Periodico della Missione Cattolica Italiana di Colonia...

32
Periodico della Missione Cattolica Italiana di Colonia - Anno XX - 2/2010

Transcript of Periodico della Missione Cattolica Italiana di Colonia...

Perio

dico

del

la M

issi

one

Cat

tolic

a Ita

liana

di C

olon

ia -

Ann

o XX

- 2

/201

0

Missione CCaattolicaa Itaaliaanaadi CColoniaa

Centro di MissioneUrsulagartenstr. 18 - 50668 KölnTel.: 0221/91 38 160; fax: [email protected] - www.mcicolonia.deCasa P. Pio a Köln - KalkKapellenstr. 5 - 51103 KölnTel. 0178 93 53 032

Sacerdotip. Gildo Baggio, p. Valerio Farronato, p. Gino Marzola, p. Pasquale Viglione, don Giovanni Ferro

Suore della Divina Volontàsr. Ivana Vidotto, sr. Marcellina Rossato

Ufficio parrocchialeKöln- Ursulagartenstr. 18Antonella Simone Turco- lunedì, mercoledì, giovedì, e venerdì:

9.00 - 12.00 e 14.00 - 17.00- chiuso il martedìLeverkusen - Kölner Str. 139Stefano Saieva - Tel. 0178 9353008- lunedi 9.00 - 12.00 / 16.00 - 19.00- venerdì 9.00 - 12.00Bergisch-Gladbach - Laurentiusstr. 4Stefano Saieva - Tel. 0178 9353008- venerdi 16.00 -18.00

Sante MesseSabato: 18.30 a St. M. HimmelfahrtDomenica:KÖLN

09.45: Clemenskirche (Mülheim)09.45: St. Mechtern (Ehrenfeld)11.00: St. Mariä Himmelfahrt11.30: St. Marien (Köln-Kalk)

BONN09.45: Collegium Albertinum-Adenauerallee 17

LEVERKUSEN12.00: St. Elisabeth

BERGISCH-GLADABCH10.00: 2a domenica del mese a St. Laurentius

GM-DIERINGHAUSEN16.00: 2a domenica del mese

WIPPERFÜRTH18.00: 4a domenica del mesea Klosterkirche

Giorni feriali:- giovedì: ore 18.30 Köln - Centro- giovedì: ore 19.00 a Kalk-Kapelle

Confessioni- sabato: ore 18.00 a M. Himmelfahrt- domenica prima delle SS. Messe

Battesimi- St. Mariä Himmelfahrt (Köln):

2° e 4° sabato del mese alle ore 14.30;prima domenica del mese alle ore 11.00

- St. Marien (Kalk): terza domenica-del mese alle ore 11.30

- Leverkusen-Bergischer Kreis: su appuntamento

Chiedere la conferma all’Ufficio parrocchiale

Ris

tora

nte

Piz

zeri

a

AR

AG

OS

TA

D

euts

ches

Hau

s B

urs

chei

d

Inh. GGeennnnaarroo SSaalleerrnnoo

Hauptstr. 37 - 51399 BurscheidTel. 0 21 74 - 78 60 28Fax 0 21 74 - 78 60 29

Siamo lieti di poter offrireil nostro servizio per festeggiare

Matrimoni, Comunioni, Battesimi ed ogni altra Vostra Festività

Disponiamo di saleda 50 fino a 180 posti

e di un Wintergarten da godere d’estate e d’inverno con 100 posti

Organizziamo servizi completiper party ed altre ricorrenze

nfo@deutsches-hhaus-BBurscheid.dewww.deutsches-hhaus-bburscheid.de

dagli appunti del parroco

3insieme-gemeinsam 2/20105

P uò sembrare strano, ma nes-suno, nemmeno uno, mi ha

mai interpellato ponendomi inquesti tempi la domanda: e allo-ra come la mettiamo con lapedofilia nel clero cattolico?

Essendo io un prete cattolico,in effetti il fatto è strano. Comespiegarlo? Forse perché il temanon interessa poi così tantocome potrebbe sembrare daititoli dei giornali? Forse perchéle persone che incontro comesacerdote sono benevole e nonvogliono imbarazzarmi? Forseperché tra noi gente del mediter-raneo c’è un naturale pudore aparlare di brutte cose in cui nevanno di mezzo le creature?

Non lo so, ma proprio per que-sto mi sento in obbligo di pormila domanda da solo: come lametto con lo scandalo dellapedofilia tra il clero cattolico?

Sembrava un fenomeno ameri-cano ,e quindi tutto sommatolontano, anche se cattolico: si sache gli americani sono eccessiviin tutto; giusto che se ne preoc-cupasse il Papa che ha la respon-sabilità della Chiesa universale.Ma non era solo un fenomenoamericano.

Confesso che la prima tenta-zione è stata quella di una difesaal contrattacco: non siamo i soli,né i peggiori, i casi tra i pastoriprotestanti sono superiori diquelli tra i preti cattolici, e nonparliamo degli animatori giova-nili nello sport e nelle vacanze epoi del fatto che la maggiorparte dei casi di pedofilia avven-gono tra le pareti domestiche, ecosì via.

Ma mi sono accorto che èuna difesa che maschera unafragilità: difendermi attac-cando gli altri è segno chesono insicuro di me stesso:la verità non ha bisogno diconfronti, non ha bisogno dimaggioranze, non si turbaper il fatto che non è accolta,non teme di essere sola o inminoranza o vilipesa: laverità sta in se stessa.

Devo dire chiaramente chein questo “stare in se stesso”sono stato aiutato dal nostroPapa, Benedetto XVI. Maimi era successo di sentire unPapa così vicino come ho sentitoBenedetto XVI, guidato da luicome se parlasse a me, comefosse il mio parroco.

Benedetto XVI ha detto laverità: ha parlato di “sporcizia”in una “Chiesa ferita dai nostripeccati”. Ho letto la sua letteraai cristiani di Irlanda. La letteraè stata criticata duramente dallastampa e io l’ho trovata bellissi-ma, perfettamente d’accordo conil giornalista laico che scrivevacontrocorrente:”La lettera delPapa sugli abusi dei preti inIrlanda è molto bella, nella suatristezza e nella sua speranza,ma soprattutto nella sua linguasevera, ferma, sincera, con un’e-spressività che viene da due mil-lenni di saggezza pastorale e didrammi dell’incarnazione e dellastoria”.

Mi sono reso conto che moltastampa che conta criticava e cri-tica il Papa perché il Papa nonrisponde alla stampa, non silascia dettare l’agenda dal

mondo, maguarda laChiesa nella suaconcretezza ealla Chiesaparla nella con-cretezza. Nonscrive una lette-ra ideologicasulla pedofilia,non segue chivorrebbe che laChiesa si seco-larizzasse, siassoggettassealle opinioni

correnti, e rinunciasse al suovolto umano-divino (che è poiCristo), ma scrive alla Chiesaconcreta che si trova in Irlanda,come Paolo scriveva allaChiesaconcreta che si trovava aCorinto, mettendone in luce ipeccati perché trionfi la grazia.“La Chiesa in Irlanda, scrive ilPapa, deve in primo luogo rico-noscere davanti al Signore edavanti agli altri, i gravi peccaticommessi contro ragazzi indife-si. Una tale consapevolezza,accompagnata da sincero doloreper il danno arrecato alle vittimee alle loro famiglie, deve condur-re ad uno sforzo concertato perassicurare la protezione deiragazzi nei confronti di criminisimili in futuro. Mentre affronta-te le sfide di questo momento, vichiedo di ricordarvi della «rocciada cui siete stati tagliati» (Is 51,1). Riflettete sui contributi gene-rosi, spesso eroici, offerti allaChiesa e all’umanità come taledalle passate generazioni diuomini e donne irlandesi, elasciate che ciò generi slancioper un onesto auto-esame e unconvinto programma di rinnova-mento ecclesiale e individuale”.

Lo sguardo di Benedetto XVInon è uno sguardo di autocom-miserazione, ma è lo sguardo diverità che non ha paura di guar-dare in faccia il peccato. Non c’èil minimo cenno di irritazioneverso lo stillicidio della stampanel mettere continuamente inprima pagina la cronaca dei casidi pedofilia tra il clero e il tenta-

ANTONIO PAUL VEZZARIRECHTSANWALT

Auch Honoraranwalt der Verbraucherzentrale NRW

[email protected]

Kasernenstraße 8 - 10 53111 BonnTelefon +49 (0) 228 7669788Telefax +49 (0) 228 652315

FFaarree ppeenniittaannzzaa èè ddoonnooLa Chiesa ferita dai peccati dei suoi figli

FIRENZEGioielleria Oreficeria Italiana

La Gioielleria Firenze Firenze crea, produce e sceglie per voiil meglio dell’oreficeria italiana in occasione di Battesimi,

Comunioni, Cresime, Fidanzamenti, Matrimoni, e realizza piccoli presenti in oro 750/”18 carati.

Bonner Straße 4 - 50677 Köln (vicino a Clodwigplatz)Tel.: 0221/31 21 60 . Fax: 0221/32 60 74

E-mail: [email protected] di Giuseppe Palascino

Visitate anche il nostrosito www.firenzeoro.de,dove troverete alcuni

prodottidel nostro

assortimento

insieme-gemeinsam 2/2010

P. GILDO BAGGIO

Servizi per BattesimiServizi per BattesimiComunioni, CresimeComunioni, Cresime

Matrimoni, Party Matrimoni, Party ed altre liete ricorrenzeed altre liete ricorrenze

Handy 0172 / 2 540 540Handy 0172 / 2 540 540Breuer SBreuer Strtr. 10 - 51. 10 - 51103 Köln-Kalk103 Köln-Kalk

E-Mail: [email protected]: pasticceria_etna@web.dewwwwww.pasticceria-etna.de.pasticceria-etna.de

orar io di apertura:orar io di apertura:martedì-venerdì: 9.00-18.30martedì-venerdì: 9.00-18.30

sabato: 9-14 - domenisabato: 9-14 - domenica: 10-14ca: 10-14lunedì riposolunedì riposo

dada PPIPPOIPPO FFICHERAICHERA

PPASTICCERIAASTICCERIA - T- TAAVOLAVOLA CALDACALDA

tivo di coinvolgerlo personal-mente. Dice, con grande sempli-cità in un discorso improvvisato, che “gli attacchi del mondo checi parlano dei nostri peccati”sono una grazia perché vediamoche è necessario far penitenza,cioè riconoscere quanto è sba-gliato nella nostra vita, aprirsi alperdono, prepararsi al perdono,lasciarsi trasformare. Questodolore è grazia, perché è rinno-vamento, è opera della miseri-cordia divina”.

Benedetto XVI parla conprofonda umiltà e per questonon si inchina davanti alla opi-nione pubblica, ma solo davantialla vittime degli abusi, perchésolo Gesù è il suo Signore. Lesue affermazioni, pronunciatecon tono sommesso come è ilsuo stile, hanno una forza inau-dita. “Oggi non viviamo in ditta-ture, ma esistono forme sottili didittature”. Tra queste, “unconformismo, per cui diventaobbligatorio pensare come pen-sano tutti, agire come agisconotutti, e la sottile aggressione con-tro la Chiesa, o anche meno sot-tile, dimostrano come questoconformismo può realmenteessere una vera dittatura”. Per icristiani, obbedire più a Dio cheagli uomini suppone conoscereDio, volere obbedire, e che Dionon sia pretesto per fare la pro-pria volontà”.

A questo punto, i miei mancatiinterlocutori di cui parlo all’ini-zio, potrebbero essersi fatticoraggio e buttar fuori quelloche hanno dentro: “medico curate stesso”, o “da che pulpitoviene la predica”. La domandanon mi irrita, anzi mi fa toccarecon mano qualcosa che ho sem-pre sentito dire, ma che adessocapisco diversamente: la verità ènuda. Mi ricordo di un episodiodella vita dell’abbé Zundel diLosanna. Gli avevano riferito diuna domestica del presbiterioche aveva parlato male di lui:“semi conoscesse veramente, avevarisposto sincero, ne direbbe bendi peggio”. La Chiesa in secolipassati aveva potere politico eculturale, pareva le fosse rimastoai tempi d’oggi il potere moraledi una istituzione che può giudi-care gli altri dall’alto in basso.Sembra non esserci più.

Conclusione per voi interlocu-tori, amici miei, cattolici: allaChiesa è rimasta la nuda verità,cioè Cristo nudo non coperto dainostri stracci. Non vi viene ildubbio che questa sia una chan-ce inaudita di giovinezza per laChiesa? La Chiesa è stata fonda-ta su un amore perdonato, quel-lo di Pietro che aveva rinnegato.

Per concludere non mi sottrag-go anche a un tentativo di apolo-getica (apologetica vuol dire :discorso in difesa di...) adattatoai tempi. In fondo chi nega l’ori-gine divina della Chiesa dovreb-be essere pieno di ammirazioneper una istituzione umana cheha attraversato la storia con unaforza e uno splendore (si pensiall’arte), oltre a ombre, comenessun’altra. Noi che cerchiamoin essa il volto di Cristo ne vedia-mo invece la vera inadeguatezza,noi solo sappiamo quanto siamofragili. Perché questo accani-

Fare penitenzaè dono

mento contro la Chiesa cattolica,peraltro ritenuta una istituzionepuramente umana, mentre, comescrive il mio autore laico: “IlNovecento è stato il secolo delGulag e della Shoah, ma nessunaconfessione pubblica, nessunaproclamazione di vergogna, nes-suna ostentazione umile dirimorso, nessuna analisi spiri-tualmente impegnativa è davverostata prodotta, e nemmeno tenta-ta, dai guardiani della storia,dalle forze che hanno ingaggiatola brutale corsa atea e profanadei tempi moderni“.

Ma se alla Chiesa il mondo nonperdona i suoi peccati, mentrepare perdonarli con facilità atutti gli altri, non sarà forse per-ché anche nel mondo c’è unanostalgia nascosta per un qualco-sa che non sia di questo mondo?

3

5

insieme-gemeinsam 2/20106

attualità

La ASCS: Agenzia Scalabrinianaper la Cooperazione allo Sviluppo

La Agenzia Scalabriniana perla cooperazione allo sviluppo

realizza questo scopo principal-mente attraverso tre tipi di inter-vento:

Attraverso uno specifico Ufficiodi Cooperazione e Sviluppo, dà ilsuo apporto per la formulazionedei progetti, per la ricerca difinanziamenti pubblici e/o privati,per la rendicontazione dei proget-ti realizzati agli enti ed istituzioniche li hanno finanziati. In questo ambito, la ASCS mettea disposizione alcuni operatori atempo pieno, che, alle direttedipendenze dei responsabili sca-labriniani locali, sono in grado direalizzare i progetti che hannoottenuto un finanziamento.

Attraverso un apposito Ufficiodi Volontariato Internazionale:la ASCS, fin dalla sua nascita harealizzato Corsi di formazione alvolontariato internazionale scala-briniano, al fine di formare,inviare ed accompagnare volon-tari internazionali, che svolgonoun servizio di appoggio e di aiutonei vari progetti gestiti dalle mis-sioni scalabriniane locali.

La ASCS svolge un’azione disensibilizzazione e di informazio-ne sulle problematiche cheriguardano la cooperazione e losviluppo, soprattutto in Europa.Questa azione di sensibilizzazio-ne ed informazione, attraversovarie manifestazioni, è anche infunzione della ricerca di fondiper le opere missionarie scalabri-niane e per la promozione delvolontariato internazionale.

La ASCS svolge questo suo com-pito di servizio in stretta collabo-razione con le istituzioni scala-briniane: non solo con la RegioneBeato Giovanni Battista Scala-brini che l’ha promossa, ma

anche con la Direzione generaledei Missionari scalabriniani e conlo Scalabrini InternationalMigration Network (SIMN) e conle varie Direzioni Provincialidella Congregazione Scalabri-niana.

Fondata nel mese di febbraio e costituita nel mese di giugno 2004, la ASCS è il braccio ope-rativo nel settore sociale, culturale e della cooperazione e sviluppo degli Scalabriniani cheoperano in Europa ed in Africa. Essa è stata costituita per svolgere un servizio tecnico alleposizioni missionarie scalabriniane, che operano nel campo migratorio e della mobilitàumana (migranti economici, sfollati, rifugiati e profughi) nei vari continenti: in particolaread Haiti (Port-au-Prince), Colombia (Bogotà, Cucuta e Tibù), Argentina (Buenos Aires,Jujuy, Mendoza), Bolivia (La Paz), Sud Africa (Cape Town) e Mozambico (Nampula).

Al presidente dell'Associazione,P. Beniamino Rossi, scalabrinia-no, abbiamo rivolto alcunedomande.

Quando è nata l'Agenzia Scal-abriniana per la Cooperazioneallo Sviluppo (A.S.C.S.) e conquali obiettivi ?

BR I missionari Scalabrinianifin dall'inizio della loro storia,accanto all'azione tipicamentereligiosa e pastorale hanno svi-luppato iniziative di tipo cultura-le, assistenziale e sociale, secon-do la visione globale sull'emigra-zione del loro fondatore.Nell'epoca delle migrazioni glo-balizzate diventano importantialcune opere che si situano nellefrontiere migratorie soprattuttonel terzo mondo. Da qui la neces-sità di sostenere opere ed iniziati-ve in alcuni punti caldi cheriguardano gli spostamenti forza-ti, i profughi e i rifugiati nell'otti-ca della cooperazione e dello svi-luppo

Come si esprime la vostra presen-za tra le diverse Associazioni eAgenzie che si occupano di emi-grazione?

BR La ASCS non ha progetti pro-pri, ma su richiesta dei missiona-ri Scalabriniani si sforza di for-mulare dei progetti da presentaread enti pubblici e/o privati al finedi reperire finanziamenti per iprogetti stessi.

Dopo alcuni anni di intensa atti-vità quali iniziative concrete,significative avete realizzato ?

BR - Il fiore all'occhiello degliinterventi della ASCS è loScalabrini Centre of Cape Town,si tratta di una NPO Sudafricanapromossa dagli Scalabriniani diCape Town e gestita da un teamdi laici locali, che nel corso deglianni ha progettato e realizzato unmodello articolato di interventoper i rifugiati e profughi africaniin Sud Africa: dalla prima acco-glienza, all'assistenza legale e allaricerca di lavoro, alla formazioneprofessionale e di inserimentolavorativo, alla formazione lin-guistica come pure all'accompa-gnamento di categorie sfavorite,quali le donne e soprattutto iminori (due case famiglia perbambini e adolescenti rifugiati). Altri interventi significativi sonostati l'aiuto a progetti formativi edi sviluppo, progettati e gestitilocalmente, in Colombia ed Haiti.L'aiuto della ASCS si è sviluppatoanche in Argentina, Bolivia eMozambico. 8

insieme-gemeinsam 2/2010

Per il giornoPer il giornopiù bello della vitapiù bello della vitail vestito più belloil vestito più bello !!

Invitiamola gentile clientela

a visitarci nel localea visitarci nel localecompletamentecompletamente

rinnovato!rinnovato!

Abiti di marcaAbiti di marcaper uomo in offertaper uomo in offerta

straordinaria!straordinaria!

Un assortimentoUn assortimentoeccezionale!eccezionale!

Eigelstein 54-556, 50668 Köln Eigelstein 54-556, 50668 Köln Tel.: 0221-9913 09 90 Tel.: 0221-9913 09 90

ww

w.a

rabe

lla-

bbrau

tmod

en.e

uw

ww

.ara

bell

a-bbr

autm

oden

.eu

insieme-gemeinsam 2/2010

attualità

8

Il dinamismo dell'A.S.C.S. vi porta sempre più lon-tano, per meglio sensibilizzare altre istituzionieuropee e mondiali ?

BR: Si tratta di promuovere non solo un lavoro inrete all'interno della Congregazione Scalabrinianama di promuovere e organizzare collegamenti e col-laborazioni e partenariati con "gli uomini di buonvolere" (come li chiamava Scalabrini) e con le orga-nizzazioni internazionali che si occupano di "emi-grazione e sviluppo".

PPRROOGGEETTTTII AASSCCSSCOLOMBIA Bogotà - Il Nido del Gufo

Bogotá è la destinazione di gran parte dei profughi cheingigantiscono la periferia della capitale. Povertà, violen-za, ingiustizie e frantumazione dei valori sono i comunidenominatori. Il Nido del Gufo è attivo con la biblioteca,ludoteca e centro culturale, dato che l’educazione e la cul-tura sono gli elementi principali per stimolare un cam-biamento sociale.

Bogotà - Barrio El CaminL’ASCS ha cominciato a sostenere una Casa di Acco-glienza per rifugiati, attraverso un servizio di primaaccoglienza, di supporto morale, psicologico, medico,sociale e di documentazione.

Cúcuta - Tibù: CoopejubascaLa crisi colombiana è allargata a tutta la regione; anchein città di frontiera, come Cúcuta. Il sogno di un lavorooltre confine si infrange con la realtà delle baraccopolisenza alcun servizio. Coopejubasca tenta di superarequesto stato di marginalità attraverso 8 scuole d’obbligo,comedor – mense per i bambini, attività ludiche e para-scolastiche di animazione, azioni sanitarie per i bambini,atelier di taglio e cucito, fabbrica di mattoni, progettoagricolo e di allevamento. Le finalità del progetto attra-verso il “Laboratorio di Emancipazione e Sviluppo” sonoquelle di favorire l’apprendimento, la socializzazione el’espressione emotiva dei bambini e adolescenti desplaza-dos o comunque residenti nei barrios.

SUD AFRICACape Town

L’ASCS sostiene le attività dello Scalabrini Centre of CapeTown: in particolare atraverso- la Lawrence House, una casa per bambini rifugiati e- il “Progetto Zimbabwe”, che prevede aiuti alle popolazio-ni dello Zimbabwe e mini progetti di sviluppo delle zone difrontiera per i tanti rifugiati.

BOLIVIALa Paz

Il progetto consiste in un Casa di Accoglienza per ilMigrante, luogo di prima assistenza creato per risponde-re alle situazioni di emergenza per i migranti in transitoda una frontiera all’altra, con l’offerta anche di corsi pro-fessionali e di formazione (telaio, panetteria e cucina).

ARGETINABuenos Aires – Jujuy – Mendoza

L’ASCS opera in Argentina con progetti rivolti alla prote-zione e difesa dei diritti umani dei bambini e delle donnemigranti, i più esposti a finire coinvolti nella tratta e neltraffico di persone alle frontiere e nelle grandi città.

HAITIPort au Prince

Interventi a sostegno dei bambini e degli adolescentiemarginati di Port au Prince. Contestualmente ASCSinterviene a favore del miglioramento dell’assistenzasanitaria e dell’istruzione di base.

.MOZAMBICO

NampulaIn collaborazione con l’Archidiocesi la ASCS è impegnata,dopo la realizzazione della scuola “Aldeia da Esperanza” acontribuire alla realizzazione di un orfanotrofio per bam-bine e ragazze (40 posti) e ad ingrandire l’orfanotrofio perbambini e ragazzi (dagli attuali 20 a 40 posti).Sempre in collaborazione con l’Archidiocesi la ASCS èimpegnata a lanciare un progetto di sviluppo agricolo(irrigazione, macchine agricole, sementi, formazione all’a-gricoltura) e di allevamento dei polli e maiali (pollaio eporcilaia, compera di pulcini e maialini, alimentazione).

Bolivia: attività scolastiche sostenute dalla ASCS

6: AASSCCSS - LL’’aaggeennzziiaa SSccaallaabbrriinniiaannaa ppeerr llaa ccooooppeerraazziioonnee aalllloo ssvviilluuppppoo

MARIO TASSONEKfz-Sachverständiger

perito tecnicoservizio 24 ore

Tel. 0173/5849001

Cristalleria Bomboniere Argenteria

Articoli da Regalo

Appellhofplatz. 0 - 50667 Kölnsotto nel PassageTel. 0221-2708770U-Bahn: 3, 4, 16, 18

fermata Appellhofplatzdirezione Neumarkt (non Friesenplatz)

uscita Breitestraße

Lunedì-Venerdì: 10.00-18.30Sabato: 10.00-13.00

Periodico della Missione Cattolica ItalianaPastorales Blatt der Italienischen Gemeinde

Ursulagartenstr. 18, 50668 KölnTeI.: 0221-913816 0 - Fax: 0221-91381613

[email protected] www.insieme-gemeinsam.de

Editore - Herausgeber: Scalabrini Verein Direttore Responsabile - Chefredakteur:GiIdo BaggioRedazione - Redaktion: Giovanni Corcagnani: lunedì-venerdì, 10.00-12.00 - Tel. (0221)91381612 - 91 38 160Amministrazione - Verwaltung: AntonellaSimone Turco - Tel. (0221) 9138160Hanno collaborato - Haben mitgearbeitet:Gildo Baggio, Bruno Cisa-molo, ValerioFarronato, Nancy Galizia, Angela Lafata,Sergio Mancini, Gesualdo Scalogna,Giuseppe Sortino.Tipografia - Druckerei: diba-Druck Diefenbach GmbH Köln - Tel. 0221-9765270Quattro numeri all’anno - Erscheint quartalsweiseQuota annuale di sostegno: a partireda 10 € - Jährlicher Beitrag ab 10 euroBankkonto - Coordinate bancarieScalabrini Verein - Postbank Köln, Konto-Nr. 4064 83-508 (BLZ 370 100 50)IBAN: DE14 3701 0050 0406 4835 08BIC (Swiftcode): PBNKDEFFAssociato alla F.U.S.I.E (FederazioneUnitaria Stampa Italiana Estero) DemVerband F.U.S.I.E. angeschlossen

Torte per tutte le occasioniNassaustr. 66 - 51105 Köln-Humbold

Tel. 0221-99 86 699 - H. 0162 85 61 402Orario di apertura

Ma.-Ve.: 6.30-16.00Sabato: 6.30-13.00Domenica: 8.00-13.00

Il futurodel Tuo giornaledipende dal Tuo

sostegno!La Tua

quota annuale (da 10,- Euro o più)

è anche unatestimonianza

del Tuoapprezzamento

e del Tuointeresse

per INSIEME!

BankkontoCoordinate bancarie

Scalabrini VereinPostbank Köln,

Konto-Nr. 4064 83-508 (BLZ 370 100 50)

IBAN: DE14 3701 0050 0406 4835 08

BIC (Swiftcode): PBNKDEFF

insieme-gemeinsam 2/201010

re dell’architettura. Spiritoprofondamente religioso, ritenevache l’arte suprema è quella delcreatore espressa nella natura el’architetto deve copiare il creato-re, riproducendo la varietà e laarmonica disuguaglianza diforme e colori della natura stessa.In effetti la Sagrada Familialascia anche l’impressione di unaforesta ch sta crescendo. Maneanche qui è il punto centrale

dell’emozione provata davantiall’opera di Gaudi.

IG - Le piace tenermi sulla corda?

PB - Io avevo sempre ritenuto chefosse passata l’epoca delle catte-drali, queste opere corali di tuttoun popolo, questi progetti gran-diosi lasciati alle generazionifuture quasi come testamento daportare a termine e mai finite, hosempre pensato che quella straor-dinaria energia che le ha costrui-te fosse sparita per sempre e cheun romanzo come “I pilastri dellaterra” di Ken Follet potesse essereambientato solo nella grandiositàdella fede e delle passioni medie-vali. E invece…

IG - P. Gildo, qualcuno ha vistoin questa consacrazione dellaSagrada Familia di Barcellona daparte del Papa anche una piccolaoperazione di marketing, in rispo-sta alla crisi di praticanti cattoliciche ha colpito la Spagna e in par-ticolar modo la Catalogna negliultimi anni. Cosa ne pensa lei cheè stato recentemente, con ungruppo di pellegrini della nostramissione, a visitare la SagradaFamilia?

PB - La Chiesa è fatta di uomini enon mi scandalizzerei affatto sequalcuno pensasse a una piccolaoperazione di marketing: uninnocente peccato di gola eccle-siale. Ma quando ti trovi fisica-mente davanti alla SagradaFamilia rimani senza fiato e sonoben altre le visioni che ti si spa-lancano davanti.

IG - Si tratta della stravagante evulcanica e bizzarra e grandiosa epazzesca creatività di Gaudi?

PB - Sì, questo colpisce, anche senon proprio di questo si tratta.Visitando nel nostro pellegrinag-gio la meraviglia gotica di SantaMaria del mar a Barcellona e poila cattedrale di Saragozza e quelladi Segovia e quella di Toledo conle variazioni barocche introdottein seguito, ho avuto l’impressioneche Gaudi abbia fuso insieme ilgotico, il barocco, il rococo, lostile liberty, il cubismo, anticipan-do anche le tendenze più strava-ganti dell’arte moderna come ilsurrealismo e il futurismo.

IG - Insomma ci troviamo difronte alla classica domanda se ilgenio non sia in qualche modoanche una forma di pazzia.

PB - Gaudi aveva una sua visioneben chiara dell’arte e in particola-

Benedetto XVI si recherà in Spagna il prossimo novembre: il 6 saràa Santiago de Compostela, in occasione dell’Anno SantoCompostelano, e domenica 7 novembre sarà a Barcellona per consa-crare l’altare della grande chiesa della ‘’Sagrada Familia’’, opera del-l’architetto cattolico e Servo di Dio Antoni Gaudì.La redazione di INSIEME ha intervistato P. Gildo Baggio sulla figu-ra e l’opera di questo straordinario personaggio.

L’architetto di Dio

IG - E invece?

PB - E invece il genio di Gaudi harisvegliato nell’Europa cristianala energia per costruire unanuova cattedrale. È iniziata nel1882 e solo quest’anno può essereconsacrata e quindi utilizzata perla liturgia, ma è lungi dall’esserecompletata. Ci vorrà almenoun’alta generazione per completa-re le altre dieci torri che mancano(sono completate attualmenteotto - la più alta che simboleggiaCristo sarà inferiore di un metroall’altezza del Montjuïc, il colleche con i suoi 212 metri sovrastaBarcellona), poiché Gaudí crede-va che il suo lavoro non dovessesorpassare quello di Dio.), termi-nare le navate, il chiostro che cir-conda tutta la Cattedrale e laporta centrale, creando una piaz-za antistante con la demolizionedegli edifici adiacenti. Per statutola cattedrale non può accettaresoldi né di sponsor, né soldi pub-blici, ma solo da donazioni ano-nime.

IG - È iniziato il processo di bea-tificazione di Antoni Gaudì ICornet. Anche questa una piccolaoperazione di marketing ecclesia-le?

PB - Morì in ospedale il 10 giu-gno 1926 in seguito a un inciden-te della strada, investito da untram. La sua tomba si trova nellacripta del Tempio della SacraFamiglia). Le sue ultime parolefurono: “Amen. Dio mio. Diomio”. Al Vescovo che gli chiedevaperché curasse con tanti partico-lari le cime delle torri che nessu-no avrebbe mai visto, rispondeva:le vedono gli angeli. La sua operaè il Vangelo trasformato in pietrapredicato alla città e al mondo.

IG

insieme-gemeinsam 2/2010

DR. SERGIO MANCINIInternationale Familienberatung

Mittelstr. 52 - 50672 Köln - Tel. 0221 9258430

psicologia e famiglia

12

La medicina del pensiero del Dr.Pizzecco è un libro di 175 pagineillustrate, edito dalla casa editriceAthesiaspechtrum, pensato e scrittodidatticamente per i suoi millecin-quecento pazienti, ma in brevetempo diventato inaspettatamenteuna guida preziosa per chi vuole“usare la mente senza farsi male”.Ci fanno compagnia sua moglie e lafiglia di cinque anni. Il nostro ospi-te è una persona ottimista (di lui èuscito in lingua italiana nel 2008per le edizioni Mediterranee ancheLa medicina dell’ottimismo) e atti-va. Ha fondato e presiede l’associa-zione “Medici dell’alto Adige per ilterzo mondo” e spesso è in giro aprestare la sua capacità di mediconelle zone e nelle situazioni piùdisperate del mondo. Ma oggi ciparla di una sua altra passione: lamontagna. Ci racconta come ieri,approfittando del bellissimo tempo,si è arrampicato su una cima anco-ra innevata, dei ghiacciai che haattraversato, degli stambecchi cheha visto da lontano sulle roccecome punti neri. Tutti lo ascoltanocon attenzione. Solo la figlia conti-nua a mangiare indisturbata i suoispaghetti, come se fosse distratta edisinteressata. Il suo papà prosegueraccontando ora della discesa dallamontagna, del lago dalle acqueazzurrissime, che si è fermato a guar-dare. La bambina chiede una fetta dipane. Sulla riva del lago un uomo sista bagnando, dopo una caduta, unginocchio, da cui esce ancora sangue.All’improvviso la bambina sembrasvegliarsi dal suo letargo e chiedeinteressata:”Papà com’era la ferita?Hai dovuto fare un’operazione?”.Papà e mamma si guardano stupiti:che cosa ha interessato improvvisa-mente la bambina?

Paura ancestraleIl nostro medico ottimista e lungi-mirante non perde l’occasione perspiegarci come, a suo parere, la rea-zione di sua figlia al racconto dellaferita e del sangue sia una confer-ma che nel nostro cervello di uomi-ni postmoderni, super assicurati eattrezzati, sia tuttavia rimasta unatraccia della paura ancestrale del-l’uomo primitivo, che viveva duemilioni di anni fa.Come “tutta la sua attenzione fosserivolta alla fame, alla sete, al fred-do, al caldo, alla necessità di difen-dersi dai suoi simili e dagli animaliselvaggi”. Questa paura lo rendeva

vigile ad ogni rumore, ad ognicaduta di foglia. Man mano che eglisi è sviluppato, diventando l’Homosapiens, le sue paure si sono affina-te e concentrate su altri pericoli. Hacominciato ad aver paura del suofuturo, perfino del suo destino dopola morte, del castigo degli dei primae di Dio dopo. E chi non ha questapaura, perché dio non esiste, ha“nella profondità della sua animauna paura istintiva per la sua vita”.Questa paura è l’origine dellacostrizione istintiva e della tenden-za subconscia che ognuno ha diconcentrarsi e di dare importanza atutte le informazioni che hanno ache fare con la sopravvivenza, peri-colo, dolore, sofferenza, disgrazia,malattia e morte. Quando si parladi questi argomenti - ci spiega il dr.Pizzecco - ognuno di noi è partico-larmente interessato e ricettivo. Ciimmedesimiamo subito in questesituazioni e reagiamo pensando acome ci comporteremmo in talicasi. Questo continuo flusso diinformazioni costituisce un perico-lo enorme per il nostro benessere,dal momento che la nostra mente èprogrammata da millenni a calami-tare tutto quello che c’è di negativoal mondo. Perciò diventa reale ilpericolo che, a causa della maread’informazioni, oggigiorno l’uomoperda la visone obiettiva delle cosee si appresti a diventare un pessimi-sta senza precedenti.”

Immagini positiveL’autore americano Rush Doziernel suo libro Die Angst (BasteiLübbe Verlag, 2001), riferendosi aquesto primitivo livello di paura,conferma la tendenza dell’uomomoderno a sostituire i pericoli realidell’Homo erectus, ormai quasiscomparsi nella vita quotidiana,con quelli artificiali, attraversoviaggi in zone pericolose, tipi disport rischiosi e soprattutto i pro-dotti dell’industria cinematograficae televisiva, sempre più audaci esfrontati.Egli parla di una crescente dipendenzada questi prodotti, paragonabile alladipendenza dalle sostanze tossiche,dove le dosi aumentano man mano checresce l’assuefazione.“Il continuo confronto con scandalie violenza indurisce i nostri senti-menti e porta all’abbassamento dellivello di moralità”. Senza pensareagli effetti sulla nostra salute psi-chica. Quanta gente ormai non può

più vedere il telegiornale, perché lenotizie di incidenti fa stringere lostomaco, sudare, non fa dormire.Dormire? Quello che era un ago-gnato momento nella vita del lavo-ratore è diventato oggi un incubo.Chi si addormenta ancora senza laTV? Scambiando la stanchezzamomentanea e artificiale che pro-voca lo schermo luminoso con ilsonno, alcuni si avventurano adabbandonare il divano per raggiun-gere il letto, che diventa però illuogo della veglia e la fabbrica deipensieri. Se è vero quello che affer-ma Toni Pizzecco che il nostro cer-vello archivia ogni giorno almenonovemila immagini, possiamo con-cludere che la qualità di esse decidela qualità dei nostri pensieri, deinostri stati d’animo e quindi anchedel nostro dormire. Chi vuol starbene deve frequentare personepositive, deve leggere storie positi-ve, deve vedere programmi positivi.Se il Telegiornale della RAI (ma ènecessario seguire tante notizie chenon riguardano affatto la nostravita quotidiana?) mi fa star male, èmeglio che non lo veda. Se la suo-cera mi fa star male, è meglio evita-re le sue telefonate.Fare una passeggiata nel parco mirilassa? Allora vado nel parco ancheogni giorno. Vuoi star bene?Incamera immagini piacevoli. Evitai ricordi brutti della tua vita sosti-tuendoli con quelli belli o almenoneutrali.

Il piacere della pauraLasciamoci invitare a tavola dal Dr. Pizzecco, medico di famiglia in Alto Adige, autore diLa medicina del pensiero, guida preziosa per chi vuole usare la mente senza farsi male

LLINEAINEA MMOBILIOBILI FFRANCARANCAdi Francesca Graci e Figli

wwwwww.italienischemoebel-franca.de.italienischemoebel-franca.de

Orari di apertura:Orari di apertura:

Lunedì: 15.00-19.00Martedì-vvenerdì: 10.00-12.30 e 15.00-19.00

Sabato: 10.00-14.00

Hansaring 135 - 50670 Köln - (NNäähhee // vviicciinnoo aa SSaattuurrnn && EEbbeerrttppllaattzz))Tel.: 0221 - 2707629 - Fax : 0221 - 2707630 - Mobil: 0173 - 8772350

VVollfinanzierollfinanzierung möglich - Fung möglich - Finanziamenti ratealiinanziamenti rateali

Sconto del 30%, per tutto il periodo estivo,fino al 31 luglio 2010.

Inoltre le spose riceveranno in regalo, oltre al materasso e alla rete,

anche una lavastoviglie o una lavatrice a scelta.

Pareteattrezzata,

con tavolo e6 sedie in

pelle:stile moder-no: 2.390 €

Continua lo scontoper l’arredamentocompleto a 12.990€: camera da lettocon materasso e

rete, sala da pran-zo, vetrina contro-mobile, tavolo con6 sedie, divano

con 3+2 poltrone,cucina di 3 m.

completa di elet-trodomestici.Da vedere in

negozio.

Camerette: armadio a 4 ante, lettocon un comodino, materasso e rete,

colore noce o a scelta: 1.600 €.

Sconto extra: camera da lettoa 1900 €. Da vedere in negozio.

Collezione “Collezione “VVia Via Veneto” eneto” ed altri articoli da red altri articoli da regalo al negozioegalo al negozio

Anche quest’anno l’INPS (Istituto Nazionale perla Previdenza Sociale Italiana) ha indetto la

campagna Red per l’anno 2009, rivolta alla verificadelle situazioni reddituali dei pensionati beneficiarie necessaria per poter verificare se le quote di pen-sione in pagamento sono corrette in base ai redditiposseduti.

Gli interessati riceveranno un plico contenente laseguente documentazione:

modello CUD 2010,modello “Dati reddituali per i residenti all’estero

(Red/Est)”.Mentre il CUD arriva a tutti i pensionati, il modelloRed/Este-ro è rivolto a coloro che percepisconodeterminate prestazioni legate al reddito, quali:

assegno ordinario di invaliditàpensione vedovile,assegno al nucleo familiaresomma aggiuntiva (14), legge 127/2007importo aggiuntivo, legge 338/2000.

Viene rivolto quindi l’invito a coloro, che si ritengo-no beneficiari di quanto sopraindicato, di inviare labusta pervenuta via posta, oppure, nel caso in cui cifossero dei problemi, di recarsi direttamente neinostri uffici.

società e politica

insieme-gemeinsam 2/201014

“Noi ci siamo”Campagna annuale dei redditi 2009

per i residenti all’estero

SEGRETARIATO REGIONALE NRWSOZIALER DIENST FÜR ARBEITNEHMER

SOZIALSEKRETÄRE :Giuseppe SortinoMarcello MartiniGilda Lungo

Nikolaus-Groß-Str. 8 - 50670 KölnTel. 0221/730600 - 735678 - Fax 0221/736150

[email protected]

ORARIO :lunedì e mercoledì: 9.00 -13.00martedì e giovedì: solo su appuntamento

PRATICHE RELATIVE A :domande di pensioneposizione assicurativa e calcolo della pensioneassegni familiaridisoccupazioneinfortuni e malattie professionalidichiarazione bollettino ICI e IRPEFInoltre per i soci delle ACLI: dichiarazione

dei redditi Einkommensteuererklärung)PERMANENZA MENSILE A BONN :

presso CaritasverbandFritz-Tilmann-Str. 9, 53113 BonnTel. 0228 / 26 71 70il 4° martedì del mese: 9.00-13.00

Oltre alla documentazione inviata dal’INPS, si pregainoltre di inviare:

prospetti della pensione italiana diversa dall’INPSdell’anno 2009 (es: INPDAP, ENPALS, etc.)

prospetti di altre pensioni, non italiane, importipercepiti nell’anno 2009 (es. tedesca, francese, sviz-zera, etc.)

eventuali altri redditi percepiti nell’anno 2009 (es:pensione aziendale, sussidi dal comune o altro)

documento d’identitá o del passaporto valido.

Nel caso in cui si decidesse di spedire il tutto viaposta, si prega di far recapitare all’ufficio di patro-nato ACLI più vicino a voi esclusivamente le fotoco-pie dei documenti suddetti e di apporre due firme anome del beneficiario, ove citato “Dichiarazione diresponsabilità” e “Delega al patronato per i residen-ti all’estero”, per poter facilitare l’elaborazione deldocumento da parte degli operatori del patronato.Questi ultimi svolgeranno un servizio di assistenza econsulenza nella trasmissione dei dati per via tele-matica all’INPS, a titolo gratuito.

Si rammenda che il mancato invio della documen-tazione pervenuta, potrebbe comportare la riduzio-ne della pensione o addirittura la sospensione dellastessa e delle prestazioni legate ad essa. Per verifi-care se, oltre alla pensione, potrebbe esserci dirittoa qualche prestazione aggiuntiva, non possiamo chedire a chiunque ne avesse bisogno, come PatronatoACLI: “noi ci siamo”

GIUSEPPE SORTINOPatronato ACLI - Nikolaus Gross str. 8, 50670 Köln

Tel. 0221 730600 - 735678

Laura di GaetanoRolshoverstr. 84-88 - 51105 Köln-Kalk

Tel.: 0221-94656702 - Handy: 0171 - 8090311 - Fax 0221-16835354 - Handy: 0157 - 79796422www.lemeravigliedigaetanoelauramöbel.de

Orari di apertura: da lunedì a venerdì: dalle 10.00 alle 18.30; il sabato: dalle 10.00 alle 16.00Fuori orario riceviamo con appuntamento

Arredamenti completi, mobili classici lucidi, a 13.900 €oppure in decapé a 14.900 €

rete e materasso in lattice in omaggio

Lista Nozze, Bomboniere, Argenteria,Articoli da regaloFnanziamenti a rate

Camera completaa 2.100 € , con rete e materasso in regalo

Möbel Le Meraviglie

81

lnsieme bb aa mm bb ii nn iiDonna

Un’espressione forte che vuole essere peròanche provocatoria. Perché chi tiranneggia lofa perché gli è concesso, perché chi dovrebbeeducarlo non lo fa o lo fa male, e non fa rispet-tare le norme. Si tratta di adulti incapaci dieducare e contenere in maniera corretta lanaturale aggressività infantile.

Proprio genitori deboli e una educazioneeccessivamente permissiva possono generarenei bambini attitudini dispotiche e prevarica-trici. Queste sono, in sostanza, le cause princi-pali che hanno portato alla comparsa di nucleifamiliari in cui sono i più piccoli ad imporre ilproprio volere sugli adulti. Genitori-schiaviz-zati, bambini padroni: ecco cosa abbiamocostruito in questi anni e cosa ci tocca smonta-re oggi. Fioccano i condoni educativi, i mes-saggi contraddittori. In autobus la nonna è inpiedi con la cartella, il bambino seduto. I pic-coli sono quasi tutti muniti di cellulare, con-trollati e controllori, i genitori sempre menopresenti. E meno fanno i genitori, meno sonocompetenti sul come farlo. E per di più pienidi sensi di colpa. Un vero e proprio deficit di‘autorevolezza’ da parte dei genitori.

Ma cos’è l’autorevolezza? Attenzione, non èsinonimo di autoritario. L’autorità te la prendi,l’autorevolezza te la danno gli altri. Cosa èmeglio? Nell’educazione dei nostri figlientrambe le cose, ma nella giusta misura.L’autorevolezza però è di più perché implica,amore, giustizia, onestà morale e rispetto. Chisi appella all’autorità si aspetta di essere obbe-dito non tanto perché ciò che chiede sia giustoo corretto, quanto piuttosto perché l’ordine èimpartito da una persona gerarchicamente‘superiore’. Da qui il rigetto di quel tipo dieducazione severo-autoritario con cui sonocresciute le generazioni del passato. Da qui ilcapovolgimento e l’aumento di un modo dieducare lassista.

L’autorevolezza è tutt’altra cosa. Innanzituttonon si impone, ma si costruisce. La personaautorevole è quella seguita dai suoi collabora-tori, familiari, amici perché essi riconoscono inlei la funzione di guida, di leader naturale. Lapersona autorevole non è quella che sa piùcose di tutti. È quella che conosce i suoi limitie ascolta i pareri altrui e non si vergogna achiedere. La persona autorevole e come ilbuon padre di famiglia: se il figlio rompe ilvetro del vicino di casa con un sasso, difendedapprima il figlio e si assume la responsabilitàdel misfatto. Poi, lontano da occhi e orecchieindiscrete, redarguisce il figlio perché ha agitomale.

Molti sono i nuclei bambini arrivano agenitori. Questo èche riguarda sopragenerazioni. Vengotirannici"dagli espe

t i r a n n i c ilnsiemeDonna

familiari in cui i a comandare sui è un fenomeno nuovo a ttutto le ultime o no definiti "bambinie rti di pedagogia.

Vale la pena soffermarci brevemente sulle defi-nizioni di questi termini. Il termine autorità,deriva dal latino auctoritas, che nel suo signifi-cato originario sta a indicare primariamente lalegittimità di un potere ed è riconducibile alverbo augere, come autore, il cui significato èfar crescere, far prosperare. Il dizionarioGarzanti definisce l’autorità come la facoltàlegittima di esercitare un pubblico potere e, perestensione, con autorità si intende il poterestesso e la persona o l’ente che hanno la facoltàdi esercitarlo. Al termine autorità vengonoricondotte, così, le categorie di potere e coman-do. Per autoritario, lo stesso dizionario intendecolui che esercita con fermezza, intransigenzae anche con una certa esagerazione e ostenta-zione la propria autorità. Sempre nel Garzantisi dice autorevole chi possiede e a cui si ricono-sce un’autorità, un prestigio, stima, credito,considerazione, importanza e influenza che glideriva da capacità e meriti effettivi, che è qua-lificato, competente, importante, influente e diriflesso potente.

Ritornando alla pedagogia e nel nostro caso aldeficit di autorevolezza da parte dei genitori dibambini tiranni possiamo dire che ci riferiamoin particolare ai casi in cui i bambini tenden-zialmente arrivano a comandare sui genitori: èun fenomeno nuovo che riguarda le ultimegenerazioni.

Fino agli anni Settanta, infatti, il modello edu-cativo era autoritario, con una grande attenzio-ne al rispetto delle regole. Negli ultimi qua-rant’anni, invece, le cose sono cambiate, pas-sando dall’autorità all’affettività. Quello cheviene un po’ a mancare è il dio-padre, è Mosèche dice “Queste sono le leggi”. Se invecemetto te bambino nella condizione di sceglierecose più grandi di te, se ti faccio diventare ilsovrano assoluto, succede che salti in aria,diventi aggressivo con i coetanei, stai male.Tutti noi abbiamo bisogno di recinti, è un po’come svegliarsi nel buio totale: vado avanti atentoni, non so dove sia la parete che mi con-tiene. Se non trovo niente, mi viene l’angoscia.Da subito si ottiene l’autorevolezza, spesso ibambini piccoli sfidano, col pianto, o andandodove non devono. Un genitore deve sapere sela richiesta è legittima. I divieti servono. C’èuna frustrazione sana che è quella dei no, ilfamoso recinto. Io figlio devo sapere fino adove posso arrivare perché me l’hai detto, per-ché c’è un codice condiviso in famiglia”.

91

02

lnsiemeDonna

Qual è dunque la via da percorrere per ricon-quistare l’autorevolezza? Oggi i modelli edu-cativi non sono chiari e i genitori hanno diffi-coltà a trovare degli esempi da seguire. E aquesto si aggiunge il difficile rapporto con imedia, che spingono al consumismo e pro-muovono regole spesso non coincidenti a quel-le dei genitori. L’unica cosa da fare, in questasituazione, è avere pazienza e reinventare ilproprio ruolo di educatori. Crescere un figlionon è un compito che si svolge velocemente erichiede costante attenzione. Generalizzare èsbagliato. Ogni storia familiare è unica e oltreai genitori ci sono scuola e amici: il bambinonon è solo il prodotto matematico di ciò chericeve fra le mura domestiche, ma è lì che siplasma la sua personalità. Non dobbiamorinunciare a svolgere attivamente questo inca-rico pensando che tanto l’educazione viene dasé o, quel che è peggio, è compito degli inse-gnanti. E non bisogna avere paura delle paroledel bambino, quando ad esempio dice di odia-re la madre o il padre, perché sono paroledette senza saperne esattamente il significato,quindi non possono e non devono ferire.

Decide al posto dei genitori:è il Primo tratto per ricono-scere il bambino sovrano. Secondo: esprime desideriche verranno presto esaudi-ti, spesso anticipati, tantoche il comparto dell’abbiglia-mento dei piccoli cresce e iconsumatori under 18 sono ladelizia dei produttori di telefoni-ni, iPod, videogiochi. Terzo: è al centro dell’attenzionedi nonni, amici, zie, oltre amamma e papà, in una garasilente a chi si mette meglio alsuo servizio e gode della suapreferenza. Quarto: è stato “adultizzato”, cisi rivolge a lui come a un uomoo a una donna, si anela a unsuo parere, a un assenso, a unaspiegazione. Quinto: è capace di gestireestenuanti trattative e la vittoriaè quasi sempre sua. Sesto tratto per riconoscere ilpiccolo re: il bambino sta male.E lo dice in molti modi, dall’ag-gressività all’ansia, all’ipercineti-cità ai disturbi del sonno. È lui il primo a voler scenderedal trono.

insieme-gemeinsam 2/2010

mangiare all’italiana

2

BRUNO CISAMOLONADIA GMBH + CO. KG

SCHANZENSTRASSE 3 A - 51063 KÖLNTEL. 0221 624066

La musica per le vostre festeDate un tocco musicale ed un’allegra atmosfera

al vostro matrimonio con musica dal vivo.Il DUO ITALIANO con un vasto repertoriodi musica tipica italiana ed internazionale,

allieterà il giorno più bello della vostra vita.Specialisti nel moderare ed animare

la vostra bella festa,il DUO lavora con massima professionalità

e serietà anche nel campo musicale tedesco,animando feste di tutti i generi.

Visitate il nostro sito: www.duoitaliano.dePer ulteriori informazioni rivolgetevi a:

Vincenzo Bruno tel: 01739467768oppure 02196/91306

Nello Palmieri tel: 01724406956oppure 0202/46044532

late, caramelle, biscotti, ciocco-lato, dolci, gelati, alcuni salamied altri. Inoltre in circa il 20%dei farmaci è contenuto lattosio.Pertanto per chi ha una spiccataintolleranza al lattosio deve leg-gere con attenzione le etichettedegli alimenti, che si appresta aconsumare, per verificare laeventuale presenza di lattosio.

La diagnosi

può essere effettuata tramiteesami del sangue oppure con testrespiratori o test dalle feci inambulatori specializzati.Un modo semplice se si soffredei disturbi sopraccitati e si ha ilsospetto di essere affetti da intol-leranza al lattosio è quello di evi-tare consapevolmente alimenticontenenti lattosio per qualchesettimana e osservare se si verifi-ca un miglioramento. La contro-prova può essere la ricomparsadei disturbi nel riprendere l'ali-mentazione usuale.In ogni caso in presenza di qual-siasi disturbo cronico è sempreopportuno consigliarsi con unmedico.

Sono molte le persone che sof-frono di disturbi gastrointe-

stinali cronici, quali dolori addo-minali diffusi, crampi addomina-li diffusi, gonfiori e tensioneintestinale, flatulenza, meteori-smo, diarrea con feci acquose edall'odore acido. Spesso la causadi questi disturbi potrebbe essereuna intolleranza al lattosio. Sicalcola che circa i due terzi dellapopolazione adulta mondialesoffre di questa intolleranza.

Che cosa è

Si tratta della riduzione o dellatotale assenza nell'intestino del-l'enzima lattasi, cioè dellasostanza che serve a digerire illattosio.Il lattosio è lo zucchero che sitrova nel latte ed è composto daaltri due zuccheri: il glucosio edil galattosio.Quando l'attività di questo enzi-ma è ridotta il lattosio non dige-rito, e quindi non assorbito, arri-vato nell'intestino crasso (colon),viene trasformato dai batteri chevivono là in acido acetico, acidolattico e anidride carbonica,dando luogo così all'eccesso digas intestinale, ai crampi e aglialtri disturbi già citati.

Diverse forme

Ne citiamo alcune:l'intolleranza al lattosio conge-

nita, cioè si nasce senza l'enzima(forma piuttosto rara);

una forma detta secondaria,che si sviluppa in seguito ad unamalattia, come per esempio nelmorbo di Crohn, nella coliteulcerosa e nella celiachia percitare le più frequenti;

anche in seguito ad operazioni

allo stomaco o all'intestino sipuò sviluppare una intolleranzaal lattosio;

infine la forma acquisita chesi sviluppa negli adulti con pre-cedente normale tollerabilità.

Come si cura

Il trattamento consiste in unaalimentazione con poco contenu-to di lattosio tale da non provo-care disturbi. Di quanto puòessere il contenuto di lattosiopresente nella alimentazionevaria da persona a persona e vacalcolato individualmente.La maggior parte delle personeaffette rimane libera dai disturbicon circa 8-10 grammi di lattosioal giorno. A seconda della gra-vità della intolleranza può esse-re necessaria una alimentazioneche contiene al massimo ungrammo di lattosio al giorno.Il lattosio si trova nel latte e neiderivati del latte. Tuttavia anchealtri prodotti alimentari ne pos-sono contenere in quantità varie,in quanto il latte o il solo lattosiovengono aggiunti durante la pro-duzione. Il lattosio nascosto lo si trovaanche nel pane e altri prodottida forno: Corn flaks, patate pre-cotte, minestre, varie bevande,margarina, condimenti per insa-

medicina e salute

DR. GESUALDO SCALOGNA

FRANKFURTERSTR. 1/3 - 51063 KÖLN

TEL. 0221 612055

Intolleranza al lattosio

insieme-gemeinsam 2/2010 32

insieme-gemeinsam 2/2010

24

informiamo

Casa della BombonieraSala

Kamekestr. 31-333 - 50672 Köln(vicino a Friesenplatz)

Tel./Fax: 0221-5561814

Orario: lunedì-venerdì: 10.00 - 13.00 e 15.30 - 18.30. Sabato: 10.00 - 16.00

[email protected] -www.casadellabomboniera.net

Bomboniere e regali di marche prestigiose:

Laura Biagiotti,Via Montenapoleone, Doca Preziosa, ed altre ancora

In einer Reihe von Begegnungen beleuchten italie-nische und ausländische Soziologen, Politologen,Historiker, Schriftsteller und Journalisten dasItalien der letzten Jahrzehnte und gebenAnhaltspunkte, um seine Veränderungen, histori-schen Ereignisse und bedeutendsten Phänomenezu verstehen.

Donnerstag, 20. Mai 2010 - 19.30 UhrLuci e ombre dell’ Italia repubblicanaLicht und Schatten in der Republik Italien

E. Galli della Loggia und Rudolf Lill im Gespräch Moderation: Roberto Giardina Mit Simultanübersetzung

Die Zeit von 1946 bis heute ist eine Epoche großerVeränderungen. Das heutige Italien, das großensozialen, ökonomischen, kulturellen und politi-schen Umwälzungen unterlag, unterscheidet sichtiefgreifend von dem vor 60 Jahren. Die kom-plexen Ereignisse im republikanischen Italien,seine großen Fortschritte und ungelöstenProbleme stehen im Mittelpunkt des Gesprächs.

E. Galli della Loggia ist Professor für NeuereGeschichte an der Università Vita-Salute SanRaffaele in Mailand und Publizist beim Corrieredella Sera. Rudolf Lill war Professor für Neuere Geschichte inKöln, Passau und Karlsruhe sowie Gastprofessoran den Universitäten Rom I, Florenz, Pavia undDresden. Seine Arbeitsschwerpunkte sind dieGeschichte Deutschlands und Italiens sowie diedeutsch-italienischen Beziehungen seit dem 18.Jahrhundert, die Geschichte des Papsttums unddie Beziehungen Kirche-Staat

Ort: Italienisches Kulturinstitut KölnEintritt frei! Aus organisatorischen Gründen bittenwir um unverbindliche Voranmeldung unter Tel.(0221) 9405610 oder eMail [email protected]

Änderungen vorbehalten.

***

Donnerstag, 24. Juni 2010 - 19.30 UhrAutobiografia di una RepubblicaAutobiographie einer Republik

Guido Crainz und Wolfgang Schieder im GesprächModeration: Carlo Gentile, KölnMit Simultanübersetzung

Wo liegen die Wurzeln des heutigen Italiens?Leben wir in einer Übergangsphase oder zeichnetsich vor unseren Augen ein dauerhaftes Bestehender Republik ab? Und wo sind die Ursachen undGründe dieses Bestehens zu suchen? Ausgehendvon dem kürzlich veröffentlichten Buch„Autobiografia di una repubblica” verfolgen GuidoCrainz und Wolfgang Schieder die geschichtlichen

Ereignisse in Italien, von dem Erbe desFaschismus bis hin zur Gegenwart.

Guido Crainz ist Professor für Neuere Geschichtean der Facoltá di Scienze della Comunicazione ander Universität von Teramo. SeineForschungsschwerpunkte sind die rurale europäi-sche Gesellschaft des 19. und 20. Jahrhunderts,die Geschichte des zeitgenössischen Italiens, dieGeschichte der Medien und die Beziehung zwi-schen den Medien und der historischenKommunikation.

Wolfgang Schieder promovierte an derPhilosophischen Fakultät der UniversitätHeidelberg in den Fächern Mittlere und NeuereGeschichte, Wirtschaftsgeschichte und NeuereDeutsche Literaturwissenschaft.

Ort: Italienisches Kulturinstitut KölnEintritt frei! Aus organisatorischen Gründen bittenwir um unverbindliche Voranmeldung unter Tel.(0221) 9405610 oder eMail [email protected]

Änderungen vorbehalten.

Istituto Italiano di Cultura di ColoniaSguardi sull’Italia contemporanea

insieme-gemeinsam 2/2010 52

dell’Emigrazione Italiana

I l Museo nazionale dell’Emigrazione Italiana, pre-sentando la varietà delle esperienze migratorie su

scala regionale e locale in un’ottica di unità naziona-le, si propone come opportunità di riflessione sullastoria, l’attualità ed il futuro dell’essere e del sentirsiitaliani.Se i Cavour, Mazzini, Garibaldi, Vittorio Emanuele IIhanno “fatto l’Italia”, “a fare gli Italiani” hanno con-tribuito, in maniera particolare e spesso ignorata,anche i milioni di emigrati che, lasciando il propriopaese durante la sua unificazione politica, hannoportato con sé valori e tradizioni, li hanno messi inrelazione (non senza scontri e incomprensioni) con idiversi stili di vita dei paesi di destinazione, hannocreato nuove identità e appartenenze, spesso bi-nazionali. Partiti come veneti, lombardi, napoletani osiciliani si sono scoperti, in emigrazione, soprattuttocome “italiani”, capaci di ridisegnare nuovi legamicon il paese e la regione natia.Per conoscere come è cresciuto il paese, per capirecome si è sviluppata l’economia e la società italiana èindispensabile ricordare che milioni di contadinisono stati cacciati dalle loro terre, che altri milioni dilavoratori hanno preferito lasciare volontariamenteun paese che non offriva prospettive e che si servivadell’emigrazione per mantenere bassa la pressionesociale.Nel lungo processo di unificazione che ha portato gliitaliani a sentirsi popolo, un ruolo importante è statogiocato da che, proprio con la loro particolare espe-

rienza migratoria, hanno contribuito al processo didefinizione dell’identità italiana.Giunti in ogni angolo del mondo, 29 milioni di conta-dini, operai e piccoli imprenditorispesso senza mezzie senza conoscere la lingua, hanno saputo affrontaree superare, non senza sacrifici, le difficoltà del pro-cesso d’integrazione, hanno diffuso nel mondo la cul-tura ed i valori italiani e hanno contribuito allo svi-luppo della vita economica, sociale e culturale deipaesi d’insediamento.Questo luogo di “memoria” della lunga e intensa sto-ria migratoria degli Italiani non vuole fossilizzare inalcune, seppur suggestive, immagini o filmati direpertorio, un’avventura considerata finita. Vuole,invece, diventare strumento capace di aiutare adaffrontare e a vivere positivamente le odierne sfideche le migrazioni propongono. A questi italiani che, da lontano, hanno contribuito acreare quello che siamo oggi, l’Italia, facendoammenda degli errori e delle omissioni del passato,dedica questo “museo”, riconoscendo, così, nell’espe-rienza migratoria un elemento fondamentale dellapropria identità nazionale.Il percorso espositivo prevede 5 sezioni: Le origini del-l’emigrazione italiana - L’emigrazione di massa (1876-1915) - L’emigrazione tra le due guerre (1916-1945) -L’emigrazione nel secondo dopoguerra (1946-1976) -Italiani nel mondo. Mondo in Italia (dal 1977 ai giorninostri). Per informazioni: tel. 0039 06 69202049

A Roma il Museo Nazionale

Sono iniziate le celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia: 1861-2011. Alcuni mesi fa ilPresidente della Repubblica, Giorgio napolitano, ha inaugurato a Roma, presso il Vittoriano, il MuseoNazionale dell’Emigrazione Italiana. Senza il riconoscimento del ruolo svolto dall’emigrazione italianala storia dell’Italia è sicuramente incompleta. Il Museo è stato ideato da un prestigioso comitato scien-tifico, coordinato dal Missionario Scalabriniano, prof. Lorenzo Prencipe, presidente del Centro Studi

Emigrazione (CSER) di Roma.

insieme-gemeinsam 2/2010

vita della missione

26

Il Weltgebetstag der Frauen èstato celebrato quest’anno il 5marzo in Sant’Ursula. È segui-to in Missione il rinfrescoorganizzato dal GruppoDiaconia. Si tratta di un’iniziativa ecu-menica internazionale didonne cristiane. Si celebraannualmente il primo venerdìdi marzo in oltre 170 paesi edè nata oltre un secolo fa. Ilmovimento si propone di uniredonne di varie etnie, culture etradizioni in una giornataannuale di preghiera comune,e, in molti paesi, di proseguireper tutto l’anno il rapporto diamicizia, comprensione e azio-ne, nella preghiera e nel servi-zio, Quest’anno la giornata eradedicata al Camerum.

Il gruppo dei pellegrini in terradi Spagna, davanti alla magnifi-ca città di Toledo, per secoli capi-tale della Spagna, e tuttora sededel Cardinale primate. Città diconventi, cattedrali, artisti e....cavalieri, come donChischotte: da qui inizia la terradella Mancha.

Il 2 aprile 2010, Venerdì Santo, cisiamo affrettati verso la Passione diCristo, numerosi, silenziosi, attenti.Come in un unico atto si è reso pre-sente ed efficace tutto il Misterodella passione e morte del Signoreper sentire un richiamo alla fede eprendere un po’ di coraggio nelnostro essere cristiani. In quel gior-no ci siamo lasciati coinvolgeredalla suggestiva Sacra Rappresen-tazione, che mantiene tutto il suofascino nella nostra comunità ita-liana di Colonia. Ricordando quelgiorno, possiamo guardare ancoraoggi, negli occhi sofferenti e mo-

renti di Gesù, e così scorgervi la mano buona di Dioche ci ricuce i vestiti strappati dalla fatica, dalla noncuranza della fede, dalla difficoltà del volerci bene.Però, sempre rivivendo quel giorno, anche noi possia-mo attraversare il cielo, questo cielo chiuso e senzasperanza.Siamo cristiani e ci è donato un futuro, perchè siamocapaci di speranza. Perché sappiamo che Dio si chiamaPadre; e ci basterà per sempre.La Passione Vivente per le vie di Colonia/Kalk datrent’anni ci convoca non per assistere ad uno spetta-colo ma per incoraggiarci a vivere da cristiani. Tuttoquesto è anche nelle intenzioni degli organizzatori edei volontari che per circa due mesi si impegnano apreparare la sacra manifestione.

insieme-gemeinsam 2/2010

vita della missione

72

LLaa PPaassssiioonnee vviivveennttee 22001100

La Schola Cantorum di Civitavecchiaè un coro polifonico a voci miste, natonella parrocchia Ss. Trinità aCivitavecchia, ad opera di donGiancarlo Tumbarello.Dal punto di vista artistico la sua cre-scita è stata continua e variegata,passando attraverso i repertori coraliliturgici, polifonici e sinfonici.Nel 2003 con l’esecuzione del “Re-quiem in D minore, op. 40” di G.Fauré, ha inizio il cammino comeCoro da concerto. Debutta come Corosinfonico nel 2006 con il “Gloria RV 589” di A. Vivaldi, di cui esiste una registrazione dalvivo. Con questa produzione inizia anche il debutto dell’orchestra giovanile diCivitavecchia, diretta dal maestro Piero Carabba.Dal gennaio 2009 la direzione viene assunta da Luca Pernice, che permette al coro di fare ilgrande salto di livello. Da allora il coro si dedica totalmente alla preparazione di repertoripolifonici/sinfonici che esegue in tutta Italia e all’estero.

Concerto a St. Mariä HimmelfahrtMMuussiiccaa ccoorraallee iittaalliiaannaa iinn EEuurrooppaa –– ddaall RRiinnaasscciimmeennttoo aaii nnoossttrrii ggiioorrnnii

SScchhoollaa CCaannttoorruumm ddii CCiivviittaavveecccchhiiaa

ssaabbaattoo,, 33 lluugglliioo,, aallllee oorree 1199..3300 - EEnnttrraattaa ggrraattuuiittaa

prossimamente

insieme-gemeinsam 2/2010

28

P. VALERIO FARRONATO

ci scrivono...

Differenze da spiegare

"Mio figlio ha cercato altrove per battezzaresuo figlio, perché alla Missione Italiana glichiedevano che i padrini fossero cattolici cresi-mati... In parrocchia è stato possibile... Perchéqueste differenze?..." (Paolo)

Caro lettore, non entro in merito sui tentativi disuo figlio nel cercare preti o parrocchie accondi-scendenti a pretese. L'importante rimane lavolontà dei genitori di battezzare il loro figlio; ildove non cambia la sostanza. C'è un andazzo faci-lone nelle nostre comunità: i padrini, in molticasi, sono scelti per motivi che esulano dal compi-to di “testimoniare la fede cristiana”. Le pretese,in ogni caso, secondo la legge della Chiesa, nondovrebbero esistere. Non c’è da contrattare nellecose della Fede. Il Codice di Diritto Canonico(strumento indispensabile per assicurare il debitoordine sia nella vita individuale e sociale, sia nel-l'attività stessa della Chiesa) dice espressamente:"Al battezzando (...) sia dato un padrino, il cuicompito (...) è presentare al battesimo con i geni-tori il battezzando bambino e parimenti coopera-re affinché il battezzato conduca una vita cristia-na conforme al battesimo e adempia fedelmentegli obblighi ad esso inerenti" . E continua: "Peressere ammesso all'incarico di padrino, è necessa-rio che sia cattolico, abbia già ricevuto la Cresimae il santissimo sacramento dell'Eucaristia, e con-duca una vita conforme alla fede e all'incarico cheassume".Più chiaro di così!

Controcorrente

"Sono venuti a trovarmi dei miei amici d'uni-versità. Tra di loro c'era un ragazzo, Raffaele.Abbiamo fatto una lunghissima passeggiatalungo il fiume e abbiamo parlato di tante cose,tra le quali proprio la gestione di un rapportodi coppia se si crede in Dio. Quando dico lamia opinione su questo tema, con tranquillità,si legge negli occhi di diversi ragazzi una certadelusione!!! Lo so che sono noiosa agli occhiloro, perché è difficile parlare di castità, peresempio, o di un rapporto vissuto comunque inCristo. Sono scelte "scomode", lo so, me nerendo conto. Seppure io ne parli davvero conleggerezza, nel senso che dico tranquillamenteche credo in tutto questo perché Lui ha fattotanto per noi ed è bello impegnarsi in qualcosaper Lui, impegnarsi con Amore, con sacrifi-cio..., farlo per Lui, qualcosa che magari non èsemplice. È difficile essere di Gesù nella quoti-dianità. Stasera la mia amica Anna mi ha rife-rito che Raffaele le ha detto che sono fissatatroppo con Dio...!!!E Le assicuro che non ho allungato il brodo,perché so che comunque non sono discorsi chesi ascoltano con piacere... Non ho più paura,rispetto al passato, a dire che mi piace, chedesidero impegnarmi per Gesù". (Giovanna)

Una bella testimonianza che può lasciare nell'in-differenza molti giovani che vivono alla giornata,preoccupandosi solo di divertirsi. Ce ne fossero di

giovani coraggiosi! Giovanna sa uscire allo sco-perto, certo. Sarà bene, comunque, che il suoimpegno sia rispettato. Benvenga se i lettori, spe-cialmente giovani, dessero prova di coraggio nelcercare ciò che vale nella vita.

Il segno di croce

"Frequento regolarmente la chiesa. Mi incurio-sisce, sovente, il gesticolare di tanti fedeliquando entrano o escono dalla chiesa.Immagino che siano intenzionati a fare unsegno di croce quando agitano la mano destrain straordinari geroglifici..." (Antonio)

È da apprezzare la buona intenzione di coloroche, a contatto con oggetti e in luoghi religiosi,manifestano il loro rispetto e anche la loro fede.Il nostro segno di croce dovrebbe dire che in quelsemplice gesto religioso, in quella figura geome-trica c'è per noi un ricordo affettuoso, la sintesidi un fatto incancellabile dalla storia dell'uomo.‘Farsi la croce’ per pura scaramanzia indicapaura. Invece, se riflettiamo, sappiamo che unsegno della croce fatto bene, cioè lento ed ampio,ci abbraccia. Esso è compiuto nel nome del Padree del Figlio e dello Spirito Santo. Ti avvolge tutto,corpo e anima, ti raccoglie, ti benedice, portadentro di te Dio stesso. Il catechismo c'insegna afare il segno di croce "liscio" senza aggiungercighirigori e ridicoli movimenti. Il Santo curatod’Ars diceva: "Una persona che sappia fare ilsegno di croce con serietà, cioè con la dovutaconsapevolezza sul significato dell'atto che staper compiere, questa persona riesce a far tremarel'inferno".

La rubrica “CI SCRIVONO...” raccogliedomande e corrispondenze che giungonodai lettori di INSIEME. Invitiamo a render-la sempre più partecipata.

insieme-gemeinsam 2/2010 92

appuntamenti

È vero che nella pala d’altare, capolavoro dei fra-telli Van Eick (dettaglio nella foto sopra), custodi-ta nella cattedrale di San Bavone, è nascosto ilsegreto del Graal, del calice che raccolse il san-gue di Cristo sotto la croce? Certo è la pittura piùvisitata al mondo dopo la Gioconda di Leonardo.Una storia rocambolesca e un mistero da svelare.A Gent in Belgio.Una sosta a Diest, dove c’è il Beginenhof meglio

Andare sui luoghi dove Gesù ha vissuto, camminaresulla terra che Lui ha calpestato, immaginare ciò cheLui vedeva, gli odori che annusava, i volti che incrocia-va sui suoi passi, è un'esperienza unica per ogni cri-stiano, ma anche per chi è alla ricerca del Suo volto,un'esperienza che Benedetto XVI, al suo ritorno dallaTerra Santa, ha invitato a fare con queste parole:"Sono venuto come pellegrino e spero che moltiseguano queste tracce e così incoraggino l'unità deipopoli di questa Terra Santa e diventino a loro voltamessaggeri di pace".Informeremo i nostri lettori già nel mese di settembresui dettagli del viaggio e del prezzo che non dovrebbesuperare i mille euro. Per poter organizzare questopellegrinaggio è indispensabile che le persone inte-ressate decidano la partecipazione entro Natale.

PPeelllleeggrriinnaaggggiioo iinn TTeerrrraa SSaannttaa24 aprile - 1 maggio 2011

GGiittaa dd’’aauuttuunnnnoo:: GGeenntt ee DDiieesstt iinn BBeellggiioo - ssaabbaattoo 99 oottttoobbrreeUn viaggio nel cuore dell’Europa alla ricerca dei suoi “codici” nascosti.

conservato d’Europa. Cosa sarebbe stata l’Eu-ropa se il movimento delle Beghine, che fu unodei primi, del quale si abbia memoria storica,in cui le donne furono dirette promotrici di unimportante movimento religioso giunto sino aigiorni nostri, non fosse stato emarginato? SeMargherita Porete non fosse finita sul rogo?II ddeettttaaggllii ddeellllaa ggiittaa ssaarraannnnoo rreessii nnoottii iinn sseetttteemm-bbrree.. RRiisseerrvvaatteevvii iill ggiioorrnnoo..

È un progetto comune della Industrie und Handelskammere della Hanwerkerkammer di Colonia. Obiettivo: favorire lacreazione di numerose Ausbildungsplätze.Il progetto ha un settore italiano e si rivolge agli imprendito-ri italiani, offrendo loro consulenza per la creazione diAusbil-dungsplätze, selezione dei candidati, assistenza incasi di conflitti.Si rivolge ai giovani e alle famiglie che spesso non conosco-no le offerte e le possibilità del mercato. Alle famiglie offria-mo organizzazione di giorni di tirocinio per far conoscere levarie possibilità esistenti, un primo contatto con le aziende

di formazione e accompagnamento durante il perido di formazione.Responsabile per la sezione italiana: Salvatore Tortorici, tel 0221/[email protected]

PROGETTO ZASZusammen Ausbildungsplätze schaffen

Proprio nel numero di maggio dell’anno scorso, avevamo fatto questoannuncio: Cambia l’età della Cresima. Su richiesta del nostroVescovo, dr. Koch, in sintonia con gli orientamenti della Chiesa diColonia, anche la Missione Cattolica Italiana sposta l’età dellaCresima verso i sedici anni, con l’ultimo anno di scuola. Dopo laPrima Comunione si interrompe quindi il catechismo rego-lare settimanale e a quindici anni i ragazzi verrannoinvitati a ripresentarsi per la Cresima. Adesso pos-siamo annunciare che inizieranno dopo le vacanzeestive i nuovi corsi di preparazione alla Cresima. La Cresima sarà conferita nel 2011. Possono iscriversi alla preparazione per la Cresima i ragazzi che compiono i 15 anni nel 2010.I corsi si terranno al Centro, Ursulagartenstr. 18, a Kalk, Kappellenstr. 5e a Ehrenfeld, Thebäerstr. 74-76. L’incontro per le iscrizioni sarà alla Missione, Ursulagartenstr. 18 il 25 settembre alle ore 16.30.

insieme-gemeinsam 2/2010

30

appuntamenti

Data la numerosissima presenzanella nostra comunità di fedeliprovenienti dalla Diocesi diAgrigento, Mons. Montenegro losentiamo anche come nostroVescovo. Da questa visita ci auguriamo chei nostri vescovi si ricordino anchedei numerosi fedeli residentiall’estero, che hanno bisogno disacerdoti.Ci auguriamo pure nessuno di noidimentichi le proprie radici cri-stiane, che sono legate ai nostripaesi e che sono un’eredità digrazia che mai dobbiamo perdere.

Domenica, 20 giugno, S. E. Mons. Francesco Montenegro, Arcivescovo di Agrigento, conferiràla Cresima ai ragazzi della nostra comunità alle ore 11.00 nella Chiesa di St. MariäHimmelfahrt. Incontrerà il Vescovo Ausiliare della diocesi di Colonia, Mons. Dr. Koch, il consi-glio pastorale della Missione e la comunità italiana a St. Mariä Himmelfahrt.

Visita di sua S. E. Mons. Francesco Montenegro,Arcivescovo di Agrigento, alla comunità italiana di Colonia

CCoorrssii ddii pprreeppaarraazziioonnee aallllaa CCrreessiimmaa ppeerr ii rraaggaazzzziiSSoonnoo aappeerrttee llee iissccrriizziioonnii ppeerr llaa CCrreessiimmaa ppeerr ii rraaggaazzzziicchhee hhaannnnoo ccoommppiiuuttoo 1155 aannnnii

ssaabbaattoo,, 2255 sseetttteemmbbrree pprriimmoo iinnccoonnttrroo ppeerr ttuuttttii::UUrrssuullaaggaarrtteennssttrr.. 1188,, aallllee oorree 1166..3300

ssaabbaattoo,, 0022 oottttoobbrree ii ssiinnggoollii ggrruuppppii ssii iinnccoonnttrraannoo nneellllee sseeddii ddaa lloorroo sscceellttee aall mmoommeennttoo ddeellll’’iissccrriizziioonnee((CCeennttrroo,, KKaallkk,, EEhhrreennffeelldd))

mmaarrtteeddìì,, 1122 oottttoobbrree,, ggiittaa ppeerr ttuuttttii ii ccrreessiimmaannddii aaKKeevveellaaeerr ((HHeerrbbssttffeerriieenn))

S. E. Mons. Francesco Montenegro ènato a Messina il 22 maggio 1946, èstato ordinato sacerdote l’8 agosto1969 con incardinazione nell’arcidio-cesi di Messina. È stato negli anni‘78-’87 Parroco della Parrocchia di S.Clemente in Messina. ConsacratoVescovo il 29 aprile del 2000 è statonominato Ausiliare di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela.È Presidente della CommissioneEpiscopale della CEI per il serviziodella carità e la salute; Presidentedella Caritas Italiana; Presidentedella Consulta Nazionale per lapastorale della sanità; Presidentedella Consulta ecclesiale degli orga-nismi socio-assistenziali.

Dal 23 febbraio 2008 S. E. Mons.Francesco Montenegro è l’Arcivescovodi Agrigento.

insieme-gemeinsam 2/2010

31

prossimamente

CelebrazioniPrime ComunioniSt. Mariä Himmelfahrt, 23 maggio, ore 11.00

Kalk, St. Marien, 30 maggio, ore 11.30

Ehrenfeld, St. Mechtern, 6 giugno, ore 11.00

Il pane di S. AntonioDomenica, 13 giugno, ore 11.30, S. Messa a St. Marien, Kalk, con benedizione del pane.

Rosario di maggio18.00 Ehrenfeld - Marktkapelle18.00 Centro - Cappella della Missione,

Ursulagartenstrasse 1819.00 Kalk - Kalkerkapelle19.00 Südstadt - St. Maternus

Anticipazioni per il mese di settembre

Corso di cresima per gli adulti(a partire dai 18 anni)inizio venerdi, 17 settembre, ore 19.30, alla Missione in Ursulagartenstrasse 18

Inizio del Catechismo per i ragazzi17/18 settembre.- Gli orari saranno comunicati durante lemesse domenicali.- Si possono iscrivere al primo anno i bambiniche compiono gli 8 anni entro il 2010

Festa di S. Padre Pio giovedì, 23 settembre, alle ore 18.30, in St. Mariä Himmelfahrt, S. Messacon benedizione delle rose

Processione del Corpus Domini (Fronleichnamsprozession)Giovedì, 3 giugno, ore 10.00, solenneprocessione eucaristica.Roncalli Platz, in fianco al Duomo,

Partecipano tutte le parrocchie e le comunitàstraniere. Gli italiani sono invitati a raccogliersiaccanto alla bandiera della Missione.

La processione del Corpus Domini è iniziata aLiegi nel 1246, da una visione della santa Giulianadi Liegi. Sosteneva l’iniziativa anche l’arcidiaconodi Liegi, Giacomo Pantaléon, di Troyes (Francia).Diventato nel 1261 Papa, col nome di Urbano IVistituisce la festa del Corpus Domini per l’interaChiesa. A Colonia si inizia a celebrare questa festanel 1274.

Ingresso: 5.- euro adulti - 1.- euro bambini fino a 12 anni.L’età minima per la partecipazione al concorso è di 17 anni.La quota di iscrizione al concorso è di 5.- euro.L’ingresso per gli iscritti al concorso è gratuito.Per informazioni telefonare: dalle ore 18.00 alle 20.00al numero 0221-371414

La Missione Cattolica Italiana di Colonia presentaQuarta Edizione Karaoke

55 ggiiuuggnnoo 22001100 - Sala Humboldt, Taunusstr. 54