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Istituto Comprensivo Albano S. Alessandro (BG) Anno scolastico 2003-2004 – 1 1 A A C C IORNO PER GIORNO NCHIOSTRIAMO VUNQUE ACCONTI OTIZIE FFINCHÈ ETTORI VINCANO Storia Curiosit à Regole Esempi Laborator io Tecnica Autori Scoperte Disegni Testi Suoni LA REALTA’ Diapositiva due (copia copertina)

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Istituto Comprensivo Albano S. Alessandro (BG)

Anno scolastico 2003-2004 – 11A A CC

IORNO PER GIORNO

NCHIOSTRIAMO

VUNQUE

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Diapositiva due (copia copertina)

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Anno scolastico 2003-2004 – 11A A CC

IORNO PER GIORNO

NCHIOSTRIAMO

VUNQUE

ACCONTI

OTIZIE

FFINCHÈ

ETTORI

VINCANO

Storia

Curiosità

Regole

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Laboratorio

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Scoperte

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Diapositiva uno (copertina)

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LA STAMPA Prima dell’invenzione della stampa le informazioni venivano diffuse con la voce e con gli scritti degli “amanuensi” ,termine in cui si indicano i monaci che realizzavano a mano copie di testi classici . Il primo libro stampato per mezzo di tavolette incise , fu prodotto in Cina nel 838 d.C. La stampa a caratteri mobili (terra cotta) fu inventata , sempre in Cina, negli anni attorno al 1040 d.C.,mentre la prima fonderia a caratteri mobili tipografici di metallo venne impiantato nel 1403 in Corea. Nel 1438 Johan Genes Von Gutemberg e un altro orafo tedesco, J.Fust, introdussero in Europa i primi caratteri mobili e fra il 1450 e il 1452 si incominciarono a stampare i primi libri con la macchina da stampa, che era un addattamento nel comune torchio a vite. Nel 1501 l ‘ editore veneziano Aldo Manunzio fece stampare il primo libro tascabile in corsivo tipografico. Il primo torchio di ferro venne fabricato nel 1800 mentre nel 1810 un meccanico tedesco inventò il torchio a vapore. La prima macchina rotativa fu brevettata nel 1845 . Seguirono poi la composizione automatica veloce con la linotype e la composizione ad alta qualità con la monotype. Nel 1839 l ‘ invenzione della foto compositrice. Le tecniche moderne fanno ricprso al sistema integrato, utilizzando il computer e la fotocomposizione per tasti. La stampa non è soltanto un mezzo di rappresentazione grafica di un linguaggio verbale, ma per la moltiplicità dei compiti che assolve è legata a numerose della vita umana come la pubblicazione dei giornali,di libri deplian,opuscoli vari,il disegno,la pittura,la scultura,l’architettura,tutte in qualche modo correrabili con la stampa stessa.Il complesso delle conoscenze relative alla stampa nel suo significato più ampio viene denominato graficao tecnologia grafica,che comprende tutti gli aspetti che vanno dalla preparazione alla stampa vera e propria,all’estimante dagli stampati.Il metodo di composizione a mano rimase invariato per quattro secoli,cioè da quando Gutemberg inventò i primi caratteri mobili. Sul compositoio ( utensile ad angolo retto) il compositore raccoglieva i caratteri , man mano che li estraeva dalla cassa, per l’ordinata formazione delle parole e quindi delle righe.

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1 I NTRODUZI ONE La stampa è la riproduzione di un originale in più copie identiche a traverso l’ applicazione di particolari procedimenti. La riproduzione viene realizzata premendo il f oglio di carta su una matrice cosparsa d’ inchiostro, sulla quale è riprodotto l’ originale.

2 CENNI STORI CI La più antica tecnica di stampa è la xilografia (scrittura su legno) nata in Cina attorno al 1000 d.C. Questa tecnica consisteva nell’ intagliare un intero brano su una tavoletta di legno incidendo i caratteri in modo che restassero in rilievo. Sulla tavoletta, veniva poi premuto a mano il f oglio di carta da stampare. L’ invenzione dei caratteri mobili : dal tipografico tedesco J ohann Gutemberg, rappresentò una svolta decisiva una volta stampata una pagina, infatti i caratteri potevano esssere smontati dalla matrice e riutilizzati per la composizione di un’ altra pagina. Pochi anni dopo alcuni artigia ni fiorentini sperimentarono la tecnica della calcografia (scrittura su rame). Essa consisteva nell’ incidere una lastra di rame con uno scalpello appuntito. La lastra veniva poi inchiostrata e pulita in modo che l’ inchiostro restasse solo nelle parti incise. Per stampare si pressava sulla lastra un f oglio di carta inumidito. Lo stampatore tedesco Aloys Senefelder inventò la litografia (scrittura su pietra); una pietra speciale, su cui veniva tracciato il soggetto da stampare con una materia grassa, capace di trattenere l’ inchiostro. La pietra veniva sostituita da una sottile lastra di zinco, dando il via all’ impiego della litografia su scala industriale. Nell’ 1810 il tedesco Friedrich Koenig realizzò il torchio a vapore. Due anni dopo perfezzionò la sua invenzione, costruendo una macchina in cui , per la prima volta, la pressione sulla carta e sulla matrice veniva eseguita da un cilindro ruotante anziché da un piano di pressione. Un ulteriore decisivo passo avanti f u ll’ introduzione intorno alla metà del secolo scorso, di un procedimento che permetteva di duplicare la matrice su una lastra incurvata. Ciò consentiva di applicare la lastra a un cilindro che ruotava a contatto con un altro cilindro, su cui era avvolta un bobina di carta. Nel 1886 il tedesco Ottmar Mergenthaler inventò la linotype (macchina capace di comporre automaticamente i caratteri ). Verso la fine del secolo scorso, infine, l’ austriaco Karl Klietsch mise a punto un processo d’ incisione chimica delle lastre di rame favorendo il diff ondersi della stampa a rotocalco. Nel nostro secolo il cambiamento sostanziale è stato l’ introduzione dell’ etronica e nelle tecniche di composizione, che ha segnato il graduale abbandono del sistema tipografico a favore di quelli offi set e rotocalco.

3 LE TECNI CHE DI COMPOSI ZI ONE Dai tempi di Gutenberg sino al nostro secolo si è usata la composizione a mano, basata sul sistema dei caratteri mobili. I caratteri mobili sono costituiti da blocchetti di metallo o di legno, a f orma di parallelepipedo, sulla cui f accia superiore sono incisi in rillievo, una per ogni blocchetto, i caratteri. La composizione a mano è stata sostituita in tutto il mondo industrializzato dalla composizione con la linotype: con questo sistema la composizione dei caratteri avviene automaticamente grazie a una macchina chiamata appunto linotype. L’ operatore (linotipista), compone il testo usando una tastiera simile e quella della macchina per scrivere; ad ogni battuta, da un contenitore cade sul composito un carattere negativo che, accostandosi agli altri, va a f ormare la parola e cuindi la riga del testo. Questo sistema sta ormai scomparendo, costituito dalla composizione al computer e dalla f otocopiazione che

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LA TECNOLOGIA GRAFICA. La stampa è un mezzo di rappresentazione grafica del linguaggio verbale, ma è anche legata a tutte le manifestazioni della vita umana come la pubblicazionedei giornali, dei libri, depliant e opuscoli vari…. La composizione è il coordinamento dei componenti grafici per ottenere uno stampato. LA COMPOSIZIONE. Il metodo di composizione a mano rimase invariata per quattro secoli, cioè da quando Gutemberg nel 1450 inventò i primi caratteri mobili. Sul compositoio, il compositore raccoglieva i caratteri, man mano che li estraeva dalla cassa. L’insieme delle righe di una pagina, costituiva il pacco di composizione. Oggi la composizione a mano è impiegata solo per i lavori speciali, sebbene anche per questi casi esistono attualmente altri metodi di composizione. A partire dal secolo scorso nel campo della composizione si è avuta l‘introduzione della linotype prima e della monotype dopo. La prima compone e fonde i caratteri singoli disponendoli in modo da costruire le parole, e quindi le righe. Ancora oggi le due macchine, sia pure con adattamenti e innovazioni, costituiscono il centro vitale della tipografia a caldo. Negli ultimi anni l‘introduzione del computer nella tecnologia di stampa ha creato una vera rivoluzione. Sono stati abbandonati i caratteri in materiale solido a favore di quelli virtuali, utilizzabili e modificabili a piacere. Questo comporta un grande risparmio in termini di costi e di tempi, e una grande flessibilità in tutte le fasi della lavorazione. I COMPOSTI GRAFICI FONDAMENTALI. Lo stampato è costituito dai grafismi, ossia dagli elementi da riprodurre, dai contrografismi cioè dagli spazi non stampati, dal supporto, cioè dalla superficie sulla quale poggiano i grafismi e i contrografismi. I SISTEMI DI STAMPA. Il processo tipografico è il più antico:le parti stampanti sono in rilievo in modo che quando vengono inchiostrate se ne può ottenere l’impronta su un foglio (o altro materiale) per semplice pressione. IL PROCESSO OFFSET. Il sistema offset trae origine da quello litografico ed è basato su una matrici piane, cioè senza rilievi o incavi, costituite da lastre metalliche (generalmente di alluminio). Si basa sulla naturale repulsione acqua/grasso:sulle lastre le parti stampate sono trattate con sostanze grasse che accettano l’inchiostro, mentre sulle parti non stampanti si fa aderire una sottile pellicola di acqua che non accetta l’inchiostro.Le parti da stampare vengono riprodotte su una pellicola trasparente la quale viene esposta all’azione di una lampada appoggiata alla lastra offset che in questo modo viene impressionata. IL PROCESSO ROTOCALCOGRAFICO. Nel processo rotocalcografico le matrici sono in incavo e l’inchiostro viene trasferito dalla forma con l’aiuto della pressione. Le matrici recanti le parti stampanti sono costituite da cilindri di rame rivestiti di cromo per resistere all’usura della lama che asporta l’inchiostro in eccesso.La cromatura rende il cilindro adatto alle tirature elevate. Il cilindro ruotando incontra il foglio di carta avvolto su un cilindro più grande e avviene così la stampa a rotocalco. IL PROCESSO SERIGRAFICO. Nel processo serigrafico l’inchiostro passa attraverso la forma la quale è costituita da un tessuto (un tempo di seta, oggi anche di fibre sintetiche e metalliche) montano ben teso su un telaio. I l tessuto viene preventivamente ricoperto di materiale impermeabile, lasciando scoperta solo la sagoma del motivo da rappresentare.

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Gli uomini primitivi per comunicare mettevano dei sassi in determinate posizioni, piegavano gli alberi , incidevano sui rami cioè fissavano il pensiero mediante la scrittura. Successivamente l’uomo imparò a servirsi delle sue idee astratte, iniziarono così ad usare la scrittura ideografica, in seguito quella geroglifica, che poté essere trasmessa ai posteri. Col passare degli anni si arrivò alla scrittura f onetica da cui ebbe origine l’alf abeto. I popoli antichi usano oggetti acuminati, calamai e penne per scrivere sulla pergamena,carta,alberi,… Si scrivono editti, codici, testi, poemi , reclami i documenti erano dati agli amanuensi che li colpivano a mano.Con la rinascita delle arti e della scienza con la letteratura e le scoperte geografiche si determinò l’azione di documenti.I f ervore di possedere volumi scritti animò tutte le classi sociali ebbe come conseguenza la ricondenza degli amuleti non erano più all’altezza delle ricerche di ritagliare delle tavolette di legno, inchiostrare stampare per mezzo di un torchio.Successivamente, con l’invenzione dei caratteri mobili di stampa la divulgazione della cultura fu più rapida e meno costosa infatti l’avvento della tipografia con l’invenzione dei caratteri f u possibile verso la metà del XV secolo grazie a Gutemberg a cui si deve il principio della f ondita a ripetizione. Fu trovato anche uno speciale inchiostro che poteva aderire ai caratteri metallici e senza il quale la stampa non avrebbe potuto farsi.

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I commenti sonori sono dei M.I.D.I.

tratti da internet

-Un americano a Parigi – George Gershwin (piano e orchestra)

-C’era una volta il West – Ennio Morricone

-La vie en rose – Edit Piaf

-Unforgettable – Nat King Cole

-chariot of fire (Momenti di gloria ) – Vangelis Papatanassiou

-Magic moments – Pat Boone

-Ballade pour Adeline - Richard Clayderman

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