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TECNICHE IPNOTICHE DEI GRANDI MAESTRI

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TECNICHE IPNOTICHE DEI GRANDI MAESTRI

TECNICHE IPNOTICHE DEI GRANDI MAESTRI

Studierete ora alcuni metodi di ipnosi diversi di alcuni grandi

maestri rendendovi conto del valore di ciascuno di essi.

Ricordatevi che non si giudica un'induzione per la facilità con la quale il soggetto si addormenta,

perché il processo scelto può essere efficacissimo su una persona

e molto meno su un'altra.Un buon operatore può spesso

riuscire con un metodo qualsiasi.

METODO DELL'ABATE FARIA E DI GABRIELLI

L'Abate Faria, prete portoghese iniziato alle pratiche ipnotiche nel paese dei fakiri, fu uno dei più grandi nella «suggestione verbale».

Agiva così, diceva il generale Noizet:«Portava con sé una governante e tre soggetti allenati che entravano in sonnambulismo ad un

suo gesto. Si rivolgeva al pubblico e sceglieva non più di sette persone per creare fenomeni analoghi. Li faceva sedere comodamente dicendo di

pensare al sonno e di guardarlo. Li fissava con i suoi due grandi occhi da

lontano, mostrava loro il dorso alzato della sua mano, avanzava di qualche passo, poi

abbassava bruscamente il braccio davanti a loro ordinando con autorità di dormire.

FARIA

METODO DELL'ABATE FARIA E DI GABRIELLI

Qualche volta, assai raramente, camminava verso di loro e

appoggiava il dito indice sulla fronte di ognuno, ripetendo

Perdinci: Dormite!

Tre volte su cinque l'ho visto riuscire in meno di un minuto».

Il nostro Gabrielli usava spesso in teatro il metodo dell'abate.

GABRIELLI

METODO DEL DANESE HANSEN

E un metodo efficacissimo ma pericoloso: crea delle impressioni

violente nel sistema nervoso.

Il danese agisce preferibilmente su dei giovani nervosi, pallidi con l'occhio

esaltato: soggetti suggestionabilissimi.

Li fa girare in cerchio, ne ferma uno bruscamente, gli rovescia la testa all'indietro fissandolo molto vicino.

Il sonno è ottenuto istantaneamente.

METODO DEGLI AFFASCINATORI TESTE E DONATO

Questi due operatori affascinatori addormentano i loro soggetti solo

fissandoli. Così il signor Teste espone il suo metodo:

«Sedetevi davanti al vostro soggetto. Lo inviterete a guardarvi il più fisso possibile mentre voi fisserete senza interruzione i vostri occhi sui suoi.

Dapprima qualche profondo sospiro solleverà il suo petto, poi le sue palpebre batteranno, si umidiranno di lacrime, si

contrarranno forte a più riprese ed infine si chiuderanno.

Questo metodo è usato dai professionisti in piedi per addormentare i loro soggetti

nelle sedute».

METODO DEL DOTTOR CHARLES RICHET

«Faccio sedere il paziente in poltrona, davanti a me; prendo i suoi due pollici in una mano

e li chiudo forte ed uniformemente.

Continuo questa manovra per tre o quattro minuti; in genere, le persone nervose provano

già una specie di pesantezza, nelle braccia, ai gomiti e

soprattutto ai polsi.

METODO DEL DOTTOR CHARLES RICHET

Faccio poi dei passi, portando la mano distesa sulla testa, la fronte, le spalle, ma soprattutto le palpebre.

I passi consistono nel fare dei movimenti uniformi dall'alto in basso, davanti agli occhi, come se,

abbassando le mani, si potesse far chiudere gli occhi.

All'inizio dei miei esperimenti, pensavo fosse necessario far fissare un oggetto qualsiasi dal paziente; ma mi è

sembrata una complicazione inutile. La fissazione dello sguardo ha forse qualche influenza

ma non è indispensabile».

METODO DEL DOTTOR BERNHEIM

«Dico subito al malato che non si tratta di una pratica nociva o

straordinaria; che è un sonno che si può provocare su chiunque, sonno calmo, ristoratore, che ristabilisce l'equilibrio del sistema nervoso. Dopo questa premessa gli dico:

«Mi guardi bene e non pensi che a dormire. Sta sentendo una

pesantezza nelle palpebre, una fatica nei suoi occhi; battono, stanno inumidendosi; la vista diventa

confusa, si chiudono».

METODO DEL DOTTOR BERNHEIM

Qualche soggetto chiude gli occhi e dorme immediatamente. Con altri, ripeto, accentuo di più,

aggiungo il gestoMetto due dita della mano destra davanti agli occhi della persona e la invito a fissarle, o passo anche

diverse volte con le due mani davanti agli occhi dall'alto in basso, oppure invito la persona a fissare i miei occhi mentre cerco nello stesso tempo di indurre tutta la loro

attenzione sull'idea del sonno. Io dico:«Le sue palpebre si chiudono, lei non può più aprirle.

Lei proverà una pesantezza alle braccia, alle gambe; lei non sente più nulla, le sue mani restano immobili, lei

non vede più nulla, il sonno viene, e aggiungo energicamente: "dorma" gli occhi si chiudono, il malato

dorme».

METODO GESSMAN

«Scelgo fra gli astanti un soggetto pallido e nervoso, gli occhi spiritati e gli dico che nel mio organismo si trova un

forte coefficiente elettrico, che mi permette di elettrizzare soggetti che

non siano troppo robusti.

Per dimostrarlo, gli faccio prendere con le due mani due dita della mia

mano destra. Qualche minuto dopo gli domando se sente qualcosa. Se è

ipnotizzabile mi risponde di sentire un formicolio ed un intorpidimento delle braccia e della parte superiore del

corpo. Allora io dico:«Stringa la mia mano, di più, ancora di più. Ecco! Ora non potrà più lasciare la

mia mano!».

METODO GESSMANEd è così.

Passando la mia mano sinistra sulle

sue braccia, fortifico il crampo

muscolare, in

METODO GESSMAN

Come dorme, nel giro di due o tre minuti, appesantisco il sonno con dei passi sulla

testa e sulla gola ed incomincio a far parlare il dormiente, cosa facile una volta

posta la mia mano destra sulla testa.Prendo con la sinistra la sua mano destra e gli chiedo, vicino alla bocca dello stomaco:

"Mi senti?"».Spesso debbo rivolgere la domanda

quattro o cinque volte prima di ottenere una risposta a voce molto bassa. Ecco

giunto il momento di continuare le esperienze. Tuttavia, dovremo fermarci qui

la prima volta per non affaticare il soggetto».

METODO GERLING«Faccio sedere il mio soggetto

comodamente, le spalle rivolte alla luce. Con voce dolce e monotona lo prego di far molta attenzione alle mie

parole e di pensare a dormire mentre lo guardo negli occhi. Pongo allora le mie

mani su quelle del soggetto suggerendogli all'istante una

sensazione di calore poi di pesantezza e di intorpidimento delle braccia.

Continuo a guardarlo ed eseguo dei passi lentissimi dalla testa allo stomaco

e suggerisco la stanchezza, la pesantezza delle palpebre, la

pesantezza della testa: tutti i sintomi del sonno che arriva.

METODO GERLING

Quando le palpebre del soggetto sbattono e stanno per

chiudersi, appoggio leggermente la mano destra sulla testa del paziente e la

abbasso dolcemente aiutando la chiusura delle palpebre.

Quando gli occhi sono chiusi, faccio coi pollici una lieve pressione sui globi oculari

dicendo:"Ora lei dorme"».

Tecnica di Dave Elman.

La tecnica di Elman, ipnotista americano dell’inizio del 1900, è

stata studiata per essere eseguita in 3 minuti esatti. La peculiarità di questa tecnica è che consiste in una serie di istruzioni codificate e

sempre uguali, poste sempre nello stesso ordine. La metodica è

adatta sia all'induzione singola che a quelle di gruppo, è

estremamente semplice, dolce ed efficace.

Fai un lungo respiro e trattienilo qualche secondo.Espira , chiudi gli occhi e rilassa tutto il corpo.Porta consapevolezza ai muscoli degli occhi e rilassali sino al punto che non funzionino più.

Quando sei sicuro che non funzionano, accertatene provando ad aprirli.

Ora diffondi lo stesso rilassamento degli occhi a tutto il corpo.

Ora apri gli occhi e quando li chiuderai il rilassamento raddoppierà in tutto il corpo

(ripetere qualche volta).Ora solleverò il polso e lo lascerò ricadere; non mi

aiutare: lascialo andare a peso morto.Ora che il corpo è rilassato, rilasseremo la mente.Inizia a contare a voce alta da 100 a ritroso e ad ogni numero il rilassamento mentale. raddoppia,

tanto che arrivato a 98 o vicino tutti e gli altri numeri spariranno.

Comprendere l’induzione di Elman, significa comprendere i

vari aspetti dell’ipnosi. L’induzione, infatti, è stata

costruita collegando tra loro in maniera molto semplice e

naturale, vari effetti ipnotici.

RilassamentoCatalessia

FrazionamentoAmnesia

UtilizzazioneRisveglio

Metodo del dott. Paolo Farez

Per cambiare in sonno ipnotico il sonno naturale il dott. Paolo Farez raccomanda di avvicinarsi senza rumore alla persona addormentata e di

pronunciare con voce appena percettibile in due parti distinte la parola dormi...te, seguendo il

ritmo della respirazione del dormente. Le sillabe dormi devono essere enunciate durante ogni

inspirazione; la sillaba te... durante ogni espirazione .

Avvicinandosi sempre più al soggetto, l'operatore alzerà la voce, indi ne manterrà

l'intensità uniforme e costante.Lo stato ipnotico si otterrà quando il ritmo

respiratorio del dormente sarà accelerato o ritardato, secondo che il ritmo della voce

dell'operatore sarà esso stesso accelerato o rallentato.

Metodo del dott. Flower

Dopo aver fatto sedere comodamente il soggetto fategli chiudere gli occhi e ditegli

di pensare al sonno. Prevenitelo che conterete e che a ogni numero enunciato

dovrà alzare ed abbassare immediatamente le palpebre.

Contate quindi lentamente e con voce monotona : uno... due... tre, ecc. Arrivato a un certo numero, la persona sarà spesso

incapace di aprire gli occhi : si constatano dei movimenti delle sopracciglia, ma le palpebre sono chiuse e non possono

sollevarsi.Continuate a contare e quando giudicherete l'assopimento abbastanza profondo, usate i passi discendenti per rendere il sonno il più

profondo possibile.

Tecnica di Banyan.

Banyan ipnotista americano contemporaneo usa una

metodica di questo genere estremamente semplice, e la

definisce «hand drop» (caduta della mano) usa solo 8 parole:

Fa poggiare sulla sua mano aperta la mano del soggetto, invitandolo a premere verso il

basso (press on my hand), (spingi la mia mano verso il

basso).Invita a chiudere gli occhi (close your eyes), (chiudi gli occhi).

Rimuove bruscamente la mano da sotto quella del

soggetto così che la mano si trova a non

avere più' resistenza e va velocemente verso il

basso. In quel momento dice

(sleep!), (dormi!).

Le tecniche istantanee sono semplici da vedere e ovviamente molto più impegative da eseguire.

Tecnica di Banyan.

In un altra metodica si chiede al soggetto: “Fissami negli occhi!”.

Si somministra un brusco sovraccarico sensoriale (ad

esempio un movimento rapido della propria mano davanti ai

suoi occhi o un rapido schiocco di dita proprio

davanti al suo naso).

Si pronuncia la fatidica parola dormi!, approfondendo l'ipnosi

subito dopo.

Tecnica di Banyan.

Metodo infallibile del dott. Liebengen 1

Per mezzo dei passi e della suggestione l'assobimento prodotto dal  cloroformio  può  essere cambiato in ipnosi : la sfera ipnotica Fournier rende praticissima l'applicazione di

questo metodo.Onde ottenere l'ipnosi si puó usare

l'anestetico in due modi : 1° o all' insaputa del soggetto; 2° o dicendo al soggetto ch'

egli odora l'anestetico.Nel primo caso fate sedere comodamente la

persona e ditele con voce dolce e monotona :Chiudete gli occhi e pensate al sonno... la

vostra testa diviene pesante... la stanchezza vi assale... respirate con la bocca lentamente e

profondamente. .. dormirete d'un sonno profondo.

Metodo infallibile del dott. Liebengen 2

Svitate la capsula metallica della sfera ipnotica Fournier in cui avrete messo precedentemente una

piccola quantità di cloroformio e avvicinate l'apparecchio alla bocca del soggetto. Indi, dopo l'assopimento prodotto dai vapori del cloroformio,

suggerite con voce sempre più bassa e tranquilla :Non sentirete nessun malessere... dormite...

dormite...Nel secondo caso, date egualmente delle

suggestioni di sonno ma dite al soggetto ch' egli sta per respirare il cloroformio.

Fatta sedere comodamente la persona, suggerite con voce monotona :

Chiudete gli occhi e pensate al sonno... respirate il cloformio... non provate nessun malessere...

dormite profondamente... dormite... In ambedue i casi, i passi discendenti renderanno ancora più

profondo lo stato ipnotico ottenuto.

Le tecniche ipnotiche rapide

Sono solitamente basate su sovraccarichi sensoriali oppure usano tecniche tradizionali

lente ma condotte con grande rapidità e intenso coinvolgimento del soggetto. La durata media di

queste tecniche è di 1-2 minuti.

Le tecniche istantanee (pochi secondi), basate su metodi di shock sensoriale, consentono di

abbattere il fattore critico difensivo del soggetto.

Le tecniche ipnotiche rapide

Per le tecniche rapide è utile essere estremamente coinvolgenti, catturando

completamente l'attenzione del paziente, incalzandolo, travolgendolo, violando lo

spazio intimo (prossemica), usando le parole, ma anche il non verbale, toccandolo,

saturando ogni canale comunicativo, provocando emozione e confusione al

punto che lo obblighiamo a cercare di mettere ordine e ristabilire un equilibrio ricercando

punti di riferimento.

Le tecniche ipnotiche rapide

Può essere utile aggiungere alle tecniche tradizionali più elementi contemporaneamente.

Ad esempio, se alla suggestione data con la parola aggiungiamo una serie di passi, toccando

il paziente in maniera insistente e confondente, la metodica diventa estremamente

più rapida e destabilizzante.

Per fare questo occorre essere molto sicuri di quello che si fa, senza timore di esporsi e senza badare molto alla prudenza e alla consuetudine.

Le tecniche ipnotiche rapide

Un'altra procedura è associare alle consuete manovre induttive una qualche forma di stimolazione alternata

dei due emisferi cerebrali.

Esempi sono toccare in maniera alternata le due spalle o le due mani del soggetto, fare oscillare rapidamente il suo sguardo da destra a sinistra,

provocare rumori alternati ai due lati del suo capo.

Altresì utile è usare il frazionamento al termine della induzione, facendo entrare e uscire più volte e

molto rapidamente il soggetto dallo stato di ipnosi.

Tecniche rapide e istantanee basate sul sovraccarico

sensoriale.

Queste metodiche

Tecniche rapide e istantanee basate sul sovraccarico sensoriale.

Si impegna poi il soggetto nell'esecuzione di un compito qualunque, ad esempio stringere forte un pugno o serrare le due mani o indicare un punto

con l'indice ecc.

Si aggiunge un secondo compito che impegni ulteriormente l’attenzione, meglio in tutt'altra

direzione, ad esempio ricordare qualcosa di preciso, che richieda una piccola ricerca mentale (ad

esempio: «Dove hai parcheggiato l'auto?»).

Tecniche rapide e istantanee basate sul sovraccarico sensoriale.

Quando si coglie il forte coinvolgimento delle risorse del soggetto, si somministra un

sovraccarico sensoriale (piccola spinta sulla nuca, strattone gentile del polso, colpetto

sulla mano, colpetto sulla fronte ecc). Il brusco afflusso di informazioni non può

materialmente essere gestito dalla coscienza critica del soggetto, le cui risorse erano già quasi

completamente occupate dai due compiti precedenti.

Tecniche rapide e istantanee basate sul sovraccarico sensoriale.

Questo brusco sovraccarico sensoriale determina la scomparsa totale del fattore critico per un tempo variabile da 0.5 a 0.75 secondi.

In questo brevissimo lasso di tempo, pronunciamo la parola dormi! perché il

soggetto si trova completamente esposto alla potenza della suggestione e sentire la parola

concordata lo fa precipitare all'istante in stato di ipnosi.

INDUZIONE SOVRACCARICO SENSORIALE

Ti poni di fronte alla persona invadendo il suo spazio personale lo afferri per le spalle e affermi:

Guardami negli occhi. Ora quando sentirai la parola "Dormi!" sentirai una forte pesantezza , le tue gambe verranno meno e ti

sentirati completamente abbandonato!

Ora voglio che stringi le tue mani fino a sentirle come un tutt'uno la tua mano destra con la tua mano sinistra, un tutt'uno

la destra con la sinistra!

Dove hai parcheggiato la tua auto?

Dai un colpetto sulla nuca.

Subito dopo a voce intensa

"DORMI!"