IO E LA MATEMATICA

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IO E LA MATEMATICA “Il mio rapporto con la matematica, dalle origini ai nostri giorni”

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IO E LA MATEMATICA

“Il mio rapporto con la matematica, dalle origini ai

nostri giorni”

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“Non sappiamo sottrarci a questa sensazione: che le formule matematiche abbiano un’esistenza indipendente e una intelligenza propria, che esse abbiano maggior saggezza di noi, maggior saggezza di coloro che le hanno scoperte; infine, che esista in esse molto più di quanto vi sia stato messo in origine”.

H_Hertz

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SCUOLA MATERNA

• Coloravo i numeri sui libri per bambini, anche se non ero consapevole di cosa realmente rappresentassero.

• Le educatrici insegnavano le canzoni e le filastrocche contenenti numeri.

• A casa mia madre mi faceva divertire usando i legumi (fagioli, ceci, piselli) per contare fino a 10.

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SCUOLA ELEMENTARE

• Inizialmente, le maestre mi facevano contare con i regoli e con l’abaco.

• Imparavo a memoria le tabelline e mi divertivo a ripeterle con le mie compagne.

• Mi dilettavo a risolvere semplici problemi. • Mi piaceva eseguire per iscritto le

operazioni aritmetiche, quali l’addizione, la sottrazione, la moltiplicazione e la divisione.

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SCUOLA MEDIA

• Anche in questo periodo avevo un rapporto positivo con la matematica.

• Iniziavo ad affrontare calcoli più complessi rispetto alle semplici operazioni.

• Svolgevo le equazioni e studiavo le regole geometriche.

• Provavo sempre più entusiasmo nel rapportarmi con argomenti nuovi.

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LICEO SCIENTIFICO

• I professori delle medie e la passione per la matematica mi portavano a scegliere il liceo scientifico.

• La mia scelta cadeva sul liceo scientifico “Marconi” con indirizzo tradizionale. Però, data l’impossibilità di formare una prima classe con il francese come lingua straniera, mi ritrovavo al liceo scientifico “Vittorio Veneto” con indirizzo sperimentale, con mio dispiacere.

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BIENNIO LICEALE

• E’ il periodo in cui si dovrebbero acquisire le basi per poter proseguire bene nel triennio.

• Qui, però, iniziavo ad avere seri problemi di apprendimento.

• Ho subito notato il mio declino…

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I MOTIVI DEL DECLINO

• Non avevo una figura di riferimento costante. Infatti, il Professore Danilo, affetto da una grave malattia, mancava spesso alle lezioni.

• Non c’erano supplenti che lo sostituissero durante tutte le sue assenze.

• La maggior parte delle volte non si faceva lezione di matematica.

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TRIENNIO LICEALE

• Con l’arrivo della Professoressa Re Cristina speravo in un recupero degli argomenti persi nel biennio.

• Purtroppo così non fu. Lei, infatti, dava per scontato l’acquisizione delle basi del biennio e proseguiva con il programma del triennio.

• La confusione nella materia continuava.

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• Ormai, la matematica era per me un vero incubo.

• Avevo tante difficoltà.

• Riuscivo comunque ad ottenere una sufficienza piena ma a gran fatica, con l’aiuto della mia compagna Barbara e senza la passione di un tempo.

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UNIVERSITÀ

• Fin da piccola la mia aspirazione lavorativa era di diventare un medico o un ingegnere.

• Però, in seguito alla negativa esperienza con la matematica, scelsi una facoltà umanistica, nello specifico Lingue e Letterature Straniere, per la passione che comunque ho sempre avuto per le lingue.

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• Pertanto, il mio rapporto con la matematica come disciplina si interruppe per vari anni.

• Soltanto, al momento della tesi di laurea sui metodi di insegnamento di una lingua straniera, ripresi in minima parte qualche concetto matematico.

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• Tra i vari metodi analizzati c’era quello cooperativo, in particolare l’Individualizzazione Assistita dal Gruppo, specifica per l’insegnamento della matematica ai bambini tra i 7 e i 13 anni, che adattai alla lingua francese.

• Ricominciavo ad amare la matematica.

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OGGI

• Sono iscritta al corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria con l’intento di ottenere l’abilitazione all’insegnamento nella scuola primaria.

• Tra i vari corsi sto seguendo quello di Matematiche Elementari da un punto di vista superiore tenuto dal Professore Lariccia.

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• E’ stato per me entusiasmante ritornare ai tempi in cui adoravo la matematica.

• I lavori che sto facendo mi riportano alla mia infanzia, quando mi divertivo a contare con i legumi insieme alla mia mamma.

• Ho imparato a contare in base 3 come i marziani, a usare bene Power Point, a costruire mappe concettuali, a utilizzare QQ.storie, e tante altre cose, sempre divertendomi e giocando.

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• Ho ritrovato l’interesse per la matematica e ne sono davvero felice.

• In realtà adesso mi rendo conto di come la matematica abbia sempre fatto parte della mia vita: in ogni momento faccio uso dei numeri.

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“Ho affermato che le matematiche sono molto utili per abituare la mente a un raziocinio esatto e ordinato; con ciò non è che io creda necessario che tutti gli uomini diventino dei matematici, ma quando con questo studio hanno acquisito il buon metodo di ragionare, essi lo possono usare in tutte le altri parti delle nostre conoscenze”.

Locke