Intervento del dott. Ciro Ruggerini - I bisogni educativi degli scolari con funzionamento...

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Funzionamento Intellettivo Limite come caratteristica individuale analisi del costrutto e implicazioni per la valutazione clinica. FI L Ciro Ruggerini Neuropsichiatra Infantile e Psichiatra; Presidente Società Italiana per i Disturbi del Neurosviluppo – Disturbi dello Sviluppo Intellettivo e dello Spettro Autistico - (SIDiN); Direttore Sanitario Cooperativa Sociale Progetto Crescere (Reggio Emilia) Sumire Manzotti Neuropsichiatra Infantile; Direttore Generale Minamiyachimata Mental Hospital Omar Daolio Scuola di Specializzazione in Neuropsichiatria Infantile, UNIMORE

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Intervento del dott. Ciro Ruggerini al seminario dal titolo "I bisogni educativi degli scolari con funzionamento intellettivo limite" tenutosi a Reggio Emilia il 24 gennaio 2014

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Funzionamento Intellettivo Limite come caratteristica individualeanalisi del costrutto e implicazioni per la valutazione clinica.

FIL

Ciro Ruggerini Neuropsichiatra Infantile e Psichiatra; Presidente Società Italiana per i Disturbi del

Neurosviluppo – Disturbi dello Sviluppo Intellettivo e dello Spettro Autistico - (SIDiN); Direttore Sanitario Cooperativa Sociale Progetto Crescere (Reggio Emilia)

Sumire Manzotti Neuropsichiatra Infantile; Direttore Generale Minamiyachimata Mental Hospital

Omar DaolioScuola di Specializzazione in Neuropsichiatria Infantile, UNIMORE

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Indice.

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Indice.

1. Introduzione. Di chi stiamo parlando?

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Perché “funzionamento intellettivo limite”?

FIL

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Una parte della popolazione (circa 13,6% stando alla distribuzione normale del QI) ottiene ai test di efficienza intellettiva punteggi che si collocano tra una condizione di “normalità intellettiva” e una condizione di “Disabilità Intellettiva”.

FIL

70 85

Perché “funzionamento intellettivo limite”?

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Perché “funzionamento intellettivo limite”?

Condizioni “ai limiti” non esistono in tutti i campi della medicina

Cisti da echinococco.

Realtà della Natura:un oggetto la cui presenza o assenza nel o dal mondo è un dato di fatto che non può essere, in sé, contestato.

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Realtà della Cultura:costrutti “utili” per favorire la cura e il prendersi cura delle persone ma non necessariamente “vere” – cioè “valide”, “incontestabili”, “oggettivamente riconoscibili da chiunque nello stesso modo” (Kendell e Jablensky, 2003).

Perché “funzionamento intellettivo limite”?

Condizioni “ai limiti” non esistono in tutti i campi della medicina

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Perché “funzionamento intellettivo limite”?

Artificio psicometrico.I test di intelligenza sono messi a punto in modo che i punteggi si distribuiscano in questo modo.

Le linee di confine fra le diverse categorie sono totalmente arbitrarie, “culturalmente fondate” (Rapley, 2004).

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Perché l’interesse per il “funzionamento intellettivo limite”?

Wechsler (1939) dichiarò, di non avere alcuna teoria sulla intelligenza.

Alla base della costruzione del suo test egli pose un assunto tanto esplicito quanto “semplice”: - ciò che definiamo intelligenza è un insieme di abilità, assai diverse le une dalle altre, che, nel loro insieme, permettono il nostro adattamento al mondo.

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Perché l’interesse per il “funzionamento intellettivo limite”?

In modo coerente a questo assunto Wechsler individuò una serie di sub - test costitutivi della sua prova sulla base di un unico criterio: quello di essere il più possibile diversi l’uno dall’altro.

Perché un test alla cui base vi è un costrutto così semplice continua ad essere

un riferimento per la clinica e per la ricerca?

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Perché l’interesse per il “funzionamento intellettivo limite”?

Perché nei decenni il test è stato utilizzato in tutti i paesi del mondo sia in situazioni cliniche che di ricerca. Per questo esiste ormai una mole di dati impressionante sui correlati dei risultati ad esso (per una sintesi vedi Padovani, 1993) .

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Perché l’interesse per il “funzionamento intellettivo limite”?

FIL

70 85

Tra questa mole di dati di correlazione empirica ve ne è uno di interesse specifico: - una parte delle persone con risultati modesti (o “limite”) al test di Wechsler vanno incontro ad esiti psicosociali insoddisfacenti – tra i quali l’insorgenza di Disturbi Mentali.

(Ruggerini e Vezzosi, 2006; Emerson, Einfeld e Stancliffe,

2010)

Relazione probabilistica, non

deterministica.

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Indice.

2. Analisi della letteratura. Il punto di vista della cultura psicologica e psichiatrica clinica.

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Nome del documento

Disabilita' Intellettiva: Definizione, Classificazione e Sistemi di sostegno

Anno 2010

Autori / Istituzione

AAIDD (American Association on Intellectual and Developmental Disabilities)

Riferimento al FIL

Capitolo 12: I bisogni di sostegno delle persone con disabilita' intellettiva ad alto funzionamento

I documenti di riferimento.

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AAID (2010) American Association on Intellectual and Developmental Disabilities

Disabilita' Intellettiva: Definizione, Classificazione e Sistemi di sostegno• Pubblicato ogni dieci anni dalla seconda metà

dell’Ottocento, la redazione del manuale è curato da un “Commissione ad Hoc per la terminologia e la classificazione”;

• Il Capitolo 12 è intitolato “I bisogni di Sostegno di persone con Disabilità Intellettiva ad alto funzionamento” e riguarda le persone che “si trovano leggermente al di sopra della soglia massima per una diagnosi di Disabilità Intellettiva”.

• Il titolo si presenta come una sorta di contorsione linguistica perché dovrebbe essere in grado di esprimere sia la nozione della esistenza della categoria diagnostica della Disabilità Intellettiva sia, nello stesso tempo, la nozione della arbitrarietà dei suoi confini

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• ha l’obiettivo di evidenziare la vulnerabilità delle persone che rientrano in questa definizione in una prospettiva “life-span” e la necessità di “creare sostegni individualizzati” quando necessari.

• “gli esiti positivi documentati per coloro che ricevono i sostegni adeguati contrastano fortemente con gli stereotipi errati, secondo cui queste persone non hanno né amici né un lavoro, non si sposano, non hanno figli e non sono dei buoni cittadini”.

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AAID (2010) American Association on Intellectual and Developmental Disabilities

Disabilita' Intellettiva: Definizione, Classificazione e Sistemi di sostegno

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Istruzione

Variabilità delle procedure per individuare i soggetti con disabilità intellettiva.

Frequente isolamento nel contesto scolastico.

Rischio di discriminazione.

Percentuali leggermente più basse di abbandono scolastico.

* E’ raro che venga tolta l’etichetta di disabilità intellettiva nel contesto scolastico.

Vita quotidiana delle persone con disabilità intellettiva ad alto funzionamento.

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AAID (2010) American Association on Intellectual and Developmental Disabilities

Disabilita' Intellettiva: Definizione, Classificazione e Sistemi di sostegno

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Condizione socioeconomica

Reddito significativamente basso nelle famiglie con una persona con disabilità intellettiva.

Percentuale alta di famiglie con un solo genitore (madre).

* Scarse probabilità per la persona con disabilità di ottenere degli indicatori di autonomia economica (occupazione, carta di credito, conto corrente, patente di guida)

Occupazione

*Bassa percentuale di occupazione.

Poche ore di lavoro, pochi benefici, poche competenze richieste.

Scarse possibilità di avanzamento professionale.

Intenso bisogno di assistenza.

Alloggio

Forte condizione di indigenza e scarse possibilità di trovare un alloggio dignitoso.

Tempi di attesa lunghi per ottenere alloggi e sostegni.

La persona spesso continua ad abitare con la famiglia o con altre persone.

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Salute

Malnutrizione.

Obesità.

Scarso accesso alle cure sanitarie.

* Scarse capacità di comunicare con i gestori dei servizi sanitari.

Amicizie e comportamento sociale

*Limitate capacità di creare e mantenere amicizie vantaggiose per entrambe le parti senza un sostegno.

*Forte rischio di solitudine.

*Maggiore rischio di problemi di comportamento in assenza di sostegni di tipo comportamentale.

Benessere familiare

La maggior parte vive in famiglia o con altre persone.

*Difficoltà di crearsi una famiglia a causa delle condizioni di indigenza, delle limitazioni dell’apprendimento, delle scarse possibilità di lavoro e dei timori da parte degli altri.

Difficoltà di crescere figli senza assistenza.

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Diritti

Mancanza di opportunità di educazione o sensibilizzazione civica nell’ambiente scolastico.

Conoscenza limitata e carenza di sostegni nelle procedure legali civili e penali.

Scarsità di fonti legali specializzate.

Difficoltà a reperire avvocati con competenze in materia di disabilità ed economicamente accessibili.

*Lunghi ritardi nel riconoscimento dei diritti sociali.

Giudizio sociale

*Inadeguatezza dei sistemi di risposta, della competenza interpersonale, del giudizio sociale e delle abilità decisionali.

Capacità intellettive e adattive limitate.

Difficoltà di problem solving e di pensiero flessibile.

Predisposizione ai pericoli.

Capacità limitate e scarso adattamento alle circostanze di vita personale.

*Vulnerabilità nei confronti di altre persone che possono ingannare o nuocere.

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Inadeguatezza del giudizio e della risposta sociale

Tendenza a negare e a minimizzare la disabilità intellettiva.

*Desiderio di compiacere figure autoritarie.

*Raggirabilità quando altri possono ingannare o nuocere.

Ingenuità e suggestionabilità

Difficoltà cognitive e di apprendimento

*Difficoltà a dare un senso al mondo attraverso livelli coerenti, affidabili e socialmente maturi di programmazione, di problem solving, di pensiero astratto, di comprensione di idee complesse, di apprendimento rapido e di apprendimento dall’esperienza.

*Stigma sociale.

Episodi di intimidazione, svalutazione, stereotipizzazione scorretta e isolamento dalla società.

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In ognuna di queste difficoltà la persona può essere sostenuta sia con un aiuto a

migliorare la sua capacità adattativa sia con la realizzazione di condizioni abilitanti.

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AAID (2010) American Association on Intellectual and Developmental Disabilities

Disabilita' Intellettiva: Definizione, Classificazione e Sistemi di sostegno

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• La prospettiva life - span introdotta da questo documento valorizza il ruolo della istituzione scolastica in quanto luogo in cui la condizione può essere riconosciuta e la persona può cominciare a costruire una idea di sé utile al suo adattamento nelle diverse fasi della vita.

• Un’ultima idea-cardine di questo capitolo è che la definizione di “Disabilità Intellettiva Lieve” può essere fuorviante se suggerisce l’idea che le necessità di sostegno e gli esiti psicosociali di questa condizione sono di entità poco rilevante.

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AAID (2010) American Association on Intellectual and Developmental Disabilities

Disabilita' Intellettiva: Definizione, Classificazione e Sistemi di sostegno

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Nome del documento

La promozione della salute mentale nella disabilita' intellettiva. Consenso multidisciplinare e intersocietario.

Anno 2010

Autori / Istituzione

A.C.P. (Associazione Culturale Pediatri); A.I.P. (Associazione Italiana di Psicogeriatria); A.I.S.Qu.V. (Associazione Italiana per lo Studio della Qualita' della Vita); F.I.S.H. (Federazione Italiana Superamento Handicap); S.I.A.F. (Societa' Italiana di Audiologia e Foniatria); S.I.N.P.I.A. (Societa' Italiana di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza); S.I.R.M. (Societa' Italiana per lo studio del Ritardo Mentale- sezione speciale S.I.P. (Societa' Italiana di Psichiatria- dal 2013 S.I.D.i.N (Società Italiana per i Disturbi del Neurosviluppo); S.I.P. (Societa' Italiana di Psichiatria).

Riferimento al FIL

Capitolo 6: La "Generazione dimenticata"

I documenti di riferimento.

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La promozione della salute mentale nella disabilita' intellettiva.

Consenso multidisciplinare e intersocietario, 2010.

• il Capitolo 6 prende il titolo dal lavoro di Tymchuk, Lakin e Luckasson (2001) “La generazione dimenticata” dedicato alle persone con disabilità cognitiva modesta che, pur presentando difficoltà psicosociali specifiche e rilevanti sono, spesso, nel cono d’ombra dei sistemi assistenziali.

• Affronta due tipi di contenuto poco affrontati negli altri documenti.

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La promozione della salute mentale nella disabilita' intellettiva.

Consenso multidisciplinare e intersocietario, 2010.

2

le persone con disabilità cognitiva modesta vanno incontro, con particolare frequenza, a condizioni di sofferenza emotiva, di disadattamento oppure a veri e propri disturbi mentali.

I

questi esiti psicosociali non sono il correlato necessario del limite intellettivo ma il terminale di percorsi di sviluppo in cui “fattori di protezione” e di “vulnerabilità” si confrontano bilanciandosi o prevalendo l’uno sull’altro.

II

I “fattori di vulnerabilità e di protezione” sono pertinenti anche – o, soprattutto, in

alcune età della vita - alla esperienza scolastica.

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Psicopatologia dello Sviluppo(“The Domain of Developmental Psychopathology”,

L.A. Stroufe, M. Rutter, 1984)

Valutazione del FUNZIONAMENTO e della qualità di ADATTAMENTO dell’individuo alla sua situazione di vita

Fattori di Vulnerabilità

Fattori di Protezione

Percorsi Comportamentali

ADATTIVI

DISADATTIVI

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Page 28: Intervento del dott. Ciro Ruggerini - I bisogni educativi degli scolari con funzionamento intellettivo limite

1 3 4 52Psicopatologia dello Sviluppo(“The Domain of Developmental Psychopathology”, L.A. Stroufe, M. Rutter, 1984)

Concetti cardine:

a) lo sviluppo ha sue regole ed è coerente nell’arco della vita ;

b) gli itinerari di sviluppo hanno equifinalità e multifinalità.

Equifinalità condizioni esistenziali con fattori di vulnerabilità diversi possono condurre a un risultato analogo.

Multifinalitàcondizioni esistenziali con fattori di

vulnerabilità uguali possono condurre a un risultato diversi in termini di

Qualità della Vita.

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Infanzia Età adulta

ADATTAMENTO DISADATTAMENTO ADATTAMENTO DISADATTAMENTO

Arco della vita

Psicopatologia dello Sviluppo(“The Domain of Developmental Psychopathology”, L.A. Stroufe, M. Rutter, 1984)

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Nome del documento

ICD-10 (the International Statistical Classification of Diseases and Related Health Problems, the 10th revision).

Anno 1994

Autori / Istituzione

OMS ( Organizzazione Mondiale della Sanità)

Riferimento al FIL

Codice R: “Sintomi , segni e anomalie cliniche e laboratoristiche non classificate altrove”; R 41.83 “Altri sintomi e segni che coinvolgono le funzioni cognitive ”.

I documenti di riferimento.

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OMS, 1994.ICD-10 (the International Statistical Classification

of Diseases and Related Health Problems, the 10th revision).

• Nell’ICD-9 era presente la diagnosi di “Funzionamento Intellettivo Borderline”, pur come una categoria diagnostica supplementare, intercettata dal solo risultato a un test di efficienza intellettiva espresso dal valore di un Quoziente Intellettivo compreso tra 70 e 84.

• Nell’ICD-10 questa categoria non è più presente. Un risultato analogo a un test di funzionamento cognitivo viene rubricato nel Codice R che riguarda “Sintomi , segni e anomalie cliniche e laboratoristiche non classificate altrove”; in particolare come R 41.83 tra i “Segni che coinvolgono le funzioni cognitive”.

Un punteggio “limite” a un test è, dunque, una dimensione funzionale oppure un segno clinico e non una categoria diagnostica.

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Nome del documento

DSM-5 (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, Fifth Edition).

Anno 2013

Autori / Istituzione

APA (American Psychiatric Association)

Riferimento al FIL

Codice V: “Other conditions that may be a focus of clinical attention” ; V62.89 Borderline intellectual functioning.

I documenti di riferimento.

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• Nosografia Categoriale (DSM-IV-TR – 2004 2013 - )

Potrebbe essere rappresentata da questa immagine.

C’è una grande pianura – in cui tante funzioni cognitive o comportamentali scorrono/si attuano senza difficoltà – poi vi sono picchi improvvisi di difficoltà (corrispondenti a Categorie diagnostiche).

Il DSM-5 afferma nelle sue premesse che questo modo di rappresentare la realtà è poco utile: troppi individui non possono essere intercettati da questo sistema diagnostico collocandosi a metà strada tra la pianura e la rapida ascesa della parete rocciosa ( con il linguaggio dei DSM: troppi individui sono Not Otherwise Specified =NOS)

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• DSM-5. Una classificazione diagnostica è più utile se utilizza Categorie e Dimensioni. Pianure, colline e picchi rocciosi possono coesistere nello stesso individuo.

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APA, 2013.DSM-5 (Diagnostic and Statistical Manual of Mental

Disorders, Fifth Edition).

• Il DSM-V è dettato da una nuova filosofia della classificazione che enfatizza il limite della nozione di “categoria” a favore della nozione di “dimensione”, più adatta a catturare il continuum che caratterizza ogni modalità di funzionamento e ogni comportamento.

• In questo sistema una quantificazione del funzionamento– tale può essere considerato il risultato “limite” a un test di funzionamento cognitivo - può essere utilizzata per una “Specificazione” (Specifyer) di qualsiasi condizione (in una ottica di ricerca medica , per la caratterizzazione, ad esempio, di una sindrome genetica)

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APA, 2013.DSM-5 (Diagnostic and Statistical Manual of Mental

Disorders, Fifth Edition).

• Il DSM-V mantiene il Funzionamento intellettivo limite nelle “Altre condizioni che potrebbero essere oggetto di attenzione clinica” (codice V) come già nel DSM-IV-TR (1994)

• In particolare il Funzionamento intellettivo limite è rubricato come codice V 62.89.

Come nell’ICD-10 il funzionamento intellettivo limite , in quanto condizione/segno, non definisce, in sé, alcuna categoria

di Disturbo.

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Nome del documento

Funcionamento intelectual lìmite: guìa de consenso y buenas pràcticas

Anno 2013

Autori / Istituzione

CONFIL (El grupo de consenso para el funcionamento intelectual limite)

Riferimento al FIL

Il documento è interamente dedicato al FIL; è sintetizzato in 10 punti

I documenti di riferimento.

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CONFIL, 2013. Funcionamento intelectual lìmite: guìa de

consenso y buenas pràcticas

• Negli anni 2007 – 2013 la Asociaciòn Catalana Nabiu (ACNabiu) ha realizzato un progetto (Progetto CONFIL) per la elaborazione di un documento di consenso nel campo del “Funzionamento Intellettivo Limite”.

• Il Progetto, realizzato da un gruppo di esperti prestigiosi (Carulla et al., 2013), ha elaborato una Dichiarazione di Consenso su 10 punti.

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CONFIL, 2013. Funcionamento intelectual lìmite: guìa de

consenso y buenas pràcticas

1 Il Funzionamento Intellettivo Limite (FIL) è una “metacondizione di salute che richiede attenzione socio-sanitara, educativa e legale specifica”. Si caratterizza per disfunzioni cognitive diverse che si associano a un quoziente intellettivo espresso da un valore compreso tra 71 a 85 e che determinano un deficit nel funzionamento della persona che si esprime sia in una restrizione delle sue attività sia in una limitazione della sua partecipazione sociale.

2 La popolazione infantile con FIL è più vulnerabile della popolazione generale; per questo è necessario realizzare una rete per realizzare una individuazione precoce e una valutazione psicopatologica del potenziale di apprendimento specifico.

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3 La frequenza di problemi di salute mentale è più elevata nel FIL che nella popolazione generale; per questo è necessaria una valutazione psicopatologica specifica. Questa valutazione deve comprendere una descrizione del profilo cognitivo come strumento di valorizzazione del FIL.

4 In età infantile e adolescenziale è necessario utilizzare un concetto di FIL tale da permettere l’individuazione di un gruppo di persone che non si possono definire Disabili Intellettivi ma che, nello stesso tempo, non sono in grado di avere performance scolastiche pari a quelle della maggior parte dei coetanei di contesti sociali analoghi.

5 Le persone con FIL hanno bisogno di sostegni che facilitano l’adattamento all’ambiente scolastico, lavorativo e sociale e, in alcuni casi, una attenzione specifica per la salute.

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*

*

**

* in questi Disturbi, secondo il DSM-5, la nozione di FIL può essere uno Specificatore del quadro clinico.

** la nozione di discrepanza per la diagnosi di DSA rende possibile questi inquadramenti diagnostici anche in presenza di valori di QI Totale definibili come FIL – se uno dei QI Verbale o performance è maggiore a 85 (secondo il PARCC, 2011), senza specificazioni secondo il DSM-5

Carulla et al., 2013

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6 Le difficoltà di accessibilità giuridica ed amministrativa (per esempio per i certificati di invalidità o altro) della popolazione con FIL determina una mancata protezione sociale che si deve correggere.

7 L’obiettivo di una identificazione precoce, di una valutazione e di una attenzione per le persone con FIL devono appartenere all’ ambito sanitario, sociale, scolastico, di lavoro e giuridico allo scopo di realizzare una società basata su principi di giustizia, eguaglianza e rispetto per la diversità.

8 E’ necessario incentivare la ricerca sulle diverse dimensioni del FIL nelle prospettive sanitaria, sociale, scolastica, lavorativa e legale.

9 E’ necessario migliorare la formazione sul FIL per i professionisti di ambiti diversi che intervengono nel campo.

10 Bisogna promuovere spazi territoriali per una coordinazione interdipartimentale. La trasmissione di conoscenze tra professionisti, utenti e degli operatori dei diversi settori di competenza (per esempio, salute, istruzione, lavoro, ambito sociale e legale).

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CONFIL, 2013. Funcionamento intelectual lìmite: guìa de

consenso y buenas pràcticas

• Questo documento descrive un modello di “attenzione e di intervento” che implica la collaborazione di più professionisti dei settori della sanità, educativi e sociali e, in età adulta, del mondo del lavoro e della giustizia.

• Da una parte si riconosce la necessità di rendere visibili le particolarità di queste persone per tenere lontano sviluppi potenzialmente negativi; dall’altra la necessità di non far coincidere queste particolarità con quelle classificabili come “sanitarie”.

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La condizione del FIL non definisce una categoria diagnostica ma una caratteristica della persona.

La condizione del FIL costituisce una vulnerabilità che espone al rischio di un vero e proprio disadattamento

Il rapporto tra FIL e qualità degli esiti non è obbligato ma mediato da fattori intermedi di vulnerabilità aggiuntiva e di protezione.

Sintesi

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Indice.

3. Allargare la prospettiva.Quattro coordinate da altre categorie culturali.

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Le conoscenze necessarie per definire in modo preliminare il FIL non sono, in sé, sufficienti a definire le coordinate entro cui può realizzarsi un piano di sostegno a uno sviluppo ottimale.

Page 47: Intervento del dott. Ciro Ruggerini - I bisogni educativi degli scolari con funzionamento intellettivo limite

Quattro coordinate culturali.

Sociale

Etica

Psicologia

Pedagogia

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Quattro coordinate culturali.

Etica

• Dal momento che questa caratteristica non è considerata come uno stato di malattia ( esclusione da una diagnosi categoriale) queste persone risultano essere semplicemente componenti della società con una caratteristica funzionale diversa o atipica rispetto alle media della popolazione.

• Le persone della società sono diverse nelle opportunità che hanno avuto nel loro percorso di vita, nella loro organizzazione neurobiologica e nelle loro modalità di funzionamento, nella loro attitudine a trarre vantaggio dai sostegno che incontrano.

• In che cosa le persone diverse possono – in una prospettiva Etica – essere “uguali”?

Page 49: Intervento del dott. Ciro Ruggerini - I bisogni educativi degli scolari con funzionamento intellettivo limite

Quattro coordinate culturali.

Etica

Amartya Sen, Premio Nobel

Economia 1998

Capability-1• Gli uomini diversi sono uguali nella

libertà di tendere a svilupparsi lungo una traiettoria scelta;

• l’uguaglianza sta nella possibilità di essere messi in condizione di scegliere tra le varie opportunità offerte dalla comunità;

• la luce che guida, per ognuno, le scelte, è ciò che ognuno considera desiderabile per sè ( i suoi Valori).

Page 50: Intervento del dott. Ciro Ruggerini - I bisogni educativi degli scolari con funzionamento intellettivo limite

Quattro coordinate culturali.

Etica

Amartya Sen, Premio Nobel

Economia 1998

Capability-2• Funzionare in aree scelte, in coerenza

con i propri Valori, significa realizzare una “vita fiorente” (flouriscing life) o, con un altro termine che si riallaccia alla tradizione greca di Aristotele dell’ “eudaimonia”, una “realizzazione completa di sé” (fulfillment).

• La nozione di Capability implica l’idea che “esiste una pluralità di fini e di obiettivi che gli uomini possono perseguire”.

Page 51: Intervento del dott. Ciro Ruggerini - I bisogni educativi degli scolari con funzionamento intellettivo limite

A Sen: alcuni temiCategorie concettuali per la definizione di Qualità

di Vita:

Having: risorse: beni, servizi, quello che si ha

Functioning: non solo quello che si ha, ma quello che si ha la possibilità di fare; “stati di essere e di fare”

Capabilities: possibilità, risorse, abilità di poter scegliere tra alternative o insiemi di functioning; “le capacità rappresentano la libertà individuale di acquisire lo star bene”

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Amartya Sen

Una concezione della natura umana:

“Development as freedom”(lo sviluppo come libertà)

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Quattro coordinate culturali.

Etica

• L’applicazione del concetto Capability si è progressivamente affermata nell’orientare le politiche sociali dei paesi di tutto il mondo.

• Le Nazioni Unite hanno introdotto il costrutto di “Human Development Index” (Human Development Report Office, 2013) come indicatore della vera ricchezza di un paese.

• Un paese è tanto più ricco quanto più è in grado di sostenere uno sviluppo ottimale dei propri cittadini, a prescindere dal PIL.

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Quattro coordinate culturali.

Etica

• Il costrutto di Capability ha implicazioni evidenti anche per la filosofia e la prassi dei sistemi scolastici ( Saito, 2003).

• Esso evidenzia, infatti, almeno due funzioni di questo sistema:

- trasmissione di conoscenze utili a utilizzare le opportunita' offerte dai sistemi sociali;

- insegnamento – sperimentazione di una capacita’ sia di scelta che di autodeterminazione.

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Quattro coordinate culturali.

• La persona con la caratteristica del FIL puo' trarre vantaggio da una organizzazione sociale che il documento CONFIL (2013) definisce

"modello di attenzione integrale o olistico"

che comprende sia gli aspetti sociosanitari che educativi che lavorativi e giuridico – amministrativi.

Sociale

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Quattro coordinate culturali.

Sociale

Modello di attenzione integrale o olistico

1

Aspetti di vulnerabilita' della salute (comprese le disabilita' presenti, i fattori di rischio e i vissuti soggettivi connessi alla propria condizione).

2

Aspetti positivi (compresi i fattori di protezioni interni al soggetto - costituiti da caratteristiche personali positive – o esterne e dalla esperienza soggettiva di benessere)

3

Prospettiva dell'arco della vita con una attenzione speciale per le fasi di transizione (dall’infanzia all’adolescenza, all’età adulta ).

Un modello "integrale" sollecita a creare opportunita' in ambito scolastico e nella comunita' e, inoltre, a comprendere nell’ambito della progettazione individuale tradizionale lo sviluppo di un principio di agency e di responsabilità personale.

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Psicologia

Quattro coordinate culturali.

Diversi tipi di Psicologia dello Sviluppo con utilità diversa a

seconda del contesto (setting) nella quale sono utilizzati.

Psicologia Positiva

Recentemente organizzata come un corpo di conoscenze olistico e integrato, ma presente fin dalle origini nella psicologia dello sviluppo (Liney et al., 2006)

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Psicologia

Quattro coordinate culturali.

Psicologia Positiva

Possibili definizioni:

“… la prospettiva dello sviluppo positivo enfatizza le potenzialità evidenziate piuttosto che le incapacità presunte… l’approccio dello sviluppo positivo pur riconoscendo che esistono avversità e sfide in grado di interferire in vario modo con lo sviluppo, rifiuta di concepire le traiettorie evolutive come orientate unicamente a superare i deficit e i fattori di rischio; l’approccio dello sviluppo positivo è, invece, sostenuto dalla visione di un bambino pienamente capace e desideroso di esplorare il mondo, acquisire competenze e imparare a diventare in grado di contribuire alla propria comunità in modo significativo …”

(Damon, 2004)

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Psicologia

Quattro coordinate culturali.

Psicologia Positiva

Possibili definizioni:

“… è lo studio scientifico del funzionamento umano ottimale… l’obiettivo della Psicologia Positiva è di re-indirizzare lo sbilanciamento esistente nella ricerca e nella pratica psicologica richiamando l’attenzione sugli aspetti positivi del funzionamento e l’esperienza umana … a un livello pragmatico la Psicologia Positiva si occupa del comprensione delle sorgenti, dei processi e dei meccanismi che portano a esiti desiderabili …”

(Liney e coll., 2006).

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Psicologia

Quattro coordinate culturali.

Psicologia Positiva

Intelligenze multiple(Gardner, 1983)

Neurodiversità(Armstrong, 2010)

coerente con

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Psicologia

Quattro coordinate culturali.

Intelligenze multiple(Gardner, 1983)

• Ognuna delle intelligenze è supportata da un suo specifico substrato neurologico che, nel suo sviluppo, è relativamente indipendente dagli altri .

• I punteggi che si collocano, nella curva di distribuzione del QI, nella area del “limite” non permettono di prevedere nulla sul profilo degli aggregati di abilità che definiscono i tipi diversi di intelligenza.

• Questa teoria permette – se non impone – di pensare che accanto a limiti vi sono, in ogni individuo e per ogni punteggio alle scale psicometriche, talenti in una o più intelligenze.

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Psicologia

Quattro coordinate culturali.

Neurodiversità(Armstrong, 2010)

• Lo sviluppo neurobiologico “tipico” è in continuità con una serie infinita di sviluppi neurobiologici “atipici” che esprimono una comune variabilità genetica interindividuale.

• Conduce ad una visione dello sviluppo in cui a funzioni non ottimali si affiancano – a volte secondo una vera e propria necessità neurobiologica - funzioni cognitive bene articolate ed efficienti.

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Neurovarietà: sense making (a)

… Il concetto di Neurovarietà fornisce uno shift nel paradigma con cui pensiamo al funzionamento mentale.

Anziché considerare ampie porzioni della società … come sofferenti per deficit, malattie, o disfunzioni nei loro processi mentali, il concetto di Neurodiversità suggerisce di usare il termine di Caratteristica ( Difference) del funzionamento cognitivo.

Proprio come parliamo di differenze per la bio-diversità e di diversità nella cultura, abbiamo bisogno di cominciare ad usare lo stesso modo di pensare parlando delle differenze del cervello.

Se un fiore non ha petali noi non diciamo “disordine da deficit di petali”; se un soggetto ha un colore della pelle marrone noi non diciamo che soffre di “ una disfunzione del pigmento cutaneo”.

Lo stesso deve avvenire per soggetti che hanno modi diversi di pensare, relazionarsi …, imparare …

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Neurovarietà: sense making (b)

Usando il concetto di Neurovarietà per comprendere le differenze neurologiche individuali, noi creiamo una narrazione in cui le persone individuate da una categoria possono essere viste in termini di aree di forza e di debolezza … (Sickness)

Il concetto di Neurovarietà ha un grande potenziale di creare una significativa trasformazione sociale …

Il concetto di Neurovarietà porta con sé un senso di speranza, che tutti gli individui, indipendentemente da come leggono, pensano, sentono, socializzano …, potranno essere riconosciuti per i loro talenti e vedersi riconosciuto gli stessi diritti di ogni cittadino … (Illness)

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Pedagogia

Quattro coordinate culturali.

Gli studenti con la caratteristica di un FIL sono accumunati da un basso rendimento scolastico.

CONFIL, 2013. Funcionamento intelectual lìmite: guìa de consenso y buenas pràcticas.

Serie di raccomandazione al mondo scolastico in particolare:- percorso didattico individualizzato;- presenza di un tutor specifico per ciascuna

tappa scolastica;- formazione del personale docente.

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SintesiFIL come caratteristica individuale = costrutto culturale;

può essere utile a proteggere persone che possono essere vulnerabili.

La promozione dello sviluppo (“fioritura personale”) ha bisogno:

- di una prospettiva Etica (Capability: “ogni individuo ha il compito di realizzare la sua libertà”);

- di una rappresentazione sociale positiva – Sickness - (Psicologia Positiva, Intelligenze Multiple, Neurovarietà: “dove vi sono punti di debolezza vi sono anche punti di forza”; importanza dello sguardo clinico e pedagogico! …)

- sguardo medico/psicologico: la relazione che segue è un esempio di come si possa cominciare ad avvicinarsi a queste nuove prospettive …

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Grazie dell’attenzione