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Anno XV - N° 224 2 Agosto 2010 Quindicinale di Informazione Politica, Economica e Sociale è finita com’era ap- parso subito ampia- mente prevedibile, nel pomeriggio del 14 giugno, al momento del- l’ufficializzazione della cla- morosa rimonta di Pierluigi Carta su Paolo Fogu, con lo scioglimento anticipato del Consiglio comunale e l’arrivo del Commissario regionale che gestirà l’ordinaria ammi- nistrazione fino alla prima- vera 2011. Oggi Iglesias è una città di- visa e in crisi profonda. Do- po i tormenti degli ultimi cin- que anni, caratterizzati dalle diatribe interne alla coalizione di centrosinistra che hanno messo ripetutamente in croce il sindaco Pierluigi Carta, ar- rivato a fine mandato dopo aver fatto autentici salti mor- tali, la situazione è precipita- ta in questa tornata elettorale, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Pierluigi Carta ha avuto l’investitura di guida del cen- trosinistra ma la coalizione ha perso numerosi pezzi, presen- tandosi “debole” agli elettori: Giuliano Marongiu e Giulia- na Pintus hanno scelto strade diverse e Pierluigi Carta ha avuto il sostegno di quattro li- ste, nessuna delle quali è riu- scita peraltro a presentarsi a ranghi completi, con trenta candidati, manifestando un chiaro segnale di difficoltà. I problemi non sono man- cati neppure nella coalizione di centrodestra che pure ave- va tutti i sondaggi dalla pro- pria parte per un’agevole vit- toria e si è presentata con due coalizioni ed i rispettivi can- didati, Paolo Fogu e Roberto Frongia, che hanno finito con il favorire il principale avver- sario e, conseguentemente, la ingovernabilità della città. Lo scioglimento del Consiglio comunale riporterà Iglesias alle urne nella primavera del prossimo anno Iglesias, città in crisi Per ritrovare fiducia nel futuro, occorre superare le divisioni esasperate e creare un progetto politico forte. Iscrizione Registro Stampa Tribunale di Cagliari n° 32/95 del 7/11/95 • Direttore Responsabile: Giampaolo Cirronis • Distribuzione gratuita Via Roma P.zza Matteotti CARBONIA Pavimenti per interni ed esterni Rivestimenti per bagni e cucine Sanitari e complementi d’arredo Cucine in muratura ed elettrodomestici DALLE FABBRICHE A CASA VOSTRA Pagamenti personalizzati e possibilità di finanziamento Show Room in via Piemonte n° 18 Piscinas - Tel. 0781 979034 ALL’INTERNO del Sulcis Iglesiente del Sulcis Iglesiente Soluzioni Integrate per il Risparmio Energetico Condizionamento Riscaldamento - Idraulica Pompe - Autoclavi Radiatori - Serbatoi Pannelli solari Idro Tecno Forniture Agenzia Riello con servizio tecnico di Assistenza Via Lubiana, 231/a - Carbonia Tel. e Fax 0781 62192 e-mail: [email protected] Con Idro Tecno Forniture L’unione di diverse fonti di energia al tuo servizio per un clima ideale www.ceramicheorbana.com mail: [email protected] PANETTERIA SALUMERIA FORMAGGI - DOLCI Via Nuoro, 32 CARBONIA 0781 674337 Nostra produzione Altri punti vendita: Via Sardegna, 7 Via Santa Caterina Via della Vittoria, 105 Mercato Civico - Box n. 62 AUTOFFICINA AUTOFFICINA CARBONIA CARBONIA di Diana Donatello InstallazIone ImpIantI Gpl con IncentIvo statale su tutte le auto loc. sirai - carbonia - tel. 0781 1986387 cell. 329 4338541 - mail: [email protected] + chilometri - salati Via Nazionale - Zona PIP 09013 CARBONIA - Tel. 0781 64324 www.laiautomobili.com Via Roma, 51 09013 CARBONIA - Tel. 0781 64943 www.laiautomobili.com CONCESSIONARIA E SERVICE CARROZZERIA AUTORIZZATA Autolavaggio Self - Service 24 ore su 24 Via Nazionale, zona P.I.P. - CARBONIA Tel. 0781 674525 - Cell. 333 6517811 dal 1980 al vostro servizio Sciampitta continua a crescere Narcao, 20 anni di grandissimo blues Pagina 11 Il Festival Jazz compie 25 anni Inserto Pagina 13 Cristiano De Andrè incanta Carbonia Pagina 9 continua a pagina 3 A Santadi il 42° Matrimonio Mauritano Il dopo-Cherchi è Maria Marongiu Pagina 9 Puddu “revoca” Alimonda e Santus Pagina 6 Pagina 4 Aborto, realtà diffusa anche nel Sulcis Pagina 7 IL NUMERO 224 1-16:IL NUMERO 181 4/9 03/08/10 10.33 Pagina 2

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Anno XV - N° 224 2 Agosto 2010Q u i n d i c i n a l e d i I n f o r m a z i o n e P o l i t i c a , E c o n o m i c a e S o c i a l e

èfinita com’era ap-parso subito ampia-mente prevedibile,nel pomeriggio del

14 giugno, al momento del-l’ufficializzazione della cla-morosa rimonta di PierluigiCarta su Paolo Fogu, con loscioglimento anticipato delConsiglio comunale e l’arrivodel Commissario regionaleche gestirà l’ordinaria ammi-nistrazione fino alla prima-vera 2011.

Oggi Iglesias è una città di-visa e in crisi profonda. Do-po i tormenti degli ultimi cin-que anni, caratterizzati dallediatribe interne alla coalizionedi centrosinistra che hannomesso ripetutamente in croceil sindaco Pierluigi Carta, ar-rivato a fine mandato dopoaver fatto autentici salti mor-tali, la situazione è precipita-ta in questa tornata elettorale,con i risultati che sono sotto gliocchi di tutti.

Pierluigi Carta ha avutol’investitura di guida del cen-trosinistra ma la coalizione haperso numerosi pezzi, presen-tandosi “debole” agli elettori:Giuliano Marongiu e Giulia-na Pintus hanno scelto stradediverse e Pierluigi Carta haavuto il sostegno di quattro li-ste, nessuna delle quali è riu-scita peraltro a presentarsi aranghi completi, con trentacandidati, manifestando unchiaro segnale di difficoltà.

I problemi non sono man-cati neppure nella coalizionedi centrodestra che pure ave-va tutti i sondaggi dalla pro-pria parte per un’agevole vit-toria e si è presentata con duecoalizioni ed i rispettivi can-didati, Paolo Fogu e RobertoFrongia, che hanno finito conil favorire il principale avver-sario e, conseguentemente, laingovernabilità della città.

Lo scioglimento del Consiglio comunale riporterà Iglesias alle urne nella primavera del prossimo anno

Iglesias, città in crisiPer ritrovare fiducia nel futuro, occorre superare le divisioni esasperate e creare un progetto politico forte.

Iscrizione Registro Stampa Tribunale di Cagliari n° 32/95 del 7/11/95 • Direttore Responsabile: Giampaolo Cirronis • Distribuzione gratuita

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2 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XV • N° 224 • 2 Agosto 2010

Pierluigi Carta va a casa, ilConsiglio comunale è sciol-to, arriva il Commissario re-gionale. Si è conclusa senza

sorprese la riunione del Consiglio co-munale di Iglesias convocata per l’e-same della mozione di sfiducia pre-sentata dai 17 consiglieri eletti nelle li-ste della coalizione di centrodestra chesostenevano la candidatura a sinda-co di Paolo Fogu (il testo integrale èriportato sotto), nei confronti del sin-daco Pierluigi Carta, eletto il 13 e 14giugno nel turno di ballottaggio, e del-la Giunta presentata in Aula l’8 luglio.Esito prevedibile, dunque, ma nonprivo di momenti di grande tensione,a conclusione di una vicenda eletto-rale tormentata, carica di veleni, in unclima che ha portato la città di Igle-sias in uno stato di profonda crisi, dalquale non sarà facile uscire anche do-po i dieci mesi di commissariamentoche precederanno il ritorno alle urneprevisto nella prossima primavera,quasi certamente nel mese di maggio.

La situazione scaturita dal votodel 30 e 31 maggio è nota: le cinqueliste della coalizione di centrodestrache sostenevano la candidatura a sin-daco di Paolo Fogu hanno ottenuto8.739 voti, pari al 53,27%, ed aven-do superato la maggioranza del 50%,hanno determinato la distribuzione deiseggi senza attendere l’esito del bal-lottaggio, al quale si è giunti per ilmancato superamento della stessa so-glia da parte del proprio candidato sin-daco (7.833 voti, 44,87%) come daparte degli altri candidati. Sono staticosì ben 17 i consiglieri eletti da Unio-ne di Centro (8), Movimento Demo-cratico lista Fogu (5, compreso il can-didato sindaco) e Popolo della Liber-tà (4); 8 quelli eletti dalle liste del cen-trosinistra che sostenevano il sindacouscente Pierluigi Carta (4.268 voti perle liste, 26,01%; 5.155 i voti per il can-didato sindaco, 29,53%); 5, infine,quelli eletti dalle due liste che soste-nevano la candidatura di RobertoFrongia (2.704 voti per le liste, 16,48%;3.476 voti per il candidato sindaco,19,91%). Non hanno superato l’osta-

colo del quorum per l’ingresso in Con-siglio comunale, invece, le liste cheche sostenevano i candidati sindacoGiuliano Marongiu e Giuliana Pintus.

Questi risultati hanno creato ipresupposti perché si potesse verifi-care al ballottaggio il caso della co-

siddetta “anatra zoppa”, con l’ele-zione di un sindaco senza maggio-ranza consiliare. A Paolo Fogu, in-fatti, sarebbe bastato confermare i votiottenuti al primo turno per raggiungereun’ampia maggioranza ma così nonè stato, perché perdendo ben 1.008

voti, ha prestato il fianco alla clamo-rosa rimonta di Pierluigi Carta che ècresciuto da 5.155 a 7.085 voti e si èconfermato sindaco di Iglesias.

Nonostante la situazione sia parsafin da subito ingestibile per la dichia-

rata indisponibilità a qualsiasi formadi dialogo anche “a tempo”, fino al-la prossima tornata elettorale utile,prevista nella primavera 2011, Pier-luigi Carta ha compiuto i propri passi,scegliendo gli 8 assessori in parte trai consiglieri eletti (5) e in parte tra i

tecnici presenti nella propria area poli-tica (3) e li ha presentati prima allastampa, il 7 luglio, e il giorno succes-sivo al Consiglio, nel corso della riu-nione d’insediamento. Nella stessariunione, dopo qualche timido segna-le distensivo emerso con l’elezione

del presidente del Consiglio comu-nale, Gianmarco Eltrudis (UDC), pro-posto dal consigliere Giorgio Perseu(UDC) e votato dai consiglieri delcentrodestra e del centrosinistra conl’astensione dei consiglieri dei Rifor-

matori Sardi e di Forza Iglesias, e conquella del vice-presidente GiorgioCarta, del Movimento Democratico,proposto dallo stesso Giorgio Perseue votato dai 17 consiglieri del centro-destra, è maturata la svolta verso l’im-mediato scioglimento dell’assemblea,con la presentazione di una mozionedi sfiducia nei confronti del sindacoe della sua Giunta. è stato il consi-gliere Sergio Matzuzzi ad esporre lamozione, sottoscritta dai 17 consiglie-ri di UDC, Movimento Democraticoe PDL, e a consegnarla al presidentedel Consiglio comunale.

I giorni che sono seguiti, sono sta-ti caratterizzati da una parte da unclima più disteso, con l’invio di unalettera-appello del sindaco PierluigiCarta al presidente del Consiglio co-munale, Gianmarco Eltrudis (pub-blicata integralmente sotto), imper-niata sulla proposta di un accordoistituzionale con linee programmati-che condivise, per amministrare in-sieme la città, Giunta di centrosinistrae maggioranza consiliare di centro-destra, utilizzando le risorse sinoraottenute e le altre che giungeranno infuturo, per evitare l’arrivo del com-missario; dall’altra da una posizioneferma, contraria a qualsiasi ipotesi didialogo, sia da parte dei 17 consiglieriproponenti, sia dei 5 consiglieri delleliste Riformatori Sardi-Forza Iglesias.

Il lungo dibattito sviluppatosi inConsiglio comunale il 23 luglio, haconfermato che le distanze tra le partihanno raggiunto un livello incolma-bile per ipotizzare il raggiungimentodi qualsiasi intesa (altri la chiamanoinciucio) che peraltro sarebbe stata permolti versi incomprensibile sia aglielettori dell’una sia a quelli dell’altraparte. Lo scontro è iniziato con unadifferente interpretazione del regola-mento sulla partecipazione al dibat-tito degli assessori che, relegati a bre-ve interventi in avvio di seduta dopouna breve conferenza dei capigruppo,hanno preferito rinunciare, esternandole loro posizioni nel corso di una con-ferenza stampa tenuta durante lo svol-gimento del dibattito, sottolineando

la gravità dei problemi che assillanola città e l’impossibilità per un com-missario di fornire risposte adeguate.

Durissime critiche sono arrivatea Pierluigi Carta da tutti i consiglieridel centrodestra, sia per la gestionedella precedente consiliatura, sia per

quella della fase pre e post-elettora-le. E non gli hanno lesinato dure criti-che neppure i consiglieri dei Riforma-tori Sardi e di Forza Iglesias che, sep-pure non avessero sottoscritto la mo-zione di sfiducia (Roberto Frongiaha riconosciuto la legittimità dell’ini-

ziativa assunta dalle liste che soste-nevano Paolo Fogu, forti della mag-gioranza consiliare), hanno poi decisodi votarla, seppure con qualche di-stinguo contenuto in un documento il-lustrato sinteticamente in aula.

Nella sua replica, durata oltre 45minuti, Pierluigi Carta, consapevoledi essere arrivato ormai alla fine del-la corsa, ha sottolineato il significatodella lettera inviata al presidente delConsiglio ed il rammarico per il suomancato accoglimento. Ha ricostruito

il lavoro svolto e la delicatezza dellafase politica vissuta dalla città.

Alle 16.15, dopo le dichiarazioni divoto dei capigruppo e sette ore inin-terrotte di dibattito, i trenta consiglierie il sindaco sono stati chiamati a vo-tare, palesemente. Nessuna sorpresa:

la mozione è passata con 22 voti fa-vorevoli e 9 contrari. Il Consiglio èsciolto, arriva il Commissario regio-nale. Nel maggio 2011 Iglesias tor-nerà alle urne.

Giampaolo Cirronis

Il 23 luglio il Consiglio comunale di Iglesias, insediato l’8 luglio, ha approvato la mozione di sfiducia contro il sindaco Carta e la sua Giunta

Carta va a casa, arriva il CommissarioI ventidue consiglieri del centrodestra hanno giudicato irricevibili le proposte di dialogo ed hanno deciso di restituire la parola agli elettori.

I sottoscritti consiglieri,

• premesso che in data 30 e 31 mag-gio si sono svolte le elezioni ammi-nistrative per l’elezione del Sindacoe del Consiglio Comunale dellaCittà di Iglesias;• dato atto che, nelle elezioni di cuisopra, nessuno dei candidati alla ca-rica di Sindaco ha ottenuto la mag-gioranza assoluta dei voti validi e checiò ha comportato il ricorso al secon-do turno elettorale di “ballottag-gio”, da svolgersi la seconda dome-nica ed il secondo lunedì successivi aquelli del primo turno, tra i due can-didati che hanno ottenuto il maggiornumero di voti, ovvero Fogu Paoloe Carta Pierluigi;• dato atto che, peraltro, le liste col-legate al candidato sindaco Fogu Pao-lo hanno ottenuto oltre il 50% deivoti, ossia la maggioranza assolutadei voti validi: in particolare, detteliste hanno ottenuto 8.739 voti, parial 53,272% dei voti validi;• preso atto che nei giorni 13 e 14maggio 2010 si sono svolte le ope-razioni di “ballottaggio” tra i can-didati sindaco Fogu Paolo e CartaPierluigi;• dato atto che, all’esito del turno di“ballottaggio”, è risultato eletto Sin-daco Carta Pierluigi, già Sindaconella precedente consiliatura, cheha ottenuto 7.085 voti mentre FoguPaolo ha ottenuto 6.825 voti, ossia260 voti in meno;• considerato che, avendo le liste col-legate al candidato Sindaco FoguPaolo ottenuto al primo turno oltreil 50% dei voti, ai sensi dell’art. 73,comma 10, del decreto legislativon. 267 del 2000 e s.m.i., si è proce-duto all’assegnazione dei seggi con-siliari senza poter attribuire il premiodi maggioranza;• considerato che, alla luce del sopra-esposto risultato elettorale, il Sinda-co Carta non può contare su un

numero sufficiente di ConsiglieriComunali atti a garantirgli la mag-gioranza per l’approvazione degli attifondamentali del Consiglio Comu-nale, quali il Bilancio di previsione,giacché la maggioranza consiliare, inforza del risultato elettorale, è espres-sa a sostegno del candidato SindacoFogu Paolo;• considerato altresì che la scorsa con-siliatura è stata caratterizzata da for-ti dissidi tra le forze politiche del-l’allora maggioranza politica deter-minati dal comportamento del Sin-daco Carta, più volte denunciato, edall’indisponibilità dello stesso adaprire un confronto con le forze del-l’opposizione che responsabilmen-te avevavo offerto la loro disponibi-lità di fronte all’aggravarsi della cri-si che investiva la città;• considerato inoltre che, nonostan-te la presa d’atto della situazionepolitica che non rende governabilel’Ente, il sindaco Carta in data 7 lu-glio 2010, ovvero un giorno primadell’insediamento del rinnovatoConsiglio Comunale, ha procedutoalla presentazione della Giunta Co-munale, poi ripresentata nella sedu-ta di insediamento dell’8 luglio 2010,senza procedere ad attivare qualsia-si tipo di confronto con le altre mag-gioritarie forze politiche presenti inConsiglio, confronto che avrebbepotuto determinare la composizio-ne di una maggioranza che rendes-se possibile il governo della cittàsulla base di un programma concor-dato e condiviso con il coinvolgi-mento di tutte le forze politiche pre-senti in Consiglio o almeno di alcu-ne di queste;• preso atto che tale comportamento,che peraltro è confermativo di com-portamenti tenuti dallo stesso purenella passata consiliatura, dimostrala volontà del Sindaco Carta di nonvoler aprire un confronto serio e do-veroso con le forze politiche che

detengono la maggioranza in Con-siglio;• considerato che la grave situazio-ne di crisi non consente di protrarreulteriormente la situazione di ingo-vernabilità causata dall’indisponi-bilità del Sindaco Carta a tenere neldovuto conto il risultato elettorale e,ancora prima, la grave situazione dicrisi di cui anche a causa dei risul-tati del tutto negativi della gestionedella precedente amministrazioneversa la città.

Quanto sopra premesso e consi-derato e sulla base di quanto sopraesposto, i sottoscritti consiglieri co-munali chiedono:in applicazione dell’art. 52, comma2, del decreto legislativo n. 267 del2000 e s.m.i. e dell’art. 52, commi2, 3 e 4 dello Statuto comunale diprocedere alla convocazione, entroi termini previsti dalla legislazionevigente, del Consiglio comunale inseduta straordinaria al fine di metterein discussione e deliberare la supe-riore mozione di sfiducia nei con-fronti del Sindaco e, per l’ipotesi diapprovazione, allegare la mozionestessa alla deliberazione di Consi-glio comunale avente come ogget-to: Mozione di sfiducia al Sindacoai sensi dell’art. 52 del decreto le-gislativo n. 267 del 2000 e s.m.i. edell’art. 52, dello Statuto comunale.

Iglesias, lì 8 luglio 2010

I Consiglieri firmatari della mozione,con le motivazioni sopraesposte, sono:Paolo Fogu, Fabio Usai, GiorgioCarta, Salvatore Concas, Vito Spi-ga (Movimento Democratico)Sergio Matzuzzi, AlessandroLorefice, Marco Campus, Mau-rizio Cerniglia (PDL)Giuseppe Mocci, Piero Carta,Gianmarco Eltrudis, Enrico Oppi,Vito Didaci, Francesco Furia, Gior-gio Perseu, Maurizio Cerniglia (UDC)

La mozione di sfiducia del centrodestraLa condizione politica e ammi-

nistrativa venutasi a creare a segui-to della scorsa tornata elettorale im-pone agli eletti un comportamentoresponsabile rispetto alle gravi pro-blematiche della comunità cittadinache, realisticamente, tenderanno apeggiorare nei prossimi mesi.

La crisi dell’industria, il fermodelle bonifiche e dei fondi FAS, itagli drastici a cui sono sottoposti itrasferimenti agli enti locali (e chesottrarranno a Iglesias circa 3,5 mi-lioni di euro costringendo il Comu-ne a un risparmio sulle spese di ol-tre 7 milioni) a fronte del blocco in-giustificato della Zona Franca Ur-bana e di un grave ridimensionamen-to dei servizi erogati nella scuola,nella sanità, nella giustizia e nellasicurezza, esigono il presidio el’impegno di chi è stato eletto peramministrare Iglesias nell’interessepreminente dei cittadini.

Senza voler entrare, in questainterlocuzione istituzionale, nelmerito delle motivazioni politicheche hanno invece determinato lapresentazione di una mozione disfiducia già nella prima seduta delConsiglio, si chiede di considerarele conseguenze negative che taledecisione potrebbe causare al terri-torio.

Codesta Presidenza avrà certa-mente notato che non è stato inclu-so nell’ordine del giorno della pri-ma seduta consiliare, il punto relati-vo alle dichiarazioni programmati-che del Sindaco. Tale fatto non è ca-suale ma deriva dalla consapevo-lezza che il risultato elettorale hastabilito tre diversi centri decisiona-li espressi da parti politiche finoracontrapposte. Da una parte il Consi-glio Comunale, a cui la legge affidaben precise competenze di indirizzoe di controllo, e dall’altra il Sinda-co, a cui la normativa attribuiscecompiti specifici tra i quali quello di

nominare la Giunta e, con questa, diesercitare tutte le funzioni che nonsiano riservate dalla legge al Con-siglio Comunale. Ebbene, senza vo-ler creare confusione nei ruoli néforzature che riattribuirebbero alConsiglio Comunale quella compe-tenze che, dal 1993, sono state con-ferite in maniera esclusiva ai Sin-daci eletti direttamente dai cittadini,sarebbe un segno di grande respon-sabilità istituzionale se il ConsiglioComunale, nei tempi e nei modi

che Codesta Presidenza dovesse ri-tenere opportuni, esaminasse la pos-sibilità di esercitare le proprie funzio-ni concordando con il Sindaco alcu-ne priorità tra quelle economico-so-ciali e quelle amministrative previstenel programma (Piano StrategicoComunale) scelto dagli elettori. Intal modo rimarrebbero impregiudi-cate le prerogative dei singoli organidi governo così come la possibilità digiungere a nuove elezioni già nellaprossima primavera senza però creare

un dannoso vuoto amministrativo inun momento di grave crisi econo-mica.

Sulla base di un accordo istitu-zionale verrebbero presentate dellelinee programmatiche condivise:senza snaturare gli impegni eletto-rali ma tenendo conto anche dellepriorità stabilite dal Consiglio Co-munale legittimamente eletto di cuianche il Sindaco fa parte. Si potreb-be così amministrare la Città, utiliz-zando le risorse finora ottenute e le

altre che giungeranno in futuro. Alproposito si comunica che è già al-l’attenzione dei Revisori contabiliuna prima proposta di variazione dibilancio sulla quale il Consiglio do-vrà esprimersi e che prevede nuoverisorse finanziarie, immediatamen-te spendibili, per circa 1,5 milioni dieuro.

Iglesias, 14 luglio 2010

Pierluigi Carta

L’appello al presidente del Consiglio

Il giuramento di Pierluigi Carta. Sergio Matzuzzi consegna la mozione di sfiducia al presidente Gianmarco Eltrudis.

La replica di Pierluigi Carta al termine del dibattito sulla mozione di sfiducia. Il Consiglio ha decretato il proprio scioglimento con 22 voti favorevoli e 9 contrari.

Il sindaco Pierluigi Carta. Il presidente Gianmarco Eltrudis.

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3La Provincia del Sulcis IglesienteAnno XV • N° 224 • 2 Agosto 2010

Riflettendo su quanto è accadu-to, appare incredibile pensare cheuna parte politica capace di mettereinsieme complessivamente il 69,75%con le sette liste e il 64,78% con idue candidati-sindaco, abbia potu-to perdere il ballottaggio per l’ele-zione del sindaco.

A livello individuale, nonostantenon sia riuscito ad approdare al bal-lottaggio, è “caduto in piedi” Ro-berto Frongia arrivato vicinissimoal 20% con due sole liste collegate,ma complessivamente non pare esa-gerato affermare che hanno persotutti e tutti hanno fatto perdere lacittà, rimasta priva di una guida poli-tico-amministrativa in una fase par-ticolarmente delicata per la crisi delproprio apparato socio-economico,al centro di un territorio in grandeaffanno per l’ormai evidente declinodel modello di sviluppo che ne ha

caratterizzato la vita negli ultimitrent’anni.

La politica divide, da sempre, eancora di più in periodi di crisi co-me quello che sta vivendo la cittàdi Iglesias. La campagna elettoraleper il rinnovo del Consiglio comu-nale è stata segnata da contrappo-sizioni fortissime, sfociate in molticasi in “veleni” che hanno marcatosolchi profondi, difficilmente col-mabili nel breve e medio periodo.Gli sviluppi presi dagli eventi, conla netta affermazione della coali-zione che sosteneva Paolo Fogu, cheè stata capace di superare lo scogliodel 50% al primo turno (53,27%),hanno di fatto vanificato la clamo-rosa rimonta di Pierluigi Carta alballottaggio, determinando la fineanticipata della corsa, l’arrivo delCommissario regionale e il ritornoalle urne tra un anno.

Pensare che si potesse evitare lasfiducia al sindaco Carta e alla Giun-

ta appena nominata, è stata un’illu-sione durata solo due settimane, iltempo intercorso tra la riunione diinsediamento dell’8 luglio e quella

del 23, convocata per l’esame dellamozione di sfiducia presentata dai17 consiglieri del centrodestra chehanno sostenuto la candidatura di

Paolo Fogu. Quando il livello delloscontro raggiunge simili estremi, ègià difficile amministrare in condi-zioni normali, cioè con un sindaco ed

una Giunta sostenuti da una mag-gioranza consiliare, diventa prati-camente impossibile con un sinda-co ed una Giunta con soli otto con-

siglieri a loro sostegno e ben ven-tidue all’opposizione che, di fatto,sono la maggioranza. Qualora Pier-luigi Carta fosse rimasto in carica,sarebbe stato quotidianamenteostaggio dei consiglieri del centro-destra fino alla primavera del pros-simo anno.

A questo punto, serve a pococontinuare a rimuginare su ciò cheè stato e bisogna guardare al futuro,per superare la gravissima emer-genza e progettare il rilancio dellacittà, sia dal punto di vista politico,sia da quello socio-economico.

La campagna elettorale è già ini-ziata e, calendario alla mano, saràlunghissima. L’auspicio è che le di-visioni esasperate possano esserefinalmente superate e le forze poli-tiche riescano a creare un progettopolitico forte. Numeri alla mano,al momento il pallino del gioco inmano sembra averlo ancora il cen-trodestra, a patto che riesca a ritro-

vare l’unità necessaria per presen-tare una coalizione coesa, con uncandidato-sindaco condiviso siadalle forze politiche, sia dal loroelettorato.

Anche il centrosinistra dovrà ri-flettere sulle proprie divisioni e cer-care di allargare la coalizione, spe-rando nell’evoluzione degli equili-bri politici che si verifica spesso, daun anno all’altro, sia a livello regio-nale che provinciale e comunale.

Ipotizzare candidature alla cari-ca di sindaco appare quantomenoprematuro, anche se quanto è ac-caduto merita una profonda rifles-sione sia da parte dei candidati boc-ciati dagli elettori, sia da parte del-le forze politiche. Oggi Iglesias de-ve programmare il proprio futuro eper riuscire a farlo deve mettere incampo tutte le risorse, soprattuttoumane, anche quelle rimaste finoraper varie ragioni inespresse.

Giampaolo Cirronis

Lo scioglimento anticipato del Consiglio comunale riporterà la città di Iglesias alle urne nella primavera del prossimo anno

Iglesias è una città in crisi profondaPer ritrovare la fiducia nel futuro, ora occorre riuscire a superare le divisioni esasperate e creare un progetto politico forte.

Partito Democratico Il tuo segno Sin.-Ecol.-Lib. Unione di Centro

Laura Cicilloni. Gino Cadeddu. Emilio Gariazzo. Franca Fara. Gianluca Zurru.Marco Loddo. Corrado Pili. Simone Pinna. Enrico Oppi. Piero Carta.

Unione di Centro Movimento Democratico

Andrea Pilurzu. Francesco Furia. Gianmarco Eltrudis. Giorgio Perseu. Ignazio Mocci.Vito Didaci. Paolo Fogu. Fabio Usai. Vito Spiga. Salvatore Concas.

Mov. Dem. Il Popolo della Libertà Riformatori Sardi Forza Iglesias

Giorgio Carta. Sergio Matzuzzi. Alessandro Lorefice. Maurizio Cerniglia. Roberto Frongia.Marco Campus. Claudio Rosina. Maurizio Murgioni. Daniele Pani. Paolo Collu.

La Giunta comunale rimasta in carica dall’8 al 23 luglio 2010

Il Consiglio comunale rimasto in carica dall’8 al 23 luglio 2010

Assessorealle politiche giovanili

e vicesindaco

Daniele Reginali.

Assessorealla cultura

e pubblica istruzione

Marina Muscas.

Assessoreal personale

e decentramento

Alessandro Pilia.

Assessorealle attività produttive

Francesco Melis.

Assessoreall’urbanistica

Mauro Cuccu.

Assessoreai servizi sociali

Angela Serci.

Assessoreai lavori pubblici

e servizi tecnologici

Franco Tocco.

Assessoreall’ambiente

Remigio Cabras.

La sala consiliare del comune di Iglesias resterà vuota fino alla primavera 2011.

dalla prima pagina

IL NUMERO 224 3-14:IL NUMERO 181 3/10 03/08/10 01.05 Pagina 2

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4 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XV • N° 224 • 2 Agosto 2010

Ora è ufficialmente finital’era-Cherchi al comunedi Carbonia. Dopo noveanni di guida forte ed au-

torevole, l’ex parlamentare eletto al-la presidenza della Provincia di Car-bonia Iglesias ha chiuso una lungafase politico-amministrativa, passan-do il testimone alla sua vice, MariaMarongiu, assessore-tecnico allepolitiche sociali, chiamata a traghet-tare la Giunta rimasta “orfana” delsuo leader carismatico verso le ele-zioni della Primavera del prossimoanno. Il ruolo di Maria Marongiu,comunque, non si esaurirà in questoscampolo di consiliatura, in quantola stessa ha già annunciato che con-correrà alle elezioni primarie per lascelta del candidato-sindaco dellacoalizione di centrosinistra alle ele-zioni amministrative della prossimaprimavera.

Tore Cherchi venne eletto sinda-co di Carbonia nel 2001, al turno diballottaggio che lo vide protagoni-sta con il candidato della coalizionedi centrodestra Alberto Floris. Lasua non fu una vittoria facile (otten-ne il 54,82% dei voti), dopo gli ac-cordi sottoscritti con le liste Demo-cratici Cristiani Sardi (apparenta-mento ufficiale) e Italia dei Valori,presentatesi da sole al primo turno,ed in presenza di una profonda lace-razione nelle file del centrodestra.Nel 2006 la competizione elettoralenon ebbe storia, con Tore Cherchicapace di raccogliere un vastissimoconsenso anche in aree del centro-destra, tanto da sfiorare l’80% dei voti.

La presenza nel tessuto socio-economico della città e del territorioin questi nove anni ne ha fatto un pro-tagonista anche al di là dei confinidella sua appartenenza politica e, nona caso, la recente elezione alla pre-

sidenza della Provincia di Carbo-nia Iglesias, è stata resa possibilepiù che dal concorso di Carbonia chec’è stato ma non nella misura auspi-cata (ha ottenuto il 63,70% dei votied ha pagato una grandissima asten-sione, con solo il 47,26% dei votanti),dalla forte penetrazione in quasi tut-ti i comuni della Provincia, anche inrealtà che appena quindici mesi primaavevano registrato una larghissimamaggioranza a favore della coalizio-ne di centrodestra alle elezioni per il

rinnovo del Consiglio regionale.La soddisfazione per il risultato

raggiunto, non può far passare in se-condo piano l’emozione per il distac-co anticipato dal comune di Carbonia(il prossimo anno, per la norma chepone il limite dei due mandati, anchese lo avesse voluto non avrebbe potu-to ricandidarsi alla carica di sindacodi Carbonia), che emerge chiaramen-te dalla lettera di saluto inviata allecittadine e ai cittadini di Carbonia,che riportiamo integralmente.

«Care cittadine e cari cittadini,

giunto alla conclusione del manda-to di Sindaco vi rivolgo un cordialesaluto di commiato.

Per nove anni ho avuto l’onoredi essere il Sindaco di Carbonia, unacittà che molto rappresenta nellastoria della Sardegna moderna.

Al di là dei risultati raggiunti, hosvolto l’incarico con passione e conconsapevolezza della sua importan-za. è stata un’esperienza che sulpiano personale mi ha segnato pro-fondamente. Ho incontrato una co-munità cittadina che ha uno spiritocostruttivo in grado di superare an-che le notevoli difficoltà del presente.

Con questo saluto non intendo farebilanci che, del resto, sono sempreopinabili e giustamente fatti innan-zitutto dal popolo. Desidero solo porrel’accento sul fatto che lascio un’am-ministrazione finanziaria in ordine.

Carbonia è l’ente locale più im-portante del territorio con un volu-me del proprio bilancio, misurato intermini di pagamenti, cresciuto annodopo anno. Al 30 giugno dispone dirisorse certe da spendere per la par-te corrente (ovvero per la gestione eper l’erogazione dei servizi) pari acirca 33 milioni di euro e per la partein conto capitale (cioè per investi-menti) pari a circa 60 milioni di euro:come dire che c’è lavoro finanziatoper almeno i prossimi due anni e mez-zo. L’ultimo bilancio consuntivo in-dica che siamo stati molto attenti alcontenimento delle spese generali,basti considerare che le spese per ilpersonale sono pari al 22 per centodelle spese correnti, contro una me-dia nazionale del 32,5 per cento. Laspesa per interessi passivi è inferioreal sei per cento delle entrate correnti.

La guida dell’Amministrazione èpassata al Vicesindaco, la Professo-ressa Maria Marongiu che ha tutti i

poteri del Sindaco. è la prima voltache la guida del Comune è affidataa una donna e anche questo fattorappresenta una crescita per la no-stra Città. Nella Giunta ci sono As-sessori sperimentati e Assessori piùgiovani che, insieme, assicurano ilbuon funzionamento del Comune. IlConsiglio comunale, in questi anni,con i contributi della maggioranzae della minoranza, distinti nei con-tenuti ma costruttivi, ha avuto unafunzione decisiva nella definizione dei

programmi dell’Amministrazione.Il personale comunale, pur numeri-camente insufficiente, si è speso conprofessionalità e dedizione per l’at-tuazione dei programmi. A tutti ri-volgo un ringraziamento e l’auguriodi un buon lavoro nell’interesse ge-nerale della Città, da qui alla pros-sima scadenza elettorale.

Per decisione del popolo, mi oc-cuperò dell’insieme dei problemidel Sulcis Iglesiente, come Presidentedella Provincia. Siamo in un territorioin cui la crisi economica generale

ha colpito più duramente perché lastruttura produttiva è più espostaalla concorrenza. L’impegno dellapolitica deve essere quello di aprireuna fase nuova dello sviluppo eco-nomico e del lavoro e questo impe-gno assorbirà tutte le mie energie.

Vi rinnovo il saluto più cordiale,ringraziando tutti per la fiducia cheho ricevuto e scusandomi per le mienumerose e forse inevitabili man-chevolezze.»

L’addio di Tore Cherchi apre nuo-vi scenari per le amministrative delprossimo anno. è innegabile che lasua presenza abbia costituito un va-lore aggiunto, soprattutto in una fasedi grande difficoltà quale quella vis-suta alla vigilia delle elezioni del 2001,quando la coalizione di centrosini-stra gli chiese il “sacrificio” di met-tersi a disposizione per evitare laprima sconfitta storica nella città delcarbone, una delle poche ancora ine-spugnate dal centrodestra.

Chi dopo Cherchi? L’annunciodi Maria Marongiu, approdata al PDdalla componente Margherita, di vo-lersi candidare alle primarie, lasciaintendere che la partita sia aperta, an-che se i rapporti di forza interni tra lediverse componenti sembrerebberoaccreditare la scelta di un candidatoespressione della vecchia area DS.

E chi sarà il principale sfidante?Quanto è accaduto alle recenti ele-zioni provinciali con la riproposi-zione di “antiche” azioni autolesio-nistiche da parte della coalizione dicentrodestra, sembrerebbe un segna-le favorevole alla continuità del cen-trosinistra ma si sa che la politica èin continua evoluzione e nei prossi-mi mesi potrebbero nascere nuovestrade alternative, dalle prospettivetutte da esplorare.

Giampaolo Cirronis

Dopo l’elezione alla presidenza della Provincia di Carbonia Iglesias Tore Cherchi è stato dichiarato decaduto per incompatibilità

Per il dopo-Cherchi c’è Maria MarongiuVicesindaco e assessore tecnico alle politiche sociali, traghetterà la Giunta verso le elezioni della Primavera del prossimo anno.

Si effettuano consegne a domicilio • Chiuso il mercoledì

Si sono svolte alcune setti-mane fa, a Portovesme, leelezioni per il rinnovo del-le RSU dello stabilimento

Alcoa. L’affluenza è stata massic-cia: 154 i votanti tra i 168 aventidiritto nella categoria impiegati-quadri, (91,67%); 379 sui 387 aven-ti diritto nella categoria operai-in-termedi (97,93%).

In entrambe le categorie, la FSMCISL ha ottenuto la maggioranzarelativa, con un margine assai piùmarcato nella categoria impiegati-quadri.

Complessivamente sono stati elet-ti cinque delegati, tre della FSMCISL, uno della FIOM CGIL e unodella FLM-UNITI-CUB.

I restanti delegati sono stati in-dicati dalle segreterie confederaliFSM-FIOM-UILM.

Questi i risultati.Collegio impiegati-quadri

Voti %FSM-CISL 77 50,00FIOM-CGIL 33 21,43FAILMS-CISAL 4 2,60UILM-UIL 8 5,19FLM-UNITI-CUB 32 20,78

Collegio operai-intermediVoti %

FSM-CISL 120 31,66FIOM-CGIL 94 24,80FAILMS-CISAL 29 7,65UILM-UIL 25 6,60FLM-UNITI-CUB 109 28,76

ELETTICollegio impiegati-quadri

FSM-CISL Roberto Ballocco 39Collegio operai-intermedi

FSM-CISL Massimo Cara 47FSM-CISL Massimiliano Basciu 46FIOM-CGIL Pierpaolo Gai 69 FLM-UNITI-CUB Stefano Lai 71

Le elezioni si sono svolte alcune settimane fa a Portovesme

La CISL ha la maggioranza nelle RSU Alcoa

Fabio Desogus è il nuovosegretario cittadino dellasezione di Carbonia delPartito della Rifonda-

zione Comunista. è stato elettolo scorso 25 giugno dall’assem-blea degli iscritti, riunita per eleg-gere i propri organismi cittadini.

«Dopo un’attenta analisi suipositivi risultati delle recentielezioni provinciali e sullo statodel partito in città - si legge inuna nota - è stata eletta la nuovasegreteria cittadina di cui fannoparte Laura Casu, Mauro Ma-crì e Tommaso Martinelli; comesegretario è stato eletto FabioDesogus. Rifondazione Comu-nista si propone di contribuireanche a Carbonia, insieme aicompagni del PdCI, alla costru-zione della Federazione della Si-nistra e di riprendere i contatticon elettori e simpatizzanti, alfine di costituire una chiara ecredibile forza politica di sini-stra, la quale sia in grado, in-sieme agli alleati del centrosini-stra, di rappresentare un oppo-sizione efficace e coerente neiconfronti di un centrodestrasempre più demagogico e lonta-no dai reali bisogni della popo-lazione e di costruire una validaalternativa al governo regionalee nazionale.»

Fabio Desogusè stato eletto

segretariodel PRC

Tore Cherchi. Maria Marongiu.

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Considerato che il Sit In/Pre-sidio presso Palazzo Chigidel 27 e 28 luglio, tenutoda una rappresentanza dei

lavoratori delle realtà industriali delterritorio (Eurallumina, ILA, Alcoa,Portovesme srl, Carbosulcis), uni-tamente alla Provincia e ai Sindacidel Sulcis Iglesiente, ed il previstoincontro su ILA svoltosi presso ilMISE, hanno prodotto i soli risultatidi far emergere da un lato, la man-canza della dovuta attenzione e lasottovalutazione del dramma eco-nomico e sociale da parte del Go-verno nazionale, e dall’altro di evi-denziare l’inconsistenza del Gover-no regionale per la:

• mancanza di un progetto serio,concreto, condiviso ed autorevole peril riavvio delle fabbriche di laminatie profilati d’alluminio, che sempredi più deve vedere parte attiva lastessa Regione attraverso la SFIRS;

• insufficiente incisività per ot-tenere l’assunzione della gestione di-retta della vertenza Eurallumina daparte della Presidenza del Consigliodei Ministri. Attività necessaria perdare corpo e corso al Protocollo di

Intesa solennemente sottoscritto an-che a seguito degli impegni assuntipersonalmente dal Presidente delConsiglio. In particolare con la de-finitiva individuazione ed attuazio-ne della soluzione che vede interessatila stessa Eurallumina e l’Enel, perabbattere il costo del vapore indispen-sabile per il riavvio, in tempi certi eaccettabili, della produzione dellostabilimento;

• totale assenza di qualsiasi ini-ziativa ed attività inerente la realiz-zazione del Progetto Integrato conl’applicazione della L. 99, per la va-lorizzazione e lo sfruttamento delCarbone Sulcis con la costruzione diuna centrale di produzione, in mi-sura industriale, con la tecnologiaCCS (a zero emissioni di CO2). Si-stema peraltro fondamentale per tra-guardare una soluzione, nel mediotermine, per abbattere strutturalmentei costi dell’energia elettrica neces-saria al nostro apparato produttivo;

• inottemperanza dei propri im-pegni e responsabilità sugli accordirelativi agli investimenti sul Parcoeolico di autoproduzione della Por-tovesme srl. Inoltre per la scarsa ope-

ra e/o incapacità ad incidere verso ilGoverno e il MISE per la defini-zione dell’Accordo di Programmasugli investimenti per il raddoppiodello Zinco Elettrolitico, e cosi darerespiro al lavoro ed al recupero deivolumi produttivi persi con la chiu-sura di altre parti dell’impianto. Ac-cordo di Programma sempre sposta-to nel tempo e per il quale, nonostanteil parere favorevole emesso dallaConferenza Stato Regioni, necessitadella deliberazione del CIPE sulladisponibilità delle risorse finanziarie;

• assoluta mancanza di iniziativee atti concreti per dare applicazioneagli impegni per il reinserimento oc-cupativo dei lavoratori della Rockwool.

Per queste ragioni e per dareadeguato supporto e sostegno alladelegazione - estremamente ristretta- che prenderà parte agli incontri del3 e del 4 Agosto, rispettivamentesul Progetto Integrato Carbosulcis esu Eurallumina, si assume la deci-sione di mettere in atto iniziative diforte e incisiva mobilitazione che sa-ranno comunicate nei prossimi giorni.

CGIL CISL UILR. Puddu F. Enne M. Cro

La posizione di CGIL, CISL e UIL sulla vertenza industriale

«Manca una reale coscienza della crisi»

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5La Provincia del Sulcis IglesienteAnno XV • N° 224 • 2 Agosto 2010

Il Consiglio provinciale ha ap-provato il bilancio consuntivo2009 con il voto favorevole dellamaggioranza, due voti contrari e

otto astenuti della minoranza.Il consuntivo registra un movi-

mento di poco più di 16 milioni dieuro per le spese correnti e circa 9milioni di euro di spese in conto ca-pitale. I residui passivi di parte capi-tale ammontano a poco più di 29 mi-lioni di euro e circa 17 milioni di eu-ro per la spesa corrente. L’avanzo diamministrazione libero è pari a 3,7milioni di euro, molto elevato in rap-porto alla dimensione del bilancio.Le spese per il personale ammonta-no a 5,3 milioni di euro, pari al 32%delle spese correnti.

«Particolarmente alto l’obiettivodel patto di stabilità: oltre 5,6 milio-ni di euro. Ciò costituisce un’enormerigidità per il bilancio, deriva dai ri-sultati del bilancio 2007 e dovrà es-sere cambiato con specifico negozia-to con la Regione. Per confronto - hacommentato il presidente SalvatoreCherchi -, si pensi che altre Ammi-nistrazioni del territorio, con un bi-lancio quasi al doppio di quello pro-vinciale, hanno un obiettivo di fattodi centomila euro.»

«Il bilancio preventivo è il risul-tato di una scelta tecnica: si è infattiarrivati al mese di luglio senza unbilancio approvato, con l’attività del-la Provincia praticamente paralizzata.La Giunta ha operato una prima sfor-biciata ai costi generali, per costitui-re un primo fondo destinato ai pro-getti per l’occupazione, pari a 900mila euro: questa decisione, pur nonrisolutiva della situazione di grave diffi-coltà economica e sociale che staattanagliando il territorio, è la testi-monianza della concreta volontà dellaProvincia di contribuire al supera-mento della crisi.»

Il presidente della Provincia, ToreCherchi, ha annunciato un esame piùapprofondito del documento contabile,

al fine di individuare ulteriori risparmisulle spese generali e destinare mag-giori risorse alle politiche per l’occu-pazione e agli investimenti; in parti-colare, si dovrà programmare un fon-do di oltre 8 milioni di euro per inve-stimenti in infrastrutture.

Nella riunione successiva, il Con-siglio ha proceduto all’elezione del-le comissioni consiliari permanenti,necessarie e indispensabili ad assicu-rare la sua piena funzionalità.

Il 30 luglio la Giunta ha deliberatol’adozione del Piano Strategico per loSviluppo del Territorio Provinciale, lostrumento che contiene gli indirizzistrategici, i programmi e i progetti

attuativi proiettati in un arco tempo-rale decennale.

«L’attività di Pianificazione Stra-tegica - ha spiegato Tore Cherchi - siavvarrà della collaborazione dellaGiunta e dei singoli Assessorati, coin-volgendo le Commissioni consiliari,le Amministrazioni comunali, le for-ze e i partenariati sociali.»

Resta ancora aperta, intanto, laquestione relativa alla nomina del-l’ottavo assessore, la cui indicazionespetta all’IDV. La segreteria provin-

ciale del partito ha trasmesso al pre-sidente il nome di Titti Podda, primodei non eletti, già consigliere provin-ciale del PRC (2005-2010). La scel-ta, sostenuta anche anche dal coordi-natore regionale Federico Palomba,ha trovato una netta opposizione, sia daparte di Cherchi, che ha chiesto chel’assessore sia una donna, sia da unavasta area dell’IDV che contesta daalcune settimane in maniera forte ilsegretario provinciale Diego Fronter-rè, appena rieletto con un’ampia mag-gioranza dal congresso.

In una nota diffusa il 29 luglio, idissidenti, tra i quali vi sono alcunicoordinatori cittadini, giudicano

«paradossale minacciare la rotturadi alleanze future quando di fatto ilnostro partito già oggi non è consi-derato, dai partiti della coalizione, unalleato (tantomeno un alleato cre-dibile), a causa del comportamentonon idoneo del consigliere comuna-le nonché coordinatore provincialeFronterrè, comportamento resomaggiormente grave in quanto haisolato l’ Italia dei Valori in manierapalese ed evidente dal resto dellacoalizione».

Nella seduta del 7 luglio il Consiglio provinciale ha approvato il bilancio consuntivo 2009 ed il bilancio preventivo 2010

La Provincia scende in campo contro la crisiLe liti interne all’IDV hanno impedito finora il completamento della Giunta (Tore Cherchi attende l’indicazione di una donna).

«La Regione ha rispet-tato l’impegno assun-to e a questo puntoattendiamo fiduciosi

la conclusione in tempi rapidi del-l’iter per la realizzazione dell’im-pianto eolico di autoproduzione dellaPortovesme srl.»

L’assessore regionale dell’indu-stria, Sandro Angioni, si è espressocosì al termine della conferenza diservizi che ha chiuso con esito posi-tivo l’istruttoria del primo “step’’dell’impianto.

Il verbale sottoscritto dalle parti(oltre all’esponente della Giuntac’erano i rappresentanti della Por-tovesme srl, delle organizzazionisindacali e degli enti locali) preve-de la predisposizione di un incon-tro col ministero dell’ambiente perla definizione delle prescrizioni pre-visti dall’istruttoria per il rilascio del-l’“autorizzazione unica”, nonché ilperfezionamento dell’iter per la rea-lizzazione di quanto previsto dal se-condo “step” del protocollo d’in-tesa. L’assessore dell’industria pro-muoverà un incontro col presiden-te della Giunta per una verifica diquesto secondo punto e interverràpresso l’assessore della program-mazione per la definizione del con-tratto di programma da parte dallaconferenza Stato-Regioni, in modoche possa essere portato alla primariunione utile del Cipe.

L’autorizzazione al parco eoli-co è funzionale alle attività indu-striali rispondenti a specifici requisiti:il presidente della Provincia, ToreCherchi, ha chiesto che nel verbaledi autorizzazione risulti che la pro-

duzione di energia sia finalizzataesclusivamente al mantenimento epotenziamento delle produzioni me-tallurgiche.

Il tutto, anche come dichiaratodalla Portovesme Srl, per escluderele conseguenze connesse ad even-tuali trasferimenti societari.

«Si tratta di un primo passo - hacommentato l’assessore provincialealla difesa dell’ambiente, Carla Ci-cilloni -, che apre la strada all’esa-me del progetto da parte del Mini-stero e, quindi, alla concessione del-

l’autorizzazione unica.»Il 28 luglio le RSU della Portove-

sme srl hanno diffuso un nuovocomunicato.

«Siamo consci e consapevoli delvalore degli atti amministrativi deiComuni di Portoscuso e Gonnesache hanno adottato azioni utili al-la ridefinizione dei territori deno-minati SIC ai fini del riutilizzo, perconsentire l’insediamento della se-conda fase del parco eolico dellaPortovesme srl - si legge nella nota

- ma il provvedimento fondamentalerimane nelle mani della Regione,titolata a dare sostanza formale atale ridefinizione del territorio.

Siamo certi che tutte le volontàsiano coerenti ed indirizzate allarisoluzione definitiva del problema“energia da autoproduzione” per inostri impianti. Ci preme, però, espri-mere la preoccupazione che riman-dare tale decisione in questi giornipotrebbe significare aprire la portaverso un autunno non sereno e pocodecifrabile in assenza di azioni con-

crete che devono essere fiiglie solodella buona volontà e che risiedo-no nelle responsabilità istituziona-li proprie dei Vostri uffici».

La nota si conclude con un ap-pello al presidente della Giunta re-gionale, Ugo Cappellacci, «affinchéconvochi un incontro urgente da te-nersi prima del periodo feriale, alfine di fare il punto della situazionee definire lo stato di attuazione de-gli impegni presi con il protocollod’intesa datato 2 luglio 2010».

Esito positivo per l’istruttoria del primo “step” dell’impianto

Prende corpo il parco eolico della Portovesme

Il presidente della Provincia Tore Cherchi e il presidente del Consiglio Elio Sundas.Lo stabilimento della Portovesme srl.

Le elezioni di fine maggio aGiba hanno promosso il sin-daco uscente Learco Fois peril suo operato, affidandogli

il compito di amministrare il paeseanche nel prossimo quinquennio. Lanuova Giunta comunale è sostan-zialmente in continuità con quellaprecedente, anche se ci sono alcunenovità, scaturite dalla fuoriuscita dialcuni consiglieri che hanno dato vitaad una lista alternativa, risultata poisconfitta alle elezioni.

I risultati testimoniano questo suc-cesso: i voti ottenuti dalla lista “Con-

tinuità e Progresso Giba e Villarios”,guidata da Learco Fois, sono stati 757su 1.559 contro i 604 della lista ca-peggiata dall’ex assessore Grazia-no Cullurgioni, e i 198 della terzache vedeva candidata a sindaco Mi-riam Matzeu, assessore nella legis-latura 2000-2005. Cinque anni facorse per il Municipio una sola lista.

Un discreto successo personalenel collegio di Giba, Learco Fois loha avuto anche alle elezioni provin-ciali, ottenendo 596 voti nella listadell’UDC.

I nuovi assessori nominati da Lear-

co Fois sono Mario Camboni, vice-sindaco e delegato alle politiche so-ciali e alla sanità; Giacinto Granel-la, lavori pubblici, urbanistica, am-biente, edilizia privata, sport e pub-blica istruzione); Nello Orrù, politi-che agricole e viabilità rurale; An-drea Diana, artigianato, commercio,attività produttive, spettacolo.

Il sindaco ha tenuto a sé le dele-ghe su bilancio, personale e cultura.Gli altri consiglieri neoeletti sono: Ma-ria Teresa Schirru, Nicola Demontis,Nazario Gambula, Giorgio Cogotti.I quattro consiglieri di minoranza so-

no Graziano Cullurgioni, Andrea Pi-sanu, Eligio Tronci e Miriam Matzeu.

«Gli obiettivi sono tanti - annun-cia Learco Fois - e, ovviamente, laloro realizzazione dipenderà moltodalle risorse presenti e da quelle chearriveranno. Il rapporto con il pae-se è ottimo, c’è la volonta da parte ditutti di rilanciare il paese dal puntodi vista economico e sociale. C’è unatotale continuità con la precedentegiunta che ha dato alla comunitàstraordinari risultati.»

Punto fondamentale sarà l’ap-provazione del piano urbanistico

comunale. Sarà realizzata inoltre larete urbana del gas. Tra gli obiettivic’è la lotta alla disoccupazione, in-serendo 26 disoccupati locali, con unfinanziamento di 400mila euro, nelrimboschimento del parco Is Murase del villaggio di Villarios Vecchia.Si dovrà valorizzare anche il Villag-gio di Villarios, creando le premes-se di una discreta ricettività con al-loggi per turisti da inserire e da col-legare con la spiaggia di Porto Bot-te, e la vicina Porto Pino in modotale che ci siano benefici non solo peril territorio comunale ma per tutta

la Provincia.Il “nuovo” sindaco si impegna,

dunque, anche per la cultura, intro-ducento un museo etnografico conun finanziamento di 400mila euro eper lo sport valorizzando le struttu-re presenti come il campo sportivo.

«Le ambizioni e le possibilità cisono - conclude Learco Fois - oc-correrà cogliere qualsiasi tipo dibando regionale e provinciale chepossa far arrivare in paese le risor-se necessarie per avviare e comple-tare tutte le opere.»

Antonio Pistis

Alcune centinaia di pre-cari della scuola hannopartecipato martedì 27luglio alla manifesta-

zione di protesta “Un treno per lacultura”, organizzata dal Movi-mento per la difesa della scuolapubblica di Sassari e dai coordi-namenti dei precari di Alghero,Cagliari, Olbia, Oristano e Ozieri,con il sostegno di CGIL, CISL eGILDA.

Il treno è partito di primo mat-tino dalla stazione di Sassari edha fatto alcune fermate per acco-gliere i precari delle altre aree del-la Sardegna, concludendo il suoviaggio a Cagliari poco prima dimezzogiorno. Lungo il tragitto ilgruppo di precari è via via cre-sciuto, rafforzato dalla presenzadi genitori e amministratori loca-li, uniti nella protesta contro i ta-gli inseriti nella legge finanziariae nella riforma del ministro Gel-mini e nella richiesta di stabiliz-zazione.

Il corteo, composto da circaquattrocento persone, ha percorsoa piedi la via Roma e raggiunto ilpalazzo del Consiglio regionale,dove era in corso il dibattito sullamozione di sfiducia presentata daigruppi di opposizione nei confron-ti del presidente della Regione UgoCappellacci.

I manifestanti hanno chiesto conforza alla Regione di esercitareuna maggiore autonomia, anche invirtù dei poteri derivanti dal suostatuto speciale, nei confronti delGoverno nazionale, a difesa dellascuola pubblica. I posti di lavoroa rischio sarebbero oltre 1.700,con moltissimi operatori dellascuola precari da vent’anni. I con-tenuti delle rivendicazioni eranoracchiusi in uno striscione espostodavanti al Palazzo del Consiglio

regionale: «La scuola deve esserepubblica, laica e democratica».

La manifestazione si è conclusa

nel primo pomeriggio. Altre ini-ziative forti verranno assunte nel-le prossime settimane se dallaGiunta Cappellacci non arrive-

ranno risposte alle richieste avan-zate.

La situazione di precarietà ri-

schia di aggravarsi e, quindi, diprecipitare in vista dell’ormaiprossimo inizio del nuovo annoscolastico.

Il 30 e 31 maggio Giba ha confermato la fiducia al sindaco Fois

Fois: «Continueremo il lavoro iniziatoper la piena valorizzazione del paese»

Si è conclusa a Cagliari la manifestazione dei precari della scuola

“Un treno per la cultura”, le proposteper una nuova politica della Regione

L’ingresso di Giba sulla S.S. 195.Il sindaco di Giba, Learco Fois.

La protesta davanti al palazzo del Consiglio regionale.

I precari impegnati nella manifestazione organizzata in via Roma.

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6 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XV • N° 224 • 2 Agosto 2010

Adistanza di tre anni dal gran-de successo elettorale cheil 27 maggio 2007 sancì laelezione di Adriano Puddu

alla carica di sindaco alla guida del-la lista civica Portoscuso Autonoma(2.295 voti - 61,561%, contro i 1.433voti - 38,438% della lista ProgettoPortoscuso guidata da AlessandroPusceddu), la Giunta che amministrail comune di Portoscuso è cambiata.Il 3 luglio scorso, Adriano Puddu harevocato le deleghe assessoriali al suovice, Giorgio Alimonda, responsabi-le dei lavori pubblici e dell’urbanisti-ca, il consigliere più votato con ben489 preferenze, e ad Alessio Santus,responsabile della sanità e della pub-blica istruzione. La decisione era nel-l’aria da alcune settimane, quando eraormai venuto meno il rapporto fidu-ciario instaurato prima con la stipu-la del patto elettorale e poi con quel-lo programmatico. Adriano Puddu haaffidato le deleghe di vicesindaco edassessore alla pubblica istruzione,cultura e frazioni ad Erminio Melise quella di assessore ai lavori pub-blici a Giuseppe Mocci.

I due assessori estromessi dallaGiunta hanno reagito con la diffusio-ne di un comunicato, nel quale ac-cusano il sindaco di aver violato ilmandato elettorale ricevuto dai cit-tadini portoscusesi.

«Il frutto del complesso lavorosvolto, scaturito dall’impegno di tuttal’Amministrazione - denuncianoGiorgio Alimonda e Alessio Santus -si comincia a vedere ed è sotto gliocchi di tutti ed ora, forse con un di-segno preordinato sin dall’inizio, a

meno di due anni dalla naturaleconclusione del mandato elettorale,senza motivazioni politiche credibi-li, il sindaco in maniera unilateraleha proceduto alla revoca delle dele-ghe ai due assessori che manifestanosenza condizionamenti le loro opi-nioni, ascoltano i cittadini, dialoga-no con i lavoratori e disoccupati, conle rappresentanze sindacali e le azien-

de del territorio.Evidentemente, l’avvicinarsi della

scadenza elettorale e del conseguen-te mantenimento degli impegni a suotempo assunti per giungere finalmen-te a rinnovare completamente la clas-se politica del nostro paese attraversoun’alternanza alla guida della coa-lizione, hanno fatto rispuntare antichirancori e dato vita a nuove alleanzepolitiche. Per queste ragioni - con-cludono Alimonda e Santus - aven-do rotto il mandato popolare che ci

vedeva uniti per guidare la nostra cit-tadina, il sindaco Puddu dovrebbesenza indugio e correttamente rasse-gnare le proprie dimissioni, per consen-tire di restituire la parola agli elettori.»

Sulle vicende che hanno portatoalla revoca delle deleghe ai due as-sessori hanno assunto una posizionemolto critica la segreteria della se-zione sardista e quella federale del

partito socialista, due partiti che ave-vano concorso alla costruzione delprogetto politico che aveva portatoalla vittoria elettorale del 2007.

«Il sindaco Puddu ha disatteso, inogni sua parte, le aspettative del pro-gramma elettorale presentato all’at-tenzione dell’elettorato di Portoscu-so - afferma Erminio Meloni, segre-tario provinciale del PSI - il sindacoAdriano Puddu ha prima tradito isardisti ed ora tradisce l’accordo po-litico siglato con il Partito Socialista

Italiano; tale atteggiamento comportala presa di distanza del nostro partitodal sindaco Puddu, dimostratosi nonall’altezza della situazione ed inca-pace di risolvere i gravosi problemiche affliggono la comunità di Porto-scuso ed il nostro partito è, fin dasubito, disponibile ad un dialogo congli altri partiti per creare una seriaalternativa politica che veda il comu-

ne di Portoscuso amministrato in mo-do serio e qualificante.

Il sindaco rassegni subito le di-missioni - conclude Meloni - non es-sendo più rappresentativo dell’elet-torato che ha portato il PSI ed ilPsd’Az alla vittoria elettorale.»

Le novità in Giunta sono state uf-ficializzate nel corso di un’infuocatariunione del Consiglio comunale, svol-tasi il 15 luglio e promettono ora diriscaldare il clima politico degli ulti-mi ventuno mesi di consiliatura.

Il sindaco di Portoscuso Adriano Puddu ha revocato le deleghe agli assessori dei lavori pubblici e della pubblica istruzione

Via Alimonda e Santus, arrivano Melis e MocciI due assessori estromessi dalla Giunta hanno reagito con un durissimo comunicato e hanno invitato il sindaco a dimettersi.

Città di CarboniaProvincia di Carbonia Iglesias

“Premio di Teatro in lingua sarda del Sulcis Iglesiente” prima edizione - anno 2010”

Si comunica che sono ufficialmente aperte le iscrizioni a “Premio di Teatro in lingua sarda del Sulcis Iglesiente.Prima edizione - anno 2010” che si terrà nel Nuovo Cine Teatro di Bacu Abis tra la seconda metà di settembre eil 31 di ottobre.Il premio è stato ideato e curato dal Teatro del Sottosuolo in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura delComune di Carbonia, la Regione Autonoma della Sardegna e la Provincia di Carbonia Iglesias.La manifestazione si prefigge l’obiettivo di contribuire alla diffusione della lingua e della cultura sarda, di darevisibilità a tutte le realtà di professionisti e non che si impegnano nella realizzazione di spettacoli che faccianoriferimento alla storia e tradizione sarda, di creare nuovi presupposti di confronto e di studio che possano contri-buire a far crescere la qualità artistica di queste manifestazioni.Il Premio è parte di un progetto più ampio dedicato alla valorizzazione della Cultura e della Lingua sarda che pre-vede anche una rassegna ad essa dedicata e che verrà presentato a settembre nella conferenza di apertura dellaManifestazione.Sono chiamate a partecipare, in particolare, tutte le realtà del territorio sulcitano aventi i requisiti previsti dal Bandoe che siano impegnate nel genere richiesto. L’invito è naturalmente esteso a tutte le realtà del territorio regionaleaventi gli stessi requisiti.

L’Ufficio sport

Città di CarboniaProvincia di Carbonia Iglesias

“Ripartizione contributi regionali alle Società Sportive. Anno 2009”

Si comunica che l’Amministrazione Comunale deve provvedere alla ripartizione dei fondi previsti dalla Legge Regionalen° 17 del 17.05.99, relativi all’anno 2009.Le Associazioni interessate dovranno far pervenire all’Ufficio Protocollo del Comune di Carbonia, entro le ore 12,00del 10/08/2010, a pena di esclusione, la seguente documentazione:Domanda in carta semplice;Dichiarazione del Presidente, contenente le attività svolte dalla Società nell’anno 2009, conforme allo schema predi-sposto dall’Ufficio Sport;Attestazione della Federazione o dell’Ente di promozione sportiva con l’elenco degli atleti tesserati;Certificato di iscrizione all’Albo Regionale, ai sensi della L.R. 17/99;Numero c/c postale o bancario intestato al sodalizio comprensivo del codice Iban;Copia del calendario ufficiale del campionato o delle gare svolte emanato dalla Federazione o dall’Ente di PromozioneSportiva;Numero codice fiscale e/o partita IVA;L’invio della documentazione potrà avvenire per posta o per corriere privato (farà fede la data del timbro postale), èammessa anche la consegna a mano all’Ufficio Protocollo. Sulla busta, contenente i documenti, dovrà essere apposta ladicitura “Domanda per erogazione contributi L.R. 17/99 annualità 2009”.

L’avviso e la modulistica sono reperibili nel sito del Comune www.comune.carbonia.ca.it, nella sezione Bandi e Concorsi

alla voce altri bandi e presso gli uscieri del Palazzo Comunale e della Torre Civica.

Ulteriori informazioni possono essere richieste presso gli Uffici del Settore Cultura e Sport, Torre Civica (3° Piano).

Telefono 0781/694416 - 694417.L’Assessore

Maura Saddi

di Tiziana Frongia

Qualche giorno fa, ho letto sul-la testata maggiore dell’isola, le ri-flessioni di Gaetano Di Chiara sul-la crisi economica e la pseudo-pro-mozione indiretta della medicinaomeopatica per i costi più proponi-bili, non posso che sorridere di fron-te alle inesattezze e considerazioni,da lui fatte, fuori luogo ed inoppor-tune, che conducono solo in unadirezione, deridere una metodolo-gia ed i cittadini che da oltre duesecoli ne fanno uso e che cresconoconsiderevolmente ogni anno.

La medicina omeopatica, vec-chia infatti di oltre due secoli, ap-plica un principio fisico, quello del-l’energia legata alla non materia(principio fisico dei contrari).

Quest’anno tre università italia-ne proporranno corsi di 750 ore erilasceranno l’attestato di medicoesperto in omeopatia (Bologna-TorVergata e La Sapienza a Roma), atestimoniare che il futuro è già pre-sente.

I dissidenti, collegati sempre al-l’industria farmaceutica, hanno adisposizione, se volessero, sufficien-ti prove strumentali che attestanola differente distribuzione moleco-lare dell’acqua contenente un solu-

to rispetto all’acqua che contienesolo solvente.

Mi fa inoltre meraviglia che sicontinui ad etichettare scientificasolo la medicina occidentale quandodi scientifico non ha nulla, se con-sideriamo che alla maggior partedelle domande sulla malattia e laguarigione risponde solo con dogmi.

Ed il tanto chiamato in causa,effetto placebo, altro non è che unarisposta comune a qualsiasi inter-vento terapeutico, chimico e noncimico. è placebo l’acqua della fle-bo come è placebo la carezza dellamamma e la nutella.

Bisogna uscire dagli schemi deiluoghi comuni, la vita ha bisognodi continue rivisitazioni, per essereinterpretata e sostenuta nel modopiù compatibile.

Non sono i protocolli a salvarel’uomo, non sono le indagini ec-cessive strumentali, non sono i ri-coveri così come li viviamo oggi.

Non è certo la medicina chimi-ca che ha elevato l’età media dellepersone perché oggi si muore an-cora a sei mesi, a sei anni, a ses-sant’anni e non c’è rapporto direttotra quadro clinico e terapia.

è sicuramente vero che si ten-gono in vita persone che altrimen-ti morirebbero all’istante, ma è an-che vero che perdiamo persone il cuiquadro clinico non ci faceva sup-porre la loro morte.

Una mia zia è deceduta in salaoperatoria per un banale interventodi frattura composta, ma il suo in-farto era collegato alla morte dellasorella avvenuta sei mesi prima.

Una mia amica dopo cinque an-ni dall’intervento per tumore al seno

dichiarata clinicamente guarita conesami clinici negativi, dopo ventigiorni aveva manifestato un secon-do tumore alla stessa mammella.La medicina ufficiale ammutolisceperché non sa spiegare... ma nellavita di questa donna il primo tumo-re era avvenuto dopo il grave inci-dente stradale del secondo figlio, ilsecondo tumore è arrivato dopo unaltro grave incidente stradale suc-cesso al suo primogenito.

Quando si accetterà di metteresempre in relazione lo shock emo-zionale come causa della malattiache arriva subito dopo allorquandoil paziente si rilassa mentalmente?

Dobbiamo arrivare alla medici-na della persona, a comprendere ilsuo asse, mente/corpo/cervello.

Auspichiamo la medicina cheascolta la sofferenza dell’anima etrova le cause ab interno e non abesterno. Farà la differenza quandola vera prevenzione si farà inse-gnando ai sani come non ammala-re, come non fare quello shockemozionale improvviso ed ina-spettato che il cervello farà pagareal corpo.

La sanità non è solo la spesa far-maceutica, la sanità non è solo rite-nere il colesterolo la causa di tutto.

Il novo modello di sanità deveessere promozione alla salute attra-verso la libertà più assoluta di unostudio infinito e incondizionato del-l’essere umano e del suo immensomondo di potenzialità espressive.

L’industria farmaceutica deveridimensionare le sue pretese e le suerichieste e deve rinunciare al pro-fitto che ottiene senza rispettare lavita del corpo e raccontare bugie.

Riflessioni amiche

Tiziana Frongia.

Adriano Puddu. Giorgio Alimonda. Alessio Santus.

Intraprendere senza grandimezzi alle spalle e senza fi-nanziamenti pubblici a fondoperduto oggi è molto difficile

e i giovani che lo fanno vanno se-guiti con grande attenzione e me-riterebbero anche di essere pre-miati. è il caso di una giovane diCarbonia, Alice Serena Carta, e di

due suoi collaboratori, Alberto Car-ta e Giorgio Mele, che hanno de-ciso di tuffarsi nel mondo dellapubblicità e della comunicazioneinstallando un maxi schermo (Ma-xi Vision Screen) nella centralissi-ma via Fosse Ardeatine, a Carbonia.

Dallo scorso 1° luglio, per 19 oreal giorno, dalle 7,00 del mattinoalle 2,00 del mattino successivo,

su uno schermo di 6 metri quadriad alta risoluzione, scorrono im-magini pubblicitarie e notizie chesuscitano la curiosità dei passantie tengono anche compagnia aquanti frequentano il centro cit-tadino.

Il primo impatto è stato buonoe, pur consci delle difficoltà, i gio-

vani protagonisti di questa inizia-tiva imprenditoriale mostrano fi-ducia e persino entusiasmo per lastrada intrapresa.

«Siamo convinti che a Car-bonia ci sia lo spazio per un’ini-ziativa di questo genere - spiega-no Alberto Carta e Giorgio Mele -e stiamo lavorando con il massi-mo impegno.»

Un maxi schermo in pieno centro,strumento per combattere la crisi

Il maxi schermo sistemato nella centralissima via Fosse Ardeatine.

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7La Provincia del Sulcis IglesienteAnno XV • N° 224 • 2 Agosto 2010

L’annoscorso,nell’o-speda-

le Santa Barba-ra di Iglesias,trecentosessan-tanove bambinisono venuti al

mondo. Sessanta no. Chi avreb-be potuto essere la loro madre hadeciso che farli nascere sarebbestato costoso. Quando la crisi dettalegge anche sulla vita, per un fu-turo in bilico, vissuto sul filo del-la precarietà, succede che le de-cisioni sofferte conducano versouna strada senza ritorno. Così, lascelta di una donna, spesso giàmadre, è un dramma intimo epersonale in cui nessuno è auto-rizzato ad entrare. Né il compa-gno, non la famiglia. E anche senon si parla di questo argomentotabù vissuto fra le pareti di quar-tieri popolari, palazzine del cen-tro, o villette di periferia, l’abor-to è una realtà molto diffusa an-che nel Sulcis, dove si registrano137 aborti nel 2008 (dati regio-nali).

Per cancellare una vita inatte-sa o concepita con chi non è gra-dito, c’è chi porta le figlie all’e-stero. E c’è chi sceglie l’ospedalefuori porta, pur rimanendo in Sar-degna, per non dar adito a chiac-chiere e non essere additate comeassassine. Favorevoli o meno, l’a-borto è legge dal 1978. Prima c’e-rano le mammane, i ferri. Con lalegge “194” una potenziale futu-ra madre decide se dare o menoalla luce il suo bambino. Nel 2009,ma anche negli anni precedenti, ledonne che hanno scelto di abor-tire all’ospedale Santa Barbarasono una sessantina come nel2008. Più dieci l’anno prima.

Questi numeri sempre costanti, emai in calo, danno il senso di unavolontà tutta femminile, perchél’ultima parola, da trentadue an-ni, spetta alla donna. In qualun-que caso. Anche quando è unafutura baby mamma a chiederlo:«La legge prevede che ci sia ilconsenso dei genitori, anche sesono separati, a meno che ci siala patria potestà certificata.L’ultima decisione spetta al giu-dice tutelare minorile, che dàsempre il consenso, almeno neicasi che abbiamo seguito all’o-spedale». Il ginecologo abortista

Gianfranco Altobelli del SantaBarbara racconta come sia diffi-cile decidere di rispettare la leg-ge: «Ogni aborto genera soffe-renza e un profondo disagio psi-chico, perché sono consapevole diinterrompere una vita. Lo prati-co a malincuore». Le donne chescelgono di abortire nell’ospeda-le di Iglesias arrivano da tutto ilSulcis: «Soprattutto da Sant’An-tioco, Portoscuso, San GiovanniSuergiu, Carbonia, Fluminimag-

giore, ovviamente Iglesias». «Raramente sono minorenni,

i casi sono tre o quattro l’anno.Le donne che abortiscono sonosposate e hanno già due o tre fi-gli. Ma ultimamente non è rarosi presentino donne con un solofiglio». Il motivo? «Strettamenteeconomico. Decidono con la con-sapevolezza di portarsi dietro unrimorso per tutta la vita».

Tecnicamente, l’aborto passaper una certificazione dove vie-ne attestata la gravidanza e la ri-chiesta (della donna) di interrom-perla, oltre all’invito di sopras-

sedere, e quindi cambiare idea insette giorni. Ma basta una settima-na perché ci si possa ripresenta-re nelle sedi autorizzate (ospeda-li, cliniche e case di cura: prefe-rite dalle isolane, secondo il rap-porto del Ministero della Salute)per ottenere ciò che si è chiesto:abortire. Il via viene rilasciato do-po accertamenti e colloqui con glipsicologi, nei casi di malattia delfeto e problemi psichici della ma-dre. Quando il medico del consul-

torio (dove spesso si fa il primopasso), dell’ospedale o di famigliariscontra l’esistenza delle condi-zioni tali da rendere urgente l’in-tervento, viene rilasciato il certi-

ficato che sigilla la richiesta. Nelresto dei casi, l’aborto è legittimoanche oltre i novanta giorni digravidanza, secondo le modalitàpreviste dalla legge. Solo quando

si oltrepassa il novantesimo gior-no, dall’inizio del sesto mese digravidanza, il bimbo potrà e do-vrà nascere.

Ilenia Mura

Le statistiche sull’attività svolta nel reparto di ginecologia dell’ospedale Santa Barbara di Iglesias nel corso del 2009

Aborto, una realtà diffusa anche nel SulcisIl numero degli interventi è costante (sessanta l’anno) e solo raramente coinvolge minorenni (tre-quattro casi l’anno).

Ilenia Mura.

L’ospedale Santa Barbara di Iglesias.

Sardegna in testa per abor-ti, con un incremento del12,9 per cento rispetto al2007: il fenomeno è in

controtendenza rispetto al restod’Italia. Nonostante il generale ecostante calo registrato dagli an-ni ‘80 ad oggi. Emerge dall’ulti-mo rapporto del ministero dellaSalute dove sono stati messi aconfronto i dati (preliminari) 2008,di tutte le regioni, con quelli de-finitivi dell’anno precedente. Alivello nazionale, le interruzionidi gravidanza volontaria (Igv)diminuiscono del 4,1 per cento.Ma sempre più donne dell’Isoladecidono di non far nascere i lo-ro figli. Maggiori i casi d’abortonel nord (in provincia di Sassarie Olbia Tempio, con rispettiva-mente 6,4 per mille e 7,6). Più bas-si quelli del Medio Campidano,dove sono stati registrati 4,0 permille casi d’aborto contro il 5,4per mille di Cagliari e Sulcis Igle-siente. Questa volta i dati sonoprovinciali ed emergono da unaltro rapporto, stilato dall’asses-sorato regionale alla Sanità, perl’anno 2008, dove il tasso di in-cidenza fornisce il dettaglio diuna decisione sofferta, semprepiù in aumento, nelle varie zonedell’Isola.

Secondo i dati del Ministero gliaborti diminuiscono quasi ovun-que, ad eccezione di Basilicata,Abruzzo e Calabria, con una cre-scita comunque più contenuta, adifferenza di quanto accade nel-la nostra Isola. Dove ad abortiresono soprattutto le mamme, os-sia le donne che hanno avuto giàfigli. Anche questa volta, mentrenel resto del Paese, i numeri di-minuiscono, la Sardegna detieneil primato con un incremento del13,2 per cento contro un calo na-zionale del 4,9 per cento. La cau-sa? «La crisi», rivela Gianfran-co Altobelli, da trent’anni gine-cologo all’ospedale Santa Bar-bara di Iglesias: «Abortiscono so-prattutto le donne sposate, configli, motivando a malincuore dinon poter mantenere quello inarrivo».

La triste sfida isolana si gio-ca con l’Abruzzo (più 8,9 per cen-to rispetto al 2007) e la Calabriadove le interruzioni di gravidan-za volontarie sono aumentatedell’1,6. Ma per rendersi contodi quanto il fenomeno sia im-portante, basta un solo raffrontocon la Valle d’Aosta, dove gliaborti sono diminuiti del 21,6 percento. Nel Molise? Meno 9,3. IlLazio registra una flessione del

7,2 per cento, la Puglia di 4,7, eanche in Sicilia gli aborti sonodiminuiti (dal 2008 al 2007) del7,1 per cento. Facendo abbassarela media insulare del 3,1 per cen-to. Contro quella settentrionaledel 4, centrale del 6,5, e meridio-nale del 2,3.

Dai dati regionali, diffusi dalladirezione generale della Sanità,emerge invece «l’eccesso di in-terruzioni volontarie praticatenella Asl di Sassari e in quella diOlbia, rispetto all’incidenza in-feriore riscontratata nei territoridella Asl di Nuoro, Oristano, San-luri e Carbonia. Quelle di Lanu-sei e Cagliari si allineano al va-lore regionale complessivo».L’incidenza viene calcolata sullabase delle schede di dimissioneospedaliera confrontata con ilnumero delle donne residenti inSardegna in età fertile (12-49 an-ni, fonte Istat primo gennaio 2008).Nel 2008, gli aborti certificati dal-la Asl di Sassari sfiorano i seicen-to. In Gallura sono 302, mentre inprovincia di Cagliari superanogli ottocento. In Ogliastra solo76 donne hanno deciso di abor-tire nella loro città di residenza.Perché in tante scelgono di farlolontano dalla loro città.

I.M.

La Sardegna è in controtendenza rispetto al resto d’Italia

A livello nazionale il numero di aborti cala (-4,1%),in Sardegna rispetto al 2007 è cresciuto del 12,9%

Si conclude l’8 agosto, a Cala-setta, la 4ª rassegna letteraria“Parole sotto le stelle”, ini-ziata il 29 luglio in piazza Bel-

ly con il concerto del “Frattale deiSunflowers Quartet”, emergente for-mazione cagliaritana. La manifestazio-ne, undici giorni di incontri con scrit-tori, musica, cinema, teatro, è orga-

nizzata dall’associazione Prohairesisin collaborazione con il comune diCalasetta e la Fondazione Banco diSardegna, sotto la direzione artisticadi Saverio Gaeta. Lo spirito è lo stes-so delle edizioni passate: sposare lacultura letteraria con la leggerezza delperiodo e del contesto in cui si svolge.

Dopo gli appuntamenti con gli au-

tori del 30 e 31 luglio e 1° agosto, il 2agosto il protagonista è il cinema conla proiezione del film “The Road”.

“Diventare nomi” è il titolo dell’in-contro del 3 agosto alle 22, nel Piaz-zale Torre. Sotto i riflettori Gian LucaFavetto, accompagnato da FrancescaCorrias (voce, flauto) e Filippo Mundu-la (contrabbasso) (Sunflowers Quartet).

Il 4 agosto alle 22, sempre nel Piaz-zale Torre, “Finché c’è prosecco c’èsperanza”, incontro con lo scrittore Ful-vio Ervas. Conduce il giornalista Sa-verio Simonelli. Il filosofo MaurizioFerraris è il protagonista dell’appun-tamento del 5 agosto, alle 22 (PiazzaleTorre); il 6 si apre all’alba con un ori-ginale spettacolo: la spiaggia Sotto Tor-

re farà da cornice a “Sesso all’ospizio”,con Remo Remotti (voce), accompa-gnato da Gavino Murgia (sax); alle 22(Piazzale Torre) “Quando muoiono iMaestri”: Carlo D’Amicis incontra An-tonio Franchini. Conduce Gian LucaFavetto. Il 7 agosto alle 22, PiazzaleTorre, “Briscola e Martini”, incontro fragli scrittori Marco Malvaldi e Pietro

Grossi, moderato da Saverio Simonelli. “Parole sotto la torre” si chiude

l’8 agosto con un altro appuntamentod’eccezione. Alle 23.30 approda nel-la piazzetta teatro della rassegna Sil-via Avallone, giovane scrittrice che conil suo romanzo d’esordio “Acciaio”si è classificata seconda al Premio Strega2010. Ad introdurla Carlo D’Amicis.

Fino all’8 agosto Calasetta ospita “Parole sotto le stelle”, incontri letterari, musica e cinema

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Sull’erogazione dei servizi sa-nitari nel territorio e, in parti-colare, sulle prospettive delreparto di Rianimazione del-

l’ospedale Santa Barbara di Iglesias,si è ormai arrivati allo “scontro isti-tuzionale” tra i sindaci del distretto diIglesias guidati da Franco Porcu, dauna parte e la ASL 7 dall’altra.

I sindaci del Sulcis Iglesiente sisono riuniti a Domusnovas, con il pre-sidente della Provincia, Tore Cher-chi, per esaminare la situazione del-la sanità nel territorio, ed hanno de-nunciato «una situazione di crescen-te sofferenza nell’erogazione dei ser-vizi sanitari, come dimostrato dallachiusura in emergenza del reparto diRianimazione ad Iglesias; il fatto chela rilevante mobilità passiva dei citta-dini del Sulcis Iglesiente, verso strut-ture sanitarie di altri territori, creaper un verso grave disagio e per al-tro verso costi molto elevati, che po-trebbero essere eliminati con la rior-ganizzazione finalizzata ad istituire iservizi che mancano (es. neonatolo-gia), ampliare i servizi insufficienti(es. urologia, oncologia, riabilitazio-ne, etc…) e a dare le risorse profes-sionali e di strumentazione adeguate(es. laboratorio); il fatto che vengo-no assunte dal Commissario decisio-ni unilaterali di trasferimento di atti-vità, senza che gli Enti locali e le or-ganizzazioni sindacali siano coinvolti».

Il presidente della Provincia e isindaci aggiungono che «il Commissa-rio deve astenersi dal compiere atti dicancellazione o di trasferimento deiservizi e deve provvedere alla ria-pertura immediata della Rianimazio-ne e chiedono un Piano per la Sanitàorientato a colmare le lacune quan-titative e qualitative e a tagliare glisprechi, basato su un quadro cono-scitivo della situazione dei servizi,che non è stato ancora consegnatoagli Enti locali»; ribadiscono, inoltre«la contrarietà allo scorporo degliospedali dall’Azienda Sanitaria, per-ché fonte di ulteriori discordanze echiedono il superamento della ge-stione commissariale».

Il 19 luglio il Commissario Cala-mida ha diffuso una nota, nella qualeha spiegato che «da oltre una setti-mana è stata avviata la procedura digara d’appalto per la messa a nor-ma e sicurezza del servizio di riani-mazione dell’ospedale Santa Barbaradi Iglesias. Sono state invitate setteditte specializzate nel settore, le qualidovranno effettuare il sopralluogo,redigere un progetto esecutivo e pre-sentare l’offerta economica. La chiu-sura della gara è prevista per fineagosto; la ditta aggiudicataria dovràeseguire i lavori entro un periodo mas-simo di quarantacinque giorni. Per-tanto, tra la fine di settembre e la pri-ma decade di ottobre, la Rianima-

zione potrà riaprire e riprendere lasua attività in sicurezza per i pazien-ti e gli operatori. In questa maniera- ha concluso Calamida - si chiudepertanto definitivamente la (inutile)polemica sulla decisione di chiuderetemporaneamente la Rianimazione,sulla quale l’Azienda ha da semprerimarcato la provvisorietà».

Le parole del Commisario nonhanno convinto i sindaci e nel corsodella riunione della Conferenza sani-taria svoltasi il 21 luglio nella sededel Consiglio provinciale, a Iglesias,alla quale ha partecipato l’assessoreregionale Antonello Liori, non sonostati compiuti passi in avanti e, anzi,i toni dello scontro si sono ulteriorior-

mente appesantiti, come emerge an-che da un documento diffuso dal se-gretario della Camera del Lavoro delSulcis Iglesiente, Roberto Puddu.

«Non c’è alcuna condivisione suniente - afferma Puddu - perché nonc’è, come non c’è mai stata in questoanno e mezzo, alcuna reale discus-sione per la quale occorrono presup-posti ad oggi totalmente mancanti:capacità e volontà di proposta, diascolto e di confronto. La governan-ce è ben altra cosa: è rispetto dei ter-ritori, delle loro rappresentanze isti-tuzionali e sociali, epressione direttadei cittadini e dei lavoratori, rispettoe considerazione per gli operatoridel settore. Non c’è alcuna proposta

di riforma, ma solo il tentativo di unasforbiciata alla sanità del territorio».

Nei giorni successivi la protestadei sindaci è proseguita ed è sfociatain una nuova manifestazione per lestrade di Iglesias, nel corso dellaquale è stata espressa una ferma enetta opposizione a qualsiasi ipotesidi chiusura del reparto di Rianima-zione dell’ospedale Santa Barbara e,più complessivamente, di ridimen-sionamento dei servizi sanitari nelterritorio, a vantaggio delle strutturecagliaritane.

Lo “scontro istituzionale” è for-tissimo e al momento non si intrave-dono vie d’uscita a breve scadenza.

Giampaolo Cirronis

La Asl 7 ha avviato la procedura di gara d’appalto ma resta caldo il clima del confronto tra sindaci e direzione generale

Sulla Rianimazione è “scontro istituzionale”Le rassicurazioni del direttore generale non convincono la Provincia e l’assemblea dei sindaci del distretto di Iglesias.

Il commissario Maurizio Calamida. Il sindaco di Villamassargia Franco Porcu.

Paolo Amorino, preside inpensione, è il nuovo presi-dente del Rotary Club di Car-bonia. è subentrato a Carlo

Parodo lo scorso 2 luglio, nel corsodella cerimonia del passaggio dellacampana svoltosi presso il RistoranteBovo. Verrà affiancato dal vicepresi-dente Gerolamo Agulli, presidenteeletto Aldo Atzeni, segretario Ro-berto Monticelli, tesoriere PietroSoru e prefetto Bruno Cannas.

La cerimonia è stata precedutada una conferenza stampa convo-cata per la presentazione dei vinci-tori dei premi riservati ai campionidi matematica, distintisi nelle finalinazionali, nell’ordine Lorenzo Ibba,Davide Senis e Maria Rita Ali-monda. E ancora dal bilancio sulleattività svolte nel corso dell’anno,

sui quali sono intervenuti i respon-sabili dei progetti: Giovanni Porroe Gerolamo Agulli per i “pacchidi Natale”; Franco Auteri per la

ristrutturazione del tetto della chie-sa di Don Bosco; Carlo Parodo perla prevenzione della cecità tra i gio-

vani; Aldo Atzeni per lo screeningsull’obesità nell’età evolutiva; Ro-berto Monticelli sul concorso di idee“Serbariu: dalla discarica all’Eco-

parco”; Renato Monticolo e PaoloAmorino su Ryla - Corso Nuove Ge-nerazioni “stili di vita”.

Il passaggio della campana è stato effettuato il 2 luglio

Paolo Amorino è il presidente del Rotary

Alcune settimane fa pres-so il reparto pediatriadell’ospedale Sirai diCarbonia, si è svolta la

cerimonia di consegna da parte diuna rappresentanza del Club Lionsdi Carbonia di un televisore agrande schermo, un lettore di CDe accessori, per alleviare le oredei piccoli degenti del reparto conla visione di programmi a loro de-dicati. Il dono conclude un anno diattività del presidente arch. SergioCarboni, dedicato ai servizi deibambini.

Qualche tempo fa ad usufruiredei doni del Club Lions di Carboniafurono i ragazzi dell’oratorio di

San Ponziano con attrezzature va-rie ed i bambini del Centro di acco-

glienza di via Mazzini, diretto dalcompianto don Giovanni Diaz.

Sergio Carboni, infine, ha pas-sato il testimone di presidente a

Josto Serra, eletto per l’annata2010-2011.

Passaggio di consegne alla presidenza dei Lions di Carbonia

Josto Serra subentra a Sergio Carboni

Paolo Amorino. Carlo Parodo.

Josto Serra. Sergio Carboni.

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Page 9: Iscrizione Registro Stampa Tribunale di Cagliari n° 32/95 ... · co di Paolo Fogu (il testo integrale ... legate al candidato sindaco Fogu Pao-lo hanno ottenuto oltre il 50% dei

9La Provincia del Sulcis IglesienteAnno XV • N° 224 • 2 Agosto 2010

Un anno fa decisero di tra-scorrere la prima calda do-menica d’agosto a Santa-di, piccolo comune del

Basso Sulcis, per conoscere da vici-no il rito del Matrimonio Mauritanoe ne sono rimasti conquistati a talpunto da convincersi a presentare ladomanda per celebrare proprio nellostesso suggestivo scenario il loromatrimonio. Pierluigi Ciet, 30ennemedico specializzando presso lascuola di Radiodiagnostica dell’U-niversità degli studi di Padova e Lau-ra Serra, 32enne originaria di Car-bonia, ricercatrice per la lotta ai tu-mori presso l’Istituto Oncologico Ve-neto, hanno coronato il loro sognod’amore domenica 1 agosto, con lacerimonia che ripropone da 42 annil’antico e suggestivo rito religioso.Hanno raggiunto Santadi con largoanticipo, per ambientarsi e prepara-re nel modo migliore il loro “gran-de giorno”. Si sono integrati perfet-tamente nella realtà locale, come han-no confessato qualche giorno primanel corso della conferenza stampadi presentazione svoltasi nella salariunioni della Provincia di CarboniaIglesias che ha inserito il PatrimonioMauritano tra i grandi eventi sceltiper promuovere tradizione, culturae offerta turistica del territorio.

Pierluigi e Laura non dimenti-cheranno mai questo giorno, iniziatodi primo mattino con il Corteo Nu-ziale che ha visto la partecipazione diben 25 gruppi folkloristici, 5 “trac-cas” e moltissimi cavalieri. Allasposa è stata riservata la “tracca”più elegante. seguita da quella dellosposo e dei testimoni.

La cerimonia religiosa è stata ce-lebrata dal nuovo parroco GiampieroMarongiu, sul sagrato della chiesa,davanti ad una folla numerosa e vi-sibilmente emozionata. Sia gli spo-si, sia i genitori e i sindaci di Santa-di e dei loro due comuni d’origine,

Carbonia e Pederobba (TV), hannorispettato la tradizione vestendo icostumi tradizionali del giorno difesta, in broccato di seta, di neroorbace e di finissimo lino ricamato.

Il formulario del matrimonio èstato letto sia in italiano, sia in sardo.Grande emozione anche per il ritopagano, con le madri degli sposi

chiamate ad offrire ai loro figli del-l’acqua da bere, simbolo di vita, ecospargere i loro capi di “Sa grat-zia”, petali di rose, chicchi di granoe riso, sale e monetine, sinonimo di

abbondanza, felicità, ricchezza esaggezza.

L’augurio di prosperità, saggez-za e felicità è stato esteso a tutti gli

invitati con la rottura del piatto hefino a poco prima aveva contenuto“Sa gratzia”, altro augurio di benes-sere e lunga vita.

Al termine, Pierluigi e Laura si

sono uniti al coro “Sos Canarjos diNuoro”, con il quale hanno cantatouna delle canzoni più note della tra-dizione sarda: No potho reposare.

Grande partecipazione popolare a Santadi per la quarantaduesima edizione dell’antico e suggestivo rito religioso

Pierluigi e Laura hanno realizzato un sognoI due giovani avevano presentato la domanda di partecipazione dopo aver assistito al Matrimonio Mauritano nel 2009.

Cristiano De Andrè con-quista un pubblico curio-so e attento, oltre che nu-meroso, sul palco della

Grande Miniera di Serbariu. è unaffabulatore che mescola parole emusica, racconti intimi e arrangia-menti raffinati. In fin dei conti es-sere figli di Fabrizio de Andrè si-gnifica raccoglierne il testimone, fa-cendosi testimone in prima persona.Significa avere avuto sei anni e sve-gliarsi nel cuore della notte, incurio-

sito da suoni provenienti dalla ca-mera dei genitori, avvicinarsi asson-nati e sentire il proprio padre creare“Verranno a chiederti del nostroamore”; significa avere dodici an-ni e calcare i palcoscenici difficilidegli anni di piombo, imparando asuonare e a vivere al fianco di unanarchico geniale.

Il concerto di Cristiano De An-drè è stato tutto questo e molto altro:canzoni senza tempo, vestite di nuo-

vo, da bravi musicisti che, in oltre unanno di concerti, hanno dato vita al“miglior tour italiano 2009”.

Impeccabili qualitativamente equantitativamente, Cristiano e i suoimusicisti (Osvaldo Di Dio alle chi-tarre, Davide Pezzini al basso e con-trabbasso, Davide De Vito alla bat-teria, Corrado Rustici alla sezioneritmica e Luciano Luisi, direttoreartistico del tour e arrangiatore in-sieme a Cristiano dei brani, al piano,tastiere e programmazione) si con-

cedono, come pochi possono per-mettersi di fare, conducendoci daipeccaminosi carrugi genovesi adun’ancestrale Gallura. Le inflessionidialettali raccontano, con malizia,dietro l’incomprensibilità ai più, difemmine dalle cosce torride e ac-coglienti o di succulente tradizioniculinarie. Don Raffaè ci offre l’en-nesimo caffè ed i gendarmi con ipennacchi scortano la generosa Boc-ca di Rosa; sono personaggi che ci

aspettavamo di trovare esattamentelì, bisognosi di ascoltare, ancora unavolta, i loro destini che conosciamoa memoria. Sono temi tristemente at-tuali quelli scelti da Cristiano all’in-terno del vasto repertorio paterno,partendo dalle canzoni più famosegiungendo alle “chicche” meno no-te; si parla senza retorica delle con-dizioni nelle carceri, dell’incoeren-za del sistema politico, di morti sullavoro e della fragilità di chi è schia-vo di qualsiasi sostanza.

è stato un piacere per gli occhivedere tanti adolescenti ascoltarerapiti questa mescidanza accattivan-te, di poesie e musica.

Sarà stata la voce vibrante diCristiano, complici i giochi di lucee l’immaginazione, ma, per un atti-mo, è stato come rivedere Faber: lasua sagoma sullo sgabello con lasigaretta in bocca, la chitarra tra lemani e il medesimo ciuffo fluente.

Cinzia Crobu

Due ore e trenta di canzoni senza tempo, ricordando Faber

Cristiano De Andrè incanta Carbonia

L’accordo siglato lo scor-so 19 luglio all’assesso-rato regionale del lavoro,a favore di 237 lavoratori

in mobilità in deroga (30 allaquarta proroga, i restanti alla terzaproroga) di 16 aziende in crisi delSulcis Iglesiente, ha chiuso il lun-go e articolato percorso avviatoalcuni mesi fa dalla Regione, conl’obiettivo di dare un sostegno ailavoratori e alle loro famiglie, inattesa di poterli reinserire nelmercato del lavoro. La firma del-l’assessore Franco Manca, insie-me a quelle dei rappresentanti de-gli enti locali, delle Asl, di Con-findustria e delle organizzazionisindacali, ha permesso di darel’avvio anche ai progetti di utiliz-zo di questi lavoratori attraversola guida dei Centri servizi per illavoro delle province di apparte-nenza.

Le imprese interessate sono:Acentro Ceramica (14 dipendentiin mobilità), Cardnet (44), CartieraSan Giovanni (1), Cosacem (12),Cosemi (12), Elcos (6), Isoref (2),Mcp (13), Ms Isolamenti (5), Om-nia (13), Sices Montaggi (23), SicesWork (17), Sirz (1), Spi (40), Vi-gilanza Cannas (4) e Ali Alluminio(30). Il 28 giugno scorso era statosiglato a parte un accordo a favoredelle imprese del Sulcis Iglesientedell’indotto di Enel Sulcis ed EnelPower, per un totale di 89 lavora-tori (tutti alla quinta proroga dellamobilità).

«Al quinto incontro siamo riu-sciti a far quadrare il cerchio - hacommentato l’assessore Manca -.Sia chiaro, questa non è assisten-za: l’obiettivo è quello di rimette-

re queste persone nel mercato dellavoro e restituire loro la giusta di-gnità. Siamo tutti consapevoli chenon si tratta della soluzione pertutti i mali, bensì di un interventotampone che consente di alleviarei disagi a tante persone, in un’a-rea particolarmente complessache lamenta problemi strutturali.Le Asl sono le istituzioni che mag-giormente ci chiedono di poterutilizzare questi lavoratori, tutta-via confidiamo nel contributo

delle amministrazioni provincialie comunali nelle quali risiedono ilavoratori delle imprese in crisi.»

All’incontro erano presenti irappresentanti della Regione, del-le Province di Cagliari, Medio Cam-pidano, Carbonia Iglesias e Sas-sari, dei Comuni di Cagliari, Car-bonia, Iglesias, Portoscuso, San-t’Antioco, Domusnovas, Gonne-sa, San Sperate, Villamassargia,Calasetta, Carloforte, Giba, Ma-

sainas, Musei, Perdaxius, Villa-peruccio, Santadi, Sant’Anna Ar-resi, Narcao, Buggerru, Nuxis,San Giovanni Suergiu, Flumini-maggiore, Sardara, Villanova-franca, Ussaramanna, Tratalias,Selargius, Piscinas, Pula, PortoTorres, Gonnosfanadiga, Pabillo-nis, Bono, Serramanna, Monser-rato, San Gavino Monreale, San-luri, Capoterra, Elmas e Uta, delleAsl di Cagliari, Sanluri e Car-bonia, della Confindustria Sarde-gna Meridionale e delle segreterieregionali e territoriali di Cgil,Cisl, Uil e Ugl.

Alla firma dell’accordo, per laProvincia di Carbonia Iglesias era-no presenti il presidente, Salvato-re Cherchi, e l’assessore al lavoroe formazione professionale, Al-berto Pili.

«L’accordo di programma - hacommentato l’assessore Pili - da-rà ai lavoratori la possibilità diintegrare l’indennità sino al rag-giungimento di 1.000 euro, in cam-bio di una prestazione lavorativapresso gli enti utilizzatori.»

«Si tratta - ha sottolineato ilpresidente Cherchi - di una boc-cata d’ossigeno, in un territoriosegnato da una grave crisi, doveuna quindicina di aziende hannoridotto o cessato l’attività.»

I Centri Servizi per il Lavoro,della Provincia, intanto, stanno giàcontattando i lavoratori delle sud-dette liste, per rilevare le specifi-che professionalità e predisporre irelativi progetti nel più brevetempo possibile. Chi fosse inte-ressato, può recarsi presso i CSL,per accelerare le procedure di col-locamento.

Svolta decisiva negli uffici dell’assessorato regionale del lavoro

Accordo per 237 lavoratori in mobilità

La grave situazione igie-nico ambientale prodot-ta a Sant’Antioco dal de-puratore fognario, è og-

getto di un’interrogazione allaGiunta regionale presentata daGiorgio Locci, consigliere regio-nale del Pdl che chiede, all’as-sessore regionale dei lavori pub-blici se non ritenga urgente pren-dere in considerazione eventualialtre possibilità tecniche rispettoa quelle finora ipotizzate, peruna risoluzione più radicale delproblema anche intervenendoeconomicamente qualora fosse-ro necessari ulteriori finanzia-menti.

«Infatti - scrive Locci - l’im-pianto, da tanti anni rappresentaun grave problema igienico-sa-nitario, in quanto risulta non anorma e con frequenti disfunzionilegate alla inadeguatezza rispettoal numero degli abitanti. L’impian-to è in grado di trattare solo unflusso di circa 45 l/secondo e perquesto rappresenta, una grandefonte potenziale e reale di inqui-namento per le acque antistanti al-la spiaggia di Is Pruinis che, pertale motivo, per un lungo tratto dilitorale è inibita alla balneazionee alla pesca. Il depuratore - silegge ancora nell’interrogazione- scarica sulla battigia dellaspiaggia di Is Pruinis, e sembranon esista autorizzazione per unacondotta a mare e che l’autoriz-zazione demaniale sia scaduta daparecchi anni».

«Sembrerebbe, inoltre, che la

Autorità d’Ambito - prosegueLocci - da oltre quattro anniavrebbe stanziato 6.584.342 euroa valere sul Por 2004-2006 perprogettare e appaltare un nuovodepuratore fognario. La sommaè stata posta in carico ad Abba-noa, ma a distanza di tanto tem-po dalla concessione del finan-ziamento, l’opera non ha ancoravisto l’inizio dei lavori».

Ma il 2010 potrebbe esserel’anno decisivo. Infatti, secondoGiorgio Locci la progettazionedel nuovo depuratore sarebbe do-vuta essere presentata all’Auto-rità d’Ambito all’inizio dell’annoin corso per ottenere almeno l’au-torizzazione di scarico a marecon deroga e, sempre entro il2010 dovrebbero iniziare i lavoridi realizzazione.

«La situazione descritta de-termina un grande nocumentoalla fruibilità di un lungo trattodi litorale - prosegue il consiglie-re regionale del PDL - e il perdu-rare di questa situazione mette arischio la salute dei cittadini edei turisti che transitino inavver-titamente nella zona».

Per questi motivi, nell’inter-rogazione Giorgio Locci chiedeall’Assessore regionale dei La-vori Pubblici, Angelo Carta, qua-li provvedimenti urgenti metterein atto per risolvere in manieraorganica e definitiva questa si-tuazione che rischia di compro-mettere la già debole economiaturistica isolana e la salute dellapopolazione.

Interrogazione dell’on. Locci alla Giunta

«La Regione intervenga per accelerarei lavori del depuratore di Sant’Antioco»

Gli sposi Pierluigi Ciet e Laura Serra. Uno dei momenti più significativi della cerimonia religiosa. Foto di Ignazio Vacca.

Cristiano De Andrè. L’assessore regionale Franco Manca.L’artista genovese cantando Faber ha entusiasmato il pubblico di Carbonia.

La felicità dei neo sposi.Pierluigi e Laura cantano “No potho reposare” con il coro “Sos Canarjos”.

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10 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XV • N° 224 • 2 Agosto 2010

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Quando 44 anni fa vennecostituita la Cooperati-va Tipografica Edito-riale “Nicolo Canel-

les”, probabilmente nessuno deisoci avrebbe osato neppure sogna-re che da quell’idea-progetto ap-pena nata, sarebbe maturata unacreatura quale quella che oggi sipone tra le più importanti realtàdel settore tipografico a livelloregionale.

Nel 1966, su suggerimento del-l’allora Vescovo Ausiliario Mons.Enea Selis, dalla fusione di duetipografie, nacque la “CooperativaTipografica Editoriale - NicolòCanelles”.

I soci chiamarono a presiederela Cooperativa Nicolino (Nicolo)Atzeni (nonno di Piero, attuale vi-cepresidente). Di lì a breve, l’in-carico passò a Battista Casteggio,che aveva già alle spalle una lun-ga esperienza maturata dal 1941, elo mantenne per 25 anni, fino alcollocamento in pensione, avve-nuto nel 1992.

L’eredità di Battista Casteggiopassò a Giorgio Atzeni, figlio diNicolino e padre di Piero, opera-tore del settore tipografico fin daragazzo. Quando era ancora stu-dente, il padre Nicolo, di tanto intanto, gli consentiva di curiosarefra i banchi di composizione e lemacchine tipografiche. A soli 17anni (nel 1957) entrò in tipografiacome lavoratore, dove 25 anni do-po divenne presidente.

Il 1992 è stato sicuramente unanno importante per lo sviluppo del-la cooperativa; grazie anche allaconcomitante introduzione del-l’informatica ma, più in generale,

per l’avvenuto rafforzamento ditutti i diversi settori del processodi produzione: prestampa, stampae allestimento, oltre all’acquisi-zione di ampi locali adiacenti adi-biti alla prestampa, all’accoglienzadella clientela e all’amministra-zione, nella centralissima piazzaMunicipio.

Mantenendo inalterato lo spi-rito iniziale, Battista Casteggio eGiorgio Atzeni hanno visto cresce-

re velocemente i loro figli, Don-nino e Piero. Donnino Casteggio,attuale presidente della C.T.E., en-trò a far parte della squadra nelmaggio 1985, a soli 23 anni. Inquel periodo il mercato era anco-ra fortemente caratterizzato dallacomposizione manuale e dalle mac-chine a stampa di tipo tipograficoma cominciavano ad essere dispo-nibili nuovi sistemi di fotocom-posizione. La C.T.E. decise alloradi intraprendere questa nuova stra-

da. Donnino, una volta frequenta-ti dei corsi, si dedicò per diversianni all’utilizzo di due diversi mo-delli di fotocompositrice (la “Dia-tex” prima e la “Berthold CPS2002”dopo), sistemi indubbiamente mac-chinosi ma, allo stesso tempo, im-portante ponte di passaggio alletecnologie informatiche degli annisuccessivi.

Piero Atzeni, arrivò in C.T.E. nel1988 e da subito affiancò Donni-

no Casteggio nel reparto di pre-stampa. Ormai i primi computersiniziavano a dettare le “regole delgioco”. Piero e Donnino comin-ciarono a frequentare le più im-portanti fiere di settore e gli in-contri di presentazione di nuovisistemi informatizzati.

Nel 1992 frequentarono un pri-mo corso per la fotocomposizionee la gestione delle foto-unità dacomputers. Da quel momento inavanti l’informatica ha iniziato a

governare gran parte dei flussi diproduzione, richiedendo, negli an-ni, continui investimenti su com-puters, softwares e periferiche qualiad esempio la “Primesetter 74”,una foto-unità (fotoplotter) dellaultima generazione, oggi sostitui-ta da un computer toplate (CTP).

Da lì in avanti la filosofia azien-dale è stata sempre rivolta al mi-glioramento continuo degli im-pianti, per mantenersi quanto più

possibile al passo con l’evoluzionedelle tecnologie ed offrire, quin-di, un servizio e prodotti sempremigliori.

Gli investimenti sono stati con-tinui, sia nel campo delle macchi-ne, prima con le “Speedmaster52/2” e “74/2” della casa tedesca“Heidelberg” e, appena qualchesettimana fa, con una Speedma-ster 74-5 PH+L, macchina 5 co-lori in grado di assicurare qualitàdi stampa elevata e tempi di pro-

duzione assai contenuti. Ma la ri-voluzione più grande è stata sicu-ramente quella del trasferimentodella sede di lavoro dai vecchi edormai inadeguati locali di piazzaMunicipio, al moderno e funzio-nale stabilimento realizzato nellazona industriale Sa Stoia, matura-to nel 2002.

«Il mondo della tipografia, co-me più in generale tutto il mondodel lavoro - spiega Donnino Ca-

steggio - è in continua evoluzionee se si vuole stare sul mercato, bi-sogna investire. Nel nostro terri-torio non è facile, considerata lagrave crisi socio-economica cheviviamo ormai da anni e della qua-le non si vede ancora via d’uscita,e per stare in piedi bisogna pun-tare su alcuni elementi irrinun-ciabili: professionalità, serietà edisponibilità al sacrificio.»

La Cooperativa TipograficaEditoriale conta oggi su un grup-

po di lavoro composto da undicipersone, la cui compattezza è ri-conosciuta da quanti quotidiana-mente tengono rapporti di lavorocon la C.T.E..

«Dobbiamo riconoscere - sot-tolinea Donnino Casteggio - che,al di là di qualche raro episodio,abbiamo avuto la grande fortunadi avere sempre collaboratori mol-to professionali che hanno capitolo spirito che anima il nostro la-voro ed hanno contribuito allacrescita aziendale. è proprio fa-cendo leva su questo patrimonioche abbiamo affrontato gli ultimiinvestimenti tecnologici, grazieai quali siamo oggi in grado diaffrontare serenamente le sfide checi propone quotidianamente ilmercato.»

Ma cosa chiede oggi il mercato?«Il cliente occasionale - spiega

Donnino Casteggio - chiede so-prattutto qualità, tempi di conse-gna rapidi e prezzi molto conte-nuti. Si tratta, come si può bencapire, di tre elementi non sempreconciliabili. Il cliente abituale, vi-ceversa, ci chiede di equilibrarequanto più possibile gli stessi treelementi e se riesci a soddisfarnele esigenze, difficilmente ne perdila fiducia, anche in presenza diuna concorrenza aggressiva chetalvolta si spinge fin troppo avan-ti, violando la stessa dignità dellavoro. L’adeguamento tecnologi-co - conclude Donnino Casteggio -ti consente sicuramente di daremaggiori risposte a tutte le esi-genze, ma al di sopra di tutto re-stano la qualità del servizio e laserietà professionale.»

Giampaolo Cirronis

Quarantaquattro anni fa, su suggerimento del Vescovo Mons. Enea Selis, nasceva a Iglesias la Cooperativa Tipografica Editoriale

CTE, un centro tipografico in evoluzioneLa Cooperativa presieduta da Donnino Casteggio e Piero Atzeni, investe in uomini e mezzi, per offrire un servizio sempre migliore.

La nuova macchina da stampa 5 colori “Heidelberg” Speedmaster 74-5 PH+L. Mons. Tarcisio Pillolla inaugura il nuovo stabilimento (a sinistra Battista Casteggio).

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11La Provincia del Sulcis IglesienteAnno XV • N° 224 • 2 Agosto 2010

Si è conclusa lo scorso 21 lu-glio la 24ª edizione di Sciam-pitta, festival internaziona-le del folklore organizzato

dall’associazione “Città di Quarto1928” con la collaborazione di varisoggetti, tra i quali le amministra-zioni comunali di Sant’Anna Ar-resi e Carbonia che da alcuni anniospitano una delle tappe del tour,in continua crescita in tutta la Sar-degna (quest’anno Sciampitta hafatto tappa anche a Cardedu e Mu-ravera).

La rassegna è stata aperta il 16luglio sul palco di piazza del Nu-raghe con uno spettacolo del gruppomessicano dell’università di Coli-ma e domenica 18 luglio si è spo-stata a Carbonia, sul palco dell’an-fiteatro di piazza Marmilla con l’e-sibizione di gruppi provenienti da:Austria, Ecuador, Yakutia, Messicoe, per l’Italia, Friuli Venezia Giulia.

La serata, presentata da LucaGentile, è stata aperta dal gruppofolk Santa Giuliana di Serbariu,giunto al suo 27° anno di attività,con un’esibizione molto apprezza-ta dal numeroso pubblico che hariempito la caratteristica strutturadell’anfiteatro comunale.

è seguito lo spettacolo del grup-po folkloristico Chino Ermacora diTarcento (Friuli Venezia Giulia).Nato nel 1952, il gruppo indossacostumi originali della zona di Pof-fabro (Maniago) e tipici dell’Otto-cento. Oltre al tradizionale reper-

torio friulano, è autore di nuove co-reografie che, ispirandosi a scenedi vita semplici ma significative,

aggiungono un nuovo importantemomento di sviluppo dei valoridel folklore. Il gruppo organizza il

Festival dei Cuori.Il gruppo austriaco Steirischer

Schwung (Movimento della Stiria),

ha spostato il festival oltre i confi-ni nazionali. Nato in epoca recentegrazie al suo presidente Bernd Pret-

tenthale, il gruppo è nato con l’in-tento di mantenere vive le tradizio-ni locali e farle conoscere al mondo,

portando in scena danze tipiche ac-compagnate dalle musiche tradi-zionali di tutto il territorio e dalle

canzoni popolari.Dall’Europa al Sudamerica, in

Ecuador, con il gruppo folklorico

Tungurahua, nato nel 1970 graziealla volontà del direttore CarlosQuinde Mancero, esponente della

cultura teatrale della musica e del-la danza Ecuadoregna. Rappresen-ta balli particolari che ricordano ilculto del sole e i cerimoniali agri-coli, il rapporto dell’uomo andinocon il cuore vitale della terra e larigenerazione continua, la madre.

A riportare l’attenzione del fol-tissimo pubblico alla cultura euro-pea ha pensato il gruppo di danzafolkloristica Katalyc provenientedalla Yacutia, una delle realtà emer-se dallo smembramento della vec-chia Unione Sovietica.

Fondato a Maya nel 1979, ilgruppo, formato da giovani, usa lacoreografia dei balli per ritrarre labellezza spirituale della loro intre-pida gente e per promuovere la lo-ro cultura.

Nuovo salto oltre Oceano, in Mes-sico, con il Ballet Folklorico de laUniversidad de Colima e, quindi,ritorno definitivo in Italia, più pre-cisamente in Sardegna, con l’esi-bizione del gruppo folk “Città diQuarto”.

La serata è proseguita con unaseconda esibizione di tutti i gruppi.Constatato il successo di questoterzo appuntamento a Carbonia, laAmministrazione comunale, comeha annunciato l’assessore al turi-smo, Luisa Poggi, ha in program-ma di proseguire l’esperienza, cosìtanto gradita dal pubblico e dai nu-merosi turtisti presenti.

Giampaolo [email protected]

Si è conclusa a Quartu Sant’Elena lo scorso 21 luglio la 24ª edizione del prestigioso Festival Internazionale del Folklore

Sciampitta, una rassegna che piace sempre piùIl tour di quest’anno si è aperto il 16 luglio a Sant’Anna Arresi ed il 18 ha toccato il palco dell’anfiteatro di piazza Marmilla a Carbonia.

Il gruppo folk Santa Giuliana di Serbariu. Le ballerine dell’Ensemble Katalyk di Maya (Yakutia).

Il Ballet Folklorico de la Universidad di Colima (Mexico). Il gruppo folk Città di Quarto.

Su l l ac a r t adovreb-be rap-

presentare ilpiù alto luogodel sapere, l’i-stituzione cheper eccellenza

ha il compito di accogliere comeuna madre severa ma premurosai figli delle scuole superiori, diformarli, di sostenerli nella rea-lizzazione delle proprie ambizio-ni e delle proprie potenzialità e diconsegnarli alla società invitan-doli a prendere in mano il pro-prio futuro con le competenzeacquisite.

Ma l’Università di oggi non as-solve il proprio compito e perdedi vista la sua “mission” socialee formativa.

L’Università di oggi vive allagiornata, in balia delle riforme,priva di qualunque orizzonte eobiettivo che non sia quello di fartornare i conti alla fine di ognianno accademico.

L’università di oggi dovrebberappresentare più che mai un’A-tene della cultura, dedita a elargi-re conoscenza occupandosi dellenuove generazioni; invece appa-re più come Sparta, preoccupataa organizzarsi militarmente perdifendersi giorno dopo giorno,governo dopo governo, dalla ter-ribile scure di tagli finanziari edalle missilistiche accuse di spre-chi e scelte politiche errate che levengono lanciate ad ogni mano-vra finanziaria.

è diventata, purtroppo, una pras-

si comune nella nostra nazione quel-la di fare cassa tagliando e rispar-miando laddove gli altri stati eu-ropei investono e programmano.

Certamente l’Università in tuttiquesti anni ha fatto ben poco perdimostrare di essere immune dacolpe e il fatto stesso di portareavanti una poco convincente esterile autocritica delle proprie scel-te e azioni non può far altro cheinvogliare la classe politica di tur-no a vederla sempre più come uncentro di spesa e non il luogo piùimportante di investimento.

Lo “scaricabarile” universi-tario finisce, però, sempre, nel ri-percuotersi, con scelte politichescellerate, sull’anello più deboledel sistema: gli studenti, che co-stituiscono solo nei discorsi diapertura degli anni accademici enon nei fatti, la stessa ragion diessere dell’Università.

Cosicché se arrivano pochi sol-di dal Ministero è certamente piùfacile aumentare le tasse agli stu-denti per fare cassa e poter cosìsostenere la voce di bilancio peril personale docente;

è più semplice punire i fuoricorso considerandoli colpevoli diessere delle zavorre economicheche penalizzano la ripartizionedei fondi;

è più “agevole” tagliare i ser-vizi agli studenti, piuttosto che ri-durre gli sprechi del sistema a co-sto di scontentare baronati e per-sonale vari.

Sarebbe invece opportuno fa-re scelte coraggiose: chiudere, peresempio, i corsi di studio slegatidal mondo del lavoro e nati per lo

più sulla base delle esigenze deidocenti di turno che per quellereali degli studenti; portare avantiuna seria e attenta politica di “tu-toraggio” per ridurre concretamen-te il fenomeno dei fuori corso; mi-gliorare il dialogo tra scuole supe-riori e atenei per favorire un orien-tamento in entrata funzionale nonsolo sulla carta ma anche nei fatti.

Sarebbe forse più opportunooffrire servizi moderni e efficientiagli studenti, sviluppare un’effica-ce “post lauream” che metta nel-le condizioni più idonee lo studen-te di dimostrare al mercato del la-voro quanto esso realmente valga.

Purtroppo la mentalità italia-na che si riflette su tutti i settoridella nostra società cerca di ri-solvere i problemi individuandole più svariate scorciatoie, inve-ce che cercare di raggiungere gliobiettivi percorrendo sentieriforse più lunghi ma sicuramentevirtuosi nel tempo.

è più facile risolvere un pro-blema a valle piuttosto che a mon-te, nella maggioranza dei casi an-dando a colpire per comodità efrustrazione gli anelli più debolidel sistema.

Ma, se si crea una falla nellabarca, togliere l’acqua non baste-rà; bisognerà ripararla se si vuoletornare in porto per riprendere unarotta virtuosa e un viaggio final-mente lungimirante.

è bene che lo si capisca, primache sia davvero troppo tardi.

Lorenzo EspaConsigliere di Amministrazione

dell’Università di [email protected]

Le scelte del vertice si ripercuotono sempre sull’anello più debole

Non è un’Università per studenti

Le spiagge e le coste che sitrovano nei pressi del po-ligono militare di Teula-da saranno fruibili per le

popolazioni locali anche a settem-bre. Su iniziativa del presidentedella Giunta regionale, Ugo Cap-pellacci, il comitato paritetico ha

chiesto ed ottenuto che non sisvolgessero esercitazioni ed altreattività militari fino al termine delmese. Grazie anche all’interessa-mento del sottosegretario Giusep-pe Cossiga, la richiesta è stata ac-colta dallo Stato Maggiore dellaMarina Militare, che, per la prima

volta, ha annullato le attività pre-viste per il mese di settembre2010.

«Siamo convinti - ha detto ilpresidente della Giunta regionale- che il dialogo faciliti i processipolitici e amministrativi e nellamaggior parte dei casi dia buoni

frutti. Abbiamo amplificato le istan-ze del territorio e trovato un in-terlocutore attento. Con lo stessometodo, intendiamo discutere an-che questioni più complesse, co-me quella delle dismissioni dellearee militari. Senza posizioni pre-concette, né contrapposizioni ide-

ologiche, che nella terra della va-lorosa Brigata Sassari non pos-sono trovare cittadinanza, occorredisegnare percorsi certi, capaci didare luogo a occasioni di svilup-po per il territorio.

L’alternativa alla presenza deimilitari e dello Stato in generale,

non deve essere l’abbandono, laincertezza e la perdita di posti dilavoro, ma la valorizzazione e losviluppo di quelle zone. Sono que-stioni delicate - ha concluso ilpresidente Ugo Cappellacci - chedevono essere gestite con grandeequilibrio.»

Quest’anno l’accordo ne consentirà la fruizione anche in settembre

Un bagno nel mare dei “militari”

Lorenzo Espa.

Iservizi di Pneumologia e delCentro Trasfusionale operantiin precedenza nell’ospedaleF.lli Crobu sono stati trasferiti

presso l’ospedale Santa Barbara diIglesias (ex Hospice).

«La nuova allocazione - si leggein una nota della direzione generale- consentirà di erogare servizi mi-

gliori e maggiormente fruibili daicittadini e pazienti evitando loro inu-tili disagi legati agli spostamenti chesino a qualche giorno fa avveni-vano tra gli ospedali di Iglesias.»

I nuovi locali garantiscono inol-tre una maggiore sicurezza sotto ilprofilo tecnico in quanto sono statiaggiornati e messi a norma gli im-

pianti, consentendo contempora-neamente agli stessi operatori unamaggiore serenità nel lavoro in am-bienti confortevoli.

Il nuovo numero del CentroTrasfusionale è 0781/3922803; ilnuovo numero telefonico dell’Ac-cettazione del Servizio di Pneu-mologia è 0781/3922820.

I servizi di Pneumologia e del Centro Trasfusionalesono stati trasferiti dal “Crobu” al “Santa Barbara”

La Regione Sardegna ed ilMinistero dell’Interno, Di-partimento dei Vigili delfuoco, rappresentati rispet-

tivamente dal presidente Ugo Cap-pellacci e dal Sottosegretario, NittoFrancesco Palma, hanno sottoscrittoun accordo di collaborazione per leattività di elisoccorso, lotta agli in-

cendi boschivi e protezione civile,valido per il triennio 2010-12.

Tra gli obiettivi dell’Accordo,vi è la definizione di una proceduraoperativa per situazioni di crisi edemergenze; l’attivazione di sistemidi comunicazione per garantire i col-legamenti in caso di crisi; la realiz-zazione di distaccamenti, stagionali

o permanenti sulla base del proget-to “Soccorso Italia in 20 minuti”,costituiti da volontari del Corpo deiVigili del fuoco e del sistema regio-nale di Protezione civile; la colla-borazione per esercitazioni con-giunte; la formazione e l’addestra-mento degli appartenenti al sistemaregionale di protezione civile.

Accordo tra la Regione e il Ministero dell’Internoper le attività di elisoccorso della protezione civile

Le “sabbie bianche” di Teulada.

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12 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XV • N° 224 • 2 Agosto 2010

«La vendita di una cosìgrossa ed importantecompagnia qual’è laTirrenia, per quanto

legata ad interessi di bilancio delloStato che vende e della società cheacquista, non può peggiorare un si-stema di collegamenti marittimi di persé già pessimo, ma deve tendere comeminimo al miglioramento di quantogià in essere. Devono essere, quindi,garantiti e migliorati tutti i servizi dicollegamento marittimo tra le isole e ilcontinente, compresi quelli che oggi

sono considerati meno convenienti, macomunque indispensabili alle comu-nità locali. Nel leggere gli articoli distampa su questa vicenda, riscon-triamo seri dubbi nel merito, dubbiche i sindacati dichiarano di voleraffrontare incontrando subito il Go-verno e la società, per verificare evalutare il piano d’impresa e la suasostenibilità finanziaria e sociale,considerando in particolare la tutelaoccupazionale e contrattuale.»

Antonello Mereu, deputato del

gruppo UDC, è intervenuto in Aulaalla Camera, nel corso della discus-sione sul decreto legge recante di-sposizioni urgenti per assicurare laregolarità del servizio pubblico di tra-sporto marittimo, già approvato dalSenato.

«Riteniamo necessario persegui-re un percorso trasparente - ha ag-giunto Antonello Mereu - coerente conil quadro comunitario, ma soprattut-to che tenga conto degli interessi del-le nostre comunità, che devono ve-dersi garantiti tutti i servizi sino ad

oggi esistenti. La conclusione dellagara per la privatizzazione non eli-mina quei dubbi sui reali vantaggiche porterebbe l’operazione di ven-dita a privatizzazione della Tirreniacon la Siremar. Sono dubbi che sisono avuti sin dall’apertura dellagara, che all’inizio vedeva interessa-te sedici società, diventate otto, poidue e, quindi, una. Quei dubbi resta-no. I motivi sono diversi, ma certa-mente il più importante è quello re-lativo alla decisione di accorpare

nella stessa gara Tirrenia e Siremar.Andiamo pure alla privatizzazione -ha detto ancora Mereu - ma pensia-mo a quel bene comune che attual-mente non è ben visibile, anche per-ché va ribadito che i soggetti che han-no acquistato la compagnia usufrui-ranno di cospicui finanziamenti sta-tali del valore di 72,6 milioni annui,per otto anni, per chi acquista Tirre-nia, e di 55,6 milioni annui, per do-dici anni, per Siremar.

Manifestiamo perplessità per l’ac-quisto delle due compagnie da parte

della Mediterranea holding, il cui azio-nista di riferimento è la regione Si-cilia, il cui capitale sociale, piccolorispetto ai debiti Tirrenia, non può es-sere ritenuto sufficiente a garantire laqualità del servizio. Quando Siremarpoteva essere ceduta gratuitamente,come è avvenuto per le altre comagnieregionali, tra le quali la Saremar, pas-sata a titolo gratuito alla RegioneSardegna, non è stata rilevata, men-tre oggi viene acquisita. Forse perchégode di finanziamenti ausiliari.»

C’è grande preoccupazione per il futuro dei trasporti marittimi dopo l’acquisto di Tirrenia da parte della Mediterranea Holding

La privatizzazione non penalizzi la SardegnaIl deputato dell’UDC Antonello Mereu, intervenendo alla Camera, ha sollevato forti dubbi sui reali vantaggi dell’operazione.

Il personale della delegazionedi spiaggia di Calasetta è statopotenziato, per andare incontroall’aumento della attività dipor-

tistica, del traffico passeggeri deitraghetti e del flusso di residenti eturisti in spiaggia. Così, sino al 15settembre prossimo, l’ufficio delladelegazione di spiaggia di Calasettache si trova sulle banchine del porto,rimarrà aperto tutti i giorni, com-presi i festivi, dalle 8.00 del matti-no sino alle 20.00.

«Ciò è stato possibile - si leggein una nota della guardia costiera diPonti - grazie al potenziamento de-gli uomini da parte del Comando ge-nerale del Corpo delle Capitaneriedi porto e alla fattiva collaborazio-ne con il comune di Calasetta.»

Un’assidua presenza dei marinaisarà così garantita non solo in ufficioma anche sulle spiagge, sempre mol-to frequentate.

L’ufficio Circondariale Marit-timo di Sant’Antioco ha infatti sti-pulato una convenzione con l’am-

ministrazione comunale di Calaset-ta proprio per garantire, insieme aicorpo di polizia municipale, una mi-

gliore e adeguata presenza sul terri-torio degli uomini della GuardiaCostiera nel periodo estivo, quello

di maggiore afflusso dei bagnanti ediportisti.

T.S.

Rischia di non avere rispostala lettera inviata alla “Con-servatoria delle coste del-la Sardegna” dal sindaco

di Sant’Antioco Mario Corongiu perla valorizzazione del bisso marino edel maestro Chiara Vigo.

Il primo cittadino qualche tem-po fa inoltrò un’apposita richiestaall’Ente Regionale, affinché colla-borasse con l’Amministrazione co-munale per la salvalvaguardia e lapromozione della lavorazione e co-noscenza del bisso marino quale “pa-trimonio immateriale regionale”.

La volontà di cancellare la Con-servatoria delle Coste rischia di farscivolare nell’oblio questo patrimo-nio che le mani sapienti di ChiaraVigo riescono ancora a far vivere.

«Non c’è stata una risposta de-finitiva - racconta Mario Corongiu -ma sicuramente non mancava l’in-teresse. Purtroppo siamo rimasti

spiazzati dalla decisione regionale.» Sicuramente il Museo del bisso

sopravviverà e l’opera di Chiara Vi-

go sarà sostenuta dal Comune. Ilcoinvolgimento della Conservatoriadelle Coste sarebbe stato un altro

tassello importante per l’interessenazionale e internazionale che su-scita il bisso di Sant’Antioco.

Contro la decisione regionale disopprimere la Conservatoria delleCoste si è espressa anche Italia No-stra regionale. L’associazione am-bientalista in un comunicato scriveche «la cancellazione dell’Agenziadella Conservatoria delle Coste sar-de, prevista dal disegno di legge sullamanovra per il riassetto finanziariodella Regione, rappresenta una gra-ve ipoteca sul futuro sviluppo soste-nibile della Sardegna. Constatiamoche la scelta della Regione Sardava in direzione sbagliata - scrive ilsegretario regionale Graziano Bul-legas - con il pretesto del riassettofinanziario della Regione si cercadi demolire quanto di più qualifi-cante, anche sotto l’aspetto econo-mico, esista in Sardegna».

T.S.

C’è allarme per la possibile cancellazione della Conservatoria

Se la Conservatoria sparirà, il Comunesosterrà il museo del bisso di Chiara Vigo

Sono in crescita l’attività diportistica e il traffico dei passeggeri

La delegazione di spiaggia di Calasettaè stata potenziata per tutta l’estate

Una lotteria nel ricordo diAngelo Cocco, scompar-so cinque anni, per finan-ziare alcuni interventi pre-

visti dal progetto di ortoterapia aPunta Torretta. è l’iniziativa volutadalla Comunità di via Marconi edalla famiglia, conclusa alcune set-timane fa con l’estrazione dei premi,il più ambito dei quali era una fiam-mante Citroen C1 rossa.

«Mio padre era molto amico diAngela Borghero e, quindi, dellaComunità - spiega Massimo Cocco- e sarebbe stato felice di contribui-re a realizzare questo progetto.»

Il progetto sta nascendo su un ter-reno di circa sei ettari (tra Su Rei e rioSan Milano) messo a disposizione

dal comune di Carbonia per esserecoltivato e con un edificio-riposti-glio per gli atrezzi da lavoro ed il ri-covero degli animali.

I destinatari del grande lavorosono persone dal passato difficile, exdetenuti ed ex tossicodipendenti che

a Punta Torretta troveranno un’oc-casione di riscatto, al pari di personecon disabilità fisiche o mentali cheverranno impiegate nell’attività agri-

cola o nella gestione del centro. Quan-to prodotto, frutta e verdura, verràvenduto e il ricavato reinvestito.

L’iniziativa è stata voluta dalla Comunità Via Marconi e dalla famiglia

La lotteria nel ricordo di Angelo Coccoaiuterà il progetto di Punta Torretta

L’assessorato regionale deilavori pubblici ha pubbli-cato la seconda graduato-ria definitiva del bando per

la assegnazione dei contributi afondo perduto, nella misura massi-ma di 25.000 euro, per l’acquisto, ilrecupero e la costruzione della pri-ma casa.

«Abbiamo raggiunto un risulta-to importante e realizzato un impe-gno preso all’inizio di quest’anno -ha dichiarato l’assessore dei lavoripubblici Angelo Carta -. La dota-zione finanziaria aggiuntiva, previ-sta dalla Giunta regionale, ci haconsentito di soddisfare tutte le do-mande ammissibili presentate daicittadini.»

La nuova graduatoria, redatta dalServizio edilizia residenziale del-l’assessorato regionale dei lavoripubblici, riguarda in totale le 1.728domande, e con lo stanziamento adisposizione tale graduatoria andràad esaurimento, consentendo il fi-nanziamento delle residue 883istanze giudicate ammissibili, manon finanziate per la mancanza difondi.

A coloro che hanno presentatouna domanda considerata ammissi-bile a contributo, verrà inviata unacomunicazione, con la richiesta dipresentazione della documentazio-ne che provi il possesso dei requisi-ti di ammissibilità e le priorità di-chiarate.

L’assessorato ai lavori pubblici ha finanziato ben 1.728 domande

Contributi di 25.000 euro a fondo perdutoper acquisto, recupero e costruzione 1ª casa

Il porticciolo turistico di San-t’Antioco diventerà il quartoporto delle Sardegna utilizzabiledai disabili. è quanto emerso

nel corso della presentazione delprogetto, chiamato “Divers specia-li”, elaborato della cooperativa SanLorenzo di Iglesias.

«Intendiamo rendere fruibili ibenefici del mare - ha spiegato Giu-

seppe Madeddu, presidente dellacooperativa San Lorenzo - rispettoa problematiche che sono condivi-se da tutte ma spesso dimenticate.»

Un progetto che si riferisce aidisabili che devono trovare anchenei porti visibilità ed accoglienza.

Così, sfruttando l’affidamento del-lo Yacht Sara IV, la barca seque-strata qualche anno fa a dei traffi-canti di droga ed affidata dal giudi-ce alla cooperativa iglesiente per losvolgimento di attività sociali, è sta-to elaborato un progetto condivisodal Comune di Sant’Antioco.

L’imbarcazione, che sarà gestitada un equipaggio di tre persone, è

stata attrezzata con dieci posti letto,cinque cabine ed un ampio salone.Partendo dallo scalo turistico di San-t’Antioco navigherà, con a bordo idisabili, per cinque ore nell’arcipe-lago sulcitano diventando di volta involta u’accogliente palestra per le-

zioni di pesca, momenti di promo-zione sociale, socializzazione, in-contri con le scuole e le famiglie.

«Collaborare in questo progetto- ha detto Mariella Piredda, asses-sore comunale alle politiche - signi-fica dare la possibilità ai nostri cit-tadini più deboli di avere dei bene-fici in un settore spesso a loro proi-bito.»

Il progetto presentato al portic-ciolo prevede anche l’utilizzo di bar-che a vela e canoe. Inoltre, in un pros-simo futuro, grazie a degli istruttoriqualificati, ci sarà anche la possibi-lità di effettuare attività subacquea.

Tito Siddi

è stato presentato il progetto sociale della Coop San Lorenzo

Il porticciolo turistico di Sant’Antiocosarà utilizzabile dai diversamente abili

Il porticciolo turistico di Sant’Antioco.

Calasetta.

Il momento dell’estrazione del biglietto vincente il primo premio, la Citroen C1.

Il sindaco Mario Corongiu.

Il presidente Giuseppe Madeddu.

L’assessore ai LL.PP. Angelo Carta.

La Saremar è stata regionalizzata a costo zero.Antonello Mereu.

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13La Provincia del Sulcis IglesienteAnno XV • N° 224 • 2 Agosto 2010

Per celebrare la 20ª edizione delFestival Narcao Blues, l’asso-ciazione culturale ProgettoEvoluzione ha allestito un pro-

gramma di grande qualità, con ottoconcerti destinati ad entrare nella sto-ria della rassegna, e i suoi sforzi nonsono andati delusi.

Dal 21 al 24 luglio il piccolo co-mune del Basso Sulcis è stato lette-ralmente travolto dalle note della“musica del diavolo”, in un’atmo-sfera gioiosa che ha coinvolto tantis-simi appassionati provenienti da ogniangolo della Sardegna. In questi ven-t’anni Narcao Blues è riuscito a in-staurare con il “suo” pubblico unrapporto di fedeltà assoluta e il primoobiettivo degli organizzatori al mo-mento di allestire il programma è pro-prio quello di non deluderlo.

Per celebrare degnamente il Ven-tennale, Progetto Evoluzione ha pro-posto diversi progetti musicali, dedi-cati al passato, al presente e al futurodel blues.

Il Festival è entrato subito nel vi-vo, senza neppure il tempo per “car-burare”, mercoledì 21 luglio, con unomaggio al più famoso mancino diSeattle, Jimi Hendrix, nel 40° dellasua scomparsa. Protagonisti SonnyLandreth, 59enne chitarrista dellaLouisiana, applaudito lo scorso di-cembre al Teatro Centrale di Carbo-nia, nel corso della rassegna invernaleorganizzata da Progetto Evoluzione. EPiazza Europa si è scaldata subitofino a incendiarsi all’inizio dell’esi-bizione del grandissimo (in tutti isensi!) Popa Chubby, 50enne chitar-

rista newyorkese che entusiasmò Nar-cao già nel 1999 con il suo stile ag-gressivo ed una tecnica sopraffina.

Giovedì 22 luglio spazio al bluesinterpretato in chiave non canonica eintriso di contaminazioni, con duechitarristi pluripremiati: Eric Bibb,artista folk blues di New York, 59anni, capace di miscelare uno stiletradizionale americano “rootsy” conuna fine sensibilità contemporaena edotato di una grande voce; e LarryCarlton, 62enne di Torrence (USA)vincitore di tre Grammy Awards, bril-lante sia nelle sue esibizioni da soli-sta, sia in quelle da componente digrandissime bands.

Venerdì 23 luglio è salito sul pal-co di piazza Europa prima Mark Du-fresne, 57enne di Seattle, artista dal-le impressionati doti vocali e dall’o-riginale proposta musicale; poi una ve-ra e propria star del blues elettrico, Pe-ter Green, 64enne londinese grandeesponente del British Blues nato neglianni ‘70 che ha portato alla conoscenzadei grandi maestri americani, rivolu-zionando per sempre il Blues europeo.

Il XX Narcao Blues si è chiusosabato 24 luglio, con due gruppi diNew Orleans dai ritmi coinvolgentie travolgenti: il trio dell’inglese JonCleary, 48 anni, che ha mostrato unaenergia ed un entusiasmo fuori dalcomune e la Dirty Dozen Brass Bandche ha portato a Narcao suoni e ritmidi New Orleans.

Superata la “boa” del Ventennale,Progetto Evoluzione è chiamata oraad un’impresa forse ancora più diffi-cile: programmare il futuro.

Progetto Evoluzione ha festeggiato il ventennale con quattro giornate che resteranno a lungo nella memoria degli appassionati

Narcao, vent’anni di grandissimo bluesSuperato lo storico traguardo, gli organizzatori sono chiamati ora ad un’impresa forse ancora più difficile, programmare il futuro.

Sulla benzina

Ho letto su “Re-pubblica” chela Faib (Federa-zione Autono-ma Italiana Ta-baccai) «... rin-nova l’invito

alle associazioni dei consumatoria non creare allarmismi nell’opi-nione pubblica, allarmismi che po-trebbero avere effetti deleteri sul-l’andamento dei consumi - e perciòsull’economia - già oggi in fortecontrazione.»

Come dire: non lamentiamocitroppo, sennò le Casse dello Stato

piangono! Insomma, dobbiamo sta-re zitti anche se i carburanti, spessosenza giustificazione alcuna, au-mentano.

Il sottoscritto ha in ogni casoadottato un metodo per contenereogni aumento. Che non è quello diquel tizio che tuonava ad ogni rin-caro ed ai tempi della lira: «La ben-zina aumenta? Tanto, io ne mettosempre diecimila!»

No. Io, ed è più che sufficienteuna volta il mese per coprire ognirincaro, non uso la mia vettura, nefaccio a meno. E non mi si affermiche non tutti possiamo farlo. Certo,chi con il mezzo lavora, non può:ma si consideri che alla fin fine,

chi paga è l’ultima ruota del carro,perchè resta ovvio che le società ditrasporto caricano poi gli aumenti,giustamente perché costretti, suappunto l’ultima ruota del carro ocarretta che dir si voglia. Senzaconsiderare che chi il mezzo lo usaper lavoro, può qualche volta la-sciare a casa il furgoncino, la ber-lina o la station di cui gode per ifine settimana.

In ogni caso, ognuno può deci-dere di fare quel che vuole... io, conquegli “euri” che risparmio, coprosenza dubbio gli aumenti. Mi fac-cio un bel giro con la bici con tuttala ginnastica che ne deriva. E chil’ha visto l’ha visto...

I flash di Rinaldo Tocco

Id i o s c u r iCastore eP o l l u c e ,mitici eroi

greci, furono in-coronati da Zeusquali semidei epremiati, dopomorte, a rima-nere un giorno

sulla terra e l’altro nell’Ade. In pra-tica, era quasi un supplizio, alla fined’ogni giorno sulla terra, pensare ditrascorrere nel regno dei morti ilgiorno dopo. Trovandosi nello statodi semidei ed avendo le ali, poteva-no volare e librarsi come aquile suicieli di tutti i panorami terrestri.Naturalmente volavano a singhioz-zo, un giorno sì e un giorno no: nel-l’Ade preferivano dormire e sogna-re quanto avevano visto il giornoprima.

Passarono molti anni e dopo cheebbero visitato tutta la terra e disse-minato dei propri favori l’umanità(e molte attenzioni, soprattutto allebelle donne) cominciarono a trova-re insopportabile il rientro nel regnodell’oltretomba e a tramare, sapen-do che il buon Zeus era sempre sen-sibile a compagnie femminili avve-nenti, possibilmente prosperose.Insomma, detto tra noi, sull’Olim-po c’erano molte escort, pronte acedere i propri favori pur di diven-tare semidee. Un giorno di gran ca-lura che Castore e Polluce erano avolare sulla terra, videro fauni e si-leni rincorrere le ninfe. Una, la piùleggiadra, s’inerpicò, agilissima, sul-le pendici di uno stranissimo montee non si fece raggiungere da quegliassatanati pelosi e ubriachi seguacidel dio Pan. Castore e Polluce scese-ro sul monte a cercare la fanciulla ela trovarono mentre si bagnava lecaviglie tra i ranuncoli di un pauliche rifletteva un enorme roccia aforma di corna.

«Come ti chiami, super bella?»fecero in coro i due alati diooscuri.«Camesena mi chiamo, solitamentevivo lungo le Fonti del Clitumno inUmbria, sono venuta in Sardegna,su una nuvola, per vedere le mie so-relle e mi sono trovata inseguita daquei lestofanti che avete visto.»

Mentre parlava soave, dolce co-me il miele colato sul pane carasauspalmato di ricotta, i due arcibaldisi guardavano intorno, vedendo fat-

tezze stranissime di un montacciorugoso e spugnoso.

«Vieni spesso quassù» le chiese-ro. «Sì, ogni giorno, da quando sonoin villeggiatura, perché il panoramaè un asso di briscola, anzi di più».Dicendo questo, la ninfa dai capel-li ramati, dagli occhi di cerbiatta edalle fattezze da dar giù di testa, sialzò per condurre i dioscuri sull’or-lo circolare del monte, ad ammira-re tutto quanto si poteva scorgereall’orizzonte: dalle foreste del Sul-cis, al mare. Ai due, balenò nel cer-vello la trassa in cui impegolare Gio-ve tuonante, in quanto la grazia in-nata, pulita e spontanea di Camese-na non avrebbe avuto difficoltà ademergere tra le fattezze femminilisgarbate e provocatrici pullulanti sul-l’Olimpo.

«Senti creatura divina» fece Pol-luce «Ti piacerebbe fare una parti-ta a briscola con Zeus» «Certo che

mi piacerebbe, sono imbattibile inquel gioco di carte, così potrei chie-dergli finalmente di far uscire dallepenne il cigno del Clitumno le cuisembianze gli sono state cambiate daquella famosa strega Luxia Arrabio-sa di cui c’è un menhir evocatore,proprio a Villaperuccio».

«Dunque, belixedda» fece Ca-store «si da il caso che ci sia un buonrapporto tra noi e Zeus, se vuoi tiorganizziamo due partite a brisco-la, ma in cambio ti chiediamo che,dopo aver convinto Giove Pluvio arestituire le sembianze al tuo amato,lo convinca a toglierci le ali e farcirimanere qui sopra, ogni giorno».

La ninfa Camesena acconsentì echiese precisazioni: «Ok, vada per

le due sfide a briscola ma come fac-cio a convincerlo che voi non voletecontraddirlo a stare un giorno al-l’inferno e un altro sulla terra?»

«Semplice…» rispose Castore.«Le vedi queste rocce spugnose

sulla sommità del monte? Paionoessere uscite dal gorgo di un vulcano.Hanno fattezze infernali.»

Camesena annuì. «è sufficientetu dica a Zeus che, a giorni alterni,passereno il tempo a guardar le roc-ce e ad affacciarsi al panorama sot-tostante che, dopo aver visitato ogniparte del mondo ci pare il più belloche ci sia. Fissando le rocce osser-viamo l’inferno, contemplando il pa-norama siamo coi vivi.»

Detto fatto, s’imbastirono le tras-se e Zeus accettò le due partite abriscola, vinte regolarmente da Ca-mesena che, per l’occasione, avevaleggermente messo in maggior ri-lievo la scollatura, solo apparente-mente ingenua. Zeus perse di brutto,s’adirò, ma non scagliò i proverbia-li mille fulmini. Acconsentì di buongrado alle richieste della ninfa checorse ad abbracciare il suo Adone,finalmente liberato dagli orpelli piu-mati. I Dioscuri salutarono l’infer-no, promettendo agli inquilini cheavrebbero continuato a pensarli, rav-visandoli negli spuntoni rocciosi diMonte Narcao. L’altro giorno salen-do lassù, li ho incontrati, erano vici-no alla roccia a forma di corna. So-no tramutati in pastori e ogni tantoscendono a Villaperuccio per vede-re su internet le ultime notizie ri-guardanti gli avvenimenti dell’Olim-po. Mi hanno invitato a mangiarecon loro i sappueddus de’ pastori,pezzetti di pasta di semola, cotti nellatte appena munto. Dopo che misono leccato i baffi, mi hanno offertouna coppa d’ambrosia e sono sva-niti. Mi sono risvegliato nella vici-na necropoli neolitica di Mont’Es-su, dove, per intrattenere i bambini,si stanno allevando asinelli bianchicon occhi celesti che addolciscono lazona archeologica più importantedell’intero Mediterraneo. Nel grup-po di turisti che ammiravano gliasinelli, vi era Camesena in villeg-giatura, con i figlioli. Uffa, semprea parlare di cose serie, sto! Con un sa-luto non inventato sull’Olimpo micommiato dai miei lettori. Ciao!

Caterno Cesare BettiniVisionario diplomato

Libera interpretazione ai confini tra mitologia, favola e realtà

I mitici Castore e Polluce a Monte Narcao

Rinaldo Tocco.

Monte Narcao.

Cesare Bettini.

Sonny Landreth. Popa Chubby. Eric Bibb. Larry Carlton.

Mark Dufresne. Peter Green. Jon Cleary. The Dirty Dozen Brass Band.

Igiovani del Partito Democra-tico la aspettavano da tempo ela buona notizia è arrivata il 17giugno scorso, quando Fausto

Raciti, Segretario Nazionale dei Gio-vani Democratici ha nominato coor-dinatore Provvisorio regionale deiGD, il ventisettenne di Nuoro Da-vide Montisci, il quale senza per-dere tempo ha chiesto la disponibil-ità per fissare le riunioni in ognunadelle otto province, per provvederealla nomina dei coordinatori pro-vinciali provvisori.

La federazione provinciale di via-le Arsia a Carbonia ha ospitato lu-nedì 19 luglio l’assemblea giovanile,nel corso della quale è stato nomi-nato il coordinamento provvisoriodei Giovani Democratici del SulcisIglesiente: coordinatore Federico Fan-tinel, 28 anni, di Bacu Abis; vicecoordinatori Rita Lai, Ivano Diana,e Marco Crobeddu, rispettivamentedi Carbonia, Sant’Antioco e Iglesias.

Capiamo meglio chi sono i Gio-vani Democratici con Davide Mon-tisci. Qual’è il Vostro progetto?

«I Giovani Democratici sonoragazzi tra i 14 ed i 29 anni che cre-

dono nel progetto riformista del Par-tito Democratico. L’organizzazionegiovanile del partito deve essereuna scuola di formazione continua,ed un vero e proprio collante tra ilmondo giovanile e quello del parti-to, nel senso che chi fa parte deiGD deve interagire con il mondodelle associazioni, dello sport, dellacultura, che abbracciano le gener-azioni tra i 14 ed i 29 anni, farsicarico dei problemi di queste realtànei territori nei quali svolge la pro-pria attività, essere portatore di ideee proposte a tutti i livelli ammini-strativi, dentro e fuori le istituzioni.»

Ci sarà un tesseramento che per-metterà poi di giungere al Congresso:come funzionerà?

«Il tesseramento valido per i con-gressi comincerà a metà settembree finirà a metà novembre. Due mesidi tempo sono una finestra di tem-po adeguata per permettere a tutti iragazzi che abbiano la voglia di par-tecipare alle attività della giovanile(e, sopratutto, di poter contare nel-la scelta della propria classe diri-gente) per potersi tesserare.»

I congressi provinciali si svol-

geranno tra novembre e dicembre, ele modalità saranno decise in con-certo col segretario nazionale GDFausto Raciti, fino ad arrivare alcongresso regionale intorno a gen-naio 2011, consegnando alla Sar-degna i propri organismi dirigenti,riportandola in linea con il restod’Italia.»

Il gruppo dei GD si propone diessere uno strumento per far avvic-inare i giovani alla politica. Vuoi direqualche parola ai giovani simpatiz-zanti che vorrebbero unirsi al vostrogruppo?

«Non mi piace essere dispensa-tore di consigli, però credo che qual-siasi giovane tra i 14 ed i 29 anninon debba delegare ad altri il pro-prio futuro e le proprie scelte. Perquesto motivo dovrebbe dare vocealle proprie idee all’interno di unmovimento politico, ed essere in gra-do di attingere alle idee degli altri,ma sopratutto poter far parte di unaorganizzazione forte e strutturatanei territori, un vero e proprio “me-gafono generazionale”.»

Cinzia Firinu [email protected]

Anche in Sardegna parte il progetto dei giovani democratici

A fine anno i congressi provinciali dei GD

La Provincia del Sulcis IglesienteTel. e Fax 0781 670155 • [email protected]

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14 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XV • N° 224 • 2 Agosto 2010

Co m ed i s s eAngelM. Zot-

to, maestro ditango tra i più au-torevoli al mon-do, nessuna dan-za popolare rag-giunge il mede-

simo livello di comunicazione tra icorpi. Emozione, energia e respirosi mescolano un in un turbine dimusica, testi e corpi, perfettamentesincronizzati. Questa volta, la tec-nica ha prevalso sull’improvvisa-zione e gli appassionati avrebberogradito una prima donna più torri-da, dal corpo sinuoso come le vereregine del tango, non una languida,seppur eccellente, prima ballerinaprestata dalla danza classica. Pocoimporta: il pubblico di Carbonia chegremiva l’anfiteatro di piazza Mar-milla, il 3 luglio, ha accompagnatocon fragorosi applausi l’esibizionedei ballerini Kledi Kadiu ed AnbetaToromani, accompagnati dalla mu-sica del trio ContraMilonga, il qua-le si esibisce il tutto il mondo nelrepertorio tanguero.

Fabio Furia al bandoneon, FrancoFinocchiaro al contrabbasso e Mar-cello Melis al pianoforte hanno suo-nato, riarrangiandoli, i più bei tanghidi Astor Piazzolla e, con maestria epassione, hanno accompagnato i dueballerini, scoperti anni fa da Mariade Filippi e resi noti dalla trasmis-sione televisiva “Amici”. Il norma-le passo di una camminata si è tra-sformato in un abbraccio frontaleasimmetrico, in movimenti nervosie appassionati, scanditi dal suono delbandoneon, una sorta di fisarmonicadi legno con dei pulsanti, che pro-duce note differenti a seconda che ilmantice venga compresso o dilata-to. Pur non utilizzando strumenti apercussione, ma suonando e dando

forti accenti di battuta e marcatureritmiche il trio ha dato vita ad unamusica sincopata e impetuosa. Fa-bio Furia, con il quale ci siamo in-trattenuti a fine spettacolo, si è di-chiarato soddisfatto dell’accoppiataContraMilonga Kadiu-Toromani.Stringendo il bandoneon tra le brac-

cia, lo strumento che meglio lo rap-presenta, il fondatore e solista deiContraMilonga, ci ha raccontato isuoi esordi musicali, lo studio delpianoforte e della fisarmonica clas-sica a sette anni.

Come mai - gli domando - deci-

se di diplomarsi in clarinetto, aven-do esordito con differenti strumentimusicali?

«Era l’unico strumento che i mieisi potevano permettere, finanziaria-mente, per potermi far accedere alconservatorio, il meno caro, presen-te sul mercato.»

Dal momento che si diplomò insoli quattro anni e con il massimo deivoti, desumiamo che, alla fine, sia na-to comunque un certo amore fra Furiaed il clarinetto, ci auguriamo, solomomentaneamente messo da parte.

Cinzia Crobu

Cinzia Crobu.

Kledi Kadiu. Foto Fabio Fois Kledi Kadiu e Anbeta Toromani. Foto F.F.

Fabio Furia.

Avent’anni dalla pubblica-zione sul Bollettino Uf-ficiale della Regione (BU-RAS) della legge regio-

nale 7 giugno n. 31 “Norme per l’i-stituzione e la gestione dei parchi,delle riserve e dei monumenti na-turali, nonché delle aree di partico-lare rilevanza naturalistica e am-bientale”, non sono stati rispettati itempi di attuazione della stessalegge e inoltre non è stata effettuatala procedura per istituirne altri.

Cosa sono i “monumenti natu-rali”?

Questi sono delle unità paesag-gistiche singolari e caratteristichedel territorio. Essi sono abbastanzafruibili, perché facilmente raggiungi-bili e visitabili all’interno di un con-testo inseribile sia nei parchi chenelle riserve, ma anche in porzionidi territorio non soggetto a vincoli efacilmente valorizzabili, avendo co-sì la possibilità di arricchire il territo-rio delle nostre comunità.

L’articolo 4 della legge discipli-na questo argomento, il comma 1prevede: «Sono monumenti natura-li singoli elementi o piccole super-fici di particolare pregio naturalisticoo scientifico che debbono essere con-servati nella loro integrità».

Questo la dice lunga su cosa puòessere il monumento, la sua presen-za e valorizzazione del territorio.Essi debbono avere delle caratteri-stiche e peculiarità singolari, in mo-do da essere inseriti in percorsi escur-sionistici sia motore, sia pedonali,equestri e ciclabili.

Questi fanno parte della nostracultura e spesso sono soggetti a cre-denze popolane che sfociano in leg-gende, come il caso delle sette roc-ce a Mont’Ega, nel comune di Nar-cao, che i detti popolari fanno appa-rire come sette frati che andavano arubare, poi scoperti da Dio che li hatrasformati in rocce.

Questi monumenti sono anche

legati ad attività antropiche, comenel caso di “Conca ‘e Cerbu”, nelcomune di Nuxis, dove all’azionecombinata della natura, cioè la for-mazione di un torrione calcareo, èintervenuta l’attività antropica do-vuta alla costruzione di un nuraghesulla cima, così anche a “Conca deCarrogas”, al confine tra Nuxis eSiliqua, dove l’altura è rappresenta-ta da un “disco” granitico.

Altri monumenti naturali posso-no essere le cascate “Su Corropu deTiriccu” a Nuxis, “Su Sciropedda-droxiu” a Siliqua e “Sa Spindua” aSantadi. Possono essere incisionicarsiche come la “Forra di Cala-mixi” nel comune di Santadi, anchele grotte carsiche che hanno interes-

se turistico “Is Zuddas e il Campa-naccio” a Santadi, o archeologico“Monte Meana, grotta Pirosu”, nel-la prima sono state rinvenute due deemadri prenuragiche, nella secondaun tempio ipogeo nuragico unico intutta la Sardegna e forse in Italia,sempre a Santadi.

A Carbonia, a “Su Carropu”,sono stati rinvenuti reperti archeo-logici del Neolitico antico. In alcunicedimenti di cavità carsiche avvenutia Narcao, causati dalla mancanzadella pressione idrostatica dell’ac-qua, sono stati trovati dei reperti ar-cheologici prenuragici. Sal punto di

vista speleologico e scientifico è daricordare la “Cava Romana” a Nu-xis, non solo per l’evoluzione carsicadella cavità ma anche per il ritrova-mento di alcune specie faunistichenel suo interno, come rarissimi inset-ti e anfibi (speleomantes genei o geo-tritone) che sono dei veri e proprifossili viventi, cioè specie che si so-no adattate in questi microambienti,isolandosi dall’esterno.

Non vanno dimenticate le risor-genti carsiche che approvvigionanoparzialmente o quasi totalmente gliacquedotti comunali, ad esempio la“Grotta Cuccuru Tiria” a Iglesias ela grotta dell’acquedotto a Nuxis.

L’articolo 23 della legge discipli-na in modo più completo cosa sonoi monumenti, il comma 4 detta l’e-satta delimitazione delle aree, l’even-tuale zona di rispetto, il regime ditutela e le attività consentite.

Una volta individuato il sito, su diesso è vietata qualsiasi alterazionesia del monumento che dell’area.

Per stabilire se una determinatastruttura può essere classificata co-me “monumento naturale”, vannoconsiderati vari parametri:

a) localizzazione (comune, pro-vincia, località):

b) parametri di valutazione (di-mensione, variazione cromatica, va-lenza, ecc.);

c) valutazione (bassa, media, al-ta, molto alta);

d) utilizzazione e tutela, con pro-poste di valorizzazione, tutela e ri-ferimenti bibliografici.

In Sardegna sono stati riconosciu-ti 24 monumenti naturali e 16 areedi rilevante interesse naturalistico,di cui pochissimi nella nostra zona.è auspicabile che i nostri siano in-seriti al più presto, perché fanno parteintegrante del nostro territorio e laloro conoscenza arricchisce non so-lo l’elenco delle bellezze naturali maanche il nostro bagaglio culturale.

Roberto Curreli

La legge regionale n. 31 del 1990 disciplina la materia

«Valorizziamo i nostri monumenti naturali»

Le grotte di Is Zuddas.

Grande successo il 3 luglio a Carbonia per Kledi Kadiu ed Anbeta Toromani, accompagnati dal trio ContraMilonga

Il Tango, quel pensiero triste che si ballaFabio Furia, fondatore e solista dei ContraMilonga, racconta i suoi esordi musicali e lo studio di pianoforte e fisarmonica classica.

La splendida intramontabile Patty Pravo, la ra-gazza del Piper, e il talento emergente Noe-mi, hanno entusiasmato il pubblico di Porto-scuso nei due concerti tenuti lo scorso 22 lu-

glio sul piazzale della centrale “Grazia Deledda”, or-ganizzati dall’Enel nell’ambito della rassegna “Cor-renti Musicali”, con quattro date a ingresso gratuito.

Una corrente di energia e una corrente musicale. Siuniscono, si mescolano, formando un unico flussoimponente, in grado di coinvolgere e di emozionare.

La centrale Enel è stata aperta eccezionalmente aivisitatori come location di un grande evento che,come previsto, ha coinvolto il pubblico con contami-

nazioni di genere e interazioni fra artisti appartenentia diverse generazioni della musica italiana.

Le altre tappe si sono svolte il 14 luglio nella centra-le di Porto Tolle, il 7 agosto nella centrale “FedericoII” di Brindisi e, infine, il 27 luglio nell’impianto inti-tolato a “Eugenio Montale” a La Spezia.

La manifestazione anche quest’anno ha messo in

luce la volontà di Enel di avvicinare anche i non espertia una ricchezza che appartiene a tutti: l’energia.“Correnti Musicali” si inserisce in una serie di inizia-tive che uniscono l’azienda al mondo della musica,prima fra tutte la scelta, nel 2003, di essere socio-fon-datore della prestigiosa Accademia di Santa Cecilia.

La Centrale Enel Grazia Deledda ha ospitato i due concerti

Patty Pravo e Noemi incantano Portoscuso

Patty Pravo. Foto di Ignazio Vacca Noemi. Foto di Ignazio Vacca

LATINIAVino dolce da vendemmia tardiva di uve Nasco

dei vigneti ad alberello - antica vigna “Latina” -

del Basso Sulcis della Sardegna.

Vino mediterraneo, caldo, solare che,

servito a 10°-12° C, esalta il dessert

e partecipa a tutti i momenti di incontro e di festa.

Ha ricevuto il “Premio speciale”

“miglior vino dolce dell’anno” 2002

e i 3 bicchieri del “Gambero Rosso”

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Miglior vino da dessert al Vinexpò 2001 di Bordeaux.

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Mandata in archivio lacontraddittoria stagione2009/2010, caratterizza-ta da un bilancio modesto

nel campionato di Eccellenza, conclu-so distante dalla zona play-off postacome obiettivo stagionale e da un com-portamento brillantissimo quello nel-la Coppa Italia dilettanti, conclusa conl’amara sconfitta nella finalissima diNuoro contro il Porto Torres, il Car-bonia guarda al futuro e prepara lanuova stagione agonistica.

Alle prese con limitate disponibi-lità economiche e consapevole di do-ver affrontare un campionato assaidifficile che vedrà al via quasi certa-mente tutte le maggiori esponenti delcalcio sardo, Torres, Olbia e Nuoresein testa, la società guidata dal presi-dente Pino Giganti ha deciso di cam-biare strategia, puntando alla salvez-za, da raggiungere attraverso la valo-rizzazione dei giovani del territorio.

Per perseguire questo obiettivosono stati posti alcuni punti fermi. Ilprimo è costituito dalla conferma deltecnico Graziano Mannu che ha spo-sato il progetto ed è pronto a ripartirecon rinnovato entusiasmo.

La rosa verrà costruita intorno adalcuni punti fermi protagonisti dellastagione passata che quasi certamen-te saranno il portiere Bove, Giandone Noli per la difesa; Milia per il cen-trocampo e Alessandro Basciu perl’attacco. Sono ancora incerte le po-sizioni di Trogu, richiesto dalla Nuo-rese, e Puggioni, molto vicino allaTorres.

La società, intanto, ha iniziato asondare il terreno per l’acquisizionedi alcuni dei migliori giovani emersi

lo scorso anno nelle squadre del terri-torio e per farlo ha deciso di avvalersidell’apporto di Mauro Barlini, giàpresidente della società, che dovrebbe

ricoprire il ruolo di direttore sportivo.L’ufficializzazione potrebbe arrivarea brevissima scadenza.

La rosa sarà completata con i mi-

gliori giovani emersi nella squadraallievi allenata da Fabrizio Caria,fresca vincitrice della fase regionaledella 47ª Coppa Santa Barbara (in fi-

nale sul Gonnesa, vincitore della fa-se locale), e della formazione Junio-res, allenata da Maurizio Ollargiu,anche lui confermato.

15La Provincia del Sulcis IglesienteAnno XV • N° 224 • 2 Agosto 2010

Archiviata l’opaca conclusione della stagione 2009/2010, la società biancoblù punta alla salvezza e alla valorizzazione del vivaio

Graziano Mannu guiderà un Carbonia giovaneIntorno a 4-5 giocatori d’esperienza, verranno inseriti i giovani, pescando anche tra gli allievi che hanno vinto la Coppa Santa Barbara.

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Caro “Carlino”, è trascorso un mese da quan-do ci hai lasciato e sento fortemente il desideriodi dirti che te ne sei voluto andare come arri-vasti in quella torrida estate del 1949, in silenzio.

Usando una metafora, posso dirti che già quando haimesso piede a Carbonia lo hai fatto in punta di piedi, inpantofole, perché ti sei tolto le scarpe per fare meno ru-more. Quello stesso silenzio ha accompagnato la tua esi-stenza, sia da giocatore che da grande uomo quale sei stato.

Non vorrei e non voglio fare un necrologio, ancheperché, conoscendoti bene, non lo apprezzeresti, ma por-tare in me il tuo dolce ricordo, dalla tua semplicità alle tueimprese calcistiche, dai nostri incontri alla nostalgia diun calcio che non c’è più.

In questo momento mi ritornano in mente aneddoti ericordi, perché il tuo modo di essere era privo di ogniforma di protagonismo. Ricordi quando Perati e Marti-netti, allenatore e dirigente della gloriosa Carbosardaandarono di persona a Bomporto, tuo paese natale, perconvincerti ad accettare il trasferimento a Carbonia do-po il tuo forte diniego? Era appunto l’estate del 1949 eavevi concluso la stagione calcistica giocando con laJuventus “Riserve”, allenandoti fianco a fianco congiocatori del calibro di Boniperti, Muccinelli, i fratelliSentimenti anche loro della sua stessa città d’origine,ed altri ancora che hanno fatto poi la storia del calcioitaliano. La società piemontese, infatti, non credendonelle tue qualità, decise di cederti alla Carbosarda, perfarti disputare un campionato come quello di serie Cche già conoscevi per l’esperienza maturata nella sta-gione 1946/47 con il Crevalcore.

Dalla stagione 1949/50 sino al campionato di serieD 1963/64, hai vissuto da protagonista le pagine piùbelle ed esaltanti della gloriosa squadra biancoblù, invirtù delle 380 partite disputate prima con la Carbosar-da e poi con il Carbonia. Non hai più voluto la città mi-neraria, anche perché sposando una ragazza locale,Elena e con i tre figli Hubert, Franco e Katia (prematu-

ramente scomparsa a soli 33 anni), hai fatto di Car-bonia la tua città d’azione. Per più di cinquant’anni, tisei portato addosso, come se fosse una tua seconda pel-le, i colori biancoblù, prima da calciatore e poi comefactotum della squadra. Per questo motivo sei conside-rato non solo la bandiera della squadra biancoblù, ma“un monumento” o “un’icona” della città del carbone.

Ricordo di averti incontrato alcuni giorni prima dellatua scomparsa mentre, con il tuo fedele cagnolino, cam-minavi lungo la via Dalmazia e, parlando del più e delmeno, mi hai promesso che con il bel tempo, in autunno,saresti ritornato nuovamente a frequentare il “Comu-nale”! Mi hai fregato, Carlino! A tal proposito, ti fac-

cio sapere, come ho avuto modo di dire in altre circo-stanze, che lo stadio comunale, tua seconda casa peroltre mezzo secolo, verrà a te intitolato.

Prima di salutarti, immagino che da lassù, trovandoticon i tuoi amici Cavallini, Michelucci, Dioni, Trenzani, Pin,Bercarich, Lasi, Podda, Gennari, Torriglia, Cocciu, Fiori,Antoniani e altri ancora, organizzerai certamente qualchepartitella, senza per questo fare un torno al buon Dio.

Ciao CarlinoFranco Reina

Carlo Zoboli, un amico che non c’è più

Arrivasti dalla Juventus nel-la città del carbone per in-dossare la maglia bianco-blù della Carbosarda, per

onorarla e difenderla in tutti gli sta-di d’Italia del torneo di serie C.

Quella maglia l’hai indossata si-no al campionato 1963-64, poi haiappeso le scarpette al chiodo, ma haiproseguito come massaggiatore econsigliere unico, ascoltato da tutti gliallenatori del Carbonia che si sonosusseguiti sino ad oggi.

Per tantissimi di noi, che abbia-mo calcato prima la terra battuta, poiil manto erboso dello stato comuna-le, tu sei stato il punto di riferimen-to, l’esempio da emulare. Ma nono-stante la passione e gli sforzi com-piuti, nessuno è riuscito non solo adeguagliarti, ma neppure ad avvicinar-si al tuo livello tecnico e di classe.

Per noi ex calciatori e per i tifosidell’intera città di Carbonia, viene amancare il pilastro cardine del calcio.

Chissà quanti cimeli avrai con-

servato e tenuto in qualche cassettodella tua casa. Noi, con il consensodei tuoi cari faremo sicuramente ope-ra di convincimento presso l’Am-ministrazione comunale, perché al-

l’interno della Grande Miniera ven-ga istituito il Museo del calcio dovepoterli custodire.

Hai avuto accanto per oltre 60anni di matrimonio (festeggiati il 5

maggio) una moglie amorevole e ap-passionata come te del calcio. As-sieme ai tuoi figli ha rispettato la tuavolontà di avviarti alla tua ultimadimora con gli abiti che hanno con-traddistinto tutta la tua vita: panta-loncini, maglietta, canadese e scar-pe da tennis.

Con te, Carlino, vola verso l’altoquel pallone che hai utilizzato comestrumento artistico della tua vita. Conquel pallone ora avrai uno spazio, uncampo infinito a disposizione, dovegiocherai la partita più lunga, quel-la che continua per sempre.

Quei tifosi che ti hanno acclama-to e osannato durante le 380 partitegiocate col Carbonia chiederanno inprestito le parole usate da Rino Gae-tano in una sua canzone che recita-va: «Ma il cielo è sempre più blù».

Oggi nella città di Carbonia, lenostre menti e i nostri cuori, pen-sando a te, Carlino Zoboli, vedrannoun cielo sempre più... biancoblù.

Enzo Pisanu

Un secondo ricordo della grande bandiera del calcio biancoblù

Carlo Zoboli, un esempio per i giovani

Franco Reina e Carlo Zoboli.

Carlo Zoboli.

Pensate alla maratona 42 km!Sono tanti, non molti corri-dori hanno percorso questadistanza; ma pensate di do-

verne fare altri 58 oltre l’arrivo, è dif-ficile solo immaginare di riuscire agiungere fino in fondo. 100 km sonouna distanza estrema, mettono a du-ra prova le risorse fisiche e mentali,anche se sei allenato e determinatocome pochi. Forse serve un po’ diincoscienza per pensare di affronta-re una distanza simile. Ma la pas-sione per la corsa e la sfida contro ipropri limiti hanno spinto Italo Mur-gia ad affrontare mesi di duri alle-namenti per preparare la gara che daFirenze attraverso gli Appennini por-ta a Faenza, sui luoghi resi tristemen-te famosi dal brigante romagnoloStefano Pelloni noto come “Il Pas-satore”. Questa è, tra le 100 km chesi corrono nel mondo, una delle piùfamose e partecipate, inoltre, il suopercorso la rende ulteriormente piùestrema per le differenze di quota chei corridori devono affrontare. Italosi allenato per mesi sulle strade delSulcis con il supporto di tutti i suoicompagni di squadra che non lo han-no mai lasciato da solo; è partito daCarbonia accompagnato da due com-pagni di squadra, Ignazio Pireddu eMassimo Pilloni, che lo hanno se-guito lungo il percorso alternandosiin macchina e bicicletta per fargli dasupporto tecnico.

«Immaginavo una gara dura -racconta Italo - ma lo è stata ancoradi più. Inaspettatamente intorno alkm 38 sono stato colpito da crampi,solo grazie al supporto di Ignazio eMax sono riuscito a superare la cri-

si e proseguire. Non avevo mai per-corso più di 60 km in allenamentoed essendo la mia prima esperienzalunghissima, non avevo idea di cosami aspettasse più avanti.»

La gara è partita da Firenze alle15.00 di sabato 29 maggio, i corri-dori hanno dovuto affrontare la pri-ma metà del percorso salendo di quo-ta fino al passo della Colla di Casagliasull’Appenino tosco-emiliano a quota913 m, per poi scendere per altri 50

km circa fino all’arrivo di Faenza.Tra le altre difficoltà gli atleti

hanno dovuto fare i conti con la stra-da aperta al traffico delle auto e conil buio, in quanto buona parte dellagara si è svolta nelle ore notturne.

Lasciamo ancora alle parole diItalo le sensazioni provate.

«Non è facile riportare le emo-zioni e le sensazioni vissute durantela gara, alla fine credo che sianoqualcosa di veramente personale,sensazioni consumate sul momentoin situazione di estremo sforzo fisi-

co e mentale che rimangono nel tuobagaglio e che solo chi le ha pro-vate riesce a capire.»

Italo è arrivato a Faenza primadelle due del mattino; ha concluso lagara in 10h 57’ 58’’ arrivando 170°assoluto su 1.026 atleti giunti al tra-guardo, alla partenza gli atleti erano1.221. L’obiettivo di Italo non erasicuramente questo, ma l’insorgeredi problemi fisici lo ha costretto a ri-durre il ritmo e raggiungere l’obiet-

tivo di tutti coloro che corrono lun-ghe distanze: arrivare alla fine!

«Sono contento - conclude Italo- di aver concluso questa mia pri-ma esperienza su una distanza cosìlunga; questo mi da lo stimolo peraffrontare in futuro la prossima100 km con più esperienze e deter-minazione, con la speranza di avertracciato una strada che spero per-correranno i miei compagni disquadra.»

Allora alla prossima 100 km!Franco Pomata

Interessante esperienza per il maratoneta dell’Atl. Cortoghiana

Italo Murgia alla 100 km del Passatore

Italo Murgia.

Graziano Mannu. Mauro Barlini.

La squadra del Carbonia che ha vinto la 47ª Coppa S. Barbara. Foto di Fabio Murru

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IL NUMERO 224 2-15:IL NUMERO 181 2/11 03/08/10 07.55 Pagina 2

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16 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XV • N° 224 • 2 Agosto 2010

Visite Guidate ai siti minerariPorto Flavia - Masua Grotta S. Barbara - Miniera S.Giovanni

Galleria Henry - Buggerru

Miniera di Funtana Raminosa - Gadoni

Galleria Villamarina - Monteponi

Galleria Anglosarda - Montevecchio

Museo delle macchine - Masua

I siti minerari sono visitabili su prenotazione chiamando i numeri:0781 491300 - 348 1549556 - 349 5503147; oppure contattandoci via fax

al n° 0781 491395 o tramite e-mail [email protected] le scolaresche e i gruppi organizzati sono previste particolari condizioni economiche.

Ulteriori informazioni sono disponibili sul nostro sito www.igeaminiere.it.

Comune di DomusnovasProvincia di Carbonia Iglesias

P.zza Caduti di Nassirya, 1 - Tel. 0781 70771 - Fax 0781 72368

Le grotte di San Giovanni

SindacoAngelo DeiddaVicesindacoMarco CuccuAssessori

Luigi Bacchis, Gianpaolo Garau, Alessio Mura, Attilio Stera, Gianfranco ToluPresidente del Consiglio comunale

Erizio PrantedduConsiglieri

Luigi Bacchis, Stefania Cabboi, Sergio Cadoni, Mario Cera, Marco Cuccu,Isacco Demarchi, Pietro Angelo Fonnesu, Gianluigi Fonnesu, Gianpaolo Garau,

Alessio Mura, Maria Carmela Pilloni, Attilio Stera, Gianfranco Tolu,Silvana Usai, Massimiliano Ventura

IL NUMERO 224 1-16:IL NUMERO 181 4/9 03/08/10 10.32 Pagina 1

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AI CONFINI TRA SARDEGNA E JAZZVenticinquesima edizione • Sant’Anna Arresi • 23-30 Agosto 2010

Poco meno di trent’anni fa - era il 25 no-vembre 1970 - il corpo di Albert Aylerfu ripescato nelle acque dell’East River, aBrooklin. Una morte, la sua, certamente

improvvisa e inattesa, attorno alla quale sono aleg-giate le più disparate ipotesi: oggi, tuttavia, i bio-grafi sono pressoché concordi nell’attribuirla adun gesto suicida o a un tragico incidente. Sia Vale-ry Wilmer che Jeff Schwartz, autori di due ric-chissime ricostruzioni della vita e dell’opera delsaxofonista di Cleveland - vi era nato il 13 lugliodi 34 anni prima - mettono in evidenza alcunetestimonianze provenienti da persone a lui vicine,da cui si deduce uno stato di stanchezza psichica,prima che fisica, vissuta da Ayler nelle ultime set-timane della sua esistenza, oltre che atteggiamen-ti quanto meno bizzarri. Come il cospargersi ilcorpo di una sostanza oleosa - le fotografie scat-tate alle Nuits de la Fondation Maeght, risalenti aquattro mesi prima della morte, ne sono un esem-pio - come protezione dalle «vibrazioni del mondo».

Non sorprenda che, nel tratteggiare la vicendaumana e artistica di Albert Ayler, si possa princi-piare dal punto più basso della sua parabola. Siscorge, infatti, in quell’evento tragico, casualmen-te avvenuto o deliberatamente scelto, uno spettrosimbolico che si aggancia alla biografia e all’este-tica ayleriana. Un finale in contraddizione rispet-to a una vita condotta senza conflitti personali,seppure in contraltare con una musica decisa-mente “conflittuale”: oppure, un filo che si spezzaquando lo sforzo immane dell’artista, qualità este-tica della sua espressione, finisce per fare i conticon lo stremo delle forze.

Vi è chi ha legato il sound potentissimo del te-nore di Ayler, le trame ritmiche dei contrabbassi-sti e batteristi che hanno operato insieme a lui, ai

rumori della rivolta degli anni Sessanta. Il travisa-mento è evidente nei titoli “spirituali” delle com-posizioni del Nostro: una visione ormai superatae che potrebbe fare il paio con certi giudizi rela-tivi al Coltrane degli anni Sessanta, con quelladefinizione a dir poco obsoleta che voleva “hun-gry young tenormen” quei tenorsaxofonisti che nonhanno mai confuso estremismo estetico con rab-bia sociale.

«Lui è partito, forse, là dove mi son fermato io», dice-va non a caso lo stesso Trane nel novembre 1966,additando Ayler come uno dei suoi eredi: due pun-ti fermi che sono nel medesimo istante anche duepunti di partenza. Ayler, nel magmatico movi-mento della new thing, è senza dubbio l’innova-tore estremo: potenza sonora, scelta di materialitematici oscillanti fra la cifra grottesca e ambien-tazioni “fanfaresche” della tradizione delle brassband militari - dall’esperienza in divisa di stanzain Europa - e della musica afroamericana primiti-va, richiami nella titolazione ad una spiritualitàche supera l’ultimo Coltrane e si porta perfinodentro una sorta di animismo “inconsapevole”.

Innovazione, tradizione, ancestralità: Ayler è de-cisamente un apax nella storia della musica afroa-mericana, anche se la lezione estetica è tutt’altroche rimasta senza eredi.

Vi sono esempi mirabili già nelle espressionistrumental-estetiche degli anni Settanta, di marcaAACM, e recuperi successivi, più espressivi cheemozionali, negli Ottanta e Novanta. Con ripro-posizioni disposte sul versante espressionista diquello che già poteva definirsi esteticamente “ay-lerismo”, che vanno dispiegandosi negli anni delnuovo millennio.

Questo decennio ha mostrato che la lezione diAyler non è legata al contesto sociale e culturale

degli anni Sessanta: affonda in esso le radici, in pro-fondità, ma si pone oggi come linguaggio univer-sale, esteticamente in piena dialettica con la con-temporaneità. Non meno “fuori dal tempo” della le-zione di Ornette, vivo quanto (o, forse, perfino dipiù) quello del padre fondatore del free jazz. Ilprogramma di concerti che l’Associazione Cultu-rale Punta Giara propone per il XXV Festival In-ternazionale “Ai confini tra Sardegna e jazz”, si ponel’obiettivo di un omaggio ad Albert Ayler, par-tendo in primo luogo da questa considerazione:

non proporre la tematica di una semplice (e sem-plicistica) “attualità” del Nostro, ma, appunto,l’argomento dell’universalità della sua musica.Legatissima, come è da sempre la musica afroa-mericana, al momento storico in cui essa si dispie-ga, capace altresì di proporsi come struttura atem-porale: come sistema linguistico “assoluto”. Ed èpoggiando su questo assunto, ormai assodato nel-l’esegesi dell’opera ayleriana, che è stato costrui-to il cartellone dell’edizione del “quarto di secolo”del Festival di Sant’Anna Arresi.

IL PROGRAMMA

23 AgostoZU Special Guest Peter BrötzmanJacopo Battaglia (drums) - Massimo Pupillo (bass)Luca Mai (baritone sax) - Peter Brötzmann (sax)

PUPILLO - PREVITE - O’MALLEY Stephen O’Malley (guitar) - Massimo Pupillo (bass)Bobby Previte (drums)

24 AgostoCHARLES GAYLE SOLOCharles Gayle (piano)

BELLS OF SANT’ANNAdiretto da Alan SilvaAlan Silva (bass) - Joe Bowie (trombone)Warren Smith (drums) - On Ka’a Davis (guitar) Evan Parker (sax) - Juini Booth (bass)Greg Ward (sax) - Bob Few (piano)

25 AgostoPROIEZIONE VIDEO

“MY NAMES IS ALBERT AYLER”film di Kasper Collins

In contemporanea

SONGS OF ALBERT AYLERdiretto da Charles GayleCharles Gayle (sax) - Hamid Drake (percussions)Harrison Bankhead (bass) - Chad Taylor (drums)J. Paul Bourelly (guitar)

SEEDS OF DJUKEdiretto da On Ka’a Daviswith Famous Original Djuke Music PlayersOn ka’a Davis (guitar) - Juini Booth (bass)

David Pleasant (drums) - Nick Gianni (sax)Meg Montgomery (electric trumpet)

26 AgostoBOB FEW TRIOBob Few (piano) - Ichiro Onoe (drums)H. Robert Swift (bass)

ARCHIE SHEPP QUARTETArchie Shepp (voice, sax) - Tom McClung (piano)Darryl Hall (double bass) - Steve McCraven (drums)

27 Agosto

34/5et Vincitori Seminari“Marcello Melis” edizione 2009Francesco Chiapperini (alto sax)Paolo De Liso (drums) - Marco Mascaro (guitar)Mauro Medda (trumpet) - Giovanni Perri (bass)

HOMAGE TO ALBERT FRED and BILLHamid Drake (drums) - Evan Parker (sax)Peter Brötzmann (sax) - Harrison Bankhead (bass)

28 Agosto

PROIEZIONE VIDEO

“SPEAKING IN TONGUES”

In contemporanea

DAVID MURRAY MILFORD GRAVES DUODavid Murray (sax) - Milford Graves (percussions)

SUITE AYLERDee Alexander (voice) - Ernie Adams (drums)Harrison Bankhead (acoustic bass)Miguel De La Cerna (piano)

29 AgostoANGEL AND GHOST:THE AYLER TAPESPaolo Botti (guitar)

NEW MUSIC OBSERVATORY 2010CONDUCTION® N° 192“POSSIBLE UNIVERSE”LAWRENCE D. “BUTCH” MORRISJ. Paul Bourelly (guitar) - On Ka’a Davis (guitar)Harrison Bankhead (acoustic bass)Greg Ward (sax) - Evan Parker (sax)Pasquale Innarella (sax) - Hamid Drake (percussions)Chad Taylor (drums, vibraphone) - Riccardo Pittau (trumpet)Meg Montgomery (electro trumpet)Alan Silva (piano) - Tony Cattano (trombone)Joe Bowie (trombone) - David Murray (sax)

30 AgostoREGGAEOLOGYdiretto da Hamid DrakeHamid Drake (drums) - Napoleon Maddox (voice)Jeff Parker (guitar) - Jeff Albert (trombone)Jeb Bishop (trombone) - Josh Abrams (bass)

PROIEZIONE VIDEO“APPUNTI PER UN’ORESTIADE AFRICANA”film di Pier Paolo Pasolini

In contemporanea

WE INSIST! FREEDOM NOW SUITEdiretto da Ernest DawkinsErnest Dawkins (sax) - Dee Alexander (voice)Ernie Adams (drums) - Aaron Getsug (baritone sax)

Shaun Johnson (trumpet) - Andrea Massaria (guitar)

Silvia Bolognesi (bass)

26-27-28 AgostoBrass Band Bandakadabra (Itinerante)

International Associationof School of Jazz

MiBAC Live the Spirit ResidencyAssociazione CulturalePunta Giara

CARASIllinois Arts Council

L’Associazione Culturale Punta Giararingrazia il 1° Reggimento Corazzatodi Teulada della preziosa collaborazionefornita per la soluzione dei problemidi natura logistica.

Radio 3

Inserto Punta Giara 1 bis:IL NUMERO 181 4/9 03/08/10 23.18 Pagina 1

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AI CONFINI TRA SARDEGNA E JAZZVenticinquesima edizione • Sant’Anna Arresi • 23-30 Agosto 2010

23 Agosto

ZU

Il trio è composto da Luca Mai (sax) Massimo Pupillo (basso) e Jacopo Bat-taglia (batteria ed elettronica). Negli ultimi 8 anni gli Zu sono stati la banditaliana più attiva all’estero con più di 120 date l’anno e più di 1.000 concertiin tutto il mondo, con tour spesso condivisi con il meglio della scena mondiale.Madison Square Garden, New York. Il “Peter Brötzmann Chicago Tentet” apreper i Sonic Youth davanti a decine di migliaia di spettatori.Ad un certo punto, qualcuno si lamenta per il volume spropositato di Brötz-mann rispetto a quello del resto del suo Tentetto nel mix generale. Il fonicodei Sonic Youth alza lo sguardo dal banco ed esclama: «Ma è l’unico che non èneanche amplificato!».

23 Agosto

PUPILLO - PREVITE - O’MALLEY

La figura di Stephen O’Malley diventa capitale nei discorsi sulla musica “rock”,in senso molto lato, dall’inizio degli anni 2000 in poi. Stephen è importante, al giorno d’oggi, soprattutto per la creazione di unvero e proprio giro di artisti che opera in un sistema a raggi, con lui al cen-tro e a gravitare attorno, gente come Oren Ambarchi e Nico Vascellari, Pitae Attila Csihar, in un buco nero in cui l’immaginario diventa immagine e ilsuono implode in innumerevoli declinazioni della stessa idea, con dischi ilcui valore oggettivo verrà molto probabilmente ridimensionato da una pro-spettiva storica, ma nondimeno indiscutibile manifesto rock degli anni2000.

27 Agosto

34 5et - Vincitori Seminari M. Melis 2009

Il 34 5et è un gruppo di recente formazione nato dall’incontro di cinque gio-vani musicisti provenienti da varie parti d’Italia e avvenuto durante la XXIVedizione dei seminari estivi del Festival Internazionale di Jazz di Sant’AnnaArresi. La vittoria di una borsa di studio come miglior gruppo d’insieme,invitato ad esibirsi sul palco principale del festival nell’edizione 2010, fa sì chei cinque (sax alto, tromba, chitarra, basso elettrico e batteria) continuino avedersi in modo costante durante il corso dell’anno, nonostante le varie dif-ficoltà logistiche legate alla provenienza geografica dei componenti, per co-struire un repertorio di brani da presentare all’apertura della stagione suc-cessiva del Festival.

25 Agosto

SONGS OF ALBERT AYLER

Songs Of Albert Ayler è il titolo della jam guidata dalla singolare figura delsaxofonista Charles Gayle: ne fanno parte esponenti del jazz contempora-neo del calibro di Hamid Drake, Harrison Bankhead, Chad Taylor e Jean-Paul Bourelly. Gayle è portatore di una trama biografica a dir poco incon-sueta: il suo primo ingresso in sala di registrazione avviene nel 1988, quando haquasi compiuto 50 anni. La sua proposta estetico-timbrica rimanda con pre-cisione “filologica” alla temperie della New Thing, e si nutre della spiritualunity in contatto gli astri Albert e Trane: senza farne tuttavia dei comodifeticci, ma costruendo sopra quella lezione un linguaggio idoneo a parlare aicontemporanei senza ricorrere al manierismo.

25 Agosto

SEEDS OF DJUKE

On Ka a Davis è semplicemente un genio, un genio che ti seduce con la suamusica. La sua musica è un brillante miscuglio di jazz, afrobeat, rock e funkche rende lo stile di On ka a Davis incredibile!Quest’anno, On Ka a Davis con “The famous Original Djuke Music Players” pre-senterà la sua Djuke Music per la prima volta al festival “Ai Confini tra Sarde-gna e Jazz”.La band è formata dal leggendario bassista Juini Booth insieme a David Plea-sant, Nick Gianni e Meg Montgomery. Arthur Juini Booth non ha bisogno dipresentazioni: la sua carriera, infatti, è lunga più di 40 anni ed è stato uno deipiù grandi innovatori per il contrabbasso.

26 Agosto

BOB FEW TRIO

Amico di infanzia di Albert Ayler (suonavano assieme già durante gli annidella High School), Bobby Few ha condiviso con il sassofonista di Clevelandgli anni più importanti della sua carriera.Il trio con cui si presenterà quest’anno al festival è una formazione compo-sta dallo stesso Few, dal batterista Ichiro Onea e dal contrabbassista H. Ro-bert Swift.La loro performance lascerà sicuramente il segno con la loro potenteinterpretazione della musica secondo quella matrice tipicamente “ayleria-na” che intende l’atto del suonare in modo particolarmente intenso, mu-scolare.

26 Agosto

ARCHIE SHEPP QUARTET

Archie Shepp è uno dei grandi leader della Cosa Nuova cresciuta già alla finedegli anni Cinquanta e che prese il simbolico abbrivio dalla pubblicazione deldisco-manifesto Free Jazz, registrato il 21 dicembre 1960.«Il jazz - spiegava Shepp in un’intervista a Down Beat nel 1965 - è uno dei piùsignificativi contributi sociali ed estetici dell’America. Certi l’accettano per ciò che è: un con-tributo significativo, profondo, per l’America in quanto è contro la guerra; contro quella delVietnam; perché è per Cuba, per la liberazione di tutti i popoli. È questa la natura del jazz».Il suo costante perseguire un progetto in cui si assume sia la varietà stilisticadel jazz sia il suo contenuto “rivoluzionario”, ha fatto di lui uno dei musicisti piùadatti ad esprimere la dialettica fra musica e storia afroamericana.

24 Agosto

BELLS OF SANT’ANNA

Il titolo di questa produzione, diretta dal contrabbassista Alan Silva e pro-getto originale del Festival è Bells Of Sant’Anna. Il richiamo a Bells, signifi-cativo lavoro ayleriano del 1965, è palese. Si segnalano nella formazione lapresenza di Evan Parker, uno dei grandi epigoni europei dell’Ayler più radi-cale, e la chitarra di On Ka’a Davis. Per il progetto da lui diretto, Silva ha chiamato a sé inoltre un altro “ayleria-no” nonché concittadino e quasi coetaneo - a Cleveland ci è nato il 21 otto-bre 1935 - Bobby Few, che ha scritto assieme al saxofonista le pagine impor-tanti contenute nell’Impulse! Music Is The Healing Force Of The Universe,una delle ultime apparizioni di Ayler in uno studio recording.

24 Agosto

CHARLES GAYLE SOLO

Misteriosa come la sua vita, la musica di Charles Gayle sarà protagonista sulpalco nella giornata del 24 agosto. Una storia avventurosa la sua, segnatadagli stenti di una vita vissuta da “Homeless” per circa vent’anni, suonandocon il suo sax per le strade di New York City. Frequentatore assiduo dellechiese cristiane di N.Y. sin dall’adolescenza, Gayle si è formato musicalmen-te nei cori Gospel sviluppando un credo fortissimo che si riversa nella spiri-tualità tipica della sua musica.Charles Gayle ha suonato con tutti i migliori jazzisti dei nostri tempi comeWilliam Parker, Cecyl Taylor, lo stesso Albert Ayler e la sua musica e il suostile sono stati influenzati da John Coltrane e Louis Armstrong.

Inserto Punta Giara 2 bis:IL NUMERO 181 4/9 03/08/10 23.16 Pagina 1

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AI CONFINI TRA SARDEGNA E JAZZVenticinquesima edizione • Sant’Anna Arresi • 23-30 Agosto 2010

28 Agosto

SUITE AYLER

Dee Alexander è una delle più premiate e rispettate cantanti di Chicago. Ilsuo talento spazia in tutti i generi, dal Gospel all R&B, dal Blues al Neo-Soul.Tuttavia la sua estrazione e la sua vera passione sono strettamente legati allamusica Jazz. Nonostante abbia una fenomenale carriera solista, Dee, ha con-diviso il palco Ahmad Jamal, David Sanborn, Earl Klugh, Gerald Albright,Roy Ayers, Joshua Redman, e O’Jays. A livello internazionale Dee si è esibita in tutti i continenti, nei principali Fe-stival, tra i quali: Bridgestone Jazz Festival in Sao Paolo, Brazil, JazzOnze +Festival, Sant’Anna Arresi, Umbria Jazz, Germania, Svizzera, Austria, a Sin-gapore e in Olanda con Art Porter Quartet al North Sea Jazz Festival.

29 Agosto

ANGEL AND GHOST:THE AYLER TAPES

Reinterpretare la musica di Albert Ayler senza la sonorità del suo sassofonopuò apparire una sfida impossibile ma a mio avviso (tanto più oggi a qua-rant’anni dalla sua tragica scomparsa) è possibile fare il punto sulla sua pre-ziosa esperienza musicale per trarne delle conclusioni magari inaspettate: èquello che cerco di fare in questo progetto.L’idea è quella di andare ad indagare nell’universo Ayleriano il profondo le-game tra le istanze di avanguardia e sperimentazione e le radici più arcaichedella tradizione afroamericana: gli spiritual, il blues delle origini, la musica diNew Orleans ecc ecc..

29 Agosto

NEW MUSIC OBSERVATORY 2010CONDUCTION® N° 192“POSSIBLE UNIVERSE”

LAWRENCE D. “BUTCH” MORRIS

Alla terza annualità giunge a conclusione il New Music Observatory diLawrence “Butch” Morris, che ha come perno didattico la “Conduction”, pecu-liare sistema di segni o gesti con cui riesce a guidare sugli impervi terreni del-l’improvvisazione totale orchestre di varia provenienza geografica e culturale.La grandezza di Morris sta proprio nel riuscire a scandagliare l’anima del-l’orchestra mettendone a nudo l’essenza per osservarla insieme all’ascoltatore.I risultati sugli allievi di questa “teorizzazione” delle possibilità di incrociaremetodo e libertà, liberazione e norma, si sono già visti nelle precedenti duepartecipazioni di Morris ai Seminari di Punta Giara.

30 Agosto

REGGAEOLOGY

Bindu è un concetto indiano non semplice da tradurre, termine polivalen-te che ha a che fare con la dialettica suono-silenzio e, nella cultura yoga,con la potenza creativa del “nulla” dove tutte le energie creative si focaliz-zano.In questo percorso musicale, personale, riscopriamo Drake non solo polie-drico, ammaliante, pirotecnico mago del drumming e dalla ipnotica ener-gia percussiva, già noto ai più, ma autorevole band leader capace di impri-mere ai suoi compagni di traversate sonore, input che poi prendono formae dimensione, senza limite creativo alcuno, con influenze jazz, nella miglio-re tradizione musicale afroamericana, fino a spingersi alle contaminazionireggae.

27 Agosto

HOMAGE TO ALBERT FRED and BILL

Due sax che dalla lezione di Albert Ayler hanno sviluppato quel tratto esteti-co “radicale” che ne ha contrassegnato fin dal principio i moduli espressivi: siparla del già citato Evan Parker e di Peter Brötzmann, ai fiati in un quartetto.Proveniente dal movimento di avanguardia Fluxus, Brötzmann ha seguitoseveramente gli assunti dello sperimentalismo sincretico di questa correnteartistica. Più che saxofonista può definirsi polistrumentista.Quanto a Parker, il modo migliore di accostarsi alla sua musica è senza dub-bio quello di ascoltarlo dal vivo.Partner dei due fiati saranno Harrison Bankhead e Hamid Drake, per unaproduzione esclusiva che si annuncia indimenticabile.

30 Agosto

WE INSIST! FREEDOM NOW SUITE

Altra ricorrenza che, quest’anno, viene celebrata al cospetto del NuragheArresi, è quella (30 agosto) del quarantennale della storica incisione, guidatada Max Roach, della We Insist! Freedom Now Suite. Ernest Dawkins ricor-derà la storica incisione con una produzione originale omonima. Uno deicapolavori del grande batterista che, attraverso questo lavoro, si inserì a pie-no titolo fra i più attivi artisti e intellettuali in prima linea nel sostegno allelotte per i diritti civili del popolo afroamericano. We Insist! Freedom NowSuite è fra i momenti più significativi nella storia della musica afroame-ricana, al di là degli indubbi valori artistici statuiti dall’aderenza di signi-ficati e significanti e dalle prove dei singoli, su tutti quel Coleman Haw-kins, sulla breccia, allora, da più di trent’anni.

24 AgostoPROIEZIONE VIDEO “MY NAME IS A. AYLER”

film di Kasper Collins

Documentario di 79 minuti montato da Kasper Collin, preziosissimo teso-ro di immagini che raccontano la breve vita, umana e artistica, del Nostro:da Cleveland al viaggio in Europa, fino alla New York che sarà culla dellamaturità artistica e delle più controverse incisioni, con le testimonianze difamiliari, amici, musicisti e inedite performance.

28 AgostoPROIEZIONE VIDEO “SPEAKING IN TONGUES”

Un interessante compendio filmato dell’arte di questi due grandi musicistiappartenenti a due grandi generazioni dell’arte musicale afroamericana con-temporanea.

30 AgostoPROIEZIONE VIDEO

“APPUNTI PER UN’ORESTIADE AFRICANA”film di Pier Paolo Pasolini

è il risultato dei sopralluoghi effettuati dal regista a cavallo tra il 1968 e il1969 in Uganda e Tanzania e da lui stesso filmati con una camera Arriflex16 mm a spalla, in vista di una trasposizione africana della Orestiade diEschilo. Le parole del grande tragediografo della Grecia classica furono affi-date al canto degli afroamericani Archie Savage e Ivonne Murray e al sasso-fono di Gato Barbieri: la prima proiezione pubblica avvenne alle Giornatedel cinema italiano di Venezia, il 1° settembre 1973.

26-27-28 Agosto

BRASS BAND BANDAKADABRA(Itinerante)

La Bandakadabra nasce a Torino nel gennaio 2005. Il progetto era quello dicreare una big band capace di raccogliere, intorno alla medesima idea di mu-sica, strumentisti di ogni età e con diverse sensibilità artistiche.L’obiettivo iniziale è stato raggiunto: nel giro di pochi mesi, la banda ha sa-puto coinvolgere jazzisti, musicisti con esperienze nel campo della musicabalcanica, della musica di strada, del combat folk o con una formazione ban-distica di stampo più tradizionale.In soli quattro anni di attività, la Bandakadabra ha avuto modo di esibirsi edi farsi apprezzare in diverse rassegne di world music italiane, suscitando unacrescente attenzione e curiosità da parte di festival, istituzioni e club.

28 Agosto

DAVID MURRAY MILFORD GRAVES DUO

Sul palcoscenico David Murray e Milford Graves, rispettivamente al sax te-nore e clarinetto di Si bemolle e alla batteria. Troppo noto il primo, anche alpubblico del Festival, per doversi dilungare sulle sue qualità.Graves, dal suo canto, è legato al clima “battagliero” degli anni Sessanta: si trat-ta senza dubbio di uno dei grandi maestri della batteria free. La sua innova-zione comporta la rottura con tutti gli schemi tecnico-espressivi portati alleestreme conseguenze sia dai Blakey e dai Roach che dai Blackwell e dagliHiggins: il lavoro su tamburi e piatti si indirizza sul suono della percussione,sulla vibrazione innescata dall’idiofono colpito, sulla costruzione di una tra-ma ritmica che non riconosce nel beat un valore estetico-strutturale.

Inserto Punta Giara 2 bis:IL NUMERO 181 4/9 03/08/10 23.16 Pagina 2

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XXV EDIZIONE

Ai Confini tra Sardegna e Jazz 2010The Holy Ghost and the Infinite Spirit of

ALBERT AYLER

23 - 30 Agosto • Ore 21.00 • Piazza del Nuraghe • Sant’Anna Arresi

23 Agosto

ZUSpecial Guest Peter Brötzman

PUPILLOPREVITE - O’MALLEY

Progetto Originale

24 Agosto

CHARLES GAYLE SOLO

BELLS OF SANT’ANNAProgetto Originale

diretto da Alan Silva

25 AgostoPROIEZIONE VIDEO

“MY NAME IS ALBERT AYLER”film di Kasper Collins

in contemporanea

SONGS OF ALBERT AYLERdiretto da Charles Gayle

SEEDS OF DJUKEdiretto da On Ka’a Davis

with Famous Original Djuke Music Players

26 Agosto

BOB FEW TRIOEsclusiva

ARCHIE SHEPP QUARTET

27 Agosto

34/5et Vincitori Seminari

“Marcello Melis” edizione 2009Esclusiva

HOMAGE TOALBERT FRED AND BILL

Esclusiva

28 Agosto

PROIEZIONE VIDEO

“SPEAKING IN TONGUES”Esclusiva

in contemporanea

DAVID MURRAYMILFORD GRAVES DUO

SUITE AYLERdiretto da Dee Alexander

29 Agosto

ANGEL AND GHOST:THE AYLER TAPES

PAOLO BOTTI SOLO

NEW MUSIC OBSERVATORY 2010CONDUCTIO® N° 192

“POSSIBLE UNIVERSE”LAWRENCE D. “BUTCH” MORRIS

30 Agosto

REGGAEOLOGYdiretto da Hamid Drake

PROIEZIONE VIDEO

“APPUNTI PER UN’ORESTIADEAFRICANA”

film di Pier Paolo Pasolini

in contemporanea

WE INSIST!FREEDOM NOW SUITE

diretto da Ernest Dawkins

Progetto originale

26-27-28 AgostoBRASS BAND

BANDAKADABRA(Itinerante)

Regione Autonoma della SardegnaPresidenza della Giunta

Assessorato della Pubblica Istruzione

Repubblica Italiana Unione Europea Provinciadi Carbonia Iglesias

Comunedi Sant’Anna Arresi

FondazioneBanco di Sardegna

WORKSHOP DI FOTOGRAFIA JAZZ

“Dal Bianco & Nero al Digitale”

28 - 29 Agosto 2010

Sant’Anna Arresi

L’Agenzia Phocus in collaborazione con l’Associa-zione Punta Giara organizza un workshop di foto-grafia Jazz.Il workshop si svolgerà nei giorni 28 e 29 Agosto aSant’Anna Arresi, all’interno delle strutture orga-nizzative del Festival, e prevede lezioni teoriche epratiche.Il corso è rivolto a chi vuole approfondire la cono-scenza e la tecnica della fotografia di spettacolo.Lezioni teoriche: 10.00 - 13.00 / 15.30 - 18.00Lezioni pratiche: 18.00 - 20.00 / 21.00 - 24.00Alla fine del corso verranno selezionate le miglioriimmagini dei corsisti e verrà creata una Galleria sulsito www.phocusagency.com Il seminario sarà condotto da Luciano Rossetti, sociofondatore dell’Agenzia Phocus, fotoreporter iscrittoall’Albo dei Giornalisti.

Roberto Atzori nasce a Sant’Anna Arresi, piccolopaese del Sud Sardegna, nel giugno del 1974. Il pri-mo approccio alla fotografia avviene in tenera età,rovistando tra le macchine a rullino e la cameraoscura del padre. La curiosità di conoscere culturediverse lo spingerà a viaggiare spesso, sempre allaricerca di terre e volti da raccontare.Dai primi viaggi in Messico, Marocco e Turchia, aquelli nei paesi del Medio Oriente quali Yemen, Iran,Giordania per poi passare in Myanmar, Laos, Cam-bogia. La grande passione per la magia dei paesi afri-cani come Mali, Benin, Etiopia e la spiritualità dell’India.

Master Class

solo 2° e 3° livello

1° livello solo uditori

Corso Teorico/Pratico

“Cantare la Voce”dirige Dee Alexander

26-27-28 Agosto 2010

Dal 24 al 30 Agostopresenta Granittica

Nell’esposizione allestita da Francesco Sangiovanniall’interno della chiesa della piazza del nuraghe diSant’Anna Arresi, dal 24 al 30 Agosto saranno vi-sibili una serie di manufatti che, realizzati combi-nando pietre diverse, si trasformano in pesci, con-chiglie e acquari (“Neofossili”, appunto), dando vitaad oggetti unici e originali.

Ai Confini tra Sardegna e Jazz 2010presenta

BENINTRA MAGIA E VOODOO

di Roberto Atzori

Sant’Anna Arresi Piazza del Nuraghe

Chiesetta Vecchia dal 21 al 30 Agosto

Ore 19.30 - 23.00

Albert Ayler

Inserto Punta Giara 1 bis:IL NUMERO 181 4/9 03/08/10 23.18 Pagina 2