Intervista a Ella e Pitr, les Papiers Peintres · Sappiamo che Ella e Pitr si sono incontrati...

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Intervista a Ella e Pitr, les Papiers Peintres Abbiamo intervistato la coppia di street artist francesi Ella e Pitr, les Papiers Peintres, prima del loro arrivo in Italia, programmato dal 9 al 14 aprile, al festival Memorie Urbane , dove interverranno in una piazza di Gaeta. Sappiamo che Ella e Pitr si sono incontrati casualmente in una strada di Saint-Étienne nel 2007, mentre stavano cercando, entrambi, un luogo in cui incollare il proprio disegno; da quel momento hanno iniziato a lavorare insieme, popolando i muri, sia della propria città, sia di altre località francesi – oltrepassando i confini nazionali fino ad arrivare qua e là in Europa e altrove, come in Canada, Cile e Hong Kong – di personaggi e oggetti curiosi, come giganti addormentati su enormi superfici o vecchiette colte nei gesti più bizzarri o ancora lupi, uccelli e tanti altri animali spesso catturati in situazioni fumettistiche. Ella e Pitr, Saint-Etienne, 2013 1.Come è nata in voi la passione per l’arte? Quando avete iniziato a dipingere a che punto era la situazione della Street art in Francia e nella vostra città, Saint-Étienne? Vi siete ispirati a qualcuno in particolare? E&P: L’arte è piuttosto una risposta che troviamo a un bisogno vitale. Non l’abbiamo mai vissuta come una passione, anzi, l’abbiamo percepita come una necessità nel nostro rapporto con il mondo. Ma forse questa è una passione… una passione che risale all’infanzia. Non è qualcosa che ci ha storditi da un giorno all’altro, l’arte è qualcosa che cresce insieme a noi.

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Intervista a Ella e Pitr, les Papiers PeintresAbbiamo intervistato la coppia di street artist francesi Ella e Pitr, les Papiers Peintres, prima del loroarrivo in Italia, programmato dal 9 al 14 aprile, al festival Memorie Urbane, dove interverranno inuna piazza di Gaeta.

Sappiamo che Ella e Pitr si sono incontrati casualmente in una strada di Saint-Étienne nel 2007,mentre stavano cercando, entrambi, un luogo in cui incollare il proprio disegno; da quel momentohanno iniziato a lavorare insieme, popolando i muri, sia della propria città, sia di altre localitàfrancesi – oltrepassando i confini nazionali fino ad arrivare qua e là in Europa e altrove, come inCanada, Cile e Hong Kong – di personaggi e oggetti curiosi, come giganti addormentati su enormisuperfici o vecchiette colte nei gesti più bizzarri o ancora lupi, uccelli e tanti altri animali spessocatturati in situazioni fumettistiche.

Ella ePitr, Saint-Etienne, 2013

1.Come è nata in voi la passione per l’arte? Quando avete iniziato a dipingere a che puntoera la situazione della Street art in Francia e nella vostra città, Saint-Étienne? Vi sieteispirati a qualcuno in particolare?

E&P: L’arte è piuttosto una risposta che troviamo a un bisogno vitale. Non l’abbiamo mai vissutacome una passione, anzi, l’abbiamo percepita come una necessità nel nostro rapporto con il mondo.Ma forse questa è una passione… una passione che risale all’infanzia. Non è qualcosa che ci hastorditi da un giorno all’altro, l’arte è qualcosa che cresce insieme a noi.

Ella e Pitr, Saint-Etienne, 2008, électionsmunicipales

Quando abbiamo iniziato a incollare i nostri manifesti tra le strade di Saint-Étienne, questa“infatuazione” per la Street art non era ancora molto diffusa e noi avevamo un rapporto molto ludicocon questo tipo di interventi urbani, che moltiplicavamo giorno giorno dopo giorno. Essendo unapiccola città, eravamo gli unici a vivere la strada in questo modo. Molti residenti hanno poi iniziato acollezionare i nostri collage fotografandoli… È stato come giocare a nascondino: il nostro pubblico siappostava per scoprire ogni novità che avrebbe potuto sbocciare durante la notte a Saint-Étienne.Adesso la situazione è diversa, c’è una grande moda attorno all’urban art, che va quasi adanneggiare la pura esigenza artistica.

Ogni situazione quotidiana da noi affrontata, sia come attori sia come spettatori, può alimentare lanostra ispirazione, proprio perché siamo vivi.

Ella ePitr, Montréal, 2014

2.Avete lavorato in diversi paesi, europei e non. Avete notato differenze nell’approccio deivari pubblici nei confronti della Street art? Avete mai avuto problemi con il problema dellapercezione della Street art come vandalismo?

E&P: Sì, il rapporto con il pubblico varia da paese a paese. E noi adattiamo il nostro approccio allostato d’animo di un paese. Tutto ciò che è sovversivo, in qualunque situazione, può essere facilmentepercepito come “atto vandalico”, o perlomeno come elemento di disturbo: fortunatamente, perchéquesto è un segno che qualcosa è stato scosso e può essere messo o rimesso in movimento. E questaè la vita.

Ella ePitr, Parigi, 2015

3.Non è la prima volta che venite in Italia. Cosa ricordate della precedente esperienza nelnostro paese e che aspettative avete per il festival Memorie Urbane?

E&P: Uno dei ricordi più incredibili di ostilità nei confronti di un nostro collage riguarda proprio unintervento realizzato a Venezia! Ora siamo coinvolti dalla maggior parte delle scelte artistiche diMemorie Urbane perché sono di qualità, ma non abbiamo particolari aspettative, siamosemplicemente impazienti di scoprire Gaeta come nuovo campo d’azione!

Ella e Pitr, Venezia, 2011. Collage rimosso peruna denuncia, poi incollato di nuovo dopo una negoziazione con la polizia veneziana.

4.Siete intervenuti su muri e tetti, su prati, spiagge e montagne innevate. Ci descrivete lavostra tecnica e l’effetto che volete ottenere?

E&P: Adattiamo la nostra tecnica alla superficie sulla quale interveniamo. Quando lavoriamo susuperfici naturali non utilizziamo i colori acrilici: ad esempio, sulla spiaggia abbiamo usato le alghearenate che abbiamo trovato in loco, oppure ci è capitato di frantumare per ore materiali comecarbone e gesso, per ottenere del bianco e del nero biodegradabili. Siamo inoltre alla ricerca dellacomposizione attuale dell’inchiostro di china, perché rimane molto misteriosa…

Sui muri e sui tetti, invece, usiamo sempre pittura.

Ella ePitr, Tunquen, Cile, 2014

5.Date l’impressione di avere un linguaggio molto semplice e spontaneo. A chi si ispira ilvostro immaginario?

E&P: Impossibile rispondere a domande riguardanti l’ispirazione. Non siamo molto religiosi,neppure fan o seguaci di qualcosa in particolare, così il nostro rapporto con l’ispirazione è diffusonella nostra vita quotidiana e nei nostri vari incontri, come abbiamo detto prima. L’apparentesemplicità e la spontaneità sicuramente provengono dal fatto che la vita che abbiamo scelto cidiverte molto nonostante tutto!

Ella ePitr, Château de Goutelas, Francia, 2013

6.La Street Art vuole spesso trasmettere messaggi alla società. Qual è il vostro?

E&P: Non lo conosciamo nemmeno noi stessi, ognuno può appropriarsi del nostro lavoro a suo modoe leggere il messaggio che ha voglia di ascoltare. Se usiamo il medium dell’immagine è perchè losentiamo come il più adatto a tradurre la nostra espressione.

7.Potete darci un’anticipazione sul vostro intervento a Memorie Urbane?

E&P: Impossibile, il nostro motto è Au jour le jour pour toujours…

QUI L’INTERVISTA IN LINGUA ORIGINALE:

1.Comment est née votre passion pour l’art? Lorsque vous avez commencé à peindre,comment était la situation du Street art en France et à Saint-Étienne, votre ville?Avez-vous été inspiré par quelqu’un en particulier?

E&P: L’art est plutôt une réponse que nous trouvons à un besoin vital. Nous ne l’avons jamais vécucomme une passion mais plutôt comme une nécessité dans notre rapport au monde. Mais peut êtreque c’est ça une passion… ça remonte à l’enfance, et ce n’est pas un déclic qui nous ébranle du jourau lendemain, c’est quelque chose qui grandi avec nous, l’art.

Quand nous avons commencé à coller des affiches dans les rues de Saint-Étienne, il n’y avait pasencore cet engouement généralisé pour le “Street art” et nous avions un rapport très ludique avecces interventions urbaines que nous multiplions. Comme c’est une petite ville nous étions les seuls àinvestir les rues de cet façon. Beaucoup d’habitants se sont mis à collectionner nos collages en lesphotographiant et cela devenait un jeu de cache-cache, notre public a fini par être “à l’affut” dechaque nouveauté qui aurait pu éclore pendant la nuit à Saint-Étienne. Maintenant c’est différent, ily a un gros effet de mode autour de “l’art urbain” qui nuit presque à l’exigence artistique pure.

N’importe quelle situation quotidienne que nous traversons soit comme acteur soit commespectateur peut nourrir notre travail puisque nous sommes vivants.

Ella ePitr, Lione, 2015

2.Vous avez travaillé dans plusieurs pays, d’Europe et non. Avez vous remarqué desdifférences dans l’approche des publiques au regard du “Street art”? Avez vous eu desproblèmes avec la perception du “Street art” comme vandalisme?

E&P: Oui le rapport du publique varie d’un pays à l’autre. Et nous adaptons aussi notre façon defaire à l’humeur d’un pays.

Tout ce qui est subversif dans n’importe quelle démarche peut facilement été perçu comme “vandale”ou du moins perturbateur. Heureusement car c’est aussi le signe que quelque chose est ébranlé etpeut être mis ou remis en mouvement. Et ça c’est la vie.

Ella ePitr, Saint-Etienne, 2013

3.Ce n’est pas la première fois que vous venez en Italie. Que vous souvenez de votreprécédente expérience dans notre pays et quelles sont les attentes que vous avez pour lefestival Memorie Urbane?

E&P: Justement c’est à Venise que nous avons l’un des souvenirs les plus rocambolesque d’hostilitévis à vis d’un collage que nous avions fait!

Ellaet Pitr, Venezia, 2011

Nous sommes touchés par la majorité des choix artistiques de Memorie Urbane car ceux sont deschoix de qualité mais nous n’avons pas d’attente particulière, nous sommes simplement impatientsde découvrir Gaeta comme nouveau champs d’action!

Ella ePitr, Saint-Genest-Malifaux, Francia, 2014

4.Vous avez travaillé sur murs et toits, pelouses, plages et montagnes enneigées. Pouvezvous nous décrire votre technique et l’effet que vous voulez atteindre?

E&P: Nous adaptons notre technique à la surface sur laquelle nous intervenons. Nous n’utilisons pasde peintures acryliques si nous intervenons sur des surfaces naturelles. par exemple sur la plagenous avons utilisé toutes les algues échouées que nous trouvions sur place, sinon il nous est aussiarrivé de piler du charbon de bois et de la craie pendant des heures afin d’obtenir du noir et dublanc biodégradable. Et d’ailleurs nous sommes à la recherche de la composition des encres dechine actuelle car cela reste très mystérieux…

Sur les murs et sur les toit ça reste de la peinture.

Ella ePitr, Saint-Etienne, 2014

5.Vous donnez l’impression d’avoir un langage très simple et spontané. A quoi s’inspirevotre imagination?

E&P: Impossible de répondre à ces questions d’inspirations. Nous ne sommes pas très religieux nifans ni adeptes de quoi que ce soit donc notre rapport à l’inspiration reste diffus dans notrequotidien et nos différentes rencontres comme nous l’avons déjà dit précédemment. La simplicitéapparente et la spontanéité viennent certainement du fait que la vie que nous avons choisie nousamuse beaucoup malgré tout!

Ella ePitr, Cerrillos, Santiago del Cile, 2014

6.Le “Street art” veut trasmettre des messages à la société. Quel est le votre?

E&P: Nous ne le connaissons pas nous même, chacun peut s’approprier notre travail à sa guise et ylire le message qu’il a envie d’y entendre. Si nous utilisons le médium de l’image c’est que c’est celuiqui convient le mieux pour traduire notre expression.

Ella ePitr, Riorges, 2011

7.Pouvez-vous nous donner une anticipation de votre oeuvre à Memorie Urbane?

E&P: Impossible, notre devise est Au jour le jour pour toujours…

Valentina Tovaglia