Io e la matematica

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Io e la matematica. I primi contatti con la matematica. Io ritengo che fin dalla nascita si è a contatto con il mondo della matematica in quanto tutto ciò che ci circonda rimanda a una logica di forme, figure, dimensioni, corpi, numeri, e ai concetti di spazio, tempo, quantità, durata. - PowerPoint PPT Presentation

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Io ritengo che fin dalla nascita si è a contatto con il mondo della matematica in quanto tutto ciò che ci circonda rimanda a una logica di forme, figure, dimensioni, corpi, numeri, e ai concetti di spazio, tempo, quantità, durata.

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Nella scuola d’infanzia ho vissuto diverse opportunità di apprendimento della matematica. A mio parere le principali attività con le quali esso avviene sono:

- riconoscere le proprietà degli oggetti (classificazioni di forme, dimensioni..);

- avvio al numero (confronti, conteggi,ordinamenti ..); - avvio alla misura (confronti e prime quantificazioni); - orientamento e organizzazione del tempo; - orientamento e organizzazione dello spazio - attività ludiche specifiche ( costruzioni, oggetti

geometrici..)

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Ricordo in particolare che amavo molto l‘utilizzo dei regoli e dell’abaco, che ritengo strumenti didattici importanti in quanto consentono al bambino di “imparare facendo” e al tempo stesso di divertirsi scoprendo la matematica in modo attivo e dinamico.

La mia prima maestra di matematica, Stella, favoriva l’approccio a tale materia attraverso forme di gioco, esercizi, lavori in piccoli gruppi e laboratori creativi.

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In classe svolgevamo diverse attività con materiale specifico ( righelli, forme geometriche, cartoncini colorati, schede didattiche, cartelloni riassuntivi).

Inoltre ricordo che l’utilizzo della calcolatrice per le operazioni matematiche non era permesso, se non in alcuni casi dove era l’insegnante stessa a richiederla per mostrarci come poteva esserci utile e in quali casi.

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A mio parere il pensiero matematico nella scuola elementare è caratterizzato dalla attività di risoluzione di problemi; ciò è in sintonia con la propensione del bambino a porsi domande e a cercare di darsi risposte.

Le nozioni matematiche di base vanno costruite partendo da situazioni problematiche concrete, che scaturiscano da esperienze reali del fanciullo e che offrano anche l'opportunità di accertare quali apprendimenti matematici egli ha realizzato con quali strumenti,quali strategie risolutive utilizza e quali sono le difficoltà che incontra.

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Durante i tre anni di scuola superiore di primo grado (media) ho riscontrato le mie prime difficoltà in matematica.

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Inoltre ricordo, dato che avevamo cambiato professoressa di matematica in terza media, che spesso mi domandavo se le difficoltà che incontravo fossero anche dovute a un cambiamento nelle metodologie di insegnamento della materia.

A mio parere questo fatto ha sicuramente inciso nel mio apprendimento in quanto la lezione di matematica era diventata la classica lezione frontale di spiegazione, mentre con l’insegnante precedente si svolgevano diverse attività in cui noi allievi eravamo protagonisti e creatori attivi della della lezione di matematica.

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Come scuola superiore di secondo grado ho scelto il Liceo Socio Psico Pedagogico.

Questa decisione l’ho presa in autonomia dando ascolto alla mia passione verso la professione di insegnante.

I miei genitori non mi hanno ostacolata, anzi mi hanno sempre dato sostegno e stima.

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In sintesi erano delle insegnanti disponibili e attente, precise ed esaurienti. Inoltre avevano la stessa modalità di insegnamento, infatti alternavano lezioni frontali, lavori di gruppo e laboratori interattivi.

Penso che sia anche per tutti questi fattori che non ho riscontrato difficoltà con ognuna di loro nell’apprendimento della matematica.

I periodi meno brillanti, che penso sia normale avere, ritengo fossero dovuti a un mio approccio alla materia e, una volta compreso “cosa andava storto” riuscivo felicemente a superarli.

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Nonostante alcuni momenti tortuosi il mio rapporto con la matematica non si è arrestato, anzi è stato anche grazie questi periodi che ho potuto accrescere le mie potenzialità.

La matematica è stata per me anche una sfida costruttiva che tutt’ora mi “mette in gioco”!

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Al liceo ho quindi approfondito la mia relazione con la matematica e ho compreso che anche se non mi sento un “genio” in tale materia, essa fa e farà sempre parte della mia vita.

Questo perché tutto ciò che ci circonda rimanda a fenomeni complessi e a situazione problematiche, a cui si può trovare una soluzione solo se si possiede una “mente matematica” , ossia aperta , elastica e ragionevole al tempo stesso.

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Durante il secondo anno di Scienze della Formazione Primaria è previsto il corso di matematica, che ho deciso di frequentare.

Sin dalla prima lezione il prof.G. Lariccia ci ha presentato un metodo di fare matematica molto innovativo, creativo e dinamico, che fa sentire noi alunni i protagonisti delle varie attività.

Ho molto apprezzato questo aspetto in quanto ritengo che la matematica va vissuta mediante un’esperienza diretta, non come qualcosa di troppo astratto e complesso

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In conclusione ci tengo a sottolineare che per me la matematica è anche un “fare” pratico non solo un sapere teorico; infatti essa è frutto di osservazioni, sperimentazioni e ideazioni.

Spero per il mio futuro di essere un’insegnante nella scuola elementare e riguarda all’insegnamento della matematica mi impegnerò con tutta me stessa al fine di rendere questa materia non monotona, noiosa e complessa, ma originale, indispensabile ed entusiasmante!

A cura di Frasconi Giulia