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Orari ridotti, programmi di- mezzati e cattedre vuote. Il nuovo anno scolastico è destina- to a partire con un sacco di buchi. Il perché è semplice e disarmante: in Veneto non ci sono abbastanza insegnanti. E il puzzle delle nomine, con annessa distribuzione dei sup- plenti, verrà completato solo nelle settimane che seguiranno la ripresa delle lezioni, fissata per lunedì 12 settembre. Intan- to si comincia con l'orario prov- visorio, che andrà per le lun- ghe. Il problema si sentirà in particolare a Treviso: qui mol- te scuole hanno già riaperto per recuperare i giorni di chiu- sura forzata dal 12 al 14 mag- gio, quando la città ospiterà l'Adunata degli Alpini. I timori sono stati esplicitati diretta- mente dai vertici degli uffici scolastici: «Speravamo che l'or- ganico di fatto potesse soddisfa- re tutte le necessità. Invece non riusciremo a fare tutto quello che avevamo previsto». Le difficoltà riguarderanno an- che l'avvio del tempo pieno. Ma c'è anche chi va controcorren- te. «Gli organici scolastici sono sufficienti - sottolinea Laura Puppato, senatrice del Pd - non dovrebbero esserci problemi: gli studenti si sono ridotti di 2.883 unità e vi sono 70 classi in meno. Ho preso contatti con il Miur e mi è stato fatto notare che a fronte del calo degli studenti, vi sono solo 42 inse- gnanti in meno, nonostante, secondo le medie regionali, si sarebbero dovuti eliminare 262 insegnati. La riduzione è stata invece solo di 115, com- pensata da 73 posti nell'organi- co di fatto. Non sono comprensi- bili i toni allarmanti di queste settimane, tanto più che in regioni a noi vicine come la Lombardia e l’Emilia Roma- gna la situazione è ben peggio- re». L’attacco, comunque, non è agli operatori della scuola, ma all’assessore regionale di settore Elena Donazzan che per settimane ha battuto il tasto della carenza diorganici, protestando con forza con il governo. Il problema evidenziato dai prèsidi è più che altro di natura organizzativa. Chiusa la piog- gia di ricorsi dei docenti im- messi in ruolo contro i trasferi- menti decisi dal "cervellone" del ministero, sono stati defini- ti gli elenchi degli ambiti. Alla prova dei fatti, però, i dirigenti si sono ritrovati a scegliere con le chiamate dirette tra inse- gnanti di poche materie: nelle liste non c'erano i professori che servivano. Per di più, molti docenti trasferiti in Veneto, soprattutto dalle regioni del centro-sud, hanno sì pre- so servizio il 1. settembre, firmando così il contratto a tempo indeter- minato, ma cinque minuti dopo hanno chiesto di esse- re trasferiti per un anno negli istituti più vicini a casa (assegnazione provvisoria) per particolari condizioni famigliari: presenza di figli piccoli, necessità di assistere parenti con handicap (legge 104) e così via. Eclatan- te il caso dell'istituto tecnico Einaudi-Scarpa di Montebellu- na, una delle superiori più grandi del Veneto: il dirigente Gianni Maddalon aveva diritto a chiamare 43 insegnanti, ne ha trovati solo 18 e tutti questi hanno subito chiesto di essere collocati altrove. Un po’ come i prèsidi di altre regioni che, per questioni di comodità, hanno preferito guardare altrove: nes- suno ha scelto il Veneto. Il risultato è che quest'anno ci sono 168 istituti guidati da prèsidi reggenti. Le cattedre rimaste vuote in Veneto ora dovranno essere occupate da altri supplenti. Che nella mag- gior parte dei casi, paradossal- mente, saranno i bocciati del concorsone. Cioè i prof abilitati che non hanno passato le sele- zioni. © riproduzione riservata AGRICOLTURA E SALUTE Zanoni: «Pesticidi, la delibera regionale è una delusione» N ORD E ST VENEZIA - «La delibera regionale sull’uso pesticidi è una delusione: nessuna obbligatorie- tà per i Comuni di dotarsi di un regolamento e sanzioni ridicole per chi trasgredisce. Al solito, da Zaia tante chiacchiere e pochi fatti». Il consigliere regionale e vicepresidente della commissione Ambiente Andrea Zanoni (Pd) ha commentato la Delibera di Giunta 1262, in applicazione del Piano di Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari appro- vato dal Governo nel 2014, attesa da mesi e pubblicata a fine agosto. Il Pd contesta il grido d’allarme della Regione L’APPUNTAMENTO IN AGENDA Treviso anticipa per stare a casa per l’adunata degli Alpini PROTAGONISTA il Vialone Nano Mauro Favaro TREVISO VERONA - Presentata ieri a Verona la Fiera del Riso di Isola della Scala giunta alla 50. edizione. Con 500mila visitato- ri nell'arco di un mese di rassegna, è la più visitata mani- festazione gastronomica italia- na dedicata ad un singolo pro- dotto: il riso Vialone Nano Veronese Igp. La fiera prenderà il via il 14 settembre per terminare il 9 ottobre con in calendario 120 eventi gastronomici, culturali, solidali e sportivi all'interno del Palariso di Isola della Sca- la, con per i 50 anni il progetto della nuova hall con un percor- so che racconterà il riso attra- verso mostre sensoriali, video, installazioni artistiche, come la riproduzione di un’antica corte isolana tra le cui barches- se troveranno spazio le riserie locali con i propri prodotti ed un’antica pila da riso recente- mente restaurata che diverrà il simbolo dell’evento stesso. Oltre 150 saranno gli stand della collaterale fiera campio- naria, con espositori provenien- ti da una decina di regioni. Ospiti ed eventi interregionali, come i concorsi “Risotto del Sommelier” e “Chicco d’Oro”, faranno di questa edizione la più “nazionale” da cinquant’an- ni ad oggi. Internazionale sarà invece il convegno fissato per domenica 2 ottobre, dal titolo “Il Riso fa bene, Igp e Dop a tutela dei prodotti di nicchia del territorio”. M. R. IL CASO Dirigenti e sindacati ribadiscono: mancano insegnanti, avvio con l’orario provvisorio Scuola, lo scontro sale in cattedra Nomine in alto mare. Ma la senatrice Puppato: «Studenti in calo, non ci saranno problemi» TRIESTE - Al Sissa, "Womath 2016 - Women and Research in Mathematics: the Contribution of Sissa", con la collaborazione delle Università di Udine e di Torino e dell'Erc advanced grant ISOLA DELLA SCALA La Fiera del Riso celebra mezzo secolo Un mese tra Igp e Dop per la qualità MESTRE - In Piazzetta Pellicani alle 19, avvio della 6. edizione del "Festival della Politica" con "Politica è sicurezza", partecipa anche il ministro della Giustizia, Andrea Orlando VERONA - Alle 15, il Comando delle Forze Operative Terrestri e l'Università di Verona presentano le potenzialità del Centro Polifunzionale "Manuel Fiorito" STOCCATE Laura Puppato (Pd) e l’assessore regionale Elena Donazzan (Fi) 12 PTV Mercoledì 7 settembre 2016 (C) Il Gazzettino S.p.A. | ID: 00000000 | IP: 79.17.56.41

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Orari ridotti, programmi di-mezzati e cattedre vuote. Ilnuovo anno scolastico è destina-to a partire con un sacco dibuchi. Il perché è semplice edisarmante: in Veneto non cisono abbastanza insegnanti. Eil puzzle delle nomine, conannessa distribuzione dei sup-plenti, verrà completato solonelle settimane che seguirannola ripresa delle lezioni, fissataper lunedì 12 settembre. Intan-to si comincia con l'orario prov-visorio, che andrà per le lun-ghe. Il problema si sentirà inparticolare a Treviso: qui mol-te scuole hanno già riapertoper recuperare i giorni di chiu-sura forzata dal 12 al 14 mag-gio, quando la città ospiteràl'Adunata degli Alpini. I timorisono stati esplicitati diretta-mente dai vertici degli ufficiscolastici: «Speravamo che l'or-ganico di fatto potesse soddisfa-re tutte le necessità. Invecenon riusciremo a fare tuttoquello che avevamo previsto».Le difficoltà riguarderanno an-che l'avvio del tempo pieno. Mac'è anche chi va controcorren-te. «Gli organici scolastici sonosufficienti - sottolinea LauraPuppato, senatrice del Pd - nondovrebbero esserci problemi:gli studenti si sono ridotti di2.883 unità e vi sono 70 classi

in meno. Ho preso contatti conil Miur e mi è stato fatto notareche a fronte del calo deglistudenti, vi sono solo 42 inse-gnanti in meno, nonostante,secondo le medie regionali, sisarebbero dovuti eliminare262 insegnati. La riduzione èstata invece solo di 115, com-pensata da 73 posti nell'organi-

co di fatto. Non sono comprensi-bili i toni allarmanti di questesettimane, tanto più che inregioni a noi vicine come laLombardia e l’Emilia Roma-gna la situazione è ben peggio-re». L’attacco, comunque, nonè agli operatori della scuola,ma all’assessore regionale disettore Elena Donazzan che

per settimane ha battuto iltasto della carenza diorganici,protestando con forza con ilgoverno.

Il problema evidenziato daiprèsidi è più che altro di naturaorganizzativa. Chiusa la piog-gia di ricorsi dei docenti im-messi in ruolo contro i trasferi-menti decisi dal "cervellone"

del ministero, sono stati defini-ti gli elenchi degli ambiti. Allaprova dei fatti, però, i dirigentisi sono ritrovati a scegliere conle chiamate dirette tra inse-gnanti di poche materie: nelleliste non c'erano i professoriche servivano. Per di più, moltidocenti trasferiti in Veneto,soprattutto dalle regioni del

centro-sud,hanno sì pre-so servizio il1. settembre,firmando cosìil contratto atempo indeter-minato, macinque minutidopo hannochiesto di esse-re trasferiti

per un anno negli istituti piùvicini a casa (assegnazioneprovvisoria) per particolaricondizioni famigliari: presenzadi figli piccoli, necessità diassistere parenti con handicap(legge 104) e così via. Eclatan-te il caso dell'istituto tecnicoEinaudi-Scarpa di Montebellu-na, una delle superiori piùgrandi del Veneto: il dirigenteGianni Maddalon aveva dirittoa chiamare 43 insegnanti, neha trovati solo 18 e tutti questihanno subito chiesto di esserecollocati altrove. Un po’ come iprèsidi di altre regioni che, perquestioni di comodità, hannopreferito guardare altrove: nes-suno ha scelto il Veneto. Ilrisultato è che quest'anno cisono 168 istituti guidati daprèsidi reggenti. Le cattedrerimaste vuote in Veneto oradovranno essere occupate daaltri supplenti. Che nella mag-gior parte dei casi, paradossal-mente, saranno i bocciati delconcorsone. Cioè i prof abilitatiche non hanno passato le sele-zioni.

© riproduzione riservata

AGRICOLTURA E SALUTE

Zanoni: «Pesticidi, la delibera regionale è una delusione»

NORDEST

VENEZIA - «La delibera regionale sull’usopesticidi è una delusione: nessuna obbligatorie-tà per i Comuni di dotarsi di un regolamento esanzioni ridicole per chi trasgredisce. Al solito,da Zaia tante chiacchiere e pochi fatti». Ilconsigliere regionale e vicepresidente della

commissione Ambiente Andrea Zanoni (Pd) hacommentato la Delibera di Giunta 1262, inapplicazione del Piano di Azione Nazionale perl’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari appro-vato dal Governo nel 2014, attesa da mesi epubblicata a fine agosto.

Il Pd contestail grido

d’allarmedella Regione

L’APPUNTAMENTO IN AGENDA

Treviso anticipaper stare a casa

per l’adunatadegli Alpini

PROTAGONISTA il Vialone Nano

Mauro FavaroTREVISO

VERONA - Presentata ieri aVerona la Fiera del Riso diIsola della Scala giunta alla 50.edizione. Con 500mila visitato-ri nell'arco di un mese dirassegna, è la più visitata mani-festazione gastronomica italia-na dedicata ad un singolo pro-dotto: il riso Vialone NanoVeronese Igp.

La fiera prenderà il via il 14settembre per terminare il 9ottobre con in calendario 120eventi gastronomici, culturali,

solidali e sportivi all'internodel Palariso di Isola della Sca-la, con per i 50 anni il progettodella nuova hall con un percor-so che racconterà il riso attra-verso mostre sensoriali, video,installazioni artistiche, comela riproduzione di un’antica

corte isolana tra le cui barches-se troveranno spazio le riserielocali con i propri prodotti edun’antica pila da riso recente-mente restaurata che diverràil simbolo dell’evento stesso.

Oltre 150 saranno gli standdella collaterale fiera campio-

naria, con espositori provenien-ti da una decina di regioni.Ospiti ed eventi interregionali,come i concorsi “Risotto delSommelier” e “Chicco d’Oro”,faranno di questa edizione lapiù “nazionale” da cinquant’an-ni ad oggi. Internazionale saràinvece il convegno fissato perdomenica 2 ottobre, dal titolo“Il Riso fa bene, Igp e Dop atutela dei prodotti di nicchiadel territorio”.

M. R.

IL CASO Dirigenti e sindacati ribadiscono: mancano insegnanti, avvio con l’orario provvisorio

Scuola, lo scontro sale in cattedraNomine in alto mare. Ma la senatrice Puppato: «Studenti in calo, non ci saranno problemi»

TRIESTE - Al Sissa, "Womath 2016 - Women andResearch in Mathematics: the Contribution ofSissa", con la collaborazione delle Universitàdi Udine e di Torino e dell'Erc advanced grant

ISOLA DELLA SCALALa Fiera del Riso celebra mezzo secoloUn mese tra Igp e Dop per la qualità

MESTRE - In Piazzetta Pellicani alle 19, avviodella 6. edizione del "Festival della Politica"con "Politica è sicurezza", partecipaanche il ministro della Giustizia, Andrea Orlando

VERONA - Alle 15, il Comando delle ForzeOperative Terrestri e l'Università di Veronapresentano le potenzialitàdel Centro Polifunzionale "Manuel Fiorito"

STOCCATELaura

Puppato (Pd)e l’assessore

regionaleElena

Donazzan (Fi)

12 PTV Mercoledì 7 settembre 2016

(C) Il Gazzettino S.p.A. | ID: 00000000 | IP: 79.17.56.41

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IN REGIONE

«Il nostro gruppolavora bene,

ma non comunicacon la base»

Mose, via alla fase finalecon 4 paratoie a Malamocco

Paolo CaliaTREVISO

David Borrelli, europarlamenta-re del movimento 5 Stelle, è unoche va sempre sul concreto:conosce alla perfezione le dina-miche che agitano i pentastellatidel Veneto e su quello non haproblemi a intervenire. E quindisi schiera dalla parte di SimoneScarabel ed Erika Baldin, rispet-tivamente capogruppo e vice inconsiglio regionale, giudicando«eccessiva» la richiesta di dimis-sioni arrivata da un gruppo di150 iscritti riunitisi a Marcon. Sitiene invece alla larga da temipiù spinosi di cui ha conoscenzelimitate, come quanto sta acca-dendo al sindaco romano Virgi-nia Raggi: «Se volete parlo delVeneto - dice - ma su Romadavvero non so abbastanza coseper poter dare giudizi o commen-ti».

Borrelli, allora parliamo solodi Veneto. Che sta succeden-do nel movimento?

«Succede che i consiglieri han-no sbagliato l'approccio comuni-cativo con parte della base equesto ha creato scontento. De-vo però dire che nell'ultimomese tutti si sono messi indiscussione per migliorare ecredo che nei prossimi mesi sivedranno i risultati».

Resta l'assemblea di Marconche ha chiesto le dimissioni diScarabel e Baldin.

«Loro hanno tutto il diritto diriunirsi e fare delle richieste. Ilmovimento ha tutti i canali perricevere le segnalazioni. Poi chidovrà decidere, deciderà. In tut-ta onestà non vedo mala fede,vedo confusione e quindi serveintervenire. Noi abbiamo addi-rittura un comitato di ricorsoper le espulsioni, quindi chivuole ha tutti i mezzi per farsisentire».

Ma i due consiglieri in que-stione cosa avrebberosbagliato? A non rinunciaresubito al Tfr o si sono solospiegati male?

«Non dovevano accettare il tfr,

ma non erano in mala fede.Appena richiesto in pochi minu-ti hanno rinunciato».

Quindi è eccessivo chiedernele dimissioni?

«Io credo sia eccessivo ma ildiritto di chiederle è assicurato.Ripeto, non vedo mala fede,stiamo parlando di persone chestanno rinunciando ai privilegidella politica per aiutare i citta-

dini, anche se a volte la burocra-zia certe cose non le agevola».

È vero che nel movimento 5Stelle in Veneto ci sono ecces-sive tensioni?

«Si, sono decisamente eccessi-ve, però la questione deve esse-re ridimensionata. Stiamo par-lando di 150 persone, io non dicoche sono poche o tante, però gliiscritti al movimento in Venetosono migliaia e la maggior parteè concentrata su questioni moltopiù importanti, tipo il referen-dum, la questione bancaria, lapiccola media impresa e altro».

A livello più generale, comegiudica a oggi il lavoro delgruppo consiliare inRegione?

«Credo che tutti lavorino, quelloche posso dire è che non semprelo si è comunicato correttamen-te. Soprattutto verso gli attivi-sti».

È un paradosso per un movi-mento che fa della comunica-zione uno dei suoi punti diforza...

«Credo sia normale quando si èal primo mandato ed è trascorsopoco tempo. Io ragiono sempre acinque anni mai a cinque mesi».

© riproduzione riservata

MOSE Le prime quattro paratoie dell’ultimo lotto a Malamocco

NORDEST

5STELLE L’eurodeputato difende i consiglieri Scarabel e Baldin dall’attacco dei militanti

Borrelli: «Qui troppe tensioniDimissioni? Richiesta eccessiva»

Con l'arrivo alla bocca di porto di Malamocco delle prime 4 delle ultime 57paratoie è cominciata la fase finale di completamento del Mose, il sistemaper la salvaguardia di Venezia che dovrebbe diventare operativo a partireda giugno 2018. «Abbiamo dato il via - ha detto Luigi Magistro, commissariodel Consorzio Venezia Nuova - alla fase conclusiva. Ci piacerebbe chequesta installazione potesse partire per il 4 novembre, in occasione dei 50anni dell'alluvione. Intanto, continuano le prove alla bocca di Treporti (laprossima è programmata per il 13 settembre) e sono arrivati i risultati deirilievi batimetrici per la verifica della consistenza dei sedimenti alle bocchedi porto. Infine il presidente dell’ex Magistrato alle Acque, Roberto Danieleha annunciato di aver inviato una lettera al ministro Delrio per con larichiesta dei 221 milioni al Mose già deliberati dal Cipe.

VENEZIA

LA RICHIESTA "Via capogruppo evice", la protesta della base nella

pagina di ieri del Gazzettino

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PTV 13Mercoledì 7 settembre 2016

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IL PERSONAGGIO Titolare della Te.Ma di Quinto, aveva 62 anni e centinaia di ore da pilota alle spalle

Bastasin, l’imprenditore che amava volareTREVISO - Dario Bastasin, 62anni, titolare della Te.Ma Ho-spitality di Quinto (produttricedi frigobar per decine di mi-gliaia di stanze d’albergo nelmondo). C’era anche lui nelPiper decollato ieri pomerig-gio dall’aeroporto di Treviso eprecipitato alle 17.40 in Mace-donia nei pressi di Veles, nellaparte centrale del Paese. Ap-passionato da sempre di volo,

era vice presidente dell’Aero-club trevigiano, nel quale nel’98 aveva conseguito l’Aquilet-ta d’oro. Da allora non avevamai smesso di "solcare" i cieli.Un’unica nota stonata nel suocurriculum da aviatore: l’atter-raggio senza carrello nell’aero-porto di Firenze. Era il 2 lugliodel 2006. Bastasin si era dimen-ticato di aprire il carrello e ilpiccolo aereo da turismo, un

Trinidad Tb21 quadriposto,nel quale viaggiava solo, èatterrato di «pancia» finendola corsa in fondo alla pista diPeretola. Il traffico aereo nelloscalo fiorentino venne blocca-to per un'ora e mezza. Nessunferito, soltanto lo spavento perl'incidente e tre voli in parten-za cancellati e due in arrivodeviati su altri aeroporti. «Èstata una mia distrazione, ero

concentrato su altre cose, nonho aperto il carrello e non honemmeno fatto caso al segnaleacustico di allarme», dichiaròallora. Bastasin viaggiava dasolo, era decollato da Trevisoalle 9,50 e alle 10,54 la torre dicontrollo del Vespucci avevadato l'ok per l'atterraggio. «Misono accorto all'ultimo istantedi quello che stava succeden-do, ma non c'è stato il tempo

Sono morti tutti gli occupantidi un Piper in un terribileincidente aereo avvenuto ieripomeriggio nei cieli della Ma-cedonia. Un piccolo velivoloPiper dell'AeroClub di Trevi-so, registrato in Germania main carico allo storico clubdell'aria di via Noalese, si èschiantato al suolo a una venti-na di chilometri dalla capitaleSkopje. Tremendo il bilancio:le sei persone a bordo sonotutte morte sul colpo. Ai co-mandi c'era proprio il presiden-te dell'AeroClub, FrancescoMontagner, con accanto altricomponenti dello stesso grup-po: Dario Bastasin, il vicepresi-dente, e Luca Dalle Mulle,contabile. Con loro anche An-gelo Callegari, Ilaria Berti eBegaj Vrsar, cittadino italianodi origine kosovara, impegna-to a fare il brevetto di volo.Tutti abitavano fra Treviso,Padova e Udine. Il Piper, unbimotore da sei posti, era parti-to dall'aeroporto Canova alle14 di ieri insieme ad altri trevelivoli. Avrebbe dovuto atter-rare a Skopje, capitale dellaMacedonia, dove era stata pre-vista una sosta per il riforni-mento, prima di proseguirealla volta di Pristina, in Koso-vo, destinazione finale.

Verso le 17.40, quando sitrovava in volo ad appena unaventina di chilometri dalla pi-sta dell'aeroporto Carlo Ma-gno, l’aereo è improvvisamen-te sparito dai radar. Nella zonale condizioni climatiche eranodifficili: pioggia, vento e scar-sa visibilità. Per causa ancoratutte da indagare, il Piper èprecipitato al suolo e nell'im-patto è letteralmente esplosoin una palla di fuoco. Per le seipersone a bordo non c'è statonulla da fare. Sono tutti mortisul colpo. Impossibile salvarsiin quell'inferno di lamiere efuoco. L'allarme è stato datodalle persone che vivono nellazona del villaggio Vetersko,sul confine della regione mace-done di Veles, nella parte cen-trale del paese. Gli abitanti

hanno sentito il botto e poivisto le fiamme levarsi altissi-me. La dimensione del disa-stro è stata subito chiara atutti: i cittadini hanno chiama-to la polizia e anche il vicinoaeroporto di Skopje, doveavrebbe dovuto atterrare ilPiper. Alcuni hanno anche rac-contato di aver visto l'aereo infiamme ancora prima delloschianto, ma questo è ancoratutto da verificare. La macchi-na dei soccorsi, con vigili delfuoco e ambulanze, si è imme-diatamente messa in moto perraggiungere il luogo dell'impat-to: una zona accidentata dovesono stati rinvenuti i rottamidel piccolo velivolo.

Negli istanti precedenti lascomparsa dai radar, il pilotaaveva iniziato correttamente

le manovre di atterraggioall'aeroporto Carlo Magno. Latorre di controllo, a quantopare, aveva già dato l'okay alladiscesa. Poi è calato il buio. Icontatti tra il velivolo e lastessa torre di controllo si sonointerrotti bruscamente. E ilpuntino sul radar si è spentoper sempre. La morte delle seipersone che erano a bordo delPiper è stata confermata in

I PRECEDENTI

Nel 2008 schianto a CanizzanoTrent’anni fa la strage di Miane

Gli abitanti«Un botto

e poi fiammealtissime»

Mauro FavaroTREVISO

Bimotore partito dal Canova precipita in Macedonia: a bordo col presidenteMontagner anche il suo vice e altre quattro persone, tra le quali una donna

disastronei cieli

TREVISO - Bisogna risalire al gennaio 2008 per trovarel’ultimo incidente aereo mortale che ha coinovolto Piper oultraleggeri dell’Aeroclub di Treviso. Doveva essere untranquillo volo su Venezia in una mattina di sabato. Inveceil Piper decollato dall' Aeroclub è precipitato a San Vitale diCanizzano prendendo fuoco. A perdere la vita MatteoFinotto e Giulio Antonini, 26 e 34 anni, entrambi di Treviso.Nel settembre 1986 quattro giovani muoiono a Miane nelloschianto del Piper dell’Aeroclub: Mario Bortolini, DaniloPagos, Ivo De Bortoli e Remo Buogo. Nel maggio 2002l’istruttore di volo Alberto Bressan non riesce ad evitare ighiaioni di Pian de le Stele in Alpago: con lui, 77 anni,perdono la vita gli amici Lorenzo Benetti e Lorenzo Simoni.

PrimoPiano

Sei morti nel Pipertragedia all’Aeroclub

LA TRAGEDIAFrancesco

Montagner,presidente

dell’AeroclubTreviso,è morto

ieri pomeriggioin un villaggio

dellaMacedonia,

doveè precipiato

l’areo nel qualeviaggiava

II TV Mercoledì 7 settembre 2016

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per la paura, ero concentrato atenere in pista l'aereo e infattice l'ho fatta, soltanto all'ultimomomento ha sbandato a sini-stra ed è finito a bordo dellapista» riferì l'imprenditore ve-neto che già allora aveva allespalle 250 ore di volo. Un’inci-dente che alla fine si risolse inun’avventura da raccontare.Non così la tragedia di ieri.

Manuela Collodet

L’ATTESA A TREVISO

Segreteria"straniera"poi arriva la confermaDovevano inaugurare un impianto gemelloAltri tre velivoli regolarmente a destinazione

serata da Mitko Ciavkov, diret-tore dei servizi di sicurezzamacedoni. Il ministero dell'In-terno della Macedonia si èmesso a disposizione per cerca-re di chiarire l'accaduto.Dall'AeroClub di Treviso sonopartite decine di telefonateverso i loro compagni. Con ilcuore in gola e la speranza cheda un momento all'altro qualcu-no potesse rispondere. Invece

non è successo. I cellulari sonorimasti muti gettando tutti nel-lo sconforto. Il volo di oltre 800chilometri tra Treviso eSkopje non è cosa inusuale peri piloti dell'AeroClub che sorgeproprio accanto al Canova eche usa la stessa pista. Perspostamenti simili veniva no-leggiato proprio quel bimotorecon matricola tedesca. E Mon-tagner lo sapeva portare bene.Il presidente era un pilotaesperto con centinaia di ore divolo alle spalle. Anche Basta-sin era un pilota. Dieci anni faè stato protagonista di un picco-lo incidente proprio a Treviso:in fase di atterraggio il carrel-lo del suo piccolo aereo non siè aperto e ha dovuto planaresulla pista direttamente con lapancia del velivolo.

Nella zonapioggia, vento

e visibilitàscarsa

TREVISO - (mf) Quel cellulare muto.Ieri sera la speranza che la notiziadell'incidente aereo non fosse vera, oche almeno ci fossero dei sopravvissu-ti, è rimasta appesa per alcuni intermi-nabili minuti al cellulare di FrancescoMontagner. Gli amicihanno provato inces-santemente a chia-marlo. Ma il telefoni-no restava muto perqualche secondo. Poipartiva una voce regi-strata in lingua stra-niera, probabilmentemacedone, che dicevache era impossibilestabilire un contatto.Le chiamate prove-nienti dall'Italia si fer-mavano all'ultima cel-la che aveva aggancia-to il cellulare primadello schianto. È ba-stato questo per capi-re che era successoqualcosa di irrepara-bile.

Montagner aveva le-gato tutta la sua vita all'AeroClub diTreviso. Era il presidente e il supervi-sore generale del sodalizio di viaNoalese fondato nel lontano 1925 eche oggi conta oltre 250 soci. Anche ilvolo di ieri era istituzionale. Dallapista del Canova sono partiti in tuttoquattro voli: due per Pristina e altridue per Skopje. Secondo lo specialecomitato macedone che si occupadelle indagini sugli incidenti aerei, il

Piper precipitato viaggiava assiemead altri tre velivoli simili. I quattropiccoli aerei erano diretti a Pristinaper partecipare all'inaugurazione diun AeroClub nella capitale del Koso-vo.

Montagner eraschietto e diretto. Nonle ha mai mandate adire. Un carattere, ilsuo, che negli anni gliha procurato anchequalche grattacapo.In particolare nel2010, quando si lanciòin una battaglia perdifendere gli spazi delsuo AeroClub. In queimesi l'Enac deciseche l'unica recinzionetra il Club e la pistadel Canova non fosse

più sufficiente e ordinò ad AerTre,società di gestione dello scalo, dimetterne un'altra. L'hangar si ritrovòcosì isolato. E Montagner mise in attouna clamorosa protesta: issò sullarecinzione, verso la pista, una scrittadel tutto simile a quella posto sopral'entrata di Auschwitz, mutando lafrase "Arbeit macht frei" (Il lavororende liberi) in "Fligen Macht Frei" (Ilvolo rende liberi). La scritta venne poisequestrata e il presidente denunciatoper propaganda di idee fondatesull'odio razziale. Di seguito, però,arrivò l'assoluzione: Montagner nonintendeva minimamente paragonarsiai carnefici dei campi di concentra-mento.

PrimoPiano

SENZA SCAMPODario Bastasin,62 anni,era a bordodell’aereoprecipitato

NELL’HANGARdell’Aeroclub

il piper cheè precipitato

ieri pomeriggioin Macedonia

L’INCIDENTE DEL 2006Un atterraggiosenza carrello

I SOCCORSILe ambulanze

arrivate

sul luogo

del disastroaereo

TV IIIMercoledì 7 settembre 2016

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I CONTROLLI Anche ieri pomeriggio un’operazione con il cane Trixie nella zona della ferrovia

I vigili: «Sono sempre gli stessi»La polizia locale: stazione e giardinetti in mano agli stranieri

Lunedì pomeriggio, duranteun controllo in piazza Vitto-ria, gli hanno trovato addossouna dose di marijuana e uncoltello. E questo gli è valsouna segnalazione al Prefetto,la seconda nel giro di pocotempo. Ma non solo: il giova-ne camerunese in questione,un richiedente asilo che erastato alloggiato alla ex Sere-na, indagato anche per portoabusivo di oggetti atti a offen-dere, era già stato beccato aspacciare, sempre dagli agen-ti della polizia locale, anche inRiviera Santa Margherita.Episodio accaduto poche setti-mane fa. E da qualche mese,probabilmente per problemiinterni, è stato anche allonta-nato dalla Serena. Adesso nonsi sa dove viva e chi lo ospiti.Insomma: il suo è un casoemblematico, uno di quelliche fanno andare su tutte lefurie quegli amministratoriche tentano di coniugare unarete d'accoglienza efficacecon la sicurezza. E sia a Ca’Sugana che in Prefettura suo-na un altro campanello d'allar-me perché casi del generepotrebbero moltiplicarsi.

«Queste situazioni non sonopiù tollerabili - spiega il vice-sindaco Roberto Grigoletto -sono delle vere e proprie bef-fe nei confronti di chi si

prodiga in azioni di monitorag-gio, e non parlo solo dellapolizia locale ma di tutte leforze dell'ordine, e poi si ritro-va questi personaggi continua-mente in giro». L'episodio delcamerunense è però ancorapiù particolare perché si trat-ta di un richiedente asilocacciato dalla propria struttu-ra. In città ci sono altre quat-tro o cinque persone in que-ste condizioni e vengono tenu-ti sotto controllo. Anche se almomento in numeri di questofenomeno non sono preoccu-

panti, è innegabile che si staaprendo un nuovo capitolo diun'emergenza, quella dei ri-chiedenti asilo, destinata acontinuare e ad ampliare ipropri confini.

Il tema entrerà sicuramentein uno dei prossimo tavolisettimanalmente convocati in

Prefettura. In-tanto il flussodi migrantinon si arresta enei giorni scor-si il prefettoLaura Lega haconvocato rap-presentanti del-le forze dell'or-dine, dei vigilidel fuoco e igestori dei varicentri sparsiper la Marca.A tutti ha fattopresente che i

prossimi arrivi «saranno cospi-cui» e che quindi è necessariotrovare nuove strutture soprat-tutto in quei comuni doveattualmente non ce sono».

Il paradossoOperatori disperati«Più facile cacciarlise ritornano tardi»

Un giovanecamerunense

preso in piazzadella Vittoria

Espulso dalla Serenama arrestato di nuovoPaolo Calia

TREVISO

L’EMERGENZAProfugo trovato con droga e coltelloera già stato scoperto a spacciare

L’ALLARMEGrigoletto: «Situazione intollerabilequesti si fanno beffe di tutti»

SOTTOPASSO della stazione presidiato ieri pomeriggiodalla polizia locale e dal cane antidroga Trixie

TREVISO - (P. Cal.) Mettere alla porta unrichiedente asilo, buttarlo fuori da una struttu-ra d'accoglienza strettamente controllata daPrefettura e forze dell'ordine, non è semplice.Nemmeno se viene beccato a spacciare o acommettere reati che non presupponganol'arresto. Prima di fargli perdere ogni dirittoserve una condanna. Discorso diverso invecese qualcuno infrange il regolamento internoche ogni richiedente asilo firma quandoarriva in un centro. Si tratta di una serie dipaletti, fissati dalla Prefettura: il mancato

rispetto delle re-gole, immediata-mente contestatodagli operatori, èpunito anche conl'espulsione dalcentro. «In pocheparole è più sem-plice mettere allaporta uno perchéper due giorni difila è rientrato al-le dieci di serainvece che alle ot-to, piuttosto chefarlo perché accu-sato di spaccio».Lo racconta il ge-store di un centrod'accoglienza del

trevigiano. Vuole rimanere anonimo perchésu questo argomento meno ci si espone emeglio è. Poi, però, si arriva a un paradosso:«Il richiedente asilo non ha più il dirittoall'assistenza ma, se ha fatto domanda per lostatus di rifugiato o comunque ha chiesto unaqualche forma di riconoscimento, non puònemmeno essere allontanato dal territorioitaliano fino a quando la commissione diVerona (che valuta ogni singola richiestapresentata da richiedenti asilo ndr) non siesprime».

TREVISO - (P. Cal.) Anche ieripomeriggio la polizia locale hafatto un sopralluogo in stazionea caccia di spacciatori. Con ilcane Trixie in bella evidenza,per un paio d'ore ha controllatochi entrava e usciva oltre cheverificato i documenti di alcunidei soliti personaggi che gravita-no da quelle parti. Alla fine nonè stato trovato niente di partico-larmente rilevante, ma è solo uncaso. Ogni giorno agenti dellapolizia locale e delle altre forzedell'ordine compiono controlliaccurati e si scontrano semprecon la solita realtà: da mesi ilmercato del piccolo spaccio,

quelli di droghe leggere, è inmano ai richiedenti asilo.

Le conferme sono continue.Molto spesso si tratta sempredei soliti noti che gli agentiormai conoscono alla perfezio-ne. Sono un numero ridotto, cheperò continua a rimanere sulmercato. Il caso del camerunen-se pizzicato lunedì da vigili inborghese è emblematico: erastato già beccato una volta inRiviera Margherita con addossovarie dosi di droga. E poi se losono ritrovati più o meno nellestesse condizioni a distanza dipoco tempo in piazza Vittoria.«Ormai - dice un agente - i

sequestri li facciamo quasiesclusivamente ai richiedentiasilo». E sono sempre le zonequelle interessate: Sant'Andrea,Riviera, stazione ferroviaria erelativi giardinetti. È un duellocontinuo. Oltre che un proble-ma. Una prima soluzione potreb-be arrivare dai corsi sul regola-mento comunale e legislazioneitaliana che, nei prossimi giorni,scatteranno dentro i centri diaccoglienza come richiesto dalsindaco Giovanni Manildo e dalprefetto. Poi, ovviamente, biso-gnerà fare affidamento sui con-trolli che continueranno senzasosta.

MIGRANTIalla Serena

In alto controlliin Riviera

Santa Margherita

Treviso

REGOLE dettate dalla Prefettura

IV TV Mercoledì 7 settembre 2016

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Mancano insegnanti: il nuovoanno scolastico è destinato apartire con un sacco di orebuche. Ieri Gianni Maddalon,presidente dell'Associazionenazionale prèsidi di Treviso eBelluno, ha chiesto di poternominare subito i supplenti,fino all'arrivo dei nuovi im-messi in ruolo, in modo dariempire tutte le caselle sen-za trascinare l'orario provvi-sorio per settimane. Non saràcosì: il puzzle verrà completa-to solo dopo la ripresa dellelezioni, fissata per lunedì. Al-cune scuole potranno iniziarea nominare i supplenti dallaprossima settimana. Altre, in-vece, dovranno attendere an-cora. «Il problema - ammetteBarbara Sardella, dirigente

dell'ufficio scolastico provin-ciale - è che bisogna ancoradefinire le assegnazioni prov-visorie (i trasferimenti di unanno, ndr) e ultimare le im-missioni in ruolo». Di questopasso l'adozione dell'orario de-finitivo delle lezioni rischia diandare davvero per le lun-ghe. Il primis perché il mini-stero ha detto no alla richie-sta di 70 cattedre aggiuntiveavanzata dall'ufficio scolasti-co. Molti insegnanti stabilizza-ti e trasferiti nella Marca, inpiù, hanno preso servizio esubito dopo chiesto di esseretrasferiti per un anno (asse-

gnazione provvisoria) negliistituti più vicini a casa, spes-so al sud. E a questo siaggiunge il fatto che per alcu-ne materie mancano fisica-mente i professori: dopo lechiamate dirette, i prèsidi sisono ritrovati con diverse cat-tedre vuote. All'Einaudi-Scar-pa di Montebelluna ad oggimancano addirittura 43 inse-gnanti. Le caselle verrannoriempite con i supplenti. Masolo in un secondo momento.Supplenti che, paradossal-mente, nella maggior partedei casi saranno i bocciati delconcorsone. Cioè gli abilitati

che non hanno passato leselezioni. «Sono insegnantiidonei che non hanno ottenu-to l'immissione in ruolo -chiarisce Giuseppe Morgantedella Uil-Scuola - va sottoline-ato: il concorsone non dàl'idoneità o meno, ma defini-

sce solo la priorità dell'immis-sione in ruolo». In altre paro-le della firma del contratto atempo indeterminato. «È sta-to tutto sbagliato fin dall'ini-zio - tira le fila Morgante - ilpiano di immissione in ruolonon ha risolto il problema delprecariato. Anzi, l'ha ingigan-tito. Sono rimasti fuori inse-gnanti già abilitati. E non èche manchino i posti: questiora devono rientrare comesupplenti. A questo punto sa-rebbe cosa buona e giustatornare alla vecchia graduato-ria nazionale, già sperimenta-ta anni fa, consentendo a tuttidi scegliere la scuola doveandare a insegnare, in modoconsapevole. Senza assegna-zioni automatiche da partedel Miur». Ormai, però, non èpiù possibile tornare indietro.

IL SINDACATO

«Il caosdei bonusai professorimeritevoli»

IL SEMINARIO Chiamati a raccolta 160 dipendenti

Docenti del Pio X sui banchipresentato il piano triennale

Bocciati al concorsoora vanno in cattedra

TREVISO - (m.f.) I prof del Pio X hanno iniziato ilnuovo anno tornando per un giorno sui banchi discuola. Lunedì si sono riuniti nella sala conferenzedel seminario. I lavori sono stati aperti dal rettore,monsignor Lucio Bonomo, che ha rivolto il suo

saluto ai 160 dipendenti dellafondazione. E in particolare ainuovi docenti: una ventina, tra iquali anche i due assunti a Buttrio(Udine) per la primaria aperta incollaborazione col gruppo indu-striale Danieli. Il seminario forma-tivo è stato condotto da don Dona-to Pavone. Nel pomeriggio, il colle-gio dei docenti, coordinato daLaura Catella per l'infanzia e laprimaria e da Simone Ferraro pergli altri istituti, ha messo le basidel programma di lavoro trienna-le. I criteri di riferimento sonostati l'inclusività; l'internazionaliz-zazione con l'apertura ai modelli

didattici più avanzati, anche tramite la linguainglese; la digitalizzazione con il progressivo uso distrumenti interattivi e linguaggi creativi. Il pianoformativo ora è un cantiere aperto: sarà approvatonel collegio dei docenti di fine ottobre.

Mauro FavaroTREVISO

TREVISO - (m.f.) Non basta il caos delle nomine gliinsegnanti. C'è un altro spettro che agita le acque del mondodella scuola: l'assegnazione dei bonus ai professori piùmeritevoli. Si tratta di circa 25 mila euro lordi ogni centoinsegnanti. «Si sono sviluppate situazioni incresciose -rivela Claudio Baccarini, responsabile regionale dei diri-genti scolastici della Cgil, svelando le difficoltà dei comitatiper la valutazione - nelle scuole dove per fortuna ci sonoparecchi insegnanti bravi si è stati costretti a scegliere unosu tre. In altri casi, invece, si è dovuto dare il bonus solo achi ha fatto domanda. In altri ancora è stato suddiviso tratutti i docenti, abbassando le somme. Una situazione chenon ha di certo creato un bel clima all'interno degli istituti».

SCUOLA Numerosi i posti scoperti, le assegnazioni provvisorie solo dalla prossima settimana

FORMAZIONE I professori al Pio X

Treviso

ACQUE AGITATEClaudio Baccarini

della Cgil

SELEZIONIConcorsopubblico

per insegnanti:il nuovo anno

scolasticoè destinato

a partirecon molte

ore buche:sarà recorddi supplenti

LA SPIEGAZIONE«Si tratta di insegnanti idonei

che rientrano come supplenti»

VI TV Mercoledì 7 settembre 2016

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PONZANO

LA CRITICA

«Siamoin troppi:progetto

snaturato»

L’ACCORDO

Ca’ Suganava avanti

con gli altri9 Comuni

Dopoanni dipuzza edenuncechiudel’allevamentodi tacchini

BREDA

Addio "siora" Florauna vita in negozio

La Grande Trevisoperde anche Villorba

ADDIOai tacchiniin viaMorganella:dopo annidi potestel’allevamentoha chiusoi battentiin accordocol Comune

TREVISO - Avanti con la Grande Treviso. Negliultimi tempi è stato perso qualche pezzo: Villorbasi è sfilata, mentre Quinto e Paese non sononemmeno entrati nel progetto. Alla fine è rimastafuori anche Roncade. Ma comunque si va. Ieri aCa’ Sugana è stata siglata la convenzione per laverifica della fattibilità dell'unione e della gestio-ne associata di dieci municipi: assieme a Trevisoci sono Carbonera, Casale, Casier, Maserada,Ponzano, Povegliano, Preganziol, San Biagio eSilea. «Un altro passo in avanti verso un sistema digestione associata dei servizi -sottolinea il sindacoGiovanni Manildo- l'obiettivo è razionalizzare erendere più efficiente la gestione del territorio».

Villorba invece dice addio allaGrande Treviso proprio nel gior-no della firma. Se ne va sbatten-do la porta e puntando il ditocontro le «intenzioni dominanti»del capoluogo. Esce così di sce-na l'unico Comune a guida leghi-sta tra quelli che hanno lavoratoper approvare l'avvio dello stu-dio sull'unione dei servizi muni-

cipali. «Non ade-riamo al progettodi unione capita-nato da GiovanniManildo - mettein chiaro il sinda-co Marco Serena- all'inizio coinvol-geva solo i Comu-ni confinanti conTreviso, che con-dividono interes-si sul fronte dellamobilità e dellasicurezza. Mal'estensione a Co-muni più lontaniha snaturato lospirito iniziale».Effettivamente i

confini sono ben più larghi dellaprima cintura urbana. E oramancano la stessa Villorba eRoncade, oltre a Quinto e Paese,che hanno scelto di provare a

costituire un blocco unico conZero Branco, Istrana e Morga-no. «Grande Treviso non è Trevi-so Grande - punge Serena - ilgioco di parole vuole porre l'ac-cento sulle reali intenzioni domi-nanti del capoluogo. Nel proget-to di Manildo, i Comuni aderentidovrebbero attribuire all'unionetutte le funzioni fondamentali,svuotando così di significato iconsigli comunali, le giunte eriducendo a compartecipanti isindaci dei comuni più piccoli».Ma ovviamente c'è anche unaquestione economica. «L'enteche dovrà gestire le necessità dioltre 200 mila abitanti prevedenecessariamente almeno la no-mina di un super dirigente con ilsuo staff, e questo comporteràun aumento dei costi - sottolineail sindaco di Villorba- i contribu-ti del cittadino inoltre finirebbe-

ro in un unico calderone e ladistribuzione degli interventipubblici su un territorio cosìvasto potrebbe avvantaggiare iComuni meno virtuosi». Per Vil-lorba conta pure il rischio diritrovarsi con tasse più pesantisul groppone. «Oltre la solidarie-tà onorabilissima - conclude Se-rena - la scelta non è funzionaleper i nostri cittadini, che vivonoin uno dei pochissimi Comuniche hanno fatto del contenimen-to fiscale una bandiera. Non èinoltre rassicurante da un puntodi vista gestionale e politico ilfatto che il sindaco di un capo-luogo, oltre a proporsi comepresidente della nuova Provin-cia, voglia dirigere anche gliinteressi di un'ulteriore realtàterritoriale in modalità matrio-ska».

Mauro Favaro

VILLORBA Dopo Quinto il sindaco Serena sbatte la porta: «Mire egemoniche di Manildo»

PONZANO - (mf) I tacchinisono spariti. E con loro anchela puzza che arrivava a invade-re le case. La società chegestiva l'allevamento nellestrutture affittate in via Mor-ganella Ovest ha comunicatoal municipio di aver cessatol'attività. Tra marzo e aprile èstato portato a termine l'ulti-mo ciclo riproduttivo dei pen-nuti. Poi è scesa la serranda.Gli immobili ora sono vuoti. Ilmese scorso sono state rimos-se anche alcune attrezzatureinterne. Al netto di clamorosesorprese, la giunta del sindacoMonia Bianchin può quindiinserire tra i propri meritiquello di essere riuscita arisolvere l'annosa questione

dell'allevamento. Dopo anni diproteste dei residenti controla puzza che in alcuni periodiarrivava fino in centro, dopovari tentativi di far sloggiaregli oltre 20mila pennuti con

denunce, class action e ordi-nanze portate avanti dalle di-verse amministrazioni, sem-pre finite in un niente di fatto,finalmente è stata imboccatala strada giusta: quella del do

ut des urbanistico. L'addio deitacchini spiana infatti la stra-da a una nuova lottizzazione:18mila metri cubi di abitazio-ni. È questo il cuore dell'accor-do pubblico-privato stretto trail municipio e i proprietaridell'area, la Ponzano Sas per ilterreno dove sorge ciò cheresta dell'allevamento, più laCrema Costruzioni per un al-tro appezzamento verso il ci-mitero. In sostanza l'accordovincola il Comune a permette-re ai due proprietari di costrui-re 18 mila metri cubi di case,su una superficie di 18milametri quadrati, in cambio del-la dismissione dell'allevamen-

to e del pagamento di unaperequazione di 150mila euro,che si tradurrà nella realizza-zione di un'opera pubblica.Non ci sono scadenze. Ponza-no Sas e Crema Costruzionipossono chiedere di partire,inserendo l'accordo nel pianodegli interventi urbanistici, inqualsiasi momento. Per oranon sembra abbiano troppafretta. Ma ciò che interessa alComune è aver risolto il pro-blema. Questa estate nessunosi è più lamentato dei cattiviodori. «Ha prevalso il buonsen-so -sottolinea il sindaco- siamosoddisfatti. Non si poteva piùandare avanti come prima».

BREDA - (rm) È morta Flora DeLuigi in Peloso (in foto), storicacommerciante del paese. Si è spentalunedì scorso, dopo breve malattia,

all'età di 83 anni.Conosciutissimain paese per isuoi due negozidi abbigliamen-to, il primo aper-to più di 50 annifa con il maritoClaudio Peloso altempo fattore del-la famiglia Zan-grando Martino,si è fatta poi aiu-tare anche dai fi-gli Luca e Cinziache hanno conti-nuato l'attività difamiglia, apren-

do un successivo negozio. Cinqueanni fa il figlio Luca, arredatore enoto dj, venne a mancare improvvisa-mente e questa è stata una ferita cheda allora ha accompagnato l'interafamiglia. Morì per infarto alla prema-tura età di 46 annuo.

Dietro al banco o davanti aglispecchi la "siora Peloso" sapeva con-sigliare con capacità e arte quanti siservivano da lei. Lascia nel dolore ilmarito Claudio, la figlia Cinzia, lanuora Claudia ed i nipoti Alessan-dra, Andrea, Lorenzo, la sorellaAdelina e numerosi parenti. I funera-li questa mattina alle 10.30 nellachiesa parrocchiale di Breda. Lasalma partirà dal Ca’ Foncello alle10.10.

PonzanoVillorbaBreda

DETERMINATOIl sindaco

Marco Serenaha deciso

diabbandonare

l’asse deicomuni

della GrandeTreviso

DECISOIl sindacoGiovanniManildo

va avanticon il progetto

della GrandeTreviso

VIII TV Mercoledì 7 settembre 2016

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Edilizia scolasticaVerifiche a tappetodopo il terremoto:18 plessi in regola

SCUOLA

Provinciae Comune:

accordoper il restyling

CAMPOCROCE Nuovo raid in via Malcanton: esplode la rabbia del quartiere che chiede interventi urgenti

Capitello ancora preda dei vandali«Ora vogliamo una telecamera»

QUINTO

Danza, teatro e cani in pistala festa d’estate alza il sipario

Mogliano

PalaBerto, operazione sicurezzaStanziati 172mila euro per la sistemazione della palestra del liceo

MOGLIANO - (N.D.) Profon-do sdegno e rabbia tra i cittadi-ni di Campocroce per l'ennesi-mo atto vandalico compiutol'altra notte ai danni del capi-tello di via Malcanton. È ilterzo raid messo a segno inpoco tempo nella frazione diMogliano da qualche gruppet-to di balordi che hanno presodi mira il sacello marianotanto caro ai residenti dellazona. Lo scorso agosto sonostate scritte con le bombolettespray sulla colonna del capitel-lo frasi blasfeme. L'altra nottesono stati rotti i vasi di fiori edistrutto l'arredo che c'era allabase del capitello dove i fedelisi ritrovano per recitare lepreghiere. Ieri mattina Gian-carlo Rosina ha rimesso inordine l'area del capitello che

si trova tra il sottopasso carra-bile del Passante di Mestre ela rotatoria di via Malcanton.Il presidente del quartiere,Pietro Lorenzon, è molto pre-occupato per la situazione chesi è creata. «È stato superatoogni limite di tolleranza. Non èpiù possibile far finta di nientedi fronte ad atteggiamenti chedefinire incivili è usare uneufemismo. Adesso si è giuntia profanare un luogo al qualegli abitanti di via Malcanton,in particolare gli anziani, sonomolto affezionati. Abbiamochiesto al Comune -chiude Lo-renzon- la presenza di teleca-mere di sorveglianza per lasicurezza della zona che, oltreai vandali, è presa di miraanche dai ladri che saccheg-giano le case».

Firmata la convenzione tra ilComune di Mogliano e laProvincia di Treviso sul pro-getto di adeguamento alle nor-me antincendio della palestradel Liceo scientifico "G.Berto"di via Barbiero, che vieneutilizzata anche per le attivitàextradidattiche dalle le socie-tà sportive moglianesi. Tutti iparticolari dell'accordo sonostati illustrati ieri nell'incon-tro stampa nella sala consilia-re dal sindaco della città Caro-la Arena e dal presidentedella Provincia Leonardo Mu-raro. L'opera verrà cofinanzia-ta per un importo di 172milaeuro (120mila da parte dellaProvincia, 51mila a carico delComune). «Il finanziamentoper la messa a norma della

palestra -ha precisato il presi-dente Muraro- è stato possibi-le grazie ai risparmi effettuatidall'appalto per la realizzazio-ne del grande rondò sul Terra-glio (costo di 1,5 milioni dieuro a carico del Comune,ndr) a completamento del nuo-vo tracciato della tangenzialenord-ovest della città proget-tato e finanziato dalla Provin-cia con 9,5 milioni di euro. Cifa piacere aver raggiunto l'ac-cordo con il sindaco Arenache si è assunta l'impegno direalizzare direttamente il pro-getto di messa a norma dellapalestra del liceo Berto. Ricor-do che sono in corso di attua-zione i lavori di ampliamentodell'Istituto superiore di viaBarbiero, per una spesa di 2milioni di euro, che consenti-rà di avere 10 nuove aule,laboratori e servizi». Il sinda-

co Arena ha precisato che nonera più rinviabile l'adegua-mento della palestra, cono-sciuta anche come PalaBertodove giocano squadre di serieB di volley e basket. «Leprocedure per l'affidamentodell'appalto dei lavori -ha pun-tualizzato il capo dell'esecuti-vo- sono a buon punto. Preve-diamo l'apertura del cantieredurante le prossime festivitànatalizie. I lavori non sarannodi intralcio alla normale attivi-tà didattica. Ricordo che nellaparte superiore della palestraci sono quattro aule del liceo.L'accordo con la Provincia èimportante sul piano dellacollaborazione per la soluzio-ne dei problemi che riguarda-no sia i plessi delle scuoledell'obbligo, sia le strutturedegli istituti superiori che ope-rano sul nostro territorio».

LAVORILa palestra

del liceo Bertosarà presto

adeguata allenorme anticendio

MOGLIANO - (N.D.) I geni-tori dei circa 4850 alunnidelle scuole dell'obbligo diMogliano posso stare tran-quilli: i 18 plessi scolasticisparsi sul territorio sono inregola con le norme sullasicurezza antisismica. Loha assicurato ieri il sindacoCarola Arena, che ha ladelega alla scuola. «Abbia-mo incaricato -ha detto ilsindaco Arena- un'equipetecnica e il personale delComune di effettuare unaverifica sulla situazione deivari plessi. È risultato esse-re tutto sotto controllo. Gio-va ricordare che il nostroterritorio è inserito nellafascia 3 della scala sismica,vale a dire che il pericoloterremoti è sostanzialmen-te inesistente, anche se nonsi può mai parlare di rischiozero». Durante le vacanzesono stati eseguiti una seriedi interventi di ristruttura-zione di alcuni plessi scola-stici. Da poco sono statiultimati i lavori del rifaci-mento della copertura dellascuola dell'infanzia Aquilo-ne di via Ronzinella. L'inter-vento si è reso necessarioed urgente a seguito delleinfiltrazioni d'acqua dellastruttura. Per la sola ristrut-turazione della scuola pri-maria Verdi di via Favrettiverrà speso 1 milione 300mila euro. L'anno scorso ègià stato realizzato il primostralcio del progetto peruna spesa di 573mila euro.Altri 870mila euro, di cui800mila finanziati dalla Re-gione, serviranno per com-pletare l'opera.

QUINTO - (N.D.) Messo a punto dall'associazione volontari LaRealtà di Quinto il programma delle Festa di fine estate inprogramma da venerdì a domenica nella sede di via SanCassiano 28. L'associazione La Realtà si occupa da anni delleiniziative ricreative e socio-culturali a sostegno delle personemeno fortunate. Nella struttura di San Cassino si terrannoincontri conviviali e divertimenti vari. Domenica alle 11,30 inpiazza Roma ci sarà la performance di teatrodanza conprotagonisti i ragazzi con problemi di disabilità. Nel pomerig-gio si esibirà anche un gruppo cinofilo.

Nello DuprèMOGLIANO

NEL MIRINOdei vandaliil capitellomarianodi viaMalcantona Campocroce:dopo le scritteblasfemedi agostoi vandalihanno colpitoancora

LA FIRMAIl sindaco

Carola Arenae il presidentedella Provincia

LeonardoMuraro

TV IXMercoledì 7 settembre 2016

(C) Il Gazzettino S.p.A. | ID: 00000000 | IP: 79.17.56.41

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Profughi: frenata sulla tendopoliI dubbi del commissario che però punta a realizzare alloggi per una decina di immigrati

RESANA

Ieri mattinasit-in per ore

davantial municipio

Area campervietataai nomadi:è bagarre

Nessuna tendopoli nell'area co-munale di via Ca’ Zane, almenoper questo inverno. Lo ha ga-rantito il commissario prefetti-zio Gaetano Tufariello, chiaren-do che gli uffici comunali stan-no invece valutando il ripristi-no della struttura "ex centro diprima accoglienza", al civico 24di via Ca’ Zane, dichiaratoinagibile dall'Amministrazioneguidata dall'ex sindaco LorisMazzorato. L'obiettivo di Tufa-riello è chiaro: realizzare 4nuovi appartamenti per ospita-re una decina di immigrati. Èstata l'ex assessore al SocialePatrizia Businaro a comunicar-lo ai cittadini, che ieri mattinasi sono ritrovati in una cinquan-tina sventolando le bandierecon il Leone di San Marcoall'entrata del municipio, spe-rando di confrontarsi diretta-mente con il commissario. MaTufariello, arrivato in munici-pio alle 10, nell'orario in cui erastato annunciato il sit-in deiresanesi contro la tendopoli,alla richiesta di un chiarimen-to pubblico sulla deliberadell'11 agosto con cui ha con-

cesso gratuitamente alla Prefet-tura l'area di via Ca’ Zane perfar fronte all'emergenza umani-taria, ha risposto tramite ilsegretario generale che cittadi-ni e giornalisti non potevanoentrare nel suo ufficio. Sonoinvece stati accolti a portechiuse la Businaro e l'ex vicesindaco Walter Stecca, che sisono intrattenuti con Tufariel-

lo per un'ora. Nel frattempo, icittadini sono rimasti fuori adattendere, in presenza di vigiliurbani e carabinieri, chiamatiper sorvegliare sull'ordine pub-blico. «Il commissario ha sotto-lineato che in base all'accordotra Anci e Governo c'è l'obbligodi accogliere una quota di im-migrati in tutti i Comuni» hariferito la Businaro. «L'area

ormai è stata ceduta alla Prefet-tura, non si torna indietro.Cercherà però una sede alter-nativa per la realizzazione del-la sede della Protezione Civileche l'Amministrazione avevaprevisto in via Ca’ Zane». Lariposta non ha soddisfatto icittadini, tra cui Guido Rizzo,portavoce del comitato No Ten-dopoli a Resana. «Tendopoli onuovi appartamenti poco cam-bia. Altre a essere delusi dalrifiuto del commissario di in-contrare noi cittadini, siamocontrari all'arrivo di personesenza un progetto d'inserimen-to nel territorio». L'ex vicesin-daco Stecca era infuriato: «Lacolpa di questa situazione è dichi ha fatto cadere l'Ammini-strazione guidata da Mazzora-to, ovvero l'ex assessore Luisel-la Pellizzer, gli ex consiglieriSimone Fecchio e Marco Bru-nato. Noi contro l'arrivo degliimmigrati nelle strutture comu-nali avevamo alzato le barrica-te. Se l'accoglienza avviene daparte di privati, come a Vedela-go, va bene. Ma l'area di via Ca’Zane è finita nel degrado pro-prio a causa dell'ex centro diprima accoglienza, va riqualifi-cata».

Castelfranco

I CONTAINERnell’areadi via Ca’ Zanedichiaratainagibiledall’amministra-zionedell’ex sindacoMazzoratodove orail commissarioprefettizioTufariellovuole costruirequattronuovi alloggiper potereospitareuna decinadi migranti

LA PROTESTAIl sit-in e i cittadini in municipioin attesa dell’esito dell’incontro

CASTELFRANCO - (ca) Erariuscita a creare un giro consi-stente di spaccio di droga traPadova e il Camposampierese.Al termine di un'attività d'inda-gine durata alcuni mesi, i cara-binieri hanno arrestato FadwaEleouachi, 31 anni, originariadel Marocco, con una residenzafittizia a Castelfranco, ma difatto domiciliata a Camposam-piero. L'altra sera i militaridell'Arma l'hanno intercettata aCamposampiero in via Giorgio-ne. Quando la donna, già notaalle forze dell'ordine, ha vistoarrivare i carabinieri, è subitoapparsa piuttosto nervosa. Icarabinieri sono arrivati a leidopo aver raccolto importanti

informazioni sul suo conto. Do-po averla fermata hanno effet-tuato una perquisizione nellasua abitazione di Camposampie-ro. Occultati in vari cassettidella casa, sono spuntati treinvolucri contenenti complessi-vamente 1,7 grammi di cocainapronti per essere smerciati aldettaglio. Inoltre i militari han-no trovato 900 euro in contantie 45 banconote da 20 eurocontraffatte. Gli inquirenti so-

no convinti che quel denaro"vero" sia il risultato delle sueattività illecite, ma anche altreipotesi sono tuttora al vaglio.La donna potrebbe infatti esse-re rimasta a sua volta vittima diuna truffa da uno dei suoiclienti. La nordafricana avevatutto il necessario per condurrela sua attività. Trovati e postisotto sequestro tre cellulari, unnotebook e un bilancino di pre-cisione. Rinvenuti numerosi do-cumenti d'identità intestati alladonna, ma anche ad altri dueconnazionali. Sono in corso ac-certamenti per capire a chelivello si fosse allargata l'attivi-tà di spaccio e soprattutto quan-ti nordafricani facessero parte

del gruppo di spacciatori. Fad-wa Eleouachi è stata accompa-gnata in caserma per ulterioriaccertamenti. È stata arrestataper detenzione di sostanze stu-pefacenti a fini di spaccio eposta ai domiciliari a disposizio-ne dell'autorità giudiziaria.

L’OPERAZIONE è dei carabinieri

CASTELFRANCO - (mcp)Si metteranno a tavolino imembri della Commissio-ne Turismo, per studiare ilnuovo regolamento per im-pedire l'utilizzo da partedei nomadi dell'area comu-nale di via Valsugana rise-vata ai camper per finituristici. A portare all'atten-zione dell'Amministrazioneil problema è la consiglierad'opposizione Tiziana Mila-ni. «L'area è costata quasi100mila euro» ha sottolinea-to Milani nell'ultimo consi-glio comunale. «È stata de-stinata al turismo itineran-te, ma questa finalità non èrispettata dai gruppi di per-sone che non sono certo lìper scopi turistici, e che visostano in modo stanziale,generando problemi di ordi-ne pubblico e di degrado». Inomadi, pur pagando il mo-dico ticket, entrano ed esco-no ad ogni scadenza dellasosta, trasformando la so-sta da temporanea a stan-ziale. «Il turismo itineranteè un'occasione per il nostroterritorio, lasciando l'areanel degrado blocchiamo lepotenzialità turistiche dellacittà» ha incalzato Milani.«Nell'area ci sono telecame-re, mi chiedo come mai nonsi riesca a tenere sotto con-trollo la situazione. La Legaparla di "ruspe" ma poi nonriesce a garantire l'ordinepubblico». Il regolamentoper impedire ai nomadi diusare l'area in modo stan-ziale è in fase di studioanche da parte della poliziamunicipale. Probabilmentesarà necessario registraretramite le telecamere letarghe dei mezzi che supe-rano le sbarre, per poi im-pedire agli stessi di prolun-gare la sosta con nuoviaccessi in modo continuato.

Maria Chiara PellizzariRESANA

IN CASADroga, bilancino

e contanti

CASTELFRANCO Spacciatrice marocchina 31enne scoperta dai carabinieri

Cocaina e soldi falsi: arrestata

X TV Mercoledì 7 settembre 2016

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"Gettone" ai terremotati. Passati alcunigiorni dal terremoto che ha colpito unavasta zona del centro Italia, i consiglieridel gruppo d'opposizione "Pd-Il futuro èadesso" si rendono protagonisti di unapresa di posizione che sfocia nellasolidarietà. Hanno deciso di aderireall'iniziativa istituita dall'amministrazio-ne Favero, che ha attivato un contocorrente per raccogliere le offerte deicittadini, versando in tale "cassa" ipropri gettoni di presenza, relativi atutti i consigli comunali che si sonosvolti da giugno e comprendendo anchequello che avrà si terrà domani sera. Sitratta in tutto di quattro consigli.

«Tutti sono rimasti sconvolti dal terre-moto che ha colpito la popolazione delcomune di Amatrice e degli altri borghiappenninici dell'Italia centrale - diceElisamaria Bressan, eletta nella lista "Ilfuturo è adesso" -. La raccolta fondiavviata dal comune di Montebelluna èuna pregevole iniziativa, che non solova accolta, ma anche incentivata ed èper questo che come consiglieri comu-nali vogliamo aderire, versando sulconto corrente i gettoni di presenza deiConsigli effettuati finora». Ma l'opposi-zione vorrebbe allargare ancor più

l'iniziativa. «Vogliamo portare la nostraproposta nel prossimo Consiglio - prose-gue Elisamaria Bressan - chiedendoanche agli altri consiglieri di devolvereil loro gettone di presenza. In tal modosperiamo che la nostra iniziativa sia daesempio ad altri cittadini. Tutti noipossiamo fare qualcosa, basta anchepoco, ma quel poco facciamolo».

Il gettone di presenza dei consiglieriè, in realtà, una cifra molto bassa, datoche ammonta, per ogni seduta, a circa20 euro. Moltiplicando però ogni getto-ne per quattro sedute e per il numero di24 consiglieri che compongono l'assem-blea se ne ricava una cifra abbastanzasostanziosa. Resta però da vedere qualesarà la reazione della maggioranza. Lasensazione è che fra Giunta e consiglie-ri prevalga l'idea di lasciare liberi icomponenti, qualcuno dei quali, all'in-terno della Giunta, potrebbe essersi giàmosso: il conto corrente è del restoattivo già da alcuni giorni. Quello su cuiè possibile effettuare il versamento,con la causale "Raccolta fondi perterremoto", è il seguente: IBAN IT80K062 2512 1861 0000 0000 177 accesocon Cassa di Risparmio del Veneto eintestato a "Comune di Montebelluna -Emergenza Terremoto Centro Italia".Per eventuali bonifici dall'Estero ilcodice BIC è IBSPIT2P.

CROCETTA

L’amato canecon i due sposifin sull’altare

Dal camiondi legnamesbucanotre clandestini

SOLIDARIETÀ

L’iniziativalanciata

dal gruppod’opposizione

PAURA AL PASSAGGIO A LIVELLO

Sbarra abbattuta in via Storta

Montebelluna

CROCETTA - (lbel) Non ha volutomancare al matrimonio dei suoi insepa-rabili padroni (nella foto) ai quali èparticolarmente legato. E grazie alladisponibilità e sensibilità dimostrata dalparroco di Crocetta don Gianluca, dome-nica mattina si è seduto tranquillamente"vestito" a festa con tanto di cravatta traFabio Bordignon conosciuto uomo dispettacolo e intrattenimento, gestore didiversi locali pubblici, tra questi ancheil "Glam" di Cornuda e l'avvocato SilviaBarbisan titolare di un avviato studiolegale a Volpago del Montello. A festeg-giare i due sposi, che hanno coronato inchiesa il sogno d'amore dopo 24 anni difidanzamento oltre ai numerosi invitati,

protagonista con la massima discrezio-ne, c'era anche Ares, un labrador neroche da oltre sei anni vive con Fabio eSilvia.

«Quando ho chiesto al parroco - rac-conta lo sposo - se fosse stato possibilefarci accompagnare in chiesa dal nostrocane, abbiamo ricevuto la sua massimadisponibilità. Ares ha mantenuto pertutta la cerimonia un suo aplomb e comeuna star si è sottoposto in tutta tranquilli-tà alle foto di rito dei numerosi presenti.Volevamo che anche Ares fosse presen-te e vederlo seduto tranquillamenteseduto con noi ai piedi dell'altare è statala classica ciliegina sopra la torta. Unacerimonia indimenticabile».

Proposto il versamento del gettone di presenza di quattro sedute

MONTEBELLUNA - (lbon) Camion con-tro la sbarra del passaggio a livello chesalta. Non c'è proprio pace per i passaggi alivello di Montebelluna. Dopo l'esperienzadell'altro giorno, con un blocco di oltre dueore a quello di via Caltrevigiana, ieri ètoccato a via Storta.

Questa volta, per la verità, di colpe leferrovie non ne hanno. L’episodio è acca-duto infatti attorno alle 13, quando uncamion ha letteralmente abbattuto la sbar-ra. Per ripristinarla è intervenuta lapolizia locale e poco dopo anche quellaferroviaria. Ovviamente, Rfi presenterà ilconto all'autista.

Il problema però non è passato inosser-vato ai montebellunesi che hanno pensato

all'ennesimo guasto, anche sulla scorta diquanto accaduto il giorno prima, lamen-tandosi per una situazione ormai cronica.

Infatti, sul fronte dei passaggi a livello,l'ultimo mese è stato davvero tremendoper Montebelluna. Prima di lunedì unepisodio ancor più eclatante si era verifica-to a inizio agosto quando un fulminearrivato su una centralina aveva determi-nato un blocco di tutti i passaggi a livellofra Montebelluna e Cornuda e, parallela-mente, anche una paralisi del traffico. E ilsindaco Marzio Favero in quell'occasioneaveva preso in mano la situazione chieden-do un incontro ai vertici nazionali di Rfiche dovrebbe concretizzarsi a metà mese.

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MASER - (lbel) Era arriva-to a destinazione a Masercol suo camion di legna-me. Quando dallo spec-chietto ha visto scendereprecipitosamente, sbucatida chissà dove, tre giovaniextracomunitari. Congrande rapidità e prontez-za il camionista croato chedoveva scaricare legnamein un’azienda di Maser, hafatto scattare l'allarme colcontributo del titolaredell'azienda. Così è inizia-ta la caccia all'uomo dura-ta quasi tutta la mattinata.Le ricerche sono state ef-fettuate dai carabinieri diCornuda e Montebelluna,col supporto degli agentidel Consorzio dei vigili diMaser che hanno passatoal setaccio la zona. Trova-re i tre fuggitivi non èstato semplice, ma allafine stremati, sono statirintracciati, bloccati e por-tati in caserma a Montebel-luna. Erano esausti e dopoaverli rifocillati, i carabi-nieri hanno iniziato l'ope-razione di riconoscimento.Da quanto è emerso, alconfine con l'Italia i treavrebbero approfittatoper nascondersi in un va-no vicino al serbatoio. Daqui la strada della speran-za per raggiungere un po-sto sicuro e tranquillo. Mapurtroppo è stata scopertadallo stesso camionistache non sapeva di averospitato dei clandestiniche verranno a breve rim-patriati.

Laura BonMONTEBELLUNA

L’EPISODIO ieri mattina in via Storta

LE MACERIEIl terremotoha devastatoil centro Italianella nottedel 24 agostocon epicentrolungo la Valledel Trontotra i comunidi AccumoliAmatricee Arquata

Fondoper i terremotatiil Consiglio si "autotassa"

XII TV Mercoledì 7 settembre 2016

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