Istituto Comprensivo Cassino 1 · tre omini “ impilati “, mentre l’azzurro, che racch iude il...

Istituto Comprensivo Cassino 1 Scuola Infanzia “Cassino Via Arno” � 0776 270016

Scuola Primaria “G .D’Annunzio” Via Pascoli 46 � 0776 21194 Scuola Secondaria di I grado “G. Di Biasio” Via Bellini 1� 077621730

Il logo raffigura tre bimbi radianti ed impilati, ( di scuola elementare, infanzia, media ) con le menti aperte sulla conoscenza dell’universo. Il libro,

anch’esso aperto alle menti, simboleggia la scuola e ritrae l’Abbazia di Montecassino che diventa peculiarità storica del territorio e centro di

irradiazione culturale nel mondo, mentre una faccina sorridente cattura la simpatia dei bambini. Il tutto si staglia su uno sfondo circolare che non

imprigiona l’immagine ma la illumina e impreziosisce: si tratta del Sole, una simbologia ricorrente nell’ interpretazione della luce e dell’idea. A cornice

la denominazione della scuola. Nel logo i colori sono fortemente rappresentativi: il giallo, simbolo stesso della luce, domina il campo su cui spiccano i

tre omini “ impilati “, mentre l’azzurro, che racchiude il nome della scuola, richiama l’uomo verso quella libertà sconfinata raggiungibile solo

attraverso la conoscenza. Il rosso apre alle figure impilate e per questo portatore di gioia e vivacità, mentre il verde, simbolo della vita e della crescita

chiude la pila degli omini. Gli stessi colori si ritrovano sulla copertina del libro e la scuola diventa luce, libertà, gioia, crescita.

“ Una scuola valida ad educare l’intelligenza”

“ Una scuola vivaio di nuove generazioni”

“ Una scuola centro vivente ed irraggiante dello spirito nuovo”



Sommario

1 LA SCUOLA COME CATALIZZATORE della FORMAZIONE INTEGRALE dell’INDIVIDUO .............................. 5

1.1 Indicazioni nazionali per il curricolo 2012 ......................................................................................... 5

1.2 Quadro delle competenze-chiave definite dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell’Unione .... 7

1.3 Legge 111/2011 ................................................................................................................................. 8

1.4 Mission dell’ Istituto Comprensivo CASSINO 1 .................................................................................. 8

1.5 Vision dell’ Istituto Comprensivo CASSINO 1 .................................................................................... 9

2 LA SCUOLA COME SERVIZIO ORIENTATO ALL’UTENZA ............................................................................ 11

2.1 Analisi del contesto ......................................................................................................................... 11

2.2 Le risorse strutturali ........................................................................................................................ 12

2.3 Le risorse umane e professionali ..................................................................................................... 12

2.4 Orari di ricevimento ......................................................................................................................... 13

2.5 Le risorse Finanziarie ....................................................................................................................... 17

2.6 Gli studenti ...................................................................................................................................... 18

2.7 Le famiglie ........................................................................................................................................ 19

2.8 I rapporti con il territorio ................................................................................................................. 19

3 LA SCUOLA COME PROGETTO EDUCATIVO GLOBALE ............................................................................. 19

3.1 Obiettivi del POF .............................................................................................................................. 19

3.2 Il curricolo verticale ......................................................................................................................... 22

3.3 Gli assi culturali ................................................................................................................................ 22

3.4 Organizzazione scolastica ................................................................................................................ 24

3.4.1 Struttura organizzativa del sistema ......................................................................................... 24

3.4.2 I collaboratori del dirigente scolastico .................................................................................... 25

3.4.3 Le funzioni strumentali ............................................................................................................ 28

3.4.4 Il tempo scuola ........................................................................................................................ 31

3.5 I progetti .......................................................................................................................................... 33

3.6 Uscite didattiche, visite e viaggi d’istruzione .................................................................................. 36

4 LA SCUOLA COME ESPERIENZA SIGNIFICATIVA PER IL PROGETTO DI VITA ............................................ 38

4.1 Scelte didattiche e opzioni metodologiche ..................................................................................... 38

4.1.1 Stili educativi ............................................................................................................................ 38

4.1.2 B.E.S. e svantaggio scolastico .................................................................................................. 39



4.1.3 Prevenzione delle difficoltà di apprendimento ....................................................................... 40

4.1.4 Metodologia del recupero ....................................................................................................... 41

4.2 Integrazione degli alunni diversamente abili .................................................................................. 41

4.2.1 Figure che partecipano al processo formativo ........................................................................ 42

4.2.2 Il Piano Educativo Individualizzato .......................................................................................... 42

4.2.3 Le principali novità introdotte nel Piano Educativo Individualizzato ...................................... 43

4.2.4 I progetti per l’integrazione degli alunni diversamente abili .................................................. 44

4.2.5 Metodologia e attività ............................................................................................................. 45

4.3 Altri servizi offerti dall’istituto ......................................................................................................... 45

4.3.1 La scuola a domicilio ................................................................................................................ 45

4.3.2 Sportello scolastico .................................................................................................................. 46

4.4 Integrazione degli alunni stranieri ................................................................................................... 47

4.4.1 Protocollo di accoglienza ......................................................................................................... 47

4.4.2 Fasi dell’accoglienza ................................................................................................................ 48

4.5 La valutazione degli apprendimenti ................................................................................................ 50

4.5.1 La scuola dell’infanzia .............................................................................................................. 51

4.5.2 La scuola primaria .................................................................................................................... 53

4.5.3 La scuola secondaria di primo grado ....................................................................................... 73

4.6 L’autovalutazione d’istituto ............................................................................................................. 88



1 LA SCUOLA COME CATALIZZATORE della FORMAZIONE INTEGRALE

dell’INDIVIDUO

1.1 Indicazioni nazionali per il curricolo 2012 Oggi la scuola, inserita in una società “caratterizzata da molteplici cambiamenti e discontinuità”,

deve sempre più riflettere attentamente sul suo ruolo insostituibile nel “promuovere la capacità

degli studenti di dare senso alla varietà delle loro esperienze, al fine di ridurre la frammentazione

e il carattere episodico che rischiano di caratterizzare l’apprendimento e il saper stare al mondo”

di ogni bambino/ragazzo. A tale fine deve costantemente impegnarsi, in questa situazione di

grande ricchezza formativa, da un lato a mettere “in relazione la complessità di modi radicalmente

nuovi di apprendimento con un’opera quotidiana di guida, attenta al metodo, ai nuovi media e alla

ricerca multidimensionale” e, dall’altro, a combattere vecchie e nuove forme di emarginazione

culturale e sociale, con la realizzazione di percorsi formativi che siano in grado di valorizzare gli

aspetti peculiari della personalità di ognuno.

La grande e difficile sfida che il sistema formativo istituzionale è chiamato, perciò, ad affrontare

vede come suo obiettivo primario il successo formativo di ogni studente, nel completo sviluppo del

suo pensiero autonomo e nell’acquisizione di quei processi metacognitivi che rendono significative

e formative la complessità di esperienze che ogni ragazzo si trova a dover gestire.

Multiesperenzialità, metacognizione, multidimensionalità e multiculturalità diventano, così, degli

imperativi didattici, delle dimensioni strategiche della relazione di insegnamento/apprendimento

per contrastare la problematicità del sapere e la frammentazione dell’esperienza.

•La scuola come catalizzatore e collante significativo della varietà di esperienze da cuiogni individuo apprende e della grande ricchezza formativa attuale e come formatoredi ogni individuo sul piano cognitivo e culturale

Multiesperenzialità/Metacognizione

•La scuola come luogo elettivo per la ridefinizione del processo di identificazione(regole condivise) e differenziazione (valorizzazione delle risorse personali) daparte di chi cresce

•La scuola come luogo di azione educativa nei suoi aspetti cognitivi, affettivi,relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi

Multidimensionalità

•La scuola come momento di riflessione e di rielaborazione di una identitàconsapevole ma aperta al confronto proattivo (uguaglianza nel riconoscimentodelle differenze)

Multiculturalità



E se la finalità generale di tutto il sistema formativo istituzionale si sostanzia, nuovamente, nello

sviluppo armonico ed integrale della persona, all’interno dei principi della Costituzione Italiana e

della tradizione culturale europea, nella promozione della conoscenza e nel rispetto e nella

valorizzazione delle diversità individuali, con il coinvolgimento attivo degli studenti e delle

famiglie, la scuola, guardando all’originalità del percorso individuale della persona che apprende,

deve essere in grado di definire e realizzare strategie educative e didattiche altamente significative

che siano in grado di offrire occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base;

di promuovere l’acquisizione degli strumenti di pensiero necessari per apprendere a selezionare le

informazioni; di promuovere la capacità di elaborare metodi decisionali e categorie di scelta negli

itinerari personali; di favorire l’autonomia di pensiero; di individuare, incoraggiare e valorizzare

l’individualità singola, evitando che la differenza si trasformi in disuguaglianza; di promuovere i

legami cooperativi e la partecipazione consapevole alla costruzione della collettività; di favorire la

memoria e la condivisione delle radici storiche come parte di grandi tradizioni comuni; di

promuovere la dignità e l’uguaglianza di tutti gli studenti; di educare alla consapevolezza della

responsabilità che ognuno ha nei confronti del futuro della società.

La scuola, perciò, persegue una doppia linea formativa: verticale e orizzontale. Nel primo caso

imposta una formazione “attiva”, con cui si forniscono le chiavi per imparare ad imparare, che

deve poi continuare e supportare l’intero arco della vita, nel secondo caso richiede e gestisce

un’attenta collaborazione fra la scuola e gli attori extrascolastici, con funzioni a vario titolo

educative, per cercare di costruire un sistema di riferimento coerente e significativo per il progetto

di vita di ogni singolo studente.

• imposta una formazione che deve poi continuare e supportare l'intero arco della vitaVERTICALE

• richiede un'attenta collaborazione fra la scuola e gli attori extrascolastici con funzioni a

vario titolo educativeORIZZONTALE



1.2 Quadro delle competenze-chiave definite dal Parlamento Europeo e dal Consiglio

dell’Unione Dalla “Strategia di Lisbona”, approvata dall’Unione Europea nell’anno 2000, emerge chiaramente,

e viene riconosciuto apertamente, il ruolo fondamentale dell’istruzione quale parte integrante

delle politiche prima economiche e poi sociali di ogni singolo stato. Per far fronte al cambiamento

continuo e alle richieste di competenze sempre più elevate ed aggiornate, l’apprendimento deve,

quindi, diventare una condizione permanente dell’individuo e la scuola deve attivarsi per

costruire percorsi flessibili di formazione il cui obiettivo prioritario non è il percorso

d’apprendimento seguito, ma l’acquisizione effettiva di competenze. Queste ultime vengono

definite “competenze chiave”, “una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al

contesto di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza

attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione” in una società basata sulla conoscenza.

1. la comunicazione nella madrelingua, che è la capacità di esprimere e interpretare concetti,

pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta e di interagire

adeguatamente e in modo creativo sul piano linguistico in un’intera gamma di contesti

culturali e sociali;

2. la comunicazione in lingue straniere che, oltre alle principali abilità richieste per la

comunicazione nella madrelingua, richiede anche abilità quali la mediazione e la

comprensione interculturale;

3. la competenza matematica e le competenze di base in campo scientifico e tecnologico. La

competenza matematica è l’abilità di sviluppare e applicare il pensiero matematico per

risolvere una serie di problemi in situazioni quotidiane, ponendo l’accento sugli aspetti del

processo, dell’attività e della conoscenza. Le competenze di base in campo scientifico e

tecnologico riguardano la padronanza, l’uso e l’applicazione di conoscenze e metodologie

che spiegano il mondo naturale.

4. la competenza digitale consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le

tecnologie della società dell’informazione (TSI) e richiede quindi abilità di base nelle

tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC);

5. imparare ad imparare è collegata all’apprendimento, all’abilità di perseverare

nell’apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento sia a livello individuale che in

gruppo, a seconda delle proprie necessità, e alla consapevolezza relativa a metodi e

opportunità;



6. le competenze sociali e civiche, quelle competenze, cioè, personali, interpersonali e

interculturali e tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di

partecipare in modo attivo, efficace, democratico e costruttivo alla vita sociale e lavorativa.

7. senso di iniziativa e di imprenditorialità significa saper tradurre le idee in azione. In ciò

rientrano la creatività, l'innovazione e l'assunzione di rischi, come anche la capacità di

pianificare e di gestire progetti per raggiungere obiettivi.

8. consapevolezza ed espressione culturali, che implicano la consapevolezza dell’importanza

dell’espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni attraverso un’ampia varietà di

mezzi di comunicazione, compresi la musica, le arti dello spettacolo, la letteratura e le arti

visive.

1.3 Legge 111/2011 In tal senso “la generalizzazione degli istituti comprensivi, che riuniscono scuola d’infanzia,

primaria e secondaria di primo grado, crea le condizioni perché si affermi una scuola unitaria di

base che prenda in carico i bambini dall’età di tre anni e li guidi fino al termine del primo ciclo di

istruzione e che sia capace di riportare i molti apprendimenti che il mondo oggi offre entro un

unico percorso strutturante,” una scuola unitaria di base che sia in grado di concretizzare un

curricolo verticale per costruire quelle “competenze chiave” che sono il prerequisito essenziale

per qualsiasi tipo di apprendimento, declinandone le specifiche abilità e i tipi di esperienza

opportune in relazione all’età e alle peculiarità dei soggetti cui sono rivolte.

1.4 Mission dell’ Istituto Comprensivo CASSINO 1

Il Primo Istituto Comprensivo di Cassino, perciò, pianifica ed organizza le proprie attività educative,

formative e culturali allo scopo di creare un contesto idoneo a promuovere apprendimenti

significativi e a garantire il successo formativo per ogni alunno, ponendo le basi per continuare ad

apprendere a scuola e nella vita. Esso si pone, perciò, come ambiente educativo curato e protetto,

un luogo ed un tempo dove si valorizzano l’esperienza e le conoscenze degli alunni, si favorisce

l’esplorazione e la scoperta, si incoraggia l’apprendimento collaborativo, si promuove la

consapevolezza del proprio modo di apprendere, si favorisce l’operatività unita al dialogo e alla

riflessione. In un contesto che si presenta estremamente diversificato la capacità di sviluppare e

formare la personalità dell’alunno in un sistema multidimensionale integrato, che di volta in volta

ponga l’accento sul pensiero critico, sulla creatività, sull’iniziativa, sulla capacità di risolvere



problemi, sulla valutazione del rischio, sulla presa di decisioni e sulla gestione costruttiva delle

emozioni, rappresenta un obiettivo imprescindibile, un valore essenziale su cui fare leva per

costruire alleanze educative sempre più ampie, composite e coerenti.

In tal senso l’elemento che ci caratterizza in maniera peculiare è, sicuramente, la costante

attenzione ai bisogni individuali di ogni singolo alunno e la capacità di creare dei percorsi

personalizzati, organici, completi e coerenti, costruiti sulle esigenze dell’utenza, all’interno di una

valida dimensione relazionale che cura l’interazione, la promozione e lo sviluppo di tutti.

1.5 Vision dell’ Istituto Comprensivo CASSINO 1 La vision del nostro istituto comprensivo si ispira fondamentalmente ad una visione etico-professionale dell’istituzione scolastica. Si tratta di rendere visibile, e quindi condivisibile, attraverso un sistema di indicatori, le caratteristiche del nostro progetto educativo, per migliorarne l’assetto organizzativo e ottimizzare l’uso di quelle pratiche didattiche che favoriscono gli apprendimenti degli studenti; di acquisire dati ed informazioni che permettono di verificare l’efficacia del nostro intervento educativo e del profitto di un allievo ; di socializzare i valori di riferimento sui quali si fonda l’azione educativa del nostro istituto comprensivo. Il nostro obiettivo fondamentale è quello, perciò, di creare, all’interno dell’istituto comprensivo, un sistema di istruzione integrata, un curriculum scolastico integrato, che sia in grado, per un verso, di sviluppare senso reale di identità e di appartenenza non solo negli allievi ma anche negli operatori e nelle famiglie, ma che, dall’altro, sia in grado di favorire e valorizzare l’autonomia progettuale ed educativa delle singole unità per una risposta qualificata del servizio culturale alle esigenze degli alunni, alle richieste delle famiglie e alle necessità del territorio. Autovalutazione, crescita, solidarietà, integrazione, sinergia, esplorazione, curiosità, interesse ed esperienze sono, in tale ottica, parole chiave per comprendere appieno il senso della nuova identità culturale e progettuale. I docenti in servizio nel nostro istituto si impegnano a conformare la propria azione educativa ad alcuni fondamentali principi e valori, ispirati alla Costituzione italiana e ribaditi nelle indicazioni nazionali.

IDENTITA' APPARTENENZA INTEGRAZIONE

SUCCESSO FORMATIVO

PROGETTUALITA'



Gli insegnanti si adoperano affinché essi siano agiti dagli alunni nella realtà quotidiana, per diventare forma mentis e modus vivendi che l’istituto si pone.

pari opportunità

uguaglianza e imparzialità

accoglienza

inclusione

rispetto della libertà personale

i principi ed i valori agiti nel nostro istituto

uguaglianzaed

imparzialità

inclusione

pariopportunità

accoglienza

rispetto della libertà

personale

Dare ad

ognuno ciò

di cui ha

bisogno



2 LA SCUOLA COME SERVIZIO ORIENTATO ALL’UTENZA

2.1 Analisi del contesto Cassino, città di provincia, ha una storia antica le cui tracce sono rinvenibili nell’ anfiteatro

romano, Tomba di Ummidia Quadratilla, strada romana, Rocca Janula, cimiteri di guerra, Abbazia

di Montecassino, Terme Varroniane. Storicamente legata all’Abbazia di Montecassino, nota per la

distruzione dell’ultima guerra, nel periodo post-bellico ha completamente modificato il contesto

socioculturale.

Una spinta decisiva al cambiamento è avvenuta con l’industrializzazione e in particolare con

l’insediamento della FIAT, che ha determinato il passaggio dall’agricoltura ed artigianato ad attività

professionali e specializzate.

Il paese ha subito un forte sviluppo edilizio non sempre pianificato, conseguenza diretta

dell’aumento di popolazione dovuto all’immigrazione di persone (provenienti da altre regioni e da

paesi extracomunitari) attratte dalle nuove opportunità di lavoro.

Sul territorio si distinguono gli Enti Locali (Comune, Provincia, Regione, Servizi Sociali, Asl…) e

alcune associazioni o gruppi che a vario titolo entrano in contatto con il nostro istituto.

Il Comune esercita i compiti connessi all’istruzione primaria in materia di edilizia scolastica e di

arredi , fornisce il servizio mensa (per la scuola dell’infanzia e per la primaria), il servizio trasporto,

il servizio di assistenza per l’autonomia personale degli alunni diversamente abili attraverso

l’assegnazione di personale qualificato. Collabora inoltre alla realizzazione di iniziative finalizzate

alla formazione. Le unità sanitarie locali concorrono nelle fasi di individuazione, di integrazione e

di trattamento degli alunni con bisogni educativi speciali.

Il territorio offre i seguenti spazi ricreativo formativi:

• Museo Archeologico Nazionale,Biblioteca e Archivio storico di Montecassino, Museo

nazionale di Montecassino, Historiale di Cassino, Teatro Manzoni.

• strutture sportive pubbliche e private ( stadio comunale con attrezzature polivalenti,

palestre, piscine coperte e scoperte, campi di calcio), pista ciclabile, scuola di musica,

ludoteche, biblioteca comunale, un “centro per la diffusione scientifica” dell’Università

degli Studi, un museo archeologico.



• Associazioni operanti nel sociale come Exodus, Caritas, AGE, associazioni ambientaliste

ecc.

• Nel territorio sono presenti diversi gruppi di aggregazione: Scout, oratori, bande

musicali, cori parrocchiali ecc.

2.2 Le risorse strutturali

Il Primo Istituto Comprensivo di Cassino comprende una scuola dell’infanzia sita in Via Arno, con

succursale in Via Pascoli, il plesso della scuola primaria di Via Pascoli e il plesso della scuola

secondaria di I grado situato in Via Bellini 1. Tutte le sedi dell’istituto comprensivo sono situate in

zone urbane e fruiscono di spazi interni ed esterni. Le stesse scuole, dispongono di ampi locali nei

quali vengono svolte attività di laboratorio logico-scientifico, linguistico, espressivo, aule

multimediali per attività informatiche, biblioteche per attività di lettura per alunni e di ricerca per i

docenti, un auditorium – sito nel plesso della scuola secondaria di primo grado – capace di 300

posti per attività teatrali e musicali, aule munite di lavagne interattive e un’aula ECDL, nel plesso

della scuola secondaria di primo grado, con postazioni per lavoro individuale collegate in rete e ad

Internet.

2.3 Le risorse umane e professionali

Il corpo insegnante, costituito prevalentemente da docenti di ruolo con sede nei vari plessi, ha

subito negli ultimi anni una lenta trasformazione, dovuta prevalentemente a pensionamenti ed

anche a trasferimenti di docenti provenienti da aree geografiche abbastanza distanti dalla scuola.

Nell’Istituto Comprensivo sono presenti:

Docenti

Scuola Infanzia

Docenti

Scuola Primaria

Docenti

Sc. Secondaria

di I Grado

24 45 57

Personale ATA

Direttore S.G.A. 1

Assistenti amministrativi 7

Collaboratori scolastici 14



L’ufficio di Presidenza e gli uffici di segreteria sono siti in Via Pascoli 46, presso la sede della scuola

primaria; un assistente amministrativo presta servizio quotidiano presso gli uffici di segreteria

della scuola secondaria di 1° grado “G. Di Biasio” in Via Bellini 1.

2.4 Orari di ricevimento

Gli uffici di segreteria sono aperti al pubblico secondo i seguenti orari

Gli orari di ricevimento dei docenti sono i seguenti:

Scuola dell’Infanzia

I genitori possono chiedere un colloquio con le docenti della scuola dell’infanzia, prenotando un

appuntamento al numero 0776/270016

Scuola primaria

I docenti della scuola primaria ricevono con cadenza settimanale, secondo il calendario di seguito riportato

e previo appuntamento telefonico al numero 0776/21194

Giorno

1. Alfano Elisabetta 13.30-14.00 dei giorni indicati sotto (1)

2. Aliberti Anna Pia Venerdì 9.20-9.50

3. Barbaro Rossana 13.30-14.00 dei giorni indicati sotto (1)

4. Benedetto Maria Sabato 12.05-12.35

5. Bossa Elvira 13.30-14.00 dei giorni indicati sotto (1)

6. Buffa Liliana Sabato 12.05-12.35

7. Caldarelli Eleonora Martedì 13.00-13.30

8. Cardile Assunta 13.30-14.00 dei giorni indicati sotto (1)

9. Colarusso Rosa Margherita 13.30-14.00 dei giorni indicati sotto (1)

10. De Micco Graziella 13.30-14.00 dei giorni indicati sotto (1)

11. Delicata Micaela 13.00-13.30 dei giorni indicati sotto (1)

ORARI DI APERTURA AL PUBBLICO E DI RICEVIMENTO

VIA PASCOLI

DAL LUNEDI AL SABATO DALLE 8.30 ALLE 9.30

DALLE 12.00 ALLE 13.00

MARTEDÌ E VENERDÌ DALLE 15.00 ALLE 17.00

VIA BELLINI DAL LUNEDI AL SABATO DALLE 9.00 ALLE 12.30

DIRIGENTE SCOLASTICO TUTTI I GIORNI PREVIO APPUNTAMENTO



12. Di Cicco Antonia Giovedì 12.30-13.00

13. Di Fonzo Diana Sabato 12.05-12.35

14. Fabrizio Antonietta 13.30-14.00 dei giorni indicati sotto (1)

15. Facchini Maria Rosaria Mercoledì 13.00-13.30

16. Fardelli Alessandra 13.30-14.00 dei giorni indicati sotto (1)

17. Fazio Clara 13.30-14.00 dei giorni indicati sotto (1)

18. Gentile Luciana 13.30-14.00 dei giorni indicati sotto (1)

19. Lanni Liberata 13.30-14.00 dei giorni indicati sotto (1)

20. Lovino Rosa 13.30-14.00 dei giorni indicati sotto (1)

21. Lucia Nicoletta 13.30-14.00 dei giorni indicati sotto (1)

22. Marandola Maria Pia 13.30-14.00 dei giorni indicati sotto (1)

23. Margiotta Genoveffa 13.30-14.00 dei giorni indicati sotto (1)

24. Marzo Anna Marina Sabato 12.05-12.35

25. Miele Daniela 13.30-14.00 dei giorni indicati sotto (1)

26. Moretti Oliva 13.30-14.00 dei giorni indicati sotto (1)

27. Morra Genoveffa 13.30-14.00 dei giorni indicati sotto (1)

28. Nardone Maria 13.30-14.00 dei giorni indicati sotto (1)

29. Paciolla Concettina 13.30-14.00 dei giorni indicati sotto (1)

30. Pacitti Cecilia Sabato 12.05-12.35

31. Panaccione Luisa 13.30-14.00 dei giorni indicati sotto (1)

32. Panarese Antonella 13.00-13.30 dei giorni indicati sotto (1)

33. Pellegrini Paola 13.30-14.00 dei giorni indicati sotto (1)

34. Petrillo Odette 13.30-14.00 dei giorni indicati sotto (1)

35. Pignatelli Maria Luisa Lunedì 9.45-10.15 (Lunedì alterni)

36. Rocco Marilena Sabato 12.05-12.30

37. Rodi Angelina Sabato 12.05-12.30

38. Russo Angelina 13.30-14.00 dei giorni indicati sotto (1)

39. Salerno Concetta 13.30-14.00 dei giorni indicati sotto (1)

40. Saroli Maria Adele Sabato 12.05-12.30

41. Simeone Fiorenzo 13.30-14.00 dei giorni indicati sotto (1)

42. Socci Donatella Sabato 12.05-12.35

43. Tardio Rosa Alba 13.30-14.00 dei giorni indicati sotto (1)

44. Valente Katia 13.30-14.00 dei giorni indicati sotto (1)

45. Vettraino Emanuela Sabato 12.05-12.35

46. Vizzaccaro Patrizia Sabato 12.05-12.35

(1)

03.11.2014-lunedì; 11.11.2014-martedì; 19.11.2014-mercoledì; 27.11.2014-giovedì; 05.12.2014-venerdì;

13.12.2014-sabato; 22.12.2014-lunedì; 13.01.2015-martedì; 21.01.2015-mercoledì; 29.01.2015-giovedì;

06.02.2015-venerdì; 14.02.2015-sabato; 23.02.2015-lunedì; 03.03.2015-martedì; 11.03.2015-mercoledì;

19.03.2015-giovedì; 27.03.2015-venerdì; 11.04.2015-sabato; 20.04.2015-lunedì; 28.04.2015-martedì;

06.05.2015-mercoledì; 14.05.2015-giovedì; 22.05.2015-venerdì; 30.05.2015-sabato.



Scuola Secondaria di 1° grado

N.P. DOCENTE

Giorno dalle alle

1 BIANCHI SIMONA LUNEDI '9.19 10.18

2 BIONDI VITTORIA LUNEDI' 11.07 12.01

3 BISOGNO ALINA LUNEDI' 9.19 10.18

4 BROCCOLI M.GRAZIA

5 BRUNETTI LUCIANA GIOVEDI' 10.18 11.07

6 CANZANO ESTER MERCOLEDI' 10.18 11.07

7 CAPALDI SIMONA GIOVEDI' 11.07 12.01

8 CAPOCCIA PATRIZIA MERCOLEDI' 11.07 12.01

9 CAPORUSCIO GIOVANNI LUNEDI' 10.18 11.07

10 CAPPIELLO ASSUNTA GIOVEDI' 10.18 11.07

11 CEDRONE IVANA GIOVEDI 10.18 11.07

12 CELANI ANNALISA LUNEDI' 11.07 12.01

13 CICCONE LORETO GIOVEDI' 10.18 11.07

14 CIPRIANO DORA GIOVEDI' 10.18 11.07

15 COLACICCO GIOVANNA

16 COLAIACO MATILDE VENERDI' 9.19 10.18

17 COMBATTI ANGELA MARTEDI' 12.01 12.55

18 CUBELLO ELENA MARIA LUNEDI' 12.01 12.55 PERIODI

19 D'AGUANNO CINZIA GIOVEDI' 10.18 11.07 Novembre

20 D'ALESSANDRO PAOLA VENERDI' 9.19 10.18 Dal 01.12.2014 20 Al 13.12.2014 21 DE CESARE FERDINANDO SABATO 9.19 10.18

22 DE LUCA LOREDANA GIOVEDI' 9.19 10.18 Gennaio

23 DE LUCA MARIA ELENA MERCOLEDI' 10.18 11.07 Dal 07.01.2015 Al 19.01.2015 24 DE SIMONE IDA MARTEDI' 9.19 10.18

25 DEL GIUDICE GIOVANNI V. MARTEDI' 11.07 12.01 Febbraio

26 DEL GRECO ADELE MERCOLEDI' 9.19 10.18 Dal 02.02.2015 Al 14.02.2015 27 DEL GRECO MARISA MARTEDI' 12.01 12.55

28 DESTI VALENTINA LUNEDI' 9.19 10.18 Marzo

29 DI GREGORIO ANNA RITA GIOVEDI' 9.19 10.18 Dal 02.03.2015 Al 14.03.2015 30 DI SISTO LUANA

31 DI ZAZZO RITA MARTEDI' 8.25 9.19 Aprile

32 FAGHERAZZI MARISA LUNEDI' 10.18 11.07 Dal 01.04.2015 Al 21.04.2015 33 FALCIGLIA RITA LUNEDI' 11.07 12.01



34 GALLACCIO SIMONETTA GIOVEDI' 11.07 12.01 Maggio

35 GROSSI ROBERTO VENERDI' 12.01 12.55 Dal 04.05.2015 Al 16.05.2015 36 IANNIELLO CONCETTA

37 LENA CINZIA VENERDI' 9.19 10.18

38 LEONE BENEDETTA MARTEDI' 9.19 10.18

39 MACERA ELISA GIOVEDI' 10.18 11.07

40 MARIANI LUCIA LUNEDI' 11.07 12.01

41 MASTRONARDI GIULIO MERCOLEDI' 10.18 11.07

42 MEZZINA FELICIA GIOVEDI' 9.19 10.18

43 MIELE ANGELA VENERDI' 9.19 10.18

44 MINCI ALESSANDRO

45 MUSILLI ANTONELLA

46 MUZZONE MARCELLO GIOVEDI' 10.18 11.07

47 PAGNANELLI ASSUNTA VENERDI' 9.19 10.18

48 PETTA CLAUDIO LUNEDI' 10.18 11.07

49 PIACENTINI VERONICA LUNEDI' 9.19 10.18

50 PICANO IRENE VENERDI' 11.07 12.01

51 RASO POMPEA LUNEDI 10.18 11.07

52 ROSSI PASCALE GIOVEDI' 9.19 10.18

53 SADDO' ANTONIETTA VENERDI' 12.01 12.55

54 SAMMARTINO GUGLIELMA VENERDI' 10.18 11.07

55 SANTILLI M. ROSARIA SABATO 9.19 10.18

56 SCAPPATICCI VALERIA MARTEDI' 12.01 12.55

57 STELLATO MARIA MERCOLEDI' 11.07 12.01

58 TERENZI MARIA MARTEDI' 12.01 12.55

59 TISEO ANTONIO

60 TOMOLILLO M.ROSARIA VENERDI' 9.19 10.18

61 TROIANO MARINELLA VENERDI' 11.07 12.01

62 TUDINO FILIPPO MARIA VENERDI' 12.01 12.55

63 VALENTE GIUSEPPINA MARTEDI' 11.07 12.01

64 VARTOLO RUGGERO

ZITTI ENRICO MARTEDI' 11.07 12.01



2.5 Le risorse Finanziarie

Il nostro istituto dispone delle seguenti risorse finanziarie:

Fondi Ministeriali

sponsorizzazioni

fondi ministeriali per l'autonomia

contributi ministeriali per progetti speciali

fondo di istituto

Contributi delle famiglie



2.6 Gli studenti

Il I Istituto Comprensivo di Cassino ospita circa 1400 studenti, provenienti dal centro della città,

dalla periferia, che è piuttosto estesa, e dai paesi vicini (Cervaro, S. Elia Fiumerapido, Rocca

D’Evandro, Piedimonte S.Germano, S.Pietro Infine, Pignataro Interamna, S.Apollinare Villa S. Lucia,

Mignano); gli alunni pendolari utilizzano prevalentemente i mezzi pubblici, alcuni sono

accompagnati dai genitori che vengono a Cassino per esigenze lavorative. La presenza di alunni

stranieri è relativamente bassa, mentre è progressivamente aumentato, negli ultimi anni,

l’inserimento di alunni diversamente abili, con deficit prevalentemente psico-fisico. La popolazione

scolastica è costituita da fasce di livello sociale e culturale diversificate: accanto ad alunni motivati

allo studio e sostenuti da famiglie culturalmente elevate, frequentano alunni con situazioni di

svantaggio sociale, culturale, economico. Le classi attualmente funzionanti sono 26 nella scuola

secondaria di primo grado ( di cui 9 terze, 8 seconde e 9 prime), 24 classi per la scuola primaria (di

cui 5 prime, 5 seconde, 5 terze, 4 quarte e 5 quinte), mentre nella scuola dell'infanzia ci sono 9

sezioni a turno intero (dalle ore 8 alle ore 16).

Istituto Comprensivo 1° Cassino

scuola dell'infanzia

7 sezioni in Via Arno + 2 sezioni distaccate in

Via Pascoli

scuola primaria

24 classi in

Via Pascoli

scuola secondaria di 1° grado

26 classi in

Via Bellini 1



2.7 Le famiglie

Il bacino di utenza della scuola è vario ed esteso, è costituito da studenti residenti nel centro

cittadino, da ragazzi provenienti dalle popolose frazioni di Caira, S. Angelo, da S.Bartolomeo, da

altre frazioni dell’hinterland cassinate, da paesi limitrofi anche della provincia di Caserta. La

maggior parte delle famiglie è attenta alla formazione che la scuola propone e offre disponibilità a

seguire l’andamento scolastico dei figli. Non mancano famiglie disagiate e con limitati strumenti

culturali che necessitano, da parte degli operatori della scuola, di interventi forti atti a migliorarne

l’atteggiamento nei confronti della scuola con positiva ricaduta sul rendimento scolastico dei figli.

2.8 I rapporti con il territorio

Nella città di Cassino, oltre al nostro, sono presenti altri due istituti comprensivi, quasi tutte le

scuole di istruzione secondaria superiore e diverse facoltà universitarie. I rapporti con gli altri

istituti comprensivi sono, in parte, sistematici e costruttivi, positivi quelli con l’Università e con la

maggior parte delle scuole secondarie superiori, difficili quelli con l’Ente Locale. Alla carenza di

strutture pubbliche sportive e ricreative sopperiscono, in parte, i privati con alcune piscine, molte

palestre e diversi campi da tennis, mentre i corsi di lingua inglese, musica e informatica sono

offerti da diverse agenzie. La presenza di un teatro da qualche anno, con le sue diverse tipologie di

stagioni, è vissuta in maniera positiva e, ultimamente, dopo la chiusura dell’unico cinema della

città, il teatro svolge anche le funzioni di sala cinematografica.

3 LA SCUOLA COME PROGETTO EDUCATIVO GLOBALE

3.1 Obiettivi del POF L’offerta formativa, come è ribadito nel primo paragrafo, dove gli indirizzi di fondo che esprimono

la nostra visione del progetto educativo della scuola sono vincolati ad una sempre più limpida e

decisa funzione educativa della scuola, punta, attraverso un progetto globale, alla qualità

dell'apprendimento per tutti: una qualità in grado di affermarsi sostenendo sia difficoltà e disagi

sia potenzialità ed eccellenze e la realizzazione del Progetto per l’accoglienza e l’integrazione degli

alunni stranieri. Essa conferma le scelte di base operate da ogni singolo grado di scuola, ma le

ricostituisce in un unico percorso significativo che coerentemente si adatta alle richieste della



Riforma in atto e che si sostanzia negli obiettivi educativi individuati e condivisi dall’intero corpo

docente.

OBIETTIVI EDUCATIVI TRASVERSALI

IDENTITA’

SCUOLA dell’INFANZIA

€ Consolidare l’identità personale.

€ Sperimentare diversi ruoli e forme di identità

SCUOLA PRIMARIA

€ Prendere consapevolezza delle proprie potenzialità e delle proprie risorse.

€ Favorire le diverse condizioni di sviluppo e di elaborazione dell’identità di genere.

€ Sviluppare quelle dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee necessarie ad una crescita globale ed armoniosa della persona

SCUOLA SECONDARIA di I

GRADO

€ Sviluppare armonicamente la personalità attraverso il sapere (le conoscenze) e il fare (le abilità).

€ Definire la propria identità attraverso la scoperta dei propri stili d’apprendimento, interessi, attitudini, immagine di sé.

€ Acquisire lo spirito d’iniziativa per favorire lo sviluppo fisico, psichico e intellettuale.

APPARTENENZA


€ Acquisire le prime forme di educazione alla cittadinanza, a partire dalle prime esperienze di convivenza responsabile

€ Interiorizzare l’importanza di avere regole condivise

€ Porre le fondamenta di un comportamento eticamente orientato

€

SCUOLA PRIMARIA

€ Favorisce il senso di responsabilità

€ Stimolare ad un’attenta riflessione sui comportamenti di gruppo


GRADO

€ Conoscere in maniera chiara la realtà sociale.

€ Collaborare con gli altri per il raggiungimento di mete comuni, rispettando e valorizzando il ruolo di ciascuno.

€ Interagire con gli altri e con l’ambiente sociale, rispettando le diversità.

€ Interiorizzare e interpretare i valori sociali riconosciuti.



INTEGRAZIONE


€ Vivere esperienze sull’importanza della reciprocità dell’ascolto

€ Imparare a porre attenzione al punto di vista dell’altro e alle diversità di genere

SCUOLA PRIMARIA

€ Sviluppare atteggiamenti positivi e realizzare pratiche collaborative

€ Realizzare e favorire forme di cooperazione e di solidarietà

€ Sviluppare un’adesione consapevole a valori condivisi per praticare la convivenza civile


GRADO

€ Sviluppare positive relazioni educative con gli adulti e con i coetanei.

€ Acquisire competenze personali che offrano la possibilità di integrarsi nella società contemporanea.

€ Agire in maniera matura e responsabile.

€

SUCCESSO

FORMATIVO


€ Acquisire competenze

€ Imparare a riflettere sulle esperienze

€ Essere in grado di saperle tradurre in tracce personali e condivise

SCUOLA PRIMARIA

€ Acquisire l’alfabetizzazione di base, sia culturale che sociale.

€ Acquisire i saperi irrinunciabili

€ Acquisire, attraverso le differenti discipline, una modalità di interpretazione, simbolizzazione e rappresentazione del mondo.


GRADO

€ Consolidare le conoscenze e le abilità disciplinari ed interdisciplinari sulle effettive capacità.

€ Sviluppare la motivazione ad apprendere.

€ Offrire a ogni alunno le stesse possibilità di crescita educativa e culturale, creando i presupposti per il successo scolastico di ciascuno;

€ Raggiungere i saperi essenziali, secondo le potenzialità proprie di ogni alunno

PROGETTUALITA’


€ Conquistare la propria autonomia, come mezzo di affermazione di fiducia in sé e negli altri.

€ Partecipare alle decisioni esprimendo opinioni.

€ Operare scelte ed assumere atteggiamenti sempre più consapevoli.

SCUOLA PRIMARIA

€ Stimolare il pensiero analitico e critico

€ Coltivare la fantasia e il pensiero



divergente

€ Essere in grado di elaborare idee e di promuovere azioni finalizzate al raggiungimento di uno scopo


GRADO

€ Elaborare ed esprimere ipotesi sul proprio futuro e sulla propria collocazione nel mondo.

€ Acquisire una capacità progettuale a breve, medio e lungo termine.

€ Operare scelte realistiche nell’immediato e nel futuro, portando avanti lo sviluppo di un progetto di vita personale.

3.2 Il curricolo verticale La necessità di dotare il nostro istituto comprensivo di uno strumento culturale e didattico, quale è

appunto un curricolo “continuo” in verticale, è l’espressione, non solo, di un quadro scolastico

sostanzialmente e istituzionalmente mutato, ma anche di una reale esigenza educativa: dare vita

ad un percorso formativo unico, che accompagni e sostenga l’alunno dall’età di tre anni fino al

termine della scuola superiore di primo grado, che risulti, però, altrettanto duttile per potersi

differenziare secondo le esigenze dei diversi ordini e gradi di scuola e personalizzarsi nella risposta

individuale ad ogni singolo utente. Il curricolo verticale, così, affianca il progetto educativo

dell’istituto, ne sostiene l’impianto culturale e ne sottolinea quella continuità educativa che è

necessaria per ottenere il successo formativo di ogni alunno. Un progetto, insomma, coerente, di

cui i “traguardi per lo sviluppo delle competenze”, evidenziati nelle Indicazioni nazionali per il

curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione ne rappresentano le mete più

significative. Un progetto a “responsabilità condivisa”, del quale tutti i docenti sono ugualmente

responsabili e che dà un nuovo valore alle loro scelte didattiche e metodologiche. Un progetto

inteso come “risorsa preziosa” per formulare una proposta didattica articolata e in progressione. Il

curricolo verticale elaborato dal nostro istituto comprensivo è in allegato al presente documento

3.3 Gli assi culturali Alla fine del percorso formativo offerto dal nostro istituto comprensivo i nostri alunni avranno

acquisito le competenze chiave attraverso le conoscenze ed abilità riferite a competenze di base

che sono ricondotte ai quattro assi culturali, così come previsti dal D.M. 139/07: asse dei linguaggi,

asse matematico, asse scientifico tecnologico, asse storico- sociale.

• L’asse dei linguaggi ha l’obiettivo di fare acquisire allo studente la padronanza della

lingua italiana come ricezione e come produzione, scritta e orale; la conoscenza di almeno



una lingua straniera; la conoscenza e la fruizione consapevole di molteplici forme

espressive non verbali; un adeguato utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della

comunicazione.

• L’asse matematico ha l’obiettivo di far acquisire allo studente saperi e competenze che lo

pongano nelle condizioni di possedere una corretta capacità di giudizio e di sapersi

orientare consapevolmente nei diversi contesti del mondo contemporaneo e la sua finalità

è l’acquisizione al termine dell’obbligo d’istruzione delle abilità necessarie per applicare i

principi e i processi matematici di base nel contesto quotidiano della sfera domestica e sul

lavoro, nonché per seguire e vagliare la coerenza logica delle argomentazioni proprie e

altrui in molteplici contesti di indagine conoscitiva e di decisione.

• L’asse scientifico-tecnologico ha l’obiettivo di facilitare lo studente nell’esplorazione del

mondo circostante, per osservarne i fenomeni e comprendere il valore della conoscenza

del mondo naturale e di quello delle attività umane come parte integrante della sua

formazione globale. Acquisire metodi, concetti,atteggiamenti indispensabili ad interrogarsi,

osservare e comprendere il mondo e a misurarsi con l’idea di molteplicità, problematicità e

trasformabilità del reale diventa possibile solo con l’adozione di strategie di indagine, di

procedure sperimentali e di linguaggi specifici che costituiscono la base di applicazione del

metodo scientifico. Le competenze dell’area scientifico-tecnologica, nel contribuire a

fornire la base di lettura della realtà, diventano esse stesse strumento per l’esercizio

effettivo dei diritti di cittadinanza. Esse concorrono a potenziare la capacità dello studente

ad operare scelte consapevoli ed autonome nei molteplici contesti, individuali e collettivi,

della vita reale, fornendo strumenti per far acquisire una visione critica della realtà.

Obiettivo determinante è, infine, rendere gli alunni consapevoli dei legami tra scienza e

tecnologie, della loro correlazione con il contesto culturale e sociale con i modelli si

sviluppo e con la salvaguardia dell’ambiente, nonché della corrispondenza della tecnologia

a problemi concreti con soluzioni appropriate.

• L’asse storico-sociale ha l’obiettivo di fare comprendere allo studente il cambiamento e la

diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e



in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali. Lo

aiuta, inoltre a collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul

reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della

collettività e dell’ambiente, a riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio

economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio e a utilizzare gli

strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario.

3.4 Organizzazione scolastica

3.4.1 Struttura organizzativa del sistema

Dirigente Scolastico Collegio Docenti

Collaboratori del

Dirigente

Funzioni Strumentali Consigli intersezione,

Interclasse e Classe DSGA

Responsabili di

plesso

Segreteria

amministrativa e

didattica

Collaboratori

Gestione qualità della

scuola, valutazione e

autovalutazione

Coordinatori di classe

Realizzazione di attività/ progetti formativi d’intesa con famiglia ed

enti ed istituzioni esterne alla scuola

Interventi e servizi

per gli alunni

Segretario

Docenti di classe/sezione

N° 9 sezioni scuola infanzia

Via Arno SERVIZI

Responsabile sicurezza N° 24 classi

scuola primaria

N° 26 classi scuola secondaria I grado

Amministratore di sistema

Responsabile sito web

Genitori

Rappresentanti consiglio di istituto

Rappresentanti consiglio di

intersezione/interclasse/classe

Sostegno al lavoro dei

docenti



3.4.2 I collaboratori del dirigente scolastico

compiti

Prof. Tiseo Antonio 1. Collabora con il Dirigente scolastico per la formulazione dell’ordine del giorno del Collegio dei Docenti e verifica le presenze durante le sedute di collegio di segmento ( scuola secondaria di 1° grado) e di collegio unitario; 2. Svolge la funzione di segretario verbalizzante delle riunioni del Collegio dei Docenti, in collaborazione/alternanza con l’altro docente collaboratore, predisponendo le bozze dei verbali delle sedute collegiali di segmento ( scuola secondaria di 1° grado ) e delle sedute di collegio unitario, da consegnare al dirigente entro una settimana dalla seduta collegiale; 3. Collabora nella predisposizione delle circolari e ordini di servizio; 4. Collabora con il Dirigente scolastico per questioni relative alla sicurezza e alla tutela della privacy; 5. Si occupa dei permessi di entrata e uscita degli alunni della scuola secondaria di primo grado; 6. Collabora con il D.S. nel coordinamento e controllo dell’attività didattica quotidiana, vigilando sul rispetto degli orari, sulla presenza in aula di docenti ed alunni, sulla serenità e sull’ordine dello svolgimento dell’attività stessa 7. Accoglie l’utente esterno e/o interno che abbia bisogno di informazioni,e/o chiarimenti in merito all’organizzazione scolastica. 8. Partecipa alle riunioni di coordinamento indette dal Dirigente scolastico; 9. Definisce le procedure da sottoporre al Dirigente scolastico per l’elaborazione dei mansionari e dell’organigramma; 10. Coordina l’organizzazione e l’attuazione del POF raccordandosi con la FS; 11. Cura i rapporti e la comunicazione con le famiglie; 12. Svolge azione promozionale delle iniziative poste in essere dall’Istituto; 13. Collabora nell’organizzazione di eventi e manifestazioni, anche in collaborazione con la Funzione Strumentale e con strutture esterne; 14. Mantiene rapporti con professionisti e agenzie esterne per l’organizzazione di conferenze e corsi di formazione; 15. Coordina la partecipazione a concorsi e gare; 16. Partecipa, su delega del Dirigente scolastico, a riunioni presso gli Uffici scolastici periferici; 17. Collabora alla gestione del sito web della scuola; 18. Collabora alle attività di orientamento; 19. Collabora con la segreteria seguendo le iscrizioni degli alunni per la scuola secondaria di primo grado e per ogni altra attività riguardante l’area alunni; 20. Collabora con la segreteria, curando la procedura finalizzata alla scelta dei libri di testo, ed assicurando il rispetto dei tetti di spesa stabiliti dal MIUR.; 21. Predispone questionari e modulistica interna; 22. Fornisce ai docenti materiali sulla gestione interna dell’Istituto; 23. Collabora alla predisposizione dei calendari delle attività didattiche e funzionali; 24. Controllo dell’utilizzo dei sussidi didattici ( in particolare PC e tablet –vigilanza su consegna a docenti ed alunni e verifica della loro restituzione) 25. Controllo dei materiali inerenti la didattica: verbali, calendari, circolari; 26. controlla la regolare, puntuale e tempestiva verbalizzazione delle riunioni dei consigli di classe delle scuole secondarie di primo grado 27. controllare che tutta la documentazione didattica (registri, verbali, verifiche scritte ecc.) elaborata nel corso dell’anno scolastico venga raccolta in modo sistematico e funzionale



Inoltre svolge altre mansioni con particolare riferimento al plesso di Scuola Secondaria di primo grado e precisamente:

• Vigilanza e controllo della disciplina e del rispetto del regolamento interno da parte di docenti ed alunni;

• Organizzazione interna;

• Gestione dell’orario scolastico;

• Uso delle aule e dei laboratori;

• Verifica della firma ppv da parte di tutto il personale docente e ata della copia cartacea delle circolari, da raccogliere in un unico registro da consegnare in presidenza al termine dell’anno scolastico per gli atti;

• Proposte di metodologie didattiche.

• Predisposizione, aggiornamento e gestione del registro elettronico in collaborazione con l’assistente amministrativo addetto all’area alunni per la scuola secondaria di primo grado;

• Raccordo con il presidente della commissione per gli esami di stato e predisposizione di tutti gli atti organizzativi propedeutici al loro regolare svolgimento;

• predisposizione piano organizzativo dei servizi minimi in caso di sciopero(secondo contrattazione d’Istituto) o assemblea sindacale, compresa la comunicazione alle famiglie, da sottoporre alla valutazione del Dirigente;

• gestione degli aspetti organizzativi delle prove INVALSI in collaborazione con la Funzione strumentale per l'autovalutazione di istituto;

In caso di sostituzione dello scrivente, è delegato alla firma dei seguenti atti amministrativi:

• atti urgenti relativi alle assenze e ai permessi del personale docente e ATA, nonché alle richieste di visita fiscale per le assenze per malattia previo raccordo anche telefonico con la scrivente;

• atti contenenti comunicazioni al personale docente e ATA;

• corrispondenza con l’Amministrazione regionale, provinciale, comunale, con altri enti, Associazioni, Uffici e con soggetti privati avente carattere di urgenza, previo raccordo anche telefonico con la scrivente;

• corrispondenza con l’Amministrazione del MIUR centrale e periferica, avente carattere di urgenza, previo raccordo, anche telefonico, con la scrivente;

• documenti di valutazione degli alunni;

• libretti delle giustificazioni;

• richieste di intervento forze dell’ordine per gravi motivi;

• richieste ingressi posticipati e uscite anticipate alunni. Ins Simeone Fiorenzo

1. firmare permessi di entrata e di uscita degli alunni; 2. Partecipare allo staff di presidenza; 3. Attuare le deliberazioni degli organi collegiali; 4. Verbalizzare le riunioni di collegio di segmento ed eventualmente sostituire il



primo collaboratore nella verbalizzazione dei collegi unitari; 5. Controllare la regolare redazione dei verbali delle riunioni dei consigli di intersezione/interclasse e degli scrutini intermedi e finali delle scuole primarie 6. E’ informato dalla segreteria di tutti i docenti assenti o in ritardo rispetto all’orario di servizio e collabora nella predisposizione delle sostituzioni quotidiane dei docenti della scuola primaria assenti; 7. Collaborare nella redazione dell’orario interno 8. Collaborare con il D.S. nel coordinamento e controllo dell’attività didattica quotidiana, vigilando sul rispetto degli orari, sulla presenza in aula di docenti ed alunni, sulla serenità e sull’ordine dello svolgimento dell’attività stessa 9. Controllare che tutta la documentazione didattica (registri, verbali,verifiche scritte ecc.) elaborata nel corso dell’anno scolastico venga raccolta in modo sistematico e funzionale 10. Accogliere l’utente esterno e/o interno che abbia bisogno di informazioni,e/o chiarimenti in merito all’organizzazione scolastica. 11. Dare supporto per l'inserimento dati adozione libri di testo scuola secondaria 12. Controllare l'attuazione di Progetti d'Istituto inseriti nel POF e gli aspetti organizzativi ad essi legati 13. Fungere da raccordo con presidenza, segreteria, funzioni strumentali, coordinatori di plesso e referenti per preparazione materiale da inserire nelle bacheche elettroniche 14. Controllare i materiali e gli strumenti per gestione delle valutazioni quadrimestrali degli alunni della scuola primaria; 15. Collaborare per la stesura dell’orario interno delle lezioni; 16. Effettua il controllo qualità 17. Collaborare con il D.S. nel controllo pomeridiano delle attività didattiche e progettuali che si svolgono nell’istituto; 18. Accogliere le istanze di svolgimento delle assemblee di classe e di istituto; 19. Collaborare con il D.S. nella predisposizione di circolari e ordini di servizio, avvisi e comunicazioni per docenti e alunni. 20. Curare la distribuzione dei registri e dei documenti necessari all’organizzazione scolastica.

Ins Maria Pia Cangiano

a)coordinare e organizzare le attività del plesso, anche mantenendo i rapporti con famiglie e alunni; b)esercitare azione di sorveglianza del rispetto degli obblighi di lavoro del personale; c)presiedere, su delega del Dirigente scolastico, il consiglio di intersezione/interclasse del plesso (per la scuola dell’infanzia e le scuole primarie); d)controllare – in rapporto con i collaboratori del Dirigente scolastico – la regolare, puntuale e tempestiva verbalizzazione delle riunioni dei consigli di intersezione; e)adottare le misure necessarie a garantire la sorveglianza degli alunni, disponendo le modalità di sostituzione nel caso di assenza improvvisa di un docente; f)controllare e firmare i permessi di entrata posticipata e uscita anticipata degli alunni; g)partecipare – secondo le indicazioni del DS – alle riunioni dello “staff” e di altre commissioni e/o gruppi di lavoro; h)sovrintendere e controllare, secondo le specifiche indicazioni fornite con apposita circolare, il corretto uso delle fotocopiatrici e delle linee telefoniche, curando la regolare tenuta dei relativi registri k) coordinare ed attuare, nel plesso, la normativa di igiene e sicurezza sul lavoro, compresa la compilazione del registro di controlli periodici; inoltre in qualità di



“preposto” ottemperare agli obblighi previsti dall’art. 19 del D.lgs. 81/2008 (e successive modifiche e integrazioni).

Ins. Raso Danila a)coordinare e organizzare le attività del plesso, anche mantenendo i rapporti con famiglie e alunni; b)esercitare azione di sorveglianza del rispetto degli obblighi di lavoro del personale; c)presiedere, su delega del Dirigente scolastico, il consiglio di intersezione/interclasse del plesso (per la scuola dell’infanzia e le scuole primarie); d)controllare – in rapporto con i collaboratori del Dirigente scolastico – la regolare, puntuale e tempestiva verbalizzazione delle riunioni dei consigli di intersezione; e)adottare le misure necessarie a garantire la sorveglianza degli alunni, disponendo le modalità di sostituzione nel caso di assenza improvvisa di un docente; f)controllare e firmare i permessi di entrata posticipata e uscita anticipata degli alunni; g)partecipare – secondo le indicazioni del DS – alle riunioni dello “staff” e di altre commissioni e/o gruppi di lavoro; h)sovrintendere e controllare, secondo le specifiche indicazioni fornite con apposita circolare, il corretto uso delle fotocopiatrici e delle linee telefoniche, curando la regolare tenuta dei relativi registri k) coordinare ed attuare, nel plesso, la normativa di igiene e sicurezza sul lavoro, compresa la compilazione del registro di controlli periodici; inoltre in qualità di “preposto” ottemperare agli obblighi previsti dall’art. 19 del D.lgs. 81/2008 (e successive modifiche e integrazioni).

3.4.3 Le funzioni strumentali

IDENTITA’ Area della valutazione: Le due funzioni strumentali dovranno operare in

sinergia e coordinandosi con il Gruppo di autovalutazione, di cui saranno

parte integrante. I loro compiti sono definiti nell’ottica

dell’implementazione del recente dettato normativo,il Regolamento che

ha istituito il Sistema nazionale di valutazione, in vigore dal 4 luglio 2013.

1.a Autonalisi di Istituto

a) Individuazione dei processi da sottoporre ad autoanalisi

b) Individuazione degli indicatori di qualità e degli strumenti di analisi

(aree di valutazione- indicatori di qualità-

c) Valutazione iniziale- reporting- valutazione finale dei processi e dei

prodotti

d) Valutazione iniziale- reporting e valutazione finale dei progetti

e) Coordinamento insieme al Dirigente del gruppo di autovalutazione

di istituto( GAV)

f) Elaborazione dati e reporting delle attività di ricerca

1.b Valutazione degli apprendimenti

g) Coordinare la compilazione dei test per gli alunni e dei questionari di

sistema

h) Coordinare la gestione dei test invalsi per le classi di scuola primaria

e secondaria , anche in riferimento agli esami di stato



i) Coordinare i lavori dei dipartimenti disciplinari e contribuire

¬ alla definizione e condivisione degli aspetti valutativi del curricolo

di scuola alla luce delle nuove indicazioni nazionali

¬ alla valutazione degli strumenti didattici.

Area della progettazione curricolare: Le Funzioni strumentali dovranno operare in sinergia tra loro e raccordandosi con le attività dei dipartimenti disciplinari e dei coordinatori di classe dovranno curare; in particolar modo la raccolta della documentazione delle attività da diffondere e pubblicizzare attraverso il sito dell’istituto, per migliorare la diffusione delle buone pratiche all’interno dello stesso istituto ( tra segmenti di scuole diversi) e aumentare la visibilità sul territorio.

a) Coordinare il lavoro di revisione dei curricoli, studiare gli aspetti innovativi della normativa in atto, curare la ricerca di “ buone pratiche” di altre realtà ed avanzare proposte;

b) Predisporre il curricolo di istituto sulla base della documentazione prodotta dai dipartimenti

c) Socializzare all’interno e all’esterno dell’istituzione scolastica i documenti della scuola avvalendosi di tecnologie multimediali e della rete;

d) Fungere da supporto didattico al lavoro di referenti e coordinatori; e) Coordinare la raccolta di materiali progettuali per una comunicazione

e trasferibilità interna f) Continuità didattico-educativa classi quinte primaria-classi prime

scuola secondaria di 1° grado; continuità didattico-educativa alunni infanzia- classi prime scuola primaria: coordinamento interventi scuole superiori e agenzie per l’orientamento in uscita;

g) Curare la documentazione delle attività e fornire materiali da pubblicare sul sito per la visibilità della scuola

h) Contribuire a revisionare/riadattare il POF e i vari documenti della scuola ( carta dei servizi, Patto Formativo, regolamento di istituto e regolamento di disciplina) per il corrente anno scolastico insieme al Dirigente e alle altre funzioni strumentali

APPARTENENZA

e

PROGETTUALITA’

Area della progettazione extracurricolare: Le Funzioni strumentali dovranno operare in sinergia tra loro e raccordandosi con le diverse agenzie presenti sul territorio e le attività dei coordinatori di; in particolar modo dovrà essere curata la raccolta della documentazione delle attività da diffondere e pubblicizzare attraverso il sito , per migliorare la diffusione delle buone pratiche all’interno dello stesso istituto ( tra segmenti di scuole diversi) e aumentare la visibilità sul territorio.

a) Coordinare rapporti tra enti locali, scuola, famiglia, associazioni varie presenti sul territorio e con mediatori culturali b) Ricerca , comunicazione e coordinamento proposte di partecipazione a concorsi c) Coordinamento delle attività extracurricolari dell’istituto in



particolare: Organizzazione dell’Open day ( scuola infanzia, primaria, secondaria) Coordinamento progetto concorso orchestre scuola secondaria Coordinamento attività per il 50° della Scuola “ Di Biasio “ Coordinamento attività per “ Il giorno della memoria” Coordinamento attività extracurricolari ( laboratorio teatrale,musicale,

creatività, motoria ecc) d) Curare la documentazione delle attività e fornire alla FS per le tecnologie i materiali da pubblicare sul sito per la visibilità della scuola e) Contribuire a revisionare/riadattare il POF e i vari documenti della scuola ( carta dei servizi, Patto Formativo, regolamento di istituto e regolamento di disciplina) per il corrente anno scolastico insieme al Dirigente e alle altre funzioni strumentali f) Raccolta delle proposte e calendarizzazione e coordinamento di visite guidate e viaggi di istruzione di infanzia, primaria, secondaria; definizione dei vari aspetti logistici e di trasporto in raccordo coi i coordinatori e la segreteria; Area di supporto tecnologico ai docenti: la funzione strumentalie curerà

tutti gli aspetti legati all’utilizzo delle nuove tecnologie nell’istituto;

fondamentale sarà il supporto ai docenti in questa fase di

implementazione dell’utilizzo del registro elettronico; saranno di ausilio e

supporto ai docenti nel reperimento di risorse didattiche liberamente

fruibili sul web; supporteranno i docenti impegnati nella sperimentazione

delle cl@ssi 2.0 a) Gestione dei laboratori multimediali b) Monitoraggio e catalogazione delle attrezzature presenti a scuola c) Implementazione e aggiornamento delle procedure relative all’informatizzazione della Pubblica amministrazione prescritte dalle disposizioni di legge e regolamentari in sinergia con il dirigente Scolastico e con la segreteria amministrativa d) Collaborazione con dirigenza , collaboratori del dirigente scolastico, segreteria per la gestione del registro elettronico ed eventuale supporto ai docenti; f) Stesura e divulgazione del “ regolamento di funzionamento dei laboratori” g) Consulenza tecnica didattica sull’uso dei prodotti multimediali- giornalino scolastico on line, consulenza ai docenti per l’utilizzo della rete internet ed intranet h) Verifica del funzionamento dei laboratori e segnalazione di eventuali criticità i) Rapporti con ditte riparatrici, acquisto nuove apparecchiature e collaudo di quanto acquistato o riparato j) Contribuire a revisionare/riadattare il POF e i vari documenti della scuola ( carta dei servizi, Patto Formativo, regolamento di istituto e regolamento di disciplina) per il corrente anno scolastico insieme al Dirigente e alle altre funzioni strumentali



INTEGRAZIONE

E

SUCCESSO

FORMATIVO

Area del disagio e integrazione: Le funzioni strumentali svolgono un

importante compito di raccordo tra genitori, docenti del consigli di classe,

segreteria amministrativa, UTR, associazioni di volontariato ecc. In

particolare coordinano tutte le attività legate all’inclusione – BES (in

particolare alunni diversamente abili, DSA) alunni stranieri ecc,

a) Coordinamento delle attività dei gruppi di lavoro relativi alla

disabilità ed eventuale sostituzione del dirigente in caso di necessità

b) Rapporti col la A.S.L e servizi sociali del Comune, operatori socio-

sanitari

c) Gestione della documentazione relativa agli alunni disabili (

certificazioni sanitarie, PEI, PDF,verbali GLHO, verbali GLHI ecc)

d) Stesura calendari GLHO

e) Attività di coordinamento organizzativo e didattico, ricolta ai docenti

di sostegno della scuola secondaria di 1° grado

f) Organizzazione e coordinamento di progetti per alunni con BSE(

disabili, DSA ecc)

g) Controllo, aggiornamento e archiviazione della documentazione

relativa ai BSE ( disabili, DSA ecc)

h) Coordinamento e cura dei rapporti con Enti e istituzioni esterne alla

scuola in relazione alle tematiche dell’integrazione scolastica

i) Raccolta e selezione del materiale prodotto per l’inserimento sul sito

web della scuola

j) Partecipazione ad incontri con genitori

k) Contribuire a revisionare/riadattare il POF e i vari documenti della

scuola ( carta dei servizi, Patto Formativo, regolamento di istituto e

regolamento di disciplina) per il corrente anno scolastico insieme al

Dirigente e alle altre funzioni strumentali

3.4.4 Il tempo scuola

Il Primo Istituto Comprensivo, in particolar modo attento e centrato sulle competenze cognitive,

comunicative, relazionali e decisionali dei suoi studenti, ha scelto, per l’anno scolastico in corso, di

pianificare ed organizzare le proprie attività educative e formative in modo tale da creare un

contesto idoneo a promuovere modelli organizzativi innovativi, caratterizzati da una sempre

maggiore flessibilità in tempi, spazi ed articolazione del gruppo classe per ottenere percorsi di

apprendimento personalizzati ed assicurare a tutti i suoi alunni il successo formativo. In tal senso

ha scelto di suddividere il proprio monte ore complessivo in unità orarie di 54/55 minuti per

migliorare il Piano dell’Offerta Formativa, potenziare la qualità dell’azione didattica e dare spazio

ai bisogni educativi di tutti i suoi alunni attraverso la realizzazione di attività laboratoriali che

accrescono le opportunità educative dei ragazzi e sollecitano le potenzialità di ciascuno. Con la

scelta di introdurre, quindi, ulteriori unità orarie, ha fortemente voluto promuovere un

apprendimento significativo come risposta ai bisogni individuali della sua utenza, strutturando

percorsi personalizzati che motivano allo studio e migliorano la padronanza dei contenuti.



a. La Scuola dell’Infanzia organizza le diverse esperienze distribuendole su cinque giorni (dal

lunedì al venerdì) per un totale di 40 ore settimanali dalle ore 8.00 alle ore 16.00 con di

servizio mensa.

b. Nella Scuola Primaria le discipline sono distribuite su sei giorni per un totale di 29 unità

orarie settimanali di 55 minuti ciascuna per tutte le classi, dalle ore 8.25 alle ore 13.00 dal

lunedì al venerdì, mentre il sabato dalle ore 8.25 alle ore 12.05. Grazie, inoltre al progetto

“SCUOLAPERTA” è stato attivato un ulteriore tempo scuola (pre e post scuola e

doposcuola) con permanenza fino alle ore 16 in presenza di una docente esterno per lo

svolgimento dei compiti e comprensivo di servizio mensa. La scuola primaria è stata

riconosciuta tra quelle ad indirizzo musicale ai sensi del DM8/2011; le attività si svolgono

attraverso le seguenti attività:

a. Corso Yamaha- nelle ore di laboratorio ( 29° o 30° ora) con esperto esterno per tutte le classi

b. Laboratori musicali- con prestito professionale di docenti di strumento della scuola media rivolto alle classi terze, quarte e quinte

c. progetto musica pomeridiano gestito dai docenti di i scuola secondaria (con contributo dei genitori) e rivolto alle classi 3^-4^-5^)

Discipline Tempo obb.

classi I

Tempo obb.

classi II

Tempo obb. classi

III-IV-V

Italiano 8 u.o. 8 u.o. 7 u.o.

Storia/Geografia 4 u.o. 4 u.o. 4 u.o.

Matematica 6 u.o. 6 u.o. 6 u.o.

Scienze 1 u.o. 1 u.o. 1 u.o.

Inglese 1 u.o.

2 u.o. 3 u.o

Arte e imm. 2 u.o. 1 u.o. 1 u.o.

Musica 1 u.o. 1 u.o. 1 u.o.

Sc. motorie 1 u.o. 1 u.o. 1 u.o.

Tecnologia 1 u.o. 1 u.o. 1 u.o.

Religione 2 u.o. 2 u.o. 2 u.o.

Laboratorio di recupero,

approfondimento,

potenziamento

2 u.o. 2 u.o. 2 u.o.

totale 29 29 29

c. Per la Scuola Secondaria di Primo Grado le discipline sono distribuite su sei giorni per un totale di 33 unità orarie di 54 minuti ciascuna per tutte le classi, dalle ore 8.25 alle ore



12.55 il lunedì, il giovedì e il sabato; dalle ore 8.25 alle ore 13.45 il martedì, il mercoledì ed il venerdì . Per gli alunni che scelgono il corso di strumento musicale il complessivo monte ore settimanale sale a 33 ore, con obbligo di frequenza pomeridiana negli orari indicati dai relativi docenti di strumento musicale.

Insegnamenti

curriculari

Unità orarie settimanali

classi I


classi II


classi III

Italiano 6 6 6

Inglese 3 3 3

Francese 2 2 2

Storia /Geografia 3 3 3

Approfondimento 1 1 1

Scienze

Matematiche

6 6 6

Tecnologia 2 2 2

Musica 2 2 2

Arte e Immagine 2 2 2

Scienze Motorie 2 2 2

Religione 1 1 1

Laboratorio* 3 3 3

Strumento

musicale

3 3 3

*Laboratorio

Attività di recupero, consolidamento e potenziamento in Italiano, matematica, lingue, tecnologia,

e nell’area area delle educazioni, con attivazione di percorsi interdisciplinari progettati per ogni

gruppo classe dai docenti di corso.

3.5 I progetti Gli elementi del curriculo nazionale sono ampliati e supportati dalla nostra offerta progettuale che

opera in diversi settori:

℘ Recupero e/o potenziamento delle competenze disciplinari

℘ Competenze in L2

℘ Avviamento alla pratica sportiva

℘ Integrazione e disagio

℘ Avviamento alla pratica dello strumento musicale

℘ Eco-laboratori

℘ Competenze logiche, analogiche e digitali

℘ Laboratori espressivi



℘ Servizi logistici all’utenza

Tutti i progetti, presentati per ogni ordine di scuola e specificati nelle successive tabelle,

prevedono, sostanzialmente, tre modalità di attuazione e quindi tre differenti percorsi di gestione

amministrativa.

a. Progetti la cui realizzazione è prevista in orario curriculare, che non comportano alcun

aggravio per il bilancio scolastico. In taluni casi è previsto un contributo volontario da parte

delle famiglie laddove sia stata ravvisata la necessità dell’apporto professionale

specialistico di un esperto esterno.

b. Progetti la cui realizzazione è prevista in orario extracurriculare e che richiedono la figura

professionale e professionalizzante dell’esperto esterno. Tale tipologia di progetti prevede

un contributo volontario da parte delle famiglie e viene attivato solo nel caso in cui venga

raggiunto un numero congruo di partecipanti.

c. Progetti la cui realizzazione è prevista in orario extracurriculare, ma la cui gestione è

completamente a carico dei docenti interni. Per tale tipologia di progetti è prevista,

secondo la normativa vigente, una specifica retribuzione a carico dei fondi FIS che vengono

messi a disposizione di ogni istituto dal MIUR per la tipizzazione della offerta formativa.

Relativamente alla disponibilità dei fondi previsti per l’anno scolastico 2014/2015 , il CdD

ha approvato tutte quelle offerte progettuali, presentate dai docenti, ritenute coerenti con

gli indirizzi generali del POF ma ha, altresì, previsto dei criteri di precedenza con cui

contestualizzare, successivamente, una fase di selezione in caso di limitata disponibilità

economica per la retribuzione del personale stesso. In tal caso sarà data la precedenza a:

¬ Ore a disposizione per le supplenze

¬ Progetti di recupero

¬ Progetti di potenziamento

¬ Continuità a progetti consolidati e caratterizzanti la tipologia di scuola

¬ Nuovi progetti con effetto ricaduta sull’intera scuola

¬ Nuovi progetti con effetto visibilità della scuola



I PROGETTI del POF (approvati dal CdD per l’anno scolastico 2014/2015)

IDENTITA’


€ EDUCAZIONE MOTORIA con ESPERTI ESTERNI

€ PROGETTO DANZA SPORTIVA

€ FESTA DELLA CASTAGNA

€ FESTA DEI NONNI

SCUOLA PRIMARIA

€ CORO

€ FRUTTA NELLE SCUOLE

€ SPORT DI CLASSE

€ SWICH ON

€ PEDIBUS

€ PRE e POST SCUOLA

€ LABORATORIO TEATRALE

€ PROGETTO MUSICA, COLORI, FORME

€ PROGETTO “ CLASSE A COLORI”

€ SPORTELLO PSICOLOGICO A SCUOLA Gestito dalla Dott.ssa Del Maestro

€ PROGETTO “EDUCAZIONE alle EMOZIONI” prevenzione del fenomeno del bullismo

€ PROGETTO “COMPOSTIAMO” per 3,4,5

SCUOLA SECONDARIA di I GRADO

€ CINEFORUM

€ LABORATORIO TEATRALE

€ AVVIAMENTO ALLA PRATICA SPORTIVA

APPARTENENZA


€ IL NOSTRO MAGICO NATALE

€ FESTA DI FINE ANNO

€ LA FESTA DEI NONNI

SCUOLA PRIMARIA

€ OPEN DAY

€ PROGETTO “SALUTIAMO LA SCUOLA PRIMARIA”


€ PROGETTO 50° DI BIASIO

€ OPEN DAY

€ IL GIORNO DELLA MEMORIA

INTEGRAZIONE


€ INGLESE CURRICULARE

SCUOLA PRIMARIA

€ PROGETTO ALUNNI STRANIERI (progetto relativo allo studio della lingua italiana come L2 in collaborazione con L’AGE di Cassino)

€ PROGETTO SCUOLA IN OSPEDALE


€ MUSICA D’INSIEME

€ STAGE LINGUISTICO

€ PROGETTO E-TWINNING

€ PROGETTO ALUNNI STRANIERI



(progetto relativo allo studio della lingua italiana come L2 in collaborazione con L’AGE di Cassino)

SUCCESSO

FORMATIVO


€ FLESSIBILITA’ ORGANIZZATIVA E DIDATTICA

€ PROGETTO CONTINUITA’ scuola della Infanzia/scuola primaria

€ LABORATORIO DI OSSERVAZIONI NATURALISTICHE

€ PROGETTO ART ATTACK

€ PROGETTO MANIPOLAZIONE CREATIVA

SCUOLA PRIMARIA


€ GIOIAMATHESIS

€ PROGETTO MUSICA DM 8/2011

€ PROGETTO FUMETTO

€ PROGETTO CONTINUITA’ scuola prima ria e secondaria di primo grado



€ IL QUOTIDIANO IN CLASSE

€ CL@SSE 2.0 – FLIPPED CLASSROOM

€ SPORTELLO DI MATEMATICA

€ PREPARAZIONE AGLI ESAMI

€ PROGETTO DELF

€ PROGETTO CAMBRIDGE

€ CONCORSO PER ORCHESTRE

PROGETTUALITA’


€ “OPERAZIONE SCUOLE PULITE”

€ SULLE ALI DELLA SOLIDARIETA’

SCUOLA PRIMARIA

€ GIORNALINO ON LINE

€ VERSO UNA SCUOLA AMICA promosso dall’UNICEF

€ SULLE ALI DELLA SOLIDARIETA’, (adozione a distanza)



€ PROGETTO ORIENTAMENTO

€ GIORNALINO ON LINE


Ogni Consiglio di Intersezione o di Classe, di ogni ordine e grado di scuola, su proposta dei docenti e dove lo

ritenga opportuno, può inserire all’interno delle attività didattiche in corso d’anno la partecipazione a

concorsi, gare, competizioni, spettacoli teatrali che arricchiscano l’offerta formativa della scuola e ne

potenzino le linee guida.

3.6 Uscite didattiche, visite e viaggi d’istruzione



SCUOLA DELL’INFANZIA

1. visita alla fattoria didattica Agriturismo Picinisco ed Exodus

2. Castello di Lunghezza

3. Itri -percorso delle farfalle

SCUOLA PRIMARIA Per la scuola primaria oltre che uscite sul territorio sono previste uscite di un giorno con rientro serale.

1. classi seconde: uscita didattica Cassino

2. Classi 2â,2^c,2^d,2ê- fattoria di Exodus; Castello di Lunghezza

3. Classe 2^B- uscita didattica al Castello di Lunghezza; Uscita didattica in orario scolastico

presso i laboratori dell’azienda Baldassarra di Veroli

4. classi terze: Museo nazionale del paleolitico- Isernia sezioni C,D,E

5. Classi quarte: visita guidata all’Abazia di Montecassino, Museo e Parco Archeologico di

Cassino

6. classi quinte sez A,D,C : Piana delle orme, museo storico-Latina; uscite e visite guidate a

Cassino

7. Classi 5^B e 5Ê: 10/04/2014- Visita al Palazzo di Montecitorio e poi visita pomeridiana ai

resti dell’antica Roma; Uscite didattiche sul territorio di Cassino

Si potranno inoltre effettuare uscite didattiche sul territorio da svolgersi in corso d’anno, se legate ad attività programmate e se deliberate in sede di consiglio di interclasse. SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

1. Caserta-Teatro in lingua inglese- Caserta Vecchia-classi 3D e 3I 2. Roma Fori imperiali- Trasmissione Geo e Geo classi 1D, 1C e 2C

8. Roma Teatro Italia per spettacolo “ I promessi sposi”- Via Alessandrina- classi terze:

3A,3B,3C,3D,3F,3H,3I

9. Tivoli- Villa D’Este e Villa Adriana classi 2ìA,2^B,2^C

10. Roma Musei Vaticani classi 2^D e 2Ê

11. Roma Fosse Ardeatine e Museo Maxxi- classi terze: 3C,3B,3I,3G

12. Ninfa Sermoneta classi 1Ê,1^F,2^G

13. San Pietro Avellana- Monte di Mezzo- tutte le classi prime

14. Napoli Vesuvio Osservatorio MAV- Pozzuoli classi 2Ê,3Ê , 2^G

15. Viaggi d’istruzione di più giorni secondo i seguenti itinerari:

a. Toscana: Firenze Siena San Gimignano, Città della Pieve



b. Abruzzo : Lago di Penne- c/ o Masseria Bellini

c. Umbria : Perugia, Assisi, Spoleto, cascata delle Marmore

Si potranno inoltre effettuare uscite didattiche sul territorio da svolgersi in corso d’anno, se

legate ad attività programmate e se deliberate in sede di consiglio di classe.

E’ prevista, inoltre, per tutti e tre i gradi di scuola, la partecipazione a quelle iniziative socio-

culturali promosse degli enti locali e la partecipazione ad ogni altro evento culturale che venga

ritenuto didatticamente valido e coerente con l’offerta formativa dell’Istituto Comprensivo.

4 LA SCUOLA COME ESPERIENZA SIGNIFICATIVA PER IL PROGETTO DI

VITA

4.1 Scelte didattiche e opzioni metodologiche Il collegio Docenti, con il supporto del consiglio di istituto, deve mettere in atto tutte le possibili

strategie idonee a contrastare il fenomeno della dispersione scolastica e a favorire il successo,

offrendo percorsi innovativi, tali da consentire una consapevole scelta nell’ottica del progetto di

vita e del pieno raggiungimento degli obiettivi formativi degli alunni.

Nella dimensione operativa, i livelli di azione, coerenti alla progettazione unitaria, possono essere

ricondotti a:

¬ Interventi di consolidamento e di potenziamento; ¬ Interventi di recupero; ¬ Interventi di sostegno all’apprendimento.

Si tratta di potenziare i processi già in atto dando coerenza, continuità e sistematicità all’insieme

delle azioni già intraprese, valorizzando innanzi tutto quanto ormai acquisito e consolidato nella

nostra realtà scolastica.

4.1.1 Stili educativi

Per esercitare un’azione educativa veramente efficace occorre conoscere gli alunni nella loro

globalità e quindi nelle rispettive dimensioni cognitive, emotive e sociali coinvolte nel processo di

apprendimento. Al fine di personalizzare l’intervento educativo, infatti, occorre:

¬ Prevedere una metodologia di insegnamento variegata e flessibile ( metodologia per obiettivi, per sfondi, per concetti e metacognitiva)

¬ Rilevare le caratteristiche dell’alunno e cioè conoscerlo in tutti i suoi aspetti: affettivo, relazionale, comportamentale, motorio, linguistico ecc;

¬ Predisporre l’azione educativa e didattica tenendo in considerazione la molteplicità degli stili cognitivi ( creativo, analitico e pratico), e delle intelligenze ( interattiva o verbale, analitica e introspettiva)

¬ Valorizzare tutti i momenti della realtà scolastica ( intervallo, laboratori, progetti, feste, uscite didattiche e visite di istruzione)

Attuare la personalizzazione dell’intervento educativo consente di:



¬ Migliorare la conoscenza e l’accettazione di sé; ¬ Favorire la costruzione di una identità positiva ¬ Instaurare un clima cooperativo e spontaneo con alunni e docenti;

Uno degli aspetti basilari per superare le tensioni emotive o manifestazioni d’insuccesso ( dovuta a

sfiducia ed insicurezza nei propri mezzi) è l’atteggiamento che i docenti devono assumere nei

confronti degli alunni. L’adulto insegnante assume , infatti, il ruolo di:

¬ Facilitatore dell’apprendimento; ¬ Garante dei diritti/doveri di ogni studente; ¬ Moderatore degli scontri.

A tal fine il docente dovrà:

¬ Possedere competenze nel proprio settore; ¬ Orientarsi al cambiamento; ¬ Saper trasferire le proprie conoscenze; ¬ Contribuire a creare un clima positivo in classe; ¬ Porsi nell’ottica del dialogo e dell’ascolto; ¬ Prevenire negli alunni forme di disagio, di insuccesso, di sfiducia e di insicurezza nei propri

mezzi e abilità; ¬ Orientare al senso di responsabilità, all’autonomia e all’autoconsapevolezza; ¬ Realizzare il progetto di vita di ogni alunno.

L’atteggiamento dei docenti verso gli alunni sarà improntato all’accettazione, all’attenzione,

all’aiuto, alla comunicazione e alla flessibilità educativa. Inoltre il setting d’aula diventerà una vera

comunità di relazioni, al cui interno si vivrà il senso di appartenenza, si verrà stimolati, si

contribuirà con le proprie capacità, si verrà educati al rispetto e alla responsabilità per il benessere

degli altri. La classe diventa, quindi, il luogo di cui ciascuno fa veramente parte e nel quale ci si

prende cura di ciascuno, dove ogni studente riceve il sostegno di cui ha bisogno e può dare il

proprio contributo non venendo giudicato, ma apprezzato.

4.1.2 B.E.S. e svantaggio scolastico

Con la Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 “Strumenti di intervento per alunni con Bisogni

Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica“ si indica chiaramente che

“l’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla

presenza di deficit. In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale

attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di

apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della

cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”. Questi alunni, individuati

attraverso l’utilizzo dell’acronimo BES, richiedono una personalizzazione dell’insegnamento che

pone l’accento sulla peculiarità, sulla durata e sull’intensività dell’intervento. L’espressione

“bisogni”, infatti, deve focalizzare l’attenzione del docente non sulle difficoltà presentate dallo



studente, ma sui bisogni reali dell’alunno, che nell’ambito del suo percorso necessita di una

risposta efficace ed immediata. Le condizioni problematiche che causano difficoltà di

apprendimento e che presentano bisogni educativi speciali sono molte: alcune ben definite come

può essere il ritardo mentale e altre più sfumate come i disturbi dell’apprendimento o i problemi

del comportamento. Di fronte a queste difficoltà nel seguire la programmazione rivolta alla classe,

i singoli insegnanti e i CdC si impegnano ad elaborare forme di didattica individualizzata e

personalizzata. In generale, ciò significa costruire obiettivi, attività didattiche e atteggiamenti

educativi “ su misura” per la singola specifica difficoltà che manifesta quell’alunno in particolare.

Questo adattamento delle attività scolastiche è motivato dalla considerazione che l’alunno in

difficoltà ha bisogno di un’offerta differenziata ma strettamente agganciata alla programmazione

del gruppo classe ( ricerca di un punto di contatto). Inoltre, l’intervento educativo verrà attuato

attraverso modalità di approccio al lavoro che favoriscano l’utilizzo di capacità vicine alla zona

prossimale di sviluppo (spazio intermedio tra ciò che l’alunno è in grado di fare in modo autonomo

e ciò che riesce a fare attraverso la mediazione didattica di un adulto o attraverso la

collaborazione di compagni più capaci). Si possono realizzare molte e diverse forme di

personalizzazione/individualizzazione: da un semplice intervento attraverso spiegazioni aggiuntive

o ripetute da parte dell’insegnante, alla costruzione di un vero e proprio piano educativo

individualizzato per alunni con difficoltà gravi con l’utilizzo di risorse aggiuntive, come gli

insegnanti di sostegno e gli assistenti educatori.

4.1.3 Prevenzione delle difficoltà di apprendimento

La prevenzione delle difficoltà di apprendimento viene perseguita attraverso obiettivi generali e

specifici:

Obiettivi generali:

¬ Aumentare l’autostima ¬ Favorire il potenziamento cognitivo

Obiettivi specifici:

¬ Ridurre l’impulsività Adeguare il compito senza renderlo banale attraverso la riduzione degli stimoli;

Abituare a cercare il significato delle cose;

Mediare e guidare la raccolta dei dati;

¬ Garantire il successo Aumentare la consapevolezza dell’azione

Chiarire gli obiettivi

Chiedere una valutazione sulla fattibilità o sulle difficoltà dell’attività proposta;



Far emergere il pensiero sotterraneo di fronte al fallimento o all’errore;

4.1.4 Metodologia del recupero

Alla base delle modalità di recupero vi è da prendere atto di un comportamento fallimentare ed

utilizzare il fallimento per ri-orientare l’impegno: l’interazione insegnante-alunno diviene

indispensabile. Se non sussiste questa interazione, l’alunno trova delle giustificazioni al proprio

comportamento, senza assumersi responsabilità del fallimento, ma attribuendone la causa a

fattori esterni al proprio controllo, e l’insegnante, a sua volta, costruisce le proprie giustificazioni

impedendo così la modificazione dei propri comportamenti e l’attivazione di strategie di recupero

adeguate, ritenendo di non avere strumenti per modificare l’esito fallimentare.

I comportamenti da attuarsi per ri-orientare l’impegno sono:

¬ Prendere atto del fallimento, riconoscere il mancato raggiungimento di un obiettivo;

¬ Interpretare il fallimento

¬ Ridefinire gli obiettivi

¬ Riconoscere se gli obiettivi prefissati erano realistici ed eventualmente individuare dei

sotto obiettivi;

¬ Modificare i propri comportamenti

L’insegnante dovrà mettere in atto strategie che favoriscano nell’alunno la modifica dei

comportamenti fallimentari. Tale analisi può portare ad ipotesi interpretative che potranno anche

non funzionare ed essere, quindi, modificate o completamente sostituite in itinere.

4.2 Integrazione degli alunni diversamente abili L’integrazione degli alunni diversamente abili nasce dal riconoscimento del diritto di ognuno ad un

inserimento attivo e partecipe nella realtà sociale e nello sviluppo delle proprie potenzialità

attraverso un percorso mirato di educazione e di istruzione.

L’integrazione si crea se si valorizza ogni diversità (nella situazione specifica della disabilità e/o

difficoltà di apprendimento) assumendola come risorsa; se si costruisce una rete di relazioni,

interventi, sinergie intorno al bambino; l’integrazione si realizza dando continuità all’azione

formativa, adeguando strategie e metodi allo sviluppo del bambino e mantenendo un filo

conduttore tra i vari ordini di scuola. La Scuola, nel riconoscere piena validità a questi assunti,

prende atto che l’integrazione e la diversità costituiscono dimensioni integranti dell’ Offerta

Formativa, componenti essenziali della progettazione educativa orientata al rispetto e alla

valorizzazione delle differenze.

Per rispondere positivamente ai bisogni formativi dei singoli alunni, garantendo loro il pieno

sviluppo delle possibilità e il diritto-dovere allo studio (riferimenti alla Costituzione e alla Legge

Quadro per l’handicap del ’92), la scuola si configura come:



• Luogo di vita e di apprendimento nel quale “star bene” e sentirsi ben considerati;

• Luogo in cui si mettono in atto interventi formativi diversificati e strategie mirate per facilitare l’acquisizione di competenze ( a livello emotivo-affettivo, delle autonomie, motorio, sociale, cognitivo);

• Momento di riflessione aperta, continua e collegiale in cui si integrano tutte le figure che partecipano al processo formativo (docenti, famiglie, collaboratori scolastici, operatori dei servizi sociali, specialisti A.S.L., Enti Locali Associazioni, ecc.).

4.2.1 Figure che partecipano al processo formativo

DENOMINAZIONE COSTITUZIONE COMPITO

G.L.H.I. Gruppo di Lavoro

Handicap d’Istituto

¬ rappresentanti dei genitori scuola infanzia, primaria e secondaria di I Grado

¬ operatore UTR

¬ insegnanti di sostegno dei diversi ordini di scuola

¬ rappresentanti docenti curriculari

¬ Funzione Strumentale (che si occupa della gestione dei processi di integrazione)

¬ Analizzare la realtà di sfondo e le risorse interne (umane, professionali, strutturali, materiali) ed esterne (servizi ed iniziative di Enti, Associazioni, Scuole del territorio) della scuola.

¬ Organizzare la vita scolastica ai fini dell’integrazione degli alunni disabili (gruppi, collegamenti, tempi).

¬ Predisporre le condizioni che facilitino l’apprendimento e la formazione degli alunni disabili.

¬ Condividere, confrontare, divulgare esperienze e realizzare interventi di progettazione, verifica e valutazione dei processi ed esiti di insegnamento,apprendimento/formazione degli alunni.

G.L.H.O.

Gruppo di Lavoro Handicap Operativo

¬ team docente dell’alunno disabile (ins.ti curricolari e ins.te specializzato)

¬ operatori socio sanitari

¬ genitori

¬ Cura l’elaborazione ,la realizzazione e la verifica/valutazione di P.D.F. e P.E.I. (o P.E.P.)

¬ Cura i rapporti con gli Operatori socio-sanitari

4.2.2 Il Piano Educativo Individualizzato

Il documento denominato "Piano Educativo Individualizzato - Progetto di Vita", previsto dalla legge

104/92 sull'integrazione delle persone con handicap, rappresenta uno strumento fondamentale

per la riuscita del nostro intervento educativo. Esso si divide in quattro parti, ciascuna delle quali

dovrebbe essere il frutto della collaborazione fra insegnanti di sostegno, insegnanti curricolari ed

altre figure professionali (medico, fisioterapista, psicologo, assistente sociale, assistente

specialistico...) che si occupano dell’alunno diversamente abile.

Il Piano Educativo Individualizzato comprende:



¬ La Diagnosi Funzionale Educativa, in cui vengono riportati i dati relativi al disturbo del

bambino e alle sue potenzialità di recupero;

¬ Il Profilo Dinamico Funzionale, in cui vengono definiti gli obiettivi a breve (1-2 mesi),

medio(6 mesi-1 anno) e lungo termine (1-2 anni).

¬ Attività, materiali e metodi di lavoro, in cui si definiscono le risorse impiegate e le

modalità con cui viene attuato concretamente l'intervento;

¬ Verifica dell'acquisizione e dell'appropriatezza degli obiettivi, in cui si stabiliscono le

modalità e i tempi per verificare a) il livello di raggiungimento degli obiettivi educativi da

parte del bambino; b) l'adeguatezza degli obiettivi individuati all'inizio dell'anno e

l'eventuale necessità di "correggere il tiro".

4.2.3 Le principali novità introdotte nel Piano Educativo Individualizzato

Innanzitutto il modo in cui viene classificato il disturbo. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha

infatti diffuso un diverso modello di diagnosi funzionale basato sull' ICF (International

Classification of Functioning), che non si limita alla certificazione della patologia ma indica "come

funzionano" le strutture mentali e corporee del bambino; oltre a ciò amplia la visione "medica"

inserendo abilità sociali e personali, fattori contestuali ed ambientali, rendendo così la diagnosi

davvero "funzionale" al lavoro dell'insegnante. Altro passo avanti si è compiuto con il passaggio

dal concetto di disabilità a quello di Bisogno Educativo Speciale, spostando l'accento dal deficit da

"normalizzare" all'opportunità dell'individualizzazione dei percorsi formativi e alla valorizzazione

delle diverse abilità.

Infine si afferma la tendenza ad estendere l'ambito del Piano Educativo Individualizzato dalla

scuola alla vita di tutti i giorni: l'intervento non è più finalizzato soltanto al raggiungimento dei

traguardi previsti dai programmi scolastici ma riguarda l'autonomia personale, il benessere psico-

fisico, la riflessione da parte dell'alunno sulle proprie aspettative di realizzazione personale e sul

possibile inserimento nel mondo del lavoro, la cura delle relazioni sociali: è il Progetto di Vita.

Nel far questo agisce seguendo criteri di continuità sia verticale, all’interno dell’Istituzione

Scolastica (dall’Infanzia alla Secondaria di I grado),che orizzontale (raccordo con le

Istituzioni,Enti,Associazioni Territoriali), di efficienza attraverso l’ottimizzazione di risorse interne

ed esterne, di efficacia attraverso scelte metodologiche centrate sui bisogni dell’alunno e di

innovazione mediante la sperimentazione di percorsi di ricerca-azione; e si avvale di degli

interventi del G.L.H.I., con il compito di individuare e predisporre le condizioni migliori ai fini

dell’integrazione, e dei G.L.H.O. che curano l’elaborazione e la realizzazione dei documenti

progettuali.

In particolare la nostra realtà scolastica opera in raccordo con:

- la famiglia

- il personale scolastico



- le associazioni culturali e del tempo libero

E collabora con i seguenti soggetti istituzionali coinvolti nell’integrazione;

- Azienda Sanitaria Locale

- Servizi Sociali

- Comune, Provincia e USP

4.2.4 I progetti per l’integrazione degli alunni diversamente abili

I progetti riguardano tutti gli alunni diversamente abili frequentanti le scuole dell’Istituto

Comprensivo e i rispettivi gruppi classe. La finalità è quella di offrire agli alunni rinforzi qualitativi e

quantitativi delle occasioni sperimentando il successo e la gratificazione personale in un contesto

di vita e di lavoro sereno e stimolante.

Obiettivi:

¬ creare condizioni motivanti e piacevoli per gli alunni diversamente abili assicurando un

intervento educativo mirato per sviluppare le potenzialità rilevate nei documenti socio-

sanitari e scolastici

¬ stimolare i processi di percezione, espressione, comunicazione attraverso percorsi

laboratoriali significativi

¬ favorire l’acquisizione di abilità specifiche di apprendimento

¬ stimolare l’utilizzo di sussidi e tecnologie come ausilio al processo di apprendimento

Poiché la disabilità necessita di modalità peculiari e specifiche di intervento in termini di

integrazione, offre ai docenti:

¬ l’opportunità di acquisire competenze professionali e culturali

¬ la possibilità di confrontare e socializzare esperienze, finalizzate alla progettazione di azioni

educative mirate.

PROGETTO Finalità e obiettivi

“Un ponte sulla città” ¬ Acquisire autonomia operativa nello svolgimento sequenziale

di un compito.

¬ Sviluppare adeguate capacità comunicative in situazioni

sociali.

¬ Sviluppare il senso di appartenenza ad una comunità.

¬ Saperi muovere in maniera autonoma nell’ambito di percorsi



noti all’interno della città.

¬ Essere in grado di orientarsi nel riconoscimento ed utilizzo dei

servizi offerti dal territorio.

¬ Accrescere i rapporti interpersonali.

¬ Favorire l’autonomia sociale e personale.

“Musicoterapia” ¬ Favorire una relazione non verbale con il conduttore e/o con il gruppo

¬ Saper mettere in relazione suono, segno, corpo

¬ Potenziare l’attenzione (aumento della capacità d’ascolto)

¬ Sviluppare una alfabetizzazione emotiva di base (universo sonoro/universo emozionale)

¬ Stimolare l’immaginazione e la creatività

¬ Incentivare l’attività motoria per vivere lo spazio fisico in funzione dello sviluppo cognitivo.

¬ Essere in grado di costruire relazioni positive

“In lingua LIS” ¬ Comprendere il significato di canale comunicativo diverso

¬ Favorire una relazione non verbale con i singoli compagni di classe e/o con il gruppo classe

¬ Saper esprimere la propria emotività attraverso l’uso di un’altra lingua

¬ Sviluppare e potenziare la memoria visiva

¬ Favorire l’integrazione degli alunni sordi con alunni udenti che parlano la LIS come L2

4.2.5 Metodologia e attività

Per gli alunni diversamente abili,inseriti nelle rispettive classi di appartenenza, verranno adottate

metodologie di lavoro che facilitino il consolidamento di quanto acquisito e il raggiungimento degli

obiettivi programmati. Si privilegerà l’uso di metodologie a carattere operativo sul singolo alunno,

ad un sottogruppo e sulla classe.

I suddetti interventi vengono integrati dalla mediazione dell’insegnante di sostegno e/o di

classe/sezione mediante: proposta di attività pratiche, esperienze dirette, attività laboratoriali,

semplificazione di contenuti. Oltre a partecipare alle esperienze laboratoriali promosse dalla

comunità scolastica di appartenenza (attività inerenti a progetti di classe/sezione/plesso/istituto),

sono previsti, per questi alunni, percorsi mirati legati ai loro bisogni specifici.

4.3 Altri servizi offerti dall’istituto

4.3.1 La scuola a domicilio

Il nostro istituto offre un servizio di istruzione domiciliare agli alunni colpiti da gravi patologie o impediti a

frequentare la scuola per un periodo di almeno trenta giorni. Tale iniziativa è finalizzata a garantire il diritto



allo studio e all’apprendimento, nonché a facilitare il reinserimento nel contesto scolastico degli alunni con

problemi di salute. Le lezioni domiciliari verranno effettuate, preferibilmente, dagli insegnanti della classe

di appartenenza dell’alunno interessato, per il loro svolgimento si utilizzeranno quanto più possibile le

nuove tecnologie le quali, tra l’altro, consentono un’interazione attiva con la classe. Il servizio di istruzione

domiciliare verrà fornito previo consenso dei genitori e su loro specifica richiesta

4.3.2 Sportello scolastico

L’iniziativa dello sportello d’ascolto ha come obiettivi la prevenzione e la riduzione del disagio, della

dispersione e dell’abbandono scolastico. Esso rappresenta un’importante risposta alle varie e diversificate

problematiche legate allo sviluppo della personalità e offre un fattivo sostegno ai casi di bisogni educativi

speciali. È uno spazio gestito dalla Dott.ssa Del Maestro, Psicologa dell’età evolutiva- Psicoterapeuta. Il

servizio di sportello d’ascolto è attivo, previo appuntamento telefonico, secondo i seguenti orari:

• Scuola primaria in Via Pascoli- il Lunedì dalle 8.30 alle 10.00 • Scuola secondaria di 1° grado “ G. Di Biasio”- Mercoledì dalle 8.30 alle 10.00

Le tipologie di sportello disponibili sono le seguenti:

tipologia di sportello Principali obiettivi per gli alunni Competenze dello psicologo

Sportello d’ascolto psicologico

Migliorare il rendimento scolastico Migliorare il metodo di studio Ridurre il disagio relazionale

Supporto psicopedagogico Supervisione Ascolto bisogni dei docenti e delle famiglie

Sportelo didattico e psicopedagogico

Recupero competenze Acquisizione competenze Recupero studenti poco motivati Valorizzare gli studenti bravi Sviluppo del rispetto dell’altro

Supporto psicopedagogico sul metodo di studio Informazioni tecniche su motivazione e autostima Trainig psicoeducativi

Sportello didattico “ fra pari” PEER EDUCATION . Progetto educativo alla salute

Aumentare l’autostima Miogòliorare il rapporto docente/LUNNO FAVORIRE LA COLLABORAZIONE TRA STUDENTI

Supporto psicopedagogico Formazione specifica per le attività di gruppo Informazioni tecniche sull’autostima

Sportello di approfondimento

Acquisizione di maggiore competenze Realizzazione di moduli di approfondimento

Non prevista

Sportello di mediazione scolastica

Migliorare il rendimento Ingenerare cambiamento comportamentale nell’identità Favorire il dialogo scuola-famiglia

Consulenza psicologica Verifica dei risultati Informazioni sui processi di mediazione/negoziazione

Sportello riorientamento Progetto 2 Don Milani 2”

Percorsi educativi individualizzati per alunni a rischio abbandono

Sostegno al tutor Supporto psicopedagogico Informazioni di orientamento Inventari d’interessi Tecniche di colloquipo



Oltre all’attività di counseling fornita dallo sportello, sono previsti alcuni incontri a tema presso

l’auditorioum della Scuola secondaria di 1° grado “ G. Di Biasio”, rivolti in particolare alle famiglie degli

alunni iscritti al nostro istituto, in questi incontri si tratteranno i seguenti argomenti:

GENNAIO 2015 ore 15 Bullismo, bullismi: cosa possono fare i genitori per

prevenire l’abuso tra coetanei?

FEBBRAIO 2015 ore 15 Clima familiare e adolescenti: lo sviluppo di una

genitorialità responsabile

MARZO 2015 ore 15 SOS Psiche: l’educazione emotiva per figli RESILIENTI

4.4 Integrazione degli alunni stranieri

Di fronte alla varietà di vita e di storia che caratterizzano questi ragazzi e ai differenti bisogni

didattici e linguistici, per offrire risposte efficaci, così come suggerito dalle "Linee guida per

l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri" allegate alla Circolare n. 24 del 1 marzo 2006, il

Primo Istituto Comprensivo, in base alla normativa vigente (D. D. LL. 25/7/98, n.°286 D. P.R.

31/8/99, n.°394 che sancisce il diritto dei minori stranieri presenti sul territorio nazionale

all’istruzione, indipendentemente dalla regolarità della loro posizione), iscrive gli alunni stranieri,

nelle forme e nei modi previsti per i coetanei italiani, nelle classi corrispondenti alla loro età

anagrafica, tenendo conto del loro livello di competenze, abilità e preparazione e fa in modo di

predisporre il clima, gli atteggiamenti e l’organizzazione per facilitare l’inserimento dei minori

appena arrivati in Italia, anche attraverso incontri con le famiglie.

Ci si rende però conto che, anche nella nostra scuola, la presenza di ragazzi provenienti da alcuni

Paesi extracomunitari sta diventando sempre più significativa e che la loro integrazione va

considerata come un’occasione educativa la cui utilità ricade non solo sugli alunni interessati, ma

anche sulla classe e sulla scuola nel suo complesso, è importante pertanto

¬ stabilire procedure mirate per l’accoglienza,

¬ deliberare interventi specifici per favorire la conoscenza della lingua italiana

¬ organizzare momenti socializzanti per conoscere e valorizzare le diverse culture.

È necessario quindi determinare e seguire un protocollo, vale a dire un modello di accoglienza, che

illustri una modalità corretta e pianificata, con la quale affrontare e facilitare l’inserimento

scolastico degli alunni stranieri, in particolare di chi si iscrive ad anno scolastico iniziato e che può

fornire una base di partenza comune all’interno dei percorsi formativi dei diversi Consigli di classe.

4.4.1 Protocollo di accoglienza

Attraverso le indicazioni contenute nel protocollo di accoglienza, il Collegio dei Docenti si propone

di definire comportamenti condivisi all’interno dell’Istituto in tema di accoglienza di alunni

stranieri, facilitare l’ingresso a scuola dei ragazzi stranieri ed accoglierli in un clima di serenità,

entrare in relazione con la famiglia immigrata e promuovere la comunicazione tra scuola e



territorio e tra i vari ordini di scuola sui temi dell’accoglienza e dell’educazione interculturale.

Inoltre, il protocollo di accoglienza fornisce chiare indicazioni riguardo alle modalità di inserimento

degli alunni stranieri, indica fasi e modalità di interventi per l’apprendimento della lingua italiana

come lingua sia di comunicazione che di studio, ricerca strumenti didattici e materiali che

supportino il lavoro didattico rivolto agli alunni stranieri.

4.4.2 Fasi dell’accoglienza

L’ISCRIZIONE

L’iscrizione rappresenta il primo passo di un percorso d’accoglienza dell’alunno straniero e della

sua famiglia.

È utile, indicare fra il personale di segreteria, chi è incaricato del ricevimento delle iscrizioni degli

alunni stranieri anche al fine di affinare progressivamente abilità comunicative e relazionali che

aiutano senz’altro l’interazione con i "nuovi utenti".

Si specificano i documenti e le informazioni da richiedere, oltre che gli avvisi, i moduli, le note

informative sulla scuola scritte nelle lingue d’origine da consegnare ai genitori per facilitare la loro

comprensione della nuova realtà scolastica. La consegna di documentazione bilingue o in lingua

d’origine, così come l’esposizione di avvisi e indicazioni in lingua nelle bacheche e sui muri e le

porte della scuola, propongono un volto "amichevole" della scuola. È anche possibile prevedere

l’intervento di mediatori linguistici che possano essere messi a disposizione da enti locali e

associazioni sulla base di convenzioni e di accordi.

Il primo incontro dei genitori stranieri, sovente accompagnati dal figlio che deve essere iscritto, di

carattere inevitabilmente amministrativo, potrebbe concludersi con la definizione di una data per

l’incontro successivo fra i genitori e il nuovo alunno con uno dei docenti del gruppo "accoglienza".

LA PRIMA CONOSCENZA

Oltre agli aspetti amministrativi, occorre raccogliere una serie d’informazioni di merito sull’alunno

che consentano d’adottare decisioni adeguate, sia sulla classe in cui deve essere inserito, sia sui

percorsi di facilitazione che dovrebbero essere attivati. La prima conoscenza può articolarsi in un

incontro con i genitori e un colloquio con l’alunno, eventualmente alla presenza di un mediatore

linguistico. In questa fase si raccolgono informazioni sulla storia personale e scolastica dell’alunno,

sulla situazione familiare, sugli interessi, le abilità, le competenze possedute dall’alunno. Il

rapporto con il bambino o il ragazzo straniero può essere facilitato anche dall’utilizzo di tecniche

non verbali quali il disegno, la gestualità, la fotografia, ecc. Possono essere proposte prove logico-

matematiche, organizzate su diversi livelli di competenza, congegnate in modo da essere

intuitivamente comprensibili oppure tradotte nelle lingue d’origine. Dagli incontri previsti in

questa fase potrà emergere una significativa, per quanto iniziale, biografia scolastica dell’alunno.



L’INSERIMENTO NELLA CLASSE

Gli elementi raccolti durante le due precedenti fasi permettono di assumere decisioni in merito

alla classe d’inserimento e il Dirigente scolastico, tenuto conto delle disposizioni legislative,

propone l’assegnazione alla classe e alla sezione, seguendo il criterio dell’età, della presenza di

altri alunni appartenenti allo stesso gruppo linguistico, dell’equa distribuzione nelle classi degli

alunni stranieri (è consigliabile infatti evitare la costituzione di classi con predominanza di alunni

stranieri provenienti dallo stesso paese) e tenendo conto:

� dell'ordinamento degli studi del Paese di provenienza dell'alunno, che può

determinare l'iscrizione ad una classe immediatamente inferiore o superiore

rispetto a quella corrispondente all'età anagrafica;

� dell'accertamento di competenze, abilità e livelli di preparazione dell'alunno;

� del corso di studi eventualmente seguito dall'alunno nel Paese di provenienza;

� del titolo di studio eventualmente posseduto dall'alunno;

� della tipologia dei curricoli del sistema scolastico del Paese di provenienza.

L’ACCOGLIENZA NELLA CLASSE

L’arrivo di un alunno straniero nella classe, sia all’inizio dell’anno scolastico che in corso d’anno, va

sostenuto da un clima disteso e sereno che permetta il proficuo inserimento dello alunno/a nel

gruppo-classe e sottolineato da alcuni comportamenti: il docente coordinatore, contattato dal

Dirigente scolastico e dal referente, informa il Consiglio di classe del nuovo arrivo, presentandone

possibilmente la situazione scolastica ed esistenziale.

Il docente in servizio al momento dell’arrivo, presenta alla classe il nuovo alunno; studenti e

docenti cercheranno forme di comunicazione e modalità che facilitino l’inserimento: ad es.

nominare un tutor di classe che si occupi di aiutare il nuovo arrivato ad orientarsi nei locali della

scuola e nei compiti assegnati dagli insegnanti, ripetendogli regole, orari, consegne da rispettare;

se se ne presenti la necessità, nominare – chiedendo la disponibilità agli studenti – uno o più tutor

didattici che facilitino al nuovo arrivato la comprensione della lingua dello studio con appunti,

schemi o altro, sotto la guida dell’insegnante.

VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI



I Consigli di classe, per quanto riguarda gli alunni di recente immigrazione con scarsissima

conoscenza della lingua italiana, opereranno al fine di valutare già dal primo quadrimestre le

competenze dell’alunno nelle discipline meno legate alla conoscenza della lingua italiana, come ad

es. educazione fisica e lingua straniera (veicolare) o matematica. Nelle materie in cui la conoscenza

della lingua italiana è imprescindibile, nel caso in cui gli alunni alla fine del primo quadrimestre non

abbiano raggiunto competenze adeguate a sostenere verifiche anche semplificate, sulla scheda di

valutazione si potrà utilizzare il non classificato (N.C.) spiegandone le motivazioni nel verbale.

I Consigli di classe provvederanno, per gli alunni di recente immigrazione e/o con scarse

competenze nella lingua italiana, ad elaborare un percorso personalizzato di apprendimento con

indicazione dei contenuti minimi da raggiungere nel corso dell’anno scolastico, a tal fine, i docenti

che compongono il Consiglio di classe, formuleranno prove di verifica orali e scritte facilitate e

graduate in base alle competenze acquisite in corso d’anno.

Per tutti gli alunni, e quindi anche per gli alunni stranieri, la valutazione non può essere la semplice

media ottenuta dalle misurazioni ottenute attraverso le varie prove, ma deve tenere conto del

raggiungimento degli obiettivi trasversali quali impegno, partecipazione al lavoro didattico,

progressione nell’apprendimento. Per la valutazione degli alunni stranieri inoltre è opportuno

tenere conto della situazione di svantaggio linguistico e rispettare i tempi di apprendimento

dell’italiano come L 2.

PERCORSI INDIVIDUALIZZATI

Per gi alunni stranieri che presentino particolari difficoltà nell’acquisire le competenze linguistiche

di italiano, come ad esempio i ragazzi cinesi, per la grande differenza culturale, o per alunni inseriti

nelle classi ad anno scolastico già iniziato, la scuola può prevedere dei percorsi di apprendimento

individualizzati – pacchetti di ore gestiti da docenti esperti delle discipline di studio – da gestirsi in

orario sia curricolare che extracurricolare, al fine di sostenere l’apprendimento di detti alunni, con

prove di verifica iniziali e finali che attestino i progressi effettuati dai ragazzi e di cui il Consiglio di

classe terrà conto in sede di valutazione.

COLLABORZIONE CON IL TERRITORIO

Per promuovere la piena integrazione dei ragazzi nel più vasto contesto sociale e per realizzare un

progetto educativo che coniughi insieme pari opportunità con il rispetto delle differenze, la scuola

ha bisogno delle risorse del territorio, della collaborazione con servizi, associazioni, luoghi

d’aggregazione, biblioteche e, in primo luogo, con le amministrazioni locali per costruire una rete

d’intervento che rimuova eventuali ostacoli e favorisca una cultura dell’accoglienza e dello

scambio culturale.

4.5 La valutazione degli apprendimenti



4.5.1 La scuola dell’infanzia

La scuola dell’infanzia, liberamente scelta dalle famiglie, si rivolge a tutti i bambini dai 3 ai 6 anni di

età ed è la risposta al loro diritto all’educazione. Per ogni bambino o bambina, la scuola

dell’infanzia si pone le seguenti finalità:

€ il consolidamento dell’identità; € la conquista dell’autonomia; € il riconoscimento e lo sviluppo della competenza; € l’acquisizione delle prime forme di educazione alla cittadinanza, a partire dalle

prime esperienze di convivenza responsabile.

I TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE NEI CAMPI DI ESPERIENZA

IL SE’ E L’ALTRO

Il bambino ha sviluppato il senso dell’identità personale, è consapevole delle proprie esigenze e

dei propri sentimenti , sa controllarli ed esprimerli in modo adeguato.È cosciente della propria

storia, della storia familiare, delle tradizioni della famiglia, della comunità e della scuola e ha

sviluppato un senso di appartenenza. Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità

culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei

propri diritti e dei diritti degli altri ,dei valori, delle ragioni e dei doveri che determinano il suo

comportamento. Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini, si rende conto

che esistono punti di vista diversi e sa tenerne conto. È divenuto consapevole delle differenze e sa

averne rispetto. Ascolta gli altri e dà spiegazioni del proprio comportamento e del proprio punto di

vista. Dialoga, discute e progetta confrontando ipotesi e procedure, gioca e lavora in modo

costruttivo e creativo con gli altri bambini. Comprende chi è fonte di autorità e di responsabilità

nei diversi contesti, sa seguire regole di comportamento e assumersi responsabilità.

IL CORPO E IL MOVIMENTO

Il bambino ha raggiunto una buona autonomia personale, riconosce i segnali del corpo, sa che cosa

fa bene e che cosa fa male, conosce il proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e ha

sviluppato pratiche corrette di cura di sé , di igiene e di sana alimentazione. Prova piacere nel

movimento e in diverse forme di attività e di destrezza quali correre, stare in equilibrio,

coordinarsi in altri giochi individuali e di gruppo che richiedono l’uso di attrezzi e il rispetto di

regole , all’interno della scuola e all’aperto. Controlla la forza del corpo, valuta il rischio, si

coordina con gli altri. Esercita le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali,ritmiche ed

espressive del corpo. Conosce le diverse parti del corpo e rappresenta il corpo statico e in

movimento.

LINGUAGGI, CREATIVITA’, ESPRESSIONE



Il bambino segue con attenzione e con piacere spettacoli teatrali, musicali e cinematografici,

sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione e l’analisi di opere d’arte. Comunica,

esprime emozioni, racconta sfruttando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente.

Inventa storie e si esprime attraverso diverse forme di rappresentazione e drammatizzazioni. Si

esprime attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative e sa utilizzare diverse tecniche

espressive. Esplora i materiali che ha a disposizione e li utilizza con creatività. Formula piani di

azione, individualmente e in gruppo e sceglie con cura materiali e strumenti in relazione al

progetto da realizzare. È preciso, sa rimanere concentrato, si appassiona e sa portare a termine il

proprio lavoro. Sa ricostruire le fasi più significative per comunicare quanto realizzato. Scopre il

paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e

oggetti. Sperimenta e combina elementi musicali di base producendo semplici sequenze sonoro-

musicali. Esplora i primi alfabeti musicali utilizzando i simboli di una notazione informale per

codificare i suoni percepiti e riprodurli. Esplora le possibilità offerte dalle tecnologie per fruire

delle diverse forme artistiche, per comunicare e per esprimersi attraverso di esse.

I DISCORSI E LE PAROLE

Il bambino ha sviluppato la conoscenza della lingua italiana dal punto di vista lessicale,

grammaticale, conversazionale. Ha acquisito fiducia e motivazione nell’esprimere e comunicare

agli altri le proprie emozioni, le proprie domande, i propri ragionamenti e i propri pensieri

attraverso il linguaggio verbale e lo utilizza in modo differenziato e appropriato nelle diverse

attività. Racconta, inventa, ascolta e comprende le narrazioni e la lettura di storie, dialoga, discute,

chiede spiegazioni e spiega, usa il linguaggio per progettare le attività e per definirne le regole. Ha

acquisito un repertorio linguistico adeguato alle esperienze e agli apprendimenti compiuti nei

diversi campi di esperienza. Riflette sulla lingua, confronta lingue diverse, riconosce, apprezza e

sperimenta la pluralità linguistica e il linguaggio poetico. È consapevole e orgoglioso della propria

lingua materna. Formula ipotesi sulla lingua scritta e sperimenta le prime forme di comunicazione

attraverso la scrittura anche utilizzandole tecnologie.

LA CONOSCENZA DEL MONDO

Il bambino sa raggruppare e ordinare secondo criteri diversi, confrontare e valutare quantità;

utilizza semplici simboli per registrare; compie misurazioni utilizzando semplici strumenti. Sa

collocare correttamente se stesso, oggetti, persone nello spazio. Segue correttamente un percorso

sulla base di indicazioni verbali. Dimostra di sapersi orientare nella organizzazione cronologica

della giornata scolastica. Riferisce eventi del passato recente dimostrando consapevolezza della

loro collocazione temporale e sa formulare correttamente riflessioni e considerazioni relative al

futuro immediato e prossimo. Conosce i giorni della settimana, le ore della giornata e sa orientarsi

nel tempo della vita quotidiana e cogliere le trasformazioni naturali. Il bambino ha imparato a

osservare sulla base di criteri o ipotesi, con attenzione e sistematicità. Si dimostra curioso,

esplorativo, pone domande, discute, confronta ipotesi, spiegazioni, soluzioni e azioni. È in grado di



prendersi cura di piante e piccoli animali. Utilizza un linguaggio appropriato per descrivere le

osservazioni o le esperienze.

4.5.2 La scuola primaria

Lo sforzo continuo dei docenti della scuola primaria dell’istituto è quello di mettere a punto una

serie di metodiche e di criteri atti a rendere quanto più oggettiva ed omogenea la valutazione degli

effettivi livelli di preparazione e maturazione degli alunni. La valutazione è distinta in diagnostica,

formativa, sommativa. La valutazione diagnostica, compiuta nelle fasi iniziali del processo

educativo ( all’inizio del nuovo anno scolastico), mira ad accertare se le capacità intellettuali

generali o le capacità specifiche richieste per un determinato apprendimento, o ancora gli

apprendimenti culturali precedentemente compiuti dagli scolastici sono in grado di permettere

loro di partecipare senz’altro allo stesso processo educativo. La valutazione formativa è quella

periodica, attribuita dall’insegnante durante lo svolgimento del lavoro programmato ed ha lo

scopo di misurare l’effettivo progresso ed il grado di preparazione conseguito dal bambino. Gli

strumenti utilizzati per ottenere la valutazione formativa sono molteplici: l’interrogazione orale, la

domanda da posto, i contributi personali degli allievi, la prova scritta o grafica , il test, il

questionario. Tali strumenti saranno alla base di osservazioni sistematiche, che ogni docente

raccoglierà come strumento di lavoro progressivo. La valutazione sommativa è quella che , su

proposta del docente, è attribuita dal team degli insegnanti di classe in sede di scrutinio

quadrimestrale e finale. Tale valutazione si configura come il risultato di un processo continuo e

coerente di accertamento e di riconoscimento dell’andamento del percorso scolastico, percorso

del quale deve assumere consapevolezza, progressivamente, lo stesso allievo.

GRIGLIE DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

Valutazione Quadrimestrale

Voto Giudizio Indicatore Progressi (indicatori di processo)

10 Ottimo L’alunno è pienamente competente,sia in

termini di conoscenze/nozioni,che di

abilità/utilizzo delle tecniche.

Dimostra autonomia nel lavoro e

capacità di rielaborazione e riflessione

personale.

Tempi di applicazione/concentrazione

molto positivi.

Ritmo di apprendimento in continua

evoluzione oppure notevole e costante.

9 L’alunno è pienamente competente,sia in

termini di conoscenze/nozioni,che di




abilità/utilizzo delle tecniche. positivi.

Ritmo di apprendimento in continua

evoluzione.

8 Distinto L’alunno ha conseguito una

soddisfacente padronanza di

conoscenze/nozioni e abilità/utilizzo

delle tecniche.

Lavora quasi sempre in autonomia. Si

dimostra competente nelle varie

situazioni,anche nuove.


positivi.

Ritmo di apprendimento continuativo.

7 Buono L’alunno ha conseguito una buona

padronanza delle conoscenze e delle

abilità,dimostrandosi capace di applicare

regole e strumenti in situazioni già

sperimentate.

Lavora in autonomia dopo qualche

chiarimento.


piuttosto regolari.

Ritmo di apprendimento graduale.

6 Sufficiente L’alunno ha conseguito un sufficiente

livello di preparazione,usa la

strumentalità di base in modo essenziale

e si orienta in contesti semplici.

Lavora in autonomia dopo

chiarimenti/esemplificazioni.

Tempi di applicazione lenti e di

concentrazione brevi.

Ritmo di apprendimento lento/invariato.

5 Non sufficiente L’alunno non applica ancora regole ed

abilità,in autonomia nei vari contesti.

Lavora se guidato.

Tempi di applicazione troppo lunghi.

Ritmo di apprendimento discontinuo.

4 Non sufficiente L’alunno dimostra gravi lacune nella

conoscenza e nell’utilizzo delle tecniche

di base. Risultano limitati i progressi

verso i traguardi di competenza.

Lavora solo se guidato.

Tempi di applicazione troppo lunghi.

Ritmo di apprendimento in regressione.

3

2

1

Non sufficiente L’alunno dimostra sporadiche e limita-

te conoscenze e non utilizza le tecni-

che di base. Si rifiuta di lavorare.

Ritmo di apprendimento in grave

Regressione.

I voti in decimi in pagella non sono da intendersi come risultato della media aritmetica dei voti in

decimi delle singole prove: essi comprendono anche altri elementi formativi, legati agli indicatori



di processo (tempi di applicazione,autonomia e ritmi di apprendimento). Per quanto riguarda i

progressi si prevede, per i voti intermedi, di definire la valutazione a seconda dell’atteggiamento

del bambino. Più si impegna e cerca di dare sempre meglio,più si propende per il voto

superiore,nel primo quadrimestre;nel secondo si valuterà caso per caso,tenendo in considerazione

anche la possibilità di gratificare l’alunno.

VALUTAZIONE COMPORTAMENTO

Per il comportamento si tiene conto dei seguenti indicatori:

¬ rispetto delle regole di classe/comunità ¬ rispetto delle cose e dell’ambiente ¬ rispetto dei compagni/pari ¬ rispetto degli insegnanti/adulti

VALUTAZIONE COMPORTAMENTO

VOTO Giudizio Regole

10 Ottimo Rispetta le regole in tutte le situazioni con senso di responsabilità e

consapevolezza.

9 Rispetta le regole in tutte le situazioni.

8 Distinto Rispetta generalmente le regole ed è sempre disponibile a modificare i suoi

comportamenti in positivo.

7 Buono Rispetta le regole in molte situazioni, anche se a volte ha bisogno di richiami.

6 Sufficiente Ha bisogno di sollecitazioni e richiami per rispettare le regole nelle varie

situazioni.

5 Non sufficiente Non rispetta le regole in molte situazioni. Necessita di richiami scritti.

4 Non sufficiente E’ scorretto, non rispetta le regole. Diverse sanzioni.

3

2

1

Non sufficiente E’ molto scorretto, rifiuta le regole e non le rispetta. Necessita di

provvedimenti disciplinari.

Sulla base di quanto previsto dal Regolamento sulla valutazione (D.P.R. N.122/2009), il Collegio

docenti ha deliberato i seguenti criteri di valutazione disciplinari , elaborando indicatori di



valutazione da riferire agli obiettivi di ciascuna classe con giudizio/voto,al fine di avvicinarsi quanto

più possibile a una valutazione oggettiva e omogenea in tutte le discipline.

GRIGLIA DELLE VALUTAZIONI DISCIPLINARI

ITALIANO (CLASSI PRIME)

ASCOLTARE E PARLARE

Giudizio/voto

Non sufficiente: 4/5

• Si esprime in modo non chiaro e non rispetta l’argomento di conversazione.

Giudizio/voto

Sufficiente: 6

• Si esprime in modo sufficientemente chiaro solo se adeguatamente stimolato.

Giudizio/voto

Discreto:7 Buono: 8

• Si esprime in modo chiaro, rispettando l’argomento di conversazione.

Giudizio/voto

Distinto/Ottimo: 9/10

• Si esprime in modo chiaro e articolato, partecipa in modo corretto finalizzato ed appropriato alle interazioni comunicative.

LEGGERE E COMPRENDERE

Giudizio/voto


• Legge in modo stentato, scorretto ed inespressivo parole e/o frasi. Non comprende il significato di brevi storie ascoltate.

Giudizio/voto

Sufficiente: 6

Legge in modo sufficientemente corretto parole e/o frasi, comprende quasi sempre il significato di brevi storie lette e/ascoltate.

Giudizio/voto

Discreto/Buono: 7/8

• Legge in modo abbastanza corretto parole e/o frasi, comprende sempre il significato di brevi storie ascoltate.



Giudizio/voto

Distinto/ottimo: 9/10

• Legge in modo corretto ed espressivo, trae informazioni da ciò che legge e le riutilizza.

SCRIVERE

Giudizio/voto


• Non sa scrivere in maniera autonoma semplici parole e/o frasi, neppure con l’ausilio di immagini.

Giudizio/voto

Sufficiente/Discreto: 6/7

• Scrive semplici parole e/o frasi solo se aiutato.

Giudizio/voto

Buono/Distinto:8/9

• Scrive semplici parole e/o frasi in maniera autonoma e corretta.

Giudizio/voto

Ottimo: 10

• Produce frasi in maniera autonoma, personale e corretta.

ITALIANO (CLASSI SECONDE - TERZE – QUARTE -QUINTE)

ASCOLTARE E PARLARE

Giudizio/voto

Gravemente

insufficiente: 1/3


• Si esprime in modo non chiaro e non rispetta l’argomento di conversazione; partecipa in modo scorretto alle interazioni comunicative.

Giudizio/voto

Sufficiente - Discreto: 6/7

• Si esprime in modo chiaro, rispettando l’argomento di conversazione: partecipa in modo corretto alle interazioni comunicative.

Giudizio/voto

Buono: 8

• Si esprime in modo chiaro e articolato, rispettando l’argomento di conversazione; partecipa in modo corretto e finalizzato alle interazioni comunicative.

Giudizio/voto

Distinto: 9

• Si esprime in modo chiaro, articolato e pertinente, rispettando l’argomento di conversazione, partecipa in modo corretto finalizzato ed appropriato alle interazioni comunicative.

Giudizio/voto • Dimostra di possedere ottime capacità comunicative ed espressive.



Ottimo: 10

LEGGERE E COMPRENDERE

Giudizio/voto

Gravemente

insufficiente: 1/3

Non sufficiente: 4

• Legge in modo stentato, scorretto ed inespressivo, non comprende ciò che legge.

Giudizio/voto

Insufficiente: 5

• Legge in modo stentato o scorretto o inespressivo, comprende parzialmente ciò che legge.

Giudizio/voto

Sufficiente: 6

• Legge in modo sufficientemente corretto, scorrevole ed espressivo, comprende abbastanza adeguatamente ciò che legge. Dare due voti per chi legge bene (voto lettura) ma comprende poco o quasi niente (voto comprensione) (Abilità di base)

Giudizio/voto

Discreto: 7

• Legge in modo abbastanza corretto, scorrevole ed espressivo, comprende adeguatamente ciò che legge.

Giudizio/voto

Buono: 8

• Legge in modo corretto, scorrevole ed espressivo, trae informazioni da ciò che legge.

Giudizio/voto

Distinto: 9

• Ha acquisito una lettura personale, trae informazioni da ciò che legge e le riutilizza.

Giudizio/voto

Ottimo: 10

• Ha acquisito un’ottima lettura personale, trae informazioni da ciò che legge e le riutilizza.

SCRIVERE

Giudizio/voto

Gravemente

insufficiente: 1/3

• Non sa produrre autonomamente semplici testi, anche con l’ausilio di tracce o immagini.



Non sufficiente: 4

Giudizio/voto

Insufficiente: 5

• Produce semplici testi non coesi, non corretti ortograficamente.

Giudizio/voto

Sufficiente: 6

• Produce semplici testi sufficientemente coesi, non sempre corretti ortograficamente (abilità di base).

Giudizio/voto

Discreto: 7

• Produce semplici testi coesi, coerenti e sufficientemente corretti ortograficamente.

Giudizio/voto

Buono: 8

• Produce testi articolati, coesi, coerenti ed adeguatamente corretti dal punto di vista ortografico.

Giudizio/voto

Distinto: 9

• Produce testi personali, articolati, coesi, coerenti ed adeguatamente corretti dal punto di vista ortografico.

Giudizio/voto

Ottimo: 10

• Produce ottimi testi personali, articolati, coerenti ed adeguatamente corretti dal punto di vista ortografico.

INGLESE (TUTTE LE CLASSI)

ASCOLTARE

Giudizio/voto


• Ascolta ma non comprende il messaggio, o ascolta saltuariamente il messaggio.

Giudizio/voto

Sufficiente: 6

• Ascolta e comprende in parte il messaggio.

Giudizio/voto

Discreto: 7

• Ascolta e comprende il senso generale del messaggio.

Giudizio/voto

Buono: 8

• Ascolta e comprende in buona parte il messaggio



Giudizio/voto

Distinto: 9

• Ascolta e comprende il messaggio.

Giudizio/voto

Ottimo: 10

• Ascolta, comprende e memorizza il messaggio.

LEGGERE

Giudizio/voto


• Legge con molti errori e non comprende il testo.

Giudizio/voto

Sufficiente: 6

• Legge con alcuni errori e comprende parte del testo.

Giudizio/voto

Discreto: 7

• Legge lentamente e comprende il senso generale del testo.

Giudizio/voto

Buono: 8

• Legge speditamente e comprende il senso generale del testo.

Giudizio/voto

Distinto: 9

• Legge con corretta pronuncia e comprensione del testo.

Giudizio/voto

Ottimo: 10

• Legge con corretta pronuncia, intonazione e comprensione del testo.

PARLARE

Giudizio/voto


• Interviene in modo inopportuno.

Giudizio/voto

Sufficiente: 6

• Sa rispondere brevemente a semplici domande.

Giudizio/voto

Discreto: 7

• Sa completare un modello e abbinarlo al contesto.

Giudizio/voto • Applica correttamente un modello nel contesto appreso.



Buono: 8

Giudizio/voto

Distinto: 9

• Applica correttamente un modello in un nuovo contesto.

Giudizio/voto

Ottimo: 10

• Formula autonomamente un messaggio corretto adatto al contesto.

SCRIVERE

Giudizio/voto


• Scrive parole in modo errato o incompiuto.

Giudizio/voto

Sufficiente: 6

• Scrive un testo comprensibile anche se con errori.

Giudizio/voto

Discreto: 7

• Sa completare un modello secondo le indicazioni.

Giudizio/voto

Buono: 8

• Applica correttamente un modello appreso.

Giudizio/voto

Distinto: 9

• Applica il modello adatto con ordine e correttezza.

Giudizio/voto

Ottimo: 10

• Scrive con ordine e correttezza ortografica.

VALUTAZIONE IN RELAZIONE AD OBIETTIVI MINIMI

Giudizio/voto

Insufficiente: 5

• Non esegue correttamente con intervento individualizzato.

Giudizio/voto

Sufficiente: 6

• Esegue correttamente con intervento individualizzato



N.B. In classe, relativamente al primo quadrimestre si considerano solo gli indicatori “ascoltare” e

“parlare”, anche se si iniziano già a svolgere attività relative agli altri due indicatori, che saranno

verificati nel secondo quadrimestre.

MATEMATICA (TUTTE LE CLASSI)

IL NUMERO

Giudizio/voto

Gravemente

insufficiente: 1/3


• Rappresenta le entità numeriche solo con l’aiuto dell’insegnante e con l’ausilio di grafici e materiale strutturato.

• Applica gli algoritmi di calcolo scritto e la strategia di calcolo orale con difficoltà.

Giudizio/voto

Sufficiente: 6

• Rappresenta le entità numeriche in modo autonomo ma con l’ausilio di grafici e materiale strutturato.

• Applica gli algoritmi di semplici calcoli scritti e le strategie di semplici calcoli orali (abilità di base).

Giudizio/voto

Discreto/Buono: 7/8

• Rappresenta le entità numeriche con discreta sicurezza.

• Applica gli algoritmi di calcolo scritto e/o le strategie di calcolo orale in modo autonomo.

Giudizio/voto


• Dispone di una conoscenza articolata e flessibile delle entità numeriche.

• Utilizza le strategie di calcolo in modo flessibile e produttivo.

LA GEOMETRIA

Giudizio/voto

Gravemente

insufficiente: 1/3


• Riconosce e classifica gli enti e le principali figure geometriche solo con l’aiuto dell’insegnante.

• Ha difficoltà a istituire confronti e misurazioni.

Giudizio/voto

Insufficiente: 6

• Riconosce e classifica gli enti e le principali figure geometriche con qualche incertezza.

• Istituisce confronti ed effettua misurazioni in contesti circoscritti e semplici (abilità di base).

Giudizio/voto

Discreto/Buono: 7/8

• Riconosce e classifica gli enti e le principali figure geometriche utilizzando una buona discriminazione e un discreto livello di astrazione.

• Istituisce confronti ed effettua misurazioni adattando gli schemi operativi in modo sufficientemente flessibile.

Giudizio/voto


• Riconosce in modo articolato e preciso tutti gli enti e le figure geometriche.

• Dimostra un notevole livello di astrazione.

• Dimostra una notevole abilità ad operare confronti e misurazioni.



LA MISURA

Giudizio/voto

Gravemente

insufficiente: 1/3


• Associa gli oggetti le relative grandezze misurabili solo con l’aiuto degli insegnanti.

• Istituisce confronti ed effettua misurazioni con difficoltà.

Giudizio/voto

Insufficiente: 6

• Sa associare agli oggetti le relative grandezze misurabili.

• Istituisce confronti ed effettua misurazioni in contesti semplici (abilità di base).

Giudizio/voto

Discreto/Buono: 7/8

• Discrimina le diverse grandezze e le pone in relazione con le corrispondenti unità di misura convenzionali.

• Istituisce confronti ed effettua misurazioni.

Giudizio/voto


• Utilizza con sicurezza e in modo coerente gli strumenti di misura più comuni, stabilendo rapporti corretti all’interno delle grandezze misurabili.

• Utilizza in modo corretto gli schemi operativi, adattandoli alle diverse situazioni problematiche.

LOGICA – DATI E PREVISIONI

Giudizio/voto

Gravemente insufficiente: 1/3


• Non è autonomo nell’interpretare situazioni problematiche e nell’applicare procedure logiche.

• Ha difficoltà a prevedere possibili esiti di situazioni, a interpretare e costruire grafici.

Giudizio/voto

Insufficiente: 6

• Interpreta correttamente la situazione problematica e applica procedure logiche solo con l’aiuto dell’insegnante e con l’ausilio di disegni, grafici, materiale strutturato e individua il procedimento risolutivo solo in contesti semplici.

• Prevede possibili esiti di situazioni, interpreta e costruisce grafici all’interno di situazioni semplici (abilità di base).

Giudizio/voto

Discreto/Buono: 7/8

• Interpreta correttamente la situazione problematica in modo autonomo, mostrando un discreto livello di astrazione e individua il procedimento risolutivo in contesti relativamente complessi.

• Prevede in modo pertinente i possibili esiti di situazioni indeterminate, interpreta e costruisce grafici.

Giudizio/voto


• Interpreta correttamente la situazione problematica in modo autonomo e creativo, mostrando un elevato livello di astrazione e individua e sviluppa il procedimento risolutivo in contesti articolati e complessi.

• Prevede in modo pertinente e preciso i possibili esiti di situazioni indeterminate, conosce un’ampia gamma di grafici e li utilizza a seconda delle situazioni.



N.B. per le classi prima e seconda non bisogna considerare le parti evidenziate in grassetto, tranne

le abilità di base.

SCIENZE (TUTTE LE CLASSI)

OSSERVARE

Giudizio/voto



• Ha difficoltà a cogliere un fenomeno.

Giudizio/voto

Insufficiente: 6

• Coglie un fenomeno naturale o artificiale ma non si pone domande (abilità di base).

Giudizio/voto

Discreto/Buono: 7/8

• Coglie un fenomeno naturale o artificiale ponendosi domande in modo personale.

Giudizio/voto


• Sa osservare un fenomeno naturale o artificiale ponendosi domande adeguate.

FARE IPOTESI

Giudizio/voto



• Non sa fare ipotesi.

Giudizio/voto

Insufficiente: 6

• Sa fare ipotesi con lo stimolo dell’insegnante (abilità di base).

Giudizio/voto

Discreto/Buono: 7/8

• Sa fare ipotesi con valenza parziale.

Giudizio/voto


• Sa fare ipotesi pertinenti.

VERIFICARE E CONCLUDERE



Giudizio/voto



• Non comprende la prova di verifica e non giunge ad alcuna conclusione.

Giudizio/voto

Insufficiente: 6

• Comprende la prova di verifica proposta e l’associa all’ipotesi (abilità di base).

Giudizio/voto

Discreto/Buono: 7/8

• Sa formulare prove di verifiche, riesce a trovare conclusione.

Giudizio/voto


• Sa formulare prove di verifica personali e pertinenti traendone la legge generale.

ESPORRE

Giudizio/voto



• Non espone e non studia.

Giudizio/voto

Insufficiente: 6

• Espone in modo incompleto utilizzando poca la terminologia specifica (abilità di base).

Giudizio/voto

Discreto/Buono: 7/8

• Espone in modo abbastanza preciso usando termini specifici.

Giudizio/voto


• Espone in modo preciso usando termini specifici.

STORIA / GEOGRAFIA (CLASSI 1 – 2)

ORIENTARSI NEL TEMPO E NELLO SPAZIO

Giudizio/voto


• Non sa orientarsi e collocare nel tempo e nello spazio fatti ed eventi personali.

• Non sa orientarsi nello spazio vissuto e collocare in esso fenomeni ed eventi.




Giudizio/voto

Non sufficiente: 5

• Sa orientarsi e collocare nel tempo e nello spazio fatti ed eventi personali solo con la guida dell’insegnante.

• Sa orientarsi nello spazio vissuto e collocare in esso fenomeni ed eventi solo con la guida dell’insegnante.

Giudizio/voto

sufficiente: 6

• Sa orientarsi e collocare nel tempo e nello spazio fatti ed eventi personali.

• Sa orientarsi nello spazio noto e collocare in esso fenomeni ed eventi.

Giudizio/voto

Discreto/buono: 7/8

• Sa orientarsi e collocare nel tempo e nello spazio fatti ed eventi personali ed altrui.

• Sa orientarsi nello spazio noto e non noto e collocare in esso fenomeni ed eventi.

Giudizio/voto


• Sa orientarsi e collocare nel tempo e nello spazio fatti ed eventi personali ed altrui con terminologia specifica.

• Sa orientarsi nello spazio noto e non noto e collocare in esso fenomeni ed eventi con terminologia specifica.

CONOSCERE OSSERVARE DESCRIVERE

Giudizio/voto



• Non sa individuare fatti ed eventi e non sa utilizzare indicatori linguistici adeguati.

• Non sa individuare e discriminare ambienti reali e fantastici.

Giudizio/voto

Non sufficiente: 5

• Sa individuare e sa utilizzare indicatori linguistici adeguati solo con la guida dell’insegnante.

• Sa individuare e discriminare ambienti reali e fantastici solo con la guida dell’insegnante.

Giudizio/voto

sufficiente: 6

• Sa individuare fatti ed eventi e sa utilizzare i più comuni indicatori linguistici adeguati (abilità di base).

• Sa individuare e discriminare alcuni ambienti reali (ad esempio l’ambiente di vita) e fantastici (abilità di base).

Giudizio/voto

Discreto/buono: 7/8

• Sa individuare fatti ed eventi.

• Sa individuare, discriminare gli elementi di vari tipi di paesaggio utilizzando un linguaggio adeguato.

Giudizio/voto


• Sa individuare fatti ed eventi, ricercare le cause di cambiamenti, utilizzando un linguaggio specifico.

• Sa individuare fatti ed eventi, ricercare e classificare gli elementi di vari tipi di paesaggio utilizzando un linguaggio specifico.

STORIA / GEOGRAFIA (CLASSI 3 – 4 – 5)

LETTURA E COMPRENSIONE DI UN TESTO ( Storico/Geografico – ricavare informazione)



Giudizio/voto



• Legge in modo stentato – Non comprende ciò che legge.

• Legge in modo meccanico, comprende parzialmente ciò che legge.

Giudizio/voto

Insufficiente: 6

• Legge in modo sufficientemente corretto ed espressivo, comprende abbastanza adeguatamente ciò che legge. Dare due voti per chi legge bene, ma comprende poco o quasi nulla (voto di comprensione) (abilità di base).

Giudizio/voto

Discreto/Buono: 7/8

• Legge in modo corretto ed espressivo, comprende adeguatamente ciò che legge.

• Ha acquisito una lettura personale, trae informazioni da ciò che legge.

Giudizio/voto


• Ha acquisito una lettura personale, trae informazioni da ciò che legge e le riutilizza.

• Ha acquisito una lettura personale, trae informazioni da ciò che legge, le riutilizza e integra con ricerche personali.

ESPOSIZIONE ORALE DELLE CONOSCENZE

Giudizio/voto



• Non sa esporre l’argomento di studio.

• Espone un argomento di studio in modo stentato e solo guidato dall’insegnante.

Giudizio/voto

Insufficiente: 6

• Espone le conoscenze utilizzando una terminologia di base (abilità di base).

Giudizio/voto

Discreto/Buono: 7/8

• Espone in modo chiaro, rispettando l’argomento di studio e con terminologia di base.

• Espone le conoscenze in modo chiaro e articolato, rispettando l’argomento di studio, si avvia ad usare la terminologia specifica.

Giudizio/voto


• Espone le conoscenze in modo chiaro e articolato, utilizza terminologia specifica, sa operare collegamenti, sa collocare nello spazio e nel tempo fatti ed eventi.

• Sono previste le stesse competenze valutabili con 9, inoltre l’alunno arricchisce le conoscenze con ricerche personali.

VALUTAZIONE VERIFICHE SCRITTE DELLE CONOSCENZE

Le verifiche scritte saranno valutate di volta in volta in base alla tipologia assegnata. Potranno

essere articolate nei seguenti modi:

¬ Domande con risposta multipla.

¬ Distinzione tra informazione/affermazione – vere/false



¬ Collegamenti/relazioni tra due gruppi di informazioni.

¬ Cloze (completamento di un testo con parti/termini mancanti)

¬ Domande aperte su un argomento definito (per la valutazione verranno usate indicativamente i criteri stabiliti per la verifica dell’esposizione orale).

Le insegnanti terranno conto anche della qualità e del grado di difficoltà delle domande, in

relazione alle capacità degli alunni e del gruppo classe.

AREA DELL’ESPRESSIONE E CREATIVITA’ NON VERBALI: (Tutte le classi)

1) SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

2) ARTE E IMMAGINE

3) MUSICA

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

OBIETTIVO: Padroneggia abilità motorie di base e partecipa ad attività di gioco rispettando le

regole.

GIUDIZIO/VOTO

Gravemente insufficiente :1-2-3

Non controlla ed utilizza le abilità motorie di base, non partecipa ai giochi,

rifiuta il rispetto delle regole.

GIUDIZIO/VOTO: Non sufficiente 4

Scarsa padronanza delle abilità motorie di base, non partecipa sempre

volentieri alle attività di gioco e rifiuta spesso il rispetto delle regole.

GIUDIZIO/VOTO: Non sufficiente 5

Incerta padronanza delle abilità motorie di base, partecipa con scarsa

disponibilità alle attività di gioco. Non sempre rispettale regole.

GIUDIZIO/VOTO: Sufficiente 6

Possiede le abilità motorie di base, partecipa alle attività di gioco. Rispetta le

regole.

GIUDIZIO/VOTO Discreto/7-Buono/8

Padroneggia le abilità motorie di base, partecipa volentieri alle attività di

gioco-sport. E’ consapevole delle regole rispettan-dole.

GIUDIZIO/VOTO

Distinto/9/Ottimo/10

Controlla pienamente i movimenti utilizzando e combinando le abilità

motorie di base. Rispetta in modo consapevole le regole svolgendo anche un

ruolo attivo e significativo all’interno del gruppo.

ARTE E IMMAGINE

OBIETTIVO: Leggere, comprendere e produrre immagini di diverso tipo con linguaggi, tecniche e

materiali diversi.



GIUDIZIO/VOTO

Gravemente insufficiente 1-2-3

Non conosce, non distingue, non usa i colori in modo appropriato. Grave

difficoltà nel riprodurre semplici immagini. Non usa in modo corretto e

tecniche grafiche.

GIUDIZIO/VOTO Non sufficiente 4

Ha difficoltà nel conoscere, distinguere ed usare i mezzi grafici. Incertezza

nella riproduzione di semplici immagini attraverso tecniche diverse.

GIUDIZIO/VOTO Non sufficiente 5 Incertezza nel leggere, comprendere e produrre immagini di diverso tipo.

Incertezza nell’utilizzo di linguaggi, tecniche e materiali diversi.

GIUDIZIO/VOTO Sufficiente 6

Possiede le abilità di base nella lettura, comprensione e produzione di

immagini di diverso tipo. Utilizza in modo adeguato linguaggi, tecniche e

materiali diversi.

GIUDIZIO/VOTO Discreto/7 Buono/8 Utilizza con sicurezza le abilità grafico-pittoriche ed il linguaggio non verbale.

GIUDIZIO/VOTO Distinto/9 Ottimo/10

Padroneggia le abilità grafico-pittoriche, individua le molteplici funzioni

dell’immagine. Elabora e rielabora creativamente un’immagine data, scopre

la peculiarità di alcune opere d’arte.

MUSICA

OBIETTIVO: Ascoltare, analizzare, rappresentare e riprodurre fenomeni sonori attraverso i linguaggi

musicali.

GIUDIZIO/VOTO

Gravemente insufficiente

1-2-3

Presenta gravi difficoltà nell’analizzare rappresenta-re e riprodurre fenomeni

sonori attraverso il corpo, la voce e gli oggetti.

GIUDIZIO/VOTO Non sufficiente 4 Ha difficoltà nel discriminare e rappresentare un suono in base a parametri,

non riesce a riprodurre fenomeni sonori.

GIUDIZIO/VOTO Non sufficiente 5 Incerta padronanza nell’analizzare, rappresentare e riprodurre fenomeni

sonori attraverso i linguaggi musicali.

GIUDIZIO/VOTO Sufficiente 6 Possiede le abilità di base del linguaggio sonoro e le utilizza in modo

appropriato.

GIUDIZIO/VOTO Discreto/7 Buono/8 Padroneggia i fenomeni sonori e i linguaggi musicali.

GIUDIZIO/VOTO Distinto/9 Ottimo/10 Controlla pienamente le varie attività inerenti il linguaggio musicale.

TECNOLOGIA



OBIETTIVO: Osservare, porre domande e riconoscere i fenomeni naturali e non.

Progettare e realizzare esperienze concrete ed operative.

OBIETTIVO: Riconosce, distingue ed utilizza semplici strumenti tecnologici.

GIUDIZIO/VOTO

Gravemente insufficiente 1-2-3

Si esprime in modo non chiaro e non rispetta l’argomento di conversazione.

Partecipa in modo scorretto alle esperienze concrete ed operative.

GIUDIZIO/VOTO Non sufficiente 4

Scarsa padronanza del linguaggio scientifico e tecnologico,scorretta

partecipazione alle esperienze concrete ed operative.

GIUDIZIO/VOTO Non sufficiente 5 Incerta padronanza del linguaggio e dei mezzi-strumenti scientifico-

tecnologico.

GIUDIZIO/VOTO Sufficiente 6

Possiede le competenze di base del linguaggio scientifico e tecnologico ed un

uso appropriato dei vari strumenti.

GIUDIZIO/VOTO Discreto/7 Buono/8

Padroneggia le abilità scientifico-tecnologiche ed utilizza e mostra sicurezza

nelle esperienze concrete ed operative.

GIUDIZIO/VOTO Distinto/9 Ottimo/10 Dimostra di possedere ottime capacità tecnico scientifiche ed operative.



VALUTAZIONI – Fasce di livello

Questi giudizi costituiscono una guida per redigere i giudizi quadrimestrali nel documento

Ministeriale di Valutazione.

A – livello alto

Dimostra di possedere ottime capacità logiche, comunicative ed espressive. L’impegno, l’interesse

e la partecipazione sono stati sempre buoni; costante il rendimento. L’attenzione e la

concentrazione sono buone durante le attività. Dimostra capacità nel rilevare e rielaborare

autonomamente i dati e le informazioni. Sa organizzarsi nel lavoro, nei tempi e nei modi previsti,

secondo le indicazioni date.

B – Livello medio – alto

CRITERI DI VALUTAZIONE RELIGIONE CATTOLICA

TUTTE LE CLASSI

La verifica dell’apprendimento degli alunni verrà proposta con modalità differenziate

tenendo presente la classe, il grado di difficoltà degli argomenti, la

multidisciplinarietà ed il processo di insegnamento attuato.

Indicatori

tematici

Giudizio

L’ALUNNO

NON

SUFFICIENTE

(5)

Non dimostra interesse nei confronti delle

attività proposte, non partecipa alla attività

didattica e non si applica al lavoro richiesto.

Il dialogo educativo è assente.

SUFFICIENTE

(6)

Ha un sufficiente interesse nei confronti

degli argomenti proposti, partecipa anche se

non attivamente all’attività didattica in

classe. E’ disponibile al dialogo educativo se

stimolato.

BUONO

(7)

E’ abbastanza responsabile e

corretto,discretamente impegnato nelle

attività; è partecipe e disponibile

all’attività didattica e al dialogo educativo.

DISTINTO

(8)

Da il proprio contributo con costanza in

tutte le attività; si applica con serietà;

interviene spontaneamente con pertinenza

ed agisce positivamente nel gruppo. E’

disponibile al confronto critico e al dialogo

educativo.

DIO E L’UOMO

LA BIBBIA E LE

ALTRI FONTI

IL LINGUAGGIO

RELIGIOSO

VALORI ETICI

RELIGIOSI

OTTIMO

(9/10)

Partecipa in modo attivo e vivace a tutte le

attività proposte, dimostrando interesse e

impegno lodevoli. E’ ben organizzato nel

lavoro, che realizza in modo autonomo ed

efficace. Molto disponibile al dialogo

educativo.



Dimostra di possedere buone capacità logiche, comunicative ed espressive. L’impegno, l’interesse

e la partecipazione sono stati in genere buoni; costante il rendimento. L’attenzione e la

concentrazione sono solitamente buone durante le attività. Mostra capacità di rilevare e

rielaborare e dati e le informazioni. Generalmente sa organizzarsi nel lavoro, nei tempi e nei modi

previsti, secondo le indicazioni date.

C – livello medio – basso

Dimostra di possedere adeguate capacità logiche, comunicative ed espressive. L’impegno e la

partecipazione non sempre sono appropriati; incostante il rendimento. Mostra sufficienti capacità

nel rilevare e rielaborare i dati e le informazioni. L’attenzione e la concentrazione sono talvolta

insufficienti o discontinue durante l’attività. Generalmente sa organizzarsi nel lavoro, secondo le

indicazioni date.

D – livello basso

Dimostra di possedere sufficienti capacità logiche, comunicative ed espressive. L’impegno,

l’interesse e la partecipazione sono stati spesso inadeguati e il rendimento incostante. Trova

difficoltà nel mantenere tempi di concentrazione adeguati al compito o alla attività. Incontra

alcune difficoltà nella comprensione di concetti e di procedure. Necessita dell’aiuto

dell’insegnante per riuscire ad organizzarsi nel lavoro.

NON AMMISSIONE

Premesso che si concepisce la non ammissione:

¬ come costruzione delle condizioni per attivare/ riattivare un processo positivo, con tempi più lunghi e più adeguati ai ritmi individuali;

¬ come evento condiviso dalle famiglie e accuratamente preparato per l’alunno, anche in riferimento alla classe futura di accoglienza;

¬ come evento da evitare, comunque, al termine della classe prima elementare;

¬ quando siano stati adottati, comunque, documentati interventi di recupero o sostegno che non si siano rivelati produttivi.

Il Collegio considera casi di eccezionale gravità quelli in cui si registrino contemporaneamente le

seguenti condizioni:

¬ Assenze o gravi carenze delle abilità propedeutiche ad apprendimenti successivi (letto - scrittura, calcolo, logica matematica se non si è in presenza di DSA)

¬ Mancati processi di miglioramento cognitivo pur in presenza di documentati stimoli individualizzati;

¬ Gravi carenze e assenze di miglioramento, pur in assenza di documentati stimoli individualizzati, relativamente agli indicatori del comportamento che attengono alla partecipazione, alla responsabilità, all’impegno (l’alunno non ha appreso perché non motivato:occorre chiedersi cosa ha fatto la scuola per creare la motivazione. La motivazione non è un problema privato dell’alunno, ma fa parte dell’azione educativa e didattica. Spetta ai docenti suscitare la motivazione)



L’ipotesi della non ammissione sarà formulata dal Consiglio di Classe entro il 30 aprile per

consentire la dovuta preventiva condivisione con la famiglia e la dovuta preventiva preparazione

dell’alunno relativamente al suo ingresso nella nuova classe e della nuova classe relativamente

all’accoglienza del nuovo alunno. L’alunno del quale sia considerata grave la situazione, sia che con

decisione all’unanimità non sia stato ammesso, sia che, per mancanza di unanimità, sia stato

ammesso, fruirà, nell’anno successivo, di precoci e formalizzati interventi di recupero o sostegno.

Elementi da prendere in considerazione in ordine alla mancata ammissione:

¬ come viene vissuta dall’alunno la mancata ammissione: essa diminuisce l’autostima e crea disagio sul piano relazionale?

¬ atteggiamento della famiglia relativo alla bocciatura valutando di non accrescere il disagio dell’alunno

¬ considerazioni di natura giuridica relativamente agli adempimenti che la scuola avrebbe dovuto attivare

¬ la scuola ha verificato durante l’anno scolastico il mancato apprendimento ed ha attivato gli opportuni interventi individualizzati?

¬ risultano documentate le iniziative di individualizzazione dell’insegnamento? ¬ la scuola ha avvisato formalmente i genitori? ¬ è stato reso partecipe il collegio dei docenti, tenuto ad esaminare i casi di scarso profitto, a

norma dell’art. 4 del D.P: R. 416/74? ¬ sono stati resi partecipi i genitori?

Azioni da attivare in caso di non ammissione alla classe successiva

In sede di scrutinio si procede alla stesura di un’analitica motivazione della mancata ammissione dello

studente alla classe successiva specificando:

¬ la natura delle carenze riscontrate; ¬ le conoscenze e le abilità non raggiunte; ¬ l’utilità del provvedimento

Comunicazione alla famiglia: il coordinatore provvederà a comunicare alla famiglia la non

ammissione in momento antecedente alla pubblicazione dei risultati convocando i genitori e

dando comunicazione della motivazione della decisione assunta dal Consiglio di Classe.

Relazione: in situazioni particolari verrà predisposta una relazione che sarà consegnata al

coordinatore della classe che ospiterà l’allievo l’anno scolastico successivo

4.5.3 La scuola secondaria di primo grado

INDICATORI PER LA FORMULAZIONE DEL VOTO IN CIASCUNA DISCIPLINA PER IL BIENNIO

ITALIANO

¬ Comprendere testi d'uso quotidiano (racconti, trasmissioni radiofoniche e televisive, istruzioni......) e riorganizzare le informazioni in tipologie testuali diversificate

¬ Ricostruire oralmente la struttura informativa di una comunicazione



¬ Comprendere ed interpretare in forma guidata/autonoma testi narrativi e non

¬ Produrre testi scritti a seconda degli scopi e dei destinatari

¬ Conoscere le funzioni e la struttura della lingua anche nei suoi aspetti storico-evolutivi

¬ Leggere, comprendere, archiviare informazioni attraverso schede

STORIA

¬ Costruire "quadri di civiltà" in base ad indicatori di tipo antropo-geografico, sociale, economico, tecnologico, culturale e religioso

¬ Utilizzare in modo consapevole gli aspetti essenziali della periodizzazione storica

¬ Comprendere le caratteristiche principali della metodologia della ricerca storica

¬ Utilizzare termini specifici del linguaggio disciplinare

¬ Scoprire specifiche radici storiche nella realtà locale e regionale

GEOGRAFIA

¬ Conoscere le principali forme di rappresentazione grafica e cartografica

¬ Riconoscere le trasformazioni apportate dall'uomo all'ambiente

¬ Assumere atteggiamenti di curiosità, attenzione e rispetto verso l'ambiente naturale

¬ Analizzare le questioni più significative (antropiche, economiche, ecologiche, storiche) utilizzando fonti varie

¬ Leggere ed interpretare dati statistici, carte topografiche, tematiche e storiche, grafici, fotografie

INGLESE

¬ Comprendere e produrre messaggi orali e testi scritti risolutivi di compiti comunicativi in situazioni reali e simulate relative all’ambito personale, ambientale e relazionale

¬ Conoscere e utilizzare strutture e funzioni linguistiche in contesti significativi

¬ Riconoscere e utilizzare in modo adeguato e consapevole i campi semantici,culturalmente determinati, impliciti alle diverse situazioni comunicative

FRANCESE

¬ Comprendere e formulare semplici messaggi riguardanti la vita quotidiana .

¬ Conoscere ed usare in modo appropriato le strutture e le funzioni linguistiche.

¬ Riconoscere aspetti della cultura francofona e operare confronti con la propria.

MATEMATICA

¬ Conoscere gli elementi specifici della disciplina.

¬ Identificare e comprendere problemi, formulare ipotesi, soluzioni e loro verifica.

¬ Rappresentare problemi e fenomeni, schematizzare situazioni problematiche.

¬ Ricercare, individuare ed applicare relazioni, proprietà e procedimenti.

¬ Comprendere ed utilizzare i linguaggi specifici



SCIENZE

¬ Conoscere gli elementi propri delle discipline

¬ Osservare e rilevare in modo sistematico fatti e fenomeni

¬ Dare spiegazioni a fenomeni osservati ed eseguire esperienze


TECNOLOGIA

¬ Conoscere gli elementi specifici della disciplina

¬ Analizzare e descrivere aspetti della realtà tecnologica considerata nel rapporto uomo-ambiente

¬ Rappresentare graficamente e schematizzare applicando regole e convenzioni

¬ Comprendere e utilizzare i linguaggi specifici

SCIENZE MOTORIE

¬ Consolidare e coordinare gli schemi motori di base

¬ Curare il potenziamento fisiologico di base (velocità, forza, resistenza, mobilità)

¬ Conoscere e rispettare le regole nella pratica ludica e sportiva

MUSICA

¬ Ascoltare e descrivere brani nella loro componente strutturale

¬ Esprimersi vocalmente ed usare i mezzi strumentali


ARTE E IMMAGINE

¬ Osservare e comprendere i linguaggi visivi specifici

¬ Conoscere e usare le principali tecniche espressive

¬ Leggere documenti del patrimonio culturale ed artistico e specificamente del territorio di riferimento

RELIGIONE CATTOLICA

¬ Conoscere i contenuti essenziali della religione.

¬ Riconoscere e apprezzare i valori religiosi.

¬ Riferirsi in modo corretto alle fonti bibliche e agli altri documenti

¬ Leggere i principali segni religiosi espressi dai diversi popoli

STRUMENTO MUSICALE

¬ Capacità di lettura allo strumento, intesa come capacità di correlazione segno - gesto - suono;



¬ Uso e controllo dello strumento nella pratica individuale e collettiva, con particolare riferimento ai riflessi - determinati dal controllo della postura edallo sviluppo senso-motorio - sull'acquisizione delle tecniche specifiche;

¬ Capacità di esecuzione e ascolto nella pratica individuale e collettiva, ossia livello di sviluppo dei processi di attribuzione di senso e delle capacità organizzative dei materiali sonori;

¬ Esecuzione, interpretazione ed eventuale elaborazione autonoma allo strumento del materiale sonoro, laddove anche l'interpretazione può essere intesa come livello di sviluppo

delle capacità creative.

INDICATORI PER LA FORMULAZIONE DEL VOTO IN CIASCUNA DISCIPLINA PER IL MONOENNIO

ITALIANO

¬ Valutare e confrontare opinioni e punti di vista

¬ Formulare ipotesi, sostenere tesi, convincere, esprimere accordo o disaccordo, fare proposte

¬ Comprendere e interpretare testi di tipologie diverse

¬ Scrivere testi di tipo diverso, usando struttura e lessico adeguati

¬ Comprendere la variabilità della lingua nel tempo e nello spazio sociale, geografico, storico

¬ Compilare autonomamente una "scheda di lettura" ragionata per testi di vario tipo

STORIA

¬ Distinguere tra storia locale, regionale, nazionale, europea, mondiale; coglierne connessioni e differenze

¬ Usare il passato per rendere comprensibile il presente ed assumere elementi per progettare il futuro

¬ Mettere a confronto fonti documentarie e storiografiche individuando diversità e somiglianze

¬ Rielaborare e sintetizzare attraverso mappe concettuali, schemi, tabelle

¬ Consolidare la terminologia specifica

¬ Acquisire consapevolezza di essere titolari di diritti, ma anche di essere soggetti a doveri per lo sviluppo qualitativo della convivenza civile

GEOGRAFIA

¬ Analizzare un tematica geografica e/o un territorio attraverso l'utilizzo di modelli specifici

¬ Individuare connessioni, nel modello organizzativo di un territorio, tra situazioni storiche, economiche e politiche

¬ Operare confronti tra aree geografiche diverse utilizzando fonti documentarie varie, dati quantitativi e qualitativi

¬ Produrre schizzi di carte geografiche mentali, carte tematiche, grafici, tabelle

¬ Comprendere la responsabilità personale nei problemi ambientali, individuando l'importanza del contributo di ciascuno alla soluzione dei problemi di tutti



INGLESE

¬ Comprendere e produrre messaggi orali e testi scritti risolutivi di compiti comunicativi in situazioni reali e simulate relative all’ambito personale, ambientale e relazionale

¬ Conoscere e utilizzare strutture e funzioni linguistiche in contesti significativi

¬ Riconoscere e utilizzare in modo adeguato e consapevole i campi semantici,culturalmente determinati, impliciti alle diverse situazioni comunicative

FRANCESE

¬ Comprendere e formulare messaggi riguardanti la vita quotidiana .

¬ Conoscere ed usare in modo appropriato le strutture e le funzioni linguistiche.

¬ Conoscere le caratteristiche fondamentali della civiltà francofona e confrontarle con la propria.

MATEMATICA

¬ Conoscere gli elementi specifici della disciplina.

¬ Identificare e comprendere problemi, formulare ipotesi, soluzioni e loro verifica.

¬ Rappresentare problemi e fenomeni, schematizzare situazioni problematiche, valutare strategie diverse di soluzione.

¬ Ricercare, individuare, dedurre ed applicare relazioni, proprietà e procedimenti.


SCIENZE

¬ Conoscere gli elementi propri delle discipline

¬ Osservare e rilevare in modo sistematico fatti e fenomeni, applicare strumenti matematici a quesiti che richiedono soluzioni quantitative

¬ Formulare ipotesi relative a fenomeni osservati ideando modalità di verifica da eseguire concretamente quando possibile


TECNOLOGIA

¬ Conoscere gli elementi specifici della disciplina

¬ Analizzare e descrivere in modo consapevole aspetti della realtà tecnologica considerata nel rapporto uomo-ambiente

¬ Ideare, progettare, rappresentare e schematizzare applicando regole e convenzioni

¬ Comprendere e utilizzare i linguaggi specifici

SCIENZE MOTORIE

¬ Consolidare e coordinare gli schemi motori di base

¬ Curare il potenziamento fisiologico di base (velocità, forza, resistenza, mobilità)

¬ Conoscere e rispettare le regole nella pratica ludica e sportiva

¬ Conoscere i benefici dell’attività motoria sul corpo umano



MUSICA

¬ Ascoltare e analizzare le componenti ritmiche, dinamiche, melodiche, armoniche e strutturali delle composizione ascoltate

¬ Contestualizzare storicamente brani musicali

¬ Esprimersi vocalmente, usare i mezzi strumentali ed elaborare una semplice melodia


ARTE E IMMAGINE

¬ Osservare e comprendere i linguaggi visivi specifici

¬ Conoscere e usare le principali tecniche espressive ¬ Leggere documenti del patrimonio culturale ed artistico

¬ Produrre immagini scegliendo in modo autonomo tecniche appropriate

RELIGIONE CATTOLICA

¬ Conoscere i contenuti essenziali della religione.

¬ Riconoscere e apprezzare i valori religiosi.

¬ Riferirsi in modo corretto alle fonti bibliche e agli altri documenti

¬ Leggere i principali segni religiosi espressi dai diversi popoli e superare forme di intolleranza e fanatismo

STRUMENTO MUSICALE

¬ Capacità di lettura allo strumento, intesa come capacità di correlazione segno - gesto - suono;

¬ Uso e controllo dello strumento nella pratica individuale e collettiva, con particolare riferimento ai riflessi - determinati dal controllo della postura edallo sviluppo senso-motorio - sull'acquisizione delle tecniche specifiche;

¬ Capacità di esecuzione e ascolto nella pratica individuale e collettiva, ossia livello di sviluppo dei processi di attribuzione di senso e delle capacità organizzative dei materiali sonori;

¬ Esecuzione, interpretazione ed eventuale elaborazione autonoma allo strumento del materiale sonoro, laddove anche l'interpretazione può essere intesa come livello di sviluppo

delle capacità creative.

TABELLA DI CORRISPONDENZA CON IL VOTO IN DECIMI (per tutte le discipline)

10 ¬ Piena acquisizione delle conoscenze disciplinari, elaborate organicamente e criticamente;

¬ Apporto di approfondimenti autonomi e personali;

¬ Efficace applicazione di concetti, regole e procedure anche in situazioni nuove;

¬ Esposizione fluida, ricca e ben articolata;

¬ Linguaggio specifico appropriato;



¬ Capacità di operare collegamenti tra discipline e di stabilire relazioni.

9 ¬ Conoscenza ampia e approfondita dei contenuti richiesti, interpretata in modo autonomo e organico;

¬ Efficace applicazione di concetti, regole e procedure;

¬ Esposizione chiara, precisa e ben articolata;

¬ Linguaggio specifico appropriato;

¬ Capacità di operare collegamenti tra discipline.

8 ¬ Conoscenza completa e sicura dei contenuti, integrata con qualche apporto originale;

¬ Idonea applicazione di concetti, regole e procedure;

¬ Esposizione chiara e ben articolata;

¬ Uso di una corretta terminologia.

7 ¬ Conoscenza generalmente completa e sicura dei contenuti;

¬ Buona applicazione di concetti, regole e procedure;

¬ Esposizione chiara e corretta anche se con uso di terminologia non sempre appropriata.

6 ¬ Conoscenze dei contenuti disciplinari più significativi;

¬ Essenziale applicazione di concetti, regole e procedure;

¬ Esposizione semplice, ma sostanzialmente corretta.

5 ¬ Conoscenze generiche e parziali;

¬ Applicazione difficoltosa e incerta di concetti, regole e procedure;

¬ Esposizione non sempre lineare e coerente.

4 ¬ Conoscenze carenti;

¬ Linguaggio inadeguato.

3 ¬ Assenza di conoscenze anche minime e inadeguatezza degli strumenti espressivi.

2 ¬ Assenza di conoscenze e di strumenti espressivi.

CRITERI di VALUTAZIONE per le PROVE dell’ESAME di LICENZA MEDIA

Sono descritti nel Documento di Valutazione degli Esami di Stato allegato al POF



CRITERI di VALUTAZIONE e GRIGLIE di CORRISPONDENZA per le PROVE EQUIPOLLENTI

CRITERI e GRIGLIA di VALUTAZIONE della PROVA di ITA LIANO

dell’ALUNNO DIVERSAMENTE ABILE

Valutazione Aderenza alla traccia

Strutturazione logica*

Fonologia e

morfologia**

Sintassi della proposizione***

Proprietà lessicale

0 -4 Non attinente e

carente nei

contenuti

Confuso nell’ordine

logico

Scarsa conoscenza delle

funzioni grammaticali

Scarsa conoscenza

delle funzioni logiche

della frase

Scorretto nell’uso di

un lessico

semplice

5 Parzialmente

attinente e

modesto nei

contenuti

Incerto nell’ordine

logico

Modesta conoscenza delle


Modesta conoscenza


della frase

Poco corretto

nell’uso di un

lessico semplice

6 Attinente alla

traccia ed

essenziale nei

contenuti

Abbastanza

scorrevole nella

trattazione

Accettabile conoscenza delle


Accettabile

conoscenza delle

funzioni logiche della

frase

Accettabile nell’uso

di un lessico

semplice

7 Attinente alla

traccia ed

abbastanza

esauriente nei

contenuti

Lineare nell’ordine

logico della

trattazione

Adeguata conoscenza delle


Adeguata conoscenza


della frase

Adeguato nell’uso

di un lessico

semplice

8 Attinente alla

traccia ed

esauriente nei

contenuti

Scorrevole

nell’ordine logico

della trattazione

Quasi completa conoscenza

delle funzioni grammaticali

Quasi completa

conoscenza delle


frase

Corretto nell’uso di

un lessico

semplice

9 Attinente alla

traccia ed

esauriente nei

contenuti e svolto

in autonomia

Scorrevole e

coerente nell’ordine

logico della

trattazione

Completa conoscenza delle


Completa conoscenza


della frase

Corretto e

appropriato nell’uso

del lessico

10 Attinente alla traccia

ed esauriente nei

contenuti e svolto in

autonomia con ruolo

attivo e propositivo

Scorrevole,coerente

ed articolato

nell’ordine logico

della trattazione

Consapevole conoscenza

delle funzioni grammaticali

Consapevole

conoscenza delle


frase

Corretto e

appropriato nell’uso

di un lessico più

ricco



CRITERI e GRIGLIA di VALUTAZIONE della PROVA di MAT EMATICA


Valutazione Comprensione del testo e uso del linguaggio

specifico

Conoscenza e applicazione di regole e procedimenti

Capacità di risolvere un problema

Capacità di rappresentazione

grafica

0 - 4 Difficoltosa comprensione e

uso del linguaggio specifico

Scarsa conoscenza e difficoltosa

applicazione di regole

Scarsa abilità

nell’individuare il

procedimento risolutivo

Scarsa capacità nella

rappresentazione grafica

5 Approssimata e difficoltosa

comprensione e limitato

uso del linguaggio

Parziale conoscenza e

difficoltosa applicazione di

regole

Difficoltà nell’individuare

il procedimento

risolutivo

Accettabile capacità nella


6 Sufficiente comprensione e

uso essenziale del

linguaggio specifico

Sufficiente conoscenza e

applicazione di regole

Accettabile capacità



Discreta capacità nella


7 Buona comprensione e

uso appropriato del

linguaggio specifico

Buona conoscenza di regole e

procedimenti

Discreta capacità



Buona capacità nella


8 Agevole comprensione e

uso corretto del linguaggio

specifico

Più che buona conoscenza e

sicurezza nell’applicazione di

regole e procedimenti

Adeguata capacità



Più che buona capacità

nella rappresentazione

grafica

9 Sicura comprensione e uso

corretto del linguaggio

specifico in autonomia

Soddisfacente conoscenza e

sicurezza nell’applicazione di

regole e procedimenti

Buona capacità e

sicurezza



Sicura capacità nella


10 Completa comprensione e

uso corretto del linguaggio

specifico in autonomia e

con ruolo attivo e

partecipativo

Ottima conoscenza, sicurezza e

consapevolezza

nell’applicazione di regole e

procedimenti

Completa padronanza



Sicura capacità e

precisione nella




CRITERI e GRIGLIA di VALUTAZIONE della PROVA di ING LESE


Valutazione Comprensione del lessico

Riconoscimento e uso corretto delle strutture grammaticali

Correttezza ortografica

0 – 4 Scarsa comprensione

del lessico

Scarsa conoscenza e uso

scorretto delle strutture

grammaticali

Uso scorretto dell’ortografia

5 Parziale comprensione

del lessico

Parziale conoscenza e uso

parzialmente corretto delle

strutture grammaticali

Uso parzialmente corretto

dell’ortografia

6 Sufficiente comprensione

del lessico

Sufficiente conoscenza uso

sufficientemente corretto delle


Uso abbastanza corretto

dell’ortografia

7 Buona comprensione del

lessico

Buona conoscenza nell’uso delle


Uso sufficientemente corretto

dell’ortografia

8 Agevole comprensione

del lessico

Conoscenza più che buona

nell’uso delle strutture

grammaticali

Uso quasi completamente corretto

dell’ortografia

9 Agevole e veloce

comprensione del lessico

Conoscenza più che buona e

sicurezza nell’uso delle strutture

grammaticali

Uso corretto dell’ortografia

10 Agevole, veloce e

completa comprensione

del lessico

Conoscenza completa e


grammaticali

Uso corretto e consapevole

dell’ortografia



CRITERI e GRIGLIA di VALUTAZIONE della PROVA di FRA NCESE


Valutazione Comprensione del lessico

Riconoscimento e uso corretto delle strutture grammaticali

Correttezza ortografica

0 – 4 Scarsa comprensione

del lessico

Scarsa conoscenza e uso

scorretto delle strutture

grammaticali

Uso scorretto dell’ortografia

5 Parziale comprensione

del lessico

Parziale conoscenza e uso

parzialmente corretto delle


Uso parzialmente corretto

dell’ortografia

6 Sufficiente comprensione

del lessico

Sufficiente conoscenza uso

sufficientemente corretto delle


Uso abbastanza corretto

dell’ortografia

7 Buona comprensione del

lessico

Buona conoscenza nell’uso delle


Uso sufficientemente corretto

dell’ortografia

8 Agevole comprensione

del lessico

Conoscenza più che buona

nell’uso delle strutture

grammaticali

Uso quasi completamente corretto

dell’ortografia

9 Agevole e veloce

comprensione del lessico

Conoscenza più che buona e


grammaticali

Uso corretto dell’ortografia

10 Agevole, veloce e

completa comprensione

del lessico

Conoscenza completa e


grammaticali

Uso corretto e consapevole

dell’ortografia



CRITERI e GRIGLIA di VALUTAZIONE della PROVA ORALE


Valutazione Capacità di risposta alle domande / stimolo

Uso del linguaggio Capacità di rispondere ai perché

Proprietà lessicale

0 – 4 Eccessiva difficoltà

nell’articolazione della

risposta e povertà di

informazioni

Notevoli difficoltà

nell’esposizione, anche se

guidata

Scarsa capacità di individuare

i rapporti di causa/effetto o

spazio-temporali

Lessico non

appropriato

5 Relativa difficoltà

nell’articolazione della

risposta e parziale

conoscenza delle informazioni

Incertezza nell’esposizione e

confusione nella strutturazione

della frase minima

Accettabile capacità di

individuare i rapporti di

causa/effetto o spazio-

temporali

Lessico

povero e

ripetitivo

6 Semplice articolazione della

risposta e generica

conoscenza di informazioni

Sostanziale capacità di

esposizione con un linguaggio

semplice e strutturazione di

frasi minime.

Sostanziale capacità di



temporali

Lessico

essenziale

7 Semplice articolazione della

risposta ma adeguata

conoscenza di informazioni

Sufficiente capacità di

esposizione con un linguaggio

semplice e strutturazione di

frasi minime con poche

espansioni.

Adeguata capacità di



temporali

Lessico

adeguato

8 Buona articolazione della

risposta e adeguata

conoscenza dei contenuti

Buona capacità di esposizione

con un linguaggio semplice e

strutturazione di frasi minime

con qualche espansione

Buona capacità di individuare

i rapporti di causa/effetto o

spazio-temporali

Lessico

appropriato

9 Sicura articolazione della

risposta e adeguata

conoscenza dei contenuti

Buona capacità di esposizione

con un linguaggio appropriato

e strutturazione di frasi minime

con qualche espansione

Più che buona capacità di



temporali

Lessico

funzionale

10 Sicura e autonoma Buona capacità di esposizione Completa capacità di Lessico



articolazione della risposta e

padronanza delle informazioni

con un linguaggio coerente ed

appropriato e strutturazione di

frasi minime con espansioni



temporali

funzionale e

ricco

TABELLA di CORRISPONDENZA

tra VOTO e GIUDIZIO di PROFITTO COMPLESSIVO

Voto Giudizio di profitto

6 L’alunno possiede delle conoscenze essenziali ma sostanzialmente corrette dei

nodi disciplinari che espone in maniera semplificata con un linguaggio

complessivamente corretto e con un lessico povero ma appropriato. Si orienta

nell’analisi e nella soluzione di un problema solo se guidato e applicando regole e

procedure in maniera meccanica

7 L’alunno possiede delle conoscenze generalmente semplici ma adeguate dei nodi

disciplinari che espone in maniera chiara con una terminologia appropriata, anche

se con qualche carenza nel linguaggi specifico. In parziale autonomia si orienta

nell’analisi e nella soluzione di un problema e applica regole e procedure in

maniera sostanzialmente corretta

8 L’alunno possiede delle conoscenze generalmente complete e corrette dei nodi

disciplinari che espone in maniera chiara organizzandole coerentemente. Il

linguaggio specifico è semplice ma appropriato. In totale autonomia si orienta

nell’analisi e nella soluzione di un problema e applica regole e procedure in

maniera efficace

9 L’alunno possiede delle conoscenze adeguate mostrando la padronanza di alcuni

nodi disciplinari che espone in maniera chiara e coerente. Il linguaggio specifico è

appropriato. In totale autonomia si orienta nell’analisi e nella soluzione di un

problema e sa applicare regole, procedure e conoscenze in situazioni e contesti

analoghi.



10 L’alunno possiede delle conoscenze complete e coordinate relativamente ai vari

nodi disciplinari che espone in maniera chiara e coerente. Il linguaggio specifico è

appropriato e corretto. In totale autonomia si orienta nell’analisi e nella soluzione

di un problema e sa applicare regole, procedure e conoscenze in situazioni e

contesti analoghi in maniera efficace

DEFINIZIONE DELLE COMPETENZE PER LA COMPILAZIONE DELL’ATTESTATO

Competenze in lingua italiana: riconoscimento delle principali caratteristiche linguistiche e

comunicative dei testi; impiego funzionale dei registri linguistici; produzione di testi scritti in forme

adeguate allo scopo e al destinatario; apprezzamento di generi poetici e narrativi.

Competenze in lingua inglese: comprensione degli elementi principali di un discorso,

partecipazione a conversazioni semplici su argomenti di varia tipologia e genere, scrittura di testi

essenziali e coerenti.

Competenze nella 2^ lingua comunitaria (Francese): comprensione e utilizzo di espressioni d’uso

quotidiano, interazione colloquiale con altri su argomenti personali, scrittura di semplici testi.

Competenze matematiche: lettura della realtà e risoluzione di problemi concreti e significativi;

raccolta, organizzazione, rappresentazione e interpretazione di dati; padronanza dei concetti

fondamentali della matematica e riflessione sui principi e sui metodi applicati; uso del linguaggio e

dei simboli matematici.

Competenze scientifiche: osservazione della realtà per riconoscere relazioni, modificazioni,

rapporti causali; comprensione degli elementi tipici dell’ambiente naturale e antropico; sviluppo di

atteggiamenti di studio e ricerca nei confronti della realtà naturale.

Competenze tecnologiche: comprensione della moderna realtà tecnica e tecnologica, analisi del

rapporto di interdipendenza tra uomo produttore, consumatore e ambiente; utilizzo del disegno

tecnico come mezzo di rappresentazione grafica.

Competenze storico-geografiche: orientamento spazio temporale, identificazione e descrizione

delle caratteristiche fisico-antropologiche del territorio; padronanza nell’uso dei linguaggi specifici

delle discipline; padronanza nell’impiego della documentazione e nella interpretazione delle realtà

storiche e geografiche.



Competenze artistiche: descrizione, rappresentazione e ricostruzione della realtà e delle

esperienze attraverso linguaggi espressivi; conoscenza, apprezzamento e iniziative di tutela del

patrimonio artistico-culturale nel territorio.

Competenze musicali: ascolto ed espressione mediante il linguaggio musicale, comprensione e

analisi di brani desunti da repertori colti e non, rilevazione delle caratteristiche stilistiche e

strumentali.

Competenze motorie: utilizzo consapevole di schemi motori e posturali, loro interazioni in

situazione combinata e simultanea; rispetto delle regole dei giochi sportivi ed etica del

comportamento; conoscenza e pratica di una equilibrata attività sportiva, effetti sul benessere

personale.

VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

INDICATORI DI COMPORTAMENTO (dal Documento di Valutazione) -

Portare a termine gli impegni presi. Contribuire a rendere più accogliente l’ambiente scolastico e

di vita. Aiutare i compagni nel superare le difficoltà. Utilizzare in modo corretto i sussidi e le

attrezzature della scuola. Utilizzare le risorse personali nella realizzazione di un compito. Riflettere

criticamente sul proprio percorso di apprendimento. Analizzare strategie di successo, individuare

modalità per superare le difficoltà. Valorizzare le potenzialità del gruppo di lavoro, assumendo un

ruolo positivo all’interno di esso. Valorizzare le diversità esistenti nella scuola. Assumersi la

responsabilità dei propri doveri di alunno nei diversi contesti educativi.

SINTESI INDICATORI E DESCRITTORI PER LA FORMULAZIONE DEL VOTO

Indicatori/voto 10 9 8 7 6 5 4 3

Rispetto delle regole

Responsabile e puntuale

Puntuale Conforme Buono Sostanziale Non conforme

Scarso Assente

Rispetto delle persone e dell’ambiente

Spiccato Consapevole

Apprezzabile Attento Sostanziale Occasionale

Scarso Assente

Impegno Sistematico Costante Continuo Regolare Essenziale Sporadico Scarso Assente

Partecipazione Costruttiva Produttiva Apprezzabile Attiva Sostanziale Passiva Scarsa Assente

Frequenza Molto assidua

Assidua Molto regolare

Regolare Discontinua Alterna Rara Assente



ESEMPI DI NOTA SPECIFICA (DPR 122/09) DA RIPORTARE SUL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE

Voto (1) Nota specifica (2)

10 Alunno responsabile e diligente, sempre rispettoso delle regole e dell’ambiente e corretto nei confronti delle persone, ha frequentato in modo assiduo e costruttivo assumendo un ruolo proficuo nel gruppo classe.

9 Alunno responsabile e diligente, rispettoso delle regole e dell’ambiente, corretto nei confronti delle persone, ha frequentato in modo assiduo e costruttivo.

8 Alunno, rispettoso delle regole e dell’ambiente, corretto nei confronti delle persone, ha frequentato in modo assiduo molto regolare, partecipato alle attività scolastiche con continuità e produttività.

7 Alunno corretto nei confronti delle persone, ha frequentato in modo regolare, partecipato alle attività scolastiche impegnandosi con continuità.

6 Alunno essenzialmente rispettoso delle regole e corretto nei confronti delle persone, ha partecipato alle attività scolastiche in modo sostanziale, impegnandosi superficialmente.

5 Alunno non rispettoso delle regole e scorretto nei confronti delle persone, ha partecipato passivamente alle attività scolastiche impegnandosi nello studio occasionalmente.

4-3 Alunno non rispettoso delle regole e scorretto nei confronti delle persone, al punto da ricevere sanzioni disciplinari, ha partecipato passivamente alle attività scolastiche impegnandosi nello studio raramente.

(1) Il voto del comportamento, considerati gli indicatori che non implicano solo la condotta, non deve scostarsi dalla media dei voti delle singole discipline.

(2) La nota va comunque personalizzata e, a parità di voto, può risultare diversa tra due alunni a causa

di qualche descrittore: se, ad esempio, il 7 in condotta è maggiore della media dei voti riportati è

evidente che si vuole “premiare” l’alunno che si comporta complessivamente in modo positivo se, al

contrario, il 7 è minore della media dei voti, si vuole “richiamare” l’alunno ad una condotta più conforme

alle regole del vivere civile.

4.6 L’autovalutazione d’istituto

La valutazione rappresenta uno snodo cruciale dal quale far partire il processo di

coordinamento, rinnovamento e consolidamento del sistema di istruzione e formazione del

nostro istituto comprensivo. Solo operando, infatti, una verifica complessiva dell’organizzazione

Note: in presenza di

Tutti i descrittori

Tutti i descrittori

4 descrittori 4 descrittori 4 descrittori Tutti i descrittori

Tutti i descrittori

Tutti i descrittori e sospensioni dalle lezioni



e del funzionamento dei vari settori operativi della nostra scuola e analizzando gli esiti

confrontati con gli obiettivi e i risultati attesi possiamo esercitare in maniera responsabile

l’autonomia scolastica che ci contraddistingue e possiamo individuare quegli strumenti

necessari per migliorare l' efficacia formativa del nostro istituto comprensivo, attraverso una

sistematica e sinergica attività di collaborazione tra tutti i settori e gli operatori del sistema.

La valutazione, però, o meglio autovalutazione, non va intesa come una mera operazione di

controllo. Essa, bensì, è un sistema di procedimenti integrati che deve educare alla misurazione

dei processi interni in termini di efficacia ed efficienza e che permette di ricavare una visione

complessiva dell’organizzazione e di indirizzarne le azioni di miglioramento, indicandone le

priorità. La cultura della valutazione deve, perciò, svincolarsi da quell’alone punitivo che

l’accompagna e l’autovalutazione deve invece essere intesa come un approccio orientato al

miglioramento, un indispensabile spazio per la valorizzazione funzionale alla diffusione della

“cultura del risultato” e dell’ottimizzazione del servizio.

Il miglioramento delle nostre attività e dell’erogazione del servizio offerto non possono, perciò,

prescindere dall’utilizzo sistematico e “olistico” di strumenti di autovalutazione tali da rendere

conto delle scelte e delle strategie adottate per motivare in modo coerente e trasparente

l’utilizzo delle risorse del nostro istituto.

Per introdurre tali principi di qualità e migliorare l’efficienza organizzativa del nostro sistema

educativo, si opererà partendo da una vera e propria diagnosi organizzativa mirata a

individuare i punti di forza e di debolezza presenti all’interno della nostra organizzazione

scolastica.

OBIETTIVI del PROCESSO di AUTOVALUTAZIONE

1. “Fotografare” la complessa organizzazione scolastica del nostro istituto comprensivo

2. Individuarne i punti di forza e di debolezza

3. Definire e attuare possibili azioni di miglioramento mirato

4. Migliorare l’intera gestione del sistema scuola

5. Introdurre il concetto di “miglioramento sistematico e continuo”

6. Promuove un’”educazione del sistema” e una visione complessiva e integrata del lavoro di

tutti gli operatori scolastici.

Deliberato dal Collegio Docenti con delibera n° 62 del 3 ottobre 2014 e dal Consiglio di

Istituto con delibera n° 74 del 22 ottobre 2014.

Istituto Comprensivo Cassino 1 · tre omini “ impilati “, mentre l’azzurro, che racch iude il...

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