Istanza M5S SanMin Per Rischio Contaminazione Amianto

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Al Signor Sindaco del Comune di San Miniato Vittorio Gabbanini [email protected] All’Assessore all’Ambiente e difesa del suolo. Mariateresa Piampiani [email protected] e P.C.: Al Capogruppo PD Simone Giglioli [email protected] Al Capogruppo PDL Roberto Ferraro [email protected] Al Capogruppo U.D.C. Michele di Gianni [email protected] Al capogruppo SEL Laura Cavallini [email protected] Al Capogruppo C.U. Fabio Corsi [email protected] Polizia Municipale – Controllo ambiente Angelo Picchi [email protected] Provincia di Pisa – Servizio Ambiente Laura Pioli [email protected] ARPAT Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana [email protected] USL 11 Dipartimento ambiente e Salute [email protected] 1

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Al Signor Sindaco del Comune di San MiniatoVittorio Gabbanini [email protected]

All’Assessore all’Ambiente e difesa del suolo.Mariateresa [email protected]

e P.C.:

Al Capogruppo PDSimone [email protected]

Al Capogruppo PDLRoberto [email protected]

Al Capogruppo U.D.C.Michele di [email protected]

Al capogruppo SELLaura [email protected]

Al Capogruppo C.U.Fabio [email protected]

Polizia Municipale – Controllo ambienteAngelo [email protected]

Provincia di Pisa – Servizio AmbienteLaura [email protected]

ARPAT Agenzia regionale per la protezione ambientale della [email protected]

USL 11 Dipartimento ambiente e [email protected]

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Oggetto: ISTANZA DI INTERVENTO URGENTE PER IL RISCHIO CONTAMINAZIONE

AMIANTO, PRESENTE IN UN COMPLESSO EDILIZIO PROSPICIENTE L’ASILO NIDO

“LUCIGNOLO” DELLA FRAZIONE ISOLA DI SAN MINIATO

Il M5S di San Miniato anche a seguito di una segnalazione, pervenuta da parte di

un gruppo di cittadini, residenti nella Frazione di Isola, ha effettuato, nei giorni scorsi

un sopralluogo presso, un complesso edilizio tenuto in stato di abbandonato

prospiciente l’asilo nido “Lucignolo” di Isola. (già segnalato nel mese di ottobre dal

consigliere PDL Ferraro)

Il complesso è posto in via Vittorio Veneto al civico n°12/16, (vedi allegato 1) ed è

costituito da due corpi di fabbrica principali oltre ad altri tre corpi accessori posti

nella stessa area pertinenziale, distribuiti esclusivamente al piano terra. La struttura,

ben nota denominata “case minime” fù edificata per dare alloggi di urgenza, a

seguito dell’alluvione del 1966. Gli immobili di proprietà del Comune di San Miniato

fino alla data del 27/07/2007 vennero ceduti a titolo oneroso alla società San

Miniato Gestioni s.r.l. con sede in Montelupo Fiorentino cod fiscale 05548360485 ,

la quale ne è tutt’ora proprietaria

I cittadini che ci hanno contattato, sono sfiancati dall’indifferenza dell’

Amministrazione comunale alla quale già in passato si erano rivolti senza nulla

ottenere. Gli stessi ci riferiscono delle loro enormi preoccupazioni derivanti, sia dallo

stato generale di degrado urbanistico in cui versa l’area, ma soprattutto dai

materiali, con cui risulterebbe costruito l’intero complesso immobiliare: materiali

contenenti cemento-amianto “Eternit”. Tali preoccupazioni sono ancor più aggravate

dal fatto che dette strutture si trovano praticamente in adiacenza a varie abitazioni e

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soprattutto, come detto fronteggiano completamente l’asilo nido di Isola. (vedi

allegati 2)

Dal sopralluogo effettuato è emerso che le coperture di tutti i fabbricati principali ed

accessori descritti risultano essere in onduline di “Eternit”, e che nell’insieme coprono

una superficie di oltre mq. 350. Anche i tamponamenti perimetrali e le stesse pareti

divisorie interne, potrebbero essere costituite con elevata probabilità, da pannelli

compositi, contenenti fibre di amianto.

Nonostante la messa al bando in Italia nel 1992, di questo tipo di coperture “Eternit”

,non esiste una normativa che obblighi alla rimozione delle coperture in

fibrocemento, quando integro e ben conservato, ma se lo stato di conservazione del

materiale non è buono, possono essere presenti rischi enormi per la salute umana.

Gli effetti neoplastici dell’esposizione all’amianto sono stati oramai accertati per varie

tipologie di cancro polmonare, ed alla laringe, queste tipologie di tumori provocano

nella maggioranza dei casi la morte.

I principali indicatori utili per valutare lo stato di degrado delle coperture in cemento-

amianto sono visibili anche ad occhio nudo come.

- la friabilità del materiale,

- l'evidenza di affioramenti di fibre e la presenza di licheni,

- la presenza di sfaldamenti, crepe o rotture,

- la presenza di materiale friabile o polverulento in corrispondenza di scoli d'acqua,

- grondaie, ecc. (vedi allegato 3);

Quando questi indicatori sono presenti (anche solo uno) è utile formulare un'istanza

urgente agli organi di vigilanza territorialmente competenti. Detto questo, nei 350

mq circa di coperture della Ex casine Minime di Isola, sono presenti tutti insieme

questi indicatori.

In sede di sopralluogo sono stati effettuati degli esami diagnostici, (D.M. Sanità

06/09/94 Norme e metodologie tecniche di applicazione dell’art.3, e dell’art.12,

della legge 27/03/92 n°257 e ss.) al fine di verificare soprattutto lo stato di

conservazione delle coperture in “Eternit”, in applicazione al protocollo indicato da

ARPAT, ed attualmente in vigore, nella Regione Toscana ai sensi del D.C.R.T.

dell’8/04/97 n°102. “Piano di protezione dell’ambiente, di decontaminazione, di

smaltimento e di bonifica ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall’amianto” .

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Principalmente le onduline in “Eternit”, usate sia per tutte le coperture che per tratti di

recinzione, come detto , risultano in uno stato di degrado tale da evidenziare un

evidente superamento delle concentrazioni soglia di contaminazione, cosi come

definito dal comma d) art. 240 del D.lgs. 152/2006 aggiornato dal D.lgs 4/2008

e s.m.i

Il superamento dei valori di concentrazione soglia di contaminazione, mutuati dalla

presenza di materiali contenenti amianto, risulta corroborata proprio dall’

applicazione della “scheda di valutazione” riportata nella detta D.C.R.T 102/97, la

quale stabilisce e fissa come valore 55, l’Indice di Valutazione delle coperture esterne

in cemento amianto, oltre al quale le stesse devono essere sottoposte a rimozione

urgente, bene nel nostro caso facendo analizzare da un tecnico, le coperture è stato

stimato in modo prudenziale, come indice, un valore di 80, quindi un valore più alto

del 40% del livello massimo previsto dalla stessa Regione Toscana (vedi allegato 4)

Il risultato di tale analisi unito alla vetustà, della struttura realizzata oltre 40 anni or sono,

definiscono di per se il “sito potenzialmente inquinanto” in quanto interessato

da“contaminazione storica” ed aggravato dal superamento degli indici di rischio per le

coperture in cemento-amianto.

Alla luce delle considerazioni di cui sopra, è evidente che i residenti delle abitazioni

poste nelle immediate vicinanze del complesso edilizio in oggetto, ma soprattutto i

bambini che frequentano l’asilo nido “Lucignolo” di Isola ,sono chiaramente

sottoposti, giornalmente al rischio di inalare le fibre di amianto, rilasciate dalle

coperture deteriorate.

La situazione denunciata purtroppo, è soggetta solo ad un aggravamento ed a un

peggioramento, in quanto nella fattispecie la sorgente di “rischio amianto” è a

stretto contatto con i bersagli della contaminazione, che altro non sono i residenti ed

i bambini che giornalmente stazionano nei pressi del sito.

La normativa di riferimento è oggettivamente molto complessa, dalle ceneri del D.lgs

22/97 Ex decreto Ronchi, ora abrogato, ha preso vita il d.lgs 152/2006

modificato ed integrato dal d.lgs 4/2008 e s.m.i, i quali dettano Norme in materia

Ambientale, e nella fattispecie al fine di cautelare la salute pubblica, impongono in

caso di sito contaminato o potenzialmente contaminato, chiare e cogenti indicazioni!

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A questo punto però la cosa che ci lascia basiti è che l’amministrazione comunale di

San Miniato sà e sapeva della situazione e nulla sembra abbia fatto!

Infatti un gruppo di residenti nel lontano 2002 denunciando le loro preoccupazioni

al Comune di San Miniato, ottennero l’intervento dell’USL 11 il quale a seguito di un

sopralluogo effettuato in data 4/03/2002 comunicò alla stessa amministrazione

(prot.458 del 23/03/2002), allora proprietaria degli immobili, l’esito : “…… Si

ritiene, pertanto opportuno, considerate anche l’ubicazione delle coperture

prospicienti le finestre delle case limitrofe, e l’estensione non piccola della superficie,

di prendere in considerazione, a medio termine, la sostituzione della copertura

stessa. Nel frattempo codesto Comune dovrà provvedere a redigere un “programma

di manutenzione e controllo” ai sensi dell’art.4 del d.m.6/9/94” (vedi allegato 5)

Il paradosso è che l’art.242 del d.lgs 156/2006 e s.m.i., individuerebbe come

“responsabile dell’inquinamento” proprio il Comune stesso in quanto intestatario

iniziale della proprietà immobiliare.

Tutto ciò premesso e considerato, il M5S di San Miniato, inoltra la presente istanza

affinché:

- l’amministrazione comunale disponga immediatamente la bonifica del sito od

emetta un Ordinanza ai sensi dell’art. 244 del D.lgs156/2006 e s.m.i. affinché

possa essere chiamata in causa ai sensi del comma 3) , anche l’ attuale proprietà

San Miniato Gestioni s.r.l. ai sensi e per gli effetti di cui all’art.523;

- chiarisca l’amministrazione, perché non procedette a “medio termine” alla

sostituzione delle coperture, già gravemente pericolose, come indicato nel verbale

dell’USL 11 del marzo 2002;

- chiarisca l’amministrazione comunale, se ha redatto in questi 11 anni il

“programma di manutenzione e controllo” ai sensi dell’art.4 del d.m.6/9/94”

prescritto dall’USl 11, ed eventualmente che ci indichi le eventuali prescrizioni ed

annotazioni ivi riportate;

- chiarisca infine l’amministrazione comunale come è stato possibile effettuare, il

trasferimento immobiliare del complesso in questione, avvenuto in data

27/07/2007, senza prevederne un adeguato piano di bonifica, in barba a tutte le

normative di tutela Ambientale che già allora erano in vigore;

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Certi di un vostro sollecito interessamento in riscontro alla grave situazione di cui in

epigrafe, attenderemo anche risposte alle richieste di chiarimento formulate.

Se non verranno presi immediatamente provvedimenti ci faremo carico di qualsiasi

procedimento legale necessario, al fine di tutelare nel miglior modo possibile la

salute dei cittadini di Isola, e dei bambini che frequentano l’asilo nido “Lucignolo”

Si allegano i seguenti documenti.

ALL.1) Estratto catastale.

ALL.2) Vista aerea della zona.

ALL.3) Documentazione fotografica.

ALL.4) Scheda di “Valutazione delle coperture esterne in cemento amianto” di cui al D.C.R.T 102/97.

ALL.5) Verbale USL 11 del 23/03/2002 prot.458

Con Osservanza.

M5S San Miniato

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ALL.1) Estratto catastale.

DA ALLEGARE

ALL.2) Vista aerea della zona. ASILO NIDO “LUCIGNOLO”

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ALL.3) Documentazione fotografica

Via Veneto – Si noti i banchini sulla destra dove i bambini conducono vita all’aperto, a sinistra le “casine minime”

L’Asilo Nido

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IL COMPLESSO IMMOBILIARE

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Tratti di recinzione in “Eternit” gravemente deteriorato

Lastre in Eternit deteriorate a terra, più altri detriti (pneumatici)

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Altri rifiuti a terra (batteria auto)

Altri rifiuti a terra (bombola del gas)

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DETERIORAMENTO DELLE COPERTURE

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Colature sullo spiovente della linea di gronda, lastre deteriorate

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Fibre che fuoriescono dalle lastre rotte o non coese

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Indice di valutazione delle coperture esterne in cemento amianto

ai sensi della Delibera del Consiglio Regione Toscana n°102/1997

I.V. = (A + B + C + D + E + F + G + H + I) * V

dove:

A = Stato di conservazione (si osserva con una lente di ingrandimento)

si assegna il valore:

1 se fasci visibili di fibre sono inglobati quasi del tutto

2 se fasci visibili di fibre sono inglobati quasi solo parzialmente

3 se fasci visibili di fibre sono inglobati facilmente asportabili con pinzette

B = Presenza di crepe

si assegna il valore:

1 se assenti

2 se rare

3 se numerose

C = Tipo di amianto

si assegna il valore:

1 se solo crisotilo *(in quanto non è stata effettuata analisi chimica)

4 se anfibolo o miscela crisotilo anfibolo (la crocidolite è visibile con la lente, l'amosite

va determinata analiticamente)

D = Friabilità (necessaria una pinza da meccanici)

si assegna il valore:

1 se un angolo flesso con le pinze si rompe nettamente con un suono secco

2 se la rottura è facile, sfrangiata e con un suono sordo

E = Rilascio superficiale

si assegna il valore:

1 se sfregando la superficie con un guanto di lattice non vengono rilasciate particelle

2 se sfregando la superficie con un guanto di lattice vengono rilasciate particelle

F = Accessibilità

si assegna il valore:

1 se la copertura non è accessibile

2 se vi è necessità di accesso per eventuali servitù (TV, condizionamento, aspiratori,

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ecc.)

3 se facilmente accessibile

G = Struttura di sostegno

si assegna il valore:

1 se la copertura è appoggiata su solaio portante

4 se la copertura è appoggiata su travetti

H = Distanza da finestre

si assegna il valore:

1 se la copertura è distante da finestre o terrazze

4 se vi sono finestre o terrazze prospicienti ed attigue

I = Frequenza di accesso

si assegna il valore:

1 se non vi è mai accesso alla copertura

2 se vi si accede qualche volta *(in quanto i manufatti essendo di facile accesso sono

usati da ragazzi che vi accedono per giocare)

3 se vi si accede spesso

V = Vetustà (anni)

si assegna il valore:

1 se <5

2 da 5 a 10

3 da 11 a 30

4 se >30

Una volta sostituite le variabili della formula, si confronta il risultato del calcolo con la

seguente tabella:

I.V. Provvedimento suggerito

da 10 a 26 si lascia come e dove è

da 27 a 54 si incapsula con prodotti resistenti all'acqua

da 55 e oltre si rimuove

I.V. = (2+2+1+2+2+1+4+4+2) x 4 = 80 Indice di valutazione

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