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1 I.S.I.S.S. «Marco Polo» ESAME DI STATO (L.425/97-DPR 323/98) a.s. 2017/18 E.C.D.L. TEST CENTER ACCREDITATO Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore « Marco Polo» Con Sezione associata: Istituto Tecnico Commerciale – Istituto Tecnico Agrario «Carlo Cattaneo» Indirizzi: Liceo Grafico - Professionale per i Servizi Commerciali Tecnico Economico e Tecnologico Agrario Agroalimentare e Ambientale Sede legale: via Montesanto, 1 – 57023 Cecina (LI) - 0586681936 - 0586686396 Sede Sez.Associata: via Marrucci – 57023 Cecina (LI) - 0586680696 - 0586630360 Codice fiscale: 92020930498 – Sito web Istituto: www.polocattaneo.it – email: [email protected] DOCUMENTO PREDISPOSTO DAL CONSIGLIO DELLA CLASSE QUINTA SEZ. A LICEO ARTISTICO (indirizzo grafico) Il Coordinatore Il Dirigente scolastico Luisella Ragoni MARCO BENUCCI Certificazione di qualità della Pubblica Amministrazione

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I.S.I.S.S. «Marco Polo»

ESAME DI STATO

(L.425/97-DPR 323/98) a.s. 2017/18

E.C.D.L. TEST CENTER ACCREDITATO

Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore « Marco Polo» Con Sezione associata: Istituto Tecnico Commerciale – Istituto Tecnico Agrario «Carlo Cattaneo»

Indirizzi: Liceo Grafico - Professionale per i Servizi Commerciali Tecnico Economico e Tecnologico Agrario Agroalimentare e Ambientale

Sede legale: via Montesanto, 1 – 57023 Cecina (LI) - 0586681936 - 0586686396

Sede Sez.Associata: via Marrucci – 57023 Cecina (LI) - 0586680696 - 0586630360 Codice fiscale: 92020930498 – Sito web Istituto: www.polocattaneo.it – email: [email protected]

DOCUMENTO PREDISPOSTO DAL CONSIGLIO DELLA CLASSE

QUINTA SEZ. A LICEO ARTISTICO (indirizzo grafico)

Il Coordinatore Il Dirigente scolastico

Luisella Ragoni MARCO BENUCCI

Certificazione di qualità della Pubblica Amministrazione

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INDICE

1. IL CONSIGLIO DI CLASSE Il presente documento è stato redatto ed approvato dal C.d.C. il 9 maggio 2017. 1. FINALITA’ DELL’ISTITUTO

1. FINALITÀ DELL'ISTITUTO.....................................................................................pag 3 2.INDIRIZZO DI STUDI.................................................................................... ...........pag 4 liceo artistico: profilo e finalità Indirizzo grafica Quadro orario 3.IL CONSIGLIO DI CLASSE.......................................................................................pag7 4. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE.......................................................................pag 8 Storia della classe e dati statistici Continuità dei docenti nel triennio Partecipazione, frequenza e impegno Metodo di studio Metodi di lavoro usati dai docenti per il perseguimento degli obiettivi trasversali Situazione finale in relazione alle competenze trasversali Criteri utilizzati per la valutazione degli alunni Criteri di attribuzione del credito formativo 5. ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO .....................................................................pag.13 Attività integrative di alternanza 6. GRIGLIE DI CORREZIONE E DI MISURAZIONE DELLE PROVE D’ ESAME pag. 14 prima prova seconda prova terza prova colloquio 7. TESTI DELLE SIMULAZIONI .............................................................................pag.22 Simulazione I° prova Simulazione II° prova Simulazione III° prova 8.ALLEGATI A..............................................................................................................pag 43 Italiano Storia Matematica Fisica Storia dell'arte Filosofia Lingua straniera (Inglese) Discipline grafiche Laboratorio grafico Ed. Fisica Religione Cattolica 9. I Programmi e le relazioni degli alunni DSA sono depositati in segreteria. 9. ALLEGATO 1:Relazione alunna certificata (da consultare in Segreteria Didattica)

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“Dalla scuola alla vita e dalla vita alla scuola”

“Mission” formativa di orientamento concepita e configurata come un “conosci te stesso” ed anche un “divieni ciò che sei”.

L’ISTITUTO è COME un LABORATORIO nel quale la regola generale è “ certificare le conoscenze e le capacità sviluppate”, siano esse strettamente scolastiche o complementari. L’Istituto, secondo le linee di intervento delineate nel Trattato di Lisbona, ha fatto proprie le otto competenze chiave di cittadinanza, che tutti gli studenti devono acquisire nel percorso scolastico per entrare da protagonisti nella vita di domani. Competenze necessarie per la costruzione ed il pieno sviluppo della loro persona, di corrette e significative relazioni con gli altri e di una positiva interazione con la realtà naturale e sociale.

Declinazione delle otto competenze chiave di cittadinanza

Imparare ad imparare Progettare Comunicare Collaborare e partecipare

Agire in modo autonomo e responsabile

Risolvere problemi Individuare collegamenti e

relazioni Acquisire ed interpretare l’informazione

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2. INDIRIZZO DI STUDI

LICEO ARTISTICO PROFILO E FINALITÀ Il percorso del Liceo Artistico è indirizzato allo studio dei fenomeni estetici e alla pratica artistica. Favorisce l’acquisizione dei metodi specifici della ricerca e della produzione artistica e la padronanza dei linguaggi e delle tecniche relative. Fornisce allo studente gli strumenti necessari per conoscere il patrimonio artistico nel suo contesto storico e culturale e per coglierne appieno la presenza e il valore nella società odierna. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per dare espressione alla propria creatività e capacità progettuale nell’ambito delle arti; inoltre la realizzazione del profilo educativo culturale e professionale dello studente perseguita nel corso dei cinque anni, comporta anche il consolidamento del percorso di orientamento agli studi successivi e all’inserimento nel mondo del lavoro. In particolare il percorso del Liceo Artistico si prefigge anche di

sviluppare attitudini alla creatività e alla progettualità conducendo, attraverso uso di strumentazioni e attività disciplinari sperimentate, all’attivazione di un pensiero cognitivo e creativo insieme. La didattica punta alla realizzazione della personalità dell’alunno sia creativa sia operativa

ampliare le conoscenze dei linguaggi espressivi. I giovani e il mondo del lavoro richiedono l’acquisizione di linguaggi specifici: le lingue straniere, i linguaggi informatici e multimediali e altri linguaggi espressivi sono oggi fondamentali per corrispondere convenientemente alle attese degli studenti e delle loro famiglie valorizzare le potenzialità formative dei linguaggi plastico-visivi. La conoscenza e la pratica dei linguaggi artistici oggetto di studio devono essere potenziate attraverso il collegamento e l’apertura alle forme di comunicazione e ai linguaggi più caratteristici della società attuale (fotografia, cinema, televisione) o più capaci di coinvolgere gli alunni ( teatro, fumetto)

favorire l’integrazione col territorio. Lo sviluppo dell’istruzione artistica non può avvenire al di fuori del contesto territoriale. Le offerte formative universitarie e parauniversitarie, nonché le richieste attuali e le prospettive di sviluppo di attività industriali, di studio professionale, di imprese laboratoriali e artigiane, sono punti di riferimento certi per i percorsi d’istruzione attivati dal Liceo Artistico. E’ quindi favorito il rapporto col territorio nei suoi diversi aspetti istituzionali, culturali e produttivi. condurre alla costruzione delle singole personalità artistiche. Le competenze progressivamente acquisite, sia di carattere tecnico artistico, sia di carattere artistico linguistico, sia di rielaborazione critica, conducendo a capacità specifiche come quella di sviluppare l’organizzazione delle superfici e degli spazi e all’esecuzione corretta di un tema autonomamente elaborato, contribuiscono alla costruzione delle singole personalità artistiche e di un autonomo linguaggio espressivo. Obiettivi di apprendimento comuni alle diverse discipline consisteranno in:

ampliamento delle conoscenze culturali acquisite e della coscienza sociale ed umana utilizzo autonomo delle competenze derivate dallo studio delle diverse discipline,

teoriche e tecnico-artistiche

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2.1 INDIRIZZO GRAFICA Al termine del suo percorso liceale, lo studente:

saprà conoscere e gestire, in maniera autonoma, i processi progettuali e operativi inerenti alla grafica o al graphic design (tradizionale e digitale, editoriale, di tipo informativo e comunicativo, sociale, etc.)

saprà individuare, sia nell’analisi, sia nella propria produzione, gli aspetti comunicativi, estetici, concettuali, espressivi e funzionali che interagiscono e caratterizzano la comunicazione visiva pertanto conoscerà e sarà in grado di impiegare in modo appropriato le diverse tecniche e tecnologie, gli strumenti, i materiali, le strumentazioni informatiche e multimediali più diffuse

saprà comprendere e applicare i principi e le regole della composizione e le teorie essenziali della percezione visiva sarà consapevole dei fondamenti culturali, sociali e storico-stilistici che interagiscono con il proprio processo creativo, sarà anche capace di analizzare la principale produzione grafico-visiva del passato e della contemporaneità e di cogliere le interazioni tra quest’ultima e i linguaggi artistici in funzione delle esigenze progettuali, espositive e di comunicazione del proprio operato, lo studente possiederà le competenze adeguate nell’uso del disegno a mano libera e geometrico-descrittivo, dei software grafici e delle nuove tecnologie, e sarà in grado di individuare e utilizzare le relazioni tra il linguaggio grafico (graphic design) e l’evento o ente da pubblicizzare o valorizzare, il testo da strutturare o illustrare ed il pubblico destinatario

attraverso la progettualità, ricercando le necessità della società e analizzando la realtà in tutti gli aspetti in cui si manifesta, lo studente saprà coglierà il ruolo ed il valore culturale e sociale della produzione grafico-visiva sarà in grado di padroneggiare le tecniche informatiche (disegno vettoriale, fotoritocco, impaginazione … ) sarà in grado di gestire l’iter progettuale di un prodotto grafico-visivo cartaceo e/o digitale, dall’individuazione del soggetto alla realizzazione conclusiva del progetto (tramite schizzi preliminari, bozzetti grafici, layout, composizione del testo, elaborazione digitale, scelta dei metodi di pubblicazione … ), in un rapporto sinergico e coordinato tra la disciplina ed il laboratorio.

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2.2. Quadro orario

MATERIA CLASSE

I II III IV V Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3 Storia e geografia 3 3 Storia 2 2 2 Filosofia 2 2 2 Matematica* 3 3 2 2 2 Fisica 2 2 2 Scienze naturali** 2 2 2 2 Storia dell’arte 3 3 3 3 3 Discipline grafiche e pittoriche 4 4 Discipline geometriche 3 3 Discipline plastiche e scultoree 3 3 Laboratorio artistico grafico 3 3 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Religione cattolica o Attività alternativa 1 1 1 1 1 Laboratorio di grafica 6 6 8 Discipline grafiche 6 6 6 TOTALE 34 34 35 35 35

*con informatica al primo biennio **Biologia, Chimica, Scienze della terra

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3. IL CONSIGLIO DI CLASSE Il presente documento è stato redatto ed approvato dal C.d.C. l’8 maggio 2018. Affisso all’albo il 15 maggio 2018. Docente coordinatore: Luisella Ragoni

Materia Docente FIRMA

Lingua e letteratura italiana Luisella Ragoni

Storia Luisella Ragoni

Matematica Francesca Pacchini

Fisica Francesca Pacchini

Lingua Inglese Giovanni Mancini

Storia dell'arte Giancarlo Sarperi

Filosofia Pietro Paggetti

Grafica Francesco Ripoli

Antonella Sforza

Laboratorio di grafica Andrea Rossi

Educazione fisica Enrica Carè

Religione cattolica Marcella Etzi

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4.1. Storia della classe e dati statistici STORIA DELLA CLASSE All'inizio dell'anno scolastico la classe era composta da 23 alunni con due nuovi inserimenti provenienti da altre sedi ma dalla stessa tipologia d’istituto. Un’alunna, pur iscritta, non ha mai frequentato le lezioni; un’altra, dopo saltuaria frequenza nel primo quadrimestre, ha in pratica interrotto.

Degli effettivi 21 alunni, il gruppo originario era composto da 19: in quarta a questi 19 erano aggiunti 3 alunni, di cui due si sono ritirati nel corso dell’anno, mentre l’altro si è trasferito a fine anno in altra sede.

L’anno precedente (in terza) si era aggiunto un alunno ripetente.

La storia della classe è riassunta dai seguenti grafici:

9

10

4.2. Continuità dei docenti nel triennio

Disciplina Docente Anni di

continuità didattica

N° docenti avvicendatisi nel triennio

Italiano Ragoni Luisella 3 1 Storia Ragoni Luisella 3 1 Matematica Pacchini Francesca 2 2 Fisica Pacchini Francesca 1 2 Lingua Inglese Mancini Giovanni 3 1 Discipline grafiche Ripoli Francesco/

Sforza Antonella 3 1

Laboratorio Grafico Rossi Andrea 1 2 Filosofia Paggetti Pietro 1 3 Storia dell'Arte Sarperi Giancarlo 2 2 Religione cattolica Etzi Marcella 3 1 Scienze motorie e sportive Carè Enrica 1 3

4.3. Partecipazione, frequenza e impegno L’attuale classe 5A LG ha sempre mantenuto al suo interno rapporti corretti e solidali, sapendo accogliere elementi nuovi e gestire situazioni a volte leggermente problematiche, pur configurandosi come un insieme costituito da vari gruppi più o meno numerosi. La composizione della classe risulta piuttosto eterogenea, relativamente a capacità ed impegno, pertanto anche il profitto non si presenta omogeneo: un gruppo di alunni ha sempre mostrato interesse e partecipazione al dialogo educativo, rispondendo con un’applicazione allo studio adeguata e proficua; un altro gruppo ha fatto registrare un interesse solo sufficiente e prettamente scolastico, limitato alle discipline pratiche, conseguendo risultati non sempre costanti e soddisfacenti; un terzo gruppo, dalle capacità modeste, ha stentato a raggiungere un profitto sufficiente o al limite della sufficienza. Lavorando in gruppo o individualmente, i ragazzi hanno partecipato ad iniziative esterne alla scuola e ad attività all'interno della scuola stessa, curando, ad esempio, la campagna di comunicazione per l'orientamento in ingresso (creazione di depliant, poster e altro materiale). In queste attività sono riusciti spesso a distinguersi per la verve creativa, i contenuti e le scelte tecniche, ottenendo anche importanti riconoscimenti. Un gruppo di sei alunne ha avuto l'opportunità di partecipare, in terza e in quarta, ad un'esperienza forte ed arricchente nell'ambito del progetto "Naturalmente Uguali", assieme ad un gruppo di persone con disagi psichici o in riabilitazione. Nell'ambito del progetto gli studenti hanno partecipato a due uscite a Montioni, durante le quali hanno dimostrato sensibilità, affidabilità e senso di responsabilità. Il comportamento in classe è stato nel complesso improntato al rispetto, evidenziando nel corso del quinquennio un processo di maturazione progressivo. La frequenza alle lezioni è stata costante per la maggioranza degli alunni; per alcuni invece è risultata meno assidua, con ricadute sull'acquisizione e il consolidamento di contenuti e competenze. Nonostante le potenzialità, solo un gruppo ristretto, grazie anche ad un impegno costante e ad un metodo di studio ben organizzato, ha conseguito risultati apprezzabili. Il gruppo più numeroso ha dimostrato invece una motivazione più debole e un impegno non sempre adeguato riuscendo comunque nel complesso a raggiungere gli obiettivi prefissati.

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Relativamente al CLIL, data l’assenza di docenti abilitati all’interno della scuola, si è provveduto con lo svolgimento di un modulo sull’Architettura in lingua Inglese (vedi allegato disciplinare) 4.4. Metodo di studio L’autonomia nello studio e nella rielaborazione delle conoscenze è riconducibile all’impegno dimostrato. Alcuni alunni hanno mostrato di aver acquisito un metodo di studio solido, strutturato e trasferibile ad altri ambiti conoscitivi con una discreta consapevolezza nell’affrontare problemi e argomenti diversi. Buona parte della classe si è limitata ad uno studio più mnemonico e un apprendimento strettamente scolastico.

4.5. Metodi di lavoro utilizzati dai docenti per il perseguimento degli obiettivi trasversali In accordo con la programmazione didattica ed in conformità con gli obiettivi educativi d’Istituto, i docenti si sono proposti di far pervenire gli alunni ad un grado di formazione idoneo per favorire la loro crescita e lo sviluppo della personalità, rafforzando anche le competenze relative all’ambito di specializzazione. Per un maggior coinvolgimento, affinché gli alunni potessero acquisire le suddette abilità di analisi, sintesi, deduzione e autonomia nel lavoro scolastico, i docenti hanno tentato di integrare la lezione frontale, che rimane momento significativo del dialogo educativo, con azioni di ricerca, discussione, lezioni partecipate, lavori di gruppo e assegnazione di compiti di realtà. Grazie ai progetti che hanno coinvolto gli studenti soprattutto a partire dal Terzo anno, questi ultimi hanno potuto “imparare facendo” e realizzare evidenti progressi sul piano formativo. Inoltre l’essere venuti a contatto con ambienti di lavoro e con committenti privati esterni, ha contribuito a rafforzare l’autostima, a migliorare le capacità relazionali e le capacità di progettare e lavorare sia in gruppo, che in modo autonomo. Per quello che riguarda la metodologia, tutti i docenti, sia pur con ovvie differenziazioni relative alle singole discipline, hanno seguito criteri di gradualità negli interventi e di continue verifiche della preparazione degli studenti (si rimanda agli allegati A per le singole discipline). È stato garantito il recupero in itinere per tutte le discipline e, quando necessario, anche pomeridiano.

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4.6. Situazione finale in relazione alle competenze trasversali Livello medio della classe misurato in scala da 1 a 5 (1 minimo)

Competenze

1

2

3

4

5

Capacità espositive scritte x Capacità espositive orali x Capacità di elaborazione, costruzione modelli x Capacità di valutazione critica x Saper lavorare in gruppo x Saper rispettare le regole x 4.7. Criteri utilizzati per la valutazione degli alunni

Livello di profitto in relazione alla corrispondenza voti-livelli delle diverse discipline impegno partecipazione alle attività didattiche ed al lavoro di gruppo metodo di studio frequenza partecipazione alle attività non curriculari ed alle attività professionalizzanti

I criteri di valutazione sono resi noti ad alunni e genitori in conformità con il Patto formativo contenuto nel PTOF della scuola. 4.8. Criteri di attribuzione del credito formativo

Oltre a quanto stabilito a livello di organi collegiali, il C.d.C. valuta come elementi positivi ai fini dell’attribuzione del credito i seguenti parametri:

regolarità della frequenza sistematicità ed organicità del metodo di lavoro positiva partecipazione alle attività curricolari, extracurriculari e

professionalizzanti.

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5. ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO ATTIVITA’ ALTERNATIVE DI ALTERNANZA

CORSO HACCP H 16 CORSO SICUREZZA H 8 MOSTRA “NATIVI AMERICANI” C/O FONDAZIONE GEIGER MOSTRA “DA KANDINSKY A POLLOCK” – FIRENZE CORSO LEGATORIA H 12 MOSTRA STEFANO CASINI – CECINA PROGETTO “LA VIA FRANCIGENA” (PELLEGRINAGGIO) H 16 PROGETTO REALIZZAZIONE VIDEO ORIENTAMENTO H 15 MOSTRA S. DALÌ – PISA MOSTRA FOTOGRAFICA LORENZO LESSI MOSTRA SU LEONARDO INCONTRO CON L’ARTISTA FRANCO FRANCHI MOSTRA ESCHER – PISA MOSTRA POP UP C/O FONDAZIONE GEIGER PROGETTO “NATURALMENTE UGUALI” (MONTIONI) PROGETTO TAROCCHI PROGETTO “GALILEO”: CONFERENZA “LA MATEMATICA NELL’ARCHITETTURA” LUCCA COMICS EVENTO “NOTTE DEI TALENTI” VIAGGI D’ISTRUZIONE A TORINO, VERONA, FIRENZE PROGETTO “SBULLONIAMOCI”

Ciascun alunno ha svolto attività di alternanza scuola-lavoro in modo proficuo sia in attività organizzate dalla scuola che in strutture ed aziende afferenti l’indirizzo di studi. Le attività di stage, integrative ed extracurricolari sono precisate, alunno per alunno, di seguito. La documentazione può essere consultata presso la Segreteria Didattica.

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I.S.I.S.S. «Marco Polo»

6. GRIGLIE DI CORREZIONE E MISURAZIONE DELLE

PROVE D’ESAME

E.C.D.L. TEST CENTER ACCREDITATO

Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore « Marco Polo» Con Sezione associata: Istituto Tecnico Commerciale – Istituto Tecnico Agrario «Carlo Cattaneo»

Indirizzi: Liceo Grafico - Professionale per i Servizi Commerciali Tecnico Economico e Tecnologico Agrario Agroalimentare e Ambientale

Sede legale: via Montesanto, 1 – 57023 Cecina (LI) - 0586681936 - 0586686396

Sede Sez.Associata: via Marrucci – 57023 Cecina (LI) - 0586680696 - 0586630360 Codice fiscale: 92020930498 – Sito web Istituto: www.polocattaneo.it – email: [email protected]

Certificazione di qualità della Pubblica Amministrazione

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SCHEDE DI VALUTAZIONE ITALIANO SCRITTO

ANALISI DEL TESTO (TIPOLOGIA A) Cognome …………………......………. Nome …………......………………….

INDICATORI LIVELLI PUNTEGGIO VOTO PARZIALE

COMPRENSIONE COMPLESSIVA

(Max 3 punti)

Insufficiente Mediocre Quasi suff/Suff Più che sufficiente Discreto Buono/Ottimo

1 1.5 2

2.25 2.5 3

ANALISI E COMMENTO

(Max 5 punti)

Insufficiente Mediocre Quasi suff/Suff Più che sufficiente Discreto Buono/Ottimo

1 2.25 3.25 3.5 4 5

APPROFONDIMENTO

(Max 4 punti)

Insufficiente Mediocre Quasi suff/Suff Più che sufficiente Discreto Buono/Ottimo

1 2.25 2.75

3 3.5 4

CORRETTEZZA LINGUISTICA,

CAPACITA’ ESPRESSIVE,

LOGICO-LINGUISTICHE (Max 3 punti)

Insufficiente Mediocre Quasi suff/Suff Più che sufficiente Discreto Buono/Ottimo

1 1.5 2

2.25 2.5 3

Voto complessivo attribuito alla prova ……………../15

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SCHEDE DI VALUTAZIONE ITALIANO SCRITTO

SAGGIO BREVE E ARTICOLO DI GIORNALE (TIPOLOGIA B) Cognome …………………......………. Nome …………......………………….

INDICATORI LIVELLI PUNTEGGIO VOTO PARZIALE

PERTINENZA ARGOMENTAZIONI

(Max 3 punti)

Insufficiente Mediocre Quasi suff/Suff Più che sufficiente Discreto Buono/Ottimo

1 1.5 2

2.25 2.5 3

RISPETTO CONSEGNE (TITOLO- REGISTRO –

LINGUAGGIO SPECIFICO)

(Max 3 punti)

Insufficiente Mediocre Quasi suff/Suff Più che sufficiente Discreto Buono/Ottimo

1 1.5 2

2.25 2.5 3

UTILIZZO DOCUMENTI

(Max 3 punti)

Insufficiente Mediocre Quasi suff/Suff Più che sufficiente Discreto Buono/Ottimo

1 1.5 2

2.25 2.5 3

CONOSCENZE E COMPETENZE DI

STUDIO

(Max 3 punti)

Insufficiente Mediocre Quasi suff/Suff Più che sufficiente Discreto Buono/Ottimo

1 1.5 2

2.25 2.5 3

PADRONANZA DELLA

LINGUA, CAPACITA’

ESPRESSIVE LOGICO-LINGUISTICHE

(Max 3 punti)

Insufficiente Mediocre Quasi suff/Suff Più che sufficiente Discreto Buono/Ottimo

1 1.5 2

2.25 2.5 3

Voto complessivo attribuito alla prova ……………../15

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SCHEDE DI VALUTAZIONE ITALIANO SCRITTO TEMA DI STORIA E DI ATTUALITÀ (TIPOLOGIA C - D)

Cognome …………………......………. Nome …………......………………….

INDICATORI LIVELLI PUNTEGGIO VOTO PARZIALE

CONOSCENZA DEGLI

ARGOMENTI RICHIESTI

(Max 3 punti)

Insufficiente Mediocre Quasi suff/Suff Più che sufficiente Discreto Buono/Ottimo

1 1.5 2

2.25 2.5 3

SAPER STRUTTURARE

UN TESTO (Max 3 punti)

Insufficiente Mediocre Quasi suff/Suff Più che sufficiente Discreto Buono/Ottimo

1 1.5 2

2.25 2.5 3

PERTINENZA E

SPESSORE DELLE ARGOMENTAZIONI

(Max 3 punti)

Insufficiente Mediocre Quasi suff/Suff Più che sufficiente Discreto Buono/Ottimo

1 1.5 2

2.25 2.5 3

CAPACITA’ DI RIELABORAZIONE

CRITICA, ORIGINALITA’, CREATIVITA’

(Max 3 punti)

Insufficiente Mediocre Quasi suff/Suff Più che sufficiente Discreto Buono/Ottimo

1 1.5 2

2.25 2.5 3

PADRONANZA DELLA LINGUA,CAPACITA’

ESPRESSIVE LOGICO LINGUISTICHE

(Max 3 punti)

Insufficiente Mediocre Quasi suff/Suff Più che sufficiente Discreto Buono/Ottimo

1 1.5 2

2.25 2.5 3

Voto complessivo attribuito alla prova ……………../15

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA PRATICO-GRAFICA

Alunno:……………………………………………….........................................………………. INDICATORE PUNTEGGIO LIVELLI E RELATIVI

PUNTEGGI VALUT.

Rispetto brief Rough - Aspetti creativi

5 Pessima impostazione dei contenuti grafici richiesti

1 -1,5

Soluzione parziale dei contenuti grafici richiesti

2-2,5

Soluzione semplice ma corretta dei contenuti grafici richiesti (suff)

3

Soluzione articolata ed espressiva dei contenuti grafici richiesti

4-5

Finish layout Accuratezza Aspetti creativi

8 Metodi di elaborazione inadeguato

2 – 3

Metodi di elaborazione parzialmente adeguati

4-4,5

Metodi di elaborazione semplici(suff)

6

Metodi di presentazione e elaborazione parzialmente accurata ed espressiva

7

Metodi di presentazione e elaborazione accurata ed espressiva

8

Relazione metodologica 2

Presenta lacune nel linguaggio settoriale-tecnico-professionale

0 – 0,5

Mostra di possedere un minimo lessico settoriale-tecnico-professionale

1

La padronanza del linguaggio, compresi i termini settoriali- tecnico-professionale da parte dell’allievo è soddisfacente

2

Voto complessivo attribuito alla prova ……………/15

Presidente ………………………………………. Commissari

…..………………………………… …………………………………….. …………………………………….. …………………………………….. …………………………………….. …………………………………….

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA

La prova è articolata in:

due quesiti di tipo B (a risposta aperta) quattro quesiti di tipo C (a risposta chiusa)

Valutazione per i quesiti di tipo C :

per ogni risposta esatta vengono attribuiti 1,5 (uno virgola cinque) punti per ogni risposta errata 0 (zero) punti

Punteggio massimo: 6 (sei) punti

Valutazione per i quesiti di tipo B : vengono attribuiti 4,5 (quattro virgola cinque) punti, secondo i criteri espressi nella

seguente tabella:

Livelli Conoscenza dei

contenuti ed orientamento

Terminologia specifica ed esposizione

Non svolto 0,3 0,2 Mediocre/Insufficiente 1 0,8 Sufficiente 1,5 1,5 Buono 2 1,8 Ottimo 2,5 2

Punteggio massimo: 9 (nove) punti

materie tipologie di verifica punteggio B+C 15 B+C 15 B+C 15 B+C 15

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Scheda per la valutazione della Terza Prova dell’Esame di Stato Alunno……………………………….………………………………………Classe 5A LG

Legenda: O = ottimo B = buono S = sufficiente M/I = mediocre/insufficiente N = non svolto Totale: …….……. : 4 = …….……. Voto finale …….……. / 15

Materia Tipologia Descrittori 1 Quesito 2 Quesito 3,4,5,6 Quesito Totale

Quesiti risposta singola

Conoscenza contenuti ed orientamento

O B S M/I N O B S M/I N

/15

2,5 2 1,5 1 0,3 2,5 2 1,5 1 0,3

Storiaddelle

Arti Visive Terminologia specifica ed esposizione

O B S M/I N O B S M/I N 2 1,8 1,5 0,8 0,2 2 1,8 1,5 0,8 0,2

Scelta multipla

3 4 5 6 1,5 0 1,5 0 1,5 0 1,5 0

Materia Tipologia Descrittori 1 Quesito 2 Quesito 3,4,5,6 Quesito Totale

Quesiti risposta singola

Conoscenza contenuti ed orientamento

O B S M/I N O B S M/I N

/15

2,5 2 1,5 1 0,3 2,5 2 1,5 1 0,3

fotograficaff

Inglese Terminologia specifica ed esposizione

O B S M/I N O B S M/I N 2 1,8 1,5 0,8 0,2 2 1,8 1,5 0,8 0,2

Scelta multipla

3 4 5 6 1,5 0 1,5 0 1,5 0 1,5 0

Materia Tipologia Descrittori 1 Quesito 2 Quesito 3,4,5,6 Quesito Totale

Quesiti risposta singola

Conoscenza contenuti ed orientamento

O B S M/I N O B S M/I N

/15

2,5 2 1,5 1 0,3 2,5 2 1,5 1 0,3

Matematica Terminologia specifica ed esposizione

O B S M/I N O B S M/I N 2 1,8 1,5 0,8 0,2 2 1,8 1,5 0,8 0,2

Scelta multipla

3 4 5 6 1,5 0 1,5 0 1,5 0 1,5 0

Materia Tipologia Descrittori 1 Quesito 2 Quesito 3,4,5,6 Quesito Totale

Quesiti risposta singola

Conoscenza contenuti ed orientamento

O B S M/I N O B S M/I N

/15

2,5 2 1,5 1 0,3 2,5 2 1,5 1 0.3

Tecnica

Fotografica Terminologia specifica ed esposizione

O B S M/I N O B S M/I N 2 1,8 1,5 0,8 0,2 2 1,8 1,5 0,8 0,2

Scelta multipla

3 4 5 6 1,5 0 1,5 0 1,5 0 1,5 0

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO

ALUNNO _________________________________________________________________

INDICATORE PUNTEGGIO

MAX LIVELLO PUNTEGGIO

CORRISPONDENTE PUNTEGGIO

CONSEGUITO Uso corretto di linguaggio disciplinare 6

□ Insufficiente 3 □ Sufficiente 4 □ Buono 5 □ Ottimo 6

Conoscenza specifica di argomenti 8

□ Scarso 3 □ Insufficiente 4 □ Sufficiente 5 □ Buono 7 □ Ottimo 8

Capacità di utilizzare le conoscenze e di collegarle in forma pluridisciplinare

7

□ Scarso 3 □ Insufficiente 4 □ Sufficiente 5 □ Buono 6 □ Ottimo 7

Capacità di discussione e di approfondimento degli argomenti

6

□ Insufficiente 3 □ Sufficiente 4 □ Buono 5 □ Ottimo 6

Discussione relativa alle prove scritte

3 □ Insufficiente 1 □ Sufficiente 2 □ Buono 3

PUNTEGGIO TOTALE

VOTO /30

22

TESTI DELLE SIMULAZIONI

DELLE PROVE D’ESAME

23

SIMULAZIONE I° PROVA ESAMI Dl STATO CONCLUSIVI DEI CORSI Dl STUDIO Dl ISTRUZIONE

SECONDARIA SUPERIORE PROVA Dl ITALIANO

(per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali)

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.

Salvatore Quasimodo, Ride [a gazza, nera sugli aranci, in Ed è subito sera.

Edizione: S. Quasimodo, Poesie e discorsi sulla poesia, a cura di G. Fiñzi, Mondadori, Milan01996

1 Forse è un segno vero della vita:. 2 intorno a me fanciulli con leggeri

3 moti del capo danzano in un gioco

4 di cadenze e di voci lungo il prato 5 della chiesa. Pietà della sera, ombre 6 riaccese sopra l'erba così verde, 7 bellissime nel fuoco della luna!

8 Memoria vi concede breve sonno; 9 ora, destatevi. Ecco, scroscia il pozzo IO per

la prima marea. Questa è l'ora:

Il non più mia, arsi, remoti simulacri.

12 E tu vento del sud forte di zàgare, 13 spingi la luna dove nudi dormono 14 fanciulli, forza il puledro sui campi

15 umidi d' orme di cavalle, apri 16 il mare, alza le nuvole dagli alberi: 17 già l'airone s' avanza verso l'acqua 18

e fiuta lento il fango tra le spine, 19 ride la gazza, nera sugli aranci.

Salvatore Quasimodo. Nato a Modica (Ragusa) nel 1901, molto nel 1968, consegue il premio Nobel per la letteratura nel 1959. L'evoluzione della sua poesia riflette la storia della poesia contemporanea italiana, dall'Ermetismo ad un discorso poetico più ampio. Le raccolte poetiche degli anni Trenta confluiscono in Ed è subito sera (1942). Le sue traduzioni dei poeti greci dell'antichità sono spesso poesia originale (Lirici greci, 1940). Nelle raccolte Giorno dopo

giorno (1947), La vita non è sogno (1949), Ilfalso e vero verde (1954 e 1956), La terra impareggiabile (1958), Dare e avere (1966) si avverte l'esigenza del poeta di volgersi ad un colloquio aperto con gli uomini. Nella lirica Ride la gazza, nera sugli aranci, la rievocazione della Sicilia si fonde con quella

dell'infanzia e della comunione con la natura, in contrasto con il dolore presente della vita.

1. Comprensione del testo Dopo un'attenta lettura, riassumi il contenuto del testo.

2. Analisi del testo 2.1 Chiarisci il primo verso della poesia. 2.2 Spiega l'espressione Pietà della sera (v. 5). 2.3 Qual è il significato dell'espressione ombre / riaccese (w. 5-6)? 2.4 Soffermati sul motivo della memoria (v. 8). 2.5 Spiega l'espressione arsi, remoti simulacri (v. 11). 2.6 In quali scene si fa evidente l'atmosfera mitica e con quali espressioni? 2.7 Soffermati sul motivo della natura, presente nella seconda parte della poesia.

3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti

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Le tematiche della fanciullezza, della memoria e della comunione con la natura si fondono nella poesia, accentuate da sapienti scelte stilistiche. Riflettendo su questa lirica commenta nell'insieme il testo dal punto di vista del contenuto e della forma. Approfondisci poi l'interpretazione complessiva della poesia con opportuni collegamenti ad altri testi di Quasimodo e/o a testi di altri autori del Novecento.

(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti

proposti) CONSEGNE

Sviluppa l'argomento scelto o informa di «saggio breve» o di

«articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei

modi che ritieni opportuni, i documenti e i datiforniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua

trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze

ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo

in paragrafi. Se scegli la forma dell '«articolo 'di giornale», indica il

titolo dell 'articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che

l'articolo debba essere pubblicato. Per entrambe leforme di scrittura non superare cinque colonne di

metà difoglio protocollo.

ARGOMENTO: 11 dono. DOCUMENTI

ORATORIO Dl SAN SILVESTRO - Roma Jacques-Louis DAVID PARMIGIAMNO Donazione di Costantino, 1248 Antioco e Stratonice, 1774 Adorazione dei Magi, 1529

circa

«La madre aveva steso una tovaglia di lino, per terra, su una

stuoia di giunco, e altre stuoie attorno. E, secondo l'uso

antico, aveva messo fuori, sotto la tettoia del cortile, un

piatto di carne e un vaso di vino cotto dove galleggiavano

fette di buccia d'arancio, perché l' anima del marito, se mai

tornava in questo mondo, avesse da sfamarsi. Felle andò a

vedere: collocò il piatto ed il vaso più in alto, sopra

un'asse della tettoia, perché i cani randagi non li

toccassero; poi guardò ancora verso la casa dei vicini. Si

vedeva sempre luce alla finestra, ma tutto era silenzio; il

padre non doveva essere ancora tornato col suo legalo

misterioso. Felle rientrò in casa, e prese parte attiva alla

cena. In mezzo alla mensa sorgeva una piccola torre di focacce

tonde e lucide che parevano d'avorio: ciascuno dei commensali

25

ogni tanto si sporgeva in avanti e ne tirava una a sé: anche

l'arrosto, tagliato a grosse fette, stava in certi larghi

vassoi di legno e di creta: e ognuno si serviva da sé, a sua volontà. [.. .] Ma

quando fu sazio e sentì bisogno di muoversi, ripensò ai suoi

vicini di casa: che mai accadeva da loro? E il padre era

tornato col dono? Una curiosità invincibile lo spinse ad

uscire ancora nel cortile, ad avvicinarsi e spiare. Del resto

la põrticina era socchiusa: dentro la cucina le bambine

stavano ancora intorno al focolare ed il padre, arrivato

tardi ma sempre in tempo, arrostiva allo spiedo la coscia del

porchetto donato dai vicini di casa. Ma il regalo comprato da

lui, dal padre, dov'era? — Vieni avanti, e va su a vedere —

gli disse l'uomo, indovinando il pensiero di lui. Felle

entrò, salì la scaletta di legno, e nella cameretta su, vide

la madre di Lia assopita nel letto di legno, e Lia

inginocchiata davanti ad un canestro. E dentro il canestro,

fra pannolini caldi, stava un bambino appena nato, un bel

bambino rosso, con due riccioli sulle tempie e gli occhi già

aperti. —E il nostro primo fratellino — mormorò Lia. — Mio

padre l'ha comprato a mezzanotte precisa, mentre le campane

suonavano il "Gloria". Le sue ossa, quindi, non si

disgiungeranno mai, ed egli le ritroverà intatte, il giorno

del Giudizio Universale. Ecco il dono che Gesù ci ha fatto

questa notte.» Grazia DELEDDA, Il dono di Natale, 1930, in G. D, Le novelle, 4, La Biblioteca

dell'identità de L'Unione Sarda, Cagliari 2012

«Gli uomini disapprendono l'arte del dono. C'è qualcosa di assurdo e di

incredibile nella violazione del principio di scambio; spesso anche i bambini

squadrano diffidenti il donatore, come se il regalo non fosse che un trucco per

vendere loro spazzole o sapone. In compenso si esercita la charity, la beneficenza

amministrata, che tampona programmaticamente le ferite visibili della società. Nel

suo esercizio organizzato l'impulso umano non ha più il minimo

posto: anzi la donazione è necessariamente congiunta

all'umiliazione, attraverso la distribuzione, il calcolo

esatto dei bisogni, in cui il beneficato viene tiattato come

un oggetto. Anche il dono privato è sceso al livello di una

funzione sociale, a cui si destina una certa somma del proprio

bilancio, e che si adempie di mala voglia, con una scettica

valutazione dell'altro e con la minor fatica possibile. La vei•a felicità del dono è tutta nell'immaginazione della felicità del destinatario: e ciò significa scegliere, impiegare tempo, uscire dai propri binari, pensare l'altro come soggetto: il contrario della smemoratezza. Di tutto ciò quasi nessuno è più capace. Nel migliore dei casi uno regala ciò che desidererebbe per sé, ma di qualità leggermente inferiore. La decadenza del dono si esprime nella penosa invenzione degli articoli da regalo, che presuppongono già che non si sappia che cosa regalare, perché, in

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realtà, non si ha nessuna farlo. Queste merci sono irrelate come i loro acquirenti: fondi di magazzino fin dal primo giorno.»

Theodor W. ADORNO, Minima moralia. Meditazioni della vita offesa, trad. it., Einaudi, Torino 1994 (ed. originale 1951)

«La Rete di certo promuove la diffusione di una nuova cultura del dono, dello scambio reciproco (o quasi). Possiamo percorrere strade aperte, sconfinate, che offrono nuove possibilità di stabilire contatti e anche di dare vita a fome di aggregazione fondate sostanzialmente sul dono, ma che rimangono racchiuse piccole nicchie, microcosmi con cui giocare o dove si può apprendere, nei quali ci si mostra, si costruiscono e si modificano identità, si condividono interessi, si elaborano linguaggi. Un dono costretto quindi dentro piccole mura fatte di specchi, trasparenti, che riflettono e amplificano la luce e i legami, ma che non sempre riescono a sopravvivere alle intemperie, agli improvvisi del mondo contemporaneo. E quando si spezzano, non si può fare altro che costruire qualcosa di simile, un po' più in là. Una delle caratteristiche della Rete è quella di dare vita a comunità immaginate, che non sempre necessitano di relazioni tra gli individui.»

Marco AIME e Anna COSSEITA, II dono al tempo di Internet, Einaudi, Torino 2010

«Difficilmente si diventa una persona generosa da soli: la generosità è una cosa che si impara. L...] Quando un dono s'inserisce in una catena di reciprocità generålizzata, si lascia meno facilmente interpretare come un fenomeno puramente individualistico e interessato. Nel caso di una reciprocità diretta, invece, la tentazione è forte di assimilare lo scambio di doni a una variante dello scambio mercantile. C...] È così che, in un mercoledì del mese di luglio 2007, Barbara Bunnell diventa la prima paziente nella storia a ricevere un rene all'interno di una catena di reciprocità generalizzata. Dopo che il primo donatore regala il suo rene a Barb, Ron Bunnell, il marito di Barb, darà un suo rene ad Angela Heckman; poi la madre di Aniela darà un suo rene a qualcun altro ancora, e così via, in una catena continua che aiuterà altre sette persone. All'inizio di questa catena c'è un giovane uomo, Matt Jones, che accetta di donare un rene "senza perché"; cioè non per salvare dalla dialisi una persona cara, ma solo per la gioia di aiutare sconosciuti.»

Mark.ANSPACH, Cosa significa ricambiare? Dono e reciprocità, in AA.VV., Cosa significa donare?, Guida, Napoli 2011

«Da una lettura sommaria e superficiale si può concludere che oggi non c'è più posto per il dono ma solo per il mercato, lo scambio utilitaristico, addirittura possiamo dire che il dono è solo un modo per simulare gatuità e disinteresse là dove regna invece la legge del tornaconto. In un'epoca di abbondanza e di opulenza si può addirittura praticare l'atto del dono per comprare l'altro, per neutralizzarlo e togliergli la sua piena libeftà. Si può perfino usare il dono - pensate agli «aiuti umanitari» - per nascondere il male operante in una realtà che è la guerra. . .] Ma c'è pure una forte banalizzazione del dono che viene depotenziato e stravolto anche se lo si chiama «carità»: oggi si «dona» con un sms una briciola a quelli che i mass media ci indicano come soggetti - lontani! - per i quali vale la pena provare emozioni... Dei rischi e delle possibili perversioni del dono noi siamo avvertiti: il dono può essere rifiutato con atteggiamenti di violenza o nell'indifferenza distratta; il dono può essere ricevuto senza destare gratitudine; il dono può essere sperperato: donare, infatti, è azione che richiede di assurnere un rischio. Ma il dono può anche essere pervertito, può diventare uno strumento di pressione che incide sul destinatario, può trasformarsi in sttllmento di controllo, può incatenare la libertà dell'altro invece di suscitarla. I cristiani sanno collie nella storia perfino il dono di Dio, la grazia, abbia potuto e possa essere presentato come una cattura dell'uomo, un'azione di un Dio perverso, crudele, che incute paura e infonde sensi di colpa. Situazione dunque disperata, la nostra oggi? No! Donare è un'arte che è sempre stata difficile: l'essere umano ne è capace perché è capace di rapporto con l'altro, ma resta vero che questo «donare se stessi» - perché di questo si tratta, non solo di dare ciò che si ha, ciò che si possiede, ma di dare ciò che si è - richiede una convinzione profonda nei confronti dell'altro. Donare significa per definizione consegnare un bene nelle

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mani di un altro senza ricevere in cambio alcunché. Bastano queste poche parole per distinguere il «donare» dal «dare», perché nel dare c'è la vendita, lo scambio, il prestito. Nel donare c'è un soggetto, il donatore, che nella libertà, non costretto, e per generosità, per

amore, fa un dono all'altro, indipendentemente dalla risposta di questo. Potrà darsi che il destinatario risponda al donatore e si inneschi un rapporto reciproco, ma può anche darsi che il dono non sia accolto o non susciti alcuna reazione di gratitudine. Donare appare dunque un movimento asimmetrico che nasce da spontaneità e libertà.»

Enzo BIANCHI, Dono. Senza reciprocità — Festivalfilosofia — Carpi, 16/09/2012 — http://www.vita.it/non-profit/volontariato

ARGOMENTO: Le nuove responsabilità.

DOCUÀŒNTI «Tanto la storiografia quanto la climatologia hanno tratto un grande impulso dall'atten-aggio sulla Luna

del 1969. Fu allora, infatti, che la fragilità della terra divenne visibile. Da quel momento la protezione

della natura e dell'ambiente ha acquistato un'importanza sempre maggiore, assumendo anzi il carattere di

una vera e propria industria. Le associazioni e le istituzioni ambientaliste lavorano sulla base di

campagne di sensibilizzazione che, quanto a professionalità, non sono seconde a quelle delle

multinazionali. In particolare, a partire dagli anni novanta il timore del Riscaldamento globale ha

rimpiazzato i precedenti, come quello per la Moria dei boschi o quello per il Buco nell 'ozono. Ora, per

la prima volta, alla sbarra non è più sold l'industria, ma ogni consumatore finale. In pratica ogni

abitante della Terra è colpevole: il boscimano sudafricano, che incendia la savana per cacciare o per

guadagnare terreno coltivabile, e ilfazendero argentino, i cui manzi producono metano, il coltivatore di

riso a Bali e il banchiere cinese, che fa i suoi affari in uno studio dotato di aria condizionata.» Wolfgang BEI-IRINGER, Storia culturale del clima, Bollati Boringhieri, Torino 2013

(prima ed. originale 2007)

«Crescita demografica e scelta coercitiva. Anche še le paure maltusiane di lungo periodo per la p.roduzione alimentare sono infondate, o almeno

premature, ci sono però buone ragioni per preoccuparsi, in generale, per il tasso di crescita della

popolazione mondiale. Non si può dubitare che, nell'ultimo secolo, questo tasso abbia notevolmente

accelerato: la popolazione mondiale ha impiegato milioni di anni per raggiungere il primo miliardo, poi in

123 è arrivata al secondo, al terzo in 33, al quarto in 14, al quinto in 13, e secondo le proiezioni delle

Nazioni Unite il sesto. promette di arrivare in altri I l. Il numero degli abitanti del pianeta è

cresciuto di 923 milioni solo nel decennio 1980-90, e questo aumento corrisponde quasi alla popolazione

complessiva di tutto il mondo all'epoca di Malthus. Quanto agli anni Novanta, al loro termine pare non

abbiano registrato un'espansione molto inferiore. Se un simile andamento proseguisse, la terra,

sicuramente, sarebbe sovraffollata in modo spaventoso prima ancora della fine del ventunesimo secolo.

Molti segni indicano in modo chiaro, tuttavia, che il tasso di crescita della popolazione mondiale sta

cominciando a rallentare, per cui dobbiamo chiederci:• si rafforzeranno le ragioni della frenata? E, in

caso affermativo, a quale ritmo? E non meno importante è un'altra domanda: è necessario un intervento

pubblico per agevolare il rallentamento?» Amartya SEN, Lo sviluppo è libertà. Perché non c'è crescita senza democrazia,

Mondadori, Milano 2012 (ed. originale 1999)

«L'apprendistato della coesistenza con l'altro, l'escluso

dalla costruzione della nostra tradizione, ci inizia a una

coesistenza mondiale che corrisponde a una delle sfide della

nostra epoca. Aprire uno spazio all'altro, a un mondo

differente dal nostro, all'interno stesso della nostra propria

tradiŽione, è il primo, e il più difficile, gesto

multiculturale. Incontrare lo straniero fuori dalle nostre

frontiere è relativamente facile, e soddisfa anche le nostre

aspirazioni, finché possiamo rientrare da noi e appropriarci

fra noi ciò che abbiamo così scoperto. Essere costretti a

restringere e modificare questo «da noi», il nostro modo di

essere «a casa», è molto più difficile, soprattutto senza che

ciò provochi un' infedeltà a noi stessi. Finché l'altro non

sarà riconosciuto e rispettato come ponte fra natura e

cultura, com'è, prima, il caso per l'altro genere, ogni

tentativo di mondializzazione democratica resterà un

imperativo morale senza realizzazione concreta. Finché

l'universale non sarà considerato essere due, e l'umanità un

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luogo di coesistenza culturalmente feconda fra due generi

irriducibilmente differenti, sempre una cultura vorrà

ilT1porre il suo colore ed i suoi valori all'altro, anche

mediante la sua morale e la sua religione.» Luce IRIGARAY, Condividere il mondo, Bollati Boringhieri, Torino 2009 (ed. originale

2008)

«Ogni essere umano deve disporre di una "cittadinanza

mondiale". Nessuno deve essere più "apolide". Ciascuno deve

sentirsi a casa propria sulla terra. Chiunque deve avere il

diritto di lasciare il proprio paese d'origine e di essere

accolto, almeno temporaneamente, in qualsiasi altro luogo.

Reciprocamente, ogni essere umano ha dei doveri nei confronti

degli altri essere umani, delle generazioni che verranno, delle

altre specie viventi e del pianeta. L'umanità ha in palticolare

il dovere di mostrare empatia verso le generazioni future e

verso le altre specie necessarie alla sua sopravvivenza. Deve

quindi considerare come suo dovere creare le condizioni perché

le prossime generazioni e le altre specie possano esercitare i

loro diritti. Deve disporre di un accesso a tutte le sue

risorse e, in particolare, alla ricchezza accumulata.» Jacques AITALI, Domani, chi governerà il mondo? , Fazi Editore, Roma 2012 (ed. originale 2011)

ARGOMENTO: Violenza e non-violenza: due volti del Novecento.

DOCUMENTI «Successivamente alla prima guerra mondiale, il Mito dell'Esperienza della Guerra aveva dato al conflitto una nuova dimensione come strumento di rigenerazione nazionale e personale. Il prolungarsi degli atteggiamenti degli anni di guerra in -tempo di pace incoí•aggiò una certa brutalizzazione della politica, un'accentuata indifferenza per la vita umana. Non erano soltanto la perdurante visibilità e Io status elevato dell'istituzione militare in paesi come la Germania a stimolare una certa spietatezza. Si trattava soprattutto di un atteggiamento mentale derivato dalla guerra, e dall' accettazione della guerra stessa. L'effetto del processo di brutalizzazione sviluppatosi nel periodo tra le due guerre fu di eccitare gli uomini, di spingerli all'azione contro il nemico politico, oppure di ottundere la sensibilità di uomini e donne di fronte allo spettacolo della crudeltà umana e alla morte. [... ] Dopo il 1918, nessuna nazione poté sfuggire completamente al processo di brutalizzazione; in buona parte dell'Europa, gli anni dell'immediato dopoguerra videro una crescita della criminalità e dell'attivismo politico. Da un capo all'altro dell'Europa, parve a molti che la Grande Guerra non fosse mai finita, ma si fosse prolungata nel periodo tra il primo e il secondo conflitto mondiale. Il vocabolafio della battaglia politica, il desiderio di distruggere totalmente il nemico politico, e il modo in cui questi avversari venivano dipinti: tutto sembrò continuare la prima guerra mondiale, anche se stavolta perlopiù contro nemici diversi (e interni).»

George L. MOSSE, Le guerre mondiali. Dalla tragedia al mito dei caduti, trad. it., Roma-Bari 1990

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«Per quale funzione la violenza possa, a ragione, apparire così minacciosa per il diritto e possa essere tanto temuta da esso, si mostrerà con esattezza proprio là dove le è ancora permesso di manifestarsi secondo l'attuale ordinamento giuridico. E questo il caso della lotta di classe nella forma del diritto di sciopero garantito ai lavoratori. I lavoratori organizzati sono oggi, accanto agli Stati, il solo soggetto di diritto cui spetti un diritto alla violenza. Contro questo modo di vedere si può certamente obiettare che l'omissione di azioni, un non-agire, come in fin dei conti è lo sciopero, non dovrebbe affatto essere definita come violenza. Questa considerazione ha cefiamente facilitato al potere statale la concessione del diritto di sciopero, quando ormai n•on si poteva più evitare. Ma poiché non è incondizionata, essa non vale illimitatamente.»

Walter BENJAMIN, Per la critica della violenza, 1921, trad. it., Alegre, Roma 2010

«Molto tempo prima che Konrad Lorenz scoprisse la funzione di stimolo vitale dell'aggressività nel regno animale, la violenza era esaltata come una manifestazione della forza della vita e segnatamente della sua creatività. Sorel, ispirato dall'élan vital di Bergson, mirava a una filosofia della creatività destinata ai «produttori» e polemicamente rivolta contro la società dei consumi e i suoi intellettuali; tutti e due, a suo avviso, gruppi parassitari. [. . . ] Nel bene e nel male — e credo che non manchino ragioni per essere preoccupati come per nutrire speranze — la classe veramente nuova e potenzialmente rivoluzionaria della società sarà composta di intellettuali, e il loro pofere virtuale, non ancora materializzato. è molto grande, forse troppo grande per il bene dell'umanità. Ma queste sono considerazioni che lasciano il tempo che trovano. Comunque sia, in questo contesto ci interessa soprattutto lo strano revival delle filosofie vitalistiche di Bergson e di Nietzsche nella loro versione soreliana. Tutti sappiamo fino a che punto questa combinazione di violenza, vita e creatività sia presente nell'inquieta situazione mentale della generazione odierna. Non c'è dubbio che l'accento posto sulla pura fattualità del vivere, e quindi sul fare l'amore inteso come la più gloriosa manifestazione della vita, sia una reazione alla possibilità reale che venga costruita una macchina infernale capace di mettere fine alla vita sulla terra. Ma le categorie in cui i nuovi glorificatori della vita riconoscono se stessi non sono nuove. Vedere la produttività della società nell'immagine della 'creatività' della vita è cosa vecchia almeno quanto Marx, credere nella violenza come forza vitale è cosa vecchia almeno quanto Bergson.»

Hannah ARENDT, Sulla violenza, trad. it., Guancia, Parma 1996 (ed. originale 1969)

«Non sono un visionario. Affermo di essere un idealista pratico. La religione della non violenza non è fatta solo per i Rishi [saggi] e i santi. È fatta anche per la gente comune. La non violenza è la legge della nostra specie, come la violenza è la legge dei bruti. Lo spirito resta dormiente nel bruto, ed egli non conosce altra legge che quella della forza fisica. La dignità dell'uomo esige ubbidienza a una legge più alta, alla forza dello spirito. Nella sua condizione dinamica, non violenza significa sofferenza consapevole. Non vuol dire sottomettersi docilmente alla volontà del malvagio, ma opporsi con tutta l'anima alla volontà del tiranno. Agendo secondo questa.legge del nostro essere, è possibile al singolo individuo sfidare tutta la potenza di un impero ingiusto per salvare il proprio

onore, la religione, l'anima, e porre le basi della caduta di questo impero o della sua rigenerazione. E così non propugno che l'India pratichi la non violenza perché è debole. Voglio che pratichi la non violenza essendo consapevole della propria forza e del proprio potere. La mia missione è di convertire ogni indiano, ogni inglese e infine il mondo alla non violenza nel regolare i reciproci rapporti, siano essi politici, economici, sociali o religiosi. Se mi si accusa di essere troppo ambizioso, mi confesserò colpevole. Se mi si dice che il mio sogno non potrà mai attuarsi, risponderò che "è Possibile" e proseguirò per la mia strada.»

Mohandas K. GANDHI, Antiche come le montagne, Edizioni di Comunità, Milano 1975

«Sono felice di unirmi a voi in questa che passerà alla storia

come la più grande dimostrazione per la libertà nella storia

30

del nostro paese. [... ] Siamo anche venuti in questo

santuario per ricordare all'America l'urgenza appassionata

dell'adesso. Questo non è il momento in cui ci si possa

permettere che le cose si raffreddino o che si trangugi il

tranquillante del gradualismo. Questo è il momento di

realizzare le promesse della democrazia; questo è il momento

di levarsi dall'oscura e desolata valle della segregazione al

sentiero radioso della giustizia; questo è il momento di

elevare la nostra nazione dalle sabbie mobili dell'ingiustizia

razziale alla solida roccia della fratellanza; questo è il

tempo di rendere vera la giustizia per tutti i figli di Dio. ]

Non ci sarà in America né riposo né tranquillità fino a quando

ai negri non saranno concessi i loro diritti di cittadini. I

turbini della rivolta continueranno a scuotere le fondamenta

della nostra nazione fino a quando non sarà sorto il giorno

luminoso della giustizia. Ma c'è qualcosa che debbo' dire alla

mia gente che si trova qui sulla tiepida soglia che conduce al

palazzo della giustizia. In questo nostro procedere verso la

giusta meta non dobbiamo macchiarci di azioni ingiuste.

Cerchiamo di non soddisfare la nostra sete di libertà bevendo

alla coppa dell'odio e del risentimento. Dovremo per sempre

condurre la nostra lotta al piano alto della dignità e della

disciplina. Non dovremo permettere che la nostra protesta

creativa degeneri in violenza fisica. Dovremo continuamente

elevarci alle maestose vette di chi risponde alla forza fisica

con la forza dell' anima.» Martin Luther KING - http://www.repubbIica.it/esteri/2013/08/28/news/martin Iuther-king-discorso-65443575/

«Anche là Silicon Valley ha la sua religione. E potrebbe presto diventare il

paradigma dominante tra i vertici e gli addetti ai lavori della culla

dell'innovazione contemporanea. E il «transumanismo» e si può definire, scrive il

saggista Roberto Manzocco in "Esseri Umani 2.0" (Springer, pp. 354), come «un

sistema coerente di fantasie razionali parascientifiche», su cui la scienza cioè

non può ancora pronunciarsi, «che fungono da risposta laica alle aspirazioni

escatologiche delle religioni tradizionali». Per convincersene basta scorrerne i

capisaldi: il potenziamento delle nostre capacità fisiche e psichiche;

l'eliminazione di ogni f01ma di sofferenza; la sconfitta dell'invecchiamento e

della morte. Ciò che piace ai geek della Valley è che questi grandiosi progetti di

superamento dell'umano nel "post-umano" si devono, e possono, realizzare tramite la

tecnologia. E tecniche, la cui fattibilità è ancora tutta da scoprire, come il

"mind uploading", ossia il trasferimento della coscienza su supporti non biologici,

e le ''nanomacchine", robot grandi come virus in grado di riparare le cellule

cancerose o i danni da malattia degenerativa direttamente a livello molecolare.»

Fabio CHIUSI, TRANS UMANO 1a trionferà, "l'Espresso" — 6 febbraio 2014

«Lord Martin Rees, docente di Astrofisica all'Università di Cambridge e astronomo

della Regina, la vede un po'

diversamente: i robot sono utili

per lavorare in ambienti proibitivi per l'uomo — piattaforme petrolifere in fiamme,

miniere semidistrutte da un crollo, centrali in avaria che perdono sostanze

radioattive — oltre che per svolgere mestieri ripetitivi. Ma devono restare al

livello di «utili idioti: la loro intelligenza artificiale va limitata, non devono

poter svolgere

DOCUMENTI

31

mestieri intellettuali complessi». L'astronomo della Corte d'Inghilterra, occhi

rivolti più alle glorie del F@gato che alle speranze e di un futuro cOmunque

problematico, propone una ricetta che sa di luddismo. Una ricetta anacronistica ed

estrema che si spiega con l'angoscia che prende molti di noi davanti alla rapidità

con la quale la civiltà dei robot — della quale abbiamo favoleggiato per decenni e

che sembrava destinata a restare nei libri di fantascienza — sta entrando nelle

nostre vite. Che i robot stiano uscendo dalle fabbriche lo sappiamo da tempo: il

bancomat è un bancario trasformato in macchina, in servizio notte e giorno. In

molti supermercati il cassiere non c'è più, sostituito da sensori, lettori di

codici a barre, sistemi di pagamento automatizzati. In Giappone e Francia si

moltiplicano treni e metropolitane guidate da un computer (è così la nuova Linea 5

della metropolitana di Milano), così come tutti i convogli che si muovono

all'interno dei grandi aeroporti del mondo sono, ormai, senza conducente.» Massimo GAGGI, E il robot prepara cocktail e fa la guerra, "Corriere della Sera. la

Lettura" — 26..gennaio 2014

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«Per molto tempo al centro dell'attenzione sono state le tecnologie e gli interrogativi che si portano dietro: «Meglio i tablet o i netbook?», «Android, iOs o Windows?», seguiti da domande sempre più dettagliate «Quanto costano, come si usano, quali app...». Intanto i docenti hanno visto le classi invase da Lim, proiettori interattivi, pc, registri elettronici o tablet, senza riuscire a comprendere quale ruolo avrebbero dovuto assumere, soprattutto di fronte a ragazzi tecnologicamente avanzati che li guardavano con grandi speranze e aspettative. Per gli studenti si apre una grande opportunità: finalmente nessuno proibisce più di andare in internet, di comunicare tramite chat, di prendere appunti in quaderni digitali o leggere libri elettronici.»

Dianora BARDI, La tecnologia da sola nonfa scuola, "II Sole 24 ORE. nòva" — 12 gennaio 2014

«Passando dal tempo che ritorna al tempo che invecchia, dal tempo ciclico della natura regolato dal sigillo della necessità al tempo progettuale della tecnica percorso dal desiderio e dall'intenzione dell'uomo, la storia subisce un sussulto. Non più decadenza da una mitica età dell'oro, ma progresso verso un avvenire senza meta. La progettualità tecnica, infatti, dice avanzamento ma non senso della storia. La contrazione tra "recente passato" e "immediato futuro", in cui si raccoglie il suo operare, non concede di scorgere fini ultimi, ma solo progressi nell'ordine del proprio potenziamento. Null'altro, infatti, vuole la tecnica se non la propria crescita, un semplice "sì" a se stessa. L'orizzonte si spoglia dei suoi confini. Inizio e fine non si congiungono più come nel ciclo del tempo, e neppure si dilatano come nel senso del tempo. Le mitologie perdono la loro forza persuasiva. Tecnica vûol dire, da subito, congedo dagli dèi.»

Umberto GALMBERTI, Psiche e techne. L 'uomo nell'età della tecnica, Feltrinelli, Milano 2002

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TIPOLOGIÅ C L'Europa del 1914 e l'Eùropa del 2014: quali le differenze? Il candidato esamini la questione sotto almeno tre dei seguenti profili: forme istituzionali degli Stati principali; stratificazione sociale; rapporti fra cittadini e istituzioni; sistemi di alleanze; rappofii fra gli Stati europei; rapporti fra l'Europa e il resto del mondo.

TIPOLOGIA D: tema di ordine generale

«Siamo un Paese straordinario e bellissimo, ma allo stesso tempo molto fragile. È fragile il paesaggio e sono fragili le città, in particolare le periferie dove nessuno ha speso tempo e denaro per far manutenzione. Ma sono proprio le periferie la città del futuro, quella dove si concentra l'energia umana e quella che lasceremo in eredità ai nostri figli. C'è bisogno di una gigantesca opera di rammendo e ci vogliono delle idee. Le periferie sono la città del futuro, non fotogeniche d'accordo, anzi spesso un deserto o un dormitorio, ma ricche di umanità e quindi il destino delle città sono le periferie. [.. .] Spesso alla parola "periferia" si associa il termine degrado. Mi chiedo: questo vogliamo lasciare in eredità? Le periferie sono la grande scommessa urbana dei prossimi decenni. Diventeranno o no pezzi di città?»

Renzo PIANO, Il rammendo delle periferie, "11 Sole 24 ORE" del 26 gennaio 2014 Rifletti criticamente su questa posizione di Renzo Piano, articolando in modo motivato le tue considerazioni e convinzioni al riguardo.

Durata massima della prova: 6 ore. E consentito l'uso del dizionario italiano. E consentito l'uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.

Non è consentito lasciare l'Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.

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SIMULAZIONE II°PROVA D’ESAME

Indirizzo: LI10- Grafica Tema di Discipline Grafiche

ESEMPIO PROVA

Valorizzare l’autenticità della “Raffo” una birra lager italiana prodotta dal 1919 al 1987 nella birreria omonima di Taranto. Nel 1961 il marchio è stato ceduto al gruppo peroni che, a sua volta, appartiene all’azienda sudafricana SABMiller. La birra Raffo è per antonomasia la “birra dei tarantini”. Caratteristiche

Categoria: Birra Tipo: lager Anno di creazione: 1919 Colore: Giallo oro Gradazione alcolica: 4.7% vol. Tipo di fermentazione: a bassa temperatura Gusto: secco- pieno- moderatamente amaro Temperatura di servizio: 9°/10°

Da sempre la Birra Raffo è lo sponsor ufficiale del Taranto Football club dal 1927. Il Taranto calcio attualmente milita nel girone H della serie D.

1. Meta progettazione Il candidato realizzi il logotipo della Birra Raffo; Realizzi la nuova etichetta;

2. Realizzazione del Manifesto della nuova stagione calcistica 2019 Il candidato deve seguire le seguenti misure del manifesto cm. 70x100 Nomenclatura Il visual: la parte illustrata deve invogliare i soci e non solo, è rappresentare lo spirito grintoso dei tarantini; l’head-line: la frase deve indicare la nuova stagione calcistica; il body-copy: il testo deve descrivere tutte le informazioni destinate ai soci e ai nuovi tesserati, e la prima data del campionato, aggiungere le icone dei social network dove seguire gli aggiornamenti. (Facebook- Instagram)

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I.S.I.S.S. M. POLO - Cecina

Classe 5 a sez. A LG

SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA Candidato/a .

N.B. Il tempo assegnato è di 90 minuti. Non è consentito l'uso del dizionario di inglese. Il segno indicante l'opzione scelta deve essere inequivocabile. Non saranno accettate correzioni con più segni, frecce o con indicazioni del tipo "si" o "no". Non è consentito usare correttori (gomma, "bianchetto" o nastro). Non saranno accettate eventuali parti scritte a lapis.

La Coordinatrice di classe

Votazioni Prova in Quindicesimi Materia

INGLESE Materia

MATEMATICA Materia

FILOSOFIA

Materia DISC. GRAFICHE

Votazione Votazione Votazione Votazione

Totale . Voto finale

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Simulazione 1110 Prova-vo A LG Discipline GraficheData

Nome e Cognome

Qua% sono ch-,que mass-media classicÝ.

• Teatro-cjnema-stampa-radio-sms; • Social network-cinema-Facebook-whatsapp-instagram; • Tv- radio-cinema-stampa-internet; network

Che cos'è l'immagine coordinata? • Identificazione di un prodotto • È l'elaborazione di una serie di elementi comunicativi, con il fine di un immediato

riconoscimento dell'azienda e elaborazione di oggetti a7iendali • Sono prodotti aziendali

Quali sono i principi dell'impaginazione? Buona leggibilità del testo- scelta dei caratteri armonizzati- disposizione dette

immagini secondo una gabbia- uso coerente del colore- equilibrio e ritmo nell'impaginazione:

• Testo-colore-armonia-bilanciamento-simmetria-suono Leggibilità-colore-forma- armonia-simmetria Colore-forme-suono-immagine

Che cos'è packaging? • La confezione d'esposizione del prodotto

La custodia del prodotto

• Il complesso delle diverse modalità d'imballaggio e confezione e presentazione del prodotto da offrire at pubblico.

• È l'immagine aziendale attraverso il prodotto Definisci il significato di Marchio e di Logotipo

Individua te parti fondamentali della pagina pubblicitaria, indicandole sull'immagine allegata:

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Filosofia Classe V ALG

17 aprile 2018 Cognome e Nome:

Rispondi correttamente alle seguenti domande

selezionando la risposta giusta con una crocetta.

i) L'idea per Hegei è:

C] ccrjcetto presefite p,eita Cl nessuna delle risposte è valida

2) La dialettica per Hegel è: CI metodo logico del sapere e struttura ontologica del reale Cl movimento dena realià

3) Il non-io di Fichte indica: [2 la natura come principio autonomo C] la natura come posta dall'Io la

natura come sintesi dl lo e non-10 nessuna tiene ilSPOSte

è

4) b 'lo Penso

[2 Una struttura trascendentale che ordina ed unifica l'esperienza sensibile 1'Io assoluto che si autopone

[2 1'essere origine dell'azione C] nessuna delle risposte è valida Rispondi sinteticamente alle seguenti domande in un massimo di 6 righe.

5) Alla luce di quello che hai studiato, descrivi sinteticamente le differenze del concetto di storia secondo Hegel e Schopenhauer. (max 6 righe)

rAssoåztz Realtà

va}ida

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6) Spiega brevemente perché Schopenhauer ritiene che la vira umana oscilli tra il dolore e la noia. (max 6 righe)

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SIMULAZIONE TERZA PROVA MATEMATICA -2

NOME e COGNOME . . .. . ........................punti..................

QUESITO 1 Enunciare la definizione di funzione iniettiva e di funzione suriettiva

QUESITO 2: Enunciare la definizione di funzione irrazionale, distinguendo le diverse tipologie (intera e fratta)

QUESITO 3) La funzione f (x) = ammette come Campo di Esistenza:

C.E. t.c.x>- 21 CE —

v x > +31 [2

QUESITO 4) Data la funzione essa ammette

40

due asintoti orizzontali y = +3 A y = —3 ed un asintoto verticale x = + 3

C] due asintoti verticali x = + 3 A x — — 3 e un asintoto orizzontale y = + 3

D nessun asintoto

C] soltanto due asintoti verticali x QUESITO 5) Data la funzione

QUESITO 6) Data la funzione

C] + 00

6 essa ammette lim 6

8 8

5 2

4 4

5x6 essa ammette lim 5x 6

8 8

5

5x

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2 ISISS Marco Polo Cecina - Simulazione Terza prova scritta d'esame Inglese –

Classe 5a Liceo Grafico - A.S. 17-18

O Horatio Nelson awasn't the winner of Waterloo asurvived the Battle of Trafalgar

Disn'tcelebrated in London Odidn't beat the French fleet

O In the World Cup Final of 1966, Hurst Ohad a quarrel with the linesman aplayedwearing a white t-shirt ascored a controversial goal agot a ced

9 The new Wembley Dhasdozens of toilets Ohasfourtiers a can accommodatethousands of impairedpeople Disn't the mostcapable of Europe

G A software with steepiearniqg curve means atilatitisçeiiaåie athatitisdifficult to learn athatitisflexible athatitisveryexoensive

Score . ../6

Totale parte di INGLESE .............. / 15

Studente .

Classe 5a . Data . ISISS Marco Polo Cecina - Simulazione Terza prova scritta d'esame - Classe 5 a Liceo Grafico - A.S. 17-18

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OConsider the videosthatwewatched to integrate some architecturetopics and briefly illustrate their contents.

Contenuto . Lingua . Score ....... / 4 5

OWhowas Sir Christopher Wren and whyis he considered one of the protagonists of Britishhistory ?

Contenuto .............. Lingua . Score ....... / 4 5

Studente ......................... ....

Classe 5 a ................. Data

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I.S.I.S.S. «Marco Polo»

8. SCHEDE INFORMATIVE PER LE SINGOLE DISCIPLINE (ALLEGATI A)

E.C.D.L. TEST CENTER ACCREDITATO

Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore « Marco Polo» Con Sezione associata: Istituto Tecnico Commerciale – Istituto Tecnico Agrario «Carlo Cattaneo»

Indirizzi: Liceo Grafico - Professionale per i Servizi Commerciali Tecnico Economico e Tecnologico Agrario Agroalimentare e Ambientale

Sede legale: via Montesanto, 1 – 57023 Cecina (LI) - 0586681936 - 0586686396

Sede Sez.Associata: via Marrucci – 57023 Cecina (LI) - 0586680696 - 0586630360 Codice fiscale: 92020930498 – Sito web Istituto: www.polocattaneo.it – email: [email protected]

Certificazione di qualità della Pubblica Amministrazione

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MATERIA DI INSEGNAMENTO: Italiano

1. PROF.SSA: Luisella Ragoni

2. NUMERO ORE DI LEZIONE SETTIMANALE: 4

1.

1 – OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA: (in termini di competenze): acquisire i contenuti dei vari moduli saper analizzare e confrontare testi di vario tipo saper inquadrare opere ed autori nell’opportuna cornice storico-culturale saper individuare nei testi le caratteristiche dell’autore o della corrente letteraria saper usare il lessico specifico, in rapporto al tipo di testo indicato saper esprimere giudizi critici 2 – CONTENUTI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO: Il percorso formativo ha seguito una didattica per moduli, pertanto i contenuti disciplinari risultano gli argomenti stessi dei vari moduli: Mod. 1 – Quadro storico-letterario La seconda metà dell’Ottocento: dal realismo al simbolismo; Il Positivismo; la teoria dell’evoluzione; il romanzo realista e naturalista; la poesia simbolista. Il Novecento: il decadentismo e l’età delle Avanguardie; la letteratura decadente; il romanzo estetizzante. Testi: Baudelaire: L’albatro Mod. 2 – Giovanni Pascoli Ritratto biografico e letterario; la poetica del fanciullino. Testi: Da Il fanciullino; X Agosto; Temporale; Il tuono; Lavandare, Novembre; L’assiuolo; Il gelsomino notturno. Mod. 3 – Gabriele D’Annunzio Ritratto biografico e letterario; le fasi poetiche. Testi: da Il Piacere: Andrea Sperelli; da Le Laudi: La sera fiesolana, La pioggia nel pineto. Mod. 4 --Luigi Pirandello Ritratto biografico e letterario; la poetica; il teatro. Testi: : da L’umorismo; Il treno ha fischiato, La carriola, La patente, da Il Fu Mattia Pascal; Così è (se vi pare). Mod. 5 – Italo Svevo Ritratto biografico e letterario; la poetica; i romanzi. Testi: La coscienza di Zeno: Il dottor S.( Prefazione), L’ultima sigaretta, Un rapporto conflittuale, Il trionfo di Zeno, Una catastrofe inaudita.

2. Mod. 6 – Il primo Novecento La cultura dell’impegno: l’esistenzialismo, le riviste, le Avanguardie storiche, Futurismo e crepuscolarismo; l’ermetismo. Testi: S. Quasimodo: Ed è subito sera.

3. Mod. 7 – Giuseppe Ungaretti Ritratto biografico e letterario; la poetica. Testi: Il porto sepolto; Fratelli; Veglia; I Fiumi; San Martino del Carso; ; Soldati; Non gridate più.

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4. Mod. 8 – Eugenio Montale Ritratto biografico e letterario; la poetica del male di vivere. Testi: Meriggiare pallido e assorto; Non chiederci la parola; Spesso il male di vivere; I limoni. 3 – METODI D’INSEGNAMENTO: Brainstorming sulle parole chiave, specie nell’introduzione di nuovi contenuti, per fissare i concetti fondamentali; lezione frontale per esporre i contenuti; mappe cognitive per favorire l’apprendimento e facilitare il metodo di studio; analisi guidate per la lettura e l’interpretazione dei testi; discussioni e confronti per favorire lo sviluppo dello spirito critico; lavori di gruppo; ricerche individuali per potenziare l’apprendimento; lezioni di recupero per alunni in difficoltà. 4 – STRUMENTI DI INSEGNAMENTO: Sambugar-Salà: L M 2 Il Novecento; La Nuova Italia Laboratori multimediali; Internet. Audiovisivi. 5 – VISITE GUIDATE: nessuna 6 – INTERVENTI DIDATTICI EDUCATIVI INTEGRATIVI: Il recupero è stato svolto prevalentemente in maniera curricolare, nelle ore di lezione settimanale rivolto all’intera classe. Interventi particolari sono stati indirizzati all’apprendimento e all’esercitazione sulle quattro tipologie che riguardano lo scritto di italiano. 7 – CRITERI E STRUMENTI DI VERIFICA ADOTTATI: Verifiche formative in itinere, durante lo svolgimento dei moduli e verifiche sommative finali. Le tipologie sono state quelle delle prove strutturate e semistrutturate ( con livello di sufficienza predeterminato), del colloquio orale e di elaborati di varia natura. Per lo scritto: esercitazioni- simulazioni di prova d’esame (con le varie tipologie), con griglia per la misurazione e la valutazione. La scala dei voti utilizzata è stata quella concordata collegialmente dal TRE al DIECI. 8 – OBIETTIVI RAGGIUNTI: La classe ha mostrato un certo interesse per la studio della letteratura, seguendo con attenzione e partecipando al dialogo educativo in maniera soddisfacente. Gli obiettivi, in termini di competenze, sono stati conseguiti dalla quasi totalità della classe in maniera sufficiente: alcuni hanno raggiunto un grado di preparazione discreto, grazie alle capacità, all’impegno e all’applicazione costante e motivata e sono in grado di elaborare giudizi e comparazioni tra autori e testi diversi dello stesso autore o di autori differenti; solo un piccolo gruppo di alunni ha mostrato di avere ancora difficoltà ad orientarsi nella letteratura in maniera critica, rimanendo ancorato ad un apprendimento scolastico e non sempre soddisfacente. Riguardo allo scritto, le esercitazioni relative alle nuove tipologie di elaborati hanno dato, mediamente, un esito accettabile: una buona metà della classe ha dimostrato di aver raggiunto una capacità espressiva adeguata specie nelle tipologie A (analisi del testo) e B (saggio breve); altri registrano ancora delle carenze espressive.

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MATERIA DI INSEGNAMENTO:

Storia

PROF.SSA: Luisella Ragoni

NUMERO ORE DI LEZIONE SETTIMANALE: 2

1 – OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA:

In termini di competenze : - Acquisire i contenuti specifici di ogni modulo

- Saper collegare fatti storici specifici al contesto

- Saper leggere, capire, interpretare un documento o un testo storiografico

- Saper adoperare termini e concetti specifici del linguaggio storico

- Saper interpretare e utilizzare carte storico-geografiche, schemi, tabelle, grafici

- Saper sintetizzare, schematizzare, esporre, argomentare una narrazione storica.

2 – CONTENUTI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO: (Argomenti trattati ed ore d’insegnamento) Il percorso formativo è stato articolato secondo vari moduli:

Modulo 1 – La grande guerra come svolta storica La prima guerra mondiale; La rivoluzione russa; L’Unione sovietica degli anni Venti; La crisi del dopoguerra in Italia e in Europa. Mod. 2 – L’età dei totalitarismi Il fascismo; La crisi del ’29; Le risposte alla crisi; Il nazismo; Il regime staliniano.

Mod. 3 – Dalla seconda guerra mondiale alla Guerra Fredda La seconda guerra mondiale; La Resistenza; Il nuovo ordine internazionale; Bipolarismo e decolonizzazione; Il Sessantotto; La guerra fredda e la distensione; Il referendum istituzionale e la Costituzione (cenni). 3 – METODI D’INSEGNAMENTO: (Strategie educative, esercitazioni, compresenza) Brainstorming sulle parole chiave, specie nell’introduzione dei nuovi contenuti, per fissare i concetti fondamentali; lezione frontale per esporre i contenuti; mappe cognitive per favorire l’apprendimento e facilitare il metodo di studio; lettura e commento di testi storiografici e testimonianze; discussioni e confronti per favorire lo sviluppo dello spirito critico; lavori di gruppo; lezioni di recupero. 4 – STRUMENTI : Libro di testo: Montanari: Il tempo e le cose- Ed. Laterza

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Fotocopie fornite dall’insegnante; laboratorio multimediale; audiovisivi. 5 – VISITE GUIDATE: nessuna 6 – INTERVENTI DIDATTICI EDUCATIVI INTEGRATIVI: Il recupero è stato effettuato prevalentemente in orario curricolare, rivolto a tutta la classe, su argomenti

più impegnativi, con l’uso di strumenti adeguati (mappe concettuali, schemi, …).

7 – CRITERI E STRUMENTI DI VERIFICA ADOTTATI: (Tipologia e numero di prove, criteri di misurazione, scala dei voti) Verifiche formative in itinere, durante lo svolgimento dei moduli e verifica sommativa finale; le tipologie

sono state quella del colloquio per facilitare l’espressione e l’uso del lessico specifico, le prove strutturate

e i questionari, con punteggio e livello di sufficienza predeterminato; elaborati scritti (sintesi, relazioni, temi)

ed elaborazione di mappe e schemi.

La scala dei voti utilizzata è stata dal 3 al 10, come concordato collegialmente. 8 – OBIETTIVI RAGGIUNTI: Gli obiettivi fissati, indispensabili per uno studio attento e critico della storia, risultano forse di difficile

raggiungimento in una disciplina che prevede due ore settimanali curricolari, pertanto lo sforzo

dell’insegnante consiste nel conciliare le mete educative e formative con i tempi di apprendimento e le

capacità degli alunni.

Questi hanno mostrato impegno e interesse accettabili, pertanto il grado di preparazione raggiunto risulta

mediamente soddisfacente e in alcuni casi buono.

IL DOCENTE Luisella Ragoni

Cecina, 8 maggio 2018

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MATERIA DI INSEGNAMENTO: MATEMATICA

PROF. SSA PACCHINI FRANCESCA

NUMERO ORE DI LEZIONE SETTIMANALE: 2 TOTALE

ANNUALE ORE: 66 EFFETTIVE

CONSIDERAZIONI COMPLESSIVE: La classe, composta da 22 alunni iscritti, ha visto la frequenza soltanto di 19, dal momento che un'alunna non hai mai frequentato le lezioni, ed un'altra ha frequentato molto saltuariamente nel primo quadrimestre e non mai ha frequentato nel secondo quadrimestre. La classe risulta estremamente eterogenea sia rispetto al profitto ed al rendimento ottenuto nella materia, sia rispetto all'interesse ed all'impegno dimostrato. Alcuni alunni, pur a fronte di uno studio costante e attiva partecipazione alle lezioni, hanno trovato estrema difficoltà nel seguire gli argomenti svolti durante l’anno, a causa dell’ampliamento della parte teorica e del necessario rigore del linguaggio, mentre alcuni, che rappresentano la maggior parte della classe, hanno ottenuto un insoddisfacente livello di abilità e competenze, In molti casi, comunque, le difficoltà riscontrate sia dal punto di vista teorico che pratico sono da imputare ad una mancanza di costanza nello studio. le numerose assenze o a pregresse lacune non del tutto colmate, Alla classe non sono iscritti alunni con certificazione 104, mentre sono iscritti alla classe due alunni certificati DSA che in Matematica e Fisica hanno mostrato impegno piuttosto scarso e di conseguenza hanno ottenuto risultati non del tutto soddisfacenti, soprattutto se paragonati ai risultati ottenuti negli anni precedenti. L’analisi matematica è stata trattata sia dal punto di vista intuitivo sia, ogni qual volta é stato possibile, dal punto di vista grafico. La parte operativa è stata affrontata limitatamente a casi semplici e non troppo impegnativi sotto l'aspetto del calcolo. Per questo motivo non sono state affrontate dimostrazioni dei vari teoremi in programma, limitandosi ai soli enunciati ed al significato, e non sono state formulate alcune definizioni.

OBIETTIVI RAGGIUNTI: Lo studio della Matematica nel corso del Quinto anno ha avuto come obiettivo principale quello di percorrere alcuni dei principali concetti dell'analisi matematica, cogliendone alcune specificità e sottolineando l'importanza del concetto di funzione e dello studio delle sue caratteristiche e delle su proprietà, anche attraverso l'approfondimento di alcuni aspetti storici del calcolo differenziale.

Matematica: Conoscenze: La classe ha mediamente acquisito, in modo differenziato e non omogeneo,

alcuni concetti alla base dell’analisi matematica. Per i dettagli si veda il programma svolto in allegato

Competenze: Gli studenti, in modo differenziato, sono mediamente in grado di applicare le conoscenze per individuare le proprietà fondamentali di una funzione a partire dal suo grafico. Inoltre gli studenti sanno mediamente applicare, in modo differenziato, le conoscenze acquisite per la risoluzione di semplici esercizi riguardanti limiti o derivazione di funzioni razionali intere o fratte

METODI DI INSEGNAMENTO: L’attività didattica si è svolta principalmente attraverso lezioni partecipate, in cui si è cercato di introdurre gli argomenti a partire da un punto di vista intuitivo e attraverso lezioni frontali in cui si è giunti alla formalizzazione matematica

MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO: Per lo svolgimento del lavoro è stato utilizzato: - il libro di testo

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- per Matematica “Principi della Matematica Vol.5” Re Fraschini Ed, Atlas - appunti e fotocopie forniti dall’insegnante - Uso della LIM con visione di videolezioni, esperimenti e materiale reperito in rete. - Uso della calcolatrice scientifica - per studenti con DSA: uso di formule mappe e schemi

MEZZI E CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE: Per la verifica sono state utilizzate prove scritte ed orali, sia formative che sommative. Inoltre è stato tenuto conto anche dell’impegno, del grado di partecipazione e dei progressi realizzati rispetto ai livelli iniziali in modo da valutare la complessiva evoluzione del singolo alunno.

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MATERIA DI INSEGNAMENTO: FISICA

PROF. SSA PACCHINI FRANCESCA

NUMERO ORE DI LEZIONE SETTIMANALE: 2 TOTALE

ANNUALE ORE: 66 EFFETTIVE

CONSIDERAZIONI COMPLESSIVE: La classe, composta da 22 alunni iscritti, ha visto la frequenza soltanto di 19, dal momento che un'alunna non hai mai frequentato le lezioni, ed un'altra ha frequentato molto saltuariamente nel primo quadrimestre e non mai ha frequentato nel secondo quadrimestre. La classe risulta estremamente eterogenea sia rispetto al profitto ed al rendimento ottenuto nelle materie, sia rispetto all'interesse ed all'impegno dimostrato. Alcuni alunni, pur a fronte di uno studio costante e attiva partecipazione alle lezioni, hanno trovato estrema difficoltà nel seguire gli argomenti svolti durante l’anno, a causa dell’ampliamento della parte teorica e del necessario rigore del linguaggio, mentre alcuni, che rappresentano la maggior parte della classe, hanno ottenuto un insoddisfacente livello di abilità e competenze, In molti casi, comunque, le difficoltà riscontrate sia dal punto di vista teorico che pratico sono da imputare ad una mancanza di costanza nello studio. le numerose assenze o a pregresse lacune non del tutto colmate, Alla classe non sono iscritti alunni con certificazione 104, mentre sono iscritti alla classe due alunni certificati DSA che in Matematica e Fisica hanno mostrato impegno piuttosto scarso e di conseguenza hanno ottenuto risultati non del tutto soddisfacenti, soprattutto se paragonati ai risultati ottenuti negli anni precedenti. Per lo svolgimento del programma di fisica l’attenzione si è focalizzata sui fenomeni privilegiando maggiormente l’aspetto descrittivo e intuitivo degli stessi, riducendo quindi al minimo la loro formalizzazione matematica e la risoluzione di esercizi e problemi. Anche per questa materia le difficoltà maggiori riscontrate sono legate all’acquisizione del linguaggio specifico, ed all'applicazione delle nozioni negli esercizi. Inoltre il programma è stato modificato e ridotto, per adattare la tempistica di spiegazione ai tempi di assimilazione e rielaborazione degli studenti, che si è rivelata piuttosto lenta e difficoltosa. Anche nel caso della fisica la capacità di attenzione e lo studio individuale si sono rivelati scarsi.

OBIETTIVI RAGGIUNTI: Per lo studio della fisica, si sono approfonditi alcuni aspetti della Teoria dell'elettromagnetismo. sottolineando l'importanza del percorso storico che ne ha accompagnato lo studio, e parallelamente ad esso la progressiva conoscenza della struttura intrinseca della materia attraverso la costruzione di modello atomici sempre più sofisticati. Si è poi proceduto allo studio delle caratteristiche delle onde in generale e delle onde elettromagnetiche in particolare, con maggior attenzione allo spettro del visibile ed alla luce, anche avvalendosi di cenni storici.

Fisica: Conoscenze: La classe ha mediamente acquisito i concetti fondamentali alla base del programma

svolto. Competenze: Gli studenti, in modo differenziato, sono mediamente in grado di illustrare alcune delle

leggi fondamentali legate agli argomenti trattati. METODI DI INSEGNAMENTO:

L’attività didattica si è svolta principalmente attraverso lezioni partecipate, in cui si è cercato di introdurre gli argomenti a partire da un punto di vista intuitivo e attraverso lezioni frontali in cui si è giunti alla formalizzazione per quanto riguarda la matematica o la descrizione del fenomeno per quel che riguarda la fisica.

MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO: Per lo svolgimento del lavoro è stato utilizzato:

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- il libro di testo - “Fisica. Smart” , Michael Wysession Sophia Yancopoulos . Ed. Pearson - appunti e fotocopie forniti dall’insegnante - Uso della LIM con visione di videolezioni, esperimenti e materiale reperito in rete. - Uso della calcolatrice scientifica - per studenti con DSA: uso di formule mappe e schemi

MEZZI E CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE: Per la verifica sono state utilizzate prove scritte ed orali, sia formative che sommative. Inoltre è stato tenuto conto anche dell’impegno, del grado di partecipazione e dei progressi realizzati rispetto ai livelli iniziali in modo da valutare la complessiva evoluzione del singolo alunno.

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CLASSE: 5° A LG MATERIA DI INSEGNAMENTO: STORIA DELL’ARTE DOCENTE: PROF. SARPERI GIANCARLO NUMERO ORE DI LEZIONI SETTIMANALI: 3 TOTALE ANNUALE ORE: 83 EFFETTIVE 1 – OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA: In termini di conoscenze :

Conoscere i caratteri fondamentali delle principali correnti e dei movimenti artistici svolti nel programma.

Conoscere le opere e gli artisti in relazione al proprio contesto storico-artistico.

In termini di competenze : Saper collocare l'opera nel proprio contesto storico-culturale. Saper analizzare le opere trattate e il loro specifico linguaggio. Saper effettuare confronti e analogie tra le varie opere. Sviluppare la capacità di contestualizzazione e di valutazione critica. Sviluppare un approccio critico autonomo rispetto alla lettura dell’opera d’arte e dei fenomeni

artistici Sviluppare la terminologia specifica.

2 – CONTENUTI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO:

L’architettura neoclassica: E-L. Boullèe La pittura neoclassica: J-L. David – J-A-D. Ingres. L’Arte Romantica. L’epoca e le idee.

Gli autori: C.D. Friedrich, J. Constable, W. Turner, T. Gericault, E. Delacroix, F. Hayez. L’età del Realismo. Origini e modelli del movimento.

Gli autori: Corot e la scuola di Barbizon, G.Courbet, i Macchiaioli e G. Fattori. La fotografia, cenni sulla nascita e sui primi autori: N. Niepce, F. Daguerre, F. Talbot, Nadar, i

Fratelli Alinari. L’Impressionismo e il Post-Impressionismo. Origini e modelli dei movimenti.

Gli autori impressionisti: E. Manet, C. Monet, P-A. Renoir, E. Degas. Gli autori post-impressionisti: H. de Toulouse Lautrec, V. van Gogh, P. Gauguin, P. Cezanne.

L’Art Nouveau. Origini e diffusione. Gli autori: G. Klimt.

Le Avanguardie storiche. Origini, motivazioni e idee. Espressionismi: H. Matisse e i Fauves, Kirchner e Die Brucke, E. Schiele. Cubismo: P. Picasso, G. Braque. Futurismo: U. Boccioni, C. Carrà, G. Balla, A. Sant’Elia, F. Depero. Astrattismi: Der Blaue Reiter, V. Kandinskij, P. Klee, P. Mondrian. Dadaismo: H. Arp, M. Duchamp, Man Ray. Surrealismo: M. Ernst, J. Mirò, R. Magritte, S. Dalì.

La Metafisica. Le poetiche. Gli autori: C. Carrà, G. de Chirico, A. Savinio.

La Scuola di Parigi Gli autori: A. Modigliani, M. Chagall.

La Pop-Art. Arte e civiltà di Massa Gli autori: A. Warhol, R. Lichtenstein.

Si prevede nell’ultima fase dell’anno scolastico lo svolgimento di lezioni centrate su argomenti specifici dell’arte del Novecento. I movimenti e le tendenze artistiche che non sono stati trattati nel programma

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svolto durante l'anno, verranno affrontati qualora rientrino nei temi delineati nelle tesine o nei percorsi individuali per la prova orale dell’Esame di Stato. 3 –METODI D’INSEGNAMENTO: Lezione frontale e partecipata, tecnologia che la scuola mette a disposizione (LIM, PC e relativi software di visualizzazione immagini e videoscrittura, proiettore, ricerca e approfondimento individuale. 4 – STRUMENTI D’INSEGNAMENTO: Libro di Testo: F. P. Di Teodoro “Il Cricco di Teodoro - Itinerario nell’arte” versione verde vol. 3 “Dall'Età dei Lumi ai giorni nostri”, Bologna 2012 Autori: G. Cricco, F. P. di Teodoro 5 – CRITERI E STRUMENTI DI VERIFICA ADOTTATI: Prove di verifica scritta con domande aperte e chiuse, verifiche orali individuali Prove scritte modellate sulle tipologie delle terze prove d’esame. La scala dei voti utilizzata è stata quella concordata collegialmente dal TRE al DIECI 6 – OBIETTIVI RAGGIUNTI: La classe alla fine dell’anno scolastico ha assimilato le figure degli artisti maggiori e delle loro opere principali, il senso e l’indirizzo culturale dei più importanti movimenti artistici che si susseguono nel corso dell'Ottocento e del primo Novecento. Evidentemente, il programma del quinto anno non è stato svolto nella sua interezza, dato che la classe, ha dovuto recuperare, sia nel quarto che nel quinto anno, i programmi non svolti per intero negli anni precedenti. Dunque, ho dovuto sacrificare ore di lezione per affrontare in maniera sintetica ed essenziale gli argomenti non svolti nel quarto anno, partendo dal Manierismo per poi ricollegarmi al programma di quest'anno. In termini di competenze, i discenti hanno dimostrato di saper analizzare lo stile di una singola opera, utilizzando la terminologia specifica, e hanno sviluppato, per certi aspetti, un personale senso critico rispetto alle opere e ai movimenti artistici trattati durante l'anno scolastico. Una parte dei discenti ha dimostrato un vivo interesse per gli argomenti svolti, intervenendo con domande specifiche. Altri, pur essendo meno interessati, hanno dimostrato una certa curiosità per determinate figure artistiche presentate nel corso del programma. Dai dati emersi dagli strumenti di valutazione risulta che alcuni discenti hanno una preparazione soddisfacente, altri raggiungono buoni livelli, altri ancora, pur avendo adeguate capacità, raggiungono appena la sufficienza. Dal punto di vista disciplinare, nonostante alcune differenze comportamentali tra i vari alunni, la classe ha assunto nel complesso un comportamento corretto verso l’insegnante, dimostrando quasi sempre di conoscere le regole disciplinari del gruppo classe. Cecina, 15/05/2018 IL DOCENTE Giancarlo Sarperi

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RELAZIONE FINALE A. S. 2017/2018 Classe V ALG

Disciplina: Filosofia

Docente: Prof. Pietro Paggetti

1. Analisi della classe

La classe V del Liceo Artistico, composta da 23 allievi di cui 4 maschi e 19 femmine, ha avuto nel triennio quattro diversi insegnanti di filosofia di cui due si sono avvicendati in terza.

Ad inizio anno, dopo aver conosciuto la classe per la prima volta, ho sottoposto agli alunni alcune verifiche, scritte e orali, che mi permettessero di capire meglio il livello delle conoscenze e competenze di partenza. Il percorso di filosofia che la classe ha svolto nel corso del triennio ha sicuramente risentito dell’avvicendamento di insegnanti diversi soprattutto nel corso della classe terza.

Ad inizio anno, in generale, non è stata riscontrata una buona padronanza del linguaggio specifico e dei concetti filosofici di base. La classe si è dimostrata inizialmente molto poco motivata allo studio della filosofia, ma sempre corretta e rispettosa dell’insegnante e partecipativa al lavoro didattico svolto in classe. Dovendo iniziare dal rapporto tra empiristi e razionalisti, per poi affrontare lo studio di Kant, ho preferito affrontare il ripasso dei concetti chiave della filosofia classica e moderna, e propedeutici allo studio di quella contemporanea, di volta in volta che i nuovi argomenti trattati a lezione lo rendevano necessario. Ciò sicuramente ha permesso di frazionare di distribuire meglio i concetti e termini specifici durante tutto l’anno scolastico ed ha favorito la loro assimilazione da parte degli studenti. D’altra parte, tuttavia, ciò ha comportato un rallentamento nello svolgimento del programma. Per favorire uno studio migliore e una “recupero” delle carenze in itinere, ho fornito alla classe schemi e riassunti per ogni argomento trattato che potessero integrare e supportare lo studio sul libro di testo di cui si è favorito l’utilizzo. Inoltre, è stato realizzato un blog (“mai dire filosofia”) su cui sono state pubblicate delle video-lezioni insieme a tanto altro materiale (anche in funzione dell’esame di maturità, come la raccolta di post tematici del “caffè filosofico”) che gli studenti hanno potuto avere sempre a disposizione. I video e gli altri materiali digitali sono stati appositamente preparati anche nell’ottica di fornire strumenti compensativi per i due studenti DSA presenti in classe, come previsto dal PDP. Rispetto al livello di partenza risulta incrementato: • l’interesse per la disciplina; • una partecipazione più attiva e pertinente in classe; • una maggiore capacità di cogliere nessi e analogie tra concetti affini anche se di autori differenti; • una maggiore capacità critica riguardo all’approccio metodologico nell’affrontare problemi; • una maggiore capacità sistematico-argomentativa; • un utilizzo del linguaggio specifico più adeguato e consapevole.

Nonostante un primo quadrimestre decisamente più difficile dal punto di vista del profitto, come del resto era facile immaginare, ho riscontrato, mediamente, molti progressi da parte degli studenti e una cresciuta passione per lo studio della filosofia. In particolare è presente un gruppo di studenti che hanno un

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buon rendimento, mentre mediamente la classe risulta più che sufficiente. Solo per un ristretto gruppo di alunni, invece, permangono alcune lievi difficoltà.

Dal punto di vista del comportamento la classe è sempre stata corretta e rispettosa, dimostrandosi

consapevole delle lacune e quindi del lavoro e degli obiettivi da raggiungere. Degna di nota è stata la partecipazione assidua al corso di recupero che avevo attivato per colmare le lacune registrate a fine primo quadrimestre; una partecipazione che ha interessato quasi tutta la classe e quindi anche chi non aveva ottenuto l’insufficienza agli scrutini di febbraio.

2. Strumenti di verifica e criteri di valutazione

I criteri di valutazione sono quelli previsti dal P.T.O.F. La preparazione degli allievi è stata verificata mediante prove orali e scritte secondo quanto previsto dalla normativa vigente e in conformità con le tipologie di prove fissate dall’esame di stato.

Ai fini della valutazione, nel corso di ciascuna verifica (orale e/o scritta), si è tenuto conto di quanto segue: 1. conoscenza generale degli argomenti svolti a lezione; 2. fluidità espositiva, correttezza lessicale e competenza linguistica; 3. capacità di cogliere nessi e analogie con problematiche e fenomeni correlati a quello

espressamente oggetto della domanda; 4. capacità logico-critiche.

3. Argomenti svolti

Note introduttive e caratteri generali • Il perché della filosofia tra meraviglia e conoscenza. • Significato e possibilità di una conoscenza universale e necessaria • Perché l'uomo può conoscere: dai sensi al logos. • Empiristi e Razionalisti: due differenti punti di vista per spiegare la realtà.

Kant: l’ultimo degli illuministi e il primo dei romantici • La critica della ragion pura come soluzione de problemi lasciati aperti dai raziona -listi e dagli empiristi. • La rivoluzione copernicana in campo gnoseologico. • La Critica della ragion pratica: l’autonomia della morale e la libertà dell’uomo. • La critica del giudizio: l’arte come punto di incontro tra libertà e necessità. Fichte. Le aporie Kantiane e la fondazione dell’idealismo etico • La critica a Kant. • La negazione del noumeno. • La riconduzione del reale al razionale e dell’Io Penso all’Io Puro. • La dialettica Fichtiana e la Dottrina della Scienza. Hegel. L’idealismo assoluto. • La critica hegeliana alle filosofie di Kant e Fichte. • La nuova concezione hegeliana dello Spirito come infinito. • Il processo triadico dello Spirito in senso “circolare “dialettico. • La Filosofia della Natura: lo schema dialettico. • Le Lezioni di Berlino: la Natura della Storia e la Filosofia della Storia. Le categorie della Storia.

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Schopenhauer. Il Mondo come Volontà e Rappresentazione • Il mondo come rappresentazione. • Le forme a priori dello spazio e del tempo; la categoria della causalità. • Il mondo come volontà. • La natura della volontà : incausata, eterna e infinita. • La vita come oscillazione tra dolore e noia. • La liberazione dal dolore attraverso: arte, etica e ascesi.

Nietzsche. “Il primo filosofo del Novecento” • La Nascita della Tragedia. Cenni • Le considerazioni “inattuali”: la critica alla “saturazione del fatto”. • Le opere dell’”Intermezzo illuministico”: il distacco da Schopenhauer. • La Gaia Scienza: l’uomo folle. • Così parlo Zarathustra: l’annuncio dell’Oltreuomo, dell’Eterno ritorno, dell’Amor fati. Freud. La nascita della Psicoanalisi • Freud e la “scuola del sospetto”. • Dagli studi sull'isteria alla scoperta dell’inconscio. • L'interpretazione dei sogni nella pratica analitica. • Le Topiche e la struttura della personalità

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MATERIA DI INSEGNAMENTO:

Inglese

1. PROF.: Giovanni Mancini

2. NUMERO ORE DI LEZIONI SETTIMANALI : 3

TOTALE ANNUALE ORE EFFETTIVE :97 (curricolari) più31 di

potenziamento (co-docenza) il tutto comprese quelle ancora da svolgere

1 – OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA:

In termini di conoscenza :

Elementi essenziali dell'analisi architettonica; ampliamento e consolidamento delle

proprie conoscenze.

In termini di competenze applicative :

Acquisizione di strategie, fraseologia e terminologia caratteristica della fase di analisi,

comunicazione e presentazione del proprio operato e di alcuni aspetti della cultura

artistica.

In termini di capacità:

Comprensione di idee principali ma anche di particolari significativi, di testi e dialoghi

di carattere specialistico. Interazione, il più possibile corretta per lingua e contenuto

riguardo argomenti di carattere personale e professionale coerenti con l'asse culturale

caratterizzante il corso di studi. Produzione di brevi testi di carattere professionale

corretti per forma e registro, con adeguata conoscenza del lessico specifico.

2 – CONTENUTI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO:

(Argomenti trattati ed ore d’insegnamento)

Premessa : l'intero programma di questo anno scolastico è stato impostato e

sviluppato mediante un approccio prevalentemente pragmatico. Si è scelto di

proporre ai discenti una lingua straniera "operativa", legata cioé ad esigenze

specifiche fruibili nel giornaliero e spesso "al servizio" di altre discipline.

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Gli argomenti trattati si possono così riassumere :

Su indicazione del Dirigente Scolastico e in mancanza di docenti abilitati, si è

proceduto in stile CLIL (Content and Language Integrated Learning).Cooperando con

il collega di Storia dell'Arte è stato deciso di proporre un percorso volto all'analisi di

alcune tra le più significative opere architettoniche dell'età moderna e

contemporanea, fornendo nel contempo gli strumenti linguistici per padroneggiare la

loro esposizione. Nel dettaglio, sono stati studiati il Guggenheim Museum di New

York, il Sydney Opera House (Sydney), Fallingwater (Pennsylvania), St

Paul'sCathedral(London) e New WembleyStadium (London). I criteri con i quali

analizzare ed esporre i dettagli dei suddetti edifici sono contenuti nei vari

"referencematerials" (sia cartacei che digitali).

Nella seconda parte dell’anno, sono state praticate le strategie organizzative, la

fraseologia e la terminologia da utilizzare nel corso della presentazione dei propri

lavori (book), dall'interazione di base con il proprio interlocutore alle varie fasi

operative relative alla realizzazione di ogni lavoro presentato. In particolare,sono stati

introdotti, praticati ed utilizzati gli esponenti applicanti le seguenti funzioni :

introdurre un lavoro; collocare un proprio lavoro nel tempo; parlare del tempo

impiegato per completare un lavoro; parlare dell’ambito di assegnazione di un lavoro;

motivare la scelta della tecnica usata; definire in modo professionale la tecnica;

descrivere le caratteristiche fisiche della tecnica; mettere in risalto le peculiarità della

tecnica; parlare dei vantaggi e degli svantaggi della tecnica; definire i campi di

applicazione della tecnica; illustrare le fasi operative della tecnica; parlare di

eventuali difficoltà incontrate; descrivere eventuali trucchi ed accorgimenti messi in

atto; illustrare il messaggio convogliato; parlare del gradimento registrato (personale

e da parte altrui); citare eventuali piazzamenti in concorsi.

Ad integrazione della fraseologia del colloquio d’esame, sono stati introdotti e

praticati (anche se solo negli ultimi tempi di scuola) gli esponenti applicanti le

seguenti funzioni comunicative:

offrirsi di fare qualcosa; esprimere desiderio; esprimere rammarico; esprimere

intenzione e determinazione; esprimere gusti e preferenze; dire ciò che non piace;

esprimere indifferenza; esprimere preferenza; ringraziare e rispondere al

ringraziamento; offrire; accettare e rifiutare un’offerta; scusarsi ed accettare scuse;

chiedere ed esprimere un’opinione; esprimere accordo, accordo con riserva e

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disaccordo; interrompere; chiedere chiarimenti e ripetizioni; chiarire; cambiare,

rafforzare e riformulare un argomento.

Da un punto di vista strettamente funzionale, grammaticale e sintattico sono state

ripresentate, praticate ed applicate nelle situazioni sopra accennate, le strutture delle

principali forme temporali introdotte nel quinquennio ed un ovvio ampliamento del

lessico professionale.

Le ore di insegnamento sono state un totale di 97 effettive alle quali vanno aggiunte

31 di potenziamento (co-docenza con Storia dell’Arte). Il programma è stato

suddiviso in tre moduli.

3 – METODI D’INSEGNAMENTO:

(Strategie educative, esercitazioni, compresenza)

Il lavoro svolto in classe ha seguito uno schema articolato secondo alcuni punti ormai

usuali: la presentazione di nuovi spunti e materiali (globalità); l'individuazione di

strategie e di strumenti linguistici (analisi) atti alla rielaborazione ed alla produzione

più o meno personalizzata (sintesi). In queste due ultime fasi, ovviamente, è stato

necessario sfruttare (più ripassando che approfondendo) alcuni aspetti linguistici che

costituiscono il background del percorso didattico intrapreso nel corso degli anni

scolastici precedenti.

Gli studenti si sono misurati spesso in lavori individuali per esercitare una certa

autonomia decisionale nonché per mettere in pratica quanto introdotto. L'insegnante

ha agito da coordinatore e supervisore del lavoro, da dispensatore di competenze e

suggerimenti nonché da operatore di controlli. Nel corso del 2° quadrimestre sono

state effettuate due simulazioni di terza prova, con eguale tipologia di esercizi (due

domande aperte con l’aggiunta di quattro scelte multiple con quattro opzioni

ciascuna). Per tutto l’anno scolastico, inquadrata nell’ambito del “potenziamento”,è

statasvolta una lezione settimanale di co-docenza con l’insegnante di Storia dell’Arte.

4 – METODI D’INSEGNAMENTO: (Testi in adozione e consigliati, uso dei laboratori e dei sussidi didattici)

Non si è ritenuto opportuno sfruttare il testo che era stato a suo tempo introdotto in

terza.Sono stati invece forniti ai ragazzi “referencematerials” elaborati

dall'insegnante, sia cartacei (fotocopie) che multimediali (slides messe poi a

disposizione sul desktop del computer di classe). A questo materiale sono state

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aggiunte elaborazioni più o meno personalizzate create ex-novo in classe

(specialmente “drills” ad hoc).

Fortunatamente l’aula era dotata di LIM e praticamente tutte le lezioni sono state

caratterizzate dall'uso di questo sussidio, spesso sfruttato anche per visionare filmati

integrativi su internet (vedi quelli inseriti nel programma ufficiale).

5 – CRITERI E STRUMENTI DI VERIFICA ADOTTATI:

(Tipologia e numero di prove, criteri di misurazione, scala dei voti)

Allo scritto ed alla fine di ogni modulo sono state somministrate verifiche sommative

con attività di comprensione, interpretazione, rielaborazione, produzione.

All'orale sono state proposte verifiche di comprensione sottoforma di dettato. Inoltre,

le interrogazioni si sono svolte come vere e proprie simulazioni di parte del colloquio

d’esame, anch'esse come prova di fine modulo.

In entrambi gli aspetti della disciplina, si è data la possibilità agli studenti di

recuperare le prove negative di ogni modulo a patto di essere in pari con tutte le

verifiche.

Gli studenti che di volta in volta non ottenevano la sufficienza nelle prove scritte,

dovevano rimediare non con un altro compito, ma attraverso la correzione ragionata

degli errori commessi nella prova. In altre parole, dopo la correzione collegiale dei

compiti, gli studenti interessati sono stati chiamati a "recuperare" i punti necessari

per la sufficienza attraverso tre fasi di discussione delle parti sbagliate : a)

comprensione (con sintesi) della domanda richiesta; b) illustrazione dell'errore

commesso; c) esposizione della risposta corretta. Il tutto, ovviamente, in lingua. Per

mettere in pratica questa procedura è stato fornito e praticato del materiale di

riferimento elaborato dall'insegnante.

I criteri di valutazione hanno privilegiato: la pertinenza dei contenuti, l'impostazione

logico-organizzativa (dove richiesta), l'appropriatezza e correttezza linguistica nei

suoi aspetti funzionale, grammaticale, sintattico, ortografico, fonetico. Una

particolare attenzione è stata rivolta alla fluidità di esposizione (orale) nonché alla

capacità di reagire prontamente ed appropriatamente a stimoli nuovi/imprevisti (ad

es. pareri personali).

Per quel che concerne i criteri di misurazione, allo scritto essi si sono basati

sull'assegnazione della fascia di sufficienza a chi ottenesse la metà più uno dei punti

totali della verifica in questione. La scala dei voti è andata dal tre (assegnato a

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verifiche scritte consegnate in bianco, completamente sbagliate o al rifiuto di

sottoporsi a verifica orale) al dieci (verifiche completamente corrette o comunque con

errori irrilevanti).

6 – OBIETTIVI RAGGIUNTI:

A livello di partecipazione al dialogo educativo e di disponibilità all'apprendimento la

classe ha risposto complessivamente in modo moderatamente positivo, con circa

metà degli studenti sufficientemente coinvolti e collaborativi, spesso anche in grado

di produrre interventi e sintesi di un certo rilievo. L’altra metà della classe ha optato

per una presenza alquanto defilata e passiva,non sufficientemente attenta e talvolta

disimpegnata.

Per quel che riguarda l'affinamento del metodo di studio, la ricerca e l'acquisizione di

una efficace autonomia linguistica ed organizzativa (obiettivo principale dell'annata),

solo alcuni studenti hanno fatto un seppur modesto salto di qualità. Il grosso della

classe si è assestato su sforzi, carichi di lavoro e rendimento a dir tanto essenziali, in

molti casi non all'altezza e comunque finalizzati alla "sopravvivenza" scolastica

contingente.

Cecina, 15 maggio 2018

IL DOCENTE

Prof. Giovanni Mancini

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Discipline Grafiche

1. PROF.: Antonella Sforza

2. NUMERO ORE DI LEZIONI SETTIMANALI : 6

1.OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA:

Acquisizione di un livello di autonomia e si sviluppo di un progetto grafico; capacità

di impostare un corretto iter progettuale, articolato in fasi di lavoro. Conoscere le varie problematiche tecniche e le vari esigenze comunicative relative alla

progettazione grafica. Conoscere la metodologia esecutiva e le tecniche di realizzazione del progetto riguardante sia prodotti e servizi, comunicazione visiva

relativa a caratteri e utilizzo creativo e consono delle immagini.

CONOSCENZE:

Conoscere le fasi di sviluppo di un iter progettuale relativo agli ambiti disciplinari che si andranno a sviluppare, conoscere la terminologia specifica,

conoscere le nozioni relative non solo alle basi della grafica, ed anche conoscere

i concetti relativi alla composizione artistico-grafico, ed inoltre saper elaborare strategie comunicative utilizzando il linguaggio della comunicazione visiva e

verbale.

CAPACITA’

Saper elaborare e sviluppare in sintesi grafico-visivo e rappresentare delle strategie di comunicazione, attraverso il consolidamento delle capacità

progettuali con l’uso non solo dei caratteri alfabetici, le immagini fotografiche e i colori, e il loro rapporto a fini comunicativi, sviluppare le capacità operative

nella realizzazione di visual creativi a fini comunicativi con le fondamentali teorie riguardanti gli aspetti estetico-formali e psicologico-percettivi, del

linguaggio grafico-artistico e visivo.

CONTENUTI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO:

Il programma formativo di questi ultimi tre anni è iniziato con il collega Prof. F.

Ripoli che ha interrotto il suo percorso d’insegnamento alla fine del primo

quadrimestre nel mese di febbraio; successivamente sono subentrata anche

quest’anno dal 01/03 del corrente anno. Premetto: il programma formativo svolto dal

collega è molto differente dal mio, poiché il suo si focalizza sul metodo di lavoro

artistico/grafico senza seguire delle linee guide strutturate utili alla formazione degli

suddetti studenti. In questi mesi ho cercato di incentrare il lavoro scolastico sulla

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meta progettazione e sulla conoscenza delle influenze artistico-grafiche, per far

emergere il loro stile artistico. Quello che ho cercato di fare è stato di focalizzarsi su

di una didattica sia collettiva ed anche personalizzata, integrando le lacune con

inserimento di documenti sintetici della parte storica.

L’eventuale carenza da parte degli studenti non è dovuta alla mancanza di

approfondimenti di argomenti del programma ministeriale, ma dall’alternanza del

cambiamento dell’insegnante di ruolo che porti a termine la formazione degli

studenti; di conseguenza il metodo di approccio alla materia varia da studente a

studente.

Modulo1A (alternativo per disponibilità laboratorio) Photoshop (tempi-

settembre/febbario) in collaborazione con il Prof. A. Rossi/ Prof. F.Ripoli

Modulo1B (alternativo per disponibilità laboratorio) Illustrator (tempi- settembre/giugno) in collaborazione con il Prof. A. Rossi / Prof.ssa A. Sforza

Moduli teorici Metodo di progettazione: meta progettazione;

Pensiero creativo; Campo di creazione artistico-visivo;

Il colore e i suoi significati legati alla comunicazione;

Il messaggio; Strategie di comunicazione;

L’obbiettivo; Ricerche artistiche;

Storia della grafica: scrittura, stampa, colori, artisti, stampa di affissioni, packaging, immagine aziendale;

Compiti e Esercitazioni

Settembre – Febbraio Prof. F. Ripoli

Studio della calligrafia gotica e le sue applicazioni in grafica comunicativa; Realizzazione della copertina della rivista mensile “Rolling Stones” con

realizzazione dell’impaginazione di un articolo al suo interno; Realizzazione del Manifesto con locandina annessa all’evento scolastico “La

notte dei Talenti”;

Simulazione di 2° Prova: ( Prof: Rossi / Prof. F. Ripoli )

Realizzare una “campagna a mezzo stampa” sulla Storia della Stampa;

Febbraio – Giugno

Ideazione di un logotipo o marchio per un Brand aziendale di scarpe ginniche; Immagine coordinata aziendale(gli studenti devono individuare un settore

aziendale, compiere una ricerca e una relazione finale sul progetto ideato)-lavoro di collaborazione con il Prof.re Andrea Rossi;

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Simulazione della II° prova d’esame tema “Birra Raffo” ricreare un nuovo

marchio dell’azienda, progettare l’etichetta del prodotto, e progettare ad un manifesto. (prof.ssa Sforza / Prf. A.Rossi);

Progettare ad un marchio/logotipo per la zona “Cecina nord” zona industriale-

artigianale del Comune di Cecina (commissione comunale);

METODI D’INSEGNAMENTO:

Strategie educative, esercitazioni. Lezioni frontali e interattive, lavoro di analisi, briefing, laboratorio, problem solving,

mappe concettuali. Testi a disposizione nella biblioteca scolastica, uso dei laboratori e dei sussidi didattici.

Interventi didattici educativi integrativi: alternanza scuola-lavoro.

Criteri e strumenti di verifica adottati: Tipologia e numero si prove d’esercitazione artistico-grafica, inoltre scala dei voti,

periodica revisione degli elaborati, continua valutazione degli interventi durante le lezioni, valutazione delle capacità organizzative e tecniche, del rispetto dei luoghi e

dei materiali, rispetto dei tempi, originalità.

Scala dei voti dal 4 al 10.

OBIETTIVI RAGGIUNTI:

A livello di partecipazione al dialogo educativo e di disponibilità all'apprendimento la

classe ha risposto complessivamente in modo positivo, con una buona metà degli

studenti costantemente coinvolti e collaborativi sono stati spesso in grado di proporre

soluzioni artistiche particolari: dove spiccano l’ingegno, la creatività e la maturità

artistico-grafica, che è cresciuta in questi anni di studio; mentre altri studenti, sempre

per quanto ho detto prima ci sono delle lacune che purtroppo non sono staste

colmate.

INSEGNANTE per Discipline Grafiche

Cecina, 15 maggio 2018

IL DOCENTE

Antonella Sforza

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Laboratorio Grafico

PROF.: Andrea Rossi

NUMERO ORE DI LEZIONI SETTIMANALI : 8

TOTALE ANNUALE ORE EFFETTIVE : 256

In termini di conoscenze :

Gestire il metodo progettuale in modo flessibile, con la capacità di utilizzare in autonomia riferimenti culturali e tecniche differenti, comprensione ed

utilizzo della terminologia attinente la disciplina, capacità di operare

collegamenti , sviluppo della capacità critica . Le esercitazioni proposte hanno l'obiettivo di approfondire la conoscenza dei diversi veicoli comunicativi, delle

tecniche informatiche per la realizzazione ed il trattamento degli impaginati e

delle immagini con elaborazioni grafiche di vario tipo.

1.In termini di competenze :

Riconoscere gli elementi concettuali ed esecutivi di un progetto da realizzare. Saper utilizzare le informazioni apprese nel corso degli anni, mostrare capacità di

interpretazione personale dei problemi posti, in coerenza con gli obiettivi comunicativi dati.

2 – CONTENUTI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO:

(Argomenti trattati ed ore d’insegnamento) ore totali 236

MODULO 1 : Esercitazione ( photoshop e Illustrator ) 36 ore

Realizzazione di un manifesto per il “ Concerto dei Rolling Stone “ . In collaborazione

conio mio collega Prof. Francesco Ripoli, la classe ha elaborato la copertina della rivista “

Rolling Stone “ e le pagine di un articolo interno.

MODULO 2 : Disegnare una carta del mazzo dei “ Tarocchi “

progettare, attraverso studi e ricerche varie, una carta del mazzo dei “ Tarocchi “ scelta

dall’alunno. Dopo, tale prova, realizzarne il definitivo con tecnica a piacere, scelta in base

alle attitudini personali dello studente.

Simulazione di 2° Prova: ( Prof: Rossi / Ripoli )

Realizzare una “campagna a mezzo stampa” sulla Storia della Stampa

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MODULO 4: (lavoro effettuato in collaborazione con la Prof.ssa A.

Sforza) Realizzazione del marchio per la scarpa “ Mood”

Realizzazione di un manifesto per la “Notte dei Talenti” ( Prof. Ripoli )

Scritta Gotica ( Prof. Ripoli )

MODULO 6: 10 ore Monogramma prof. Rossi

Realizzazione di un marchio ( monogramma )

MODULO 7: 50 ore Immagine Coordinata. ( prof. Rossi / Sforza )

Realizzazione di un immagine coordinata, di un azienda del settore : moda ,

erboristeria e designer.

Modulo 8 : Restyling del logo della birra “ Raffo” Prof.ssa Sforza / Prof

. Rossi

Simulazione manuale e a seguire in formato elettronico del etichetta della birra

Commissione da parte del comune per logo “Cecina nord zona

industriale”

Inoltre sono state svolte due simulazioni della seconda prova.

Varrà svolta una simulazione del colloquio di maturità.

3 – METODI D’INSEGNAMENTO:

Strategie educative, esercitazioni, compresenza

Sono stato aiutato nel mio compito dalla compresenza della Professoressa Antonella

Sforza, che è stata di grande aiuto, specie per la parte relativa alla teoria della

tipografia . Il mio metodo d’insegnamento si basa sull’ “imparare facendo” dividendo anche il

lavoro in gruppi e sottogruppi facendo gestire le attività direttamente dal gruppo classe.

Nei lavori cerco di dare la massima libertà nella scelta della tecnica da usare facendo in questo modo quasi una didattica personalizzata, assecondando le

inclinazioni dell’alunno che garantiscono sicuramente l’impegno e la passione.

Ho fornito schede da me scritte, fotocopie da libri personali, consigliato libri, film e argomenti da approfondire.

Nota : Devo aggiungere una nota negativa, per quanto riguarda l’utilizzo del

laboratorio di computer grafica ( Lab 6 ). Durante tutto hanno scolastico non è stato possibile lavorare in maniera continua

nel laboratorio suddetto. Motivi di carattere organizzativo hanno impedito, di fatto, il pieno accesso alla

struttura laboratoriste, non permettendo un regolare e completo apprendistato, da

parte dell’alunno, dei programmi di grafica presenti in tale laboratorio.

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Testi in adozione e consigliati, uso dei laboratori e dei sussidi didattici

Testo adottato : Il segno Grafico di Gianni Fibbi Hoepli.

5 – CRITERI E STRUMENTI DI VERIFICA ADOTTATI:

(Tipologia delle prove, criteri di misurazione, scala dei voti)

Oltre all’osservazione diretta dello studente durante l’anno ho fissato delle scadenze

periodiche con revisioni e relativo voto scaturito d una griglia di cui allego fotocopia .

Sono state svolte anche delle simulazioni di seconda prova con voto.

6 – OBIETTIVI RAGGIUNTI:

Devo dire che ho raggiunto gli obiettivi della disciplina, relativi ad un esperienza scolastica, dove spesso si aggiungevano degli interessanti spunti dal mondo esterno.

Cecina, 7 maggio 2018 Il DOCENTE

Andrea Rossi

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MATERIA DI INSEGNAMENTO : SCIENZE MOTORIE & SPORTIVE

CLASSE: V A LICEO ARTISTICO indirizzo

GRAFICO

DOCENTE : CARE’ ENRICA

NUMERO ORE DI LEZIONE SETTIMANALE : 2

TOTALE ANNUALE ORE : 66

EFFETTIVE: (COMPRESE QELLE PREVISTE AL 09/06/2018) 54

1. OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA:

In termini di conoscenza: conoscenza delle capacità coordinative e condizionali,

conoscenza di base dei fondamentali individuali e giochi sportivi di squadra. Conoscenza di base

dell’apparato scheletrico-muscolare, cardiocircolatorio e respiratorio. Cenni di pronto soccorso,

tutela della saluta, vari tipi di allenamento, prevenzione degli infortuni .

In termini di competenze applicative: consapevolezza della corporeità ai fini dello sviluppo

fisico- neuromotorio, potenziamento fisiologico, consolidamento degli schemi motori. Problem

solving: coordinare azioni efficaci in situazioni diverse o complesse e saper fornire risposte

consone a nuove situazioni e con minor dispendio energetico. Rispetto delle regole e Fair Play.

In termini di capacità: Miglioramento delle capacità condizionali ( forza-resistenza-velocità)

e coordinative ( mobilità articolare, elasticità muscolare, destrezza, equilibrio, coordinazioni

oculo-manuale e podalica etc). Favorire la creatività e l’ ulteriore sviluppo motorio-sportivo- del

rispetto di sé e degli altri- della socializzazione- salute e benessere. Capacità di trasferire, le

abilità acquisite, in altri contesi di vita.

CONTENUTI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO:

(Argomenti trattati ed ore d’insegnamento)

Potenziamento organico e muscolare ( modulo 1- 2 )

Ore 14

Attività a circuito-a tempo- a staffetta- andatura surplace

Attività a carico naturale

Attività di opposizione e resistenza

Attività con piccoli attrezzi

Attività con variazione di ritmo -intensità- quantità

Percorsi a stazione- interval training- circuit training

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Rielaborazione degli schemi motori di base (modulo 1- 3- 4)

Ore 14

Esercizi con piccoli attrezzi codificati e non

Attività di equilibrio, mira,ritmo,agilità

Esercizi implicanti il rapporto non abituale del corpo nello spazio

Esercizi di coordinazione segmentaria, oculo- manuale, oculo- podalica

Uso dei vari linguaggi motori- espressivo- corporei

Attività sportive praticate (modulo 3)

Ore 16

Pallavolo: regole,fondamentali individuali e di squadra

Pallamano/pallacanestro: regole fondamentali individuali e di squadra

Teoria (modulo 5)

Ore 10

Apparato locomotore: muscoli- ossa -articolazioni.

Apparato cardiocircolatorio e respiratorio collegato alla pratica

effettuata

Tecnica R.I.C.E. cenni di pronto soccorso

I più comuni infortuni sportivi e prevenzione dei paramorfismi.

Pallavolo:il gioco e le regole principali,fondamentali individuali e di

squadra,ruolo dei giocatori, le infrazioni.

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3 – METODI D’INSEGNAMENTO:

(Strategie educative, esercitazioni,uso laboratori e sussidi)

La metodologia di insegnamento si è basata sull’organizzazione di attività in situazione, sulla continua indagine e sulla individuazione ed autonoma correzione dell’errore - Problem solving, lezioni frontali, brainstorming, cooperative- learning Nell' apprendimento delle tecniche esecutive dei gesti sportivi si è adottato il metodo globale- analitico- globale e per quanto riguarda la pratica sportiva si è adottato il metodo ludico-sportivo. Il tutto nel Laboratorio Palestra all’interno dell’Istituto , con piccoli attrezzi codificati e non, e uso di palloni di varie dimensioni e peso.

4– CRITERI E STRUMENTI DI VERIFICA ADOTTATI:

(Tipologia e numero di prove, criteri di misurazione, scala dei voti)

Per quanto riguarda la valutazione, oltre alle verifiche indirizzate alla conoscenza del grado di

conseguimento degli obiettivi didattici , si è tenuto conto delle potenzialità di partenza dell' alunno,

dell' impegno, della partecipazione , progressione nell' apprendimento, collaborazione ed interesse

per la disciplina nonché il rispetto delle regole.

Nelle verifiche sono stati usati: percorsi ginnici, lavori di gruppo, conduzione della fase di

attivazione generale, prove sportivo-motorie strutturate e non, domande orali, questionario ed

osservazione diretta.

Scala valutazione: • la partecipazione e correttezza 25% • le abilita’ e competenza della disciplina 50% • le conoscenze teoriche 25%

1. 5 – STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI 2. N° 1 prove scritte a risposta multipla ed aperta

N° 1 conduzione fase di attivazione generale

N° 3 percorsi motori e un lavoro di gruppo

6 – OBIETTIVI RAGGIUNTI:

La classe ha raggiunto mediamente un buon grado di preparazione per quanto riguarda le capacità condizionali, più che buono per le capacità coordinative; è in grado di utilizzare le qualità fisiche e

neuromuscolari in modo più che adeguato. Ha conseguito un discreto grado di conoscenza dei fondamentali individuali e di squadra dei giochi sportivi trattati. Conosce in modo adeguato i temi trattati durante le lezioni

teoriche svolte; nel complesso la classe ha raggiunto degli ottimi risultati e risulta più che buono il grado di

socializzazione evidenziato.

Cecina, 10/05/2018

IL DOCENTE Enrica Carè

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CLASSE : 5 A LG

MATERIA DI INSEGNAMENTO : Religione DOCENTE : ETZI MARCELLA

NUMERO ORE DI LEZIONE SETTIMANALE : 1

TOTALE ANNUALE ORE EFFETTIVE : 31 1 – OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA:

In termini di conoscenze : • Riconoscere il ruolo della religione nella società, interpretarne il

significato, nella prospettiva di un dialogo costruttivo fondato sul principio della libertà religiosa

• Studiare il rapporto della Chiesa con il mondo contemporaneo • conoscere alcune delle forme di impegno contemporaneo a favore

della pace, della giustizia dell'ecologia e della solidarietà; - conoscere in maniera sintetica ma corretta i grandi temi etici in generale

In termini di competenze :

• Motivare le proprie scelte di vita, confrontandole con la visione cristiana, in modo aperto, libero e costruttivo

• Saper valutare correttamente comportamenti e scelte di vita diverse

dalle proprie rispettandone i valori

2 – CONTENUTI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO: (Argomenti trattati ed ore d’insegnamento)

MODULO 1 : (titolo) TEMI ETICI: l’etica della solidarietà • l'ecologia

• lo sfruttamento • il razzismo

• il volontariato

MODULO 2 : (titolo) Valori da vivere

• Il bene comune

• I giovani e il lavoro oggi

• La politica e il bene comune • L’immigrazione

• La pace • Vivere in modo responsabile

• Comportamenti etici nella società di oggi • Il valore della vita: Eutanasia, aborto, pena di morte

MODULO 3 : (titolo) Il fenomeno religioso

• Festività

• Tradizioni: il linguaggio religioso

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3 – METODI D’INSEGNAMENTO:

Strategie educative, esercitazioni, compresenza

lezioni frontali, dibattiti in classe, risoluzione di problemi, approccio interdisciplinare

Testi in adozione e consigliati, uso dei laboratori e dei sussidi didattici Testo adottato : “Itinerari”

Autori: Michele Contadini, Ed. ELLEDICI scuola

5 – CRITERI E STRUMENTI DI VERIFICA ADOTTATI:

(Tipologia delle prove, criteri di misurazione, scala dei voti) Interrogazioni orali, risoluzione di problemi, interventi spontanei o sollecitati

dal docente nelle attività d’aula

Per la valutazione disciplinare oltre al profitto (valutato attraverso frequenti verifiche orali nel corso dei dibattiti e dei lavori di gruppo, e verifiche scritte

sotto forma di questionari, test relativi agli argomenti trattati, esercizi di vero e

falso: Kahoot), sarà tenuta in debita considerazione la partecipazione alle lezioni (interesse, interventi appropriati, regolarità e puntualità nel rispetto

degli impegni assunti) e il raggiungimento degli obiettivi comportamentali (correttezza e disponibilità nei rapporti sociali, correttezza nei confronti

dell'ambiente scolastico, presenze complessive alle lezioni)

6 – OBIETTIVI RAGGIUNTI: La classe in generale ha raggiunto e superato ampiamente i livelli minimi della

Sufficienza dimostrando interesse e collaborazione. In classe spiccano per capacità critiche e di rielaborazione personale 4 studenti che hanno lavorato

con maggiore interesse, partecipando con entusiasmo agli argomenti trattati, talvolta proponendo loro stessi le tematiche da affrontare. A livello disciplinare

non ci sono stati problemi da segnalare. In particolare tutti gli studenti hanno mostrato di:

• comprendere e acquisire i contenuti degli argomenti trattati;

• sapersi orientare di fronte ai problemi etici più significativi e alle diverse culture presenti nella società odierna.

Cecina, 15 maggio 2018 IL DOCENTE Marcella Etzi