferimento dall’uno all’altro.La parte dei finanziamenti statali gestiti dalla scuola èprincipalmente quella fornita dal MIUR. Una somma ècorrisposta dal Comune di Termoli. La scuola gestisce anche icontributi versati dalle famiglie (per viaggi di istruzione,polizza assicurativa e progetti) e da altri privati (progetti oconcorsi a premi cui partecipa).

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1.4 Risorse professionali

1.4.a Caratteristiche degli insegnanti

1.4.a.1 Tipologia di contratto degli insegnanti

Istituto:CBEE12000B - Tipologia di contratto degli insegnanti Anno scolastico 2016-2017

Insegnanti a tempo indeterminato Insegnanti a tempo determinato

N° % N° % TOTALE

CBEE12000B 91 100,0 - 0,0 100,0

- Benchmark*

CAMPOBASSO 3.423 87,6 484 12,4 100,0

MOLISE 4.566 87,8 637 12,2 100,0

ITALIA 707.376 85,4 120.913 14,6 100,0

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1.4.a.2 Insegnanti a tempo indeterminato per fasce di eta'

Istituto:CBEE12000B - Insegnanti a tempo indeterminato per fasce di età Anno scolastico 2016-2017

<35 35-44 45-54 55+ Totale

N° % N° % N° % N° % TOTALE

CBEE12000B 6 6,6 28 30,8 34 37,4 23 25,3 100,0

- Benchmark*

CAMPOBASSO 112 3,3 749 21,8 1.283 37,3 1.295 37,7 100,0

MOLISE 139 3,0 975 21,3 1.667 36,4 1.801 39,3 100,0

ITALIA 18.376 2,5 150.080 20,6 268.550 36,9 290.603 39,9 100,0

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1.4.a.4 Insegnanti a tempo indeterminato per anni di servizio nella scuola (stabilita')

Istituto:CBEE12000B - Fasce Anni di Servizio degli insegnanti Anno scolastico 2015-2016

Corrente Anno Da 2 a 5 anni Da 6 a 10 anni Oltre 10 anni

N° % N° % N° % N° %

CBEE12000B 19 25,3 28 37,3 6 8,0 22 29,3

- Benchmark*

CAMPOBASSO 727 25,4 798 27,8 521 18,2 821 28,6

MOLISE 1.034 26,6 1.157 29,8 663 17,1 1.031 26,5

ITALIA 142.749 22,4 160.477 25,2 118.878 18,7 215.112 33,8

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1.4.b Caratteristiche del Dirigente scolastico

1.4.b.1 Tipo di incarico del Dirigente scolastico

Tipo incarico del Dirigente scolastico - Anno Scolastico 2016-2017

Incarico effettivo Incarico nominale Incarico di reggenza Incarico di presidenzaNessun incarico didirigenza attivo al

26/03/2015

ISTITUTO X

- Benchmark*

N° % N° % N° % N° % N° %

CAMPOBASSO 37 100,0 - 0,0 - 0,0 - 0,0 - 0,0

MOLISE 46 33,6 - 0,0 - 0,0 - 0,0 - 0,0

ITALIA 6.965 81,1 166 1,9 1.429 16,6 32 0,4 - 0,0

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1.4.b.2 Anni di esperienza come Dirigente scolastico

Anni di esperienza come Dirigente scolastico

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

Fino a 1 anno 0 2,9 2,3

Da 2 a 3 anni 25,9 22,9 22,6

Da 4 a 5 anni 0 0 20,8

Più di 5 anni 74,1 74,3 54,3

Situazione della scuola:CBEE12000B Da 2 a 3 anni

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Sezione di valutazione

1.4.b.3 Anni di servizio nella scuola

Anni di servizio nella scuola

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

Fino a 1 anno 11,1 14,3 20,4

Da 2 a 3 anni 48,1 48,6 34,6

Da 4 a 5 anni 14,8 11,4 20,6

Più di 5 anni 25,9 25,7 24,4

Situazione della scuola:CBEE12000B Da 2 a 3 anni

Domande GuidaQuali le caratteristiche socio anagrafiche del personale (es. eta', tipo di contratto, anni di servizio e stabilita' nella scuola)?

Quali le competenze professionali e i titoli posseduti dai docenti (es. certificazioni linguistiche, informatiche, ecc.)?

Opportunità (Digitare al max 1500 caratteri) Vincoli (Digitare al max 1500 caratteri)I docenti a TI nel corrente AS sono il 100 % della dotazioneorganica complessiva, valore più alto della media provinciale,regionale e nazionale. L'età media delle docenti è inferiore aivalori di riferimento.Diversi docenti sono in possesso di certificazioni; altri hannoproseguito il percorso universitario con master e corsi dispecializzazione; molti, indipendentemente dall'anzianitàprofessionale, rispondono con interesse alle proposte diformazione espresse dalle reti in cui la scuola è inserita. Il DSin servizio presso il Circolo ha un incarico effettivo eun'anzianità di servizio pari a tre anni.

La percentuale di titoli accademici posseduti nella Scuoladell'Infanzia è inferiore ai valori della Scuola Primaria; vannovalorizzate esperienze diverse che devono essere armonizzate esostenute con adeguati interventi di formazione in servizio.

Si coglie talvolta una certa esitazione a trasferire nel quotidianoscolastico le esperienze di formazione cui i docenti hannopartecipato; occorrono azioni organizzate di supporto allaprogettualità, quando la formazione resta troppo teorica.

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2 Esiti 2.1 Risultati scolastici

2.1.a Esiti degli scrutini

2.1.a.1 Studenti ammessi alla classe successiva

2.1.a.1 Studenti ammessi alla classe successiva - Primaria

Anno scolastico 2014/15 Anno scolastico 2015/16

% classe 1 % classe 2 % classe 3 % classe 4 % classe 5 % classe 1 % classe 2 % classe 3 % classe 4 % classe 5

CBEE12000B 97,8 100,0 100,0 100,0 97,6 100,0 98,8 100,0 98,8 100,0

- Benchmark*CAMPOBASSO 99,6 99,6 99,7 99,8 99,5 98,5 97,8 98,7 98,4 98,5

MOLISE 98,8 98,4 99,2 98,8 99,1 94,4 93,8 95,4 95,0 93,9

Italia 96,9 97,3 97,4 97,4 97,2 93,7 94,1 94,1 94,1 93,8

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2.1.b Trasferimenti e abbandoni

2.1.b.1 Studenti che hanno abbandonato gli studi in corso d'anno

2.1.b.1 Studenti che hanno abbandonato gli studi in corso d'anno Anno scolastico 2015/16 - Primaria

% classe 1 % classe 2 % classe 3 % classe 4 % classe 5

CBEE12000B 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

- Benchmark*

CAMPOBASSO 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

MOLISE 0,2 0,0 0,0 0,2 0,1

Italia 0,3 0,1 0,1 0,1 0,1

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2.1.b.2 Studenti trasferiti - in entrata - in corso d'anno

2.1.b.2 Studenti trasferiti - in entrata - in corso d'anno Anno scolastico 2015/16 - Primaria

% classe 1 % classe 2 % classe 3 % classe 4 % classe 5

CBEE12000B 1,4 1,4 1,4 1,4 0,0

- Benchmark*

CAMPOBASSO 1,1 1,0 1,1 1,3 0,7

MOLISE 1,6 1,0 1,1 1,0 0,8

Italia 2,0 1,7 1,6 1,5 1,0

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Sezione di valutazione

2.1.b.3 Studenti trasferiti - in uscita - in corso d'anno

2.1.b.3 Studenti trasferiti - in uscita - in corso d'anno Anno scolastico 2015/16 - Primaria

% classe 1 % classe 2 % classe 3 % classe 4 % classe 5

CBEE12000B 4,0 2,3 4,0 0,0 1,3

- Benchmark*

CAMPOBASSO 1,8 1,4 1,7 1,2 0,5

MOLISE 1,9 1,6 1,7 1,1 0,8

Italia 2,9 2,3 2,1 1,9 1,5

Domande GuidaQuanti studenti sono ammessi alle classi successive? Ci sono concentrazioni di non ammessi in alcuni anni di corso e/o indirizzidi studio (per le scuole del II ciclo)?

Per le scuole del II ciclo - Quanti sono gli studenti sospesi in giudizio? I debiti formativi si concentrano in determinate discipline,anni di corso, indirizzi e/o sezioni?

Quali considerazioni si possono fare analizzando la distribuzione degli studenti per fascia di voto conseguito all'Esame di Stato(es. una parte consistente si colloca nelle fasce più basse, ci sono distribuzioni anomale per alcune fasce, cosa emerge dalconfronto con il dato medio nazionale)?

Quanti e quali studenti abbandonano la scuola e perche'?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)Le percentuali degli ammessi alla classe successiva sonosuperiori ai valori di riferimento. Non ci sono concentrazioni diripetenze in classi particolari o anni di corso.I criteri adottati per la valutazione degli alunni si reputanoidonei a garantire il successo formativo: la non ammissioneviene ponderata all'interno dei team, discussa per tempo con lefamiglie e deliberata solo nel caso in cui l’alunno dimostri dinon possedere gli strumenti essenziali per frequentare la classesuccessiva.Nel corrente anno scolastico 2016/17, il numero dei trasferiti inuscita è inferiore rispetto a quello in entrata. In generale è unascuola in cui c’è movimento di alunni in entrata e in uscita, intutti i periodi dell'anno.Non si rilevano casi di abbandono scolastico.

I risultati conseguiti dagli alunni sono ampiamente positivi peruna larga maggioranza; tuttavia permangono poche situazioni divalutazioni appena sufficienti.Il movimento degli alunni è legato non solo alle esigenze dilavoro dei genitori, ma anche a mutamenti di domicilio o aesigenze organizzative delle famiglie.

Rubrica di ValutazioneCriterio di qualità: Gli studenti della scuola portano avanti

regolarmente il loro percorso di studi, lo concludono econseguono risultati soddisfacenti agli esami finali.

Situazione della scuola

C’e' una percentuale superiore ai riferimenti nazionali distudenti trasferiti in uscita, ci sono concentrazioni superiori airiferimenti nazionali di studenti non ammessi all'annosuccessivo e/o di abbandoni nella maggior parte degli anni dicorso, sedio indirizzi di scuola. Nel II ciclo la quota di studenticon debiti scolastici e' superiore ai riferimenti nazionali per lamaggior parte degli indirizzi di studio. La quota di studenticollocata nella fascia di voto piu' bassa all'Esame di Stato(6 nelI ciclo; 60 nel II ciclo) e' decisamente superiore ai riferimentinazionali.

1 - Molto critica

2 -

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Gli studenti non ammessi all'anno successivo e/o gli abbandoniin generale sono in linea con i riferimenti nazionali, anche se inalcuni anni di corso, sezioni, plessi o indirizzi di scuola sonosuperiori. Nella secondaria di II grado la quota di studentisospesi in giudizio per debiti scolastici è pari ai riferimentinazionali e superiore ai riferimenti per alcuni indirizzi di studio.La distribuzione dei voti all'Esame di Stato evidenzia unaconcentrazione lievemente superiore ai riferimenti nazionali distudenti collocati nelle fasce di punteggio piu' basse (6-7 nel Iciclo; 60-70 nel II ciclo). La quota di studenti collocata nellefasce di voto medio-basse all'Esame di stato (6-7 nel I ciclo; 60-70 nel II ciclo) e' superiore ai riferimenti nazionali.

3 - Con qualche criticita'

4 -

La quota di studenti ammessa all'anno successivo e' in linea coni riferimenti nazionali. Gli abbandoni e i trasferimenti in uscitasono inferiori ai riferimenti nazionali. Nella secondaria di IIgrado la quota di studenti sospesi in giudizio per debitiscolastici e' pari o inferiore ai riferimenti nazionali. La quota distudenti collocata nelle fasce di punteggio medio alte all'Esamedi Stato (8-10 e lode nel I ciclo; 81-100 e lode nel II ciclo) e'superiore o pari ai riferimenti nazionali.

5 - Positiva

6 -

La quota di studenti ammessa all'anno successivo e' superiore airiferimenti nazionali. Non si registrano abbandoni e itrasferimenti in uscita sono inferiori ai riferimenti nazionali.Nella secondaria di II grado la quota di studenti sospesi ingiudizio per debiti scolastici e' decisamente inferiore airiferimenti nazionali. La quota di studenti collocata nelle fascedi punteggio piu' alte (9-10 e lode nel I ciclo; 91-100 e lode nelII ciclo) all'Esame di Stato e' superiore ai riferimenti nazionali.

7 - Eccellente

Motivazione del giudizio assegnatoLa quota di studenti ammessa all'anno successivo e' superiore ai riferimenti nazionali. Non si registrano abbandoni e itrasferimenti in uscita sono inferiori a quelli in entrata nell'anno scolastico 2016/17. La distribuzione degli alunni per fasce divoto evidenzia una situazione complessiva di equilibrio, con una maggiore concentrazione degli stessi nelle fasce alte della scaladecimale rispetto a quelle intermedie e basse. Ciò discende dal fatto che, come dimostrano i risultati a distanza, la scuola riesce apromuovere la maturazione umana e culturale degli alunni, che raggiungono livelli di profitto effettivamente apprezzabili econseguono una preparazione complessiva idonea a supportare il passaggio alla scuola secondaria.

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2.2 Risultati nelle prove standardizzate nazionali

2.2.a Risultati degli studenti nelle prove di italiano e matematica

2.2.a.1234 Punteggio in italiano e matematica

*Differenze nel punteggio rispetto a scuole con contesto socio-economico e culturale simile (ESCS)

Istituto: CBEE12000B - Risultati degli studenti nelle prove di italiano e matematica - Anno Scolastico 2015/16

Prova di Italiano Prova di Matematica

LivelloClasse/Plesso/Cla

ssePunteggio medio Molise Sud ITALIA Punt. ESCS (*) Punteggio medio Molise Sud ITALIA Punt. ESCS (*)

52,0 47,7 48,2 54,1 52,0 51,0

2-Scuola primaria- Classi seconde 53,0 n.d. 48,7 n.d.

CBEE12001C 56,6 n/a n/a n/a n/a 57,4 n/a n/a n/a n/a

CBEE12001C - 2A 76,2 n.d. 73,9 n.d.

CBEE12001C - 2B 46,4 n.d. 47,8 n.d.

CBEE12002D 50,8 n/a n/a n/a n/a 43,5 n/a n/a n/a n/a

CBEE12002D - 2A 59,6 n.d. 40,9 n.d.

CBEE12002D - 2B 38,9 n.d. 47,8 n.d.

CBEE12002D - 2C 54,2 n.d. 41,3 n.d.

64,2 62,4 63,5 53,6 49,7 51,0

5-Scuola primaria- Classi quinte 61,7 -3,4 51,8 -3,6

CBEE12001C 61,5 n/a n/a n/a n/a 49,9 n/a n/a n/a n/a

CBEE12001C - 5A 65,4 -2,4 51,9 -7,4

CBEE12001C - 5B 62,7 -2,4 51,9 -3,9

CBEE12001C - 5C 43,3 -15,8 31,8 -20,7

CBEE12002D 61,9 n/a n/a n/a n/a 54,7 n/a n/a n/a n/a

CBEE12002D - 5A 67,5 4,0 59,4 5,5

CBEE12002D - 5B 55,8 -7,3 49,6 -5,1

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2.2.b Variabilita' dei risultati nelle prove di italiano e matematica

2.2.b.1 Alunni collocati nei diversi livelli in italiano e in matematica

2.2.b.1 Alunni collocati nei diversi livelli in italiano e in matematica - Anno Scolastico 2015/16

Italiano Matematica

Classe/Istituto/Raggruppamento

geografico

NumerostudentiLivello 1

NumerostudentiLivello 2

NumerostudentiLivello 3

NumerostudentiLivello 4

NumerostudentiLivello 5

NumerostudentiLivello 1

NumerostudentiLivello 2

NumerostudentiLivello 3

NumerostudentiLivello 4

NumerostudentiLivello 5

CBEE12001C - 2A 0 0 1 1 8 0 0 1 0 10

CBEE12001C - 2B 8 4 1 0 6 6 6 1 0 6

CBEE12002D - 2A 1 3 3 1 10 10 0 1 4 2

CBEE12002D - 2B 7 4 5 0 1 3 6 4 2 3

CBEE12002D - 2C 3 1 2 2 5 8 2 0 1 4

% studentiLivello 1

% studentiLivello 2

% studentiLivello 3

% studentiLivello 4

% studentiLivello 5

% studentiLivello 1

% studentiLivello 2

% studentiLivello 3

% studentiLivello 4

% studentiLivello 5

CBEE12000B 24,7 15,6 15,6 5,2 39,0 33,8 17,5 8,8 8,8 31,2

Molise 27,8 15,3 12,9 4,8 39,2 23,2 20,2 13,8 6,0 36,8

Sud 36,2 13,6 12,1 5,7 32,4 30,5 17,6 12,1 5,2 34,5

Italia 35,2 13,3 11,9 6,1 33,5 30,1 20,0 12,8 6,1 31,1

2.2.b.1 Alunni collocati nei diversi livelli in italiano e in matematica - Anno Scolastico 2015/16

Italiano Matematica

Classe/Istituto/Raggruppamento

geografico

NumerostudentiLivello 1

NumerostudentiLivello 2

NumerostudentiLivello 3

NumerostudentiLivello 4

NumerostudentiLivello 5

NumerostudentiLivello 1

NumerostudentiLivello 2

NumerostudentiLivello 3

NumerostudentiLivello 4

NumerostudentiLivello 5

CBEE12001C - 5A 3 1 6 6 2 3 6 3 0 6

CBEE12001C - 5B 1 8 6 1 3 6 2 2 3 6

CBEE12001C - 5C 3 1 1 0 0 2 2 0 0 0

CBEE12002D - 5A 2 2 2 6 2 1 1 5 1 6

CBEE12002D - 5B 4 4 3 1 1 3 1 3 5 1

% studentiLivello 1

% studentiLivello 2

% studentiLivello 3

% studentiLivello 4

% studentiLivello 5

% studentiLivello 1

% studentiLivello 2

% studentiLivello 3

% studentiLivello 4

% studentiLivello 5

CBEE12000B 18,8 23,2 26,1 20,3 11,6 22,1 17,6 19,1 13,2 27,9

Molise 18,9 16,1 23,3 19,8 21,9 23,6 15,2 16,9 12,1 32,1

Sud 24,0 15,7 21,0 18,8 20,4 29,5 17,7 14,1 13,0 25,6

Italia 20,8 16,4 22,1 20,0 20,6 27,4 17,8 14,1 13,4 27,3

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2.2.b.2 Variabilita' dei punteggi tra le classi e dentro le classi

2.2.b.2 - Variabilità dei punteggi TRA le classi e DENTRO le classi - Italiano e Matematica - Scuola primaria - Classiseconde - Anno Scolastico 2015/16

Istituto/Raggruppamento geografico TRA_ita (%) DENTRO_ita (%) TRA_mat (%) DENTRO_mat (%)

CBEE12000B 25,0 75,0 25,4 74,6

- Benchmark*

Sud 10,7 89,3 15,0 85,0

ITALIA 8,2 91,8 11,2 88,8

2.2.b.2 - Variabilità dei punteggi TRA le classi e DENTRO le classi - Italiano e Matematica - Scuola primaria - Classiquinte - Anno Scolastico 2015/16

Istituto/Raggruppamento geografico TRA_ita (%) DENTRO_ita (%) TRA_mat (%) DENTRO_mat (%)

CBEE12000B 15,7 84,3 11,9 88,1

- Benchmark*

Sud 12,9 87,2 36,2 63,8

ITALIA 8,6 91,4 18,2 81,8

SNV - Scuola: CBEE12000B prodotto il :10/07/2017 11:00:05 pagina 36

Sezione di valutazione

2.2.c Variabilita' dei risultati fra le classi

2.2.c.1 Effetto della scuola sui risultati degli studenti nelle prove

Effetto della scuola sui risultati degli studenti nelle prove - Italiano Scuola primaria - Classi quinte

Istituzione scolastica nel suo complesso

Confronto tra il punteggioosservato dell'istituzione

scolastica e il punteggio dellaregione

Effetto scuola positivo Effetto scuola leggermentepositivo

Effetto scuola pari alla mediaregionale

Effetto scuola leggermentenegativo Effetto scuola negativo

Sopra la media regionale

Intorno alla media regionale

Sotto la media regionale X

Effetto della scuola sui risultati degli studenti nelle prove - Matematica Scuola primaria - Classi quinte

Istituzione scolastica nel suo complesso

Confronto tra il punteggioosservato dell'istituzione

scolastica e il punteggio dellaregione

Effetto scuola positivo Effetto scuola leggermentepositivo

Effetto scuola pari alla mediaregionale

Effetto scuola leggermentenegativo Effetto scuola negativo

Sopra la media regionale

Intorno alla media regionale X

Sotto la media regionale

Domande GuidaQuali risultati raggiunge la scuola nelle prove standardizzate nazionali di italiano e matematica?

Quali sono le differenze rispetto a scuole con contesto socio economico e culturale simile?

Come si distribuiscono gli studenti nei diversi livelli in italiano e matematica? Qual e' la concentrazione di studenti nel livello 1?

La scuola riesce ad assicurare una variabilita' contenuta tra le varie classi?

Qual è l'effetto attribuibile alla scuola sui risultati degli apprendimenti? Nel caso in cui l'effetto scuola sia inferiore a quellomedio regionale, quali potrebbero essere le motivazioni? L'effetto scuola e' simile per l'italiano e la matematica?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)Nelle classi seconde, in Italiano, il punteggio è superiore dicirca cinque punti percentuali a quello nazionale.Nelle classi quinte, in Matematica, il punteggio è superiore dicirca un punto percentuale a quello nazionale.La distribuzione degli alunni nei 5 livelli di apprendimentopresenta la seguente situazione: nelle classi seconde, il 44,2% inItaliano e il 40,1% in Matematica , si colloca ai livelli 4-5,valori superiori alla media nazionale.Nelle classi quinte, la distribuzione degli alunni nei livelli 4-5in Matematica è in linea con quella nazionale.La percentuale degli alunni nel livello 1 è inferiore a quella delMolise, del Sud e a quella nazionale.La variabilità dentro le classi è in linea con i valori diriferimento.L'effetto scuola è pari alla media regionale, nazionale e dellamacroarea Sud.

Nelle classi seconde in Matematica, e nelle classi quinte inItaliano, il punteggio complessivo è inferiore di circa due puntipercentuali alla media nazionale.Si registra che quasi sempre i risultati sono inferiori a quelli discuole con background socio-economico-culturale simile.Nelle classi quinte, in Italiano, la distribuzione nei livelli 4-5 sidiscosta in negativo dalla media nazionale.Nelle classi seconde, in Matematica, la percentuale degli alunninel livello 1 è superiore alla media regionale e nazionale.La variabilità tra le classi è superiore a quella nazionale.La correlazione tra il voto della scuola e il punteggio INVALSIè generalmente medio-bassa per le quinte e anche per leseconde.

Rubrica di ValutazioneCriterio di qualità: Gli studenti della scuola raggiungono

livelli di apprendimento soddisfacenti in italiano ematematica in relazione ai livelli di partenza e alle

caratteristiche del contesto.

Situazione della scuola

SNV - Scuola: CBEE12000B prodotto il :10/07/2017 11:00:05 pagina 37

Il punteggio degli studenti della scuola nelle prove INVALSI diitaliano e matematica e' inferiore rispetto alle scuole conbackground socio-economico e culturale simile. La variabilita'tra le classi in italiano e matematica e' superiore a quella media.La quota di studenti collocata nel livello 1 in italiano e inmatematica e' in generale superiore a quella media regionale.L'effetto attribuibile alla scuola sugli apprendimenti e' inferioreall'effetto medio regionale, inoltre i punteggi medi di scuolasono inferiori a quelli medi regionali.

1 - Molto critica

2 -

Il punteggio di italiano e matematica della scuola alle proveINVALSI e' in linea con quello di scuole con background socio-economico e culturale simile. La variabilita' tra classi in italianoe in matematica e' pari a quella media o poco superiore, ci sonocasi di singole classi in italiano e matematica che si discostanoin negativo dalla media della scuola. La quota di studenticollocata nel livello 1 in italiano e in matematica e' in linea conla media regionale, anche se ci sono alcuni anni di corso oindirizzi di studi in cui tale quota e' superiore alla media.L'effetto attribuibile alla scuola sugli apprendimenti e' pari oleggermente superiore all'effetto medio regionale, anche se ipunteggi medi di scuola sono inferiori a quelli medi regionali,oppure i punteggi medi sono pari a quelli medi regionali, anchese l'effetto scuola e' inferiore all'effetto medio regionale.

3 - Con qualche criticita'

4 -

Il punteggio di italiano e matematica della scuola alle proveINVALSI e' superiore a quello di scuole con background socio-economico e culturale simile. La variabilita' tra classi in italianoe matematica e' pari a quella media di poco inferiore, oppurealcune classi si discostano in positivo dalla media della scuola.La quota di studenti collocata nel livello 1 in italiano e inmatematica è inferiore alla media regionale. L'effettoattribuibile alla scuola sugli apprendimenti e' pari all'effettomedio regionale e i punteggi medi di scuola sono superiori aquelli medi regionali, oppure l'effetto scuola e' superioreall'effetto medio regionale e i punteggi medi di scuola sono paria quelli medi regionali.

5 - Positiva

6 -

Il punteggio di italiano e matematica della scuola alle proveINVALSI e' superiore a quello di scuole con background socio-economico e culturale simile. La varianza tra classi in italiano ematematica e' inferiore a quella media. La quota di studenticollocata nei livelli 1 e 2 in italiano e in matematica e' inferiorealla media regionale. L'effetto attribuibile alla scuola sugliapprendimenti e' superiore all'effetto medio regionale e anche ipunteggi medi di scuola sono superiori a quelli medi regionali.

7 - Eccellente

Motivazione del giudizio assegnatoIl punteggio di Italiano e Matematica alle prove INVALSI non è sempre in linea con quello nazionale, restando al di sotto inMatematica nelle classi seconde e in Italiano nelle classi quinte. Valori superiori si rilevano nelle prove di Italiano nelle classiseconde.Persiste la varianza tra classi in Italiano e in Matematica. La quota di studenti collocata nel livello 1 in Italiano e in Matematica èinferiore alla media nazionale, mentre quelli collocati nei livelli 4-5 sono superiori alla media.I risultati delle prove obbligano, dunque, ad approfondimenti che vanno da un'analisi più accurata di tutti i dati e degli strumentidisponibili per comprenderli a una riflessione attenta sui molteplici fattori che possono aver influito sull'esito delle prove, tra iquali una componente ansiosa riferita all'esecuzione delle prove da parte degli alunni. Risultati particolarmente negativi sonostati rilevati in una classe quinta caratterizzata da varie criticità.

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2.3 Competenze chiave europee

Sezione di valutazione

Domande GuidaQuali sono le competenze chiave europee su cui la scuola lavora maggiormente?

In che modo la scuola valuta le competenze chiave (osservazione del comportamento, individuazione di indicatori, questionari,ecc.)? La scuola adotta criteri comuni per valutare l'acquisizione delle competenze chiave?

Gli studenti hanno sviluppato adeguate competenze sociali e civiche (rispetto di sé e degli altri, rispetto di regole condivise,ecc.)?

Gli studenti hanno acquisito competenze digitali adeguate (capacità di valutare le informazioni disponibili in rete, capacità digestire i propri profili on line, capacità di comunicare efficacemente con gli altri a distanza, ecc.)?

Gli studenti hanno acquisito buone strategie per imparare ad apprendere (capacità di schematizzare e sintetizzare, ricercaautonoma di informazioni, ecc.)?

Gli studenti hanno acquisito abilità adeguate allo sviluppo dello spirito di iniziativa e imprenditorialità (progettazione, senso diresponsabilità, collaborazione, ecc.)?

Se la scuola adotta forme di certificazione delle competenze o altri sistemi di valutazione, quali livelli di padronanzaraggiungono gli studenti nelle competenze chiave a conclusione di determinati segmenti del loro percorso (V primaria, IIIsecondaria di I grado, II secondaria di II grado)?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)La scuola sta dando sempre maggiore importanza allo sviluppoe alla valutazione di competenze chiave e di cittadinanza.Tali competenze vengono stimolate mediante una didatticainnovativa: cooperative learning, peer tutoring, coding, flippedclassroom, eCLIL, pratiche metacognitive, ecc...Esse sono verificate attraverso compiti di realtà con l'utilizzo dirubriche di valutazione e autovalutazione.Gli alunni delle classi quarte e quinte sono stati avviati allaricerca autonoma di informazioni, alla schematizzazione e allasintesi.Esiste una griglia condivisa per l’assegnazione del giudiziosintetico sul comportamento. In essa trovano posto criteri qualila partecipazione al dialogo educativo, il rispetto delle regole, laresponsabilità, i rapporti interpersonali con i pari e con gliadulti.Le competenze chiave trasversali vengono valutate attraversol’osservazione in situazione e vengono richiamate nel giudiziosul livello globale di maturazione, con riferimento a un lessicocondiviso.Nelle classi quinte è utilizzata la scheda proposta dal MIUR perla valutazione delle competenze chiave e di cittadinanza.Tutto ciò ha permesso di conseguire un buon livello nellosviluppo delle competenze.Infatti, dall'analisi dei risultati delle certificazioni dellecompetenze rilasciate agli alunni in uscita dalle classi quinte, sirileva che circa l'80% degli stessi ha acquisito livelli A/B nellevarie competenze.

Dall'analisi dei risultati delle certificazioni delle competenzerilasciate agli alunni in uscita dalle classi quinte, si rileva chepochissimi alunni hanno riportato livelli "iniziali", in particolarenelle competenze sociali e civiche,nello spirito di iniziativa e diimprenditorialità, e nell’imparare ad imparare.Alcuni alunni hanno registrato un livello "base" in alcunecompetenze.

Rubrica di ValutazioneCriterio di qualità: Gli studenti della scuola acquisiscono

livelli soddisfacenti nelle competenze sociali e civiche,nell'imparare a imparare, nelle competenze digitali e nello

spirito di iniziativa e imprenditorialità.

Situazione della scuola

La maggior parte degli studenti della scuola non raggiungelivelli sufficienti in relazione alle competenze chiaveconsiderate (competenze sociali e civiche, imparare a imparare,competenze digitali, spirito di iniziativa e imprenditorialita').

1 - Molto critica

2 -

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La maggior parte degli studenti della scuola raggiunge livellisufficienti in relazione ad almeno due competenze chiave traquelle considerate (competenze sociali e civiche, imparare aimparare, competenze digitali, spirito di iniziativa eimprenditorialita').

3 - Con qualche criticita'

4 -

La maggior parte degli studenti della scuola raggiunge livellibuoni in relazione ad almeno due competenze chiave tra quelleconsiderate (competenze sociali e civiche, imparare a imparare,competenze digitali, spirito di iniziativa e imprenditorialita').

5 - Positiva

6 -

La maggior parte degli studenti della scuola raggiunge livelliottimali in relazione ad almeno due competenze chiave traquelle considerate (competenze sociali e civiche, imparare aimparare, competenze digitali, spirito di iniziativa eimprenditorialita').

7 - Eccellente

Motivazione del giudizio assegnatoLa maggior parte degli studenti della scuola raggiunge livelli buoni nelle competenze chiave tra quelle considerate (competenzesociali e civiche, imparare a imparare, competenze digitali, spirito di iniziativa e imprenditorialità).La scuola sta lavorando con impegno per orientare le prospettive di lavoro dei docenti verso i traguardi segnati dalle IndicazioniNazionali.E' stato individuato uno strumento comune per la valutazione del comportamento. Le competenze chiave trasversali vengonovalutate attraverso l’osservazione in situazione e vengono richiamate nel giudizio sul livello globale di maturazione, conriferimento a un lessico condiviso.Nelle classi quinte è utilizzata la scheda proposta dal MIUR per la valutazione delle competenze chiave e di cittadinanza.Nell’insieme si può dire che sia maturata, all’interno di tutti i team, una maggiore attenzione agli aspetti trasversali dellaformazione e alle competenze di cittadinanza.

SNV - Scuola: CBEE12000B prodotto il :10/07/2017 11:00:05 pagina 40

2.4 Risultati a distanza

2.4.a Risultati degli studenti in italiano e matematica nei livelli scolastici successivi

2.4.a.1 Punteggio prove INVALSI V anno di primaria (tre anni prima erano nel II anno)

Punteggio conseguito nelle prova di Italiano di V primaria del 2015/16 dalle classi II così come erano formate nel 2013

Istituzione scolastica nel suo complesso

Classi/Istituto (2013) Plesso (2013) Sezione (2013)

Punteggio percentualedi Italiano corretto dal

cheating nella provadel 2016

Confronto rispetto alpunteggio medio in

Italiano della regione diappartenenza

Confronto rispetto alpunteggio medio inItaliano dell'area

geografica diappartenenza

Confronto rispetto alpunteggio medio inItaliano nazionale

Percentuale dicopertura di Italiano

CBEE12000B CBEE12001C A 66,20 78,95

CBEE12000B CBEE12001C B 64,52 80,00

CBEE12000B CBEE12002D A 66,41 93,75

CBEE12000B CBEE12002D B 55,62 81,25

CBEE12000B 62,00 79,76

Punteggio conseguito nelle prova di Matematica di V primaria del 2015/16 dalle classi II così come erano formate nel 2013

Istituzione scolastica nel suo complesso

Classi/Istituto (2013) Plesso (2013) Sezione (2013)

Punteggio percentualedi Matematica corretto

dal cheating nellaprova del 2016

Confronto rispetto alpunteggio medio inMatematica della

regione diappartenenza

Confronto rispetto alpunteggio medio in

Matematica dell'areageografica diappartenenza

Confronto rispetto alpunteggio medio in

Matematica nazionale

Percentuale dicopertura diMatematica

CBEE12000B CBEE12001C A 51,93 78,95

CBEE12000B CBEE12001C B 55,53 80,00

CBEE12000B CBEE12002D A 59,13 93,75

CBEE12000B CBEE12002D B 50,00 81,25

CBEE12000B 53,31 78,57

SNV - Scuola: CBEE12000B prodotto il :10/07/2017 11:00:05 pagina 41

Sezione di valutazione

2.4.a.2 Punteggio prove INVALSI III anno di sec. I grado (tre anni prima erano in V anno)

Punteggio conseguito nelle prova di Italiano del III anno del I grado del 2015/16 dalle classi V delle primarie così come erano formate nel 2013

Istituzione scolastica nel suo complesso

Classi/Istituto (2013) Plesso (2013) Sezione (2013)

Punteggio percentualedi Italiano corretto dal

cheating nella provadel 2016

Confronto rispetto alpunteggio medio in

Italiano della regione diappartenenza

Confronto rispetto alpunteggio medio inItaliano dell'area

geografica diappartenenza

Confronto rispetto alpunteggio medio inItaliano nazionale

Percentuale dicopertura di Italiano

CBEE12000B CBEE12001C A 71,73 95,24

CBEE12000B CBEE12001C B 64,73 88,89

CBEE12000B CBEE12002D B 55,33 90,91

CBEE12000B 65,11 92,23

Punteggio conseguito nelle prova di Matematica del III anno del I grado del 2015/16 dalle classi V delle primarie così come erano formate nel 2013

Istituzione scolastica nel suo complesso

Classi/Istituto (2013) Plesso (2013) Sezione (2013)

Punteggio percentualedi Matematica corretto

dal cheating nellaprova del 2016

Confronto rispetto alpunteggio medio inMatematica della

regione diappartenenza

Confronto rispetto alpunteggio medio in

Matematica dell'areageografica diappartenenza

Confronto rispetto alpunteggio medio in

Matematica nazionale

Percentuale dicopertura diMatematica

CBEE12000B CBEE12001C A 62,78 95,24

CBEE12000B CBEE12001C B 53,89 88,89

CBEE12000B CBEE12002D B 49,72 90,91

CBEE12000B 54,61 93,20

Domande GuidaPer la scuola primaria - Gli studenti usciti dalla scuola primaria quali risultati hanno nella scuola secondaria? Quali sono irisultati nelle prove INVALSI degli studenti usciti dalla scuola primaria al termine del terzo anno di scuola secondaria di I grado?

Per la scuola secondaria di I grado - Gli studenti usciti dalla scuola secondaria di I grado quali risultati hanno nella scuolasecondaria di II grado? Quali sono i risultati nelle prove INVALSI degli studenti usciti dal primo ciclo al termine del secondoanno di scuola secondaria di II grado?

Per la scuola secondaria di II grado - Qual è la riuscita dei propri studenti nei successivi percorsi di studio? Quanti studentiiscritti all'università non hanno conseguito crediti (CFU)? Quanti ne hanno conseguiti più della metà?

Per la scuola secondaria di II grado - Qual è la riuscita dei propri studenti nel mondo del lavoro? Qual è la quota di studentioccupati entro tre anni dal diploma? Quanti mesi attendono gli studenti per il primo contratto? Quali sono le tipologie di contrattoprevalenti?

Per la scuola secondaria di II grado - Considerata la quota di studenti che in media si iscrive all'università e la quota di studentiche in media risulta avere rapporti di lavoro, quanti studenti orientativamente risultano fuori da questi percorsi formativi eoccupazionali rispetto ai dati regionali?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)Dall'analisi dei risultati delle prove Invalsi si rileva che nelpassaggio dalla classe seconda alla classe quinta il punteggio,sia per Italiano che per matematica, risulta essere in linea osuperiore ai livelli di riferimento per la maggior parte delleclassi.I risultati a distanza degli alunni usciti dalle classi quinte nel2013 sono superiore ai livelli di riferimento per tutte le classi

Solo per una classe seconda , si rileva che, nel passaggio allaclasse quinta, il punteggio, sia per Italiano che per matematica,risulta essere inferiore ai livelli di riferimento.

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Rubrica di Valutazione

Criterio di qualità: Gli studenti in uscita dalla scuola hannosuccesso nei successivi percorsi di studio e di lavoro.

Situazione della scuola

Per le scuole del I ciclo - I risultati degli studenti nel successivopercorso di studio sono insoddisfacenti. Nel passaggio dallascuola primaria alla secondaria molti studenti presentanodifficolta' nello studio, hanno voti bassi, alcuni di loro non sonoammessi alla classe successiva. Gli studenti usciti dalla primariae dalla secondaria dopo due o tre anni ottengono risultati medinelle prove INVALSI di italiano e matematica decisamenteinferiori a quelli medi regionali. Per le scuole del II ciclo - Irisultati raggiunti dagli studenti immatricolati all'università sonomolto scarsi; la percentuale di diplomati che non ha acquisitoCFU dopo un anno di università e' decisamente superiore airiferimenti nazionali. Nel complesso la quota di diplomati che oha un contratto di lavoro o prosegue negli studi e' decisamenteinferiore a quella regionale (inferiore al 75%).

1 - Molto critica

2 -

Per le scuole del I ciclo - I risultati degli studenti nel successivopercorso di studio sono sufficienti. Nel passaggio dalla scuolaprimaria alla secondaria in generale gli studenti non presentanodifficolta', anche se una quota di studenti ha difficolta' nellostudio e voti bassi. Gli studenti usciti dalla primaria e dallasecondaria dopo due o tre anni ottengono risultati medi nelleprove INVALSI di italiano e matematica di poco inferiori aquelli medi nazionali. Per le scuole del II ciclo - I risultatiraggiunti dagli studenti immatricolati all'università sonomediocri; la percentuale di diplomati che ha acquisito menodella metà di CFU dopo un anno di universita' e' superiore airiferimenti. Nel complesso la quota di diplomati che o ha uncontratto di lavoro o prosegue negli studi e' di poco inferiore aquella regionale (intorno al 75-80%).

3 - Con qualche criticita'

4 -

Per le scuole del I ciclo - I risultati degli studenti nel successivopercorso di studio sono buoni: pochi studenti incontranodifficolta' di apprendimento (non sono ammessi alla classesuccessiva, hanno debiti formativi o cambiano l'indirizzo distudio) e il numero di abbandoni nel percorso di studisuccessivo e' molto contenuto. Gli studenti usciti dalla primariae dalla secondaria dopo due o tre anni ottengono risultati medinelle prove INVALSI di italiano e matematica di poco superioria quelli medi nazionali. Per le scuole del II ciclo - I risultatiraggiunti dagli studenti immatricolati all'università sono buoni.La percentuale di diplomati che ha acquisito piu' della meta' diCFU dopo un anno di universita' e' pari ai riferimenti regionali.C'e' una bassa incidenza di studenti che non prosegue neglistudi universitari e non e' inserita nel mondo del lavoro rispettoai riferimenti regionali (intorno al 15%). Nel complesso laquota di diplomati che o ha un contratto di lavoro o proseguenegli studi e' di poco superiore a quella regionale (intornoall'85-90%).

5 - Positiva

6 -

Per le scuole del I ciclo - I risultati degli studenti nel percorsosuccessivo di studio sono molto positivi: in rari casi gli studentiincontrano difficolta' di apprendimento (non sono ammessi allaclasse successiva, hanno debiti formativi o cambiano l'indirizzodi studio) e non ci sono episodi di abbandono degli studi nelpercorso successivo. Gli studenti usciti dalla primaria e dallasecondaria dopo due o tre anni ottengono risultati medi nelleprove INVALSI di italiano e matematica decisamente superioria quelli medi nazionali. Per le scuole del II ciclo - I risultatiraggiunti dagli studenti immatricolati all'università sono moltopositivi. La percentuale di diplomati che ha acquisito piu' dellameta' di CFU dopo un anno di universita' e' superiore airiferimenti regionali. Nel complesso la quota di diplomati che oha un contratto di lavoro o prosegue negli studi e' decisamentesuperiore a quella regionale (superiore al 90%).

7 - Eccellente

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Motivazione del giudizio assegnatoI risultati degli alunni nel successivo percorso di studio sono buoni, il che significa che tutti, al termine del percorso primario,hanno acquisito una preparazione di base adeguata ad affrontare il passaggio alla scuola secondaria.Dall'analisi dei risultati delle prove Invalsi si rileva che nel passaggio dalla classe seconda alla classe quinta il punteggio, sia perItaliano che per matematica, risulta essere in linea o superiore ai livelli di riferimento per tutte le classi tranne una.I risultati a distanza degli alunni usciti dalle classi quinte nel 2013 sono superiore ai livelli di riferimento per tutte le classi.Non si registrano abbandoni nel gruppo considerato.

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Lista Indicatori Scuola - Sezione: EsitiGrafici riepilogo competenze Grafici riepilogo competenze.pdfCriteri e parametri comuni per la valutazione delcomportamento

2.3.1_CRITERI_PARAMETRI_COMPORTAMENTO.pdf

SNV - Scuola: CBEE12000B prodotto il :10/07/2017 11:00:05 pagina 45

3A Processi - Pratiche educative e didattiche 3A.1 Curricolo, progettazione e valutazione

Subarea: Curricolo e offerta formativa

3.1.a Curricolo

3.1.a.1 Numerosita' degli aspetti relativi all'elaborazione del curricolo-PRIMARIA

Numerosita' degli aspetti relativi all'elaborazione del curricolo-PRIMARIA

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

1-2 aspetti 0 0 4,4

3-4 aspetti 0 2,9 4,2

5-6 aspetti 15,4 17,6 33,5

Da 7 aspetti in su 84,6 79,4 57,8

Situazione della scuola:CBEE12000B Da 7 aspetti in su

SNV - Scuola: CBEE12000B prodotto il :10/07/2017 11:00:05 pagina 46

3.1.a.2 Tipologia degli aspetti del curricolo-PRIMARIA

Istituto:CBEE12000B - Tipologia degli aspetti del curricolo-PRIMARIA

opzione Situazione della scuola:CBEE12000B

Riferimento Provinciale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Riferimento Regionale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Riferimento Nazionale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Curricolo di scuola peritaliano Presente 96,3 97,1 94

Curricolo di scuola permatematica Presente 96,3 97,1 93,9

Curricolo di scuola per lalingua inglese Presente 92,6 91,4 90,6

Curricolo di scuola perscienze Presente 96,3 94,3 88,7

Curricolo di scuola per altrediscipline Presente 85,2 85,7 86,9

Curricolo per lo sviluppo dellecompetenze trasversali Dato mancante 85,2 80 59,2

Profilo delle competenze dapossedere in uscita dalla

scuolaPresente 96,3 97,1 79,3

Quota del monte ore annualeper la realizzazione di

discipline e attivita'autonomamente scelte dalla

scuola

Presente 29,6 28,6 27

Altro Presente 11,1 8,6 9,6

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3.1.b Progettazione didattica

3.1.b.1 Numerosita' degli aspetti relativi alla progettazione didattica-PRIMARIA

Numerosita' degli aspetti relativi alla progettazione didattica-PRIMARIA

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

1 - 2 Aspetti 11,5 8,8 4,6

3 - 4 Aspetti 38,5 32,4 36,5

5 - 6 Aspetti 26,9 35,3 27,7

Da 7 aspetti in su 23,1 23,5 31,2

Situazione della scuola:CBEE12000B Da 7 aspetti in su

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Subarea: Progettazione didattica

3.1.b.2 Tipologia degli aspetti della progettazione didattica-PRIMARIA

Istituto:CBEE12000B - Tipologia degli aspetti della progettazione didattica-PRIMARIA

opzione Situazione della scuola:CBEE12000B Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Utilizzo di modelli comuni atutta la scuola per la

progettazione didatticaPresente 88,9 91,4 83,6

Progettazione di itineraricomuni per specifici gruppi di

studentiPresente 63 68,6 69,3

Programmazione per classiparallele Presente 59,3 62,9 87,7

Programmazione perdipartimenti disciplinari o per

ambiti disciplinariPresente 59,3 65,7 65

Programmazione in continuita'verticale Presente 44,4 45,7 55,5

Definizione di criteri divalutazione comuni per le

diverse disciplinePresente 70,4 77,1 72,9

Progettazione di moduli ounita' didattiche per il

recupero delle competenzePresente 37 40 49,6

Progettazione di moduli ounita' didattiche per ilpotenziamento delle

competenze

Presente 48,1 45,7 42,1

Altro Dato Mancante 3,7 5,7 4,7

Domande GuidaA partire dai documenti ministeriali di riferimento, in che modo il curricolo di istituto e' stato articolato per rispondere ai bisogniformativi degli studenti e alle attese educative e formative del contesto locale?

La scuola ha individuato quali traguardi di competenza gli studenti nei diversi anni dovrebbero acquisire? Sono individuateanche le competenze chiave europee (es. competenze sociali e civiche)?

Gli insegnanti utilizzano il curricolo definito dalla scuola come strumento di lavoro per la loro attività?

Le attività di ampliamento dell’offerta formativa sono progettate in raccordo con il curricolo di istituto?

Gli obiettivi e le abilità/competenze da raggiungere attraverso i progetti di ampliamento dell'offerta formativa sono individuati inmodo chiaro?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri) Negli incontri di dipartimento sono stati definiti anno per annogli obiettivi di apprendimento in termini di conoscenze e abilitàsia generali che minimi, posti in relazione con i traguardi dicompetenza alla fine ciascun anno scolastico.Il curricolo così tracciato è diventato il riferimento di lavoro peri docenti, anche per le attività di ampliamento dell’offertaformativa, che, più dell’attività routinaria, riescono afocalizzare l’attenzione sulle competenze trasversali oltre chequelle strettamente disciplinari.In tutte le attività di ampliamento dell’ O.F. sono chiaramentedeclinati gli obiettivi in termini di abilità e/o competenze,coerentemente con le scelte del curricolo. In tutte le classi, pereffetto dell’adesione alla sperimentazione del nuovo modello dicertificazione delle competenze, nella progettazione si è avviatol’approccio per competenze.

Il curricolo deve ancora essere integrato con le competenzechiave europee da declinare in relazione ad ogni annoscolastico.Va potenziata in tutte le interclassi l'implementazione nellepratiche didattiche dell’approccio per competenze.Vanno migliorati gli strumenti di lavoro per poter enucleare, siain fase progettuale che in fase attuativa, gli elementi essenzialiper monitorare e documentare i percorsi per competenze.

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3.1.c Presenza di prove strutturate per classi parallele

3.1.c.1 Prove strutturate in entrata-PRIMARIA

Prove strutturate in entrata-PRIMARIA

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

Nessuna prova 21,7 19,4 18,5

Prove svolte in 1 o 2discipline 26,1 22,6 26,9

Prove svolte in 3 o piùdiscipline 52,2 58,1 54,7

Situazione della scuola:CBEE12000B Prove svolte in 3 o piu' discipline

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3.1.c.2 Prove strutturate intermedie-PRIMARIA

Prove strutturate intermedie-PRIMARIA

Riferimento Provinciale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Riferimento Regionale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Riferimento Nazionale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Validi

Nessuna prova 35 33,3 25,8

Prove svolte in 1 o 2discipline 30 22,2 22,5

Prove svolte in 3 o piùdiscipline 35 44,4 51,7

Situazione della scuola:CBEE12000B Prove svolte in 1 o 2 discipline

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Subarea: Valutazione degli studenti

3.1.c.3 Prove strutturate finali-PRIMARIA

Prove strutturate finali-PRIMARIA

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

Nessuna prova 33,3 28,6 17,5

Prove svolte in 1 o 2discipline 19 17,9 25,8

Prove svolte in 3 o piùdiscipline 47,6 53,6 56,8

Situazione della scuola:CBEE12000B Prove svolte in 1 o 2 discipline

Domande GuidaNella scuola vi sono strutture di riferimento (es. dipartimenti) per la progettazione didattica?

I docenti effettuano una programmazione periodica comune per ambiti disciplinari e/o classi parallele? Per quali discipline? Perquali ordini/indirizzi di scuola?

In che modo avviene l'analisi delle scelte adottate e la revisione della progettazione?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)Le frequenti riunioni dei Dipartimenti disciplinari, dellecommissioni e dei gruppi di lavoro sono state occasioni perconfrontarsi sulle strategie metodologiche e disciplinari daattivare, per favorire scambi di informazioni, di esperienze e dimateriali didattici. Ciò ha reso più unitario il processo educativoe didattico dell'Istituto.Sono state elaborate prove comuni parallele per tutte le classi,somministrate alla fine di ciascun quadrimestre.Nel corso dell’anno la progettazione bimestrale è stata condottafacendo riferimento alle interclassi/intersezioni. In occasionedegli incontri bimestrali si è riservata una parte del tempostabilito all'analisi delle scelte adottate e all'eventualerimodulazione delle stesse.Per la Scuola dell'Infanzia gli incontri di progettazione sisvolgono con cadenza trimestrale nei diversi plessi,intervallando tali appuntamenti con le riunioni plenarie diintersezione tradizionalmente calendarizzate con cadenzabimestrale.

Sono in via di definizione unità di apprendimento percompetenze.

Domande GuidaQuali aspetti del curricolo sono valutati?

Gli insegnanti utilizzano criteri comuni di valutazione per i diversi ambiti/discipline? In quali discipline, indirizzi o ordini discuola è più frequente l’uso di criteri comuni di valutazione e in quali invece è meno frequente?

In che modo la scuola valuta l'acquisizione di competenze chiave non direttamente legate alle discipline (es. competenze sociali eciviche, competenze digitali, imparare a imparare, spirito di iniziativa e imprenditorialità)?

La scuola utilizza prove strutturate per classi parallele costruite dagli insegnanti? Per quali discipline? Per quali classi? Per qualiscopi (diagnostico, formativo, sommativo, ecc.)? Sono adottati criteri comuni per la correzione delle prove?

Nella scuola vengono utilizzati strumenti quali prove di valutazione autentiche o rubriche di valutazione? Quanto è diffuso il loroutilizzo?

La scuola adotta forme di certificazione delle competenze degli studenti (a conclusione della scuola primaria e secondaria di Igrado e del biennio di secondaria di II grado)?

La scuola realizza interventi didattici specifici a seguito della valutazione degli studenti?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)

SNV - Scuola: CBEE12000B prodotto il :10/07/2017 11:00:05 pagina 52

Nella Scuola Primaria, del curricolo si valuta l’acquisizione diabilità e competenze disciplinari. Sono stati introdottimetodologie, attività o percorsi finalizzati a sviluppare evalutare in maniera più sistematica le competenze trasversali.Sono stati adottati, per tutte le discipline, criteri e parametricondivisi per la valutazione degli apprendimenti e delcomportamento; per rendere comparabili anche i giudiziglobali, è stato adottato un lessico comune, che ingloba ancheaspetti riferiti alle competenze chiave trasversali.Sia a conclusione del primo che del secondo quadrimestre, perItaliano e Matematica, dai dipartimenti sono state elaborate esomministrate prove comuni per classi parallele, sono staticondivisi e formalizzati i criteri per la valutazione di esse. Sonostati tabulati ed analizzati gli esiti delle prove, avendo cura di:verificare la funzionalità delle prove in base ai risultatiraggiunti; riprogettare le attività didattiche in caso di particolaripunti di debolezza emersi dal confronto con i risultati tra leclassi. La scuola ha realizzato interventi didattici specifici aseguito della valutazione degli studenti, qualora fossero emerseproblematiche.Nel 2° quadrimestre nelle classi quarte e quinte sono statesomministrate prove di realtà, con relative rubriche divalutazione.La scuola adotta forme di certificazione delle competenze deglistudenti a conclusione della scuola primaria utilizzando ilmodello sperimentale del MIUR.

Deve essere ancora definito in modo organico ed esaustivo ilcurricolo verticale per competenze chiave europeeNella scuola non è ancora molto diffuso e condiviso l'uso distrumenti quali prove di valutazione autentiche o rubriche divalutazione.L’omogeneizzazione del linguaggio valutativo non è statasemplice e necessita di ulteriori cure e messe a punto perché siradichi profondamente.La somministrazione di prove comuni deve essere completatacon la somministrazione di prove di ingresso comuni.

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Rubrica di valutazione e Motivazione del giudizio assegnato

Rubrica di Valutazione

Criterio di qualità: La scuola propone un curricolo aderentealle esigenze del contesto, progetta attivita' didattiche

coerenti con il curricolo, valuta gli studenti utilizzandocriteri e strumenti condivisi.

Situazione della scuola

La scuola non ha elaborato un proprio curricolo, oppure si èlimitata a riportare nel PTOF le indicazioni presenti neidocumenti ministeriali di riferimento senza rielaborarli. Nonsono stati definiti profili di competenze che gli studentidovrebbero acquisire nelle varie discipline. Le attivita' diampliamento dell'offerta formativa non sono presenti, oppuresono presenti ma non sono coerenti con il progetto formativo discuola e gli obiettivi e le abilita'/competenze da raggiungerenon sono definiti in modo chiaro.Nella programmazione didattica non sono definiti obiettivi diapprendimento comuni per classi parallele o per ambitidisciplinari. Non si utilizzano modelli condivisi per laprogettazione delle unita' di apprendimento.Non sono utilizzati criteri di valutazione e strumenti divalutazione comuni, oppure i criteri di valutazione e glistrumenti di valutazione comuni sono utilizzati solo da pochiinsegnanti o per poche discipline.

1 - Molto critica

2 -

La scuola ha definito alcuni aspetti del proprio curricolo,rimandando per gli altri aspetti a quanto previsto nei documentiministeriali di riferimento. La definizione dei profili dicompetenza per le varie discipline e anni di corso e' dasviluppare in modo più approfondito. Le attivita' diampliamento dell'offerta formativa sono per lo piu' coerenti conil progetto formativo di scuola. Gli obiettivi e leabilita'/competenze da raggiungere nelle attivita' diampliamento dell’offerta formativa non sono definiti sempre inmodo chiaro.Ci sono referenti per la progettazione didattica e/o lavalutazione degli studenti e dipartimenti disciplinari, anche se ilpersonale è coinvolto in misura limitata. La progettazionedidattica è condivisa parzialmente tra i docenti.I docenti fanno riferimento a criteri di valutazione comunidefiniti a livello di scuola.La scuola utilizza prove comuni per la valutazione deglistudenti, anche se non in modo sistematico. La scuola realizzainterventi specifici a seguito della valutazione degli studenti,anche se in modo saltuario.

3 - Con qualche criticita'

4 -

La scuola ha elaborato un proprio curricolo a partire daidocumenti ministeriali di riferimento. Sono stati definiti i profilidi competenze per le varie discipline e anni di corso. Le attivita'di ampliamento dell'offerta formativa sono inserite nel progettoeducativo di scuola. Gli obiettivi e le abilità/competenze daraggiungere con queste attivita' sono definiti in modo chiaro.Nella scuola sono presenti referenti e/o gruppi di lavoro sullaprogettazione didattica e/o la valutazione degli studenti edipartimenti disciplinari. La progettazione didattica vieneeffettuata in modo condiviso per ambiti disciplinari. I docentiutilizzano modelli comuni per la progettazione delle unità diapprendimento.La scuola utilizza forme di certificazione delle competenzedegli studenti. I docenti utilizzano alcuni strumenti comuni perla valutazione degli studenti e hanno momenti di incontro percondividere i risultati della valutazione. La scuola realizzaregolarmente interventi specifici a seguito della valutazionedegli studenti.

5 - Positiva

6 -

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La scuola ha elaborato un proprio curricolo a partire daidocumenti ministeriali di riferimento, declinando le competenzedisciplinari e trasversali per i diversi anni di corso, che gliinsegnanti utilizzano come strumento di lavoro per laprogettazione delle attivita' didattiche. Il curricolo si sviluppatenendo conto delle caratteristiche del contesto e dei bisogniformativi della specifica utenza. Le attivita' di ampliamentodell'offerta formativa sono bene integrate nel progetto educativodi istituto. Tutte le attivita' presentano una definizione moltochiara degli obiettivi e delle abilita'/competenze da raggiungere.Nella scuola sono presenti referenti e/o gruppi di lavoro sullaprogettazione didattica e/o la valutazione degli studenti edipartimenti disciplinari; i docenti sono coinvolti in manieradiffusa.Gli insegnanti effettuano sistematicamente una progettazionedidattica condivisa, utilizzano modelli comuni per laprogettazione delle unità di apprendimento e declinanochiaramente gli obiettivi e le competenze da raggiungere.La scuola utilizza forme di certificazione delle competenzedegli studenti e specifica i criteri e le modalità per valutarle. Idocenti utilizzano criteri di valutazione comuni e usanostrumenti diversificati per la valutazione degli studenti (provestrutturate, rubriche di valutazione, ecc.). L’utilizzo di provestrutturate comuni è sistematico e riguarda la maggior partedegli ambiti disciplinari e tutti gli indirizzi/ordini di scuola. Idocenti si incontrano regolarmente per riflettere sui risultatidegli studenti. C’è una forte relazione tra le attività diprogrammazione e quelle di valutazione degli studenti. Irisultati della valutazione degli studenti sono usati in modosistematico per riorientare la programmazione e progettareinterventi didattici mirati.

7 - Eccellente

Motivazione del giudizio assegnatoLa scuola ha elaborato un proprio curricolo a partire dai documenti ministeriali di riferimento e dalle preesistentiprogrammazioni, ma devono essere definite e declinate per ciascuna classe le competenze chiave europee.Le attività di ampliamento dell'offerta formativa sono inserite nel progetto educativo di scuola. Gli obiettivi, in termini diconoscenze, abilità e competenze, da raggiungere con queste attività sono definiti in modo chiaro.Nella scuola sono presenti referenti e/o gruppi di lavoro sulla progettazione didattica; le docenti hanno sistematicamente lavoratoper dipartimenti disciplinari. La progettazione didattica periodica viene effettuata in modo abbastanza condiviso, ma ne vamigliorato il monitoraggio.La scuola ha adottato il nuovo modello di certificazione delle competenze proposto dal MIUR in via sperimentale; tale scelta hadato un'accelerazione al processo in corso di innovazione della didattica.I docenti utilizzano regolarmente alcuni strumenti comuni per la valutazione e hanno progettato e somministrato prove comuniper classi parallele in tutte le classi.La progettazione di interventi specifici a seguito della valutazione degli studenti è una pratica diffusa e consueta, ma può esseremigliorata..

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3A.2 Ambiente di apprendimento

Subarea: Dimensione organizzativa

3.2.a Durata delle lezioni

3.2.a.1 Modalita' orarie adottate per la durata delle lezioni-PRIMARIA

Modalita' orarie adottate per la durata delle lezioni-PRIMARIA

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

Orario standard 92 87,9 79,6

Orario ridotto 4 3 3,8

Orario flessibile 4 9,1 16,5

Situazione della scuola:CBEE12000B Orario standard

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3.2.b Organizzazione oraria

3.2.b.1 Modalita' orarie per l'ampliamento dell'offerta formativa-PRIMARIA

Istituto:CBEE12000B - Modalita' orarie per l'ampliamento dell'offerta formativa-PRIMARIA

opzione Situazione della scuola:CBEE12000B

Riferimento Provinciale (% discuole che hanno indicato la

modalità)

Riferimento Regionale (% discuole che hanno indicato la

modalità)

Riferimento Nazionale (% discuole che hanno indicato la

modalità)

In orario extra-curricolare Presente 77,8 80 54,4

In orario curricolare, nelle oredi lezione Presente 55,6 57,1 63,3

In orario curricolare, facendoore non di 60 min. Dato mancante 0 0 1,9

In orario curricolare,utilizzando il 20% del

curricolo di scuolaDato mancante 18,5 17,1 12,6

Sono attivita' non previste perquesto a.s. Dato mancante 3,7 2,9 6,6

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Subarea: Dimensione metodologica

3.2.b.2 Modalita' orarie per interventi di recupero, consolidamento, potenziamento-PRIMARIA

Istituto:CBEE12000B - Modalita' orarie per interventi di recupero, consolidamento, potenziamento-PRIMARIA

opzione Situazione della scuola:CBEE12000B

Riferimento Provinciale (% discuole che hanno indicato la

modalità)

Riferimento Regionale (% discuole che hanno indicato la

modalità)

Riferimento Nazionale (% discuole che hanno indicato la

modalità)

In orario extra-curricolare Presente 74,1 71,4 39,7

In orario curricolare, nelle oredi lezione Presente 74,1 80 92,4

In orario curricolare, facendoore non di 60 min. Dato mancante 0 0 2,5

In orario curricolare,utilizzando il 20% del

curricolo di scuolaDato mancante 14,8 11,4 8,9

Sono attivita' non previste perquesto a.s. Dato mancante 0 0 0,4

Domande GuidaL'orario delle lezioni è articolato in modo adeguato rispetto alle esigenze di apprendimento degli studenti? La durata delle lezioniè adeguata?

In che modo la scuola cura gli spazi laboratoriali (individuazione di figure di coordinamento, aggiornamento dei materiali, ecc.)?In che misura i diversi laboratori sono accessibili? Con quale frequenza sono utilizzati? Quando sono utilizzati (orariocurricolare, extracurricolare, ecc.)? Ci sono sedi, indirizzi o sezioni che vi accedono in misura minore?

In che modo la scuola utilizza le dotazioni tecnologiche presenti (fare riferimento alle dotazioni indicate nell'area 1.3 Risorseeconomiche e materiali)?

Quali servizi offre la biblioteca? Quali servizi potrebbero essere potenziati? Con quale frequenza gli studenti utilizzano labiblioteca?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)Come nel 92% delle scuole di riferimento provinciali, non sonoadottate forme di flessibilità oraria, perché l’orariostandardizzato risponde alle esigenze dell'utenza.La didattica laboratoriale assume una funzione importante nellanostra scuola come attività intenzionale per promuovere gliapprendimenti . Gli spazi laboratorio sono frequentati sia inorario curricolare che extracurricolare , dipende dalle attivitàdidattiche , dai progetti e dalle specifiche esigenze deidestinatari. Il laboratorio multimediale, di musica e teatro sonoquelli frequentati in modo sistematico.In quasi tutte le classi di scuola primaria è presente la Lim conconnessione ad internet.Sono stati individuati i responsabili dei laboratori, checoordinano gli orari e monitorano le frequenze, condizionateesclusivamente alla scelta dei docenti di classe. Nelle aule conLIM c’è un responsabile delle apparecchiature.Il laboratorio multimediale, teatrale e il laboratorio musicale delplesso centrale sono regolarmente utilizzati.

Si potrebbero sperimentare forme di flessibilità oraria, anchecon l’impiego della quota fino al 20% a ciò riservata, in unaprospettiva di miglioramento.E' necessario allestire il laboratorio scientifico al fine di attuareun approccio alle scienze molto più operativo che, alcontempo, utilizzi le nuove tecnologie integrandole con glistrumenti classici dell’educazione scientifica di base.L’assenza della figura dell’assistente tecnico condizionapesantemente l’uso e la manutenzione dei laboratorimultimediali, dal momento che il personale in servizio nonpossiede le competenze necessarie.La scuola sente l’esigenza di cominciare ad allestire in modoadeguato lo spazio adibito a biblioteca, per ora senzaparticolari connotazioni e/o strumenti.

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3.2.c Uso dei laboratori

3.2.c.1 Livello di accessibilita'

Istituto:CBEE12000B - Livello di accessibilita'

opzione Situazione della scuola:CBEE12000B Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Percentuale di laboratori concalendario 33,3333333333333 49,3 45,25 58,35

Percentuale di laboratori conresponsabile 50 36,03 41,23 57,6

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Subarea: Dimensione relazionale

3.2.c.2 Quota di laboratori con dotazioni aggiornate

Istituto:CBEE12000B - Quota di laboratori con dotazioni aggiornate

opzione Situazione della scuola:CBEE12000B Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Percentuale di laboratori condotazioni aggiornate 16,6666666666667 38,15 40,85 40,3

Domande GuidaQuali metodologie didattiche sono utilizzate dai docenti (es. cooperative learning, classi aperte, gruppi di livello, flippedclassroom, ecc.)? La scuola realizza progetti o iniziative che promuovono l'uso di specifiche metodologie didattiche?

In che misura gli insegnanti dichiarano di utilizzare le strategie didattiche strutturate (es. controllo dei compiti) e le strategiedidattiche attive (es. lavori in piccoli gruppi)?

Con quale frequenza i docenti si confrontano sulle metodologie didattiche utilizzate in aula?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)La scuola promuove l’innovazione metodologica incoraggiandola partecipazione a percorsi di formazione e attivando essastessa iniziative di ricerca-azione con la collaborazione dipersonale specializzato. A seguito della formazione organizzatanel Circolo molte docenti hanno attuato nelle loro classipratiche didattiche innovative quali l'e-CLIL, la flippedclassroom, il cooperative learning.Il materiale prodotto dai docenti che hanno sperimentanopercorsi innovativi è stato archiviato in varie forme perassicurarne la fruibilità.Le buone pratiche sono orientate all'impiego di diverse forme diautovalutazione, come processo mediante cui sviluppare lacompetenza metacognitiva.La collaborazione fra docenti viene incoraggiata attraversoincontri dedicati durante le ore di programmazione; negliincontri di interclasse bimestrali; negli incontri dipartimentali .

E' necessario realizzare un sistema per catalogare le diverserisorse che i docenti hanno realizzato: materiali didattici, ditutte le discipline, utili alla lezione in classe; percorsi didattici;prove esperte per individuare il livello di competenze; percorsipluridisciplinari; sperimentazione di metodologie nuove.

3.2.d Uso della biblioteca

3.2.d.1 Presenza dei servizi di base della biblioteca

Istituto:CBEE12000B % - Presenza dei servizi di base della biblioteca

opzione Situazione della scuola:CBEE12000B % Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Nessun servizio di base Tre servizi di base 4 6,5 4,2

Un servizio di base 12 9,7 11,8

Due servizi di base 40 38,7 24

Tutti i servizi di base 44 45,2 60

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3.2.d.2 Presenza dei servizi avanzati della biblioteca

Istituto:CBEE12000B % - Presenza dei servizi avanzati della biblioteca

opzione Situazione della scuola:CBEE12000B % Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Nessun servizio avanzato Nessun servizio avanzato 79,2 77,4 74,6

Un servizio avanzato 20,8 22,6 18,2

Due servizi avanzati 0 0 6,2

Tutti i servizi avanzati 0 0 0,9

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3.2.f Episodi problematici

3.2.f.1 Azioni per contrastare episodi problematici-PRIMARIA - Furti

Istituto:CBEE12000B - Azioni per contrastare episodi problematici-PRIMARIA - Furti

opzione Situazione della scuola:CBEE12000B Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Nessun episodio X 100 100 94,7

Nessun provvedimento 0 0 0,5

Azioni interlocutorie 0 0 2,9

Azioni costruttive 0 0 1,6

Azioni sanzionatorie 0 0 0,3

3.2.f.1 Azioni per contrastare episodi problematici-PRIMARIA - Comportamenti Violenti

Istituto:CBEE12000B - Azioni per contrastare episodi problematici-PRIMARIA - Comportamenti Violenti

opzione Situazione della scuola:CBEE12000B Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Nessun episodio X 76,2 79,3 58,2

Nessun provvedimento 0 0 0,3

Azioni interlocutorie 14,3 10,3 29,4

Azioni costruttive 0 0 9,3

Azioni sanzionatorie 9,5 10,3 2,8

3.2.f.1 Azioni per contrastare episodi problematici-PRIMARIA - Atti Di Vandalismo

Istituto:CBEE12000B - Azioni per contrastare episodi problematici-PRIMARIA - Atti Di Vandalismo

opzione Situazione della scuola:CBEE12000B Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Nessun episodio X 100 100 89,7

Nessun provvedimento 0 0 0,4

Azioni interlocutorie 0 0 6,1

Azioni costruttive 0 0 2,8

Azioni sanzionatorie 0 0 1

3.2.f.1 Azioni per contrastare episodi problematici-PRIMARIA - Altre Attivita' Non Consentite

Istituto:CBEE12000B - Azioni per contrastare episodi problematici-PRIMARIA - Altre Attivita' Non Consentite

opzione Situazione della scuola:CBEE12000B Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Nessun episodio 66,7 69 64,3

Nessun provvedimento 0 0 0,4

Azioni interlocutorie X 33,3 31 23,3

Azioni costruttive 0 0 7,2

Azioni sanzionatorie 0 0 4,9

Domande GuidaIn che modo la scuola promuove la condivisione di regole di comportamento tra gli studenti (es. definizione delle regole comuni,assegnazione di ruoli e responsabilità, ecc.)?

Come sono le relazioni tra gli studenti? E tra studenti e insegnanti? Ci sono alcune classi dove le relazioni sono più difficili?Come sono le relazioni tra insegnanti?

Quale percezione hanno gli insegnanti delle relazioni con le altre componenti (studenti, genitori, personale ATA)?

Ci sono situazioni di frequenza irregolare da parte degli studenti (es. assenze ripetute, frequenti ingressi alla seconda ora)?

In caso di comportamenti problematici da parte degli studenti quali azioni promuove la scuola? Queste azioni sono efficaci?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)

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Esiste un regolamento al quale si fa riferimento per le misureorganizzative di routine e le situazioni contingenti.Il Regolamento viene presentato e discusso con i genitori inoccasione di incontri a inizio anno.Non vi sono comportamenti problematici, bensì solo qualchecaso sporadico di vivacità incontrollata che va incanalata. In talicasi il problema viene portato all’attenzione del dirigente, che,se necessario, convoca la famiglia; insieme, con opportunestrategie, che includono il confronto con l'alunno, tra i docenti ela famiglia e/o le famiglie di altri alunni eventualmentecoinvolti, si cerca di rendere consapevole chi ha assuntocomportamenti scorretti e, se necessario, si adottano misurerisarcitorie nei confronti dei soggetti di volta in volta interessati.Non si registrano sospensioni.Lo sviluppo del senso della legalità è promosso attraverso ilconferimento di ruoli di responsabilità all’interno della classe eil lavoro cooperativo, praticato sempre più di frequente in tuttele classi e sezioni. Nel PTOF ci sono progetti che hanno lafinalità di promuovere lo spirito di gruppo e l'inclusione.La percezione relativa alla qualità delle relazioni è ampiamentepositiva tra tutte le componenti dell'istituzione.

Il regolamento esige qualche adattamento e, soprattutto, una piùpuntuale riflessione.Spesso risulta difficoltoso anche far acquisire all’alunno lapiena consapevolezza di comportamenti scorretti, a causadell’atteggiamento iperprotettivo di talune famiglie.Per un numero molto ristretto di studenti ci sono casi difrequenza irregolare.

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Rubrica di valutazione e Motivazione del giudizio assegnato

Rubrica di ValutazioneCriterio di qualità: La scuola cura gli aspetti organizzativi,metodologici e relazionali dell'ambiente di apprendimento.

Situazione della scuola

L'organizzazione di spazi e tempi non risponde alle esigenze diapprendimento degli studenti. Gli spazi laboratoriali, ledotazioni tecnologiche e la biblioteca non ci sono o non sonousati dalle classi.A scuola non ci sono momenti di confronto tra insegnanti sullemetodologie didattiche e le metodologie utilizzate sono limitate.Le regole di comportamento non sono definite. Ci sono moltesituazioni difficili da gestire nelle relazioni tra studenti o trastudenti e insegnanti. I conflitti non sono gestiti o sono gestitiricorrendo a modalità non efficaci.

1 - Molto critica

2 -

L'organizzazione di spazi e tempi risponde parzialmente alleesigenze di apprendimento degli studenti. Gli spazilaboratoriali, le dotazioni tecnologiche e la biblioteca sono usatida un numero limitato di classi.A scuola ci sono momenti di confronto tra insegnanti sullemetodologie didattiche, anche se sono pochi o coinvolgonopochi insegnanti. Si utilizzano metodologie diversificate inpoche classi.Le regole di comportamento sono definite, ma sono condivisein modo disomogeneo nelle classi. Le relazioni tra studenti e trastudenti e insegnanti sono abbastanza positive, anche se ci sonoalcune situazioni difficili da gestire. I conflitti sono gestiti,anche se le modalità adottate non sono sempre adeguate.

3 - Con qualche criticita'

4 -

L'organizzazione di spazi e tempi risponde alle esigenze diapprendimento degli studenti. Gli spazi laboratoriali, ledotazioni tecnologichee la biblioteca sono usati dalla maggiorparte delle classi.A scuola ci sono momenti di confronto tra insegnanti sullemetodologie didattiche e si utilizzano metodologie diversificatenelle classi. Gli studenti lavorano in gruppi, utilizzano le nuovetecnologie, realizzano ricerche o progetti.Le regole di comportamento sono definite e condivise nelleclassi. Le relazioni tra studenti e tra studenti e insegnanti sonopositive. I conflitti con gli studenti sono gestiti con modalita'adeguate.

5 - Positiva

6 -

L'organizzazione di spazi e tempi risponde in modo ottimalealle esigenze di apprendimento degli studenti. Gli spazilaboratoriali, le dotazioni tecnologichee la biblioteca sono usaticon frequenza elevata da tutte le classi.A scuola ci sono numerosi momenti di confronto tra insegnantisulle metodologie didattiche, l'utilizzo di metodologiedidattiche diversificate e' una pratica ordinaria in tutte le classi.Le regole di comportamento sono definite e condivise in tutte leclassi. Le relazioni tra studenti e tra studenti e insegnanti sonomolto positive. I conflitti con gli studenti sono gestiti conmodalità efficaci.

7 - Eccellente

Motivazione del giudizio assegnato

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L’organizzazione di spazi e tempi risponde alle esigenze di apprendimento degli alunni, il che non impedisce che, in unaprospettiva di miglioramento continuo,si possano sperimentare forme di flessibilità oraria.La scuola promuove modalità di apprendimento innovative e sostiene interventi di formazione rivolti ai docenti, promuovendol'attivazione di gruppi di lavoro e iniziative di ricerca-azione.Gli alunni lavorano frequentemente in gruppo, utilizzano le nuove tecnologie, realizzano ricerche o progetti, frequentanovolentieri la scuola, le cui soluzioni organizzative risultano essere apprezzate dalle famiglie.La scuola promuove le competenze trasversali attraverso attività che utilizzano strategie didattiche quali l'apprendimentocollaborativo.Le regole di comportamento sono definite e condivise, ma esistono margini di miglioramento. I docenti sono attenti ai problemidegli alunni. Le relazioni tra alunni e tra alunni e insegnanti sono positive. I conflitti con gli alunni sono gestiti con modalitàadeguate.

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3A.3 Inclusione e differenziazione

Subarea: Inclusione

3.3.a Attivita' di inclusione

3.3.a.1 Azioni attuate per l'inclusione

Azioni attuate per l'inclusione

Riferimento Provinciale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Riferimento Regionale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Riferimento Nazionale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Validi

Nessuna o una azione fraquelle indicate 25,9 22,9 10,8

Due o tre azioni fra quelleindicate 74,1 74,3 66,1

Quattro o cinque azioni fraquelle indicate 0 2,9 23,1

Situazione della scuola:CBEE12000B 2-3 azioni

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Subarea: Recupero e potenziamento

3.3.a.2 Tipologia delle azioni attuate per l'inclusione

Istituto:CBEE12000B - Tipologia delle azioni attuate per l'inclusione

opzione Situazione della scuola:CBEE12000B Riferimento Provinciale Riferimento Regionale Riferimento Nazionale

Progettazione di itineraricomuni per specifici gruppi di

alunniPresente 66,7 71,4 73

Progetti prioritari suprevenzione del disagio -

inclusioneDato mancante 18,5 17,1 38,6

Formazione insegnantisull'inclusione Dato mancante 3,7 8,6 21,2

Gruppi di lavoro composti dainsegnanti sull'inclusione Presente 96,3 97,1 96,6

Reti di scuole che realizzanoprogetti o iniziative per

l'inclusioneDato mancante 18,5 14,3 42,2

Domande GuidaQuali attività realizza la scuola per favorire l’inclusione degli studenti con disabilità nel gruppo dei pari? Queste attività sonoefficaci?

Gli insegnanti curricolari e di sostegno utilizzano metodologie che favoriscono una didattica inclusiva? Questi interventi sonoefficaci? Il raggiungimento degli obiettivi definiti nei Piani Educativi Individualizzati viene monitorato con regolarità?

In che modo la scuola si prende cura degli altri studenti con bisogni educativi speciali? I Piani Didattici Personalizzati sonoaggiornati con regolarità?

La scuola realizza attività di accoglienza per gli studenti stranieri da poco in Italia? Questi interventi riescono a favorirel’inclusione degli studenti stranieri?

La scuola realizza percorsi di lingua italiana per gli studenti stranieri da poco in Italia? Questi interventi riescono a favorire ilsuccesso scolastico degli studenti stranieri?

La scuola realizza attività su temi interculturali e/o sulla valorizzazione delle diversità? Qual è la ricaduta di questi interventisulla qualità dei rapporti tra gli studenti?

È stata fatta una verifica del raggiungimento degli obiettivi contenuti nel Piano annuale per l'inclusione?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)Gli alunni con disabilità sono ben inseriti in tutte le classi;vengono utilizzate efficaci strategie inclusive.La formulazione dei PEI vede coinvolti tutti i docenti dei team;gli obiettivi definiti nei PEI vengono monitorati regolarmente,come pure i PDP, aggiornati ogni anno e condivisi con lefamiglie e gli specialisti esterni della ASREM.Per gli alunni con bisogni educativi speciali non certificati sirealizzano interventi individualizzati e personalizzati in orariocurricolare all’interno della classe di appartenenza, talvolta consemplificazione degli obiettivi e utilizzo di strumenticompensativi. Si attivano anche interventi extracurricolari diconsolidamento, sottoposti a monitoraggio.Si è puntato poi sul recupero della motivazione attraversoattività espressive in progetti extracurricolari e nel progettocurricolare di potenziamento della pratica musicale.Per alunni stranieri di recente immigrazione è stato attivato unpercorso di alfabetizzazione in lingua italiana, che ha datoottimi risultati in termini di socializzazione.Su temi interculturali e valorizzazione delle diversità ruota ilprogetto di attività alternative all'IRC.

Manca una sistematicità nel monitorare, attraverso provestrutturate e condivise, gli eventuali bisogni educativi specialisin dalle prime classi della Scuola Primaria.

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3.3.b Attivita' di recupero

3.3.b.3 Tipologia delle azioni realizzate per il recupero-PRIMARIA

Istituto:CBEE12000B - Tipologia delle azioni realizzate per il recupero-PRIMARIA

opzione Situazione della scuola:CBEE12000B Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Gruppi di livello all'internodelle classi Presente 85,2 88,6 92,7

Gruppi di livello per classiaperte Presente 33,3 34,3 48,7

Sportello per il recupero Dato mancante 0 0 7,1

Corsi di recupero pomeridiani Presente 59,3 54,3 22,7

Individuazione di docenti tutor Dato mancante 14,8 14,3 11,5

Giornate dedicate al recupero Dato mancante 22,2 22,9 17,6

Supporto pomeridiano per losvolgimento dei compiti Dato mancante 11,1 11,4 14,9

Altro Dato mancante 11,1 8,6 16,2

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3.3.c Attivita' di potenziamento

3.3.c.1 Tipologia delle azioni realizzate per il potenziamento-PRIMARIA

Istituto:CBEE12000B - Tipologia delle azioni realizzate per il potenziamento-PRIMARIA

opzione Situazione della scuola:CBEE12000B

Riferimento Provinciale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Riferimento Regionale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Riferimento Nazionale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Gruppi di livello all'internodelle classi Presente 66,7 68,6 75

Gruppi di livello per classiaperte Presente 29,6 28,6 32

Partecipazione a gare ocompetizioni interne alla

scuolaPresente 33,3 28,6 34,2

Partecipazione a gare ocompetizioni esterne alla

scuolaPresente 59,3 57,1 49,5

Giornate dedicate al recuperoe al potenziamento Dato mancante 33,3 34,3 17,9

Partecipazione a corsi oprogetti in orario curricolare Presente 63 60 61,1

Partecipazione a corsi oprogetti in orario extra-

curricolarePresente 70,4 71,4 46,3

Altro Dato mancante 3,7 2,9 4,3

Domande GuidaQuali gruppi di studenti presentano maggiori difficolta' di apprendimento?

Quali interventi sono realizzati per rispondere alle difficolta' di apprendimento degli studenti?

Sono previste forme di monitoraggio e valutazione dei risultati raggiunti dagli studenti con maggiori difficolta'?

Gli interventi che la scuola realizza per supportare gli studenti con maggiori difficolta' sono efficaci?

In che modo la scuola favorisce il potenziamento degli studenti con particolari attitudini disciplinari?

Gli interventi di potenziamento realizzati sono efficaci?

Nel lavoro d’aula quali interventi individualizzati in funzione dei bisogni educativi degli studenti vengono utilizzati? Quanto èdiffuso l'utilizzo di questi interventi nelle varie classi della scuola?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)Gli alunni con maggiori difficoltà sono sia quelli concittadinanza non italiana che quelli provenienti da famiglie chevivono un disagio contingente.Per gli alunni con difficoltà si realizzano interventiindividualizzati in orario curricolare all’interno della classe diappartenenza, talvolta con semplificazione degli obiettivi,utilizzo di strumenti compensativi e supporto di un docentetutor. Si attivano anche interventi extracurricolari diconsolidamento/recupero, sottoposti a monitoraggio. Taliinterventi risultano efficaci sul piano degli apprendimenti edella motivazione.Le niziative di potenziamento sono state attivate soprattutto inprogetti extracurricolari, attraverso un lavoro per gruppi dilivello all’interno delle classi o per classi parallele. Gli alunnieccellenti sono stati valorizzati anche con compiti tutorialiall'interno di gruppi misti. La partecipazione a concorsi ecompetizioni coinvolge spesso le classi intere, diventandooccasione di arricchimento per tutti gli alunni.

Si attivano più iniziative pomeridiane diconsolidamento/recupero che iniziative di valorizzazione delleeccellenze.Dal monitoraggio dei moduli di consolidamento/recupero èemersa la necessità di riservare un maggior numero di ore a taliinterventi e l’esigenza di distribuirli su un arco temporale piùampio.

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Rubrica di valutazione e Motivazione del giudizio assegnato

Rubrica di ValutazioneCriterio di qualità: La scuola cura l'inclusione degli studenti

con bisogni educativi speciali, valorizza le differenzeculturali, adegua l'insegnamento ai bisogni formativi di

ciascuno studente attraverso percorsi di recupero epotenziamento.

Situazione della scuola

Le attivita' realizzate dalla scuola sono insufficienti a garantirel'inclusione degli studenti con bisogni educativi speciali. Lascuola non dedica sufficiente attenzione al rispetto delledifferenze e della diversita' culturale.La differenziazione dei percorsi didattici in funzione dei bisogniformativi dei singoli studenti e' assente o insufficiente, oppuresingoli insegnanti realizzano percorsi differenziati in pocheclassi, senza forme di coordinamento delle attivita' a livello discuola.

1 - Molto critica

2 -

Le attivita' realizzate dalla scuola per gli studenti con bisognieducativi speciali sono sufficienti. La qualita' degli interventididattici per gli studenti con bisogni educativi speciali è ingenerale accettabile, ma ci sono aspetti da migliorare. Gliobiettivi educativi per questi studenti sono scarsamente definitie il loro raggiungimento non viene monitorato. La scuola dedicaun'attenzione appena sufficiente al rispetto delle differenze edella diversità culturale.La differenziazione dei percorsi didattici in funzione dei bisogniformativi dei singoli studenti e' sufficientemente strutturata,anche se non applicata in modo diffuso a livello di scuola. Gliobiettivi educativi non sempre sono definiti e non sono presentiforme di monitoraggio e valutazione per verificarne ilraggiungimento. Gli interventi individualizzati nel lavoro d'aulasono poco diffusi a livello di scuola.

3 - Con qualche criticita'

4 -

Le attivita' realizzate dalla scuola per gli studenti con bisognieducativi speciali sono efficaci. In generale le attivita' didattichesono di buona qualita'. La scuola monitora il raggiungimentodegli obiettivi previsti per gli studenti con bisogni educativispeciali. La scuola promuove il rispetto delle differenze e delladiversita' culturale.La differenziazione dei percorsi didattici in funzione dei bisognieducativi dei singoli studenti e' ben strutturata a livello discuola. Gli obiettivi educativi sono definiti e sono presentimodalita' di verifica degli esiti. Gli interventi individualizzatinel lavoro d'aula sono piuttosto diffusi a livello di scuola.

5 - Positiva

6 -

Nelle attivita' di inclusione sono attivamente coinvolti diversisoggetti (docenti curricolari, di sostegno, tutor, famiglie, entilocali, associazioni) compreso il gruppo dei pari. Le attivita'didattiche per gli studenti con bisogni educativi speciali sono dibuona qualita'. La scuola monitora sistematicamente ilraggiungimento degli obiettivi previsti per gli studenti conbisogni educativi speciali e a seguito di cio', se necessario, gliinterventi vengono rimodulati.La scuola promuove efficacemente il rispetto delle differenze edella diversità culturale.La differenziazione dei percorsi didattici in funzione dei bisogniformativi dei singoli studenti è efficacemente strutturata alivello di scuola; le attività rivolte ai diversi gruppi di studentiraggiungono tutti i potenziali destinatari. Gli obiettivi educativisono ben definiti e sono adottate modalità di verifica degli esiti.Gli interventi individualizzati sono utilizzati in manierasistematica nel lavoro d’aula.

7 - Eccellente

Motivazione del giudizio assegnato

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Le attività realizzate dalla scuola per gli alunni con BES sono in generale soddisfacenti. L'inclusione è abbastanza efficace,sostenuta dall'attività di tutti i docenti di classe e di potenziamento e, in alcuni casi, anche da assistenti educativi. Il punto diattenzione prioritario è lo sviluppo dell'autostima e della motivazione. In generale le attività didattiche per gli studenti con BESsono di buona qualità, supportate come sono da interventi di formazione in servizio tagliati sui bisogni dei docenti, oltre che dallaloro professionalità esperta.La scuola monitora il raggiungimento degli obiettivi previsti per gli alunni con bisogni educativi speciali e promuove il rispettodelle differenze e della diversità culturale.La differenziazione dei percorsi didattici in funzione dei bisogni formativi dei singoli studenti è sostenuta con le ore dipotenziamento e di compresenza.Gli obiettivi educativi sono definiti e sono presenti modalità di verifica degli esiti. Gli interventi individualizzati nel lavoro d'aulasono piuttosto diffusi a livello di scuola; ad essi si affiancano gli interventi extracurricolari di consolidamento rivolti a piccoligruppi di alunni.

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3A.4 Continuita' e orientamento

Subarea: Continuita'

3.4.a Attivita' di continuita'

3.4.a.1 Tipologia delle azioni realizzate per la continuita'-PRIMARIA

Istituto:CBEE12000B - Tipologia delle azioni realizzate per la continuita'-PRIMARIA

opzione Situazione della scuola:CBEE12000B

Riferimento Provinciale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Riferimento Regionale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Riferimento Nazionale (%scuole in cui sono presenti gli

aspetti seguenti)

Incontri tra insegnantidell'infanzia e della primariaper scambio di informazioniutili alla formazione delle

classi

Presente 88,9 85,7 96,6

Incontri tra insegnantidell'infanzia e della primariaper definire le competenze in

uscita e in entrata

Presente 77,8 82,9 78,3

Visita della scuola primaria daparte dei bambini dell'infanzia Presente 85,2 88,6 96

Attivita' educative per ibambini dell'infanzia coninsegnanti della primaria

Presente 66,7 71,4 65,7

Attivita' educative comuni trabambini dell'infanzia e della

primariaPresente 74,1 80 79

Trasmissione dall'infanzia allaprimaria di fascicoli articolati

sul percorso formativo deisingoli studenti

Presente 63 60 63,9

Altro Dato mancante 7,4 8,6 14,3

Domande GuidaQuali azioni realizza la scuola per garantire la continuità educativa per gli studenti nel passaggio da un ordine di scuola all’altro?

Gli insegnanti di ordini di scuola diversi si incontrano per parlare della continuità educativa (formazione delle classi, competenzeattese in ingresso, prevenzione degli abbandoni, ecc.)?

Gli interventi realizzati per garantire la continuità educativa sono efficaci?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)Si realizzano azioni di continuità, molto efficaci, tra docenti discuola dell’infanzia e docenti di scuola primaria sia percondividere il curricolo in verticale sia per parlare dellaformazione delle classi prime.Per garantire la continuità educativa Scuola dell'Infanzia-ScuolaPrimaria si realizzano progetti specifici: docenti e alunni di tuttele Scuole dell'Infanzia del Comune sono invitati a visitare ledue Scuole Primarie del Circolo, svolgendo percorsi didatticicon i docenti della primaria all'interno delle classi; docenti ealunni della Scuola Primaria si recano nelle sezioni di Scuoladell'Infanzia, fornendo le informazioni richieste sul nuovo ciclodi studi, svolgendo compiti tutoriali in attività creative.In alcune ore di potenziamento, docenti di scuola Primariasvolgono un corso annuale di Inglese prescolare per i bambinidi cinque anni, inserito nel curricolo della Scuola dell'Infanzia.Quest'anno si è stipulato un accordo di rete con l'unica ScuolaSecondaria di Primo Grado del Comune per favorire le azioni dicontinuità. Si sono svolti alcuni incontri tra docenti dei dueordini di scuola per concordare prove in uscita dalla quintaprimaria e in ingresso nella prima sec. di primo grado.L'accordo prevede anche attività di formazione congiunta deidocenti dei due ordini di scuola.

Non si è ancora riusciti a monitorare i percorsi degli alunni inuscita verso la scuola secondaria di I grado, soprattutto perproblemi burocratici, non essendo il Circolo parte di un IstitutoComprensivo.Nel Comune è presente un'unica Scuola secondaria di PrimoGrado (se pur frazionata su quattro plessi) non sempredisponibile a svolgere azioni di continuità con le scuolePrimarieIncontri di continuità tra docenti della Secondaria di PrimoGrado e gli alunni della Primaria si hanno quasi esclusivamentecon i docenti di strumento musicale.

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Subarea: Orientamento

Subarea: Alternanza scuola - lavoro

Domande GuidaLa scuola realizza percorsi di orientamento per la comprensione di sé e delle proprie inclinazioni? Quali classi sono coinvolte?

La scuola realizza attività di orientamento finalizzate alla scelta del percorso formativo successivo? Queste attività coinvolgonole realtà formative del territorio? La scuola organizza incontri/attività rivolti alle famiglie sulla scelta del percorso formativosuccessivo?

La scuola realizza attività di orientamento al territorio e alle realtà produttive e professionali?

La scuola secondaria di I grado monitora quanti studenti seguono il consiglio orientativo?

In che modo la scuola monitora se le attività di orientamento sono efficaci?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)La conoscenza di sé e la capacità di scelta in situazioniproblematiche vengono favorite in tutte le classi/sezioni e intutti i plessi attraverso l’adozione di didattiche attive e orientateal problem solving, alle pratiche laboratoriali, al lavorocooperativo, all'autovalutazione, in cui l’aspetto metacognitivosvolge un ruolo significativo.Per le classi quinte è stato realizzato un progetto, incollaborazione con la Diocesi e con l’intervento di esperti,finalizzato a supportare la genitorialità e, per gli alunni, laconoscenza di sé.La scuola realizza progetti e percorsi per la conoscenza dellarealtà economica e produttiva del territorio per tutte le classi; haattivato un progetto curricolare di potenziamento della praticamusicale (DM 8/2011) per le classi quarte e quinte anche confinalità orientative, essendo presenti corsi a indirizzo musicalenella scuola secondaria di primo grado. Tradizionalmentevengono promossi anche corsi extracurricolari di strumentomusicale e madrelingua inglese con le stesse finalità.Per gli alunni in entrata, la scuola organizza specifiche attivitàdi orientamento a classi aperte in orario curricolare nellegiornate dell'Open Day.

Non si rilevano punti di debolezza.

Domande GuidaQuante convenzioni la scuola stipula con imprese, associazioni, enti o altri soggetti disponibili ad accogliere studenti in percorsidi alternanza scuola-lavoro? Con quali tipologie di imprese, associazioni, ecc. vengono stipulate convenzioni? La gamma delleimprese con cui la scuola stipula convenzioni è diversificata?

La scuola conosce i fabbisogni formativi del tessuto produttivo del territorio?

In che modo la scuola progetta i percorsi di alternanza scuola-lavoro (esperienze di co-progettazione, ruolo dei tutor di scuola edei tutor aziendali, ecc.)?

In che modo i percorsi di alternanza scuola lavoro si integrano con il Piano dell’offerta formativa triennale della scuola?

In che modo la scuola monitora i percorsi di alternanza scuola-lavoro?

La scuola ha definito le competenze attese per gli studenti al termine dell'esperienza di alternanza?

In che modo la scuola valuta e certifica le competenze acquisite dagli studenti al termine del percorso di alternanza scuola-lavoro?

Nell'ultimo anno si e' verificato un aumento del numero delle convenzioni stipulate rispetto agli anni precedenti? Per qualemotivo?

Nell'ultimo anno si e' verificato un aumento del numero degli studenti che prendono parte ai percorsi di alternanza scuola-lavororispetto agli anni precedenti? Quali sono le ricadute per la scuola?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)Il nostro ordine di scuola non prevede l'orientamento nellascelta del corso di studi e del mondo del lavoro.

Non si rilevano punti di debolezza.

SNV - Scuola: CBEE12000B prodotto il :10/07/2017 11:00:05 pagina 73

Rubrica di valutazione e Motivazione del giudizio assegnato

Rubrica di Valutazione

Criterio di qualità: La scuola garantisce la continuita' deipercorsi scolastici e cura l'orientamento personale,

scolastico e professionale degli studenti.

Situazione della scuola

Le attivita' di continuita' e/o di orientamento sono assenti oinsufficienti, oppure singoli insegnanti realizzano attivita' dicontinuita' e/o orientamento limitatamente ad alcune sezioni,senza forme di coordinamento a livello di scuola.Per la scuola secondaria di II grado - La scuola ha stipulatoconvenzioni con un partenariato non diversificato di imprese edassociazioni del territorio. Il numero di convenzioni e'nettamente inferiore al riferimento provinciale. La scuola nonha integrato nella propria offerta formativa i percorsi dialternanza scuola - lavoro. I progetti di alternanza nonrispondono ai fabbisogni formativi del tessuto produttivo delterritorio. Le attivita' di alternanza non vengono monitorate. Lascuola non ha definito le competenze attese per gli studenti aconclusione dei percorsi di alternanza e non utilizza criteri divalutazione delle competenze acquisite al terminedell'alternanza.

1 - Molto critica

2 -

Le attivita' di continuita' presentano un livello di strutturazionesufficiente anche se sono prevalentemente orientate allaformazione delle classi.Le attivita' di orientamento coinvolgono almeno tutte le classifinali. La qualita' delle attivita' proposte agli studenti e' ingenere accettabile, anche se per lo piu' limitate a presentare idiversi indirizzi di scuola superiore / corsi di studio universitari.La scuola non monitora i risultati delle proprie azioni diorientamento.Per la scuola secondaria di II grado - La scuola ha stipulatoconvenzioni con un partenariato non diversificato di imprese edassociazioni. Il numero di convenzioni stipulate è di pocoinferiore al riferimento provinciale. La scuola ha integrato inmodo non organico nella propria offerta formativa i percorsi dialternanza scuola – lavoro. I progetti di alternanza scuola lavororispondono solo in parte ai fabbisogni professionali delterritorio e alle esigenze formative degli studenti. Le attività dialternanza scuola – lavoro vengono monitorate in modooccasionale. La scuola non definisce i criteri di valutazionedelle competenze acquisite al termine del percorso di alternanzascuola-lavoro.

3 - Con qualche criticita'

4 -

Le attivita' di continuita' sono ben strutturate. La collaborazionetra i docenti di ordini di scuola diversi e' consolidata. La scuolarealizza diverse attività finalizzate ad accompagnare gli studentinel passaggio da un ordine di scuola all’altro.Le attivita' di orientamento sono ben strutturate e coinvolgonoanche le famiglie. La scuola realizza percorsi finalizzati allaconoscenza di sé e delle proprie attitudini. Gli studentidell'ultimo anno e le famiglie, oltre a partecipare allepresentazioni delle diverse scuole/indirizzi di studiouniversitario, sono coinvolti in attivita' organizzate all'esterno(scuole, centri di formazione, universita'). La scuola realizzaattivita' di orientamento alle realta' produttive e professionalidel territorio. La scuola monitora i risultati delle proprie azionidi orientamento; un buon numero di studenti segue il consiglioorientativo della scuola.Per la scuola secondaria di II grado - La scuola ha stipulatoconvenzioni con un variegato partenariato di imprese edassociazioni. Il numero di convenzioni stipulate è uguale o dipoco superiore al riferimento provinciale. La scuola ha integratonella propria offerta formativa i percorsi di alternanza scuola –lavoro. I progetti di alternanza rispondono ai fabbisogniprofessionali del territorio. Le attività di alternanza vengonomonitorate. La scuola valuta e certifica le competenze deglistudenti al termine del percorso di alternanza.

5 - Positiva

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6 -

Le attivita' di continuita' sono organizzate in modo efficace. Lacollaborazione tra docenti di ordini di scuola diversi e' benconsolidata e si concretizza nella progettazione di attivita' pergli studenti finalizzate ad accompagnarli nel passaggio tra unordine di scuola e l'altro. La scuola predispone informazioniarticolate sul percorso scolastico dei singoli studenti (es.portfolio) e monitora gli esiti degli studenti nel passaggio da unordine di scuola all'altro. La scuola realizza azioni diorientamento finalizzate a far emergere le inclinazioniindividuali che coinvolgono piu' classi, non solo quelledell'ultimo anno. Inoltre propone attivita' mirate a far conoscerel’offerta formativa presente sul territorio, anche facendosvolgere attivita' formative esterne (scuole, centri diformazione, universita'). Le attivita' di orientamento sono benstrutturate e pubblicizzate e coinvolgono anche le famiglie. Lascuola monitora i risultati delle proprie azioni di orientamento;la stragrande maggioranza degli studenti segue il consiglioorientativo della scuola.Per la scuola secondaria di II grado - La scuola ha stipulatoconvenzioni con un partenariato diversificato di imprese edassociazioni. Il numero di convenzioni stipulate è nettamentesuperiore al riferimento provinciale. La scuola ha integrato inmodo organico nella propria offerta formativa i percorsi dialternanza scuola – lavoro. I progetti di alternanza scuola lavororispondono in modo coerente ai fabbisogni formativi del tessutoproduttivo del territorio e alle esigenze formative degli studenti.Le attività di alternanza vengono monitorate in manieraregolare. La scuola ha definito le competenze attese per glistudenti a conclusione dei percorsi di alternanza. La scuolavaluta e certifica le competenze degli studenti al termine delpercorso di alternanza sulla base di criteri definiti e condivisi.

7 - Eccellente

Motivazione del giudizio assegnatoLe attività di continuità tra la scuola dell'infanzia e la scuola primaria sono ben strutturate ed efficaci. La collaborazione tra idocenti dei due ordini di scuola è consolidata. La scuola realizza diverse attività finalizzate ad accompagnare gli alunni nelpassaggio dalla scuola dell'infanzia alla scuola primaria.Non si può sostenere lo stesso tra scuola primaria e scuola secondaria di primo grado. Nel Comune è presente un'unica Scuolasecondaria di Primo Grado (se pur frazionata su quattro plessi) non sempre disponibile a svolgere azioni di continuità con lescuole Primarie. Per cercare di migliorare questa situazione, quest'anno si è stipulato un accordo di rete con la Scuola Secondariadi Primo Grado del Comune per favorire le azioni di continuità.Le attività di orientamento sono sistematicamente organizzate e coinvolgono anche le famiglie. La scuola realizza percorsifinalizzati alla conoscenza di sé e delle proprie attitudini; si è attivato un progetto curricolare di potenziamento della praticamusicale (DM 8/2011) per le classi quarte e quinte anche con finalità orientative, essendo presenti corsi a indirizzo musicalenella scuola secondaria di primo grado. Tradizionalmente vengono promossi anche corsi extracurricolari di strumento musicale emadrelingua inglese con le stesse finalità.La scuola realizza progetti e percorsi per la conoscenza della realtà economica e produttiva del territorio per tutte le classi.Per gli alunni in entrata e le loro famiglie, la scuola organizza specifiche attività di orientamento a classi aperte in orariocurricolare nelle giornate dell'Open Day.

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3B Processi - Pratiche gestionali e organizzative 3B.5 Orientamento strategico e organizzazione della scuola

Subarea: Missione e visione della scuola

Subarea: Monitoraggio delle attività

Subarea: Organizzazione delle risorse umane

Domande GuidaLa missione e la visione dell'istituto sono definite chiaramente?

La missione e la visione dell'istituto sono condivise all'interno della comunità scolastica? Sono rese note anche all'esterno, pressole famiglie e il territorio?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)La mission e la vision della scuola sono definite con chiarezzanelle linee di indirizzo esplicitate nel PTOF e condensate nelmotto che la scuola si è data. Gli obiettivi prioritari sonoindicati nella sezione "I nostri principi generali".La condivisione viene promossa attraverso il richiamo esplicitoin occasione degli incontri collegiali, con una continua azionedi confronto, di consultazione informale, di raccordo che lefunzioni strumentali, i referenti di plesso e i docenti piùsensibili conducono d’intesa con il dirigente.Missione e priorità vengono esplicitate alle famiglie e alterritorio in occasione di eventi e progetti nonché attraverso unacostante pubblicizzazione di ciò che il circolo realizza, affidataal sito web, locandine, stampa locale.

Gli obiettivi prioritari sono definiti chiaramente, ma a voltetalune scelte di natura educativa e didattica che ne discendononon sono pienamente condivise e accettate, per quanto di dicompetenza, da una parte, sia pur ristretta, dell'utenza .

Domande GuidaIn che modo la scuola monitora lo stato di avanzamento delle attività che svolge? Quali strumenti di monitoraggio adotta?

La scuola utilizza forme di bilancio sociale per rendicontare la propria attività all'esterno?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)Lo stato di avanzamento dei processi per il raggiungimentodegli obiettivi viene monitorato periodicamente attraverso gliincontri collegiali previsti nel piano delle attività annuale; anchegli incontri settimanali di programmazione consentono, sia purecon riferimento alla sola interclasse, di tenere sotto controllo iprocessi.Attività e progetti si monitorano utilizzando agili schede dirilevazione. I dati generalmente vengono elaborati daicomponenti dello staff e sempre discussi all'interno di esso, perpoi essere socializzati a tutti i docenti.I risultati dei monitoraggi intermedi vengono comunicati inimmediato al personale, anche allo scopo di favorirel’assunzione di eventuali misure correttive.Funzioni strumentali, coordinatori di commissioni e gruppi diprogetto relazionano periodicamente sullo stato di avanzamentodelle attività al Collegio dei Docenti.Particolare attenzione è posta al monitoraggio dei progetti delpiano di miglioramento.

Non per tutti i progetti e le attività esistono strumenti dimonitoraggio formalizzati.Non tutto il personale docente e ATA condivide l’importanzadel monitoraggio dei processi, vissuto da parte di taluni comeuna inutile complicazione burocratica.La scuola non utilizza forme di bilancio sociale per rendicontarela propria attività all'esterno, ad esclusione della relazione delDirigente Scolastico al Conto Consuntivo.

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3.5.a Gestione delle funzioni strumentali

3.5.a.1 Modalita' di distribuzione delle risorse per le funzioni strumentali

Modalita' di distribuzione delle risorse per le funzioni strumentali

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

Meno di 500 € 4,3 3,2 14,4

Tra 500 e 700 € 17,4 25,8 26,8

Tra 700 e 1000 € 34,8 35,5 35

Più di 1000 € 43,5 35,5 23,8

n.d.

Situazione della scuola:CBEE12000B Tra 700 e 1000 euro

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3.5.b Gestione del Fondo di Istituto

3.5.b.1 Ripartizione del FIS tra insegnanti e personale ATA

Istituto:CBEE12000B % - Ripartizione del FIS tra insegnanti e personale ATA

opzione Situazione della scuola:CBEE12000B % Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Percentuale del FIS per gliinsegnanti 70 72,3 73,1 72,8

Percentuale del FIS per gliATA 30 27,7 26,9 27,3

SNV - Scuola: CBEE12000B prodotto il :10/07/2017 11:00:05 pagina 78

3.5.b.3 Quota di insegnanti che percepisce più di 500€ di FIS

Istituto:CBEE12000B % - Quota di insegnanti che percepisce più di 500€ di FIS

opzione Situazione della scuola:CBEE12000B % Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Quota insegnanti chepercepisce più di 500€(rispetto al totale degli

insegnanti che usufruisce delFIS)

20,2898550724638 27,39 29 24,41

SNV - Scuola: CBEE12000B prodotto il :10/07/2017 11:00:05 pagina 79

3.5.b.5 Personale ATA che percepisce piu' di 500 euro di FIS

Istituto:CBEE12000B % - Personale ATA che percepisce piu' di 500 euro di FIS

opzione Situazione della scuola:CBEE12000B % Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Percentuale ATA chepercepisce più di 500€

(rispetto al totale del personaleATA che usufruisce del FIS)

44,4444444444444 46,02 46,93 40,09

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3.5.c.5 Variazione ore di supplenza non coperte-PRIMARIA

Istituto:CBEE12000B - Variazione ore di supplenza non coperte-PRIMARIA

opzione Situazione della scuola:CBEE12000B Riferimento Provinciale Riferimento Regionale Riferimento Nazionale

Variazione delle ore diinsegnamento non coperte del2016/17 rispetto al 2014/15

0 0 0 0

Variazione delle ore disupplenza svolte dagli

insegnanti esterni del 2016/17rispetto al 2014/15

0 -75 0 -38

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3.5.d Progetti realizzati

3.5.d.1 Ampiezza dell’offerta dei progetti

Istituto:CBEE12000B - Ampiezza dell’offerta dei progetti

opzione Situazione della scuola:CBEE12000B Riferimento Provinciale Riferimento Regionale Riferimento Nazionale

Ampiezza dell'offerta deiprogetti 17 12,62 12,06 11,27

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3.5.d.2 Indice di frammentazione dei progetti

Istituto:CBEE12000B - Indice di frammentazione dei progetti

opzione Situazione della scuola:CBEE12000B Riferimento Provinciale Riferimento Regionale Riferimento Nazionale

Indice di frammentazione deiprogetti - spesa media per

progetto in euro1881,58823529412 4004,94 4189,26 6904,86

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3.5.d.3 Indice di spesa dei progetti per alunno

Istituto:CBEE12000B - Indice di spesa dei progetti per alunno

opzione Situazione della scuola:CBEE12000B Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Indice di spesa per progetti peralunno in euro 72,04 44,43 52,89 48,39

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Subarea: Gestione delle risorse economiche

3.5.d.4 Indice di spesa per la retribuzione del personale nei progetti

Istituto:CBEE12000B - Indice di spesa per la retribuzione del personale nei progetti

opzione Situazione della scuola:CBEE12000B Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Indice di spesa per laretribuzione del personale nei

progetti7,96886235032982 27,34 22,96 18,05

Domande GuidaQuali funzioni strumentali ha individuato la scuola e quanti docenti svolgono tali funzioni? Come è ripartito il Fondo di istituto?Quanti docenti ne beneficiano? Quanti ATA?

In che modo sono gestite le assenze del personale?

C’è una chiara divisione dei compiti e delle aree di attività tra il personale ATA?

Le responsabilità e i compiti dei docenti che hanno incarichi specifici sono definiti in modo chiaro?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)La scuola riconosce il ruolo strategico di figure professionalicon netta definizione di compiti e responsabilità che assicuranoil raccordo tra attività e progetti. Nel corrente anno scolastico laScuola ha individuato 6 funzioni strumentali, che ricoprono leseguenti aree: Aggiornamento e coordinamento PTOF e Pianodi Miglioramento; Formazione e aggiornamento del personale;Coordinamento e organizzazione uscite didattiche emanifestazioni; Inclusione BES, continuità; Sito web e registroelettronico; Rapporti con l'esternoIl riparto del FIS tra docenti e ATA è di 70 a 30: la ripartizioneè stata effettuata tenendo conto del numero insufficiente diATA assegnati, che obbliga il personale a straordinari eintensificazione del lavoro.Circa l’80% dei docenti ha beneficiato delle risorse FIS; labassa percentuale di quelli che percepiscono più di € 500,00 ècoerente con la scelta strategica di coinvolgere il maggiornumero di docenti nella realizzazione del PTOF. Quasi tutti gliATA hanno beneficiato dei compensi aggiuntivi.Nella scuola Primaria le assenze del personale vengono copertequasi interamente con le ore di potenziamento. Solo per leassenze più lunghe (maternità, gravi patologie, ecc.) si è fattoricorso a supplenti.I compiti e le aree di attività sono chiaramente distribuiti tra ilpersonale ATA. Gli incarichi aggiuntivi sono formalmenteattribuiti ai docenti con atto scritto del DS in cui sono indicati icompiti da svolgere o gli obiettivi da perseguire.

Piuttosto basso è il numero dei docenti disponibili a impegnarsiin compiti aggiuntivi di responsabilità.Manca tra molti docenti la consapevolezza della necessità dicontaminazioni e collaborazioni che, al di là della nettadefinizione delle sfere di competenza di ciascuno, sonoindispensabili per indirizzare verso uno scopo unitario i diversiprocessi e sottoprocessi. Occorre, pertanto, stimolarecontinuamente la collegialità e il senso di appartenenza econdivisione.Resta problematica la copertura delle assenze delle docentidell'Infanzia: mancando docenti di potenziamento bisogna quasisempre far ricorso a supplenti.

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3.5.e Progetti prioritari

3.5.e.1 Tipologia dei progetti prioritari

Istituto:CBEE12000B % - Tipologia dei progetti prioritari

opzione Situazione della scuola:CBEE12000B % Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Formazione e aggiornamentodel personale 0 18,5 14,3 17,2

Educazione alla convivenzacivile 0 11,1 8,6 14,7

Attivita' artistico - espressive 1 18,5 20 12,3

Tecnologie informatiche(TIC) 0 18,5 17,1 38,6

Lingue straniere 0 25,9 22,9 34,5

Prevenzione del disagio -inclusione 0 29,6 28,6 11

Abilita' logico-matematiche escientifiche 1 44,4 48,6 36,4

Abilita' linguistiche / lettura /biblioteca 1 22,2 28,6 25,5

Altri argomenti 0 7,4 11,4 16,6

Progetto trasversale d' istituto 0 11,1 14,3 13,3

Orientamento - accoglienza -continuita' 0 14,8 14,3 17,9

Sport 0 7,4 11,4 14,3

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3.5.e.2 Durata media dei progetti prioritari

Istituto:CBEE12000B - Durata media dei progetti prioritari

opzione Situazione della scuola:CBEE12000B Riferimento Provinciale Riferimento Regionale Riferimento Nazionale

Durata media dei progetti inanni 1 1,29 1,36 3,06

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3.5.e.4 Descrizione dell'importanza dei progetti prioritari

Istituto:CBEE12000B % - Descrizione dell'importanza dei progetti prioritari

Situazione della scuola: CBEE12000B %

Progetto 1Potenziare l'educazione musicale nella scuola primaria, ai sensi del DM 8

2011, elaborando un percorso di apprendimento nel quale ciascun alunno hapo

Progetto 2 Le attività del potenziamento hanno avuto come finalità il rafforzamento delleabilità linguistiche e logico- matematiche; si sono sviluppate con un p

Progetto 3 Il Progetto ha avuto lo scopo di promuovere negli alunni l’acquisizione delrispetto per l’ambiente, rifiuto delle ingiustizie sociali, amore per la d

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3.5.e.5 Livello di coinvolgimento di esperti esterni nei progetti prioritari

Livello di coinvolgimento di esperti esterni nei progetti prioritari

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

Nessun coinvolgimento 37,5 37,5 19,9

Basso coinvolgimento 25 28,1 18,8

Alto coinvolgimento 37,5 34,4 61,3

Situazione della scuola:CBEE12000B Basso coinvolgimento

Domande GuidaL’allocazione delle risorse economiche nel Programma annuale è coerente con il Piano Triennale dell’Offerta Formativa?

Quanto spende in media la scuola per ciascun progetto (cfr. l'indice di frammentazione della spesa)?

Quali sono i tre progetti prioritari per la scuola? Qual è la durata media di questi progetti? Sono coinvolti esperti esterni?

Le spese si concentrano sui progetti prioritari (cfr. l'indice di concentrazione della spesa)?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)Sia l’allocazione delle risorse economiche previste nelProgramma annuale che quelle del FIS sono coerenti con ilPTOF. Le attività e i progetti realizzati sono finalizzati asoddisfare gli obiettivi strategici che costituiscono gli elementiidentitari della scuola.Nello scorso anno scolastico, la scuola ha speso in media €1.880 per ogni progetto, meno della metà del riferimentonazionale. Questo perché il numero di progetti realizzati risultasuperiore in misura significativa a quelli di riferimento. Siosserva, tuttavia, che diversi progetti riguardano le stesse aree,anche se sono orientati su sottotemi diversi.I progetti che si possono ritenere prioritari sono: “Avviamentoalla pratica musicale nella scuola primaria-DM 8/29011”;Recupero e potenziamento”; “Piccoli cittadini di … ”(Promuovere atteggiamenti, comportamenti, valori, conoscenzeper prendere coscienza della propria cultura, del proprioterritorio, del rispetto per l’ambiente, del rifiuto delle ingiustiziesociali). Questi progetti hanno durata annuale, anche sevengono riproposti ogni anno; il primo è stato realizzato con lacollaborazione di esperti esterni.Altri progetti svolti di importanza rilevante, anche se alcuni dicosti ridotti, sono: potenziamento della lingua inglese coninsegnante madrelingua, potenziamento del pensiero scientifico,promozione della lettura, laboratorio teatrale, aree a rischio,educazione alimentare, partecipazione a concorsi.

I progetti prioritari coprono meno del 30% dell'importo totale.Tuttavia si segnala che progetti di minore impegno finanziarioriguardano le stesse aree di quelli prioritari. Questo suggeriscel’idea che, se è vero che c’è nella scuola la condivisione di unorientamento comune, non sempre si esplicita e non sempre sipratica nei fatti un efficace raccordo tra le diverse iniziativeprogettuali.Per alcuni progetti formativi di maggiore impegno finanziario sirichiede un contributo volontario che non tutte le famiglie sonodisposte (per vari motivi) a versare.

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Rubrica di valutazione e Motivazione del giudizio assegnato

Rubrica di ValutazioneCriterio di qualità: La scuola definisce la propria missione e

la visione, monitora in modo sistematico le attività chesvolge, individua ruoli di responsabilita' e compiti per il

personale in modo funzionale e utilizza in modo adeguato lerisorse economiche.

Situazione della scuola

La missione e la visione della scuola non sono state definiteoppure sono state definite in modo vago. Non sono presentiforme di monitoraggio delle azioni.La definizione delle responsabilita' e dei compiti tra le diversecomponenti scolastiche e' poco chiara o non e' funzionaleall'organizzazione delle attivita'. Le spese definite nelProgramma annuale non sono coerenti con le scelte indicate nelPiano triennale dell'offerta formativa. Le risorse economichedestinate ai progetti non sono investite in modo adeguato.

1 - Molto critica

2 -

La scuola ha definito la missione e la visione, anche se sonopoco condivise nella comunita' scolastica e con le famiglie e ilterritorio. Il monitoraggio delle azioni e' attuato in modo nonstrutturato.E' presente una definizione delle responsabilita' e dei compititra le diverse componenti scolastiche, anche se non tutti icompiti sono chiari e funzionali all'organizzazione delleattivita'.Solo alcune spese definite nel Programma annuale sonocoerenti con le scelte indicate nel Piano triennale dell'offertaformativa. Solo una parte delle risorse economiche destinate aiprogetti sono investite in modo adeguato.

3 - Con qualche criticita'

4 -

La scuola ha definito la missione e la visione equeste sonocondivise nella comunita' scolastica, con le famiglie e ilterritorio. La scuola utilizza forme strutturate di monitoraggiodelle azioni.Responsabilita' e compiti delle diverse componenti scolastichesono individuati chiaramente.La maggior parte delle spese definite nel Programma annualesono coerenti con le scelte indicate nel Piano triennaledell'offerta formativa. La maggior parte delle risorseeconomiche destinate ai progetti sono investite in modoadeguato.

5 - Positiva

6 -

La scuola ha definito la missione e la visione e queste sonocondivise nella comunità scolastica, con le famiglie e ilterritorio. La scuola utilizza in modo sistematico formestrutturate di monitoraggio delle azioni, che permettono diorientare le strategie e riprogettare le azioni. Responsabilita' ecompiti del personale sono individuati chiaramente e sonofunzionali alle attivita'.Tutte le spese definite nel Programma annuale sono coerenticon le scelte indicate nel Piano triennale dell'offerta formativa.Tutte le risorse economiche destinate ai progetti sono investitein modo adeguato.

7 - Eccellente

Motivazione del giudizio assegnatoLa scuola ha definito con chiarezza la missione e le priorità esplicitandole nel PTOF. Queste sono condivise nella comunitàscolastica e con le famiglie e comunicate al territorio in occasione di eventi e progetti nonché attraverso una costantepubblicizzazione di ciò che il circolo realizza, affidata al sito web, locandine, stampa locale.Lo stato di avanzamento dei processi per il raggiungimento degli obiettivi viene monitorato periodicamente attraverso gli incontricollegiali previsti nel piano delle attività annuale e gli incontri settimanali di programmazione.Attività e progetti si monitorano utilizzando agili schede di rilevazione, ma non per tutte le attività esistono tali strumenti.E' presente una definizione delle responsabilità e dei compiti tra le diverse componenti scolastiche; i compiti sono funzionaliall’organizzazione di tutte le attività.Le risorse economiche e materiali sono convogliate nel perseguimento degli obiettivi prioritari. Per il reperimento di fondiaggiuntivi la scuola elabora progetti in risposta a bandi nazionali o regionali, spesso stipulando accordi di rete, e partecipa aconcorsi. In assenza di finanziamenti aggiuntivi, si provvede ad attuare le iniziative prioritarie attraverso convenzioni o sponsor;in alternativa, per taluni progetti si utilizzano contributi finalizzati di modesta entità versati dalle famiglie.

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3B.6 Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

Subarea: Formazione

3.6.a Formazione per gli insegnanti

3.6.a.1 Numerosita' delle attività di formazione

Istituto:CBEE12000B - Numerosita' delle attività di formazione

opzione Situazione della scuola:CBEE12000B Riferimento Provinciale Riferimento Regionale Riferimento Nazionale

Numero di progetti diformazione per gli insegnanti 25 18,41 17,6 13,79

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3.6.a.2 Tipologia degli argomenti della formazione

Istituto:CBEE12000B - Tipologia degli argomenti della formazione

opzione Situazione della scuola:CBEE12000B Riferimento Provinciale Riferimento Regionale Riferimento Nazionale

Curricolo e discipline 2 33,44 28,74 13,98

Attuazione autonomiadidattica, organizzativa egestionale delle scuole

0 33,04 28,31 13,41

Aspetti normativi 5 33,63 28,83 13,86

Valutazione degliapprendimenti, certificazionedelle competenze, valutazione

interna / autovalutazione

1 33,19 28,54 13,71

Progettazione e pianificazionedi percorsi di miglioramento 0 33,22 28,46 13,48

Tecnologie informatiche eloro applicazione all’attività

didattica6 33,81 29 14,51

Inclusione studenti condisabilità e DSA 3 33,52 28,83 14,23

Inclusione studenti concittadinanza non italiana 0 33 28,29 13,37

Temi multidisciplinari 1 33,07 28,37 13,51

Lingue straniere 1 33,15 28,4 13,54

Prevenzione del disagiogiovanile nelle diverse forme 5 33,44 28,66 13,61

Orientamento 0 33 28,29 13,31

Altro 1 33,22 28,46 13,55

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Subarea: Valorizzazione delle competenze

3.6.a.6 Tipologia di finanziamento delle attività di formazione

Istituto:CBEE12000B - Tipologia di finanziamento delle attività di formazione

opzione Situazione della scuola:CBEE12000B Riferimento Provinciale Riferimento Regionale Riferimento Nazionale

Finanziato direttamente dallascuola 11 34,41 29,6 15,89

Finanziato dalla rete di ambito 2 33,44 28,69 14,72

Finanziato dalla rete di scopo 1 33,22 28,46 14,61

Finanziato dall’ufficioscolastico regionale 3 33,52 28,83 14,92

Finanziato dal singolo docente 0 33,19 28,43 14,46

Finanziato da altri soggettiesterni 8 33,96 29,17 15,2

Domande GuidaLa scuola raccoglie le esigenze formative dei docenti e del personale ATA?

Quali temi per la formazione la scuola promuove e perche' (es. curricolo e competenze, bisogni educativi speciali, tecnologiedidattiche, ecc.)?

Qual e' la qualita' delle iniziative di formazione promosse dalla scuola?

Quali ricadute hanno le iniziative di formazione nell'attività didattica e organizzativa?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)La scuola è molto attenta ai bisogni formativi del personaledocente. È stata costituita una commissione coordinata dallafunzione strumentale. All’inizio dell’anno scolastico sono stateraccolte le richieste dei docenti ed è stato approvato il Piano diFormazione allegato al PTOF. Sono stati organizzati alcunicorsi formativi in presenza: per lo sviluppo delle competenzedigitali (utilizzo del registro elettronico e delle LIM, utilizzodella rete wireless di istituto e del sistema Majornet); per losviluppo di competenze socioemotive (corso “Intelligenzaemotiva e apprendimento: le prospettive del successoformativo”); per la formazione obbligatoria sulla Sicurezza suiluoghi di lavoro. Molte docenti hanno partecipato al percorsoformativo e-learning del progetto “Dislessia Amica”.Le tematiche delle Unità Formative organizzate dalla scuola odalle reti a cui la scuola aderisce sono: “Tecnologia e didattica:Flipped classroom e E-CLIL”; “Laboratorio creativo Munari”;“Didattica per competenze, innovazione metodologica ecompetenze di base”; “Valutazione e miglioramento”, PNSD,Mobilità Erasmus+ per Animatori Digitali; Progetto PerCrescere.Le iniziative di formazione, in particolare le Unità Formative,hanno avuto per molti docenti una immediata ricaduta,valorizzando la pratica didattica e la diffusione delle buonepratiche all’interno scuola con attività di approfondimento,progettazione, sperimentazione in classe, documentazione erestituzione.

Alcuni docenti hanno difficoltà a tradurre in pratica didattica isuggerimenti teorici che provengono dai corsi frequentati; altrinon accolgono volentieri innovazioni che richiedono notevoledispendio temporale per la progettazione e la predisposizionedei materiali.Per problemi organizzativi, i corsi si sono svolti soprattuttonegli ultimi mesi di scuola, sovrapponendosi ai molti impegniscolastici.Per il personale ATA la scuola ha organizzato direttamentesolo corsi sulla sicurezza. Solo poche unità di personale ATAhanno svolto attività formative organizzate da altre agenzieformative.

Domande GuidaLa scuola utilizza le informazioni sulle competenze del personale (es. curriculum, corsi frequentati, ecc.)? In che modo? Lascuola tiene conto delle competenze del personale per una migliore gestione delle risorse umane (es. assegnazione di incarichiretribuiti, suddivisione dei compiti)?

Il peso attribuito ai diversi criteri dal Comitato per la valutazione dei docenti è stato ritenuto adeguato dai docenti della scuola?

La scuola adotta altre forme per la valorizzazione delle professionalità?

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Subarea: Collaborazione tra insegnanti

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)La scuola cura in particolare la raccolta sistematica dellecompetenze del personale per il settore della sicurezza e leattestazioni delle attività formative frequentate negli ultimianni; dispone poi degli elementi informativi raccoltiannualmente per la redazione delle graduatorie perl'individuazione dei soprannumerari, per l’individuazione deidocenti con contratto triennale (chiamata diretta) e perl’attribuzione del bonus per la valorizzazione del merito.Altre informazioni, in particolare sulle competenze personali etrasversali, sono note o raccolte anche in via informale.Le competenze professionali e personali sono tenute inconsiderazione per l’attribuzione di iniziative progettuali e diincarichi, sia per i docenti che per il personale ATA.Il peso attribuito ai diversi criteri dal Comitato per lavalutazione dei docenti è stato ritenuto adeguato dai docenti.La scuola cerca di valorizzare le esperienze di formazione deidocenti promuovendone il coinvolgimento in progetti, anche inrete con altre scuole, in gruppi di lavoro e in iniziative coerenticon il POF, in cui possano spendere le competenze possedute eacquisirne altre.Dal questionario di autovalutazione somministrato ai docentirisulta che in questa scuola il Dirigente valorizza il lavoro delleinsegnanti.

La scuola non ricorre a strumenti formalizzati perl'individuazione delle competenze del personale.

3.6.b Formazione per il personale ATA

3.6.b.1 Numerosita' delle attivita' di formazione

Istituto:CBEE12000B - Numerosita' delle attivita' di formazione

opzione Situazione della scuola:CBEE12000B

Riferimento Provinciale (%scuole che ha attivato gruppi

per argomento)

Riferimento Regionale (%scuole che ha attivato gruppi

per argomento)

Riferimento Nazionale (%scuole che ha attivato gruppi

per argomento)

Numero di progetti diformazione per il personale

ATA5 2,33 2,11 2,57

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3.6.b.2 Tipologia degli argomenti delle attivita' di formazione

Istituto:CBEE12000B - Tipologia degli argomenti delle attivita' di formazione

opzione Situazione della scuola:CBEE12000B Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Accoglienza, vigilanza ecomunicazione 0 3,74 3,14 2,24

Il proprio ruolonell'organizzazione scolastica,collaborazione con insegnanti

e dirigente scolastico neiprocessi d'innovazione

0 3,7 3,11 2,24

Gestione amministrativa delpersonale 1 4,07 3,49 2,62

Altro 0 3,67 3,09 2,22

Gestione dell'emergenza e delprimo soccorso 1 3,96 3,37 2,45

Il servizio pubblico 1 3,93 3,31 2,42

Contratti e procedureamministrativo-contabili 0 3,67 3,09 2,2

Procedure digitali sul SIDI 0 3,74 3,14 2,29

Gestione delle relazioniinterne ed esterne 0 3,67 3,09 2,18

Ricostruzioni di carriera erapporti con le ragionerie

territoriali0 3,67 3,09 2,17

Gestione dei conflitti e deigruppi di lavoro 0 3,67 3,09 2,21

Assistenza agli alunni condisabilita' 0 3,7 3,11 2,2

Disciplina dell'accesso allaluce delle recenti innovazioni

normative0 3,67 3,09 2,2

Gestione dei beni neilaboratori 0 3,67 3,09 2,18

Gestione tecnica del sito webdella scuola 0 3,67 3,11 2,21

Supporto tecnico all’attivita'didattica 0 3,67 3,09 2,17

Collaborazione insegnanti edirigenti scolastici nei processi

di innovazione1 3,89 3,29 2,39

Autonomia scolastica 1 3,74 3,14 2,26

Gestione del bilancio e dellerendicontazioni 0 3,67 3,09 2,25

Relazioni sindacali 0 3,67 3,09 2,18

Nuova disciplina in materia diappalti pubblici e

adempimenti connessi con iprogetti PON

0 3,67 3,09 2,21

Gestione delle procedure diacquisto con il mercato

elettronico0 3,7 3,11 2,21

Funzionalita' e sicurezza deilaboratori 0 3,81 3,29 2,49

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3.6.c Gruppi di lavoro degli insegnanti

3.6.c.1 Numerosità degli argomenti per i quali è stato attivato un gruppo di lavoro

Numerosità degli argomenti per i quali è stato attivato un gruppo di lavoro

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

Nessun gruppo di lavoro 0 0 1,4

Gruppi di lavoro su 1 - 3argomenti 16,7 18,8 9,3

Gruppi di lavoro su 4 – 6argomenti 12,5 9,4 28

Gruppi di lavoro su 7argomenti o più 70,8 71,9 61,3

Situazione della scuola:CBEE12000B Gruppi di lavoro su 7 argomenti o piu'

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3.6.c.2 Tipologia degli argomenti dei gruppi di lavoro

Istituto:CBEE12000B - Tipologia degli argomenti dei gruppi di lavoro

opzione Situazione della scuola:CBEE12000B Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Criteri comuni per lavalutazione degli studenti Presente 55,6 57,1 55,8

Temi disciplinari Presente 74,1 74,3 66,1

Piano triennale dell'offertaformativa Presente 55,6 54,3 52,5

Raccordo con il territorio Presente 55,6 57,1 58,2

Orientamento Dato mancante 63 62,9 69,6

Accoglienza Presente 44,4 45,7 61,1

Competenze in ingresso e inuscita Presente 88,9 88,6 86,2

Curricolo verticale Presente 25,9 31,4 32,7

Inclusione Presente 33,3 37,1 30,8

Continuita' Presente 74,1 77,1 80,9

Temi multidisciplinari(cittadinanza, ambiente,

salute, ecc.)Presente 85,2 88,6 89,6

Domande GuidaLa scuola promuove la partecipazione dei docenti a gruppi di lavoro? Su quali tematiche? Con quali modalità organizzative (es.Dipartimenti, gruppi di docenti per classi parallele, gruppi spontanei, ecc.)?

I gruppi di lavoro composti da insegnanti producono materiali o esiti utili alla scuola?

Gli insegnanti condividono strumenti e materiali didattici? C'è uno spazio per la raccolta di questi strumenti e materiali (es.archivio, piattaforma on line)?

Quale percezione hanno gli insegnanti del confronto professionale e dello scambio di informazioni tra colleghi?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)La scuola incentiva la partecipazione dei docenti a commissionie gruppi di lavoro riferiti a un’alta varietà di tematiche attinential miglioramento della didattica: Aggiornamento ecoordinamento PTOF – Monitoraggio progetti , curricoloverticale, progettazione per competenze, accoglienza econtinuità, Inclusione e bisogni educativi speciali, Rapportiesterni e visibilità della scuola, educazione alla legalità, PNSD,ecc..I docenti lavorano in gruppi per classi parallele per una partedelle ore di programmazione e si sono riuniti in gruppidisciplinari per la revisione del curricolo. Esistono poi lecommissioni costituite da docenti di diversi plessi di scuolaprimaria e dell’infanzia. Ci sono anche gruppi non formalizzatiche si riuniscono periodicamente per condividere materiali dilavoro e orientamenti.Alcuni gruppi hanno documentato le buone prassi e prodottomateriali didattici, depositati agli atti, pubblicati sul sito oinviati via newsletter per poter essere utilizzati da tutti i docenti.I docenti sono stati puntualmente informati dei materiali che viavia venivano messi a punto, sia nel corso di sedute collegialiufficiali sia attraverso le informazioni fatte circolare dai docentiFS o dai referenti che hanno coordinato i gruppi.

Dal questionario di autovalutazione somministrato ai docentirisulta che la maggior parte ritiene che ci sia uno scambio tradocenti di materiali per l'insegnamento. Circa il 30% ritiene chequesto scambio sia poco frequente o non ci sia affatto.Circa il 25% dei docenti ritiene che gli incontri tra colleghidello stesso ambito disciplinare/dipartimento/classe sono pocoefficaci o non lo sono affatto.

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Rubrica di valutazione e Motivazione del giudizio assegnato

Rubrica di ValutazioneCriterio di qualità: La scuola valorizza le risorse

professionali, promuove percorsi formativi di qualita' eincentiva la collaborazione tra pari.

Situazione della scuola

La scuola non promuove iniziative di formazione per ilpersonale, oppure le iniziative attivate non sono in relazione aibisogni formativi del personale o sono di scarsa qualita'.Le modalita' adottate dalla scuola per valorizzare il personalenon sono chiare e gli incarichi non sono assegnati sulla basedelle competenze possedute.Non sono presenti gruppi di lavoro composti da docenti, oppurei gruppi non producono esiti utili alla scuola. Gli insegnanti noncondividono i materiali didattici.

1 - Molto critica

2 -

La scuola realizza iniziative formative di qualità sufficiente, cheincontrano soltanto in parte i bisogni formativi del personale.Le modalita' adottate dalla scuola per valorizzare il personalenon sempre sono chiare e soltanto in alcuni casi gli incarichisono assegnati sulla base delle competenze possedute.Nella scuola sono presenti gruppi di lavoro composti dainsegnanti, anche se la qualità dei materiali o degli esiti cheproducono e' disomogenea. Soltanto alcuni insegnanticondividono i materiali didattici.

3 - Con qualche criticita'

4 -

La scuola realizza iniziative formative di buona qualita' e cherispondono ai bisogni formativi del personale.Le modalita' adottate dalla scuola per valorizzare il personalesono chiare e la maggior parte degli incarichi sono assegnatisulla base delle competenze possedute.Nella scuola sono presenti gruppi di lavoro composti dainsegnanti, che producono materiali o esiti di buona qualita'. Lamaggior parte degli insegnanti condivide materiali didattici divario tipo.

5 - Positiva

6 -

La scuola realizza iniziative formative di qualità elevata, cherispondono appieno ai bisogni formativi del personale. Lemodalità adottate dalla scuola per valorizzare il personale sonochiare e condivise e gli incarichi sono assegnatisistematicamente sulla base delle competenze possedute.Nella scuola sono presenti più gruppi di lavoro composti dainsegnanti, che producono materiali e strumenti di qualitàeccellente. Tutti gli insegnanti condividono materiali didattici divario tipo. I materiali didattici sono raccolti in modosistematico.

7 - Eccellente

Motivazione del giudizio assegnatoLa scuola, nell'ottica del miglioramento, ha attivato autonomamente diverse iniziative di formazione per supportare i docenti nelprocesso di innovazione della didattica, senza trascurare la formazione di base sulla sicurezza, indirizzata a tutto il personale. Leproposte formative sono state di buona qualità e hanno risposto ai bisogni espressi dai docenti, privilegiando la metodologialaboratoriale, che ha offerto l'opportunità di un immediato travaso dell'esperienza all'interno delle classi.La scuola valorizza il personale tenendo conto, per l'assegnazione degli incarichi, delle competenze possedute da ciascuno, anchese non ha ancora sistematizzato procedure finalizzate alla raccolta delle competenze di tutto il personale.Nella scuola sono presenti gruppi di lavoro composti da insegnanti, che producono materiali o esiti di buona qualità.Lo scambio e il confronto professionale tra docenti sono frequenti ma non diffusi nella stessa misura all’interno dei diversiteam/interclassi/intersezioni. La maggior parte degli insegnanti condivide materiali didattici di vario tipo.La scuola promuove lo scambio e il confronto tra docenti utilizzando, oltre che incontri e attività dedicati, tutte le opportunità chele due ore settimanali di programmazione offrono.

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3B.7 Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie

Subarea: Collaborazione con il territorio

3.7.a Reti di scuole

3.7.a.1 Partecipazione a reti di scuole

Partecipazione a reti di scuole

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

Nessuna rete 11,5 8,8 4,2

1-2 reti 38,5 47,1 30,4

3-4 reti 38,5 35,3 34,1

5-6 reti 3,8 2,9 17,6

7 o piu' reti 7,7 5,9 13,6

Situazione della scuola:CBEE12000B 7 o piu' reti

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3.7.a.2 Reti di cui la scuola e' capofila

Reti di cui la scuola e' capofila

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

Mai capofila 64 69,7 67

Capofila per una rete 16 15,2 21,6

Capofila per più reti 20 15,2 11,4

n.d.

Situazione della scuola:CBEE12000B Capofila per piu' reti

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3.7.a.3 Apertura delle reti ad enti o altri soggetti

Apertura delle reti ad enti o altri soggetti

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

Nessuna apertura 52,2 45,2 36,6

Bassa apertura 17,4 19,4 17,9

Media apertura 26,1 19,4 20,6

Alta apertura 4,3 16,1 24,9

n.d.

Situazione della scuola:CBEE12000B Nessuna apertura (0 reti)

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3.7.a.4 Distribuzione delle reti per tipologia di finanziamento

Istituto:CBEE12000B - Distribuzione delle reti per tipologia di finanziamento

opzione Situazione della scuola:CBEE12000B

Riferimento Provinciale (%scuole che hanno attivato reti

per soggetto finanziatore)

Riferimento Regionale (%scuole che hanno attivato reti

per soggetto finanziatore)

Riferimento Nazionale (%scuole che hanno attivato reti

per soggetto finanziatore)

Stato 2 81,5 85,7 75,2

Regione 0 3,7 5,7 19,6

Altri enti locali o altreistituzioni pubbliche 0 3,7 5,7 20,8

Unione Europea 0 11,1 8,6 10

Contributi da privati 0 3,7 2,9 8,7

Scuole componenti la rete 7 18,5 17,1 53

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3.7.a.5 Principale motivo di partecipazione alla rete

Istituto:CBEE12000B - Principale motivo di partecipazione alla rete

opzione Situazione della scuola:CBEE12000B

Riferimento Provinciale (%scuole che hanno attivato reti

per motivo)

Riferimento Regionale (%scuole che hanno attivato reti

per motivo)

Riferimento Nazionale (%scuole che hanno attivato reti

per motivo)

Per fare economia di scala 2 14,8 11,4 30,6

Per accedere a deifinanziamenti 0 22,2 20 27,5

Per migliorare pratichedidattiche ed educative 4 70,4 74,3 80,8

Per migliorare pratichevalutative 0 3,7 2,9 15,2

Altro 3 18,5 17,1 31,8

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3.7.a.6 Distribuzione delle reti per attivita' svolta

Istituto:CBEE12000B - Distribuzione delle reti per attivita' svolta

opzione Situazione della scuola:CBEE12000B

Riferimento Provinciale (%scuole che hanno attivato reti

per attività)

Riferimento Regionale (%scuole che hanno attivato reti

per attività)

Riferimento Nazionale (%scuole che hanno attivato reti

per attività)

Progetti o iniziativeriguardanti il curricolo e le

discipline0 37 42,9 23

Progetti o iniziative su temimultidisciplinari 0 7,4 5,7 14,5

Attivita' di formazione eaggiornamento del personale 1 63 65,7 71,3

Progetti o iniziative diinnovazione metodologica e

didattica1 18,5 14,3 25,1

Progetti o iniziative divalutazione degli

apprendimenti, certificazionedelle competenze, valutazione

interna - autovalutazione

0 11,1 8,6 16,1

Progetti o iniziative diorientamento 1 3,7 2,9 12,8

Progetti o iniziative per ilcontrasto alla dispersione

scolastica0 14,8 11,4 16,6

Progetti o iniziative perl'inclusione di alunni con

disabilità e disturbi specifici diapprendimento

0 3,7 2,9 31,9

Progetti o iniziative perl'inclusione di alunni concittadinanza non italiana

0 3,7 2,9 13,3

Gestione di servizi in comune 3 7,4 5,7 13,8

Realizzazione del pianonazionale scuola digitale 0 18,5 17,1 20,1

Realizzazione di eventi emanifestazioni progetti o

iniziative didattiche,educative, sportive o culturali

di interesse territoriale

1 11,1 11,4 18,4

Progetti o iniziative dicontrasto al bullismo e al

cyber bullismo0 3,7 2,9 8,8

Valorizzazione delle risorseprofessionali 1 3,7 5,7 3,8

Altro 1 7,4 5,7 19,4

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3.7.b Accordi formalizzati

3.7.b.1 Varieta' dei soggetti con cui la scuola stipula accordi

Varieta' dei soggetti con cui la scuola stipula accordi

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

Nessun accordo 8 12,1 6,9

Bassa varietà (da 1 a 2) 12 18,2 16,8

Medio - bassa varietà (da 3 a4) 48 45,5 49,1

Medio - alta varietà (da 6 a 8) 32 24,2 25

Alta varietà (piu' di 8) 0 0 2,3

Situazione della scuola:CBEE12000B Accordi con 6-8 soggetti

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3.7.b.2 Tipologia di soggetti con cui la scuola ha accordi

Istituto:CBEE12000B - Tipologia di soggetti con cui la scuola ha accordi

opzione Situazione della scuola:CBEE12000B Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Altre scuole Presente 37 31,4 43,5

Universita' Presente 63 60 59,5

Enti di ricerca Dato Mancante 7,4 8,6 8

Enti di formazione accreditati Dato Mancante 18,5 14,3 25,4

Soggetti privati Presente 25,9 20 27

Associazioni sportive Dato Mancante 59,3 54,3 54,8

Altre associazioni ocooperative Presente 70,4 60 65

Autonomie locali Presente 63 54,3 61,5

ASL Dato Mancante 18,5 14,3 42,3

Altri soggetti Presente 25,9 20 18,5

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3.7.c Raccordo scuola - territorio

3.7.c.1 Presenza di gruppi di lavoro per il raccordo con il territorio

Istituto:CBEE12000B - Presenza di gruppi di lavoro per il raccordo con il territorio

opzione Situazione della scuola:CBEE12000B

Riferimento Provinciale (% discuole che ha attivato gruppi)

Riferimento Regionale (% discuole che ha attivato gruppi)

Riferimento Nazionale (% discuole che ha attivato gruppi)

Presenza di gruppi di lavorocomposti da insegnanti e

rappresentanti del territorioPresente 44,4 45,7 61,1

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Subarea: Coinvolgimento delle famiglie

3.7.d Partecipazione formale dei genitori

3.7.d.1 Votanti effettivi alle elezioni del Consiglio di Istituto

Istituto:CBEE12000B - Votanti effettivi alle elezioni del Consiglio di Istituto

opzione Situazione della scuola:CBEE12000B Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Percentuale di genitori votantieffettivi sul totale degli aventi

diritto37,1379897785349 34,75 32,45 22,2

Domande GuidaQuali accordi di rete e collaborazioni con soggetti pubblici o privati ha la scuola? Per quali finalita'?

Qual e' la partecipazione della scuola nelle strutture di governo territoriale?

Quali ricadute ha la collaborazione con soggetti esterni sull'offerta formativa?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)La scuola ha stipulato, in particolare nell'ultimo anno, diversiaccordi ed è capofila di più reti.La maggior parte delle reti di scuola è costituita con scuole delComune o dell’Ambito e a volte della Regione, per realizzareprogetti di particolare importanza (pratica musicale nella scuolaprimaria DM8/2011, Atelier Creativi, continuità, innovazionedidattica e metodologica, formazione del personale, sicurezza,ecc…) o per pratiche amministrative.La varietà dei soggetti con cui stipula accordi è piuttosto alta ecomprende: Università, aziende private, associazioni divolontariato, enti no profit, autonomie locali, esperti esterni,ecc…: una volta sperimentate modalità efficaci di lavoro con ungruppo di partner, si consolidano rapporti di collaborazione chenon escludono l’ingresso di nuovi soggetti.I finanziamenti provengono quasi sempre dallo Stato, perottenere i quali la scuola attiva una rete o vi aderisce.Il Dirigente e i docenti incontrano rappresentanti del territorio(Enti Locali, ASReM, Forze dell’Ordine, Diocesi, associazioni,ecc…) allo scopo di chiedere consulenza per situazioniproblematiche o ottenere supporto per elaborare e/o realizzareprogetti.Alcune volte soggetti esterni, pubblici o privati, propongonoessi stessi progetti alla scuola, che li fa propri se ne ravvisa lacoerenza con il POF e la validità sotto il profilo didattico.La ricaduta didattica delle collaborazioni con soggetti esterni èampiamente positiva.

Non esistono strumenti formalizzati che consentano diraccogliere dati sull’efficienza delle reti e sulle criticità emerse;tali aspetti, a parte qualche sporadico tentativo di segnocontrario, vengono valutati prevalentemente attraverso focusgroup tra partner sul lavoro svolto e dati di natura quantitativanecessari per la rendicontazione finanziaria, raccolti da ciascunpartner e poi trasmessi alla scuola capofila.Sarebbe utile cercare partenariati extraterritoriali più numerosi,soprattutto tra scuole che presentano caratteristichesocioculturali analoghe.In generale non c’è una vera partecipazione della scuola nellestrutture di governo territoriale; l'Ente locale per lo più proponeiniziative, che la scuola accoglie, o offre collaborazione per larealizzazione di alcune attività, ma senza che si sianoindividuate esigenze prioritarie o scelte strategiche di concertocon le istituzioni scolastiche del territorio.

3.7.e Partecipazione informale dei genitori

3.7.e.1 Partecipazione dei genitori agli incontri e alle attivita' della scuola

Partecipazione dei genitori agli incontri e alle attivita' della scuola

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

Basso livello di partecipazione 4,2 6,3 20,1

Medio - basso livello dipartecipazione 25 25 30,6

Medio - alto livello dipartecipazione 54,2 50 36,5

Alto livello di partecipazione 16,7 18,8 12,7

Situazione della scuola:CBEE12000B % Alto livello di partecipazione

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3.7.g Capacita' della scuola di coinvolgere i genitori

3.7.g.1 Livello di coinvolgimento dei genitori da parte della scuola

Livello di coinvolgimento dei genitori da parte della scuola

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Validi

Basso coinvolgimento 0 0 0,1

Medio - basso coinvolgimento 0 0 9,4

Medio - alto coinvolgimento 84 81,8 73,6

Alto coinvolgimento 16 18,2 16,9

Situazione della scuola:CBEE12000B % Medio - alto co

Domande GuidaIn che modo le famiglie sono coinvolte nella definizione dell'offerta formativa?

Ci sono forme di collaborazione con i genitori per la realizzazione di interventi formativi o progetti?

La scuola coinvolge i genitori nella definizione del Regolamento d’istituto, del Patto di corresponsabilità o di altri documentirilevanti per la vita scolastica? La scuola realizza interventi o progetti rivolti ai genitori (es. corsi, conferenze)?

La scuola utilizza strumenti on-line per la comunicazione con i genitori (es. registro elettronico)?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)La scuola incentiva la partecipazione promuovendo incontri coni genitori per raccogliere desiderata in merito a suggerimentiorganizzativi e ampliamento dell'offerta formativa.Nella realizzazione di attività e progetti formativi le famiglie, surichiesta di taluni team e in maniera regolamentata, offrono unapreziosa collaborazione.Per la revisione del Regolamento di Circolo è stata costituitauna commissione in cui sono presenti genitori. Nelladefinizione di altri documenti rilevanti la scuola non ha istituitogruppi di lavoro aperti ai genitori, ma per le vie brevi recepisceeventuali istanze e attiva in tempo utile il confronto tra icomponenti del consiglio di circolo, di interclasse eintersezione, arrivando a definire una proposta condivisa cheviene sottoposta all’approvazione degli OC.La scuola realizza molte azioni per coinvolgere le famiglie,realizzando anche interventi o progetti rivolti ai genitori: a partegli incontri con i docenti nelle varie fasi dell'anno scolastico,sono promosse occasioni di incontro in cui dibattere econfrontarsi con le famiglie su temi di comune interesse quali:l'educazione, prevenzione al bullismo e cyberbullismo, incontricon psicologi dell'età evolutiva.Avvisi e comunicazioni rivolti a tutti i genitori sono pubblicatisul sito web dell’istituto. Per comunicazioni personali siutilizzano anche e-mail. Le comunicazioni sulla valutazioniavvengono attraverso il registro elettronico.

E' in uso il registro elettronico, attraverso il quale i genitorivengono informati dei risultati degli alunni. Fino ad ora lostrumento è stato sottoutilizzato, non essendo in uso per lecomunicazioni scuola-famiglia.

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Rubrica di valutazione e Motivazione del giudizio assegnato

Rubrica di ValutazioneCriterio di qualità: La scuola svolge un ruolo propositivo

nella promozione di politiche formative territoriali ecoinvolge le famiglie nella definizione dell'offerta formativa

e nella vita scolastica.

Situazione della scuola

La scuola non partecipa a reti e non ha collaborazioni consoggetti esterni, oppure le collaborazioni attivate non hanno unaricaduta concreta per la scuola.Non si realizzano iniziative rivolte ai genitori e momenti diconfronto con i genitori sull'offerta formativa.

1 - Molto critica

2 -

La scuola partecipa a reti e/o ha collaborazioni con soggettiesterni, anche se alcune di queste collaborazioni devono esseremaggiormente integrate nella vita della scuola.Si realizzano iniziative rivolte ai genitori, anche se le modalita'di coinvolgimento non sempre sono adeguate.

3 - Con qualche criticita'

4 -

La scuola partecipa a reti e ha collaborazioni con soggettiesterni. Le collaborazioni attivate sono integrate in modoadeguato con l'offerta formativa. La scuola è coinvolta inmomenti di confronto con i soggetti presenti nel territorio per lapromozione delle politiche formative. Si realizzano iniziativerivolte ai genitori e momenti di confronto con i genitorisull'offerta formativa. Le modalita' di coinvolgimento deigenitori sono adeguate.

5 - Positiva

6 -

La scuola partecipa in modo attivo o coordina reti e hacollaborazioni diverse con soggetti esterni. Le collaborazioniattivate contribuiscono in modo significativo a migliorare laqualita' dell'offerta formativa. La scuola e' un punto diriferimento nel territorio per la promozione delle politicheformative.Si realizzano iniziative rivolte ai genitori e momenti diconfronto con i genitori sull'offerta formativa. I genitoripartecipano attivamente alla definizione dell'offerta formativa.Le modalita' di coinvolgimento dei genitori sono efficaci.

7 - Eccellente

Motivazione del giudizio assegnatoLa scuola partecipa in modo attivo a diverse reti e ne coordina alcune; spesso pone in campo collaborazioni diverse con soggettiesterni. Tali collaborazioni contribuiscono a migliorare direttamente o indirettamente la qualità dell'offerta formativa.È da migliorare il coinvolgimento all’interno dei processi attraverso cui si definiscono e si promuovono le politiche formativeterritoriali, pur se la scuola non manca di richiamare l'attenzione dei soggetti competenti su esigenze, priorità e proposte.La scuola dialoga con i genitori e li coinvolge a partecipare alle sue iniziative, ne raccoglie le istanze, le idee e i suggerimenti permigliorare l'offerta formativa. Le famiglie partecipano alla vita della scuola e contribuiscono alla realizzazione di iniziative divario tipo.

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Lista Indicatori Scuola - Sezione: ProcessiQualità dell'offerta formativa-Conoscenza delPOF

3.1.a.0_QUALITA_OF.pdf

Protocollo alunni stranieri Protocollo per l'Inclusione alunni stranieri.pdfMission e Vision Mission e Vision.pdfScheda monitoraggio progetto Scheda monitoraggio progetto.pdf

SNV - Scuola: CBEE12000B prodotto il :10/07/2017 11:00:05 pagina 113

5 Individuazione delle priorità Priorità e Traguardi

Obiettivi di processo

ESITI DEGLI STUDENTI DESCRIZIONE DELLAPRIORITA' (max 150caratteri spazi inclusi)

DESCRIZIONE DELTRAGUARDO (max 150

caratteri spazi inclusi)Risultati scolastici

Risultati nelle provestandardizzate nazionali

Migliorare il livello degli esitidelle prove INVALSI

Migliorare i livelli diapprendimento e leperformance in ambitolinguistico e logico-matematico

Competenze chiave europee Potenziare le competenzechiave di cittadinanza

Migliorare gli esiti dellecompetenze chiave dicittadinanza rilevati nellecertificazioni delle competenze

Risultati a distanza

Motivare la scelta delle priorità sulla base dei risultati dell'autovalutazione (max 1500 caratteri spazi inclusi)Anche se nell’Istituto la media degli alunni ammessi alle classi successive è in linea o superiore rispetto alle medie di riferimentoe le valutazioni generali sono ampiamente positive, si rilevano criticità in merito ai risultati delle Prove INVALSI. Sono presentialunni che, per vari motivi, non sfruttano appieno le proprie potenzialità. L’Istituto si propone di raggiungere risultatiqualitativamente più elevati, migliorando i livelli di apprendimento in ambito linguistico e logico-matematico, condividendo lepratiche più efficaci al fine di far emergere e valorizzare le competenze acquisite dagli alunni, potenziando le azioni di recuperoper gli alunni con più difficoltà e utilizzando al meglio la flessibilità organizzativa e didattica per l’erogazione di percorsiindividualizzati e personalizzati.L’Istituto certifica le competenze chiave di cittadinanza solo nelle classi quinte, i cui livelli si attestano su risultaticomplessivamente positivi. Tuttavia si sente la necessità di potenziare lo sviluppo della persona ("imparare a imparare" , "spiritodi iniziativa e intraprendenza") e di significative relazioni e interazioni con la realtà naturale e sociale ("competenze sociali eciviche") sin dai primi anni di scuola, attivando una programmazione per competenze che utilizzi per la verifica prove autentichee rubriche di valutazione.

AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE DELL'OBIETTIVODI PROCESSO (max 150 caratteri

spazi inclusi)Curricolo, progettazione e valutazione Migliorare la definizione dei profili di

competenza in relazione alle competenzechiave europee

Somministrare periodicamente provecomuni per classi parallele (in entrata,intermedie, finali), monitorare gli esiti eattivare interventi specifici

SNV - Scuola: CBEE12000B prodotto il :10/07/2017 11:00:05 pagina 114

Ambiente di apprendimento Favorire l’utilizzo di modalità didattichelaboratoriali e innovative da parte di unmaggior numero di docenti

Inclusione e differenziazione Migliorare la gestione degli alunni conBES, utilizzando procedure diosservazione e di monitoraggio periodico

Incrementare attività direcupero/consolidamento per gli alunni indifficoltà

Continuita' e orientamento Potenziare le azioni di continuità con lascuola secondaria di primo grado

Orientamento strategico e organizzazionedella scuola

Sviluppo e valorizzazione delle risorseumane

Promuovere ulteriori attività formativeche abbiano una ricaduta diretta sul lavorosvolto in classe

Integrazione con il territorio e rapporticon le famiglie

Indicare in che modo gli obiettivi di processo possono contribuire al raggiungimento delle priorità (max 1500 caratterispazi inclusi)

Per raggiungere le priorità strategiche indicate, si intende attivare o potenziare i processi individuati, tenendo conto delle criticitàemerse nell'analisi.In particolare si provvederà: a migliorare la definizione del curricolo verticale per competenze; a definire alcuni processi legatialla progettazione didattica, alla metodologia e alla valutazione; a potenziare le attività laboratoriali; a migliorare le azioni diinclusione e sostegno per gli alunni in difficoltà; a incrementare le azioni di continuità in uscita; a promuovere le attività diformazione dei docenti.Si ritiene che questi obiettivi di processo avranno come risultato atteso il miglioramento dei risultati scolastici, l'innalzamento deilivelli di apprendimento e l'acquisizione di competenze sociali e civiche come sviluppo armonico della personalità degli allievi.

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