I.P.S.I.A. “ CAVOUR-MARCONI “ PERUGIA IPSIA Un... · ha bisogno di te. Dona il tuo sangue,...

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I.P.S.I.A. “ CAVOUR-MARCONI “ PERUGIA CORSO: CHIMICO-BIOLOGICO I.P.S.I.A. “ CAVOUR-MARCONI “ PERUGIA CORSO: CHIMICO-BIOLOGICO a.s. 2003-2004 UN ARCOBALENO NEL PIATTO AIUTA! UN ARCOBALENO NEL PIATTO AIUTA! ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI SANGUE COMUNALE DI PERUGIA CES OL Centro Servizi per il Volontariato Perugia Grafica e stampa

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I.P.S.I.A. “ CAVOUR-MARCONI “PERUGIA

CORSO: CHIMICO-BIOLOGICO

I.P.S.I.A. “ CAVOUR-MARCONI “PERUGIA

CORSO: CHIMICO-BIOLOGICO

a.s. 2003-2004

UN ARCOBALENO NEL PIATTO AIUTA!UN ARCOBALENO

NEL PIATTO AIUTA!

ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI SANGUE

COMUNALE DI PERUGIA

CES OLCentro Servizi per il Volontariato Perugia

Grafica e stampa

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Sette colori in tavola. Per gratificare la vista e anche la salute.

BIANCO

ROSSOROSSO-PORPORAARANCIONE

-ARANCIONEGIALLOGIALLO VERDEVERDE

-VERDE

A ogni colore (e a ogni frutto od ortaggio) le sue diverse proprietà.

ANTIOSSIDANTI, ANTITROMBOTICI, ANTIVIRALI, ANTITUMORALI…….

PREVENIRE LE MALATTIE?

UN ARCOBALENO NEL PIATTO AIUTA

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PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

La classe coinvolta nel lavoro interdisciplinare è una seconda, formata da 14 alunni, di cui 10 maschi e 4 femmine

AISA Iacopo

ALBANO Debora

BALINGIT Brian

DAMIANO Emanuela

FRUGANTI Daniele

GAGLIARDINI Luigi

GUIR Hamsa

MELUCCI Maria Chiara

PELLEGRINI Andrea

ROSSI Francesco

SABATINI Luca

SABATTA Cristian

SCHIRINZI Letizia

SERRA Costanzo

I ragazzi della classe seconda sono stati coadiuvati nel lavoro dai seguenti docenti:

Prof. L. ALUNNIDIRITTO

Prof. A. GALLOBIOLOGIA

Prof. M. GIULIETTIINGLESE

Prof. P. SIMONINIITALIANO E STORIA

Prof. T. TAVERNAED. FISICA

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FINALITA' DEL PROGETTO:

Imparare a lavorare per progetti

Sviluppare la comunicazione mediante l'utilizzo dell'inglese

Acquisire la consapevolezza che l'alimentazione corretta è il risultato di processi socio-culturali, economici, politici

Promuovere il rispetto e la valorizzazione di una alimentazione equilibrata

Stimolare la curiosità a trovare relazioni esistenti tra discipline diverse

METODOLOGIA SEGUITA:

Definizione del problema

Ricerca del materiale bibliografico

Organizzazione dei gruppi e metodologia della ricerca

Raccolta e gestione delle informazioni nell'ambito del gruppo

Valutazionme e selezione delle informazioni raccolte

Elaborazioni di tesine tematiche, esercitazioni di laboratorio.

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Parlare di alimentazione è anche parlare di sangue e lo stato di salute di una persona non può prescindere dall'alimentazione.AVIS, un'associazione che riunisce i Donatori di sangue e ne coordina l'attività, si prodiga per divulgare l'idea del dono e per informare correttamente dell'utilizzo di sangue e dei suoi derivati.L'AVIS Comunale di Perugia comunica consapevolezza nell'adottare stili di vita sani, seri e responsabili, diffonde conoscenze di stili alimentari corretti, favorisce abitudini e comportamenti che portano a controllare, mantenere e migliorare lo stato di salute, a tutelare il proprio benessere e a professare Solidarietà nei confronti del prossimo.Risulta evidente che gli emocomponenti trasfusi ai malati debbono prevenire da persone sane.Spesso tuttavia, gli esami del sangue eseguiti su donatore, anche in presenza di evidenti disturbi, risultano alterati e le unità raccolte devono essere scartate.In molti casi il problema è riconducibile ai regimi nutrizionali e/o di vita non corretti.Una dieta appropriata ed un regime di vita sano sono le migliori garanzie di salute e di qualità del sangue donato. L'AVIS Comunale di Perugia sensibilizza il cittadino alla Cultura della Salute in generale, sottolinea l'importanza vitale della donazione del sangue

Via Pompeo Pellini 28- Tel e fax.075-5729011www.umbriainfocity.com/avis

e- mail:[email protected]

Iscriviti o Telefona all'AVIS Comunale Perugia

ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI SANGUE

COMUNALE DI PERUGIA

Qualcuno ha bisogno di te.

Donail tuo sangue, regala la Vita

Qualcuno ha bisogno di te.

Donail tuo sangue, regala la Vita

Qualcuno ha bisogno di te.

Donail tuo sangue, regala la Vita

Qualcuno ha bisogno di te.

Donail tuo sangue, regala la Vita

Qualcuno ha bisogno di te.

Donail tuo sangue, regala la Vita

Qualcuno ha bisogno di te.

Donail tuo sangue, regala la Vita

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ALIMENTAZIONE ED AVIS

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I RADICALI LIBERI E GLI ANTIOSSIDANTI

CHE COSA SONO E COME VENGONO FORMATI:

Ogni cellula del nostro corpo è un laboratorio di chimica dove avvengono costantemente reazioni bio-chimiche. Tali reazioni, richiedono, grandi quantità di ossigeno per liberare l'energia necessaria al funzionamento delle cellule stesse ma producono anche molecole che rappresentano prodotti di scarto, i radicali liberi cioè molecole instabili che hanno un solo elettrone anziché due nell'orbitale atomico.

Si tratta di sostanze molto reattive, instabili e cariche elettricamente che si legano molto facilmente e rapidamente con altre molecole, dando origine a reazioni indesiderate e spesso lesive per le cellule. Un composto è stabile se i suoi elettroni sono in coppia; se, viceversa, un elettrone risulta libero, può diventare molto reattivo e il composto risulta instabile.

PRINCIPALE AZIONE DEI RADICALI LIBERI SULLE CELLULE:

PATOLOGIE ATTRIBUITE AI ROS:CANCROINFARTOARTERIOSCLEROSIIPERTENSIONEICTUSLA DEMENZA DI ALZHEIMERIL MORBO DI PARKINSONLA CATARATTAL'ARTRITEL'INVECCHIAMENTO PRECOCE

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CHE COSA CONTRIBUISCE A FORMARLI:

I ROS si formano per:· In seguito alle normali reazione biochimiche;

· Fumo delle sigarette· Eccesso di alcool· Eccesso o uso improprio di farmaci· Radiazioni ionizzanti e solari· Diete troppo ricche di proteine e di grassi animali (polinsaturi)· Alimenti non tollerati· Azione di gas inquinanti e sostanze tossiche in genere

GLI AGENTI ANTIOSSIDANTI NEMICI DEI RADICALI LIBERI

Gli agenti antiossidanti riportano l'equilibrio chimico nei radicali liberi grazie alla possibilità di fornire gli elettroni mancanti, cedono idrogeno e bloccano i radicali liberi. Il primo a parlare di ROS fu il Dott. Hartman, premio Nobel nel 1995. Il corpo umano si difende naturalmente dai radicali liberi producendo enzimi specifici antiossidanti endogeni; come la superossido dismutasi, la catalasi e il glutatione. Superata una certa soglia è necessario un apporto esterno di antiossidanti assunti con il cibo..

PRINCIPALI ANTIOSSIDANTI

Questi possono agire singolarmente o interagire, proteggendosi a vicenda al momento dell'ossidazione, ogni antiossidante ha un campo d'azione limitato ad uno o due specifici radicali liberi. Solo un'alimentazione completa ed equilibrata può garantire un'efficace azione antiossidativaPer garantire un sufficiente apporto giornaliero di antiossidanti occorre consumare 5-6 etti di frutta e verdura fresche di stagione ( due etti di frutta e tre di verdura).

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1-POLIFENOLI E BIOFLAVONOIDI

Sono pigmenti, ovvero coloranti naturali, presenti in natura.Essi esercitano una particolare azione protettiva delle lipoproteine a bassa densità di colesterolo (L.D.L.), che si accumulano nelle arterie.

Proteggono da infarti e da tumori in genere. Hanno proprietà antinfiammatorie, antiallergiche e antivirali.

Il Dipartimento Americano dell'Agricoltura ha quantificato la capacità di assorbire i radicali liberi di vari alimenti (unità ORAC). Tra la frutta troviamo al primo posto le

( 5440 unità per 100 grammi), seguono

Tra le verdure al primo posto troviamo il : (1770 unità per 100 grammi) seguite dalle , , , Le foglie del tè sono ricchissime di flavonoidi, un particolare tipo di polifenoli.

Il rosso del , delle e del ci ricorda la loro ricchezza del LICOPENE un potente antiossidante

Il rosso-porpora delle delle , dei , delle , dei , delle , del e dell' (vino) ci suggerisce la presenza

di ANTOCIANINE.

Il giallo-verde di ( olio), svela la presenza di LUTEINA e ZEAXANTINA due sostanze utili nella prevenzione della degenarazione senile.

Il verde dei ci presenta i GLUCOSINOLATI, dotati di proprietà antitumorali e antitrombotici.

prugne nere uvetta, mirtilli, more, uva nera,

melanzane

mele rosse melanzane lamponi moremirtilli prugne radicchio rosso uva

fragole, lamponi, ciliegie.

peperoni rossi.

pomodoro angurie pompelmo rosa

cavolo,

spinaci, fagiolini, lattuga, insalata, olive verdi

spinaci, cavolini, barbabietole cipolle

broccoli e cavolini di Bruxelles

Una dieta ricca di verdura e frutta che porti COSTANTEMENTE nel piatto questo arcobaleno sarebbe l'ideale per la prevenzione delle malattie

e tumori. Ciascuna delle sette tonalità cromatico-vegetali in questione è generata da pigmenti che rimandano alla presenza di altrettanti NUTRIENTI benefici e protettivi.

Per esempio:

cardiovascolari

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2- VITAMINE:

La vitamina C:E' idrosolubile, resistente alla luce ed agli acidi,mentre è scarsamente resistente al calore, tabacco, aspirina, antistaminici.Svolge la funzione di ripristino della vitamina E, stimola il metabolismo cellulare, accresce la resistenza alle malattie infettive e contribuisce al recupero da stanchezza fisica.

La necessità giornaliera dell'adulto è di circa 60mg.Fonti naturali:

- peperoncino rosso piccante, prezzemolo, peperoni rossi, radicchio, spinaci, pomodori, asparagi

- aranci, mandarini, limoni, cedri, pompelmi, ribes, mirtilli, lamponi, fragole

L'arancio di rivela la ricchezza in BETA-CAROTENE.

Il giallo-arancio di, ci parla di FLAVONOIDI e BETA-CRIPTOXANTINA, utili difese contro i tumori.

La vitamina E:Liposolubile, non resiste alla luce, al calore, agli acidi ed agli alcali, e ad alcuni farmaci. Viene definita anche vitamina antisterilità in quanto agisce sulla secrezione degli ormoni sessuali maschili e femminili. Contribuisce alla formazione e salute dei globuli rossi.La necessità giornaliera dell'adulto è di circa 10mg.Fonti naturali:- carne, latte e derivati, burro, tuorlo d'uovo - olive, noci, nocciole, frutti oleosi, foglie verdi, lattuga, insalata, - olio di germe di grano, arachidi, olio di oliva, di mais, girasole,

Betacaroteni e vitamina A :Le molecole necessarie per arrivare alla vitamina “A” sono i caroteni (betacaroteni, licopene, luteina ), un gruppo di coloro rosso, arancio e giallo presenti nel mondo vegetale,( frutta e verdura).L'enzima corotenosi è presente nel fegato e rompe il betacarotene, il pigmento colorato della frutta e della verdura che agisce sulle piante per difenderle dai raggi solari, più il vegetale è scuro tanto più pigmenti contiene, quindi più antiossidanti.Liposolubile, la vitamina “A” non resiste agli acidi e alla luce.Relativamente resistente alle sostanze alcaline ed al colore.Viene distrutta dall'alcool.Contribuisce alla sintesi delle proteine all'accrescimento di nuove cellule.Se carente comporta difficoltà visive crepuscolari, secchezza e ruvidità della pelle, perdita di appetito.

albicocche, carote, zucca

pesche, papaia, arance mandarini

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3 - MICRONUTRIENTI ED ENZIMI

Selenio

Caratteristiche: Minerale-traccia attivo sotto forma di seleniocisteina.. L'assorbimento del selenio avviene nell'intestino tenue.Svolge molteplici funzioni biologiche come la prevenzione, contro i radicali liberi. Contribuisce a rafforzare il sistema immunitario, previene le malattie cardiocircolatorie, protegge la cute, gli occhi e i capelli, diminuisce i rischi di insorgenza del cancro, soprattutto al colon, intestino, polmone e prostata.I muscoli e il fegato provvedono a rifornire di selenio il cervello e le ghiandole endocrine (ipofisi, tiroide e ghiandole sessuali) che lo utilizzano per svolgere le loro funzioni.Viene eliminato quasi totalmente attraverso le urine e le feci e, una parte minore, con il sudore e la saliva.Se carente può comportare cardiopatie, debolezza muscolare, alterazione dei pigmenti dei capelli e della cute, danni al pancreas.Il fabbisogno giornaliero nell'adulto è di circa 55 mcg.Fonti naturali:- frattaglie, pesci, molluschi, carni, latte e derivati;

- lievito di birra, germe di grano, pasta (spe cialmente se di grano duro), riso; - funghi, noci, aglio, frutta e verdure in genere.

Rame: Caratteristiche: Minerale che nell'organismo umano svolge molteplici funzioni biologiche tra le quali l'intervento nell'azione dell'enzima superossido dismutasi che trasforma i radicali liberi in perossido di idrogeno (acqua ossigenata). Favorisce l'accrescimento osseo e lo sviluppo del sistema nervoso. Nei globuli rossi del sangue è richiesto per la sintesi del ferro, indispensabile al trasporto dell'emoglobina. La carenza di rame provoca sintomi simili a quelli da carenza di ferro dei quali il più evidente è l'anemia.Il fabbisogno giornaliero nell'adulto è di circa 2-3 mg.

Fonti naturali:

- carne in genere; - noci, cereali e pane integrale, legumi.

Zinco:

Caratteristiche: Minerale presente nei muscoli e nel fegato è parte integrante delle ossa e dei denti. Svolge diverse funzioni biologiche che rendono possibile l'azione di moltissimi enzimi. Insieme al rame potenzia l'azione dell'enzima superossidido dismutasi che trasforma i radicali liberi in perossido di idrogeno (acqua ossigenata).

La carenza di zinco porta a disturbi anche seri a livello metabolico. L'eccesso di alcool può determinare una carenza di zinco in quanto questo minerale fa parte dell'enzima indispensabile per scomporlo.

Un eccesso di zinco può impedire l'assorbimento del ferro e del rame.

Il fabbisogno giornaliero nell'adulto è di circa 55 mg.

Fonti naturali: Cibi ad alto contenuto proteico in genere:

- carni, uova, formaggi magri, olio di pesce, molluschi;

- germe di grano, cereali integrali, legumi, semi in genere;

- noci, nocciole e frutti con guscio in genere.

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TITOLO DELL'ESERCITAZIONE:

OBIETTIVO DELL'ESERCITAZIONE:

MATERIALE UTILIZZATO:

PROCEDIMENTO:

Estrazione dei carotenoidi e del licopene nella carota e nel pomodoro

ricerca del licopene, xantofille,e del carotene nella carota e nei pomodori

agitatore di vetro,piastra riscaldante,beacker,imbuto,carta da filtro,pipetta graduata,cappa aspirante, carta cromatografica,capillari

*Triturare 3g di carote e 2g di pomodoro. In un becker da 100ml, aggiungere 10 ml di esano ai 5g di verdure triturate, in tre tempi diversi.*Lasciare decantare le soluzioni e versare in un secondo beacker asciutto il surnatante lasciando evaporare sotto cappa con una piastra elettrica fino ad un livello di circa 0,5 ml. *Ritagliare la lastrina (3x7cm) di gel di silice e mediante un capillare depositare gocce della soluzione distanziate tra loro. Lasciare asciugare le macchie.*Inserire la lastrina nel becker da 100 ml contenente la miscela di sviluppo (3ml CH Cl e 10 ml di esano). Attendere alcuni secondi ed osservare la migrazione del 2 2

pigmento verso l'alto.Si calcolano gli Rf delle macchie e si confrontano con i seguenti valori: Licopene 0.4Xantofille 0.5

CALCOLI:

xRf =

Y

X Y

I.P.S.I.A.: “CAVOURMARCONI” PERUGIA

LABORATORIO DI MICROBIOLOGIA

ESERCITAZIONE :Estrazione dei pigmenti

CORSO: CHIMICO-BIOLOGICO

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“IL MITO DELL'OLIVO E DELLA CITTA' IDEALE”

Tutti ormai sanno che l'olivo è l'albero simbolico della regione mediterranea. Gli innumerevoli miti e leggende di cui è protagonista ne confermano la sua “origine divina”. Testimone nobile della mitologia, della storia e della letteratura, esso seguì l'espansione delle antiche civiltà Fenicia, Ellenica, Etrusca e Romana. L'olivo originariamente nacque però nelle zone tra il Pamir e il Turkestan e si propagò successivamente nell'Armenia; in generale, quindi, seguì un cammino temporale dall'oriente all'occidente, entro il bacino del Mediterraneo. Di certo la sua fama mai si oscurò nelle civiltà classiche. L'episodio più noto della mitologia greca, tanto famoso da essere scolpito sul frontale del

Partenone, è quello della gara fra Atena e Poseidone. Vincitore, giudice Zeus, chi avesse prodotto il prodigo migliore (più utile). Poseidone , il Dio degli oceani, fece sbucare dalla foresta un nuovo animale : uno stupendo cavallo; Atena fece nascere dalle viscere della terra un nuovo albero: l'olivo. Zeus non ebbe dubbi: il cavallo era per la guerra, l'olivo per la pace; vinse Atena.L'olivo, nodoso e argenteo, è un albero o un arbusto sempreverde, alto dai 5 agli 8 m, con una circonferenza che può raggiungere i 6 m.Questo albero, produce in primavera degli stupendi fiori di color bianco. I frutti, drupe di forma ovale, dapprima si presentano poi di color e infine neri.La loro maturazione avviene tra ottobre e dicembre e si utilizzano, a seconda della varietà, per la spremitura dell'olio, oppure per il consumo a mensa.L'olivo è considerato l'albero tipico del clima mediterraneo, ma le sue origini sono molto più remote.Tracce fossili dell'olivo spontaneo, nella zona mediterranea, portano la data di milioni di anni fa, prima cioè della comparsa dell'uomo.

Nella storia è proprio un ramoscello d'olivo, portato dal becco di una colomba, ad annunciare a Noè la fine del diluvio, mentre Adamo, ormai prossimo alla morte, lo ricevette direttamente da Dio

Secondo il mito, Aristeo insegnò ai Greci il segreto per ricavare l'olio dagli olivi; dopo di che si recò in Sicilia dove introdusse la coltivazione degli olivi diventando anche qui una venerata divinità. Gli Etruschi coltivarono l'olivo prima dei Romani, ma di certo questi ultimi lo propagarono in modo sistematico e razionale tanto che alla fine della Repubblica e al principio dell'Impero, l'olivo aveva raggiunto tutte le sedi attuali non solo in Italia, ma appunto anche in Francia, Spagna e Portogallo. Secondo i più famosi studiosi romani dell'epoca, esistevano dieci diverse varietà di olivi e cinque diverse categorie di olio: oleum ex albis ulivis (il più pregiato) ottenuto da olive verde-chiaro viride ottenuto da olive che iniziano ad annerire; maturum ottenuto da olive mature caducum ottenuto da olive raccolte a terra; cibarium ottenuto da olive bacate e destinato solo agli schiavi.

verdi,rosso-violaceo

ORO ARGENTO E VERDE:

Pare che in Italia la coltura dell'olivo sia stata introdotta dai Greci, che la consideravano un dono della dea Atena.I Romani s i spec ia l i zzarono ne l l ' immagazzinamento e nella distribuzione dell'olio e razionalizzarono la gestione delle grandi quantità ottenute dai popoli sottomessi.L'olivo veniva usato pure nella cosmesi, in medicina e per l'illuminazione, ma il suo posto d'onore era già in cucina in ricette che si avvicinavano molto a quelle della nostra attuale ”dieta mediterranea”.Dopo un lungo periodo di declino, dovuto alla caduta dell'impero romano e alle invasione barbariche, la coltura dell'olivo, sopravvissuta nei monasteri, riacquista un posto preminente dal XII sec., quando l'olio torna protagonista dei commerci, contribuendo alla fortuna dei

diversi stati.Ai giorni nostri, sono soprattutto gli anni '50 a segnare l'espansione nel resto del mondo della “cultura” dell'olio, a seguito della “scoperta” delle sue ineguagliabili qualità nutritive.

Sin dal 1000 a. C. la citazione dalla Bibbia della colomba che fa ritorno all'arca di Noè con un ramoscello fresco di olivo nel becco, segno della ritrovata pace tra Dio e gli uomini.

Innumerevoli episodi nell'Iliade e nell'Odissea del poeta Omero hanno come oggetto l'olivo e l'olio, come il letto di Ulisse, ricavato da una grossa pianta di ulivo , attorno al quale egli costruì la sua casa.

Assieme al grano e alla vite, l'olivo è il terzo perno fondamentale del modello produttivo elaborato dalla civiltà greca .Importato successivamente in Italia, esso divenne un elemento caratterizzante anche nell'economia e nella cultura romana.L'olio d'oliva ,oltre che nell'alimentazione, aveva una decisiva importanza nelle pratiche di cosmesi e di mantenimento del corpo.Nel medioevo la coltivazione dell'olivo e l'uso dell'olio d'oliva si espanse notevolmente, grazie soprattutto alla religione cristiana, alle sue pratiche liturgiche e alla sua normativa alimentare. Da un lato, l'impiego rituale dell'olio, per i sacramenti e per la luminaria nelle chiese, ne rese indispensabile la presenza; dall'altro, gli obblighi di astinenza dai prodotti animali in certi giorni della settimana e in certi periodi dell'anno comportarono la necessità di sostituire periodicamente i grassi animali con l'olio vegetale.Oggi infine stiamo vivendo, forse, addirittura un nuovo Rinascimento.La “cultura dell'olio” si sta nuovamente proponendo con quella qualità della vita, ossia del ritorno, ai ritmi e ai tenori armonici, nelle piccole “città ideali”. L'olio e il paesaggio umbro sono una conferma di ciò.

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DECRETO 6 agosto 1998.

Approvazione del disciplinare di produzione a denominazione di origine controllata dell'olio extravergine di oliva “ Umbria”, riconosciuto in ambito U.E. come denominazione di origine protetta.

IL MINISTRO PER LE POLITICHE AGRICOLE

Vista la legge 5 febbraio 1992, n. 169, relativa alla disciplina per il riconoscimento della denominazione di origine controllata degli oli di oliva vergine ed extravergini :Visto il decreto ministeriale 4 novembre 1993, n. 573, recente norme di attuazione della citata legge; Visto il regolamento (CEE) n. 2081/ 92 del Consiglio concernente la produzione delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche dei prodotti agricoli e alimentari; Visto il regolamento (CE) n.2325/97 della Commissione relativo alla registrazione della denominazione di origine protetta dell' olio extravergine di oliva “Umbria” ai sensi dell'art.17 del predetto regolamento (CEE) n. 2081/92, in quanto denominazione consacrata dall'uso e preesistente l'entrata in vigore della normativa comunitaria di settore; Considerato l'art 4, comma 2, cella legge 5 febbraio 1992, n. 169,sopraccitata prevede che il riconoscimento delle denominazioni di origine e l'approvazione dei relativi disciplinari di produzione vengano effettuati con decreto del Ministro dell'agricoltura e delle foreste anche per dare adeguata informazione agli interessati; Visto il decreto legislativo 4 giugno 1997, n. 143, che istituisce il Ministero per le politiche agricole in qualità di centro di riferimento degli interessi nazionali in materia di politiche agricole, forestali e agro-alimentari con particolare riguardo alla attribuzione di compiti di tutela della qualità dei prodotti agro-alimentari; Considerato che la denominazione di origine protetta “Umbria” per l'olio extravergine di oliva è stata registrata ai sensi del richiamato della Commissione del 24 novembre 1997, nel quadra della procedura semplificata dell'art 17 e che tale procedura non prevede la pubblicazione del relativo disciplinare di produzione, della Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea;Ritenuto che, in considerazione di quanto esposto,sussista l'esigenza impellente di pubblicare nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana il disciplinare di produzione della denominazione di origine controllata per l'olio extravergine di oliva “Umbria” affinché le disposizioni, contenute nel disciplinare di produzione approvato in sede comunitaria,siano accessibili, per informazione erga-omnes, sul territorio italiano. I produttori che intendono porre in commercio l'olio extravergine di oliva con la denominazione di origine controllata “Umbria” possono utilizzare, in sede di presentazione e designazione del prodotto, anche la menzione “Denominazione di origine controllata protetta” sono tenuti al rispetto di tutte le condizioni previste alla normativa vigente in materia.

PRODOTTI AGRICOLI O ALIMENTARIDOP: Denominazione di Origine ProtettaLa denominazione di Origine protetta designa un prodotto agricolo o alimentare, le cui caratteristiche sono dovute essenzialmente dall'ambiente geografico. La DOP si applica a produzioni il cui intero ciclo produttivo viene svolto all'interno di un area geografica ben delimitata e non riproducibili al di fuori di quest'area.

IGP: Indicazione Geografica ProtettaL'IGP designa un prodotto agricolo o alimentare la cui qualità possa essere attribuita all'origine geografica e la cui produzione avvenga nell'area geografica determinata.A differenza della DOP, la IGP non richiede necessariamente la produzione in loco della materia prima, purchè questa consenta di ottenere un prodotto corrisponde ai requisiti imposti dal disciplinare di produzione.

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ROSSO:IL MITO DEL

“ SANGUE D'UVA”

Il vino è una bevanda antichissima, nata in epoca neolitica nel bacino del Mediterraneo. Successivamente si è diffusa in tutte le zone a clima temperato. Nelle varie culture mediterranee, che basavano il loro sviluppo sull'agricoltura, il vino entra come simbolo di questo stesso sviluppo. Esso era anche una delle offerte fatte al Dio per raggiungere uno stato di trance, in cui si compiva l'unione del fedele con il suo dio. Il vino nel mondo:

Nel CRISTIANESIMO il vino acquistò nuova nobiltà attraverso la simbologia eucaristica, dove viene equiparato al sangue di Cristo, simbolo di vita. Il Vangelo di Giovanni pone uno stretto parallelo tra il Cristo e la vite i cui tralci sarebbero gli stessi discepoli che devono portare il frutto. Carlo Magno darà molta importanza alla vite e distinguerà i popoli mediterranei che avevano appreso l'arte del vino da quelli nordeuropei dediti alla birra e all'idromele.

Nel MONDO EBRAICO si dice a chiare lettere che "Noè il coltivatore iniziò a piantare la vite, avendo bevuto del vino". Gli esploratori inviati da Mosè nella terra di Canaan giunsero proprio nella valle di Eshcol e riportarono indietro, come prova della fertilità del suolo, un immenso grappolo d 'uva, notissimo nell' iconografia ebraica: due uomini che portano appeso ad una stanga un immenso grappolo: una descrizione iperbolica ma che rende perfettamente la realtà dei luoghi. La storia stessa degli uomini viene fatta iniziare , dopo il Diluvio, con la vigna e il vino. Le regole ebraiche per fare il vino sono le seguenti: (1) esso non deve contenere ingredienti proibiti come grassi, vitamine, conservanti ricavati da animali;(2) bisogna evitare qualunque elemento di lievitazione;(3) deve essere lavorato da ebrei.

Il vino, preferibilmente rosso, assume particolare rilevanza per la celebrazione del sabato ebraico(shabbat). La simbologia del rito Sacro di santificazione del sabato sul vino affonda nell'insegnamento tradizionale tramandatoci dalla Bibbia. Il vino per ogni speciale cerimonia si deve riempire fino all'orlo del bicchiere, dovrebbe essere rosso e di alta qualità. Il vino è dunque una bevanda sacra e piacevole nello stesso tempo. Vari termini designano il vino nella Bibbia ebraica. Il termine più diffuso “ YAYIN” ha il significato letterale di “effervescente”. Il vino viene anche chiamato nella tradizione giudaica “sangue d' uva“.

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Un libro come la Bibbia, se da un lato apprezza molto il vino e lo fa assurgere a simbolo della creazione, non poteva sottovalutare gli effetti negativi e le insidie di un uso smodato di tale bevanda. Salomone, nella sua saggezza, menziona il vino tra i doni dellacreazione “ Vino che rallegra il cuore degli uomini, seguito dall'olio che fa risplendere il volto (olio cosmetico, protettivo della pelle).Mangiare e bere sono segni attualissimi di comunione, di ospitalità , di amicizia. Amicizia che si accorda o che si riceve con l'invito a mangiare e a bere insieme. E' molto probabile che gli ebrei, provenienti dalle coste nord africane al seguito delle truppe islamiche che conquistarono la Sicilia , abbiano introdotto la coltivazione della vite continuando la lunga tradizione del commercio del mosto e del vino in cui si erano specializzati da tempo immemorabile.

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Be energetic! First step: BREAKFAST

Do you want NOT TO FALL ASLEEP on your desk for want of energies? Do you want at understanding what you are taught at school?Have a and , then!

to have? If you put together the bits of words below you’ll find it out.

TO BE QUICKER

LARGE VARIED BREAKFAST EVERY DAYWHAT FOOD

BIS

CUITS

HON

TEA

EY

FRU

SUG

AR

ALADE

MARM

COF

FEE

CHOCO

LK

LATE

GHURT

MI

IT

YO

Solutions: biscuit, milk, tea, honey, sugar, fruit, coffee, chocolate, yoghurt, marmalade.

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Prima colazione 20/25%

Seconda colazione 10% Pranzo 25/30%

Merenda 10% Cena 30%

Prima colazione

Metà mattina

Pranzo

merenda

cena

.The o caffè lungo leggeri dolcificanti -oppure -latte con orzo.

.Fette biscottate con poca marmellata- oppure- fiocchi di cereali.

.Spremuta di arancia o pompelmo oppure- frutta fresca.

.Una porzione normale di pasta o riso (80-100 gr) condita con sughi semplici.

.100 gr. di carne di cavallo oppure- (50-70 gr) di parmigiano.

. insalata verde, pomodori, finocchi,carote o verdure cotte.

.yogurt magro.

.spremuta di agrumi.

. minestrone di verdure oppure- crema di verdure oppure- minestra di legumi.

.2 uova oppure- 100/150 gr di carne bianca o di cavallo -oppure 150/200 gr di pesce.verdura cruda o cotta abbondante(sempre)

Proprio coloro che sudano e si sacrificano di più sono spesso costretti a rinunciare alla gratificazione di una gustosa alimentazione; ma a volte si potrebbe ovviare al danno con una migliore cultura alimentare.

Sport e cibo hanno un rapporto complesso.

La dietadell’atleta

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Misure Antropometriche

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Formula: Peso ( kg ) Altezza (m2)

I.M.C = Sotto peso, inferiore a 18,5.

I.M.C = Normale, peso compreso tra 18,5 / 24,9. 20,01 / 24,5.

I.M.C = Soprappeso, compreso tra 25 e 29, 9.

I.M.C = Obesità superiore a 30.

femmila

femmina maschio

femmina

femmina

Indicemassa corporea

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I.P.S.I.A. “ CAVOUR-MARCONI “PERUGIA

CORSO: CHIMICO-BIOLOGICO

INDICE

Prevenire le malattie? Un arcobaleno nel piatto aiuta pag. 3

Presentazione della classe e delle discipline coinvolte; pag. 5

Finalità del progetto, metodologia seguita pag. 6

Alimentazione ed AVIS pag. 7

Contenuti:I radicali liberi ed antiossidanti pag. 8

Polifenoli e Bioflanoidi pag. 10

Vitamine pag. 11

Micronutrienti ed enzimi pag. 12

Estrazione dei pigmenti pag. 13

Tra mito e leggenda: “ Il mito dell'olivo e della città ideale” pag. 14

L'Olivicoltura umbra in cifre pag. 16

Decreto 6/8/1998 pag. 17

Il mito del “ Sangue d'uva” pag. 18

Be energetic! First step: BREAKFAST pag. 20

Food pag. 21

La dieta dell'atleta pag. 22

Misure antropometriche pag. 23

Indice massa corporea pag. 24

UN ARCOBALENO NEL PIATTO AIUTA!

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ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI SANGUE

COMUNALE DI PERUGIA

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