Istanza M5S SanMin Per Rischio Contaminazione Amianto
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Al Signor Sindaco del Comune di San MiniatoVittorio Gabbanini [email protected]
All’Assessore all’Ambiente e difesa del suolo.Mariateresa [email protected]
e P.C.:
Al Capogruppo PDSimone [email protected]
Al Capogruppo PDLRoberto [email protected]
Al Capogruppo U.D.C.Michele di [email protected]
Al capogruppo SELLaura [email protected]
Al Capogruppo C.U.Fabio [email protected]
Polizia Municipale – Controllo ambienteAngelo [email protected]
Provincia di Pisa – Servizio AmbienteLaura [email protected]
ARPAT Agenzia regionale per la protezione ambientale della [email protected]
USL 11 Dipartimento ambiente e [email protected]
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Oggetto: ISTANZA DI INTERVENTO URGENTE PER IL RISCHIO CONTAMINAZIONE
AMIANTO, PRESENTE IN UN COMPLESSO EDILIZIO PROSPICIENTE L’ASILO NIDO
“LUCIGNOLO” DELLA FRAZIONE ISOLA DI SAN MINIATO
Il M5S di San Miniato anche a seguito di una segnalazione, pervenuta da parte di
un gruppo di cittadini, residenti nella Frazione di Isola, ha effettuato, nei giorni scorsi
un sopralluogo presso, un complesso edilizio tenuto in stato di abbandonato
prospiciente l’asilo nido “Lucignolo” di Isola. (già segnalato nel mese di ottobre dal
consigliere PDL Ferraro)
Il complesso è posto in via Vittorio Veneto al civico n°12/16, (vedi allegato 1) ed è
costituito da due corpi di fabbrica principali oltre ad altri tre corpi accessori posti
nella stessa area pertinenziale, distribuiti esclusivamente al piano terra. La struttura,
ben nota denominata “case minime” fù edificata per dare alloggi di urgenza, a
seguito dell’alluvione del 1966. Gli immobili di proprietà del Comune di San Miniato
fino alla data del 27/07/2007 vennero ceduti a titolo oneroso alla società San
Miniato Gestioni s.r.l. con sede in Montelupo Fiorentino cod fiscale 05548360485 ,
la quale ne è tutt’ora proprietaria
I cittadini che ci hanno contattato, sono sfiancati dall’indifferenza dell’
Amministrazione comunale alla quale già in passato si erano rivolti senza nulla
ottenere. Gli stessi ci riferiscono delle loro enormi preoccupazioni derivanti, sia dallo
stato generale di degrado urbanistico in cui versa l’area, ma soprattutto dai
materiali, con cui risulterebbe costruito l’intero complesso immobiliare: materiali
contenenti cemento-amianto “Eternit”. Tali preoccupazioni sono ancor più aggravate
dal fatto che dette strutture si trovano praticamente in adiacenza a varie abitazioni e
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soprattutto, come detto fronteggiano completamente l’asilo nido di Isola. (vedi
allegati 2)
Dal sopralluogo effettuato è emerso che le coperture di tutti i fabbricati principali ed
accessori descritti risultano essere in onduline di “Eternit”, e che nell’insieme coprono
una superficie di oltre mq. 350. Anche i tamponamenti perimetrali e le stesse pareti
divisorie interne, potrebbero essere costituite con elevata probabilità, da pannelli
compositi, contenenti fibre di amianto.
Nonostante la messa al bando in Italia nel 1992, di questo tipo di coperture “Eternit”
,non esiste una normativa che obblighi alla rimozione delle coperture in
fibrocemento, quando integro e ben conservato, ma se lo stato di conservazione del
materiale non è buono, possono essere presenti rischi enormi per la salute umana.
Gli effetti neoplastici dell’esposizione all’amianto sono stati oramai accertati per varie
tipologie di cancro polmonare, ed alla laringe, queste tipologie di tumori provocano
nella maggioranza dei casi la morte.
I principali indicatori utili per valutare lo stato di degrado delle coperture in cemento-
amianto sono visibili anche ad occhio nudo come.
- la friabilità del materiale,
- l'evidenza di affioramenti di fibre e la presenza di licheni,
- la presenza di sfaldamenti, crepe o rotture,
- la presenza di materiale friabile o polverulento in corrispondenza di scoli d'acqua,
- grondaie, ecc. (vedi allegato 3);
Quando questi indicatori sono presenti (anche solo uno) è utile formulare un'istanza
urgente agli organi di vigilanza territorialmente competenti. Detto questo, nei 350
mq circa di coperture della Ex casine Minime di Isola, sono presenti tutti insieme
questi indicatori.
In sede di sopralluogo sono stati effettuati degli esami diagnostici, (D.M. Sanità
06/09/94 Norme e metodologie tecniche di applicazione dell’art.3, e dell’art.12,
della legge 27/03/92 n°257 e ss.) al fine di verificare soprattutto lo stato di
conservazione delle coperture in “Eternit”, in applicazione al protocollo indicato da
ARPAT, ed attualmente in vigore, nella Regione Toscana ai sensi del D.C.R.T.
dell’8/04/97 n°102. “Piano di protezione dell’ambiente, di decontaminazione, di
smaltimento e di bonifica ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall’amianto” .
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Principalmente le onduline in “Eternit”, usate sia per tutte le coperture che per tratti di
recinzione, come detto , risultano in uno stato di degrado tale da evidenziare un
evidente superamento delle concentrazioni soglia di contaminazione, cosi come
definito dal comma d) art. 240 del D.lgs. 152/2006 aggiornato dal D.lgs 4/2008
e s.m.i
Il superamento dei valori di concentrazione soglia di contaminazione, mutuati dalla
presenza di materiali contenenti amianto, risulta corroborata proprio dall’
applicazione della “scheda di valutazione” riportata nella detta D.C.R.T 102/97, la
quale stabilisce e fissa come valore 55, l’Indice di Valutazione delle coperture esterne
in cemento amianto, oltre al quale le stesse devono essere sottoposte a rimozione
urgente, bene nel nostro caso facendo analizzare da un tecnico, le coperture è stato
stimato in modo prudenziale, come indice, un valore di 80, quindi un valore più alto
del 40% del livello massimo previsto dalla stessa Regione Toscana (vedi allegato 4)
Il risultato di tale analisi unito alla vetustà, della struttura realizzata oltre 40 anni or sono,
definiscono di per se il “sito potenzialmente inquinanto” in quanto interessato
da“contaminazione storica” ed aggravato dal superamento degli indici di rischio per le
coperture in cemento-amianto.
Alla luce delle considerazioni di cui sopra, è evidente che i residenti delle abitazioni
poste nelle immediate vicinanze del complesso edilizio in oggetto, ma soprattutto i
bambini che frequentano l’asilo nido “Lucignolo” di Isola ,sono chiaramente
sottoposti, giornalmente al rischio di inalare le fibre di amianto, rilasciate dalle
coperture deteriorate.
La situazione denunciata purtroppo, è soggetta solo ad un aggravamento ed a un
peggioramento, in quanto nella fattispecie la sorgente di “rischio amianto” è a
stretto contatto con i bersagli della contaminazione, che altro non sono i residenti ed
i bambini che giornalmente stazionano nei pressi del sito.
La normativa di riferimento è oggettivamente molto complessa, dalle ceneri del D.lgs
22/97 Ex decreto Ronchi, ora abrogato, ha preso vita il d.lgs 152/2006
modificato ed integrato dal d.lgs 4/2008 e s.m.i, i quali dettano Norme in materia
Ambientale, e nella fattispecie al fine di cautelare la salute pubblica, impongono in
caso di sito contaminato o potenzialmente contaminato, chiare e cogenti indicazioni!
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A questo punto però la cosa che ci lascia basiti è che l’amministrazione comunale di
San Miniato sà e sapeva della situazione e nulla sembra abbia fatto!
Infatti un gruppo di residenti nel lontano 2002 denunciando le loro preoccupazioni
al Comune di San Miniato, ottennero l’intervento dell’USL 11 il quale a seguito di un
sopralluogo effettuato in data 4/03/2002 comunicò alla stessa amministrazione
(prot.458 del 23/03/2002), allora proprietaria degli immobili, l’esito : “…… Si
ritiene, pertanto opportuno, considerate anche l’ubicazione delle coperture
prospicienti le finestre delle case limitrofe, e l’estensione non piccola della superficie,
di prendere in considerazione, a medio termine, la sostituzione della copertura
stessa. Nel frattempo codesto Comune dovrà provvedere a redigere un “programma
di manutenzione e controllo” ai sensi dell’art.4 del d.m.6/9/94” (vedi allegato 5)
Il paradosso è che l’art.242 del d.lgs 156/2006 e s.m.i., individuerebbe come
“responsabile dell’inquinamento” proprio il Comune stesso in quanto intestatario
iniziale della proprietà immobiliare.
Tutto ciò premesso e considerato, il M5S di San Miniato, inoltra la presente istanza
affinché:
- l’amministrazione comunale disponga immediatamente la bonifica del sito od
emetta un Ordinanza ai sensi dell’art. 244 del D.lgs156/2006 e s.m.i. affinché
possa essere chiamata in causa ai sensi del comma 3) , anche l’ attuale proprietà
San Miniato Gestioni s.r.l. ai sensi e per gli effetti di cui all’art.523;
- chiarisca l’amministrazione, perché non procedette a “medio termine” alla
sostituzione delle coperture, già gravemente pericolose, come indicato nel verbale
dell’USL 11 del marzo 2002;
- chiarisca l’amministrazione comunale, se ha redatto in questi 11 anni il
“programma di manutenzione e controllo” ai sensi dell’art.4 del d.m.6/9/94”
prescritto dall’USl 11, ed eventualmente che ci indichi le eventuali prescrizioni ed
annotazioni ivi riportate;
- chiarisca infine l’amministrazione comunale come è stato possibile effettuare, il
trasferimento immobiliare del complesso in questione, avvenuto in data
27/07/2007, senza prevederne un adeguato piano di bonifica, in barba a tutte le
normative di tutela Ambientale che già allora erano in vigore;
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Certi di un vostro sollecito interessamento in riscontro alla grave situazione di cui in
epigrafe, attenderemo anche risposte alle richieste di chiarimento formulate.
Se non verranno presi immediatamente provvedimenti ci faremo carico di qualsiasi
procedimento legale necessario, al fine di tutelare nel miglior modo possibile la
salute dei cittadini di Isola, e dei bambini che frequentano l’asilo nido “Lucignolo”
Si allegano i seguenti documenti.
ALL.1) Estratto catastale.
ALL.2) Vista aerea della zona.
ALL.3) Documentazione fotografica.
ALL.4) Scheda di “Valutazione delle coperture esterne in cemento amianto” di cui al D.C.R.T 102/97.
ALL.5) Verbale USL 11 del 23/03/2002 prot.458
Con Osservanza.
M5S San Miniato
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ALL.1) Estratto catastale.
DA ALLEGARE
ALL.2) Vista aerea della zona. ASILO NIDO “LUCIGNOLO”
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ALL.3) Documentazione fotografica
Via Veneto – Si noti i banchini sulla destra dove i bambini conducono vita all’aperto, a sinistra le “casine minime”
L’Asilo Nido
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IL COMPLESSO IMMOBILIARE
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Tratti di recinzione in “Eternit” gravemente deteriorato
Lastre in Eternit deteriorate a terra, più altri detriti (pneumatici)
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Altri rifiuti a terra (batteria auto)
Altri rifiuti a terra (bombola del gas)
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DETERIORAMENTO DELLE COPERTURE
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Colature sullo spiovente della linea di gronda, lastre deteriorate
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Fibre che fuoriescono dalle lastre rotte o non coese
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Indice di valutazione delle coperture esterne in cemento amianto
ai sensi della Delibera del Consiglio Regione Toscana n°102/1997
I.V. = (A + B + C + D + E + F + G + H + I) * V
dove:
A = Stato di conservazione (si osserva con una lente di ingrandimento)
si assegna il valore:
1 se fasci visibili di fibre sono inglobati quasi del tutto
2 se fasci visibili di fibre sono inglobati quasi solo parzialmente
3 se fasci visibili di fibre sono inglobati facilmente asportabili con pinzette
B = Presenza di crepe
si assegna il valore:
1 se assenti
2 se rare
3 se numerose
C = Tipo di amianto
si assegna il valore:
1 se solo crisotilo *(in quanto non è stata effettuata analisi chimica)
4 se anfibolo o miscela crisotilo anfibolo (la crocidolite è visibile con la lente, l'amosite
va determinata analiticamente)
D = Friabilità (necessaria una pinza da meccanici)
si assegna il valore:
1 se un angolo flesso con le pinze si rompe nettamente con un suono secco
2 se la rottura è facile, sfrangiata e con un suono sordo
E = Rilascio superficiale
si assegna il valore:
1 se sfregando la superficie con un guanto di lattice non vengono rilasciate particelle
2 se sfregando la superficie con un guanto di lattice vengono rilasciate particelle
F = Accessibilità
si assegna il valore:
1 se la copertura non è accessibile
2 se vi è necessità di accesso per eventuali servitù (TV, condizionamento, aspiratori,
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ecc.)
3 se facilmente accessibile
G = Struttura di sostegno
si assegna il valore:
1 se la copertura è appoggiata su solaio portante
4 se la copertura è appoggiata su travetti
H = Distanza da finestre
si assegna il valore:
1 se la copertura è distante da finestre o terrazze
4 se vi sono finestre o terrazze prospicienti ed attigue
I = Frequenza di accesso
si assegna il valore:
1 se non vi è mai accesso alla copertura
2 se vi si accede qualche volta *(in quanto i manufatti essendo di facile accesso sono
usati da ragazzi che vi accedono per giocare)
3 se vi si accede spesso
V = Vetustà (anni)
si assegna il valore:
1 se <5
2 da 5 a 10
3 da 11 a 30
4 se >30
Una volta sostituite le variabili della formula, si confronta il risultato del calcolo con la
seguente tabella:
I.V. Provvedimento suggerito
da 10 a 26 si lascia come e dove è
da 27 a 54 si incapsula con prodotti resistenti all'acqua
da 55 e oltre si rimuove
I.V. = (2+2+1+2+2+1+4+4+2) x 4 = 80 Indice di valutazione
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ALL.5) Verbale USL 11 del 23/03/2002 prot.458
DA ALLEGARE
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