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Metodologia della ricerca
GRUPPO 2
Scarpa SilviaFranzoi Marika
Dario NadiaCodogno
SimonettaCasiero Antonia
Ricerca:
METODO QUALITATIVO
E
METODO QUANTITATIVO
Introduzione
Per lungo tempo nel campo della ricerca educativa si è posto l’accento sulle differenze tra la ricerca qualitativa e quantitativa in educazione. E’ bene sottolineare però che negli ultimi anni si è assistito ad un uso integrato di entrambe. Quando tuttavia ci si concentra sulla distinzione tra ricerca qualitativa e quantitativa, si entra nell’ambito della scelta paradigmatica che colui che fa ricerca opera ancor prima di avviare lo studio: concezione della realtà di indagine, strategie da adottare per rilevare dati, modalità di analisi e interpretazione. Esito evidente delle scelte è la focalizzazione dello studio su dati quantitativi (numerici) o qualitativi (materiale verbale o iconico).
DIFFERENZE TRA METODO QUANTITATIVO E QUALITATIVOMETODO QUANTITATIVO Variabile METODO QUALITATIVO
Utilizza tecniche e procedure che privilegiano forme di rilevazione e di trattamento dati basati sull’uso della statistica
METODO Ricorre a strumenti di analisi meno formalizzate
Matematizzata delle procedure scientifiche
VALUTAZIONE “raccontata” in grado di cogliere aspetti non quantificabili né formalizzabili
Mentalità scientifica: ci si interessa ai risultati, agli effetti, ai fatti
SOSTRATO (AMBIENTE/CONTESTO)
Mentalità filosofica: ci si preoccupa dei principi, delle categorie, delle idee direttive.
Spiegare, descrivere, prevedere eventi osservabili
OBIETTIVO Comprensione profonda del soggetto che si indaga
Creazione di nuove teorie o modelli
FINALITÀ Comprendere la realtà educativa indagata e approfondirne la specificità
Scandito in tutte le sue tappe (rigido): prima, durante, dopo
Procedimento Viene scandito in itinere ed è flessibile. Si pone attenzione alle eccezioni, all’autenticità, alla specificità.
Scelto a campione tra un gruppo di persone con criteri che permettano la generalizzazione dei risultati
Oggetto dell’indagine
Scelto in base al fenomeno studiato
Effettuata tramite strumenti rigidi che permettano lo studio dell’oggetto in modo rigoroso. Sistematica
Modalità di rilevazione
Flessibile, aperta al cambiamento
Sperimentale Ricerca Azione; etnografica; di formazione
E’ possibile rappresentarli graficamente
Risultati Li si rappresenta attraverso forme di linguaggio narrativo. Si basano sul resoconto del ricercatore
FARE RICERCA è
pensare in maniera riflessiva
Modelli di ricerca qualitativa Ricerche di base
Concept test
Brand image
Ricerche creative
Customer satisfaction
Ricerche di opinione presso gli opinion leaders/makers
DISAGIO: QUALE RUOLO HA?
• Ricerche di base: somministrare un questionario strutturato con domande chiuse finalizzato a constatare il grado di disagio che i ragazzi vivono e devono affrontare nella loro QUOTIDIANITA’.
• Concept test: progettare un incontro o più incontri laboratoriali che attraverso attività di condivisione e role - play permetta di affrontare anche, emozionalmente, il disagio adolescenziale, affinchè i ragazzi ne prendano coscienza. Lavorare sulla presa di consapevolezza per evitare di caderci.
• Brand image: creare uno spazio ad hoc finalizzato all’ascolto attivo ed empatico dei ragazzi in difficoltà. Creazione di un volantino la cui immagine riassuma il servizio offerto accompagnata da uno slogan che attiri l’attenzione e facile da ricordare.
• Opinion leader: formazione di un gruppo di professionisti formati nel settore con i quali riunirsi mensilmente per constatare la validità del progetto, confrontarsi, valutare i punti di forza e quelli di debolezza e, se necessario, reindirizzare il progetto.
• Customer satisfaction: somministrare un questionario a fine anno volto a testare la soddisfazione del cliente (anche in termini di benessere) valutare, alla luce dei risultati, l’eventuale attivazione l’anno successivo con le stesse modalità o con dei cambiamenti volti a migliorare il servizio.
Ricerche di base
E' lo studio della categoria concettuale in relazione alla percezione che ne manifestano i soggetti della ricerca, quindi tiene in considerazione i bisogni, gli atteggiamenti e i comportamenti di uso e le interpretazioni.
Titolo della ricerca: Prevenire il disagio e i
comportamenti devianti
Finalità: questa ricerca ha lo scopo di fotografare il disagio (familiare, relazionale, personale) che gli adolescenti vivono nella loro quotidianità, portando l’attenzione sull’importanza dell’ascolto empatico volto a comprendere il come lo vivono, il come lo affrontano e quale ricaduta ha sull’apprendimento a scuola.
Tecniche di rilevazione
Questionari ad hoc sul disagio giovanile. E’ stato scelto questo strumento in quanto la ricerca è in fase iniziale.Attendibilità e validità: essendo il questionario strutturato con domande a risposta chiusa, rende possibile l’elaborazione statistica dei dati
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