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PERIODICO DI CULTURA E INFORMAZIONE Fondato da Carlo Accossato nel 1994 dell’ ARTE I.P. CORRIERE 2,50 COURRIER DES ARTS Anno XIX - n° 16 - Venerdì 11 Ottobre 2013 Direzione e Redazione: P.za Zara, 3 - 10133 Torino Tel. 011 6312666 - Fax 011 6317243 - email: [email protected] - www.corrieredellarte.it Art. 2 Comma 2 Legge 662/96 - Pubblicità inferiore al 45% Spedizione in abbonamento postale Il Corriere dell’Arte è su facebook con più di 6.000 contatti da tutto il mondo e on line con oltre 500 visitatori al giorno Manifesti, originali, grafica, multipli e dipinti Via della Rocca, 4 - TORINO Tel. 011.8174644 Manifesti, originali, grafica, multipli e dipinti Via della Rocca, 4 - TORINO Tel. 011.8174644 Cari Lettori, da questo numero, come potete constatare, il Corriere dell’Arte si presenta in formato tabloid ridotto (più attuale e manegge- vole) e passa da 12 a 16 pagine a colori. Molte- plici sono le motivazioni che ci hanno indotto ad operare questo restyling e si possono sintetizzare nella necessità di dare una nuova veste grafica rispetto a quella che ci ha accompagnato in que- sti diciotto anni, nel pro- porre un prodotto editoriale, tra l’altro molto gradito a coloro ai quali è stato sottoposto in anteprima e, ultimo ma non l’ultimo, la ne- cessità di contrarre i costi di gestione in un periodo in cui il nostro paese vive una situazione di gravi difficoltà econo- miche, in particolare il settore arte. La nostra volontà di continuare, malgrado tutte le diffi- coltà, è essenzialmente dettata, oltre che dal no- stro amore e rispetto per l’arte, dal fatto che il no- stro giornale continua a raccogliere crescenti consensi, come dimo- strano i nostri fedeli ab- bonati, gli oltre 500 contatti al giorno sul web e i circa 7000 followers su facebook . Nella spe- ranza che la nostra co- stanza venga prima o poi premiata, in termini di un miglioramento della si- tuazione economica, cosa che auguriamo a tutti, salutiamo ognuno di voi con affetto e rico- noscenza e vi invitiamo a farci pervenire la vostra opinione su questa nuova versione editoriale. L’EDITORIALE di Pietro Panacci S i è aperta il 6 ottobre la se- conda mostra del ciclo dedi- cato a I volti e l’anima, percorso pensato e voluto da Vittorio Sgarbi al Castello di Miradolo. Dopo il successo di critica e di pubblico che ha distinto l’esposizione prima- verile su Tiziano Vecellio, questo nuovo e importante appuntamento della Fondazione Cosso è dedicato a Lorenzo Lotto, pittore di straordina- ria intensità e modernità nato a Ve- nezia intorno al 1480. Incapace di adeguarsi al linguaggio rinascimen- tale veneziano, Lotto intraprende il suo peregrinare verso altri lidi alla ricerca di uno spazio vitale in cui esprimersi senza troppi rivali. Da Treviso a Bergamo, da Recanati a Roma e poi Loreto per incantarci con capolavori assoluti di forte coin- volgimento, perché Lorenzo era ca- pace di dipingere “istantanee psicologiche. Forse nessun altro ar- tista ci offre la varietà di tipi che tro- viamo nelle serie dei ritratti di Lotto. La mostra della Fondazione Cosso si Lorenzo Lotto al Castello di Miradolo - San Secondo di Pinerolo La Fondazione Cosso rilancia con un’ altra straordinaria mostra MARIA LUISA TIBONE R iconosciuta al quinto posto fra le più accredi- tate Fiere d’arte del mondo, grande kermesse della creatività e del mercato, ma fon- damentalmente legata alla città che le ha dato i natali, Artissima si prepara a sviluppare, da ve- nerdì 8 a domenica 10 novembre 2013 all’OVAL del Lingotto Fiere, la sua nuova edizione am- pliata a rinnovata per la seconda volta dalla direzione artistica di Sara Cosulich Canarutto. Il per- corso di internazionalizzazione, nello scorso anno avviato, vi con- duce oggi direttori e curatori di grido e tanti nuovi artisti e gallerie anche provenienti da paesi del Su- damerica e dell’Asia.Quest’anno con forte identità e intrinseca capa- cità di sviluppo si affianca ad Artis- sima la prima edizione di One Torino - Artissima compie vent’anni e si sdoppia continua a pag. 2 Madonna col Bambino in gloria e i Santi Giovanni Battista, Francesco, Girolamo e Giuseppe, 1542, Sedrina continua a pag. 2

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P E R I O D I C O D I C U L T U R A E I N F O R M A Z I O N E

Fondato da Carlo Accossato nel 1994

dell’ARTEI.P.

CORRIERE € 2,50

C O U R R I E R D E S A R T S

Anno XIX - n° 16 - Venerdì 11 Ottobre 2013

Direzione e Redazione: P.za Zara, 3 - 10133 TorinoTel. 011 6312666 - Fax 011 6317243 - email: [email protected] - www.corrieredellarte.itArt. 2 Comma 2 Legge 662/96 - Pubblicità inferiore al 45%Spedizione in abbonamento postale

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Manifesti,originali,grafica,

multipli e dipinti

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multipli e dipinti

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Cari Lettori, da questonumero, come poteteconstatare, il Corrieredell’Arte si presenta informato tabloid ridotto(più attuale e manegge-vole) e passa da 12 a 16pagine a colori. Molte-plici sono le motivazioniche ci hanno indotto adoperare questo restylinge si possono sintetizzarenella necessità di dareuna nuova veste graficarispetto a quella che ciha accompagnato in que-sti diciotto anni, nel pro-porre un prodottoeditoriale, tra l’altromolto gradito a coloro aiquali è stato sottopostoin anteprima e, ultimoma non l’ultimo, la ne-cessità di contrarre icosti di gestione in unperiodo in cui il nostropaese vive una situazionedi gravi difficoltà econo-miche, in particolare ilsettore arte. La nostravolontà di continuare,malgrado tutte le diffi-coltà, è essenzialmentedettata, oltre che dal no-stro amore e rispetto perl’arte, dal fatto che il no-stro giornale continua araccogliere crescenticonsensi, come dimo-strano i nostri fedeli ab-bonati, gli oltre 500contatti al giorno sul webe i circa 7000 followerssu facebook. Nella spe-ranza che la nostra co-stanza venga prima o poipremiata, in termini di unmiglioramento della si-tuazione economica,cosa che auguriamo atutti, salutiamo ognunodi voi con affetto e rico-noscenza e vi invitiamo afarci pervenire la vostraopinione su questa nuovaversione editoriale.

L’EDITORIALEdi Pietro Panacci

Si è aperta il 6 ottobre la se-conda mostra del ciclo dedi-cato a I volti e l’anima,

percorso pensato e voluto da VittorioSgarbi al Castello di Miradolo. Dopoil successo di critica e di pubblicoche ha distinto l’esposizione prima-verile su Tiziano Vecellio, questonuovo e importante appuntamentodella Fondazione Cosso è dedicato aLorenzo Lotto, pittore di straordina-

ria intensità e modernità nato a Ve-nezia intorno al 1480. Incapace diadeguarsi al linguaggio rinascimen-tale veneziano, Lotto intraprende ilsuo peregrinare verso altri lidi allaricerca di uno spazio vitale in cuiesprimersi senza troppi rivali. DaTreviso a Bergamo, da Recanati aRoma e poi Loreto per incantarcicon capolavori assoluti di forte coin-volgimento, perché Lorenzo era ca-pace di dipingere “istantaneepsicologiche. Forse nessun altro ar-tista ci offre la varietà di tipi che tro-viamo nelle serie dei ritratti di Lotto.La mostra della Fondazione Cosso si

Lorenzo Lotto al Castello di Miradolo - San Secondo di Pinerolo

La Fondazione Cosso rilanciacon un’ altra straordinaria mostra

MARIA LUISA TIBONE

Riconosciuta al quintoposto fra le più accredi-tate Fiere d’arte del

mondo, grande kermesse dellacreatività e del mercato, ma fon-damentalmente legata alla cittàche le ha dato i natali, Artissimasi prepara a sviluppare, da ve-nerdì 8 a domenica 10 novembre2013 all’OVAL del LingottoFiere, la sua nuova edizione am-

pliata a rinnovata per la secondavolta dalla direzione artistica diSara Cosulich Canarutto. Il per-corso di internazionalizzazione,nello scorso anno avviato, vi con-duce oggi direttori e curatori digrido e tanti nuovi artisti e gallerieanche provenienti da paesi del Su-damerica e dell’Asia.Quest’annocon forte identità e intrinseca capa-cità di sviluppo si affianca ad Artis-sima la prima edizione di One

Torino - Artissima compievent’anni e si sdoppia

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Madonna col Bambino in gloria e i SantiGiovanni Battista, Francesco,

Girolamo e Giuseppe, 1542, Sedrina

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11 Ottobre 2013Pagina 2dell’ARTECORRIERE

C O U R R I E R D E S A R T S

compone di 13 preziose opere assai rare e dif-ficilmente esposte insieme che percorrono lavicenda pittorica dell’artista dalla giovinezzaalla maturità. A tal proposito Vittorio Sgarbiafferma: “La mostra di Miradolo mostra tantivolti del Lotto ritrattista, tante ansie di un pit-tore pronto a capire tutto quello che l’arte delsuo tempo gli propone, a partire dai maestriveneziani per arrivare a Raffaello e infine unadecadenza nella maturità”. Divisa in due dif-ferenti sezioni, l’esposizione propone i “volti”,quindi alcuni straordinari ritratti , e l’“anima”,con grandi pale d’altare e quadri di collezio-nismo privato di carattere religioso. Le opereprovengono da alcune collezioni private e daprestigiose sedi museali. Quattro gli straordi-nari ritratti esposti al Castello di Miradolo: il

Ritratto di giovane, proveniente dalla colle-zione Cavallini Sgarbi; il Ritratto di genti-luomo con lettera, riconosciuto comeFioravante Avogaro, il profilo del Ritratto digiovane con librodi Milano e Lucina Brembatidella Carrara. Le opere con soggetto sacro ar-ricchiscono la mostra come i tre scomparti dellapredella per la pala Martinengo Colleoni, la fi-gura della Madonna con Bambino custoditapresso ilSegretariato generale della Presidenzadella Repubblica al Palazzo del Quirinale diRoma. E ancora lo sguardo paterno del San Fe-lice in cattedra, proveniente da Giovinazzo, eSan Girolamo in meditazione. E’ inoltre espo-sta, dopo la presentazione al grande pubbliconella mostra veneziana dedicata al pittore nel1950, la Trasfigurazione, da sempre custoditadalla famiglia Leopardi a Recanati, La cadutadei Titani, quasi mai esposta se non in rarissimeoccasioni. Infine la raffinatissima ed imponente

pala con la Madonna colBambino in gloria e i SantiGiovanni Battista, Francesco,Girolamo e Giuseppe, solita-mente custodita in un altaredella parrocchiale di Sedrinanella diocesi bergamasca.L’allestimento sonoro, attra-verso rivisitazioni e sugge-stioni musicali del secoloscorso, ricerca affinità e cor-rispondenze con i soggettidelle opere esposte o con lapersonalità complessa e tor-mentata di Lorenzo Lotto.

Castello di MiradoloSan Secondo di PineroloI volti e l’animaLorenzo LottoFino al 2 febbraio 2014Info: 0121 502761

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La Fondazione Cosso rilancia con un’ altra straordinaria mostra

Torino che, con la collaborazione del Museo d’ArteContemporanea del Castello di Rivoli, della Galleriad’Arte Moderna, delle Fondazioni Merz e SandrettoRe Rebaudengo e di Palazzo Cavour, realizza un per-corso espositivo di grande respiro in cui le eccellenzedi Torino si presentano a far brillare una immaginecontemporanea della città, tutta da ricuperare.Inaugu-rata il 6 novembre e aperta fino al 12 gennaio 2014One Torino presenterà i nuovi lavori di oltre 60 artistinelle sedi di eccellenza prescelte che allargherannol’impatto di Artissima nella realtà cittadina il cui ap-porto sarà documentato da un apposito catalogo.Artis-sima, la fiera classica, si propone nelle sue cinquesezioni tradizionali: nella Main section compaiono 108gallerie selezionate fra le più rappresentative del mondo;27 sono le New Entries scelte fra le più giovani e inte-ressanti. Una giuria internazionale assegnerà un premioalla più significativa di esse per ricerca e promozione.La sezione Present Future sponsorizzata da IllyCaffesceglierà fra progetti di 24 artisti provenienti da 12paesi, presentati da curatori internazionali, il vincitore acui sarà offerto per l’anno successivo lo spazio esposi-tivo nel Castello di Rivoli. Le sperimentazioni più inno-vative saranno inserite da una trentina di Gallerie nelloshow Back the future . La sezione Art Editions , inau-gurata lo scorso anno, mostrerà una sequenza di pubbli-cazioni d’arte a livello internazionale mentre nel bookShop Con/text il Book Corner permetterà di assistere apresentazioni in anteprima di cataloghi d’arte.Con Wal-kie Talkies, una novità tra le visite guidate, due curatoriaccompagneranno gratuitamente il pubblico, scegliendoopere, artisti, linguaggi: un intermezzo in cui condivi-dere discussioni, provocazioni, idee e passioni.Una partesignificativa sarà riservata ai musei che nei giorni di Ar-tissima sono invitati ad esporre in anteprima opere legatead iniziative prossime.Infine una collaborazione conClub to club festival internazionale di musica elettro-nica porterà a realizzare un grande evento alle OGR.

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Torino - Artissima compie vent’anni e si sdoppia

Si è conclusa il 30 set-tembre scorso presso laBiblioteca Civica Al-berto Geisser la mostrapersonale di AlbertoGay. Come spiega l’in-segnante e pittrice Ma-riella Loro “Dotato digrande passione, co-stanza e impegno, Al-berto in questi anni distudio e formazione ar-tistica sta migliorandole conoscenze e lecompetenze tecniche inmodo da rendere i suoilavori unici e personalie consentendogli di co-struire il suo mondo.”

“San Girolamo in meditazione”, 1509 ca, Roma, Castel Sant’Angelo

dell’ARTECORRIERE C O U R R I E R D E S A R T S

11 Ottobre 2013 Pagina 3

CHIARA GALLO

Come sempre il Belpaese si

rivela essere una fonte ine-

sauribile di sorprese. Nella

nota ed antica città di Tarquinia ad

essere portato alla luce dopo più di

2600 anni questa volta è un tumulo

etrusco completamente intatto. Data

l’unicità del ritrovamento abbiamo

chiesto a Pietro Delgrosso, finanzia-

tore privato degli scavi, di farci un

quadro completo del’evento.

Chi è intervenuto per portare

avanti il progetto?

Sul piano pratico i lavori sono

frutto di una collaborazione tral’equipe di Alessandro Mandolesi,docente all’Università di Torino ela Sovrintendenza per i Beni Ar-cheologici. Sul piano finanziariofino all’anno scorso in parte inter-veniva la Sovrintenda, in parte noiprivati. Data la scarsità di fondiquest’anno siamo rimasti io e Lo-renzo Benini, convinti insieme alprofessor Mandolesi dell’esistenzadi tombe integre nel circondario. Com’è avvenuta la scoperta?

Scavando attorno alla Tomba dellaRegina, a circa sette metri dal tu-mulo principale, abbiamo trovato

tre tombe a pozzetto e le tracce diun secondo tumulo. Può immagi-nare l’emozione nel vedere in se-guito che il sigillo della tomba eracompletamente intatto, segno chenessuno ne aveva depredato i tesori. All’interno come si presentava?

La fortuna ci ha sorriso ancora poi-ché il terreno non aveva ceduto e lacamera funeraria era pressoché in-tegra. Sepolti all’interno vi erano ilcorpo inumato di una donna, pro-babilmente nobile, e le ceneri di unuomo, forse un guerriero. Accantoa loro tre grandi vasi corinzi, dueciotole in bronzo e altre suppellet-tili. Nel muro di fronte a noi inoltresi trovavano cinque chiodi, a unodei quali aveva incredibilmente re-sistito un piccolo porta unguenti,chiamato aryballos e a cui s’ispi-rerà il nome della tomba.Siete riusciti a risalire all’iden-

tità dei defunti e al periodo in

cui vissero?

Grazie al ritrovamento della cera-mica siamo riusciti a datare il tu-mulo all’incirca agli inizi del VIIsecolo a.C. In quel periodo si attri-buisce l’arrivo a Tarquinia del co-rinzio Demarato per il quale sicrede fosse stata eretta la Tombadella Regina e che fu padre di Tar-quinio Prisco. Il tumulo scoperto ètalmente vicino che ipotizziamo sipossa trattare di una parente di De-marato e quindi proprio di uno deiSette Re di Roma!Qual’è stata l’accoglienza da

parte del mondo dell’archeologia?

Abbiamo ricevuto moltissimicomplimenti, ma anche alcunecritiche, sopratutto per i finan-ziamenti del progetto. Vorreisottolineare che il coinvolgi-mento del privato è fondamen-tale per portare avanti nuovescoperte ed è necessario soprat-tutto in un periodo di crisi neifinanziamenti pubblici.

MARIA LUISA TIBONE

Con questo accattivante titolo è presen-tato un nuovo studio archeologicosulle miniere del Piemonte, a partire

da quelle di Usseglio in alta valle di Lanzo.In quasi trecento pagine i curatori Anna Gat-tiglia e Maurizio Rossi, diret-tore del locale Civico MuseoAlpino, raccolgono i contributidi ventidue autori che spa-ziano nella realtà delle sco-perte minerarie. Sentiamo laloro voce, che presenta questaimportante e originale ricerca.“Per spiegare come l’opera ènata, va innanzitutto ricordatoche negli ultimi due anni si èrinsaldata e perfezionata lacollaborazione con i petrografie mineralogisti dell’Universitàdi Torino, con i quali è dive-nuta prassi corrente esami-nare, discutere e commentareogni nuovo rinvenimento dievidenze archeominerarie ostorico-documentarie. L’esten-

sione della collaborazione al gruppo del-l’Università di Pavia che è titolare di un Pro-gramma di Ricerca di Rilevante InteresseNazionale sulla pietra ollare ha offerto l’oc-casione per coinvolgere Usseglio e le colle-zioni del suo Museo in un quadro più vasto.È così che le non numerose e perciò ancora

più preziose testimonianze superstiti dellevalli d’Ala e di Viù, primo fra tutte il basso-rilievo di san Bernardo di Malciaussìa, sisono inserite in una panoramica generaleche dalla val Sesia giunge al Saluzzese.La storia delle miniere di Usseglio proseguepoi con alterne vicende sino alla prima metàdel XX secolo, quando è con un po’ di stuporeche, trovando la parola fine scritta nelle re-lazioni degli ultimi tecnici minerari neglianni dell’autarchia, ci si rende conto all’im-provviso che sette od otto secoli sono tra-scorsi su quelle pietre e in quelle montagne,accanto a quelle acque e a quelle nevi, da

quando i primi prospettori mi-nerari hanno avvistato i «cap-pellacci», inseguito le vene insuperficie e sotto terra, inven-tando e sperimentando tecni-che e tattiche estrattive,salendo e scendendo a piediper migliaia di metri, da solio con i muli, mangiando edormendo a pochi metri daicantieri, curiosi e ricettivicome solo possono esserlo ipionieri, certo ignari che inun lontano futuro, lungi dalcadere nell’oblio, i risultatidelle loro fatiche sarebberostati ricercati, osservati, ri-valutati e finanche immorta-lati con l’ausilio di un droneradiocontrollato”.

Terre rosse, pietreverdi e blu cobalto

Miniera in Val di Lanzo

L’Aryballosritrovato

11 Ottobre 2013Pagina 4dell’ARTECORRIERE

C O U R R I E R D E S A R T S

Nell’estate diquest’anno, du-rante la stagione

delle piogge, ho fatto unospeciale viaggio a Tokyo,nel quale ho avuto occa-sione di chiedere al mae-stro alcuni suggerimentiper i miei prossimi lavorisu vecchi bonsai. Kimurasensei è stato molto interes-sante nel redigere i disegninei quali mi indicava ipunti salienti dove l’equili-brio tra classicità e contem-poraneità trovano quellasua tipica, straordinaria ar-monia tra sobrietà ed esu-beranza: una reale chiavedi lettura dell’estetica giap-ponese.Scelgo in particolare que-sto bonsai di Ginepro, vec-chio di 500 anni, che mi dàl’occasione per parlarvi diuno degli aspetti più inde-cifrabili dell’estetica giap-ponese: la spontaneità.Se parliamo in senso arti-stico, consideriamo l’este-tica come lo studio deiprincipi della bellezza, diquella certa arte, ma nellatradizione giapponesel’estetica appartiene allaquotidianità; non solo ilpercorso dei valori esteticidiventano una esperienzaestetico-morale, ma la bel-lezza diventa uso comune.

Certamente parliamo diuna bellezza molto raffi-nata, che talvolta approda asfumature rare o inesistentinelle esperienze occiden-tali, ma molto interessanti.Una chiave di lettura dellaspontaneità è il concetto diSHIBUI (Shibusa). Conquesta parola si indica unideale di bellezza raffinatis-sima, difficile da conse-guire, una bellezza elevata,tranquilla, sobria, ruvida,sommessa, astringente. Iltermine è lo stesso usatoper indicare il sapore tan-nico del Cachi e di certifrutti non maturi, un saporedunque, che in estetica di-venta un gusto per le cose.In Giappone questo idealeè protostorico, antichis-simo, che si è consolidatonel concetto dello Zen, pu-rissima interpretazionegiapponese del Buddhi-smo. Non dimentichiamoche lo Zen raggiunge la suapiena maturità esteticadopo aver trovato in Giap-pone terreno fertile.Ma una prima cosa chesalta all’occhio è comesia possibile conciliareruvidezza con raffina-tezza, come può una cosaessere grezza e bella allostesso tempo?(continua nel prossimo numero)

BONSAI DOesperienza e conoscenza

A CURA DI MASSIMO BANDERA

SHIBUI la spontaneità nell’arte giapponese

TOSHO Juniperusrigida h 98cm

CHIARA GALLO

Villa Amoretti, aprenuovamente leporte al libro d’arti-

sta, ospitando la mostra “Ilgesto creativo e la parola”.Curata da Mariella Loro,l’esposizione è stata inaugu-rata il 5 ottobre e proseguiràfino al 19. “In questa se-conda edizione della mostra,di respiro internazionale, –spiega il direttore della Bi-blioteca Civica – si incon-trano idealmente il libro el’arte, entrambi elementipresenti con assiduità nelleiniziative culturali delle no-stre biblioteche”. Il librod’artista rappresenta il nessotra l’atto artistico e la parola

scritta, dunque perché nonanche un’opera stessa! Eccoallora presentati i lavori diprofessionisti e studenti, inun incontro tra ciò che è tat-tile e creativo e ciò che è ri-flessione e pensiero in unmélange di culture daquella nostrana a quellaaraba, interamente rivestitodi creatività. “In questo miosecondo appuntamento inVilla Amoretti come cura-trice di una nuova mostrainternazionale – spiega Ma-riella Loro – ho pensato diincludere più varierà diesempi in cui questa arte siesprime introducendo carte,tele, libri, scultura ecc...Unagrande, splendida, colora-tissima spirale scultorea in

cartoncino e vari materialiracconta il popolo egizianonei desideri e nei sogni deigiovani studenti d’Accade-mia di Belle Arti e dei lorodocenti. Per estendere il piùpossibile la commistionefra le arti e il gioco delleparti e la trasformazioneche ne deriva, nel corso del-l’inaugurazione ho inseritoalcune brevi performancepreparati dagli artisti pre-senti attraverso pittura, poe-sia, canto e musica. ”. Oltread ammirare i meravigliosilibri, provenienti da diffe-renti archivi italiani (Mi-lano, Lecce, Torino,Bologna, Padova, Viareg-gio, Catanzaro, Parma,Caltanisetta) si potrannoosservare manufatti dalgrande valore culturalecome sciarpe tibetane elibri scultura. Grazie al so-stegno ricevuto da stu-denti, artisti e collaboratorie alla disponibilità dellaBiblioteca Civica.

Biblioteca CivicaVilla AmorettiC.so Orbassano 200 - Torino Libro d’artista. Il gesto creativo e la parolaFino al 19 ottobreInfo: 011 4438604

Le mostre accolte nei Saloni dellaPromotrice delle Belle Arti -Presidente Giovanni Prelle For-

neris – sono state curate da Orietta Lo-renzini, segretaria di Direzione.Giacinta Villa scompare dieci anni orsono; le sale a lei dedicate abbraccianoopere, intese nel rapporto convintosegno-colore, spaziate dal 1967 al 1998.Sia il bell’ ”Interno”, sia la “Composi-zione” rivelano l’utilizzo di materiali in-castonati in forme sempre più astratte.Tre autori guardano al paesaggio:Francesca Graziani Corazzini (†1994)ama i castelli incantati profilati controcieli fittamente percorsi da nuvole, Pier-luigi Bovone invoca il silenzio in operedi carattere sacro che tendono al mini-malismo mentre Michele Morello pre-dilige la realtà della natura ricercata inpiccoli centri urbani piemontesi talvoltaguardati in un giorno di neve “Ritratti”e “Nudi” sono i temi scelti da Marco

Marinoni con modelle abbandonate,sole con i propri pensieri oppure dall’at-teggiamento misterioso, mentre FrancoFissore – sapientemente utilizzando lagrafite – rivela il ricordo degli insegna-menti di Pontecorvo e dei maestridell’Accademia di Brera in un susse-guirsi di immagini che esaltano “La Nu-dità della Donna”. Grazia Corazziniinfine guarda sì al paesaggio piemon-tese ma anche al mondo del meridione,dalla “Sacra di san Michele” a una ve-duta di “Ischia” che si snoda da tra unglicine in fiore, la finestra illuminata eil mistero della notte. Le prefazionisono perlopiù firmate da Angelo Mi-strangelo o dagli autori stessi.

Promotrice delle Belle Arti Viale Balsamo Crivelli 11 – Torino7 personaliFino al 20 ottoreInfo: 011 6692545

Villa Amoretti - Torino

La parola e il gesto

Promotrice delle Belle Arti - Torino

Sette artisti per la Promotrice

Mariella Loro, “Il Fatto”

Il Teatro La Fenice di Venezia, ispirandosialla figura di Carmen, in scena al Teatrofino al 26 ottobre, lancia l’iniziativa “Ef-

fetto Carmen” in collaborazione col ConsorzioPromovetro Murano. Per tale occasione, leaziende concessionarie del Marchio Vetro Arti-stico® Murano hanno realizzato un cuore rossoin vetro soffiato impreziosito dalla foglia d’oro,consegnato alla soprano Veronica Simeoni du-rante il reading “Da donna a donna” avvenutonei giorni scorsi.La soprano ha rappresentato idealmente tutte ledonne a cui il Consorzio deciderà di donerà uncuore rosso, simbolo dell’amore e dei valori dicui le donne sono portatrici.A coordinare il reading è stata Simona Mar-chini, attrice da sempre nota per il suo impe-gno civile, culturale e sociale la quale si èsoffermata sulla lettura di alcune pagine dellibro “Questo non è amore” tratto dall’inchie-

sta del blog del Corriere.it La27esima ora che da tempo denunciaviolenze e abusi sulle donne. Il libro,edito da Marsilio, raccoglie venti sto-rie di violenza domestica inflitta alledonne da mariti, fidanzati, convi-venti, e cerca di capire perché le vit-time facciano fatica a denunciaresubito. Attraverso la voce delle prota-goniste, si svelano le dinamiche dicoppia nascoste: ognuna di queste donneracconta gli episodi di maltrattamenti alter-nati agli illusori “pentimenti”, e lo sfondo diapparente normalità. “Siamo felici di supportare questa inizia-tiva – spiega il presidente del Consorzio,Luciano Gambaro – abbiamo pensato direalizzare un cuore perché un po’ lo rite-niamo il simbolo della nostra attività arti-gianale, un cuore che pulsa ancora

nonostante la crisi, ma soprattutto perchéabbiamo pensato all’importanza e al ruolodelle donne nella nostra società”.

Promovetro - Vetro Artistico di MuranoCalle Marco da Murano 4 - Murano (Venezia)Info: 041 5275074

A Murano e Venezia

Stop al femminicidio

Si è inaugurata ieri 10 ottobre a Carignanopresso la Sala Mostre della BibliotecaCivica la personale di Rosanna Damiani.

L’artista ha iniziato a dipingere all’età di 23anni specializzandosi sotto la guida del mae-stro Nicola Arduino che l’ha indirizzata versostudi atti a perfezionare la propria arte. Nelcorso della sua lunga attività pittorica la Da-miani ha partecipato a numerose personali ecollettive in tutto il mondo, ottenendo presti-giosi riconoscimenti quali il “Premio interna-zionale Trastevere” nel 1988, il primo “Premio

Stresa” e il secondo premio a Novara. Di lei ilnoto critico dell’arte Paolo Levi ha scritto:“Sulla genesi della forma e del colore di que-sta pittrice c’è la chiara certezza che questidue elementi non sono precostituiti, e nella suasperimentazione non si avverte mai un a prioristilistico. Sono momenti poetici che sorgononel lievitare dell’emozione che la ispira e chesi dilata dall’interno del suo animo, sempre esolo stimolato da un evento esteriore circo-scritto. Rosanna Damiani viene dalla ricercadi tradizione, dalla scuola di Giovanni Ar-

duino, erede del post romanticismo pie-montese, che ha avuto come caposcuolaGiacomo Grosso. Desidero precisare lacollocazione espressiva di questa signoratorinese, in quanto prosegue una ricercacolta, di taglio squisitamente post impres-sionista. È pittrice talentuosa, ma nontanto interessata dal passaggio cromaticoeseguito con la levità di un improvviso,quanto invece ricercatrice sullo spessoredella materia, che nei suoi lavori si pre-senta come una meditata sinfonia di liri-cità attiva e suadente. Si dedica alsentimento della natura, investigando trale variabili di luce e ombre più arcane diuna natura morta o di un paesaggio, dovela stesura di tonalità garbate annuncia lamagia del transitare delle stagioni...Que-sta artista dall’animo antico e dalla riccae motivata tavolozza, rivela anche le signi-ficative bellezze delle stagioni attraversola classica e d elegante messa a punto di

una composizione floreale, nella sua allusivitàcromatica verista. In questo contesto di pitturadi tradizione, dobbiamo rapportarci ai suoi ca-noni estetici, la cui essenza giunge dall’incon-scio o, se vogliamo, dalle intuizioni diun’artista che sa trasformare le sue pulsioniemotive in forma poetica, materializzandola incolore corposo quanto suggestivo. Dove Ro-sanna Damiani è in speciale modo competitivacon se stessa è nella complessa esecuzione delritratto, dove è ben presente la lezione di Gio-vanni Arduino... Anche in questo caso, l’ottimae giovane allieva, ha seguito le orme del mae-stro e i risultati seducenti si susseguono inmodo coerente sino a un recente autoritratto.È questo, appunto, il codice poetico di un’ana-lisi ben fondata, e portata visivamente a ter-mine grazie a un disegno preparatorio dimeditata stesura...”.

Salone della BibliotecaPiazza San Giovanni, 9 – CarignanoPersonale di Rosanna DamianiFino al 27 ottobreInfo: 011 6051442

Rosanna Damiani al Salone della Biblioteca - Carignano

Il sentimento della natura

a sinistra: “Cortiletto sotto la neve”,a destra: “La vendemmia”

dell’ARTECORRIERE C O U R R I E R D E S A R T S

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11 Ottobre 2013Pagina 6dell’ARTECORRIERE

C O U R R I E R D E S A R T S

La mostra che ilMuseo Galliera diParigi presenta fino

al 26 gennaio, celebra ilgenio creativo di AzzedineAlaïa e lo fa ripercorren-done gli inizi a Tunisi, glistudi alla Scuola di BelleArti e la consacrazione aParigi nel 1980. Stilista tu-nisino Alaïa è molto più diun designer: la maestriaineguagliata e l’anima in-dipendente come pochi

altri, ne confermano lo spi-rito innato da outsider. Ilsuo apporto alla moda con-temporanea è innegabile,così come la sua capacitàdi costruire gli abiti scol-piti sul corpo e di esaltarneogni movimento. Il Palais Galliera di Parigicelebra la carriera del cou-turier che ha definitol’estetica contemporaneadel corpo evidente tantonell’approccio approccio

quanto nello studio checonduce sulle forme.Fondamentale ricordare lesue collaborazioni conChristian Dior, e Guy La-roche. e le sue muse GretaGarbo, Louise de Vilmorine Arletty.

Palais Galliera10 Avenue Pierre 1er deSerbie  - ParigiFino al 26 gennaioInfo: +33 1 56528600

Palais Galliera -Parigi

Una mostra dedicata alcouturier Azzedine Alaïa

Azzedine Alaia

Si inaugura oggi 11 ottobre presso la GalleriaArte Città Amica la mostra personale di FrancoGotta. In esposizione una cinquantina di opere

nelle quali è visibile la maturità artistica, l’armoniadel segno e del colore. Le creazioni dell’artista pie-montese, che vive e lavora a Bra, sono chiaramentefrutto di esperienze, di sensazioni e di forte significatodi vita vissuta, tradotta con garbo e raffinatezza sullatela, come un racconto scritto ed interpretato dallamano di uno scrittore.

Galleria Arte Città AmicaVia Rubiana n. 15 - TorinoPersonale di Franco Gottafino al 20 ottobre Tel. 011 7717471

Franco Gotta alla Galleria Arte Città Amica – Torino

L’armonia del segno e del colore

Franco Gotta, mostra in giardino

Si è inaugurata mercoledì 2 ottobrenegli storici locali del TEART in viaGiotto 14 l’annuale mostra dei Soci

che è diventata un consolidato momento di

vitale confronto del lavorosvolto da ciascuno di lorodurante l’anno. Perché l’in-contro fra tanti artisti è avve-nuto nel tempo ed ognuno haportato all’interno dell’Asso-ciazione la propria cultura,capacità espressiva, crescitae sviluppo. Non ci sono maistate preclusioni di sorta : daimaterici agli espressionisti,dai figurativi agli astrattisticon un’unica condizione: ilbuon livello raggiunto e lacontinua evoluzione e matu-rità sempre in divenire.

Espongono: Bianca Chiara,Bianco Mario, Borgna Anna,Canale Giovanni,Galeotti-Mazzoleni Liana,Gatti Vin-cenzo, Gazzaniga Lorenzo,Lequio Anna, Loro Mariella,Moltoni Gabriella, NarettoWalter, Saraceno Elena, Sar-toris Luisa, Vietti Tea.

Galleria TeArtVia Giotto, 14 – TorinoMostra dei SociFino al 19 ottobre:

Galleria TeArt – Torino

La mostra dei Soci

Elena Saraceno, “Bosa”

dell’ARTECORRIERE C O U R R I E R D E S A R T S

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Prima esaustiva esposizionemonografica, realizzata dallaFondazione Stelline in colla-

borazione con la Josef and Anni Al-bers Foundation. La mostra segna ilritorno a Milano di Josef Albersdopo quasi ottant’anni da quella or-ganizzata da Wassily Kandinsky.Josef Albers. Sublime Opticsesplora la componente spiritualedell’arte dell’autore tedesco, grandeartista modernista ed esponente delBauhaus. Albers, di formazione cat-tolica, ha incorporato il linguaggiofigurativo della tradizione cristianain molti suoi lavori, interpretando latrasformazione del colore e deltratto come eventi spirituali, se nonaddirittura di natura mistica.Gliesperimenti di Albers con la linea,la forma e il colore, agiscono comeesercizi spiritualiper i nostri occhi.Il suo”obiettivo”nell’arte è statola” rivelazione edevocazione dellavisione”, per aiu-tarci a vedere me-glio il sublimeche ci circonda. Ilpercorso esposi-tivo presenta set-tantotto opere  -rari disegni gio-vanili, vetri colo-rati, vetri sabbiatie una selezione didipinti astratti -realizzate dal-

l’inizio della sua carriera arti-stica fino agli ultimi giornidella sua vita: dal primissimodisegno conosciuto fino all’ul-timo Omaggio al Quadrato. Lamostra è articolata secondo itre strumenti primari nella pra-tica artistica di Albers: linea,forma e colore. In questomodo, possiamo ammirare leopere di diverse serie accostatetra loro, e quelle che apparten-gono alla stessa serie in conte-sti diversi dal solito. (c.s.)

Fondazione StellineCorso Magenta, 61 - MilanoJosef Albers.Sublime OpticsFino al 06 gennaio 2014 Info: 02 45462411

Andy Warhol, padre della Pop Artamericana, torna a Milano conuna grande monografica cheaprirà a Palazzo Reale e che faparte del cosiddetto AutunnoAmericano che si è aperto il 24settembre con la mostra “Pollocke gli Irascibili”. Prodotta dall’As-sessorato alla Cultura del Comunedi Milano, Palazzo Reale, 24ORE Cultura – Gruppo 24 ORE e

Arthemisia Group, la mostra, conil contributo di Francesco Bo-nami, è curata da Peter Brant, ap-passionato collezionista che, finda giovanissimo, iniziò a com-prare opere di artisti contempora-nei americani mettendole poi adisposizione per fini di studio edivulgazione attraverso la BrantFoundation. La mostra parte daiprimi disegni del Warhol illustra-tore per finire con le spettacolariUltime Cene, - presentate proprioa Milano nel 1987, ultima mostradi Warhol, prima di morire peruna banale operazione - e gli au-toritratti, passando attraverso le

opere più iconiche come le “Elec-tric Chairs”, il grande ritratto diMao, i fiori e uno dei più famosicapolavori di Warhol “Blue ShotMarilyn” il ritratto della famosaattrice americana che ha in mezzoagli occhi il segno restaurato di undei colpi di pistola esploso daun’amica dell’artista nel 1964 cheBrant avrebbe poi acquistato per5000 dollari nel 1967 con i pro-

venti di un piccolo investimento.Dopo Milano la mostra prose-guirà per il prestigioso museoLACMA di Los Angeles a con-ferma di come Palazzo Reale eMilano facciano oramai parte delgrande circuito dell’arte modernae contemporanea.

Palazzo Reale di MilanoAndy WarholDal 24 ottobre al 9 marzo 2004Info: 02 30223643

Andy Warhol al Palazzo Reale di Milano

Torna il padre della Pop Art americana

Andy Warhol “Silver Coke Bottles”, 1967,Collezione Brant Foundation , © TheAndy Warhol Foundation for the VisualArts Inc. by SIAE 2013

Fondazione Stelline - Milano

Il ritorno di Josef Albers

Josef Albers, “Gol-drosa”, ca. 1926,©2013 The Josef andAnni Albers Founda-tion/Artists RightsSociety New York

11 Ottobre 2013Pagina 8dell’ARTECORRIERE C O U R R I E R D E S A R T S

Pastore alla zangola è un collage ottenuto da foglie, fiori, sabbia,colla, rifiniti con china nera in un iter creativo che ha come obiettivofondante quello di riportarci indietro nel tempo, all’epoca dei nostriavi in cui il senso della natura e delle atmosfere si dilatavano in mo-

menti sconfinati che la civiltàipertecnologica ci ha annien-tato. Infatti osserviamo unvecchio pastore usufruiredell’antico strumento ligneoche serviva per produrre ilburro fino al momento in cuila produzione industriale lomise da parte. Un gesto sem-plice, arcaico, spontaneoobliato dalla velocità delle so-cietà moderne convertite dallemultinazionali in fantomatichemacchine di morte che risuc-chiano tutto. I vantaggi sononotevoli e per tutti ma il ca-lore di uno sguardo, la poesiadi un gesto o la calma per unasemplice azione quotidianasono scomparsi per sempre.

Human nature è l’opera pittorica di Ella Marciello attraverso laquale esprime il proprio concetto di creatività fisica nel senso chedipinge dapprima sul suo corpo per poi imprimere sul supporto l’ef-fetto cromatico ottenuto con il gesto. Le dinamiche informali,astratte e body-art si connaturano in un percorso performativo attoad esaltare la componente razionale quanto quella irrazionale edistintiva per esplodere in un’azione oggettuale sino alla reciproca

integrazione dei dati co-stitutivi. L’effetto che nescaturisce è unico per-ché il risultato visibileracchiude dilatazioniconcettuali volti ad esal-tare elementi inconsci eracchiusi semplicementenella gestualità delcorpo, centro motore diuna grammaticaespressiva rinviabile aicaratteri sonori di unamusicalità che è celataallo sguardo ma insitanella forza istintivatramutata in arte pura.

Delfina BRUNEROTel. 011 3092562

Ella MARCIELLOemail: [email protected]

dell’ARTECORRIERE P.za Zara, 3 - 10133 TorinoTel. 011 6312666 / fax 011 6317243 Il Corriere dell’Arte è su facebook con più di 6.000 contatti da tutto il mondo e on line con oltre 500 visitatori al giorno

Torre Canavese. La torre è un olio su cartone vegetale realizzato da Filan-nino, nel quale l’espressione individuale della realtà oggettiva consiste nel-l’estrapolare concettualmente e trasdurre i dati del visibile odell’immediatamente riconoscibile in qualcos’altro di più elevato. La ca-pacità di prelevare le forme dal mondo circostante e riconsolidarle in for-mulazioni cromatiche distintein scomparti geometrizzanti de-terminano uno stile del tuttopersonale, derivato da un No-vecento scompositivo ed esplo-sivo, per razionalizzarlo poi innuovi stilemi lessicali in cui idati implosivi di un possibile ri-torno all’ordine vengono allaluce. Ed il lessico di Filanninoè sicuramente quello di unmaestro contemporaneo senzaprecedenti, capace di tradurrein pittura tutto ciò che assorbedalla sua realtà filtrandola inun’arte nuova, autentica, pura.Le prospettive fremono, la na-tura esplode e i colori vengonoingabbiati dalle griglie formali.

Pasquale FILANNINOCell. 340 5526730

“Torre Canavese. La torre”

La tenda rossa è un acquerello che descrive pittoricamente un istante poe-tico, ovvero un momento impressionato dall’estro di Rosella Porrati in cuiuna figura femminile seduta è vista di profilo, con il capo rivolto verso de-stra mentre un copricapo le nasconde parte del volto. Il gioco delle ombreè esaltato proprio dalle parti anatomiche illuminate da una luce potente cheentra in contrasto allo sfondorappresentato dalla tendarossa che dà il titolo all’opera.La bocca semiaperta inducel’osservatore a credere chesia colta in un momento incui è in procinto di dir qual-cosa o semplicementeun’espressione di stupore manon ne comprendiamo lostato emotivo forse per l’as-senza degli occhi. Potrebbeessere assisa tra le quinte diun teatro, su un treno o su unautobus, ma questo non loscorgeremo mai perché laPorrati ce la descrive nel suoeterno divenire. Un istante,appunto, uno scatto foto-grafico attraverso i colori.

Rosella PORRATICell. 338 1388357

"Pastore alla zangola"

Artisti scelti dal Corriere dell’Arte

“La tenda rossa”

“Human nature”

11 Ottobre 2013 Pagina 9dell’ARTECORRIERE

C O U R R I E R D E S A R T S

A CURA DI ANDREA DOMENICO TARICCO

dell’ARTECORRIERE [email protected] Corriere dell’Arte è su facebook con più di 6.000 contatti da tutto il mondo e on line con oltre 500 visitatori al giorno

Spread è una tecnica mista realizzata nel 2013 da Moja Giovenale in cuidelinea emotivamente i flussi inconsci di una razionalità scomposta inparticelle strutturali condensate pittoricamente in spazi dilatati. Una spessalinea dell’orizzonte, infatti è posta verso il basso suddividendo lo spazioin due registri di cui quello soprastante è fluido e cristallino, quasi ad in-carnare il vuoto incombente mentre quello sottostante è un coacervato or-ganico di formulazioni intricate che sembrano rinviare realisticamente ad

una selva oscura. Ri-mandi oggettivi diuna realtà snaturatadelle sue componentiessenziali e proiettataconcet tua lmentenella pratica raffigu-razione di un altrovemetafisico in cui nonesiste un principio oduna fine ma uneterno mentre che di-viene sinonimo diastrazione. Un’astra-zione che raffigura lanostra marasmaticaepoca in via di pe-renni cambiamenti.

Moja GIOVENALECell. 320 6747513

Evolution (1996) descrive il profilo di una donna proiettato verso sinistraintenta ad ammirare la luna rappresentando in questo modo l’alto tra-guardo dell’evoluzione interiore. Caratteristiche oniriche, mistiche ed an-cestrali che fanno sicuramente parte del simbolismo figurativo di ClaraMarchitelli Rosa Clot. La luna, in sé rinvia proprio alla parte femminiledenominata cabalisticamenteShekhinah e per raggiungerlasi deve passare attraverso laricerca della Consapevolezzache trasforma la dimensioneordinaria della realtà in una ve-rità sottile. La maschera che siinterpone tra la figura femmi-nile e la luna costituisce pro-prio questa verità sottile chediventa trasparente sino a spa-rire del tutto consentendo allaluce interiore di avvolgere ilvolto della donna. L’espres-sione concentrata della donnaentra in contrasto con quellabenefica dell’anima totalmenteinconsapevole ed in procintodi restituircela purificata.

Clara MARCHITELLI ROSA CLOTTel. 011 9352907

“Evolution”

Ultima Cena a Fukushima è l’emblematica rappresentazione del Cristo Re-dentore, oltre la sfera del tempo ma risucchiato eternamente dallo spazio. Rea-lizzata con l’ausilio di legni differenti, rinvia all’immagine del nostro Salvatore,ai disastri ed alle catastrofi che riguardano la nostra contemporaneità, tanto èvero che i volti dei discepoli vengono stravolti in sintomatiche deformazionicostitutive che rappresentano il risultato delle radiazioni nucleari. Eppure,ognuno dei partecipanti al banchetto mistico, rappresenta un tratto anatomicoche lo mette in relazione al Cristo quasi come se la sua immagine si riflettessein tutti coloro che lo seguono o lo perseguitano nei corsi e nei ricorsi dellastoria. Intorno a quella tavolata ci siamo noi tutti con le nostre storie. Storie

che trascen-dono i pec-cati dellacarne, con-siderato ilfatto che icorpi ven-gono banditimentre leteste, le sedidelle rispet-tive animesi manife-stano nellaloro totalità.

Ilario SIMONETTACell. 349 0613714

Paese di campagna è un’opera pittorica che trasmette un senso di tranquil-lità, data l’ampiezza di questo viale che si snoda tra le abitazioni, quantouno stato d’assenza generato dalle finestre cieche, ovvero da questi antrioscuri delineati da pochi tratti. Gli unici punti di riferimento sono i lampioniche costeggiano la strada e le silenti abitazioni che inducono ricettivamentead uno stato claustrofobico o di vuoto perenne. L’aspetto geometrizzanteassume connotazioni plastiche sironiane senza sganciarsi dalla metafisicadechirichiana soprattutto grazie all’ambiguità delle ombre che trasmettonoun senso di appartenenza a quel labirinto senza tempo. Luce ed ombra, as-senza e presenza,pieno e vuoto, di-vengono i vettori diun linguaggio incui l’assenzaumana è sentitaovunque. Solo ilcielo fa da contral-tare alla sterminatastrada sottostante.Solo il cielo rap-presenta la via difuga a quella stradachiusa da unaprospettiva chenon vede spiragli.

Gabriella TOMIOemail: [email protected]

Artisti scelti dal Corriere dell’Arte

“Spread”

“Ultima Cena a Fukushima”

"Paese di campagna"

Pagina 10CCOORRRRIIEERREEdell’ARTE

11 Ottobre 2013

C O U R R I E R D E S A R T S

FRANCO FORZANI

Èin mostra a Modena, inquell’isola di Baroccoromano che fu sede

ducale dal XVII al XIX seco-lo, Giuseppe e la moglie diPutifarre, l’opera delGuercino recentemente ritro-vata ed oggi proprietà dellaFondazione Zanasi. Nel pre-zioso catalogo i curatoriMonica Gasparrini e NicolasTurner narrano le vicende cheli hanno visti sulle tracce delprezioso dipinto, nonché lasua rilevanza all’interno dellaproduzione del maestro. Anoi, fuor di dottrina, non restache convincere il lettore dellarilevanza dell’operazione edenumerare le ragioni per lequali una visita si rende urgen-te per l’amatore d’arte.Perché la mostra ospita unsolo dipinto. Nell’epoca deicaravanserragli “da Raffaelloa Monet”, una mostra che

inviti a riflettere davanti adun’opera per qualcosa in piùdi una manciata di secondisuona come una riappropria-zione della sensibilità, una

boccata d’ossigeno per lefacoltà di godimento dell’arte.Perché è l’occasione per visi-tare un palazzo a volte un po’ritroso nel mostrarsi. Essendo

la destinazione prima dell’edi-ficio estense quella di ospitarel’Accademia Militare, le visitedel pubblico sono sì ammesse,ma con quella minima farragi-ne di richieste e prenotazioniche l’occasione della mostrafa venire meno. Perché lecarni candide della moglie di

Putifarre avvampano fra loscarlatto delle stoffe, ed ildisgusto di Giuseppe sembragiustificato soltanto dal disor-dine del letto. In epoca post-tridentina – ha spiegatoGasparrini in conferenzastampa – l’interpretazionedella figura di Giuseppe cam-bia radicalmente rispetto allatradizione precedente (soprat-tutto medievale), che ne face-va una prefigurazione diCristo in quanto come Lui tra-dito dai fratelli israeliti. Nelladottrina controriformata assu-me invece rilevanza il rifiutodella seduzione e l’esaltazionedella castità, in opposizionealla burrosa lascivia dellaSig.ra Putifarre. Che sia unauspicio per le mostre italiane,che sappiano rimanere pure,senza farsi sedurre dalle ten-tazioni del turismo di massa?

Palazzo DucaleP.za Roma 15 – Modena“Giuseppe e la mogliedi Putifarre”Fino al 20 novembreInfo: 05 9225671

Èprevista per il 4 novembre l’asta firmataChristie’s che dispenderà ben 150 lotti

dalle collezioni di Krugier, noto gallerista

amante dell’arte moderna e contemporanea. Ildipinto più importante di tutta la consegna è unPaesaggio autunnale di Vasilij Kandinskij, del1911, stimato tra i 15 e i 19 milioni di euro suun nucleo complessivo di circa 127 milioni.Primo gallerista a ospitare una personale diPablo Picasso, e agente esclusivo della colle-zione di Marina Picasso, la nipote dell’artista,Jan Krugier vantava un rapporto privilegiatocon la famiglia del maestro spagnolo. Sempredi Picasso, è Buste d’homme écrivant(Autoportrait), autoritratto del 1971 che sicu-

ramente non rispecchia l’età avanzata dell’arti-sta, all’epoca novantenne (4,5-6 milioni lestime). In asta anche Femme de Venise I, una

delle sei opere di Alberto Giacomettiin vendita tra le due sessioni d’asta: èproposta tra 6,7 e 9 milioni di euro. DiJoan Miró, infine, il catalogo presentaPeinture-L’oiseau, del 1926, operavalutata tra 6 e 9 milioni di euro. Tra leopere di arte contemporanea di prove-nienza Krugier in asta figurano CrisisX, opera del 1982 di Jean-MichelBasquiat (stime 2,2-3 milioni di euro);Untitled (Sfp 59-35) di Sam Francisdel 1959 (1,9-2,6 milioni); Paintingon floor di Philip Guston del 1978(600-900mila euro); e Turkey di

Robert Rauschenberg del 1965 (600-900milaeuro). Dalle raccolte di questo eclettico con-noisseur provengono poi ancora una mascheraafricana Baulé (a 370-600mila euro) e alcunidipinti antichi e dell’Ottocento, come Leoneche sbrana un cavallo di Eugène Delacroix, a220-370mila euro, o il Ritratto della contessad’Haussonville di Jean-Auguste-DominiqueIngres, a 1,2-1,8 milioni di euro. Dopo esserestati esposti a Londra, i pezzi forti della col-lezione Krugier saranno in tour tra Shanghai,Mosca, Hong Kong, Chicago e New York,dove rimarranno visibili al pubblico dal31 ottobre e fino alla vendita. (com.st.)

Capolavori a New York

Christie’s, in asta la fortuna di Krugier

Palazzo Ducale – Modena

Tre ragioni per il Guercino

Prosegue con ottimo succes-so di pubblico e di critica,presso la Galleria Arte perVoi a Avigliana (To), fino al17 novembre, la mostraCasa Andersen, che ospita leopere ceramiche di Giuliana

Cusino. L’artista è accompa-gnata nel suo viaggio fiabe-sco da alcuni amici speciali:Silvana Alasia, CarloBurdet, Enrica Campi, SoniaGirotto e lo scenografo escultore Massimo Voghera.

Guercino, “Giuseppe e la moglie di Putifarre”, 1631, © Zanasi Foundation

Vasilij Kandinskij, “Herbstlandschaft”, 1911© 2013 ARS, New York / ADAGP, Paris

Le ceramiche rakudi Giuliana Cusino

Giuliana Cusino, “La regina delle nevi”

CCOORRRRIIEERREEdell’ARTEC O U R R I E R D E S A R T S

Pagina 1111 Ottobre 2013

L’angiolettodi G. Simenon, Ed. Adelphi“Per la prima volta in vitamia sono riuscito a scrivereun romanzo il cui protagoni-sta è assolutamente sereno, adiretto contatto con la naturae con ciò che lo circonda.”Con queste parole GeorgesSimenon aveva commentatola pubblicazione nel 1965 diuno dei suoi libri prediletti, lacui edizione aveva rappre-sentato la fine di un periodo drammatico.L’angioletto (tito-lo originale del volume Le Petit Saint) redatto dall’autorebelga a Epalinges, in Svizzera nell’ottobre del 1964 finoraera uscito solo in una raccolta. Ora la casa editrice Adelphi,che da anni sta ripubblicando tutte le opere di Simenon,lo ripropone con la bella traduzione di Marina Di Leto.

Il libro dei fattiAa.Vv., edito da AdnKronosE’un compendio utilissimoper chi ama ricordare gliavvenimenti dell’anno. Nelvolume tutte le notizie prin-cipali del 2013 sono diffusenel tipico stile conciso daagenzia stampa. Comple-tano il testo una serie di

quiz utili per allenare lamemoria ma anche per giocare con gli

amici per un passatempo intelligente e diverso e unospeciale sull’Italia sostenibile in occasione deicinquant’anni dalla nascita dell’agenzia di stampa.

I giorni dell’arcobalenodi Antonio Skármeta, Editore EinaudiIl romanzo ripropone un tema già trattato: quello della dit-tatura. Antonio Skármeta racconta il Cile di Pinochet ilquale con un colpo di Stato si era autonominato

Presidente attuando, negli anni del suo dominio, unaforte repressione a qualsiasi opposizione.Nell’ottobre del 1988, però, in accordo alla nuovaCostituzione del Cile, Pinochet acconsente a mette-re in discussione, almenoin teoria, il suo mandatopresidenziale: viene,infatti, indetto un referen-dum in cui si chiede aicittadini di esprimere ilproprio parere sul rinno-vo del mandato, per altriotto anni, al Presidente. Ilreferendum pare un proforma e il risultato scon-tato, anche perché si votama in regime dittatoriale.

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

MAURO LUCENTINI

Èsbarcata a Manhattan una delle piùgrandi gallerie d’arte europee, quellaparigina di Dominique Lévy

Gagosian, il gigante galleristico newyorkese,è un po’ più su dall’altra parte della strada ela concorrenza si profila interessante. Unaconseguenza per la città è la crescita di traffi-co artistico verso la zona del centro mentre siassottiglia quello della parte bassa dell’isolasviluppatosi nell’ultimo quarantennio.Secondo dati forniti dall’industria immobi-liare, nel quartiere centro-meridionale diChelsea, popolatosi a partire dagli AnniNovanta di gallerie, queste sono scese a 282da un massimo di 364 raggiunto nel 2007,mentre le gallerie di Soho più a sud, natenegli anni Settanta in competizione con lepoche dell’antico Greenwich Village a sud-ovest, sono scese a 87 da un massimo di 337nel 1995. Dominique, mondana e gay, haesordito con speciale eleganza. Non nel gran-de spazio che sta ancora allestendo, ma inuna relativamente antica chiesa contiguapresa in prestito per una sera, sulla MadisonAvenue all’altezza della 73.ma strada. Lì haorganizzato la sola nuova esecuzione della“Sinfonia unitonale-silenziosa in re maggio-re” di Yves Klein dopo la prima data a Parigicinquantatrè anni fa. E’l’unica opera musica-le dell’artista celebre per i suoi dipinti mono-colori, morto poi per attacco cardiaco a 34anni due soli anni dopo questo concerto.L’effetto provocato, sia dall’unica nota tenu-ta ferma da un’intera orchestra e dal coro perventi minuti, sia anche, e soprattutto, da unabissale silenzio dell’intera umanità presenterisultato assai meno facile dell’immaginabileda realizzare, seguito per altrettanto temposubito dopo (uno dei “sovrumani silenzi”leopardiani?), è risultato adesso, come dico-no essere stato già a Parigi, esaltante in modonuovo e strano. La rievocazione del latosonoro della visione monomaniaca di Kleinsi inseriva d’altra parte in una improvvisa, enon deliberata esplosione di “arte acustico-cromatica” verificatasi a Manhattan inmezzo alla torrida estate precedente e chenon si è ancora spenta. Al MoMA, unamostra col titolo ambiguo di Soundings, chesignifica al tempo stesso “scandagli” e“suoni”, propone ai visitatori di “vedere” isuoni in diverse maniere. Nella non lontanaPark Avenue, in un vecchio sottopassaggiofinora riservato alle auto aperto per la prima

e forse ultima volta ai pedoni, una incande-scente, echeggiante e inter-attiva esibizionedi luci e suoni comandati dai passanti è statainstallata dall’artista portoricano RafaelLozano Hemmer. Al Guggenheim JamesTurrell ha installato la più recente delle suecostruzioni di luci da emissione a diodo (luceLED) nel famoso interno a guscio di lumacacostruito da Wright Lloyd con evocazione dispettrali rimembranze egizie, e la gente hafatto la fila intorno per giorni. In questa pro-fusione inattesa di rumori e luci nessuno si èricordato di commemorare Edgar Varèse, ilvero inventore dell’arte del rumore dal tempodel Dada fino al suo fantastico Poème élec-tronique del 1958 (morì nel 1965). Lo facciodunque modestamente io. Gagosian ha ribat-tuto a Dominique con una novità conturban-te. La mostra (Balthus, The Last Studies)espone senza perifrasi, oggi che la pubblicamorale americana lo permette, duecento epiù piccole foto polaroid usate da Balthus(1908-2001) nell’ultima parte della vita,quando gli tremavano troppo le dita per dise-gnare, come studi preparatori per i suoifamosi ritratti di fanciulle in fiore che gene-ralmente mostrano le mutandine. I ritrattiveri e propri, stupendi, sono invece esposti alMetropolitan Museum in una mostra apertacontemporaneamente che si intitola Balthus:Cats and Girls (perchè enigmatici gatti disenso, pare, autobiografico accompagnanogeneralmente le bambine). Dire che Balthusfosse ossessionato da queste fanciulle insenso proustiano o grossolanamente voyeu-ristico è falso: ossessionato era sì, ma dallavita e da certe sue risonanze più sottili, risa-lenti in parte all’infanzia. La mostra al Metcontiene anche – in prima assoluta dal 1919– la cinquantina di disegnini a inchiostro diCina che Balthus fece a undici anni perlamentare la scomparsa della sua gattinaMitsou. Il grande poeta Rainer Maria Rilke,amico della famiglia Klossowsky de Rola(il vero nome di Balthus) vedendoli percaso, ne fu così entusiasta da farli pubblica-re come libro illustrandole con i suoi versi.

A Manhattan

Gagosian è in città

NEWYORK NEWYORK

foto © aut.

Balthus, “Thérèse Dreaming”, 1938 © aut./Met

Editoria

LLiibbrrii ddaa ddiivvoorraarree

segue a pag. 12

Pagina 12CCOORRRRIIEERREEdell’ARTE

11 Ottobre 2013

C O U R R I E R D E S A R T S

Storia di Irenedi E. De Luca, FeltrinelliScritto da Erri De Luca illibro racconta di una bam-bina salvata in mare daidelfini e cresciuta orfanasu un’isola greca. Si chia-ma Irene, di giorno vive interraferma, di notte si uni-sce in mare alla sua verafamiglia. A quattordicianni è incinta e consegna auno straniero di passaggiola sua storia. Un vecchiomal tollerato dalla fami-glia sgattaiola fuori dallacasa, malgrado il freddo vento dell’inverno, e va a cer-carsi un posto riparato davanti al mare. Ricorda, a occhichiusi, quando fu salvato dalle acque, in tempo di guer-ra, e restituito alla vita. Per quella vita vissuta è tempodi ringraziare per poi lasciarla sfuggire dalle labbra.

La vita non è in rima(per quello che ne so)di Luciano Ligabue, Ed. LaterzaIl fatto nuovo di questo romanzo èil taglio: libere divagazioni su testie pensieri ligabuiani e buona partedella mitologia che gli gira attorno.Un racconto sfaccettato e di primamano, in cui il curatore, GiuseppeAntonelli, rimane di sfondo, fanta-sma che raccoglie, assembla senzaesserci e non credo per afasia, piut-tosto perché 178 pagine di paroledel Liga risultano alla fine bastantia sé stesse: un’autostrada di parole,

una partitura di parole, un rock and roll semantico, inter-vallato, in esergo, da stralci di altre parole, estratti dicanzoni, di libri, di film, tutti o quasi a firma Ligabue.

Il Signore degli Orfanidi Adam Johnson, Edizioni MarsilioVincitore del Premio Pulitzer 2013 per la narrativa, IlSignore degli Orfani è un libro non facile, non per tutti.Adam Johnson innanzitutto apre una finestra su un mondonuovo ai molti, me compresa, estraneo e sconosciuto: laCorea del Nord. Con isuoi studi è riuscito,nonostante tutto, a darcisolo una vaga idea di unregime totalitario, in cuile libertà primarie sononegate e non esiste indi-vidualità ma solo col-lettività, dove tutte lecose, che da noi diamoper scontato, lì neppuresono immaginate. Unapanoramica audacefrutto di studi e ricer-che lunghi sette anni.

segue da pag. 11

LLiibbrrii ddaa ddiivvoorraarree

MASSIMO CENTINI

Il ritratto è unaforma di espres-sione artistica che

più di altre si amman-ta dell’ambiguità pro-veniente dalla relazio-ne che lega il soggettoall’esecutore: unarelazione che spessonon si svela negliocchi dell’osservato-re. Si tratta certamen-te di un processo sti-molante e ricco difascino, che possiamoverificare visitando lamostra milanese “IlVolto del ’900. Da Matisse aBacon. I grandi Capolavoridel Centre Pompidou”.Ottanta ritratti e autoritratti dialcuni maestri del secoloscorso, che pongono in evi-denza quanto siano vaste esconfinate le possibilità diinterpretazione: dalle tor-mentate smaterializzazioniBacon, alla fuga dalla realtàdi Giacometti, fino alla fusio-ne tra essere e apparire chetraspare ne “Lo stupro” diMagritte. Naturalmente ogniopera, in stretta relazione conla biografia dell’artista, ciconsente di porre ritratti e

autoritratti in una ben precisafase del sentire dell’autore: ècosì possibile comprendereanche alcuni paradossi poeti-ci che via via fuoriescono dalcorpus presente a PalazzoReale. Il ritratto costituisceun’officina iconologica perprovare a guardare in mododiverso quanto ci circonda eandare così oltre il totalitari-smo del significante e scorge-re significati altri, diversi, manon per questo falsi. Anzi,probabilmente, sta proprionella variazione dell’angolodi lettura la possibilità discorgere la verità. Un dagher-

rotipo realizzato nel1839 riproduce unoscorcio di Parigi, inbasso a sinistra, quasinell’angolo, vi è unuomo. È un fattoimportante perché, perla prima volta, unnostro simile venivafotografato. Forse, dilui non si era neppureaccorto il fotografo,Louis Daguerre, e dicerto il soggetto nonebbe alcun sentore diquanto accadeva. Ilritratto di un anonimo,con il volto sfocato e ilcorpo lievemente

mosso e causa del lungotempo di esposizione dellalastra. Un nuovo mododi raffigurare l’uomoentrava nella storia: daquel momento il ritrat-to dipinto aveva unospietato concorrente…

Palazzo RealeP.za Duomo 12Milano“Il Volto del ’900Da Matisse a BaconI grandi Capolavoridel Centre PompidouFino al 9 febbraio 2014Info: 02 875672

Francis Bacon, “Ritratto di Michel Leiris”, 1976,olio su tela © Centre Pompidou, Paris

Palazzo Reale – Milano

L’espressione del ritratto

L’artista, nella sua ricerca che ha forti riso-nanze concettuali, parte da una constata-

zione obiettiva: le città negli ultimi decennihanno subito una trasformazione epocale;espandendosi oltre misura, hanno invaso lanatura, trasformato l’ambiente e il paesaggio,hanno desertificato l’habitat nel quale la collet-

tività umana e le società animali hanno semprevissuto in equilibrio e rispetto reciproco.Katarina Balunova dipinge planimetrie urbaneove la geografia di metropoli immaginarie èregistro di conflitti non solo esteriori: i muridelle case - per secoli lo scheletro o strutturaportante della nostra identità - sono ora divenu-ti fragili, precari e anelano ad una nuova solidi-tà. Serve una filosofia che proponga spazi pertutti, nel rispetto interetnico,della multicultura-lità, della globalità, della solidarietà; una visio-ne anche del mondo animale, portatore di dirit-to alla vita e della tutela della sua esistenza.

(c.s.)MartinArte Laboratorio d’Arte e CorsiC.so Siracusa 24/a – Torino“Mezzaluna nel mezzabosco”Personale di Katarina Balunovaa cura di Willy DarkoFino al 22 ottobre - Info: 0113433756

Galleria MartinArte – Torino

Nelle planimetrie urbane di Katarina Balunova

“Walls around”, 2012, acrilico su tela © aut./MA

CCOORRRRIIEERREEdell’ARTEC O U R R I E R D E S A R T S

Pagina 1311 Ottobre 2013

ALESSANDRO MORMILE

Per l’annuale appunta-mento dell’Accademiadel Teatro alla Scala, si

è scelto di mettere in scenaLa scala di seta, una dellecinque farse che Rossiniscrisse in gioventù, dal mec-canismo teatrale perfetto,dove la musica, con la sua rit-micità incalzante, talvoltacede il passo, ma solo pergioco, alla languorosa senti-mentalità. Alla Scala, per ilcast vocale, si sono affiancatiper alcune recite nomi già incarriera a giovani prometten-ti. Uno fra tutti il bravissimoPaolo Bordogna (Germano),qui trasformato per voleredella regia in un domestico,ispirato al filippino Ariel, chene combina di tutti i colori:un vero campione di vervescenica, perfettamente in sin-tonia con la linea registicavoluta da Damiano

Michieletto, che firmò questoallestimento per il RossiniOpera Festival nel 2009 e cheoggi, ripreso alla Scala, fun-ziona sempre a meraviglia,per quanto si perda un pocosu un palcoscenico vastocome quello scaligero. Lafarsa si immagina ambientataal piano terreno in scala 1:1di un moderno loft dagli arre-di stile Ikea. L’ingranaggionarrativo sembra uscire valo-rizzato dalla contestualizza-zione di ogni azione e situa-zione scenica in questomodernissimo appartamento,chic low-cost, specularmentevisibile dalla platea grazie adun grande specchio inclinatoche riflette i perimetri dellestanze. Un vero capolavorod’intuizione registica, checoinvolge anche gli altriinterpreti, a partire dal giàaffermato tenore russoMaxim Mironov (Dorvil),cresciuto tecnicamente e per-

tanto capace di farsi ammira-re per l’aggraziata eleganzagentile del canto, alla quale siaggiunge oggi un’acquisita emaggiore sicurezza negliacuti. Più inesperte, invece,anche se lodevoli, le provedei giovani diplomatidell’Accademia scaligera: ilsoprano Ludmilla Bauerfeldte il mezzosoprano ValeriaTornatore, rispettivamenteGiulia e Lucilla, la prima conuna coloratura ancora unpoco acerba, e poi l’ottimobaritono georgiano MikheilKiria (Blansac) e il discretotenore Jaeyoon Jung(Dormont). La bacchetta diChristophe Rousset, che nelrepertorio barocco è uno deimassimi esperti mondiali, inRossini appare un poco spae-sato, quasi fosse portato aslentare il mordente e il ritmonarrativo così ben imbasti-to dalla regia. Pubblicodivertito e successo pieno.

A Palazzo Madama – Torino

Scatto alla reginaPalazzo Madama - Museo Civico d’ArteAntica (Gabinetto Cinese), p.za Castello -Torino. Gianni Berengo Gardin e FrancescoNeri a Palazzo Madama, esposizione orga-nizzata da Agarttha Arte, a cura di Adele ReRebaudengo. Scatto al Re, anzi alla Regina. Perl’occasione celebrativa del centocinquantesimoanniversario della fondazione del Museo, ai duemaestri della fotografia è stato affidato il compitodi illustrare da par loro, con dieci immagini ciascu-no, la materia e lo spirito, il corpo e l’anima, le pie-tre e l’aria dello splendido edificio storico-monu-mentale, con la sua funzione culturale in rapportoalla città e al mondo (urbi et orbi, insomma). Incuriosa contraddizione col cognome, la visione acolori è di Neri, mentre quella in bianco-e-nero

(come da consolidata vocazione professionale)promana da Berengo Gardin: se quest’ultimo harestituito, coi tipici scatti rigorosi, impeccabili,nelle illimitate sfumature dei grigi, le suggestiveatmosfere di luci ed ombre dall’interno dell’archi-tettura juvariana della sontuosa dimora sabauda,salendo lungo l’imponente scalone barocco sinoalla panoramica di Torino, ripresa dallatorre, il primo ne ha colto il riflessovivacemente cromatico, attraverso lasua ottica, negli occhi, appunto, di unaserie di spettatori, visitatori, passanti,ritratti in posa a persona intera - intempi diversi della giornata - nel giardi-no e sulla piazza, soprattutto gli sguardiora stupiti ora imbronciati dei bambini.Istantanee spontanee sensazioni edemozioni ricostruite dalla lente (omente) dell’obbiettivo, di fronte,anzi al cospetto della magnificenzadella magione regale. Reale realtà.

Apertura al pubblicofino al 10 novembre.

Info: 011 443 3501www.palazzomadamatorino.it

- in mez/za-stag/ione - a cura di Enrico S. LaterzaFOTORAMA

G. Berengo Gardin, Scalone juvarriano di Palazzo Madama,Torino, 2011, foto b/n © l’autore/Agarttha

L’Imbiancheria del Vajrodi Chieri, ex storica fab-

brica tessile chierese e orasede dell’Eco-Museo delTessile della Provincia diTorino, ospita nelle sue sale enel parco, dal 12 ottobre al 10novembre la mostra collettivadal titolo ‘I fili del discorso’,Bersezio, Canfari,Domestico, Garis per unparco sculture a Chieri, acura di Roberto Mastroianni eBenedetta Catanzariti.L’evento, organizzato dallaCittà di Chieri edall’Associazione PiemonteArte, presieduta dallo scultoreRiccardo Cordero, è nato dal-l’esigenza di esporre i lavoripiù rappresentativi dei quattroscultori (Enzo Bersezio, TegiCanfari, Matilde Domestico,Elio Garis), chiamati a realiz-zare i bozzetti di altrettantesculture che andranno a com-porre il nucleo originario delfuturo parco sculture diChieri. La mostra mette inluce lo stretto legame tra cul-tura, tecnologia e natura attra-verso il dialogo tra le opere diquesti artisti che hanno fattodella riflessione sul rapportotra forme, materia, narrazionee gli spazi post-industrialidell’Imbiancheria, la loropoetica. Le opere esposte dia-logano tra loro, con la storiadella cultura industriale del

tessile e con le macchine perla filatura e la tintura checompongono il cuoredell’Eco-Museo, mettendo inevidenza il legame materiale,linguistico e simbolico cheporta l’arte a vedere nellanatura una fonte di inesauribi-le ispirazione. I lavori inmostra esprimono la poeticadegli scultori attraverso formeche rimandano alla materiaprimordiale, al suo evolversi etrasformarsi in opere artisti-che, capaci di rendere ragionedel senso che si nasconde almargine delle cose in un con-tinuo trasformarsi del valore edel significato culturale chel’azione umana produce nellatrasformazione tecnologicadella realtà. In mostra leopere di Enzo Bersezio,Tegi Canfari, MatildeDomestico ed Elio Garis.

Imbiancheria del VajroVia Imbiancheria 12Chieri (To)“I fili del discorso”Bersezio, Canfari,Domestico, Garisper un parco sculturea ChieriA curadi Roberto Mastroiannie Benedetta CatanzaritiDal 12 ottobreal 10 novembreInfo: 011 9428462

Imbiancheria del Vajro – Chieri (To)

Forme, materia e narrazione

Teatro alla Scala

Rossini in stile chic low-cost

DDiirreettttoorree EEddiittoorriiaalleePietro PanacciDDiirreettttoorree RReessppoonnssaabbiilleeVirginia ColacinoAAssssiisstteennttee ddii DDiirreezziioonneeChiara PittavinoCCoommiittaattoo EEddiittoorriiaalleeGiorgio Barberis, Rolando Bellini,Massimo Boccaletti, Franco Caresio,Angelo Caroli, Claudia Cassio,Massimo Centini,Fernanda De Bernardi,Marilina Di Cataldo,Gian Giorgio Massara,Alessandro Mormile, Massimo Olivetti,Enzo Papa, Lorenzo Reggiani,Gianfranco Schialvino,Maria Luisa TiboneCCoorrrriissppoonnddeennttee ddaa NNeeww YYoorrkkMauro LucentiniCCoorrrriissppoonnddeennttee ddaa BBeerrlliinnooSabatino Cersosimo

HHaannnnoo ccoollllaabboorraattooM. Bandera, F. Forzani Borroni,C. Gallo, E.S. Laterza, C. Pittavino,A.D. Taricco, D. TauroRReeaalliizzzzaazziioonnee ggrraaffiiccaa internaa cura di E.S. Laterza e G. VeceFFoottooggrraaffoo uuffffiicciiaalleeAntonio AttiniRReeddaazziioonnii ddiissttaaccccaatteeMMiillaannoo Rosa CarnevaleTel. 339 1746312RRoommaa ee NNaappoollii Fabrizio FlorianTel. 388 9426443PPaalleerrmmoo Caterina RandazzoTel. 334 1022647CCoonncceessssiioonnaarriiaa ddii PPuubbbblliicciittàà internaSSttaammppaa ee ddiissttrriibbuuzziioonneeEditService S.r.l.Via Peano 28 - Leinì (To)EEddiittoorreeCorriere dell’ArteAssociazione Culturale Arte GiovaniTorinoP.IVA 06956300013

AAbbbboonnaammeennttiiAnnuale (22 nn.):euro 50,00 per l’Italiaeuro 120,00 per l’esteroArretrati: euro 4,00

c.c. postale n. 45958055intestato a Corriere dell’ArteAssociazione Culturale Arte GiovaniAut. Tribunale di Torinon. 4818 del 28/07/1995

Venerdì 11 ottobre - ore 18,00Galleria Arte Città AmicaCentro Artistico Culturale

Via Rubiana 15 – TorinoPersonale di Franco Botta

Venerdì 18 ottobre - ore 18,00Galleria Aversa

Via Cavour 13 – Torino“Da Bossoli a Spazzapan

1850 - 1950Cento anni di pittura”

in ITALIATORINO e PIEMONTE

• P.za Castello• Molino delle Armi

ang. Ticinese• C.so Magenta

f.te Teatro Litta• C.so Garibaldi 83• Via Boscovich 22• P.le Principessa Clotilde• Bookstore Triennale• Bookstore

Palazzo delle Stelline• Bookshop

Villa Necchi CampiglioVia Mozart 14

• P.za Oberdanang. v.le Piave

IL CORRIERE DELL’ARTEÈ REPERIBILEA MILANO

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Vernissage

• P.za Croce Rossa• P.za Colonna• P.za Colonna

ang. l.go Chigi/Tritone• P.za S. Silvestro• L.go Argentina• Via Nomentana• C.so Francia• P.za Fontanella Borghese• P.za Porta Maggiore• Dorothy Circus Gallery

Via dei Pettinari 76• La Diagonale Libreria

Via dei Chiavari 75

““MMaauurriiccee HHeennrryyPPaarriiggii--MMiillaannoo,, vviiaaggggiiooddii uunn ssuurrrreeaalliissttaa””AAssssoocciiaazziioonnee CCuullttuurraallee RReennzzoo CCoorrttiinnaaVia Mac Mahon 14/7 – MilanoFino al 2 novembreInfo: 02 33607236Dopo la mostra tenutasi a Parigi sipresenta l’occasione di ammirareimportanti opere pittoriche, acque-relli, chine e una serie di serigrafieper ripercorrere sessant’anni e piùdi vita artistica dedicata al pensierosurrealista principio cardine di tuttal’esistenza di Maurice Henry.Considerato un artista a tutto tondovignettista, cronista, critico, cinea-sta, scenografo, sceneggiatore,grafico, fotografo, scultore, musici-sta e poeta, questo artista giunto aMilano nel 1968 diviene anchemaestro della tela, dove i suoi pen-sieri e i suoi disegni trovano unanuova ispirazione, finalmente sipuò dedicare totalmente alla pit-tura, attività da sempre agognata.

PPiieettrroo MMaarrcchheessee““II HHaadd AA DDrreeaamm””FFoonnddaazziioonnee TToorrrree CCoolloommbbeerraaVia Canton LombardoGorla Maggiore (Va)Fino al 20 ottobreInfo: 0331 614801La personale dell’artista PietroMarchese presenterà una serie dilavori scultorei e installativi sele-zionati per rappresentare la suaricerca e la sua visione di unamitologia contemporanea.L’artista recupera dei codici artisti-ci e spirituali dalle epoche antiche,lavorando su delle ibridazioni trauomo e animale, proprio comevenivano immaginate e rappre-sentate dai popoli del passato.

““RRoobbeerrtt CCaappaa IInn IIttaalliiaa””MMuusseeoo ddii RRoommaaPPaallaazzzzoo BBrraasscchhiiP.za S. Pantaleo 10 – RomaFino al 6 gennaio 2014Info: 060608Il famoso fotografo, considera-to uno dei padri della fotogra-fia, in mostra con settanottoscatti che vanno da luglio 1943a febbraio 1944. Attraversoun’umanità priva di retorica,emergono le tante facce delconflitto. Obiettivo di Capa èl’istantanea di una guerra subi-ta dalla gente comune, quelladei piccoli paesi uguali in tuttoil mondo ridotti in macerie,quella dei soldati e dei civilivittime della stessa strage.

NNiinnaa SSuurreell““MMoonnuummeennttii ddeell ppeennssiieerroosseennzzaa tteemmppoo””CCllaauuddiioo PPoolleesscchhiiAArrttee CCoonntteemmppoorraanneeaaVia S.Giustina 21 – LuccaFino al 30 novembre Info: 0583 469490L’ampia selezione di comprendealcune opere nuove apparte-nenti alla serie della Madonnasand Child e Byzantine, oltre adaltri lavori tutti di grandidimensioni e caratterizzati sem-pre dalla fusione accuratissimadi materiali. Nei dipinti la tecni-ca mista portata all’estremoconfigura una strategia volta arendere sfumati i confini trarealtà e finzione. Con ciò leopere sintetizzano, con auda-cia e temerarietà, la propriaidentità verso il dominio delkitsch, ottenendo in cambio lacreazione di mondi perturban-ti che sfidano lo spettatore.

COURRIER DES ARTS

““OOuuvveerrttuurree”” 22001133AAssssoocciiaazziioonnee TTAAGGTorinoIn corsoInfo: 347 0660772In contemporanea con Milanoanche a Torino si apre la stagio-ne 2013-2014 delle galleried’arte. In particolarel’Associazione TAG - Torino ArtGalleries - presenterà l’iniziativaOuverture 2013, realizzata gra-zie al supporto di Fondazioneper l’Arte Moderna eContemporanea CRT. L’openingcollettivo delle varie gallerieassociate si inaugurerà la sta-gione artistica ed espositiva.

PP rreemmiiaazziioonneeLLiicceeoo AArrtt iisstt iiccoo ddii TToorriinnooCCoollaannggeelloo KKii GGaalllleerryyVia Mazzini 39TorinoIn corsoInfo: 340 7831720Premiazione della mostra diincisioni calcografiche deglistudenti del Liceo Artistico diTorino. A seguire concertomusicale, sempre dei ragazzi.

““II ffiillii ddeell ddiissccoorrssoo””EEnnzzoo BBeerrsseezziiooTTeeggii CCaannffaarriiMMaattiillddee DDoommeesstt iiccooEElliioo GGaarriissppeerr uunn ppaarrccoo ssccuullttuurreeaa CChhiieerriiIImmbbiiaanncchheerriiaa ddeell VVaajjrrooVia Imbiancheria 12Chieri (To)Dal 12 ottobreal 10 NovembreA cura di Benedetta Catanzaritie Roberto MastroianniInfo: 011 9428462

MMaarriinneellllaa SSeennaattoorree““CCooss tt rruuiirree CCoommuunniittàà””CCaasstteelllloo ddii RRiivvoolliiMMuusseeoo dd’’AArrtteeCCoonntteemmppoorraanneeaaP.za Mafalda di SavoiaRivoli (To)Fino al 6 gennaio 2014Info: 011 9565222La ricerca della Senatore sibasa sull’aspetto del coinvolgi-mento del pubblico quale pro-tagonista. L’artista così descri-ve il proprio ruolo: “Sento diessere parte di quei processiche vedono l’artista come unattivatore di energie che hauno spartito attraverso il qualele persone negoziano, o conte-stano, la loro partecipazione”.

““CCaarrrroozzzzee RReeggaalliiCCoorrtteeii ddii ggaallaa ddii PPaappiiPPrriinncciippii ee RRee””RReeggggiiaa ddii VVeennaarriiaa RReeaalleeSSccuuddeerriiee JJuuvvaarrrriiaanneeP.za della Repubblica 4Venaria R.le (To)Fino al 2 febbraio 2014Info: 011 4992333Si tratta di “opere” tra le più sfar-zose ed affascinanti della storiadelle corti: un patrimonio di gran-de importanza che desta incantoe stupore, e su cui si intende atti-rare interesse ed attenzione perle valenze storiche ed artisticheche richiama. Presenti alcunesuperbe carrozze di gala deisovrani italiani dellaRestaurazione, dei re di Napoli, diSicilia e Sardegna e del Granducadi Toscana. Inoltre saranno pre-sentati in mostra i disegni su pan-nello di GGiiaannffrraannccoo GGrriitteellllaa,raffiguranti scene di sfilate dicarrozze della relativa epoca.

ABBÒNATIal CORRIEREdell’ARTE

dell’ARTECCOORRRRIIEERREE

Pagina 14CCOORRRRIIEERREEdell’ARTE

11 Ottobre 2013

C O U R R I E R D E S A R T S

IL CORRIERE DELL’ARTEÈ REPERIBILEA R O M A

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SENESI Galleria d’ArteVia Sant’Andrea 44 – Savigliano (Cn)Tel. 0172 712922www.senesiarte.it

SILVY BASSANESE ARTE CONTEMPORANEAVia Galileo Galilei 45 – BiellaTel. 015 355414Orario: mart. - ven. 16,30-19,30;sab. e festivi su appuntamento

STORELLO Galleria d’ArteVia del Pino 54 – Pinerolo (To)Tel. 0121 76235Orario: mart. - sab. 9,00-12,15/15,30-19,00;lun. e dom. chiusoIn permanenza Opere di Avataneo, Carena, Coco Cano,Faccincani, Fresu, Garis, Luzzati, Massucco, Musante

TEART Associazione Artistico-culturaleVia Giotto 14 – TorinoTel. 011 6966422Orario: mart. - sab.17,00-19,00Fino al 19/10 Mostra annuale dei Soci

TINBER ART GALLERYVia Albergian 20 - Souchères Hautes – Pragelato (To)Tel. 0122 [email protected]: sab. e dom. 10,00-12,30/15,30-19,00In permanenza Opere di Tino Aime, Jean-François Béné,Andrea Berlinghieri, Gianni Bertola, Fulvio Borgogno,Flaviana Chiarotto, Enrico Challier, Dino Damiani,Pierflavio Gallina, Lia Laterza, Claudio Malacarne,Vinicio Perugia, Elena Piacentini, Mariangela Redolfini,Sergio Saccomandi, Luciano Spessot

UNIQUE Galerie d’Art di Patrick CAPUTOC.so Vittorio Emanuele II 36 – TorinoTel. 011 5617049 - Cell. 334 [email protected] - www.galerieunique.comOrario: mart.- sab. 10,00-12.30/15,00-19.30

VIVIARTEVIVA Galleria Artistica e CulturaleVia Madonna delle Rose 34/C – TorinoCell. 347 9453075 - Fax 011 [email protected] - www.viviarteviva.itOrario: lun. - sab.16,00-19,00Sino ad inizio novembreCollettiva degli Artisti della Galleriac/o Biblioteca “D. Bonhoeffer” (c.so Corsica 55 – Torino)

ACCADEMIA GalleriaVia Accademia Albertina 3/e – TorinoTel. 011 [email protected]: 10,00-12,30/16,00-19,30; chiuso lunedìCollettiva di Artisti contemporanei

ARTE CITTA’ AMICA Centro Artistico CulturaleVia Rubiana 15 – TorinoTel. 011 7717471 - Fax 011 7768845www.artecittaamica.itOrario: mart. - sab.16,00-19,00; dom. 10,00-12,00;lunedì chiusoDal’11 al 20/10 Personale di Franco Gotta

ARTE PER VOI Associazione CulturaleP.za Conte Rosso 1 – Avigliana (To)Luigi Castagna - Tel. 011 9369179 - Cell. 339 [email protected] - www.artepervoi.itPaolo Nesta - Tel. 011 9328447 - Cell. 333 [email protected]: sab. - dom. 15,00-19,00Fino al 17/11 “Casa Andersen” Giuliana Cusinocon gli amici artistiSilvana Alasia, Carlo A.M. Burdet, Enrica Campi,Sonia Girotto e Massimo Voghera

ART GALLERY LA LUNAVia Roma 92 – Borgo San Dalmazzo (Cn)Cell. 339 [email protected]: ven. 16,00-19,00; sab. 10,30-13,00/16,00-19,00;dom. 10,30-12,00

CIRCOLO DEGLI ARTISTI DI TORINOPalazzo Graneri della RocciaVia Bogino 9 – Torino - scala B destra - 1° piano(digitare 4444+ )Tel./fax 011 8128718segreteriacircoloartisti@yahoo.itwww.circolodegliartistitorino.itOrario: lun. - ven. 15,30-19,30Fno al 12/10 Mini Personalidi otto Artisti del CEDAS

LA LANTERNA Galleria di Maristella SANDANODirettore Artistico: Livio Pezzato - Via Santa Croce 7/cMoncalieri (To)Tel. 011 644480 - Fax 011 [email protected] - www.lalanternaarte.comOrario: lun. - sab. 16,00-19,00A. Arcidiacono, S. Attisani, G. Boffa, A. Ciocca,E. Colombotto Rosso, Gigli, E. Gribaudo, E. Longo,F. Maiolo, E. Maneglia, S. Manfredi, U. Nespolo,D. Pasquero, G. Peiretti, G. Pezzato, L. Pezzato,C. Pirotti, G. Sesia della Merla, F. Tabusso, G. Valerioti,naïf croati e grafica nazionale ed internazionale

LA ROCCA GalleriaVia della Rocca 4 – TorinoTel. 011 8174644 - Fax 011 8129026Orario: lun. - sab. 10,00-13,00/15,30-19,30;domenica chiusoManifesti originali, grafica, multipli e dipinti

LUNA ART COLLECTION Spazio espositivoVia Nazionale 73/1 – Cambiano (To)Tel./Fax 011 9492688arte@luna-art-collection.comwww.luna-art-collection.comOrario: lun. - ven. 8,30-17,30; sab. 8,30-17.30(previa telefonata)In permanenza serigrafie d’arte a tiratura limitatadi Coco Cano, Francesco Casorati, Isidoro Cottino,Theo Gallino, Franco Negro, Ugo Nespolo,Ernesto Oldenburg, John Picking, Marco Puerari,Giorgio Ramella, Maurizio Rivetti, Francesco Tabusso,Silvio Vigliaturo

Maestro Raul VIGLIONEStudio - Galleria - Mostra CulturaleVia Servais 56 – TorinoTel. 011 798238 - Cell. 335 [email protected] - www.raulviglione.it

MARTINARTE Laboratorio d’Arte e CorsiC.so Siracusa, 24/a – TorinoTel. 011 3433756 - Fax 011 3091323Cell. 335 [email protected]: merc. e ven. 9,30-12,30/15,30-19,30;mart. e giov. 9,30-12,30/15,30-22,00Sono aperte le iscrizioni ai corsiFino al 22/10 “Mezzaluna nel mezzabosco”Personale di Katarina Balunova

MERCURIO Galleria d’Arte ContemporaneaVia F.lli Calandra 20/F – TorinoCell. 333 [email protected] - www.galleriamercurio.comIn permanenza Opere di Roberto Demarchi

RINASCENZA CONTEMPORANEAAssociazione CulturaleVia Palermo 140 – PescaraCell. 328 6979208rinascenzacontemporanea@gmail.comwww.rinascenzacontemporanea.jimdo.comOrario: mar. - sab. (su appuntamento)Fino al 5/12 “Epimetheus. I Teodicei reVisionari”Collettiva

AVERSA GalleriaVia Cavour 13 int. cortile – TorinoTel. 011 532662Orario: mart. - sab. 10,00-12,15/15,30-19,00“Venezia e il Mediterraneo tra ’800 e ’900”Dal 18/10 “Da Bossoli a Spazzapan, 1850-1950Cento anni di pittura”

CASA D’ASTE DELLA ROCCAVia della Rocca 33 – TorinoTel. 011 8123070/888226 Fax 011 [email protected] - www.dellarocca.net

LUIGI CARETTO GalleriaVia Maria Vittoria 10 – TorinoTel. 011 537274Orario: mart. - sab. 9,45-12,30/15,45-19,30Miscellanea di Pittura Fiamminga e Olandese

SANT’AGOSTINO Casa d’AsteC.so Tassoni 56 – TorinoTel. 011 4377770 - Fax 011 4377577Orario: mart. - sab. 9,30-12,30/15,30-19,30

Arte Antica

BIASUTTI & BIASUTTI Galleria d’ArteVia Bonafous 7/1 – TorinoTel. 011 8173511Orario: mart. - sab.10,00-12,30/15,30-19,30

CENTRO ARTE LA TESORIERAC.so Francia 268 – TorinoTel. 011 7792147Orario: mart. - sab. 10,00-13,00/16,00-20,00;lunedì e festivi chiusoo su appuntamentoMostra collettiva di Artisti dell’Ottocento e Novecento

DAVICO GalleriaGall. Subalpina 30 – TorinoTel. 011 5629152Orario: mart. - sab. 10,00-12,30/16-19,30;lunedì e festivi chiusoFino al 12/10 Marc Davet e Claudia Giraudo

TERRE D’ARTE GalleriaVia Maria Vittoria 20/A – TorinoTel./Fax. 011 19503453www.terredarte.netOrario: mar. 16,30-19,30;mer. - sab. 11.00-13,00/16,30-19,30

A.L.P.G.A.M.C.Associazione Ligure e Piemontese Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea

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