I.P. Gastro - niederbacher.it · in legno. “In una grande città probabilmente avremmo scel-to il...

16
Gastro 01/16 magazin * I.P. 08 Niederbacher Gastrotec goes Svizzera 10 Alla faccia della crisi 13 Macchine nuove per Prostahl 15 Notti piene di musica al lago Arriva il design nei ristoranti dell’Alto Adige Temi, tendenze e tecnologie nella cultura gastronomica dell’Alto Adige.

Transcript of I.P. Gastro - niederbacher.it · in legno. “In una grande città probabilmente avremmo scel-to il...

Gastro

01/16

magazin*

I.P.

08 Niederbacher Gastrotec goes Svizzera10 Alla faccia della crisi13 Macchine nuove per Prostahl15 Notti piene di musica al lago

Arriva il design nei ristoranti dell’Alto Adige

Temi, tendenze e tecnologienella cultura gastronomica dell’Alto Adige.

Informazioni legali:Immagini: Niederbacher, Prostahl, Hotec, Cleantec, foto private, Wellness Resort QuellenhofTesti: Niederbacher (Silbernagl, Predenz, Hofer, Schöpfer)Design: www.id-creativstudio.itStampa: Karodruck

© Niederbacher Gastrotec

nell’ultimo anno è successo molto, cosa che – almeno per me – era abbastanza inaspet-tata. La crisi sembra essere scomparsa e soprattutto nel settore alberghiero si è riini-ziato a progettare e a costrui-re attivamente. Nonostante ci voglia sempre anche un po’ di fortuna, come ad esempio il fatto che alcune destinazio-ni non siano più considerate mete di vacanze, si è dimo-strato che in Alto Adige que-sto settore è resistente alla crisi, anzi, si potrebbe addi-rittura dire che, in generale – dal punto di vista struttu-rale –, è più intatto di quan-to venga dichiarato. Il settore

del turismo rappresenta, in-somma, la colonna portante dell’economia altoatesina. Noi siamo molto grati di po-ter lavorare per questo setto-re e di poter approfittare di questo sviluppo. Per i nostri clienti, ma anche per noi vale la stessa cosa: nonostante la propria struttura fosse com-pletamente piena, bisognerà prendersi cura di ogni singolo ospite. E così anche noi, no-nostante i numerosi ordini, dobbiamo svolgere ogni sin-golo di loro fino all’ultimo dettaglio con la stessa passio-ne e la stessa diligenza.Per fortuna abbiamo investi-to nella formazione dei nostri

collaboratori quando c’era meno da fare e quindi adesso posso dire di lavorare con un team molto in gamba, di cui vado fiero. Ovviamente, anche noi non siamo perfetti e – come da voi – anche da noi a volte non tutto procede secondo i piani. Ed è proprio in quel momen-to che diventa sempre più im-portante lavorare insieme per riuscire a risolvere un proble-ma che si presenta. Anche noi – come un team di camerieri molto abili riesce a soddisfare l’ospite quando in cucina non va tutto liscio – possiamo far-cela. Un team forte è la cosa più importante!

Paul Schöpfer, CEO

Cari lettori, cari clienti,

Il Vostro Paul SchöpferCEO Niederbacher [email protected]

02

04 Design in Alto Adige Ormai i blocchi di cottura di design non sono riservati solo a

magnati russi superricchi o ad attori di Hollywood – anche nella gastronomia dell’Alto Adige si possono trovare sempre più pezzi di design. Scoprite quali sono i tre bellissimi esempi che abbiamo trovato per voi da pagina 4.

07 Big is beautiful La lavanderia più grande della regione e la lavastoviglie

più grande dell’Alto Adige – progettate e realizzate dalla ditta Niederbacher.

08 Go Schweiz Il turismo? Lussuoso. Il franco svizzero? Costoso! I soci in

affari? Affidabili! Pronti e via, si va alla conquista della Svizzera. Ma attenzione, ci sono vari pericoli da affrontare per le ditte locali. Scoprite quali sono da pagina 8.

10 Alla faccia della crisi Finalmente il settore del turismo si sta riprendendo. La crisi sembra essere passata. Coloro che lavorano nel settore sono fiduciosi e investono nelle proprie strutture.

13 Frese e macchine piegatrici In principio è l’idea, poi si inizia a progettare e infine

l’idea diventa un mobile… se si possiedono le macchine giuste. Prostahl ha decisamente potenziato il proprio parco macchine. Scoprite di più a pagina 13!

14 Notti piene di musica al Palcoscenico sul Lago

LENA e Mark Forster. Quest‘ estate due star della musica della Germania hanno brillato al Lago di Caldaro. E in prima fila c’erano clienti e amici della ditta Niederbacher…

INDICE

03

Alter Schlachthof, Bressanone Prestazioni Niederbacher: consulenza, progettazione, esecuzione dei lavori e introduzione tecnica Arredamento gastrotecnico, aspirazione, banco bar e refrigerazione con centrale frigorifera Highlight: sei piccole suite nel soppalco

Ormai i blocchi di cottura di design non sono più riservati solo a magnati russi superricchi o ad attori di Hollywood ricchi sfondati - anche nella gastronomia dell’Alto Adige si possono trovare sempre piú pezzi design.

Design in Alto Adige

Alter Schlachthof, BressanoneEliminare le parti meno importanti… è così che si trasmettono le informazioni.

Questo motto famoso degli architetti è stato realizzato a pieno nel Ristorante “Alter Schlachthof”, storico macello ristrutturato a Bressanone. Mi-nimalismo e intimità vengono abbinati a un ambiente urba-no. Due imprenditori della Val-le d’Isarco, il consulente Willy Obwexer e l’imprenditore edile Hubert Felderer, si sono avven-turati nell’esperimento “stile

delle grandi cittá”. I giovani architetti Claudia Unterhau-ser e Hendrick Liebig sono ri-usciti a realizzare il progetto con bravura. “La difficoltà più grande consisteva sicuramen-te nella creazione di un locale completamente nuovo in una struttura vecchia, ovvero nel vecchio macello”, spiega Mirko Predenz, direttore delle vendi-te di Niederbacher. Per i due architetti era importante man-tenere l’autenticità del macel-lo. “Hanno insistito per tene-re le vecchie piastrelle. E noi abbiamo trasformato gli sto-rici banconi della carne in un

banco bar”, continua Predenz. Questo stile urbano forma un netto contrasto con l’arreda-mento moderno, ma piace-volmente sobrio. “Soprattutto Claudia Unterhauser ha fatto un eccellente lavoro. Ha pro-gettato ogni divanetto e ogni sedia secondo la sua visione”, spiega Predenz impressionato. Il ristorante “Alter Schlach-thof” in pieno centro a Bressa-none è, insomma, rinato.

Grill Teppanyaki, Wellness Resort Quellenhof, San MartinoPrestazioni Niederbacher: consulenza, progettazione, esecuzione dei lavori e introduzione tecnicaHighlight: live-cooking sulla terrazza sul tetto

Grill Teppanyaki nel Wellness Resort Quellenhof, San Martino in PassiriaLa semplicità è la maggior sofisticazione.

Steve Jobs, leggendario fonda-tore di Apple, ha sempre sotto-lineato questa citazione di Le-onardo da Vinci. A quasi tutte le presentazioni dell’Iphone ha usato questo aforisma. Con i loro smartphone e i loro com-puter Jobs e Apple hanno fatto la storia e hanno fissato nuovi parametri. Fermarsi significa fare un passo indietro.Questo vale anche per Hein-rich Dorfer. L’albergatore della Val Passiria fissa nuovi para-metri nel settore del turismo in Alto Adige. Non passa un anno in cui Dorfer non offre nuove attrazioni ai suoi ospi-ti. “Per fortuna per la loro realizzazione pensa spesso a noi”, afferma contento Han-nes Hofer, progettista e con-sulente di Niederbacher. Dor-fer ha installato il primo Grill

Teppanyaki dell’Alto Adige nel suo Resort Quellenhof a San Martino in Val Passiria. Il con-cetto Teppanyaki è ormai mol-to richiesto a livello mondiale, dato che è un mix sofisticato tra l’esperienza culinaria e lo show attorno alla preparazio-ne: i clienti si accomodano di-rettamente al bancone, il cuo-co taglia la carne con grandi coltelli e movimenti veloci per poi preparare il tutto su gran-di fiamme. Gli ospiti riman-gono stupiti. Inoltre, nel con-cetto Teppanyaki viene usato pochissimo grasso e quindi rispecchia la tendenza dell’a-limentazione attuale. La cuci-na è situata sulla terrazza sul tetto. “È stato facile”, spie-ga Hofer. “Heini Dorfer ci ha dato carta bianca anche per la realizzazione”. Quindi, gli spe-cialisti per le cucine hanno deciso di inserire una lamie-ra nera e di rivestire la cucina in legno. “In una grande città probabilmente avremmo scel-to il vetro, ma in questo caso

il legno è più adatto dato che si abbina all’intero concetto”, così Hofer. Il grill Teppanyaki è stato fornito e costruito in-teramente dalla ditta Nieder-bacher. “Heini Dorfer è rima-sto molto soddisfatto, voleva addirittura che gli mettessi-mo a disposizione un cuoco giapponese che riesca a usare il grill”, continua Hofer sorri-dendo.

A proposito… Il ristorante Teppanyaki si trova nel nuovo Parkhotel Quellenhof. Diretta-mente al piano di sotto è si-tuato il ristorante panoramico con l’esclusivo bar per cham-pagne e l’elegante buffet. “Ovviamente anche questa parte è stata realizzata da noi”, spiega Hofer.

05Design in Alto Adige 05

Bistro Thaler Arôme, Bolzano Cucina, controsoffitto aspirante, bancone e refrigerazione con centrale frigoriferaHighlight: la vista mozzafiato sul centro storico di Bolzano

Design in Alto Adige

Bistro Thaler Arôme, BolzanoLa precisione nel lavoro

La profumeria Thaler, che dal 1763 vende creme e profu-mi ai bolzanini, ha tentato qualcosa di nuovo per offrire ulteriori highlight ai propri clienti. Così, al piano terra, è stato allestito un moderno ne-gozio che vende le borse del famoso produttore svizzero Freitag, al sesto piano inve-ce si trova il bar per champa-gne “Perle” e all’ultimo pia-no è stato inaugurato il bistro “Thaler Arôme”. “Abbiamo contribuito alla re-alizzazione del bar Perle e del bistro”, spiega Mirko Predenz. Con lo spumante in mano la scelta del profumo è decisa-mente più facile. La ditta Nie-derbacher ha fornito il ban-cone e la climatizzazione dei vini. Il vero e proprio highlight però si trova all’ultimo piano: l’esclusivo bistro Thaler Arôme con una cucina pensata per-fettamente. “Da anni ormai

collaboriamo con l’architet-ta Wilma Agostini”, spiega Predenz. “La collaborazione funziona molto bene” – cosa che non deve essere data per scontata. “A volte gli archi-tetti insistono sulle loro idee eccezionali, ma non badano alla funzionalità e quindi noi dobbiamo subirne le conse-guenze”. Durante la realizza-zione del bistro però è andato tutto bene. La cucina è sta-ta allestita considerando sia l’aspetto estetico che quello funzionale. Soprattutto il bloc-co di cottura su misura e il fronte in vetro illuminato atti-rano l’attenzione. Dominano il color crema e il bianco in tut-to il locale e il blocco di cottu-ra si abbina perfettamente al resto del locale in pieno centro a Bolzano.

06

La lavanderia più grande della regione e la lavastoviglie più grande dell’Alto Adige – progettate e realizzate dalla ditta Niederbacher.

Big is beautiful, Val Passiria

Wellness Resort QuellenhofLa lavanderia più grande della regione si trova in Val Passiria, ovvero nel Wellness Resort dell’albergatore Hein-rich Dorfer. Abbiamo già par-lato di lui a pagina 5. Ora si è anche concesso il lusso della lavanderia più grande della re-gione. Pensandoci, il termine lusso in questo contesto non è proprio adatto, dato che nel Resort Quellenhof una lavan-deria di queste dimensioni è necessaria e – detto in parole diverse – un segno di successo.“Ormai il complesso offre 600 posti letto, inoltre si aggiun-gono gli ospiti del giorno nel reparto benessere e spa. In più, il Sig. Dorfer gestisce un medical center molto grande e anche il ristorante cresce co-stantemente”, riassume Han-nes Hofer, che ha accompagna-to il progetto della lavanderia. “Abbiamo fatto qualche calco-lo e abbiamo deciso di tripli-care le dimensioni della lavan-

deria”, dice Hofer. Gli alberghi altoatesini di solito lavorano con macchine da 30 chili, il prossimo passo consisterebbe nelle lavanderie industrializ-zate, installate per esempio negli ospedali. Praticamen-te non c’è una via di mezzo. “In questo settore esistono po-chissime ditte sul mercato eu-ropeo”, spiega Hofer. Adesso, nel Wellness Resort Quellen-hof, verrà fornita una lavatri-ce da 65 chili, accompagnata da un essiccatoio da 65 chili. “Entrambe sono predisposte di un meccanismo a ribalta, in modo che un solo collabo-ratore riesca a gestirle”, così Hofer. Questo rappresenta un grande vantaggio per il col-laboratore, dato che riesce a togliere i panni senza trop-po sforzo. Significa, però, an-che un grande vantaggio per l’albergatore, che avrà bisogno di un solo collaboratore. Lo stesso principio vale anche per l’essiccatoio e per il manga-

no con piegatrice automatica, posizionati nelle immediate vicinanze delle altre due mac-chine. Anche qui la tecnolo-gia moderna rappresenta un grande vantaggio, dato che la macchina piega sia in lun-ghezza che in larghezza. “Le lenzuola per letti doppi possono essere piegate da un solo col-laboratore”, dice Hofer. Fino adesso le lavanderie non sono mai state considerate molto, il posto di lavoro, quindi, non era dei migliori. “La situa-zione sta cambiando”, affer-ma contento Hofer. “Gli alber-gatori si sono accorti che con una lavanderia e una proget-tazione intelligente riescono a risparmiare tempo e soldi”.

07Big is beautiful 07

Il turismo? Lussuoso. Il franco svizzero? Costoso! I soci in affari? Affidabili! Pronti e via, si va alla conquista della Svizzera. Ma attenzione, ci sono vari pericoli che aspettano le ditte locali.

Go Svizzera

Herzl-Alm, Plan de CoronesLa lavastoviglie più grande della regione si trova nel Ri-storante Kron, al Plan de Co-rones. Nell’alta stagione mi-gliaia di sciatori si fermano proprio lì per fare una pausa. “Abbiamo costruito questa la-vastoviglie già l’anno scorso”, spiega Paul Schöpfer, CEO del-la ditta Niederbacher. “I pro-prietari sono rimasti talmen-te soddisfatti da chiederci un altro impianto di questo ge-nere per un ulteriore locale, la baita Herzl-Alm.” Le con-dizioni, qui, sono completa-mente diverse, la struttura e quindi anche gli spazi per la lavastoviglie sono ridotti. “Ciò nonostante volevamo co-munque mantenere il nostro standard”, spiega Schöpfer. Lo standard in questo conte-sto è da interpretare come una macchina completamente au-

tomatizzata, silenziosa e faci-le da usare. “La lavastoviglie è all’avanguardia dal punto di vista tecnologico.” L’automa-tizzazione diventa sempre più importante. “Purtroppo mol-ti ristoranti non fanno questo passo. A loro interessa soprat-tutto lavorare senza complica-zioni, non pensano ad altro”, spiega irritato Schöpfer. Anche per le lavastoviglie, infatti, si riesce a risparmiare nella co-siddetta “manpower”, attri-buendo altri incarichi al per-sonale, cosa che fa piacere sia al collaboratore che al capo.

A proposito… tutte le mac-chine menzionate verranno esposte sullo stand della ditta Niederbacher alla Fiera Hotel 2016 di Bolzano.

“Non siamo partiti con una strategia precisa”, ammet-te Alexander Hofer della ditta Niederbacher Gastrotec. “La Svizzera come mercato non ha mai avuto un grande ruolo nei nostri progetti.” Ora, però, gli specialisti nell’ambito del-le cucine di Caldaro sono sod-disfatti della realizzazione dei progetti svizzeri.Ma iniziamo da capo. “Tutto ha avuto inizio con una richie-sta dell’architetto bolzanino Francesco Minniti”, spiega Ho-fer. Stava seguendo un proget-

to in Svizzera e voleva Hotec Engineering come partner. Ho-fer e il suo team erano subito a disposizione per la progetta-zione della parte gastrotecnica del World Nature Forum. “Poi, però, è successa una cosa ina-spettata. La nostra proget-tazione non era realizzabile, dato che le ditte svizzere in questo settore erano troppo care”, ricorda Hofer. “Così, gli investitori hanno chiesto a noi se potessimo fornire e in-stallare le cucine e i banconi.” A quel punto la ditta di Calda-

ro non sapeva a cosa sarebbe andata incontro, oggi hanno un’esperienza in più. “Sono esperienze che non vogliamo perderci”, spiega lo CEO Paul Schöpfer. “La Svizzera può in-segnarci tante cose”, sottoli-nea Hofer. Ad esempio come tutelare le ditte locali. L’ex-port verso la Svizzera è mol-to difficile, costruire in loco – come ditta straniera – benché impossibile. “La burocrazia è molto complessa. Tra tarif-fe doganali e contratti d’ope-ra sono partiti 10.000 euro”,

08 Big is beautiful / Go Svizzera08

Go Svizzera

spiega Schöpfer. “La tutela del mercato svizzero arriva a un tale livello da averci costretti a dichiarare che i nostri tecnici, che abbiamo mandato in Sviz-zera, avrebbero ottenuto la re-tribuzione minima prevista in Svizzera”, continua Schöpfer. In questo modo la Svizzera vuole evitare la manodopera a basso costo.

Palati delicatiLa ditta svizzera Maestra-ni con sede a Flawil produce cioccolato di alta qualità dal 1852. Ormai il mercato è cam-biato molto, i grandi produtto-ri di generi alimentari inizia-no ad entrare anche in questo settore. Per riuscire comunque a rafforzare la propria posizio-ne, la ditta Maestrani ha esco-gitato un piano: costruisce, infatti, il cosiddetto “Schog-giland”, ovvero un “mondo di cioccolato”. “Modellaggio del cioccolato, museo, caffet-teria e negozio – tutto sotto un unico tetto”, spiega Hofer. I clienti possono assistere alla produzione del cioccolato, mo-dellarlo e poi acquistarlo di-rettamente nel negozio. “Qui noi forniamo e installiamo la gastrotecnica, ovvero cucine, banconi e piani di lavoro”, spiega Hofer.

Patrimonio mondiale dell’UNESCOAnche il secondo progetto se-guito dalla ditta di Caldaro di-venterà un’attrazione. Il World Nature Forum, abbreviato con WNF, è stato costruito per ono-rare le alpi Svizzere Jungfrau-Aletsch. Per questo motivo è

stato realizzato un centro vi-sitatori, studi e congressi. “Ri-corda un po’ il Museo di Ötzi, solo che è leggermente più grande”, spiega sorridendo Hofer. Il progetto è di impor-tanza nazionale. Durante l’i-naugurazione, infatti, erano presenti anche Dr. Doris Leu-thard, consigliere federale, Jean Michel Cina, consigliere di stato, Heinz Karrer, con-sigliere della Fondazione del Patrimonio mondiale dell’U-NESCO “Swiss Alps Jungfrau-Aletsch”, Manfred Holzer, con-sigliere comunale della cittá di Naters e il Prof. Matthias Sul-zer, presidente dell’ammini-strazione del WNF. Il WNF si trova nel Canton Vallese, il territorio struttu-ralmente più debole del pae-se. “Si spera di attirare molti turisti con questa struttura”, spiega Hofer. “Abbiamo forni-to e installato una cucina di bistro e un bancone”, conclu-de Hofer.

“Nessun dorma…” a San MoritzIl terzo progetto della ditta Niederbacher in Svizzera è il più mondano. “Nel Wine Bar ‘Pavarotti and Friends’ a San Moritz abbiamo realizzato un blocco di cottura esclusivo”, dice Mirko Predenz della dit-ta Niederbacher. È stato Mar-tin Dalsass a stabilire il con-tatto. Il cuoco di Nova Ponente gestisce da anni il ristorante stellato ‘Talvo’ a Champfer, nelle vicinanze di San Moritz. Il proprietario del Wine Bar Pavarotti desiderava qualco-sa di speciale per il suo loca-

le esclusivo e Dalsass sapeva a chi rivolgersi: alla ditta di Caldaro. Soprattutto d’inverno il Wine Bar Pavarotti è molto frequentato. Situato nel mez-zo della piccola città monda-na, attira un grande numero di ricchi clienti russi, che – si sa – bevono molto. Per questo nel locale scorrono i fiumi di champagne. Ad un certo punto arriva anche la fame, quindi lo chef Pavarotti, che in realtà si chiama diversamente, ma as-somiglia in modo impressio-nante al tenore italiano, do-vrà creare un piatto di pasta veloce. Dato che a San Moritz, però, non si può semplicemen-te usare un fornelletto qualsi-asi, da qualche mese nel loca-le si trova un blocco di cottura color rosso-Cartier. “Anche il soffitto aspirante è rosso-Car-tier”, spiega Predenz. È tutto molto esclusivo – San Moritz insomma.

Un mercato interessante per il futuro?Tre storie, tre progetti. Per ora la ditta di Caldaro non sa se se-guiranno altri progetti. “I no-stri mercati principali riman-gono comunque l’Alto Adige, il Trentino e il Nord d’Italia”, spiega Hofer. “Ma abbiamo comunque ricevuto ulteriori richieste dalla Svizzera.” Sa-rebbe ideale vendere i prodotti attraverso dei rivenditori loca-li, ma se questo non dovesse funzionare, forse in futuro ci sarà un interesse più ampio, chi lo sa. “Il cliente svizzero non ha difficoltà economiche ed è molto fedele.”

09Go Svizzera 09

Alla faccia della crisi

Finalmente il settore del turismo si sta riprendendo. La crisi nel settore gastronomico sembra essere passata. Coloro che ci lavorano iniziano a essere più fiduciosi.

Alla faccia della crisi

26 giugno 2016, Port El Kan-taoui in Tunisia, 39 morti, 12 gennaio 2016, piazza Sulta-nahmet a Istanbul, 12 morti, 28 giugno 2016, aeroporto di Istanbul, 48 morti – tre date, tre attentati dello Stato Isla-mico, una dozzina di morti. Questi tre eventi non illustra-no solo quanto sia triste, folle e complesso il mondo in cui vi-viamo, ma hanno anche avuto delle conseguenze sul turismo. È brutto da dire, ma si è inizia-to a seguire antichi concetti: perché andare dall’altra parte del mondo se i posti più belli si trovano nelle immediate vi-cinanze? Il turismo in Germa-nia, Austria, Italia e in Alto Adige ha vissuto un boom. In Germania quest’anno saranno 17 milioni di pernottamenti in più, in Austria si festeggia l’e-

state più fruttuosa dal 1993, il settore turistico italiano ha chiuso l’estate con un aumen-to di fatturato del 17 percen-to. Soprattutto gli albergatori e i gastronomi approfittano di questo sviluppo e di con-seguenza anche tutti coloro che lavorano in questo setto-re, quindi anche la ditta Nie-derbacher. “Quest’anno stia-mo andando incontro a un aumento di fatturato del 20 percento”, dichiara soddisfat-to Paul Schöpfer e indica al-cuni motivi per questo boom. “Approfittiamo, certamente, dell’anno pieno di successo per il turismo dell’Europa centrale e meridionale. Gli alberghi pie-ni hanno scatenato una specie di reazione a catena.” Tutto ad un tratto, infatti, gli alber-gatori, solitamente molto scet-

tici e attenti, si sentono più fiduciosi. “Soprattutto in Alto Adige il turismo ha sempre avuto successo, ma nonostan-te ciò erano in molti a temere la crisi”, afferma Schöpfer. Per questo gli investimenti sono stati bloccati nell’intero set-tore. Ora, però, qualcosa sta cambiando. “Soprattutto nei nostri settori principali, ovve-ro cucine, impianti di refrige-razione e lavanderia, sono sta-ti effettuati degli investimenti necessari da anni.”

10

Investire invece di esitareQuest’anno la ditta Niederba-cher ha registrato un aumen-to di fatturato non solo nei settori chiave. “Anche il team di assistenza e di progettazio-ne chiuderà l’anno con nu-meri positivi”, riassume CEO Schöpfer. Nonostante la crisi nel settore si è deciso di in-vestire soprattutto in giovani collaboratori motivati invece di licenziarli. “In questo modo eravamo avvantaggiati”, spie-ga Schöpfer. “Nel momento in cui ci si decide di ridurre il

team e di risparmiare in tem-pi più difficili, ci si ritrova da-vanti a difficoltà quando ci sono più richieste”. Lo stesso concetto vale anche per il servizio di assistenza. “Dopo grandi sforzi siamo sta-ti ricompensati e ne vado fie-ro”. Inizialmente, Schöpfer e il suo team sono stati criticati perché il servizio di assistenza risultava più costoso di quello offerto dalla concorrenza. “Il successo avuto però fa vedere che avevamo ragione”, spiega Schöpfer. Il costo dell’ora di la-

voro della ditta Niederbacher è leggermente più alto, ma i col-laboratori sono molto esperti. “Ecco il mio motto: il proble-ma deve essere risolto con un solo intervento.” Il numero in crescita di clienti fissi della ditta Niederbacher sottolinea il suo punto di vista.

Alla faccia della crisi 11

Turismo invernale al vertice Da novembre del 2015 ad aprile del 2016 sia il numero di ospiti (+7,8%) che anche il numero di pernottamenti (+6,2%) sono aumentati in confronto allo stesso periodo dell’anno scorso. Soprattutto nelle categorie più alte ci sono stati più pernottamenti (+48,2% per alberghi a 5 stelle). Anche per gli ospiti italiani si è evidenziato un trend positivo (+9,3% per gli arrivi; +8,5% per i pernottamenti). Ed ecco un altro dato positivo: tutte le 10 associazioni turistiche hanno registrato una crescita.

Istituto Provinciale di Statistica ASTAT, astatinfo Nr. 39/2016

Alla faccia della crisi 12

Crescita e trasferimentoIl fatturato in aumento in-fluenza anche la famiglia Nie-derbacher, che – a sua volta – continua a crescere. “Abbia-mo tre tecnici nuovi nel nostro team di assistenza”, racconta Paul Schöpfer contento. Ora però serve più spazio e quindi la ditta Niederbacher ha deci-so di espandere.Già l’anno scorso è stato pre-so in affitto un magazzino a Sud della sede della ditta, quest’anno è stato acquistata una parte nuova nell’edificio a Nord, di cui 2.000m² verranno utilizzati per il magazzino sot-terraneo e 600 m² per gli uf-fici. In questo modo Schöpfer vuole dividere le varie parti

del gruppo aziendale. Nieder-bacher, infatti, è composta da Gastrotec, l’ufficio progettazio-ni Hotec, il team di assisten-za, Prostahl e Cleantec. Tutte le parti vengono sincronizzate in una centrale, ma Schöpfer vuole dare più spazio alle sin-gole parti.“Cleantec e Prostahl verranno spostati nella parte nuova”, continua Schöpfer. “Gastrotec e il team di assistenza, come anche il magazzino grande ri-marranno nell’edificio centra-le, ogni parte avrà, però, il proprio piano. Hotec Academy e Hotec Engineering avranno degli uffici nuovi nell’edificio a Sud di esso.” La maggior parte del trasloco verrà effet-

tuato a settembre. “In realtà non è difficile spostare gli uf-fici, ormai il 90 percento degli archivi è diventato digitale”, spiega Hannes Widmann, CFO della ditta Niederbacher. “Nel momento in cui la connessio-ne dati e gli allacciamenti del telefono funzionano, basta at-taccare i computer e le stam-panti e si può continuare a la-vorare come prima”. Anche Paul Schöpfer avrà il suo ufficio nella parte nuova, ma al contempo terrà il suo ufficio con la grande vetrata nella sede principale. “Dovrò comunque essere dappertut-to”, spiega sorridendo.

Frese e macchine piegatrici 13

Nel principio sta l’idea, poi si inizia a progettare e infine l’idea diventa un mobile… ma bisogna avere le macchine giuste. Prostahl ha decisamente potenziato il proprio parco macchine.

Frese e macchine piegatrici

Da oltre un anno Prostahl sta progettando una nuova serie di mobili. “La nostra serie è stata copiata quattro o cin-que volte, quindi è arrivato il momento di creare qualco-sa di nuovo”, spiega CEO Paul Schöpfer. “In questo modo sa-remo di nuovo un passo avan-ti rispetto alla concorrenza.” Quindi si sta lavorando per

realizzare una serie completa-mente nuova. Questa non do-vrà semplicemente essere com-pletamente diversa dal punto di vista estetico, ma anche dal punto di vista funzionale e do-vrà presentare alcune novità. Non verrà ancora svelato quali siano, dato che il pericolo del cosiddetto spionaggio indu-striale è troppo grande. Paul

Schöpfer per il momento rive-la solo quanto segue: “Per la realizzazione della nuova serie è stato necessario potenziare il parco macchine.” Per qua-si mezzo milione di euro sono state acquistate due macchine speciali: una macchina piega-trice e una fresa dell’ultima generazione.

Una fresa molto raraLa fresa nuova, modello CNC a cinque assi, ha ben poco a che fare con la prima fresa costru-ita da Eli Whithneys nel 1818. Forse nel principio base ci si può trovare una somiglian-za, ma niente più L’abbrevia-zione CNC sta per Computeri-zed Numerical Control. Grazie alla moderna tecnologia que-ste macchine sono in grado di produrre mobili complessi automaticamente. In questo modo è possibile arrivare a una lavorazione del materia-le che supera ogni standard. “Gli architetti vanno già paz-zi della nostra fresa”, così Schöpfer. Con la macchina nuova, infatti, si riesce a fre-sare i piani di uno spessore di 3 millimetri anche ad un’an-golazione di 90 gradi – trend

molto richiesto dagli architet-ti. Questi piani di lavoro fa-ranno parte anche della nuo-va serie. E quanto è costata la fresa? Una somma media a sei cifre.

MeccatronicaLa nuova macchina piegatrice è ancora più esclusiva. “Quan-do sarà programmata, riusci-remo a piegare in modo stan-dardizzato”, spiega Schöpfer. È un punto molto importante per la nuova serie. Schöpfer intende l’industrializzazione delle varie richieste dei clien-ti. “Realizziamo tutti i mo-bili su misura, in base alle richieste dei clienti”, sottoli-nea Schöpfer. Nonostante ciò sarà necessario industrializ-zarli. “Solo in questo modo riusciremo a garantire un

prezzo proporzionato”. Nel settore sta per arrivare la meccatronica, tecnologia, grazie alla quale la nuova serie di mobili sarà eccezio-nale. Verrà presentata tra cir-ca un anno. Al momento sta per essere completata per poi essere sottoposta a diversi test. La concorrenza copierà anche questa serie? “Proba-bilmente si, ma questa volta brevetteremo elementi comple-tamente nuovi”.

14 Frese e macchine piegatrici14

Notti piene di Musica al lago 15

Ormai il Palcoscenico sul Lago è un evento da non perdere. Tre serate indimenticabili piene di musica insomma.

Notti piene di Musica al lago

Amici e clienti della ditta Niederbacher hanno avuto l’opportunità di partecipare a due di questi tre eventi – in prima fila con trattamento VIP. Gli specialisti nel settore delle grandi cucine hanno invitato

clienti provenienti da tutte le parti della regione per assiste-re al concerto di LENA e Mark Forster.

Notti piene di Musica al lago