INT.TERRE IT OK - Chianciano Terme - Terre di Siena - Sito ... · A Nord il confine di Siena è ......

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terredisiena LE AGENZIE PER IL TURISMO SIENA CHIANCIANO TERME VAL DI CHIANA TI DANNO IL BENVENUTO NELLE TERRE DI SIENA

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te r re d i s i ena

LE AGENZIEPER IL TURISMOSIENACHIANCIANO TERME VAL DI CHIANATI DANNOIL BENVENUTONELLE TERRE DI SIENA

Terre di Siena

somma

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f i renzesiena

toscana i ta l ia

CHIANTI

VAL D’ELSA

VAL DI MERSE

CRETE SENESI

VAL D’ORCIA

VAL DI CHIANA

AMIATA

Siena

San Gimignano

ChiusdinoMonticiano

Colle di Val d’Elsa

Radicondoli

Casole d’Elsa

Castellina in Chianti

Radda in Chianti

Gaiole in Chianti

Castelnuovo Berardenga

Murlo

Poggibonsi

Sovicille

Buonconvento

Monteroni d’Arbia

Rapolano Terme

Monteriggioni

San Giovanni d’Asso

PienzaMontepulciano

ChiusiSarteano

San Quirico d’Orcia

Abbadia San Salvatore

San Casciano dei Bagni

Cetona

Castiglione d’Orcia

Piancastagnaio

Radicofani

Chianciano Terme

Asciano

Trequanda

Sinalunga

Torrita di Siena

Montalcino

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le terre di s iena

Oggi, i confini delle Terre di Siena sono quelli eccentrici di una Provincia ritagliata nel Settecento da un Granduca troppo intentoalle riforme; ma nella loro “mappa mentale” i senesi si rifanno alla Saena Felix, che dominò la Toscana per una breve quantoluminosa stagione, e che volle restarne l’ultimo ostinato Stato repubblicano fino al 1559. A Nord il confine di Siena è netto e fra-stagliato, costellato di torri dirute e di rovine, ognuna con la sua storia di contese faticosamente e sempre provvisoriamente com-poste. Per raggiungerne il limite e abbracciarne un largo semicerchio, da uno dei punti più suggestivi, bisogna imboccare la ViaChiantigiana, e seguirla verso Nord per una ventina di chilometri, sullo stesso percorso che descrisse Federigo Tozzi. La strada dioggi sale bruscamente finché la vegetazione comincia a divenire quella dell’alta collina. A Fonterutoli, su una linea che attraversa in longitudine il Chianti, da Staggia fino a Lecchi, giungono le ultime propaggini dell’a-rea linguistica senese. Fin qui si trovano parole del vocabolario degli Intronati senesi. Nemmeno un chilometro più avanti senti-rete già le stesse parole con l’accento della Crusca fiorentina. Siamo a Croce Fiorentina, il vero confine secolare della terra sene-se verso nord. Di lassù, dal bordo di una giovane pineta, appare Castellina, che fino al Settecento conservò una lupa bigeminasopra la porta Senese e un leone su quella Fiorentina. Intorno si allarga un panorama di vigne, di sodi, di boschi, di oliveti dis-posti secondo la logica del paesaggio agrario mezzadrile, piccole proprietà divise e ridivise nei secoli tra tanti piccoli agiati pro-prietari della borghesia grassa di città o tra quelli stanziali, misurati e guardinghi nella gestione della “roba”. Le notti d’estate i paesoni appaiono come lunghe file di luci fisse nella distanza, tra le lucciole vicine nei campi di grano e le stel-le boreali di un “coelum stellatum” tra i più belli di Toscana. Si vedono Colle e Staggia, senesi, mentre Poggibonsi guarda aBarberino, a Certaldo ed Empoli e alla piana operosa di industrie che sfocia con l’Arno verso Pisa. Senese è invece San Gimignano,a dispetto della presenza di Firenze (da Dante nel 1300 al Ghirlandaio, che qui lavorò e trovò moglie). A farla senese sono le suemisure intatte e turrite di cittadina medievale, il suo modo di porsi ed opporsi alla campagna circostante; il suo poeta Folgore chefu per San Gimignano ciò che Cecco Angiolieri fu per Siena. Anche la leggenda melanconica e terribile di Santa Fina, adolescen-te fragile e dolce quanto irriducibile alle cose del mondo è una vicenda agghiacciante, nella quale la febbre e il fuoco di Caterina

6 Uno stile di vita

distillato da una cultura millenaria,

un progetto di armonia, molte

storie di eccellenza, costruiscono

un’identità inimitabile

da Siena si riflettono come in uno specchio algido. Ad ovest le terre di Siena si allungano in colline sempre più alte fin verso i monti delVolterrano. Nella Val di Merse fino a tutta la Montagnola, il tufo a volte si fa rosso cupo tra i filari delle vigne, verso i castagneti e i boschifreschissimi ricchi di funghi. Le tracce della storia romana restano aggrappate alla toponomastica (Suavis locus ille è il poetico nome diSovicille, mentre Mensano come Monticiano sono stati Monti di Giano). Leggendario è il passaggio di Desiderio con i suoi Longobardi nel758. Resta, invece, straordinaria memoria storica e artistica, l’abbazia vallombrosana di Santa Mustiola. É opinione comune che in questazona la parlata del contado di Siena sia la più chiara, la più ricca e precisa. Stigliano presenta una struttura tripartita, con i suoi tre castel-li, quasi rustica controparte di quella che fu la Siena delle origini con le sue tre rocche. Poco oltre sorge il “Poggio di Siena Vecchia”, ilcui nome ricorda una leggenda dimenticata. Fu davvero qui la prima Siena? Chi l’abitò, chi la distrusse? Superati Sovicille e poi Ancaiano,ove nel 1480 nacque Baldassarre Peruzzi, si raggiunge Cetinale, villa del 1680 costruita dal Fontana per il Cardinale Flavio Chigi, con ilparco che vide splendide feste e palii campestri corsi dai bàrberi dei potenti. Il limite della Montagnola è in una piccola pianura dovesorge l’abbazia cistercense di San Galgano, con il suo pavimento di prato e il suo tetto di cielo. Poco distante, sotto la volta emisferica di Monte Siepi, c’è la spada nella roccia che vi piantò San Galgano, segno della sua rinuncia almondo e rovescio mistico di Excalibur, la spada magica che invece Re Artù estrasse dalla roccia per combattere. Dopo San Galgano il con-fine dell’attuale Provincia si volge verso oriente, ma quello della storia e della memoria corre verso Massa Marittima, la patria di SanBernardino, eloquente quanto affettuoso fustigatore dei costumi dei senesi. Poco lontano dalle balze di Massa corre l’estremo confine ovestdell’antico stato di Siena: il Mar Tirreno, da Castiglione della Pescaia a Talamone, porto acquistato dai senesi per 8000 fiorini nel 1303,quando la lungimiranza dei banchieri confinava con l’utopia degli artisti (Ambrogio Lorenzetti lasciò un’indimenticabile immagine di que-sto mare) e Siena sognava ricchi traffici per mare con genti di terre lontane. A Sud di Siena si scende lungo la Cassia, che subito incontra l’Arbia, fiumicello fatidico che un verso dantesco ricorda “colorata in rosso”dal sangue dei guelfi fiorentini nella battaglia di Montaperti. Presto si arriva a Buonconvento, fatale ad Enrico VII di Lussemburgo e allesperanze dei ghibellini che lo sognavano restauratore della grandezza imperiale e di quella d’Italia. Era il 1313; in quello stesso anno

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Giovanni Tolomei si ritirò dal mondo e insieme a Patrizio Patrizi e Ambrogio Piccolomini fondò il monastero di MonteolivetoMaggiore, porta del paradiso in bilico sopra un inferno annunciato dal paesaggio di balze e valloni grandiosamente orridi che nesembra un visibile memento. Seguendo l’Arbia verso l’Ombrone, la strada supera l’Asso e sale l’erta di San Quirico per sboccarenella Val d’Orcia. Qui venne Caterina da Siena nel 1377 per una visita memorabile: seduta in terra sulla grande terrazza dellaRocca, liberò più di un indemoniato. Alle terre selvagge e al panorama “metafisico” e abbacinante della Val d’Orcia fa riscontroe contrasto quello di Montalcino. Qui giunsero nel 1555 gli ultimi irriducibili cinquecento della Repubblica di Siena, per un esilioche fu orgogliosa sopravvivenza ideale di quattro anni. Da Montalcino il panorama è di un’ampiezza e d’una grandiosità tali che ne rimase colpito e inebriato lo stesso D’Annunzio. Ivigneti del prezioso Brunello, che fanno da corona a Montalcino, degradano verso la Cassia, che corre più in basso, sul sodo, traBagno Vignoni e Bagni San Filippo, salubri stazioni termali, alle quali venivano i senesi a “passare le acque” accampandosi in ten-dopoli. Alle sorgenti medicamentose venivano anche illustri ospiti, quali Lorenzo il Magnifico e prima di lui l’abate di Cluny, ricor-dato in una novella del Decamerone, che fu catturato e imprigionato, ma al contempo ospitato e guarito, dal famoso Ghino diTacco, brigante non privo di grandezza che a Radicofani ebbe il suo nido d’aquila. Dai novecento metri della Torre si può guardare vicinissima la vetta dell’Amiata, che ne misura oltre 1700. Lassù ardevano i gran-di fuochi di gioia per le feste dell’Assunta, Regina e Patrona di Siena e del suo antico stato. Il monte attrasse Pio II con le “soaviombre, e con le fonti argentine, e con le verdeggianti erbe dei ridenti prati” che glielo fecero paragonare a Cirra e Nisa. Ma l’i-dillio della natura fa da contrasto coi tumulti della storia sociale di questo monte perennemente ribelle, ove tuonarono le paroledi David Lazzaretti. L’Amiata non è un bel fondale che azzurreggia, ma un paese reale e difficile. Ad est, le Terre di Siena incon-trano quelle di Arezzo e Perugia. Le colline chiantigiane, i cui vini portano sul collare il gallo nero dell’antica lega del Chianti, sisusseguono da Radda e Gaiole fino al castello neogotico di Brolio ove si aggira il ricordo, e per alcuni anche il fantasma, dell’a-scetico barone di ferro, Bettino Ricasoli. La villa Chigi a Castelnuovo Berardenga, col suo parco barocco, è invece il segno di un

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gusto patrizio che guardò spesso a Roma. Qualche chilometro più a meridione, oltre Guistrigona, le colline coperte di vigne si arre-stano al confine del “mareggiare morto”, come scrisse Mario Luzi, delle Crete. Siamo a Montaperti. Un giro di cipressi ricorda labattaglia del 1260, vinta da un popolo unito e devoto contro le ragioni della forza e della politica. In pittura, ma anche in lette-ratura e in poesia, il paesaggio dell’anima senese è proprio quello delle Crete, tutto slanci e asprezze, sfondo di ascetiche alluci-nazioni o di poetiche visioni. Verso la Chiana il paesaggio torna sereno, lavorato e ubertoso, mentre la lingua segna l’incontro del-l’antico toscano di Cortona, con l’umbro e la lingua dell’alto Lazio. Ancora più ad est, si trovano testimonianze alte e compiute di quel Rinascimento che a Siena ebbe ben poco spazio, soffocatodalla memoria recente e incancellabile del Gotico. A Corsignano un papa intellettuale ma energico, cosmopolita ma attaccato allasua terra, Enea Silvio Piccolomini, chiamò il Rossellino, allievo prediletto dell’Alberti, a costruire una città ideale. Così il modestoborgo che aveva dato i natali a Pio II fu ribattezzato Pienza. Diversamente da Pienza, città d’autore, Montepulciano ebbe tempodi sviluppare coralmente il suo Rinascimento, grazie anche a legami profondi e diretti con la Firenze medicea: Agnolo Ambrogini,il Poliziano per antonomasia, fu precettore dei figli del Magnifico Lorenzo, che venne a Montepulciano con la sua piccola e raffi-nata corte di amici. Ultimo confine di Siena all’innesto della sua rete viaria e ferroviaria sulle grandi direttrici nazionali sono Chiusi, il centro più impor-tante della civiltà etrusca nel senese, e Chianciano, altro luogo d’acqua famoso nei secoli, centro termale e mondano caro aPirandello teatro di due delle sue Novelle per un anno, e a Fellini che vi ambientò 8 1/2. Dagli Etruschi di Chiusi giungono affa-scinanti suggestioni: la leggenda del tesoro di Porsenna e quella (consonante con la leggenda della Diana senese) della rete dicanali sotterranei navigabili. Sul lago di Chiusi, due torri, senese l’una e l’altra perugina, ricordano le contese per il possesso diquest’ultimo lembo della Toscana. “Beccati questo” e “Beccati quest’altro” le ha chiamate il blasone popolare. Le Terre di Sienasi chiudono con un battibecco. Poco lontano, il danzatore etrusco affrescato su una parete sotterranea ripropone il suo leggeropasso di danza.

Alessandro Falassi

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i l buongoverno

L’utopia del Buongoverno è un messaggio ancora attuale, parte non ultima di quella qualità della vita che continua a far considerare Siena e le sue terre tra le prime d’Italia.

PIù che un dipinto,

un manifesto politico:

esprime sicurezza e benessere,

frutto dell’equilibrio tra città

e campagna

Il Buongoverno del Lorenzetti è la primaopera d'arte a scegliere il paesaggiocome protagonista, per rappresentarlocome la forma di una cultura. Ma èsoprattutto un manifesto di propagandapolitica: esprime la sicurezza e il benes-sere come frutti dell'armonia e dell'e-quilibrio tra città e campagna. Tra i due mondi c’è una porta apertaattraverso la quale uomini e opere s'in-crociano. E sopra i confini, guardati datorri e castelli, uno dei personaggi tute-lari dell'allegoria, la Securitas, tiene unrassicurante cartiglio: "Senza pauraogn'uom franco camini/ e lavorandosemini ciascuno". Il Comune garantisce la sicurezza dell'e-sistere e dell'operare: "Per questo,senza guerre,/ seguita poi ogni civileeffetto/ utile, necessario e di diletto".Siena si dava un ideale di governo checomprendeva la ricerca non solo del giu-sto e dell'utile, ma anche del bello e deldilettevole. Preziose opere d'arte, le

Biccherne, ornarono i libri dei contidello Stato; il piano urbanistico dellacittà fu affidato a organismi che permi-sero nuove costruzioni, secondo il prin-cipio che il nuovo deve armonizzarsi conl'antico. Lo ripete un proverbio: "Perandare avanti, bisogna guardarsi indie-tro", lo ribadisce il recente piano delcolore per le facciate dei palazzi. La stessa saggezza fu nella scelta dicoloro che dovevano amministrare lacosa pubblica: una norma trecentescaprescriveva di far decadere chi nonaveva “mani pulite”. Il senso di un’i-dentità collettiva, la sensibilità alla cosapubblica come eredità che può accomu-nare ospiti e residenti. L’utopia del Buongoverno è un messag-gio ancora attuale, parte non ultima diquella qualità della vita che continua afar considerare Siena e le sue terre tra leprime d’Italia.

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sc r igni d i sapereLa cultura

fa spettacolo,

e diventa

un patrimonio

modernissimo

Quello di Siena è un piccolo territoriocon antiche istituzioni, rimaste grandinei secoli per la loro stretta consonan-za con la comunità. Il Monte dei Paschiè la più antica banca tra quelle cheoperano in Italia. L'Università si avviaagli ottocento anni di storia, più di re-

cente affiancata dall'Università per Stra-nieri: è il punto di arrivo per migliaia distudenti che invariabilmente diventanoamici della città e del territorio. L'antico Spedale del Santa Maria dellaScala, che ebbe proprietà di grance finoa Grosseto, è oggi trasformato in citta-della della cultura. Città e territoriosono legati anche dal sistema deimusei senesi, un network che presen-ta in maniera moderna ogni aspettodella natura, della storia sociale, dellacultura e dell'arte sacra e profana delterritorio. Un'altra rete di cultura ha formato neisecoli le attività letterarie, teatrali, cul-turali e musicali delle accademie. ASiena sono attive dal Rinascimento le

Accademie degli Intronati, dei Rozzi,quella dei Fisiocritici che fu fondata nelSeicento, la Chigiana, che ha aggiuntouna cifra musicale di altissimo profiloalla cultura della città. Alle musichechigiane hanno fatto eco le iniziativemusicali di Siena Jazz ed eventi qualil'apprezzato Torrita Blues. In tutta la Provincia restano altre acca-demie, dai nomi fantasiosi o dai mottienigmatici, ciascuna con il suo teatro ei suoi eventi. Non mancano le iniziativeculturali di alto livello, come le installa-zioni itineranti di Arte all’Arte, o formedi cultura più popolare come quelladelle bande musicali: praticamente unaper ogni paese.

Una fitta rete di musei e antiche istituzioni che fanno grande un territorio: il Monte dei Paschi, l’Università, le accademie, lo Spedale Santa Maria della Scalatrasformato in cittadella della cultura.

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leggende vivent iDa Porsenna

a Papa Piccolomini,

da San Galgano

a Duccio:

una terra fatta

di uomini

A Chiusi aleggia la memoria di Porsen-na, il re che secondo Tacito conquistòRoma e la costrinse a non servirsi delferro se non per usi agricoli, ma rese aiRomani le ricchezze e i territori occupati.Questo Porsenna, che prende e rende,impersona il passaggio della civiltà e-trusca in quella romana, conquistata masubito riempita di doni. E quel suo favoloso tesoro sotterraneo,che la leggenda vuole dentro una retesotterranea di canali navigabili sotto lacittà, è simbolo favoloso di una terrache continua a restituirci tesori archeo-logici, testimonianze di un preziosomistero che si fa lentamente decifrare.Altra leggenda è quella di San Galgano,il cavaliere Galgano Guidotti, guidato daun angelo meraviglioso alla radura diMonte Siepi. Là infisse la spada nellaroccia, trasformandola in croce, e stabi-lì il suo eremo, che oggi è una piccola estraordinaria chiesa circolare. A questafigura si aggiunge quella, sempre inchiaroscuro, del celebre brigante Ghinodi Tacco.Duccio di Buoninsegna è il pittore perantonomasia, il vero rinnovatore dellapittura senese. La sua opera più famosa,la grande Maestà, fu dipinta per l'altare

maggiore della Cattedrale, dove fuaccompagnata in Duomo, passando perPiazza del Campo, da una folla entusia-sta. Poi sono arrivati Simone Martini,Sano di Pietro e il manierista Beccafu-mi, insieme a una generazione di artisti-ingegneri come Francesco Di GiorgioMartini. Enea Silvio Piccolomini, papa Pio II, fupastore di anime e umanista, poeta eoratore, annalista e scrittore. Non di-menticò mai la sua terra - densa di papie protagonisti della Cristianità comeSanta Caterina o San Bernardino - edonò a Siena la Loggia del Papa e al suopaese natio, Corsignano, l'utopia di unacittà ideale fatta realtà: Pienza. Ma nonperse l’ironica arguzia di Toscano:"Quando ero Enea, nessuno mi volea.Ora che son Pio, di tutti son lo zio".

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Le Terre di Siena si identificano con personaggi mitici: gli stessi che, con il loro ingegno e le loro azioni, hanno dato un segno indelebile alla bellezza dei luoghi e allo stile di vita.

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terra, fuoco, acqua

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trasforma docilmente in ceramica arti-stica, seguendo i segreti che furono giàdei Della Robbia. Ma in tutta la Val d’Elsa, in tutta la Valdi Chiana è un ribollire di idee creativenell’arredo e nel design, e ovunque unmodellare materiali di pregio: il legno, ilferro battuto, oppure il marmo giallodella Montagnola, il travertino di Rapo-lano. Materiali di pregio qui assumonoforme di una bellezza che le accomunaal territorio. L’acqua rimane l’altro elemento primor-diale, nelle lavorazioni di oggi e soprat-tutto nelle attività di ieri: esaltata, uti-lizzata come un bene prezioso attraversomulini, gualchiere, canali, fonti, acque-dotti etruschi o medievali che, ancoraoggi, regalano stupore, suggestioni esuggeriscono itinerari inediti.

La convivenza

di nuove

tecnologie

e di antiche

tradizioni

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Battere il ferro, soffiare nel vetro,modellare la creta, usare l’acqua.Abitudini secolari, più che mestieri, cheancora sopravvivono nelle bottegheartigiane. Ma non si tratta solo di unpassato che rimane immutabile: a Colle,ad esempio, insieme alle aziende arti-giane c’è un’industria dove si producegran parte del cristallo italiano e il 35%di quello mondiale. Nuove tecnologie eantiche tradizioni convivono in armonia,dunque. A Petroio, invece, è la lavorazione del-l’umile terracotta a salire sul gradino piùalto della forma artistica, con la produ-zione di manufatti dalle forme uniche,modernissime perché vecchie quanto ilmondo, come gli orci nati per contene-re il prezioso olio della zona. E poi aMontepulciano, a Cetona, a Torrita, aChiusi, dappertutto, insomma, la terra si

Materiali spesso umili, lavorazioni di grande qualità: dal cristallo alla terracotta, dal marmo giallo, al travertino e al ferro battuto, con l’acqua sempre in sottofondo. E il design che li lega a un’unica idea di bellezza.

la patr ia del le terme

Pur senza grandi fiumi, e lontane dalmare, le Terre di Siena vedono la lorostoria indissolubilmente legata all’ac-qua, grazie alla fortunata convivenzacon una miriade di ruscelli, piccolifiumi, infinite sorgenti termali. Unapotenza benefica glorificata dagli etru-schi, che all’acqua dedicarono templi, epoi dai romani, più pragmatici, che siinventarono le terme. Come quelle, inprossimità di Chianciano, citate daOrazio e consigliate all’imperatoreAugusto. Frequentazioni mondane che hanno ca-ratterizzato, a distanza di secoli, questalocalità: qui sono passati, tra gli altri,Pirandello, la regina Margherita, Chagall,e qui Fellini sognò il suo capolavoro 8 1/2- sogno esso stesso - e fece di ClaudiaCardinale un’angelica mescitrice diacqua per la cura. Ma infiniti sono gli

approdi di queste terre d’acqua. Folgoreda San Gimignano consigliava di incam-minarsi verso i bagni di Petriolo con“trenta muli carichi de moneta: la rugasia coverta a seta; coppe d’argento...”.Così fecero famosi personaggi, comepapa Pio II, assiduo frequentatore diquelle terme, le cui imponenti vestigiasono visibili ancora oggi. Lorenzo ilMagnifico accompagnava il padre, Pie-tro il Gottoso, a curarsi a Bagni SanFilippo, mentre a Bagno Vignoni si èregistrata la presenza - più umile ecasta - di Santa Caterina. Antichi documenti ci parlano di altresorgenti e terme, in parte abbandonate.Ancora attive, invece, Rapolano Terme equelle delle Galleraie. Tangibili le testi-monianze di epoca romana e il bell’im-pianto rinascimentale di San Cascianodei Bagni, che un’autorevole rivista hadefinito “le terme più belle delmondo”. Per Montepulciano, poi, uno stranodestino ha fatto associare la sua iden-tità di città votata al vino - nobile, perdi più - alle acque benefiche che dannovita ad un centro dedicato al benesse-re. Ennesimo punto di riferimento, perla provincia più “termale” d’Italia.

Luoghi d’acqua antichissimi,

centri termali all’avanguardia.

Passato e presente

trovano una rinnovata

sublimazione nel benessere

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scr igni d i sapore

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t dal Sodoma. Oppure scegliete le sca-loppe senesi, fatte con quel dragoncel-lo che arrivò a Siena dalla Francia, sem-bra, custodito nei bastoni dei monacicistercensi. Le verdure senesi, untempo "la spezieria dei poveri", giun-gono dal bosco, dal campo e dall'orto:tartufi di San Giovanni d'Asso, funghiporcini, castagne, cipolle gaetane,asparagi di bosco, radicchi di campo,carciofi e ceciarelli. Lo zafferano di SanGimignano, dopo molti secoli, è tornatosulle tavole senesi. Per i dolci avete prima di tutto quelli diSiena: ricciarelli, cavallucci, panforte,copate e pinolate. Nelle Terre di Sienane potrete scoprire altri: dal rusticocastagnaccio, ai budini di riso, fino alserpente di Pienza. Per la lista dei vini non c’è che l’imba-razzo della scelta: si comincia con unbrut, si passa a una Vernaccia, poi a unChianti classico. Ma si può scegliereanche tra un Brunello di Montalcino e unNobile di Montepulciano ("d'ogni vino èil re" scriveva nel '600 il poeta Redi),una nuova “doc” o un “Supertuscan”.Infine i vinsanti o le grappe, ennesimavarietà di prodotti legati alle vignedelle Terre di Siena.

Cucina per palati fini,

ancorata alla terra

e alle stagioni,

con incredibili

punti di eccellenza

È una cucina delle stagioni e del terri-torio, semplice nelle preparazioni,eccellente negli ingredienti, dai saporinetti e schietti, con molte punte di ec-cellenza a partire dall’olio extravergined’oliva e da vini straordinari, comedimostra l’altissimo numero di produ-zioni a denominazione d’origine. Per gli antipasti possiamo offrirvi salviafritta, i salumi con la caratteristica lavo-razione locale, crostini di milza. Tra iprimi, zuppa di funghi amiatina, risottocon i piccioni alla chiantigiana, o il risofratacchione con cipolla e salsiccia cheviene dalla maremma senese, o pastaal pesto senese - fatto con dragongelloe pecorino di Pienza - o ancora i pici,un tempo gli spaghetti dei poveri. Tra i secondi, polli, faraone e fagiani, labistecca di razza chianina o il maiale dicinta senese, dipinto dal Lorenzetti e

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Questa è la patria di prodotti straordinari:il Brunello di Montalcino e il Chianti, il Nobile di Montepulciano e la Vernaccia di San Gimignano. E ancora la Chianina, l’olio extravergine dioliva e la Cinta senese, il formaggio di Pienza e i tartufi. Un elenco infinito, nel nome della qualità.

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mi l le celebraz ioniMusica, suoni,

colori:

la vita è una

festa nelle

Terre di Siena

Tutti conoscono il Palio di Siena, corsaunica al mondo, ma pochi hanno laconsapevolezza della varietà delle festesenesi. C'è la matrice sacra delle gran-di feste cristiane, con in più quelle peri santi patroni locali. C'è poi il calenda-rio festivo di matrice agraria e mezza-drile, che celebra il trascorrere dellestagioni, gli animali e i prodotti e dellafatica quotidiana dell'uomo con giochi

antichi, fiere e sagre. C'è infine il ciclolaico delle feste rievocative della storia,della memoria e dell'identità civica.L'anno si apre con le befanate e le be-nedizioni del grano, prosegue con ilcarnevale e le celebrazioni devote delciclo pasquale. L'estate segna il ritorno della storiamedievale: a San Quirico d'Orcia ci siispira all’incontro tra il Barbarossa e ilegati di Papa Adriano IV, mentre a SanGiovanni d'Asso la Giostra di Simonericorda l’assedio del 1292. In altri casila memoria è generica: a Monteriggionisi rappresentano scene di vita medie-vale, a Sarteano si corre la giostra delSaracino contro un buratto armato dimazzafrusto. Altre feste hanno come momento cen-trale una gara: i palii dei somari diTorrita, Asciano e Castelnuovo Berar-

denga o quelli di cavalli a Casole d'Elsa,Chiusi e San Casciano dei Bagni. A Pien-za si gioca al “Cacio al fuso”, a Cicianoa "Palla Eh". Nel Bravìo delle botti, aMontepulciano, gareggiano rappresen-tanti delle contrade locali, mentre aChiusi i giovani dei Terzieri corrono tra-sportando simboliche torri. L'estate è anche tempo di teatro:Montepulciano rinnova il teatro popola-re del Bruscello, mentre a Monticchiellola comunità mette in scena se stessacon l'autodramma del suo teatro pove-ro. Per tutto l'anno si susseguono lesagre dedicate ai frutti della terra: all'o-lio, al cacio, all'uva, alle castagne, altartufo, al cocomero. Altre ancora celebrano le carni: il tordo,il galletto, il cinghiale, la ranocchia,oppure piatti della cucina tradizionale.

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Il Palio e non solo. Feste religiose, legate alla natura e ai suo prodotti, oppure rievocazioni storiche, rendono le Terre di Siena ricchissime di eventi, che nascono da forti passioni e da un’antica cultura.

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tur ismo armonioso

Le dolci colline, i borghi, le strade costellate di cipressi: ogni angolo ci parla di un mondofatto di delicati equilibri, dove ogni particolare tende all’eccellenza.

Una perfetta sintonia

con la bellezza,

fino a scegliere

di tornare o di vivere

nelle Terre di Siena

Agli inizi del Settembre 1331, il Comunedi Siena fornì a Simone Martini i mezziperché andasse "chon uno chavallo euno fante" nelle terre di Arcidosso,Castel del Piano e Scansano, tra le pen-dici del Monte Amiata e i forteti dellaMaremma, a visitare i luoghi che avreb-be dipinto. Ancor oggi, a causa dellacura secolare delle comunità per le loromemorie architettoniche e paesaggisti-che, potrete ripetere il suo viaggio, difortezza in fortezza, di pittura in pittura.Niente è cambiato: una casolare su ognicollina come in epoca etrusca, piccolicentri e grandi distese verdi, strade si-nuose e costellate di cipressi, che ci par-lano di un mondo dove tutto è armoniae bellezza, dove ogni particolare tendeall’eccellenza. Per questo una vacanza non è una va-canza, nelle Terre di Siena, ma un’espe-rienza di vita: a contatto con artigianidel cristallo, in viaggio con il TrenoNatura, nei sentieri, oppure a un concer-

to dell’Accademia Chigiana o in unadelle centinaia di aziende agrituristiche.L’armonia si lega con le tradizioni e lastoria con uno stile di vita dai trattiinconfondibili: non è un caso se perfinoun colore prende il nome da questo ter-ritorio. E non sorprenda che la straordinariacontinuità con il passato, si traduca inmoderni successi: Siena riesce ad eccel-lere nello sport, come nelle nuove tec-nologie. Niente di straordinario, per unapiccola capitale e il suo territorio, chetrasformano competizioni e fazioni inter-ne - come il bianco e nero dei suoi colo-ri - in una meravigliosa armonia, il buon-governo in benessere diffuso. Per questo c’è un solo turismo possibile:una scelta consapevole, in perfetta sin-tonia con la bellezza, fino a scegliere ditornare, o di vivere, in luoghi irripetibili.Tanto che i visitatori si devono conside-rare più ospiti, che turisti.

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INFORMAZIONI

APT SienaInformazioni e ServiziTuristiciPiazza del Campo 56Tel. +39 0577 280551Fax +39 0577 [email protected]

MUSEI

Museo Civico

Torre del Mangia

Museo d'arteper bambini

Santa Mariadella Scala

Museo ArcheologicoNazionale

SMS Contemporanea

Pinacoteca Nazionale

DuomoLibreria PiccolominiCripta

Museo dell'OperaMetropolitana

Battistero di San Giovanni

Oratorio di San Bernardinoe Museo Diocesano di Arte Sacra

Archivio di StatoMuseo delle Tavolette di Biccherna

Santuario e Casa di Santa Caterina

Chiesa di Sant’Agostino

Sinagoga

Museo della SocietàEsecutoriPie Disposizioni

NAVE DI PIETRA La città simbolo delle Terre di Siena emerge, di lon-tano, dal suo mare di creta. E’ una nave di pietrache disegna una rotta verticale nel tempo e un’al-tra orizzontale nello spazio.

Le sue geometrie diventano perfette nella piazzadel Campo, una sorta di magia alchemica fatta diangoli, curve, pendenze, luci e ombre sempre inmovimento. Due volte all’anno ribolle di umanità, di emozioni etensioni, di affanni e respiri, delusioni e speranze.Siena è la città dell’uomo. Non si lascia travolgeredalla frenesia, dal mito della città moderna e vivenel segno futurista dove efficienza, dinamismo, pro-duttività, vitalità oltre a viaggiare con rapidità“digitale” rispettano i ritmi dell’uomo. Un uomo che cammina, si ferma, pensa di fronte allinguaggio dell’arte e della storia.

Museo BolognaBuonsignori

Orto Botanico

Museo di Storia NaturaleAccademia dei Fisiocritici

Museo Aurelio CastelliBasilicadell'Osservanza

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RADDA IN CHIANTI

Ufficio InformazioniPro LocoPiazza del CastelloTel. e Fax +39 0577 [email protected]

ATTRAZIONE RURALEDici Chianti e pensi al vino, alla Toscana. Pensi aicipressi, alle pievi e ai castelli, immersi in un terri-torio ricoperto da fitti boschi e vigneti. Per questo ci troviamo in una zona “doc”: non solo

per i vini, ma anche per il paesaggio e la qualitàdella vita. Viaggiare in questo microcosmo ha ilsapore esclusivo e il ritmo lento di una degustazio-ne di vini pregiati perché forse è un modo intelli-gente di penetrare e conoscere una realtà tantostraordinaria quanto riservata. E’ una terra nobile, un mondo a se stante rispetto aSiena e Firenze, che a lungo se la contesero.Apparentemente poco confidenziale; ma è soloun’impressione. Basta incamminarsi su una stradabianca o guidare senza fretta, basta fermarsi inun’osteria o fermarsi in un agriturismo. Provare percredere.

MUSEI

CASTELLINA INCHIANTI

Museo archeologicodel Chianti Senese

CASTELNUOVO BERARDENGA

Museo del Paesaggio

Parco Sculture del ChiantiPievasciata

CASTELLINA INCHIANTI

CASTELNUOVOBERARDENGA

GAIOLE IN CHIANTI RADDA IN CHIANTI

INFORMAZIONI

CASTELLINA IN CHIANTI

Centro Servizi TuristiciIn ChiantiVia Ferruccio 40Tel. +39 0577 741392Fax +39 0577 [email protected]

CASTELNUOVO BERARDENGA

Ufficio TuristicoComunaleVia del Chianti 61Tel. e Fax +39 0577 [email protected]

GAIOLE IN CHIANTI

Ufficio Informazioni Via G. Galilei 11Tel. e Fax +39 0577 [email protected]

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val d’elsa

INFORMAZIONI

CASOLE D'ELSA

Ufficio TuristicoComunalePiazza Lucchetti 2Tel. +39 0577 949737Fax +39 0577 [email protected][email protected]

COLLE DI VAL D'ELSA

Ufficio Informazioni Punto CittàPiazza Arnolfo diCambio 9Tel. e Fax +39 0577 [email protected]

Ufficio Informazioni Pro Loco Via F. Campana 43Tel. +39 0577 922791 Fax +39 0577 [email protected]@tiscali.it

MONTERIGGIONI

Ufficio InformazioniPro LocoPiazza Roma Castello diMonteriggioniTel. e Fax +39 0577 [email protected]

POGGIBONSI

Centro servizi turisticiPiazza Mazzini 6Tel. +39 0577 935113Fax +39 0577 [email protected]

RADICONDOLI

Ufficio InformazioniPro LocoVia T. Gazzei 89Tel. +39 0577 790800+39 349 [email protected]@radicondolinet.it

SAN GIMIGNANO

Ufficio InformazioniPro LocoPiazza Duomo 1Tel. +39 0577 940008Fax +39 0577 [email protected]

MUSEI

CASOLE D’ELSA

Museo Archeologicoe della Collegiata

Pinacoteca Arteviva

Galleria d’Arte Senesedel ‘900

COLLE DI VAL D'ELSA

Museo Civico eDiocesano d’Arte Sacra

Museo ArcheologicoRanuccio BianchiBandinelli

Museo del Cristallo

FATTA AD ARTELe torri di San Gimignano bucano il cielo di questospicchio di Toscana austera, semplice, dolce come lesue colline e profumata come la sua Vernaccia.Eppure quelle torri sono solo la punta di un iceberg,

che si identifica con uno dei luoghi, giustamente,più visitati di tutta la nostra penisola. La Val d’Elsa,però, è la meta giusta per chi non si accontenta diviaggiare solo in superficie. Appena svoltati gli angoli più noti si aprono stradedi sogno, che accompagnano turisti e viaggiatori inuna Toscana solare dove le campagne sono grandicome il cielo e le colline invitano a dondolarsi travigneti, uliveti e centri storici che sono salotti dipietra. Ma questa è anche una terra operosa, dove la bel-lezza assume la trasparenza del cristallo o il coloredi oggetti di design e di arredo.

MONTERIGGIONI

Museo Multimedialedel Territorio

POGGIBONSI

Parco Archeologico e TecnologicoCassero Fortezza di Poggio Imperiale

Museo di Paleontologia

Santuario diRomituzzo

Museo di Staggia

RADICONDOLI

Museo dell’Energia edel Territorio

SAN GIMIGNANO

Museo CivicoTorre Grossa

Museo ArcheologicoSpezieria di Santa FinaGalleria d’ArteModerna eContemporanea“R. De Grada”

Museo OrnitologicoOratorio di San Francesco

Museo d'Arte Sacra

Collegiata S. Maria Assuntae Cappella di Santa Fina

CASOLED’ELSA

COLLEVAL D’ELSA

MONTERIGGIONI POGGIBONSI RADICONDOLI SANGIMIGNANO

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INFORMAZIONI

CHIUSDINO

Ufficio InformazioniTuristiche AmbientaliAbbazia di San GalganoTel. e Fax +39 0577 [email protected]

MONTICIANO

Ufficio informazioniPro LocoLoc. Casa ai VentiTel. e fax +39 0577 [email protected]

MURLO

Ufficio Informazionic/o AntiquariumPoggio CivitatePiazza della CattedraleCastello di MurloTel. e Fax +39 0577 [email protected]

SOVICILLE

Ufficio Informazioni Via RomaTel. e Fax +39 0577 [email protected]

MUSEI

CHIUSDINO

Abbazia di S. Galgano

Chiesa di Monte Siepi

MONTICIANO

Sala Capitolareex Convento di Sant'Agostino

MURLO

Museo ArcheologicoAntiquarium di Poggio Civitate

SOVICILLE

Museo Etnografico del Bosco e della MezzadriaOrgia

INTIMA E SCONOSCIUTA Le pendici dell’Amiata e la valle dell’Ombrone sonole chiavi d’accesso per un’altra Toscana, tanto bellaquanto sconosciuta, dove si respira aria di Maremmae si viaggia sui profili delle Colline Metallifere.

E’ una terra fatta di grandi spazi e intime suggestio-ni, il cui genius loci è protetto dall’impenetrabilemacchia dove regnano incontrastato “re cinghiale” oil rarissimo maiale “cinto”. Per chi ama vivere realmente il territorio, scoprireterre autentiche sentendo i sussurri di Madre Natura,la zona che ospita i bacini fluviali del Farma e delMerse rappresenta una meta molto esclusiva. San Galgano, l’abbazia cistercense, che urla silenzio-samente verso il cielo è una meta imperdibile, comela vicina spada nella roccia. Il resto, dai fitti boschialle abbazie, dalle suggestioni etrusche fino alle car-bonaie, vien viaggiando.

CHIUSDINO MONTICIANO MURLO SOVICILLE

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INFORMAZIONI

ASCIANO

Ufficio TuristicoComunaleCorso Matteotti 18Tel. e Fax +39 0577 [email protected]@inwind.it

Ufficio Turistico delle Crete SenesiMonte OlivetoMaggioreTel. +39 0577 [email protected]

BUONCONVENTO

Ufficio TuristicoComunaleP.le Garibaldi 2Tel. e Fax+39 0577 807181

[email protected]

MONTERONI D’ARBIA

Ufficio TuristicoComunalePiazzetta del Mulino 21Tel. e Fax+39 0577 [email protected]

RAPOLANO TERME

Ufficio InformazioniVia Provinciale Nord 1Tel. +39 0577 724079Fax +39 0577 [email protected]

SAN GIOVANNI D’ASSO

Informazioni turisticheComuneCastello di S. Giovannid’AssoP.zza Gramsci 1Tel. +39 0577 803101-0577 803268Fax +39 0577 [email protected]

MUSEI

ASCIANO

Museo CivicoArcheologico e di ArteSacra

Museo Cassioli

Abbazia di MonteOliveto Maggiore

BUONCONVENTO

Museo d’Arte Sacradella Val d’Arbia

Museo della Mezzadria

MARE DI TERRANelle Crete l’elemento dominante è la terra lavora-ta dall’uomo: un palcoscenico naturale sul qualestrade solitarie scrivono traiettorie geniali che sisnodano al ritmo di poesie.

Le Crete sono terre vive, sono l’ambiente naturaledei contadini e della loro antica saggezza. Sono loroinfatti che per secoli hanno curato l’equilibrio e labellezza del paesaggio basato sulle colture delgrano, della vite e dell’olivo. Ancora oggi uomini e greggi popolano le collinedelle Crete che diventano un paesaggio surrealedove l’argilla, modellata dall’azione dell’acqua e delvento, disegna spettacolari calanchi, anima bianca diuna terra tanto aspra quanto dolce, che regala frut-ti preziosissimi come il tartufo. Una terra ideale per rifugiarsi in un monastero, perritrovare se stessi.

RAPOLANO TERME

Museo della GranciaSerre di Rapolano

Museo del Presepe

SAN GIOVANNI D’ASSO

Museo del Tartufo

ASCIANO BUONCONVENTO MONTERONID’ARBIA

RAPOLANO TERME SAN GIOVANNID’ASSO

val d i chiana

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INFORMAZIONI

CHIANCIANO TERME

APT Chianciano TermeVal di ChianaCentro Servizi TuristiciPiazza Italia 67Tel. +39 0578 671122Fax +39 0578 63277www.terresiena.itwww.chiancianotermeinfo.itinfoaptchiancianoterme@terresiena.it

CETONA

Ufficio InformazioniPiazza Garibaldi 63Tel. e Fax +39 0578 239143 [email protected]

CHIUSI

Ufficio InformazioniPiazza Duomo 1Tel. e Fax +39 0578 227667 [email protected]

MONTEPULCIANO

Ufficio InformazioniPro locoPiazza Don Minzoni, 1Tel e Fax +39 0578 [email protected]

Ufficio informazioniStrada del Vino Nobile Piazza Grande 7Tel. +39 0578 717484 Fax +39 0578 752749 [email protected]

SAN CASCIANODEI BAGNI

Ufficio InformazioniPro LocoPiazza Matteotti, 14Tel. e Fax +39 0578 58141ufficioturistico@sanca-scianodeibagni.itwww.sancascianodeibagni.org

SARTEANO

Ufficio InformazioniCorso Garibaldi 9Tel. e Fax +39 0578 [email protected]

SINALUNGA

Ufficio InformazioniPiazza della Repubblica 8Tel. e Fax+39 0577 [email protected]

TORRITA DI SIENA

Ufficio TuristicoComunaleVia O. Maestri 18Tel. e Fax+39 0577 686571ufficioturistico@comu-ne.torrita.siena.itwww.comune.torrita.siena.it

TREQUANDA

Ufficio InformazioniPro Loco - Via Roma 4Tel. e Fax +39 0577 661915 -0577 [email protected]

BLU ETRUSCOFacilmente raggiungibile, l’ampia Val di Chianaabbraccia Umbria e Toscana, per proporsi come un’i-deale via del benessere. Da Chianciano a SanCasciano dei Bagni l’acqua è un filo conduttore che

indica importanti tappe del termalismo. Per chi pre-ferisce piaceri più saporiti dell’acqua c’è solo l’imba-razzo della scelta sulle strade del formaggio, dell’o-lio e del vino. Ma il vero viaggio è nel tempo: partedalla preistoria, passa dalla civiltà etrusca e dalRinascimento, fino alla società mezzadrile. Secoli distoria che hanno lasciato segni di grande suggestio-ne, e di trasformazione virtuosa. L’uomo ha modellato le città e le opere d’arte, maanche la natura: la bonifica della Chiana, zona palu-dosa, ci ha regalato la pace dei laghi di Chiusi eMontepulciano, a poca distanza dal Monte Cetona,belvedere naturale sulle Terre di Siena.

MUSEI

CHIANCIANO TERME

Museo civico archeologico delleacque

Museo della Collegiata

CETONA

Museo Civico per la preistoriadel Monte Cetona

Parco ArcheologicoNaturalistico di BelverdeArcheodromo

CHIUSI

Museo ArcheologicoNazionale

Museo Civico“La città sotteranea”

MONTEPULCIANO

Museo Civico e Pinacoteca Crociani

SARTEANO

Museo CivicoArcheologico

SINALUNGA

Antiquarium

TREQUANDA

Museo di Arte Sacradella ConfraternitaCastelmuzio

Museo della TerracottaPetroio

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MONTEPULCIANOSAN CASCIANODEI BAGNI

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INFORMAZIONI

VAL D’ORCIA

Val d’Orcia S.r.l.Via Dante Alighieri 33San Quirico d’OrciaTel. e Fax +39 0577 [email protected]

CASTIGLIONE D'ORCIA

Informazioni TuristicheVia San Giovanni 8Tel. +39 0577 888986

Informazioni TuristichePro LocoVia Fiume, 9Campiglia d'OrciaTel. +39 0577 872722

Pro Loco - Vivo d’Orcia

MONTALCINO

Informazioni TuristicheCosta del Municipio 1Tel. e Fax +39 0577 [email protected]

PIENZA

Ufficio TuristicoComunaleCorso Rossellino 30Tel. e Fax+39 0578 [email protected]

RADICOFANI

Informazioni TuristicheVia Renato Magi 59Tel. +39 339 1235906

Ufficio InformazioniPro LocoPiazza della Torre 3ContignanoTel. +39 0578 52062

SAN QUIRICO D'ORCIA

Ufficio InformazioniVia Dante Alighieri 33Tel. +39 0577 897211www.comunesanquirico.itufficioturistico@comunesanquirico.it

Ufficio TuristicoBagno VignoniTel. +39 0577 888975

ARTE DEL PAESAGGIOLa via Cassia, la strada che da Montepulciano corredolcemente verso Pienza, o quella che dal valicodella Foce si affaccia sui calanchi di Lucciolabella,sono le porte d’accesso della Val d’Orcia. Qui le

Terre di Siena acquistano una dimensione semplice-mente perfetta, nelle geometrie di un paesaggioimprevedibile, che si manifesta come una veraopera d’arte sempre diversa, a seconda del tempoe delle stagioni. Questa valle racconta l’anima piùautentica del territorio senese: le rocche, le terme,i vini prestigiosi in un paesaggio di dolci colline,dove tutto è armonia anche quando tutto sembraaspro e selvaggio. I cipressi si allungano verso ilcielo e accompagnano stradine di campagna surotte sconosciute. Le ombre bluastre degli alberisaranno la bussola per quei viaggiatori che vorran-no perdersi nella magia di quest’area.

MUSEI

CASTIGLIONE D'ORCIA

Rocca a Tentennano

MONTALCINO

Musei Civico eDiocesano d’Arte Sacra

Fortezza

Abbazia di Sant’Antimo

Museo del Vetro

PIENZA

Museo Diocesano

Museo Palazzo Piccolomini

TE.PO.TRA.TOS.Scene del TeatroPopolare tradizionale ToscanoMonticchiello

RADICOFANI

Parco “Città fortificatadi Radicofani”

CASTIGLIONED’ORCIA

MONTALCINO PIENZA RADICOFANI SAN QUIRICOD’ORCIA

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INFORMAZIONI

ABBADIA SAN SALVATORE

Ufficio InformazioniVia Adua 25 Tel. +39 0577 775811Fax +39 0577 [email protected]

PIANCASTAGNAIO

Uficio InformazioniPro LocoViale Garibaldi, 1Tel. +39 0577 [email protected]

MUSEI

ABBADIA SAN SALVATORE

Parco Museo Minerario

Museo di Oggetti Sacri

PIANCASTAGNAIO

Rocca

IL RESPIRO DEL VULCANOL’antico vulcano spento che domina l’ispidaMaremma e la poetica Val d’Orcia va a sfiorare ilcielo con la sua folta capigliatura di faggi e casta-gni e guarda da lontano colline e coste della

Toscana. Come tutti i vulcani l’Amiata conserva den-tro una forte energia, una forza che per secoli haplasmato la gente di questi luoghi: minatori, santi,eretici e pastori hanno consumato muscoli e suoledi scarpe su strade e sentieri che in silenzio siaggrovigliano nei boschi della montagna. La primavera è verde brillante, in autunno esplodo-no i rossi e i gialli dei boschi e comincia la “topseason” dei raccoglitori di castagne. Non ci sono dubbi, è la natura il forte richiamo diquesta terra ignorata dal grande turismo, ancorapadrona della sua profonda identità e caratterizza-ta dalla genuinità degli uomini di montagna.

ABBADIASAN SALVATORE

PIANCASTAGNAIO CASTIGLIONE D’ORCIA RADICOFANI

come arr ivare nel le terre di s iena

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Le Terre di Sienaamano farsi raggiungereda “viaggiatori lenti”.L’approccio con lameta prescelta richiedeuna scoperta consapevole, ragionata,attraverso le infinitesfumature che siincontrano per strada.

IN AEREO

Gli scali internazionalie nazionali più vicinisono:Roma, Milano,Bologna, Firenze, Pisa,Perugia.Siena è dotata di un piccolo aeroporto. Per informazioni:[email protected] di SienaInformazioni sui voli:tel. 0577 392226www.aeroportosiena.it

IN TRENO

E’ possibile raggiungerele Terre di Siena attraverso le linee ferroviarieMilano-Firenze-Chiusi-Roma e Genova-Pisa-Grosseto-Roma.Da queste due lineeprincipali si diramanoi bracci secondari e più suggestivi chepermettono di raggiungere le varielocalità sulle direttriciFirenze-Empoli-Siena,Chiusi-Siena eGrosseto-Siena.Per informazioni suorari e prezzi:www.trenitalia.itCall Center Trenitalia89.20.21

AUTOBUS

I collegamenti e glispostamentiall’interno delle Terre di Sienasono assicurati da:www.sienamobilita.it

Tra-Inwww.trainspa.it(Linee da e perFirenze e collegamentiall’interno della provincia)

Sitawww.sitabus.it(Linee da e perFirenze e collegamenti per la zona Nord dellaProvincia)

Ramawww.griforama.it(Linee da e perGrosseto e collegamentiper l’Amiata)

LFI, La FerroviariaItalianawww.lfi.it(Linee da e perArezzo e collegamenti per la zona Sud dellaProvincia)

Autostradalewww.autostradale.it(Linea da Milano eBologna perChianciano Terme eviceversa)

Sena S.r.l.www.sena.it(Linee da e perMilano, Bologna, Romae altre città italiane)

Marozziwww.marozzivt.it(Linee da e per laPuglia)

IN AUTO

Collegamenti dall’autostrada A1Milano-Roma-Napoli:

Uscita: Firenze Certosa,poi Superstrada FirenzeSiena

Uscita: Valdarno,poi Chiantigiana 408nel tratto Montevarchi-Gaiole-Siena

Uscita: Valdichiana,poi Raccordo BettolleSiena

Uscita: Chiusi –Chianciano Terme, poiS.S.146, S.R.2

maggiori informazioni in:www.autostrade.it

I principali collegamenti stradaliche attraversano il territorio sono:AutopalioSuperstrada: Firenze - Siena.Chiantigiana 222:Firenze-Siena.Chiantigiana 408:Montevarchi-Gaiole inChianti-Siena.S.S 223: Siena – Grosseto.S.R.2 Cassia: Firenze-Siena-Roma.

S.S 146: Chiusi-ChiancianoTerme-San Quiricod’Orcia.S.S 326:Siena-Bettolle.

COME MUOVERSINELLE TERRE DI SIENA

Troverete tutte leinformazioni per muoversi in treno,autobus o per noleggiare auto,minibus, motoscooterse bici su www.terresiena.it

CIRCOLAZIONE, PARCHEGGI, BUS TURISTICI

I più grandi centri storici delle Terre diSiena hanno normespeciali per la circolazione e ilparcheggio delle autoprivate e dei bus turistici. Per informazioni rivolgersi agli ufficituristici del territorio oconsultare la sezioneINFO dei Comuni nel portale www.terresiena.it

per saperne di p iù

LIVORNO

PISA

firenze

MASSA

CARRARA PISTOIAPRATO

LUCCA

AREZZO

GROSSETO

ISOLA D'ELBA

GENOVA A11

BOLOGNA/MILANO A1

ROMA/NAPOLI A1

PARMA/MILANO A15

CHIANCIANO TERME

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APT Siena

Informazioni e Servizi TuristiciPiazza del Campo 56Tel. +39 0577 280551Fax +39 0577 [email protected]. +39 0577 280551fax +39 0577 [email protected]

Sede Via dei Termini 6 - Siena Tel. +39 0577 42209 Fax +39 0577 281041 [email protected]

APT Chianciano Terme Val di Chiana

Informazioni e Servizi TuristiciPiazza Italia 67Tel. +39 0578 671122-23Fax +39 0578 [email protected]

Sede Via Sabatini 7 - Chianciano TermeTel. +39 0578 67111Fax +39 0578 [email protected]

Realizzazione

Apt Siena, Apt Chianciano Terme Val di Chiana

Progetto editoriale

Fiorenza Guerranti, Simone Marrucci

Redazione

Luigina Benci, Maria Chiara Ponzuoli, Luciano Pucello

Testi

Enrico Caracciolo, Alessandro Falassi, Simone Marrucci, Luigi Pagnotta

Progetto grafico e direzione creativa

Claimcommunication

Foto

Bruno Bruchi, Enrico Caracciolo, Fabio Lensini,

Galliano Passerini, Sandro Santioli

Stampa

Nidiaci Grafiche, San Gimignano

Terre di Siena