Ipertesto Storia Crisi Del 300

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  Nicole Maria Zanon III F 17/11/2011 1 Medioevo:Tempo di crisi

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Ipertesto storia sulla crisi del Trecento e la pesteguerra dei Cent'anni, peste, inizi della caccia alle streghe.

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Medioevo:Tempo di crisi

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Medioevo:Tempo di crisi

Indice:

Capitolo 3: Le conseguenze della peste sulla mentalità collettiva:  La peste come punizione dei peccati umani 

  I flagellanti 

  La Vergine e i santi 

  La ricerca di un capro espiatorio 

  Gli inizi della caccia alle streghe 

Capitolo 4:Principati, monarchie e imperi nel Trecento e nel Quattrocento:   Il passaggio dai comuni alle signorie 

  Il comune 

  La signoria 

  Il principato 

  Principi e condottieri   La politica dei principi italiani 

  Il Grande scisma 

  La guerra dei Cent’anni 

  Mappa concettuale 

  Francia e Inghilterra nel Quattrocento 

  Giovanna d’Arco 

  L’espansione dell’impero ottomano 

  Tabella cronologica   Galleria fotografica 

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Medioevo:Tempo di crisi

Le conseguenze della peste sulla mentalità

collettiva

La peste come punizione dei peccati umaniLa peste del 1347-1350 ebbe un importante incidenza, sia dal punto di vista della psicologia sia da

quello demografico. In Germania, a causa dei drammatici eventi degli anni 1348-1349 ci fu la

ripresa del fenomeno dei flagellanti, cioè un movimento di uomini e donne che durante la peste

s’infliggevano pene di ogni tipo e interpretavano la peste nera come punizione di Dio. Il flagello,

infatti, era un tipo di frusta che veniva usato dai Romani come pena a coloro che erano stati

condannati alla crocifissione, nel medioevo il desiderio di imitare Gesù sofferente provoca la

diffusione della flagellazione con le penitenze come mezzo per espiare i propri peccati.

La flagellazione poteva essere individuale o collettiva e l’obbiettivo finale era l’invocazione della

misericordia divina per porre fine alla pestilenza e la salvezza eterna o ultraterrena, cioè dopo lamorte l’uomo si priva di ogni bene terreno per avere quello eterno dell’anima. 

A partire dalla metà del Trecento la morte e il morire divennero i temi dominanti della religiosità

europea e nasce sia nell’arte che nella letteratura una tendenza macabra: il Trionfo della Morte e la

danza macabra. Nel primo caso la Morte è rappresentata con la corona, di fronte alla quale tutti si

dovevano inchinare come al loro Signore, sottostare alla sua volontà. Nella danza macabra invece

abbiamo una sequenza di figure dipinte (in genere nelle pareti delle chiese dei cimiteri) che va letta

da sinistra a destra. La morte è raffigurata da uno scheletro e nella processione obbliga tutti a

seguirla, danzando al ritmo da lei imposto.

La danza macabra perciò è un avvenimento rivolto a tutti quelli che si lasciano sedurre dai beni e

non si curano della propria anima.

 

Flagellanti: 

I flagellanti erano coloro che in segno dipenitenza si punivano dei peccati spogliandosi efrustandosi in pubblico con violenza e recitandosalmi e laudi. Le donne potevano solo assistere,strapparsi i capelli, gettarsi a terra e urlare.Con questo contorno di isteria, attraversaronocantando l’Europa da Oriente a Occidente furononumerosissimi in Germania.La flagellazione poteva essere individuale  ocollettiva. 

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Medioevo:Tempo di crisi

La Vergine e i santiIl tema più importante del cristianesimo (secoli XIV e XV) è il castigo divino e il giudizio di Dio

sui peccatori. Si diffonde sempre più il culto di Maria e dei santi, la Vergine rivestiva infatti il ruolo

di un vero e proprio avvocato: supplicava Dio per avere misericordia verso gli uomini e intercedeva

per loro. Nei dipinti Maria veniva raffigurata con il suo mantello per proteggere gli uomini. Accanto

a Maria ci sono i santi che fanno da intermediari fra l’umanità peccatrice e Dio, infatti , rendere

omaggio e visitare le reliquie dei santi permetteva uno sconto di anni di sofferenze purificatrici in

purgatorio, questo serviva per purificare l’anima ed evitare la dannazione eterna, una specie di

inferno temporaneo, perciò molti fedeli iniziarono ad accumulare indulgenze. I più ricchi, principi e

vescovi costruivano delle vere e proprie collezioni di reliquie per avere in cambio la remissione dei

peccati.

La ricerca di un capro espiatorioLa peste e la carestia a volte venivano messe in relazione con Satana che si aggirava sulla terra per

mezzo di agenti umani crudeli e spietati; negli anni 1348-1349 gli ebrei vennero accusati di averavvelenato i pozzi per un complotto diabolico finalizzato allo sterminio della cristianità; ci fu quindi

il massacro degli ebrei accusati di questo. L’ebreo avvelenatore di pozzi era visto come una figura

malefica, venne perciò attivata la strategia psicologica del capro espiatorio da parte di una società

colpita dalla crisi che non essendo in grado di trovare il vero colpevole incolpa un innocente che

però possiede caratteristiche credibili, questo veniva emarginato all’interno del gruppo fino ad

arrivare all’eliminazione fisica: ciò significava che se il capro espiatorio veniva individuato si

generava una catarsi collettiva, cioè uno sfogo di emozioni accumulata a seguito di una situazione

critica che si cerca di proiettare all’esterno trovando appunto il capro espiatorio. 

Gli inizi della caccia alle stregheNel corso del Quattrocento alla figura del

capro espiatorio si aggiunge quella della

strega,una donna accusata di aver

stipulato un patto col diavolo rinnegando

la fede e avendo commesso rapporti

sessuali con il demonio stesso. In cambio

Satana le concedeva la possibilità di

operare il male in modo soprannaturale.

Le streghe infatti erano in grado di

provocare grandinate, venti, fulmini, far

annegare bambini sotto lo sguardo deigenitori, procurare la sterilità agli uomini

e alle bestie; questo portò a vere e proprie

tragedie familiari e rancori tra vicini.

In genere le grandi catastrofi erano

addossate all’ira di Dio o agli ebrei,

nell’immaginario invece venivano attribuite alle streghe o agli stregoni che assumevano il ruolo di

capri espiatori. Accusare la strega però non ridonava il raccolto perso o il figlio annegato, ma

allentava solo la tensione emotiva. Non si escludeva inoltre che esistessero stregoni maschi, ma la

maggioranza pensavano che gli agenti malefici di Satana fossero donne.

Inoltre da secoli le donne erano oggetto di una violenta propaganda ostile e venivano dipinte come

schiave della lussuria pericolose per il maschio.

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Medioevo:Tempo di crisi

Principati, monarchie e imperi nel Trecento e nel

Quattrocento

Il passaggio dai comuni alle signorieIn Italia si sviluppa la lotta politica all’introduzione dei comuni per la lotta al potere. Per riportare la

pace venne attivato un nuovo sistema : il governo delle città fu affidato a un signore che poteva

essere sia un nobile, sia un capo di una frazione cittadina, così nel XIII secolo molti comunidell’Italia centro-settentrionale si erano trasformati in signorie, cioè in Stati governati da una figura

che deteneva tutto il potere: il signore, la sua posizione giuridica era ovunque dubbia, infatti egli

poteva essere sempre accusato di essere un usurpatore cioè di esercitare il potere abusivamente. Per

risolvere il problema Gian Galeazzo Visconti si fece conferire dall’imperatore tedesco il titolo di

duca, in questo modo non era più il signore di Milano ma il legittimo principe perciò, il dominio da

signoria diventa principato.

Il comune: 

Il movimento comunale prende avvio dall'XI secolo,

con l'acquisizione da parte delle città di un'autonomia

politica che consente loro di sottrarsi ad altri poteri e di

esercitare forme di autogoverno. Il Comune nasce da

una coniuratio (giuramento comune) a cui partecipano

personaggi appartenenti a gruppi sociali eterogenei.

La signoria: Rappresenta l'ultima fase di evoluzione del comune

cittadino, che da repubblica si trasforma inmonarchia, questa nasce per porre fine ai numerosi

conflitti tra le famiglie ed è gestita da un signore che

si presenta come un pacificatore che garantisce il

bene comune.

 

Il principato: è una forma di governo nata subito dopo la signoria

in cui il potere è detenuto dal principe con o senza le

limitazioni di un parlamento. 

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Medioevo:Tempo di crisi

Principi e condottieriLa nascita e l’affermazione dei principati s’intreccia con la diffusione in Italia delle truppe

mercenarie: signori e principi infatti, sentirono il bisogno di avere a disposizione eserciti fidati per

le campagne militari di difesa o conquista.

Più avanti si fecero avanti anche dei condottieri italiani: erano figure di alto livello sociale,

guidavano eserciti e li offrivano a un signore, a una repubblica o a un principe. Inizialmente i

contatti duravano un anno ma, il comandante aveva bisogno di una base per far accogliere e

rifornire l’esercito anche d’inverno, allora si trovò la soluzione di stanziare le truppe sul territorio

dove il condottiero era anche signore, perciò le figure più importanti in quei tempi, in Italia, erano

quella del principe e quella del condottiero mercenario.

La politica dei principi italianiNella tradizione molti signori e principi conquistarono il potere solo a prezzo di delitti compiuti

anche contro i loro parenti. Nel 1385 per esempio Gian Galeazzo Visconti eliminò lo zio Barnabòpur di diventare il padrone assoluto di Milano.

I principi come i mercenari cercavano di rimediare queste azioni immorali commesse in nome della

ragion di mercatura1

che nascevano dalla ragion di stato (cioè raggiungere e mantenere il potere a

qualsiasi costo) con la costruzione di Chiese, facendo pellegrinaggi o istituendo ospedali.

Gradualmente in Italia si faceva strada un atteggiamento mentale nuovo, più laico e distaccato dalla

religione, in cui le esigenze della vita terrena avevano un peso maggiore rispetto al passato.

Secondo gli storici dell’Ottocento i principi italiani sarebbero stati i veri fondatori dello stato

moderno. Nel mecenatismo invece i principi del Quattrocento si circondarono da intellettuali, artisti

e architetti e ciò serviva per aumentare il prestigio del signore.

Il Grande scismaIl papato restò ad Avignone per settant’anni (1309-1376) e regnarono

sette papi, tutti francesi. La Chiesa allargò le proprie risorse economiche

chiedendo sempre più tributi a tutti i paesi d’Europa questo perciò

rovinò il prestigio del papato che era avido

di ricchezze. Nel 1376, Gregorio IX torna a Roma ma dopo la sua morte

ci fu una spaccatura della Chiesa (scisma) tra il popolo romano chevoleva l’elezione del pontefice italiano e i cardinali francesi che

volevano che il pontefice tornasse ad Avignone. Furono così eletti due

papi: uno romano (Urbano VI) e uno avignonese ( Clemente VII), ilrisultato fu che l’occidente sprofondò per quarant’anni nel Grande

scisma.

A porre fine alla frattura fu il Concilio di Costanza (1414-1418) che

elesse un nuovo papa obbligando il pontefice romano e quello di

Avignone a rinunciare al potere. Si diffuse da questo momento il

movimento conciliarista che chiedeva alla chiesa una gestione più

collegiale a cui potessero partecipare tutti i vescovi.

A metà del Quattrocento il papato riuscì nuovamente ad imporre la

propria autorità con impostazione monarchica il cui pontefice era guida

unica e suprema, quando però Lutero attaccò il papato agli occhi dei

cristiani non fu più visto come istituzione sacra.

1 Ragion di marcatura: ricerca del profitto.

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Medioevo:Tempo di crisi

La guerra dei Cent’anni 

Sul “Grande scisma”pesò la cosiddetta guerra dei

Cent’anni, cioè una serie di conflitti tr a il regno

di Francia e quello d’Inghilterra; le cause che

portarono alla guerra furono tante e di vario

genere: tra queste va ricordato che il Re

d’Inghilterra, anche dopo la battaglia di Bouvines

(la più importante di tutto il medioevo)

conservava ancora numerosi feudi in terra di

Francia, ciò nonostante non esercitava alcuna

autorità anche se facevano parte dei suoi domini.

Una situazione simile ci fu anche in Fiandria:

infatti questa regione, pur riconoscendo ildominio francese, dipendeva interamente dal

punto di vista economico dagli inglesi. La situazione precipita nel 1328, alla morte del sovrano

francese Carlo IV (ultimo figlio di Filippo il Bello) poiché non avendo eredi maschi la corona passò

a suo cugino Filippo IV di Valois; anche il Re d’Inghilterra non aveva eredi maschi ed era

imparentato con il regno di Francia, perciò anche in questo caso la corona passò a Filippo IV.

Una volta scoppiata la guerra (1337), gli inglesi sbarcano in Francia mostrandosi superiori dal punto

di vista militare; la strategia di battaglia più praticata era

la carica dei cavalieri (durante tutto il medioevo), perciò

gli inglesi, per resistere a queste cariche, equipaggiarono

i fanti con un nuovo tipo di arco detto “long bow” (arco

lungo) che aveva, oltre che grande forza di penetrazione,rapidità di tiro; per questo la cavalleria francese ebbe

numerose vittime. L’abilità degli inglesi obbligò i

cavalieri francesi a diventare più veloci, ma anche ad

appesantire le loro armature per resistere alle lunghe

frecce; queste due esigenze però, entrarono in contrasto:

le armature pesanti stancavano i cavalli, si cercò allora di

rimediare selezionando razze più robuste, ma questo non

portò a niente, perche erano ancora più pesanti e meno

veloci.

 La Francia nel 1330

 ██ Territori inglesi nel 1330

 

 ██ Regno di Francia

 

 ██ Domini plantageneti nel 118

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Medioevo:Tempo di crisi

MAPPA CONCETTUALE

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Medioevo:Tempo di crisi

Francia e Inghilterra nel Quattrocento 

Durante la guerra dei Cent’anni, cominciò a farsi

strada la grande rivoluzione militare, che riportò

in primo piano la fanteria. Le vittorie piùimportanti ebbero luogo a Crécy (1346), a

Poitiers (1356) e a Azincourt (1415). Dopo

quest’ultimo successo gli inglesi riuscirono a

occupare Parigi e a controllare gran parte del

territorio francese; fu allora che emerse la figura

di Giovanna d’Arco: lei affermava di sentire

delle voci celesti, e si presentava come colei che

avrebbe risollevato la figura del re, salvato la

Francia e cacciato lo straniero, con l’aiuto del

Cielo; riuscì a liberare la città di Orléans dagli

inglesi e a fare incoronare il Delfino2.Giovanna però, un anno dopo, cadde nelle mani dei nemici, che l’accusarono di essere una strega e

la condannarono al rogo nel 1431. La sua azione, comunque,

portò alla riconquista di Parigi nel 1436 e all’espulsione degli

inglesi dal regno nel 1453.

Dopo la sconfitta, l’Inghilterra attraversò gravi difficoltà

interne: ci fu una violenta guerra civile nel paese a causa del

sovrano in carica, Enrico VI della dinastia Lancaster, perché

aveva una grave infermità mentale, fu allora che il duca

Riccardo di York ne approfittò per diventare il padrone del

regno.

Lo stemma, sia dei Lancaster sia degli York, era una rosa. Per

questo motivo lo scontro durato trent’anni prese il nome di

guerra delle due

rose.

Nel 1485, durante lo

scontro di Bosworth

Field3

Riccardo di

York morì. Enrico

Tudor (Lancaster) poi per porre fine alla guerra accettò di

sposare Elisabetta di York, nipote di Riccardo e tale

unione diede vita a una casata mista (i Tudor).

2Delfino: Nome con cui veniva chiamato Carlo VII

3 Bosworth Field: Scontro tra il Lancaster e gli York 

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Medioevo:Tempo di crisi

GIOVANNA D’ARCO 

Giovanna, nasce a Domrémy da Jacques d'Arc e

Isabelle Romée nel 6 Gennaio 1412.Ella affermava

d'essere guidata da delle voci, secondo lei provenienti dal

Signore, le quali le dicevano che lei avesse il compito di

salvare la Francia, di liberare Orleans e di aiutare Carlo

VII a conquistare il trono.

Nel 1429 convinta di essere stata scelta da Dio per

salvare la Francia, armata solo della sua giovinezza e del

suo coraggio, Giovanna, umile pastorella analfabeta, che

aveva solo tredici anni, in abito maschile e coi capelli

corti, si presentò alla corte di Carlo VII e chiese al re dipoter cavalcare senza nessun comando alla testadell'esercito che andava a soccorrere Orléans, stretta

d'assedio dall'esercito di Enrico VI.

E così Giovanna, sostenuta dalle acclamazioni delle

genti dei villaggi e degli uomini d'armi, eretta sul suo

cavallo bianco si pose alla guida dell'esercito che si

proponeva di condurre alla vittoria. Tra maggio e

luglio Giovanna e il suo esercito incalzarono gli inglesi,

che credevano la fanciulla una strega suscitata contro di

loro dall'inferno, ruppero l'assedio di Orléans, liberarono

la città e sconfissero i nemici; finalmente, il 7 luglio del

1429, a Reims, Carlo VII fu consacrato re.Invano l'8 settembre organizzò un'azione sotto le mura di

Parigi; nonostante fosse stata ferita dalla freccia di un

arciere nemico continuò a combattere, ma, suo

malgrado, dovette obbedire ai capitani e ritirarsi da

Parigi.

Il 23 Maggio 1430, mentre proteggeva la ritirata delle

compagnie che stavano rientrando in Compiégne,

Giovanna fu catturata dalle armate inglesi. Il 6 Dicembre

del 1430 venne venduta agli inglesi. Dopo un processo

per eresia iniziato il 9 Gennaio, Giovanna fu condannata

al rogo a Rouen il 30 Maggio 1431, all'età di soli 19

anni. In seguito, il processo fu ritenuto nullo e la sua

sentenza falsa, sino a portare, nel 1920, alla

santificazione di Giovanna, che poi diventerà Patrona di

Francia.

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Medioevo:Tempo di crisi

L’espansione dell’impero ottomano 

Mentre i due stati più ricchi dell’Occidente

combattevano, nel Mediterraneo orientale si verifica un

evento che influenza la storia europea sino alla primaguerra mondiale. In Asia Minore acquista importanza il

piccolo Stato turco creato da Osman, questi turchi

“ottomani” erano guerrieri bellicosi e aggressivi.

Gli ottomani approfittarono delle difficoltà dell’Impero

di Costantinopoli e tra il 1330 e il 1360 riuscirono ad

impadronirsi degli ultimi possedimenti bizantini in

Anatolia e nella Tracia; si diressero poi in Bulgaria e in

Serbia.

Costantinopoli rimase la capitale dell’Impero romano

d’Oriente fino a quando, nel 1453, il sultano Mehmet4 

riuscì ad espugnarla provocando la fine dell’impero. Isultani ribattezzarono la città con il nome di Istanbul e

ordinarono che tutte le chiese fossero trasformate in moschee. La conquista turca di Costantinopoli

avvenne grazie all’artiglieria  e fu l’episodio più significativo della preistoria dell’artiglieria. Il

cannone più grande ( chiamato Mahometta) era di dimensioni incredibili, capace di lanciare palle di

pietra di quattrocento chili, per trascinarlo occorrevano da 60 a 140 buoi e le operazioni di ricarica

duravano circa due ore. La Mahometta si rivelò un fallimento, infatti s’ingrippò al secondo giorno

d’assedio e risultò inutilizzabile dopo pochi colpi. Furono i pezzi più piccoli a distruggere le

fortificazioni in quanto i difensori possedevano solo frecce e catapulte.

4 Mehmet: conosciuto come Maometto.

TABELLA CRONOLOGICA 1337 Inizio Guerra dei Cent’anni 

1346 I Francesi sono sconfitti a Crécy

1348 I primi tumulti antiebraici

1356 I Francesi sono sconfitti a Poitiers

1415 I Francesi sono sconfitti ad Anzicourt 1429 Giovanna d’Arco sconfigge gli inglesi a Orleans 

I431 Giovanna d’Arco viene condannata al rogo

1436 I francesi riconquistano Parigi

1453 Con l’espulsione degli inglesi dalla Francia finisce la guerra dei Cent’anni 

1455 Guerra delle due rose

1485 Muore Riccardo di York e finisce la guerra delle due rose

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Galleria fotografica

Danza macabra, affresco situato nella chiesa .

Dei disciplini a Clusone.

Danza macabra, dipinto bergamasco situato

Nella chiesa del Trentino.

Rappresentazione delle danze macabre.

Danza macabra e trionfo della morte, affresco

Situato nell’oratorio dei Disciplini a Bergamo. 

Trionfo della morte. Nell’immagine vi è la

rappresentazione del cavaliere e del diavolo.

Trionfo della morte. Affresco originariamente

situato nel palazzo Scafani (Palermo), ora nellaGalleria Regionale della Sicilia.

Trionfo della morte situato nella cappellaBentivoglio in San Giacomo Maggiore.

Trionfo della morte. Rappresentati un mendicante,un cieco e un lebbroso che invocano la morte.

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Medioevo:Tempo di crisi

BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA

Titolo: Chiaroscuro dall’età feudale al Seicento

Autori: Francesco Maria Feltri, Maria Manuela Bertazzoni,

Franca Neri

Editore: SEI

http://it.wikipedia.org/wiki/Wikipedia