Introduzione al corso - Università di Cagliaripisano/CA_IntroduzioneCorso_2011Ver1.pdf · TESTI DI...

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Controlli automatici 1 Ing. Alessandro Pisano [email protected] Introduzione al corso

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Controlli automatici

1

Ing. Alessandro Pisano

[email protected]

Introduzione al corso

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CONTROLLI AUTOMATICI

A.A. 2010-2011PROGRAMMA DEL CORSO

Richiami. Significato e parametri di una funzione di trasferimento. Stabilità. Teoremi fondamentali della Trasformata di Laplace. Criterio di Routh-Hurwitz. Parametri e andamenti tipici della risposta al gradino per sistemi semplici [BolzernCapitoli 1, 2, 4, 5, 6, 9]

Luogo delle Radici. Significato e regole di tracciamento. Taratura del luogo. Equazione dei punti dopppi. Angoli di partenza e di arrivo. . [Bolzern Capitolo 12]

Sospensioni attive e passive per auto veicoli. Generalità. Modelli quarter car, half car, e full car. Analisi dinamica di sospensioni attive. Miglioramento del confort e controllo dell’assetto. Sospensioni semi-attive. [Appunti lezione,. Bolzernparagrafo. 19.3].

Specifiche a regime. Sistemi di tipo 0,1 e 2. Precisione a regime e reiezione dei disturbi. Attenuazione di disturbi sinusoidali. [Bolzern Capitolo 12]

Specifiche transitorie. Legami tra specifiche a ciclo chiuso e a ciclo aperto. Sintesi per tentativi. Reti correttrici anticipatrici, attenuatrici e a sella. Diagrammi universali. [Bolzern Capitolo 11]

Sistemi con ritardi finiti. Esempi. Stabilità a ciclo chiuso. [Appunti lezione]

Sintesi mediante Luogo delle radici. Sintesi mediante regolatori PID. Regole di taratura. Configurazioni PI-D ed I-PD. [Bolzern Capitoli 12, 14]

Strutture di controllo avanzate. Predittore di Smith. Schemi anti wind-up. Controllo in cascata. Controllo feedforward. Compensazione di disturbi misurabili. Model-following. Controllo con override. [ Magnani capitolo 8]

Diagrammi P&I. [Magnani, appendice A.1]

Esercitazioni al calcolatore (matlab-simulink) e prove sperimentali in laboratorio.

TESTI DI RIFERIMENTO

P. Bolzern, R. Scattolini, N. SchiavoniFondamenti di controlli automatici, terza edizioneMcGraw Hill,2008.

G. Magnani, G. Ferretti, P.Rocco,Tecnologie dei sistemi di controllo, seconda edizioneMcGraw Hill,2007.

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http://www.diee.unica.it/~pisano/infoit.html

Didattica->Controlli automatici (ing Meccanica)

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Modellistica

La disciplina per mezzo della quale si ricavano opportune relazioni matematiche che rappresentano il funzionamento di fenomeni fisici

Equazioni differenziali (ordinarie o alle derivate parziali)

Equazioni alle differenze

21 kykyky ,...2,1,0k

Modelli discreti “a eventi” (automi)

tFkxxBxM 2

2 ,,

x

txQD

t

txQ

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Fenomeno fisico Sistema dinamico

Grandezze di interesse

Variabili del sistema

“Cause”

“Effetti”

Ingressi

Uscite

7

Sistemi dinamici

Un sistema dinamico si interfaccia con il “resto del mondo” per mezzo di una serie di variabili, che definiremo di ingresso, ed altre che definiremo di uscita.

Definiamo di ingresso le variabili con cui dall’esterno si influenza ilcomportamento del sistema, e di uscita le variabili fisiche di interesse per ilcontrollo.

La relazione che sussiste tra variabili di ingresso e di uscita è di causa-effetto.

Possono intervenire ingressi non controllabili (disturbi), che possono essere misurabili o no

variabili disturbantid

8

Sistemi dinamici: esempi

9

Si dicono SISO (Single Input Single Output) i sistemi con ingresso e uscita scalare, genericamente MIMO (Multiple Input Multiple Output) gli altri.

Si dicono lineari tempo-invarianti (LTI) i sistemi descritti da equazioni differenziali lineari a coefficienti costanti.

Oscillatore meccanico: SISO, lineare

Pendolo: SISO, non lineare

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Modellistica di un circuito elettrico

Consideriamo un filtro passa-basso RC

+Vin Vout

tVtVtVRC inoutout Equazione differenziale

Alessandro Pisano - [email protected]

Ipotesi di lavoro Comportamento lineare della resistenza e del condensatore

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Modellistica di un processo termico

Consideriamo un sistema termico rappresentato da un volume V circondato da unaparete e contenente un fluido

Sia Te(t) [K] la temperatura esterna alla parete, Tf(t) [K] la temperatura del fluido interno al volume, e q(t) [J/s] una sorgente di calore interna al volume. Sia Cf [J/K] la capacita termica del fluido, e sia Kie (J/K s) il coefficiente di scambio termico tra interno ed esterno.

tT f tTe tq

tTtTKtqtTC feieff

Alessandro Pisano - [email protected]

Legame I/O

Ipotesi di lavoro Comportamento lineare dei fenomeni di accumulo di energiatermica nel fluido e scambio termico interno-esterno

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Complichiamo il modello

Trattiamo in maniera distinta gli accumuli termici nel volume e nella parte di contorno. Definiamo quindi un modello più complesso che mi fornisca anche l’evoluzione temporale della temperatura della parete Tp(t).

Cf [J/K] è la capacita termica del gas interno al volumeCp [J/K] è la capacita termica del materiale che costituisce la pareteKip [J/K s] è il coefficiente di scambio termico tra l’interno del volume e la parete. Kpe [J/K s] è il coefficiente di scambio termico tra la parete e l’esterno.

tT f tTe tq

tTptemperatura della parete

tTtTKtqtTC fpipff

tTtTKtTtTKtTC fpippepepp Legame I/O

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Il ruolo dei sistemi di controllo automatico

Un sistema di controllo automatico deve garantire il correttofunzionamento del “sistema” in tutte le condizioni operative previste

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ELEMENTI COSTITUTIVI DI UN PROBLEMA DI CONTROLLO

• SISTEMA DA CONTROLLARE, S (modello)

• variabili di ingresso:

• variabili di uscita:

• COMPORTAMENTO DESIDERATO

S

u = variabili di controllo (manipolabili)

d = disturbi (non manipolabili, talvolta misurabili)

z = variabili controllate

y = variabili misurate

• z(t) r(t) ( r = riferimento = uscita desiderata )

u

y

z

d

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Orologio ad Acqua di Ktesibios (270 AC)

Klepsydra (ladra d’acqua)

La genesi dei controlli

16

Orologio ad Acqua di Ktesibios (270 AC)

17

Orologio ad Acqua di Ktesibios (270 AC)

18

Sistema automatico di puntamento

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Regolatore di Watt

20

Regolatore di Watt

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COMPONENTI DEI SISTEMI DI CONTROLLO MODERNI

• Componenti base

• Dispositivi di misura (sensori)

• Unità di elaborazione (controllo)

• Dispositivi di attuazione (attuatori)

• Altri componenti

• Sistemi di comunicazione fra unità di

controllo, sensori e attuatori

• Interfaccia uomo-macchina per interazione

con operatore)

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Struttura tipica di un sistema di controllo

Sistema di Controllo in Retroazione Regolazione della temperatura in un ambiente

Tutti i blocchi presenti nello schema precedente (Impianto, Attuatore, Regolatore, Sensori, Controllore) sono a loro volta sistemi dinamici, non di rado controllati

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Sintesi di sistemi di controllo in retroazione

Assegnato un andamento desiderato ydes della variabile di uscita (riferimento, o set-point), si deve progettare un controllore che ne assicuri l’”inseguimento” entro limiti “accettabili”

- In presenza di disturbi- In presenza di incertezze sui parametri fisici

S

u

y z

d

desy

Controllore

e

sistemi di regolazione vs. sistemi di asservimento.

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ESEMPIO

Regolazione di temperatura in un ambiente

Ta

P(α)

Te

Ti, αT

• z = T (temperatura media dell’ambiente)

• u = α (apertura della valvola che regola la portata P dell’aria immessa a temperatura Ti)

• d = Te (temperatura esterna)

• y = Ta (temperatura aria estratta)

• r = 23°C (temperatura desiderata)

Controllore

r

Ta

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Controllo del livello di un serbatoio

h= livello del serbatoio h*=set-point

qi= portata volumetrica di fluido in ingresso al serbatoio

qu= portata volumetrica di fluido in uscita dal serbatoio

Att. Pneum.

/

Controlloregalleggiante

qu

qi

h*

h

o

condotta

ESEMPIO

26

Impianto di sollevamento

ESEMPIO

2

1

27

Si controlla la marcia e l’arresto della pompa utilizzando tipicamente due misure ON/OFF di livello nei serbatoi.

B1

A1

1

Logiche “booleane”

28

Rappresentazione dei sistemi di controllo: i diagrammi P&I

29

Impianto solare termodinamico “ESTATE-LAB”

Diagramma P&I

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Verrà modellato e controllato un sistema idraulico sperimentale, interfacciato con un PC e gestito mediante Matlab-Simulink.

Scrittura del modello matematico

Identificazione dei sensori

Identificazione delle elettrovalvole e

delle valvole manuali

Identificazione della pompa

Confronto con i dati sperimentali

Simulazione e realizzazione di

loop di controllo

Esercitazioni in laboratorio

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a

w

H

V(t) = volume di liquido contenuto nel serbatoio (in m3)

tawHtV H(t) = livello del liquido nel serbatoio (in m)

Serbatoio a sezione costante rettangolare

portate volumetriche in ingresso ed in uscita dal serbatoio (in m3/sec)

tqi

tqu

tqi tqu

tqtqtV ui tqtqtHawtV ui

tqaw

tqaw

tH ui

11

32

H

V(t) = volume di liquido contenuto nel serbatoio (in m3)

H(t) = livello del liquido nel serbatoio (in m)

Serbatoio a sezione rettangolare variabile

portate volumetriche in ingresso ed in uscita dal serbatoio (in m3/s)

tqi

tqu

tqi tqu

w

b c

maxH

tqtqtV ui

r

portate volumetriche in ingresso ed in uscita dal serbatoio (in m3/sec) tqi tqu

Eq. di bilancio

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H

Serbatoio a sezione rettangolare variabile tqi

tqu

w

b c

maxH

tcwHtHH

bwtV 2

max2

r wH

crtV2

2

H

r

H

b

max

HH

br

max

tHcwtHH

bwtV

max

tqtq

cwtHH

bwtH ui

max

1

c

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MATLAB-SIMULINK

35

MATLAB-SIMULINK

ESEMPIO Regolazione di impianti “turbogas”

per la produzione di energia elettrica

Propulsori per aerei a reazione

(TURBOFAN ENGINES)

Propulsori per veicoli sportivi

Propulsori per grosse navi

Turbine a Gas – Usi civili

Turbine a Gas – Usi industriali

Produzione di energia elettrica

Compressore

Camera di combustione

Turbina a gas

Alternatore

Recupero

Impianti a ciclo combinato

A. Pisano - DIEE, Cagliari University

Impianti a ciclo combinato

Aspirazione aria

A. Pisano - DIEE, Cagliari University

Compressore,

camera di combustione e

generatore sincrono

Impianti a ciclo combinato

A. Pisano - DIEE, Cagliari University

Produzione di vapore dal calore

residuo dei fumi di scarico

Impianti a ciclo combinato

Potenza elettrica istantanea immessa in rete (tracking)

Temperatura dei gas di scarico (limitazione)

Velocita angolare del gruppo compressore-alternatore (regolazione)

Portata di aria aspirata

(variata tramite le Inlet Guide

Vanes, IGV)

Portata di combustibile

(immesso in camera di combustione)

Variabili di uscita

Variabili di ingresso (modificabili)

Modelli e metodologie innovative per il controllo, la diagnostica e la gestione di impianti

termoelettrici combinati gas-vapore in condizioni operative fortemente variabili e perturbate

Strumento di verifica

Modello Simulink validato, realizzato da Ansaldo Energia

Progetto di ricerca (UNICA;UNIGE;AEN;CRS4;)CNR;ISAB;CRIS

Fuel/IGV controller

TF

TFPEL

Molte variabili da controllare simultaneamente….

Principali problemi

Taratura complicata per sistemi con molti anelli di controllo

Gestione dei transitori

Nella moderna pratica industriale si impiegano

dei dispositivi di controllo denominati “Controllori PI” (Proporzionali-Integrali)

Deterioramento delle prestazioni al variare delle

condizioni di lavoro dai valori nominali

Saturazione degli attuatori

- Logiche PI con “anti wind-up”

Controllo non lineare robusto

Simulink model of a 400 MW combined cycle power plant

occhio (era 10)

TURBOGAS

COMPRESSORE

PLENUM

CAMERA DI

COMBUSTIONE

TURBINA

9

W_comb

8

W_aria

7

PotenzaLORDA

6

P_2

5

P_3

4

T_4

3

T_3

2T_2

1

Potenza

giriT_3

P_3

M_tur

R_f

n_giri

Pot_tur

T_4

Sum2

Sum1

Sat_oil

Sat_comb

Sat_Ng

M_aria

T_2

P_3

T_3

M_cc

T_2'

P_2656

M_nom1

b_fumi

Goto6

a_fumi

Goto5

potenze_a_display

0.1-1e-3*u

Fcn

Display7

Display1

Display

M_comb

M_aria

a_f umi

b_f umi

Coeff. a , bM_oil

M_gas_pilot

M_gas_dif f

M_gas_pmx

PCI_dif f

PCI_pmx

M_cc

T_2'

T_3

P_3

M_tur

R_f

numero giri

betanom

igv

DP_asp

M_nom

P_2

M_aria

T2

Pc

17

Beta_nom

9

PCI_pmx

8

PCI_diff

7

M_gas_pmx

6

M_gas_diff

5

M_gas_pilot

4m gas

3IGV1

2giri1

1m_oil

Modello estremamente dettagliati di tutte le componenti e i relativi processi fisici in gioco

Validato mediante confronto con misure sull’impianto reale

IGV controller

Tf

Produce il set-point per l’angolo delle IGV (che viene inviato al relativo sistema di controllo di “livello inferiore”) sulla base della misura della temperatura dei gas di scarico.

Contiene controllori PI (con logica anti wind-up)

Fuel controller

Produce il set-point per la portata di comblustibile da immettere in camera di combusitone sulla base della misura della potenza elettrica istantanea, della velocia di rotazione, e della temperatura dei gas di scarico.

Contiene controllori PI (con logica anti wind-up)

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Algoritmo “SuperTwisting”

sgnsgn wu

Ik

u

W

1

1

u

Versione “robusta” del controllore PI

Un diverso algoritmo sostituisce i regolatori PI

STW PI

A. Pisano - DIEE, Cagliari University

Risultati delle simulazioni

Set-point di potenza [100 250 MW]

PI

STWPI

Potenza elettrica richiesta e potenza effettivamente fornita

Risultati delle simulazioni

Transitori di potenza più rapidi con l’algoritmo STW

Risultati delle simulazioni

PI

STWPI

Regolazione più pronta e miglior controllo della temperatura dei fumi di scarico

Risultati delle simulazioni