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Certificazione di qualità della Pubblica Amministrazione I.S.I.S.S. «Marco Polo» ESAME DI STATO (L.425/97-DPR 323/98) a.s. 2017/2018 E.C.D.L. TEST CENTER ACCREDITATO Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore « Marco Polo» Con Sezione associata: Istituto Tecnico Commerciale – Istituto Tecnico Agrario «Carlo Cattaneo» Indirizzi: Liceo Grafico - Professionale per i Servizi Commerciali Tecnico Economico e Tecnologico Agrario Agroalimentare e Ambientale Sede legale: via Montesanto, 1 – 57023 Cecina (LI) - 0586681936 - 0586686396 Sede Sez.Associata: via Marrucci – 57023 Cecina (LI) - 0586680696 - 0586630360 Codice fiscale: 92020930498 – Sito web Istituto: www.polocattaneo.it – email: [email protected] DOCUMENTO PREDISPOSTO DAL CONSIGLIO DI CLASSE QUINTA SEZ. D INDIRIZZO SCP Il Coordinatore Il Dirigente scolastico Sandro Betti MARCO BENUCCI

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Certificazione di qualità della Pubblica Amministrazione

I.S.I.S.S. «Marco Polo»

ESAME DI STATO

(L.425/97-DPR 323/98) a.s. 2017/2018

E.C.D.L. TEST CENTER ACCREDITATO

Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore « Marco Polo» Con Sezione associata: Istituto Tecnico Commerciale – Istituto Tecnico Agrario «Carlo Cattaneo»

Indirizzi: Liceo Grafico - Professionale per i Servizi Commerciali Tecnico Economico e Tecnologico Agrario Agroalimentare e Ambientale

Sede legale: via Montesanto, 1 – 57023 Cecina (LI) - 0586681936 - 0586686396

Sede Sez.Associata: via Marrucci – 57023 Cecina (LI) - 0586680696 - 0586630360 Codice fiscale: 92020930498 – Sito web Istituto: www.polocattaneo.it – email: [email protected]

DOCUMENTO PREDISPOSTO DAL CONSIGLIO DI CLASSE

QUINTA SEZ. D INDIRIZZO SCP

Il Coordinatore Il Dirigente scolastico

Sandro Betti MARCO BENUCCI

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1. Il consiglio di classe Insegnante Materia Firma Sandro Betti Rosangela Ignaccolo Paola Utrini Aldo Beltrando Anna Dionisi Paola Schiazza Rossella Gonnelli Andrea Rossi Giancarlo Sarperi Rossana Novi

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2. FINALITA’ DELL’ISTITUTO

Dalla scuola alla vita e dalla vita alla scuola”

“Mission” formativa di orientamento concepita e configurata come un “conosci te stesso” ed anche un “divieni ciò che sei”.

L’ISTITUTO è COME un LABORATORIO nel quale la regola generale è “certificare le conoscenze e le capacità sviluppate”, siano esse strettamente scolastiche o complementari. L’Istituto, secondo le linee di intervento delineate nel trattato di Lisbona, ha fatto proprie le otto competenze chiave di cittadinanza, che tutti gli studenti devono acquisire nel percorso scolastico per entrare da protagonisti nella vita di domani. Competenze necessarie per la costruzione ed il pieno sviluppo della loro persona, di corrette e significative relazioni con gli altri e di una positiva interazione con la realtà naturale e sociale. Le otto competenze fondamentali di cittadinanza Imparare ad imparare Progettare Comunicare Collaborare e partecipare Agire in modo autonomo e responsabile Risolvere problemi Individuare collegamenti e relazioni Acquisire ed interpretare l’informazione

L’offerta formativa nasce da

specifici bisogni

prevenire

Atteggiamenti di esclusione attraverso l’analisi del “sé”

e de “l’altro”di qualsiasi colore, religione,

provenienza esso sia

Situazioni di emarginazione

e di disagio

Funzioni

cognitive e metacognitive

sviluppare

Desideri di fare

esperienza diretta sul territorio

soddisfare

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3. Indirizzo di studi: Servizi Commerciali (Opzione Pubblicitaria) 3.1 Profilo e finalità Il diplomato di istruzione professionale di questo indirizzo ha competenze che gli permettono di operare in aziende sia del settore amministrativo e commerciale sia in promozione vendita. Delle medesime competenze fanno arte anche le capacità di promozione dell’immagine aziendale attraverso l’utilizzo di diversi canali compreso quello pubblicitario. Sa orientarsi nell’ambito socio economico del proprio territorio e in articolazione con soggetti operanti a livello regionale e nazionale. In particolare è in grado di:

1. elaborare i dati di gestione aziendale 2. contribuire a realizzare attività di marketing 3. utilizzare strumenti informatici e app di settore 4. organizzare eventi promozionali 5. utilizzare tecniche di comunicazione commerciale e di relazione 6. comunicare in almeno due lingue in modo corretto soprattutto in relazione al linguaggio di

settore 7. collaborare alla gestione del sistema informativo aziendale

Per quanto riguarda le specifiche dell’opzione pubblicitaria vengono acquisite e approfondite competenze specifiche nell’ambito dei servizi commerciali e amministrativi, comunicazione e promozione vendite, progettuale e tecnologica; tali competenze consentono l’inserimento in ogni settore della comunicazione visiva e pubblicitaria A conclusione del quinquennio il diplomato consegue anche i seguenti risultati in termini di competenze:

1. una cultura di base letteraria, storica, politica, sociale, giuridico-economica, artistica; 2. un buon livello di due lingue straniere 3. capacità di interpretare un bozzetto e trasformarlo in layout 4. utilizzo di una gabbia impaginativa con inserimento testo 5. preparazione di un layout stampa 6. conoscenza dei principali caratteri stampa 7. espressione mediante disegni e schizzi 8. utilizzo di graphic computer 9. conoscenza delle tecniche di produzione video 10. elaborazione e organizzazione e realizzazione di attività produttive per la comunicazione

integrata 11. collegamento fra aspetti formali con aspetti applicativi e comunicazionali della professione 12. comunicazione tramite messaggi visivi.

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3.2 Quadro orario Primo biennio Materie di insegnamento I e II Italiano 4 Storia 2 Lingua Inglese 3 Diritto Economia 2 Matematica informatica 4 Scienze della Terra e biologia 2 Scienze motorie e sportive 2 Religione/alt. 1 Seconda lingua str. 3 Scienze integrate (fisica) 2/0 Scienze integrate (chimica) 0/2 Informatica e laboratorio 2 Tecnica prof. sevizi commerciali pubbl. (compresenza)

5 (2)

Totale 32 Materie di insegnamento III -

IV Italiano 4 Storia 2 Lingua Inglese 3 Matematica 3 Scienze Motorie e sportive 2

Religione/alt. 1 Tecnica prof. sevizi commerciali pubbl. (compresenza)

8 (2)

Tecniche di comunicazione 2 Economia aziendale 3 Storia dell’Arte 2 Seconda Lingua 2 Totale 32

Materie di insegnamento V Italiano 4 Storia 2 Lingua Inglese 3 Matematica 3 Scienze motorie e sportive 2 Religione/alt. 1 Tecnica prof. sevizi commerciali pubbl. (compresenza)

8 (2)

Tecniche di comunicazione 2 Economia aziendale 3 Storia dell’Arte 2 Seconda Lingua 2 Totale 32

4. Presentazione della classe.

4.1 Elenco candidati: 1. 2 3 4 5 6 7 8 9 10

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11 12 13 14 15 16

4.2 Storia della Classe

L’indirizzo professionale assicura percorsi di formazione e istruzione professionale (IeFP) di durata triennale per il conseguimento di una qualifica entro il diciottesimo anno di età per offrire un’opportunità in più agli studenti. Questa qualifica, riconosciuta anche in ambito europeo, aggiunge un titolo in più ed affianca il normale curricolo scolastico che porta al conseguimento del diploma.

Per ottenere la qualifica gli studenti nei primi tre anni hanno svolto 1500 ore così suddivise:

520 ore tecnico-professionali 720 ore di laboratorio 360 ore di stage

Durante i primi tre anni all’interno delle 32 ore curricolari vengono declinati percorsi multidisciplinari in riferimento alle conoscenze e competenze della figura di riferimento così come definita e richiesta dall’Ente Promotore (Regione Toscana).

Alla fine del percorso

N. 12 hanno ottenuto la qualifica di Addetto all’organizzazione del processo di lavorazione grafica, di elaborazione di un prodotto grafico e di realizzazione di prodotti multimediali

N. 4 non hanno conseguito la qualifica La classe VD SCP è formata da 16 alunni. E’ rimasta sostanzialmente invariata dalla terza in poi, Un’alunna ha frequentato in modo discontinuo a partire dalla quarta per gravi motivi di salute e vicissitudini personali.

4.3 Continuità docenti nel triennio finale.

Disciplina Docente Anni di continuità N. docenti susseguitisi Italiano - Storia Betti Sandro 3 1 Matematica Ignaccolo Rosangela 2 2 Economia Az. Dionisi Anna 3 1 Tecnica Prof. Servizi Com. Pubblicitari

Rossi Andrea 3 1

Lingua Spagnola Novi Rossana 3 1 Lingua Inglese Utrini Paola 3 1 Tecniche della comunicazione

Schiazza Paola 2 2

Storia dell’Arte Sarperi Giancarlo 2 2 Religione cattolica/Alt.

Gonnelli Rossella 3 1

Scienze motorie e sportive

Beltrando Aldo 3 1

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4.4.Partecipazione, frequenza e impegno.

La classe fin dalla prima non ha mai presentato problemi disciplinari particolarmente notevoli, si tratta di un gruppo di ragazzi dialoganti e tutto sommato capaci di atteggiamenti moderati e di ascolto. Ascolto che non sempre è stato continuo, ma ha registrato momenti di pausa soprattutto da parte di alcuni elementi. Forse la caratteristica più spiccata della classe è l’atteggiamento collaborativo e privo di protagonismi nel loro stare insieme; pur essendoci nel gruppo classe situazioni, atteggiamenti e caratteristiche molto diverse, hanno sempre saputo mediare e comporre i dissidi in modo tranquillo e sempre nella ricerca del dialogo e dell’equilibrio.

Si sono mostrati ricettivi e partecipi in buona maggioranza quando sono state proposte loro esperienze extrascolastiche, alcune delle quali impegnative e coinvolgenti.

La frequenza alle lezioni non ha visto particolari problemi ed è stata mediamente regolare.

Un buon gruppo classe ha seguito con costanza le lezioni e ha ottenuto un buon livello generale; altri hanno avuto un interesse più discontinuo dovuto ai più disparati motivi: alcuni sono normali ragazzi discontinui come vediamo in qualsiasi classe, alcuni hanno avuto problemi ad adeguarsi al ritmo e all’impegno richiesto, altri sono stati oggettivamente ostacolati da situazioni personali e familiari.

Gli alunni certificati hanno incontrato difficoltà in discipline specifiche e sono stati affiancati in modo efficace, nonché forniti di mezzi e compiti adatti al loro profilo.

4.5. Metodo di studio.

Il gruppo dei migliori ha saputo organizzare in modo efficace lo studio, a fronte di un’altra parte invece più caotica ed episodica. Va notato però che molto spesso gli elementi più avanti hanno aiutato e incoraggiato chi era in difficoltà in un modo che ha prodotto risultati tangibili. In generale, a parte qualche elemento, non si sono registrati particolari problemi tali da pregiudicare il dialogo educativo; da notare che nel gruppo più partecipe si sono sviluppati profili precisi con una costante maturazione che ha prodotto una buona chiarezza di idee per quanto riguarda future scelte professionali e di studio.

4.6. Metodo di lavoro.

Al fine di un raggiungimento più completo possibile degli obbiettivi educativi inerenti all’offerta formativa dell’Istituto e agli obbiettivi del CdC e dei singoli docenti, il lavoro educativo ha avuto come fine costante il riconoscimento di sé, la valorizzazione delle capacità, l’incoraggiamento a perseguirle e svilupparle.

I risultati sono stati variegati, e hanno visto risposte che sono andate da un atteggiamento fattivo ad un approccio più passivo che ha richiesto azioni più mirate che non sempre hanno smosso le situazioni di difficoltà.

In generale su una base di lezione frontale partecipata gli insegnanti hanno inserito interventi mirati a produrre autonomia e responsabilità.

Da questo punto di vista due attività particolari sono state importanti:

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1. Il viaggio a Cracovia nei luoghi dell’Olocausto organizzato dall’associazione “Deina”, un’attività che non è stata solo visita di luoghi ma anche incontri, discussioni, spettacoli, in cui i partecipanti sono stati sensibili, attenti e attivi.

2. La biennale partecipazione al progetto “Naturalmente uguali”, in cui la classe ha fatto trekking kajak e vela insieme ad un gruppo di utenti di un centro di igiene mentale di Livorno, allo scopo di dialogare col diverso e superare lo stigma. Anche in questo caso la classe ha mostrato le sue doti di apertura e disponibilità

Per quanto riguarda l’area professionalizzante gli studenti hanno avuto modo di acquisire e sviluppare le competenze curricolari e di migliorare la loro progettualità individuale e di gruppo.

Per le soluzioni metodologiche adottate dai singoli docenti si rimanda agli allegati A per le singole materie.

E’ stato garantito il recupero in itinere in tutte le discipline laddove ritenuto necessario.

4.7. Situazione finale competenze trasversali.

Competenze 1 2 3 4 5

Capacità espositive scritte X

Capacità espositive orali X

Capacità di elaborazione, costruzione modelli X

Capacità di valutazione critica X

Lavorare in gruppo X

Rispetto delle regole X

4.8. Criteri utilizzati per la valutazione degli alunni

Livello di profitto in relazione ai voti-livelli delle diverse discipline Impegno Partecipazione alle attività didattiche ed ai lavori di gruppo Metodo di studio Frequenza Partecipazione alle attività extracurricolari e professionalizzanti

I criteri di valutazione sono resi noti ad alunni e genitori in ottemperanza a quanto previsto dal Patto Formativo contenuto nel PTOF.

4.9. Criteri di attribuzione del credito formativo

In aggiunta a quanto stabilito dagli organi collegiali il CdC, ai fini dell’attribuzione del credito, valuta come elementi positivi:

Regolarità della frequenza Sistematicità e organicità del metodo di lavoro Positiva partecipazione alle attività curricolari, extracurricolari e professionalizzanti.

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5. Attività integrative e professionalizzanti

Viaggio a Cracovia: visita ai luoghi dell’Olocausto, Ghetto, Fabbrica di Schindler, Auschwitz, Birkenau.

Naturalmente insieme: Attività di trekking, kajak e barca a vela con gli utenti del Centro di igiene mentale di Livorno

Performance con la Coop: progettazione, realizzazione e promozione di una campagna pubblicitaria di alcuni prodotti locali a Km.0. Realizzazione di foto e filmati.

Performance San Vincenzino: progettazione, realizzazione e promozione del sito archeologico con promozione di gastronomia antica.

Fotoreportage scuole medie: reportage fotografico di un evento realizzato dalla scuola media Galilei di Cecina.

Mostra Salvador Dalì, Modigliani, Escher. Stage individuale in azienda relativo A.S.L. Attività fotografica Polizia Stradale: reportage fotografico di un raduno

motociclistico svoltosi a Cecina Mare. Stage a Londra: ospitalità presso famiglie inglesi e frequenza a corsi di lingua di

livello A2 e B1 Manifesto Mostra di fine anno liceo Artistico: realizzazione del manifesto ufficiale

della Mostra.

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6. Griglie di correzione e valutazione prove delle simulazioni prove

SCHEDE DI VALUTAZIONE ITALIANO SCRITTO ANALISI DEL TESTO (TIPOLOGIA A)

Cognome …………………......………. Nome …………......………………….

INDICATORI LIVELLI PUNTEGGIO VOTO PARZIALE

COMPRENSIONE COMPLESSIVA

(Max 3 punti)

Insufficiente Mediocre Quasi suff/Suff Più che sufficiente Discreto Buono/Ottimo

1 1.5 2

2.25 2.5 3

ANALISI E COMMENTO

(Max 5 punti)

Insufficiente Mediocre Quasi suff/Suff Più che sufficiente Discreto Buono/Ottimo

1 2.25 3.25 3.5 4 5

APPROFONDIMENTO

(Max 4 punti)

Insufficiente Mediocre Quasi suff/Suff Più che sufficiente Discreto Buono/Ottimo

1 2.25 2.75

3 3.5 4

CORRETTEZZA LINGUISTICA,

CAPACITA’ ESPRESSIVE,

LOGICO-LINGUISTICHE (Max 3 punti)

Insufficiente Mediocre Quasi suff/Suff Più che sufficiente Discreto Buono/Ottimo

1 1.5 2

2.25 2.5 3

Voto complessivo attribuito alla prova ……………../15

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SCHEDE DI VALUTAZIONE ITALIANO SCRITTO SAGGIO BREVE E ARTICOLO DI GIORNALE (TIPOLOGIA B)

Cognome …………………......………. Nome …………......………………….

INDICATORI LIVELLI PUNTEGGIO VOTO PARZIALE

PERTINENZA ARGOMENTAZIONI

(Max 3 punti)

Insufficiente Mediocre Quasi suff/Suff Più che sufficiente Discreto Buono/Ottimo

1 1.5 2

2.25 2.5 3

RISPETTO CONSEGNE (TITOLO- REGISTRO –

LINGUAGGIO SPECIFICO)

(Max 3 punti)

Insufficiente Mediocre Quasi suff/Suff Più che sufficiente Discreto Buono/Ottimo

1 1.5 2

2.25 2.5 3

UTILIZZO DOCUMENTI

(Max 3 punti)

Insufficiente Mediocre Quasi suff/Suff Più che sufficiente Discreto Buono/Ottimo

1 1.5 2

2.25 2.5 3

CONOSCENZE E COMPETENZE DI

STUDIO

(Max 3 punti)

Insufficiente Mediocre Quasi suff/Suff Più che sufficiente Discreto Buono/Ottimo

1 1.5 2

2.25 2.5 3

PADRONANZA DELLA

LINGUA, CAPACITA’

ESPRESSIVE LOGICO-LINGUISTICHE

(Max 3 punti)

Insufficiente Mediocre Quasi suff/Suff Più che sufficiente Discreto Buono/Ottimo

1 1.5 2

2.25 2.5 3

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SCHEDE DI VALUTAZIONE ITALIANO SCRITTO TEMA DI STORIA E DI ATTUALITÀ (TIPOLOGIA C - D)

Cognome …………………......………. Nome …………......………………….

INDICATORI LIVELLI PUNTEGGIO VOTO PARZIALE

CONOSCENZA DEGLI

ARGOMENTI RICHIESTI

(Max 3 punti)

Insufficiente Mediocre Quasi suff/Suff Più che sufficiente Discreto Buono/Ottimo

1 1.5 2

2.25 2.5 3

SAPER STRUTTURARE

UN TESTO (Max 3 punti)

Insufficiente Mediocre Quasi suff/Suff Più che sufficiente Discreto Buono/Ottimo

1 1.5 2

2.25 2.5 3

PERTINENZA E

SPESSORE DELLE ARGOMENTAZIONI

(Max 3 punti)

Insufficiente Mediocre Quasi suff/Suff Più che sufficiente Discreto Buono/Ottimo

1 1.5 2

2.25 2.5 3

CAPACITA’ DI RIELABORAZIONE

CRITICA, ORIGINALITA’, CREATIVITA’

(Max 3 punti)

Insufficiente Mediocre Quasi suff/Suff Più che sufficiente Discreto Buono/Ottimo

1 1.5 2

2.25 2.5 3

PADRONANZA DELLA LINGUA,CAPACITA’

ESPRESSIVE LOGICO LINGUISTICHE

(Max 3 punti)

Insufficiente Mediocre Quasi suff/Suff Più che sufficiente Discreto Buono/Ottimo

1 1.5 2

2.25 2.5 3

Voto complessivo attribuito alla prova ……………../15

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA:

Tecnica Professionale dei Servizi Commerciali Pubblicitari (opzione Pubblicitaria)

Alunno:……………………………………………….........................................……………….

INDICATORE PUNTEGGIO LIVELLI E RELATIVI PUNTEGGI VALUT. Rispetto brief Rough - Aspetti creativi

7

Pessima impostazione dei contenuti grafici richiesti

1 – 2,5

Soluzione parziale dei contenuti grafici richiesti

3 – 4

Soluzione semplice ma corretta dei contenuti grafici richiesti (suff)

5

Soluzione articolata ed espressiva dei contenuti grafici richiesti

6 – 7

Finish layout Accuratezza

6

Metodi di presentazione elaborati inadeguato

1 – 1,5

Metodi di presentazione elaborati parzialmente adeguati

2 – 3

Metodi di presentazione elaborati semplice ma corretta (suff)

4

Metodi di presentazione elaborati accurata ed espressiva

4 – 6

Relazione metodologica

2

Nulla o scarsa esposizione delle motivazioni progettuali

0 – 0,5

Chiara esposizione delle motivazioni progettuali (suff)

1

Esauriente esposizione delle motivazioni progettuali

2

Valutazione finale

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA La prova è articolata in:

due quesiti di tipo B (a risposta aperta) quattro quesiti di tipo C (a risposta chiusa)

Valutazione per i quesiti di tipo C :

per ogni risposta esatta vengono attribuiti 1,5 (uno virgola cinque) punti per ogni risposta errata 0 (zero) punti

Punteggio massimo: 6 (sei) punti

Valutazione per i quesiti di tipo B : vengono attribuiti 4,5 (quattro virgola cinque) punti, secondo i criteri espressi nella

seguente tabella:

Livelli Conoscenza dei

contenuti ed orientamento

Terminologia specifica ed esposizione

Non svolto 0,3 0,2 Mediocre/Insufficiente 1 0,8 Sufficiente 1,5 1,5 Buono 2 1,8 Ottimo 2,5 2

Punteggio massimo: 9 (nove) punti

materie tipologie di verifica punteggio B+C 15 B+C 15 B+C 15 B+C 15

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Scheda per la valutazione della Terza Prova dell’Esame di Stato Alunno……………………………….………………………………………Classe 5C SCP

Legenda: O = ottimo B = buono S = sufficiente M/I = mediocre/insufficiente N = non svolto Totale: …….……. : 4 = …….……. Voto finale …….……. / 15

Materia Tipologia Descrittori 1 Quesito 2 Quesito 3,4,5,6 Quesito

Quesiti risposta singola

Conoscenza contenuti ed orientamento

O B S M/I N O B S M/I N 2,5 2 1,5 1 0,3 2,5 2 1,5 1 0,3

fotograficaff

Inglese Terminologia specifica ed esposizione

O B S M/I N O B S M/I N 2 1,8 1,5 0,8 0,2 2 1,8 1,5 0,8 0,2

Scelta multipla

3 4 5 6 1,5 0 1,5 0 1,5 0 1,5 0

Materia Tipologia Descrittori 1 Quesito 2 Quesito 3,4,5,6 Quesito

Quesiti risposta singola

Conoscenza contenuti ed orientamento

O B S M/I N O B S M/I N 2,5 2 1,5 1 0,3 2,5 2 1,5 1 0,3

Matematica Terminologia specifica ed esposizione

O B S M/I N O B S M/I N 2 1,8 1,5 0,8 0,2 2 1,8 1,5 0,8 0,2

Scelta multipla

3 4 5 6 1,5 0 1,5 0 1,5 0 1,5 0

Materia Tipologia Descrittori 1 Quesito 2 Quesito 3,4,5,6 Quesito

Quesiti risposta singola

Conoscenza contenuti ed orientamento

O B S M/I N O B S M/I N 2,5 2 1,5 1 0,3 2,5 2 1,5 1 0.3

Tecnica

Fotografica Terminologia specifica ed esposizione

O B S M/I N O B S M/I N 2 1,8 1,5 0,8 0,2 2 1,8 1,5 0,8 0,2

Scelta multipla

3 4 5 6 1,5 0 1,5 0 1,5 0 1,5 0

Materia Tipologia Descrittori 1 Quesito 2 Quesito 3,4,5,6 Quesito

Quesiti risposta singola

Conoscenza contenuti ed orientamento

O B S M/I N O B S M/I N 2,5 2 1,5 1 0,3 2,5 2 1,5 1 0,3

Storiaddelle

Arti Visive Terminologia specifica ed esposizione

O B S M/I N O B S M/I N 2 1,8 1,5 0,8 0,2 2 1,8 1,5 0,8 0,2

Scelta multipla

3 4 5 6 1,5 0 1,5 0 1,5 0 1,5 0

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GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO

Candidato: ______________________________ Data: ___/__/____ Classe _____ Sezione: ___

FASE INDICATORI DESCRITTORI Punteggio (su 30)

Punteggio assegnato

I Argomento proposto dal candidato

1. Capacità di applicazione delle conoscenze e di collegamento multidisciplinare

Autonoma, consapevole ed efficace Autonoma e sostanzialmente soddisfacente Accettabile e sostanzialmente corretta Guidata e in parte approssimativa Inadeguata, limitata e superficiale

4,5 4 3

1,5 1

2. Capacità di argomentazione, di analisi/sintesi, di rielaborazione critica

Autonoma, completa e articolata Adeguata ed efficace Adeguata e accettabile Parzialmente adeguata e approssimativa Disorganica e superficiale

4,5 4 3

1,5 1

3. Capacità espressiva e padronanza della lingua

Corretta, appropriata e fluente Corretta e appropriata Sufficientemente chiara e scorrevole Incerta e approssimativa Scorretta, stentata

3 2.5 2

1,5 1

____/12 II Argomenti proposti dai commissari

1. Conoscenze disciplinari e capacità di collegamento interdisciplinare

Complete, ampie e approfondite Corrette e in parte approfondite Essenziali, ma sostanzialmente corrette Imprecise e frammentarie Frammentarie e fortemente lacunose

6 5 4 3

1-2

2. Coerenza logico-tematica, capacità di argomentazione, di analisi/sintesi

Autonoma, completa e articolata Adeguata ed efficace Adeguata e accettabile Parzialmente adeguata e approssimativa Disorganica e superficiale

6 5 4 3

1-2

3. Capacità di rielaborazione critica

Efficace e articolata Sostanzialmente efficace Adeguata Incerta e approssimativa Inefficace

4 3 2

1,5 1

____/16 III Discussione prove scritte

1. Capacità di autovalutazione e autocorrezione

Adeguata Inefficace

2 0

____/2 Punteggio TOTALE ____/30

La Commissione Il Presidente

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7. Allegati A

ESAME DI STATO A.S. 2017/2018 MATERIA DI INSEGNAMENTO: Italiano

Classe 5D PROF. / Betti Sandro

NUMERO ORE DI LEZIONE SETTIMANALE 4

TOTALE ANNUALE ORE 116 EFFETTIVE

1 – OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA:

In termine di conoscenza : Saper interpretare un testo; conoscere le prinicpale correnti artistiche del

‘900; conoscere i principali scrittori del ‘900

In termine di competenze applicative : saper elaborare un testo scritto partendo da materiali dati; saper

collegare concetti diversi in un fluire armonico e discorsivo; sapersi esprimere in un italiano corretto

e chiaro

In termine di capacità : saper interpretare un testo; saperne mettere in luce i meccanismi espressivi;

saper riapplicare tali elementi nella propria tecnica espressiva.

2 – CONTENUTI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO:

(Argomenti trattati ed ore d’insegnamento)

Decadentismo: Pascoli e D’annunzio

Italo Svevo

Luigi Pirandello

Le avanguardie, il Futurismo

L’ermetismo: Giuseppe Ungaretti

Eugenio Montale

3 – METODI D’INSEGNAMENTO:

(Strategie educative, esercitazioni, compresenza)

Ho usato come base la lezione frontale, arricchita di discussioni e approfondimenti. Ho fatto uso di

filmati da You-tube con filmati d’epoca in particolare riferiti al divismo e a D’Annunzio; ho mostrato

anche interviste per i poeti più moderni. Ho condotto verifiche scritte e orali, frequenti, anche brevi

e mirate su argomenti specifici.

(Testi in adozione e consigliati, uso dei laboratori e dei sussidi didattici)

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Il testo in adozione è LM.2 Sambugar, Salà. Come al punto sopra ho fatto uso di sussidi audiovisivi

da Internet.

4 - INTERVENTI IDATTICI INTEGRATIVI:

(Corsi di recupero, interventi di sostegno, approfondimenti)

Alcuni alunni con particolari problemi di apprendimento dovuti a situazioni personali e familiari

difficili hanno richiesto un costante affiancamento e sostegno da parte mia, nel tentativo di portare le

conoscenze almeno ad un livello accettabile. Alcuni alunni invece particolarmente appassionati a

tematiche particolari hanno condotto letture e approfondimenti autonomi.

5 – CRITERI E STRUMENTI DI VERIFICA ADOTTATI:

(Tipologia e numero di prove, criteri di misurazione, scala dei voti)

Ho condotto prove relazionali, prove strutturate, colloqui, brevi test.

6 – OBIETTIVI RAGGIUNTI:

Insegno in questa classe dalla prima e il percorso fatto a livello di comportamento e di scolarizzazione

è stato sorprendente. Nelle prime due classi è stata fatta una selezione piuttosto dura visto che del

nucleo originale di 29 sono arrivati in quinta solo in 14, ma non si è trattato solo di una banale

selezione. I ragazzi sono cresciuti e sono diventati responsabili in un percorso di crescita graduale

che li ha portati ad essere la classe rispettosa ed educata che è oggi.

Questo era il primo obbiettivo che io con i colleghi ci eravamo proposti come prerequisito per

qualsiasi azione di crescita culturale avessimo voluto intraprendere ed è il risultato migliore che

abbiamo ottenuto con loro.

In generale lavorare con loro è stato piacevole, sopattutto per il fatto che hanno sempre risposto in

maniera positiva agli stimoli, hanno accettato con entusiasmo le attività extrascolastiche anche

impegnative ed onerose che sono state proposte, in particolare il viaggio in Polonia e il contatto con

persone psichiatricamente svantaggiate per fare trekking insieme a loro. Ho sempre pensato che è

inutile insegnare materie umanistiche se non si promuove contemporaneamente la persona che

diventa così più ricettiva agli stimoli culturali.

La classe presenta livelli diversi di profitto, eccellenze e ritardi, ma una cosa che li accomuna è la

collaboratività fra loro. Quasi tutti in questi cinque anni hanno attraversato periodi di difficoltà e di

scoraggiamento per le ragioni più disparate, ma nessuno ha mai lasciato indietro nessuno, si sono

aiutati fra loro con buoni risultati; in questa situazione io, più che il professore, ho fatto il direttore

d’orchestra cercando di mantenere e rinforzare questo approccio così importante.

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Nello svolgimento del programma ho discusso molto con loro e ho cercato di far emergere soprattutto

il bello, il problematico, l’umano. Certe tematiche li hanno appassionati, altre sono risultate più

ostiche, ma in ogni caso hanno ascoltato con buon interesse

I risultati sono stati per me soddisfacenti, anche se c’è una parte, inevitabile, che si è impegnata meno,

ha tenuto un atteggiamento più distaccato; nelle verifiche sono emerse buone capacità espositive e

altre più limitate ma che comunque sono nettamente migliorate nel corso dell’anno e rispetto agli

anni iniziali. L’esame è un’esperienza che aspettano con molta paura ma anche con una buona

consapevolezza di cosa esso sia realmente e si stanno preparando in modo sereno.

Io spero che, qualunque sia il risultato finale, sia per loro un’occasione di crescita e diautovalutazione.

Cecina, 15 maggio 2018 IL DOCENTE _Sandro Betti

CLASSE 5 D ISIS “Marco Polo”

MATERIA DI INSEGNAMENTO: Storia

PROF. Betti Sandro

NUMERO ORE DI LEZIONE SETTIMANALE 2

TOTALE ANNUALE ORE EFFETTIVE 72

1 – OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA:

In termini di conoscenze) :

- Conoscere gli avvenimenti fondamentali della prima parte del’900, soprattutto in relazione al

mondo globale di oggi.

- Saper inquadrare i fatti nel loro contesto culturale e di pensiero; confrontare stili di vita modi

di pensare del passato rispetto ad oggi.

In termini di competenze applicative :

- Saper utilizzare con proprietà e consapevolezza i concetti-chiave ed il lessico proprio della

materia.

- Saper dare una valutazione autonoma ei fatti storici e dei cambiamenti rispetto al presente

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In termini di capacità :

- Sviluppare un approccio critico ai fatti e dare prospettiva al presente

2 – CONTENUTI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO:

Percorso formativo organizzato in moduli:

Modulo 1 La I Guerra Mondiale. Le cause del conflitto, il nazionalismo, l’attentato di Sarajevo, l’Italia in guerra, la guerra tecnologica, l’Intervento degli USA, Caporetto, la fine del conflitto; i trattati di pace, le conseguenze velenose della guerra in Italia.

Modulo 2 – L’Italia verso il Fascismo Il difficile dopoguerra, Mussolini rivoluzionario, il quadro politico del ’19; la nascita del Partito Comunista e il biennio rosso, le violenze fasciste, la Marcia, Mussolini al governo la fascistizzazione dell'Italia, il delitto Matteotti, la politica estera, economica, razziale;

Modulo 3 Il Nazismo Il “mistero” Hitler. La nascita del partito Nazista, i primi anni e il Mein Kampf. L’ascesa al potere; Pangermanesimo, Spazio Vitale, Razza Ariana, Riarmo. Il Nazismo come idea di sterminio. L’antisemitismo, le leggi razziali in Germania e in Italia.

Modulo 4. La II guerra Mondiale Il patto Molotov Ribbentrop, L’invaasione della Polonia. La guerra con Francia e Inghilterra; L’Italia in guerra: Albania, Grecia, Libia e Corno d’Africa; L’attacco alla Russia; la Battaglia d’Inghilterra; le prime sconfitte, Gli USA in guerra. La crisi del Fascismo e l’Armistizio. Il Biennio ’44 - ’45; la Resistenza. La guerra globale, la bomba atomica. Modulo 5. La Guerra Fredda

Le ragioni della guerra fredda; il deterrente nucleare; L’equilibrio del terrore; JFK e Krusciov; I costi ella

Guerra fredda

Modulo 6: L’Italia repubblicana

La ricostruzione; I Governi di unità nazionale; Il referendum , la Costituente.

3 – METODI D’INSEGNAMENTO:

(Strategie educative, esercitazioni, compresenza)

Lezioni frontali e partecipate; uso della LIM per la fruizione, immagini, filmati. 4 – STRUMENTI D’INSEGNAMENTO:

(Testi in adozione e consigliati, uso dei laboratori e dei sussidi didattici)

Libro di Testo: Trombino, Villani, Giusti: Le rotte della storia 3

5 – VISITE GUIDATE:

- Viaggio di istruzione in Norvegia nell’ambito del Progetto “Diversamente uguali”.

6 – Interventi didattici educativi integrativi: -

Corsi di recupero, interventi di sostegno, approfondimenti

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7 – CRITERI E STRUMENTI DI VERIFICA ADOTTATI:

Tipologia e numero di prove, criteri di misurazione, scala dei voti

Prove di verifica scritta a domande aperte e chiuse, verifiche orali individuali. La scala dei voti utilizzata è

stata quella concordata collegialmente dal TRE al DIECI.

8 – OBIETTIVI RAGGIUNTI:

Insegno in questa classe dalla prima e il percorso fatto a livello di comportamento e di scolarizzazione è stato

sorprendente. Nelle prime due classi è stata fatta una selezione piuttosto dura visto che del nucleo originale di

29 sono arrivati in quinta solo in 14, ma non si è trattato solo di una banale selezione. I ragazzi sono cresciuti

e sono diventati responsabili in un percorso di crescita graduale che li ha portati ad essere la classe rispettosa

ed educata che è oggi.

Questo era il primo obbiettivo che io con i colleghi ci eravamo proposti come prerequisito per qualsiasi azione

di crescita culturale avessimo voluto intraprendere ed è il risultato migliore che abbiamo ottenuto con loro.

Nella mia materia si sono evidenziate, all’inizio del percorso quinquennale, le ormai diffuse carenze fra i

ragazzi di oggi, che hanno difficoltà a percepire i legami di causa - effetto, passato – presente. La Storia è un

materia poco amata e io ho cercato di raccontarla in modo vivo, facendo sempre riferimento al presente e

cercando di far capire loro che tutti i nostri comportamenti, stili di vita, modi di pensare, non sono dati di fatto

banali ma frutto di percorsi talvolta anche lunghissimi quando non di dure sofferenze e tragedie.

In particolare quest’anno ho cercato di mostrare il volto “selvaggio” del continente europeo quando è stato

preda di idee assassine e di nazionalismi stupidi e devo dire che la risposta a livello di interesse e

coinvolgimento è stata buona.

Ho trovato questo modo di fare storia e l’ho perseguito cercando continuamente di legarla al presente, di fare

memoria.

Il livello raggiunto è soddisfacente in generale, con qualche punta di interesse vero e genuino; ho trattato gli

argomenti e ne ho chiesto verifica puntando al loro significato e alla loro importanza per oggi e spero che

all’esame questo aspetto venga fuori, anche se so, per lunga esperienza che l’esame è una cosa ben diversa e

talvolta è un mondo a sé.

Cecina, 10 maggio 2016 IL DOCENTE Sandro Betti

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CLASSE : 5 D SCP

MATERIA DI INSEGNAMENTO : Religione

DOCENTE : Gonnelli Rossella

NUMERO ORE DI LEZIONE SETTIMANALE : 1

TOTALE ANNUALE ORE EFFETTIVE : 29

1 – OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA:

In termini di conoscenze :

Riconoscere il ruolo della religione nella società, interpretarne il significato, nella prospettiva di un dialogo costruttivo fondato sul principio della libertà religiosa

Studiare il rapporto della Chiesa con il mondo contemporaneo conoscere alcune delle forme di impegno contemporaneo a favore

della pace, della giustizia e della solidarietà; - conoscere in maniera sintetica ma corretta i grandi temi di bioetica in generale

In termini di competenze :

Motivare le proprie scelte di vita, confrontandole con la visione cristiana, in modo aperto, libero e costruttivo

Saper valutare correttamente comportamenti e scelte di vita diverse dalle proprie rispettandone i valori

2 – CONTENUTI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO:

(Argomenti trattati ed ore d’insegnamento)

MODULO 1 : (titolo) Valori da vivere

Religione e valori il problema del lavoro: il lavoro è per l’uomo o l’uomo è per il lavoro? I giovani e il lavoro oggi La politica e il bene comune I giovani e la politica oggi La chiesa e la politica L’immigrazione Il valore della famiglia oggi Vivere in modo responsabile Comportamenti etici nella società di oggi Il valore della vita: Eutanasia, aborto, pena di morte

MODULO 2 : (titolo) Le radici della morale

l’etica della vita l’etica delle relazioni

MODULO 3 : (titolo) L’etica della solidarietà

il volontariato

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il razzismo

3 – METODI D’INSEGNAMENTO:

Strategie educative, esercitazioni, compresenza

lezioni frontali, dibattiti in classe, risoluzione di problemi, approccio interdisciplinare

Testi in adozione e consigliati, uso dei laboratori e dei sussidi didattici

Testo adottato : “Itinerari”

Autori: Michele Contadini, Ed. ELLEDICI scuola

5 – CRITERI E STRUMENTI DI VERIFICA ADOTTATI:

(Tipologia delle prove, criteri di misurazione, scala dei voti)

Interrogazioni orali, risoluzione di problemi, interventi spontanei o sollecitati dal docente nelle attività d’aula Per la valutazione disciplinare oltre al profitto (valutato attraverso frequenti verifiche orali nel corso dei dibattiti e dei lavori di gruppo, e verifiche scritte sotto forma di questionari, test relativi agli argomenti trattati, esercizi di vero e falso), sarà tenuta in debita considerazione la partecipazione alle lezioni (interesse, interventi appropriati, regolarità e puntualità nel rispetto degli impegni assunti) e il raggiungimento degli obiettivi comportamentali (correttezza e disponibilità nei rapporti sociali, correttezza nei confronti dell'ambiente scolastico, presenze complessive alle lezioni)

6 – OBIETTIVI RAGGIUNTI:

La classe in generale ha raggiunto ampiamente i livelli minimi della Sufficienza dimostrando interesse e collaborazione. L’impegno e la partecipazione non sempre sono stati buoni soprattutto da parte di alcuni elementi. In particolare circa il 70% della classe ha superato gli obiettivi previsti partecipando con maggior entusiasmo. Il comportamento è stato corretto e rispettoso da parte di tutti. Al termine del percorso gli studenti hanno mostrato di:

comprendere e acquisire i contenuti degli argomenti trattati; sapersi orientare di fronte ai problemi etici più significativi e alle diverse culture presenti

nella società odierna.

Cecina, 15 maggio 2018 IL DOCENTE

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ESAME DI STATO A.S. 2017/18 CLASSE : 5 D SCP

MATERIA DI INSEGNAMENTO : MATEMATICA

DOCENTE: Rosangela Ignaccolo

NUMERO ORE DI LEZIONE SETTIMANALE : 3

TOTALE ANNUALE ORE EFFETTIVE : 87

1 – OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA:

In termini di competenze :

Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare

situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni

In termini di traguardi formativi :

Individuare le principali proprietà di una funzione razionale

Calcolare i limiti di funzioni algebriche

Calcolare la derivata di una funzione

Studiare il comportamento di una funzione reale di variabile reale

2 – CONTENUTI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO:

MODULO 1 : Introduzione alle funzioni matematiche

Definizione di funzione

Funzioni razionali intere e fratte

Campo di esistenza

Funzioni pari e dispari

Studio del segno di una funzione razionale

MODULO 2 : I limiti

Definizione intuitiva di limite di una funzione;

Calcolo del limite di una funzione razionale per x che tende ad un punto e per x che tende a infinito;

Risoluzione di alcune forme indeterminate mediante scomposizione, relative al calcolo di semplici limiti di

funzioni razionali;

Asintoti orizzontali, verticali e obliqui;

MODULO 3 : Le derivate

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Introduzione alla derivata (cenni)

Derivate fondamentali;

Formule di derivazione per una funzione:

prodotto di una costante per una funzione

somma di funzioni

quoziente di due funzioni

Studio del segno della derivata prima, determinazione dei punti di massimo e minimo relativo e degli

intervalli di crescenza e decrescenza della funzione;

Calcolo della derivata seconda e studio del suo segno, determinazione dei punti di flesso e degli intervalli

di concavità e convessità della funzione.

MODULO 4 : Rappresentazione grafica dell’andamento di una funzione razionale .

Rappresentazione grafica dell’andamento di una funzione razionale, dedotte le sue caratteristiche dalla sua

equazione;

Interpretazione del grafico di una funzione, al fine di dedurre da esso le sue caratteristiche.

3 – METODI D’INSEGNAMENTO:

Strategie educative, esercitazioni, compresenza

La lezione si è svolta prevalentemente in modo frontale, ma il più possibile partecipato, ed è stato utilizzato

un Google Drive dedicato, dove sono state caricate le attività svolte in aula sulla LIM (in formato pdf) oltre

che altro materiale didattico utile. Per ogni contenuto è stato svolto un congruo numero di esercizi,

esemplificativi dei vari casi, e di attività di recupero, privilegiando l’aspetto applicativo rispetto a quello

teorico, per potenziare le capacità di usufruire correttamente delle varie procedure di calcolo, mantenendo

tuttavia il rigore che caratterizza la disciplina in questione.

Testi in adozione e consigliati, uso dei laboratori e dei sussidi didattici

Testo adottato : Matematica Rosso vol.4

Autori: Bergamini/Trifone/Barozzi - ed. Zanichelli

5 – CRITERI E STRUMENTI DI VERIFICA ADOTTATI:

(Tipologia delle prove, criteri di misurazione, scala dei voti)

Test, quesiti, esercizi

Osservazione e registrazione degli interventi Assegnazione e correzione di esercitazioni individuali

Esercizi.

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Il numero di verifiche effettuate per ciascun alunno per quadrimestre è stato di circa 4, in modo da riuscire ad

avere una visione più ampia e monitorare progressi e regressi per ciascun alunno.

Le verifiche scritte sono state svolte a metà percorso o alla fine di ogni modulo, proposte sotto forma di uno o

più esercizi da risolvere, attinenti ai contenuti affrontati, calibrate in base al tempo assegnato per lo

svolgimento e valutate con una scala di voti da 2 a 10.

Le verifiche orali sono state effettuate proponendo la risoluzione alla lavagna di un esercizio, commentando

le varie procedure di calcolo applicate e le informazioni via via ottenute. Anche per le verifiche orali ci si è

riferiti ad una scala di valutazione da 2 a 10 e si è cercato di effettuarne un numero congruo per alunno,

considerando eventuali interventi all’attività didattica.

6 – OBIETTIVI RAGGIUNTI:

Per pochi alunni della classe, l’approccio errato alla disciplina, vista come “insieme di formule da imparare”

piuttosto che come “insieme di processi da comprendere ed elaborare”, unito alla desuetudine allo studio e a

lacune pregresse sulle conoscenze e le competenze di base, non ha creato le condizioni favorevoli al

raggiungimento degli obiettivi minimi, nonostante i miei continui inviti e sollecitazioni a “leggere” e

comprendere il “perché” di un procedimento o di un risultato. In linea di massima un congruo numero di allievi

si colloca su livelli pressoché sufficienti, mentre un ridotto numero ha raggiunto livelli particolarmente

soddisfacenti soprattutto nell’uso competente di procedure di calcolo e nella conoscenza dei contenuti

affrontati, grazie alla continuità nell’impegno ad apprendere e alla capacità di capitalizzare quanto assimilato.

Cecina, 10 maggio 2018 LA DOCENTE _Rosangela Ignaccolo

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Classe: 5 D SC

MATERIA DI INSEGNAMENTO : Servizi Commerciali Pubblicitari

DOCENTE : Andrea Rossi

NUMERO ORE DI LEZIONE SETTIMANALE : 8

TOTALE ANNUALE ORE EFFETTIVE : 256

1 – OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA:

In termini di conoscenze :

Gestire il metodo progettuale in modo flessibile, con la capacità di utilizzare in autonomia riferimenti culturali e tecniche differenti, comprensione ed utilizzo della terminologia attinente la disciplina, capacità di operare collegamenti , sviluppo della capacità critica . Le esercitazioni proposte hanno l'obiettivo di approfondire la conoscenza dei diversi veicoli comunicativi, delle tecniche informatiche per la realizzazione ed il trattamento degli impaginati e delle immagini con elaborazioni grafiche di vario tipo.

In termini di competenze :

Riconoscere gli elementi concettuali ed esecutivi di un progetto da realizzare.

Saper utilizzare le informazioni apprese nel corso degli anni, mostrare capacità di interpretazione

personale dei problemi posti, in coerenza con gli obiettivi comunicativi dati.

2 – CONTENUTI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO:

(Argomenti trattati ed ore d’insegnamento) ore totali 236

MODULO 1 : Esercitazione ( photoshop e Illustrator ) 36 ore

Realizzare un manifesto per il “concerto dei Rolling Stone”a Lucca

MODULO 2 : Locandina film “ Fuga di Mezzanotte” . 20 ore

Dopo aver visto il film suddetto realizzare con i programmi grafici la locandina.

MODULO3: 50 ore Immagine Coordinata.

Realizzazione di un immagine coordinata, di un azienda del settore : moda , erboristeria e designer.

Relazione, Logo, Carta intestata, Busta, Biglietto da visita, Pieghevole, Gadget vari, Mezzo di trasporto

Simulazione seconda prova

Realizzazione di un manifesto per l’iniziativa “Sbulloniamoci” concorso interno sul tema del bullismo.

Simulazione fase bozzettistica.

Realizzazione di un bozzetto definitivo per il logo della birra “ Raffo”

Modulo 4 :Campagna Pubblicitaria della birra “ Raffo” MODULO 1 : Introduzione al software Adobe

Photoshop CC 2018

Parte Prima_Vengono introdotti, sinteticamente, gli elementi fondamentali del software bitmap: le immagini basate su pixel, risoluzione delle fotografie, lettura a livello tecnico delle dimensione di un'immagine/foto e le rispettive unità di misura (mega/cm/pixel), quando un'immagine è destinata per il web.

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_ Come adattare l'immagine al quadro _Pannello strumenti (selezioni geometriche, selezioni a mano libera, selezioni per colore) _I salvataggi di un'immagine (.PNG .TIFF .JPG .PSD .GIF .SVG .PDF) _Quando un'immagine deve essere RGB (Tricromia) e quando CMYK (Quadricromia) _Scontorno con Strumento Penna, Bacchetta Magica, Selezione Rapida, Lazo, Lazo Poligonale e Lazo Magnetico _Scontorno con canali (Alpha) per oggetti inanimati come fumo o fuoco _Maschera veloce (due modi per cambiare colore ai capelli _Strumento Gomma, Gomma Magica, Gomma per sfondo

Parte Seconda_In questa parte vengono riportati numerosi esempi di semplici ma importanti operazioni che si possono eseguire sulle fotografie e/o immagini. Ogni esercizio è svolto passo a passo con il docente che proietta, in modo da poterne individuare immediatamente la collocazione sullo schermo e comprenderne la funzione e le potenzialità.

_Color Splash Effect (bianco e nero parziale/dispersione colorata) _Creare Fotografie 3D _Creare un testo movimentato in 3D _Effetto “Out of Bound” (Immagini fuori limite)

_Applicare una texture al testo _Ritocco della Pelle: tecnica di separazione delle frequenze _Pelle Perfetta: eliminare le rughe ed effetto Glamour _Esaltare il colore dell'Iride _Esaltare il sorriso (Denti Bianchi) _Dimagrire/Ingrossare _Firma Digitale o Watermark per le foto o immagini personali

MODULO 2 : Ripasso di Adobe Illustrator CC 2018

In questa sessione di ripasso vengono riportati semplici ma fondamentali operazioni che si possono eseguire sulle immagini vettoriali, con un'accurata spiegazione dei comandi e delle opzioni da attivare per raggiungere il risultato.

_Creare dei Tracciati _Uso dello strumento Penna _Come vettorializzare un'immagine/un disegno con Ricalco Dinamico _Disegnare le Simmetrie Radiali _Disegnare le Forme Riflesse

MODULO 3 : Introduzione al software Adobe InDesign CC 2018

In questo modulo a fronte della stesura di una Tesina Stampata o Digitale come elaborato finale della Classe Quinta si introducono con InDesign concetti di produzione editoriale. _Come si imposta il Nuovo Documento _Impostare un Monopagina o un Multipagina Bianca/Volta _La “Coperta” _La “Bandella” o “Aletta Anteriore” _Creare la “\Costa o Dorso” _Cos'è il “Colophon” _L'importanza dell'abbondanza e dei margini _Le pagine “Mastro” _Come si contano le pagine _Come si inseriscono le pagine _Come si inseriscono i numeri delle pagine

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_Creazione di numeri pagina in maniera progressiva _Strumento cornice rettangolare (come si inseriscono le immagini) _Contorna con testo _Inserire un'immagine all'interno del titolo _Effetti Angolo _Stili di Paragrafo/Stili di Carattere/Stili di Oggetto _Creare stili di paragrafi per titoli creativi _Tracciati/Tracciati Composti _Elaborazione Tracciati con i Box di contenimento immagini _Testi Forati e Attraversamenti _PDF Interattivo _PDF Sfogliabile

3 – METODI D’INSEGNAMENTO:

Strategie educative, esercitazioni, compresenza

Sono stato aiutato nel mio compito dalla compresenza della Professoressa Virginia Germinara, che è stata di grande aiuto, specie per la parte relativa alla teoria della tipografia . Il mio metodo d’insegnamento si basa sull’ “imparare facendo” dividendo anche il lavoro in gruppi e sottogruppi facendo gestire le attività direttamente dal gruppo classe. Nei lavori cerco di dare la massima libertà nella scelta della tecnica da usare facendo in questo modo quasi una didattica personalizzata, assecondando le inclinazioni dell’alunno che garantiscono sicuramente l’impegno e la passione. Ho fornito schede da me scritte, fotocopie da libri personali, consigliato libri, film e argomenti da approfondire. Nota : Devo aggiungere una nota negativa, per quanto riguarda l’utilizzo del laboratorio di computer grafica ( Lab 6 ). Durante tutto l’anno scolastico non è stato possibile lavorare in maniera continua nel laboratorio suddetto. Motivi di carattere organizzativo hanno impedito, di fatto, il pieno accesso alla struttura laboratoriste, non permettendo un regolare e completo apprendistato, da parte dell’alunno, dei programmi di grafica presenti in tale laboratorio. in adozione e consigliati, uso dei laboratori e dei sussidi didattici

Testo adottato : Il segno Grafico di Gianni Fibbi Hoepli.

5 – CRITERI E STRUMENTI DI VERIFICA ADOTTATI:

(Tipologia delle prove, criteri di misurazione, scala dei voti)

Oltre all’osservazione diretta dello studente durante l’anno ho fissato delle scadenze periodiche con revisioni e relativo voto scaturito d una griglia di cui allego fotocopia . Sono state svolte anche delle simulazioni di seconda prova con voto. 6 – OBIETTIVI RAGGIUNTI: Devo dire che ho raggiunto gli obiettivi della disciplina, relativi ad un esperienza scolastica, dove spesso si

aggiungevano degli interessanti spunti dal mondo esterno.

Cecina, 7 maggio 2018 Il docente, Andrea Rossi

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CLASSE: 5° D SCP

MATERIA DI INSEGNAMENTO: STORIA DELL’ARTE

DOCENTE: PROF. GIANCARLO SARPERI

NUMERO ORE DI LEZIONI SETTIMANALI: 2

TOTALE ANNUALE ORE: 57 EFFETTIVE

1 – OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA:

In termini di conoscenze :

Conoscere i caratteri fondamentali delle principali correnti e dei movimenti artistici svolti nel programma.

Conoscere le opere e gli artisti in relazione al proprio contesto storico-artistico.

In termini di competenze :

Saper collocare l'opera nel proprio contesto storico-culturale. Saper analizzare le opere trattate e il loro specifico linguaggio. Saper effettuare confronti e analogie tra le varie opere. Sviluppare la capacità di contestualizzazione e di valutazione critica. Sviluppare un approccio critico autonomo rispetto alla lettura dell’opera d’arte e dei fenomeni

artistici Sviluppare la terminologia specifica.

2 – CONTENUTI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO:

L’architettura neoclassica: E-L. Boullèe La pittura neoclassica: J-L. David – J-A-D. Ingres. L’Arte Romantica. L’epoca e le idee.

Gli autori: C.D. Friedrich, J. Constable, W. Turner, T. Gericault, E. Delacroix, F. Hayez.

L’età del Realismo. Origini e modelli del movimento. Gli autori: Corot e la scuola di Barbizon, G.Courbet, i Macchiaioli e G. Fattori.

La fotografia, cenni sulla nascita e sui primi autori: N. Niepce, F. Daguerre, F. Talbot, Nadar, i Fratelli Alinari.

L’Impressionismo e il Post-Impressionismo. Origini e modelli dei movimenti. Gli autori impressionisti: E. Manet, C. Monet, P-A. Renoir, E. Degas.

Gli autori post-impressionisti: H. de Toulouse Lautrec, V. van Gogh, P. Gauguin, P. Cezanne.

L’Art Nouveau. Origini e diffusione. Gli autori: G. Klimt.

Le Avanguardie storiche. Origini, motivazioni e idee. Espressionismi: H. Matisse e i Fauves, Kirchner e Die Brucke, E. Schiele.

Cubismo: P. Picasso, G. Braque.

Futurismo: U. Boccioni, C. Carrà, G. Balla, F. Depero.

Astrattismi: V. Kandinskij, P. Klee, P. Mondrian.

Dadaismo: M. Duchamp, Man Ray.

Surrealismo: J. Mirò, R. Magritte, S. Dalì.

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La Metafisica. Le poetiche. Gli autori: C. Carrà, G. de Chirico.

La Scuola di Parigi Gli autori: A. Modigliani.

La Pop-Art. Arte e civiltà di Massa Gli autori: A. Warhol.

Si prevede nell’ultima fase dell’anno scolastico lo svolgimento di lezioni centrate su argomenti specifici dell’arte del Novecento. I movimenti e le tendenze artistiche che non sono stati trattati nel programma svolto durante l'anno, verranno affrontati qualora rientrino nei temi delineati nelle tesine o nei percorsi individuali per la prova orale dell’Esame di Stato.

3 –METODI D’INSEGNAMENTO:

Lezione frontale e partecipata, tecnologia che la scuola mette a disposizione (LIM, PC e relativi software di visualizzazione immagini e videoscrittura, proiettore, ricerca e approfondimento individuale.

4 – STRUMENTI D’INSEGNAMENTO:

Libro di Testo: Claudio Persico “dossier arte” vol. 3 “dal Neoclassicismo all’Arte contemporanea”, Giunti TVP- Treccani. Firenze 2015

5 – CRITERI E STRUMENTI DI VERIFICA ADOTTATI:

Prove di verifica scritta con domande aperte e chiuse, verifiche orali individuali Prove scritte modellate sulle tipologie delle terze prove d’esame. La scala dei voti utilizzata è stata quella concordata collegialmente dal Tre al Dieci

6 – OBIETTIVI RAGGIUNTI:

La classe alla fine dell’anno scolastico ha assimilato le figure degli artisti maggiori e delle loro opere principali, il senso e l’indirizzo culturale dei più importanti movimenti artistici che si susseguono nel corso dell'Ottocento e del primo Novecento. Evidentemente, il programma del quinto anno non è stato svolto nella sua interezza, dato che la classe, ha dovuto recuperare, sia nel quarto che nel quinto anno, i programmi non svolti per intero negli anni precedenti. Dunque, ho dovuto sacrificare ore di lezione per affrontare in maniera sintetica ed essenziale gli argomenti non svolti nel quarto anno, partendo dal Manierismo per poi ricollegarmi al programma di quest'anno. In termini di competenze, i discenti hanno dimostrato di saper analizzare lo stile di una singola opera, utilizzando la terminologia specifica, e hanno sviluppato, per certi aspetti, un personale senso critico rispetto alle opere e ai movimenti artistici trattati durante l'anno scolastico. Una parte dei discenti ha dimostrato un vivo interesse per gli argomenti svolti, intervenendo con domande specifiche. Altri, pur essendo meno interessati, hanno dimostrato una certa curiosità per determinate figure artistiche presentate nel corso del programma. Dai dati emersi dagli strumenti di valutazione risulta che alcuni discenti hanno una preparazione soddisfacente, altri raggiungono buoni livelli, altri ancora, pur avendo adeguate capacità, raggiungono appena la sufficienza. Dal punto di vista disciplinare, nonostante alcune differenze comportamentali tra i vari alunni, la classe ha assunto nel complesso un comportamento corretto verso l’insegnante, dimostrando quasi sempre di conoscere le regole disciplinari del gruppo classe.

Cecina, 15/05/2018 IL DOCENTE

Giancarlo Sarperi

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ESAME DI STATO A.S. 2017/2018

ALLEGATO A-CLASSE 5D SCP MATERIA D’INSEGNAMENTO: ECONOMIA AZIENDALE Prof.ssa Anna Dionisi Numero ore di lezione settimanale: 3 Totale ore effettive: 74 (comprese quelle che si prevedono di svolgere)

1 – OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA: Al termine del percorso quinquennale i risultati di apprendimento relativi al profilo educativo, culturale e professionale previsti dalla disciplina sono i seguenti: utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento

disciplinare;

essere sensibili alle differenze di cultura e di atteggiamento dei destinatari, al fine di offrire un

servizio il più possibile personalizzato;

sviluppare ed esprimere le proprie qualità di relazione, comunicazione, ascolto, cooperazione e

senso di responsabilità nell’esercizio del proprio ruolo;

svolgere la propria attività operando in équipe e integrando le proprie competenze con le altre

figure professionali, al fine di erogare un servizio di qualità;

contribuire a soddisfare le esigenze del destinatario, nell'osservanza degli aspetti deontologici e

del servizio;

padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi

di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio.

2 – CONTENUTI DEL PERCORSO FORMATIVO: (Argomenti trattati) Il bilancio d’esercizio: la classe ha avuto notevoli difficoltà nell’affrontare questo modulo dimostrando quasi un rifiuto. Gli argomenti sono stati trattati prevalentemente in modo teorico (come da dispense consegnate). Il marketing: come da programma. La pianificazione strategica: molto sinteticamente (come da dispense allegate). Il business plan deve essere ancora terminato. Il personale: non sarà svolto per mancanza di tempo. MODULO 1: Il bilancio d’esercizio secondo la normativa civilistica. I documenti del bilancio. Lo Stato Patrimoniale e il Conto Economico, Nota Integrativa (solo accennata). I principi fondamentali del bilancio: clausola generale, principi di redazione del bilancio. Esercitazioni sul passaggio da situazione contabile a bilancio. MODULO 2: IL marketing. Il marketing. L’analisi di mercato: la segmentazione, il ciclo di vita del prodotto. Le ricerche di mercato. Le leve del marketing mix: il prodotto, il prezzo, la distribuzione, la comunicazione (promozione e pubblicità). Le persone e i processi. L’e-commerce. MODULO 3: La pianificazione e la programmazione aziendale (da terminare dopo il 15 maggio) La gestione strategica d’impresa. La definizione degli obiettivi e l’analisi dell’ambiente. La mission e la vision. Il business plan. Redazione di business plan con dati a scelta. 3 – METODI D’INSEGNAMENTO: (Strategie educative, esercitazioni, compresenza) Le lezioni sono state svolte alternando le seguenti tecniche: lezione frontale, problem solving, lezione partecipata, lavoro di gruppo.

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4 – STRUMENTI DI INSEGNAMENTO: (testi in adozione e consigliati, uso dei laboratori e dei sussidi didattici) Non ci sono libri di testo in adozione pertanto sono stati dettati appunti, redatti schemi e prospetti alla LIM ed infine sono state distribuite alla classe fotocopie inerenti alle lezioni svolte. 5 – VISITE GUIDATE: Nessuna. 6 – Interventi didattici educativi integrativi: (Corsi di recupero, interventi di sostegno, approfondimenti) Le ore destinate al recupero delle insufficienze del primo quadrimestre (rivolto a coloro che ne avevano necessità) sono state effettuate in itinere. 7 – CRITERI E STRUMENTI DI VERIFICA ADOTTATI: (Tipologia e numero di prove, criteri di misurazione, scala dei voti) Le prove di verifica a cui è stata sottoposta la classe sono state sia scritte che orali. Per quanto riguarda le verifiche scritte sono state di tipo strutturato, semistrutturato e non strutturato. Alla data odierna sono state fatte sei verifiche scritte strutturate e semistrutturate, comprese due simulazioni di terza prova e circa 2 verifiche orali per ciascun alunno. La scala dei voti adottata è stata quella dall’1 al 10. 8 – OBIETTIVI RAGGIUNTI: Gli obiettivi previsti nella programmazione di inizio anno sono stati raggiunti da circa il 80% della classe; ci sono due elementi con profitto più che buono. In generale la classe ha avuto un comportamento corretto anche se l’impegno nello studio non è stato sempre costante, conseguendo livelli di preparazione più che sufficienti, sufficienti e talvolta gravemente insufficienti.

IL DOCENTE Anna Dionisi

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MATERIA DI INSEGNAMENTO: LINGUA E CIVILTÀ SPAGNOLA

PROF. SSA : Rossana Novi

NUMERO ORE DI LEZIONE SETTIMANALE : 2

1 – OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA:

COMPETENZE E OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

L’obiettivo primario è quello di rafforzare e sviluppare negli studenti un livello di apprendimento corrispondente al livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue, potenziando le quattro abilità linguistiche (comprensione e produzione orale, comprensione e produzione scritta). Ai fini del raggiungimento dei risultati di apprendimento sopra riportati, l’obiettivo sarà dare all’alunno le competenze linguistiche per: • comunicare oralmente comprendendo i messaggi altrui, interagendo e rispondendo in modo adeguato in varie

situazioni reali, dando maggior spazio alle funzioni comunicative e al lessico particolarmente legato al settore economico e aziendale;

• utilizzare strategie di esposizione orale e di interazione; • comprendere messaggi orali cogliendone le idee principali e gli elementi di dettaglio; • produrre testi comunicativi relativamente brevi, anche con l’ausilio di strumenti multimediali; • utilizzare lessico e fraseologia di settore codificati da organismi internazionali; • stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali e internazionali sia in una prospettiva

interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro.

METODOLOGIA • Lo studio della lingua sarà affrontato in modo da privilegiare l’efficacia comunicativa sia scritta che orale,

dando quindi molta rilevanza alle strutture sintattiche e alle capacità sintetiche e di rielaborazione. • L’acquisizione progressiva dei linguaggi settoriali sarà guidata dal docente con opportuni collegamenti con le

altre discipline, linguistiche e d’indirizzo, con approfondimenti sul lessico specifico e sulle particolarità del discorso tecnico-economico.

• Metodi operativi: lezione frontale e interattiva, lettura, analisi e traduzione di testi, esercitazioni di coppia o di gruppo, produzione di testi scritti e orali inerenti gli argomenti affrontati, elaborazione di ricerche e approfondimenti. Per realizzare attività comunicative riferite ai diversi contesti di studio e di lavoro gli studenti utilizzano anche gli strumenti della comunicazione multimediale e digitale.

2 – CONTENUTI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO:

ARGOMENTI SVOLTI NEL PRIMO QUADRIMESTRE

Libri di testo: Trato Hecho – El espanol en el mundo de los negocios di Laura Pierozzi

Ed. Zanichelli

UNIDAD 2: Se precisa Director

Ofertas de trabajo El perfil del candidato El curriculum vitae La carta de presentaciòn La entrevista de trabajo Parte gramatical: las construcciones temporales Los verbos de cambio

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UNIDAD 3 – Una experiencia provechosa

La feria La tarjeta de visita Lo stand Concertar una cita por telefono Parte gramatical: uso de Ir y venir El condicional compuesto Subordinadas sustantivas Uso del sub./ind. con expresiones de probabilidad y deseo

ARGOMENTI SVOLTI NEL II QUADRIMESTRE Unidad 9 – Espana

El Estado espanol Las comunidades autonomas Las lenguas de espana El sistema educativo espanol

Unidad 10

Espana y la economia global La uniòn europea La economia espanola Las empresas espanolas Del milagro economico a la crisis

3 – METODI D’INSEGNAMENTO:

Lezione frontale e partecipata.

4 – CRITERI E STRUMENTI DI VERIFICA ADOTTATI:

Verifiche scritte al termine del modulo: due nel primo e quattro nel secondo quadrimestre.

Quesiti con domande aperte e scelta multipla.

Verifiche orali attraverso interrogazioni frontali e ricerche individuali e di gruppo sulle pubblicità di prodotti

spagnoli, monumenti e artisti (esponenti della scultura architettura e/o della pittura) rappresentativi della

cultura spagnola e/o hispanoamericana .

5 – OBIETTIVI RAGGIUNTI:

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La classe, composta da 16 alunni ha raggiunto complessivamente risultati più che sufficienti nel 1°

quadrimestre e durante il 2° quadrimestre nel complesso, la classe è migliorata sia a livello di esposizione

scritta che orale.

Cecina, 9 maggio 2018 La docente Rossana Novi

ESAME DI STATO A.S. 2017/2018

ALLEGATO A - Classe 5aD SCP

MATERIA DI INSEGNAMENTO:

TECNICHE DI COMUNICAZIONE

PROF.: PAOLA SCHIAZZA

NUMERO ORE DI LEZIONI SETTIMANALI: 2

TOTALE ANNUALE ORE EFFETTIVE: 66

1 - In termine di conoscenza:

Dinamiche sociali, tecniche di comunicazione individuale e di gruppo; Struttura della personalità; Bisogni individuali e sociali, consci e inconsci del consumatore; Ricerche motivazionali di mercato e strumenti d’indagine psicologica; criteri e metodi per la definizione di tipologie e di strategie pubblicitarie; concetto di marketing e fidelizzazione della clientela.

In termine di competenze applicative:

Conoscenza consolidata sui meccanismi che regolano il processo di comunicazione verbale/non verbale e delle dinamiche relazionali: interpersonali e di gruppo.

Consapevolezza sulle nascita della personalità Consapevolezza sulla diversificazione dei bisogni e dei motivi del consumatore. Padronanza sul linguaggio delle tipologie e strategie pubblicitarie Assumere conoscenze, capacità e competenze, scientificamente fondate, relative alla propria

e all’altrui esperienza sociale, divenendo padroni di concetti, abilità, metodologie disciplinari. Utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite in differenti situazioni e contesti. Mettere in uso criticamente i saperi acquisiti.

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In termine di capacità:

- Saper distinguere gli stili comunicativi interpersonali e i comportamenti fondamentali per sapersi “presentare” ad altri ed instaurare una comunicazione assertiva.

- Saper individuare le tecniche per suscitare l’ascolto attivo dell’interlocutore. - Comprendere l’influenza dei bisogni e delle motivazioni (consce o inconsce) sul comportamento del

consumatore; dei diversi stili di vita su preferenze, gusti, abitudini di consumo individuali. - Comprendere l’utilità delle tecniche di segmentazione per la conoscenza del target. - Consapevolezza dell’influenza fisica e psichica del colore sul consumatore. - Saper individuare le caratteristiche di alcuni colori in termini di comunicazione visiva. - Acquisire padronanza sul linguaggio dei diversi tipi di pubblicità. - Saper decodificare tecniche e strategie per sviluppare la capacità di farne uso corretto. - Acquisire consapevolezza sull’efficacia delle strategie pubblicitarie. - Saper individuare gli elementi fondamentali della psicoanalisi. - Saper comprendere le differenze tra i meccanismi di difesa - Saper distinguere le fasi di crescita psicosessuale - Saper comprendere l’evoluzione del concetto di marketing. - Acquisire consapevolezza sullo scopo del marketing relazionale

2 – CONTENUTI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO

Modulo 1: Stili e bisogni nella comunicazione (ottobre- dicembre)

- Gli stili comunicativi: remissivo/autoritario/manipolatorio/assertivo. - L’intelligenza emotiva: l’autoconsapevolezza, l’empatia, l’assertività e l’analfabetismo emotivo

di Goleman. - Tecniche per praticare l’ascolto attivo: osservazione, domanda, richiamo dell’attenzione,

riformulazione e ricapitolazione dei punti principali. - Definizione di bisogno: bisogni omeostatici e non omeostatici, la scala dei bisogni di Maslow.

Teoria dell’attaccamento: gli esperimenti di Harlow, Spitz e Bowlby. I bisogni nella pubblicità. Bisogni individuali/sociali, naturali/indotti.

Modulo 2: Comportamento del consumatore e Psicologia del colore (dicembre- gennaio)

- Il comportamento del consumatore: motivi consci e inconsci rilevati dalle ricerche motivazionali con gli strumenti d’indagine psicologica (questionario, intervista, test proiettivo). Esempio di ricerca motivazionale: gli stili di vita secondo la sinottica di Eurisko.

- Il colore come catalizzatore di attenzione: il significato psicologico del colore, il Test cromatico di Lüscher; l’uso del colore in pubblicità; colori caldi e colori freddi.

Modulo 3: Linguaggio pubblicitario e tecniche della pubblicità (febbraio- marzo)

- Il linguaggio pubblicitario: tipi principali di pubblicità (di ripetizione, di argomentazione, di simpatia, sociale, turistica, collettiva).

- Le strategie pubblicitarie: l’uso del testimonial, l’uso dei sentimenti, il ruolo delle emozioni, i messaggi subliminali.

Modulo 4: La Psicanalisi freudiana (aprile)

- La psicanalisi freudiana: introduzione generale e culturale al pensiero di Sigmund Freud, la nascita della personalità (Es, Super-Io, Io), il metodo psicanalitico, i meccanismi di difesa, le fasi dello sviluppo psicosessuale.

Modulo 5: Il linguaggio del marketing (maggio)*

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- Origine e evoluzione del concetto di marketing - Aspetti della Customer satisfaction

*modulo in fase di conclusione

3 – METODI D’INSEGNAMENTO (METODOLOGIE):

Durante l’anno scolastico i contenuti dei moduli sono stati semplificati al fine di rendere più immediato e fruibile l’apprendimento, così da porre in rilievo le conoscenze essenziali e le competenze minime richieste. Le spiegazioni degli argomenti ed i processi di acquisizione sono stati espressi in modo diversificato ed accessibile alle molteplici strutture di pensiero. Sono state adottate strategie operative per coinvolgere attivamente tutti gli alunni nel proprio processo di apprendimento, tenendo conto delle esigenze cognitive e particolari di ognuno. Le metodologie impiegate sono state: lezione frontale di tipo espositivo, dibattiti in classe, lezioni partecipate, lezioni rovesciate e cooperative learning. Si è cercato di trattare gli argomenti, quando opportuno, anche da un punto di vista inter-disciplinare, sempre contestualizzato ed attualizzato.

4 – METODI D’INSEGNAMENTO (STRUMENTI E SUSSIDI):

Gli argomenti trattati sono presenti sul libro di testo oppure nelle dispense e mappe concettuali preparate e fornite dall’insegnante in formato cartaceo all’inizio della lezione.

I principali testi scolastici di riferimento sono stati:

G. Colli, Comunicazione, dalla teoria alle competenze comunicative efficaci; Ed. Clitt. M.A. Libonati, F. Russiello, Psicologicamente; Ed. Clitt R. Zonta, G. Castelletti, Psicologia generale e della comunicazione; Ed. Edipsicologiche

5 – CRITERI E STRUMENTI DI VERIFICA ADOTTATI:

Il conseguimento degli obiettivi prefissati è stato valutato attraverso verifiche formative in itinere e sommative alla fine di ogni modulo. Le prove di verifica si sono basate sulle seguenti tipologie: compiti scritti a risposta aperta, a risposta multipla, e colloqui orali. Sono state adottate griglie di valutazione con parametri inerenti al tema trattato. La misurazione delle verifiche si è basata su criteri il più possibile oggettivi e trasparenti. I criteri di valutazione usati sono stati specificati agli alunni comunicando voti e rendimenti raggiunti e fornendo loro opportuni chiarimenti sulla correzione effettuata degli elaborati o dei colloqui orali.

La valutazione ha fornito un quadro di riferimento su eventuali progressi dello studente, stimolandolo così alla meta- cognizione e mettendolo in grado di autocorreggersi, al fine di ottenere maggiori livelli di autoanalisi e di consapevolezza del personale livello di apprendimento.

Gli indicatori di valutazione si riferiscono alla: correttezza ortografica e sintattica, completezza e pertinenza delle informazioni, organizzazione delle conoscenze, capacità di concettualizzare ed astrarre i contenuti in schemi logici, originalità e spirito critico, capacità di avvalersi di più fonti di informazione.

I criteri adottati per le verifiche periodiche e la relativa valutazione hanno previsto l’uso della scala di valutazione da 1 a 10. Per la valutazione complessiva dello studente sono stati considerati, oltre i parametri cognitivi, anche quelli non cognitivi, legati cioè alla frequenza, all’attenzione, alla partecipazione, all’interesse per gli argomenti trattati e alla costanza nell’impegno profuso.

6 – OBIETTIVI RAGGIUNTI:

Il livello generale di preparazione degli alunni con riferimento ai seguenti parametri: abilità linguistiche, capacità di rielaborazione personale, contestualizzazione, risulta complessivamente soddisfacente. Alcuni alunni presentano debolezze sul piano lessicale e dimostrano ancora incertezze nello sviluppo di argomentazioni o collegamenti intra/interdisciplinari.

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E’ da segnalare la presenza di alcune alunne che invece presentano un ottimo livello di preparazione nella rielaborazione dei contenuti e nella gestione dello studio.

Sia nel primo che nel secondo quadrimestre la maggior parte della classe ha dimostrato autonomia nell’acquisire e utilizzare il materiale didattico oltre al lessico specifico della disciplina; nel secondo quadrimestre infatti tale situazione è rimasta stabile come sono rimasti invariati alcuni casi con difficoltà a contestualizzare le questioni poste. Complessivamente dunque si raggiungono i livelli di competenza richiesti con risultati che vanno dalla sufficienza all’ottimo.

La classe ha seguito le lezioni sempre con interesse e curiosità ad apprendere partecipando molto spesso al dialogo educativo. Nel corso dell’anno la situazione generale è rimasta buona ed è evoluta verso un maggiore interesse per i moduli sui bisogni individuali e sociali e sulla psicanalisi (fine modulo I e modulo IV).

Il rapporto tra gli alunni e l’insegnante è sempre stato basato su un clima di serenità, di collaborazione e di stima reciproca. Un elemento di difficoltà nell’affrontare lo studio della disciplina è stata la perdita di diverse ore di lezione a causa di chiusura della scuola per ponti festivi o allerte meteo coincidenti casualmente con i giorni di lezione.

Questo elemento ha determinato un rallentamento nello svolgimento del programma, nonché un suo “aggiustamento” in termini di maggiore fruibilità e spendibilità in virtù delle specificità della classe. Si mette in evidenza, tuttavia, come la maggior parte del gruppo classe abbia dimostrato fin da subito di seguire con interesse, serietà, continuità, sapendo cogliere i nessi e la complessità di alcune tematiche ottenendo risultati molto buoni.

E’ possibile quindi affermare che complessivamente il dialogo educativo è stato sempre molto proficuo.

Cecina, 4/05/2018 La docente Paola Schiazza

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ESAME DI STATO A.S. 2017/2018

ALLEGATO A - Classe 5aD SCP

MATERIA DI INSEGNAMENTO:

LINGUA INGLESE

PROF.: PAOLA UTRINI

NUMERO ORE DI LEZIONI SETTIMANALI : 3

TOTALE ANNUALE ORE EFFETTIVE: 76 (fino alla data odierna)

1) OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA:

In termini di conoscenze:

- Possedere conoscenze relative al programma svolto e saperle esporre in modo congruo scegliendo il registro linguistico appropriato.

- Conoscere le principali tecniche artistiche e i loro campi di applicazione.

- Conoscere le nuove tecnologie come la grafica digitale.

In termini di competenze applicative:

- Comprendere un testo e saper riferire il contenuto.

- Consolidamento della competenza comunicativa che permetta di servirsi della lingua in modo adeguato al contesto.

- Saper illustrare i propri lavori con la fraseologia e la terminologia appropriate.

In termini di capacità:

- Riconoscere gli aspetti linguistico-formali nella grafica pubblicitaria.

- Saper analizzare un testo tecnico e saperne riferire il contenuto.

- Saper trasferire le proprie conoscenze e competenze in lavori conclusivi interdisciplinari (tesine d'esame)

2 – CONTENUTI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO

Modulo 0: Revisione e collegamento. (sett. - ott.)

Modulo 1: Packaging (nov.)

Package Designing

Describing packages

Modulo 2: The Venice Biennale (dic. - gen.)

Phyllida Barlow

What is Pop Art?

Andy Warhal

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Roy Liechtenstein

Keith Haring

Modulo 3: The right style for the market (febbr. - mar.)

Mass- Market Style

The Marketing Mix

Modulo 4: Graphic and artistic techniques: (apr. - mag.)

Pencil

Pen and ink drawing

Watercolour

Photography

Computer graphics

Illustration of personal artworks.

3 – METODI D’INSEGNAMENTO (METODOLOGIE):

Il programma è stato svolto utilizzando la lezione frontale ma favorendo quanto piu

possibile la lezione interattiva, attraverso strategie utili a coinvolgere la classe. Sono state proposte agli studenti attività aventi lo scopo di sviluppare e consolidare le abilità comunicative, sia sul piano ricettivo che produttivo. I materiali didattici presi come riferimento, oltre al testo in adozione sono stati reperiti prevalentemente on line anche strutturati preventivamente.

Nella scelta dei contenuti da proporre in lingua inglese si è cercato di mantenere il più possibile il rapporto con le discipline di indirizzo e il mondo del lavoro.

Durante l'ora di potenziamento sono state proposte agli studenti attività stimolanti a continuare "in lingua" il percorso già avviato nelle ore curriculari e, nello stesso tempo, a consolidare le abilità comunicative, sia scitte che orali insistendo particolarmente sulla comprensione e sulla ricerca del lessico specifico di settore.

4– METODI D’INSEGNAMENTO (STRUMENTI E SUSSIDI):

E' stato utilizzato il testo in adozione "New in Design" ed. Hoepli, integrato con altro materiale ricavato da Internet o fotocopiato, consistente in articoli autentici e di argomento professionale

5 – CRITERI E STRUMENTI DI VERIFICA ADOTTATI

Sono state svolte verifiche sommative, sotto forma di prove strutturate e semi-strutturate, in particolare comprensioni del testo con questionario ed esercizi di scelta multipla, per un migliore approccio alla Terza prova d'Esame, e composizioni su traccia. Le verifiche scritte hanno evidenziato il livello di comprensione e produzione di un testo attinente all'ambito professionale, la conoscenza del lessico specifico, la corretttezza ortografica e grammaticale. Le prove orali si sono svolte sotto forma di "listening-comprehension", sia formative che sommative, e di interrogazioni tradizionali, per la verifica della conoscenza dei contenuti e della competenza comunicativa.

6 – OBIETTIVI RAGGIUNTI:

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All'inizio dell'anno scolastico gli studenti mostravano di possedere complessivamente prerequisiti non molto solidi, ma grazie ad un maggiore impegno e al lavoro di potenziamento hanno migliorato le competenze sebbene a diversi livelli qualitativi. La classe è vivace, ricca di interessi, non sempre inerenti allo studio ma che comunque hanno contribuito alla formazione della personalità dei candidati. La classe ha raggiunto un buon livello di socializzazione e quindi è soddisfacente sotto l'aspetto della formazione umana. Il raggiungimento, invece, degli obiettivi didattici della disciplina presenta una situazione differenziata: un gruppo di studenti sa progettare lo studio con sufficiente autonomia e con capacità organizzative adeguate all'età; un altro gruppo manifesta ancora difficoltà che ha cercato di superare con un maggiore impegno soprattutto nell'ultimo periodo; la percentuale di alunni restante ha dimostrato meno continuità e la loro preparazione rimane frammentaria e superficiale sotto ogni aspetto linguistico.

Nell'assimilazione del programma è stato raggiunto un livello adeguato anche se non tutte le debolezze sono state superate.

Cecina, 10/05/2018 La docente Paola Utrini

ALLEGATO A

ESAME DI STATO A.S. 2017/2018 MATERIA DI INSEGNAMENTO: EDUCAZIONE FISICA CLASSE V D S.C.P

PROF. : BELTRANDO ALDO

NUMERO ORE DI LEZIONE SETTIMANALE : 2

TOTALE ANNUALE ORE 66 EFFETTIVE 44 ( comprese quelle previste al

09/6/2018)

1 – OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA:

In termine di conoscenza : conoscenza di base dei fondamentali individuali e di squadra dei giochi

sportivi. Conoscenza di base dell’apparato scheletrico-muscolare e delle grandi funzioni organiche

(apparato cardiocircolatorio, respiratorio, digerente). Alimentazione.

In termine di competenze applicative : potenziamento fisiologico (capacità condizionali e

coordinative). Consolidamento degli schemi motori. Coordinare azioni efficaci in situazioni complesse.

Essere in grado di utilizzare le qualità fisiche e neuromuscolari in modo adeguato alle diverse esperienze.

Saper fornire risposte consone ad ogni situazione nuova con il minor dispendio energetico.

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In termine di capacità : miglioramento delle capacità condizionali (forza- resistenza-velocità-destrezza-

articolarità ed elasticità muscolare) e coordinative. Favorire il pieno sviluppo motorio e sportivo del

singolo alunno. Favorire la socializzazione ed il rispetto di se stessi e degli altri.

CONTENUTI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO:

(Argomenti trattati ed ore d’insegnamento) Potenziamento organico e muscolare Ore 6 Esercitazioni di corsa Attività a carico naturale Attività di opposizione e resistenza Attività con piccoli attrezzi Attività con variazione di ritmo Percorsi Esercitazioni di stretching

Rielaborazione degli schemi motori di base Ore 6 1. Esercizi con piccoli e grandi attrezzi 2. Attività di equilibrio in condizioni dinamiche complesse e di volo 3. Esercizi implicanti il rapporto non abituale del corpo nello spazio 4. Esercizi di coordinazione segmentaria, oculo-manuale, oculo-podalica Attività sportive praticate Ore 12 Pallavolo: regolamento;fondamentali individuali e di squadra Badmington Teoria Ore 20 1. Apparato locomotore: muscoli- ossa -articolazioni. tipi di contrazione

muscolare. 2. Apparato cardiocircolatorio: organi e funzioni. 3. Apparato respiratorio: organi e funzioni. 4. Apparato digerente: organi e funzione. 5. Principi di alimentazione. 6. Pallavolo.:il gioco e le regole principali,fondamentali individuali e di

squadra,ruolo dei giocatori, le infrazioni.

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3 – METODI D’INSEGNAMENTO:

(Strategie educative, esercitazioni, compresenza)

La metodologia di insegnamento si è basata sull’organizzazione di attività in situazione, sulla continua indagine e sulla individuazione ed autonoma correzione dell’errore.

Nell' apprendimento delle tecniche esecutive dei gesti sportivi si è adottato il metodo globale-analitico-globale e per quanto riguarda la pratica sportiva si è adottato il metodo ludico-sportivo.

4 – METODI D’INSEGNAMENTO:

(Testi in adozione e consigliati, uso dei laboratori e dei sussidi didattici)

Palestra, campo sportivo.

Piccoli e grandi attrezzi, palloni di varie dimensioni.

Uso di fotocopie , appunti e supporti multimediali.

5 – CRITERI E STRUMENTI DI VERIFICA ADOTTATI:

(Tipologia e numero di prove, criteri di misurazione, scala dei voti)

Per quanto riguarda la valutazione, oltre alle verifiche indirizzate alla conoscenza del grado di conseguimento degli obiettivi didattici nonché ai risultati ottenuti nei vari test motori, si è tenuto conto delle potenzialità di partenza dell' alunno, dell' impegno, della partecipazione e della progressione nell' apprendimento. Nelle verifiche sono stati usati test motori, test scritti, percorsi ginnici, domande orali e osservazione diretta.

6 – STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI Prove scritte a risposta multipla ed aperta

Test motori

Percorsi motori

7 – OBIETTIVI RAGGIUNTI:

La classe ha raggiunto mediamente un sufficiente grado di preparazione per quanto riguarda le capacità condizionali; è in grado di utilizzare le qualità fisiche e neuromuscolari in modo adeguato.

Ha conseguito un sufficiente grado di conoscenza dei fondamentali individuali e di squadra dei giochi sportivi trattati. Conosce in modo sufficientemente adeguato i temi trattati durante le lezioni teoriche svolte.

Buono il grado di socializzazione evidenziato.

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Il Docente: Aldo Beltrando

8 . : Quadro riassuntivo delle attività professionalizzanti riferito ai singoli studenti

Cognome e nome Attività Tot. ore Progetto “Naturalmente insieme” Montioni; Viaggio a

Cracovia; Collaborazione con “Un ponte per Anne Frank”; Stage in Inghilterra; HACCP; Corso sicurezza; Corso qualità aziendale; Global Service. Full immersion Coop_ Conad

722

Progetto “Naturalmente insieme” Montioni; HACCP; Corso sicurezza; Corso qualità aziendale; Evento “Tra il dire…”; Stage presso Giata; qualifica; Full immersion Coop_ Conad; Global Service

554

Progetto “Naturalmente insieme” Montioni; HACCP; Corso Sicurezza; Corso qualità aziendale; Corsi musicali; Corso qualità aziendale; Full immersion Coop_ Conad;Mostra Prof. Ripoli; Evento “Tra il dire…”; Global Service

536

Progetto “Naturalmente insieme” Montioni; Full immersion Coop_ Conad; HACCP; Corso sicurezza; Corso qualità aziendale; Qualifica; Mostra di Escher; Mostra Prof. Ripoli; Evento “Tra il dire…” . Global Service.

525

Progetto “Naturalmente insieme” Montioni; Full immersion Coop_ Conad;Viaggio a Cracovia; HACCP; Corso sicurezza; Corso qualità aziendale; Stage tipografia Cacelli; Mostra Prof. Ripoli; Stage ufficio Caricari; Mostra fine anno; Mostra Escher; Qualifica; Global Service; Notte dei Talenti.

741

Progetto “Naturalmente insieme” Montioni; Viaggio a Cracovia; HACCP; Corso sicurezza; Corso qualità aziendale; Stage tipografia Sgnum; Mostra Escher; Stage in Inghilterra; Full immersion Coop_ Conad; Collaborazione con “Un ponte per Anne Frank”; Qualifica; Global Service

669

Corso sicurezza; Corso qualità aziendale; Stage tipografia S-Creation; HACCP; Mostra Escher; Full immersion Coop_ Conad;Workshop Nikon School a Lecco; Qualifica; Stage “Scatti di Emozioni”; Global Service

806

Progetto “Naturalmente insieme” Montioni; Viaggio a Cracovia; HACCP; Corso sicurezza; Full immersion Coop_ Conad; Corso qualità aziendale; Stage Confezioni Elsa; Mostra Escher; Stage in Inghilterra;

613

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Collaborazione con “Un ponte per Anne Frank”; Evento “tra il dire…”; Mostra Ripoli; Global Service; Corso grafica 3D

HACCP; Corso Sicurezza; Corso Qualità; Global service; Progetto Montioni; Viaggio a Cracovia; Qualifica; Mostra Escher; Tra il dire e il Fare; Mostra Prof. Ripoli; Stage Fotostudio “L’Obbiettivo” di Donati Simona.

Si rimanda alla documentazione riservata Progetto “Naturalmente insieme” Montioni; HACCP;

Corso sicurezza; Corso qualità aziendale; Stage Studio Grafico Giata; Global Service; Evento “tra il dire…”; Mostra Ripoli;

558

Si rimanda alla documentazione riservata Global Service; HACCP; Corso sicurezza: Qualifica;

Progetto Montioni; Mostra Escher; Stage tipografia Griselli; Tra il dire e il fare; Mostra prof. Ripoli; Full immersion Coop-Conad;

586

Progetto “Naturalmente insieme” Montioni; Viaggio a Cracovia; HACCP; Corso sicurezza; Corso qualità aziendale; Stage DJ Grafica; Mostra Escher; Collaborazione con “Un ponte per Anne Frank”; Evento “tra il dire…”; Global Service; Mostra Ripoli.

590

Progetto “Naturalmente insieme” Montioni; Viaggio a Cracovia; HACCP; Corso sicurezza; Corso qualità aziendale; Stage Arte e Design Studio Tecnico Pelli Andrea; Stage in Inghilterra; Corso Grafica 3D di Eleonora Frosini; Collaborazione con “Un ponte per Anne Frank”; Global Service. Orientamento presso Scuole medie Larderello;

Progetto “Naturalmente insieme” Montioni; Viaggio a Cracovia; HACCP; Stage Confezioni Elsa; Collaborazione con “Un ponte per Anne Frank”; Global Service; Evento “Tra il dire…”; Mostra Prof. Ripoli; Global Service.

584

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8. Simulazioni prove

P000 - ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PROVA DI ITALIANO

(per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali)

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Claudio Magris, dalla Prefazione di L’infinito viaggiare, Mondadori, Milano 2005.

Non c’è viaggio senza che si attraversino frontiere – politiche, linguistiche, sociali, culturali, psicologiche, anche quelle invisibili che separano un quartiere da un altro nella stessa città, quelle tra le persone, quelle tortuose che nei nostri inferi sbarrano la strada a noi stessi. Oltrepassare frontiere; anche amarle – in quanto definiscono una realtà, un’individualità, le danno forma, salvandola così dall’indistinto – ma senza idolatrarle, senza farne idoli che esigono sacrifici di sangue. Saperle flessibili, provvisorie e periture, come un corpo umano, e perciò degne di essere amate; mortali, nel senso di soggette alla morte, come i viaggiatori, non occasione e causa di morte, come lo sono state e lo sono tante volte.

Viaggiare non vuol dire soltanto andare dall’altra parte della frontiera, ma anche scoprire di essere sempre pure dall’altra parte. In Verde acqua Marisa Madieri, ripercorrendo la storia dell’esodo degli italiani da Fiume dopo la Seconda guerra mondiale, nel momento della riscossa slava che li costringe ad andarsene, scopre le origini in parte anche slave della sua famiglia in quel momento vessata dagli slavi in quanto italiana, scopre cioè di appartenere anche a quel mondo da cui si sentiva minacciata, che è, almeno parzialmente, pure il suo.

Quando ero un bambino e andavo a passeggiare sul Carso, a Trieste, la frontiera che vedevo, vicinissima, era invalicabile,

– almeno sino alla rottura fra Tito e Stalin e alla normalizzazione dei rapporti fra Italia e Jugoslavia – perché era la Cortina di Ferro, che divideva il mondo in due. Dietro quella frontiera c’erano insieme l’ignoto e il noto. L’ignoto, perché là cominciava l’inaccessibile, sconosciuto, minaccioso impero di Stalin, il mondo dell’Est, così spesso ignorato, temuto e disprezzato. Il noto, perché quelle terre, annesse dalla Jugoslavia alla fine della guerra, avevano fatto parte dell’Italia; ci ero stato più volte, erano un elemento della mia esistenza. Una stessa realtà era insieme misteriosa e familiare; quando ci sono tornato per la prima volta, è stato contemporaneamente un viaggio nel noto e nell’ignoto. Ogni viaggio implica, più

o meno, una consimile esperienza: qualcuno o qualcosa che sembrava vicino e ben conosciuto si rivela straniero e indecifrabile, oppure un individuo, un paesaggio, una cultura che ritenevamo diversi e alieni si mostrano affini e parenti. Alle genti di una riva quelle della riva opposta sembrano spesso barbare, pericolose e piene di pregiudizi nei confronti di chi vive sull’altra sponda. Ma se ci si mette a girare su e giù per un ponte, mescolandosi alle persone che vi transitano e andando da una riva all’altra fino a non sapere più bene da quale parte o in quale paese si sia, si ritrova la benevolenza per se stessi e il piacere del mondo.

Claudio Magris è nato a Trieste nel 1939. Saggista, studioso della cultura mitteleuropea e della letteratura del “mito asburgico”, è anche autore di testi narrativi e teatrali.

1. Comprensione del testo Dopo un’attenta lettura, riassumi il contenuto del testo.

2. Analisi del testo 2.1. Soffermati sugli aspetti formali (lingua, lessico, ecc.) del testo. 2.2. Soffermati sull’idea di frontiera espressa nel testo. 2.3. Soffermati sull’idea di viaggio espressa nel testo. 2.4. Spiega l’espressione “si ritrova la benevolenza per se stessi e il piacere del mondo”. 2.5. Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.

3. Interpretazione complessiva e approfondimenti

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Proponi una interpretazione complessiva del testo proposto, facendo riferimento ad altri testi di Magris e/o di altri autori del Novecento. Puoi fare riferimento anche a tue esperienze personali.

TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)

CONSEGNE

Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.

Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio.

Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.

Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato.

Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO

ARGOMENTO: Individuo e società di massa.

DOCUMENTI

Lascia o raddoppia?, 28 marzo 1956 Renato GUTTUSO, Calciatori, 1965 Andy WARHOL, Marilyn Monroe, 1967

«Nessun centralismo fascista è riuscito a fare ciò che ha fatto il centralismo della civiltà dei consumi. Il fascismo proponeva un modello, reazionario e monumentale, che però restava lettera morta. Le varie culture particolari (contadine, sottoproletarie, operaie) continuavano imperturbabili a uniformarsi ai loro antichi modelli: la repressione si limitava ad ottenere la loro adesione a parole. Oggi, al contrario, l’adesione ai modelli imposti dal Centro, è totale e incondizionata. I modelli culturali reali sono rinnegati. L’abiura è compiuta. Si può dunque affermare che la “tolleranza” della ideologia edonistica voluta dal nuovo potere, è la peggiore delle repressioni della storia umana. Come si è potuta esercitare tale repressione? Attraverso due rivoluzioni, interne all’organizzazione borghese: la rivoluzione delle infrastrutture e la rivoluzione del sistema d’informazioni. Le strade, la motorizzazione ecc. hanno ormai strettamente unito la periferia al Centro, abolendo ogni distanza materiale. Ma la rivoluzione del sistema d’informazioni è stata ancora più radicale e decisiva. Per mezzo della televisione, il Centro ha assimilato a sé l’intero paese, che era così storicamente differenziato e ricco di culture originali. Ha cominciato un’opera di omologazione distruttrice di ogni autenticità e concretezza. Ha imposto cioè – come dicevo – i suoi modelli: che sono i modelli voluti dalla nuova industrializzazione, la quale non si accontenta più di un “uomo che consuma”, ma pretende che non siano concepibili altre ideologie che quella del consumo. Un edonismo neo- laico, ciecamente dimentico di ogni valore umanistico e ciecamente estraneo alle scienze umane.»

Pier Paolo PASOLINI, 9 dicembre 1973. Acculturazione e acculturazione, in Scritti corsari, Garzanti, Milano 1975

«La mattina del 15 luglio 1927 ero rimasto a casa, non ero andato come al solito all’Istituto di Chimica nella Währingerstrasse. Nel caffé di Ober-Sankt-Veit mi misi a leggere i giornali del mattino. Sento ancora l’indignazione che mi travolse quando presi in mano la “Reichspost” e lessi un titolo a caratteri cubitali: “Una giusta sentenza”. Nel Burgenland c’era stata una sparatoria, alcuni operai erano rimasti uccisi. Il tribunale aveva assolto gli assassini. L’organo di stampa del partito al governo dichiarava, o meglio strombazzava, che con quella assoluzione era stata emessa una “giusta sentenza”. Più che l’assoluzione in quanto tale, fu proprio questo oltraggio a ogni sentimento di giustizia che esasperò enormemente gli operai viennesi. Da tutte le zone della città i lavoratori sfilarono, in cortei compatti, fino al Palazzo di Giustizia, che già per il nome incarnava ai loro occhi l’ingiustizia in sé. La reazione fu assolutamente spontanea, me ne accorsi più che mai dai miei sentimenti. Inforcai la bicicletta, volai in città e mi unii a uno di questi cortei. Gli operai di Vienna, che normalmente erano disciplinati, avevano fiducia nei loro capi del partito socialdemocratico e si dichiaravano soddisfatti del modo esemplare in cui essi amministravano il Comune di Vienna, agirono in quel giorno senza consultare i loro capi. Quando

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appiccarono il fuoco al Palazzo di Giustizia, il borgomastro Seitz, su un automezzo dei pompieri, cercò di tagliar loro la strada alzando la mano destra. Fu un gesto assolutamente inefficace: il Palazzo di Giustizia andò in fiamme. La polizia ebbe l’ordine di sparare, i morti furono novanta. Sono passati cinquantatré anni, eppure sento ancora nelle ossa la febbre di quel giorno. È la cosa più vicina a una rivoluzione che io abbia mai vissuto sulla mia pelle. […] Quel giorno tremendo, di luce abbagliante, lasciò in me la vera immagine della massa, la massa che riempie il nostro secolo. […] Quel giorno era stato dominato dal tremendo fragore delle urla, urla di sdegno. Erano urla micidiali, alle urla rispondevano gli spari, e le urla diventavano più forti ogni volta che le persone colpite crollavano al suolo. […] Non molto tempo dopo, le urla si trasferirono nelle vicinanze della Hagenberggasse. A meno di un quarto d’ora di strada dalla mia camera, a Hütteldorf, dall’altra parte della valle, si trovava il campo sportivo del Rapid, sul quale si giocavano le partite di calcio. Nei giorni di festa vi accorreva una gran folla, che non si lasciava sfuggire una sola partita di quella celebre squadra. Io non ci avevo mai badato gran che; il calcio non mi interessava. Ma una delle domeniche dopo il 15 luglio, era un giorno altrettanto afoso, mentre stavo aspettando visite e tenevo aperta la finestra, sentii, all’improvviso, le grida della massa. Pensai che fossero urla di sdegno; l’esperienza di quel giorno terribile era ancora a tal punto radicata in me che per un attimo rimasi sgomento e cercai con lo sguardo il fuoco da cui quell’esperienza era stata illuminata. Ma il fuoco non c’era, sotto il sole brillava la cupola dorata della chiesa dello Steinhof. Tornai in me e mi misi a riflettere: quelle urla dovevano venire dal campo sportivo. […] Le urla di trionfo erano state causate da un goal, e venivano dalla parte dei vincitori. Si sentì anche, e suonò ben diverso, un grido di delusione. Dalla mia finestra non potevo vedere nulla, me l’impedivano alberi e case, la distanza era troppa, ma sentivo la massa, essa sola, come se tutto si svolgesse a pochi passi da me. Non potevo sapere da quale parte venissero le grida. Non sapevo quali erano le squadre in campo, i loro nomi non li avevo notati e neanche cercai di appurarli. Evitai perfino di leggere la cronaca sportiva sul giornale e, nella settimana che seguì, non mi lasciai coinvolgere in discorsi sull’argomento. Ma durante i sei anni che trascorsi in quella stanza, non persi occasione di ascoltare quei suoni. Vedevo la folla affluire laggiù, alla stazione della ferrovia urbana. […] Non mi è facile descrivere la tensione con cui seguivo da lontano la partita invisibile. Non ero parte in causa perché le parti neanche le conoscevo. Erano due masse, questo era tutto ciò che sapevo, due masse ugualmente eccitabili, che parlavano la medesima lingua.»

Elias CANETTI, Il frutto del fuoco. Storia di una vita (1921-1931), Adelphi, Milano 2007 [ed. originale tedesca 1980]

«L’uso politico delle tecniche e dei media pone in discussione le tradizioni dell’umanesimo europeo con i suoi valori di dignità e libertà (ristretti, certo, finora, alle élite), minacciando di introdurre nuove forme di pianificato assoggettamento gregario. Esiste cioè il rischio di creare uomini e donne d’allevamento, procurando loro la soddisfazione, in termini soprattutto quantitativi, di bisogni primari e secondari cui per millenni la maggior parte dell’umanità non aveva avuto pieno e garantito accesso (cibo, sesso, divertimento). L’acclimatazione a questo sistema di potere e di cultura si paga però con l’anestetizzazione e la banalizzazione dell’esperienza, anche a causa dell’inflazione dei desideri così scatenata e del corrispondente bisogno di gestire le inevitabili frustrazioni. Nello stesso tempo, se esercitato in forme non oligarchiche, lo stesso uso delle tecniche e dei media spalanca enormi potenzialità, consente a tutti di scaricare le fatiche più pesanti e ripetitive sulle macchine, di uscire dalla morsa dei condizionamenti sociali, di far fruttare l’eredità culturale delle generazioni precedenti (che cambia molto più rapidamente di quella biologica), di disancorarsi da ruoli fissi, di acquisire consapevolezza, cultura e informazione su scala mondiale e di conseguire una più duratura soddisfazione.»

Remo BODEI, Destini personali. L’età della colonizzazione delle coscienze, Feltrinelli, Milano 2002

1 Ora il chiarore si fa più diffuso. 9 Quando mi parla resto senza fiato, 2 Ancora chiusi gli ultimi ombrelloni. 10 le sue parole sono la Verità. 3 Poi appare qualcuno che trascina 11 Ma tra poco sarà qui il cafarnao 4 il suo gommone. 12 delle carni, dei gesti e delle barbe. 5 La venditrice d’erbe viene e affonda 13 Tutti i lemuri umani avranno al collo 6 sulla rena la sua mole, un groviglio 14 croci e catene. Quanta religione. 7 di vene varicose. È un monolito 15 E c’è chi s’era illuso di ripetere 8 diroccato dai picchi di Lunigiana. 16 l’exploit di Crusoe!

Eugenio MONTALE, Sulla spiaggia, da Diario del ’71 e del ’72, Mondadori, Milano 1973

2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: Stato, mercato e democrazia.

DOCUMENTI

«Il problema centrale del capitalismo fondato sulla libera impresa in una democrazia moderna è sempre stato quello di riuscire a bilanciare il ruolo del governo e quello del mercato. Ma, nonostante molta energia intellettuale sia stata spesa nel tentativo di definire il campo di manovra appropriato a ciascuno di essi, l’interazione fra i due rimane una fonte di fragilità fondamentale. In una democrazia il governo (o la banca centrale) non può semplicemente permettere che le persone soffrano un danno collaterale per lasciare che la dura logica del mercato si esprima. […] Dobbiamo anche riconoscere che una buona economia non può essere separata da una buona politica – e questa, forse, è la ragione per cui un tempo la teoria economica era nota come economia politica. L’errore degli economisti è stato credere che, una volta sviluppato un forte telaio di istituzioni all’interno di un Paese, le influenze politiche al suo interno si sarebbero stemperate e il Paese si sarebbe emancipato per sempre da una condizione «in via di sviluppo». Ma dovremmo ora ammettere che istituzioni quali i regolamentatori hanno influenza soltanto finché la politica è ragionevolmente ben bilanciata.»

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Raghuram G. RAJAN, Terremoti finanziari, Einaudi, Torino 2012

«Tra tutte le scuse che sentiamo accampare per giustificare il mancato tentativo di mettere fine a questa depressione, c’è il ritornello che viene ripetuto costantemente dagli apologeti dell’inazione: “Dobbiamo focalizzarci sul lungo termine, e non sul breve”. [...] Concentrarsi unicamente sul lungo termine significa ignorare l’enorme sofferenza che sta causando l’attuale depressione, le vite che sta distruggendo irreparabilmente mentre leggete questo libro. I nostri problemi di breve periodo – sempre che una depressione giunta al quinto anno rientri in questa definizione – stanno intaccando anche le prospettive di lungo termine, su diversi canali. [...] Il primo è l’effetto corrosivo della disoccupazione di lungo termine: se i lavoratori che hanno perso il posto da tempo si considerano inoccupabili, si determina una riduzione di lungo termine nella forza lavoro del paese, e quindi nella sua capacità produttiva. La situazione dei neolaureati costretti ad accettare dei lavori in cui non sono necessarie le loro competenze è abbastanza simile: con il passare del tempo potrebbero ritrovarsi, quantomeno agli occhi dei potenziali datori di lavoro, declassati a lavoratori generici, e il loro stock di competenze andrebbe definitivamente perduto. Il secondo è il calo degli investimenti. Le imprese non spendono grosse somme per accrescere la propria capacità produttiva […]. […] Ultimo problema, ma non certo per importanza: la (pessima) gestione della crisi economica ha mandato in fumo i programmi finalizzati a garantire il futuro.»

Paul KRUGMAN, Fuori da questa crisi, adesso!, Garzanti, Milano 2012

«Gli americani sono arrabbiati. Sono arrabbiati con i banchieri che hanno contribuito alla crisi finanziaria, senza pagarne le conseguenze. Sono arrabbiati per l’incapacità del sistema politico che ha incolpato i banchieri, ma non è stato in grado di tenerli sotto controllo. Sono arrabbiati con un sistema economico che arricchisce ulteriormente i ricchi e abbandona i poveri al loro destino. Sono arrabbiati perché l’ideale di un “governo del popolo, dal popolo e per il popolo” sembra sparito dalla faccia della Terra. […] Fortunatamente gli Stati Uniti possiedono nel loro DNA i geni per intraprendere una riforma. Diversamente da molti altri Paesi, gli americani condividono una grande fiducia nel potere della concorrenza che […] genera enormi benefici. Per sostenere il sistema abbiamo bisogno di più, e non di meno, concorrenza. A differenza di altri Paesi in cui il populismo è sinonimo di demagogia e di dittature autocratiche, l’America ha una positiva tradizione populista volta a proteggere gli interessi dei più deboli nei confronti del potere opprimente delle grandi imprese. Non è un caso che le leggi antitrust siano state inventate negli Stati Uniti.»

Luigi ZINGALES, Manifesto capitalista. Una rivoluzione liberale contro un’economia corrotta, Rizzoli, Milano 2012

«Un libro fin troppo ricco di intelligenza e di provocazioni intellettuali, quello appena uscito di Giorgio Ruffolo col contributo di Stefano Sylos Labini, Il film della crisi. La mutazione del capitalismo […]. […] La tesi centrale del libro è che la crisi in cui sono immersi i Paesi occidentali nascerebbe dalla rottura di un compromesso storico tra capitalismo e democrazia. La fase successiva a questa rottura – cioè quella attuale – può essere definita come l’Età del Capitalismo Finanziario e costituisce la terza mutazione che il capitalismo ha attraversato dall’inizio del secolo precedente. La prima fase è un’Età dei Torbidi, che si è verificata tra l’inizio del secolo e lo scoppio della seconda guerra mondiale. La seconda fase è costituita dalla cosiddetta Età dell’Oro: un sistema di intese fra capitalismo e democrazia fondato nell’immediato secondo dopoguerra su due accordi fondamentali, il Gatt (oggi Wto-World Trade Organization) che riguardava la libera circolazione delle merci, cui faceva da contrappeso il controllo del movimento dei capitali, che assicurava un largo spazio all’autonomia della politica economica. Il secondo accordo è appunto quello di Bretton Woods, sul controllo dei cambi e le garanzie da movimenti incontrollati dei capitali, grazie all’aggancio monetario al metallo giallo e automaticamente, di converso, al dollaro. Secondo i due saggisti, la terzafase, con la rottura dell’Età dell’Oro, si produce con la liberazione dei movimenti dei capitali nel mondo […]. Inizia l’Età del Capitalismo Finanziario ampiamente descritta nelle sue varie fasi e interventi, dominati dall’indebitamento pubblico e privato alimentato dall’illusione di vivere in «un sistema nel quale i debiti non si rimborsano mai». Per i critici la rappresentazione di questa fase del saggio si presterebbe a più di una osservazione. Mi limiterò ad indicare una mancanza che indebolisce alla base il paradigma ruffoliano. Chi sarebbero i soggetti - Capitalismo e Democrazia - che darebbero vita a questo scontro epocale? Chi concretamente li rappresenta? I grandi gruppi finanziari contrapposti ad una fantomatica Democrazia? […] Ora, se è vera e convincente l’analisi della dittatura finanziaria nell’epoca delle traversie che tendono ad allargarsi a tutti i continenti, come non cercarne le radici, anche ideologiche, nel fallimento precedente? In particolare nel crollo dell’illusione fondante del sistema socialista di regolare l’offerta, la domanda e il livello dei prezzi attraverso la pianificazione quinquennale totalitaria. Una idea che pervase la pratica e la teoria dei partiti che al socialismo si rifacevano e il cui dissolversi si contaminò nel magma della globalizzazione, attraverso la libera circolazione degli uomini e dei capitali e nella unificazione in tempo reale dei sistemi internazionali attraverso la mondializzazione e l’informatica.»

Mario PIRANI, Il nuovo capitale, “la Repubblica” - 1° dicembre 2012

3. AMBITO STORICO - POLITICO ARGOMENTO: Omicidi politici.

DOCUMENTI

«Il 28 giugno 1914 l’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono asburgico, e la moglie furono uccisi in un attentato compiuto da studenti bosniaci mentre erano in visita a Sarajevo, capitale della Bosnia. Vienna attribuì la responsabilità dell’attentato al governo serbo e gli inviò un ultimatum al quale seguì, il 28 luglio, la dichiarazione di guerra ed il bombardamento di Belgrado. La Russia proclamò la mobilitazione generale a sostegno dello Stato balcanico; a questo atto rispose la Germania dichiarando guerra contemporaneamente alla Russia (1 Agosto) ed alla Francia (3 agosto).»

Rosario VILLARI, Storia contemporanea, Laterza, Bari 1972

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«Le elezioni si tennero nell’aprile 1924 e si svolsero all’insegna dell’intimidazione e della violenza nei confronti degli avversari politici e di un ritorno di fiamma dello squadrismo. Ciò malgrado, i risultati non corrisposero alle speranze di Mussolini: se il «listone» fascista ebbe la maggioranza dei voti e dei seggi, grazie al meccanismo della legge, nelle regioni dell’Italia settentrionale e nelle grandi città operaie ottenne un numero di suffragi minore di quello delle liste d’opposizione. La denuncia del clima di illegalità e di sopraffazione, in cui le elezioni si erano svolte, venne fatta con grande passione e coraggio alla Camera dal deputato socialista Giacomo Matteotti il 30 maggio 1924. Pochi giorni dopo, il 10 giugno, il coraggioso parlamentare era rapito e il 16 agosto la sua salma era ritrovata in una macchia della campagna romana. Parve per un momento che il vuoto dovesse farsi attorno al governo, la cui complicità nell’assassinio ben pochi mettevano in dubbio. […] Il 3 gennaio 1925 Mussolini si presentò alla Camera per assumersi tutta la responsabilità del delitto Matteotti e per sfidarla provocatoriamente ad avvalersi della facoltà di metterlo sotto stato d’accusa. La Camera, non accettando il guanto di sfida che le veniva lanciato, segnò praticamente la propria condanna a morte e lo Stato liberale cessò definitivamente di esistere.»

Giuliano PROCACCI, Storia degli italiani, vol. II, Laterza, Bari 1971

«Passato nella leggenda storica come un apostolo della coesistenza, in realtà Kennedy fu il presidente che, dopo il sostegno dato all’invasione degli esuli castristi a Cuba, pose le premesse per la trasformazione della difficile situazione del Vietnam in una guerra terribile e per un impegno statunitense che doveva in seguito assumere proporzioni gigantesche. […] In politica interna, nonostante i propositi espressi nell’ideologia della Nuova Frontiera, i risultati raggiunti da Kennedy furono piuttosto modesti. Tutta una serie di misure relative all’educazione, alla riforma fiscale, alle cure mediche per gli anziani, alle assicurazioni sociali, all’agricoltura vennero bloccate dall’opposizione repubblicana e conservatrice. […] Kennedy agì invece con risolutezza per assicurare l’integrazione civile dei negri nel Sud (nel 1962 si ebbero disordini razziali nel Mississippi); ma la sua impostazione era essenzialmente giuridica-formale, e ignorava il problema sostanziale della discriminazione sociale generale a danno dei negri vigente in tutti gli Stati Uniti. Comunque, al di là dei suoi limiti, Kennedy con la sua ideologia “progressista” aveva suscitato contro di sé una forte opposizione da parte di conservatori, specie del Sud, e forze di Destra. E cadde vittima di queste opposizioni. Decisosi ad un viaggio in vista delle prossime elezioni presidenziali, cui intendeva ripresentarsi, proprio nel Texas, dove le opposizioni erano più tenaci, il 22 novembre 1963 venne ucciso a Dallas in un attentato, senza che mai si accertasse o si volesse accertare chi fosse responsabile della sua organizzazione, che trovò certamente complicità ad altissimi livelli.»

Massimo L. SALVADORI, Storia dell’età contemporanea, Loescher editore, Torino 1976

«Giovedì 16 marzo 1978. Primo giorno del sequestro Moro. Alle 9.03 in via Fani a Roma, un commando delle Brigate rosse tende un agguato al presidente della Dc, Aldo Moro, che è appena uscito di casa e sta andando alla Camera accompagnato da cinque uomini di scorta. I brigatisti fanno strage delle guardie del corpo (Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera, Raffaele Iozzino, l’unico che è riuscito a metter mano alla pistola, e Francesco Zizzi) poi rapiscono Moro e si dileguano. […] Martedì 9 maggio 1978. Cinquantacinquesimo giorno del sequestro Moro. Aldo Moro è stato ucciso. Le Brigate rosse l’hanno trucidato con una raffica al cuore: nel suo corpo almeno undici colpi d’arma da fuoco. Il cadavere del presidente della Dc è infilato nel bagagliaio di una Renault 4 rossa parcheggiata in via Michelangelo Caetani, una piccola strada nel cuore della vecchia Roma, a un passo da via delle Botteghe Oscure (dove c’è la sede del Pci) e non lontano da piazza del Gesù (dove c’è quella della Dc). Il corpo, rivestito con gli stessi abiti che indossava la mattina del 16 marzo, è rannicchiato con la testa contro la ruota di scorta, la mano sinistra sul petto, insanguinata. L’auto è lì dal mattino: una donna ha notato tra le otto e le nove due persone, un uomo e una donna, che la parcheggiavano. Solo dopo le 13, però, le Br telefonano a uno dei collaboratori di Moro: «Andate in via Caetani, c’è una Renault rossa, troverete l’ultimo messaggio». Il telefono era sotto controllo, un commissario capo della Digos va subito sul posto, e immediatamente dopo altra polizia, i carabinieri, le autorità, il ministro dell’Interno Cossiga. Per aprire l’auto intervengono gli artificieri: si teme che i terroristi abbiano collegato alle serrature un ordigno esplosivo. La radio dà la notizia pochi minuti dopo le 14.»

I 55 giorni del sequestro Moro, a cura di Roberto Raja, in «Corrieredellasera.it»

(http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerThread.php?threadId=moro)

4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: La ricerca scommette sul cervello.

DOCUMENTI

«“Se vogliamo realizzare i migliori prodotti dobbiamo investire nelle migliori idee”. Con queste parole il presidente americano Barack Obama illustra dalla Casa Bianca il lancio del progetto “Brain” ovvero una “ricerca che punta a rivoluzionare la nostra comprensione del cervello umano”. Lo stanziamento iniziale è di 100 milioni di dollari nel bilancio federale del 2014 e l’intento del “Brain Research through Advancing Innovative Neurotechnologies” è di aiutare i ricercatori a trovare nuovi metodi per trattare, curare e perfino prevenire disordini cerebrali come l’Alzheimer, l’epilessia e i gravi traumi attraverso la definizione di “fotografie dinamiche del cervello capaci di mostrare come le singole cellule cerebrali e i complessi circuiti neurali interagiscono alla velocità del pensiero”. Tali tecnologie, spiega un documento pubblicato dalla Casa Bianca, “apriranno nuove strade all’esplorazione delle informazioni contenute ed usate dal cervello, gettando nuova luce sui collegamenti fra il suo funzionamento e i comportamenti umani”. L’iniziativa “Brain” (cervello) è una delle “Grandi Sfide” che l’amministrazione Obama persegue al fine di raggiungere “ambiziosi ma realistici obiettivi per l’avanzamento della scienza e della tecnologia” in cooperazione con aziende private, centri di ricerca universitari, fondazioni e associazioni filantropiche al fine di assicurare agli Stati Uniti la leadership sulla frontiera della scienza nel XXI secolo.»

Maurizio MOLINARI, Obama, 100 milioni di dollari per “mappare” il cervello, “LA STAMPA.it BLOG” – 02/04/2013

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«Il cervello umano riprodotto su piattaforme informatiche, per ricostruirne il funzionamento in linguaggio elettronico. Obiettivi: trovare una cura contro le malattie neurologiche e sviluppare computer superintelligenti. È l’iniziativa Human brain project (Hbp), che la Commissione europea finanzierà attraverso il bando Fet (Future and emerging technologies). Hbp è stato scelto, insieme a un’altra proposta (progetto Graphene), in una lista di 6 presentate 3 anni fa. Il finanziamento Ue appena assegnato coprirà la fase di start up (circa 54 milioni di euro per 30 mesi), ma la durata prevista degli studi è di 10 anni, per un investimento complessivo pari a 1,19 miliardi. Al progetto, coordinato dal neuroscienziato Henry Markram dell’École Polytechnique Fédérale di Losanna - partecipano 87 istituti di ricerca europei e internazionali, di cui 5 italiani […]. Il progetto […] prevede di raccogliere tutte le conoscenze scientifiche disponibili sul cervello umano su un solo supercomputer. Mettendo insieme le informazioni che i ricercatori hanno acquisito sul funzionamento delle molecole, dei neuroni e dei circuiti cerebrali, abbinate a quelle sui più potenti database sviluppati grazie alle tecnologie Ict, l’obiettivo è costruire un simulatore dell’intera attività del cervello umano. Una specie di clone hi-tech. Un modello con 100 miliardi di neuroni - precisano gli esperti - permetterebbe di studiare possibili terapie per contrastare malattie come Alzheimer, Parkinson, epilessia e schizofrenia. Il patrimonio di dati, messi a disposizione su piattaforme avanzate, sarà offerto agli scienziati di tutto il mondo. L’intenzione di Human Brain Project, in pratica, è costruire l’equivalente del Cern per il cervello.»

“Il Sole 24 Ore Sanità” - 28 gennaio 2013 (http://sanita.ilsole24ore.com)

Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca «Come che sia, abbiamo imparato più cose sul cervello e la sua attività negli ultimi cinque decenni che nei precedenti cinque millenni, anche se alcuni, soprattutto in Italia, non se ne sono ancora accorti. Il momento attuale è estremamente favorevole. Perché? Perché si è realizzata una convergenza pressoché miracolosa di tre linee di ricerca sperimentali illuminate da una linea di ricerca teorica, convergenza che ha fatto germogliare quasi all’improvviso una serie di studi e che ha prodotto una serie di risultati degni di essere raccontati. La prima linea di ricerca è rappresentata dalla cosiddetta psicologia sperimentale. Se si vuole studiare l’essere umano, è necessario porgere delle domande e ascoltare le relative risposte, dobbiamo insomma metterlo alla prova. In parole povere, occorre uno studio psicologico. Il fatto è che la psicologia sperimentale è molto lenta: per arrivare a una qualche conclusione ci vogliono decine di anni; se fosse rimasta l’unica linea di ricerca, ci avrebbe fornito indicazioni senz’altro preziose, ma saremmo ancora lì ad aspettare. Per fortuna, contemporaneamente si è registrata l’esplosione della biologia, soprattutto della genetica e della biologia molecolare e, un po’ più tardi, della neurobiologia. Lo studio del sistema nervoso e, in particolare, del cervello sono d’altra parte fondamentali per la comprensione approfondita delle facoltà mentali e psichiche. In un caso come nell’altro, si tratta di scienze né nuove né inattese. La terza linea di ricerca, invece, non era assolutamente attesa. È una linea relativamente nuova e come sbocciata dal nulla: un regalo del cielo o, meglio, della fisica moderna. In inglese questo campo di ricerca si chiama brain imaging o neuroimaging, in francese si chiama neuroimagerie, in italiano non ha ancora un nome. Qualcuno parla di neuroimmagini, ma il termine rende poco l’idea. È comunque la più incisiva delle tre linee, quella che ha dato un vero e proprio scossone all’intero settore di indagine e gli ha impartito un’accelerazione inusitata. Parliamo della visualizzazione dell’attività cerebrale mediante l’uso di macchine, il cui nome è oggi a tutti familiare: tomografia ad emissione di positroni (PET), risonanza magnetica nucleare e funzionale (RMN e fMRI). Queste tecniche strumentali permettono di guardare dentro la testa di un essere umano vivo e vegeto, mentre esegue un compito.»

Edoardo BONCINELLI, La vita della nostra mente, Editori Laterza, Roma-Bari 2011

«Forme di organizzazione centralizzata della ricerca, anche piuttosto complesse, sono note almeno dalla seconda metà del Diciannovesimo secolo. Il modello odierno di organizzazione e finanziamento della ricerca scientifica, caratterizzato dall’impegno diretto dello Stato, dalla pianificazione generale dell’impresa scientifica in funzione delle esigenze nazionali e dallo sviluppo della cooperazione internazionale, si definisce però nel periodo a cavallo delle guerre mondiali, per trovare una diffusione amplissima nel secondo dopoguerra. Nei successivi decenni, la complessità crescente dei bisogni della società e lo sviluppo della ricerca hanno comportato una ridefinizione del modello organizzativo basato sul ruolo centrale dello Stato, aprendo all’ingresso di nuovi soggetti, come le industrie private e le associazioni dei pazienti.»

Fabio DE SIO, Organizzazione e finanziamento della ricerca, in RIZZOLI LAROUSSE, Novecento. La grande storia della civiltà europea, Federico Motta Editore, Milano 2008

TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO In economia internazionale l’acronimo BRICS indica oggi i seguenti Paesi considerati in una fase di significativo sviluppo economico: Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica.

Premesse le profonde differenze intercorrenti fra le storie di ciascuno di tali Paesi, il candidato illustri gli aspetti più rilevanti della vicenda politica di due di essi nel corso del ventesimo secolo.

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE Fritjof Capra (La rete della vita, Rizzoli, Milano 1997) afferma: «Tutti gli organismi macroscopici, compresi noi stessi, sono prove viventi del fatto che le pratiche distruttive a lungo andare falliscono. Alla fine gli aggressori distruggono sempre se stessi, lasciando il posto ad altri individui che sanno come cooperare e progredire. La vita non è quindi solo una lotta di competizione, ma anche un trionfo di cooperazione e creatività. Di fatto, dalla creazione delle prime cellule nucleate, l’evoluzione ha proceduto attraverso accordi di cooperazione e di coevoluzione sempre più intricati».

Il candidato interpreti questa affermazione alla luce dei suoi studi e delle sue esperienze di vita.

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Durata massima della prova: 6 ore.

È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.

È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.

P000 - ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PROVA DI ITALIANO

(per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali)

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.

Eugenio MONTALE, Ripenso il tuo sorriso, (da Ossi di seppia, 1925)

Ripenso il tuo sorriso, ed è per me un’acqua limpida scorta per avventura1 tra le petraie d’un greto,

esiguo specchio in cui guardi un’ellera2 i suoi corimbi3; e su tutto l’abbraccio d’un bianco cielo quieto.

5 Codesto è il mio ricordo; non saprei dire, o lontano, se dal tuo volto s’esprime libera un’anima ingenua4,

o vero tu sei dei raminghi che il male del mondo estenua e recano il loro soffrire con sé come un talismano5.

Ma questo posso dirti, che la tua pensata effigie

10 sommerge i crucci estrosi6 in un’ondata di calma,

e che il tuo aspetto s’insinua nella mia memoria grigia schietto come la cima d’una giovinetta palma.

Eugenio Montale (Genova, 1896 – Milano, 1981) da autodidatta (interruppe studi tecnici per motivi di salute), approfondì i suoi interessi letterari, entrando inizialmente in contatto con ambienti intellettuali genovesi e torinesi. Nel 1925 aderì al Manifesto degli intellettuali antifascisti promosso da Benedetto Croce. Nel 1927 si trasferì a Firenze, ove lavorò prima presso una casa editrice e poi presso il Gabinetto Scientifico Letterario Viesseux. Nel dopoguerra si stabilì a Milano, dove collaborò al “Corriere della Sera” come critico letterario e al “Corriere dell’Informazione” come critico musicale. Le sue varie raccolte sono apparse tra il 1925 (Ossi di seppia) e il 1977 (Quaderno di quattro anni). Nel 1975 ricevette il Premio Nobel per la letteratura. La sua produzione in versi, dopo l’iniziale influenza dell’Ermetismo, si è svolta secondo linee autonome.

1. Comprensione del testo Dopo una prima lettura riassumi brevemente il contenuto informativo della lirica in esame.

2. Analisi del testo

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

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2.1. Nella prima strofa il poeta esprime, in una serie di immagini simboliche, da una parte la sua visione della realtà e dall’altra il ruolo salvifico e consolatorio svolto dalla figura femminile. Individua tali immagini e commentale.

2.2. Nel verso 2 ricorre l’allitterazione della “r”. Quale aspetto della realtà sottolinea simbolicamente la ripetizione di tale suono?

2.3. Il ricordo della donna è condensato nel suo viso e nel sorriso, nel quale si manifesta, “libera”, la sua “anima” (v. 6). Prova a spiegare in che senso il portare con sé la sofferenza per il male del mondo può essere, come dice il poeta, “un talismano” (v. 8) per un’anima e come questa condizione possa essere altrettanto serena che quella di un’anima “ingenua” non toccata dal male (v. 6).

2.4. Nella ultima strofa ricorrono espressioni relative sia alla condizione interiore del poeta, sia alla “pensata effigie” (v. 9) della donna. Le prime sono riconducibili al motivo dell’inquietudine, le seconde a quello della

1 avventura: caso 2 ellera: edera 3 corimbi: infiorescenze a grappolo 4 ingenua: non toccata dal male del mondo 5 talismano: amuleto, portafortuna 6 estrosi: inquieti

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calma. Commenta qualche espressione, a tuo parere, più significativa relativa a entrambi i motivi e in particolare il paragone presente nell’ultimo verso.

2.5. Analizza la struttura metrica (tipi di versi, accenti e ritmo, eventuali rime o assonanze o consonanze), le scelte lessicali (i vocaboli sono tipici del linguaggio comune o di quello letterario o di entrambi i tipi?) e la struttura sintattica del testo e spiega quale rapporto si può cogliere tra le scelte stilistiche e il tema rappresentato.

3. Interpretazione complessiva e approfondimenti Sviluppa con osservazioni originali, anche con riferimento ad altri testi dello stesso poeta e/o a opere letterarie e artistiche di varie epoche, il tema del ruolo salvifico e consolatorio della figura femminile. In alternativa inquadra la lirica e l’opera di Montale nel contesto storico-letterario del tempo.

TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)

CONSEGNE

Sviluppa l’argomento scelto o in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando i documenti e i dati che lo corredano.

Se scegli la forma del “saggio breve”, interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi, argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio.

Da’ al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro).

Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico titolo.

Se scegli la forma dell’ “articolo di giornale”, individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo ‘pezzo’.

Da’ all’articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro).

Per attualizzare l’argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo).

Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: La percezione dello straniero nella letteratura e nell’arte.

DOCUMENTI

“Non lederai il diritto dello straniero o dell’orfano e non prenderai in pegno la veste dalla vedova; ma ti ricorderai che sei stato schiavo in Egitto e che di là ti ha redento l’Eterno, il tuo Dio; perciò ti comandò di fare questo. Quando fai la mietitura nel tuo campo e dimentichi nel campo un covone, non tornerai indietro a prenderlo; sarà per lo straniero, per l’orfano e per la vedova, affinché l’Eterno, il tuo Dio, ti benedica in tutta l’opera delle tue mani. Quando bacchierai i tuoi ulivi, non tornerai a ripassare sui rami; le olive rimaste saranno per lo straniero, per l’orfano e per la vedova. Quando vendemmierai la tua vigna, non ripasserai una seconda volta; i grappoli rimasti saranno per lo straniero, per l’orfano e per la vedova. E ti ricorderai che sei stato schiavo nel paese d’Egitto; perciò ti comando di fare questo.”

DEUTERONOMIO, 24, 17-22

“Così Odisseo stava per venire in mezzo a fanciulle dalle belle chiome, pur nudo com’era: la dura necessità lo spingeva. Terribile apparve loro, era tutto imbrattato di salsedine. E fuggirono via, chi qua chi là, sulle spiagge dove più sporgevano dentro il mare. Sola restava la figlia di Alcinoo: Atena le mise in cuore ardimento e tolse dalle membra la paura. Rimase ferma di fronte a lui, si tratteneva. Ed egli fu incerto, Odisseo, se supplicare la bella fanciulla e abbracciarle le ginocchia, oppure così di lontano pregarla, con dolci parole, che gl’indicasse la città e gli desse vesti. Questa gli parve, a pensarci, la cosa migliore, pregarla con dolci parole di lontano. Temeva che a toccarle i ginocchi si sdegnasse, la fanciulla. Subito le rivolse la parola:…E a lui rispondeva Nausicaa dalle bianche braccia: «Straniero, non sembri uomo stolto o malvagio, ma Zeus Olimpio, che divide la fortuna tra gli uomini, buoni e cattivi, a ciascuno come lui vuole, a te diede questa sorte, e tu la devi ad ogni modo sopportare.»…Così disse, e diede ordini alle ancelle dalle belle chiome:

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«Fermatevi, ancelle, per favore. Dove fuggite al veder un uomo? Pensate forse che sia un nemico? Non c’è tra i mortali viventi, né mai ci sarà, un uomo che venga alla terra dei Feaci a portar la guerra: perché noi siamo molto cari agli dei. Abitiamo in disparte, tra le onde del mare, al confine del mondo: e nessun altro dei mortali viene a contatto con noi. Ma questi è un infelice, giunge qui ramingo. Bisogna prendersi cura di lui, ora: ché vengono tutti da Zeus, forestieri e mendichi, e un dono anche piccolo è caro. Su, ancelle, date all’ospite da mangiare e da bere, e lavatelo prima nel fiume, dove c’è un riparo dal vento.»

OMERO, Odissea, VI, vv. 135-148 e vv. 186-209

“Afflitto della nuova, e arrabbiato della maniera, Renzo afferrò ancora il martello, e, così appoggiato alla porta, andava stringendolo e storcendolo, l’alzava per picchiar di nuovo alla disperata, poi lo teneva sospeso. In quest’agitazione, si voltò per vedere se mai ci fosse d’intorno qualche vicino, da cui potesse forse aver qualche informazione più precisa, qualche indizio, qualche lume. Ma la prima, l’unica persona che vide, fu un’altra donna, distante forse un venti passi; la quale, con un viso ch’esprimeva terrore, odio, impazienza e malizia, con cert’occhi stravolti che volevano insieme guardar lui, e guardar lontano, spalancando la bocca come in atto di gridare a più non posso, ma rattenendo anche il respiro, alzando due braccia scarne, allungando e ritirando due mani grinzose e piegate a guisa d’artigli, come se cercasse d’acchiappar qualcosa, si vedeva che voleva chiamar gente, in modo che qualcheduno non se n’accorgesse. Quando s’incontrarono a guardarsi, colei, fattasi ancor più brutta, si riscosse come persona sorpresa…lasciò scappare il grido che aveva rattenuto fin allora: «l’untore, dagli! dagli! dagli all’untore!» Allo strillar della vecchia, accorreva gente di qua e di là;…abbastanza per poter fare d’un uomo solo quel che volessero.”

Lo straniero

“A chi vuoi più bene, enigmatico uomo, di? A tuo padre, a tua madre, a tua sorella o a tuo fratello?”

“Non ho né padre, né madre, né sorella, né fratello.”

“Ai tuoi amici?”

“Adoperate una parola di cui fino a oggi ho ignorato il senso.”

“Alla tua patria?”

A. MANZONI, I Promessi Sposi, XXXIV, 1842

“Non so sotto quale latitudine si trovi.” “Alla bellezza?”

“L’amerei volentieri, ma dea e immortale.” “All’oro?”

“Lo odio come voi odiate Dio.”

“Ma allora che cosa ami, straordinario uomo?” “Amo le nuvole…le nuvole che vanno…laggiù,

laggiù…le meravigliose nuvole!”

C. BAUDELAIRE, Poemetti in prosa, 1869

“L’infermo teneva gli occhi chiusi: pareva un Cristo di cera, deposto dalla croce. Dormiva o era morto? Si fecero un po’ più avanti; ma al lieve rumore, l’infermo schiuse gli occhi, quei grandi occhi celesti, attoniti. Le due donne si strinsero vieppiù tra loro; poi, vedendogli sollevare una mano e far cenno di parlare, scapparono via con un grido, a richiudersi in cucina. Sul tardi, sentendo il campanello della porta, corsero ad aprire; ma, invece di don Pietro, si videro davanti quel giovane straniero della mattina. La zitellona corse ranca ranca a rintanarsi di nuovo; ma Venerina, coraggiosamente, lo accompagnò nella camera dell’infermo già quasi al bujo, accese una candela e la porse allo straniero, che la ringraziò chinando il capo con un mesto sorriso; poi stette a guardare, afflitta: vide che egli si chinava su quel letto e posava lieve una mano su la fronte dell’infermo, sentì che lo chiamava con dolcezza: - Cleen…Cleen…Ma era il nome, quello, o una parola affettuosa? L’infermo guardava negli occhi il compagno, come se non lo riconoscesse; e allora ella vide il corpo gigantesco di quel giovane marinajo sussultare, lo sentì piangere, curvo sul letto, e parlare angosciosamente, tra il pianto, in una lingua ignota. Vennero anche a lei le lagrime agli occhi. Poi lo straniero, voltandosi, le fece segno che voleva scrivere qualcosa. Ella chinò il capo per significargli che aveva compreso e corse a prendergli l’occorrente. Quando egli ebbe finito, le consegnò la lettera e una borsetta. Venerina non comprese le parole ch’egli le disse, ma comprese bene dai gesti e dall’espressione del volto, che le raccomandava il povero compagno. Lo vide poi chinarsi di nuovo sul letto a baciare più volte in fronte l’infermo, poi andar via in fretta con un fazzoletto su la bocca per soffocare i singhiozzi irrompenti.”

L. PIRANDELLO, Lontano, in “Novelle per un anno”, 190

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“Un giorno di gennaio dell’anno 1941, un soldato tedesco di passaggio, godendo di un pomeriggio di libertà, si trovava, solo, a girovagare nel quartiere di San Lorenzo, a Roma. Erano circa le due del dopopranzo, e a quell’ora, come d’uso, poca gente circolava per le strade….S’era scordato dell’uniforme; per un buffo interregno sopravvenuto nel mondo, l’estremo arbitrio dei bambini adesso usurpava la legge militare del Reich! Questa legge è una commedia, e Gunther se ne infischia. In quel momento, qualsiasi creatura femminile capitata per prima su quel portone…che lo avesse guardato con occhio appena umano, lui sarebbe stato capace di abbracciarla di prepotenza, magari buttato ai piedi come un innamorato, chiamandola: meine mutter! E allorché di lì a un istante vide arrivare dall’angolo un’inquilina del caseggiato, donnetta d’apparenza dimessa ma civile, che in quel punto rincasava, carica di borse e di sporte, non esitò a gridarle: «Signorina! Signorina!» (era una delle 4 parole italiane che conosceva). E con un salto le si parò davanti risoluto, benché non sapesse, nemmeno lui, cosa pretendere. Colei però, al vedersi affrontata da lui, lo fissò con occhio assolutamente disumano, come davanti all’apparizione propria e riconoscibile dell’orrore.”

E. MORANTE, La Storia, Einaudi, 1974

“Risate e grida si levarono. «Fuori! Fuori della fontana! Fuori!» Erano anche voci di uomini. La gente, poco prima intorpidita e molle, si era tutta eccitata. Gioia di umiliare quella ragazza spavalda che dalla faccia e dall’accento si capiva ch’era forestiera. «Vigliacchi!» gridò Anna, voltandosi d’un balzo. E con un fazzolettino cercava di togliersi di dosso la fanghiglia. Ma lo scherzo era piaciuto. Un altro schizzo la raggiunse a una spalla, un terzo al collo, all’orlo dell’abito. Era diventata una gara.…Qui Antonio intervenne, facendosi largo…Antonio era forestiero e tutti, là, parlavano in dialetto. Le sue parole ebbero un suono curioso, quasi ridicolo….Niente ormai tratteneva il buttare fuori il fondo dell’animo: il sozzo carico di male che si tiene dentro per anni e nessuno si accorge di avere.”

D. BUZZATI, Non aspettavamo altro, in “Sessanta racconti”, Mondadori, 1958

“Era bagnato fradicio e coperto di fango e aveva fame e freddo ed era lontano cinquantamila anni-luce da casa… Il primo contatto era avvenuto vicino al centro della Galassia, dopo la lenta e difficile colonizzazione di qualche migliaio di pianeti; ed era stata la guerra, subito;…Stava all’erta, il fucile pronto. Lontano cinquantamila anni-luce dalla patria, a combattere su un mondo straniero e a chiedersi se ce l’avrebbe mai fatta a riportare a casa la pelle. E allora vide uno di loro strisciare verso di lui. Prese la mira e fece fuoco. Il nemico emise quel verso strano, agghiacciante, che tutti loro facevano, poi non si mosse più. Il verso e la vista del cadavere lo fecero rabbrividire. Molti, col passare del tempo, s’erano abituati, non ci facevano più caso; ma lui no. Erano creature troppo schifose, con solo due braccia e due gambe, quella pelle d’un bianco nauseante, e senza squame.”

F. BROWN, Sentinella, in “Tutti i racconti”, Mondadori, 1992

Tempo verrà

in cui, con esultanza, saluterai te stesso arrivato

alla tua porta, nel tuo proprio specchio,

e ognun sorriderà al benvenuto dell’altro,

e dirà: Siedi qui. Mangia.

Amerai di nuovo lo straniero che era il tuo Io.

Offri vino. Offri pane. Rendi il cuore

a se stesso, allo straniero che ti ha amato per tutta la vita, che hai ignorato…

D. WALCOTT, Amore dopo amore, in “Mappa del nuovo Mondo”, trad. it., Adelphi, Milano, 1992

Galata morente (I secolo a.C.)

È una scultura romana del I secolo a.C., che raffigura un soldato galata morente. Il guerriero, straniero ai Romani, è colto in punto di morte mentre il corpo si accascia sullo scudo, con il quale i Celti si opponevano al nemico celando il corpo nudo. Dallo scudo si staglia il combattente con il torso flesso e ruotato verso destra a far risaltare l’incisione della ferita.

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ARGOMENTO: Il lavoro tra sicurezza e produttività.

DOCUMENTI

“Il lavoro nell'antichità non aveva il valore morale che gli è stato attribuito da venti secoli di cristianesimo e dalla nascita del movimento operaio. Il disprezzo per il lavoro manuale è apparso a molti come contropartita della schiavitù e, nel contempo, causa del ristagno delle tecniche. Dell'esistenza di questo disprezzo si potrebbero dare molteplici prove. Nella Politica Aristotele esalta il fatto che i cittadini abbiano tutto il tempo libero «per far nascere la virtù nella loro anima e perché possano adempiere i loro doveri civici». È la stessa nozione dell'otium cum dignitate che appare come l’ideale di vita degli scrittori romani alla fine della Repubblica e all'inizio dell'Impero. Ciò significa affermare anche che il lavoro è un ostacolo a questo tipo di vita e, quindi, una degradazione.”

C. MOSSE, Il lavoro in Grecia e a Roma, trad. it. di F. Giani Cecchini, Firenze, 1973

“Nella produzione moderna il lavoro ha assunto un’importanza crescente tanto da essere considerato il soggetto e non più l’oggetto di qualsiasi attività produttiva. Per il codice civile (libro V, artt. 2060 e sgg.), che regola il lavoro nell’impresa come elemento soggettivo e dinamico, oltre che fattore primario della produzione, il lavoro consiste nella prestazione di energie lavorative effettuata, contro il corrispettivo di una retribuzione, da una persona fisica (lavoratore) a favore di un’altra persona fisica o giuridica (datore di lavoro). Il lavoro può concorrere alla produzione in modo subordinato o autonomo.”

ENCICLOPEDIA UNIVERSALE, vol. 13°, a cura di G. Ceccuti-S. Calzini-R. Guizzetti, Ed. “IL SOLE 24 ORE”, Milano, 2006

“L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.” (art. 1)

“La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.” (art. 4)

COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

“Dal Rapporto [ISFOL 2007] emerge una discrasia tra domanda e offerta di lavoro, soprattutto in quei segmenti della popolazione - donne e over 55 anni in primis – per i quali, anche in linea con gli obiettivi di Lisbona, si auspicherebbe un incremento dei tassi di attività. Sul fronte della qualità della crescita economica del Belpaese, il rapporto sottolinea come i lavori siano sempre più meno conformi alle aspettative degli individui, sia per la qualità del lavoro disponibile per i nuovi entrati sia per le prassi selettive. Le scarse prospettive di carriera rappresentano il principale fattore di scoraggiamento sul fronte lavorativo.…Fa riflettere il dato che quasi il 20% degli occupati ritenga di svolgere mansioni che utilizzano solo parzialmente le loro competenze professionali.…Tra le iniziative da intraprendere per contrastare le criticità del nostro mercato del lavoro, la ricetta dell’Isfol è migliorare la coerenza e l’adattabilità reciproca tra domanda e offerta di lavoro. Soprattutto sfruttando al meglio le potenzialità del sistema dei servizi per l’impiego. Inoltre, un funzionamento più fluido e trasparente del nostro mercato del lavoro passa anche attraverso la conciliazione fra competitività e meriti e l’equità dell’accesso alle opportunità. Ma su tutti, prioritario, è investire nella sicurezza del lavoro e nel contrasto del lavoro irregolare.”

C. TUCCI, Rapporto Isfol: lavoro precario per 10 lavoratori su 100, 20 novembre 2007

“L’ambiente di lavoro, non rappresenta soltanto un’accezione più ristretta della nozione di ambiente, ma si caratterizza in termini assai diversi. Anche esso costituisce infatti l’oggetto di una normativa amministrativa e penale diretta a garantire la salute dei lavoratori addetti ad attività particolarmente rischiose, e che in taluni ordinamenti impone alle imprese l’adozione di sistemi generali di controlli preventivi;…ma sovente è dato riscontrare disposizioni che, attraverso la garanzia della salute a livello di rapporto individuale, attuano una vera e propria tutela dell’ambiente di lavoro come oggetto di una situazione soggettiva specifica del prestatore di lavoro, autonomamente tutelabile.…Così delineata, la tutela dell’ambiente di lavoro si prospetta, più che come tutela di un luogo (e cioè dell’ambiente in genere), come garanzia della salute (e quindi della persona) del lavoratore.”

L. RICCA, La tutela dell’ambiente di lavoro nel quadro del sistema dei diritti sociali, in “Protezione dei diritti sociali e “Il fattore tecnologico è stato nelle ricerche più recenti piuttosto trascurato a vantaggio di una impostazione che accentuava l’influenza delle variabili psico-sociologiche nel complesso fenomeno dell’infortunio. Non si può negare però che un processo produttivo deve essere analizzato sotto l’aspetto tecnologico per poter rilevare di quanto il comportamento umano venga condizionato dalla velocità e dalle caratteristiche della produzione. L’infortunio nella sua apparente obiettività si è rilevato quale fenomeno la cui ricostruzione fotogenica non è riconducibile a un meccanismo casualistico.”

C. DI NARO-M.NOVAGA-G.COLETTI-S.COLLI, Sicurezza e produttività: influenza delle variabili tecnologiche sul

comportamento lavorativo, in “Securitas”, n° 7, anno 58, 1973

“Tutto il tempo perduto a causa degli infortuni rappresenta ore-lavoro e ore-macchina aggiunte al tempo richiesto per produrre una data quantità di beni o di servizi e, di conseguenza, riduce la produttività aziendale….A parte le perdite dirette di tempo, allorché il lavoro viene interrotto a causa di un infortunio, condizioni pericolose di lavoro comportano un rallentamento delle lavorazioni stesse, poiché gli operai devono stare in guardia e muoversi e lavorare con maggiore attenzione e prudenza di ciò che sarebbe invece necessario se

2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO

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non esistesse il pericolo stesso. Di particolare importanza, a questo riguardo, sono ad esempio, le trasmissioni dei motori, le cinghie di trasmissione e le parti mobili delle macchine nelle cui vicinanze gli operai sono costretti a lavorare oppure a passare.”

A. BERRA-T. PRESTIPINO, Lo studio del lavoro e la psicologia della sicurezza lavorativa, Ed. Angeli., Milano 1983

“A tale principio del rischio professionale si ispirò, fin dall’inizio, la nostra legislazione per gli infortuni sul lavoro; la quale per la protezione del rischio stesso impose al datore d’opera l’obbligo dell’assicurazione. Con ciò, da un lato, si volle meglio garantire agli infortunati il pagamento delle indennità sostituendo l’Istituto assicuratore (ente finanziariamente più solido) all’imprenditore, soggetto all’insolvibilità; dall’altro lato si volle salvare l’imprenditore da oneri eccessivi rispetto alla sua potenzialità economica, pei casi di infortuni gravi, ripetuti o collettivi.”

G. MIRALDI, Gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, Cedam, Padova, 1979

3. AMBITO STORICO - POLITICO ARGOMENTO: 60 anni dall’entrata in vigore della nostra Costituzione. Un bilancio dei suoi valori attuali e del suo

rapporto con la società italiana.

DOCUMENTI

“Ma fu significativo dell’ampiezza di consensi raggiunta dall’impostazione programmatica della costituzione il fatto che un grande giurista membro del partito d’Azione, Piero Calamandrei, che poi all’elaborazione del testo costituzionale dette un contributo assai rilevante, dichiarasse di essere stato convinto dall’argomento di Togliatti che i costituenti dovevano fare, secondo i versi danteschi, «come quei che va di notte, / che porta il lume dietro e a sé non giova, / ma dopo sé fa le persone dotte.”

E. RAGIONIERI, La storia politica e sociale, in “Storia d’Italia”, vol. IV, Einaudi, Torino, 1976

“Preme ora mettere in rilievo un aspetto determinato, relativo a quella problematica del «nucleo fondamentale» della costituzione. È certamente degno di nota il fatto che quella problematica…torni a riaffermarsi con forza. Alla dottrina del

«nucleo fondamentale» ha fatto ricorso anche la nostra Corte costituzionale, indicando la presenza nella nostra costituzione di «alcuni principî supremi che non possono essere sovvertiti o modificati nel loro contenuto essenziale neppure da leggi di revisione costituzionale o da altre leggi costituzionali»; si tratta di «principi che, pur non essendo espressamente menzionati fra quelli non assoggettabili al procedimento di revisione costituzionale, appartengono all’essenza dei valori supremi sui quali si fonda la costituzione italiana.”

“Proprio sul terreno delle libertà e dei diritti, infatti, l’innovazione costituzionale è grande, così come è profondo il mutamento degli strumenti che devono garantirne l’attuazione. Non vi è soltanto una restaurazione piena dei diritti di libertà, e un allargamento del loro catalogo. Cambia radicalmente la scala dei valori di riferimento, dalla quale scompare proprio quello storicamente fondativo, la proprietà, trasferita nella parte dei rapporti economici, spogliata dell’attributo della inviolabilità, posta in relazione con l’interesse sociale (art. 42.).”

S. RODOTÀ, La libertà e i diritti, in “Storia dello Stato italiano dall’unità a oggi”, Roma, 1995

“La Costituzione - soprattutto nella prima parte - ha una forte ispirazione internazionalistica e può contare su un maggior numero di norme relative ai rapporti internazionali rispetto allo Statuto Albertino…Si guarda con grande interesse a organizzazioni come le Nazioni Unite…Si ribadisce con forza la volontà pacifista di un popolo costretto, suo malgrado, a entrare nel vortice di una guerra non voluta e ancora sconvolto dalle conseguenze devastanti della sconfitta bellica. In questo contesto nasce il famoso articolo 11 della Costituzione che proclama solennemente il ripudio della guerra “come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali” e stabilisce, al tempo stesso, che l’Italia “consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie a un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.”

G. MAMMARELLA-P. CACACE, La politica estera dell’Italia, Roma-Bari, Laterza, 2006

“La carta costituzionale è estesa, cioè ampia e per quanto possibile dettagliata nelle sue prescrizioni. Una caratteristica innovativa, questa, espressamente voluta dai costituenti. Altre costituzioni, quella statunitense per esempio (7 Articoli più 27 Emendamenti), sono meno ampie perché si limitano a dare indicazioni di massima ai legislatori e ai giudici. La costituzione italiana, pur non essendo tra le più lunghe (ve ne sono anche con più di trecento articoli come quella indiana),

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consta di 139 articoli, più diciotto disposizioni finali….L’innovazione rappresentata dall’estensività della costituzione non consiste solo nel fatto che è più “lunga”. Consiste piuttosto nel tentativo di regolare in dettaglio il maggior numero di aspetti possibili. È frutto di una scelta precisa dei costituenti l’avere per esempio elencati uno per uno i diritti inviolabili dell’individuo, quando sarebbe bastato l’art. 2 che recita: “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.”

P. CASTAGNETTI, La costituzione italiana tra prima e seconda repubblica, Bologna, 1995

“In primo luogo, come, cosa doveva essere la costituzione? La costituzione della repubblica democratica italiana doveva essere una costituzione programmatica, cioè un insieme di regole fondamentali precise e valide immediatamente, ma anche un programma di sviluppo, un insieme di direttive per la riforma della società, da realizzare gradualmente nel tempo. Per esempio la costituzione doveva garantire al massimo diritti e doveri dei cittadini e, contemporaneamente, impegnarsi a rendere concreti dei veri e propri diritti sociali, assolutamente nuovi nella storia italiana e piuttosto recenti nella storia costituzionale contemporanea europea.”

P. CASTAGNETTI, ibidem, Bologna, 1995

“La ricorrenza del 60° anniversario dell’entrata in vigore della Costituzione ci sollecita a un grande impegno comune per porre in piena luce i principi e i valori attorno ai quali si è venuta radicando e consolidando l’adesione di grandi masse di cittadini di ogni provenienza sociale e di ogni ascendenza ideologica o culturale al patto fondativo della nostra vita democratica. Quei principi vanno quotidianamente rivissuti e concretamente riaffermati: e, ben più di quanto non accada oggi, vanno coltivati i valori – anche e innanzitutto morali – che si esprimono nei diritti e nei doveri sanciti dalla Costituzione. Nei doveri non meno che nei diritti. Doveri, a cominciare da quelli “inderogabili” di solidarietà politica, economica e sociale, che debbono essere sollecitati da leggi e da scelte di governo, ma debbono ancor più tradursi in comportamenti individuali e collettivi.”

Intervento del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nella seduta comune del Parlamento in occasione della celebrazione del 60° anniversario della Costituzione, 23 gennaio 2008

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ARGOMENTO: Quale idea di scienza nello sviluppo tecnologico della società umana.

DOCUMENTI

“Quando la nostra vita umana giaceva per terra/turpemente schiacciata da una pesante religione/che mostrava dal cielo l’orribile faccia/sopra i mortali, per la prima volta un uomo mortale,/un Greco, osò contro di quella alzare lo sguardo/e per primo resisterle contro; né la fama dei Numi/né il fulmine lo distrusse né la minaccia del cielo/strepitoso lo spaventò; ché anzi il desiderio/gli crebbe più forte e più acre lo strinse,/di rompere egli per primo/le porte serrate della natura. E vinse/la forza dell’animo; e andò lontano, solo,/di là dalle fiammanti barriere dell’universo/e tutto l’immenso attraversò con la mente/illesa, e a noi vittorioso ritorna e ci svela/il segreto dei corpi che nascono e come alle cose/è fisso un termine e limitato il potere./Così la religione fu calpestata/sotto i piedi mortali/e quella vittoria ci solleva alle stelle./”

LUCREZIO, De Rerum Natura, I, vv. 62-79, trad. E. Cetrangolo, Sansoni, Firenze, 1969

“Nel corso della storia è sempre accaduto che l’uomo si sia trovato in una situazione di incertezza di fronte a due modi profondamente diversi di interpretare la realtà. Fu senza dubbio questo il caso che si verificò alla fine del Seicento, quando gli scienziati e i filosofi razionalisti – Isaac Newton, John Locke, René Descartes e altri – misero in discussione alcuni dogmi della Chiesa, fra i quali anche una dottrina fondamentale: quella che considerava la terra come una creazione di Dio e, quindi, dotata di valore intrinseco. I nuovi pensatori propendevano per una visione più materialistica dell’esistenza, fondata sulla matematica e sulla «ragione». Meno di un secolo dopo, gli insorti delle colonie americane e i rivoluzionari francesi scalzarono il potere monarchico, che sostituirono con la forma di governo repubblicana, proclamando «il diritto inalienabile» dell’uomo «alla vita, alla libertà, alla felicità e alla proprietà». Alla vigilia della Rivoluzione americana, James Watt brevettò la macchina a vapore, istituendo un nesso fra il carbone e lo spirito prometeico della nuova era; l’umanità mosse così i suoi primi, malfermi passi verso lo stile di vita industriale che, nei due secoli successivi, avrebbe radicalmente cambiato il mondo.”

J. RIFKIN, Economia all’idrogeno, Mondadori, 2002

“Nel suo New Guide to Science, Isaac Asimov disse che la ragione per cercare di spiegare la storia della scienza ai non scienziati è che nessuno può sentirsi veramente a proprio agio nel mondo moderno e valutare la natura dei suoi problemi

- e le possibili soluzioni degli stessi - se non ha un’idea esatta di cosa faccia la scienza. Inoltre, l’iniziazione al meraviglioso mondo della scienza è fonte di grande soddisfazione estetica, di ispirazione per i giovani, di appagamento del desiderio di sapere e di un più profondo apprezzamento delle mirabili potenzialità e capacità della mente umana.…La scienza è una delle massime conquiste (la massima, si può sostenere) della mente umana, e il fatto che il progresso sia stato in effetti compiuto, in grandissima parte, da persone di intelligenza normale procedendo passo dopo passo a cominciare dall’opera dei predecessori rende la vicenda ancor più straordinaria, e non meno.”

J. GRIBBIN, L’avventura della scienza moderna, Longanesi, 2002

“Francesco Bacone concepì l’intera scienza come operante in vista del benessere dell’uomo e diretta a produrre, in ultima analisi, ritrovati che rendessero più facile la vita dell’uomo sulla terra. Quando nella Nuova Atlantide volle dare l’immagine di una città ideale, non si fermò a vagheggiare forme perfette di vita sociale o politica ma immaginò un paradiso della tecnica dove fossero portati a compimento le invenzioni e i ritrovati di tutto il mondo.…La tecnica, sia nelle sue forme primitive sia in quelle raffinate e complesse che ha assunto nella società contemporanea, è uno strumento indispensabile per la sopravvivenza dell’uomo. Il suo processo di sviluppo appare irreversibile perché solo ad esso rimane affidata la possibilità della sopravvivenza del numero sempre crescente degli esseri umani e il loro accesso a un più alto tenore di vita.”

N. ABBAGNANO, Dizionario di Filosofia, Torino, UTET, 1971

“Vi sono due modi secondo cui la scienza influisce sulla vita dell’uomo. Il primo è familiare a tutti: direttamente e ancor più indirettamente la scienza produce strumenti che hanno completamente trasformato l’esistenza umana. Il

4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO

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secondo è per sua natura educativo, agendo sullo spirito. Per quanto possa apparire meno evidente a un esame frettoloso, questa seconda modalità non è meno efficiente della prima. L’effetto pratico più appariscente della scienza è il fatto che essa rende possibile l’invenzione di cose che arricchiscono la vita, anche se nel contempo la complicano.”

A. EINSTEIN, Pensieri degli anni difficili, trad. ital. L. Bianchi, Torino, Boringhieri, 1965

“Questa idea dell’incremento tecnico come onda portante del progresso è largamente diffusa; qualcuno l’ha chiamata

«misticismo della macchina». Noi ci vediamo vivere nell’era del computer o nell’era nucleare, succedute all’era del vapore del XIX secolo. Si pensa a ogni periodo nei termini della tecnologia dominante, risalendo fino alla storia primitiva dell’uomo. Pensiamo allora allo sviluppo dagli utensili di pietra a quelli di bronzo, e poi al sopravvenire’un’età del ferro, quasi una logica progressione tecnica che trascina nella propria corrente l’evoluzione sociale. Pensiamo a ciascuna età nei termini dell’impatto della tecnica sulle faccende umane, e raramente indaghiamo sul processo contrario.…Così nello sviluppo della tecnologia moderna, non occorre intendere solamente l’influenza degli strumenti e delle tecniche sulla società, bensì l’intero ventaglio delle «forze reciprocamente interagenti» che ha dato luogo agli spettacolari passi avanti del nostro tempo. Come si è espresso un altro studioso dell’evoluzione umana [Solly Zuckerman], «la tecnologia è sempre stata con noi. Non è qualcosa al di fuori della società, qualche forza esterna dalla quale veniamo sospinti…la società e la tecnologia sono…riflessi l’una dell’altra».”

A. PACEY, Vivere con la tecnologia, Roma, 1986

“Non intendo certo sbrogliare l’intricatissimo rapporto tra scienza e tecnologia, ma solo rilevare che oggi, soprattutto grazie all’impiego delle tecnologie informatiche e della simulazione, la nostra capacità di agire ha superato di molto la nostra capacità di prevedere.…La tecnologia è importante per ciò che ci consente di fare, non di capire.…A cominciare dalla metà del Novecento la tecnologia ha assunto una velocità tale da non permettere a volte alla scienza di giustificare e spiegare teoricamente, neppure a posteriori, il funzionamento dei ritrovati tecnologici. La scienza si è così ridotta a difendere posizioni via via più difficili, tanto più che le radici dell’accelerazione tecnologica non sono da ricercarsi all’interno dello sviluppo scientifico, bensì nell’ambito della tecnologia stessa. Infatti è stata l’informatica che, con il calcolatore, ha fornito all’innovazione uno strumento, o meglio un metastrumento, flessibile e leggero che ha impresso un’accelerazione fortissima alle pratiche della progettazione.”

G. O. LONGO, Uomo e tecnologia: una simbiosi problematica, Ed. Univ. Trieste, 2006

“Le aziende subiranno più cambiamenti nei prossimi dieci anni di quanti ne abbiano sperimentati negli ultimi cinquanta. Mentre stavo preparando il discorso che avrei dovuto tenere al nostro primo summit dei CEO (Chief Executive Officer), nella primavera del 1997, meditavo sulla natura specifica dei mutamenti che l’era digitale avrebbe imposto al mondo imprenditoriale. Volevo che il mio discorso non si fermasse agli strepitosi vantaggi offerti dalla tecnologia, ma affrontasse anche i problemi con i quali i dirigenti di un’azienda devono combattere tutti i giorni. In che modo la tecnologia può contribuire a migliorare la gestione di un’impresa? In che modo trasformerà le aziende? In che modo può aiutarci a mettere a punto una strategia vincente per i prossimi cinque o dieci anni?”

B. GATES, Business @lla velocità del pensiero, Mondadori, 1999

Cittadinanza femminile e condizione della donna nel divenire dell’Italia del Novecento.

Illustra i più significativi mutamenti intervenuti nella condizione femminile sotto i diversi profili (giuridico, economico, sociale, culturale) e spiegane le cause e le conseguenze.

Puoi anche riferirti, se lo ritieni, a figure femminili di particolare rilievo nella vita culturale e sociale del nostro Paese.

Comunicare le emozioni: un tempo per farlo si scriveva una lettera, oggi un sms o una e-mail. Così idee e sentimenti viaggiano attraverso abbreviazioni e acronimi, in maniera veloce e funzionale. Non è possibile definire questo cambiamento in termini qualitativi, si può però prendere atto della differenza delle modalità di impatto che questa nuova forma di comunicazione ha sulle relazioni tra gli uomini: quanto quella di ieri era una comunicazione anche fisica, fatta di scrittura, odori, impronte e attesa, tanto quella di oggi è incorporea, impersonale e immediata.

TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE

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Discuti la questione proposta, illustrandone, sulla base delle tue conoscenze ed esperienze personali, gli aspetti che ritieni più significativi.

Durata massima della prova: 6 ore.

È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.

Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.

ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

INDIRIZZO: RR9T TECNICO DELLA GRAFICA PUBBLICITARIA

TEMA DI: PROGETTAZIONE GRAFICA.

l’associazione Lions Club di Cecina , nell’ambito dei progetti di prevenzione e contrasto al bullismo e cyberbullismo, in collaborazione con Tipografia Griselli, StampaIn e TimeOut Studio, indice un concorso di grafica. Il concorso è finalizzato all’elaborazione di una pubblicità -progresso per una campagna di sensibilizzazione e contrasto al bullismo e cyberbullismo attraverso la realizzazione di un manifesto 70 x100. Il manifesto deve avere le caratteristiche dell’originalità e non deve essere stato già utilizzato. Saranno pertanto esclusi lavori apparsi su qualunque mezzo di diffusione ( stampa quotidiana periodica, televisione, internet etc.) Il prodotto finale, pronto per la stampa tipografica, dovrà essere realizzato a colori ( cmyk ) o in bianco e nero in formato digitale con le seguenti caratteristiche: formati pdf, alta risoluzione e qualità tipografica in versione monocromatica oppure q colori (cmyk) Dovrà riportare i loghi del Lions e delle tipografie che sono disponibili . Il manifesto avra come headline : “ # SBULLONIAMOCI “ e come payoff “ anche le parole fanno male “ e “ Stop bullying. Share respect.”. Sono richiesti i seguenti elaborati: - una serie di studi preliminari ( rough ) - gabbia impaginazione con gli ingombri relativi agli elementi da comporre

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- layout in scala del formato richiesto - breve relazione che illustri i criteri adottati nella progettazione e le motivazioni delle scelte

formali e composite operate. Allegato cartella con immagini e loghi . ———————————————————————————————————————— Durata massima della prova : 6 ore E’consentito l’ uso del dizionario della lingua italiana e inglese non è consentito l’accesso a Internet Non è consentito lasciare l’istituto

A.S. 2017/2018 - Classe 5D SCP - 1 Simulazione Terza Prova

Materia: INGLESE

Studente…………………………………………..Data………………………………… 1) What can you say about the physical description of computer graphics? …………………………………………………………………………................................... …………………………………………………………………………………………………………..

…………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………….. …………………………………………………………………………………………………………….. 2) Can you say why packaging is important in the marketing mix? …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………….. P……../9 3) The capability of CG to develop any kind of project is a) a disadvantage b) a field of application c) the operativeness d) an advantage 4) Pen and ink a) works in any direction b) works only pressing very much

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c) works without the slope d) works with an only kind of nib 5) The brand a) is a phase of the production b) is what differentiate a product from another c) is the profit of the company d) is the shape of the packaging 6) Artistic drawing requires a) a hard lead b) a soft lead c) no rubber d) no pencil-sharpner P……./6 Tot. ………/15

ALUNNO/A………………………………………

A.S. 2017/2018 CLASSE 5D SCP

SIMULAZIONE 3° PROVA DI ECONOMIA AZIENDALE TIPOLOGIA B + C

Rispondi a ciascuna domanda in non più di 12 righe

1) Descrivi sinteticamente lo Stato Patrimoniale del bilancio.

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2) Dopo aver descritto sinteticamente cosa si intende per “marketing” spiegare cosa è la “segmentazione del mercato” e in base a quale parametri si realizza.

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1) I principi fondamentali stabiliti dalla clausola generale del bilancio:

chiarezza, veridicità e correttezza periodicità, costanza e chiarezza prudenza, competenza e continuità chiarezza immodificabilità e competenza

2) Rappresenta un successo del commercio elettronico:

la sicurezza dei pagamenti la diffusione di internet in tutte le zone del Paese la possibilità di vedere i prodotti fotografati la presenza di negozi elettronici sempre aperti

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3) Il principio della prudenza nella redazione del bilancio comporta la contabilizzazione:

degli utili presunti e delle perdite certe degli utili certi e delle perdite certe degli utili certi e delle perdite presunte degli utili certi e delle perdite certe e presunte

4) Non fa parte del ciclo di vita del prodotto:

mediazione sviluppo declino maturità

Simulazione terza prova scritta

TECNICHE DI COMUNICAZIONE

1. Quali sono le tecniche per suscitare e mantenere l'Ascolto attivo? a. I cambiamenti del tono di voce b. L’osservazione, la domanda, il richiamo dell’attenzione, la ricapitolazione c. L’autoconsapevolezza, l’empatia e l’assertività d. Non esistono tecniche al riguardo

2. Che cosa è l’empatia nella comunicazione?

a. La capacità di ascoltare gli altri b. La capacità di mettersi nei panni degli altri c. La capacità di pensare a se stessi d. La capacità di leggere ad alta voce

3. Quali stili esistono nella comunicazione interpersonale?

a. Non esistono stili comunicativi universali b. Manipolatorio e Assertivo c. Empatico, Assertivo, Autoconsapevole d. Manipolatorio, Assertivo, Aggressivo, Remissivo

4. Che cosa è la psicoanalisi freudiana? a. Un’indagine medica sul comportamento del paziente ritenendo la mente

inaccessibile ad un’analisi introspettiva. b. Un metodo ipnotico e catartico c. Un metodo introspettivo che si basa sulla Talking cure (Cura della parola) per

poter accedere alla mente del paziente

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d. Un metodo simile all’elettroshock

5. Che cosa afferma la teoria della Piramide di Maslow?

6. La teoria dell’Attaccamento di Harlow rappresenta una tappa fondamentale nello studio sui bisogni primari e secondari. Perché? Argomenta brevemente tale teoria e le sue conseguenze.

Storia dell’Arte

Cognome e nome _______________________________________ Classe ______

1. Osserva attentamente l’immagine e scrivi sinteticamente quanto conosci in merito. (Max 6 righe)

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2. Quale grande pittore ha eseguito più quadri di uno stesso soggetto tenendo fisso il punto di vista e catturando gli effetti delle diverse ore del giorno o delle diverse condizioni metereologiche?

Claude Monet

Edouard Manet

Henry Toulouse-Lautrec

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�������������� Renoir

3. Scrivi sinteticamente quanto conosci in merito alla cartellonistica (manifesti pubblicitari) di Henry de Toulouse-Lautrec. (Max 6 righe)

……………………………………………………………………………………………..……………………

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……………………………………………………………………………………………..……………………

4. I piani si sovrappongono, i cieli si deformano, i paesaggi si confondono in tinte artificiali” Questi sono alcuni elementi della poetica denominata …

Impressionista

Naturalista

Post impressionista

Neoimpressionista

5. Quale delle seguenti note è corretta parlando di Edgar Degas ?

�����������������l gruppo degli Impressionisti e ne ha condiviso ogni scelta poetica

e tecnica.

La sua è un’adesione solo parziale all’Impressionismo non volendo rifiutare il disegno e

l’elaborazione in atelier.

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Dipinge solo en plein air con una pennellata rapida e senza ripensamenti.

Ha dipinto solo la danza ed il relativo ambiente producendo immagini con un taglio

compositivo molto fotografico

6. I giocatori di carte.

E’ un’opera di Cezanne in puro stile impressionista.

E’ un’opera di Renoir famoso per i suoi dipinti che mostrano la vita parigina.

E’ un’opera di Cezanne in cui ogni forma è smontata e ricomposta secondo forme

geometriche elementari.

E’ un’opera di Van Gogh che ritrae due personaggi del bar di Arles che frequentava in

compagnia di Gauguin e di cui entrambi ne hanno dipinto più vedute.