Intraducibili Per Camilla

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  • 1. Seminario: Esistono gli Intraducibili? (marzo-maggio 2009) Le parole della Verit/verit in russo: il discorso estetico nellOttocento Michaela Bhmig(19 maggio 2009)Premessa1. realia: colorito locale/nazionale e immagine/quadro del mondo(nella traduzione, salvo i casi di parole entrate a far parte dellessico italiano, si produce un esotismo o qualche cosa che,senza un ingombrante apparato di note, rimaneincomprensibile)- nomi propri (Lev Tolstoj, La morte di Ivan Ili, nome deipi comuni + patronimico)- abitazione (izb [russo] = sba o zba [ital.])- abbigliamento (kosovortka = tipica camicia russa dalcolletto alto con abbottonatura laterale; lpot [sg.], lpti [pl.]= scarpe di fibra di tiglio, salice, betulla, indossata dallapopolzione contadina, indice di ceto sociale; tulp = pellicciagrezza, sorta di montone rovesciato, indossata dinverno sopragli abiti normali per lunghi tragitti in slitta, indice dicondizioni climatiche e modalit di vaggio)- cibo e bevande (kaa = polenta; kvas = bevanda analcolicaa base di pane fermentato)- oggetti duso (samovar)- abitudini, costumi (chaeptie = il bere il t, abitudinetipicamente russa con valenze sociali)- pesi e misure (verst [russo] = vrsta [ital.] equivalente a1067 m., pud = 16,38 kg)- soldi (rubl = rublo)- giochi, danze (trepk)- feste e ricorrenze (koljad = antico rito di Natale ucraino ebielorusso; koljdka = canzone rituale natalizia edincantesimo in Ucraina e Bielorussia)- personaggi mitologici (ruslka = ondina, sirena, ma consue peculiarit specifiche)- piante (brusnka = uva di monte, mirtillo rosso, usata perprodotti domestici [confetture, succhi, ecc.] e di medicinapopolare)- animali (lajka = cane eschimese [da slitta], husky; mentrela voce inglese husky, derivata dallo eschimese [Esky,

2. 2abbreviazione di Eskimo], accreditata nel lessico italiano,lajka non lo ; adottando la traduzione riportata dalvocabolario russo-italiano, le slitte russe sarebbero pertantotirate da cani eschimesi, senza considerare il fatto che lajka un cane non solo da slitta, ma anche per la caccia grossa)2. proverbi/modi di dire/frasi idiomatichediversi campi semantici (tratti dalla flora o fauna o ancheriferiti a usi e convinzioni): a volte si trova una traduzionequasi letterale, altre volte una traduzione equivalente (che, conparole diverse, rende lo stesso significato), altre ancora ilmodo di dire talmente legato alla mentalit di unareageografica da risultare inttraducbileNon c rosa senza spine (Net rozy bez ipov)Tra il dire e il fare c di mezzo il mare (Obeannogo trigoda dut, lett: Quello che stato promesso si deve aspettaretre anni)Piange il morto e frega il vivo3. tradizioni poetiche con il loro repertorio di metri (nella versificazione russa: tetrapodia o pentapodia giambica, in quella taliana = endecasillabo), schemi di rime (nella poesia russa: rime, in quella italiana: verso sciolto), figure retoriche e stilistiche, lessico (es.: i primi traduttori italiani di Pukin ritenevano di dover abbellire i suoi versi per renderli poetici)4. parole-concetti russi esemplari e indicativi dellimmagine o del quadro del mondo; il problema traduttorio comincia quando siamo in presenza di due parole (e, quindi, di due concetti) nella lingua di partenza e solo di una parola-concetto in quella di arrivo: vlja = 1) libert; ma anche 2) volont; cfr. na vole = (pop. ant.) = allaria aperta; cfr. anche dat volju svoim uvstvam = dare (libero) sfogo ai propri sentimenti svobda = libert in contrapposizione alla schiavit; di chi non prigioniero; svoboda si usa per libert democratiche: libert di circolazione, libert di stampa/parola, libert di riunione, libert di religione, ecc. stina (che forse deriva dal pronome latino iste = pronome dimostrativo della 2a persona) = verit, il vero; istina, relativa allaspetto ontologico, designa, da una parte, lesistente, tutto ci che (la realt oggettiva), ma rinvia, dallaltra (soprattutto nel russo moderno), allambito trascendente, riservato alla religione, allarte e alla filosofia, per cui assume il valore di verit assoluta ed uno degli ideali pi alti dellumanit, posto sullo stesso piano del bene e del bello; in ambito gnoseologico istina intende lidentit tra concetto e oggetto della conoscenza (tra pensiero ed essere) e si esprime nel giudizio logico (oggettivo), in cui lenunciato 3. 3 coincide con la realt delle cose; prvda = 1) verit, il vero (nel senso di istina); 2) giustizia; pravda appartiene allambito della prassi, cio della morale e delletica, della giustizia e del diritto; parole imparentate: pravo = diritto, legge; pravilo = regola, norma; pravilnyj = corretto, giusto, regolare, vero, corrispondente alla verit, giusto, corrispondente a giustizia; pravyj = destro, pravot = giustezza, ragione; pravtel = governante, reggente; pravdvost = veridicit; pravdvyj = veridico; prvednost = giustizia, santit cfr. Russkaja pravda (codice giuridico russo dellXI sec., conservato in copie dei secc. XIV e XV) Pravda (giornale del partito comunista bolscevico) pravda istina messa in pratica, trasformata per cos dire in azione; pravda si esprime in un giudizio di valore (soggettivo) sulle cose, per cui una chiave per comprendere, ma anche per conferire senso alla realt; pravda rappresenta la via e i mezzi (pratici: giuridici, artistici, ecc.) che portano alla rivelazione della verit nel senso di istina e ne garantiscono la realizzazione concreta nelletica o nellestetica; in altre parole, istina ci che esiste empiricamente o teoricamente e viene conosciuto come tale, mentre pravda, che ne la realizzazione pratica, rivolto verso ci che dovrebbe essere e viene legittimato dalluomo o da una istanza superiore (creata e invocata dalluomo a giustificazione delle regole che si d) [sono le stesse esigenze che, nella seconda met dellOttocento, la critica cosiddetta democratica russa solleva nei riguardi dellarte realistica] pravda, contrariamente a istina, pu assumere, grazie allaggettivazione, forme comparative o anche superlative: possibile parlare di istnnaja pravda (vera verit), mentre il contrario (pravdvaja istina) non si usa se non in una accezione con sfumature ironiche5. esempio pratico dello sviluppo e dellalternanza tra istina e pravda nel percorso della critica darte russa nellOttocento nel passaggio dallestetica classicista e romantica (fine Settecento/inizio Ottocento e primo terzo dellOttocento) alla poetica del realismo che domina incontrastato nella seconda met del secolo, a istina subentra pravda (verit) con lepiteto fisso chudestvennaja (artistica) lalternanza tra le due parole (istina e pravda) con il loro diverso campo connotativo segna le cesure nel discorso estetico russo dellOttocento con i relativi cambiamenti nei dettati estetici, nellevoluzione dello stile e nellorientamento del gusto in campo estetico, il concetto di istina (che, come abbiamo constatato, poggia sulla concordanza del concetto con loggetto di un atto conoscitivo o di un giudizio) pu essere inteso come identit tra immagine/ riproduzione/descrizione e oggetto raffigurato, per cui trova il suo posto in una concezione dellarte che si basa sul principio della mimesi, senza con ci intendere un passivo naturalismo, ma conservando laspirazione a un 4. 4 (implicito) ideale artistico superiore; lestetica del classicismo e del romanticismo, che si preoccupa dellequilibrio tra verit o vero e bello, imitazione della natura/del vero e (astratta) idealizzazione, usa il concetto di istina nel senso di imitazione del vero/della natura; istina sinonimo di naturalezza o natura/reale/vero nella doppia accezione di realt sensibile (ci che esiste) e realt riprodotta nellarte; istina nellarte si distingue per, da una parte, da tutto quanto piatta imitazione e, dallaltra, da ogni abbellimento artistico/ artificiale/artificioso o astrattamente ideale; la vera opera darte scaturisce solo dallequilibrio tra verit/vero (istina) e arte, bellezza/bello, ideale; il bello/bellezza diventa verit ideale se, oltre alla coincidenza tra espressione e quanto si esprime (tra riproduzione e quanto riprodotto), include anche un principio superiore (per lo pi divino)[ larmonia intesa dai romantici tra verit (istina) e arte potrebbe essere definita con il concetto di ideale concreto, sintesi tratta dalla filosofia dellarte di Schelling tra natura sublimata e spirito espresso in una forma plastica] il passaggio a (chudestvennaja) pravda avviene, come abbiamo gi detto, intorno alla met degli anni 50 dellOttocento, quando il concetto di verit artistica diventa uno dei temi centrali nel discorso estetico e nel dibattito sul realismo nellarte se istina legittima la funzione mimetica dellopera darte, mirando nel contempo anche a una sorta di ideale artistico, il giudizio di valore implicito in pravda ne fa il concetto centrale in una concezione dellarte che allopera darte assegna non solo una funzione riproduttiva del reale/vero, ma anche quella di spiegare il reale e di darne un giudizio; lartista (scrittore, pittore) realista pertanto chiamato a impegnarsi nella creazione di unarte che non solo riproduca la realt, ma spieghi la vita e la giudichi la chudestvennaja pravda, situata tra realt e sua interpretazione, tra impressione sensibile e fantasia artistica, tra imitazione/ riproduzione/copia della natura e creazione artistica, contenuto e forma, si raggiunge con una interpretazione critica della realt o, nelle versioni pi alte, grazie a una visione (data solo allartista ispirato) che non si ferma allapparenza, ma penetra nella sostanza delle cose: lartista realistico aspira alla verit come istina, per realizzarla (o addirittura rivelarla) praticamente nellopera darte come pravda; lartista colui che cerca la verit, mentre la creazione artistica un servizio reso allumanit; si arriva cos a una singolare e molto caratteristica fusione di aspirazioni religiose e rivoluzionarie pravda assume pertanto il significato goethiano di verit artistica (Kunstwahrheit), mentre istina rimane conservata nel significato di realt naturale (Naturwirklichkeit) ernysevskij, uno degli esponenti di spicco della cosiddetta critica democratica, rifacendosi a Hegel, sostiene che non esiste una verit 5. 5 astratta, ma solo una verit concreta; cita poi Belinskij, il capostipite della critica democratica, il quale riteneva che la verit fosse pi importante della fantasia, per cui avrebbe trasferito lideale della verit nella realt, giudicando matura solo quellarte che incarnasse la verit nella realt o rappresentasse la realt nella sua verit; secondo ernysevskij, in questo modo si supera la concezione idealistica dellarte, il cui ideale supremo era la bellezza, a favore delle esigenze pratiche di verit (pravda), amore e miglioramento della vita di tutti i giorni la parola pravda, contrariamente a istina, non quasi mai usata da sola, ma con vari epiteti: verit bella [izjanaja pravda], verit geniale [genialnaja pravda]; verit creativa [tvoreskaja pravda], verit superiore, non falsa/ipocrita [vysaja, nelicemernaja pravda], verit poetica [poetieskaja pravda]; si presenta pertanto come verit sublimata dallarte, rappresentazione veritiera della realt legittimata dallestetica il concetto di pravda si articola nella critica darte (uscita dalla penna dei pi grandi scrittori russi della seconda met dellOttocento) nelle prese di posizione sulle nuove correnti artistiche improntate al realismo che esige che letteratura e arte figurativa si confrontino con la realt russa per darne una interpretazione insieme veritiera e critica (massima attenzione per il dettaglio autentico, senza abbellimenti di sorta, ma implicito o esplicito giudizio sociale o ideale) la critica darte focalizza la sua attenzione intorno alle raffigurazioni, soprattutto nellarte figurativa, di episodi del Nuovo Testamento, rese con uno stile sobrio, e alle immagini di un Cristo umanizzato (che incarna e annuncia la verit nel senso di istina); queste immagini nascono sotto linfluenza di La vita di Ges dello hegeliano di sinistra David Friedrich Strauss e della Storia delle origini del Cristianesimo dello storico delle religioni Joseph Ernest Renan, che descrivono Ges nella sua dimensione terrena, mentre gli episodi del Nuovo Testamento sono visti come scene di un dramma umano; nei dipinti storici con soggetto religioso si ravvisa la possibile fusione di realt e verit per i pi grandi scrittori realisti, come Gonarov o Dostoevskij, importante la componente religiosa nella creazione artistica (per Gonarov un artista deve avere non solo fantasia e spirito, ma anche fede); essi non condividono la raffigurazione piattamente realistica o, meglio, naturalistica, di soggetti (non solo) religiosi, ma cercano lafflato spirituale che per non devessere esplicita professione di fede, n idea preconcetta imposta alla rappresentazione artistica questi scrittori, che nei loro scritti cercano di definire la verit artistica [ora solo come chudoestvennaja pravda], propongono una organizzazione stratificata e gerarchica della verit artistica, che nellopera darte si manifesta a diversi livelli: verit naturale [estestvennaja pravda], limitata al mondodellapparenza, del caso e del transitorio e quindi verit non artistica, 6. 6menzogna, o anche verit fotografica [fotografieskaja pravda], riservata alla daguerreotipia e alla fotografia, che nellarte non altro che menzogna ed quindi da rigettare verit effettiva [pravda dejstvitelnaja] che laspetto pi basso,meccanico, imprescindibile, nullaltro che il materiale e mezzodellarte, in una parola, lalfabeto e lortografia verit superiore [vysaja pravda] che si raggiunge non conlistruzione accademica, ma con la cultura generale, fatta diconoscenze, esperienze, riflessioni, o anche verit artistica [chudoestvennaja pravda] che, conoscendo lamisura, rifugge sia dalla riproduzione fotografica che dagli effettiesagerati, per penetrare nellessenza delle cose e quindi scoprire laverit autentica [nastojaaja pravda]; solo questo tipo di veritgarantisce la qualit artistica di unopera darte; si giunge cos a unrealismo della sostanza che si manifesta nella perfettacorrispondenza tra contenuto e forma; questo realismo esteticamentevalido rappresenta il presente o il passato in una forma sublimata, percui riconosciuto come vero e, soprattutto, giusto; il mediatore trarealt e verit, il filtro che separa laccidentale dal sostanziale, iltranseunte dalleterno, lartista che deve guardare non solo con gliocchi del corpo, ma anche con quelli dellanima, con locchio dellospirito Per Dostoevskij la realt cos com non esiste e non mai esistita, dato che luomo percepisce la natura [la storia] cos come si riflette nella sua idea, dopo essere passata attraverso i suoi sentimenti, per cui lartista deve confidare pi nel suo ideale che nella realt che ha davanti, dato che anche lideale una realt Anche per Gonarov, nellarte, loggetto non appare di per s, ma solo nel riflesso della fantasia Lesempio classico per spiegare la verit artistica la pittura storica con un soggetto religioso che permette di definire il realismo come movimento che concilia la riproduzione fedele di fatti, personaggi e oggetti con esigenze ideali, senza per essere professione di fede o espressione di idee preconcette; riprodurre artisticamente questo complesso equilibrio possibile solo per un artista chiaroveggente [hellsichtig] che unisca fantasia, spirito e sentimento (= intuizione o ispirazione) e riesca a enucleare, grazie a un processo di generalizzazione e tipizzazione, lunico momento essenziale e significativo tra tanti altri meno importanti, giungendo cos alla verit artistica che rifugge dal naturalismo piatto, ma anche da ogni tendenza extra-artistica Secondo Gonarov a questa verit autentica [nastojaaja pravda] si avvicina solo lartista che, al genio, unisce un impulso cos forte come la fede cristiana, arrivando a raffigurazioni come la Madonna Sistina di 7. 7 Raffaello, che per Gonarov rappresenta una delle realizzazioni pi alte della verit artistica [Altri scrittori, ormai sullo scorcio del secolo, parlano di realismo artistico sempre a proposito di raffigurazioni di un Cristo umanizzato che portatore di una luce interiore, riconoscibile solo per colui che cerca la verit [istina]; in questa visione, il realismo solo una condizione dellarte e, in mancanza di generalizzazione artistica, rimane fermo a un rozzo e piatto naturalismo; il realismo non pu essere lo scopo ultimo dellarte e quindi, di per s, non ancora arte; solo il realismo artistico, da intendere come generalizzazione artistica in condizioni reali, vera arte] La verit artistica [chudoestvennaja pravda] intende pertanto la rappresentazione del reale nella luce dello spirituale, dellidea, dellideale (ricordiamoci la componente regolatrice di pravda); lideale non deve per essere inteso come idea preconcetta o pensiero astratto, cio tendenza extra-artistica, ma deve fondersi organicamente con la forma artistica, che a sua volta deve osservare la misura, evitando esagerazioni, effetti, teatralit e originalit; in una parola: n forma, n pensiero devono essere fine a se stessi; lenunciato spirituale (per non nel senso di tendenza preconcetta), il contenuto, diventa pi importante della bella forma In base a queste premesse, lOttocento russo si costituisce una galleria immaginaria di artisti e opere in cui incarnata la verit artistica (Rubens, Tiziano, Rembrandt e, sopra a tutti, Raffaello); solo in artisti di questo calibro si trovano esempi di unarte libera dalla teatralit del classicismo, dal pathos del romanticismo, dal simbolismo astratto della pittura accademica, ma anche dal piatto naturalismo (realismo passivo) e dalle intenzioni didattiche o ideologiche di certe tendenze artistiche della seconda met dellOttocento; paradigma della maniera esagerata, della preponderanza del pensiero che produce la drammatica monumentalit della forma considerato Michelangelo con i suoi imitatoriAl realismo critico della seconda met del XIX secolo si riallaccia la poetica del realismo socialista, proclamata allinizio degli anni Trenta del Novecento e incentrata ancora un volta sul concetto di chudoestvennaja pravda: in tal modo lideologia ufficiale riprende la dottrina etico-estetico- religiosa del realismo ottocentesco e si erge a depositaria della verit nel senso di pravdaOra si vede come, con la traduzione italiana verit artistica, che non distingue tra istina e pravda, va perso lintero contesto connotativo e si cancellano le fondamentali differenze tra i diversi discorsi esteticiProposte di traduzione: inserire, tra parentesi, dietro la parola italiana verit, istina o pravda, o distinguere Verit da verit, intendendo con la prima istina e con la seconda pravda.