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TECNO CAD PROGETTI S.a.s. di Romanin Pierangelo & C.
Via R. Del Din, 5 - 33028 TOLMEZZO (UD)
Intestazione REGIONE� FRIULI-VENEZIA GIULIA�
PROVINCIA� UDINE�
COMUNE� TOLMEZZO�
STUDIO
INTERVENTO URGENTE DI PROTEZIONE CIVILE IN COMUNE DI TOLMEZZO PER IL PROLUNGAMENTO DI UN TRATTO DI ARGINE IN SINISTRA IDROGRAFICA DEL TORRENTE BUT IN LOCALITA’ “ROSTA DEL PIEVANO”.
DATA Febbraio 2015
DIREZIONE REGIONALE DELLA PROTEZIONE CIVILE
Decreto della Protezione Civile della Regione Friuli Venezia Giulia n° 399/PC/2013.
Premessa La presente relazione idraulica completa le informazioni necessarie sulle condizioni
idrogeologiche del torrente But nel tratto di interesse.
La funzione principale di tali interventi è di proteggere la sponda sinistra del Torrente But
in località Rosta del Pievano e di incrementare la protezione dell’area golenale retrostante.
Si intende realizzare un tratto di rinforzo spondale immediatamente a valle dell'argine
esistente, che limiti l’erosione dell’area golenale ma di altezza tale da consentire la
laminazione delle acque del torrente But in golena in occasione di precipitazioni
eccezionali che ingenerino portate importanti, così come suggerito dal Servizio Difesa del
Suolo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia nota protocollo n°SDIS-UD-
42252/40629 e riportato nel Decreto di concessione n°399/PC72013.
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FASE ANALITICA
1.1.1 INQUADRAMENTO GEOGRAFICO
Come già si è accennato le caratteristiche morfologiche della zona interessata dagli
interventi giocano un ruolo fondamentale sulle scelte progettuali fin dalle elaborazioni
idrologiche. Quanto più diversificata è l’area tanto maggiori dovranno essere gli input da
elaborare per avere una corretta interpretazione del comportamento in caso d’eventi di
pioggia; dove per input s’intendono misure di pioggia fornite da quante più stazioni
possibili.
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1.1.2 ILSOTTO BACINO DEL T.BUT Il T.But è un affluente di sinistra del F.Tagliamento che per importanza lunghezza del
corso ed entità delle portate liquide presenta molte analogie con il T.Degano. Esso
percorre una valle glaciale molto ampia, più di quella del T.Degano, formata in gran parte
dall’escavazione del ghiacciaio del Gail transfluente dalle soglie di Monte Croce e di
Pramosio.
Quota max 2.717 m Superficie 327.8 kmq
Quota min 303 m Tempo di corrivazione 5.38 h
Quota media 811 m Portata max probabile 1.134 mc/sec
Dislivello 2.414 m La portata massima probabile e altri dati sono stati tratti dalla pubblicazione di S.Stefanini “le sistemazioni idraulico forestali
nella Carnia (bacino imbrifero del T. But)” Lunghezza del corso 29.500 m
Lunghezza massima 33.400 m
Il Fontanone di Timau è, per tradizione, la sorgente (carsica) del T. But e le sue copiose
acque raggiungono il fondovalle con una cascata di circa 50 m. In effetti, però, la sorgente
vera e propria è posta molto più a monte e va identificata con quella del rio Chiaula
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(Forcella Plumbs, 1970 m.) che invece attualmente viene considerato suo affluente di
destra.
Il corso del T.But è stato più volte sbarrato in epoca storica da enormi frane che hanno
dato luogo a vasti laghi svuotatisi poi lentamente per erosione delle soglie: a questo
proposito si ricordano le frane del M.Paularo (con il Lago Moscardo) e lo sbarramento dei
pressi di Arta per frane e per alluvioni del T.Randice.
Anche il T.But, come il T.Degano, durante gli eventi piovosi eccezionali (novembre 1966)
tracima provocando ingentissimi danni. Le aree più estese o quelle più severamente
colpite da questi fenomeni ricorrenti sono localizzate in corrispondenza dell’ansa del fiume
nei pressi di Timau (Durante l’alluvione del novembre 1966 le portate del T.But all’altezza
di Timau sono state stimate attorno a 250 m3/s); poco più a valle in un tratto di circa 3 Km
fra Muse-Laipacco-C.Se Moscardo; nella conca di Paluzza ed in tutto il tronco finale a
valle di Zuglio ove viene interessato anche l’abitato di Tolmezzo.
L’alluvione del T.But che ha procurato più danni a Tolmezzo è stata quella del 1882 in
seguito alla quale il tronco del But dalla confluenza fino al T. Chiarsò è stato classificato di
II categoria. La pericolosità di questo corso d’acqua era nota già da molti secoli; alcune
delle opere longitudinali di protezione (roste) sono menzionate in scritti che risalgono al
1420.
La tendenza alla tracimazione in questo ultimo tratto si deve in gran parte alla sempre
minore capacità di contenimento dell’alveo il cui fondo si innalza progressivamente per il
deposito di materiali che giungono verso la foce.
E’ stato calcolato che in soli 16 anni (1951-1967) l’innalzamento medio in corrispondenza
del ponte Tolmezzo Caneva è stato di circa 60 cm. Con massimi locali di ben 16 m.
La pericolosità del T. But, la gravità dei danni che provoca durante le alluvioni e
l’importanza dei centri abitati e delle vie di comunicazione ha reso necessario uno studio
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organico per la sistemazione del suo bacino, studio effettuato dalla Regione Friuli Venezia
Giulia e portato a termine nel 1968.colpiti In esso compaiono le indicazioni di massima sui
provvedimenti da adottare ma purtroppo questi sono stati per lo più disattesi perla cronica
carenza di fondi. Da allora sono state si eseguite delle opere di sistemazione ma non tali
od in numero sufficiente da essere risolutive.
Figura 1 Ubicazione degli sbarramenti e della posizione delle opere longitudinali lungo l’asta del T. But.
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1.1.3 CARATTERIZZAZIONE CLIMATICA E REGIME PLUVIOMETRICO Il bacino del torrente But fa parte del più ampio bacino del Tagliamento, appartiene alla
zona di clima temperato- continentale ed umido che è comune a molte altre zone dell’arco
alpino, classificato secondo il Hoppen nella zona temperata alpina. In base ai dati riportati
nella pubblicazione “il Friuli , i climi “, di J. Gentilizi edita a cura della CCIA di Udine (1964)
risulta:
• Il bacino imbrifero montano rientra all’interno della “Carnia” con temperatura mite protetta dai
venti di nord Est (la media annua varia tra i 6° e i 10°)
• L’inverno non è molto piovoso (Tolmezzo risulta comunque più piovosa di Udine) La neve
presenta una grande variabilità spaziale, per il regime termico che non mantiene a lungo a
quote medio basse le temperature sotto lo zero l’ablazione è forte. Quindi pur registrando
nevicate intense queste si conservano solo sui massicci montuosi più elevati.
• La primavera è più piovosa, la pioggia aumenta da marzo a maggio.
• L’estate è nel complesso mite, le notti fresche (di solito tra 8 e 10 gradi all’alba) la pioggia
oscilla tra i 150 mm al mese ( ripartiti tra 8-9 gg piovosi); comunque notevoli sono le variabilità (
ad es Tolmezzo ebbe 356 mm di pioggia in un solo giorno nel settembre 1920.)
• L’autunno è più piovoso in media delle altre stagioni (novembre è in genere il mese più piovoso
dell’anno.)
Stazione Quota Longitudine - Latitudine Anno inizio
osservazioni
Passo della Mauria 1298 0°4’E 46°28’ 1923
Forni di Sopra 907 0°8’E 46°26’ 1928
Sauriis 1300 0°16’E 46°28’ 1926
Collina �����
������������� 1923
Forni Avoltri 888 0°20’E 46°36’ 1926
Passo Monte Croce Carnico 1362 0°30’E 46°36’ 1933
Zovello 910 0°30’E 46°32’ 1926
Timau 821 0°33’E 46°36’ 1926
Paularo 690 0°40’E 46°32’ 1926
Tolmezzo 323 0°34’E 46°24’ 1926
Saletto di Roccolana 517 0°52’E 46°25’ 1926
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Oseacco 490 0°52’E 46°22’ 1926
Resia 380 1965
Gemona 307 1935
Pontebba 562 0°52’E 46°31’ 1926
Tab2- Stazioni termometrica
Nel territorio in esame esistono le stazioni termometriche sopra riportate. Molte di queste stazioni
hanno funzionato irregolarmente le serie storiche quindi utili ai fini delle elaborazioni statistiche
sono poche. I dati disponibili sono piuttosto eterogenei e le elaborazioni che se ne possono trarre
vanno prese con una certa cautela. La maggior parte del bacino presenta temperature medie
annue inferiori ai 10-12°; tipiche peraltro del clima alpino. L’andamento stagionale delle temperature
può essere valutato in base ai dati della tabella sotto riportata che riporta i valori delle temperature
medie mensili su alcune stazioni caratteristiche.
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Per quel che riguarda il regime pluviometrico la zona è ricoperta da una rete piuttosto estesa di
stazioni che vengono illustrate in dettaglio nel paragrafo successivo. Anche qui alcune sono carenti
di dati ma si dispone di un numero adeguato con serie storiche pressoché complete. La piovosità è
relativamente alta nella zona in esame; più di 1500mm/anno con punte massime correlate
all’orografia della zona; nella stazione di Alessso (2600 mm/anno). Il dato è spiegabile con la
vicinanza all’alta valle del Torre dove le stazioni di Musi e Uccea registrano la piovosità più elevata
della regione (3400mm/anno). Utilizzando il metodo dei poligoni di Thiessen si è creata la carta
delle isoiete delle precipitazioni medie annue. Sotto si riportano le precipitazioni medie mensili
mettendo a confronto i dati di 3 stazioni. Il raffronto dei dati medi di Latisana con quelli di Ampezzo
e Pontebba conferma l’aumento di piovosità mano a mano che ci si sposta verso le zone nord
orientali del bacino; le serie riportate in grafico sono i massimi valori medi mensili della serie storica,
quelli minimi e il valore medio.�
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0
100200
300
400
500600
700
800900
1000
G F M A M G L A S O N D
mm
Ampezzo (1921-1977) - 590mslm
Serie1
Serie2
Serie3
2 Per. M edia Mobile (Serie1)
�
0
100
200
300
400
500
600
700
800
900
G F M A M G L A S O N D
mm
Pontebba (1921-1977) - 562 mslm
Serie1
Serie2
Serie3
2 Per. M edia Mobile (Serie1)
�
0
100
200
300400
500
600
700800
900
1000
G F M A M G L A S O N D
mm
Lataisana (1921-1977) - 7 mslm
Serie1
Serie2
Serie3
2 Per. Media Mobile (Serie1)
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1.1.4 ANALISI STATISTICO PROBABILISTICA DELLE PRECIPITAZIONI INTENSE
Le stazioni pluviometriche
Il bacino del But dispone di stazioni pluviometriche in funzione ormai da molti anni di cui il Dipartimento dell’Ambiente della Regione Friuli Venezia Giulia ha fornito i dati. Per la determinazione delle curve di possibilità climatica nella forma Per assegnati tempi di ritorno si è proceduto alla regolarizzazione delle serie dei dati pluviometrici osservati nelle diverse stazioni considerate utilizzando un metodo probabilistico di regolarizzazione con la funzione di distribuzione di Gumbel. (metodo dei momenti, minimi quadrati e massima verosimiglianza) Il metodo di Gumbel propone una funzione di distribuzione della probabilità di non superamento del tipo doppio esponenziale:
)(
)(rTYe
r
eT
xXP−−−−−−−−====−−−−====≤≤≤≤
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Dove α β e sono coefficienti da determinare. L’equazione regolarizza gli eventi estremi considerati
in modo generalmente soddisfacente. Ovviamente, essa si presta ad essere applicata anche ad eventi di natura diversa da quello considerato; ad esempio: portate massime, altezze idrometriche max, ecc.... L’equazione della retta regolarizzatrice da cui si ricava l’altezza di pioggia di progetto per una durata fissata e tempo di ritorno assegnati è del tipo:
������������
����
������������
����������������
����
���� −−−−−−−−−−−−====r
r
TT
h11
lnlnα
β
La stima dei parametri α e β delle rette regolarizzatici viene condotta attraverso diversi procedimenti, tra questi ricordiamo: il metodo dei momenti (M) con numerosità che tende all’infinito, quello dei momenti (M) con numerosità non infinita, il metodo dei minimi quadrati (MQ) e quello della massima verosimiglianza (ML). Viene riportato anche lo schema di verifica sulle rette regolarizzatici attraverso il test di asimmetria e con la valutazione della probabilità di superamento del massimo valore osservato.
N 10 20 30 40 50 60 70 80
E(γ) 0.525 0.740 0.841 0.898 0.937 0.964 0.986 1.002
σ(γ) 0.626 0.586 0.555 0.526 0.504 0.485 0.468 0.452
Valori della media e di σ(γ) per n campioni
In tabella vengono riportati i valori ricavati dalla letteratura di E(γ) e di σ(γ) in funzione del numero di dati disponibili per un livello di significatività pari 0,05. Il valore del coefficiente di asimmetria della serie storica espresso dalla:
=
=
−
−= n
ii
n
ii
hh
hhn
1
2/32
3
12/1
))((
)(γ
deve scartare in valore assoluto da E(γ) per una quantità inferiore, in valore assoluto, a 2. Si controlla inoltre che la probabilità di superamento R(hM) non sia inferiore al limite generalmente
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preso pari a 0.05, dove la funzione è espressa secondo la legge di Gumbel da: )))(exp(exp(1)( βα −−⋅−−= hnhR M
per ogni durata di pioggia e ogni stazione si riportano i seguenti valori con ovvio significato statistico:
MEDIA m
DEV.ST. S
MEDIANA xm
DEV.ST.POP. s
ASSIMMETRIA g
COEFF. VARIAZIONE Cv
Di tutte le curve di possibilità climatica, per un dato tempo di ritorno, calcolate partendo dai valori ottenuti con la legge di distribuzione è stato verificato l’adattamento complessivo. Le elaborazioni svolte e i relativi risultati sono documentati in allegato dove sono riportati i parametri a e n delle curve di possibilità climatica calcolate per diversi tempi di ritorno.
1.1.5 CALCOLO DELLA PORTATA DI MASSIMA PIENA
Conoscendo le precipitazioni meteoriche che interessano il bacino idrografico di un qualsiasi corso d’acqua è possibile valutare la relativa portata di piena adottando metodologie di carattere statistico, che si inquadrano nella teoria dei sistemi di variabili casuali e che conducono allo studio della correlazione tra la portata di piena ed una o più grandezze caratterizzanti il bacino stesso (superficie, quota media, precipitazioni, tempo di
corrivazione). Le ipotesi fondamentali di questo metodo prendono lo spunto da alcuni risultati forniti dal metodo cinematico e sono:
� La portata di massima piena di un bacino deriva da precipitazioni di intensità costante che hanno una durata peri al tempo di corrivazione “ ct ”
e si manifesta dopo un intervallo di tempo “ ct ” dall’inizio del fenomeno;
� Il valore della portata di piena dipende dalla laminazione esercitata dalle capacità naturali ed artificiali del bacino.
In corrispondenza della sezione d’interesse del Torrente But, la portata di piena al colmo è stata calcolata utilizzando la formula “razionale” di Zoli, consigliata dalla Direzione delle Foreste della Regione Friuli-Venezia Giulia nella pubblicazione (Regione Autonoma Friuli
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Venezia Giulia, Comunità Montana della Carnia- “Le sistemazioni idraulico –forestali nella Carnia (bacino montano del Fiume Tagliamento)”- Sergio Stefanini):
PARAMETRI MORFOMETRICI DEL BACINO ALLA SEZIONE IN ESAME AREA TOTALE DEL BACINO = 327.80 2Km
ALTEZZA MEDIA DEL BACINO = 811 m LUNGHEZZA DELL’ASTA FLUVIALE = 33.4 Km TEMPO DI CORRIVAZIONE = 5.38 ore
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Considerando le grandezze appena descritte, è evidente che l’unica grandezza che può essere elaborata statisticamente è l’altezza di pioggia critica “ tP ”.
Il procedimento finalizzato alla determinazione del valore “ tP ” si articola nelle seguenti
fasi:
1. Reperimento dei dati sperimentali sulle precipitazioni; 2. Elaborazione statistica per mezzo del metodo di Gumbel; 3. Tracciamento delle curve di possibilità pluviometrica;
e porta ai seguenti risultati:
Dati pluviometrici stazione di Tolmezzo
Anno 1 h Anno 3 h Anno 6 h Anno 12 h Anno 24 h
1924 37,2 1923 36 1924 74 1924 107,8 1923 119,6 1925 30 1924 60,4 1926 103,8 1926 163,2 1925 175
1926 35 1926 57,6 1927 88,4 1927 145 1926 200
1927 32 1928 60 1928 81 1928 160 1927 198,4 1928 34 1929 62 1929 96,4 1929 130,4 1928 258
1929 34 1930 76,2 1930 106,8 1930 114,4 1929 148,8 1930 42,8 1932 45 1932 81,4 1932 97,2 1930 135,4
1932 30,6 1933 91,8 1933 139,8 1933 200 1932 136,2 1933 50 1934 81,6 1934 116,8 1934 147 1933 267,6
1934 45 1935 134,8 1935 205,8 1935 308 1934 161 1935 55,2 1936 49,6 1936 56,2 1936 74,8 1935 409,4
1936 45,4 1937 68,2 1937 92 1937 168 1936 83,8
1937 43 1938 50 1938 82 1938 154 1937 222,1 1938 27 1939 39,2 1939 77 1939 141 1938 246
1939 24 1940 54,8 1940 95 1940 160 1939 170
1940 39,8 1941 40,6 1941 62,6 1941 83 1940 229
1941 27 1942 63 1942 104,4 1942 117,4 1941 124 1942 46,4 1943 35,8 1943 54 1943 71,4 1942 154
1943 34,8 1944 38 1944 67 1944 102 1943 73,8 1944 23,4 1945 64,2 1945 71 1945 102,4 1944 128
1945 37 1946 43 1946 63,4 1946 97,2 1945 127,4
1946 33,2 1947 49,2 1947 63,8 1947 110,8 1946 147,8 1947 34,4 1948 57 1948 87 1948 144,4 1947 193
1948 29 1949 48 1949 78 1949 111,8 1948 177,8 1949 20 1950 90,2 1950 97,6 1950 100 1949 170
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1950 46,4 1951 54 1951 92,4 1951 132,6 1950 136,6
1951 28,6 1952 35,4 1952 67,8 1952 102,6 1951 208,6 1952 32,2 1953 45 1953 59,8 1953 97,4 1952 125,4
1953 30,6 1954 51,2 1954 80,8 1954 137,6 1953 149,4
1954 28,4 1955 38,4 1955 49,2 1955 76,8 1954 200 1955 18 1956 38,4 1956 47,4 1956 70,6 1955 102
1956 21,6 1957 36 1957 54 1957 92,2 1956 102,5 1957 16,2 1959 57,4 1959 115,6 1959 225,8 1957 145,9
1959 25,2 1960 62,2 1960 91,2 1960 129 1958 148,9 1960 40,2 1961 64 1961 93,6 1961 123,2 1959 309,8
1961 23,4 1962 40 1962 69 1962 118,4 1960 230 1962 16 1963 68,4 1963 83,6 1963 126,6 1961 163,6
1963 40 1964 60,4 1964 102,6 1964 176,2 1962 164
1964 25,4 1965 56,4 1965 101,8 1965 135,8 1963 184 1965 35 1966 82 1966 134,4 1966 220 1964 228,2
1966 37,4 1967 64,2 1967 112,6 1967 145,6 1965 247,4
1967 27,4 1968 56,8 1968 83,8 1968 111,2 1966 374,8
1968 38,6 1969 41,6 1969 69,4 1969 114 1967 180 1969 26 1970 150 1970 190,8 1970 237,6 1968 152,6
1970 90,4 1971 24,6 1971 41,2 1971 46,4 1969 164,4 1971 18,6 1972 49,2 1972 83,6 1972 121 1970 247,6
1972 28,8 1973 31,2 1973 46,8 1973 79,6 1971 78
1973 28,2 1974 37 1974 67,6 1974 75,2 1972 211,4 1974 22 1975 51,8 1975 89 1975 153,4 1973 101,6
1975 29,2 1976 32 1976 58,2 1976 87,6 1974 115,4 1976 13,6 1977 71,2 1977 103,4 1977 127,8 1975 203,2
1977 34,8 1978 97,8 1978 140,2 1978 170,6 1976 107,2 1978 39,2 1979 73,8 1979 127,8 1979 186,2 1977 161,6
1979 45,8 1980 68,4 1980 117,6 1980 124,4 1978 204,6 1980 33,2 1981 79,8 1981 88,4 1981 125 1979 246,4
1981 38,4 1982 53,2 1982 72 1982 119,8 1980 125,6
1982 27,8 1983 55,2 1983 83,4 1983 107,6 1981 185,6 1983 38,8 1984 73,2 1984 117,6 1984 127,4 1982 163,6
1984 33,6 1985 79,2 1985 103,8 1985 118 1983 124,2
1985 54,4 1986 30,6 1986 51,2 1986 74,8 1984 158,4
1986 26,8 1987 98,6 1987 108,8 1987 132,2 1985 128,2 1987 56,2 1988 62,6 1988 83,4 1988 150,2 1986 114,8
1988 39,2 1989 42,8 1989 61,1 1989 83,4 1987 167,2 1989 28,4 1990 143,2 1990 208,6 1990 275,2 1988 192,8
1990 53,6 1991 57,2 1991 75,6 1991 103,8 1989 134,6
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1991 39,2 1992 60,2 1992 86,4 1992 130,2 1990 317,4
1992 34,2 1993 66,2 1993 108,8 1993 148,4 1991 122,4 1993 39,6 1994 52,8 1994 55,6 1994 71,2 1992 176,8
1994 32 1995 44,4 1995 51,2 1995 84,2 1993 197,2
1995 23,4 2005 34,4 2005 60 2005 77 1994 117,4 2005 22,2 2006 68,8 2006 97,2 2006 120,2 1995 90
2006 32,8 2007 40,2 2007 53,4 2007 97,4 2005 96,4 2007 28,2 2008 63 2008 90,8 2008 121,8 2006 149,4
2008 34,6 2009 69,2 2009 119,2 2009 166 2007 157,2 2009 29,2 2010 57,2 2010 76,4 2010 101,2 2008 183,8
2010 36,8 2011 121,8 2011 151,8 2011 166,8 2009 187,4 2011 51,6 2010 175
2011 178
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Quota max 2.717 m Superficie 327.8 kmq
Quota min 303 m Tempo di corrivazione 5.38 h
Quota media 811 m Portata max probabile 1.134 mc/sec
Dislivello 2.414 m La portata massima probabile e altri dati sono stati tratti dalla pubblicazione di S.Stefanini “le sistemazioni idraulico forestali
nella Carnia (bacino imbrifero del T. But)” Lunghezza del corso 29.500 m
Lunghezza massima 33.400 m
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Da quanto sopra si ricava che la portata di massima piena per tempi di ritorno di 200 anni risulta di 1463 mc/sec allineata a quelle centenarie calcolate in numerosi studi sul torrente But, alla confluenza But – Tagliamento, in particolare Stefanini in “Le sistemazioni Idraulico Forestali nella Carnia fornisce i seguenti valori di massima piena calcolati con varie formule:
- Formula di Giandotti = 1500 mc/sec - Formula di Forti = 1010 mc/sec - Stefanini = 1134 mc/sec
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Si procede quindi alla verifica puntuale a moto uniforme della sezione interessata dalle opere previste nella presente progettazione nel punto in cui il Torrente But risulta maggiormente ristretto che in questo caso è la 2C.
Viene verificata la portata massima che il rinforzo arginale oggetto d’intervento può contenere con un franco di 0,5 m mediante la formula di Chezy-Bazin. Calcolo la velocità media nella sezione: iRCv H ××= 0
Con: A = 268 mq area bagnata P = 200 mt perimetro bagnato
HR = 1,34 raggio idraulico
0C coefficiente di Chezy calcolato usando un coefficiente di scabrezza secondo Bazin
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0C = 31, 9
P = 1,45 % pendenza v = 4,45 mt/sec. La massima portata contenibile dal rinforzo spondale sarà data dalla massima area bagnata calcolata con un franco di 0,5 m dalla testa dell’argine moltiplicata per la velocità media, pertanto:
iRACQ H ×××= 0
Q = 1191 mc/sec. < 1560 mc/sec. Le opere di progetto pertanto fungeranno da rinforzo spondale contenendo le piene del Torrente But fino a portate di 1200 mc/sec con tempi di ritorno di circa 50 anni corrispondenti ad altezze di pioggia critica .141 mmPt ≅ . limitando quindi l’erosione delle
sponde e permettendo comunque la laminazione in golena in sinistra orografica in caso di fenomeni di piena con tempi di ritorno superiori.
1.1.6 RELAZIONE SULLA SCOGLIERA
Valutazione sulle dimensioni medie dei massi:
Assunta una velocità della corrente di 6,65 m/sec (con un coefficiente di sicurezza di 1,5 rispetto al valore calcolato), un peso specifico dei massi di 2600 kg/mc, dell’acqua di 1000 kg/mc ed un’accelerazione di gravità di 9,81 m/sec2 si ottiene per il diametro minimo dei massi posti sul fondo:
( )[ ] mlD 12.1100081.910002600265.665.68.0 =÷×−×÷××=
Sulle sponde, con l’inclinazione della scogliera di 34° si perviene a dimensioni minime di:
( ) mlsenD 92.0)341(12.1 2 =−×=
Cui corrispondono massi di dimensioni medie di 1.00 m, cui corrispondono massi di volumetria pari a 0.5 mc.
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CONCLUSIONI
Da quanto rilevato nei capitoli precedenti e dalle valutazioni eseguite, risulta che gli interventi progettati tendono a diminuire notevolmente le situazioni di rischio per I’abitato di Tolmezzo, per le zone agricole e di viabilità, con particolare riferimento alla SS 52 Bis, garantendo un regolare deflusso delle piene cinquantenarie e permettendo comunque una laminazione in golena per onde di piena superiori.
Tolmezzo lì _____________ Il Progettista
-Pierangelo Ing. ROMANIN-