ÈIrI1°11-12... · I primi rifiuti e la festività del Natale li segna, incominciavano a passare...

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ANNO XXXVI - N. 11-12 - novembre-dicembre 1985

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J -TI, i \E\IrLEJflYli\ I ANNO XXXVI - N. 9-10

NOVEMBRE-DICEMBRE 1985

Sped. in Abb. Postale Gruppo III

INDICE

Mons. Novarese: una guida che continua

Myriam

Bilancio e preventivo

Consiglio Regionale

Calendario 1986

«Non temere»

Qui settore giovani

Lega sacerdotale mariana

Vita dei Centri

Ritiro Mensile

«In quel giorno la ra-dice di Jesse si leverà a vessi/lo per i popoli, le genti la cercheranno con ansia, la sua dimora sarà gloriosa»

(Isaia 11,10)

i a TUTTI AUGURI di BUON NATALE e BUON ANNO

NUOVO

* In copertina:

«Spunterà un virgulto dalla radice di lesse» (IS)

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MONS. NOVARESE una guida che continua

Perché lo spirito di Monsigno-re animi sempre ciascuno di noi all'Apostolato dell'imma-colata terremo sempre la sua parola come articolo di fondo.

o Presepio della comunità di Montichlarl.

L'attesa silenziosa dell'immacolata

La Madonna ha creduto, si è abbandonata all'azione di Dio. Ella nella Sua vita non ha avuto altra aspirazione che vivere tutta la portata del «SÌ>) che aveva detto all'Arcangelo che l'invitava ad entrare nel piano della salvezza.

Da quel momento il Suo «sì» si è identificato, in una silenziosa offerta riparatrice con lEcce venio pronunciato dal Verbo Eterno in seno al Padre e con la riparazione che Egli nel Suo seno inau-gurava quale primogenito dei redenti.

Questo per l'immacolata, è un punto fondamentale: attesa si-lenziosa animata da fede in cui Ella cercava di uniformare il Suo Cuore al Cuore del Suo Divin Figliolo o che ancora non conosce-va, ma che conosceva già attraverso i frutti come annunciato alla cugina Elisabetta, quando disse: «Il mio cuore esulta in Dio mio Salvatore», li Cristo incominciava dal seno della Madre a segnare

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un solco che ha un nome solo: umiltà ed annientamento, solco tracciato in un solenne silenzio trinitario e costantemente mante-nuto poi fin dall'alto della croce.

Quando vediamo Dio adombrato nel seno dell'immacolata, vivo della carne dell'immacolata stessa, non possiamo dubitare che quel Dio fattosi uomo non venga a portare nel mondo il desti-no glorioso dei trionfo dell'umiltà, altrimenti avrebbe scelto un'al-tra strada.

La Madonna ha trascorso quindi il periodo di preparazione al Natale con sentimenti di fede. Credeva nel Suo Divin Figliolo, come Figlio Suo e Suo Signore; Figlio Suo e Suo Redentore. La Madonna non ha mai minimizzato la figura di Gesù!

Se noi separiamo la divinità dall'umanità, se noi falsamente vedessimo due persone nel Cristo, o considerassimo il Cristo come uomo soltanto noi svuoteremmo il mistero del Santo Natale e cadremmo nell'errore.

Il Profeta Isaia canta la gioia del Signore perché ha ripreso la terra e l'ha sposata a Se Stesso; vale a dire il Figlio dell'Uomo real-mente nato nel seno dell'Immacolata, terra pulita, terra preservata da qualsiasi influsso del demonio, terra che ha germinato il suo fiore e questo fiore si chiama Gesù, ha ridonato all'umanità il Suo splendore primigenio.

Ecco, allora, che la preparazione dell'immacolata al Natale è una silenziosa preparazione di fede: fede viva; fede che si abban-dona; fede tranquilla; fede calma; fede gioiosa nella prova, come quando Giuseppe non sapeva spiegarsi quello che era avvenuto nella sua sposa.

Fin da quella prima prova, la Madonna rimase tranquilla. Fin da quel momento incominciava a percorrere il sentiero dell'offerta e della riparazione; un'offerta ed una riparazione silenziosa, tre-pida, fervida, come l'avrebbe poi attuata il Suo Divin Figlio quando sarebbe scoccata l'ora della passione.

Gesù attraverso la Madre incominciava l'itinerario della Croce. I primi rifiuti e la festività del Natale li segna, incominciavano a

passare attraverso il Cuore di Maria Santissima e si ripercuote-vano nel Cuore di Gesù che viveva in Lei.

Era l'inizio del ripudio dell'Uomo-Dio fino a scacciarlo dal Suo paese di Nazareth, fino a cercare di buttarlo giù dal monte, il mon-te ora chiamato del tremito, fino a crocifiggerlo.

La Madonna nelle prove continuava a vivere di fede e la sua

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fede si proiettava nel futuro. Essa sapeva motto bene che doveva essere la Vergine che avrebbe continuato a dare alla luce tanti, tanti figli, fino a che il Suo Divin Figliolo fosse divenuto completo nella sua personalità: il Cristo storico ed il Cristo mistico.

Il cuore delta Madonna nella sua attesa si proiettava per così dire nel futuro, cercando di intravedere i volti degli altri suoi figli, quei figli che come Lei avrebbero atteso Gesù; figli che sarebbero andati incontro a Lui, come vi andava incontro Lei.

Oggi l'Immacolata ci vede come ci vedeva nella storica attesa del Natale, il Suo Divin Figlio, racchiuso nel Suo seno. Gioiva al-lora il cuore di Gesù nel seno della Madre per la nostra gioia di oggi; gioisce oggi il Cuore di Maria nel vedere la nostra gioia per il nostro incontro con Gesù.

LAURA GALLO STAMPINO

Volontaria della Sofferenza

di Mons. Paolino Limongi, Arcivescovo

« La vita di Laura, un esempio ed uno stimolo a

porre nella preghiera la gioia di vivere e fare della sa-

lute ma/ferma un'occasione di perfezione, a trasfor-

mare la sofferenza in mezzo di apostolato» (dall'intro-

duzione).

Pag. 352 - L. 12.000

Edizioni C.V.S. Via dei Bresciani, 2 - 00186 Roma

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Avvicinandosi il Santo Natale vorrei farvi alcune considera-zioni con le stesse parole dette dal nostro Padre, Monsignor Novarese, nel dicembre 1977 e che sono ancora di attualità:

Oltre l'aspetto commemo-rativo in cui la Chiesa celebra la nascita di Gesù Cristo, av-venuta a Betlemme, in questo Natale dobbiamo considerare anche la cooperazione della creatura all'opera della Reden-zione; la Missione cioè di Maria Santissima.

«Ella infatti è la Madre del-l'Emmanuele che riassume in Sé i segni precisi che indicano e attestano l'incarnazione del Figlio di Dio.

«E così, come il Verbo Eter-no venne a noi per mezzo di Maria SS.ma, così noi, in Cri-sto, andiamo al Padre per mez-zo di Maria.

«Accostiamoci a Lei, in que-sto Natale e incontreremo Gesù».

E questo l'augurio che faccio a tutti voi carissimi ammalati del C.V.S. Fratelli e Sorelle degli Ammalati. Cristo che viene in questo Natale ci trasformi per renderci più disponibili.

Sò bene quanta fatica e quanti sacrifici sostenete per questo nostro Apostolato, per cui la mia riconoscenza è quan-to mai consapevole e sincera.

111986 è ormai alle porte: Un Anno pieno di iniziative! Esso

Mons. Novarese ad Ayas al piedi della Madonna che domina l'abitazione.

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deve segnare una svolta nella mobilitazione di noi tutti per l'e-stenzione sempre più ampia dei Messaggi dell'Immacolata.

È un forte richiamo all'uma-nità a voler valorizzare la peni-tenza che il Signore, fin dall'i-nizio del mondo, ha imposto al genere umano, il dolore ed il lavoro.

«La Madonna, come dice ancora Monsignor Novarese, guarderà con particolare amo-re la nostra schiera di figli amo-rosi, preoccupati non di altro se non di attuare quanto da Essa richiamato. Ideale più grande e più bello non potrem-mo averlo».

Obiettivo per il 1986

- Raddoppiare il numero degli iscritti ai «Volontari della Sofferenza» non «per vanaglo-ria» come diceva il nostro caro Padre, ma, per puro debito di vera e filiale sottomissione a Maria Santissima.

- Più allarghiamo le file del-l'apostolato più aumentiamo il capitale posto a disposizione di Maria SS.ma.

A tutti i Volontari della Soffe-renza chiedo di voler pregare per questo nostro apostolato; essi devono offrire le proprie sofferenze ma, in modo parti-colare, per quanto è in loro, de-vono agire, perché le aspetta-

Mons. Novarese ad Ascona con gruppo della comunità al lavoro.

tive dell'immacolata non ven-gano deluse.

Iniziative di prossima attuazione

Tante iniziative belle sono in cantiere e, sono sicura, allar-gheranno i vostri cuori, però avrei bisogno di tante preghiere per la loro realizzazione. Mi au-guro poter darvi presto una no-tizia che farà piacere a tutti voi

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cari amici del Centro Volontari della Sofferenza.

Auguri per un Buon Natale e un Felice Anno Nuovo! La Ma-donna per intercessione di Monsignor Novarese, benedica il lavoro fatto in questo anno che stà per chiudersi e ci trovi tutti pronti a raddoppiare il la-voro d'apostolato per l'Anno Nuovo.

lI 24 novembre u.s. ha segna-to il XXV anno di approvazione da parte della Chiesa della no-stra Associazione.

Pensate alle tante grazie ri-cevute in questi lunghi anni, al-

l'amore che i Sommi Pontefici ci hanno dimostrato e quindi la responsabilità di figli impegnati a far fruttificare queste grazie ed a ricambiare questo grande amore.

Mentre vi invito a ringraziare con me il Signore e la Madonna per la fiducia e la pazienza di-mostrataci in questi anni, vi chiedo una preghiera partico-lare perché possiamo cammi-nare costantemente nella fedel-tà alle linee tracciate dal nostro Padre Fondatore, Monsignor Novarese e approvate dalla Chiesa.

PREGHIERE ED ESORTAZIC

di Mons. Luigi Novarese

Preghiere, suppliche ed invocaz alla Vergine Immacolata.

Pag. 114 - L. 7.000

Edizioni C.V.S. Via dei Bresciani, 2 - 00186 Rorr

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BILANCIO E

PREVENTIVO

Sua Ecc.za Mons. Bernardo Cltterlo, Vescovo Ausiliare dl Milano durante Il Corso dl Varese.

Le Giornate di Studio per Incaricati ed Assistenti Dioce-sani del Centro Volontari della Sofferenza, svoltesi nei giorni 7-9 novembre u.s., hanno visto la partecipazione impegnata di quasi tutte le Diocesi che fanno a Re, nella Casa «Cuore Immacolato di Maria», gli esercizi spirituali.

Il clima di grande cordialità ha rivelato l'impegno co-mune di continuare l'Apostolato con rinnovato fervore, in co-munione di intenti, sul binario tracciato da Mons. Luigi No-varese, nostro Padre e Fondatore.

La Sig.ra Maria Novarese Balbo, sorella di Mons. Nova-rese, ha detto con commozione: «Sento la presenza viva di mio Fratello e la continuità proprio della Sua Opera!».

Don Luigi Garosio, che ha portato ai partecipanti anche il saluto e la presenza spirituale di Sorella Myriam, nel suo di-scorso introduttivo in Aula Magna, ha richiamato alcune li-

il

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nec di fondo che assicurano la continuità e lo sviluppo del-l'Apostolato:

- L'Apostolato è dei Malati con i quali collaborano i Fra-telli. In questo momento in cui la Chiesa rivive intensamente il rinnovamento operato dal Concilio Vaticano Il, gli amma-lati devono prendere veramente coscienza della loro respon-sabilità vocazionale nella Chiesa e nel mondo approfonden-do il Messaggio di Lourdes e di Fatima che è via sicura per scoprire e vivere la propria vocazione ecclesiale.

- Vanno seguite con impegno le linee metodologiche del Centro: Gruppi d'Avanguardia, Settori, coordinamento di la-voro a livello di Zona Pastorale, di Diocesi e di Regione per un'azione comunitaria più incisiva.

- Il problema delle Vocazioni fra i Silenziosi Operai della Croce, deve stare a cuore a tutti gli iscritti e a tutte le Diocesi per la continuità e lo sviluppo dell'Apostolato in Italia e all'E-stero. A Fatima dove è stata posta la prima pietra del com-plesso internazionale «Francesco e Giacinta Marto» sarà ne-cessaria la presenza di molti fratelli e sorelle che ora non ci sono.

Dopo di lui, Don Clemente Dotti ha dato relazione dell'at-tività dei Settori Bambini e Adolescenti per i quali si richiede un impegno da parte di tutte le Diocesi perché sono troppo poche le Diocesi dove questi Settori vivono.

Don Juanusz Malski ha dato relazione del Settore Giova-ni, di cui si riferisce a parte.

Don Tonino ha dato relazione poi dell'attività degli Eser-cizi Spirituali rilevando tutti i problemi emersi ed ha prospet-tato il programma futuro.

Dati positivi

111985 ha segnato un aumento significativo di partecipa-zione agli esercizi spirituali a Re. Ai 22 Corsi dell'anno pre-cedente se n'è aggiunto un altro per soli giovani. Hanno par-tecipato ai 23 Corsi, 5299 persone, ammalati e fratelli, 334

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Don Carlo Fraxizoni, celebra la sua prima Messa a Re.

persone in più dell'anno precedente. Altre 366 persone, gio-vani, hanno partecipato al Convegno giovanile «Glorificate Dio nel vostro corpo, i giovani e la purezza».

Se si considerano poi gli altri Corsi: per soli Fratelli, per soli Silenziosi Operai della Croce, le Giornate di Studio per Incaricati Diocesani... salgono a 6300 le persone che hanno partecipato alle attività della Casa.

Un sincero ringraziamento alla Vergine Immacolata e a Mons. Luigi Novarese che fanno sentire a Re come a Valle-luogo e nelle altre Case in modo del tutto particolare la loro presenza ed il loro sostegno.

Degno di particolare rilievo il Corso per Ammalati Psichi-ci: ben 218 partecipanti provenienti da 20 enti assistenziali. È stata proficua per tale attività la riunione, nella Casa di Mel-dola, degli Incaricati Diocesani insieme agli animatori dei Gruppi, nei giorni 8-10 marzo u.s. Una sensibilizzazione che sta portando buoni frutti.

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Le iniziative che hanno riscosso un'accoglienza entusiasta di tutti i partecipanti sono state:

- Il busto di Monsignor Luigi Novarese che Sorella Myriam ha voluto collocare in posizione centrale, venerato da tutti;

- 11 film «Venite a Me» che 30 Diocesi hanno acquistato come mezzo di apostolato; - Il progetto di Fatima e relativo plastico che ha toccato

l'interesse e la generosità di tutti;

- La stanza del Servo di Dio Giunio Tinarelli dove tutti hanno pregato.

Significativa la presenza nella Casa di quattro Cardinali (le Loro Eminenze Oddi, Palazzini, Gagnon ed Arinze) e di dieci Vescovi (di: Urbino, Aosta, Ivrea, Udine, Gorizia, Novara e gli Ausiliari di: Varsavia, Macerata, Novara, Varese). Una presenza che è benedizione e sostegno.

Programma Triennale

111986 dovrà essere per l'Associazione l'Anno della Lega Sacerdotale Mariana e l'Anno dei Gruppi. Sulla L.S.M. viene riferito a parte.

Circa i Gruppi d'Avanguardia, che costituiscono la base dell'attività apostolica del Centro, si è constatata la necessità di un chiarimento ed un approfondimento della vita e dell'at-tività di Gruppo e della sua collocazione a livello di Parroc-chia, di Zona Pastorale e di Diocesi. A tale scopo è stato in-detto un Convegno Nazionale che si svolgerà a Re nei giorni 12-15 marzo 1986.

Altro necessario chiarimento è quello relativo alla costi-tuzione e al buon funzionamento dei Consigli Regionali là dove si incomincia a sentirne la necessità. A tale fine è stato preparato dalla Direzione Centrale un «Regolamento» che viene riferito a parte

Seguendo poi l'esempio del Padre e Fondatore dell'Asso-

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ciazione, è stato predisposto anche una tematica triennale per i Corsi di Esercizi spirituali e per il piano formativo.

Per l'anno in corso, 1985-86, il tema formativo rimane quello suggerito durante tutti i Corsi di Esercizi: la «riconci-liazione», in sintonia con il cammino della Chiesa Italiana; mentre l'impegno fondamentale di apostolato è quello del-l'Anno della Gioventù: «rivitalizzare i settori giovanili».

Per il triennio seguente, 1986-1989, il tema sarà quello in-dicato dal Santo Padre per il Sinodo dei Vescovi 1987: « Vo-cazione e missione dei Laici nella chiesa e nel mondo a 20 anni dal Concilio Vaticano lI». Gli aspetti che saranno appro-fonditi nel primo anno riguardano il Corpo Mistico ed il Sa-cerdozio comune; nel secondo anno, il Battesimo e la Cresi-ma; nel terzo anno, l'Eucaristia e l'Unzione dei Malati. Altri punti importanti toccati durante le Giornate di Studio:

1) Temporaneità degli Incarichi Diocesani. La durata dell'incarico sarà di cinque anni, a cominciare dal 1987 in cui si celebrerà il quarantennio dell'Associazione.

2) Incaricato Diocesano Stampa per la diffusione di tutta la produzione della Nostra Editrice « Centro Volontari della Sofferenza»: Libri, la Rivista «L'Ancora nell'Unità di Salute», audiocassette, filmati...

Un programma impegnativo che è stato affidato alla no-stra generosità e all'intercessione del nostro Padre e Fon-datore.

a. g.

VALLELUOGO

L'incontro per gli Incaricati diocesani dei Centri del Sud si è tenuto nella casa «Salus Infirmorum» a Valleluogo di Ariano Irpino il giorno 10 novembre. Erano presenti tutti i Centri, ad eccezione di due e si è lavorato in intensità per supplire alla brevità del tempo a disposizione.

Circa le presenze agli Esercizi spirituali esse sono state

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Sua Ecc.za Mons. Alfredo Battisti, Arcivescovo di Udine fra gli ammalati a Re durante la concelebrazione.

407, contro le 460 del 1984, con una diminuzione di 43 parte-cipanti, ma si deve tener presente che i Centri di Bari, Lucera e Pescara hanno fatto gli Esercizi nella casa di Meldola. Unica nota negativa è stata la scarsità di Fratelli e Sorelle in alcuni Corsi, o la scarsa preparazione di essi, per cui si sono trovati a disagio per l'impegno di silenzio richiesto. Buona è stata la partecipazione alle giornate per Capi gruppo e Fratelli.

È stato presentato il «Programma triennale» come a Re, con l'aggiunta di alcune cose riguardanti la casa di Val-leluogo.

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Scuola-Convitto. Per l'anno formativo 1985-86 non si prevede l'inizio dei Corsi Professionali ma è in previsione la parteci-pazione delle Sorelle, inserite nella Scuola, a Corsi di Aggior-namento per gli insegnanti. Si è in attesa di iniziarli non appena la Regione ne darà comunicazione.

Laboratori. La produzione dei Laboratori ci permette di mandare le maglie a Re dove facilmente vanno vendute ed il ricavato aiuta a coprire la spesa per l'acquisto della lana ed il pagamento delle ragazze. Per la Ceramica i pezzi vanno ven-duti sia su ordinazione, specialmente in estate, e tramite le mostre organizzate dai Centri come per esempio quest'anno Taranto, Lucera, Salerno ecc.

Il Laboratorio è terminato a fine luglio 85 ed è ripreso in ottobre 85. Attualmente le ragazze presenti sono 4 e 2 in ar-rivo. Molte ragazze sono state invitate ma per vari motivi si sono ritirate.

Fisioterapia. Il Centro di fisioterapia non può ancora funzio-nare in quanto l'approvazione data dalla U.S.L. di Ariano Irpino è legata alla pubblicazione sull'Albo Regionale che attualmente non esiste.

Casa nuova. I lavori proseguono ingoiando ancora centinaia di milioni; resta da intonacare e pavimentare il piano della strada; gli impianti interni sono quasi tutti ultimati; presenta alcune difficoltà la costruzione delle fosse settiche e della ca-bina per l'elettricità. Ai Centri si chiedono ancora preghiere e... aiuti.

Santuario. Si spera che possano riprendere presto i lavori, dopo il nuovo stanziamento di fondi, che, purtroppo, non sa-ranno ancora sufficienti...

don Pino

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CONSIGLIO REGIONALE

Regolamento

1. Il Consiglio Regionale del Centro Volontari della Sofferenza, a ser-vizio dell'Immacolata e delle Sue Richieste fatte a Lourdes e a Fatima, si compone degli Assistenti, Incaricati Ammalati, Incaricati Fratelli ed Ani-matori (diocesani) dei Gruppi delle varie Diocesi della Regione nelle qua-li è costituito il Centro Volontari della Sofferenza. Fanno parte del Consi-glio Regionale anche gli Incaricati Diocesani o Capigruppo della Lega Sa-cerdotale Mariana delle Diocesi dove è costituito il Gruppo.

2. Il Consiglio Regionale del C.V.S. è diretto da un Consiglio di Presi-denza composto da un Assistente, un Incaricato Ammalati ed un Incari-cato Fratelli che possono scegliersi un Segretario.

3. Il Consiglio di Presidenza è nominato dalla Direzione Centrale sen-titi gli Incaricati Diocesani, viene da Essa presentato al Vescovo della Regione delegato per la pastorale dei malati e rappresenta l'Associazione presso la Consulta Regionale od Organismo equivalente. I membri del Consiglio di Presidenza possono essere scelti fra persone in carica nelle Diocesi o fra altre iscritte all'Associazione e durano in carica cinque anni.

4. Il Consiglio Regionale si riunisce almeno una volta all'anno avver-tendo in tempo la Direzione Centrale che si riserva di mandare un suo rappresentante.

5. Il Consiglio Regionale ha le seguenti finalità: - animare e coordinare il lavoro di apostolato della Regione tenendo

conto delle direttive della Conferenza Episcopale Regionale e della Dire-zione Centrale; - promuovere la collaborazione fra le Diocesi su determinate inizia-

tive spirituali, apostoliche e culturali (es. radio locali, stampa...) che non si sovrappongano o non si mettano in alternativa alle iniziative a carat-tere nazionale; - sostenere determinati settori di apostolato, quali ad es. settori gio-

vanili, ammalati psichici, sport..., mediante anche apposite commissioni di lavoro composte dagli incaricati diocesani dei diversi settori di attività.

6. Il Consiglio Regionale dà una relazione annuale della sua attività alla Direzione Centrale.

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CALENDARIO 1986

Esercizi Spirituali:

Casa «Cuore Immacolato di Maria» - RE (Novara)

1) 23 Aprile (mercoledì) - 29 aprile (martedì): GIOVANI

2) 30 aprile (mercoledì) - 6 mag-gio (martedì): Aosta 80 - Ivrea 120 - Trento 50

3) 6 Maggio (martedì) - 12 maggio (lunedì): MALATI PSICHICI

4) 13 maggio (martedì) - 19 mag-gio (lunedì): Bergamo 150 - Modena 60 - Reggio Emilia 25 - Carpi 20

5) 20 maggio (martedì) - 26 mag-gio (lunedì): Zona 1V/MI 120 - Ticino 90 - La Spezia 60

6) 27 maggio (martedì) - 2 giugno (lunedì): Zona Il/MI (Varese) 270

7) 3 Giugno (martedì) - 9 giugno (lunedì): Zona I.Vl.VII/Ml 200 - Ventimiglia San Remo 80

8) 10 giugno (martedì) - 16 giugno (lunedì): Torino 110 - Mantova 60 - Savona 50 - Pinerolo/Sa-luzzo 50

9) 17 giugno (martedì) - 23 giugno (lunedì): Genova 140- Vicenza 90 - Vercelli 50

10) 24 giugno (martedì) - 29 giugno (domenica): BAMBINI

11) 29 giugno (domenica) - 4 luglio (venerdì): ADOLESCENTI

12) 5 Luglio (sabato) - 11 luglio

(venerdì): Irlandesi - Brescia 140 - Roma 80

13) 12 luglio (sabato) - 18 luglio (venerdì): Zona lll.V.VI/Ml 270. 18-25 luglio Pellegrinaggio Sa-cerdoti Ammalati a Lourdes

14) 25 luglio (venerdì) - 31 luglio (giovedì): Umbria 180 - Trieste 100

15) 31 luglio (giovedì) - 6 agosto (mercoledì): Romagna 120 - Massa 100 - Chiavari 30 - Pia-cenza 20

16) 7 Agosto (giovedì) - 13 agosto (Mercoledì): Marche Sud (Ma-cerata-Fermo-Ascoli) 230 - Pisa 50

17) 14 agosto (giovedì) - 20 agosto (mercoledì): Novara 130 - Par-ma 60 - S. Miniato 45 - Gros-seto 45

18) 21 agosto (giovedì) - 27 agosto (mercoledì): Padova 200 - Li-vorno/Lucca/Firenze 80

19) 28 agosto (giovedì) - 3 settem-bre (mercoledì): Marche Nord (Ancona/Urbino) 110 - Udine-/Pordenone 110 - Gorizia 50

20) 4 Settembre (giovedì) - 10 set-tembre (mercoledì): Rimini 120 - Zona 1V/MI 80 - Asti 30 - Ca-sale 60

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21) 11 settembre (giovedì) - 17 set-tembre (mercoledì): Treviso 160 - Vittorio Veneto 110

22) 18 settembre (giovedì) - 24 set-tembre (mercoledì): Bologna 100 - mola 40 - Como 80 - Tor-

tona 50

23) 24 settembre (mercoledì) - 30 settembre (martedì): ANZIANI Verona 70 - Vicenza 50 - No-vara 50 - Brescia 50 - Torino 10

Casa «Salus Infirmorum» VALLELUOGO (Avellino)

9-15 giugno - ANZIANI - Foggia - Napoli - Taranto

16-21 giugno - ADOLESCENTI - Taranto - Lucera - Otranto - Ariano

23-29 giugno - Foggia - S. Severo

30-6 luglio - Lecce - Otranto

7-12 luglio - BAMBINI - Foggia -

Lucera - Taranto - Benevento

28-3 agosto - Pescara - Beneven-to - Maddaloni

4-10 agosto - Taranto

11-17 agosto - Salerno - Reggio Calabria

18-24 agosto - Lucera - Avellino

25-31 agosto - Bari - Nardò

25-31 agosto il Centro di NAPOLI a MELDOLA (Fo)

31-5 settembre - GIOVANI - Salerno - Napoli - Bari - Taranto

INCONTRI PARTICOLARI

Marzo: 15 (ore 18) - 16 (ore 14): Fratelli degli Ammalati

Aprile: 5 (ore 18) - 6 (ore 14): Simpatizzanti

Maggio: 10 (ore 18) - 11 (ore 14): Capigruppo

Maggio: 24 (ore 18) -25 (ore 14): Ritiro per Incaricati e Responsabili

CORSI ED INCONTRI SPECIALI 1986

Dicembre 1985: Esercizi Spirituali per Fratelli degli ammalati a Re e a Valleluogo. - 27 sera (venerdì) - 31 mattina (martedì).

Gennaio 1986: Giornate di Studio per gli Incaricati del SET-

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TORE GIOVANI, a Meldola (Forlì) «Casa Nostra Signora di Fatima» - 24 sera (venerdì)/26 pomeriggio (domenica).

Febbraio 1986: Giornate di Studio per gli Incaricati del SET-TORE BAMBINI-ADOLESCENTI, a Meldola (Forlì) - 21 sera (ve-nerdì)/23 pomeriggio (domenica).

Aprile 1986: ESERCIZI SPIRITUALI PER SACERDOTI a Re (Lega Sacerdotale M.) - 7 sera (lunedì)/12 mattina (sabato).

CONVEGNO NAZIONALE PER CAPIGRUPPO a Re - 12 sera (sabato)/15 sera (martedì).

CORSO DI ESERCIZI SPIRITUALI PER GIOVANI a Re - 23 sera (mercoledì)/29 mattina (martedì).

Luglio 1986: XXXV Pellegrinaggio dei Sacerdoti Ammalati a Lourdes - 18 venerdì/25 venerdì.

Settembre 1986: QUINTO CONVEGNO SACERDOTALE IN-TERNAZIONALE DELLA LEGA SACERDOTALE MARIANA: a Mariazell (Austria) dal 6 all'il settembre - partenza dall'Italia ve-nerdì 5 / rientro venerdì 12.

Tema: «Il Cuore di Cristo ed il nostro sacerdozio: comune e ministeriale».

PENSIERI dl Mons. Luigi Novarese

(Raccolta dai suoi scritti)

Pag. 198 - L. 5.000

Edizioni C.V.S. Via del Bresciani, 2 - 00186 Roma

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«Non temere »

Mentre prego davanti alla Statua délla Vergine Santa nella Cappella delle Apparizioni, il mio pensiero si ferma su un aspetto del Messaggio affidato dall'immacolata ai tre fortunati Pastorelli e che mi sembra il centro del richiamo e della realtà che racchiu-de il piano misericordioso dell'amore che Dio ha verso gli uomini. Proviamo a considerarlo insieme perché, come ha fatto bene alla mia anima, possa essere di conforto e sostegno per tante altre.

«Non temere Maria perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù» (Lc 1,30-31).

Con queste parole l'arcangelo Gabriele rivela tutto il piano di amore di Dio verso l'uomo; un piano non imposto con timore, ma solo proposto alla libertà della Sua creatura, perché vi risponda con abbandono e fiducia.

Nella vita autentica di fede il timore trova d'altronde l'equili-brio grazie ad un sentimento contrario: «la fiducia in Dio. Anche quando appare agli uomini, non vuole terrorizzarli». Li rassicura «Non temete!».

Leggendo la Sacra Scrittura, che mette in evidenza il rapporto tra Dio e il Suo popolo, appare evidente che Egli circonda gli uo-mini di una potenza paterna che veglia costantemente sulle loro varie necessità.

I. Nella mentalità del Vecchio Testamento, chi vedeva faccia a faccia l'Angelo del Signore o il Signore stesso, era condannato a morire. Dio, invece, più volte agisce in modo tale da sfatare tale errato concetto. La Bibbia è ricca di esempi. Vediamone assieme qualcuno.

Gedeone, terrorizzato per aver visto l'Angelo del Signore, si

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Non Temere, Io ti vengo In aiuto' (Is 41,13).

sente dire da Dio stesso: «Sta tranquillo, non temere, tu non mor-rai» (Gdc 6,23).

Il Signore confida a Daniele, rialzato dall'Angelo dopo uno sve-nimento, di aver gradito la sua umile preghiera e Io conforta: «Non temere, Daniele, perché !in dal primo giorno in cui ti sei sforzato di intendere, umiliandoti davanti a Dio, le tue parole sono state ascoltate e io sono venuto per le tue parole» (Dn 10,12).

Un altro aspetto evidentissimo dell'attenzione paterna del Si-gnore per le Sue creature, lo troviamo nelle parole che Egli disse ad Abramo in lotta contro il re di Sodoma: «Non temere, Abramo, Io sono il tuo scudo; la tua ricompensa sarà molto grande» (Gn 15,1).

Ed ancora con uguale tenerezza il Signore si rivolge al Suo p0-

polo, che si trova in difficoltà, nonostante l'infedeltà più volte di-mostrata, assicurandogli il Suo aiuto, la Sua forza, il Suo sostegno (cfr Is 41,10).

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Ed al profeta Isaia scoraggiato perché non vedeva i frutti della sua delicata e difficile missione, anzi si trovava minacciato da ogni parte, Dio dice: «Non temere, io ti vengo in aiuto» (Is 41,13).

Uguali espressioni possiamo leggere in Geremia (1,8) e in Eze-chiele (Ez 2,6).

E quando Israele deve affrontare il nemico, il messaggio di-vino è ancora «non temere». Dice, infatti a Mosè, che sta per af-frontare il forte Og re di Basan: «Non lo temere, perché io te lo dò in potere lui, tutta la sua gente e il suo paese» (Nu 21,34).

2. Nel Nuovo Testamento Gesù più volte si rivolge ai Suoi di-scepoli con le medesime parole.

Li rimprovera quando manifestano paura per la burrasca che si è scatenata sul lago di Tiberiade: «Perché avete paura, gente di poca fede!» (Mt 8,26).

Infonde in loro coraggio e li invita ad avvicinarsi quando cam-mina sulle acque: «Coraggio, sono io, non temete!» (Mc 6,50).

A coloro che Lo seguono dice di non aver paura di coloro che possono uccidere il corpo ma piuttosto coloro che possono rovi-nare l'anima.

Quando parla della missione che gli Apostoli devono svolgere non nasconde le sofferenze che dovranno sopportare ma li assi-cura che sarà con loro sempre, che con Lui vinceranno il mondo e che avranno le parole giuste per ogni occasione.

Di fronte all'ira ed al castigo, dunque, devono tremare solo i peccatori ostinati nel male: «ed ora voi, ricchi! Piangete e ge-mete per i guai che cadranno sopra di voi. Le vostre ricchezze si sono putrefatte e le vostre vesti sono rase dalle tarme» (Gc 5,1-2).

Per gli altri invece che si riconoscono peccatori ma hanno fi-ducia nella grazia giustificante di Dio il Nuovo Testamento ha inaugurato un atteggiamento nuovo: non più un timore di schiavi ma uno spirito di figli adottivi di Dio.

Questo il nuovo atteggiamento che viene richiamato dalla Vergine Santa nei colloqui con i Suoi prediletti interlocutori qui a Fatima.

d. Remigio (continua)

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QUI SETTORE GIOVANI

Siamo alla fine dell'anno 1985 - «L'Anno Internazionale de/la Gioventù» - nel quale abbiamo vissuto insieme momenti signifi-cativi per il nostro settore: il Con-vegno Nazionale sul tema: «Glo-rificate Dio nel vostro corpo» (I giovani e la purezza), gli esercizi spirituali, la mostra, e tanti incon-tri specifici nelle vostre Diocesi. Tutti questi momenti ci hanno raf-forzato e unito nel cammino verso il nostro comune ideale che ci vie-ne proposto dal Centro Volontari della Sofferenza, ma questo en-tusiasmo e questa gioia non pos-sono tramontare con la fine del-l'Anno della Gioventù,

Monsignor Novarese negli ul-timi mesi di vita è stato costan-temente assillato dal problema dei giovani dedicando loro gli ultimi

suoi articoli nella rivista «L'Anco-ra». Egli sapeva ed era cosciente che il futuro del nostro apostolato dipende dai giovani, per questo, cari amici, dobbiamo già da oggi comprendere la nostra responsa-bilità per rispondere alla fiducia che Monsignore aveva in ciascu-no di noi.

Le parole di Giovanni Paolo li rivolte ai giovani di tutto il mondo per la Giornata Missionaria sono una sfida anche per il nostro Cen-tro: « Cristo ha bisogno di voi per proclamare la verità, per portare l'annunzio di salvezza sulle strade del mondo, ha bisogno del vostro cuore generoso e disponibile per manifestare a tutti gli uomini il Suo amore infinito e misericordio-so. Animate, sensibilizzate i vostri coetanei, le vostre comunità, ac-cendete ovunque la fiamma della fede: solo così potrà essere vinto il demone della droga, solo così potranno essere sconfitti definiti-vamente i flagelli della violenza del secolarismo, dell'edoni-smo... ».

Oggi, forse come non mai, è attuale il messaggio Evangelico dell'immacolata con il quale Essa si è rivolta a noi, a Lourdes e a Fatima per mezzo dei bambini, per salvare l'umanità dalla minac-cia della distruzione e dell'annien-

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Commissione Sacerdotale - Settore Giovani che ha preparato il programma dell'Anno della Gioventù per Il CVS.

tamento a causa dei tanti peccati che si commettono ogni giorno. La Madonna ci attende e vuole che diventiamo apostoli e annun-ciatori del Vangelo, con la nostra testimonianza. Dobbiamo essere capaci di testimoniare con la no-stra vita la validità dell'apostolato come hanno fatto tanti ammalati giovani iscritti al Centro: Angioli-no, Giunio Tinarelli, Cristiano Pa-van, Fausto Gei, Laura Gallo Stampino, il fratello Sesto e tanti altri. Il loro esempio affascinava tanti giovani, e li avvicinava al co-mune ideale. Essi hanno capito il

significato salvifico della sofferen-za, hanno compreso che senza la passione dei sofferenti, ossia di tutti coloro che hanno qualcosa da offrire al Signore, non può es-serci né pace né equilibrio nella società.

Per realizzare il programma del-l'apostolato, l'ammalato ha biso-gno anche dite Fratello che dal Signore hai avuto il dono della sa-lute. Può darsi che tu abbia già scoperto come è bello servire Gesù nell'ammalato. Egli troppo spesso è solo con la sua croce, spesso molto dolorosa. Ha biso-

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gno del tuo amore vivo, sincero, pieno di donazione. Amore che si traduca in preghiera, che invochi per lui la grazia e la forza di accet-tare e continuare la sua vocazio-ne. Amore che apra gli occhi a vedere i bisogni del sofferente e sospinga con urgenza a soccor-rerlo. Amore che si traduca in preghiera, che invochi per lui la grazia e la forza di accettare e continuare la sua vocazione. Amore che porti a vedere in ognuno di essi il Cristo vivo dolo-rante.

Amici c'è tanto da fare! Dob-biamo rispondere al messaggio

dell'immacolata e del Santo Padre incominciando con rinnovato im-pegno a realizzare le proposte di questo programma:

I. Approfondire negli incontri del settore durante questo anno sociale 1985-86 le tematiche del Convegno di Re affrontate nei «Gruppi di Studio»:

a) come il giovane di oggi vive il problema della purezza: - modo concreto di pensare e di vi-vere; - mass media; - valutazione etica del fenomeno;

b) realtà educative e purezza:

Re - Esercizi Spirituali degli Adolescnti.

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- conflitto fra generazioni; - geni-tori e figli; - ambienti: scuola e lavoro:

c) il giovane ed il ruolo della Chiesa sulla purezza: - è ricono-sciuto tale ruolo? - come reagisce il giovane d'oggi? - quali sono gli aspetti dell'insegnamento della Chiesa che vengono più discussi?

d) purezza ed handicap: - molti dicono: «L'handicappato non ha questi problemi!» Tu che ne pensi? - giovani handicappati e sani: c'è una diversa valutazione del problema? - l'handicap facilita o rende più difficile la purezza? come?

e) purezza e scelte vocaziona-li: - i giovani di oggi sono con-vinti che la purezza è una virtù per tutti: coniugati, celibi e con-sacrati? - perché i giovani oggi hanno paura di scelte definitive? - ha senso proporre oggi ai gio-vani handicappati e sani la ver-ginità consacrata? Perché? - Esi-ste una terza via oltre la vocazione al matrimonio e alla verginità con-sacrata?

2. Affrontare il programma

per il prossimo triennio 1986-89 suggerito alcuni anni fa da Mon-signor Novarese: «Cristo si inse-

risce ne/la storia dell'uomo e cam-

mina con lui», diviso in tre temi:

- Primo anno: « La vita come valore»; Secondo anno: «La vita come vocazione»; Terzo anno: <(La vita come servizio».

3. Partecipare al corso di Eser-cizi per i soli giovani che si terrà a Re dal 23 al 29 aprile: ai primi tre giorni di esercizi faranno seguito due giornate di studio per appro-fondire le finalità ed il dinamismo de! «settore giovani». Un altro Corso di Esercizi per soli giovani si terrà a Valleluogo dal 31 agosto al 5 settembre.

Invito tutti i giovani a collabo-rare per la rubrica «Qui Settore Giovani» della rivista «L'Anco-ra». Potete mandare articoli, testi-monianze, proposte, obiezioni..., tutto per il migliore sviluppo del-l'apostolato del nostro settore giovani.

Approfitto dell'occasione per augurare a tutti un Santo Natale.

don Janusz

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LEGA SACERDOTALE MARIANA

Agli Assistenti e agli Incaricati Diocesani riuniti a Re per la programmazione dell'attività annuale nei giorni 7-9 novembre, è stato detto che il 1986 sarà per l'Associazione l'Anno della Lega Sacerdotale Mariana.

Ci ha sorpreso, dopo la morte di Monsignore che la fondò nel 1943, un suo notevole sviluppo: sono aumentati gli iscritti ed hanno acquistato un maggior dinamismo i «Gruppi Dioce-sani della L.S.M.». Proprio dalla base è emersa l'esigenza di promuovere un Corso di Esercizi Spirituali per Sacerdoti durante il quale sia approfondita la Lega stessa: la sua spiritua-lità, la sua finalità, la sua metodologia di azione spirituale e pastorale.

Tale Corso si svolgerà a Re dal lunedì sera 7 aprile '86 al sa-bato mattina seguente. Sarà predicato da un Vescovo, e ogni giorno una istruzione sarà dedicata alla L.S.M. stessa.

Vari Gruppi Diocesani si riuniscono regolarmente e sen-tono l'efficacia di questi incontri sul piano personale ma an-che per una maggior apertura verso i Confratelli e verso il mondo della sofferenza.

Se ben assimilato, lo spirito della L.S.M. dà al Sacerdote una forte carica di amore verso la Vergine Immacolata che gli fa gustare la gioia di una sua più intima comunione col Cuore trafitto di Cristo, e lo stimola ad un più generoso servizio se-condo le molteplici inventive della carità.

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Il Pellegrinaggio del Sacerdoti a Lourdes, una delle Iniziative annuali della L.S.M. voluta ed amata da Mons. Novarese.

La presenza del «Gruppo Diocesano della L.S.M.» è il dono più grande anche per i Volontari della Sofferenza e per i Fra-telli degli Ammalati perché troveranno nei Sacerdoti della Lega confessori, direttori spirituali e maestri dei loro ritiri.

Si svolgerà regolarmente (anche l'annuale Pellegrinaggio Sacerdotale a Lourdes) dal 18 al 25 luglio che avrà come fina-lità: «Perché tutti i sofferenti scoprano la loro responsabilità vocazionale nella Chiesa», un'intenzione che ci interessa pro-fondamente. Dobbiamo preparare il Pellegrinaggio, non solo con la preghiera, ma con la ricerca del maggior numero pos-sibile di Sacerdoti soprattutto ammalati. Dove ci fossero dif-ficoltà finanziarie la Direzione della Lega è disposta a venire incontro.

Ma l'iniziativa più importante dell'Anno della Lega sarà il Quinto Convegno Sacerdotale Internazionale che si svolgerà a

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Mariazeli in Austria dal 6 all'li settembre 1986. La partenza dall'italia è prevista per il venerdì 5 settembre ed il rientro per il venerdì 12 seguente. Possono partecipare sacerdoti dioce-sani e religiosi, e anche laici e suore particolarmente interes-sati al culto del Sacro Cuore e alla tematica che è messa in re-lazione con il Sinodo dei Vescovi del 1987 sulla vocazione e missione dei laici.

1ema del Convegno: «il Cuore di Gesù ed il nostro Sacer-dozio: Comune e ministeriale». É in via di preparazione il pro-gramma dettagliato del Convegno che all'inizio dell'anno sarà comunicato a tutti i Vescovi del mondo. Ma il suo esito è fin d'ora nelle nostre mani. Sono significativi al proposito due episodi.

Durante il primo Convegno Sacerdotale svoltosi a Paray le Monial nel 1974, il Card. De Arujo Sales di Rio de Janeiro, me-ravigliato della presenza al Congresso di tanti vescovi sacer-doti, religiosi e laici e del fervore dei partecipanti, chiese a Mons. Novarese: «Mi dica Monsignore come ha fatto a prepa-rare un simile Congresso!?». Monsignore rispose: «Eminenza, ci sono 60.000 ammalati che pregano!». «Allora mi spiego tut-to!», concluse il Cardinale.

L'altro episodio risale al 1952, quando Monsignore indisse il Primo Pellegrinaggio dei Sacerdoti ammalati a Lourdes. Un mese prima che si svolgesse Monsignore scrisse al Servo di Dio Giunio Tinarelli proprio così: «I Sacerdoti per Lourdes sono circa 4W!... Fammi un bombardamento a tappeto di pre-ghiere per colpire tutti i sacerdoti che verranno al Pellegrinag-gio» (11/5/1952).

Un bombardamento necessario, da parte di tutti i Volontari della Sofferenza e Fratelli degli Ammalati, anche su tutte le iniziative del 1986 perché sia veramente l'Anno della L.S.M.

a. g.

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Vita dei Centri S. Vittore Olona Ricordo di Laura Martarelli

Nella varietà dei carismi dei quali si orna ogni parrocchia, quello dell'utilizzazione della sofferenza nell'associazione del C.V.S. (fondata da Mons. Luigi Novarese, defunto un anno fa) non è degli ultimi, anzi lo si può mettere tra i primi per la vitalità religiosa di essa.

Il sofferente che sa accettare volentieri gli handicap, le ma-lattie e le prove della vita, in grazia di Dio, trasforma tutto in APOSTOLATO, secondo i sub-limi messaggi della Madonna di Lourdes e di Fatima, a bene del-la Parrocchia, immettendovi il completamento della CROCE per il perdono dei peccati, la conversione dei peccatori ed il sostegno ai sacerdoti per l'effi-cacia del loro ministero parroc-chiale. Quale grazia e dono per la parrocchia'

Questa è stata la missione di Laura, vivendo come volontaria della sofferenza il suo martirio fisico e come apostola nel far conoscere ed attirare al C.V.S.

La sua pena: la poca corri-spondenza nella sua parroc-chia. Ora, pensandola in cielo presso l'Immacolata, le affidia-

Laura Martarelli di San Vittore Olona.

mo il compito non solo di far continuare il suo amato aposto-lato, ma di farlo fiorire, perché la parrocchia possa, riscattata dalla sofferenza, diventare «un vero giardino di Maria»!

Troverà in cielo un'altra Lau-ra (Gallo Stampino) che entusia-sticamente si unirà a lei per continuare insieme quello che generosamente hanno comin-ciato già qui in terra.

Preghiamo ed abbiamo fidu-cia: ci aiuteranno.

Colgo l'occasione per ringra-ziare la parrocchia per questi due fiori stupendi che ha rega-lato al centro Volontari della Sofferenza e preghiamo perché diventiamo degni di meritarne tanti altri.

L'Assistente C.V.S. di Zona Don Ferdinando Borscini

mi

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Incontro dei giovani

«Il giovane.., una miniera di bene... desiderosa di agire...».

Con questa frase tratta dal li-bro «A te giovane» di Mons. No-varese, don Stefano ha comin-ciato la meditazione ai giovani che si sono incontrati Domenica 20 ottobre presso la casa dei Missionari Salesiani a S. Pietro in Vincoli.

È da questo desiderio di agire che scaturisce la ricerca del «che cosa fare», è questa la do-manda che «il giovane ricco» nel vangelo pone a Gesù, ma è anche la curiosità di Zaccheo di conoscerlo, che lo porta ad in-contrarlo e ad « . . accoglierlo pieno di gioia...».

Il primo non sa accogliere Gesù che « .. .lo guardò con amo-re... » e lo invita a seguirlo e per lui nulla può cambiare, il secon-do, « ... inlretta scese e lo accol-se...» quando Gesù lo guardò e gli disse «devo fermarmi a casa tua». Questa la traccia della meditazione del primo incontro dei giovani.

Ne seguiranno altri perché in ognuno di noi c'è il desiderio di scoprire dentro ciò che lo sguar-do del Signore ci chiede, la vo-glia di confrontarsi e la gioia dello stare insieme. L. G.

REGGIO CALABRIA - L'Arci-vescovo al primo incontro dio-cesano del Centro Volontari del-la Sofferenza

Solo la «sapienza» che è

dono dello Spirito Santo, può gettare luce sul mistero del do-lore umano e rendere accetta-bile, e perfino bello e gioioso, il difficile cammino di chi soffre.

È questo in sostanza ciò che ha detto Sua Eccellenza Mons. Aurelio Sorrentino durante l'o-melia della Messa concelebrata giovedì 14 novembre nel «Pon-tificio Seminario Pio XI» per i <(Volontari della Sofferenza».

Con grande intuito pastorale Sua Eccellenza ha dato così uf-ficialmente il via all'attività del Centro Volontari della Sofferen-za nella Sua Diocesi di Reggio Calabria.

Facendo riferimento al mo-mento ecclesiale che si sta vi-vendo a 20 anni dal Concilio Vaticano Il, la Relazione ha evi-denziato come questa Associa-zione aiuti i sofferenti e chi sta loro accanto a prendere co-scienza della loro specifica vo-cazione alla santità e all'aposto-lato nel cuore della Chiesa.

L'incontro ha portato ai par-tecipanti tanta gioia che si è manifestata nella preghiera co-munitaria (Concelebrazione e Santo Rosario), nel pranzo con-sumato insieme con l'Arcivesco-vo, con i Seminaristi e con i Su-periori del Seminario che si sono prodigati con tanto amore nel servizio dei malati; e infine nell'incontro ricreativo, durante il quale l'Arcivescovo con straordinaria bontà si è unito ai canti, ha posato per le foto ed ha gioito con tutti i partecipanti.

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Sua Ecc.za Mons. Aurelio Sorrentino fra il nascente gruppo del Centro Volontari della Sofferenza di Reggio Calabria.

Sono stati formidabili anche i giochi di prestigio del signor Mystyk.

Brescia - Settore Bambini

È ormai da diversi anni che il Settore Bambini del Centro Vo-lontari della Sofferenza di Bre-scia effettua il campeggio e sempre con risultati positivi per tutti. Il vivere insieme per una quindicina di giorni affratella gli animi, apre i cuori alla com-prensione dei vari problemi, dà la possibilità ai ragazzi di sen-tirsi amati al di là del loro han-dicap e, non ultimo, è un sollie-vo per le famiglie.

Anche quest'anno, quindi, in-

coraggiati dai precedenti be-nefici risultati, una trentina di ragazzi del Centro di Brescia, grazie all'aiuto di Fratelli e So-relle, hanno potuto passare dal 3 al 18 agosto giornate serene e gioiose a Querceta, presso Forte dei Marmi.

La presenza di questo grup-po, ben accettata fin dal primo momento, ha dato modo di su-scitare atti di squisita carità in molte persone che, in diversi modi, hanno avuto contatto con i bambini: la grande carità del Preposito di Querceta con i suoi collaboratori, la disponibilità del Sindacato di Forte dei Mar-mi, la prestazione gratuita e quotidiana della Croce Bianca di Querceta con relativi autisti

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per il trasporto alla spiaggia e per le gite, l'accettazione pa-ziente e comprensiva della fa-miglia che abita la casa data in uso, la generosa apertura del luna-park al nostro gruppo, sono alcuni degli esempi che sottolineiamo.

Napoli - I nostri 20 anni!

Come festeggiarli? È quanto ci siamo domandati in Consiglio diocesano e ci è venuto spon-taneo desiderare di festeggiarli nella Casa Madre dell'Associa-zione, cioè a Valleluogo, con la presenza di don Luigino, suc-cessore di Monsignore, don Pino, don Giovangiuseppe e la Comunità di Valleluogo.

1113 giugno, con armi e ba-gagli e carrozzine, alle ore 7, mentre veniva giù una bell'ac-qua torrenziale (perché «O sole mio» aveva fatto sciopero!) sia-mo partiti con quattro pulmans, mentre sull'autostrada il cielo si faceva sempre più grigio; non così, però, i nostri animi, che con l'entusiasmo e l'ottimismo tutti partenopei, sfidavano le nubi e continuavano a sperare.

L'accoglienza ricevuta all'ar-rivo a Valleluogo ci ha fatto sen-tire subito in un clima diverso dal solito, quello di grande fe-sta! Mentre echeggiava «L'Inno dei Volontari», don Luigino, don Pino e le Sorelle ci venivano in-contro gioiosamente. Anche il sole venne a far festa con noi!

Dopo il « benvenuto,> da parte di don Luigino seguito dalla me-ditazione, il momento più toc-cante e vissuto con maggior in-tensità è stato quello della Mes-sa, durante la quale, insieme al pane e al vino, abbiamo offerto i lavori dei nostri Laboratori non-ché una stola ricamata, la pre-ghiera composta per i 20 anni, i risparmi di tutti, raccolti durante la Quaresima e il mese di mag-gio per la casa di Valleluogo. Alcuni Volontari e Fratelli, nuovi iscritti, facevano anche la loro promessa di impegnarsi nell'a-postolato, ricevendo poi da don Luigino il Crocifisso e il van-gelo.

Seguì il pranzo e venne il mo-mento di spegnere le candeline dei nostri 20 anni.

Le varie Zone avevano pre-parato cinque torte: la prima era sormontata da una sola candelina che rappresentava il 1965, anno di fondazione, ed è stata spenta da Alberto e Diana; le altre erano con cinque can-deline ciascuna, che furono spente dai Volontari e Fratelli delle varie epoche.

La relazione dei 20 anni di la-voro è stata fatta in maniera tut-ta napoletana e cioè con un re-cital, ricordando con versi in vernacolo, intervallati da canti, sketches... i vari anni della no-stra storia.

La giornata si è conclusa con il saluto di P. Domenico Paladini e di don Luigino.

P. il C.V.S. Alberto Ayala

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«SENZA DI ME VOI NON POTETE FARE NULLA» Dai Ritiri Mensili: Camminare con Cristo

di Mons. Luigi Novarese

I. La partecipazione alla vita divina è il germe perennemente attivo della trasfigurazione totale della nostra esistenza: ora, attra-verso la fede, ma domani, quando cesserà l'esistenza, nello splen-dore della vita dell'anima e, alla risurrezione finale, nella trasfigu-razione gloriosa anche dei nostri corpi.

La partecipazione alla vita divina è dunque il vero dono che Dio ci ha fatto, attraverso il Suo Figlio, i cui frutti toccano anima e corpo, cioè tutta la persona nella finalità per cui è stata creata.

Questa è la vera promozione a cui tutti possiamo e dobbiamo tendere.

Per chi non ha questa vita, che senso ha la sola vita terrena? Quale promozione può raggiungere?

Il. Fra poco rivivremo il mistero del Natale: Gesù si è fatto no-stro fratello per salvarci, per essere partecipe della nostra natura umana, per poter essere in virtù della vita divina che ci offre, una sola entità con noi, realizzando così il Corpo Mistico.

Essendo Egli Figlio di Dio «non considerò un possesso geloso la Sua parità con Dio, ma spogliò se stesso prendendo la condi-zione di servo, diventando - per mezzo di Maria Santissima - simile agli uomini» (Filipp. li, 6-7), per poter così restituire alla na-tura umana i destini eterni e soprannaturali persi con il peccato originale.

Se il Verbo Eterno fosse rimasto nel seno del Padre ci avrebbe amati ugualmente, certamente di un amore eterno, di un amore immenso, ma noi non L'avremmo mai compreso.

ContemplandoLo, invece, nelle fattezze umane, tra le braccia della nostra Madre Spirituale, il cuore nostro si apre alla speranza perché constatiamo fino a che punto Egli concretamente ci abbia amati.

Ed è proprio in forza ditale realizzazione di amore che a noi Egli si è presentato nel Santo Natale, invitandoci ad imitarLo.

Lettura per il pomeriggio Dall'Imitazione di Cristo, Libro III, cap. XL «L'uomo di nulla si può vantare.

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Voluta e sostenuta da Mons. Novarese per dare a sacerdoti e laici la possibilità di conoscere e pene-trare le «insondabili ricchezze del Cuore di Cristo» rivelate a Santa Margherita Maria Alacoque,

E PRONTA la traduzione italiana dell'Opera

((VITA OPERE)) di S. Margherita Maria Alacoque

Piano dell'Opera:

Volume 1°: Autobiografia - Riflessioni e propositi - Consigli

Volume 2°: Lettere

Volume 3°: Vita scritta dalle Contemporanee - Memorie della M. Greyfié

Volume 4°: Documenti sul monastero - Docu- menti sulla famiglia

Volume 5°: Processo di beatificazione e canoniz- zazione - Bolla di canonizzazione.

La stampa è stata curata da Sua Ecc.za Mons. A. An-gioni, Vescovo di Pavia. La traduzione italiana è opera di alcuni sacerdoti e delle religiose del Monastero della Visitazione di Brescia.

Prezzo: /-l/-/l/-V voi. L. 10.000 ognuno IV voi. L. 15.000

Agli iscritti ai Centro viene fatto io sconto dei 20%

Ediz. CVS - Via dei Bresciani, 2 - 00186 ROMA

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LUIGI NOVARESE apostolo dei malati di sorella Elvira Myriam Psorulla

TESTIMONIANZE

«Si tratta di un tributo meritatissirno al Fondatore e insigne Apostolo dei malati e di un dono prezioso per tutti coloro che, come chi scrive, gli hanno voluto bene e si sentono attratti dal suo eroico esempio di carità e d'impegno sacerdotale»» (Card. Sebastiano Baggio).

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«Si augura che questo scritto, ricco di fonti sulle persone e l'attività di Monsignore e pervaso di amore filiale, renda più nota la sua immagine di 'homo Dei", di ministro di Gesù Cristo e di fratello dei malati e sofferenti, proponendola all'ammirazione e alla imitazione di molti» (Ecc.za Moreira Neves).

* * *

La ringrazio vivamente dell'omaggio e mi congratulo con Lei per questa opera che ha composto a degna memoria del caro e indimenticabile Mons. Novarese, che vive nel cuore di tanti che l'hanno conosciuto ed apprezzato e vivrà nell'anima della Chiesa di cui è stato servitore esemplare e fedele'» (Card. Luigi Dadaglio).

Il volume è di 140 pagine con un formato di cm 22x30 corredato da molte fotografie che danno subito una immagine viva ed immediata di Monsignore.

Prezzo L 20.000. (Agli iscritti sconto del 20%).

Edizioni C.V.S. - Via dei Bresciani, 2 - 00186 Roma

Fondatore della Rivista; Monsignor Luigi Novarese Direttore Responsabile: Elvira Myriam Psorulia - Redattore: Fusi Remigio

Con permissione ecclesiastica Autorizzazione dei Tribunale di Roma n. 1516 dei 19-4-1050

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