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1 INTESA ISTITUZIONALE DI PROGRAMMA TRA IL GOVERNO DELLA REPUBBLICA ITALIANA E LA REGIONE SICILIA RELAZIONE TECNICA ACCORDO di PROGRAMMA QUADRO Giovani protagonisti di se e del territorio Regione Siciliana Roma, Ministero dello Sviluppo Economico Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della Gioventø Regione Siciliana

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I N T E S A I S T I T U Z I O N A L E D I P R O G R A M M A

T R A I L G O V E R N O D E L L A R E P U B B L I C A I T A L I A N A E L A R E G I O N E S I C I L I A

RE L A ZI O NE T E CNI CA

A C C O R D O d i P R O G R A M M A Q U A D R O

�G i o v a n i p r o t a g o n i s t i d i s e e d e l t e r r i t o r i o�

R e g i o n e S i c i l i a n a

Roma,

Ministero dello Sviluppo Economico

Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della Gioventù Regione Siciliana

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APQ �Giovani Protagonisti di Sé e del territorio� Relazione tecnica

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INDICE

1. L�accordo di programma quadro ..................................................................................3

1.1. Descrizione del contesto socio-economico ............................................................3

1.2. L�articolazione dell�APQ ..........................................................................................5

2. Il quadro programmatico di riferimento......................................................................7

2.1. Il livello europeo .........................................................................................................7

2.2. Il livello nazionale.....................................................................................................12

2.3. Il livello regionale .....................................................................................................14

3. Gli interventi programmati e la coerenza programmatica ....................................18

3.1. Valutazione di coerenza esterna ............................................................................18

3.2. Schede descrittive degli interventi .........................................................................22

3.3. Criteri da utilizzare per la selezione degli interventi ........................................33

3.4. Risorse finanziarie dell�APQ ..................................................................................34

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1. L�ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO

1.1 DESCRIZIONE DEL CONTESTO SOCIO-ECONOMICO

La Regione Siciliana, come altre Regioni del Mezzogiorno, si trova ancora oggi a registrare un gap considerevole sul piano dello sviluppo territoriale rispetto al resto d�Italia e soprattutto rispetto alle altre regioni europee, nonostante il recente recupero su alcuni importanti parametri socio-economici (produttività, lavoro, legalità) a cui si è assistito nell�ultimo quinquennio sul territorio regionale.

Tale distanza viene riferita ai parametri fissati dai Consigli Europei di Lisbona e Goteborg per il 2010 che evidenziano problemi legati ad un�offerta occupazionale qualitativamente modesta da parte del sistema produttivo ed istituzionale, una presenza poco significativa delle attività legate all�economia della conoscenza, con difficoltà strutturali nell�assestamento di processi di sviluppo da un lato sostenibili nel tempo e dall�altro capaci di convivere con modelli sociali indirizzati all�inclusività e all�incontro tra offerta e domanda.

La Sicilia presenta la più alta quota di famiglie in Italia che vivono sotto la soglia di povertà. Tale valore, in crescita nel 2006 è pari a poco più di una famiglia su quattro (corrispondente al 28,9% della popolazione che vive in famiglia) e complessivamente interessa il 31,5% della popolazione. Tale condizione è maggiormente diffusa nelle famiglie più numerose (5 o più componenti) e con figli con età inferiore ai 18 anni. La causa è la progressiva erosione del potere d�acquisto reale delle famiglie che, per mantenere il tenore di vita, hanno ridotto il tasso di risparmio e aumentato il ricorso all�indebitamento, non solo per scopi di investimento immobiliare, ma anche per scopi di consumo, come rilevato attraverso i dati del credito al consumo erogato dalle banche alle famiglie.

Quanto alla struttura per età la popolazione siciliana è sicuramente più giovane che nelle altre Regioni d�Italia. L�incidenza della popolazione di età non superiore a 14 anni è per l�Isola del 16,4%, superiore di due punti percentuali a quella della penisola.

Centrando l�attenzione sulla fascia giovanile si rilevano in modo più evidente alcune criticità sopra accennate soprattutto nel campo dell�istruzione, formazione, occupazione e cultura.

Nel 2007 la percentuale di giovani siciliani compresa tra i 18 e 24 anni che hanno conseguito il diploma, pari al 69,6%, continua ad essere inferiore alla media del Mezzogiorno (70,3%), distante dalla media italiana (75,7%) e lontanissima da quella europea (77,3%). Al contempo la quota di giovani che abbandona prematuramente gli studi1 risulta essere ancora elevata e pari nel 2007 al 26,1%. Anche per quanto concerne i tassi di abbandono alla fine del secondo anno delle scuole secondarie superiori si registra un dato allarmante con un tasso medio che nel periodo 2001-2007 è pari al 5%. Rimane problematica oltre alla fascia 15-19, la fascia 20-24 in quanto i soggetti privi di titolo di scuola secondaria superiore non partecipano ad alcuna attività formativa e culturale.

1 Popolazione 18-24 anni con al più la licenza media e che non frequenta altri corsi scolastici o svolge attività formative

superiori ai 2 anni (%)

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Tra i gruppi �target�, che necessitano di un supporto per l�inclusività attraverso la formazione e il lavoro, troviamo le donne e i giovanissimi (drop out) che sfuggono ai sistemi di istruzione, formazione per diventare quasi sempre risorse utilizzate per attività irregolari spesso illecite, ritrovandosi in età adulta senza alcun titolo formativo utilizzabile. Si rilevano, infatti, scarse performance dei giovani in termini di capacità di permanenza all�interno dei sistemi scolastici e della formazione professionale, ma anche rispetto alle capacità di esprimere competenze acquisite in contesti lavorativi.

A conferma di ciò, si registra un alto tasso di disoccupazione giovanile e femminile nel 2007, rispettivamente pari al 37,2% con una notevole differenza di genere dimostrata da un tasso di disoccupazione giovanile per le donne pari al 45,8% a fronte di un dato pari al 32,4% per gli uomini. I giovani e le donne continuano a presentare condizioni particolarmente critiche nel mercato del lavoro siciliano, con tassi di disoccupazione rispettivamente pari al 39% ed al 17,8% nel 2006, tra i più elevati persino a livello di UE25. Le altre regioni dell�area Convergenza offrono un quadro lievemente migliore almeno per quanto concerne la disoccupazione giovanile (Campania 35,4%, Puglia 32,2% e Calabria 35,5%), mentre relativamente alla disoccupazione femminile la Sicilia mostra un chiaro recupero che la riporta sui livelli di Campania e Puglia (17,9% e 17,7%, rispettivamente), mentre la Calabria (15,9%) mostra un quadro maggiormente positivo. Nello stesso anno il tasso di disoccupazione giovanile in Italia risultava pari al 21,6%, mentre quello femminile si posizionava all�8,8%. Altro elemento critico è rappresentato dalla disoccupazione di lunga durata al 2006, ossia dalla quota di persone in cerca d�occupazione da oltre 12 mesi, che è pari all�8,1% a fronte del 7,6% delle Regioni Convergenza, del 3,4% dell�Italia e del 3,9% per la media UE25.

A questa situazione di forte disagio si aggiunge un altro elemento di preoccupazione per l�occupazione giovanile che riguarda la crescente incidenza di forme di lavoro temporaneo che nel Mezzogiorno ormai riguarda nel 2006 il 26,7% dei lavoratori nella fascia di età tra i 15 ed i 29 anni.

L�alta quota di famiglie siciliane che vivono sotto la soglia di povertà, l�alto tasso di dispersione scolastica al primo anno scolastico delle superiori costituiscono delle criticità sociali che direttamente investono i giovani nella regione.

Va inoltre evidenziata la posizione della Sicilia rispetto ai flussi migratori che negli ultimi anni hanno assunto dimensioni considerevoli, incidendo sulla politica socio-economica regionale. La Sicilia rappresenta uno spazio di ingresso e di passaggio degli extracomunitari verso altre aree più attrattive in termini di acquisizione di reddito. La presenza di stranieri nell�Isola è passata da circa 50.000 unità nel 2001, con un�incidenza dell�1% sulla popolazione totale, alle 69.679 unità del 2005, con un�incidenza regionale cresciuta all�1,4%. Tale incremento è dovuto per 2/3 alla componente maschile e per ragioni sempre più collegate alla ricerca di lavoro.

In questo contesto si inserisce la delicata questione dei minori immigrati non accompagnati (stimati dalla Prefettura di Agrigento nel 2005 di 1598 e nel 2006 in 1264 unità) che allo stato attuale vengono assegnati dalla U.T.G. competente per territorio a strutture di accoglienza non sempre sufficienti per numero e spesso �non adeguatamente attrezzate� a relazionarsi con minori provenienti da contesti familiari, sociali e culturali diversi; spesso la carenza di figure professionali di supporto in grado di interagire con i minori dà luogo all�allontanamento arbitrario dalle strutture, fenomeno che determina sul

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territorio la presenza incontrollata di minori stranieri vittime di violenza, abuso, sfruttamento sessuale e accattonaggio.

1.2 L�ARTICOLAZIONE DELL�APQ

L�APQ �Giovani protagonisti di sé e del territorio� costituisce uno strumento di programmazione integrata attraverso il quale la Regione Siciliana d�intesa con il Ministero della Gioventù e il Ministero dello Sviluppo Economico, si propone di porre al centro dell�attenzione il mondo giovanile, avviando sul territorio un cambiamento culturale che oltre a mettere il giovane al centro di specifici spazi di crescita, ne valorizzi le potenzialità e il ruolo in quanto soggetto attivo e necessario nello sviluppo della Sicilia.

La strategia generale è quella di promuovere il protagonismo sociale e la relazionalità dei giovani per favorirne l�inserimento sociale e prevenire così i possibili rischi di disagio e devianza, ciò attraverso azioni volte a stimolare lo sviluppo della loro personalità, ad agevolare la partecipazione attiva alla comunità locale offrendo loro iniziative di aggregazione, di scambio culturale, di prevenzione, di formazione e di informazione.

Finalità principale dell�APQ è, dunque, quella di valorizzare le esperienze positive già esistenti e individuare i settori prioritari verso cui destinare i finanziamenti e nei quali concretizzare nuove azioni ed interventi, riconducendo al contempo le politiche giovanili all�interno della pianificazione territoriale avviata con la legge 328/00, ciò al fine di favorire il senso di appartenenza al proprio contesto di vita e rendere il giovane partecipe al processo di definizione delle politiche locali.

In coerenza con gli orientamenti nazionali per le politiche giovanili e alla luce del quadro programmatico delineato nei successivi paragrafi, attraverso l�APQ si intendono perseguire i seguenti obiettivi generali:

Promozione della creatività giovanile per favorire un maggior protagonismo sociale, aumentando l�offerta di opportunità di crescita individuale/di gruppo e la partecipazione attiva ad eventi culturali, ad attività ludico-ricreative, ad azioni di solidarietà sociale, volte a potenziare il patrimonio di conoscenze, competenze e abilità dei giovani.

Promozione di stili di vita sani e modelli positivi di comportamento sia attraverso il potenziamento dell�attività sportiva e dell�educazione alla valorizzazione delle risorse ambientali e culturali del territorio, sia sensibilizzando i giovani sui rischi derivanti dall�assunzione di droghe, dall�abuso di sostanze alcoliche, dai disturbi dell�alimentazione.

Promozione della cultura dell�accoglienza e della multiculturalità, per favorire il dialogo e l�integrazione tra i giovani di provenienza geografica diversa, nell�ottica della interculturalità, della cooperazione, della solidarietà e del rispetto reciproco.

Sostegno alle relazione familiari intergenerazionali, attraverso azioni di counselling e sostegno al giovane e alla famiglia per prevenire situazioni di difficoltà e disagio socio-familiare, favorendo occasioni di crescita, di confronto tra adulti e adolescenti/giovani, sostenendo e affiancando la famiglia nel delicato ruolo educativo, ciò al fine di intervenire sul giovane nella costruzione dell�identità personale e sociale.

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Sostegno a percorsi di vita indipendente, attraverso la promozione della cultura d�impresa e dando priorità ad iniziative che utilizzano per fini produttivi e/o sociali beni confiscati alla mafia.

Al fine di perseguire gli obiettivi generali di cui al precedente punto, valutato il contesto regionale e i fabbisogni settoriali, si individuano gli obiettivi specifici indicati nella tabella di seguito riportata.

OBIETTIVI OBIETTIVI SPECIFICI

Stimolare lo sviluppo di competenze relazionali e cognitive per favorire la crescita socio-culturale dei ragazzi Promuovere la partecipazione attiva e il protagonismo degli adolescenti e dei giovani, valorizzando le capacità e la creatività delle nuove generazioni Potenziare l�offerta di servizi ed interventi rivolti ai giovani per il buon uso del tempo libero, sostenendo la realizzazione di spazi e luoghi destinati all�espressione della creatività, allo sviluppo delle abilità e dei talenti giovanili Favorire e promuovere percorsi di incontro giovanile, la comunicazione e la partecipazione sociale, anche costituendo e/o rafforzando la rete di contatti e collaborazioni tra gli operatori dei centri di aggregazione giovanile Favorire la creazione, formazione e coinvolgimento di gruppi di adolescenti e giovani del territorio, che secondo la metodologia della peer education diventino mediatori territoriali privilegiati, da coinvolgere nelle diverse iniziative socio-culturali avviate sul territorio Sviluppare la consapevolezza del senso di appartenenza al territorio, aiutando gli adolescenti e i giovani a scoprire, conoscere, valorizzare e custodire il proprio territorio

1. Promozione della creatività giovanile

per favorire un maggior

protagonismo sociale

Promuovere la partecipazione attiva dei giovani facilitando l�accesso alle informazioni realizzando un portale web appositamente dedicato alle politiche giovanili che supporti, implementi e interconnetta le varie attività giovanile sul territorio, che metta in rete i diversi servizi comunali ad essi rivolti e che consenta altresì di mettere in rete le associazioni giovanili e le loro attività Promuovere l�adozione di stili di vita sani, potenziando le attività di prevenzione dei rischi connessi all�assunzione di droghe, all�abuso di sostanze alcoliche o ad abitudini alimentari errate o a comportamenti autolesionistici Promuovere la pratica sportiva e diffondere valori e regole connessi allo sport, per favorire uno stile di vita corretto Educare le nuove generazioni a un consumo sostenibile e al rispetto dell�ambiente naturale Sostenere attraverso la pratica sportiva processi di inclusione sociale dei giovani al fine di costruire una società più integrata

2. Promozione di stili di vita sani e modelli

positivi di comportamento

Educare alla legalità Favorire i contatti fra i giovani appartenenti a culture diverse e stimolare lo scambio di esperienze e il confronto positivo nell�ottica della interculturalità, della cooperazione, della solidarietà e del rispetto reciproco Sostenere progetti di comunicazione interculturale promossi da giovani e rivolti al mondo giovanile, sia scolastico che extrascolastico, al fine di promuovere una corretta conoscenza delle espressioni culturali e sociali delle varie comunità straniere Favorire l�integrazione sociale dei giovani immigrati anche attraverso interventi di mediazione, di alfabetizzazione linguistica, di informazione in grado di sostenere il giovane immigrato nella fase di inserimento nel nuovo contesto sociale ed economico

3. Promozione della cultura

dell�accoglienza e della multiculturalità

Promuovere tra i giovani le opportunità offerte dai programmi comunitari nell�ambito della cultura, della formazione, della mobilità, dei diritti e del volontariato Promuovere spazi d�incontro- discussione rivolti ai genitori, educatori, operatori organizzati per la diffusione delle competenze genitoriali ed educative, con riferimento alla fascia adolescenziale e giovanile Promuovere il dialogo intergenerazionale, con particolare attenzione alle problematiche giovanili-adolescenziali Potenziare gli strumenti di supporto alla famiglia e di sostegno alla genitorialità

4. Sostegno alle relazione familiari intergenerazionali

Sviluppare la capacità di aiuto e mutuo-aiuto delle famiglie rispetto ai problemi connessi alle dinamiche genitori-figli Promozione della cultura d�impresa, coinvolgendo gli stessi beneficiari nella gestione delle attività proposte in sinergia con gli operatori attraverso la metodologia del peer group al fine di realizzare azioni autosostenibili Sostegno allo start-up d�impresa per giovani, in continuità con quanto già sperimentato con precedenti progetti di inclusione sociale a carico del finanziamento pubblico, attraverso la creazione di imprese per mettere a frutto le abilità artistiche/artigiane già acquisite (attraverso la frequenza a laboratori di ceramica, ricamo, mosaico e sartoria, ecc.)ed inserirsi così nel mercato del lavoro Costituire una rete formativa e informativa che, mediante servizi gratuiti e qualificati, accompagni i giovani nella progettazione di idee d�impresa connettendo i diversi soggetti professionalmente impegnati nella creazione d�impresa

5. Sostegno a percorsi di vita indipendente

Trasmissione del patrimonio socio-economico locale attraverso forme innovative volte a diffondere saperi e competenze in ambiti che valorizzano le risorse e le tradizioni del contesto regionale, sensibilizzando in tal senso le nuove generazioni.

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2. IL QUADRO PROGRAMMATICO DI RIFERIMENTO

I principali strumenti normativi e di programmazione nel settore delle politiche giovanili sono elencati e descritti nei punti che seguono, con riferimento ai livelli di interesse (comunitario, nazionale e regionale).

2.1 IL LIVELLO EUROPEO

I Trattati comunitari consentono di agire in diversi settori e su differenti tematiche che hanno impatto direttamente o indirettamente sulla gioventù: la lotta contro la discriminazione, la cittadinanza europea, l�occupazione, la lotta contro l�esclusione, l�istruzione, la formazione professionale, la cultura, la salute, la protezione dei consumatori, la libera circolazione delle persone, la protezione dell�ambiente, la mobilità dei giovani ricercatori, la cooperazione allo sviluppo e la lotta contro la povertà.

Nel corso del tempo sono state sviluppate diverse azioni comunitarie che hanno riguardato direttamente i giovani in campo educativo come in quello occupazionale, nel campo della formazione professionale, come nel campo dell�accesso alle tecnologie dell�informazione.

Il Libro Bianco della Commissione Europea �Un nuovo impulso per la gioventù europea�

A livello comunitario, il Libro Bianco �Un nuovo impulso per la gioventù europea� ha identificato delle azioni a favore della gioventù che gli Stati membri dovrebbero porre in essere. Il Libro Bianco trae la sua origine dalla consultazione intercorsa dal maggio 2000 al marzo 2001 e che ha interessato i giovani di qualsiasi origine, le organizzazioni della gioventù, la comunità scientifica, i responsabili politici e le loro amministrazioni. L�obiettivo del Libro Bianco è quello di �dotare l�Unione Europea di un nuovo quadro di cooperazione nel campo della gioventù ambizioso, all�altezza dei giovani e realista, che stabilisca priorità tra le numerosissime questioni evocate in occasione della consultazione e che rispetti diversi livelli di competenze interessati�. Il Libro Bianco evidenzia 4 messaggi chiave:

�per una partecipazione e una cittadinanza attiva dei giovani�. Si intende incoraggiare la partecipazione, senza escludere nessuno, agevolando tutti coloro che incontrano più difficoltà ad aprire maggiormente le strutture attuali ai giovani non appartenenti a organizzazioni.

�ampliare i campi di sperimentazione e dare loro un maggiore riconoscimento�. Si intende porre maggiormente l�accento sulla mobilità e sul volontariato che rimangono ancora pratiche troppo limitate e troppo poco riconosciute.

�sviluppare l�autonomia dei giovani�. I mezzi per raggiungere l�autonomia riguardano le politiche per l�occupazione, la protezione sociale, l�aiuto all�inserimento, le politiche degli alloggi e quelle dei trasporti.

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�per un�unione europea dei valori�. I giovani ritengono necessario garantire i diritti fondamentali di ciascun individuo, garantire i diritti delle minoranze e lottare contro qualsiasi forma di discriminazione o di razzismo, a tutti i livelli di intervento pubblico.

Vengono poi identificati i temi ritenuti pertinenti oggetto di coordinamento europeo:

- Partecipazione: occorre allargare la partecipazione ai giovani che non sono organizzati in associazioni. Potrebbero a tal fine essere attuati, da parte delle autorità locali, meccanismi partecipativi flessibili e innovatori, oppure si potrebbe aprire i consigli regionali e nazionali della gioventù ai giovani che non rientrano in organizzazioni. La Commissione ha inoltre proposto il consolidamento della struttura di consultazione dei giovani su scala europea.

- Volontariato: l�Unione punta a sviluppare in modo importante il volontariato in particolare a livello nazionale, regionale e locale. Gli Stati membri dovrebbero poi eliminare gli ostacoli che si frappongono alla mobilità dei giovani volontari.

- Informazione: si tratta gi raggiungere se possibile i giovani stessi, ma in tutti i casi le persone che sono in contatto con loro a scuola, nei club, nelle associazioni, ecc. Le azioni previste relative a tale tema hanno riguardato l�avvio di un portale elettronico che consenta a un numero massimo di giovani di accedere alle informazioni europee e la realizzazione di un forum elettronico.

- Miglioramento delle conoscenze sulla gioventù: si tratta di realizzare azioni che mettano in rete gli studi e le ricerche sulla gioventù, promuovano un programma di studi e di ricerca e attuino gli strumenti necessari sul piano statistico.

- Youth work: a seguito delle consultazioni condotte la Commissione Europea ha ritenuto che l�istruzione, l�apprendimento lungo tutto l�arco della vita, la mobilità, l�occupazione e l�integrazione sociale nonché il razzismo e la xenofobia siano tematiche di cui la dimensione giovanile dovrebbe tenere maggior conto.

Il Patto europeo per la gioventù e la strategia di Lisbona

Quale segnale di forte impegno a favore della gioventù da parte degli Stati Membri, il Consiglio Europeo di primavera del 2005 (22-23 marzo) ha adottato il �Patto Europeo per la gioventù� quale elemento della rinnovata strategia di Lisbona, con l�obiettivo di ridurre la disoccupazione giovanile e valorizzare il ruolo attivo dei giovani nel processo di realizzazione degli obiettivi della Strategia di Lisbona rinnovata riguardanti la crescita e l�occupazione.

Il Patto si concentra su tre settori: occupazione; istruzione/formazione; conciliazione vita professionale/vita personale, e, congiuntamente alla Comunicazione della Commissione del 30 maggio 2005 sulle politiche europee concernenti la gioventù, �Rispondere alle preoccupazioni dei giovani in Europa � attuare il patto europeo per la gioventù e promuovere la cittadinanza attiva�, costituiscono una base essenziale per l�elaborazione di politiche in materia di gioventù in Europa.

L�obiettivo principale di tale documento strategico è, pertanto, quello di migliorare l�istruzione, la formazione, la mobilità, l�inserimento professionale e l�inserimento sociale

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dei giovani europei, facilitando nel contempo la conciliazione fra la vita familiare e la vita professionale. In particolare, il Patto si articola in tre parti:

1. occupazione, integrazione e promozione sociale

2. istruzione, formazione e mobilità

3. conciliazione tra vita familiare e professionale.

Le azioni pertinenti a questi campi sono specificamente definite nella Strategia Europea per l�Occupazione (SEO), nella Strategia per l�inclusione sociale, nonché nel programma di lavoro �Istruzione e formazione 2010�. Il Patto per la gioventù non ha comportato la definizione di nuove strutture/procedure, ma é stato integrato nel quadro politico di Lisbona. Le misure concrete per i giovani sono, quindi, inserite specificatamente nei Programmi nazionali di riforma di Lisbona che gli Stati Membri presentano nell�ambito del �metodo di coordinamento aperto�.

Il Programma Gioventù in azione

Con la Decisione 1719/2006/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio è stato istituito il programma �Gioventù in azione� per il periodo 2007-2013 con la finalità di sviluppare la cooperazione nel settore della gioventù nell�Unione Europea. Il programma si è posto i seguenti obiettivi generali e specifici: 1. promuovere la cittadinanza attiva dei giovani, in generale, e la loro cittadinanza

europea, in particolare: - offrire ai giovani e alle organizzazioni giovanili l�opportunità di partecipare allo

sviluppo della società in generale e dell�UE in particolare; - sviluppare il sentimento di appartenenza all�UE; - promuovere la partecipazione dei giovani alla vita democratica in Europa; - sviluppare la mobilità dei giovani in Europa; - sviluppare l�apprendimento interculturale; - promuovere i valori fondamentali dell�UE presso i giovani, in particolare il

rispetto della dignità umana, l�uguaglianza, il rispetto dei diritti umani, la tolleranza e la non discriminazione;

- incoraggiare lo spirito di iniziativa, d�impresa e di creatività; - facilitare la partecipazione al programma da parte dei giovani con minori

opportunità, compresi i giovani con disabilità; - garantire il rispetto della parità tra uomini e donne nella partecipazione al

programma e la promozione della parità di genere nel quadro delle azioni; - fornire opportunità di apprendimento formale e informale che abbiano una

dimensione europea e offrire opportunità innovative in relazione alla cittadinanza attiva.

2. sviluppare la solidarietà e promuovere la tolleranza tra i giovani, in particolare, per rafforzare la coesione sociale dell�Unione Europea; - offrire ai giovani l�opportunità di esprimere il loro impegno personale con attività

di volontariato a livello europeo ed internazionale; - associare i giovani alle attività di promozione della solidarietà tra i cittadini

dell�UE.

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3. favorire la comprensione reciproca tra i giovani di paesi diversi; - sviluppare gli scambi ed il dialogo interculturale tra i giovani europei ed i giovani

dei paesi limitrofi; - contribuire a sviluppare in questi paesi la qualità delle strutture di sostegno per i

giovani e il loro ruolo di coloro che sono attivi nell�animazione giovanile e nelle organizzazioni giovanili

- sviluppare con altri paesi progetti di cooperazione tematica che coinvolgano giovani e coloro che sono attivi nell�animazione giovanile e nelle organizzazioni giovanili.

4. contribuire allo sviluppo della qualità dei sistemi in sostegno alle attività dei giovani e allo sviluppo della capacità delle organizzazioni della società civile nel settore della gioventù. - contribuire alla messa in rete delle organizzazioni interessate; - sviluppare la formazione e la cooperazione tra coloro che sono attivi

nell�animazione giovanile e nelle organizzazioni giovanili; - stimolare l�innovazione in materia di attività a favore dei giovani; - contribuire al miglioramento dell�informazione dei giovani, prestando nel

contempo particolare attenzione all�accesso dei giovani con disabilità; - sostenere i progetti e le iniziative a lungo termine per i giovani di organismi

regionali e locali; - facilitare il riconoscimento dell�apprendimento non formale dei giovani e delle

competenze acquisite grazie alla partecipazione al presente programma; - scambiare le buone pratiche.

5. favorire la cooperazione europea nel settore della gioventù. - incoraggiare lo scambio di buone pratiche e la cooperazione tra amministrazioni e

responsabili politici a tutti i livelli; - incoraggiare il dialogo strutturato tra i responsabili politici e i giovani; - migliorare la conoscenza e la comprensione del settore della gioventù; - contribuire alla cooperazione tra le varie attività di volontariato giovanile

nazionali e internazionali.

Programma d'azione nel campo dell'apprendimento permanente

Il programma costituisce il nuovo strumento di finanziamento, per il periodo 2007-2013, destinato a subentrare ai diversi programmi comunitari che sono stati operativi per il periodo 2000-2006 nei settori dell�istruzione e della formazione (Programma Socrates, Leonardo da Vinci, e-Learning ed il programma per la promozione degli organismi attivi a livello europeo nei settori dell�istruzione e della formazione). Obiettivo prioritario è contribuire, attraverso l�apprendimento permanente, alla creazione di una società avanzata basata sulla conoscenza in grado di favorire uno sviluppo economico sostenibile e una maggiore coesione sociale all�interno dell�UE. L�obiettivo del programma è, in particolare, quello di promuovere all�interno della Comunità gli scambi, la cooperazione e la mobilità tra i sistemi di istruzione e formazione in modo che essi diventino un punto di riferimento di qualità a livello mondiale.

Il Programma è costituito da sei sottoprogrammi: quattro settoriali, uno di misure trasversali e dal sottoprogramma Jean Monnet. I sottoprogrammi settoriali sono:

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Comenius, dedicato all�istruzione scolastica in generale, dal livello prescolare fino alla scuola media superiore;

Erasmus, dedicato all�istruzione universitaria e all'istruzione e formazione professionale di terzo livello;

Leonardo da Vinci, dedicato all'istruzione e alla formazione professionale in generale, escluso quelle di terzo livello;

Grundtvig, dedicato all'istruzione degli adulti in tutte le sue forme.

Il Programma public health

Il 23 settembre 2002 il Parlamento Europeo e il Consiglio hanno adottato un nuovo Programma di azione comunitaria per la sanità pubblica. Il Programma è basato su tre obiettivi generali: informazione sanitaria; reazione rapida alle minacce alla salute; promozione della salute, prendendo in considerazione i determinanti sanitari. Il work plan per il 2008 identifica i giovani come gruppo target per diverse tematiche. In particolare sono previste:

1. Azioni di prevenzione dall�AIDS, diffusione della conoscenza e disseminazione delle buone pratiche;

2. Attuazione e scambio di buone pratiche per promuovere sane abitudini di vita tra i giovani nel campo dell�alimentazione;

3. Sviluppo di strategie innovative e buone pratiche relative ai metodi di prevenzione dal fumo in posti di lavoro o di studio;

4. Prevenzione dall�abuso dell�alcool tra i giovani; 5. Riduzione dell�uso di droghe sintetiche.

Il Programma eEurope e iStrategy2010

Una parte essenziale della Strategia di Lisbona, il Piano di azione eEurope, prevede una serie di azioni per accelerare l�accesso dell�Europa nella società dell�informazione. Nell�ambito del Piano di azione eEurope2002 è stata prevista l�azione �i giovani d�Europa nell�era digitale� che mirava a promuovere l�uso delle tecnologie digitali e di internet nelle scuole europee e l�acquisizione di nuovi comportamenti.

Il Programma Progress 2007 - 2013

Con decisione 1672/2006, nell�ottobre del 2006, il Consiglio e il Parlamento europeo hanno istituito il programma comunitario per l�occupazione e la solidarietà sociale PROGRESS destinato a sostenere finanziariamente la realizzazione degli obiettivi dell�Unione europea nei settori dell�occupazione e degli affari sociali e quindi a contribuire al conseguimento degli obiettivi della Strategia di Lisbona in questi ambiti. Gli obiettivi generali del programma consistono in:

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a) migliorare la conoscenza e la comprensione della situazione degli Stati membri e degli altri paesi partecipanti mediante l�analisi, la valutazione e l�attento controllo delle politiche;

b) appoggiare lo sviluppo di strumenti e metodi statistici e di indicatori comuni suddivisi, se del caso, per sesso e gruppo di età, nei settori contemplati dal programma;

c) sostenere e seguire, se del caso, l�attuazione della legislazione e degli obiettivi strategici della Comunità negli Stati membri e valutarne l'efficacia e l�impatto;

d) promuovere la creazione di reti, l�apprendimento reciproco, l�identificazione e la diffusione di buone prassi e di impostazioni innovative a livello europeo;

e) sensibilizzare maggiormente le parti interessate e il grande pubblico alle politiche e agli obiettivi comunitari attuati nel quadro di ciascuna delle cinque sezioni.

Il Programma è suddiviso nelle seguenti cinque sezioni: occupazione, protezione sociale e integrazione, condizioni di lavoro, diversità e lotta contro la discriminazione, parità fra uomini e donne. In particolare, la sezione 4 � diversità e lotta contro la discriminazione - sostiene l�applicazione efficace del principio della non discriminazione e ne promuove l�integrazione in tutte le politiche comunitarie anche mediante la sensibilizzazione, la diffusione di informazioni e la promozione del dibattito sulle principali sfide e questioni politiche relative alla discriminazione e all�integrazione della lotta contro la discriminazione in tutte le politiche comunitarie, anche attraverso le parti sociali, le ONG e le altri parti in causa.

2.2 IL LIVELLO NAZIONALE

A livello nazionale, il principale documento di riferimento per la definizione di politiche in favore dei giovani è rappresentato dal Piano Nazionale Giovani (PNG) predisposto dal Ministero per le Politiche Giovanili e le Attività Sportive (ora Ministero della Gioventù).

Il Piano Nazionale Giovani

Il Piano Nazionale Giovani, varato nel Febbraio del 2007, si identifica � come precedentemente indicato - quale strumento di indirizzo nazionale nel campo delle politiche rivolte ai giovani e si propone come obiettivo primario quello di riaffermare la centralità dei giovani nelle politiche di crescita del Paese.

Il principio ispiratore del Piano consiste nella esigenza di riconoscere in maniera irreversibile il giusto spazio al talento, al merito, alle capacità ed alla forza delle giovani generazioni per fare dei giovani il principale elemento di trasformazione del Paese. Ringiovanire l�Italia significa poggiare su basi più solide ed eque il suo futuro, sbloccare le sue potenzialità e renderlo più dinamico e competitivo.

Per il perseguimento di questo obiettivo generale, il Piano identifica la necessità di avviare una serie di interventi coordinati in più aree tematiche. In tal senso, il Piano Nazionale Giovani mira a rappresentare un elemento di coordinamento tra le politiche di

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intervento di diversi dicasteri il cui elemento in comune sarà rappresentato dall�idea della centralità dei giovani.

Il Piano identifica, dunque, le seguenti priorità strategiche di intervento per rafforzare il ruolo dei giovani nella crescita del Paese:

agevolare l�accesso dei giovani al mondo del lavoro; sviluppare e valorizzare le competenze e la formazione dei giovani;

favorire l�accesso alla casa per i giovani; contrastare la disuguaglianza digitale: si cerca di agevolare la partecipazione dei

giovani nell�ambito della società dell�informazione, riducendo il cosiddetto digital divide e ad estendere il loro diritto alla cultura;

promuovere la creatività e favorire i consumi culturali �meritori�; favorire e ampliare la partecipazione alla vita pubblica e la rappresentanza;

stimolare il dialogo interreligioso e interculturale;

combattere il disagio giovanile, far crescere la cultura della legalità.

A livello territoriale, il Piano, oltre a chiarire come in generale i tempi e le condizioni per il raggiungimento degli obiettivi individuati siano fortemente collegati alle distinte specificità territoriali di riferimento ed alle condizioni di sviluppo economico delle aree interessate, evidenzia come un�azione di valorizzazione delle risorse giovanili appare ancor più necessaria nelle aree in ritardo di sviluppo, dove più pesante si presenta lo scollamento tra realtà giovanile e mondo del lavoro e dove l�intervento pubblico deve ricucire il più ampio distacco tra domanda ed offerta di opportunità e di servizi qualificati per le giovani generazioni.

Programma Quadro �Guadagnare Salute: rendere facili le scelte salutari�

In tema di salute, il principale documento nazionale cui occorre fare riferimento è il Programma Quadro �Guadagnare salute� approvato il 16 febbraio 2007. Tale Programma punta a rendere più facili le scelte salutari e a promuovere campagne informative volte a modificare comportamenti inadeguati che favoriscono l�insorgere di malattie degenerative.

In particolare, il Programma �Guadagnare salute� è un intervento multicomponenti con attività di comunicazione e azioni per ridurre l�iniziazione al fumo, per aumentare il consumo di frutta e verdura, per ridurre l�abuso di alcol, ridurre il consumo di bevande e alimenti troppo calorici e facilitare lo svolgimento dell�attività fisica. Il Programma si articola in un programma traversale governativo e in 4 programmi specifici basilari:

Programma trasversale governativo: mira ad una campagna informativa per diffondere l�idea che oggi esistono 4 rischi principali per la salute e che il cittadino è responsabile delle proprie scelte. L�obiettivo atteso è quello di un cambiamento di opinione e di comportamento che permetta di esaltare i benefici che la corretta assunzione di alimenti associata all�attività fisica produce.

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Programma �comportamenti alimentari salutari�: mira a favorire una alimentazione sana nella ristorazione, promuovere prodotti sani per scelte sane, promuovere consumi salutari, informare i consumatori e tutelare i minori.

Programma �lotta al tabagismo�: volto alla protezione dal fumo passivo e alla prevenzione dall�iniziazione al fumo dei giovani.

Programma �lotta all�abuso di alcol�: prevede la riduzione della disponibilità di bevande alcoliche nell�ambiente di vita e di lavoro, il contenimento della quantità di alcol nelle bevande alcoliche, un�informazione corretta ai consumatori, l�obiettivo di evitare gli incidenti stradali alcol correlati, il rafforzamento degli interventi di prevenzione primaria e secondaria nella medicina di base, la protezione dei minori dal danno alcol correlato e la formazione degli operatori.

Programma �promuovere l�attività fisica�: promuove gli obiettivi di favorire l�attività fisica nell�ambiente urbano e domestico, nei bambini e nei giovani, sul posto di lavoro e nel tempo libero, attraverso i professionisti della salute, ecc.

2.3 IL LIVELLO REGIONALE

La Regione Siciliana non dispone, allo stato attuale, di uno specifico atto di programmazione destinato alle politiche giovanili, tuttavia, nell�ambito della politica regionale unitaria per il periodo 2007-2013 è possibile individuare, nel quadro generale degli interventi finalizzati alla promozione della coesione economico-sociale, numerosi elementi che direttamente e indirettamente riguardano la popolazione giovanile della Regione.

Programma Operativo Regionale FESR 2007-2013

La programmazione regionale 2007-2013 del Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR), in linea con le disposizioni del Regolamento (CE) 1081/06, si articola in sette Assi prioritari. In particolare, gli Assi che interesseranno anche indirettamente il settore delle politiche giovanili sono:

Asse 3 �Valorizzazione delle identità culturali e delle risorse paesaggistico-ambientali per l�attrattività turistica e lo sviluppo�;

Asse 4 �Diffusione della ricerca, dell�innovazione e della società dell�informazione�; Asse 5 �Sviluppo imprenditoriale e competitività dei sistemi produttivi locali�; Asse 6 �Sviluppo urbano sostenibile�.

L�Asse prioritario 3 ha come obiettivo quello di tutelare e valorizzare le risorse del territorio promuovendo una strategia di valorizzazione e di promozione del patrimonio naturale e culturale in ottica turistica, anche attraverso lo sviluppo di infrastrutture per la conservazione e la valorizzazione del territorio per il miglioramento della qualità della vita. Per quanto riguarda la valorizzazione dei beni culturali ed ambientali, si tratterà di rafforzare l�accesso e la fruibilità dei beni, sia mediante la loro ristrutturazione, sia attraverso il potenziamento dei servizi ed il miglioramento delle forme gestionali dei beni, ricorrendo anche a interventi di marketing e sperimentando efficaci sinergie tra offerta

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turistica e patrimonio storico-culturale e paesaggistico � naturale. Tali interventi contribuiranno a costituire un�opportunità di occupazione e di reddito offerta dalla valorizzazione del patrimonio culturale e dal miglioramento dell�accessibilità turistica, in stretto connubio con i processi di promozione delle risorse ambientali e naturali.

L�Asse 4 sostiene lo sviluppo della società della conoscenza attraverso interventi per promuovere l�imprenditorialità innovativa e migliorare l�accessibilità alle tecnologie ICT, e il loro utilizzo da parte del sistema delle imprese e dei cittadini.

Il consolidamento e lo sviluppo del sistema imprenditoriale siciliano, nonché il suo rafforzamento in senso competitivo è, altresì, obiettivo prioritario dell�Asse 5 che prevede specifiche azioni per la promozione ed il sostegno di iniziative imprenditoriali di determinate categorie di destinatari (giovani e donne).

L�Asse 6 è, infine, volto al miglioramento della qualità della vita nelle aree urbane e sub-urbane, attraverso interventi di carattere integrato, finalizzati anche alla riqualificazione ed al recupero di beni esistenti, in grado di realizzare e potenziare spazi e servizi ludico-ricreativi e sociali e avviare strumenti di auto-impiego.

Programma Operativo Regionale FSE 2007-2013

Nel Programma Operativo Regionale (POR) FSE per il prossimo periodo di programmazione sono previsti cinque Assi prioritari di intervento a valere su risorse FSE, all�interno dell�obiettivo comunitario �Competitività regionale e occupazione� ai sensi del Regolamento (CE) n. 1080/2006. Gli Assi prioritari che interesseranno in particolare il settore delle politiche giovanili sono:

Asse II Occupabilità; Asse III Inclusione sociale;

Asse IV Capitale Umano;

Asse V Transnazionalità e interregionalità.

L�Asse Occupabilità è principalmente finalizzato ad accrescere i tassi di attività e il livello di partecipazione al mercato del lavoro, in particolare, attraverso misure attive dirette a favorire l�accesso e sostenere la permanenza in esso del potenziale di forza lavoro presente nel contesto territoriale e non ancora sufficientemente valorizzato (donne, giovani, migranti, lavoratori anziani).

Gli interventi che ricadono nell�Asse III �Inclusione sociale� intendono contribuire ad offrire ai soggetti in condizioni di relativo svantaggio sul mercato del lavoro agendo in primo luogo sul rafforzamento dei saperi e delle competenze, quelle capacità necessarie a porre questi individui nelle condizioni di un�effettiva partecipazione alla vita economica. Nello specifico, si vuole offrire opportunità per l�aumento dell�offerta di manodopera principalmente attraverso il superamento delle barriere discriminatorie che impediscono l�accesso e la partecipazione al mercato del lavoro ed alle correlate opportunità formative delle categorie più a rischio di emarginazione, in particolare le donne, i giovani (15-24 anni), i disabili e gli immigrati.

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L�Asse IV Capitale Umano ha come obiettivo globale quello di innalzare la qualità delle risorse umane e l�efficacia del sistema di istruzione e formazione, nonché rafforzare la competitività attraverso la conoscenza. In particolare, si prevede di attivare interventi che prevedano un�elaborazione e introduzione delle riforme dei sistemi di istruzione, un incremento della partecipazione alle opportunità formative lungo tutto l�arco della vita e un innalzamento dei livelli di apprendimento e conoscenza; la creazione di reti tra università, centri tecnologici di ricerca, mondo produttivo e istituzionale con particolare attenzione alla promozione della ricerca e dell�innovazione.

L�Asse V Transnazionalità e interregionalità ha come obiettivo globale quello di ampliare e rafforzare la rete nazionale e transnazionale di relazioni del sistema regionale di istruzione, formazione e lavoro. In particolare, verrà promossa la realizzazione e lo sviluppo di iniziative e di reti su base interregionale e transnazionale, con particolare attenzione allo scambio delle buone pratiche.

Occorre, infine, sottolineare che nel POR FSE, limitatamente alle fasce giovanili della popolazione, che in Sicilia costituiscono una quota consistente di forza lavoro, interessata da preoccupanti fenomeni di disoccupazione/inoccupazione, si è ritenuto opportuno non definire obiettivi specifici che intercettassero tale categoria, ma programmare politiche di sistema dirette a migliorare i servizi e gli strumenti di accesso al mercato per lavoro, promuovendo una maggiore attrattività dell�occupazione nell�isola, in grado di rispondere alle specifiche esigenze della domanda giovanile.

Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013

Nel Programma di Sviluppo Rurale (PSR) per il periodo 2007-2013 sono previsti 4 Assi prioritari di intervento a valere sulle risorse del FEASR, di cui 3 sono coerenti con quanto previsto dagli interventi inseriti nella proposta di APQ. Nello specifico, il riferimento riguarda gli Assi:

1. Miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale; 2. Miglioramento dell�ambiente e dello spazio rurale; 3. Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell�economia rurale.

All�interno dell�Asse 1 sono previste azioni nel campo della formazione professionale e dell�informazione rivolte a imprenditori agricoli e forestali che prevedono attività di tutoraggio in azienda, attraverso cui realizzare uno specifico programma formativo, di supporto all�insediamento di giovani agricoltori. La sub-misura 1.1.2 è rivolta, inoltre, allo specifico problema della promozione dell�imprenditorialità; le azioni previste consisteranno nell�insediamento di giovani agricoltori con un�età inferiore ai 40 anni.

L�Asse 2 prevede l�attivazione di una serie di azioni volte a valorizzare in termini di pubblica utilità dei boschi regionali e a sviluppare servizi finalizzati all�accessibilità e all�uso ricreativo, educativo, didattico e multifunzionale delle risorse forestali. Le azioni hanno l�obiettivo di diffondere le attività selvicolturali finalizzate a valorizzare gli aspetti socio-culturali connessi all�educazione ambientale, alla riscoperta delle radici e delle aree interne montane e delle loro tradizioni. Le misure all�interno dell�Asse 3 (in particolare la misura 3.1.1) hanno la finalità di aumentare l�occupazione nelle aree rurali favorendo, da

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un lato lo sviluppo multifunzionale dell�azienda agricola, dall�altro incoraggiando i componenti della famiglia ad intraprendere nuove attività comunque connesse con il settore agroforestale ambientale e turistico. Tra le azioni previste dall�Asse 3, si riscontrano anche azioni volte a sostenere la creazione e lo sviluppo delle imprese attraverso concessioni in conto capitale, azioni volte ad incentivare l�attività turistica con un aumento dell�occupazione nelle aree rurali e con azioni volte a migliorare la qualità della vita nei territori rurali, aumentando servizi essenziali per l�economia e la popolazione rurale.

Il Programma di Sviluppo Regionale prevede, infine, tra le modalità di attuazione l�adozione di un approccio integrato realizzato attraverso Progetti integrati aziendali, nell�ambito di una singola impresa (�Pacchetto giovani�). Il �Pacchetto giovani� prevede un insieme di misure di sostegno all�avvio dell�attività dei giovani agricoltori che devono superare le difficoltà di insediamento connesse all�acquisizione e allo sviluppo delle competenze e delle conoscenze, all�accesso ai servizi di consulenza, all�adattamento strutturale dell�azienda e all�adeguamento alle norme comunitarie, alla diversificazione e qualificazione delle produzioni, all�accesso ai mercati, ecc.

Fondo Europeo per la Pesca Per quanto riguarda il Fondo Europeo per la Pesca (FEP), istituito con Regolamento

(CE) n.1198/2006 del Consiglio, gli Assi prioritari che prevedono azioni rivolte al mondo dei giovani, in particolare con attività di formazione e di promozione dell�occupazione e dell�imprenditoria nel settore della pesca, sono: Asse 3: Misure di Interesse comune;

Asse 4: Sviluppo sostenibile delle zone di pesca.

L�Asse 3, attraverso la misura �Azioni collettive� mira a promuovere il partenariato

tra scienziati e operatori del settore della pesca e ad accrescere le competenze professionali o sviluppare nuovi metodi e strumenti di formazione.

L�Asse 4 prevede di diversificare le attività del settore della pesca mediante la promozione della pluriattività dei pescatori, creando posti di lavoro aggiuntivi all�esterno del settore della pesca a beneficio dei lavoratori del settore della pesca o delle persone che esercitano una professione ad esso connessa.

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3. GLI INTERVENTI PROGRAMMATI E LA COERENZA PROGRAMMATICA

3.1 LA COERENZA PROGRAMMATICA

Le priorità e gli obiettivi specifici individuati nell�Accordo di Programma Quadro �Giovani protagonisti di sè e del territorio� risultano coerenti con gli orientamenti strategici definiti a livello comunitario, nazionale e regionale, come di seguito illustrato.

Programmazione comunitaria Il Libro Bianco sulla Gioventù (2001) della Commissione Europea evidenzia come il

settore delle politiche giovanili sia uno dei terreni più fertili per sperimentare forme innovative di governance e ad alcuni di questi principi si è ispirata l�azione congiunta di Stato e Regione sancita nell�Accordo di Programma Quadro: Partecipazione, vale a dire assicurare la consultazione dei giovani e promuovere la

loro partecipazione alle decisioni che li riguardano e, in linea generale, alla vita delle loro collettività;

Efficacia, in termini di valorizzazione della risorsa costituita dalla gioventù perché possa meglio rispondere alle sfide della società, contribuire al successo delle diverse politiche che la riguardano e costruire l�Europa di domani;

Coerenza, sviluppare una visione integrata delle diverse politiche che riguardano la gioventù e dei diversi livelli d�intervento pertinenti e sviluppare, altresì, una cooperazione nuova e strutturata tra i soggetti che si occupano di politiche giovanili, onde attuare soluzioni concrete in risposta alle aspirazioni dei giovani.

Per l�Unione Europea lo sviluppo delle politiche giovanili rappresenta una delle chiavi del successo per il raggiungimento degli obiettivi della Strategia di Lisbona e il �Patto Europeo per la Gioventù�, che riprende e declina sul fronte giovani questi impegni, è costruito sulla valorizzazione e sulla promozione sociale delle nuove generazioni, temi che sono ripresi e ampliamente articolati negli obiettivi dell�Accordo. In particolare, le misure rivolte alla valorizzazione e promozione dei giovani, come risorsa del territorio e sviluppo delle potenzialità giovanili presenti nell�Accordo, risultano coerenti con le indicazioni contenute negli Orientamenti Strategici Comunitari (OSC) per la politica di coesione che stabiliscono le linee direttrici per la programmazione delle politiche regionali e integrano gli obiettivi di Lisbona e di Göteborg nei programmi di sviluppo nazionali e regionali cofinanziati dai Fondi strutturali per il periodo 2007-2013. Coerenza organica tra l�APQ e i riferimenti comunitari si riscontra ulteriormente in relazione ai Programmi settoriali promossi dall�Unione Europea in tema di: formazione ed educazione intesa a favorire la partecipazione dei giovani (Programma

d�azione nel campo dell�apprendimento permanente); accesso e utilizzo strategico delle tecnologie dell�informazione e delle

telecomunicazioni (Programma e-Europe); salute (Programma public health); occupazione e inclusione sociale (Programma Progress).

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Programmazione nazionale L�Accordo di Programma Quadro �Giovani protagonisti di sé e del territorio� si

allinea per obiettivi, strategie ed azioni, alle linee direttrici individuate dal documento nazionale del Ministero delle Politiche giovanili (ora Ministero per la Gioventù), Piano Nazionale Giovani (PNG).

Il Piano Nazionale mira, infatti, a riaffermare la centralità dei giovani nelle politiche di crescita del paese, tenendo conto, in ogni caso, delle difformità presenti sul piano culturale, economico e sociale nelle diverse realtà regionali. A tal riguardo, il Piano Nazionale sottolinea che �un�azione di valorizzazione delle risorse giovanili appare ancor più necessaria nelle aree in ritardo di sviluppo, dove più pesante si presenta lo scollamento tra realtà giovanile e il mondo del lavoro e dove l�intervento pubblico deve ricucire il più ampio distacco tra domanda ed offerta di opportunità e di servizi qualificati per le giovani generazioni�.

Partendo, dunque, da questo quadro di riferimento, alla luce delle azioni messe in campo dalla Regione Siciliana nell�ambito delle politiche settoriali, le azioni individuate dall�APQ, riguardanti principalmente le aree culturale, educative, partecipative ed inclusive, sono riconducibili alle seguenti linee di lavoro previste del PNG: Promuovere la creatività e favorire i consumi culturali �meritori�; Stimolare il dialogo interreligioso ed interculturale; Combattere il disagio giovanile.

Premesso che molti obiettivi individuati nell�Accordo sono da ritenersi trasversali a

tutte le aree d�intervento individuate nel PNG, ciò in ragione dell�unicità della persona e della interdipendenza tra i diversi settori delle politiche giovanili, ad ogni modo si colgono diversi punti di contatto tra le scelte nazionali e quelle proposte dalla Regione.

Programmazione regionale L�APQ �Giovani protagonisti di sé e del territorio� si inserisce in modo coerente nel

quadro degli interventi promossi e programmati sul territorio regionale. Pur in assenza di una legge o di uno specifico atto di programmazione destinato alle politiche giovanili, è possibile individuare nel quadro degli interventi in corso di attuazione o in fase di programmazione nel contesto regionale, alcune linee di azione coerenti con il Piano Nazionale Giovani e con le azioni previste nell�APQ che si intende realizzare nel prossimo triennio.

La Regione con l�adozione degli atti di indirizzo per la creazione di un sistema integrato dei servizi socio-assistenziali e socio-sanitari (L. 328/00) ha avviato su tutto il territorio un profondo rinnovamento, con l�obiettivo di ridisegnare il welfare locale attraverso un sistema basato sul coinvolgimento diretto degli ambiti territoriali (distretti socio-sanitari) e sulla valorizzazione delle risorse esistenti.

Al centro del nuovo sistema di welfare è stata posta la persona chiamata ad esercitare in modo attivo il proprio diritto di cittadinanza, in un rapporto sussidiario con le realtà sociali operanti sul territorio.

Secondo quest�ottica la Regione sta lavorando per coordinare e rendere coerenti in una politica complessiva in favore dei giovani, tutti gli interventi messi in atto a livello locale da soggetti diversi (Comuni, AUSL, Scuole, Associazionismo, ecc.) e per superare il concetto di prevenzione a favore del concetto di partecipazione, anche come risposta ad

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una domanda nuova di �senso� della appartenenza sociale, non formale, che proviene dai giovani e ha bisogno di risposte adeguate, anche in termini di riorganizzazione dell�offerta.

Così come già riportato nel Decreto Presidenziale del 28/10/2005, riguardante le linee di indirizzo relative alla L.328/00 per il triennio 2004-2006, la Regione mira a promuovere, di concerto con i distretti socio-sanitari, la redazione di un piano per i giovani in grado di comprendere e coordinare tutte le politiche attive in tema di tutela dei diritti sociali, allo studio e al lavoro, alla prima casa, al sostegno familiare e del tempo libero.

Riguardo alle strategie delle politiche di sviluppo programmate a livello regionale per il periodo 2007-2013, gli interventi inseriti nell�APQ �Giovani protagonisti di sé e del territorio� si dimostrano coerenti rispetto agli obiettivi e alle linee di intervento presenti sia nei Programmi Operativi del FESR che del FSE.

In particolare, gli Assi 3, 4 e 5 del POR FESR prevedono specifiche misure di incentivo all�auto-imprenditorialità (anche con riferimento al target specifico dei giovani, Obiettivo operativo 5.1.3), in linea con le finalità dell�APQ inerenti alla promozione tra la popolazione giovanile dello spirito d�impresa. Lo schema di interventi inserito nell�Accordo prevede inoltre azioni funzionali alla riduzione del digital divide tra i giovani, coerentemente con gli obiettivi posti nell�Asse 4 del POR FESR inerenti la diffusione della società dell�informazione nel contesto produttivo e sociale regionale, con il potenziamento delle forme di e-inclusion ed azioni volte a incrementare la diffusione di servizi di e-government avanzati per cittadini e imprese, incluse quelle mirate ad innalzare la partecipazione del cittadino all�azione di governo (e-democracy).

Un ulteriore elemento centrale nella programmazione regionale del FESR � presente, altresì, tra gli obiettivi dell�APQ - è rappresentato dalla promozione del miglioramento delle condizioni di contesto e di qualità della vita nei contesti urbani e sub-urbani - presenti specificatamente nell�Asse 6. Tale Asse prevede, infatti, azioni finalizzate al miglioramento delle prestazioni di servizi ai cittadini, della riqualificazione fisica e ambientale, della rigenerazione sociale delle zone urbane svantaggiate e delle fasce di popolazione a maggiore rischio di esclusione sociale, in linea con le previsioni dell�APQ rivolte al sostegno della cittadinanza attiva dei giovani.

Rilevanti e significative sinergie si riscontrano soprattutto tra gli obiettivi dell�Accordo e la strategia regionale per il Fondo Sociale Europeo. L�ampia coerenza programmatica tra i due strumenti si verifica, in primo luogo, nell�indicazione di entrambi i documenti quale priorità l�ampliamento delle opportunità di accesso alla vita attiva e ad acquisire autonomia per favorire l�integrazione e la promozione sociale dei giovani, attraverso la valorizzazione del talento, della creatività e della capacità imprenditoriale e di innovazione. Nello specifico, gli obiettivi inseriti nell�APQ rivolti allo sviluppo sono coerenti con le linee di attività dell�Asse II Occupabilità (obiettivo operativo D.1 Anticipare le esigenze in termini di qualifiche, promuovendo un�offerta di servizi formativi adeguata alle dinamiche economiche dei sistemi locali regionali) e III Inclusione sociale (obiettivo operativo G.1 �Rafforzare l�integrazione sociale e contrastare i fenomeni di povertà attraverso percorsi, anche personalizzati, finalizzati all�inserimento lavorativo�).

L�APQ risulta coerente anche con le linee di Azione inserite nell�Asse IV �Capitale Umano� in quanto sono previsti interventi in grado di innalzare la qualità delle risorse umane e la partecipazione delle classi giovanili a iniziative formative e di informazione.

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Per quanto riguarda l�Asse V Transnazionalità e interregionalità, gli interventi inseriti all�interno dell�Accordo risultano funzionali al raggiungimento delle priorità indicate nell�ambito dell�Obiettivo specifico M, in quanto sono previsti all�interno dell�Accordo interventi in grado di promuovere e implementare iniziative di sostegno ai giovani residenti della Regione per l�adesione di iniziative comunitarie di scambio culturale e formativo di livello sovra-nazionale.

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3.2. SCHEDE DESCRITTIVE DEGLI INTERVENTI

Di seguito si riportano le schede relative alle Azioni inserite nell�Accordo di Programma Quadro.

AZIONE 1

Promozione della creatività giovanile per favorire un maggior protagonismo sociale

1 Titolo dell�intervento CRESCERE INSIEME. GIOVANI PROTAGONISTI DEL TERRITORIO 2 Codice 1

3 Costo e copertura finanziaria

Costo totale: � 8.952.456,70= Copertura finanziaria: Fondo Nazionale Politiche Giovanili: � 4.000.000,00 Cofinanziamento regionale: � 2.000.000,00 a carico del bilancio regionale e � 1.460.380,58 a carico delle risorse FAS � economie APQ Marginalità sociale Cofinanziamento dei soggetti titolari delle progettualità: 1.492.076,12 (20% delle risorse POGAS + cofinanziamento regionale);

4 Tipologia d�intervento

- Creazione di centri di aggregazione giovanile come spazio laboratorio mirati a favorire la socializzazione, la crescita armoniosa degli adolescenti e dei giovani e la valorizzazione delle capacità creative degli stessi

- Animazione territoriale rivolta specificatamente ai giovani - Supporto a gruppi giovanili, espressione del territorio, volto alla promozione

dell�associazionismo - Azioni di riqualificazione urbana espressamente rivolte ai giovani attraverso la definizione

di procedure che prevedano il coinvolgimento e/o la gestione diretta da parte di questi ultimi e laddove possibile l�utilizzo e/o la riqualificazione di beni confiscati

- Realizzazione di progetti giovanili per l�accompagnamento alla produzione di spettacoli di musica, teatro, danza o di prodotti come opere discografiche, letterarie, cinematografiche, audiovisive, ecc.

- Creazione o rafforzamento di network locali, regionali, nazionali e sovra-nazionali tra l�associazionismo e i centri di aggregazione giovanile, ciò al fine di favorire contatti e collaborazioni tra gli operatori ed iniziative congiunte tra diverse organizzazioni o reti, nonché per includere nella programmazione del territorio anche le diverse forme di auto-organizzazione giovanile

- Formazione e coinvolgimento di gruppi di adolescenti e giovani del territorio, che secondo la metodologia della peer education diventino mediatori territoriali privilegiati, da coinvolgere nelle diverse iniziative socio-culturali avviate sul territorio

- Rivitalizzazione economica, sociale e ambientale di contesti urbani tramite il supporto di laboratori intesi come luoghi di trasferimento di saperi e apprendimento (nei campi dell�artigianato, dello sviluppo eco-sostenibile, dell�arte, della cultura, delle nuove tecnologie, ecc.)

- Supporto alla realizzazione di festival o manifestazioni culturali di portata nazionale o internazionale con attenzione anche ai Paesi dell�area mediterranea

- Progetti di auto-produzione nell�ambito della comunicazione e dell�informazione finalizzata alla partecipazione e cittadinanza attiva (ad es. siti web, produzione giornali, web TV e radio)

5 Localizzazione intervento Intero territorio regionale

6 Descrizione sintetica dell�intervento

L�idea base è quella di favorire processi educativi nei confronti degli adolescenti e giovani al fine di far emergere le potenzialità di ciascuno nei diversi campi culturali, sportivi, artistici. Gli interventi che verranno pertanto attivati mireranno a promuovere la socialità, la comunicazione, l�acquisizione o il potenziamento di capacità ed abilità individuali e di gruppo nei diversi campi di intervento.

7 Obiettivi dell�intervento

- Sostegno alla creatività giovanile attraverso il riconoscimento dei linguaggi, delle diverse forme espressive delle nuove generazioni e il supporto a giovani talenti.

- Valorizzazione e promozione dei giovani come risorsa del territorio e sviluppo delle potenzialità giovanili.

- Promozione di consumi culturali �meritori� da parte dei giovani fruitori. - Riduzione del gap tecnologico e del digital divide nel settore delle ICT che interessa i giovani

del sud e, in particolare, le ragazze e i giovani con svantaggio socio-economico o residenti in aree isolate geograficamente

- Sostegno allo sviluppo di competenze relazionali, informatiche, linguistiche, cognitive, ecc. per favorire la crescita socio-culturale dei ragazzi

- Promozione della partecipazione attiva e del protagonismo giovanile tramite il supporto a processi di cittadinanza attiva e di forme di democrazia partecipata e digitale (e-democracy) e l�assunzione di una coscienza dei relativi diritti e doveri a livello individuale e collettivo

- Potenziamento dell�offerta di servizi ed interventi rivolti ai giovani per il buon uso del tempo

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libero, sostenendo la realizzazione di spazi e luoghi destinati all�espressione della creatività, allo sviluppo delle abilità e dei talenti giovanili.

- Sviluppo del senso di appartenenza dei giovani al proprio territorio, attraverso la sua scoperta e valorizzazione, la conoscenza del profilo storico, urbanistico e ambientale, e la promozione di progetti volti a favorirne la tutela e la valorizzazione

8 Bacino di utenza soddisfatto dall�intervento

Soggetti di età compresa tra i 14 e i 30 anni.

9

Connessioni funzionali con altri interventi dello stesso Accordo o finanziati in altri programmi

L�azione si colloca in continuità con alcune iniziative attivate nell�ambito dell�APQ �Marginalità sociale e pari opportunità� e nell�ambito dei Piani di Zona, attivati ai sensi della L.328/00. Inoltre, sul piano della riqualificazione degli spazi urbani appare coerente con quanto previsto nel Programma Operativo FESR 2007-2013 della Regione Siciliana ed, in particolar modo, con l�Asse VI �Sviluppo urbano sostenibile�

10

Nel caso in cui trattasi di completamento, quando è stata realizzata la parte precedente dell�opera, a che punto si sono fermati i lavori e con quali fondi è stata realizzata

11 Soggetti coinvolti Comuni singoli o associati, istituzioni pubbliche, istituti scolastici di 2° grado e Università, associazionismo giovanile in partenariato con istituzioni pubbliche, enti senza fini di lucro con esperienza nel settore giovanile.

12 Modalità previste per l�attivazione del cantiere

Invito a presentare proposte progettuali di durata 1/3 anni.

13 Adempimenti amministrativi

D.A. n. 3151/S4 del 26/10/2007 Approvazione del Quadro strategico dell�APQ comprensivo dei criteri di selezione; D.A. per la presentazione di proposte progettuali in attuazione dell�azione 1. dell�APQ. D.D.G. di approvazione della graduatoria dei progetti presentati ed indicazione dei progetti ammessi a contributo.

13 Documento di Programmazione

Decreto Presidenziale 4 novembre 2002 �Linee guida per l�attuazione del piano socio-sanitario della Regione Siciliana�. Decreto Presidenziale 8 Maggio 2006 �Stesura aggiornata della programmazione degli interventi di cui al documento �Analisi, orientamenti e priorità, legge n.328/2000 � triennio 2004-2006� (punto 3.3.2 � �Il coordinamento delle politiche e degli interventi per i giovani�).

14 Progettazione disponibile alla stipula e delibera della sua approvazione

15 Responsabile Azione Dirigente Generale pro tempore del Dipartimento della Famiglia, delle politiche sociali e delle autonomie locali.

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AZIONE 2

Promuovere stili di vita sani e modelli positivi di comportamento

1 Titolo dell�intervento EDUCARE ALLA LEGALITÀ 2 Codice 2

3 Costo e copertura finanziaria

Costo totale: � 4.250.400,00= Copertura finanziaria: Fondo Nazionale Politiche Giovanili: � 2.042.000,00= Cofinanziamento regionale: � 1.500.000,00= Cofinanziamento dei soggetti titolari delle progettualità: � 708.400,00 (20% del Fondo POGAS);

4 Tipologia d�intervento

- Azioni di sensibilizzazione rivolte al mondo giovanile sui valori e sul rispetto delle regole di convivenza civile, sulla tolleranza.

- Sostegno ad iniziative a carattere produttivo, culturale, sociale che utilizzano beni confiscati alla mafia e diffusione di buone prassi.

5 Localizzazione intervento Intero territorio regionale

6 Descrizione sintetica dell�intervento

L�idea base è quella di promuovere un cambiamento culturale tra i giovani per favorire l�affrancamento da modelli di vita basati sull�illegalità, sui comportamenti devianti, diffondendo al contempo delle iniziative radicate sul territorio che mirano alla costruzione di una società più solidale e giusta. Appare prioritario investire in iniziative volte ad educare i giovani al rispetto per sé e per gli altri, ai valori della solidarietà e dell�altruismo, alla responsabilità del vivere civile, alla legalità ed alla convivenza civile.

7 Obiettivi dell�intervento

- Educare ai valori civili e al rispetto dei diritti riconosciuti alla persona umana - Contribuire alla formazione dei giovani come comunità educante ed educativa. - Promuovere un�autentica educazione alla convivenza civile e democratica, aiutando i giovani

a costruire il proprio futuro mediante scelte consapevoli e responsabili - Sensibilizzare i giovani rispetto alle scelte quotidiane basate sui valori della giustizia, della

legalità, dell�equità sociale, della tolleranza, ecc. - Stimolare una personale ricerca, per creare un comportamento responsabile, cosciente e

consapevole - Riqualificare spazi sottratti alla criminalità organizzata per promuoverne l�utilizzo a scopi

sociali

8 Bacino di utenza soddisfatto dall�intervento

Soggetti di età compresa tra i 14 e i 30 anni.

9

Connessioni funzionali con altri interventi dello stesso Accordo o finanziati in altri programmi

10

Nel caso in cui trattasi di completamento, quando è stata realizzata la parte precedente dell�opera, a che punto si sono fermati i lavori e con quali fondi è stata realizzata

11 Soggetti coinvolti Comuni singoli o associati, istituti scolastici pubblici, enti no profit

12 Modalità previste per l�attivazione del cantiere

Invito a presentare proposte progettuali di durata max triennale.

13 Adempimenti amministrativi

D.A. n. 3151/S4 del 26/10/2007 Approvazione del Quadro strategico dell�APQ comprensivo dei criteri di selezione; D.A. per la presentazione di proposte progettuali. D.D.G. di approvazione della graduatoria dei progetti presentati ed indicazione dei progetti ammessi a contributo.

13 Documento di Programmazione

Decreto Presidenziale 4 novembre 2002 �Linee guida per l�attuazione del piano socio-sanitario della Regione Siciliana�. Decreto Presidenziale 8 Maggio 2006 �Stesura aggiornata della programmazione degli interventi di cui al documento �Analisi, orientamenti e priorità, legge n.328/2000 � triennio 2004-2006� (punto 3.3.2 � �Il coordinamento delle politiche e degli interventi per i giovani�)

14 Progettazione disponibile alla stipula e delibera della sua approvazione

15 Responsabile Azione Dirigente Generale pro tempore del Dipartimento della Famiglia, delle politiche sociali e delle autonomie locali.

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AZIONE 3

Promuovere stili di vita sani e modelli positivi di comportamento

1 Titolo dell�intervento SALUTE E BENESSERE. LA VITA MI APPARTIENE 2 Codice 3

3 Costo e copertura finanziaria

Costo totale: � 4.200.000,00= Copertura finanziaria: Fondo Nazionale Politiche Giovanili: � 2.500.000,00 Cofinanziamento regionale: � 1.000.000,00= Cofinanziamento dei soggetti titolari delle progettualità: � 700.000,00 (20% del Fondo POGAS + cofinanziamento regionale)

4 Tipologia d�intervento

- Azioni di sensibilizzazione ed educative volte alla promozione di stili di vita salutari; - Progetti di animazione territoriale finalizzati ad un�attività di tipo socio-educativa con gruppi

informali di adolescenti e giovani; - Azioni di promozione e tutela della salute da realizzare con interventi informativi e formativi

nei luoghi di aggregazione dei giovani. - Avvio e consolidamento di interventi di promozione della salute nei luoghi di divertimento

attraverso il coinvolgimento di tutti i soggetti deputati alla gestione e al controllo. - Diffusione dell�attività sportiva, anche attraverso il sostegno ad iniziative promosse da

associazioni sportive. 5 Localizzazione intervento Intero territorio regionale

6 Descrizione sintetica dell�intervento

L�idea base è quella di sensibilizzare, informare ed educare i giovani rispetto agli stili di vita salutari e ai comportamenti positivi che possono aiutarli a completare il processo di crescita e a transitare in modo armonioso alla vita adulta. Si tratta, quindi, di avviare azioni efficaci nel contrastare processi culturali, sociali ed individuali, che favoriscono l�assunzione di comportamenti auto-lesionistici e di dipendenza da parte degli adolescenti e giovani, singoli o in gruppo, a favore di comportamenti salutari che possono sviluppare benessere individuale

7 Obiettivi dell�intervento

- Promuovere l�adozione di stili di vita sani, potenziando le attività di prevenzione dei rischi connessi all�assunzione di droghe, all�abuso di sostanze alcoliche o ad abitudini alimentari errate o a comportamenti auto-lesionistici

- Promuovere la pratica sportiva e diffondere valori e regole connessi allo sport, per favorire uno stile di vita corretto

- Educare le nuove generazioni ad un consumo sostenibile e al rispetto dell�ambiente naturale - Sostenere, attraverso la pratica sportiva, processi di inclusione sociale dei giovani al fine di

costruire una società più integrata

8 Bacino di utenza soddisfatto dall�intervento

Soggetti di età compresa tra i 14 e i 30 anni.

9

Connessioni funzionali con altri interventi dello stesso Accordo o finanziati in altri programmi

10

Nel caso in cui trattasi di completamento, quando è stata realizzata la parte precedente dell�opera, a che punto si sono fermati i lavori e con quali fondi è stata realizzata

11 Soggetti coinvolti Comuni singoli o associati, Aziende Sanitarie Locali, istituti scolastici pubblici, Università, enti no profit

12 Modalità previste per l�attivazione del cantiere

Invito a presentare proposte progettuali di durata max triennale.

13 Adempimenti amministrativi

D.A. n. 3151/S4 del 26/10/2007 Approvazione del Quadro strategico dell�APQ comprensivo dei criteri di selezione; D.A. per la presentazione di proposte progettuali. D.D.G. di approvazione della graduatoria dei progetti presentati ed indicazione dei progetti ammessi a contributo.

13 Documento di Programmazione

Decreto Presidenziale 4 novembre 2002 �Linee guida per l�attuazione del piano socio-sanitario della Regione Siciliana�. Decreto Presidenziale 8 Maggio 2006 �Stesura aggiornata della programmazione degli interventi di cui al documento �Analisi, orientamenti e priorità, legge n.328/2000 � triennio 2004-2006� (punto 3.3.2 � �Il coordinamento delle politiche e degli interventi per i giovani�).

14 Progettazione disponibile alla stipula e delibera della sua approvazione

15 Responsabile Azione Dirigente Generale pro tempore del Dipartimento della Famiglia, delle politiche sociali e delle autonomie locali.

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AZIONE 4

Promuovere la cultura dell�accoglienza e della multiculturalità

1 Titolo dell�intervento UNA FINESTRA SUL MONDO. LA RICCHEZZA DELLA MULTICULTURALITÀ 2 Codice 4

3 Costo e copertura finanziaria

Costo totale: � 3.600.000,00= Copertura finanziaria: Fondo Nazionale Politiche Giovanili: � 2.000.000,00 Cofinanziamento regionale: � 1.000.000,00= Cofinanziamento dei soggetti titolari delle progettualità: � 600.000,00 (20% del Fondo POGAS + cofinanziamento regionale).

4 Tipologia d�intervento

- Educazione interculturale e sperimentazione di laboratori multiculturali gestiti dai giovani. - Azioni di sensibilizzazione e di confronto tra giovani di diverse appartenenze culturali e

religioni. - Sostegno all�integrazione sociale dei giovani immigrati. - Supporto allo sviluppo di spazi di confronto fisico e virtuale.

5 Localizzazione intervento

Tutto il territorio regionale con particolare attenzione alle aree urbane.

6 Descrizione sintetica dell�intervento

Considerata la crescente rilevanza assunta dal fenomeno immigrazione è indispensabile diffondere le conoscenze sulle differenze, intese quale risorsa positiva da valorizzare e rispettare. Attraverso l�educazione interculturale, da promuovere con azioni informative e formative, spazi di confronto e di conoscenza reciproca, si vuole favorire il riconoscimento di tutte le culture e promuovere la capacità di convivenza costruttiva in un tessuto sociale e culturale multiforme. Con questa linea di azione si promuoveranno azioni di sensibilizzazione e confronto, da realizzare anche attraverso il coinvolgimento delle scuole medie di secondo grado e delle università, al fine di generare dinamiche di ascolto, partecipazione e scambio interculturale dove tutti gli attori coinvolti possano sperimentare maggiori spazi di confronto, fare proposte e confrontarsi in un clima di collaborazione. Considerate, inoltre, le difficoltà di inserimento sociale espresse dai giovani immigrati, si ritiene ugualmente importante promuovere progetti di mediazione culturale, supporto ed accompagnamento all�inserimento sociale dei giovani immigrati presenti sul territorio.

7 Obiettivi dell�intervento

- Favorire i contatti fra i giovani appartenenti a culture diverse e stimolare lo scambio di esperienze e il confronto positivo nell�ottica della interculturalità, della cooperazione, della solidarietà e del rispetto reciproco.

- Favorire l�integrazione sociale dei giovani immigrati - Promuovere la messa in rete dei servizi di informagiovani presenti sul territorio, dei punti

Eurodesk e dei diversi servizi indirizzati alla popolazione giovanile, che offrono accesso alle informazioni

8 Bacino di utenza soddisfatto dall�intervento

Soggetti residenti in Sicilia di età compresa tra i 14 e i 30 anni

9

Connessioni funzionali con altri interventi dello stesso Accordo o finanziati in altri programmi

10

Nel caso in cui trattasi di completamento, quando è stata realizzata la parte precedente dell�opera, a che punto si sono fermati i lavori e con quali fondi è stata realizzata

11 Soggetti coinvolti Le proposte devono essere presentate da istituzioni pubbliche operanti nel settore giovanile, associazioni giovanili o enti no profit in partenariato con istituzioni pubbliche (Comuni singoli o associati, Istituti scolastici di II grado e Università, ecc.).

12 Modalità previste per l�attivazione del cantiere

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13 Adempimenti amministrativi

D.A. n. 3151/S4 del 26/10/2007 Approvazione del Quadro strategico dell�APQ comprensivo dei criteri di selezione; D.A. per la presentazione di proposte progettuali in attuazione dell�azione 1. dell�APQ; D.D.G. di approvazione della graduatoria dei progetti presentati ed indicazione dei progetti ammessi a contributo.

13 Documento di Programmazione

Decreto Presidenziale 4 novembre 2002 �Linee guida per l�attuazione del piano socio-sanitario della Regione Siciliana�. Decreto Presidenziale 8 Maggio 2006 �Stesura aggiornata della programmazione degli interventi di cui al documento �Analisi, orientamenti e priorità, legge n.328/2000 � triennio 2004-2006� (punto 3.3.2 � �Il coordinamento delle politiche e degli interventi per i giovani�).

14 Progettazione disponibile alla stipula e delibera della sua approvazione

15 Responsabile del procedimento

Dirigente Generale pro tempore del Dipartimento della Famiglia, delle politiche sociali e delle autonomie locali.

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AZIONE 5

Promuovere la cultura dell�accoglienza e della multiculturalità

1 Titolo dell�intervento ORIENTATI VERSO L�EUROPA. 2 Codice 5

3 Costo e copertura finanziaria

Costo totale: � 500.000,00= Copertura finanziaria:� 500.000,00 Fondo Nazionale Politiche Giovanili: � 500.000,00

4 Tipologia d�intervento - Favorire gli scambi internazionali cofinanziando, nella misura non superiore alla percentuale

minima richiesta dal bando europeo, i progetti presentati da enti pubblici per l�accesso ai Programmi europei in favore dei giovani.

5 Localizzazione intervento

6 Descrizione sintetica dell�intervento

Con questa linea di intervento si intendono cofinanziare i progetti presentati dai Comuni, singoli o associati, o da altri enti pubblici operanti nel settore giovanile, alla Commissione Europea nell�ambito del Programma europeo Gioventù in azione o comunque di altri programmi europei promossi in favore dei giovani. Il Programma offre ai giovani opportunità di mobilità e la possibilità di partecipare attivamente alla costruzione dell'Europa, inoltre contribuisce allo sviluppo della politica per i giovani, basata sull'istruzione non formale. Il Programma si prefigge di migliorare gli scambi e gli incontri-dibattiti di giovani, il volontariato, la partecipazione e la cittadinanza attive, nonché l'innovazione e il miglioramento delle competenze in materia di formazione internazionale e di cooperazione nel settore della gioventù. Attraverso il cofinanziamento s�intende sollecitare gli enti pubblici a presentare progetti a livello comunitario, moltiplicando anche sul piano finanziario le risorse a disposizione.

7 Obiettivi dell�intervento

La linea di azione assume gli stessi obiettivi previsti in �Gioventù in Azione� e mira a favorire gli scambi dei giovani siciliani con le altre realtà europee, ciò anche al fine di superare gli svantaggi connessi all�insularità e alla posizione geografica che limitano gli spostamenti dei giovani. - Rafforzare il senso della solidarietà intensificando la partecipazione dei giovani ad attività

transnazionali al servizio della collettività; - Promuovere il contributo attivo dei giovani alla costruzione europea attraverso la loro

partecipazione a scambi transnazionali; - Favorire la partecipazione alla cittadinanza attiva dei giovani consentendo loro di divenire

cittadini responsabili; - Incoraggiare lo spirito d'iniziativa e d'impresa, nonché la creatività dei giovani per consentire

loro di integrarsi attivamente nella società, favorendo il riconoscimento del valore di un'esperienza di istruzione informale acquisita in un contesto europeo.

8 Bacino di utenza soddisfatto dall�intervento

Soggetti residenti in Sicilia di età compresa tra i 14-30 anni

9

Connessioni funzionali con altri interventi dello stesso Accordo o finanziati in altri programmi

10

Nel caso in cui trattasi di completamento, quando è stata realizzata la parte precedente dell�opera, a che punto si sono fermati i lavori e con quali fondi è stata realizzata

11 Soggetti coinvolti Soggetti attuatori previsti dal programma europeo di riferimento.

12 Modalità previste per l�attivazione del cantiere

13 Adempimenti amministrativi

Presentazione a sportello delle richieste di cofinanziamento per progetti presentati a livello europeo nell�ambito del Programma Gioventù in Azione e di altri programmi europei rivolti ai giovani. L�impegno verrà assunto soltanto dopo l�approvazione del progetto da parte della Commissione Europea.

13 Documento di Programmazione

Gioventù in Azione e programmi europei in favore dei giovani.

14 Progettazione disponibile alla stipula e delibera della sua approvazione

15 Responsabile del procedimento

Dirigente Generale pro tempore del Dipartimento della Famiglia, delle politiche sociali e delle autonomie locali.

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APQ �Giovani Protagonisti di Sé e del territorio� Relazione tecnica

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AZIONE 6

Sostegno alle relazioni familiari intergenerazionali

1 Titolo dell�intervento FAMIGLIA E GIOVANI 2 Codice 6

3 Costo e copertura finanziaria

Costo totale: � 3.600.000,00= Copertura finanziaria: Fondo Nazionale Politiche Giovanili: � 2.000.000,00 Cofinanziamento regionale: � 1.000.000,00= Cofinanziamento dei soggetti titolari delle progettualità: � 600.000,00= (20% del Fondo POGAS+ Cofinanziamento regionale).

4 Tipologia d�intervento

- Azioni di sostegno alla genitoralità centrate sulle dinamiche genitori-figli e sulla promozione di stili di vita salutari.

- Promozione di percorsi di formazione di genitori al fine di costruire condizioni per un più qualificato rapporto tra loro e gli adolescenti.

5 Localizzazione intervento

Distretti socio-sanitari istituiti ai sensi della legge 328/00. L�obiettivo è quello di ricondurre l�azione proposta all�interno della pianificazione locale (Piani di Zona). Ciò al fine di evitare sovrapposizioni e promuovere un percorso condiviso tra diversi soggetti istituzionali e non ugualmente interessati all�azione (Comuni, scuole, servizi territoriali dell�ASL, enti no profit).

6 Descrizione sintetica dell�intervento

La famiglia, in quanto agenzia di educazione e di socializzazione, è un sistema di fondamentale importanza nella costruzione dell�identità sociale; è all�interno di essa che ogni singolo soggetto tende alla realizzazione di sé stesso come individuo e come persona. La famiglia è dunque un interlocutore privilegiato per qualunque intervento di crescita personale, sociale e culturale e costituisce una risorsa su cui investire per produrre un cambiamento nelle scelte genitoriali e giovanili. Partendo da questa consapevolezza, in linea con quanto previsto dall�art.8 della l. r. n.10 del 31 luglio 2003 �Norme per la tutela e la valorizzazione della famiglia� con la seguente linea di azione si intendono promuovere iniziative volte a: sostenere la famiglia nell�assunzione delle proprie responsabilità educative; favorire un confronto tra genitori-figli anche attraverso attività laboratoriali o seminariali; informare, sensibilizzare ed educare i giovani al buon uso di sé e del tempo libero; creare reti di sostegno alla famiglia, in grado di supportarla nelle situazioni di criticità.

7 Obiettivi dell�intervento

- Promuovere spazi d�incontro-discussione rivolti ai genitori, educatori, operatori organizzati per la diffusione delle competenze genitoriali ed educative, con riferimento alla fascia adolescenziale e giovanile

- Promuovere il dialogo intergenerazionale, con particolare attenzione alle problematiche giovanili-adolescenziali

- Potenziare gli strumenti di supporto alla famiglia e di sostegno alla genitorialità - Sviluppare la capacità di aiuto e mutuo-aiuto delle famiglie rispetto ai problemi connessi alle

dinamiche genitori-figli

8 Bacino di utenza soddisfatto dall�intervento

Famiglie e giovani presenti sul territorio regionale

9

Connessioni funzionali con altri interventi dello stesso Accordo o finanziati in altri programmi

L�intervento si pone in continuità con le disposizioni normative adottate in Sicilia in materia di valorizzazione della famiglia e con gli interventi realizzati dai Comuni a sostegno della genitorialità con la legge n. 285/97 e con la legge n. 328/00

10

Nel caso in cui trattasi di completamento, quando è stata realizzata la parte precedente dell�opera, a che punto si sono fermati i lavori e con quali fondi è stata realizzata

11 Soggetti coinvolti Comuni singoli o associati, istituti scolastici di II grado, Servizi territoriali dell�Azienda Sanitaria Locale.

12 Modalità previste per l�attivazione del cantiere

13 Adempimenti amministrativi

D.A. n. 3151/S4 del 26/10/2007 Approvazione del Quadro strategico dell�APQ comprensivo dei criteri di selezione; D.A. per la presentazione di proposte progettuali in attuazione dell�azione 2. dell�APQ; D.D.G. di approvazione della graduatoria dei progetti presentati ed indicazione dei progetti ammessi a contributo.

13 Documento di Programmazione

Decreto Presidenziale 4 novembre 2002 �Linee guida per l�attuazione del piano socio-sanitario della Regione Siciliana�; Decreto Presidenziale 8 Maggio 2006 �Stesura aggiornata della programmazione degli interventi di cui al documento �Analisi, orientamenti e priorità, legge n. 328/2000 � triennio 2004-2006� (punto 3.3.2 � �Il coordinamento delle politiche e degli interventi per i giovani�).

14 Progettazione disponibile alla stipula e delibera della sua approvazione

15 Responsabile dell�Azione Il Dirigente Generale pro tempore del Dipartimento della Famiglia, delle politiche sociali e delle autonomie locali.

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APQ �Giovani Protagonisti di Sé e del territorio� Relazione tecnica

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AZIONE 7

Promuovere l�accesso al lavoro e l�imprenditorialità dei giovani

1 Titolo dell�intervento GIOVANI E LAVORO. 2 Codice 7

3 Costo e copertura finanziaria

Costo totale: � 4.800.000,00= Copertura finanziaria: Fondo Nazionale Politiche Giovanili: � 2.000.000,00 Cofinanziamento regionale: � 2.000.000,00 Cofinanziamento dei soggetti titolari delle progettualità: � 800.000,00 (20% del Fondo POGAS);

4 Tipologia d�intervento

- Favorire percorsi di vita indipendente, attraverso azioni di orientamento-formazione e accompagnamento al lavoro, concordati tra Ente locale, organismi rappresentativi del mondo del lavoro e delle realtà cooperativistiche.

- Sostegno alla creazione d�impresa attraverso: Creazione di laboratori itineranti per informare sul diritto del lavoro e sulle opportunità

lavorative attivabili Percorsi mirati all�auto-imprenditorialità da realizzare nelle scuole superiori di II grado,

diretti agli studenti dell�ultimo anno Supporto allo start up di nuove imprese giovanili con particolare attenzione allo sviluppo

delle nuove tecnologie, concentrandosi sull�imprenditoria innovativa soprattutto nel settore dell�informazione, multimedialità (ICT), ambiente (energie alternative, ecc.), produzione di servizi culturali e beni culturali (tecnologie per il recupero dei beni culturali, ecc.)

Contributi alle spese di avvio e primo investimento per supportare le migliori capacità imprenditoriali con priorità ad attività che utilizzano beni immobili confiscati alla criminalità organizzata e gestiti da associazioni giovanili per fini produttivi e/o sociali

Creazione di una rete che, mediante servizi qualificati (gratuiti per i giovani fruitori come: informazione, formazione, consulenza tecnica, servizi finanziari, legali), accompagni i giovani nella sperimentazione di stage e tirocini in contesti imprenditoriali di �eccellenza� e nella progettazione di idee d�impresa e fase di start up connettendo i diversi soggetti professionalmente impegnati nella creazione d�impresa

5 Localizzazione intervento Territorio regionale

6 Descrizione sintetica dell�intervento

In continuità con iniziative adottate in ambito nazionale e regionale a sostegno dell�inserimento lavorativo, con questa linea di azione si vuole promuovere una crescita culturale del giovane indirizzando le sue energie, potenzialità, conoscenze verso ambiti lavorativi autonomi, affrancandolo dall�idea del �posto pubblico�. Si ritiene pertanto importante valorizzare le capacità creative ed innovative dei giovani siciliani attraverso azioni informative e formative sul mondo del lavoro, attraverso il sostegno alla creazione di impresa e il rafforzamento delle idee progettuali che utilizzano beni confiscati alla criminalità organizzata.

7 Obiettivi dell�intervento

- Promozione della cultura d�impresa, coinvolgendo gli stessi beneficiari nella gestione delle attività proposte in sinergia con gli operatori attraverso la metodologia del peer group al fine di realizzare azioni auto-sostenibili

- Sviluppo di imprese giovanili - Trasmissione del patrimonio socio-economico, storico, ambientale, locale attraverso forme

innovative volte a diffondere saperi e competenze in ambiti che valorizzano tra le nuove generazioni le risorse e le tradizioni del contesto regionale

- Valorizzazione del giovane attraverso l�individuazione delle sue risorse e delle competenze/abilità già acquisite al fine di attivare percorsi di inclusione che favoriscano l�autodeterminazione e una vita indipendente

- Contribuire alla realizzazione delle pari opportunità nei percorsi di vita e lavoro

8 Bacino di utenza soddisfatto dall�intervento

Giovani siciliani di età compresa tra 18-30 residenti sul territorio regionale

9

Connessioni funzionali con altri interventi dello stesso Accordo o finanziati in altri programmi

10

Nel caso in cui trattasi di completamento, quando è stata realizzata la parte precedente dell�opera, a che punto si sono fermati i lavori e con quali fondi è stata realizzata

11 Soggetti coinvolti Enti pubblici, enti no profit, associazionismo giovanile e associazioni datoriali.

12 Modalità previste per l�attivazione del cantiere

13 Adempimenti D.A. n. 3151/S4 del 26/10/2007 Approvazione del Quadro strategico dell�APQ comprensivo dei

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APQ �Giovani Protagonisti di Sé e del territorio� Relazione tecnica

30

amministrativi criteri di selezione; D.A. per la presentazione di proposte progettuali; D.D.G. di approvazione della graduatoria dei progetti presentati ed indicazione dei progetti ammessi a contributo.

13 Documento di Programmazione

Decreto Presidenziale 4 novembre 2002 �Linee guida per l�attuazione del piano socio-sanitario della Regione Siciliana�. Decreto Presidenziale 8 Maggio 2006 �Stesura aggiornata della programmazione degli interventi di cui al documento �Analisi, orientamenti e priorità, legge n.328/2000 � triennio 2004-2006� (punto 3.3.2 � �Il coordinamento delle politiche e degli interventi per i giovani�). Programma Operativo FSE 2007-2013 Regione Siciliana, .

14 Progettazione disponibile alla stipula e delibera della sua approvazione

15 Responsabile dell�Azione Dirigente Generale pro tempore del Dipartimento della Famiglia, delle politiche sociali e delle autonomie locali.

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AZIONE 8

Comunicazione e attuazione APQ

1 Titolo dell�intervento AZIONI DI SISTEMA E RAFFORZAMENTO STRUTTURA REGIONALE 2 Codice 8

3 Costo e copertura finanziaria

Costo totale: � 2.000.000,00= Copertura finanziaria: Fondo Nazionale Politiche Giovanili: � 1.500.000,00 Cofinanziamento regionale: � 500.000,00 Attività triennale

4 Tipologia d�intervento

- Azioni di pubblicizzazione, comunicazione e sensibilizzazione sulle politiche giovanili e sulle azioni messe in campo

- Rafforzamento delle competenze professionali dei diversi soggetti istituzionali e non, coinvolti nell�APQ

- Rafforzamento della struttura regionale deputata all�attuazione dell�Accordo in relazione agli impegni assunti

5 Localizzazione intervento

Regione Siciliana

6 Descrizione sintetica dell�intervento

Al fine di strutturare una politica giovanile condivisa, si ritiene necessario avviare, attraverso lo strumento dell�APQ, un�azione di confronto e riflessione con tutti i soggetti, istituzionali e non, direttamente coinvolti, nonché con la popolazione giovanile per individuare le questioni rilevanti, gli ambiti prioritari di intervento, le strategie, le modalità operative su cui indirizzare le politiche pubbliche in questo settore. Lo scopo è quello di creare degli spazi di confronto tra giovani e soggetti pubblici e privati (Comuni, Università, associazioni imprenditoriali, mondo della cooperazione, istituti di credito, ecc.) che possono incidere più o meno direttamente nella qualità di vita dei giovani e nelle loro prospettive future. Compito della Regione sarà dunque quello di svolgere un ruolo di �promotore e facilitatore� per aiutare, attraverso specifici momenti di dialogo, la definizione di scelte da parte dei diversi soggetti coinvolti nella direzione sopra indicata. Nello specifico, considerato che la Regione Siciliana allo stato attuale non dispone di una politica giovanile regionale strutturata, nonostante i molteplici interventi avviati da diversi rami dell�Amministrazione regionale (Pubblica Istruzione, Lavoro e Formazione Professionale, Sanità, Turismo, ecc. oltre a quello delle politiche sociali e familiari), si ritiene che l�APQ possa fare da �volano� ad una politica pubblica maggiormente strutturata in risposta ai fabbisogni espressi dai giovani presenti sul territorio regionale. L�avvio di un APQ sulle politiche giovanili, per aver la ricaduta prevista e soprattutto per avviare una politica giovanile che produca i suoi effetti oltre ai tempi dell�Accordo stesso, necessita dunque di azioni di accompagnamento volte a favorire la comunicazione e la sensibilizzazione sulle questioni giovanili e sulle azioni avviate con l�APQ stesso. Sul piano della comunicazione, verrà garantita l�informazione, sia in fase di avvio che in itinere, sulle linee strategiche individuate a livello regionale, sulle azioni avviate, sui risultati raggiunti,ciò attraverso i diversi mezzi di stampa e comunicazione, favorendo così la massima diffusione e visibilità delle azioni messe in campo ed offrendo a tutti i soggetti, enti proponenti e beneficiari ultimi, la possibilità di partecipare e di fruire degli interventi avviati con l�APQ. Ciò sarà realizzato anche attraverso la creazione di un sito web dedicato ai giovani e di una banca dati attraverso la quale raccogliere informazioni sulle politiche giovanili avviate sul territorio regionale, sia istituzionali che non, sugli organismi ad hoc istituiti (consulte giovanili), sulle associazioni operanti in ambito giovanili, ecc.. Questa attività consentirà alla Regione di far emergere in modo completo il patrimonio di risorse umane e professionali, nonché di esperienze realizzate in ambito giovanile, ciò al fine di acquisire elementi utili di conoscenza, che potrebbero costituire una piattaforma su cui impostare le scelte politiche future. Sul piano della sensibilizzazione del territorio e delle comunità locali rispetto alle politiche giovanili si riportano alcune azioni, a titolo esemplificativo, che verranno avviate: - workshop in sede provinciale e regionale sulle tematiche di varia natura riguardanti

direttamente i giovani (dalla cittadinanza attiva alla promozione del benessere e alla vita indipendente), ciò anche al fine di elaborare proposte di legge che tengano conto delle esigenze espresse dal mondo giovanile;

- La Settimana regionale della gioventù, con giornate organizzate in sede regionale con iniziative di vario tipo a carattere culturale, promozionale, ricreativo, sociale, ecc.

- diffusione di materiale informativo sulle tematiche giovanili da distribuire nei luoghi di aggregazione dei giovani;

- diffusione di esperienze positive o �buone prassi� realizzate in ambito giovanile. Per le attività connesse alla comunicazione, pubblicizzazione e sensibilizzazione si prevede una spesa nel triennio di circa � 1.850.000,00 che graverà sul Fondo per le politiche Giovanili per l�importo di � 1.500.000,00 e sul cofinanziamento regionale per � 350.000,00. Considerato infine l�impegno aggiuntivo ed innovativo sostenuto dalla struttura regionale deputata

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all�attuazione, si ritiene opportuno prevedere il rafforzamento delle competenze del personale (attraverso la partecipazione a eventi formativi/informativi promossi a livello nazionale ed europeo, l�attivazione di assistenza tecnica, ecc.), nonché rafforzare l�impegno di ciascun operatore attraverso una maggiore presenza lavorativa in ore pomeridiane, non altrimenti garantita. Inoltre, laddove ritenuto necessario per la migliore funzionalità dell�Ufficio, si prevede l�acquisto di attrezzature e materiale a supporto dell�attività istituzionale. I costi relativi alle azioni di supporto alla struttura regionale, come sopra indicato, saranno imputati interamente sul cofinanziamento nella misura di � 150.000,00.

7 Obiettivi dell�intervento

- Garantire la pubblicizzazione, la comunicazione e la diffusione dell�APQ giovani su tutto il contesto regionale, al fine di far conoscere a tutti i potenziali beneficiari, le finalità e le opportunità offerte dall�APQ e le modalità per accedervi

- Dare ampia visibilità agli interventi realizzati con l�APQ al fine di favorire la trasmissione di buone prassi e di mettere in rete le diverse realtà operative

- Migliorare l�efficacia e l�efficienza delle attività di comunicazione attraverso un processo continuo di monitoraggio e valutazione dei risultati

- Promuovere una politica attenta ai fabbisogni espressi dalla popolazione giovanile; - Promuovere la cittadinanza attiva da parte dei giovani; - Garantire un adeguato supporto alla struttura regionale deputata all�attuazione

8 Bacino di utenza soddisfatto dall�intervento

Giovani e istituzioni operanti sul territorio per le tematiche connesse alle politiche giovanili

9

Connessioni funzionali con altri interventi dello stesso Accordo o finanziati in altri programmi

Le azioni proposte sono propedeutiche all�attuazione dell�APQ

10

Nel caso in cui trattasi di completamento, quando è stata realizzata la parte precedente dell�opera, a che punto si sono fermati i lavori e con quali fondi è stata realizzata

11 Soggetti coinvolti Dipartimento Regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e delle autonomie locali

12 Modalità previste per l�attivazione del cantiere

A seconda delle iniziative si procederà all�acquisizione dei servizi ed attrezzature nel rispetto della normativa vigente in materia.

13 Adempimenti amministrativi

Definizione di un piano di attività coerente con gli obiettivi sopra riportati

13 Documento di Programmazione

14

Progettazione disponibile alla stipula e delibera della sua approvazione

15 Responsabile dell�Azione

Il Dirigente Generale pro tempore del Dipartimento della Famiglia, delle politiche sociali e delle autonomie locali

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3.3. CRITERI DA UTILIZZARE PER LA SELEZIONE DEGLI INTERVENTI

Per quanto riguarda i criteri per la selezione degli interventi, si riporta quanto indicato nel Quadro strategico dell�APQ, che ha individuato i seguenti macro-criteriGrado di coerenza con gli obiettivi e le finalità dell�APQ;

Grado di coerenza interna del progetto - Impianto metodologico;

Affidabilità, competenza tecnica del soggetto proponente;

Capacità di creare sinergie con la pianificazione locale (Piani di Zona); Misurabilità e consistenza degli impatti attesi; Innovatività del progetto; Continuità per la trasferibilità di buone prassi e azioni di sistema; Capacità di riduzione della devianza e del disagio giovanile.

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3.4. RISORSE FINANZIARIE DELL�APQ

COD. SCHEDE INTERVENTO RISORSE FONDO

POLITICHE GIOVANILI

RISORSE REGIONALI

RISORSE FAS MARGINALITÀ

COFINANZIAMENTO ENTI GESTORI (20% DELLE RISORSE FONDO

POLITICHE GIOVANILI PIÙ COFINANZIAMENTO REGIONALE)

TOTALE

1 Crescere insieme. Giovani protagonisti del territorio � 4.000.000,00 � 2.000.000,00 � 1.460.380,58 � 1.492.076,12 � 8.952.456,70

2 Educare alla legalità � 2.042.000,00 � 1.500.000,00 � 708.400,00 � 4.250.400,00

3 Salute e benessere. La vita mi appartiene � 2.500.000,00 � 1.000.000,00 � 700.000,00 � 4.200.000,00

4 Una finestra sul mondo. La ricchezza della multiculturalità � 2.000.000,00 � 1.000.000,00 � 600.000,00 � 3.600.000,00

5 Orientati verso l'Europa � 500.000,00 � 500.000,00

6 Famiglia e giovani. � 2.000.000,00 1.000.000,00 � 600.000,00 � 3.600.000,00

7 Giovani e lavoro � 2.000.000,00 � 2.000.000,00 � 800.000,00 � 4.800.000,00

8 Comunicazione e pubblicizzazione dell'APQ e rafforzamento della struttura regionale per l'attuazione � 1.500.000,00 � 500.000,00 � 2.000.000,00

TOTALE � 16.542.000,00 � 9.000.000,00 � 1.460.380,58 � 4.900.476,12 � 31.902.856,70