io Sul Nilo Che crociera! - Turisti per Caso · 2013-01-22 · nilo I o e il mio ragazzo abbiamo...

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Diario Egitto 1 LUXOR ESNA KÔM OMBO SAQQARA MENPHI KÔM OMBO Il Tempio di Kôm Ombo, costruito dalla dinastia tolemaica, sorge su un'altura che domina l'ansa del Nilo. Il santua- rio di destra è dedicato al dio Horo, quello di sinistra al dio Sobek; i bassorilievi illustrano cerimonie sacerdotali. LUXOR Si trova dove sorgeva Tebe, capitale d'Egitto al tempo del Medio Regno. In città ci sono i templi di Luxor e Karnak e nelle vicinanze la Valle dei Re e delle Regine. PIRAMIDI E SFINGE La zona ovest di Giza, oltre il deserto, è parte dell'antica necropoli di Menphi dove sono situate le piramidi egiziane più famose, tra cui la grande Piramide di Cheope (l'unico monumento soprav- vissuto delle antiche Sette Meraviglie del Mondo). ASSUAN DESERTO ORIENTALE TEMPLI DI KARNAK EDFU TEMPIO DI HORUS TEMPIO DI KÔM OMBO ISOLA E TEMPLI DI PHILAE ISOLA ELEFANTINA PIRAMIDE DI DJOSER IL CAIRO La capitale è la città più popolata dell'Egitto, con circa 8 milioni di abitanti e oltre 15 milioni dell'area metropolitana. È anche la città più grande dell'Africa e del Vicino Oriente. Il nome al-Qahira significa: La Soggiogatrice. IL CAIRO GIZA ESNA Conserva le imponenti rovine del tempio dedicato al dio Khnum e una vasta necropoli che risale all'età del Regno Antico. ABU SIMBEL TROPICO DEL CANCRO LAGO NASSER TEMPIO DI AMADA ABU SIMBEL Il complesso è composto da due enormi templi in roccia scavati nella montagna. Eretti dal faraone Ramses II per intimidire i nubiani e commemorare una vittoria militare. TEMPLI DI LUXOR VALLE DEI RE COLOSSI DI MEMNONE VALLE DELLE REGINE CHIUSA DI ESNA DIGA DI ASSUAN STATUA DI RAMSES II NECROPOLI DI GIZA GOLFO DI SUEZ NILO I o e il mio ragazzo abbiamo alcuni gior- ni di ferie, un budget di mille euro a te- sta, e la voglia di vedere una delle set- te meraviglie del mondo antico. Tutto coincide con l’offerta dell’Albatour per una Crociera sul Nilo. La spesa comples- siva del viaggio è stata di 1.800 euro a coppia, compresa la mancia obbligato- ria di 25 euro a persona. È stata una bellissima esperienza che consigliamo a tutti. Per qualche gior- no ci siamo immersi nella storia di tre- mila anni fa, in una realtà piena di fa- scino e mistero e... sorpresa: ci siamo scoperti simili a persone tanto lontane nel tempo e nello spazio! A questo ha contribuito la nostra guida, un egittolo- go entusiasta di comunicare il suo sa- pere. È stato difficile memorizzare date, nomi di dinastie, spiegazioni di gerogli- fici e parentele varie, a volte addirittura impossibile ripetere i nomi, ma rimarrà Sul Nilo... Che crociera! Viaggio a tappe per scoprire un'antica civiltà. Da Luxor ad Assuan sulla scia di un'emozione e poi tre giorni “full immersion” a Il Cairo di Luna Lecci DEDICATO AI CURIOSI DEL NOSTRO PASSATO su una motonave, fra templi e leggende, villaggi e deserti. per entrare nel vivo della storia per sempre la sensazione di aver “sco- perto” un altro mondo! Il periodo mi- gliore è senza dubbio il mese di mar- zo: clima né fresco né troppo caldo, né troppo pieno di turisti. Eviterete le alza- tacce all’alba e le file per visitare i siti. La compagnia aerea è la Blu Panorama. All’andata il volo dura 3 ore e 20 minu- ti e all’atterraggio aggiorniamo l’orolo- gio spostandolo un’ora avanti. La fran- chigia bagaglio è di kg 15 e sono molto fiscali. Attenzione, pesavano anche i bagagli a mano e abbiamo assistito a scene di panico! Le 4 notti di crociera le passiamo sulla Motonave Nile Shams 5 stelle, media- mente elegante, dove ci sono il risto- rante, il lounge bar e un negozietto, un biliardo e sul ponte una piscinetta bas- sa, un bar e tre (di numero) “attrezzi fit- ness”. Le 74 cabine hanno i servizi pri- vati e l’aria condizionata. io... turista per caso xtrfoiceh Quando: inverno/prima- vera Durata: una settimana Viaggio: aereo e nave Costo a persona: (spesa approssimativa) 1500 euro

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Diario Egitto

1

luxor

esna

kÔm ombo

saqqaramenphi

kÔm omboIl Tempio di Kôm Ombo, costruito dalla dinastia

tolemaica, sorge su un'altura che domina

l'ansa del Nilo. Il santua-rio di destra è dedicato

al dio Horo, quello di sinistra al dio Sobek;

i bassorilievi illustrano cerimonie sacerdotali.

luxorSi trova dove sorgeva Tebe, capitale d'Egitto

al tempo del Medio Regno. In città ci

sono i templi di Luxor e Karnak e nelle

vicinanze la Valle dei Re e delle Regine.

piramidi e sfingeLa zona ovest di Giza, oltre il deserto, è parte dell'antica necropoli di Menphi dove sono situate le piramidi egiziane più famose, tra cui la grande Piramide di Cheope (l'unico monumento soprav-vissuto delle antiche Sette Meraviglie del Mondo).

assuan

desertoorientale

templi di karnak

edfutempiodi horus

tempio di kÔm ombo

isola e templi di philae

isola elefantina

piramide di djoser

il cairoLa capitale è la città più popolata dell'Egitto, con circa 8 milioni di abitanti e oltre 15 milioni dell'area metropolitana. È anche la città più grande dell'Africa e del Vicino Oriente. Il nome al-Qahira significa: La Soggiogatrice.

il cairo

giza

esnaConserva le imponenti rovine del tempio dedicato al dio Khnum e una vasta necropoli che risale all'età del Regno Antico.

abu simbel

tropico del cancro

lago nasser

tempio di amada

abu simbelIl complesso è composto da due enormi templi in roccia scavati nella montagna. Eretti dal faraone Ramses II per intimidire i nubiani e commemorare una vittoria militare.

templi di luxor

valle dei re

colossi di memnone

valle delle regine

chiusa di esna

diga di assuan

statua di ramses ii

necropoli di giza

golfo di suez

nilo

Io e il mio ragazzo abbiamo alcuni gior-ni di ferie, un budget di mille euro a te-sta, e la voglia di vedere una delle set-

te meraviglie del mondo antico. Tutto coincide con l’offerta dell’Albatour per una Crociera sul Nilo. La spesa comples-siva del viaggio è stata di 1.800 euro a coppia, compresa la mancia obbligato-ria di 25 euro a persona. È stata una bellissima esperienza che consigliamo a tutti. Per qualche gior-no ci siamo immersi nella storia di tre-mila anni fa, in una realtà piena di fa-scino e mistero e... sorpresa: ci siamo scoperti simili a persone tanto lontane nel tempo e nello spazio! A questo ha contribuito la nostra guida, un egittolo-go entusiasta di comunicare il suo sa-pere. È stato difficile memorizzare date, nomi di dinastie, spiegazioni di gerogli-fici e parentele varie, a volte addirittura impossibile ripetere i nomi, ma rimarrà

Sul Nilo...Che crociera!Viaggio a tappe per scoprire un'antica civiltà. Da Luxor ad Assuan sulla scia di un'emozione e poi tre giorni “full immersion” a Il Cairo

di Luna Lecci

dedicato ai curiosi del nostro passato

su una motonave, fra templi e leggende, villaggi

e deserti. per entrare nel vivo della storia

per sempre la sensazione di aver “sco-perto” un altro mondo! Il periodo mi-gliore è senza dubbio il mese di mar-zo: clima né fresco né troppo caldo, né troppo pieno di turisti. Eviterete le alza-tacce all’alba e le file per visitare i siti.La compagnia aerea è la Blu Panorama. All’andata il volo dura 3 ore e 20 minu-ti e all’atterraggio aggiorniamo l’orolo-gio spostandolo un’ora avanti. La fran-chigia bagaglio è di kg 15 e sono molto fiscali. Attenzione, pesavano anche i bagagli a mano e abbiamo assistito a scene di panico!Le 4 notti di crociera le passiamo sulla Motonave Nile Shams 5 stelle, media-mente elegante, dove ci sono il risto-rante, il lounge bar e un negozietto, un biliardo e sul ponte una piscinetta bas-sa, un bar e tre (di numero) “attrezzi fit-ness”. Le 74 cabine hanno i servizi pri-vati e l’aria condizionata.

io... turista per caso

x t r f o i c e h

Quando: inverno/prima-

vera

Durata: una settimana

Viaggio: aereo e nave

Costo a persona:

(spesa approssimativa)

1500 euro

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rano persone che, all’epoca della costru-zione delle statue, erano ancora in vita, quelle in cui il pizzetto è ricurvo o hanno le mani incrociate sul petto rappresenta-no persone che erano già morte.Al rientro veniamo accolti da una tem-pesta di sabbia (pare che succeda spes-sissimo). All’improvviso il vento soffia fortissimo, piega e spezza gli alberi e la sabbia trasportata è così tanta che non si riescono a tenere gli occhi aperti. C’è poca visibilità e saliamo sul pullman di-rezione motonave, una doccia e alle 20 suona la campanella: è ora di cena.

2° giorno La Valle dei ReSveglia alle 6,30 e dopo la prima cola-zione partiamo in pullman per raggiun-gere la riva occidentale del Nilo per la

01 il tempio di luxor Imponente e

maestoso, era dedicato ad Amon.

02 turistapercaso Luna Lecci, felice

durante il suo viaggio!

03 come una sfinge Questa la si ammira

al tempio di Karnak.04 fascino

notturno Quando il sole

tramonta il Tempio di Luxor acquista un fascino particolare.

01

0402 03

Come in un filmVoglia di una crociera d'epoca? Sul Nilo si può fare anche questo, a bordo di motonavi ispirate ai battelli che navigavano sul fiume agli inizi del '900, che conservano gli ambienti originari, i grandi pontili in legno, le cabine con i mobili originali, in stile orientale o coloniale. A bordo della Steam Ship Sudan hanno per esempio navigato personaggi famosi, come Gustave Flaubert e Agatha Christie e sempre sulla nave sono state girate alcune scene del film Assassinio sul Nilo, tratto dall'omonimo romanzo della scrittrice. www.steam-ship-sudan.com.

un grandioso viaggio nel tempo e nello spazio

Erano tante le navi proposteci dall’agenzia e variavano a seconda del tour operator. Abbiamo preferi-to un tour operator più “piccolino” e forse meno conosciuto come Alba-tour. Ci siamo trovati bene anche con il gruppo di dieci persone, più rapi-do negli spostamenti e dove si sono rivelate più facili l’integrazione e la condivisione. La navigazione è rumo-rosa e per fortuna solo un giorno su tre l’abbiamo fatta di notte altrimen-ti non avremmo riposato. Chi ha già fatto l’esperienza di un viaggio con una nave da crociera, non pensi assolutamente di trovarsi di fronte a intrattenimenti serali. Qui si sta in Egitto, sul Nilo, in una moto-nave, si visitano siti unici al mondo, quindi non portatevi dietro abbiglia-mento elegante perché di serate di gala ce ne saranno ben poche!

1° giorno Statue col pizzettoArriviamo a Luxor, traduzione di “Palaz-zo”, prima antica capitale dal nome Te-be e ci imbarchiamo sulla motonave. Il tempo di sistemarci e partiamo per due escursioni sulla riva Est del Nilo, quella della “nascita”. Visitiamo il Tempio di Karnak e il Tempio di Luxor: bellissimi e imponenti! Entusiasmante la maestosità delle colonne!Tarek, un ragazzone nato a Il Cairo dove, a settimane alterne, vive con la famiglia e dove si è laureato in egittologia, sarà la nostra guida che ci seguirà per tutto il viaggio. È molto preparato e ci dà subi-to un’infarinatura di quel che è la storia di questo antichissimo popolo. Le statue che rappresentano uomini con il pizzetto lungo o con una gamba in avanti raffigu-

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01 trainati dall’asino A noi sembra un mezzo di trasporto d'altri

tempi, qui è prassi quotidiana.

02 sentirsi un po’ egiziani

Abiti tradizionali e un acceso trionfo di colori!03 dov’è l’uscita? Qui gli indecisi

avrebbero qualche problema... e forse anche gli altri!

030201

visita della Valle dei Re dove sono sta-te trovate 63 tombe, l’ultima nel 1995, e dove si continua a scavare. Visitiamo le tombe dei faraoni Ramses IX, I e IV. Ammirare i colori nitidi dei rac-conti in geroglifico ci riporta indietro nel tempo e ci fa apprezzare la genia-lità dei nostri antentati. Proseguiamo per il Tempio della Regina Hatshepsut, sotto una montagna che la racchiu-de in una sorta di abbraccio. 12 anni fa ci fu un attentato terroristico e oggi si vedono molte postazioni di guardio-le con agenti armati. Sostiamo per ve-dere la lavorazione dell’alabastro che trattato a mano diventa leggerissimo, e il negozio dove vendono oggetti non convenientissimi ma che, almeno, do-vrebbero non esser fregature. Mentre altri del gruppo fanno un’escur-sione facoltativa a quello che si defini-sce “il tempio colorato” o il “tempio di alabastro” (15 euro a persona), noi chiacchieriamo con altri turisti e cer-chiamo di difenderci dai venditori am-bulanti, molto insistenti. Una foto ve-loce agli altissimi Colossi di Mennon e si salpa! Mentre pranziamo, dai “fi-nestroni” (lunghi oblò) si vede il Nilo: lungo km 6.600 di cui 1.300 in Egitto, e abbiamo la sensazione di mangiare all’interno di un “semisommergibile”.

Abbiamo il tempo di rilassarci sui letti-ni sul ponte godendoci lo scorrere dei villagi nubiani con i bimbi che saluta-no, i buoi che ruminano, gli asinelli che trascinano carri colmi d’erba.Alle 16,30 tè bollente e ciambellone a volontà e poi, all’altezza di Esna, fer-mi prima di passare la chiusa, in at-tesa dell’autorizzazione dalle autori-tà fluviali. Intorno decine di venditori ambulanti che, su barchette fatiscenti, con una mira da cestisti professiona-li, ci lanciano tappeti, tovaglie, vestiti arabi, nella speranza di venderceli e… dopo grida di contrattazioni, anche noi cediamo e acquistiamo - per € 3 l’uno - due abiti che indosseremo nel cor-so della serata a tema (gli stessi che il negozietto all’interno della motonave vende ad € 5).Il tempo di leggere qualche pagina di libro e alle 19,30 cocktail analcolico (succhi di ibiscus, mela verde, ananas e arancia) prima della puntualissima cena. Alle 22 assistiamo al passag-gio della chiusa. Curioso vedere il sa-liscendi dell’acqua per riportare la mo-tonave al livello del Nilo che funge da ascensore. La nave staziona a Esna e ne approfittiamo per fare un giro per il “porticciolo”. Il degrado, la povertà, l’insistenza di qualche negoziante che

incontri indimenticabili e un calore tutto egiziano

non ha un granché da vendere, i tan-ti fumatori di narghilé ci rattristano un po’. Accontentiamo, senza averne la necessità, qualcuno con inutili acqui-sti per un totale di € 5 e prima di rien-trare sulla Nile Shams proviamo a vi-sitare le altre motonavi attraccate. Ovunque saliamo veniamo accolti con grande simpatia e calda ospita-lità. Ricordo, in particolare, la S. Ge-orge arredata con legno scuro, do-ve ci è stata mostrata una stanza ($ 400 a notte), una suite ($ 800 a not-te) e il centro benessere… wow! Poi siamo saliti su un’altra motonave un po’ kitch con colonne romaniche che facevano da contorno a una pista da ballo anni ’70 e per finire siamo rima-sti incantati dall’Abercombie, il top: moderna, raffinata, sobria, elegante e funzionale. Il vicebarman, egittolo-go laureato al Cairo, ed ex guida turi-stica, ci ha mostrato la terrazza, la sa-la relax e con insistenza ci ha offerto da bere… whatever we want... propo-nendoci una serie di succhi di frutta e di alcolici! In 5 abbiamo timidamen-te optato per 4 succhi di mango e un gin tonic. Curiosi di sapere chi può permetter-si una motonave del genere dove, in media, una settimana di All inclusive

Navigare nella storiaIl tratto di Nilo aperto alla navigazione crocieristica è quello che va da Luxor, nel Medio Egitto, fino ad Aswan (Assuan), nell’Alto Egitto, in prossimità della grande omonima diga. Le imbarcazioni percorrono il fiume in entrambe le direzioni, con itinerari alternati (durata minima 3 o 4 notti). 280 km a Sud di Aswan si trovano i templi di Abu Simbel, sulle rive occidentale del Lago Nasser, un grande bacino artificiale creato dalla diga: si raggiungono con una escursione via terra da Aswan oppure con un breve volo aereo da Luxor. Sul Lago Nasser sono posizionate navi da crociera a cinque stelle, che offrono itinerari con visite ai principali siti nubiani lungo il lago e nella regione circostante.

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01 in barca Il profilo inconfondibile delle feluche che scivolano sull'acqua.02 acquisti Anche dalle imbarcazioni ogni occasione è buona per tentare di vendere qualcosa.03 traffico Piccole imbarcazioni colorate si accalcano accanto alle navi da crociera.04 cheeeeese! La nostra amica Luna sorride davanti all'obbiettivo.

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con la feluca, spinti dal vento

costa $ 50.000, ci è stato risposto… VIP: dal nostro Presidente del Con-siglio, ai divi del cinema quali Brook Shieldes, Demi Moore… Gli ospiti, non tantissimi, visitano gli stessi identici siti previsti dal nostro programma. In questa settimana nes-sun nome noto, ma sessantenni mol-to benestanti che vanno a letto pre-sto e si svegliano prestissimo! Parliamo del turismo - sicuro ma a volte scosso da gruppi di squilibra-ti che costringono guardie armate a presidiare tutti i siti - della moda ita-liana, delle nostre marche di scarpe, di orologi e di abbigliamento in gene-re che ci invidiano tutti (lui, per esem-pio, ci mostra come indossava, anche in quel momento, vestiti e accessori made in Italy). Ringraziamo e… veniamo invitati an-che per le sere successive (ma sarà difficile, su quasi duecento navi che si muovono da Luxor ad Assuan e al-tre 200 che fanno il percorso inverso, ritrovarci!). Rientriamo sulla nostra “Sole del Ni-lo” e partiamo per Edfu.

A ognuno la sua naveSul Nilo circolano ormai centinaia di imbarcazioni da crociera, da quelle lusso a quelle basic. Occorre prestare attenzione al momento della scelta: le proposte “low cost” riguardano spesso navi un po’ “datate”. In alternativa a quelle classiche, che in media hanno una cinquantina di cabine, ci sono le piccole Dahabeya (o Dahabyya), imbarcazioni a vela, in legno, costruite ispirandosi alle antiche feluche egizie. Hanno pochissime cabine e offrono una esperienza di crociera diversa: la navigazione è lenta e prevede molte soste supplementari lungo il cammino, per visitare siti archeologici minori, villaggi rurali sulle sponde e per passeggiare o fare picnic e barbeque sugli isolotti in mezzo al fiume. Anche in questo caso, il livello può variare. www.dahabiya.com

3° giorno Il Tempio del Dio HorusSveglia alle 8 e alle 10 scendiamo a Ed-fu. Siamo parcheggiati in quarta fila e attraverseremo tre navi prima di tocca-re terra. Con i vivi ricordi della sera pre-cedente, notiamo ancor di più le “hall” delle motonavi, tutte più belle della no-stre, ma sicuramente più care. Sulla banchina ci aspettano tante car-rozzelle, una ogni quattro persone, che ci portano a uno dei più grandi Templi tolemaici, quello dedicato al Dio Ho-rus. L’odore e la pulizia di questo mez-zo di trasporto lascia a desiderare, ma il breve tragitto è divertente. Attraversia-mo il paesino dove scorre la semplice vita quotidiana. Diversi gli sguardi degli abitanti abituati alle centinaia di turisti, che non faranno neanche caso al nostro via vai e per contro allo scattare conti-nuo di foto. Il tempio è molto bello e ci affascina la storia raccontata da Tarek sulla stanza delle essenze con la trascrizione delle ricette per i benefici del corpo e della

mente. Rientriamo e subito si salpa, di-rezione: Kom Ombo.Dopo pranzo, sole e relax in terrazza e alle 17,30 siamo nuovamente a terra per la visita del tempio delle due di-vinità dedicato a Sobek (il Dio cocco-drillo) e a Haroeris (il Dio dalla testa di sparviero) che raggiungiamo in cin-que minuti a piedi. Anche qui la spie-gazione dei geroglifici ci incanta, so-prattutto quella sul calendario, sugli strumenti che ancora oggi troviamo nelle sale operatorie, sull’abbigliamen-to delle donne dell’epoca. Percorriamo, rientrando in motonave, il lungo Nilo, un bazar a cielo aperto dove lasciamo un piccolo “obolo” di € 5 per 8 calami-te (ma alla fine del viaggio ci rendere-mo conto che potevamo addirittura pa-garle meno!).Nel frattempo, a bordo, la sala ristoran-te è allestita con atmosfera orientaleg-giante, per la serata tipica in maschera, il Galabya Party. Parte del menu pre-vede pietanze egiziane, gustosissime e sfiziosissime per poi proseguire con giochi ai quali parteciperemo integran-doci con un gruppo di spagnoli. A nanna contenti… la navigazione pro-segue per raggiungere Assuan!

4° giorno La diga di AssuanSveglia alle 6,45 e partenza, un’ora dopo, per la Grande diga di Assuan (termine che deriva da Swan: merca-to). Solo in questa zona vi sono 700 mila abitanti mentre in tutta la pro-vincia, che va da Esna ad Abu Simbel, quasi 2 milioni. Tarek ci parla dell’ul-timo monarca morto a Roma nel 1965 e sposato con una nostra connazio-nale. Ci spiega della Repubblica pre-sidenziale qual è l’Egitto dal 1952, si sofferma sul Presidente Nasser che governò fino al ’70 e che, nato in pro-vincia, si convinse a far realizzare una nuova diga (ce n’è anche una vecchia del 1902 allargata nel 1936). I vantaggi che ne derivarono furono la navigabilità per tutto l’anno del Nilo, la protezione dei villaggi che sorgeva-no sulle sue sponde, la possibilità di fare tre raccolti l’anno e l’importan-tissima produzione di energia. Riu-scì a far completare l’opera in 10 anni (1960-1970). La diga è alta 111 metri, lunga 3.600 m, ha una forma pirami-dale e nel corso della sua costruzione persero la vita 300 persone.

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sulle orme di agatha christie

Il dilemma che assale ogni turista, programmare da soli (magari con internet) oppure affidarsi a un pacchetto organizzato, per l’Egitto è meno difficile, infatti il percorso turistico è classico e quasi obbligato, tanto vale affidarsi

a un tour operator. E, magari, concedersi il modo più rilassante che ci sia per visitare Luxor, Karnak e la Valle dei Re: una Crociera sul Nilo. Noi ci siamo andati, in uno dei primi viaggi che abbiamo fatto, negli anni ’90. Ed è stata una bellissima esperienza, che prima di tutto ha toccato le nostre corde letterarie e i tanti luoghi comuni a cui eravamo affezionati; è stato un viaggio pieno di “citazioni”: da Assassinio sul Nilo appunto a Hercule Poirot e ad Agatha Christie. Una crociera sul Nilo è quanto di più vicino ai temi del tour ottocentesco, in salsa post-colonialista! Le grandi navi di legno (che nei porti fanno manovre spericolate, tanto che qualche volta ci scappa l’incidente) sono alberghi galleggianti, assomigliano ai battelli del Mississipi. A bordo c’è quel lusso un po’ demodé, ci sono gli equipaggi che ti trattano benissimo, con quella simpatia levantina tipica degli egiziani... Ogni pretesto è buono per una festa: un compleanno, un viaggio di nozze servono a scatenare brindisi, torte, festeggiamenti e balletti. E, di notte, se riuscite a conquistare una cabina in prima fila, stando a letto, si vede l’acqua del fiume scorrere, magari al chiar0 di luna, magari con qualche feluca a vela che passa… una volta a terra... il dilemma dell'albergoTra l’altro la nave è un ottimo mezzo di trasporto, per poi fermarsi e fare delle escursioni a terra: tra Luxor e Aswan ci sono Esna, Edfu, Komombo, e oltre ai classici Luxor e Karnak ci sono altri gioielli storici incomparabili da vedere, come i Colossi di Memnon o il Tempio della famosa Regina Agipsut (che sarebbe poi Hatshepsut, quella che si era fatta passare per un uomo). Noi non ci siamo fatti mancare nulla, tra l’altro dopo la crociera siamo andati in cammello anche al Monastero di San Simeone, quello che si faceva legare per i capelli per stare sveglio e pregare tutta la notte. Sul rapporto fra Patrizio e il cammello val la pena di sorvolare… Arrivati sull’Isola Elefantina ci siamo trovati di fronte a due alberghi: uno antico e bello (quello di Agata Christie) e uno modernissimo ma brutto. E Syusy si pose il famoso dilemma: meglio stare in quello bello, ma vedere dalla finestra quello brutto, oppure stare in quello brutto e vedere dalla finestra quello bello, e anche tutto il resto del magnifico panorama intatto, perché nella bruttura ci sei dentro e non la vedi? Non abbiamo mai sciolto il dilemma, anche se siamo andati in quello vecchio e bello, che tra l’altro costava meno. E siamo anche andati in giro per i piccoli Paesi, per i mercati, e soprattutto per la campagna, meravigliosa. Abbiamo avuto la fortuna di capitare a Luxor durante il Ramadam. Dopo il tramonto scoppiava la festa, le gente era disponibilissima. Abbiamo mangiato il pane appena sfornato, abbiamo chiacchierato con tutti, e il mondo musulmano ci si è presentato nel migliore dei modi. Patrizio & Syusy

01 imbarazzo della scelta Il fascino intenso e profumato di un negozio di spezie. 02 il mercato di assuan Dall'atmosfera allegra

e colorata, è frequentato da tanti turisti e abitanti del luogo.

0201

spezie colorate per gli acquisti

È poi la volta, dopo un breve tragit-to con una barca a motore all’Isola di Philae della visita del Tempio dedica-to a Iside. L’isola si trova nel picco-lo lago racchiuso tra la vecchia e la nuova diga. Straordinario il fatto che questo tempio prima si trovasse su un’altra isola, oggi sommersa, e che fu portato su questa in soli due anni e a pezzettini: per l’esattezza era sta-to suddiviso in 37 mila parti tra cui un chiostro dedicato a Traiano.Prima di rientrare in motonave visi-tiamo il negozio statale delle essen-ze. Una guida molto preparata ci il-lustra le proprietà di diversi prodotti naturali (fiori, piante…) applicate al-la medicina e all’estetica. Ci offrono da bere e alcuni di noi provano un breve massaggio con oli essenziali. I prezzi non sono bassissimi e i ven-ditori sono organizzati: accettano an-che la carta di credito con consegna a domicilio in motonave! Tutti inebria-ti e profumati rientriamo per il pran-zo e alle 15 prenotiamo (per € 10 a testa, ma inizialmente il prezzo era di € 15), l’escursione facoltativa al villaggio nubiano. Se parlate un po’

inglese potete fare questa escursio-ne in piena libertà per conto vostro. Noi avevamo contattato un nubiano, proprietario di una imbarcazione che stazionava proprio accanto alla no-stra nave, pattuendo € 7,50 a per-sona, per condividerla con qualche compagno di viaggio meno temera-rio. Tarek ci spiega che l’Egitto è popo-lato, tra l’altro, da comunità dai trat-ti somatici, usi e costumi completa-mente differenti: i beduini e i nubiani. I beduini risiedono nelle oasi del de-serto dove c’è acqua per allevare i cammelli. Non vi sono medici: si cu-rano solo con le erbe. Le donne per partorire si affidano alle esperte ma-ni delle anziane. Solo ultimamente si stanno un po’ “civilizzando” per la vi-cinanza dei loro centri a mete diven-tate turistiche. I nubiani vivono in al-cuni isolotti o alle pendici del Nilo, hanno tratti somatici mediterranei e una carnagione molto scura; alleva-no coccodrilli (che fanno imbalsama-re alla loro morte) presenti nella loro vita come i nostri animali domestici.Il paesaggio che si avvicinava era spettacolare: cumuli di sabbia de-serta dominati dal mausoleo di Aga

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Khan su un’isola chiamata Elefantina (a causa dei resti di pachidermi trova-ti tantissimi anni fa); numerose bar-che a vela e tanti bambini che a nuoto o su feluche si attaccavano alla no-stra e alla risposta “siamo italiani” in-tonavano 3, 4, 5 canzoni nella nostra lingua (Volare, Quel mazzolin di fiori, Bella ciao…) al fine di portar via qual-che soldino. Poi cantavano in altre lingue facendosi trascinare da barche di francesi, tedeschi. Al villaggio veni-vamo avvicinati da bambini dolcissi-mi e un po’ ruffiani che ci prendevano per mano e simpaticamente elemosi-navano borse per la scuola, penne, profumi o ripetevano incessantemen-te “please un euro”. Mi hanno spo-gliata di tutto, ma in cambio ho rice-vuto baci, sorrisi, abbracci.Abbiamo visitato una scuola dove ab-biamo assistito a una lezione duran-te la quale l’insegnante nubiano ci ha prima insegnato i numeri e l’alfa-beto in lingua araba e nubiana, poi ci ha interrogato. Abbiamo anche visto tre coccodrilli: uno grande in gabbia, uno più piccolo a disposizione di chi lo voleva prendere e l’ultimo imbal-samato. La gita si è conclusa con una tazza di tè alla menta e un giro nel-le stradine sterrate del villaggio pie-no di venditori di souvenir. Proseguiamo la serata trascorren-do un paio d’ore nel grande merca-to di Assuan, frequentato da turisti e da persone del luogo con le loro fa-miglie che acquistano, consumano: è una bella e allegra atmosfera data anche la simpatia dei commercian-ti che ci fan sentire sempre al centro dell’attenzione. Al rientro una bella sorpresa: la gui-da ci confermava la partenza per l’in-domani, direzione Abu Simbel, non con pullman e all’alba, ma con un vo-lo delle 13,30! Wow che fortuna!

5° giorno Bella che viene da lontanoBuongiorno con sveglia libera e un ultimo giro per le vie di Assuan, do-ve visito il retro di un forno e gusto una loro “piadina” calda calda gene-rosamente offerta, mangio una bana-na gentilmente concessa dal proprie-tario di un carrettino e poi alle 11.30, via in aeroporto. Il volo Air Menphis dura una mezz’oretta, non è un gran-ché e con posti a sedere liberi (chi pri-

ma arriva, meglio alloggia)! Arriviamo ad Abu Simbel in pullman e in dieci minuti siamo già al Tempio di Ram-sete II e all’attiguo Tempio della sua sposa Nefertari (che significa “bel-la che viene da lontano”, mentre Ne-fertiti “bella tra le belle”). La loro im-ponenza è straordinaria: affacciati sul Nilo, dominano una zona semide-sertica e, cosa eclatante, provengo-no da un altro sito e quindi sono stati smontati e poi trasferiti qui. Ripren-diamo il volo per il Cairo che durerà un’ora e mezza. A Il Cairo ci accoglie la guida Saben che, fino al penultimo giorno, affian-cherà Tarek e si rivelerà molto one-sta e disponibile. Ci rendiamo su-bito conto del traffico (gli abitanti in Egitto sono 80 milioni, a Il Cairo “grande” ne vivono 18 milioni e vie-ne chiamato così perché composto da 3 città) nell’oretta di tragitto per raggiungere il Pyramisa Hotel, 5 stel-le, dove trascorreremo tre notti.L’Hotel dispone di 200 camere, una grande sala di ricezione dove si tro-va la cassaforte, saloncini, qualche negozietto, un caffè, una pasticceria, due piano bar, vari ristoranti, una di-scoteca (dove non abbiamo visto bal-lare mai nessuno!), sale conferenze, una piscina esterna, il centro fitness con una palestra ben attrezzata, una sauna a pagamento e la possibilità di fare i massaggi a prezzi non altissimi: abbiamo pagato mezz’ora di mas-saggio (molto energetico) e la sauna (contrattando anche in quell’occasio-ne) € 10 a persona. Le femminucce facciano attenzione: vi diranno che i massaggi alle donne li fanno le ragaz-ze e agli uomini i maschi, ma all’ul-timo si presenterà un ragazzetto pa-lestrato, ma se chiedete ancora la massaggiatrice, questa si presente-rà all’istante! È successo a tre di noi.

6° giorno Al Museo EgizioDopo la prima colazione in hotel, visi-ta alla zona della Cittadella, dove en-triamo nella grande moschea. Tarek ci spiega un po’ la vita religiosa da musulmano. Cinque sono le preghie-re da recitare in un giorno (all’alba, alle 12, nel pomeriggio, al tramonto e alla sera) durante le quali ci si genu-flette, posizionandosi in direzione de La Mecca, facendo precedentemente

01 amicizia Un caloroso abbraccio merita una foto ricordo.

02 tramonto egiziano La Torre de Il Cairo si staglia

all'orizzonte.03 CavalCavia 6 ottobre Lungo 22 km, è il più lungo

d'Egitto. Deve il nome all'unica vittoria contro gli israeliani.

04 moschea muhammad alì Costruita nel XIX secolo, viene chiamata la Moschea d'alabastro.

05 bazar Per fare shopping a Il Cairo o semplicemente per curiosità.

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la leggenda: il cairo

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tre abluzioni. Il venerdì è il giorno sa-cro, la nostra domenica, e Gesù è uno dei tanti profeti. I musulmani hanno l’obbligo di fare l’elemosina ai più po-veri versando il 2,5% del loro guada-gno annuale. Nessuno effettua con-trolli: solo Allah ha questo potere. Il pellegrinaggio verso La Mecca è ob-bligatorio per chi è benestante, in-fatti costa circa 5 mila euro. Sui muri esterni delle abitazioni si legge se chi le abita ha effettuato o meno il pelle-grinaggio.Proseguiamo per il Museo Egizio do-ve è proibito filmare e fotografare. La Sala delle Mummie, trasportate da tombe saccheggiate, non è inclu-sa nel biglietto d’entrata, ma nessu-no di noi l’ha vista, non tanto per i €

7, ma perché in giro per il museo, ce ne erano altre sia di umani che di ani-mali. Molto interessanti i reperti tro-vati nella tomba di Tutankamon. Una leggenda vuole che questo faraone porti sfortuna e, non a caso, si dice che la maledizione di Tutankamon è la dissenteria che colpisce i turisti in Egitto! Ma l’origine della leggenda si spiega con il fatto che chi scoprì la sua tomba si precipitò all’interno e non ne uscì vivo. Sostiamo presso un bazar dove ven-

dono souvenir e qualche gioiellino e dopo il pranzo, consumato in un ri-storante a forma di barca, visitiamo il mercato di Khan El Khalili dove si tro-va di tutto di più. Acquistiamo per €

5 l’uno, alcuni album portafotografie e gironzoliamo senza meta per i via-letti. Dopo cena, Saben ci propone lo spettacolo di suoni e luci nella zo-na delle Piramidi con un contributo di € 27 a testa. Ci sembra una cifra un po’ alta e con il taxi (€ 5 andata e ri-torno) e acquistando il biglietto d’in-gresso sul posto (€ 10) andiamo per conto nostro trovando ancor più sug-gestivo lo spettacolo!

7° giorno Giza e Il Cairo by nightDopo la prima colazione, partiamo per Sakkara, dove ammiriamo la pi-ramide a gradoni di Zoser e la pira-mide di Titi. Le prime tombe ritrovate erano semplici: formate da una fossa ovale dove giaceva il defunto spes-so oggetto di sciacalli. Si cominciò al-lora a usare delle pietre pesanti per coprirle fino ad arrivare alle piramidi che furono costruite, sui quattro pun-ti cardinali, non come si crede dagli

02 cityscape A Il Cairo vivono 8 milioni di abitanti.

Il suo nome significa “La soggiogatrice”.

03 museo egizio Ben 136.000 gli oggetti in mostra, ma molti sono conservati nei magazzini. Dal 2011 per questa ragione raddoppierà la superficie utilizzata.

04 minareti Un classico

panorama urbano.

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paesaggi metropolitani avvolti dalla storia

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schiavi o dagli ebrei, ma dagli operai e dai sacerdoti. Il Nilo che costeggia-mo è pieno di rifiuti, una discarica a cielo aperto dove galleggiano anche animali morti e non crediamo mol-to a Tarek quando racconta di donne che passano per le case a prendere la spazzatura per riutilizzata.Proseguiamo per Menphi dove rima-niamo incantanti dalla colossale sta-tua di Ramses II. Facciamo una so-sta a uno dei tanti istituti del papiro dove è d’obbligo la contrattazione di

01 moschea di al-rifa’i cairo Venne edificata in due fasi, tra il 1869 e il 1912. È un insieme di stili e ospita un'ampia sala di preghiera.

05 necropoli di giza La Sfinge e, sullo sfondo, la piramide di Cheope.

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stupendi capolavori e dove sarà inte-ressante la spiegazione di come ven-gono realizzati. È finalmente l’ora di visitare l’agognata necropoli di Giza, sede delle piramidi di Cheope, Che-fren e Micerino e della Sfinge.Veniamo subito attorniati da bambi-ni bisognosi ai quali diamo qualche panino, penna, caramella, cappellino pentendoci (ma non lo immaginava-mo proprio) di non aver portato altro: caricate gli zainetti di quel che vorre-te e tutto sarà ben accetto. Alcuni bim-bi erano entusiasmati dall’indossare portacellulari o polsini per il sudore, e non sapevano neppure cosa fossero. Dopo cena facciamo un tour by night per conto nostro noleggiando, per €

20 totali, un pulmino per tre ore. Lo stesso tour veniva proposto dall’agen-zia per € 17 a testa ma… anche que-sta cifra ci sembrava esagerata. Certo, non abbiamo fatto le stesse tappe (ad esempio, non siamo andati nella cit-tà dei morti, dove vivono persone che hanno occupato le tombe realizzando-ne abitazioni), ma abbiamo visitato la zona panoramica, il quartiere islamico, la vecchia Cairo e abbiamo passeggia-to per le strade della Down Town. No-tiamo la tanta gente che alle 23 ancora

lavora, fa la spesa, shopping… è come girare alle 11 del mattino. Qualcuno al rientro trascorre una mezz’oretta al ca-sino e poi a nanna.

8° giorno Una stazione molto anticaOggi la sveglia è libera! Possiamo fa-re colazione con calma, e alle 11,30 ci trasferiamo all’aeroporto dove abbia-mo la partenza, per Roma, alle 15,30. Nell'accompagnarci la guida Shaben ci fa fare una deviazione e ci parla un po’ della villa del Barone Enban, un uomo che fondò, nel 1905, il quartie-re in stile gotico, francese e arabo uti-lizzando marmo di Carrara. Caratteri-stica della villa è una stanza che gira a seconda del sole e costruita affinché la figlia, malata e curabile solo stan-do sotto i suoi caldi raggi, guarisse. Purtroppo morì negli anni '50 “caden-do” dal balcone. Il barone abbandonò la grande casa che oggi è disabitata e che per la sua particolarità e storia at-trae molti turisti. Ci mostra la stazio-ne ferroviaria, la seconda più vecchia al mondo, costruita nel 1854 dagli in-glesi che realizzarono la prima in In-

ghilterra e che venne chiamata inizial-mente la Porta di ferro, e poi Ramses II grazie ad una statua di 13 metri tro-vata lì vicino nel 1956. Oggi quella sta-tua si trova al Nuovo Museo egizio che aprirà nel 2011: quello vecchio è trop-po piccolo, ci sono più di centomi-la reperti in magazzino! Passiamo sul cavalcavia 6 ottobre, lungo km 22, il più lungo dell’Egitto, chiamato così in onore della vittoria, l’unica su quattro guerre, contro gli israeliani.Vediamo la Chiesa della Santa Vergi-ne, sede del Patriarca. Qui i cristiani ortodossi sono il 12%, ma non si sen-tono mai in minoranza, non ci sono in-tegralisti e c’è molta tolleranza. Per ri-spetto non si chiede mai a nessuno quale sia la sua fede!

Vivere la notteDalle parti de Il Cairo per socializzare si va all'ahwa, che equivale al pub per i londinesi o al caffè per i parigini. Fra i locali, il Bam-Bu (Bulaq, Corniche el-Nil) è un club famoso sin dagli anni '30, che ha riacquistato notorietà nella sua attuale versione di discoteca. L'atmosfera è da estremo Oriente, con tanto di statuette di Buddha. Tutte le sere c'è il DJ. Il Cairo Jazz Club (Agouza, 197 Sharia 26th of July) è un locale buio e un po' fumoso, con musica jazz o blues tutte le sere, drink e spuntini. L'ambiente è volutamente dimesso, gli happy hour, lunghi e molto richiesti.

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01 la grande diga Nilo e placide

feluche: è il paesaggio intorno

ad Assuan.02 al lavoro La caratteristica

bottega di un macellaio.

03 day by day A passeggio per

le vie di Assuan, fra acquisti e commissioni.

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assuan dove il grande fiume si ferma. ma la vita no