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ISOLGOMMA “L’isolamento acustico in edilizia e la sua corretta progettazione” Bologna 15 Marzo 2011 Gildo Tomassetti Juri Albertazzi Normativa vigente e nuova norma UNI 11367 Classificazione acustica degli edifici Norme locali Aspetti legali - giuridici

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ISOLGOMMA“L’isolamento acustico in edilizia e la

sua corretta progettazione”Bologna 15 Marzo 2011

Gildo TomassettiJuri Albertazzi

Normativa vigente e nuova norma UNI11367 Classificazione acustica degli

edificiNorme locali

Aspetti legali - giuridici

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"L'isolamento acustico in edilizia e la sua corretta progettazione" Bologna 15 Marzo 2011

SOMMARIO

Normativa nazionale vigente (DPCM 5/12/1997 – DM 18/12/1975)??

Normativa locale (RUE)

Sviluppi normativi futuri (Nuovo DPCM–UNI 11637)??

Uno sguardo all’Europa

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D2m,nT,w

L’n,w

R’w

DI COSA PARLEREMO

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DI COSA NON PARLEREMO?

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Legge Quadro 26-10-1995, n.447Regolamenta l’inquinamento

acustico

D.P.C.M. 05/12/1997Determinazione dei requisiti acustici

passivi degli edifici

NORMATIVA NAZIONALE

Manca invece il Decreto di cui art. 3 f)indicazione,…………, dei criteri per la

progettazione, l'esecuzione e la ristrutturazione delle costruzioni edilizie

……., ai fini della tutela dall'inquinamento acustico;

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DPCM 5/12/1997Art. 3. - Valori limite.

1. Al fine di ridurre l'esposizione umana al rumore, sono riportati in tabella B (Allegato A) i valori limite delle grandezze che determinano i requisiti acustici passivi dei componenti degli edifici e delle sorgenti sonore interne.

A QUALI EDIFICI SI APPLICA?Devono rispettarlo tutti gli edifici per i quali la data di rilascio della Concessione edilizia (o altra autorizzazione prevista) è successiva al 20-02-1998 (60 giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale 22-12-1997)

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DPCM 5/12/1997

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DPCM 5/12/1997

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ISOLAMENTO DAI RUMORI AEREI tra differenti unità immobiliari

R’w

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ISOLAMENTO DAI RUMORI AEREI tra differenti unità immobiliari

R’w

Classificazione degli ambienti abitativi

Requisiti acustici passiviRumore di impianti

tecnologici

Potere fonoisolante

apparente

Isolamento

acustico

standardizzato di

facciata

Livello di rumore

di calpestio

normalizzato

Funzionamento

discontinuo

Funzionamento

continuo

categoria descrizione R’w D2m,nT,w L’n,w LASmax LAeq

A Edifici adibiti a residenza ≥ 50 ≥ 40 ≤ 63 ≤ 35 ≤ 35 B Edifici adibiti ad uffici ≥ 50 ≥ 42 ≤ 55 ≤ 35 ≤ 35

C Edifici adibiti ad alberghi, ≥ 50 ≥ 40 ≤ 63 ≤ 35 ≤ 35

D Edifici adibiti ad ospedali ≥ 55 ≥ 45 ≤ 58 ≤ 35 ≤ 25

EEdifici adibiti ad attività scolastiche a tutti i livelli ≥ 50 ≥ 48 ≤ 58 ≤ 35 ≤ 25

FEdifici adibiti ad attività ricreative o di culto ≥ 50 ≥ 42 ≤ 55 ≤ 35 ≤ 35

GEdifici adibiti ad attività commerciali ≥ 50 ≥ 42 ≤ 55 ≤ 35 ≤ 35

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ISOLAMENTO DAI RUMORI ESTERNI D2m,nTw

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Classificazione degli ambienti abitativi

Requisiti acustici passiviRumore di impianti

tecnologici

Potere fonoisolante

apparente

Isolamento

acustico

standardizzato di

facciata

Livello di rumore

di calpestio

normalizzato

Funzionamento

discontinuo

Funzionamento

continuo

categoria descrizione R’w D2m,nT,w L’n,w LASmax LAeq

A Edifici adibiti a residenza ≥ 50 ≥ 40 ≤ 63 ≤ 35 ≤ 35 B Edifici adibiti ad uffici ≥ 50 ≥ 42 ≤ 55 ≤ 35 ≤ 35

C Edifici adibiti ad alberghi, ≥ 50 ≥ 40 ≤ 63 ≤ 35 ≤ 35

D Edifici adibiti ad ospedali ≥ 55 ≥ 45 ≤ 58 ≤ 35 ≤ 25

EEdifici adibiti ad attività scolastiche a tutti i livelli ≥ 50 ≥ 48 ≤ 58 ≤ 35 ≤ 25

FEdifici adibiti ad attività ricreative o di culto ≥ 50 ≥ 42 ≤ 55 ≤ 35 ≤ 35

GEdifici adibiti ad attività commerciali ≥ 50 ≥ 42 ≤ 55 ≤ 35 ≤ 35

ISOLAMENTO DAI RUMORI ESTERNI D2m,nTw

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ISOLAMENTO DAI RUMORI DI CALPESTIOL’nw

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Classificazione degli ambienti abitativi

Requisiti acustici passiviRumore di impianti

tecnologici

Potere fonoisolante

apparente

Isolamento

acustico

standardizzato di

facciata

Livello di rumore

di calpestio

normalizzato

Funzionamento

discontinuo

Funzionamento

continuo

categoria descrizione R’w D2m,nT,w L’n,w LASmax LAeq

A Edifici adibiti a residenza ≥ 50 ≥ 40 ≤ 63 ≤ 35 ≤ 35 B Edifici adibiti ad uffici ≥ 50 ≥ 42 ≤ 55 ≤ 35 ≤ 35

C Edifici adibiti ad alberghi, ≥ 50 ≥ 40 ≤ 63 ≤ 35 ≤ 35

D Edifici adibiti ad ospedali ≥ 55 ≥ 45 ≤ 58 ≤ 35 ≤ 25

EEdifici adibiti ad attività scolastiche a tutti i livelli ≥ 50 ≥ 48 ≤ 58 ≤ 35 ≤ 25

FEdifici adibiti ad attività ricreative o di culto ≥ 50 ≥ 42 ≤ 55 ≤ 35 ≤ 35

GEdifici adibiti ad attività commerciali ≥ 50 ≥ 42 ≤ 55 ≤ 35 ≤ 35

ISOLAMENTO DAI RUMORI DI CALPESTIOL’nw

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ISOLAMENTO DAI RUMORI DA IMPIANTI

LASmax - LAeq

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Classificazione degli ambienti abitativi

Requisiti acustici passiviRumore di impianti

tecnologici

Potere fonoisolante

apparente

Isolamento

acustico

standardizzato di

facciata

Livello di rumore

di calpestio

normalizzato

Funzionamento

discontinuo

Funzionamento

continuo

categoria descrizione R’w D2m,nT,w L’n,w LASmax LAeq

A Edifici adibiti a residenza ≥ 50 ≥ 40 ≤ 63 ≤ 35 ≤ 35 B Edifici adibiti ad uffici ≥ 50 ≥ 42 ≤ 55 ≤ 35 ≤ 35

C Edifici adibiti ad alberghi, ≥ 50 ≥ 40 ≤ 63 ≤ 35 ≤ 35

D Edifici adibiti ad ospedali ≥ 55 ≥ 45 ≤ 58 ≤ 35 ≤ 25

EEdifici adibiti ad attività scolastiche a tutti i livelli ≥ 50 ≥ 48 ≤ 58 ≤ 35 ≤ 25

FEdifici adibiti ad attività ricreative o di culto ≥ 50 ≥ 42 ≤ 55 ≤ 35 ≤ 35

GEdifici adibiti ad attività commerciali ≥ 50 ≥ 42 ≤ 55 ≤ 35 ≤ 35

ISOLAMENTO DAI RUMORI DA IMPIANTI

LASmax - LAeq

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DPCM 5/12/1997 – Tempo di riverbero TR60

Edifici scolastici

Il DPCM la Circolare del Ministero dei Lavori Pubblici n°3150 del 22 maggio 1967 “Criteri di valutazione e collaudo dei requisiti acustici negli edifici scolastici”. “La media dei tempi di riverberazione misurati alle frequenze 250 - 500 - 1000 - 2000 Hz, non deve superare 1,2 sec. ad aula arredata, con la presenza di due persone al massimo.

Nelle palestre la media dei tempi di riverberazione (qualora non debbano essere utilizzate come auditorio) non deve superare 2,2 sec.”

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DPCM 5-12-97: corrispondenza normativa

2. Potere fonoisolante apparente (R') di elementi di separazione tra ambienti (norma EN ISO 140-5 del 1996) (UNI EN ISO 140-4 del 2000)

3. Isolamento acustico standardizzato di facciata (D2m,nT) (UNI EN ISO 140-5 del 2000)

4. Livello di rumore di calpestio normalizzato (L'n ) definito dalla norma EN ISO 140-6 1996 (UNI EN ISO 140-7 del 2000)5. Livello massimo di pressione sonora, ponderata A con costante di tempo slow (LASmax )

6. Livello continuo equivalente di pressione sonora, ponderata A (LAeq )

1. Tempo di riverberazione (T) (norma ISO 3382 del 1975) (ISO 3382 del 1997 oppure UNI EN 20354 del 1993)

Indice di valutazione R'w di R’ e indice di valutazione D2m,nT,w di D2m,nT (norma UNI 8270-7 / 5.1 del 1987) (UNI EN ISO 717-1 del 1997)

Indice di valutazione L’n,w di L’n (norma UNI 8270-7 / 5.2 del 1987) (UNI EN ISO 717-2 del 1997)

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Agli ambienti abitativi di cui all'art. 2, comma 1, lettera b), della legge 26 ottobre 1995, n. 447, “ogni ambiente interno ad un edificio destinato alla permanenza di persone o di comunità ed utilizzato per le diverse attività umane”.

Quindi in tutti gli ambienti nei quali non è prevista la permanenza di persone il DPCM non si applica. Ad esempio bagni, disimpegni, ripostigli e anche per le cucine non abitabili (applicare con moderazione ed eventualmente al solo isolamento di facciata!!!!! ).

Anche perché si potrebbe ritenere che il DPCM non sia applicabile per tutti quegli ambienti (piccoli) per i quali non sussistono le condizioni di applicabilità delle norme tecniche per l’esecuzione delle misure in opera.

DPCM 5-12-97: dove si valuta/misura??

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DPCM 5-12-97: dove si valuta/misura R’w??

• I requisiti relativi al potere fonoisolante apparente R’w si applicano ad elementi di separazione tra due distinte unità immobiliari.

• Un chiarimento in merito alle “distinte unità immobiliari” viene dall’art.2 del DM 2/1/1998 n.28 “Regolamento recante norme in tema di costituzione del catasto dei fabbricati”, in cui si definisce che “L’unità immobiliare è costituita una porzione di fabbricato (...) che presenti potenzialità di autonomia funzionale e reddituale”.

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DPCM 5-12-97: dove si valuta/misura R’w??

• Quesito Non è chiaro a quali partizioni interne ci si riferisca nel caso di edilizia non residenziale (ad es, ospedali, scuole, uffici) o nel caso di separazione con parti comuni o di servizio dell’edificio (ad es. vani scale).

• Risposta. BUON SENSO per edifici non residenziali si possono individuare zone funzionali diverse cui applicare i requisiti di legge (ad esempio per ospedali reparti diversi, zone degenza con zone di servizio o uffici amministrativi); idem per le scuole per le quali comunque è vigente il DM 18/12/1975. Per gli uffici invece non ci sono riferimenti. In tutti i casi comunque si consiglia di applicare il DPCM alle strutture orizzontali di separazione tra i diversi livelli. SI VEDA RC 5.1 RE tipo regionale.

• Per i vani scala si consiglia di applicare il DPCM per quegli ambienti che non collegati ad esso mediante la porta di accesso (ma allora i monolocali??). In generale si consiglia di applicare il DPCM a tutti gli elementi di separazione tra ambienti abitativi e luoghi ove potenzialmente sono presenti sorgenti di rumore (garage, sale condominiali feste bambini etc.)

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DPCM 5-12-97: Dubbi su D2m,nTw??

• Quesito. L’isolamento di facciata dovrebbe essere correlato con il rumore esterno indotto dalle sorgenti sonore presenti nell’areale.

• Risposta. Il DPCM non considera tale aspetto ovvero non vi è alcuna correlazione evidente tra rumore esterno ed isolamento di facciata, anzi i valori maggiori di isolamento in facciata sono richiesti agli edifici che per la loro destinazione d’uso dovrebbero essere collocati in ambiti urbani particolarmente protetti (Ospedali e scuole ubicati nelle zone di I classe nei piani di classificazione acustica comunale).

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DPCM 5-12-97: dove si valuta/misura L’nw??

• Quesito. Per il rumore impattivo (L’nw) il DPCM non specifica se la valutazione/misura sia da eseguirsi tra unità immobiliari diverse. Non specifica poi se la misura debba essere eseguita tra unità sovrapposte o anche adiacenti. Quindi??

• Soluzione. BUON SENSO La misura si esegue tra unità immobiliari distinte sovrapposte e in casi di oggettiva criticità tra unità adiacenti e sui vani scala. Tale ipotesi è confermata anche da Risposte Ministero dell’Ambiente a quesiti dell’Ing. Giorgio Campolongo del 13/08/2010.

• Quesito. In caso di edifici a destinazione d’uso mista (ad esempio uffici a piano terra e residenze a piano primo) non è chiaro quali limiti si debbano applicare.

• Soluzione. BUON SENSO è ragionevole pensare che i limiti del DPCM possono avere senso solo se si considera il solaio “a pavimento” dell’ambiente in esame. Si veda RC 5.2 del RE tipo regionale (ma non tutti la pensano così !!)

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DPCM 5-12-97: dove si valuta/misura LASmax LAeq??

• Quesito. Per il rumore degli impianti LASmax e Laeq si specifica che la misura deve essere eseguita negli ambienti in cui il livello del rumore è più elevato e in luogo diverso da quello nel quale è ubicata la sorgente di rumore ma nulla si dice se deve essere eseguita tra unità immobiliari diverse. Quindi??

• Soluzione. BUON SENSO La misura si esegue tra unità immobiliari distinte sovrapposte o adiacenti (ma non tutti la pensano così) ad eccezione di scuole, ospedali, alberghi ma anche uffici (ma anche qui attenzione!!!). Tale ipotesi è confermata anche da Risposte Ministero dell’Ambiente a quesiti dell’Ing. Giorgio Campolongo del 13/08/2010.

• Si evidenzia comunque che la misura su impianti a funzionamento continuo deve essere eseguita in ambienti diversi da quello in cui il rumore si origina. Pertanto, ad esempio, il rumore di un fan-coil a servizio di una camera d’albergo deve essere misurato nella camera adiacente (ma anche su questo non tutti sono d’accordo!!).

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DPCM 5-12-97: dove si valuta/misura LASmax LAeq??

• Quesito. I limiti di rumore degli impianti a funzionamento continuo non sono chiari. Poco sopra alla tabella B dell’Allegato A il DPCM indica che il livello LA e q degli impianti a funzionamento continuo non deve superare 25 dB(A) indipendentemente dalla destinazione d’uso degli ambienti considerati.

• Tabella B Allegato A del DPCM 5/12/1997

Cat. LAeq

D 25

A, C 35

E 25

B, F, G 35

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DPCM 5-12-97: dove si valuta/misura LASmax LAeq??

• Il Ministero dell’Ambiente in una circolare del 9/03/1999 (risposta a quesiti settore Ambiente Comune di Genova) sembra far riferimento ai valori riportati nel paragrafo suddetto.

• Il Consiglio Superiore del Lavori Pubblici in una circolare del 27/05/2003 (risposta quesiti ordine ingegneri di Como) fa riferimento invece ai valori riportati in tabella

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DPCM 5-12-97: dove si valuta/misura LASmax LAeq??

• Giorgio Campolongo chiede al Ministero dell’Ambiente chiarimenti in merito al D.P.C.M. 5/12/97 “Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici”. Il Ministero risponde (U.prot.DVA-2010-0020117 del 13/08/2010) e le risposte sono qui di seguito.

• Quesito. Nelle abitazioni il requisito di rumorosità (LAeq) degli impianti a funzionamento continuo, stabilito dal D.P.C.M. 5/12/97, è 25 dB o 35 dB?

• Risposta Ai sensi dell’art. 2 del D.P.C.M. 5/12/97, le grandezze cui far riferimento nella determinazione del limite di rumorosità prodotta dagli impianti a funzionamento continuo o discontinuo sono definite nell’ALLEGATO A, che costituisce parte integrante del Decreto.Come stabilito nel suindicato Allegato, per gli impianti a funzionamento continuo il limite previsto è pari a 25 dB (A) LAeq.

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DPCM 5-12-97: chi valuta/chi misura??

• Quesito. Il DPCM non specifica se e chi debba eseguire i calcoli previsionali.

• Risposta. Il DPCM 5-12-1997 NON OBBLIGA ad eseguire i calcoli previsionali, però richiede che a lavoro ultimato i requisiti acustici siano rispettati. Comunque i calcoli possono essere eseguiti dai progettisti (Circ. Min. Maggio 1998 risposta quesito Ordine Ingegneri di Livorno) a meno di indicazioni specifiche dei Comuni.

• Quesito. Il DPCM non specifica se debbano essere eseguiti i collaudi

• Risposta. Il DPCM 5-12-1997 NON OBBLIGA ad eseguire i le misure di collaudo, però richiede che a lavoro ultimato i requisiti acustici siano rispettati. Le misure devono essere eseguite dal Tecnico Competente in Acustica.

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DPCM 5-12-97: Ristrutturazioni??

Il DPCM va applicato solo in caso di ristrutturazione totale (circolare 9/03/1999) NON E’ CHIARO !!

Si applica ai nuovi impianti tecnologici installati negli edifici (circolare 9/03/1999)

NB: analizzare legislazione locale:Leggi regionaliRegolamenti edilizi – (Soluzioni conformi…)

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DM 18/12/1975 Edilizia scolastica

•Circolare del Ministero dei Lavori Pubblici n. 3150 del 22 maggio 1967;

•D.M. del 18/12/1975 riportante le "Norme tecniche aggiornate relative alla edilizia scolastica, ivi compresi gli indici minimi di funzionalità didattica, edilizia ed urbanistica, da osservarsi nella esecuzione di opere di edilizia scolastica", con particolare riferimento a quanto riportato a punto 5.1;

•D.M. del 13/09/1977 riportante "Modificazioni alle norme tecniche relative alla costruzione degli edifici scolastici";

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Requisiti Isolamento (indice di valutazione)

Rif. Normativo

Potere fonoisolante di strutture divisorie interne (progetto)

Rw >= 40 dB DM 18/12/1975

Isolamento acustico tra due ambienti adiacenti (opera)

DnTw >= 40 dB DM 18/12/1975

Isolamento acustico tra due ambienti sovrapposti

R’w = 50 dB ?DPCM

5/12/1997

Isolamento acustico di facciata D2m,nTW >= 48 dB DPCM

5/12/1997Livello di rumore di calpestio

normalizzatoL’nw <= 63 dB?

DPCM 5/12/1997

Livello di rumore di impiantiLmaxA <= 50 dB(A) o

<= 40 dB(A) ?DM 18/12/1975

DM 18/12/1975 Edilizia scolastica

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DM 18/12/1975 Edilizia scolastica

Tempo di riverbero

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Legislazione locale – Emilia Romagna

Delibera della Giunta Regionale del 22/02/2000 n° 268 “Schema di Regolamento edilizio tipo – Aggiornamento dei requisiti cogenti (Allegato A) e della parte quinta, ai sensi comma 2, art.2, L.R. 33/90”

I requisiti acustici passivi sono richiamati nei requisiti:RC 5.1 Isolamento acustico ai rumori aerei RC5.1.1 Requisiti acustici passivi delle partizioni (R’w) e delle chiusure (D2m,nTw)

RC5.1.2 Rumore prodotto dagli impianti tecnologici (LASmax LAeq)

RC 5.2 Isolamento acustico ai rumori impattivi (L’nTw)

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Legislazione locale – Emilia RomagnaPotere fonoisolante apparente R’w

Nel caso di strutture di confine tra unità immobiliari a destinazione diversa si applica il valore della tabella più rigoroso

Metodi di progetto • Uso della soluzione tecnica certificata Rw R’w+3 dB

• Metodo di calcolo A (formula empirica semplificata)

• Metodo di calcolo B (basato su EN 12354)

• Soluzioni conformi

Isolamento acustico di facciata D2m,nT,w

Metodi di progetto • Metodo di calcolo C (per chiusure semplici) a partire da Rw

• Metodo di calcolo D (per chiusure composte) (basato su EN 12354)

A lavori ultimati, sia per R’w che per D2m,nT,w

• Dichiarazione di conformità del tecnico competente oppure• Prova in opera

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Legislazione locale – Emilia RomagnaRumore prodotto dagli impianti tecnologici

Nel caso di servizi a funzionamento continuo LAeq 25 dB(A)

Metodi di progetto: (nessun metodo di calcolo adottato)• Descrizione dettagliata delle soluzioni tecniche adottate per il rumore

A lavori ultimati: • prova in opera (SI!!!) secondo normativa (ad es. 8199)Livello normalizzato di rumore di calpestio L’n,w

Adottato L’nT,w al posto di L’n,w Specifica per elementi di separazione tra unità immobiliari distinteIl livello da rispettare è quello dell’ambiente disturbantePer edifici scolastici anche per solai interni, ma limite DM 18-12-75Metodi di progetto • Soluzione tecnica certificata Ln,w L’n,w +3 • Metodo di calcolo per solai a struttura omogenea (basato su EN 12354)

• Soluzione tecnica conforme A lavori ultimati:• Dichiarazione di conformità del tecnico competente oppure prova in opera

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Legislazione locale – Emilia Romagna

Lo schema di regolamento innovativo al momento della sua emanazione è ormai obsoleto

Le soluzioni conformi sono discutibiliTeoricamente qualsiasi scostamento dalle procedure/metodologie indicate richiede l’esecuzione di prove di collaudo in opera

Sono state emanate o fatte proprie dall’UNI specifiche norme tecniche per la valutazione previsonale dei requisiti

Nonostante questo i requisiti RC 5.1 e RC 5.2 sono richiamati in toto in molti dei RUE dei Comuni della Provincia di Bologna:Associazioni Comuni Valle dell’IdiceAssociazioni Comuni Terre di PianuraAssociazione Comuni terre d’AcquaAssociazioni Comuni 5 Valli

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Legislazione locale – Emilia Romagna

Se il RE tipo è obsoleto c’è chi è ancora all’età della pietra…………

Art. 44 RE Comune di Imola Delibera C.C. n. 35 del 09/03/2009Isolamento fonicoNegli edifici di nuova costruzione, nella sopra-elevazione, negli ampliamenti o nelle riforme sostanziali di fabbricati esistenti, deve essere prevista e realizzata una protezione contro i rumori che viene di seguito indicata:a) Solai (rumore di calpestio) per edifici di abitazioni, alberghi e pensioni, a più vani. I solai devono essere costruiti con materiale antiformico e spessori tali da assicurare per l’ambiente sottostante un livello massimo di rumore al calpestio (misurato con metodi normalizzati) non superiore a 80 db per frequenze fra 100 e 3000 Hz;b) Pareti interne (tramezzi). Le pareti divisorie fra appartamenti e camere d’albergo, e quelle tra appartamenti e locali di uso comune (androni, scale, ecc.) devono assicurare un isolamento acustico medio di almeno 45 db per frequenze fra 100 e 3000 Hz; Per pareti divisorie tra ambienti di uno stesso appartamento, si può ammettere un isolamento minimo di 30 db per le stesse frequenze;c) Pareti esterne. Per gli edifici fronteggianti strade e piazze, i muri perimetrali devono avere un potere fonoisolante tale da garantire un isolamento acustico di 45 db per le frequenze fra 100 e 3000 Hz.

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Legislazione locale – Emilia Romagna

….e c’è chi invece è troppo avanti….Comune di Bologna Scheda dE6.1LIVELLI PRESTAZIONALI E PRESCRIZIONI SPECIFICHE[1] ……………….[1.1]……………….[2] In riferimento alle prestazioni 1.2 e 1.3 (elementi di tamponamento e rumore ed impianti tecnologici) della scheda E6.1 del Rue , perché il requisito sia soddisfatto:[2.1] È necessario garantire il rispetto dei requisiti acustici passivi degli edifici alla normativa vigente, a tal fine si tenga presente che:- Il rispetto del limite associato all’indice del livello di rumore di calpestio dei solai è richiesto solamente per interventi di nuova costruzione, ristrutturazione o cambi d’uso globali (???);- I valori di R’w vanno riferiti a partizioni fra distinte unità immobiliari;- Nel caso di strutture di confine tra unità immobiliari a destinazione diversa si applica il valore limite di R’w più rigoroso- Per gli edifici scolastici deve essere assicurato anche il potere fonoisolante apparente delle strutture divisorie interne fra aule diverse (???);- La rumorosità prodotta dagli impianti tecnologici non deve superare i limiti imposti dalla normativa vigente e precisamente: Lasmax 35 dB(A) per i servizi a funzionamento discontinuo (ascensori, scarichi idraulici, servizi igienici e rubinetterie) e Laeq 25 dB(A) per i servizi a funzionamento continuo (impianti di riscaldamento, condizionamento, aerazione)[2.2]……………………

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Legislazione locale – Emilia RomagnaVERIFICHE[5] In sede di progetto:[5.1] ………[5.2] Per quanto concerne il livello di prestazione di cui al punto 2 deve essere redatta da tecnico abilitato una relazione tecnica che evidenzia e descrive le soluzioni da realizzare, conformi (per materiali e modalità di esecuzione) ad un campione che, a seguito di prove di laboratorio, abbia conseguito un valore di potere fonoisolante RW superiore di almeno 3 dB rispetto al valore dell’indice di valutazione del potere fonoisolante apparente R’W prescritto dalla normativa negliambienti di lavoro le caratteristiche fonoisolanti e fonoassorbenti delle strutture nonché la geometria dei locali, dovranno limitare le problematiche annesse alla riverberazione ambientale ??????.[5.3]……[5.4]………[5.5]………[5.6]………[5.7]……………………[6] A lavori ultimati:[6.1] Per quanto concerne i livelli di prestazione di cui al punto 2 deve essere prodotta dichiarazione di conformità alle soluzioni tecniche indicate nel progetto redatta dal direttore dei lavori. Per interventi di nuova costruzione occorre produrre una relazione relativa alla prestazioni acustiche passive concernenti: le misure in opera dell’isolamento acustico per via aerea tra ambienti, le misurazioni in opera dell’isolamento acustico degli elementi di facciata e le misure in opera dell’isolamento dai rumori di calpestio di solai. Tali verifiche, eseguite conformemente alle norme UNI (serie 140/2000 e seguenti), potranno essere eseguite su una porzione di immobile che presenti elementi divisori di tipologia ricorrente.

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Legislazione locale – Emilia Romagna Bologna RUE - Autodichiarazione Requ. Igienici

Controllo dell’inquinamento acustico dE 6.1

I l requisito non è preso in considerazione in quanto non è correlato alle parti dell’organismo edilizio sulle quali si interviene.

Si dichiara:

[1.1] I l rispetto della specifica normativa vigente limitatamente all’applicazione del limite di immissione differenziale all’interno degli ambienti abitativi per il rumore prodotto da sorgenti sonore esistenti estranee al progetto

[2.1] I l rispetto dei requisiti acustici passivi degli edifici:

I l rispetto del livello di rumore di calpestio dei solai per interventi di nuova costruzione, ristrutturazione o cambi d’uso globali;

Il rispetto dei valori di R’w per le partizioni fra distinte unità immobiliari;

I l rispetto del valore limite di R’w più rigoroso nel caso di strutture di confine tra unità immobiliari a destinazione diversa;

I l rispetto il potere fonoisolante apparente delle strutture divisorie interne fra aule diverse per gli edifici scolastici;

I l rispetto dei limiti imposti dalla normativa vigente per la rumorosità prodotta dagli impianti tecnologici;

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"L'isolamento acustico in edilizia e la sua corretta progettazione" Bologna 15 Marzo 2011 41

Si allega:

Per il punto 1.1

relazione denominata “Documentazione di previsione del clima acustico” (DPCA), limitatamente alla verifica del limite di immissione differenziale

Autocertificazione, ai sensi dell’articolo 38 DPR n. 445/2000 ,da parte del progettista sull’assenza di sorgenti sonore puntuali può essere

Per i punti 2.1 e 2.2

Relazione tecnica, redatta da tecnico abilitato, che evidenzia e descrive le soluzioni da realizzare conformi (per materiali e modalità di esecuzione) ad un campione che, a seguito di prove di laboratorio, abbia conseguito un valore di potere fonoisolante RW superiore di almeno 3 dB rispetto al valore dell’indice di valutazione del potere fonoisolante apparente R’W prescritto dalla normativa negli ambienti di lavoro le caratteristiche fonoisolanti e fonoassorbenti delle strutture nonché la geometria dei locali, dovranno limitare le problematiche annesse alla riverberazione ambientale.

Legislazione locale – Emilia Romagna Bologna RUE- Autodichiarazione Requ. Igienici

etc.

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RC 5.1.1 REQUISITI ACUSTICI DELLE PARTIZIONI E DELLE CHIUSURE INTERVENTI DI CUI ALL’ ART.76 COMMA1 E COMMA 2

Verificato l’indice di valutazione del potere fonoisolante apparente RIW di partizioni fra ambienti (riferito alle reali

condizioni di utilizzo)e le chiusure esterne D2m, n, T, w; l’intervento rispetta i livelli di isolamento richiesti indipendentemente dalla zona acustica, vedi progetto/relazione allegata.

In caso di frazionamento , sul patrimonio edilizio esistente , è stato soddisfatto il requisito acustico raccomandato in riferimento alle pareti divisorie fra unità immobiliari .

PARTIZIONI INTERNE METODO DI CALCOLO UTILIZZATO:

SOLUZIONE TECNICA CERTIFICATA o CERTIFICAZIONE DI LABORATORIO, si allega relazione che evidenzia e descrive le soluzioni da realizzare conformi ( per materiali e modalità di esecuzione) ad un campione che a seguito di prova di laboratorio ha conseguito un valore di RW superiore ad almeno 3dB rispetto al valore di RI

W che deve essere garantito. Si allega copia della certificazione di laboratorio.

METODO DI CALCOLO A si allega relazione dei calcoli

SOLUZIONE TECNICA CONFORME (per categorie abitative diverse dalla D), 1° soluzione.

SOLUZIONE TECNICA CONFORME (per categorie abitative diverse dalla D), 2° soluzione.

METODO DI CALCOLO B si allega relazione dei calcoli

ALTRO

CHIUSURE ESTERNE METODO DI CALCOLO UTILIZZATO:

METODO DI CALCOLO C (per chiusure semplici) si allega relazione dei calcoli

METODO DI CALCOLO D (per chiusure composte) si allega relazione dei calcoli

Legislazione locale – Emilia Romagna Bologna RE previgente- Autodichiarazione Requ.

Igienici

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RC 5.1.2 RUMORE PRODOTTO DAGLI IMPIANTI TECNOLOGICI

INTERVENTI DI CUI ALL’ ART.76 COMMA1 E COMMA 2

I livelli di rumore in relazione agli impianti sono rispettati vedi progetto/relazione per le seguenti tipologie

SERVIZI A FUNZIONAMENTO DISCONTINUO (ad esempio: ascensori, scarichi idraulici, bagni, servizi igienici ,rubinetti, ecc.)

SERVIZI A FUNZIONAMENTO CONTINUO (ad esempio: impianti di riscaldamento, aerazione e condizionamento, ecc.)

Il requisito per gli interventi sull’esistente non è stato preso in considerazione.

Legislazione locale – Emilia Romagna Bologna RE previgente- Autodichiarazione Requ.

Igienici

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"L'isolamento acustico in edilizia e la sua corretta progettazione" Bologna 15 Marzo 2011 44

RC 5.2 ISOLAMENTO ACUSTICO AI RUMORI IMPATTIVI FUNZIONE ABITATIVA, B/2, D ED ABITAZIONI AL SERVIZIO

DI ALTRE FUNZIONI

Il requisito non è preso in considerazione in quanto non è correlato alle parti dell’organismo edilizio sulle quali si interviene.

INTERVENTI DI CUI ALL’ ART.76 COMMA1 E COMMA 2

E’ rispettato l’INDICE DI RUMORE DI CALPESTIO, normalizzato rispetto al tempo di riverbero dell’ambiente ricevente L I nT,w dei componenti utilizzati vedi progetto/relazione allegata

ELEMENTI DI SEPARAZIONE

METODO DI CALCOLO UTILIZZATO:

SOLUZIONE TECNICA CERTIFICATA o CERTIFICAZIONE DI LABORATORIO, si allega relazione che evidenzia e descrive le soluzioni da realizzare conformi (per materiali e modalità di esecuzione) ad un campione che a seguito di prova di laboratorio ha conseguito un valore di LnT,w inferiore ad almeno 3dB rispetto al valore di LI

nT,w che deve essere garantito. Si allega copia della certificazione di laboratorio.

METODO DI CALCOLO per solai a struttura omogenea, si allega relazione dei calcoli

SOLUZIONE TECNICA CONFORME, si allega descrizione

ALTRO

Legislazione locale – Emilia Romagna Bologna RE previgente- Autodichiarazione Requ.

Igienici

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Legislazione locale – Emilia RomagnaRUE Comune di Bomporto adottato Luglio 2010

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Legislazione locale – Emilia RomagnaRC 5.1.1 RUE Comune di Bomporto adottato Luglio

2010

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"L'isolamento acustico in edilizia e la sua corretta progettazione" Bologna 15 Marzo 2011 47

Legislazione locale – Emilia RomagnaRC 5.1.1 RUE Comune di Bomporto adottato Luglio

2010

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"L'isolamento acustico in edilizia e la sua corretta progettazione" Bologna 15 Marzo 2011 48

Legislazione locale – Emilia RomagnaRC 5.1.1 RUE Comune di Bomporto adottato Luglio

2010

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"L'isolamento acustico in edilizia e la sua corretta progettazione" Bologna 15 Marzo 2011 49

Legislazione locale – Emilia RomagnaRC 5.1.1 RUE Comune di Bomporto adottato Luglio

2010

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"L'isolamento acustico in edilizia e la sua corretta progettazione" Bologna 15 Marzo 2011 50

Legislazione locale – Emilia RomagnaRC 5.1.1 RUE Comune di Bomporto – Verifica

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"L'isolamento acustico in edilizia e la sua corretta progettazione" Bologna 15 Marzo 2011 51

Legislazione locale – Emilia RomagnaRC 5.1.1 RUE Comune di Bomporto – Verifica

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"L'isolamento acustico in edilizia e la sua corretta progettazione" Bologna 15 Marzo 2011 52

Legislazione locale – Emilia RomagnaRC 5.1.1 RUE Comune di Bomporto – Verifica

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"L'isolamento acustico in edilizia e la sua corretta progettazione" Bologna 15 Marzo 2011 53

Legislazione locale – Emilia RomagnaRC 5.1.2 RUE Comune di Bomporto adottato Luglio

2010

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"L'isolamento acustico in edilizia e la sua corretta progettazione" Bologna 15 Marzo 2011 54

Legislazione locale – Emilia RomagnaRC 5.1.2 RUE Comune di Bomporto adottato Luglio

2010

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"L'isolamento acustico in edilizia e la sua corretta progettazione" Bologna 15 Marzo 2011 55

Legislazione locale – Emilia RomagnaRC 5.1.2 RUE Comune di Bomporto adottato Luglio

2010

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"L'isolamento acustico in edilizia e la sua corretta progettazione" Bologna 15 Marzo 2011 56

Legislazione locale – Emilia RomagnaRC 5.2 RUE Comune di Bomporto adottato Luglio 2010

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"L'isolamento acustico in edilizia e la sua corretta progettazione" Bologna 15 Marzo 2011 57

LEGGE COMUNITARIA 2008 e 2009

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"L'isolamento acustico in edilizia e la sua corretta progettazione" Bologna 15 Marzo 2011 58

LEGGE COMUNITARIA 2008 e 2009

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"L'isolamento acustico in edilizia e la sua corretta progettazione" Bologna 15 Marzo 2011 59

LEGGE COMUNITARIA 2008 e 2009

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"L'isolamento acustico in edilizia e la sua corretta progettazione" Bologna 15 Marzo 2011 60

LEGGE COMUNITARIA 2008 e 2009

art. 20 della L.R. 31/02 Disciplina generale dell’edilizia

la scheda tecnica descrittiva del fabbricato (che deve essere redatta ai fini della domanda di agibilità/conformità) deve inoltre essere completa con le dichiarazioni concernenti la rispondenza dell'edificio ai requisiti obbligatori…… contiene la dichiarazione che sono stati regolarmente effettuati i controlli in corso d'opera e finali e che l'opera realizzata e' conforme al progetto approvato o presentato ed alle eventuali varianti allo stesso. …….. ed e' predisposta ed aggiornata, anche per gli effetti dell'art. 481 del Codice penale, da un professionista abilitato.

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"L'isolamento acustico in edilizia e la sua corretta progettazione" Bologna 15 Marzo 2011 61

LEGGE COMUNITARIA 2008 e 2009

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"L'isolamento acustico in edilizia e la sua corretta progettazione" Bologna 15 Marzo 2011 62

Nuovo DM UNI 11637 – Classificazione

Acustica

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"L'isolamento acustico in edilizia e la sua corretta progettazione" Bologna 15 Marzo 2011

UNI 11637 – 10 Appendici

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"L'isolamento acustico in edilizia e la sua corretta progettazione" Bologna 15 Marzo 2011

Lic : livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato A corretto per il rumore residuoe il tempo di riverberazione dell’ambiente ricevente

Lid : livello massimo di pressione sonora ponderato A, rilevato con caratteristica dinamica Slow,corretto per il tempo di riverberazione dell’ambiente ricevente

UNI 11637 – i Descrittori

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"L'isolamento acustico in edilizia e la sua corretta progettazione" Bologna 15 Marzo 2011

Esclusi dalla classificazione:

Unità immobiliari destinate ad attività ricreative e di culto

Unità immobiliari di edifici ad esclusivo uso commerciale (ristoranti, bar, negozi…)

UNI 11637 – Esclusioni

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"L'isolamento acustico in edilizia e la sua corretta progettazione" Bologna 15 Marzo 2011

Qualora per un requisito si riscontrino prestazioni peggiori rispetto a quelle

della classe IV, esso si considera NC.

Classe Indici di valutazione

D2m,nT,w R’w L’nw Lic Lid

I ≥ 43 ≥ 56 ≤ 53 ≤ 25 ≤ 30

II ≥ 40 ≥ 53 ≤ 58 ≤ 28 ≤ 33

III ≥ 37 ≥ 50 ≤ 63 ≤ 32 ≤ 37

IV ≥ 32 ≥ 45 ≤ 68 ≤ 37 ≤ 42

Categoria

D.P.C.M. 05/12/1997

D2m,nT,w R’w L’nw LAeq LASmax

A ≥ 40 ≥ 50 ≤ 63 ≤ 35 ≤ 35

UNI 11637 – Le classi

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Facciate

Falde dei tetti nei sottotetti abitabili

Sistemi oscuranti aperti

UNI 11637 – Chiarimenti

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Pareti e solai divisori tra 2 unità immobiliari

Pareti e solai che separano ambienti abitativi da autorimesse, garage ecc…

Pareti e solai (senza accessi) che separano ambienti abitativi da parti comuni

UNI 11637 – Chiarimenti

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UNI 11367 – Hotel e pensioni

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OSPEDALI, CLINICHE E CASE DI CURASCUOLE (a tutti i livelli)

UNI 11367 – Scuole e ospedali

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UNI 11367 – Scuole e ospedali

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UNI 11367 – Spazi di collegamento

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UNI 11367 – CLASSIFICAZIONEL’incertezza di misura

L’incertezza di campionamento (informativa)

Oltre all’incertezza di misura è possibile anche valutare l’incertezza legata al numero di prove e al livello di

fiducia prescelto (70-80%)

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UNI 11367 –Individuazione delle classi

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UNI 11367 – Appendice LIl rumore esterno

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UNI 11367 – Appendice LI rumori interni

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"L'isolamento acustico in edilizia e la sua corretta progettazione" Bologna 15 Marzo 2011

TOTALE 8 misureNorma prevede minimo 3 misure per elementi uguali o 10% del campione (sono ammessi scostamenti del 20%)

Totale 24 misure

UNI 11367 – quante misure??

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"L'isolamento acustico in edilizia e la sua corretta progettazione" Bologna 15 Marzo 2011

Appendice XX– In discussione

Linee guida per la selezione delle unità immobiliari oggetto di classificazione 

La casistica ed il numero delle unità immobiliari da sottoporre a misurazione sono determinati dal tecnico esecutore delle misure in accordo con l’impresa, sulla base delle indicazioni contenute nelle presenti linee guida.In generale, si deve selezionare un numero di unità immobiliari non inferiore a due e comunque non inferiore al 10% del totale di unità immobiliari contenute nel complesso edilizio.I criteri di selezione definiti nelle presenti linee guida costituiscono un metodo cautelativo, essendo orientate all’individuazione delle unità più critiche e/o più rappresentative dal punto di vista delle prestazioni acustiche.

Al termine delle misurazioni, il tecnico rilevatore certifica la classificazione acustica delle sole unità immobiliari individuate sulla base della metodologia descritta dalla norma UNI 11367. L’eventuale estensione della classificazione acustica determinata dal tecnico che esegue le misure alle altre unità immobiliari del complesso edilizio è responsabilità dell’impresa e/o della direzione lavori.

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"L'isolamento acustico in edilizia e la sua corretta progettazione" Bologna 15 Marzo 2011

Appendice XX– In discussione

Linee guida per la selezione delle unità immobiliari oggetto di classificazione 

Criticità per l’isolamento acustico di facciata

maggior numero di ante (solitamente 3, 2, 1);tipologia di serramento, solitamente più critica la porta di ingresso e/o la

portafinestra rispetto alla finestra;presenza di sistemi oscuranti a cassonetto (più critici rispetto ai sistemi a

persiane o a scuretti interni);presenza di superfici riflettenti sopra o lateralmente al serramento, con il

seguente ordine di criticità: facciate con balconi e parapetto aperto, facciate con logge, facciate piane, facciate con balconi e parapetto pieno;

superficie finestrata più grande;presenza di serramenti con ridotto numero di guarnizioni;presenza di serramenti con stratigrafia più debole.

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Appendice XX– In discussione

Linee guida per la selezione delle unità immobiliari oggetto di classificazione 

Criticità per l’isolamento acustico di partizioni interne verticali

Per l’isolamento acustico ai rumori aerei interni di partizioni verticali (potere fonoisolante apparente) viene stabilito il seguente ordine di criticità:

pareti attraversate da solaio in continuo senza la presenza della trave rompi tratta, privilegiando inoltre le situazioni in cui l’orditura delle pignatte del solaio è perpendicolare alla parete;

pareti divisorie tra due ambienti abitabili di due U.I., confinanti lateralmente con ambienti accessori di uso collettivo, quali vani scala e/o vani ascensore;

presenza di ambienti messi in comunicazione da impianti tecnologici quali cappe di aspirazione adiacenti, scatole di impianti elettrici contrapposte e collegate, canalizzazioni, condotti, ecc.;

pareti poste in ambienti sottotetto abitabili (il giunto parete-copertura è un punto debole);

pareti parzialmente o completamente attraversate da elementi di impianto;presenza di pareti laterali leggere o giunti critici;pareti divisorie con angoli o variazioni di spessore.

 

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Appendice XX– In discussione

Linee guida per la selezione delle unità immobiliari oggetto di classificazione 

Criticità per il livello di rumore da calpestioPer l’isolamento acustico ai rumori impattivi (livello di rumore da calpestio)

viene stabilito il seguente ordine di criticità:presenza di rivestimenti di pavimentazione in materiale rigido (materiale

ceramico, pietra ecc.);presenza di battiscopa in materiale rigido (più critico rispetto al legno);presenza di portafinestra nell’ambiente sorgente;presenza di porta di ingresso nell’ambiente sorgente;ambiente sorgente irregolare (presenza di nicchie, angoli ecc.);presenza di cavedi passanti;adiacenza con vani scale e vani ascensore;ambienti sorgente e ricevente perfettamente sovrapposti;adiacenza tra camere da letto e ambienti più rumorosi (negozi, soggiorni,

cucine ecc). 

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Nuovo Decreto

  Il DPR in discussione che sostituirà il DPCM 5/12/1997 riprende i principali contenuti della Norma Tecnica prescrivendo l’obbligatorietà della classificazione acustica per gli edifici di nuova costruzione, per la modifica degli elementi tecnici in caso di interventi di ristrutturazione, e per gli edifici esistenti nel caso di contenzioso o compravendita (Art. 2 Finalità ed obblighi). Viene richiesta la valutazione preventiva da presentare ai Comuni alla richiesta dell’atto autorizzativo con l’obbligo evidentemente di eseguire i collaudi al termine dei lavori.

La classe di riferimento per gli edifici di nuova costruzione è la II e, ai fini dell’agibilità, i singoli requisiti relativi alla rumorosità interna, devono rispettare i valori indicati in tabella 2 (art. 6 Valori di riferimento dei requisiti acustici) corrispondenti alla classe indicata. E’ ammessa una tolleranza di 3 dB e di 3 dB(A) per gli impianti, mantenendo comunque il rispetto della classe di riferimento.

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Nuovo Decreto

  Per l’isolamento di facciata la prestazione richiesta è funzionale alla classificazione acustica dell’ambito in cui l’edificio è inserito e delle eventuali fasce infrastrutturali dei trasporti aventi valori limite corrispondenti ai limiti di zonizzazione. I valori richiesti sono riportati nella tabella seguente.

Valori di riferimento minimi per l’isolamento di facciata in riferimento alla classificazione acustica territoriale Classe acustica prevista dalla

zonizzazione acustica comunale e fasce di pertinenza

infrastrutturali

Classe acustica minima di isolamento acustico di facciata

Livello corrispondente alla classe acustica

D2m,nT,w [dB]

I, II, III II (III*) ≥ 40 (≥ 37*)

IV II ≥ 40

V e VI I ≥ 43

* per un primo periodo transitorio di circa 2 anni dall’emanazione della norma

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Nuovo Decreto

  All’art. 9 relativo alle Norme Transitorie, tenuto conto che il suddetto decreto avrebbe dovuto essere approvato entro il luglio di quest’anno, si prescriveva:

un tempo di 180 giorni per consentire l’adeguamento delle norme regionali e comunali;

l’introduzione in via volontaria della classificazione acustica sino al 31/12/2011;

una tolleranza di 3 dB per l’isolamento di facciata sino al 31/12/2012;

il raggiungimento della III Classe acustica, anziché della seconda, sino al 31/12/2013.

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Qualora per un requisito si riscontrino prestazioni peggiori rispetto a quelle

della classe IV, esso si considera NC.

Classe Indici di valutazione

D2m,nT,w R’w L’nw Lic Lid

I ≥ 43 ≥ 56 ≤ 53 ≤ 25 ≤ 30

II ≥ 40 ≥ 53 ≤ 58 ≤ 28 ≤ 33

III ≥ 37 ≥ 50 ≤ 63 ≤ 32 ≤ 37

IV ≥ 32 ≥ 45 ≤ 68 ≤ 37 ≤ 42

Categoria

D.P.C.M. 05/12/1997

D2m,nT,w R’w L’nw LAeq LASmax

A ≥ 40 ≥ 50 ≤ 63 ≤ 35 ≤ 35

UNI 11637 – Le classi

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Requisiti acustici – Confronto Europa

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Requisiti acustici – Confronto Europa

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Requisiti acustici – Confronto Europa

Paese Grandezza SorgenteValore limite

NoteCase in linea

Danimarca LA,eq,24h

strade 30 dBLivello all'interno

ferrovie 30 dB

Svezia LA,eq,24h strade 30 dBLivello all'interno (solo raccomandato)

Francia DnAT

strade - ferr. 30 - 45 dB(A) Dipende dalla categoria di strada o ferrovia.aerei 35 dB(A)

Germania R'res

55 dB 30

Il limite è riferito al livello sonoro sul fronte della facciata.(*) Dipende da condizioni locali

56 - 60 30

61 - 65 35

66 - 70 40

71 - 75 45

76 - 80 50

> 80 (*)

Austria R'res

giorno notte  

Il limite è riferito al livello sonoro sul fronte della facciata.

55 45 33

56 - 65 46 - 55 38

66 - 70 56 - 60 43

71 - 75 61 - 65 48

76 - 80 66 - 70 53

81 - 85 71 - 75 58

> 85 > 75 63

Italia D2m,nT 

40 

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Requisiti acustici – Confronto Europa

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FINE ma ci rivedremo

presto!!

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